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04/08/2021 Sindacato dei pensionati di Cgil Cisl Uil Marche: ”Basta con l'isolamento forzato di anziani e disabili nelle strutture”
Quarantacinque minuti al giorno possono restituire la dignità e la gioia di vivere ai tanti anziani  e disabili che in questo lunghissimo anno e mezzo dall’inizio dell’emergenza Covid hanno dovuto subire l’isolamento forzato nelle strutture. La Circolare del Ministero della Salute emessa lunedì 2 agosto scorso, risponde ai ripetuti solleciti fatti dai sindacati dei pensionati, e richiama l’attenzione sull’opportunità di assicurare l'accesso alle strutture residenziali per anziani e disabili da parte dei familiari degli ospiti, purché muniti delle certificazioni verdi COVID-19. L'accesso va garantito tutti i giorni della settimana (anche festivi), e la visita deve potersi svolgere in un tempo congruo al bisogno di assistenza, di durata possibilmente sino a 45 minuti.   SPI FNP e UILP Marche, 45 minuti al giorno possono restituire la dignità e la gioia di vivere ai tanti anziani  e disabili che in questo lunghissimo anno e mezzo dall’esplosione dell’emergenza Covid hanno dovuto subire l’isolamento forzato nelle strutture.   La Circolare del Ministero della Salute emessa lunedì 2 agosto scorso, risponde ai ripetuti solleciti fatti dai Sindacati dei pensionati, e richiama l’attenzione sull’opportunità di assicurare l'accesso alle strutture residenziali per anziani e disabili da parte dei familiari degli ospiti, purché muniti delle certificazioni verdi COVID-19. L'accesso va garantito tutti i giorni della settimana (anche festivi), e la visita deve potersi svolgere in un tempo congruo al bisogno di assistenza, di durata possibilmente sino a 45 minuti. I Segretari generali Elio Cerri, Spi Cgil Marche, Dino Ottaviani, Fnp Cisl Marche  e Marina Marozzi,Uilp Uil Marche lanciano un appello alla Regione, all'ASUR e agli Enti gestori. «Per anziani e disabili ospiti nelle strutture residenziali  è stato un anno difficilissimo. Le persone più fragili si sono sentite sole, spesso smarrite in una situazione di incertezza e confusione, soffrendo il prolungato isolamento legato alle norme anti Covid. Nelle Marche troppe strutture non consentono ancora le visite dei familiari. La Circolare ministeriale apre uno spiraglio e un barlume di speranza, a condizione che ne venga data a applicazione immediata, piena ed omogenea su tutto il territorio regionale».  
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03/08/2021 Nessuna risposta dall'azienda: nuovo sciopero alla Boost di Tolentino
I lavoratori della Boost di Tolentino tornano a scioperare per i ritardi nei pagamenti e per la mancata ripresa della produzione nello stabilimento. I sindacati Slc Cgil e Fistel Cisl proseguono la mobilitazione dopo che l'azienda aveva chiesto tempo per versare le spettanze non ancora erogate. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista ad Alessandro Gay, Segretario Generale Fistel Cisl Marche
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02/08/2021 Macerata Feltria: incontro con la Polizia di Stato per parlare di truffe, ludopatia e dipendenze
Circa una sessantina di anziani e famiglie hanno ascoltato mercoledì 28 luglio nel Comune di Macerata Feltria, nell’entroterra del Montefeltro i rappresentanti di CGIL , CISL, SPI e FNP, oltre ai Dirigenti del Commissariato della Polizia di Stato ed il Sindaco della cittadina, i suggerimenti su come difendersi dai numerosi tentativi i truffa e dalla diffusione del gioco d’azzardo patologico.  Due fenomeni e  aspetti della vita sociale che la pandemia da COVID, in questo anno e mezzo ha accentuato in modo esponenziale tanto da trasformarli in veri e propri problemi sociali che preoccupano sempre più le Istituzioni e i responsabili dei Servizi Sociali.  Il Dott. Pineschi, Vice Questore e Commisario di Urbino e il Dott. Scalpelli, hanno posto in risalto come, la pandemia, ha stravolto anche i vecchi metodi usati da coloro che si accingono a delinquere; non  più solo l’approccio  diretto, spacciandosi per lontano parente o vecchia conoscenza, teso a carpire ed aggirare la fiducia del malcapitato, ma sempre più spesso la truffa corre sui telefonini, internet, i social e sotto mentite spoglie anche come operatori istituzionali (enel, inps, agenzia entrate, ecc.), per operare il furto di dati personali e sensibili.  Tutto questo, colpisce non solo le persone anziane e sole, ma le famiglie, i cittadini adulti; gli stessi giovani pur esperti delle moderne tecnologie, cadono nelle trappole tese da coloro che sono alla ricerca di informazioni da rivendere successivamente sui mercati internazionali a società complici.  La pandemia ha accentuato anche  ciò che viene definito “gioco patologico”, quella forma di  gioco d’azzardo legale  diventata una vera e propria mania tanto che  la medicina ufficiale la classifica come malattia sociale.  La chiusura dei locali  Slot,  di bar e tabacchini, nel periodo del lockdownda COVID 19, ha fatto si che il gioco fisico registrasse un calo  mentre è esploso in modo vertiginoso quello on line, tra l’altro, molto utilizzato dalle nuove generazioni.  Fenomeno pensato inizialmente per incrementare le entrate di fisco allo stato , è divenuto una vera e propria piaga sociale.  Nel solo  Comune di Macerata Feltria su una popolazione di 1955 abitanti nel 2019 sono stati giocati complessivamente € 1.844.593,19 per una spesa di €. 943,52 a persona.  Rapportati ai €. 816,69 per persona giocate in Urbino nello stesso anno con una popolazione di 13.914 abitanti ed una spesa per giocate complessive di €. 11.363.439,10, (Dati Agenzia Dogane e Monopoli), si evidenzia il vero aspetto drammatico di questi dati.  Questi fenomeni, sono dovuti principalmente, secondo le OO.SS. Ggil, Cisl, SPI e FNP, di Urbino e Montefeltro, ai cambiamenti strutturali dei modelli sociali che oggi si vivono nelle nostre comunità.  Si vive sempre più in solitudine, l’aumento dello spopolamento ed i pochi giovani che restano, si rinchiudono nei modelli messi a disposizione da internet e dagli smartphone chiusi in se stessi dove i contatti sociali sono ridotti all’osso.  La carenza del lavoro, la mancanza di servizi primari (farmacie, banche, commercio, uffici postali ecc.) o offerte ludiche alternative, sono la causa principale del fatto che  nel gioco d’azzardo fisico e on line, si cerca  l’illusione nel colpo di fulmine per  cambiare e migliorare il proprio destino, la propria condizione.  Al centro di questi incontri, sta l’invito rivolto  a cittadini e  rappresentanti delle istituzioni locali, di recuperare e promuovere modelli di socialità che riportino al centro della convivenza civile  le persone e la dignità delle stesse e  recuperare quel modello di solidarietà sociale caratteristico delle comunità locali che hanno fatto la storia del nostro Paese.  Le Amministrazioni locali, i servizi socio sanitari, devono impegnarsi molto a spingere verso questi cambiamenti adottando nuove regolamentazioni per il gioco legale effettuato nei pubblici esercizi facendo si che la voglia di giocare resti solo un evasione e non si trasformi in patologia con costi elevati per le famiglie e per tutta la collettività.  Allo stesso modo, devono operare, per rafforzare la presenza delle istituzioni nella vita sociale delle persone, sollecitando alle Autorità preposte, un maggiore rafforzamento della presenza delle Forze dell’ordine, per presidiare il territorio e diffondere tra i cittadini la cultura dell’attenzione e della solidarietà , perché vigilare, essere attenti a quanto succede intorno a noi, non significa necessariamente spiare, ma tutelare, proteggere il bene comune e la serenità della vita nelle comunità. 
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02/08/2021 Operatori socio - sanitari Talevi,Cisl Fp Marche:”Per gli oltre 4.000 OSS marchigiani operanti nella sanità pubblica e privata e nelle cooperative sociali si apre un importante percorso di valorizzazione della professione”
La conversione in legge del decreto legge Sostegni bis ha previsto, come chiesto con forza dal sindacato, l'istituzione nel ruolo socio - sanitario dei profili professionali di operatore socio sanitario, oltre che di assistente sociale e sociologo. «Un provvedimento importante che consentirà di valorizzare figure, quali gli operatori socio - sanitari, fortemente impegnati nell'emergenza covid e fondamentali per l'assistenza al paziente. - ha commentato il Segretario Generale della Cisl Fp Marche, Luca Talevi -  Vengono così meno le ambiguità legislative nate dopo la cosiddetta "Legge Lorenzin " del 2018 la quale nell'istituire l'area socio -sanitaria, ove far confluire i tre profili , non intervenne anche sul ruolo giuridico di appartenenza rimasto meramente tecnico,  alimentando così solo aspettative tra i lavoratori senza produrre alcun effetto concreto.» «Una notizia molto positiva per gli oltre 4.000 operatori socio - sanitari operanti nella sanità pubblica e privata oltre che nelle cooperative sociali delle Marche che nei prossimi mesi potranno vedere valorizzate la loro professione grazie anche allo sviluppo della contrattazione nazionale e decentrata.  In tal senso, subito dopo la sosta estiva,  sarà fondamentale per  gli operatori socio - sanitari  - conclude Talevi -  la ripresa del confronto con la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni per completare il percorso in atto di revisione "sostanziale" del profilo, con l'obiettivo di valorizzare la professione, avviare nuovi percorsi di carriera ed  organizzativi tesi a sviluppare nuovi modelli di integrazione socio -sanitaria»
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30/07/2021 Lavoro, Sbarra:" Dati crescita Pil positivi. Ma ora ripresa va consolidata con un vero patto sociale sulle riforme economiche e sociali. Ammortizzatori universali e formazione devono viaggiare insieme"
«Serve più impegno al confronto da parte della Regione Marche che finora langue sulle materie dello sviluppo, del lavoro dei trasporti e del welfare. Occorre un  Patto tra istituzioni e parti sociali per uno sviluppo sostenibile in un’ottica sociale ed ecologica» ha rilanciato il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi,  durante la sua relazione in apertura del Consiglio Generale della Cisl Marche che si è svolto  nella mattina oggi a Senigallia. Hanno partecipato ai lavori il Segretario Generale della Cisl Nazionale, Luigi Sbarra, in collegamento da Roma,  e  tutto il gruppo dirigente del sindacato marchigiano. «I dati della crescita del Pil di oggi sono importanti perché confermano la ripresa economica del Paese che dobbiamo ora consolidare e rafforzare dopo tanti mesi difficili di sacrifici e di emergenza sanitaria. E' un segnale indubbiamente positivo, anche se bisogna fare ancora molta strada per recuperare i nove punti di prodotto interno lordo e soprattutto gli indici di benessere che abbiamo perso nello scorso anno rispetto altri paesi europei. ». Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra in conclusione dei  lavori del Consiglio Generale della Cisl Marche. «Occorre ora una politica anticiclica, rilanciando l'occupazione e redistribuendo risorse ed opportunità, coinvolgendo le parti sociali in tutte le fasi di attuazione degli investimenti e dei progetti del PNRR, tanto nelle dimensione nazionale quanto a livello regionale, territoriale e delle categorie. C'è una unica via da seguire per la Cisl che è quella di una rinnovata concertazione. I progetti e gli investimenti dovranno essere esaminati preventivamente dal sindacato per valutare le ricadute di tipo economico, occupazionale e sociale. Questo vale anche per le Marche,  una regione che rischia più di altre di trovarsi in una condizione penalizzante a causa dell’isolamento infrastrutturale, all'impatto pesante di quattro crisi in 12 anni e a territori che, specie nelle aree interne, si stanno spopolando. -  ha ancora sottolineato il leader Cisl. - Abbiamo ottenuto la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa covid per il settore tessile, moda e calzaturiero che in questa regione sta attraversando una grave crisi. Ma ora bisogna riqualificare il settore manufatturiero, che resta la spina dorsale dell'economia delle Marche attraverso produzioni a più alto contenuto tecnologico, orientando allo stesso modo il sistema dei servizi perché possa essere un supporto efficace per le imprese-  ha aggiunto Sbarra - L’obiettivo delle prossime settimane è quello di costruire un nuovo sistema di protezione sociali che deve essere legato ad un grande piano di formazione delle competenze e di vero rilancio delle politiche attive  . Non ripartiremo verso il futuro senza porre al centro dell’agenda nazionale, il lavoro giovanile e femminile. Senza fornire a migliaia di ragazzi e ragazze conoscenze utili ad un qualificato inserimento lavorativo. Senza accompagnare le persone nei processi di riconversione e di transizione in tutte le fasi della vita lavorativa». Il Segretario Generale della Cisl,ha aggiunto che «è importante, in tal senso, che il Governo abbia raccolto la proposta di costituire, stanziando 50 milioni di euro, un Fondo speciale per i percorsi di formazione e riqualificazione per le persone in cassa integrazione e in Naspi. Si tratta, ora, di potenziare i Centri per l’impiego, di connetterli alle banche dati e alla rete viva della sussidiarietà coinvolgendo le Agenzie per il lavoro, costruendo sistemi territoriali che facciano incontrare aziende, scuole, centri di formazione accreditati, ITS, università, fondi bilaterali . Questo sistema va agganciato in ogni territorio a un sistema di ammortizzatori sociali rinnovato, universale, inclusivo, mutualistico e di tipo assicurativo. Bisogna fare presto. Perché il 31 ottobre è vicino, e lasciare senza protezioni milioni di lavoratori dei servizi, del terziario, e di altri settori scarsamente protetti da reti istituzionali significherebbe condannare il Paese ad un autunno molto caldo.»
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30/07/2021 Politiche abitative, CGIL CISL UIL: "La nuova legge regionale è iniqua, discriminante e di dubbia legittimità costituzionale"
Il Consiglio regionale ha recentemente approvato la nuova legge regionale che rivede i criteri di assegnazione delle case popolari « criteri che riteniamo iniqui, discriminanti e di dubbia legittimità costituzionale, sui quali anche il CREL aveva espresso parere contrario. -  sottolineano le Segreterie regionali CGIL CISL UIL Marche  e Segreterie regionali SUNIA SICET UNIAT Marche - Innanzitutto la legge introduce, di fatto, un trattamento differenziato per italiani e stranieri, inammissibile nel nostro ordinamento, prevedendo l’obbligo per i cittadini extracomunitari di presentare la documentazione patrimoniale e reddituale del Paese in cui hanno la residenza fiscale, senza poter ricorrere all’autocertificazione, di fatto impedendo di rispettare, nella maggior parte dei casi i termini di presentazione delle domande. Richiedere agli stranieri tale specifica documentazione è già stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, anche di recente (Sentenza n. 9/2021), in quanto discriminatorio, irragionevole e pretestuoso.» Nella legge regionale si innalza poi la percentuale di riserva annuale di alloggi per far fronte a situazioni particolari, individuando tra le categorie speciali beneficiarie  di tale innalzamento anche gli appartenenti alle Forze dell’Ordine e  i Vigili del Fuoco. «Una scelta che di fatto riduce ulteriormente la funzione sociale dell’edilizia popolare volta a rispondere ad un esigenza primaria, quale quella abitativa, di chi si trova in condizioni di effettivo bisogno. - continuano i rappresentati sindacali -  Parimenti non è condivisibile l’introduzione dell’esclusione dall’accesso agli alloggi di coloro che abbiano riportato condanne penali per reati di vario genere, di dubbia legittimità costituzionale già evidenziata dalla Corte Costituzionale (Sentenza n. 9/2021). Peraltro, c’è da chiedersi se una legge regionale possa legittimamente intervenire per introdurre quella che nei fatti può essere considerata una sanzione accessoria.» «Sarebbe stato invece necessario e urgente modificare la normativa regionale per superare il requisito quinquennale di residenza o di svolgimento di attività lavorativa nella regione la cui incostituzionalità è stata ripetutamente sancita dalla Corte perché tale requisito mette in secondo ordine le condizioni familiari di disagio economico e abitativo, ma su questo il Consiglio regionale non è intervenuto affatto. - rilanciano le Segreterie regionali CGIL CISL UIL Marche  e Segreterie regionali SUNIA SICET UNIAT Marche -  Va ricordato che la Corte Costituzionale ha più volte rimarcato l’irragionevolezza di tale requisito temporale che contraddice la funzione sociale dell’edilizia residenziale pubblica e viola i principi di uguaglianza e ragionevolezza. Non possiamo non evidenziare che ancora una volta non si affrontano i nodi irrisolti nelle politiche abitative: la mancanza di un adeguato patrimonio pubblico, l’ingessamento delle assegnazioni e la mancanza di turnover, la durata eccessiva degli appalti.»   «Riteniamo urgente e prioritaria  l’attivazione del Piano Triennale, fermo al 2013 e soprattutto un finanziamento annuale costante regionale per l’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, attualmente ridotto a pochi alloggi disponibili per l’assegnazione a fronte di sempre più numerosi aventi diritto. Non si può inoltre ovviare alla mancanza di finanziamenti annuali, con l’ estemporanea previsione da parte dell’ Amministrazione Regionale di un ulteriore piano di vendita di parte del patrimonio pubblico, peraltro a breve distanza dal precedente, a cui siamo decisamente contrari. Evitiamo di svendere un patrimonio già pesantemente ridotto anche in considerazione del fatto che in media, con la vendita di tre alloggi se ne ricostruisce solo uno e dopo 10 anni (con gli attuali tempi degli appalti), rinunciando all’introito dei fitti  per lo stesso periodo e con il risultato finale di avere una disponibilità’ sempre più’ ridotta di alloggi da destinare ai più bisognosi ed aventi diritto.» Per queste ragioni, le Segreterie di CGIL CISL UIL Marche e di Sunia, Sicet, Unitat Marche vogliono ribadire la loro contrarietà alla legge.  
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29/07/2021 Gruppo Boost: i sindacati incontrano l'azienda.
Oggi, giovedì 29 luglio, le organizzazioni sindacali territoriali Slc Cgil e Fistel Cisl, insieme alle RSU dello stabilimento di Tolentino, si sono incontrate con la proprietà del Gruppo Boost e la direzione aziendale a seguito della convocazione del Prefetto di Macerata, che ringraziamo ancora una volta per l’estrema disponibilità ed il grande impegno profuso a seguito delle nostre istanze e alla sensibilità mostrata nei confronti della situazione in cui vertono le lavoratrici ed i lavoratori della BOOST SPA. L’azienda ha chiesto ancora pochi giorni di tempo per delineare il percorso da intraprendere nella crisi in atto, sottolineando ancora una volta la volontà di mantenere sia la continuità dell’attività produttiva che l’unicità aziendale, e di trovare una soluzione per il pagamento degli stipendi. La delegazione sindacale ha convenuto, dopo lunga riflessione, di concedere ancora tempo all'azienda, ma comunicando la volontà di proclamare uno sciopero di 8 ore per la  giornata di martedì 3 agosto nel caso non dovessero arrivare risposte dalla proprietà e dalla direzione aziendale.
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27/07/2021 Truffe, abuso di alcol e gioco d'azzardo: Cgil e Cisl organizzano un incontro con i cittadini di Macerata Feltria
Dopo il primo incontro del mese di giugno, prosegue domani il ciclo di appuntamenti con i cittadini dei comuni dell’entroterra promosso da CISL e CGIL Urbino e Montefeltro e le Federazioni dei Pensionati FNP CISL e SPI CGIL, in collaborazione con il Commissariato della Polizia di Stato di Urbino, su come proteggersi dai tanti tentativi di truffa diretti e on line e dalla crescita sempre più preoccupante della diffusione del gioco d’azzardo e le complicazioni che la pandemia e le restrizioni sociali hanno comportato in tema di sicurezza nei territori  e  sul disagio giovanile più in particolare. Il secondo incontro, si svolgerà domani sera 28 luglio 2021 alle ore 21 in P.zza Vannucci a Macerata Feltria, alla presenza del Sindaco Luciano Arcangeli, dei Dirigenti del Commissariato di PS e delle Organizzazioni Sindacali. Il Comune di Macerata Feltria, purtroppo non  è immune dalla diffusione della pratica del gioco di azzardo, basti pensare che su una popolazione di appena 1955 abitanti (Dati Istat al 2019), sono stati giocati nel solo anno 2019 circa €. 832,30 pro-capite. Nel precedente incontro, circa un centinaio di cittadini ascoltarono con attenzione ed interesse  il Primo Dirigente Dott. Lido Scarpelli sul tema delle ludopatie e la crescita esponenziale dei soldi che si spendono per il gioco di azzardo. A livello nazionale, si è passati dai 44 miliardi del 2008 ai 110,5 miliardi del 2019. A livello provinciale la spesa gira sui 408.590.418,71 milioni di euro che, nonostante la chiusura delle sale slot e pubblici esercizi a seguito delle restrizioni della pandemia, ha visto nel 2020,  l’aumento di soldi giocati di circa  1,500 milioni di euro rispetto al 2019. Segno questo, che il fenomeno è in crescita esponenziale per effetto di una disoccupazione crescente nel territorio e dell’aumento dei disagi sociali che penalizzano in particolare le famiglie a più basso reddito, le persone sole come gli anziani, ma fatto più preoccupante l’uso del gioco on line da parte di giovani con fascia di età sempre più bassa. Il Dott. Simone Pineschi, Vice Questore, pose l’accento su  come le Forze dell’Ordine svolgono un servizio essenziale di presidio del territorio a beneficio e sicurezza dei cittadini, nonostante l’esiguità di personale disponibile  che non sempre aiuta a svolgere i compiti istituzionali assegnati a tutte le Forze dell’Ordine dalla legislazione. Il Vice Commissario PS di Urbino, Flavio Salvi, affrontò invece, il fenomeno dei tentativi di truffa  che si registrano sempre più frequentemente  nei nostri territori da parte di soggetti che si presentano direttamente o tramite contatti telefonici o via web, con aspetti di familiarità tali che riescono a carpire la fiducia del malcapitato e approfittare del momentaneo disorientamento. Per queste ragioni, è importante diffidare di chi non si conosce bene e avvisare in ogni caso le Forze di Polizia, Carabinieri, GDF, ecc. in modo da contrastare efficacemente queste odiose pratiche che sfruttano le persone deboli o anziane. Irmo Foglietta e Leonardo Piccinno riconfermano l’impegno di CGIL e CISL e delle Federazioni dei Pensionati a proseguire, con questi incontri, l’opera di sensibilizzazione e informazione dei cittadini sui pericoli e sui costi sociali che questi fenomeni comportano a carico dei cittadini, anziani, famiglie in disagio sociale, i giovani, ma anche delle Istituzioni Locali se tutti insieme non si pongono azioni di contrasto e tutela per arginare fenomeni che all’apparenza sembrano poco rilevanti ma che nella realtà si trasformano in un vero dramma collettivo.
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27/07/2021 Gruppo Boost: nuovo sciopero mercoledì 28 luglio
Le Segreterie Territoriali Slc Cgil Fistel Cisl e la RSU di stabilimento della Boost di Tolentino hanno indetto un nuovo sciopero per tutti i turni di lavoro mercoledì 28 luglio e chiamano tutti i lavoratori a partecipare al presidio che si terrà alle ore 11 davanti allo stabilimento. La mobilitazione prosegue a causa della mancata certezza sul pagamento della mensilità di giugno per tutti i dipendenti (dopo continui cospicui ritardi da molti mesi a questa parte); le mancate spettanze di tutti i lavoratori cessati per prepensionamento dall’inizio dell’anno e negli anni scorsi (TFR e/o Fondo Pensione Complementare), e per la mancanza di prospettive industriali per mettere in sicurezza l’attività degli stabilimenti del gruppo e i posti di lavoro.  
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27/07/2021 Il Segretario Generale Luigi Sbarra al Consiglio Generale della Cisl Marche
Venerdì 30 luglio il Segretario Generale della Cisl Nazionale, Luigi Sbarra, per sopraggiunti impegni, parteciperà in collegamento da Roma al  Consiglio Generale della Cisl Marche che si terrà a Senigallia, a partire dalle ore 9,00, presso il Centro Congressi del  Finis Africae, strada provinciale S. Angelo n.155. Durante i lavori, che saranno aperti dal  Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi,  il gruppo dirigente della Cisl Marche si confronterà sui più attuali temi sociali, politici ed economici.     Il Segretario Generale della Cisl Nazionale, Luigi Sbarra, farà il punto con il  Consiglio Generale della Cisl Marche, che si svolgerà in presenza nel rispetto di tutte le norme anti-covid, sul confronto con il Governo e sulle proposte della Cisl volte a sostenere il rilancio dell’economia del Paese nel segno della sostenibilità sociale ed ambientale, del lavoro di qualità, del rafforzamento delle reti di welfare utilizzando al meglio le risorse del PNRR.
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26/07/2021 Protesta Gruppo Kos Care: presidio al centro ambulatoriale Santo Stefano di Jesi
Protesta, martedì 27 luglio, dei centri ambulatoriali del Santo Stefano, oggi Kos Care,  della provincia di Ancona. Prosegue così, nella regione, la mobilitazione del gruppo, avviata nei giorni scorsi e promossa da Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, con i presidi davanti a Villa Adria,  Potenza Picena e ad Ascoli Piceno. Domani, il presidio, unico per tutti i centri, si terrà a Jesi, davanti al centro ambulatoriale di viale Don Minzoni n. 29 dalle ore 10 fino alle 12. La mobilitazione riguarda il riconoscimento del contratto della sanità privata a tutta la rete riabilitativa regionale
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26/07/2021 PNRR le proposte sindacali
  Lavoro, Industria, Terziario, Istruzione e ricerca, Previdenza, Fisco, Dissesto Idrogeologico amianto-bonifiche, Rigenerazione urbana e politiche abitative nella Next Generation EU, Piano nazionale di ripresa e resilienza, tutte le proposte sindacali.  
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23/07/2021 Metauro Ovest, accordo trovato: la soddisfazione di Cgil, Cisl e Uil
Torna il sereno all’area di servizio Metauro Ovest dopo l’accordo raggiunto tra i lavoratori e l’azienda Sarni Maglione Srl. Sono stati necessari quattro scioperi per portare i vertici dell’azienda al tavolo di trattativa e a riconoscere, infine, il diritto alle ferie dei lavoratori, ampiamente ridotte dopo il subentro alla vecchia proprietà Gustofast a dicembre 2020. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno ora concordato con l’azienda un periodo di 14 giorni di ferie a partire dal 26 luglio 2021 e fino al 30 settembre 2021, attraverso la programmazione di un calendario da concordare con i dipendenti.  Per il 2022 sarà invece garantito un periodo continuativo di due settimane per ogni lavoratore tra il 15 giugno e il 30 settembre da concordare con gli stessi. Lo stato di agitazione era iniziato ai primi di luglio. Maglione, non riconoscendo il contratto integrativo aziendale, aveva deciso unilateralmente di limitare il diritto al riposo nonostante l’impegno quotidiano dei dipendenti, mai venuto meno al di là del lockdown e delle zone rosse, per garantire assistenza ai viaggiatori.  «Siamo soddisfatti dell’esito di questa vertenza che dimostra che i lavoratori, insieme, possono raggiungere un risultato che purtroppo oggi non è scontato: il riconoscimento dei propri diritti – dicono Roberto Fiscaletti (Filcams Cgil Pesaro Urbino), Vincenza De Leo (Fisascat Cisl Marche) e Claudio Cicchitti (Uiltucs Uil Marche) – in questo caso lo abbiamo raggiunto dopo un atteggiamento di totale chiusura che aveva generato un arretramento delle condizioni economiche dei lavoratori nel passaggio di mano di Metauro Ovest. L'azienda si è inoltre detta disponibile ad aprire nei prossimi mesi una discussione sul contratto integrativo a livello nazionale».
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23/07/2021 Crisi al Gruppo Boost: stipendi in arretrato e nessuna chiarezza sul futuro industriale
La situazione del gruppo Boost, leader nella produzione di agende, diari, notebook a livello internazionale, è caldissima. Il gruppo, nato dalla fusione nel 2019 della ex Lediberg e della ex Arti Grafiche Johnson, conta un migliaio di dipendenti nelle sedi di S Paolo d’Argon (BG), Cenate Sotto (BG), e Tolentino, in provincia di Macerata. In questi giorni, la direzione aziendale ha comunicato a tutti i dipendenti che non è in grado di prevedere le tempistiche di pagamento degli stipendi del mese di giugno. Stessa sorte si era verificata con la mensilità di maggio pagata con oltre un mese di ritardo. Ritardi e difficoltà negli stipendi si susseguono da diversi mesi. «Sappiamo che oggi l'azienda si trova in una situazione molto critica sul versante delle disponibilità finanziarie che necessita di un intervento degli istituti bancari - dicono Alessandro Gay e Biagio Liberati, Segretari Generali di FISTEL CISL Marche e SLC CGIL di Macerata -. Nonostante il fatturato inteso come  ordini acquisiti per l'anno 2021 sia in netto miglioramento rispetto all’anno precedente,  rischia di andare perduto per le difficoltà finanziarie in corso. Ad oggi, pur avendo più volte richiesto prospettive future, non abbiamo ricevuto alcuna risposta soddisfacente da parte dell'azienda, se non una assenza di una linea industriale perseguibile e concreta. La crisi finanziaria del gruppo sta pesantemente incidendo anche sulla capacità produttiva. Il ricorso massivo alla cassa integrazione non è mai stato così ampio come quest’anno. Il futuro di una delle più importanti e storiche realtà manifatturiere della nostra regione è fortemente a rischio». «La preoccupazione maggiore - proseguono i sindacati - è sul versante delle lavoratrici e dei lavoratori, in un territorio già fortemente colpito prima dalla crisi finanziaria e successivamente dal sisma,  per i quali in diversi incontri abbiamo chiesto alla proprietà la tenuta del livello occupazionale attuale». Negli  ultimi anni è stato fatto tutto il possibile per sostenere l’attività dell’impresa e tutelare nel contempo i lavoratori. L’ultimo  accordo sottoscritto in sede ministeriale a febbraio 2021 con un piano industriale approvato, il contestuale ulteriore prepensionamento di oltre 200 persone, oltre ad un uso rilevante della cassa integrazione straordinaria, è stato l’ulteriore sforzo che tutti i lavoratori e le lavoratrici di Boost si sono assunti, con il fine unico che per sindacato e lavoratori è irrinunciabile: il rilancio industriale dell’intero gruppo. I lavoratori  hanno dimostrato in questi anni difficili estrema responsabilità e senso del dovere non comuni. FISTEL CISL e SLC CGIL, insieme alle RSU di stabilimento, hanno chiesto ad istituzioni comunali, provinciali ed ai parlamentari incontrati recentemente, un intervento, «propedeutico al fine di sbloccare alcune situazioni che rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa dell'azienda e dei piani di risanamento già in essere, con i recenti accordi sulla Cassa Integrazione Straordinaria e i prepensionamenti che sono stati avallati anche in sede ministeriale - concludono Alessandro Gay e Biagio Liberati -. Ci aspettiamo che l’azienda ci convochi per conoscere le reali condizioni e le intenzioni industriali. Da oggi per noi inizia un percorso di lotta che siamo pronti a portare in tutti i luoghi istituzionali, e della società civile che riterremo necessari, a partire del prefetto a cui chiederemo un incontro nei prossimi giorni, per salvaguardare lavoro e dignità in una fase delicatissima per il territorio». Giovedì 22 luglio i sindacati hanno indetto un presidio davanti alla sede della Prefettura di Macerata, in Piazza della Libertà. Le rappresentanze dindacali sono state ricevute dal Prefetto per discutere della situazione di crisi  
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22/07/2021 Il rafforzamento delle Politiche Attive della Regione Marche è impensabile senza i Navigator
l ministro Orlando insiste sulla necessità di rilanciare il sistema delle politiche attive e di rafforzare le attività dei centri per l’impiego, ma sembra dimenticare l’esistenza di 2700 professionisti, che hanno maturato due anni di esperienza sul campo, che hanno già superato una selezione pubblica e sono stati formati da Anpal acquisendo esattamente le specifiche competenze necessarie ad “attuare” le politiche attive tanto invocate in queste settimane. È fondamentale valorizzare questo patrimonio di competenze necessarie all’attuazione della riforma delle Politiche Attive, necessarie cioè per praticare politiche di inserimento e reinserimento lavorativo, indispensabili al sistema complessivo di incrocio domanda-offerta di lavoro. Altrettanto fondamentale è riconoscere ai navigator un reale titolo di preferenza o riconoscimento del ruolo fin qui svolto anche in previsione delle procedure concorsuali per le assunzioni programmate che le Regioni devono avviare entro il 31 dicembre 2021. Il 31 dicembre 2021 termineranno i contratti di collaborazione: 2700 professionisti rischiano di interrompere il loro lavoro. «Non possiamo perdere tempo - dichiarano Maria Teresa Ferretti (Felsa Cisl), Rossella Marinucci (Nidil Cgil) e Ignazio Di Chio (Uiltemp Uil) -. Servono subito delle soluzioni. Nidil, Felsa e Uiltemp insieme alle relative Confederazioni si stanno mobilitando per aprire il confronto con il Ministero e Anpal in modo da poter avere delle riposte certe dal ministro Orlando e il commissario Tangorra. Alla Regione Marche si chiede di fare chiarezza sulle competenze in materia e avviare un dialogo sul percorso di possibile stabilizzazione dei navigator marchigiani. La mobilitazione non può che continuare, a livello territoriale e nazionale».
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22/07/2021 Ritorno in classe: per la Cisl Scuola Marche servono un piano trasporti e il rinnovo del personale Covid
In vista della ripresa delle lezioni, si parla di obbligo vaccinale per il personale scolastico. La Cisl Scuola Marche invita ad aderire alla campagna di immunizzazione, ma puntualizza: le priorità sono il personale e i trasporti. L'intervista di Etv Marche ad Anna Bartolini, Segretaria Generale Cisl Scuola Marche
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22/07/2021 Cgil Cisl Uil: «Si apra subito un dibattito cittadino sulla sanità falconarese»
Cgil Cisl e Uil di Falconara denunciano da mesi il progressivo deterioramento dei servizi sanitari cittadini. Carenze di personale e deterioramento delle strutture sanitarie hanno oramai raggiunto punti di insostenibilità: - il consultorio comunale con gravi carenze di personale (addirittura senza un ginecologa dedicata dall’estate scorsa) - la radiologia chiusa da 18 mesi - le gravi carenze di personale amministrativo negli uffici cup-cassa e anagrafe sanitaria - la carenza gravissima di medici di medicina generale (i medici di famiglia), e la mancata sostituzione di alcuni medici specialisti - la mancanza di personale nel servizio di medicina legale   Nel momento in cui la sanità territoriale viene magnificata in ogni documento o convegno, la dura realtà ci riporta invece questi drammatici esempi! È ora che questi problemi vengano affrontati tutti insieme, con un consiglio comunale dedicato, alla presenza dei vertici dell’Asur e della Regione, con la presenza dell’Ambito Sociale e delle forze sociali della città, che permetta di capire quale disegno e quale prospettive ci sono per la sanità di questo territorio che raccoglie nella sola Falconara oltre 25mila abitanti. È un momento importante, siamo alle soglie di molti atti programmatori in campo sanitario e sociosanitario: la revisione del piano socio-sanitario della Regione Marche, la predisposizione del nuovo piano sociale di ambito, le definizione degli interventi sulla sanità territoriale legati al PNRR. È il momento di parlare della nostra sanità pubblica. Se non ora quando?
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22/07/2021 Assegno unico familiare: ancora poche richieste nelle Marche
Circa 170 le richieste per l'assegno unico familiare presso le sedi del Patronato Inas nelle Marche. Un avvio lento per uno strumento destinato ad aiutare le famiglie in un momento particolarmente delicato. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Paolo Appolloni, Coordinatore regionale Inas Cisl Marche
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22/07/2021 Contratto fermo da 10 anni: i lavoratori del gruppo Kos Care scendono in strada per uno stipendio equo
I lavoratori di Villa Adria, casa di cura privata del gruppo Kos Care, hanno manifestato ad Ancona per chiedere il rinnovo del contratto, scaduto da 10 anni, e l'adeguamento salariale agli standard della sanità pubblica. Analoghi presidi si sono tenuti ad Ascoli Piceno, sempre nella giornata di mercoledì, e a Pesaro. 
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20/07/2021 Progetto IntegrAction: modulo formativo sull'utilizzo di Tool4Alls
ANOLF Marche, capofila del progetto Europeo Erasmus+ IntegrAction, si propone di far conoscere ai beneficiari interessati dei progetti SAI, ma anche agli ex beneficiari o ai migranti presenti sul territorio l’utilizzo dello strumento digitale da poco promosso dal titolo "Tool4aLLs - Toolkit sugli strumenti digitali per l'alfabetizzazione e la competenza linguistica". Il toolkit è già stato  presentato agli operatori sociali, educatori, mediatori ed esperti vari che si sono iscritti al corso di formazione svoltosi a Maggio online sull’uso dello strumento. Saranno, di fatti, alcuni degli stessi operatori precedentemente formati con il supporto di MLC (nelle diverse lingue di origine) a promuovere la conoscenza del mezzo tra i rifugiati, richiedenti asilo e migranti presenti nel territorio. Il toolkit è un mezzo per consultare le risorse di formazione linguistica presenti nel web e consente di estendere la conoscenza  dei formati sugli strumenti digitali per l'alfabetizzazione ed il rafforzamento delle competenze linguistiche. Questa attività mira a rafforzare le competenze linguistiche delle persone immigrate presenti sul territorio sull'utilizzo di tale strumento anche al di fuori classi scolastiche al fine di accelerarne il processo di integrazione.   DESTINATARI L'attività di formazione è progettata per formare rifugiati, richiedenti asilo o stranieri su uno strumento che possa facilitare loro l’apprendimento autonomo della lingua italiana. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE Il corso è aperto a tutti coloro che vogliano apprendere l’utilizzo di uno strumento digitale pratico per lo studio della lingua italiana. Gli unici requisiti sono i seguenti: ·         interesse a migliorare l'apprendimento della lingua italiana ·         competenza base nell’utilizzo di dispositivi come computer o cellulare ·         abilità di navigare su internet           PROGRAMMA DEL MODULO   Ø  Introduzione generale  del progetto Ø  Obiettivi della formazione Ø  Introduzione al toolkit: ricerca ed uso degli strumenti digitali Ø  Infografica Ø  Esercizi pratici dove formatori e formati provano assieme ad usare lo strumento Ø  In plenaria: analisi dei bisogni dei beneficiari circa l’apprendimento linguistico   Al termine del  modulo sarà consegnato un  certificato di partecipazione. Il modulo verrà svolto in presenza presso il Salone Armatura in via Ragnini 4 ed avrà una durata di circa 2 ore.  Saranno presenti mediatori linguistico culturali. Per ulteriori informazioni contattare: anolf.integraction@gmail.com | www.integraction.eu
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16/07/2021 Morti sul lavoro al porto di Ravenna: i sindacati fanno suonare per solidarietà le sirene dello scalo anconetano
  Altri due morti sul lavoro. Al porto di Ravenna, ieri sera, due lavoratori hanno perso la vita  mentre svolgevano le loro mansioni quotidiane. Su richiesta di Filt Cgil, Fit Cisl  e Uil Trasporti Marche, le sirene del porto di Ancona hanno suonato oggi alle 12 in segno di solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime e per commemorare questa lunga serie di morti che, ancora una volta, colpisce il mondo del lavoro. «Vogliamo aprire una vertenza sulla sicurezza allo scalo dorico – dichiarano i sindacati -. La ripresa dell’economia, nel post pandemia, deve considerare la salute e la sicurezza come priorità. Il piano nazionale del Pnrr deve prevedere le assunzioni di ispettori Inail e bisogna puntare sulla qualità del lavoro. Nei prossimi mesi, è intenzione di Filt Cgil, Fit Cisl e  Uiltrasporti di programmare un focus sul lavoro del porto di Ancona e sulla salute e sicurezza».    
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16/07/2021 CISL MARCHE ricerca un/una operatore/trice addetto/a alla contabilità e amministrazione
CISL MARCHE, ricerca un/una operatore/trice addetto/a alla contabilità e amministrazione – Rif. Amm01   II/la candidato/a ideale è laureato/a. La sua formazione è riconducibile alle discipline di natura economica-aziendale con programma di studi caratterizzato da apprendimenti intorno ai temi della contabilità generale e fiscale di impresa ma anche della contabilità analitica, dei bilanci aziendali e delle relative implicazioni civilistiche e tributarie. Sono apprezzate esperienze operative, professionali o di ricerca nelle aree appena descritte. E’necessaria la conoscenza dei principali pacchetti informatici ed in particolare la conoscenza dei programmi di calcolo ed elaborazione dati. E’ particolarmente gradita una buona conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata e l’utilizzo ordinario dei social media Relativamente alle caratteristiche di personalità, desideriamo conoscere una persona dotata di elevata precisione e cura nelle cose che fa; in possesso di evidenti capacità analitiche; caratterizzata da una forte dote di auto-organizzazione nella gestione dei tempi e nel raggiungimento degli obiettivi assegnati; dotata di spiccate capacità relazionali legate soprattutto al lavoro in gruppo e tra le quali spiccano l’ascolto, la pazienza, l’umiltà, il governo dello stress e la resilienza. Allo stesso tempo immaginiamo di incontrare una persona dotate di intraprendenza, curiosità, creatività e progettualità; desiderose di scoprire nuove situazioni in cui misurarsi. Infine, relativamente alle caratteristiche biografiche, completa il profilo l’incontro con una persona integrata nei propri contesti di vita sociale e territoriale, appassionata delle vicende umane e della giustizia; in tal senso sarà apprezzata l’esperienza nel mondo dell’associazionismo e/o della cura delle persone. Inserimento iniziale p-time a tempo determinato con prospettiva di sviluppo e stabilizzazione Sede di lavoro: Ancona   L’avviso di selezione si rivolge a candidati ambosessi, ai sensi del D.lgs. n. 198/2006 Per candidarsi compilare il Form all’indirizzo www.cislmarche.it/ricerca-personale entro le ore 24.00 del 01/08/2021
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14/07/2021 Cgil Cisl Uil Marche : "La sanità che vogliamo e che cosa chiediamo alla Regione" Manifestazione regionale ad Ancona
In 1000 provenienti da tutto il territorio regionale, hanno partecipato alla manifestazione, indetta da CGIL CISL UIL Marche, che si è svolta oggi in piazza Cavour ad Ancona, per porre l’attenzione sulle gravi condizioni della sanità nelle Marche, anche dopo le pesanti ripercussioni della crisi pandemica. Lavoratori e pensionati sono scesi in piazza con i sindacati confederali per ribadire che il diritto alla salute deve essere assicurato a tutti, garantendo la centralità del servizio pubblico e l’universalità delle prestazioni. «Ci sono numerose ed urgenti questioni che restano ancora aperte: tempi di attesa; Pronto soccorso e la rete dell’emergenza-urgenza; i servizi territoriali e l’integrazione socio-sanitaria; la prevenzione; la rete ospedaliera; le Case della Salute e le cure primarie e intermedie; la mobilità sanitaria. Oltre alla presenza diffusa di organici insufficienti e di precariato e alla progressiva privatizzazione della sanità» – hanno rilanciato Daniela Barbaresi, Segretaria Generale Cgil Marche, Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli Segretaria Generale Uil Marche.   «La Giunta regionale apra subito un confronto concreto ed efficace, che finora non c’è stato, fatto salvo un recente incontro. Servono risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini. In particolare  chiediamo: un forte potenziamento delle attività e interventi efficaci per la  riduzione dei tempi di attesa; il rafforzamento della sanità sul territorio, come previsto anche dal PNRR; un progetto condiviso e trasparente sulla dislocazione, il potenziamento e l'operatività delle Case della Salute/Case e Ospedali di Comunità; la riqualificazione delle funzioni dei Distretti sanitari e l’ avvio di un percorso per renderli coincidenti con gli Ambiti territoriali sociali, ed i Servizi per il Lavoro, a garanzia dell'integrazione socio sanitaria e dello sviluppo di percorsi di inclusione sociale, lavorativa e di contrasto alla povertà. – hanno sottolineato con forza i Segretari Generali di Cgil Cisl Uil Marche - Va previsto un aumento delle risorse per la Prevenzione, con particolare attenzione alla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.» « Va garantita una rete dell'emergenza - urgenza capillare ed efficace, capace di integrare l'attività dei Pronto Soccorso ospedalieri con quella del Sistema 118, della continuità assistenziale, delle postazioni territoriali di emergenza, dei mezzi sanitari e dei Punti di Assistenza Territoriale attivati negli Ospedali di Comunità. – chiedono alla Giunta regionale i Segretari generali confederali -  Va data attenzione alla Medicina di Genere, al  potenziamento dei Consultori familiari e piena applicazione della legge 194 del 1978.  Va fatta chiarezza, inoltre, sugli assetti istituzionali della sanità marchigiana: competenze e rapporti tra Servizio Sanità, ASUR, ARS, INRCA, Aziende Ospedaliere, Aree Vaste e Distretti Sanitari. Vanno completati e realizzati i nuovi e moderni ospedali ricorrendo all’appalto, nel rispetto del DL 77/2021.» In tema di personale, per Cgil Cisl Uil Marche è necessario un consistente adeguamento e un rafforzamento delle dotazioni organiche con un massiccio piano di assunzioni. «Vanno completati i percorsi di stabilizzazione e data piena e corretta attuazione agli istituti contrattuali (compresa premialità Covid) così da salvaguardare la dignità professionale del personale. Va fermata la progressiva privatizzazione della sanità e garantito il governo dei soggetti privati accreditati. Il Servizio Pubblico deve esercitare una forte funzione di committenza e di controllo, sia dei servizi erogati che delle condizioni contrattuali, economiche e normative, dei loro dipendenti con un impegno concreto per la parificazione dei trattamenti tra lavoratori pubblici e privati.» Tra le altre richieste di Cgil Cisl Uil alla Regione Marche c’è anche l’adeguata partecipazione a livello regionale e territoriale, sia sulle politiche occupazionali che sull'assetto e l'operatività dei servizi. «Va avviato subito un confronto sullo sviluppo progettuale e sull’ attuazione nelle Marche degli interventi previsti dalla Missione 6 – Salute del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR). Ora attendiamo dalla Regione risposte concrete ed urgenti su prevenzione, partecipazione e programmazione- concludono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli - perché la salute è un diritto universale che va garantito con la centralità del servizio pubblico».      
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13/07/2021 Riduzione tari Comune di Fano: la Cisl apre un servizio per le richieste di contributo
  All’ aumento della  Tari provinciale del 2,7% previsto dalla  delibera nazionale di Arera recepita dall’ATo,  il Comune di Fano, dopo un confronto serrato con i sindacati confederali, ha previsto riduzioni tariffarie della  tassa sui rifiuti (tari) per le utenze domestiche dei residenti per il 2021 stanziando risorse dedicate pari a 500.000 di euro.   La  riduzione verrà riconosciuta nella misura del 100% con un isee fino a 8.260 e del 60% con un isee da 8.265,1 fino a 13.000 euro.  Per ottenere il beneficio  è necessario essere in regola con il pagamento della Tari al 31\12\2019 Per la presentazione della richiesta del  contributo c’è tempo fino al 3 agosto, scadenza prevista dall'avviso pubblico del Comune di Fano. La Cisl di Fano mette a disposizione un servizio per la compilazione presentazione delle domande che devono essere inviate con spid o tramite email .  I documenti necessari per la presentazione della domanda sono: carta d’identità,  bolletta Tari e attestazione isee.    Il servizio si svolge su appuntamento ed  è prenotabile allo 0721 805151 o con email ad ast.fano@cisl.it 
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09/07/2021 Lavoro nel turismo: Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, a fianco dei lavoratori, chiedono la corretta applicazione dei contratti respingendo qualsiasi tipo di polemica
Mai come quest’anno l’attacco operato nei confronti degli stagionali del turismo ha manifestato tutta la sua insolenza, in un’estate particolarmente calda, non solo per gli esiti disastrosi determinati dalla pandemia ma anche per le irragionevoli ingerenze delle associazioni datoriali di categoria circa la mancanza di personale disponibile a lavorare.   Le Segreterie regionali unitarie Filcams, Fisascat, e Uiltucs respingono le polemiche che quotidianamente e da troppe settimane, attaccano ingiustamente i lavoratori stagionali del settore turistico troppo spesso, al contrario, vittime della mancata o scorretta applicazione dei contratti nazionali di riferimento, pertanto stigmatizziamo tale comportamento, profondamente scorretto.   Quella che dipinge i lavoratori del turismo quali soggetti volti ad evitare il lavoro, preferendo altre forme di sostentamento, è una falsa e pericolosa narrazione. Una misera e triste strumentalizzazione che ancora una volta colpisce la categoria che, più di ogni altra, ha pagato la crisi pandemica; lavoratori che sono da sempre i più fragili e i più esposti a inadempienze contrattuali, in un settore che marca una illegalità diffusa. Un tam tam ricorrente, strumentale e fuorviante, che disconosce professionalità e competenze degli addetti del settore, che meritano al contrario il giusto riconoscimento, nel rispetto di quanto previsto dalla legge e dalla contrattazione collettiva, e senza contrapposizioni strumentali tra diverse categorie di lavoratori e differenti professionalità.   Anche da noi, come in altre regioni d’Italia, i turni di lavoro nel comparto della ristorazione e dell’alberghiero sono massacranti, 7 giorni su 7, senza giorno di riposo, per non parlare dell’ampio uso di lavoro irregolare, con soglie che superano, a livello nazionale, anche il 70% e inevitabili ricadute sulle tutele, sulle garanzie, su diritti, legalità e salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori.   I dati Inps 2019 evidenziano, nel settore turistico marchigiano la presenza di 48.413 lavoratori dipendenti occupati, dei quali 20.357 con contratto a tempo determinato e 9.312 con contratto stagionale. Insieme, dunque, i lavoratori e le lavoratrici impiegati con queste tipologie contrattuali rappresentano il 61% del totale occupati.  Le retribuzioni medie lorde annue percepite risultano essere pari a 7.758 euro. Retribuzioni che per i lavoratori stagionali si riducono mediamente a 5.146 euro lordi annui, mentre quelli che hanno un contratto a tempo determinato percepiscono una retribuzione lorda annua di 4.410 euro.  Considerando che tali dati possano aver subito un ulteriore ribasso dovuto alla pandemia,e che la zona grigia e il sommerso condiziona negativamente il quadro complessivo, come è possibile pensare che dopo oltre un anno a casa, le persone dovrebbero essere disposte ad accettare qualsiasi lavoro, magari anche in nero, sottopagato, senza riposi e in condizioni insostenibili, senza regole né tutele? Chi lavora deve avere un minimo di buone ragioni per lavorare, cioè essere trattato come un essere umano nel rispetto della dignità umana e lavorativa, avere un contratto regolare, percepire una paga adeguata alla propria professionalità, vedersi riconosciuti i diritti essenziali, come il riposo settimanale solo per citarne uno, senza dover elemosinare ciò che di diritto spetta. E in caso di gestione esternalizzata o data in appalto, devono essere garantite pari condizioni, pari contratto, pari diritti perché non devono esistere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B.    Crediamo necessario e dirimente pervenire ad un nuovo modello di turismo, basato sulla buona occupazione, sostenibile e inclusivo, caratterizzato in primo luogo da un lavoro stabile, regolare e dignitoso. Se sono davvero obiettivi comuni valore, legalità, professionalità e sicurezza in un settore così strategico,  proponiamo alle associazioni di categoria di mettere in trasparenza le aziende virtuose mettendo in campo azioni concrete attraverso la condivisione di un protocollo di intesa, che certifichi, per le aziende che lo sottoscrivono il rispetto dei contratti di lavoro e delle norme di sicurezza: un bollino etico per contrastare l’illegalità diffusa e attraverso il quale anche clienti e turisti potranno operare una  scelta più consapevole. 
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09/07/2021 I problemi della sanità nell'entroterra urbinate
A circa cinque mesi dalla firma dei  Protocolli Sociali sottoscritti tra le OO.ss. CGIL e CISL Urbino e Montefeltro, con i Sindaci dei Comuni di Acqualagna, Cagli, Macerata Feltria, Montecalvo in Foglia, Piandimeleto, Sassocorvaro Auditore, Urbania  Urbino e i Presidenti degli AMBITI TERRITORIALI SOCIALI 3-4-5, molti punti di quelle intese ancora non hanno trovato piena applicazione.  Cgil, Cisl con i Sindaci dei Comuni e con i Presidenti degli ATS, sottoscrissero nei mesi scorsi, dei Protocolli d’intesa per destinare parte delle risorse dei bilanci Comunali 2021   all’istituzione e finanziamento di interventi destinati ai Fondi di Sostegno al Reddito, al sostegno alle famiglie in disagio sociale, al contenimento  delle tariffe per i servizi, asili, mense, ecc., ma  furono concordati anche  impegni finalizzati ad attivare la :   Definizione con Marche Multiservizi di un fondo di sostegno in favore delle famiglie in difficoltà sociale;    L’Istituzione di un corso formativo destinato agli Assistenti Familiari (badanti), in raccordo con i Sindaci degli ATS  competenti;    Sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa per il contrasto alla diffusione del Gioco d’azzardo e patologico nei territori comunali;    L’individuazione di immobili abitativi da destinare a famiglie sfrattate o bisognose;    La definizione di una Delibera del Consiglio comunale per individuare  PROGETTI DI UTILITA’ COLLETTIVA  al fine di utilizzare cittadini percettori del Reddito di Cittadinanza in attività di pubblica utilità verso la cittadinanza.  A queste materie di  particolare importanza per le comunità locali, si aggiunse l’impegno da parte di Sindaci e Presidenti di ATS, di sollecitare la Giunta della Regione Marche e l’ASUR Marche, ad affrontare la grave situazione in cui versa la Sanità marchigiana, anche a seguito delle pesanti ripercussioni causate dalla pandemia da COVID 19, che ha colpito pesantemente in particolare le popolazioni dei piccoli comuni delle aree interne.  La riduzione dei tempi di attesa, il potenziamento dei Pronto Soccorso e la rete dell’emergenza-urgenza, i servizi territoriali e l’integrazione socio-sanitaria, la prevenzione e la rete ospedaliera con la definizione delle Case della Salute, le cure primarie e intermedie, l’annoso problema degli organici della sanità insufficiente ed in gran parte precari, furono inseriti nei Protocolli Sociali come temi di priorità assoluta.  Temi, che in presenza di una proposta politica Sanitaria della Giunta Regionale, indefinita e dispersiva, sono diventati oggetto di un’azione di denuncia da parte di CGIL-CISL- UIL Marche che si espliciterà attraverso un Presidio di protesta davanti alla sede della Regione Marche, il 14 luglio 2021, a partire dalle ore 10, in Ancona.  Manifestazione che sarà preceduta da un attivo unitario che si terrà il giorno 13 luglio p.v. alle ore 17 presso il centro sociale di Urbino.  Per sollecitare la piena applicazione di quanto concordato e per sensibilizzare i Sindaci ad intervenire nei confronti della Giunta Regionale sui temi della Sanità che vede i territori da loro amministrati in forte sofferenza, CGIL e CISL Urbino, hanno scritto una lettera aperta con la richiesta di attivazione di tavoli di confronto per la verifica della piena attuazione dei protocolli. 
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09/07/2021 Sanità Ancona : ospedali, distretti e prevenzione le richieste di Cgil Cisl Uil
  Si è svolta oggi l’assemblea di Cgil Cisl Uil Ancona per discutere della sanità del capoluogo, anche in vista della manifestazione regionale del 14 luglio .   Alla Regione i sindacati  chiedono di aprirsi ad un confronto serio, che finora non si è realizzato, sullo stato del  sistema sanitario regionale, già da anni al centro di profonde trasformazioni e oggi messo a dura prova dalla pandemia nonostante gli sforzi encomiabili di tutti gli operatori del settore. Le richieste dei sindacati sono molteplici. «Anzitutto occorre rafforzare la sanità territoriale rimettendo al centro il ruolo dei distretti sanitari, rafforzando i servizi e gli organici dei poliambulatori e dei consultori garantendo i servizi di diagnostica e di riabilitazione . Il tutto mantenendo l’apertura dei punti di accesso cup-cassa-anagrafe diffusi sul territorio. - sottolineano i Responsabili di Cgil Cisl e Uil Ancona,  Marco Bastanelli,  Alessandro  Mancinelli e Claudia Mazzucchelli -  In secondo luogo, vanno dati ruolo e risorse agli ospedali di comunità, va mantenuta  l’operatività delle USCA( Unità speciale di continuità assistenziale) e va implementata la presenza dell’ infermiere di comunità. Inoltre vanno aumentate le risorse per la prevenzione  e la sicurezza nei luoghi di lavoro nonché garantita la realizzazione delle strutture sanitarie progettate a partire dal nuovo ospedale dell’Aspio.» «Va poi mantenuta l’efficienza degli ospedali di rete di Senigallia, Fabriano e Jesi, con investimenti strutturali e di personale. Infine occorre rafforzare il ruolo regionale e sovra regionale dell’ azienda ospedali Riuniti di Ancona e dell’ INRCA e completare le procedure di stabilizzazione del personale precario e quelle concorsuali e di mobilità.  - concludono Bastianelli, Mancinelli e Mazzucchelli - Da ultimo, occorre definire con chiarezza il ruolo integrativo e non sostitutivo della sanità privata.»     
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07/07/2021 Attivo unitario ad Ascoli Piceno "Salute. Quale sistema salute nelle Marche: la sanità che vogliamo e che cosa chiediamo alla Regione"
Lunedì 12 luglio ore 15.30 attivo unitario Cgil Cisl Uil della provincia di Ascoli Piceno, in preparazione della manifestazione regionale "Salute. Quale sistema salute nelle Marche: la sanità che vogliamo e che cosa chiediamo alla Regione" in programma per il prossimo 14 luglio ad Ancona.  I lavori,che si terranno in videoconferenza, saranno introdotti da Maria Teresa Ferretti, Cisl Ascoli Piceno,  e moderati da Paola Luzi, Uil Marche. Conclude Daniela Barbaresi, Segretaria Generale della Cgil Marche. 
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06/07/2021 Attivo unitario a Fermo "Salute. Quale sistema salute nelle Marche: la sanità che vogliamo e che cosa chiediamo alla Regione"
Lunedì 12 luglio ore 18,15 attivo unitario Cgil Cisl Uil della provincia di Fermo, in preparazione della manifestazione regionale "Salute. Quale sistema salute nelle Marche: la sanità che vogliamo e che cosa chiediamo alla Regione" in programma per il prossimo 14 luglio ad Ancona.  I lavori,che si terranno in videoconferenza, saranno introdotti da Alberto Tarquini,Uil Fermo  e moderati da Alfonso Cifani, Responsabile della Cisl di Fermo. Conclude Daniela Barbaresi, Segretaria Generale della Cgil Marche.   
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06/07/2021 Attivo unitario a Macerata" Salute. Quale sistema salute nelle Marche: la sanità che vogliamo e che cosa chiediamo alla Regione"
Lunedì 12 luglio ore9,30 presso la Sala Convegni della Provincia di Macerata in via Velluti, a a Piediripa di Macerata, attivo unitario Cgil Cisl Uil della provincia di Macerata, in preparazione della manifestazione regionale "Salute. Quale sistema salute nelle Marche: la sanità che vogliamo e che cosa chiediamo alla Regione" in programma per il prossimo 14 luglio ad Ancona.  I lavori,che si terranno sia  presenza nel rispetto delle normative anti-covid sia in videoconferenza, saranno introdotti da Manuel Broglia,Uil Marche e moderati da DanielTaddei,Segretario generale Cgil Macerata.  Il Segretario della Cisl Marche, Sauro Rossi concluderà l'incontro unitario.   
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06/07/2021 Attivo unitario ad Urbino "Quale sistema salute nelle Marche: la sanità che vogliamo"
Il sistema salute nella provincia di Pesaro - Urbino e le richieste di Cgil Cisl Uil al centro dell’attivo unitario  previsto per martedì 13 luglio ore 17,00 ad Urbino  presso il Centro sociale " Il Padiglione " in via Pablo Neruda,8. L’incontro,  che si terrà in presenza nel rispetto delle normative anti-covid,  è stato organizzato in preparazione della manifestazione regionale in programma per il 14 luglio prossimo. 
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06/07/2021 Attivo unitario a Fano "Quale sistema salute nelle Marche: la sanità che vogliamo"
Il sistema salute nella provincia di Pesaro - Urbino e le richieste di Cgil Cisl Uil al centro dell’attivo unitario  previsto per venerdì 9 luglio ore 17,00 a Fano presso la sede della Cooperativa Tre Ponti in via Chiaruccia, 16 L’incontro,  che si terrà in presenza nel rispetto delle normative anti-covid,  è stato organizzato in preparazione della manifestazione regionale in programma per il 14 luglio prossimo. 
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05/07/2021 6 Luglio confermato lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto aereo
Un nuovo sciopero generale di 24 ore di tutto il personale del trasporto aereo è stato proclamato per martedì 6 luglio 2021 da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti. La mobilitazione, spiegano i sindacati, è «a difesa dei lavoratori delle compagnie aeree nazionali e straniere  con base e addetti nel nostro paese (Alitalia, Air Italy, Ernest, Blue Panorama, Air Dolomiti, Norwegian, Emirates), delle società di gestioni aeroportuali, di handling e catering e di tutti gli stagionali e precari del settore». «Alla base dello sciopero - sottolineano le organizzazioni sindacali - l'opposizione netta ai licenziamenti nel settore, uno dei più colpiti dalla pandemia, la richiesta di una sede di confronto interministeriale permanente e l'istituzione di una cabina di regia per garantire la tenuta sociale, assicurando gli ammortizzatori sociali, l'avvio di una riforma per garantire il riordino del sistema aeroportuale, l'applicazione delle regole del lavoro che prevedano gli stessi trattamenti normativi e retributivi a parità di condizioni operative ed il rifinanziamento del Fondo straordinario del trasporto aereo. Su queste tematiche dopo il primo sciopero dello scorso 18 giugno non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta dal Governo». A questa mobilitazione parteciperanno i lavoratori di Aerdorica «perché preoccupati del loro futuro lavorativo, continua infatti la cassa integrazione di 28 settimane Covid che terminerà al 31 ottobre - precisano le Segreterie Regionali Marche di categoria -. Chiediamo con forza il rispetto della Presa d'atto, documento sottoscritto dalle parti sociali nazionali, in sede di Presidenza del Consiglio dei Ministri, e l'impegno a raccomandare l'ultizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente e il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro e l'attivazione delle politiche attive del lavoro per la riqualificazione degli operatori aeroportuali». I sindacati di categoria FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI MARCHE  in occasione dello sciopero hanno chiesto di essere ricevute dal responsabile delle relazioni industriali, al fine di avviare un confronto per sottoscrivere anche in Aerdorica gli impegni nazionali sugli ammortizzatori sociali.
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02/07/2021 Licenziamenti. Cristiana Ilari: «Ora aprire tavoli di confronto regionali sui settori in crisi»
«Sui settori in crisi deve aprirsi una concertazione con la Regione per nuove prospettive di ripresa»: è quanto afferma Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche, intervistata da Ètv Marche. «Ci sono settori che si stanno riprendendo, ma dove occorre prestare attenzione agli appalti, alla qualità del lavoro e alla sicurezza» conclude la Segretaria Regionale.
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02/07/2021 Comune di Osimo: sulla Tari occorre aprire un confronto con le organizzazioni sindacali
Apprendiamo purtroppo solo dalla stampa locale della decisione del Comune di Osimo di aumentare del 5% la Tari 2021 per buona parte delle utenze domestiche. Come CGIL CISL UIL e SPI FNP UIL Pensionati della zona di Osimo dobbiamo evidenziare la mancanza di confronto su tale tema, nonostante le reiterate richieste di incontro, e l’impegno, assunto già nel 2020, di convocare un tavolo di confronto dopo le procedure di validazione da parte dell’ARERA. Comprendiamo le incertezze del momento relativamente alle risorse disponibili e ai nuovi bisogni emergenti, tuttavia riteniamo di poter dare un contributo propositivo, in particolare in relazione ai sistemi di detrazione che possono sostenere le famiglie con i redditi più bassi. Sottolineiamo ancora una volta come la crisi economica derivante dalla pandemia abbia significato e significhi per i lavoratori dipendenti perdita del posto di lavoro, ritardi nei pagamenti degli stipendi e cassa integrazione e come spesso siano i pensionati a sostenere i familiari senza più occupazione. L’aumento della Tari, se non contrastato da un efficace sistema di detrazioni, determinerebbe un ulteriore aggravio di spesa per le famiglie già fortemente provate dalla crisi pandemica. Temiamo, infatti, che gli effetti economici della pandemia possano mettere in crisi molte altre famiglie. È quindi più che mai necessario, soprattutto a livello comunale, incrementare le forme di protezione sociale rafforzando il sistema di confronto con le parti sociali attraverso un vero e proprio “patto di sostegno ai cittadini” che permetta di consolidare il dialogo tra l’Amministrazione Comunale e le organizzazioni sindacali in termini di bilancio di previsione, variazioni di bilancio, interventi di sostegno alle famiglie, regolamenti e tariffe dei servizi alla persona. «Auspichiamo che l’Amministrazione Comunale per il futuro voglia investire con più decisione in un confronto proficuo e costante in una logica di condivisione delle prossime scelte di politica sociale e non solo» concludono Tiziana Mosca (Cgil), Alessandro Mancinelli (Cisl) e Franco Burdo (Uil). 
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02/07/2021 Vertice in rosa per Anteas Ancona Aps: unanimità per Angela Ruocco e Francesca Piccinini
Nuovo direttivo per Anteas Ancona, l’Associazione di Promozione Sociale (APS), promossa dalla Federazione Pensionati Cisl. L'assemblea straordinaria, che si è riunita nella mattinata di oggi, nel rispetto delle norme anti-covid,  presso il salone Armatura della sede Cisl,  ha eletto all’unanimità Angela Ruocco, Presidente Anteas Ancona e la vice-Presidente Francesca Piccinini. «Abbiamo vissuto un periodo terribile che speriamo stiamo lasciando alle spalle  che ha visto, in particolare, tante persone anziane isolate in casa, lontane dagli affetti familiari. Anche per questo il nostro impegno, tra le attività programmate, sarà quello di mettere in campo iniziative per contrastare la solitudine, per dare sostegno alle varie necessità di ordine pratico, come il servizio di consegna della spesa  e dei farmaci a domicilio, oltre ad  azioni di prevenzione e di sensibilizzazione a salvaguardia della salute. – hanno rilanciato Angela Ruocco e  Francesca Piccinini rispettivamente Presidente e vice Presidente di Anteas Ancona neoelette - Organizzeremo inoltre momenti dedicati  all’informazione e formazione sull’uso delle tecnologie informatiche e alla formazione e aggiornamento dei volontari. »  
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02/07/2021 Vertenza Elica: l'azienda sospende i licenziamenti e apre a un nuovo piano industriale. Sindacati pronti al confronto
Dopo la forte mobilitazione dei lavoratori, la Elica ha sospeso i licenziamenti ed ha accantonato il piano industriale che prevedeva la delocalizzazione di buona parte della produzione. Adesso si aprono spiragli di confronto con i sindacati. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Giampiero Santoni, Segretario Regionale Fim Cisl Marche
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02/07/2021 Attivo unitario ad Ancona "Quale sistema salute nelle Marche : La sanità che vogliamo e cosa chiediamo alla Regione"
Il sistema salute nella provincia di Ancona e le richieste di Cgil Cisl Uil al centro dell’attivo unitario  previsto per venerdì 9 luglio ore 9,30 presso Conero Break in via Albertini 6 ad Ancona. L’incontro,  che si terrà in presenza nel rispetto delle normative anti-covid,  è stato organizzato in preparazione della manifestazione regionale in programma per il 14 luglio prossimo.     
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01/07/2021 Cisl Marche in lutto. Scomparso Elio Gallorini, una vita spesa nel sindacato
E’ venuto a mancare questa mattina dopo lunga malattia Elio Gallorini, 85 anni, storico  dirigente della Cisl. Una vita impegnata nella Cisl e nella Fnp, sia a livello marchigiano che nazionale. Dopo numerosi incarichi nella realtà anconetana, dal 1987 al 1993 è stato Segretario generale della Cisl Marche per poi passare alla guida della Federazione dei pensionati della Cisl Marche. Ha concluso poi il suo impegno sindacale a Roma come Segretario nazionale della Federazione dei pensionati. «Collega stimato ed apprezzato per le sue capacità negoziali e le sue doti morali, ha saputo sempre coniugare, nella sua lunga esperienza, equilibrio e fervore sindacale. – ha ricordato  Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche - Alla sua famiglia tutta va il nostro sincero cordoglio.» I funerali si svolgeranno sabato pomeriggio 3 luglio alle ore 16,30 presso la Chiesa parrocchiale San Giuseppe - via Italia n. 35  a Falconara Marittima. La camera ardente sarà aperta dalle ore 10,30 di venerdì 2 luglio presso le Onoranze Funebri Pieroni Via Guglielmo Marconi, 112 -  Falconara Marittima.   Corriere Adriatico del 2 luglio 2021
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01/07/2021 Montecalvo in Foglia: positivo l'incontro tra cittadinanza e Forze dell'ordine promosso da Cgil e Cisl
Circa un centinaio di cittadini hanno preso parte venerdì 25 giugno alle ore 21 in Piazza Rossa a Ca’ Gallo di Montecalvo in Foglia, all’incontro promosso da CISL e CGIL URBINO E Montefeltro, unitamente alle Federazioni dei Pensionati FNP CISL e SPI CGIL, per ascoltare i Dirigenti del Commissariato di Polizia di Stato di Urbino e il Sindaco della cittadina le utili informazioni su come proteggersi dai tanti tentativi di truffa diretti e on line e dalla crescita sempre più preoccupante dell’uso del gioco d’azzardo e le complicazioni che la pandemia e le restrizioni sociali hanno comportato in tema di sicurezza del territorio e disagio giovanile più in particolare.  La serata, iniziata con l’apertura e la presentazione degli obiettivi da parte di Leonardo  Piccinno a nome di CGIL e CISL, è proseguita con gli interventi dei Dirigenti del commissariato PS di Urbino. In particolare, il Primo Dirigente Dott. Lido Scalpelli ha trattato il tema delle ludopatie e la crescita esponenziale dei soldi che si spendono per il gioco di azzardo. A livello nazionale, si è passati dai 44 miliardi del 2008 ai 110,5 miliardi del 2019. A livello provinciale la spesa gira sui 408.590.418,71 milioni di euro che, nonostante la chiusura delle sale slot e pubblici esercizi a seguito delle restrizioni della pandemia, ha visto nel 2020, l’aumento di soldi giocati di circa 1,500 milioni di euro rispetto al 2019.  Segno questo, che il fenomeno è in crescita esponenziale per effetto di una disoccupazione crescente nel territorio e dell’aumento dei disagi sociali per penalizzano in particolare le famiglie a più basso reddito, le persone sole come gli anziani, ma fatto più preoccupante l’uso del gioco on line da parte di giovani con fascia di età sempre più bassa.  Il Dott. Simone Pineschi, Vice Questore, ha evidenziato come le Forze dell’Ordine svolgono un servizio essenziale di presidio del territorio a beneficio e sicurezza dei cittadini, nonostante l’esiguità di personale disponibile che non sempre aiuta a svolgere i compiti istituzionali assegnati a tutte le Forze dell’Ordine dalla legislazione.  Il Vice Commissario PS di Urbino, Flavio Salvi, si è soffermato sul fenomeno dei tentativi di truffa che si registra sempre più frequentemente nei nostri territori da parte di soggetti che si presentano direttamente o tramite contatti telefonici o via web, con aspetti di familiarità tali che riescono a carpire la fiducia del malcapitato e approfittare del momentaneo disorientamento. Per queste ragioni, è importante diffidare di chi non si conosce bene e avvisare in ogni caso le Forze di Polizia, Carabinieri, GDF, ecc. in modo da contrastare efficacemente queste odiose pratiche che sfruttano le persone deboli o anziane. Il Sindaco di Montecalvo in Foglia, Donatella Paganelli, ha ringraziato per l'iniziativa ritenendola utile e costruttiva , mettendo in risalto la fattiva collaborazione con tutte le Forze dell'Ordine per il presidio del territorio, evidenziando l'importanza della collaborazione tra i cittadini e le Forze dell'ordine per prevenire e contrastare questi fenomeni, compresi gli atti vandalici effettuati da gruppi di adolescenti a danno del patrimonio pubblico. Ha esortato a non sostituirsi mai alle Forze dell'Ordine ma a chiamare prontamente il 112 ricordando l'importanza di una segnalazione tempestiva. Ha rimarcato la necessità di un maggior presidio del territorio. " Montecalvo in Foglia , fortunatamente, è considerato a basso indice di criminalità e per questo le Forze dell'ordine locali vengono abitualmente destinate alle grandi città . Non possiamo permettere che questi luoghi , considerati Aree Interne , siano sguarniti del servizio basilare che è la sicurezza dei cittadini e che è in capo allo Stato"  Irmo Foglietta della Cgil ha chiuso la serata, ringraziando i numerosi cittadini presenti, che hanno sfidato anche le ansie causate dalla pandemia per ritrovarsi insieme in piazza, ha riconfermato che CGIL e CISL e le Federazioni dei Pensionati, proseguiranno con questi incontri, perché intendono portare la vicinanza e l’attenzione del Sindacato Confederale ai cittadini, agli anziani, alle famiglie in disagio sociale, ai giovani che stanno vivendo tempi difficili causati dal COVID 19 e dalla crisi economica conseguente.  Inoltre, Foglietta ha sollecitato a nome unitario il Sindaco di Montecalvo in Foglia affinchè adotti una delibera di consiglio comunale da inviare al nuovo Prefetto ed al Questore la richiesta pressante delle comunità locali di dotare di ulteriori uomini e mezzi le Forze dell’Ordine per meglio tutelare e presidiare i cittadini ed il territorio.  Il prossimo appuntamento, sarà tra un mese il 30 luglio prossimo a Macerata Feltria, alle ore 21.
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01/07/2021 Blocco dei licenziamenti nel settore tessile. Femca Cisl Marche: «Ora rilanciare le politiche attive nella nostra regione»
Il Governo ha prorogato il blocco dei licenziamenti nel settore tessile fino al 31 ottobre. Una buona notizia per il comparto marchigiano della moda. La Femca Cisl Marche chiede però di andare oltre, rilanciando le politiche attive nella nostra regione e modificando la disciplina degli ammortizzatori sociali. L'intervista in diretta al Tgr Rai Marche di Cristiano Fiori, Segretario Regionale Femca Cisl Marche
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30/06/2021 Riduzione Tari per i Comuni di Colli al Metauro e di Fano. Cisl Fano:" Un sostegno a famiglie e pensionati"
Dopo il bando del Comune Colli al Metauro anche il Comune di Fano interviene significativamente per la riduzione della Tari stanziando 500.000 euro per sostenere le famiglie  e i pensionati nel pagamento della tassi dei rifuti . «Con questo intervento si prevede una riduzione del 100 % per coloro che hanno un Isee sotto gli 8.260 euro mentre con un Isee fino a 13.000 la riduzione prevista sarà del 60 %. E’ un intervento significativo in questa difficile situazione sociale  Si tratta ora di continuare con questa riduzione delle tasse locali chiedendo anche alle due aziende di gestione dei servizi (gas acqua e rifiuti) di prevedere, tenuto conto dei loro significativi utili,  di prevedere risorse stabili e permanenti  per la riduzione della Tari.- sottolinea Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano -  La drammatica fase sociale  che stiamo vivendo richiede da parte di tutti, dai Sindaci dei Comuni della Val Metauro e Val Cesano alle aziende MMS e ASET,  di  adoperarsi per avviare un confronto   per prevedere la riduzione  delle  tariffe di acqua e tari.» «Occorre da subito prevedere la riduzione stabile della tari per famiglie e pensionati nel rispetto delle normative  della delibera ARera  e del nuovo piano rifiuti che sarà adottato nei prossimi mesi. - conclude e rilancia il Responsabile della Cisl di Fano -  Sicuramente questo significativo intervento  finanziario del Comune di Fano  può accelerare ed avviare il dibattito sulla riduzione della tari.»  
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30/06/2021 Sciopero Generale 30 Giugno 2021 dei lavoratori dell’energia, gas-acqua e igiene ambientale presidio ad Ancona
Le Segreterie Nazionali unitarie dei sindacati di categoria Filctem-Cgil Femca-Cisl Flaei-Cisl Uiltec-Uil Fp-Cgil Fit-Cisl Uil-Trasporti  hanno proclamato lo sciopero generale nazionale per   mercoledì 30 giugno 2021 affinché Governo e Parlamento correggano immediatamente l’art. 177 del Codice degli appalti che mette a rischio migliaia di posti di lavoro e, in attesa della revisione annunciata nel PNRR delle norme sulla concorrenza, avvia la stagione del disfacimento del comparto energia, gas-acqua e igiene ambientale. Nelle Marche, i sindacati hanno  organizzato un presidio sotto la Prefettura di Ancona, in piazza del Plebiscito e nella stessa mattinata hanno presentato le ragioni dello sciopero al Prefetto.   «L’art. 177, le cui proroghe applicative scadranno a fine anno, obbliga le aziende concessionarie ad esternalizzare l’80% di tutte le attività, anche nei casi in cui le stesse vengano svolte direttamente dal proprio personale, azzerando di fatto un servizio essenziale per le comunità locali.  - spiegano in una nota unitaria i sindacati  - La norma impatta pesantemente sui costi economici, obbligando le aziende a spezzettare rapidamente il servizio con gare al ribasso, e sociali, anche in previsione della perdita dei posti di lavoro e dell’applicazione contrattuale non di settore che ne deriverebbe.» «Non possiamo assistere alla destrutturazione del settore che ha visto crescere soggetti industriali capaci con l’apporto fondamentale di professionalità importanti cresciute negli anni. - sottolineano i sindacati -  Vogliamo ricordare a tutti che questi settori sono stati fondamentali durante il lockdown e hanno permesso al Paese,  nel momento più difficile, di continuare a erogare i servizi, a conferire rifiuti senza nessun rallentamento del servizio di raccolta e di pulizia delle città, scongiurando anche un’altra probabile crisi epidemiologica.» «Chiediamo alla politica di intervenire immediatamente per evitare il disastro in settori strategici che faticosamente, nonostante la crisi, stanno provando a risollevare il proprio indirizzo.  - rilanciano i sindacati - Un buon approvvigionamento energetico, idrico, una corretta raccolta e smaltimento dei rifiuti sono servizi che fanno la differenza favoriscono in un territorio, de determinano la qualità della vita e possono attrarre imprese per investimenti e occupazione. Chiediamo responsabilità a chi quotidianamente promette ai cittadini qualità nel servizio e tutele per i lavoratori. Chiediamo che si sviluppi l’economia circolare, così come previsto nel PNRR, affinché si facciano gli investimenti necessari attraverso aziende che siano in grado di crescere e impedendo l’eccessiva frammentazione come l’articolo 177 impone. È il tempo di garantire ai lavoratori, alle aziende dei servizi pubblici e a tutte le comunità locali azioni incisive per lo sviluppo di settori fondamentali e smettere di inseguire lo sciagurato progetto di “privatizzazione spezzatino” senza nessuna regola e senza nessuna tutela per i lavoratori. - concludono  -  Per tutte queste ragioni il prossimo 30 giugno 2021 sciopereremo per garantire la difesa dei settori contro una politica sorda che risponde solo alle logiche di pochi.» Alta l'adesione nel settore dell'igiene ambientale: a Fermo, sono stati garantiti solo i servizi minimi. «Ringraziamo i lavoratori dell’Asite per il sostegno e la sensibilità mostrata verso un tema fondamentale - dichiara Daniela Rossi, Segretaria Generale Fit Cisl Marche -. Diciamo no alla liberalizzazione e alla concorrenza sfrenata. No alla parcellizzazione del settore, sì ad un servizio efficiente ed efficace nel rispetto della regole di salute e sicurezza. Le aziende pubbliche che gestiscono i rifiuti, se condotte con sani principi, portano ricchezza e benessere al territorio , ai cittadini e  ai lavoratori».
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29/06/2021 Decreto sostegni bis : agevolazioni sull’acquisto prima casa per gli under 36
Importanti agevolazioni in arrivo per i giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni e che intendano acquistare la prima casa.Alla base del Decreto Sostegni-bis c’è l’obiettivo di sostenere le imprese e i giovani nel protrarsi della situazione di pandemia legata alla diffusione del Covid-19. Molte sono le misure introdotte a partire dal 26/05/2021, data di entrata in vigore del provvedimento legislativo. «L’epidemia mondiale ha creato grande incertezza nel futuro, instabilità economica e disorientamento normativo tra i giovani. L’intervento è volto a garantire un sussidio a tutti coloro che non vogliono rinunciare a progetti di vita, pur in presenza di oggettive difficoltà dovute alla particolare fase che il Paese sta attraversando. - scrivono in una nota le associazioni di consumatori Adiconsum Marche, Adoc Marche, Cittadinanzattiva Marche, Federconsumatori Marche, MDC Marche, Udicon Marche - Il decreto legge 73/2021, c.d. Decreto “Sostegni bis”, è entrato in vigore il 26 maggio scorso e, tra le altre misure, prevede importanti agevolazioni per i giovani. Nello specifico, i requisiti per l’accesso alle agevolazioni sono:a) non avere compiuto 36 anni nell’anno in cui viene stipulato l’atto di acquisto della prima casa; b) avere un reddito Isee non superiore a 40.000 euro.» Per quanto riguarda la tipologia di agevolazioni previste dalla normativa si tratta di due importanti previsioni, l’una legata al fondo di garanzia per i mutui, l’altra relativa alle agevolazioni fiscali di cui si può godere. 1-     FONDO DI GARANZIA MUTUI PRIMA CASA: la garanzia del Fondo passa dal 50 all’80% del capitale preso a mutuo, se il mutuo richiesto è superiore all’80% del valore dell’immobile. Il Fondo di garanzia è stato istituito con la legge di bilancio del 2014 e serviva a fornire garanzia a coloro che si trovavano in condizioni di particolare difficoltà nella richiesta di un mutuo, ad esempio i giovani con contratto di lavoro atipico, per i quali normalmente la banca richiede l’intervento fidejussorio da parte di un genitore. Con l’istituzione di questo fondo è lo Stato che fornisce la garanzia, rendendo così più agevole la richiesta di un mutuo; la garanzia dello Stato opera per il 50% del mutuo richiesto ed il mutuo non deve superare i 250.000 euro. Con l’introduzione dell’agevolazione la portata della garanzia si amplia, concedendo ai giovani un ventaglio più ampio di possibilità di ottenere l’erogazione del mutuo per l’acquisto. Questa misura si applica per le domande presentate dal 24 giugno 2021 al 30 giugno 2022, cioè l’atto notarile di compravendita deve essere stipulato non prima del 24 giugno 2021 ed entro fine giugno 2022.  La domanda va presentata alla propria banca attraverso la compilazione del relativo modulo, reperibile anche sul sito della Consap. 2-     AGEVOLAZIONI FISCALI Il decreto sostegni-bis ha previsto anche alcune esenzioni sulla tassazione applicata per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani, come l’esenzione dell’imposta di registro (2% valore catastale), l’esenzione dell’imposta ipotecaria e catastale e l’esenzione dall’imposta sostitutiva dello 0,25% ( es. mutuo 100.000 € 0.25% = 250 euro). Infine, sull’Iva versata per l’acquisto, pari al 4% per la prima casa, viene concesso un credito di imposta pari all’iva versata che può essere portato in detrazione nella dichiarazione dei redditi ( es. acquisto di 100.000 euro – iva 4% =4.000 euro).   Per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento sulla normativa descritta tutti gli interessati possono contattare o rivolgersi presso gli uffici territoriali delle associazioni di consumatori.
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29/06/2021 Premio Antonio Bori per l’anno 2020 ex aequo a Miriana Luchetti e Gianluca Messina
Giovedì 24 giugno  alle ore 14.00, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza,Università degli Studi di Urbino Carlo Bo si è tenuta la cerimonia ufficiale per la consegna del premio dedicato alla memoria di Antonio Bori alla migliore tesi di laurea in materia di salute e sicurezza dei lavoratori – Edizione 2020. Alla cerimonia erano presenti il Prorettore Vicario, prof. Vieri Fusi, il Direttore del Dipartimento, prof.ssa Licia Califano, il  Presidente del Comitato di valutazione, prof. Paolo Pascucci. In collegamento online la prof.ssa Maria Paola Mittica, Presidente della Scuola di Giurisprudenza,  alcuni docenti del  Corso di Laurea in Scienze giuridiche per la consulenza del lavoro e la sicurezza dei lavoratori, e  Marco Pantaleoni e Massimo Giacchetti, in rappresentanza dell’EBAM (Ente Bilaterale dell’Artigianato Marche) quale ente promotore e finanziatore. Il Premio è stato istituito su decisione del Dipartimento e della Scuola di Giurisprudenza, che hanno accolto la proposta avanzata in tal senso da EBAM, con la quale si è inteso onorare la memoria di Antonio Bori, scomparso prematuramente all’età di 63 anni, sindacalista di grande esperienza e non comune sensibilità, che operò inizialmente in Umbria, nei settori edile e tessile, arrivando nella Regione Marche nel 1996, dove assunse il ruolo di Segretario regionale della Filta Cisl (Tessile, Abbigliamento, Calzaturiero), per passare poi a ricoprire le funzioni di Segretario della Femca Cisl (Energia, Moda, Chimica e affini). Dal 2005, Antonio Bori è stato membro dell’Assemblea EBAM. Dal 2009, fino alla sua scomparsa, ha fatto parte del CdA dell’Ente, di cui ha ricoperto, dal 2012 al 2015, l’incarico di Vicepresidente. Antonio Bori ha saputo dare un contributo particolarmente significativo al processo di radicamento della bilateralità artigiana anche in qualità di membro del Comitato Regionale del Fondo Interprofessionale Fondartigianato, di cui è stato a lungo Referente. La cerimonia è stata aperta dall’intervento del Prof. Paolo Pascucci, che, salutati e ringraziati i presenti, quale Presidente del Comitato di valutazione previsto dall’art. 5 del Bando di concorso emanato con D.R. n. 53/2021 dell’11 febbraio 2021, ha dato lettura degli esiti della valutazione effettuata il 5 maggio 2021, con cui si è deciso di assegnare il Premio Antonio Bori per l’anno 2020 ex aequo ai dottori Miriana Luchetti e Gianluca Messina, che hanno discusso, la prima, una tesi su “Stress lavoro-correlato: profili etimologici, fondamenti normativi e aspetti medici legati alle differenze di genere” e, il secondo, su “Nuove tecnologie e tutela della dignità del lavoratore”. La dott.ssa Luchetti ha ricevuto l’attestato di premiazione direttamente dalle mani del Prorettore, mentre il dott. Messina era collegato a distanza. Dopo la premiazione, sono brevemente intervenuti il Prorettore, il Direttore del Dipartimento e la Presidente della Scuola. Hanno altresì preso la parola, in rappresentanza dell’EBAM, il dott. Marco Pantaleoni e il dott. Massimo Giachetti, i quali, oltre a ricordare la figura di Antonio Bori, amico e collega, hanno rimarcato la lunga e fruttuosa collaborazione tra l’Ente e l’Osservatorio Olympus del Dipartimento di Giurisprudenza sui temi della salute e sicurezza dei lavoratori, lodando in particolare l’impegno profuso dalla Scuola di Giurisprudenza nel fornire, attraverso la sua eccellente didattica, un elevato livello di formazione e competenze rispetto a figure professionali indispensabili a supportare la crescita e lo sviluppo di un’imprenditorialità attenta a valorizzare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. Corriere Adriatico edizione Pesaro 29/6/21
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29/06/2021 Focus Lavoro: il futuro di Fabriano e dell’area montana Ferracuti: " Fabriano va candidata a capitale delle aree interne"
La Cisl tra i protagonisti di “Focus Lavoro: il futuro di Fabriano e dell’area montana”. Alla tavola rotonda, che venerdì scorso ha riunito istituzioni e parti sociali per riflettere su come rendere competitive le produzioni del territorio, è intervenuto il Segretario Regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti . «Una iniziativa sicuramente importante alla vigilia del lancio del PNRR e del nuovo settennato di programmazione dei fondi europei. L’obiettivo, però, non può essere esclusivamente quello di intercettare queste risorse, ma di renderle generative in ottica presente e futura tramite una strategia di sviluppo di comunità che, secondo noi, deve basarsi in primo luogo, su una diversificazione delle direttrici di sviluppo, lasciandoci alle spalle un modello mono settoriale. - ha sottolineato Ferracuti -  Occorre creare le condizioni per investimenti che elevino la qualità della produzione e sulla trasformazione di Fabriano in una città industriale che sia alfiere sia della transizione digitale che di quella ecologica. Dovremo essere capaci di creare valore per il territorio, renderlo attrattivo per nuovi investimenti e conveniente per le attività economiche attuali.» «Fabriano, grazie alle sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche che devono essere costantemente valorizzate, può e deve candidarsi a divenire capitale delle aree interne; ha le caratteristiche per diventare una porta dell’entroterra in grado di connettere e connettersi con le altre realtà territoriali. - ha rilanciato il Segretario regionale della Cisl Marche -  L’area di crisi deve diventare una opportunità per sperimentare nuovi progetti: dalla formazione, che deve essere capace, tramite una attenta analisi dei bisogni attuali e prospettici, di creare professionalità pronte per il mercato del lavoro del futuro e che può diventare ulteriore elemento di attrazione per insediamenti produttivi; ma anche alla possibile riqualificazione dei tanti stabilimenti dismessi, da trasformare in hub produttivi alimentati da energia pulita, grazie al patrimonio boschivo .  Il nostro auspicio è che da questa occasione si attivi un percorso che dovrà necessariamente procedere a ritmi serrati.- ha concluso Marco Ferracuti -  La Cisl è disponibile a portare il suo contributo mettendo a disposizione i propri esperti per partecipare ad eventuali tavoli tecnici».   Corriere Adriatico edizione Ancona del 29 giugno 2021:
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26/06/2021 26 giugno Manifestazione Cgil Cisl Uil #RipartiamoInsieme CISL MARCHE in piazza a Firenze
La CISL MARCHE  a Firenze per la manifestazione nazionale Ripartiamo Insieme con il lavoro, la coesione, la giustizia sociale per sostenere la ricostruzione del paese, per l'Italia di domani.  «#RipartiamoInsieme per dare un nuovo vigore all'Italia nel segno della sostenibilità sociale ed ambientale e dell'equità» ha twittato il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi dal palco in  piazza Santa Croce a Firenze.  «#RipartiamoInsieme per sostenere la ricostruzione del paese, risollevandolo dalle macerie di questa grande emergenza sanitaria, economica, sociale, produttiva ed occupazionale. Il Governo apra una fase di confronto e di ascolto, di dialogo con il sindacato per rimettere in priorità lavoro, crescita e sviluppo - ha  sottolineato il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra dalla piazza di Firenze  -  per favorire la ripartenza: ci si rialza solo insieme, da Nord a Sud, senza lasciare indietro nessuno, si va avanti uniti. Primo punto in agenda: blocco dei licenziamenti per tutti almeno fino a fine ottobre»   L'intervento integrale del Segratario Generale della Cisl Nazionale al link: https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/lavoro-sabato-le-tre-manifestazioni-di-cgil-cisl-uil-a-torino-firenze-e-bari-2/?fbclid=IwAR25SxFzhYLKlcA2de7hB0oxSlGa8NmmCv6q8BkhgekrjsP9c1Da8FQzLZU    
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25/06/2021 Incontro con Marco Balzano autore di " Quando tornerò"
Mercoledì  30 giugno, alle ore 15,30  l’ANOLF Marche incontrerà lo scrittore Marco Balzano, autore del romanzo “Quando tornerò” edizioni Einaudi, già finalista al Premio Strega 2018  con il libro “Io resto qui”. Il romanzo di  Marco Balzano racconta il mondo fragile e complesso di chi lascia la propria la terra e i propri figli per venire a lavorare nel nostro Paese. Ne emerge uno spaccato di una realtà sommersa composta da migliaia di donne straniere, spesso con titoli di studio medio-alti, emigrate per diventare colf, badanti, e in generale occupate nei lavori di cura delle persone più fragili della nostra società. All’incontro, che sarà possibile seguire in diretta sulla pagina Facebook di Cisl Marche,  oltre all’autore Marco Balzano, interverranno  Mohamed Saady, Presidente Nazionale ANOLF e Cristiana Ilari, Segretaria regionale CISL Marche. «Con questa iniziativa vogliamo interrogarci sui limiti di un welfare che affida al lavoro di queste donne immigrate la cura degli affetti e l’assistenza alla persona.  – ha sottolineato Massimo Giacchetti, co Presidente dell’Anolf Marche - In Italia si stima una forza complessiva nel settore domestico di circa 2 milioni di lavoratori e lavoratrici,  per la maggior parte senza contratto  ( 6 su 10  per 1,2 milioni di addetti) e, in alcuni casi senza permesso di soggiorno. Indicativi sono i dati del Ministero dell’Interno sulla procedura di emersione del 2020 che registra 176.848 domande per il solo settore domestico, l’ 85% del totale ( 207.542). » Nelle Marche,  secondo i dati raccolti da ANOLF Marche, sono state presentate 3.308 domande di regolarizzazione per lavoro domestico, l’86,72% del totale  pari a 3.747. I dati provinciali vedono in testa la provincia di Ancona con 1.194 domande, seguita da Macerata  con 829, Ascoli Piceno e Fermo  con 686 e  Pesaro con 599 richieste. L’Anolf denuncia il grave ritardo nell’esame delle domande di emersione e regolarizzazione. « A distanza di un anno, solo un terzo delle domande presentate alle Prefetture marchigiane sono state esaminate – conclude Giacchetti -  e sono ancora poche le persone che hanno in mano un permesso di soggiorno per lavoro.»     
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24/06/2021 "No alla contraffazione! Il falso danneggia tutti": speciale su èTv Marche con la partecipazione di Adiconsum Marche
Adiconsum Marche parteciperà alla trasmissione in programma venerdì 25 giugno alle ore 21:00 su èTv Marche dedicata al fenomeno della contraffazione. L'evento, promosso dalle associazioni a tutela dei consumatori Adiconsum Marche, Adoc Marche e Federconsumatori Marche, e cofinanziato dalla Camera di Commercio delle Marche, rientra nel più ampio progetto "No alla contraffazione! Il falso danneggia tutti". Nel corso della trasmissione, saranno analizzati numeri legati al mercato della contraffazione in Italia e nelle Marche, la consapevolezza dei consumatori rispetto agli effetti legati al fenomeno e le ricadute economiche e sociali sul territorio. La trasmissione verrà proposta anche in diretta Facebook sulla pagina di èTv Marche e sulle pagine di Adiconsum Marche, Federconsumatori Marche e Adoc Marche. In studio: Loredana Baldi (Adiconsum Marche), Massaccesi Patrizia e Alessia Ciaffi.
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24/06/2021 Edili, firmato in Prefettura ad Ascoli Piceno il Protocollo di Legalità LEGALITA'
Sottoscritto  ieri, 23 giugno, in Prefettura ad Ascoli Piceno,   il Protocollo di legalità ai sensi dell’art.35, comma 8 del decreto legge n. 189/2016. Presenti il Prefetto De Rogatis e il Commissario Straordinario del sisma Legnini. «Un passo fondamentale che rimette al centro della attività quotidiana di tutti i soggetti firmatari i temi da sempre cari alle organizzazioni sindacali per tutelare i diritti dei lavoratori e le imprese sane, come l’applicazione del CCNL Edilizia sottoscritto dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale ed il contratto integrativo territoriale o regionale  per combattere così il dumping contrattuale e per accelerare  la diffusione e l’uso del badge di cantiere; il durc di congruità per combattere lavoro grigio e lavoro nero; il ruolo centrale degli Enti Bilaterali di settore (Cassa Edile ed EnteScuola – Cpt) – sottolineano i rappresentanti  sindacali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil - per la sicurezza e la prevenzione della sicurezza sul lavoro con il supporto della Asur e dell’Ispettorato Territoriale del lavoro.» «La firma del protocollo è importante perché ha rimesso al centro la tutela dei diritti e della sicurezza sui cantieri per i lavoratori impegnati nella ricostruzione. - affermano Armillei della Feneal Uil, Passaretti della Filca Cisl e Senesi della Fillea Cgil -  Come sindacati di categoria dell’ edilizia abbiamo sempre lavorato perché venissero rispettate le regole nei cantieri.Oggi siamo consapevoli che con la ricostruzione il settore avrà uno slancio importante nel nostro territorio, e proprio per questo siamo convinti che la firma  di ieri in Prefettura  è stata solo un punto di partenza. Il protocollo dovrà essere applicato in tutte le sue parti così come è stato sottoscritto e  come sempre saremo impegnati a sostenere e difendere il nostro territorio da ogni forma di illegalità e pervasione criminale.  – concludono i sindacati di categoria - Lo strumento è quello giusto e  siamo pronti a  monitorare per farlo applicare nella sua completezza per garantire sicurezza e legalità con il supporto fondamentale della Prefettura.»  
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23/06/2021 Sicurezza, prevenzione e controllo del territorio per i cittadini del Montefeltro
  Ripartono gli incontri  antitruffa, promossi da CGIL e CISL di Urbino in collaborazione con il Commissariato di Urbino della Polizia di Stato,   per informare e sensibilizzare  i cittadini dei comuni dell’area del Montefeltro in tema di sicurezza e prevenzione. «Dai tentativi di truffa diretti o telematici, alle azioni  in campo per  contrastare la diffusione del gioco d’azzardo e di tutte le ludopatie in genere, oltre alla sicurezza e controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine e dei cittadini  - spiegano gli organizzatori Irmo Foglietta  e Leonardo Piccinno rispettivamente della Cgil e  della  Cisl  di Urbino - saranno al centro degli incontri che riprendono in presenza dopo circa 14 mesi dall’inizio della pandemia da COVID 19. » Si parte  VENERDI’ 25 GIUGNO 2021, alle ore 21,00 in piazza Rossa a CA’ GALLO nel Comune di Montecalvo in Foglia, dove  interverranno il Sindaco, Donatella Pagnelli,  il  Commissario della Polizia di Stato,  Simone Pineschi, i rappresentanti sindacali territoriali  Irmo Foglietta  della Cgil e Leonardo Piccinno della  Cisl. Saranno presenti anche i rappresentanti della sindacato dei pensionati,  Maurizia Ragonesi  per lo Spi Cgil e Vittorio Calisini per la Fnp Cisl. «Il fenomeno della diffusione dei tentativi di truffa ai danni dei cittadini e delle persone anziane e fragili,  in particolare, ha assunto nella fase della pandemia aspetti davvero allarmanti con un aumento dei casi,  fino a raggiungere il 400%, secondo i dati diffusi dal SOLE 24,  nel primo lockdown, anche a causa di un maggior numero di persone in collegamento via internet. Ma ora assistiamo ad un  momento ancora più critico – puntualizzano  gli organizzatori - per effetto del maggiore impoverimento dei cittadini e della enorme circolazione di risorse pubbliche destinate al sostegno di lavoratori, famiglie ed anziani in difficoltà sociale. I tentativi più ricorrenti, sono legati a cripto valute, pagamenti digitali, aggiornamenti di dati bancari, pseudo richieste di dati da parte di organismi istituzionali (INPS, POSTE, AGENZIA ENTRATE, ecc.), tutti falsi messaggi, generati al solo scopo di carpire la curiosità dell’utente, approfittare della scarsa conoscenza degli strumenti informatici e cogliere l’ansia di ricevere i tanto sospirati aiuti economici pubblici. » «A fianco di questi drammatici fenomeni che lasciano materialmente sul lastrico intere famiglie, la pandemia ha portato all’esplosione di un’altra piaga sociale sempre più diffusa nel nostro Paese: il ricorso al gioco d’azzardo e le dipendenze da ludopatie, alcolismo e droghe in generale.  – continuano  - Anche questo, un problema sociale sempre più drammatico, in una prima fase limitato dalla chiusura delle sale gioco,  nella seconda e terza fase della pandemia si è incrementato con il ricorso al gioco on line, più subdolo delle macchinette e controllato in buona parte da organizzazioni criminali allocate in gran parte fuori dall’Italia. Di tutti questi fenomeni e dell’aumento dei disagi correlati amplificati dalle restrizioni dei contatti sociali causati dalla pandemia (vedi il fenomeno di bande di giovani sempre più diffuso anche nelle nostre piccole comunità cittadine), saranno i temi che si tenterà di affrontare per dare un contributo informativo e tranquillizzare i cittadini. Vogliamo ribadire - concludono  i rappresentati di Cgil e Cisl Urbino -   come l’opera di tutela messa in campo da tutte le Forze dell’Ordine sia davvero un punto importante che determina una presenza efficace e tranquillizzante per tutti coloro che vivono nel nostro territorio. »    
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23/06/2021 30 giugno sciopero nazionale settore elettrico acqua gas contro l'art. 177 Codice degli appalti. Nelle Marche presidio ad Ancona
I sindacati di categoria FILCTEM Cgil , FLAEI Cisl - FEMCA Cisl eUILTE Uil  hanno proclamato  un’intera giornata di sciopero su tutto il territorio nazionale mercoledì 30 giugno 2021, per tutti i lavoratori regolati dal contratto di settore elettrico e acqua-gas. Nelle Marche  è previsto un presidio dei lavoratori davanti alla sede della Prefettura di Ancona, in piazza del Plebiscito,  a partire dalle ore 10, 00. «Trascorsi i tempi previsti della procedura di raffreddamento durante i quali non è stato ricevuto nessun riscontro da parte del Ministero competente, le Segreterie Nazionali della FILCTEM Cgil , FLAEI Cisl - FEMCA Cisl e UILTE Uil  sono a proclamare lo Sciopero Generale per i lavoratori del settore elettrico, gas e acqua, per l’intera giornata del 30 giugno per protestare contro l’applicazione dell’art. 177 del cosiddetto codice degli appalti, con la scadenza derivata dalle varie proroghe e stabilita al 31.12.2021, che obbliga le aziende concessionarie ad esternalizzare l’80% di tutte le attività oggetto di concessione, anche nei casi in cui le attività vengano svolte direttamente dal proprio personale– scrivono in una nota le  Segreterie Nazionali dei sindacati di categoria -  destrutturando così un servizio essenziale e fondamentale per l’intero paese, oltre a mettere a forte rischio decine di migliaia di posti di lavoro. » Lo sciopero dell’intera giornata riguarda i  lavoratori di tutte le aziende nelle quali vengono applicati i Contratti Collettivi di settore elettrico e  acqua - gas. Garantite per tutta l’intera giornata di  sciopero  le prestazioni essenziali di cui alla legge 146/90 e 83/2000 e all’accordo sulla regolamentazione del diritto di sciopero nel settore elettrico .
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23/06/2021 MOB4APP USCITO IL PRIMO PROGRAMMA DI FORMAZIONE
Un primo risultato del progetto MOB4APP, progetto transnazionale di cui la Cisl Marche è partner, è stato quello di creare un programma di formazione rivolto ai professionisti del settore della formazione professionale allo scopo di fornire le conoscenze, le abilità e le competenze necessarie per sostenere, gestire e valutare le esperienze efficaci all’estero per gli apprendisti . Il programma di formazione consiste in moduli didattici per un corso di formazione di 32 ore. I moduli riguarderanno tutti gli aspetti relativi alla mobilità all’estero degli apprendisti. Il progetto, co-finanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea  mira a  favorire lo sviluppo professionale dei professionisti VET,Vocational Educational  Traning,  al fine di migliorare, gestire e supportare la mobilità transnazionale degli apprendisti in Europa.  
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22/06/2021 Esternalizzazione servizio nidi Comune di Ancona. Sindacati scrivono ai genitori
Lettera aperta di Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl ai genitori : «In data 8 giugno 2021 con Delibera di Giunta n.215 la Giunta Comunale ha deciso di "procedere con progressive esternalizzazioni del servizio Nidi parallelamente alla progressiva diminuzione del numero di educatori/educatrici dipendenti dell'Ente".Nell'immediato, ad iniziare da settembre 2021 saranno esternalizzati i nidi "Chicco di Grano" e "L'isola di Elinor". La motivazione che spinge l'Amministrazione ad effettuare una scelta così radicale, ma anche socialmente importante è quella relativa a “ben valutare se sia davvero utile coprire i posti vacanti con nuove assunzioni di personale dipendente…". Pertanto la scelta dell'Amministrazione Comunale è quella di procedere con progressive esternalizzazioni invece di investire su personale interno, che nel tempo ha sempre dimostrato una grande professionalità, un attaccamento al lavoro encomiabile facendo nel tempo diventare gli asili nido cittadini un vero e proprio fiore all'occhiello della città. Le scriventi Organizzazioni sindacali, senza entrare nel merito del soggetto aggiudicatario, non condividono nel metodo come nel merito i contenuti della delibera di Giunta, pubblicata e attuata tra l'altro in tempi non sospetti ad iscrizioni concluse, quando le scelte dei genitori erano state effettuate e non vi era per loro la possibilità di modificare gli eventuali asili nido dove poter iscrivere i propri figli. Non possiamo tacere la nostra contrarietà e preoccupazione rispetto alle progressive esternalizzazioni dei servizi educativi. Poter garantire su personale di esperienza, con comprovata professionalità risulta un fattore determinante per la qualità dei Servizi. Investire sul personale significa garantire un progressivo passaggio di mansioni e funzioni tra le educatrici più esperte e quelle più giovani, che dovrebbero essere considerate una risorsa e non un problema. Riteniamo negativo restringere il perimetro pubblico nei servizi all'infanzia. Non si comprende la decisione di rinunciare alla gestione diretta dei nidi proprio nel momento in cui le assunzioni sono possibili (potendo oltretutto attingere da graduatorie attive e con personale pertanto già collaudato) e mentre il PNRR (Piano Nazionale Riprese e Resilienza) stanza bel 4,6 miliardi per gli asili nido e le scuole dell'infanzia. Con la decisione assunta viene messa a rischio la continuità pedagogica con il rischio di mettere in difficoltà bambini e bambine e quel rapporto di fiducia che, una volta interrotto, va ricostruito ogni volta dall'inizio. Continuiamo a ritenere fondamentale il ruolo pubblico dei servizi educativi, per difendere insieme i diritti dell'utenza delle lavoratrici e lavoratori. Rifiutiamo il concetto che il pubblico sia in grado di innovarsi solo privatizzando. Se vi è qualcosa che l'emergenza sanitaria in corso ci ha insegnato è proprio la necessità di rilanciare gli investimenti nel settore pubblico, utilizzando i soldi dei contribuenti per rafforzare la gestione diretta dei servizi, la loro universalità ed estraneità a pure logiche di mercato.Per questo  chiediamo con forza investimenti ed assunzioni nel sociale rafforzando la valenza pubblica dei nidi, investire nella qualificazione del personale ed il ritiro della D.G. n. 215 dell'8 giugno 2021.»
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21/06/2021 Animazione e intrattenimento alla Casa di riposo di Potenza Picena grazie ai volontari di Anteas
Un pomeriggio di animazione e intrattenimento, organizzato dall'Anteas di Macerata ODV,  quello di oggi alla Casa di Riposo di Potenza Picena . Musica e cottilons per tutti  grazie ai volontari di Anteas che hanno realizzato rose di stoffa da regalare ai residenti della struttura. «Abbiamo voluto offrire  momenti di spensieratezza agli  ospiti nel pieno rispetto delle norme anticovid. Nonostante il caldo afoso, il pomeriggio è trascorso all'insegna dell'allegria. - raccontano i volontari di Anteas Macerata - Essere al  fianco delle persone fragili e sole è un tema da sempre caro all’Associazione. La giornata di oggi qui a Potenza Picena è  solo l'inizio di una serie di iniziative che stiamo orgnanizzando  nella provincia di Macerata dopo il lungo lockdown dettato dalla pandemia.»  
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21/06/2021 Dl Sostegni. Manifestazione Cgil Cisl Uil 26 giugno 2021
«Il percorso di mobilitazione iniziato circa un mese fa vedrà, sabato 26 giugno prossimo  tre manifestazioni nazionali nelle città di Bari con il Segretario Generale UIL Pierpaolo Bombardieri, Firenze con il Segretario Generale CISL Luigi Sbarra e Torino con il Segretario Generale CGIL Maurizio Landini». Lo annunciano in una nota Ivana Galli, Daniela Fumarola e Emanuele Ronzoni, segretari/e  organizzativi/e di Cgil Cisl e Uil. «Il nostro Paese – si legge nella nota congiunta –  sta vivendo una delicata fase di transizione. La crisi pandemica ha arrestato in parte la sua corsa, grazie anche alla campagna vaccinale in atto, ma a preoccuparci al pari dell’espansione del virus è la ripresa economica che deve essere il faro per la massima coesione sociale, in grado di creare lavoro stabile e sicuro, a partire dai giovani, dalle donne e dal Mezzogiorno. Nel Decreto Sostegni non vi è contezza e condizione per affermare che ci siano i presupposti necessari a tutto ciò, non dimenticando che tale Decreto prevede la fine del blocco generalizzato dei licenziamenti dal 1° luglio p.v. e l’assenza di adeguate politiche industriali capaci di valorizzare a pieno gli investimenti e i contenuti del PNRR. Durante questi lunghi mesi di pandemia abbiamo sempre avanzato proposte e chiesto con tenacia la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati. Tali azioni hanno trovato forte condivisione anche nella Conferenza Episcopale Italiana. La mobilitazione avviata nelle scorse settimane, sulla grave emergenza della sicurezza nei luoghi di lavoro, proseguita con il presidio del 28 maggio davanti alla sede del Parlamento, ha prodotto risultati parziali. Per queste ragioni, la nostra azione deve proseguire in modo articolato, su base categoriale e territoriale, con assemblee nei luoghi di lavoro, attivi unitari, incontri con i gruppi parlamentari, i partiti e con il coinvolgimento di tutte le aree sociali sensibili alle nostre istanze. L’obiettivo primario è conquistare la proroga della moratoria sui licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, una riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive per il lavoro. È necessario ribadire con fermezza i contenuti della piattaforma unitaria su: lavoro, occupazione, coesione, sviluppo, fisco, pensioni, non autosufficienza, rinnovo dei contratti pubblici e privati, riforma pubblica amministrazione e scuola, della cultura e del turismo. È fondamentale, inoltre, che ci sia da parte delle istituzioni la volontà di attuare un piano serio ed efficace che sia in grado di utilizzare le risorse del PNRR al fine di creare una stabile connessione tra investimenti e occupazione, coinvolgendo in maniera significativa con una governance partecipata e preventiva   le Parti Sociali».conclude la nota. Fonte: Cisl Nazionale  
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19/06/2021 "Se saremo un paese per vecchi il welfare deve cambiare subito" Sauro Rossi - Corriere Adriatico
L’auspicata ripresa economica deve essere all’insegna della sostenibilità e dell’equità sociale, per ridurre i divari territoriali che la crisi pandemica ha aggravato e per valorizzare quegli ambiti di economia in grado di generare valore aggiunto per tutto il sistema. Tale sostenibilità è assicurata dal lavoro di qualità e da un rafforzamento delle reti di welfare, da attuare con un sostanziale rinvigorimento degli interventi e utilizzando al meglio le risorse previste dal PNRR. Nel tracciare queste traiettorie un’attenzione particolare va dedicata alle tendenze demografiche. Le Marche nell’ultimo decennio (2010-2020) hanno perso 34.000 abitanti e, senza interventi correttivi, si prevede ne perdano altri 56.000 nel 2040 e ben 193.000 nel 2060. La popolazione 0-18, già scesa di 20.000 unità negli ultimi due lustri, calerà di 33.000 nel 2040 e di 48.000 nel 2060. Entro il 2060 raddoppierà il numero degli over 84 (i cosiddetti “grandi vecchi”) che passeranno dal 4,5% di oggi al 9,7%. Il rapporto tra le persone a carico e quelle che lavorano (indici di dipendenza strutturale) passerà dal 60.2% di oggi all’83.5% del 2040. Questi trend presuppongono l’attivazione di politiche volte a contrastare la denatalità, supportare la genitorialità, incrementare l’attrattività dei territori per gli investimenti produttivi, riorganizzare i percorsi formativi, favorire l’invecchiamento attivo, garantire adeguati livelli di cura alle persone. È necessario affiancare alle politiche di contrasto alla denatalità anche politiche migratorie, coordinate su base europea, basate su accoglienza, inserimento e formazione degli immigrati, qualificandole come fattore di arricchimento culturale ed economico. La scuola ha bisogno di essere ripensata in profondità. Si tratta di intervenire con un massiccio piano di investimenti per l’edilizia scolastica, con il rafforzamento degli organici, ma anche di rimodellare la mission, aprendola al sostegno massiccio della logica del life long learning. ponendola a pieno titolo nell’articolato percorso di formazione degli adulti lungo tutto l’arco della vita. La stessa Università dovrà trovare il modo di concorrere a qualificare gli interventi di accompagnamento nelle transizioni, giocando un ruolo attivo nei percorsi di orientamento e di formazione continua, partecipando alla messa a punto di azioni volte a ridurre il fenomeno dei NEET (giovani che non studiano e non lavorano). Nel raccordo tra Scuola e Università assume un rilievo fondamentale l’opera di diversificazione, incremento e miglioramento dei percorsi ITS. Dentro questo quadro diviene di fondamentale importanza portare su nuovi equilibri la scelta tra gli indirizzi della scuola secondaria superiore, che ora penalizza istituti tecnici e professionali.  Il rafforzamento di tutte le aree dell’orientamento rimane punto fondamentale di qualificazione dei percorsi di istruzione, formazione e lavoro. Nella necessaria riorganizzazione del Sistema Salute delle Marche bisogna tener conto della annosa, sperequata, allocazione di risorse tra Ospedali, Territorio e Prevenzione. Significa fare i conti con un sottofinanziamento dei Servizi e della Medicina Territoriale per quasi 230 mln di € e della Prevenzione per altri 80 mln di €. Occorre una diversa configurazione dell’assetto delle cure primarie, dell’assistenza domiciliare, dell’assistenza extra-ospedaliera (RSA, RP, Centri diurni, Ospedali di Comunità), della rete di emergenza-urgenza e un effettivo potenziamento di tutti i servizi che fanno capo alla Prevenzione, a cominciare da quelli della Sicurezza Ambienti di lavoro. Particolare attenzione dovrà essere dedicata ad una corretta ed equilibrata organizzazione delle reti nei territori, superando le attuali sperequazioni esistenti tra le dotazioni dei servizi nei 23 Ambiti Territoriali Sociali, i cui indici variano dal massimo di 29,9 al minimo di 5,3 (media regionale del 10.8). I principali nodi del riassetto della rete ospedaliera nelle Marche sono costituiti da: configurazione delle Aziende ospedaliere attuali; possibile esubero di alcuni Presidi ospedalieri  (2-4) di I livello; superamento del concetto di Presidio unico di Area Vasta; collocazione nella rete ospedaliera dei presidi Salesi e INRCA di Fermo; individuazione degli Ospedali di zona disagiata; futuro dei progetti di edilizia ospedaliera relativi ai “nuovi” nosocomi Marche Nord, di Area Vasta 3, 4, 5. L’assistenza sociale nelle Marche in capo ai Comuni necessita di essere rafforzata perché ancora sottofinanziata  del 13% rispetto alla media nazionale. Conta inoltre un livello medio di compartecipazione degli utenti più elevato (14.9% contro l’8.9% medio italiano). Significa che l’intervento sociale grava sulle famiglie per il 6.1% in più rispetto alla media nazionale. Nelle strutture residenziali per anziani, in particolare, questo è più che doppio rispetto alla stessa media.  Oltre al sostegno alla  non autosufficienza, tema da affrontare anche  attraverso il varo di una nuova legge nazionale, nelle Marche ci sarebbe bisogno di potenziare, in particolare, il servizio di assistenza per l’area minori e l’area famiglia; l’assistenza domiciliata integrata per disabili; gli asili-nido e i servizi per l’infanzia. Sono cruciali, inoltre scelte sistemiche in un’ottica di integrazione dei servizi (coincidenza Ambiti territoriali Sociali e Distretti Sanitari, ma anche gestione associata dei Servizi) tese a migliorare le capacità di lettura dei bisogni emergenti (aree di povertà in aumento) ad utilizzare in forma più equilibrata ed armonizzata le varie risorse, a cominciare da quelle di regime comunitario.     di Sauro Rossi, Corriere Adriatico 19 giugno 2021
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18/06/2021 Elica: ancora distanze tra azienda e sindacati. La vertenza si sposta al Mise
La vertenza Elica approda al tavolo nazionale del Mise. Questo l'esito di un confronto davanti alla Regione tra azienda e sindacati. Le posizioni tra le parti rimangono ancora lontane. Annunciate altre sedici ore di mobilitazione. La viceministra Alessandra Todde, durante un incontro a Fabriano, ha annunciato che il tavolo al Mise sarà convocato il prossimo 30 giugno.  
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18/06/2021 Trasporto aereo: sciopero di 4 ore. Sit-in ad Ancona
Sciopero nazionale di 4 ore,venerdì 18 giugno, del trasporto aereo.  A proclamarlo sono Filt Cgil, Fit Cisl e  Uil trasporti. Per l’occasione, si è tenuto un presidio ad Ancona, in piazza Cavour, dalle 11,30 alle 13,00. «Alla base dello sciopero - spiega il coordinatore regionale trasporto aereo Fit Cisl Marche Roberto Ascani - l'opposizione netta a nuovi licenziamenti nel trasporto aereo locali, uno dei settori più colpiti dalla pandemia, la richiesta di una sede di confronto  Regionale e l'istituzione di una cabina di regia per garantire la tenuta sociale, assicurando gli ammortizzatori sociali, l'avvio di una riforma del settore per garantire il riordino del sistema aeroportuale, l'applicazione delle regole del lavoro che prevedano gli stessi trattamenti normativi e retributivi a parità di condizioni operative ed il rifinanziamento del Fondo straordinario del trasporto aereo. Oltre a ciò anche lo sblocco dei “ristori” che erano previsti per il settore, fermi ancora  presso il Ministero dell’Economia».
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18/06/2021 Dino Ottaviani è il nuovo Segretario generale dei Pensionati della Cisl Marche
Dino Ottaviani è il nuovo Segretario generale della Federazione dei Pensionati della Cisl Marche. Lo ha deciso il Consiglio generale della stessa Federazione, riunitosi oggi all’Auditorium “Tamburi” della Mole Vanvitelliana di Ancona.  71 anni, sposato con tre figli, Ottaviani ha iniziato la sua attività sindacale negli anni ‘70 come delegato della Fisos - la Categoria della Cisl che si occupava allora dei lavoratori della sanità - della quale poi è stato eletto Segretario generale provinciale. Nel 1997 è stato eletto Segretario generale della FIST (Categoria che riuniva Sanità ed Enti Locali) e successivamente della Federazione dei Pubblici Servizi. Nel 2005 entra a far parte della Segreteria della Cisl di Macerata, con delega alle politiche di welfare. Nel 2008, dopo il pensionamento, è stato eletto Segretario generale della FNP di Macerata sino al 2013. Dopo la regionalizzazione della Federazione ha svolto il ruolo di Segretario responsabile della Rappresentanza Locale Sindacale di Macerata, per poi passare alla FNP regionale, con l’incarico di Responsabile del welfare.  Ottaviani subentra a Mario Canale, che dopo 10 anni lascia la guida della FNP per sopraggiunti limiti di età. Un passaggio di consegne importante per quella che, con circa 80.000 iscritti, rappresenta la più grande Federazione della Cisl Marche, e che subito dopo l’estate sarà impegnata, cosi come le altre Categorie e la Cisl Confederale, nella celebrazione dei Congressi.  Il nuovo Segretario Generale sarà affiancato da Silvana Santinelli, riconfermata nel ruolo di Segretaria Regionale dal Consiglio Generale, e da Silvano Giangiacomi, che entra per la prima volta nella Segreteria Regionale della Cisl Fnp Marche.  «Ringrazio tutti i componenti del Consiglio generale per la fiducia che hanno riposto in me – afferma Ottaviani – e sono consapevole del compito importante e impegnativo che mi aspetta. Guidare la Federazione dei Pensionati della Cisl Marche è un grande onore dal quale derivano importanti responsabilità, che assumo sapendo di poter contare sul sostegno di tutto il gruppo dirigente della FNP, dei colleghi delle Categorie dei lavoratori attivi, dei nostri Servizi e della Cisl confederale. Lavoreremo tutti insieme, per rappresentare e tutelare i cittadini, pensionati e lavoratori, in un momento così complesso, ma anche ricco di opportunità, per tutto il nostro paese e per le nostre comunità locali».  Ha concluso i lavori del Consiglio il Segretario generale della FNP Nazionale Piero Ragazzini, che così ha commentato il cambio della guardia: «La Fnp Cisl nazionale ringrazia per l’impegno di questi anni Mario Canale che ha guidato con sobrietà, competenza e lealtà la Fnp Cisl Marche e rivolge al neoeletto segretario generale Dino Ottaviani gli auguri più vivi e sinceri affinché faccia un buon lavoro, nella consapevolezza che avrà sempre il sostegno di tutta la Cisl Pensionati». 
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17/06/2021 Indelfab: fallito il tentativo di accordo. A rischio 537 posti di lavoro
Nessun accordo tra azienda e sindacati: i 537 lavoratori della Indelfab di Fabriano, ex Jp Industries, rischiano il licenziamento. Garantita la cassa integrazione solo fino a novembre. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Giampiero Santoni, Segretario Regionale Fim Cisl Marche
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15/06/2021 Strutture socio-sanitarie private: Cgil Cisl e Uil chiedono convocazione alla Provincia di Pesaro-Urbino
Cgil, Cisl e Uil provinciali, con le rispettive categorie della funzione pubblica e dei pensionati, hanno appreso dalla stampa quotidiana della riunione con i sindaci del territorio promossa dalla Provincia e finalizzata alla presentazione di un progetto di uno studio di architettura e di ingegneria di Como per “Strutture socio sanitarie private per Alzheimer e demenze senili, hospice e centri diurni da realizzare nel prossimo triennio”. I sindacati hanno espresso «disappunto per le modalità con le quali abbiamo appreso della riunione, nonché dal rilevare l’importanza e la delicatezza del tema che verrà affrontato. Infatti sul punto esistono e sono già stati avviati in sede istituzionale con gli ambiti territoriali e con il servizio Politiche Sociali della Regione un percorso di promozione, confronto e programmazione, in applicazione di quanto previsto dalle linee guida di attuazione del Piano Sociale Regionale. Inoltre sono tutt’ora in corso appositi tavoli tecnici promossi dal Servizio Salute regionale e finalizzati al confronto e ridefinizione dell’organizzazione del Servizio Sanitario Regionale». «Alla luce dei percorsi aperti tutti di carattere istituzionale, ai quali come organizzazioni sindacali siamo stati chiamati a dare un contributo attivo, appare ancora più grave e preoccupante non solo l’essere stati totalmente esclusi dalla mera informazione sul punto da parte della Provincia, (che per altro non ha delega ne competenze istituzionali sulle materie sanitarie), ma soprattutto che di temi così importanti nella vita di tante famiglie del nostro territorio ci si voglia affidare ad una progettualità esclusivamente privata e che non è il frutto di alcun percorso di condivisione con le tante realtà sociali e di rappresentanza del territorio» prosegue la nota di Cgil Cisl Uil provinciali. I sindacati hanno chiesto in una lettera al presidente della Provincia di Pesaro e Urbino di definire con urgenza una data nella quale incontrare le rappresentanze sindacali confederali con i rispettivi sindacati dei pensionati.  
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15/06/2021 Mario Canale, dopo 10 anni alla guida della Fnp Marche, saluta il sindacato dei pensionati della Cisl
Il Segretario generale della Fnp Marche, Mario Canale lascia, per sopraggiunti limiti di età, la guida della Federazione dei pensionati della Cisl Marche,  dopo 10 anni di impegno sindacale per la tutela e la difesa dei diritti dei pensionati marchigiani. Il nuovo Segretario generale, insieme agli altri due componenti della Segreteria, sarà eletto dai componenti del Consiglio generale della Federazione, che si svolgerà, venerdì 18 giugno 2021 ore 8.45, presso l’Auditorium “Tamburi” della Mole Vanvitelliana di Ancona, alla presenza del  Segretario generale della FNP Nazionale, Piero Ragazzini. Mario Canale, 74 anni,sposato con un figlio, inizia la sua militanza nella Cisl negli anni ‘80. Agente Municipale del Comune di Recanati, muove i primi passi come dirigente sindacale nella categoria degli Enti Locali della provincia di Macerata. Viene eletto alla fine degli anni ‘90 Segretario regionale della FIST Cisl Marche (Enti Locali e Sanità). Una carriera sindacale importante che lo vede impegnato, dopo l’ esperienza categoriale, al verice della Cisl di Macerta che guiderà fino al 2009 per poi entrare nella Segreteria della Cisl Marche. Nel 2011 viene eletto Segretario generale Fnp Cisl Marche il sindacato dei pensionati che guiderà fino ad oggi. «È stata un’esperienza umana e professionale lunga, intensa e bellissima. – commenta Mario Canale –  Ringrazio tutti coloro che l’hanno resa possibile, a partire dalla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto. Grazie anche a tutti i miei colleghi, dirigenti e collaboratori con i quali ho avuto in questi anni il piacere e l’onore di svolgere un lavoro, quello del sindacalista, che ha in se i tratti di un compito privilegiato, straordinario e rivoluzionario,  che è quello di cambiare, migliorandola, la realtà delle nostre comunità».   La Federazione dei Pensionati è la più grande Federazione della Cisl Marche, e con i suoi 80.000 iscritti è una delle associazioni più rappresentative di tutta la Regione. Svolge attività di tutela e  assistenza sociale e previdenziale, insieme ad un'intensa attività di contrattazione sociale nei confronti di enti e istituzioni regionali e locali, con accordi sui temi del della fiscalità locale, dei servizi per l'infanzia, della povertà e dell'esclusione sociale, del territorio, della sanità e del mercato del lavoro.
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15/06/2021 Quale sistema salute nelle Marche: Cgil Cisl e Uil chiedono confronto alla Regione. Mobilitazione il 14 luglio
  CGIL CISL UIL Marche vogliono riportare al centro dell’attenzione le condizioni della sanità e nelle Marche, anche alla luce delle pesanti ripercussioni della crisi pandemica, per ribadire che il diritto alla salute e alle cure deve essere assicurato a tutti, garantendo la centralità del servizio pubblico e l’universalità delle prestazioni.  Per questo, Daniela Barbaresi, Segretaria generale Cgil Marche. Sauro Rossi, Segretario generale Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Segretaria regionale Uil Marche, chiedono “alla Giunta regionale che si apra subito un confronto concreto ed efficace, che purtroppo finora non c’è stato.  A livello regionale, i problemi aperti, numerosi e urgenti, riguardano: tempi di attesa, Pronto soccorso e rete dell’emergenza-urgenza, servizi territoriali e integrazione socio-sanitaria, prevenzione, rete ospedaliera, Case della Salute e cure primarie e intermedie, mobilità sanitaria, organici insufficienti e precariato, progressiva privatizzazione della sanità”.  Pertanto, per rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini chiediamo:  • Un forte potenziamento delle attività e interventi efficaci di riduzione dei tempi di attesa. L’annullamento e la sospensione di centinaia di migliaia di visite, prestazioni e ricoveri programmati nel corso dell’ultimo anno hanno generato fortissimi disagi. • Il rafforzamento della sanità sul territorio, come previsto anche dal PNRR: riorganizzazione e sviluppo delle cure primarie delle cure intermedie, potenziamento delle strutture socio sanitarie residenziali e diurne e dell'assistenza domiciliare, Piano della cronicità e legge regionale per la non autosufficienza e finanziamento della legge sull’invecchiamento attivo. • ·Un progetto condiviso e trasparente sulla dislocazione, il potenziamento e l'operatività delle Case della Salute/Case e Ospedali di Comunità, anche in attuazione del PNRR, orientando i MMG ad operare all’interno delle Case della Salute/di Comunità. • ·Riqualificare le funzioni dei Distretti sanitari e avviare un percorso per renderli coincidenti con gli Ambiti territoriali sociali, ed i Servizi per il Lavoro, a garanzia dell'integrazione socio sanitaria e dello sviluppo di percorsi di inclusione sociale, lavorativa e di contrasto alla povertà.  • L'aumento delle risorse dedicate alla Prevenzione, con una particolare attenzione alla tutela della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro. Va superato il sostanziale sottofinanziamento: solo il 2,8% della spesa sanitaria (rispetto allo standard del 5%) con un ammanco di 80 milioni. Definire subito il Piano Mirato e Piani Tematici di Prevenzione. • Una rete dell'emergenza - urgenza capillare ed efficace, capace di integrare l'attività dei Pronto Soccorso ospedalieri con quella del Sistema 118, della continuità assistenziale, delle postazioni territoriali di emergenza, dei mezzi sanitari e dei Punti di Assistenza Territoriale attivati negli Ospedali di Comunità.  • Maggiore attenzione alla Medicina di Genere, potenziamento dei Consultori familiari e piena applicazione della legge 194 del 1978. • Chiarezza sugli assetti istituzionali della sanità marchigiana: competenze e rapporti tra Servizio Sanità, ASUR, ARS, INRCA, Aziende Ospedaliere, Aree Vaste e Distretti Sanitari; qualificazione e sviluppo delle reti ospedaliere: la funzionalità delle strutture periferiche (ospedaliere e territoriali) è cruciale per consentire agli ospedali di I e II livello di svolgere al meglio l’attività di elevata intensità assistenziale. Completare e realizzare i nuovi e moderni ospedali ricorrendo all’appalto, nel rispetto del DL 77/2021. • In tema di personale, è necessario un consistente adeguamento e un rafforzamento delle dotazioni organiche con un massiccio piano di assunzioni. Vanno completati i percorsi di stabilizzazione e data piena e corretta attuazione agli istituti contrattuali (compresa premialità Covid) così da salvaguardare la dignità professionale del personale. • Fermare la progressiva privatizzazione della sanità e garantire il governo dei soggetti privati accreditati. Il Servizio Pubblico deve esercitare una forte funzione di committenza e di controllo, sia dei servizi erogati che delle condizioni contrattuali, economiche e normative, dei loro dipendenti. • Adeguata partecipazione a livello regionale e territoriale, sia sulle politiche occupazionali che sull'assetto e l'operatività dei servizi, a partire dall'applicazione dell'art. 3 comma 3 della legge 13 del 2003. • Occorre avviare subito un confronto sullo sviluppo progettuale e attuazione nelle Marche degli interventi previsti dalla Missione 6 – Salute del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) a partire da quelli per il potenziamento dell’assistenza territoriale e in particolare:   • “Casa della Comunità e presa in carico della persona” quali luoghi delle cure primarie (1.288 Case della Comunità da attivare in Italia entro il 2026); • “Casa come primo luogo di cura e telemedicina”: potenziare l’assistenza domiciliare fino a prendere in carico anziani, malati cronici e/o non autosufficienti (più di 38.000 prese in carico) e attivazione delle Centrali Operative Territoriali (COT); • “Rafforzamento dell’assistenza territoriale intermedia e delle sue strutture” con l’obbiettivo di attivare a livello nazionale 381 Ospedali di Comunità; • Interventi per innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario.            «Su questi temi – concludono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli - CGIL CISL UIL intendono avviare un percorso di mobilitazione regionale con la programmazione di una manifestazione regionale/presidio che si terrà ad Ancona il 14 luglio prossimo. La mobilitazione si articolerà anche sui territori, per declinarne le criticità e i bisogni e coinvolgendo pienamente le comunità locali».    
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15/06/2021 Melania Italia: prosegue lo stato di agitazione. Sindacati non convinti dal piano industriale
Lo storico calzaturificio Melania di Magliano di Tenna è ancora fermo, in attesa che la nuova proprietà faccia ripartire la produzione. Una pesante situazione debitoria, mancati pagamenti ai lavoratori e un piano industriale ritenuto inconsistente preoccupano i sindacati, che proseguono lo stato di agitazione. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Cristiano Fiori, Segretario Regionale Femca Cisl Marche
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11/06/2021 Asili nido di Ancona: i sindacati sono preoccupati per le ulteriori esternalizzazioni
Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl esprimono forte preoccupazione per la scelta del Comune di Ancona tesa a proseguire il percorso di esternalizzazione degli asili nido, che nel corso degli anni, stante mancate assunzioni, ha visto il passaggio di molti asili nido ai privati.   «Una scelta politica che censuriamo  dcrivono i sindacati in una nota - sia per il peggioramento delle condizioni contrattuali di chi opererà nei nidi comunali sia per il disimpegno del Comune nella gestione di quella che noi riteniamo una importante Funzione Pubblica: il servizio educativo in una prospettiva di integrazione dei percorsi educativi 0-6. Riteniamo che nel settore vadano previsti investimenti nella formazione delle educatrici e degli educatori sia pubblici che privati e la garanzia di un rapporto educatore bambino crescente. Al contrario abbiamo visto, purtroppo, disatteso anche il rispetto del rapporto attuale mettendo a rischio la sicurezza dei bambini in alcune giornate». A settembre anche un altro asilo nido, il Chicco di Grano, passerà in gestione privata e il percorso proseguirà nei prossimi anni, scaricando i costi comunali sulle condizioni economiche dei lavoratori e certificando un fallimento dell’Amministrazione comunale sulla capacità amministrativa di gestire in maniera adeguata il settore educativo nonostante siano presenti figure professionali che con la loro passione e la loro professionalità hanno negli anni garantito un servizio di eccellenza del Comune di Ancona. I sindacati chiedono un incontro urgente alla Amministrazione per discutere le garanzie di un servizio sempre maggiormente qualificato e di qualità e che non guardi solo al contenimento dei costi ma al contrario ad un miglioramento delle condizioni dei lavoratori e della qualità del servizio erogato. Martedì i sindacati incontreranno le lavoratrici comunali operanti presso gli Asili Nido comunali per discutere della problematica e condividere le azioni sindacali a supporto della necessità di garantire un adeguato numero di nidi pubblici alla cittadinanza
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11/06/2021 Vertenza Elica: manifestazione ad Ancona. Lavoratori ricevuti dal Prefetto
La mobilitazione dei lavoratori Elica prosegue con la manifestazione odierna ad Ancona. Una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto Darco Pellos. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Giampiero Santoni, Segretario Regionale Fim Cisl Marche
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11/06/2021 Credito cooperativo tra Europa e coesione territoriale
Credito cooperativo tra Europa e coesione territoriale incontro nelle Marche, si è svolto, in videoconferenza, giovedì 10 giugno 2021. Al  webinar sono intervenuti  Franco Leone Salìcona, Direttore Generale   BCC del Piceno Marco Moreschi, Direttore Generale  Banco Marchigiano Mario Montesi, Direttore Generale  BCC Pergola e Corinaldo. Paolo Grignaschi, Network Dirigenti Credito Cooperativo Giovanni Sentimenti, comitato scientifico Fondazione Fiba Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl.Ha introdotto  e coordinato i  lavori il Segretario Generale First Cisl Marche Giovanni Gianuario. «Siamo molto soddisfatti per la riuscita dell'iniziativa. Voluta fortemente dalla First Cisl,  ha riscosso  il gradimento dei Direttori Generali presenti al convegno per l’importanza che ricopre il settore del Credito Cooperativo nella nostra regione. - ha affermato il Segretario Generale First Cisl Marche Giovanni Gianuario, a margine dell'incontro -  Va ricordato che nelle Marche le PMI ricoprono un ruolo strategico fondamentale per l’economia marchigiana.  La partecipazione  del Segretario Generale Nazionale First/Cisl e del Responsabile Nazionale Network Dirigenti Bcc  ai lavori ha permesso di avere anche un quadro di scenari e  prospettive nazionali».  
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10/06/2021 Camminata Covid Free: alla scoperta di Ancona antica con Anteas
Anteas Ancona organizza. in collaborazione con la Fnp Cisl di Ancona, una passeggiata con guida turistica alla scoperta di Ancona Greco-Romana da San Ciriaco a Santa Maria della Piazza. L'iniziativa, riservata agli iscritti, si svolgerà lunedì 21 giugno con ritrovo alle ore 16.30 nel Piazzale del Duomo. L'attività si svolgerà esclusivamente all'aperto nel rispetto delle norme anti covid. Tempo escursione: 2 ore circa. Obbligatorio distanziamento e uso di mascherine. Quota di partecipazione € 4,00. Massimo 30 partecipanti. Per prenotazioni contattare entro il 15 giugno il numero 331 6158101.    
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09/06/2021 Scuola, precarietà non è sicurezza: flash mob dei lavoratori per le stabilizzazioni
Nelle Marche un lavoratore della scuola su cinque è precario. La fetta dei contratti a tempo determinato, sia per i docenti che per il personale Ata, rappresenta un 20% del totale. Oltre 6500 lavoratori (2.354 ad Ancona, 1.550 a Pesaro, 1.255 a Macerata, 748 ad Ascoli, 649 a Fermo) ai quali va riconosciuto un contratto di lavoro stabile in nome di tutto l’impegno profuso durante la pandemia e in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico. Lo sostengono Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal che oggi alle 16 in piazza Roma ad Ancona hanno dato vita a un flash mob di protesta per chiedere le modifiche del Sostegni Bis. Il decreto, il cui iter di conversione è già stato avviato alla Camera, «va integrato per arrivare a una scuola non più precaria ma sicura e rispettosa dei diritti di tutti» spiegano i segretari regionali del comparto Lilli Gargamelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Antonio Spaziano (Uil Scuola Rua) e Paola Martano (Snals Confsal).  Tra le richieste delle organizzazioni sindacali ci sono la stabilizzazione di tutti i precari sia abilitati e specializzati sia con 3 anni di servizio e dei Dsga facenti funzione con 3 anni di servizio. Il Decreto ha anche mantenuto il blocco per i neoassunti in ruolo portandolo da 5 a tre anni. Un vincolo che continua a incidere anche sulle assegnazioni provvisorie e per questo i sindacati chiedono il superamento dei blocchi sulla mobilità. Chiesti anche il rafforzamento degli organici, a partire dalla conferma dell’organico Covid, e la riduzione del numero massimo di alunni in classe. «Il Patto per la Scuola – sostengono le organizzazioni sindacali – riconosce l’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Ora questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre con l’ascolto del mondo della scuola. Bisogna cambiare profondamente le misure sul reclutamento con l’assunzione dei precari chiamati dalla prima e seconda fascia delle graduatorie delle supplenze, superare i blocchi sulla mobilità del personale, ripristinare l’assegnazione provvisoria annuale, rafforzare gli organici del personale docente, educativo ed ATA, ridurre il numero di alunni per classe».  
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09/06/2021 O è sociale o non è: la sfida della sostenibilità. La Cisl Marche verso il Congresso
“O è sociale o non è: la sfida della sostenibilità” martedì 8 giugno ultimo appuntamento dei tre webinar che accompagneranno il gruppo dirigente della Cisl Marche verso la stagione congressuale in programma per il prossimo autunno. Ai lavori, introdotti dal Segretario Regionale della Cisl Marche Marco Ferracuti, sono intervenuti Andrea Segrè, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, su “Transizione ecologica, sostenibilità sociale e risorse economiche: quali combinazioni?”, Giorgio Santini, AsVeSS su “Come lo sviluppo sostenibile interroga i territori?” e Massimo Sbriscia, Regione Marche, su “Quale strategia per uno sviluppo sostenibile nelle Marche?”. «Il modello di sviluppo basato solo sull'economia ha fallito - ha dichiarato Ferracuti in apertura del webinar -. La società è sempre più polarizzata: è evidente la necessità di una alternativa. Occorre una visione integrata che basi lo sviluppo su 5 pilastri interdipendenti: economia, sociale, lavoro, ambiente e digitale. Le politiche del futuro dovranno avere ricadute su tutte le componenti della società e non solo su una parte. Per cambiare il paradigma serve cambiare la mentalità della gestione dei processi economici e gli stili di vita: non basta aderire mentalmente a una idea di sviluppo sostenibile senza prestare attenzione ai comportamenti individuali. Dobbiamo diventare capaci di affrontare gli shock guardando a come saremo dopo: questa è la resilienza trasformativa». Andrea Segrè ha incentrato il proprio intervento su alcuni aspetti della sostenibilità, come le abitudini alimentari: «Il 60% dello spreco alimentare avviene all'interno delle nostre case, per un valore di circa 12 miliardi di euro. Parliamo di sviluppo sostenibile da decenni, con pochi obiettivi raggiunti, e poco si parla di sostenibilità sociale. La pandemia ha accelerato processi di disuguaglianza che richiedono non solo interventi economici, ma anche un cambiamento culturale, a partire dai comportamenti. Abbiamo tutti gli elementi per concretizzare l’ecologia integrale di cui parla Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato Si’”: il rischio, altrimenti, è quello di spendere le nostre risorse senza dare risposte alle reali esigenze della nostra società». «Non siamo sul sentiero della sostenibilità - afferma Giorgio Santini -: gli obiettivi 2030 sono lontani e la pandemia ha peggiorato la situazione. È cruciale una consapevolezza comune dei problemi e delle strategie per mobilitare tutta la società sul tema della sostenibilità. Occorrono una educazione permanente alla sostenibilità, a partire dalle scuole e dalle istituzioni, e un riorientamento della spesa pubblica.La transizione deve essere giusta, non solo ecologica e digitale: con Recovery Fund è la prima volta che l’Europa costituisce un proprio bilancio di solidarietà. La strada comincia a delinearsi e ora ha bisogno di essere attivamente partecipata». Massimo Sbriscia ha illustrato i contenuti della strategia regionale di sviluppo sostenibile: «Dal 2018 collaboriamo con il Ministero dell’Ambiente per attuare la nostra strategia di sviluppo sostenibile. La governance e il coinvolgimento territoriale sono stati molto importanti per superare la mera visione ambientale della sostenibilità. Le Marche hanno messo in moto meccanismi positivi che però spesso si sono scontrati con difficoltà, da parte dei cittadini, di avere uno sguardo collettivo: un esempio è il contrasto all’installazione di impianti di produzione di biogas. La responsabilità civica è l’ingrediente di base che occorre per poter ricreare quella solidarietà necessaria a raggiungere gli obiettivi».  «La sfida prioritaria è di guadagnare pari dignità dell’impronta sociale nel percorso della sostenibilità sociale - ha concluso Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche -. Economia, società ed ambiente devono compenetrarsi: la sfera economica non deve essere elemento prevalente, ma una leva per perseguire il benessere. Le istituzioni si devono aprire maggiormente alla sussidiarietà, senza sottrarsi alle sfide di corresponsabilità nella realizzazione degli obiettivi. Noi, come sindacato, saremo sempre un interlocutore presente, attento e responsabile».        
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05/06/2021 Giornata Fai Bella l'Italia 2021Fai Cisl Marche: " Ripulito il Parco del Ruzzodromo a Fermo"
"La tutela dell'Ambiente è un imprescindibile diritto fondamentale di tutti i cittadini e la chiave di volta per un futuro, anche sociale, di sostenibilità e di economia circolare green." Sono i principi fondativi della Giornata Fai Bella l'Italia 2021, giunta alla terza edizione,fortemente voluta ed organizzata da Fai Cisl Nazionale in tutta Italia.    Nelle Marche la Fai Cisl in occasione della giornata nazionale Fai bella l' Italia,  sabato 5 giungo,ha scelto di ripulire dai rifiuti  il parco del Ruzzodromo in  Contrada Girola,a Fermo. «Si tratta di una splendida area verde molto frequentata per passeggiate e jogging. Abbiamo ripulito un ampio tratto con tutto il gruppo e la squadra Fai-Marche,aiutati da una delegazione di lavoratrici,lavoratori,iscritti e delegati. - spiega il Segretario Generale Fai Cisl Marche Danilo Santini  - Desideriamo con questa iniziativa  dare il giusto risalto ad un territorio che amiamo e che vogliamo sempre più valorizzare. Siamo non solo il sindacato dell'agroalimentare,ma anche il sindacato della persona-lavoratore e sono nel nostro dna categoriale,da sempre, la tutela e la promozione dell'ambiente .» «Il fattore climatico, l'inquinamento globale, il dissesto idrogeologico rappresentano questioni serie e problemi di rilevanza internazionale, purtroppo ancora per gran parte irrisolti. - conclude Santini -  Queste situazioni emergenziali vanno affrontate  con la capacità di tutti dalla società, al  sindacato e a tutti i corpi intermedi per  influire ed indirizzare le scelte politiche  affinché finalmente e con una grande assunzione di responsabilità collettiva si possa attuare la transizione ecologica e si possa applicare un modello di sviluppo a misura d'uomo.»
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04/06/2021 Stato di agitazione e presidio alla Melania Italia di Magliano di Tenna
Prosegue lo stato di agitazione dei personale  della Melania Italia spa. Si è svolto nella mattina di oggi a Magliano di Tenna (FM) un presidio dei lavoratori, indetto dai  sindacati di categoria Femca Cisl Marche e Filctem Cgil Fermo,   fuori dei cancelli dello stabilimento della storica azienda di calzature per bambino. Ad un mese dalla proclamazione dello stato di agitazione proclamato dai sindacati di categoria « per mancata retribuzione delle  mensilità di dicembre e tredicesima 2020  e dei mesi di Febbraio, Marzo e Aprile 2021 oltre ad una serie di inadempienze dell’azienda a discapito dei  propri dipendenti come: la mancata regolarizzazione dei fondi previdenziali e sanitari;  l’assenza di  figure certe per la gestione delle relazioni industriali; il mancato confronto per la tenuta dei livelli occupazionali; le criticità nella gestione del pagamento CIG-Cov Sars 2, il mancato rispetto degli obblighi contrattuali e la presenza di un inconsistente piano industriale certo e sostenibile che conferma la cronica  mancanza di prospettiva, in termini di gestione ordinaria e straordinaria. – precisa Cristiano Fiori Femca Cisl Marche – la situazione non è cambiata. » Lo scorso 21 maggio nell’ assemblea  con tutti i lavoratori,  compreso anche  con chi nel frattempo è uscito dall’azienda  ma che è ancora  creditore della Melania Italia  Spa,  era stato deciso di proseguire lo stato di agitazione a fronte dell’assenza di risposte e della ripresa dell’attività produttiva.  «Ci aspettavamo  un segno tangibile da parte della direzione aziendale che facesse presumere l’effettiva volontà di investimento sul capitale umano e sulla storicità di un’azienda da anni leader nel settore della produzione di calzature per bambino che tanto ha fatto per il territorio e che molto ancora può fare. – sottolinea Cristiano Fiori -  In assenza di risposte ci  riserviamo  di mettere in campo  tutte le azioni previste dalle norme contrattuali e  di Legge attualmente in vigore  .»  
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03/06/2021 Tutela del lavoro e della legalità: accordo tra Univpm Cgil Cisl Uil
Firmato il protocollo d’intesa in materia di appalti, concessione di lavori, forniture e servizi tra l’Università Politecnica delle Marche e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL. Gli appalti di lavori, servizi e forniture sono una leva fondamentale per sostenere l'economia, dare opportunità alle imprese, mantenere e creare buoni posti di lavoro e, per queste ragioni, devono essere sempre più strumento di legalità. Con queste premesse è stato firmato oggi il protocollo d’intesa triennale tra l’Università Politecnica delle Marche, CGIL, CISL e UIL allo scopo di collaborare e contrastare fenomeni di illegalità. «Questo protocollo si pone innanzitutto l'obiettivo di consolidare e, laddove possibile, rafforzare strumenti e modelli organizzativi – afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori - per garantire legalità, trasparenza, contrasto alle infiltrazioni mafiose, regolarità del lavoro, tutela della occupazione, finalità ambientali e sociali.»   «L’intesa ribadisce a livello locale la grande attenzione che il sindacato confederale sta riservando anche a livello nazionale al tema degli appalti, promuovendo maggiore qualità e stabilità del lavoro e rafforzando i presidi di legalità. - sottolinea  Alessandro Mancinelli Responsabile della  Ast Cisl Ancona -  Nelle fasi di monitoraggio e confronto previste dall’intesa le parti sociali potranno valutare gli aspetti connessi alla salute e sicurezza, formazione, retribuzione e contribuzione dei lavoratori in appalto. Riteniamo importante, come CISL - conclude Mancinelli -  anche porre l’attenzione sul ruolo che la stazioni appaltanti pubbliche possono avere nella riduzione di impatto ambientale dei consumi, fermo restando l’obbligo di adesione ai Criteri Ambientali Minimi nella predisposizione dei bandi di gara.» «I principi che sottendono il protocollo sono già parte del patrimonio culturale ed amministrativo dell’Università – afferma il Direttore Generale Univpm Alessandro Iacopini - ma trovano oggi una rinnovata conferma e rilancio per un confronto che sarà costante con le organizzazioni sindacali.» Il protocollo prevede un impegno sul fronte del monitoraggio e del confronto costante tra le parti. Sul tema dell’aggiudicazione dell’appalto, in particolar modo per quelli dei servizi ad alta intensità di manodopera, l’Università potrà stabilire criteri di ponderazione qualità prezzo assegnando alla qualità l’80% e al prezzo il 20%. In sede di predisposizione della documentazione di gara, inoltre, l’Università si impegna a considerare quali possibili elementi di qualità dell’offerta il possesso del Rating di legalità e di impresa dell’offerente ed il possesso di certificazioni etiche rilasciate secondo norme internazionali riconosciute. Per quanto concerne i subappalti l’Università si impegna ad estendere le tutele e gli obiettivi del presente protocollo anche alle imprese che vengono coinvolte in regime di subappalto.   Inoltre, sarà prevista nei bandi di gara la cosiddetta “clausola sociale” per il mantenimento dei livelli occupazionali nella salvaguardia dei rapporti di lavoro in essere, anche laddove detta clausola non sia espressamente prevista dal CCNL di riferimento.    «La firma del protocollo giunge alla fine di un lungo (anche a causa della pandemia) confronto di merito e corona, nel contempo, un positivo rapporto relazionale fra UnivPM e CGIL CISL UIL di Ancona ed una proficua azione di sensibilizzazione attiva dei principali Enti pubblici in tema di tutela del lavoro e della legalità negli appalti. La crescente incidenza degli appalti per servizi da parte di enti pubblici ha spesso richiesto una puntigliosa difesa di prerogative, diritti e salari di centinaia di lavoratori, che ha potuto così valersi delle tutele offerte dai protocolli firmati. Lo si è visto soprattutto in tema di “clausole sociali” e, in questo senso, l’intesa con UnivPm è di particolare soddisfazione per l’attenzione posta e per la capacità di allargare la tutela anche negli eventuali subappalti.» commenta  Marco Bastianelli, segretario generale Cgil Ancona e  Giorgio Andreani, della  Segreteria UIL Marche sostiene che «il protocollo sugli appalti tra Cgil Cisl e Uil e l'Università è un punto d'arrivo molto importante: si regolamenta un contesto delicato come l'affidamento in appalto di servizi, consentendo di evitare tutte le storture che rendono il mondo degli appalti insicuro e oggetto di eccessiva vertenzialità. Il sindacato da tempo e in tutti i contesti chiede di regolamentare l'affidamento in appalto dei servizi. Un plauso quindi alla sensibilità dell'Università Politecnica delle Marche dimostrata in questo contesto».      
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01/06/2021 Nuova sede in via Buozzi per l’Ufficio postale succursale 10
«A due anni e tre mesi dalla tentata rapina, del 25 marzo 2019, che determinò la chiusura, per i gravi danni strutturali subiti,  della succursale 10 di Poste Italiane di via Scataglini ad Ancona finalmente oggi viene riaperta al pubblico. – afferma il Segretario Generale della Slp Cisl Marche Gabriele Lalli -  La nuova sede di via Buozzi confidiamo  sia in grado di restituire il servizio pubblico ad un  importante quartiere del capoluogo dorico. Durante il lasso di tempo necessario ad individuare la nuova sede e a completare i lavori, Poste Italiane ha cercato di garantire la continuità dei servizi attraverso soluzioni temporanee che hanno determinato malcontento tra la cittadinanza e  sacrifici per i dipendenti».  «Correntisti, titolari di libretto e pensionati, ma più in generale tutti i cittadini anconetani e le aziende ora potranno tornare ad usufruire dei servizi in una sede rinnovata e moderna.  – continua Lalli - La burocrazia e i tempi di Poste sono stati oggetto, nel tempo, di solleciti da parte della nostra categoria sindacale e di tutta la  Cisl. Coinvolta anche la Prefettura sulle problematiche della sicurezza, in particolare sulle tante rapine agli uffici postali  avvenute negli anni, che hanno messo a rischio l’incolumità dei dipendenti. »  «Oggi è una giornata positiva, anche se ci sono voluti due anni e tre mesi, Poste ha realizzato un nuovo ufficio postale adottando le più moderne tecnologie e tenendo conto degli aspetti legati alle nuove normative di sicurezza. – conclude Gabriele Lalli, Segretario Generale Slp Cisl Marche il sindacato più rappresentativo in poste - Auguriamo buon lavoro al direttore del nuovo Ufficio Postale,  Danilo Correale e ai suoi 4 sportellisti che con professionalità sapranno ricostruire quel rapporto speciale che lega, da sempre i cittadini alla più grande azienda di servizi del Paese.»  
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01/06/2021 3. Un nuovo welfare per un nuovo sviluppo nelle Marche
  di Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche L’auspicata ripresa economica deve essere all’insegna della sostenibilità e dell’equità sociale, per ridurre i divari territoriali che la crisi pandemica ha aggravato e per valorizzare quegli ambiti di economia in grado di generare valore aggiunto per tutto il sistema. La sostenibilità sociale dello sviluppo è assicurata dal lavoro di qualità e dal rafforzamento delle reti di welfare, intese come articolato sistema di servizi, tutele ed assistenza nel campo dell’istruzione, della sanità, della previdenza e del sociale in senso stretto. Il rafforzamento non va inteso come semplice, per quanto importante, consolidamento di ciò che esiste ma come sostanziale rinvigorimento degli interventi, che implica incremento quantitativo e adeguata riorganizzazione degli stessi, in una logica di forte integrazione tra le diverse aree. E’ un rinvigorimento per il quale andranno utilizzate al meglio le risorse previste dal PNRR, combinando  le misure ancora legate all’emergenza COVID-19 con quelle volte a favorire il rilancio del nostro Paese. Nel tracciare queste traiettorie un’attenzione particolare va dedicata alle tendenze demografiche. Le Marche nell’ultimo decennio (2010-2020) hanno perso 34.000 abitanti e, senza interventi correttivi, si prevede ne perdano altri 56.000 nel 2040 e ben 193.000 nel 2060. La popolazione 0-18, già scesa di 20.000 unità negli ultimi due lustri, calerà di 33.000 nel 2040 e di 48.000 nel 2060. Andamento analogo si registra per le persone in età da lavoro (15-64): calate di 47.000 unità nel secondo decennio del secolo, scenderanno rispettivamente di oltre 151.000 unità nel 2040 e di 238.000 nel 2060, passando dall’attuale 62.4% al 54.5% tra 20 anni. Contestualmente continueranno a crescere gli anziani (>65). L’aumento di 32.000 unità nel periodo 2010-2020, raggiungerà il picco di +115.000 persone nel 2040, per poi attestarsi su un +82.000 nel 2060. Entro il 2060 raddoppierà il numero degli over 84 (i cosiddetti “grandi vecchi”) che passeranno dal 4,5% di oggi al 9,7%.  Il rapporto tra le persone a carico e quelle che lavorano (indici di dipendenza strutturale) passerà dal 60.2% di oggi all’83.5% del 2040. Andamenti di questo tipo presuppongono l’attivazione di politiche volte a contrastare la denatalità, supportare la genitorialità, incrementare l’attrattività dei territori per gli investimenti produttivi, riorganizzare i percorsi formativi, favorire l’invecchiamento attivo, garantire adeguati livelli di cura alle persone. E’ necessario affiancare alle politiche di contrasto alla denatalità anche politiche migratorie, coordinate su base europea, basate su  accoglienza, inserimento e formazione degli immigrati, qualificandole come  fattore di arricchimento culturale ed economico. La scuola ha bisogno di essere ripensata in profondità. Si tratta di intervenire con un massiccio piano di investimenti per l’edilizia scolastica (mettendo in sicurezza gli ambienti e puntando al loro efficientamento energetico e sismico), con il rafforzamento degli organici  (attraverso nuove procedure di reclutamento del personale), ma anche  di rimodellare la mission, aprendola al pieno sostegno della logica del life long learning. La popolazione scolastica ”classica” (6-19) anni nelle Marche calerà nel 2040 del 13% e del 20% nel 2060. Nell’ultimo triennio gli alunni sono passati da 210.045 e 204.524 (-2.63%) con sostanziale tenuta delle secondarie di 1° e 2° grado e un calo di infanzia (-7.93%) e primaria (-5.03%).La contrazione della base di riferimento  storica è evidente. Anche per questo è indispensabile che la scuola, fondamentale Agenzia sociale, veda riconfigurato il suo stato di comunità educante, entrando a pieno titolo nell’articolato percorso di formazione  degli adulti lungo tutto l’arco della vita. La stessa Università dovrà trovare il modo di concorrere a qualificare gli interventi di accompagnamento nelle transizioni, giocando un ruolo attivo nei percorsi di orientamento e di formazione continua, partecipando alla messa a punto di azioni volte a ridurre il fenomeno dei NEET (giovani che non studiano e non lavorano). La crescita di livello medio di istruzione nella fascia 25-34 anni e del contestuale aumento dei laureati in discipline tecnico-scientifiche è, infatti, ancora accompagnata da tassi bassi di formazione continua e permanente. Nel raccordo tra Scuola e Università assume un rilievo fondamentale l’opera di diversificazione, incremento e miglioramento dei percorsi ITS  Dentro questo quadro diviene di fondamentale importanza portare su nuovi equilibri la scelta tra gli indirizzi della scuola secondaria superiore. Va letto ed interpretato attentamente il fenomeno del notevole incremento del tasso di liceizzazione, a scapito delle scelte per gli istituti tecnici e professionali. Il suo valore (53.9%), in linea con la media nazionale, è invece molto più elevato di quello di regioni come la Lombardia (51.8%); Emilia Romagna (46.8%); Veneto (45.8%) che presentano minori asimmetrie tra domanda e offerta di lavoro per i giovani. Il rafforzamento di tutte le aree dell’orientamento rimane punto fondamentale di qualificazione dei percorsi di istruzione, formazione e lavoro. Nella necessaria riorganizzazione del Sistema Salute delle Marche bisogna tener conto della annosa, sperequata, allocazione di risorse tra Ospedali, Territorio e Prevenzione. Nell’ultimo bilancio pre-pandemia Covid-19 (2019), rispetto ad una distribuzione ritenuta ottimale di 44% Ospedali; 51 %Territorio; 5% Prevenzione si registrava un 52.5% Ospedali; 44.7% Territorio; 2.8% Prevenzione. In altri termini significa fare i conti con un sottofinanziamento dei Servizi e della Medicina Territoriale per quasi 230 mln di € e della Prevenzione per  altri 80 mln di €. Il riassetto necessario passa attraverso una diversa configurazione dell’assetto delle cure primarie, dell’assistenza domiciliare, dell’assistenza extra-ospedaliera (RSA, RP, Centri diurni, Ospedali di Comunità): della rete di emergenza-urgenza e un effettivo potenziamento di tutti i servizi che fanno capo alla Prevenzione, a cominciare da quelli della Sicurezza Ambienti di lavoro. Particolare attenzione dovrà essere dedicata ad una corretta ed equilibrata organizzazione delle reti nei  territori, superando le attuali sperequazioni esistenti tra le dotazioni dei servizi nei 23 Ambiti Territoriali Sociali, i cui indici variano dal massimo di 29,9 al minimo di 5,3 (media regionale del 10.8). Rispetto al riassetto della rete ospedaliera nelle Marche, aldilà delle annunciate esigenze della Regione di rivedere quanto previsto nel vigente Piano sanitario, i principali nodi sono costituiti da:   • Precisa configurazione dell’Azienda ospedaliera Marche Nord, che allo stato attuale non sembra essere in possesso delle caratteristiche di presidio di  II livello e di Torrette come polo di riferimento regionale. • Superamento del concetto di Presidio unico di Area Vasta, che non trova cittadinanza nel DM 70/15. • Esubero di almeno 2 unità di presidi ospedalieri di primo livello, che diventerebbe di 4 unità nel caso in cui Marche Nord venisse correttamente inquadrato, e i suoi due presidi di Pesaro e Fano venissero quindi qualificati di I livello. • Collocazione nella rete ospedaliera dei presidi Salesi e INRCA di Fermo. • Individuazione degli Ospedali di zona disagiata: oltre a Pergola e Amandola, il nuovo PSSR prevede l’equiparazione di Cingoli, Cagli e Sassocorvaro, che però sono attualmente qualificati come Ospedali di comunità, ossia strutture territoriali e non ospedaliere. • Integrazione nella rete ospedaliera dei posti letto aggiuntivi di terapia intensiva (105) e dei posti trasformabili in semi intensiva (107) previsti dal DL Rilancio e dalla DGRM 751/2020. • Futuro (ed eventuali modalità di integrazione nella rete) dei progetti di edilizia ospedaliera relativi ai “nuovi” nosocomi Marche Nord, di Area Vasta 3 -  4 -  5. L’assistenza sociale nelle Marche in capo ai Comuni necessita di essere rafforzata perché ancora sottofinanziata rispetto alla media nazionale. La spesa sociale comunale pro-capite annua (€ 108) è del 13% più bassa, e molto differenziata su base territoriale (min. 59 €, max 169 €). Conta inoltre un livello medio di compartecipazione degli utenti più elevato (14.9% contro l’8.9% medio italiano). Significa che l’intervento sociale grava sulle famiglie per il 6.1% in più rispetto alla media nazionale. Nelle strutture residenziali per anziani, in particolare, questo è più che doppio rispetto alla  stessa media.   Oltre al  potenziamento degli interventi a favore della non autosufficienza, da garantire anche  attraverso il varo di una nuova legge nazionale, nelle Marche  ci sarebbe bisogno di rafforzare in particolare: il servizio di assistenza per l’area minori e l’area famiglia; l’assistenza domiciliata integrata per disabili; gli asili-nido e i servizi per l’infanzia. Nell’indispensabile affinamento del percorso dell’integrazione con l’area Sanità e quella Lavoro, sono cruciali le scelte sistemiche (coincidenza Ambiti territoriali Sociali e Distretti Sanitari) e organizzative (gestione associata dei Servizi) tese a migliorare le capacità di lettura dei bisogni emergenti (aree di povertà in aumento)  ad utilizzare in forma più equilibrata ed armonizzata le varie risorse, a cominciare da quelle di regime comunitario. L’assetto complessivo del welfare non può prescindere da un riordino complessivo del nostro sistema previdenziale che ha bisogno di recuperare margini di equità garantendo 1) il recupero del reale  potere d’acquisto degli attuali trattamenti; 2) flessibilità in uscita dal lavoro rispetto agli attuali limiti d’età, valutando anzianità contributiva (41 anni), tipologia di lavoro e valorizzazione delle attività di cura (maternità, assistenza familiari); 3) pensioni dignitose in prospettiva ai giovani di oggi, anche attraverso il rafforzamento dello strumento della previdenza complementare. Fondamentale puntare a questi miglioramenti in un contesto come quello marchigiano dove il valore delle pensioni di vecchiaia,  d’invalidità e ai superstiti (tot. 517.423), nell’anno 2019 è risultato rispettivamente del 10.2%, del 7.8% e del 9.6%  più basso della media italiana. Dal quadro delineato si evince come i necessari e robusti  investimenti sulle varie aree del welfare debbano costituire la base essenziale dell’infrastrutturazione sociale dello sviluppo sostenibile futuro per tutti i nostri territori.      
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28/05/2021 Domanda di disoccupazione scuola 2021
In prossimità della scadenza dei contratti a tempo determinato, ti informiamo che come ogni anno i nostri uffici del patronato Inas ti aiuteranno a presentare la domanda di disoccupazione. Per evitare assembramenti e contrastare i contagi da Covid-19, ti invitiamo a prendere appuntamento: un operatore dedicato si occuperà di compilare e inviare la tua domanda. Per le sedi di Pesaro, Fano, Jesi, Senigallia, Macerata, San Severino, Civitanova Marche, Fermo e San Benedetto puoi prendere l’appuntamento tramite il sito web della Cisl Marche seguendo la seguente procedura: Accedi al sito WWW.CISLMARCHE.IT Clicca sul pulsante verde “DISOCCUPAZIONI SCUOLA” inserisci il tuo codice fiscale nell’apposito spazio sulla destra dello schermo Una mail viene inviata al tuo indirizzo di posta elettronica, aprendo la mail potrai accedere all’area riservata agli appuntamenti Scegliere il giorno e l’orario dell’appuntamento fra quelli disponibili     PER TUTTE LE ALTRE SEDI CISL   Chiama il numero di telefono della sede Cisl più vicina a te, lo puoi trovare nella sezione “Sedi Territoriali” del nostro sito, per prenotare il tuo appuntamento.   QUALI DOCUMENTI DEVI PORTARE CON TE? Copia documento di identità; Iban c/c Banca o Posta; Contratti di lavoro anno scolastico; Buste paga intero anno scolastico; Codice Fiscale Istituto Scolastico   REQUISITI: La NASPI è riconosciuta a coloro che presentino congiuntamente i seguenti requisiti (COME DA CIRCOLARE INPS N.94 DEL 12.05.2015): essere disoccupati avere almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione avere almeno trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dalla tipologia del contratto (tempo pieno, tempo parziale) e dal minimale contributivo nei dodici mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.   DECORRENZA DELL'INDENNITÀ: Il trattamento decorre dall’8° giorno dalla cessazione dal servizio, se la domanda è presentata entro i primi 7 giorni dalla scadenza del contratto, altrimenti dal giorno successivo alla data di presentazione della stessa. Per maggiori informazioni e per la presentazione della domanda, rivolgersi alla sede del Patronato INAS CISL più vicina.
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28/05/2021 Sciopero Trasporto pubblico Locale 1 giugno presidio dei lavoratori ad Ancona
Sciopero di un’intera giornata  del Tpl (trasporto pubblico locale) martedì 1° giugno. La protesta è a firma di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal  e Ugl Fna ed è stata decisa per il mancato rinnovo del contratto, scaduto da tre anni.  Nelle Marche sono interessati circa 1600 addetti. Per l’occasione, si terrà un presidio dalle 10 alle 12, martedì 1° giugno, davanti alla Prefettura di Ancona, piazza del Plebiscito. Saranno garantite, come previsto dalla legge, le due fasce orarie: 5,30-8,30 e 17,30-20.30. Quanto alle modalità, gli uffici resteranno chiusi per l’intero turno, sarà garantita la presenza di un addetto nelle officine durante le fasce di svolgimento del servizio per le prestazioni minime, gli impianti sciopereranno l’intera giornata e sarà garantita la presenza di un addetto per i servizi minimi. Infine, verranno garantiti i servizi per i portatori di handicap, scuole materne ed elementari.
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28/05/2021 Polizia Municipale Comune Ancona. Cisl Fp:”Servizi dal porto a Portonovo da garantire con la proroga dei contratti a tempo determinato”
Scadenza ravvicinata del  contratto a tempo determinato  per 10 agenti della Polizia Municipale del Comune di Ancona.« Come Cisl Fp chiediamo con forza la proroga dei contratti almeno fino al 15 settembre.- dichiara Luca Talevi, Segretario generale della Cisl Fp Marche – Il prolungamento dei contratti sarà necessario per  la copertura delle ferie estive a tutti i componenti il Corpo ma soprattutto per  garantire i  servizi di sicurezza e controllo dal Porto  a Portonovo in un periodo come quello estivo, confidando nella ripresa turistica post covid, molto impegnativo » «Il concorso appena bandito per un posto da agente di polizia municipale, oltre ai tempi tecnici per espletarlo, non riuscirà infatti a coprire le necessità del Corpo stante anche i sette pensionamenti previsti nel secondo semestre 2021 .  – conclude Talevi - Per questi motivi la proroga dei dieci agenti precari almeno sino al 15 settembre è importante per la piena tenuta organizzativa del Corpo di Polizia Municipale di Ancona».
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27/05/2021 Trasporti: Daniela Rossi nuova Segretaria Generale della Fit Cisl Marche
Daniela Rossi  è la  nuova Segretaria Generale della Fit Cisl Marche, succede a Roberto Ascani, che ha maturato il limite consentito di mandati in segretaria. Eletta dal  Consiglio Generale della federazione regionale riunitosi oggi in presenza ad Ancona nel pieno rispetto delle normative anti Covid, con la partecipazione del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, che ha presieduto e concluso i lavori della mattinata, e del Segretario Generale della Fit Cisl nazionale Salvatore Pellecchia. Presenti  Monica Mascia  della Segreteria nazionale della Fit Cisl e il Coordinatore nazionale mobilità ferroviaria Fit Cisl, Gaetano Riccio oltre ai componenti della Segreteria Cisl Marche  Cristiana Ilari e Marco Ferracuti. Daniela Rossi nata ad Ancona, dipendente della società Trenitalia dal 1997, inizia giovanissima la sua militanza nella Fit Cisl nel 2001 e dopo soli quattro anni viene eletta responsabile del coordinamento donne della Fit CISL.  Nel 2011 entra nella segreteria regionale della Fit Cisl  Marche con l’incarico di segretario organizzativo e responsabile delle aree contrattuali trasporto ferroviario e servizi, trasporto merci e logistica.  A guidare la Fit Cisl Marche, che conta  quasi 2 mila iscritti,  al fianco di Daniela Rossi, saranno Fabrizio Costantini eletto Segretario Generale aggiunto e Claudio Giuliani in qualità di componente di segreteria. «Sono molto felice per l’incarico ricevuto che mi onora e mi stimola nel continuare a dare il massimo impegno per la Fit Cisl Marche. – ha dichiarato la neo Segretaria Generale Daniela Rossi – Un’ importante responsabilità che rinnova l’ entusiasmo sempre volto alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti».
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26/05/2021 #NoProfitOnPandemic: Cgil Cisl e Uil sostengono la petizione europea per il diritto alle cure
Trascorso un anno dall’avvio dell’emergenza, il virus Covid-19 continua a minacciare la salute e la vita delle persone e a rendere fragili i sistemi sanitari, a causare danni economici e sociali. Accanto alle necessarie misure di protezione, l’unica via percorribile per contrastare questa minaccia globale è avere a disposizione il vaccino per tutta la popolazione mondiale e debellare definitivamente il Covid-19. Il rallentamento della messa a disposizione di dosi sufficienti e a prezzi accessibili rende debole la campagna di vaccinazione mette a rischio la salute di tutti e non consente la ripresa economica. In questa fase drammatica, riteniamo importante e fondamentale derogare alla normativa in materia di proprietà intellettuale e brevetti, così da forzare coloro che ne detengono la proprietà a concedere i diritti di utilizzo degli stessi a tutti i Paesi, per ampliare ed incrementare la produzione. Siamo convinti, infatti, che questa sia la modalità più efficace per raggiungere l’obiettivo di immunità globale.. CGIL CISL UIL invitano a e sottoscrivere la petizione europea “Nessun Profitto sulla Pandemia” al link: https://noprofitonpandemic.eu/it/
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26/05/2021 #BastaMortiSulLavoro: flash mob ad Ancona per la sicurezza nei cantieri edili
#BastaMortiSulLavoro flash mob in piazza Cavour stamattina ad Ancona in contemporanea con  le piazze principali  di  Alessandria, Bergamo, Napoli, Palermo mentre a   Roma  si terrà nel pomeriggio,  per sensibilizzare la popolazione rispetto al problema degli incidenti sul lavoro promosso dai sindacati delle costruzioni FENEAL CGIL-FILCA CISL-FILLEA UIL. « Le luci si sono accese dopo i fatti di Prato e da allora si è consumato una striscia senza fine di incidenti. - sottolineano i sindcati di categoria - Nell'ambito della mobilitazione di CGIL-CISL-UIL, abbiamo  optato per un flash mob ad Ancona: uno strumento nuovo per un problema vecchio e mai risolto come gli incidenti sul lavoro e le morti bianche.» «Mentre a livello nazionale si parla di deregolamentazionie, massimo ribasso e apertura al 100% del subappalto, in questo territorio e in altri ci troviamo ad assistere ad una ripresa del settore che però mostra i problemi di sempre e cioè nei cantieri ci si fa male e si muore sostanzialmente come succedeva 50 anni fa. - proseguono da FENEAL CGIL-FILCA CISL-FILLEA UIL- Il settore conosce una crescita media degli indicatori dell'11% (ore lavorate, persone occupate, nuove aziende, masse salari etc), ma all'aumentare di questi tornano ad aumentare anche i morti sul lavoro e gli incidenti gravi.» «Dal 2015 al 2019, si sono verificati 21 incidenti mortali nelle costruzioni nelle Marche e quasi 6000 infortuni. Nel 2020 sono stati 4 gli incidenti mortali e oltre 1100 gli infortuni edili, nonostante la pandemia (e due mesi di lockdown). Nel 2021 hanno già perso la vita 3 persone (di cui uno di Covid contratto presumibilmente sul posto di lavoro) e siamo solo a maggio. - precisano i sindacati - Un “dramma sociale” che deve diventare una priorità per il Paese; questo è anche il motivo perchè anche nelle Marche scendiamo in piazza, perchè nei cantieri edili occorre un'attenzione costante e perchè l'aumento delle lavorazioni e la diminuzione dei controlli sono un mix pericoloso per tutti coloro che sono impegnati nel comparto.» «Oltre a sensibilizzare tutti i soggetti sul tema della sicurezza e della legalità, chiediamo alle Prefetture e alla Regione Marche di sottoscrivere insieme protocolli di legalità e di promozione della cultura e della formazione sulla sicurezza.» concludono i rappresentanti di FENEAL CGIL-FILCA CISL-FILLEA UIL  Nella Marche, come nel Paese, FENEAL-FILCA-FILLEA per contrastare le stragi nei luoghi di lavoro chiedono: attuazione della Patente a punti e conseguente qualificazione delle imprese, emanazione del decreto attuativo su DURC di Congruità, incremento organico preposto alla sicurezza e alla vigilanza, aumento dei controlli nei  cantieri edili,  contrasto al lavoro irregolare e collaborazione più stringente con il sistema della bilateralità edile su formazione sulla sicurezza e con i  comitati paritetici territoriali per la prevenzione sui luoghi di lavoro.
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25/05/2021 #FermiamolaStrageneiLuoghidilavoro Cgil Cisl Uil:" Sicurezza sul lavoro e prevenzione devono essere una priorità nelle Marche" . Manifestazione regionale ad Ancona
#FermiamolaStrageneiLuoghidilavoro presidio promosso da Cgil, Cisl e Uil Marche, nella mattinata di oggi davanti alla sede della Regione Marche, per sensibilizzare sul tema della salute, della sicurezza sul lavoro e in particolare della prevenzione La salute e la sicurezza sul lavoro e la prevenzione devono essere una priorità a livello nazionale e soprattutto nelle Marche dove infortuni e malattie professionali carattere e dimensioni sempre più preoccupante, con oltre 4 mila infortuni denunciati nei primi 3 mesi dell’anno, di cui 3 mortali, dopo il tragico bilancio di 46 morti dell’anno scorso: dati particolarmente preoccupanti se si considera il forte calo delle ore lavorate a causa della pandemia. Nelle Marche sono troppo poche le risorse destinate alla prevenzione: solo 101,2  milioni di euro nel 2019, ovvero il 2,8% del totale della spesa sanitaria. Valori decisamente al di sotto delle necessità, tra i più bassi a livello nazionale, e molto lontani dal dato medio nazionale che è del 4,4%. Ciò significa che per arrivare a sostenere la  spesa media nazionale, le Marche dovrebbero spendere almeno 57 milioni di euro annui in più rispetto a quelli attuali, mentre mancano complessivamente 80 milioni di euro per raggiungere l’obiettivo richiesto del 5% della spesa complessiva. «Per questo chiediamo alla Regione di garantire le risorse necessarie ad assicurare adeguati livelli di finanziamento e di organizzazione del sistema di prevenzione» dichiarano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente Segretari generali di CGIL, CISL e UIL Marche. All’interno del sistema prevenzione, preoccupa soprattutto la situazione critica dei Servizi per la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro; servizi sempre più marginali nel panorama della sanità marchigiana e alle prese con organici insufficienti rispetto alle necessità: se si escludono le figure amministrative, tra medici, infermieri, tecnici e collaboratori vi lavorano solo 99 addetti, pari al 14% del personale dei dipartimenti prevenzione, e di questi i tecnici della prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro sono solo 56, ovvero l’8% di tutti gli addetti dei Dipartimenti Prevenzione. E’ necessario quindi incrementare subito gli organici dedicati alle attività di vigilanza di tutti gli Enti a ciò deputati, dall’ASUR, all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, all’INAIL, per intensificare i controlli e aumentare il numero delle aziende e dei cantieri ispezionati e soprattutto, serve un impegno e investimenti adeguati a garantire prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, dai cantieri, alle attività agricole a quelle manifatturiere o dei servizi: investimenti pubblici e soprattutto investimenti delle imprese. Occorre poi garantire che tra coloro che sono deputati all’attività ispettive e di prevenzione ci siano figure con competenze tecniche multidisciplinari a partire dalle competenze tecniche applicative di cantiere o industriali oltre a garantire la massima integrazione, coordinamento e sinergia tra i Servizi la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, l’INAIL, l’Ispettorato del Lavoro. Chiediamo inoltre alla Regione di procedere subito alla definizione del Piano Mirato di Prevenzione e dei Piani di Prevenzione tematici come previsto dal Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025. Aggiungono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli: «I più colpiti dagli infortuni sono i giovani e i migranti, cioè coloro che maggiormente vivono in condizioni di lavoro precario, instabile o senza formazione adeguata. Per questo è necessario mettere fine alla crescita del lavoro frammentato, e contrastare precarietà, frantumazione del lavoro e ricattabilità dei lavoratori, che anche lo stesso Ministero della Salute indica tra i principali fattori di rischio». «Vanno poi garantite norme più stringenti in materia di appalti e si deve agire sul fronte dell’organizzazione del lavoro: orari, turni, carichi di lavoro, macchine e attrezzature - concludono Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente Segretari generali di CGIL, CISL e UIL Marche - Occorre un'azione forte e decisa da parte di tutti, dalle imprese alle Istituzioni, investendo in sicurezza, prevenzione, ma anche formazione, lavoro stabile e di qualità e condizioni di lavoro dignitose.Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro!»
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24/05/2021 Fermiamo la strage sui luoghi di lavoro: presidio a Pesaro per la salute e la sicurezza
Lunedì 24 maggio dalle 10.00 alle 12.30 in piazza del Popolo a Pesaro, CGIL CISL e UIL provinciali hanno organizzato un presidio a cui hanno partecipato  i Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) dei principali luoghi di lavoro della provincia. La manifestazione rientra nell’ambito della mobilitazione di carattere nazionale indetta dalle organizzazioni sindacali confederali, finalizzata a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica in merito alle morti sul lavoro, ai tanti infortuni e alle tematiche legate alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. «Anche nella nostra provincia i dati a nostra disposizione evidenziano quanto gli infortuni sul lavoro siano aumentati, sia su base regionale che provinciale. - sottolineano le Segrerterie di CGIL CISl e UIL della  Provincia di Pesaro e Urbino -  Da una analisi territoriale delle denunce rilevate nei primi tre mesi dell’anno 2021 rispetto al primo trimestre del 2020, si osserva che la regione Marche mostra un significativo aumento di 50 casi di infortunio, dato questo in controtendenza rispetto alle regioni del centro Italia, che vedono invece una diminuzione degli infortuni dello 0,38%. Preoccupante anche il dato delle denunce  di infortunio con esito mortale, che per il medesimo periodo evidenzia un aumento dei casi in quasi tutte le regioni del territorio nazionale. Anche sul fronte delle denunce di malattie professionali, la regione Marche è tra quelle regioni che si attestano su un incremento di queste fattispecie: l’incremento per la nostra regione è di 114 casi  in più.  Questi dati risultano ancor più gravi e preoccupanti considerata la consistente contrazione delle ore lavorate nella fase pandemica.» « Pertanto  chiediamo alle istituzioni e al mondo delle imprese - rilanciano le Segrerterie di CGIL CISl e UIL della  Provincia di Pesaro e Urbino -   di promuovere e sottoscrivere un vero e proprio “Patto per la Salute e la Sicurezza”, che preveda una riorganizzazione dei servizi di prevenzione ai quali destinare più risorse economiche; intensificare la quantità e la qualità delle ispezioni e dei controlli; istituire percorsi di formazione obbligatori su salute e sicurezza senza i quali deve diventare impossibile per le aziende l’impiego di maestranze non formate; riqualificare il lavoro in sicurezza anche dentro la contrattazione collettiva, rivedendo l’articolazione oraria, le turnazioni e l’organizzazione del lavoro.» Una delegazione di RLS e di rappresentanti sindacale, durante il presidio, è stata ricevuta dal Prefetto di Pesaro.    
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24/05/2021 "Dal lavoro alla pensione, come cambierà la nostra vita?": incontro online con il Pd di Urbino
Mercoledì 26 maggio alle ore 21 si terrà l'incontro online organizzato dal Partito Democratico di Urbino dal titolo "Dal lavoro alla pensione, come cambierà la nostra vita?". Per la Cisl Marche parteciperà il Segretario Generale Sauro Rossi. L'incontro sarà visibile in diretta streaming sulla pagina Facebook PD Partito Democratico Urbino
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24/05/2021 "Cittadinanza politica, rappresentanza, cittadinanza sociale": incontro online con Anpi Ancona per ricordare il 75° anniversario del voto alle donne
Giovedì 27 maggio, dalle 18.00 alle 19.30, si terrà l'incontro online "Cittadinanza politica, rappresentanza, cittadinanza sociale" organizzato da Anpi Ancona per celebrare i 75 anni del voto alle donne in Italia. Per la Cisl Marche interviene la Segretaria Regionale Cristiana Ilari. L'evento è visibile in diretta streaming sul canale Youtube ANPI Comitato Ancona e sulla pagina Facebook Anpi Sezione di Ancona “Gino Tommasi”
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21/05/2021 Fillea Cgil - Filca Cisl - Feneal Uil: "Edilizia un volano verso il futuro"
Nei giorni in cui si discutono da una parte le riaperture e dall’altra parte le crisi industriali  Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil Marche vogliono fare il punto su edilizia, ricostruzione post-sisma e andamento del settore. In tutte le Marche, da ottobre 2020 le costruzioni fanno registrare aumenti medi del 11% su tutto il territorio regionale con picchi nelle province di Macerata e Ascoli. Questo trend di crescita positiva è confermata dai dati delle casse edili da cui emerge un aumento delle ore lavorate in edilizia del 7,4%, esse passano 3,920,000 a 4,211,000. I lavoratori aumentano del 7,28% passando da 12,000 circa a 13,000 e le imprese aumentano del 3,27%, passando da 3064 a 3164 (in numeri assoluti e per ciascuna impresa, mediamente, aumenta anche il numero dei nuovi assunti), le masse salari denunciate in cassa aumentano dell’ 17% (ott 2020-marzo 2021 su ott 2019-marzo 2020, 15000000 in termini assoluti). Nella sola ricostruzione sono oltre 1100 i durc per congruità emessi per un importo totale dei lavori di oltre 130milioni di euro.  Nelle Marche, ad oggi, sono quasi 300 i cantieri avviati per il superbonus ma la stima è che entro settembre potrebbero superare i 1000. Dunque l’edilizia, conferma in questi mesi un trend di crescita che sarà rafforzata grazie alle risorse del next generation UE, alla ricostruzione post-sisma (ultime ordinanze commissariali), ai bonus vari (110, facciate, etc), all’edilizia infrastrutturale e ospedaliera evidenziando già un aumento delle lavorazioni, delle aziende e del personale occupato nelle stesse. È di qualche settimana fa anche la nomina dei commissari per la tanto attesa Fano-Grosseto e il potenziamento dell’Orte-Falconara (510milioni di euro). In più il settore ha una sua trasversalità e incrocerà tutte le opere e le infrastrutture che verranno realizzate per altri importanti interventi (si pensi alla digitalizzazione e agli scavi per la fibra) Il sindacato, pur essendo soddisfatto dell’andamento nel complesso del settore e del quasi ritorno alla piena occupazione, non può che evidenziare alcune storture e alcune contraddizioni di sistema che ci sono «la prima è che non c’è la forza lavoro di cui ci sarebbe bisogno (domanda delle aziende rischia di essere inevasa) e quindi c’è bisogno di creare le condizioni perché la formazione funzioni (bilaterale e ben fatta per il green job), per immettere nuove professionalità nel settore e per riconvertire le vecchie ai nuovi mestieri. Da questo punto di vista è sicuramente importante che anche la Regione faccia la sua parte per rilanciare (e finanziare) la Formazione  professionale. - sottolineano i rappresentanti di Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil Marche -  La seconda è che i contratti provinciali e regionali vanno rinnovati; le aziende devono capire che quello che arriva e arriverà in più è per tutti e va equamente redistribuito-(contratto integrativo di Ancona scaduto da due anni – contratto regionale artigiani scaduto da 10 mesi).  La terza è che le costruzioni sono green o non sono (Next Generation Ue, rigenerazione urbana etc) questo determina una grande scommessa uno scatto da parte di tutti, un salto culturale.  La quarta è che i lavoratori vanno inquadrati con i giusti livelli (70% manodopera Marche schiacciata tra 1 e 2 livello-i due livelli più bassi ovviamente) e  vanno  garantite  le condizioni fondamentali di legalità nel cratere e non (e quindi accellerare su DURC di congruità, settimanale di cantiere, protocolli con le prefetture e badge).» «In ultimo la sicurezza nei cantieri edili deve tornare, dentro la ripartenza delle costruzioni, ad essere la priorità per il settore, registriamo, al netto dell’anno anomalo della pandemia, che nel 2019 il settore delle costruzioni risultava essere ancora il settore a più alto rischio di infortuni gravi, si erano registrati 5 infortuni mortali sui 20 totali delle Marche e che dal 2015 al 2019 gli infortuni denunciati del settore rappresentavano in media il 10% del totale di quelli denunciati nelle Marche. Per mettere al centro la sicurezza è necessario investire in formazione e sicurezza, introdurre strumenti efficaci quali la patenti a punti verso la qualificazione delle imprese e in generale investire in tecnologia e in cultura della sicurezza già dalle scuole. - concludono Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil Marche -Non possiamo permettere che il rilancio del settore non punti su un lavoro di qualità, sicuro e legale.» Per questo nell’ambito della mobilitazione “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro” promossa da Cgil Cisl Uil il 26 maggio si terrà un Flash Mob di Feneal Filca Fillea ad Ancona dal titolo “#BastaMortiSulLavoro” per rimettere al centro la dignità e la sicurezza del lavoro.    
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20/05/2021 Cgil, Cisl e Uil per la Giornata per la sicurezza sul lavoro: nelle Marche oltre 4.000 infortuni dall’inizio dell’anno
Oltre 4 mila infortuni sul lavoro dall'inizio dell'anno, 50 in più rispetto al 2020 (+1,2%), con gli aumenti maggiori che si riscontrano nel terziario e nell’industria. In crescita soprattutto gli infortuni in occasione di lavoro (+3,3%), mentre sono in calo quelli in itinere. Sono i preoccupanti dati marchigiani. Li hanno diramati Cgil, Cisl e Uil in occasione della Giornata di mobilitazione per la sicurezza sul lavoro promossa a livello nazionale per il 20 maggio. Una data simbolica: proprio in questo giorno, nel 1970, venne approvato lo Statuto dei Lavoratori. Nel ricordare quel passaggio storico i sindacati rilanciano oggi con iniziative per chiedere alle Istituzioni e alle altre parti sociali un "Patto per la salute e la sicurezza" che fermi la lunga scia di tragedie. Sono previste assemblee unitarie in tutta la regione tra cui alla Fincantieri di Ancona, alla IFI di Tavullia (PU), alla Barilla di Ascoli Piceno, alla Loro Piana di Porto S. Elpidio (FM), alla Fratelli Guzzini di Recanati (MC) e tante altre. Infortuni che spesso hanno esito mortale: tre i lavoratori deceduti dall’inizio dell’anno, dopo un 2020 con il tragico bilancio di 46 morti sul lavoro e 15 mila infortuni complessivi. Ancona è la provincia che ha registrato il maggior numero di infortuni: ben 1.555 contro i 910 di Pesaro Urbino, 838 a Macerata, 408 ad Ascoli e 372 a Fermo. Una lunga scia di sangue, non più tollerabile, che si abbatte sugli affetti delle famiglie, sul loro reddito e sul loro futuro. «Numeri freddi ma anche più preoccupanti -  evidenziano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Marche - se pensiamo che la nostra regione in un anno di Covid hanno perso oltre 14mila posti di lavoro e che in questi primi tre mesi il ricorso alla cassa integrazione ha superato i 21 milioni di ore contro gli appena 1,3 milioni dello stesso periodo pre emergenza pandemica. Ciò significa che l'incidenza è più alta».  Le mobilitazioni per la sicurezza sul lavoro proseguiranno anche nei prossimi giorni con tante assemblee, iniziative e presidi nei territori. Previsto anche un presidio di fronte a Palazzo Leopardi, sede dell’Assemblea Legislativa delle Marche per martedì 25 maggio, dalle ore 11. «La sicurezza sul lavoro non deve essere solo uno slogan – concludono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli -  le leggi ci sono ma occorre continuare a lavorare alla loro piena applicazione e a un sistema di controlli che sia continuo e puntuale. Di fronte a questi numeri non basta commuoversi e indignarsi, ma occorrono azioni forti e decise da parte di tutti: dalle imprese alle Istituzioni. Alla Regione chiediamo di intervenire subito per garantire le risorse e soprattutto gli organici necessari all’intensificazione dei controlli nelle aziende e nei cantieri e per organizzare un adeguato sistema di prevenzione. Altrettanto necessario agire sul fronte dell’organizzazione del lavoro e contrastando la precarietà, la frantumazione del lavoro e la ricattabilità dei lavoratori.»
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19/05/2021 La sanità dopo il Covid: Luca Talevi ospite a Vera Mattina
Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche, ospite in diretta a Vera Mattina per parlare di sanità pubblica e privata, vaccini, case di riposo e premi Covid per il personale in prima linea contro la pandemia
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17/05/2021 "Fermiamo la strage nei luoghi di Lavoro" al via il 20 maggio le assemblee Cgil Cisl Uil con i lavoratori e le lavoratrici
Nel quadro delle iniziative di mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil nazionali sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro giovedì 20 maggio si terranno in tutta Italia assemblee unitarie con le lavoratrici ed i lavoratori con lo slogan “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”.  
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14/05/2021 Progetto IntegrAction, pubblicato il toolkit Tool4aLLs: strumenti digitali per l'alfabetizzazione e la competenza linguistica
Il progetto IntegrAction, che vedeANOLF Marche capofila di un consorzio di paesi europei (Finlanda, Grecia e Germania) mira a promuovere l'inclusione sociale ed economica dei rifugiati e dei richiedenti asilo nel contesto locale di accoglienza, fornendo strumenti innovativi che migliorano le loro competenze linguistiche, socio-professionali e imprenditoriali nel nuovo paese d'origine, migliorando così le loro opportunità sociali e occupazionali.   Il toolkit Tools4All presenta la ricerca nazionale e transnazionale sui bisogni degli operatori e dei migranti in termini di alfabetizzazione e apprendimento delle lingue, ed include una raccolta dei più importanti strumenti digitali presenti per l'alfabetizzazionee l'apprendimento delle lingue raccolti in tutti i paesi partner in un formato innovativo e di facile utilizzo.   "Tool4aLLs: Toolkit sugli strumenti digitali per l'alfabetizzazione e la competenza linguistica" può essere consultato al seguente link: https://www.integraction.eu/index.php/tool4alls/   Maggiori informazioni nella newsletter in allegato
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12/05/2021 Aver cura dei noi Come rafforzare le reti di welfare sul territorio La Cisl Marche verso il Congresso
“Aver cura dei noi.  Come rafforzare le reti di welfare sul territorio?” martedì 11 maggio si è tenuto il secondo appuntamento dei tre webinar che accompagneranno il gruppo dirigente  della Cisl Marche verso la stagione congressuale in programma per il prossimo autunno. Ai lavori, introdotti dal Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi, sono intervenuti  Luigina Mortari, Università degli Studi di Verona,  su “Perché il paradigma della Cura sta divenendo sempre più centrale e attuale”, Giovanni Devastato, Università di Roma1 La Sapienza su “Quale innovazione è possibile per rafforzare le reti di welfare sul territorio?” e  Franco Pesaresi, Asp Jesi, su “Integrare sociale, lavoro , istruzione e sanità. Quali evidenze dal caso di una Azienda per i Servizi alla Persona?”. «Per dare impronta sociale allo sviluppo, non si può prescindere dal miglioramento delle reti di welfare - ha esordito Sauro Rossi in apertura del webinar -. Un rafforzamento che va programmato adattandosi ai contesti e ai bisogni che cambiano: significa applicare capacità di innovazione e integrazione». Luigina Mortari, nel corso del suo intervento, ha ricordato che «La politica è cura della comunità. Abbiamo bisogno di aver cura degli altri. Senza attenzione per gli altri, la nostra vita perde di qualità, le nostre politiche implodono. Molte scelte fatte negli ultimi anni hanno frantumato il welfare e hanno sottratto forza vitale alle istituzioni: basti pensare alla qualità dei nostri sistemi sanitari, ora alle prese con la pandemia. C’è stata poca attenzione a una sanità al servizio dei cittadini, soppiantata da una società al servizio di logiche aziendali. Non c’è più spazio per alimentare l’animo delle persone: è qualcosa che manca anche nella scuola, dove occorre rompere la crosta dell'individualismo. Alla base dell'agire politico deve esserci il pensiero etico, cercare ciò che è bene. Per farlo occorrono virtù come il coraggio, il rispetto, il dialogo, la sapienza e l'affetto per la cosa comune». «Rafforzare le reti di welfare significa ragionare sugli scenari post-pandemia - ha spiegato Giovanni Devastato -. Occorre reinventare una etica collettiva, implementando gli hub di innovazione sociale e i driver di sviluppo. Lo sviluppo delle visioni deve avere necessariamente un percorso di confronto tra le persone. Il futuro va esplorato a partire dal presente. Non è una fuga in avanti. Occorre una analisi serrata del presente per innestare inneschi trasformativi di nuove modalità. Dobbiamo pensare il futuro in un’epoca di crisi, di catastrofe. Siamo dentro una catastrofe, dentro la fine di un mondo. Ora dobbiamo avere la forza di generarne uno nuovo. La speranza è una forza sociale». «L’integrazione delle reti di welfare è la necessità di lavorare con altri settori e altre competenze: significa garantire continuità dei percorsi, completezza degli interventi, qualità delle prestazioni. Come Asp Jesi, stiamo sperimentando forme di integrazione soprattutto in campi come la ricerca dell'occupazione e le politiche abitative. Maggiori difficoltà incontriamo in campo socio-sanitario, dove i protocolli di integrazione sono spesso insufficienti. Franco Pesaresi, riportando ad esempio l'azione dell'Asp di Jesi, ha puntualizzato l'imporantza dell'integrazione tra i vari attori delle reti di welfare: «Il principio che guida il nostro lavoro è far funzionare l’integrazione in tutte le fasi dell’assistenza alle persone: è un impegno maggiore per tutte le realtà coinvolte, che devono mettere a disposizione personale qualificato e risorse adeguate, ma porta a risultati più rilevanti, a servizi per i cittadini completi e di qualità». A conclusione dei lavori, Sauro Rossi ha definito ulteriormente le possibili strategie di rafforzamento del welfare: «Se vogliamo dare valore ai rapporti sociali, il concetto di cura deve legare etica e politica. A noi compete offrire un contributo importante all’idea di rigenerazione esprimendo visioni frutto di intelligenze collettive. Gli ultimi mesi hanno compresso la speranza del futuro, ma dobbiamo continuare a coltivare il possibile nella logica del dialogo, cioè della capacità di allacciare alleanze per essere costruttori di comunità, con la responsabilità di offrire risposte ai bisogni, partendo sempre dai più deboli».
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11/05/2021 "Non chiudete Fabriano": centinaia di operai in corteo contro la crisi del distretto industriale
Oltre 700 operai delle principali industrie fabrianesi hanno dato vita a una manifestazione per richiamare l'attenzione sulla delocalizzazione di Elica. Il corteo, organizzato da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, ha visto la partecipazione di lavoratori di Indelfab, Whirlpool, Faber ed Electrolux. «Quella del Gruppo Elica purtroppo è solo la punta dell’icerberg di un settore,  quello dell’elettrodomestico, e di tutta la sua  filiera che va: dall’elettronica, all’industria del mobile e del design, che dalle Marche alla Campania sta mostrando delle fragilità che non possiamo permetterci - dichiara Massimiliano Nobis, Segretario Nazionale Fim Cisl -. Una filiera che va assolutamente sostenuta chiediamo al governo un impegno concreto.  Bisogna  risolvere da subito le situazioni di crisi aperte ormai da troppi anni e politiche di sostegno e  investimenti per il  rilancio di  settore importante per il Made In Italy e l’occupazione del Paese».
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10/05/2021 Sauro Rossi in diretta Facebook su " Assegno unico: una riforma per le famiglie"
Il Segretario della Cisl Marche, Sauro Rossi, interverrà oggi lunedì 10 maggio  ore 18.30  al dibattito  su  " Assegno unico: una riforma per le famiglie" diretta Facebook  sulla pagina di Alessia Morani .  
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07/05/2021 Grave incidente sul lavoro ad Amandola: i sindacati chiedono di verificare il rispetto delle norme di sicurezza
Grave incidente sul lavoro ieri pomeriggio, giovedì 6 maggio, in un cantiere di Amandola: tre operai sono caduti nel vuoto da un impalcatura in un cantiere presente nel cratere sisma. Nell’auspicare che vengano presto chiarite le dinamiche dell’incidente e le eventuali responsabilità, le categorie Fillea Cgil. Filca Cisl e Feneal Uil di Ascoli Piceno e Fermo chiedono se i lavoratori esercitavano il proprio lavoro in sicurezza con adeguati dispositivi di prevenzione individuali e se l’impalcatura sia stata montata correttamente ed a norma di legge.  In edilizia ormai non esistono più le elementari regole sui diritti e sulla sicurezza dei lavoratori, in più stiamo assistendo a un dumping contrattuale con lavoro nero, lavoro grigio che porta fuori dalle regole contrattuali e legislative. I più esposti, purtroppo sono sempre i lavoratori. Riflettere sull’accaduto e cercare di riportare l’attenzione sulla formazione e la prevenzione nei luoghi di lavoro è fondamentale. Chiediamo da anni massima attenzione e maggiori risorse agli organi dedicati alle attività di vigilanza ed ispezione: dall’Asur, lo Spsal, all’Ispettorato del Lavoro, all’Inail. Per questo  vanno rafforzati tali organi: per supportare al meglio il lavoro di qualità, il lavoro giusto ed in sicurezza. L’episodio di ieri ci conferma che non c’è più tempo da perdere sulla necessità di implementare gli strumenti di prevenzione, a fronte di una crescita dei lavori edili anche nel nostro territorio. Le cronache di questi giorni stanno raccontando un Paese poco attento al tema della sicurezza e della prevenzione sui posti di lavoro; vista la crescita del settore edile nel nostro territorio chiediamo che i controlli siano rafforzati perché stiamo assistendo ad un aumento di lavoro nero e di incidenti: non è possibile che oggi si continui a perdere la vita come come cinquanta anni fa. Gli Enti Bilaterali di settore - Cassa Edile ed Ente Scuola Edile – CPT - sono punti nevralgici per garantire legalità e sicurezza nei cantieri edili e per questo continuiamo a sollecitare l’applicazione delle norme che già esistono, in tema di sicurezza (Decr. Lgs. n.81/08), sia in tema di ricostruzione (decr. Lgs. n. 189/2016) che in fatto di corretta applicazione di contratto nazionale e territoriale. La Fillea Cgil, la Filca Cisl e la Feneal Uil di Fermo esprimono piena solidarietà ai lavoratori coinvolti nell’incidente e augura una pronta guarigione. 
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07/05/2021 Cgil Cisl Uil Ascoli Piceno: " San Benedetto, per il rilancio del turismo è il momento di ripartire dal lavoro come motore di sviluppo integrato della città”
La stagione turistica sta per ripartire ancora con molte incertezze e restrizioni condizionata dall’emergenza sanitaria che vedrà, come per il 2020, un probabile lento inizio e presenze soprattutto nei mesi di luglio e agosto. I settori del turismo e della cultura sono stati e sono ancora fra quelli più colpiti in questa fase pandemica: i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire. Sono stati i lavoratori a pagarne le conseguenze in termini di occupazione e di reddito, anche se il settore partiva già da una condizione difficile caratterizzata da precarietà, lavoro grigio, contratti intermittenti e stagionali. CGIL CISL e UIL di Ascoli Piceno, insieme alle categorie provinciali FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL Marche e UILTUCS UIL Marche, ritengono necessario un cambio di passo che tenga insieme prospettive di sviluppo, investimenti e strategie per la creazione di occupazione stabile e qualificata. Non può, infatti, esistere una strategia vincente di rilancio e sviluppo duraturo in termini di promozione e offerta turistica per il nostro territorio senza la qualificazione del lavoro, perché il turismo si fa con persone qualificate, formate e correttamente retribuite, capaci di accogliere e guidare chi arriva nei nostri territori. Per CGIL CISL e UIL di Ascoli Piceno servono scelte chiare rispetto a un “nuovo” turismo sostenibile in termini economici, sociali e ambientali, in particolare va «garantito, come precondizione, lavoro di qualità per avere turismo di qualità attraverso l’applicazione, in modo uniforme e regolamentato, del CCNL di settore, garantendo contemporaneamente le condizioni di salute e sicurezza e investendo nella professionalità delle lavoratrici e lavoratori attraverso adeguate politiche della formazione; favorita un’offerta turistica destagionalizzata e integrata nel territorio attraverso la promozione dei “turismi” (balneare, congressuale, culturale, sportivo, ecc) valorizzando il patrimonio naturalistico, storico, artistico edenogastronomiche anche delle aree interne con l’obiettivo di avere flussi turistici più costanti e differenziati durante l’anno. Inoltre è necessario promuovere le economie di rete anche nel settore del turismo attraverso il sostegno alle  reti di impresa, lo sviluppo di appositi service territoriali e figure professionali a supporto di tutte le strutture ricettive in una logica di promozione turistica provinciale - rilanciano i sindacati  - e recuperare le carenze infrastrutturali di collegamento e potenziare le strutture di mobilitàviaria, ferroviaria e portuale (A14, Salaria, Pedemontana, Ferrovia dei due mari - linea adriatica). E' necessario valorizzare le potenzialità dei Parchi, riserve naturali esistenti e borghi storici e sfruttare la potenzialità e attrattività dei prodotti tipici locali e a Km 0 per il turismo enogastronomico.» Nello specifico, alla luce del dibattito che sta crescendo in vista delle prossime elezioni comunali a San Benedetto del Tronto, CGIL, CISL e UIL sottopongono a tutte le forze politiche interessate, alcune ulteriori proposte,vista la vocazione del territorio al turismo: • Riqualificare le aree strategiche anche in relazione alla tutela dell’ambiente quali la Sentina e il Parco Marino • Sviluppare un sistema di mobilità pubblico più moderno, efficiente e conveniente progettato in relazione al piano parcheggi, al piano del commercio, ai tempi di vita e di lavoro coniugando le esigenze di una città turistica con le necessità dei lavoratori e delle lavoratrici • Prevedere come opera necessaria la bretella Grottammare /San Benedetto del Tronto • Potenziare il collegamento e aumentare le fermate dei treni lungo la linea adriatica e ammodernare la stazione anche in termini ambientali • Garantire il livello di qualità dei servizi sanitari e sociali offerti ai turisti, in base ai flussi durante l’anno, ampliando le dotazioni organiche attuali • Sollecitare il coinvolgimento degli Istituti Scolastici locali come l’Ipsia e l’Alberghiero per la qualificazione delle professionalitàdei lavoratori più giovani • Riqualificare alcune strutture multifunzionali come ad esempio il Palariviera • Ridare al Porto la sua funzione centrale di tutela e sostegno alla pesca, valorizzando l’intera area in funzione del turismo da diporto, della ristorazione, del turismo ittico.
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06/05/2021 Smart Working: la Cisl Fp scrive alle Amministrazioni Pubbliche maceratesi
La Cisl Fp Marche, tramite il Responsabile Territoriale di Macerata, Alessandro Moretti, ha inviato una comunicazione alle Amministrazioni Pubbliche maceratesi per invitarle a intraprendere tutte le misure idonee al contenimento della pandemia da Covid 19, a partire dallo smart working per i dipendenti pubblici, confermando il proprio impegno ad un’ attenta vigilanza in merito. A seguito dell’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legge 30 aprile 2021, n. 56, recante “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi” che introduce importanti novità relative alla disciplina del lavoro agile nel pubblico impiego, la Cisl Fp Marche ha ricordato alle Amministrazioni Pubbliche che:   l’art. 1, comma 1, proroga il termine di applicazione delle misure in materia di lavoro agile emergenziale disciplinate dall’articolo 263 del decreto-legge n. 34 del 2020, fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi e comunque non oltre il 31 dicembre 2021.   Dunque, nel confermare la competenza della contrattazione collettiva quale fonte di disciplina degli istituti del lavoro agile, viene prorogata oltre il termine dello stato di emergenza la possibilità per le amministrazioni pubbliche di organizzare il lavoro dei propri dipendenti applicando il lavoro agile in deroga all’obbligo di accordo individuale previsto dalla legge 81/2017.   Contestualmente viene abrogato l’obbligo di adibire a lavoro agile almeno il 50 per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità, il che non autorizza nemmeno esplicitamente l’inosservanza delle norme sanitarie e sul lavoro agile o un rientro indiscriminato nelle sedi di appartenenza degli smart-worker.    La Relazione tecnica che accompagna lo schema di decreto specifica che alle modifiche apportate all’art. 263 del Decreto Rilancio non deve conseguire un rientro automatico del personale nella sede lavorativa poiché la finalità è quella di consentire a ciascuna pubblica amministrazione, nel rispetto delle misure di contenimento del COVID-19 e delle disposizioni emanate dalle autorità sanitarie competenti, di avere piena autonomia organizzativa nella gestione del lavoro agile emergenziale senza essere vincolate da una soglia minima.  Il medesimo art. 1 apporta alcune modifiche anche alla disciplina del lavoro agile a regime dettata dall’art. 14 della legge 124/2015. Si conferma che le amministrazioni  pubbliche entro il 31 gennaio di ciascun anno, sentite le  organizzazioni  sindacali,  redigono il  Piano  organizzativo  del lavoro agile (POLA), quale sezione del Piano della performance di cui  all'articolo 10, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 27 ottobre 2009,  n. 150. Il Pola individua  le  modalità  attuative  del  lavoro  agile e definisce le  misure   organizzative,   i   requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale, anche  dirigenziale, e gli strumenti di rilevazione e di verifica periodica dei  risultati conseguiti,  anche  in  termini  di  miglioramento  dell'efficacia  e dell'efficienza dell'azione  amministrativa,  della  digitalizzazione dei processi, nonché  della  qualità  dei  servizi  erogati,  anche coinvolgendo i cittadini, sia individualmente, sia nelle  loro  forme associative. Rispetto alla precedente formulazione si prevede che in caso di adozione del Pola per le attività che possono essere svolte in modalità agile almeno il 15 per cento dei dipendenti deve  avvalersene (in luogo del 60 per cento). Se il Pola non viene adottato deve essere comunque assicurato che almeno 15 per cento dei dipendenti richiedenti venga adibito al lavoro agile .   Si conferma, infine, che i dipendenti che si avvalgono della modalità di lavoro agile non subiscono penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera e che le economie derivanti dall’applicazione del POLA restano acquisite al bilancio di ciascuna amministrazione pubblica.      
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06/05/2021 La tecnologia a supporto della vita indipendente: webinar di Anteas Falconara con esperti dell'Inrca
Mercoledì 12 maggio alle ore 16.00 si svolgerà un webinar su "La tecnologia a supporto della vita indipendente" con esperti INRCA, Ing Lorena Rossi e ing Giacomi Cucchieri.   Modera i lavori Carmen Carotenuto (Fnp Cisl Marche); introduce Agostino Ciciliani, Presidente di Anteas Falconara - Chiaravalle.   Il webinar si svolgerà in videoconferenza. Per richiedere il link di partecipazione, inviare una mail all'indirizzo anteasmarche@gmail.com
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06/05/2021 Anteas Macerata: trasporto gratuito per gli over 65 a supporto della vaccinazione covid-19
L’Anteas di Macerata, associazione di volontariato e promozione sociale sostenuta dalla Fnp Cisl, promuove e organizza il trasporto gratuito per gli over 65 che si recano a fare la vaccinazione Covid-19. La gratuità è applicata sul tragitto dalla residenza al centro vaccinale di competenza e ritorno ed è valida per i residenti dei comuni di Corridonia, Macerata (in collaborazione con le associazioni aderenti all’iniziativa), Mogliano, Montefano, Potenza Picena, Treia.  L’iniziativa è valida anche per il secondo vaccino di richiamo. In caso di utenti che necessitano di accompagnamento, la gratuità è valida anche per l’accompagnatore. A Montelupone e Tolentino, in collaborazione con i Comuni, è garantito il servizio con il pagamento di un contributo minimo per fasce chilometriche. Dal 20 febbraio, data di inizio della campagna vaccinale degli over 80 nella Regione Marche, l’Anteas di Macerata ha trasportato diverse decine di utenti negli hub vaccinali e assistito le persone nella prenotazione dell’appuntamento online. Questa iniziativa si inserisce nell’insieme delle attività che l’Associazione offre e ha messo in campo in questo difficile periodo di emergenza sanitaria: taxi sociale, consegna farmaci a domicilio, spesa a domicilio, ascolto sociale.
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06/05/2021 Sostegno lavoratori spettacolo, stanziati fondi regionali per circa un milione di euro
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL delle Marche esprimono la propria soddisfazione per lo stanziamento di fondi regionali per circa un milione di euro a favore di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo. Un risultato estremamente significativo raggiunto attraverso un lungo e proficuo confronto con gli Assessorati alla Cultura e al Lavoro della regione Marche, in stretta collaborazione con il Coordinamento Artisti della scena Marchigiana (CAM) ed altre associazioni di categoria.  «Si tratta di un primo importante obiettivo per offrire sostegno al settore dello spettacolo regionale, privo di ammortizzatori sociali, fermo da oltre un anno e con poche certezze sulla ripresa delle attività. Un segnale concreto di forte attenzione alla salvaguardia delle professionalità creative e tecniche della nostra regione. - sottolineano i sindacati di categoria-  Il sostegno prevede da una parte il conferimento ai singoli artisti, tecnici e maestranze di una mensilità aggiuntiva regionale (tramite INPS), e dall’altra, forme di ristoro per gli altri soggetti, associazioni e partite Iva, che costituiscono l’articolato arcipelago del lavoro atipico.» « Con la Regione Marche continueremo il confronto per realizzare un protocollo sulle buone pratiche contrattuali, che porti alla normalizzazione regolamentazione dei rapporti di lavoro; per la revisione della legge regionale dello spettacolo e su politiche attive per la ripresa delle attività attraverso progetti di investimento e sviluppo  (“Cura Teatri”). -  rilanciano le segreterie regionali - È comunque improcrastinabile realizzare una riforma complessiva della legge nazionale sullo spettacolo che regolamenti il settore, riconosca basilari diritti e tutele per lavoratrici e lavoratori e consenta il definitivo superamento di quelle forme diffuse di elusività e lavoro sommerso attraverso la corretta applicazione dei contratti nazionali di lavoro.»  SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL delle Marche ringraziano tutti coloro che, a partire dal tavolo istituzionale, dall’insieme dei funzionari fino agli attivisti e delegati, si sono prodigati per raggiungere questo importante risultato. «La conclusione positiva di questa prima fase di ristoro, sarà sicuramente di buon auspicio per il proseguo del confronto. E’ importante concentrarci da subito  - concludono i sindacati - per creare le condizioni alla programmata e necessaria riapertura del settore dello spettacolo, che svolge un ruolo essenziale per lo sviluppo economico e sociale della nostra Regione.»  
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05/05/2021 Vertenza Kos Care, Sindacati alla Direzione: “Subito il nuovo contratto. In ballo, la sorte di 1900 lavoratori nelle Marche”
Dopo un percorso di consultazioni assembleari dei lavoratori del gruppo Kos Care, preso atto del mancato riscontro alle reiterate richieste di incontro trasmesse alla Direzione della Kos Care, FP CGIL, CISL FP e UIL FLP Marche ribadiscono le ragioni della vertenza relativa all'applicazione ed al rinnovo del Contratto nazionale dei circa 1900 addetti della sanità privata dipendenti Kos Care nelle Marche. I sindacati chiedono una corretta applicazione contrattuale delle varie realtà lavorative del gruppo Kos Care presenti nelle Marche per arrivare a riconoscere stessi salari e stessi diritti a tutti i lavoratori del settore sanitario e riabilitativo privato. FP CGIL, CISL FP, UIL FPL Marche chiedono l'apertura di un confronto con la Direzione per valutare il passaggio dal contratto nazionale ARIS RSA a 38 ore al nuovo CCNL Sanita Privata AIOP ARIS a 36 ore, siglato l’8 ottobre 2020, cosi come avvenuto in Emilia Romagna. Le differenze tra i due contratti, al di là dell'orario settimanale (36 contro 38), sono sia di tipo salariale, per un valore di circa 450€ lorde mensili per un professionista sanitario di livello D,  riferibili, ad esempio alle indennità per turni organizzati su due o tre moduli giornalieri, ma anche riferibili alle progressioni automatiche per anzianità, previste per i professionisti sanitari dopo 15, 20 e 25 anni, e per gli OSS dopo 3 anni, dal solo CCNL Sanità Privata AIOP ARIS a 36 ore. I sindacati, inoltre, chiedono al gruppo Kos Care di aprire le trattative nazionali per il rinnovo del CCNL ARIS RSA 38 ore e di arrivare quindi, al più presto, alla sottoscrizione del nuovo CCNL, con i medesimi contenuti economici e normativi del CCNL sanità privata ospedaliera AIOP ARIS a 36 ore; I sindacati regionali rivendicano e chiedono inoltre, alla Kos Care, l'avvio di una vera contrattazione decentrata regionale per riconoscere e valorizzare le tante professionalità e peculiarità presenti all’interno del gruppo, superando l’attuale situazione che vede il gruppo applicare diversi contratti nazionali e riconoscere, unilateralmente, dei premi/aumenti ad una sola parte di lavoratori e di professionisti, con criteri non trasparenti, sconosciuti ai lavoratori e sottratti al tavolo di contrattazione sindacale. FP CGIL, CISL FP, UIL FPL chiedono anche alla Giunta regionale delle Marche di attivarsi per evitare un insostenibile dumping salariale tra lavoratori pubblici, lavoratori privati e tra lavoratori privati di serie A e di serie B, tutti ugualmente impegnati ad affrontare la pandemia Covid 19.
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02/05/2021 Primo Maggio 2021. Sauro Rossi: «Necessario investire su formazione, competenze e politiche attive del lavoro»
Il rilancio dell'economia marchigiana passa per massicci investimenti «per innalzare la base tecnologica delle produzioni» ma sarà fondamentale anche «orientare risorse per qualificare le politiche della formazioni, le politiche attive nel loro complesso e sostenere un processo di rafforzamento delle competenze delle persone lungo tutto l'arco della loro vita» . Così Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche, intervistato dal Tgr Rai Marche in occasione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori.
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30/04/2021 Primo Maggio 2021, Rossi:” Sicurezza, dignità e qualità del lavoro, per il futuro sviluppo delle Marche"
“L’Italia sicura con il lavoro” è lo slogan scelto da Cgil Cisl Uil per la Festa delle lavoratrici e dei lavoratori perché la stretta combinazione di cura, sicurezza e lavoro  mantiene una stringente attualità. Ci troviamo, infatti,  anche quest’anno, come 12 mesi fa, a festeggiare il Primo Maggio, in un mondo pesantemente condizionato dalla pandemia Covid-19. Lo stato d’emergenza continua anche in questo avvio del 2021 ad influenzare le attività produttive, mettendo a rischio i posti di lavoro  e  a dura prova la tenuta, in termini di competitività, di molte imprese. Per questo è assolutamente necessario prorogare il blocco dei licenziamenti e sostenere il reddito di lavoratori ed imprese, interessati da una riduzione del lavoro, attraverso un adeguato finanziamento di ammortizzatori sociali e ristori. Una particolare attenzione va dedicata  in tal senso alle crisi aziendali conclamate  (Carrefour), annunciate ( Elica) e alle tante  dormienti. Nel complicato e delicato cammino verso una “nuova normalità” un ruolo essenziale lo gioca il piano di vaccinazione che speriamo arrivi presto a pieno regime e dopo aver garantito la copertura delle persone più anziane e fragili, possa essere  sviluppato anche attraverso interventi diretti sui luoghi di lavoro. In tal senso rappresenta un documento di grande rilievo il Protocollo nazionale firmato lo scorso 6 aprile che, sul solco degli accordi della primavera 2020 sulle misure anti-contagio, punta a regolare, in forma condivisa tra Istituzioni e parti sociali, queste fondamentali attività. Auspichiamo che si possa arrivare presto ad una sua declinazione operativa nella nostra regione. Nel contempo però bisogna cominciare a gettare i semi per un rilancio poderoso dell’economia delle Marche, nel segno dell’innovazione tecnologica e della  sostenibilità sociale ed ambientale,  aprendo una riflessione a tutto campo su come utilizzare al meglio le risorse disponibili, a partire da quelle ingenti collegate al Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e ai Fondi strutturali comunitari. Sia la transizione verde che quella digitale debbono vedere nella qualità del lavoro e nel potenziamento del welfare i punti centrali. Una qualità del lavoro che incorpori sicurezza, dignità  e regolarità retributiva, riduzione della precarizzazione, sviluppo della contrattazione - anche per le nuove forme come lo smart-working o nuove tipologie come i riders -  e superamento delle molteplici difficoltà che oggi penalizzano il lavoro delle donne  e dei giovani. Un welfare capace di dare solidità e vigore alla tutela di persone e famiglie attraverso un’articolata rete di servizi. Lo sviluppo infrastrutturale  e l’ammodernamento dei nostri sistemi produttivi, a partire da quello per le Marche ancora prevalente come il manifatturiero, per arrivare, passando per agricoltura, turismo e servizi, alla Pubblica Amministrazione, interessata da un Patto di valorizzazione di rilievo, come quello del 9 marzo scorso,   debbono essere accompagnati da investimenti importanti su Scuola, Sanità e Sociale, per favorire l’innalzamento del livello delle competenze e l’ inclusione sociale. Su tutti questi aspetti ci aspettiamo che la Regione apra al più presto una serrata fase di confronto. Perché il futuro delle Marche sta nel lavoro di qualità, nello sviluppo sostenibile, nel rafforzamento delle reti di welfare e questi obbiettivi non possono essere perseguiti efficacemente senza un’azione condivisa e responsabile di tutti i soggetti sociali, economici ed istituzionali, volta a favorire una rivitalizzazione armonica di tutti i territori, a cominciare da quelli colpiti dal sisma. Per arrivare a risultati tangibili sul piano di una maggiore equità e coesione sociale il lavoro va messo al centro anche di importanti riforme nazionali  come quella fiscale e quella previdenziale. Ma il Primo Maggio ci invita, ogni anno, ad allargare gli orizzonti del nostro pensiero e della nostra azione. Il lavoro va  valorizzato, dappertutto, come strumento per affermare la dignità e il valore delle persone, in un mondo che la pandemia ha mostrato molto più piccolo e interconnesso di quanto si pensasse.  Per questo la Cisl esprime tutta la sua solidarietà a  chi, in tutti i continenti,   lotta contro le discriminazioni e lo sfruttamento. A questi piccoli grandi eroi del nostro tempo, che  si battono con coraggio per  affermare i diritti di libertà, spesso fuori dalle luci della ribalta, va tutto il nostro appoggio e il nostro sentito ringraziamento.   Buon Primo Maggio a tutti!   Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Marche     Corriere Adriatico - 01 Maggio 2021 Il Resto del Carlino - 01 Maggio 2021
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30/04/2021 Primo Maggio 2021 Cgil Cisl Uil Pesaro
Primo maggio 2021: l’Italia si cura con il lavoro! L’Italia si cura con il lavoro. Questo è lo slogan scelto da CGIL CISL UIL per il Primo maggio 2021, uno slogan evidentemente appropriato considerato lo stato di salute del nostro Paese. Un altro Primo maggio senza poter festeggiare insieme, un primo maggio che ci vede più stanchi e preoccupati di quanto lo eravamo nel precedente. Il nostro Paese, il nostro territorio si è scoperto malato; malato in senso stretto, vista la pressione che ha vissuto e vive il nostro servizio sanitario, viste le tante persone colpite dal virus ed i tanti che non ce l’hanno fatta e che il virus non ha risparmiato. Un Paese poi malato in senso più ampio visto l’ampio spettro dello stato d’animo collettivo che va dallo sconforto fino alla rabbia sociale che cresce, perché all’orizzonte le certezze sono poche e le prospettive sono ancora confuse. I numeri che ci parlano della condizione del lavoro sono impietosi: ben oltre 30.000 disoccupati nella nostra Provincia più altre migliaia di inoccupati che, sfiduciati, il lavoro non lo cercano più nemmeno. Il mondo del lavoro autonomo in crisi, interi settori produttivi al collasso e tante imprese che aspettano lo sblocco dei licenziamenti per “ristrutturarsi”. Non ci possiamo poi di certo dimenticare le difficoltà che hanno e stanno ancora affrontando le nuove generazioni che hanno visto sconvolti gli ultimi due anni scolastici prevalentemente svoltisi in “didattica a distanza”, modalità che non (gli) ha loro permesso di poter avere i giusti percorsi formativi e soprattutto di socialità, elementi cruciali per la loro crescita e che abbiamo il dovere di far loro recuperare. In questo contesto, come se non bastasse, gli investimenti, sia pubblici che privati, sono rimasti fermi al palo. Come curare il nostro Paese malato e il nostro territorio se non con il lavoro? Il lavoro, per CGIL CISL UIL, è e sarà la vera medicina che può curare le nostre ferite, un lavoro che dovrà essere ripensato e dovrà essere il più inclusivo possibile. Un lavoro che possa raffigurarci non più come singoli e soli, ma componenti di una comunità virtuosa e generativa di buone pratiche nonché di sussidiarietà e di solidarietà. Il lavoro che immaginiamo e che vorremmo dovrà vedere nell’ecologia economica il suo sviluppo e che possa proiettarsi ai prossimi decenni nella prospettiva della sua sostenibilità. In quest’ottica, abbiamo dunque innanzi tutto bisogno di infrastrutture sociali che curino le ferite che la pandemia ha inflitto al servizio sanitario e sociale e che siano le fondamenta su cui basare lo sviluppo in particolare dell’entroterra e che ci liberino dai condizionamenti negativi del calo demografico a cui sembriamo inevitabilmente destinati a fare i conti. E poi abbiamo bisogno delle infrastrutture digitali la cui fragilità abbiamo potuto toccare con mano specialmente in quest’ultimo anno; infrastrutture digitali che avvicinino l’entroterra alla costa e che diano uguali possibilità ai cittadini di relazionarsi ad esempio con la Pubblica Amministrazione e la Scuola; infrastrutture a servizio delle imprese e dei lavoratori che sempre di più avranno la possibilità di lavorare da casa, e per i quali avremmo la necessità di giungere al più presto ad una nuova regolamentazione di tutela. Infine, abbiamo bisogno di infrastrutture a supporto dell’economia circolare che ci garantiscano quantità sufficienti di energia rinnovabile, infrastrutture volte al recupero di materie prime, così come infrastrutture viarie che di fatto riducano la nostra impronta ambientale. L’Italia si cura con il lavoro e con una campagna vaccinale imponente che deve vedere protagonisti ancora una volta i lavoratori, in questo caso appartenenti al sistema sanitario, ed una sua organizzazione capillare che, dando la priorità a soggetti fragili ed anziani, possa raggiungere nel più breve tempo possibile tutti i luoghi di lavoro della nostra regione. D’altra parte, riteniamo di fondamentale importanza continuare a diffondere la cultura della sicurezza nelle aziende, ancora ad oggi “tasto dolente” visto l’alto numero di infortuni sul lavoro che si registrano ogni anno in Italia (nella nostra provincia), che significa in primis investire in prevenzione ed avere come priorità la salute delle lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorno si recano nelle aziende ed ogni sera sperano di rientrare sani e salvi a casa dai propri cari. A tal proposito dobbiamo registrare una positiva convergenza su questo obbiettivo con le organizzazioni datoriali con le quali abbiamo un dialogo aperto. Insomma dobbiamo tornare ad essere un territorio “visionario” inteso come soggetto che immagina, desidera, lotta e lavora insieme per il proprio futuro sostenibile. La sfida è complessa ma sarà essenziale vincerla per il futuro di tutti noi. Il lavoro che ci attende sarà molto impegnativo ma anche estremamente importante, a partire dall’individuare i giusti contenuti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che sta per essere presentato in questi giorni alla Unione Europea. Ribadiamo dunque che solo con il lavoro, che deve essere al centro delle Politiche del Paese, si può curare l’Italia e si possono ricostruire le nostre Comunità. Buon Primo Maggio a tutti!   Roberto Rossini                                        Maurizio Andreolini                               Paolo Rossini (Cgil Pesaro)                                               (Cisl Pesaro)                                        (Uil Pesaro)
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30/04/2021 Basta morti sul lavoro: presidio al porto di Ancona
A seguito del decesso di un operaio al porto di Taranto Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno indetto un'ora di sciopero. Al porto di Ancona i sindacati hanno dato vita a un presidio in segno di solidarietà alla famiglia del lavoratore e per ribadire l'importanza della sicurezza sul lavoro.   Un altro e un altro ancora: un altro infortunio mortale sul lavoro, un’altra vita spezzata, un’altra famiglia che piange un proprio caro morto per poter portare uno stipendio sul quale poter costruire un futuro. Per quanto ancora dovremmo piangere questi martiri? Ironia della sorte l’infortunio è accaduto il giorno dopo della Giornata Mondiale sulla Sicurezza sul lavoro.   Occorre mettere fine a questa lunga scia di sangue che non vuole fermarsi. Occorre fare di tutto affinché la sicurezza sul lavoro non sia solo un motto vuoto di significato: vanno fatti tutti gli sforzi necessari per scongiurare questi tragici eventi.   Stavolta a perdere la vita è stato un lavoratore del porto di Taranto di una impresa portuale ex art. 16 della L. 84/94. Non è più tollerabile la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro, in modo particolare nelle aree come i porti, dove si svolgono attività produttive in cui insistono complesse sinergie fra diversi mondi del lavoro.   È fondamentale un intervento costante e forte delle istituzioni sia rispetto al completamento di una normativa necessaria allo scopo che per un controllo continuo e puntuale. Infine un pensiero al lavoratore caduto sul lavoro: il sindacato si stringe intorno alla sua famiglia colpita da questo tragico evento.
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29/04/2021 Primo Maggio 2021 Cgil Cisl Uil Macerata
“L’Italia si cura con il lavoro”: è lo slogan che CGIL, CISL, UIL a livello nazionale hanno scelto per il Primo Maggio 2021 per affermare che la ripartenza del nostro Paese è possibile solo attraverso il lavoro. Il lavoro è l’urgenza di questo Primo maggio anche nella nostra provincia. La crisi pandemica ha impattato sul mercato del lavoro maceratese accelerando ed esacerbando dinamiche già in essere. Innanzitutto ha confermato l’instabilità e la fluidità del recupero occupazionale degli ultimi anni. Nel corso del 2020 il numero degli occupati è sceso di 2.800 unità: è bastato un anno per riportare il numero assoluto degli occupati (129.011 unità) quasi ai valori del 2013. La perdita maggiore di posti di lavoro si è registrata nel lavoro autonomo, area che per prima ha assorbito il colpo occupazionale della crisi sanitaria, a che ha sempre sofferto perdite dall’inizio della grande crisi del 2008. Il calo occupazionale nel lavoro dipendente appare oggi più contenuto, ma comunque già in corso. A garantire questa minima tenuta hanno di certo concorso l’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti, ma la dinamica complessiva ci porta a tenere alto l’allarme per l’onda lunga che si produrrà nei prossimi mesi qualora questi strumenti di tutela venissero ridotti senza reali correttivi che garantiscano la tutela dei livelli occupazionali. Il calo degli occupati, in controtendenza rispetto al resto delle Marche, ha colpito nel maceratese più gli uomini delle donne. Il dato non deve però ingannare perché il tasso di occupazione delle donne in età lavorativa resta ancorato a quel 56% che testimonia un livello ancora troppo basso di partecipazione femminile al mercato del lavoro. Preoccupa la crescita degli inattivi: in un solo anno le persone in età lavorativa che non lavorano e che non cercano lavoro è aumentata di circa 3 mila unità portando il tasso di inattività in provincia al 31%, di poco sopra la media regionale. La prima urgenza riguarda proprio questa fascia ad elevato rischio di vulnerabilità e marginalizzazione. Lavoratori che hanno perso il lavoro e nella difficoltà della ricollocazione sono entrati tra le fila degli scoraggiati, giovani NEET, donne che più degli uomini faticano a entrare stabilmente nel mercato del lavoro. Rimettere al centro il lavoro per il nostro territorio significa affrontare con decisione la sfida delle politiche attive, per accompagnare lavoratrici e lavoratori nelle transizioni garantendo sostegno al reddito, formazione, riqualificazione e ricollocazione. Politiche attive innovative che dovranno essere connesse e integrate con politiche dell’istruzione e della formazione e del welfare. Rimettere al centro il lavoro significa rilanciare la competitività del nostro sistema industriale con interventi volti a favorire innovazione in produzioni a più elevata base tecnologica e a basso impatto ambientale, sostenendo l’aggregazione d’impresa e le reti di filiera, impostando un massiccio piano di innalzamento delle conoscenze degli addetti e favorendo l’immissione di giovani e donne nel mercato del lavoro. Rimettere al centro il lavoro significa garantire il lavoro di qualità e regolare, contrastando illegalità e caporalato, proseguendo con coraggio e decisione le sperimentazioni importanti e di rilievo nazionale avviate in questa provincia nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura e introducendo nuovi strumenti di contrattazione e controllo nel sistema degli appalti degli enti locali. Rimettere al centro il lavoro significa basare la ricostruzione dell’entroterra maceratese sulla rigenerazione del modello di sviluppo di questi territori, come unico argine al rischio di desertificazione. Produzioni, attività economiche, ambiente e sostenibilità, tutela del territorio e materiali e modalità innovative per costruire, beni artistici e culturali, turismo, infrastrutture e reti immateriali, reti del welfare, dalla sanità al socio-sanitario all’istruzione. Nel territorio potranno arrivare dall’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza risorse inedite per lo sviluppo e la crescita: sono fondi da agganciare e soprattutto da saper spendere con visioni strategiche che ripartano prima di tutto dal lavoro e dalla creazione di nuova occupazione.                                    CGIL – CISL – UIL                                                                                                           Macerata                                                                        Daniel Taddei – Silvia Spinaci – Manuel Broglia  
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29/04/2021 Agricoltura, sindacati sospendono lo sciopero del 30 aprile
Dopo un nuovo confronto svoltosi nella serata  di ieri, 28 aprile, con il Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, le segreterie nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno deciso di sospendere lo sciopero nazionale previsto per venerdì 30 aprile. «Abbiamo ottenuto rassicurazioni dal Ministro sulla definizione di un bonus di sostegno al reddito anche per i lavoratori agricoli a tempo determinato – informano i segretari generali Onofrio Rota, Giovanni Mininni e Stefano Mantegazza – per cui il prossimo decreto conterrà una risposta concreta che andrà finalmente ad integrare il reddito della categoria. Inoltre, abbiamo ottenuto un chiaro impegno da parte del Governo che a Bruxelles continuerà a battersi a favore dell’ottenimento della clausola della condizionalità sociale nella riforma in corso della nuova PAC. Inoltre, il Ministro Patuanelli ci ha confermato di aver condiviso con il Ministro del Lavoro Andrea Orlando l’impegno a definire, nel tavolo di confronto sul sistema degli ammortizzatori sociali, una norma in riferimento alla cassa integrazione per il settore della pesca e alla estensione della Naspi per i lavoratori a tempo indeterminato inquadrati con la legge 240. Già nella mattinata di domani, svolgeremo un primo incontro tecnico per realizzare concretamente gli impegni presi. Davanti alla disponibilità e agli impegni assunti dal Ministro Patuanelli a condurre un confronto serrato per sanare le ingiustizie che hanno riguardato finora le lavoratrici e i lavoratori agricoli, abbiamo scelto con responsabilità di sospendere la mobilitazione in corso, riservandoci di portare avanti un lavoro di interlocuzione e verifica costante dei testi che verranno presentati nel prossimo provvedimento dal Governo in Parlamento.»
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28/04/2021 28 aprile Giornata mondiale della sicurezza e delle vittime dell'amianto
«Lavoriamo uniti, in maniera responsabile per tenere insieme lavoro e produzione, diritti e tutele dei lavoratori, sicurezza e salute. Basta morti sul lavoro». Così il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra nella Giornata Mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro e per le vittime dell’ amianto, oggi 28 aprile, in cui si ricordano le migliaia di lavoratrici e lavoratori che muoiono nei luoghi di lavoro. Per l'occasione Cgil, Cisl e Uil hanno promosso un'iniziativa web a cui parteciperanno i tre segretari generali, Pierpaolo Bombardieri, Maurizio Landini e Luigi Sbarra.“Una giornata così importante che ne vale due. Doppio appuntamento, impegno doppio. Non solo celebrare, ma ragionare e agire per il cambiamento”,  il titolo dell'appuntamento, che dalle ore 10 alle ore 12.30 sarà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook e sui siti istituzionali di Cgil, Cisl e Uil. Partecipano i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Rossana Dettori, Angelo Colombini e Ivana Veronese; il Presidente dell’Inail Franco Bettoni; il Presidente del Comitato del Fondo per le vittime di amianto Elio Munafò; e ci saranno alcune testimonianze di lavoratori. Un doppio appuntamento che sarà pertanto articolato in due panel:  PRESENTA Ivana Veronese, Segretaria confederale UIL      SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO:  Angelo Colombini, Segretario confederale CISL Franco Bettoni, Presidente INAIL Testimonianze di rappresentanti sindacali  PierPaolo Bombardieri, Segretario generale UIL     VITTIME DELL'AMIANTO Rossana Dettori, Segretaria confederale CGIL Elio Munafò, Presidente Comitato Fondo Per le Vittime dell'Amianto Testimonianze di rappresentanti sindacali  Luigi Sbarra, Segretario generale CISL     CONCLUDEMaurizio Landini, Segretario generale CGIL     fonte:https://www.cisl.it/primo-piano/19391-28-aprile-giornata-internazionale-per-la-salute-e-sicurezza-sul-lavoro.html
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27/04/2021 Lavoro, welfare e sviluppo dei territori: verso il Congresso Cisl Marche
“Promuovere e tutelare il lavoro nell’era digitale. Come rafforzare le competenze e i contesti che accompagneranno la transizione digitale?” primo appuntamento dei tre webinar che accompagneranno il gruppo dirigente  della Cisl Marche verso la stagione congressuale in programma per il prossimo autunno. Ai lavori, che si sono svolti in modalità online,  sono intervenuti Emmanuele Massagli, Fondazione Adapt, LUMSA  su “Come la transizione digitale interpella le tutele del lavoro?“, Stefano Mastrovincenzo, Ial nazionale  “Come la transizione digitale interpella la cura delle competenze professionali?”  e Christian Gabbani, Cosmob srl “La transizione digitale nelle Marche vista da chi fa service alle piccole e medie imprese. Quali evidenze? “ Parte così un percorso seminariale per qualificare la prossima stagione congressuale, che prevede altri due appuntamenti, programmati per l’ 11 maggio sul tema “Avere Cura dei Noi. Come rafforzare le reti di welfare sul territorio?  ” e per l’ 8 giugno su “ O è Sociale o non è: la sfida della sostenibilità. Come interrogare le politiche dello sviluppo alla luce della transizione ecologica, tra questione energetica, stili di vita e progettazione dei territori”.   «Un percorso importante per  alimentare la capacità di riflessione, analisi ed elaborazione intorno ai contenuti e ai processi della nostra azione sindacale. – afferma Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche – Sulle grandi questioni che come Cisl Marche abbiamo a cuore,  lavoro - welfare -sviluppo dei territori, tenteremo di  ricomporre un’immagine integrale della sostenibilità in grado di aver cura della relazione virtuosa tra persona, lavoro e ambiente». Oltre settanta i partecipanti al webinar, con numerosi interventi sui temi al centro del dibattito, dalle prospettive delle poltiche attive, alla formazione continua, toccando anche gli aspetti più critici della riorganizzazione dettata dalla transizione digitale in corso. Cristiana Ilari, Segretaria Regionale della Cisl Marche, ha aperto i lavori ricordando come la transizione digitale imponga «una nuova capacità di progettazione nel campo delle tutele. Dobbiamo essere in grado di cogliere la sfida delle competenze ammodernando la formazione e il sistema produttivo». «La transizione digitale è paragonabile alle 12 fatiche di Ercole - sottolinea Christian Gabbani -. Per molte aziende è un percorso difficile, soprattutto per mancanza di competenze specifiche. Il primo scoglio è quello tecnologico: la tecnologia non deve essere una scatola nera, ma uno strumento a servizio dell’azienda. È il nuovo cacciavite. C’è una forte resistenza al cambiamento che va superata tramite la formazione». Stefano Mastrovincenzo, Amministratore Unico di Ial Nazionale, ha posto l'accento sulla forte distorsione delle competenze nel mercato del lavoro. Un fattore che potrà portarci in futuro verso «una netta polarizzazione del capitale umano a svantaggio di chi non possiede neanche le competenze digitali di base. La sfida del digitale non può funzionare senza investimenti sulle persone e sulle loro competenze». E proprio la crescita delle competenze, per Mastrovincenzo, deve diventare «un elemento fisso della contrattazione. Un tema che le parti sociali devono affrontare diffondendo la cultura della formazione continua». «Il Covid sta accelerando fenomeni già in essere - ha osservato Emmanuele Massagli -. Il lavoro agile potrebbe diventare un elemento della nostra quotidianità: diventa cruciale capire come regolarlo e gestirlo, così come occorre sforzarsi di capire come affiancare i lavoratori nelle transizioni professionali». A conclusione dei lavori, Sauro Rossi ha espresso la necessità di legare la promozione del lavoro con la sua tutela. «Non dobbiamo avere timore delle innovazioni - ha dichiarato il Segretario Generale della Cisl Marche -. La nostra azione deve essere in grado di mettere la tecnologia al servizio delle persone e delle imprese, in un’ottica di sostenibilità sociale ed ambientale del sistema economico e qualificando la contrattazione, legando la sfida dell’efficienza alla solidarietà e rafforzando i processi di consolidamento delle competenze».  
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26/04/2021 Primo maggio 2021. Cgil Cisl Uil: "L’Italia si Cura con il Lavoro"
“L’Italia Si Cura con il lavoro”, lo slogan scelto da Cgil Cisl Uil  per la Festa dei lavoratori di questo anno per  ribadire con forza che la ripartenza in sicurezza per il nostro Paese è possibile.    «In una fase difficile della vita del Paese, in cui c'è bisogno di ripartire nel segno dell'unità, della responsabilità e della coesione sociale, Cgil, Cisl, Uil - si legge in una nota unitaria - vogliono ribadire unitariamente il valore della centralità del lavoro, per ricostruire su basi nuove il nostro Paese ed affrontare con equità e solidarietà le gravi conseguenze economiche e sociali della pandemia. Il 2021 continua ad essere colpito dalla emergenza sanitaria che già lo scorso anno ha messo tutti a dura prova. Qualcosa però sta cambiando con la campagna vaccinale che rappresenta anche il simbolo della speranza che ci permetterà di poter uscire da questa calamità. Ripartire in totale sicurezza, consapevoli che il lavoro e il vaccino sono l’unica medicina possibile per poter garantire un futuro migliore.»   Non potendo organizzare le celebrazioni in modalità tradizionale,  Cgil Cisl Uil hanno scelto di celebrare il Primo Maggio organizzando, unitariamente, tre distinti eventi sindacali che si svolgeranno presso alcuni luoghi simbolici del mondo del lavoro del nostro Paese.Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sarà all'acciaieria AST di Terni; il segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, sarà all'Ospedale dei Castelli in località Fontana di Papa in provincia di Roma; il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, sarà davanti alla sede Amazon di Passo Corese, in provincia di Rieti, nel pieno rispetto delle regole anti Covid e con una presenza limitata di delegate e delegati.    Inoltre, per la stessa giornata come è nella tradizione, in accordo con la RAI le tre confederazioni hanno definito all’interno del palinsesto di RAI 3 due appuntamenti:- a partire dalle 12,15 alle 13,00 una edizione straordinaria del TG3 dedicata alla Festa dei Lavoratori, con l’intervento dei nostri Segretari Generali: Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri; - dalle 16,35 alle 19 e dalle 20,00 alle 24,00, in diretta l’edizione straordinaria del Concertone del Primo Maggio condotto da Ambra Angiolini e Stefano Fresi. L’evento ospiterà le riflessioni dei Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL, le testimonianze di nove tra lavoratrici, lavoratori, pensionati e il contributo musicale e performativo di un cast di artisti di altissimo livello.   fonte: https://www.cisl.it/in-evidenza/19338-primo-maggio-cgil-cisl-uil-l-italia-si-cura-con-il-lavoro.html  
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23/04/2021 25 Aprile: la risposta della Cisl Marche al Direttore Scolastico regionale
Per l’ennesima volta il Direttore Scolastico regionale si rivolge, nel suo ruolo istituzionale, alla comunità scolastica delle Marche con toni e contenuti irritanti e lo fa in un’occasione come quella del 25 aprile, Festa della Liberazione, che è a fondamento della nostra identità nazionale, costruita sui valori della democrazia, della libertà e della pace. Il testo del suo messaggio, intriso di un revisionismo di basso conio, è antistorico, fuorviante e niente affatto pacificatorio, come vorrebbe sembrare. Non è certo reinterpretando “a piacere” e tradendo la storia che possiamo trasmettere alle giovani generazioni il valore della concordia nazionale che deve invece poggiare sulla memoria collettiva del faticoso e doloroso cammino compiuto dal popolo italiano verso la liberazione dall’oppressione nazista e fascista. La lotta di Liberazione è una pietra miliare della nostra storia e il tributo che riconosciamo, oggi come ieri, a donne e uomini che hanno profuso il loro impegno e le loro energie, anche a costo della vita, per l’Italia libera e democratica, non può essere oggetto di riletture ambigue e fuorvianti, soprattutto per i più giovani, in particolare in un momento così difficile per il nostro Paese, dove più che mai abbiamo tutti bisogno di riconoscerci come eredi di chi ha lottato per i diritti che sono alla base della nostra Costituzione, l’unica, la sola Costituzione dell’Italia antifascista, libera, democratica e repubblicana. Il Direttore Filisetti, che, lo ricordiamo, ricopre la più alta carica istituzionale della scuola regionale , cioè della comunità educante marchigiana, per far comprendere agli studenti l’importanza ideale della lotta di liberazione, a nostro avviso dovrebbe prima rendere oggetto di personale e approfondita lettura “Passato ed avvenire della Resistenza” e gli altri scritti di un Padre costituente come Piero Calamandrei perché “quel miracoloso soprassalto dello spirito che si è prodotto, quando ogni speranza sembrava perduta, in tutti i popoli europei agonizzanti sotto il giogo della tirannia interna ed esterna, ha ormai ed avrà nella storia del mondo un nome: resistenza”. Buona Festa della Liberazione. Buon 25 aprile
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23/04/2021 25 Aprile 2021 "Strade di Liberazione"
25 Aprile 2021 Festa della liberazione, la Cisl aderisce alla iniziativa promossa dall’ANPI Nazionale intitolata “Strade di Liberazione”. Attraverso il gesto simbolico della deposizione di un fiore,alle ore 16.00 del 25 Aprile, da parte di un giovane ed un adulto sotto le targhe delle vie e delle piazze dedicate ad antifasciste/i ed a partigiane/i,  anche quest'anno la Cisl rende omaggio alle donne e agli uomini che hanno sacrificato la loro vita per la libertà e la democrazia. «La Cisl aderisce con convinzione all'iniziativa dell'Anpi "Strade di Liberazione", in occasione della ricorrenza annuale del 25 Aprile.Una iniziativa simbolica importante  che ci vede fortemente mobilitati, anche in questa stagione difficile per tutto il Paese, a ricordare il sacrificio degli eroi della Resistenza ed a tenere sempre alti i valori Costituzionali della libertà, della democrazia, dell'antifascismo, per una ricostruzione economica e sociale del paese nel segno dell'equità, della giustizia sociale, dell'Unità del Paese». sottolinea Luigi Sbarra, Segretario Generale Cisl.     
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22/04/2021 Progetto Erasmus+ IntegrAction: al via un corso di formazione per l'alfabetizzazione e la competenza linguistica
Nell'ambito del progetto Erasmus+ IntegrAction che vede ANOLF Marche capofila di un consorzio di partner europei presenti in Grecia, Finlandia e in Germania, è stato realizzato il primo prodotto intellettuale di progetto, un toolkit dal titolo "Tool4aLLs:Toolkit sugli strumenti digitali per l'alfabetizzazione e la competenza linguistica".   L'obiettivo generale del progetto è quello di contribuire all'inclusione sociale ed economica di rifugiati, richiedenti asilo e migranti nel contesto locale di accoglienza. Il progetto vuole migliorare le abilità linguistiche, aumentando le possibilità’ di occupazione attraverso il rafforzamento delle capacità socio-professionali e imprenditoriali e la partecipazione attiva nella comunità ospitante.   Nello specifico, con il toolkit Tool4aLLs, il partenariato di IntegrAction ha voluto sviluppare uno strumento digitale che potesse essere semplice e fruibile, al fine di categorizzare le piattaforme linguistiche e i siti web del settore già disponibili.    A tal proposito, il progetto promuove un  breve corso formativo online rivolto agli operatori sociali (insegnanti di lingua, mediatori interculturali, assistenti sociali, operatori) incaricati di assistere e supportare i migranti principalmente in quelle attività legate all'apprendimento delle lingue, alla formazione professionale e all'occupazione) al fine di acquisire competenze pratiche sull'utilizzo di questo strumento.   Il corso di formazione si svolgerà martedì 11 maggio 2021, dalle ore 14 alle ore 17 sulla piattaforma GoToMeeting (il link verrà inviato ai partecipanti il giorno prima della formazione).      In allegato il programma formativo.   Il corso è aperto ad un massimo di 20 partecipanti. La formazione prevede il rilascio di un certificato di partecipazione. Per iscriversi, è necessario compilare il seguente modulo: https://forms.gle/QVbg5T9CTukR4aMQA Per maggiori informazioni  potete scrivere a: anolf.integraction@gmail.it
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22/04/2021 “Donne Diritti Lavoro Libertà” Assemblea regionale CGIL CISL UIL Marche
Mercoledì 21 aprile 2021 alle ore 10 Assemblea regionale, in modalità videoconferenza, sul tema:  “Donne Diritti Lavoro Libertà”. L'iniziativa è promossa dalle Segreterie regionali di CGIL, CISL, UIL Marche.    
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21/04/2021 Cgil Cisl Uil Ancona: «Il cambio alla Presidenza dell’Autorità Portuale non pregiudichi i progetti avviati»
  Da tempo, come CGIL CISL UIL di Ancona, abbiamo ricordato ad ogni occasione e ad ogni interlocutore che il porto di Ancona  costituisca uno snodo centrale per lo sviluppo dell’intera regione Marche. D’altra parte ci lavorano circa 6000 persone, vi transitano, al netto della pandemia, oltre un milione di passeggeri e oltre 11 milioni di tonnellate di merci. Il porto di Ancona incide per il 2,7% del PIL della regione Marche, una risorsa decisiva  in una fase di ridimensionamento dell' economia regionale che dura da alcuni anni. Già da mesi ci eravamo spesi affinché non venisse pregiudicata, nella delicata fase del rinnovo  della presidenza  dell’ Autorità portuale, l’imponente progettualità già in atto. Si tratta di progetti legati allo sviluppo della cantieristica navale per circa 80 milioni di euro, al settore delle crociere per oltre 20 milioni, all’intermodalità e al sistema delle infrastrutture che coinvolge anche il progetto di uscita a nord dalla città. Ad essi si aggiunge un percorso di recupero culturale e identitario del porto per i cittadini e i visitatori di Ancona. Queste iniziative hanno confermato il ruolo strategico del porto di  Ancona come terminale di un corridoio che collega l'Italia al Nord Europa e come snodo fondamentale delle nuove rotte Est-Ovest, ruolo che non può in nessun modo essere messo in discussione: ruolo strategico che il porto di Ancona ha all’interno del sistema portuale posto nel centro Adriatico, crocevia primario di traffici economici e culturali, importanti non solo per la nostra regione ma per tutte le regioni limitrofe. Come CGIL CISL UIL riteniamo indispensabile una continuità di percorso per i progetti  avviati e in questo senso ci aspettiamo un impegno significativo che deve essere dimostrato soprattutto dalla Regione Marche, assieme a tutte le istituzioni e alle forze sociali e imprenditoriali. Serve uno sforzo ulteriore di concretizzazione, ad iniziare dalla puntuale “messa a terra” dei vari progetti; va scongiurato ogni tentativo campanilistico di accaparramento di risorse, in spregio di qualsiasi, seria,  valutazione economica e di contesto. Qualsiasi penalizzazione dello scalo marchigiano  ci vedrà attivamente contrari: ciò è tanto più vero, quando si sente parlare di nuove dorsali Tirreno-Adriatico che – senza reale motivazione di merito – lederebbero la pianificazione europea (Reti Ten-T) e finirebbero per penalizzare definitivamente il porto naturale di Ancona e una intera regione. Su questo misureremo, fin dalle prossime settimane, l’operato della AdSP e della Regione Marche. Gravi sarebbero le responsabilità verso un territorio già in difficoltà, se l’asse delle scelte perdesse di vista il merito, a vantaggio di altri criteri meno oggettivi; piuttosto, va rapidamente incrociata – con reale capacità di governo – la progettazione in essere con le opportunità derivanti dalle nuove risorse europee.  Auspichiamo inoltre continuità nel confronto franco e costruttivo che in questi anni non è mai venuto meno tra l'ente portuale e le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil: per questo motivo chiediamo, in tempi estremamente rapidi, l’avvio del confronto sindacale con la nuova dirigenza dell'Autorità Portuale.    
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15/04/2021 Progetto PROT: come il Covid ha cambiato le nostre abitudini di vita e i nostri consumi alimentari
PROT - Percorsi di Ricerca Orientamento e Tutela è un progetto finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (art. 72 D. Lgs. n. 117/2017) ed è realizzato da Adoc Marche, Adiconsum Marche Aps, Anolf Marche odv, Banca del tempo Macerata e LAV Marche.L'iniziativa si propone di generare percorsi (PROTocolli) innovativi (PROTotipi) di difesa e tutela (PROTezione) di consumatori alle prese con le insidie poste dalle nuove tecnologie e da strategie di marketing sempre più sottili e, per certi versi, potenzialmente manipolative, in grado di portare a consumi non consapevoli e dannosi per la salute ed il patrimonio. Il Progetto intende sperimentare, promuovere e sostenere una rete di interventi finalizzati a educare e tutelare i consumatori, con particolare riferimento a giovani, anziani ed immigrati. Lo scopo del progetto è rilevare i cambiamenti nelle abitudini di vita e nei consumi alimentari nel corso dell'ultimo anno, condizionato dalla pandemia di Covid 19 e dalle limitazioni ad essa correlate. Tramite il form sottostante, è possibile compilare il questionario e partecipare al progetto. Caricamento…
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13/04/2021 Fai Cisl Marche, Danilo Santini eletto segretario generale
Danilo Santini è il nuovo Segretario Generale della Fai Cisl Marche. Ad eleggerlo è stato il Consiglio Generale della federazione regionale riunitosi oggi in presenza a Fermo nel pieno rispetto delle normative anti Covid, con la partecipazione del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e del Segretario Generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota. «Da parte mia e da tutta la segreteria nazionale – ha detto Rota nel suo intervento – auguri di buon lavoro e congratulazioni a Danilo, ha conoscenza e sufficiente esperienza per interpretare al meglio i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori, è la persona giusta per rafforzare la nostra rappresentanza in un territorio in cui l’agroalimentare ha conosciuto una crescita sia quantitativa che qualitativa enorme, e su di lui abbiamo riscontrato un consenso ampiamente condiviso. Riconoscenza e un grande ringraziamento vanno a Giuseppe Giorgetti per il lavoro svolto in questi anni con passione e coerenza, dando alla federazione regionale unità e radicamento nel tessuto sociale e produttivo.» Danilo Santini, 47 anni, originario di Fano, ha iniziato la sua militanza nella Fai Cisl Pesaro dal 2000, prima come operatore e poi, per due mandati, come Segretario Generale, ed è diventato componente della segreteria regionale nel 2013, dove ha esercitato le sue deleghe su pesca, forestazione, consorzi di bonifica, cooperative agricole, diventando nel 2016 anche segretario amministrativo. Per il settore pesca, in particolare, svolge il ruolo di coordinatore regionale e dal 2018 segue i lavori della Commissione acquacoltura a Bruxelles. La Fai Cisl Marche conta quasi 4 mila iscritti. A guidare la federazione, al fianco di Danilo Santini, saranno Gabriele Monaldi, eletto Segretario Generale aggiunto, e Anna Barba e Stefano Pepa in qualità di componenti di segreteria. Erano presenti al Consiglio Generale anche Alfonso Cifani, della Ast Cisl Fermo e Maurizio Andreolini, vicepresidente di Terra Viva Marche. «Ringrazio tutti coloro che nella federazione mi hanno aiutato a crescere – ha detto Santini – praticando la cultura delle relazioni industriali e del dialogo sociale anche in situazioni difficili e complesse, nell’ottica di trovare sempre soluzioni a favore dell’occupazione e della qualità del lavoro ». Tra i temi emersi durante gli interventi, particolare rilievo hanno avuto le mobilitazioni in corso in questi giorni a livello nazionale sia per i lavoratori agricoli, esclusi dai ristori nonostante abbiano perso milioni di giornate di lavoro, che per gli operai idraulico forestali, senza contratto nazionale dal 2012.      
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08/04/2021 Commissione Pari Opportunità. Cgil Cisl Uil : " Promuovere uguaglianza, diritti e cultura della condivisione e non quella della separatezza dei ruoli"
All’indomani dall’insediamento della nuova Commissione per le Pari Opportunità, dalla quale è stata esclusa la presenza delle Organizzazioni Sindacali, «fatto gravissimo - sottolineano le Segretarie di CGIL CISL UIL Marche -  che abbiamo prontamente contestato», i Consiglieri regionali Menchi, Biondi e Marinelli (Lega) hanno presentato una Proposta di legge regionale per modificare la Legge n.9/1986 istitutiva della CPO e allargarne la composizione di ulteriori 6 componenti. Nella relazione illustrativa della proposta di legge si legge che l’obiettivo è quello di “integrare la rappresentanza del mondo femminile con particolare riguardo ad alcuni aspetti della vita familiare e sociale” e “portare la voce di donne che, per la propria condizione di disabilità o per farsi carico di impegni familiari legati alla condizione di cargiver -nel testo è scritto proprio così - rispetto ai propri figli e/o ad anziani, si trovano in una situazione di difficile inserimento nel mondo del lavoro o comunque di rinuncia rispetto a percorsi di crescita e realizzazione professionale”.  Se questa è la finalità dichiarata, occorre innanzitutto ricordare che, nel passato, il tema della disabilità è sempre stato affrontato dalla CPO non solo nello specifico gruppo di lavoro ma anche  promuovendo e sostenendo concretamente specifici progetti per affrontare il tema della disabilità coerentemente al compito che la legge attribuisce alla CPO di rimuovere ogni discriminazioni e di promuovere le pari opportunità. In realtà, dietro a quello che appare come un semplice allargamento del numero delle componenti si nasconde lo snaturamento profondo del ruolo e della funzione della CPO che sarà composta da “ventisette donne che abbiano riconosciuta esperienza sulla condizione femminile nei suoi diversi profili con particolare attenzione a donne madri, madri di figli con problemi di disabilità e donne esse stesse portatrici di disabilità, donne con carichi familiari, le quali siano rappresentative dei movimenti e/o delle diverse culture del mondo femminile”.  Secondo Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, Segretarie di CGIL CISL UIL Marche, «per far parte della CPO occorrerà essere innanzitutto madri, donne con carichi familiari o donne disabili: una proposta inaccettabile che contestiamo con forza, perché espressione di una cultura arcaica e patriarcale che vuole le donne relegate all’interno delle mura domestiche nel ruolo di madri amorevoli, angeli del focolare dedite alla cura di figli e familiari. Una proposta che nei fatti nega decenni di battaglie per la libertà, l’uguaglianza, i diritti e l’autonomia delle donne».  «Siamo le prime a rivendicare la necessità del riconoscimento, anche ai fini previdenziali, del lavoro di cura ma ciò deve avvenire promuovendo il valore dell’uguaglianza e la cultura della condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne, come dimostra anche l’importanza del tema della conciliazione dei tempi di vita e lavoro delle famiglie di lavoratori e lavoratrici, per questo riteniamo necessario rivendicare un’adeguata rete di welfare, a partire dai servizi per la prima infanzia e per la non autosufficienza. - rilanciano con forza le Segretarie di CGIL CISL UIL Marche  -  Obiettivi e valori che pensavamo essere ormai patrimonio comune”.  Dunque, aggiungono, «dopo aver escluso il Sindacato dall’attuale CPO, di fatto negando il valore di organizzazioni sociali che rappresentano migliaia di lavoratrici e pensionate e disconoscendo la necessità di superare le troppe diseguaglianze ancora presenti nel mondo del lavoro, la Regione enfatizza l’immagine della donna che si dedica alla cura rinunciando al lavoro e alla crescita e realizzazione professionale. Una regione che sembra dimenticare che purtroppo per molte donne questa non è una scelta ma una necessità e così facendo certifica le diseguaglianze e la mancanza di un welfare adeguato anziché agire concretamente per garantire diritti e opportunità.  Ci opporremo in ogni modo a tale visione - concludono e ribadiscono  Barbaresi, Ilari e Mazzucchelli - a tale visione visione e a scelte arretrate e pericolose che vorrebbe riportarci indietro di 50 anni.»    
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08/04/2021 Contributo al locatore per riduzione canoni locativi: Sicet Marche informa
Le condizioni per beneficiare del rimborso  sono: 1) il contratto deve essere già registrato al 29 ottobre 2020; 2) il rimborso è sulle riduzioni che avverranno nell'anno 2021; 3) il motivo della riduzione deve essere riconducibile alla situazione pandemica dovuta al Covid; 4) deve essere fatta la comunicazione telematica all'Agenzia delle Entrate della riduzione; 5) tali rimborsi si applicano soltanto per quei contratti stipulati in comuni ad alta densità abitativa (Macerata, Civitanova Marche, Recanati e Potenza Picena).   NOTA BENE: • il contributo al locatore per la riduzione dell'affitto non è automatico perché le risorse stanziate potrebbero essere insufficienti per soddisfare integralmente tutte le domande ammesse al beneficio, in quanto verrà riconosciuto nei limiti di spesa di 50 mln di Euro previsti dal Decreto Ristori; •  il contributo è a fondo perduto fino al 50 per cento della riduzione del canone, entro il limite  massimo  annuo  di 1.200 euro per singolo locatore.   Ad oggi ancora attendiamo disposizioni dell'Agenzia delle entrate riguardo la modalità di richiesta di tale rimborso.
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07/04/2021 2. Lavoro e occupazione nelle Marche tra 2008 e 2020
  di Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche   L’andamento del mercato del lavoro Il mercato del lavoro marchigiano ha nel lavoro femminile e in quello giovanile due annose aree di criticità. Nell’annus horribilis che abbiamo alle spalle tali problematicità si sono acuite. Come appare chiaro dalla tavola 1, rispetto al 2019, le donne occupate sono diminuite di 8.443 unità  (-3%) e i Neet (giovani dai 15 ai 34 anni che non studiano e non lavorano) sono aumentati di 7.478 unità (+15,9%). Vi è però un fenomeno su cui ci si sofferma poco, che emerge prepotentemente: il calo degli occupati tra i lavoratori autonomi (- 13.030 unità, pari al - 8,2%).   Tavola 1 - Dati di sintesi sul mercato del lavoro nelle Marche Fonte: Istat                2020-2019              2020-2008 Valori assoluti Valori % Valori assoluti Valori % Occupati dipendenti -1,070 -0,2 -9,574 -2,0 Occupati indipendenti -13,030 -8,2 -20,846 -12,5 Occupati uomini -5,657 -1,6 -23,594 -6,3 Occupati donne -8,443 -3,0 -6,826 -2,4 Occupati tempo pieno -9,850 -1,9 -45,322 -8,1 Occupati part time -4,250 -3,8 14,902 15,9 Occupati totale -14,100 -2,2 -30,420 -4,7 Disoccupati uomini -3,377 12,7 8,003 52,9 Disoccupati donne -7,286 -21,6 9,662 57,8 Disoccupati totale -10,664 -17,720 17,665 55,458 Inattivi uomini 5,139 4,9 -6,855 -5,9 Inattivi donne 11,622 6,9 -21,138 -10,5 Inattivi totale 16,762 6,139 -27,991 -8,808 Forze lavoro uomini -9,035 -2,4 -15,592 -4,0 Forze lavoro donne -15,729 -5,0 2,837 1,0 Forze lavoro totali -24,763 -3,556 -12,754 -1,864 Neet 15-34 totali 7,478 15,9 5,625 11,5 Imprese attive -1188 -0,8 -14502 -9,1   Ciò rappresenta uno degli elementi più significativi della perdita di specificità del modello occupazionale marchigiano che, fino a qualche anno fa, aveva quel tipo di attività ben al di sopra della media nazionale. Se la conferma dei problemi per donne e giovani, l’incremento degli inattivi (+16.762) ed il crollo della forza lavoro (- 24.763) sono i dati salienti del confronto tra 2020 e 2019, il confronto tra 2020 e 2008 - anno  che segnò l’inizio della crisi economica “tradizionale” e che ha preceduto quelle indotte da “sisma” ed emergenza Covid-19 - offre altre chiavi di lettura per interpretare i profondi mutamenti del lavoro nelle Marche . Lo scorso anno, rispetto al 2008, si sono registrati 30.420 occupati in meno (per il 77.56% uomini), dei quali 20.846 erano lavoratori autonomi. Nel 2020  perciò, rispetto a 12 anni prima, c’erano al lavoro 23.594 uomini in meno (- 6.3%).  Anche le donne, occupate in questo lasso di tempo, sono diminuite, ma  solo del 2,4%,  pari a 6.825 unità in meno.  Va comunque tenuto presente che il divario di genere, seppur ridotto nei 12 anni considerati, nelle Marche continua ad essere consistente: per  tasso di attività, con un -14,8%, e per tasso di occupazione, con un -15,5%  di donne  rispetto agli uomini. E’ anche la struttura occupazionale ad essere cambiata in profondità. Nel 2020 vi sono  stati – 45.322 occupati a tempo pieno, + 14.902 part-time e + 17.720 disoccupati rispetto al 2008. La tabella 1 riporta i dati dell’osservatorio INPS, secondo il quale nel 2020 il 37,8% dei nuovi  contratti sono stati a tempo determinato; il 17% intermittenti; il 14% in somministrazione; il 13% a tempo indeterminato; il 5,8% apprendistato. La componente femminile ha prevalso su quella maschile solo nel lavoro stagionale (53,5% vs 46,5%) e l’ha sostanzialmente eguagliata sull’intermittente (50,1% vs 49,9%).   Tabella 1 - Nuovi rapporti di lavoro Fonte: Inps, Osservatorio 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Valori assoluti T. indeterminato 20.996 41.273 23.247 19.276 22.499 24.689 18.145 T. determinato 65.160 61.165 65.497 87.798 94.267 78.870 52.641 Apprendistato 8.504 7.018 8.319 10.293 11.781 12.407 8.127 Stagionale 12.724 13.519 13.651 16.292 17.225 20.490 17.209 Somministrazione 24.362 28.425 33.168 41.851 44.265 29.481 19.570 Intermittente 12.684 9.846 10.091 31.671 34.901 36.470 23.714 Totale 144.430 161.246 153.973 207.181 224.938 202.407 139.406 Percentuale T. indeterminato 14,5 25,6 15,1 9,3 10 12,2 13 T. determinato 45,1 37,9 42,5 42,4 41,9 39 37,8 Apprendistato 5,9 4,4 5,4 5 5,2 6,1 5,8 Stagionale 8,8 8,4 8,9 7,9 7,7 10,1 12,3 Somministrazione 16,9 17,6 21,5 20,2 19,7 14,6 14 Intermittente 8,8 6,1 6,6 15,3 15,5 18 17 Totale 100 100 100 100 100 100 100   La tabella 2 mostra il netto calo delle imprese attive (-14.502) nel 2020 rispetto al 2009. Le diminuzioni di assoluto rilievo si registrano in agricoltura (- 8.582), costruzioni (- 4.233), commercio (- 3.946) ed attività manifatturiere (- 3.079); mentre segni di espansione vi sono per noleggio e agenzie di viaggio (+ 1.332), attività immobiliari (+ 1.077) ed attività professionali (+ 1.020).   Tabella 2 - Imprese attive per settore di attività (Ateco 2007)    2020-2019 2020-2009 Valori assoluti % Valori assoluti % A - Agricoltura, silvicoltura e pesca -577 -2,2 -8.582 -25,3 B - Estrazione di minerali da cave e miniere -1 -1,3 -31 -28,7 C - Attività manifatturiere -296 -1,6 -3.079 -14,4 D - Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 5 1,1 344 262,6 E - Fornitura di acqua - Reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento 3 1,0 41 16,1 F - Costruzioni -94 -0,5 -4.233 -17,7 G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli -558 -1,6 -3.946 -10,3 H - Trasporto e magazzinaggio -50 -1,3 -985 -21,0 I - Attività dei servizi alloggio e ristorazione 74 0,8 955 10,7 J - Servizi di informazione e comunicazione 43 1,5 536 22,5 K - Attività finanziarie e assicurative 3 0,1 195 6,6 L - Attività immobiliari 139 1,9 1.077 17,3 M - Attività professionali, scientifiche e tecniche 47 0,9 1.020 23,3 N - Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 89 2,2 1.332 46,2 O - Amministrazione pubblica e difesa - Assicurazione sociale obbligatoria 0   3   P - Istruzione 26 4,6 205 53,0 Q - Sanità e assistenza sociale 1 0,1 278 46,2 R - Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento -10 -0,4 418 22,4 S - Altre attività di servizi -25 -0,4 236 3,5 T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico... -1   0   U - Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 0   0   X - Imprese non classificate -6 -20,7 -286 -92,6 TOTALE Attività Economiche -1.188 -0,8 -14.502 -9,1   Nel lungo periodo, in un mercato del lavoro che invecchia, il tasso di attività per la fascia di età 55-64 anni cresce di circa il 24%, la situazione relativa ai giovani conferma tutta la propria drammaticità. La tabella 3 mostra che tra 2008 e 2020 il tasso di attività in età compresa tra i  18-29 anni è calato dell’8,7% (- 10,3% uomini e – 7,4% donne), quello di occupazione del 13,2%, (- 14,3% uomini e - 12,8% donne). Nel contempo è salito quello di disoccupazione (+10,5%) e quello di inattività (+8,7%),si evidenzia, inoltre,  che le donne mostrano più costanza nella ricerca di lavoro.       Altro elemento particolarmente critico è la crescita esponenziale del cosiddetto part-time involontario tra 2004 e 2019; crescita che comunque vede le Marche leggermente al di sotto dell’Emilia Romagna (- 0,5%) e dell’Italia (- 1,7%) ciò che colpisce però è la fortissima disuguaglianza di genere, perché il fenomeno riguarda in modo particolare l’occupazione femminile. Nella nostra regione le donne in part-time aumentano del 12,1%,  mentre gli uomini soltanto del 3,3% (tabella 4, in appendice).   Occupazione: andamenti settoriali Il mercato del lavoro nelle Marche vede nelle questioni giovanile e femminile le “storiche” aree di criticità. Questo dipende dalla struttura del sistema produttivo incentrato su micro e piccole aziende operanti in settori maturi, che non trovano più nei distretti tradizionali il fattore territoriale competitivo  ma anche da un sistema di servizi meno sviluppato nelle professioni più avanzate. In merito alla realtà manifatturiera regionale e ai relativi approfondimenti  occupazionali  è possibile consultare  il Rapporto Cisl Marche sulla Competitività del 1 marzo 2021. Qui  vogliamo ricordare che la progressiva perdita di settori a prevalente forza lavoro femminile ha comportato nel tempo una forte differenziazione di genere: nel 2019 il 35% dell’occupazione totale maschile era impegnato nella manifattura, solo il 20%  era femminile. La restante quota di occupazione femminile è pressoché totalmente impegnate nei servizi (il 77,3% contro il 51,3% dei maschi), benché complessivamente il comparto abbia una capacità occupazionale inferiore all’Emilia Romagna e all’area euro (tabella 5, in appendice). Della quota femminile il 28,6% è impegnata nel settore del commercio, alloggio e ristorazione, attività di servizio domestico; il 37,8% nei settori ad alta intensità di conoscenza (contro rispettivamente il 19% ed il 23,8% dei maschi). Va evidenziato però  che nei settori commercio e servizi è cresciuta dal 2008 del 4,6%,  mentre in quelli ad alta conoscenza soltanto del 2,7%. Per approfondire l’analisi sui servizi, merita attenzione il comparto della salute e dell’assistenza sociale. Nella tabella 6 è evidente lo scarto negativo dell’occupazione, in questi settori,   tra Italia e Area euro. Le Marche stanno ancor peggio. Il divario arriva al 4% ed è evidente la differenziazione  di genere (occupazione femminile pari al 13%, quella maschile al 3.4%).   Tabella 6 - Salute umana e attività di assistenza sociale (fonte: Eurostat) (Percentage of total employment) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 Euro area 9,7 10,2 10,6 10,8 11,1 11,2 11,3 11,4 11,5 11,5 11,5 11,7 Germany 11,3 11,8 12,2 12,3 12,5 12,3 12,5 12,7 12,8 12,9 13,0 13,3 Spain 6,3 7,1 7,5 7,9 8,0 8,0 8,2 8,1 8,2 8,3 8,4 8,5 France 12,1 12,5 13,0 13,1 13,4 14,0 14,5 14,7 14,6 14,8 14,6 14,6 Italy 7,1 7,2 7,3 7,5 7,9 8,0 8,1 8,0 8,1 8,1 8,2 8,2 Emilia-Romagna 7,2 7,6 7,4 7,4 7,7 8,0 8,2 8,7 8,4 7,9 7,9 8,3 Centro (IT) 6,7 6,8 7,1 7,4 8,1 7,5 7,4 7,6 7,5 8,0 8,1 8,3 Marche 6,0 6,2 6,5 6,4 7,5 7,2 6,9 6,7 6,9 8,0 7,6 7,7 Marche maschi 2,5 2,8 3,2 3,4 4,1 3,6 3,1 3,5 3,6 4,2 3,6 3,4 Marche femmine 10,6 10,7 10,8 10,3 11,9 11,8 11,7 10,8 11,2 13,0 12,7 13,0   Per completare il quadro dei settori economici, da una breve analisi dell’occupazione in agricoltura, che in Eurostat comprende anche silvicoltura, pesca, estrazione mineraria e cava, emerge  che dal 2008 al 2019 il numero degli addetti è  cresciuto del 0,9% ( vedi tabella 7 in appendice). Un dato significativo soprattutto perché legato  a produzioni di qualità,  ma che rimane però sottodimensionato rispetto all’Italia (- 1,2%) e all’Emilia Romagna (- 0,8%). Le criticità della struttura economico-produttiva della regione trova ulteriore conferma nel tasso di occupazione per titolo di studio ( vedi tabella 8 in appendice). Il calo negli anni riguarda tutti i titoli di studio  fino al diploma  e nel 2020 anche i laureati, che peraltro nelle Marche presentano un dato al di sotto dell’Emilia Romagna (- 4,9%) e del Centro (- 0,9%). I dati Eurostat relativi al tasso di occupazione sulla base degli anni trascorsi dal conseguimento del titolo di studio più elevato (tavola 2) evidenziano come nelle Marche  la maggiore difficoltà  è quella di trovare lavoro nel primo periodo (da 1 a 3 anni), sia per il livello secondario che per quello terziario, rispetto all’area euro e all’Emilia Romagna. Successivamente i tassi tendono ad allinearsi, soprattutto per la fascia superiore.   Tavola 2 Tassi di occupazione dei giovani non iscritti all'istruzione e alla formazione, per livello di istruzione. - Anni dal completamento del livello di istruzione più elevato (in %pop. 15-34 anni) Istruzione secondaria superiore e post secondaria (livelli 3 e 4) Istruzione terziaria (livelli 5-8) da 1 a 3 da 3 a 5 oltre 5 da 1 a 3 da 3 a 5 oltre 5 Euro area 72,6 78,7 78,9 83,8 87,3 87,2 Italy 50,5 67,8 68,5 64,9 81,2 82,5 Emilia-Romagna 68,7 78,1 79,8 80,7 87,0 87,6 Centro (IT) 49,4 71,6 71,9 67,7 83,1 84,4 Marche 55,8 77,9 78,7 69,0 87,2 89,1   D’altra parte, le difficoltà di assorbimento della forza lavoro qualificata è esemplificata dal tasso di occupati sovraistruiti, che per l’ISTAT “rappresenta la percentuale di occupati che possiedono un titolo di studio superiore a quello maggiormente posseduto per svolgere quella professione sul totale degli occupati”, fenomeno che colpisce soprattutto la quota femminile (tavola3). Così come l’indice di mobilità dei laureati residenti nella regione mostra la perdita netta della possibile forza lavoro altamente qualificata.     Occupazione e retribuzioni Il quadro generale sul mercato del lavoro nelle Marche non può non avere effetti anche sulle retribuzioni. Prendendo a riferimento la retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti nel 2018, lo scarto in negativo tra le Marche e l’Emilia Romagna è di € 4.300 e con l’Italia di € 2.464 (tabella 9, in appendice).Dal punto di vista percentuale, la regione registra una differenza : del - 18,3% con l’Emilia Romagna; del - 6,8% con la Toscana; del  - 8,6% con il Centro e  del - 11,4% con l’Italia. Particolarmente accentuate sono poi le differenze di genere delle retribuzioni medie (tavola 4). Rispetto alle media regionale, i dipendenti maschi percepiscono mediamente € 3.140 in più  (17,1%), mentre le dipendenti femmine € 3.939 in meno (- 21,1%). La retribuzione lorda oraria in media aritmetica – che ovviamente nasconde le differenze – rileva comunque una differenza crescente al crescere del livello di studio, pur rimanendo le Marche sempre al di sotto delle altre aree (tavola 5).                 Tavola 5 – Retribuzione lorda oraria per ora retribuita delle posizioni lavorative dipendenti in euro per titolo di studio (media).     Anno 2017 nessuno, lic. elementare e media diploma laurea e post-laurea     Italia 12,12 14,32 19,18     Emilia-Romagna 12,67 14,78 18,32     Centro 12,10 14,15 19,27     Marche 11,72 13,13 15,71     Differenze rispetto alle Marche (€)     Italia -0,40 -1,19 -3,47     Emilia-Romagna -0,95 -1,65 -2,61     Centro -0,38 -1,02 -3,56                     Le proposte della Cisl Marche per il mercato del lavoro L’analisi prospettica dei dati evidenzia un quadro fluido per cui, nonostante la permanenza di alcune costanti, per la sua evoluzione o involuzione saranno determinanti le scelte relative alle politiche attive del lavoro e alle politiche dell’istruzione e della formazione da mettere in atto in maniera integrata e coerente con la visione di sviluppo per la nostra regione. In particolare vogliamo soffermarci  sulle politiche per la formazione perché riteniamo siano centrali nell’era dell’innovazione tecnologica, in cui va posta attenzione alla qualità non solo dei processi di digitalizzazione in atto nel Mercato del Lavoro, ma anche delle relazioni che alimentano la partecipazione e che sono alla base della nuova concezione di cura di sé, della comunità, dell’ambiente. Proprio sull’apprendimento permanente, sul consolidamento e l’acquisizione delle competenze tecnologiche, sociali e cooperative, sulla lotta alle disuguaglianze causate dalla dispersione scolastica e dalla povertà educativa, si deve fondare il nuovo paradigma del lavoro di qualità e dello sviluppo socialmente sostenibile. Per assecondare l’ammodernamento dei sistemi sociali e produttivi è fondamentale orientare il Mercato del Lavoro in modo nuovo e intelligente. In quest’ottica diventa centrale l’orientamento dei giovani e degli adulti nelle transizioni tra scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado, tra scuola e lavoro, tra lavoro e lavoro, con una particolare attenzione alle nuove vulnerabilità sociali e lavorative. Orientare alla formazione di qualità significa innescare processi di autoconsapevolezza virtuosi e significa aumentare nei singoli e nella collettività la propensione all’innovazione e all’intrapresa. Un sistema efficace di orientamento che veda insieme attori istituzionali e sociali può rivelarsi decisivo anche per il potenziamento dei percorsi di studio relativi alle STEM, cioè alle discipline scientifico-tecnologiche, fondamentali per lo sviluppo e l’innovazione produttiva, a cui accede un numero ancora troppo esiguo di studenti, in particolare di studentesse, marchigiani. L’incentivazione delle STEM è una strada da percorrere con convinzione poiché contribuisce a combattere il fenomeno dei Neet e a colmare il divario di genere relativo all’ingresso nel Mercato del Lavoro ma anche alla qualità del lavoro stesso in termini di durata, di posizioni e di retribuzione. Per attraversare e guidare il cambiamento in atto nel mondo del lavoro, in particolare nei settori manifatturiero e dei servizi, riteniamo di capitale importanza qualificare e incentivare le esperienze di Alternanza Scuola Lavoro, potenziare e arricchire l’offerta dell’istruzione e formazione tecnica superiore (ITS e IFTS), dell’istruzione e formazione professionale, delle formazione permanente e della formazione continua per i lavoratori e valorizzare l’apprendistato nei suo tre livelli. L’analisi dei dati infine ci conferma che le politiche del lavoro oggi nel nostro territorio devono essere più che mai connesse e integrate alle politiche di welfare. Indicatore essenziale del lavoro di qualità è anche l’armonizzazione del rapporto tra tempo di vita e tempo di lavoro ottenuta attraverso l’innovazione dei processi organizzativi aziendali e l’integrazione tra welfare territoriale, garantito dalla rete dei servizi pubblici e privati, e welfare contrattuale aziendale coerente ed efficace rispetto ai bisogni rilevati favorendo la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Nella società complessa il tema della conciliazione è centrale per la vita delle persone; occorre affrontarlo non solo in termini di strumenti di conciliazione ma cambiando il concetto stesso di conciliazione, non più prerogativa esclusiva per le donne; solo fondando la conciliazione sulla condivisione si possono superare separatezze che perpetuano stereotipi e discriminazioni. Questo tempo ci ha mostrato sul piano fattuale come possano incidere nel rapporto tra tempi di vita e tempi di lavoro anche le innovazioni tecnologiche e quale possa essere il loro impatto in termini di organizzazione del lavoro. Pensiamo solo alla diffusione del lavoro agile e alla necessità, affinché sia efficace ed efficiente in termini di qualità e di produttività, di investire non solo sulla strumentazione ma soprattutto sulla formazione di nuove competenze e di una cultura organizzativa del lavoro per obiettivi, nella consapevolezza dell’importanza centrale delle relazioni cooperative che vanno oltremodo curate per non amplificare solitudini e nuove forme di ghettizzazione lavorativa. Torniamo alla centralità della sfida formativa e relazionale che solo insieme possiamo vincere decidendo di investire sulle capacità generative e trasformative delle persone e delle nostre comunità.    
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07/04/2021 Elica: domani incontro in Regione
Si terrà domani l'incontro in Regione tra i vertici di Elica e i sindacati per discutere del piano industriale che prevede circa 400 esuberi, delocalizzando così il 73% della produzione. I lavoratori della Whirlpool di Melano, riuniti in assemblea sindacale, hanno espresso solidarietà per i colleghi di Elica. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Massimiliano Nobis, Segretario Nazionale Fim Cisl.
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07/04/2021 Azienda Unica Rifiuti Ancona, Sindacati: “Non si interrompa il percorso verso l’azienda unica pubblica”
  Domani, 8 aprile, si svolgerà l’Assemblea dell’Ata  (assemblea Territoriale d’ambito) per l’adozione del Piano d’ambito, del rapporto ambientale per la gestione dei rifiuti. E’ una delle innumerevoli adunanze  del complesso iter necessario per l’approvazione, che è iniziato ormai nel 2014;  sin dall’origine, i sindacati si sono schierati per l’individuazione di un’azienda unica  pubblica per la gestione integrata dei rifiuti  e  cioè trasporto,raccolta, smaltimento e spazzamento, così che razionalizzasse le risorse delle diverse aziende pubbliche e desse, anzitutto, risposte in termini di efficienza del servizio,benefici tariffari ai cittadini e ovviamente tutele identiche per tutti i lavoratori. Oggi, invece, la situazione è diversificata all’interno della provincia di Ancona: ci sono circa 600  lavoratori coinvolti di cui alcuni dipendenti di aziende a partecipazione pubblica, altri di aziende private. Per CGIL CISL  e UIL l’azienda unica è il modo piu significativo per effettuare tutti quegli investimenti utili per migliorare i servizi e ridurre i costi, contenere le tariffe senza far pesare sui lavoratori il contenimento dei costi. Per i sindacati, un settore delicato ma altamente strategico come quello dei rifiuti, necessita di un unico soggetto a capitale pubblico che sia garante della trasparenza e della legalità. Il sindacato ha dimostrato coerenza nel perseguire l’obiettivo dell’Azienda unica, la politica meno e  l’impressione è che abbia cambiato idea. Quello che  preoccupa i sindacati è l’atteggiamento di alcuni sindaci: se qualche anno fa, la maggioranza di molte amministrazioni era per l’affidamento in house providing  ad un’ azienda pubblica, ora le esternazioni di alcuni amministratori locali, da Jesi a Fabriano passando per Falconara, evidenziano il contrario. «Auspichiamo che prevalga la ragionevolezza e lo spirito costruttivo sui campanilismi e si proceda all’approvazione definitiva del piano d’ambito. - afferma Stefania Ragnetti Segretaria Generale FP CGIL - Appare chiara, invece, la volontà di qualche amministrazione a far fallire il progetto dell’azienda pubblica unica. Siamo contrari a chi afferma che l’affidamento del servizio ai privati  riduca l’entità della tariffa TARI : non vorremmo che il contenimento dei costi sia a scapito della qualità del servizio e della tutela dei lavoratori». «I rifiuti saranno un business nel prossimo futuro – dichiara Roberto Ascani  Segretario generale FIT CISL -  si può e si deve pensare che anche un’azienda pubblica possa produrre ricchezza per i cittadini tramite un servizio economico ed efficiente, tutelando sicurezza e salute del lavoro nel rispetto del contratto collettivo di settore». Per Giorgio Andreani, Segretario della UIL TRASPORTI, «i cittadini e i lavoratori che vivono con preoccupazione  questa situazione di incertezza, non comprenderebbero perchè la politica non abbia trovato la via maestra per lavorare per il bene comune. Il dubbio che sorge è che ci sia la solita piccola convenienza di bottega che non corrisponde all’ interesse più alto della comunità e del territorio».    
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07/04/2021 CUP e front office in difficoltà nell'entroterra di Senigallia
Il CUP e front office del territorio dell'entroterra di Senigallia sono ancora in difficoltà. Solo pochi mesi fa gli organici amministrativi dei CUP /Front office nei comuni di Ostra, Ostra Vetere, Arcevia, Serra dè Conti e Corinaldo potevano contare su cinque operatori per fare prenotazioni, cassa o anagrafe sanitaria.  Poi, in seguito ad un pensionamento, gli operatori in servizio sono scesi a quattro. Ora, a causa di un ulteriore pensionamento, entro il mese di giugno prossimo si ridurranno ulteriormente rimanendo in tre.  «Non possiamo accettare questa continua riduzione dei servizi sul territorio - dichiarano Alessandro Mancinelli e Stefania Franceschini della Cisl Fp di Ancona -. Il turn over va garantito integralmente con le doverose assunzioni: è infatti evidente che, riducendo gli organici quasi del 50%, non potrà più essere garantito il livello qualitativo e quantitativo del servizio, e anche le normali assenze per malattie o ferie comporteranno la chiusura degli sportelli». Per altro già oggi, per tali territori, gli uffici di front office/CUP sono aperti solo alcuni giorni a settimana. Il problema è già stato segnalato più volte, sia per il territorio dell'entroterra, che per alcune strutture dell’ospedale di Senigallia, come il laboratorio analisi e la radiologia . «La Direzione di Area Vasta 2 deve farsi carico di assumere tutto il personale necessario - prosegue la Cisl Fp - altrimenti, ancora una volta, dovremo assistere al consueto tentativo di mantenere aperti i servizi a scapito dei lavoratori, o alla depauperazione di altri servizi, già in sofferenza, per recuperare qualche operatore all’ultimo minuto».   
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07/04/2021 Progetto PROT: come il Covid ha cambiato le nostre abitudini di vita e i nostri consumi non alimentari
PROT - Percorsi di Ricerca Orientamento e Tutela è un progetto finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (art. 72 D. Lgs. n. 117/2017) ed è realizzato da Adoc Marche, Adiconsum Marche Aps, Anolf Marche odv, Banca del tempo Macerata e LAV Marche. L'iniziativa si propone di generare percorsi (PROTocolli) innovativi (PROTotipi) di difesa e tutela (PROTezione) di consumatori alle prese con le insidie poste dalle nuove tecnologie e da strategie di marketing sempre più sottili e, per certi versi, potenzialmente manipolative, in grado di portare a consumi non consapevoli e dannosi per la salute ed il patrimonio. Il Progetto intende sperimentare, promuovere e sostenere una rete di interventi finalizzati a educare e tutelare i consumatori, con particolare riferimento a giovani, anziani ed immigrati. Lo scopo del progetto è rilevare i cambiamenti nelle abitudini di vita e nei consumi non alimentari nel corso dell'ultimo anno, condizionato dalla pandemia di Covid 19 e dalle limitazioni ad essa correlate. Tramite il form sottostante, è possibile compilare il questionario e partecipare al progetto.   Caricamento…
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06/04/2021 Politiche abitative, CGIL CISL UIL: “Va modificata la legge regionale per cancellare i requisiti illegittimi ”
Sono state presentate recentemente in Consiglio regionale due proposte di legge, la n. 25 e la n. 26, per modificare l’attuale normativa regionale in materia di politiche abitative, i cui primi firmatari sono rispettivamente i Consiglieri Antonini e Baiocchi. Si ritiene che la Legge regionale n. 36/2005 debba essere al più presto modificata ma le due proposte di legge regionali vanno esattamente nella direzione opposta a quella che sarebbe necessaria. In particolare, nella proposta di legge n. 25, tra i criteri soggettivi per l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica agevolata e sovvenzionata, si prevede che il richiedente risieda da almeno due anni nel comune che emana il bando, criterio che si aggiungerebbe a quello già previsto dalla normativa attuale di risiedere o lavorare da almeno 5 anni nelle Marche.  Evidentemente, i presentatori della proposta di legge sembrano ignorare che, su questo tema, è ripetutamente intervenuta la Corte Costituzionale dichiarando illegittimo il requisito della permanenza residenziale. In particolare, nella sentenza n. 44/2020, e più recentemente nella sentenza n. 9/2021, la Corte Costituzionale, intervenendo rispettivamente sulle leggi regionali della Lombardia e dell’Abruzzo, ha considerato “irragionevole negare l’accesso all’edilizia residenziale pubblica a chi, italiano o straniero, al momento della richiesta non sia residente o non abbia un lavoro nel territorio della Regione da almeno cinque anni”. Questo requisito “non ha alcun nesso con la specifica funzione del servizio pubblico che è quella di soddisfare l’esigenza abitativa di chi si trova in condizioni di effettivo bisogno”.  Dunque, per la Corte il requisito temporale della residenza nel territorio contraddice la funzione sociale dell’edilizia residenziale pubblica e viola i principi di uguaglianza e ragionevolezza e pertanto è incostituzionale.  Quindi, la Legge regionale n. 36/2005 dovrebbe essere modificata al più presto ma per superare il requisito quinquennale di residenza o di svolgimento di attività lavorativa nella regione, la cui incostituzionalità è stata sancita dalla Corte, e non per introdurre un ulteriore analogo requisito altrettanto illegittimo proprio perché metterebbe in secondo ordine le condizioni familiari di disagio economico e abitativo.  Inoltre, nella proposta di legge n. 25, oltre a innalzare al 30% la percentuale di riserva annuale di alloggi a categorie speciali, si introducono ulteriori riserve agli appartenenti alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco e nuclei familiari con meno di 35 anni e a nuclei monoparentali. Tali riserve vanno respinte poichè finirebbero per assorbire oltre la metà degli alloggi disponibili, snaturando così la funzione sociale dell’edilizia popolare volta a rispondere ai bisogni primari come quello abitativo di chi si trova in condizioni di effettivo bisogno.  Le due proposte di legge introducono, poi, l’esclusione dall’accesso agli alloggi a coloro che abbiano riportato condanne penali per reati di vario genere: esclusione non condivisibile e di dubbia costituzionalità. Infatti, nella Sentenza n. 9/2021, la Corte Costituzionale ha eccepito che tra i reati ostativi alla partecipazione ai bandi di concorso o implicanti decadenza dall’assegnazione vi siano quelli che non hanno un diretto collegamento tra la condotta criminosa e l’utilizzo improprio dell’alloggio.  Se da un lato può essere comprensibile la decadenza dall’assegnazione dell’alloggio per coloro che siano stati condannati per reati in materia di violenza familiare o reati connessi all’uso dell’abitazione, fermo restando che i conviventi mantengano il diritto di abitazione e titolarità del contratto, c’è da chiedersi se una legge regionale possa intervenire per introdurre quella che nei fatti può essere considerata una sanzione accessoria.  Per tali ragioni, Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, Segretari di CGIL CISL UIL Marche, chiedono al Consiglio regionale «di rivedere le proposte presentate e alla Giunta di aprire al più presto un confronto con le Organizzazioni sindacali confederali e con i Sindacati degli inquilini e assegnatari per modificare la Legge regionale n. 36/2005 ma con modifiche che siano coerenti con i principi indicati dalla Corte Costituzionale: l’attuale legge regionale va modificata al più presto ma per cancellare i requisiti illegittimi e non per introdurne di ulteriori».
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02/04/2021 Pasqua amara per i lavoratori e per tutto il territorio del Fabrianese. Per Cgil Cisl e Uil è inaccettabile e irresponsabile il comportamento di Elica
La “sorpresa di Pasqua” che Elica ha fatto ai dipendenti – 409 esuberi (su 560), chiusure, ridimensionamenti e delocalizzazione in Polonia del 70% della produzione – è l’ennesimo e durissimo colpo che si abbatte sul Fabrianese dopo due eventi sismici e la crisi del “bianco”, iniziata nel 2008 con la “A.Merloni” e mai superata.  Il Centro per l’Impiego di Fabriano è quello che segna da tempo numeri astronomici e l’Area Montana è quella dove pesa con maggiore durezza il dato di una povertà crescente e diffusa: in continua crescita la richiesta di sostegni e Reddito di Cittadinanza, mentre già i dati IRPEF riferiti al 2018 dicono che un Fabrianese su tre vive con meno di mille euro al mese.  Per oltre un decennio Elica e il suo proprietario si sono fatti vanto di una incisiva capacità d’innovazione e del forte senso di comunità espresso. Quante volte abbiamo ascoltato e letto l'imprenditore (e politico) affermare il proprio attaccamento al proprio territorio. Parlare di “grande famiglia”. Che fine hanno fatto queste affermazioni? Perché i sacrifici fatti per anni dai dipendenti in nome di un progetto di futuro e di un posto di lavoro stabile, oggi vengono cancellati in nome della semplice salvaguardia del profitto per gli azionisti? Il Piano di ristrutturazione presentato il 31 marzo è dunque qualcosa di irricevibile e inaccettabile da parte di un’azienda che per anni ha usufruito di costanti risorse pubbliche.  Cgil, Cisl e Uil sostengono le RSU di Mergo e Cerreto d'Esi e le rispettive categorie Fiom, Fim e Uilm, ponendosi senza incertezze al fianco dei lavoratori in questa situazione drammatica e nella lotta che attende la comunità tutta a difesa del territorio.  Situazione ancor più grave se pensiamo alle ricadute che inevitabilmente colpiranno le aziende dell’indotto. Apprezzando tempestività e chiarezza di posizionamento dei Comuni più coinvolti, esprimiamo preoccupazione e allarme sempre più forti per questo ennesimo impoverimento delle aree interne verso le quali si sono sempre spese grandi parole a fronte di iniziative spot e di corto respiro.  «Ci aspettiamo che MISE e Regione Marche si attivino con rapidità ed efficacia, in una vertenza che si profila dura e difficile - dichiarano Marco Bastianelli (Cgil Ancona), Andrea Cocco (Cisl Fabriano) e Claudia Mazzucchelli (Uil Marche) -. Servirà capacità politica di governo reale, non la semplice “vicinanza”».
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02/04/2021 Cgil, Cisl e Uil Marche su nuovo piano regionale rifiuti: “Necessario un piano con investimenti adeguati sia per impianti sia per tutelare i lavoratori"
Nuovo piano regionale dei rifiuti: al via il confronto tra Cgil, Cisl e Uil Marche e Regione. Nei giorni scorsi, si è svolto l’incontro tra i sindacati e l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi per dare il via al percorso di revisione del piano dei rifiuti, vecchio di sei anni, per la realizzazione del quale era previsto, da parte dell’Ata (assemblea territoriale d’ambito), la predisposizione dei piani d’ambito entro un anno.  La Regione ha comunicato ai sindacati l’intenzione di predisporre un bando per l’affidamento di un incarico di studio e di fattibilità del nuovo piano.    «È evidente – dichiarano Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil, Marco Ferracuti,  segretario Cisl Marche e Giorgio Andreani,  segretario regionale Uil  - che  l’obiettivo della Regione è quello di raggiungere, entro il 2035, il contenimento dei conferimenti in discarica entro il limite massimo del 10% stabilito dalle normative europee».   Il raggiungimento di questo obiettivo passa attraverso la riduzione dei rifiuti, della corretta differenziazione nella fase della raccolta, che migliora la qualità di quanto può essere riciclato  all’interno dello stesso territorio, anche attraverso adeguati impianti di riutilizzo. Il tutto considerando che i rifiuti speciali, provenienti dall’attività di industrie e aziende, sono di gran lunga superiori a quelli urbani.    «Sarà fondamentale – aggiungono Galli, Ferracuti e Andreani – capire quante discariche saranno ancora necessarie per le Marche e focalizzare l’attenzione su un forte controllo pubblico. Questo significa attuare un piano che garantisca non solo adeguati investimenti sull’impiantistica idonea ma anche che tuteli  i lavoratori nella riorganizzazione delle attività e nei cambi di appalto».   
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01/04/2021 Dalverio Dafne è il nuovo Segretario Generale della Flaei Cisl Marche
Cambio al vertice  nel sindacato dei lavoratori addetti al settore elettrico della Cisl, Dalverio Dafne è il nuovo Segretario Generale regionale della FLAEI Cisl Marche, subentra a Guglielmo Marconi, che lascia per isopensionamento. Dopo 38 anni di impegno sindacale ai massimi livelli della categoria  al Segretario generale uscente tutta l’assemblea ha espresso affetto e gratitudine per il lavoro svolto. Dalverio Dafne, pesarese, 55 anni, è stato eletto all’unanimità dal Consiglio Generale della FLAEI Cisl Marche, che si è svolto, in modalità video conferenza, alla presenza  del Segretario Generale della CISL MARCHE Sauro Rossi e del  Segretario regionale  Marco Ferracuti. Ai lavori hanno partecipato anche il Segretario Generale della Federazione nazionale, Salvatore Mancuso e Alessandro Gay, Segretario Generale regionale della CISL Reti Marche. Insieme a Dafne  è stata eletta la nuova Segreteria Regionale composta da Valeria Raimondi e Marco Carassai. «C’è sicuramente la necessità di un rilancio nella Regione Marche, da parte dei gestori della rete elettrica, di congrui investimenti per affrontare la ripresa economica e la transazione energetica, ma anche  di assunzioni di giovani per il presidio della rete elettrica. -  ha sottolineato il neo Segretario Generale Regionale della Flaei Cisl Marche nella suo intervento - Vanno rilanciate le  relazioni industriali di qualità al fine di contribuire a dare quell’anima alle imprese, come sosteneva lo spirito riformatore di Frank Tannenbaum, per essere sempre più forti. Significa – ha concluso Dafne - inserire nella loro sensibilità e nel loro bilancio gli interessi di tutti i lavoratori e della collettività esterna, al fine di renderle più forti e di conseguenza migliorare la condizione dei lavoratori e di tutta la comunità per le quali le imprese operano.»    
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30/03/2021 Vaccinazioni per gli over 70: prenotazioni al via con qualche intoppo
Sono partite da ieri, lunedì 29 marzo, le prenotazioni per le vaccinazioni anticovid per le persone tra i 70 e i 79 anni di età. Il portale istituito dalla Regione non ha però permesso a tutti gli aventi diritto di prenotare la propria dose di vaccino: alcune persone non risultano nell'anagrafe sanitaria. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Vittorio Calisini, Responsabile Fnp Cisl Pesaro
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29/03/2021 Urbino, Poste centrali chiuse il pomeriggio. Sindacati: “Disagi per persone e attività economiche “
  «Abbiamo appreso che da oggi, lunedì 29 marzo 2021, l'ufficio postale centrale di via Bramante di Urbino ridurrà la operatività al solo turno antimeridiano.  Esprimiamo disappunto per tale scelta perché anche in un periodo di emergenza come quello che stiamo vivendo -  sottolineano Foglietta, Cgil Urbino e Piccinno, Ast Cisl Urbino e Montefeltro - le oggettive difficoltà del sistema organizzativo della società, a seguito della morbilità del personale, dovrebbero essere contemperate con l’esigenza di non sguarnire i servizi all’utenza.» Le scelte già operate in passato dalla società Poste Italiane avevano limitato l’ apertura pomeridiana a soli 4 uffici in tutta la provincia: due su Pesaro, uno su Fano e Urbino.  «Con la nuova decisione, si torna a penalizzare ulteriormente le aree interne - continuano i sindacati - quelle strutturalmente più deboli, in termini di copertura dei servizi primari. Chiudere il turno pomeridiano di Urbino, significa aumentare disagi alle persone ed alle attività economiche e discriminare la città capoluogo della provincia che è il punto di coagulo di una vasta area del territorio, oltre a sminuire il ruolo sociale di cui l’azienda continua a vantarsi.»  «Chiediamo con forza alla Direzione Provinciale di Poste Italiane SpA, di non trasformare la sospensione, in un provvedimento definitivo, a nostro avviso, influenzato al momento solo da organici insufficienti; problema, ripetutamente denunciato già dalle federazioni di categoria di CISL e CGIL, maggiormente rappresentative nel contesto aziendale. - rilanciano e concludono Foglietta e Piccinno - Invitiamo, inoltre, il Sindaco di Urbino e gli altri Sindaci dei Comuni che gravitano intorno al comprensorio degli uffici postali della città ducale, ad intervenire per evitare che questa decisione si trasformi in definitiva occasione di aggravio dei già pesanti disagi vissuti dalle popolazioni e dalle attività economiche delle aree interne.»    
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26/03/2021 Covid 19: congedi e misure per le famiglie
Il Decreto Legge 13 marzo 2021, n.30 contiene misure particolari per le famiglie con figli fino ai 16 anni. Il genitore lavoratore dipendente, che convive con il figlio di età fino a 16 anni, alternativamente all’altro genitore, può svolgere lavoro agile nei casi di:  per un periodo in tutto o in parte della durata della Didattica A Distanza;  per la durata dell’infezione da SARS COVID –19 del figlio;  per durata della quarantena del figlio disposta dai servizi sanitari. Nel caso in cui non sia possibile svolgere lavoro agile: ai genitori lavoratori dipendenti con i figli minori di 14 anni per i casi di cui sopra oppure con disabili con gravità accertata (L. n. 104/92 art. 4 c. 1) è riconosciuto periodo di congedo. I genitori in maniera alternata possono assentarsi dal lavoro e ottenere un’indennità sostitutiva della retribuzione del 50% della retribuzione, con riconoscimento della contribuzione figurativa. Lo stesso beneficio è concesso ai genitori di figli disabili con gravità accertata (L. n.104/92 art. 4 c. 1) , in caso di sospensione scolastica o chiusura dei centri diurni. I congedi parentali di cui agli art. 32 e art. 33 D.L.gs 151/01 richiesti dai genitori e fruiti dal 1° gennaio 2021 fino all’entrata in vigore del decreto possono essere convertiti in congedi con indennità e non sono computati, né indennizzati a titolo di congedo parentale. Ai genitori lavoratori dipendenti con figli da 14 a 16 anni uno dei genitori, alternativamente all’altro, ha diritto di astenersi dal lavoro senza il riconoscimento dell‘indennità e della contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro. Bonus Baby Sitting di 100 euro alla settimana per acquisto di servizi baby sitting per figli minori di 14 anni e sospesi dalla scuola causa COVID-19 alle lavoratrici e ai lavoratori:  iscritte/i alla gestione separata INPS e autonomi;  del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegati per l’emergenza Covid-19;  del sistema sanitario pubblico e privato accreditato, medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica, operatori socio sanitari. Il bonus è erogato tramite il libretto di famiglia o direttamente al richiedente in caso di iscrizione ai centri estivi, servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio-educativi e ricreativi territoriali e ad altri servizi per la prima infanzia. Il bonus non è compatibile con il bonus nido o se l’altro genitore accede al lavoro agile oppure al congedo con indennità. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle sedi CISL
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24/03/2021 Venerdì 26 marzo: sciopero del trasporto pubblico locale
A nulla sono serviti i tentativi per scongiurare lo sciopero del Trasporto pubblico locale proclamato per il prossimo 26 marzo. Nonostante il grande senso di responsabilità delle Organizzazioni sindacali nel rimanere al tavolo, l’ottusità delle associazioni datoriali ha prevalso sulle ragioni e sulle sacrosante richieste sindacali, mettono tutti nelle condizioni di dover continuare la vertenza con una ulteriore azione di lotta.I lavoratori del trasporto pubblico locale di tutt’Italia incroceranno infatti le braccia il giorno 26 marzo prossimo. Da oltre tre anni i lavoratori del trasporto pubblico su gomma aspettano il rinnovo del contratto: un rinnovo oggi più che mai necessario se non altro per recuperare la perdita di potere di acquisto dei salari degli autoferrotramvieri, ma non solo.La categoria negli anni ha visto erodere costantemente i propri diritti e i propri salari nonostante le associazioni datoriali continuino a prendere ingenti contributi dallo Stato.È opportuno sottolineare infatti che tale atteggiamento risulta incoerente rispetto allo stanziamento, nell’ambito del Decreto Sostegni, di ulteriori importanti risorse, pari a 800 milioni di euro, che si aggiungono a quelle già ricevute, destinate al settore per compensare la riduzione dei ricavi da traffico, causati dagli effetti della pandemia. Il risultato è che le aziende fanno cassa mentre alle lavoratrici e ai lavoratori del settore vogliono riconoscere soltanto pochi spiccioli.  Così non va!Le belle parole di ringraziamento per la dedizione dimostrata, per chi ha continuato senza fermarsi a svolgere il proprio lavoro con grande professionalità, spesso in condizioni di grave disagio e mettendo a rischio la propria incolumità, soprattutto in un momento difficile come quello attuale, così come le intenzioni di riformare il settore anche attraverso la valorizzazione del lavoro, si sono svuotate di contenuto e rilevate solo come uno strumento per ottenere risorse. Per questi motivi, come rappresentanti dei lavoratori del trasporto pubblico locale, chiediamo scusa agli utenti per i disagi causati: non va dimenticato però che non c’è solo il contratto in gioco, ma anche la qualità del servizio che, anche attraverso un rinnovo contrattuale, può avere i suoi forti benefici.Come organizzazioni sindacali regionali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna, per il giorno 26 marzo abbiamo chiesto un incontro al Prefetto di Ancona, la città capoluogo di regione, affinché possa portare le istanze del sindacato del settore sui tavoli del Governo, dando maggiore forza e risonanza alle richieste dei lavoratori.  
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22/03/2021 Lo smartworking non è conciliazione: necessario estendere i congedi
L'ultimo Decreto Sostegni non estende i congedi parentali o i bonus baby-sitter ai lavoratori in smartworking. Un elemento di criticità che sminuisce il valore del lavoro femminile. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche
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22/03/2021 "Anziani al tempo del covid: difficoltà e opportunità": webinar di Anteas Falconara - Chiaravalle
Nell'ambito del progetto "Non solo io" l'Anteas di Falconara - Chiaravalle organizza tre eventi in videoconferenza con esperti dell'INRCA. Il primo incontro si svolgerà mercoledì 31 marzo ore 17-18.30 ed interverrà Sivia Valenza, psicologa INRCA, sul tema "Anziani al tempo del covid: difficoltà e opportunità" Il webinar è aperto ai cittadini che si prenoteranno inviando un'email ad anteasmarche@gmail.com
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22/03/2021 Giovani e lavoro: al via corso di formazione Cisl Fp Marche in preparazione del concorso per agenti di Polizia Locale
Accompagnare i giovani nel percorso di studio in preparazione ai concorsi pubblici e supportare chi lavora a riqualificarsi o iniziare nuovi percorsi professionali nella pubblica amministrazione. Con questi obiettivi la Cisl Fp Marche organizza un corso di preparazione, a distanza, di 16 ore per preparare percorsi concorsuali per aspiranti agenti di Polizia Locale.  Il corso di 16 ore, gratuito per gli iscritti Cisl Fp, sarà tenuto da qualificati esperti  con profonda esperienza giuridica e della Polizia Locale e tratterà materie quali Diritto Amministrativo, Codice della Strada , Diritto Penale e reati contro la Pubblica Amministrazione.   Per iscrizioni ed informazioni è possibile contattare la referente organizzativa Simona Cristofanelli al seguente indirizzo di posta elettronica: s.cristofanelli@cisl.it
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20/03/2021 Cgil Cisl Uil Marche: «Vaccinarsi tutti in sicurezza ma senza fughe in avanti o percorsi preferenziali»
La vaccinazione della popolazione è decisiva per vincere l’epidemia  ed è un diritto di tutti e e un atto di responsabilità di ciascuno, ma è indispensabile che avvenga nel rigoroso rispetto del piano vaccinale nazionale e delle recenti raccomandazioni del Ministero della Salute a garanzia innanzitutto nell’ordine di priorità delle categorie di soggetti in esse definito; priorità che tengono conto dell’età e delle condizioni patologiche delle persone.   È ciò che le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL hanno evidenziato chiaramente al Presidente Acquaroli che ha proposto a tutte le associazioni datoriali e sindacali l’avvio di una campagna di vaccinazioni nei luoghi di lavoro.   Si ritiene quindi indispensabile, soprattutto alla luce di alcune notizie apparse sulla stampa, ribadire con chiarezza che prima di avviare le vaccinazioni nei luoghi di lavoro è necessario che vengano accelerate e garantite le vaccinazioni dei soggetti prioritariamente individuati: over 80, ospiti delle case di riposo, delle residenze protette e delle RSA visto che non tutti hanno ricevuto la prima dose e sono ancora pochi quelli che hanno ricevuto la seconda, mentre stenta ancora a partire la vaccinazione degli over 80 costretti a domicilio perché non deambulanti o non in grado di raggiungere i centri vaccinali.    Vanno poi vaccinate le persone con elevata fragilità, estremamente vulnerabili o con disabilità grave (dializzati, malati oncologici, diabetici e altre categorie di persone più a rischio), i loro familiari e caregiver che offrono assistenza continuativa; va completata la vaccinazione del personale scolastico e universitario, delle forze armate, di Polizia, dei servizi penitenziari, del soccorso pubblico. Vanno poi vaccinate le persone tra i 70 e 79 anni e a seguire quelle tra i 60 e i 69 anni e poi quelle con meno di 60 anni con comorbidità.    In parallelo va valutata la modalità di estensione ai luoghi di lavoro ricordando che nelle raccomandazioni del Ministero si evidenzia che tali  vaccinazioni  sono possibili solo se le dosi di vaccino disponibili lo permettono, avendo  esse un carattere complementare rispetto agli interventi gestiti dal Servizi sanitari regionali.   Per dare un impulso equilibrato alla campagna di vaccinazione  sui luoghi di lavoro, è inoltre necessario attendere l’esito del confronto che si è aperto a livello nazionale tra le forze economiche e sociali e i Ministri della Salute e del Lavoro (prossimo incontro previsto per il 25 marzo) per aggiornare il Protocollo nazionale di regolazione delle misure per il contrasto della diffusione Covid-19 negli ambienti di lavoro del 24 aprile 2020 e definire garanzie e criteri di somministrazione in sicurezza del vaccino nei luoghi di lavoro, evitando fughe in avanti e improvvisazioni che possono ingenerare solo confusione e diseguaglianze tra i cittadini di diverse realtà territoriali.   CGIL CISL UIL hanno poi ribadito al Presidente Acquaroli la necessità che siano aggiornati i Protocolli aziendali anti-contagio Covid-19, con il coinvolgimento dei Comitati previsti dal Protocollo nazionale, e  l’attivazione del confronto preventivo con le rappresentanze sindacali territoriali e ove presenti, con le RSU e con il RLS/RLST. E’ necessario poi definire anche protocolli operativi specificando: la platea dei soggetti coinvolti, le sedi di vaccinazione, il personale medico, infermieristico e amministrativo coinvolto.   È stata richiesta poi un’adeguata campagna d’informazione su questa specifica articolazione della campagna di vaccinazione nonché un’adeguata specifica informativa sindacale a tutti i lavoratori dipendenti in forza nelle singole aziende coinvolte.   È importante sottolineare poi che, ribadita la volontarietà, siano rispettate con il massimo rigore le norme sulla riservatezza legata ai trattamenti sanitari, a tutela di ogni lavoratore.    Secondo Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, Segretari generali di CGIL CISL UIL Marche: «Tutti devono potersi vaccinare in sicurezza ma senza fughe in avanti o percorsi preferenziali. Per questo, prima di avviare le vaccinazioni nei luoghi di lavoro, occorre accelerare e garantire la vaccinazione dei più anziani e dei soggetti fragili e soprattutto è indispensabile attendere l’esito del confronto che si è aperto a livello nazionale per definire il quadro delle garanzie e dei criteri di vaccinazione nei luoghi di lavoro».      
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20/03/2021 21 marzo 2021 XXVI Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
CISL MARCHE aderisce e partecipa alla XXVI  Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si celebra il 21 marzo,  promossa da Libera e riconosciuta,  con  la Legge n. 20 dell’8 marzo 2017,  dallo Stato.  “A ricordare e riveder le stelle è lo slogan scelto per il 21 marzo 2021, per richiamare nel cuore coloro che hanno perso la vita per mano mafiosa – il 21 marzo è per loro – ‘tornare’ e essere ‘nuovamente’ ricordati per rivivere nella nostra capacità di fare memoria. ‘Riveder le stelle’ citando l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, a settecento anni dalla sua morte.“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, così il sommo poeta saluta i suoi lettori alla fine del viaggio nell’inferno. Il desiderio di ‘riveder le stelle’ e di uscire dall’inferno della pandemia, dopo un anno di isolamento e distanziamento, è un desiderio forte tra tutti i cittadini. “ si legge nel sito di Libera. «Abbiamo scelto di ricordare  Maria Chindamo, l'imprenditrice calabrese rapita e fatta sparire il  6 maggio 2016 davanti alla sua tenuta agricola di località “Montalto” di Limbadi (Vibo Valentia).  - afferma Cristiana Ilari, Segretaria Regionale CISL MARCHE -  A supporto del mondo della cultura che in questo ultimo anno è stato fortemente colpito dalla pandemia e dai suoi effetti abbiamo pensato alla Mole Vanvitelliana di Ancona, uno spazio  museale, artistico e per eventi culturali. A nome di tutta la Cisl Marche  ringraziamo  Libera Marche per condividere la testimonianza della memoria e dell'impegno contro ogni mafia per i diritti e la legalità.» Libera ricorda come "il 21 marzo sia un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle vittime. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. È altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate. Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate." fonte:https://www.libera.it/schede-1551-a_ricordare_e_riveder_le_stelle    
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20/03/2021 Covid, un anno dopo: sanitari ancora in affanno, ma i vaccini fanno calare i contagi in corsia
A un anno dall'inizio della pandemia di Covid 19, il personale sanitario marchigiano è ancora in prima linea per fronteggiare l'emergenza. La campagna vaccinale, però, sta dando i primi risultati: tra i professionisti della sanità, infatti, i contagi sono calati drasticamente. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche.
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19/03/2021 Caos prenotazioni vaccini nelle Marche. Fnp Cisl Ancona: " Va fatta chiarezza"
«I numeri telefonici della FNP CISL  e i nostri centri di ascolto sul territorio sono tempestati di telefonate  per avere notizie sull’avvio della campagna di vaccinazione per le fasce di età 60-79, per gli over 80 a domicilio e per i soggetti con disabilità. - afferma Paolo Andreucci, Fnp Cisl Ancona -  In  questi ultimi giorni si stanno sommando anche le  chiamate per avere chiarimenti rispetto ad una tabella con  date e numeri telefonici, che sta girando sui social e nei gruppi di WhatsApp,   dove fare le prenotazioni per le vaccinazioni  non attribuibile alla Regione Marche visto che ancora non ha attivato il piano vaccinale per la fascia di età 60 -79 anni.» In attesa che al più presto venga organizzata la programmazione delle vaccinazioni «come Fnp Cisl - conclude Andreucci -  riteniamo  doveroso  che la Regione Marche faccia chiarezza e dia informazioni corrette alla  popolazione interessata».
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19/03/2021 Controllori del traffico aereo: una categoria da vaccinare in quanto servizio essenziale
La Fit Cisl Marche ha chiesto alla Regione Marche, all’Asur e al Responsabile del Controllo Aereo dell’aeroporto di Ancona – Falconara per chiedere di identificare i controllori di volo quali addetti di “servizio essenziale”, da inserire dunque nel piano vaccinale tra le categorie da immunizzare in via prioritaria, al pari delle forze dell'ordine e del mondo della scuola.   Presso la sede operativa aeroportuale ENAV di Ancona Falconara, infatti, sono impiegati 25 operatori, di età tra i 28 e i 60 anni, che svolgono tutte le attività di assistenza alla navigazione aerea. Esse comprendono il Servizio di Controllo del Traffico Aereo, il Servizio Informazioni Volo, il Servizio Meteorologico Aeroportuale ed il Servizio di Allarme [attivazione ricerca e soccorso), erogati nello spazio aereo di competenza che sovrasta la Regione Marche, garantendo anche i trasporti ospedalieri per l'Ospedale Regionale di Torrette ed i voli di evacuazione medica dalle piattaforme petrolifere al largo della costa marchigiana e romagnola. Presso lo stesso centro operano anche tecnici specializzati nell'assicurare la piena efficienza operativa e la disponibilità degli aiuti alla navigazione aerea (radioassistenze di rotta e sistemi per l'avvicinamento e l'atterraggio) e dei segnali visivi luminosi aeroportuali (es. luci pista). Tali servizi sono riconosciuti essenziali ai sensi dell'art. 4 della Legge 23 maggio 1980, n. 242 (servizi di assistenza al volo e servizi strumentali agli stessi). Dal punto di vista operativo, non si tratta di un numero molto elevato di dipendenti, ma la loro funzione è essenziale per garantire la piena operatività di un settore, quello aereo, che è fondamentale anche per la mobilità logistica della catena distributiva dei vaccini.  La Fit Cisl, infine, ribadisce la piena disponibilità a collaborare al fine di facilitare la somministrazione vaccinale alle lavoratrici e ai lavoratori.  
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17/03/2021 Covid - 19, Cgil Cisl Urbino: "Potenziare le USCA per una lotta più efficace contro la pandemia"
  Il grido di allarme lanciato sulla stampa dai medici delle unità di continuità assistenziale USCA, pone l’evidenza di come la diffusione dei contagi si amplia sempre più e necessitano sempre maggiori interventi per evitare la saturazione degli ospedali e delle terapie intensive. Le unità che operano sul territorio «stanno facendo quanto è nelle loro possibilità per fronteggiare l’incremento dei contagi e dei malati da assistere a casa, che torna a farsi sentire in maniera importante, a causa della ormai evidente diffusione delle varianti, una delle cause, che hanno spinto i nuovi provvedimenti a tutela della salute pubblica verso il colore rosso sia del territorio provinciale e regionale.- scrivono in una nota stampa unitaria Piccinno e Contadini rispettivamente della Ast Cisl e della Cisl Fp di Urbino  e Foglietta della Cgil e Sciumbata della Fp Cgil -   Occorrerebbe potenziare la disponibilità di unità nel territorio (oggi, 32 in ambito regionale e 7 in tutta la provincia di Pesaro Urbino), proprio per fronteggiare meglio l’esigenza.» «Riteniamo che per farlo al meglio, l’ASUR Marche, dovrebbe applicare appieno quanto contenuto nella delibera della Giunta Regionale della Regione Marche, n. 1423 del 16 novembre u.s., che mette a disposizione della ASUR, risorse economiche pari a €. 1.563.641,06 per il 2020 per potenziare le unità di medici ed infermieri e risorse aggiuntive specifiche di €. 365.430,61 sempre per lo scorso anno 2020, per l’immissione degli assistenti sociali professionali. -  sottolineano i referenti di Cgil, Fp Cgil e  AST CISL e CSIL FP DI Urbino - Inoltre, per consentire l’immissione degli infermieri di famiglia e comunità nelle unità USCA, sono previsti € 8.526.714,16 per il 2020 e €. 12.304.060,80 per il 2021 in modo che l’ASUR possa reperire personale non superiore a otto unità ogni 50.00 abitanti da inserire nelle stesse unità di continuità assistenziali.»     «Siamo convinti che in questo momento così delicato, vanno messe in campo tutte le forze e risorse disponibili, cercando di utilizzarle al meglio, per alleviare ai cittadini le tante sofferenze e difficoltà causate dal virus e dai provvedimenti di contenimento della ulteriore diffusione del virus. -  concludono i sindacati territoriali - Tutto questo, con la speranza ed in attesa che si vada definitivamente a chiarire, da parte delle Autorità preposte, la qualità dei vaccini per evitare ulteriori stress ed ansie, ma anche per tranquillizzare le popolazioni che la campagna vaccinale resta in prospettiva l’arma più efficace per arrivare nel più breve periodo a riprenderci una qualità della vita e rilanciare la tanto agognata ripresa economica e sociale.»      
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16/03/2021 Badge per la legalità dei cantieri
  Prima sperimentazione a Tolentino (Mc),  nei cantieri della ricostruzione  post-terremoto, del badge per la legalità  contro il caporalato e la sicurezza dei lavoratori «Il badge  di cantiere è fondamentale se combinato ad altri due strumenti: il settimanale di cantiere e il certificato di congruità. - ha dichiarato Jacopo Lasca, Filca Cisl Marche al TRG Rai 3 - L’azione combinata di questi 3 strumenti permette di avere un controllo più efficace  e va nella direzione della tutela e della maggiore dignità dei lavoratori»    
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12/03/2021 Incentivi e ammortizzatori per i dipendenti Carrefour: chiuso il primo round della trattativa
Dopo una estenuante trattativa ad oltranza si è concluso oggi “il primo round” della trattativa con la ratifica della ipotesi di accordo sottoscritta dalla delegazione sindacale con il colosso francese . «Unanime l’assenso dei lavoratori che hanno consegnato alla delegazione mandato pieno alla firma, a condizione però che sia profuso da parte di Carrefour un impegno concreto per favorire il confronto con la parigina Meteore che ha lasciato cadere l’invito del Comune di Camerano ad incontrarsi per comprendere le sorti dello stabile che oggi ospita l’ipermercato cameranese. - scrivono in una nota le Segreterie Regionali  di FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL -  L’auspicio è che la proprietà si adoperi per il subentro di altre attività di natura similare nel contratto di locazione a vantaggio di tutta la comunità del sud della provincia, che perde un importante servizio. Una condizione sine qua non che i lavoratori pongono anche per avere un quadro chiaro ed opzionare con consapevolezza i diversi strumenti che l’accordo individua.» «La cassa integrazione straordinaria richiesta al Ministero sino al mese di novembre sarà infatti accompagnata da un sistema di incentivi economici che a partire da 63.500 euro si modulerà nell’importo a seconda della data di uscita che il lavoratore potrà opzionare volontariamente per tutto il periodo di durata dell’ammortizzatore. Previsto anche un importo da erogare al termine della cassa laddove si rendesse necessario l’avvio della procedura di licenziamenti collettivi. - spiegano i sindacati di categoria - Confermata anche la disponibilità al trasferimento sugli altri siti con un intervento economico sulle spese di affitto e di eventuale trasloco.» «A tutela dei lavoratori è stata introdotta anche una clausola che, al variare del quadro normativo connotato oggi dal divieto ai licenziamenti, vincola le parti a reincontrarsi per modellare l’accordo al nuovo scenario che sarà eventualmente delineato dal legislatore.  - continuano  - L’accesso alla Naspi attraverso la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro è oggi infatti connessa alla stipula di un accordo collettivo di incentivazione all’esodo e al sussistere del divieto al licenziamento per motivi economici.» Il “secondo round” della vertenza si sposta quindi al Ministero, «dove dovrà essere approvata la cassa integrazione straordinaria e al tavolo del confronto con la proprietà dell’immobile e l’amministrazione comunale che ha promesso ai lavoratori pieno sostegno per la complicata vertenza che vede spegnersi una altra insegna straniera nel nostro territorio.» concludono le Segreterie Regionali  di FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL.  
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12/03/2021 La Cisl Marche ricorda Carlo Colli a 10 anni dalla scomparsa
A 10 anni dalla scomparsa di Carlo Colli, il  pensiero del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi a nome di tutta la Cisl delle Marche:  «A lui, uomo di vasta cultura, ricca umanità, con lo sguardo curioso aperto sul mondo, dall’anima sindacale fortemente ancorata ai nostri valori, va il ricordo commosso di chi ha avuto il piacere di conoscerlo e della CISL Marche tutta»
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12/03/2021 Nuovo piano assunzioni Enel: Flaei Cisl lancia un corso di formazione gratuito
Nei giorni scorsi ENEL ha avviato le selezioni per diplomati al fine di coprire posizioni tecnico-operative.   Sei un giovane al di sotto dei 30 anni ed hai un diploma quinquennale di scuola media superiore quali ITIS o IPSIA con indirizzo elettrotecnico/elettrico?  Vai sul sito di ENEL ed inserisci il tuo curriculum: inizia da questo link https://www.enel.com/careers/working-at-enel/spontaneous- application    Partecipa corso di formazione gratuito online organizzato da Flaei Cisl Marche tramite la piattaforma Meet. Utilizza questo link per iscriverti: https://forms.gle/HQDiFWNCGTf1Nehn6 . Verrai ricontattato al più presto.   
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12/03/2021 Firmato il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale
Firmato mercoledì 10 marzo il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale. L'accordo tra Governo e sindacati confederali è un segnale importante per il paese, frutto di una indispensabile ritrovata fase di concertazione e di condivisione responsabile degli obiettivi e degli strumenti per una efficace riforma della pubblica amministrazione, come sottolineato daL Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra ed dal Segretario Generale della Fp Cisl Maurizio Petriccioli.
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11/03/2021 Sciopero e presidio Carrefour di Camerano, ancora in corso le trattative sindacati -azienda
«Ancora in corso le trattative con il gruppo Carrefour per la cessazione di attività del punto di vendita di Camerano che oggi ha chiuso i battenti per l’adesione allo sciopero di tutto il personale dipendente.  - scrivono le segreterie regionali FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL E UILTUC UIL  in una nota uscita in serata -  Sul tavolo l’impegno ad attivare la CIGS, gli incentivi che accompagnino l’uscita dei lavoratori che vorranno aderire, le condizioni dei trasferimenti, la ricerca fattiva di un eventuale compratore e il coinvolgimento della proprietà per il riutilizzo dello stabile in attività analoghe. » Adesione di tutti gli 89 dipendenti dell’Ipermercato Carrefour di Camerano per la giornata  di sciopero  indetta da FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL E UILTUC UIL per oggi 11 marzo,  dopo  che i vertici avevano annunciato, nei giorni scorsi, la  chiusura del sito di Camerano il 31 marzo prossimo. Le lavoratrici e i  lavoratori del punto vendita di Camerano si sono ritrovati in presidio  nel piazzale di Palazzo Leopardi  della Regione Marche contestualmente all’incontro con la Direzione Aziendale, che si è svolto  alla presenza dell’Assessore regionale al Lavoro.    
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10/03/2021 Busta paga pesante: oltre 2000 adesioni al ricorso collettivo promosso da Cisl Marche
Sono più di 2000 i residenti nel cratere sismico marchigiano che hanno aderito, a partire da ottobre 2020, al ricorso collettivo promosso da Cisl Marche in convenzione con l’avvocato Leonardo Pierdominici. Altri 1000 potrebbero aggiungersi a breve, sulla base delle adesioni più recenti alle istanze di rimborso presentate tramite Cisl Marche all’Agenzia delle Entrate. Un’adesione importante per un recupero complessivo richiesto di 5.949.000 €, una media attualmente stimata di circa 2900 € di rimborso per ogni aderente: un potenziale ristoro significativo per famiglie ancora in grande difficoltà. Le varie commissioni tributarie provinciali adite saranno le prime chiamate ad esprimersi relativamente alla legittimità della norma, che prevedeva inizialmente la mera sospensione dell’Irpef 2017, da restituirsi per intero a rate, ma successivamente modificata con una riduzione del 60% dell’importo da pagare. Uno sconto che, però, non ha interessato quei residenti del cratere che avevano deciso di non aderire alla busta paga pesante, versando dunque nel 2017 l’intero importo Irpef. «La rabbia dei cittadini è resa evidente dalla straordinaria partecipazione di così tante persone determinate a far valere quello che ritengono essere un loro diritto – commenta Marco Ferracuti, Segretario Regionale Cisl Marche –. Siamo consapevoli di aver intrapreso una lunga strada, ma pensiamo sia necessario tentare di rendere giustizia alle tante persone che si sono sentite beffate». Un percorso non facile, «ma consideriamo fondata l’eccezione di incostituzionalità della norma – precisa l’avvocato Pierdominici –. Ci sono precedenti riferiti a casi analoghi che confortano la nostra tesi». Ad accelerare i tempi, potrebbe intervenire la politica: la Cisl continua, parallelamente all’iter giudiziale, la sua opera di pressione sulle istituzioni affinché si trovi una soluzione normativa: «La vicenda della busta paga pesante è una ferita ancora aperta per i cittadini colpiti dal sisma – ribadisce Ferracuti -. Il Governo e il Parlamento devono prestare ascolto, una volta per tutte, all’appello delle popolazioni del Centro Italia. Occorre, in tempi rapidi, una legge che ripristini l’equità di trattamento e la dignità delle persone che hanno affrontato il dramma del terremoto e che ora devono fare i conti anche con la crisi del Covid. Chiediamo anche alla Regione di agire da protagonista, sostenendo la nostra pressione nei confronti delle massime istituzioni nazionali».
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09/03/2021 Dipendenti pubblici con figli in dad CISL FP MARCHE :” Riattivare subito i congedi parentali”
La CISL FP Marche denuncia  l’inaccettabile ritardo del Governo nella riattivazione dei  congedi parentali straordinari per i dipendenti pubblici con figli in DAD  e che non riescono ad assisterli  contestualmente al lavoro prestato in presenza o in  smart-working. La CISL FP chiede fortemente  l’immediata riattivazione dei congedi straordinari per i genitori con figli in DAD e sollecita  la necessità, ad oggi inascoltata,  di aprire tavoli di confronto nazionali  al fine di promuovere un diverso sistema di welfare sociale improntato alla fornitura di supporti educativi ed assistenziali alle famiglie che non hanno la possibilità di lasciare i propri figli in DAD alla custodia di nonni e parenti, scelta cui molte famiglie sono costrette anche contro le indicazioni di OMS e Ministero della Salute scelta a cui molte famiglie sono costrette anche contro le indicazioni di OMS e Ministero della Salute. «In  queste settimane, inoltre,  è stato riscontrato, presso molte autonomie locali, e non solo,  presenti nel territorio maceratese, una forte resistenza degli amministratori locali -  conclude  Alessandro Moretti, Referente Territorio Macerata CISL FP MARCHE  - a seguire i contenuti del DPCM del 2 marzo 2021 inerenti le indicazioni di collocare in smart-working i dipendenti.»      
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09/03/2021 Le Associazioni Anteas Macerata ODV, L’Albero dei Cuori APS e I Fuoriclasse donano una fioriera per ogni Casa di Riposo dell’ATS 15
In  occasione della Giornata Internazionale della Donna, le Associazioni maceratesi L’Albero dei Cuori, Anteas Macerata e I Fuoriclasse hanno donato a tutte le Strutture Residenziali per Anziani dell’Ambito Territoriale Sociale 15 (Appignano, Corridonia, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Pollenza, Treia e Urbisaglia) una  coloratissima fioriera. Un omaggio a tutte le ospiti e le operatrici delle Case di Riposo dell'ATS 15  che con forza e coraggio hanno affrontato insieme il durissimo ultimo periodo di pandemia. «Le fioriere sono state temporaneamente recapitate all’IRCR Macerata per la manutenzione, saranno  poi consegnate alle legittime destinatarie appena si uscirà dalla zona rossa.-  scrivono in una nosta stampa -  Anche l’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune, l’Ambito Territoriale Sociale 15 e l’IRCR Social Point in Piazza Mazzini hanno ricevuto in dono le loro fioriere. Un omaggio floreale di Anteas Macerata,  dell'Albero dei Cuori e delle Fuoriclasse alle tante donne che ogni giorno lavorano per la comunità maceratese e non solo, attente ai bisogni di tutti ma con particolare riguardo a  quelle situazioni di disagio, necessità e fragilità presenti sul territorio. - concludono - Non solo mimose ma anche altri bellissimi fiori per onorare la determinazione, la professionalità, la competenza e il cuore grande di queste donne.»
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08/03/2021 Sauro Rossi interviene al webinar "La Post Regione. Le Marche tra ricostruzione e nuovo sviluppo"
Il Segretario della Cisl Marche, Sauro Rossi, interverrà giovedì 11 marzo ore 17,00  al terzo webinar, organizzato dal Pd Marche, dal titolo: “La post Regione. Le Marche tra ricostruzione e nuovo sviluppo”  Al seminario partecipano inoltre Daniele Salvi, autore de “La post Regione. Le Marche della doppia ricostruzione” e il Presidente ISTAO, Pietro Marcolini. Aprirà i lavori il Segretario PD Marche, Giovanni Gostoli. Il webinar si colloca all’interno di “Marcare il territorio”  di un ciclo di incontri di analisi e confronto sulle trasformazioni che negli anni hanno cambiato il volto delle Marche da un punto di vista politico, economico e sociale.   Sarà possibile seguire la diretta sulla pagina Facebook del PD Marche.
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05/03/2021 Le nuove truffe dei call center: i finti operatori delle associazioni dei consumatori
Adiconsum Marche mette in guardia i consumatori da un nuovo tipo di truffa. Diffidate dagli operatori di call center che si spacciano per associazioni a tutela dei consumatori: Adiconsum non contatta gli utenti per proposte commerciali!   Negli ultimi anni i call center hanno utilizzato ogni tipo di escamotage pur di convincere i cittadini ad aderire alle offerte telefoniche proposte, nella convinzione di risparmiare. In questi ultimi mesi, tuttavia, le pratiche commerciali scorrette sono giunte al punto di coinvolgere, a nostra insaputa, le associazioni dei consumatori. Gli operatori dei call center, infatti, dopo aver comunicato al malcapitato la immediata scadenza del suo contratto, una modifica unilaterale dello stesso con aumento dei costi, addebiti eccessivi in bolletta e la conseguente possibilità di risparmiare, lo informano che lo metteranno direttamente in contatto con un consulente di una associazione di consumatori per le bollette di energia elettrica, gas o telefonia. A quel punto il consumatore viene dirottato ad un altro interlocutore, che effettua un fantomatico controllo sul gestore più economico, per poi consigliare e proporre agli ignari utenti di stipulare nuovi contratti più convenienti. I consumatori, seppur ormai abituati a questo tipo di offerte commerciali, vengono colti alla sprovvista quando comprendono che si tratta di una associazione che tutela proprio i loro diritti; in tal modo, vengono indotti a sottoscrivere telefonicamente nuovi contratti, sulla erronea convinzione che il consiglio provenga da unn’associazione dei consumatori. Gli operatori del call center, che siano consulenti plurimandatari, agenzie esterne o dipendenti di specifici gestori, rassicurano l’utente che non dovrà pagare alcuna penale per la variazione di contratto e, soprattutto, che troverà un ingente risparmio in bolletta, proprio perché la verifica è garantita da un’associazione dei consumatori. Inutile dire che, in molti casi, i nuovi contratti non consentono alcun risparmio, anzi! Inoltre, spesso i consumatori non riescono neppure a comprendere quale sia il gestore che sta proponendo il nuovo contratto: se ne accorgono soltanto al pervenire della prima fattura. Adiconsum si dichiara totalmente estranea a tali iniziative e sta provvedendo ad effettuare tutte le verifiche necessarie, in relazione alle segnalazioni ricevute da numerosi utenti. Invitiamo, pertanto, tutti coloro che hanno subito pratiche scorrette simili a segnalarle ai nostri sportelli, al fine di poter assumere i conseguenti provvedimenti ed interessare l’Antitrust affinchè intervenga a porre fine a quanto sta accadendo. Ricordiamo, altresì, ai consumatori che i contratti stipulati telefonicamente sono validi ed efficaci al pari di quelli sottoscritti in forma cartacea, dunque se i gestori o le offerte proposte non sono chiari, vi raccomandiamo di usare prudenza e a non procedere ad alcuna registrazione telefonica. Adiconsum, nel frattempo, continua a svolgere la propria mission di tutela dei consumatori in maniera professionale e competente, confermando e rafforzando la reputazione guadagnata in tanti anni di attività al servizio degli utenti, nonché il solido rapporto di fiducia instaurato con i cittadini.
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03/03/2021 Modello 730 per gli artigiani in Cig da FSBA: tutte le risposte al numero verde 800800730
Nel 2021, tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore artigiano  che nel 2020 sono stati interessati da periodi di Cassa Integrazione  Covid ed hanno percepito le relative indennità dal  Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (FSBA) dovranno presentare la propria dichiarazione dei  redditi. Nelle Marche  sono oltre 45.000 i lavoratori artigiani che  dovranno compilare il modello 730 al fine di poter fare il conguaglio IRPEF sui diversi redditi percepiti direttamente dal datore di lavoro e da FSBA. Per i lavoratori del settore artigiano dipendenti la campagna fiscale  prenderà avvio dal mese di maggio. Per ulteriori informazioni  e assistenza sulla compilazione del modello 730 è possibile recarsi direttamente presso la sede Cisl della propria città o chiamare il numero verde 800800730 .  
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01/03/2021 1. Competitività del sistema produttivo marchigiano: scenari e proposte
di Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche L’economia marchigiana presentava livelli di sofferenza ben prima della crisi attuale. Il Pil per abitante nel 2018 faceva registrare un meno 9% rispetto alla media UE a 28 ed un meno 11% rispetto alle regioni del centro nel loro insieme; un trend discendente, che arriva a segnare una riduzione del 9% dal 2010 (vedi tabella 1 in appendice).  Non sembra inutile notare che se la UE, nella nuova programmazione 2021-2027, avesse lasciati invariati i parametri di classificazione delle regioni europee, per l’allocazione delle risorse comunitarie, le Marche avrebbero rischiato comunque di non essere inserite tra quelle più avanzate, arrivando ad avere un PIL pro capite medio al limite di regolamento[1]. Gli indicatori provinciali, poi, accentuano la negatività, alla quale sembra resistere meglio delle altre l’area anconetana, forse perché caratterizzata da una maggiore diversificazione produttiva. Il peso delle esportazioni sul PIL, dopo il brusco calo tra 2007 e 2009, ha fatto registrare un andamento positivo fino al 2014, per poi calare molto rispetto a quanto accadeva in Italia, nel Centro e in Regioni come Emilia Romagna e Toscana. (vedi grafico 1 in appendice)  (vedi grafico 2 in appendice) Gli investimenti fissi lordi sul PIL sono da tempo attestati su livelli molto bassi. La caduta è iniziata nel 2012 ed ha portato le Marche, nel 2018, ad una differenza, in negativo, di 2,2 punti percentuali rispetto alla media nazionale e ben 4% in meno nei confronti dell’Emilia Romagna. Il rapporto investimenti/PIL, che nel 2018 era pari al 16,08% risultava inferiore del 3,7% al valore pre-crisi 2007 e del 5,6% rispetto alla punta massima regionale del 2001 (grafico 3). La spesa totale in R&S, che sempre nel 2018, secondo Eurostat, ammontava all’ 1.06% del PIL, era per il 64.48% di fonte privata e registrava un - 0.36% rispetto alla media nazionale risultava ben al di sotto di quella delle regioni del centro-nord, che peraltro segnavano un significativo gap rispetto alla UE (v. tabella 2 in appendice). Sul piano produttivo, quella marchigiana è ancora una regione con una evidente caratterizzazione manifatturiera. Gli occupati in questo ambito sono attestati sul 24.7%, 9.2 percentuali in più rispetto alla media italiana nel 2017, ultimo dato disponibile. Si tratta però di un tipo di occupazione legato prevalentemente a settori di basso e medio-basso livello tecnologico che hanno una densità ben maggiore rispetto all’Italia (21.6% contro 12.2% nel 2019). Nella manifattura di alta e medio-alta tecnologia la regione registra invece punte di eccellenza, arrivando nel 2019 al 7% dell’occupazione totale, rispetto al 6,3% dell’Italia: va notato, però, che rispetto al 2008 le Marche perdono lo 0,7%  (v. tabella 3a in appendice). Inoltre, nei servizi si conferma la debolezza del sistema, poiché negli ambiti ad alta intensità di conoscenza l’occupazione si attesta su valori molto bassi: 30% nel 2019, contro il 34,8% dell’Italia. Considerando poi nel loro insieme i settori ad alta tecnologia ed i servizi ad alta intensità di conoscenza, il divario risulta notevole: a fronte del 2,2% delle Marche, l’Italia registra un 3,7% e il Centro un 4,9%, dato superiore anche ai dati UE (v. tabella 3b in appendice). Altro elemento critico è la insoddisfacente capacità di sviluppo dei servizi alle imprese: il divario si mantiene costante nel tempo e nel 2016, ultimo anno disponibile, segna un meno 2,10% rispetto all’Italia ed un meno 3.38% con le regioni del Centro (v. tabella 4 in appendice). Più in generale, a preoccupare è il basso livello d’istruzione tra gli occupati. Le percentuali ricavate dai valori assoluti forniti dall’Istat (tabella 5) mostrano che, a fronte di un netto miglioramento dei livelli di istruzione rispetto al 2004, ad eccezione della fascia dei diplomati che appare più stabile, le Marche presentano ancora forti criticità. Nel 2019 gli occupati con istruzione elementare e media inferiore erano il 3% in più rispetto al Centro e all’Emilia Romagna, benché in linea con il dato nazionale; contemporaneamente però i laureati erano rispettivamente di 3,4 e di 1,2 punti percentuali in meno (tabella 5).   Tabella 5 – Occupati per titolo di studio (%) Fonte: Istat   2004 2019 licenza elementare, nessun titolo licenza media diploma laurea e post-laurea licenza elementare, nessun titolo licenza media diploma laurea e post-laurea Italia 9,3 33,3 43,2 14,1 2,9 27,5 46,2 23,4 Emilia R. 9,4 31,9 44,2 14,5 2,1 25,2 48,0 24,7 Centro 7,9 30,1 45,8 16,2 2,8 24,6 45,8 26,9 Toscana 10,4 34,2 41,5 13,9 3,5 27,3 45,6 23,6 Marche 9,1 32,2 45,3 13,5 2,4 28,0 46,1 23,5   Inoltre, il livello di partecipazione alla formazione continua nel 2019 era appena al 7,7% nella fascia di età 25-64 anni. Le caratteristiche del sistema manifatturiero marchigiano influenzano ovviamente anche indici puramente economici come quelli legati al fatturato e al valore aggiunto [2] Le quote di fatturato e di valore aggiunto della manifattura rispetto al totale dell’economia regionale sono, nel decennio 2008-2018, tra il 38 ed il 42%, in linea con una regione altrettanto manifatturiera come l’Emilia Romagna e ben superiori ai valori della Toscana (v. tabella 6 in appendice). Se però si confrontano gli stessi indicatori in cifre assolute, i trend sono molto differenti: ciò che colpisce, al di là dei volumi, sono le dinamiche di crescita di entrambe le regioni (meno accentuata quella della Toscana), rispetto alla sostanziale staticità delle Marche (grafici 4 e 5).       A conferma di un assetto che ha il baricentro in produzioni a basso livello tecnologico il valore aggiunto nei settori a medio-alta tecnologia si attesta sul 23%, con un - 9.4% rispetto all’Italia e un - 20.3% rispetto all’Emilia Romagna (tabella  7).   Tabella 7 - Percentuale di valore aggiunto delle imprese MHT rispetto al valore aggiunto manifatturiero   2012 2013 2014 2015 2016 2017 Italia 30,7 31,9 32,1 32,1 32,2 32,4 Nord-Est 35,4 36,4 36,1 36,5 36,5 36,6 Centro 20,8 21,6 22,1 20,6 20,9 20,6 Emilia-Romagna 39,9 41,9 42,2 43,1 44,1 43,3 Toscana 24,3 24,9 25,4 22,8 21,4 20,9 Marche 21,5 21,5 22,3 23,5 24,2 23,0 Fonte: ISTAT, SDGs 9   Così come basso rimane il tasso di innovazione. Nel 2018 solo il 42.2% delle imprese con più di 10 addetti ha introdotto nel triennio innovazione di prodotto e/o processo, con uno scarto negativo del 7.5% rispetto all’Italia e de 13.6% rispetto all’Emilia Romagna; anche la spesa per addetto segnala la differenza, rispettivamente di 2.600 e di 4.200 euro  (v. tabella 8 in appendice). Indicativo è anche il dato relativo alla propensione alla brevettazione, anche se la serie arriva soltanto al 2016. Le Marche hanno migliorato nel periodo le proprie performances, ma rimane ancora lontana da quelle di Emilia Romagna e Toscana, benché meglio del Centro e  del dato nazionale (v. tabella 9 in appendice). Altro elemento che condiziona la competitività del sistema è il perdurante “nanismo” delle imprese manifatturiere (tabella 10). Nel 2018, il 66,2% aveva meno di 10 addetti, mentre ancora poche risultavano quelle medie (29,7%) e medio-grandi (3,7%). L’occupazione si concentra nelle aziende con meno di 50 dipendenti (60,1% contro il 50,4 dell’Italia ed il 44,8 dell’Emilia Romagna) ed in particolare nelle micro e piccole aziende (20,4% contro il 18,3 dell’Italia ed il 14,1 dell’Emilia Romagna).   Tabella 10 numero imprese attive 2018 numero addetti delle imprese attive (valori medi annui) 2018 0-9 10-49 50-249 250 e più 0-9 10-49 50-249 250 e più Italia 69,1 26,4 3,9 0,6 18,3 32,1 24,3 25,3 Nord-est 61,7 32,1 5,4 0,9 14,3 32,3 27,1 26,4 Emilia-Romagna 62,3 31,7 5,0 1,0 14,1 30,7 25,4 29,8 Centro 72,0 25,0 2,7 0,3 23,6 35,8 19,9 20,8 Toscana 71,5 25,9 2,3 0,3 27,3 40,2 18,6 13,9 Marche 66,2 29,7 3,7 0,4 20,4 39,7 24,0 15,8 Fonte: Istat   È partendo da questi pochi succinti dati che in termini di rilancio della competitività bisognerebbe dare priorità assoluta ad interventi volti a favorire innovazioni di prodotto e di processo in produzioni a più elevata base tecnologica e a basso impatto ambientale, sostenendo l’aggregazione d’impresa e le reti di filiera, impostando un massiccio piano di innalzamento delle conoscenze degli addetti e favorendo l’immissione di giovani e donne nel mercato del lavoro.     ————————————— [1] Nella programmazione 2014-2020 le regioni in transizione avevano il PIL pro capite medio compreso tra il 75% ed il 90% della media UE, mentre quelle più sviluppate era superiore al 90%. Nella nuova sono in transizione tutte le regioni con il PIL pro capite media compreso tra il 75% ed il 100% delle media UE. [2] Il valore aggiunto è calcolato “al costo dei fattori” (v. nota alla tabella 6)..  
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01/03/2021 Covid: la Regione naviga a vista. Qual è la strategia della Giunta regionale?
Dopo l’originale manfrina della chiusura dei confini della provincia di Ancona, senza alcuna misura restrittiva interna, che ha fatto perdere tempo prezioso nel contrasto alla diffusione del virus, da oggi le Marche sono di nuovo in zona arancione e stanno facendo i conti con nuove restrizioni. Le scuole superiori sono già chiuse in tutta la regione cosi come le secondarie di primo grado ad Ancona e Macerata e i ragazzi si troveranno ancora a fare le prese con una scuola vissuta solo dietro a uno schermo, pagando un alto prezzo alla pandemia. E mentre il Presidente Acquaroli si preoccupa di rassicurare i ristoratori annunciando aperture serali quando si tornerà in zona gialla, i contagi continuano drammaticamente ad aumentare. Preoccupa soprattutto la situazione di Ancona: i  nuovi contagi, in rapporto alla popolazione, pari a 57 nuovi contagi giornalieri ogni 100 mila abitanti, sono praticamente il doppio di quello medio nazionale (26 nuovi contagi) e collocano Ancona al 4° posto tra le province italiane. Sopra la media nazionale anche Macerata (25° posto con 32 contagi) e Ascoli Piceno (32° posto con 30 contagi), mentre Fermo e Pesaro e Urbino si trovano rispettivamente al 51° e 53° posto con 24 e 23 contagi ogni 100 mila abitanti. Numeri che danno la conferma di quanto la campagna di screening di massa sia stata nella sostanza inutile, oltre ad aver assorbito risorse umane ed economiche preziose. In forte sofferenza anche la situazione negli ospedali dove un terzo di posti letto nelle terapie intensive sono occupati da pazienti Covid (33% a fronte di una media nazionale del 25%) cosi come la metà dei posti letto dell’area medica (49% rispetto a una media nazionale del 30%), ben oltre la soglia critica e senza contare i pazienti nei Pronto Soccorso. Preoccupano poi i numerosi focolai nelle strutture residenziali per anziani alle prese anche con la mancanza di personale, soprattutto infermieri, che stanno passando dalle strutture private al sistema sanitario pubblico. Ritardi anche sul fronte dei vaccini per gli over 80 visto che solo l’1,4% di loro ha completato il ciclo vaccinale: valore inferiore alla metà di quello nazionale (3,0%) e che colloca Marche agli ultimi posti tra le regioni italiane. Inferiore alla media nazionale anche la percentuale complessiva di vaccini somministrati in rapporto alla popolazione: 6,6% nelle Marche rispetto alla media nazionale del 7,0%.  Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, Segretari di CGIL CISL UIL Marche, chiedono «di conoscere quale strategia la Regione intenda adottare per colmare i ritardi e superare le criticità nel contrasto alla diffusione del virus, a cominciare dal rafforzamento del piano di vaccinazione che richiede sforzi di coordinamento ben più accentuati di quelli attuali: servono perciò azioni forti. Non possiamo più permetterci di navigare a vista sperando che la tempesta non arrivi, perché nella tempesta ci siamo già dentro».    
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01/03/2021 Lunedì 1 marzo 2021 Giornata Internazionale contro le discriminazioni Webinar: “I walk the line - Presidi di solidarietà lungo la rotta balcanica”
Da inizio anno alle porte della Unione Europea, sul confine orientale in Bosnia Erzegovina, migliaia di persone migranti e richiedenti asilo sono bloccate in condizioni disumane e in pericolo di vita.Per fermare questo disastro umanitario nella “rotta dei Balcani”, oltre alla Croce Rossa sono attive Ipsia (Acli), Caritas italiana, No Name Kitchen ecc. Attraverso di loro è partita spontaneamente una catena di solidarietà da diverse parti d’Italia, come nel caso dell’iniziativa di Fai Cisl nazionale, della Cisl Veneto, della Fim Cisl, degli Iscos di Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Toscana,  con raccolta di denaro, indumenti e altri beni indispensabili.Anche Anolf e il sistema Iscos (attivo da anni con progetti di cooperazione in Bosnia Erzegovina) si sono posti il problema di come contribuire concretamente - con un’azione di sensibilizzazione, solidarietà e pressione politica - a prestare soccorso in loco e continuare a lottare insieme alla Cisl e alla Ces per rimuovere le cause di questa grave violazione dei diritti umani.Lunedì 1 marzo 2021 - Giornata Internazionale contro le discriminazioni - dalle ore 17.30 alle 19.00  webinar di presentazione della campagna “I walk the line - Presidi di solidarietà lungo la rotta balcanica” a sostegno della raccolta fondi in aiuto alla Croce Rossa di Bihać e dell’azione di pressione verso l’UE e gli Stati membri affinché rivedano i meccanismi di respingimento e gli attuali modelli alla base delle politiche migratorie.E' possibile seguire l'evento sul canale Youtube  e sulla pagina  Facebook  di Iscos Marche Al webinar interverranno Mohamed Saady e Vincenzo Russo, presidenti nazionali di Anolf e Iscos, Melita Hadrović, Croce Rossa di Bihać, Tamara Cvetković, peacebuilder, Marco Cilento, advisor Ces - Confederazione Europea dei Sindacati, Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl nazionale.Iscos in questi giorni ha già trasferito a favore della Croce Rossa di Bihać i primi contributi disolidarietà ricevuti.Per sostenere questa campagna di solidarietà è possibile fare  una donazione sul conto corrente bancario di Iscos nazionale presso Banca Etica:IBAN IT51E0501803200000011015476Causale: presidi di solidarietà lungo la rotta balcanica    
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24/02/2021 CGIL CISL UIL: basta ostacoli alla piena applicazione della Legge 194. Le donne devono essere libere di scegliere
«Le donne devono essere libere di scegliere senza che nessuno possa permettersi di giudicarle o tanto meno di colpevolizzarle.»  CGIL CISL UIL Marche rivendicano la piena applicazione della Legge 194 nelle Marche, di fronte agli annunci della Regione Marche sulla somministrazione della RU486 e ai dati sull’obiezione di coscienza nelle strutture sanitarie pubbliche che sta ponendo ostacoli all’applicazione della Legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza.  «Lo Stato ha il dovere di rendere concretamente effettiva questa legge, che è stata una conquista delle donne per assicurare la loro libertà e il loro diritto alla salute» dichiarano Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, Segretarie di CGIL CISL UIL Marche, che chiedono anche il rispetto da parte della Regione delle Linee guida del Ministero della salute sull’aborto farmacologico e sul ruolo dei consultori, perché la libertà di scelta e la tutela della salute sia garantita a tutte le donne delle Marche. Nelle Marche solo il 6% delle interruzioni volontarie di gravidanza avviene con metodo farmacologico: valori lontanissimi dalla media nazionale (21%) e da quelli di regioni come la Toscana (29%), Emilia Romagna (37%) o il Piemonte (44%). A ciò si aggiunga la situazione degli obiettori di coscienza: nelle Marche rappresentano il 73% dei ginecologi ospedalieri e il 30% di quelli dei consultori, il 45% degli anestesisti e il 25% del personale sanitario non medico: per una donna diventa impossibile interrompere una gravidanza, tanto che una donna circa su dieci deve andare fuori regione per abortire. Il numero dei medici ginecologi è sceso da 153 unità del 2015 a 137 nel 2019 di cui solo 37 sono ginecologi non obiettori: praticamente solo uno su quattro. Dai dati forniti dalla Regione Marche relativi al 2019, la situazione che nei singoli ospedali è preoccupante: sono tutti obiettori i 10 ginecologi dell’ospedale di Jesi, 10 obiettori su 11 all’ospedale di Fermo (91%) dove non si effettuano IVG, 9 su 10 all’ospedale di Fano (90%), 8 su 9 in quello di Civitanova Marche (89%), a Senigallia (78%), Macerata o Ascoli Piceno (75%) . La più bassa presenza di ginecologi obiettori si registra negli ospedali di Urbino (55%), San Benedetto del Tronto (56%) e al “Salesi” di Ancona (58%) dove però gli obiettori sono comunque la maggioranza dei medici. Nel 2019 sono state effettuate 1.450 interruzioni volontarie di gravidanza di cui 447 nella provincia di Ancona (31% del totale regionale), 358 in provincia di Macerata (25%), 345 in provincia di Ascoli Piceno (24%), dove le IVG vengono effettuate grazie soprattutto a una convenzione con l’AIED (Associazione Italiana per l’Educazione Demografica), e 300 in provincia di Pesaro Urbino (21%). Nessuna IVG in provincia di Fermo.  Barbaresi, Ilari e Mazzucchelli aggiungono che «Le donne vogliono vivere in un Paese che consenta di mettere al mondo figli senza l'angoscia per il futuro. Un Paese in grado di assicurare loro un lavoro stabile e adeguatamente retribuito. Un Paese che investa in un'adeguata rete di servizi per l'infanzia e per un welfare davvero universale e al contempo che investa nell'educazione all’affettività e alla sessualità e in una rete di consultori, adeguata ed efficiente in grado di sostenere davvero le donne e le famiglie nel rispetto delle indicazioni del Ministero della Salute, senza che siano costrette ad andare fuori regione per vedere rispettate le loro scelte.»  «Nelle Marche le donne non torneranno indietro e non smetteranno di rivendicare con forza il loro diritto ad essere rispettate come persone senza essere definite in base a presunti ruoli e funzioni e ad essere libere di scegliere!».
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22/02/2021 "Il virus penalizza le donne Mille in più senza il lavoro" Ferretti, Cisl Ascoli al Corriere Adriatico
«E' urgente una regolamentazione dello smart working e una effettiva politica di conciliazione vita privata e lavoro che incida sul rafforzamento dei servizi all'infanzia, agli anziani e ai disabili. -  è quanto ha dichiarato al Corriere Adriatico, Maria Teresa Ferretti, responsabile della Cisl di Ascoli Piceno «Il Piceno ha una elevata percentuale di tessuto imprenditoriale impegnata nel settore dei servizi, che per sua natura occupa molte donne, pensiamo alla ristorazione e alle addette alle pulizie. Settore che in alcuni casi risente maggiormente del rispetto delle regole normative e contrattuali: capita molto spesso di incontrare donne che pur lavorando ricevono retribuzioni molto basse e sicuramente non vanno ad incidere sulla disoccupazione.» «Il mondo femminile è stato sempre quello più penalizzato nell'inserimento lavorativo  sia perché più impegnato nel sostegno familiare, sia perché la donna, soprattutto se giovane, non dà certezza di una continuità lavorativa. I dati ci danno una fotografia evidente di una disoccupazione spostata verso le donne. Se guardiamo a quelli diffusi dall'Istat nel 2019, che riguardano tutto il territorio Piceno, e non solo i Comuni ricadenti nel Centro per l'impiego di Ascoli, si contano 9.573 disoccupati di cui 5.862 donne. Questo significa che la disoccupazione ha colpito oltre mille donne in più nel giro di un anno.»   Da parte della Cisl, dunque, c'è una forte attenzione  per una effettiva politica di conciliazione vita privata e lavoro «fondamentale e urgente diviene, in questo periodo di pandemia anche la regolamentazione dello smart working» conclude la responsabile Cisl di Ascoli. Fonte :  "Il virus penalizza le donne. Mille in più senza il lavoro"  di Luigina Pezzoli, Corriere Adriatico del 22 febbraio 2021, edizione Ascoli Piceno    
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20/02/2021 Per la sicurezza dei lavoratori, riparte l'attività del Co.Co.Pro Inail di Pesaro- Urbino
Nella mattina di lunedì 22 febbraio si riunirà il  Co.Co.Pro Inail della provincia di Pesaro-Urbino. Nel comitato, di nomina prefettizia, sono rappresentate tutte le sigle datoriali e sigle sindacali della provincia le quali, con la supervisione del Direttore Inail della provincia di Pesaro- Urbino, Antuono Edoardo, la Presidenza per le parti sindacali di Danilo Santini della Cisl e la Vicepresidenza di Renzo de Angeli di Confapi, riprenderanno a collaborare per la gestione delle criticità infortunistiche e per la vigilanza sulla sicurezza legate agli importanti temi del lavoro.  «Dopo un periodo di fermo dovuto principalmente alla pandemia in corso, questo importante organismo di presidio e di difesa del territorio, ricostituito e rinnovato nella composizione, torna ad operare ed a rappresentare tutte le maestranze interessate alla tematica degli infortuni e della sicurezza sul lavoro. – hanno sottolineato il nuovo Presidente Co.Co.Pro Danilo Santini, il Direttore Inail,  Antuono Edoardo e  Renzo De Angeli, Vice Presidente Co.Co.Pro.- L’istituto e le parti sociali condividono, in un’ottica collaborativa, uno spirito rigenerato necessario allo slancio in vista delle future iniziative che si metteranno in campo».    
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19/02/2021 Centro Bignamini: arginare subito il focolaio Covid e rafforzare tutte le misure di prevenzione
CGIL CISL UIL confederali di Falconara esprimono grande preoccupazione per il focolaio di covid 19 che si è generato all’interno del Centro Bignamini (Fondazione Don Gnocchi) di Falconara, di cui si è avuta notizia nelle scorse ore. Le organizzazioni sindacali di categoria hanno immediatamente richiesto un incontro alla Direzione. Dalle notizie raccolte almeno 10 utenti nel reparto della riabilitazione intensiva sono risultati positivi. Al momento non risultano contagi tra gli operatori. Il reparto, che si colloca al secondo piano della struttura, è stato chiuso e i pazienti ricollocati in altre strutture sanitarie. Chiusi per la sanificazione nella giornata odierna anche alcuni ambulatori e il servizio di piscina che riapriranno nell’immediato. Riteniamo indispensabile che vi sia un coordinamento tra la struttura stessa e l’ASUR per la gestione dell’emergenza e chiediamo che vengano garantiti gli organici per gestire l’assistenza sanitaria che resta operativa nella struttura. Riteniamo importante che vengano garantite le soluzioni organizzative che impediscano l’utilizzo di personale in più reparti. Occorre infine terminare al più presto il programma di vaccinazione per utenti e dipendenti. CGIL CISL UIL si rendono anche disponibili ad incontrare gli enti competenti per agevolare il coordinamento delle iniziative.
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09/02/2021 Scomparso Franco Marini, Rossi: " Autorevole guida sindacale e politico con grande capacità di visione: siamo grati per i suoi insegnamenti"
«La scomparsa di Franco Marini è una notizia che ci addolora profondamente. Marini è stato uno dei padri fondatori della Cisl, per tanti anni segretario generale della nostra organizzazione in tempi difficili per il nostro paese, caratterizzati dall' attacco del terrorismo alle istituzioni. Franco Marini con il suo pragmatismo, la sua storia e cultura di cattolico popolare è stato un baluardo di democrazia, un riformista convinto, un sindacalista autorevole e saggio, sempre vicino ai lavoratori ed ai più deboli. E successivamente ha trasferito queste sue grandi doti umane e la sua sensibilità sociale alla politica e nei ruoli istitituzionali come Presidente del Senato.» ha dichiarato in una nota la Segretaria generale della Cisl nazionale, Annamaria Furlan. «Siamo profondamente rattristati per la perdita dello stimatissimo Franco, persona di grande spessore valoriale, che ha saputo farsi apprezzare come  autorevole guida sindacale prima  e come politico tenace, attento alle persone,  con grande capacità di visione poi. - ha sottolineato Sauro Rossi, Segretario generale della CISL MARCHE - Qualità riconosciute a tutto campo da ogni tipo di interlocutore, testimoniate da tanti attestati di benemerenza  che stiamo raccogliendo in queste ore nella nostra regione.  La CISL  marchigiana,  grata per i suoi insegnamenti, esprime un sincero e  profondo cordoglio a tutta la sua famiglia.»  «È stato sempre per la Cisl un punto di riferimento  costante, oltre che un amico sincero ed affettuoso che ci è sempre stato vicino con la sua grande umanità e la sua grande personalità. Per questo non lo dimenticheremo mai.  - continua e conclude la  Furlan -  La sua scomparsa siamo convinti addolori non solo tutti gli iscritti della Cisl ma tutti gli italiani. Lascia una grande eredità morale, sociale e culturale.In questo momento di profondo dolore, siamo vicini al figlio, alla sua famiglia ed a quanti lo hanno amato ed accompagnato nel corso della sua lunga prestigiosa carriera sindacale e politica».   fonte:Cisl Nazionale
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08/02/2021 Cgil e Cisl di Urbino: «Bene il contrasto del lavoro nero»
Cgil e Cisl di Urbino plaudono all’azione dei Carabinieri, dell’Ispettorato del lavoro e dell’ Ispettorato dell’Area Vasta, che hanno portato a scoprire la forte inosservanza del rispetto di regole e diritti dei lavoratori da parte di alcuni imprenditori.   Purtroppo, riteniamo che sia solo la punta dell’ iceberg che emerge da un sistema culturale abbastanza diffuso nel più vasto territorio, non solo dell’entroterra, ma in tutto l’ambito provinciale.   Sono sempre più diffuse le problematicità che si riscontrano in svariati settori della produzione e dei servizi: dalla ristorazione, ai pubblici esercizi, alla logistica, dalle attività di servizi generali, a piccoli laboratori artigianali, dove il mancato rispetto dei contratti collettivi di lavoro, la mancanza della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro,  il non rispetto degli orari, dei salari, le tipologie contrattuali difformi dalla prestazione effettiva, sono forme sempre più diffuse, tanto da creare pesanti ricadute sui lavoratori e loro famiglie che ne subiscono le conseguenze.   In questo periodo di difficoltà conseguente alla pandemia in essere, legittimamente molti operatori economici hanno richiesto ed ottenuto dalla stato il sostegno economico necessario a superare le oggettive difficoltà, ma lo stesso, non è stato sempre possibile  per i lavoratori dipendenti che, in molti casi, non hanno potuto accedere alle provvidenze perché non regolarizzati.   È una piaga pesante, che parte da un retroterra culturale, diffuso e non già come conseguenza delle difficoltà attuali o  della crisi economica che ci ha attraversato a partire dal 2008 e  proprio per questo, da diversi anni,  in occasione dei confronti per la contrattazione sociale, invitiamo i Sindaci a ribadire il proprio impegno  nel  contrastare l’evasione e l’elusione fiscale operata da quei contribuenti riconosciuti morosi totali o parziali che con tale comportamento oltre a penalizzare le finanze necessarie ad una compatibile gestione amministrativa, mortificano i  cittadini che con senso civico contribuiscono,  non senza sacrifici, alla gestione dell’amministrazione pubblica.    Un sistema che parte dalla cultura dello “zerbino”, di nascondere la polvere per non far emergere comportamenti che penalizzano non solo la dignità ed i diritti dei lavoratori, ma anche delle risorse necessarie al funzionamento della Pubblica Amministrazione  e  dei tanti imprenditori, che cercano di rispettare, tra le tante difficoltà  le regole del diritto e quelle della libera concorrenza.   Auspichiamo che la lodevole azione avviata dalla istituzioni, continui e vada sempre più nel profondo, fino a sollevare i tanti zerbini che inquinano il territorio, che mortificano i più deboli e che penalizzano una corretta ripresa economica del territorio e del benessere sociale. 
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05/02/2021 Mob4App Project: Cisl Marche partner nella formazione transnazionale
Cisl Marche è il primo ed unico sindacato italiano partner del progetto transnazionale Mob4App, co-finanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea, che mira a    favorire lo sviluppo professionale dei professionisti VET  - Vocational Educational  Traning -  al fine di migliorare, gestire e supportare la mobilità transnazionale degli apprendisti in Europa. Il progetto  si pone l’obiettivo di fornire ai professionisti VET, alle aziende e ai partecipanti conoscenze, abilità e competenze specifiche, necessarie per promuovere, guidare, assistere, facilitare e valutare le esperienze di mobilità all’estero degli apprendisti. I professionisti VET formati saranno in grado di progettare, sviluppare ed offrire un apprendimento basato su lavoro a livello transnazionale di qualità, riconoscendo e superando alcuni dei problemi più comuni associati all’attuazione pratica della mobilità di lungo termine per gli apprendisti in Europa. Il progetto MOB4APP punta a potenziare il ruolo dei professionisti VET, in quanto collegamento tra le aziende e gli apprendisti, attraverso lo sviluppo di un percorso formativo per professionisti VET e di materiali a supporto delle aziende e degli stessi apprendisti.
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29/01/2021 Consultori in affanno tra strutture smantellate e carenze di personale
Il consultorio di Chiaravalle, come le altre strutture regionali, è alle prese con mancanza di personale e difficoltà operative. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista ad Alessandro Mancinelli, Responsabile della Cisl di Ancona.
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29/01/2021 Sostegni alla genitorialità 2021
Scarica il volantino e la scheda esplicativa. Per maggiori informazioni rivolgiti alla sede Cisl della tua città
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28/01/2021 Prorogata la scadenza della IV edizione del concorso didattico "Sulle vie della parità nelle Marche" a.s. 2020/2021
Prorogata la scadenza al 28 febbraio 2021 per la consegna degli elaborati, della quarta edizione "𝙎𝙪𝙡𝙡𝙚 𝙫𝙞𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙞𝙩à 𝙣𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙈𝙖𝙧𝙘𝙝𝙚", concorso aperto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione, finalizzato a riscoprire e valorizzare, attraverso percorsi spaziali e temporali, fisici, ludici, artistici e narrativi, il contributo offerto dalle donne alla costruzione della società. Il bando regionale, parte del concorso nazionale "Sulle vie della parità" (8a edizione), promosso da Toponomastica femminile, è indetto dall'Osservatorio di Genere in collaborazione con il Sistema Museale dell' UNICAM - Universita' degli Studi di Camerino , Settenove edizioni, Cgil Marche , CISL MARCHE e Uil Marche. Patrocinata dall'USIGRai è realizzata con la sponsorizzazione di Coop Alleanza 3.0.        
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27/01/2021 27 Gennaio 2021 Giorno della Memoria
«Mai come in questo momento, in un mondo dove ogni giorno si moltiplicano episodi di razzismo, di intolleranza, di xenofobia è importante celebrare anche quest’anno il “Giorno della Memoria». E' quanto sottolinea oggi in un editoriale sul quotidiano "Conquiste del Lavoro" e 'Il Dubbio' la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. «È giusto ricordare il 27 gennaio 1945 quando fu svelato al mondo l'orrore del campo di concentramento di Auschwitz, uno dei luoghi del genocidio nazista. Sei milioni di ebrei furono uccisi durante quegli anni terribili. Una pagina drammatica della storia del novecento che nessuno potrà mai cancellare. Una ferita sempre aperta che fa inorrridire - aggiunge la leader Cisl. - Ecco perché non bisogna mai dimenticare, far conoscere la tragedia dell'Olocausto alle nuove generazioni, attraverso il racconto di chi l'ha vissuto, come fa ogni giorno della sua vita Liliana Segre con la sua testimonianza, il suo coraggio, la sua profonda verità. - sottolinea ancora la Furlan - Non c'è umanità senza libertà. Non c'è libertà senza rispetto per ogni persona. La democrazia, la tolleranza, l’eguaglianza sono valori da salvaguardare e trasmettere ai giovani. Dobbiamo ripartire dal significato profondo della fratellanza, vivere le differenze come una ricchezza, lavorare per il bene comune, come ci ha ricordato con grande lungimiranza Papa Francesco nella sua ultima straordinaria Enciclica. Questo è il modo per farci davvero "costruttori" di pace, di una società fondata sul rispetto della vita, della libertà e della giustizia che sono il bene più prezioso da custodire nella nostra esistenza». fonte:https://www.cisl.it/primo-piano/18469-giornata-della-memoria-furlan-mai-dimenticare-la-tragedia-dell-olocausto.html
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26/01/2021 Fondazione Recanatesi : necessario garantire l’assistenza sanitaria ai malati covid
CGIL CISL UIL confederali di Osimo, unitamente alla federazioni dei pensionati (SPI-FNP-UILP) e dei lavoratori della struttura (FISASCAT CISL e FP CISL, FP CGIL, FPL UIL), esprimono grande preoccupazione per il focolaio di covid 19  che si è generato all’interno della Fondazione  Recanatesi.  «Dalle notizie raccolte circa 60 utenti sui 105 presenti e almeno 15 dipendenti sono risultati positivi, evidenziando in pochi giorni una notevole progressione dell’infezione. Le persone malate sono in isolamento all’interno della struttura. - affermano i sindacati -  Riteniamo indispensabile che vi sia un coordinamento tra la struttura stessa, il comune di Osimo e l’ASUR per la gestione dell’ emergenza  e  chiediamo che venga garantita, attraverso personale medico e/o infermieristico, sia civile che militare, tutta l’assistenza sanitaria necessaria.» «L’impegno dell’ ASUR appare indispensabile, così come quello della sanità militare, per intervenire su di una  situazione inedita per la Fondazione Recanatesi e che non può fronteggiarla con le sue sole forze. Ad oggi infatti restano solo 3 infermieri a gestire i malati in isolamento.  - continuano -  Questo è il tema centrale, infatti la struttura è di tipo socio sanitario e già per la sua normale organizzazione, ma tanto più nell’attuale  emergenza sanitaria,  non possiede in organico  le professionalità sanitarie necessarie a gestire una situazione del genere. Certamente le fondazione Recanatesi dovrà garantire, nella trasformazione del modello organizzativo  conseguente a questa emergenza, tutti gli standard di sicurezza per chi andrà ad operare al suo interno.» CGIL CISL UIL si rendono disponibili ad incontrare gli enti competenti per agevolare il coordinamento delle iniziative.
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26/01/2021 Emergenza freddo per i senza fissa dimora, Cgil Cisl Uil: " Condivise con i Comuni Ambito Territoriale Sociale 12 le prime risposte"
  «Abbiamo notizia che nell’ultima riunione del Comitato dei Sindaci dell’Ambito Sociale 12, tutti i comuni, insieme all’ambito sociale, abbiano condiviso di destinare 10.000 euro per la gestione dell’ assistenza ai senza fissa dimora» scrivono in una nota i responsabili territoriali di Cgil Cisl Uil. «Avevamo più volte segnalato - sottolineano i sindacati -  così come avevano fatto le associazioni di volontariato (Tenda di Abramo e RiBò) questa problematica che riguarda oltre 30 persone (soprattutto sul territorio costiero) e che è stata notevolmente aggravata dal fatto che per l’emergenza covid le strutture di ricovero (come la Tenda di Abramo) sono temporaneamente chiuse. In questo momento non vi è altra possibilità che quella di sostenere i costi di periodi di pernottamento per i senza fissa dimora presso piccole pensioni, evitando a queste persone di affrontare la notte al freddo e alle intemperie.»   «Riteniamo pertanto un risultato significativo questo impegno economico assunto da tutti i comuni dell’ ambito, sia perché riconosce la necessità di affrontare quella che è una questione di civiltà troppo spesso lasciata al solo intervento del volontariato, sia perché è maturata con l’impegno di tutti i comuni determinando quindi una omogeneità del diritto su tutto il territorio dell’ ambito sociale 12 coinvolgendo anche i territori che solitamente non rilevano queste presenze. Ora  -  rilanciano e concludono Massaccesi, Cgil, Mancinelli, Cisl e  Bellagamba, Uil - è necessario che in sede di ambito sociale si possano condividere con le organizzazioni di volontariato e le organizzazioni sindacali i sistemi e criteri di intervento, portando a compimento un percorso complicato ma che ha iniziato a dare i suoi frutti.»
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25/01/2021 Congedi parentali 2021
Scarica il volantino e la scheda esplicativa. Per maggiori informazioni rivolgiti alla sede Cisl della tua città
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13/01/2021 Busta paga pesante: gli iscritti Cisl Marche possono presentare l'istanza di rimborso fino al 5 febbraio
Sei residente nel cratere sismico e non hai richiesto la busta paga pesante?   Per i nostri iscritti c'è tempo fino al 5 febbraio 2021 per compilare, con il nostro aiuto, l'istanza di rimborso del 60% dell'Irpef pagata nel 2017 da inviare all'Agenzia delle Entrate.   Ti aspettiamo presso le sedi Cisl del cratere!
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08/01/2021 Gerundini, Cgil Cisl Uil : "Necessario garantire l’assistenza sanitaria"
Cgil Cisl e Uil di Falconara esprimono grande preoccupazione per il focolaio di covid 19 che si è generato all’interno della casa albergo cittadina per anziani Gerundini .  «Dalle notizie raccolte ci risulta  la quasi totalità dei 22 utenti e almeno 7 dipendenti sono risultati positivi. - scrivono in una nota stampa  i rappresentanti sindacali Massaccesi della Cgil, Mancinelli della Cisl e Bellagamba  della Uil -  A parte 3 ricoveri, od oggi risulta che la restante parte degli utenti e gli operatori, tutti oss (operatori socio sanitari), siano stabilmente in isolamento all’interno della struttura falconarese.»   «Riteniamo indispensabile che vi sia un coordinamento tra la struttura stessa, il comune di Falconara e l’ASUR per la gestione dell’ emergenza e chiediamo che venga garantita, attraverso personale medico  o infermieristico, tutta l’assistenza sanitaria necessaria. - sottolineano i rappresentanti sindacali -  Questo è il tema centrale, infatti la struttura del Gerundini è di tipo sociale e non possiede di norma una dotazione organica con le professionalità sanitarie necessarie a gestire una situazione del genere. »    «Sarà inoltre necessario garantire il massimo isolamento rispetto, ad esempio, a realtà sanitarie contigue, quali l’istituto Bignamini e al tempo stesso si dovrà rafforzare per gli utenti malati che risiedono al Gerundini la possibilità di mantenere un contatto virtuale con i propri cari, attraverso la dotazione di sistemi di videochiamata, tablet o comunicazione da remoto. - concludono  e rilancianoCgil Cisl Uil -  Restiamo disponibili ad incontrare gli enti competenti per agevolare il coordinamento delle iniziative.»  
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07/01/2021 Sicurezza sul lavoro Covid-19: Protocolli Anti-contagio e partecipazione dei Rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza
L'OPRAM – Organismo Paritetico Regionale Artigianato Marche, costituitosi nell'ottobre 2012 su iniziativa e tra le Associazioni di categoria (Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai) e le Organizzazioni dei sindacati dei lavoratori (CGIL, CISL, UIL) comparativamente più rappresentative in ambito Nazionale e Regionale firmatarie del CCNL di comparto, è un ente senza scopo di lucro e costituisce per il settore artigiano delle Marche, l'Organismo Paritetico ai sensi dell'art. 51 del D.Lgs 81/2008 e smi. L'Organismo Paritetico Regionale OPRAM ha fin da subito messo a disposizione delle aziende aderenti al Sistema EBAM OPRAM la procedura di consultazione del RLS Territoriale validata dalla Regione Marche con Circolare n.3844/2017, unica nel suo genere in Italia, per la consultazione preventiva del RLST tramite Posta Elettronica Certificata del Protocollo di sicurezza aziendale Anti-contagio registrando oltre 2.000 invii PEC all'indirizzo consultazione.opram@pec.it   I 13 RLS Territoriali, operanti in tutta la Regione Marche nell'ambito della Bilateralità e Pariteticità, hanno già eseguito, muniti di adeguati ed indispensabili DPI, più di 300 accessi aziendali volti esclusivamente alla verifica della corretta applicazione dei Protocolli anti-contagio. Il perdurare della situazione di emergenza e l’esigenza per le imprese di adeguare i Protocolli aziendali alle evoluzioni della Pandemia, rendono ancora più preziosa la modalità adottata dall’OPRAM per la trasmissione a mezzo PEC degli aggiornamenti anti-contagio all’indirizzo consultazione.opram@pec.it   Con questa procedura, le Parti Sociali dell’Artigianato delle Marche, hanno inteso fornire alle imprese una facile e rapida accessibilità per la condivisione della documentazione consentendo alle stesse di ottenere “data certa”, come previsto dal D.Lgs 81/08, ed ai lavoratori di acquisire, con la partecipazione del RLST- RLS, quelle certezze indispensabili per un sereno svolgimento del proprio lavoro. Rinnoviamo l’invito alle imprese aderenti a procedere all’invio dei Protocolli e delle variazioni apportate successivamente, ricordando che tale importante servizio è gratuito per le aziende aderenti al Sistema Bilaterale Paritetico EBAM OPRAM e costituisce una forte tutela sia per le imprese che per i dipendenti. Tra i compiti dell'OPRAM rientrano le finalità di promozione e orientamento delle attività di prevenzione e formazione, attraverso la raccolta di buone prassi ed il sostegno alle imprese grazie anche alla figura del RLS Territoriale, considerata la forma di rappresentanza più adeguata alla realtà del comparto artigiano. Per informazioni: www.opramsicurezza.org         fonte:https://www.opramsicurezza.org/opram/covid-protocollo-partecipazione-rlst/
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26/12/2020 Cgil Cisl Uil Falconara: urgente intervenire per dare riparo alle persone senza fissa dimora
Almeno 30 persone dormono all’aperto sul territorio dei comuni dell’ Ambito Sociale 12 (Falconara, Chiaravalle,Montemarciano, Monte San Vito, Camerata, Agugliano e Polverigi). La stragrande maggioranza la sera cerca riparo sul territorio falconarese. I dati, indicati nei documenti dell’ Ambito Sociale 12, frutto dei contatti con la “Tenda di Abramo” e l’Unità di Strada “RiBo”, forniscono la dimensione di un fenomeno in crescita e aggravato, nella sua gestione, dalla pandemia di covid-19.  CGIL CISL UIL di Falconara sono molto preoccupati e già da alcuni mesi hanno chiesto alla Prefettura e alle Istituzioni Locali di prendere in esame la situazione.  Il  territorio dell’ Ambito sociale 12 beneficiava infatti, prima della pandemia,  di 13 posti letto presso la “Tenda di Abramo” a  cui se ne aggiungevano 14 nelle settimane più fredde dell’anno attraverso l’apertura del “rifugio” temporaneo in via Friuli a Falconara. Una dotazione totale di 27 posti letto, gestiti da volontari, che la pandemia ha costretto alla chiusura, con la conseguenza che ora gran parte delle persone, ancorché assistite dall’ Unità di Strada, sono costrette a dormire all’aperto.  Ora, nell’imminenza dell’approvazione dei bilanci di previsione degli enti locali, CGIL CISL UIL  chiedono ai comuni dell’ Ambito di rifinanziare con risorse di bilancio  il progetto “accoglienza 6.0” gestito dall’Ambito Sociale 12 e dalle associazioni di volontariato per consentire il pagamento di stanze in alcune pensioni del territorio durante le notti più fredde dell’ anno. Al costo di circa 20 euro a notte si può permettere ad una persona di dormire al caldo e all’ asciutto, in attesa di riattivare quei servizi che, interessando soggetti tra i più fragili e in difficoltà, misurano il grado di civiltà della nostra comunità. 
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24/12/2020 Natale 2020; gli auguri della Cisl Marche
La Cisl delle Marche augura a tutti Buon Natale e Buon Anno
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23/12/2020 Ripresa dell’anno scolastico, Cgil Cisl Uil: ripartiamo con presenza ridotta per non fermarci più
Cgil, Cisl e Uil delle Marche, insieme alle rispettive categorie della scuola e dei trasporti, hanno incontrato negli ultimi giorni i Prefetti delle Province di Ascoli Piceno, Macerata e Pesaro-Urbino e, nella giornata di oggi, l’assessore regionale Guido Castelli, per definire le modalità di rientro a scuola in piena sicurezza a partire dal 7 gennaio, tenendo conto che la principale preoccupazione riguarda il nodo del trasporto pubblico locale. Nel corso dei confronti convocati dai Prefetti, le organizzazioni sindacali hanno evidenziato forti perplessità in merito all’ipotesi di istituire doppi turni scolastici, con ingressi scaglionati: questa modalità, secondo Cgil, Cisl e Uil, comporterebbe disagi e potenziali rischi per la salute per la carenza di automezzi per il trasporto degli studenti e per il numero insufficiente di personale ATA  tale da garantire il servizio in sicurezza, tenendo conto delle particolari condizioni imposte dai rigorosi protocolli anti-Covid adottati dagli istituti scolastici. Non vanno poi trascurate le criticità legate al pasto del secondo turno e i disagi per le famiglie degli studenti che dovrebbero effettuare il secondo turno, costretti a modificare drasticamente i propri ritmi di vita e lavoro: un problema ancor più sentito nell’entroterra, dove alcuni studenti potrebbero rientrare a casa da scuola solo nel tardo pomeriggio, con ripercussioni sullo studio, sull’attività sportiva e sulla socialità. I sindacati hanno avanzato ai Prefetti, e ribadito all’assessore Castelli, l’ipotesi di avviare l’attività scolastico nel 2021 con il 50% dell’attività in presenza negli istituti superiori, invece del 75% previsto in sede nazionale. I Prefetti hanno mostrato sensibilità rispetto alle misure proposte dai sindacati, con i quali torneranno presto a confrontarsi. Alla Regione è stato richiesto di agire in tal senso, tramite un’ordinanza, se non dovesse intervenire il Governo. Cgil, Cisl e Uil incontreranno nuovamente l’assessore regionale martedì 29 dicembre, mentre il giorno precedente saranno convocati dal Prefetto di Fermo. «Siamo per una ripartenza della scuola che non metta a repentaglio gli sforzi che si stanno facendo per contenere la pandemia – dichiarano i sindacati -. Sarebbe preferibile ricominciare con le presenze al 50% alle scuole superiori per dare continuità all’attività scolastica fino a giugno, tenendo monitorata la curva dei contagi per poter aumentare gradualmente le lezioni in presenza. Partiamo con meno per non doverci fermare più». «Le nostre sono proposte su cui lavoriamo da tempo – concludono Cgil, Cisl e Uil - . Spiace constatare che i problemi vengono affrontati nel merito a sole due settimane dalla ripresa delle lezioni, con tutti i dubbi e le incertezze che attanagliano famiglie e operatori».   Corriere Adriatico - Ancona del 30/12/2020
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18/12/2020 Troppi incidenti, troppi infortuni e troppe intollerabili morti sul lavoro: per Cgil Cisl Uil di Ascoli serve un impegno per la sicurezza
Nell'ultima settimana sono stati due gli incidenti mortali sul lavoro nella provincia di Ascoli Piceno: un operaio di 56 anni, dipendente della Covalm di Rotella addetto alla produzione e un altro operaio di 44 anni addetto alla bonifica dell'amianto precipitato dal tetto di un capannone a Stella di Monsampolo.  Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno rivolgono il loro primo pensiero alle famiglie delle vittime, esprimendo tutto il cordoglio e la vicinanza.  «Non si può continuare a morire di lavoro in questo paese - scrivono Cgil, Cisl e Uil -. I morti, gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali registrano dati, certificati dall’INAIL, allarmanti: 5 infortuni mortali nella nostra Provincia da inizio anno 2020, 1538 denunce di infortunio, 443 malattie professionali». Per i sindacati «non è più il tempo degli appelli e delle promesse: la sicurezza sul lavoro è una priorità sociale e non si possono accettare passivamente le tragedie che si ripetono. È il tempo delle azioni concrete a tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori con forte determinazione e sforzo da parte di tutti, organizzazioni sindacali, datori di lavoro, istituzioni e organi di controllo in testa». Rispetto delle regole, investimenti e prevenzione per la sicurezza sono le parole d’ordine. Cgil, Cisl e Uil si battono insieme per la tutela dei lavoratori, del lavoro sicuro e regolare. «Ribadiamo il nostro impegno - aggiungono le Segreterie provinciali - a sensibilizzare i lavoratori su tale tematica e a confrontarci con le imprese affinché l’organizzazione del lavoro tutta sia improntata alla sicurezza. Al mondo delle imprese chiediamo investimenti maggiori in salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di intensificare la formazione erogata ai neo assunti, a chi già lavora compresi i lavoratori degli appalti perché ciò si traduce in lavoro regolare e di qualità». Alle istituzioni, a tutti i livelli, a partire dalla Regione Marche, si chiede «un preciso impegno per affrontare in modo deciso la questione, attraverso controlli efficaci e concreti che siano supportati da risorse, umane ed economiche, certe ed adeguate a partire da un maggior impegno di risorse da destinare alla salute e sicurezza dal bilancio regionale».  «Tragedie come queste non devono più accadere - concludono i sindacati - perché è inaccettabile che il lavoro sia causa o strumento di morte. Non è pensabile uscire di casa per fare il proprio lavoro e non tornare».   
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17/12/2020 Aumento TARI, Cgil e Cisl provincia Pesaro e Urbino : "Sindaci ritirate la delibera"
«Abbiamo appreso che nell’ultima riunione dell’ATA, (Assemblea Territoriale d’Ambito rifiuti), i sindaci hanno approvato un aumento della TARI pari al 2.5%.  Riteniamo sia una scelta, anche se supportata da una deliberazione ARERA, assolutamente fuori luogo nei tempi e nel merito. - sostengono  Cgil e Cisl della provincia Pesaro e Urbino   -  Chiediamo ai Sindaci  di rivedere la loro decisione e di impegnarsi per predisporre un nuovo piano provinciale dei rifiuti che riduca i costi di gestione del ciclo rifiuti adeguando la raccolta dei rifiuti ai moderni standard di sostenibilità ambientale .» «In un contesto così complesso come quello che stiamo vivendo dove molti lavoratori  e pensionati hanno visto compresso il proprio reddito se non addirittura azzerato nel caso di lavoratori precari, dove molte aziende, in particolare del settore turistico recettivo, hanno visto crollare il proprio fatturato, pensare di aumentare la TARI ci sembra assolutamente fuori luogo. - sottolineano i sindacati  - Pensiamo anche a tutti i pensionati che vivono con una pensione minima di circa 500 euro e vedono ridurre il potere di acquisto della loro pensione anche per l’aumento costante delle tariffe.»  «Questa decisione sembra ancor più incomprensibile visto che nello stesso tempo le aziende partecipate od interamente pubbliche che gestiscono il ciclo dei rifiuti, creano utili milionari. - rilanciano i sindacati provinciali  - Sempre nella stessa delibera leggiamo inoltre che viene considerato un aumento del 1,7% di inflazione programmata, quando sappiamo bene che tra gli effetti della pandemia c’è stata una contrazione dei consumi ed un azzeramento dell’inflazione tanto che parliamo di “deflazione”.» «Ora non vorremmo che nel meccanismo di costruzione della TARI si sia anche inserito come costo fisso l’utile di impresa consolidato che, considerato l’innegabile aumento dei costi della raccolta a causa del COVID, senza un aumento della tariffa si sarebbe ridotto rispetto ai periodi anti COVID. Ci risulta che addirittura un rappresentante di un comune abbia protestato perché avrebbe voluto un aumento del 5%. - incalzano e concludono Cgil e Cisl della provincia di Pesaro e Urbino -  E’ paradossale che le amministrazioni comunali, piuttosto che mettere in atto tutto il possibile per giungere al più presto all’applicazione di una “tariffa puntuale” che vada nella direzione di ripartire la tassazione in forma proporzionale all’effettiva produzione dei rifiuti, dimostrino invece una “insolita solerzia” nell’incrementare la TARI al solo fine di recuperare quelle risorse che nel 2020 per la crisi pandemica non sono entrate nelle casse dei singoli comuni. Pertanto  come Cgil e Cisl chiediamo   ai sindaci di rivedere la decisione assunta affinché questi aumenti non siamo efficaci.»
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15/12/2020 Cgil Cisl Uil Macerata: da Guzzini parole inammissibili
«Le persone sono stanche di questa situazione e vorrebbero venirne fuori. Bisogna riaprire: anche se qualcuno morirà, pazienza».  Sono parole inammissibili quelle espresse da Domenico Guzzini, durante l'evento in streaming “Made For Italy per la moda“, inaccettabili da chiunque ma se dette dal presidente di Confindustria di Macerata, assumono un aspetto ancor più terrificante perché pronunciate in un contesto pubblico e alla presenza del Presidente della Regione, Francesco Acquaroli e Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata.  La naturalezza con cui ha proferito questa mostruosità fa nascere il sospetto che questo pensiero sia, in certi ambienti, comune e condiviso e sveli la vera natura delle logiche che muovono certa imprenditoria. Parole che denotano l’assoluta mancanza di umanità e doveroso rispetto per il dolore delle numerose famiglie che anche in questi giorni piangono la perdita di persone care. Nelle Marche sono decedute a causa del Covid 1.428 donne e uomini e ben 65.011 sono i morti a livello nazionale che pongono l’Italia al primo posto in Europa per numero di decessi. Esigiamo una presa di distanze della Confindustria e soprattutto dal Presidente della Regione e dal Sindaco di Macerata che non hanno proferito parola durante l'evento ma che sono i rappresentanti di quei cittadini così disprezzati da simili affermazioni. La tutela della salute e della sicurezza è l'esigenza primaria sia per  lavoratori che per cittadini, garantirne la massima attuazione dentro e fuori i luoghi di lavoro, dovrebbe essere una priorità per tutti.    CGIL – CISL – UIL Macerata    Daniel Taddei – Rocco Gravina – Manuel Broglia 
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10/12/2020 Bando case popolari: Cgil Cisl e Uil chiedono incontro con il sindaco di Fano
Cgil Cisl e Uil hanno chiesto un urgente incontro con il sindaco di Fano, Massimo, Seri per un confronto sul bando case popolari. «Già nell’incontro del 30 novembre avevamo sottolineato le criticità del bando e fatto proposte per rendere più accessibile all’utenza la partecipazione allo stesso - scrivono Silvia Cascioli (Cgil Pesaro-Urbino), Giovanni Giovanelli (Cisl Fano) e Riccardo Morbidelli (Uil Pesaro-Urbino) -. Facciamo presente al sindaco che la tipologia di utenza interessata al bando ha spesso difficoltà ad accedere alla strumentazione informatica avendo basse o nulle competenze digitali. Questo dato ci preoccupa molto perché in una fase così delicata si rischia di aumentare il disagio di molte famiglie». I sindacati chiedono la rimodulazione del bando e la previsione di altre modalità di presentazione delle domande, assicurando qualsiasi tipo di collaborazione. «Ci risulta che a breve verrà portata in Consiglio Comunale la proposta di modifica del regolamento per l’assegnazione delle case popolari senza un minimo di confronto con le organizzazioni sindacali - aggiungono Cgil, Cisl e Uil -. Riteniamo che da questa vicenda si debba avviare una seria riflessione politica per una nuova stagione di politiche abitative sulle quali siamo pronti con proposte e progetti».  
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10/12/2020 Gestione casi Covid-19 in azienda: confronto tra sindacati e parti datoriali
Prosegue il percorso parallelo costruito da Confapi Marche e Cgil, Cisl e Uil per affrontare insieme, parte datoriale e sindacali, la gestione della pandemia che preoccupa il presente ma anche il futuro di aziende e lavoratori. La firma del “Protocollo territoriale per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” ha indicato una via comune che ha soddisfatto le esigenze dei sottoscriventi e riscosso l’apprezzamento di molte aziende associate che l’hanno già adottato. Dopo un primo incontro organizzato dal OPRC Marche, Organismo Paritetico Regionale per illustrarne le linee guida, è in programma per venerdì 11 dicembre dalle ore 15 un nuovo appuntamento online attraverso la piattaforma Zoom per dirimere alcune incongruenze e dubbi interpretativi sulla normativa vigente per gestire i casi di contagio in azienda e che interessa particolarmente i responsabili della sicurezza in azienda. Oltre i referenti di Confapi a partire dal presidente regionale Giorgio Giorgetti, Mario Neri, Presidente di Confapi Sanità e dal direttore Michele Montecchiani, la partecipazione all’evento che prevede l’iscrizione attraverso la piattaforma EventBrite, vedrà la presenza di Massimo Giacchetti Coordinatore di parte sindacale OPRC Marche, Lucia Isolani Direttore UOC PSAL ASUR 3, Natascia Paternesi Medico competente, Giuseppe Maria Mariotti Direttore Inail Direzione Territoriale Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, Stefano Bellucci Consulente Relazioni Industriali Confapi Ancona.  
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04/12/2020 Porto di Ancona, Cgil Cisl Uil: "Necessario dare piena continuità alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale del medio Adriatico"
«In un contesto di crisi economica e sociale quale quello che caratterizza da tempo le Marche e la provincia capoluogo - drammaticamente accentuato dalla pandemia e dai forti rischi occupazionali che si addensano nei prossimi mesi (specie allo scadere del blocco dei licenziamenti) - il porto di Ancona è uno dei pochi elementi dinamici e di possibile rilancio di imprese e lavoro sul quale è possibile contare, già dal 2021, a beneficio dell’intera regione. - è quanto scrivono in una nota  Marco Bastianelli, Cgil Ancona, Alessandro Mancinelli Cisl Ancona e Claudia Mazzucchelli Uil Ancona, Marche -  In questi ultimi anni,  seppure appesantiti da difficoltà strutturali e strozzature burocratiche, il porto di Ancona ha visto una crescita importante di flussi, ricchezza e occupazione: con oltre 6 mila ingressi giornalieri, è il più grande sito lavorativo della regione ed un vettore di crescita sostanziale per il territorio, che trascina imprese e indotto di varia natura per numeri enormi per le Marche.»  «Restituito alla città anche come elemento identitario, storico e culturale è sicuramente di importanza strategica  per tutta la regione Marche. - sottolineano i tre rappresentanti sindacali -  Importanti progettualità si sono costruite ed avviate in questi anni, sia in termini infrastrutturali che  di acquisizione di attività, dimostrando la giustezza di un’idea di scalo a missione plurisettoriale: che ne ha costituito valvola di sicurezza nei momenti di peggiore difficoltà e motore del successivo forte rilancio.» «In un paese (ed una regione) che guarda con trepida attesa alle scelte che si compiranno nei prossimi anni sul tema delle grandi infrastrutture logistiche, potendo magari contare su scelte coerenti di impiego del “Recovery Fund”, portare a positiva conclusione opere e riorganizzazione dello scalo dorico è una priorità assoluta a cui nessun attore politico, economico, sociale e, soprattutto, istituzionale può sottrarsi.  In questo senso, avendo anche memoria di passate esperienze non certo positive, non possiamo che sostenere, con forza, l’idea di una piena continuità alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale del medio Adriatico.- rilanciano e concludono Bastianelli, Mancinelli e Mazzucchelli -  Sarebbe grave se interferenze politiche, improprie quanto improvvide, pregiudicassero il futuro della più grande risorsa economica e lavorativa della regione Marche.»  
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01/12/2020 Case popolari Comune di Fano, Cisl :"No allo Spid, serve un nuovo bando"
«La decisione dell’assessore al welfare di comunità del Comune di Fano di utilizzare la procedura dello Spid per la presentazione delle domande  di case popolari ci lascia molto perplessi sia nel metodo con il quale si  è arrivati a questa decisione sia per  lo strumento scelto.  -  scrive in una nota il Responsabile della Cisl di Fano, Giovanni Giovanelli -  In questa fase cosi delicata di pandemia sarebbe opportuno coinvolgere maggiormente le organizzazioni sindacali nella definizione di  modalità di partecipazione ai bandi .  La  scelta di utilizzare esclusivamente lo Spid,  salvo coloro che devono solo presentare l’Isee, significherà che nei prossimi giorni qualche centinaio di persone si riverserà negli uffici postali per completare le procedure Spid  con gravi problemi di assembramento e non rispetto delle distanze anti-Covid e con tempi di rilascio che  rischiano di arrivare in prossimità della chiusura del bando» « Chiediamo all'assessore ai servizi sociali  del Comune di Fano  di ritirare il bando che prevede esclusivamente l'utilizzo dello Spid,  emesso  oggi con scadenza al  31 dicembre, e di emanare un  nuovo bando  che permetta ad esempio la presentazione delle domande all'ufficio protocollo del Comune di Fano utilizzando il meccanismo dell’autocertificazione per la produzione di documenti o che preveda l'accreditamento delle organizzazioni sindacali  e associazioni  di volontariato per la presentazione  diretta delle domande. - ribadisce Giovanelli della Cisl di Fano  - Facciamo presente all'assessore   che la presentazione delle domande di aggiornamento case popolare  richiede una attenta elencazione delle problematiche  dell’utente e l'utilizzo dell’autocertificazione per la consegna dei documenti  non penalizza fasce di popolazione che fanno difficoltà ad accedere agli strumenti informatici . Ci viene il sospetto che l’introduzione perentoria dello Spid serva solo per sfoltire il numero dei cittadini  in graduatoria. - sottolinea il Responsabile della Cisl di Fano -  Questa vicenda  pone nuovamente alla ribalta la mancanza di politiche abitative nel comune di Fano, territorio  ad alta densità abitativa con un significativo numeri di  sfratti e una inesistente disponibilità di edilizia popolare . E’giunto il momento di lavorare per un Piano Casa del Comune di Fano.  - conclude Giovanni Giovanelli - Non solo bandi e contributi ma politiche abitative che prevedano il  recupero del patrimonio pubblico dismesso e acquisiscano immobili messi all’asta,  per  iniziare concretamente  a contrastare  l’emergenza abitativa. Le urgenze sono le abitazioni non l’applicazione dello Spid.        
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23/11/2020 Cgil Cisl Uil Ascoli Piceno; i protocolli condivisi permettono la continuità produttiva
Siamo di fronte alla recrudescenza del virus che dilaga nella società e, quindi, anche nei luoghi di lavoro. Una parte di aziende ha avuto grande senso di responsabilità nel confrontarsi e nel farsi carico della gestione della pandemia. Tuttavia riteniamo che adesso si entri in una fase diversa, dove i Protocolli aziendali di sicurezza anti contagio restano un punto fermo da cui partire e pratiche imprescindibili per poter lavorare, ma necessitano di essere rispettati e implementati, soprattutto per quanto riguarda la gestione dei casi di positività, di quarantene derivanti dai contatti tra persone, e di prevenzione. Nella provincia di Ascoli Piceno si verificano situazioni differenti tra loro e solo alcune aziende monitorizzano la totalità dei loro dipendenti mentre in molte aziende si interviene solo su specifici casi, attendendo comunicazioni dall’Area Vasta che puntualmente non arrivano, ben sapendo della difficoltà del Servizio Pubblico nel tracciare i casi positivi. CGIL CISL e UIL di Ascoli Piceno valutano indispensabile che le aziende del territorio convochino o costituiscano i comitati aziendali anti contagio, come previsto dalla normativa, che individuino, nel rispetto della privacy delle persone e quando se ne verifichi il bisogno, i percorsi più adeguati di screening e tracciatura dei propri dipendenti per garantire la salvaguardia delle stesse aziende, nel momento di massima risalita della curva dei contagi, mettendo così le persone in condizioni di maggiore sicurezza e tranquillità. CGIL CISL e UIL di Ascoli Piceno chiedono con forza l’intervento e monitoraggio del Pubblico. Le Istituzioni, delegate alla gestione della sanità, possono supportare, attraverso convenzioni e/o sovvenzioni, quelle imprese cui chiediamo di svolgere un ruolo di utilità pubblica e sociale. Tutti insieme possiamo gestire questa difficilissima ed imprevedibile situazione: le lavoratrici ed i lavoratori fino ad oggi hanno dato massima disponibilità ed hanno fatto e faranno la loro parte.
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23/11/2020 Cgil Cisl Uil e Confapi Marche si confrontano sulla prevenzione da diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro
La recrudescenza della pandemia ha riproposto il tema del rigoroso rispetto delle norme anche negli ambienti di lavoro. Per questo Confapi Marche e Cgil, Cisl e Uil dopo aver firmato lo scorso giugno il “Protocollo territoriale per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” incrociando le esigenze e le sensibilità sia della parte datoriale che di quella sindacale, si sono date appuntamento per illustrarne nel dettaglio le linee guida. L’incontro si è svolto online attraverso la piattaforma Zoom venerdì 20 novembre con la partecipazione dei coordinatori regionali e nazionali di parte sindacale e datoriale, i referenti di Confapi e dell’Ispettorato del Lavoro.
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21/11/2020 Trasferimento temporaneo operatori sanitari da Ospedale Urbino a Struttura COVID 19 Civitanova Marche. Sindacati scrivono ai Sindaci del Montefeltro
  LETTERA APERTA AI SINDACI DEL TERRITORIO   Gent.mi Sindaci, la recente decisione dell’ASUR Marche di trasferire, temporaneamente, circa 6 operatori sanitario ed infermieristico dall’Ospedale di Urbino alla struttura sanitaria di Emergenza COVID 19 di Civitanova Marche, mentre da una parte rappresenta un tenue barlume di speranza verso l’attuale non particolare incidenza della pandemia nel territorio di Urbino e del Montefeltro, dall’altra, accentua, ancor di più, le preoccupazioni evidenziate da parte nostra, proprio pochi giorni fa sulla stampa, in risposta all’analogo grido di allarme lanciato dall’Assessore alla Sanità del Comune di Urbino, sullo stato di debolezza e carenza di personale in cui si tiene la struttura urbinate. In sostanza, l’ allarme lanciato da CGIL, CISL Urbino e Montefeltro, unitamente alle categorie della sanità FP CGIL e FP CISL, con il documento del 29 giugno u.s., rivolto proprio agli Stati Generali dei Sindaci convocati dal Sindaco Gambini di Urbino, con cui sollecitavamo la necessità di attivarsi per un intervento di potenziamento dell’ organico sia a livello della dirigenza che del comparto di Medicina d’Urgenza per gestire posti di terapia sub intensiva, è rimasto letteralmente inascoltato. Il potenziamento degli organici doveva marciare di pari passo con la richiesta di finanziamento per dare corso alla delibera che prevedeva l’istituzione della Medicina d’Urgenza all’interno dell’ospedale di Urbino. Tutto questo, non solo avrebbe consentito di rispondere alla necessità dell’utenza ma avrebbe garantito la possibilità di sgravare il pronto soccorso in modo “sistematico e strutturale “. La decisione attuale dell’ASUR, a nostro modo di vedere, non solo non risponde a questi bisogni, atavici e fondamentali per un Ospedale definito di 1^ Fascia, ma aggiunge ulteriori elementi di preoccupazione. Tale decisione, conferma indirettamente, come questo nosocomio, resta nella concezione della Dirigenza Sanitaria Regionale una struttura di rincalzo per le necessità emergenziali (vedi il trasferimento di malati Covid da altre realtà territoriali sia nella prima che seconda ondata), ma non meritevole di interventi e finanziamenti strutturali per efficientare e rendere l’unica realtà sanitaria pubblica di questo livello, effettivamente in grado di rispondere ai bisogni di un territorio vasto e orograficamente critico come il Montefeltro. Per queste ragioni, lanciamo una sollecitazione ai Sindaci di tutto il territorio montano e delle Aree interne ad attivarsi verso ASUR e il nuovo Assessore alla Sanità Regionale, Saltamartini, per far si che le delibere di rafforzamento dell’ospedale e della sanità di Urbino vengano finalmente rispettate ed adeguatamente finanziate e che si rafforzi la capacità di risposta della sanità pubblica nel territorio di Urbino e Montefeltro. La salute dei cittadini e la professionalità degli operatori sanitari, ad ogni livello, non possono essere strumento di parte politica, ma meritano il dovuto rispetto ed attenzione.    CGIL - FP CGIL e CISL - FP CISL Urbino e Montefeltro
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20/11/2020 Cgil Cisl e Uil Pesaro sull’ospedale unico: "Discutiamone evitando spot politici e strascichi da campagna elettorale"
Abbiamo assistito in queste ultime settimane ad un dibattito sul nuovo ospedale Marche Nord che a nostro parere può essere considerato esclusivamente come uno strascico di campagna elettorale e che molto poco abbia a che vedere con il merito delle problematiche inerenti all’organizzazione sanitaria e ai processi organizzativi deli modelli sanitari. Unitariamente sul punto, nel ribadire la necessità per la quale è importante che si realizzi concretamente e al più presto il nuovo ospedale Marche Nord, e allo stesso tempo evidenziando le nostre forti perplessità nell’utilizzo del project financing, per ragioni squisitamente economiche e di gestione, vorremmo che la dialettica tra istituzioni e politica, intesa nel suo significato più nobile, si focalizzasse sul merito delle questioni abbandonando l’approccio ideologico e partendo dalla considerazione che alla base di tutto c’è la tutela di un bene primario come il diritto alla salute della comunità provinciale e regionale e non l’accontentare quel comitato “spontaneo” o quell’altro gruppo di interessi. Inoltre, visto che i riflessi della realizzazione del nuovo ospedale unico sul futuro del San Salvatore di Pesaro e del Santa Croce di Fano, non sono mai stati affrontati dalla Regione come CGIL CISL E UIL in tutte le sedi, compresa un conferenza di area vasta, hanno rafforzato la necessità di chiarezza e programmazione invece assente. Pertanto vorremmo provare a mettere alcuni punti fermi dei quali occorre tenere presente se si vuole discutere seriamente di organizzazione sanitaria e ospedaliera. Il primo elemento è la legge. Ad oggi il DM 70 se applicato alla lettera non permette per la nostra provincia la compresenza di tre ospedali di primo livello”, che semplificando è una tipologia di ospedale che ci permetterebbe di avere i medesimi servizi garantiti dagli attuali ospedali Marche Nord e Urbino-Pergola.   Se si volesse mantenere un ospedale a Fano autonomo da Marche Nord, per la comunità fanese al massimo potrebbe vedersi attribuire un “ospedale di base”, previsto dal DM 70 ma caratterizzato da servizi inferiori rispetto a quelli attualmente garantiti, questo a meno che non si voglia declassare l’ospedale di Urbino-Pergola e dotarsi a fano di un secondo ospedale di primo livello a Fano, creando così due strutture identiche a 14 chilometri di distanza l’una dall’altra ed entrambe sulla costa.   Altro punto fermo da considerare è che non risponde a verità l’idea che l’istituzione dell’azienda Marche Nord avrebbe comportato la chiusura dei piccoli ospedali del territorio. Se si avesse l’onestà intellettuale di leggere quanto previsto nel DM 70 del 2015, si comprenderebbe da una semplice e superficiale lettura che la trasformazione da ospedali a strutture sanitarie non ospedaliere è di fatto stato definito dalla stessa legge.   Questo perché il modello in essa contenuto e recepito, frutto di elaborazioni della comunità scientifica, e non di comitati spontanei autopromossi, prevede l’integrazione tra strutture sanitarie “non ospedaliere”, di prossimità con i luoghi di residenza dei cittadini, afferenti alla cosiddetta sanità territoriale, che dovrebbero occuparsi della “presa in carico” del paziente prima dell’acutizzarsi della malattia e soprattutto dopo questa fase, nella cosiddetta post-acuzie, le quali come detto dovrebbero fare sistema con strutture ospedaliere pensate e riorganizzate solo ed esclusivamente per intervenire nella “fase acuta” della malattia, senza che in esse come avviene tutt’oggi e come era normale avvenisse nel passato ci si rechi per prestazioni sanitarie che sarebbe bene fare in luoghi diversi dall’ospedale.   Alla luce di quanto è già contenuto nella stessa norma attualmente in vigore, riteniamo che l’ammodernamento della rete ospedaliera non sia in contrasto con il potenziamento della sanità territoriale. Anzi le due cose dovrebbero essere portate avanti insieme nell’ottica di una integrazione spinta.   Peccato che le cose almeno negli ultimi dieci anni nella nostra regione non siano andati in questa direzione. Peccato che a fronte del “declassamento” dei piccoli ospedali non sia intervenuta alcuna trasformazione né alcun potenziamento degli stessi, anzi si sia di fatto ridotto un servizio a quelle comunità senza dare alle stesse alcuna certezza nè garanzia in termini di tempistica e in termini di qualità dell’assistenza.   Pertanto, ci piacerebbe che la discussione delle istituzioni a partire dalla Giunta regionale, ma senza escludere il coinvolgimento delle amministrazioni locali, si concentri su questi argomenti. 1.      partire dal potenziamento della rete dell’emergenza/urgenza, per garantire un rapido ed efficace intervento per le comunità dell’entroterra. 2.      Come e quando potenziare e realizzare le strutture sanitarie non ospedaliere, peraltro previste sulla carta, sia di nuova istituzione sia di conversione dei piccoli ospedali, utili per concentrare in questi luoghi non solo tutti i servizi relativi alla presa in carico del paziente “pre-acuto e post-acuto”, ma le attività ambulatoriali specialistiche, i medici di base, la diagnostica per immagini e altri servizi sanitari territoriali. 3.      Infine occorre confermare la realizzazione di un nuovo e moderno ospedale per acuti, che possa garantire una alta qualità nell’intervento, ragionando in merito alla possibilità di garantire nel nord delle marche su alcune branche specifiche, l’alta specialità prevista per strutture ospedaliere di secondo livello, anche per ridurre la mobilità passiva verso l’Emilia Romagna.   In un quadro che vede un nuovo ospedale, ci risulta alquanto improprio pensare di realizzare anche una clinica privata, come abbiamo letto in questi giorni, a Fano.   Attendiamo l’avvio di una fase di confronto vedo che vada oltre il singolo spot politico che non ci appartiene.
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19/11/2020 Quanto ne sai di contraffazione? Compila il questionario
“NO alla contraffazione” è un progetto di tutela dei consumatori realizzato da Adiconsum Marche, Adoc Marche e Federconsumatori Regione Marche, Associazioni dei Consumatori iscritte al CRCU e finanziato con la compartecipazione dalla Camera di Commercio delle Marche, esercitando le competenze relative alla trasparenza commerciale e alla tutela dei consumatori ai sensi della Legge n. 580/96.  “NO alla contraffazione” promuove la diffusione, tramite azioni mirate, di informazioni corrette per permettere ai consumatori di fare scelte maggiormente consapevoli ispirate al rispetto dei diritti delle persone e alla tutela della qualità dei prodotti.   Quanto ne sai di contraffazione? Compila il questionario   Quali sono i principali pericoli della contraffazione per il consumatore? I rischi sulla salute sono il danno causato dalla contraffazione di merci che, ad esempio, utilizzano tinture nocive su tessuti portati a contatto con il corpo. Pericolosi anche i giocattoli fabbricati con materiale infiammabile o l’assunzione di farmaci contraffatti. L’utilizzo di materie prime di bassissima qualità fa si che questi danni possano essere irreversibili. La contraffazione è un fenomeno che sta colpendo diversi settori di attività e comporta la perdita di numerosi posti di lavoro.   Come proteggersi dal fenomeno della contraffazione? Alcuni consigli utili: Evitare di comprare prodotti troppo economici; un prezzo troppo basso può essere invitante ma può nascondere scarsa qualità   Per gli acquisti rivolgersi sempre a venditori autorizzati, che offrono evidenti garanzie sull’origine della merce; diffidare di prodotti generalmente commercializzati attraverso canali ufficiali di vendita che vengono proposti da venditori irregolari   Avvalersi, prima di eseguire acquisti di rilevante valore, della consulenza di persone che abbiano maggiore conoscenza del prodotto   Controllare sempre le etichette dei prodotti acquistati e diffidare di quelli con scritte minuscole o poco chiare o privi delle indicazioni d’origine e del “marchio CE”; le etichette più corrette sono quelle che garantiscono la migliore conoscenza del prodotto: trasparenza del marchio, processo produttivo, luogo di produzione e caratteristiche   Acquistare solo prodotti in confezioni e con imballaggi integri, con il nome del produttore, assicurandosi della loro provenienza e di eventuali marchi di qualità o certificazione   Prestare cautela per le vendite effettuate “porta a porta”: se non si ricevono notizie precise sull’identità e sui recapiti (telefono, domicilio ecc.) del venditore, è possibile che si tratti di prodotti contraffatti   Porre particolare attenzione all’acquisto di prodotti proposti su internet o da programmi televisivi   fonte: https://www.adiconsummarche.it/no-alla-contraffazione/
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10/11/2020 Anziani morti per Covid nella RP di Fabriano, incontro al vertice tra CGIL CISL UIL AV2 ATS 10 e ASP Santa Caterina
Nella mattinata di oggi  Cgil Cisl e Uil di Fabriano, insieme ai rispettivi sindacati dei pensionati, hanno incontrato il Presidente ASP Santa Caterina, il Direttore  Area Vasta 2   ed il Coordinatore dell'Ambito territoriale sociale 10 per fare il punto sulla situazione sanitaria della struttura per anziani ASP Santa Caterina. L'incontro, che si è tenuto nella sede del Comune di Fabriano, è stato richiesto con urgenza dai sindacati confederali territoriali, nei  giorni scorsi,  per fare chiarezza sulla grave  situazione pandemica che ha colpito la Residenza protette Santa Caterina, dove sono deceduti 10 pazienti ma  anche a seguito delle dichiarazioni di alcuni familiari dove denunciavano disidratazione e mal nutrizione dei loro parenti deceduti.  «Sollecitati dalle notizie di stampa e dai cittadini, abbiamo ritenuto  chiedere chiarimenti su quanto è successo,  ed  in particolare anche i percorsi dei protocolli attuati per affrontare questa seconda emergenza Covid. -  hanno precisato in una nota stampa a margine dell'incontro  i sindacati  confederali-  I vertici dell'AV2  ci hanno garantito, a seguito del sopralluogo,  che le  procedure eseguite rispondono ai protocolli anti covid, oltre alla  qualificata azione dei medici Usca, che regolarmente, sia  mattina che pomeriggio, presidiano la struttura. C'è stato inoltre un potenziamento del personale con  tre infermiere/i Asur.»  «Vista la difficile situazione iniziale, causa la diffusione del contagio che ha coinvolto anche il personale di servizio (90% del personale) il  Presidente ASP Santa Caterina, fortemente preoccupato,  ha chiesto nuove unità di personale alla Cooperativa che opera nella struttura, che  attualmente conta nove Oss e cinque Infermiere/i.  -  hanno riportato i rappresentanti sindacali  -  Gli ospiti più gravi sono stati trasferiti nelle strutture ospedaliere, gli altri hanno scelto di mantenerli nella struttura per far sì che l’ ospedale locale continui a dare il proprio servizio sanitario. E' stata comunque, secondo il Presidente della struttura,  mantenuta la comunicazione con le famiglie degli ospiti, nei limiti delle difficoltà affrontate.»  Nella Residenza oggi sono stati effettuati nuovi tamponi « è evidente che a seguito dell'andamento dei risultati  sarà necessaria una riorganizzazione della struttura, separando i positivi da chi avrà superato il contagio e chiaramente servirà più personale sanitario per dare un adeguato servizio infermieristico. - rilanciano Cgil Cisl e Uil di Fabriano, insieme ai rispettivi sindacati dei pensionati - Prendiamo atto di quanto riportato dai verici dell'AV2 e della Residenza ASP Santa Caterina,  rispetto alla correttezza dei   protocolli sanitari e socio sanitari  effettuati, ora  la relazione sarà obbligatoriamente  inviata alle Autorità sanitarie e al Prefetto di Ancona.»    «Vogliamo evidenziare l’intenso lavoro svolto delle/dagli oss  e dalle infermiere/i e medici, dove in una situazione difficile di emergenza si sono e si stanno prodigando senza risparmio di energie per il bene degli ospiti e di tutta la comunità cittadina, dando il massimo del proprio lavoro contemperandolo con la tutela dei loro diritti. - concludono  -  Continueremo a monitorare la situazione, condividendola con tutti gli attori preposti.»
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10/11/2020 Caf Cisl: Percorso di 140 ore Fiscale e tributario. Aperte le iscrizioni per il 2021
Anche per il 2021 il Caf Cisl Marche organizza un corso gratuito per la compilazione del Modello 730 finalizzato all’assunzione di personale.   Chi fosse interessato può iscriversi entro e non oltre il 4 dicembre 2020 compilando la richiesta di adesione e allegando il curriculum  in questo link: https://www.adecco.it/aziende-che-assumono/caf-cisl-marche   Scadenza 4 dicembre 2020
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07/11/2020 Morti sul lavoro, dati in aumento: presidio dei lavoratori in porto per chiedere più sicurezza
Sindacati e Autorità portuale a confronto sulla sicurezza del porto da subito. È un appuntamento a stretto giro (entro il mese di novembre) l’assunzione di impegno presa tra Cgil, Cisl e Uil e Autorità Portuale al termine del presidio dei lavoratori che si è tenuto questa mattina al Varco Repubblica del porto di Ancona. La manifestazione, organizzata dalle organizzazioni sindacali assieme alle categorie FILCAMS/FISASCAT/UILTUCS e FILT/FIT/UILT a seguito della morte sul lavoro della guardia giurata Luca Bongiovanni, è servita per ampliare il discorso sicurezza. Nelle Marche nonostante i mesi del lockdown si sono verificati 38 incidenti mortali tra gennaio e settembre, oltre il 65% in più rispetto al 2019. «Dati che non comprendono quest’ultimo episodio – attaccano i sindacati – per il quale ora si dovranno stabilire eventuali colpe, ma di cui tutti abbiamo responsabilità: perché,  se è pur vero che gli incidenti accadono, è anche più vero sulla sicurezza tutti – istituzioni, imprese, operatori – dimostrano puntualmente di non riuscire a far funzionare al meglio il sistema di norme e comportamenti necessari. Mettendoci così tutti, con una puntualità agghiacciante, di fronte a queste terribili tragedie. Come sindacato confederale stiamo rivendicando da tempo un’azione ben più mirata e incisiva in termini di sicurezza sul lavoro: in particolare in ambito portuale e con una attenzione specifica ai fattori organizzativi ed ai rischi di “interferenza”, che sono quelli rivelatisi più pericolosi». Alla manifestazione ha preso parte anche il presidente dell’Autorità Portuale, Rodolfo Giampieri. I lavoratori hanno espresso cordoglio e vicinanza ai famigliari della vittima.  
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06/11/2020 Sui diritti non si torna indietro. Impegniamoci tutti per la cultura dei diritti e la tutela delle donne
Al termine di una settimana in cui la città di Macerata ha vissuto lacerazioni e strappi di cui, specie in un momento difficile come quello attuale, avremmo fatto volentieri a meno, come CGIL CISL UIL di Macerata esprimiamo lo sgomento per aver visto un’intera comunità di fatto costretta a discutere attorno a un indegno confronto tra aborto e pedofilia. Senza discutere la posizione morale della Chiesa cattolica e la libertà di coscienza dei cattolici, che anzi rispettiamo e tuteliamo come forme di espressione della libertà religiosa e della libertà individuale, riteniamo che nessuna posizione morale possa legittimare, neanche come forma di provocazione, un aberrante classifica che renderebbe l’esercizio di un diritto come l’aborto più grave della commissione di un reato come la violenza o molestia sessuale su un minore. Vorremmo però cercare di andare oltre una legittima polemica, esprimendo la nostra preoccupazione per un clima di crescente tensione e scontro attorno a temi che dovrebbero invece rappresentare un punto di arrivo indiscusso della nostra convivenza civile e che afferiscono ai diritti delle donne. Ci preoccupa una cultura strisciante e trasversale a ambienti diversi che tende a ricostruire attorno all’interruzione volontaria della gravidanza uno stigma sociale e morale che speravamo ormai superato. I continui e reiterati attacchi alla legge 194, provenienti da più parti, preoccupano perché colpiscono al cuore la libertà di scelta della donna e il diritto alla maternità consapevole. In una battaglia ideologica oscurantista e di retroguardia si smarrisce il valore profondo di quella legge che ha saputo mediare posizioni diverse e ha di fatto riconosciuto il diritto della donna a interrompere la gravidanza all’interno di un percorso pubblico di accompagnamento orientato a lasciare alla donna stessa, e solo a lei, la libertà di scelta e, al contempo, a non lasciarla sola nell’esercizio del suo diritto ad abortire, così come del suo diritto a proseguire la gravidanza. Ci preoccupa un sistema pubblico che, non investendo sui consultori, rischia di rendere difficilmente esigibile questo diritto e lasciare davvero le donne sole. Ci preoccupano le tante, troppe volte in cui abbiamo visto in qualche modo giustificare, derubricare o addirittura banalizzare le violenze sulle donne. Ci preoccupa il crescere di linguaggi misogini e violenti che attaccano e denigrano il corpo delle donne. Ci preoccupa il permanere e forse il rafforzarsi di stereotipi culturali e sociali che attribuiscono alle donne i compiti di cura e interpretano la conciliazione lavoro-famiglia come problema esclusivo delle donne. Ci preoccupa un sistema di servizi pubblici non all’altezza della sfida di garantire alle donne, a tutte le donne, reali possibilità di conciliazioni dei tempi di vita. Stereotipi e carenze che portano il nostro Paese ad avere uno dei tassi di partecipazione delle donne al mercato del lavoro più basso in Europa. Stereotipi e carenze che a tutt’oggi portano una donna su quattro ad abbandonare il lavoro dopo la nascita dei figli. Ci preoccupa un mercato del lavoro in cui la parità di genere è una chimera, dove una donna è pagata almeno il 10% in meno di un uomo per svolgere la stessa identica mansione, dove le posizioni apicali sono spesso precluse alle donne bloccate da un “soffitto di cristallo” soffocante, dove il lavoro di cura che le donne svolgono in famiglia non ha alcun riconoscimento contributivo. Sui diritti delle donne non si torna indietro, mai. Ma anzi dovremmo tutti impegnarci per costruire alleanze larghe e inclusive per reagire ai rischi di arretramento dei diritti e agli attacchi alla parità di genere. È in questa prospettiva che, consapevoli anche del ruolo di emancipazione e educazione che il sindacato confederale ha sempre avuto nella storia del Paese, come CGIL CISL UIL di Macerata proporremo alla città, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un momento pubblico, aperto e inclusivo in cui condividere contributi di riflessione e di esperienza che possano aiutarci a rafforzare una cultura condivisa dei diritti e di tutela delle donne.        CGIL – CISL – UIL                                                                                                         Macerata                                                            Rossella Marinucci – Silvia Spinaci – Manuel Broglia
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06/11/2020 Infortunio mortale al porto di Ancona, Cgil Cisl Uil: “Mai più morti sul lavoro. Serve coerenza e continuità: al porto e non solo”
Un altro infortunio mortale al porto di Ancona: un altro morto, ancora, che si va ad unire alla lunga lista degli infortuni di questi mesi, di questi anni. A perdere la vita stavolta un lavoratore dell’Istituto di vigilanza operante all’interno del porto di Ancona – Luca Bongiovanni, anconetano di poco più di cinquant’anni -  investito da un mezzo pesante in manovra alla banchina 23. La stessa dove morì -con una drammatica coincidenza di luogo – Luca Rizzeri, nel giugno 2019. Alla famiglia del lavoratore va tutta la nostra solidarietà e compassione.   L’ennesimo morto sul lavoro per il quale si dovranno stabilire eventuali colpe, ma di cui tutti  abbiamo responsabilità: perché, se è pur vero che gli incidenti accadono, è anche più vero sulla sicurezza tutti – istituzioni, imprese, operatori – dimostrano puntualmente di non riuscire a far funzionare al meglio il sistema di norme e comportamenti necessari. Mettendoci così tutti, con una puntualità agghiacciante, di fronte a queste terribili tragedie. Il copione è sempre lo stesso: ad un infortunio grave fanno seguito prese di posizione anche forti, iniziative pubbliche, apertura di tavoli di discussione e, purtroppo, a cui fanno seguito le lacrime di chi piange per il lutto occorso.  Ma poi, passato qualche tempo, si abbassa di nuovo la guardia e ci si dimentica che il meccanismo della sicurezza va sempre oliato e tenuto ben in funzione. Come sindacato confederale stiamo rivendicando da tempo un’azione ben più mirata e incisiva in termini di sicurezza sul lavoro: in particolare in ambito portuale e con una attenzione specifica ai fattori organizzativi ed ai rischi di “interferenza”, che sono quelli rivelatisi più pericolosi. Abbiamo chiesto e ottenuto un tavolo permanente presso la Prefettura e si era riusciti ad avviare – prima della pandemia – anche uno tavolo specifico con l’Autorità Portuale, e su questo ultimo incidente abbiamo già avuto un primo incontro con l’ Autorità Portuale. E’ assolutamente necessario che entrambi acquisiscano maggiore concretezza e capacità di incidere nella realtà del lavoro, specie nello scalo dorico: a cominciare da massicci processi di formazione continua per gli addetti alle varie lavorazioni  e dalla sigla di un Protocollo per la attivazione di un RLS di Sito. Come CGIL, CISL e UIL, insieme alle categorie dei lavoratori interessati, faremo tutto quanto in nostro potere per mettere la parola fine a questi drammi sul lavoro. Per testimoniare tutto questo CGIL CISL UIL – assieme alle categorie FILCAMS/FISASCAT/UILTUCS  e FILT/FIT/UILT – organizzano per sabato 7 novembre, dalle ore 10.00 alle ore 11.00, un presidio   presso il porto di Ancona - Varco Repubblica , con il rispetto di tutte le norme di prevenzione anti-pandemia previste.
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30/10/2020 Incontro governo-sindacati, raggiunta l’intesa sulla proroga della cassa Covid e sul blocco dei licenziamenti. Furlan: ”Un passo avanti fondamentale. La decisione del Governo consente un minimo di serenità alla nostra gente”
«Essere usciti questa sera con una intesa ci consente di affrontare le giornate complicate per il paese e nei luoghi di lavoro con uno spirito positivo. E' un passo avanti fondamentale, ci contavamo tanto». Così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, al termine dell’ incontro svoltosi in videoconferenza con il premier Giuseppe Conte insieme ai leader di Cgil e Uil Maurizio Landini, e Pierpaolo Bombardieri. Al centro dell'incontro - il secondo dopo il tavolo del 28 ottobre scorso - il nodo relativo alla proroga del blocco dei licenziamenti e la richiesta dei sindacati di prolungarlo oltre il 31 gennaio come previsto, assieme ad una nuova Cassa Covid. (VIDEO)«La decisione assunta dal governo consente di dare sicuramente un minimo di serenità alla nostra gente. Va dato atto al Presidente del Consiglio, che ringraziamo, di avere compreso le ragioni e le preoccupazioni espresse in queste giornate dal sindacato» ha proseguito la leader della Cisl. «La soluzione trovata ci offre un respiro lungo e rasserena tante persone che noi rappresentiamo e ci consente di lavorare alacremente per cambiare gli strumenti degli ammortizzatori e delle politiche attive che sicuramente si sono dimostrate fragile e deboli per tanti lavoratori. Rimangono aperte naturalmente le questioni che abbiamo posto sulla Legge di bilancio, su cui contiamo di avere nei prossimi giorni un confronto chiaro e produttivo con il Governo a cominciare dalle risorse per il rinnovo dei contratti pubblici e per la legge sulla non autosufficienza» - ha concluso. «È un buon risultato per le lavoratrici e i lavoratori e per il Paese» sottolineano Cgil Cisl e Uil in una nota congiunta spiegando che il governo ha accettato la richiesta delle tre confederazioni di prorogare nella Legge di Bilancio 2021, 12 settimane di cassa integrazione Covid (gratuite per le imprese) ed il conseguente blocco dei licenziamenti fino al 21 marzo 2021. «Contemporaneamente- annunciano -  si avvia già dalla prossima settimana un confronto sulla riforma degli ammortizzatori sociali e sulle politiche attive del lavoro. Inoltre saranno calendarizzati una serie di incontri per discutere della Legge di Bilancio (Sanità, non autosufficienza, Riforma Fiscale, rinnovo dei CCNL, Scuola, Istruzione, Pubblica Amministrazione, Politiche industriali e politiche e tutele per tutti i settori maggiormente colpiti dal decreto Ristori) e dei Fondi europei" conclude la nota congiunta.»   fonte: https://www.cisl.it/primo-piano/17685-incontro-governo-sindacati-raggiunta-l-intesa-sulla-proroga-della-cassa-covid-e-sul-blocco-dei-licenziamenti-furlan-un-passo-avanti-fondamentale-la-decisione-del-governo-consente-un-minimo-di-serenita-alla-nostra-gente.html 
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14/10/2020 “CooperAzioni in rete: lavoro, dignità, diritti”: quattro progetti per la solidarietà internazionale
Iscos Marche Onlus in data 9 Ottobre 2020 ha pubblicato il Bando “CooperAzioni in rete: lavoro, dignità, diritti” con il quale intende partecipare finanziariamente alla realizzazione di progetti di Cooperazione e Solidarietà Internazionale promossi da soggetti del territorio regionale e afferenti alla rete della Cisl delle Marche. Il contributo complessivo disponibile è di € 20.000,00 da destinare a 4 progetti di importo non superiore a € 5.000,00 cadauno. Il Bando invita a presentare proposte per realizzare progetti nei settori socio-sanitario, ambientale, di promozione e tutela dei diritti umani, decent work, educazione formale e informale, formazione professionale e inserimento socio lavorativo, parità di genere, migrazione. Le aree geografiche di intervento sono: Africa, America Latina, Medio Oriente e Balcani. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 9 Novembre 2020. Le domande devono pervenire tramite PEC al seguente indirizzo: amministrazione@pec.iscosmarche.it compilando il formulario reso disponibile on line sul sito di Iscos Marche Onlus. Il bando è pubblicato in allegato.
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08/10/2020 Sauro Rossi a Presenza: «La nuova Giunta regionale riparta dal confronto con tutti i soggetti del territorio»
«Dal nostro punto di vista, strettamente sindacale, la nuova Giunta dovrebbe ripartire da un confronto aperto a tutto campo con i vari soggetti territoriali». Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche, interviene così sulle colonne di "Presenza", quindicinale dell'Arcidiocesi di Ancona e Osimo, in una pagina dedicata alla nuova fase politica e amministrativa nella nostra regione. «CGIL CISL UIL Marche, nel documento presentato ai candidati alla Presidenza, hanno precisato quelli che ritengono essere i punti essenziali da affrontare per dare nuovo impulso alle politiche regionali - prosegue Rossi -. Nel segno del lavoro, della sostenibilità sociale, ambientale ed economica, della coesione e dello sviluppo. In tutti i settori vanno accompagnate la transizione tecnologico-digitale e quella ecologica». Presenza - Quindicinale dell’Arcidiocesi Ancona-Osimo - 08/10/2020
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06/10/2020 RSA Bricciotti di Mombaroccio: non doveva e non deve finire così
CGIL CISL assieme alle rispettive federazioni dei pensionati e del pubblico impiego, esprimono grande rammarico in merito alla vicenda della RSA di Mombaroccio. Una vicenda che si trascina da anni e che con la volontà dall’ Area Vasta, dell’Asur e della Regione avrebbe dovuto avere un diverso epilogo. Da tempo ribadiamo che il territorio necessita di servizi adeguati al fine di garantire ai cittadini un livello di assistenza adeguato ed in questo caso per quel territorio, per quella comunità e per l’intero sistema sanitario e sociosanitario provinciale, il Bricciotti è parte importante in termini risposte ai bisogni assistenziali. In questi anni abbiamo ribadito la necessità di destinare adeguate risorse affinché la struttura fosse conforme ai necessari standard di sicurezza in quanto la struttura, acquistata negli anni 80 dal servizio sanitario regionale, non è stata mai oggetto di adeguati interventi di manutenzione. Abbiamo invece assistito al passare inesorabile del tempo senza che nulla sia stato fatto ad esclusione del prendere atto che la struttura non è più idonea; non solo, leggiamo oggi che servono ancora indagini più approfondite su tutta la struttura! A tal proposito ci risulta che l’amministrazione comunale di Mombaroccio, nel novembre scorso, aveva fatto eseguire una perizia statica e sismica, (consegnata all’Asur e Area Vasta), nella quale si evidenziano le criticità e gli interventi necessari. Cgil e Cisl chiedono con forza, all’ AV1 e all’Asur, che servizi di natura sanitaria siano garantiti e chiedono di conoscere la destinazione, temporanea, dei 40 posti letto fino ad oggi destinati alla Bricciotti. Chiediamo inoltre che vengano destinate al più presto risorse adeguate per rendere idonea la struttura e riportare nel più breve tempo possibile gli ospiti nella struttura. Abbiamo inoltre la necessità di raccogliere le necessarie garanzie in termini occupazionali rispetto agli infermieri e OSS che prestavano servizio alla Bricciotti oggi temporaneamente trasferiti. Questa vicenda ci ricorda tanto quella del San Benedetto di Pesaro dove colpevolmente la Regione ha abbandonato quella struttura permettendone il suo progressivo ed inesorabile degrado nel cuore della città. Ecco, questo non deve accadere. Speriamo che la nuova Amministrazione regionale sia capace di girare pagina e dare segni concreti di discontinuità con il passato.   Corriere Adriatico - Pesaro del 07/10/2020 Il Resto del Carlino - Pesaro del 07/10/2020
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29/09/2020 Lavoro domestico: dal nuovo contratto aumenti per colf e badanti
Dal 1 ottobre colf e badanti con regolare contratto di lavoro riceveranno un aumento in virtù del nuovo contratto nazionale del lavoro domestico. Sono circa 24 mila i lavoratori regolari nelle Marche, ma nel settore è forte il ricorso al lavoro nero: per combattere il fenomeno, servono misure e incentivi a sostegno delle famiglie. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Nadia Stopponi, Responsabile Servizio Colf Badanti Caf Cisl Marche
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24/09/2020 Incendio al Porto di Ancona: Cgil Cisl e Uil chiedono di aprire altri spazi per garantire il lavoro
Cgil Cisl e Uil di Ancona sono intervenute oggi, giovedì 24 settembre, al consiglio comunale di Ancona sull'incendio avvenuto al Porto nella notte del 15 settembre. I sindacati hanno richiesto tutele per i lavoratori, misure per scongiurare la fuga delle imprese coinvolte, l'attivazione di un tavolo di coordinamento che metta insieme tutti i soggetti istituzionali, le parti sociali e le imprese, ricordando come il porto di Ancona sia il più importante motore di sviluppo della nostra Regione.   Martedì scorso, i sindacano territoriali avevno incontrato il Presidente e il Segretario dell' Autorità Portuale — Giarnpieri e Paroli - e il Direttore dell'Arpam, Marchetti. L'incontro era stato richiesto da Cgil, Cisl e Uil, fortemente preoccupate, a seguito dell' incendio presso I' area ex Tubimar, sia dagli eventuali rischi per la salute dei cittadini e dei lavoratori dell'area, sia dalle possibili ripercussioni sul lavoro in ambito portuale.  Le organizzazioni sindacali hanno preso atto dei dati forniti dall'Arpam, che evidenziano la non pericolosità della nube sprigionata dell'incendio, in quanto le sostanze contenute erano di gran lunga al di sotto dei limiti di tossicità.  Per quanto riguarda la situazione delle attività produttive coinvolte II Presidente ha convenuto con le Organizzazioni sindacali che occorre lavorare velocemente per far in modo di rendere disponibili altre aree portuali, affinché le aziende dislocate nell'area andata a fuoco possano riprendere la produzione in tempi brevi. Così da evitare ogni ipotesi di trasferimento , facendo perdere ad Ancona posti di lavoro e lavorazioni pregiate. Già oggi vi sono lavoratori in difficoltà di ricollocazione, a seguito delle conseguenze dell'incendio. Vale per le attività di logistica e, ancor di più, per quelle della cantieristica.  Il porto di Ancona è un asset strategico per l'economia di tutte le Marche, necessita di spazio e viabilità adeguata: ora è necessario non perdere tempo e ripristinare in tempi brevi l'area coinvolta e nel frattempo tutelare le aziende e i posti di lavoro.  In attesa del recupero dell'area ex-Tubimar, è prioritario il riutilizzo degli spazi già Bunge — forzando i tempi d'acquisizione e utilizzando ogni percorso che ne consenta un uso anche transitorio — e una rilettura complessiva degli spazi portuali, che spinga anche al superamento dei blocchi che caratterizzano ,da anni, la realizzazione di molte opere fondamentali (vedi darsena). Soluzioni innovative, anche se transitorie, possono essere studiate — con il concorso di tutti gli enti — magari contando sulla presenza della ferrovia.  Per fare ciò serve un azione sinergica tra tutte le istituzioni coinvolte, le parti sociali e le aziende; per questo le OO.SS. Hanno proposto che venga rapidamente istituito un tavolo di confronto per affrontare questo tema con la nuova amministrazione regionale, il Comune di Ancona e le associazioni di impresa: la questione è troppo importante per non essere discussa e affrontata con determinazione. 
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16/09/2020 Nube incendio al Porto di Ancona: Cgil Cisl Uil chiedono chiarimenti a Prefetto, Sindaco e Presidente Autorità Portuale
   Pubblichiamo integralmente la lettera di Cgil Cisl Uil  Ancona inviata  al Prefetto di Ancona, al  Sindaco di Ancona e la Presidente dell’ Autorità Portuale:      "Scriviamo come CGIL CISL UIL del territorio di Ancona al termine di una giornata molto complicata per la città, i suoi abitanti, i lavoratori e per le istituzioni. Chiediamo, nell’interesse dei lavoratori e cittadini che rappresentiamo, di avere la massima contezza delle implicazioni sanitarie dell’incendio dello stabilimento ex Tubimar nel Porto di Ancona e di conoscere nel dettaglio l’esito dei rilievi dell’ Asur e dell’ Arpam. Chiediamo che vi siano scelte chiare e che la salute dei lavoratori, come quella di tutti i cittadini, venga posta al centro di queste scelte. La decisione di prolungare la chiusura delle scuole ci pone la questione di capirne la motivazione e di valutare se tali elementi non debbano far presumere un rischio anche per chi lavora, in particolare nell’area del porto. Ci rendiamo conto delle implicazioni concrete di una fermata degli impianti produttivi, ma vorremmo capire bene gli elementi che determinerebbero la chiusura delle scuole e il contemporaneo mantenimento attivo di attività produttive molto vicine al luogo dell’incendio. Restiamo in attesa di un riscontro urgente e garantiamo come sempre massima collaborazione."
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16/09/2020 Trasporto pubblico locale, Cisl Fano: "Penalizzati lavoratori e studenti pendolari.No a scelte univoche, serve un confronto"
«Non ha senso lo spostamento della fermata della linea 25 Fano Urbino dalla stazione ferroviaria al Pincio. Sarebbe stato invece opportuno spostare tutti i capolinea dal Pincio alla stazione ferroviaria. - commenta così in una nota stampa il Responsabile della Cisl di Fano, Giovanni Giovanelli -  Il Pincio è stato  recentemente oggetto di un significativo intervento di ristrutturazione e riqualificazione che lo ha reso il biglietto da visita della città,  oggi  invece è utilizzato come parcheggio di pullman e capolinea di molte fermate. Sarebbe stato più opportuno rendere tutta la zona del Pincio libera anche dai mezzi del trasporto pubblico locale.«   Secondo Giovanelli la scelta di annullare il capolinea del 25 presso la stazione di Fano «contrasta con la logica di creare nodi di interscambio bus - treno per favorire la mobilità che utilizza mezzi pubblici. La linea Fano Urbino che viene utilizzata da studenti lavoratori e turisti deve avere il suo capolinea presso la stazione ferroviaria di Fano. E' impensabile che un turista per  raggiungere Urbino con i mezzi pubblici, dopo essere sceso alla stazione ferroviaria, debba arrivare al Pincio. Oltre al fatto che gli studenti che da Urbino arrivano a Fano per dirigersi verso altre sedi universitarie devono tutti giorni utilizzare un altro mezzo pubblico per aggiungere la stazione. Stessa cosa per i lavoratori ch si recano a Fano per raggiungere con il treno i luoghi di lavoro. Ci chiediamo, quale logica? Quali sono i motivi? Forse per risparmiare sul tempo della corsa a discapito dei viaggiatori?»   «Riteniamo questa scelta sia  penalizzante per Fano e i cittadini della Val Metauro e Val Cesano e non favorirà, di certo, l’utilizzo della mobilità urbana eliminando  il nodo di scambio bus treno  presso la stazione ferroviaria di Fano che già soffre  della notevole diminuzione di collegamenti diretti con Bologna e Ancona. - sottolinea il Responsabile della Cisl di Fano - Si rischia ancora una volta l’isolamento della terza città delle Marche e il depotenziamento di Fano come snodo di interconnessione ferroviario per i cittadini dell’entroterra. Questa decisione di modificare l’assetto del TPL non può essere il risultato di scelte univoche senza il minimo confronto con la cittadinanza e l’amministrazione comunale. Le scelte che modificano il trasporto pubblico locale devono essere in raccordo con il piano del trasporto pubblico locale del Comune di Fano ( PIMUS).»   «Chiediamo all’Assessore della mobilità del comune di Fano di avviare un immediato confronto con i vertici di Adriabus sulla situazione della linea Fano Urbino e la delicata situazione del Trasporto pubblico locale inadeguato per le esigenze dei cittadini, (lavoratori, studenti e pensionati), oltre che per la promozione turistica del territorio. - conclude Giovanni Giovanelli della Cisl di Fano -  Una efficiente, moderna ed integrata rete infrastrutturale del trasporto pubblico locale favorisce il flusso turistico. A questa criticità aggiungiamo l’insufficiente copertura del TPL assente nei giorni festivi, collegamenti debolissimi per i paesi che non si trovano lungo le direttrici principali di collegamento ( via Flaminia e Cesanense ). Occorre una profonda rivisitazione del modello di TPL che permetta una maggiore copertura del territorio della val Metauro e val Cesano e delle aree interne.»
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31/08/2020 Utenze del cratere sismico: pagamenti prorogati al 31 dicembre 2020
Il DL del 14 agosto 2020, n. 104 art. 57 comma 18 lett. a) e b) - (Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia) ha introdotto variazioni alle agevolazioni previste a favore degli utenti coinvolti dagli eventi sismici, il cui modello di attuazione è demandato all'autorità competente (ARERA). Il Decreto prevede una ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2020 dei pagamenti delle fatture, a favore delle utenze relative ad immobili situati nei comuni del cratere del sisma (di cui agli allegati 1,2 e 2-bis del decreto legge 189 del 2016). In attesa del regolamento di attuazione è possibile non procedere ai pagamenti delle fatture pervenute.  
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31/08/2020 Vertenza ex JP e crisi occupazionale i sindacati incontrano l’Arcivescovo di Fabriano.Cocco, Cisl Fabriano: ”Serve una responsabilità sociale. Non abbiamo altro tempo per rilanciare la crescita, facciamolo ora con spirito di comunità
 Mercoledì 2 settembre ore 12.30 a Fabriano,  presso la Curia Vescovile in  Piazza Giovanni Paolo II, Cgil Cisl e Uil della zona di Fabriano con le rispettive federazioni dei metalmeccanici incontreranno l’Arcivescovo di Fabriano e Matelica  S.E.  Mons. Francesco Massara. « Abbiamo  molto apprezzato l’accorato appello di  S.E. Mons. Francesco Massara  a tutte le istituzioni e a ciascuna responsabilità pubblica e privata affinché si intervenga sulla grave situazione che stanno vivendo i lavoratori della ex JP e sulla crisi occupazionale del fabrianese. – sottolinea Andrea Cocco, Responsabile Cisl Fabriano - Mettere al centro la dignità dei lavoratori ed il contenuto etico dell’occupazione e stimolare una sana politica di investimenti ritengo siano capisaldi di una vera progettualità economica. Al centro i lavoratori ed il lavoro, non come ora dove il costo minore del lavoro la fa da padrona, ma ricercando investimenti e progettualità di valore . Siamo pronti alla sfida della new economy – rilancia Cocco -  ma alla condizione di accrescere le competenze dei lavoratori (più vera formazione e riqualificazione) riconoscendo il giusto valore economico del lavoro svolto.» «Il territorio Fabrianese soffre da anni una crisi economica lancinante, i giovani abbandonano l’entroterra, uomini e donne tra i 40 e 50 anni si trovano disoccupati e senza speranze di occupazione – prosegue il Responsabile della Cisl Fabriano-  Serve un cambio di marcia, serve una responsabilità sociale, da parte della politica, siamo stanchi del populismo di opportunità elettorali,  da parte degli imprenditori, vera progettualità d’impresa dove la crescita economica vada di pari passo con una vera crescita di occupazione professionale e salariale, da parte del mondo finanziario, chi investe nel nostro territorio va sostenuto e accompagnato fino al consolidamento del lavoro, e anche da parte sindacato, non dobbiamo barricarci nei vecchi stereotipi sindacali ed accettare e concordare le vere e serie sfide industriali.» «E’ auspicabile altresì che Il lavoro non sia assistenza e sussidiarietà, ma sia una vera crescita sociale; le parole dell’arcivescovo Massara  riprendono una frase profonda e significativa di Don Oreste Bensi “Non si dia per carità ciò che spetta per giustizia” – conclude Andrea Cocco - Non abbiamo altro tempo per rilanciare la crescita, facciamolo ora con un vero spirito di comunità» Corriere Adriatico - Ancona del 03/09/2020 Il Resto del Carlino del 03/09/2020 Il Resto del Carlino - Ancona del 03/09/2020
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18/08/2020 Emergenza casa a Fano
 Nuovamente con l’uscita del bando per il sostegno agli affitti emergono le difficoltà delle famiglie fanesi nella ricerca di una casa  e soprattutto nel pagamento dell’affitto. « La crisi del Covid ma anche gli effetti della lunga crisi dl settore manifatturiero nella nostra zona con un crollo impressionate del settore nautico  ha determinato l’acuirsi dell’emergenza casa.   Ci chiediamo cosa succederà dopo che terminerà la moratoria degli sfratti per Covid 19. - scrive in una nota stampa  Giovanni Giovanelli, Responsabile Cisl di Fano  - Nonostante l’aumento degli immobili sfitti rimangono forti difficoltà nel reperire alloggi da affittare ed anche l’ultimo intervento del comune che metteva a disposizione risorse come garanzia dell’affitto non è riuscito ad intercettare molti proprietari di case sfitte. Una misura reale di sostegno all’inclusione abitativa che purtroppo non ha prodotto i suoi effetti.  Secondo Giovanelli  «rimane alta la difficoltà di fornire le garanzie necessarie per la stipula dell’affitto (fideiussione bancaria, mancanza di un contratto a tempo indeterminato, canoni di locazione sproporzionati al tipo di abitazione ) per cui molte famiglie non riescono ad accedere all’abitazione. Questo dato è confermato dal numero di domande per l’accesso alle abitazioni di edilizia popolare: stabile a  400 le richieste annuali di famiglie » « Resta grave, anche se per ora bloccata per le misure Covid 19, la situazione degli sfratti, a Fano sono sempre troppo elevati. Di fronte a questo contesto occorre riconvocare il tavolo di confronto ( già avviato con la precedente giunta e poi mai più convocato)  per una efficace   programmazione di politiche abitative che  vanno dal sostegno economico al pagamento degli affitti alla  programmazione di  più ampi interventi che superando la logica del contributo  (seppur necessario) pianifichino politiche e processi di inclusione abitativa  - continua il Responsabile della Cisl di Fano -  Innanzitutto è opportuno come prevede la normativa nazionale attuare  il censimento di tutto il patrimonio pubblico dei vari enti ( Asur Inail , Comune , Inps, edifici militari)  presenti nel territorio del comune di Fano per destinarli  a fini abitativi. Non si può rimanere fermi nel censimento del patrimonio pubblico che deve essere messo a disposizione della comunità stessa . »  «Pertanto è necessario che – rilancia Giovanelli  -  per questo tipo di politiche di inclusione abitativa, questa Giunta scelga di destinare risorse finanziare sin dal prossimo bilancio per la qualificazione del patrimoni pubblico ( più case meno asfalto) intercettando anche risorse  locali ( Fondazione  Cassa di risparmio  di Fano e non solo ) e nazionali .  Accompagnata dalla riqualificazione del patrimonio pubblico per politiche abitative incisive sarebbe opportuno  acquistare il patrimonio privato che oggi a causa della crisi edilizia è inutilizzato e spesso finisce per aumentare il numero immobili posti all’asta. Servono risorse pubbliche per acquisire riqualificare il patrimonio pubblico e acquisto di patrimonio privato   da destinare ad edilizia pubblica.  – conclude - Occorre potenziare ed incentivare i vari progetti di inclusione sociale presenti nel territorio riconnettendo e sostenendo la rete di privato sociale che già opera nell‘emergenza abitativa e coniugare misure di accompagnamento all’abitazione con l’inserimento socio lavorativo.  »
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06/08/2020 Ospedale di Urbino, Sindacati : " Necessario affrontare i problemi post- covid e attivare la Medicina d'urgenza"
«Era il 29 giugno quando il Sindaco di Urbino convocò gli STATI GENERALI dei Sindaci del territorio del Montefeltro, compreso quello di Fossombrone,  Cgil  Cisl  di Urbino  e i sindacati di categoria Fp Cgil e Cisl Fp   per un confronto sulle vicende della sanità e delle conseguenze pesanti che la emergenza COVID, aveva lasciato nell’Ospedale di Urbino. - scrivono in un comunicato i Responsabili di Cgil e Cisl di Urbino -  In quella occasione, furono accolte, dai Sindaci presenti, solo 12 su 28, le osservazioni fatte dalle organizzazioni sindacali ed in particolare dai rappresentanti delle categorie degli operatori, tanto che fu richiesto di predisporre un documento da recuperare in uno più generale che i Sindaci avrebbero redatto nei giorni immediatamente successivi.»    «E’ passato più di  un mese e di quel documento, ma più in particolare dei problemi post-covid e di quelli "storici" come la carenza di organici che sconta l’Ospedale urbinate, non si è più parlato. - sottolineano i sindacati -  Eppure, sono i problemi alla base dei disagi che vivono quotidianamente i cittadini, del territorio e soprattutto delle aree interne della provincia, che fanno poi, lanciare le grida di allarme dai Sindaci quando, la Regione non assegna i posti di Terapia Intensiva o quando la direzione sanitaria sottoscrive convenzioni con società private per r eclutare personale medico e paramedico fuori regione, necessario a fronteggiare la storica carenza di personale e i periodi feriali.» Secondo  Cgil e Cisl di Urbino per  risolvere questa situazione sarebbe necessario : «  un idoneo finanziamento per dare corso alla delibera che prevedeva l’istituzione della Medicina d’Urgenza all’interno dell’ospedale di Urbino;  e prevedere un  potenziamento di organico sia a livello della dirigenza che del comparto anche in ragione del fatto che tale tipo di unità operativa richiede competenze e professionalità formate per gestire posti di terapia sub intensiva».   « La effettiva attuazione della Medicina d’Urgenza, non solo consentirebbe di rispondere alla necessità dell’utenza ma garantirebbe la possibilità di sgravare il pronto soccorso in modo “sistematico e strutturale “. - rilanciano e concludono -  Per queste ragioni, va quindi approfondita l’apertura mostrata dalla direzione generale ASUR, nel mese di giugno scorso, proprio nell’ottica della realizzazione di posti di cura di intermedia»    
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03/08/2020 TPL: c'è tempo fino al 14 agosto per chiedere il rimborso degli abbonamenti
Prorogato al 14 agosto il termine per inviare la richiesta di rimborso degli abbonamenti non utilizzati causa Covid-19 alle società del trasporto pubblico locale su gomma (Conerobus, Adriabus, Contram e altre). Adiconsum Marche invita l’utenza a presentare la domanda entro tale termine e ricorda di seguire attentamente le indicazioni presenti sui siti delle varie società. Inoltre, Adiconsum Marche fornisce fino al 7 agosto assistenza a chi avesse bisogno di essere seguito nella procedura informatica e nella compilazione della domanda. Vi aspettiamo nei nostri uffici. Per qualsiasi chiarimento non esitate a contattarci al nostro numero, tramite mail o direttamente in chat sul sito www.adiconsum.it
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14/07/2020 Commissione di Bacino dell’Artigianato di Fermo:" Lavoratori in affanno, va sbloccato il pagamento del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l'Artigianato"
  «Sfiorano le 6000 unità i lavoratori della provincia di Fermo che ad oggi non hanno ricevuto ancora il pagamento del mese di aprile per la sospensione dovuta al Covid19. -  affermano i  componenti della Commissione di Bacino dell’Artigianato di Fermo in rappresentanza di Cgil, Cisl, Uil, Confartigianato e Cna - I fondi stanziati dal Governo con il decreto rilancio a copertura di quanto spettante e dovuto dal Fondo di Solidarietà Bilatere per l'Artigianato   (FSBA)  ai lavoratori sono bloccati da questioni tecniche burocratiche . - proseguono -  In questi giorni sono arrivati pochi spiccioli che hanno potuto soddisfare solo il 30% dell’effettiva platea in tutta la regione che ammonta a circa 45.000 lavoratori. Il fondo e l’ente bilaterale ha comunque gestito burocraticamente la questione nel migliore dei modi ma in una fase di emergenza straordinaria era ed è impossibile far fronte con strumenti ordinari.»    «In un territorio come quello Fermano dove la maggior parte dei lavoratori provengono da piccole aziende artigiane, ci troviamo di fronte ad intere famiglie che attendono di ricevere il pagamento di aprile e maggio, per non dire che anche a giugno la ripresa non è stata totale per tutte le aziende e quindi non possono nemmeno contare sul salario pieno di questi ultimi mesi. - denuncia la Commissione di Bacino dell'Artigianato di Fermo -  Siamo continuamente in contatto con questi lavoratori e proprio in questi giorni le richieste di aiuto che ci arrivano anche nella compilazione delle richieste di anticipo del trattamento presso gli istituti bancari sono moltissime, e non semplici per tutti da compilare, il meccanismo per richiederlo è poco chiaro e parecchio macchinoso e non tutte le banche aderiscono lasciando privi anche di questa possibilità molti lavoratori. - concludono -  La tensione sociale è alta.  Se non ci sarà uno sblocco entro breve sarà di difficile gestione. Va prolungato il divieto di licenziamento , vanno affiancati  e armonizzati gli ammortizzatori sociali per affrontare  al meglio questa situazione, considerata davvero straordinaria.        
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26/06/2020 Serra San Quirico, chiuso il poliambulatorio, forte disagio tra i cittadini. Intervengono i Sindacati
«Ci siamo attivati in merito alla chiusura del “poliambulatorio” di Serra San Quirico, di recente all’attenzione degli organi di stampa. La scarsa informazione preventiva da parte dell’Ente ha fatto girare notizie allarmanti sulla soppressione di delicati servizi alle persone più fragili. -  scrivono in una nota  i rappresentanti locali di  Cgil Cisl e Uil e dei sindacati  dei  pensionati unitari - Come Cgil Cisl e Uil non condividiamo questi interventi estemporanei che esprimono la mancanza di una seria programmazione e vogliamo sottolineare l’indeterminatezza di un organismo come l’Unità Operativa Socio Sanitaria (UOSES), priva della componente sanitaria.» « Nell’incontro con la responsabile del Distretto Sanitario di Fabriano abbiamo  evidenziato il forte disagio dei cittadini, in particolare degli anziani, determinato da una situazione che si protrae da lungo tempo e che ora rischia di appesantirsi ulteriormente.   - sottolineano i rappresentanti sindacali unitari locali  - Abbiamo ricevuto assicurazioni che non si tratta di chiusura definitiva, piuttosto di una necessaria chiusura momentanea per risponde all’ obbligo di messa a norma della struttura. Entro questa settimana sarà presentato il progetto dei lavori necessari all’adeguamento alla normativa antincendio.  Contemporaneamente ci sono state date conferme sulla continuità dell’assistenza domiciliare, mentre per i prelievi è necessario che i cittadini provvedano autonomamente. - concludono  e rilanciano -  I tempi di esecuzione dei lavori dovrebbero essere brevi (3-4 mesi) sarà nostra premura seguire e verificare che non ci siano ritardi, così come sarà nostra preoccupazione cercare le soluzioni possibili per ridurre il disagio della popolazione.»    
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24/06/2020 "Avevo un posto andato in fumo": presentazione a Chiaravalle del libro di Maria Grazie Camilletti sulla storia delle sigaraie della Manifattura tabacchi
“Avevo un posto andato in fumo. Le sigaraie di Chiaravalle raccontano: storie di vita e di lavoro (1940-1980)”, le memorie delle operaie delle Manifattura tabacchi di Chiaravalle, raccolte in un libro da Maria Grazia Camilletti,  saranno presentate giovedì 25 giugno alle ore 19.00 negli spazi all’aperto adiacenti all’Abbazia di S.Maria in Castagnola di Chiaravalle. La presentazione del libro vedrà la presenza dell’ autrice, Mara Grazia Camilletti, di una delle ispiratrice del progetto Maria Rosaria Lucarelli per la FNP CISL di Ancona e della segretaria regionale della CISL Cristiana Ilari. L’iniziativa sarà moderata da Jacopo Falà. Attraverso le testimonianze delle sigaraie, le loro voci e quelle delle loro figlie e nipoti riemerge quel filo teso che ha unito la vita di donne diverse ma con un destino comune di lavoro. Un lavoro che ha lasciato un segno importante anche sulle generazioni successive e sul territorio in un periodo di cambiamento economico e sociale per le Marche, dal primo dopoguerra agli anni Ottanta del Novecento. Le parole delle testimoni ci restituiscono un passato che ci coinvolge emotivamente: in quel “c’era da trottà” o “quante n’ho fatte”, pronunciato nel ricordare gli anni della loro vita in Manifattura, sentiamo la fatica ma anche l’orgoglio del lavoro che emancipa, che dà un posto nel mondo, che salva dalla miseria materiale e  dall’anonimato della reclusione domestica. Questo sentimento di orgoglio, racchiuso nella frase “Mia madre era contenta che io lavorassi, per lei ero una regina “, è quanto mai attuale.   La mostra storico-documentaria “Le sigaraie della Manifattura tabacchi di Chiaravalle” curata dall’Archivio di Stato di Ancona, collegata alla pubblicazione del libro, e appena conclusa, ha avuto un grande successo di pubblico con oltre 800 visitatori in 15 giorni.   L’intero  progetto, promosso dall’ Anteas, è il frutto di un lungo percorso che ha coinvolto il volontariato, la CISL che celebra, anche con quest’iniziativa, il 70° anniversario della sua nascita, l’Archivio di Stato di Ancona, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha fornito, assieme ad alcuni privati cittadini, foto storiche della Manifattura Tabacchi, la Regione Marche con il contributo e il patrocinio, e il Comune di Chiaravalle.  
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18/06/2020 Biodigestore incontro tra Sindacati, Comune di Urbino e Marche Multiservizi
  Condivisa la necessità di realizzare il biodigestore per il trattamento della frazione organica dei rifiuti prodotti nel territorio,nell'incontro di oggi,  tra i sindacati confederali e di categoria di Cgil e Cisl con il Sindaco di Urbino e l’Amministratore delegato di Marche Multiservizi.  « Il rischio di perdere gli importanti incentivi economici previsti fino al 31/12/2021 impone di rompere gli indugi e definire la localizzazione più idonea dal punto di vista dell’impatto territoriale e paesaggistico.  - scrivono in una nota i rappresentanti di CGIL Pesaro Urbino -  FP Cgil , CISL Pesaro-Fano-Urbino - Fit Cisl -  Abbiamo ribadito che l'impianto deve essere di ultima generazione, in grado di avere un impatto ambientale minimo. e  appena il progetto sarà ultimato sarà necessario presentarlo alla comunità affinché possa conoscerlo e anche mettere nelle condizione i residenti di visitare e valutare impianti simili già operativi.» Per i sindacati    Aset Spa deve essere parte di questa operazione. «Questa collaborazione è finalizzata a forme di integrazione urgenti e necessarie per contenere i costi, ridurre le tariffe per cittadini e imprese, migliorare e qualificare i servizi erogati .- continuano -   Valutiamo importante la costituzione del gruppo di lavoro costituito da un gruppo di sindaci rappresentativi del territorio, presidenti e direttori di Aset e Marchemultiservizi su biodigestore e aggregazione tra le due aziende. Diventi subito operativo e abbiamo chiesto, come parti sociali, un confronto nelle varie fasi di approfondimento.  Il nostro territorio è conosciuto per la sua bellezza, i suoi borghi, la sua rete di piste ciclabili. Questo impianto lo dovrà rendere ancora più attraente per visitatori curiosi di conoscere anche esempi concreti di economia circolare. Non solo opportunità di nuova occupazione ma anche tutela ambientale aggiuntiva. - concludono - Un futura azienda unica dei servizi per  investimenti a beneficio del territorio per la riduzione dei costi sostenuti da cittadini e imprese per lo smaltimento dei rifiuti , per opportunità di crescita professionale di chi vi lavora e  chi troverà occupazione nell’indotto generato.»
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17/06/2020 Smartworking oltre l'emergenza: la Cisl Marche partecipa al webinar dell'Università di Macerata
La Segretaria regionale della Cisl Marche, Cristiana Ilari, sarà tra i protagonisti del webinar "Smartworking: oltre l'emergenza" organizzato dal'Università di Macerata che si terrà mercoledì 24 giugno alle ore 10 in diretta streaming sul sito dell'Ateneo e in onda su Radio Rum. La Segretaria regionale interverrà a proposito del ruolo fondamentale della contrattazione per conciliare qualità del lavoro e produttività. Al webinar parteciperanno anche Natascia Mattucci, Filosofa politica UniMC e Presidente CUG UniMC, Emmanuele Pavolini, Sociologo economico UniMC e Direttore del Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali, Maurizio Cinelli, Giuslavorista e Avvocato, Chiara Ghislieri Psicologia del lavoro UniTO e Presidente CUG UniTO, Antonio Romeo, Direttore Generale UniPA e Vice Presidente CODAU, Antonio Bartolini, Amministrativista UniPG e membro direttivo ARAN. Aprono e concludono i lavori Francesco Adornato, Magnifico Rettore UniMC, e Mauro Giustozzi, Direttore Generale UniMC.   Link per partecipare al webinar: https://unimc.it/swol Link per la diretta radio: http://www.videbo.org/rumplayer/2/
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13/06/2020 Digestore e servizi pubblici locali, verso ipotesi di strategie comuni Sindacati: "Occasione da non perdere"
«Abbiamo appreso che la riunione di ieri tra i sindaci della Provincia di Pesaro Urbino e lo stesso Presidente Paolini si è tradotta in un passo importate nella direzione di valorizzare le nostre aziende che svolgono servizi pubblici locali. Un plauso dunque va al Presidente Paolini, che ha convocato tutti i sindaci del territorio per decidere sul biodigestore, per rompere gli indugi. - così scrivono in una nota stampa unitaria  i rappresentati sindacali di Cgil, Cisl,  Fit Cisl, Femca Cisl,  Fp Cgil, Filtcem Cgil  su Digestore e servizi pubblici locali -  Ma il merito del Presidente è stato soprattutto quello di invitare il territorio a guardare più in là, ad uscire dal localismo e pensare anche da subito ad un progetto ambizioso che vede appunto un territorio che possa valorizzare all’unisono le aziende pubbliche del territorio e perché no, una unica azienda dei servizi pubblici locali.» CGIL e CISL, confederali e di categoria hanno da tempo auspicato questo, anche quando la situazione economica non era così difficile.« Oggi contenere le tariffe a vantaggio dei cittadini, realizzare infrastrutture anche a tutela dell’ambiente, creare di posti di lavoro attraverso lo sviluppo dell’economia circolare, diviene una priorità di tutti! - sottolineano i sindacati -   La decisione presa alla fine della riunione di organizzare un gruppo ristretto di sindaci e tecnici delle due aziende per valutare ipotesi di strategie comuni, ci è parsa saggia e lungimirante.  Un lavoro comune tra chi è stato eletto dai cittadini e tra chi possiede competenze maturate sul campo in azienda è una premessa per ottenere buoni risultati da consegnare ai portatori di interesse prima, e agli eletti che dovranno prendere decisioni. Non sprechiamo questa occasione. - concludono - E’ ovvio che come sindacato avevamo già sollecitato un incontro con le direzioni aziendali per discutere delle ricadute anche occupazionali relative al biodigestore. Mercoledì 17 siamo stati convocati e sarà un’occasione per guardare ipotizzare piste di lavoro e di sviluppo che possano avere ricadute positive per tutto il territorio.»
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10/06/2020 Un call video collettivo per la Giornata mondiale del Rifugiato
I Progetti SIPROIMI - Ordinari e Minori - del Comune di Ancona, gestiti con Associazione e Cooperative del territorio, promuovono una call rivolta a cittadini, comunità, artisti, musicisti, associazioni e rifugiati per la realizzazione di un video collettivo, grazie al contributo dell'Associazione "APS Terre", che verrà presentato in streaming in occasione della "Giornata Mondiale del Rifugiato" il 20 Giugno 2020 Tema dei video Il tema è libero ma i gestori dei Progetti SIPROIMI suggeriscono_  “Rifugio: dove amiamo è casa” Saranno accolte tutte le proposte artistiche che sappiano cogliere questo messaggio e tutti i video entreranno a far parte di un racconto corale che possa trasmettere il senso della giornata rielaborato attraverso forme creative, comunicative e spontanee. Come partecipare La call è aperta a tutti, dai 16 anni in su, che possono partecipare inviando video racconti, video musicali, video collage di foto, video di teatro, musica, danza e spettacolo. La partecipazione è gratuita. I video dovranno avere una durata massima di 4 minuti e contenere i titoli di testa e/o coda. Non dovranno contenere al loro interno musiche protette da copyright.: a tal scopo si possono trovare brani musicali senza diritto di autore su diverse piattaforme web. Per iscriversi basta compilare il modulo d'iscrizione che trovate qui http://tiny.cc/ujblpz ed inviare il video realizzato alla email giornatadelrifugiato@gmail.com entro le 24:00 del 14 giugno 2020 Il video sarà visibile sulla piattaforma YouTube all’indirizzo http://tiny.cc/casadimattoni Per ogni informazione potete scrivere a giornatadelrifugiato@gmail.com
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08/06/2020 “Le sigaraie della Manifattura tabacchi di Chiaravalle” Mostra storico documentaria per raccontare il lavoro femminile
Il filo rosso della memoria collettiva lega le iniziative promosse da Anteas Marche attraverso il progetto “Storia delle donne e sigaraie della Manifattura tabacchi di Chiaravalle”, sviluppato in sinergia con CISL Marche ed FNP e con una rete di partner sul territorio. L’obiettivo è quello di evidenziare quel filo teso che ha unito le vite di donne diverse ma con un destino comune di lavoro, lasciando un segno importante anche sulle generazioni successive e sul territorio. Nell’ambito di questo percorso l’Archivio di Stato di Ancona ha curato la mostra storico-documentaria “Le sigaraie della Manifattura tabacchi di Chiaravalle”, riportando alla luce l’archivio storico della Manifattura Tabacchi di Chiaravalle, una fonte documentaria finora poco consultata e valorizzata. La mostra è stata inaugurata sabato 6 giugno alle ore 11.00 presso il chiostro dell’Abbazia di  Santa Maria in Castagnola a Chiaravalle.  Un percorso lungo che ha coinvolto il volontariato, la CISL, che celebra, anche con quest’iniziativa,  il settantesimo dalla sua nascita,   le categorie sindacali Fai Cisl e Fnp Cisl,  l’Archivio di Stato, il Monopolio che ha fornito foto della Manifattura Tabacchi e del lavoro delle sigaraie, la Regione Marche con il contributo e il patrocinio e  il Comune di Chiaravalle.  Si ringrazia infine la Parrocchia di Santa Maria in Castagnola che ha concesso lo spazio per l’allestimento della mostra che sarà aperta al pubblico dal 6 giugno fino al 21 giugno con il seguente orario: dal lunedì al venerdì ore 16-19; sabato e domenica ore 10-13 e 16-19 con l’ausilio dei volontari dell’Anteas e di Fnp Cisl Pensionati . La mostra sarà visitabile nel rispetto delle normative sull’emergenza Covid-19
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04/06/2020 Nessun rinvio per l'acconto Imu 2020: Cgil e Cisl di Pesaro Urbino esprimono perplessità
Cgil  e Cisl di Pesaro e Urbino, in accordo con i propri Centri di assistenza fiscale, esprimono grande perplessità nel constatare che molti Comuni della nostra provincia, primi fra tutti i due più grandi ovvero  Pesaro e Fano, non hanno dato la possibilità ai cittadini di pagare l’acconto IMU 2020 anche dopo la scadenza del 16 giugno,  senza applicare sanzioni ed interessi. Stiamo parlando di una possibiltà che avrebbe agevolato sia i cittadini a non affollarsi negli uffici postali e bancari con il rischio di creare assembramenti , sia i Caaf che da sempre assistono le persone alla compilazione degli F24 per il pagamento. Su questo punto altri Comuni della nostra provincia, come ad esempio Fossombrone, Colli al Metauro e Urbino, si siano fatti carico del problema e agendo sulla stessa base normativa, abbiano affrontato il problema, interpretando come possibile, in senso favorevole ai cittadini, lo spostamento del termine pagamento della prima rata oppure inserendo un periodo di moratoria da sanzioni per chi avesse operato il pagamento oltre il 16 giugno. Vista la situazione di difficoltà dovuta all’emergenza Covid 19 i nostri uffici fiscali non riusciranno a completare l’attività di assistenza ai cittadini entro il 16 Giugno: attenersi alle regole di sicurezza significa per noi ricevere i cittadini solo su appuntamento in modalità assolutamente contingentata  che mal si adatta ai tempi stretti della scadenza IMU. I cittadini si affollanno davanti ai nostri uffici per un modulo di pagamento con la paura di incorrere in sanzioni! Non ci sembra giustificabile in alcun modo soprattutto se pensiamo che siamo appena usciti da una dura fase di lockdown e dovremmo ora piu’ che mai adoperarci per evitare, o almeno diminuire il piu’ possibile, i disagi alla cittadinanza, ancor piu’ se pensiamo che persino la scadenza della dichiarazione dei redditi è stata prorogata al 30 settembre. Chiediamo solamente di aiutare le persone ad espletare il loro obbligo tributario in tempi un po’ piu’ lunghi, senza incorrere in sanzioni: alcuni comuni , come ad esempio Urbino, Colli al Metauro, Fossombrone lo hanno fatto. Crediamo sia un esempio da seguire. In caso contrario i nostri Caaf si adopereranno per informare I cittadini di rivolgersi direttamente agli uffici tributi dei Comuni di competenza.
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01/06/2020 Patronato INAS CISL Marche ricerca operatore/trice front-line per la sede di Fano (PU)
  L’INAS CISL MARCHE, l’Istituto di Patronato della Cisl Marche, RICERCA un/una operatore/trice di front  line (addetto allo sportello) per la propria sede di Fano (PU) – Rif. Inas01  II/la candidato/a ideale è laureato/a e vive nei territori dove andrà ad operare. La sua formazione è riconducibile preferibilmente alle discipline giuridiche, sociali ed economiche con programma di studi caratterizzato da apprendimenti relativi ai temi soprattutto del diritto previdenziale ma anche del lavoro e sindacale. Sono apprezzate esperienze operative, professionali o di ricerca nelle aree descritte. E ‘necessaria la conoscenza dei principali pacchetti informatici. E’ gradito l’utilizzo ordinario dei social media e una buona conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata.  L’impiego previsto è a forte impatto sociale, a contatto diretto e costante con un’utenza portatrice di domande e bisogni di natura assistenziale e previdenziale, cruciali per la propria vita. Per questo, come caratteristiche biografiche e di personalità, immaginiamo di incontrare persone integrate, appassionate e conoscitrici del territorio in cui vivono e in cui andranno ad operare; intraprendenti, con spiccate capacità relazionali tra le quali l’ascolto, la pazienza, il governo dello stress e la resilienza; dotate di curiosità, creatività e progettualità; desiderose di scoprire nuove situazioni su cui misurarsi; caratterizzate da una forte dote di auto-organizzazione nella gestione dei tempi e nel raggiungimento degli obiettivi assegnati. Completa il profilo una buona capacità di lavorare in gruppo e l’esperienza nel mondo dell’associazionismo e/o della cura delle persone. L’assunzione avverrà con contratto part-time a tempo determinato, con possibilità di sviluppo.  L’avviso di selezione si rivolge a candidati ambosessi, ai sensi del D.lgs. n. 198/2006  Per candidarsi compilare entro il 7 giugno 2020 il form all’indirizzo: https://cislmarche.it/ricerca-personale      
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01/06/2020 Corso Ial Marche online ICDL SPECIALISED IT SECURITY 16 e 17 giugno
Il corso, promosso e organizzato da  IAL Marche Srl, è strutturato in due sessioni online per complessive otto ore e terminerà con una sessione di esame a scelta tra quelle in calendario per il conseguimento della certificazione ICDL IT Security (modulo Specialised). Destinatari:  Il corso è rivolto a occupati, disoccupati, inoccupati e liberi professionisti DATE EVENTO: martedì 16 e mercoledì 17 giugno 2020 Orario: 14:30 – 18.30 Sede corsuale: ONLINE tramite piattaforma di videoconferenza Sede sessione d’esami: IAL Marche Srl – Via Dell’Industria, 17/A – Ancona Termine iscrizioni: venerdì 12 giugno 2020 L’iscrizione si intenderà confermata e definitiva solo con l’invio da parte del partecipante del Modulo d'iscrizione e del Modulo Skills Card nuova ECDL,  sotto riportati, compilati e  accompagnati dall’attestazione dell’avvenuto pagamento della quota di partecipazione prevista. Per informazioni: 0712814639 – ivan.carpinteri@ialmarche.it
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22/05/2020 Covid 19 Fase 2 Montefeltro a rischio oblio economico, le preoccupazioni di Cgil Cisl Urbino
 Sin da quando si è iniziato a parlare della cosiddetta “Fase 2”, ovvero la ripartenza dopo il blocco totale di ogni attività sociale ed economica per contrastare la diffusione del virus che nella provincia di Pesaro Urbino ha inciso duramente, CGIL e CISL Urbino, hanno sempre sostenuto« che prima di parlare di riaperture, occorreva ragionare su come predisporre e riadeguare le condizioni di sicurezza della città ai nuovi parametri, se si voleva consentire il ritorno degli studenti e dei turisti, veri motori della economia cittadina.»    «Si è preferito, invece, inseguire la pur legittima necessità manifestata dagli operatori commerciali, dei pubblici esercizi e della ricettività turistico alberghiera, ansiosi di riavviare le loro attività per ricostruire bilanci e fatturati fortemente penalizzati da circa 80 gg. di chiusura totale. - proseguono   CGIL e CISL Urbino -   Le lamentele e il grido di dolore lanciati da quasi tutti gli operatori in questi giorni di riavvio, costretti a misurarsi con scarsi incassi e costi insostenibili, evidenzia come la decisione degli Enti locali di inseguire i bisogni e non misurarsi su una riflessione di più ampio  respiro  mirata  a riprogrammare  gli spazi, le strutture  e  le  infrastrutture del territorio alle nuove necessità di sicurezza, è un g rande errore politico che rischia di consegnare l’economia della città e dell’intero territorio del Montefeltro ad un probabile oblio economico mai vissuto in queste realtà.»   « CISL e CGIL Urbino, non vivono di catastrofismi e non amano previsioni fosche, ma la natura della città, patrimonio UNESCO, la già storica fragilità delle strutture ricettivo-alberghiere, unite alle esperienze suppletive dell’Università (lezioni e lauree a distanza, i timori innescati dai contagi), fanno pensare   - concludono - al rischio di interrompere lo storico richiamo che le tradizioni: storia, arte e cultura eno-gastronomica, hanno sempre rappresentato per questo territorio.»
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16/05/2020 Bando assegno di cura per anziani, ATS 6 . Cisl e Fnp Cisl Fano" Urgente un confronto per un nuovo modello di welfare per gli anziani"
Lunedi  18 maggio esce il Bando per l'assegno di cura per anziani non autosufficenti residenti nei Comuni dell' Ats 6 ( Fano Mondolfo San Costanzo Mondavio Fratterosa Terre Roveresche Pergola San Lorenzo in Campo Monte Porzio) . Si tratta di una misura di sostegno alle famiglie con anziani non autosufficenti. «Auspichiamo di avviare urgentemente un confronto per innovare le politiche a sostegno della non autosufficenza e per un nuovo modello di welfare per gli anziani. Con un pò di rammarico, - sottolineano i Responsabili della  Cisl e della Fnp Cisl   di Fano - cisaremmo aspettati la convocazione per un confronto sui  beneficiari del trattamento economico e  su anziani e welfare.  E' urgente che il Comitato dei Sindaci dell'Ats 6 convochi i tavoli d'ambito previsti dalla normativa. Troppi mesi sono passati senza l'avvio di questo strumento fondamentale di partecipazione e confronto. - concludono -  Le politiche di welfare si fondano sulla partecipazione,  programmazione  e condivisione. Attendiamo e confidiamo fiduciosi  che ci sia questa svolta anche nel territorio dell' Ambito territoriale sociale 6. »
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12/05/2020 Quanto ne sai di contraffazione? Compila il questionario
Ti invitiamo a rispondere a queste domande per verificare le tue conoscenze sulle tematiche della contraffazione. Tale iniziativa rientra nell’ambito del progetto “No alla contraffazione” finanziato dalla Camera di Commercio delle Marche e affidato alle Associazioni dei Consumatori delle Marche Adiconsum, Adoc e Federconsumatori per informare e sensibilizzare le persone sui danni prodotti dalla contraffazione. Il questionario è anonimo.   Caricamento…
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07/05/2020 Ritardi e difficoltà nella ripresa del lavoro nell'area di Fano. Giovanelli: "Decine di migliaia di lavoratori ancora in attesa degli ammortizzatori sociali"
Ritardi nell'erogazione degli ammortizzatori sociali e nella costituzione dei comitati di sicurezza nelle imprese che hanno già ripreso la produzione: questa è la difficile Fase 2 dell'area di Fano e delle valli del Metauro e del Cesano. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano.
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06/05/2020 Sulle vie della Parità nelle Marche: venerdì 8 maggio video - premiazione delle scuole vincitrici
Venerdì 8 maggio alle ore 15.30 si è tenuta la video-premiazione delle scuole vincitrici dell'edizione 2019-2020 del concorso "Sulle vie della parità nelle Marche" indetto dall'Osservatorio di Genere con il patrocinio della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche (CPO) e del Consiglio delle Donne del Comune di Macerata, in collaborazione con il Sistema Museale dell'Università di Camerino, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche e con il sostegno della Coop Alleanza 3.0. PROGRAMMA ore 15.30: Interventi di Antonio Mastrovincenzo, Presidente del Consiglio Regionale delle Marche, Meri Marziali, Presidente della Commissione per le pari opportunità tra uomini e donne della Regione Marche, Enrico Quarello, Responsabile Politiche Sociali Coop Alleanza 3.0, Danila Baldo, Vicepresidente Toponomastica femminile CLAUDIA SANTONI Presidente Osservatorio di Genere ore 16.00: Presentazione delle artiste Luisa Gianfelici, Elena Borioni, Aurora Carassai, Daniela Scriboni e Stefania Ciucani ore 16.10: Premiazione delle scuole vincitrici Presiede Silvia Casilio, Osservatorio di Genere Danila Baldo consegna il Premio "Percorsi di Genere" alla 3C “Grafica e Comunicazione” Istituto di Istruzione Polo3 Fano (PU) per il progetto Luisa Palazzi Gisberti: l’Educazione Inclusiva Ninfa Contigiani (Consiglio delle donne - Comune di Macerata) consegna il Premio "il viale delle giuste" alla 5BP/ 4AP dell’IIS “Luigi Donati” di Fossombrone (PU) per il progetto Adele Bei Francesca Faedi (astrofisica) consegna il Premio "Giochi" - scuola primaria alla pluriclasse 1-2 Istituto scolastico Rotella Montalto - Scuola primaria “Cesare Battisti” di Carassai (AP) per il progetto A scuola di parità Alessandro Blasetti (Università di Camerino) consegna il Premio per la sezione "Lavoro" - scuola secondaria di I grado alla 3^A Scuola “Temistocle Calzecchi Onesti” - Monterubbiano (FM) per il progetto Wanda Scialè: storia, tradizione, amore per la vita Michela Verdecchia (CGIL) - Cristiana Ilari (CISL) - Marina Marozzi (UIL) consegnano il Premio per la sezione "Lavoro" - scuola secondaria di II grado alla 1E e 4D del Liceo Scienze Applicate dell’amministrazione dell’IISS “Carlo Urbani” di Porto Sant’Elpidio (FM) per il progetto DonnA mare Roberta Balzotti (CPO sindacato giornalisti RAI Usigrai) consegna il Premio per la sezione "Lavoro" - scuola secondaria di II grado alla 3^A Scienze umane - Scuola Secondaria superiore “Stella Maris” di Civitanova Marche (MC) per il progetto Racconti di donna: un ponte di parole Enrico Quarello (Coop Alleanza 3.0) consegna la menzione speciale per il lavoro Luisa Palazzi Gisberti: l’Educazione Inclusiva alla 3C “Grafica e Comunicazione” Istituto di Istruzione Polo3 Fano (PU)
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30/04/2020 Un Primo Maggio che chiama tutti a riflettere, condividere ed agire per la sicurezza nei luoghi di lavoro  e nei servizi  pubblici
Sarà un 1° Maggio inedito, diverso da  tutti quelli che il nostro Paese ed il mondo hanno vissuto da quasi un secolo a questa parte. Mai come oggi, assume un valore centrale, anche sul nostro territorio, il motto scelto per celebrarlo : “il lavoro in sicurezza per costruire il futuro”.  Con l’avvio della “Fase 2” anche nella provincia di Ancona occorrerà assumere – da parte di cittadini, lavoratori, imprese, istituzioni – una forte consapevolezza delle complessità che si creeranno con l’intensificazione della ripresa produttiva e delle relazioni sociali .   E’ per questo che chiediamo con forza  alle istituzioni e alle imprese di incrementare i momenti di confronto con le Organizzazioni Sindacali, che conoscono e vivono le realtà aziendali e territoriali.  Alle imprese chiediamo uno sforzo importante affinchè venga stipulato in ogni luogo di lavoro il  “Protocollo di sicurezza” ,condiviso a livello nazionale e reso impegno legislativo dal DPCM del 26 aprile scorso. In queste settimane CGIL CISL e UIL   hanno lavorato per far sì che ci fossero precisi “protocolli di sicurezza”  ai quali ancorare la continuità o la ripresa produttiva. Decine sono state le segnalazioni inviate a ASUR e Prefettura. Le OO.SS. si sono mosse con costanza e coerenza, affinché si affermasse il principio assoluto della tutela della salute di tutti i cittadini e per coniugare il più possibile, in maniera adeguata e rigorosa, le diverse attività lavorative con il massimo rispetto dei principi di sicurezza: individuali e collettivi. Crediamo che questo atteggiamento sia stato un valore aggiunto nella grave crisi che stiamo attraversando, che oggi va fatto evolvere in un quadro di garanzie condivise e applicate ovunque.  Alle istituzioni locali e agli Ambiti Sociali chiediamo di aprire un confronto a tutto campo sulle emergenze sociali che questa crisi sanitaria ha aperto: per le famiglie, gli anziani, i giovani, i disabili, gli immigrati. Rifuggendo la tentazione di “fare da sole”, col rischio di risposte parziali e frammentate.  Potremmo cominciare dalle strutture per disabili e dalla necessità che si riesca a programmare – con garanzie condivise  per utenti e operatori – l’avvio a breve di Centri Estivi e poi in prospettiva alla riapertura delle scuole. Si tratta di riuscire a dare una risposta efficace a migliaia di famiglie che, diversamente, non riusciranno  a far fronte nemmeno alle rinnovate esigenze lavorative.  Naturalmente, siamo e saremo in campo, per un rafforzamento dei servizi sanitari e sociosanitari, che rilegga nel profondo le scelte fin qui fatte e imposti risposte adeguate alle mancanze evidenziate dall’emergenza: a partire dalla centralità nuova da dare ai servizi territoriali ed alla necessità che Case di Riposo e RSA non siano più vissute come semplici “parcheggi”, mettendo a frutto l’opera di monitoraggio effettuata in questi mesi delle OO.SS. dei pensionati.  Vi è poi  un tema fondamentale da affrontare, sul quale richiamiamo l’attenzione di tutti : quello della mobilità. Occorre fronteggiare il rischio d’incremento della mobilità privata e la marginalizzazione del trasporto pubblico,con le drammatiche ricadute ambientali che vi sarebbero. In questo senso, ci permettiamo di suggerire – come soggetto coordinatore di uno specifico tavolo di confronto– la Prefettura: unico ente in grado, oggi, di svolgere un ruolo simile su scala provinciale.  Vogliamo ringraziare, una volta di più, quelle migliaia di lavoratrici e lavoratori che  si sono prodigati con coraggio e generosità: gli operatori  del mondo della sanità, innanzitutto, ma anche i dipendenti dei supermercati, gli operatori dei servizi di pubblica utilità, operatori ecologici, postali e delle comunicazioni, servizi sociali, addetti al trasporto pubblico e alla logistica (e tanti altri). Un ringraziamento che si allarga agli operatori della Protezione Civile e ai tanti volontari che si sono messi a servizio del bene comune anche in un momento tanto difficile. E’ un ringraziamento che sentiamo di dover allargare – alla pari dei tanti impegnati in aziende ed uffici che non hanno mai cessato l’attività - anche ai tanti operatori dei vari servizi offerti dal sindacato (Patronato, CAAF, Vertenze) che, in queste settimane e con procedure spesso inedite, non hanno mai smesso di fornire le risposte possibili  a tanti cittadini e lavoratori.  Ci aspettano giorni e mesi quanto mai difficili. CGIL CISL UIL continueranno a mettere al centro il loro impegno su lavoro, sicurezza e socialità.   CGIL CISL UIL ANCONA
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30/04/2020 Primo Maggio 2020: il lavoro in sicurezza per costruire il futuro del nostro territorio e del Paese. La riflessione di Cgil Cisl e Uil Pesaro
Mai come in questo periodo la festa del lavoro può darci il senso e lo stimolo di guardare al futuro con spirito di speranza e voglia di ricominciare, di ripartire e far ripartire il Paese. Il lavoro, da sempre, è quel mezzo necessario al sostentamento ma è anche il principale strumento di emancipazione dal bisogno e di riscatto sociale, e che ci permette di svolgere un ruolo nel processo di crescita collettiva. Mai come in questo periodo di enormi difficoltà causate dalla pandemia, dalla conseguente emergenza sanitaria e alle tragedie vissuta da tante famiglie con i tanti lutti che hanno segnato la nostra provincia. Oltre a queste terribili conseguenze il nostro presente e il nostro futuro saranno inevitabilmente segnati da una fortissima crisi economica e produttiva, che già ha inciso profondamente nella vita dei lavoratori e nel tessuto produttivo del nostro territorio. Le settimane e i mesi che abbiamo di fronte, segneranno di certo una fase significativa di enormi difficoltà, nel mondo del lavoro, ma potrebbe anche essere l’occasione per fare quello che in tanti hanno teorizzato solo sulla carta, prima di questa emergenza: agire finalmente su quel modello produttivo, che già aveva evidenziato tutti i suoi limiti con l’ultima crisi economica. È giunto il momento di mettere in atto un’azione collettiva, in grado di apportare quelle necessarie riforme nel tessuto produttivo del nostro Paese, per convertire e rendere effettivamente sostenibile il nostro sistema economico e sociale. Dobbiamo pretendere che il ritorno alla normalità non sia il ritorno al “mondo che abbiamo conosciuto prima della pandemia”, con le sue dinamiche di sfruttamento senza limiti delle persone, delle risorse e dell’ambiente.  Dovremmo invece sforzarci di immaginare e mettere in atto quelle innovazioni anche di carattere culturale, che hanno fondato le loro teorie sulle raccomandazioni che il modo scientifico ha lungamente preannunciato e che tanti governi hanno deciso di ignorare. La pandemia non è un inevitabile “castigo divino”, ma la conseguenza di comportamenti collettivi e scelte politiche che hanno sposato teorie economiche e finanziarie, insensibili verso i principi di solidarietà, prudenza e sostenibilità. In questi decenni sono prevalse le teorie che privilegiano l’individualismo, l’arricchimento esasperato (senza minimamente considerare il tema di una equa distribuzione della ricchezza), la finanziarizzazione dell’economia e lo sfruttamento incondizionato delle risorse. È maturo il tempo di una rivoluzione culturale che abbia al centro la collettività e non il singolo, che guardi al mondo come all’unica casa comune per tutti e non più come a una risorsa da sfruttare per l’avidità di pochi. Occorre che lo Stato e le pubbliche amministrazioni ritrovino il senso ed il profondo valore che la Costituzione gli attribuisce, cioè quello di unici soggetti titolati alla tutela dell’interesse pubblico, ritrovando in questo la forza e la volontà di agire nella economia, non solo in termini regolatori, ma anche agendo come soggetto attivo. Le politiche di intervento pubblico a sostegno dell’economia, di investimento in infrastrutture e in “asset strategici” non vanno più considerati come tabù o vecchi strumenti del secolo scorso  come affermato dal pensiero neoliberista degli ultimi decenni egemonizzando l’agire politico, saranno invece l’unica soluzione alla crisi economica e produttiva indotta dalla pandemia. Solo con un importante piano di investimenti pubblici, di stimolo alla domanda interna, potremmo uscire da una condizione di enorme difficoltà economica e produttiva. Occorre che le forze sociali del lavoro, le organizzazioni di rappresentanza del mondo produttivo in ogni sua declinazione, il privato sociale, insieme alle pubbliche amministrazioni del nostro territorio e dell’intero Paese, trovino con forza la capacità di “fare sistema”, di abbandonare alcune logiche particolaristiche e di specifici settori e per una volta, cerchino di immaginare politiche e azioni comuni, per programmare e realizzare un sistema produttivo, sostenibile, innovativo, che possa trainare una ripresa che garantisca benessere collettivo e diffuso. Un sistema che garantisca ambienti di lavoro sicuri, salubri e che abbandoni le logiche di separatezza e indifferenza che stavano profondamente minando, soprattutto negli ultimi decenni, anche il nostro modello di sviluppo e di vita locale. Abbiamo bisogno di risolvere alcuni nodi cruciali che ci trasciniamo da anni, dal punto di vista delle infrastrutture logistiche e sociali, così come abbiamo bisogno di abbandonare quei modelli produttivi che troppo spesso basavano la loro sostenibilità sullo sfruttamento del lavoro e sulla sua precarietà. Dobbiamo garantirci la sostenibilità e la tutela del patrimonio ambientale e culturale del nostro territorio, piuttosto che fossilizzarci su vecchi modelli produttivi a bassa marginalità di prodotto e scarsa capacità di investimento. È necessario concentrare gli sforzi su l’economia circolare che tutti noi lodiamo senza però investirci concretamente. Dobbiamo puntare sulla formazione e sulle capacità delle nuove generazioni e non abbandonarle in percorsi di competitività al ribasso per costruirsi il proprio futuro. La volontà di determinare il nostro futuro è nelle nostre mani. Mai come oggi abbiamo capito che i comportamenti e le decisioni collettive ci mettono nelle condizioni di determinarlo. In questi obiettivi, nella consapevolezza che nulla accade per caso, riscopriamo il senso di questo Primo Maggio: Il valore del “noi” ha molta più forza e senso del valore dell’”io”. Buon Primo Maggio e buon lavoro a tutti noi.” CGIL Pesaro Urbino                                                        CISL Pesaro                                                       UIL Pesaro Urbino Roberto Rossini                                               Maurizio Andreolini                                                       Paolo Rossini
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30/04/2020 Una piazza virtuale per il Primo Maggio 2020: il programma
    Il Covid-19 non ferma il Primo Maggio e non ferma la musica. Vista l’impossibilità di tenere il consueto Concertone a  San Giovanni a Roma in occasione della festa dei lavoratori, Cgil, Cisl, Uil hanno deciso, insieme alla Rai, di trasformare l’evento di piazza in un programma televisivo. Quattro ore – dalle 20 alle 24 su Rai3 – di testimonianze, racconti e musica live per rendere omaggio a tutte le lavoratrici e i lavoratori, a tutti gli italiani, che con grande senso di responsabilità stanno affrontando questo periodo difficile di distanziamento sociale. Nel corso della trasmissione, come al solito, i tre Segretari generali, Landini, Furlan, Barbagallo interverranno, brevemente, con un loro messaggio rivolto in particolare ai giovani che ascolteranno il Concertone da casa. Anche il tradizionale comizio, che quest’anno si sarebbe dovuto svolgere a Padova e che è sempre stato trasmesso in diretta a cura del Tg3, quest’anno sarà sostituito da un confronto televisivo con i tre Segretari, in onda sulla stessa rete dalle 12,20 alle 13.     «Il sindacato c'è, oggi più di prima, a  ribadire come il lavoro e la sua sicurezza saranno il tema centrale di questa giornata. E la musica ci aiuterà anche quest'anno a trasmettere questa esigenza e a portare nelle case degli italiani un messaggio di  grande unità, di solidarietà e di voglia di rinascita del nostro  Paese». Così Giorgio Graziani, segretario confederale organizzativo  Cisl, parla dell'evento tv che andrà in onda il primo maggio dalle 20  alle 24 su Rai3, organizzato dai sindacati con la Rai, in sostituzione del tradizionale Concertone da piazza San Giovanni, irrealizzabile a  causa della pandemia.        «Il lavoro in sicurezza per costruire il futuro: questa è la sfida -  sottolinea Graziani - che con Cgil e Uil lanciamo nella giornata del  ‪Primo Maggio, una Festa del Lavoro diversa quest'anno a causa della  pandemia, ma sempre viva sul piano dell'impegno sociale, della  partecipazione e dei valori che rappresenta per tutti noi. È vero, non ci saranno cortei, manifestazioni, comizi, mancheranno i giovani in  Piazza San Giovani che da tutta Italia ogni anno si danno appuntamento per il Concertone. Ma non mancheranno le testimonianze, la speranza e  soprattutto la voglia di rialzarci presto», conclude Graziani. Fonte: https://www.cisl.it/in-evidenza/15955-primo-maggio-lavoro-in-sicurezza-lo-slogan-scelto-dai-sindacati.html  
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30/04/2020 Primo Maggio 2020 Rilancio Val Metauro e Val Cesano: le priorità della Cisl di Fano
«Mentre si sta superando la crisi sanitaria da Covid 19 grazie allo spirito di abnegazione sacrificio di tutto il personale delle strutture sanitarie - anche se ancora sono molto preoccupanti le situazione delle strutture per anziani con un alto tasso di mortalità, salvo poche eccezioni - la data del Primo Maggio invita tutti ad una seria riflessione sul lavoro e occupazione.» scrive in una nota stampa Giovanni Giovanelli, Responsabile Cisl Fano -  «Innanzitutto chiediamo a tutti gli imprenditori e associazioni datoriali di applicare quanto previsto dal protocollo del 24 Aprile per la gestione del rischio da Covid.  - sottolinea Giovanelli - Non arrivano a 15 i comitati costituiti nelle aziende manifatturiere della Val Metauro e Val Cesano, pochi rispetto al numero delle aziende  ed è per questo che occorre intensificare la costituzione dei comitati per lavorare in sicurezza.» Il dato preoccupante, per la Cisl di Fano,  è la situazione del pagamento degli ammortizzatori sociali« ad oggi pochissimi lavoratori hanno ricevuto i pagamenti, sono quasi in  50.000 nella valle del Metauro  Intere famiglie senza reddito dal mese di marzo anche perché molte aziende non sono riuscite ad anticipare la Cig. - continua il Responsabile della Cisl fanese - Una situazione difficile che richiede una visione e una strategia nella gestione dei contributi per i lavoratori e nell’individuazione delle misure a sostegno delle filiere produttive.» Solo evitando interventi spot e integrando le misure in dimensione territoriale e sovracomunale si può intervenire efficacemente nel contrasto della crisi. « Per questo chiediamo che il Comune di Fano come capofila del territorio svolga la funzione di raccordare e promuovere le politiche sociali ed economiche.  - rilancia Giovanelli  - Ecco le nostre priorità sulle quali chiediamo di aprire immediatamente un confronto territoriale condiviso e partecipato. Superiamo i particolarismi e la logica del mero contributo per elaborare una visione globale con obiettivi immediati, a medio e lungo termine.»  Le priorità della Cisl di Fano:  1.      Risorse pubbliche e politiche di bilancio comunale Occorre urgentemente ridefinire le priorità dei bilanci comunali destinando risorse in via prioritaria per il sostegno al welfare ai servizi alla famiglia alla situazioni di fragilità e per coloro che si trovano senza alcun sostegno reddituale.  La rivisitazione dei bilanci comunali è priorità: risorse per il lavoro e le fragilità, meno risorse per cultura ed eventi . Chiediamo pertanto di ridefinire le voci di bilancio, evitando qualsiasi spesa non necessaria e destinare le risorse per turismo cultura ed eventi   culturali a sostegno di quanto dei lavoratori e famiglie colpite dagli effetti della pandemia .Prioritaria è la necessità di destinare risorse certe e definite per il sostegno alle imprese e ai lavoratori riducendo la tassazione locale e tributi.  2.      Politiche sociali e sostegno alle fragilità sociali economiche Chiediamo di avviare un confronto per impostare le modalità di erogazione dei servizi pubblici ( centri estivi, centri per disabili, servizi di baby sitter ) anche in funzione delle nuove esigenze sociali che si sono create a causa della pandemia . Il 4 maggio molti i lavoratori che torneranno nei luoghi di lavoro non sanno come gestire   i figli o o familiari disabili . Ribadiamo l’utilizzo del Isee come strumento unico di accesso ai contributi. E’ falsato applicare il dato del saldo di conto corrente. Occorrer tenere conto di tutta la situazione patrimoniale.   3.      Politiche per la casa e sostegno all’abitazione    Sostegno e potenziamento delle esperienze di accompagnamento alla abitazione attualmente operative nel territorio.  Rilevazione del patrimonio pubblico da destinare a pubblica abitazione. Destinare risorse pubbliche per l’acquisizione in accordo con Erap di abitazioni da destinare ad edilizia pubblica.    4.      Politiche per lo sviluppo del territorio E’ urgente accelerare il confronto per definire nuovi progetti di sviluppo territoriale superando la frammentarietà degli interventi, i confronti parziali e settoriali   per agire in una prospettiva territoriale più ampia coinvolgendo le comunità della Val Metauro e Val Cesano.  Fondamentale riteniamo il ruolo che debba svolgere l’università di Urbino come laboratorio per il supporto e le elaborazione dei progetti. Considerato anche lo scarso utilizzo delle risorse della programmazione europea occorre individuare aree di intervento che possano esser sostenute da finanziamenti europei diretti o indiretti. Proponiamo pertanto di stabilire un tavolo permanente di confronto che definisca obiettivi a breve termine e anche quelli a medio e lungo termine.  A nostro avviso occorre adottare misure e azioni per:   - avvio dei lavori per la realizzazione della strada della barche a sostegno della filiera della nautica e completamento della zona ex zuccherificio destinandolo al terziario avanzato e servizi alle imprese, centro di ricerca; -  avvio dei lavori per la realizzazione della Fano Grosseto;  - rafforzamento e revisione degli attuali parametri organizzativi del Tpl per implementare della mobilità sostenibile integrata con trasporto ferroviario Tpl urbano extraurbano e sistema ciclo pedonale;  - definire una strategia per sostenere le filiere produttive del territorio;  -avvio della valorizzazione del fiume Metauro come corridoio ecologico utilizzando risorse dirette prevista dalla comunità europea. L’università di Urbino ha già predisposto un piano di interventi e una progettualità; ·                      - utilizzare le risorse della programmazione europea per rafforzare le filiere del turismo culturale                               enogastronomico e l’innovazione tecnologica; ·              - iplementazione della fibra ottica in tutto il territorio della Val Metauro e Val Cesano; ·           -  sostegno alla filiera dell’agricoltura in particolare a quella biologica.
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30/04/2020 PRIMO MAGGIO 2020 CGIL CISL UIL :LAVORO IN SALUTE E SICUREZZA PER COSTRUIRE INSIEME IL FUTURO
 Il 1° Maggio quest’anno si presenta in una forma inedita, come mai era accaduto dal secondo dopoguerra ad oggi. Non saremo nelle tante città, con le nostre bandiere, a manifestare fianco a fianco ma faremo sì che, da un’immensa piazza virtuale, forti, potenti e decise giungano, agganciate allo slogan “Il lavoro in sicurezza per costruire il futuro”, le voci e le ragioni del lavoro. Uniremo l’omaggio alle tante vittime registrate nell’emergenza Covid-19 al commosso tributo a tutti gli operatori, sanitari e non, che hanno sacrificato la vita pur di non venir meno al dovere di assistenza verso i malati. Manderemo il nostro riconoscente saluto a chi tutt’oggi continua in questa indefessa opera di cura e sostegno, portata avanti senza risparmio da ormai più di due mesi. E’ stato un lavoro sfiancante, ai limiti della sostenibilità, condizionato da un’onda emergenziale che ha colto impreparate tutte le strutture e ha scardinato ogni assetto organizzativo. Al di là di errori e colpevoli sottovalutazioni su cui, con lucidità, si dovrà tornare perché si possano scongiurare in futuro, è giusto dare rilievo al riconoscimento sociale che le migliaia di persone impegnate nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie hanno guadagnato. Per questo assume un valore concreto l’Intesa tra CGIL CISL UIL Marche e Regione del 20 aprile scorso, per un bonus di premialità a chi si è trovato a fronteggiare sul campo questa emergenza, con un primo stanziamento di 20 milioni di euro, che dovranno essere distribuiti quanto prima. Ma l’emergenza sanitaria non è purtroppo superata una volta per tutte e bisogna che ogni passo verso la riapertura venga fatto nel rispetto degli interventi che garantiscono la salute e la sicurezza delle persone dentro e fuori i luoghi di lavoro. Il Covid-19 è un avversario insidioso e sfuggente e richiede ancora nei comportamenti, personali e collettivi, tanta attenzione e pazienza. In questo quadro ovviamente debbono essere attuate tutte le misure che servono per far uscire l’economia da questa complicatissima fase. Dopo aver assicurato sicurezza in ogni luogo di lavoro dando piena applicazione ai Protocolli anti-contagio siglati da Governo e Parti Sociali il 14 Marzo e il 24 Aprile, anche attraverso un adeguato sistema di monitoraggio da impostare a livello regionale, bisogna dare ulteriore spessore a tutti i provvedimenti volti a sostenere il reddito dei lavoratori ed i bilanci delle imprese. Rimangono fondamentali, in tal senso, gli adeguati stanziamenti per gli ammortizzatori sociali e per la liquidità alle aziende ma soprattutto lo snellimento delle procedure per far sì che le risorse giungano in tempi brevissimi ai beneficiari. In questo contesto risulta decisivo il ruolo dell’Europa. Le sfide del rilancio economico di ogni paese UE, non potranno prescindere da una robusta matrice solidaristica che speriamo caratterizzi le scelte del Consiglio UE nei prossimi giorni. Questa emergenza indebolendo tutta la struttura economica rischia di acuire alcuni problemi preesistenti. Per questo non va sottovalutato l’impegno degli Enti Locali a sostenere chi dovesse entrare nell’area della povertà. A questo e alle necessità di riprogrammare i servizi sociali, per non deprimere i livelli di assistenza a favore di persone e famiglie, dedica una particolare attenzione il protocollo tra CGIL CISL UIL Marche ed ANCI del 24 Aprile scorso. Per costruire futuro e dare sicurezza al lavoro serve nelle Marche un impegno collettivo di Istituzioni, Associazioni datoriali, Sindacati, Terzo settore, attraverso il quale promuovere e valorizzare di più l’occupazione femminile, agevolare i percorsi di inserimento al lavoro dei nostri giovani, qualificare i percorsi di istruzione e formazione e soprattutto dare spessore e concretezza alle opere di ricostruzione delle aree colpite dal sisma. Senza questo sforzo corale tutto sarà più difficile. In questa Festa dei Lavoratori, ricordiamo le lotte di ieri e prepariamoci a quelle di domani. Buon Primo Maggio!   Daniela Barbaresi, Sauro Rossi, Graziano Fioretti  Segretari Generali di CGIL CISL UIL Marche  
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30/04/2020 Settant’anni della Cisl: 30 aprile 1950 - 30 aprile 2020. Lettera di Annamaria Furlan agli iscritti e ai delegati della Cisl
Care Amiche e Cari Amici,"Bisogna saper parlare con sincerità ai lavoratori, nulla nascondere e nulla ampliare. Onestà, rettitudine, laboriosità, disinteresse sono tutte virtù di cui noi dovremmo essere in possesso". Era uno dei passaggi più intensi e significativi del discorso di Giulio Pastore al Teatro Adriano il 30 aprile 1950, il giorno della fondazione della Cisl. Sono passati settant’anni da quello storico avvenimento che ha segnato il percorso del movimento sindacale e le relazioni industriali nel nostro Paese. Oggi celebriamo questo nostro Anniversario in un momento grave e difficile, alla vigilia di un Primo Maggio che, nonostante l’assenza di cortei e manifestazioni di piazza, sarà un segnale di forte unità, di solidarietà e di speranza per tutto il mondo del lavoro.La nostra mente ed il nostro cuore sono rivolti alle tante vittime del Coronavirus, alle famiglie spezzate che piangono i loro cari, ai medici, agli infermieri, a tutto il personale della sanità e della Protezione civile che in queste settimane terribili si sono prodigate per salvare tante vite umane. Così come il nostro ricordo commosso va alle tante persone anziane, che hanno perso la vita in molte residenze sanitarie assistenziali e case di riposo. Una circostanza tragica, sulla quale bisognerà fare chiarezza ed appurare le vere responsabilità.Gli effetti della pandemia sono davvero devastanti sul piano economico e sociale. Rappresentano una ferita profonda per la vita di milioni di lavoratori e di famiglie italiane. Settant’anni fa, la Cisl seppe indicare ad un Paese uscito a pezzi dal conflitto mondiale, la strada della rinascita civile e delle necessarie riforme economiche e sociali, ponendo al primo posto i diritti della persona, la dignità e la sicurezza del lavoro, la costruzione dell’Europa, l’unità tra Nord e Sud, l’inclusione sociale, la lotta alla povertà. Sono i grandi valori morali e culturali del cattolicesimo sociale che rappresentano una parte importante delle nostre radici ideali e culturali.Oggi come allora dobbiamo ripartire dagli stessi valori, per tornare a guardare al futuro con coraggio e fiducia. La Cisl ha contribuito a costruire l'Italia democratica, rifiutando la demagogia, l’antagonismo sterile ed il populismo ma cercando sempre di coniugare gli interessi dei lavoratori con quelli generali del Paese.Ed oggi, Care Amiche e Cari Amici, possiamo dirlo senza alcuna enfasi: la Cisl ha vinto questa sfida, delineando in questi settant’anni di storia un rapporto nuovo tra Stato e sindacato, una "collaborazione" virtuosa che per Giulio Pastore doveva svolgersi in piena autonomia dalla politica e dai partiti. Autonomia di scelte, di iniziativa e di programmazione per la soluzione dei problemi economici e sociali.È il ruolo di mediazione essenziale che la Cisl ha esercitato in tantissime vicende economiche: penso alle nostre proposte sul risparmio contrattuale della fine degli anni Settanta, all’intesa importante, e purtroppo separata, di San Valentino del 1984, alla stagione dei grandi accordi di concertazione dei primi anni Novanta, fino ai recenti protocolli di queste settimane firmati con il Governo e le imprese per estendere a tutti i lavoratori gli ammortizzatori sociali, affrontare con misure straordinarie le conseguenze economiche e sociali del coronavirus, garantire la salute e la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Significa, da una parte, stare con una contrattazione moderna e partecipativa in tutti gli ambiti lavorativi ed in tutti i processi aziendali, uscendo dal rivendicazionismo sterile ed antagonistico.Ma, dall'altra parte, significa essere in campo con proposte costruttive su temi come sviluppo, politica industriale, redistribuzione della ricchezza, riforma fiscale, riorganizzazione del welfare e della Pubblica Amministrazione, formazione e lavoro per i giovani, tutele previdenziali e sociali, conciliazione lavoro- famiglia, scuola, ambiente e sviluppo sostenibile, riduzione del divario Nord–Sud, integrazione dei lavoratori immigrati, lotta alla corruzione ed alla criminalità organizzata.Tutte questioni cruciali, attuali. Ecco perché, oggi più che mai, il ruolo della Cisl è decisivo in questa fase difficile di nuova “ricostruzione” del Paese. Nulla sarà come prima dopo questa emergenza sanitaria: bisognerà siglare accordi innovativi con le aziende per cambiare radicalmente il modo di produrre, riorganizzare il lavoro e gli orari, diffondere lo smart working, utilizzare le nuove tecnologie in tutti i settori per salvaguardare la salute delle persone, senza danneggiare la qualità e la produttività.Dobbiamo ripensare il ruolo dei servizi pubblici, dei trasporti, modificare il nostro stile di vita. Questa fase può e deve diventare anche una opportunità per estendere la democrazia economica in tutti i luoghi di lavoro, perché avremo bisogno di più partecipazione alle decisioni, più coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte produttive delle aziende. Ma abbiamo bisogno, soprattutto, di più investimenti pubblici per garantire l’occupazione, più mezzi e uomini per rafforzare il sistema sanitario, sbloccare tutti i cantieri, far partire una grande modernizzazione del Paese nel settore delle infrastrutture materiali ed immateriali, nella formazione, nella ricerca, nell'innovazione, nel digitale, nella tutela del territorio, dell’ambiente e dei beni culturali. Bisogna uscirne tutti insieme con una risposta collettiva per cambiare in meglio la nostra società. Oggi è il momento della coesione nazionale, della responsabilità e della solidarietà, come ha giustamente più volte sollecitato il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.Se i cittadini dovessero vedere un’Europa cieca, sorda, egoista, rinchiusa in se stessa, assisteremo alla fine del sogno europeo. Per questo la Cisl ha predisposto nelle scorse settimane un Manifesto programmatico nel quale abbiamo indicato a tutte le istituzioni ed alla politica cinque punti chiave per sollecitare l'apertura di una vera fase Costituente verso gli Stati Uniti d’Europa.Era questa la prospettiva ideale che già settant’anni fa i nostri Padri Fondatori avevano indicato con chiarezza nello Statuto della Cisl. Quelle idee lungimiranti restano per noi un punto di riferimento ideale e culturale, un patrimonio di principi, valori e moralità di cui il nostro Paese ha ancora enormemente bisogno per poter affrontare le nuove sfide.La Cisl c’è e ci sarà ancora con la sua identità, la sua forza programmatica, la sua grande unità. Vi abbraccio tutte e tutti con grande affetto. Buon Primo Maggio a tutti voiAnnamaria Furlan
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28/04/2020 Gioco d'azzardo: la Cisl di Fano chiede di non riaprire le sale
Negli anni scorsi la Cisl aveva sollecitato i sindaci dei Comuni delle Ats 6 e 7 per l’adozione di regolamenti no slot in considerazione del grave danno causato dalla dipendenza da gioco d’azzardo legale sia tramite le slot che con i vari canali (gratta vinci…scommesse). I dati pubblicati dall’Agenzia dei Monopoli sono inequivocabili e confermano il trend in crescita nel territorio del Comune di Fano e dei Comuni delle Ats 6 e 7. «Tutto si è fermato - dichiara Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano, che ha inviato una lettera alle istituzioni locali -. I sindaci non hanno avuto il coraggio di adottare regolamenti no slot né tantomeno di emanare in seconda istanza la limitazione degli orari di accesso alle slot e alle sale gioco. Solo il sindaco del Comune di Fratterosa ha avuto questo coraggio: siamo rimasti attoniti e sbigottiti di fronte alla inerzia dei sindaci per contrastare il gioco d'azzardo patologico». Siamo consapevoli dei forti interessi economici del gioco d’azzardo, ma la salute dei cittadini viene in prima istanza. In questo lungo periodo di quarantena però è stato possibile chiudere tutte le attività collegate al gioco d'azzardo patologico. «Chiediamo ai sindaci di cogliere il momento favorevole per almeno restringere l’apertura delle sale slot - prosegue Giovanelli -. Non è la scelta risolutiva, ma limiterebbe molto l’accesso al gioco d'azzardo. Auspichiamo che i consiglieri regionali, con coraggio e determinazione, promuovano l’applicazione di un provvedimento regionale che rimandi l’apertura delle sale gioco e la distribuzione dei gratta vinci. Alle forze politiche locali regionali e ai nostri deputati e senatori chiediamo di adoperarsi per limitare la riapertura delle sale gioco e distribuzione di gratta vinci. Con coraggio e determinazione si salverebbero molte persone dalla rovina sociale individuale e familiare: È il momento favorevole per imprimere una svolta al contrasto del gioco d’azzardo». 
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28/04/2020 28 aprile Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro. Cgil Cisl Uil: Una priorità per i lavoratori.Furlan: "Senza sicurezza e salute non c’è rispetto per la dignità della persona"
«Oggi ricordiamo nel mondo le vittime nei luoghi di lavoro. Un fenomeno grave di inciviltà. La sicurezza e la salute dei lavoratori rimangono per la Cisl una priorità per garantire la ripartenza del Paese. Senza  sicurezza e salute non c’è rispetto per la dignità della persona». Così Annamaria Furlan, Segretaria generale della Cisl, sulla Giornata Mondiale per la salute e sicurezza del lavoro che ricorre oggi 28 aprile. Una giornata che assume quest'anno un valore particolare. «In occasione della giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro si ricordano le migliaia di decessi che ogni anno avvengono nei luoghi di lavoro, a causa delle condizioni di lavoro. Il 28 aprile è una giornata che, come sindacato, abbiamo spesso dedicato alle vittime dell’amianto -si legge in una nota di Cgil Cisl Uil a firma dei segretari Rossana Dettori, Angelo Colombini, Silvana Roseto-  ma quest’anno non possiamo non riflettere anche su quanto sta accadendo a causa della pandemia globale di COVID-19, che ha cambiato e forse continuerà a cambiare ancora per molto tempo, le nostre abitudini e i nostri usi. »  Per CGIL CISL e UIL, oltre che una giornata “in ricordo”, «vorremmo fosse anche una giornata a sostegno di tutti quei lavoratori, medici in prima linea negli ospedali, infermieri, medici di base, parroci, carabinieri, giornalisti, farmacisti, personale delle forze dell’ordine, vigili del fuoco, vigili urbani, polizia penitenziaria, operai, impiegati, cassieri, addetti alle pulizie, badanti, autotrasportatori, che pur essendo tra i più esposti e colpiti da questa pandemia hanno continuato a lavorare affrontando difficoltà immense per la mancanza di DPI adeguati, di piani di prevenzione, di procedure di sicurezza idonee.» L’infezione da Covid-19 registra oltre 3 milioni di casi e oltre duecentomila decessi nel mondo (dati European Centre for Desease Prevention and Control al 27/4/2020).« Sono dati che devono farci riflettere: è mancato a livello globale un sistema di prevenzione e protezione dei cittadini e dei lavoratori. Se da una parte, il periodo di emergenza sanitaria ha richiesto l’adozione di azioni fortemente contenitive, tra cui la sospensione temporanea di numerose attività produttive, dall’altra le “attività essenziali” per la nostra quotidianità e per la nostra salvaguardia sono rimaste aperte esponendo i lavoratori interessati. – continuano i rappresentanti sindacali - Nella ripresa che tutti ci auspichiamo rapida e meno difficile dell’oggi, bisognerà fare tesoro e valorizzare l’apporto di tutti coloro che hanno permesso la reale tenuta, coesione e unità del paese, e ricominciare a considerare come merita il ruolo delle persone che permettono alle imprese e alle amministrazioni pubbliche di funzionare, creare ricchezza e mettere i servizi a disposizione dei cittadini: vogliamo ribadire ancora una volta, come abbiamo fatto fino ad oggi nel tempo dell’emergenza, che il primo dei valori del lavoro e la condizione imprescindibile per cui esso possa dispiegare a pieno le sue potenzialità è la salute e la sicurezza -e quindi la prevenzione- come diritto di tutte e tutti. In questa fase di transitoria convivenza con il rischio di contagio che ci porterà ad una diversa ordinarietà è importante che il protocollo chiaro e dettagliato, siglato d’intesa con le imprese e assunto dal Governo il 24 aprile 2020, venga declinato e soprattutto monitorato in ogni singola realtà produttiva.- concludono – La salute dei lavoratori e delle lavoratrici rimane, per CGIL, CISL e UIL un’assoluta priorità. Tutelare la salute dei lavoratori vuol dire tutelare il lavoro.»   Fonte: https://www.cisl.it/primo-piano/16078-28-aprile-giornata-mondiale-per-la-salute-e-sicurezza-sul-lavoro-cgil-cisl-uil-una-priorita-per-i-lavoratori-furlan-senza-sicurezza-e-salute-non-c-e-rispetto-per-la-dignita-della-persona.html
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27/04/2020 Covid 19 e rincari dei prezzi al consumo. Adiconsum Marche: "Necessaria attività di contrasto alle speculazioni"
  In questi giorni l'associazione Adiconsum Marche, ha raccolto diverse segnalazioni da parte dei consumatori su rincari ingiustificati che interessano alcuni prodotti maggiormente acquistati dai cittadini durante la spesa, nei piccoli esercizi come presso la grande distribuzione. Ben venga l’iniziativa del Governo di calmierare il costo delle mascherine i cui prezzi erano moltiplicati fino a 10 volte l’importo che avevano le mascherine prima del Covid-19, ma permane un aumento importante e ingiustificato dei prodotti igienizzanti che inizialmente scarseggiavano sugli scaffali.  In queste settimane la nostra Associazione dei Consumatori ha rilevato inoltre una tendenza dei prezzi al rialzo soprattutto riguardo ai beni di prima necessità appartenenti al settore alimentare come pasta, olio, frutta e verdura. Alcuni consumatori hanno riscontrato, soprattutto nei piccoli centri dove c’è poca concorrenza, che non vengono più applicate promozioni ed offerte da parte degli esercenti, facendo così lievitare il costo del carrello. Sulla questione facciamo appello affinché non ci sia uno sfruttamento del momento di grave emergenza per mettere in atto comportamenti speculativi, al fine di ottenere indebiti guadagni a danno di tutti i consumatori. Situazioni come la perdita di lavoro, il ricorso alla cassa integrazione, la mancanza di entrate e altre fonti di reddito hanno ridotto drasticamente il potere di acquisto di molte famiglie che si trovano in difficoltà. Le speculazioni di chi approfitta di questo delicato momento per alzare i prezzi dei beni di prima necessità sono inaccettabili e  vanno sanzionate. Nell’auspicare comportamenti sempre più responsabili, l’Adiconsum  Marche ricorda che sta monitorando la situazione ed invita a segnalare alle nostre sedi operative in tutte le Province eventuali aumenti indiscriminati dei prezzi al consumo, scrivendo al seguente indirizzo: osservatorioprezzi@adiconsummarche.it
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25/04/2020 25 Aprile 2020 Tricolore e Bella Ciao dai balconi. La Cisl aderisce all'appello dell'Anpi
Nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, anche quest’anno, in un momento particolarmente delicato e difficile per la nostra Repubblica, la Cisl ha ritenuto opportuno, più che mai, non dimenticare uno dei valori centrali che l’hanno fondata, aderendo all’appello dell’ANPI per una grande manifestazione virtuale. Il 25 aprile 2020 alle ore 15.00, l'ora in cui ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale, partirà in tutta Italia il flash mob #bellaciaoinognicasa promosso dall'ANPI cui ha aderito, tra gli altri, la CISL.  L’invito è quello di  esporre dalle finestre e dai balconi, il  tricolore,  e a cantare “Bella Ciao” tutti insieme dalle proprie case  per favorire e collegare il ricordo della nostra libertà – che deve sempre essere tenuto vivo – con la necessità di essere più solidali ed equi, concetti che da sempre appartengono al DNA della CISL. Messaggio di adesione  della Cisl  all’appello dell’ANPI : « Carissimi Amici, in  questo 2020 così drammatico, per il nostro paese e per l'intera comunità mondiale, a causa del coronavirus, aderiamo con convinzione all'iniziativa dell'Anpi. C'è bisogno di amicizia, di solidarietà, di stare insieme, proprio perché questo virus, sta recidendo quei legami che sono propri delle relazioni umane. Ci fu un tempo, dove non fu un virus a fare in modo che si creassero queste distanze in Europa, ma furono uomini che imposero un regime totalitario: prima in Italia con il Fascismo, poi in Germania con il nazismo ed ancora in Spagna con il franchismo. Pensavamo che anche quei virus fossero stati debellati; immaginavamo che la democrazia, istituzioni sovranazionali accompagnate a dinamiche legate al progresso, al benessere, all'accelerazione tecnologica avessero confinato quegli eventi ai margini della storia. Ed invece la democrazia, va fatta propria, spiegata, conquistata e celebrata giorno per giorno, perché quei rigurgiti oggi sempre più sguaiatamente presenti nel nostro paese e non solo, siano contrastati e sconfitti. La CISL, il 25 Aprile 2020, ci sarà.» La grande piazza virtuale del 25 aprile:  il programma   
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24/04/2020 Minacce al Sindaco di Pesaro: solidarietà, vicinanza e forte condanna da Cgil Cisl Uil
   CGIL CISL e UIL esprimono vicinanza e piena solidarietà al Sindaco di Pesaro,  Matteo Ricci,  e condannano con forza il gesto intimidatorio di cui è stato oggetto.   «Un gesto che non può essere in alcun modo neppure lontanamente compreso, e che dunque rigettiamo, verso non solo una persona ma verso un’intera Istituzione intorno alla quale si stringe tutta la comunità. - scrivono in una nota stampa Roberto Rossini della Cgil,  Maurizio Andreolini della Cisl e Paolo Rossini della Uil di Pesaro - Come sempre il sindacato rigetta e condanna tutte le forme di violenza e chiede che questo accaduto non incida in alcun modo nello sforzo di tutti facciamo affinché questo momento di difficoltà per tutto il nostro Paese, sia affrontato insieme, con utilità di intenti e dunque possa anche essere quanto prima superato.»   «Nella speranza che chi si è reso responsabile di questo gesto sia al più presto individuato - concludono i Responsabili di CGIL CISL e UIL -  auspichiamo che tutte le Istituzioni, le forze politiche, le rappresentanza sociali lavorino per garantire un clima il più sereno possibile nell’interesse comune.»    
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23/04/2020 Pesaro: Cgil e Cisl aderiscono al protocollo d'intesa per il rilancio economico e il sostegno alle attività produttive
Cgil e Cisl di Pesaro - Urbino ritengono di certo apprezzabile l’idea di base di predisporre un protocollo d'intesa tra tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti nel ruolo e nella responsabilità di individuare gli strumenti necessari per il rilancio economico ed il sostegno alle attività produttive della provincia di Pesaro Urbino, duramente colpite dall’evento epidemico del COVID 19.  Per questo, oltre ad aderire al protocollo, hanno anche inviato una nota, che abbiamo chiesto di essere messa a verbale che valorizza quanto fatto ed impegna il tavolo sul lavoro da fare.  Cgil e Cisl intendono richiamare l’attenzione sull’importanza di cogliere l’attuale momento come occasione non ulteriormente rinviabile per definire gli obiettivi strategici per il rilancio della intera filiera economica e dello sviluppo che dovrà caratterizzarne il futuro della provincia di Pesaro - Urbino.  «Non può essere dimenticato - dichiarano Maurizio Andreolini, Responsabile della Cisl di Pesaro, Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano, Leonardo Piccinno, Responsabile della Cisl di Urbino, e Roberto Rossini, Segretario generale della Cgil di Pesaro - come il territorio provinciale sia quello che nelle Marche ha subito maggiormente il notevole peso della crisi economica, produttiva e finanziaria partita nel 2008 e fino ad oggi mai superata nella individuazione di percorsi e strumenti strategici per riannodare i fili dello sviluppo e benessere diffuso».  Non si può prescindere dal guardare alla sicurezza nei luoghi di lavoro come obbligo primario, non solo verso gli operatori, ma principalmente verso l’intera popolazione, pena il rischio di un ritorno involutivo e drammatico della diffusione epidemica, applicando l'accordo tra Governo e Parti Sociali del 14 marzo.  «Riteniamo importante che Il protocollo d’Intesa sia condiviso tra i soggetti principalmente coinvolti nella fase di individuazione delle linee di orientamento, ovvero, la Provincia in primis, gli Enti Locali, il sistema di rappresentanza del mondo delle imprese e del mondo finanziario e creditizio, le Parti Sociali di rappresentanza dei lavoratori e non ultimo il coinvolgimento degli esperti dell’Università di Urbino e dei centri di ricerca innovazione e formazione presenti nel territorio - proseguono Andreolini, Giovanelli, Piccinno e Rossini -. Riteniamo altresì fondamentale che la Provincia svolga il compito di coordinare e programmare le fasi necessarie per la realizzazione degli obiettivi stessi e dei punti programmatici definiti nel protocollo».   Se da un lato Cgil e Cisl condividono le indicazioni dei punti in premessa 1, 2 e 3 dall’altro per quanto attiene il punto 4, ovvero, l’obiettivo di favorire ed agevolare la fase di ricerca ed inserimento nel tessuto economico produttivo del territorio di nuovi player’s imprenditoriali, occorre tenere ben presente almeno i seguenti aspetti:  1.     i nuovi investimenti dovrebbero rientrare in un quadro di politiche ed indirizzi settoriali ben individuati e definiti, in grado di intercettare i bisogni e le vocazioni del territorio, favorire ed accompagnare le specializzazioni già presenti in una forma armonica e non di contrasto aggressivo, di avere progetti di medio e lungo temine e di generare nuova occupazione in riferimento a specializzazioni innovative e tecnologiche;  2.     dovremmo evitare di prendere in considerazione proposte “speculative” e non chiaramente identificate nel progetto e nella natura degli investitori. Questo al fine di evitare di aprire gli spazi a forme speculative indesiderate, difficilmente controllabili e superabili;  È necessario inoltre far rientrare gli obiettivi di sviluppo in una proposta condivisa con il mondo accademico che possa sollecitare ed orientare le politiche della Regione Marche verso la individuazione e completamento delle infrastrutture materiali ed immateriali necessarie ad un corretto sviluppo economico del territorio. In questa direzione occorre accelerare la copertura di tutto il territorio provinciale con la fibra ottica, l’adeguamento del TPL alle nuove esigenze, l’accelerazione delle fasi necessarie per l’avvio dei cantieri della Fano Grosseto.  Prioritaria sarà la progettazione condivisa con il sistema pubblico privato di percorsi di formazione per i lavoratori che, anche a seguito degli effetti del COVID-19, saranno espulsi dal mercato del lavoro o saranno privi delle competenze necessarie per affrontare la difficile transizione.  Occorre sostenere la popolazione più debole con risorse finanziare adeguate per misure stabili e permanenti ad integrazione delle misure nazionali.  
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22/04/2020 Coronavirus ed emergenza affitti: i sindacati degli inquilini di Macerata chiedono risorse per far fronte alle esigenze di cittadini, lavoratori e studenti
  L’emergenza sanitaria innescata dal nuovo virus SARS-Cov-2 sta provocando gravissimi effetti economici che si ripercuotono maggiormente sui redditi di moltissime famiglie, in particolar modo di quelle già economicamente più deboli, che si ritrovano a non avere risorse necessarie per fare fronte alle esigenze di prima necessità e di conseguenza agli impegni economici e contrattuali precedentemente assunti.   A parlare sono i Sindacati degli inquilini SUNIA, SICET e UNIAT di Macerata, i quali giudicano positiva la sospensione dell’esecuzione degli sfratti inserita nel decreto “Cura Italia”, ma non abbastanza per affrontare l’urgente vuoto normativo sul tema degli affitti, dove è necessario intervenire con misure efficaci di rapida attuazione per le locazioni ad uso abitativo, per quelle di lavoratori e studenti fuori sede e ad uso commerciale a artigianale. Ciò per evitare un massiccio ricorso al contenzioso ed evitare numerosi sfratti.   «I comuni non hanno risorse adeguate per intervenire e mezzi preposti a farlo - dichiarano i responsabili dei sinfacati inquilini di Macerata Chiarastella, Ripari e Ulisse -. Si sollecita la Regione affinché preveda l’istituzione di un Fondo Straordinario per l’emergenza COVID-19 per il sostegno affitto abitativo e commerciale, accelerando e semplificando al massimo le procedure di accesso. Dovranno essere adottati degli specifici strumenti di rapido intervento e dalla assoluta e imprescindibile priorità rappresentata dalle famiglie che per effetto dell’epidemia hanno subito riduzioni di reddito, o che non hanno potuto utilizzare l’immobile per i mesi relativi all’isolamento da emergenza, come studenti, insegnanti, lavoratori fuori sede, ovvero gestori di attività di cui sia stata deliberata l’ordinanza di chiusura».     I Sindacati inquilini sostengono l’appello del Sindaco di Macerata e chiedono che venga esteso a tutti i comuni della provincia, in quanto condividono il necessario appello ai proprietari a rinegoziare i contratti e i canoni per un periodo transitorio definito, in attesa di adeguati incentivi fiscali.   Riguardo alle locazioni studentesche, in quei Comuni con sedi universitarie, in attesa che venga prevista una normativa specifica temporanea, si chiede ai proprietari di valutare la riduzione del canone e/o consentire agli studenti con contratti abitativi transitori di lasciare la sistemazione oggetto del contratto in corso in tempi brevi e inferiori ai termini di recesso indicati nel contratto e senza incorrere in penali.   Buon esempio dovrebbe essere dato dal sistema pubblico: «Chiediamo alla Regione di intervenire affinché l’Erdis sospenda le rette dei collegi universitari» concludono Chiarastella, Ripari e Ulisse.          
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21/04/2020 EBAM - Fondo di solidarietà dell’artigianato: Erogati i primi 6.500 assegni ai lavoratori dipendenti
FSBA, il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato, costituito da Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, CGIL, CISL, UIL, ha iniziato attraverso l’EBAM, l’Ente regionale, ad erogare i primi contributi di sostegno al reddito ai lavoratori delle imprese artigiane previsti per l’emergenza Covid-19. I primi assegni da “cassa integrazione” sono giunti nei giorni scorsi ai lavoratori che momentaneamente sono stati sospesi per la chiusura delle attività produttive. Sono stati erogati ad oggi circa 3 milioni di euro che diventeranno entro la fine di aprile più di 20 milioni. Sono oltre 8700 le aziende artigiane delle Marche che hanno già richiesto la prestazione prevista da FSBA e oltre 38mila i lavoratori coinvolti che ne beneficeranno. «Stiamo procedendo con la massima velocità per garantire sostegno ai dipendenti delle imprese artigiane e alle loro famiglie - dichiara Marco Pantaleoni, Presidente di EBAM -. A fronte delle domande ad oggi pervenute si rendono necessarie ingenti risorse per le nove settimane previste dal Decreto Ministeriale. Stiamo accelerando perché vogliamo che il tessuto delle nostre imprese, cuore pulsante della nostra Regione, arrivi intatto all’appuntamento con la ripresa. Non vogliamo lasciare indietro nessuno». La Meccanica, la produzione e la lavorazione di metalli e l’autoriparazione è il settore dove sono maggiori le richieste (2.502 aziende per 12.193 lavoratori). A seguire i Servizi alla persona con 1.641 aziende per 4.167 lavoratori e il comparto Moda (1.192 aziende per 7.665 lavoratori). Segnano il passo anche gli artigiani dell’installazione di impianti (783 aziende per 2.909 lavoratori) e del legno e della carpenteria navale (606 aziende per 3.105 lavoratori). Un numero importante, infine, nonostante il periodo, le domande di sussidio anche nel settore delle produzioni alimentari (884 aziende per 3.135 lavoratori). Possono accedere alla prestazione di sostegno al reddito Covid 19 tutte le imprese artigiane per i dipendenti assunti entro il 17 marzo e per la durata massima di 9 settimane a partire dal 23 febbraio scorso; il contributo è pari all’80 % della retribuzione lorda e con un massimale di circa 1200 euro. Anche le imprese non ancora iscritte al Fondo bilaterale potranno usufruire comunque del Fondo per le sospensioni, regolarizzando la propria posizione con una rateazione delle somme dovute decorrente dal gennaio 2021. «Ricordiamo anche - prosegue il vicepresidente dell’Ente bilaterale delle Marche, Renzo Perticaroli - che l’Ebam, oltre ad assicurare le prestazioni di sostegno al reddito per le sospensioni, prevede una serie di prestazioni a favore di lavoratori e imprese in tema di welfare, come assegno allo studio, bonus per spese scolastiche, contributi per la frequenza di asili nido e incentivi per le imprese per l’innovazione tecnologica o per la formazione».
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17/04/2020 Coronavirus: Cisl e Cgil chiedono ad Area Vasta 1 di ritirare la comunicazione ai dipendenti sul codice di comportamento
  Cisl e Cgil di Pesaro - Urbino, insieme a Cisl Fp e Fp Cgil, chiedono alla Direzione di Area Vasta 1 di ritirare la comunicazione inviata il 16 aprile ai dipendenti in merito al codice di comportamento. «È con stupore che prendiamo visione della comunicazione dell'Area Vasta 1 con la quale si ricorda ai dipendenti che possono essere sanzionati con provvedimenti disciplinari in ragione della “circolazione sui social media di enunciazioni, prese di posizione e commenti nei confronti di quest’Azienda da parte di dipendenti di ASUR Marche, in merito al particolare periodo che stiamo vivendo” - scrivono i sindacati -. A tal proposito l’azienda, con la comunicazione in oggetto, richiama i dipendenti al rispetto dell’art. 3 del Codice di Comportamento Aziendale che recita: “Il dipendente non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni d’ufficio, evita situazioni e comportamenti che possono ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all’immagine dell’azienda. Prerogative e poteri pubblici sono esercitate unicamente per le finalità di interesse generale e per le quali sono stati conferiti”».   Ovviamente la tempistica con la quale viene ricordato l’applicazione del codice di comportamento «oltre apparire fuori luogo, appare a noi e ai tanti dipendenti dell’Area Vasta come letteralmente offensiva nei confronti di quelle persone che non solo sono stati definiti fino a ieri come “eroi”, ma che sono stati pubblicamente e più volte ringraziati dallo stesso Direttore dell’Area Vasta 1 e dal Presidente della Regione per l’abnegazione dimostrata sul lavoro, per l’eccezionale impegno dimostrato in ogni fase del “particolare periodo” che tutti e soprattutto loro hanno affrontato, anche e soprattutto malgrado le criticità organizzative da attribuire quelle si esclusivamente alla direzione dell’Azienda».   Circolare dunque “fuori luogo” nella tempistica e nel merito, «soprattutto perché non circostanziata e vagamente “censuratoria” - continuano i sindacati -. Ovviamente cogliamo l’occasione per ricordare alla direzione dell’Area Vasta 1 che di certo la stessa ha il pieno diritto di procedere con contestazioni disciplinari, anzi la invitiamo a procedere in tal senso se ritiene opportuno farlo, nella consapevolezza però che come organizzazioni sindacali tuteleremo i dipendenti impugnando ogni provvedimento disciplinare adottato di fronte all’autorità giudiziaria».   «Invitiamo l’Area Vasta 1 - concludono Cisl e Cgil di Pesaro e Urbino - a ritirare quella comunicazione, nel tentativo di  recuperare almeno in parte agli occhi dei propri dipendenti quell’autorevolezza che una pubblica amministrazione dovrebbe dimostrare di avere, tanto più in momenti di estrema difficoltà come quelli che abbiamo attraversato. C’è ancora tempo per rimediare a questa “caduta di stile”».    
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14/04/2020 Emergenza Covid19 Direttore AV3 regola i rapporti tra dipendenti e media.Cgil Cisl Uil Macerata:" Disposizione incostituzionale, è un attacco alla libertà" 
  «Restiamo molto stupiti dalla comunicazione del Direttore dell'Area Vasta 3,  dott. Alessandro Maccioni, fatta a tutti i dipendenti in merito ai "rapporti con gli organi di informazione"» affermano i Responsabili di CGIL CISL UIL di Macerata insieme ai  Segretari Regionali di categoria  FPCGIL CISLFP  UILFPL di Macerata  «Il  10 aprile  scorso, tutti i dipendenti dell'Area Vasta 3, hanno ricevuto dal Direttore Generale una comunicazione  che riportava testualmente le seguenti indicazioni:   "il rilascio di interviste agli organi di stampa...  devono essere preventivamente comunicati alla Direzione tramite breve illustrazione sintetica per la opportuna validazione ed eventuale inserimento di un intervento del Direttore".   - denuinciano  i sindacati - Si tratta di un attacco non accettabile alla libertà costituzionali di comunicazione e di stampa, "imposte" in un momento in cui, oltre che di senso di responsabilità, vi è estrema necessità di trasparenza e di sentire la voce dei lavoratori che quotidianamente affrontano il dramma dell'emergenza Covid.» «A parole, che non costano nulla, i professionisti della Sanità vengono riconosciuti come "eroi", poi nei fatti viene precluso loro di parlare e raccontare le loro esperienze. -continuano   CGIL CISL UIL di e FPCGIL CISLFP  UILFPL  di Macerata  -  Invitiamo il Direttore non solo a revocare la disposizione ma ad invitare i lavoratori a raccontare esperienze e problematiche perché solo insieme e con il confronto si può uscire dal dramma dell'emergenza Covid e non provando a far tacere chi quotidianamente rischia la vita nei reparti.»   «Non è censurando che si ben amministra; non sono i pigli autoritari e l’esercizio muscolare del potere a dare autorevolezza alle scelte di chi guida importanti strutture pubbliche. - concludono - In assenza di modifiche alle richiamate disposizioni segnaleremo il provvedimento alle autorità competenti a tutela dei lavoratori e delle libertà sancite dalla nostra Costituzione.»
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10/04/2020 Coronavirus: bene il rinvio della riapertura di Fincantieri. Mantenere alta l’attenzione in nome della salute di lavoratori e cittadini
Fincantieri, a seguito di incontri sindacali nazionali e locali, ha deciso di rinviare l’apertura che aveva annunciato per il 14 aprile. È una buona notizia, comunicata da FIM-FIOM-UILM Nazionali, che ci spinge però a tenere alta l’attenzione! Come CGIL CISL UIL di Ancona avevamo subito fatto pervenire la nostra ferma contrarietà rispetto alle intenzioni di Fincantieri: condividiamo infatti in pieno le preoccupazioni della RSU FIM-FIOM-UILM che evidenziava, in una nota, il rischio per la salute e la sicurezza dei circa 2500 lavoratori che sarebbero stati coinvolti nella riapertura. Ci è apparso del tutto evidente che, di fronte alla necessità di contenere il movimento delle persone e di preservare il distanziamento sociale, invocata dalle istituzioni locali e nazionale e dalle autorità sanitarie come primo elemento di lotta al contagio, le intenzioni di Fincantieri fossero sia contraddittorie che pericolose. «Auspichiamo che tutto il sistema economico e produttivo contribuisca a mantenere il comportamento disciplinato che i cittadini della nostra regione si sono impegnati ad attuare, sapendo che vi sono ancora 1052 persone ricoverate negli ospedali marchigiani, di cui 127 in terapia intensiva, all’interno di strutture sanitarie che sono ancora sotto pressione e con personale allo stremo» dichiarano Marco Bastianelli (Cgil Ancona), Alessandro Mancinelli (Cisl Ancona) e Claudia Mazzucchelli (Uil Ancona). Come hanno scritto nei giorni scorsi CGIL CISL UIL Marche: «Se oggi non siamo in grado di fare responsabilmente le scelte giuste e ci facciamo prendere da frenesie illogiche, lo sconteremo a caro prezzo, non solo rischiando di disperdere tutti i sacrifici fatti finora ma anche di peggiorare ulteriormente le prospettive di ripresa»
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07/04/2020 MISURE DI SOSTEGNO PER I LAVORATORI
    SINTESI DECRETO CURA ITALIA: LE MISURE A SOSTEGNO DEL LAVORO  a cura di INAS CISL    
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07/04/2020 MISURE DI SOSTEGNO PER LE FAMIGLIE
 SINTESI DECRETO CURA ITALIA: LE MISURE PER LE FAMIGLIE a cura di INAS CISL            Congedi e Legge 104: le misure per le famiglie del Decreto "Cura Italia"   30 marzo 2020 Il Decreto Legge 18/2020, il cosiddetto "Cura Italia", emanato dal Governo per fronteggiare l'emergenza Coronavirus contiene misure di sostegno economico per le famiglie. In particolare, sono previsti congedi parentali straordinari per i lavoratori del settore privato, per i lavoratori autonomi, per gli iscritti alle gestioni separate e per i lavoratori del settore pubblico e del settore sanitario pubblico o privato convenzionato. Sono estesi anche i permessi previsti dalla Legge 104/92: il numero dei giorni di permesso mensile retribuiti coperti da contribuzione figurativa di cui all’art 33 c.3 L 104/92 è incrementato di ulteriori complessivi 12 gg distribuibili nei mesi di marzo e aprile 2020, per un totale di 18 gg usufruibili nei due mesi in questione. Esempio 1: 6 giorni di permesso a marzo + 3 giorni di permesso ordinario 6 giorni di permesso ad aprile + 3 giorni di permesso ordinario Esempio 2: 8 giorni di permesso a marzo + 3 giorni di permesso ordinario 4 giorni di permesso ad aprile + 3 giorni di permesso ordinario   Il beneficio è riconosciuto anche al personale sanitario compatibilmente con le esigenze organizzative delle aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale impegnati nell'emergenza COVID-19 e del comparto sanità. Attenzione: se il dipendente già fruisce di permessi per assistenza a disabile,non deve presentare alcuna domanda, ma accordarsi col datore di lavoro per usufruire degli ulteriori giorni; per il lavoratore che richiede i permessi per la prima volta occorre presentare istanza telematica all’Inps. Per informazioni contatta telefonicamente il patronato INAS CISL al numero unico 800 249 307 LE PRATICHE INAS PER GLI ISCRITTI CISL SONO GRATUITE    
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06/04/2020 Emergenza Covid19 Bando assegnazione Buoni Spesa Cgil Cisl Uil Fabriano risultato positivo dopo un confronto serrato con i Sindaci
 Positivo per CGIL CISL UIL della zona di Fabriano  il lavoro svolto con i Sindaci dell’Ambito 10 e con il Presidente dell’Unione Montana Esino-Frasassi nel formulare un regolamento congiunto in merito al Bando per l’assegnazione dei Bonus Alimentari  a sostegno della difficile situazione economica determinatasi per effetto delle conseguenze COVID 19, in riferimento  al DPCM 28 marzo 2020 e dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 658 del 29 marzo 2020. «Abbiamo contribuito in maniera attiva alla costruzione delle priorità nell’ assegnazione degli aiuti, in un momento così difficile per i cittadini del nostro territorio e del nostro paese. - affermano CGIL CISL UIL della zona di Fabriano -  Un confronto serrato, ovviamente  in video-conferenza, con i Sindaci del territorio che ha permesso di  raggiungere l’obiettivo di applicare lo stesso regolamento in tutti e 5 i Comuni del territorio montano, Fabriano, Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi e Serra S. Quirico.  - sottolineano i rappresentanti sindacali della zona di Fabriano -  Inoltre, il nostro contributo è stato risolutivo nella stesura del Bando, è nostra consuetudine contribuire alla soluzione dei problemi,  per questo vorremmo ricordare ai Sindaci che il contraddittorio è un valore della democrazia che va sempre perseguito. Chiediamo anche per il futuro - concludono Cgil Cisl Uil Fabriano -  l’unità decisionale tra i Comuni del territorio, modalità che ci aiuta e rafforza come comunità. Insieme, con determinazione e con senso di responsabilità sicuramente ne usciremo più forti.»
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02/04/2020 Emergenza Covid 19 Erogazione Buoni Spesa, Cisl Fano: "Bene criteri omogenei per tutti i Comuni dell'ATS 6, con ISEE la distribuzione sarebbe stata più equa"
  In questi giorni i Comuni hanno definito le misure per l’erogazione di buoni spesa, « Un plauso va al Comune di Fano   che ha omogenizzato i criteri per tutti Comuni dell’Ambito territoriale sociale 6 di Fano, decisione non attuata ad esempio per i Comuni dell’ATS 7 di Fossombrone. - commentano  Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano e Luciano Rovinelli, della Fnp Cisl di Fano -  Ma non possiamo non fare  alcune osservazioni che avrebbero potuto rendere la distribuzione di questi buoni spesa più equa.»     In particolare « prima considerazione, vogliamo segnalare, uno scarso coinvolgimento dei sindacati e di tutte le associazioni di volontariato, del terzo settore che operano nel territorio, nella  definizione delle modalità e dei criteri di erogazione dei buoni. Scelte di questo tipo vanno condivise con i soggetti del territorio. - sottolineano Giovanelli e Rovinelli - Seconda considerazione, esprimiamo la nostra contrarietà al mancato utilizzo dello strumento dell’isee (utilizzato anche dalla Caritas per l’accesso ai servizi): ricordiamo che la maggior parte dei cittadini hanno  già l’Isee ed in ogni caso gli uffici fiscali sono operativi per il calcolo. Sosteniamo l’utilizzo dell'Isee - spiegano -  perché fotografa la situazione patrimoniale non solo riferita alla giacenza media dei conti correnti ma anche tutto il patrimonio finanziario (titoli di stato libretti al portatore, bot Cct titoli di risparmio e così via...). L’utilizzo dell’isee per favorire l’accesso avrebbe garantito maggiore equità e rigorosamente fotografa la situazione patrimoniale senza possibilità di omissioni.»   Terza considerazione:« Rimaniamo scettici nell’utilizzo del solo riferimento al saldo del contro corrente al 31 marzo. - rilanciano - Sarebbe stato più efficace e avrebbe fotografato meglio la situazione finanziaria, volendo utilizzare il saldo del conto corrente,  la richiesta anche del  saldo di tutti i titoli di deposito bancario,  postali e dei vari titoli finanziari di risparmio. »   In questa difficilissima crisi   «riteniamo fondamentale qualificare il confronto con tutto il mondo associativo le organizzazioni sindacali, quelle datoriali e tutto il terzo settore.  - concludono Giovanelli e Rovinelli - Solo scelte condivise saranno efficaci per affrontare la crisi attuale e per definire le strategie utili per affrontare il futuro economico e sociale del nostro territorio.»              
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31/03/2020 Cgil Cisl Uil Pesaro: «Senza lavoratori non ci sono le aziende»
Cgil Cisl e Uil della Provincia di Pesaro Urbino replicano al vice presidente della Camera di Commercio di Pesaro, Salvatore Giordano. «Con vero stupore e senza nascondere un forte disappunto abbiamo letto le esternazioni del vice presidente della Camera di Commercio in merito alle 508 aziende che vogliono continuare a produrre, adducendo il fatto che le loro produzioni in tutto o in parte sarebbero collegate ai cosiddetti settori essenziali - scrivono Roberto Rossini (Cgil), Maurizio Andreolini (Responsabile della Cisl di Pesaro) e Paolo Rossini (Uil) -. Per noi 508 imprese, (tra l’altro ci risulta che siano ancora aumentate), che autocertificano alla prefettura la loro volontà di voler continuare a lavorare appaiono a nostro parere in termini numerici eccessive rispetto alla principale necessità economica del momento, quello di fermare al più presto possibile la diffusione dell’epidemia da nuovo coronavirus. Prima fermeremo la diffusione del virus prima potremo affrontare l’emergenza economica che già è in atto».   «Il lavoro che stiamo tentando di fare con la Prefettura, con difficoltà, viste le ultime varie dichiarazioni di parte datoriale che sembrano contrastare questa azione, è proprio quello di garantire che le aziende che veramente rientrano nel DPCM 22 marzo possano operare garantendo la sicurezza dei lavoratori e le produzioni essenziali per la sopravvivenza di tutti i cittadini - proseguono i tre sindacalisti -. Non capiamo come il vice presidente della Camera di Commercio, nell’esercizio del suo ruolo istituzionale, possa con così grande disinvoltura, mettere sullo stesso piano il diritto costituzionale alla tutela della salute e l’interesse economico, tale da giustificare un atteggiamento semplicemente utilitaristico e ai nostri occhi irresponsabile, che fa prevalere l’interesse di parte di alcune imprese a scapito di altre. Non ci pare che con le sue dichiarazioni il vice presidente della Camera di Commercio abbia dimostrato di garantire a tutte le parti il mantenimento di un giusto e necessario equilibrio nel rappresentare tutte le imprese del territorio e l’interesse dei lavoratori».   «Può anche essere che - insistono Cgil Cisl e Uil - ricoprendo vari incarichi, il vicepresidente Giordano abbia fatto tali dichiarazioni confondendosi, confondendo il proprio ruolo con l’altro che ancora ricopre, cioè quello di direttore di Confindustria, tanto che non abbiamo ben individuato a che titolo ed in rappresentanza di chi stava parlando. Altro esempio che deve far riflettere rispetto alla opportunità nel nostro Paese di attribuire più ruoli e incarichi ai medesimi soggetti, esponendoli al rischio di contraddirsi e di fare dichiarazioni “imbarazzanti”, come quelle sulla necessità per i sindacati di far riaprire le aziende altrimenti gli stessi perderebbero gli iscritti. Ricordiamo all’avvocato Giordano che in questo momento la priorità è la salute dei cittadini e parafrasando le sue parole, senza lavoratori non ci sono imprese».   «Nell’auspicare che il vicepresidente della Camera di Commercio “smentisca” il direttore di Confindustria, quindi sè stesso, e precisi le sue parole, chiediamo al Presidente della Camera di Commercio Regionale Sabbatini se la linea dell’istituzione che presiede è coerente con quella espressa dal dott. Giordano, oppure se non sia il caso che venga chiarito quale sia la posizione ufficiale della stessa - concludono i sindacati pesaresi -. Ribadiamo che le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL continueranno a svolgere il ruolo a garanzia della salute dei lavoratori e della comunità».
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30/03/2020 Cgil Cisl e Uil Pesaro a Confindustria: abbiamo lavorato e lavoriamo per tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini.
Cgil Cisl e Uil della Provincia di Pesaro Urbino rispondono all'intervento del Presidente provinciale di Confindustria, Mauro Papalini, in merito al Covid 19 ed il suo impatto sul mondo del lavoro. «Fin dall’inizio di questa crisi per noi la priorità è stata quella di mettere prima di ogni interesse economico, la difesa della salute dei lavoratori e di tutti i cittadini, operando secondo quanto richiesto dalle Istituzioni affinché le misure di contenimento potessero avere la massima efficacia - replicano i sindacati -. Allo stesso modo siamo sempre stati altrettanto consapevoli che alcuni lavoratori più direttamente di altri avrebbero comunque dovuto continuare a lavorare per permettere la sussistenza della collettività costretta a rimanere a casa e per combattere la malattia con in prima linea gli operatori della sanità. Ci siamo battuti fin da subito affinché a questi lavoratori sia garantita la massima sicurezza nei loro luoghi di lavoro, battendoci perché gli venissero assicurati i giusti dispositivi di protezione individuale e fossero messe in atto tutte le misure contenute nel protocollo sulla sicurezza sottoscritto con le imprese a livello nazionale».  Cgil Cisl e Uil di Pesaro Urbino stanno lavorando alla sottoscrizione di un protocollo di azione con la Prefettura, con lo scopo di verificare una ad una le situazioni delle singole aziende, con la massima trasparenza e senso di responsabilità, ma certamente segnalando anomalie e situazioni di mancata applicazione delle norme di sicurezza laddove queste ci verranno evidenziate, come del resto già fatto in queste settimane. «Siamo assolutamente preoccupati per l’economia e le macerie sociali che rischieremo di trovarci di fronte fra non molto e tanto più siamo convinti che questo non sia il tempo per compiere fughe in avanti o mettere in atto comportamenti scorretti non solo verso i lavoratori ma anche tra imprese - prosegue la nota dei sindacati -. Non possiamo permetterci atteggiamenti che abbiano come fine la tutela esclusiva degli interessi di alcune parti a scapito di altre. Se lo facessimo pagheremmo tutti un prezzo altissimo. Alla luce di questo, non comprendiamo l’ennesima frecciata gratuita lanciata dall’arco teso dal Presidente Papalini nei confronti delle scriventi sui giornali, che ci chiama in causa nei suoi monologhi quasi fossimo degli antagonisti, mentre ci saremmo aspettati, in questo momento così difficile per tutti, una chiamata fuori dai riflettori per trovare delle soluzioni comuni». Cgil Cisl e Uil chiedono fin da ora a Confindustria, ma anche a tutte le altre associazioni di rappresentanza degli imprenditori, di sottoscrivere un “Patto dei valori” che si fondi su trasparenza e metta in primo piano la salute dei lavoratori, che abbia lo scopo di garantire la massima sicurezza a chi deve necessariamente lavorare, ma allo stesso tempo che abbia lo scopo di tutelare anche chi, non lavorando in settori essenziali, deve restare a casa a tutela della salute di tutti. Un “Patto dei valori” da estendere a tutte le associazioni datoriali private ed anche ai datori di lavoro pubblico, in primis quelli della sanità, che hanno visto e vedono tanti lavoratori sacrificarsi quotidianamente senza che venga loro garantito un adeguato livello di sicurezza sul lavoro. A differenza di quanto affermato dal Presidente di Confindustria Marche nord, «in questi difficili momenti non abbiamo mai diffuso messaggi di tensione e paura, bensì abbiamo sempre agito nel tentativo di assicurare ai lavoratori la massima attenzione a tutela della loro salute. Questo è il nostro ruolo e lo rivendichiamo. Pensiamo che la difesa della salute venga prima di ogni interesse economico o finanziario». «La nostra - concludono Cgil Cisl e Uil di Pesaro Urbino - non sarà una “battaglia sui codici ATECO” ma un confronto trasparente che nell’interesse anche delle imprese, impedisca comportamenti scorretti di qualcuno a tutela di quanti si comportano correttamente».  
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25/03/2020 Emergenza Covid 19, Cisl Marche attiva servizio web e numeri unici per dare risposte. Sauro Rossi: «Sommersi da tante richieste. Le persone si sentono sole»
    La Cisl Marche continua a dare risposte ai propri iscritti e a tutti coloro che chiedono, in questo difficile momento, un sostegno, nonostante abbia chiuso al pubblico le sedi sindacali in  tutto il territorio regionale fino al 4 aprile, in ottemperanza alle norme a tutela della salute  per emergenza sanitaria COVID-19.    «In questi giorni siamo sommersi da tante richieste, non solo relative alle problematiche legate al lavoro, ai servizi del patronato o di assistenza fiscale,  ci chiamano anche perché le persone si sentono  sole – afferma Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche –. Noi ci siamo, i nostri servizi sono attivi e possono essere erogati in via telematica e telefonica, o su prenotazione attraverso il nostro sito».   Chi avesse bisogno per questioni inerenti rapporti di lavoro, o dei servizi  forniti dal Patronato (congedi, pensioni, infortuni ed altro) o di assistenza fiscale, può collegarsi al sito https://cislmarche.it/ per inviare una richiesta di contatto.   È possibile anche chiamare per il Patronato – Inas :  800 249 307  (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30)  e per tutti gli altri servizi : 071 5051 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30).
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23/03/2020 Terremoto: prorogata al 18 maggio la presentazione del modulo per il contributo di autonoma sistemazione
A causa dell'emergenza Coronavirus, la Protezione Civile Nazionale ha emesso un'ordinanza con la quale si proroga al 18 maggio la presentazione della modulistica per il CAS, il contributo di autonoma sistemazione riservato a chi, in seguito al sisma del Centro Italia, permane in uno stato di disagio abitativo. In allegato sono disponibili il testo dell'ordinanza e la scheda preparata da Sicet Cisl Marche con la scadenza aggiornata.
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21/03/2020 Firmata l’intesa con la Regione per la Cassa integrazione in deroga. CGIL CISL UIL Marche: nessuno senza tutele in questo momento drammatico
Venerdì è stata raggiunto l’importante intesa istituzionale tra la Regione e le parti sociali regionali che permetterà a tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti, privi di altri ammortizzatori sociali, di accedere alla cassa integrazione in deroga per fronteggiare l’emergenza Covid-19.  Si tratta di un’intesa fondamentale per non lasciare nessuno senza tutele in questo difficilissimo momento per il Paese e garantire un sostegno al reddito anche ai lavoratori e le lavoratrici dei settori privati privi delle ordinarie tutele previste nei casi di sospensione delle attività o riduzione dell’orario di lavoro.  Un accordo raggiunto in tempi strettissimi, considerando che il decreto governativo è stato pubblicato solo due giorni prima.  La cassa integrazione in deroga riguarderà tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti che non possono accedere agli altri ammortizzatori, e in particolare i dipendenti dei settori privati: imprese manifatturiere, servizi, settore agricolo, pesca e terzo settore.  Saranno coperti dalla cassa integrazione in deroga, fino a 9 settimane, tutti i lavoratori dipendenti a prescindere dalla tipologia contrattuale e dall’anzianità di servizio: lavoratori a tempo indeterminato, determinato, somministrati, intermittenti, apprendisti, lavoratori a domicilio, soci di cooperative con rapporto di lavoro subordinato, lavoratori della pesca. Sono esclusi solo i lavoratori domestici per i quali le parti riconoscono la necessità di definire adeguate misure di sostegno.  Le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL Marche chiedono che la Regione si faccia con forza portavoce presso il Governo, nel riparto tra le regioni delle risorse stanziale, della necessità di tenere conto della carenza di risorse nei fondi di solidarietà bilaterale che rischia di penalizzare interi settori, oltre alla necessità di sbloccare al più presto le risorse residue degli anni passati e quelle delle aree del sisma.    Chiedono inoltre a Regione, INPS e Governo di rendere i pagamenti della CIGD rapidi per non lasciare i lavoratori senza coperture economiche per lunghi periodi anche  ricorrendo  ad Accordi con le banche per garantire gli anticipi delle prestazioni. .
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19/03/2020 Emergenza Covid19 - Decreto Legge 'Cura Italia': il volantino
  Sintesi del Decreto Legge sulle misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori ed imprese connesse all’emergenza epidemiologica del Covid-19, cosiddetto “Cura Italia”. I contenuti sono elaborati sul testo definitivo del Decreto Legge 17 marzo 2020 n.18 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, “misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori ed imprese connesse all’emergenza epidemiologica del Covid-19“.          
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13/03/2020 Coronavirus: come contattare Adiconsum Marche
A fronte dell’emergenza sanitaria legata al diffondersi del Coronavirus comunichiamo che Adiconsum Marche ha deciso di sospendere gli sportelli aperti al pubblico senza appuntamento al fine di evitare assembramenti ed adottare tutte le precauzioni per tutelare la salute dell’utenza.  Riceveremo esclusivamente previo appuntamento valutando l’urgenza della richiesta. Crediamo che sia doveroso richiamare tutti ad un comportamento responsabile in coerenza con le disposizioni ministeriali che prevedono motivi di reale necessità alla base degli spostamenti. Cercheremo comunque di essere presenti e vicini per tutti coloro che hanno necessità di contattarci e per questo garantiremo la massima reperibilità e saremo anche raggiungibili sia telefonicamente che via email, cercando così di rispondere a tutte le richieste di informazione ed assistenza. A  vostra disposizione ai seguenti recapiti   Adiconsum Ancona: Email: ancona@adiconsum.it - Telefono: 071/2832101 lunedì mattina – mercoledì pomeriggio Adiconsum Pesaro: Email: pesaro@adiconsum.it – TTelefono 0721/370104  martedì mattina – giovedì pomeriggio Adiconsum Macerata: Email: macerata@adiconsum.it - Telefono 3888064111 lunedì mattina – giovedì pomeriggio Adiconsum Ascoli Piceno: Email: ascoli@adiconsum.it - Telefono 0736/24951 lunedì mattina - giovedì pomeriggio Adiconsum San Benedetto: Email: sanbenedetto@adiconsum.it -Telefono 0735/581934 martedì pomeriggio – venerdì mattina Adiconsum Fermo: Email: fermo@adiconsum.it -Telefono 0735/581934 martedì pomeriggio – venerdì mattina   Inoltre, proprio per dare un aiuto ai consumatori in questo periodo, Adiconsum ha esteso il servizio di Chat, raggiungibile sulla home page del sito www. adiconsum.it, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18. La Chat alla quale lavorano, alternandosi, 14 operatori, è GRATUITA.  
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10/03/2020 CGIL CISL UIL, chiedono il rispetto delle norme a tutela della salute dei lavoratori per limitare la diffusione del contagio da COVID-19.
Le Segreterie di CGIL CISL UIL della provincia di Pesaro e Urbino «esprimono la loro preoccupazione legata al fatto che dopo nonostante l’emanazione del D.P.C.M.dell’8 marzo, ove si elencano le misure restrittive obbligatorie da intraprendere sia da parte di privati che aziende per cercare di contenere la diffusione del contagio da COVID 19 nella nostra provincia, stanno pervenendo alla nostra attenzione segnalazioni da diversi lavoratori che in diversi luoghi di lavoro e aziende di vari settori produttivi, non sono state assunte in toto tutte quelle precauzioni necessarie emanate dal Ministero della salute e dagli organi preposti alla tutela della salute, finalizzate alla riduzione del contagio. - si legge in una nota stampa -  Tale situazione ci mette nelle condizioni di appellarci pubblicamente affinché tutti i datori di lavoro si attrezzino il più velocemente possibile per mettere a disposizione dei lavoratori i dispositivi di protezione basilari (maschere con filtro, sapone, disinfettanti, asciugamani e salviette monouso ecc…), di provvedere alla pulizia e sanificazione quotidiana dei locali ed a organizzare la presenza degli stessi lavoratori nei rispettivi luoghi di lavoro, nell’ottica di evitare assembramenti negli spogliatoi, nelle sale adibite alla consumazione dei pasti, negli uffici o negli ingressi, nonché di permettere ai lavoratori di rispettare la distanza di sicurezza tra gli stessi di almeno un metro durante le stesse attività lavorative.» Ritengono fondamentale «che tali norme vengano rispettate e assicurate a tutti i lavoratori, nel tentativo di limitare la diffusione del virus e di garantire così la prosecuzione delle attività produttive nel rispetto della salute e sicurezza. Anche in questo modo contribuiremo ad aiutare il fondamentale lavoro e lo straordinario impegno che in queste settimane i lavoratori delle strutture sanitarie pubbliche della nostra provincia e della regione stanno garantendo a tutti. - concludono  -  Chiediamo alle imprese il massimo impegno per il rispetto delle disposizioni sopra richiamate e pertanto, auspichiamo che non ci giungano più segnalazioni di mancati adempimenti delle norme di legge, che senza indugi segnaleremo agli organi competenti. »
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06/03/2020 CGIL CISL UIL Marche: Riaprire subito gli sportelli dell’INPS nelle Marche al pari di tutti gli altri uffici pubblici
 Le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL Marche, ritengono che nella difficile situazione che tutto il Paese sta attraversando per il Coronavirus, sia necessario il massimo senso di responsabilità da parte di tutti a partire dalle Amministrazioni pubbliche. Per questo si ritiene particolarmente grave e irresponsabile la scelta del Direttore dell’INPS regionale di sospendere nelle Marche tutte le attività di sportello e consulenza, nonché le visite dei Centri Medico Legali.  Se da un lato è indispensabile adottare tutte le misure e cautele a garanzia della salute e sicurezza, sia degli operatori degli enti che degli stessi utenti, ciò non può e non deve  avvenire senza garantire prestazioni e servizi pubblici e quindi i diritti dei cittadini. « Chiediamo pertanto che l’INPS regionale riapra subito gli sportelli e garantisca l’attività, al pari di tutti gli altri uffici pubblici e nel rispetto delle disposizioni emanate dal Ministero della Funzione Pubblica e delle direttive dell’INPS nazionale che, fatta eccezioni per le “zone rosse”, stabiliscono chiaramente che “le strutture territoriali devono assicurare il normale svolgimento delle attività istituzionali, contemperando l’interesse della salute pubblica con quello della continuità dell’azione amministrativa” (INPS.HERMES n.976/2020). -  concludono  le  Segreterie regionali di CGIL CISL UIL Marche - Cogliamo l’occasione per sottolineare che tutte le nostre sedi sindacali sono aperte anche se, per evitare il più possibile code o assembramenti in luoghi chiusi, le attività di tutela individuale verranno garantite principalmente con modalità di lavoro su appuntamento, privilegiando le pratiche non differibili, nel rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie in vigore.»
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03/03/2020 Coronavirus: Cgil Cisl Uil di Pesaro - Urbino chiedono misure a sostegno del lavoro e dell'assistenza sanitaria
Le Segreterie di CGIL CISL UIL della provincia di Pesaro e Urbino esprimono la loro vicinanza e grande apprezzamento per il lavoro e la grande abnegazione che in queste settimane i lavoratori delle strutture sanitarie pubbliche della nostra provincia e della regione stanno garantendo, per tentare di contenere la diffusione del virus del cosiddetto “nuovo coronavirus”, e per l’assistenza prestata a tutti i cittadini bisognosi di assistenza sanitaria. È evidente a tutti, l’importanza e le centralità del servizio sanitario pubblico e di quanto questo debba essere sostenuto e adeguatamente finanziato sia in termini di risorse economiche, che di risorse umane. Dopo l’emanazione del Dpcm del 1 marzo, la provincia di Pesaro e Urbino è stata considerata tra quei territori, particolarmente esposti alla diffusione del coronavirus, pertanto ritenendo che una decisione così importante non possa essere stata presa se non in considerazione di evidenze scientifiche di tutela sanitaria, come CGIL CISL e UIL vogliamo evidenziare comunque, una particolare preoccupazione rispetto all’impatto sul sistema produttivo, che questa situazione ha ingenerato e ingenererà, a partire da quelle aziende e da quei settori che hanno già subito un forte calo di attività, e sui servizi pubblici e privati. La nostra preoccupazione si concentra soprattutto per gli effetti diretti e indiretti sul lavoro e sulla vita quotidiana dei lavoratori e delle loro famiglie, sulla necessità di avere al più presto a disposizione idonei strumenti a sostegno dei redditi, utili a fronteggiare questa situazione emergenziale. Come Organizzazioni sindacali provinciali riteniamo importante che la Regione Marche abbia attivato il tavolo con le parti sociali per evitare che l’emergenza sanitaria si trasformi in emergenza economica. Per questo è urgentissimo che nei prossimi decreti annunciati dal Governo, si definiscano strumenti utili a rispondere ai bisogni di sostegno al reddito dei lavoratori e delle lavoratrici  di quelle imprese che già oggi si misurano con le pesanti difficoltà in conseguenza alla diffusione del virus. Vanno inoltre pensate ed inserite delle misure specifiche per sostenere l’intero tessuto produttivo anche della nostra provincia, anche qui nell’ottica prioritaria di tutelare i redditi dei lavoratori e delle loro famiglie. Inoltre chiediamo di procedere con misure straordinarie volte all’assunzione di personale medico e sanitario, permettendo alle regioni con territori ricompresi nelle zone gialle, di poter sforare i limiti per le assunzioni, condizione necessaria a permettere le assunzioni a partire dalle graduatorie in essere. Corriere Adriatico - Pesaro del 04/03/2020
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02/03/2020 Sanità pubblica: per mantenere la qualità servono i finanziamenti
«Il vantaggio del nostro sistema sanitario è la sua impronta universalistica, che permette un approccio capillare a vantaggio di tutti. È importante potenziare i servizi territoriali. Se si vuole mantenere la qualità ci vogliono finanziamenti: negli ultimi 2 anni è aumentata la spesa di 3 miliardi, ma per arrivare a un totale di 113, quando il fabbisogno è 160». Questa è l'analisi di Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche, intervistato dal Corriere Adriatico in merito alla risposta del servizio sanitario nazionale a fronte della minaccia del Coronavirus. LEGGI L'ARTICOLO Fonte: Corriere Adriatico - Ancona del 01/03/2020
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26/02/2020 Tgr Rai Marche 26 02 2020 Coronavirus: cosa fare in caso di cancellazione di viaggi e spettacoli
In seguito al moltiplicarsi di casi di Covid-19 in Italia e in altri paesi europei, si susseguono cancellazioni e slittamenti di viaggi, spettacoli ed altri eventi. Cosa fare e come ottenere un eventuale rimborso? Lo spiega Roberta Mangoni di Adiconsum Marche nel servizio del Tgr Rai Marche
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19/02/2020 Work Club: la Cisl di Fano organizza un laboratorio per la ricerca attiva del lavoro
Sei in cerca di lavoro ma non sai come orientarti? Non riesci a predisporre il curriculum? Vuoi conoscere le modalità vincenti per affrontare il colloquio di lavoro? Allora partecipa alla terza edizione di Work Club, il laboratorio per la ricerca attiva del lavoro organizzato dalla Cisl di Fano. Il laboratorio si svolgerà tutti i martedì di marzo dalle ore 9:00 alle 11:00 presso la Sala della Pace di via Rinalducci 11, a Fano. Conferma la tua adesione inviando una mail a cislfano@gmail.com o telefonando allo 0721805151
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19/02/2020 Sicurezza sui luoghi di lavoro: allarme infortuni nelle Marche, scarsi investimenti in prevenzione
«Le Marche sono in controtendenza rispetto al resto del Paese per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro. In aumento soprattutto quelli gravi o mortali» È l'allarme lanciato da Massimo Giacchetti, Responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza della Cisl Marche, ospite in studio al Tgr Rai. «Si muore di più nei luoghi di lavoro - prosegue Giacchetti - mentre si spende di meno in prevenzione: le risorse pubbliche sono insufficienti, al punto che servirebbero investimenti per 35 milioni di euro per allinearci alla media nazionale». Attenzione anche alla dotazione di personale del Dipartimento Prevenzione del sistema sanitario regionale: «Una Cenerentola: solo 56 tecnici che dovrebbero controllare migliaia di aziende».  
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18/02/2020 Sinergia per il territorio: i segretari Sauro Rossi e Cristiana Ilari incontrano il Rettore dell'Università Politecnica delle Marche
Incontro presso il Rettorato tra il Prof. Gian Luca Gregori Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Marche e Cristiana Ilari segretaria Cisl Marche. L’incontro rappresenta un momento di condivisione e confronto importante tra sindacato e Ateneo finalizzato alla costruzione di una sinergia per il territorio e per lo sviluppo di attività che mettano al centro lavoro e giovani e concorrano al rilancio della nostra economia nel segno della  sostenibilità sociale ed ambientale
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14/02/2020 La Cisl inaugura la nuova sede di Fermignano. «C’è un necessità di affrontare i bisogni della popolazione con strumenti nuovi»
«Questo territorio è importante per noi sia come realtà produttiva, sia come area demografica. Il nostro impegno è offrire tutela, ascolto e servizi ascoltando i bisogni e le aspettative delle persone, coniugando traduzione, innovazione e prossimità. Siamo orgogliosi di rappresentare un elemento di fiducia per le famiglie del territorio». Così il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi ha concluso l'inaugurazione della sede Cisl di Fermignano, in via Martiri della libertà 6, che ha avuto luogo giovedì 13 febbraio 2020.  All’incontro hanno preso parte i rappresentanti e i delegati delle varie categorie, assieme al Segretario Regionale Cisl Marche Marco Ferracuti, al responsabile Ast Cisl Urbino Leonardo Piccinno, al responsabile della Cgil Urbino Irmo Foglietta, al Segretario di Confcommercio Pesaro Urbino Egidio Cecchini e al parroco don Giuseppe Tabarini.  «Se questa parte del territorio provinciale non viene dotato di infrastrutture necessarie a proiettare il tessuto produttivo verso un mondo iperconnesso ed iperveloce, parlare della storia, tradizioni ed identità culturali, metterà quelle realtà industriali che ancora credono nel territorio in condizione di fare una scelta per migrare verso territori più attrattivi, come purtroppo, fino a questo momento, sono state costrette le nuove generazioni», ha invece affermato il responsabile dell’Ast Cisl di Urbino Leonardo Piccinno, nell’intervento tenuto nel dibattito che si è svolto a seguito dell’inaugurazione, nella Sala Mostre "D. Bramante" del Comune di Fermignano.  Nel suo discorso Piccinno ha inoltre evidenziato che, in una prospettiva storica, la Cisl è notevolmente cresciuta nel territorio di Fermignano, registrando un passaggio dai 212 iscritti iniziali, risalenti cioè agli anni ’50, a una cifra attuale pari a 1200 soci, distribuiti in tutti i settori produttivi e sociali.  L’inaugurazione ha avuto luogo dopo che la mattina, presso il Comune, è stata siglata l’intesa per lo sviluppo tra l’amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali, in cui è stata annunciato da parte del Sindaco Emanuele Feduzi l’invito ai sindacati a prendere parte al tavolo delle associazioni, costituito a livello comunale per far fronte alle problematiche della popolazione.  «C’è chi dice che nel 2020 parlare di sindacati è anacronistico. Per me invece è qualcosa di importante, perché il sindacato ha ruolo cruciale. Magari in una forma cambiata rispetto al passato, ma io vedo un’evoluzione al passo con i tempi», ha così affermato il sindaco di Fermignano durante l’incontro presso la Sala Bramante. «La firma di stamattina a me rende veramente orgoglioso, come sindaco. Perché non comprende soltanto l’intervento sociale, perché abbiamo spaziato dai bambini alla terza età, ma abbiamo compreso anche le attività infrastrutturali».  «Il sindaco ha aperto una fase nuova nel confronto con le parti sociali», ha quindi concluso il segretario Rossi. «Noi non dobbiamo essere velleitari ma orgogliosi di insistere nell’avere un rapporto qualificato con i nostri interlocutori, per affrontare determinate tematiche. Questo ci mette alla prova, nel vedere come un criterio ordinato di alleanze riesce a fronteggiare in maniera concreta le problematiche».
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12/02/2020 Area Vasta 1: non solo strutture ospedaliere ma servizi territoriali
La sanità non può essere concentrata esclusivamente in strutture ospedaliere che devono, in ogni caso, essere distribuite nel territorio, conciliando le difficoltà dei collegamenti e la dispersione demografica con l’appropriatezza per intensità di cura e prestazioni sanitarie  erogate dalle strutture ospedaliere stesse  . Oggi, in alcuni comuni del territorio di competenza del Distretto di Fano, gli anziani raggiungono anche il 32 % della popolazione: è necessario ripensare il sistema salute spostando il baricentro dall’assistenza ospedaliere ai servizi territoriali distrettuali e residenziali.  «Auspichiamo innanzitutto che le case delle salute vengano subito implementate e che siano presenti servizi sanitari per le varie tipologie di casa della salute. - dichiarano Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl Fano, e Luciano Rovinelli, Fnp Cisl Fano -. Urge rafforzare i servizi distrettuali per le esigenze sanitarie delle persone anziane. Ad oggi non sappiamo quali servizi distrettuali sono presenti nel territorio di competenza del Distretto di Fano, quante persone usufruiscono dell’Adi e quale sia la diffusione del sistema Adi e di alcuni servizi specialistici quali psichiatria e fisioterapia».   «In Area Vasta 1 si ha la percentuale più bassa (8,6% su mille abitanti) di servizi socio sanitari domiciliari - proseguono i due responsabili Cisl -. Una situazione ancora più drammatica è la risposta sanitaria per i malati di Alzheimer: nel Distretto di Fano è presente un solo centro diurno (realizzato peraltro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano) che, tenendo conto  anche della mancata creazione di un secondo centro che doveva essere collocato nel ex ospedale Bartolini di Mondolfo, non può certo rispondere alle necessità del territorio».  La diffusione di centri diurni specializzati, servizi territoriali e la creazione di residenze sanitarie assistenziale per persone con demenze sono una esigenza ineludibile alla quale è necessario dare una riposta in termini di strutture e servizi adeguati. «La Cisl di Fano - concludono - denuncia la grave mancanza di un confronto anche per questo tipo di servizi e chiede pertanto ai responsabili dei servizi territoriali di aprire immediatamente un tavolo di confronto per il potenziamento di tali servizi e strutture».  
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12/02/2020 Seminario gratuito di orientamento alla ricerca attiva del lavoro: appuntamento il 4 marzo alla Cisl di Macerata
Mercoledì 4 marzo, dalle ore 9.00 alle 16.30, la Cisl di Macerata organizza insieme a Ial Marche un seminario gratuito di orientamento alla ricerca attiva del lavoro. L'appuntamento, che si terrà presso la sede Cisl di Macerata in Via Ghino Valenti 27, è riservato agli iscritti Cisl o ai familiari degli iscritti Cisl. Per partecipare basta inviare una mail ad ast.macerata@cisl.it indicando il tuo nominativo e i tuoi recapiti. Un'occasione da non perdere, soprattutto per i giovani alla ricerca di lavoro. Visti i posti limitati, è obbligatoria la prenotazione.  
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07/02/2020 Busta paga pesante: diciamo la verita!
In questi giorni alcuni stanno invitando lavoratori e pensionati del cratere che 3 anni fa non hanno aderito alla cosiddetta busta paga pesante a richiedere la riduzione dell'Irpef. Ad oggi la legge non lo prevede. Clicca qui per consultare il DL 123/2019 e leggere l'articolo 8 Non vogliamo illudere chi, in questi anni, ha sofferto troppo. Ci siamo battuti a lungo per ottenere condizioni eque di restituzione della busta paga pesante e continueremo a insistere con il Governo e con il Parlamento per cambiare la legge ed estendere la riduzione dei tributi a chi non ha usufruito della busta paga pesante.
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05/02/2020 Congedi parentali 2020
Scarica il volantino e la scheda esplicativa. Per maggiori informazioni rivolgiti alla sede Cisl della tua città.
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05/02/2020 Sostegni alla genitorialità 2020
Scarica il volantino e la scheda esplicativa. Per maggiori informazioni rivolgiti alla sede Cisl della tua città.  
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29/01/2020 Urbino: 146 mila euro per le famiglie in difficoltà
Presentanti ieri, martedì 28 gennaio, i risultati  dei punti di intesa che si sono raggiunti tra l’amministrazione comunale di Urbino e le organizzazioni sindacali, riguardanti le misure da adottare nel 2020 per affrontare le problematiche di natura economica e sociale. Tanti gli argomenti di cui si è discusso, dalle carenze in termini di infrastrutture e di servizi, ai problemi legati alla demografia e all’emigrazione di giovani, alle difficoltà degli anziani legate alla ludopatia o alla mobilità urbana, fino al tema della sanità e la necessità di garantire i servizi pubblici ai cittadini. Stanziati 146 mila euro a favore delle famiglie in difficoltà. «La crisi ha colpito duramente anche il nostro territorio, ed è necessario individuare quali sono le problematiche, monitorare la situazione ma soprattutto rispondere ai bisogni dei cittadini, cercando di capire come rilanciare il territorio urbano e delle aree interne» dichiara Leonardo Piccinno, responsabile della Cisl di Urbino. Corriere Adriatico - Pesaro del 29/01/2020 Il Resto del Carlino - Pesaro del 28/01/2020
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27/01/2020 Fano: serve una strategia per diventare una città "green"
Domenica 26 e Domenica 3 febbraio il comune di Fano ha adottato la chiusura totale del traffico nell’area urbana della Città di Fano, un a scelta decisa dallo sforamento dei parametri di polvere sottili. La Cisl di Fano condivide questa scelta in quanto invita i cittadini a riscoprire l’uso della mobilità sostenibile e la riscoperta della città che libera dal traffico può essere scoperta in tutta la sua bellezza artistica culturale e paesaggistica. Questa misura a nostro avviso deve essere però accompagnata da una serie di interventi strutturali che riguardano la mobilità sostenibile, il nuovo Pums (piano urbano mobilità sostenibile)  e una visone più ampia della gestione dei flussi di traffico che attraversano Fano. «È chiaro - dichiara Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl Fano - che queste scelte necessitano di una programmazione e pianificazione che non può essere oggetto di decisioni estemporanee e limitate nel tempo. Le città che hanno affrontato questo tema hanno avuto il coraggio di coinvolgere tutti gli stakeholder, di proporre scelte e soprattutto pensare al modello di città».   «La questione ambientale e la tutela dell’ambiente riguardano quindi tutta la città - prosegue Giovanelli - e definiscono la "vision" della città di Fano nei prossimi decenni perché  ciò significa elaborare e realizzare un modello di città.  Non è un questione di maggioranza e minoranza politica ma di una visione globale che permetta a Fano di diventare una città green, sostenibile e pronta per un nuovo modello di sviluppo».  Pur consapevoli che sia necessario avviare da subito un progetto di confronto con la città a 360 gradi, indichiamo le nostre priorità ed alcune azioni velocemente adottabili: Destinare risorse dal bilancio comunale per favorire l’utilizzo del trasporto pubblico locale e per la creazione di piste ciclabili  e percorsi pedonali ad oggi troppo frammentate e poco sicure., che connettano tutti i quartieri di Fano Efficientamento energetico di tutti gli edifici pubblici, incentivazione del trasporto sostenibile ( bus treno bici automezzi elettrici), diffusione del bike sharing, e di colonnine elettriche per la ricarica dii mezzi elettrici Sostituzione di tutte e lampade di illuminazione pubblica con luci a led Potenziamento e qualificazione del trasporto pubblico locale che deve esser innovato in termini di servizi offerti e ridefinizione delle corse e modalità di servizio dei quartieri tenendo conto che nei giorni festivi intere zone della città e comuni limitrofi a Fano non sono coperti dal TPL Elaborazione del nuovo piano regolatore che deve essere integrato assolutamente con il PUMS Il comune di Fano, che aveva già fatto elaborare dall’Università di Urbino i flussi di ingresso (orari, mezzo di trasporto scelto) già possiede l’analisi della mobilità nel suo territorio e pertanto alcuni provvedimenti possono già essere adottati Condivisone con i comuni limitrofi di un piano strategico per la mobilità della Val Metauro  e Val Cesano che permetta di realizzare le infrastrutture necessarie per evitare l’attraversamento di Fano. Ad oggi non ancora state utilizzate le risorse per il casellino a Fenile: a nostro avviso quelle risorse integrate con risorse nazionali e regionali possono esser destinate per la creazione di una complanare che sposti il traffico extraurbano Il Comune di Fano come comune capofila della Val Metauro potrebbe elaborare una strategia e relativa programmazione per la conservazione del fiume Metauro che come corridoio ecologico può diventare una infrastruttura sostenibile  e permetterebbe la creazione di una arteria ecologica con percorsi ciclopedonali inseriti in un ambiente ecologico che tuteli ambiente, mobilità e valorizzazione del fiume, Integrata questa ”arteria naturale“ con la riattivazione turistica della ferrovia Fano - Urbino si renderebbe la Valle del Metauro una valle "green" e dall’alto valore aggiunto turistico - ecologico e motore per favorire uno sviluppo compatibile e sostenibile   «Dunque non è solo un questione di domeniche ecologiche - conclude Giovanelli - ma un'occasione per pensare Fano come città green. Si apra il laboratorio di confronto».   
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27/01/2020 Quando posso andare in pensione? Chiedi a Inas Cisl
Il Patronato Inas Cisl è a disposizione per rispondere a tutti i quesiti inerenti la pensione. Per conoscere l'indirizzo della sede Inas più comoda per te, chiama il numero verde 800.249307 o consulta il sito www.inas.it. Per gli iscritti Cisl, i servizi Inas sono gratuiti, compresi verifica dei contributi, riscatti e ricongiunzioni, versamenti volontari, scelta pensionistica, calcolo della pensione.
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24/01/2020 Ancona: firmato l'accordo Comune - Sindacati sul bilancio 2020
Firmato oggi da CGIL CISL UIL di Ancona il verbale di incontro sul bilancio di previsione 2020 del Comune di Ancona. Il protocollo prevede l'incremento del 14% della spesa sociale e circa 38 milioni di investimenti. Ribadita con forza e condivisa la richiesta di realizzazione del sovrappasso a Torrette per accedere all'ospedale. Mantenimento delle tariffe e attenzione allo sviluppo del porto sono tra i temi presenti nel documento.
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23/01/2020 Progetto New Vet: una rete internazionale per rafforzare le esperienze di apprendimento basato sul lavoro
Il 21 gennaio 2020, si è tenuta a Roma la Conferenza di lancio del progetto Erasmus+ KA3 “NEW VET - Network fostering the European Work-based learning system for VET providers”.  Il progetto, sostenuto da CISL Nazionale e Confartigianato Nazionale, è stato presentato da alcune imprese della rete IAL, con capofila IAL Marche, in partenariato con importanti reti di Agenzie formative di Francia, Germania, Slovenia e Grecia. Nell’arco dei 24 mesi di realizzazione dell’intervento, l’obiettivo della rete, in una prospettiva di Networking, è di lavorare per rafforzare le modalità e le esperienze dell’apprendimento basato sul lavoro (WBL), attraverso l’implementazione delle riforme nel settore IeFP a livello nazionale ed europeo. Alla fase inziale di Capacity Building tra i partner EU, seguirà pertanto, grazie alle competenze distintive dei formatori e organizzazioni partecipanti, una seconda fase di applicazione, all’interno di ogni contesto di riferimento, di quanto condiviso. Ha partecipato alle attività della giornata, Stefano Mastrovincenzo, Amministratore Unico di IAL Nazionale, in qualità di coordinatore del Networking IAL e ha chiuso i lavori della giornata il Segretario Confederale della CISL Angelo Colombini.  
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21/01/2020 Politiche del lavoro e servizi per l'impiego: il ruolo attivo della Cisl a favore dell'occupabilità
Le prospettive delle politiche attive nella Regione Marche e a livello nazionale al centro del seminario organizzato dalla Cisl Marche stamattina, martedì 21 gennaio, per rimarcare il ruolo della Cisl a favore dell'occupazione. Il seminario vede la partecipazione di Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche, e di Paolo Carraro, Dipartimento Lavoro Contrattazione Formazione Bilateralità della Cisl Nazionale. Conclude i lavori Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche
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20/01/2020 Fusione Pesaro Monteciccardo: ora progettare insieme
Con il referendum di domenica scorsa, i cittadini si sono espressi positivamente in merito alla fusione per incorporazione del Comune di Monteciccardo con Pesaro. Un risultato importante, uno dei pochi con queste modalità, (incorporazione), che sono andati a buon fine su tutto il territorio nazionale.  La Cisl, così come le altre Confederazioni, ha da tempo supportato tutti i percorsi di aggregazione tra Comuni utili per poter offrire servizi ai cittadini sempre più efficaci ed efficienti. Riteniamo fondamentale che non appena ci sarà l’ok definitivo si inizi a restituire ai cittadini di Monteciccardo ciò che purtroppo hanno perso in termini di servizi e di tasse in questi anni, dando loro pari opportunità e dignità dei concittadini pesaresi. Pesaro ha validato solo pochi mesi fa il suo documento programmatorio a grande respiro, Pesaro 2030. Ora pensiamo dunque che fin da subito tale documento debba essere aggiornato con le necessità di quei cittadini e siamo certi che tutto ciò sarà una priorità. Bene dunque il percorso indicato; progettare insieme il futuro a partire dai cardini di uno sviluppo sostenibile che sono l’istruzione, i servizi, lo sviluppo della manifattura e del lavoro in senso lato. «Il nostro auspicio -  dichiara Maurizio Andreolini, responsabile della Cisl di Pesaro - è che in futuro, attraverso percorsi condivisi con i cittadini, si possano vivere altri momenti aggregativi tra istituzioni che possano nello stesso tempo permettere di far sopravvivere le singole storie e di far crescere la qualità della vita di chi anima i territori».  
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15/01/2020 Turismo e servizi: Urbino è pronta?
Nonostante il grande afflusso di visitatori che si sta registrando in questi giorni, Urbino rimane una città con annose carenze sul versante dell'offerta ricettiva, ristorativa e commerciale. Se, da un lato, è indubbio che il 2020 si presenti come un anno di grandi aspettative e opportunità per la città ducale, basti pensare alla mostra su Raffaello e al riconoscimento del New York Times, che la inserisce tra le città da visitare in quest'anno appena iniziato, dall'altro far fronte a tale livello di aspettative è un percorso difficile che richiede sforzi e sacrifici di anni, come è altrettanto difficile e rischioso raggiungerli se non si è all'altezza della sfida. Per questo, sorge spontanea la domanda: Urbino è pronta per il 2020? Se si guarda al periodo che va dal 26 dicembre al 6 gennaio, che ha visto l’afflusso di 23.256 visitatori alla Galleria Urbinate (4.305 solo il 5 gennaio, prima domenica gratuita dell’anno), non sempre le persone hanno trovato la disponibilità del sistema ricettivo, ristorativo e commerciale, e viene da pensare che oltre alla storica inadeguatezza delle infrastrutture ricettive. Ciò che è fortemente indietro è la cultura dell’accoglienza e dell’offerta di servizi. «Con questi presupposti - dichiara Leonardo Piccinno, responsabile della Cisl di Urbino - diventa preoccupante pensare al 2020 come l’anno delle celebrazioni per la morte di Raffaello che vedrà certamente l’arrivo di turisti che sarebbe grave non soddisfare opportunamente. Non ci sembra che sia stato condiviso e divulgato un piano che coinvolga tutte le parti sociali, datoriali, Università, su come ci si è organizzati per gestire l’accoglienza alberghiera, la ristorazione, il sistema dei collegamenti e dei trasporti, storicamente inadeguati, a rispondere a un prevedibile elevato afflusso di arrivi». «Vogliamo augurarci - conclude Piccinno - che queste preoccupazioni saranno presto disperse dalla presentazione di un progetto idoneo e soprattutto da un cambio di passo  culturale, dove turisti e studenti universitari siano considerati un bene “prezioso” e non un fastidio indesiderato». Il Resto del Carlino - Pesaro 14/01/2020  
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15/01/2020 Al via il Progetto WelL_FARE!, un anno di servizio civile con Cisl e Adiconsum Marche al fianco delle persone più vulnerabili
Undici ragazzi dalle Marche e non solo iniziano oggi il percorso lungo un anno del Progetto WelL_FARE!, il progetto di servizio civile universale ideato da Cisl e Adiconsum Marche per costruire un welfare partecipativo e di comunità. Il progetto nasce dalla volontà di contrastare le nuove fragilità attraverso la costruzione di un welfare partecipativo nell’ambito del sostegno all’occupazione, di animazione sociale, di integrazione e diritti di cittadinanza. Tutte le attività hanno come filo conduttore l’educazione e la promozione sociale. Accanto all’attività di segretariato sociale, nell’ambito del progetto, saranno affiancate specifiche azioni rivolte alle categorie di utenti maggiormente vulnerabili e bisognose di intervento quali anziani, cittadini stranieri e giovani, promuovendo una cultura della solidarietà e del mutuo aiuto, diffondendo informazioni e offrendo consulenza. Quattro le sedi di attuazione del progetto: Ancona, Ascoli Piceno, Fano e Macerata. Nella mattinata di oggi, i ragazzi sono stati accolti ad Ancona, presso la sede di Ial Marche, per conoscere le varie strutture della Cisl che saranno coinvolte a vario titolo nel progetto: Iscos, Anolf, Anteas, Adiconsum, Cisl Fnp. Presente la Segretaria regionale Cisl Marche, Cristiana Ilari.  
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13/01/2020 Avviato con il Comune di Ancona il confronto sul bilancio 2020
Si è svolto il 10 gennaio il primo incontro tra CGIL CISL UIL e il Comune di Ancona sul bilancio di previsione 2020. Nell’incontro, alla presenza del Sindaco Mancinelli, sono stati delineati gli elementi principali del bilancio 2020, che andrà in Consiglio comunale a fine Gennaio. Nell’incontro è stato evidenziato l’incremento di oltre un milione di euro per le spese relative alla politiche sociali (aumento del 14%) sui cui le organizzazioni sindacali hanno chiesto il piano specifico di intervento. Sono state confermate senza variazioni le tariffe dei servizi e le imposte locali con due importanti elementi: la riduzione del costo orario del servizio di assistenza domiciliare, oltre il pacchetto di ore gratuite, per i cittadini con ISEE inferiore a 7500 euro (grazie all’attivazione dell’ ISEE lineare anche per questa fascia) e l’attivazione di un tavolo di confronto sulla TARI alla luce delle nuove normative che demandano ad enti di livello superiore la validazione dei costi del servizio e quindi di fatto del sistema tariffario applicato.   Sul piano degli investimenti sono identificati 38 milioni di euro disponibili, e circa 10 milioni di euro per spese di manutenzione. Come CGIL CISL UIL, oltre a chiedere contezza dello stato di avanzamento dei vari progetti in campo dagli scorsi anni (ITI waterfront, bando periferie, intervento aree urbane degradate, adeguamento sismico scuole e quartiere in comune), abbiamo chiesto certezza sulla realizzazione del sovrappasso a Torrette per l’ accesso all’ ospedale regionale. Un’ opera che deve essere realizzata in concorso tra Comune di Ancona, Azienda Ospedaliera e Regione Marche. Sono state annunciate infine  49 assunzioni per il 2020 soprattutto relative alla qualifica di Funzionari, responsabili dei procedimenti, categoria D. Il prossimo incontro è previsto per il 24 gennaio  
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08/01/2020 Corso Operatore Web Marketing: a Fabriano la consegna degli Attestati di qualifica professionale rilasciati da Ial Marche
Saranno consegnati venerdì 10 gennaio, alle ore 15:00, presso la sede CISL di Fabriano Sala Angelo Colonna - Via de Gasperi n. 50, Fabriano (AN) - gli attestati di qualifica professionale del Corso per Operatore Web Marketing, avviato da Ial Marche in collaborazione con il Centro per l’Impiego di Fabriano e volto a favorire l’occupabilità nel territorio. Il corso, avviato a giugno e terminato a ottobre 2019 e della durata di 400 ore, di cui 120 in Stage, mirava a formare la figura professionale di operatore Web Marketing, in grado di utilizzare un insieme di strumenti applicati ad una strategia per far crescere, promuovere e migliorare gli obiettivi di business di un'azienda, primo tra tutti la vendita dei propri prodotti e/o servizi. Tramite il Web, l'Operatore, individuando su quali canali investire tempo e risorse e capendo quali sono le campagne di comunicazione da intraprendere per trasformare i propri utenti in clienti fidelizzati, si occupa di tradurre in azioni di marketing e vendita gli obiettivi strategico/commerciali prefissati dall'azienda, analizzando lo scenario complessivo del mercato di riferimento e scegliendo i canali distributivi/promozionali più adeguati al prodotto e/o servizio. Le attività formative del corso hanno permesso agli allievi di apprendere aspetti professionalizzanti relativi ad una tra le figure più richieste nel mercato del nuovo lavoro ‘digitale’. Alcune delle attività in stage presso le aziende del territorio si sono anche concretizzate in contratti di lavoro per i partecipanti.  
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19/12/2019 Servizio Civile: terminate le selezioni per il Progetto WelL_FARE! Ecco le graduatorie
Pubblichiamo le graduatorie relative alle selezioni del progetto di Servizio Civile Universale WelL_FARE! (codice progetto R11NZ0759319103278NR11), suddivise per sede di progetto. Sono fatte salve le verifiche di competenza del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. Solo a seguito della conferma da parte del Dipartimento, comunicheremo ai candidati idonei selezionati informazioni più specifiche sull’avvio dei progetti.  Per legge, i candidati che, al termine delle selezioni, sono risultati IDONEI MA NON SELEZIONATI possono subentrare ai candidati selezionati nel caso in cui questi rinunciassero a prendere servizio, oppure interrompessero lo stesso nei primi 120 giorni. In tale circostanza provvederemo a scorrere la graduatoria di sede e a convocare i candidati subentranti. Qualora la graduatoria di sede si esaurisca, attingeremo dalla graduatoria generale.  Si ricorda che per poter essere considerato idoneo al Servizio, secondo i criteri selettivi indicati nel progetto, il candidato deve ottenere un minimo di 60 punti.    USR CISL Marche (cod. 132620) Posti messi a bando: 2   Nome Cognome CV COLLOQUIO TOTALE Risultato 1 VERONICA RAGAGLIA 20,5 55,75 76,25 Idonea selezionata 2 VALENTINA RENZI 22 52,25 74,25 Idonea selezionata 3 ALESSANDRA CAMPAGNA 12 51,5 63,5 Idonea non selezionata 4 JOSEPH MADKOUR 12 50,25 62,25 Idoneo non selezionato 5 SARA ROMANI 18,75     Esclusa (non presente al colloquio)   CISL Area Sindacale Ancona (cod. 132621) Posti messi a bando: 1   Nome Cognome CV COLLOQUIO TOTALE Risultato 1 ELENA FEDERICI 13 58,5 71,5 Idonea selezionata 2 GIULIA MARTINI 8 52,25 60,25 Idonea non selezionata 3 LEONARDO CASTELLI 12     Escluso (non presente al colloquio)   CISL Area Sindacale di Fano (cod. 132627) Posti messi a bando: 1   Nome Cognome CV COLLOQUIO TOTALE Risultato 1 ELISA SCIOSCI 13 51 64 Idonea selezionata 2 GIANCARLO FARINA 12 49,67 61,67 Idoneo non selezionato 3 GUIDO PIETROPOLI 12,25 49 61,25 Idoneo non selezionato 4 SARA CARDINALI 15     Esclusa (non presente al colloquio) 5 DIEGO BARTOLINI 8     Escluso (non presente al colloquio)   CISL Area Sindacale Ascoli Piceno (cod. 132629) Posti messi a bando: 2   Nome Cognome CV COLLOQUIO TOTALE Risultato 1 CELESTE PACI 15 55,5 70,5 Idonea selezionata 2 ALMAS MAHMOOD 15 55 70 Idonea selezionata 3 SILVIA ALBANESI 11 55 66 Idonea non selezionata 4 ANDREA CAMPETTI 10 54,5 64,5 Idoneo non selezionato 5 GIACOMO LOCATELLI 12 52 64 Idoneo non selezionato 6 BEATRICE ORFEI 12 51,5 63,5 Idonea non selezionata 7 FRANCESCO ANNUNZI 12,5 50,5 63 Idoneo non selezionato 8 VALERIA PAPPALARDO 12 50,5 62,5 Idonea non selezionata 9 ILARIA LUZI 12,25 49,5 61,75 Idonea non selezionata 10 GLORIA DI PIETRO 14 46,5 60,5 Idonea non selezionata 11 DAVIDE JAMES GIACOMINI ANNUNZI 12 48 60 Idoneo non selezionato 12 SERENA SETTIMI 10 47,5 57,5 Non idonea 13 DAVIDE FILIPPINI 10 40 50 Non idoneo 14 KEJSI PRINCIVALLI 9 36 45 Non idoneo 15 ELEONORA MARCANTONI 14     Esclusa (non presente al colloquio) 16 SERENA ROMANELLI 8     Esclusa (non presente al colloquio)   CISL Area Sindacale Macerata (cod. 132632) Posti messi a bando: 2   Nome Cognome CV COLLOQUIO TOTALE Risultato 1 SARA MICHETTI 17 58,33 75,33 Idonea selezionata 2 DAVIDE MANCINO 15 57 72 Idoneo selezionato 3 LUDOVICO MARIA MANTEGNA 14 57 71 Idoneo non selezionato 4 LEONARDO MASSI GENTILONI SILVERI 13 53 66 Idoneo non selezionato 5 ANDREA BRUNO 12 53 65 Idoneo non selezionato 6 ANDREA CENTIONI 10 56,67   Ritirato dopo la selezione     ADICONSUM Ancona (cod. 132322) Posti messi a bando: 2   Nome Cognome CV COLLOQUIO TOTALE Risultato 1 ILARIA FABBIETTI 14 55 69 Idonea selezionata 2 ALESSANDRO SERRANI 11 49,5 60,5 Idoneo selezionato 3 VANESSA VAIOTTI 9 33 42 Non idoneo 4 ALESSANDRO TONTARELLI 4 38 42 Non idoneo 5 MICHELE GRAZIOSI 11 23 34 Non idoneo   ADICONSUM Macerata (cod. 132323) Posti messi a bando: 1   Nome Cognome CV COLLOQUIO TOTALE Risultato 1 GIULIA MAURIZI 15 54 69 Idonea selezionata 2 RICCARDO MOGETTA 12 53,75 65,75 Idoneo non selezionato 3 VANESSA RAPONI 8 54,75 62,75 Idonea non selezionata 4 EGLA SALERNO 9 53,25 62,25 Idonea non selezionata 5 MICHELE MIRCO PERNIOLA 11 50,5 61,5 Idoneo non selezionato 6 SAMANTHA VIOLA 9 51 60 Idonea non selezionata 7 DANILO MONTEROTTI 14     Escluso (non presente al colloquio)   Per ulteriori informazioni si può contattare la dott.ssa Romina Catani al numero 071 505204 o all’indirizzo e-mail romina.catani@cisl.it.  
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18/12/2019 Pesaro: accordo di bilancio tra Comune e sindacati per welfare, servizi e sostegno alle fasce più deboli
Il Comune di Pesaro ha siglato un accordo con Cgil Cisl e Uil di Pesaro e con i sindacati dei pensionati Spi Cgil Fnp Cisl e Uil Pensionati sul bilancio preventivo 2020. Risorse per il welfare, i servizi e a sostegno delle fasce più deboli della popolazione al centro del protocollo d'intesa che prevede lo stanziamento, da parte del Comune, di 250 mila euro per il Fondo anticrisi per sostenere le famiglie a basso reddito e in condizione di disagio socio-economico. Altri 250 mila euro saranno stanziati, in base a futuri accordi con Marche Multiservizi, per le utenze di acqua, luce e gas sempre a sostegno delle fasce più deboli e saranno erogati attraverso un apposito bando, mentre non saranno soggetti ad aumenti la Tari, l'addizionale comunale dell'Irpef e le altre voci di tassazione locale. Il Comune, allo scopo di rendere maggiormente equo l'impatto delle tariffe, con i Servizi Sociali, organizzerà due incontri, entro aprile ed entro settembre al fine di monitorare la situazione dei regolamenti di accesso ai servizi a domanda ivi compresa la compartecipazione al costo da parte dei cittadini. La spesa sociale per i servizi educativi verrà implementata sia in virtù del fatto che vengono ridotte le tariffe, sia per proprio per un aumento delle risorse messe a disposizione proprio del servizio. Per ciò che concerne gli investimenti, la cui importanza è cruciale essendo questi il principale volano occupazionale, il piano triennale di opere pubbliche predisposto dall'Amministrazione comunale, pari a complessivi 6,3 milioni di euro nel triennio. Le parti hanno poi condiviso la necessità di aggiornare l'accordo del dicembre 2015 al fine di garantire al momento della predisposizione delle gare, le clausole sociali, la sicurezza sui luoghi di lavoro, il rispetto dell’applicazione dei CCNL e la legalità. Prosegue la concertazione anche sul tema “Pesaro 2030”, tema questo che può impattare positivamente sulla vita dei cittadini e sullo sviluppo. «È un’idea di confronto territoriale che racchiude le priorità condivise - dichiara Maurizio Andreolini, Responsabile della Cisl di Pesaro -. Abbiamo predisposto elementi legati alla tassazione e politiche sociali, visto il periodo di crisi tutt’altro che superato. Fondamentale la presenza di politiche sociali che vanno verso le fasce più deboli, rendiamo merito all’Amministrazione che ha mantenuto, e non aggravato, la tassazione con fiscalità graduale. Il prossimo passo sarà un protocollo sugli appalti, per evitare situazioni di ribassi troppo alti e garantire il rispetto dell’applicazione dei CCNL e la legalità». «Le richieste dei pensionati sono tante e si sono accumulate, abbiamo sempre dato e non ricevuto - aggiunge Vittorio Calisini, Fnp Cisl Pesaro -. Nelle Marche ci sono 70 mila persone non autosufficienti, per questo vogliamo far sentire la nostra voce»
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18/12/2019 Vincenzo Russo nuovo Presidente nazionale di Iscos Cisl
Vincenzo Russo, già Direttore di Iscos Cisl Marche, è stato eletto ieri Presidente nazionale di Iscos Cisl. Un riconoscimento importante dell'attività svolta in questi anni nel campo della cooperazione internazionale, che ha visto Iscos Marche protagonista di numerosi progetti a sostegno delle popolazioni di paesi come Etiopia, Marocco, Siria e altre nazioni di tutto il mondo, con particolare attenzione allo sviluppo equo e sostenibile, ai diritti e al ruolo delle donne nel mondo del lavoro, ai diritti dell'infanzia, all'istruzione e alla cooperazione tra associazioni sindacali. «Ringrazio l’Iscos e la Cisl per questa sfida che mi offrono - dichiara il neo eletto Presidente -. La radice dell’Iscos è nello statuto della Cisl, che vede “la solidarietà internazionale dei sindacati lavoratori liberi e democratici” come uno strumento per creare condizioni di vita dignitosa per tutti. Per farlo l’Iscos dovrà farsi più piccolo, e mettere al centro della scena le persone con le quali lavoriamo: gli Indios in Amazzonia, le operaie nelle zone franche del Guatemala e dell’Etiopia, le donne in Eritrea, gli abitanti del Salvador, Gli assistenti sociali del Senegal, i migranti in Marocco e in tutti gli altri paesi: l’Albania, il Mozambico, il Perù, la Bosnia, la Bolivia, i paesi europei». «La rete Iscos in Italia è fondamentale per radicarsi nel territorio e creare basi solide - prosegue Russo -. Guardando all’esterno, Iscos può diventare una porta di ingresso nella Cisl di persone motivate, attraverso il servizio civile, tirocinio in Italia e all’estero, il volontariato. Punteremo alle relazioni con altre organizzazioni, dalle piccole realtà sul territorio alle grandi ong internazionali. Per farlo sarà necessario il contributo di tutto lo staff: un gruppo di persone motivate e desiderose di imparare e migliorarsi può mettere in moto meccanismi virtuosi di crescita organizzativa». Russo ha  ricordato come l'emergenza climatica sia «il tema principale ed il più urgente. Colpisce e colpirà in maniera diversa, per l’intreccio con la disuguaglianza fra le persone e i gruppi sociali. Bisogna redistribuire il potere, le risorse, e le leve per farlo sono le tasse, l’istruzione e la sanità, il lavoro dignitoso». Rispetto ai  migranti: «La rotta migratoria del Mediterraneo è la più mortale del mondo. Una politica di visti meno restrittiva permetterebbe di sviluppare la migrazione buona e lo scambio di competenze e ridurre la tratta di esseri umani. La migrazione è comunque un tema mondiale. Il primo continente di migrazione per gli africani è l’Africa stessa. Per Iscos la domanda è come tutelare i lavoratori migranti». «Come Iscos - ha concluso Russo - dobbiamo lavorare sulle filiere di produzione globali, che legano lavoratori e consumatori di tutti i paesi, attraverso gli oggetti della nostra vita quotidiana: vestiti, farmaci, tecnologia, intrattenimento, in un'ottica di giustizia comune, di gruppo sociale che include e difende i diritti dei più deboli. È una situazione complessa, che noi vogliamo affrontare come esploratori: con essenzialità, flessibilità, curiosità e voglia di scoprire strade nuove».  
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17/12/2019 Ial Marche tra i donatori di un pulmino per i diversamente abili di Ancona
Ial Marche ha partecipato mercoledì 11 dicembre alla cerimonia di consegna di un pulmino destinato al trasporto dei diversamente abili donato all'associazione La Carovana Onlus dalle aziende e dagli enti che hanno aderito alla raccolta fondi lanciata dal Progetto Mobilità Garantita in collaborazione con l'assessorato alle politiche sociali del Comune di Ancona. «Una gran gioia - ha dichiarato Valentino Parlato, Amministratore Unico di Ial Marche -. Dopo le fioriere costruite dai ragazzi di Anolf che hanno frequentato i nostri corsi e che abbelliscono il Piano, continuiamo il cammino lento ma convinto per “donare” alla comunità il nostro piccolo contributo».  
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16/12/2019 Assemblea regionale degli operatori Inas Cisl Marche: Paolo Appolloni nuovo Responsabile regionale del patronato
Si è svolta venerdì 13 dicembre a Recanati l'assemblea regionale degli operatori del patronato Inas Cisl Marche alla presenza del Presidente nazionale Inas Cisl Gigi Petteni. Nell'occasione, oltre al report dell'attività annuale del patronato e all'analisi delle novità che riguardano il mondo della previdenza, si è celebrato il passaggio di consegne alla guida dell'Inas regionale tra Fabrizio Valentini e Paolo Appolloni.
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13/12/2019 Busta paga pesante: ecco le modalità per la restituzione
A seguito delle modifiche intervenute, le modalità di restituzione della busta paga pesante per lavoratori e pensionati residenti nei comuni del cratere sismico sono le seguenti: la restituzione dell'Irpef, dei contributi e dei premi assicurativi sospesi inizierà a decorrere dal 15 gennaio 2020 gli importi sospesi dovranno essere restituiti nel limite del 40% (riduzione pari al 60%) la restituzione potrà avvenire in unica soluzione o in massimo 120 rate mensili di pari importo i versamenti potranno essere effettuati in forma autonoma con F24 o con trattenuta in busta paga/pensione mediante il sostituto d'imposta Per l’elaborazione o aggiornamento del tuo F24 rivolgiti ai CAF CISL con tariffe agevolate per i nostri iscritti. Ricordati che se salti una rata o la paghi in ritardo puoi fare il ravvedimento oneroso    Se restituisci tramite trattenuta in busta paga/pensione puoi chiedere al tuo sostituto d’imposta il conguaglio di quanto già versato e la rimodulazione delle rate utilizzando il modulo CISL in allegato Per maggiori informazioni chiedi al tuo delegato CISL o al tuo sindacalista CISL o rivolgiti a tutte le sedi della CISL Marche  
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04/12/2019 Alternanza scuola – lavoro : attivati due contratti alla IGuzzini
Attivati i primi due contratti di Apprendistato di Primo Livello presso la IGuzzini Illuminazione di Recanati (MC) per due ragazzi allievi del percorso di formazione per il conseguimento della qualifica professionale per Operatore Meccanico – Addetto alle macchine/impianti. Una tipologia di  contratto  che permette di proseguire il percorso scolastico e di acquisire un titolo di studio tecnico in contemporanea all’attività lavorativa.  I contratti arrivano a seguito del periodo di alternanza scuola lavoro previsto nel progetto sperimentale IeFP per Operatore meccanico, organizzato da IAL Marche,  grazie alla  collaborazione fra mondo della formazione professionale e mondo aziendale. Una collaborazione  che ha portato l’azienda marchigiana, IGuzzini,  ad  essere fra le aziende finaliste, a livello nazionale, del Premio Eccellenza Duale – categoria Alternanza Scuola-Lavoro. Al Premio sono stati candidati 53 progetti di formazione che hanno coinvolto più di 1000 studenti in 14 regioni italiane. Il concorso, indetto a livello nazionale da Camera di Commercio Italo-Germanica, Ministero dell’ Istruzione e della Ricerca tedesco (BMBF) e German Office for international Cooperation in Vocational Education and Training (GOVET), si proponeva di valorizzare le aziende che, attraverso la cooperazione con le agenzie formative, si differenziano per l’impegno nella realizzazione di progetti di formazione innovativi organizzati in sistema duale.  «La collaborazione e l’apertura al mondo IeFP di IGuzzini Illuminazione sta rendendo esemplare la sperimentazione del percorso per Operatore Meccanico – afferma Valentina Petrini, responsabile del progetto Ial Marche -  ed  è evidente che la formazione professionale può rappresentare la risposta, in termini occupazionali, alle aspettative dei giovani e ai fabbisogni tecnici delle aziende.»  «Il progetto, che coinvolge  circa 15 allievi,   rappresenta un’eccellenza  cosiddetta duale  perché facilita un’alleanza fra il mondo della formazione professionale e l’impresa per stabilire metodologie di cooperazione e strumenti di valutazione e monitoraggio innovativi. – spiega Valentina Petrini di Ial Marche - Inoltre l’esperienza  si può considerare pilota per aggiornare le unità di competenza tecniche in relazione ai fabbisogni dal settore manifatturiero marchigiano ed adeguare il profilo dell’Operatore Meccanico all’interno del repertorio regionale. – conclude – Non debbono essere poi trascurate le azioni di motivazione all’apprendimento in risposta alle aspirazioni degli allievi che gratificati divengono testimonial di una tipologia di formazione professionale più attraente.»
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04/12/2019 Si all'insediamento produttivo della Fileni a San Lorenzo in Campo. Cisl di Fano "Così si crea occupazione e lavoro"
La vicenda dell’insediamento produttivo nel territorio di San Lorenzo in campo ad opera di Fileni, azienda leader nella filiera avicola e innovativa nella realizzazione di insediamenti produttivi di questo genere, sta assumendo toni che lasciano alquanto perplessi la Cisl di Fano. « Anche l’intervento del sindaco di Mondavio  con la dichiarazione di voto negativo in sede di conferenza dei servizi  svelano l’incapacità dei nostri amministratori di  favorire la creazione di occupazione e insediamenti produttivi.  - afferma Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano - E’ ovvio che tali insediamenti devono rispettare tutte le normative in termini di impatto ambientale e sicuramente la consolidata esperienza di Fileni in questo settore depongono a favore di tale insediamento. Ricordiamo che oggi nel territorio marchigiano sono presenti altri impianti di queste dimensioni (Rangore di Cingoli, Ponte Rio di Jesi e Rocca Priora di Falconara Marittima ) che hanno creato occupazione nel rispetto dell’ambiente e senza deturpare il contesto  abitativo turistico e paesaggistico.» «E’ opportuno che i sindaci favoriscano insediamenti produttivi e la creazione di posti lavori perché dopo la grande crisi del settore manifatturiero anche la Val cesano è segnata dalla disoccupazione. - continua Giovanelli - Ricordiamo ai Sindaci che senza occupazione e lavoro stabile non si arresta il declino demografico e lo spopolamento del nostro bellissimo entroterra. L’economia della Val Cesano non può reggersi esclusivamente sulla bellezza del paesaggio e sul turismo.  Il turismo non garantisce occupazione stabile e definitiva.» La Cisl di Fano ritiene «che la difesa e al valorizzazione dell’ambiente si coniugano con il sistema produttivo e lo stabilimento della Fileni rispetterà l’ambiente a 360 gradi. Siamo contrari a qualsiasi strumentalizzazione che ostacoli la creazione di posti di lavoro di cui il nostro territorio ha profondo bisogno. - conclude Giovanelli - Invitiamo invece i sindaci della Valcesano ad aprire una seria discussione e riflessione sulla necessità di favorire l’occupazione e insediamenti produttivi. La priorità è il lavoro.»
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27/11/2019 Bilancio del Comune di Fano: serve maggiore impegno per il welfare
Le dichiarazioni dell’assessore al bilancio, relative al preventivo 2020, apparse in questi giorni sui giornali locali, ci lasciano alquanto perplessi.  Nell’incontro avvenuto il 15 novembre ci è stato illustrato un impegno rinnovato sulle voci di spesa relative ai servizi sociali ed al welfare, escludendo sia tagli alle risorse destinate che aumenti della tassazione locale. Ciò che non viene riportato è che a questo incontro le organizzazioni sindacali hanno fatto richieste che sono oggetto di confronto con tutti i Sindaci della provincia. In tema di tassazione locale chiediamo che le Amministrazioni si indirizzino verso un principio di progressività, ormai quasi del tutto abbandonato, che costituzionalmente è fondamento dell’IRPEF e del sistema di imposizione fiscale in generale. Chiediamo più attenzione e risorse per le politiche familiari, per gli anziani e per le politiche giovanili Chiediamo scelte precise che intervengano sulla riduzione della TARI per le famiglie in stato di bisogno e la valutazione di una riduzione della tariffa Un maggiore impegno sul tema delle politiche abitative e sul trasporto pubblico locale. Non essendo entrati nei singoli capitoli di spesa, leggiamo poi di aumenti di risorse significativi per i grandi eventi e per la cultura.  Chiediamo a questa giunta anche un forte impegno su un nuovo modello di welfare destinando ulteriori risorse per le politiche familiari e per sostenere i redditi medio bassi. Attendiamo quindi risposte su questi delicati temi che per il sindacato non sono più rinviabili  
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26/11/2019 Ial Marche organizza ad Ancona il Corso ECDL SPECIALISED IT SECURITY. Iscrizioni entro l'11 dicembre
Ial Marche organizza nella sede di Ancona (Via dell'Industria 17) il Corso ECDL IT Security Specialised. Il corso è strutturato in un'unica giornata, per complessive nove ore, e terminerà con un’apposita sessione di esame per il conseguimento della certificazione ECDL IT Security (modulo Specialised). Il corso è rivolto a tutte le figure professionali. DATA EVENTO: lunedì 16 dicembre 2019 Orario: 9.00 – 13.00 / 14.00 – 19.00   Prezzo: € 280,00 (Skills Card ed esame inclusi nel prezzo) – € 240,00 per iscritti CISL   Termine iscrizioni: mercoledì 11 dicembre 2019   L'iscrizione si intenderà confermata e definitiva solo con l'invio da parte del partecipante di entrambi i moduli sotto riportati, accompagnati dall’attestazione dell’avvenuto pagamento della quota di partecipazione prevista.   Per informazioni: 0712814639 – ivan.carpinteri@ialmarche.it
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21/11/2019 Fano - Grosseto: Cisl e Cgil preoccupate dalla presa di posizione del Dg di Confindustria Marche Nord
Comprensibile la dura presa di posizione del Sindaco Gambini rispetto alle dichiarazioni fatte, sabato scorso nell'incontro di Borgo Pace, dal Direttore Generale di Confindustria Marche nord, nonché Vice Presidente regionale di CCIA MARCHE, in merito alla nota vicenda del completamento della importante infrastruttura stradale Fano-Grosseto, invocata a gran voce dai sindaci presenti.    Le dichiarazioni del dirigente confindustriale sono state sorprendenti e per certi aspetti incomprensibili, visto che proprio gli industriali, da tempo lamentano la difficoltà ad operare e promuovere nuovi investimenti nella provincia di Pesaro Urbino a causa del mancato completamento dell'arteria e della carenza di infrastrutture necessarie (trasporti, collegamenti internet veloce, ecc.).    Fa riflettere, ma rimane incomprensibile, la presa di posizione degli industriali pesaresi, ma anche del sistema camerale, che sottolineano la maggiore utilità della Quadrilatero rispetto alla storica superstrada che avrebbe il compito di avvicinare la sponda adriatica a quella tirrenica, notoriamente più attrezzata per i collegamenti internazionali. Sembra quasi un velato disimpegno verso l'entroterra pesarese, nonostante insiste una storica presenza manifatturiera di tutto rispetto (settore mobiliere, gommaplastica, mangimifici, ecc), che pure necessita di un adeguato sistema infrastrutturale per continuare ad operare nel territorio.    CGIL e CISL URBINO esprimono forte preoccupazione per queste dichiarazioni che suonano come un campanello di allarme.    Allo stesso modo, sono altrettanto disarmanti le dichiarazioni di diversi sindaci, che rivendicano con forza un maggiore impegno del governo centrale ad incrementare la dotazione finanziaria della Provincia e degli Enti Comunali per sostenere lo sviluppo dell’entroterra, mentre continuano a difendere identità amministrative infinitesimali, senza tener conto dell'evoluzione del mondo globalizzato che impone di rivedere i costi e assetti per reggere le sfide della sostenibilità sociale e ambientale dello sviluppo.   CGIL e CISL URBINO sono convinti che la strada praticabile per riportare cittadini e lavoro in territori ormai asfittici di popolazione residente resta quella di fare sistema attraverso l’associazionismo o le fusioni dei comuni se si vuole attirare risorse ed investitori.    Promuovere fusioni, o almeno la gestione associata dei servizi comunali, può essere la nuova scommessa per amministratori e cittadini per evitare il rischio che il processo di invecchiamento e spopolamento, unito alla perdita di interesse, consegni buona parte della provincia pesarese ad un oblio ingiustificato con costi sociali sempre più ingenti.
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19/11/2019 A.P Nuovo Sviluppo Cercasi. Tavola Rotonda a Pesaro
Sabato 23 novembre 2019, ore 9,00 presso la Sala Conferenze Biblioteca Bobbato Galleria dei Fonditori, Centro Miralfiore a Pesaro, Tavola Rotonda  "A.P. Nuovo Sviluppo Cercasi.  Fra ostacoli e opportunità, l'imprenditoria locale  nel grande gioco della globalizzazione" promossa dall'Associazione Apriti Pesaro.  Ai lavori della tavola rotonda, moderati dal giornalista del Resto del Carlino Roberto Fiaccarini, interverrà il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi.    
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19/11/2019 Mafie e corruzione: quale presenza nel nostro territorio? Appuntamento con Libera a Senigallia
Sabato 23 novembre alle ore 18.00 presso l'Auditorium San Rocco di Piazza Garibaldi a Senigallia avrà luogo un seminario di approfondimento organizzato dal Coordinamento regionale di Libera sulla presenza nelle Marche delle associazioni mafiose e sul fenomeno della corruzione. Interverranno la dottoressa Serena Bizzarri, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, Giordano Mancinelli Segretario Spi Cgil Ancona, Laura Filonzi, Responsabile per la Trasparenza del Comune di Senigallia, e Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche.  Nell'occasione sarà possibile tesserarsi a Libera per l'anno 2020.
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15/11/2019 Più dignità per i Vigili del Fuoco: presidio a Pesaro e Macerata. Indetti quattro giorni di sciopero
Nelle Marche venerdì 15 novembre sit-in in mattinata davanti alle Prefettura di Pesaro e Macerata indetto dai sindacati confederali dei  Vigili del Fuoco in  occasione della  manifestazione nazionale che si è tenuta   a Roma in  Piazza Montecitorio, nella stessa giornata. A Macerata i Vigili del Fuoco hanno dato vita a un corteo partito da Rampa Zara.   Proclamati inoltre quatto giorni di sciopero generale del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco:  21 Novembre 2019 dalle ore 16,00 alle ore 20,00 ; 2 dicembre 2019 dalle ore 10,00 alle ore 14,00,  12 dicembre 2019 dalle ore 16,00 alle 20,00 e 21 dicembre 2019 dalle 10,00 alle 14,00. Sarà comunque garantita l’attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione . Tra le ragioni della mobilitazione, indetta da FP Cgil VVF, FNS Cisl e UILPA Vigili del fuoco,  le esigue risorse finanziarie  previste dal Governo nella Legge di Bilancio 2020  in favore del  Contratto Nazionale dei VVF e  per garantire una maggiore sicurezza del personale oltre a sostenere il  servizio da assicurare alla cittadinanza.   Corriere Adriatico - Pesaro del 14 novembre 2019
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13/11/2019 Trovato l’ accordo sul costo dell’ assistenza educativa domiciliare per le famiglie dell’Ambito Sociale 12
Lunedì 12 novembre si è tenuta la riunione tra il Comune di Falconara, i rappresentanti dell’ Ambito Sociale 12,  CGIL CISL UIL e le famiglie falconaresi con figli diversamente abili riunite nel comitato H per presentare gli esiti della lunga vertenza iniziata lo scorso mese di maggio  sul  nuovo regolamento di Ambito che determina i nuovi costi del servizio si assistenza educativa domiciliare (SED). Il regolamento presentato a maggio 2019 infatti generava degli incrementi di costo per le famiglie fino a 500 euro al mese; da lì era iniziata una lunga discussione che aveva coinvolto anche gli altri comuni dell’ ambito sociale e   aveva portato, per le famiglie falconaresi, ad una temporanea sospensione del provvedimento.   Come CGIL CISL UIL di Falconara ci eravamo da subito fatti portavoce delle problematiche delle famiglie, e possiamo dire che,anche con il contributo dell’ Amministrazione Comunale, attraverso un approccio costruttivo, si è raggiunto un buon compromesso in sede di ambito. Le nostre proposte sono state sostanzialmente accolte pertanto dal 1 gennaio 2020 in tutti  i comuni dell’Ambito , il servizio  SED sarà gratuito con Isee fino a 9360 euro, mentre avrà un costo crescente fino ad un massimo orario di 10 euro  con Isee pari o superiore  a 40000 euro.  Una buona contrattazione territoriale sociale per queste famiglie con figli speciali!  
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11/11/2019 Insieme in sicurezza: Cgil e Cisl di Urbino inaugurano una serie di incontri per parlare di truffe agli anziani e ai cittadini
Finti operatori energetici, riscossioni mendaci di bollette, cauzioni fasulle per incidenti di familiari o di persone care, controlli ingannevoli di ogni tipo e trovate fantasiose studiate ad arte, raggiri telefonici. Si registrano sempre più tentativi di truffe ai danni delle persone anziane, e dei cittadini in generale, che in alcuni casi diventano veri e propri furti, accostati a richieste di pagamenti in denaro o talvolta anche in oggetti preziosi. Soltanto nel 2016, secondo quanto emerge dall’indagine nazionale della Cisl, il numero delle truffe e dei raggiri regolarmente denunciati da over 65 è pari a ben 20.064. Un dato in forte crescita negli anni successivi, e nei primi mesi del 2019 i numeri registrati dalle Forze dell’ordine superano quelli del 2018. Un pericolo di importanza centrale specialmente in un territorio in cui l’età media della popolazione cresce, e a questo proposito le cronache dimostrano che la fascia degli anziani è spesso la più esposta a questo genere di microcriminalità. I Dati statistici mostrano infatti una realtà demografica in declino, e le classi di età presenti nelle realtà locali indicano una concentrazione del 26,2% della popolazione nella fascia degli over 65, contro l’11,9% da 0 a 14 anni e il 61,8% tra 15 e 64 anni, con un indice di vecchiaia del 219,8% ed un’età media di 46,7 anni. Cgil e Cisl Urbino, unitamente alle Federazioni dei pensionati SPI e FNP, si sono così posti il problema in maniera concreta e hanno pensato di organizzare degli incontri con i cittadini per approfondire la questione, chiedendo la collaborazione alla Polizia di Stato e al Commissariato di Urbino. Conoscenza e prevenzione sono infatti due delle stelle polari a cui il cittadino consapevole e informato deve poter fare riferimento, ed è anche da qui che passa la sicurezza della popolazione. Per questo, il 13 novembre a Urbino, alle ore 16, avrà luogo il primo incontro dal titolo “Insieme in sicurezza” presso il Centro sociale Il Padiglione situato in Piazza Neruda 8, a cui prenderanno parte rappresentanti della Polizia di Stato, di Federconsumatori e Adiconsum, oltre che di Cgil e Cisl. Si tratterà inoltre del primo di un ciclo di sei appuntamenti, che si svolgeranno successivamente a Urbino, nelle zone periferiche della città e nelle frazioni di Schieti, Canavaccio, Trasanni, Cavallino e Pieve di Cagna. Mentre a partire dal mese di gennaio l’iniziativa sarà poi estesa ad altre località, fino a coinvolgere tutti i comuni dell’area che va dal Montefeltro all’Alto Metauro.
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08/11/2019 Cgil Cisl Uil Falconara: dalle multe del velox nasca un piano per abbattimento delle barriere architettoniche e sicurezza dei pedoni
Si è tenuto oggi, venerdì 8 novembre, l’incontro con il sindaco di Falconara e il comandante della Polizia Locale, richiesto da CGIL CISL UIL sulla vicenda del Velox sulla statale 16, all’ altezza di Falconara che ha generato decine di migliaia di multe a partire dallo scorso mese di luglio. Come CGIL CISL  UIL, accanto alla nostra ferma convinzione circa il rispetto delle norme stradali,  abbiamo criticato il fatto che non si sia immediatamente provveduto a segnalare alla popolazione l’enorme numero di infrazioni che il velox certificava. Nei primi giorni infatti sono state rilevate 800 infrazioni al giorno a fronte delle 30 o 40 che erano nelle previsioni del comando di polizia locale. E’ certo che una immediata ed efficace comunicazione avrebbe consentito di “risparmiare” agli automobilisti molte multe dato che dopo l’arrivo massiccio a settembre  delle prime contravvenzioni a mezzo posta, il numero di infrazioni è sceso da 800 a meno di 200 al giorno. Ad oggi sono state rilevate 40 mila infrazioni di cui circa 20 mila già inviate per un incasso di circa 1 milione di euro che potrebbe quindi raggiungere a fine procedura quasi i 2 milioni.  Non tutta la cifra sarà tuttavia disponibile per attività del Comune, infatti occorre prevedere quanto necessario alle spese amministrative e di notifica e quanto di dubbia esigibilità. In ogni caso il bilancio 2020 beneficerà di alcune centinaia di migliaia di euro. Come CGIL CISL UIL chiediamo, nell’ambito dei vincoli di legge, che le risorse incassate vengano utilizzate in primo luogo per l’ abbattimento delle barriere architettoniche presenti nella città, nell’implementazione della sicurezza degli attraversamenti pedonali e nella manutenzione dei percorsi pedonali a partire da quelli destinati al Pedibus destinato agli alunni.  Chiediamo di conoscere nel dettaglio le azioni che saranno intraprese, prendendo atto della disponibilità dell’ Amministrazione Comunale a procedere sulla linea richiesta. Su decisione del Comune oggi il Velox è inattivo.  
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04/11/2019 Contrattazione sociale: Cgil Cisl e Uil di Pesaro Urbino pronti ad incontrare le amministrazioni locali
Cgil Cisl e Uil della provincia di Pesaro Urbino hanno elaborato un documento sulla contrattazione sociale in vista dei prossimi incontri con le amministrazioni locali per confrontarsi sui bilanci di previsione 2020 e, più in generale, sulle tematiche del lavoro, del sociale, della fiscalità locale e dei servizi.  
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30/10/2019 Help-desk alla Cisl di Fano per il Fondo Anti-crisi 2019 Comune di Fano
Il Comune di Fano  ha pubblicato il bando  " Interventi in favore di famiglie di lavoratori colpiti dalla crisi economica- Fondo Anti- crisi  Anno 2019".    « Un' importante risultato  frutto della contrattazione sociale con l'amministrazione comunale,  che come Cisl abbiamo portato avanti in questi ultimi mesi. - ha commentato Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano - Ora siamo impegnati a dare aiuto e informazioni sul bando anticrisi e sulle altre misure di sostegno economico previste dalla normativa vigente. » Per maggiorni informazioni è possibile inviare una email ad ast.fano@cisl.it oppure un messaggio preferibilmente su whatsapp  al 3480848757  per fissare un appuntamennto. 
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29/10/2019 Calendario colloqui di selezione Progetto WelL_FARE!
Bando Servizio Civile Universale del 04/09/2019   Di seguito pubblichiamo il calendario dei colloqui di selezione relativo al Progetto WelL_FARE! I candidati sono tenuti a presentarsi al colloquio muniti di valido documento di riconoscimento. I candidati che non si presentano al colloquio vengono esclusi dalle selezioni.   CISL Area Sindacale di Fano (cod. 132627) – 12 Novembre 2019 Candidati Indirizzo Giorno colloquio Orario Colloquio BARTOLINI DIEGO Fano - Via Garibaldi, 69 12/11/2019 10:00 CARDINALI SARA Fano - Via Garibaldi, 69 12/11/2019 10:20 FARINA GIANCARLO Fano - Via Garibaldi, 69 12/11/2019 10:40 PIETROPOLI GUIDO Fano - Via Garibaldi, 69 12/11/2019 11:00 SCIOSCI ELISA Fano - Via Garibaldi, 69 12/11/2019 11:20   USR CISL Marche (cod. 132620) – 13 Novembre 2019 Candidati Indirizzo Giorno colloquio Orario Colloquio CAMPAGNA ALESSANDRA Ancona - Via dell'Industria, 17/A 13/11/2019 10:00 MADKOUR JOSEPH Ancona - Via dell'Industria, 17/A 13/11/2019 10:20 RAGAGLIA VERONICA Ancona - Via dell'Industria, 17/A 13/11/2019 10:40 RENZI VALENTINA Ancona - Via dell'Industria, 17/A 13/11/2019 11:00 ROMANI SARA Ancona - Via dell'Industria, 17/A 13/11/2019 11:20   CISL Area Sindacale Ascoli Piceno (cod. 132629) – 19 Novembre 2019 Candidati Indirizzo Giorno colloquio Orario Colloquio ALBANESI SILVIA Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 10:00 ANNUNZI FRANCESCO Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 10:20 CAMPETTI ANDREA Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 10:40 DI PIETRO GLORIA Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 11:00 FILIPPINI DAVIDE Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 11:20 GIACOMINI ANNUNZI DAVIDE JAMES Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 11:40 LOCATELLI GIACOMO Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 12:00 LUZI ILARIA Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 12:20 MAHMOOD ALMAS Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 12:40 MARCANTONI ELEONORA Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 14:00 ORFEI BEATRICE Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 14:20 PACI CELESTE Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 14:40 PAPPALARDO VALERIA Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 15:00 PRINCIVALLI KEJSI Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 15:20 ROMANELLI SERENA Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 15:40 SETTIMI SERENA Ascoli Piceno - Corso Vittorio Emanuele, 37 19/11/2019 16:00   ADICONSUM Ancona (cod. 132322) – 20 Novembre 2019 Candidati Indirizzo Giorno colloquio Orario Colloquio FABBIETTI ILARIA Ancona - Via Ragnini, 4 20/11/2019 10:00 GRAZIOSI MICHELE Ancona - Via Ragnini, 4 20/11/2019 10:20 SERRANI ALESSANDRO Ancona - Via Ragnini, 4 20/11/2019 10:40 TONTARELLI ALESSANDRO Ancona - Via Ragnini, 4 20/11/2019 11:00 VAIOTTI VANESSA Ancona - Via Ragnini, 4 20/11/2019 11:20   CISL Area Sindacale Ancona (cod. 132621) – 20 Novembre 2019 Candidati Indirizzo Giorno colloquio Orario Colloquio CASTELLI LEONARDO Ancona - Via Ragnini, 4 20/11/2019 11:40 FEDERICI ELENA Ancona - Via Ragnini, 4 20/11/2019 12:00 MARTINI GIULIA Ancona - Via Ragnini, 4 20/11/2019 12:20   ADICONSUM Macerata (cod. 132323) – 21 Novembre 2019 Candidati Indirizzo Giorno colloquio Orario Colloquio MAURIZI GIULIA Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 10:00 MOGETTA RICCARDO Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 10:20 MONTEROTTI DANILO Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 10:40 PERNIOLA MICHELE MIRCO Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 11:00 RAPONI VANESSA Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 11:20 SALERNO EGLA Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 11:40 VIOLA SAMANTHA Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 12:00   CISL Area Sindacale Macerata (cod. 132632) – 21 Novembre 2019 Candidati Indirizzo Giorno colloquio Orario Colloquio BRUNO ANDREA Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 12:20 CENTIONI ANDREA Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 14:00 MANCINO DAVIDE Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 14:20 MANTEGNA LUDOVICO MARIA Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 14:40 MASSI GENTILONI SILVERI LEONARDO Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 15:00 MICHETTI SARA Macerata - Via G. Valenti, 27/35 21/11/2019 15:20  
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24/10/2019 Liste d'attesa: i cittadini continuano a non ricevere risposte adeguate
«Le liste d’attesa per gli interventi chirurgici non ci sono state fornite e la riduzione dei tempi annunciata dalla Regione riguarda solo le prime visite. Noi comunque continuiamo a ricevere le proteste dei cittadini che non trovano le risposte adeguate». Dino Ottaviani (Cisl Fnp regionale) è nel tavolo regionale di monitoraggio sulle liste d’attesa e rimarca, sulle pagine del Resto del Carlino: «Continuano a dirci che le liste sono azzerate. Sono dati forniti dalla Regione, ma i riscontri sui territori non sono così rispondenti: le proteste dei cittadini restano. Bisogna precisare che per le seconde visite l’iter è ben più complesso rispetto alle prime e che in ogni caso si potranno avere le prestazioni nei tempi previsti se e solo se i medici di base indicheranno nell’impegnativa il tipo di priorità. Si tratta, è bene ricordarlo, di un obbligo che i medici di famiglia hanno di indicare la priorità: urgente, breve, differita (120 giorni) o programmata che dovrebbe essere di 120 giorni ma attualmente nelle Marche è di 180 giorni». Fonte: Il Resto del Carlino - Ancona del 24 ottobre 2019
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24/10/2019 Fano: serve una risposta per gli indigenti e i senza fissa dimora
La situazione della stazione di Fano descrive la realtà di una zona in degrado oppure uno dei luoghi nei quali i poveri, i senza tetto, trovano un riparo e un rifugio? È quanto si chiede Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano. «La nostra città che si sempre contraddistinta per avere messo in atto sistemi e politiche co-progettate di accoglienza per i “senza tetto” (Villa Betania, Opera San Paterniano solo per citarne alcune tra le più significative) deve continuare in questa opera di accoglienza accompagnamento e inclusione sociale per gli esclusi - dichiara Giovanelli -. Occorre, a nostro avviso, che l’assessore sociali al welfare territoriale e la coordinatrice dell’ambito territoriale sociale VI convochino subito il tavolo previsto dalla normativa vigente per il contrasto all’emarginazione, luogo deputato per la pianificazione programmazione degli interventi in questa direzione». Quali misure? Quali soggetti coinvolgere (Alleanza contro la povertà)? Quanti sono i “senza tetto” e quali i loro bisogni? «Sono domande che devono essere raccolte ed elaborate per progettare le politiche di sostegno - prosegue Giovanelli -. Non servono solo più controlli per evitare che nella nostra città si creino zone franche nelle quali si annidano fenomeni di degrado sociale e umano. È urgente da subito una co-progettazione sociale che coinvolgendo pubblico, privato e terzo settore implementi politiche di welfare adeguate per il contrasto alla povertà». In questa direzione, per Giovanelli, «è opportuno avviare una riflessione per coloro che, non rientrando nel reddito di cittadinanza, sono esclusi da qualsiasi forma di sostegno economico. Le situazioni di povertà ed esclusione sociale si affrontano non solo con atti amministrativi ma con un'innovativa stagione di welfare. Attendiamo fiduciosi».
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22/10/2019 “Progettiamo insieme” al Career day dell'Università di Urbino
Giovedì 24 ottobre, in  Piazza Rinascimento ad Urbino, davanti al Palazzo Ducale, in occasione del  Career Day dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo,  i referenti e volontari di “Progettiamo Insieme”, progetto  promosso in collaborazione tra Cisl Marche, Progetto Policoro e FUCI Urbino, incontreranno gli studenti per tutte le informazioni su  iscrizioni, borse di studio, mensa, alloggi, orientamento alla formazione post-laurea e al mondo del lavoro. “Progettiamo Insieme”, a partire dalla data di apertura dell’anno accademico universitario, attiverà un servizio informativo per gli studenti nella sede di Via Bramante 30, a fianco dell’Orto Botanico. Un punto di incontro, aperto, su appuntamento,  per offrire appoggio e sostegno a tutti gli studenti di Urbino, ma anche  per portare avanti iniziative comuni, in una logica di progettazione condivisa.
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22/10/2019 TAEG errato, Adiconsum vince il ricorso: il giudice dimezza gli interessi
Dimezzata la pretesa di una società finanziaria nei confronti di un consumatore al quale erano state fornite informazioni non corrette. Con sentenza n° 1787/19 del 22/10/19 del Tribunale di Ancona un associato all’Adiconsum Marche ha visto dimezzare la pretesa avanzata da una società finanziaria che aveva erroneamente indicato il TAEG di un contratto di finanziamento. «Il TAEG è quella percentuale che “dovrebbe” – spesso nella prassi non è così – esprimere il costo effettivo del finanziamento ovvero quanto, in concreto, il consumatore dovrà sborsare negli anni - aggrappandosi a formule matematiche talvolta le finanziarie, pur di far apparire un finanziamento conveniente, indicano percentuali non corrispondenti a realtà imponendo ai consumatori esborsi ben maggiori di quelli pubblicizzati» spiegano i responsabili di Adiconsum .  Nel caso specifico l’associato – assistito dall’Avv. Ezio Gabrielli e dalla dott.ssa Loredana Baldi Responsabile del settore Finanziario di Adiconsum Marche  - in momentanea difficoltà finanziaria, si è visto notificare un decreto ingiuntivo con una pretesa di quasi 12.000,00 euro a fronte di un credito – accertato dal Tribunale – di circa 6.000,00. «Purtroppo, nel periodo di crisi, questi eventi si sono succeduti con certa costanza e la vigilanza rispetto alle condotte delle società finanziarie deve rimanere alta. - si legge nella nota Adiconsum  - Per questo Adiconsum Marche continua ad offrire un qualificato servizio per assistere e tutelare i consumatori che intendono verificare la correttezza degli interessi applicati su buoni postali, mutui, cessioni del quinto dello stipendio, e finanziamenti in genere.»
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22/10/2019 Velox Falconara, Comune annulla in extremis l'incontro con i sindacati . Cgil Cisl Uil contrariati
In merito alla vicenda dell’ autovelox che ha mietuto oltre 34 mila multe sulla variante alla statale 16 tra Falconara e Chiaravalle, CGIL CISL UIL di Falconara, hanno chiesto ufficialmente il 26 settembre u.s. un incontro al Comune di Falconara. L’incontro, a lungo caldeggiato, alla fine era stato concesso per ieri 21 ottobre, salvo poi essere annullato la mattina stessa, senza indicazione di una ulteriore data. «Una decisione che ci lascia decisamente contrariati.»- scrivono in una nota Cgil Cisl e Uil. Sono circa 10 mila le multe che riguardano cittadini falconaresi e in alcuni casi ci sono lavoratori che hanno preso molte multe perchè il tragitto casa lavoro attraversa proprio quel tratto di strada. In molti casi si tratta di infrazioni per velocità appena superiori al limite, risulta infatti che circa il 75% delle infrazioni riguardi sforamenti inferiori ai 10 KM/h rispetto al limite.   «Siamo fortemente convinti che le norme vadano scrupolosamente rispettate e con esse ovviamente i limiti di velocità - rilanciano i sindacati -  tuttavia avremmo voluto avere chiarimenti è risposte in ordine alle seguenti questioni: 1)    come mai in presenza di una così abnorme quantità di infrazioni fin dal primo giorno non si è immediatamente provveduto a segnalare il fatto alla popolazione? 2)    come mai, se effettivamente si prospettava un problema di sicurezza, non è stata posta una pattuglia nei pressi del velox? 3)    come mai non si sono fatte subito presenti le modalità per evitare il pagamento delle procedure amministrative di circa 15 Euro collegate a ciascuna multa consegnata a casa? 4)    quanto ha effettivamente incassato il comune di Falconara con tali sanzioni e soprattutto che utilizzo intende farne? 5)    che cosa intende fare ora  l’Amministrazione Comunale, rispetto alla collocazione e funzionamento del velox? Queste domande - concludono - le poniamo oggi pubblicamente, sperando di poter avere le risposte direttamente dall’ Amministrazione in un apposito incontro.»
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21/10/2019 Premiazione concorso di poesia a Recanati e ventennale a Caldarola: i festeggiamenti di Anteas Macerata
Un ventennale  all’insegna dei festeggiamenti, quello dell’ Anteas di Macerata, partiti da Recanati  con la premiazione dei vincitori   della 4^ edizione del concorso biennale di poesia “Città di Recanati”  dal titolo “Infinito: oltre la siepe” - inserita nelle celebrazioni per i 200 anni de “L’Infinito” leopardiano. Ospiti della cerimonia l’Assessore Regione Marche Angelo Sciapichetti, il Sindaco Antonio Bravi con l’Assessore alla Cultura, Turismo, Trasporto Pubblico Rita Soccio, il Presidente del Centro Nazionale Studi Leopardiani Fabio Corvatta, il Segretario Generale Cisl Marche Sauro Rossi e per la Segreteria Regionale Cisl Pensionati Dino Ottaviani.  Presidente della Giuria esaminatrice la prof.ssa Norma Stramucci e il prof. Elio Carfagna.    Al termine dell’intermezzo musicale eseguito al  pianoforte e flauto da Caterina Perna e Alessandra Funari sono stati consegnati i primi premi :  a Luciana Salvucci, per la categoria lingua italiana,  con la poesia “Le braccia del ginepro” e a Diana Brodoloni,  per la categoria  dialetto,  con la poesia ”De tante porte (maru)”. Premio speciale 20 anni di Anteas Macerata a Mario Ruffini con la poesia “Infinito” . Premiate fuori concorso Paola Celli e Angela Catolfi.    Festeggiamenti anche a Caldarola  con i volontari  che  dal 1999 hanno contribuito a realizzare i servizi   Anteas, dal  trasporto anziani al progetto “Antenne Sociali”  per essere vicini ad anziani soli, alla consegna farmaci e agli  infermieri a domicilio,  circoli sociali,  il laboratorio “Bottega della Fiducia”,  interventi di sostegno economico per le attività sportive di bambini bisognosi, e la promozione e organizzazione di gite in giro per l’Italia. Alla presenza del Vice Sindaco di Caldarola Giovanni Ciarlantini e di quello di Treia David Buschittari, dell’Assessore di Macerata Tarcisio Ricotta, al Segretario Generale regionale Cisl Pensionati Mario Canale  e al Responsabile Cisl Pensionati Peppe Spernanzoni e al Responsabile Cisl Tolentino Rocco Gravina,  nella sala polivalente “Annalena Tolinelli” di Caldarola,  sono stati premiati tutti i volontari presenti con una medaglia commemorativa.  Un riconoscimento al servizio prestato con umanità e competenza.  
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19/10/2019 VETBUS: alla Loggia dei Mercanti di Ancona l’evento finale del progetto per lo sviluppo dell’integrazione scuola - lavoro nelle Marche
Venerdì 18 ottobre la Loggia dei Mercanti di Ancona ha ospitato l’evento conclusivo di VETBUS, progetto che ha rappresentato l'occasione per sperimentare un modello di formazione ispirato al sistema duale tedesco, con una forte integrazione tra scuola e impresa sia nella programmazione che nella erogazione del piano formativo.  Attraverso un’alleanza tra vari attori, comprese aziende, istituti di formazione professionale e istituzioni, il progetto ha contribuito allo sviluppo in ambito regionale del sistema duale (Alternanza Scuola Lavoro e Apprendistato di 1° livello). Il progetto ha visto diverse fasi, dallo studio del contesto aziendale allo sviluppo di nuove metodologie di apprendimento basato sul lavoro, con l’obiettivo di ridurre lo scollamento tra il fabbisogno di competenze richieste dalle aziende e i percorsi formativi scolastici, coinvolgendo più di 80 aziende del territorio, 20 studenti del settore meccanica durante la fase di sperimentazione, e più di 200 studenti di alcuni istituti superiori regionali durante i seminari formativi.  CISL Marche e IAL Marche sono partner del progetto insieme a Regione Marche, Camera di Commercio Marche, iGuzzini illuminazione, IHK Ostbrandenburg (ente di formazione della Camera di Commercio di Brandeburgo), Welcome Aps, Confindustria Macerata, Confindustria Marche Nord e l’IIS Corridoni di Corridonia.  L’evento è stato dedicato a studenti e aziende (testimonianze e networking). Il pomeriggioha avuto luogo un programma istituzionale per disseminare i risultati del progetto, conferenza stampa e un panel tra attori del sistema di formazione professionale, sistema duale e stakeholder.  Durante i lavori della mattinata è stata illustrata l’esperienza del corso per operatore meccanico avviato in seno al progetto VETBUS, con le testimonianze di Valentina Petrini (IAL Marche), Giorgio Corvatta (iGuzzini illuminazione), e gli studenti del corso.A seguire, incontri diretti e colloqui con le aziende presenti per esplorare opportunità di apprendimento sul luogo di lavoro.  Hanno partecipato alla sessione del pomeriggio Gino Sabatini (Camera di Commercio delle Marche), Massimo Rocchi (Regione Marche) e Valentino Parlato (IAL Marche) che ha analizzato i risultati del progetto VETBUS con attenzione agli impatti sul territorio. Protagonisti del panel - dibattito “Il futuro del Sistema Duale nella Regione Marche” saranno Mario Lazzari (Regione Marche), Carlo Cipriani (Confindustria Marche), Cristiana Ilari (CISL Marche), Enrico Santini (iGuzzini illuminazione) e Manuel Pierdominici (IIS Corridoni di Corridonia).   
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10/10/2019 Prevenzione del melanoma: 5 giornate di visite gratuite per gli iscritti Cisl e Fnp Marche in collaborazione con Fondazione ANT
Cisl Marche e FNP Cisl Pensionati Marche hanno deciso di offrire ai propri iscritti 5 giornate di visite di prevenzione del melanoma in collaborazione con la Fondazione ANT che verranno organizzate nei mesi di ottobre e novembre 2019 presso le sedi territoriali Cisl di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro. Le visite si svolgeranno dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 nelle seguenti date: Giovedì 10 ottobre - Cisl Ancona, Via Ragnini, 4 Prenotazioni al numero 071 28221 – scarica la locandina   Giovedì17 ottobre - Cisl Pesaro, Via Porta Rimini, 11 Prenotazioni al numero 0721 380511 – scarica la locandina   Giovedì 24 ottobre - Cisl Fermo, Via Sant’Alessandro, 3  Prenotazioni al numero 0734 60971 – scarica la locandina   Giovedì 7 novembre - Cisl Macerata, Via G. Valenti, 27/35  Prenotazioni al numero 0733 407511 – scarica la locandina   Giovedì 14 novembre - Cisl Ascoli Piceno, Corso Vittorio Emanuele, 37  Prenotazioni al numero 0736 24951 – scarica la locandina   Per prenotare la propria visita bisogna chiamare l'ufficio Cisl del proprio territorio. Al momento sono aperte le adesioni solo della data di Ancona, per la quale è possibile chiamare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18. A breve sarà possibile prenotare anche per le date successive. Per ogni giornata saranno offerti 30 controlli gratuiti. Prenotazioni disponibili fino ad esaurimento posti. La cute è l’organo più esteso del corpo umano ed assolve a numerose ed importanti funzioni: ci protegge da agenti fisici, chimici, microbici, traumatici partecipa alla termoregolazione con la capacità di regolare il flusso sanguigno e la funzione delle ghiandole sudoripare impedisce la perdita di liquidi ha proprietà metaboliche (sintesi vitamina D) ha funzioni sensoriali: registra e trasmette stimoli pressori, dolorifici e termici La prevenzione di questa malattia, la cui incidenza varia da 12 a 20 casi all’anno per 100.000 abitanti, è l’unica arma veramente efficace per combatterla.    
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08/10/2019 La Cisl nel territorio tra le persone: inaugurazione della nuova sede di Cupramontana
Una nuova sede per essere sempre più nel territorio tra le persone. La Cisl delle Marche inaugura lunedì 14 ottobre a Cupramontana la nuova sede in Via Roma 42. In occasione dell'inaugurazione un convegno su sanità locale, recupero crediti per obbligazionisti e piccoli azionisti di Banca Marche, liberalizzazione dei contratti gas e luce che si terrà, alle ore 9.30, presso la sala consiliare del Municipio di Cupramontana. Interverranno Luigi Cerioni, Sindaco di Cupramontana e Presidente della Provincia di Ancona, Roberta Mangoni, Adiconsum Marche, Dino Ottaviani, Coordinatore Laboratorio Welfare Cisl Marche, e Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche. Presiedono e coordinano i lavori Mario Canale, Segretario generale Fnp Cisl Marche, e Guanito Morici, Responsabile della Cisl di Jesi.  Alle ore 12.30 si celebrerà l'inaugurazione della nuova sede alla quale è invitata tutta la cittadinanza.
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08/10/2019 Ancona: Cgil Cisl Uil e Comune firmano il protocollo sugli appalti
Sottoscritto oggi ad Ancona il protocollo sugli appalti tra Comune di Ancona e CGIL CISL UIL territoriali. Tanti i temi toccati dal protocollo: Clausola sociale, legalità, attenzione alle piccole e medie imprese, valorizzazione della "reputazione " aziendale, limitazione del "massimo ribasso" a favore della scelta dell' offerta "economicamente più vantaggiosa" e limitazione dei sub appalti, agevolazione del confronto sindacale durante l'esecuzione degli appalti. Una pratica nata nel 2016 e oggi ribadita e rafforzata.
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07/10/2019 GenerAzioni al LAVORO STAGE GIOVANI - la SUMMER SCHOOL della Cisl Marche
Dal 10 al 13 settembre Villa Bassa Prelato di Fano ha ospitato l'edizione 2019 dello Stage Giovani della Cisl Marche con la collaborazione di Cooperativa Generazioni – Fano; Ufficio diocesano per i problemi sociali e del lavoro di Fano; Progetto Policoro Marche. «Alla questione giovanile va dato spazio non perché è un’emergenza oggi, ma perché lo è da sempre. Il problema di rapporto tra generazioni è costante, e nel 2019 mostra caratteristiche particolari, con i processi di digitalizzazione che costringono ad enfatizzare alcune necessità». Sono le parole con cui il segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi ha introdotto la Summer School. Quattro giornate intense di incontri e riflessioni, di dibattiti e scambi di vedute, tra giovani, esperti e responsabili delle diverse realtà della Cisl Marche, in collaborazione con Il progetto Policoro Marche. Il tutto nell’ottica della progettualità e del pragmatismo, capace di rendere i giovani stessi veri protagonisti del mondo del lavoro.  «Ciò che si registra è il fenomeno preoccupante dell’abbassamento dell’orizzonte delle attese, nella popolazione giovanile, verso il pessimismo. Ma la realtà ha bisogno di essere affrontata perché ha sempre margini per essere cambiata, verso una maggiore giustizia sociale», è una delle constatazioni emerse dall’introduzione del Segretario Generale. La scuola, infatti, è nata partendo dall’obiettivo di prendere in carico la questione giovanile attraverso sperimentazioni, testimonianze, riflessioni e oggetti di lavoro. Ma soprattutto con un contatto umano che si faccia carico delle attese e delle speranze dei giovani, dando suggerimenti e contributi concreti sul rapporto tra giovani, lavoro e sindacato. «L’incontro tra i giovani e le organizzazioni lavorative può avvenire in maniera favorevole solo se si sviluppano connessioni vitali tra la biografa dei ragazzi e la biografia aziendale» ha spiegato Erica Rizziato, responsabile presso il CNR- IRCrES di attività di ricerca su approcci innovativi e sostenibili allo sviluppo organizzativo e locale. «Serve per questo formare i giovani ad uno sguardo "complesso" sul lavoro e non solo razionale, cioè concentrato esclusivamente sul rapporto tra proprie competenze e mansione alla quale candidarsi». La ricercatrice, anche fondatrice dell’istituto IMO Italia, nodo di una rete internazionale che si occupa di approcci innovativi alla leadership ha sottolineato come «le aziende devono però sviluppare la capacità di osservare i processi all’interno dei quali vogliono inserire i giovani e non limitarsi a selezionarli solo in base ai profili professionali da ricoprire». «Percepire l’utilità sociale del proprio lavoro e dare un contributo personale al cambiamento– ha concluso la Rizziato - sono le uniche due leve in grado di creare vera motivazione nelle persone all’interno dei luoghi di lavoro». La Summer School si è snodata tra questioni pratiche e questioni di senso, tra il pragmatismo delle necessità e la costruzioni di una visione di lungo respiro. Due le testimonianze portate in tale senso. La prima di Stefano Mastrovincenzo, Amministratore Unico di Ial nazionale ed ex Segretario generale della Cisl Marche: «Il protagonismo dei giovani è vitale per il futuro del sindacato». ha ricordato ripercorrendo attraverso la sua esperienza personale e professionale la difficile ma possibile sfida di prendersi cura dei giovani dando loro protagonismo. «Certamente dovranno essere poi i giovani a fare il passo decisivo e scegliere di impegnarsi nella costruzione del loro destino. Un aiuto sostanziale può arrivare dal frequentare esperienze associative; dall’entrare in contatto con la fabbrica e chi vi lavora; dal frequentare le fragilità dei nostri tempi; dal maturare competenze sul campo e nella formazione». L’altra testimonianza è stata di Don Bruno Bignami. Direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro e dell’Ufficio dell’Apostolato del mare della Cei e Presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari di Bozzolo. Con lui i giovani hanno riflettuto sull’eredità di Don Mazzolari, ripercorrendo innanzitutto la biografia: l’infanzia in un contesto agricolo, la fondazione delle Leghe bianche, l’approccio duale sull’entrata in guerra, l’attenzione al tema del lavoro e gli studi su realtà e libertà, l’antifascismo e la resistenza, la nascita del quotidiano Adesso e i contatti con Giulio Pastore.  «Mazzolari parlava della necessità di non stare a destra, a sinistra o al centro, ma in alto. Perché se il fine diventa l’appartenenza politica, allora l’azione si svuota di senso», ha spiegato il sacerdote. «Così Mazzolari ci consegna forti riferimenti sull’oggi, dai temi sociali a quelli del lavoro. Che sono quelli della Laudato Sì di Papa Francesco, quando ci invita a domandarci: chi vogliamo essere? Questo sguardo ci fa comprendere che i destini del mondo maturano nelle periferie», ha concluso don Bignami, attestando che «oggi nella politica vedo una certa fragilità del mondo cattolico riguardo a studio, ricerca e formazione. Per questo bisogna impegnarsi in una formazione sociopolitica ad hoc per i giovani». Rispetto alla questione attualissima del fare innovazione per le imprese, la Summer School ha voluto provocare il tema sottolineandone una dimensione spesso trascurata nel dibatto pubblico, quella relativa al valore sociale e culturale che l’innovazione deve portare nei processi economici. I giovani hanno avuto modo di toccare con mano alcune esperienze di grande valore e tutte nate sul nostro territorio. Come ad esempio nel corso della visita alla Cooperativa Girolomoni di Isola del Piano, partendo dalla storia del suo fondatore Gino Girolomoni e della rinascita del Monastero di Montebello, e quella presso il Mercatone Solidale di Fano, frutto dell’esperienza della Cooperativa sociale I Talenti. Sulla stessa scia l’incontro con le testimonianze di Coop. Generazioni, Pixel Lab e BeArs, nate da giovani formati all’interno del Progetto Policoro Marche Percorso concluso dal pedagogista Andrea Marchesi, presidente della Coop. Sociale Arti e Mestieri Sociali e docente presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Milano Bicocca. «Bisogna guardare al problema del lavoro in Italia con una sguardo nuovo, per trovare nuovi paradigmi e nuove soluzioni sistemiche che al momento non si vedono. Se non nelle megalomanie del modello Amazon», è quanto ha spiegato Marchesi ai ragazzi. «Bisogna focalizzarci sugli elementi di desiderio e di aspirazione dei giovani, e trasformare questo bagaglio in energia. Bisogna saper sconfinare, non rispettare i perimetri e i confini, per fare della propria professione la propria vocazione. E per fare ciò servono luoghi fisici di incontro, di co-working: il web deve fungere da amplificatore digitale, e non come sostituto del reale».  «La rappresentanza è un’assunzione di responsabilità  ma anche un peso leggero. Il senso di quello che facciamo, insieme alla motivazione, è forte», ha invece così salutato i ragazzi Cristiana Ilari, segretaria regionale Cisl Marche, prima della partenza. «La mentalità performante è una caratteristica dei nostri tempi, quella di inseguire sempre il successo o di cercare di essere sempre giovani. Insieme abbiamo però imparato e condiviso il senso del limite», ha concluso la segretaria regionale. «Non siamo però noi a dover completare l’opera. Ma non possiamo nemmeno sottrarcene. Dobbiamo mettere le mani in pasta, altrimenti non ci serve che siano pure. Solo dalla contaminazione avviene la rigenerazione»  
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07/10/2019 «Disoccupazione in calo? Il dramma è il precariato». L'analisi oltre i dati della Cisl Marche
«Leggere il mercato del lavoro esclusivamente sui numeri non è sbagliato, ma è un esercizio parziale perché non fotografa la realtà effettiva di chi ogni giorno si rivolge alle sigle sindacali per manifestare le proprie difficoltà». Lo dichiara al Corriere Adriatico Guanito Morici, responsabile provinciale di Ancona del mercato del lavoro e coordinatore dei rapporti industriali per Cisl Marche commentando il calo della disoccupazione nel nostro territorio. «In termini assoluti - prosegue Morici - la disoccupazione è diminuita, è vero, ma dietro questo dato c'è un lavoro sempre più precario, frammentato e di breve durata. Il posto fisso ormai è un miraggio, ma la cosa più grave è un'altra: chi perde un lavoro più o meno sicuro precipita in una spirale negativa, fatica a trovare una nuova occupazione e, se capita, è più instabile e meno remunerativa».  Fonte: Corriere Adriatico - Ancona del 7 ottobre 2019
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03/10/2019 Mancata riapertura dei servizi dell'Area Vasta 2: Cisl e Fnp preoccupate per i disservizi nel territorio montano
Cisl ed Fnp di Fabriano esprimono grandissima preoccupazione per la grave situazione del personale dell’Area Vasta 2 e per le decisioni prese dall’ Asur circa  la mancata riapertura integrale dei servizi ospedalieri e territoriali con conseguenti disservizi per la popolazione, in particolar modo del territorio montano. È inaccettabile questa situazione: il diritto alla salute previsto in Costituzione viene calpestato da scelte meramente economiche, quali il taglio del costo del personale per 4.415.420 euro chiesto dall’Asur all’Area Vasta 2, che mettono a rischio la qualità dei servizi. La Cisl e la Fnp di Fabriano chiedono ai Sindaci di Fabriano, Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi e Serra San Quirico, visto l’incontro avvenuto nella conferenza dei Sindaci di Area Vasta 2 con la dirigenza Asur il 24 settembre a Fabriano, di farsi carico di questo serio problema evitando il solito ping-pong politico nell’attribuire le responsabilità, agendo rapidamente per il mantenimento dei servizi dell’Ospedale di Fabriano, della tutela dei suoi dipendenti e salvaguardando il diritto alla salute di tutti i cittadini del territorio montano. La Cisl ed Fnp di Fabriano sarà a fianco della Cisl Fp in tutte le iniziative dei colleghi a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ospedale di Fabriano e dell’ Area Vasta 2.   
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02/10/2019 Estra e Cisl, patto per i consumatori: bolletta e canone RAI scontati per gli iscritti
Uno sconto di 50 euro sul canone Rai in bolletta e la miglior tariffa sul listino. Luce e gas con prezzi più convenienti per i tesserati Cisl delle Marche dopo l’accordo stipulato da Estra Prometeo con il sindacato. L’intesa è stata firmata ieri pomeriggio da Marco Gnocchini, presidente di Estra Prometeo, e Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche. A partire da oggi e fino al 30 settembre 2020 a tutti i nuovi abbonati, purché in regola con il tesseramento al sindacato, saranno concesse queste particolari tariffe. L’informazione sarà agevolata anche attraverso i vari uffici Cisl del territorio.  «Estra Prometeo è una società vicina al territorio – commenta il presidente Gnocchini – ed è per questo che siamo attenti a tutte quelle realtà, come la Cisl Marche, che esprimono una forte responsabilità sociale e che mettono persone e famiglie al centro della loro azione». «Con questo accordo ampliamo  le convenzioni ai nostri iscritti con un soggetto che ha dimostrato affidabilità nel settore in cui opera dando particolare rilievo alla prossimità» dichiara Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche.   
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01/10/2019 Gioco d'azzardo; il sindaco di Fratte Rosa limita gli orari delle slot. Cisl: «Esempio da imitare nella lotta alla ludopatia»
La Cisl di Fano e Urbino saluta positivamente l’adozione da parte del sindaco di Fratte Rosa della limitazione delle slot nel suo comune, fiduciosa nel fatto che a breve anche in tutto il territorio provinciale i sindaci adottino con coraggio tale provvedimento. Un plauso va anche alla CNA provinciale, che ha scelto di promuovere corsi per la prevenzione del gioco d’azzardo compulsivo: una forte azione di contrasto alla diffusione della ludopatia i cui effetti nefasti generano povertà, dissolvimento delle relazioni umane e famigliari e portano  le  persone sul lastrico economico. I dati statistici evidenziano come le risorse giocate siano in netto aumento con incrementi significativi: «Siamo di fronte ad una tragedia sociale - dichiarano Giovanni Giovanelli e Leonardo Piccinno, Responsabili della Cisl di Fano e della Cisl di Urbino -. È importante che la CNA e le altre associazioni datoriali promuovano in tutto il territorio della provincia pesarese e presso i loro i loro associati percorsi formativi ed informativi per arrivare alla rimozione delle slot e di tutti i sistemi di gioco negli esercizi commerciali».  #NOSLOT potrebbe diventare il brand di promozione sociale del territorio e della provincia di Pesaro Urbino, configurando una zona liberata dalla piaga del gioco d'azzardo. La Cisl di Fano e Urbino sta chiedendo da tempo ai sindaci di adottare regolamenti uniformi per il contrasto al gioco d’azzardo. Altrettanto possono fare le associazioni datoriali, premendo sulle amministrazioni comunali per accelerare il percorso che pone al bando nel territorio i giochi ludopatici e patologici, con politiche di interventi alternativi per compensare ed incentivare gli operatori economici ad intraprendere tali scelte. Il lavoro di sensibilizzazione fatto negli ultimi mesi ha aiutato gli amministratori locali a prendere coscienza della drammaticità di questa piaga trasversalmente diffusa nel territorio provinciale ma, in ogni caso, occorre accelerare il confronto su tali misure in modo che in tutta la provincia giungano forti e netti i segnali di contrasto. Dunque va tutto il plauso della Cisl al sindaco di Fratte Rosa che coraggiosamente ha limitato gli orari di accesso alle slot. I prossimi bilanci comunali devono diventare il luogo in cui si prevedono risorse destinate ai piani di prevenzione e informazione comunali che si aggiungono alle risorse che la Regione Marche mette a disposizione per il contrasto al gioco d'azzardo patologico per gli anni 2019 - 2021.  «Occorre agire con determinazione - concludono Giovanelli e Piccinno - superando incertezze ed interessi inappropriati per sostenere una battaglia di civiltà e progresso. Siamo convinti che le Associazioni Datoriali, CNA in primis, sono pronte a sostenere insieme a noi i sindaci che, nell’interesse della tutela sociale delle loro comunità, vogliono raccogliere questa sfida».  
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25/09/2019 Restituzione busta paga pesante: i terremotati costretti a un salasso di 5 rate
A tre anni dal terremoto la questione della restituzione dell’IRPEF sospesa mediante “busta paga pesante” non sembra trovare una soluzione rispettosa delle esigenze e dei disagi dei lavoratori e dei pensionati colpiti dal sisma.  Una lunga e difficile storia quella di questo strumento di tutela: per aver usufruito di 12 mesi di beneficio fiscale, i terremotati hanno di fatto dovuto fare i conti con 24 mesi di incertezze, precarietà, confusione rispetto alle modalità di restituzione.  Tra modifiche normative e proroghe in extremis il percorso è stato a dir poco accidentato, ma da maggio ad oggi abbiamo visto toccare l’apice della confusione, anche oltre il limite della presa in giro. Negli ultimi giorni di maggio, infatti, esponenti del Governo annunciavano che sarebbe stata introdotta la proroga del termine di avvio della restituzione che scadeva il 1 giugno. Se la soluzione della proroga poteva costituire una boccata d’ossigeno importante, è apparso subito evidente che il Governo non aveva fatto i conti con il tempo: si annunciava, infatti, che tale proroga sarebbe stata introdotta in sede di conversione in legge del decreto “Sblocca Cantieri”; particolare non di poco conto visto che l’iter del decreto non si sarebbe concluso prima della metà del mese di giugno. La presunta proroga sarebbe arrivata quindici giorni dopo la scadenza del termine! Una situazione che ha generato incertezze profonde e ha esposto i terremotati al dubbio se dover pagare o meno la prima rata in scadenza il 1 giugno. Ma non è finita qui. Alla prima lettura del testo approvato in Parlamento a metà giugno abbiamo tutti fatto una triste scoperta: quella che era stata promessa come proroga della restituzione della busta paga pesante in realtà non era per nulla una proroga, ma al massimo una sospensione. La modifica approvata prevede infatti che il pagamento dell’IRPEF sospesa avvenga entro il 15 ottobre 2019 anziché il 1 giugno, ma aggiungendo che a ottobre non basterà pagare la prima rata, ma dovranno essere versate le prime cinque rate in unica soluzione. La traduzione è molto semplice quanto vergognosa: a giugno i terremotati hanno potuto non pagare, ma ora a ottobre devono pagare allo stato tutto quello che non hanno versato da giugno a ottobre.  Insomma una vera presa in giro! Una presa in giro che comprometterà non di poco la disponibilità economica di popolazioni tuttora colpite da significativi disagi e che si troveranno ad affrontare spese crescenti (riavvio della fatturazione delle utenze; spese ancora alte per i trasporti conseguenti ai traslochi post sisma; accolli rilevanti per le prime ricostruzioni). «Come Cisl di Macerata e Tolentino - dichiarano i responsabili Silvia Spinaci e Rocco Gravina - torniamo per l’ennesima volta a denunciare questa situazione. Un’assurdità che poteva essere evitata se le decisioni assunte a giugno fossero state più ponderate e discusse con le forze sociali e che quindi oggi deve trovare soluzioni immediate. In questi tre anni come Cisl nel territorio e a livello regionale abbiamo presidiato da vicino il tema della “busta paga pesante”; per noi è diventata una battaglia “simbolo”, una vera e propria vertenza collettiva».  Battere continuamente i pugni sulla “busta paga pesante”, con tutti i quattro governi che si sono succeduti dal sisma del 2016 ad oggi, è stato per noi: - un modo per chiedere equità e giustizia per la nostra gente (abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere che le popolazione colpite dal Sisma Centro Italia ricevano lo stesso trattamento fiscale dei cittadini colpiti da precedenti eventi sismici); - un esempio per evidenziare quanto il nostro Paese abbia bisogno di un Testo Unico sulle emergenze che permetta di evitare questa continua rincorsa normativa per tutelare le persone in difficoltà; - un banco di prova della effettiva volontà delle forze politiche e delle istituzioni di rispondere ai bisogni della popolazione con gesti e segnali concreti. Ed è proprio questa la sfida che oggi vogliamo lanciare come Cisl del territorio al Governo e ai parlamentari della nostra provincia, quella di far seguire alle parole di vicinanza e attenzione alla difficile situazione post sisma i fatti di una vera risposta su un aspetto magari non risolutivo, ma molto concreto e importante per la vita delle persone.  Le nostre denunce della situazione che si è venuta a creare a giugno sono rimaste inascoltate ed ora siamo alla vigilia della stangata della maxi rata. Chiediamo un intervento immediato che: - quanto meno elimini l’obbligo assurdo e irragionevole di versare le prime cinque rate in unica soluzione; - proroghi in via definitiva e stabile l’avvio della restituzione al 1 gennaio 2020 con il versamento regolare di una sola rata al mese; - introduca, come previsto per gli altri eventi sismici, una riduzione dell’importo da versare.    
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25/09/2019 Infrastrutture e mobilità sostenibile a Fano: è ora di convocare un tavolo territoriale
In questa settimana l’amministrazione comunale di Fano ha realizzato e promosso ottime iniziative per favorire la mobilità sostenibile nel territori comunale. Continua il lavoro iniziato nel precedente mandato di questa giunta che necessita di essere intensificato in progettualità, azioni e obiettivi definiti «Non condividiamo invece - dichiara Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano - l’intervento del sindaco di Pesaro che pensa di programmare nel territorio della val Metauro e di Fano anche lo sviluppo della mobilità sostenibile e del turismo che non è costituito solo da piste ciclabili. Le scelte vanno condivise in un dimensione territoriale senza primazie e modelli precostituiti: il confronto deve essere aperto e trasparente, tenendo conto delle necessità territoriali e delle peculiarità produttive e della composizione demografica. Riteniamo pertanto che in questo contesto favorevole si debbano incrementare le azioni per realizzare una città a misura di bambino anche in termini di mobilità». Per la Cisl di Fano è opportuno convocare nuovamente il tavolo sulla mobilità urbana per confrontarsi sulle scelte che la giunta intende promuovere in questo quinquennio. La Cisl di Fano ritiene fondamentale attuare alcune scelte, tenuto conto anche degli studi fatti sui flussi di traffico e di spostamento nella città. Occorre pertanto stabilire un cronoprogramma per la progettazione del PUMS (piano urbano mobilità sostenibile) di cui Fano non è dotata. È lo strumento fondamentale per pianificare e connettere in una visone strategica le azioni di mobilità sostenibile, Trasporto urbano, piste ciclabili e percorsi pedonali, parcheggi, zone di accesso e regolazione del traffico urbano e trasporto ferroviario.  Priorità fondamentale è anche confrontarsi sul trasporto pubblico locale incrementando le linee urbane di collegamento, con una diversa redistribuzione del chilometraggio.  Invitiamo Il sindaco di Fano e l’assessore con delega alla mobilità sostenibile ad elaborare un progetto di raccordo e pianificazione e distribuzione delle linee urbane con quelle dei comuni limitrofi. In questa direzione va sicuramente esteso il servizio urbano di TPL anche nei giorni festivi perché ci sono frazioni e intere zone del territorio comunale e dei comuni limitrofi che nei giorni festivi non dispongono del trasporto pubblico locale.   Un piano integrato di mobilità sostenibile comunale e intercomunale e di promozione turistica non può prescindere dal sostegno, nel rispetto delle leggi vigenti, della riapertura a fini turistici della ferrovia Fano Urbino.   Siamo certi che questa nuova giunta si adopererà per rafforzare e promuovere la mobilità sostenibile elaborando un progetto con un cronoprogramma chiaro e definito di azioni,investimenti e pianificazioni urbane che permettano alla Valle del Metauro e alla Val Cesano di dotarsi di una rete urbana ed extraurbana integrata (TPL,  mobilità stradale, mobilità ciclopedonale) connessa con le esigenze demografiche, economiche e turistiche. Corriere Adriatico Pesaro - Urbino del 27 settembre 2019  
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19/09/2019 Autunno in Sport a Treia: tre giorni dedicati a sport, sociale e crescita personale
 Autunno in Sport a Treia,  da venerdi 20 a domenica 22 settembre, tre giornate per connettere  sport,  scuola e la comunità cittadina. Iniziativa promossa dal  Comune di Treia  in collaborazione con Anteas Macerata e la  Cisl di  Macerata.  L’idea di Autunno in Sport nasce dal costante dialogo con le associazioni del territorio ed in particolare con il progetto"I Fuori Classe", promosso dall’Associazione Anteas, che raccoglie fondi per finanziare la pratica sportiva a bambini dai 6 ai 13 anni che vivono in condizioni disagiate. I Fuori Classe hanno iniziato nel 2017 con 5 bambini supportati e ad oggi sono arrivati a quasi 50, autofinanziandosi con eventi, donazioni e merchandising. La manifestazione Autunno In Sport coinvolgerà a più livelli studenti, insegnanti, atlete/i, allenatori e, infine, tutti i cittadini della  provincia di Macerata.   Venerdi 20 e sabato 21 settembre si svolgeranno alcuni workshop riservati a studenti ed insegnanti delle scuole superiori con le nuove metodologie di comunicazione efficace per riflettere insieme sulle opportunità di crescita offerte dallo sport. Negli stessi giorni, le associazioni sportive del territorio potranno partecipare a due incontri sull’allenamento mentale nello sport, argomento fondamentale per la crescita e la soddisfazione di ragazzi ed adulti. Gli incontri sono organizzati con la collaborazione della società Ekis, la principale organizzazione in Italia per il Coaching e la formazione, che ha messo a disposizione un suo Sport Mental Coach certificato.  Aperte le iscrizione per la  II^ edizione della Camminata Solidale della Roccaccia di Treia, gara non competitiva con due percorsi da 4km e 10km che si possono fare camminando o correndo, che si terrà domenica 22 settembre. La partenza e l' arrivo presso l'ex-scuola  in zona San Lorenzo.   Una gara “solidale” dove tutto l’incasso è a favore del progetto I FUORI CLASSE in un meccanismo virtuso che vede lo sport degli adulti finanziare l’attività sportiva dei bambini. «Il progetto I FuoriClasse sta diventando un fiore all’occhiello dell’Anteas e realizza un obiettivo importante dell’associazione, ossia quello di rivolgersi con la sua azione di volontariato a tutte le età, dai bambini agli anziani » hanno sottolineato  Lorenzo Tamburrini, presidente di Anteas Macerata, con Nazzareno Tartufoli, Presidente dell’Associazione Albero dei Cuori..   Un progetto sotenuto anche dalla Cisl di Macerata, «La città di Treia sta sempre più diventando per la nostra organizzazione un laboratorio dove stiamo sperimentando esperienze innovative di sussidiarietà - ha commentato Silvia Spinaci, Responsabile della CISL Macerata - che vedono la stretta collaborazione tra amministrazione comunale, servizi sociali, il volontariato di Anteas e il nostro sindacato per realizzare servizi e attività volte a rafforzare la partecipazione e l’integrazione nella comunità locale: dal consolidato servizio di trasporto sociale, al nuovo Centro Sociale Tutte le Età ospitato nei locali della sede Cisl, passando per un progetto di inclusione come I Fuori Classe».
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12/09/2019 Primo Piano Festival presentazione del workshop di falegnameria per giovani migranti
Al“ Primo Piano Festival”,  manifestazione organizzata dal Comune di Ancona,  domani venerdì 13 settembre alle ore 18.00 nella Piazzetta del Mercato di Piazza d’Armi di Ancona, inaugurazione delle nuove  fioriere e degli arredamenti,   per il quartiere del Piano, costruiti  con il recupero del  legno di scarto durante il workshop di falegnameria.     Il Laboratorio,  avviato su input dell’Amministrazione comunale in collaborazione con IAL Marche srl Impresa sociale e Laboratorio Linfa, con il supporto della Cisl di Ancona , ha coinvolto 14 giovani,  inseriti nel SIPROIMI - Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati ( ex Sprar), di varie nazionalità (Somalia, Pakistan, Senegal, Iraq, Sierra Leone, Mali, Nigeria e Gambia) i cui percorsi di integrazione sono assegnati dal Comune di Ancona ad Anolf Marche, Cooss Marche, Polo9, Vivere Verde Onlus e Associazione Free Woman.   Una rete di soggetti che, in stretta relazione con il Comune di Ancona, garantisce interventi di accoglienza integrata, che oltre a garantire vitto e alloggio, prevede anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.  Attualmente, nel Comune di Ancona,  sono  63 i ragazzi in accoglienza integrata.
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10/09/2019 Inps Fermo: il sistema di prenotazione funziona. La Cisl: «Ottima performance qualitativa»
Plaude all'efficienza della sede di via Sant'Alessandro, la Cisl di Fermo. Numeri alla mano, il sindacato parla di «ottima performance qualitativa e di produzione, raggiunta dal personale diretto da Mario Riccio. Grazie alla grande professionalità degli operatori e alle loro doti di buoni incassatori nei momenti di maggiore criticità, all'organizzazione interna e alla forte coesione tra di essi, i risultati sono stati sempre al di sopra delle aspettative». Fonte: Corriere Adriatico - Fermo del 10 settembre 2019  
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09/09/2019 Gioco d'azzardo: continua il silenzio dei Sindaci
Già due mesi fa, la Cisl di Fano ha ricordato la drammatica situazione del gioco d’azzardo : lo scorso anno sono stati spesi quasi 40 milioni di euro nei comuni degli Ambiti territoriali 6 e 7, di cui 19 nel solo comune di Fano. In slot ( VLT e AWP) sono stati “bruciati” 12.022.101 con una spesa procapite di 238 €. (fonte https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it). «Aspettavamo un risposta dai Sindaci che con coraggio avrebbero potuto dare un immediato segnale di contrasto al gioco d’azzardo - dichiara Giovanni Giovanelli, Responsabile Cisl Fano -. Niente di tutto ciò è accaduto. A fine agosto abbiamo inviato tramite pec una lettera ai Sindaci chiedendo, di nuovo, di adottare immediatamente una semplice determina che interrompe le slot dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20 come fatto dal comune di Bergamo e da altri comuni italiani. Di definire regolamenti uniformi nei comuni dell’ATS 6 e 7 per contrastare la diffusione di slot, sale gioco e rivendite. Di predisporre una costante e incisiva campagna di informazione rivolta ai cittadini per educare a comportamenti ludici corretti. Infine, abbiamo chiesto di rafforzare i controlli nelle sale slot e sale gioco al fine di verificare l’età dei giocatori al loro interno». La missiva non ha avuto risposte: «Nemmeno la cortesia di inviare una email di riscontro - prosegue Giovanelli -.Tutto tace e si ha l’impressione che il contrasto al gioco d’azzardo non sia una priorità per i nostri Sindaci che nei loro compiti istituzionali hanno il dovere di tutelare la salute pubblica. Aspettiamo pazientemente certi che a breve ci saranno le prime ordinanza seguite dai regolamenti che contrasteranno il gioco d’azzardo».        
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09/09/2019 Ex ospedale psichiatrico di Pesaro: per Cisl e Cgil può diventare un incubatore di start up
  Cisl e Cgil di Pesaro rilanciano il tema del futuro dell'ex ospedale psichiatrico San Bendetto di Pesaro, una struttura che anche recentemente è tornata al centro della cronaca per lo stato di incuria in cui versa e per i crolli sempre più frequenti. Le due sigle sindacali ritengono che l'argomento debba diventare centrale per le istituzioni, a partire dalla proprietà, ovvero la Regione Marche che non può più permettersi di abbandonare al suo destino una struttura così importante, anche del punto di vista finanziario, così come il Comune di Pesaro non può permettersi una struttura così rilevante al centro della città che crolla a poco a poco e che non viene utilizzata e finalizzata per la crescita e il benessere della collettività.  Nel documento di programmazione “Pesaro 2030” definisce il San Benedetto solo un “grande contenitore urbano” a cui va individuato un uso compatibile con la città e sostenibile economicamente: Cisl e Cgil, nell’audizione del 27 aprile 2018, avevano già indicato come strada il coinvolgimento della proprietà e il lancio di un concorso di idee al fine di riconvertire la struttura. «Nel nostro documento che abbiamo inviato ai candidati a Sindaco nella recente tornata elettorale, riprendendo proprio quanto già osservato al documento Pesaro 2030, abbiamo ribadito questo concetto ed affermato inoltre che tra le tante esigenze della città, quella di spazi da utilizzare per sviluppare incubatori pubblico, pubblico/privati per start up come, prioritaria - dichiarano Maurizio Andreolini, Responsabile Cisl Pesaro -. In quest’ottica riteniamo che possa e debba essere coinvolto il mondo universitario, tecnico e scientifico affinché l’incubatore diventi una grande opportunità di sviluppo sia per l’accademia che per il territorio, generando risorse ed occupazione».  Diverso è invece il discorso del decentramento dell’Università di Urbino al San Benedetto. In tale ipotesi Cisl e Cgil evidenziano due rilevanti criticità. La prima riguarda il rischio di depotenziamento della sede stessa di Urbino e con essa di tutto quel territorio interno già in affanno; la seconda è invece legata ai rilevanti costi e alla relativa difficoltà di individuare soggetti che possano sostenerli nel tempo.  Indubbiamente, il primo passo è quello di coinvolgere la proprietà sia nella gestione quotidiana della manutenzione ed evitare così altri crolli, ma con altrettanta urgenza è importante definire con la città un percorso che porti nel più breve tempo possibile al recupero dell’intero complesso. «La speranza - prosegue Andreolini - è che il Presidente Ceriscioli, i cui trascorsi amministrativi non possono che aiutarlo, faccia di tutto affinché questo nodo possa essere al più presto sciolto. Ci auguriamo che il metodo partecipativo diventi il fulcro della programmazione che possa portare sia all’individuazione del futuro utilizzo che allo sviluppo di nuove opportunità per la comunità».      
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03/09/2019 L'Amazzonia è il nostro futuro: Iscos tutela il polmone verde del Pianeta
La CISL in occasione della sua Conferenza Nazionale Organizzativa ha dato voce al lavoro che ISCOS, da dieci anni, sta realizzando in Amazzonia con le comunità indigene e il sostegno della Diocesi dell’Alto Solimões. Per ISCOS è stata un’opportunità unica per sensibilizzare e comunicare all’insieme dell’organizzazione quanto di positivo si è fatto e possiamo ancora fare - attraverso la solidarietà e la cooperazione internazionale - nelle diverse “periferie del mondo”, a cui sono legati indissolubilmente anche i nostri destini e le nostre “periferie fisiche ed esistenziali”. Anche alla luce della convocazione di Papa Francesco del Sinodo mondiale dei Vescovi a Roma - dal 6 al 27 ottobre 2019 - sul tema “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale”, abbiamo scelto di valorizzare l’impegno di ISCOS CISL a sostegno dei popoli indigeni e della conservazione della foresta pluviale, lanciando una campagna straordinaria di raccolta fondi. ISCOS tutela il polmone verde del Pianeta: difende, insieme alle comunità indigene, le foreste pluviali originarie per lottare contro i cambiamenti climatici e per la difesa della bio-diversità. Per continuare a farlo abbiamo bisogno della vostra solidarietà attraverso una libera donazione, specificando nella causale “progetto Amazzonia”, sul conto corrente ISCOS: BANCA POPOLARE ETICAIBAN: IT51E0501803200000011015476SWIFT: CCR TIT 2T84A  
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01/08/2019 Da NO SLOT a rischio SI SLOT per il Comune di Fano, la denuncia della Cisl di Fano
  La Cisl di Fano,  che da tre anni  segue  le problematiche relative al gioco d'azzardo, cosidetto legale e non solo, pubblicando i drammatici dati delle risorse spese dalle persone che si ostitano a tentare la fortuna,  aveva, nelle scorse settimane,  sollecitato   l’adozione, da parte dell'amministrazione comunale,  di un  regolamento no - slot che  limitasse gli orari di  utilizzo delle slot nelle cosiddette fasce d'orario  sensibili  12 -  14 e 18  - 21. Oltre al  controllo da parte delle forze dell'ordine, ( vilgi urbani in primis), al  rispetto delle norme  previste per le slot e una forte azione di informazione e prevenzione.    « Ascoltando l’intervento dell' Assessore  al Commercio - afferma Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano - abbiamo capito  che questa nuova giunta deciderà addirittura di ampliare  gli orari delle sale slot che per noi rappresenta ovviamente una scelta gravissima. Altro che restrizione  e comune  #NOSLOT .  Questa nuova giunta solerte e veloce nell’applicare il divieto per la regolamentazione del fumo non ha il coraggio di tutelare la salute dei suoi cittadini dal gioco d'azzardo patologico. - denuncia  Giovanelli - Ha temporeggiato nel precedente quinquennio e oggi svela le sue reali intenzioni:   Fano Città dei Bambini ma Comune #SISLOT. Cosa serve dare spazio ai bambini per una serie di eventi che educano al gioco quando la giunta incentiva e promuove il gioco d’Azzardo legale? Sono  forse troppi gli interessi dietro il gioco d’azzardo legale?»   La Cisl chiede al SIndaco di Fano di tutelare la salute dei suoi cittadini adottando immediatamente, per la tutela della salute pubblica,  una ordinanza  che limiti da subito gli orari  di utilizzo delle slot e di smentire la proposta dell’Assessore al Commercio   Lucarelli.   «Domani invieremo formale richiesta di adozione di tale provvedimento al SIndaco di Fano e ai sindaci degli Ambiti Territoriali di Fano e  Fossombrone. - sottolinea il Responsabile della Cisl di Fano -  Restiamo comunque fortemente amareggiati della decisione della Giunta regionale di spostare a dicembre 2021 l’obbligo di limitare l’installazione delle sale slot dai luoghi sensibili. Vanno bene le  risorse stanziate per la prevenzione  del  gioco d'azzardo patologico, cosidetto GAP,  ma se poi non viene prevista nessuna azione di  contrasto  non possiamo non sottolineare  una certa incoerenza. »   In conclusione Giovanelli invita  «  i Sindaci  della nostra provincia  a definire, quanto prima,   la regolamentazione degli orari delle  slot e di inviare formale richiesta al Presidente della Regione Marche a non spostare al 2021 l’obbligo del distanziometro .»      
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30/07/2019 Ospedale di Fossombrone: il privato non è la soluzione
«Critichiamo aspramente le dichiarazioni del “comitato per i servizi sanitari” in merito alla richiesta  di aprire al privato la gestione del presidio ospedaliero di Fossombrone. » E' quanto scrivono in una nota  Cisl di Fano e  Cgil di Pesaro Urbino esprimendo   « forte contrarietà a questa presa di posizione.  Confermiamo quanto già espresso nei confronti delle scelte attuate dal presidente della Regione Marche in merito l’affidamento dell’ospedale di Cagli al privato, nonché la previsione della clinica privata per acuti nell’ospedale di Sassocorvaro (di cui sono evidenti le criticità funzionali e normative). - continuano Cgil e Cisl - Non possiamo accettare il principio che, dopo aver decretato la chiusura di queste strutture pubbliche attraverso la riduzione dei servizi, si proceda con il concetto di affidare le stesse al privato per garantirne l’esistenza.»    Secondo i sindacati: «La Regione Marche si ostina a non chiarire quale sia il disegno complessivo dell’integrazione tra pubblico e privato nel sistema sanitario regionale, e che attività debbano essere affidate al privato convenzionato. Troppo spesso su questi temi che hanno a che fare con un bene primario quale il diritto alla salute e alla cura, veniamo sorpresi da dichiarazioni estemporanee e contraddittorie rispetto al contesto reale. - sottolineano Cgil e Cisl -  Per questo riteniamo ancora più grave quanto è accaduto in questi ultime settimane, nelle quali non c’è stato oggetto di confronto e dibattito con le organizzazioni sindacali, i sindaci e associazioni di rappresentanza. Siamo stanchi di constatare che i cittadini debbano essere sottoposti ancora una volta alla solita paventata minaccia della chiusura delle strutture in assenza dell’intervento “salvifico” del privato. Rifiutiamo questa logica. Per noi le modalità di gestione dei servizi, il controllo sulle prestazioni rese, devono essere oggetto di un dibattito e un confronto trasparente e nelle sedi istituzionali. Nella nostra Area Vasta corriamo il rischio - denunciano i sindacati confederali  -  che tutte le strutture che prima dovevano diventare case della salute e poi ospedali di comunità, oggi diventino strutture gestite esclusivamente dal privato con un forte disimpegno della sanità pubblica in termini di investimenti e personale. Il pericolo trova riscontro anche nel taglio di diversi milioni di euro previsti dalla Regione Marche per il sistema sanitario nella Area Vasta 1.»   In sintesi, per Cgil e Cisl  l’obiettivo  prioritario è quello di rendere efficiente e funzionale la struttura ospedaliera : «per questo - concludono -  speriamo che le amministrazioni dei comuni interessati condividano questa impostazione, per la quale siamo aperti a confrontarci nel merito.»      
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26/07/2019 Laboratorio di falegnameria per l'integrazione e l'inclusione sociale: un progetto a Falconara per la formazione professionale dei giovani migranti
Un laboratorio di falegnameria con  l'obiettivo di formare giovani, in particolare migranti,  nel settore dell'artigianato con un attenzione al  recupero e il riutilizzo di materie di scarto in ottica di riciclo e prevenzione dei rifiuti. È lo scopo del progetto Linfa, un workshop che coinvolge tredici ragazzi,  titolari di protezione internazionale SIPROIMI, ex SPRAR  dell’ ASP 9 “Ancona provincia di asilo” gestito da Vivere verde, Coosmarche, Polo9 e ANOLF Marche. Grazie alla collaborazione tra IAL Marche, Laboratorio LINFA, CISL e Comune di Falconara, sotto la supervisione di un falegname professionista, i ragazzi realizzano mobili da inserire nel centro comunale Metropolis utilizzando legno usato e materiale di scarto di aziende locali. Tra gli obiettivi c'è  anche quello di andare oltre la semplice formazione pratico - teorica  facendo confrontare  i partecipanti  al laboratorio con  temi concreti, creando  i presupposti  e le opportunità di operare su progetti  reali che vadano a beneficio delle comunità e dei territori nei quali vivono.  Buone pratiche messe in campo per raggiungere obiettivi sociali, culturali e professionali: dall''integrazione sociale e lavorativa dei migranti, alla valorizzazione di luoghi pubblici chiusi o all'aperto,  passando per la formazione professionale dei giovani nel settore dell'artigianato (anche artistico), per arrivare alla valorizzazione delle competenze di base dei giovani acquisite nel paese d'origine e alla conoscenza delle stesse da parte delle comunità locali al fine di creare una maggiore sensibilità e solidarietà, e favorire così una buona integrazione dei migranti ed il loro rapporto con i paesi ospitanti.    
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23/07/2019 Emergenza casa a Fano: le proposte della Cisl di Fano
    Intervento di  Giovanni Giovanelli, Responsabile Ast Cisl Fano su emergenza casa: " Sembra impossibile eppure anche a Fano ci sono persone costrette a vivere non per loro scelta in roulotte e in situazioni abitative non dignitose e rispettose della persona umana.  La notizia comparsa in un quotidiano locale deve aprire immediatamente una seria riflessione sulle politiche abitative ed inclusive attuate nel nostro comune.  Quattro anni fa all’insediamento della precedente giunta era stato attivato un tavolo ( tavolo per l’inclusione sociale ) al quale partecipavano soggetti pubblici le associazioni datoriali il terzo settore e la  Caritas  per definire un programma di lavoro e azioni  per favorire l’inclusione sociale si avviarono anche  tre sottogruppi e  uno si doveva occupare delle politiche abitative. In questi anni  quei gruppi di lavoro non sono stati più convocato e ci si è confrontato poco sulle POLITCHE DELLA CASA , su percorsi per accompagnare  le persone in situazione di disagio socio economico nella ricerca del lavoro, e di contrasto alla povertà in tutte el sue forme.  Oggi l’urgenza abitativa correlata alla mancanza di lavoro  come dimostrano i recenti fatti  è rimasta.    Anche presso  il servizio casa della CISL si rivolgono persone ( famiglie e nuclei monoparentali e giovani lavoratori ) che vivono in situazione di disagio abitativo molto elevato. Se questo dato si associa al numero di sfratti per morosità (2016 75 2017 54)  in diminuzione ma pur sempre significativo ed elevato, alle domande per le case popolari ( più di 400 nel 2018), alla difficoltà di molti che pure in possesso di un contratto di lavoro sono impossibilitati a  stipulare di un contratto d’affitto,  si capisce la priorità di avviare immediatamente politiche abitative. La Cisl di Fano  propone: l’avvio di uno sportello di segretario sociale  che metta in rete tutti gli attori del territorio che si impegnano  nel sociale e nel welfare con particolare attenzione  alla Casa e alle politiche abitative; una ricognizione sulle case di proprietà comunale e degli enti pubblici ad oggi dismesse e magari non occupate al fine  di creare come fatto in altre città ( Bologna) appartamenti per rispondere alle emergenze abitative; attuare politiche di riqualificazione delle case di proprietà comunale spesso frutto di donazioni di cittadini fanesi che  invece di essere vendute  diventerebbero patrimonio della comunità e offrirebbero  una prima seppur parziale risposta; prevedere sin dal prossimo bilancio comunale risorse  specifiche per incrementare  il fondo per il pagamento degli affitti e  per dotare il comune di Fano di appartamenti ( magari ottenuti dalla riqualificazione di vecchi edifici) da mettere a  disposizione per famiglie  mono reddito nuclei monoparentali ; verificare in accordo con Erap se attualmente tutte le persone che alloggiano in appartamenti  (Erap) hanno ancorai requisiti e rispettano la normativa vigente in termini di aggiudicazione degli stessi; sostenere il progetto Casa accessibile promosso da Caritas che sostiene  le  famiglie sfrattata  nella ricerca di una casa.»      
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22/07/2019 Ferrovia Fano - Urbino: serve un tavolo per lo sviluppo del territorio
La Regione Marche sta segnando passi in avanti per quanto riguarda la ripresa economia produttiva, ma registra ancora qualche temporanea difficoltà in almeno due province, tra cui Pesaro Urbino. Il tessuto produttivo è ben diffuso ed organizzato, specie per  il territorio pesarese, ma ciò che fa la differenza è la debolezza di orizzonte che si registra nel percorso di rilancio che avanza a macchia di leopardo, quasi a dimostrare una sorta di difficoltà  a orientare le nuove direttrici di sviluppo. Così a tratti, periodicamente, emergono proposte che vedono caratterizzare il dibattito tra opposte tifoserie, come lo stantio dilemma spesso sollecitato dalla Regione Marche su: “Rilancio della tratta ferroviaria Fano - Urbino  o realizzare una pista ciclabile.?” In questi giorni il Consigliere delegato della Regione Marche, Andrea Biancani, rilancia la pista ciclabile che correrà di fianco al sedime ferroviario per un lungo tratto, promettendo che non coprirà lo stesso se non per brevi segmenti, lasciando possibile una “futura” compatibilità treno + bici. Il progetto Biancani,  a modo di vedere della Cisl di Fano e di Urbino, non chiarisce all’opinione pubblica ed all’elettorato a cui si rivolge alcuni aspetti fondamentali: • Perché il rilancio della ferrovia Fano-Urbino e la pista ciclabile debbano per forza essere due infrastrutture in conflitto e non viste come opere aggiuntive in  un piano di  sviluppo concertato che favorisca la mobilità sostenibile e il turismo  nella Valle del Metauro e verso Urbino città dell’Unesco? • Perché  si ritiene la Ferrovia  opera inutile e costosa, quando tutti gli indicatori e disposizioni di legge, la rendono possibile ( tra tutte,  la Legge Nazionale 128/’17, che istituisce le Ferrovie Turistiche,   ha incluso la Fano Urbino,  tra le prime 18 linee italiane da riutilizzare),  conveniente ed opportuna per un turismo moderno capace di integrare in maniera armonica il trasporto pubblico locale con quello turistico? • Come possono convivere, in un futuro prossimo, pista ciclabile e passaggio dei treni sullo stesso tratto, anche se si lasciano intatti i binari? • Come si può sostenere che  tutti concordano su un'unica proposta quando lo stesso Biancani, ci risulta,  incontra solo una parte dei sindaci interessati  ed esclude le Parti Sociali, ampliando, proprio per il suo pressing, quel solco di contrapposizione e spaccatura nella comunità provinciale  verso le due opere? «Come Cisl di Fano e Urbino - dichiarano Giovanni Giovanelli e Leonardo Piccinno - riteniamo che  il dibatto che si tenta di portare avanti, fatto solo di annunci stampa,  sia dannoso e divisivo, mentre un tavolo concertativo istituzionale regionale, con tutte le Parti interessate, potrebbe portare a superare  l’attuale condizione di  fanalino di coda della Provincia di Pesaro Urbino,  tra quelle  marchigiane,  proprio  per l’assenza di una visione di sviluppo complessivo e condiviso da parte della Giunta regionale».  
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19/07/2019 Sanità, Cgil Cisl e Uil: «Piceno penalizzato»
Le Organizzazioni Sindacali Confederali e le Categorie del Pubblico Impiego e dei Pensionati di Ascoli Piceno vogliono sottoporre all’attenzione della Regione Marche le seguenti considerazioni sulla situazione della sanità in Area Vasta 5, in termini di ricognizione dei bisogni, criticità, servizi erogati e risorse con l’obiettivo di significativi miglioramenti del servizio offerto.               Premesso: -che qualsiasi programmazione e gestione territoriale della salute (quantitativa e qualitativa) deve partire, per un confronto costruttivo, dai dati e dalle informazioni messi a disposizione che evidenzino punti di forza e di debolezza al fine di costruire un sistema pubblico di qualità che risponda ai molteplici e diversi bisogni dei cittadini attraverso l’individuazione delle priorità e dell’equilibrio tra razionalizzazioni e potenziamenti. A tale proposito facciamo notare quanto sia sempre più difficile per noi avere accesso ai dati della sanità pubblica, sia per quanto riguarda il personale, sia per le prestazioni. -che esiste un disequilibrio territoriale in ordine alla distribuzione delle  risorse tra le Aree Vaste che si traduce nei posti letto disponibili per post acuzie, nella definizione dei budget, nei  servizi territoriali, nella presenza del privato convenzionato, nella dotazione degli organici andando a prendere a riferimento una situazione territoriale virtuosa (per la chiusura di piccoli ospedali), - che, purtroppo, anche nel previsto tetto di spesa per il personale, il risparmio complessivo sul costo del personale previsto nell'anno 2019 per l'intera ASUR, in base all'allegato 8 della determina della Direzione Generale ASUR n. 78 del 20/02/2019, pari ad Euro 6.831.246, grava sull’Area Vasta 5 su un totale di Euro 3.819.873, le OO. SS. Confederali e di Categoria, avanzano evidenziano le seguenti osservazioni e criticità territoriali.   SERVIZI TERRITORIALI La programmazione delle strutture ospedaliere deve essere conseguente ad un piano per la salute territoriale, a seguito della chiusura di piccole strutture periferiche, deve prevedere l’attivazione degli Ospedali di Comunità e delle Case della salute e la loro collocazione geografica, ed un coinvolgimento attivo dei Medici di medicina generale, propedeutico  all’incremento dell’attività di prevenzione ed al contenimento dell’attività impropria degli ospedali. Il sistema della residenzialità e semiresidenzialità va riprogrammato rispetto al reale crescente fabbisogno delle fasce più deboli della popolazione (prevalenza popolazione anziana rispetto alle altre Aree Vaste), come si evince anche dalle lunghe liste d’attesa, e non basato esclusivamente sulla offerta di strutture  disponibili sul territorio; occorre mettere in atto investimenti strutturali per incrementare i posti letto. Il DM 70/2015 prevede chiaramente al punto 10 Continuità ospedale-territorio che “le regioni, al fine di agevolare il processo di ridefinizione della rete ospedaliera devono procedere contestualmente al riassetto dell’assistenza primaria, dell’assistenza domiciliare e di quella residenziale, in coerenza con quanto previsto dal vigente quadro normativo in materia di livelli essenziali di assistenza e con gli obiettivi economico finanziari nazionali fissati per il Servizio sanitario nazionale.” Occorre pertanto un significativo  investimento che incida anche sul forte squilibrio esistente tra le Aree Vaste della Regione, a scapito dell’Area Vasta 5 (13% dei posti letto dell’intera Regione) attraverso: •                    Esigenza di incrementare sia i posti letto di RP che di RSA (questa ultima particolarmente carente) •                    Vincolo di una parte del budget regionale per lo sviluppo delle Case della salute in Area Vasta 5 vista la riorganizzazione sanitaria degli anni passati con la chiusura dei piccoli ospedali. L'assenza oggi di Ospedali di Comunità richiederebbe per il territorio delle Case della Salute di livello più organizzato e integrato •                    Modifica dell’Atto di fabbisogno regionale che tenga conto della maggiore incidenza della popolazione anziana su quella complessiva in ciascuna AV •                    Monitoraggi e verifiche dei livelli di prestazioni, in termini di qualità ed economicità.  Potenziamento della rete complessiva dell’ADI •                    Specificità delle Aree Interne, a maggior ragione dopo il sisma, con potenziamento della rete dell’emergenza/urgenza tramite poliambulatori di MMG, con la strumentazione adeguata per esami di base. Considerato che il DM 70/2015 prevede al punto 9.1.3 le postazioni territoriali con attribuzione di un mezzo di soccorso avanzato ogni 60.000 abitanti e con la copertura di un territorio non superiore a 350 Kmq: per la nostra provincia ciò significa “quattro” mezzi di soccorso avanzato. Inoltre “nel calcolo del totale di mezzi di soccorso riorganizzati vanno considerati i trasporti primari e secondari urgenti   ASSETTI ISTITUZIONALI E ORGANIZZATIVI Serve garantire oggi il potenziamento della dotazione di unità operative, servizi, specialistiche e attività diagnostiche  in ciascun presidio ospedaliero per soddisfare i bisogni sanitari del territorio e supportare un adeguato sistema di emergenza urgenza. Il tema dell’edilizia ospedaliera (nuovo Ospedale unico) deve necessariamente essere collegata ad un progetto futuro di sanità di  territorio più ampio, che risponda effettivamente alle problematiche attuali tenendo conto: -  dei tempi di realizzazione, anche considerando le infrastrutture e il sistema di contorno; - della definizione dei livelli di specializzazioni previsti - delle risorse economiche necessarie, tenendo conto anche di future spese legate ai project financing che sottraggono fondi per il personale e le attrezzature. - del rapporto attuale e futuro con i due ospedali esistenti rimodulando l’intera assistenza ospedaliera secondo logiche di integrazione a partire dalla riorganizzare del sistema dell’emergenza/urgenza tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Inoltre le scelte degli assetti organizzativi su ospedale, territorio e prevenzione richiedono approfondire e valutare il rapporto pubblico/privato dato che nel nostro territorio insiste la metà della sanità privata della Regione e che quindi non può avere ulteriore spazio. Ciò significa stoppare le continue esternalizzazioni dei servizi sanitari in termini sia economici, valutando se questi appalti non si traducano in un aggravio di costi piuttosto che in un risparmio, sia di integrazione e non di mera sostituzione. Prevedere soprattutto il necessario potenziamento dei controlli pubblici in merito ai LEA delle prestazioni.   PREVENZIONE Particolare attenzione va posta al sistema della prevenzione (infortuni e malattie professionali, alimentare, di salute pubblica e veterinaria) come livello assistenziale rispetto al quale garantire efficacia dei servizi e degli operatori con le risorse necessarie e previste, applicando anche specifici accordi e/o protocolli d'intesa esistenti. Garantire risorse e personale è priorità assoluta per presidiare in particolare i servizi di prevenzione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro a maggior ragione in quei territori come il nostro colpiti dal sisma e interessati dall'attivita dei cantieri.   LISTE ATTESA e  PRONTO SOCCORSO La qualità del nostro sistema sanitario pubblico si valuta anche in relazione alle liste d’attesa rispetto alle quali esistono ancora gravi carenze che necessitano di essere affrontate con urgenza, sia attraverso l’utilizzo degli impianti H24 sia attraverso assunzioni mirate a tempo determinato o, in subordine,  con il ricorso a prestazioni di orari extraistituzionali affinché si possano abbattere i picchi di utenza e ridurre drasticamente  il ricorso al privato. Un altro elemento importante è rappresentato dall’opportunità di rendere maggiormente trasparente il sistema delle prenotazioni. La nostra richiesta scaturisce dal sempre maggior numero di segnalazioni che vengono fatte al sindacato relativamente alla chiusura delle liste di prenotazione ed ai disagi che ne conseguono per gli utenti. Non possiamo tacere la grave situazione che si verifica ogni anno nel periodo estivo, dovuta alla cronica carenza di personale sanitario, né il problema delle lunghe attese al Pronto Soccorso, inaccettabili per i cittadini, e che devono essere opportunamente valutate attraverso una diversa organizzazione del servizio.   PERSONALE La qualità del sistema sanitario pubblico Area Vasta 5 deve avere come fulcro fondamentale le politiche attuate nei confronti del personale che richiedono stabilizzazione dei  precari, ripartizione dei carichi di lavoro, distribuzione degli orari e investimenti. -        RIDEFINIZIONE DELLE DOTAZIONI ORGANICHE CON    L'INSERIMENTO          ANCHE DEL CRITERIO DELLA QUANTITA'      DEI   SERVIZI EROGATI, PRESCINDENDO DALLA SPESA     STORICA. Le dotazioni organiche dovrebbero essere definite sulla base della complessità assistenziale e dei posti letto, ma questi criteri non vengono assolutamente utilizzati equamente nelle varie realtà territoriali in quanto condizionati dalla spesa storica. Considerato, inoltre, che la mobilità attiva comporta un sostanziale aggravio dei carichi di lavoro e la mobilità passiva, al contrario, uno sgravio degli stessi carichi, appare indispensabile aggiungere tra i criteri per la definizione di dette dotazioni organiche anche quello dell'entità delle prestazioni e dei servizi erogati. -        RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI RECLUTAMENTO DEL    PERSONALE ANCHE MANTENENDO L'ATTUALE        ORGANIZZAZIONE SU BASE REGIONALE, REALIZZANDO,   PERO', SOTTOGRADUATORIE PER SINGOLE AREE VASTE. L'attuale organizzazione del sistema di reclutamento attraverso concorsi unici regionali, con unica graduatoria, è fonte di incessanti richieste di mobilità intra-ASUR; paradossali disfunzioni organizzative in quanto il candidato residente a Pesaro può essere chiamato a prestare attività lavorativa ad Ascoli e viceversa con la conseguente sostanziale impossibilità di effettuare la mobilità per interscambio; insormontabili difficoltà da parte delle Aree Vaste di utilizzo delle graduatorie sulla base delle richieste territoriali. Inoltre l’Area Vasta 5 risulta essere poco "appetibile" dal punto di vista lavorativo se le opportunità lavorative sono rappresentate spesso da contratti a tempo determinato di breve durata. -        RIEQUILIBRIO DI  TUTTI I FONDI DEL COMPARTO E DELLA    DIRIGENZA DETERMINATI IN MODO DIFFERENZIATO      DALLE SINGOLE EX ZONE. La determinazione su base storica dei fondi in relazione alle specifiche situazioni delle singole Zone, hanno comportato e continuano a comportare una inaccettabile disparità di trattamento tra dipendenti che svolgono le medesime funzioni. Tale disparità non solo emerge macroscopicamente tra tutti i  dipendenti delle diverse Aree Vaste ma, per quanto riguarda la dirigenza SPTA, sussiste tra dipendenti provenienti dalle diverse Zone della stessa Area Vasta. In merito risulta assolutamente non più procrastinabile l'unificazione dei fondi dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale ovvero, in alternativa, il riallineamento degli stessi fondi. Le OO.SS. Confederali e di Categoria infine reputano non procrastinabile un riequilibrio basato anche sulle entrate della Mobilità Attiva, che crea ulteriore lavoro per gli operatori dell'A.V. 5, ma che non ricade affatto come beneficio sulla formazione del Budget disponibile, andando a sanare parte della Mobilità Passiva di altre AA. VV, a cui si aggiunge il riequilibrio di cui in premessa sul costo del personale e il risanamento dello sforamento, per gli anni 2015/2017, dei fondi contrattuali (ex fondo disagio) per complessivi 950.000.     CGIL Ascoli Piceno            SPI CGIL Ascoli Piceno      FP CGIL Ascoli Piceno     CISL Ascoli Piceno             CISL FNP Ascoli Piceno    CISL FP Ascoli Piceno  UIL Ascoli Piceno               UILP UIL Ascoli Piceno     UIL FPL Ascoli Piceno
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17/07/2019 Sanità, Piccinno, Cisl Urbino, risponde agli attacchi della Sinistra per Urbino
  «E’ singolare come, a fasi alterne, alcuni movimenti politici, pur di conquistarsi quattro righe di notorietà, non trovano di meglio che attaccare le organizzazioni sindacali, Cgil Cisl e Uil, temi di cui non si sono mai interessati.  - afferma  Leonardo Piccinno, Responsabile della Cisl di Urbino - Questa volta è il turno della Sinistra per Urbino, sconfessata dall’elettorato alle recenti amministrative urbinati che, nel tentativo di attaccare sulle pagine del Corriere Adriatico il Presidente  della Regione Marche sul tema della sanità e del nosocomio di Sassocorvaro (che pure sarebbe un’azione giusta e sacrosanta), cercando di dare sostanza e dignità alla loro denuncia, accusano le tre organizzazioni sindacali di “Afonia”, ovvero, silenzio e complicità. - continua Piccinno - Questi illuminati dell’ultima ora dovrebbero almeno documentarsi, attingendo proprio dalle pagine del Corriere: Cgil Cisl Uil sono rimasti gli unici soggetti sociali a portare avanti una ferma, convinta e continua opposizione all’azione di indebolimento della Sanità Pubblica che la Regione sta portando avanti. Dove si trovava questo movimento politico quando si sono effettuati ben due presidi davanti all’ospedale di Urbino? Dove erano, quando si sono effettuati ben tre manifestazioni regionali in Ancona per riaffermare la centralità della Sanità pubblica sul privato? Forse erano impegnati a lenire le ferite elettorali quando nel mese scorso Cgil Cisl e Uil  hanno denunciato con forza la scelta della Regione Marche di dare in convenzione alla società privata l’ex Ospedale di Sassocorvaro? - rilancia il responsabile della Cisl di Urbino -  Ben vengano i movimenti politici e della società civile (evaporati come neve al sole) ad aggiungersi al Sindacato unitario ed ai lavoratori nel denunciare l’indebolimento della sanità pubblica, ma il consenso lo cerchino attraverso la capacità delle proprie proposte e  non sulla pelle di chi ogni giorno, a tutela dei cittadini, dei pensionati, degli ammalati e dei lavoratori, si battono per difendere il diritto costituzionale ad una Sanità di qualità, che sappia coniugare il ruolo primario del pubblico con il privato. - conclude Piccinno  -  La CISL è aperta al confronto con tutti coloro che vogliono comprendere i problemi della sanità ed impegnarsi concretamente ad affrontarli.»
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15/07/2019 Ludopatia, luci e ombre dello stop alla pubblicità del gioco d'azzardo. Sauro Rossi ospite a #centocitta Radio 1 Rai
Il Segretario generale Sauro Rossi ospite in diretta a #centocittà su Radio1 Rai per parlare di gioco d'azzardo
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15/07/2019 Ordinanza anti-fumo in spiaggia, la Cisl di Fano plaude all'iniziativa: «Adesso si contrasti anche il gioco d'azzardo»
La Cisl di Fano plaude all’introduzione dell'ordinanza del Comune di Fano per vietare le cicche di sigarette nelle spiagge. Un misura a difesa dell’ambiente che si inserisce in una sensibilità ambientale, sempre più diffusa e recepita anche dalle amministrazioni comunali. Speriamo che la Giunta comunale si adoperi con altrettanto celerità e determinazione (sono quattro anni che se ne parla) per l’adozione di un regolamento per il contrasto al gioco d’azzardo, prevedendo subito la limitazione dell’utilizzo in determinate fasce orarie. «Siamo fiduciosi - dichiara Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano - che questa nuova giunta sia determinata nell’adozione di questo provvedimento accompagnato da misure preventive diffuse tra tutta la popolazione per Fano una città #noslot».   In questo senso ci sono stati sindaci e amministrazioni comunali coraggiose ,come quella di Bergamo, che hanno adottato misure idonee al contrasto del gioco d’azzardo superando anche l’opposizione della associazioni di categoria con ricorsi vinti al Tar.    «Non sia titubante la giunta - conclude Giovanelli - perché, come i dati confermano, la situazione è drammatica».   
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11/07/2019 La Cisl aderisce alla petizione per istituire la "Giornata del Migrante Ignoto"
La Cisl aderisce alla petizione per istituire la "Giornata del Migrante Ignoto" lanciata da don Aldo Bonaiuto sulla piattaforma Change.org Di seguito riportiamo il testo della petizione, che può essere firmata all'indirizzo https://www.change.org/p/giuseppe-conte-istituire-la-giornata-del-migrante-ignoto   Vi ricordate di Aylan Kurdi, il bambino di tre anni con maglietta rossa e pantaloncini blu riverso sulla spiaggia in Tunisia? La sua foto ha fatto il giro del mondo, ma non ci ha insegnato niente.Vi ricordate il ragazzino di 14 anni che viaggiava verso l’Italia con la pagella cucita nella giacca, per dimostrare che era degno di stare nel nostro paese? E’ morto nel Mediterraneo, senza che nessuno lo potesse piangere. Anche lui non ci ha insegnato nulla. Solo nei primi 4 mesi del 2019 nel Mediterraneo sono morte 422 persone, sono più di tre persone al giorno. In media si tratta della percentuale di morti più elevata sul totale delle partenze dal 2014.Dal 2014 ad oggi, non abbiamo ancora imparato nulla.In questi anni abbiamo imparato a parlare il linguaggio dell’immigrazione. Flussi, accoglienza, integrazione sono diventate parole del lessico condiviso. C’è solo un protagonista rimasto colpevolmente ai margini di queste dinamiche epocali pur essendone l’epicentro: il migrante ignoto. Un numero incalcolabile di persone svanisce nei viaggi della speranza. Vite innocenti, ingannate dai mercanti di illusioni, inghiottite dagli abissi dei deserti, dei mari e di altre lande desolate. Sono neonati, bambini, mamme e ragazzi giovanissimi che attraversano le periferie geografiche ed esistenziali di un mondo indifferente e ostile. Sono gli invisibili di cui si perdono le tracce in viaggi rocamboleschi o nei luoghi di approdo che però divengono terra di nessuno, riserva di caccia della tratta di esseri umani e delle più inconfessabili pieghe oscure delle nostre società “avanzate”. Purtroppo i migranti finiscono nelle cronache di Tv e giornali solo quando vengono caricati a bordo di imbarcazioni di soccorso. Di tutti gli altri disperati, degli “sbarchi” fantasma, delle vittime dei trafficanti di carne umana nessuno sa nulla, nessuno si preoccupa, nessuno apre per loro l’agenda delle priorità nazionali e comunitarie. Eppure i migranti ignoti, scomparsi nel silenzio indifferente e complice delle “tombe d’acqua” o dei passeur di frontiera, costituiscono la grande maggioranza dei flussi migratori.Perciò diventa opportuno dedicare loro una giornata in grado di sensibilizzare l’opinione pubblica e di educare le coscienze, soprattutto delle nuove generazioni, su un fenomeno doloroso e ineludibile del terzo millennio globalizzato. Chiunque se ne farà promotore dimostrerà di saper divenire lievito nella massa e di riuscire a leggere i segni dei tempi. Istituzioni, terzo settore e cittadini consapevoli sono chiamati a condividere un’occasione di impegno concreto.  Da qui un accorato appello all’ONU, all’Europa, alla Santa Sedee al Governo Italiano, che da anni cooperano sul fronte dell’accoglienza, affinchè venga istituita una Giornata del Migrante Ignoto. Il Mar Mediterraneo è diventato - suo malgrado, ma per colpa nostra - un Olocausto odierno. Per istituire la Giornata delle Memoria per le vittime di quel genocidio ci sono voluti 60 anni, non aspettiamo altrettanto per quello che stiamo vivendo oggi. Ciò costituirebbe la testimonianza collettiva di una necessaria mobilitazione dei popoli e delle coscienze di fronte ad un’emergenza divenuta ormai contingenza quotidiana. Nessuno può fingere di non sapere che suo fratello svanisce nelle fauci della disperazione.InTerris, Quotidiano Digitale fondato da Don Aldo Buonaiuto.
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08/07/2019 Area Vasta 1: incontro tra sindacati e Regione. Bene il dialogo ma tanti i punti critici
Nella giornata di lunedì 1 luglio si è svolto in ancona un incontro tra CGIL CISL e UIL e i rispettivi sindacati dei pensionati e dei dipendenti pubblici e una delegazione dell’amministrazione regionale guidata dalla Senatrice Camilla Fabbri in rappresentanza del Presidente della Regione Marche, e composta dalla Dirigente del servizio salute della Regione e i direttori generali dell’Asur Marche e dell’Azienda Marche Nord nonché dal direttore dell’area Vasta n. 1. L’incontro è stato l’ultimo di una serie di incontri che ha visto la regione marche confrontarsi per la prima volta in quattro anni di legislatura con le organizzazioni sindacali confederali di livello provinciale. Abbiamo colto pertanto l’occasione per riproporre all’Amministrazione regionale alcune importanti problematiche che da anni abbiamo portato all’attenzione dell’opinione pubblica, nonché presentato alla conferenza dei sindici della nostra area vasta per le quali non abbiamo mai avuto alcuna risposta soddisfacente. Abbiamo però in premessa rilevato che negli ultimi due anni e mezzo, vi è stata la totale assenza di confronto con le confederazioni sindacali a livello provinciale con le direzioni delle aziende sanitarie del nostro territorio. In due anni e mezzo, malgrado le nostre richieste di incontro formalizzate e sollecitate più volte, le direzioni delle aziende sanitarie della nostra provincia non si sono mai rese disponibili al confronto. Nell’incontro svoltosi lunedì scorso in Regione Marche, abbiamo ribadito che sin dal 2013 la nostra provincia sta pagando un prezzo altissimo in termini di: tagli ai servizi, alla rete ospedaliera, incremento di mobilità passiva e cessione di spazi e agibilità alla sanità privata. Un prezzo altissimo per le nostre comunità locali e per gli operatori sanitari che da anni sono costretti a lavorare in perenne condizione di incertezza e di difficoltà organizzativa. In AV 1 le ultime scelte dalla trasformazione del ospedale di comunità di Sassocorvaro in ospedale per acuti, alla decisione di costituire una clinica privata per acuti a Fano,  confermano quanto abbiamo detto da anni, la volontà di introdurre nel nostro territorio il privato nella gestione diretta di strutture sanitarie per acuti, a scapito del sistema pubblico, che in passato, prima dei tagli operati ai posti letto dalla precedente giunta regionale, ha garantito negli anni livelli di qualità importante dei servizi sanitari, ospedalieri e territoriali. Abbiamo sottolineato la nostra contrarietà rispetto al fatto che nelle more dell’iter di approvazione di un piano sanitario, si facciano scelte programmatorie svincolate da qualsiasi contesto, senza aver mai chiarito in modo evidente quali e quanti servizi sanitari vadano garantiti in modo esclusivo dal sistema pubblico e quali affidare al privato, convenzionato o meno.  Nel nostro territorio invece, unico nelle marche, si affidano alla gestione privata strutture pubbliche, senza neppure spiegare prima per quale ragione la regione marche ha ritenuto contraddire se stessa, ritenendo di modificare la natura di una struttura da ospedale di comunità (che malgrado il nome non è una struttura ospedaliera) a clinica per acuti in gestione privatistica. Abbiamo sottolineato inoltre altre criticità, ed in particolare l’incremento della mobilità passiva, la carenza di posti letto nel sistema pubblico in modo particolare, la necessità di giungere alla realizzaizone del nuovo ospedale marche nord, ma di chiarire la natura giuridica e il ruolo che tale aziende deve ricoprire nel panorama sanitario regionale in modo definitivo. A tal proposito abbiamo sottolineato l’importanza di aprire un confronto con i soggetti di rappresentanza collettiva a partire dalle amministrazioni locali, sui costi e sulla necessità di utilizzare lo strumento del project financing, per la costruzione del nuovo spedale, valutando se tale strumento nel medio-lungo periodo, non ingeneri maggiori costi per la comunità regionale, rispetto ad altri strumenti che la normativa prevede per la realizzazione di opere pubbliche di tale natura. Abbimo sottolinato inoltre che in termini di riorganizzazione del sistema sanitario tanto ancora potrebbe essere fattio, a partire dal potenziamento e ridefinizione della rete dell’emergenza/urgenza, della razionalizzazione e potenziamento del sistema dei laboratori analisi, nonché di intervenire rispetto a situazioni di forte criticità di alcuni unità operative come la pediatria dell’ospedale Marche Nord, evidenziando come la scelta di cassare dall’atto aziendale di Marche Nord la struttura di Neonatologia e della terapia intensiva neonatale, operata dalla Regione Marche, sia stata secondo noi una scelta sbagliata e da rivedere, anche in un’ottica di cooperazione avanzata con l’azienda ospedaliera di Torrette. Abbiamo consegnato inoltre un documento nel quale sottolineiamo nuovamente alcune richieste relative al necessario potenziamento, nel rispetto della vigente programmazione regionale degli ospedali di comunità, richiedendo per questi che ci vengno fornite alcune informazioni come: quanti posti letto in queste strutture sono ad oggi effettivamente attivi, disciplina per disciplina, qual'è il loro tasso di utilizzo, i giorni di degenza media, disciplina per disciplina, gli organici assegnati. Informazioni relative alle liste di attesa, quali i protocolli per accedervi e come avviene la presa in carico dei pazienti, nonché una operazione di trasparenza sulla libera professione che sia funzionale ad una sua maggiore regolazione a livello regionale, in funzione degli obiettivi istituzionali del servizio sanitario. Informazioni sul Presidio Ospedaliero Unico di rete Urbino-Pergola, per il quale a nostro parere occorre avere definitivamente chiarezza sulla prospettiva di tali strutture, anche qui in termini di posti letto e loro utilizzo rispetto agli obiettivi dichiarati sia in termini di organici effettivi per poter garantire le risposte di salute necessarie, a partire dall’attivazione del reparto di geriatria e dei posti letto da attribuire al pronto soccorso per l’Osservazione Breve Intensiva. Abbiamo inoltre indicato l’importanza di giungere ad una riprogrammazione del sistema delle residenzialità e della semi residenzialità, orientandolo ai nuovi bisogni, cosa che il recente Atto di Fabbisogno della Regione Marche ha fatto solo parzialmente e solo sulla base dell'offerta e non della domanda. C'è una complessità cui si può rispondere non solo orientando i finanziamenti e aumentandoli, ma progettando e costruendo servizi nuovi e diversi. Così come abbiamo chiesto di potenziare i servizi sanitari territoriali, ed in particolare l’esigenza di finanziare adeguatamente il sistema della prevenzione, con particolare attenzione alla salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, oggi fortemente sottodimensionato. Abbiamo infine chiesto di fornirci chiarimenti relativi alla concreta volontà di procedere alla realizzazione nel territorio delle previste case della salute di tipo A e B, che ad oggi sono di fatto solo previste sulla carta ( DG ASUR  n 460 del 9 Agosto 2018) La delegazione Pubblica che ha lungamente interloquito con noi, pur rappresentando punti di vista differenti dai nostri su alcuni aspetti e critiche cha unitariamente abbiamo avanzato, ha sottolineato il fatto che l’incontro del 1 luglio sarà il primo di una serie di incontri nei quali la stessa oltre a impegnarsi a fornire risposte più specifiche alle domande e ai chiarimenti da noi richieste, si resa disponibile a confrontarsi nel merito di alcune criticità da noi sollevate, evidenziando la volontà di giungere ad una soluzione. La parte pubblica ha manifestato la propria volontà di voler aprire un confronto con le organizzazioni sindacali confederali a livello provinciale, con le direzioni delle aziende sanitarie, che di fatto in questi anni è stato totalmente assente. Pertanto pur avendo la consapevolezza che dall’incontro non avrebbero potuto emergere risposte efficaci per la specificità delle richieste, e considerando “interlocutorio” il carattere di questo incontro già in partenza, auspichiamo che la Regione Marche sia coerente con gli impegni assunti e si apra finalmente ad un vero e proprio confronto con le organizzazioni sindacali territoriali. Rimaniamo comunque in attesa di comprendere le ragioni politiche che stanno inducendo la stessa amministrazione regionale ad incrementare la presenza di soggetti privati nel sistema sanitario, in una regione dove tale presenza è storicamente limitata, perché il sistema pubblico in questi anni si è dimostrato tutto sommato efficiente sia in termini qualitativi che quantitativi.
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01/07/2019 Sea Watch 3: presidio ad Ancona per l'accoglienza, la giustizia e la legalità
«Siamo con la Sea Watch3, con la sua comandante Carola Rackete e con i migranti a bordo perchè la vita umana deve venire prima di ogni altra cosa, l’accoglienza è un dovere universale di ogni popolo civile. Rimettiamo al centro l’umanità per sconfiggere odio, razzismo, intolleranza e mancato rispetto dei diritti umani. Il divieto di assicurare la salvezza viola la Costituzione ed è frutto di una interpretazione della legge sbagliata, disumana e senza scrupoli. Per questo crediamo che non si possa restare in silenzio ma che si debba agire per costruire una resistenza attiva contro una deriva sociale e razzista .» Con  queste ragioni,  lunedì 1 luglio a partire dalle ore 18 si sono ritrovati in presidio,  in Piazza del Plebiscito  ad Ancona,  i rappresentanti di  Cgil, Cisl e Uil Ancona/Marche insieme con Agesci Marche, Amad Associazione Multietnica Antirazzista Donne, Amnesty International Marche, Anolf Ancona, Anpi Marche, Articolo 1, Associazione di donne SEMAJ – Seminari Magistrali di Genere “Joice Lussu”, Associazione Terzavia, Arci Ancona. Arci Marche. Associazione Diritti al Futuro – Senigallia, Casa delle Culture Jesi, Casa delle Donne Jesi, Associazione Festa per la Libertà dei Popoli, Comitato Marche Pride, Freewoman, Gulliver, Falkatraz-laboratorio dell’autogestione, Giovani Democratici Marche, Laboratorio Sinistra Jesi, La Tenda di Abramo Falconara, Istituto Gramsci Marche, Osservatorio Diritti in genere Ancona, Ostello delle idee Jesi, Partito Democratico Marche, PCI Sezione Ancona, Possibile, PRC Marche, Rete degli studenti medi, Sinistra Italiana Marche, SNOQ Ancona-Comitato 13 febbraio, Spaziostello Onlus Jesi, Università per la pace Ancona.              
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28/06/2019 Sanità nel Maceratese: primo incontro Regione - Sindacati. Attendiamo risposte
Si è svolto ieri, giovedì 27 giugno, un primo incontro tra CGIL, CISL, UIL della provincia di Macerata e Regione e ASUR sull’assetto dei servizi sanitari e socio-sanitari nell’Area Vasta 3. L’incontro costituisce una tappa della più ampia mobilitazione che CGIL, CISL, UIL delle Marche stanno da diversi mesi portando avanti nei confronti della Regione rispetto alle esigenze e alle prospettive del sistema salute nelle Marche.   Ribadendo le motivazioni di fondo della vertenza aperta da tempo e ricordando che non può esserci valido confronto con le organizzazioni sindacali senza il pieno rispetto dei lavoratori da dimostrarsi con una pronta e positiva risoluzione della questione sulla corretta applicazione art. 86 del CCNL sanità sull’indennità di turno, come CGIL, CISL, UIL di Macerata abbiamo specificato nel dettaglio le questioni prioritarie per la sanità del nostro territorio raccolte in uno specifico documento depositato. Riteniamo imprescindibili veri interventi di potenziamento della sanità nel territorio e di integrazione socio-sanitaria. Questo significa parlare con serietà, chiarezza e programmazione trasparente delle Case della Salute, dal momento che delle tante promesse ad oggi ne è stata attivata solo una, per di più in forma non completa: sulla realizzazione delle future strutture abbiamo chiesto tempi e contenuti certi e attenzione alle richieste del territorio. Altrettanto urgente è portare a compimento l’attivazione degli Ospedali di Comunità: mancano posti letto a Recanati e Tolentino, vogliamo conoscere le vere intenzioni di Regione e ASUR in particolare rispetto all’Ospedale di Tolentino, vogliamo che l’ingresso dei medici di famiglia in tutte queste strutture sia davvero incentivato e garantito. Il territorio ha bisogno di una rete dell’emergenza-urgenza che funzioni, altrimenti i pronti soccorso ospedalieri continueranno ad essere congestionati. Sulle liste di attesa continuiamo a chiedere un utilizzo più intensivo ed efficiente delle apparecchiature diagnostiche e un incremento dell’offerta di alcune tipologie di prestazioni, favorendo il prioritario utilizzo del personale della sanità pubblica. Le Marche spendono poco, ancora troppo poco, in prevenzione, specialmente nella prevenzione per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per il nostro territorio questo sottofinanziamento comporta gravi carenze di organico che rendono impossibile la necessaria attività di prevenzione nei cantieri della ricostruzione. I tecnici della prevenzione che dovrebbero occuparsene in tutta la provincia sono ad oggi solo 10! Sono necessarie e urgenti assunzioni che coprano almeno il turn over degli ultimi due anni e del prossimo triennio. Tutta la provincia ha bisogno di maggiore equilibrio territoriale nell’assistenza socio-sanitaria residenziale e domiciliare. Nell’aree interne c’è urgente bisogno di una più attenta e decisa programmazione della ricostruzione delle strutture socio-sanitarie colpite dal sisma che veda una forte regia regionale capace di fare sintesi delle esigenze locali e di garantire reale sostenibilità territoriale. Da questo punto di vista, riteniamo che la Regione non possa continuare a non attivare i tavoli territoriali previsti dal Patto per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Su tutte queste esigenze, cogliendo l’occasione di un confronto che a livello territoriale è fermo ormai da oltre due anni, abbiamo posto domande e richieste specifiche. L’incontro ha avuto carattere interlocutorio e non ha fornito al momento reali risposte. Attendiamo, pertanto, un concreto riscontro da parte di Regione e ASUR alle nostre richieste.
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27/06/2019 Ricostruzione post- sisma, a Macerata insediato il Tavolo Tecnico per la Legalità in Prefettura
Mercoledì 26 giugno si è insediato presso la  Prefettura  di Macerata il Tavolo Tecnico, art. 35, comma 8, del D.L. 189/2016, che prevede che, presso le Prefetture dei territori dell'Italia centrale colpiti dagli eventi sismici del 2016, venga istituito un Tavolo permanente e vengano stipulati Protocolli di legalità al fine di definire in dettaglio le procedure per l'assunzione dei lavoratori edili da impegnare nella ricostruzione. «Nel corso di una serie di incontri tenutisi in Prefettura, nell'ambito della Conferenza provinciale permanente, è stato affrontato il terna della costituzione del Tavolo,  definito il provvedimento costitutivo e sono stati individuati i componenti titolari e supplenti appartenenti alle Amministrazioni del territorio, alle Associazioni datoriali di categoria ed alle Organizzazioni sindacali. - si legge in una nota della Prefettura di Macerata -  Alla riunione ha preso parte anche il dr. Piero Farabollini, Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, che ha assicurato la presenza in seno al Tavolo di un rappresentante dell'Ufficio speciale per la ricostruzione quale suo delegato.» «La costituzione del  Tavolo  permanente per la Legalità nella costruzione è sicuramente un primo passo importante. - ha commentato Jacopo Lasca, Filca Cisl Marche presente all'incontro in Prefettura -  La presenza del Commissario Straordinario per la ricostruzione è stata fondamentale. Durante l’incontro si è chiarito, una volta per tutte, che il certificato di congruità è uno strumento operativo per tutti i progetti depositati dopo il 5 agosto del 2018 e che l’ordinanza n. 78 non annulla e non sospende  questo strumento.  Nel settore edile la congruità è una pietra miliare per garantire l’applicazione del contratto nazionale dell’edilizia nei cantieri della ricostruzione e per contrastare in maniera efficace il lavoro irregolare. - ha  precisato Lasca -  Ora si apre una nuova battaglia che è quella della lotta all’abuso dello strumento del distacco di manodopera. Certamente il tavolo istituito sarà il luogo più idoneo per trovare gli strumenti necessari  e per condividere tutti i dati in possesso delle varie organizzazioni ed istituzioni per disinnescare gli abusi e per mantenere alto il livello di attenzione sugli spazi di illegalità ed infiltrazione mafiosa che il cantiere più grande di Europa inevitabilmente può generare. - conclude Lasca - Va dato atto al Prefetto Rolli di essere stata molto incisiva dando un grande segnale di impegno e di concretezza calendarizzando già il prossimo incontro per il 16 luglio.»      Nell'incontro  è stata evidenziata l'importanza dello strumento del Durc  di congruità nella lotta al lavoro sommerso ed irregolare ed è stato chiarito che, come precisa la Prefettura di Macerata : « l'Ordinanza n. 78 di attuazione delle misure dirette ad assicurare la regolarità contributiva delle imprese operanti nella ricostruzione pubblica e privata, in attuazione dell'articolo 1, comma 2, dell'ordinanza n. 41 del 2 novembre 2017, approvata previa intesa con la Cabina di coordinamento e immediatamente esecutiva, mantiene ferma l'operatività dell'Ordinanza n. 58 e pienamente in vigore gli all.2 e 3 della stessa.» E' stato anche previsto di affrontare, nell'ambito del tavolo, con il coinvolgimento della Protezione Civile, della Regione e degli Enti Locali, il tema delle soluzioni alloggiative che potranno ospitare il personale impegnato nella ricostruzione, «considerato che i commi, 4 e 5 della norma sopra citata prevedono l'obbligo per le imprese di provvedere ad una adeguata sistemazione alloggiativa dei propri dipendenti. - conclude la nota della  Prefettura - In tali strutture, che consentiranno un maggiore controllo delle presenze dei lavoratori sul territorio, dovrà essere garantita anche l'assistenza socio sanitaria.»  «E' necessario  rafforzare in maniera massiccia gli uffici ispettivi e quelli di prevenzione per la garantire la tutela dei lavoratori su salute e sicurezza - ha sottolineato Rocco Gravina Responsabile dell'Area sindacale territoriale di  Tolentino - Camerino a margine dell'incontro - Siamo assolutamente consapevoli che la previsione di un arrivo massiccio di  aziende da fuori regione pone la necessità di  accogliere diverse centinaia di lavoratori.  Ribadiamo  con forza che vanno  pensati campi  base  adeguati con  alloggi necessari, prevedendo  anche  una seria copertura sanitaria con presidi sanitari sul territorio. - rilancia Gravina - Non possiamo non evidenziare  che, purtroppo,   ai residenti che sono rientrati in questi territori, già oggi,non si riescono a garantire  servizi sanitari adeguati. Vanno incrementati  da subito i servizi essenziali per garantire il diritto alla salute, vanno date risposte immediate impegnando risorse straordinarie, come è previsto anche dalla Costituzione»   
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26/06/2019 Percorsi di Welfare; da dimensione aziendale a valore sociale
La Commissione Pari Opportunità della Provincia di Fermo, in collaborazione con Confartigianato, organizza il convegno Percorsi di Welfare – da dimensione aziendale a valore sociale, in programma per il 28 giugno 2019 presso la Sala Convegni della CCIAA Fermana (corso Cefalonia 69) a partire dalle ore 10. Per la Cisl parteciperà Alfonso Cifani, Responsabile Cisl Fermo.
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16/06/2019 Restituzione busta paga pesante: ma quale proroga? È solo un'altra presa in giro
  Alla prima lettura dell’emendamento approvato alle Camere al decreto Sblocca cantieri si fa una triste scoperta: quella che era stata promessa come proroga della restituzione della busta paga pesante in realtà non è per nulla una proroga, ma al massimo una sospensione.   La modifica approvata prevede infatti che il pagamento dell’IRPEF sospesa avvenga entro il 15 ottobre 2019 anziché il 1 giugno, ma aggiungendo che a ottobre non basterà pagare la prima rata, ma dovranno essere versate le prime cinque rate in unica soluzione. La traduzione è molto semplice quanto vergognosa: a giugno i terremotati possono non pagare, ma a ottobre devono pagare allo stato tutto quello che non hanno versato da giugno a ottobre.   Insomma una vera presa in giro! Non bastava aver generato caos e incertezza dando per certa una proroga che sarebbe diventata norma solo dopo la scadenza fissata per il pagamento della prima rata. Non bastava aver aggiunto ulteriore confusione dichiarando che tutto si sarebbe risolto con non meglio precisate e conversazione tra il Sottosegretario Crimi e il Presidente INPS. Adesso si aggiunge anche la scoperta che ai terremotati è stata “spacciata” per proroga qualcosa che in realtà non ha proprio nulla a che fare con la proroga e che li porterà a ottobre a veder trattenute sulla propria busta paga o pensione cifre rilevanti o a dover sostenere il pagamento di F24 di cinque volte superiori rispetto al versamento di una rata.   Continuiamo a dirlo: le persone meritano più rispetto e non si fa propaganda spicciola sulla pelle di chi già vive una quotidianità difficile e su cose come queste avrebbe solo bisogno di trovare certezze e tutela e non confusione e false promesse.   Silvia Spinaci Rocco Gravina   Responsabile CISL Macerata Responsabile CISL Tolentino-Camerino        
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06/06/2019 1° Networking Café tra Scuola e Impresa
Giovedì 6 giugno 2019 dalle ore 15.00 presso la sede anconetana di Confindustria Marche Nord (Via Roberto Bianchi) si è tenuto il 1° Networking Café tra Scuola e Impresa organizzato nell’ambito del progetto Erasmus+ VETBUS (https://vetbusproject.wixsite.com/erasmus) promosso da IAL Marche in partenariato con la Camera di Commercio di Brandeburgo (DE), la Regione Marche, la Camera di Commercio delle Marche, iGuzzini illuminazione Spa, Welcome Aps, Confindustria Ancona e Macerata, CISL Marchee l’IPSIA “Corridoni”. VETBUS promuove i percorsi di apprendimento sul lavoro (WBL – Work Based Learning) e la cooperazione tra gli attori del sistema al fine di migliorare i percorsi formativi e renderli realmente capaci di ridurre la distanza tra le aspettative delle imprese e la qualità della preparazione degli studenti che escono dagli Istituti di Formazione Professionale, ITS e dalle Università. Ecco perché l’evento è stata una vera opportunità di networking tra Istituti di Formazione Professionale e Impresa durante il quale è stato possibile scambiare idee, consigli, informazioni e contatti – davanti ad un caffè. Ieri  i membri di ogni organizzazione partner di progetto e alcuni stakeholder provenienti dalla Germania (Aziende – Agenzie Formative) si sono incontrati nella sede della Regione Marche per monitorare le attività in corso e pianificare i prossimi sei mesi di lavoro.    Il progetto prevede: 1.Tre visite di studio per trasferire prassi e capitalizzare elementi del modello tedesco di Apprendimento Duale 2.Una Alleanza Regionale tra gli attori dei sistemi istruzione-impresa per stabilire una metodologia di cooperazione ed i suoi strumenti di lavoro 3.Una ricognizione delle principali competenze professionali richieste da 100 imprese del settore manifatturiero regionale per meglio tarare i programmi di apprendimento del sistema IeFP 4.Un set di linee guida per coinvolgere tutor e formatori aziendali nella definizione dei risultati di apprendimento legati alle specifiche competenze professionali del settore 5.Un’esperienza pilota sulla figura specifica del Operatore Meccanico per: a)aggiornare le unità di competenze tecnico-professionali in relazione ai fabbisogni aziendali rilevati b)sperimentare percorsi di apprendimento basato sul lavoro su una classe pilota di 20 apprendisti c)validare le competenze acquisite secondo gli strumenti di trasparenza EQF e ECVET d)adeguare il profilo professionale del Repertorio regionale e le qualifiche professionali triennali del sistema IeFP della Regione Marche.
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04/06/2019 CISL MARCHE: SOLIDARIETA' E VICINANZA ALLA GIORNALISTA ASMAE DACHAN
Cara Asmae, dalla CISL delle Marche le nostre congratulazioni per il meritato riconoscimento del cavalierato a una giornalista coraggiosa e a una donna di pace che onora la nostra comunità marchigiana. I nostri percorsi sulla via maestra dei diritti si sono incrociati più di una volta e questo è per noi motivo di orgoglio e di speranza, oggi più che mai in un contesto in cui il valore aggiunto delle alleanze può fare la differenza.   Ti abbracciamo, sicuri che ci saranno altre occasioni di incontrarci.   La Cisl Marche
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29/05/2019 Enfea: opportunità e vantaggi per imprese e lavoratori
 Confapi, Cgil, Cisl e Uil a confronto in una sessione formativa che ha presentato i vantaggi per le aziende associate e per i loro dipendenti dall’utilizzo delle prestazioni ENFEA, ente bilaterale costituito da Confapi e dalle principali sigle sindacali. All’incontro che si inserisce in un percorso promosso su tutto il territorio nazionale e che ha fatto tappa anche nelle Marche, Confapi Ancona ha scelto Civitanova M. per far convergere le aziende e i loro consulenti del lavoro con il patrocinio della Regione Marche e dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Macerata.   «La scelta di Civitanova è stata agevolata dalla posizione baricentrica anche per i partecipanti dell’anconetano e del fermano» ha detto il vice presidente Mauro Barchiesi salutando anche la presenza del referente di Fermo Roberto Torretti. L’incontro introdotto e moderato da Stefano Bellucci, Consulente del lavoro della Confapi Ancona, ha visto la partecipazione del vice presidente nazionale di Enfea Giuseppe Briano e di Massimo Giacchetti della Cisl Marche delegato a rappresentare anche Cgil e Uil. Roberta Maestri per la Regione Marche e Riccardo Russo, Presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Macerata hanno contribuito ad arricchire il dibattito. Per i lavoratori dipendenti – è emerso nel corso dell’incontro - è previsto un contributo alle spese di istruzione dei figli dal nido fino all’università mentre per le aziende c’è la disponibilità di fondi dedicati per la formazione esterna dell’apprendista, la conferma in servizio dell’apprendista, l’inserimento di lavoratori disabili, la formazione delle lavoratrici al rientro dalla maternità, l’acquisto di defibrillatori da tenere in azienda.
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23/05/2019 Sblocca cantieri. Cgil, Cisl, Uil: Martedì 28 maggio mobilitazione a Piazza Montecitorio
«Cgil, Cisl, Uil hanno indetto per il prossimo martedì 28 maggio a Roma, in Piazza Montecitorio a partire dalle ore 9.30, una giornata di mobilitazione per costringere il Governo a rivedere le proprie posizioni sui contenuti dello ‘Sblocca Cantieri». È quanto si legge in una nota unitaria dei Segretari Confederali di Cgil, Cisl, Uil, Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello, Tiziana  Bocchi . «A seguito dell’audizione tenutasi lo scorso 6 maggio presso il Senato della Repubblica, dove abbiamo presentato gli emendamenti inerenti il Decreto Legge 18 aprile 2019 n. 32, “Sblocca Cantieri”,- si legge nel comunicato - è emersa la volontà comune di mettere in campo tutte quelle iniziative utili per scongiurare una approvazione legislativa, prevista entro il 17 giugno, che riteniamo pericolosa nel settore degli Appalti pubblici, con ripercussioni sulle lavoratrici e sui lavoratori in tema di sicurezza e corretta applicazione contrattuale».   FONTE: CISL NAZIONALE
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21/05/2019 Ludopatia: il progetto di Adiconsum “Non fare della tua vita un gioco” fa tappa ad Ancona Testimonial d’eccezione Susanna Batazzi
Sabato 25 maggio 2019, Viale della Vittoria Ancona:  tappa del progetto Non fare della tua vita un gioco  coordinato da Adiconsum e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, realizzato in partnership con le Associazioni dei Consumatori A.E.C.I. Lazio e Codici, con l’obiettivo di sensibilizzare ed educare i consumatori in generale, ma in particolare i giovani tra i 15 e i 25 anni, al gioco responsabile, solidale e legale, promuovendo di contro l’attività sportiva e i suoi ideali di correttezza, lealtà, sacrificio, trasparenza e rispetto delle regole del gioco, per prevenire e contrastare il fenomeno della ludopatia e le altre forme di disagio ad essa correlate.   Attraverso il percorso ludico-esperienziale abbiamo informato e sensibilizzato i giovani partecipanti sul fenomeno della ludopatia: significato, rischi, conseguenze. Inoltre, utilizzando il percorso e lo sport si vuole promuovere uno stile di vita sano e di benessere per il singolo e per la comunità. Tutto il percorso è infatti un grande gioco che tramite attività ludiche ha fatto scoprire ai partecipanti come “essere protagonisti e non dipendenti” dal gioco.    Grazie alla collaborazione con Amova (Associazione Medaglie d’Oro al Valore Olimpico), i ragazzi hanno potuto incontrare un testimonial d’eccezione: la pluricampionessa italiana di scherma Susanna Batazzi. Presenti anche Antonio Mastrovincenzo, Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Marche, Susanna Dini, Presidente del Consiglio comunale di Ancona, e Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche   “Non fare della tua vita un gioco” è anche un sito web (www.nonfaredellatuavitaungioco.it), una helpline raggiungibile via telefono (06 5571996 dal lunedì al venerdì ore 9-13 e 14-17), chat e mail (segreteria.sportello@gmail.com).  
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18/05/2019 Assistenza disabili Falconara: per il 2019 il servizio resta gratuito
Ieri, venerdì 17 maggio, si è tenuta la riunione dell’ ambito sociale 12 per cercare una soluzione al problema sollevato dalla famiglie falconaresi del Comitato H e da CGIL CISL UIL sull’insostenibilità delle tariffe per l’assistenza ai disabili. Il nuovo regolamento di Ambito infatti determinava nuovi costi, fino a 500 euro al mese, per un servizio che prima, per le famiglie falconaresi che necessitano di assistenza per un figlio disabile, era gratuito. L’ambito sociale, assieme al comune di Falconara ha presentato una proposta a tutti i comuni dell’Ambito proponendo, come discusso con CGIL CISL UIL e le famiglie del comitato H, soglie minime e massime di ISEE molto più alte ( 9360 euro di soglia minima e 40mila euro di soglia massima) e un limite alla compartecipazione che non può superare i 10 euro orari. Vista la necessità di maggiori approfondimenti da parte dei vari comuni, e visto anche il fatto che alcune amministrazioni andranno al voto tra pochi giorni si è stabilito di congelare le tariffazioni dei vari comuni per l’assistenza educativa. L’effetto per le famiglie falconaresi sarà il mantenimento della gratuità del servizio per tutto il 2019. CGIL CISL UIL considerano quello raggiunto un buon risultato, ma lo considerano ancora una soluzione transitoria che andrà confermata nella definizione della formula per il calcolo della tariffa che sarà nuovamente discussa nei prossimi mesi in sede di Ambito sociale.
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10/05/2019 La Cisl Marche ospite a THE BEST ECONOMIC FORUM ESG89, appuntamento strategico per gli stakeholder economici di Umbria e Marche
La Cisl delle Marche partecipa alla decima edizione di The Best Economic Forum ESG89 in corso oggi, venerdì 10 maggio, a Fabriano. Il Forum si concentra su alcuni temi strategici per Marche e Umbria, quali le infrastrutture materiali e immateriali, l'importanza della sub-fornitura della meccanica e le strategie per offrire i propri talenti a livello globale, i Fondi Europei per un nuovo modello di sviluppo economico, le Start-up e Best Companies, a confronto i nuovi imprenditori con quelli di successo per superare gli ostacoli dei primi anni di vita dell’impresa. Su questi temi si è espresso, nel corso del forum, il Segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, che ha ricordato la necessità di un piano delle opere pubbliche e viarie condiviso con i territori, senza dimenticare le reti della conoscenza, definite da Rossi «una nuova sfida per tutti».    
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09/05/2019 10 anni di Percorsi contro la violenza di genere
Nei prossimi giorni, a Pesaro ci saranno 3 giorni di iniziative pubbliche per dibattere di un tema fondamentale della vita civile di una comunità come la violenza nei confronti della donne.  Tre giorni nel quale Percorso Donna, assieme alla Provincia di Pesaro Urbino, comune di Pesaro e la Regione Marche attraverso la sua Commissione pari opportunità tra uomo e donna, cercheranno di ricordare quanto fatto fino ad ora in questi anni e rimettere al centro della riflessione collettiva la brutalità della violenza contro le donne in tutti gli ambiti della vita quotidiana; dalla famiglia al posto di lavoro.  A tal proposito dispiace molto prendere atto che su un tema così rilevante, Percorso Donna, così come le Istituzioni patrocinanti, non hanno coinvolto tutti gli attori della “rete” territoriale. La Cisl, già firmataria lo scorso anno del protocollo antiviolenza nei luoghi di lavoro, al pari di altri soggetti, non ha avuto alcun invito a portare un contributo per costruire una iniziativa per noi sempre rilevante e che và elevato a priorità collettiva.  Su questo tema non possono esserci azioni di primariato e di protagonismo con effetti esclusivi, anche perché se veramente si vuole raggiungere un obbiettivo concreto, come sempre ribadito in tutte le sedi, si deve coinvolgere tutta la rete antiviolenza che opera nel nostro territorio e, direi, anche i soggetti non ricompresa nella stessa!  Nel ribadire da un lato amarezza e disappunto per il mancato coinvolgimento e dall’altro la nostra disponibilità a portare il nostro contributo, auguriamo comunque il pieno raggiungimento degli obbiettivi che gli organizzatori si saranno posti.
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08/05/2019 Salvini a Pesaro. Cgil Cisl Uil: 6 domande per il ministro
In occasione del tour elettorale nella nostra regione del vicepresidente del consiglio dei ministri, nonché ministro degli Interni Matteo Salvini, come CGIL-CISL-UIL riteniamo importante chiedere allo stesso di affrontare alcuni temi che riteniamo prioritari per il nostro territorio così come nel Paese e possibilmente di rispondere nel merito rispetto a 6 questioni tematiche che di seguito elenchiamo: 1) Qual è la politica del Governo sugli investimenti e sulle infrastrutture? Cosa intende fare per incentivare la ripresa del territorio visto che 2/3 della regione è stata colpita dal grande sisma del Centro Italia? Nella visione del Governo che livello di priorità ha la realizzazione della direttrice Fano-Grosseto e quali sono i tempi di riapertura dei cantieri? 2) Anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, cosa intende fare il Governo per arginare la presenza della criminalità organizzata nelle Marche e qual è la strategia messa in atto per contrastare l'infiltrazione della criminalità organizzata nei principali settori produttivi e in particolare nel sistema degli appalti? E poi cos’à in previsione di fare il Governo per la sicurezza nei luoghi di lavoro visto che nei primi 3 mesi dell’anno sono cresciuti nella nostra Regione di quasi il 5%?  3)  Dalle elaborazioni realizzate da “Itinerari Previdenziali” a partire dai dati sulle dichiarazioni dei redditi a fini Irpef diffusi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e dall'Agenzia delle Entrate emerge che il 12% dei cittadini paga il 58% delle tasse. Qual è strategia del Governo per arginare l'evasione fiscale coniugando tali politiche con il principio costituzionale di progressività dell'imposizione fiscale?  4) Dopo 70 anni di attività è stata aperta la procedura di chiusura dello stabilimento pesarese della ex Pica e con essa si spegnerà l'ultima fornace per la produzione di materiale edile di rilevanti dimensioni nelle Marche. Un autentico paradosso per una regione "terremotata", nella quale il tema della ricostruzione dovrebbe essere centrale. Da oltre un mese dalla richiesta di incontro, non abbiamo ancora ricevuto nessuna risposta dal Ministero per lo sviluppo economico, e per i lavoratori e le lavoratrici appare sempre più concreto l'incubo della perdita del posto di lavoro. Il Governo ha alcuna volontà politiche di impegnarsi per affrontare seriamente la questione?  5) Il sistema degli SPRAR si è dimostrato lo strumento migliore per gestire il fenomeno migratorio di massa e contemporaneamente garantire l'integrazione. Quali sono state le ragioni che hanno spinto il Governo a depotenziare tale sistema? Qual è il modello e la strategia alternativa elaborata dal Governo, per raggiungere l’obiettivo della piena integrazione?  6) Da almeno 8 anni la Regione Marche ha annunciato il progetto di realizzazione di un nuovo ospedale, che dovrebbe sostituire i due attuali presidi ospedalieri di Pesaro e Fano. La regione Marche intende realizzare tale opera adottando lo strumento del project financing, sul quale come Cgil Cisl e Uil abbiamo già espresso forti perplessità per l’oggettivo incremento dei costi di realizzazione. Considerato che il territorio ha l’assoluta necessità di dotarsi di una nuova, moderna ed efficace struttura ospedaliera, perché il Governo non procede al rifinanziamento del fondo nazionale per l’edilizia sanitaria e destinarne almeno in parte le risorse almeno a quelle regioni con il bilancio sanitario in pareggio?  Auspicando che questo nostro contributo alla discussione venga colto pienamente dal Ministro Salvini, ci piacerebbe avere qualche risposta e una interlocuzione che affronti il merito delle cose da fare, lasciando da parte il clima da campagna elettorale.
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08/05/2019 Salvini ad Osimo: Cgil Cisl e Uil: la sicurezza va fondata su lavoro, salute, welfare e solidarietà
Domani 9 Maggio il Vicepremier, Ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini sarà ad Osimo in visita elettorale. Come Organizzazioni Sindacali vogliamo approfittare di questa occasione per puntualizzare alcune problematiche, prevalentemente locali, alle quali una politica concreta, e non fatta di soli annunci, dovrebbe dare risposta nei rispettivi livelli e con le rispettive responsabilità. Ci piace declinare il concetto di “Sicurezza”, sui cui l’attuale Governo ha molto discusso, fondandolo soprattutto sulla maggiore garanzia di diritti legati al lavoro, alla salute, al welfare e alla solidarietà. Riteniamo che dalla solidità di queste reti sociali possa derivare molta più sicurezza che non dal farsi giustizia da sé invocando la legittima difesa.  Nel Comune di Osimo si è evidenziata negli ultimi anni una riduzione delle imprese, in particolare nei settori del commercio e dell’ edilizia. Il lavoro è la prima fonte di sicurezza delle persone e l’elemento principale per la progettazione del futuro delle famiglie. Questa situazione va affrontata con serie politiche sul lavoro e sugli investimenti e non solo con interventi assistenzialistici.  Il territorio osimano e, in generale, quello della zona Sud di Ancona attende da anni la realizzazione di un ospedale di rete per un bacino di oltre 150 mila persone. I lavori di costruzione del nuovo ospedale, più volte avviati, sono ancora allo stadio delle fondamenta. Il diritto alla salute di questi cittadini non può aspettare i tempi biblici della burocrazia.  In questo territorio esiste un buon livello dei servizi sociali, i cui finanziamenti vanno preservati attraverso un sistema di tassazione equo e progressivo. Qualsiasi intervento sul sistema fiscale che appiattisca il prelievo a favore dei redditi più alti mette in grave pericolo tale sistema di welfare.  La provincia di Ancona e la Regione Marche hanno scelto il modello di “accoglienza diffusa” per integrare le persone migranti operando attraverso gli SPRAR. Perché il Governo depotenzia tale strumento che, non solo aveva garantito più integrazione e sicurezza, ma aveva anche creato tanti posti di lavoro qualificati e qualificanti per tanti giovani italiani e non? Infine, riteniamo, nello spirito della nostra Costituzione antifascista, tanto cara al nostro territorio e su cui tutti i Ministri hanno giurato, che siano da contrastare quei progetti di autonomia differenziata regionale che frantumano la tenuta del sistema universalistico mettendo a rischio l’efficacia e l’efficienza dei servizi pubblici, nonchè l’esigibilità di diritti sociali fondamentali come l’Istruzione e la Sanità. CGIL CISL UIL OSIMO
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03/05/2019 Un seminario per approfondire il Decreto Dignità
La Cisl delle Marche continua ad approfondire le tematiche del mercato del lavoro. Martedì 30 aprile si è tenuto a Castelfidardo un seminario sul cosiddetto Decreto Dignità, esaminando i cambiamenti intervenuti in tema di diritto del lavoro e nella contrattazione insieme al prof. Guido Canavesi dell'Università degli Studi di Macerata, Marco Lai del Centro Studi Cisl e Paolo Centofanti di Confindustria Marche Nord. I lavori sono stati introdotti da Sauro Rossi, Segretario generale Cisl Marche, e coordinati da Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche. «Si sono avvicendate cinque riforme del mercato del lavoro in 15 anni - ha dichiarato Marco Lai -. Sarebbe necessaria una visione di medio-lungo periodo, non un presentismo capace solo di fare e disfare la tela di Penelope. I provvedimenti in tema di mercato del lavoro vanno legati al contesto: non si può creare per legge lavoro stabile se non c'è un contesto di crescita». Nel corso della giornata sono stati analizzati i meccanismi delle causali, che Lai ha definito «tenaglie ambigue e onnicomprensive». È stata inoltre ribadita l'importanza della contrattazione e del contratto collettivo: «La contrattazione richiede competenze specifiche e non deve assumere solo un carattere derogatorio finalizzato a superare il problema - ha detto Lai -. Al contrario, deve portare elementi di innovazione e sostanziare il valore della partecipazione». Un secondo seminario, incentrato sul tema dell'innovazione tecnologica e sul diritto del lavoro, si terrà ad Urbino il 12 giugno e prevede gli interventi del prof. Paolo Pascucci (Uniurb) e di Marco Lai.  
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01/05/2019 Manifestazione nazionale Cgil. Cisl, Uil - Primo Maggio a Bologna
"Lavoro, diritti, stato sociale la nostra Europa" lo slogan della Manifestazione nazionale di Cgil Cisl e UIl per la Festa dei lavoratori che quest'anno si terrà a Bologna.  Il concentramento del corteo è previsto per le ore 10,00 presso Piazza XX Settembre per arrivare  a Piazza Maggiore per i comizi conclusivi.  Sono previsti gli interventi dei Segretari Generale Nazionali di Cgil Cisl Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.  Insieme alla tante iniziative sul territorio regionale che vedranno le tre Organizzazioni sindacali impegnate a celebrare unitariamente la festa del lavoro e dei lavoratori, CGIL CISL E UIL Marche parteciperanno alla Manifestazione nazionale a Bologna. “Lavoro – Diritti – Stato Sociale. La Nostra Europa”, questo lo slogan della manifestazione, per cui si prevedono migliaia di lavoratori da tutta Italia. Il corteo partirà alle ore 10.30 da piazza XX Settembre per giungere in Piazza Maggiore dove si svolgerà il comizio conclusivo dei Segretari Generali di CGIL CISL UIL. Le strutture confederali stanno predisponendo, in ogni provincia, pullman per raggiungere Bologna, città aperta all’Europa, cosmopolita e accogliente, che ha sempre fatto delle battaglie per il lavoro e per la giustizia sociale, i tratti distintivi della sua storia. Una manifestazione, quindi, che nel contesto attuale vuole mette al centro la difesa dei diritti di cittadinanza e di inclusione sociale, che vedono nel lavoro dignitoso il nucleo fondante, come stabilito dalla nostra Costituzione. Un lavoro che diventi il perno di uno sviluppo sostenibile socialmente ed ambientalmente, capace di sostenere un moderno stato sociale e che veda affermare i diritti fondamentali anche in settori emergenti come quelli della gig economy. Alla vigilia dell’importante appuntamento delle elezioni europee, per CGIL CISL UIL l’obiettivo è costruire insieme un’Europa del lavoro, in cui la crescita sia fondata sui valori della solidarietà, dell’accoglienza, del diritto alla salute, all’istruzione e alla formazione per tutti, ribadendo le rivendicazioni che sono state alla base della grande manifestazione del 9 febbraio scorso a Roma. Nelle Marche ci soffermeremo sulla necessità di sostenere un rilancio dell’occupazione che pur in ripresa nel 2018, è ancora molto al di sotto dei livelli pre-crisi e contraddistinta da fenomeni come il basso tasso di attività femminile, la precarizzazione dei rapporti di lavoro e un’elevata incidenza di lavoro part time, spesso involontario, che contribuisce alla crescita del lavoro povero. È pertanto necessario garantire la giusta centralità al lavoro e al welfare, capace di dare impulsi nuovi all’economia di tutti i territori, a cominciare da quelli colpiti dal sisma.       CONCERTO DEL 1 MAGGIO Cresce l’attesa per l’edizione 2019 del Concerto del Primo Maggio, uno degli appuntamenti più seguiti del panorama musicale nazionale, un grande evento che ogni anno, nel giorno della Festa dei Lavoratori, raduna centinaia di migliaia di spettatori in Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Il Concertone, promosso da CGIL, CISL e UIL, prodotto e organizzato da iCompany, anche per l’edizione 2019 presenterà una lunga maratona di musica dal vivo che verrà trasmessa in diretta da RAI 3 e Radio2. Dopo il grande successo registrato lo scorso anno, con 16,8 milioni di contatti unici TV e la “media share” della diretta su Rai 3 ai massimi storici, il CONCERTONE punterà nuovamente i suoi riflettori sulla musica attuale e sulle proposte più interessanti della scena musicale italiana contemporanea. La direzione artistica del CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO di ROMA è curata da Massimo Bonelli che è anche l’organizzatore generale dell’evento. Tra i primissimi nomi confermati che si esibiranno sul palco di Piazza San Giovanni:  CARL BRAVE, produttore e paroliere romano, istrionico e versatile, con le sue canzoni fotografa i giovani di oggi; il suo ultimo singolo è "Merci" estratto dal suo disco "Notti Brave (After)". DANIELE SILVESTRI, una delle voci più ispirate e autorevoli del cantautorato italiano, reduce dal successo al Festival di Sanremo dove ha conquistato il Premio della Critica Mia Martini e il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla; il 3 maggio uscirà il suo nuovo atteso album "La terra sotto i piedi". EX-OTAGO, gruppo amato dai ragazzi che quest’anno ha saputo conquistare anche il pubblico sanremese; il loro tour li sta portando in tutta Italia, tra le tappe il Fabrique di Milano sold out. GHALI, l’artista fenomeno dell’attuale scena urban continua a stupire; ha recentemente presentato il nuovo singolo "I Love You" al Carcere di San Vittore di Milano. LA MUNICIPÀL vincitori del Contest del Concertone 1MNEXT 2018 ed ormai realtà di spicco della scena indie nazionale; hanno appena pubblicato l’album “Bellissimi difetti”. LA RAPPRESENTANTE DI LISTA, il duo siculo-toscano con un approccio cantautorale ma aperto alla sperimentazione; è uscito il loro nuovo disco “Go Go Diva”. PINGUINI TATTICI NUCLEARI, la band bergamasca che ha da poco firmato con una major, reduce dalla pubblicazione di “Fuori dall’Hype”, il quarto album in studio. SUBSONICA, band eclettica tra le più amate di sempre dal pubblico nazionale; hanno appena lanciato il nuovo singolo “L'incubo” feat. Willie Peyote, estratto dall’ultimo album “8”. Nei prossimi giorni saranno annunciati gli altri tanti nomi degli artisti che comporranno il Cast 2019, che verrà poi presentato ufficialmente durante la conferenza stampa che si terrà presso le sedi Rai, nei giorni a ridosso dell’evento.  
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29/04/2019 Montecopiolo e Sassofeltrio: perché chiedono la secessione?
Per quanto tardiva, è positiva la presa di coscienza della politica e delle Istituzioni marchigiane sulla richiesta di migrazione in Romagna delle popolazioni di Montecopiolo e Sassofeltrio.  Riaffermare l’importanza dell’identità territoriale, ma anche il principio che comuni periferici restano tali anche nei territori a cui tendono, ci sembra importante per rimettere al centro delle riflessioni  il perché intere comunità delle aree interne, sentendosi trascurate da anni, aspirano a nuova identità.  La Politica e le Amministrazioni locali, a cominciare dalla Regione, devono riconoscere di aver colpevolmente  per anni favorito un modello di sviluppo sbilanciato sul piano territoriale, non sostenendo adeguatamente le aree interne.  Ciò ha creato delle tensioni in tante comunità che, a causa delle limitazioni strutturali e sociali, vedono come unica alternativa allettante “migrare” in altre regioni vicine.  Se non si pone rimedio a errori ancora oggi molto evidenti (mancato Completamento della Fano/Grosseto, indebolimento della sanità pubblica, mancata dotazione di infrastrutture materiali e immateriali, ecc.), le ragioni alla base delle scelte dei precedenti sette comuni, come oggi per Montecopiolo e Sassofeltrio, restano queste e, probabilmente, lo saranno anche per altri comuni in futuro.  A modo di vedere della Cisl  di Urbino, il tentativo di convenzione tra Regione Marche ed Emilia Romagna, volto ad agevolare i cittadini nel servirsi della sanità di oltre regione, andrebbe conosciuto nel dettaglio per capire come affronta i nodi critici. Con esso certo si riconosce, in modo implicito,  il limite  di avere, con la riconversione degli ospedali di Sassocorvaro e  Cagli,  riarticolata la rete ospedaliera delle aree interne senza aver sviluppato la rete delle cure primarie e senza aver operato un corposo investimento qualitativo e quantitativo nei servizi territoriali, nella rete dell’emergenza-urgenza e in quella della non autosufficienza.  Sassofeltrio e Montecopiolo, così come l’intero Montefeltro e le altre aree interne della regione, si recuperano e si mantengono nelle Marche  solo ed unicamente coinvolgendoli  in un progetto che consenta loro di cogliere reali e concrete opportunità di sviluppo sociale ed economico che permettano di colmare le differenze con altri territori ed emanciparli dal rischio di marginalità.
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29/04/2019 Primo Maggio Prima il Lavoro: le celebrazioni a Recanati
1° Maggio 2019 Programma: ore 10:30 - Piazza Leopardi Formazione del corteo fino a Via Gherarducci accompagnato dal Concerto Musicale “B. Gigli” di Recanati ore 11:00 - Via Gherarducci – davanti alla ex Fabbrica dei Pettini Celebrazione del 1° Maggio — Festa del Lavoro Saluti istituzionali Marco Moroni, “L’antica lavorazione dei pettini in corno a Recanati” Giuliano Caracini CISL MARCHE, “ Futuro al lavoro”
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15/04/2019 Alzheimer: doppio appuntamento a Falconara
Mercoledì 17 aprile presso la Sala Conferenze del Centro Pergoli di Falconara Marittima si aprirà alle ore 17.00 il convegno "L'anziano che convive con l'Alzheimer" organizzato dall'associazione Nonna Giulia informanziani in collaborazione con l'Anteas di Falconara - Chiaravalle, Inrca e Comune di Falconara Marittima. Agostino Ciciliani, Responsabile dell'Anteas di Falconara - Chiaravalle, presenterà i vari interventi e servizi che, come associazione di volontariato, ha effettuato in questi anni sui territori. PROGRAMMA ore 17.00 Presentazione e Apertura lavori Silvano Secchiero - Moderatore - Presidente dell’Ass.Tutela del Diabete di Ancona (ATD) e Referente dei rapporti con l'esterno per l’Associazione "Nonna Giulia" ore 17.15 Vanessa Petrillo - Presidente dell’Associazione Nonna Giulia ore 17.25 Agostino Ciciliani - Presidente Anteas Falconara e Chiaravalle ore 17.30 Yasmin Al Diry - Vice sindaco del Comune di Falconara Marittima ore 17.35 Dott.ssa Alessandra Raccichini - UO di NEUROLOGIA INRCA di Ancona   Giovedì 18 aprile presso il Caffè Alzheimer si terrà un appuntamento con il dott. Giuseppe Pelliccioni, Direttore dell'UOC Neurologia / Centro Diurno Alzheimer / Stroke Unit dell'Inrca di Ancona, sulle nuove sperimentazioni nel campo della Neurologia e, in particolare, del Progetto Interceptor, un progetto di studio che ha l’obiettivo di identificare un “Marcatore” o “l’insieme dei Marcatori” in grado di predire con accuratezza la conversione della diagnosi di declino cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment MCI) in malattia di Alzheimer dopo 2-3 anni di follow-up. Il fine è quello della identificazione precoce dei pazienti in fase iniziale della patologia che in modo appropriato potranno beneficiare di nuove terapie in corso di sperimentazione. È un Progetto strategico di AIFA e del Ministero della Salute, promosso dal Policlinico Gemelli di Roma con 20 Centri Italiani tra i quali l’INRCA di Ancona.  L'incontro avrà inizio alle ore 17 presso il Centro Metropolis di via Leopardi,n. 6 - Falconara  
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05/04/2019 A Fano, Calcinelli e Pergola assemblee pubbliche verso la manifestazione regionale "Salute Diritti Lavoro Sviluppo Le Marche che vogliamo"
Continua la mobilitazione di Cgil Cisl e Uil per contrastare le numerose mancanze del sistema sanitario regionale e territoriale.  Sabato 6 aprile, dopo l’assemblea dei giorni scorsi a Fossombrone, Cgil Cisl  Uil   insieme ai sindacati dei pensionati, saranno presenti  al mercato di  Fano e mercoledì prossimo a Calcinelli,  per informare i cittadini sulle motivazioni a sostegno della Manifestazione Regionale "Salute diritti lavoro sviluppo Le Marche che vogliamo" che  si svolgerà il 13 Aprile ad Ancona.  Prossime Assemblee pubbliche in programma : 10 Aprile alle ore 15,30 a Fano presso la sala il cubo San Lazzaro  10 Aprile alle 20,30 a Pergola presso Officina Giovani  I sindacati continuano nel loro impegno per ottenere un sistema salute adeguato ai bisogni della popolazione.   
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05/04/2019 Ospedali Riuniti Ancona, RSU inascoltate pronte alla mobilitazione
Anche per il triennio 2016-2018 sono stati decurtati illegittimamente dalla produttività dei dipendenti circa  2.167 000 euro per il pagamento dello straordinario, così ripartiti: Anno 2016  euro 652,000; Anno 2017  euro 764,000; Anno 2018 euro 753.000, con un utilizzo unilaterale del fondo destinato alla produttività collettiva in violazione della norma contrattuale vigente. E’ quanto è stato comunicato alle RSU dalla Direzione dell’ Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti Ancona  Umberto I – G.M. Lancisi – G. Salesi. Nonostante un  continuo sollecito alla Direzione Aziendale, da parte delle RSU,  per un confronto  diretto e costruttivo al fine di  ridurre lo splafonamento del fondo, l’Azienda continua a  prendere iniziative   unilaterali che non risolvono il problema. A fronte alla richiesta della RSU di discutere su come ridurre lo splafonamento del fondo, l’azienda in data 6 marzo 2019, si è riunita per discutere da sola sugli incarichi di funzione senza coinvolgere le  RSU e nessuna Organizzazione Sindacale. Cosa di una gravità simbolica e assoluta, mai successa in Azienda. Per le RSU  è inapplicabile e palliativa la soluzione,  decisa  unilateralmente e  comunicata  nell’incontro sindacale del 28 marzo 2019,  per ridurre la spesa del fondo dello straordinario, dando come obiettivi di budget la riduzione dello stesso. Le RSU sottolineano come in  Azienda lo straordinario venga utilizzato principalmente per la pronta disponibilità, che assume in molti casi le caratteristiche di un turno di lavoro, salti riposo, doppi turni per garantire l’assistenza. Si assiste alla  negazione di ferie e permessi per carenza di organico, alla richiesta di rientri forzosi per garantire la continuità assistenziale oltre alle non risposte aziendali sull’eccedenza oraria maturata nei cartellini, già dal 2014, impossibile da recuperare perché se fosse messa a recupero, molti reparti e servizi chiuderebbero. Si precisa, inoltre,  che a fronte di una richiesta della RSU di avere incontri settimanali, l’Azienda in realtà convoca i rappresentati sindacali mensilmente e  solo per argomenti di  priorità  della direzione aziendale. Per le suddette motivazioni la RSU e le OOSS, se ulteriormente inascoltate, si attiveranno usando tutti gli strumenti necessari a tutela dei diritti dei lavoratori.  
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04/04/2019 "Progetto Diritto d'asilo, intergrazione e cooperazione internazionale" Incontro conclusivo con gli studenti del Rinaldini
Si  è concluso con gli interventi della Segretaria Cisl Marche  Cristiana Ilari e del Responsabile della Cisl di Ancona Alessandro Mancinelli,  il "Progetto  Diritto d'asilo, intergrazione e cooperazione internazionale" promosso da Anolf Marche, Iscos Marche, Cisl  Marche  e Cisl Ancona con il Liceo   Carlo Rinaldini di Ancona.  Il progetto si inserisce all'interno del percorso di alternanza scuola lavoro che ha visto coinvolti, da gennaio a marzo, una settantina di studenti delle classi terze,del Liceo pedagogico ancontentano .   Obiettivo degli incontri è stato quello di far acquisire competenze di cittadinanza attiva al fine di "rafforzare la consapevolezza dei valori comuni enunciati nell'articolo 2 del trattato deull'Unione europera e nella carte dei diritti fondamentali dell'Unione europea"  come scritto nel Protocollo d'intesa tra Scuola, Anolf e Iscos Marche.
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03/04/2019 Urbino : necessari interventi per il rilancio delle frazioni
Alcuni mesi fa  la Cisl di Urbino lanciò l’allarme sul rischio di spopolamento delle aree interne a causa della sempre più marcata perdita di cittadini che vivono in queste località e la conseguente chiusura dei servizi primari essenziali come uffici postali, farmacie, attività commerciali, necessari per una dignitosa vita sociale. Le notizie di questi giorni della probabile chiusura della farmacia di Pieve di Cagna sono l’ennesimo segnale negativo, che periodicamente arrivano dalle località periferiche del Comune di Urbino. La perdita dei servizi essenziali è una delle cause che portano allo spopolamento ma anche all’alienazione di coloro che continuano a vivere nelle frazioni. Sono fenomeni che debbono essere attenzionati in primis dalle Istituzioni locali, dal Comune, dai servizi sociali. «Siamo convinti che occorre intervenire con progetti che invertano la tendenza, che creino condizioni per cui i cittadini tornino a vivere nelle frazioni periferiche. - sostiene Leonardo Piccinno, Responsabile della Cisl di Urbino  -  Occorre tenere presente non solo l’equilibrio economico nella capillarizzazione dei servizi primari, ma l’importanza sociale che questi rivestono, guardando anche, in alternativa, a modelli di collaborazione con le forme di volontariato del terzo settore per ricreare quelle condizioni minimali di dignitosa socialità per coloro che scelgono di vivere nelle aree periferiche. - continuna Piccinno -  L’attuale amministrazione comunale, ma anche tutti coloro che si candidano al prossimo governo cittadino, devono porsi questo problema di vitale importanza per la città se si vuole arginare la tendenza che vede Urbino in arretramento per numero di residenti. - conclude - Serve un tavolo di concertazione con tutte le forze sociali e categoriali interessate per ricercare le possibili soluzioni necessarie al rilancio delle aree interne e periferiche del Montefeltro .»
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01/04/2019 Seminario Accordo Interconfederale Cgil Cisl Uil – Confindustria sulla rappresentanza e la pariteticità in materia di salute e sicurezza
Il 12 dicembre scorso CGIL CISL UIL e Confindustria hanno sottoscritto una importante e articolata intesa sulle tematiche della salute e sicurezza in attuazione del Patto della Fabbrica. Centrale in tale documento è la parte che, dopo ventitre anni (22 giugno 1995), rinnova interamente l’Accordo sulla rappresentanza e pariteticità. Con questo nuovo Accordo viene riconosciuto il ruolo centrale del RLS/RLST nel sistema di prevenzione aziendale, sono meglio definite le modalità di elezione/designazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza per i quali sono previsti un aumento del monte ore annuo di permessi retribuiti e maggiori tutele nello svolgimento del loro ruolo.   Significativo inoltre è l’aver avviato un percorso virtuoso per implementare una efficace rete di organismi paritetici territoriali a supporto anche dell’attività dei RLST. L’accordo si applica a tutte le aziende aderenti a Confindustria.   Al fine di approfondire gli aspetti già operativi dell’Accordo sulla rappresentanza e la pariteticità e con l’intento di condividere le ricadute concrete sulle relazioni sindacali con il sistema confindustriale è organizzato uno specifico seminario che si svolgerà il giorno 4 Aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.30 presso la Scuola Edile Assistedil di Ancona “Auditorium Ubaldo Tacconi” Via Filonzi 9.  
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01/04/2019 Il 5 aprile si inaugura la nuova sede Cisl di Pergola
Venerdì 5 aprile alle ore 17.00 sarà inaugurata la nuova sede Cisl di Pergola in Piazza Brodolini 2. Interverranno Sauro Rossi, Segretario generale Cisl Marche, e il sindaco di Pergola, Francesco Baldelli. La nuova sede ospiterà gli sportelli dei servizi Caf e Patronato Inas, gli uffici della Fnp Cisl e i recapiti settimanali di Fai Cisl, Cisl Scuola e Fim Cisl. Nel mese di maggio sarà indetta un’assemblea di tutti gli iscritti del territorio. La cittadinanza è invitata a partecipare.  
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01/04/2019 Storie di umanità oltre i luoghi comuni: incontro a Castelfidardo con Gabriele Del Grande
Giovedì 4 aprile alle 21.15 presso l'Auditorium S.Francesco di Castelfidardo lo scrittore, giornalista e regista italiano Gabriele Del Grande sarà ospite di una serata per approfondire i temi dell’accoglienza e dell’integrazione che troppo spesso, nel pubblico dibattito, sono lasciati all’istintività legata ad eventi di cronaca. Lo scopo è, quindi, quello di fornire il primo strumento per un’analisi più seria: la corretta informazione. L'evento: organizzato da Abitiamo il Bene Comune, ANPI Castelfidardo, Azione Cattolica Castelfidardo, Caritas Castelfidardo, Cittadini attiivi/Uniti per Castelfidardo, Sinistra Unita Castelfidardo, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, P.A.S.C.I. e Solidarietà Popolare per Castelfidardo, vedrà la partecipazione di Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche.
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27/03/2019 Cambio al vertice del Sicet Marche, Antonio Angelini è il nuovo Segretario Generale
Cambio al vertice del Sicet Marche, Claudio Omiccioli passa il testimone ad Antonio Angelini eletto oggi,  ad Ancona in occasione del direttivo del Sicet Marche, nuovo Segretario Generale del sindacato inquilini, casa e territorio della Cisl.  Per l’occasione sono intervenuti il Segretario Generale del Sicet Nazionale Antonio Falotico e il Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi.   « In continuità con il lavoro fatto da Claudio Omiccioli, oggi mi assumo un impegno importante di  responsabilità politica e organizzativa. – ha dichiarato  Antonio Angelini, a margine della nomina -  Le politiche per la casa,  hanno assunto  con la crisi economica, una valenza primaria. Edilizia popolare,  sostegno agli affitti ed all'acquisto dell'abitazione sono i temi sui quali il Sicet dovrà misurarsi con la Regione,  gli Enti locali e l'Erap nel prossimo futuro.  Analogamente si dovrà consolidare la presenza dei collaboratori sul territorio e mantenere il loro già alto livello professionale».  « Ringrazio la Cisl per avermi dato la possibilità di fare l’esperienza nel sindacato degli inquilini. Ho iniziato ad impegnarmi nel   Sicet Marche nel lontano ’78, ai tempi della legge dell’ equo canone, nel pesarese, per poi negli anni assumere l’incarico regionale .  – ha salutato Claudio Omiccioli-   Negli anni ho lavorato  affinché i nostri operatori fossero sempre più preparati e competenti nel dare risposte ai nostri iscritti,  devo riconoscere che sono riuscito ad aumentare la  presenza femminile, la cosidetta “quota rosa”,  tra i nostri collaboratori, e di questo ne sono proprio soddisfatto. »  
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26/03/2019 Incidente ospedale di Jesi: solidarietà di Cgil Cisl e Uil all'operaio rimasto coinvolto. Garantire sempre la massima sicurezza dei lavoratori
CGIL-CISL-UIL dell' area vasta 2 e confederali di Jesi esprimono la loro solidarietà e vicinanza all'operaio della ditta coinvolto nell'incidente avvenuto oggi presso le caldaie dell'ospedale di Jesi. Occorre ancora una volta rimarcare l'importanza di garantire sempre  la massima sicurezza dei  lavoratori che non può essere oggetto di attenzione solo nei tristi casi di incidenti rilevanti e che invece va costantemente presidiata. In questo senso è necessario garantire sempre le opportune agibilità ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza  (RLS) favorendone in ogni modo l'attività. Siamo certi che le indagini avviate permetteranno di accertare tutte le responsabilità del caso.
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21/03/2019 Cgil Cisl Uil. Il 21 marzo bandiere dell'Unione Europea esposte in tutte le sedi sindacali. "Più diritti, lavoro e solidarietà"
“Mai come ora l'Europa ha bisogno dell'Italia ed il mondo dell'Europa. Per questo oggi 21 marzo, inizio di primavera e festa di San Benedetto, Patrono d’Europa, la Cisl ha accolto con entusiasmo e con impegno civico l’iniziativa di esporre nelle nostre sedi sindacali la bandiera Europea e la bandiera Italiana che sono il simbolo di unità, di solidarietà, di pace, di democrazia, dell’identità di un’intera comunità che confida nella legalità, nella multiculturalità, nell’umanesimo condiviso. Iniziamo un nuovo percorso.” Lo scrive sulla pagina Facebook della Cisl la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando l’iniziativa “Bandiere  per il futuro“ in corso in tante città italiane.   Un “segno di forte identità europeista”, così  Cgil Cisl Uil definiscono la loro scelta di esporre le bandiere d’Europa da oggi, giovedì 21 marzo sino al 26 maggio, giorno in cui si svolgeranno le elezioni europee, presso tutte le  loro sedi e strutture. “I sindacati confederali italiani Cgil Cisl Uil - si legge in una nota unitaria - hanno contribuito fattivamente nella loro storia alla formazione dell’Unione Europea pensata come spinta propulsiva a una nuova comunità transazionale che si riconoscesse nei valori della Democrazia, della Coesione Sociale, del Lavoro, dell'Uguaglianza e della Pace. “In coerenza con il nostro cammino di sostegno e supporto di questi valori in questi tempi particolarmente delicati su questo versante, - prosegue la nota - in occasione del prossimo 21 marzo, data in cui ricorre il patrono d'Europa, si invitano le strutture territoriali e regionali a dare un segno di forte identità europeista, esponendo la bandiera dell’Unione Europea al fianco di quelle rappresentanti il nostro Paese e le nostre Organizzazioni sindacali, nelle sedi ove questo già non avvenga. Tali bandiere potrebbero restare esposte sino al 26 maggio, giorno in cui i cittadini europei saranno chiamati alle urne per rinnovare le proprie Istituzioni democratiche”. “Testimoniando e chiarendo nelle modalità più opportune - conclude la nota - il nostro rinnovato impegno per un'Unione Europea fondata su diritti,  lavoro e solidarietà”.   fonte: https://www.cisl.it/primo-piano/12312-europa-2.html
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21/03/2019 Cisl Marche aderisce alla XXIV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Cisl Marche aderisce e partecipa alla  "XXIV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie" promossa da Libera.  Il 21 Marzo 2019,riconosciuto, da legge dello Stato “Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno per le vittime delle mafie”, avrà una “piazza principale”, a Padova, e contemporaneamente, in ogni regione, sarà organizzata una manifestazione.   Nelle Marche, il Coordinamento Regionale di Libera ha scelto la città di Senigallia.  Il programma della giornata prevede il corteo che partirà da Piazza della Libertà – Rotonda di Senigallia, percorrerà il Lungomare, Via Rovereto, Corso Matteotti, Corso II Giugno per poi arrivare alle 11.00 in Piazza del Duca dove ci sarà la lettura sul palco dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, in contemporanea in tutte le piazze d'Italia. Alle ore 15.00 si terranno due seminari, uno presso la sala del Palazzetto Baviera in Piazza del Duca avente come tema la Legge Regionale n. 27/2017 sulla Legalità e la cittadinanza responsabile, l’altro presso la sala mediateca della Biblioteca Comunale in Piazza Manni, organizzato in collaborazione con Legambiente Marche sul rapporto regionale delle Ecomafie.
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19/03/2019 Gioco d'azzardo e ludopatia: tavola rotonda ad Urbino
Martedì 26 marzo alle ore 15.30 presso la Sala Incisori - ex Collegio Raffaello di Urbino si terrà una tavola rotonda sul gioco d'azzardo organizzata da Cisl e Fnp Cisl. Partecipano ai lavori Leonardo Piccinno, Responsabile della Cisl di Urbino, Lucia Ciampi, Direttivo RLS Fnp Cisl Urbino, il dott. Andrea Bramucci, Medico Psicoterapeuta, Elena Pazzaglia, Responsabile Ambito Territoriale Sociale 4, Umberto De Simoni, Responsabile Politiche Sociali RLS  Fnp Cisl Urbino, e Sauro Rossi, Segretario generale Cisl Marche.  
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19/03/2019 Cisl Fabriano e Cisl Fp:"Inaccettabile il taglio continuo alla sanità fabrianese"
«Si era cominciato con il ritardo nel restituire agibilità a molte aree dell’ospedale di Fabriano colpite dal sisma, poi si è continuato con la vicenda del punto nascita, ora chiuso, e adesso si procede a ridurre al lumicino la Pediatria….fino a dove arriverà il ridimensionamento dell’Ospedale di Fabriano?  - sottolineano la  CISL FP e CISL di Fabriano  - ci sono gravi lacune nel processo di riduzione dei servizi offerti del nosocomio fabrianese. Tutti questi interventi stanno avvenendo senza il minimo coinvolgimento dei sindacati,  anche se implicano non solo l’erogazione dei servizi ma anche la collocazione lavorativa di molti operatori. - continuano  -  Vi è poi una evidente mancanza di visione politica in quanto sta avvenendo: a fronte delle riduzioni attuate, quali servizi si propongono ad un territorio interno e montuoso su cui gravano specifici problemi sanitari, infrastrutturali e sociali? Nessun piano di riorganizzazione è stato presentato ai sindacati, nessuna visione sanitaria o socio-sanitaria da proporre alla popolazione.» «Non possiamo accettare -  denunciano  CISL FP e CISL di Fabriano - che si proceda allo scientifico smantellamento delle strutture sanitarie fabrianesi scaricando su tale territorio anche le necessità di rientro economico sulla spesa del personale dell’ASUR. Avevamo chiesto che la Regione Marche sviluppasse un sistema di servizi sanitari specifico delle aree interne e della montagna, al fine di prevedere una risposta completa di tutti i servizi sanitari per questi cittadini anche attraverso accordi o convenzioni che uscissero dai confini regionali ma non abbiamo visto nulla di tutto ciò.»   Secondo la Cisl : «Quanto sta accadendo a Fabriano è gravissimo, si tenta di far passare senza clamore il progressivo smantellamento di una struttura che con circa 150 posti letto assiste una popolazione di quasi 50 mila persone su 540 km quadrati di territorio. - concludono - E’ fondamentale che si apra una fase di confronto aperto tra Regione, Istituzioni e soggetti sociali ed economici del territorio che riporti l’attenzione sulla sanità fabrianese e che si inserisca nella vertenza sanità che le Organizzazioni sindacali, a livello unitario, stanno aprendo in queste ore nei confronti della Regione.»
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14/03/2019 A Bruxelles l’evento conclusivo per il dialogo sociale nel Mediterraneo
Oggi al Comitato Europeo Economico e sociale sono presenti rappresentanti della Commissione Europea, degli imprenditori, dei sindacati e della società civile dei tre paesi coinvolti per celebrare la sottoscrizione della Carta del Dialogo sociale da parte dei tre Ministri di Marocco, Tunisia e Giordania. Una tappa importante verso la creazione di uno spazio sempre più ampio nel Mediterraneo di dialogo tra le parti sociali ed istituzionali, per la crescita della democrazia. Iscos ha contribuito a questo progetto soprattutto nel lavoro con i sindacati marocchini, collaborando ad un percorso comune tra le principali sigle sindacali per il lavoro dignitoso nelle realtà multinazionali, per la tutela dei migranti, per la tutela dei lavoratori del settore informale. La delegazione Iscos e Cisl è formata da Giuseppe Farina, presidente di Iscos Nazionale, Isabella Panfili, Responsabile Iscos Marche per il Marocco, Sauro Rossi, Segretario Cisl Marche, Vincenzo Russo, Direttore Iscos Marche e Zakaria, il più giovane esperto sul dialogo sociale mai entrato nell’aula del CESE.
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14/03/2019 La Cisl sostiene lo sciopero degli studenti sui cambiamenti climatici
La Cisl delle Marche e la Fnp Cisl Marche sostengono l’iniziativa mondiale degli studenti per il prossimo 15 marzo promossa dal movimento fridaysforfuture.org. e saranno presenti alle manifestazioni organizzate in diverse città delle Marche. Dai disastri ambientali, alle migrazioni forzate, fino ai terribili danni sulla salute provocati dall’ inquinamento sono evidenti i sintomi dei cambiamenti climatici  che coinvolgono in gran parte le fasce più deboli della popolazione.  La presa di coscienza da parte dei giovani, la loro consapevolezza e il loro impegno non possono che trovare la nostra approvazione e sostegno. Dobbiamo prendere esempio dall’insegnamento e dalla presa di coscienza che proviene dal mondo giovanile ed essere al loro fianco per far crescere una nuova coscienza a difendere  il diritto primario ad una vita di progresso, ma anche di qualità della salute. L’azione degli studenti, tra l’altro, ben si collega con le richieste e le azioni del sindacato per la Just Transition, indirizzate proprio a contrastare i cambiamenti climatici. Invitiamo quanti possono tra i nostri delegati, iscritti o simpatizzanti a sostenere l’ iniziativa.  
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08/03/2019 Corso GRATUITO “OPERATORE MARKETING AGROALIMENTARE E VALORIZZAZIONE DELLA RISTORAZIONE E DEI PRODOTTI TIPICI MARCHIGIANI AGROALIMENTARI” scadenza 30 marzo 2019
Corso GRATUITO di Qualifica Professionale N/QA II Livello  OPERATORE MARKETING AGROALIMENTARE E VALORIZZAZIONE DELLA RISTORAZIONE E DEI PRODOTTI TIPICI MARCHIGIANI AGROALIMENTARI cod. 1006597 – 400 ore La partecipazione al corso è completamente GRATUITA, il corso è finanziato dal Fondo Sociale Europeo – Regione Marche. SEDE del corso: Centro Agroalimentare, Via Valle Piana, n. 80  – S. Benedetto del Tronto (AP).   PRESENTAZIONE DOMANDA: La domanda di partecipazione e i relativi allegati dovranno pervenire per posta con Raccomandata A/R (farà fede il timbro postale), o consegnata a mano entro il 30/03/2019  a IAL Innovazione, Apprendimento, Lavoro Marche – Impresa sociale,  Via dell’Industria, 17/a – 60127 Ancona. Bando del corso – clicca di seguito: BANDO OPERATORE MARKETING AGROALIMENTARE Domanda di partecipazione al corso – clicca di seguito: DOMANDA DI PARTECIPAZIONE L’Operatore Marketing Agroalimentare è una figura professionale in grado di operare nella Filiera Agroalimentare attraverso una comprensione dell’organizzazione e del funzionamento del sistema agroalimentare regionale e una conoscenza della normativa in materia di qualità e sicurezza alimentare. In particolare possiede conoscenze di marketing management in rapporto alle imprese agroalimentari regionali. La figura formata sarà in grado di operare nelle aziende del territorio, affiancare gli imprenditori e dialogare con gli enti pubblici, elaborando autonomamente strategie e piani di marketing per la tutela, la valorizzazione e la promozione dei prodotti e servizi agroalimentari.   Per informazioni:  IAL Marche srl – Impresa Sociale Via dell’industria, n. 17/a -Ancona Tel. 366/8036580 – 366/6995168 – 071/2814639 E-mail: daniela.marinelli@ialmarche.it
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08/03/2019 "Donne e lavoro nelle Marche": oggi il convegno di Cgil Cisl e Uil. Presentata indagine sulle donne occupate nella regione
Oggi, al convegno “Donne e lavoro nelle Marche”, promosso da Cgil, Cisl e Uil Marche, viene presentata la ricerca sulle occupate nella regione, realizzata in collaborazione con la Politecnica, presenti Daniela Barbaresi, Segretaria generale Cgil Marche, Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Segretaria regionale Uil Marche. La ricerca è stata condotta attraverso questionari, somministrati tra giugno e agosto 2018,  su un campione di 810 donne di cui la maggior parte, pari all’89,8 %, lavoratrici dipendenti e con un contratto a tempo indeterminato. Per quanto riguarda i salari, il 18,4% guadagna meno di 1.000 euro mensili netti, quasi la metà guadagna dai 1.000 ai 1.500 euro e il 34,4% va oltre i 1.500 euro mensili. Uno studio dell’Ires Cgil Marche su 133 aziende marchigiane con oltre 100 dipendenti mostra che  la retribuzione media di un lavoratore è di 29.600 euro contro i 21.100 di una lavoratrice, ovvero il 28,8% in meno. Il 56,5% delle intervistate dichiara di non subire comportamenti discriminatori sul posto di lavoro, va però sottolineato che il 42,5% si sente discriminata per eventuali assenze, mansioni e per il pregiudizio relativo alle proprie capacità e comunque il 59,3% delle intervistate ritiene che vi sia una cultura dominante che penalizza la donna.  Nelle Marche, le opportunità di lavoro per le donne sono cresciute molto velocemente negli ultimi due decenni ma la componente femminile della forza lavoro mostra la necessità di avere un titolo di studio più elevato di quello maschile per competere sul mercato del lavoro locale.  Nell’era digitale, i processi di innovazione richiedono per le donne competenze ad altissimo livello per avere un ruolo di primo piano nella cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”. Per quanto riguarda la conciliazione tempi di vita-lavoro, le donne che lavorano non hanno vita facile in termini di tempi: l’occupazione femminile è molto condizionata dagli impegni familiari e questa indagine conferma che il lavoro domestico e di cura pesa decisamente sulle donne. Per CGIL, CISL e UIL Marche, a tutto questo non c’è un’unica soluzione ma una “concorrenza sinergica di azioni con il ruolo importante della contrattazione, da quella nazionale a quella aziendale e territoriale, un sistema di welfare moderno e adeguato ai bisogni delle persone ma anche una cultura del valore che deve comprendere tutti gli spazi del nostro vivere”.  
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07/03/2019 Reddito di cittadinanza: al via le domande
Ieri, mercoledì 6 marzo, è stato il primo giorno utile per presentare la domanda per accedere al Reddito di cittadinanza. Le sedi Caf Cisl hanno ricevuto 180 domande a livello regionale
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01/03/2019 8 marzo 2019: Giornata internazionale della donna
  In occasione della Giornata internazionale della Donna, le Segreterie regionali di CGIL, CISL, UIL Marche,unitamente alla Commissione Regionale per le Pari Opportunità, venerdì 8 marzo presso la sala della Loggia dei Mercanti ad Ancona, ore 9,30, presentano l'indagine  “Donne e lavoro nelle Marche"  promossa in collaborazione con l'Università Politecnica delle Marche e con la Rete delle Consigliere di parità delle Marche.  I risultati dell'indagine sulle donne occupate, promossa da Cgil, Cisl e Uil Marche con l’Università,  saranno presentati da Marco Cucculelli docente dell’Ateneo dorico e Gianluca Goffi, autore della ricerca . I lavori, introdotti da Claudia Mazzucchelli, Segretaria Uil Marche, saranno conclusi da Daniela Barbaresi, Segretaria generale Cgil Marche. Il convegno è presieduto da Cristiana Ilari, Segretaria Cisl Marche.   Sono previsti gli interventi di Sauro Longhi, Rettore della Politecnica delle Marche, Antonio Mastrovincenzo, Presidente del Consiglio regionale, Meri Marziali, Presidente della Commissione regionale Pari Opportunità e Paola Petrucci, Consigliera regionale di Parità.     Cgil, Cisl e Uil celebrano la Giornata Internazionale della Donna. “…si chiamerà futura”, questo lo slogan scelto dalle tre confederazioni sindacali per l’8 marzo 2019, una giornata di riflessione, di impegno e protagonismo delle donne. «Il dibattito politico e sociale degli ultimi mesi è stato caratterizzato dal tentativo di rimettere in discussione anche le conquiste e i diritti che le donne hanno con fatica e determinazione raggiunto nel corso di decenni» spiegano Cgil, Cisl e Uil ricordando che «gli ultimi anni sono stati segnati da femminicidi, atti di violenza, molestie e discriminazioni di ogni tipo». Per questo, insistono le tre confederazioni sindacali «le donne devono far sentire forte la loro voce!». A livello nazionale, Cgil Cisl e Uil hanno organizzato una grande iniziativa su “La Contrattazione di genere protagonista del cambiamento” che si terrà venerdì 8 marzo presso il Policlinico Umberto I di Roma (aula A di patologia generale, ingresso via Regina Elena) a partire dalle ore 9.30.
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28/02/2019 Alternanza scuola-lavoro, Cgil Cisl Uil Marche:”Molto grave atteggiamento Ufficio Scolastico regionale delle Marche”
«Abbiamo appreso ieri dalla stampa che Confindustria sarà l’unico attore regionale nella formazione dei docenti per l’alternanza scuola lavoro. - affermano le segreterie reigonali di Cgil Cisl Uil - E’ molto grave l’atteggiamento dell’Ufficio Scolastico Regionale e del Direttore Dott. Filisetti che, pur aderendo, come la Confindustria stessa, al Tavolo regionale previsto con delibera di Giunta n.1099 del 2018, si è prestato ad una vera e propria operazione di rottura rispetto ad un’azione condivisa con tutti i soggetti associativi del lavoro e della scuola.» La formazione dei docenti e la definizione del profilo dello studente che deve essere trasversale e non specifico, in uscita dall’esperienza scolastica,  sottolineano  i sindacati «non può essere definito da Confindustria, peraltro sostenuta dall’USR, perché cosi si snatura il ruolo dell’alternanza. Ribadiamo che l’alternanza è una metodologia didattica che contribuisce alla formazione integrale del cittadino nella quale la dimensione orientativa dell’esperienza in contesti reali come quelli lavorativi è importante, ma non è strumento di addestramento al lavoro.- proseguono Cgil Cisl Uil Marche - Le risorse pubbliche dovrebbero essere finalizzate a costruire percorsi formativi che restituiscano tale dimensione educativa a cui concorrono sul tema del lavoro vari soggetti sociali peraltro presenti nel tavolo regionale e il ruolo istituzionale è proprio quello di alimentare e sostenere tale rete non sostenere un rapporto privilegiato con Confindustria e le proprie aziende associate. Continuare a considerare l’alternanza scuola-lavoro come uno strumento del “mercato del lavoro”, ricorda paradigmi vecchi di decenni che pensavamo superati.   Noi crediamo ad un modello alternativo nel quale la centralità sia data ai ragazzi in formazione, con i loro bisogni, i loro diritti, le loro ansie e aspirazioni nonché con la necessaria sicurezza. L’alternanza, in questo contesto, può essere uno strumento straordinario per sviluppare nei ragazzi le capacità critiche, di comprensione, di interpretazione e di cambiamento della realtà, a partire anche dai contesti lavorativi. Tutto ciò potrebbe contribuire a migliorare la qualità del lavoro, le modalità organizzative e i modelli didattici delle scuole secondarie di secondo grado.- concludono - Escludendo tutti gli altri soggetti, sindacali in primis, rischiano di essere ignorati aspetti centrali del lavoro connessi ai diritti e al valore del lavoro dignitoso che solo una pluralità di sguardi e visioni può restituire, con il rischio concreto di perdere un'occasione importante per il futuro dei giovani della nostra regione.»
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21/02/2019 Reddito di cittadinanza: due assemblee organizzate dalla Cisl di Fano
La Cisl di Fano organizza due assemblee con i cittadini per spiegare il funzionamento del reddito di cittadinanza e le modalità di accesso ai bandi sociali. Gli incontri si terranno martedì 26 febbraio dalle ore 16.30 presso il Centro civico di Villanova di Colli al Metauro e giovedì 28 febbraio dalle ore 17.00 presso la sala del Centro civico Il Cubo del Centro commerciale di San Lazzaro.
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20/02/2019 Bonus Asilo Nido 2019: domanda online a partire dal 28 gennaio
Da lunedì 28 gennaio sarà attivo sul sito dell'Inps il servizio online per richiedere il bonus asilo nido per il 2019. Il contributo, fino a un importo massimo di 1.500 euro su base annua, può essere corrisposto, previa presentazione della domanda da parte del genitore, a beneficio di bambini nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2016 per contribuire al pagamento delle rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati (cosiddetto contributo asilo nido) e in favore dei bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, per i quali le famiglie si avvalgono di servizi assistenziali domiciliari. Per la presentazione della domanda, il richiedente il contributo asilo nido dovrà allegare la documentazione comprovante il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza per cui si richiede il beneficio oppure, nel caso di asili nido pubblici che prevedono il pagamento delle rette posticipato rispetto al periodo di frequenza, la documentazione da cui risulti l’iscrizione. Per i bambini di età inferiore ai tre anni impossibilitati a frequentare gli asili nido, per la presentazione della domanda, il richiedente dovrà allegare l’attestazione, rilasciata dal pediatra di libera scelta, che attesti l’impossibilità del bambino di frequentare l’asilo nido per l’intero anno solare di riferimento, a causa di una grave patologia cronica.  
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19/02/2019 Quota 100: nelle Marche coinvolte più di 6000 persone. Inas Cisl pronta a dare risposte
È stato pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale il decreto sul reddito di cittadinanza e pensione con Quota 100  cioè sommando 62 anni di età e 38 di contributi. Nella Regione Marche sono interessati dal provvedimento di pensione oltre 6.000 persone (fonte Inps) tra dipendenti privati e pubblici. Per accedere a questo nuovo tipo di pensione anticipata, occorre verificare i requisiti anagrafici e contributivi e  saper fare la somma non sarà sufficiente.   Occorre verificare le convenienze economiche dell’uscita anticipata con la Quota 100, considerando soprattutto l’età di uscita in quanto questa, determina il coefficiente di calcolo, che incide sensibilmente sulla determinazione dell’importo dell’assegno di pensione.   Altro elemento da considerare è la posizione del lavoratore al momento della richiesta, perché non tutti i lavoratori ne possono beneficiare: sono escluse le posizioni di contribuzione mista tra Inps e Casse Professionali, come sono escluse altre posizioni, tutte da verificare.   «È fondamentale valutare tutti gli aspetti del proprio percorso lavorativo e previdenziale per effettuare la scelta migliore» chiarisce Fabrizio Valentini, Responsabile Regionale dell’Inas Cisl delle Marche. In questi giorni sono moltissimi i cittadini che si stanno rivolgendo al patronato della Cisl per capire se possono andare in pensione con il nuovo meccanismo. «Siamo a disposizione di tutti coloro che vogliono saperne di più di "Quota 100" -  spiega Valentini -  Per tutte le persone che si rivolgono a noi confezioniamo uno studio personalizzato della posizione contributiva, per verificare la soluzione pensionistica più conveniente e per inoltrare la domanda di pensione».
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19/02/2019 Ricostruire le comunità: campagna di ascolto Cisl nelle zone del sisma. Compila il questionario
  Vicini alle persone e alle comunità del territorio, in ascolto dei bisogni reali, dei desideri e delle aspettative delle popolazioni colpite dal sisma per capire, sostenere e trovare insieme le risposte. Sono gli obiettivi della campagna di ascolto che la Cisl di Macerata e Tolentino ha avviato tra le comunità del cratere maceratese. Ci saranno assemblee pubbliche nei luoghi più colpiti per informare e ascoltare, iniziative e incontri. Ma soprattutto vogliamo continuare ad essere al fianco di chi continua a convivere con il terremoto e capire ed aiutare chi, a più di due anni dalle prime scosse, deve ogni giorno fare i conti con nuovi bisogni e difficoltà. Una campagna d’ascolto reale e concreta anche attraverso la compilazione di un questionario aperto a tutti i residenti delle zone colpite dal sisma. Il questionario, anonimo e di immediata compilazione, costituisce per la CISL uno strumento prezioso per raccogliere esperienze, denunce e proposte delle persone coinvolte rispetto a temi centrali nella loro difficile quotidianità come la condizione abitativa, la qualità della vita nelle SAE e dei servizi nel territorio, gli spazi di socialità e partecipazione necessari per ricostruire le comunità. Le informazioni raccolte attraverso il questionario e le altre iniziative di ascolto saranno la base della nostra attività sindacale di rappresentanza per portare bisogni e richieste all’attenzione delle istituzioni e costruire così le risposte di cui le nostre terre hanno urgente bisogno insieme alle persone che le abitano.   Caricamento in corso...  
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05/02/2019 Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili: la cultura non calpesta i diritti
Mercoledì 6 febbraio, Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili, come Cisl cogliamo l’occasione per ribadire il nostro fermo “NO” ad una pratica che, con gli spostamenti migratori, ormai non riguarda solo i Paesi di origine ma anche l’Occidente, l’Europa e quindi l’Italia. Nonostante i risultati raggiunti dal 2008 ad oggi in molti paesi africani, dell’Asia e del Medio Oriente, anche attraverso il varo di legislazioni nazionali che hanno messo al bando ogni tipo di mutilazione genitale, migliaia di bambine e ragazze ogni anno corrono il rischio di essere sottoposte a questa pratica che lascia segni fisici e psichici spesso indelebili. È un atto violento che causa infezioni, malattie, complicanze durante il parto e in alcuni casi mette a rischio anche la vita. La lentezza nel processo di contrasto rispetto ad una crescita demografica rapidissima dei paesi interessati, pone seri ostacoli al raggiungimento di questo obiettivo  e ne allunga oltremodo i tempi. Oggi sono oltre 200 milioni le donne e le bambine nel mondo che hanno subito mutilazioni genitali e che ne stanno soffrendo le drammatiche conseguenze. Il Parlamento europeo qualche anno fa aveva stimato in 500 mila le donne e le bambine vittime di mutilazioni genitali che vivono in Europa e 180 mila quelle a rischio ogni anno. Nel nostro Paese, sarebbero tra le 60 mila e le 81 mila quelle segnate con questo “marchio” a cui vanno aggiunte anche le migliaia di vittime potenziali. Come Cisl, già impegnati anche attraverso la nostra Campagna permanente “MGF: Mutilazioni Giunte alla Fine", restiamo sempre più convinti che la lotta efficace contro questo fenomeno vada combattuta necessariamente sul versante dei diritti umani il cui riconoscimento va collocato al primo posto nella scala delle priorità da tutelare e custodire ovunque nel pianeta. Per fare questo,  tutti - anche il sindacato - siamo chiamati ad agire nelle forme e nelle sedi più opportune perché le mutilazioni siano messe al bando prima possibile, come prevede anche l’obiettivo 5 dell’Agenda europea 2030 sullo sviluppo sostenibile, quale violazione dei diritti fondamentali della persona. Ecco perché abbiamo deciso di pubblicare per le celebrazioni della Giornata Mondiale contro le MGF, una nostra locandina con lo slogan “La cultura non calpesti i diritti!”,  per sottolineare ancora una volta il valore universale dei diritti umani che non possono in nessun modo e per nessuna ragione “sottostare” a qualsivoglia tradizione culturale.    
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30/01/2019 Ictus: nuovo approccio diagnostico - terapeutico. Convegno a Jesi il 7 febbraio
Giovedì 7 febbraio alle ore 16.00 presso la Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni di Jesi, in Corso Matteotti 19, si terrà un'iniziativa aperta a tutta la cittadinanza organizzata da Cisl Marche e Asur Area Vasta 2 sui nuovi approcci diagnistico-terapeutici dell'ictus. PROGRAMMA: Coordina i lavori GUANITO MORICI Resp. AST CISL Jesi Saluto del Sindaco di Jesi MASSIMO BACCI Intervento Sviluppo sanità locale MAURIZIO BEVILACQUA (Direttore Area Vasta 2) Realtà della Stroke Unit dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi Dottor ALESI CLAUDIO (Direttore U.O. Neurologia AV2 - Jesi) L’ICTUS ISCHEMICO: come riconoscerlo e come trattarlo Dottor MEDICI EMANUELE (Dirigente I° livello U.O. Neurolgia AV2 - Jesi) Fattori di rischio e prevenzione Dottoressa SEBASTIANELLI MICHELA (Dirigente I° livello U.O. Neurologia AV2 - Jesi) La Riabilitazione dopo l’ICTUS in AV2 - Jesi Dottor BRIZZI ALESSANDRO (Dirigente I° livello, sostituto incaricato del Direttore U.O. Medicina Fisica e Riabilitativa AV2” - Jesi) Conclusioni SAURO ROSSI Segretario Generale CISL Marche
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15/01/2019 Sindacati e Regione Marche siglano il protocollo d'intesa su appalti, concessione di lavori, forniture e servizi
Lunedì 14 gennaio è stato firmato il Protocollo tra Regione Marche e Cgil, Cisl e Uil in materia di appalti, concessioni di lavori, forniture e servizi.  Il Protocollo si applicherà agli appalti della Regione Marche e costituisce atto d’indirizzo per le Aziende ospedaliere e gli Enti strumentali della Regione stessa. Il protocollo, siglato dopo diversi mesi di discussione, intende promuovere il lavoro regolare, la coesione sociale e l'efficienza nella realizzazione e/o nello sviluppo delle procedure per l’assegnazione di lavori, servizi e forniture pubbliche; mantenere e qualificare i posti di lavoro, promuovere nuove opportunità di lavoro, favorire qualificazione ed innovazione dell'offerta espressa dalle imprese sulla base degli stimoli provenienti dalla domanda pubblica; creare sviluppo compatibile con l'ambiente, sostenibile e finalizzato a creare lavoro ed opportunità di innovazione tecnologica ed organizzativa; sostenere le imprese che operano nel rispetto dei principi etici e/o di legalità e correttezza retributiva, contributiva-fiscale; contrastare l'utilizzo del lavoro nero o di qualsiasi forma di lavoro irregolare; contenere la spesa pubblica e garantire la qualità delle procedure di gara anche con l'impegno delle parti di operare in sintonia con la legislazione nazionale e regionale, per una significativa riduzione delle stazioni appaltanti. Prevista l'istituzione di un tavolo di confronto e monitoraggio sull'andamento degli appalti e sui contenuti del procollo, così come sarà attivata una clausola sociale per il rispetto dei diritti e condizioni retributive. La Regione Marche si impegna ad indicare nei contratti di concessione e di appalto di lavori e servizi, l’obbligo di applicazione dei CCNL e dei contratti territoriali siglati dalle organizzazioni sindacali.  Le imprese aggiudicatrici saranno obbligate ad attivare, nella fase esecutiva, un confronto con le organizzazioni firmatarie sulla conduzione dei servizi, sugli aspetti logistici, sul tema della salute e sicurezza e sul rispetto delle clausole sociali stesse.
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15/01/2019 Decreto Sicurezza: a Fano un seminario per volontari e operatori organizzato dalla Caritas
La Caritas Diocesana di Pesaro insieme alla Caritas di Fano, alla Caritas di Urbino e l’Ufficio Migrantes della Diocesi di Fano e di Pesaro promuove un Seminario Formativo per volontari e Operatori dal titolo “Il Decreto Legge n.113/2018 Immigrazione e sicurezza: legge di conversione e modifiche alla normativa in materia di immigrazione e protezione internazionale”. La Cisl di Fano è tra le realtà che aderiscono all'iniziativa. Il Seminario, che si terrà a Fano lunedì 21 gennaio 2019 presso il Centro Pastorale Diocesano (ex Seminario regionale) in Via Roma 118, vedrà come relatore l’Avv. Paolo Cognini (Esperto in Diritto Penale e Diritto dell’immigrazione e dell’asilo, membro ASGI). Orario: dalle ore 15.00 alle ore 18.30.
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14/01/2019 Ricostruzione: siglato l'accordo su sicurezza e legalità per la realizzazione della scuola Mestica di Macerata
Firmato venerdì 11 gennaio il protocollo d’intesa tra il Comune di Macerata, i sindacati confederali impegnati nei settori delle costruzioni e dell’edilizia FILLEA – CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL e il raggruppamento temporaneo di imprese Gualtieri Costruzioni S.A.S, Albertani Corporates SpA e Califel Srl per la ricostruzione dell'area delle ex Casermette e, in particolare, per la realizzazione della scuola Mestica. Nel protocollo viene stabilito di instaurare un Sistema di Relazioni Industriali che possa assicurare un corretto processo di informazione, formazione e tutela di primaria importanza nella realizzazione delle nuove sedi scolastiche in via Roma. Nel rispetto dei diversi ruoli e delle diverse responsabilità delle parti, la finalità del sistema di relazioni sarà principalmente quella di affrontare le eventuali criticità legate all’organizzazione del lavoro in modo tale da comporre o prevenire l’insorgere di eventuali conflitti. A questo scopo verranno effettuati incontri in base alle necessità e a richiesta di una delle parti per acquisire un’informativa sull’andamento, la programmazione e la tempistica dei lavori e sugli organici, per affrontare eventuali problematiche riconducibili agli aspetti logistici di cantiere, ad acquisire le informazioni in merito al sistema per la tutela della sicurezza, salute e igiene nei luoghi di lavoro e infine l’informativa sui subappalti autorizzati e affidati. «Questo protocollo ha anche un valore simbolico  - dichiara Jacopo Lasca della Filca Cisl Marche -. Si tratta della ricostruzione di una scuola dove saranno educati i nostri figli e le nuove generazioni e non può che avvenire nel rispetto della legalità e dei diritti dei lavoratori».      
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14/01/2019 Ferrovia Fano - Urbino: dare credibilità alle proposte di rilancio del territorio
Si susseguono le prese di posizione e le proposte in merito alla riattivazione della tratta ferroviaria Fano - Urbino alla luce anche del suo inserimento tra le ferrovie turistiche da rilanciare, come previsto dalla legge approvata dal Parlamento Italiano n. 128/17. Il Consiglio comunale di Fossombrone, l’Associazione Val Metauro e, per ultima, Confcommercio, circa il  riutilizzo temporaneo a fini turistici come “ferrociclo” (in attesa della definizione), vanno tutti nello stesso senso: riattivare al più presto la ferrovia Fano - Urbino. La proposta di Confcommercio non ci sembra sia da condannare, visto che si inserisce nella linea della destinazione d’uso ferroviaria e non segue le intenzioni della Regione Marche di  farne un sedime  per ciclismo da diporto. Tutte queste proposte, per quanto anche condivisibili, a nostro modo di vedere ci sembrano di respiro parziale e scollegato da una azione univoca. Come Cisl Pesaro – Fano - Urbino, ci battiamo da tempo per la riattivazione della tratta ferroviaria. A volte in solitudine, sosteniamo l’importanza strategica dell’intero sistema viario (Superstrada Fano - Grosseto, completamento galleria Guinza, Tratta Pesaro - Urbino, Pedemontana, Ferrovia Fano - Urbino, ecc.), in quanto infrastrutture essenziali e vitali per l’economia provinciale. In tempi in cui le scelte del Ministero delle infrastrutture sono orientate più verso concetti di  retroguardia che al reale fabbisogno infrastrutturale del Paese, seguire percorsi che puntano a salvaguardare il distinguo del particolare e non dell’esigenza collettiva, ci sembra tanto la scusa che si offre a chi deve decidere, per non farlo mai. Con il completamento della Quadrilatero a sud e il rafforzamento della E45 Orte - Ravenna a nord,  la provincia di Pesaro Urbino rischia concretamente un pesante isolamento sia per i flussi turistici che per lo sviluppo socio economico, non solo delle aree interne, ma anche di quelle costiere. Come Cisl, siamo convinti che non si può prescindere dal principio che la realizzazione di infrastrutture viarie o del trasporto hanno un’importanza vitale per l’intera economia  provinciale. Senza la concreta definizione primaria di quale modello di sviluppo socio-economico si vuol dare al territorio provinciale (partendo dalla valorizzazione delle esperienze distrettuali, dalla eccellenze agro-alimentari, compresa l’integrazione tra costa e aree interne), si rischia che l’importanza di tali opere si infranga contro il mancato interesse ministeriale e l’esiguità delle risorse disponibili. Per queste ragioni, siamo convinti che bisogna abbandonare la strada delle proposte ad uso e consumo localistiche, mentre va fatto uno sforzo di sintesi  sull’unicità ed importanza delle scelte collettive. Occorre un tavolo di confronto, magari promosso dalla stessa Provincia e dalle Istituzioni locali, per rendere la richiesta dell’intero territorio di forte credibilità verso le Istituzioni centrali.
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09/01/2019 Quota 100: rivolgiti ai nostri uffici Inas Cisl per saperne di più
Rivolgiti ai nostri uffici Inas Cisl per una consulenza o contatta il tuo delegato Cisl per conoscere requisiti e modalità di Quota 100  
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07/01/2019 Restituzione Busta paga pesante: scadenza prorogata a Giugno 2019
La legge di bilancio 2019 ha prorogato  al 1 giugno 2019 l'inizio della restituzione della busta paga pesante e aumentato a 120 le rate.
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07/01/2019 Cisl Urbino: " Bene Piano di sviluppo Università, ma c'è ancora molto da fare per integrare gli studenti con la città"
Nei giorni scorsi è stato presentato presso  l’Università di Urbino il Piano di sviluppo triennale delle strutture ed infrastrutture dell’Ateneo.  «Un Piano che ha una sua positività in quanto, oltre a valorizzare e riqualificare il sistema esistente, punta a sviluppare nuovi investimenti per ampliare sempre di più la gamma dell’offerta formativa, attraverso la messa a disposizione di ambienti per lo studio e per la ricerca. - afferma Leonardo Piccinno, responsabile della Cisl di Urbino -  Comprendiamo l’orgoglio del Magnifico Rettore, per quanto l’Università di Urbino mette in campo per creare quella infrastrutturazione necessaria, anche in concorso con l’Amministrazione Comunale, l’Arcidiocesi di Urbino ed altri soggetti, per rendere sempre più  appetibile per gli studenti italiani e stranieri, studiare a Urbino. Anche la riqualificazione dei collegi per migliorarne la vivibilità va in tal senso. - prosegue - Siamo però convinti, come CISL di Urbino, che c’è ancora molto da fare su questo versante, a partire dalla necessità di  rendere sempre più fruibile il patrimonio abitativo del centro storico, oggi  inadeguato sotto vari aspetti: sanitari, tecnologici, economici e ludici.» Gli studenti infatti, pur essendo una parte importante dell’economia locale, vivono ancora una problematica integrazione con la città che, in un contesto urbano patrimonio dell’Unesco, stenta ad offrire spazi adeguati a normali iniziative di stampo giovanile. Affitti troppo elevati, l’assenza di moderni collegamenti wi-fi, l’inadeguatezza dei trasporti con le strutture universitarie e la totale mancanza di luoghi dedicati allo svago all’interno del contesto cittadino, sono i veri impedimenti di una piena integrazione. Secondo  il reponsabile della Cisl di Urbino  «occorre porsi l’interrogativo su come  fare scelte e progetti volti ad   eliminare la migrazione nei weekend,  di giovani dall’entroterra verso la costa, con tutto ciò che ne consegue. Bisogna superare, una volta per tutte, il paradosso, Università ma non gioventù. Se l’Università è una risorsa, Urbino deve creare tutte quelle condizioni, culturali e infrastrutturali perché i giovani universitari,  nella città ducale si sentano accolti a pieno titolo. - conclude Piccinno - Solo in questo modo, si potrà consolidare quella realtà  di eccellenza nei termini auspicati dal Senato Accademico, dalle lavoratrici e dai lavoratori impegnati, ed anche da gran parte della popolazione.»
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04/01/2019 Sostegno al reddito per i cittadini bisognosi, Cgil Cisl Urbino: “ Per il 2019 il Comune non cambi destinazione alle risorse non utilizzate nel 2018 “
Si è svolto, nei giorni scorsi,  il confronto tra l’Amministrazione Comunale, con Sindaco e Assessore ai Servizi Sociali e i rappresentanti di CGIL–CISL  e  i Pensionati di SPI CGIL – FNP CISL  di Urbino, per verificare lo stato di applicazione dell’accordo, sottoscritto nel mese di giugno 2018, relativo alle risorse messe a bilancio per sostenere i cittadini in stato di bisogno, i lavoratori che hanno perso il lavoro, i pensionati. Il Sindaco e l’Assessore ai servizi sociali, hanno informato i rappresentati sindacali,  che rispetto ai contenuti dell’intesa, solo pochi cittadini hanno richiesto i contributi di sostegno previsti. Nello specifico secondo l’amministrazione:   solo 25 persone hanno richiesto l’accesso erogazione di €. 5000 come contributi economici straordinari per buoni farmaceutici, rimborso spese straordinarie, e buoni alimentari in favore di persone svantaggiate o in disagio economico;  per il reddito di inclusione (rei), d.l. 147/2017: i nuclei familiari del comune di Urbino che beneficiano nel corso del 2018 sono 45;  fondo anticrisi per famiglie in situazione di disagio economico:  beneficiari solo 37 famiglie; sono solo 3  le domande presentate e accolte per il sostegno economico, rimborso oneri contributivi, in favore famiglie con non autosufficienti (assistenti familiari/badanti). Secondo i dati  della ricerca Fnp Cisl Marche, anno 2018,  la popolazione residente nel comune di Urbino è per il 25,8% composta da  ultra 65enni, il 58% da pensionati, il 20% da invalidi civili, una presenza di stranieri pari al 9,8%. Il  tasso di occupazione  è pari al 48% ed il  tasso di disoccupazione  è del 7,3% con una disoccupazione giovanile pari al 21,4%.  Un reddito imponibile x abitante (IRPEF) di €.14.000 ed il 3% della popolazione percepisce assegno sociale. «Viene da domandarsi, ma con questi numeri non ci sono cittadini bisognosi ? Siamo invece convinti del fatto che, l’Amministrazione Comunale avendo  pubblicato i bandi solo nel mese di ottobre, non ha consentito alle persone di conoscere le possibilità che  l’Amministrazione stessa , CGIL – CISL  e pensionati di Urbino, avevano messo a disposizione per i cittadini e loro famiglie. - commentano i responsabili della  Cgil e  della Cisl di Urbino - Riteniamo e respingiamo questa mancanza di sensibilità come un grave atto verso coloro che si trovano in uno stato di bisogno e che dovrebbero ricevere dalla Pubblica Amministrazione una più dignitosa attenzione.  - continuano - Respingiamo questo tipo di cultura che non tiene conto del reale stato di bisogno dei cittadini, ma predilige solo la pratica degli annunci ad effetto ed invitiamo il Sindaco e l’Assessore ai Servizi sociali ad inserire i soldi non utilizzati nel corso del 2018 sulle nuove provvidenze per il 2019, in modo da consentire a tutti coloro che vivono difficoltà sociali e di disagio ad avere maggiori risorse a disposizione su cui contare per il futuro.  - concludono - Un Comune veramente solidale si vede da queste cose.»  
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03/01/2019 I Sindacati dei Pensionati si mobilitano contro la Legge di Bilancio
I sindacati dei pensionati in piazza contro l'ennesima vessazione, inflitta dalla manovra di Bilancio per il 2019 che colpisce ancora una volta le pensioni medio-basse. In tre anni i pensionati vedranno sottrarsi 2,5 miliardi di euro dalle proprie tasche. I pensionati marchigiani sono scesi in piazza con presidi davanti alle Prefetture il 28 dicembre ad Ancona e Fermo e il 29 dicembre ad Ascoli Piceno e Pesaro e il 3 gennaio a Macerata. Contestualmente SPI Cgil FNP Cisl E UILP-Uil hanno chiesto ai Prefetti di essere ricevuti per spiegare le motivazioni del grave malcontento che è alla base della mobilitazione. Con le misure previste si compie un nuovo passo indietro rispetto alla volontà espressa dal precedente esecutivo di modificare in legge di bilancio il sistema di indicizzazione delle pensioni con cui dal 1 gennaio 2019 sarebbe stato ripristinato un meccanismo di rivalutazione in grado di tutelare il potere d'acquisto dei pensionati italiani. Infatti, il Governo ha deciso, per fare cassa, di modificare il sistema di calcolo della rivalutazione peggiorandolo (% rivalutative ridotte) anche rispetto alla “legge Fornero" che volevano abrogare!!. Per SPI Cgil FNP Cisl E UILP-Uil le misure previste sono profondamente ingiuste, perché colpiscono una categoria particolarmente debole della società. Una manovra che piuttosto che difendere le fasce deboli e intervenire sulla creazione di lavoro per stimolare la crescita e lo sviluppo, produce una riduzione del reddito disponibile, redistribuendo povertà. L'iniziativa ha voluto anche richiamare l'attenzione alla definizione di una pensione dignitosa per i giovani, così come previsto dal documento di Cgil Cisl Uil, presentato al Governo    
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19/12/2018 Fondo di solidarietà: sindacati e Regione firmano intesa, si giunge a quasi 3 milioni di euro nel 2019
Fondo di solidarietà: sindacati e Regione hanno sottoscritto un’intesa con la quale si consolida il Fondo che giunge a quasi 3 milioni di euro nel 2019 e a 3 milioni per il 2020 e altrettanti per il 2021. È questo il risultato di una serie di incontri, che si sono tenuti nei mesi scorsi, tra Cgil, Cisl e Uil Marche, il consigliere delegato alla Sanità e ai Servizi sociali, Federico Talè e il dirigente del Servizio salute, Giovanni Santarelli. Con queste somme, Cgil, Cisl e Uil sottolineano che si potrà far fronte, agli aumenti delle tariffe dei servizi socio-sanitari e intervenire a sostegno degli ospiti delle strutture che si trovano in condizioni meno abbienti, per la salute mentale consolidando  la sperimentazione in atto ed allargandola ad alcuni servizi socio sanitari per  disabili e gli anziani. Un successivo incontro tra le parti, che si terrà a gennaio, definirà le tipologie di servizi per disabili e anziani su cui intervenire: cifre che avranno un riflesso sulle spese che Comuni e famiglie hanno sostenuto nel 2018. «Questo importante risultato è dovuto al grande impegno dei sindacati e del consigliere Talè - dichiarano Cgil, Cisl e Uil – cui va dato atto di avere saputo raccogliere la richiesta di una  risposta più ampia e consistente al delicato tema  dell’aumento delle tariffe» registrato nell’ultimo biennio.    
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18/12/2018 18 dicembre, Giornata internazionale del migrante: Cgil, Cisl, Uil: "Per una corretta integrazione dare centralità a diritti umani e dignità lavoro"
«Quest’anno la Giornata internazionale dei migranti coincide con i settant’anni della Dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu. I principi enunciati di uguaglianza, libertà, dignità di tutti gli individui, il diritto al lavoro, all’istruzione indipendentemente da razza, colore, religione, sesso, lingua e opinione politica, contenuti in esso, costituiscono valori fondanti per la costruzione di un percorso civile di convivenza sociale tra diverse culture, in linea anche con i principi contenuti nella Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie del 1990, purtroppo mai ratificata da uno Stato membro della Ue». È quanto si legge in una nota di Cgil, Cisl, Uil. La Giornata internazionale del migrante, proseguono le tre Confederazioni «è un’ulteriore occasione di riflessione sulla governance del fenomeno migratorio che riteniamo sia necessario affrontare proponendo necessarie politiche di integrazione ed inclusione sociale e il rispetto dei diritti umani ponendo al centro l’individuo e il lavoro, combattendo gli abusi e lo sfruttamento dei lavoratori immigrati». «È illusorio governare il fenomeno migratorio, per sua natura globale, alzando muri e impedendo la libera circolazione delle persone. Noi crediamo fermamente  - sottolineano Cgil, Cisl, Uil - che sia uno sbaglio non aver ancora ratificato il documento sul Global Compact a Marrakesh col quale si promuove una gestione sicura, ordinata e regolare dei flussi migratori internazionali rispondendo ad un approccio di condivisione delle responsabilità nel rispetto dei diritti umani». Secondo le tre sigle sindacali «è pericoloso e poco lungimirante per il nostro Paese la scelta di isolarsi dalla comunità internazionale e ridurre a dibattito interno la gestione del fenomeno migratorio, con provvedimenti sbagliati come quelli contenuti nella conversione in legge del Decreto Sicurezza, che alimentano il conflitto nella società, scaricando le sofferenze sui più deboli».  «Continueremo a batterci affinché il rispetto dei diritti umani costituiscano le fondamenta delle politiche migratorie e affinché vengano affermati i valori della solidarietà, dell’inclusione e dell’integrazione. Inoltre, chiediamo che si realizzi la coesione sociale attraverso una programmazione di flussi regolari d’ingresso in base ad una corretta lettura dei fabbisogni del mercato del lavoro e attraverso il coinvolgimento delle parti sociali. Soltanto così - concludono Cgil, Cisl, Uil - si potrà contrastare la piaga del lavoro sommerso, spesso sfruttato, che toglie dignità e rende schiavi i più deboli e colloca ai margini della società molti lavoratori immigrati. Dobbiamo porre le basi per costruire una società futura più umana, più solidale e più sicura». fonte: Cisl Nazionale  
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17/12/2018 Quadrilatero, cantieri fermi: le preoccupazioni dei sindacati
«Da 6 mesi i cantieri sono fermi, da 15 giorni è aperta la cassa integrazione, in cantiere sono rimaste solo poche unità. Questa è, ad oggi -  secondo  Cgil Cisl Uil  di Fabriano e Feneal UIl, Filca Cisl e Cgil Fillea -   la situazione nei cantieri Quadrilatero Umbria e Marche». Dopo aver scongiurato i licenziamenti e dopo aver coinvolto tutti i soggetti istituzionali e non del territorio «registriamo un progressivo calo di attenzione  su una vicenda che col passare del tempo non accenna a migliorare. - sottolineano i sindacati  - Continuano gli incidenti stradali, più o meno gravi, sulla tratta e le conseguenti difficoltà di viabilità che rischiano di acuirsi nella stagione invernale.Il traffico su una sola corsia rende più complicata la circolazione e, in presenza di maltempo o precipitazioni nevose, sarà difficile raggiungere o uscire dalla città di Fabriano.» Nel frattempo «quasi 500 lavoratori sono a casa, decine di aziende in difficoltà e le sorti di Astaldi appese ad un filo. - continuano - L’indotto e le tante aziende del territorio (oltreché i privati cittadini) pagano un conto salatissimo per una crisi aziendale che rischia di lasciare isolato il territorio montano, già abbondantemente colpito dalla crisi.» Al tempo stesso «si registra una pericolosa dilazione dei tempi di realizzazione della Pedemontana delle Marche che è strategica come arteria viaria per i territori  dell’entroterra colpiti dal sisma. L’asse Fabriano-Muccia, che completerebbe la Quadrilatero è di fatto fondamentale per il traffico interno alla nostra Regione e per lo spostamento di persone e merci tra Marche e Umbria, tra l’entroterra e la costa. Un incompiuta di questa portata è una sconfitta per tutti, invitiamo di nuovo tutti i soggetti a fare la loro parte per uscire da questo empasse.- concludono- La città di Fabriano, la nostra Regione, non meritano di essere condannati come attori di serie B per responsabilità che in larga parte sono di altri.»  
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10/12/2018 Abbracci Gratis con Anolf a Porto Sant'Elpidio
Giornata degli Abbracci Gratis  sabato 15 Dicembre a Porto Sant’ Elpidio dalle 17.00 alle 19.00, in piazza Garibaldi. L’evento, che si inserisce nell’ambito della giornata mondiale degli abbracci promossa in tutta Italia dalla pagina  facebook Con-tatto Abbracci Gratis, è organizzato e promosso da Anolf, Associazione nazionale oltre le frontiere di Ascoli Piceno e Fermo.    «Tutti possono partecipare  basta indossare un bel sorriso ed un cartello con scritto “abbracci gratis”.  – spiegano Zamira Gavoci e Alfonso Cifani, dell’Anolf di  Ascoli Piceno e Fermo  - Un abbraccio non costa nulla e rappresenta un dono davvero prezioso. L'inviziativa di sabato 15 dicembre vuole offrire un'occasione per ritornare ad essere umani e fidarci degli altri senza alcuna distinzione di razza, colore della pelle, credo politico o religioso.» L’obiettivo della manifestazione  è incontrarsi in piazza ed abbracciare sconosciuti «vogliamo  far riscoprire il senso di umanità delle persone nonché un modo per accorciare le distanze tra uomini e donne, giovani e anziani, bianchi e neri grazie ad un semplicissimo gesto di affetto come un abbraccio. Invitiamo  tutti in piazza per  valorizzare la partecipazione anziché l’indifferenza, l’empatia anziché rabbia» concludono Gavoci e Cifani.  
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10/12/2018 "Il lavoro che cambia" la Cisl di Fano annulla l'evento in rispetto della studentessa del Nolfi scomparsa nella tragedia di Corinaldo
La Cisl di Fano a seguito della tragedia di Corinaldo  che ha coinvolto tragicamente una studentessa del Liceo Nolfi ha deciso di annullare la presentazione della ricerca "Il lavoro che cambia", svolta dagli studenti del Liceo Nolfi - Apolloni in alternanza scuola - lavoro presso la Cisl di Fano in programma per domani Martedì 11 dicembre alle ore 15.30 presso la Sala della Concordia del Comune di Fano (Via San Francesco d'Assisi, 76).  
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08/12/2018 QUESTIONARIO €DUCHIAMOCI: Conoscenze di base in materia finanziaria
Realizzato con il contributo della Regione Marche per la realizzazione di specifici e rilevanti progetti delle associazioni consumatori iscritte al registro regionale – anno 2018 Il progetto "€duchiamoci" nasce dalla consapevolezza del basso livello di conoscenze in materia finanziaria dei consumatori, risparmiatori ed investitori italiani. Le varie indagini realizzate da soggetti istituzionali e autorevoli società mettono infatti in evidenza la grave carenza di conoscenze finanziarie degli italiani, sia tra gli adulti che tra i giovani. Nel 2014 gli adulti italiani erano all’ultimo posto tra i paesi europei per alfabetizzazione finanziaria insieme al Portogallo, con un livello peggiore tra le donne e le persone con un livello di istruzione più basso. Lo stesso risultato per i giovani, anch’essi all'ultimo posto tra i paesi OCSE per alfabetizzazione finanziaria, con una performance significativamente peggiore per le ragazze rispetto ai ragazzi. Il progetto dunque, oltre ad avere lo scopo di fornire educazione in ambito finanziario, attraverso un’attività informativa e formativa sui vari servizi, intende anche compiere una ricerca al fine di comprendere quale sia il livello di alfabetizzazione finanziaria nel nostro territorio, nella Regione Marche, per capire come si collocano i cittadini marchigiani all’interno del panorama nazionale. Per questo motivo è stato predisposto un questionario, totalmente anonimo, relativo alle proprie conoscenze di base in ambito finanziario al quale ti chiediamo di rispondere indicando preliminarmente la tua età, sesso, titolo di studio e reddito, dati fondamentali per comprendere anche quali siano le differenze tra giovani e meno giovani, tra uomini e donne e se esista una correlazione con il livello di istruzione ed il reddito familiare. Ti chiediamo pochi minuti del tuo tempo per dare il tuo personale contributo. Caricamento in corso...
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07/12/2018 Distacco del gas nelle SAE di Camerino: Eni garantisce la riattivazione dopo il sollecito di Cisl e Adiconsum
Le utenze del gas metano delle SAE di Camerino saranno riattivate entro oggi: è quanto comunicano i vertici nazionali di Eni Gas e Luce dopo il sollecito della Cisl e di Adiconsum Marche, che avevano segnalato casi il distacco del gas nelle soluzioni abitative di emergenza in seguito a casi di errata fatturazione. Il distacco del gas nelle SAE di Camerino è gravissimo e inaccettabile. Non si sarebbe dovuti arrivare a un esito di questo tipo. In situazioni di grave disagio e sofferenza, è inammissibile privare le famiglie di un servizio essenziale come il metano. Ed è scandaloso averlo fatto per il mancato pagamento di bollette sbagliate e di importi non dovuti, per altro già oggetto di reclamo. Come CISL e Adiconsum, la nostra associazione di tutela dei consumatori, esprimiamo la ferma condanna di un comportamento commerciale non solo scorretto ma ben oltre il limite dell’etica. Per questo abbiamo immediatamente preso contatti con i vertici nazionali della società di vendita ENI Gas e Luce che, a fronte del nostro intervento, si sono dimostrati disponibili a risolvere immediatamente la problematica. Al contempo, stiamo verificando se la questione sia limitata ad alcune SAE del comune di Camerino o interessi anche altri comuni, temiamo, infatti, che casi analoghi di errata fatturazione e illegittimo distacco si siano verificati o possano a breve verificarsi anche in altre SAE. Le sedi territoriali della CISL e l’Adiconsum Macerata sono a disposizione degli utenti per effettuare reclami, garantire tutela e pronta soluzione delle problematiche.  
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30/11/2018 Amianto: Ancona, Falconara, Senigallia e Pesaro tra le prime cento città italiane a rischio Cgil Cisl Uil incontrano il Vice Prefetto Di Nuzzo
Le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil, nel pomeriggio di ieri, hanno incontrato  il Vice Vicario Prefetto, Di Nuzzo, sulle problematiche dell’amianto che colpiscono il Paese ed in particolare le Marche.     Cgil Cisl Uil Marche, impegnati nella campagna di attenzione e sensibilizzazione, “L’Italia libera dall’amianto entro il 2018”, hanno espresso forte preoccupazione per la presenza di quattro città marchigiane, Ancona, Falconara, Senigallia e Pesaro, tra le prime cento città italiane con un'alta percentuale di morti per mesotelioma (dati Inail).   Tra le proposte sindacali, presentate  al Vice Prefetto di Ancona, che ha accolto con attenzione e sensibilità,  la necessità del  riconoscimento delle vittime da malattie professionali e non, la possibilità di prorogare al 2019 le richieste di riconoscimento,  velocizzare   l’iter burocratico per l’individuazione di patologie legate all’amianto e per l’erogazione delle prestazioni.   Le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil considerato  il forte impatto  nelle Marche, hanno  chiesto e già fissato un incontro con l’Assessore  regionale all’ambiente  per  una verifica delle aree da bonificare e, con l’Asur, per monitorare i casi di patologie collegate all’amianto.
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29/11/2018 Aerdorica: nessun confronto sul bando di gara, proclamato lo stato di agitazione
Siamo sconcertati dall'atteggiamento della Regione Marche rispetto alla pubblicazione del bando di gara per la ricerca di un socio privato in Aerdorica.  Lo sconcerto deriva dal fatto che, nonostante le ripetute sollecitazioni per un nostro coinvolgimento attivo e costante per la salvezza dell' aeroporto e, nonostante sia stato costituito già dal Maggio scorso un tavolo permanente per monitorare la privatizzazione della società Aerdorica,  esce il bando e il sindacato viene tenuto fuori dalla porta.                                   Non pretendiamo di sostituirci alla proprietà o all'azienda, ma è  essenziale in situazioni del genere che il sindacato venga coinvolto attivamente.                                                                          Per il sindacato Infatti è importante la tutela del lavoro e dei lavoratori così come sono fondamentali le strategie di rilancio dell'aeroporto e le politiche del trasporto nella regione.                Per questo motivo sarebbe stato utile e necessario il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella predisposizione di quei criteri di salvaguardia e tutela riguardanti soprattutto il lavoro e i lavoratori; criteri secondo noi importanti e determinanti anche ai fini dell'aggiudicazione della gara e dell'affidamento della maggioranza delle quote di Aerdorica al privato.  Al di la delle chiacchiere e delle buone intenzioni a parole, la proprietà intende andare avanti speditamente e in solitaria. E pensare che proprio questo atteggiamento è stato in parte causa del disastro in cui si trova attualmente Aerdorica. Pertanto abbiamo proclamato uno stato di agitazione che potrà sfociare in una iniziativa di sciopero già da subito, ovviamente nel rispetto della legge. FILT-Cgil, FIT-Cisl, UIL trasporti V. Talevi, R. Ascani, G. Andreani
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17/11/2018 Morto Guido Viola, la Cisl piange lo storico sindacalista della sanità anconetana
È scomparso all’età di 78 anni, nella serata di ieri, Guido Viola, storico sindacalista della Cisl di Ancona.   Uomo e sindacalista di cuore e di grande passione.  Infermiere all’Ospedale psichiatrico Cras di Ancona iniziò la sua militanza nella Cisl, nella storica categoria degli operatori sanitari, la Fisos Cisl, degli anni ‘80. Continuò il suo impegno nella difesa e tutela dei lavoratori   del comparto sanità anche quando la Fisos Cisl divenne Fist Cisl, enti locali e sanità, ricoprendo l’incarico di segretario regionale. In pensione, proseguì il suo impegno nei pensionati della CISL, in particolare nella Segreteria della FNP del territorio di Ancona.  Guido Viola, una vita spesa nel sindacato, con una grande competenza in materia di sanità, ha attraversato dall’interno tutta la storia del sistema sanitario nazionale della sua fondazione con la legge 833 del 1978 ai giorni nostri. «Ci ha lasciato un grande sindacalista, oltre che un caro amico. – afferma Mario Canale, Segretario Generale Fnp Cisl Marche -  Lucido fino alla fine, sentiremo molto la sua mancanza». «Con la morte di Guido è scomparso un punto di riferimento storico per la Cisl di Ancona e non solo». commenta Alessandro Mancinelli, Responsabile Cisl Ancona I funerali si svolgeranno lunedì 19 novembre alle  ore 10 presso la chiesa  S. Maria in Castagnole, via Abbazia 43, Chiaravalle(AN).
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15/11/2018 Area di crisi complessa per il settore calzaturiero fermano - maceratese: la firma entro due settimane
Traguardo in vista per il riconoscimento dell'area di crisi complessa per il distretto calzaturiero fermano-maceratese. Si è tenuto oggi a Roma l'incontro tra il Tavolo provinciale  per la Competitività e lo Sviluppo con la Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati Barbara Saltamartini. Dall'incontro è emersa la volontà del Governo di firmare il decreto di riconoscimento entro due settimane. «Un incontro che è andato oltre ogni aspettativa. Di fronte a noi c’erano sei onorevoli: Barbara Saltamartini, Giorgia Latini, Tullio Patassini, Paolo Arrigoni, il vice capo gabinetto del Mise Soriel e Mirella Emiliozzi. Un segno importante di attenzione» sottolinea la presidente della Provincia di Fermo, Moira Canigola.  I componenti del Tavolo per lo Sviluppo della Provincia di Fermo hanno spiegato nel dettaglio la situazione del distretto fermano-maceratese ai parlamentari riuniti nella sala della Commissione delle Attività Produttive della Camera dei Deputati. Il gruppo di parlamentari ha annunciato che visiterà quanto prima il Fermano per conoscere ancora meglio e comprendere le peculiarità del territorio. «L’obiettivo degli onorevoli è quello di cucire alla perfezione un vestito adatto, visto che la legge 181 in se per sé non è pensata per la tipologia imprenditoriale fermana. La base è l’istruttoria presentata all’ex viceministro Teresa Bellanova, che si era subito dimostrata disponibile a modificare la legge».  La presidente della commissione Saltamartini ha ribadito con forza: «Se firmiamo l’area di crisi complessa è per far restare le aziende nei territori a protezione e valorizzazione di un’area fondamentale per il Pil italiano». Un richiamo quindi anche alla difesa del made in Italy.  Oltre all’area di crisi complessa, dal Tavolo è arrivata la richiesta della zona franca e della zona economica speciale per la provincia di Fermo, che garantirebbe una detassazione importante. «Abbiamo parlato anche degli ammortizzatori sociali in deroga, in particolar modo per l’artigianato che sta soffrendo più di altri la crisi» aggiunge la Canigola.  All’incontro hanno preso oltre alla presidente della Provincia Moira Canigola, Paolo Silenzi (Cna), Giampietro Melchiorri (Confindustria), Gino Sabatini (Camera di Commercio Marche), Paolo Zappasodi (tecnico Confindustria), Graziano Di Battista (Confartigianato) e Mauro Lucentini (referente provinciale della Lega). Per la Cisl era presente Alfonso Cifani, Responsabile della Cisl di Fermo. «Incontro molto utile e atteggiamento di massima attenzione da parte della Presidente della commissione e di tutti i parlamentari. - dichiara Cifani -. Si è evidenziato come, oltre alla legge 181, si dovranno utilizzare altri strumenti adatti alle imprese del territorio. Massima attenzione alla richiesta di ammortizzatori sociali che in alcuni casi sono praticamente esauriti. Importante riconoscimento del Tavolo dello sviluppo e della competitività come futuro luogo di confronto con i Parlamentari e  la Regione».  
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14/11/2018 Vigili del Fuoco delegazione marchigiana a Roma per la manifestazione nazionale
Nella mattina di domani, 15 novembre,  anche i Vigili del Fuoco Marchigiani saranno a Roma di fronte al Parlamento per chiedere al Governo di mantenere le promesse fatte alla categoria:equiparazione stipendiale e previdenziale, assunzioni di personale, assicurazione Inail, finanziamenti per una nuova legge delega sull’ordinamento e per il nuovo rinnovo contrattuale.   «La Federazione Nazionale della Sicurezza della CISL, il sindacato più rappresentativo dei Vigili del Fuoco, domani mattina rivendicherà le legittime richieste di una categoria di lavoratori che più volte si è dovuta accontentare di facili promesse e di stucchevoli attestati di stima. - dichiara William Berrè, Segretaro Generale FNS Cisl Marche -  I Vigili del Fuoco della FNS CISL, al contrario di altre organizzazioni sindacali, non faranno sconti a nessuno Governo o ad alcuna parte politica, così come fatto in passato per i Governi precedenti. - conclude -  Occorre fare in modo che a questi servitori dello Stato vengano riconosciute le garanzie e i diritti di tutti gli altri operatori delle forze dell’ordine. Siamo sicuri che il Governo non potrà esimersi dal presentarci proposte concrete.»
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05/11/2018 Comune di Falconara: si avvia la contrattazione territoriale con Cgil Cisl e Uil
Le organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil e le rispettive federazioni dei pensionati hanno incontrato oggi il sindaco di Falconara, Stefania Signorini, per proseguire il confronto sulle principali problematiche della città.   La discussione odierna si è incentrata sulle questioni relative allo sviluppo dell’area Montedison, alla vicenda Bypass ferroviario e alla situazione del centro cittadino. È stato possibile solo avere una sintesi generale dello stato dell’ arte su queste tematiche  che verranno ulteriormente approfondite nei prossimi incontri.   Relativamente al progetto dell’area Montedison i rappresentanti dei lavoratori reputano certamente positivo il fatto che si proceda a una bonifica del territorio, ma i sindacati attendono che siano più chiari i termini specifici del progetto che chiedono di conoscere nel dettaglio per dare una valutazione di merito.   Per quanto riguarda la realizzazione del bypass ferroviario l’amministrazione comunale attende la risposta del Ministero delle Infrastrutture rispetto alla richiesta di un più complessivo arretramento della ferrovia che ‘liberi’ tutto il lungomare di Falconara. Tale risposta determinerà la strategicità delle ricadute di tale opera sui territori coinvolti.   I sindacati hanno infine sollevato le questioni relative alla vivibilità e sicurezza del centro cittadino e alla necessità di una sua riqualificazione. Su tale punto l’amministrazione prosegue nell’iter di approvazione del progetto di rigenerazione del centro città.   Le organizzazioni sindacali hanno segnalato l’esigenza di un intervento coordinato tra i vari sindaci della zona sulla situazione di difficoltà in cui versa l’ospedale di Chiaravalle  con continue riduzioni di servizi alla cittadinanza.   Il sindaco si è reso disponibile a mantenere un proficuo e costante confronto con i sindacati che saranno calendarizzati successivamente a quello già previsto sul bilancio e sui servizi sociali che si terrà la prima settimana di dicembre.
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24/10/2018 "Fallo per te e per chi ti sta a cuore": la prevenzione dei tumori attraverso screening oncologici
La Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche organizza con il patrocinio della Giunta Regionale, del Consiglio Regionale e dell'Asur Marche con la collaborazione di Cgil, Cisl e Uil, una nuova campagna di sensibilizzazione sugli screening oncologici gratuiti che si svolgerà, nel corso dei prossimi mesi, in tutto il territorio regionale. La giornata di apertura si terrà ad Ancona, presso il Ridotto del Teatro delle Muse, lunedì 29 ottobre a partire dalle  ore 16.30. Un importante momento, rivolto alla cittadinanza, per conoscere le potenzialità di questi importanti strumenti di prevenzione sanitaria. Ad aprire i lavori sarà la Presidente della Commissione per le Pari Opportunità della Regione Marche, Meri Marziali. Coordinerà gli interventi Stefania Pagani Responsabile del Gruppo di Lavoro “Salute” della Commissione per le Pari Opportunità della Regione Marche con i saluti Istituzionali di Luca Ceriscioli, Presidente della Regione Marche ed Emma Capogrossi, Assessore Sanità e Pari Opportunità del Comune di Ancona. Interverranno Lucia Di Furia, Dirigente del Servizio Salute della Regione Marche, Nadia Storti, Direttore Sanitario Asur Marche, Maurizio Bevilacqua, Direttore Area Vasta 2, Fabio Filippetti, Dirigenti della P.F. Prevenzione e promozione della salute ne luoghi di vita e di lavoro, Giuseppe Feliciangeli, Referente Screening Oncologici della Regione Marche, Francesca Pasqualini, Referente Screening Oncologici Area Vasta 2, e Stella Sangermano, Coordinamento Nazionale Donne Cisl, in rappresentanza di Cgil Cisl e Uil. Seguiranno testimonianze e storie di speranza      
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22/10/2018 Sicurezza delle cure e responsabilità professionale: seminario formativo sulla Legge 24/2017
Cisl Marche e Cisl Umbria organizzano, insieme all'Ordine dei Giornalisti delle Marche, un incontro formativo sulla Legge 24/2017 sulla sicurezza delle cure e responsabilità professionale. Il seminario, gratuito e accreditato per la formazione di medici e professioni sanitarie (ECM) e dei giornalisti (FPC), si terrà sabato 27 ottobre a partire dalle ore 8.30 presso l'Auditorium dell'Inrca di Ancona, in Via della Montagnola 81. Probabilmente erano troppe le aspettative di una legge organica che fosse in grado da un lato di garantire i professionisti regolamentandone la responsabilità professionale e riducendo al minimo l'impatto anche economico della medicina difensiva e dall'altro di garantire ai pazienti un giusto risarcimento in presenza di un eventuale danno. Ed è forse anche per questo che la legge 24 dell'8 marzo 2017 (nota come legge Gelli-Bianco) ha deluso tante delle speranze e delle attese che vi si erano concentrate. La legge 24, per diventare operativa, deve essere completata con diversi decreti attuativi, alcuni dei quali ancora in fieri (avrebbero dovuto essere emanati entro gennaio) per definire alcune importanti problematiche assicurative (retroattività e ultrattività delle polizze, requisiti minimi per le assicurazioni e le autoassicurazioni, istituzione del fondo di garanzia presso la Consap, dati relativi alle polizze, criteri per lo svolgimento delle funzioni di vigilanza dell'IVASS). L'iniziativa della Cisl di Marche e Umbria è finalizzata ad approfondire e valutare, a distanza di circa un anno e mezzo dall’entrata in vigore, le novità, se ci sono, in tema di diritto (civile, penale ed amministrativo) ed in tema di medicina difensiva. Parteciperanno ai lavori Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche, Ulderico Sbarra, Segretario Generale Cisl Umbria, Franco Elisei, Presidente Ordine Giornalisti Marche, Maurizio Zampetti, Segreterio Nazionale Cisl Medici, Gianni Genga, Direttore Generale INRCA, Fabrizio Volpini, Presidente Commissione Sanità Marche, Tullo Ostilio Moschini, Segretario Cisl Medici Umbria, e Luca Talevi, Segretario Cisl FP Marche. Moderano Claudio Sargenti, Ordine dei Giornalisti Marche, e Gabriele Brandoni, Segretario Cisl Medici Marche. Saranno presentate le relazioni di Federico Gelli, Dirigente Azienda Sanitaria Toscana Centro, Pino Giordano, Dipartimento Contratto Cisl Medici, Francesco Vitelli, Università Macerata, Vincenzo Luzi, Già Procuratore della Repubblica di Ancona, Antonio Giuseppone, Procuratore Regionale Corte dei Conti Umbria, e Antonio Tombolini, Medico Legale.    
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19/10/2018 Il buon lavoro: comprendere e prevenire il disagio lavorativo
Giovedì 25 ottobre alle ore 9 si svolgerà ad Ancona, presso la sala “Armatura” della sede Cisl di Ancona, in Via Ragnini 4, un seminario sul tema della prevenzione dello stress lavoro correlato.   In un mondo del lavoro dove sono aumentate l’insicurezza e la vulnerabilità, occorre ribadire e rilanciare l’impegno della Cisl per la salvaguardia delle tutele e la promozione dei diritti, consapevoli che i rischi psicosociali derivanti da situazioni di disagio lavorativo, hanno notevoli ripercussioni sulla salute delle singole persone, ma anche su quella delle stesse imprese.   La Cisl delle Marche, attraverso l’azione congiunta tra il Coordinamento Donne ed il Dipartimento Salute e Sicurezza, ha promosso una riflessione ed un confronto con esperti del disagio lavorativo nella convinzione che solo attraverso buone prassi contrattuali e partecipative sia possibile prevenire i disagi lavorativi e promuovere il benessere ed il buon lavoro.   Introduce i lavori Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche. Seguono gli interventi di Massimo Giacchetti, Responsabile Dipartimento Sicurezza Cisl Marche, Dr. Giuseppe Maria Mariotti, Vicario Direttore Regionale INAIL Marche, Dr.ssa Maria Pia Cancellieri, Dirigente Medico ASUR Marche AV1, Dr.ssa Rosaria Bongarzone, Dirigente Medico INAIL, Stella Sangermano, Responsabile Coordinamento Donne Cisl Marche, e di Carla Binci, Coordinamento Donne Cisl Marche. Conclude i lavori il Segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi.     Il seminario è rivolto ai RLS / RLST, ma anche alle RSU/RSA, ai dirigenti ed operatori sindacali che sempre più spesso si ritrovano a fronteggiare problematiche di tale natura.  
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14/10/2018 Trasporti: l’annosa carenza di collegamenti frena la ripresa
Si ripresenta puntuale con l’avvio di ogni anno scolastico l’annoso problema dei trasporti nella provincia di Pesaro e Urbino. Difficoltà nel sistema interno ma anche nei collegamenti con il resto del Paese e del mondo. Dalla superstrada Fano-Grosseto, alla rete ferroviaria,  ai collegamenti con aeroporti, oltre al problema delle  strade colabrodo con scarsa manutenzione, sono  ad oggi le maggiori criticità.  Deficitari sono i collegamenti con i centri abitati dell’entroterra e delle aree interne: trasporto pubblico assente nei giorni festivi e in talune zone dell’ entroterra dove rimane veramente difficile spostarsi con mezzi pubblici. Sarebbe invece opportuno utilizzare navette di collegamento più agili e con costi di gestione ridotti invece  di pullman da 50 posti. A 11 anni di distanza dall’ultima assegnazione dei servizi, vediamo nella prossima gara regionale l’opportunità per ridisegnare il sistema del trasporto pubblico locale nella nostra provincia. Auspichiamo che nei tempi più rapidi possibili si chiarisca la questione relativa ai  costi standard, in modo tale da poter attualizzare sia il servizio urbano che quello extraurbano. È fondamentale ridistribuire il chilometraggio del servizio e, a tal fine, chiediamo incontri con i Comuni di Pesaro, Fano e Urbino e con la Provincia, per discutere un progetto integrato che valorizzi il territorio: la Cisl intende essere protagonista di questo processo di rinnovamento. I collegamenti con gli aeroporti erano e restano, in modo imbarazzante, un tema inesistente e poco interessante verso un concreto sviluppo turistico della provincia che richiederebbe, primariamente, un efficiente ed efficace sistema viario in luogo di quello colabrodo risultato, nonostante il maquillage a macchia di leopardo recente, di anni di incurie, mancata manutenzione ed eventi calamitosi. In mezzo a questo quadro desolante restano i cittadini oberati da tasse, costi dei biglietti e disagi inenarrabili, mentre l’intera provincia e la stessa Regione Marche si ritrovano posizionate nella graduatoria di quei territori che faticano ad agganciare la ripresa e lo sviluppo. La CISL della provincia di Pesaro e Urbino e la CISL MARCHE lanciano un forte grido di allarme verso la Regione, ma anche verso tutte le forze sociali istituzionali, non ultimo l’intera opinione pubblica, perché senza un adeguato sistema di trasporti, moderno ed efficiente, l’aggancio alla ripresa economica ed alla crescita che l’Europa ed il mondo intero stanno vivendo, rischia di restare un lontano miraggio. CISL DI PESARO FANO URBINO                                      M. ANDREOLINI – G. GIOVANELLI – L. PICCINNO
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26/09/2018 Sviluppo, Sbarra: «Rilanciare "Modello Marche" con investimenti che sostengano nuova occupazione e vocazioni produttive»
«Uno sviluppo vero ed equilibrato deve necessariamente poggiarsi sull'unità organica delle vocazioni umane e produttive. Tanto più in una regione come le Marche, che fa dell’eccellenza un tratto comune a manifattura, agroalimentare, turismo, artigianato, pesca e filiere ambientali.  Un motore straordinario, e un modello che va riscoperto e valorizzato con adeguati investimenti pubblici». Così Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto Cisl, che oggi ha concluso i lavori del Consiglio Generale della Cisl Marche.  «Spesso – ha aggiunto – quando si parla di questa regione non si riesce ad andare oltre la vuota ‘retorica del sisma’. Per rendere merito alla dignità di della comunità non servono parole, ma risorse vere che promuovano fiscalità di sviluppo, nuova occupazione, servizi per gli anziani, infrastrutture e competitività. Vuol dire muovere capitali freschi per le reti fisiche, logiche e di relazione sociale. Significa scongiurare lo spopolamento delle aree interne, rilanciare i distretti industriali e le comunità rurali, potenziare welfare e assistenza per la non autosufficienza. Nelle Marche e in tutto il Paese dobbiamo tenere insieme i fili di un cambiamento condiviso».  Entrando in temi nazionali, Sbarra ha ricordato il tavolo con il Governo sugli ammortizzatori al via il 1 ottobre, «occasione che l’Esecutivo non può perdere per dare garanzie a decine di migliaia di lavoratori in Cassa integrazione con assegni in scadenza e consolidare la rete attiva e passiva di protezione sociale».  Quanto alla Manovra, «la Cisl chiede uno scatto su occupazione e crescita: non si tratta solo di ‘dare lavoro ’, ma di riscattare le vite di milioni di persone, e con esse le condizioni delle aziende, che per il 75 per cento si rivolgono al mercato interno”. Anche per questo “la politica industriale di questo Paese va ridisegnata su binari specifici in ogni territorio.  Dobbiamo passare da Industria 4.0 a Impresa 4.0, introducendo nuovi meccanismi di fruibilità per quelle piccole aziende e quell’artigianato che vive di territorialità e dà forza al nostro sistema produttivo, specialmente nelle Marche».   
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19/09/2018 Assistenza Area Vasta 2. Cisl Fp Marche: “ E’ precario un infermiere su sei e un operatore socio-sanitario su due.”
«E' precario un infermiere su sei e un operatore socio-sanitario su due» è quanto emerge da un’analisi  della Cisl Fp Marche sul personale dell’Area Vasta 2, su dati, relativi  al primo trimestre del 2018, forniti dall’ azienda in occasione delle recenti elezioni delle RSU. Sono 507,  su 3.436 dipendenti, i precari dell’area del comparto, pari al 17,2% di tutto il  personale in servizio. In particolare la  concentrazione del precariato  risulta essere nelle due figure professionali fortemente coinvolte nell’area dell’ assistenza: Infermieri e Operatori socio sanitari (Oss). Figure professionali  che in Area Vasta 2, con 1.951 operatori dei quali 429 sono precari, rappresentano il 56% del personale. Questo significa che l’84% dei precari dell’ Area Vasta 2 si concentra  su questi due profili professionali. Se per gli infermieri il precariato si attesta al 16% ( circa uno su sei) riguardando  245 lavoratori su 1531, tra gli operatori socio-sanitari , dall’analisi della Cisl Fp Marche, risulta essere precario  il 43% del personale  (184 operatori su 420).   Un dato molto pesante che, oltre alla indiscutibile condizione di incertezza che colpisce le prospettive di vita di queste persone, produce anche inevitabili difficoltà organizzative. Dalla lettura dei dati, per la Cisl Fp Marche:  «non è più rinviabile  dare avvio  alle procedure di stabilizzazione previste dalla Legge Madia e a quelle di reclutamento  a tempo indeterminato,  e soprattutto  devono costituire uno degli impegni prioritari della Direzione di Area vasta  recentemente riconfermata.»
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18/09/2018 Fit Cisl, siglato accordo per il premio di Risultato dei lavoratori del servizio accertamento imposte e riscossione coattiva di Aspes SpA a Pesaro
«Oggi pomeriggio, dopo una lunga trattativa che ha visto anche momenti di forte contrapposizione come la giornata di sciopero e la presenza di una delegazione di lavoratori al Consiglio Comunale di Pesaro, abbiamo sottoscritto l’accordo per il Premio di Risultato per i lavoratori del servizio accertamento imposte e riscossione coattiva di Aspes SpA.» afferma  con soddisfazione, Maurizio Andreolini in rappresentanza della Fit Cisl Marche.  L’accordo, valido per l’anno in corso, prevede tra l’altro la discussione entro il 30 aprile 2019 del PDR del prossimo anno, nonché la possibilità di valutare congiuntamente, nei prossimi mesi, anche l’applicazione di Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro diversi dal cimiteriale attualmente applicato.  « Un impegno importante assunto tra le parti negli incontri che si sono avvicendati- prosegue Andreolini -  è quello di discutere entro l’anno degli inquadramenti professionali in maniera tale che vengano adeguatamente riconosciute le professionalità dei singoli lavoratori.»  Soddisfatti i lavoratori, la Rappresentazna sindacale aziendale e tutta la  Cisl  per il risultato raggiunto «  ora auspichiamo che il positivo clima di confronto ottenuto possa essere mantenuto in futuro affinché il servizio accertamento imposte e riscossione coattiva di Aspes Spa possa continuare ad essere un punto di riferimento ed eccellenza per il territorio.»
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18/09/2018 Stop alle aperture domenicali, nessun danno all'occupazione. Il punto dei sindacati di categoria
L’ articolo  31  del cosiddetto Decreto Salva Italia (Decreto Monti) che anima oggi il dibattito politico sul tema aperture domenicali, contiene una norma che, scompaginando le potestà legislative attribuite dalla  Costituzione  alle Regioni dopo la riforma del 2001 (art. 117),  si è prepotentemente inserita nell’ordinamento italiano cancellando anni di confronti in tema di aperture domenicali e festive e  tutta la legislazione che legittimamente le regioni italiane avevano prodotto. «Un prepotente e maldestro colpo di spugna su cui come  organizzazioni sindacali abbiamo da sempre manifestato, senza indugi, la nostra contrarietà anche sostenendo direttamente la legge ad iniziativa popolare promossa da Confesercenti con il sostegno della Conferenza episcopale. - scrivono in una nota i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl  e Uiltucs Uil   -  Le aperture domenicali e festive indiscriminate, non costituiscono una risposta alle esigenze dei consumatori che intervistati dalle stesse associazioni datoriali ritengono sufficienti   10/12 aperture straordinarie  l’anno (indagini Cermes- Bocconi), né del  turismo italiano che di certo non gode delle aperture 365 gg l’anno  degli ipermercati di periferia. I centri storici e le aree di interesse artistico sono sede di piccoli esercizi commerciali che da sempre scelgono di aprire solo in limitati periodi dell’anno, come il Natale .» Secondo i sindacati : «Nemmeno l’occupazione della grande distribuzione beneficia delle aperture “no limits” perché i consumi, fortemente ridotti da oltre 10 anni di crisi economica, si sono solo distribuiti diversamente nell’arco della settimana, senza determinare concreti incrementi di fatturato. La forza lavoro a termine, concentrata nei fine settimana, da tempo è stata eliminata, falciata da una poderosa contrazione dei fatturati che ancora morde gli operatori del settore, traducendosi in maggiori carichi di lavoro  per i lavoratori  a tempo indeterminato. - proseguono  -  Ma se l’abrogazione dell’articolo che ha dato i natali alle  apertura “no stop”,  domeniche e feste incluse, dopo una sperimentazione più che fallimentare, risulta essere  un atto dovuto e scontato, l’idea delle aperture a scacchiera per garantire comunque  “un servizio” ai consumatori é fuorviante e concettualmente errata. Il rischio è infatti quello di considerare    l’acquisto di beni di consumo, perfettamente differibili alla giornata di sabato, come un  servizio  minimo essenziale.   L’individuazione di limiti massimi disciplinati da un decreto legislativo e rimodulati dalla legislazione regionale è sicuramente la via da percorrere - rilanciano Filcams Cgil, Fisascat Cisl  e Uiltucs Uil Marche - ma la riforma degli orari commerciali non può prescindere dal coinvolgimento preventivo delle associazioni sindacali, protagoniste della stagione dei confronti normati dalle stesse leggi regionali.»   «Fare presto e bene» è  l’invito che Filcams Cgil, Fisascat Cisl  e Uiltucs Uil rivolgono a tutte le forze politiche protagoniste in Parlamento, agli imprenditori ed alle associazioni datoriali «chiediamo invece di astenersi da inutili strumentalizzazioni sulla perdita dei posti di lavoro che è di certo un problema concreto e scottante, ma legato più generalmente al settore che segna andamenti negativi anche in costanza di aperture no stop.»
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18/09/2018 Riduzione insegnanti al Bignamini di Falconara. Sindacati:“No a rimpalli di responsabilità"
  I sindacati della Scuola delle Marche, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal, seguono da vicino con preoccupazione la vicenda dell’ Istituto Bignamini di Falconara Fondazione Don Gnocchi, che ha visto, già da questo anno scolastico, la riduzione degli insegnanti per il sostegno degli alunni diversamente abili e che rischia di non vedere rinnovata la consueta convenzione fra Ufficio Scolastico Provinciale e Istituto  «Abbiamo  chiesto incontri urgenti ai soggetti istituzionali a vario titolo coinvolti, dall'Ufficio scolastico Regionale alla Fondazione Bignamini, oltre al Dirigente Scolastico,  alla Regione Marche, all’Amministrazione Comunale di Falconara e al Garante dei Minori - affermano le Segretarie Generali Regionale di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal -  affinché si faccia velocemente chiarezza su una questione così delicata, evitando sterili ed inopportuni rimpalli di responsabilità, nell’interesse degli alunni e delle loro famiglie che hanno il diritto di veder garantiti adeguati livelli di istruzione e assistenza. Se nei prossimi giorni non dovessero giungere risposte soddisfacenti -  concludono -  con il supporto delle proprie segreterie nazionali, porteremo  il caso ai tavoli dei Ministeri competenti.»      
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11/09/2018 Quando i regolamenti comunali di contrasto al gioco d’azzardo?
La Cisl di Fano plaude alla coraggiosa scelta delle Acli provinciali di non prevedere l’installazione di slot machine nei propri circoli e addirittura di rimuoverle dove sono presenti: è una decisione cha finalmente spezza in questo territorio la piaga silenziosa e devastante del gioco d’azzardo.  I dati del gioco d’azzardo a livello provinciali descrivono un fenomeno drammatico sia per diffusione territoriale che per le ingenti risorse sperperate. I numeri parlano chiaro: persone e interi nuclei familiari finiscono nella povertà a causa del gioco d’azzardo.  Occorre in tale direzione una scelta coraggiosa dei sindaci che adottino regolamenti di contrasto del gioco d’azzardo prevedendo tre aspetti molto semplici:  Prevedere fasce orarie nelle quali sia vietato giocare alle slot, le cosiddette fasce sensibili  Definire le distanze minime dai luoghi sensibili Vietare tutte le forme di pubblicità che inducono al gioco (dalle famose fotocopie delle vincite esposte nelle vetrine degli esercizi commerciali, alle insegne luminose) Sono passati quattro mesi dall’avvio di una discussione nell'Ambito territoriale 6 e 7 con i sindaci dei Comuni, ma ad oggi non è stata nè discussa una bozza di regolamento omogeneo per tutti i sindaci, né tantomeno ci sono stati tavoli di confronto.  Tutto tace: abbiano i sindaci il coraggio di rompere questo vizio del gioco d’azzardo intervenendo da subito con l’adozione di regolamenti di contrasto. Suggeriamo a tutti i sindaci di confrontarsi con il sindaco di Bergamo che coraggiosamente ha sfidato le lobby del gioco d’azzardo.  Forza sindaci: la Cisl vi sostiene    Giovanni Giovanelli Responsabile Cisl di Fano
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04/09/2018 Ospedale di Senigallia. Cgil Cisl Uil: "Fatti passi importanti, il confronto continua"
  L' Ospedale di Senigallia al centro dell'incontro tra CGIL, CISL e UIL  di Senigallia, i relativi sindacati dei pensionati, i rappresentanti del Comune di Senigallia  e i vertici della sanità regionale e di Area Vasta 2, che e si è svolto nei giorni scorsi.    Nel confronto  che si è sviluppato negli ultimi mesi, a seguito di alcune criticità relative all’Ospedale di Senigallia,  sono emerse le forti preoccupazioni che aleggiano tra la cittadinanza. In particolare  per il rischio chiusura dell'UTIC di cardiologia; per la mancanza della risonanza magnetica e di una nuova TAC al pronto soccorso; per il ridimensionamento, nel periodo estivo,  del reparto Dialisi; per le lunghe liste di attesa; per la  mancanza di un organico adeguato nel reparto di Gastroenterologia; per il  pensionamento nei mesi prossimi di alcuni medici e per il mancato avvio delle case della salute.   «Oggi nell’Ospedale di Senigallia ci sono delle eccellenza delle quali noi tutti possiamo aver fiducia e di cui ne abbiamo chiesto la conferma . - riportano i sindacati -  Nel confronto è stata fatta chiarezza  su alcuni interventi fatti o in fase di realizzazione.  A partire  dall'assegnazione dell’UTIC di Cardiologia, si è  ritornati all’idea iniziale,  che  come organizzazioni sindacali avevamo fortemente sollecitato, che vede l’assegnazione unica nell’Area vasta con posti letto previsti in tutti e tre gli ospedali (Fabriano, Jesi e Senigallia). Quindi l’Unità Complessa di Cardiologia è stata equiparata allo steso livello degli Ospedali di Jesi e Fabriano con un'attività operativa H24. - proseguono  - Per l'Unità Complessa di Gastroenterologia, ci hanno confermato che  è stato bandito un concorso per due medici che verranno assunti a tempo indeterminato. Nel frattempo per chi avesse necessità di essere ricoverato, si utilizzeranno i posti letto del presidio ospedaliero.   Finalmente sarà inaugurata a breve  la nuova  Risonanza Magnetica ed hanno programmato l'acquisto di due nuove TAC, una per il pronto soccorso e l'altra per la radiologia.  Attivato il Day Surgery per il reparto di Otorinolaringoiatra. Assegnati altri n. 20 posti letto  per malati di demenza e alzeheimer all'Opera Pia Mastai Ferretti e nei nuovi padiglioni dell’ ex Irab, collegati con la struttura ospedaliera, sono istituiti altri 20  posti dedicati alle  cure intermedie per anziani. Prima e per ora, l’unica esperienza a livello regionale.»   E'stato avviato il confronto, nell'occasione, anche per la nuova ricollocazione del Laboratori Analisi. «Auspichiamo il ripristino della Cucina interna all’Ospedale perchè siamo convinti che  porterà ad un risparmio economico ed una maggiore qualità del servizio. - rilanciano i sindacati  - Restano comunque ancora delle criticità che obbligano il prosieguo del confronto in particolare sulle liste di attesa, ed un monitoraggio continuo sia sulla realizzazione degli impegni presi che  per verificare la tempestiva emissione dei bandi di concorso per il rinnovo dei primari in pensionamento  per gli anni 2019/2020.  -   concludono Cgil Cisl Uil-  Certo è che rispetto alla precedente situazione sono stati  fatti  importanti  passi in avanti, anche grazie all' impegno ed alle sollecitazioni continue  che abbiamo fatto nei confronti   dell’amministrazione comunale,  del presidente della commissione sanità regionale e del direttore  dell’Area vasta 2.  Ora  auspichiamo il proseguo del confronto per continuare a monitorare la situazione e  il contributo e coinvolgimento  degli operatori dell’ospedale e dei loro rappresentanti .»      
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03/09/2018 Io Sono Originale: il progetto anti contraffazione arriva ad Ancona
Oggi, lunedì 3 settembre,  ad Ancona ultima tappa del Road Show “Io Sono Originale”, iniziativa promossa dal Ministero dello Sviluppo economico, Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – UIBM, e realizzata in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori*.“Io Sono Originale” sta girando l’Italia, dal nord al sud del Paese, con un road show, per informare e sensibilizzare i cittadini sulla contraffazione e sulla tutela della proprietà industriale. La tappa di Ancona, organizzata da Adiconsum Marche, presso il Centro Commerciale Conero in Via Scataglini 6, dalle ore 11 alle ore 20, dove è  allestito un desk per fornire informazioni sulla contraffazione e distribuire i materiali del progetto “Io sono originale”.Per informazioni: Adiconsum Marche Via Ragnini, 4 tel 0712832101 mail: marche@adiconsum.it. *ACU, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Asso-consum, Assoutenti, Altroconsumo, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, Utenti Radio Televisivi
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29/08/2018 No al taglio dei fondi per Ancona, Cgil Cisl Uil aderiscono alla mobilitazione del 31 agosto
CGIL-CISL-UIL di Ancona aderiscono alla mobilitazione  annunciata dal Sindaco di Ancona per venerdì 31 agosto,  ore 19,00  Piazza del Crocifisso - Quartiere Archi, dopo aver nei giorni scorsi espresso tutta la preoccupazione per le possibili conseguenze del taglio al “fondo periferie” ratificato dal Senato,  «Queste risorse, che per la città di Ancona ammontano a 12 milioni di euro      (che diverranno 16 con l’obbligo di cofinanziamento), non solo sono necessarie per migliorare le qualità di vita dei residenti e più in generale di tutta la città, ma di certo sono, come tutti gli investimenti, un volano per l’occupazione di cui abbiamo tanto bisogno nel nostro territorio. - ribadiscono per la Cgil,  Marco Bastianelli,  Alessandro Mancinelli per la Cisl e Claudia Mazzucchelli per la UIl - Nuovo ingresso al parco di Posatora, Autostazione al Verrocchio, ex IACP di Via Marchetti, Piazza del Crocifisso, viale d’accesso agli Archi, Via XXIX Settembre, tutti progetti approvati e in alcuni casi già avviati che si dovevano concludere entro il 2021. - proseguono e concludono -  Siamo convinti che con l’impegno di concreto di tutti, a partire da tutte le forze politiche - in particolare dei parlamentari marchigiani, che hanno a cuore lo sviluppo delle nostre città -  si possa arrivare alla correzione del provvedimento alla Camera dei Deputati: rispettando norme e sentenze, ma dando anche le necessarie risposte alle città.»                                                  
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29/08/2018 Blocco "Fondo periferie", la Cisl di Pesaro aderisce alla mobilitazione del 1 settembre
  La Cisl  di Pesaro, dopo aver nei giorni scorsi espresso tutta la preoccupazione per le possibili conseguenze del taglio al “fondo periferie” ratificato dal Senato, aderisce alla mobilitazione di sabato 1 settembre, organizzata dai sindaci delle città capoluogo per far cambiare idea a governo e parlamento.    «Saremo presenti al presidio, annunciato dal Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci,  sotto il cavalcaferrovia, davanti al monumento alla Resistenza, adiacente ad un’area quella della stazione e via dell’Acquedotto, un luogo simbolo, che forse più di altri necessita di una riqualificazione. - afferma Maurizio Andreolini, responsabile della Cisl di Pesaro -  Come Cisl ribadiamo che queste risorse, già stanziate per progetti anche approvati, non solo sono necessarie per migliorare le qualità di vita dei residenti e più in generale di tutta la città, ma di certo sono, come tutti gli investimenti, un volano per l’occupazione di cui abbiamo tanto bisogno nel nostro territorio. - continua - Siamo convinti che con l’impegno di concreto di tutti, a partire da tutte le forze politiche, ed in particolare dei parlamentari marchigiani, che hanno a cuore lo sviluppo delle nostre città si possa arrivare alla correzione del provvedimento alla Camera dei Deputati. - conclude Andreolini - La città ha bisogno di progetti condivisi e diciamo inoltre all’ Amministrazione Comunale che NON bisogna fermarsi nell’impegno alla riqualificazione delle aree degradate delle periferie.»
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29/08/2018 Lavoro: Sauro Rossi ospite alla Festa dell'Unità e a Convivio 2018
Il Segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, sarà ospite alla Festa dell'Unità 2018 di Pesaro, evento nazionale del PD sul tema degli Enti Locali, e a Convivio 2018 di Porto Potenza Picena per parlare di lavoro e sviluppo. Domani, giovedì 30 agosto, Rossi parteciperà al dibattito che si svolgerà a partire dalle ore 18 in Piazzale Collenuccio e al quale prenderanno parte Renato Claudio Minardi, Gino Traversini e Daniela Barbaresi, intervistati da Luca Senesi. In caso di maltempo, il dibattito si terrà a Palazzo Gradari. (PROGRAMMA IN ALLEGATO). Venerdì 31 agosto, alle ore 21.30, il Segretario generale rappresenterà la Cisl nel corso della 2° edizione di "Convivio, il lavoro mobilita l'uomo", talk show che sarà ospitato dall'anfiteatro del piazzale della Stazione di Porto Potenza Picena con ospiti il giornalista Alessandro Barbano e l'imprenditore Stefano Clementoni. 
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21/08/2018 AOU Ospedali Riuniti Ancona,Cisl Fp Marche: “No all’esternalizzazione della cucina aziendale”
La Cisl Funzione pubblica delle Marche dice no all’esternalizzazione del servizio cucina  presso l’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona.   «La Direzione dell’AOU, il 16 agosto scorso,  aveva comunicato e richiesto un confronto per l’esternalizzazione della cucina dell’ospedale Regionale,  una volta terminati i lavori di ristrutturazione e adeguamento a norma dei locali e attrezzature della cucina, iniziati nel 2014. - spiegano   il Segretarario generale della Cisl Fp Marche, Luca Talevi, e Raffaele Miscio della Cisl Fp Marche Ancona  -  In sostanza l’Azienda ha pubblicato, contestualmente alla richiesta del confronto con le Organizzazioni Sindacali e  la RSU Aziendale, una determina a firma del direttore Generale per la procedura di affidamento del servizio di ristorazione Ospedaliera, dove si è già deciso di esternalizzare il servizio cucina.  - sottolineano   Talevi e Miscio - Un metodo per la Cisl Fp Marche inaccettabile, il confronto fatto in questo modo appare solo un obbligo contrattuale, un cosiddetto pro - forma.»  Secondo la Cisl Fp Marche dalla nota inviata si deduce, inoltre, che dal mese di aprile 2018 è stata incaricata una ditta per individuare la migliore soluzione per decidere se esternalizzare il servizio senza nessuna informativa in merito. «Nessun documento è stato inviato per conoscere le risorse impiegate per il ripristino dei locali e i costi  l’appalto, dati necessari per un confronto vero. - continuano i responsabili della Cisl Fp Marche - Va ricordato che lavori di ripristino della cucina, durati quattro anni, sono stati effettuati per permettere la preparazione dei cibi in loco con il personale dipendente,  un impegno assunto dalla precedente Direzione. » La preparazione dei pasti all’interno dell’Azienda è garanzia di qualità  a tutela dei pazienti, per questo la Cisl Fp Marche ribadisce «la necessità di ripristinare il servizio cucina come era prima dei lavori e  come attualmente avviene per il presidio Salesi,  anche perché  in molti casi gli appalti teoricamente convenienti, nel tempo, si sono dimostrati onerosi.»
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09/08/2018 Decreto Milleproroghe blocca la riqualificazione di Ancona,Cgil Cisl Uil : “ È inconcepibile”
Cgil Cisl Uil Ancona esprimono profonda contrarietà e preoccupazione per le possibili  conseguenze  del taglio al “Fondo periferie”  deciso dal Senato con un emendamento al Milleproroghe. «Le conseguenze per la città di Ancona sarebbero molto pesanti con una perdita secca di 12 milioni di euro dallo stato e la messa in discussione di progetti fondamentali per la riqualificazione urbana. - affermano i responsabili di Cgil Cisl Uil Ancona - Nuovo ingresso al parco di Posatora, Autostazione al Verrocchio, ex IACP di Via Marchetti, Piazza del Crocifisso, viale d’accesso agli Archi, Via XXIX Settembre, tutti progetti che si dovevano concludere entro il 2021. - sottolineano Bastianelli, Mancinelli e Marini -  Già in campagna elettorale ci eravamo espressi favorevolmente su progetto “Palombella –Archi”, per  riqualificare aree centrali del tessuto urbano e dare nuovo protagonismo a quartieri che vogliono vivere a pieno l’idea di rinascita della città. Ora, davanti a questa inattesa difficoltà, chiediamo l’impegno di tutte le forze politiche che hanno a cuore lo sviluppo della città per la tempestiva correzione del provvedimento alla Camera dei Deputati, e diciamo all’ Amministrazione Comunale che NON bisogna fermarsi. - concludono - Dai prossimi 5 anni ci aspettiamo che si intensifichi questa capacità di allungare lo sguardo verso l’orizzonte di una città che riscopre se stessa; proprio come già è avvenuto con il ritrovato “porto antico”.»
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09/08/2018 Pesaro, tagliati oltre 11 milioni di euro dal " Fondo Periferie" Sindacati :" E' gravissimo, non bisogna fermare l'impegno per la riqualificazione delle aree degradate"
Le organizzazioni sindacali esprimono profonda contrarietà e preoccupazione per le possibili conseguenze del taglio al “fondo periferie” deciso dal Senato con un emendamento al Milleproroghe. Le conseguenze per la città di Pesaro sarebbero molto pesanti con una perdita secca di 11,2 milioni di euro, dallo Stato e la messa in discussione di opere già finanziati e con tanto di progetti esecutivi approvati, fondamentali per la riqualificazione urbana e lo sviluppo delle città. «Recuperare via dell’Acquedotto così come il parco 25 Aprile, riqualificare anche altre parti importanti della città, non solo è necessario per migliorare le qualità di vita dei residenti e più in generale di tutta la città, ma di certo è, come tutti gli investimenti, un volano per l’occupazione di cui abbiamo tanto bisogno nel nostro territorio. - sottolineano Maurizio Andreolini, Cisl Pesaro e Simona Ricci, Cgil Pesaro -  Non ultimo tale provvedimento rischia di incrinare ancor più il vincolo fiduciario che deve necessariamente legare le Istituzioni fra loro in un momento tra l’altro assai delicato per il nostro Paese. Ora, visto lo stop registrato al Senato, chiediamo l’impegno concreto di tutte le forze politiche, ed in particolare dei parlamentari marchigiani, che hanno a cuore lo sviluppo delle città per la tempestiva correzione del provvedimento alla Camera dei Deputati, -  concludono - e diciamo inoltre all’ Amministrazione Comunale che NON bisogna fermarsi nell’impegno alla riqualificazione delle aree degradate delle periferie.»    
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08/08/2018 Discriminazione e lavoro dignitoso, Iscos incontra gli Scout Agesci SBT 1
 Discriminazioni e lavoro dignitoso, al centro dell'incontro tra Iscos Marche e il Gruppo Agesci San Benedetto del Tronto 1  che si è svolto ieri ad Ancona. E' partita, così, dal  Salone Armatura,della Cisl di Ancona l'avventura della Route estiva per 11 scout sanbenedettesi, accompagnati dai 4 capi scout che hanno   aiutato i ragazzi ad  approfondire e riflettere, durante  l'anno di attività,   sul   lavoro discriminato   e sul valore del lavoro dignitoso partendo dalla conoscenza del mondo sindacale e  dell'operato dell'Iscos Marche .  
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07/08/2018 Contrasto al Gioco d'azzardo, Giovanelli : " E' urgente un regolamento"
Nei mesi scorsi la Cisl aveva incalzato i comuni degli Ambiti territorili socilali 6 e 7 per l'approvazione dei regolamenti omogenei per il contrasto al gioco d’azzardo visti i dati relativi alle risorse spese dai cittadini per il gioco d’azzardo.« Solo per i giochi d’azzardo esclusi slot e vlt nei comuni degli Ats 6 e 7 sono stati spesi dai cittadini 17.798.725,44 di euro. -  spiega Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano -  E se a questi aggiungiamo le risorse spese nelle slot il dato diventa ancora più allarmante.  Dopo un paio di incontri con  i  coordinatori di Ambito di Fano e Fossombrone per impegnare i sindaci ad adottare regolamenti uniformi, con particolare attenzione alla possibilità di creare fasce di orario omogene nelle quali sia vietato giocare alle slot e definire le distanze minime nelle quali collocare slot e giochi d’azzardo rispetto ai luoghi sensibili come già prevede la legge regionale delle Marche (L.r. 07 febbraio 2017, n. 3) - incalza Giovanelli - ad oggi  è tutto fermo, nessuna nuova convocazione, nessuna proposta di regolamento tipo da adottare». La Cisl di Fano aveva anche elaborato  e  pubblicato il report dei dati, fonte Agenzie dei Monopoli e Dogane, relativi alle risorse spese in tutti gli altri tipi di gioco d’azzardo ( gratta vinci, lotto, scommesse ippiche…) «un'analisi che conferma la necessità di accelerare l’adozione in tempi brevi di regolamenti uniformi in tutti i comuni degli ambiti territoriali 6 e 7. - ribadisce il responsabile della Cisl di Fano -  Per questo auspichiamo che, dopo la puasa estiva, anche se il gioco d'azzardo non va mai in ferie,  i Sindaci  adottino regolamenti di contrasto al gioco d’azzardo .»   Un  provvedimento che, secondo la Cisl,  segnerebbe un passo decisivo per il contrasto del gioco d’azzardo e  per la sua graduale eliminazione, e  che « va unito  ad  iniziative e campgane di informazione per promuovere e sensibilizzare   le persone sui pericoli del gioco d'azzardo e riscoprire il vero senso del gioco e del divertimento.   -  conclude Giovanelli -  Come Cisl saremo sempre al fianco dei  Sindaci   che interverranno concretamente, con coraggio e determinazione, su questo problema che sta diventando sempre più una piaga sociale»
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03/08/2018 Utili per Aset, "Le tariffe vanno ridotte"
«Si rimane stupiti a leggere le dichiarazioni del capogruppo PD Bacchiocchi riguardo al bilancio consuntivo 2017 di Aset S.p.A.. A fronte di un utile netto di oltre 4 milioni e 400mila euro si  esclude a priori qualsiasi ipotesi di una riduzione delle tariffe. - scrivono in una nota  i responsabili della Cgil e della Cisl di Fano - Se da una parte un risultato di questa sostanza sta a dimostrare una gestione oculata dell’Azienda e dall’altra è ragionevole progettare investimenti finalizzati al miglioramento dei servizi e alla razionalizzazione dei costi, resta incomprensibile come il tema riguardante la riduzione delle tariffe sia escluso tout court. - prosegono  Giovanelli della Cisl, e Artibani della Cgil - Viviamo in un territorio dove il morso della crisi produce ancora i suoi effetti devastanti. Un territorio dove migliaia di persone fanno fatica ad arrivare a fine mese e per pagare le bollette devono rinunciare alle necessità più impellenti per sé e per la propria famiglia.» Da qualche anno a questa parte Aset mette a disposizione delle risorse finanziarie per la riduzione delle tariffe per quelle situazioni di povertà assoluta. Per i sindacati: « è necessario proseguire su questo percorso già tracciato, aumentando le risorse destinate a tale scopo e rendendo stabile questa scelta, applicando principi di equità e avendo la capacità di dare risposte concrete ad una sempre più alta fascia di cittadini in difficoltà.» Per quanto riguarda il Comune di Fano, questo tema è compreso nel protocollo sottoscritto nel mese di maggio 2018 tra le Organizzazioni sindacali e l’Amministrazione comunale.« Sarà nostra cura - concludono - attivare al più presto un confronto con l’Assessorato al bilancio per definire questo impegno.»
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03/08/2018 Misure di sostegno alla genitorialità
Tutte le misure di sostegno alla genitorialità nel volantino e nella scheda informativa Cisl Marche. Per informazioni puoi rivolgerti alla sede Cisl della tua città.
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31/07/2018 Riorganizzazione Enel: ripercussioni negative per le Marche
L’Azienda Enel in questi giorni ha avviato una fase di completa riorganizzazione che avrà un notevole impatto negativo nelle Marche in tema di tutela del servizio elettrico e di assistenza clienti, con conseguenti ricadute in termini occupazionali. La società e-distribuzione Spa, che cura la distribuzione di energia elettrica nel Paese e la gestione delle reti Mt e Bt, ha programmato una ristrutturazione che prevede, sul territorio nazionale, un taglio di oltre il 30% delle strutture e un calo del personale di oltre 6 mila unità. Immaginabili sono le conseguenze a livello regionale, con un grave impatto derivante dall’abbandono da parte dell’Enel di importanti presidi in un territorio nel quale in questi ultimi anni sono emerse forti criticità a causa del maltempo e del terremoto. Nell’ambito della nostra Regione Marche tale riorganizzazione infatti prevede: Il superamento della Zona di Pesaro e l’accorpamento con la Zona di Ancona; Il superamento della Zona di Macerata e l’accorpamento con la Zona di Ascoli; Il superamento della Unità Operativa di Senigallia accorpata con la UO di Pesaro-Fano Il superamento della Unità Operativa di Jesi-Fabriano accorpata con la UO di Ancona Il superamento della Operativa di Civitanova Marche accorpata con la UO di Macerata  È previsto inoltre lo spostamento della Direzione di riferimento per la nostra regione Marche, oggi collocata a Bologna, portandola a Bari, con evidenti ripercussioni negative per tutta l’utenza localmente gestita. Riducendo i centri decisionali, spostando le sedi e ampliando i confini dei territori potrebbero scaturire difficoltà operative nell’intervenire prontamente e nel garantire un servizio qualificato e una assistenza continua sia ai consumatori domestici che alle attività economiche e produttive del territorio marchigiano. Maggiormente impattante a livello sociale è il processo di riorganizzazione della Società Area Mercato che gestisce la clientela e che ha disposto di chiudere e vendere a imprenditori terzi, entro gennaio 2019, tutti i Punti Enel Diretti. Nelle Marche 472.00 clienti del Mercato Vincolato, che purtroppo spesso rappresentano le fasce sociali più deboli, più soggette a prepotenze, raggiri e prevaricazioni, dovranno utilizzare solo canali virtuali (sito web e canale telefonico). La gestione di tutta la clientela del Mercato Libero sarà demandata ai privati con una perdita importante di professionalità: saranno infatti disdettati numerosi contratti di somministrazione per giovani già presenti in azienda e già opportunamente formati. Riteniamo non sarà più garantito, al pari di oggi, il livello di tutela dei consumatori. Si mette in atto dunque un processo continuo di svuotamento di Enel sul nostro territorio regionale che non aiuterà certamente una Regione già così in crisi sotto molti punti di vista.
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25/07/2018 Ferrovia Fano - Urbino: aprire a nuove proposte per lo sviluppo socio-economico del territorio
È singolare come nella Provincia di Pesaro Urbino, a fasi alterne, si torni a parlare di sviluppo socio-economico del territorio, ma sempre con visioni disarticolate e contrapposte. È quanto sta succedendo in questi giorni con il risveglio dell’interesse sulla nota vicenda della tratta di ferrovia, da lungo tempo dismessa, della Fano - Urbino.  «Il Vice presidente della Regione, Claudio Minardi, ritira fuori il fantasioso progetto di trasformarla in pista ciclabile - dichiarano Maurizio Andreolini, Giovanni Giovanelli e Leonardo Piccinno, responsabili della Cisl di Pesaro Fano e Urbino -. Un'operazione per rilanciare il turismo ciclistico e naturalistico in favore di non si capisce molto chi, tenuto conto che per portare masse di turisti ed appassionati occorre primariamente affrontare gli annosi temi del trasporto, dell’adeguamento del sistema stradale e, soprattutto, rendere noto  che la provincia di Pesaro Urbino è a caratterizzazione turistica e che la città di Urbino è patrimonio dell’UNESCO».  Dall’altro lato, l’Associazione Ferrovia Valle Metauro rilancia, come la Cisl e altri soggetti, il progetto del recupero della tratta ai fini turistici per valorizzarne percorso e territorio.  Il rilancio della ferrovia ai fini turistici è stata sancita anche da un provvedimento legislativo del precedente governo Gentiloni (che il Vice presidente ben conosce e dovrebbe anche ben sostenere), mentre la pur accattivante fascinazione ciclo-amatoriale non sembra rientrare in un organico progetto finalizzato a rilanciare un idea di sviluppo economico integrativo od alternativo al rilancio del tipico manifatturiero ancora non ripresosi dalla lunga crisi economica 2008-2018.  «A nostro avviso - continuano i responsabili della Cisl di Pesaro Fano Urbino - la domanda che dovrebbe preoccupare un alto esponente del governo regionale è come aprire, al di là dei desiderata,  a nuove proposte che tengano insieme opportunità e segmenti nuovi,  per dare a questa provincia, ancora penalizzata da scelte che non arrivano, soluzioni che attraverso un confronto serio con il mondo dell’università, dell’imprenditoria, delle parti sociali e del mondo dell’associazionismo, porti ad un vero piano di sviluppo poliennale. Come Cisl, rilanciamo la proposta di aprire un tavolo di confronto per avviare, finalmente, una fase costruttiva su come dovrà essere la provincia di Pesaro Urbino nel prossimo futuro e quale ruolo vuole svolgere per contribuire al rilancio dell’economia dell’intero Paese e della Regione Marche».
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21/07/2018 Aspes SpA di Pesaro demansiona i neo assunti e non riconosce premio risultato : i lavoratori intervengono al Consiglio Comunale
Una delegazione di lavoratori di Aspes SpA, del servizio accertamento imposte e riscossione coattiva, sarà presente e riconoscibile alla seduta del Consiglio Comunale del 23 luglio in cui si discuterà dell’affidamento della gestione in capo ad Aspes Spa dei servizi integrati di accertamento, riscossione, gestione dei tributi, delle entrate comunali e di riscossione coattiva per conto del Comune di Pesaro. E'  quanto deciso dall' assemblea dei lavoratori  giovedì 19 luglio scorso.« La decisione nasce dal fatto che l’azienda ha interrotto in maniera unilaterale e inaspettata dal mese di giugno, le trattative per il riconoscimento di un premio di risultato atto a compensare l’applicazione di un CCNL dei cimiteriali assolutamente non rispondente alle proprie specificità e il progressivo abbassamento dei livelli di inquadramento dei neo assunti. -  scrivono in una nota Maurizio Andreolini, Fit Cisl e i rappresentanti  sindacali aziendali  - Neanche la giornata di  sciopero del  12 luglio scorso,  con la piena adesione dei lavoratori, non è servita a riaprire le trattative. Abbiamo riscontrato, con amarezza - concludono  -  l’assenza di reazione da parte della direzione aziendale e del Comune di Pesaro, azionista di maggioranza con l’85% delle quote.»  Partecipando al Consiglio del 23 luglio, i dipendenti di Aspes spa intendono sollecitare nuovamente la ripresa delle trattative e, in occasione della discussione per il rinnovo dell’affidamento ad Aspes dei servizi, avere l’opportunità di un incontro congiunto con la direzione aziendale e il Comune di Pesaro in qualità di socio di maggioranza, portandone a conoscenza anche i membri del Consiglio.  
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12/07/2018 Chiusura Agenzia Viaggi di Castelfidardo, Adiconsum Marche al fianco dei clienti beffati
Prenotazioni cancellate o mai esistite, biglietti non consegnati, saldo del soggiorno mai versato al tour operator. E’ quanto accaduto a numerosi clienti di una agenzia viaggi di Castelfidardo, la Vanilla Viaggi di Saracini Chiara. Adiconsum Marche ha già ricevuto le segnalazioni di numerosi clienti dell’Agenzia e si sta muovendo su più fronti con l’obiettivo prioritario di far recuperare ai consumatori quanto versato per l’acquisto dei viaggi. I consumatori hanno visto sfumare a pochi giorni dalla partenza la possibilità di godersi il meritato riposo dopo un anno di lavoro, perdendo anche i risparmi faticosamente accantonati. L’Agenzia Vanilla Viaggi ha chiuso improvvisamente i battenti pochi giorni fa e la titolare Chiara Saracini si è resa irreperibile, dopo aver ottenuto il saldo delle prenotazioni delle vacanze di numerosi clienti del territorio. Questi i fatti: i clienti sono stati invitati ad effettuare il saldo delle prenotazioni per le vacanze dei mesi di luglio e agosto già prenotate da mesi, ma al momento di recarsi in agenzia per ritirare biglietti e voucher per la partenza hanno trovato la saracinesca abbassata e la titolare irrintracciabile telefonicamente. Alcuni si sono ritrovati addirittura in vacanza senza prenotazioni dei soggiorni o dei voli di ritorno, costretti a sborsare ulteriori e ingenti cifre per rientrare a casa. Tale increscioso episodio va ad aggiungersi ad altri similari che, negli anni, hanno interessato la nostra regione, danneggiando non soltanto i malcapitati consumatori coinvolti, ma l’intero settore del turismo, settore di punta del nostro paese. Adiconsum Marche sta provvedendo a verificare, con una richiesta inviata al Comune di Castelfidardo, il rispetto dell’obbligo assicurativo da parte della Agenzia Viaggi, secondo le previsioni normative nazionali e regionali. E’ una vicenda spinosa, che non avrà probabilmente una soluzione immediata; ne attendiamo i prossimi sviluppi per valutare come procedere e con quali modalità agire. Nel frattempo invitiamo tutti i consumatori coinvolti a sporgere immediatamente denuncia querela alle Autorità competenti, che si stanno già occupando del caso. Gli uffici Adiconsum Marche restano a disposizione per i chiarimenti, gli aggiornamenti e l’assistenza del caso.  
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05/07/2018 Rischio trasferimento Ced UBI Banca Macerata: sindacati preoccupati
  CGIL-CISL-UIL di Macerata sono fortemente preoccupati dall’ipotesi prospettata dal Gruppo Ubi di trasferire il Polo tecnologico e l’Help Desk da Macerata (Piediripa) a Jesi nonostante gli impegni contrattuali aziendali presi lo scorso anno in occasione del processo di integrazione delle 3 “Bridge Banks” in UBI Banca ed UBISS.Con l’Accordo di Gruppo del 26/10/2017 venivano, infatti, individuati 9 Poli territoriali per il mantenimento e/o potenziamento delle strutture, di cui 3 nelle Marche, ovvero Pesaro, Jesi e Macerata.     «In questo specifico contesto solo Macerata verrebbe colpita dai tagli occupazionali, un presidio di eccellenza informatica e di servizio alla clientela, che nel corso del tempo e nonostante la recente crisi, ha sempre garantito professionalità ed efficienza.- sottolineano i responsabili di Cgil Cisl e Uil Macerata -L’ipotizzato trasferimento va ad aggiungersi ad un processo di riorganizzazione territoriale della rete commerciale che già vede la chiusura di filiali e sportelli, in qualche caso in zone molto delicate indebolendone le prospettive di ripresa.L’eventuale smantellamento impatterebbe fortemente su di un territorio già duramente colpito e provato dalla crisi economica e dagli eventi sismici, sulle economie dei comuni limitrofi ma soprattutto sulla vita degli oltre 100 dipendenti che dovrebbero emigrare a Jesi.- proseguono Taddei, Spinaci e Broglia - Persone che si sono impegnate fortemente affinché il processo di migrazione informatica si realizzasse nel migliore dei modi, che in molti casi provengono dalle zone terremotate, che magari a causa del terremoto si sono momentaneamente trasferite a Macerata in attesa di ricostruire la propria abitazione, e che nel caso in cui la loro sede di lavoro fosse trasferita definitivamente a Jesi, difficilmente ritornerebbero nei luoghi di origine. Si aggiunga a tutto ciò anche la sottrazione di uno dei poli attrattivi per i laureati e non di informatica dell’ateneo di Camerino, con il quale c'è sempre stato un proficuo scambio di conoscenze e professionalità. -      CGIL-CISL-UIL di Macerata sono fortemente convinti della necessità di individuare soluzioni alternative al trasferimento del Polo tecnologico e Help Desk a Jesi con possibili soluzioni, sostenibili economicamente e socialmente, che insistano nel territorio maceratese in siti già a disposizione di UBI Banca. «Stiamo lavorando  ad  iniziative di coinvolgimento delle istituzioni locali e di sostegno alla protesta dei lavoratori interessati - concludono i responsabili di  Cgil Cisl e Uil Macerata -  affinché venga mantenuto un centro di attività sul territorio maceratese.»    
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04/07/2018 Assegno di Ricollocazione: un nuovo strumento per le politiche attive
L’ art. 23 del D.lgs 150/2015 ha introdotto un nuovo strumento di politica attiva denominato Assegno di Ricollocazione (Adr), destinato ai percettori di NASPI da almeno 4 mesi, spendibile al fine di ottenere un servizio di assistenza intensiva alla ricerca del lavoro. La platea dei potenziali destinatari dell'assegno di ricollocazione è stata recentemente ampliata, ai beneficiari del Reddito di Inclusione (art. 6, comma 4 D.lgs 147/2017) e ai lavoratori coinvolti nell'accordo di ricollocazione nelle ipotesi di cassa integrazione guadagni per riorganizzazione aziendale e crisi (art. 24 bis D.lgs 148/2015, introdotto da art. 1 comma 136 L. 205/2017). Le modalità per la richiesta dell'assegno di ricollocazione da parte di queste due ultime categorie di soggetti non sono ancora operative e saranno definite in una fase successiva. Lo scopo è, quindi, quello di aiutare le persone a migliorare la possibilità di trovare la propria ricollocazione nel mondo del lavoro. Dopo una sperimentazione dell’assegno di ricollocazione, condotta nel 2017, L’Anpal con Delibera n. 14/2018 ha definito le modalità operative e l’ammontare della fase a regime dell’ Assegno di Ricollocazione. Al soggetto che richiede l’ assegno di ricollocazione viene offerto un servizio di assistenza intensiva alla ricollocazione che ha una durata di 6 mesi, prorogabili per altri 6. Il servizio termina anticipatamente in caso di risultato occupazionale che si sostanzia in un contratto di lavoro di durata almeno pari a 6 mesi. Il servizio di assistenza alla ricollocazione si compone di due prestazioni principali:   assistenza alla persona e tutoraggio (assistenza continuativa in tutte le attività necessarie alla ricollocazione, attraverso l’ assegnazione di un tutor e la definizione di un programma personalizzato di ricerca attiva del lavoro)  ricerca intensiva di opportunità occupazionali (promozione del profilo professionale del titolare dell’ Adr presso le aziende, selezione di posti vacanti, assistenza alla preselezione, sino alle prime fasi di inserimento in azienda) Chi può richiederlo? a) Disoccupati che percepiscono la Nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) da più di 4 mesi (per questi soggetti le modalità sono già state definite all’interno della Delibera Anpal n. 14/2018 e quindi la possibilità di richiedere l’ AdR è operativa dal 14 maggio 2018 ) b) Beneficiari del Reddito di Inclusione (REI) per i quali il progetto personalizzato preveda la stipula del patto di servizio (le modalità di identificazione di tali beneficiari saranno definite con successivo provvedimento da definire in accordo con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali - possibilità di richiedere l’ AdR non ancora operativa). c) Lavoratori coinvolti nell’ accordo di ricollocazione di cui all’art. 24 bis D.lgs 148/2015 (le modalità per la richiesta anticipata da parte di questi lavoratori saranno definite con successivi provvedimenti da definire in accordo con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali - possibilità di richiedere l’ AdR non ancora operativa). I potenziali beneficiari, già impegnati in misure di politica attiva analoghe o non compatibili erogate da amministrazioni pubbliche centrali o territoriali, non potranno fare richiesta dell’ Assegno di ricollocazione per tutta la durata della misura in corso. La richiesta della misura dell’assegno di ricollocazione è volontaria, ma comporta il meccanismo della condizionalità. Potrà essere presentata dal disoccupato percettore di Naspi da oltre 4 mesi, telematicamente attraverso il portale Anpal o rivolgendosi direttamente al CpI (Centro per l’ Impiego) competente, inoltre, a partire dal 28 maggio 2018 per il tramite degli Istituti di Patronato convenzionati, tra cui l’ INAS Cisl. Contestualmente alla domanda per l’ Adr, si fissa anche il primo appuntamento con il soggetto scelto dal destinatario per l’erogazione del servizio di assistenza intensiva che potrà essere un centro per l’impiego (anche diverso da quello in cui il soggetto ha perfezionato il patto di servizio personalizzato) o un soggetto privato accreditato. Entro 24 ore successive alla domanda di AdR, l’ Anpal effettua una verifica all’ INPS in ordine alla fruizione della NASPI ed in caso di risposta affermativa , valida la domanda , dandone comunicazione al Centro per l’ Impiego competente. Il centro per l’impiego competente per territorio (domicilio del richiedente), dopo aver verificato la mancata esistenza di misure di politiche attive incompatibili , rilascerà entro i successivi 7 giorni l’ Adr, oppure rifiuterà la richiesta con atto motivato. Decorso tale periodo l ’ Adr sarà rilasciato con il meccanismo del silenzio assenso. Avvio della fase a regime Come funziona? È importante chiarire subito che l’Adr non interrompe la fruizione dell’indennità di sostegno al reddito (Naspi). L’ assegno non si sostanzia in denaro a favore del destinatario, ma in un buono (voucher), di importo variabile, da spendere per ottenere un servizio di assistenza intensiva al fine di una possibile ricollocazione. Il destinatario può scegliere di spendere l’assegno di ricollocazione, presso i centri per l’impiego o presso i soggetti privati accreditati. L’ importo dell’ Adr (compreso tra 250 e 5.000 euro) varia a seconda dei seguenti parametri:  indice di profilazione, che misura la maggiore o minore distanza del soggetto dal mercato di lavoro in termini di occupabilità  in base alla tipologia contrattuale di assunzione (tempo determinato o indeterminato) e impegno lavorativo (part-time, full time) L’ente erogatore del servizio, sia pubblico che privato, ha diritto all’importo previsto dall’assegno di ricollocazione a risultato occupazionale raggiunto. Le tipologie di contratti per i quali si riconosce l’esito occupazionale sono i seguenti: Tempo indeterminato, compreso l’apprendistato;  Tempo determinato maggiore o uguale a 6 mesi (da 3 a 6 mesi nelle Regioni Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) Part Time pari almeno al 50% Nei casi di mancato raggiungimento dell’esito occupazionale è riconosciuta, a determinate condizioni, una quota fissa al soggetto erogatore del servizio in relazione alle azioni minime di assistenza intensiva. Quali sono i soggetti erogatori nella Regione Marche? Abbiamo già detto che la competenza esclusiva in termini di rilascio dell’ Adr è in capo al Centro per l’Impiego dove il soggetto ha stipulato il patto di servizio personalizzato. Il destinatario dell’ Adr potrà, però, scegliere il soggetto erogatore da cui farsi assistere nella ricerca intensiva alla ricollocazione scegliendo discrezionalmente nell’ ambito regionale uno dei 13 centri per l’impiego esistenti oppure optare per uno dei soggetti accreditati a livello nazionale e regionale consultabili sul sito dell’ Anpal (https://servizi.anpal.gov.it/Operatori/Pagine/AccreditamentoNazionale.aspx). IAL Marche è soggetto privato accreditato all’ Adr per le sedi di Ancona e Pesaro. Condizionalità: quali obblighi in capo al destinatario ed al soggetto erogatore? Per la buona riuscita del servizio di assistenza alla ricollocazione deve impegnarsi sia il percettore sia il soggetto erogatore scelto. Il soggetto erogatore è tenuto a:  svolgere attività di assistenza intensiva alla ricerca attiva di lavoro: in particolare, assistenza alla persona, tutoraggio e sostegno nella ricerca intensiva di opportunità occupazionali etc.; comunicare al CPI competente e all’ANPAL il rifiuto ingiustificato, da parte del destinatario dell’AdR, di svolgere una delle attività previste o di un’offerta congrua di lavoro; Il destinatario dell’ Adr che senza giustificato motivo non partecipa agli incontri e alle attività concordati con l’ente prescelto, incorre in una delle seguenti sanzioni (condizionalità) con riferimento all’indennità Naspi: la decurtazione di un quarto di una mensilità in caso di prima mancata partecipazione; la decurtazione di una mensilità alla seconda mancata partecipazione; in caso di ulteriore mancata partecipazione si decade dalla prestazione di Naspi e dallo stato di disoccupazione. Inoltre in caso di mancata accettazione di un’offerta di lavoro congrua, in assenza di giustificato motivo, si decade dalla prestazione Naspi e dallo stato di disoccupazione In attesa della nuova disciplina sull’offerta di lavoro congrua prevista dal D.Lgs. 150/2015 si applicano le norme previste dall’art. 4 commi 41 e seguenti della L. 92/2012. Ne consegue che è considerata congrua un’offerta che soddisfa entrambi questi requisiti: Livello retributivo superiore almeno del 20% rispetto all'importo lordo della NASPI cui ha diritto il destinatario. Distanza massima di 50 km o 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblici, dalla residenza del lavoratore. SCHEDE DI APPROFONDIMENTO QUI:
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22/06/2018 Reddito di inclusione, ritardi nella lavorazione delle domande. Cisl: «Inammissibile ingolfamento delle pratiche»
Respingimenti e ritardi nell'elaborare una risposta a quanti hanno fatto richiesta del REI, il Reddito di inclusione introdotto lo scorso dicembre come misura a contrasto della povertà. Questa è la realtà che sta emergendo dai dati rilevati negli Ambiti territoriali 14 (Civitanova Marche) e 19 (Fermo), dove gran parte delle domande presentate sono state respinte o sono ancora in lavorazione. Nell'Ambito 14, su 923 domande presentate, solo 193 sono state accolte: spicca il dato del Comune di Civitanova, con 84 domande andate a buon fine su 409 elaborate. «Il bassissimo numero di domande accolte è dovuto soprattutto a tempi di lavorazione lunghissimi – dichiara Alfonso Cifani, Responsabile della Cisl di Civitanova e Fermo -. La responsabilità è in capo all'Inps, che deve verificare la rispondenza dei requisiti per accettare o negare la richiesta. Questo ingolfamento delle pratiche è inammissibile». La novità è che molte di queste domande dovranno essere riesaminate a partire dal 1 luglio, quando la platea di potenziali beneficiari del REI sarà allargata per l'eliminazione di alcuni criteri: «Rimarranno solo quelli economici – spiega Cifani – con Isee fissato a 6000 euro e Isre a 3000 euro. Da una parte, ciò consentirà di aiutare più famiglie, dall'altra c'è da tenere in considerazione un ulteriore aumento dei tempi di esame delle domande». Nell'Ambito 19 di Fermo la situazione è meno grave: su 797 domande ne sono state accolte 203, 444 quelle respinte. Nel Comune di Fermo sono state accettate 84 domande su 314. «Nel Fermano si evidenzia un forte numero di respingimenti – sottolinea Cifani – segno, forse, di una carente comunicazione circa i criteri richiesti per beneficiare del sussidio. Anche qui saranno riesaminate le domande non accettate che, dal 1 luglio, potrebbero rientrare nei nuovi parametri: servono canali prioritari per la verifica». Per Cifani, i dati relativi ai primi 6 mesi di vita del REI sono «la fotografia di un territorio che vive ancora un significativo disagio economico e sociale. Proprio per questo motivo – conclude il sindacalista – è necessario, da parte in primo luogo dell'Inps, attivarsi per venire incontro alle tante famiglie in difficoltà».
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20/06/2018 Area Vasta 1, Cgil Cisl Uil: profonda delusione per l’ennesima conferenza sanitaria chiusa con un nulla di fatto e con una discussione superficiale
La recente conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 1 dell’11 giugno scorso, ad Urbino, un dato certo lo ha evidenziato.  Da tutta la discussione intorno al documento di 7 punti elaborato da una ristretta commissione di Sindaci, su cui i 35 sindaci presenti non sono riusciti in tre ore a trovare una sintesi, è emerso palesemente che gli stessi non erano a conoscenza, o forse non interessati al fatto, che il loro documento, inviato al presidente della Regione Marche in data 26 aprile u.s., fosse superato in diversi punti dalle deliberazioni DGR 516 del 23.04.2018 e DGR 523/18 (Protocollo di intesa Fano e Regione sul futuro del Presidio Ospedaliero Santa Croce) adottate dalla stessa Giunta in data precedente al documento stesso e da numerose delibere di Giunta Regionale successive. È un fatto, questo, che non può essere sottaciuto, perché mentre i Sindaci si accapigliavano sul documento e sulla sua emendabilità, la trasformazione della Sanità Pubblica delle Marche, a dispetto di quanto dichiarato dagli stessi Dirigenti della Regione, presenti alla conferenza e dal consigliere Traversini, continua il suo percorso verso l’affermazione dei gestori privati in maniera sempre più rilevante.  Eppure, CGIL, CISL, UIL territoriali, non più tardi del 18 maggio u.s., in risposta alla richiesta di un parere sul documento, avevano osservato in maniera puntuale e circostanziata, al Presidente Gambini, tutte le criticità, le mancanze e le contraddizioni di quelle richieste, che da un lato vedevano inoltrare richieste di riconoscimenti e valorizzazione degli ex Ospedali di Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone assieme alla piena valorizzazione del binomio Urbino - Pergola come struttura di primo livello, e dall’altro la Regione decidere in senso esattamente contrario. Del nuovo Ospedale di Muraglia, delle modalità della sua costruzione e degli assetti che deriveranno in futuro anche in virtù dell’Accordo Fano – Regione Marche, neanche un accenno. Allora, di fronte al balletto, a tratti più di natura pre-elettorale che è andato in scena lunedì, e che tra l’altro ha visto l’assenza pesante del comune di Pesaro, viene da chiedersi, a chi giova questo tentativo di distinguersi o ammiccarsi? A chi giova questo tira e molla, tra inaugurazioni e tagli ai servizi? Da anni denunciamo come gli esiti, del tutto prevedibili, dei tagli operati ai servizi, in particolare nell’entroterra, sarebbe sati quelli che tutti, a partire dai pazienti, possono purtroppo tastare con mano. Non giunge forse un po' tardivamente la richiesta dei Sindaci di tornare “alla casella di partenza”? Il recente annuncio da parte della Regione della realizzazione della clinica privata a Fano, la nuova organizzazione della A.O.O.R.M.N. sull’ospedale della città che si può dedurre dall’accordo tra Regione e Amministrazione comunale, peraltro senza indicazione del numero di posti letto che resteranno a Fano dopo la realizzazione del nuovo Ospedale a Muraglia, in considerazione anche di quanto già previsto per gli ospedali di Cagli e Sassocorvaro già privatizzati, sono per CGIL, CISL e UIL fonte di forte preoccupazione, perché, la sanità privata non è sempre sinonimo di efficienza, appropriatezza, economicità. Anzi, a volte non risponde neanche alle esigenze del territorio, perché per sua stessa natura, si indirizza verso una sanità redditizia in luogo di quella che darebbe risposte ai reali bisogni di salute di un territorio.  In questi anni, si è impoverita l’offerta sanitaria pubblica, non solo ospedaliera ma anche l’altrettanto fondamentale sanità territoriale, da parte della Regione che ha dimostrato anche poca trasparenza e riluttanza nel fornire dati oggettivi a sostengo delle scelte effettuate evitando, oramai da tempo, un confronto con le Parti Sociali, e sottovalutando cosi, gravemente, le vere necessità della popolazione provinciale dell’Area Vasta 1. Tenendo presente anche l’enorme volume di mobilità passiva che grava sulla Regione ed in particolare nella nostra Provincia, riteniamo del tutto insufficiente l’attuale rete ospedaliera e l’organizzazione dei servizi sanitari che ne consegue, oltre che denunciare ancora una volta come la sanità territoriale si stia impoverendo. Vogliamo augurarci che il rinvio dell’Assemblea serva ai Sindaci per reimpostare un documento che tenga conto anche delle nostre osservazioni e che si trovi una sintesi che rappresenti i reali bisogni di salute di un territorio, il nostro, fortemente penalizzato dai tagli operati in questi anni.
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19/06/2018 Sindacalisti del Marocco in visita ad Ancona per promuovere lo scambio di esperienze. Proiezione del film "My name is Adil"
Dal 20 al 22 giugno 2018 saranno ospiti presso la Cisl di Ancona quattro delegati dei principali sindacati marocchini: un incontro che sarà occasione per uno scambio di esperienze tra i due paesi e favorire una riflessione in materia di protezione e promozione dei diritti dei lavoratori migranti, con una attenzione particolare alle criticità maggiori e alle fasce di lavoratori stranieri più vulnerabili. Franck Iyanga - ODT, Lahna El Kachach - UMT, Nizar Nasri - CDT e Lahsen Hansali – UGTM e Mustapha Azaitraoui, esperto in migrazione e lavoro dignitoso, avranno la possibilità di visitare gli sportelli Cisl di Ancona ed entrare in contatto con i servizi offerti dal sindacato per i lavoratori migranti, come lo sportello immigrazione e i corsi di lingua italiana. I quattro sindacalisti parteciperanno al seminario organizzato presso il Salone Armatura (via Ragnini 4, Ancona) giovedì 21 giugno alle 9.30 durante il quale potranno confrontarsi con i delegati sindacali Cisl delle principali categorie (Fai, Fim, Filca, Femca). La giornata proseguirà con la convocazione alle ore 16.30 del Comitato esecutivo Cisl aperto agli invitati, sempre presso il Salone Armatura, con la partecipazione dell'Anolf Marche, di Ancona e di Macerata, associazioni attive nell'assistenza agli immigrati e contro le discriminazioni; la Fai Cisl, che presenterà l'iniziativa "S.O.S. Caporalato", numero verde contro lo sfruttamento in agricoltura, e rappresentanti della comunità marocchina nelle Marche. Introdotta dall’autore, Adil Azzab, seguirà alle ore 18.00 la proiezione del film “My name is Adil”. Il lungometraggio, girato tra le campagne marocchine e Milano, presenta la storia vera di un ragazzo fuggito dal Marocco per inseguire il padre emigrato in Italia, un paese che scopre essere diverso da quello immaginato, ma che gli permette di crescere e formarsi fino alla decisione di tornare in Marocco alla scoperta delle proprie radici. Queste iniziative rientrano nell'ambito del progetto di Iscos Marche Migra-droit, finanziato dalla Regione Marche, tra i progetti ad iniziativa territoriale di solidarietà internazionale e di cooperazione allo sviluppo.
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18/06/2018 Cgil Cisl Uil Sunia Sicet Uniat: " Fondo per il sostegno alle locazioni: un’occasione persa"
Ormai da vent’anni, la legge prevede (legge 431/1998 art. 11), per gli inquilini a basso reddito, la possibilità di avere un aiuto dallo Stato per il pagamento del canone di locazione. Negli anni, però, il finanziamento dell’apposito fondo è andato sempre diminuendo, fino ad essere, in varie occasioni, del tutto cancellato nelle leggi finanziarie degli ultimi anni. A partire dal 2013, la legge 124 ha introdotto una nuova forma di sostegno, riservata alle famiglie a rischio sfratto per morosità incolpevole, che ha distribuito alle regioni risorse non trascurabili, legate però a criteri di erogazione ai destinatari finali tanto rigide che spesso gran parte di tali risorse è rimasta inutilizzata. E’ ciò che è successo nella regione Marche, in cui degli oltre 2milioni700mila euro stanziati per gli anni 2017-2019 sono rimasti nelle casse della Regione circa due milioni e mezzo di euro. La legge di stabilità 2018 non ha finanziato il fondo per il sostegno alla locazione ma ha previsto esplicitamente per le regioni la possibilità di destinare a tale fondo le risorse inutilizzate di cui sopra. La Regione Marche non ha inserito quella somma in bilancio, per cui per il 2018, per i cittadini marchigiani, il sostegno alla locazione non ci sarà. Per di più, se queste risorse non vengono impegnate rischiano di dover ritornare allo Stato, come se nelle Marche non esistessero, al pari del resto d’Italia, cittadini che fanno fatica a pagare il canone di affitto, vista la cronica carenza di alloggi sociali. «La Giunta regionale deve immediatamente farsi carico del problema e proporre con urgenza un aggiustamento del bilancio che recuperi le somme in questione - scrivono in una nota Sunia, Sicet, Uniat, e le Segreterie regionale di Cgil Cisl Uil   -  per dare modo a chi ne ha diritto di usufruirne, ed alleviare così almeno in parte una situazione di disagio sociale ed economico troppo diffusa.     
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18/06/2018 Urbino: un sostegno per contrastare il disagio sociale
Cgil e Cisl, insieme a Spi Cgil e Fnp Cisl, hanno sottoscritto con il Comune di Urbino l'accordo per le risorse da mettere a disposizione per gli interventi in favore dei lavoratori, pensionati, giovani e famiglie in condizione di disagio sociale, ricadenti nel territorio di Urbino. Tutte le informazioni nel volantino in allegato
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18/06/2018 Area Vasta 5: le proposte di Cgil Cisl e Uil per migliorare il servizio
Cgil Cisl e Uil di Ascoli Piceno, facendo seguito alla Piattaforma Regionale del 9 luglio 2017 che delinea le proposte sindacali come cornice generale in merito alla sanità nella Regione Marche, vogliono sottoporre all’attenzione di tutte le Istituzioni, Associazioni, operatori e cittadini le seguenti considerazioni e proposte sulla situazione della sanità in Area Vasta 5, con l’obiettivo di significativi miglioramenti del servizio offerto. L’elemento fondamentale per una visione condivisa con gli operatori e cittadini sulla sanità è il confronto aperto con la parte pubblica su servizi e scelte strategiche tramite un sistema di relazioni sindacali non basato su semplici informative e su delibere già adottate e applicate nel nostro territorio ma riconoscendo spazi e strumenti effettivi di confronto e condivisione. Qualsiasi programmazione e gestione territoriale della salute (quantitativa e qualitativa) deve partire, per un confronto costruttivo, dai dati e dalle informazioni messi a disposizione che evidenzino punti di forza e di debolezza al fine di costruire un sistema pubblico di qualità che risponda ai molteplici e diversi bisogni dei cittadini attraverso l’individuazione delle priorità e dell’equilibrio tra razionalizzazioni e potenziamenti. L’interesse per la creazione dell’Ospedale Unico da parte delle Istituzioni è altalenante. Non esiste una nostra contrarietà a priori ma la definizione dell’ospedale unico deve necessariamente essere collegata ad un progetto di sanità di territorio più ampio, che risponda effettivamente alle problematiche attuali con lo sguardo proiettato al futuro e che non si riduca soltanto all’applicazione di un algoritmo per l’individuazione dell’area. Per noi parlare di Ospedale Unico significa: - valutare e quantificare i tempi di realizzazione, anche considerando le infrastrutture e il sistema di contorno; - definire l’orientamento sui livelli di specializzazioni previsti orientando già da oggi le scelte da operare per la loro realizzazione o potenziamento; - avere la certezza di risorse economiche, in primo luogo pubbliche e in subordine definire l’eventuale ambito sul tipo di rapporto pubblico/privato nell’eventualità di investimenti privati; - individuare quale sarà nel frattempo il rapporto con i vecchi ospedali rimodulando l’intera assistenza ospedaliera secondo logiche di integrazione a partire dalla riorganizzare del sistema dell’emergenza/urgenza tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. La programmazione in ambito ospedaliero deve essere collegata ad un piano che preveda l’attivazione degli Ospedali di Comunità e delle Case della salute propedeutiche ad una politica per il territorio che incrementi l’attività di prevenzione, su cui reputiamo si debba investire molto di più e che veda un coinvolgimento attivo dei Medici di medicina generale (vedi Accordo in Area Vasta del 11/06/2016). La specificità delle Aree Interne, a maggior ragione dopo il sisma, richiede di programmare l’assistenza sanitaria nel territorio potenziando la rete dell’ADI, la rete dell’emergenza/urgenza tramite poliambulatori di MMG, con la strumentazione adeguata per esami di base, piste atterraggio eliambulanze anche in ore notturne, telemedicina e la necessità di rivedere il ruolo delle RSA in particolare quella di Acquasanta. Le scelte degli assetti organizzativi su ospedale, territorio e prevenzione richiedono di aprire un confronto sul rapporto pubblico/privato dato che nel nostro territorio insite la metà della sanità privata della Regione. Ciò significa discutere sulle continue esternalizzazioni dei servizi sanitari in termini di integrazione e non di mera sostituzione e sul potenziamento dei controlli pubblici in merito ai LEA delle prestazioni. Ultimo esempio l’esternalizzazione del servizio ADI a San Benedetto del Tronto, servizio che per il particolare problema dell’invecchiamento della popolazione residente e l’incremento della non autosufficienza, andrebbe invece potenziato. La qualità del nostro sistema sanitario pubblico si valuta anche in relazione alle liste d’attesa rispetto alle quali esistono ancora gravi carenze che necessitano di essere affrontate con urgenza, anche attraverso l’utilizzo degli impianti H24, o attraverso assunzioni mirate a tempo determinato o, in subordine, con il ricorso a prestazioni di orari extraistituzionali affinché si possano abbattere i picchi di utenza e ridurre drasticamente il ricorso al privato. Il sistema della residenzialità e semiresidenzialità va riprogrammate rispetto al reale crescente fabbisogno delle fasce più deboli della popolazione e non basato esclusivamente sulla offerta di strutture disponibili sul territorio. Occorre un significativo investimento che cominci ad incidere anche sul forte squilibrio esistente tra le Aree Vaste della Regione, a scapito dell’Area Vasta 5 (13% dei posti letto dell’intera Regione). Occorre effettuare monitoraggi e verifiche dei livelli di prestazioni, in termini di qualità ed economicità e un confronto continuo con le parti sociali per la rilevazione degli effettivi bisogni e la condivisione delle relative risposte. L’Area Vasta 5 ha una mobilità passiva di circa il 15% del totale regionale ed una mobilità attiva di oltre il 45%; le risorse prodotte dal territorio non vengono reinvestite nei nostri territori, ma vanno a sanare i debiti di altri territori. Inoltre va considerato che il personale e l’organizzazione, già sottodimensionati rispetto ai bisogni, vanno ad essere ulteriormente gravati da prestazioni per pazienti provenienti da altre regioni, con pesanti ricadute sull’efficienza e sulla qualità dei servizi. La qualità del sistema sanitario pubblico Area Vasta 5 deve avere come fulcro fondamentale le politiche attuate nei confronti del personale che richiedono stabilizzazione dei precari, ripartizione dei carichi di lavoro, distribuzione degli orari e investimenti. Purtroppo la continua diminuzione dei fondi per il personale non fa prevedere un miglioramento della qualità dei servizi per i cittadini. La ricostruzione post sisma farà registrare un incremento esponenziale delle imprese edili che cominceranno ad operare sul territorio. Occorrerà pertanto prevedere il rafforzamento del Dipartimento Prevenzione Salute e Sicurezza sul lavoro attraverso l’ampliamento dell’organico. Purtroppo constatiamo che i cittadini che si rivolgono per necessità al Pronto Soccorso sia di Ascoli Piceno che di San Benedetto del Tronto sono costretti a lunghissime attese prima di essere visitati. E’ necessario per la qualità del servizio e per il rispetto dovuto ai cittadini che si rivolgono al servizio, prevedere una organizzazione più flessibile che possa ridurre sensibilmente i tempi di attesa.
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12/06/2018 #Apriteiporti: la Cisl ai sit in di Ancona e Fano
«Bisogna trovare una soluzione politica per mettere fine a questo braccio di ferro stucchevole tra le autorità italiane e quelle maltesi su chi deve garantire l’approdo sicuro alla nave Acquarius con a bordo 629 naufraghi immigrati di cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte». Lo sottolinea la responsabile del Dipartimento immigrati, donne e giovani della Cisl, Liliana Ocmin. «Non possiamo correre il rischio di una possibile tragedia. È chiaro che l’Europa ci ha lasciato troppo spesso soli e per questo bisognerà lavorare nelle sedi opportune perché tutti si assumano le proprie responsabilità. Ma la salvaguardia delle vite umane viene prima di tutto e va al di là di ogni tatticismo politico teso a dimostrare l’inefficienza e l’inefficacia degli strumenti sinora impiegati per garantire una gestione condivisa e sostenibile da parte di tutti i Paesi europei e di tutta la comunità internazionale nell’accoglienza dei profughi e nella gestione di una immigrazione regolare che deve sempre avvenire nel rispetto della vita umana e delle regole comuni. La ‘globalizzazione dell’indifferenza’, più volte richiamata da Papa Francesco, non può essere elemento prevalente. Su questo l’Europa politica e solidale si gioca la faccia così come sulle sfide che l’immigrazione ci pone quotidianamente davanti. Non è nella contrapposizione ideologica che si trovano le soluzioni, ma nelle soluzioni politiche per stroncare i lauti affari dei trafficanti degli esseri umani che vanno fermati nei paesi di partenza e transito sotto la regia delle Organizzazioni Internazionali preposte nel sacrosanto rispetto dei diritti umani. Una possibile soluzione, già in fase di sperimentazione, sono i corridoi umanitari attraverso una redistribuzione più equa e sostenibile tra tutti i Paesi della Comunità Internazionale, all’interno del quale l’Europa deve interpretare il suo ruolo in nome dei suoi valori fondanti e costitutivi».    La Cisl delle Marche parteciperà al presidio di Ancona, che si svolgerà oggi alle 18.30 in Piazza della Repubblica (sede RAI)  promosso  dall'ACU Gulliver e al quale hanno aderito: Rete degli Studenti Medi Marche, Albatros, ANPI, Libera, CGIL, Arci, Spazio Comune Heval, Tenda Di Abramo - Falconara, Circolo Pungitopo - Legambiente, Istituto Gramsci Marche, Potere al Popolo, Altra idea di Città, SEMAJ- Seminari Magistrali "Joyce Lussu" Ancona, Urlo - mensile di resistenza giovanile.   Saremo presenti anche al sit in organizzato a Fano, ore 21, davanti all'Anfiteatro Rastatt          
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11/06/2018 Donne e lavoro: incontro a Fabriano sulle pari opportunità
La Commissione Pari Opportunità del Comune di Fabriano organizza venerdì 15 giugno, ore 17 presso la Biblioteca Multimediale Sassi, un incontro sulle donne nel mondo del lavoro con la partecipazione dei sindacati regionali. Per la Cisl sarà presente la Segretaria regionale Cristiana Ilari che interverrà con un'analisi degli strumenti messi in campo dalla Regione negli ambiti dell'inclusione lavorativa delle donne, delle politiche attive, della formazione e della conciliazione.  
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08/06/2018 Sicurezza sul lavoro. A Firenze oltre 160 RLS da tutto il Centro Italia per il progetto "Prevenzione 2020". Una decina i partecipanti dalle Marche
Oltre 160 Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) provenienti dalle regioni del centro Italia mercoledì 6 giugno a Firenze per discutere di sicurezza sul lavoro in un incontro organizzato nell’ambito del progetto nazionale “Prevenzione 2020: le pratiche che generano valore”, sostenuto da INAIL, di cui sono attuatori IAL Nazionale, Fondazione di Vittorio ed ENFAP, agenzie formative espressione di CISL, CGIL, UIL. Una decina i partecipanti dalle Marche. Una mattinata di lavori intensa e partecipata su un tema di grande attualità, proprio nel giorno in cui è arrivata la notizia drammatica dell’ennesima morte bianca, quella di Sergiu Todita, il più grave degli operai feriti nelle acciaierie di Padova. 286 i morti sul lavoro che l’INAIL ha registrato tra gennaio e aprile di quest'anno, in aumento del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2017, in pratica più di due morti al giorno. “Il tema della salute e sicurezza rappresenta la terza gamba dell’azione sindacale, con il salario e il welfare. Tutelare i lavoratori significa investire affinché la cultura della prevenzione e della sicurezza si affermi con forza in tutti i settori produttivi e in tutti territori”. Così il Segretario Confederale CISL Angelo Colombini concludendo la giornata di informazione e formazione. “Anche tramite il progetto “Prevenzione 2020” si concretizza l’impegno del sindacato a promuovere, in tutti i luoghi di lavoro, una cultura operativa e partecipata della prevenzione e della sicurezza.” Nell’arco di un biennio il progetto coinvolgerà, con un approccio multidisciplinare, alcune centinaia di Rappresentanti dei Lavoratori. Attraverso una piattaforma collaborativa e la realizzazione di una guida operativa, gli RLS condivideranno in una community professionale  esperienze e buone prassi, da trasferire nelle imprese in cui operano per innescare modelli virtuosi di pratiche quotidiane. Dopo l’avvio a Salerno il 15 maggio scorso per le regioni del Sud, e Firenze per il centro, altro appuntamento il 14 giugno a Bologna per le regioni del Nord. Con un'unica priorità: tutelare la salute e la sicurezza di uomini e donne che lavorano.
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08/06/2018 Fano: no alla clinica privata, sì al rafforzamento del sistema salute in Area Vasta 1
La Cisl di Fano esprime forte contrarietà dopo l’annuncio della realizzazione della clinica privata a Fano e la nuova organizzazione della AOORMN sull’ospedale della città in considerazione anche di quanto già previsto per gli ospedali di Cagli e Sassocorvaro già privatizzati. Questo disappunto è soprattutto generato dal fatto che la sanità privata non è sempre fonte di efficienza, appropriatezza, economicità, e qualche volta non risponde neanche alle esigenze del territorio. Si è impoverita negli anni l’offerta sanitaria pubblica da parte della Regione, dimostrando anche poca trasparenza e riluttanza nel fornire dati oggettivi sul costo del personale, nè di dare la disponibilità a valutare attraverso un confronto le vere necessità della popolazione di Fano e dell’entroterra dell’Area Vasta 1. Tenendo presente anche l’enorme mobilità passiva che grava sulla Regione, ma in modo particolare nella provincia, riteniamo del tutto insufficiente il modello organizzativo attuale. La soluzione di tutte le criticità non può passare attraverso l’ulteriore impoverimento dell’ospedale. «Quale funzionalità avrà il pronto soccorso? - chiede Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano - Ci sembra di capire che l’unico reparto che rimarrà nel presidio sarà la chirurgia d’urgenza che è una risposta limitata alle esigenze della città. Occorre potenziare i servizi nel territorio rafforzando la prevenzione e la diagnostica, vero tallone d’Achille della sanità territoriale per quanto riguarda la mobilità passiva e le liste d’attesa». Per Giovanelli, «Nessuno tiene conto dell’invecchiamento e dell’alta percentuale di popolazione anziana la quale ha bisogno di una sistema sanitario ben diverso dalla semplice ospedalizzazione della sanità. Quante risorse per i servizi sanitari territoriali per gli anziani? Quale modello di prevenzione e di cura pe le malattie della terza età? Dove sono finite le case della salute?». Altre scelte, non meno discutibili, riguardano l’ospedale di Cagli e Sassocorvaro che offrivano una risposta assistenziale sulla post-acuzie, nei servizi di supporto e negli ambulatori specialistici. Queste strutture vengono riconvertite in ospedali di comunità, senza posti letto del servizio sanitario nazionale, dati in gestione al privato convenzionato e ultimamente gli vengono riconosciuti di nuovo posti letto di lunga degenza. «Una riflessione è opportuna - conclude Giovanelli -. Accogliamo con estrema soddisfazione questa nuova offerta sanitaria più appropriata per queste zone dell’entroterra, ma il tutto era già nella disponibilità dei due ospedali pubblici gestiti dalla Regione. Non riusciamo proprio a capire questa organizzazione che mira a risolvere i seri problemi sanitari dell’Area Vasta 1 e della Regione derogando al privato convenzionato una fetta importante di sanità senza una visione complessiva di sistema salute condiviso con il territorio». 
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07/06/2018 Busta paga pesante: arriva la proroga anche per insegnanti, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Polizia
La Cisl Marche esprime grande soddisfazione per la  circolare  emessa nelle ultime ore dalla Ragioneria territoriale dello Stato che blocca le trattenute sulle buste paga di quei lavoratori della scuola, dei Vigili del Fuoco, di Polizia e Guardia di Finanza che avevano già vista avviata la restituzione dell’IRPEF sospesa a seguito degli eventi sismici del 2016.  È un altro risultato della  battaglia che ha visto la Cisl Marche in prima linea, da oltre un anno, sulla complessa questione della busta paga pesante. Una battaglia che si è intensificata nelle ultime settimane con la raccolta di oltre 4.000 firme nelle aree del cratere maceratese ed ascolano. Una battaglia che negli ultimi giorni ha portato all’approvazione, “in zona Cesarini”,  del Decreto legge che ha prorogato al 16 gennaio 2019 l’avvio della restituzione dei tributi sospesi per i lavoratori e pensionati terremotati  ed esteso la rateizzazione a 60 rate.  E oggi si aggiunge un altro successo: le sollecitazioni della Cisl, a partire dal territorio e fino al livello nazionale, hanno permesso che venissero giustamente tutelati anche i lavoratori di  alcuni comparti della pubblica amministrazione che  si erano visti trattenere sullo stipendio di maggio,  per indicazione  della Ragioneria dello Stato, la prima rata di restituzione dell’Irpef. Anche per questi lavoratori si è chiarito che la restituzione avverrà da gennaio 2019 e in 60 rate e non più in 24.  «Siamo davvero molto soddisfatti. Abbiamo vinto una battaglia di giustizia ed equità a sostegno  di tutti i lavoratori  e pensionati terremotati  – commenta Marco Ferracuti, Segretario regionale Cisl Marche –. Ora è necessario che la prima rata  trattenuta nello stipendio di maggio venga restituita ai lavoratori». «Non ci fermeremo qui – conclude Ferracuti –. Chiederemo che, per la persistente situazione di disagio dei territori colpiti dal sisma, venga ulteriormente posticipato l’inizio dei pagamenti e che si arrivi ad avere presto indicazioni chiare dell’Agenzia delle Entrate che rendano possibile per tutti i contribuenti la restituzione automatica attraverso il sostituto d’imposta e non solo il versamento autonomo mediante F24 che rappresenterebbe un ulteriore  costo per gli interessati».
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05/06/2018 Le proposte di Cgil Cisl e Uil ai candidati Sindaco per la città di Ancona
Nella cosiddetta “Regione di Mezzo”, Ancona, città capoluogo, riveste   sicuramente un  ruolo centrale   e in questi anni ha intrapreso – pur nelle difficoltà determinate da una crisi tanto diffusa quanto perdurante - un percorso utile a  definire la  sua identità in un contesto economico e sociale in trasformazione. In questo quadro,  Cgil Cisl Uil, sono convinti che solo nella saldatura armonica tra sviluppo, lavoro e cura, cioè tra crescita economica e crescita sociale, il territorio può davvero realizzare le sue potenzialità. Ritengono quindi  fondamentale che il Comune – con il concorso di tutti i soggetti sociali ed economici e i principali poli produttivi e formativi, a partire dall’Università Politecnica delle Marche – sia motore del rilancio, progettando e realizzando una serie di azioni positive e  condivise,  valorizzando più che mai tutte le forme di partecipazione.    Cgil Cisl Uil, nella logica di una  ri-generazione di ruolo e  qualità della città  di Ancona – consapevoli di  rappresentare circa il 20% degli elettori: lavoratrici e lavoratori, disoccupati, pensionate e pensionati residenti ad Ancona -  sentono la responsabilità di dare voce ad istanze che mettano al centro il benessere collettivo e ridiano prospettive di miglioramento ai cittadini. Per questo occorre rifuggire facili scappatoie demagogiche di chi strumentalizza, amplificandole, paura, ansia, chiusure: sentimenti che non vanno sottaciuti, bensì gestiti con saggezza, fiducia, richiamo al senso civile della convivenza; aprendo a prospettive di sviluppo e non ritirandosi dentro trincee sempre più piccole. Se si sarà capaci di dare questa prospettiva di apertura e di crescita alla città- secondo i sindacati - allora Ancona potrà valorizzare quei segni di rilancio che già si intravedono, costruendo iniziative e forme tali da superare anche le molte criticità, ritardi, debolezze, che tuttora permangono. Le scelte da portare avanti, dovranno necessariamente essere  frutto di relazioni e confronti,  in  un lavoro di rete,   promosso dall’istituzione comunale  attivando  sinergie e mettendo in campo capacità progettuali. Ai candidati Sindaci, Cgil Cisl Uil  propongono una serie di proposte su  tre macro aree quali :   1.       Sviluppo e lavoro ·         Centralità delle politiche di allargamento delle possibilità di occupazione degli anconetani, con un attenzione particolare ai giovani: dallo sviluppo del co-working, alla  messa a sistema di un rapporto Amministrazione-Territorio-Scuola-Impresa; ·         Serve una nuova sede, più funzionale, per il Centro per l’impiego. ·         Intreccio sempre più evidente  fra tutela ambientale e  sviluppo della “blue economy”. ·         Porto, come vettore principale di sviluppo considerato  fulcro economico e anima vera della città, nell’intreccio fra logistica, merci e turismo. Aprirsi ad investimenti di prospettiva, anche con l’intreccio dei privati. ·         Il nuovo slancio della cantieristica navale va valorizzato nell’intreccio con l’indotto locale, per favorire l’avanzamento tecnologico e la riconversione dello storico apparato artigiano. ·         L’uscita Porto/A14 rimane la risposta infrastrutturale ineludibile per chiunque vada ad amministrare. ·         Favorire la crescita dell’impresa innovativa anche nel commercio sostenendo la diversificazione creativa dell’offerta e l’impresa giovanile, a fronte degli affitti impossibili del centro città ·         Costruire un terreno fertile per le aziende capaci di servizi avanzati alle imprese, in un mondo sempre più digitalizzato   2.       Progettazione urbana, infrastrutture,  viabilità ·         Limitare consumo di suolo e promuovere al massimo delle possibilità la riconversione del costruito ·         Sostegno ai progetti come quelli relativi al nuovo “water front” e al nuovo ingresso alla città “Palombella – Archi”: un percorso che non può interrompersi e che richiede intelligente rapporto con Stato e UE. ·         Arricchimento dei servizi di base per i quartieri periferici e le frazioni: non bastano solo le scuole; servono aree verdi e impianti sportivi, luoghi di ritrovo effettivamente fruibili e servizi sociali a misura degli specifici bisogni; serve incentivare la presenza di attività commerciali e di pubblico esercizio ·         Salvaguardare il ruolo di cerniera tanto urbana quanto sociale e di integrazione della “Seconda Ancona”, rendendo risorsa anche la presenza multietnica.Ricordiamo,fra gli esempi di possibile iniziativa, il recente focus promosso da Cgil Cisl e Uil con “Cittadinanzattiva” sull’Area  ex-CRASS . ·         Ridare piena centralità al tema dei collegamenti viari con il resto del Paese e con l’Europa del Nord. Va mantenuta alta la pressione per l’effettivo raddoppio della ferrovia Ancona-Roma   3.       Sostegno alle fragilità sociali  e qualità dei servizi ·         Potenziamento dell’investimento complessivo sulle politiche sociali ·         Indire, entro un anno, una “conferenza cittadina della socialità”, preceduta da un vasto e inclusivo lavoro preparatorio ( ampliando l’esperienza del progetto “Ancona città in comune”) ·         Celere realizzazione del nuovo Inrca – Ospedale di Camerano, anche  per alleggerire Torrette di funzioni che non possono continuare ad esserle proprie. A ricaduta i temi del Pronto Soccorso e Punto di primo intervento in città. ·         Recupero dell’attuale area Inrca e  individuazione della  sua destinazione a usi d’interesse generale ·         Sostegno alle fragilità sociali abitative favorendo progetti di co-housing e housing sociale diffusi( vedi esperienza Osimo). ·         Potenziamento delle politiche giovanili con maggiore coinvolgimento di questa fascia di popolazione e con la reale integrazione dei 17 mila universitari che, in gran parte, vengono da fuori ma che possono dare un forte contributo, anche di creatività e dinamicità, alla città. ·         Cultura come terreno da non penalizzare. Sostegno diffuso e valorizzazione del ruolo delle Muse e, soprattutto, della Mole come hub culturali del territorio ·         Ancona ha già una propria chiara collocazione e strategia sui principali servizi a rete: siamo consapevoli che da soli non si va - in termini di costi come di qualità – lontano e lavoriamo affinché progettualità, qualità e garanzie camminino, in tutti i settori, di pari passo.“Multiservizi” è una realtà consolidata  e vogliamo augurarci che analogo cammino si realizzi in tema di gestione delle reti gas. Siamo perché si definisca un percorso di garanzia – per il servizio come per i lavoratori – in vista delle future gare per il trasporto pubblico locale, dove “Conerobus” è portatrice di esperienze di qualità. Sosteniamo con forza il lungo percorso per la costituzione di un’Azienda unica provinciale pubblica per la gestione dei rifiuti e chiediamo a tutti i candidati di impegnarsi senza opacità in tal senso. ·         Messa in efficienza della macchina comunale - per rispondere alla drastica riduzione degli organici e l’aumento delle competenze – attraverso un efficace confronto con le rappresentanze sindacali ·         Appalti: proseguire sulla linea del Protocollo firmato nel 2016. Non sono accettabili risparmi per i cittadini bastati su crescita della precarietà e calo di qualità dei servizi.  
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05/06/2018 Terremoto. Cuccello: «Applicare a tutti i lavoratori della Pubblica Amministrazione il Decreto su congelamento pagamento ritenute fiscali»
«Come Cisl abbiamo da subito giudicato in maniera positiva l'approvazione, avvenuta lo scorso 29 maggio, del Decreto Legge riguardante le misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016 e per il quale ci siamo fortemente battuti a livello territoriale e nazionale. Ma purtroppo constatiamo che rimangono ancora alcune questioni che hanno bisogno di chiarimenti immediati». Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello. «In alcuni comparti della pubblica amministrazione (come scuola, vigili del fuoco, Guardia di Finanza e Polizia), ad esempio, a differenza di quanto previsto dal decreto e cioè la possibilità di estendere il pagamento delle ritenute fiscali ad una data successiva al 31 maggio del 2018, la restituzione dell’IRPEF è già stata avviata su iniziativa della Ragioneria dello Stato mediante trattenuta sullo stipendio di maggio. È dunque palese la diversità di trattamento che verrà inevitabilmente a verificarsi tra i lavoratori degli stessi comparti. Per evitare che questo accada è fondamentale garantire loro la possibilità di passare alla restituzione in 60 rate a partire da gennaio 2019. Chiediamo che quanto precedentemente stabilito, ovvero la restituzione a partire dal 31 maggio 2018 nella tempistica massima di 24 mesi, possa essere subito congelata e che si possa procedere al ristorno della rata già versata. Sappiamo dell’impegno di alcuni Prefetti che nei giorni scorsi incontrandosi con le Cisl territoriali hanno fatto loro il nostro appello ed adottato tutti gli strumenti a disposizione per sollecitare un intervento risolutivo, segnalando questa specifica problematica al Commissario Straordinario Paola De Micheli, alla quale ci rivolgiamo anche noi affinché si possa arrivare al superamento di questa problematica».
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30/05/2018 Busta paga pesante, Cisl maceratese: “ Impegno, equità e giustizia per la nostra gente” Consegnate 3.483 firme al Prefetto di Macerata
«Sono 3.483  le firme raccolte sul nostro appello ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio per chiedere un immediato intervento normativo di modifica delle modalità di restituzione dell’IRPEF sospesa a seguito del sisma. 3.483 firme raccolte dalla CISL solo nel cratere maceratese e in soli cinque giorni e tante sono le sottoscrizioni che continuano ancora oggi ad arrivare nelle nostre sedi. -   esordiscono  così,  con  grande soddisfazione, Silvia Spinaci, responsabile Cisl di Macerata e Rocco Gravina, responsabile Cisl  di Tolentino – Camerino che oggi hanno consegnato le firme raccolte al Prefetto di Macerata - Una grande partecipazione che ha portato a un risultato essenziale per la nostra gente. E con questa consegna vogliamo esprimere un sentito ringraziamento ai tantissimi lavoratori, pensionati, cittadini che ci hanno dato fiducia e che insieme a noi non hanno mollato fino all’ultimo, anche quando in tanti pensavano che fosse ormai una battaglia persa.- continuano -  In tutti i luoghi di lavoro, dalle scuole e università alle aziende, dalle banche agli uffici pubblici, nelle piazze, nei mercati, nelle nostre sedi, il flusso della raccolta firme è stato ininterrotto. Segno di un territorio che non si arrende e che resiste.»   L’incontro con il Prefetto, «che ci ha ringraziati per il nostro costante ruolo di presidio del territorio e di rappresentanza degli interessi e delle esigenze delle popolazioni colpite dal terremoto, è stata l’occasione per fare il punto su tante problematiche del post sisma che restano ancora aperte. Sulla stessa emergenza della “busta paga pesante” ci sono infatti aspetti essenziali che devono essere ancora chiariti. » sottolineano Spinaci e Gravina . Nello specifico va precisato che, in alcuni comparti della pubblica amministrazione (come scuola, vigili del fuoco, Guardia di Finanza e Polizia) la restituzione dell’IRPEF è già partita su iniziativa della Ragioneria dello Stato, mediante trattenuta sullo stipendio di maggio.« Ora, per evitare la beffa di un’assurda disparità di trattamento, è fondamentale che sia garantita a questi lavoratori la possibilità di passare alla restituzione in 60 rate a partire da gennaio 2019.  Chiediamo che per questi lavoratori la restituzione venga subito congelata e che possano richiedere il ristorno della rata già versata. Il Prefetto nei giorni scorsi, prendendo visione del nostro appello ha adottato tutti gli strumenti a sua disposizione per sollecitare un intervento risolutivo – concludono i responsabili della Cisl maceratese - ed ha tempestivamente segnalato questa specifica problematica al Commissario Straordinario Paola De Micheli, che ha a sua volta assunto l’impegno di risolvere quanto prima anche questa situazione. »    
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22/05/2018 Integrazione, solidarietà e qualità della vita nelle aree interne: incontro ad Arcevia
Mercoledì 30 maggio alle ore 9.30 il Teatro Misa di Arcevia ospiterà "Integrazione, solidarietà e qualità della vita nelle aree interne", evento organizzato da Cisl Marche, Cgil Ancona e Uil Marche. Parteciperanno Carlo Sabatini della Uil di Fabriano, Mohamed El Hasani, responsabile Cgil di Jesi e Senigallia, il dott. Maurizio Mandolini, coordinatore Ambito Sociale 8, i sindaci di Arcevia, Barbara, Castelplanio, Montecarotto. Sassoferrato e Serra de' Conti e il prof. Guido Luigi Canavesi, docente di Diritto della Previdenza Sociale dell'Università di Macerata. Conclude i lavori la Segretaria regionale della Cisl Marche, Cristiana Ilari.  
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18/05/2018 Dal campanile al territorio: tavola rotonda sullo sviluppo di Colli al Metauro
Una tavola rotonda per tracciare un possibile modello di sviluppo per il territorio di Colli al Metauro. Giovedì 24 maggio alle ore 16, presso la sede comunale di Calcinelli, si terrà "Dal campanile al territorio", iniziativa promossa dalla Cisl di Fano e dal Comune di Colli al Metauro che vedrà la partecipazione di Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano, Fausto Baldarelli della Cna Pesaro - Urbino, Maria Grazia Santini, Segretario regionale Femca Cisl Marche, Mauro Masci, Segretario regionale Fim Cisl Marche, e Stefano Aguzzi, sindaco di Colli al Metauro. Conduce la tavola rotonda Alessandro Marconi, giornalista di "Il Metauro". Il Segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, interverrà a conclusione del dibattito. Al termine dell'incontro saranno inaugurati i nuovi locali della Cisl di Calcinelli, in via Guglielmo Marconi 22.  
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14/05/2018 Monte Urano: la Cisl inaugura la nuova sede
Martedì 22 maggio alle ore 10,00 verrà inaugurata la nuova sede del sindacato Cisl a Monte Urano, in via Gramsci n. 54. La sede si sposta in locali più ampi e funzionali per rispondere meglio alle esigenze dell’attività sindacale, degli iscritti e simpatizzanti che quotidianamente si rivolgono alla Cisl. All’inaugurazione interverrà il Segretario Regionale Cisl Marche, Marco Ferracuti e il Segretario generale della FNP Cisl Marche, Mario Canale. È questa una scelta strategica che rende meglio fruibili gli ambienti e permette di soddisfare le esigenze di tante persone che ogni giorno si rivolgono ai nostri servizi; nuovi spazi per garantire sempre più ascolto e riservatezza ai nostri utenti. Puntare alla valorizzazione e all’attenzione delle persone è per noi della Cisl prioritario, ancor di più oggi, in questo periodo di crisi che vede aumentati i bisogni e diminuite le risposte.  
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09/05/2018 Servizi sanitari e prevenzione integrati per combattere la violenza e tutelare la salute delle donne
 La tutela sanitaria delle donne vittime di violenza e la prevenzione della salute di genere al centro dell’incontro che si è svolto lo scorso 26 aprile tra Cgil Cisl Uil e il Servizio Sanità della Regione Marche  « Un’opportunità  per ribadire  l’importanza  di quanto previsto nelle “Linee guida nazionali per le Aziende sanitarie e le Aziende ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne vittime di violenza” – hanno commentato Gabriella Fanesi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, presenti all’incontro in rappresentanza di Cgil Cisl Uil Marche  - e confermare  la necessità  di un intervento integrato nel trattamento delle conseguenze fisiche  e psicologiche che la violenza  genera sulla salute della donna e dei figli minori, con  procedure armonizzate e interconnesse su scala regionale a livello sanitario,  secondo quanto anticipato dal Protocollo della rete regionale e poi ribadito dalle linee guida. »  Va ricordato che nel dicembre 2017 era  stato firmato, anche dalle rappresentanti di  Cgil Cisl Uil Marche,  componenti del Forum regionale contro le molestie e la violenza di genere e della Commissione Pari Opportunità, il  Protocollo inter-istituzionale “Rete regionale antiviolenza delle Marche” promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità. Il Servizio Sanità della Regione Marche, nell’occasione,  ha  confermato l’impegno a verificare i percorsi relativi ad accoglienza e presa in carico delle strutture sanitarie delle donne vittime di violenza in relazione a quanto stabilito dal DPCM; inoltre, seguendo il “Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020”, ha ribadito l’importanza della formazione delle operatrici e degli operatori sanitari. «Accogliamo con soddisfazione,  la volontà regionale  di costituire un gruppo di lavoro specifico  dove sarà presente anche una  nostra rappresentante, e l’approvazione della delibera che consente anche nelle Marche l’esenzione del ticket per le  donne vittime di violenza all’interno dei percorsi sanitari di presa in carico – sottolineano le rappresentanti sindacali presenti all’incontro -  Un percorso protetto, fondamentale per assicurare alle vittime il superamento della sofferenza fisica e psicologica che la violenza comporta, ma anche utile, ai fini processuali, in termini di raccolta delle prove del reato.»  Secondo Cgil Cisl Uil  Marche,  è  di fondamentale  importanza, inoltre,  la  prevenzione e la tutela della salute delle donne  attraverso screening mirati « siamo impegnate a trovare tutte le modalità più efficaci per sollecitare le lavoratrici e le pensionate ad aderire alla campagna di prevenzione messa in campo dalla Regione Marche. – concludono - Un impegno comune che deve favorire sinergie efficaci e quel lavoro di rete che è necessario per sostenere, tutelare, valorizzare le donne marchigiane.»
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09/05/2018 Autoproduzione: portuali in sciopero l'11 maggio
Sciopero per 24 ore venerdì 11 maggio dei lavoratori portuali e marittimi in tutti porti d'Italia, contro la crescente diffusione dall'autoproduzione, tramite la quale le compagnie fanno svolgere ai marittimi le operazioni di rizzaggio e derizzaggio dei carichi a bordo delle navi - attività che invece competerebbe ai lavoratori delle compagnie portuali - per risparmiare tempo e costo della mano d'opera a terra.  La mobilitazione indetta da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ad Ancona nasce «per sensibilizzare le istituzioni che – spiega Roberto Ascani, Segretario generale della Fit Cisl Marche - non ci hanno mai ascoltato». I sindacati incontreranno alle 12 il Prefetto per esporre le problematiche dei lavoratori. Negli ultimi tempi il verificarsi di casi di autoproduzione nei porti italiani è sempre più frequente: «Anche ad a Ancona, ci sono stati ancora dei timidi tentativi. La pratica dell'autoproduzione è prevista per legge solo nel caso in cui in uno scalo non siano presenti lavoratori portuali in grado di svolgerla e sempre previa autorizzazione di Autorità di Sistema Portuale e Capitaneria di Porto, ma ormai si verificano in altri porti parecchi casi al giorno senza nessuna preventiva richiesta alle autorità competenti».  I rischi riguardano la sicurezza: «I marittimi non sono formati per questo tipo di intervento, che viene svolto spesso durante i turni di riposo e senza remunerazione – prosegue Ascani -. Con l'autoproduzione si sottrae lavoro ai portuali i cui livelli occupazionali sono già minacciati dalla crescente automazione dei terminal. Chiederemo prestissimo – conclude il Segretario generale della Fit Cisl Marche - un incontro alle associazioni di terminalisti e armatori, con l'Autorità di Sistema Portuale come garante, per poter sancire un patto di correttezza e di rispetto delle regole contrattuali e legislative».
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09/05/2018 Uffici postali: lavoratori appalti pulizie ancora senza stipendio. Nuovo sciopero il 16 maggio
Ad oltre un mese dall’avvio della mobilitazione e dello stato di agitazione, le Segreterie regionali e provinciali di Fisascat Cisl Marche e Filcams Cgil Macerata, Fermo e Ascoli Piceno tornano a denunciare il mancato pagamento delle retribuzioni alle lavoratrici delle ditte addette alle pulizie degli uffici postali,  e proclamano lo sciopero per il 16 maggio prossimo. Dopo la mobilitazione di metà aprile sono stati pagati,  solo ad una piccola parte del personale, gli stipendi di febbraio poi più niente. Le Organizzazioni Sindacali hanno denunciato agli organi competenti (Prefetture e Ispettorati del Lavoro) la situazione di questo appalto di pulizie di Poste Italiane Spa, evidenziando forti preoccupazioni sulla sostenibilità dell’appalto gestito fino a marzo 2018 dalla ditta All Service 84 srl. Il passaggio delle dipendenti ad una nuova ditta La Building Service srl, costituita a fine 2017 e che ha acquistato la ditta All Service 84 srl a febbraio 2018, non ha dato nei fatti nessun segnale positivo di discontinuità dalla vecchia gestione. Infatti, la ditta subentrante ha acquisito formalmente tutti i crediti delle lavoratrici, ma a fronte delle richieste non ha nemmeno manifestato la volontà di un confronto,  evitando di presentarsi agli incontri convocati presso le Prefetture di Macerata e Ascoli Piceno. Alla luce di quanto sta accadendo si teme, vista la neocostituzione della società, che siano sempre gli stessi attori a gestire l’appalto. La situazione si sta aggravando giorno dopo giorno, le lavoratrici non hanno percepito la retribuzione di marzo, alcune nemmeno quella di febbraio e le dipendenti che si sono dimesse non hanno percepito le competenze di fine rapporto. Rimangono confermati i dubbi sulla bontà di questo appalto, Fisascat Cisl Marche e Filcams Cgil Macerata, Fermo e Ascoli Piceno chiameranno  a rispondere in solido l’appaltante Poste Italiane che, sebbene anch’essa ufficialmente convocata dalle Prefetture, ha evitato ogni confronto con le parti sociali. L’esasperazione delle addette al servizio è ormai incontenibile e  le organizzazioni sindacali  tornano a chiedere insistentemente l’indizione di una nuova gara di appalto che, come è stato già dimostrato, può essere fatta in maniera tale da garantire una selezione delle aziende partecipanti con le dovute garanzie di solidità e soprattutto di affidabilità nel rispetto degli impegni presi contrattuali e legali. Pertanto è mantenuto in essere lo stato di agitazione sindacale, ed è indetto lo sciopero per l’intera giornata del 16 maggio 2018 di tutto il personale addetto alle pulizie negli Uffici Postali delle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno.  
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09/05/2018 IO NON CI CASCO: a Urbisaglia un incontro pubblico sulla tutela e i diritti dei consumatori
Giovedì 10 maggio alle ore 17 presso la Biblioteca di Urbisaglia si terrà "Io non ci casco!", incontro pubblico sulla tutela e i diritti dei consumatori con Alessandra Fioravanti, responsabile territoriale dell'Adiconsum. Si parlerà di agevolazioni tariffarie previste a seguito del sisma e dei vari bonus sociali sulle utenze/canone RAI, di bollette sospese e agevolazioni tariffarie per sisma, di come comprendere una bolletta luce/gas. di pratiche commerciali scorrette registrate nei contratti stipulati telefonicamente o porta a porta in relazione alle forniture luce e gas, soprattutto in vista della fine del mercato tutelato. Sarà possibile intervenire e porre domande anche su casi particolari. Durante l'evento interverrà inoltre Rocco Gravina, responsabile della Cisl di Tolentino - Camerino, per illustrare le ultime novità sulla busta paga pesante e sulla restituzione dell'Irpef sospesa.    
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08/05/2018 Sciopero Aerdorica. Fit Cisl: " Soddisfatti per adesione compatta dei lavoratori, va scongiurata la chiusura"
« Siamo molto soddisfatti per l'adesione compatta dei lavoratori di Aerdorica allo sciopero di questa mattina. - ha commentato Roberto Ascani, Segretario generale della Fit Cisl Marche in presidio con i lavoratori davanti all'ingresso dell'Aeroporto delle Marche - Ora le istituzione e gli enti preposti nonché i soci mettano in essere tutte le iniziative per salvare la società di gestione Aerdorica e sopratutto l’infrastruttura aeroportuale. »  Oggi, 8 maggio, astensione dal lavoro per 4 ore dalle 10 alle 14 delle lavoratrici e dei lavoratori della società di gestione Aerdorica spa dell’Aeroporto delle Marche.  Lo sciopero  è stato indetto dai sindacati unitari  di categoria  Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti,  per chiedere a tutte le istituzioni di scongiurare il fallimento e la chiusura   di questa importante infrastruttura.   «Entro il 14 di giugno  2018  la Comunità Europea dovrà pronunciarsi sulla ricapitalizzazione di 20 milioni  - precisano i sindacati di categoria - poiché la struttura attualmente è in concordato in bianco e con questa ricapitalizzazione uscirebbe dal pre fallimentare  e il risanamento del debito potrebbe consentire il reale sviluppo di questa aereostazione.» Le maestranze scioperano « poiché ritengono che gli sforzi e i sacrifici messi in campo in questo ultimo anno per salvare l’infrastruttura saranno vani se ciascun soggetto interessato alla vicenda non metterà in campo tutte le azioni volte al salvataggio di un aeroporto messo tra le infrastrutture strategiche del piano nazionale dei trasporti. - continuano - Qualora ci fosse la chiusura questa interesserà non solo i 97 lavoratori diretti ma tutti quei lavoratori impegnati nel trasporto merci e logistica, nei servizi che in  totale fanno circa 400 unità.  La Regione Marche così duramente colpita dalla crisi che registra ancora un tasso di disoccupazione sopra il 10% avrebbe bisogno di maggiori investimenti nei trasporti nella logistica dopo anche il terremoto che ha colpito il sud delle Marche. - sottolineano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasport - il mancato pagamento di  due retribuzioni e mezzo, il taglio unilaterale dei salari, un orario di lavoro non concordato con i sindacati  hanno portato le maestranze all’ esasperazione, ora  vogliono risposte sul loro futuro occupazionale dalle istituzioni tutte.»   Per questo i sindacati di categoria chiedono « ai passeggeri e ai cittadini  e alle imprese di sostenere questa lotta per salvaguardare un importante infrastruttura pubblica che da un servizio pubblico e che crea sviluppo nel nostro territorio.»
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07/05/2018 CCNL Artigiani: raggiunta intesa su contratto per i metalmeccanici dell’artigianato
È stato rinnovato martedì 24 aprile presso la sede di Confartigianato a Roma tra le Associazioni degli artigiani e le delegazioni delle organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm, il contratto nazionale dei lavoratori metalmeccanici dell’artigianato, dopo ben tre anni di ritardo. Con il contratto, che avrà validità fino al 31 dicembre 2018 e andrà quindi rinnovato per il successivo triennio, anche i 500.000 lavoratori delle 250mila aziende artigiane, metalmeccaniche, orafi e odontotecnici hanno tutele salariali e normative. L’aumento salariale va dai 42 Euro del 5° livello ai 54 euro del 1° livello, con la prima tranche erogata a maggio e la seconda settembre 2018, rivalutato quindi del 3,2%, secondo l’indice dei prezzi al consumo Ipca registrato per gli anni 2015-2018, una tantum di 150 euro a giugno e altre 149 Euro a ottobre 2018. Rivalutati i valori della trasferta a 35 Euro giornaliere e della reperibilità a 13 e 7 Euro giornaliere. Ripartono gli osservatori di settore per l’analisi dell’ andamento economico delle aziende e per l’occupazione. Oggetto di analisi sarà anche la situazione degli infortuni e delle malattie professionali per promuovere la cultura della sicurezza e della prevenzione. Riconfermato l’impegno delle parti a monitorare e favorire la contrattazione integrativa regionale sugli aspetti delle condizioni dei lavoratori. Impegno delle parti ad un nuovo incontro per l’informazione e il rafforzamento della Previdenza complementare e a favorire le coperture delle coperture della sanità integrativa ai contratti a termine anche prima dell’attuale limite dei 12 mesi. È stata migliorata l’aspettativa non retribuita ai fini della conservazione del posto di lavoro per i lavoratori con malattie lunghe e gravi. Regolato il contratto a termine con l’adeguamento alle norme di legge, con la revisione dei numeri dei contratti attivabili nelle piccolissime imprese, con la possibilità del loro utilizzo nei casi di avvio di nuove attività e con il rafforzamento dell’informazione ai lavoratori sulla facoltà di azionare il diritto di precedenza in caso di assunzioni stabili. Riviste alcune figure professionali (meccatronica, installazione e manutenzione di impianti, ponteggi e opere provisionali) per tener conto dell’evoluzione produttiva del settore. Introdotto l’orario plurisettimanale per fronteggiare le esigenze di carattere produttivo, con regime massimo di 45 ore e minimo di 35, in alternativa  all’esistente regime di 48 massimo e 32 minimo, nel rispetto della media annuale di 40 ore e con compensazione pari al 10% per le ore eccedenti le 40 ore settimanali. Aggiornata la disciplina dell’apprendistato in coerenza con gli accordi interconfederali e finalizzata a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Nel mese di maggio si terranno le assemblee con i lavoratori e degli organismi sindacali.
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07/05/2018 Ictus cerebrale: nuove frontiere terapeutiche e organizzative
Sabato 12 maggio alle ore 9 presso la Rotonda sul Mare di Senigallia si terrà il convegno "Ictus cerebrale: nuove frontiere terapeutiche e organizzative". L'evento è organizzato da Anteas Senigallia in collaborazione con il Comune di Senigallia.   PROGRAMMA: Saluto delle Autorità: Dr. Antonio Mastrovincenzo Presidente del Consiglio Regionale Prof. Maurizio Mangialardi Sindaco di Senigallia Coordina i lavori:  Dott. Fabrizio Volpini Presidente IV Commissione con delega alla Sanità Regionale Interverranno:  Prof. Mauro Silvestrini Presidente Associazione ALICe Marche - Clinica Neurologica Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona "CONOSCERE E PREVENIRE L'ICTUS CEREBRALE" Dott. Francesco Logullo Direttore UOC Neurologia Ospedale di Macerata "LA FASE ACUTA: COSA FARE, COME FARE" Dott.ssa Marinella Baroni Direttore UOC Medicina Fisica e Riabilitazione Ospedale di Jesi "DOPO L'ICTUS" Dott. Daniele Fumelli Dirigente SOD Dietetica e Nutrizione Clinica Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona "ALIMENTAZIONE PREVENTIVA E DOPO L'ICTUS" Conclude: Dino Ottaviani Responsabile Dipartimento Sanità Fnp Cisl Marche  
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07/05/2018 Fano: fondo anticrisi anche per i contratti a tempo determinato
Anche quest'anno è stato attivato il fondo anticrisi del Comune di Fano con risorse dell'amministrazione comunale e della Cisl di Fano. Beneficiari degli interventi sono soggetti residenti nel Comune di Fano che, per effetto della crisi economica, si trovino in una delle condizioni sotto indicate, intervenute successivamente al 31/12/2013, con ISEE non superiore a € 9.000,00: ● essere disoccupati, a causa di licenziamento dovuto a crisi aziendale o dimissioni per giusta causa (vedi circolare INPS n. 97/2003 e n. 163/2003) a far data dal 1 gennaio 2013; ● essere disoccupati, a causa della scadenza del contratto dal 1 gennaio 2013; ● lavoratori autonomi che siano stati costretti a chiudere l’attività e relativa partita iva a causa della crisi, e che non ne abbiamo aperta un’altra, o non abbiano trovato un lavoro dipendente; ● lavoratore dipendente non a tempo indeterminato o comunque occupato, titolare alla data di emanazione del presente Avviso pubblico, di contratto di lavoro di cui alle tipologie previste dal Decreto legislativo 15 giugno 2015 n.81;   I beneficiari, come sopra individuati, potranno richiedere i seguenti interventi, concedibili fino ad esaurimento del fondo: a) area sostegno all’abitazione di residenza: • contributo per il sostegno all’abitazione per una somma non superiore a Euro 550,00; b) area sostegno alla gestione quotidiana: • voucher spesa per un valore parametrato al numero dei componenti del nucleo familiare, per un importo pro-capite massimo di Euro 50,00; • contributo per il pagamento delle utenze domestiche, luce e gas, fino ad un massimo di Euro 250,00; • agevolazione tariffarie per bollette servizio Tari e servizio idrico fino ad un massimo di euro 250,00;   La quota di contributo massimo che potrà essere concessa per gli interventi area sostegno alla gestione quotidiana e area sostegno all’abitazione è riferita al valore ISEE del richiedente con le modalità di seguito indicate: - fino Euro 800,00 per nuclei familiari con valore ISEE non superiore a Euro 6.000; - fino Euro 600,00 per nuclei familiari con valore ISEE compreso tra Euro 6.000 e 9.000.   Le domande vanno presentate entro il 31 luglio 2018. Le richieste di accesso al Fondo andranno compilate esclusivamente presso l’Ufficio delle Politiche Sociali sito a Fano in Via S. Eusebio, 32, ma sarà possibile ricevere tutte le informazioni presso la Cisl di Fano, sede di via Garibaldi 69, Tel 0721805151 Email: ast.fano@cisl.it   «Questo è il risultato del lavoro di confronto con l'amministrazione comunale. - afferma Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano - Occorre continuare a sostenere  le persone in difficoltà economiche integrando le varie misure  di sostegno. Speriamo di continuare ancora con maggiori risorse per contrastare gli effetti della crisi che ha colpito duramente il territorio».  
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04/05/2018 CCNL Gomma-Plastica, siglato l’accordo sul superamento della verifica degli scostamenti inflativi
Dopo quasi dieci mesi di trattative, ventiquattro ore di sciopero, un’assemblea e una manifestazione nazionale a Milano, è stata raggiunta oggi a Roma l’intesa tra le organizzazioni sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, unitamente alla delegazione trattante e i rappresentanti della Federazione Gomma Plastica, sul contenzioso che si era aperto sulla verifica degli scostamenti inflativi. Nell’accordo, approvato all’unanimità dalla delegazione sindacale, sono state rimodulate le nuove tranche (21€ da maggio 2018 e 14€ da gennaio 2019) e, contemporaneamente, è stata prolungata di sei mesi la vigenza del contratto nazionale di lavoro, che pertanto scadrà il 30 giugno 2019, garantendo così i 76 euro di aumento nei minimi salariali (Liv. F), così come era stato previsto in sede di rinnovo (10 dicembre 2015).
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27/04/2018 Inas Cisl in campo per dire basta alle morti bianche in vista della giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro
    Per ricordare che dietro le statistiche ci sono lavoratori morti - nella giornata del 27 aprile, in vista della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro di domani 28 aprile - l’Inas, patronato della Cisl, ha ospitato nelle proprie sedi, attività di sensibilizzazione per informare le persone sui diritti e le tutele previsti in questo ambito.  Nel 2017 sono 1.029  le  vittime nel nostro Paese, vite e famiglie spezzate dagli incidenti sul lavoro, nelle Marche si sono registrati  complessivamente 33 morti  di cui 15 in provincia di Pesaro Urbino, 9 in provincia di Ancona, 4 in provincia di Ascoli Piceno, 4 in provincia di Macerata e 1 in provincia di Fermo. E’ importante ricordare  l’obbligo del rispetto di tutte le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, l’utilizzo sempre dei dispositivi di protezione individuale cosidetti DPI, la prudenza nei lavori e nelle mansioni più pericolose ed esposte a rischio. Il lavoro è un diritto tutelato, è lo strumento che dà dignità alla persona e produce il reddito di sostentamento delle famiglie, oltre che delle imprese, ma non è accettabile che in nome del profitto, nel 2018, si muore ancora di lavoro e sul posto di lavoro. «Il Patronato Inas è impegnato quotidianamente con i propri operatori, nella tutela delle persone che hanno subito infortuni sul lavoro e malattie professionali nei confronti dell’Inail -  afferma il  Direttore Regionale Fabrizio Valentini  - e con la Cisl, anche a supporto dei tanti delegati sindacali che nei luoghi di lavoro sono impegnati sul fronte della sicurezza, per combattere la piaga delle morti sul lavoro e in generale degli infortuni e delle malattie professionali e per la diffusione della cultura della sicurezza.»                                                      
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23/04/2018 Teuco: il Tribunale dichiara il fallimento
Venerdì 20 aprile il Tribunale di Macerata ha rigettato la richiesta di concordato presentato da Certina e Fimag, proprietarie della Teuco di Montelupone. Dichiarato dunque il fallimento dell'azienda, come chiesto dai creditori e da parte delle maestranze: cala il sipario su uno dei gioielli del territorio maceratese e adesso è emergenza per i 119 dipendenti, rimasti senza lavoro e che da gennaio non percepiscono alcun tipo di stipendio o di ammortizzatore sociale.  Proprio su questo fronte arriva l'unica notizia positiva della tormentata vertenza: sempre nella giornata di venerdì è arrivato il via libera dal Ministero del Lavoro al pagamento della cassa integrazione straordinaria, prorogata per la durata di sei mesi a partire dall'accordo tra azienda e sindacati siglato a gennaio in Regione. «In settimana, i sindacati chiederanno un incontro ai curatori fallimentari nominati dal Tribunale Luca Mira e Paola Milici per far sì che la cassa venga erogata», dichiara Giuliano Caracini della Femca Cisl Marche
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22/04/2018 RSU 2018, Cisl Fp primo sindacato nella sanità marchigiana
La Funzione Pubblica Cisl Marche conferma e rafforza il primo posto nella sanità marchigiana. A conclusione delle operazioni di spoglio in tutte le Aree Vaste e nelle Aziende Ospedaliere  marchigiane la lista Cisl ed i suoi candidati risultano i più votati in assoluto. «Risultato storico nell'Azienda Ospedaliera di Torrette e in Area Vasta 2, Area Vasta 4 e Area Vasta 5. - ha commentato Luca Talevi, Segretario Generale  Cisl FP Marche - Un esito importante, vista anche la presenza di vari sindacati autonomi,  che rafforza il consenso Cisl nel comparto sanità impegnando l'organizzazione al massimo impegno per affrontare da subito le problematiche esistenti a partire dalle stabilizzazioni, carichi di lavoro, e valorizzazione delle professionalità» I dati  definitivi:  ASUR - AREA VASTA -       Area Vasta 1: Cisl 451 voti, Cgil 476, Uil 212 -       Area Vasta 2: Cisl 715 voti, Cgil 654, Uil 159 -       Area Vasta 3: Cisl 532, Cgil 576, Uil 407 -       Area Vasta 4: Cisl 428, Cgil 288, Uil 64  -      Area Vasta 5: Cisl 607, Cgil 427, Uil 0  AZIENDE OSPEDALIERE -          Azienda Ospedaliera Torrette : Cisl 674, Cgil 100, Uil 200 -          Azienda Ospedaliera Marche Nord: Cisl 305, Cgil, 351, Uil 85 -          Inrca: Cisl 255, Cgil 100, Uil 34   Totale Voti Cisl Sanità Marche : 3967 Totale Voti Cgil Sanita: 2972 Totale voti Uil Sanita: 1161    
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20/04/2018 Elezioni Rsu Pubblico Impiego: Cisl Fp sindacato più votato nelle Marche
Le elezioni Rsu nel Pubblico Impiego confermano il primato della Cisl Fp Marche, che incrementa in molti Enti la propria rappresentanza. La Cisl Fp al vertice delle preferenze dei lavoratori della Sanità regionale, con il primo posto ottenuto nell’Azienda Ospedali Riuniti di Torrette, nell’Inrca e nelle Aree Vaste Asur 2,4 e 5, ed il secondo, per pochi voti, nelle Aree Vaste Asur 1 e 3 e Marche Nord.  La Cisl Fp vince le elezioni anche tra i lavoratori della Regione, conquistando la maggioranza sia al Consiglio che alla Giunta regionale. Ampie vittorie nelle Province di Ancona e Macerata così come in quattro comuni capoluogo (Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno).  Conferme che arrivano anche dagli Enti centralizzati, come dimostra la vittoria complessiva ottenuta all’Inps. Importanti risultati sono giunti inoltre dai tanti piccoli comuni che caratterizzano la nostra regione.  La Cisl Fp Marche esprime soddisfazione per l’elevata partecipazione dei lavoratori al voto e per l’importante risultato del sindacato confederale nel suo complesso. Importante, in chiave futura, la conferma del primato della Cisl a livello regionale.  «Particolarmente positivi i riscontri che arrivano dal comparto Sanità, dove siamo saldamente il sindacato di riferimento dell’intera Regione – dichiara Luca Talevi, Segretario generale della Cisl Fp Marche -. La Cisl opererà alacremente per essere conseguente alla fiducia espressa dai lavoratori: ci impegneremo per dare piena applicazione ai contratti nazionali appena sottoscritti per far riconoscere e valorizzare le tante professionalità presenti nel Pubblico Impiego delle Marche».
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20/04/2018 Inaugurata la nuova sede di Trodica di Morrovalle
Inaugurata ieri, giovedì 19 aprile, la nuova sede Cisl di Trodica di Morrovalle in via Carlo Goldoni 20. Presenti il Segretario regionale Cisl Marche, Marco Ferracuti, e il sindaco di Morrovalle, Stefano Montemarani. I nuovi uffici ospiteranno gli sportelli Caf Cisl e patronato Inas con aperture il mercoledì, il giovedì e il sabato (vedi ORARI). Per la Cisl delle Marche, questa inaugurazione è un altro passo sulla strada di una prossimità sempre più radicata nelle comunità e nei territori a servizio di lavoratori, giovani, famiglie e pensionati.
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20/04/2018 25 Aprile 2018: 73° Anniversario della Liberazione
Il 25 aprile si celebrano il 73°Anniversario della Liberazione e i 70 anni dall'entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana. Questa doppia ricorrenza impegna soprutto oggi a riflettere sui valori condivisi della democrazia, della partecipazione, della pace e della libertà.  Il Segretario Generale, Sauro Rossi, interverrà insieme allo storico prof. Emmanuele Panni  mercoledì 25 aprile alle ore 21,00 a  Buonasera Marche - ÈTv Marche Ch 12 -   magazine di approfondimento interamente dedicato alla Liberazione in Italia e nelle Marche . 
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19/04/2018 Comparto Istruzione e Ricerca: firmato definitivamente il contratto
Cisl FSUR, FLC CGIL e Uil Scuola Rua hanno firmato all’Aran il rinnovo del contratto nazionale del comparto istruzione e ricerca che, sancisce un aumento medio per tutto il personale tra gli 80 e i 110 euro lordi. La firma definitiva arriva dopo l'accordo del 9 febbraio scorso. Il CCNL ritorna ad essere centrale nella regolamentazione delle relazioni sindacali e dei rapporti di lavoro. Vengono superati gli aspetti più invasivi e deleteri della “legge Brunetta” e della legge 107. Attraverso la contrattazione nei luoghi di lavoro sarà stabilito l’utilizzo di tutte le risorse del salario accessorio, ivi comprese le risorse destinate alla valorizzazione professionale come ad esempio il bonus, riconoscendo così pienamente la disciplina per via negoziale del rapporto di lavoro nei suoi aspetti retributivi. Questo contratto riporta alla normalità modi e tempi delle relazioni sindacali; ora si dovrà dar seguito, in tempi brevi, alle sequenze contrattuali sui problemi rimasti aperti riguardanti l’ordinamento, le carriere, i profili Ata, le sanzioni disciplinari dei docenti. Ma soprattutto andrà avviata a breve la trattativa del nuovo Contratto 2019-21 per il quale la FLC CGIL, Cisl FSUR e Uil Scuola Rua chiederanno da subito al futuro governo di stanziare le risorse necessarie a partire dalla prossima legge di bilancio.  Questo contratto rappresenta un passo importante, fondamentale, per ridare certezze e dignità a più di un milione di lavoratrici e lavoratori che operano nelle scuole, nelle università, negli enti di ricerca e nell’AFAM che, al pari degli altri lavoratori pubblici, sono stati ingiustamente penalizzati in questi anni. Si consegna alle Rappresentanze Sindacali Unitarie, le cui elezioni si stanno svolgendo proprio in questi giorni, l’opportunità di un forte protagonismo nella contrattazione.  «Adesso le amministrazioni procedano subito alla liquidazione degli arretrati e all’adeguamento degli stipendi attesi da oltre 1,2 milione di lavoratori - hanno dichiarato I segretari Maddalena Gissi della Cisl Fsur, Francesco Sinopoli della Flc Cgil,  e Pino Turi della Uil Scuola -. Noi proseguiremo la nostra azione puntando sul protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori e sulle RSU che coinvolgeremo in ogni passaggio dell’attuazione delle sequenze contrattuali e sulla piattaforma del CCNL 2019-2021».
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18/04/2018 Emergenza "busta paga pesante": verso una restituzione dell'Irpef sospesa ingiusta e incerta
Per lavoratori e pensionati delle zone colpite dal sisma, sono ormai alle porte i termini normativi per la restituzione dell’IRPEF sospesa con il d.l. 189/2016 attraverso la c.d. “busta paga pesante”. A seguito dell’ennesima richiesta del sindacato, la Legge di Bilancio 2018 ha infatti stabilito che il versamento delle imposte sospese a seguito del sisma debba avvenire a decorrere dal 31 maggio 2018 e che possa essere rateizzato in un massimo di 24 rate mensili. La busta paga pesante è stata finora una vera e propria corsa ad ostacoli, fatta di continue revisioni e aggiustamenti che hanno creato non poca incertezza tra lavoratori e pensionati e che ora rischia di concludersi anche peggio. Dal prossimo mese di maggio, infatti, i contribuenti delle zone colpite dal sisma ogni mese si troveranno a dover far fronte al pagamento della normale IRPEF, ripreso da gennaio 2018, maggiorato della rata di restituzione delle imposte sospese. In sostanza per un lavoratore o un pensionato questo significherà pagare ogni mese almeno il 50% in più di imposte sul reddito. Una situazione difficilmente sostenibile in condizioni ordinarie, figurarsi in una situazione di profondo disagio come è quella che vivono ancora oggi le popolazioni terremotate. Come se non bastasse, il 31 maggio scade anche la sospensione dei termini di pagamento per le utenze di acqua, luce e gas delle abitazioni inagibili ed entro il 31 agosto i gestori emetteranno per tutti gli utenti del cratere un’unica fattura di conguaglio relativa a tutto il periodo di sospensione e rateizzabile in 36 mesi. Un vero e proprio effetto stangata, con le buste paga e le pensioni che rischiano di risultare insufficienti a far fronte alla ripresa in contemporanea di tutte le riscossioni. È un pericolo che denunciamo da tempo e che, proprio ora che la terra non smette di tremare, si sta facendo sempre più concreto. A ciò si aggiunga che permane tra i contribuenti, ma anche tra gli “addetti ai lavori”, una profonda incertezza sulle modalità della restituzione. Le poche indicazioni pervenute ad oggi dall’Agenzia delle Entrate non danno indicazioni complete sulle modalità della restituzione. Non ci sono codici tributo e modelli per il versamento autonomo delle imposte sospese da parte del contribuente e dalle amministrazioni pubbliche arrivano indicazioni discordanti. Abbiamo segnalazione che alcune amministrazioni (ad es. scuola e Vigili del Fuoco) stanno diffondendo ai lavoratori una comunicazione della Ragioneria dello Stato che riconosce loro la possibilità di far detrarre l’IRPEF da restituire direttamente dallo stipendio in un numero di rate a scelta del lavoratore e comunque non superiore a 24. Altre amministrazioni pubbliche, come ad esempio l’ASUR, hanno invece comunicato ai dipendenti che dovranno provvedere autonomamente al versamento dei tributi sospesi. E nel frattempo, in assenza di indicazioni chiare da Agenzia delle Entrate e INPS, ad oggi il dipendente privato e il pensionato non hanno al momento strumenti per comunicare la volontà di rateizzazione, il numero delle rate prescelto e per effettuare i relativi versamenti. È alla luce di tutti questi aspetti che la CISL torna a chiedere con forza che le istituzioni nazionali, anche in questa fase di difficile transizione, trovino gli strumenti per dare ascolto e risposte alle esigenze dei lavoratori e dei pensionati delle zone colpite dal sisma.  Una cosa è certa il 31 maggio è davvero troppo presto e 24 rate sono davvero troppo poche!  A confermarlo è la storia dei provvedimenti di sospensione IRPEF e di riavvio della riscossione a seguito di eventi sismici:  per il terremoto Marche-Umbria del 1997 i 21 mesi di imposte sospese sono stati pagati per il 40% dopo 10 anni e in 120 rate mensili; trattamento similare per la restituzione dei 69 mesi di sospensione previsti per il sisma Molise-Puglia del 2002; per l’Aquila 2009 la restituzione è iniziata dopo 12 mesi ma è sempre stata limitata al 40% e dilazionata in 120 rate. Per il sisma Centro Italia ci troveremo invece a restituire l’importo integrale dell’IRPEF sospesa dopo appena 5 mesi dal termine della sospensione e in sole 24 rate. Una disparità di trattamento davvero irragionevole e ingiustificata.   Nello specifico la CISL chiede:  un intervento normativo definitivo sulla restituzione, che interrompa lo stillicidio dell’attesa di ulteriori proroghe e di altri interventi last minute;  una restituzione equa e giusta, che non sia discriminatoria rispetto a quanto previsto dal legislatore in situazioni analoghe. La CISL chiede pertanto: o un numero maggiore di rate; o il posticipo dell’avvio della restituzione;  in ogni caso la pronta definizione da parte dell’Agenzia delle Entrate di modalità di restituzione comode per il contribuente (riteniamo che sia importante dare al contribuente la possibilità di scegliere se effettuare autonomamente il versamento o far trattenere la rata direttamente al sostituto d’imposta).   A tal fine venerdì 20 aprile alle ore 17:00 presso la sede CISL di Macerata, la CISL del territorio maceratese insieme ai delegati dei luoghi di lavoro, lavoratori e pensionati incontrerà i parlamentari della provincia per sollecitare attenzione e un immediato intervento sulla questione.   Responsabile AST CISL Macerata           Responsabile AST CISL Tolentino – Camerino     Responsabile AST CISL Ascoli Piceno        Silvia Spinaci                                                  Rocco Gravina                                                  Maria Teresa Ferretti    
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18/04/2018 Primo passo verso la Cisl Reti Marche: Direttivo comune Fistel - Flaei
Mosso il primo passo verso la costituzione, anche nelle Marche, della Cisl Reti: ieri, martedì 17 aprile, Fistel Cisl Marche ha aperto il proprio Direttivo ai colleghi della Flaei Cisl Marche proprio per affrontare il percorso che porterà, nei prossimi anni, a uno stretto coordinamento tra le due categorie e all'unificazione di alcune strutture. L'incontro di ieri, preceduto il 29 marzo scorso dal Direttivo della Flaei, al quale aveva partecipato il Segretario generale della Fistel Marche Alessandro Gay, è stato anche l'occasione per valutare la situazione politico-sindacale nelle aziende marchigiane del settore dello spettacolo, dell'informazione e delle telecomunicazioni e per illustrare, grazie all'intervento del Segretario regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti, il nuovo accordo sulla rappresentanza siglato dai sindacati confederali e Confindustria. L'iter che porterà alla costituzione della Cisl Reti Marche è, secondo Alessandro Gay, «un valido passo per creare una grande federazione sul territorio regionale con ampia capacità di rappresentanza, ottimizzando le risorse economiche e di personale». «È la partenza di un progetto in costruzione - gli fa eco Guglielmo Marconi, Segretario generale della Flaei Cisl Marche -. Siamo aperti a sinergie con altre federazioni o parti di federazioni: è uno stimolo per la Cisl tutta in un'ottica di modernità».
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17/04/2018 La Cisl di Fano alla Marcia della Pace e della Fraternità
La Cisl di Fano parteciperà domenica 22 Aprile alla Marcia della Pace e della Fraternità promossa dall'ICS "Padalino" con il patrocinio del Comune di Fano, Assessorato alla Pace e l'adesione di decine di scuole e associazioni, laiche e cattoliche, nel 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nel 70° anniversario della Costituzione.« Noi della Cisl ci saremo. - ha sottolineato Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano - Oggi  è più che mai importante esserci.»La Cisl, nei giorni  scorsi,  ha aderito all’ appello “Cessate il fuoco! Fermiamo le guerre in Medio Oriente”, l'iniziativa promossa da ‘Rete per la pace’' e da altre associazioni laiche e cattoliche che sono mobilitate per fermare i conflitti  in Siria, in Palestina, in Libia, in Egitto, in Iraq, nello Yemen, nella regione a maggioranza curda La partenza è prevista per le  ore 9.00 dal piazzale di Via della Giustizia   con arrivo alle ore 11.30 all'Eremo di Monte Giove.   
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17/04/2018 API Falconara: sciopero dei lavoratori il 27 aprile
La RSU di API Raffineria e le Segreterie di FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, a seguito dell'incontro tenutosi in data odierna con la Direzione Aziendale in riferimento agli accadimenti relativi al serbatoio TK 61, vista l'inadeguatezza della gestione dell'evento e le insufficienti risposte fornite nell'incontro programmano una giornata di sciopero per il giorno 27 aprile.  Le rnodalità verranno concordate come da CCNL e accordi aziendali.  Le RSU  intendono far luce con estrema chiarezza sugli episodi accaduti negli ultimi giorni all'interno del sito della raffineria API di Falconara Marittima.  Nonostante le dichiarazioni del tutto rassicuranti fornite dalla Direzione rispetto alle richieste da noi puntualmente evidenziate nei mesi precedenti, continuano a verificarsi in azienda episodi di assoluta gravità, che hanno un impatto enorme nei confronti della popolazione circostante e mettono a serio rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti nel sito.  Non vorremmo dover constatare come, gli episodi di cui sopra, possano essere in qualche modo riconducibili ad incuria o superficialità nella manutenzione degli impianti: elementi questi rispetto ai quali pretendiamo la massima attenzione.  Non siamo più disposti ad accettare quanto accaduto. 
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16/04/2018 Siria. Cisl aderisce ad appello Cessate il fuoco in Medio Oriente. Giusto l'appello del Presidente Mattarella: "Occorre un Governo autorevole in grado di gestire situazione internazionale"
La Cisl ha aderito all’ appello “Cessate il fuoco! Fermiamo le guerre in Medio Oriente”, l'iniziativa promossa da ‘Rete per la pace’' e da altre associazioni laiche e cattoliche che sono mobilitate per fermare i conflitti  in Siria, in Palestina, in Libia, in Egitto, in Iraq, nello Yemen, nella regione a maggioranza curda. «Occorre un ruolo più incisivo delle Nazioni Unite e della comunità internazionale per far rispettare il diritto internazionale che è la sola condizione per proteggere la popolazione civile, fermare l'oppressione e l'occupazione, attivare la mediazione tra le parti in conflitto - sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan - Bisogna curare i tanti feriti e soccorrere chi fugge dall'orrore, come ci ha ricordato con grande intensità anche Papa Francesco. L'Unione Europea deve scendere in campo con un'azione politica forte di pacificazione coerente con i principi ed i valori fissati nel Trattato, nella Carta Europea dei Diritti Umani, negli Accordi e nelle Convenzioni internazionali. Ed anche il nostro paese può svolgere un ruolo diplomatico di mediazione, riportando al dialogo gli Stati Uniti e la Russia sui conflitti del Medio Oriente. Per questo occorre in questa fase un maggiore senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche, come ha sottolineato anche oggi il Presidente della Repubblica Mattarella. L'Italia ha bisogno di un governo nella pienezza delle funzioni, un Governo stabile ed autorevole in grado di affrontare le emergenze economiche e sociali e gestire la situazione internazionale, continuando la nostra azione per la pace e la riconciliazione». (Fonte: Cisl Nazionale)
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16/04/2018 Ginnastica dolce contro il decadimento fisico al Caffè Alzheimer
Giovedì 19 aprile appuntamento presso il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima con la ginnastica dolce. L'attività, coordinata dalla professoressa Annarita Cuoccio, si propone di contrastare il decadimento fisico, direttamente correlato con l’avanzare dell’età. Vi sono varabili individuali e ambientali che possono influenzare il progredire del fisiologico decadimento. Molte ricerche scientifiche hanno dimostrato come uno stile di vita attivo influenzi positivamente lo stato di salute, non solo fisica, ma anche psichica. Migliorare la circolazione, rinforzare e preservare le articolazioni, sono fattori da non trascurare soprattutto con l'avanzare dell'età. La sessione avrà inizio alle ore 17 presso i locali della Parrocchia del Rosario, via Mameli 17, Falconara Marittima.
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13/04/2018 Per la nostra sanità, Per la tua salute la CISL dà voce alle persone e mette sotto inchiesta la capacità della sanità maceratese di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini
Parte la campagna CISL Per la nostra sanità, Per la tua salute, una campagna di ascolto, informazione e sensibilizzazione sulla sanità nell’Area Vasta 3.   Obiettivo di fondo è mettere al centro del dibattito le persone e le loro esperienze reali della sanità maceratese, puntare la lente sui loro bisogni di salute e sull’adeguatezza delle risposte che essi ottengono dal servizio sanitario del territorio.   Rischiamo sempre di più che la sanità nell’Area Vasta 3 resti schiacciata tra una Giunta regionale che si ostina a procedere nel governo del sistema sanitario delle Marche all’insegna della massima opacità e autoreferenzialità e un dibattito pubblico locale monopolizzato dalla discussione surreale sulla localizzazione dell’Ospedale Unico. Nel frattempo il confronto con la Direzione dell’Area Vasta 3 è del tutto assente ormai da tempo (l’ultimo incontro con le OO.SS. confederale risale a gennaio 2017), nella totale omissione dei dati e delle informazioni necessarie per comprendere lo stato di programmazione e gestione del sistema sanitario nel territorio.   Per questo pensiamo sia essenziale ancora una volta ripartire dai cittadini e dar loro voce. Stiamo conducendo un’indagine tra i nostri iscritti rispetto ad alcuni aspetti essenziali del sistema sanitario nel territorio che incidono in modo significativo sulla qualità del servizio salute e stanno emergendo molte conferme rispetto ai nostri principali timori.   Ad esempio, del medico di medicina generale ci si fida, ma quanto basta. Spesso si ricorre direttamente allo specialista nel privato. Sulla rete dell’emergenza-urgenza non c’è stata una vera informazione dell’utenza, che continua a rivolgersi ai Punti di Primo Intervento e ai PAT con la convinzione di accedere a un Pronto Soccorso e al contempo non muta il sovraccarico di codici verdi nei Pronti Soccorso ospedalieri.   Sul governo dei tempi di attesa, in molti casi sembra di essere rimasti all’anno zero, dal momento che l’utenza spesso non è consapevole dell’inserimento o meno da parte del medico curante del codice di priorità nella ricetta medica. E il risultato è che in troppi casi di fronte a tempi di attesa troppi lunghi si rinuncia alla visita o alla prestazione.
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12/04/2018 Anna Bartolini e le storie di Beatrice, Giuseppe e Gianvincenzo, candidati RSU Cisl Fsur, a Buonasera Marche
In questa puntata di  Buonasera Marche le storie, raccontate da Giorgio Cingolani, antropologo e documentarista, di Beatrice Fiecconi, Giuseppe Corallini e Gianvincenzo Lebboroni,  candidati Rsu Cisl Scuola e Cisl Università . Ospite in studio la Segretaria generale della Cisl Scuola Marche Anna Bartolini.
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11/04/2018 “Prendiamoci cura” proposte concrete per migliorare servizi e spazi all’ex Crass di ancona
Promuovere la cultura del valore della “cura” delle persone, attraverso l’ascolto attivo, la rilevazione dei bisogni e l’ individuazione di possibili soluzioni: questo l’obiettivo al centro del progetto “Prendiamoci cura” , promosso da  Cittadinanzattiva delle Marche, CGIL CISL UIL di Ancona e le rispettive Federazioni dei pensionati. L’indagine  è stata realizzata  nel mese di novembre 2017,   nell’area dell’ex Crass di Ancona, attraverso la somministrazione di questionari a 198 cittadini/utenti dei servizi e 157 operatori ASUR. Il monitoraggio ha permesso di  raccogliere  segnalazioni ed istanze per fare dell'ex Crass,  sito di interesse storico e architettonico per la città di Ancona,  uno spazio urbano - cittadino  e soprattutto un luogo  dove le persone possano trovare servizi efficienti ed efficaci.  I giudizi espressi dall’utenza sui vari aspetti indagati sono quasi tutti “sopra la sufficienza” ed in alcuni casi si arriva a giudizi di piena soddisfazione. Tuttavia dal  report emergono anche criticità, strutturali e non solo, vengono segnalate sia da chi usufruisce dei servizi sanitari o dagli operatori:   difficoltà nell’accesso ai servizi di fisiatria e di  medicina legale per le persone con disabilità,  l’assenza di  segnalazioni per orientarsi tra le sedi dei servizi e lunghi tratti di  percorribilità a piedi; ma anche  lunghi tempi di attesa per la fruizione di alcuni servizi, quali quelli di Fisioterapia e di competenza UMEE (in particolare psicologi e logopedisti dedicati a bambini), a causa della carenza di personale.  Vengono evidenziati, in particolare dagli operatori che prestano quotidianamente servizio nell’area, anche problemi di  manutenzione e pulizia del parco,  ma anche di sicurezza, a causa della scarsa illuminazione. Un lavoro di ascolto che ha permesso a  CGIL CISL UIL e Cittadinanza Attiva di presentare alcune proposte  concrete alla Direzione generale  dell’Area Vasta 2 e all’Amministrazione comunale su miglioramenti in termini di qualità, efficientamento organizzativo dei servizi e di valorizzazione del patrimonio pubblico,  dell’area dell’ex Crass come ad esempio:  sistemare ulteriore segnaletica, specie dedicata ai pedoni  garantire presenza di personale, anche volontari e/o giovani del servizio civile, che aiutino le persone ad orientarsi nella “cittadella sanitaria”  verificare la fruibilità dei vari luoghi a partire da quelli maggiormente frequentati da persone disabili o con difficoltà motorie, come Fisiatria/Riabilitazione e Medicina legale  riorganizzare il servizio delle casse ticket  migliorare la fruibilità dei servizi di fisioterapia e UMEE  verificare e riorganizzare il servizio di bus navetta estendendone l’orario, curando maggiormente la pulizia del mezzo, segnalando meglio i punti di partenza/fermata e rendendo fruibile il servizio anche alle persone con disabilità motorie, attraverso la sistemazione di apposita piattaforma.  effettuare una regolare manutenzione del verde  potenziare la sorveglianza e l’illuminazione  incentivare la partecipazione di utenti e operatori ai processi di miglioramento dei servizi  riaprire il bar interno, ormai chiuso da anni  collaborare con il Comune di Ancona per una maggiore fruizione del parco da parte dei cittadini, unica vera oasi di verde nel raggio di qualche chilometro, in un quartiere caratterizzato da un’alta densità abitativa.   In allegato il report del progetto  
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10/04/2018 Assegno di natalità: tutte le informazioni sul Bonus Bebè 2018
L’assegno di natalità, cosiddetto Bonus Bebè, è un assegno mensile destinato alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018 con un ISEE non superiore a 25.000 euro. L’assegno è annuale e viene corrisposto ogni mese fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito di adozione o affidamento preadottivo.   A CHI È RIVOLTO Possono beneficiare del bonus i nuclei familiari con un ISEE minorenni in corso di validità non superiore a 25.000 euro.   DECORRENZA E DURATA L’assegno spetta a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del figlio adottato o affidato. La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare, a seguito dell’adozione o dell’affidamento preadottivo. Se l’assegno non può più essere concesso al genitore richiedente (perché, ad esempio, decaduto dalla potestà genitoriale o perché il figlio è stato affidato in via esclusiva all’altro genitore), l’altro genitore può subentrare nel diritto all’assegno presentando una nuova domanda entro 90 giorni dall’emanazione del provvedimento del giudice, che dispone la decadenza dalla potestà o l’affidamento esclusivo all’altro genitore. In questo caso l’assegno spetta al nuovo genitore richiedente dal mese successivo a quello di emanazione del provvedimento giudiziario. Per l’affidamento temporaneo di minore nato o adottato nel 2018, l’assegno spetta a decorrere dal mese di emanazione del provvedimento del giudice o del provvedimento dei servizi sociali reso esecutivo dal giudice tutelare. In caso di decesso del genitore richiedente, l’erogazione dell’assegno prosegue a favore dell’altro genitore convivente col figlio. Quest’ultimo deve fornire all’INPS gli elementi informativi necessari per la prosecuzione dell’assegno entro 90 giorni dalla data del decesso. In ogni caso, se la domanda è presentata oltre i 90 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione della domanda. L’assegno è corrisposto mensilmente per i nati, adottati o in affido preadottivo nel 2018 per un massimo di 12 mensilità, a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia. (L’assegno per i nati/adottati 2015-2017,anno 2018, continua ad essere erogato ed ha durata triennale).   QUANTO SPETTA La misura dell’assegno dipende dall' ISEE minorenni del minore per il quale si richiede l’assegno.   ISEE minorenni inferiore ai 7.000 euro la misura è di 1.920 euro.   ISEE minorenni compreso tra 7.000 euro e 25.000 euro annui la misura è di 960 euro. Il pagamento mensile dell’assegno è effettuato dall’INPS direttamente al richiedente tramite bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN intestati al richiedente. In sede di invio della domanda è necessario allegare il modello SR/163, in mancanza la domanda rimane sospesa. Se la domanda è stata presentata dal legale rappresentante in nome e per conto del genitore minorenne o incapace di agire, il mezzo di pagamento prescelto deve essere intestato al genitore. Se il figlio nato o adottato è collocato temporaneamente presso un’altra famiglia secondo l’art. 2 della legge 184 del 1983, l’assegno è corrisposto all’affidatario che ne fa richiesta e solo per la durata dell’affidamento. Il pagamento dell’assegno è effettuato a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Se la domanda è stata presentata nei termini di legge (entro i 90 giorni), il primo pagamento comprende anche l’importo delle mensilità maturate fino a quel momento.   Domanda REQUISITI La domanda può essere presentata dal genitore che abbia:  cittadinanza italiana, di uno Stato dell’Unione europea o permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo  o carta di soggiorno per familiare di cittadino dell’Unione europea (italiano o comunitario) non avente la cittadinanza di uno Stato membro,  o carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro. Ai fini del beneficio ai cittadini italiani sono equiparati i cittadini stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria .  residenza in Italia;  convivenza con il figlio (figlio e genitore richiedente devono essere coabitanti e avere dimora abituale nello stesso comune);  ISEE del nucleo familiare del richiedente (o del minore se fa nucleo a sé perché affidato), non superiore a 25.000 euro al momento di presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio. Rileva l’ISEE minorenni del minore per il quale si richiede l’assegno visualizzabile nella specifica tabella dell’attestazione, denominata "prestazioni agevolate rivolte a minorenni o a famiglie con minorenni".  Nel caso in cui il figlio venga affidato temporaneamente a terzi, la domanda di assegno può essere presentata dall’affidatario. In questo caso il requisito dell’ISEE è calcolato con riferimento al nucleo familiare del quale fa parte il minore affidato: precisamente, i minori in affidamento temporaneo sono considerati nuclei familiari a sé, ma l’affidatario ha facoltà di considerarli parte del proprio nucleo. In caso di nascita o adozione di due o più minori, ad esempio parto gemellare o di ingresso in famiglia gemellare, occorre presentare una domanda per ciascun minore. Se il genitore che ha i requisiti per avere l’assegno è minorenne o incapace di agire per altri motivi, la domanda è presentata a suo nome dal suo legale rappresentante. Per poter richiedere l’assegno è necessario presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica ( DSU) ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159/2013. Nel nucleo familiare indicato nella DSU deve essere presente il figlio nato, adottato o in affido preadottivo per il quale si richiede l’assegno. Visto che la DSU scade il 15 gennaio dell’anno successivo a quello della sua presentazione, ogni anno ne va presentata una nuova. In caso contrario, il pagamento dell’assegno viene sospeso finché non si presenta una nuova DSU per il rinnovo dell’ ISEE. Se la DSU non viene presentata entro il 31 dicembre di ciascun anno la domanda decade con conseguente perdita della relativa annualità. È possibile presentare domanda di assegno in presenza di un ISEE corrente entro il bimestre di validità dello stesso, se tale indicatore non è superiore a 25.000 euro annui. In tal caso, l’importo dell’assegno si determina in base al valore dell’ ISEE corrente fino alla presentazione di una nuova DSU. L’ISEE corrente, scaduti i due mesi di validità, può essere rinnovato previa presentazione di un'altra DSU modulo sostitutivo. Altrimenti, scaduto l’ISEE corrente, se non viene presentata una nuova DSU modulo sostitutivo, verrà presa a riferimento l’ultima DSU presentata e l’ ISEE ordinario rilasciato per effetto della stessa. Solo la DSU va presentata ogni anno e non c’è bisogno di fare una nuova domanda.   QUANDO FARE DOMANDA La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita o dalla data di ingresso del minore affidato o adottato nel nucleo familiare. In caso di affido temporaneo, la domanda può essere presentata dall’affidatario entro 90 giorni dall’emanazione del provvedimento del giudice o del provvedimento dei servizi sociali reso esecutivo dal giudice tutelare.   COME FARE DOMANDA La domanda di assegno si presenta online all’INPS, di regola, una sola volta per ogni figlio attraverso il servizio dedicato, che permette di visualizzarne anche l'esito. Al termine dell’istruttoria, il richiedente riceve un sms che lo avverte sulla definizione della domanda. Da quel momento può visualizzare l’esito della domanda (accolta o respinta) accedendo nuovamente al servizio e selezionando nel menu interno la voce "Consultazione domande". Se nel compilare la domanda online l’utente inserisce anche il suo indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC), può ricevere direttamente nella sua casella PEC il provvedimento di accoglimento o rigetto della domanda. In alternativa, si può fare domanda tramite:  Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile. Enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.   ASPETTI FISCALI  L’assegno di natalità di cui alla legge n. 205/2017 non concorre alla formazione del reddito complessivo di cui all’articolo 8 del testo unico delle imposte sui redditi.  
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10/04/2018 Nuova scossa nel maceratese
Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 4.7 ha colpito nelle prime ore di oggi le zone dell'entroterra maceratese. Nelle foto la situazione a Camerino nelle casette SAE appena consegnate. In questo momento drammatico, cinque nostri iscritti della Flaei Cisl stanno garantendo tra mille difficoltà e con pochissimi rinforzi saltuari il servizio elettrico in gran parte del territorio.
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09/04/2018 Sanità Marche, Pdl 145, Apertura al privato da parte della Regione Marche. Talevi: «Urge incontro, serve chiarezza»
Il 17 aprile 2018 si rinnovano le Rsu in tutte le strutture sanitarie pubbliche  marchigiane  e nello stesso giorno il Consiglio Regionale discuterà i contenuti della proposta di legge 145 che disciplinerà le sperimentazioni gestionali pubblico - privato in sanità. Da una parte oltre 14.000 lavoratori del comparto si recheranno alle urne per eleggere coloro che per i prossimi tre anni si confronteranno con la parte pubblica per valorizzare la sanità pubblica ed i professionisti che vi lavorano, (con la Cisl Fp Marche che si presenta all'appuntamento elettorale con oltre 300 candidati solo per il comparto Sanità), mentre contestualmente i consiglieri regionali discuteranno di una apertura al privato che avrebbe necessità di un confronto  con i sindacati della funzione pubblica, che rappresentano anche i lavoratori della sanità privata. Un confronto che ad oggi è completamente mancato, nonostante le ripetute richieste unitarie ai tavoli regionali. La Regione si faccia parte attiva affinché il privato accreditato preveda l'erogazione di un salario di produttività, come accade nel pubblico. Attualmente i lavoratori della sanità privata lavorano 38 ore la settimana con un contratto nazionale fermo da oltre dieci anni ed un salario accessorio  che, nonostante i contratti nazionali lo prevedano per le realtà con bilanci sani , e  purtroppo non viene previsto o regolamentato con i sindacati. Inoltre quando il Governatore Ceriscioli afferma che grazie alla futura nuova legge i macchinari funzioneranno per più ore ci chiediamo quali saranno le modalità di utilizzo del personale pubblico nelle sperimentazioni gestionali e come mai non si investa in progettualità che coinvolga il personale pubblico, come avviene in alcune regioni del Nord Italia che non solo non hanno mobilità passiva ma mobilità attiva da altre regioni tra cui le Marche.Il privato è importante perché serve  ad aumentare e migliorare i servizi , ma l'impressione che si ha da tempo è che il pubblico stia arretrando dal territorio. Quando si legge nella proposta di legge regionale n. 145 che i programmi di sperimentazione riguarderanno "la riqualificazione e riorganizzazione dei servizi e strutture" e potranno essere utilizzati "beni mobili ed immobili" pubblici , ci si chiede se era cosi necessaria la chiusura dei cosiddetti piccoli ospedali che ora diventano "appetibili" per le strutture private. Un privato complementare al pubblico esiste in ogni regione  ma si discuta delle problematiche con le categorie sindacali che rappresentano sia i lavoratori pubblici che privati. Si velocizzino nel frattempo le stabilizzazioni dei 1200 precari "storici" del servizio sanitario regionale, si investa sul personale, si avviino sperimentazioni progettuali che coinvolgano il personale pubblico. Gli annunciati nuovi ospedali vedranno la luce, se mai la vedranno, tra molti anni, mentre da subito si possono avviare , con i sindacati, progetti tesi a coniugare la valorizzazione della professionalità dei lavoratori con l'esigenza di risolvere gli annosi mali cronici della sanità marchigiani: liste di attesa e mobilità passiva. Vi sono dei servizi come i pronto soccorsi che hanno bisogno di investimenti e strutture adeguate per evitare, come capitato recentemente, che una semplice influenza mandi in tilt il sistema. Per questo urge un incontro urgente sul personale, per dare risposte ai lavoratori che si recheranno tra pochi giorni al voto per rinnovare le loro rappresentanze interne e contestualmente dare garanzie anche ai lavoratori della sanità privata.  
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09/04/2018 Primi accordi per i contratti a canone concordato nelle Marche
I rinnovi degli accordi comunali per i contratti di affitto a canone concordato nelle Marche partono da Fermo e Fabriano. Il Decreto Interministeriale del 16 gennaio 2017 stabilisce nuovi criteri e requisiti necessari alla stipula degli accordi comunali collettivi e dei singoli contratti individuali per accedere alle previste agevolazioni fiscali, lasciando però da subito spazio a troppe controverse interpretazioni, già oggetto di possibili correzioni. Per questo Sicet Marche, organizzazione della Cisl che tutela i diritti degli inquilini e dei cittadini portatori di bisogni abitativi, si è adoperata per concordare fin dai primi mesi una piattaforma unitaria con le altre organizzazioni degli inquilini Sunia e Uniat da sottoporre alle numerose organizzazioni della proprietà presenti nelle singole realtà territoriali. Con qualche mese di ritardo rispetto ad altre regioni, ma sulla base di una solida e innovativa posizione unitaria, si è così giunti a discutere in molti comuni l’applicazione degli stessi criteri di valutazione degli alloggi. Ne è scaturita un’ipotesi di accordo - dopo mesi di trattative - che ha trovato l’ampia condivisione di altre tre associazioni di inquilini e di ben sette associazioni della proprietà, a partire dall’Uppi e Asppi fino alla Confedilizia, che hanno già sottoscritto i primi accordi a Fermo e Fabriano. Un risultato estremamente importante perché consente di proporre l’estensione degli stessi criteri a tutti i comuni delle altre province, rendendo più facilmente confrontabili tra loro i valori a metro quadro da individuare e utilizzare per singoli territori e all’interno delle diverse microzone comunali, altrimenti in balìa e condizionati esclusivamente dal potere contrattuale delle più forti associazioni dei proprietari. Gli accordi individuano, tra le linee guida principali, l’individuazione dei valori unitari massimi e minimi e dei valori e categorie catastali più aggiornati, il raggruppamento degli elementi qualificanti (come pertinenze, stato di conservazione, tipologia e quantità di accessori e l’introduzione di percentuali correttive in relazione all’età del fabbricato. Sono inoltre definiti vincoli più chiari nella stipula di contratti particolari, come quelli per studenti, mentre si definirà, insieme ai singoli comuni, una percentuale di riduzione dei canoni degli alloggi sociali (social housing).  Riteniamo pertanto che l’obiettivo principale da perseguire con la contrattazione collettiva, ovvero il contenimento dei canoni di locazione abitativa entro limiti di una maggiore sostenibilità, sia realizzabile, ma alla sola condizione che le diverse agevolazioni fiscali vigenti non vadano a vantaggio dei soli proprietari.  Tuttavia, altro obiettivo di fondamentale importanza è quello di garantire una maggiore stabilità abitativa ai conduttori di alloggi da destinare ad abitazione principale. Per questo il Sicet ha ritenuto di non poter avallare la stipula di contratti transitori qualora il conduttore non può disporre di un’altra abitazione principale documentabile ove possa mantenere la propria residenza e rientrare alla scadenza del contratto transitorio.   
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09/04/2018 Le Marche di domani: sviluppo, lavoro 4.0 e coesione sociale 12- 13 Aprile Convegno Facoltà economia "G.Fuà"
"Le Marche di domani: sviluppo, lavoro 4.0 e coesione sociale "  al centro del convegno  che si terrà nei giorni  giovedì12 e venerdì 13 Aprile  presso la Facoltà  di economia "G.Fuà"  dell'Università Politecnica della Marche.   Il progetto, che coinvolge l'Università Politecnica delle Marche, l'Università degli Studi di Camerino, l' Università di Macerata, l'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, la Fondazione Giorgio Fuà  e l’ISTAO,  si  propone di fare il punto sullo stato dell’economia nella regione, sulle trasformazioni indotte dalla rivoluzione tecnologica nell’industria manifatturiera, quali la tendenza alla polarizzazione della struttura occupazionale e sulla ricostruzione per ridisegnare circuiti economici e sociali in grado di rivitalizzare i territori devastati dai recenti eventi sismici e fornire nuove possibilità di sviluppo. Ai lavori di giovedì 12 aprile, interverrà il Segretario generale  della Cisl Marche Sauro Rossi  e venerdì 13  è previsto l'intervento di Marco Ferracuti della segreteria regionale Cisl. .   Nella serata di giovedì 12 aprile è previsto lo spettacolo  LAVORAR CANTANDO CANZONI E CANZONETTE aperto agli studenti e alla cittadinanza. Ingresso libero.   Programma del convegno      Giovedì 12 aprile - ore 10:30  SALUTI   L’economia delle Marche negli anni 2000 Pietro Alessandrini, Università Politecnica delle Marche L’industria marchigiana dagli anni della grande recessione ad oggi Marco Cucculelli, Università Politecnica delle Marche L’area colpita dal sisma: struttura economica e misure di sostegno Alfredo Bardozzetti, Banca d’Italia   ore 14:30 L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELL'ECONOMIA REGIONALE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SETTORE MANIFATTURIERO TRA DISTRUZIONE DI POSTI DI LAVORO E NUOVE DOMANDE DI LAVORO   Tecnologia, sviluppo e competenze Bruno Romano Lamborghini, Prometeia e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Le nuove regole dei rapporti di lavoro Paolo Pascucci, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Le trasformazioni nella struttura occupazionale marchigiana nell’ultimo ventennio Emmanuele Pavolini, Elisabetta Croci Angelini, Enzo Valentini, Università di Macerata Le politiche di sviluppo del cluster nazionale di Fabbrica Intelligente  Gianluigi Viscardi, CEO Cosberg SpA, Presidente del Cluster Fabbrica Intelligente Formazione e ricerca nel progetto di Industria 4.0 Sauro Longhi, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Interventi: - Leonardo Archini, Presidente Consiglio Studentesco UNIVPM - Gaetano Sateriale, Coordinatore Segreteria Generale CGIL - Matteo Picchio, Università Politecnica delle Marche - Sauro Rossi, Segretario CISL Marche - Diego Mingarelli, Presidente Piccola Industria di Confindustria Marche   Venerdì 13 aprile - ore 9:00 LA RICOSTRUZIONE NELLE AREE TERREMOTATE E LO SVILUPPO DELLE AREE INTERNE   Come passare dalla gestione dell’emergenza alla ricostruzione migliorando le prospettive socio economiche di quelle aree Massimo Sargolini, Università degli Studi di Camerino Ricostruire bene, anche giovandosi delle nuove tecnologie Stefano Lenci, Università Politecnica delle Marche La gestione dell’emergenza Jonathan P. Stewart, University of California Ricognizione di programmi e progetti per la ricostruzione e lo sviluppo: un esperimento per la Regione Marche Pietro Marcolini, ISTAO      Interventi: - Antonio Mastrovincenzo, Presidente Assemblea Legislativa Regione Marche - Bruno Bucciarelli, Presidente Confindustria Marche - Marco Ferracuti. Segreteria CISL Marche    Fonte:http://www.univpm.it/Entra/Engine/RAServePG.php/P/1397110010403    
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07/04/2018 Telefonia ed Energia Tariffe sotto controllo! Incontro a Filottrano
Lunedì 9 aprile alle ore 16.30 presso il Circolo Anziani - Associazione Terza Età  - Vicolo Beltrami, Filottrano  incontro su Telefonia ed Energia - Tariffe sotto controllo!,  promosso dalla associazione dei consumatori della Cisl,  Adiconsum Marche e dalla Fnp Cisl Pensionati Jesi - Filottrano.   Ai lavori, introdotti da Gianfranco Pigliapoco,Responsabile Cisl Pensionati Rls Jesi  e presieduti da Giovanni Focanti Coordinatore Territoriale Pensionati Cisl, interverrà l'esperta di Adiconsum Marche,Roberta Mangoni.
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05/04/2018 Sanità Marche Rsu Day Cisl Fp, 5 Aprile ad Ancona incontro con i candidati
Sono quasi 900 i candidati Fp Cisl Marche alle imminenti elezioni Rsu  pubblico impiego – che si svolgeranno il  17-18-19 aprile prossimi – dei  comparti di  sanità, autonomie locali, enti centralizzati  e  per circa la metà di essi,  provengono dalla sanità. Gran parte dei candidati sono giovani e donne in rappresentanza delle tante professionalità presenti nel pubblico impiego. Cento di questi candidati, a loro volta in rappresentanza degli oltre 7200 iscritti Fp, hanno partecipato ai lavori del Rsu day alla presenza della Segretaria Nazionale Marianna Ferruzzi. Al centro dell'incontro le tematiche della Sanita: a partire dalla stabilizzazione degli oltre 1200 precari "storici" del nostro sistema regionale che da anni portano avanti fondamentali servizi, al piano assunzioni 2018/2020, al rapporto tra pubblico e privato , alla luce del disegno di legge regionale attualmente in discussione, sino alla elaborazione in ogni luogo di lavoro di una dotazione organica finalmente in grado di permettere ad infermieri ed oos di prendere le ferie, non accumulare piu' straordinare, fare i dovuti riposi. Ma l'incontro è stata anche l'occasione per una riflessione sui nuovi contratti nazional sottoscritti dopo quasi dieci anni di blocco, fondamentali per il rilancio della contrattazione in ogni luogo di lavoro. I 900 candidati Cisl (di cui oltre un terzo nella Sanita) infatti chiedono si da subito la riapertura dei tavoli contrattuali in ogni luogo di lavoro per parlare non solo di salario accessorio ma soprattutto di organizzazione del lavoro e di come conciliare la valorizzazione dei professionisti del pubblico impiego con il miglioramento dei servizi quotidianamente erogati alla cittadinanza . La Fp Cisl Marche è da sempre il sindacato della contrattazione e del confronto ed i candidati Rsu nel corso della mattinata hanno discusso con esperti della comunicazione su come affrontare al meglio con le parti datoriali le molteplici problematiche dei lavoratori pubblici che chiedono dignità e riconoscimento del loro lavoro. 
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05/04/2018 Area Vasta 1: rafforzare la sanità pubblica prima di aprire al privato
Le AST Cisl di Pesaro, Fano, Urbino, esprimono forte preoccupazione per il persistere di gravi criticità nell’offerta sanitaria dell’Area Vasta 1. In particolare manifestano decisa contrarietà rispetto alla prospettiva, prevista da una Delibera di Giunta Regionale e confermata degli annunci dell'assessore regionale alla sanità, in merito alla costruzione a Fano di una nuova clinica privata.   Non è affatto chiaro in quale modo tale prospettiva possa entrare a far parte di un progetto di sistema salute del nostro territorio, che più degli altri nelle Marche è interessato dal fenomeno della mobilità passiva. Basti pensare che più di un terzo dei ricoveri fuori Regione interessano cittadini della nostra Provincia.   È chiaro ormai che le scelte di politica sanitaria sono sempre più orientate a favorire nuovi ed ulteriori soggetti privati accreditati con il servizio sanitario pubblico regionale. Riteniamo che la priorità sia invece rafforzare il sistema pubblico. Questa posizione non è preconcetta ma deriva dal fatto che, nell'Area Vasta 1, i principali atti regionali relativi alla riorganizzazione sanitaria  sono rimasti quasi del tutto inapplicati ed i disagi ai cittadini sono cresciuti in maniera esponenziale. L’Area Vasta 1 è decisamente deficitaria in posti letto ospedalieri, e l’ultimo incremento è solo una piccola goccia nel mare dei disagi. L’obiettivo dell’adeguamento alla media nazionale del 3,7 posti per mille abitanti è solo un lontano miraggio. Tale insufficienza si evidenzia  anche in raffronto con le  altre realtà regionali, per cui, nonostante le dichiarazioni trionfalistiche di dirigenti Asur, resta il fatto che nell'Area Vasta 1 la spesa sanitaria risulta la più bassa delle Marche. Tutto questo è evidenziato anche dalle continue denuncie operate dalle Federazioni di categoria come la Fp Cisl, che contestano la forte carenza di personale medico, infermieristico e tecnico, specie in proporzione alla popolazione esistente.  Riteniamo necessario che, prima di aprire al privato, si assuma personale pubblico. Per questo servirà però fare chiarezza sulla reale entità della spesa oggi sostenuta per quest'ultimo, sia a livello regionale che di Area Vasta. Vogliamo capire se effettivamente, come sostiene la Regione, si è superato il tetto di spesa previsto dalla normativa vigente, o se invece ci sono margini per ulteriori assunzioni.  Notevoli sono ormai i disagi che interessano la quasi totalità delle strutture pubbliche, da Pesaro a Fano, da Pergola a Urbino, passando per Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro. File interminabili ai Pronti soccorso, prestazioni ambulatoriali e visite specialistiche con tempi di attesa di di mesi, quando non di anni. I cittadini ormai si rivolgono alle cure sanitarie di altre Regioni anche per prestazioni di complessità bassa e medio bassa, che nell'Area Vasta 1 assorbono più del 62% dei ricoveri fuori regione. Di conseguenza aumenta il costo della mobilità passiva e si depaupera la professionalità degli operatori pubblici marchigiani. Risolvere tutti questi problemi deve essere l’obbligo primario per la dirigenza dell’Area Vasta 1 e della Regione Marche. Per questo non si comprende l'utilità di una nuova apertura agli operatori privati, specie dopo che le esperienze fino ad oggi registrate non hanno risposto efficacemente alle esigenze dei bisogni dei cittadini e per questo sono state chiuse frettolosamente. È ancor più preoccupante l’affidamento ai privati di Unità Operative, quando non di intere strutture pubbliche (Cagli, Fossombrone, Sassocorvaro), senza un reale riscontro di quanto sia costata, alle casse del Servizio Sanitario Regionale, l’esperienza della Montefeltro Salute. Prima di promettere la costruzione di una nuova clinica privata sarebbe infine interessante rendere pubblici alcuni dati relativi all'attività dei privati. In particolare vogliamo conoscere i tassi di occupazione dei posti letto, la durata media delle degenze, il peso dei DRG (e quindi la complessità delle prestazioni erogate). Senza prima chiarire questi aspetti, non accetteremo ulteriori forme di promozione della sanità privata nell'Area Vasta 1.   
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05/04/2018 Sanità, bene comune: l'indagine Cgil Cisl Uil per conoscere le valutazioni dei cittadini della sanità
“Sanità, bene comune”: è il titolo dell’indagine lanciata da Cgil Cisl Uil  Marche «per conoscere e approfondire come i nostri iscritti, e più in generale, i cittadini valutano il sistema sanitario pubblico, se ricorrono a servizi e prestazioni sanitarie private e quale spesa sostengono per la propria salute» spiegano  i segretari generali di Cgil Cisl Uil Marche,Barbaresi, Rossi e Fioretti.   L’indagine viene condotta attraverso la compilazione di questionari anonimi che verranno distribuiti e diffusi nei luoghi di lavoro, nelle sedi sindacali, nei luoghi di aggregazioni e sono disponibili anche nei siti di Cgil Cisl Uil Marche.  I risultati dell’indagine, saranno portati all’attenzione delle Istituzioni regionali preposte alla programmazione delle politiche sanitarie e alla gestione dei servizi e saranno utilizzati  a supporto della vertenza sulla sanità e il confronto con la Regione sul nuovo Piano Sanitario.  «Con il questionario - continuano  Barbaresi, Rossi, Fioretti -  si vuole sondare la percezione dei cittadini marchigiani sul Servizio Sanitario Regionale, anche in relazione alle loro condizioni economiche e al ricorso ai servizi sanitari privati.» In particolare, si chiede agli intervistati di indicare a quali prestazioni sanitarie private hanno fatto ricorso nell’ultimo anno, tra visite specialistiche, prestazioni diagnostiche, ricoveri ospedalieri o assistenza domiciliare. Si cerca, poi, d’ indagare per quali motivazioni gli intervistati e le loro famiglie hanno fatto ricorso a prestazioni sanitarie private, se per tempi di attesa più ridotti, maggiore facilità di accesso o migliore flessibilità negli orari. Si chiede, inoltre, a quanto ammonta la spesa familiare per prestazioni sanitarie private. Il tema di quanto spende ogni famiglia per consumi o servizi sanitari è particolarmente significativo ed è importante soprattutto sapere quante persone rinunciano a curarsi per motivi economici. Si cerca, poi, d’ indagare come lavoratori, pensionati e cittadini in genere valutano il sistema sanitario pubblico: dagli ospedali al sistema di emergenza-urgenza e pronto soccorso, dai medici di famiglia ai servizi ambulatoriali specialistici, dalle residenze protette alle case della salute, almeno dove queste esistono. Si chiede, poi, agli intervistati cosa secondo loro occorrerebbe fare per migliorare la sanità pubblica: ridurre le liste di attesa, abolire o ridurre i ticket, qualificare l’offerta ospedaliera, diffondere nel territorio le case della salute, potenziare l’assistenza domiciliare, l’integrazione tra servizi sanitari e servizi sociali, la prevenzione, la telemedicina.  «Invitiamo tutti ad aderire all’iniziativa compilando il questionario affinchè si possa conoscere l’opinione e il contributo del maggior numero di marchigiani e marchigiane. - concludono i Segretari Generali di Cgil Cisl Uil - Il questionario sarà diffuso il più possibile affinchè lavoratori, pensionati e cittadini possano sentirsi coinvolti e partecipi di scelte strategiche come quelle che riguardano la loro salute.»
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30/03/2018 Negozi aperti a Pasquetta: la grande distribuzione ci riprova apre i battenti e forza il diritto alla festa.
Pasquetta sarà giorno di ordinaria apertura in molti esercizi commerciali delle Marche. Terra generosa, quella marchigiana, che offre mare pulito, borghi medievali e prati verdi, ma che vedrà di scena per Pasqua l’apertura dei grossi centri commerciali ubicati nelle periferie. Colossi incastonati fra gli stabili delle zone industriali e commerciali faranno quindi a gara per richiamare quel turismo mordi e fuggi che da sempre è il nostro biglietto da visita per la stagione estiva. Nulla a che fare dunque con le aperture finalizzate a supportare il turismo, dietro il quale è facile nascondersi, ma semplice richiamo al consumo fuori dai centri abitati magari per alzare di qualche spiccio i fatturati dell’anno. E’ la scelta degli IperSimply del gruppo Sma, degli ipermercati La Grande i di Pesaro e Macerata, di alcuni ipermercati Oasi del gruppo Gabrielli, degli Eurospin, del Carrefour, ma anche di tanti operatori specializzati quali Ikea, Unieuro, Bricocenter dove gli acquisti possono e debbono essere differiti in altre giornate. E in gioco c’è sempre il lavoro di tanti addetti che se da un lato possono rivendicare il diritto ad astenersi dal lavoro festivo, dall’altro sono destinatari dei tanti escamotage che i datori di lavoro dal 2012 (anno della liberalizzazione delle aperture) ad oggi hanno adottato. C’è chi inserisce la festività di Pasquetta nell’orario settimanale, come se fosse orario ordinario, costringendo l’addetto che vuole godere della festività a farne specifica richiesta al suo superiore, o chi, come CARREFOUR, che nella periferia di Ancona inserisce tra le attività del giorno di Pasquetta gli INVENTARI ANNUALI; una prestazione che normalmente consente lachiamata allo straordinario per la conta delle rimanenze. L’obiettivo è chiaro: aggirare l’ostacolo della volontarietà delle prestazioni festive ed aprire i battenti con il maggior presidio possibile, anche se alla fine magari i fatturati non saranno quelli aspettati e l’apertura si rifletterà in termini negativi anche sui risultati dell’esercizio. La corsa a non perdere quote di mercato è la giustificazione più gettonata nei pochi tavoli di confronto che siamo riusciti ad aprire in questi giorni con le aziende della Federdistribuzione, troppo abituate a fare da sé, risolvendo con forzature e ricatti il problema dei presidi. Futili ragioni che però riconducono ad una questione innegabile. Il decreto “Salva Italia” di Monti che ha dato il via alla apertura domenicale e festiva senza limiti, ha fallito miseramente il suo obiettivo. Il mercato non è in grado di autoregolamentarsi riducendo le aperture in base ai flussi turistici della regione e le aperture straordinarie non hanno prodotto occupazione aggiuntiva, ma solo maggiori carichi di lavoro per chi già un lavoro ce l’ha. Occorre riaprire il tema della disciplina degli orari e riportare la competenza alle Regioni perché nulla hanno a che fare le aperture domenicali e festive con il diritto alla libera circolazione dei servizi sancito dalla direttiva Bolkstein che a dicembre 2017 ha compiuto ben 11 anni di vita. Serve l’azione di tutti, della politica, dei cittadini e degli stessi addetti del settore. La posta in gioco è alta si chiama etica del lavoro: un lavoro che nel 2018 non può disconoscere il tempo del riposo, della festa e della famiglia. La nostra sarà una guerra silente fatta di un SEMPLICE NO GRAZIE AL LAVORO IN PASQUETTA dei lavoratori del settore e di una RINUNCIA ALL’ACQUISTO a cui richiamiamo tutti i cittadini  delle nostre belle città.
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29/03/2018 Luca Talevi e le storie di Stefania e Roberto, candidati RSU Cisl FP a Buonasera Marche
Il Segretario generale della Cisl Fp Marche Luca Talevi e le  storie, raccontate da Giorgio Cingolani, antropologo e documentarista, di Stefania Franceschini, infermiera Ospedale di Jesi,  e Roberto Pacini, agente di polizia municipale Comune di San Severino, candidati RSU Cisl Fp 2018 a Buonasera Marche.
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29/03/2018 "TI RISPETTO" a Pesaro prevenire la violenza si può
  Presentate a Pesaro  le azioni concrete per  informare le aziende, le  lavoratrici e  i lavoratori   per  prevenire le molestie, le discriminazioni e le violenze nei luoghi di lavoro,  frutto  del  primo Protocollo sottoscritto  in Italia,   a meno di due anni fa, tra Confindustria Pesaro Urbino e CGIL, CISL, UIL,  che ha recepito  a livello locale principi ed impegni per la prevenzione ed il contrasto ad ogni forma di violenza e molestia nei luoghi di lavoro, già contenuti in un’intesa nazionale ed europea tra le Parti sociali.  "Il fenomeno delle molestie e violenze nei confronti di donne ed uomini riguarda, in maniera sempre più eclatante, tutti gli ambiti della società e quindi può trovare anche nei luoghi di lavoro un contesto favorevole alla sua diffusione. - sottolineano i firmatari del potocollo - Per questo, è importante innanzitutto fare cultura ed aumentare la consapevolezza di lavoratrici, lavoratori ed imprese sulle caratteristiche del problema e sui mezzi esistenti per prevenirlo e combatterlo." Così, Confindustria Marche Nord Sede di Pesaro Urbino, CGIL, CISL e UIL, con la fattiva collaborazione della Rete anti violenza della Provincia di Pesaro Urbino hanno ideato e realizzato alcuni strumenti  da mettere a disposizione di chi è vittima di episodi di molestia o violenza nel luogo di lavoro, di chi potrebbe esserne vittima ed anche di chi, all’interno delle aziende, si può trovare nella necessità di gestire tali situazioni. "È prevista, innanzitutto, la possibilità per i datori di lavoro di aderire al Protocollo, facendone propri principi ed impegni ed è stata definita una dichiarazione di adesione da diffondere all’interno delle aziende, tradotta anche in inglese, francese ed arabo, in modo che il numero più ampio di lavoratrici e lavoratori possa acquisire consapevolezza di questo tema e dei propri diritti." Ulteriore strumento realizzato è la definizione di una procedura per la gestione di segnalazioni di casi di violenza o molestia all’interno dell’azienda o anche per fornire un supporto a quelle lavoratrici o lavoratori che subiscano fuori dall’azienda tali fenomeni e possano trovare nel luogo di lavoro un punto di riferimento per reagire. "Prossimo passo sarà la distribuzione nelle aziende del territorio provinciale di una brochure realizzata dal comitato tecnico previsto dal Protocollo: si tratta di uno strumento informativo da diffondere tra lavoratrici e lavoratori che ha quale fine accrescere la conoscenza dell fenomeno ed aiutare a riconoscerlo, perché il contrasto delle molestie e violenze passa, prima di tutto, dalla consapevolezza di chi ne è vittima" concludono.  Le aziende che lo vorranno, infine, potranno attivare dei percorsi formativi per il proprio personale, curati dalle volontarie dei Centri anti violenza presenti in Provincia di Pesaro Urbino, percorsi grazie ai quali, oltre che svolgere un ruolo attivo in questa comune battaglia, potranno anche ambire agli sconti sui premi INAIL previsti dalla legislazione vigente. Tutte le Parti firmatarie del Protocollo sono attive, tramite le proprie strutture, per fornire informazioni e per divulgare il più possibile i principi e gli strumenti già previsti ed in cantiere, affinché le aziende siano sempre più dei luoghi dove la violenza o le molestie non trovino un contesto favorevole ed anzi diventino laboratori per combattere linguaggi, atteggiamenti, mentalità che spesso ne sono la base ed il presupposto.
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28/03/2018 Aerdorica, è sciopero
Aerdorica, i sindacati di categoria  proclamano l'astensione dal lavoro, in data  ancora da definire visto che la legge 146 sul diritto di sciopero non consente di scioperare durante le imminenti  festività pasquali. La decisione è stata presa da Filt Cgil Marche, Fit Cisl Marche e Uil Trasporti Marche durante l’incontro tra l'amministratore unico della società di gestione dell'aeroporto Sanzio di Falconara, e il Prefetto dorico Antonio D'Acunto che si è svolto oggi  in Prefettura ad Ancona . I sindacati hanno rivendicato  il mancato pagamento delle retribuzioni di dicembre, gennaio e marzo ricordando che, nonostante ciò, i lavoratori "con grande senso di responsabilità" hanno consentito l’operatività dello scalo fino ad oggi. L’AD di Aerdorica   ha replicato sostenendo che, allo stato attuale, con un concordato in bianco e con le spese concorsuali da sostenere non c’è liquidità per pagare gli stipendi. Così la decisione di proclamare lo sciopero  dei dipendenti della società che gestisce lo  scalo marchigiano.   Nel frattempo Cgil, Cisl Uil e i rispettivi sindacati di categoria sono stati convocati  per il prossimo 10 aprile  ore 15.00 dalla  Commissione di inchiesta del Consiglio Regionale.  
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27/03/2018 Musica e danza al Caffè Alzheimer di Falconara Marittima
Pomeriggio danzante al Caffè Alzheimer di Falconara Marittima in compagnia del musicista Umberto Ausili. Appuntamento giovedì 5 aprile alle 17.00 presso i locali della Parrocchia del Rosario in via Mameli 17.  
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26/03/2018 Area Vasta 1: ombre sul futuro dei 30 dipendenti della Croce Azzurra. Convocato un tavolo di confronto
FP CGIL – FISASCAT CISL MARCHE esprimono serie preoccupazioni per il destino dei 30 lavoratori impiegati nell’appalto Asur (AREA VASTA 1) per la gestione del Trasporto Sanitario attualmente in affidamento alla Croce Azzurra soc.coop a.r.l. Con determina 369 del 21/03/2018 L’Area Vasta 1 affida, definitivamente, l’intera gestione del servizio alle Associazioni di Volontariato a far data dal 01/04/2018. Come ormai noto le scelte assunte da Asur Marche di dare seguito alle normative regionali, che prevedono l’affidamento della quasi totalità dei servizi di trasporto sanitario alle Associazioni di Volontariato accreditate nel territorio, ha già prodotto una considerevole perdita di occupazione nel novembre 2017 e produrrà in questa ultima fase la perdita di ulteriori 30 posti di lavoro. Come sindacati ci siamo subito attivati per la salvaguardia occupazionale, richiedendo ed ottenendo la convocazione di un tavolo di confronto per il giorno 28 Marzo presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro con tutti i soggetti che subentreranno nella gestione del servizio, in modo tale da cercare di garantire il riassorbimento da parte delle Associazioni di Volontariato dei 30 lavoratori. Ancora una volta chiediamo che le istituzioni pubbliche, in particolare alla Regione Marche e Asur Marche, che hanno determinato tale situazione si facciano carico anche di quelle persone e di quelle famiglie che rischiano di subire un forte danno in termini di tenuta economica e sociale.
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26/03/2018 Focus Lavoro: Rsu Day 2018, Maddalena Gissi ad Ancona - CCNL Istruzione e Ricerca
In primo piano: Il modello partecipativo della Cisl Scuola per la Comunità educante: ad Ancona la Segretaria Generale nazionale apre la campagna nazionale per il rinnovo delle RSU 2018. Intervista alla Segretaria Generale Cisl Scuola, Maddalena Gissi. Per la Rubrica Cisl Informa: Contratto nazionale comparto Istruzione e Ricerca 2016/2018: tutte le novità
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26/03/2018 Welfare aziendale: al convegno Ucid di Fermo il punto sull'Italia e le Marche
Sabato 24 marzo si è tenuto a Fermo il convegno "Welfare aziendale: progettualità, diffusione e considerazioni" organizzato dall'Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti e al quale la Cisl Marche, rappresentata dal Segretario generale Sauro Rossi, ha contribuito con una riflessione su conoscenza e diffusione del welfare d’impresa in Italia e nelle Marche, mettendo a confronto i dati regionali con quelli nazionali. Hanno partecipato Mario Natalucci, Presidente UCID Fermo, Stelvio Lorenzetti, Presidente UCID Marche, Manlio D'Agostino Panebianco, Segretario Nazionale dell'UCID, S.E. Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo, Alberto Di Martino, imprenditore, Presidente dell'UCID di Fano, e Flavio Felice, Ordinario di “Storia delle Dottrine Politiche” all’Università del Molise, già Ordinario di “Dottrine economiche e politiche” presso la Facoltà di Diritto della Pontificia Università Lateranense.
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23/03/2018 Sciopero dei dipendenti Kos Care Santo Stefano della Residenza Dorica di Ancona
Le Segreterie di FP-CGIL Ancona e FISASCAT-CISL Marche unitamente alle lavoratrici e ai lavoratori della struttura sanitario-riabilitativa Residenza Dorica – Santo Stefano di Ancona, gruppo Kos Care, hanno proclamato una giornata di sciopero per il giorno 26 marzo con presidio davanti alla sede operativa del Santo Stefano a Porto Potenza Picena. Da oltre otto anni i lavoratori della Residenza Dorica attendono un miglioramento delle proprie condizioni economiche e normative. Il CCNL ANASTE (Associazione Nazionale Strutture Terza Età) che viene applicato ai lavoratori della struttura è stato rinnovato ad aprile 2017 da sindacati non comparativamente più rappresentativi a condizioni complessivamente peggiorative per i lavoratori. FP-CGIL e FISASCAT-CISL, coerentemente con la loro indisponibilità alla firma di un rinnovo peggiorativo in tema di orario di lavoro, indennità di malattia, permessi retribuiti e con un aumento economico inferiore a quello ottenuto in altri contratti del settore, hanno fortemente contrastato l’applicazione del nuovo CCNL. La direzione aziendale, a seguito delle iniziative sindacali, ha deciso di non applicare il nuovo CCNL Anaste ma al contempo non si è mostrata disponibile ad individuare con il sindacato una soluzione per dare una risposta sul piano economico al personale della Residenza Dorica. Retribuzioni ferme da oltre otto anni, mancato riconoscimento a livello economico dei titoli professionali acquisiti nel tempo, hanno creato una situazione insostenibile e intollerabile. La Residenza Dorica con i suoi 129 posti letto, alcuni dei quali convenzionati con l’INRCA, e con i suoi oltre 100 lavoratori rappresenta un’eccellenza nel nostro territorio; CGIL e CISL di categoria richiedono al gruppo Kos Care – Santo Stefano che il contributo dei lavoratori, indispensabile per il successo delle prestazioni sanitario-riabilitative offerte dalla struttura, venga adeguatamente retribuito. Lunedì 26 marzo i lavoratori della Residenza dorica di Ancona hanno scioperato perché la motivazione, la passione e la professionalità che quotidianamente vengono messe nel delicato lavoro di cura e assistenza dedicato agli anziani e ai malati del nostro territorio abbia il giusto riconoscimento economico.
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19/03/2018 Focus Lavoro: Rsu Day 2018 ad Ancona con Annamaria Furlan - Seminario interregionale su disabilità e inidoneità alla mansione
In primo piano: RSU DAY2018 Annamaria Furlan apre ad Ancona la campagna nazionale per il rinnovo delle rappresentanze sindacali nel pubblico impiego, nella scuola, università e ricerca. Intervista alla Segretaria Generale Cisl Nazionale, Annamaria Furlan. Inidoneità alla mansione e disabilità dei lavoratori nel mondo del lavoro che cambia. seminario interregionale, a Civitanova, promosso dalla Cisl. Le interviste Roberto Frullini, GRU.SOL, Giovanni Maria Mariotti, INAIL, Angelo Colombini, Segretario Cisl Nazionale e Sauro Rossi, Segretario Cisl Marche.
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16/03/2018 Commercio estero del settore legno - mobile: aperte le iscrizioni al corso professionale per operatori import - export
Sono aperte leiscrizioni al Corso GRATUITO di Qualifica Professionale N/QA II LivelloOPERATORE IMPORT/EXPORT COMMERCIO ESTERO (SETTORE LEGNO-MOBILE)cod. 204614 – 400 oreLa partecipazione al corso è completamente GRATUITA, il corso è finanziato dal Fondo Sociale Europeo – Regione Marche. SEDE DEL CORSO: Villa Murri, Via San Giovanni Bosco, n. 26 - Porto Sant'Elpidio (FM). PRESENTAZIONE DOMANDA: La domanda di partecipazione e i relativi allegati dovranno pervenire per posta con Raccomandata A/R (farà fede il timbro postale), via pec all’indirizzo ialmarche@mondialposta.ito consegnata a mano entro il 16/04/2018 a IAL Innovazione, Apprendimento, Lavoro Marche - Impresa sociale, Via dell’Industria, 17/a – 60127 Ancona.FIGURA PROFESSIONALE: L’Operatore import - export commercio estero è una figura professionale in grado di operare nell’ufficio commerciale attraverso un’analisi completa di tutte le tematiche relative alle operazioni commerciali con l’estero, sia per quanto riguarda l’area marketing e vendita che l’area tecnica alla quale si riferiscono le operazioni correlate alla logistica dell’export. La figura professionale, sviluppando le competenze per la gestione e commercializzazione del prodotto con l'estero, conduce la trattativa,l’intero iter di vendita utilizzando competenze specifiche in ambito giuridico- legislativo nazionale ed internazionale, amministrativo e commerciale, gestisce da un punto di vista commerciale,normativo ed amministrativo le transazioni internazionali, comunicando in lingua e utilizzando strumenti informatici e telematici. IN ALLEGATO LA DOMANDA DI ISCRIZIONE
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16/03/2018 Pensionati IN 2018... Silvana Santinelli e Giulio Grazioli
15 03 2018 - Silvana Santinelli e Giulio Grazioli, Segretari regionali Cisl Fnp Marche, ospiti in studio a Pensionati IN del 15 marzo 2018
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16/03/2018 La Cisl delle Marche a Jesi con Libera per la XXIII Giornata nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
La Cisl Marche aderisce alla XXIII Giornata nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.  Alla manifestazione interverranno, partecipando al ricordo e alla lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafia, il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, Cristiana Ilari della segreteria regionale e il Responsabile della Cisl di Jesi  Guanito Morici. JESI E LA VALLESINA OSPITANO L'EDIZIONE REGIONALE 2018 "Terra. Solchi di Verità e Giustizia" PROGRAMMA DELLA MATTINA: - Ore 9: Raduno c/o Giardini pubblici di Jesi - Corteo lungo V.le Cavallotti e C.so Matteotti per giungere in Piazza della Repubblica - Ore 11: Lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie c/o palco in Piazza della Repubblica PROGRAMMA DEL POMERIGGIO: - Ore 15, Palazzo dei Convegni (Jesi): Seminario sui beni confiscati nelle Marche e riutilizzo sociale, con approfondimento sui campi di E!State Liberi Intervengono: * Stefano Sensoli, Presidente Coop. Pane&Tulipani * Peppino Paolini, Sindaco di Isola del Piano * Samuele Mascarin, Assessore del Comune di Fano * Francesco Coltorti, responsabile formazione campo di Cupramontana - Ore 15: Teatro Comunale (Chiaravalle): Spettacolo teatrale "La Spremuta" di e con Beppe Casales, sul tema del caporalato in terre di 'ndrangheta con particolare riferimento ai fatti di Rosarno del 2009 che hanno visto i migranti manifestare e ribellarsi contro i loro sfruttatori mafiosi. L'iscrizione alle attività pomeridiane si effettua compilando il modulo che trovate qui https://goo.gl/forms/KzZNEMsmpyUDNDMd2 Per tutte le informazioni scriveteci agli indirizzi: liberajesi@gmail.com info.liberamarche@gmail.com
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16/03/2018 Nuovi approcci terapeutici per le demenze: gli interventi non farmacologici al Caffè Alzheimer
Giovedì 22 marzo presso il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima si terrà un incontro con il dottor Giuseppe Pelliccioni, Primario dell'UOC Neurologia / Centro Diurno Alzheimer / Stroke Unit dell'Inrca di Ancona, sui nuovi approcci terapeutici per le demenze. L’incontro verterà sui trattamenti psicosociali: interventi non farmacologici orientati alla stimolazione cognitiva e sensoriale, al benessere psicologico, alla qualità della vita e alla riduzione dei disturbi del comportamento, con l’obiettivo di potenziare le capacità di adattamento della persona alle conseguenze della patologia demenziale. Appuntamento alle ore 17 presso i locali della Parrocchia del Rosario, via Mameli 17, Falconara Marittima.
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16/03/2018 La lavoratrice in disabilità: il genere e le discriminazioni
La Direttiva del 27/11/2000 n.78/CE stabilisce un quadro generale per la parità in materia di occupazione, condizioni di lavoro e lotta alle discriminazioni fondate su religione,convinzioni personali, handicap, età e tendenze sessuali. La fattispecie della discriminazione indiretta contenuta nella Direttiva 2000/78 CE è configurata specificamente nella situazione di lavoratori e lavoratrici in disabilità, con opportune precisazioni. Le disposizioni normative o situazioni di fatto comuni potrebbero procurare comunque uno svantaggio proprio ai soggetti con handicap: sono quindi previsti all'art.5 della Direttiva i principi che vengono chiamati "reasonable accomodations" (a seguito dell'esperienza statunitense), ma in Italia sono declinati per il datore di lavoro nell'adoperarsi a migliorare situazioni concrete per lo svolgimento della prestazione lavorativa. Che cosa significa in pratica? I principi affermano l'opportunità di prevedere misure destinate a sistemare il luogo di lavoro in funzione dell’handicap, ad esempio: sistemando i locali o adattando le attrezzature, intervenendo nei ritmi di lavoro, nella ripartizione delle mansioni tra i lavoratori, fornendo mezzi di formazione e/o di inquadramento. Tali accorgimenti - se non osservati dal datore di lavoro – in quanto rientranti nelle disposizioni a favore della disabilità nel Paese di applicazione (anche tenendo conto dei possibili finanziamenti pubblici) non possono giustificare l'eventuale licenziamento della lavoratrice o lavoratore. Questa premessa è essenziale per comprendere nella realtà come si trova la donna portatrice di disabilità nel lavoro e possiamo sostenere che tutti i contesti lavorativi recano alle persone con handicap una probabile situazione discriminatoria. La Convenzione ONU dei diritti dei disabili, riconosce una "doppia discriminazione" nei confronti delle donne disabili e testualmente scrive all'art.6 dell'esistenza della "discriminazione multipla". Per le lavoratrici e lavoratori con handicap si parla spesso delle discriminazioni multiple, perché nei fatti queste situazioni reali posso coesistere. Ad oggi, la Corte di Giustizia ha dato prova di considerare queste fattispecie, ma la tipologia non è stata inserita nella normativa europea. Un esempio: una lavoratrice, di origine africana e portatrice di handicap, viene trattata con palese sfavore dal datore di lavoro: quale di queste situazioni determina la discriminazione? Vale la pena segnalare un caso - che riguarda tante donne madri e lavoratrici - di giurisprudenza europea, dove la donna lavoratrice sana ha un figlio portatore di handicap. Il datore di lavoro ha licenziato la dipendente per le molte assenze dovute dalla malattia del figlio disabile. La Corte ha riconosciuto la discriminazione per associazione in quanto la lavoratrice, pur non essendo portatrice della condizione protetta, viene però discriminata e licenziata a causa della disabilità del figlio. Nell'accertamento giudiziario della discriminazione vige l'inversione dell'onere della prova, cioè la controparte (datore di lavoro) deve dimostrare la non-sussistenza della violazione del principio di parità di trattamento, lamentato dalla lavoratrice ricorrente. In relazione alle discriminazioni, le legge prevede forme di tutela giurisdizionale a carattere cautelare e d’urgenza con procedure di conciliazione, anche con legittimazione ad agire e/o di sostegno per conto del soggetto discriminato da parte di rappresentanze locali delle organizzazioni nazionali maggiormente rappresentative. Dall'ISTAT abbiamo i dati delle donne che lavorano con handicap: in Italia solo il 35,1% delle donne lavoratrici è con disabilità (contro il 52,5% degli uomini nelle stesse condizioni). Ricordiamoci che nella strategia Europa 2020 troviamo considerate espressamente le persone con disabilità nell'obiettivo della maggiore occupazione: questa visone futura di crescita non dovrà essere sostenuta solo politicamente, ma dall'intera società. (Un ringraziamento alla Prof. Silvia Niccolai per le fonti del diritto europeo)
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15/03/2018 Sauro Rossi ospite in studio a Buonasera Marche
Il Segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, ospite in studio a Buonasera Marche, Etv Marche per parlare di sanità e lavoro.
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14/03/2018 Scuola, ancora pochi giorni per partecipare al concorso "Sono STATO io" di Fit Cisl
Il 30 marzo è il termine ultimo per partecipare alla seconda edizione di Sono STATO io, il concorso nazionale organizzato dalla Fit Cisl, con il patrocinio del Ministero dei Trasporti e la collaborazione del Ministero dell'Istruzione, per educare bambini, ragazzi e giovani al rispetto dei mezzi pubblici di trasporto e di coloro che vi operano. Per partecipare al concorso, gli alunni e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado devono presentare fumetti o spot audio/video che approfondiscano il tema del rispetto dei mezzi di trasporto pubblico, in modo da capirne l'importanza. Per i migliori lavori sono previsti buoni libri per un valore fino a 500 euro, tablet e mountain bike. Tutte le informazioni e il bando sono pubblicati sul sito www.sonostatoio.com.
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12/03/2018 Ospedale di Urbino penalizzato dalla riforma regionale: scongiuriamo il collasso della sanità pubblica nel territorio
Allarmano e preoccupano le notizie delle difficoltà che in questi giorni si sono vissuti in alcuni reparti dell’Ospedale di Urbino. Notizie, che se da una parte denotano ed evidenziano i disagi causati ai pazienti, dall’altra penalizzano gli sforzi che il personale compie quotidianamente per rendere efficace e credibile una sanità pubblica, fortemente penalizzata dalla riforma regionale. L’ospedale di Urbino è l’emblema evidente di come una riorganizzazione sbagliata e lasciata a metà, non compiuta negli aspetti essenziali e fondamentali del rinnovamento, ha portato una realtà di eccellenza a diventare il coagulo di emergenze su cui si scaricano le inadeguatezze delle strutture di rete. La trasformazione dei nosocomi di Cagli, Sassocorvaro e Pergola, da ospedali di polo in quelli di comunità, a causa di tagli indiscriminati di posti letto, chiusure di reparti, e altro, ha indebolito fortemente quello di Urbino che non è più in grado di sostenere da solo la mole delle emergenze di tutto il territorio. Questo è il vero problema che andrebbe evidenziato; la destrutturazione ormai evidente del sistema sanitario pubblico in favore di una sanità privata convenzionata che non migliora la funzionalità di sistema. Tutti gli effetti negativi della riforma si sono scaricati sull’Ospedale di Urbino, non più centro di eccellenza e fulcro di una rete pubblica fatta di ospedali di polo rispondenti alle necessità del territorio. Le difficoltà di questi giorni, difatti, riportano alla memoria le stesse registrate la scorsa estate, quando il personale, con grande spirito di sacrificio, ha dovuto fronteggiare l’esiguità dei dipendenti disponibili con conseguenti lamentele da parte dell’utenza. La Cisl di Urbino sollecita la Regione Marche ed il suo Presidente/Assessore a porre finalmente rimedio alla grande iniquità che una riforma mal progettata e realizzata ha determinato per tutto il territorio dell’entroterra pesarese, urbinate e del Montefeltro. Non è più sostenibile, specie dopo un espressione di voto di protesta così caratterizzato da parte dei cittadini in occasione dell’ultima tornata elettorale, far finta che tutto procede nella normalità, che la riorganizzazione produce i suoi effetti migliori, mentre l’inclemenza del clima delle ultime settimane porta quasi al collasso ciò che della sanità pubblica rimane.
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12/03/2018 Focus Lavoro: 8 marzo 2018 - Rinnovo CCNL 2016/2018 Comparto Sanità
In primo piano: #8marzo 2018 Giornata Internazionale della Donna: Lavoro, Parità, Dignità e Rispetto. Le interviste a Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche e Meri Marziali, Presidente Commissione Pari opportunità Regione Marche. Rinnovo CCNL 2016/2018 Comparto Sanità pubblica, tutte le novità nell'infografica a cura della Cisl Fp Marche
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12/03/2018 I servizi del Patronato Inas per gli iscritti alla Cisl
Il depliant informativo sui servizi erogati dal Patronato INAS per gli iscritti alla Cisl
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12/03/2018 Accordo Cgil, Cisl, Uil e Confindustria su contrattazione e rappresentanza
È stato ufficialmente siglato venerdì 9 marzo l'Accordo tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria relativo alle linee guida in materia di contrattazione e rappresentanza, con il quale le parti sociali intendono rilanciare efficacia, contenuti innovativi e assetti della contrattazione collettiva. L'Accordo, raggiunto unitariamente dopo un lungo e non semplice confronto, rappresenta un ulteriore risultato della piattaforma unitaria messa in campo nel gennaio di due anni fa e rilancia l'impegno del sindacalismo italiano per una contrattazione svolta in modo rappresentativo, tesa a coniugare competitività delle imprese con benessere delle persone che lavorano e a sviluppare politiche di incremento dei salari reali in rapporto alla produttività e al valore del lavoro, che a livello decentrato dobbiamo sempre più saper cogliere. Particolare rilievo assume il tema della misurazione della rappresentanza delle parti sociali che contrattano, da completare per la parte sindacale e da definire finalmente anche per la parte datoriale, al fine di contrastare la proliferazione e il dumping contrattuale, anche intervenendo sui perimetri della contrattazione nazionale. L’individuazione di trattamenti economici minimi e complessivi in ogni ccnl dovrà portare a rendere i minimi contrattuali il riferimento salariale certo per tutti i lavoratori occupati nel settore di riferimento. È inoltre significativo e innovativo aver posto i temi del welfare contrattuale, dell'accesso alla formazione per le competenze di chi lavora, delle politiche attive e soprattutto della partecipazione, quali elementi centrali per una contrattazione sempre più capace di interpretare i cambiamenti e i bisogni che oggi caratterizzano il lavoro. Attribuiamo, infine, particolare rilievo politico al fatto di aver raggiunto questa intesa prima dell'avvio operativo della nuova legislatura. Con questo atto, come Cisl e come parti sociali, vogliamo indicare al futuro Governo del Paese i temi centrali da assumere nelle politiche pubbliche del lavoro e la volontà di confronto e dialogo.
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09/03/2018 I nuovi diritti per i lavoratori disabili
I nuovi diritti e contributi per l’accomodamento ragionevole durante il rapporto di lavoro per i lavoratori disabili saranno al centro del seminario interregionale Cisl Marche – Lazio – Umbria – Toscana – Abruzzo – Molise che si terrà mercoledì 14 marzo dalle 9.00 alle 13.30 a Civitanova Marche, Hotel Cosmopolitan (via A. De Gasperi, 2). Sarà presente la Segretaria confederale della Cisl nazionale Giovanna Ventura. Interventi: Idoneità e inidoneità al lavoro (Cinzia Frascheri – Responsabile salute e sicurezza sul lavoro CISL nazionale) La Convenzione ONU e la disabilità nel lavoro (Silvia Stefanovichj – Responsabile disabilità CISL nazionale) I  fondi regionali per l’occupazione dei lavoratori con disabilità (Regione Marche) Progetto e finanziamenti INAIL per il ricollocamento al lavoro (Giuseppe Maria Mariotti – Direzione INAIL) La voce alle Associazioni delle persone con disabilità e loro familiari (Roberto Frullini – GRU.SOL e Franco Bettoni – FAND) A tutti i partecipanti sarà consegnata una breve pubblicazione riassuntiva, a cura di Cinzia Frascheri e Silvia Stefanovichj, riferita ai punti fondamentali del tema trattato, comprensiva dei riferimenti normativi, regolativi ed operativi
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08/03/2018 Accogliere, conoscere, integrare: vinciamo i pregiudizi legati all'immigrazione
Venerdì 9 marzo alle ore 9 la Fim delle Marche organizza presso la sede del Museo dell'Emigrazione Marchigiana - Villa Colloredo Melis di Recanati - un direttivo regionale sul tema dell'immigrazione dal titolo "Immigrazione e pregiudizi: vincere le paure, cogliere le opportunità". Partecipano al seminario il prof. Paolo Morozzo Della Rocca, docente di diritto privato dell'Università "Carlo Bo" di Urbino, il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli e il segretario generale della Fim Cisl Marche Leonardo Bartolucci.
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08/03/2018 Colli al Metauro: nuovi uffici per i servizi Cisl
Da Venerdi 9 Marzo la Cisl trasferisce i suoi uffici di Calcinelli (Colli al Metauro) presso i nuovi locali di via Marconi 2. I nuovi uffici, più ampi e facilmente raggiungibili, serviranno per rafforzare la presenza sindacale in questo territorio nel quale la Cisl ha visto aumentare notevolmente l'afflusso di persone grazie alla professionalità degli operatori dei suoi servizi e all'incisiva attività sindacale nei luoghi di lavoro. Gli uffici di Calcinelli ospitano gli sportelli di Caf, Inas, Servizio Colf e Badanti, Fnp, Femca, Felsa e Fim Cisl.
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06/03/2018 Bullismo e Cyberbullismo: incontro a Porto Potenza Picena sul ruolo di minori e genitori
Venerdì 9 marzo presso l'Oratorio Don Bosco di Porto Potenza Picena - Via Trieste, 3 - si terrà alle ore 21.15 un incontro su "Bullismo e cyberbullismo: le responsabilità dei minori e dei genitori a confronto". All'iniziativa saranno presenti la professoressa Federica Lautizi, Dirigente Scolastico dell'Istituto Comprensivo Raffaello Sanzio, e Alfonso Cifani, Responsabile della Cisl di Civitanova Marche. Due le relazioni che saranno presentate nel corso dell'incontro: "La responsabilità giuridica di minori e genitori nei casi di bullismo", a cura dell'avvocato Raffaella Spettoli, consulente legale Cisl Marche, e "Cyberbullismo: generazioni a confronto", a cura del dott. Stefano Galeazzi, psicologo e vice presidente dell'Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo "Di.Te."
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05/03/2018 Focus Lavoro: Emergenza Neve - Preghiera per Pamela a Macerata
In primo piano: emergenza neve,il plauso della Cisl Fp Marche ai lavoratori che hanno garantito i servizi e la richiesta ai Prefetti, ai sensi di legge e di contratto, di giustificare chi è rimasto bloccato dalla neve. L'intervista a Luca Talevi, Segretario generale Cisl Fp Marche. Una preghiera per Pamela Mastropietro, la ragazza uccisa a Macerata il 30 gennaio scorso: la Cisl insieme alla comunità nigeriana. Interviste a Silvia Spinaci, Responsabile Cisl Macerata, e a Sammy Odiowei Kunoun, Responsabile Anolf Macerata
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05/03/2018 Tecniche di rilassamento per i caregivers: appuntamento l'8 marzo al Caffè Alzheimer
Giovedì 8 marzo presso il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima si terrà un incontro con la dottoressa Maria Velia Giulietti sulle tecniche di rilassamento per i caregivers. L’incontro prevede l’apprendimento di tecniche di rilassamento per gestire lo stress e per il mantenimento  della  salute fisica ed emotiva nonostante il carico assistenziale. Per i pazienti sarà organizzata una attività di ginnastica dolce coordinata dalla professoressa Annarita Cuoccio. Appuntamento alle ore 17 presso i locali della Parrocchia del Rosario, via Mameli 17, Falconara Marittima.
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02/03/2018 Mediaworld: domani 3 marzo è sciopero
Proclamato lo sciopero nazionale per tutta la giornata di domani sabato 3 Marzo, dei dipendenti della società di distribuzione di elettronica di consumo Mediamarket – sul mercato con le insegne Mediaworld, Saturn e Media World Compra On Line. Nelle Marche incroceranno le braccia i lavoratori dei punti vendita di Ancona e Pesaro. La mobilitazione è stata indetta unitariamente dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs contro le annunciate chiusure di vari punti vendita nel nord-Italia e contro la decisione unilaterale di eliminare dal 1° maggio 2018 il bonus presenza e la maggiorazione economica del 90% prevista per il lavoro domenicale. Ad aggravare la situazione l’imminente scadenza del contratto di solidarietà, prorogato fino al 30 aprile 2018, in 17 punti vendita di Mediaworld dislocati sul territorio nazionale e le intenzioni annunciate di risolvere definitivamente i 150 esuberi dichiarati. I sindacati, puntano il dito contro l’incapacità aziendale di rilanciarsi sul mercato a causa di un sistema informatico vetusto, il layout degli accessori per la telefonia – unico segmento di prodotto con margini alti – vecchio e confusionario e politiche dei prezzi on-line non abbastanza competitive che fanno il paio con una “non adeguata formazione del personale". A più riprese Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs, hanno sollecitato la definizione di un contratto integrativo più ampio che fosse in grado di migliorare le condizioni di lavoro in virtù dei peggioramenti dovuti alla riduzione degli organici ed alla totale liberalizzazione degli orari ma anche sul riconoscimento della corretta professionalità degli addetti in virtù dei cambiamenti in atto e la dovuta formazione di supporto. Le tre sigle stigmatizzano inoltre l’assenza del confronto sui dati di bilancio e sugli obiettivi al quale Mediamarket – che per il 2017 ha dichiarato 17milioni di euro di perdita - si è sistematicamente sottratta negando il diritto di informazione previsto delle norme di legge e di contratto. Mediamarket deve affrontare una situazione di mercato difficile per farlo servono investimenti e la partecipazione di tutti i lavoratori che hanno il diritto ad avere informazioni preventive sul loro destino occupazionale ma anche il diritto ad avere la giusta retribuzione per il lavoro che svolgono la domenica ed orari di lavoro sostenibili. Per Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs non ci sono più scuse; Mediamarket deve dimostrare di avere anche un minimo di responsabilità etica e sociale concordando con il sindacato vere misure di salvaguardia occupazionale.
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02/03/2018 Tiroide, meglio prevenire che curare. Incontro con gli studenti a Fermo
Si è svolto lo scorso venerdì 23 febbraio un incontro informativo, organizzato dai Coordinamenti Donne Regionale e Territoriale e dalla RLS Cisl di Fermo, in collaborazione con l’Associazione A.MA.TI.M. Coordinamenti e Associazione hanno collaborato per realizzare e approfondire il tema sulla tiroide dal titolo “Tiroide: meglio prevenire che curare”. A fare da cornice la prestigiosa Aula Magna dell’Istituto Tecnico Tecnologico Montani, che ha ospitato circa 190 persone, tra docenti, pensionati e studenti; questi ultimi hanno animato il dibattito con numerosi interventi. Il programma si è incentrato su una tavola rotonda a cui hanno partecipato la D.ssa Giulia Busonero, endocrinologa, e il Dr. Alfredo Caldarelli, Vice Presidente dell’Associazione Malati Tiroidei Marche, che hanno trattato l’importanza della prevenzione di alcune malattie tiroidee attraverso la iodoprofilassi. L’attività di prevenzione è stata attivata dalla Cisl Fnp delle Marche già da tempo e realizzata nel territorio con interventi mirati su osteoporosi, tiroide, screening visivo, screening uditivo, corretta alimentazione e altri aspetti utili a sottolineare che la prevenzione è la prima cura.
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01/03/2018 Allerta meteo: le sedi e i servizi Cisl operativi
A causa delle condizioni meteorologiche e delle difficoltà nella circolazione stradale,  non è possibile garantire la piena attività di tutte le strutture e dei servizi. AGGIORNATO AL 1 MARZO ANCONA: Operative le sedi di Ancona e Falconara con servizi secondo calendario. Aperta la sede di Osimo con sportello Inas PESARO: sedi e servizi operativi secondo calendario MACERATA: sedi di Macerata e Corridonia aperte con servizi operativi. Chiusa la sede di Treia FERMO: la sede di Fermo è operativa ASCOLI: la sede di Ascoli e i relativi servizi sono aperti. Chiuse le sedi e i recapiti montani secondo calendario URBINO: le sedi di Urbino, Macerata Feltria e Urbania sono aperte FANO: uffici regolarmente aperti a Fano, Marotta, Mondolfo, Pergola e Fossombrone SENIGALLIA: sede aperta FABRIANO: la sede di Fabriano è attiva JESI: sede aperta CIVITANOVA: sede operativa TOLENTINO: tutte le sedi aperte secondo calendario SAN BENEDETTO DEL TRONTO: la sede di San Benedetto del Tronto è regolarmente aperta. Operativa anche la sede di Centobuchi LE INFORMAZIONI SARANNO AGGIORNATE NEL CORSO DELLA GIORNATA
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27/02/2018 8 marzo 2018, Giornata internazionale della donna, tutte le iniziative
Donne protagoniste: lavoro, parità, dignità, rispetto Ogni donna ha una sua identità, una sua storia da narrare, un talento, un suo valore. Troppo talento femminile ancora è nascosto, messo da parte, svilito o addirittura mortificato nei luoghi di lavoro e più in generale nella società. I dati sulla disoccupazione femminile, sulle differenze salariali, sui mancati percorsi di carriera, sulle dimissioni alla nascita di un figlio, sui part time obbligati, con conseguente ghettizzazione, o di converso dei part time negati, sulla mancata conciliazione dei tempi di vita e lavoro, sulle discriminazioni, sulle molestie e ricatti subiti dalle donne in ambiente lavorativo ci evidenziano che il percorso verso la parità e la piena valorizzazione delle donne è ancora lungo. Anche nelle Marche i numeri parlano chiaro: 7.100 sono gli euro di differenza nelle retribuzioni lorde annue tra donne e uomini nel 2016 nelle Marche; 801 sono le lavoratrici dipendenti che nel 2016 hanno lasciato il lavoro alla nascita di un figlio, andando a convalidare le dimissioni alla DTL; 36.000 sono le donne in cerca di occupazione nel 2015 nelle Marche, il doppio rispetto a 10 anni fa. Numeri che dicono chiaramente che è necessaria un’azione congiunta in ambito legislativo, politico, economico, contrattuale e sopratutto culturale, nella consapevolezza che non ci sarà vero sviluppo senza parità e pieno riconoscimento del valore delle donne. Riconoscere e valorizzare il talento femminile può far compiere il passo in avanti ormai necessario; oltre alla denuncia e alla rivendicazione di ciò che manca, che purtroppo è ancora molto in termini di lotta alle discriminazioni e raggiungimento della parità, è fondamentale la valorizzazione di ciò che le donne sono e che possono e vogliono esprimere: abilità, competenze, protagonismo. Tutto questo a partire dal linguaggio perché la parola è condizione di realizzazione dell’idea, in quanto le dà forma linguistica, quindi la parola del valore definisce il pensiero e l’azione del valore femminile. Mentre oggi troppo spesso dietro la parola si consumano disparità, discriminazione e anche violenza. Quella violenza che purtroppo arriva fino all’estremo, fino a spezzare la vita come è accaduto a Pamela e ad Azka e a tante altre a cui va il nostro pensiero che deve essere impegno all’azione. Proprio per questo è necessario che le donne “si riprendano l’8 marzo” per condividere l’obiettivo di farlo tornare ad essere una grande giornata del lavoro, dell’uguaglianza, della dignità e del rispetto delle donne. Perché le donne vogliono essere protagoniste. Buon 8 marzo a tutte! Per la CGIL MarcheDaniela Barbaresi Per la CISL MarcheCristiana Ilari Per la UIL MarcheClaudia Mazzucchelli In occasione   della  Giornata internazionale della donna, tutte le iniziative promosse dalla Cisl Marche  e dalla Fnp Cisl Marche: 8 marzo  2018, ore 10,30    SULLE VIE DELLA PARITÀ' NELLE MARCHE - Premiazione scuole vincitrici, Sala Pino Ricci, Palazzo delle Marche - P.zza Cavour,23 Ancona 8 marzo 2018 ore 21,00   S'IO FOSSI TUTTE LE DONNE,  Monologo semiserio sul lavoro femminile, Teatro La Fenice di Osimo ( AN) 8 marzo 2018 ore 15,30 FESTA DELLA DONNA, Circolo Culturale Pino Monaldi, Pesaro 9 marzo 2018 ore 15,00  INSIEME CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE Auditorium San Rocco - Senigallia (AN) Sulle Vie della Parità nelle Marche 8 marzo 2018 convegno Senigallia - violenza di genere 27 febbraio 2018
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27/02/2018 Fp Cisl Marche:"Plauso ai lavoratori della sanità, autonomie locali e funzioni centrali che garantiscono emergenze e servizi. Giustificare, ai sensi di legge e contratto, chi non riesce a raggiungere il posto di lavoro"
 «In queste ore di vera e propria emergenza maltempo la macchina del pubblico impiego funziona a pieno regime per garantire i servizi nonostante le condizioni meteo spesso molto avverse soprattutto nella parte interna della nostra regione.» - afferma Luca Talevi, Segretario Generale Fp Cisl Marche Gran parte dei 19.000 lavoratori della sanità e quasi  14.000 delle autonomie locali sono in servizio da domenica per supplire alle mille necessità del territorio e dei cittadini. « Nella sanità funzionano tutte le strutture ospedaliere ed assistenziali, anche le più interne, grazie all'operato di medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici ed amministrativi che spesso rimangono a dormire nella struttura ospedaliera perché in caso di necessità non sarebbero in grado di compiere il tragitto casa/lavoro . Lo stesso dicasi per le centinaia di lavoratori della sanità privata, cooperative sociali, operanti in strutture sanitarie o ex Ipab. Nelle autonomie locali impiegati a tempo pieno operai, cantonieri, la polizia municipale, la protezione civile, e tutti i lavoratori degli uffici tecnici per garantire la viabilità. - prosegue Talevi -  Contestualmente centinaia di lavoratori degli uffici amministrativi rimangono al lavoro, senza poter raggiungere spesso il proprio domicilio, per garantire tutte le delicate funzioni elettorali da definire in questi giorni che precedono le elezioni politiche di domenica prossima.» La Fp Cisl Marche ha revocato tutte le assemblee indette per illustrare i contenuti dei nuovi CCNL sino alla conclusione della emergenza neve e farà partire nei prossimi giorni una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini tesa a far comprendere come una efficiente macchina pubblica sia fondamentale per il buon andamento di servizi fondamentali  nella vita di tutti i giorni, e  non solo durante le emergenze  . Contestualmente è partita la richiesta, ai Prefetti ed a tutte le strutture pubbliche e private per giustificare, ai sensi di legge e contratto, coloro che nonostante tutti gli sforzi non riescono oggettivamente a raggiungere il luogo di lavoro.«Un plauso particolare va anche al personale educativo che pur essendo non al lavoro per la chiusura imposta delle scuole ha fornito spesso disponibilità per poter essere utile in altri servizi impegnati nell'emergenza.» conclude il Segretario Generale della Fp Cisl Marche.https://youtu.be/Vm77hXb6YN0
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27/02/2018 Attacco alla sede Gus di Macerata: la Cisl esprime solidarietà e condanna l'atto di violenza
Nell’esprimere piena solidarietà al Gruppo Umano Solidarietà per l’attacco subito presso la propria sede di Macerata, condanniamo fermamente l’accaduto. Siamo di fronte a un atto di violenza ingiustificabile, incompatibile con la cultura democratica del Paese e della nostra città. Un atto di intimidazione contro un’associazione impegnata in quell’accoglienza dei migranti e richiedenti asilo che rappresenta per l’Italia un dovere costituzionale, oltre che un dovere morale e sociale di solidarietà per l’Europa intera. Esprimiamo profonda preoccupazione per il clima avvelenato di tensione e scontro sociale che questo atto testimonia e che rischia di aggravare. Un clima già alimentato, purtroppo, da un confronto politico spesso poco responsabile, caratterizzato da un’inaccettabile violenza verbale e dal deplorevole ricorso agli attacchi personali. Siamo fermamente convinti che di fronte al rischio di ulteriori esasperazioni sia necessario rafforzare il dialogo e la coesione sociale per accompagnare tutta la comunità cittadina a ritessere le fila, riflettendo insieme, oltre retoriche e stereotipi, su accoglienza e integrazione, sul contrasto della violenza e sui rischi di disgregazione sociale indotti dalle spirali dell’odio.
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27/02/2018 Lavoro, fisco e welfare per far ripartire il territorio: l'appello della Cisl di Ascoli ai candidati
La Cisl fa proposte chiare e realizzabili per la ripresa del territorio e del paese, con l’obiettivo di evitare una campagna elettorale molto confusa e poco concreta dove i populismi e la demagogia rappresentano pericolose derive. Abbiamo deciso di rivolgerci ai candidati indicando le priorità fondamentali per il rilancio e la rinascita del territorio piceno. Partiamo dal lavoro. I dati del Centro per l’impiego di Ascoli e San Benedetto attestano che nel 2017 si è registrato un lieve incremento delle assunzioni rispetto al 2016, ma se il confronto lo si fa sul terzo trimestre 2015/ 2017 il saldo è negativo per ben 1987 unità. Tale scollamento è determinato dalla tipologia delle assunzioni, che sono prevalentemente contratti precari come quelli a tempo determinato, somministrato e da un forte incremento di quelli a chiamata che hanno sostituito i voucher. Il massiccio ricorso a queste tipologie contrattuali sono la dimostrazione che il modello di sviluppo del territorio è inadeguato, non caratterizzato da processi di innovazione, indispensabili per prefigurare un lavoro di qualità e l’uscita dalla crisi. La mancata attuazione delle politiche attive costituisce la principale carenza delle recenti riforme del lavoro: c’è bisogno di: mettere a regime l’assegno di ricollocazione e armonizzarlo con le misure regionali, potenziare i Centri per l’Impiego e valorizzare il raccordo tra loro e le Agenzie per il Lavoro, ridisegnare “Garanzia giovani”, riqualificare il collocamento mirato per i disabili, investire in servizi di orientamento, istruzione e formazione, accompagnare i percorsi di scuola-lavoro per i giovani. Ogni lavoratore dovrà poter godere di misure di sostegno personalizzate e rigenerabili nella vita lavorativa per le transizioni. Negli ultimi 7 anni abbiamo perso 500 imprese e 550 imprese artigiane. Contestualmente una parte del tessuto imprenditoriale del territorio piceno, colpito duramente dalla crisi e dal sisma reagisce, con cospicui investimenti, approfittando anche delle agevolazioni previste per tali eventi, contribuendo ad invertire il trend negativo che si protrae da oltre un decennio e a dare una prima timida risposta all’economia e all’occupazione del territorio. Il riconoscimento di “Area Complessa di Crisi Val Tronto-Val Vibrata” ha visto la presentazione di progetti che prevedono l'assunzione di circa 400 unità e investimenti finora pari a quasi 80 milioni di euro. Occorre accompagnare lo sviluppo delle imprese, soprattutto quelle che hanno presentato progetti, con investimenti infrastrutturali, a partire dalla banda larga, da centri di ricerca e dalla collaborazione con Università, scuola e formazione professionale, affinché si renda possibile una caratterizzazione territoriale improntata all’innovazione tecnologica delle imprese manifatturiere e dei servizi. Questa prospettiva impone anche la costruzione di nuove tutele legate a nuove forme di lavoro che potrebbero svilupparsi, quali il lavoro digitale, agile, autonomo e che potrebbero impattare con la salute e il benessere fisico dei lavoratori e delle famiglie. Contestualmente occorre un’attenta valorizzazione dei territori in termini agricolo-turistici mettendo a valore le tante risorse paesaggistiche e culturali ed incentivando l’imprenditorialità in tali settori, soprattutto nelle aree interne. Il fisco. Nella proposta di legge di iniziativa popolare presentata nel 2015 la Cisl richiedeva fortemente una riforma fiscale che contenesse l’equità del sistema, l’alleggerimento della pressione fiscale, la semplificazione, il recupero dell’evasione fiscale. I cardini su cui basare una riforma del fisco sono sostenibilità stabile dei conti pubblici, sostenibilità sociale (no a tagli su servizi e prestazioni sociali, no ad incrementi di altre imposte per tagliare l'Irpef), benefici per chi ha sopportato i costi della crisi. Proponiamo la revisione dell'Irpef, un bonus da 1000 euro per lavoratori e pensionati con reddito fino a 40mila euro annui, l'ntroduzione di un Nuovo Assegno Familiare (Naf), un'imposta sulla grande ricchezza (tassazione crescente sul patrimonio immobiliare e mobiliare ad esclusione dell’immobile di abitazione e dei Titoli di Stato) la riduzione dell’aliquota massima dell’addizionale regionale del 3,3%, la revisione del Catasto e lotta all’evasione fiscale. Per quanto riguarda il welfare, i dati demografici evidenziano una tendenza alla denatalizzazione attribuibili alle difficoltà economiche delle famiglie derivanti principalmente dalla mancanza o precarietà del lavoro e degli scarsi sostegni alla maternità. Eppure, pur avendo una presenza di minori nella fascia 0-3 di circa 8000 bambini, i posti del servizio nido hanno un tasso di copertura intorno al 10%, ben lontano dall’obiettivo di Lisbona che prevede il 33%. La politica dovrebbe potenziare forme di sostegno alle famiglie e prevedere interventi e servizi che incentivino e favoriscano la natalità, sia attraverso fiscalità di vantaggio che con maggiori servizi pubblici e pubblico-privati, anche attraverso lo sviluppo del welfare aziendale. Rispetto ai dati demografici ed economici la politica dovrebbe agire evitando lo spopolamento dei territori dell’entroterra ove risiedono prevalentemente famiglie di anziani, spesso soli e con gravi patologie, investendo su percorsi socio-assistenziali e sanitari adeguati alle esigenze della popolazione, anche in termini di collegamenti con i centri ove sono presenti maggiori servizi. Invitiamo i candidati ad impegnarsi per rendere possibile un ripensamento delle comunità, di quelle martoriate dal sisma in primis, ripensando alla ricostruzione in termini abitativi, ambientali, sociali, per favorire sicurezza, sviluppo e forme di inclusione socio-lavorativa in un’ottica di partecipazione e co-progettazione da parte dei soggetti istituzionali e del privato sociale, oltre che di gestione dei servizi in un’ottica associata.
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26/02/2018 Focus Lavoro: Donne di Testa - Bonus Asilo Nido
In primo piano: Donne di Testa, iniziativa, ad Ancona, promossa da Osservatorio di Genere in collaborazione con Cgil Cisl Uil . Le interviste a Claudia Santoni, Osservatorio di Genere e Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche. Rubrica Patronato Inas Cisl Informa. Bonus Asilo nido 2018: Istruzioni per l'uso.
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26/02/2018 Rinnovati CCNL Sanità ed Autonomie Locali: ora Regione e Comuni mettano le risorse
Nelle ultime 48 ore, dopo nove anni di blocco, sono stati rinnovati i contratti nazionali di Sanità ed Autonomie Locali. Un contratto che nelle Marche coinvolge circa 19.000 lavoratori della Sanità e 14.000 nel comparto Regioni ed Autonomie Locali. Il rinnovo riguarda il triennio 2016/2018 e mediamente prevede un incremento a regime di 85 euro lordi al mese per il lavoratori Autonomie Locali e sino a 95 euro per i lavoratori della Sanità. Gli accordi prevedono poi il rilancio della contrattazione decentrata ed un maggior coinvolgimento dei sindacati per affrontare le molteplici problematiche organizzative presenti nei luoghi di lavoro. Il confronto proseguirà su importanti temi legati all'ordinamento professional , mentre il prossimo Governo dovrà prevedere adeguate risorse per il triennio 2019/2021. Di rilievo le parti contrattuali relativi a specifiche professionalità quali la Polizia Locale per le Autonomie Locali ed il personale infermieristico per la Sanità. La Fp Cisl Marche chiede a Regione e Comuni , che vengano previste le dovute risorse per riconoscere ai lavoratori , nei tempi dovuti, le risorse previste dagli accordi e che parta quanto prima il confronto in ogni luogo di lavoro per dar seguito, azienda per azienda, a quanto previsto dai contratti.
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23/02/2018 La Cisl a confronto con i candidati delle Marche: lavoro, welfare e sisma tra i temi dell'agenda politica
Pesaro, Corridonia e Jesi: tre incontri in tre province nell'arco di due giorni per confrontarsi sul futuro del Paese a poco più di una settimana dalle elezioni politiche. La Cisl delle Marche ha dialogato con i candidati alla Camera e al Senato di Pesaro-Urbino, Macerata e Ancona per illustrare loro le proposte del manifesto nazionale elaborato dal sindacato guidato da Annamaria Furlan contenente idee su lavoro, fisco, welfare ed Europa. A Pesaro, presso la sala riunioni della Cisl, dirigenti sindacali, delegati aziendali e alcuni pensionati hanno incontrato i candidati Alessandro Bettini (Forza Italia), Antonio Baldelli (Fratelli d’Italia), Maurizio Franca (LEU), Fabio Bottiglieri (Movimento 5 stelle) e Alessia Morani (PD). Leonardo Piccinno, responsabile della Cisl di Urbino, e Maurizio Andreolini, responsabile Cisl Pesaro, hanno introdotto il confronto che ha visto i candidati confrontarsi in maniera costruttiva e propositiva senza perdersi in sterili polemiche ma entrando nel merito delle questioni sottoposte. Tra i temi locali affrontati la sanità, con particolare attenzione all'organizzazione dei servizi nelle comunità dell'entroterra, il trasporto pubblico locale, che vede le Marche come quota pro capite del Fondo nazionale, e le infrastrutture, a partire dalla Fano - Grosseto e altre vie minori come Montelabbatese e Fogliense. Quasi nessun accenno ai temi dell'impresa 4.0 e delle reti infrastrutturali immateriali, seppur sollecitati dai dirigenti sindacali. Un confronto vivace e ricco di spunti quello organizzato giovedì a Corridonia dalla Cisl con i candidati dei collegi uninominali del territorio maceratese. Il dibattito ha visto una forte partecipazione degli iscritti al sindacato e di comuni cittadini, davanti ai quali i candidati presenti (Flavio Corradini e Piergiorgio Carrescia per il Partito Democratico, Argentina Severini e Bruno Pettinari per Liberi e Uguali, Tullio Pattassini e Giuliano Pazzaglini per la Lega) hanno riconosciuto, seppur con qualche distinguo, la validità delle proposte della Cisl per l’agenda pubblica del Paese. Il documento elaborato a livello nazionale dal sindacato, introdotto da Silvia Spinaci, responsabile della Cisl di Macerata, ha alimentato il primo turno di interventi dei candidati, mentre la seconda parte dell’incontro è stata incentrata sui temi del sisma, introdotti dal responsabile della Cisl di Tolentino, Rocco Gravina. Venerdì mattina a Jesi si è invece tenuto il confronto con i candidati della Provincia di Ancona al quale hanno partecipato Emanuele Lodolini e Carrescia per il Partito Democratico, Mauro Coltorti e Patrizia Terzoni per il Movimento 5 Stelle, Laura Schiavo per Fratelli d'Italia, Pettinari per Liberi e Uguali e Silvia Gregori per la Lega. Presenti i responsabili della Cisl di Ancona, Alessandro Mancinelli, Cisl Jesi, Guanito Morici, e Cisl Fabriano, Andrea Cocco. La Cisl di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto ha elaborato una lettera ai candidati del territorio, contenente proposte per il rilancio del Piceno, in particolare delle aree colpite dal terremoto. “Italia 2018. La Cisl per l’Europa, il Lavoro, il Fisco, il Welfare”, documento già presentato a livello nazionale dalla Segreteria Confederale CISL guidata da Annamaria Furlan a tutte le forze politiche nazionali lo scorso 29 gennaio a Roma, contiene proposte concrete per incidere con protagonismo e responsabilità sulle scelte della futura agenda politica nazionale e territoriale. Europa, lavoro, fisco, welfare: sono questi i temi cardine su cui la Cisl ritiene necessario confrontarsi apertamente con le forze politiche in gioco. Siamo convinti che occorre un confronto serio, stringente e costante. La disintermediazione produce danni, politiche pubbliche carenti e inefficaci. Sopratutto in questo momento il Paese e i nostri territori hanno bisogno di un patto sociale forte tra politica, istituzioni e parti sociali. Un patto che metta al centro le persone, le vulnerabilità crescenti che ci restituiscono dieci anni di crisi e, per il nostro territorio, gli effetti di un sisma devastante. La Cisl ritiene non più rinviabile l’esigenza di affrontare con proposte credibili e interventi strutturali le nuove vulnerabilità legate alla perdita o alla mancanza di lavoro. Per i giovani, prima di tutto, con un potenziamento delle connessioni tra mondo della formazione e mondo del lavoro. Per le donne, per superare con politiche più attente alla conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro il gap occupazionale di genere. Per tutti coloro che vivono in solitudine le transizioni all’interno del mercato del lavoro, attuando finalmente serie politiche attive che mettano in filiera orientamento, formazione, inserimento, incrocio domanda-offerta. Sostenere il Paese oggi significa affrontare con decisione il tema della riforma fiscale. Su questo tema rilanciamo oggi con convinzione le proposte contenute nella proposta di legge di iniziativa popolare che la Cisl ha presentato due anni fa. Un fisco più equo e redistributivo soprattutto per la fascia media che ha pagato il prezzo più alto della crisi. Il sociale deve essere al centro dell’agenda politica del Paese. Un paese che invecchia rapidamente e che senza migranti, al di là delle retoriche e delle demagogie, non potrebbe in alcun modo garantire la tenuta del sistema di welfare. Servono politiche di sostegno alla famiglia e alla genitorialità e politiche per la non autosufficienza che non lascino sole le famiglie care givers. Occorre proseguire con decisione sulla strada del contrasto alla povertà e dell’inclusione sociale aperta con l’introduzione del Reddito di Inclusione Sociale. Una conquista importante del sindacato su cui non possiamo accettare passi indietro. Non dimentichiamo, inoltre, che buona parte della nostra regione è stata sconvolta dal sisma. Tre le priorità che poniamo a chi si candida alla guida del Paese. Dopo un anno e mezzo siamo ancora in emergenza e in questo contesto lavoratori e pensionati hanno bisogno di tutele forti. La restituzione della busta paga pesante prevista a partire da maggio 2018 in 24 rate va profondamente rivista, dilazionando l’avvio della restituzione e prevedendo un numero maggiore di rate, anche per evitare disparità di trattamento rispetto alle agevolazioni concesse in passato per altri eventi sismici. La ricostruzione stenta ancora a decollare. È una situazione preoccupante che lascia con il fiato corto le prospettive di futuro delle persone colpite. Occorre tornare a lavorare sul sistema delle ordinanze commissariali per accelerare e snellire i processi garantendo al contempo rispetto della legalità e tutela del lavoro in tutta la filiera della ricostruzione. Il futuro di nostri territori si costruisce adesso. Le nostre richieste di un patto sociale per la rigenerazione del modello di sviluppo sociale ed economico delle aree colpite hanno finora trovato ascolto nell’istituzione del tavolo tecnico di confronto presieduto dall’Istao. Auspichiamo che il lavoro di progettazione che si sta compiendo possa avere respiro ampio e soprattutto trovi nella Regione Marche un soggetto pronto a dare sponda e sostegno politico, amministrativo e finanziario alle progettualità che emergeranno. Diversamente saremmo di fronte a un’importante occasione persa.
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23/02/2018 Sanità. Cisl Fp, Contratto importante per gli operatori Sanitari. Risposte su aumenti e contrattazione integrativa
«È servita una trattativa lunga e complessa per migliorare i testi consegnatici dalla controparte ma, alla fine, siamo giunti ad una mediazione che ha permesso di dare un contratto alle lavoratrici, ai lavoratori e ai professionisti della sanità pubblica, "deludendo" chi sperava che non avremmo saputo evitare le deroghe alla normativa sull’orario di lavoro». Lo comunica il Segretario Generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, a margine della trattativa, tra sindacati ed Aran, per il CCNL Sanità Pubblica. «Tra le altre cose - specifica il Segretario - abbiamo ottenuto, anche per gli operatori della Sanità, l’aumento interamente tabellare di 85 euro medio, in linea con quanto stabilito nell’intesa con il Governo; la neutralizzazione degli effetti dell’aumento contrattuale sul cosiddetto "Bonus Renzi"; la valorizzazione dell’incarico di coordinamento in ambito sanitario; la possibilità di aumentare le indennità nell’ambito della contrattazione aziendale; il contenimento delle deroghe in materia di riposo giornaliero; nuovi istituti partecipativi nell’ambito delle relazioni sindacali quali il confronto e l’organismo paritetico per l’innovazione; la limitazione della pronta disponibilità. Per gli o.s.s., infine, abbiamo previsto un riconoscimento indennitario che valorizza il loro apporto alla cura della persona». «Un rinnovo positivo che chiude la stagione negoziale nel pubblico impiego, ma che dà l’avvio, di fatto, ai lavori della commissione paritetica che, entro il mese di luglio, dovrà avviare il processo di innovazione del sistema di classificazione attraverso una prima fase istruttoria, nel pieno coinvolgimento dei professionisti interessati», conclude Petriccioli.
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23/02/2018 ITALIA 2018: la CISL per l’Europa, il lavoro, il fisco, il welfare
I punti essenziali delle proposte per il buon governo e lo sviluppo economico dell'Italia che la Cisl ha posto all'attenzione delle forze politiche e del mondo economico in vista del prossimo appuntamento elettorale.
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23/02/2018 Legalità. 'Mai più fascismi': anche la Cisl sabato a Roma alla manifestazione nazionale
Una delegazione della Cisl, guidata dalla Segretaria Generale, Annamaria Furlan, parteciperà, insieme alle altre ventidue organizzazioni promotrici, sabato 24 febbraio a Roma alla manifestazione nazionale 'Mai più fascismi, mai più razzismi'. L'appuntamento è alle 13.30 a Piazza della Repubblica. Il corteo sfilerà fino a raggiungere Piazza del Popolo, dove alle ore 15.00 inizieranno gli interventi dal palco. «Bisogna fermare questa ondata di odio e di violenza strisciante che sta emergendo nella società italiana, con episodi inquietanti di xenofobia , razzismo, intolleranza, che appartengono ad un tragico ed oscuro periodo della storia del nostro paese e dell’Europa che non deve assolutamente tornare», sottolinea in una nota la Cisl. «Il pericolo di una rinascita dei “fascismi” si sconfigge attraverso l’unità tra tutte le forze democratiche e con il rispetto dei principi e delle norme della nostra Carta Costituzionale. Per questo occorre una alleanza forte e coerente tra le istituzioni e la società civile, per mettere al bando tutte le forme di intimidazione fisiche e verbali, il linguaggio violento sul web, le provocazioni che si richiamano al fascismo o al nazismo. Dobbiamo saper trasmettere nella società italiana e soprattutto tra le giovani generazioni, i grandi valori ideali e morali della libertà, della tolleranza, dell’accoglienza pacifica, del rispetto della persona e della vita, della solidarietà e della democrazia come strumento di partecipazione e di riscatto sociale. Questi sono i valori fondativi della nostra Repubblica e della nostra Carta Costituzionale, di cui la Cisl sarà sempre fieramente custode ed impegnata per la difesa del lavoro e la giustizia sociale, nella sua azione sindacale pluralista, libera ed autonoma». Altrettanto preoccupanti per la Cisl le svastiche apparse oggi a Monte Mario a Roma sulla lapide in memoria dell'eccidio della scorta di Aldo Moro, a pochi giorni dal quarantesimo anniversario della strage di via Fani. «È vergognoso oltraggiare la memoria di Aldo Moro e degli agenti della sua scorta. Anche a Perugia e Palermo segnali davvero inquietanti. Bisogna fermare questo pericoloso clima di odio e di violenza politica‬» ha dichiarato la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
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23/02/2018 Energia elettrica: consumatori in rivolta per l'addebito degli oneri generali non pagati. Adiconsum: «Attenzione alle fake news»
Consumatori preoccupati. L’ARERA (Autorità dell’energia) ha formalizzato nella Delibera 50/2018 il principio secondo cui sarà distribuita fra tutti i consumatori che pagano regolarmente una parte degli “oneri generali” elettrici inevasi, pari a circa 200 milioni di euro arretrati, (su oltre 1miliardo di morosità complessiva). Tuttavia dobbiamo rilevare che stanno circolando in rete e tramite Whatsapp false notizie che parlano in maniera assolutamente generica, infondata ed irresponsabile di un costo in bolletta a carico dei consumatori “onesti” di 35 euro a copertura delle morosità. Sgomberiamo il campo da false informazioni: la notizia dell’addebito da parte di Enel di 35 euro a bolletta è assolutamente priva di fondamento. Infatti nell’attesa di un provvedimento regolatorio non è possibile sapere quale sarà il costo a carico del singolo consumatore. Inoltre, e soprattutto, l’invito che circola attraverso tale fake-news a non pagare le proprie bollette è del tutto irresponsabile; una misura che infatti si ritorcerebbe contro il consumatore, il quale diverrebbe lui stesso moroso e andrebbe incontro alle procedure di recupero del credito e distacco della fornitura. Adiconsum invita quindi gli utenti a non prestare attenzione alle fake-news che circolano in questi giorni. La posizione di Adiconsum rispetto al provvedimento è comunque fortemente critica; è già stato richiesto a livello nazionale un incontro urgente all’Autorità di regolazione per valutare insieme l’entità economica e numerica, attuale e futura, e quali correttivi mettere in campo per evitare che a pagare siano sempre i consumatori finali ed onesti, giustamente allarmati da questa incresciosa vicenda. Le sedi territoriali dell’Adiconsum sono a vostra disposizione per informazioni ed aggiornamenti.
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22/02/2018 Modello 730: i documenti da preparare per la prossima dichiarazione dei redditi
Mod. 730/2018 per lavoratori dipendenti, pensionati e collaboratori: qui trovi la check list dei documenti da presentare al Caf Cisl e le principali novità previste dalla Legge di stabilità
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21/02/2018 P.A. Petriccioli (CISL FP), Un rinnovo importante dopo 9 anni di attesa. Bene aumento tabellare e sezione Polizia Locale
«Dopo quasi 9 anni di attesa, abbiamo ottenuto per le lavoratrici e i lavoratori del comparto funzioni locali un nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro». Lo dichiara Maurizio Petriccioli, Segretario Generale CISL FP, a margine della firma del nuovo CCNL Funzioni Locali. «È stata una trattativa lunga e articolata su più punti - prosegue -. Abbiamo realizzato, tra le altre cose, un aumento medio al tabellare di 85 euro lordi, in linea con quanto stabilito nell’intesa del 30 novembre 2016; una sezione che valorizza le specificità della Polizia Locale, con l’istituzione di un’indennità di funzione legata al grado; la revisione del sistema di classificazione del personale, a partire da una sezione specifica per il settore educativo e scolastico; una ulteriore posizione economica aggiuntiva per ogni categoria; l’incentivo al Lavoro Agile; infine, abbiamo ottenuto una giusta valorizzazione della contrattazione territoriale». «Ora - conclude Petriccioli - dobbiamo procedere con il rinnovo del Contratto collettivo della Sanità pubblica per rispondere alle esigenze delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti della sanità che attendono un giusto riconoscimento ormai da troppi anni».
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20/02/2018 Una preghiera per Pamela: le comunità cristiane si incontrano a Macerata
La Comunità Nigeriana in collaborazione con tutte le Comunità straniere e cristiane di Macerata e Provincia promuove un momento di preghiera interreligioso in memoria di Pamela Mastropietro che si terrà domenica 25 febbraio alle ore 14.00 presso il Teatro Don Bosco di Macerata, Viale Don Bosco 55 vicino alla Stazione Ferroviaria. Aderiscono all’iniziativa St. Antony’s Church Macerata e St. Michael’s Catholic Chaplaincy di Macerata (Chiese Cattoliche), Holy Cross Anglican Church Macerata, Spirit and life Family Bible Church Tolentino, Power House International Ministries Potenza Picena, Maranatha Church of God Macerata, Chiesa di Cristo Macerata, Chiesa Ortodossa Patriarcato Ecumenico Tolentino, Chiesa Evangelica Battista delle Marche, Chiesa Visione Mondiale per la Famiglia Macerata, Centro Cristiano Fonte della Vita, Acsim e Anolf. Invitiamo tutta la cittadinanza e le Istituzioni a partecipare per esprimere dolore e sincera vicinanza alla famiglia.
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20/02/2018 Verso il voto: la Cisl a confronto con i candidati del territorio maceratese
Giovedì 22 febbraio alle ore 17 presso l’Hotel Grassetti, via Romolo Murri 1, Corridonia,  la Cisl incontrerà i candidati dei collegi uninominali del maceratese (Collegio Macerata Camera e Collegio Macerata-Ancona Senato). Nel corso dell’iniziativa saranno presentate le proposte elaborate dalla Cisl per avviare un confronto su di esse insieme ai candidati.
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20/02/2018 Ludopatia: la Cisl di Fano chiede regole più severe contro il proliferare delle slot machine
L’allarme lanciato dalla Cisl di Fano riguardo ai soldi spesi dai cittadini per il gioco nelle slot che ha raggiunto dati allarmanti in tutto il territorio provinciale, ha sollecitato le amministrazioni comunali ad adoperarsi per l’adozione di regolamenti comunali che contrastino le slot e tutti i giochi d’azzardo (gratta e vinci, sale scommesse e altri) È tardi perché il fenomeno del gioco d’azzardo ha raggiunto livelli insopportabili con danni sociali molto gravi e pesanti per le famiglie e le persone ludopatiche. È chiaro che la responsabilità ricade sul Governo nazionale che incentiva il gioco d’azzardo con il costante aumento delle concessioni e addirittura non vietando la pubblicità in televisione. La Cisl di Fano chiede a tutti i comuni di non tergiversare nell’adozione di regolamenti NO SLOT contenenti le seguenti misure: una riduzione degli orari in cui sia possibile giocare, divieto di pubblicizzare nei vari esercizi commerciali le vincite realizzate, innalzare significativamente le tasse locali ( Tosap, IMU, Tari) per tutti gli esercizi che hanno al loro interno tutti i vari tipi di gioco, vigilare costantemente sul rispetto del regolamento con una precisa e puntuale azione delle forze dell’ordine, vietare l’apertura di nuove sale gioco in città e nei centri abitati, destinare risorse per sostenere azioni di prevenzione informazione e dissuasione del gioco d’azzardo.                                                                                                                                                                                                                                                                                      Speriamo che in breve tempo tutte le amministrazioni comunali adottino tali regolamenti e che si possa addirittura giungere a regolamenti d'ambito uniformi per tutto il territorio. I sindaci abbiano il coraggio di contrastare fortemente il gioco d’azzardo. La Cisl è dalla loro parte e sosterrà tutti i livelli la loro azione di contrasto al gioco d’azzardo.
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20/02/2018 Sauro Rossi ospite a Radio Anch'io: «Ripartire da opportunità della ricostruzione per rispondere allo spopolamento delle aree interne»
Sauro Rossi, Segretario generale della Cisl Marche, ospite della trasmissione Radio Anch'io, Radio 1 RAI, condotta da Giorgio Zanchini.
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19/02/2018 Aerdorica: i sindacati incontrano il presidente Ceriscioli
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli questo pomeriggio ha incontrato i segretari regionali di CGIL,CISL, UIL e delle rispettive categorie dei trasporti, che nei giorni scorsi hanno espresso preoccupazione per l’avvio della procedura di concordato preventivo, depositato presso il tribunale fallimentare di Ancona. Il Presidente e le parti sociali hanno condiviso la complessa situazione da affrontare e il percorso necessario per superare la crisi e rilanciare lo scalo marchigiano. Entrambe le parti hanno ribadito il massimo impegno e attenzione indispensabili per scongiurare ricadute occupazionali e garantire attraverso la continuità aziendale la sopravvivenza di un’infrastruttura strategica per le Marche. Sin dal primo momento vi è stato un gran lavoro effettuato dall’amministratore unico di Aerdorica, dei lavoratori dello scalo, dei sindacati, e da tutta la struttura regionale nel puntare al rilancio dell’aeroporto
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19/02/2018 Gruppo Fedrigoni: incontro al Mise sul futuro delle cartiere
Il 14 febbraio 2018 si è tenuto un incontro relativo alla situazione del Gruppo Fedrigoni. Alla riunione erano presenti la Dr.ssa Gatta del MiSE, il Dr Adorni in rappresentanza del Gruppo, le organizzazioni sindacali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL nazionali e territoriali di categoria nonché le RSU. Nel corso dell’incontro l’Azienda ha illustrato le tematiche oggetto della riunione, ovvero la cessione del Gruppo ad un Fondo americano, il Bain Capital (un fondo di natura prettamente finanziaria che comunque ha garantito la sua intenzione a sviluppare oltre che il business anche la componente produttiva); altro argomento di discussione è risultato dalla conferma delle difficoltà dell’area marchigiana in particolare quella dello stabilimento di Fabriano che produce carta moneta. Per quanto riguarda la cessione al Bain Capital (causata esclusivamente al fine di dare continuità produttiva/di business ed occupazionale al Gruppo), il Dott. Adorni ha comunicato l’intenzione di calendarizzare degli incontri più serrati nelle prossime settimane, chiarendo che per il momento, per la cessione vi è solo un “impegno” in quanto il “closing” non è ancora stato perfezionato; la chiusura definitiva della trattativa dovrebbe avvenire tra aprile e maggio 2018. Il Dr. Adorni ha confermato che nei prossimi mesi ci dovrebbero essere anche dei cambiamenti che riguardano la nomina di un nuovo Amministratore Delegato. Per gli attuali stabilimenti non sono stati fatti ancora programmi che possano avere un impatto sull’esistente. Per quanto riguarda l’area marchigiana, il Dr. Adorni ha confermato che si è dovuto gestire un periodo difficile causato dalla perdita di due commesse importanti che ha causato altresì lo stop di ben 3 macchine. I sindacati hanno chiesto espressamente al Ministero dello Sviluppo Economico di svolgere un ruolo di garanzia rispetto al mantenimento degli attuali asset occupazionali ed industriali; inoltre le organizzazioni sindacali nazionali ritengono necessario l’allungamento di un anno delle garanzie sociali previste dalla Legge in caso di passaggio al nuovo azionista, hanno chiesto di essere informate tempestivamente dei cambiamenti che potrebbero avvenire nei prossimi incontri a cui vorrebbero partecipare nel rispetto delle responsabilità e dei ruoli. L’impegno del MiSE è quello di continuare il monitoraggio e l’impegno a conoscere, appena saranno insediati o quanto prima, i nuovi soggetti al fine di analizzare i piani relativi alla prospettiva dell’azienda.
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19/02/2018 Focus Lavoro: Pubblico Impiego verso le Elezioni Rsu - Infortuni sul lavoro: le tutele
In primo piano: Pubblico Impiego, verso le RSU 2018. Ad Ancona l'iniziativa promossa dalla Cisl Fp Marche. Interviste a Lina Scarafaggi, INPS Ancona, Marzia Paulini, Comune di Macerata, Sergio Bonsanto, infermiere Ospedale di Fermo e Luca Talevi, Segretario Generale della Fp Cisl Marche . Rubrica Patronato Inas Cisl Informa: Infortuni sul lavoro e le Tutele che fare
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19/02/2018 Incursioni nel mondo del lavoro: a Fano cinque giorni di incontri su occupazione, innovazione e tutele
Martedì 20 febbraio si apre con il convegno "Imprenditori e giovani a confronto" la cinque giorni di "Incursioni nel mondo del lavoro", evento organizzato da Agenzia Giovani Fano - Progetto Dedalo per affrontare tematiche fondamentali relative al mondo del lavoro. L'iniziativa si concluderà sabato 24 febbraio con l'Open Day Formazione 2018 organizzato dalla Cisl di Fano. Mercoledì 21 febbraio la Segretaria regionale della Cisl Marche, Cristiana Ilari, parteciperà al focus group "La tutela della donna nel mondo del lavoro e le varie agevolazioni", mentre Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano, sarà relatore del focus group "Istruzioni per tutelarsi nel mondo del lavoro". PROGRAMMA: 20 Febbraio ore 17 CONVEGNO "IMPRENDITORI E GIOVANI A CONFRONTO" presso la Sala Ipogea della Mediateca Montanari, Piazza Pier Maria Amiani. Come funziona la selezione del personale? Quali sono i profili più ricercati? Quali sono le competenze più richieste? Quali sono le buone pratiche adottate dalle aziende del nostro territorio? Queste e tante altre tematiche verranno affrontate durante l'incontro. Aziende presenti: Valmex, Emmedue, Schnell, Dago Elettronica, Agenzia Gi Group. 21 Febbraio presso la Sala M4 della Mediateca Montanari. - ore 16 "La tutela della donna nel mondo del lavoro e le varie agevolazioni", Come le regole del mercato attuale tutelano il lavoro femminile e garantiscono i diritti e la piena partecipazione alla vita lavorativa. Relatrice Cristiana Ilari, Segretaria regionale della Cisl Marche. - ore 17:30 "Istruzioni per tutelarsi nel mondo del lavoro", Come e con quali strumenti legislativi e contrattuali i diritti dei lavoratori sono tutelati nel lavoro frammentario e precario. Relatore Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl Fano. 22 Febbraio presso la Sala M4 della Mediateca Montanari. - ore 15:30 "Privacy, Copyright e sicurezza nel mondo digitale" - ore 17:00 "Smartworking - un nuovo modo di lavorare" 23 Febbraio presso la Sala Ipogea della Mediateca Montanari. - ore 9:30 "Internazionalizzazione delle scuole e l'anno all'Estero" - ore 17:30 "Rigenerazione Urbana e nuove opportunità lavorative" LA PARTECIPAZIONE AI FOCUS GROUP È GRATUITA MA È OBBLIGATORIA L'ISCRIZIONE 24 Febbraio ore 10 - 16 presso l'Aula Magna dell'Istituto Battisti Open Day Formazione 2018, organizzato dalla Cisl di Fano con la partecipazione degli attori che giocano un ruolo importante nella formazione professionale dei giovani
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18/02/2018 «Macerata è libera, non violenta, antifascista,antirazzista»: la Cisl in piazza per promuovere i valori democratici
«Macerata è libera, non violenta, antifascista, antirazzista»: con queste parole comuni la Cisl di Macerata si è unita al corteo di domenica 18 febbraio organizzato insieme all’amministrazione comunale, agli atenei di Macerata e Camerino, all’ANPI e ad altre realtà sindacali, politiche e dell’associazionismo. La manifestazione ha preso il via alle 9.30 da Piazza della Libertà e proseguendo lungo Corso Matteotti, Corso Garibaldi e Corso Cavour per terminare al Monumento ai Caduti, dove sono stati letti i 12 principi della Costituzione Italiana e un breve brano dalla storia della resistenza maceratese. La Cisl delle Marche e di Macerata hanno partecipato convinti che sia quanto mai necessario promuovere il senso di coesione in una comunità da sempre contraddistinta da sensibilità sociale tesa all’accoglienza, alla solidarietà e all’integrazione: un patrimonio che va preservato e custodito in nome dei valori democratici sanciti dalla Costituzione.
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15/02/2018 Ginnastica dolce e comunicazione felice al Caffè Alzheimer
Giovedì 22 febbraio presso il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima si terrà un incontro con la dottoressa Elena Gambella sul tema della comunicazione felice con il malato di demenza. Per i pazienti sarà organizzata una attività di ginnastica dolce. Appuntamento alle ore 17 presso i locali della Parrocchia del Rosario, via Mameli 17, Falconara Marittima.
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15/02/2018 Anna Bartolini, Cisl Scuola Marche, ospite a Buonasera Marche
Anna Bartolini, Segretaria generale Cisl Scuola Marche, ospite in studio a Buonasera Marche ÈTv Marche per parlare di rinnovo del contratto della scuola ed elezioni Rsu 2018.
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14/02/2018 Aerdorica, avviato il concordato preventivo. Fit Cisl: «Dalla Regione azioni inconcludenti»
Le segreterie regionali FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI, unitamente ai lavoratori dell’Aerdorica spa esprimono forte preoccupazione per l’avvio della procedura di concordato preventivo depositato oggi presso il Tribunale Fallimentare di Ancona. Questo potrebbe determinare pesanti ricadute occupazionali sul personale dipendente e dell’indotto. Le organizzazioni sindacali stigmatizzano la scarsa attenzione e le azioni inconcludenti della Regione Marche che non hanno realizzato, dopo più di un anno, un’efficace iniziativa tesa a garantire la sopravvivenza di un’infrastruttura strategica per le Marche. A tal fine il sindacato chiede un incontro urgente al Presidente Ceriscioli, in qualità di socio di maggioranza, per conoscere quali soluzioni intende mettere in atto per garantire la continuità aziendale. Fondamentale è la risposta positiva dell’UE alla ricapitalizzazione della società Aerdorica spa o la ricerca in tempi brevissimi di un partner privato disposto ad investire su un’infrastruttura importantissima non solo per il territorio marchigiano ma per tutto il centro Italia.
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14/02/2018 Violenza contro le Donne. Furlan: «Numeri impressionanti. Attuare al più presto l'accordo con Confindustria sulle molestie»
«Sono numeri impressionanti che dovrebbero indignare tutti gli italiani. Nonostante qualche piccolo miglioramento è ancora agghiacciante il numero delle donne che nel corso della vita sono state vittime di violenza, molestie, ricatti sessuali sul luogo di lavoro per essere assunte, per mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni nella carriera». È quanto sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat relativi alla violenza sulle donne nel nostro paese. «Solo negli ultimi tre anni sono state 167mila le donne che in ufficio o in azienda hanno subito forme di ricatto, molte delle quali lavorava o cercava lavoro nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche ed in quello del lavoro domestico. Ed è emblematico che nell’80% dei casi le vittime non ne hanno parlato sul posto di lavoro, quasi nessuna ha denunciato quanto accaduto alle forze dell’ordine. Ecco perché è molto importante per la Cisl attuare l'accordo che abbiamo sottoscritto nel 2016 con la Confindustria per prevenire e contrastare le molestie in ogni luogo di lavoro, mettere in atto concretamente adeguate procedure per il rispetto della salute, del benessere e della dignità della persona. A tal proposito attendiamo ancora anche il decreto attuativo riguardante gli sgravi contributivi per l'assunzione delle donne vittime di violenza, un provvedimento che andrebbe esteso a tutti i settori produttivi. La strada verso la libertà da ogni sopruso e violenza resta l’atto primario della denuncia, aiutando le donne ad uscire dal silenzio. Per questo occorre rinnovare una vera alleanza tra le istituzioni, le imprese, il sindacato, il mondo della scuola e dell’informazione, per contrastare questa piaga della nostra società. Dovrebbe far parte dei processi educativi e della cultura civica di un paese avanzato e moderno come l'Italia, fin dai primi anni dell'infanzia, spiegare che il rispetto reciproco tra uomini e donne è il fondamento di una comunità».
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13/02/2018 L'allarme della Cisl sui ritardi della sanità picena
La Cisl, congiuntamente alla Federazione Pensionati e Dipendenti Pubblici, organizza per mercoledì, 14 febbraio 2018, alle ore 12, una conferenza stampa sullo stato di salute della sanità picena presso la sala riunioni, ex aula magna, dell' Ospedale Mazzoni di AP, piano terra.
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13/02/2018 Macerata, Anolf Cisl: legalità e solidarietà premesse necessarie per convivenza civile
A distanza di alcuni giorni dai fatti che hanno sconvolto la vita di Macerata e l’immagine della stessa città, dopo le prime dichiarazioni “a caldo”, sotto la spinta anche di una forte pressione emotiva, penso sia doveroso da parte da parte mia a nome dell’associazione che rappresento, l’Anolf Cisl, proporre ai suoi amici italiani e stranieri alcune riflessioni. Innanzi tutto vorrei esprimere la vicinanza dell’associazione e mia personale alle tante vittime di questa tragedia senza nessuna eccezione o giudizio: alla famiglia di Pamela che si ritrova oggi nella solitudine della sua sofferenza, ai ragazzi di colore che non avevano niente a che fare con storie di delinquenza e sono stati colpiti a caso solo perché stranieri e, peggio ancora, stranieri neri, ai cittadini disorientati per tanta violenza di fatto mai vista a Macerata, dove italiani e stranieri convivono ormai fianco a fianco pacificamente da anni. Per i colpevoli tutti, chiediamo una pena esemplare che serva da monito e abbia la funzione di dissuadere chiunque dal compiere scelte criminali ma allo stesso tempo che sia orientata anche al recupero, per quanto possibile, di chi si è trovato in una società come la nostra che spesso non è in grado di governare la complessità dei fenomeni migratori e di operare per l’integrazione. Proprio la mancanza di integrazione può favorire la deriva delinquenziale e di converso l’odio razziale come semplicistica soluzione dei problemi di sicurezza e di ordine pubblico. Noi crediamo che integrazione legalità e sicurezza siano strettamente collegate. Nel caso specifico ancora non è chiaro quanti siano i colpevoli della morte di Pamela ma, al di là e oltre le precise e ineludibili responsabilità criminali, consideriamo che esso nasce in un contesto di droga che ci interroga tutti come comunità. Da ormai troppo tempo abbiamo fatto finta di non vedere la gravità del problema che riguarda l’abuso di droga, di alcol, di gioco d’azzardo. Siamo tutti chiamati in causa: noi associazioni che accogliamo ma poi non sempre riusciamo a dare risposte efficaci, le forze di polizia che non hanno mezzi e risorse adeguate per esercitare una capillare azione preventiva, dissuasiva e repressiva nel territorio, la politica che parla anche troppo di razze, di colpevoli, punta l’indice, contribuisce a creare e alimentare odio ma fatica a proporre soluzioni che combinino insieme integrazione e sicurezza. Come Anolf Cisl crediamo e pretendiamo che i colpevoli, tutti, debbano ricevere una punizione severa. Alle istituzioni chiediamo invece di mettere in campo risorse sufficienti a garantire il rispetto della legge da parte di italiani e stranieri nello stesso modo, consapevoli che la legalità è premessa necessaria anche se da sola non è sufficiente per una convivenza pacifica e civile. Occorre, infatti, che la legalità sia accompagnata dalla solidarietà che noi associazioni impegnate nel lavoro con gli immigrati, cerchiamo di realizzare. Samuel O. Kunoun Responsabile Anolf Cisl Macerata
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13/02/2018 Elezioni Rsu della Scuola: la Cisl si mette in gioco per lasciare il segno
Le principali scadenze 13 febbraio annuncio delle elezioni e avvio procedure elettorali 14 febbraio messa a disposizione dell’elenco degli elettori e avvio della raccolta di firme per la presentazione delle liste 23 febbraio primo termine di insediamento delle commissioni elettorali 28 febbraio termine conclusivo formale per la costituzione delle commissioni 9 marzo termine per la presentazione delle liste 5 aprile affissione liste da parte della commissione elettorale 17-18-19 aprile votazioni 20 aprile scrutinio 20-27 aprile affissione risultati da parte della commissione elettorale 28 aprile - 10 maggio invio (da parte dell'Amministrazione) dei verbali elettorali all’ARAN Composizione e compiti della RSU COMPOSIZIONE La RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) è costituita in ogni istituzione scolastica autonoma attraverso votazioni cui partecipa tutto il personale docente e ATA in servizio. L'organismo eletto è formato: da 3 componenti negli istituti che hanno fino a 200 unità di personale (docente, educativo e ATA) da 6 in quelle che superano i 200 addetti DURATA E FUNZIONI La RSU resta in carica per tre anni (salvo in caso di decadenza dei suoi componenti) ed è soggetto di rappresentanza dei lavoratori nelle relazioni sindacali nell'ambito della scuola (informazione preventiva e successiva, contrattazione), insieme ai sindacati firmatari del CCNL, avendo come interlocutore il Dirigente Scolastico. Gli esiti delle votazioni concorrono a determinare in ambito nazionale, insieme al dato associativo, la rappresentatività delle diverse sigle sindacali. LISTE E CANDIDATI Le votazioni avvengono su liste presentate dalle diverse organizzazioni sindacali. In ogni lista possono essere presenti candidate e candidati appartenenti sia all'area del personale docente che del personale ATA o educativo, senza alcuna distinzione (una lista può anche essere composta solo da personale ata o solo da docenti) Può candidarsi chi è in servizio nell'istituto con un contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata annuale o fino al termine delle attività didattiche Per candidarsi non è richiesta obbligatoriamente l'iscrizione a un sindacato
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12/02/2018 Focus Lavoro: Info Day Comitato Sisma Centro Italia - Pubblico impiego in presidio per il contratto
In primo piano: Sisma centro Italia: 6 milioni e 700 mila euro raccolti grazie a “Dona un’ora di lavoro” Info- day ad Arquata del Tronto e Camerino. Le interviste a Silvia Spinaci, responsabile Cisl Macerata, Rocco Gravina, responsabile Cisl Tolentino, e Davide Martina, direttore Comitato Sisma Centro Italia. Il presidio regionale dei lavoratori pubblici degli enti locali e sanità in occasione della mobilitazione nazionale contro il mancato rinnovo del contratto. Interviste a Luca Talevi, Segretario Generale Fp Cisl Marche, Chiara Capezza, Comune di Ancona e Raffaele Miscio, Sanità- Fp Cisl Marche.
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12/02/2018 Centro per l’impiego di Ancona: sentenza riconosce giusta retribuzione ai lavoratori
Il giudice del Lavoro di Ancona ha riconosciuto quanto da tempo chiesto dalla Cisl e ribadito anche nella sentenza 21/2018 del 31 gennaio scorso. Ai lavoratori del Centro per l'Impiego di Ancona, come a quelli di tutte le altre province, spetta il pagamento dell'assegno ad personam, previsto nel contratto individuale di lavoro, non più corrisposto dal 01 aprile 2016, giorno in cui i dipendenti, pur rimanendo provinciali, sono stati assegnati operativamente alla Regione Marche. La cifra oggetto del contenzioso è di circa 1000 euro lordi l'anno che ora dovranno essere erogati ai lavoratori come da contratto nazionale ed individuale. Si tratta di un importante riconoscimento giuridico di una parte di salario dei circa 500 lavoratori dei centri per l'impiego marchigiani, con particolare riferimento a coloro operanti nella Provincia di Ancona, ente che aveva bloccato i pagamenti. Ora l'impegno della Cisl è quello di accelerare il passaggio dei lavoratori dei Ciof alla Regione prima del 30 giugno 2018, definendo cosi anche la posizione giuridica dei lavoratori. Contestualmente parte anche nelle Marche, con una causa pilota presso il Tribunale di Ancona, l'azione giudiziaria della Cisl Fp per contestare i tempi di erogazione della liquidazione ai dipendenti pubblici, chiedendo l’equiparazione dei tempi tra lavoratori pubblici e privati, dove i tempi di erogazione del Tfr sono intorno ai 45 giorni contro i 2 anni che spesso vengono superati nel settore pubblico. Proprio su questo nodo verte la raccolta firme al via da oggi in tutti i luoghi di lavoro pubblici per chiedere equità e giustizia. Poiché va modificata una norma legislativa, introdotta dal Governo Monti, la Cisl Fp chiederà che anche nel pubblico venga garantita l'erogazione del Tfr entro due mesi, auspicando anche l'intervento della Corte Costituzionale per violazione dei principi di uguaglianza previsti dalla nostra Costituzione. Un tema sentito dai dipendenti pubblici delle Marche, la cui età media è superiore ai 50 anni: nel prossimo triennio oltre 2000 dei 40 mila lavoratori pubblici marchigiani andranno in pensione. Le firme che saranno raccolte nei prossimi 15 giorni saranno consegnate ai candidati alle prossime elezioni politiche affinché tra i primi interventi del prossimo Parlamento vi sia questo importante tema per migliaia di lavoratori che rischiano di vedere eroso, in ragione del tempo oggi occorrente per la liquidazione del Tfr, il loro già basso potere di acquisto.
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09/02/2018 Firmato il nuovo contratto del comparto dell’istruzione e della ricerca
Firmato all’ARAN oggi, 9 febbraio, il primo contratto nazionale di lavoro del nuovo comparto Istruzione e Ricerca. Un milione e duecentomila tra docenti, personale ata, ricercatori, tecnologi, tecnici, amministrativi hanno finalmente riconquistato uno strumento forte di tutela delle proprie condizioni di lavoro, dopo anni di blocco delle retribuzioni e di riduzione degli spazi di partecipazione e di contrattazione. Gli aumenti salariali sono in linea con quanto stabilito dalle confederazioni con l’accordo del 30 novembre 2016 e vanno, per la scuola, da un minimo di 80,40 a un massimo di 110,70 euro; pienamente salvaguardato per le fasce retributive più basse il bonus fiscale di 80 euro. Nessun aumento di carichi e orari di lavoro, nessun arretramento per quanto riguarda le tutele e i diritti nella parte normativa, nella quale al contrario si introducono nuove opportunità di accedere a permessi retribuiti per motivi personali e familiari o previsti da particolari disposizioni di legge. Il contratto segna una svolta significativa sul terreno delle relazioni sindacali, riportando alla contrattazione materie importanti come la formazione e le risorse destinate alla valorizzazione professionale. Rafforzati tutti i livelli di contrattazione, a partire dai luoghi di lavoro, valorizzando in tal modo il ruolo delle RSU nell’imminenza del loro rinnovo. Tra le altre novità di rilievo il diritto alla disconnessione, a tutela della dignità del lavoro, messo al riparo dall’invasività delle comunicazioni affidate alle nuove tecnologie. Per quanto riguarda il personale docente della scuola, si è ottenuto di rinviare a una specifica sequenza contrattuale la definizione del codice disciplinare con l’obiettivo di una piena garanzia di tutela della libertà di insegnamento. Riportando alla contrattazione le risorse finalizzate alla valorizzazione professionale, ripristinando la titolarità di scuola, assumendo in modo esplicito un’identità di scuola come comunità educante si rafforza un modello che ne valorizza fortemente la dimensione partecipativa e la collegialità. Questo contratto, la cui vigenza triennale 2016-18 si concluderà con l’anno in corso, assume forte valenza anche nella prospettiva del successivo rinnovo di cui vengono poste le basi e dell’impegno che comunque andrà ripreso anche nei confronti del nuovo Parlamento e del nuovo Governo, per rivendicare una politica di forte investimento nei settori dell’istruzione e della ricerca. Si chiude cosi una lunga fase connotata da interventi unilaterali, aprendone una nuova di riconosciuto valore al dialogo sociale. Roma, 9 febbraio 2018 Francesco Sinopoli Flc Cgil Franco Martini Cgil Maddalena Gissi Cisl FSUR Ignazio Ganga Cisl Giuseppe Turi Uil Scuola RUA Antonio Foccillo Uil
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08/02/2018 CasaPound ad Ancona, Cgil Cisl e Uil: «Evitiamo sfregi al vissuto democratico della città»
La città di Ancona ha manifestato e difeso, da sempre, la propria identità democratica e antifascista, fin dalla nascita della storia repubblicana:a cominciare proprio dai luoghi di lavoro. Difendere i principi della Costituzione significa bandire ogni forma di odio – razziale , politico, culturale, religioso – e costruire una nuova stagione di convivenza e di affermazione di diritti universali: bandendo qualsiasi forma di violenza. Quanto accaduto a Macerata invita tutti a vigilare affinché non vi sia spazio alcuno per chi afferma volontà opposte: calpestando storia,dignità collettiva e piena affermazione dei principi democratici nati dalla Resistenza ed inscritti nella Costituzione. CGIL CISL UIL sono impegnate per una grande mobilitazione per la raccolta di firme in calce all’Appello “Mai più fascismi”, promosso su scala nazionale assieme all’ANPI e a tante realtà politiche e sociali del Paese: lo faremo fin dalle prossime settimane in tanti luoghi di lavoro e di incontro della provincia ed in tante piazze delle nostre città e paesi. Per questo, di fronte alla notizia di una nuova manifestazione di Casa Pound per sabato prossimo ad Ancona, chiediamo a chi di dovere –come già alcuni rappresentanti politici ed istituzionali prima di noi – di evitare ulteriori sfregi al vissuto democratico della nostra comunità . CGIL CISL UIL hanno colto con estremo favore la recente scelta unanime del Consiglio Comunale di Ancona, volta a vincolare la concessione di spazi pubblici alla sottoscrizione dei principi costituzionali. Abbiamo anche visto e letto come chi per quella Costituzione non ha alcun rispetto, consideri apporre la propria firma una semplice formula burocratica. È la conferma di come forme risorgenti di fascismo e di razzismo vadano contrastate culturalmente e politicamente, ma anche perseguite legalmente: proprio in base a quanto previsto dalla XII Disposizione Transitoria della Costituzione. Ancona è e vuole essere città pacifica, solidale, democratica, nonviolenta: per ciò stesso antifascista e antirazzista!
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08/02/2018 Cartiere Fedrigoni: si torna a stampare carta moneta. Il 14 febbraio incontro al Mise
Si torna a stampare carta moneta nelle cartiere di Fabriano grazie alle nuove commesse, ma sono 150 gli esuberi annunciati dopo il blocco di tre linee produttive a causa della perdita di ordinativi dalla Bce e dall'India. Alcuni dipendenti sono stati trasferiti negli stabilimenti di Rocchetta e Castelraimondo. Il 14 febbraio si terrà un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per chiarire le prospettive future delle cartiere marchigiane: un passo fondamentale dopo l'acquisizione del Gruppo Fedrigoni da parte del fondo americano Bain Capital. Il punto nell'intervista del Tgr Rai Marche ad Alessandro Gay, Segretario generale della Fistel Cisl Marche.  
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08/02/2018 Equiparare i tempi di erogazione del TFR tra settore Pubblico e Privato: firma anche tu la petizione della Cisl Fp
Dal Decreto “Salva Italia” del Governo Monti, sino alle più recenti disposizioni in materia, è aumentata la disparità tra lavoratrici e lavoratori del settore pubblico e del settore privato in materia di erogazione del TFR. Per i lavoratori del pubblico impiego, a seconda dei motivi della cessazione del rapporto di lavoro, la legge stabilisce i tempi di attesa per l’erogazione del trattamento da un minimo di 105 giorni, in caso di decesso o inabilità del lavoratore, ad un massimo di oltre 2 anni per una serie di casi tra i quali la pensione anticipata. Tutt’altre tempistiche, invece, per quanto riguarda i lavoratori del settore privato: il TFR nel Terziario deve essere erogato entro 30 giorni, se invece si appartiene alla categoria del commercio, i tempi si allungano di quindici giorni, stabilendo il pagamento entro 45 giorni. È una disparità inaccettabile, oltre che illogica: parliamo infatti di risorse economiche che le lavoratrici e i lavoratori accantonano durante la propria vita lavorativa. Sono una parte della retribuzione e non è né comprensibile né giustificabile che, con l’emergenza economica alle nostre spalle, non si possa tornare ad avere queste risorse nei tempi precedentemente stabiliti. Pertanto la CISL FP, oltre ad adire alle vie legali al fine di ottenere un pronunciamento della Corte Costituzionale su una normativa che nega il principio di eguaglianza dell’art.2 della Costituzione e l’art. 36, lancia questa raccolta firme con l’obiettivo di sensibilizzare la Presidenza del Consiglio dei Ministri; la Presidenza della Camera dei Deputati e del Senato; i Segretari e i rappresentanti dei principali Partiti e Movimenti politici; infine, i capigruppo alla Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, affinché trovino una soluzione per questa odiosa disparità di trattamento! ADERISCI, SOTTOSCRIVI E CONDIVIDI SUI SOCIAL NETWORK LA PETIZIONE. DIFENDI IL TUO TFR/TFS! #IlmioTFR #IlmioTFS Questa petizione sarà consegnata a: Presidente del Consiglio dei Ministri Capigruppo della Camera dei Deputati Capigruppo del Senato Segretari dei Partiti e Movimenti politici Capigruppo PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI Presidente del Senato
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07/02/2018 Macerata, continua l'impegno della Cisl per promuovere l'integrazione e la convivenza civile. Furlan:"Serve responsabilità di tutti "
In questi ultimi giorni si coglie a Macerata un misto di sgomento, preoccupazione e disorientamento generati dagli efferati episodi di violenza dei giorni scorsi. Questa è una città con un importante patrimonio di sensibilità sociale e di politiche d'integrazione che va preservato e custodito, tenendo conto degli elementi di tensione emersi negli ultimi tempi ed evitando di apporre stigmi di ogni genere su di essa. Vanno perciò condivise tra istituzioni, associazioni e parti sociali tutte quelle azioni volte a rinsaldare il dialogo e la coesione sociale e contrastare ogni forma di violenza, razzismo, fanatismo e ogni rischio di rigurgito neofascista. Per questo la CISL aderirà convintamente ad ogni iniziativa che le istituzioni locali, a partire dal Comune di Macerata, intenderanno promuovere in tal senso e continuerà ad impegnarsi nel fronte teso a qualificare le politiche dell'accoglienza, per l’integrazione e l’inclusione, combinandole con le basilari regole di convivenza civile. Parimenti la CISL, per una scelta di responsabilità e rispetto per la città e tutti i suoi abitanti, ritiene che non sia opportuno sostenere iniziative di altro genere che rischiano di accrescere la pressione emotiva sul territorio. Un pensiero particolare lo rivolgiamo alle vittime degli inconsulti atti della settimana scorsa. «Quello che è accaduto qualche giorno fa a Macerata è sicuramente responsabilità di uno squilibrato che sarà giudicato dalla magistratura. Ma è il frutto anche di un clima esasperato, di messaggi di odio costanti che stanno alimentando pericolosi sentimenti di xenofobia e razzismo nella società italiana». Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria FURLAN, concludendo oggi a Roma i lavori del Consiglio Generale della Femca Cisl. «Occorre un grande senso di responsabilità da parte di tutti. Ha fatto bene il sindaco di Macerata a ricordare che quella città è sempre stata un modello di accoglienza, di solidarietà e di integrazione culturale. Va rinsaldato il dialogo e la coesione sociale per contrastare ogni forma di violenza, razzismo e fanatismo. Questo è uno dei compiti di un sindacato pluralista e storicamente autonomo dalla politica come la Cisl, un sindacato al 100%, che fa proposte serie e che avrà sempre nel suo dna la centralità del lavoro e della persona, promuovendo nella società italiana i valori della solidarietà, dell'integrazione e dell'inclusione sociale». 7 febbraio 2018
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06/02/2018 Mutilazioni Genitali: Cisl ribadisce il suo 'no' contro queste pratiche
«In linea con l’impegno permanente contro le Mutilazioni Genitali Femminili, attraverso la nostra specifica Campagna di sensibilizzazione avviata già da tempo, “MGF – Mutilazioni Giunte alla Fine”, come Cisl, in occasione della Giornata Internazionale contro le MGF, ribadiamo la necessità di rendere sempre più consapevoli le comunità di migranti che vivono in Italia, in particolare quelle che provengono dalle aree dove il fenomeno è più evidente, sul rischio per la salute fisica e psicologica di migliaia e migliaia di bambine e ragazze che vengono sottoposte a queste pratiche». Lo dichiara in una nota Liliana Ocmin, Responsabile Dipartimento Donne, Immigrati, Giovani e del Coordinamento Donne della Cisl, in occasione della Giornata internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili. «Un fenomeno, questo - continua Ocmin - che riguarda anche il nostro Paese, che si è dotato recentemente di apposite linee guida per farvi fronte in maniera più adeguata e capillare sia in termini di prevenzione che recupero delle vittime presso i presidi sanitari. I dati diffusi in questi giorni registrano tra le 61 mila e 80 mila donne presenti sul nostro territorio che hanno subito in tenera età una qualche forma di mutilazione. La Cisl ribadisce il suo 'no' fermo contro queste pratiche che offendono non solo il corpo ma anche la dignità delle bambine e delle ragazze con gravi conseguenze dal punto di vista medico e sociale. Le MGF sono soltanto una delle tante forme di violenza di genere che non possono essere catalogate per alcun motivo sotto la voce “culturale”. Lo scambio tra le culture è ricchezza, ma nessuna cultura può e deve giustificare la violenza». «Nessuna cultura, dunque, orientale od occidentale che sia - conclude Ocmin - deve calpestare i diritti fondamentali e la dignità delle persone».
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05/02/2018 Rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro, in Giunta accordo con i sindacati per una rapida definizione delle intese
È stato siglato questa mattina l’accordo per una celere definizione delle intese per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro. La Giunta regionale, attraverso il presidente,  si impegna a farsi parte attiva nei confronti della presidenza dell’Aran e dei Comitati di settore nell’ambito della conferenza delle Regioni, dell’Anci, dell’Upi e di Unioncamere. Il documento sottoscritto dal presidente Luca Ceriscioli, con i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Alessandro Pertoldi, Luca Talevi, Rossano Moscatelli, rileva che, con il rinnovo dei contratti, va perseguito convintamente l’obiettivo generale di miglioramento dei sistema dei servizi ai cittadini e del lavoro che quei servizi garantisce, i cui punti fondamentali devono essere la riforma organica delle pubbliche amministrazioni e la ripresa di una contrattazione collettiva nazionale di lavoro che ne sostenga i presupposti. Allo stesso tempo, al Contratto collettivo nazionale  va riconosciuto valore insostituibile e deve svolgere un ruolo di promozione di un livello integrativo partecipativo e contrattuale in grado di recuperare risorse economiche per finanziare programmi di produttività collegati a riconoscimenti retributivi e di riqualificare il lavoro.   Questa mattina si è tenuto un presidio ad Ancona presso il Palazzo della Regione Marche per sollecitare il rinnovo dei contratti nazionali delle Funzioni Locali e della Sanità.Nella Regione Marche il rinnovo del contratto nazionale del comparto Funzioni Locali riguarda 14.120 lavoratrici e lavoratori mentre nel comparto Sanità i lavoratori interessati sono 19.393. Al rinnovo dei contratti si associa il tema della stabilizzazione dei lavoratori precari con la richiesta di dare attuazione alle recenti disposizioni di legge contenute nel Decreto Madia.
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05/02/2018 Focus Lavoro: Giornata della Memoria 2018 - Isee, istruzioni per l'uso
In primo piano: #GiornataDellaMemoria2018, la Cisl partecipa alle iniziative promosse ad Ancona dall’Anpi e aderisce all’appello “Mai più fascismi”. Le interviste a Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche e Lorenzo Marconi, Presidente Anpi Marche. Rubrica CAF Cisl Informa: Modello Isee, istruzioni per l’uso.
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04/02/2018 Donne di Testa: diamo spazi ai saperi femminili
Sabato 3 febbraio il Museo Tattile Statale Omero di Ancona ospiterà "Donne di Testa", un’iniziativa finalizzata a rimettere in circolo il sapere femminile in diversi ambiti con uno sguardo alle tematiche di genere. Donne di testa vuole valorizzazione il lavoro delle donne, le loro competenze, le conoscenze e le loro esperienze dando visibilità ai saperi femminili con la pubblicazione degli atti di questo seminario (ODG Edizioni). L'iniziativa promossa dall'Osservatorio di Genere insieme a CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche, ha il patrocinio della Commissione per le Pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche e del Consiglio delle donne di Macerata. L'incontro sarà accompagnato da una mostra fotografica digitale a cura di Simona Muscolini Programma FACEBOOK ore 16.00 Saluti Meri Marziali – Presidente Commissione per le Pari Opportunità tra Uomo e Donna della Regione Marche ore 16.15 Introduce e presiede Loredana Guerrieri (Osservatorio di Genere) Percorsi altri: Federica Pintus, L’analisi del costruito nella Macerata del XIV e XV secolo incontra la app Strade che aggregano (realizzata dall'ITE “Gentili” di Macerata) I sessione: Nuovi Linguaggi e Nuovi Saperi Discussant: Claudia Santoni Denise Grasselli, Linguaggio ed evoluzione nell’era digitale. Per una definizione di linguaggio giovani telematico Chiara Bernabini, Usi discriminatori della lingua nei periodici italiani: analisi di un corpus di riviste Gloria Corsalini, La lingua degli anziani Eleonora Ciaralli, Beni Culturali e servizi turistici sul web: il caso del portale Italia.it II sessione: Genere, Diritti e Società Discussant: Ninfa Contigiani Chantal Ionni, La questione femminile nel Maghreb. Politiche di genere e processi di identificazione culturale Alessandra Vita, Gli statuti delle Comunanze Maceratesi tra 800 e 900 Maria Carla Rossi, Storie e vicende della violenza sessuale Elena Angela Liborio, Il discorso istituzionale della salute. Strategie comunicative e tecnologie della soggettività III sessione: Identità e Mutamenti Discussant: Silvia Casilio Valeria Caldarelli, Judith Butler e il riconoscimento dell'abietto Francesca Testi, Le metamorfosi di Ermafrodito: storia di un'identità alla costante ricerca di sé Valentina Pinto, Poltrone e grembiulini. Gli stereotipi di genere nei libri per l’infanzia Federica Romaldi, “Siamo nati per emozionarci” Le emozioni nel pensiero teatrale del novecento e le neuroscienze: una conferma dell'unità corpo-mente ore 18.30 Interventi di Daniela Barbaresi Segretaria CGIL Marche Cristiana Ilari Segretaria regionale CISL Marche Claudia Mazzucchelli Segretaria UIL Marche
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03/02/2018 Spari nel centro Macerata, rinviato il sit-in per condannare ogni forma di violenza
 A seguito del grave fatto di violenza  avvenuto questa mattina nel centro di Macerata e per ragioni di sicurezza è stato sospeso e rinviato il sit-in, promosso dalla  comunità nigeriana di Macerata, l’Anolf e l’Ascim,  previsto per il pomeriggio di oggi in Piazza Cesare Battisti .  La manifestazione era stata organizzata dall'intera comunità africana, dopo la tragica morte della giovane Pamela, per esprimere immenso dolore e sincera vicinanza alla famiglia della vittima e condannare fermamente ogni forma di violenza e strumentalizzazione rispetto al tragico evento. 3 febbraio 2018
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02/02/2018 Slot machine e gioco elettronico: quanto ci costano?
Da un’indagine condotta dal gruppo L’Espresso emerge un dato di estrema preoccupazione sulla diffusione delle slot machine, le macchinette elettroniche presenti nei bar e locali pubblici, nel comune di Urbino e alle quali ricorrono incessantemente giovani e anziani alla perenne ricerca del momento fortunato che possa far realizzare sogni e speranze mai sopite. Su 19.041 abitanti presenti nel Comune, nel 2016, il 2,43% della popolazione ha giocato pro-capite ben 464 euro. Cresce anche il numero degli apparecchi presenti in città: sono 77 nel territorio comunale, il 2,7% in più rispetto al 2015. Un dato di grande preoccupazione, se si raffronta con la vicina città di Pesaro che, pur presentando una giocata pro-capite di 845,7 euro, doppia di quella urbinate, vede giocare solo lo 0,89% della popolazione, che si compone di 94.813 abitanti. Il gioco elettronico è una realtà di sofferenza diffusa e preoccupante tra le fasce di popolazione più deboli e che non emerge concretamente alla visibilità quotidiana. U pericoloso elemento se si considera che sempre di più giovani, anziani e cittadini comuni ricorrono a questa pratica di illusoria speranza per tentare di risalire la china da situazioni sociali, personali e familiari di particolare disagio. Come AST CISL di Urbino e FNP, unitamente anche alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo posto questo tema all’attenzione dell’amministrazione comunale, dell’Assessorato ai Servizi Sociali e dell’Ambito Sociale 4 durante il confronto che si sta portando avanti sulla contrattazione sociale per sostenere le persone e le famiglie in disagio sociale o che hanno al proprio interno situazioni di disabilità particolari. Il rischio concreto è quello di trasformare la necessaria ricerca nei bilanci comunali di risorse economiche per sostenere e far emergere le situazioni di difficoltà in un involontario sostegno che incentiva le persone a ricorrere al gioco elettronico, ormai diventato una vera patologia diffusa, inquadrata con il nome di ludopatia. Siamo convinti, come CISL, che proprio in occasione della contrattazione sociale si debbano prevedere azioni che ostacolino fortemente l’ulteriore sviluppo della presenza di slot machine, attraverso la messa a disposizione di risorse che aiutino e incentivino gli operatori economici a bonificare le loro attività, anche utilizzando le provvidenze messe a disposizione dalla recente legge regionale delle Marche n.3/2017 e dalle leggi nazionali, oltre a coinvolgere in una campagna di educazione e rieducazione le autorità sanitarie, il mondo della scuola, le Federazioni dei Pensionati FNP, SPI e UIL Pensionati, oltre a tutte le parti sociali interessate. LEONARDO PICCINNO AST CISL URBINO
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02/02/2018 Carnevale al Caffè Alzheimer: incontro sulla gestione dello stress del caregiver
Giovedì 8 febbraio  presso il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima si terrà un incontro con la dottoressa Maria Velia Giulietti sul tema della gestione dello stress del caregiver. Per i pazienti saranno organizzate attività ricreative di Carnevale. Appuntamento alle ore 17 presso i locali della Parrocchia del Rosario, via Mameli 17, Falconara Marittima.
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02/02/2018 Lunedì 5 febbraio mobilitazione per il rinnovo dei contratti nella Pubblica Amministrazione
Presidio ad Ancona presso il Palazzo della Regione Marche per sollecitare il rinnovo dei contratti nazionali delle Funzioni Locali e della Sanità. A darne notizia sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Alessandro Pertoldi, Luca Talevi, Rossano Moscatelli i quali evidenziano che le trattative stanno subendo uno stallo ingiustificato. Nella Regione Marche il rinnovo del contratto nazionale del comparto Funzioni Locali riguarda 14.120 lavoratrici e lavoratori mentre nel comparto Sanità i lavoratori interessati sono 19.393. Al rinnovo dei contratti si associa il tema della stabilizzazione dei lavoratori precari con la richiesta di dare attuazione alle recenti disposizioni di legge contenute nel Decreto Madia. CGIL CISL UIL, nel richiamare la mozione approvata lo scorso 24 maggio 2016 all'unanimità dal Consiglio regionale ed avente per oggetto il rinnovo del contratto collettivo nazionale del pubblico impiego, chiedono alla Giunta regionale di farsi parte attiva per una celere definizione dei rinnovi contrattuali.
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01/02/2018 Sanità Marche, stabilizzazione dei precari. FP Cisl: «Pronti al confronto per individuare regole precise ed eque»
Nel prendere atto della volontà espressa dalla Regione Marche di dare una risposta all'annoso tema del precariato che riguarda circa 1350 precari spesso "storici" nella nostra regione, la Fp Cisl chiede di essere convocata prima della definizione di coloro che la parte pubblica riterrà avere le caratteristiche per la stabilizzazione. La circolare Madia ha necessità di una attenta lettura tesa a fornire una interpretazione che possa concretamente dare risposte alle molteplici caratteristiche del precariato sanità Marche. Inoltre è necessario definire un piano assunzioni 2018/2020 che oltre a dare risposta al precariato ponga le basi per il recupero delle oltre 2.000 unità operative perse tra il 2011 ed il 2014.
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01/02/2018 Tiroide, meglio prevenire che curare: testimonianze e partecipazione all'evento di Loreto
L'evento "Tiroide meglio prevenire che curare" organizzato a Loreto mercoledì 31 gennaio dalla FNP-RLS Ancona e Coordinamento Donne FNP al quale hanno partecipato 150 persone tra alunni, docenti, iscritti pensionati, ha suscitato interesse e partecipazione per l'aver trattato una patologia silente che colpisce molte persone. Michela Manca, responsabile del Coordinamento Donne FNP Ancona, ha moderato i vari interventi che si sono susseguiti: Giuseppe Giacco, responsabile FNP-RLS Ancona, nel ringraziare per la disponibilità data dal Preside dell'Istituto Alberghiero "Nebbia" di Loreto, Gabriele Torquati, ha trattato dell'importanza della prevenzione e della diffusione della cultura preventiva anche in contesti scolastici, la Coordinatrice Donne FNP Marche. Rosandra Ciarrocchi, ha parlato della conoscenza di questa patologia anche attraverso alcune testimonianze. La dott.ssa Francesca Silvetti, specialista in Endocrinologia dell'ospedale Regionale di Riuniti Torrette di Ancona, ha trattato della tempestività degli interventi attraverso la diffusione della conoscenza della patologia e delle sue cause, a partire da una giusta e corretta alimentazione a base di iodio. Il presidente dell'A.MA.TI.M Alfredo Caldarelli ha infatti evidenziato l'importanza del connubio conoscenza alimentare e prevenzione anche per i giovani studenti dell'Istituto Alberghiero. In chiusura il Segretario Regionale FNP, Giulio Grazioli è intervenuto sulla campagna di prevenzione che come organizzazione sindacale si sta promuovendo sul territorio marchigiano attraverso varie iniziative anche in ottica intergenerazionale.  
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01/02/2018 Fabrizio Valentini e Chiara Bomba ospiti a Buonasera Marche
Fabrizio Valentini, Direttore Regionale Patronato Inas Cisl Marche e Chiara Bomba, operatrice Patronato Inas Cisl Ancona. ospiti a Buonasera Marche ÈTv Marche ch12: per parlare di Lavoratori precoci, Ape Social, Invalidità Civile e Legge 104/92
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01/02/2018 Teuco: lavoratori allo stremo, l'azienda rischia il fallimento
Situazione sempre più critica alla Teuco di Montelupone: l'attività è ferma da luglio, mentre i 120 lavoratori e le loro famiglie si trovano a dover fare i conti con gravi problemi economici a causa dei ritardi nel pagamento degli arretrati e degli ammortizzatori sociali. Il rischio è che i dipendenti, rimasti senza cassa integrazione dal 1 gennaio, possano rimanere senza alcun tipo di introito per i prossimi 4 mesi, dal momento che l'azienda ha già fatto sapere di non poter anticipare il pagamento della cassa integrazione straordinaria, così come rimangono bloccati gli stipendi non ancora versati, le ferie non pagate e le tredicesime. Impasse anche per quanto riguarda la procedura di accesso agli ulteriori 6 mesi di cigs richiesta dai sindacati: la circolare del Ministero del Lavoro non è ancora arrivata. Nel frattempo, l'azienda ha proposto un taglio di ulteriori 64 posti di lavoro per poter ripartire. Il futuro dell'azienda è però legato alla decisione del Tribunale, che il prossimo 12 febbraio dovrà esaminare la richiesta di fallimento. I lavoratori guardano alla Fimag, la finanziaria del gruppo Guzzini, che detiene il 20% della proprietà e che potrebbe intervenire per sbloccare la situazione «In questa azienda si parla in continuazione di riduzione del personale - dichiara Giuliano Caracini della Femca Cisl Marche -. All'orizzonte non c'è alcun piano di rilancio e, ammettendo che si arrivi alla ripresa, ci vorranno almeno 5 mesi per far ripartire l'attività: quali garanzie avrebbero i lavoratori, visto il comportamento adottato dalla proprietà? La priorità, adesso, è salvaguardare economicamente i lavoratori e le loro famiglie. Nessuno, a partire dalle istituzioni, può tirarsi indietro».
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30/01/2018 Quale futuro per l'ospedale di Fossombrone? Assemblea aperta il 2 febbraio
Un'assemblea aperta alla cittadinanza per discutere il futuro dell'ospedale di comunità di Fossombrone e della rete sanitaria nel territorio: l'evento, organizzato da Cgil e Cisl, si terrà venerdì 2 febbraio a partire dalle ore 17 a Fossombrone presso la Sala del Centenario del Chiostro di S.Agostino, in Corso Garibaldi 108. Oltre alla cittadinanza, sono invitati anche i sindaci del territorio e i vertici dell'Area Vasta 1 Asur.
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29/01/2018 Vuoi suonare al Concerto del Primo Maggio 2018 ? Partecipa al contest 1MNEXT
Si sono aperte le iscrizioni per partecipare al contest 1M NEXT 2018 per artisti emergenti organizzato da iCompany, società che curerà il Concerto del Primo Maggio, promosso come sempre da CGIL, CISL e UIL. I nuovi artisti, superate le selezioni, avranno la possibilità di esibirsi sul palco del Concertone 2018 e di avviare un percorso di crescita, visibilità e di eventuali collaborazioni con importanti case discografiche. Le iscrizioni alla preselezione verranno chiuse alla mezzanotte di venerdì 23 febbraio 2018. Qui puoi iscriverti al contest www.1mnext.it REGOLAMENTO
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29/01/2018 Gestione dei rifiuti nella Provincia di Ancona: i sindacati chiedono un incontro urgente
Le segreterie regionali e territoriali di FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL hanno chiesto alla Prefettura di Ancona, ai vertici dell'Assemblea Territoriale d'Ambito e ai sindaci dei Comuni della Provincia di Ancona un incontro urgente sul tema della gestione dei rifiuti. Dopo la sentenza del Tar Marche, che determina uno stato di incertezza riguardo all’affidamento “in house” del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti ad un soggetto pubblico provinciale di gestione, le organizzazioni dei lavoratori ritengono non più procrastinabile un urgente incontro che chiarisca le azioni da intraprendere per la risoluzioni delle problematiche evidenziate dalla sentenza, confermando gli atti deliberativi della maggioranza dei sindaci sulla scelta dell’affidamento ”in house”. Le organizzazioni sindacali chiedono di avere contezza sulle prospettive della discarica di Moie di Maiolati Spontini e del personale che vi opera, persistendo, da tempo, una condizione di indeterminatezza. I sindacati ritengono necessario avviare le procedure di raffreddamento e conciliazione della conflittualità che interesseranno tutto il personale che opera nel settore igiene ambientale della provincia di Ancona, dipendente delle società Anconambiente, Jesiservizi, Astea, Sogenus, Rieco, Sangalli, Marche Multiservizi Falconara e CIS.
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29/01/2018 Oltre il gender pay gap, cosa nasconde la disuguaglianza
Nell’analizzare il tema del lavoro femminile, uno degli aspetti più rilevanti è la disuguaglianza retributiva tra uomini e donne: un problema antico, sicuramente in fase di miglioramento, ma non certo superato su scala globale e in Italia. Il fenomeno del gender pay gap è stato approfondito a seguito di una ricerca dell'Inps che copre l'arco di dieci anni (dal 1991 al 2012) dove emerge un'evoluzione in positivo, ma ancora contenuta e complessa: il maggior divario tra la retribuzione degli uomini e quella della donne si manifesta quando guardiamo i lavoratori con salari alti e non possiamo non evocare il problema collegato delle carriere femminili e del "soffitto di cristallo". Gli avanzamenti osservati negli ultimi anni sono avvenuti proprio nel settore dei compensi elevati dove le donne stanno entrando nelle figure apicali, anche nelle aziende private. Diversamente, ancora modesto il percorso in avanti nei settori delle aziende con gli stipendi bassi, chiamato il "pavimento vischioso". Il lavoro in azienda è determinante per contrastare la disuguaglianza di retribuzione in quanto direttamente collegata al comportamento delle imprese: un fattore rilevato dalla ricerca statistica è la constatazione che molta parte delle donne è concentrata nelle aziende dove i compensi sono bassi per tutti i lavoratori, questo comporta un ambiente limitante per la possibilità di superare il divario (circa il 20%) con gli uomini della medesima azienda; è il cosiddetto sorting. Un altro fattore risulta essere quello delle lavoratrici che, all'interno della medesima impresa, non abbiano un buon potere contrattuale rispetto agli uomini e non abbiano la possibilità di negoziazione, con una conseguente percentuale del 10% di disuguaglianza nella remunerazione: questo fenomeno è chiamato bargaining power. Nella statistica, il fattore bargaining risulta essere l'elemento significativo e maggiormente discriminante nelle posizioni dirigenziali e manageriali; in tali posizioni è stata rilevata la minor capacità negoziale delle donne nei confronti del datore di lavoro, contribuendo al mantenimento di retribuzioni minori . Numerose sono le donne che scelgono o accettano di occuparsi nelle aziende con retribuzioni basse per motivi specifici, come avere la vicinanza dell'abitazione con il luogo di lavoro e/o la maggiore flessibilità oraria. Secondo l'Ocse, i datori di lavoro in Italia che applicano la flessibilità oraria sono il 66%: siamo di 15 punti percentuali al di sotto della media scandinava. In Italia, nel settore dei servizi, l'Istat calcola che il 31% delle imprese forniscono gli asilo nido, servizi sociali, servizi ricreativi e di sostegno alle famiglie dei dipendenti; in percentuali minori sono i settori manifatturieri e del commercio. La consistente presenza femminile nelle imprese con salari bassi e contratti a termine si è accentuata nell'ultimo decennio dove abbiamo assistito allo spostamento di occupazione dall'industria al turismo e alla ristorazione. La presenza delle donne è aumentata anche in servizi dove il lavoro è qualificato, di relazione e di cura; nella specie l'aumento sostanziale è, di fatto, delle ore di lavoro (istruzione, sanità e assistenza sociale). I lavori del sociale hanno mantenuto salari bassi a causa di outsourcing, appalti, cooperative e privatizzazione. Emblematico il percorso della Sanità, dove l'esternalizzazione ha prodotto l'abbassamento delle retribuzioni. Il problema del differenziale di genere nelle retribuzioni è stato approfondito e controllato nel Regno Unito che, nel 2017, ha emanato una legge. Le imprese superiori a 250 dipendenti sono obbligate, entro aprile 2018, a comunicare la differenza media risultante dalle retribuzioni e dai bonus dei lavoratori uomini e donne. I risultati dell'indagine inglese hanno sollevato molte polemiche con forti dubbi di validità, ma hanno portato all'evidenza il problema di molte donne che, nelle posizioni di vertice, sono di numero inferiore agli uomini; persiste anche la differenza tra uomini e donne in situazione di parità per istruzione, esperienza lavorativa e identiche mansioni.
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29/01/2018 Focus Lavoro: Banca Marche, Cisl e Adiconsum incontrano i piccoli azionisti - Legge 104/92 Invalidità Civile
In primo piano: Crac Banca Marche: Cisl e Adiconsum incontrano i piccoli azionisti a Macerata. Le voci dei risparmiatori e le interviste a Loredana Baldi, responsabile settore finanziario Adiconsum Marche, Avv. Diomede Pantaleoni consulente legale Adiconsum Marche e Marco Ferracuti, Segretario regionale Cisl Marche. A seguire per la Rubrica Inas Cisl Informa: Invalidità Civile e Legge 104/92 Istruzioni per l'uso.
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29/01/2018 Arquata e la sua economia: ripartire per un nuovo sviluppo
Al convegno, organizzato da ArquataFutura, che si terrà sabato 3 febbraio prossimo ore 9.30 presso la struttura Polivalente  a Pretare, frazione di Arquata del Tronto,interverrà per Cgil Cisl e Uil  Maria Teresa Ferretti, responsabile della Cisl di Ascoli Piceno. 
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26/01/2018 Molestie sessuali sul luogo di lavoro: dal clamore mediatico alla consapevolezza
In Italia il problema delle molestie sessuali sul lavoro esiste e un'approfondita discussione su questo aspetto della "violenza" non vi era stata prima del clamore sollevato dal caso del regista Weinstein. I tentativi di squarciare il velo sui protagonisti e sulle "vittime" sul lavoro non sono ancora arrivati al fulcro del problema, se non con poche e valide opinioni centrate sull'argomento. Proviamo a fare un po' di chiarezza e a riflettere insieme su un fenomeno complesso dalle molteplici sfaccettature e implicazioni. Quali sono i comportamenti che possiamo definire molestie sessuali nell'ambito dell'ambiente di lavoro? Il “Codice delle pari opportunità” D.Lgs.n.198/2006 all'art. 26 definisce molestie “quei comportamenti indesiderati, posti in essere per ragioni connesse al sesso, aventi lo scopo o l'effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo”. Sono tali i comportamenti indesiderati di tipo sessuale manifestati in modo fisico o verbale; la visione della legge è quella di chi subisce. Molte sono le manifestazioni esternate con commenti provocatori che vengono in massima parte tollerati; ma è proprio in un luogo di lavoro che diventa di per sé insopportabile per una donna. Molte dipendenti non ne parlano e non denunciano, il primo motivo è la paura fondata di perdere il lavoro, ma anche di essere giudicate. Le molestie sessuali in gran parte avvengono in luoghi chiusi e senza testimoni; questo le fa sì che sia molto difficile poter dimostrare i fatti con le prove quanto meno presuntive. Un passo avanti ha fatto la Cassazione che ha sancito la possibilità di usare a scopi difensivi registrazioni audio, mail, chat e Sms. Linda Laura Sabbadini ritiene che nell'ambito di lavoro le donne maggiormente esposte ai ricatti sessuali sono "ai piani alti degli uffici", le donne quadri o dirigenti d’azienda, queste infatti sono nella posizione di chi avanza nella carriera e il risultato dipende dal giudizio dei capi uomini. La ricerca dell'Istat ha rilevato che il 99% dei ricatti sessuali non viene segnalato alle forze dell’ordine; nell’81,7% la vittima non ne ha parlato con nessuno sul posto di lavoro e il 18,3% ha raccontato la sua esperienza. Sempre l'Istat ha rilevato che il 14,3% delle donne intervistate lavorava in attività immobiliari e informatiche, il 10,3% nelle attività manifatturiere, il 18% in professioni tecniche, il 7,8% in professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione. Per Tatiana Biagioni, già presidente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Milano, le molestie sono un fenomeno molto più diffuso di quanto non appaia dalla rare statistiche a riguardo, perché «molti comportamenti che per legge sono considerati molestie vengono liquidati in Italia come semplici “battute”, che le impiegate continuano a subire in silenzio». In un rapporto gerarchico - il superiore e la dipendente - l'ironia diventa presto un esercizio di potere; infatti la donna difficilmente al superiore può rispondere per le "rime". Un'autorevole e seguita impostazione è quella di considerare la molestia sessuale sul lavoro una dimostrazione e un abuso di potere. Da questa visione ne discende che le molestie sessuali sono il risultato della cultura patriarcale; in effetti nei nostri sistemi la maggioranza del potere è ancora nelle mani degli uomini, ne discende che la mascolinità e il potere sono strettamente legati. Questo significa che la nostra cultura occidentale ha l'assoluta necessità di evolversi in un'ottica di relazioni equilibrate tra uomini e donne, dove la società maschilista abbandoni la propria superiorità che da sola giustifica l'oppressione delle donne.
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25/01/2018 Aerdorica: decisione del Tribunale entro 20 giorni. Fit Cisl: «Prevalga senso di responsabilità»
Entro venti giorni il Tribunale di Ancona deciderà in merito alla richiesta di fallimento di Aerdorica avanzata dalla Procura. Durante l'udienza odierna sono stati depositati una relazione supplementare del consulente tecnico del Tribunale, dott. Santini, che attesta la buona gestione attuale di Aerdorica e la documentazione relativa al procedimento in corso davanti alla Commissione Europea e che riguarda l'aumento di capitale della società di gestione dello scalo marchigiano. Il giudice fallimentare, ascoltate le parti, si è riservato di decidere entro venti giorni: il Tribunale potrebbe dunque accogliere o rigettare l'istanza di fallimento senza attendere l'esito dell'iter comunitario, in corso ma dai tempi indeterminabili. «Siamo preoccupati per le sorti di Aerdorica - dichiara Roberto Ascani, segretario generale della Fit Cisl Marche -. Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità e che non siano vanificati gli sforzi e i sacrifici che i lavoratori hanno sostenuto in questi ultimi anni».
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25/01/2018 Nuovi operai per il settore calzaturiero nelle zone colpite dal sisma dell'ascolano. Concluso il percorso formativo di Ial Marche
Nuovi operai per il settore  calzaturiero  in cerca di occupazione, nelle aree colpite dal sisma della  provincia di Ascoli Piceno.  Sono i 17  allievi del  percorso formativo  a che si è concluso nei giorni scorsi,  dedicato alla formazione della figura professionale: “operaio generico calzaturiero”.  Dai 19 ai 54 anni provenienti  dalle zone del cratere dell’ascolano, da Arquata a Montegallo, hanno frequentato il corso affidato a IAL Marche srl,  e finanziato dalla Regione Marche con Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo 2014 – 2020 con l’obiettivo  di rafforzare l’azione formativa nel settore produttivo delle calzature sul territorio della provincia di Ascoli Piceno,  colpito dal sisma. Il percorso formativo si è svolto grazie alla sinergia creatasi tra l’ente formativo IAL Marche e l’azienda TOD’S. Attraverso questa collaborazione è stato possibile offrire agli allievi l’opportunità di attingere alle elevate professionalità delle maestranze presenti in azienda. La formazione trasversale e tecnico professionale è stata svolta dai maggiori esperti del settore calzaturiero. Durante la fase di stage in azienda ad ogni allievo è stato affiancato un tutor scelto tra gli artigiani più qualificati del settore. L’azienda ha dedicato spazio, tempo e risorse umane per la  formazione degli allievi al fine di  favorire l’acquisizione di competenze professionali. La qualità del percorso, i risultati conseguiti e le professionalità in gioco certamente, consentiranno a molti degli allievi formati di avere opportunità di inserimento nel mercato del lavoro. 25 gennaio 2018
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25/01/2018 Un corso per i volontari del Caffè Alzheimer
Lo Ial di Falconara ospiterà a partire da martedì 30 gennaio tre incontri di formazione organizzati da Anteas per i volontari che vogliono sostenere il Caffè Alzheimer. Lo scopo è costituire un gruppo di persone che possano, anche alternativamente, impegnarsi con attività ricreative al fianco delle persone affette dal morbo di Alzheimer e supportare il lavoro di intrattenimento delle psicologhe. Elena Grandi, operatrice dell'Inrca, guiderà i volontari nel corso dei tre incontri: si comincia martedì 30 gennaio con un focus sulla persona affetta da demenza e sulle funzioni cognitive; martedì 6 febbraio si approfondirà l'importanza della storia di vita nella persona con demenza, martedì 20 febbraio saranno illustrate proposte di attività per stimolare le capacità residue a seconda dello stato della malattia. Gli incontri formativi si svolgeranno presso la sede Ial Cisl di Falconara in via Baldelli 23 dalle ore 17.30 alle ore 19.30. Per informazioni rivolgersi all'Anteas 071/5051.
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24/01/2018 26 gennaio sciopero generale del settore Gomma e Plastica: no all’indebolimento del contratto
Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil indicono per venerdì 26 gennaio lo sciopero generale di 8 ore del settore Gomma e Plastica nelle Marche, in aggiunta alle 8 ore di sciopero nazionale con manifestazione a Milano sotto la sede della federazione Gomma e plastica. Le organizzazioni dei lavoratori, dopo l’inasprimento della trattativa con Confindustria e la federazione di settore, chiedono la ripresa del confronto basato però su relazioni industriali costruttive e propositive. «La Federazione Gomma Plastica continua a sottrarsi alla responsabilità del confronto, ma non perde occasione per dispensare alle aziende associate consigli e circolari operative su come fare per togliere soldi dalle retribuzioni dei lavoratori – dichiarano Filctem, Femca e Uiltec -. Appare del tutto evidente che Confindustria e la Federazione Gomma Plastica abbiano scelto il terreno del conflitto e non quello del dialogo tra le parti». I sindacati ribadiscono la netta contrarietà a «un indebolimento del contratto nazionale, una destrutturazione delle retribuzioni e un aumento delle diseguaglianze tra i lavoratori» in atto nelle aziende del settore. «Una vertenza importante – concludono Filctem, Femca e Uiltec – che riguarda, oltre al valore economico della retribuzione dei lavoratori, anche il ruolo e il valore del contratto collettivo nazionale di lavoro e la qualità del sistema di relazioni industriali del settore».
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22/01/2018 Sisma: 6 milioni e 700 mila euro raccolti grazie a "Dona un'ora di lavoro"
A seguito del sisma che ha colpito le popolazioni del Centro Italia nel 2016, CGIL, CISL, UIL e CONFINDUSTRIA hanno congiuntamente avviato un'iniziativa di solidarietà per dare un sostegno agli abitanti dei territori colpiti. A tal fine hanno costituito un Comitato Sisma Centro Italia ed attivato un Fondo nel quale sono stati raccolti i contributi volontari di imprese e lavoratori per circa sei milioni e settecento mila euro. Con queste risorse il Comitato ha ora attivato un Avviso, pubblicato nel sito www.comitatosismacentroitalia.org per la “concessione di contributi a iniziative proposte da enti territoriali, associazioni no profit, imprese per il miglioramento dei servizi destinati alla popolazione residente, il rilancio dell’attività economica e il consolidamento dell’occupazione nei territori del centro Italia colpiti dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016”. Il Comitato ha deciso di operare in due distinti ambiti: il primo ambito è quello delle imprese e delle iniziative economiche che mirino a rivitalizzare il tessuto produttivo e l’occupazione dell’area del cratere (lotto “IMP” - Imprese); il secondo è quello sociale (lotto “QIP” - Quick Impact Project). In merito all’ammissibilità geografica farà fede il comune della sede legale del soggetto proponente e che lo stesso sia compresa tra i comuni inseriti nella Legge 229 del 15 dicembre 2016 e successivi aggiornamenti, senza alcuna possibilità di deroga. Il lotto “IMP” (Imprese) è destinato a sostenere progetti finalizzati al supporto ed al rilancio dell’attività d’impresa e dell’occupazione con l’obiettivo di realizzare un aumento dell’attività e della sostenibilità delle imprese e del territorio. Possono partecipare al lotto “IMP” i soggetti che alla data di pubblicazione dell'Avviso sono iscritti negli elenchi della Camera di Commercio (Registro d’Imprese), con almeno 3 dipendenti e collaboratori presenti in azienda e che presentino una proposta la cui richiesta di contributo abbia un ammontare non superiore al doppio del proprio bilancio dell’ultimo anno di attività, tranne se costituita nel 2017. Il lotto “QIP” (Quick Impact Project) è destinato a sostenere progetti che si sostanzino in interventi concreti ed immediati per la realizzazione di servizi finalizzati al miglioramento della qualità della vita delle persone residenti nei comuni del cratere. Possono partecipare al lotto “QIP” i soggetti che alla data di pubblicazione dell'Avviso risultino regolarmente costituiti e riconosciuti quali Enti Territoriali (Regioni, Provincie, Comuni, Enti Pubblici) o Associazioni No Profit con il patrocinio del Comune interessato all’iniziativa proposta. Il termine per la presentazione dei progetti è fissato al 19 febbraio 2018.  Venerdì  26 gennaio 2018 INFO-DAY  incontro informativo sulle modalità operative di accesso al bando : Ore 10.30 Arquata del Tronto, (AP) Centro Polivalente Agorà, Frazione Borgo Ore 14.00 Camerino,(MC)  presso Campus Universitario Unicam località Le Mosse Camerino
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22/01/2018 Incontro a Loreto per la prevenzione della Tiroide
Mercoledì 31 gennaio alle 10 si terrà presso l'aula magna dell'istituto alberghiero di Loreto una iniziativa del coordinamento donne RLS Ancona su Tiroide: meglio prevenire che curare. Introdurranno i lavori Giuseppe Giacco, Segretario Responsabile Fnp Rls Ancona, e Rosandra Ciarrocchi, Coordinatrice Donne Regionale Fnp Marche. La Dott.ssa Francesca Silvetti, Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio, Dirigente Medico della Clinica di Endocrinologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, e il Dott. Alfredo Caldarelli, Vice Presidente Associazione AMATI.M, interverranno sui temi della prevenzione che caratterizzeranno il dibattito. I lavori saranno coordinati da Michela Manca, Coordinatrice Donne Fnp Rls Ancona, e saranno conclusi da Giulio Grazioli, Segretario Regionale Fnp Marche
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22/01/2018 Focus Lavoro: Inaugurazione Aula polifunzionale ad Acquasanta Terme - Modello RED
In primo piano: inaugurazione dell'aula didattica polifunzionale, ad Acquasanta Terme, comune terremotato dell'ascolano, dell'aula didattica polifunzionale, costruita grazie alla solidarietà concreta dei lavoratori e di Cgil Cisl Uil Marche. Le interviste a Maria Teresa Ferretti, Responsabile Cisl Ascoli Piceno, Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche; Elisa Ionni, Assessore Cultura Comune di Acquasanta e Patrizia Palanca, Dirigente Scolastica A seguire la Rubrica Caf Cisl Informa: Modello Red 2017 Istruzioni per l'uso. La dichiarazione dei redditi dei pensionati nell'infografica a cura di Caf Cisl Marche
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19/01/2018 Operaio travolto sui binari, sindacati: «Attoniti per incidente, puntare su sicurezza e tutele»
«Restiamo attoniti e sgomenti per il recente incidente sul lavoro accaduto a Castelplanio mercoledì scorso. Gli importanti investimenti che vengono effettuati sulla linea Ancona-Roma e la necessità di rendere la rete efficiente e al passo con i paesi Europei obbligano spesso a fare in fretta e a bruciare i tempi, con il rischio concreto di trascurare le più basilari regole sulla sicurezza sul lavoro e di sottovalutare i pericoli che tale fretta comporta. Quando il sindacato rappresenta tutto questo sembra che voglia mettere un freno allo sviluppo e spesso viene tacciato di anacronismo e di non essere al passo con i tempi». Così le segreterie regionali di FILT CGIL, FIT CISL e UIL TRASPORTi dopo l'incidente che ha visto coinvolto un operaio lungo la linea ferroviaria di Castelplanio. «Poi - continuano i sindacati - succede che un operaio di una società privata che esegue, in appalto da RFI, i lavori di raddoppio della linea Montecarotto-Castelplanio viene gravemente ferito perché investito da un mezzo in manovra. Questo episodio deve far riflettere e considerare che è ormai giunto il tempo di cambiare e spingere gli organismi preposti a vigilare sull’applicazione severa delle procedure di sicurezza sul lavoro previste dalla legge, affinché non accadano più infortuni sui luoghi di lavoro. Dobbiamo opporci fortemente a chi vuole limitare le tutele dei lavoratori al solo scopo di risparmiare sul costo del lavoro per mero profitto, no a chi vuole che ci sia assuefazione a queste episodi e all’indifferenza :il luogo di lavoro deve essere luogo di realizzazione personale e di riscatto economico e sociale. Sul lavoro il diritto alla salute va garantito sempre». «Non intendiamo entrare nel merito della dinamica e delle cause dell’incidente - concludono - spetta ad altri accertarne le responsabilità ma riteniamo indispensabile che si ponga fine all’imbarbarimento di un mercato del lavoro in cui chi opera è considerato merce o mero strumento di produttività. Rivendichiamo con forza un lavoro sicuro e dignitoso e chiediamo con vigore alle istituzioni e a tutti gli organi preposti di attivarsi affinché si realizzi una reale strategia di contrasto, controllo e prevenzione al fine di assicurare più tutele e maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro. Esprimiamo un doveroso sostegno al lavoratore ed alla sua famiglia per quanto occorso augurandogli una rapida ripresa».
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18/01/2018 Tiroide, meglio prevenire che curare. Incontro a Fano
Si è svolto ieri a  Fano un incontro informativo dal titolo “Tiroide: meglio prevenire che curare”  organizzato dal Coordinamento Donne Regionale della Fnp – Cisl in collaborazione con AMATI.m  l'Associazione Malati Tiroidee delle Marche. All' iniziativa sono intervenuti i medici specialisti in endocrinologia, il  dr.Ernesto Brianzoni   già Direttore di  medicina Nucleare dell’Ospedale Generale di  Macerata e il dr.  Giulio Lucarelli  Responsabile Endocrinologia e Diabetologia Ospedali Riuniti Marche Nord.  L'incontro  si è focalizzato prevalentemente sull’ importanza della prevenzione di alcune  malattie tiroidee attraverso la iodoprofilassi. 18 gennaio 2018
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18/01/2018 Giornata della memoria 2018, Cisl Marche aderisce all'appello "Mai più fascismi"
Cisl Marche aderisce e partecipa  alla settimana di iniziative, promosse   dall'Anpi Marche, in occasione del "  27 gennaio Giorno della Memoria 2018".  Primo appuntamento previsto  per il pomeriggio di lunedì 22 gennaio alle ore 16,30 -  presso la Stazione FS di Ancona al binario 1 Piazzale Ovest -  con la  presentazione del programma delle iniziative previste dal 22 al 28 gennaio.  Gli eventi   che si avvicenderanno per tutta la settimana saranno l'occasione per riflettere e  fare memoria    perché "non vogliamo, non dobbiamo dimenticare" . Venerdì 26 gennaio ore 18.00   all'incontro regionale per  la firma dell'appello "Mai più fascismi", sarà  presente tra i firmatari  il Segretario  Generale  della Cisl Marche, Sauro Rossi .  Tutte le iniziative  si svolgeranno presso la Stazione FS di Ancona al binario 1 Piazzale Ovest .
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18/01/2018 Azienda unica dei rifiuti: dopo lo stop del Tar serve convergenza politica
Battuta d'arresto per l'affidamento della gestione dei rifiuti a un unico gestore nella provincia di Ancona. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha accolto il ricorso presentato da Marche Multiservizi contro l'affidamento diretto del servizio da parte dei Comuni. I giudici hanno ribadito la necessità di procedere a gara d'appalto, ravvisando inoltre che Multiservizi ed Ecofon, già pronte ad unirsi in società unica, non avrebbero i requisiti per poter ottenere l'affidamento "in house". Adesso la partita è di nuovo in mano ai Comuni, che dovranno necessariamente trovare un accordo politico per superare questa impasse. Anche dal fronte sindacale arriva un sollecito affinché si giunga a una soluzione capace di soddisfare le esigenze dei cittadini e dei lavoratori. «Lo stop del Tar preoccupa non poco - commenta Roberto Ascani, segretario generale della Fit Cisl Marche - ma le osservazioni rilevate dal Tribunale Amministrativo siano da stimolo per la risoluzione  delle anomalie: si riparta dalla delibera condivisa da tutti i sindaci sulla individuazione ed affidamento ad una unica azienda pubblica del servizio di raccolta rifiuti, trasporto e spazzamento. I lavoratori chiedono convergenza della politica su questa posizione senza revanscismi e polemiche». Salvaguardia del lavoro, gestione e controllo pubblico del servizio rifiuti, costituzione dell’azienda pubblica «devono essere obbiettivi imprescindibili - conclude Ascani - da raggiungere con determinazione e attraverso la massima collaborazione:a chiederlo sono  i lavoratori del settore e i cittadini. Si riprenda subito la marcia».
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17/01/2018 Aerdorica: siglato l'accordo di solidarietà. Ascani: «Ora parliamo di sviluppo»
Firmato l'accordo tra l'amministratore unico di Aerdorica, Federica Massei, e i sindacati per l'applicazione del contratto di solidarietà, snodo fondamentale per ridurre i costi operativi tagliando di 1,5 milioni di euro le spese per il personale. L'accordo, rivisto in qualche dettaglio su richiesta dei rappresentanti dei lavoratori, prevede l'applicazione del contratto di solidarietà ad ore con una media per tutti i lavoratori del 40% e interesserà 83 dipendenti su 96, realizzando così un risparmio di circa 900 mila euro all'anno ai quali si aggiungono risparmi pari a circa 500 mila euro derivanti dal taglio delle indennità, la riduzione degli straordinari e l'applicazione della flessibilità. La solidarietà partirà dal 1 febbraio e durerà 18 mesi, mettendo la parola fine alla procedura di mobilità del personale. L'accordo sarà sancito ufficialmente in Regione lunedì 22 gennaio. «Siamo soddisfatti dal risultato raggiunto - ha dichiarato Roberto Ascani, segretario generale della Fit Cisl Marche, al termine dell'incontro - Speriamo di aver messo un punto alla vertenza Aerdorica e che da ora in avanti si possa parlare di sviluppo e rilancio dello scalo marchigiano». L'accordo giunge a ridosso del 25 gennaio, data in cui il Tribunale di Ancona si dovrà pronunciare sulla richiesta di fallimento di Aerdorica avanzata dalla Procura. Si attende inoltre la decisione della Commissione Europea in merito all'aumento di capitale da 20 milioni di euro da parte della Regione, per stabilire se si tratti o meno di aiuto di Stato. «Aspettiamo di conoscere le decisioni del Tribunale e della Commissione Europea - conclude Ascani  -. Una volta sciolta la prognosi, sarà inevitabile parlare di sviluppo e di tutte le iniziative che vanno in tal senso».
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16/01/2018 Post- sisma Cisl e Filca Macerata: "Contro gli abusi e le irregolarità nella ricostruzione la strada maestra rimane la congruità"
«Abbiamo bisogno di strumenti che permettano di prevenire e contrastare in modo strutturato le irregolarità e gli abusi – affermano Silvia Spinaci e Rocco Gravina, Responsabili Cisl per l’area del sisma  - In questi mesi molte volte con l’ordinaria azione sindacale della nostra categoria siamo riusciti a correggere situazioni di irregolarità o di ritardo nei pagamenti dei lavoratori, ma senza strumenti di controllo forti come quelli che chiediamo ormai da tempo non riusciremo ad arrivare alla radice degli abusi e, in una realtà complessa come quella dei cantieri della ricostruzione, rischiamo un’azione di tutela limitata ai pochi casi che arrivano alla denuncia esplicita». « Sono 54 i cantieri SAE  nella provincia di Macerata per 2 grandi appalti, quello delle urbanizzazioni e quello delle istallazioni  delle Soluzioni Abitative di Emergenza – spiega Jacopo Lasca, Responsabile maceratese della Filca Cisl Marche -  Consorzi, sub appalti e rete di impresa per circa 600 lavoratori letteralmente sparpagliati su un territorio vasto e morfologicamente complesso. Lavoratori che vengono spostati quotidianamente in cantieri distanti tra loro creando difficoltà sia nei controlli delle istituzioni sia nelle opportunità di incontro. Tutto questo rappresenta il contesto ideale per le irregolarità e la possibilità di infiltrazioni mafiose. Figurarsi quando partiranno una miriade di micro cantieri con la ricostruzione leggera e pesante. Per questo rimarchiamo l’importanza e la validità  dell’intuizione che le parti sociali della nostra provincia hanno avuto ormai mesi fa: non sarà mai possibile riuscire a controllare il territorio a valle dei processi di ricostruzione e un vero presidio  sarà possibile solo con l’istituzione di strumenti di controllo a monte come l’introduzione del DURC per congruità. Solo in questo modo sarà possibile tutelare e sostenere un lavoro dignitoso e di qualità; vera leva della ricostruzione del tessuto sociale ed economico.» La Cisl e la Filca Cisl, insieme alle altre parti sociali della provincia di Macerata, hanno sottoscritto lo scorso luglio il Protocollo sulla congruità, divenuto elemento propulsivo per l’ordinanza commissariale numero 41. « I tempi però sono tiranni e ci auguriamo che l’accordo nazionale di attuazione possa vedere la luce in tempi brevi. -  ribadiscono i sindacalisti - Da parte nostra continuiamo ad impegnarci in una responsabile collaborazione con le istituzioni del territorio, per questo aspettiamo con ansia l’istituzione del tavolo permanete presso la Prefettura di Macerata necessario per presidiare i flussi di imprese e lavoratori che si riverseranno nel territorio della provincia.» «Anche il tavolo istituzionale aperto con la Regione Marche, in cui sono presenti tutte le parti sociali del mondo delle costruzioni, offre un’opportunità importante. Qui però dobbiamo segnalare una forte inadempienza della Regione Marche – denuncia ancora Lasca-. Dal 3 di novembre scorso  stiamo aspettando la convocazione della Commissione ristretta per affrontare alcuni temi fondamentali per il futuro del territorio: un sistema di informazioni in tempo reale che possa portare a conoscenza delle organizzazioni  sindacali quali aziende sono presenti sul territorio, misure di contrasto al lavoro irregolare e a sostegno alla qualità del lavoro, sicurezza sul lavoro e dignità degli alloggi per i tanti lavoratori in trasferta che  arriveranno per la ricostruzione non possono aspettare oltre.» Macerata 16 gennaio 2018
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16/01/2018 E' sciopero alla GI&E SPA di P.Recanati
Sciopero delle prime 8 ore di lavoro, domani 17 gennaio, con presidio davanti i cancelli dello stabilimento di Porto Recanati della  GI&E SPA E' quanto è stato deciso oggi  al termine dell' assemblea,  con i lavoratori della GI&E SPA, per discutere l'avvio della procedura di affitto d'azienda e messa in liquidazione degli altri reparti produttivi,  dopo l'incontro di  ieri tra Rsu aziendali, sindacati di categoria con l'Amministratore   della GI&E UNIPERSONALE e l 'Amministratore Unico della GLF TURBINE SRL ,azienda affittuaria del reparto parti calde. «I lavoratori dopo ampia discussione hanno ritenuto insufficienti e poco credibili le argomentazioni date dagli amministratori delle due aziende, in quanto non hanno fornito  un piano industriale dettagliato sia per  gli ordinativi sia sul piano della sostenibilità economica e sugli investimenti necessari per il rilancio dell'azienda. - riportano i sindacati -  I lavoratori di tutta la GI&E SPA ad oggi non sono nelle condizioni di poter esprimere fiducia alla nuova compagine aziendale e vogliono risposte immediate, concrete e non fumose .  E' in gioco il futuro di 160 famiglie di  Porto Recanati e altrettante sono le preoccupazioni per i 160 lavoratori dell' A. Merloni C. G.G. SPA già coinvolta da una complessa ristrutturazione aggravata dalle note vicende legate al terremoto del 26 ottobre 2016.  - concludono i sindacati -  Per quanto sta succedendo all'intero gruppo,chiediamo incontri serrati in sede istituzionale per garantire un futuro occupazionale a tutte le maestranze.»  Se non ci saranno riscontri a quanto richiesto si valuteranno ulteriori iniziative di protesta. Ancona 16 gennaio 2018
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15/01/2018 Focus Lavoro: Sanità, mobilità passiva: l'analisi della Fp Cisl Marche - Vet Business Project
Prima puntata del 2018 di Focus Lavoro, settimanale d'informazione della Cisl Marche, in primo piano:Sanità Marche. Persiste la mobilità passiva sia per i ricoveri per acuti in regime ordinario e diurno. L'analisi della Cisl Fp Marche dei dati SDO ( Scheda Dimissioni Ospedaliere ) fonte Ministero alla Salute. Intervista a Luca Talevi, Segretario Generale Fp Cisl Marche."The VET - BUSiness Alliance to systemise WBL experiences in the manufacturing sector of the Marche Region" Azioni ed alleanze per ridurre il gap tra istruzione e lavoro, progetto promosso da IAL Marche e finanziato da Erasmus+. Ad Ancona il primo meeting internazionale. Interviste a Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche; Valentino Parlato, Amministratore Unico Ial Marche; Hartmut Schäefer, Responsabile settore formazione CCIA, Francoforte sull'Oder e Camilla Polverini, Dip. Risorse Umane IGuzzinihttps://youtu.be/NWpo2YRGBTo  
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12/01/2018 Cartiere Fedrigoni di Fabriano: patto tra sindacati e istituzioni per salvare l'occupazione
Venerdì  12 gennaio  si è svolto   un incontro tra  la RSU di Fabriano del gruppo Fedrigoni unitamente alle segreterie regionali di  categoria - Slc-Cgil, Fistel-Cisl, UilCom-Uil -  il Sindaco, il vice Sindaco e l'Assessore al lavoro del  Comune di Fabriano, in rappresentanza della Giunta comunale,   per discutere della situazione della Cartiera Fedrigoni.«L’esposizione dello stato dell’arte della Cartiera, parte dalla perdita di commesse nell'area carte valori, che ha determinato il mancato rinnovo di circa 70 contratti a termine e la sospensione delle relative attività, che oggi occupano fino a 150 addetti. - spiegano i sindacati di categoria -  L'incontro è servito  per ragionare sull'avvio del preliminare di vendita della Fedrigoni Is.p.a, stabilito il 22 dicembre scorso con il gruppo finanziario americano  Bain Capital.»Amministrazione comunale e organizzazioni sindacali  hanno condiviso l'avvio di una stretta collaborazione che miri a coinvolgere tutti i soggetti interessati, a partire dalla Regione Marche e da tutti i comuni interessati dalla vendita del gruppo Fedrigoni.«Tale percorso deve consentire l’apertura immediata di incontri con la nuova proprietà, finalizzati ad ottenere certezze sugli investimenti produttivi e sulle prospettive industriali dell’intero gruppo, a partire dalla storica cartiera marchigiana. - sottolineano i sindacati -  L'impegno di tutti è quello di  ottenere garanzie occupazionali, in un territorio  già duramente colpito  da una crisi industriale senza precedenti.»Giunta e sindacati, a fine incontro si sono lasciati con la definizione dei tempi e modi per organizzare l’insieme degli incontri, e con l’impegno di aggiornarsi reciprocamente rispetto al percorso condiviso. 12 gennaio 2018
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12/01/2018 Sanità: il fantastico mondo del Presidente Ceriscioli
Le Segreterie regionali di CGIL CISL UIL Marche scrivono: «Rileviamo con grande soddisfazione e con un pizzico di stupore,  leggendo i quotidiani locali, che per il  Presidente della Regione Marche il sistema sanitario regionale è in ottima salute. Tante e positive sembrano essere le novità che hanno caratterizzato il 2017, vero e proprio anno di svolta per la sanità delle Marche. Ci rammarica il fatto di non aver avuto modo di poterle apprezzare. Ce ne sarebbe stati modi e tempo in abbondanza, tra settembre e novembre dello scorso anno, quando abbiamo provato a lavorare insieme, attraverso i tavoli di monitoraggio sulla riorganizzazione sanitaria. In quelle occasioni, purtroppo, nessun dato significativo ci è stato messo a disposizione, neppure per smentire i numeri che Cgil Cisl e Uil Marche hanno provato a produrre in autonomia, appoggiandosi ai documenti ufficiali di Regione ed ASUR. E' forte il dubbio che non si tratti di una coincidenza. Siamo invece convinti che i numeri, se prodotti e analizzati con correttezza, non siano interpretabili, né assoggettabili ai punti di vista. Un esempio, su tutti. Ci rallegrano le 834 nuove assunzioni, con le quali si vorrebbero compensare "il migliaio di addetti" che l'Asur ha perso dal 2010 al 2015 (in realtà 1.672 unità dal 2010 al 2016, secondo il bilancio dell'Azienda). Certo, le aspettative generate nell'ottobre del 2016 erano molto diverse: il Presidente in persona annunciò, seppur per tutti gli Enti e le Aziende, 3.125 nuove assunzioni. I conti non sembrerebbero tornare ma comprendiamo bene come nell'epoca delle "fake news" si renda necessario, ogni tanto, aggiustare il tiro.  Difficile rivendicare da parte della Regione chiarezza e trasparenza come caratteristiche dell'azione amministrativa, quando non si condividono con alcuno i criteri di utilizzo delle maggiori risorse disponibili, a cominciare dai tanti milioni di euro di investimenti annunciati; quando si tengono i territori sostanzialmente all'oscuro delle scelte politiche e di riorganizzazione;  quando ai cittadini è negata la possibilità di accedere a numeri e documenti. Un altro esempio: proprio in questi giorni il sito dell'Agenzia Regionale Sanitaria, già di per sé piuttosto scarno, sembra definitivamente scomparso dal web. Nel fantastico mondo del Presidente Ceriscioli la sanità regionale gode dunque di ottima salute.  Ce ne rallegriamo, ma lo invitiamo ugualmente ad uscire dalle stanze di Palazzo Raffaello e ad incontrare utenti ed operatori della sanità marchigiana. Toccherebbe con mano quelle problematiche della "sanità reale" che instancabilmente (ma inutilmente) abbiamo provato a sottoporre all'attenzione dei suoi collaboratori, e che riprorremmo anche a lui, se credesse davvero, come afferma, al valore della partecipazione nella definizione delle politiche regionali. L’incompleto riassetto delle reti cliniche, il problematico decollo degli ospedali di comunità, i ritardi sul potenziamento della rete delle Case della Salute, il difficile raccordo tra ospedali e servizi territoriali, il mancato coordinamento tra Enti e Aziende, sono aspetti su cui, a nostro avviso non si riflette abbastanza. I servizi socio sanitari sono ancora insufficienti - specie l'assistenza domiciliare - e troppo costosi per gli utenti. C’è bisogno di ripensarli complessivamente, con un occhio particolare alle necessità rilevabili nelle aree colpite dal sisma. La trasformazione dei piccoli ospedali sta mettendo in crisi il sistema dell'emergenza-urgenza che, dopo l’importante scelta sul soccorso aereo,  necessita di ulteriori, importanti investimenti. Se c’è, come la Regione dice,  un miglioramento del saldo di mobilità passiva, i tempi di attesa sono rispettati solo per una prescrizione su quattro; tutti gli altri utenti devono rivolgersi al privato, e non sempre possono permetterselo. Gli operatori del comparto, pubblici e privati, lavorano in condizioni  spesso estenuanti e difficilissime. Come si vede di aspetti da considerare ce ne sono tanti. Il Presidente ha annunciato (finalmente) l’avvio della predisposizione di un nuovo Piano sanitario. Una buona notizia, specie per Cgil Cisl e Uil delle Marche, che a più riprese lo avevano richiesto negli ultimi mesi. Allo stesso tempo un'occasione, per questa Amministrazione, per uscire dall' "arroccamento" e confrontarsi su un documento importante e concreto di programmazione, rispetto al quale, se sarà possibile, non faremo certamente mancare il nostro contributo.» Ancona 12 gennaio 2018
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12/01/2018 Da Cgil Cisl e Uil una nuova aula polifunzionale per Acquasanta Terme
Domani, sabato 13 gennaio, alle ore 11 sarà inaugurata ad Acquasanta Terme la nuova aula polifunzionale donata da Cgil Cisl e Uil delle Marche e costruita accanto alla scuola secondaria "Nicola Amici". L'aula fa parte del contributo dei sindacati regionali alla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016. Gli arredi interni sono stati donati dalle associazioni Friends for Life, Pro Loco Bolgheri, Roseto Solidale, dalla Parrocchia SS. Jacopo e Cristoforo e dal Comune di Castagneto Carducci.    
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09/01/2018 Banca Marche: Cisl e Adiconsum incontrano i piccoli azionisti a Macerata
Cisl Marche e Adiconsum Marche danno appuntamento lunedì 15 gennaio presso la Domus San Giuliano di Macerata (via Cincinelli 4) per un incontro per fare il punto della situazione su Banca Marche al fianco dei piccoli azionisti. Parteciperanno ai lavori, a partire dalle ore 18, l'avvocato Diomede Pantaleoni, consulente legale di Adiconsum Marche, e il segretario regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti. Per maggiori informazioni contattare i numeri cell 388/8064111 oppure 07334075212 o tramite e-mail agli indirizzi: ancona@adiconsum.it | macerata@adiconsum.it
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09/01/2018 Banca Marche, Ubi chiamata a rispondere su comportamento scorretto. Adiconsum: «Risultato importante, siamo soddisfatti»
In merito alle decisione assunte in queste ultime ore dall’Arbitro per le Controversie finanziarie (Acf) che apre la strada, ai risparmiatori clienti di Banca Marche e delle altre banche coinvolte, per rivalersi sugli istituti che hanno inglobato le banche salvate, Adiconsum Marche, unica associazione a perseguire tale strada, accanto a quella della giustizia civile, precisa che «Il 30 gennaio 2017 - tramite i legali dell’associazione avv. Erica Micucci e avv. Ezio Gabrielli - ha depositato 37 ricorsi per i risparmiatori rimasti coinvolti nel crack Banca Marche». La decisione arrivata dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie si è basata proprio su alcuni ricorsi depositati da Adiconsum Marche lo scorso gennaio, accogliendo la tesi avanzata dal Centro Giuridico Regionale di Adiconsum Marche secondo la quale il nuovo soggetto doveva rispondere delle mancanze della vecchia Banca Marche nella collocazione di strumenti finanziari. Ora la strada è tracciata: per quanto riguarda i ricorsi davanti all’arbitro, Ubi deve rispondere delle ipotesi di collocamento irregolare delle azioni della società Banca Marche (il che non vuol dire che tutti hanno diritto al rimborso ma che Ubi deve rispondere di eventuali mancanze di Banca Marche nella collocazione dei titoli). Lo strumento arbitrale è stato imboccato con decisione da Adiconsum Marche - pochi giorni dopo l’avvio dell’attività dell’arbitro stesso che ha aperto i lavori nel gennaio del 2017 – per i casi di tutti quei piccoli e piccolissimi risparmiatori che avrebbero rinunciato a qualsivoglia tutela spaventati dalla complessità dello strumento processuale ordinario. Adiconsum dunque rivendica il proprio primato nell'aver creduto in tale percorso, così venendo incontro anche a tanti piccoli e piccolissimi azionisti che avrebbero rischiato di non attivare alcuna azione per il timore dei costi di una causa. «Le pronunce dell'ACF - afferma l’avv. Ezio Gabrielli uno dei legali di Adiconsum Marche - confermano l'impostazione da sempre seguita da Adiconsum, secondo cui i risparmiatori danneggiati dal crack Banca Marche hanno il diritto di rivalersi sulla Banca acquirente, oggi Ubi Banca». L’ Arbitro, si legge «vuole affermare che i clienti della Vecchia Banca...così come avrebbero potuto avanzare pretese risarcitorie nei confronti della Vecchia Banca ... allo stesso modo non possono non ritenersi legittimati a procedere in tal senso anche nei confronti della Nuova Banca, che...è da ritenersi subentrata, senza soluzioni di continuità, nelle situazioni giuridiche attive e passive facenti capo alla Vecchia Banca..». Questo è principio fondamentale che Adiconsum ha da sempre affermato e che ora trova riscontro nelle prime decisioni dell’Arbitro e attorno a questo principio dovranno articolarsi le prossime iniziative di quanti hanno a cuore l’interesse di quanti sono stati coinvolti nella vicenda Banca Marche. Adiconsum, lo si ricorda, continua a segnalare l’esigenza di un approccio concreto alla vicenda Banca Marche che, al di là del clamore provocato dall’aspetto penale, veda quanti hanno subito un danno essere attivi in tutte le sedi percorribili – cause civili e arbitrati regolati – dove poter avanzare una pretesa di risarcimento. Ora, dopo la decisione dell’8 novembre 2017 del tribunale di Milano abbiamo l’ulteriore conferma di quanto Adiconsum ha sempre sostenuto e cioè che Ubi dovrà rispondere anche agli azionisti sul comportamento scorretto di Banca Marche. Adiconsum informa che nell’Assemblea pubblica che si terrà il giorno 15 gennaio alle ore 18.00 a Macerata presso la Domus San Giuliano, Via Cincinelli n. 4 verrà fatto il punto della situazione con gli azionisti di Banca Marche.
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09/01/2018 Sanità Marche, ancora troppa mobilità passiva. Talevi: «Servono stabilizzazioni precari ed investimenti sul personale»
Dai dati SDO (Scheda Dimissioni Ospedaliere) al 31 dicembre 2016 relativi alla attività di ricovero ospedaliero, fonte Ministero della Salute, si evince come persista nelle Marche l'annoso problema della mobilità passiva, sia pur in lieve calo rispetto agli altri anni. Nel corso del 2016 infatti 21.867 marchigiani, pari al 13.4% dei 163.033 marchigiani che hanno avuto necessità di cure ospedaliere per acuti in regime ordinario, si sono rivolte fuori Regione (mobilità passiva ), contro i 17.064 non marchigiani, pari al 10.8% del totale, che si sono rivolti verso strutture ospedaliere marchigiane (mobilità attiva). Il saldo, purtroppo negativo per le Marche, è di 4.083 unità. Le motivazione del triste “turismo sanitario” sono ancora una volta connesse in gran parte a cure per problemi oncologici, ortopedici e cardiaci. La gran parte dei marchigiani, che si sono rivolti verso strutture ospedaliere extra regionali, si sono curati in Emilia Romagna , ben 11.367 unità pari a oltre il 50% del totale, a seguire la Lombardia con 2978 unità, ed a “sorpresa” l’Umbria con 1776 unità. La mobilità passiva si denota cosi come un fenomeno che non riguarda solo la fascia costiera della Regione ma anche la zona interna, tanto che le Marche contribuiscono al saldo attivo complessivo della vicina Umbria. La mobilità attiva proviene invece per oltre il 50% dall’Abruzzo con 7974 pazienti e distaccata la Puglia con 2078. Complessivamente le Marche al contrario di altre regioni, anche del centro Italia come Emilia-Romagna e Toscana, non riescono ad intercettare, se non in parte, la grande richiesta di sanità che giunge dalle regioni del Sud, spesso commissariate. Anche per quanto concerne i ricoveri per acuti in regime diurno, al 31 dicembre 2016, su un totale di 49.559 ricoveri, pari al 12.5% del totale, 6174 sono i marchigiani che si sono rivolti fuori regione, pari al 12.5% del totale, e 4433 sono stati i non marchigiani che si sono ricoverati nelle Marche pari al 9.3% del totale. Il saldo negativo per la mobilità passiva è cosi di 1741 unita. «Da anni - dichiara Luca Talevi, segretario generale della Cisl Fp Marche - la Cisl chiede investimenti sul personale e stabilizzazioni del personale precario per potenziare le strutture pubbliche ed affrontare sia il problema della mobilità passiva che delle liste d’attesa. Basterebbe investire in progettualità sul personale una piccola parte dei milioni di euro che ogni anno le Marche danno alle altre regioni per far curare i pazienti marchigiani. Senza questa operazione non si riuscirà ad invertire il trend». Per quanto concerne l’accesso ai pronti soccorso nel corso del 2016 nelle cinque aree vaste si sono avuti complessivamente 304.318 accessi, di cui 196.890 codici bianchi e verdi, mentre gli ospedali riuniti di Torrette hanno avuto 84731 accessi di cui 45.097 codici bianchi e verdi. 09/01/2018
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08/01/2018 Caffè Alzheimer: primo incontro dell'anno nel segno dell'auto-aiuto
Riprendono gli incontri al Caffè Alzheimer di Falconara Marittima. Il 2018 si apre con un incontro con Anna Gobbetti dell’Associazione dei familiari dei malati “Alzheimer Senza Paura” di Senigallia per approfondire l’esperienza dei gruppi di auto-aiuto. L'appuntamento è giovedì 11 gennaio alle ore 17 presso i locali della Parrocchia del Rosario in via Mameli 17.
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08/01/2018 Vigili del Fuoco: senza mensa e a ranghi ridotti nelle aree del sisma
Niente più mensa per i Vigili del Fuoco nelle aree del sisma: il personale che giornalmente, 24 ore su 24, porta soccorso alla popolazione è ora obbligato a usufruire di un catering veicolato di scarsa qualità e certamente non idoneo per chi svolge turni e particolari funzioni su 12 ore continuative. È quanto denunciano Fns Cisl, Fp Cgil e Uil PA delle Marche in una nota per deplorare l'abbandono del personale e dei residenti dell'entroterra ascolano, fermano e maceratese colpiti dal sisma. Le organizzazioni sindacali puntano il dito contro la drastica riduzione del personale preposto al servizio di assistenza alla popolazione: dalla probabile chiusura del presidio di Camerino, dislocato attualmente in zona le Mosse, alla chiusura dell'operatività di soccorso notturna dei distaccamenti di Visso e Amandola e del presidio di Arquata del Tronto. «Da una parte istituiscono, giustamente, due nuovi Distaccamenti permanenti con tanto di decreto nei Comuni di Visso e Amandola - osservano i sindacati - dall’altra non assegnano, o meglio tolgono, personale per poterli mantenere aperti».
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08/01/2018 Migranti: Cgil Cisl e Uil preoccupati dopo l'incendio di Spinetoli
Cgil Cisl e Uil di Ascoli Piceno esprimono una forte condanna per gli ultimi fatti accaduti nel Comune di Spinetoli a seguito dell'incendio di cui è stata oggetto la abitazione destinata ad accogliere nei prossimi giorni dei richiedenti asilo. «La situazione che si sta verificando anche nella nostra provincia è sempre più preoccupante - osservano i sindacati -. Ci troviamo di fronte a una montante diffidenza e intolleranza nei confronti dei migranti alimentata da un clima di paura verso “l’altro” e da una visione del fenomeno dell''immigrazione ridotto strumentalmente a un problema di sicurezza e che rischia di rasentare fenomeni discriminatori, razzisti e xenofobi». Per Cgil Cisl e Uil, serve invece un vero patto di convivenza basato su reciproca comprensione e conoscenza, rimarcando l’importanza della solidarietà quale valore fondante nelle relazioni tra tutti gli uomini, e politiche di integrazione che permettano ai cittadini italiani e ai profughi di vivere nel rispetto delle diverse culture e nella reciproca tolleranza. Occorre affrontare la situazione in modo strutturale, organico e non improvvisato con percorsi che favoriscano il dialogo tra Amministrazioni locali, Istituzioni, Rappresentanze sociali e Cittadini per prevenire i conflitti, evitare che prevalgano i meri interessi economici, promuovere il necessario dialogo e il rispetto delle differenze culturali ed etniche. Cgil Cisl e Uil ribadiscono la necessità di un tavolo permanente che coinvolga i diversi livelli istituzionali nelle loro competenze coordinato dalla Prefettura per creare e diffondere buone pratiche dirette a coordinare, stimolare e diffondere accoglienza e integrazione diffusa e individuando responsabilità specifiche, a partire dalle amministrazioni comunali direttamente interessate a promuovere politiche inclusive che abbiano alla base un forte patto di cittadinanza fondato su diritti e responsabilità.
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29/12/2017 Riorganizzazione sanità, la Regione assuma impegni chiari e condivisi o sarà mobilitazione
Cgil Cisl e Uil delle Marche chiedono che sulla riorganizzazione della sanità  e dei servizi socio sanitari la Regione assuma impegni chiari precisi e condivisi in mancanza dei quali avvieranno una mobilitazione diffusa su tutto il territorio regionale, « una mobilitazione che darà voce al disagio e al malcontento che gli utenti e  degli operatori del Servizio Sanitario ci manifestano in modo sempre più evidente.» Il confronto che si è sviluppato negli ultimi tre mesi tra la Regione e CGIL CISL UIL è stato caratterizzato da gravi carenze, sia di metodo che di contenuto, e non ha consentito di entrare nel merito delle scelte politiche, davvero poco trasparenti, adottate dal governo regionale. Secondo Cgil Cisl Uil:  «C’è bisogno di un quadro di programmazione, basato sulle evidenze epidemiologiche e demografiche, che superi gli interventi e le delibere spot con cui si fanno i conti attualmente. Va inoltre favorita un’azione di maggior coinvolgimento dei territori nella definizione delle scelte di politica sanitaria che non possono ridursi ad un’asettica traduzione di disposizioni ministeriali. Tante sono le questioni rimaste aperte, a partire dall’offerta di servizi socio sanitari che, sebbene in via di potenziamento, resta troppo costosa per gli utenti, soprattutto nel caso dei servizi residenziali, e comunque insufficiente a rispondere ai bisogni dei cittadini più fragili, specie anziani, disabili e persone con disturbi mentali. L’assistenza socio sanitaria a domicilio, in particolare, oltre a ad essere sempre più oggetto di esternalizzazione, si caratterizza per livelli di copertura troppo esigui, come certificato dal Comitato Ministeriale per la verifica del rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza, che ha registrato carenze nelle Marche proprio rispetto all’Assistenza distrettuale, all’Assistenza Domiciliare Integrata e a quella semiresidenziale e residenziale.   La trasformazione dei piccoli ospedali in strutture territoriali (Ospedali di Comunità) va combinata con importanti investimenti sulla rete dell’emergenza sanitaria, a partire dall’aumento dei Mezzi di Soccorso dotate di personale medico. Va altresì accompagnata dallo sviluppo delle Case della Salute, strutture fondamentali per la riorganizzazione delle cure primarie.  Ai  15 presìdi che oggi risultano attivi ne vanno aggiunti un numero tra 8 e 11 - in coerenza con il piano di sviluppo concordato nel 2014 - da localizzare subito privilegiando le aree più sguarnite della nostra Regione. Indispensabile un rafforzamento di tutte le aree della Prevenzione per le quali vanno irrobustite le risorse e aggiornate le dotazioni organiche. Bisogna ripensare al ruolo della sanità privata, che “copre” in media il 13,2% dei posti letto ospedalieri, livello che sale al 36,3% nel settore della post acuzie. Gli erogatori privati dovrebbero integrare il sistema pubblico, piuttosto che concorrere apertamente nei suoi confronti, sfruttando condizioni di maggior favore dovute in  parte a cornici contrattuali meno tutelanti per il loro personale Il peggioramento delle condizioni di lavoro è una costante anche per i dipendenti pubblici, che dal 2010 ad oggi hanno visto venir meno 722 unità lavorative con contratto a tempo indeterminato. Ne risente la qualità dei servizi, come dimostra l’aumento dei costi per la mobilità sanitaria. Nel 2015, quella passiva ha toccato 153,8 milioni di €, con un saldo negativo record di 48,2 milioni. Vanno adottate azioni efficaci per la riduzione dei tempi di attesa. Sempre nel 2015 si sono registrati 30.867 ricoveri fuori Regione, con un aumento di 1.223 casi rispetto al 2014. Chirurgia generale, ortopedia, traumatologia e rieducazione funzionale assorbono da sole quasi il 46% dei casi. Sono numeri che dimostrano la necessità di un potenziamento reale delle dotazioni organiche di Enti e Aziende del SSR, a partire dalla stabilizzazione dei tanti operatori precari.  29 dicembre 2017
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28/12/2017 Servizio ristorazione caserme VVFF Marche, arrivano i licenziamenti. Sindacati contestano l’appalto
I sindacati di categoria  Filcams Cgil e Fisascat Cisl contestano il nuovo appalto di affidamento del servizio di ristorazione nelle caserme dei Vigili del Fuoco della regione Marche. Con la chiusura prevista dal prossimo 1° Gennaio delle cucine nei distaccamenti di Urbino, Fano, Fabriano, Jesi, Civitanova Marche, Fermo e San Benedetto del Tronto prevista dal capitolato, si sono di fatto create le condizioni per il licenziamento di 12 operatrici a fronte di 25 addetti complessivi in ambito regionale. «Contestiamo fortemente l’impostazione dell’amministrazione appaltante che nella logica del risparmio a tutti i costi, che inevitabilmente condiziona tutti gli appalti sia pubblici che privati, ha deciso di ridimensionare fortemente il servizio di ristorazione per una categoria importante quale quella dei Vigili del Fuoco  - sottolineano in una nota  Fisascat Cisl Marche e Filcams Cgil - e creando così le condizioni per lasciare a casa 12 lavoratrici che, in alcuni casi, sono occupate da anni nelle cucine dei Vigili del Fuoco che ora verranno chiuse.  Auspichiamo un ripensamento dell’amministrazione affinché si possano scongiurare i licenziamenti   e recuperare così i  posti di lavoro sempre importanti in una condizione di difficoltà generale come quella che ancora stiamo vivendo. Da parte nostra  - concludono i sindacati - abbiamo nel frattempo chiesto garanzie alla ditta subentrante affinché, nel caso si verifichino le condizioni, possano essere riassorbite le persone che dal 1° gennaio rimarranno senza posto di lavoro.» Ancona 28/12/17
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27/12/2017 FOCUS LAVORO : Macerie e Ricostruzione post sisma nel maceratese
Settima Puntata di #FocusLavoro, il settimanale d'informazione della Cisl Marche.In primo piano il punto, ad un anno dal terremoto,  su raccolta e stoccaggio delle macerie e ricostruzione post sisma nel maceratese. Le interviste a Rocco Gravina responsabile Cisl Tolentino - Camerino, Silvia Cimarelli Ciciani, Servizio Civile presso la Cisl di Tolentino, Laura Antinori, Servizio Civile presso Adiconsum Macerata e Jacopo Sperandini Servizio Civile presso la Cisl di Macerata, Paolo Belardinelli, Unità Operativa Terremoto Cosmari e Silvia Spinaci, responsabile Cisl Macerata,https://youtu.be/a_QD5jGtWsw
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27/12/2017 Ciao Massimo
Ci ha lasciato Massimo Boemi, direttore del reparto di malattie metaboliche e diabetologia all’Inrca di Ancona e Segretario Generale della Cisl Medici delle Marche.  Con  profondo cordoglio, Sauro Rossi, Segretario Generale della Cisl Marche: «Sono sconcertato e profondamente addolorato per la scomparsa improvvisa di Massimo, medico e collega stimatissimo. Competenza e disponibilità hanno sempre caratterizzato anche il suo impegno nel sindacato della Cisl Medici.» Trovato senza vita questa mattina nella sua casa  ad Ancona. Avrebbe compiuto 58 anni proprio oggi 27 dicembre, giorno del suo compleanno.  Una morte improvvisa, che  colpisce profondamente  tutta la Cisl delle Marche.  Massimo, collega e amico, professionista serio e competente,  sempre disponibile con  tutti, lascia un ricordo indelebile come medico e come sindacalista. Anche la Funzione Pubblica Cisl Marche si unisce al dolore della famiglia, degli amici e dei colleghi per la morte del prof.Massimo Boemi. «Insieme a Massimo, nel corso degli anni, abbiamo  portato avanti molteplici iniziative e proposte per affrontare le problematiche del sistema sanitario marchigiano - ricorda Luca Talevi, Segretario Generale Fp Cisl Marche -   con l'obiettivo di coniugare la valorizzazione dei professionisti della sanità con il miglioramento dei servizi. Con Massimo ci lascia un validissimo medico ed una persona che ha operato nella Cisl con serietà e professionalità»  Venerdì 29 dicembre sarà allestita  a partire dalle ore 10,00  la Camera Ardente presso l'Auditorium dell' Inrca di Ancona. Il  funerale si terrà Sabato 30 dicembre alle  ore 10,30 presso la chiesa Santa Maria dei Servi, via del Conero, 3 - Ancona Ancona 27 dicembre 2017
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22/12/2017 Rosora, ufficio postale rimane chiuso per carenza di personale
Natale senza ufficio postale per oltre 2000 abitanti del Comune di Rosora. Agli ormai quotidiani disservizi si aggiunge la totale chiusura dello sportello avanzato che avrebbe dovuto essere aperto nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì. Lunedì 20 l'ufficio non ha aperto al pubblico per "carenza di personale" e probabilmente per lo stesso motivo anche oggi la serranda dell'ufficio postale è rimasta abbassata, come se fosse del tutto normale: l'azienda ha fatto finta di dimenticarsi che oggi 22 dicembre l'ufficio sarebbe dovuto essere aperto. Nessuna comunicazione, nessun cartello, nessuna informazione che spiegasse o che chiedesse scusa per i disagi.  Di fatto, dal 20 al 27 dicembre i cittadini non potranno accedere a nessun servizio postale, né sperare di ritirare raccomandate, assicurate o pacchi non consegnati a domicilio. «Questo è solo l'inizio - dice Dario Dominici, segretario generale della Slp Cisl Marche, il sindacato più rappresentativo di categoria - sono anni che dalla azienda escono dipendenti senza che il turn over venga gestito. Il 31 dicembre almeno altre 40 persone usciranno dalla azienda e non sono previste sostituzioni. Siamo preoccupati per la tenuta dei servizi, per le ripercussioni che tale situazione avrà sui dipendenti che oltre a dover fronteggiare carichi di lavoro ormai al limite della sopportabilità, saranno probabilmente bersaglio delle legittime lamentele da parte della clientela costretta a trovarsi di fronte a code interminabili, a sportelli improvvisamente chiusi, o a ripetuti trasferimenti da un ufficio all'altro in cerca della propria corrispondenza non recapitata presso la propria abitazione». Per la Slp Cisl è urgente un adeguamento dell'organico, altrimenti, nella provincia di Ancona e in tutte le Marche, quello postale sarà tutto meno che un servizio.
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22/12/2017 Senza contratto da 4 anni: è sciopero dei lavoratori delle Coop e della distribuzione moderna organizzata
Venerdì 22 dicembre 2017 i sindacati di categoria Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato lo sciopero per l’intero turno di lavoro, a sostegno della trattativa per il rinnovo dei CCNL della distribuzione cooperativa e moderna organizzata scaduti ormai 4 anni. Nelle Marche, complessivamente sono 6000 gli addetti interessati dallo sciopero dei supermercati - ipermercati Coop e Cedi Marche, per la distribuzione cooperativa , Auchan, Carrefour, Gruppo Sma, Oasi del Gruppo Gabrielli, Ikea, Decathlon, Zara, Metro, Finper Pesaro e Macerata (Civitanova), Penny Market, Bricocenter, Conbipel, Decathlon, Coin Oviesse e Arca per la moderna organizzata. Ad Ancona presidio regionale in Piazza del Plebiscito a partire dalle ore 10,30. «I lavoratori del commercio rivendicano il diritto a regole e salario contrattati e non decisi unilateralmente dalle aziende. – sottolineano i sindacati - Per il 22 dicembre chiediamo a tutti di lasciare vuoti i negozi e rinunciare alla spesa come segno di solidarietà e vicinanza ai tanti lavoratori che stanno lottando per un rinnovo contrattuale che restituisca dignità al proprio lavoro».
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21/12/2017 Rinnovo RSU Fincantieri Ancona. Cresce la Fim Cisl Marche
Si sono svolte nei giorni 18, 19 e 20 dicembre le votazioni per il rinnovo della Rsu aziendali  alla Fincantieri di Ancona. Hanno partecipato alle elezioni delle rappresentanze sindacali il 70,47%  dei lavoratori,  tra operai e impiegati. Dallo spoglio dei voti risulta che la  Fim Cisl  passa da 1 a 3 delegati  RSU, la Fiom Cgil  scende da 5 a 2 delegati RSU e la Uilm Uil acquista un nuovo delegato RSU.   «Siamo molto soddisfatti della crescita dei consensi a favore della Fim Cisl,  ottenuti in Fincantieri. Un risultato che ci permette di avere  come sindacato la maggioranza delle Rsu, con l’elezione di 3 delegati.  – afferma Leonardo Bartolucci, Segretario Generale FIM CISL Marche – Un  risultato importantissimo ottenuto grazie alla serietà  e l’impegno dei nostri candidati a cui va tutto il nostro ringraziamento. – conclude -  Auguriamo a tutti gli eletti un buon lavoro e dedichiamo questa affermazione al nostro collega Angelo Colonna, prematuramente scomparso in questi giorni, che si è sempre battuto a difesa degli interessi dei lavoratori con spirito di umiltà e servizio. » 21 dicembre 2017
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21/12/2017 La Comunità che si cura: Silvana Santinelli e Giuseppe Pelliccioni ospiti a Buonasera Marche
Silvana Santinelli, Segretaria regionale Fnp Cisl Marche, e il Direttore della UOC Neurologia dell'INRCA di Ancona,  dottor Giuseppe Pelliccioni, ospiti in studio a Buonasera Marche ÈTV Marche per parlare di Alzheimer e della rete di sostegno attraverso il progetto La Comunità che Si-Cura.
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21/12/2017 Unicam: Cisl Università fa il pieno alle elezioni per i rappresentanti del personale tecnico- amministrativo
Da Camerino un segnale di forte presenza della Cisl nel mondo dell'università: le elezioni dei rappresentanti del personale tecnico-amministrativo all’interno degli organi accademici di Unicam hanno visto, per la prima volta dopo tanti anni, la vittoria della lista della Cisl Università all'interno del Senato Accademico, l'organo più rappresentativo. Positivi anche i risultati nelle consultazioni per il rinnovo del Comitato unico di garanzia e dell'Assemblea delle rappresentanze. «Ora siamo presenti dove prima non lo eravamo - ricorda Fabiola Santini, referente aziendale in Unicam della Cisl Università -. Per la prima volta siamo entrati in tutti e tre gli organi accademici e questo è un risultato importante in vista delle elezioni Rsu di marzo: i nostri colleghi hanno capito che c'è bisogno di certezze, specialmente dopo il sisma, e abbiamo visto che il nostro lavoro di tutela è stato ripagato». Gli aventi diritto erano complessivamente n. 264 (quorum per la validità delle votazioni pari a 133 votanti). Hanno votato n. 211 elettori, pari al 79,92% degli aventi diritto. Di seguito i risultati, distinti per organo: Senato Accademico Schede valide 191 Schede nulle 12 Schede bianche 8 1. Stefano Burotti 80 (CISL) 2. Michele Cucculelli 77 3. Daniela Nizi 76 4. Evelina Serri 45 5. Fabiola Santini 42 (CISL) Assemblea delle Rappresentanze Schede valide 186 Schede nulle 17 Schede bianche 8 1. Ada Forti 98 2. Pierluigi Palombi 84 (CISL) 3. Emanuela Caulini 35 4. Mirko Mancinelli 34 (CISL) 5. Mirko Rossini 33 6. Paolo Romagnoli 16 Comitato Unico di Garanzia Schede valide 181 Schede nulle 17 Schede bianche 13 1. Gabriele Vitale 89 2. Carla Mancinelli 74 (CISL) 3. Claudia Caprodossi 45 4. Manuela Verdolini 36 5. Rita Ortenzi 18 Proprio la gestione del lavoro quotidiano a un anno dal terremoto è frutto di riflessione da parte dei lavoratori: «La situazione organizzativa rimane difficile - spiega Santini -. Pur non arrendendoci di fronte al sisma, dobbiamo lavorare in immensi stanzoni destinati a diventare palestra, 20/30 persone insieme. Abbiamo perso il fulcro centrale degli uffici, circa 40 mila metri quadri di strutture ora in zona rossa. Già dal giorno dopo ci siamo adattati alla situazione di emergenza. Stiamo ancora stringendo i denti, ma in compenso le relazioni tra colleghi sono diventate più profonde».
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21/12/2017 Lavoro e conciliazione dei tempi di vita: pochi passi in avanti
Consideriamo la recente situazione del mercato del lavoro in Italia da una visuale specifica, quella della conciliazione lavoro- famiglia. Osserviamo un miglioramento nel settore del lavoro con retribuzioni basse (inferiori di 2/3 di quella media) con aumento dei contratti di lavoro, ma instabili e senza sicurezza nella permanenza del rapporto. L’aumento di lavoro coinvolge il Centro –Nord Italia interessando soprattutto donne e giovani. Le risultanze dell’indagine Istat 2017 non indicano l’auspicato miglioramento degli aspetti conciliazione lavoro-famiglia. Dopo un primo periodo di valorizzazione degli aspetti relativi alla conciliazione lavorativa , ora il tasso di occupazione delle donne con figli minori diminuisce rispetto alle donne senza figli che aumentano i numeri dell’occupazione. L’occupazione e la partecipazione al lavoro delle donne tra 25 e 49 anni, con almeno 1 figlio non superiore a 5 anni, non risulta migliorato; in media su 100 donne occupate senza figli, le madri che lavorano con figli in età prescolare sono circa 76. La diversità che si riscontra nelle differenze di genere, gap salariale, diminuisce per effetto di basse retribuzioni e di lavori precari, ad eccezione delle donne con istruzione di alto livello che stanno raggiungendo posizioni occupazionali importanti. Il rapporto di lavoro part-time è aumentato, ma è il tempo parziale “involontario” che si diffonde con un numero di donne consistente, nonostante avrebbero preferito lavoro a tempo pieno. In rapporto al livello europeo la situazione dell’occupazione in Italia rimane inferiore di 1,3 punti rispetto al valore pre-crisi dell’anno 2008. Sono ancora le donne ad essere colpite sensibilmente dal divario, mentre la componente maschile ha recuperato i bassi livelli occupazionali della pre-crisi. Il gap di genere del tasso di occupazione aumenta di poco, mentre il tasso della mancata partecipazione diminuisce in modo leggero. Nonostante questo la differenza di genere è comunque evidente : il 25,9% delle donne che vogliono lavorare non trova occupazione a fronte del 18,2% degli uomini , significa che il divario di genere è ben 5 volte superiore al livello europeo. Difficile il miglioramento di lavoro per le donne giovani tra i 15 e i 34 anni; almeno una su quattro lavora part-time ma vorrebbe un’occupazione a tempo pieno (27% donne in confronto a all’11,1% dei maschi). Il divario intergenerazionale ancora non diminuisce ma si notano spiragli di miglioramento. Per gli ultra cinquantenni aumenta la permanenza nel mercato del lavoro per le recenti riforme previdenziali, i giovani di 20-34 anni e gli adulti di 35-40 anni si stanno portando ad un livello occupazionale comunque in aumento. L’Italia di fronte all’Europa è ancora nelle ultime posizioni delle nazioni europee per il tasso di occupazione (seguita solo da Croazia e Grecia) e per la mancata partecipazione al lavoro (disoccupati e non occupati). È evidente che il miglioramento occupazionale non potrà da solo dare soluzioni soddisfacenti alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
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20/12/2017 Gruppo Fedrigoni: i sindacati chiedono chiarezza sulla cessione
Il 4 dicembre 2017 si è tenuto l'incontro previsto per il Gruppo Fedrigoni al fine di monitorare le problematiche derivanti dall’annullamento dell’intera commessa relativa alla carta per le banconote dell’'India. La venuta meno della suddetta commessa, ha portato ad un blocco degli impianti dello stabilimento di Fabriano e ha in parte creato problemi anche allo stabilimento di Bollate. Le parti sino ad ora sono riuscite a trovare delle soluzioni temporanee, e si sono date appuntamento alla fine di gennaio per monitorare gli sviluppi della situazione, ma il repentino avanzamento della trattativa per la cessione del Gruppo Fedrigoni a una multinazionale americana, divulgate da molteplici organi di stampa, e le recenti affermazioni fatte dal patron in alcune riunioni tenute nei vari stabilimenti del Gruppo, che confermava l’imminente cessione, impone alle Segreterie Nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, la massima attenzione agli sviluppi e all’evoluzione della trattativa in corso. A tal fine chiediamo all’azienda informazioni precise e tempestive sugli sviluppi dell’operazione in corso e di essere coinvolti il prima possibile affinché la tutela dei livelli occupazionali e l’integrità dell’intero perimetro del Gruppo siano già previsti all’interno dell’accordo di cessione.
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20/12/2017 Cisl Marche in lutto: addio ad Angelo Colonna
La Cisl delle Marche piange la scomparsa dell'amico e collega Angelo Colonna, che ci ha lasciato prematuramente ieri mattina dopo aver combattuto la sua ultima battaglia. Colonna, 50 anni, componente del Consiglio Generale della Cisl Marche, aveva lavorato come operaio nella Antonio Merloni per poi entrare nel sindacato,  prima occupandosi dei metalmeccanici e, in seguito, dei lavoratori edili e del legno. La Filca Cisl Marche lo ricorda per la determinazione e la tenacia nelle battaglie al fianco dei lavoratori. Angelo è stato un esempio per tutti noi di appartenenza e senso di responsabilità verso la Cisl «dove con passione, lealtà, competenza ed umiltà ha svolto la sua instancabile attività di tutela sindacale. Rimarrà scolpito nei cuori di tutti noi e di tante persone che ha incontrato nel sindacato, a cui ha voluto offrire il suo aiuto competente, una parola di conforto o un sostegno nelle difficoltà lavorative». Le esequie saranno celebrate domani, giovedì 21 dicembre alle 15, con il corteo funebre che partirà dall’obitorio dell’ospedale Profili in direzione della chiesa di San Giuseppe Lavoratore, in via G. Milani a Fabriano.
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19/12/2017 Contratto artigianato chimico e tessile accorpato: firmata l'ipotesi di accordo
Giovedì 14 dicembre i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e le associazioni degli artigiani Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai hanno siglato a Roma l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro 2016-2018 (rivista la vigenza contrattuale 24 mesi per il Chimico e 30 per il settore Moda), contratto che accorpa il settore della Moda con quello dei Chimici. Coinvolta una platea di 250.000 lavoratori di cui 155.000 in circa 60 mila aziende per l’artigianato Moda e 95.000 lavoratori in 40 mila aziende per il settore chimico. Per i dipendenti del settore Moda (tessile, abbigliamento, calzaturiero, occhialeria, ecc) è previsto un aumento salariale di 45 euro divisi in 3 tranche. Prevista inoltre una “una tantum” di 120 euro in due tranche. Per i dipendenti del settore Chimica (chimica, gomma plastica, lampade, ecc) è previsto un aumento salariale di 48,10 euro divisi in 3 tranche. Prevista inoltre una “una tantum” di 80 euro in due tranche. Per i dipendenti del settore Ceramica (Ceramica, abrasivi, piastrelle, ecc) è previsto un aumento salariale di 42 euro divisi in 3 tranche. Prevista inoltre una “una tantum” 80 euro in due tranche. Gli aumenti salariali tengono conto del recupero reale dell’inflazione e degli andamenti del settore. Nelle Marche il nuovo contratto accorpato Moda e Chimici interessa circa 15.000 lavoratori: soddisfazione esprime David Ballini, segretario regionale Femca con delega all'artigianato, che ha partecipato a tutta la trattativa«Questo contratto – concludono i Sindacati – è importante soprattutto perché è il primo vero accorpamento di settori manifatturieri diversi, un altro passo avanti verso la razionalizzazione del numero dei contratti nazionali». Per quanto riguarda il mercato del lavoro è stato introdotta una nuova norma contrattuale per il reinserimento al lavoro a tempo indeterminato, con acquisizione di una nuova qualifica professionale, di soggetti svantaggiati. È stata poi migliorata la norma sui congedi parentali attraverso il recepimento norma di Legge su frazionabilità dei congedi (Aspettativa Post - Partum L.104). Viene inoltre riconosciuto il diritto ad una aspettativa di 12 mesi in caso di malattie gravi. Per quel che riguarda il tema della legalità e il contrasto allo sfruttamento del lavoro lungo la filiera viene riconosciuta la responsabilità in solido prevista per gli appalti anche per il lavoro in subfornitura. Sono, a riguardo, stati sottoscritti un protocollo sulla legalità ed un avviso comune da presentare alle istituzioni. Ora la parola spetta alle assemblee dei lavoratori che dovranno approvare l’intesa.
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19/12/2017 La Fai Cisl premia gli allevatori terremotati: un sostegno per resistere in attesa della ricostruzione
Due allevatori terremotati premiati dalla Fai Cisl Marche per il loro coraggio di fronte alle difficoltà del sisma e della lenta ricostruzione. Angela Catalucci, di Cagnano di Acquasanta, e Mario Troiani, di Visso, hanno ricevuto un contributo economico nel corso del consiglio generale della Fai Cisl Marche che si è tenuto giovedì 14 dicembre presso la sala convegni Hotel Royal di Lido di Fermo. Ai lavori, dedicati soprattutto ai tanti problemi del terremoto, erano presenti i vertici regionali e nazionali della Fai Cisl e il segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi. Durante i lavori del consiglio sono state ascoltate le testimonianze dirette di piccoli allevatori che hanno avuto tutto distrutto e che vivono con le proprie famiglie ancora nei gelidi container. Attraverso l'iniziativa foto Sadam, sostenuta anche dalla Fai Cisl Marche e nazionale, è stato consegnato a due di loro un contributo economico con l' impegno di sollecitare le istituzioni di provvedere in fretta alla ricostruzione anche per scongiurare lo spopolamento delle zone colpite.
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18/12/2017 Focus Lavoro: Incontro con i Rettori delle Marche - Imu e Tasi 2017
Sesta puntata di #FocusLavoro, il settimanale di informazione della Cisl Marche In primo piano: Nelle Marche da rigenerare la Cisl incontra i Rettori delle quattro Università marchigiane. Le interviste a Francesco Adornato, Rettore UniMc, Giorgio Calcagnini, Prorettore Vic. UniUrb, Sauro Longhi, Rettore UnivPM, Claudio Pettinari, Rettore UniCam e Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche. Rubrica CAF Cisl Informa : IMU e TASI 2017 Istruzioni per l’uso
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18/12/2017 Ospedale di Sassocorvaro e il diritto alla salute delle comunità dell'alto Montefeltro
Oggi  18 dicembre 2017 ore 17,00 presso la sala del consiglio comunale di Sassocorvaro  si terrà un'assemblea cittadina,   promossa da Cgil Cisl e Uil della provincia di Pesaro- Urbino unitamente alle rispettive federazioni di categoria e dei pensionati, riguardo lo stato di “salute” del servizio sanitario  e del diritto  alla salute e alla cura dei cittadini dell'alto Montefeltro . «La situazione di Sassocorvaro e dei comuni limitrofi, area già fortemente disagiata sotto ogni profilo, è emblematica- spiegano in una nota i sindacati -  In quell'Ospedale opera già da un anno la rete di imprese Villa Montefeltro srl, costituita da tre gestori privati della sanità marchigiana, dopo che nel novembre 2015 fu chiusa in fretta e furia, con delibera di giunta regionale, l'esperienza della sperimentazione gestionale costituita da Montefeltro Salute srl, società mista pubblico privato costituitasi nel lontano 2003 con esiti quanto meno discutibili. - proseguono-  La chiusura di reparti e servizi dell'Ospedale di Sassocorvaro, avvenuta a inizio 2016, ,ha messo in seria difficoltà la comunità di quei territori, soprattutto per il mancato potenziamento dell'Ospedale di Urbino ma anche perché molti dei servizi promessi a tutt'oggi o non sono stati attivati o lo sono solo parzialmente.. Sassocorvaro, quindi, come territorio simbolo della spoliazione dei servizi sanitari della nostra provincia e come ospedale simbolo di un rapporto coi gestori privati convenzionati che, ancora oggi appare del tutto sganciato da qualsiasi percorso di confronto condiviso e da una programmazione sanitaria chiara e trasparente.» All'assemblea, aperta alla cittadinanza e agli operatori sanitari, sono stati invitati  ad intervenire  i Sindaci del territorio  e i vertici della sanità dell'Area Vasta n.1.  12/12/17
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15/12/2017 Vertenza Tecnowind: Sindacati e Regione chiedono di non procedere con i licenziamenti
Vertenza Tecnowind. " In seguito a verifiche ed approfondimenti richiesti dal tavolo istituzionale, continua l'esplorazione di possibilità di utilizzo di strumenti per dare la copertura completa a tutti i dipendenti Fino al 31/12/2017. - è quanto scritto da  Fim Fiom Uil in una nota  -  Nel frattempo si aspetta la legge di stabilità, su cui dovrebbe essere posta la fiducia il 22 dicembre, per verificare l'utilizzo di ulteriori strumenti conservativi nel 2018." Fino a quel momento Fim Fiom Uil. e la Regione hanno chiesto all'azienda di non procedere con licenziamenti ma eventualmente, se si dovesse realizzare quanto sopra, di considerare il ritiro della procedura stessa come da impegni verbalizzati nei tavoli ministeriali. 15/12/17
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13/12/2017 Sciopero dei medici: nelle Marche adesione all'80%
Ieri, martedì 12 dicembre, i medici e i dirigenti sanitari hanno scioperato per 24 ore per difendere la sanità pubblica. Nelle Marche si è registrata un'adesione pari all'80%, con 500 interventi programmati rinviati e 600 ambulatori chiusi. Garantite, invece, le urgenze. Lo sciopero è stato indetto da CISL MEDICI – ANAAO ASSOMED – CIMO – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA E VETERINARIA per il diritto dei cittadini alla cura, il diritto dei medici a curare, un contratto che riconosca il valore del lavoro dei medici e ne migliori le condizioni per la qualità e la sicurezza dei servizi per i cittadini. Tra le richieste anche la fine della precarietà in tutti i settori della sanità pubblica, la creazione di nuova occupazione, l'aumento dei contratti di formazione specialistica per i giovani laureati. La manifestazione nazionale si è tenuta a Roma con un sit in davanti al Ministero dell'Economia in Via XX Settembre. 13/12/2017
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13/12/2017 Sciopero del settore portuale venerdì 15 dicembre
Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti proclamano uno sciopero dell’intero settore portuale (lavoratori delle imprese ex. Artt. 16,17, 18 L. 84/94 e dipendenti delle AdSP) FILT, FIT, UILT proclamano uno sciopero dell’intero settore portuale (lavoratori delle imprese ex. Artt. 16,17, 18 L. 84/94 e dipendenti delle AdSP) il prossimo 15 dicembre.  Domani, 14 dicembre,  i lavoratori del Porto di Ancona si riuniranno in assemblea con i rappresentanti sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. La portualità italiana a seguito della revisione della L.84/94, intervenuta con l’emanazione del Dlgs. 169/16, necessita di strumenti strutturali flessibili di intervento a sostegno e governo dei processi e delle politiche attive in virtù delle nuove sfide rappresentate dalla penetrazione delle compagnie di shipping nella proprietà dei terminal, dalla concentrazione del mercato e del gigantismo navale, dall’automazione sempre più spinta delle operazioni portuali senza dimenticare che il lavoro portuale presenta caratteristiche usuranti che necessitano di misure di tutela oggi non esistenti. Per queste ragioni FILT, FIT, UILT, hanno offerto il loro contributo a definire un testo organico di proposte emendative al “correttivo” del Dlgs. 169/16, volto a far fronte alle nuove esigenze della portualità italiana, attraverso la riqualificazione e formazione nonché azioni di sostegno al reddito volte all’accompagno all’esodo dei lavoratori. Le commissioni competenti di Camera e Senato, nell’esercizio delle loro funzioni, hanno espresso parere favorevole sullo schema di decreto in parola condizionandolo al recepimento di modifiche sostanziali, tra le quali la previsione che le misure sopra richiamate siano dedicate a problematiche che coinvolgono la generalità dei lavoratori. Uno schema di decreto legislativo frutto del confronto tra il MIT e le Organizzazioni del cluster marittimo sull'insieme delle problematiche legate al lavoro portuale che va a sovrapporsi con il testo della legge di bilancio trasmesso contestualmente dal Senato della Repubblica alla Camera dei Deputati recante, tra l'altro, una modifica dell'art. 17, comma 15-bis della legge 84/94 riguardante le imprese e le agenzie che erogano la fornitura del lavoro nei porti creando un pericoloso “ingorgo” dagli esiti assolutamente incerti per i lavoratori dei porti. Pertanto le Segreterie Nazionali FILT- CGIL, FIT – CISL e UIL TRASPORTI esprimono fortissime preoccupazioni per l’inevitabile cortocircuito legislativo procurato che intacca i provvedimenti, contenuti nel “Correttivo Porti” volti a rilanciare il lavoro portuale attraverso misure strutturali ed ampie, e chiedono al Governo di risolvere questo ingorgo legislativo e di riprendere il buon lavoro svolto dalle Commissioni di Camera e Senato sul testo correttivo del Dlgs. 169/16.
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13/12/2017 Aspettando il Natale; incontro e racconto al Caffè Alzheimer
Venerdì 22 dicembre a partire dalle ore 17 si terrà presso l'Auditorium Marini di Falconara Marittima - Via Marsala 19 - l'iniziativa che conclude il primo anno di vita del Caffè Alzheimer. All'incontro parteciperanno i familiari dei pazienti, che racconteranno la propria esperienza, l'infermiere impiegato nel servizio a domicilio, Franco Bonfranceschi, il vice sindaco Stefania Signorini, Roberto La Rocca della Fondazione Masera, la dott.sa Fabrizia Lattanzio, Direttore scientifico dell'Inrca, e Umberto De Simoni, presidente di Anteas Marche. Modera l'incontro Alessandro Mancinelli, responsabile della Cisl di Ancona. A seguire musica con Umberto Ausili e aperitivo di condivisione. Il Caffè Alzheimer resterà aperto il giovedì ogni quindici giorni dalle 17 alle 19 presso il centro parrocchiale del Rosario, Via Mameli 17, Falconara Marittima.
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13/12/2017 Una generazione in panchina: incontro a Jesi per trasformare i NEET in una risorsa per il paese
Mercoledì 13 dicembre alle ore 17 si svolgerà presso il Centro Pastorale Diocesano a Jesi in via Lorenzo Lotto n. 14 un incontro organizzato da Progetto Policoro sul problema dei NEET. Ai lavori parteciperanno Stefano Mastrovincenzo, Presidente IAL Nazionale, che illustrerà strumenti e proposte operative per affrontare il problema dei NEET,  e  il Prof. Emiliano Sironi docente di Demografia e Statistica sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che presenterà la ricerca “Una generazione in panchina, da Neet a risorsa per il paese” il nuovo ebook realizzato dall’Istituto Toniolo, che raccoglie le versioni dei contributi presentati al “Neeting”, il primo convegno sui Neet tenutosi in Università Cattolica. Proprio dai dati del rapporto giovani raccolti ad ottobre 2016 su un campione rappresentativo di 5200 giovani tra i 18 ed i 34 anni, emerge come molti di coloro che si trovano nella condizione di Neet desiderino un lavoro. La grande maggioranza, inoltre, lo sta cercando ma anche una buona parte di chi non lo fa, perché oramai scoraggiato, accetterebbe un’offerta subito. L’acronimo NEET (Not in Education, Employment or Training) è stato coniato nel Regno Unito verso la fine del secolo scorso. L’utilizzo diffuso inizia dal 2010 quando l’UE adotta il tasso di NEET come indicatore di riferimento sulla condizione delle nuove generazioni. Rispetto all’usuale tasso di disoccupazione giovanile, nell’indicatore sono compresi tutti i giovani inattivi, non solo i disoccupati in senso stretto. Si stima che in Italia siano più di 2.000.000 i giovani che non vogliono studiare e cercare un lavoro. Un fenomeno su cui è doveroso interrogarsi, studiare e agire come collettività nelle sue varie articolazioni.
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12/12/2017 Vertenza Tecnowind: è iniziato il confronto in sede istituzionale
Si è svolto oggi, lunedì 11 dicembre, presso la sede della Regione Marche, il primo incontro per la fase di confronto istituzionale relativo alla procedura di mobilità dell'azienda Tecnowind. Le parti hanno condiviso che è necessario intraprendere in tempi molto rapidi un percorso che possa, da una parte ridurre sensibilmente il numero di esuberi e dall'altra verificare la possibilità di strumenti atti a garantire i livelli occupazionali e la sopravvivenza dell'azienda, anche alla luce delle previsioni che potrebbero risultare nella legge di stabilità. Il tavolo sarà convocato nuovamente entro pochissimi giorni per dare modo a tutti i soggetti presenti, iniziando principalmente dalla Tecnowind stessa, di approfondire le strade percorribili, iniziando dalla possibilità di ricorso alla cassa integrazione in deroga in quanto, l'attuale ammortizzatore sociale è in scadenza il 17 dicembre. Le organizzazioni sindacali ritengono indispensabile una nuova convocazione immediata presso il Dicastero titolare del tavolo con allargamento al Ministero competente sul tema ammortizzatori sociali, vista la rilevanza della vertenza e valutano indispensabile che le Istituzioni tutte mettano in campo un monitoraggio costante sullo stato di eventuali trattative in essere per la vendita della società. Nella giornata di martedì si è svolta l'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori.
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11/12/2017 R.E.I., Reddito di inclusione sociale: Assemblea Pubblica a Fano
Scadenze, requisiti, beneficiari, tutte le informazioni sulla nuova misura di contrasto della povertà: il R. E. I.  al  centro dell’assemblea pubblica, promossa dalla Cisl di Fano   e la Fnp Cisl, il sindacato dei pensionati, che si terrà Giovedì 14 dicembre  2017 a partire dalle ore 16.30  presso  la Sala Polivalente “Il Cubo” – via San Lazzaro – Fano. Interverranno  Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano e  Dei Goffi del Dipartimento Welfare Cisl  Marche. 11/12/17
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11/12/2017 Focus Lavoro: Assemblea regionale dei Rappresentanti per la Sicurezza - Cumulo gratuito dei contributi pensionistici
Quinta puntata di #FocusLavoro, il settimanale di informazione della Cisl Marche. In primo piano: il continuo aumento degli infortuni gravi, di quelli mortali e delle malattie professionali nelle Marche: i sindacati chiedono alla Regione Marche la convocazione degli Stati Generali della Prevenzione. Dall'assemblea regionale dei Rappresentanti della sicurezza (RLS-RLST) convocata da Cgil Cisl e Uil, le interviste a Cinzia Frascheri. Responsabile Nazionale Cisl Salute Sicurezza e Lavoro, Angelo Colombini, Segretario nazionale Cisl, e Massimo Giacchetti, Responsabile Dipartimento Salute e Sicurezza Lavoro Cisl Marche. Rubrica Patronato Inas Cisl Informa: CUMULO GRATUITO DEI CONTRIBUTI PENSIONISTICI: Istruzioni per l'uso.
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11/12/2017 Ospedale di Cagli: assemblea cittadina per parlare del futuro
Cgil Cisl e Uil di Pesaro-Urbino hanno organizzato per oggi, lunedì 11 dicembre a partire dalle 16.30, un'assemblea pubblica presso la sala della Prefettura di Cagli per discutere delle prospettive future dell'ospedale cittadino, ancora in bilico tra la permanenza nel servizio pubblico in veste di ospedale di comunità o la trasformazione in struttura privata convenzionata. Durante l'incontro, al quale sono stati invitati i sindaci del territorio e i vertici dell'Area Vasta 1 Asur, saranno illustrate le richieste del sindacato e della comunità  per la salute e la cura dei cittadini dell’alta vallata del Metauro.
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07/12/2017 Rapine negli uffici postali: Cisl e Slp chiedono un incontro urgente per salvaguardare la sicurezza di personale e utenti
Il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e il segretario generale della Slp Cisl Marche, Dario Dominici, hanno inviato una lettera al Prefetto di Ancona, all'Assessorato al Lavoro della Regione Marche e all'Organismo Paritetico Nazionale per la sicurezza di Poste Italiane per chiedere un incontro urgente sul tema delle rapine negli uffici postali del territorio e, di conseguenza, sul rischio per l'incolumità dei dipendenti postali. «La recrudescenza delle attività criminose perpetrate contro alcuni uffici postali della provincia di Ancona, negli ultimi giorni, con conseguenze dirette anche sulla salute delle persone, riapre e porta in evidenza un problema che la scrivente organizzazione di categoria e la unione sindacale regionale ritengono di primissima importanza: la prevenzione della salute dei dipendenti e l’incolumità degli utenti - scrivono Rossi e Dominici -. Pur essendo consapevoli della impossibilità di prevedere con certezza l'accadimento di tali eventi, con la presente siamo a chiederle un incontro urgente affinché possa essere approfondito il tema delle misure passive adottate a tutela della incolumità fisica del personale applicato negli uffici postali e degli utenti. Certi della vostra attenzione e comprensione delle istanze di tutela per conto delle persone direttamente esposte, preoccupate per la loro salute, e a cui diamo voce, porgiamo i migliori saluti in attesa di riscontro».
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07/12/2017 Roberto Ascani e Giuseppe Giorgetti ospiti a Buonasera Marche
Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche, e Giuseppe Giorgetti, segretario generale Fai Cisl Marche ospiti in studio a Buonasera Marche ÈTV Marche. Intervista con Lucio Cristino sul futuro dell'Aeroporto delle Marche e sulle prospettive per la Manifattura Tabacchi di Chiaravalle, dopo la dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Ancona
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07/12/2017 Ossi duri si diventa: ultimo appuntamento con la prevenzione dell'osteoporosi
Martedì 12 dicembre 2017 alle ore 15.30 presso la Sala Ricci di Palazzo Marche - p.zza Cavour Ancona - si svolgerà l'ultimo incontro della campagna informativa di prevenzione sull'osteoporosi, "Ossi duri si diventa". Dopo il dibattito sarà possibile effettuare il test DEFRA per una prima valutazione della situazione di rischio fratture da sottoporre all’attenzione del proprio medico di medicina generale
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06/12/2017 Inrca - Osimo: raggiunta una intesa sulla gestione del personale
Dopo mesi di sollecitazioni è stata finalmente affrontata in maniera approfondita sul tavolo sindacale dell’ AREA Vasta 2 la tematica riguardante il trasferimento del personale nella procedura di fusione per incorporazione dell’ ospedale di Osimo nell’ INRCA. FP CGIL e CISL FP ritengono che si tratti di un importante risultato che risponde alla richiesta più volte avanzata di consentire in ogni caso il diritto di opzione al personale coinvolto nella procedura. L’operazione riguarda 217 operatori che attualmente operano presso l’ ospedale osimano, di cui 49 resteranno all’ area vasta 2 in quanto le funzioni da loro svolte sono esercitate essenzialmente per l’ attività territoriale. 168 operatori transiteranno invece all’ INRCA rimanendo ad operare presso l’ospedale di Osimo per consentirne il funzionamento sotto la nuova proprietà. L’ accordo prevede che ai 168 operatori destinati all’Inrca , prima del passaggio che avverrà il 1.1.2018, venga data la possibilità di rimanere dipendenti dell’ area vasta 2 attraverso un bando di mobilità interna su posti presenti nel territorio della ex zona 7 ( da Loreto ad Ancona, fino Chiaravalle). Chi dovesse partecipare al bando, che si attiverà immediatamente nel mese di dicembre, e dovesse accettare la destinazione assegnata, sarà sostituito nella propria attività con altro personale al fine di mantenere operativo il presidio ospedaliero. Per quanti passeranno alle dipendenze dell’INRCA non vi saranno mutamenti né di stipendio nè di trattamento previdenziale o normativo. L’Inrca infatti è un ente del Servizio sanitario esattamente come l’ area vasta. In una prima fase l’elaborazione stessa degli stipendi, così come altri servizi di approvvigionamento o di natura informatica, sarà garantita dall’ Asur. Un importante risultato sulla cui corretta applicazione vigileremo attentamente.
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06/12/2017 Sostegno ai disabili e contrasto alla povertà: incontro a Recanati
L’associazione “Cittadini in Cammino” organizza per lunedì 11 dicembre alle ore 21 nella sala conferenze della Croce Gialla di Recanati una iniziativa che ha lo scopo di coinvolgere e informare i cittadini sul tema del Reddito d'inclusione (REI) e sul "Dopo di noi", ovvero l'assistenza alle persone disabili dopo la morte dei parenti che li sostengono. Parteciperanno il senatore Mario Morgoni, il sindaco Francesco Fiordomo, il segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi e il responsabile nazionale welfare del Pd Giovanni Lattanzi
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06/12/2017 Il nuovo ruolo delle professioni nella sanità che cambia: dalla Legge Gelli al DDL Lorenzin
Lunedi 11 dicembre alle ore 10.00 presso il Centro Conero Break di Ancona oltre cento infermieri , operatori socio sanitari , amministrativi e tecnici   della sanità pubblica e privata provenienti da tutte le Marche hanno partecipato al Convegno dal titolo : " Dalla Legge Gelli al DDL Lorenzin, il nuovo ruolo delle professioni nella sanità che cambia", alla luce della recente legge 24/2017 in tema di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. Ai lavori, coordinati dal Segretario Generale Fp Marche Luca Talevi,  hanno preso parte : l'on.Federico Gelli, Responsabile sanità Pd nazionale, cui prende il nome la legge, la dott.ssa Nadia Storti , Direttrice Sanitaria Asur e Marianna Ferruzzi, Segretaria Nazionale Fp Cisl. Un’ occasione  per fare il punto sulla situazione della sanità marchigiana di cui troppo spesso si parla per le future quanto lontane nuove strutture ospedaliere e troppo poco per quanto concerne la valorizzazione del personale  oltre a  come migliorare la qualità assistenziale all'interno delle strutture in essere. Nel corso della giornata si farà  anche il punto sullo stato dei lavori del nuovo Contratto Nazionale di Lavoro, atteso da quasi dieci anni, sia per la parte economica che per quella normativa. Infermieri ed operatori socio sanitari della Regione Marche chiedono di poter avere la possibilità di operare con carichi di lavoro e tempi in grado di poter dare la migliore assistenza ai pazienti all'interno di un quadro contrattuale in grado di riconoscere il lavoro quotidianamente svolto. All'incontro parteciperanno una delegazione di precari che da anni attendono la stabilizzazione da parte della Regione, e che ora, alla luce della nuova normativa, chiedono una risposta certa alle loro istanze. 6 dicembre 2017
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06/12/2017 Rete regionale contro la violenza di genere, la Cisl tra i 65 firmatari
Prevenire e contrastare la violenza di genere puntando sulla collaborazione di 65 enti istituzionali marchigiani. È quanto prevede il protocollo d’intesa che è stato sottoscritto, in Regione, dall’assessora alle Pari opportunità, Manuela Bora, presidente del Forum permanente contro le molestie e le violenza di genere, insieme a rappresentanti Anci, Uncem, Comuni capofila degli Ambiti territoriali sociali, Preture,Procura Generale della Repubblica, Corte di appello delle Marche e Magistrature, Carabinieri, Polizia di Stato, Asur Marche, Ufficio scolastico regionale, organizzazioni sindacali e datoriali, Commissione regionale pari opportunità, Ombudsman Marche, Corecom Marche, Collegio degli infermieri e gli Ordine dei medici, degli psicologi, degli assistenti sociali, degli avvocati, dei giornalisti. Un progetto che, per la prima volta, individua una governance regionale nelle azioni di contrasto al fenomeno, allo scopo di creare un sistema articolato di interventi, equilibrato e omogeneo sul territorio, e che attribuisce agli Ambiti sociali la responsabilità della gestione  territoriale. Con la firma del protocollo i soggetti istituzionali si impegnano a cooperare per contrastare la violenza di genere, aiutare le vittime, promuovere la prevenzione, monitorare il fenomeno, realizzare campagne di informazione e sensibilizzazione attraverso i media e i social media. L’intesa rafforza le attività della Rete antiviolenza delle Marche che opera attraverso articolazioni regionali e territoriali. Vede, al momento, la partecipazione dell’86 per cento (65 enti su 75 indicati) delle istituzioni invitate a sottoscriverla che, comunque, potranno farlo successivamente, se vorranno aderire. È stata firmata in concomitanza con la seduta dell’Assemblea legislativa dedicata all’esame del “Rapporto annuale sul fenomeno della violenza di genere nella regione Marche”, curato dalla Giunta regionale. Una realtà che ha visto, nel 2016, 417 donne rivolgersi ai cinque Centri antiviolenza marchigiani. Si stima che siano solo il 10% delle vittime: quelle che hanno avuto il coraggio di segnalare la propria situazione per chieder un aiutoIl profilo della vittima di violenza è quello di una donna di età compresa tra i 36 e i 45 anni (31,5%), coniugata (46,5%), italiana (78%), con figli (67%), con diploma di scuola media superiore (54%) e, a seguire, laureata (27%), con un’occupazione stabile (38,4% - in cerca di prima occupazione il 18,5%). Un profilo che conferma quello del biennio precedente, con un’età media lievemente innalzata rispetto al 2015 (incremento della classe 1951-1960, decremento della 1971-1990). Lo stato civile, quando dichiarato dalla donna maltrattata, è coniugata per il 46,5% e nubile per il 23,7%. Quelle separate sono 62 (59 nel 2015), mentre divorziate risultano 28 (15 nel 2015). Dati importanti che ribadiscono la rilevanza della violenza in famiglia. La maggior parte sono donne che vivono in un contesto familiare (coniugate o conviventi), vittime spesso del marito o del partner: su 173 donne coniugate, 136 segnalano il marito come maltrattante. Gli autori della violenza sono uomini di età compresa tra i 46 e i 55 anni (31,9%), di nazionalità italiana (83,5%), con diploma di scuola media superiore (54%) e occupazione stabile (49,5%). Il profilo tratteggiato è quello di uomini “assolutamente normali”, avulsi da “caratteristiche devianti” che corrisponde a quello delle vittime, contraddicendo lo stereotipo della differenza socioculturale come causa di dissidi. Il 37,8% sono coniugi, autori principalmente di violenza psicologica (73% dei casi) e fisica (54% a testimonianza della copresenza di diversi tipi di maltrattamenti). Il 55,7% dei figli minorenni e il 20,3% di quelli maggiorenni hanno assistito o subito la violenza familiare, introiettando modelli relazionali basati sulla sopraffazione e la mancanza di rispetto. Il 39,6% delle donne che hanno indicato “azioni successive alla violenza” ha segnalato il ricorso al Pronto soccorso.  
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06/12/2017 Al Caffè Alzheimer un incontro sui gruppi di mutuo aiuto
Giovedì 7 dicembre presso il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima si terrà un incontro con la psicologa Romina Pulita per parlare dei gruppi di mutuo aiuto. I gruppi di auto/mutuo aiuto sono formati da persone che condividono un problema o una condizione e si uniscono per un supporto reciproco e per trovare nuovi modi di affrontare le difficoltà di vita. Come indica l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’auto/mutuo aiuto costituisce uno strumento di provata efficacia per promuovere e proteggere la salute e il benessere dell’intera comunità. Appuntamento alle ore 17 presso i locali della Parrocchia del Rosario, via Mameli 17, Falconara Marittima.
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04/12/2017 Focus Lavoro: Una su Tre - Vittoria elezioni Rsu Cosmari
Quarta puntata di #FocusLavoro, il settimanale di informazione della Cisl Marche In primo piano: 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, "UNA su TRE" spettacolo teatrale e tavola rotonda ad Ascoli Piceno. L'iniziativa è promossa dai coordinamenti donne della Cisl e della Fnp Cisl Marche. Interviste a Cristiana Ilari Segretaria regionale Cisl Marche, Patrizia Volponi, Segretaria nazionale Fnp Cisl, Patrizia Peroni, Vice Questore Squadra Mobile di Ascoli Piceno e Laura Gaspari, Associazione on the Road La Cisl vince le elezioni Rsu alla Cosmari di Macerata. Un viaggio nella gestione dei rifiuti con Giuseppe Gianpaoli, Direttore Cosmari. Interviste a Claudio Giuliani, Rsu Cisl Cosmari di Macerata e Fabrizio Costantini Segretario Fit Cisl Marche
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01/12/2017 VET-BUS Project: meeting ad Ancona sull'istruzione e formazione professionale
Si terrà il 4 e il 5 dicembre presso l'NH Hotel di Ancona il meeting su VET-BUS, progetto europeo di istruzione e formazione professionale che vede Ial Marche protagonista per mettere a sistema le esperienze nel settore manifatturiero nelle Marche.
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01/12/2017 Poste: disservizi ad Ascoli Piceno. Dipendente ferita ad Arcevia durante una rapina
Una giornata calda negli uffici postali delle Marche. Una dipendente di Poste Italiane è rimasta ferita nel corso di una rapina avvenuta stamattina ai danni dell'ufficio di Piticchio di Arcevia. La donna è stata soccorsa ed è ricoverata in ospedale a Senigallia. La rapina è avvenuta subito dopo il ritiro del contante dal vettore ed ha fruttato circa 40 mila euro. L'episodio richiama l'attenzione sulla recrudescenza degli atti criminali negli uffici postali: è di pochi giorni fa la notizia del quinto tentativo di rapina ai danni della succursale 8 di Ancona, vanificato dal sistema di apertura temporizzata della cassaforte. «Da anni - dichiara Dario Dominici, segretario generale della Slp Cisl Marche - evidenziamo la nostra preoccupazione rispetto alla salute delle persone (il bene più prezioso) che uscite la mattina per raggiungere i luoghi di lavoro, hanno il sacrosanto diritto ha rientrarvi incolumi. Sollecitiamo un urgente incontro per verificare le misure di sicurezza in essere, migliorarle affinché la incolumità fisica di tutti noi sia veramente al centro delle attività di prevenzione degli atti criminosi. La protezione delle persone deve essere alta, almeno quanto quella che viene riservata ai valori che transitano negli uffici postali: i fatti dimostrano che la strada da fare è ancora lunga e non più rimandabile». Caos e lamentele si sono invece verificate, sempre questa mattina, nella sala al pubblico dell'ufficio di Poste Italiane di Ascoli Piceno Centro con la clientela ostacolata nella prenotazione delle operazioni allo sportello. La Slp Cisl Marche segnala, oltre alle comprensibili difficoltà dovute al pagamento delle pensioni, «l'inopportuna iniziativa della responsabile dell'ufficio, intervenuta in sala per ritardare l'iter di prenotazione». Il segretario generale della Slp Cisl Marche ha chiesto spiegazioni alla dirigenza di Poste Italiane in merito alla gestione delle code. «Tale situazione – afferma Dominici – falsa i dati sui tempi di attesa: sono comportamenti che svuotano il contenuto delle affermazioni dell'Amministratore Delegato di Poste Italiane che ieri, alla firma del rinnovo del contratto di categoria, ha rinnovato gli impegni assunti con i cittadini e con le istituzioni per garantire il ruolo sociale dell'azienda». La Slp Cisl Marche chiede l'immediata cessazione di tali comportamenti e una verifica puntuale sugli altri uffici del territorio per evitare il perpetrarsi di pratiche che penalizzano i cittadini e i lavoratori.
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30/11/2017 Aerdorica: sciopero inevitabile
«Non ci sono le condizioni per poter proseguire e chiudere positivamente la procedura di raffreddamento tra noi e Aerdorica» è quanto dichiarato da Fit Cisl, Filt Cgil,  e Uiltrasporti Marche al termine dell’incontro in Prefettura di martedì 28 novembre per evitare lo sciopero dei lavoratori Aerdorica e che ha prodotto un mancato accordo tra le parti. «Ringraziamo per il contributo prezioso della Prefettura e del Prefetto che con grande sensibilità si è speso in prima persona per ricomporre un quadro molto difficile - proseguono i sindacati in una nota -. Nonostante lo sforzo fatto, allo scopo di trovare una soluzione alla crisi Aerdorica, che potesse scongiurare i trenta esuberi e che potesse allontanare lo spettro del fallimento, così come chiesto dalla Procura della Repubblica di Ancona, purtroppo le distanze tra le posizioni sindacali e aziendali permangono tutte». Fit Cisl, Filt Cgil,  e Uiltrasporti Marche ritengono infatti che il costo della crisi Aerdorica non si possa scaricare esclusivamente sui lavoratori, soluzione questa troppo facile ma al tempo stesso non condivisibile proprio perché individua il lavoro come l’elemento su cui intervenire.Il sindacato ritiene pertanto che vadano fatti tutti gli sforzi necessari nella ricerca di ulteriori soluzioni alternative che evitino scenari drammatici per la società Aerdorica e al tempo stesso per i dipendenti: le soluzioni ancora si possono trovare, ma occorre che tutti i soggetti in gioco facciano la loro parte, azienda, sindacato, istituzioni. Ed è proprio per spronare tutti i soggetti coinvolti, e alla luce della chiusura negativa delle procedure di raffredamento, le organizzazioni sindacali stanno individuando la data per effettuare le prime 4 ore di sciopero.
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30/11/2017 Le Marche dal SIA al REI: un primo bilancio dell'Alleanza contro la povertà
Lunedì 4 dicembre alle ore 15.00 presso la Sala conferenze del CSV Marche - Centro Servizi per il Volontariato Via Della Montagnola 69/a Ancona si terrà il seminario "Le Marche dal SIA al REI" a cura dell'Alleanza contro la povertà nelle Marche. Il seminario sarà una nuova occasione di incontro tra tutti gli operatori impegnati nell’Alleanza contro la povertà nelle Marche ai vari livelli, per avviare un confronto comune sul Reddito di Inclusione (REI), la nuova misura nazionale di contrasto alla povertà che assorbirà l’attuale misura SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva), a un mese dalla sua entrata effettiva in vigore prevista per il mese di gennaio 2018. Dopo l’introduzione dei Coordinatori regionali dell’Alleanza contro la povertà nelle Marche Simone Breccia, Responsabile Welfare Caritas Marche e Fabio Corradini, Responsabile Ufficio Welfare e politiche sociali delle ACLI Marche, interverrà all’incontro il Dott. Francesco Marsico (Vicedirettore di Caritas Italiana) che, a partire dai risultati relativi alle Marche del monitoraggio sull’andamento del SIA che ha visto coinvolti, tra gennaio e ottobre 2017, a livello nazionale tutti gli Ambiti Sociali Territoriali, illustrerà il contesto di partenza nel quale il REI diverrà operativo nella nostra regione. All’incontro saranno invitati anche i dirigenti responsabili dell’Assessorato ai Servizi Sociali ed i Coordinatori degli AA.TT.SS. della Regione Marche
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30/11/2017 Ancona città in Comune: i risultati del progetto di inclusione socio-lavorativa
Domani, venerdì 1 dicembre,  si terrà alle 17 al Ridotto del Teatro delle Muse la tavola rotonda "Ancona la città in... Comune", il progetto di welfare partecipato in risposta alle nuove povertà che coinvolge istituzioni e associazioni del territorio. Alessandro Mancinelli, responsabile della Cisl di Ancona, interverrà nel corso della tavola rotonda, durante la quale saranno illustrati e restituiti alla cittadinanza i risultati delle azioni di inclusione socio-lavorativa.
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29/11/2017 Da Osimo uno stop alle pubblicità sessiste. Ilari: «Importante battaglia culturale»
Il Consiglio Comunale di Osimo ha approvato una mozione presentata dalla consigliera del Pd Eliana Flamini per contrastare la diffusione "di pubblicità lesive della dignità della donna". L'obiettivo è vigilare affinché nessun materiale comunicativo prodotto o patrocinato dal Comune di Osimo contenga stereotipi di genere o immagini discriminatorie. L’ordine del giorno impegna l’Amministrazione Comunale a monitorare il territorio avvalendosi anche delle segnalazioni di cittadini e associazioni, e a promuovere iniziative informative e campagne di sensibilizzazione sul fenomeno della discriminazione di genere e della violenza contro le donne. «Come Sindacato, impegnato nella lotta alle discriminazioni e alla violenza di genere in tutte le sue forme, sosteniamo l'importanza di una battaglia culturale per la parità e la valorizzazione contro linguaggi e immagini sessiste spesso veicolate dai media e dai social - è l'intervento, riportato poi in aula durante il voto, della Segretaria regionale della Cisl Marche, Cristiana Ilari -. Prezioso in tale senso è il lavoro sinergico di rete che insieme possono fare sui territori istituzioni, associazioni, partiti e movimenti, agenzie educative per la promozione di una cultura del rispetto, della condivisione e del valore. Confermiamo in tal senso la nostra collaborazione ad attività di promozione e tutela della parità di genere». 
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29/11/2017 Dichiarato il fallimento della Manifattura Tabacchi, Giorgetti: «Subito esercizio provvisorio per salvaguardare i posti di lavoro»
Dichiarato il fallimento della Manifattura Tabacchi di Chiaravalle: il Tribunale di Ancona ha deciso di revocare la procedura di concordato preventivo ritenendo inadeguato il piano industriale. La sentenza arriva dopo i rilievi dei commissari giudiziari sulla gestione economica dell’azienda, che conta in tutto 65 addetti alla produzione e 28 commerciali. Una doccia fredda per i lavoratori, riuniti in assemblea permanente. I sindacati hanno incontrato i liquidatori, i quali hanno manifestato l’intenzione di richiedere l’avvio dell’esercizio provvisorio per scongiurare la svalutazione del patrimonio e favorire eventuali proposte di acquisto. La proprietà, da parte sua, tenterà di ricorrere contro la decisione del Tribunale. Dopo l'avvio del concordato preventivo, l'attività era ripresa con il pieno coinvolgimento della forza lavorativa, al punto da far prospettare 10 nuove assunzioni. «Sollecitiamo la concessione dell’esercizio provvisorio – rimarca Giuseppe Giorgetti, segretario generale della Fai Cisl Marche – nell’interesse prevalente di salvaguardare i posti di lavoro».
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29/11/2017 Slp Cisl: rinnovato il contratto dei lavoratori di Poste Italiane
Dopo una trattativa durata oltre un anno, è stato rinnovato oggi, mercoledì 29 novembre, il contratto per oltre 140 mila lavoratori postali. L'accordo prevede un aumento pari a 103 euro, un aumento dei minimi tabellari in due tranche di 81,50 euro, l'istituzione del fondo sanitario (pari a 12,50), l'aumento del contributo aziendale a Fondoposte, il fondo di previdenza complementare, di 8 euro, pari a 0,4% e una tantum da 1000 euro. «Siamo di fronte ad un contratto di qualità, sia dal punto di vista economico che normativo - dichiara Dario Dominici, segretario generale della Slp Cisl delle Marche -. Il risultato giustifica il tempo necessario al raggiungimento della intesa. È un contratto pieno di tutele, diritti sindacali, caratterizzato da un responsabile equilibrio tra diritti e doveri». Ottenute quasi tutte le richieste avanzate nella piattaforma presentata alla azienda e scongiurata l'introduzione delle nuove norme (Jobs Act) che disciplinano in senso peggiorativo alcune regole nel mondo del lavoro. Nelle prossime ore sarà disponibile il comunicato delle segreterie nazionali che hanno siglato unitariamente il rinnovo contrattuale.
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29/11/2017 Donne e inclusione sociale: le nuove frontiere della Cisl di Senigallia
La Cisl partecipa in qualità di sportello legale alla rete antiviolenza costituita dal Comune di Senigallia e che coinvolge l'Area Vasta 2 Asur, il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Questura di Ancona, l'Associazione Donne e Giustizia, il Centro Antiviolenza di Ancona, l'Associazione Dalla parte delle Donne e la Cooperativa La Gemma (Casa rifugio Zefiro). La rete è stata presentata nel corso di un incontro pubblico venerdì 24 novembre, nell'ambito della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le Donne. Per la Cisl era presente il responsabile dell'Ast di Senigallia, Sergio Piermattei, che è intervenuto ricordando la portata del fenomeno: «Secondo un'indagine dell'ISTAT del 2016, presentata alla Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, almeno 1.403.000 donne hanno subito nella loro vita lavorativa molestie o ricatti sessuali sul posto di lavoro - ha detto Piermattei -. Solo una donna su 5 tra coloro che hanno subito queste esperienze ne parla con il datore di lavoro, i colleghi o i sindacati. Solo lo 0,7% fa denuncia alle forze dell'ordine. Si parte da questo dato per spiegare il motivo, non unico, per cui un sindacato intende scendere direttamente in campo per dare tutela alle donne che subiscono violenza, nel lavoro o fuori». La Cisl di Senigallia è attiva anche nella lotta alla povertà ed è intervenuta anche al convegno di lunedì 27 novembre del Comune di Senigallia e dell'Ambito Sociale 8 che ha illustrato il passaggio dal Sia al Rei. Ai lavori hanno preso parte, oltre a Sergio Piermattei, il sindaco Maurizio Mangialardi, Carlo Girolametti (Assessore al Welfare Comune di Senigallia), la senatrice Silvana Amati, Fabrizio Volpini (Presidente IV Commissione Consiliare Regione Marche), Giovanni Santarelli (Dirigente Servizio Politiche Sociali Regione Marche), Maurizio Mandolini (Dirigente Ufficio Comune - ATS n. 8), Carolina Mercolini (Responsabile CIOF di Senigallia) e l'esperto di progettazione sociale Alessandro Ciglieri. «Interventi adeguati migliorano le condizioni non solo di chi è direttamente coinvolto, - ha dichiarato Piermattei nel corso dei lavori - ma anche della società nel suo complesso: le famiglie che cadono in povertà diminuiscono i consumi, riducono gli investimenti in capitale umano e in salute, si inaspriscono le conflittualità nel lavoro e nella società. Pertanto con il REI sarà ancora più importante rafforzare i processi di governance territoriale e si avrà modo di creare una diversa infrastrutturazione sociale».
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27/11/2017 Sciopero regionale del settore Gomma e Plastica: sindacati uniti per difendere il contratto
Filctem CGIL Femca CISL e Uiltec Uil delle Marche hanno indetto lo sciopero regionale del settore Gomma e Plastica per il prossimo 1 dicembre. Le sigle sindacali, dopo aver preso atto che Confindustria e la Federazione Gomma Plastica hanno scelto il terreno del conflitto e non quello del dialogo tra le parti, hanno chiamato i lavoratori alla mobilitazione di 8 ore per dire: - NO all'indebolimento del CCNL; - NO alla destrutturazione delle retribuzioni; - NO aumento delle diseguaglianze tra i lavoratori; - SI al confronto; - SI a relazioni industriali costruttive e propositive; «Una vertenza importante - dicono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil - che riguarda, oltre al valore economico della retribuzione dei lavoratori, anche il ruolo e il valore del contratto collettivo nazionale di lavoro e la qualità del sistema di relazioni industriali del settore».
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27/11/2017 Talevi (Cisl Fp): «Regione velocizzi la stabilizzazione dei precari Asur»
La firma da parte del Ministro Madia della circolare ministeriale il 24 novembre scorso, permette finalmente alla Regione di velocizzare, dal 2018, il percorso di stabilizzazione dei tantissimi precari Asur che da anni permettono il mantenimento dei servizi ai cittadini. Si tratta di 1235 tempi determinati ( 178 Area Vasta 1, 635 Area Vasta 2, 113 Area Vasta 3, 136 Area Vasta 4, 173 Area vasta 5 ), a cui vanno aggiunti 115 collaboratori coordinati e continuativi, che ora potranno essere assunti a tempo indeterminato, o direttamente qualora abbiano espletato un concorso pubblico per titoli e/o esami, o tramite procedure concorsuali con riserva del 50% dei posti disponibili. «Da questo momento - dichiara Luca Talevi, segretario generale della Cisl Fp Marche - Regione ed Asur non hanno più alibi. Si deve velocizzare il piano di stabilizzazioni, previsto dalla delibera di Giunta 247/2016, ed implementarlo con le unità operative ora rientranti nella Madia. La Cisl vigilerà affinché tale circolare venga recepita nel più breve tempo possibile».
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27/11/2017 Focus Lavoro: Edili in lotta per il contratto - Pensione lavoratori scuola AS 2017/2018
Edili in lotta per il rinnovo del contratto, scaduto da oltre un anno, conferenza stampa e assemblea dei lavoratori dal campo base della Quadrilatero a Borgo Tufico di Fabriano. Il 18 dicembre proclamato lo sciopero nazionale del settore delle costruzioni, se non ci saranno risposte. L'intervista a Luca Tassi, Segretario Generale Filca Cisl Marche A seguire, la rubrica Patronato Inas Cisl Informa: #Pensioni personale scolastico AS 2017/2018 Istruzioni per l'uso
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24/11/2017 Nelle Marche da rigenerare: persone e territori al centro della rinascita
Cisl Marche a confronto con i Rettori delle università marchigiane per portare un contributo significativo al processo di rigenerazione della nostra regione attraverso un nuovo modello di sviluppo che non sia esclusivamente legato alla crescita economica. Venerdì 1 dicembre il J Cube di Jesi ospiterà il secondo seminario di formazione del nuovo percorso formativo per il gruppo dirigente della Cisl Marche. Parteciperanno Francesco Adornato, Rettore dell'Università di Macerata, Giorgio Calcagnini, Prorettore vicario dell'Università di Urbino, Sauro Longhi, Rettore dell'Università Politecnica della Marche, e Claudio Pettinari, nuovo Rettore dell'Università di Camerino.
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24/11/2017 Credito Valtellinese ex Carifano, sindacati in assemblea con i lavoratori: va fatta chiarezza
Nei giorni scorsi si è tenuta a Fano un’assemblea sindacale, indetta da First Cisl Marche e Cgil Fisac, del personale dipendente del Credito Valtellinese ex Carifano, Direzione Territoriale Marche-Umbria, dove sono stati presentati i contenuti del nuovo piano industriale 2018/2020, in particolare: l’aumento di capitale di 700 milioni di euro, la dismissione dei crediti deteriorati e i risparmi sui costi. First Cisl e Cgil Fisac, precisano: «Sull’aumento di capitale l’assemblea ha preso atto delle notizie che hanno, attraverso la stampa, restituito una immagine negativa dell’operazione che aveva scatenato, complice la coincidenza con la crisi di Banca Carige, una bufera sul titolo, peraltro per il secondo giorno di questa settimana, in forte ripresa e più volte sospeso per eccesso di rialzo. L’operazione, in realtà, pure se ambiziosa per le somme che chiama in campo, era stata pre-sottoscritta e garantita da Mediobanca e sta già trovando diversi soggetti istituzionali interessati. Ciò che più stupisce e sconcerta il personale è la sconsiderata e ingiustificata campagna allarmistica messa in campo dai media locali, fondata su un’insieme di notizie in parte estrapolate dalla stampa specialistica e in parte dedotte attraverso congetture che hanno voluto dare agli eventi di questi giorni una lettura distorta e, almeno in parte, strumentale». Sulla riduzione dei crediti deteriorati, tema comune a tutte le banche italiane ed europee, «l’assemblea ha preso atto del progetto relativo alla loro dismissione, frutto dei nuovi e più stringenti vincoli posti dalla BCE che imporrà, a breve, all’intero sistema bancario dell’Eurozona una loro diversa valutazione e la ricerca di un più solido assetto patrimoniale. Infine, sulla riduzione dei costi, l’assemblea ha ribadito la necessità di poter conoscere nel dettaglio come l’azienda intende realizzare questi risparmi. Il personale riunito in assemblea si è comunque pronunciato, in modo netto, fermamente contrario a eventuali interventi che dovessero porsi al di fuori di un quadro di equità e solidarietà fra tutto il personale».
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23/11/2017 #PassoDopoPasso: Assemblea interregionale sulle pensioni
Giovedì 30 novembre si terrà a Roma un'assemblea interregionale sul tema delle pensioni. Nel corso dei lavori, ospitati dall'Auditorium Antonianum di Viale Manzoni 1, interverrà Annamaria Furlan, Segretaria generale della Cisl. ORARI PARTENZA PULLMAN:MARCHE NORD:PESARO: CASELLO AUTOSTRADA ore 4.00 FANO: PARCHEGGIO SANT'ORSO ore 4.15 SENIGALLIA: CASELLO AUTOSTRADA ore 4.30 ANCONA Nord: Parcheggio GIGOLE' ore 4.45 JESI: B.GO MINONNA (Rotatoria Chiesa) ore 5.00 FABRIANO: V.LE GIARDINI PUBBLICI ore 5.30 ROMA - Piazza San Giovanni - ore 9.30MARCHE SUD:MACERATA: OASI ore 5.15 CIVITANOVA: GLOBO ore 5.30 P.TO S. GIORGIO : BAR USCITA AUTOSTRADA (di fronte Chiesa S. Maria a Mare Marina Palmense) ore 5.45 PORTO D'ASCOLI: DECATHLON (centro Commerciale Porto Grande) ore 6.00 ROMA - Piazza San Giovanni - ore 9.30
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23/11/2017 Sauro Rossi e Cristiana Ilari ospiti a Buonasera Marche
Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e la Segretaria regionale Cisl, Cristiana Ilari, ospiti in studio a Buonasera Marche ÈTv Marche per parlare di Legge di Stabilità,  accordo con il Governo sulle pensioni, e sul tema della molestia di genere in occasione della  giornata internazionale contro la violenza alle donne  del 25 novembre prossimo.
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22/11/2017 In aumento gli infortuni nelle Marche: CGIL CISL UIL chiedono più personale nei controlli
Si è svolta oggi, ad Ancona presso il Conero Break, l’assemblea regionale dei Rappresentanti della sicurezza (RLS) convocata da CGIL CISL UIL a cui hanno partecipato più di 150 rappresentanti dei lavoratori della sicurezza di tutti i settori produttivi, provenienti da tutta la regione. L’assemblea ha denunciato il continuo aumento, in Italia e nelle Marche, degli infortuni gravi e mortali, nonché delle malattie professionali, ritenendo indispensabile riprendere un cammino comune per rafforzare la prevenzione in ogni luogo di lavoro. Nei primi nove mesi del 2017 gli infortuni nelle Marche sono stati 13.774. Quello che preoccupa i sindacati è quanto emerge da una lettura più approfondita dei dati INAIL, se rapportati alle stesso periodo del 2016. “Da gennaio-settembre 2017 aumentano le denunce di infortunio in occasione di lavoro nel settore industria (+ 5,89%) nel terziario (+ 4,34%) e nell’artigianato (+ 3,33%). I settori che hanno il maggiore incremento sono le attività manifatturiere (+ 7,63%), il commercio all’ingrosso (+ 6,68%) e l’edilizia (+ 4,81%).” Tra la popolazione interessata, rispetto allo stesso periodo del 2016, nei primi nove mesi del 2017 “aumentano gli infortuni tra i lavoratori stranieri comunitari (+ 5,30%) e tra gli extracomunitari (+ 3,11%), mentre una lieve flessione si registra tra gli italiani ( - 0,47%). Gli infortuni degli uomini sono in aumento (+ 1,22%) e quelli delle donne in diminuzione (- 1,8%). Altro fattore critico è l’età dei lavoratori e delle lavoratrici dal momento che tra gli ultra cinquantacinquenni nel periodo gennaio - settembre 2017 gli infortuni sono aumentati del 41,30% rispetto allo stesso periodo del 2016.” Allarmanti i dati degli infortuni mortali soprattutto nel settore industria dove da gennaio a settembre 2017 si sono avuti 13 casi contro i 3 del 2016. Per contrastare l’aumento degli infortuni CGIL CISL UIL chiedono alla Regione Marche di convocare gli “Stati Generali della Prevenzione”, perché occorre dare nuovo impulso al tema della salute e sicurezza sul lavoro con un programma di interventi condiviso con tutti gli attori della prevenzione. E’ indispensabile inoltre un incremento del personale dei servizi di vigilanza degli SPSAL ulteriormente ridotto a seguito della riorganizzazione ASUR.
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22/11/2017 Banca Marche , azionisti azzerati: risarcisce UBI Banca acquirente di NBM
Il Tribunale di Milano con decisione dell’8 novembre 2017 ha accertato che deve essere UBi Banca quale acquirente di Nuova Banca Marche a risarcire gli azionisti che si sono visti azzerare il valore delle loro azioni. Questa decisione, che segue quella identica di pochi giorni fa pronunciata dal Tribunale di Ferrara, è di fondamentale importanza perché proviene dal Tribunale di Milano la cui autorità in materia è riconosciuta. Secondo il Tribunale di Milano Nuova Banca Marche (poi Banca Adriatica e ora UBi Banca) è legittimata passiva nel ricevere le richieste di risarcimento del danno da parte degli azionisti. Alla luce di questa sentenza è quindi possibile fare causa direttamente alla Banca evitando di procedere contro gli ex amministratori che, purtroppo, non sono solvibili viste l’importanza delle cifre in gioco.  L'Adiconsum Marche già da due anni ha attivato il percorso del risarcimento civile nei confronti di Nuova Banca Marche e ora di UBI Banca. Sino ad oggi l’Adiconsum Marche è l’unica associazione che ha portato avanti il contenzioso dinnanzi ai Tribunali civili, credendo fermamente che questa sia la via migliore per tutelare gli interessi dei risparmiatori. Ora la decisione del Tribunale di Milano ha ulteriormente avvalorato questa strategia. Si invitano gli azionisti Banca Marche a recarsi con la documentazione attestante gli acquisti delle azioni nella sede Adiconsum ove potranno essere loro spiegate le modalità per intraprendere la causa civile di risarcimento del danno nei confronti di UBI Banca.
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22/11/2017 Pensioni: la Cisl continua il suo percorso per costruire equità, giustizia, diritti
A conclusione dell’incontro con il Governo del 21 novembre, ultima fase di un lungo e articolato percorso, la Cisl ha ulteriormente ribadito la propria posizione sui vari punti del Testo presentato dal Governo e frutto del confronto. La Cisl giudica positivamente i risultati del confronto sui temi previdenziali, che si aggiungono ad altre importanti misure già contenute nella manovra di bilancio per il 2018, già fortemente volute e sostenute dalla nostra Organizzazione, quali: quelle in materia di povertà, lavoro, giovani, ammortizzatori sociali e rinnovo dei contratti del Pubblico impiego. La Cisl impegna il Governo ad attuare immediatamente, nell’ambito della Legge di Bilancio, gli interventi legislativi concordati e ad attivare, da subito, le previste Commissioni tecniche di studio ed elaborazione. La Cisl si impegna, inoltre, a sostenere, presso i Gruppi parlamentari, i contenuti dell’Intesa e a promuoverne la diffusione e il confronto anche sul territorio.
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21/11/2017 Vertenza sanità pesarese: presidio davanti all'Area Vasta 1
Domani, mercoledì 22 novembre, la mobilitazione di CGIL CISL e UIL farà tappa a di nuovo a Fano, stavolta davanti alla sede dall’Area Vasta 1. Dalle ore 9 sarà organizzato un presidio con volantinaggio, anche in città durante il mercato, per informare e coinvolgere i cittadini sulla mancata trasparenza che la direzione dell’Area Vasta 1 ha nella programmazione della sanità sia a breve che a lungo termine. Ad oggi, nonostante gli appelli e le reiterate richieste anche a livello locale, nonostante la mobilitazione sul territorio, cosi come previsto dalla DGR 149/14, non è in atto alcun confronto sulla politiche per la salute a livello territoriale. Una conferma del fatto che, a ricaduta sul livello territoriale, la Regione pratica una totale indisponibilità al confronto con le parti sociali, in una Provincia, la nostra, che sin dal 2013 sta pagando un prezzo altissimo in termini di tagli ai servizi, alla rete ospedaliera, mobilità passiva, cessione di spazi e agibilità alla sanità privata. «Un prezzo altissimo per le nostre comunità locali e per gli operatori sanitari che da anni sono costretti a lavorare in perenne condizione di incertezza e di difficoltà organizzativa - dichiarano Maurizio Andreolini, responsabile Cisl Pesaro, Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl Fano, Leonardo Piccinno, responsabile Cisl Urbino -. Chiediamo di aprire immediatamente tavoli specifici di confronto». Se non ci saranno apertura al confronto, le Organizzazioni sindacali valuteranno come continuare la mobilitazione, non escludendo né nuovi presidi né assemblee pubbliche. Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare all'iniziativa e a sostenere le rivendicazioni affinché si possano veramente avere le risposte necessarie alla nostra sanità e ai nostri cittadini.
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21/11/2017 Edili in lotta per il contratto: senza risposte, sciopero generale il 18 dicembre
Il rinnovo del contratto nazionale, ormai scaduto da più di una anno, ci offre l’occasione per ragionare sulle condizioni di un settore che, al netto di alcuni rimbalzi nel 2016, nell’ultimo anno ha perso il 5,5% degli occupati, confermando la crisi pesantissima che lo colpisce da 9 anni e che ha comportato la perdita di 800.000 posti di lavoro nel paese (Fonte Istat). I dati di contesto della Regione Marche, al netto di sottili riprese legate alla fase uno della ricostruzione nel cratere, evidenziano una perdita secca di quasi il 50% dei posti di lavoro. Dal 2009 al 2016 si sono persi circa 14.000 posti di lavoro e chiuse circa 3.200 aziende e se poi guardiamo le ore lavorate registrate dalle casse edili le stesse sono passate da 22,7 mln nel 2009 a 11,5 mln nel 2016, mentre la massa salari denunciata è passata da 225mln nel 2009 a 125 mln nel 2016: un settore ridimensionato e trasformato radicalmente (Fonte casse edili). Sebbene è calato il ricorso agli ammortizzatori sociali si registra un continuo calo delle ore denunciate nelle casse edili. La media si attesta intorno a 110 ore mensili lavorate nelle Marche, numero che da solo dice dove sta andando il settore e quali trasformazioni in termini di riemersione di lavoro nero e grigio sta subendo. Su questo ricordiamo che il tasso di irregolarità nelle Marche, calcolato come incidenza delle unità di lavoro non regolari sul totale, è pari nelle costruzioni al 16,9% contro quello nazionale che è pari al 15,9 % (Fonte Istat). Anche nel 2016 il settore è al palo con un mercato immobiliare sostanzialmente fermo (permessi per costruire ancora in negativo) con qualche modesto segnale positivo sulle ristrutturazioni edilizie (nonostante la crisi aumentate del 19%). Il tema vero è che nelle Marche ci sono circa 70 Mln dei euro di opere incompiute (FONTE: Regione Marche rif. anno 2016) e investimenti pubblici in opere infrastrutturali per circa 5 Mld di euro stanziati negli ultimi anni che non si sono mai tramutati in cantieri per problemi amministrativi o burocratici o peggio ancora per problemi delle aziende vincitrici degli appalti (ferrovia, ospedale, uscita del porto per rimanere nell’anconetano). Spendendoli si potrebbero generare moltissimi posti lavoro, con una ricaduta complessiva sul sistema economico regionale. E intanto, da anni, i lavoratori rimasti nel settore non hanno rinnovato il contratto nazionale, il lavoro è diventato più insicuro, si è deteriorato e si è abbassata la qualità del costruire (con conseguenze tangibili durante eventi calamitosi). Nella piattaforma del rinnovo del ccnl edilizia di Fillea Filca Feneal c’è un’idea nuova per le costruzioni fatta di: rilancio del settore, del salario e dei diritti ai lavoratori, tutela e maggiore funzionalità del sistema bilaterale, regole che incentivino le aziende rispettose dei contratti e delle norme (a scapito di lavoro nero, o di quelle aziende che pur facendo lavori edili applicano altri CCNL). Si richiede infatti un aumento contrattuale di 106 euro al livello minimo, ma sopratutto maggiore legalità, regolarità, per appalti e subappalti anche tramite il Durc per congruità. Le scosse sismiche del 2016-2017 hanno devastato le Marche, ma le hanno trasformate nel più grande cantiere d’Europa. Sulla qualità e celerità della ricostruzione e su quello che succederà nella nostra regione misureremo il paese e il futuro del settore (ricorso a nuove tecnologie, sostenibilità nel costruire, risparmio energetico). Recentemente la Commissaria per il terremoto ha emanato l’ordinanza 41 e ha dato di fatto l’input a tutte le parti sociali di fare un accordo per disciplinare il settore e per riscrivere le regole in termini di legalità, trasparenza e qualità, noi ci siamo, che faranno i nostri imprenditori? Crediamo con questa campagna informativa di dover mettere il rinnovo del CCNL dell’edilizia al servizio del consolidamento di una ripresa economica che deve premiare i lavoratori e le imprese edili più serie e sane, al servizio del nostro Paese e della nostra Regione che hanno bisogno di grandi investimenti infrastrutturali, di lotta al dissesto idrogeologico, di interventi significati sul fronte dell’anti sismico e della riqualificazione delle aree urbane. Alla luce di queste sfide e per rivendicare la centralità del settore e dei suoi lavoratori nella giornata del 18 dicembre scenderemo in diverse piazze d’Italia per dare un segnale visivo e forte di discontinuità e cambiamento vero.
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21/11/2017 Presa in carico e interventi socio-assistenziali per gli anziani: nuovo incontro al Caffè Alzheimer
Giovedì 23 novembre presso il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima si terrà un incontro sul tema della presa in carico e degli interventi socio-assistenziali per le persone anziane. Parteciperanno l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Falconara Giorgia Fiorentini e Nicoletta Baroni dell’Area Anziani. Appuntamento alle ore 17 presso i locali della Parrocchia del Rosario, via Mameli 17, Falconara Marittima.
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21/11/2017 Le Marche della Rinascita: seminario a Fabriano sul rilancio dell'entroterra
Il prossimo 24 novembre si terrà a Fabriano - Museo della carta e filigrana - L.go F.lli Spacca, il quinto dei seminari di approfondimento #marcheuropa, organizzati dal Consiglio Regionale delle Marche in collaborazione con l'Istao, insieme ad un ampio partenariato. Il tema dell'edizione di quest'anno è "Le Marche della Rinascita", con evidente riferimento alla ricostruzione dell'Appennino ferito dal sisma e con esso al rilancio di tutte le Marche. Sono cinque i seminari rivolti agli amministratori locali e alla classe dirigente diffusa della nostra regione, e si terranno in maniera itinerante ognuno in un Comune dell'entroterra delle cinque province marchigiane. Nello specifico l'appuntamento di Fabriano riguarderà le "Marche inclusive" e si svolgerà dalle ore 9.30 alle 17.00 con relazioni, workshop e tavola rotonda conclusiva che vedranno la partecipazione di figure istituzionali, della politica, delle professioni e della società civile. Per la Cisl Marche sarà presente il Segretario generale Sauro Rossi.
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20/11/2017 Il volontariato oggi tra problemi e difficoltà: un'iniziativa per ricordare Claudio Durisotti
Mercoledì 22 novembre 2017 alle ore 10 presso la Sala parrocchiale S. Gaspare del Bufalo - Via Brecce Bianche Ancona - si terrà una tavola rotonda dal titolo "Il volontariato oggi tra problemi e difficoltà" alla quale parteciperanno Carlo Pesco, Direttore Caritas diocesana Ancona-Osimo,  Umberto De Simoni, Presidente Anteas Marche, Mario Canale, Segretario Generale Fnp Cisl Marche, e Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche. All'iniziativa, in ricordo di Claudio Durisotti, prenderanno parte anche Roberto Battistini. Presidente Anteas Volontariato Ancona, Giuseppe Giacco, Responsabile Rls Fnp Cisl Ancona, Luigi Giampaoletti, Dirigente Responsabile Coop Ausilio spesa, Alessandro Mancinelli, Responsabile Cisl Ancona, e Agostino Ciciliani Presidente Anteas Falconara/Chiaravalle. Conclude i lavori, coordinati da Carmen Carotenuto, il Presidente Anteas servizi Ancona, Giuseppe Gubinelli.
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20/11/2017 Focus Lavoro: vertenza sanità nel Pesarese - Lavoratori precoci Istruzioni per l'uso
Vertenza sanità nel pesarese: posti letto, liste di attesa, ospedale unico la mobilitazione di Cgil Cisl Uil.Presidio e volantinaggio a Pesaro, dopo le tappe di Urbino e Pergola. Sabato 18 novembre appuntamento all’Ospedale di Fano. Interviste a Maurizio Andreolini, responsabile Ast Cisl di Pesaro, e Giovanni Giovanelli responsabile Ast Cisl di Fano. A seguire la rubrica Patronato Inas Cisl Informa: Lavoratori precoci, istruzioni per l'uso
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17/11/2017 Sciopero nazionale dei lavoratori delle concessionarie autostradali: il 20 novembre a Montecitorio
Sciopero nazionale di 8 ore proclamato per lunedì prossimo, 20 novembre, con un presidio in piazza Montecitorio a Roma (ore 10:30) di centinaia di lavoratori che arriveranno da tutta Italia, e altre 8 ore di sciopero nei giorni successivi gestite a livello territoriale. È la reazione dei sindacati FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, alle novità emerse nella vertenza legata alle società controllate dalle concessionarie autostradali. Nei giorni scorsi, infatti, è stato bocciato l’emendamento proposto dai deputati Pd Borioli ed Esposito, che intendeva alzare dal 20% al 40% la percentuale dei lavori di manutenzioni e progettazione affidabili senza gara ai concessionari autostradali. «L’inspiegabile bocciatura della proposta – spiegano le segreterie nazionali dei tre sindacati – è un colpo durissimo per i 3 mila operai e tecnici specializzati, che ora rischiano di essere licenziati, e vanifica il lungo lavoro svolto al tavolo interministeriale aperto dai ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico, che era riuscito a trovare una soluzione per scongiurare questo ennesimo stillicidio di posti di lavoro. Evidentemente – accusano Feneal, Filca, Fillea – le pressioni delle lobbies hanno avuto la meglio sul parere dei due ministeri, sul rischio di mandare a casa 3mila lavoratori, sulla qualità del lavoro, sulla sicurezza delle stesse autostrade, sulla necessità di salvaguardare un pezzo strutturato di impresa italiana e di adottare un orientamento largamente diffuso in Europa». «Le 16 ore di sciopero ed il presidio a Montecitorio sono la nostra risposta all’atteggiamento della politica, che sta peraltro generando forti tensioni sociali sui territori e nei siti produttivi. Chiediamo con forza l’immediata convocazione del tavolo permanente presso il Mise e un intervento rapido e deciso di tutti gli interlocutori politici ed istituzionali per risolvere nel migliore dei modi questa delicata vertenza». Infine i sindacati non escludono nei prossimi giorni disagi sulla rete autostradale nazionale, per iniziative autorizzate di informazione a livello locale come ad esempio azioni di volantinaggio in prossimità dei caselli: «Chiediamo scusa sin d’ora agli utenti – dichiarano – ma la nostra battaglia è anche nel loro interesse, per garantire la massima sicurezza delle autostrade e la massima qualità del lavoro, fino ad oggi affidato a personale specializzato e professionalizzato», concludono Feneal, Filca, Fillea.
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17/11/2017 Continua l’impegno di Adiconsum a tutela dei risparmiatori di Banca Marche
«La giustizia italiana impone l’approccio del maratoneta e non del velocista e il maratoneta non spreca il fiato e le forze all’inizio della gara; con questa consapevolezza come Adiconsum Marche abbiamo approcciato le conseguenze del disastro che ha colpito Banca Marche» dichiara Francesco Varagona, Presidente di Adiconsum Marche. Da quattro anni Adiconsum Marche assiste obbligazionisti e azionisti che si sono visti prosciugare il proprio conto proponendo un percorso finalizzato a recuperare, concretamente, le perdite subite. «Concretezza innanzitutto - prosegue Varagona - ed è per questo che fin dai primi momenti il nostro ufficio giuridico si è attivato approcciando il percorso civile prima che penale». Ricorso all’Arbitro per le Controversie Finanziarie, Cause civili davanti al tribunale per le imprese, ricorso all’arbitro istituito avanti all’autorità anti corruzione e ricorso per l’indennizzo forfettario sono l’armamentario offerto ai risparmiatori che davanti al rifiuto dell’istituto di concludere mediazioni economiche hanno la sola scelta di affrontare il percorso con metodo e con la consapevolezza che non ci sono scorciatoie di alcun genere. «Come Adiconsum Marche, oltre a rivendicare il fatto che grazie al proprio intervento centinaia di obbligazionisti subordinati hanno già ottenuto il rimborso forfettario, vogliamo richiamare l’attenzione sullo scorrere del tempo e sull’importanza di affidarsi a percorsi che siano concretamente in grado di soddisfare le giuste richieste dei risparmiatori. - conclude il Presidente di Adiconsum Marche - Per tali motivi, per quanti non abbiano fatto esaminare ancora la completezza e la correttezza del proprio dossier titoli, ricordiamo che l’Adiconsum Marche mette i propri sportelli territoriali a disposizione dei risparmiatori per valutare assieme al centro giuridico la fondatezza dei singoli casi e intentare tutte le azioni a tutela dei loro diritti».
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17/11/2017 Dal Campanile al Territorio: una diversa visione di welfare. A Mondolfo si inaugura la nuova sede della Cisl
“Dal campanile al territorio. Una diversa visione di welfare” al centro della Tavola rotonda organizzata dalla Cisl di Fano e dalla Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl, per Mercoledì 22 Novembre 2017 ore 15,30 Sala Aurora, Via Cavour, 21 – Mondolfo (PU) , in occasione dell'apertura della nuova sede sindacale di Mondolfo, in via San Sebastiano, 45. Alla tavola rotonda, introdotta da Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano e conclusa dal Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, interverranno il Sindaco di Terre Roveresche, Antonio Sebastianelli, il Sindaco di Mondolfo, Nicola Barbieri, il Coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale n. 6, Riccardo Borini e Patrizia Pedaletti della Fp Cisl Marche. Coordina i lavori Desi Goffi, del Dipartimento Welfare Cisl Marche. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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17/11/2017 Tecnici, amministrativi e collaboratori della scuola, c'è l'accordo tra sindacati e Ufficio Scolastico: rientra lo stato di agitazione
Rientra lo stato di agitazione proclamato dai sindacati dopo la decisione dell'Ufficio Scolastico Regionale di autorizzare altri 83 posti per personale ata in deroga per le scuole della nostra regione. L'accordo è arrivato ieri pomeriggio (lunedì 13 novembre) al termine dell'incontro tra il direttore generale dell'Usr Marche, Marco Ugo Filisetti, e le segretarie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal. Entro la fine della settimana sarà pubblicato il decreto che permetterà alle scuole di assumere 55 collaboratori scolastici, 18 assistenti amministrativi e 10 assistenti tecnici in più rispetto ai 59 posti autorizzati in precedenza e già coperti dalle scuole. Questa importante integrazione di personale per l'anno scolastico 2017/2018, che si aggiunge ai 95 posti destinati alle zone del cratere sismico legati alle risorse per fronteggiare l'emergenza terremoto, si è resa necessaria per tamponare la grave carenza di personale ATA che da anni pesa sulle scuole. «Fin dal mese di agosto abbiamo denunciato al tavolo di trattativa regionale la grave carenza di organico ata che avrebbe messo a rischio la sicurezza e il regolare funzionamento delle scuole. Una carenza così diffusa e grave che non poteva essere sanata con la sola prima assegnazione di posti in deroga. Continueremo a monitorare la situazione per verificare l'attuazione di questo provvedimento» commentano Leonilde Gargamelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal).
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17/11/2017 Vertenza sanità nel pesarese: domani presidio davanti all'ospedale di Fano
Domani mattina, sabato 18 novembre, la mobilitazione di CGIL CISL e UIL farà tappa a Fano; l’altro cardine appunto dell’azienda ospedaliera Marche Nord. Dalle ore 9 sarà organizzato davanti all’Ospedale Santa Croce un presidio con volantinaggio, anche in città, per informare e coinvolgere i cittadini sul futuro di questa struttura che vive già all’ombra del nuovo ospedale. In attesa della definizione della costruzione del nuovo ospedale Marche nord, i cui tempi e risorse sono tutt’altro che certi, è necessario, così come già affermato per il San Salvatore, che le strutture esistenti (Pesaro Fano e Muraglia) siano in grado di rispondere adeguatamente alla domanda di sanità evitando inutili e pesanti pellegrinaggi fra le tre strutture esistenti (come purtroppo si verifica troppo spesso), anche attraverso una capillare campagna di informazione. In particolare, i servizi e le prestazioni sono erogate solo grazie alla professionalità e al sacrificio del personale dipendente, che spesso non può godere di riposi e ferie per coprire i turni di lavoro. Rivendichiamo un’organizzazione ed una differenziazione dei servizi tra i presidi di Pesaro e Fano vera e complessiva.Ribadiamo che la scelta annunciata di autorizzare e convenzionare una clinica privata a Fano va in direzione opposta alla valorizzazione dell'Ospedale di Fano. Dal punto di vista degli operatori registriamo da un lato un incremento di assunzioni di personale medico senza prevedere però un aumento del personale infermieristico. Chiediamo che al presidio di Fano venga data la possibilità di essere veramente il presidio ospedaliero di tutta la vallata, una vallata tra l’altro che vede già criticità nei due Ospedali di comunità di Fossombrone e Cagli e l’Ospedale di Pergola che, come già denunciato, nella messa in rete con Urbino è penalizzata. Rivendichiamo inoltre da tempo un confronto con l’Area Vasta 1 su questi temi magari già dal prossimo 22 novembre, data nella quale abbiamo già calendarizzato il presidio presso la sede dell’Area Vasta 1. Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare al iniziativa di sabato 18 novembre organizzata da CGIL CISL e UIL ed a sostenere le rivendicazioni affinché si possano veramente avere le risposte necessarie alla nostra sanità e ai nostri cittadini.
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16/11/2017 Sit in ad Ancona contro i tagli al fondo per politiche attive e Ispettorato del lavoro
Domani, venerdì 17 novembre, si terrà un presidio davanti alla sede della Prefettura di Ancona, dalle 10 alle 12, organizzato da Fp Cgil e Cisl Fp Ancona, per protestare contro le criticità che si sono create a nell’organizzazione del Ministero del Lavoro e delle sue due agenzie e cioè l’Ispettorato nazionale del lavoro e l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. La protesta è anche per il taglio del 50 per cento sul fondo di produttività del Ministero e delle due agenzie, decurtato di circa 7 milioni di euro, a fronte di impegni assunti dallo stesso Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali verso Cgil, Cisl e Uil. «I lavoratori e le lavoratrici - sostengono Alessandro Mancinelli (CISL FP) e Stefania Ragnetti (FP CGIL) - chiedono che il Governo preveda nella legge d bilancio le risorse necessarie per far funzionare questi tre nuovi enti che svolgono un’azione importante per il mondo del lavoro (es emersione del lavoro nero,lotta contro le morti sul lavoro), azione che rischia di subire un arresto se non vi sono i giusti investimenti».
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16/11/2017 La scuola è aperta a tutte e a tutti: appuntamento sabato 18 novembre a Pesaro
Cento appuntamenti per la Scuola, sabato 18 novembre, giornata di mobilitazione nazionale promossa da  Cisl Scuola, Flc Cgil, Uil Scuola e Snals Confsal.   Per le Marche, appuntamento a Pesaro,  all'Istituto "A. Cecchi" di Villa Caprile  a partire dalle ore 10,30  dove sarà presentato il manifesto “ La scuola è aperta a tutti e tutte” elaborato da Cisl Scuola , Flc Cgil, Uil Scuola Rua, Snals  con il  contributo di personalità riconosciute nel mondo scolastico ed accademico . L’iniziativa nasce per sottolineare il ruolo e il valore della scuola pubblica italiana, a settant'anni dal varo della Costituzione e a cinquant'anni dalla morte di don Lorenzo Milani, protagonista della straordinaria esperienza educativa di Barbiana . Scopo del manifesto è sollecitare il più ampio consenso dell'opinione pubblica sulla necessità di un forte rilancio di attenzione e investimento sulla scuola pubblica, a partire dalla legge di bilancio.  Sono stati invitati personaggi marchigiani del mondo della  cultura, dello sport e dello spettacolo, oltre che gli amministratori locali e i parlamentari che hanno già confermato la partecipazione. E’ possibile aderire al “Manifesto della scuola”  firmando la petizione al link: http://www.petizioni.net/manifesto-scuola-bene-comune
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15/11/2017 Aerdorica, ancora stallo dopo la riunione in Prefettura. Ascani: «Sul bando la Regione non ci ha coinvolti»
Riunione in Prefettura sulla crisi Aerdorica. Il prefetto di Ancona Antonio D'Acunto ha incontrato le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti e l'amministratrice unica della società Federica Massei, richiamando le parti al senso di responsabilità in virtù dell'importanza strategica di un'infrastruttura come l'aeroporto per il territorio regionale. Dal confronto non sono però emerse novità di rilievo, a parte una generica disponibilità, da parte di Aerdorica, di procedere a un taglio più equilibrato del costo del lavoro. Lunedì 20 novembre i sindacati incontreranno l'assessore regionale alle Infrastrutture, Anna Casini, per discutere le prospettive dello scalo. Un'assemblea con i lavoratori è prevista nello stesso giorno, mentre il 21 novembre le sigle sindacali torneranno a confrontarsi con il vertice di Aerdorica. «Insieme ai lavoratori tenteremo di valutare proposte da portare al tavolo - dichiara Roberto Ascani, segretario generale della Fit Cisl Marche -. Purtroppo, dopo il referendum non si è più trovata una proposta agibile dal punto di vista economico e finanziario, perché non si raggiungono pienamente gli obiettivi di risparmio, né di facile applicazione nell'immediato e non vincolata da fattori esterni». Ascani ricorda il rischio di arrivare quanto prima ai 30 licenziamenti: «Il countdown è imminente: tra bandi che scadono, due diligence e altro i tempi cominciano a stringere». E proprio sul bando per la vendita di Aerdorica, il segretario generale della Fit Cisl Marche precisa: «La Regione non ci ha coinvolti e non ci ha nemmeno detto quando sarebbe stato pubblicato. La nostra richiesta di inserire la clausola sociale è stata accolta solo in maniera parziale perché, testo alla mano, non è vincolante: nell'ipotesi dell'arrivo di un acquirente, dovremo appellarci al suo buon cuore per il rispetto della clausola». 
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15/11/2017 Violenza Contro le Donne: Approvata la ripartizione dei fondi per Centri antiviolenza e Case rifugio
Alla presenza della Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità, Maria Elena Boschi, le Regioni hanno assicurato l'aumento delle risorse per sostenere economicamente le "Case rifugio" e i "Centri antiviolenza". In previsone, nella legge di bilancio sono ipotizzati 33,9 milioni per il 2018 e 34 milioni per il 2019. Determinante quindi l'aumento dei finanziamenti alle strutture; la recentissima rilevazione ha confermato l'esistenza di 296 Centri antiviolenza e di 258 Case rifugio in Italia. Queste strutture con i loro servizi e interventi supportano, orientano e accolgono le donne nella fuoriuscita dalla violenza psicologica, fisica, economica, sessuale, persecutoria. Necessario far conoscere alla società quanto la Regione Marche di recente ha messo in campo per il contrasto alla violenza di genere. La Giunta regionale, con l’assessora alle Pari opportunità Manuela Bora, ha istituito la "Rete regionale antiviolenza delle Marche". Questo strumento è stato istituito per maggiormente garantire il diritto alla tutela e per proteggere le donne ferite dalla violenza. La rete regionale antiviolenza coordina gli Enti locali, gli ambiti territoriali sociali, i centri antiviolenza, le case di accoglienza o case rifugio, le istituzioni e i soggetti coinvolti nella prevenzione, nella formazione e nel contrasto alla violenza di genere. Quanto costa la violenza? I costi economici della violenza sono diretti e indiretti, pensiamo alle spese per le cure mediche da affrontare, al riguardo segnaliamo che la Regione Marche intende quanto prima ripristinare il fondo per sostenere i costi delle prestazioni sanitarie. Le statistiche recenti segnalano che una percentuale di circa il 15% delle vittime ha dovuto sostenere spese per cure mediche e psicologiche presso strutture private, il 18,6% spese per farmaci, il 12,3% spese legali  e il 5% spese per danni a proprietà. Altre situazioni rilevate che incidono pesantemente nella vita quotidiana sono la necessità di assentarsi dal lavoro, l'impossibilità di gestire autonomamente la vita familiare almeno per un periodo di 10 giorni, spesso insufficiente alla ripresa della quotidianità ai quali si sommano, come spese dirette, tutte le prestazioni e servizi erogati dai centri antiviolenza, i costi indiretti per la tutela dei figli delle donne abusate o violentate e i derivanti costi sociali . Significativo l'operato della Commissione di inchiesta sul femminicidio che a settembre 2017 in sede di audizione parlamentare ha pubblicato le rilevazioni e le valutazioni Istat sul femminicidio nonché ogni forma di violenza di genere in italia. Una delle rilevazioni finali della ricerca ha evidenziato la maggiore ricorrenza del reato di violenza sessuale e delle lesioni personali, i maltrattamenti, la violenza privata, gli atti di libidine violenta o atti osceni, il sequestro di persona, ma anche violenza sui minori. Questo evidenzia anche la validità dell’investimento nella rilevazione statistica che accompagna le scelte nel campo sociale e regionale, l’importanza della prevenzione, della formazione e sensibilizzazione per interrompere il ciclo della violenza.
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15/11/2017 "Una su Tre": appuntamento a teatro per le donne vittime di violenza
Il 25 novembre in occasione della “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne” la Cisl delle Marche intende confermare e rilanciare il proprio impegno contro ogni forma di violenza di genere nella consapevolezza che il fenomeno continua ad essere un'emergenza nazionale, come dimostrano i tanti casi che ancora vedono le donne vittime di una violenza dalle mille facce, senza distinzioni di età, condizione sociale ed economica, di etnia: violenze tra le mura domestiche, sfruttamento e molestie sul lavoro, tratta, stalking. Oltre a promuovere la campagna del Coordinamento Nazionale Donne rappresentata dal Manifesto recante lo slogan "Diamo un taglio al silenzio", i Coordinamenti Donne CISL ed FNP delle Marche hanno realizzato l'evento "Una su Tre", performance teatrale ad opera del Laboratorio Minimo Teatro che si terrà sabato 25 novembre 2017 alle ore 9.30 presso l'Auditorium Carisap "E. Neroni" (via del Cassero) ad Ascoli Piceno. L'evento ha l'obiettivo di sensibilizzare e promuovere l'impegno anche delle nuove generazioni nella consapevolezza che una cultura fondata su egoismi, aggressività, svalutazione o esaltazione puramente materiale del corpo rischia di spezzare la coesione sociale che, al contrario, deve essere fondata sulla parità, sul rispetto, sul valore della persona nella sua integrità. Al termine dello spettacolo si aprirà una tavola rotonda che vedrà la partecipazione delle autorità locali, del mondo associativo impegnato direttamente nel territorio nel sostegno alle donne vittime di violenza e della Segretaria Nazionale FNP, Patrizia Volponi. Studenti delle scuole di Ascoli saranno presenti a testimoniare il patto intergenerazionale a fondamento dell'impegno comune contro la violenza,  nella consapevolezza che insieme potremo vincere una battaglia che è ancora e più che mai culturale: solo così potremo "tagliare il silenzio" e rimuovere il macigno della paura che ancora opprime la libertà di tante donne anche nella nostra regione.
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15/11/2017 La pensione è un diritto di tutti? L’impatto sociale della proposta Cgil Cisl Uil sul sistema previdenziale italiano
“La pensione è un diritto di tutti?” seminario di approfondimento organizzato dai sindacati dei pensionati di Cgil Cisl Uil ad Ancona Venerdì 17 novembre 2017, ore 9,30 Conero Break, via Albertini,6 . Un’analisi dell’impatto sociale della proposta Cgil Cisl Uil sul sistema previdenziale italiano ad un anno dalla firma dell’accordo con il Governo della “fase 1”  e quanto si sta determinando dal confronto  in corso sulla riforma delle pensioni. Ai lavori, introdotti  da  Giulio Grazioli, segretario regionale Fnp Cisl Marche e conclusi da Vera Lamonica, segretaria nazionale Spi Cgil,  interverranno l’economista prof. Michele Raitano della Sapienza di Roma  e Pietro Lauriola del Patronato Ital Uil.
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15/11/2017 Elezioni Rsu Poltrona Frau: grande passo in avanti della Filca Cisl
Il 13 e il 14 novembre si sono tenute le elezioni per il rinnovo della RSU nello stabilimento di Tolentino della Poltrona Frau, un grande momento di partecipazione ed esercizio di democrazia diretta con un percentuale di votanti che raggiunge l’80%. Sono 427 i voti validi espressi. Grande soddisfazione per la Filca Cisl che rispetto all’ultima tornata elettorale vede l’elezione di un candidato in più arrivando così a 3 componenti della RSU: Simone Vitturini, Marco Lambertucci e Michele Mancinelli. Il dato è ancora più importante considerando che le preferenze sono aumentate del 45% rispetto all’ultima elezione. «Questo risultato non è casuale bensì il frutto di un grande lavoro di squadra fatto di attenzione, ascolto e cura delle esigenze dei dipendenti della Frau da parte dei candidati alle elezioni - dichiara Jacopo Lasca della Filca Cisl Marche -. Anche la forte collaborazione tra Filca e Caf, che ha permesso di sperimentare la campagna fiscale internamente allo stabilimento, è stato un elemento che ci ha distinto per vicinanza agli iscritti. Una grande responsabilità che ci è stata consegnata e sulla quale lavoreremo già da domani». «È doveroso un ringraziamento a tutti i candidati nella lista della Filca Cisl che ci hanno permesso di raggiungere un risultato storico - prosegue Lasca -. Speriamo che i tanti voti ottenuti dai lavoratori non iscritti possano rappresentare un opportunità di crescita organizzativa e di aumento della partecipazione diretta alla vita della Federazione».
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14/11/2017 A Porto San Giorgio l'inaugurazione della nuova sede della Fnp
Giovedì, 16 novembre, alle ore 15,30, inaugurazione della nuova sede del sindacato dei pensionati della Cisl a Porto San Giorgio,  sempre in Viale dei Pini,  al numero 168. La sede si sposta  in locali più ampi e funzionali per rispondere meglio alle esigenze  dell’attività sindacale, degli iscritti e delle persone che quotidianamente si rivolgono alla Cisl. All’inaugurazione  interverranno il Segretario Generale della FNP Nazionale, Gigi Bonfanti, il Segretario Regionale della FNP CISL, Mario Canale, ed il Segretario Generale della CISL Marche, Sauro Rossi. «E’ una scelta strategica che rende  meglio fruibili gli ambienti e permette di soddisfare le esigenze delle tante persone che  ogni giorno  si rivolgono ai  nostri servizi. -  spiega Giovanni Casturà, responsabile del sindacato dei pensionati Cisl di P.to San Giorgio -  Nuovi spazi per garantire sempre più ascolto e  riservatezza ai nostri utenti.  Puntare alla valorizzazione e all'attenzione delle persone- conclude –  è per noi della Cisl da sempre   prioritario, ancor di più oggi, in questo periodo di crisi che vede aumentati i bisogni e diminuite le risposte.»
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14/11/2017 REI: cos'è e come funziona il nuovo reddito di inclusione
Il Reddito di inclusione (REI) è una misura di contrasto alla povertà dal carattere universale, condizionata alla valutazione della condizione economica. Il REI Costituisce livello essenziale delle prestazioni (LIVEAS). È erogato dal 1° gennaio 2018 e sostituirà il SIA (Sostegno per l'inclusione attiva) e l'ASDI (Assegno di disoccupazione). Il REI si compone di due parti: 1. un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI); 2. un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà, predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune. BENEFICIARI Il REI nel 2018 sarà erogato alle famiglie in possesso dei seguenti requisiti. REQUISITI DI RESIDENZA E SOGGIORNO Il richiedente deve essere congiuntamente:  cittadino dell'Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;  residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della presentazione della domanda. REQUISITI FAMILIARI Il nucleo familiare deve trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni:  presenza di un minore di 18 anni;  presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore;  presenza di una donna in stato di gravidanza accertata. La domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto.  presenza di un componente di età pari o superiore a 55 anni, che si trovi in stato di disoccupazione  presenza di lavoratori i cui redditi da lavoro dipendente o autonomo corrispondono ad un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti secondo legge (con l’approvazione della Legge di stabilità potrebbe essere ampliata la platea dei beneficiari). REQUISITI ECONOMICI Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di:  un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro;  un valore ISRE (l'indicatore reddituale dell'ISEE, ossia l'ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro;  un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;  un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 6 mila euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro. ALTRI REQUISITI Per accedere al REI è inoltre necessario che ciascun componente del nucleo familiare:  non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l'impiego (NASPI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;  non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);  non possieda navi e imbarcazioni da diporto. BENEFICIO ECONOMICO Il beneficio economico varia in base al numero dei componenti il nucleo familiare (vedi tabella 1) e dipende dalle risorse economiche già possedute dal nucleo medesimo. Tabella 1: valore mensile massimo del beneficio economico Il valore del beneficio massimo mensile è ridotto dell'importo mensile degli eventuali trattamenti assistenziali percepiti dalla famiglia nel periodo di fruizione del REI, esclusi quelli non sottoposti alla prova dei mezzi, come ad esempio l'indennità di accompagnamento. Il beneficio viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi e, se necessario, potrà essere rinnovato per ulteriori 12 mesi. In tal caso, la richiesta di rinnovo potrà essere inoltrata non prima di 6 mesi dall'erogazione dell'ultima mensilità. Per fruire del REI occorre avere una attestazione ISEE in corso di validità. Poiché l'ISEE ordinario scade a gennaio di ogni anno, al fine di evitare la sospensione del beneficio, chi presenta la domanda per il REI nel mese di dicembre 2017 dovrà rinnovare l'ISEE entro marzo 2018. Invece, coloro che presentano la domanda per il REI dal 1° gennaio 2018, devono essere già in possesso dell'attestazione ISEE 2018. Il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta. Condizione necessaria per accedere al beneficio è aver sottoscritto il Progetto personalizzato, con il quale la famiglia è tenuta a svolgere determinate attività. ITER DELLA DOMANDA La domanda può essere presentata dall'interessato o da un componente del nucleo familiare a partire dal 1° dicembre 2017 presso il Comune di residenza o eventuali altri punti di accesso. Il Comune raccoglie la domanda; contestualmente gli ATS e i Comuni verificano i requisiti di cittadinanza e residenza. Gli ATS l’inviano all'INPS entro 15 giorni lavorativi dalla ricezione, rispettando l’ordine cronologico. L'INPS entro i successivi 5 giorni, verifica il possesso dei requisiti e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio e invia a Poste Italiane la disposizione di accredito. Poste emette la Carta REI e tramite lettera invita il beneficiario a recarsi presso qualunque ufficio postale abilitato al servizio per il ritiro. Prima di poter utilizzare la Carta, il titolare dovrà attendere il PIN, che gli verrà inviato in busta chiusa presso l'indirizzo indicato nella domanda. CARTA REI Il beneficio economico viene versato mensilmente su una carta di pagamento elettronica (Carta REI gratuita che assorbe la carta acquisti per nuclei con minorenni). È un supporto per effettuare i propri acquisti nei negozi alimentari, nelle farmacie e nelle parafarmacie abilitate al circuito Mastercard e per il pagamento delle bollette elettriche e di gas. Per maggiori informazioni rivolgersi alle sedi CISL
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14/11/2017 Prevenzione efficace partecipata e diffusa al centro dei lavori dell'assemblea regionale dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
Mercoledì 22 novembre alle 8,45 l'assemblea regionale dei RLS/RLST delle Marche si riunirà al Conero Break di Ancona per il convegno "La prevenzione efficace partecipata e diffusa". Durante i lavori interverranno Gabriella Fanesi (CGIL Marche) e Cinzia Frascheri (Responsabile Nazionale CISL Salute Sicurezza Lavoro). A seguire si aprirà la tavola rotonda “Le possibili sinergie per il sostegno all’azione dei RLS/RLST” con la partecipazione di Patrizia Perticaroli (ASUR AV n.2), Anna Maria Pollichieni (INAIL Marche) e Gabriele Paolucci (INCA CGIL Marche). Modera il dibattito Riccardo Morbidelli (UIL Marche). Concluderà i lavori Angelo Colombini, Segretario nazionale CISL. L’assemblea regionale dei RLS/RLST delle Marche si inserisce in un percorso partecipato promosso da CGIL CISL UIL in preparazione dell’assemblea nazionale programmata a Mestre (VE) il 19 gennaio 2018. Sul tema della prevenzione e della tutela della salute e sicurezza sul lavoro il percorso seguito nel tempo da CGIL CISL UIL ha visto obiettivi raggiunti e azione realizzate, ma anche tanti traguardi non ancora superati. È indispensabile riprendere un cammino comune per rafforzare la prevenzione in ogni luogo di lavoro, per tutte le lavoratrici e per tutti lavoratori, tanto più oggi che emergono nuovi rischi correlati alle condizioni di lavoro e alle flessibilità occupazionali. L’assemblea regionale dei RLS/RLST delle Marche si pone l’obiettivo di delineare un fondamentale quadro di interventi, definendone le modalità operative, gli attori - ai vari livelli - e gli ambiti di lavoro comune.
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13/11/2017 Tari gonfiata: Adiconsum e Adoc al fianco dei cittadini per ottenere i rimborsi
In questi giorni si sono rincorse sui media notizie relative all’errata applicazione della TARI da parte di molti Comuni italiani, con conseguente illegittimo esborso da parte dei cittadini. Il problema, sollevato dalla risposta all’interrogazione parlamentare n. 5-10764 del 18 ottobre 2017, riguarda la corretta applicazione della Tari. Infatti la normativa prevede una quota fissa, correlata alla superficie e al numero degli abitanti, e una quota variabile, collegata soltanto al numero degli occupanti. La quota variabile, come precisato dal sottosegretario Baretta, va applicata una sola volta per ogni utenza tenendo conto della superficie totale dell’abitazione e a prescindere dal numero di pertinenze. In realtà molti Comuni hanno applicato la quota variabile sia all’abitazione che alle pertinenze, determinando così un pagamento gonfiato da parte dei contribuenti. Tuttavia non tutti i Comuni sono coinvolti; è dunque necessario in primo luogo capire quali sono i comuni marchigiani interessati dal calcolo errato della Tari, ed in tal senso Adiconsum Marche e Adoc Marche si stanno muovendo per reperire le necessarie e preliminari informazioni. Fermo restando che si auspica una soluzione unitaria a livello nazionale, si ricorda che in assenza occorrerà presentare richiesta di rimborso al proprio Comune o all’ente deputato alla riscossione per gli importi versati negli ultimi 5 anni. Se non si riceve risposta o in caso di risposta negativa è possibile presentare ricorso nei 60 giorni successivi alla Commissione Tributaria Provinciale. Adiconsum e Adoc intendono comunque rassicurare l’utenza, in quanto stante il termine dei 5 anni al momento non sussiste una condizione di “urgenza”.  Si invitano comunque tutti i cittadini coinvolti a reperire la documentazione relativa alla propria utenza TARI (avvisi di pagamento dal 2014 in avanti), e a rivolgersi presso le proprie sedi per ulteriori informazioni.
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13/11/2017 Elezioni Rsu: la Fim Cisl Marche cresce in consenso e delegati
Si sono svolte la scorsa settimane in quattro aziende marchigiane metalmeccaniche i rinnovi per le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie in cui la Lista Fim Cisl ha ottenuto importanti risultati poiché ha visto aumentare il numero dei voti assegnati e di conseguenza anche le proprie Rsu. TEAMSYSTEM SPA sede di Pesaro: la Fim Cisl è da poco presente in questa azienda di informatica con 292 dipendenti e partecipa per la prima volta alle elezioni con un solo candidato rispetto ai cinque della Fiom. Lunedi 6 novembre si è svolto il rinnovo e Francesco Cecconi risulta eletto come Rsu Fim Cisl ottenendo il maggior numero di preferenze con 56 voti. GI&E HOLDING SPA stabilimento di Porto Recanati (Mc) dove sempre lunedì 6 novembre la Fim Cisl diventa la seconda organizzazione incrementando i suoi voti e conferma una Rsu con il nuovo entrato Domenella Luca. ALLUFLON SPA stabilimento di Mondavio (PU): mercoledì 8 novembre si sono svolte le elezioni che per la prima volta vedono un equilibrio tra le 2 Rsu Fim e le 2 Rsu Fiom. Alle precedenti elezioni la situazione era ben diversa con 1 Rsu Fim e 5 Rsu Fiom. Questo risultato è stato ottenuto raddoppiando i voti della lista Fim Cisl con Raffaele Marinelli il candidato più votato con 62 preferenze. Complimenti anche alla nuova Rsu Fim Cisl Fabio De Santi. FABER SPA di Fabriano (An): alle elezioni di venerdì 10 novembre la Fim Cisl ottiene l’ottimo risultato di triplicare i propri voti avendo così la possibilità di conquistare una nuova Rsu che alle precedenti elezioni non aveva. Con un gran lavoro di squadra è stato eletto come Rsu Fim Cisl Michele Scorta. «Questa crescita organizzativa è frutto di un gran lavoro che tutto il gruppo dirigente della Fim Cisl Marche sta portando avanti e che consolida i già positivi rinnovi avvenuti nelle settimane scorse con la vittoria alla Sit Spa di Montecassiano (Mc) e la conquista di un nuovo delegato alla Maip Pieralisi di Jesi (An). – afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche - Un ringraziamento particolare a tutti i lavoratori che si sono impegnati in prima persona e ci hanno aiutato con gran spirito di collaborazione. Auguriamo un buon lavoro a tutte le nostre Rsu appena elette».
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13/11/2017 Sanità e territorio: presidio all'Ospedale San Salvatore di Pesaro
Dopo il presidio di sabato 11 novembre a Pergola, martedì 14 la mobilitazione di CGIL CISL e UIL farà tappa a Pesaro. Dalle ore 9, meteo permettendo, sarà organizzato davanti all’Ospedale San Salvatore un presidio con volantinaggio per informare e coinvolgere i cittadini sul futuro di questa struttura che vive già all’ombra del nuovo ospedale unico. Infatti, in attesa della definizione della costruzione del nuovo ospedale Marche nord i cui tempi e risorse sono tutt’altro che certi, è necessario che le strutture esistenti (Pesaro, Fano e Muraglia) siano in grado di rispondere adeguatamente alla domanda di sanità evitando inutili e pesanti pellegrinaggi fra le tre strutture esistenti,come purtroppo si verifica troppo spesso, anche attraverso una capillare campagna di informazione. Oggi stiamo rilevando che i servizi e le prestazioni sono erogati solo grazie alla professionalità e al sacrificio del personale dipendente, che spesso non può godere di riposi e ferie per coprire i turni di lavoro. L’organizzazione e la differenziazione dei servizi tra i presidi di Pesaro e Fano è stata realizzata solo parzialmente: emblematica è la situazione in cui versa il reparto di Medicina di Pesaro dove i posti letto sono prevalentemente utilizzati per ricoveri di pazienti non autosufficienti e non nei confronti di degenti che manifestano forme acute di malattia. Stanno inoltre aumentando le assunzioni di personale medico senza prevedere però un aumento del personale infermieristico. Come se non bastasse, la programmazione regionale non ha chiarito quale sia il ruolo dell'azienda ospedaliera all'interno di questa provincia, mentre appare chiaro il depauperamento giornaliero al quale assistiamo nell'Area Vasta e soprattutto nell'entroterra dei servizi sanitari e ospedalieri. Infine, la scelta annunciata di autorizzare e convenzionare una clinica privata a Fano va in direzione opposta alla valorizzazione dell'Azienda Ospedaliera Marche Nord. Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare alle iniziative organizzate da CGIL CISL e UIL e a sostenere le rivendicazioni affinché si possano veramente avere le risposte necessarie per la nostra sanità e per i nostri cittadini.
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13/11/2017 Area Vasta 3: Fare chiarezza su assistenza domiciliare e mobilità. Problemi da affrontare attraverso un corretto confronto con il sindacato
La Segreteria Regionale della CISL FP Marche, in attesa di verificare l'attuazione degli impegni assunti dalla delegazione di parte pubblica dell'Area Vasta 3 nel corso delle due riunioni svoltesi a Piediripa gli scorsi 24 e 27 ottobre, evidenzia la necessità di fare chiarezza circa i temi della mobilità interna del personale e dell’attivazione festiva del Servizio di Assistenza domiciliare, le cui risposte sinora giunte non sono del tutto soddisfacenti . È infatti necessario conoscere quali saranno i compiti e i carichi di lavoro degli infermieri incaricati di questo servizio, rispetto anche ai compiti e alle responsabilità dei medici di continuità assistenziale. La CISL FP Marche non può che apprezzare l’ampliamento di un servizio tanto importante reso all’utenza qual è l’ADI, ma non vuole che i professionisti si ritrovino a fronteggiare problemi organizzativi e logistici dovuti alla sottovalutazione dei rischi che ne comprometterebbero efficienza e qualità. Primi tra tutti, i rischi dovuti alle percorrenze ampie da dover coprire da un singolo infermiere, anche in periodi dell’anno in cui potrebbero esserci condizioni atmosferiche avverse. Bisogna poi verificare l'impatto che tale ampliamento avrà sulle prestazioni garantite durante i giorni feriali. È necessario pertanto un posticipo dell'inizio della sperimentazione del nuovo orario e la convocazione di una riunione monotematica per affrontare le questioni ancora aperte. Per quanto riguarda la mobilità, da tempo l’Area Vasta 3 ha un numero troppo elevato di personale con assegnazione temporanea, compreso quello amministrativo che negli anni ha subito molti spostamenti temporanei senza avere mai la possibilità di accedere ad un vero e proprio percorso di mobilità. Certo è che, per riprendere un percorso virtuoso, si dovrà obtorto collo tirare una linea sul passato e ripartire con regole possibilmente condivise. Purtroppo, però, sul percorso mobilità si registrano più dubbi che certezze: non sono stati forniti dati precisi sulle conferme degli operatori nelle sedi operative di prima assegnazione, così come non è chiaro il modo di riconoscere ai dipendenti terremotati il sacrosanto diritto alla ricollocazione in sedi di lavoro più vicine all’attuale domicilio temporaneo. La CISL FP non transigerà sulla necessità di dare risposte vere a chi ha dovuto subire il peso della perdita della casa: alla Direzione l’onere di essere conseguente agli impegni assunti ed assegnare subito questi lavoratori, senza attendere la prossima mobilità, nelle sedi di servizio più opportune per favorire gli sfollati. Vi è poi la situazione dei perdenti posto per riconversioni di servizi che dovranno anch’essi essere considerati con priorità, ma anche quella dei circa 80 operatori tra Infermieri ed OSS dell’Ospedale di Civitanova Marche che da anni risultano senza un’assegnazione definitiva di sede perché a disposizione dell’Ufficio Infermieristico. La CISL FP Marche ricorda inoltre il ritardo nell'attivazione delle procedure concorsuali finalizzate alla copertura dei posti di coordinamento vacanti, sollecitando l'espletamento dei concorsi medesimi al fine di superare la prassi dei facenti funzioni, mentre, per quanto riguarda le posizioni organizzative non ancora assegnate, la Cisl FP ha chiesto che venga effettuata dalla Direzione una corretta e puntuale ricognizione sul reale fabbisogno per verificare la possibilità di generare risparmi da destinare alle progressioni economiche orizzontali per tutti i lavoratori. Siamo pronti ad un confronto anche duro pur di trovare un punto di ripartenza, a condizione, però, che la parte datoriale dimostri di voler effettivamente cambiare pagina. Chiediamo che la Direzione di Area Vasta dia seguito concreto agli impegni assunti sui tavoli di confronto. Altro passo necessario è la verifica attenta e puntuale dell'operato dei Dirigenti che dovranno attuare quanto concordato evitando cortocircuiti operativi.
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13/11/2017 Focus Lavoro: Il quadro marchigiano - Ape sociale istruzioni per l'uso
Un nuovo appuntamento da non perdere su ÈTv Marche: Focus Lavoro, il format di informazione sindacale a cura di Cisl Marche. Nella prima puntata: Il lavoro nelle Marche: l’analisi di Sauro Rossi, Segretario generale della Cisl Marche. Pensioni, prosegue il confronto tecnico tra Governo – Sindacati, in vista dell’incontro del 13 novembre prossimo. L’intervista a Giovanna Ventura, Segretaria Cisl Nazionale e le voci dal presidio dei lavoratori del settore agroalimentare, davanti alla Prefettura di Ancona, che si è tenuto nei giorni scorsi in occasione della mobilitazione nazionale Fai Cisl Rubrica Patronato Inas Cisl Informa: APE SOCIALE, Istruzioni per l’uso.  
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10/11/2017 A Proposito Di Donne: storie di donne che hanno insegnato al mondo
Appuntamento a sabato 18 novembre, alle ore 21, e a domenica 19 novembre, alle ore 17:30, al Teatro Panettone di Ancona, per "A proposito di donne... Storie di donne che hanno insegnato al mondo", il nuovo spettacolo del Gruppo Teatrale Recremisi con la regia di Mauro Monni. In un contesto sociale dove purtroppo la figura della donna spesso riempie le pagine dei giornali quale vittima dell’insulsa piaga del femminicidio, un po’ in controtendenza e per effettuare un’operazione di sensibilizzazione positiva lo spettacolo vuole restituire la giusta dignità al mondo femminile attraverso racconti di vite inimitabili. Già rappresentato con successo in varie città italiane (Firenze, Cremona, Vasto, La Spezia, Roma, Milano, Torino) e realizzato di volta in volta con attrici locali, "A proposito di donne..." è uno spettacolo che raccoglie le storie di figure femminili che, col loro esempio, in qualche modo hanno segnato la storia del mondo lasciando un segno indelebile per le generazioni future. Le attrici si alterneranno sul palco in una serie di monologhi dove racconteranno eventi o stati d’animo che hanno caratterizzato la vita delle protagoniste. Una produzione dove si alternano storie drammatiche e grottesche, delicate e comiche, abbinate a video, foto e balli. Ogni episodio è il frutto di un grosso e lungo lavoro di ricerca per raccontare in maniera quanto più significativa possibile l'essenza di ciascuna donna attraverso episodi anche meno noti della loro vita. Sono 20 storie raccontate con 18 monologhi e 2 uscite a sorpresa. Saranno raccontate episodi della vita di Anna Magnani, Alda Merini, Anna Marchesini, Camille Claudel, Clara Schumann, Contessa di Castiglione, Dalida, Franca Viola, Frida Kahlo, Greta Garbo, Jeanne Hebuterne, Lady Diana, Madri e nonne di Plaza de Mayo, Margherita Hack, Marina Cvetaeva, Marylin Monroe, Mia Martini, Gabriella Ferri, Francesca Morvillo e Rosa Parks. Reciteranno Alessandra Ortenzio, Alessia Maurizi, Annalisa Scarponi, Annarita Costantini, Caterina Grisanti, Cristina Andreoli, Fausta Ascoli, Federica Filipponi, Fiorella Pietroni, Francesca Menghini, Gabriella Lepore, Gemma Giacomini, Grazia Branca, Laura Mancini, Lorena Cesaretti, Moira Marcucci, Nadia Mogini e Paola Borgognoni, con la partecipazione della ballerina Chiara Petrini. A Proposito Di Donne … … storie di donne che hanno insegnato al mondoTEATRO PANETTONE Sabato 18 Novembre 2017 – ore 21:00 Domenica 19 Novembre 2017 – ore 17:30BIGLIETTI posto unico 10 € ridotto (studenti, soci e over65) 6 €INFO e PRENOTAZIONI www.teatrorecremisi.ithttp://www.teatrorecremisi.it/attivita/in-lingua/a-proposito-di-donne/https://www.facebook.com/events/148778482405546/
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10/11/2017 Stalking: non avere paura!
Finalmente, grazie a un emendamento del Governo, non sarà più possibile estinguere il reato di stalking per effetto della riparazione anche pecuniaria. Le prime a denunciare il caso gravissimo sono state Loredana Taddei (CGIL) , Liliana Ocmin (CISL) e Alessandra Menelao (UIL). La senatrice Francesca Puglisi (PD) presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, in accoglimento delle richieste dei sindacati, aveva proposto opportuno emendamento al fine di escludere il reato dalle pene “riparatorie”. Le donne umiliate, minacciate, pedinate, vittime di “atti persecutori”, sono in Italia più di tre milioni, secondo i dati Istat aggiornati al 2016. Gli ambiti posso essere differenti, da quello familiare a quello scolastico e lavorativo, il persecutore può essere l’ex partner, un vicino di casa, un collega di lavoro, un estraneo. Molto spesso lo stalker è una persona conosciuta: la maggioranza sono uomini 70%. L’intera comunità sociale deve intervenire in supporto alla donna che riceve telefonate e/o sms insistenti, e-mail ingiuriose, aggressioni verbali e/o fisiche, appostamenti davanti l’abitazione. Le donne vittime di stalking subiscono il disagio psichico, il timore per la sicurezza personale, la paura, l’ansia, lo stress: spesso il loro consueto modo di vivere viene modificato. La prevenzione primaria è acquisire la consapevolezza del problema e non manifestare allo stalker la paura, ma non sottovalutare mai le minacce: occorre rivolgersi alla Pubblica Sicurezza. Presso il Dipartimento per le Pari Opportunità è stato istituito il numero verde 1522 di pubblica utilità, pensato per fornire ascolto e sostegno alle donne vittime di stalking e violenza. Non dimentichiamo che le sanzioni penali non sono sufficienti a risolvere il problema della sicurezza della vittima, quindi teniamo in dovuta considerazione quanto concretizzato nella legge n. 208/2015 che ha istituito, nelle aziende sanitarie e ospedaliere, un percorso di protezione e di tutela delle vittime di violenza (in ottemperanza ai principi della direttiva 29/2012/UE in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato). Solamente la solidarietà concreta di ogni associazione e comunità potrà supportare adeguatamente la vittima del reato di stalking che, oltre la corretta applicazione dei principi di legge, ha la necessità di ricostituire la propria vita serena e sostenibile.
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10/11/2017 Riforma della cittadinanza: il tempo è adesso Di nuovo nelle scuole e nelle piazze per l’approvazione della riforma
Riprende la mobilitazione per arrivare finalmente, entro novembre, all’approvazione definitiva della legge di riforma della cittadinanza. Dal 13 al 18 novembre in decine di scuole, con lo slogan “A scuola nessuno è straniero” , si terranno incontri e letture per sensibilizzare studenti e insegnanti sulla necessità di arrivare quanto prima all’introduzione nella legislazione italiana dello ius soli e dello ius culturae. Il 20 novembre, Giornata Internazionale delle Nazioni unite per i diritti dell’infanzia, a Roma e in molte altre città italiane saremo in piazza per ribadire ancora una volta l’urgenza della riforma. Nella stessa giornata verrà nuovamente lanciato lo sciopero della fame promosso dagli insegnanti nei giorni scorsi e a cui hanno aderito associazioni, politici e intellettuali. Saranno anche promosse azioni di pressione sui social. Dopo tante rassicurazioni di esponenti del governo, compreso il presidente del consiglio, sulla volontà di far approvare la legge prima dello scioglimento delle Camere, non ci sono più scuse: il tempo è adesso! Le iniziative sono organizzate da L’Italia sono anch’io, Italiani senza cittadinanza, Insegnanti per la cittadinanza Movimento di Cooperazione Educativa, Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti, CEMEA, A Buon Diritto, Amnesty International Italia. La Campagna L’Italia sono anch’io è promossa da Acli, Arci, Asgi, Anolf, Caritas Italiana, Centro Astalli, Cgil, Cisl, Cnca, Comitato 1° Marzo, Comune di Reggio Emilia, Comunità di Sant'Egidio, Coordinamento Enti Locali Per La Pace, Emmaus Italia, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Legambiente, Libera, Lunaria, Migrantes, Il Razzismo è Una Brutta Storia, Rete G2 - Seconde Generazioni, Sindacato Emigranti Immigrati, Tavola Della Pace, Terra del Fuoco, Uil, Uisp. Il movimento #Italianisenzacittadinanza è stato fondato nell'ottobre 2016 da giovani cresciuti in Italia. In occasione dell'anniversario del voto della Riforma della legge sulla cittadinanza alla Camera il movimento ha organizzato i flash mob "fantasmi per legge" a Roma, Palermo, Reggio Emilia, Padova, Napoli e Bologna
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10/11/2017 Aerdorica: accordo lontano. Mercoledì vertice in Prefettura
Nessun accordo tra i vertici di Aerdorica e i sindacati: l'incontro di ieri, giovedì 9 novembre, si è concluso senza registrare progressi nel difficile percorso intrapreso dalle parti per dare un futuro all'aeroporto delle Marche e ai suoi lavoratori. L'amministratore unico Federica Massei ha confermato l'esigenza di risparmiare 1,5 milioni di euro all'anno, procedendo ad esuberi se non saranno trovate alternative. Mercoledì prossimo, 15 novembre, sarà convocato in Prefettura ad Ancona un nuovo incontro per scongiurare i 30 licenziamenti. Il nodo principale rimane la difficoltà nel reperire le risorse per attuare i risparmi necessari: la Fit Cisl ha chiesto di ripartire dalle proposte ante referendum, che consentirebbero di risparmiare circa 210 mila euro all'anno, e valutando anche altre soluzioni. «Non sarà facile trovare una soluzione. - ha dichiarato Roberto Ascani, segretario generale della Fit Cisl Marche, al termine dell'incontro - Serve una presa di coscienza da parte dei lavoratori, con i quali ci confronteremo a breve: senza interventi concreti non sarà possibile garantire l'operatività dell'aeroporto e far rimanere agganciati al lavoro tutti i lavoratori. Reperire le risorse necessarie sarà un'impresa complessa ma la situazione emergenziale impone scelte dolorose seppur non definitive».
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10/11/2017 Licenziamenti alla Mag Mecaer Aviation Group di Monteprandone (Ap) : è sciopero
La  Mag Mecaer Aviation Group di Monteprandone (Ap)  invia la lettera di licenziamento "per motivazioni oggettive di ordine organizzativo " a tre lavoratori:  i sindacati metalmeccanici proclamano lo sciopero di 8 ore. E' quanto successo questa mattina davanti ai cancelli dell'azienda metalmeccanica, eccellenza del territorio  che opera nel settore dell' aeronautica. " Inaccettabile il  licenziamento dei tre  lavoratori senza nessun confronto con il Sindacato e le istituzioni locali  per  ricercare soluzioni alternative che possano salvare il lavoro. - afferma Romina Rossi,  della Fim Cisl Marche  con i lavoratori fuori dai cancelli della Mag  Mecaer Aviation - E' bene ricordare che l'azienda  sta utilizzando la cassa  integrazione ordinaria per gestire una crisi,  ma  sopratutto per evitare i licenziamenti. Un comportamento che non possiamo accettare e condanniamo prima di tutto dal punto di vista umano."  Lunedì è previsto un incontro tra sindacati e vertici aziendali presso la sede di Ascoli Piceno di Confindustria 10/11/17  
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10/11/2017 Dario Dominici ospite a Buonasera Marche
Dario Dominici, segretario generale Slp Cisl Marche, ospite  a Buonasera Marche ÈTv Marche per parlare di recapito a giorni alterni, allarme chiusura uffici postali nella nostra regione (fake news o verità?) e di come è cambiato il lavoro dei postini al tempo di internet.
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10/11/2017 Trasporto sanitario: scelte intollerabili sulla pelle dei cittadini
La situazione del trasporto sanitario per pazienti dializzati esprime in tutta la sua drammaticità la sottovalutazione degli effetti che avrebbe avuto la nuova modalità di affidamento dell’appalto. La Cisl di Fano ritene inammissibile che un servizio venga appaltato secondo modalità del tutto discutibili in quanto affidato ad una associazione di volontariato. «Da domani potrebbe accadere che un servizio erogato da un ente, invece di esser appaltato, venga affidato ad una qualsiasi associazione di volontariato, con possibili ripercussioni per i cittadini e per i lavoratori, che rischierebbero di perdere il posto a causa di una scelta dell'ente pubblico. - spiega Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano - Un danno soprattutto per i pazienti dializzati, il cui trasporto è diventato un servizio a pagamento. Un fatto gravissimo: ad una signora anziana dializzata di 84 anni che vive con una pensione di invalidità e indennità di accompagnamento è stata recapitata la fattura per il trasporto sanitario del mese di ottobre per un importo di 92 euro». La Cisl di Fano chiede che l’Area Vasta 1 e l’Asur si attivino per regolamentare il trasporto sanitario, convocando le organizzazioni sindacali per affrontare i problemi della sanità nel territorio.
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09/11/2017 Fabriano: un osservatorio sulle povertà per dare sostegno ai più deboli
Martedì 7 novembre presso l’Ambito Sociale Territoriale n.10 è stato firmato il protocollo di intesa per la realizzazione di un sistema integrato di azioni e risorse a sostegno dei singoli e delle famiglie in difficoltà attraverso l’istituzione di un osservatorio sulle povertà. Firmatari i cinque sindaci di Fabriano, Genga, Cerreto D’Esi, Sassoferrato e Serra San Quirico, Cgil Cisl e Uil e le rispettive categorie dei Pensionati e le associazioni di volontariato sociale Caritas, San Vincenzo De Paoli, Associazione Quadrifoglio e Cso Marche. La Cisl e la Fnp di Fabriano ritengono importante questa intesa che impegna tutti ad una responsabilità sociale organizzata nella difesa e tutela per costruire nuove opportunità a favore delle persone meno abbienti. Andrea Cocco, responsabile Ast Cisl di Fabriano e Gianni Pellacchia Segretario Fnp zona di Fabriano dichiarano «Questo territorio ha bisogno di uno scatto per tentare di costruire e progettare il futuro per il rispetto ed il dovere di lasciare alle nuove generazioni un mondo migliore - ed aggiungono - siamo convinti che partire dalle difficoltà dei più deboli sia il piede giusto perché tutti abbiamo il diritto di vivere in maniera dignitosa. Auspichiamo il concreto contributo delle istituzioni nel proseguo dello sviluppo dell’protocollo. La Cisl e la Fnp sono come sempre in prima linea nel costruire risposte concrete alle esigenze delle cittadine e dei cittadini di questo territorio».
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09/11/2017 Continua la mobilitazione per la sanità: sabato 11 novembre presidio a Pergola
Dopo il presidio organizzato sabato scorso ad Urbino che ha visto il coinvolgimento di centinaia di cittadini, sabato prossimo la mobilitazione di CGIL CISL e UIL farà tappa a Pergola. Infatti dalle ore 9 sarà organizzato davanti all’Ospedale un presidio con volantinaggio per informare e coinvolgere i cittadini sul futuro di questa struttura che, insieme a Urbino, formerà un unico presidio sanitario che non darà risposte sufficienti alle esigenze della comunità. In particolare rivendichiamo il mancato rispetto della delibera della Giunta regionale n. 1345/13 relativa al riordino delle Reti Cliniche, nella quale per l’Ospedale di Pergola si stabiliva: 1. una chirurgia a ciclo lungo e breve con approccio multi specialistico; 2. una medicina generale 3. una riabilitazione intensiva Inoltre denunciamo queste gravi inadempienze: • Mancata programmazione per la chirurgia, per la quale si richiede inoltre la presenza continuata nelle ore diurne del servizio di anestesia; • La mancata attuazione della delibera 1345/13 relativamente all’applicazione delle reti cliniche, tenuto conto che su Pergola gravitano pazienti di un bacino di utenza piuttosto vasto. Occorre,inoltre, attuare il day surgery ortopedico e va garantito il servizio di Farmacia, nonché tutte le sostituzioni del personale medico, infermieristico e tecnico, a seguito di pensionamento . I servizi ambulatoriali debbono essere garantiti nel rispetto delle ore previste per ogni singola specialità anche per recuperare la forte mobilità passiva che causa pesanti disagi ai cittadini. Infine si segnala che a causa della conformazione geografica e della viabilità esistente, il presidio unico Pergola Urbino non è funzionale e crea pesanti disagi all’utenza nell’accesso alle cure. Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare alle iniziative organizzate da CGIL CISL e UIL ed a sostenere le rivendicazioni affinché si possano veramente avere le risposte necessarie alla nostra sanità e ai nostri cittadini. «Oggi giungono ancora gravissimi segnali e notizie di destrutturazione - dichiara Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano - Intervenga immediatamente l'assessore alla sanità della Regione Marche convocando  la dirigenza dell'Area Vasta per porre fine a questo silenzioso ma inesorabile stillicidio dell'organizzazione del presidio ospedaliero di Pergola, Tutte le promesse formali e gli annunci pubblici sono stati completamente disattesi».
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08/11/2017 Comune di Ancona, Talevi: «Relazioni sindacali cercasi. Assordante il silenzio dell'amministrazione»
«Da tempo siamo in attesa della “riesumazione” delle relazioni sindacali con il Comune di Ancona. Nonostante le tante parole spese da Dirigenti e Amministratori, le numerose problematiche da affrontare e il cambio del Dirigente del settore risorse umane, stiamo ancora aspettando. Nessun segnale, nessun  tentativo di recuperare un dialogo, un confronto costruttivo con le parti sociali».  Lo denuncia Luca Talevi, segretario generale della Cisl Fp Marche, che sottolinea come anche nel 2017 si registri «un ritardo notevole nella sessione contrattuale per definire l'accordo economico dell'anno in corso e l'applicazione del salario legato alle responsabilità. Sono ancora incerti i tempi di attuazione del piano assunzioni, sarebbe auspicabile un confronto sugli effetti dei vari interventi di riorganizzazione intervenuti negli ultimi mesi». La Cisl Fp ha chiesto, più volte,  di  affrontare problematiche organizzative presenti nella polizia municipale, nei servizi socio -educativi, negli uffici tecnici e di sbloccare il confronto sulle progressioni economiche orizzontali ferme dal 2010, cosi come bloccate sono le domande di mobilità dei dipendenti, per motivi personali/familiari, verso altre amministrazioni. «Da mesi - prosegue Talevi - siamo addirittura senza i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, malgrado la RSU abbia presentato diverse proposte e chiesto perfino un parere all'Asur per dirimere aspetti interpretativi che la parte pubblica non aveva definito, ma niente anche su questo fronte. Sulla sicurezza abbiamo chiesto una revisione del documento di valutazione dei rischi, l'aggiornamento delle dotazioni di protezione individuale anche in relazione ai mutamenti organizzativi intervenuti. Ma niente, tutto tace». Sulle modifiche introdotte all'interno del Comando della Polizia Municipale, sui cambiamenti degli orari e delle turnazioni di lavoro, è stato chiesto di avviare un confronto a 360 gradi , ma la risposta è sempre la stessa: il silenzio.  Nonostante ormai da due anni si chieda la riorganizzazione del Corpo per dare risposta alle professionalità presenti. Urgente, inoltre, bandire i concorsi  per agenti di polizia municipale e per educatrici asilo nido. Anche dell'applicazione della direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3/2017 dell'1/6/2017, che promuove forme di lavoro agile, si è persa ogni minima traccia. «È arrivato il tempo - conclude Talevi - di un  cambio forte di impostazione nei confronti della Rsu e delle organizzazioni sindacali, necessario per raggiungere gli obiettivi di  crescita e miglioramento complessivo dei servizi e del trattamento del personale».
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08/11/2017 Sisma e ricostruzione: DURC di congruità fondamentale per garantire la regolarità e la qualità del lavoro
Le Organizzazioni Sindacali esprimono soddisfazione per la pubblicazione della tanto attesa Ordinanza n. 41 che introduce il DURC di congruità, misura sempre più necessaria per assicurare la regolarità contributiva delle imprese e per contrastare in modo efficace fenomeni di lavoro irregolare e sommerso nelle opere di ricostruzione pubblica e privata nei territori colpiti dal sisma. Osserva Daniele Boccetti, segretario Fillea Cgil Marche: «Gli ultimi episodi e le numerose criticità e anomalie registrate nei cantieri dove vengono realizzate le SAE, sono solo la punta dell’iceberg dei tanti problemi riscontrati nella ricostruzione. Ci sono, infatti, la mancata applicazione del Contratto Nazionale di Lavoro del settore, orari quotidiani che arrivano a 12 e 14 ore nonostante in cassa edile vengano dichiarate 80/100 ore mensili. Questo fenomeno, purtroppo, si riscontra già da qualche tempo». Da qui la necessità che si applichi rapidamente quanto previsto dall’Ordinanza per fare in modo che le imprese esecutrici di lavori di ricostruzione, sia pubblici sia privati, oltre ad essere in regola con il DURC, il documento che attesta la regolarità formale contributiva, siano in regola anche con il certificato di congruità dell’incidenza della manodopera nel cantiere, rilasciato dalla Cassa Edile territorialmente competente «Lo strumento – dichiara Luca Tassi, segretario Filca Cisl Marche - consente infatti un controllo del territorio, un monitoraggio vero della ricostruzione che finora è mancato o è stato fatto solo in parte. Il controllo della congruità della manodopera sul valore complessivo dell’opera da realizzare, soprattutto nell’ambito dei lavori di ricostruzione post sisma, è fondamentale per mettere al centro il lavoro di qualità e costituisce un efficace sistema di contrasto agli abusi e al lavoro irregolare, nonché uno strumento a difesa della legalità». Inoltre, questo meccanismo di verifica, che obbligherebbe all’allineamento dei costi di realizzazione delle lavorazioni con i costi realmente sostenuti dalle imprese regolari per la propria manodopera, ridurrebbe i margini di concorrenza sleale tra imprese che si possono generare con meccanismi di assegnazione dei lavori al massimo ribasso (cosa che, purtroppo, già si verifica nell’area del cratere).Nell’ordinanza c’è uno specifico rimando ad un accordo da farsi entro 60 giorni da oggi, tra Commissario Straordinario, Vicecommissari, Ministero del Lavoro, INAIL e le parti sociali. Dice Luciano Fioretti, segretario Feneal Uil Marche,«si auspica di fare bene e in fretta seguendo il modello già presente da 20 anni nella vicina Umbria, che ha garantito un sistema di regole certe e chiare e un quadro di trasparenza e legalità dentro il quale hanno ben operato tutti i soggetti del mondo delle costruzioni». Le Segreterie di CGIL, CISL, UIL esprimono apprezzamento per l’impegno profuso su questo tema dalla commissaria straordinaria, De Micheli, che ha rispettato quanto definito nei protocolli sindacali a tutti i livelli.
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07/11/2017 Urbino 2: soluzione vicina o ennesimo annuncio?
Quanto riportato dalla stampa nei giorni scorsi in merito all’annosa questione del quartiere periferico di URBINO 2 , a Ponte Armellina e le dichiarazioni rese dal Sindaco di Urbino, Gambini, farebbero sperare che per questo pezzo di territorio urbinate e per i cittadini che vi abitano, sia vicina la soluzione che vada a superare, almeno in parte,lo scempio prodotto da un’antica speculazione urbanistica in quell’area. Come AST CISL di Urbino prendiamo atto, che, le Istituzioni (Comune, Regione ed Erap, in primis), dichiarano di portare a soluzione l’annoso problema del quartiere, attraverso un progetto di ristrutturazione edilizia, oggi figlio di paternità variegate e per anni di genitorialità negate. Siamo convinti però, che non basta avviare gli interventi per le soluzioni abitative (al momento la soluzione è solo per 2 blocchi su 4), occorre porre mano al superamento dei tanti disagi sociali che oggi vivono i cittadini immigrati e non. La situazione all’interno dell’abitato, diventa sempre più insostenibile e preoccupante stante, a quanto ci riferiscono diversi abitanti del quartiere e che noi in più di una occasione abbiamo segnalato in momenti di incontri con l’Amministrazione comunale, a causa dell’assenza di controlli che portano a sviluppare comportamenti libertari di alcuni a scapito di molti, il sorgere di infrastrutture non autorizzate e la presenza di persone irregolari (come riportato di recente dagli organi di stampa). «Siamo convinti - dichiara Leonardo Piccinno, responsabile della Cisl di Urbino - che occorre un piano di inclusione sociale che ponga la giusta attenzione ai bisogni dei cittadini e delle famiglie, una presenza costante ed assidua delle istituzioni preposte e la condivisione con le forze sociali di un percorso finalizzato ad una sempre migliore integrazione e qualità della vita». Per queste ragioni, come AST CISL di Urbino, sollecitiamo all’Amministrazione comunale ed al Sindaco Gambini, la costituzione di un incontro con tutte le forze sociali e sindacali per affrontare le tematiche sulla qualità della vita e della tutela pubblica nel quartiere di Urbino 2.
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03/11/2017 Area Vasta1: è l'ora della mobilitazione
CGIL CISL e UIL, unitamente alle rispettive federazioni dei Pensionati e le federazioni dei lavoratori del settore, vista la situazione di stallo creatasi nella sanità del nostro territorio, hanno deciso di mettere in campo per il mese di novembre una serie di iniziative per richiamare l’Area Vasta 1 sui temi da tempo portati all’attenzione della Direzione. Tale decisione scaturisce da un percorso che il sindacato sta facendo da mesi; già a luglio infatti vista la situazione in cui si trovava la sanità locale, abbiamo inoltrato la richiesta di audizione alla Conferenza dei Sindaci di Area Vasta 1, che poi l’11 settembre scorso, ci ha permesso di esporre, di fronte ai molti Sindaci presenti, tutte le evidenti criticità, dalla istituzione delle emergenza urgenza, all’intasamento dei Pronti Soccorso, alle liste di attesa bibliche con conseguente aumento della mobilità passiva, all’incognita del nuovo ospedale Marche Nord, agli ospedali di comunità che non partono, alla sanità sul territorio organizzata con diverse criticità dai distretti. Ora, speravano che in una assise così autorevole, la Conferenza dei Sindaci, dove erano presenti sia il Presidente Volpini, (con delega alla sanità), sia il direttore ASUR Marche Marini, nel quale abbiamo anche consegnato un’apposita memoria, si sarebbero presi impegni precisi dando così le risposte che riteniamo tutt’ora necessarie ai cittadini pesaresi. Purtroppo invece nulla. Dalla Direzione dell’Area Vasta nessuna risposta, così come dall’ASUR, nessuna presa di posizione, nessuna novità. Tutto ciò nonostante dai diversi Sindaci e Amministratori presenti avessimo avuto positivi riscontri e convergenze in merito alle questioni sollevate. È per questo che CGIL CISL e UIL della Provincia di Pesaro Urbino hanno deciso di organizzare una serie di iniziative al fine di richiamare i vertici della sanità pesarese e regionale sui problemi irrisolti. Le iniziative saranno itineranti sul territorio e si articoleranno con questo calendario: 1. sabato 4 novembre presidio ad Urbino con volantinaggio nei pressi dell’ospedale ed in città, 2. sabato 11 novembre presidio a Pergola con volantinaggio nei pressi dell’ospedale ed in città; 3. martedì 14 novembre presidio con volantinaggio nei pressi dell’azienda ospedaliera Marche nord; 4. sabato 18 novembre presidio con volantinaggio nei pressi dell’ospedale di Fano e in città; 5. mercoledì 22 novembre a Fano con un presidio e volantinaggio davanti alla sede dell’Area Vasta 1. Ulteriori presidi verranno organizzati negli ospedali di comunità a Fossombrone, Sassocorvaro e Cagli, le cui date saranno comunicate in seguito. Invitiamo dunque tutti i cittadini a partecipare alle iniziative organizzate da CGIL CISL e UIL ed a sostenere le rivendicazioni affinché si possano veramente avere le risposte necessarie alla nostra sanità e ai nostri cittadini.
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03/11/2017 Ferrovie: scattano i rimborsi per gli abbonati. Un nuovo algoritmo per le tariffe sovraregionali
Dopo un lungo e puntuale confronto, il Coordinamento delle Regioni ha accolto la richiesta delle associazioni dei consumatori e dei comitati pendolari di modificare, dal 1 ottobre 2017, l'algoritmo di calcolo delle tariffe sovraregionali del trasporto ferroviario su base proporzionale rispetto ai Km percorsi in ogni regione attraversata e che comporterà una riduzione dei prezzi degli abbonamenti, anche notevoli, per oltre il 90% dei passeggeri. Da tale data e fino a quando, in conseguenza dei tempi tecnici necessari all'adeguamento del sistema informativo di Trenitalia, entrerà materialmente in vigore la nuova tariffa (aprile 2018), i titolari di abbonamento mensile o annuale matureranno il diritto a un RIMBORSO, se dovuto dal conguaglio tariffario, solo esibendo gli abbonamenti per i mesi interessati che andranno opportunamente conservati. Pertanto si raccomanda ai titolari di abbonamenti a tariffa sovraregionale di conservare l’originale degli abbonamenti mensili o annuali in corso di validità fino all’entrata in esercizio della nuova tariffa per la richiesta di un eventuale rimborso rispetto alla tariffa applicata dai sistemi di vendita attualmente attivi. Il rimborso verrà erogato con le modalità che verranno a brevissimo comunicate e comprenderà anche una quota per il periodo 1 luglio 2017 – 30 settembre 2017. Infine si informano tutti gli interessati che l'algoritmo abolito il 1 ottobre 2017 aveva altresì evidenziato una distorsione tariffaria che, nel corso del tempo, aveva comportato maggiori esborsi per le tratte sovraregionali rispetto a quelle regionali. Per tale ragione le associazioni dei consumatori hanno chiesto alle imprese ferroviarie di prevedere e attendono di conoscere, entro il mese di novembre, modalità di rimborso degli abbonati anche per il pregresso periodo 1 gennaio 2012 – 20 giugno 2017. Siamo in attesa di conoscere le modalità e i tempi per la richiesta degli eventuali rimborsi che verranno comunicati tempestivamente anche sul sito Adiconsum.
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03/11/2017 "Ossi duri si diventa": Fnp in piazza ad Ancona contro l'osteoporosi
L’ osteoporosi è una malattia altamente invalidante che colpisce in particolare le donne e le persone anziane, soprattutto nella fascia d'età che va dai 59 ai 79 anni. Da questa analisi è nato il progetto dei Coordinamenti delle donne pensionate di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil che hanno messo in campo una serie di iniziative. Il progetto "Ossi duri...si diventa" è stato inserito nel Piano regionale della Prevenzione 2014/2018 dalla Regione Marche ed è stato costituito uno specifico Gruppo tecnico composto dalle rappresentanti dei Coordinamenti donne pensionate, dalla Commissione regionale pari opportunità , funzionari dell'Ars Marche e medici di varie specialità sanitarie regionale. Il gruppo, coordinato da funzionari del Dipartimento Prevenzione, da tempo sta lavorando mettendo in atto diversi interventi, sul fronte dell’informazione e della prevenzione alla popolazione anziana. Oltre 50 le assemblee organizzate dalle organizzazioni sindacali e dalla Commissione pari opportunità, con la partecipazione dei medici di medicina generale, che sono i primi referenti delle persone colpite da osteoporosi, ed altre sono già programmate per le prossime settimane, con un appuntamento finale fissato per il prossimo 12 dicembre, ad Ancona, nella sede del Consiglio regionale. Di particolare rilievo anche l’intervento del gruppo tecnico per il“care giver”, cioè l’assistenza alle persone che, a causa delle fratture provocate dall'osteoporosi, sono semi o non autosufficienti. "Ossi duri...si diventa", sarà presente con un gazebo sabato 4 novembre in Piazza Roma ad Ancona, dove verrà distribuito materiale informativo e dove sarà possibile effettuare l'esame per la stima dell'entità del rischio di subire fratture da fragilità ossea, attraverso il metodo teorico (algoritmo) DeFRA.
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02/11/2017 Nessuno sia più schiavo: Iscos in campo per gli ultimi del Pakistan
In Pakistan oggi milioni di persone appartenenti a minoranze o migranti, sono costrette al lavoro forzato, intere famiglie lavorano e vivono all’interno delle fabbriche di mattoni perché hanno contratto un debito. Il lavoratore non riceve un compenso equo e sufficiente per provvedere a sé e ai propri figli. I bambini non vanno a scuola e crescendo non riescono ad accedere a lavori migliori. Le donne non riescono a contribuire a l’economia familiare. Questa è la spirale senza via d’uscita che opprime intere famiglie. Avvenire e FOCSIV sostengono le attività di ISCOS per accompagnare percorsi di riscatto e liberare le famiglie da una condizione di schiavitù. Insieme possiamo spezzare le catene del debito e aiutare le persone a riscattarsi per dare un futuro di speranza e libertà ai propri figli. LIBERIAMOLI DALLA SCHIAVITÙ. DONA ORA.
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31/10/2017 Sciopero generale per il rinnovo del contratto Logistica, Trasporto Merci, Spedizione: coinvolti 3500 dipendenti nelle Marche
Le Segreterie Nazionali di FILT CGIL, FIT CISL e UIL TRASPORTI, a seguito dell’atteggiamento dilatorio ed irresponsabile delle controparti datoriali, hanno dichiarato per lunedì 30 e martedì 31 ottobre lo sciopero generale del settore Logistica, Trasporto Merci, Spedizione. Nelle Marche lo sciopero ha riguardato circa 3500 addetti dipendenti di aziende di trasporto, di cooperative per la movimentazione delle merci, di spedizionieri. Durante la manifestazione di martedì, i rappresentanti dei lavoratori sono stati ricevuti dal Vicario del Prefetto di Ancona per spiegare le ragioni dello sciopero. Il Vicario ha espresso la volontà della Prefettura di farsi parte dirigente nel portare alla sede governativa le istanze a lui rappresentate. Tra gli obiettivi: •Garantire l'unicità del CCNL di settore, scaduto ormai da 22 mesi, e sostenerne un rapido e necessario rinnovo •L’affermazione di regole certe che diano tutele e diritti ai lavoratori e garantiscano continuità e legalità alle attività degli appalti •La valorizzazione del lavoro e la continuità occupazionale •Un adeguato incremento salariale a fronte di un’importante crescita economica e produttiva del settore Di contro, le parti datoriali continuano a richiedere: •Di realizzare un peggioramento complessivo delle tutele e dei diritti dei avoratori •Di abbassare il valore delle attuali indennità a partire di quella di trasferta per la quale le associazioni dell’autotrasporto hanno richiesto un sostanziale dimezzamento •Di precarizzare e rendere variabili istituti contrattuali ora certi come 14.ma mensilità, scatti di anzianità, ROL, ex-festività nonché di 2 giorni di ferie •Di produrre un rinnovo senza incremento salariale per i lavoratori
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31/10/2017 Sicurezza sui luoghi di lavoro: al via i corsi di Ial Marche
IAL Marche Srl organizza nei mesi di novembre e dicembre 2017 i seguenti corsi per la sicurezza sui luoghi di lavoro: · Corso Addetto Anticendio (Rischio Basso e Rischio Medio) · Corso Aggiornamento Addetto Anticendio (Rischio Basso e Rischio Medio) · Corso Addetti Primo Soccorso · Corso Aggiornamento Addetti Primo Soccorso · Corso RSPP per Datori di Lavoro (Rischio Basso e Rischio Medio) · Corso Aggiornamento RSPP per Datori di Lavoro (Rischio Basso e Rischio Medio) · Corso RLS Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza · Corso Aggiornamento RLS Rappresentante dei Lavoratori per la SicurezzaModuli di iscrizione: https://ialmarche.it/corsi-sicurezza-ancona-periodo-novembre-dicembre-2017/ Per informazioni: 0712814639 – info@ialmarche.it Termine iscrizioni: Lunedì 13 Novembre 2017
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30/10/2017 Sanità: inesorabile destrutturazione dei servizi territoriali nell'Area Vasta 1
Nei mesi scorsi la Cisl di Fano denunciò la scomparsa del servizio di fisioterapia e riabilitazione a Fano. Ad oggi, per il bacino di Fano, l’Area Vasta non eroga questo servizio e i cittadini, costretti pure ad essere accompagnati, devono recarsi in strutture private (30 euro per mezz'ora di trattamento fisioterapico) oppure vengono dirottati a pergola Fossombrone e Cagli. «Per anni si è discusso del nuovo ospedale unico come se la sua realizzazione risolvesse le grave carenze del sistema sanitario della nostra provincia - dichiara Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano -. Nel frattempo continua l’inesorabile spoliazione dei servizi sanitari territoriali pubblici a favore della sanità privata». Criticità che emergono anche nell'ambito del trasporto sanitario, finanziato in misura ridotta e affidato ai Comuni nella forma di trasporto sociale: «Un cittadino che ricorre alla dialisi o con altre patologie gravi e invalidanti necessità di un trasporto sanitario qualificato e svolto da personale debitamente formato - prosegue Giovanelli -. Il paradosso di questa vicenda è poi la grave scelta fatta: il trasporto sanitario verrà svolto non da ditte strutturate con dipendenti propri ma da associazioni di volontariato, con l’inevitabile licenziamento di 70 lavoratori. Gravissima scelta sia per la sleale concorrenza, dal momento che i volontari non sono dipendenti, sia per le gravissime ricadute occupazionali. È come su un comune decidesse di affidare il servizio mensa della scuola ad una associazione di volontariato». Altri segnali della destrutturazione del servizio sanitario pubblico arrivano dal comune di Terre Roveresche, costretto a convenzionare con risorse proprie un'automedica per l’inefficienza del servizio di emergenza-urgenza del suo territorio. «il bilancio della Regione nel comparto sanità  chiude in attivo - osserva Giovanelli - ma poi un sindaco è costretto con risorse proprie ad attivare un servizio di emergenza. Dove siamo finiti? Lungimirante il sindaco, gravemente deficitaria l’Area Vasta: non è possibile che il servizio sanitario regionale dell’emergenza-urgenza sia sostituito da  un servizio comunale». Molti altri sono i disservizi, come il continuo depotenziamento dei servizi ambulatoriali e dei punti prelievo: «In a alcuni casi,  come a Marotta, per un semplice prelievo del sangue è necessario fare tre viaggi - spiega il responsabile della Cisl di Fano -. I cittadini di Marotta sono costretti a recarsi a Mondolfo per la prenotazione, a Marotta viene effettuato il prelievo e a Mondolfo viene ritirato il referto. Questo incentiva il ricorso ai laboratori privati nei quali, paradossalmente, il servizio costa anche meno che nel settore pubblico». «L’Area Vasta - conclude Giovanelli - apra immediatamente al confronto con i sindacati e sveli realmente il suo modello di sanità, rafforzi i servizi territoriali ambulatoriali e specialistici e renda omogenea ed efficiente in tutto il territorio la rete dell’emergenza-urgenza. Basta con questo inesorabile declino del sistema sanitario pubblico».
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30/10/2017 Elezioni Rsu settore Igiene ambientale: grande affermazione della Fit Cisl nelle Marche
La Fit Cisl Marche riscuote un netto successo nelle elezioni Rsu del settore Igiene ambientale aggiudicandosi, a livello regionale, ben 31 seggi. Un risultato particolarmente positivo nella provincia di Macerata, dove la Fit ha conquistato 7 seggi su 11 in palio e e in aziende come Anconambiente, con 4 seggi su 9 a disposizione. Rilevante il dato maceratese, atteso dopo la fusione tra Sintegra, Smea e Cosmari_ la Fit Cisl ha ottenuto 165 preferenze su 260 voti validi. Pur confermandosi come seconda sigla del settore per rappresentanza a livello regionale, la Fit ha visto aumentare considerevolmente il proprio seguito tra i lavoratori, arrivando a un solo seggio di distanza dalla Fp Cgil ed entrando per la prima volta nella rappresentanza di Sogenus. Raddoppiati i seggi all'interno di Astea, Asite e Teknoservice. «Continua la corsa di avvicinamento al primato nell'igiene ambientale nella regione Marche - commenta Roberto Ascani, segretario generale della Fit Cisl Marche - Siamo cresciuti a doppia cifra tanto nei seggi che nel numero di voti. Un risultato incontrovertibile, frutto di un lavoro di squadra che premia serietà e competenza. Un grazie ai lavoratori e ai nostri candidati per l'eccellente risultato».
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28/10/2017 Fai Cisl in piazza per pensioni, occupazione, salari e contrasto allo sfruttamento : raccolta firme e presidio ad Ancona
Al via anche nelle Marche la mobilitazione nazionale promossa dalla Fai Cisl a sostegno di un'agenda di riforme su previdenza, occupazione, retribuzioni e contrasto allo sfruttamento nei settori agroalimentari e ambientali. Sabato 28 ottobre presidio regionale e raccolta firme davanti alla Prefettura di Ancona, in p.zza del Papa a partire dalle ore 9,30 . Una raccolta firme, che parte il 28 ottobre e si protrarrà per tutto il 2017, a sostegno delle proposte di riforma avanzate dalla Fai Cisl che "mirano ad abbassare l'età pensionabile dei lavoratori agricoli, degli addetti imbarcati della pesca, degli operai alimentaristi del comparto forestale e della bonifica, riconoscendo loro lo status di lavoro usurante". Condizione che permetterebbe di andare oltre la Legge Fornero, "consentendo il pensionamento con 35 anni di contributi". Tra le priorità della Fai Cisl anche "ammortizzatori sociali rafforzati e davvero universali, anche per le aziende sotto i quindici dipendenti, con il riconoscimento della disoccupazione agricola anche ai lavoratori agricoli a tempo indeterminato e il consolidamento della durata e dell’importo della Naspi, senza decalage". Sotto il profilo contrattuale, la Fai Cisl invoca inoltre "l’innalzamento delle retribuzioni per i contratti agricoli di prestazione occasionale al livello della media dei contratti provinciali e la piena attuazione della Legge 199 contro il caporalato, con maggiori affidamenti bilaterali per il buon governo del mercato del lavoro agricolo". Centrale, nei comparti ambientali, "la realizzazione di un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico e di una legge per rilanciare il patrimonio forestale e ambientale italiano che individui anche una solida controparte pubblica per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori forestali, atteso ormai da cinque lunghi anni". «Scendiamo in piazza ad Ancona, come in tutta Italia, per dare una svolta ai temi del lavoro e mettere in campo un percorso di riforme concrete per chi lavora in un settore come quello agricolo e dell’industria agroalimentare, dove le basse retribuzioni, il lavoro nero ma anche quello grigio, prestato cioè da chi è già in pensione e disponibile ad accettare qualsiasi condizione retributiva, sono all’ordine del giorno . – sottolinea Giuseppe Giorgetti, Segretario Generale Fai Cisl Marche, che sabato sarà in piazza del Papa ad Ancona con i lavoratori - Criticità che stanno sempre più allontanando i giovani dal lavoro agricolo. I dati parlano chiaro, nella nostra regione le aziende agricole registrano un calo, che va in controtendenza con una crescita nazionale dell’1,3%.- spiega Giorgetti - Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad una diminuzione di oltre 2500 addetti, tra coltivatori diretti e dipendenti, passando da un totale di 16.858 del 2016 ai 14.285 del 2017. Il popolo dei lavoratori agricoli, che in Italia raggiunge quasi i 2 milioni di persone vede ancora oggi negato, ad esempio, il riconoscimento del lavoro usurante – conclude – Per questo, come Fai Cisl, siamo impegnati in prima linea affinché sia dato, finalmente, un riconoscimento dignitoso al lavoro agricolo. È una questione di giustizia sociale».
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26/10/2017 Tecnowind: arrivata lettera di avvio procedura di messa in mobilità. Sindacati: "Va ritirata immediatamente"
Arrivata la  lettera di avvio della  procedura di messa in mobilità per 140 su 248 lavoratori della Tecnowind. I sindacati metalmeccanici, in una nota, chiedono alla Direzione della Tecnowind «di ritirare immediatamente la procedura di mobilità e di convocare in tempi rapidissimi un incontro per trovare insieme soluzioni alternative ad una riorganizzazione che scaricare solo sulla pelle dei dipendenti tutte le contraddizioni di una gestione che si è protratta per anni. » Considerata anche  la disponibilità delle Istituzioni, confermata durante lo scorso incontro al Mise, «ad accompagnare un piano di riorganizzazione socialmente sostenibile, alla luce  delle positive novità emerse sul versante finanziario, in vista  della necessità di intraprendere un percorso condiviso nell'interesse di tutti.» concludono Fim Cisl - Fiom Cgil - Uil Uilm. 26 ottobre 2017
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26/10/2017 Aerdorica, Ascani: «Non molliamo la presa, continueremo a trattare»
Dopo il referendum che ha bocciato il piano di riorganizzazione del personale di Aerdorica, il segretario generale della Fit Cisl Marche, Roberto Ascani, risponde ai microfoni di Tv Centro Marche: «Non molliamo la presa sulla crisi di Aerdorica. Rispettiamo l'esito del referendum, ma continueremo l'attività di negoziazione con l'azienda per cercare di trovare le migliori soluzioni per i lavoratori».
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26/10/2017 Fano: serve un passo in avanti nelle politiche giovanili
Fano, città dei Bambini, sembra dimenticarsi dei giovani. Lo denuncia Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano. «Nonostante un dinamico tessuto di associazioni giovanili che spaziano dallo sport al volontariato alla musica e ai fumetti - spiega Giovanelli - oggi Fano evidenzia criticità riguardo alle politiche giovanili. C'è la necessità di un vigoroso impegno per qualificare le politiche giovanili». Secondo Giovanelli, il prossimo bilancio comunale dovrà essere l'occasione «per stanziare risorse di rinforzo per il progetto Dedalo, per la creazione di spazi informativi e formativi che sostengano i giovani sia nella scelta universitaria che nella difficile ricerca del lavoro. Su queste dinamiche è ineluttabile la sinergia tra pubblico e privato, il coinvolgimento delle scuole medie superiori, le associazioni datoriali e le università per qualificare l’orientamento al lavoro e all’istruzione dei giovani che oggi sono lasciati soli in questa difficile fase di transizione». «È urgente - prosegue su questo tema il responsabile della Cisl di Fano - qualificare e dotare di spazi adeguati il polo 3 definendo il suo assetto organizzativo e i plessi ad esso destinati perché il tessuto produttivo di Fano è composto principalmente da aziende di servizi e manifatturiere che possono sicuramente beneficiare di una offerta formativa qualificata e indirizzata alla digitalizzazione e all’impresa 4.0..Troppi giovani di Fano sono costretti a scegliere istituti di fuori città con un pendolarismo che incide notevolmente nei bilanci familiari». Altra criticità sono gli spazi che la città offre ai giovani: «Servono spazi per il divertimento, per rassegne musicali ed eventi culturali: i giovani vivono la città se la città offre loro luoghi, occasioni dove per incontrarsi, socializzare e progettare eventi da loro ideati e realizzati. Dove sono questi spazi? Quali possibilità di incontro? Ci sono esperienze quali il Fab lab e la casa della musica che da semplici spazi di aggregazioni possono trasformarsi in laboratori formativi d’eccellenza. - conclude Giovanelli - Non ci si può dimenticare dei giovani e delle loro istanze: è necessario prendersi cura delle esigenze spesso inespresse ma vitali per la città di Fano».
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26/10/2017 Fusione tra Bcc Ancona e Falconara: avviata la vertenza sindacale
Nel processo di fusione tra la Bcc di Ancona e la Bcc di Falconara, nonostante i ripetuti richiami al rispetto dei termini stabiliti dal contratto nazionale di categoria, i quali prevedevano che le due banche convocassero le organizzazioni sindacali (almeno 30 giorni prima delle assemblee straordinarie dei soci per l’approvazione della fusione), queste ultime si sono guardate bene dal farlo evitando il dovuto confronto. Confronto nel quale le banche dovevano consegnare un apposito documento di sintesi nel quale venivano illustrati i seguenti aspetti: a) i motivi del programmato processo di fusione; b) le conseguenze giuridiche economiche e sociali per i lavoratori; c) le eventuali misure previste nei confronti di questi ultimi; ciò al fine di attivare la necessaria procedura di confronto, tra aziende e organizzazioni sindacali, con l’obiettivo ultimo di prevenire potenziali conflitti collettivi. Confronto che, come più volte dichiarato dalle stesse banche, attiveranno soltanto dopo che le assemblee straordinarie dei soci avranno espresso il loro parere sulla fusione. In questo modo verrebbe vanificata o, quantomeno ridotta, l’azione sindacale a tutela dei dipendenti, impedendo di fatto la prevenzione dei conflitti collettivi che si voleva perseguire con tale norma contrattuale. Impedimento che ha già esercitato i suoi effetti con le organizzazioni sindacali che hanno presentato in tribunale un ricorso per comportamento antisindacale contro le due Bcc interessate dalla fusione.
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25/10/2017 Scuola, personale ATA insufficiente: proclamato lo stato di agitazione
Le Organizzazioni Sindacali di categoria delle Marche Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal, facendo seguito a quanto precedentemente dichiarato sia verbalmente che per iscritto, ritengono il DDG 1044 emanato dall’USR Marche in data 01/09/2017 e il successivo DDG 1253 del 19/10/2017 inadeguati e inaccettabili. Infatti l’integrazione della dotazione organica per l’anno scolastico 2017/2018 di 59 posti di personale ATA, in essi contenuta, risulta assolutamente insufficiente rispetto alle richieste discendenti dalle reali ed oggettive necessità espresse dalle Istituzioni Scolastiche mediante le due rilevazioni promosse “motu proprio” dall’Amministrazione Scolastica Regionale. Le OO.SS. individuano a questo proposito due importanti criticità: La prima concerne l’incongruenza con la quale nel mese di settembre si è proceduto all’autorizzazione di soli 59 posti in deroga senza una reale verifica del fabbisogno e solo successivamente si è provveduto, mediante un puntuale monitoraggio, ad individuare le inderogabili necessità delle scuole al fine di garantire la tutela della sicurezza degli alunni (Comunicazione 0016221 del 20-09-2017 “Rilevazione delle necessità per la richiesta di posti di personale Ata in deroga per la sicurezza degli alunni”) La seconda riguarda la totale sottovalutazione delle criticità emerse, infatti dalla rilevazione che l’Usr Marche ha effettuato risulta la richiesta documentata da parte dei Dirigenti Scolastici di ben 558 posti aggiuntivi. Quindi i 59 posti in più autorizzati rappresentano solo il 10% del fabbisogno necessario a garantire la sicurezza, l’incolumità degli alunni e il normale funzionamento dei servizi scolastici. Vista la mancanza da parte del Direttore Generale di una risposta coerente con i bisogni rilevati e acquisiti agli atti della stessa Direzione Regionale, le organizzazioni sindacali dichiarano da oggi lo stato di agitazione dei lavoratori della categoria. Nei prossimi giorni, se non verrà autorizzato un ulteriore contingente di posti per garantire la sicurezza e il regolare funzionamento delle scuole in analogia a quanto sta accedendo in altre regioni, si procederà con iniziative unitarie di mobilitazione che non escludono, in ultima istanza, il ricorso allo sciopero generale regionale della categoria. Ancona 25 ottobre 2017
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24/10/2017 Area crisi complessa del Piceno: firmato accordo per ulteriori 12 mesi di cassa integrazione
Prorogata l’indennità di mobilità per un massimo di 12 mesi ai lavoratori licenziati da una unità produttiva ubicata all'interno  dell’Area di crisi industriale complessa del Piceno e che, alla data del 1 gennaio 2017, siano beneficiari di mobilità ordinaria o mobilità in deroga, scaduta o in scadenza nell’anno 2017.  Sono 12,5 i milioni di euro disponibili  (risorse residue 2016-2017 assegnate alla Regione Marche con decreto ministeriale),  che andranno a sostenere circa 600 lavoratori.E' quanto prevede l'accordo  firmato, questa mattina in Regione dall'assessore al Lavoro e alla Formazione  con  le parti sociali e  le  associazioni di categoria  e alla presenza dei funzionari dell’INPS Regionale e di ANPAL Servizi  Spa.« La proroga di  ulteriori 12 mesi di indennità di mobilità per  tutti quei lavoratori che si trovano in difficoltà ,  in un'area particolarmente colpita dalla crisi come quella del Piceno, è una misura che da risposte concrete e ci trova pienamente soddisfatti. - afferma Marco  Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, dopo la firma dell'accordo  -  Ora è necessario che questo periodo di proroga sia utilizzato per creare nuove opportunità di lavoro.»  Le domande di mobilità in deroga dovranno essere presentate dai lavoratori interessati, telematicamente alle sedi INPS territorialmente competenti in base alla residenza dei lavoratori entro il 30 novembre 2017 , che a loro volta le trasmetteranno alla Regione Marche ai fini dell'autorizzazione. I lavoratori beneficiari saranno quelli licenziati da aziende ubicate all’interno dell’Area di Crisi Industriale complessa del Piceno indipendentemente dalla loro residenza. Trattandosi di “ proroga” i lavoratori beneficiari non devono aver lavorato nel periodo  che intercorre tra la data di scadenza del trattamento di mobilità e la data di presentazione della domanda di proroga. Il Piano Regionale delle Politiche attive e la documentazione relativa ai lavoratori  saranno oggetto di esame e approvazione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai fini della sostenibilità finanziaria dell’intervento di prosecuzione della mobilità in deroga. 24 ottobre 2017
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24/10/2017 Megas-Marche Multiservizi: superare la frammentazione, valorizzare l'occupazione
Nei giorni scorsi si è svolto un incontro con il Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, avente come oggetto la ipotesi di aggregazione della società Megas.net con Marche Multiservizi. Abbiamo chiesto con forza questo incontro per avere tutti i chiarimenti necessari su questo processo, dopo le anticipazioni e le polemiche che abbiamo letto sulla di stampa. In questo senso l’incontro è stato certamente positivo, perché abbiamo ricevuto spiegazioni dettagliate su vari aspetti della vicenda, e soprattutto rassicurazioni sul percorso che non potrà partire, senza le necessarie verifiche e approfondimenti, che saranno contenuti nel piano di fattibilità che la stessa Provincia dovrà produrre. Allo stesso tempo il Presidente Tagliolini ha assicurato che in caso di attivazione del processo di aggregazione, la Provincia attiverà un percorso di confronto e approfondimento con i soggetti sindacali e con gli alti soggetti rappresentativi interessati a tali dinamiche. Abbiamo ribadito al Presidente che il sindacato ha da sempre perseguito l’obiettivo di una razionalizzazione nella gestione dei sevizi pubblici locali non solo nel nostro territorio. Per noi questi processi, di natura anche industriale, generatori di economie di scala, creano le indispensabili premesse per giungere al contenimento delle tariffe, all’incremento degli investimenti, al miglioramento dei servizi erogati e la creazione di nuova occupazione, sempre più professionale, nell’auspicio che in questo modo si possa tendere a un modello di sviluppo locale improntato alla sostenibilità e alla qualità. Con questo approccio valutiamo l’ipotesi di unificazione tra Megas-Net e Marchemultiservizi su cui i sindaci si dovranno pronunciare e i vantaggi che ne possono derivare. Per questa visione di lungo periodo non abbiamo condiviso le prese di posizione di quegli amministratori che hanno intravisto nelle aggregazioni solamente l’occasione di fare cassa, anteponendo interessi contingenti a progetti di lungo periodo. CGIL CISL e le rispettive categorie, hanno ribadito con convinzione che il trasferimento delle quote di Megas-Net in Marchemultiservizi rafforzerà la presenza del pubblico in questa ultima società, dopo la corsa alla vendita di azioni da parte di alcune amministrazioni a cui abbiamo assistito nel recente passato e potrà essere l’occasione per ridefinire le regole di governance dell’azienda per renderla più sensibile alle istanze e ai bisogni del territorio. Nell’incontro abbiamo sostenuto che una nuova Marchemultiservizi, più patrimonializzata, più consolidata, potrà garantire una maggiore tutela delle professionalità che vi lavorano proiettandola in un ambito con maggiori prospettive di crescita. In questo modo si difendono gli asset dei comuni. I progetti che Megas-Net ha in corso in diversi comuni dovranno continuare con Marchemultiservizi, i servizi offerti nell’illuminazione pubblica e nel risparmio/efficientamento energetico potranno avere un nuovo impulso anche per la presenza di divisione dedicata a tale scopo presente nel socio privato, Hera. Inoltre, elemento tutt’altro che trascurabile per il sindacato, i dipendenti di Megas-Net avranno continuità occupazionale dopo le incertezze degli ultimi anni che ricordiamo hanno prodotto licenziamenti all’interno della stessa azienda. Lo stesso Presidente Tagliolini ha sottolineato che tale processo di aggregazione rientra entro quanto previsto dalla “legge Madia”, nonché da una prospettiva lungimirante avente come obiettivo di lungo periodo anche quello di salvaguardare l’azienda Megas-Net da rischi di carattere finanziario, anche alla luce di eventuali riduzioni sulle entrate prodotte dai canoni di concessione. Megas-Net è proprietaria delle reti del gas che non sono beni demaniali (in provincia ci sono già reti private di gas) ed è anche proprietaria di una sola condotta idrica (quella del Nerone) che per sua natura alla fine della concessione tornerà nella disponibilità dei comuni, come tutte le condotte idriche ivi comprese quelle che Marchemultiservizi sta realizzando nel territorio di sua competenza. Tutto questo dovrà essere appurato e approfondito nello studio di fattibilità per sgombrare qualsiasi dubbio su alcun processo di privatizzazione della risorsa idrica che ci vede come sindacato necessariamente contrari. Abbiamo ribadito alla provincia che tale aggregazione è senza dubbio imposta, non solo dal decreto Madia, ma soprattutto dal buon senso. Un incontro sicuramente positivo nel quale la Provincia ha sostenuto questa come una soluzione percorribile e che, una volta terminato il necessario approfondimento sulla fattibilità, sosterrà in Assemblea.
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23/10/2017 Tecnowind: si cerca un'intesa sugli ammortizzatori sociali. L'azienda vuole procedere alla mobilità
Incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico sulla vertenza Tecnowind: le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità che tutti facciano la propria parte. È stato chiesto con forza alle istituzioni (Ministero e Regione) di trovare formule per il reperimento di ammortizzatori sociali ulteriori rispetto a quelli ordinari che scadranno il 17 dicembre: i soggetti istituzionali presenti al tavolo hanno dato disponibilità ad intervenire, anche alla luce di novità che potrebbero emergere nella legge di stabilità. A fronte di questo, Fim Cisl Fiom Cgil e Uilm Uil hanno chiesto all’azienda di rinviare ulteriormente l’apertura della procedura di mobilità, già annunciata lo scorso 11 ottobre e poi ritirata in seguito a pressioni congiunte,  prima di aver dato modo alle Istituzioni e ai sindacati di potersi confrontare con i soggetti interessati a rilevare la Tecnowind. L’azienda ha però dichiarato di non poter più aspettare ad avviare la mobilità, dando disponibilità, dietro forti pressioni sindacali e a generiche disponibilità istituzionali, a ritirarla in caso sopraggiungano novità su ulteriori strumenti. Il tavolo sarà riaggiornato i primi di novembre, dopo la presentazione del piano concordato.
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23/10/2017 Organici scolastici delle Marche: basta soluzioni effimere, servono risposte adeguate
Stando alle recenti note pubblicate nel sito dell’Ufficio Scolastico Regionale ed ai comunicati, rilasciati dalla Regione riguardanti il recupero delle dotazioni organiche delle aree colpite dal sisma, sembrerebbe che si stia vivendo una stagione di rinnovata armonia tra il Direttore dell’Usr e l’Assessore regionale all’Istruzione. Una concordia che ci renderebbe soddisfatti se producesse veramente un mantenimento dei posti docenti ed Ata negli istituti del cratere sismico che invece non ravvisiamo. La realtà, infatti, è ben diversa: il recupero di posti ottenuto in virtù del Decreto Mezzogiorno non è altro che un rimedio temporaneo rispetto all’effettivo taglio operato nel mesi scorsi agli organici strutturali del personale docente ed Ata di quelle scuole. La verità è che nelle zone colpite dal terremoto i 57 posti docenti e i 95 posti Ata assegnati, il prossimo anno non ci saranno più. Si assisterà così ad una crescente riduzione delle classi con pesanti ripercussioni sulla qualità dell’offerta formativa. Non meno preoccupanti risultano le scelte organizzative che afferiscono al sistema scolastico regionale che stanno emergendo dai vari incontri fra Direzione Regionale e Assessorato all’Istruzione. Se infatti verranno confermati i contenuti della nota inviata qualche giorno fa agli Istituti, le conseguenze di tali scelte saranno veramente pesanti: si ipotizza per il prossimo anno scolastico un recupero di almeno 140 posti che produrrà un forte ridimensionamento delle classi e degli indirizzi di studio. A questa prospettiva non rassicurante fa eco un presente non meno allarmante, di cui però nessuno dei due soggetti sembra volersi fare carico. Mancano oggi nelle nostre scuole 558 unità di personale Ata (rilevazione effettuata il 25/10/2017 da Usr necessarie per garantire la sicurezza, la sorveglianza, l’incolumità degli alunni e il regolare svolgimento dei servizi scolastici: sono state autorizzate solo 59 assunzioni aggiuntive. Il sistema scolastico regionale necessita di un’azione sinergica e trasparente in cui ciascun soggetto eserciti pienamente, senza ambiguità, le proprie prerogative. Ci sembra opportuno ricordare quelle attribuite dalla Costituzione alla Regione: competenza esclusiva in materia di programmazione dell’offerta formativa e di dimensionamento della rete scolastica in quanto direttamente connessi alle esigenze socio-economiche di ciascun territorio. Non si può invece ricavare alcun beneficio da una fittizia armonia fra Regione e Usr basata su continui incontri che escludono le rappresentanze sociali e che non forniscono risposte concrete ed esaustive alla cronica carenza di offerta formativa delle Marche.
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23/10/2017 Prendiamoci cura tutti insieme per valorizzare l'ex Crass di Ancona
Al via il Progetto di monitoraggio “Prendiamoci cura”, promosso da Cgil Cisl Uil Ancona insieme alle categorie dei pensionati e della funzione pubblica, da Cittadinanzattiva delle Marche e Tribunale per i diritti del malato, finalizzato a valorizzare gli spazi comuni e i servizi sanitari presenti all'ex Crass di Ancona. Un progetto volto a recuperare la qualità dei servizi della sanità pubblica, con un attenzione anche agli spazi, partendo dalle segnalazioni dei cittadini ed operatori. È questo l’obiettivo del monitoraggio “Prendiamoci cura” che partirà nelle prossime settimane con la raccolta delle segnalazioni di utenti e di chi opera all’interno dell’ex Crass di Ancona che ospita numerose strutture sanitarie territoriali dell’Asur. Nonostante la sanità marchigiana sia considerata in termini di efficienza e di qualità dei servizi prestati tra le migliori a livello nazionale, tra i cittadini e gli operatori sanitari, che garantiscono quotidianamente il diritto alla salute, si lamentano disagi, sentimenti di insofferenza e a volte d’impotenza verso i servizi a cause di piccole e grandi inefficienze. Anche per questo CGIL CISL UIL, insieme alle categorie dei pensionati e della funzione pubblica, Cittadinanzattiva delle Marche e Tribunale per i diritti del malato, avvieranno il monitoraggio della qualità dei servizi e dello stato degli spazi comuni presenti nell’area ex Crass, dal quale scaturirà un Report che verrà condiviso con Asur e Comune di Ancona. «Siamo consapevoli che attraverso la partecipazione attiva di tutti, si possano costruire percorsi di crescita comune e di azioni mirate a migliorare la qualità dei servizi erogati e dell’utilizzo degli spazi comuni, in un’area come quella dell’ex Crass di Ancona che vorremmo venga maggiormente valorizzata e restituita ai cittadini» sottolineano i rappresentanti sindacali e delle associazioni promotrici del monitoraggio.
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23/10/2017 Falso allarme sulla chiusura degli uffici postali. Slp Cisl: Ad oggi tutto congelato, ma futura riorganizzazione avrà effetti devastanti sul territorio
Dopo la diffusione di notizie riguardanti la chiusura totale o la riduzione dei giorni di apertura per 159 uffici postali nelle Marche, la Slp Cisl intende fare chiarezza sulla questione precisando che il piano quadriennale è al momento congelato. La speranza del sindacato dei lavoratori postali è che non si voglia procedere alle chiusure prospettate, che determinerebbero un pesante depauperamento dei territori già denunciato in passato attraverso una serie di iniziative e di manifestazioni che hanno visto la partecipazione di centinaia di persone e il coinvolgimento di tutti i sindaci della regione. Non bisogna confondere poi il piano di riduzioni con la questione del recapito a giorni alterni, al centro dell’attuale piano di riorganizzazione aziendale per risparmiare sul costo del lavoro e che dovrebbe essere applicato nelle Marche, ultima regione interessata dall’attuazione, tra la fine dell’anno e i primi mesi del 2018. Nelle regioni dove il recapito a giorni alterni è già entrato a regime, gli effetti del nuovo modello sono stati devastanti e la qualità del servizio è in caduta libera: in molte località del paese il portalettere non bussa alla porta del cittadino più di una volta a settimana. Da una indagine sulla qualità condotta internamente alla azienda, la struttura del recapito delle Marche risulta essere la migliore a livello nazionale. La nostra impressione è tuttavia completamente diversa: vi sono molte criticità sia per garantire il recapito a domicilio, sia riguardo il ritiro della corrispondenza descritta (raccomandate, assicurate ed atti giudiziari) di cui è stato lasciato avviso presso gli uffici postali. L’applicazione del recapito a giorni alterni non potrà dunque che andare ad inficiare questo quadro già di per sé problematico, con crescenti disagi per i cittadini. La Slp Cisl ritiene che le priorità del settore siano ben altre, innanzitutto il rinnovo del contratto, l’organizzazione del lavoro, regole certe sullo sviluppo professionale, sulle politiche di incentivazione economica e meritocratiche. Mancano politiche attive del lavoro utili a superare le condizioni di vero e proprio precariato che vivono i Part Time e il personale flessibile assunto con contratto a tempo determinato. Come già denunciato in passato, permangono esagerate pressioni in capo agli addetti di sala consulenza e ai direttori degli uffici che, nonostante la firma di un protocollo ad hoc, vengono continuamente vessati affinché aumentino ricavi e quindi utili per gli azionisti. L’impressione è che la funzione sociale dell’azienda e dei servizi che offre sembra perdere di valore ogni giorno che passa.
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23/10/2017 Cure palliative per la demenza: incontro al Caffè Alzheimer
Giovedì 26 ottobre presso il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima si terrà un incontro sulle cure palliative per la demenza. Insieme al dott. Brunori si discuterà delle modalità di prendersi cura dell’ammalato e della sua famiglia, attraverso forme molteplici di assistenza, compresa quella psicologica, quando la cura non è più efficace. per i pazienti è prevista la ginnastica dolce con musica che sarà effettuata dalla Dott.ssa Maria Velia Giulietti dell'INRCA. Appuntamento alle ore 17 presso i locali della Parrocchia del Rosario, via Mameli 17, Falconara Marittima.
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19/10/2017 Prevenire è vivere: incontro sulla diagnosi precoce del tumore al seno
Venerdì 27 ottobre la Fnp Cisl Pensionati di Ancona e il Coordinamento Donne della Cisl Fnp Ancona organizzeranno un'iniziativa dedicata alla prevenzione del tumore al seno. L'incontro, a partire dalle ore 16.30 all'oratorio della Parrocchia del SS Crocifisso agli Archi (Via Vasari 18, Ancona), sarà introdotto da Michela Manca, Coordinatrice Donne Fnp Cisl Ancona e vedrà l'intervento dell'oncologo dott. Luciano Latini. Seguirà dibattito con conclusioni del responsabile Fnp Cisl Rls Ancona Giuseppe Giacco.
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19/10/2017 Cgil Cisl Uil: In aumento gli infortuni nelle Marche. Rilanciare il sistema della prevenzione
«Gli infortuni gravi, anche con esito mortale, accaduti di recente nelle Marche impongono con urgenza la necessità di affrontare e rilanciare le tematiche prioritarie riguardanti la prevenzione e gli aspetti della salute e sicurezza sul lavoro». È il grido di allarme di CGIL CISL Uil delle Marche di fronte al peggioramento dei dati riguardanti gli infortuni, in particolare quelli gravi, e le malattie professionali. Nei primi otto mesi del 2017 gli infortuni nelle Marche registrano un incremento del 0,38%; nel periodo Gennaio - Agosto, infatti, sono stati 12.253, 47 in più rispetto rispetto allo stesso periodo del 2016. Quello che preoccupa i sindacati è ciò che emerge da una lettura più approfondita dei dati INAIL. Nel mese di Agosto 2017 si sono avuti 1.105 infortuni con un incremento del 10,95% rispetto ad Agosto 2016. Particolarmente significativi nel periodo Gennaio - Agosto gli incrementi nell’industria (+ 6,62%) e nei servizi (+ 7,81%) mentre l’artigianato conosce una leggera flessione (- 1,94%). La Provincia dove si è avuto il maggiore aumento è quella di Macerata (+ 2,31%) seguita da Fermo (+ 1,98%), Ascoli Piceno (+ 1,93%) , Pesaro (+ 1,40%), Ancona (+ 0,22%). Allarmante nel periodo Gennaio - Agosto anche il dato degli infortuni mortali (28), ma con tre casi nel mese di Agosto 2017, mentre ad Agosto 2016 si è avuto un solo caso. Particolarmente grave il dato della gestione industria, dove, nei primi otto mesi del 2107 si sono avuti 13 infortuni mortali contro i 3 casi dello stesso periodo del 2016. Un incremento del 76,92%. Un aumento significativo anche per le denunce di malattie professionali. Sono state 3.521 nel 2012 e 5.407 nel 2016 (+ 34,88%). Per contrastare l’aumento degli infortuni CGIL CISL UIL ritengono che sia urgente rilanciare il sistema della prevenzione delle Marche e chiamano in causa la Regione Marche e l’INAIL perché occorre dare nuovo impulso al tema della salute e sicurezza sul lavoro con un programma di interventi condiviso con tutti gli attori della prevenzione.
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18/10/2017 Marocco: il lavoro, i diritti delle donne. Incontro con Isabella Panfili
Stamattina, mercoledì 18 ottobre, la Cisl delle Marche ha ospitato un incontro con Isabella Panfili, responsabile delle attività in Marocco per Iscos Marche Onlus e Iscos nell'ambito dei progetti di cooperazione con i sindacati del Marocco soprattutto nel campo dell'emancipazione femminile e dei diritti dei lavoratori. Da quattro anni Isabella Panfili lavora a stretto contatto con i sindacati e le organizzazioni della società civile per promuovere il  dialogo sociale, i diritti delle donne e la formazione dei sindacalisti marocchini. In questi anni il tema delle migazioni, dei rapporti con le multinazionali, della partecipazione sindacale, sociale e politica delle donne sono stati al centro dell’azione di Iscos in Marocco.  
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17/10/2017 Sisma e ricostruzione: DURC necessario per garantire regolarità e qualità del lavoro
Le organizzazioni sindacali chiedono alla Commissaria straordinaria del Governo alla ricostruzione, di emanare presto la già annunciata ordinanza che introduca il DURC di congruità, misura necessaria per assicurare la regolarità contributiva delle imprese e per contrastare in modo efficace fenomeni di lavoro irregolare e sommerso nelle opere di ricostruzione pubblica e privata nei territori colpiti dal sisma. In particolare, secondo i sindacati, confederali e di categoria : « è necessario che si introducano rapidamente norme per le quali, le imprese esecutrici di lavori di ricostruzione, sia pubblici che privati, oltre essere in regola con il DURC, il documento che attesta la regolarità formale contributiva, siano in regola anche con il certificato di congruità dell’incidenza della manodopera nel cantiere, rilasciato dalla Cassa Edile territorialmente competente.» In pratica, la Cassa Edile, che conosce gli importi dei lavori dei singoli cantieri attraverso il meccanismo delle notifiche preliminari, potrebbe determinare l’incidenza della manodopera edile necessaria per la realizzazione dei singoli lavori e certificare la regolarità del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali (INPS, INAIL, Cassa Edile/Edilcassa) da parte dei datori di lavoro nei confronti dei propri dipendenti.  Obiettivo del Durc di congruità è quello di garantire un controllo efficace non solo della regolarità contributiva ma anche della coincidenza tra le lavorazioni eseguite e il numero dei lavoratori impiegati nei singoli cantieri. In pratica, verificare che il numero di lavoratori impiegati nei cantieri, e il costo del loro lavoro, sia congruo rispetto al tipo di opera da realizzare.  Il controllo della congruità della manodopera sul valore complessivo dell’opera da realizzare,  soprattutto nell'ambito dei lavori di ricostruzione post sisma, è fondamentale per mettere al centro il lavoro di qualità e costituisce un efficace sistema di contrasto agli abusi e al lavoro irregolare, nonché uno strumento a difesa della legalità. Inoltre, questo meccanismo di verifica, che obbligherebbe all'allineamento dei costi di realizzazione delle lavorazioni con i costi realmente sostenuti dalle imprese regolari per la propria manodopera, ridurrebbe i margini di concorrenza sleale che si possono generare con meccanismi di assegnazione dei lavori al massimo ribasso. Con un apposito accordo tra Commissario straordinario, Presidenti di Regione-Vicecommissari, Ministero del Lavoro, Struttura di Missione, INAIL e Organizzazioni Sindacali e Datoriali firmatarie dei CCNL del settore edile, dovranno essere definiti gli adempimenti, i criteri e le modalità di calcolo dell’incidenza della manodopera, le modalità di svolgimento delle attività di monitoraggio, controllo e verifica da parte degli organi preposti.   
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17/10/2017 Tecnowind: incontro al Mise il 23 ottobre. Si attendono i nomi dei potenziali acquirenti
Lunedì 23 ottobre la vertenza Tecnowind torna all'attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico con un vertice ritenuto cruciale per le prospettive future dell'azienda di cappe aspiranti. Durante l'incontro al Mise, infatti, l'azienda renderà note le manifestazioni di interesse all'acquisizione dello stabilimento fabrianese e degli altri siti produttivi in Cina e Romania: sulla base di quanto emergerà, sarà possibile procedere con un confronto sul nuovo piano industriale e sulle prospettive occupazionali. L'obiettivo è stringere i tempi prima di arrivare alla scadenza del 7 novembre, quando terminerà la proroga del concordato in continuità: «Ci aspettiamo chiarezza da parte dell'azienda su chi sono i soggetti intenzionati all'acquisizione sia dello stabilimento fabrianese che di quelli esteri - dichiara Massimo Bellucci della Fim Cisl -. Per quanto riguarda le Marche, vogliamo capire se, dopo le verifiche del Ministero del Lavoro, sarà possibile utilizzare le risorse regionali per la cassa integrazione in deroga. Vorremmo aggiornamenti anche sulle verifiche ministeriali sui soggetti intenzionati all'acquisizione in Italia, anche per comprendere quali strumenti possono essere messi in atto per coinvolgere tutti i lavoratori nello sviluppo del nuovo progetto industriale». 
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16/10/2017 Credito Cooperativo: a rischio fusioni Ancona - Falconara e BCC Picena - Picena Truentina
Passo falso negli iter di fusione tra la Banca di credito cooperativo di Ancona e la Bcc di Falconara e tra la Bcc Picena e la Bcc Picena Truentina. In entrambi i processi di fusione, i consigli di amministrazione delle quattro banche hanno violato la normativa contrattuale che prevede la convocazione delle organizzazioni sindacali, almeno 30 giorni prima delle assemblee straordinarie dei soci per l’approvazione della fusione, per informarle attraverso la consegna di un apposito documento, dei seguenti aspetti: a) i motivi del programmato processo di fusione; b) le conseguenze giuridiche, economiche e sociali per i lavoratori; c) le eventuali misure previste nei confronti di questi ultimi; il tutto al fine di attivare la necessaria procedura di confronto tra le aziende e le organizzazioni sindacali. A tale riguardo non si capiscono le motivazioni che spingono le aziende in questione a tenere tale comportamento, nonostante le sollecitazioni avanzate dalle organizzazioni sindacali, le quali, a questo punto si vedono costrette a tutelare nelle opportune sedi i diritti dei dipendenti delle due realtà.
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16/10/2017 Monitoraggio nazionale Livelli essenziali di assistenza.Settimo posto alle Marche, Fp Cisl : "Si può fare di più"
Il Ministero della Salute nei giorni scorsi ha pubblicato il monitoraggio dei LEA (Livelli Essenziali Assistenza), regione per regione,  riferiti all'anno 2015. La classifica tiene conto dei livelli di assistenza ospedaliera, distrettuale e più complessivamente l’attività di assistenza negli ambienti di vita e di lavoro. Le Marche risultano tra le regioni adempienti ma al settimo posto dopo Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Lombardia, Liguria, con un leggero peggioramento rispetto al 2013 e 2014 , a conferma che la sanità marchigiana pur ottenendo risultati migliori rispetto a molte altre regioni ha ancora margini di miglioramento. Tra le criticità rilevate, oltre ad alcune non adeguate percentuali di copertura vaccinale nei bambini sino a 24 mesi, l'eccessiva percentuale di parti cesarei, stante lo  scostamento notevole rispetto alla media nazionale  ( 26.41% contro la media  nazionale del 20% ) . «Al fine di mantenere una elevata qualità dei servizi è fondamentale una adeguata capacità di assunzione  e di copertura di personale.» sottolinea Luca Talevi, Segretario Generale FP Cisl Marche L'Asur, con determina 606 del 12 ottobre scorso , relativa al piano occupazionale 2017, ha previsto entro l'anno l'assunzione di personale inizialmente previsto per il 2016 , e non ancora assunto,           «certamente è  un primo timido segnale positivo  - continua Talevi - in materia di assunzioni e velocizzazione dei tempi per la copertura dei posti vacanti.» Complessivamente entro fine anno dovrebbero essere assunti 104 lavoratori  per il comparto ( 32 Area vasta 1, 9 Area Vasta 2, 23 Area vasta 3, 20 Area Vasta 4, 20 Area Vasta 5 )  e 141 per la dirigenza. Si conferma altresì, per il 2017, la copertura del 100% del turn - over,  «ma come denunciato più volte dalla Cisl è necessaria una maggiore capacità di assumere in grado, almeno in parte, di recuperare le oltre 2000 unità operative "perse" tra il 2011 ed il 2015.  - conclude Talevi -  Per  il personale precario  fondamentale che la Regione acceleri la elaborazione del piano di stabilizzazione degli oltre mille precari,  da anni fondamentali per la tenuta dei servizi quotidianamente erogati, così come condiviso nella riunione in Regione di venerdì scorso. 16 ottobre 2017
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14/10/2017 Pensioni, Lavoro, Giovani, mobilitazione Cgil, Cisl e Uil: presidi e manifestazioni nelle Marche
Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani, difendere l’occupazione, garantire una sanità dignitosa, rinnovare i contratti: Cgil Cisl e Uil delle Marche in presidio per sviluppo ed equità. Presidi territoriali e incontri con i Prefetti in occasione della giornata di mobilitazione nazionale indetta per sabato 14 ottobre da Cgil Cisl e Uil, a sostegno dei tavoli di trattativa in corso con il Governo sulla riforma delle pensioni e in vista della discussione sulla legge di bilancio. Ad Ancona, alla manifestazione, aderisce anche l’Udu. Cgil Cisl e Uil sollecitano l’inserimento, nella prossima legge di Bilancio, di provvedimenti in materia di lavoro, previdenza, welfare e sviluppo e rivendicano più risorse sia per l'occupazione giovanile sia per gli ammortizzatori sociali, il congelamento dell'innalzamento automatico dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita, un meccanismo che consenta di costruire pensioni dignitose per i giovani e una riduzione dei requisiti contributivi per l'accesso alla pensione delle donne con figli o impegnate in lavori di cura. I sindacati chiedono inoltre l'adeguamento delle pensioni in essere, la piena copertura finanziaria per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, risorse aggiuntive per la sanità ed il finanziamento adeguato per la non autosufficienza. Vedi la Galleria fotografica di tutti i presidi territoriali: Ancona, Ascoli Piceno, Civitanova Marche, Fermo e Pesaro
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13/10/2017 "Oltre le Frontiere": il Festival delle Generazioni in Tour a Macerata
Il Festival delle Generazioni in Tour a Macerata, unica tappa del Centro Italia. Venerdì 13 ottobre l’appuntamento itinerante del l’evento nato e promosso per iniziativa della Fnp Cisl nazionale, un festival pensato per  “progettare un modello di vita finalmente vivibile, per condividere le esperienze di due generazioni”. Il tema del tour di quest’anno è “Oltre le frontiere: generazioni e culture”. Un momento di riflessione e di incontro tra giovani e anziani, ma che quest’anno esplorerà anche la frontiera tra culture diverse: il rapporto con l’altro che diventa non più luogo di conflitto, bensì punto di contatto e di scambio virtuoso. Momento centrale della tappa maceratese, organizzata con il patrocinio del Comune di Macerata, dell’Università e dell’Accademia di Belle Arti, è la tavola rotonda che sarà ospitata a partire dalle 9.30 nell’Aula Blu, Polo Pantaleoni dell’Università di Macerata. Il Rettore Francesco Adornato, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, il professor Emmanuele Pavolini, l’antropologo e regista Giorgio Cingolani e la dottoressa Maria Elena Tartari del Sistema Informativo Politiche Sociali della Regione Marche forniranno un contributo sulla capacità di superare le fratture apparentemente insanabili che appartengono alla narrazione sociale: le differenze tra generazioni, il rapporto tra mondo del lavoro e mondo della formazione, l’integrazione dei migranti saranno i temi portanti del dibattito. Quasi in contemporanea, la Galleria degli Antichi Forni sarà teatro, a partire dalle ore 8.30 dell’incontro-laboratorio dedicato agli studenti del Liceo Artistico di Macerata, che si confronteranno, sotto la guida di Francesca Zaffino, direttrice artistica del Festival, con i produttori e registi Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni  della casa di produzione Nanof. Dall’incontro prenderà vita uno spin off tutto maceratese della mostra “Oltre le generazioni: vita quotidiana e futuri condivisi”  che sarà inaugurata alle 15.30 alla presenza di Lucio Raffaele Caprio, vicepresidente nazionale Anteas, sempre alla Galleria degli Antichi Forni, e che sarà aperta tutti i giorni dalle 15 alle 19 e nelle mattine di mercoledì, sabato e domenica dalle 10 alle 13. La mostra raccoglie volti, incontri e storie da Nord a Sud, attraverso 6 città, 30 famiglie, 200 interviste per un grande mosaico dell’Italia che cambia. Sulla scorta di questa esperienza, quattro classi del Liceo Artistico lavoreranno insieme a tutor della Cisl di Macerata su quattro parole chiave (giovani-anziani-scuola-lavoro) per produrre altrettanti elaborati che saranno presentati in una giornata-evento a maggio 2018. Uno speciale evento live multimediale intitolato “Racconti di Generazioni” chiuderà la giornata alle 16.30 alla Galleria degli Antichi Forni: dialoghi del grande cinema e giganti della letteratura a confronto con i volti e le voci delle interviste raccolte in tutta Italia dal progetto “Oltre le Generazioni”. L’evento, introdotto da Francesca Zaffino e realizzato da Nanof e Acquario della Memoria in collaborazione con Anteas Nazionale, vedrà la partecipazione della Compagnia di Musicultura.
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13/10/2017 Marche Nord e Area Vasta, ancora troppe carenze. Cisl Pesaro-Fano- Urbino : "Il tempo dell'attesa è finito, senza risposte ci mobiliteremo".
A partire dal 14 ottobre negli Ospedali di Comunità verrà ridotto il servizio dei medici dipendenti, che non saranno più presenti nei giorni prefestivi. È quanto denunciano Alessandro Contadini e Maurizio Andreolini in rappresentanza della Cisl Fp Marche e della Cisl di Pesaro-Fano-Urbino, che mettono in luce i punti deboli della rete sanitaria di Marche Nord e dell'Area Vasta 1. «Ci tiriamo fuori dal dibattito politico, emerso di recente anche nell'ultima Conferenza dei Sindaci, che sembra ricondurre tutti i problemi della sanità in questa provincia alla collocazione del nuovo ospedale unico e allo spostamento della sede amministrativa dell'Area Vasta da Fano a Urbino - dichiarano i due sindacalisti -. Non sono questi i reali problemi della sanità, contraddistinta sempre più dal taglio dei servizi e dall'aumento della mobilità passiva, all'interno di un contesto in cui la dotazione di posti letto per il territorio di Pesaro-Urbino è la più bassa tra le province marchigiane». Nell'azienda ospedaliera Marche Nord «nonostante ci sta stato un aumento dell'attività e delle prestazioni chirurgiche programmate – premettono Contadini e Andreolini - l'integrazione tra gli ospedali di Pesaro, Fano e Muraglia è ancora sulla carta. I servizi e le prestazioni sono erogate solo grazie alla professionalità e al sacrificio del personale dipendente, che spesso non può godere d riposi e ferie per coprire i turni di lavoro. L’organizzazione e la differenziazione dei servizi tra i presidi di Pesaro e Fano è stata realizzata solo parzialmente. Emblematica è la situazione in cui versa il reparto di Medicina di Pesaro dove i posti letto sono prevalentemente utilizzati per ricoveri di pazienti non autosufficienti e non nei confronti di degenti che manifestano forme acute di malattia. Stiamo assistendo a continue assunzioni di personale medico senza prevedere però un aumento del personale infermieristico. La programmazione regionale non ha chiarito quale sia il ruolo dell'azienda ospedaliera all'interno di questa provincia, mentre appare chiaro il depauperamento giornaliero al quale assistiamo nell'Area Vasta e soprattutto nell'entroterra». La Cisl rileva che «l'ospedale di Urbino ha una carenza organica di posti letto e non è in grado di assorbire le richieste di tutto l'entroterra con l'attuale impostazione. A questo proposito, - proseguono Andreolini e Contadini - il tanto sbandierato potenziamento di 26 posti letto in più attraverso geriatria e medicina d'urgenza è ancora sulla carta. Il pronto soccorso, nonostante la recente ristrutturazione, non è in grado di rispondere a tutti gli accessi dell'entroterra, anche a seguito degli ibridi creati al posto dei punto di primo intervento, per i quali ancora non è chiara la denominazione (Pat, Acap), ma soprattutto non sono chiare le prestazioni erogate, creando così confusione tra i cittadini e di conseguenza accessi impropri ai pronti soccorsi. Nell'ospedale di Urbino mancano anche i responsabili medici in grado di dare una linea sicura ai principali reparti del nosocomio e attrarre le necessarie professionalità». L'ospedale di Pergola, organizzato come «presidio ospedaliero per acuti dalla programmazione aziendale regionale vive quotidianamente una continua spoliazione di servizi e prestazioni, tali da giustificare una riconversione nel breve periodo - è l'analisi dei sindacalisti Cisl -. Non solo non si sono attuate le delibere regionali che prevedono l'approccio multidisciplinare della chirurgia a ciclo breve, ma viene spogliata in continuazione anche dei servizi ambulatoriali, vedi Cardiologia ed Endoscopia. Pur avendo informato i vertici aziendali, ad oggi non abbiamo ricevuto risposte di alcun tipo». L’unione Urbino-Pergola come presidio per acuti, in considerazione dell’orografia, della pessima viabilità e della  distanza senza la necessaria funzione di filtro del nosocomio pergolese non può essere considerato funzionale per i cittadini dell’intera Valle del Cesano. Dal 1° gennaio 2017 gli ex ospedali di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro, sono di fatto ospedali di comunità, ovvero strutture territoriali che hanno perso ogni funzione ospedaliera. Premesso che ancora non è chiaro che cosa siano i posti letto di cure intermedie, la Cisl denuncia che in queste strutture non sono previsti neppure i servizi indicati dal Dgr 139 del 2016 che prevedono il potenziamento dell'attività ambulatoriale. Inoltre, «non risulta da nessun atto ufficiale, ma si fa sempre più insistente la voce di una gestione privatistica dell'ospedale di Cagli, e di quello di Sassocorvaro, dove è stata sospesa da inizio anno l'attività di Endoscopia. Sembra che entro la fine dell’anno Villa Montefeltro potrebbe gestire oltre all'attività chirurgica anche i servizi di Endoscopia e Radiologia, senza conoscere le ricadute sulla qualità dei servizi e su come smaltire le liste d'attesa. Nell'ospedale di Fossombrone non sono ancora stati attivati i 20 posti letto di cure intermedie, gestiti in convenzione con i medici di Marche Nord, per problemi di ammodernamento della struttura». Infine il nodo del personale medico dipendente nei giorni preferiali: «È arrivata una comunicazione dell'Area Vasta – riferiscono Contadini e Andreolini - con la quale siamo stati informati che a partire dal 14 ottobre, verrà ridotta negli ospedali di comunità la presenza del personale medico dipendente, che presterà servizio dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e quindi non più nei giorni prefestivi, quando resterà in servizio il personale medico di continuità assistenziale. L'attuale organizzazione del sistema emergenza-urgenza (Potes, 118), non è sufficiente a garantire il diritto alla salute. Il tempo dell'attesa è finito. La Cisl, insieme alle altre organizzazioni sindacali, si mobiliterà nelle prossime settimane per tutelare una sanità provinciale equa e che dia risposte adeguate ai cittadini».
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12/10/2017 Ius soli. Cgil, Cisl, Uil al "Cittadinanzaday" domani 13 ottobre a Roma
La Cisl aderisce , con Cgil e Uil,   al Cittadinanzaday  e sarà in Piazza Montecitorio a Roma, domani 13 ottobre, dalle ore 16,30  a  sostegno dello Ius Soli e  per chiedere al Parlamento di approvare la riforma della legge sulla cittadinanza entro la fine della legislatura.«Chiediamo al Parlamento di votare entro la fine di questa legislatura la riforma della legge 91/92 sulla Cittadinanza, già approvata due anni fa dalla Camera, che introduce i concetti dello Ius soli temperato e dello Ius culturae». Così in una nota congiunta a firma Kurosh Danesh e Selly Kane, responsabili Ufficio immigrazione Cgil nazionale, Liliana Ocmin, responsabile Immigrati Donne e Giovani Cisl nazionale, e Giuseppe Casucci, coordinatore Dipartimento politiche migratorie Uil nazionale in vista dell'iniziativa 'Cittadinanza Day', promossa da '#ItalianiSenzaCittadinanza' e 'L’Italia sono anch’io'. «Con la nuova legge infatti - spiegano Danesh, Kane, Ocmin e Casucci - i minori figli di cittadini stranieri lungo soggiornanti (5 anni), nati e cresciuti in Italia o giunti sul nostro territorio entro il 12° anno di età, che abbiano frequentato regolarmente un ciclo di studi di almeno 5 anni potranno diventare, su richiesta di uno dei due genitori, cittadini italiani». «A scanso di equivoci e strumentalizzazioni politiche - continuano - va precisato che la nuova legge non riguarda gli immigrati irregolari, i minori non accompagnati e tutti coloro che continuano a sbarcare sulle nostre coste. I potenziali beneficiari di questo provvedimento sarebbero nell'immediato circa 800 mila, 643 mila nati nel nostro Paese e 166 mila studenti nati all’estero, mentre per il futuro si stimano circa 50 mila nuovi cittadini l’anno». Pertanto Cgil, Cisl, Uil  «ritengono si tratti di una grande occasione di civiltà per l’Italia e credono fermamente che l’approvazione di questa legge rappresenti la base fondamentale per una politica di integrazione responsabile ed efficace, in grado di realizzare una convivenza civile e sociale basata realmente su valori fondanti e condivisi, come ci suggerisce la nostra Carta costituzionale.Continueremo ad impegnarci a tenere alta l'attenzione su questo tema insieme alle forze democratiche che vogliono un Paese aperto e civile».
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12/10/2017 Licenziamenti Ragaini Radiatori: la Cisl incontra i lavoratori
Un incontro per ripartire insieme: la Cisl non lascia soli i lavoratori della Ragaini Radiatori, sostenendoli dopo i 166 licenziamenti che potrebbero essere impugnati. Ma si guarda al futuro anche attraverso l'orientamento per la ricollocazione nel mondo del lavoro. Ieri, nella sede di Osimo, gli operatori dell'Ufficio Vertenze hanno incontrato gli ex dipendenti per ascoltarli e discutere insieme le prospettive future: «Innanzitutto ci siamo riuniti per conoscere le modalità con cui si possono impugnare i licenziamenti, per chi lo volesse, da effettuare entro 60 giorni dall’arrivo della lettera di licenziamento, e poi anche come fare richiesta per recuperare le spettanze, non solo la mensilità di settembre non pagata ma la chiusura del rapporto e il tfr e valutare la possibilità di accedere al fondo dell’Inps», ha spiegato Danilo Capogrossi della  Fim Cisl. «C’è una sensazione di grande spaesamento in questo momento così difficile ma altrettanto delicato – continua Capogrossi -. La Cisl vuole aiutarli. Occorre ripartire dalla base però, con i corsi di formazione, lezioni su come redigere un curriculum, tutto pur di non lasciarli soli».  
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11/10/2017 Restituzione dei contributi sospesi: ancore troppe incertezze e troppi rischi per i lavoratori colpiti dal sisma
Un’altra stangata rischia di colpire presto i lavoratori delle zone terremotate. In ballo, infatti, non c’è solo la restituzione dell’IRPEF sospesa con la c.d. busta paga pesante, ma anche quella dei contributi previdenziali anch’essi sospesi per effetto del d.l. 189/2016. E la restituzione dei contributi previdenziali rischia di aggiungere al danno anche la beffa. Il primo decreto sisma ha previsto, infatti, la sospensione nei Comuni del cratere dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali a decorrere dagli eventi sismici e fino al 30 settembre 2017, specificando che la restituzione di quanto non versato sarebbe dovuta avvenire entro il 30 ottobre 2017 o in unica soluzione o in diciotto rate mensile a partire sempre da ottobre. In una circolare del 25 novembre 2016, l’INPS specificava che il datore di lavoro privato, se interessato a usufruire della sospensione contributiva, doveva sospendere sia la quota di contributi a proprio carico che a quella a carico del lavoratore. La scelta della sospensione è stata così messa in mano al solo datore di lavoro. Sin da subito abbiamo espresso forti dubbi rispetto a questa impostazione, chiedendo un ravvedimento, in quanto essa ha esposto i lavoratori al rischio di trovarsi, a fronte di buste paga un po’ più sostanziose, indebitati con l’INPS a propria insaputa e senza avere avuto la possibilità di dare il proprio consenso. Ma il peggio viene ora che il periodo di sospensione è scaduto e si avvicina il termine per la restituzione dei contributi previdenziali non versati. Lo scorso luglio, infatti, l’INPS, con proprio messaggio, dava le istruzioni operative per il versamento dei contributi sospesi in unica soluzione entro il 30 ottobre 2017 e rinviava ad altro successivo messaggio le indicazioni relative alla possibilità di richiedere la restituzione rateale in diciotto mesi. Il punto è che, a tutt’oggi, questo tanto atteso successivo messaggio INPS è ancora non pervenuto. Il 30 ottobre si avvicina e crescono i timori dei lavoratori di dover pagare in una sola rata e subito tutti i contributi che non sono stati versati, magari anche senza il loro consenso. L’unica soluzione è un intervento immediato dell’INPS che finalmente chiarisca i termini e le modalità della rateizzazione. Auspichiamo che le istituzioni e le forze politiche comprendano la gravità della situazione, si facciano carico del peso della continua incertezza normativa che finora è ricaduto sulle spalle dei lavoratori e delle famiglie e delle imprese colpite dal sisma e quindi intervengano per correggere questioni finora gestite forse con troppa superficialità. CGIL – CISL – UIL Macerata
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11/10/2017 Crack Banca Marche: Adiconsum Marche si costituisce parte civile
Con la prossima udienza del 7 novembre si celebrerà una delle tappe fondamentali del complesso iter penale nell’ambito del quale 16 tra amministratori e dipendenti dell’Istituto Banca Marche vengono chiamati a rispondere della liquidazione dell’istituto. L’Adiconsum Marche ritiene doveroso costituirsi parte civile nel procedimento penale, sia in proprio, sia assistendo i propri associati; infatti il crack dell’istituto bancario non solo ha pesantemente danneggiato i singoli azionisti ed obbligazionisti, ma ha anche avuto gravi ricadute sul tessuto economico marchigiano, andando a ledere il diritto collettivo ad una corretta operatività del sistema bancario. Per le decine di migliaia di famiglie direttamente colpite dalla vicenda la costituzione di parte civile è certamente un diritto e costituisce un atto doveroso, ma è necessario fare chiarezza per non dare false illusioni: la costituzione di parte civile non permette, da sola, di vedere garantite le proprie ragioni. I risparmiatori che hanno creduto in Banca Marche hanno infatti perso risorse economiche e hanno il diritto di essere risarcite e il procedimento penale, per sua stessa natura, non è in grado di dare garanzia di risarcimento agli azionisti e agli obbligazionisti subordinati. Infatti va ricordato che il procedimento penale è orientato all’accertamento delle responsabilità, appunto, penali, e l’eventuale risarcimento riconosciuto dal giudice alle parti civili sarà a carico dei condannati. A tale proposito va sin da subito chiarito che il patrimonio personale degli imputati non potrà essere in alcun modo sufficiente a garantire la restituzione delle risorse sottratte alle migliaia di risparmiatori coinvolti ed il responsabile civile - la società fallita - che potrà essere citato nel procedimento penale è un soggetto privo della seppur minima capacità di rimborso. In sintesi, quanti si costituiranno parti civile nel procedimento penale rischieranno, in concreto dopo tre gradi di giudizio, di vedere accolte le proprie ragioni senza tuttavia ottenere un concreto risarcimento del danno. La costituzione di parte civile rappresenta dunque certamente il completamento di un’attività di difesa dei risparmiatori coinvolti nel crack Banca Marche che l’Adiconsum sta portando avanti già dall’indomani del commissariamento dell’Istituto, ma non può essere l’unico strumento messo in campo. L’Adiconsum Marche quindi, coglie questa occasione per rinnovare l’invito a verificare, caso per caso, la percorribilità del procedimento civile anche per il tramite del nuovo istituto dell’Arbitro per le Controversie Finanziare. L’attività di Adiconsum vede già incardinate un numero considerevole di cause civili oltre a molteplici ricorsi all’ACF, strumenti espressamente rivolti alla richiesta di risarcimento del danno subito. L’Adiconsum Marche intende infine ricordare la prossima scadenza di novembre - termine perentorio entro il quale gli obbligazionisti, possono attivare il procedimento arbitrale nei confronti del fondo di solidarietà.
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10/10/2017 Volontariato e Poesie, terza edizione del Premio Città di Recanati dell’ ANTEAS
Sabato 14 ottobre si terrà la cerimonia di premiazione del Concorso di poesie “Città di Recanati”. L’appuntamento è per le ore 16.00 presso il Museo civico di Villa Colloredo – Mels.A questa terza edizione del Premio letterario parteciperanno 84 componimenti prodotti da 43 poeti provenienti da tutta Italia. Le novità di quest’anno sono rappresentate dalla forma dialettale dei componimenti in gara e dal tema scelto, ossia la situazione delle Marche dopo il terribile terremoto dello scorso anno. I 26 premi in palio saranno assegnati da una giuria composta da 7 giurati, scrittori e poeti.L’iniziativa è organizzata dall’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) di Macerata, l’associazione di volontariato della Cisl nata con lo scopo di promuovere la solidarietà specialmente nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, contribuendo così al progresso umano, civile e sociale.“Il Premio letterario – sostiene la Presidenza dell’Anteas di Macerata – è un’occasione per aprire uno spiraglio nuovo alla vita associativa e dare un riconoscimento a quei soci che hanno qualcosa da raccontare, anche in versi, dando così modo ad ognuno di impegnare il tempo con pensieri e parole, che escono genuini dal cuore”.La scelta del luogo in cui svolgere il concorso non poteva che ricadere su Recanati, città che ha dato i natali ad uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, Giacomo Leopardi, ancora oggi un luogo sospeso tra passato e futuro, dove il presente ha il dolce sapore dei versi scritti dal poeta.   
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10/10/2017 Un incontro dedicato alla Musicoterapia al Caffè Alzheimer
Giovedì 12 ottobre alle ore 17 il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima ospita un incontro sulla Musicoterapia. Grazie alla presenza del prof. Roberto Calosci, sarà possibile approfondire la conoscenza di questa metodologia che attraverso la musica facilita e  favorisce  la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità; mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l'integrazione per migliorare la qualità della vita L'appuntamento si terrà nella sede del Caffè Alzheimer di Falconara Marittima in via Mameli 17, presso i locali della Parrocchia del SS Rosario.
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06/10/2017 Legno - Arredo: Attivo unitario a Fano
Giovedì 12 ottobre prossimo è in programma a Fano (Tag hotel, via Einaudi 2/A) l’Attivo unitario Feneal Filca Fillea dei quadri e delegati del settore del Legno-Arredo. Ai lavori, che saranno conclusi dal segretario nazionale della Filca Salvatore Federico, parteciperanno i quadri e delegati delle regioni Emilia Romagna, Marche e Umbria. Il confronto sarà l’occasione in particolare per promuovere le linee guida per la contrattazione di secondo livello. Questo il programma dei lavori: Ore 9:30 registrazione partecipanti Presiede FABRIZIO PASCUCCI (segretario nazionale FENEALUIL) Relazione di GIANNI FIORUCCI (segretario nazionale Fillea Cgil) ore 10:40 Comunicazioni ARCO e ALTEA ore 11:10 Interventi FILCA Marche FENEAL Emilia Romagna FILLEA Umbria FILCA Emilia Romagna FENEAL Umbria FILLEA Marche FILCA Umbria FENEAL Marche FILLEA Emilia Romagna ore 12:30 conclusioni Salvatore Federico (segretario nazionale Filca-Cisl).
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06/10/2017 Infortunio cantiere SAE di Muccia: va garantita la sicurezza sul lavoro
Cgil Fillea Filca Cisl Feneal Uil esprimono forte preoccupazione per l’infortunio avvenuto ieri nel cantiere di realizzazioni delle S.A.E. di Muccia e auspicano che le autorità competenti facciano luce al più presto rispetto alle dinamiche dell’accaduto. I sindacati di categoria, consapevoli dell’importanza per le comunità colpite duramente dal sisma di ritornare nei luoghi di origine, sottolineano la necessità di garantire dignità e sicurezza del lavoro di chi sta lavorando alle soluzioni abitative di emergenza e si augurano che i ritardi accumulati nella fase iniziale non compromettano la sicurezza dei lavoratori nella realizzazione dei cantieri. Si rendono inoltre disponibili ad un incontro con tutte le aziende operanti nel cratere della provincia di Macerata volto a conciliare i tempi di realizzazione delle S.A.E con il rispetto delle norme contrattuali e legislative.
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05/10/2017 Infortunio cantiere SAE di Muccia. Sindacati: "Va garantita la sicurezza del lavoro"
Cgil Fillea   Filca Cisl Feneal Uil esprimono  forte preoccupazione per l’infortunio avvenuto nel primo pomeriggio di ieri  nel cantiere di realizzazioni delle S.A.E. in località Varano a  Muccia.  « Ora le autorità competenti facciano luce sulle dinamiche dell’accaduto. - afferma Jacopo Lasca, Filca Cisl Marche - Siamo consapevoli dell’importanza per le comunità colpite duramente dal sisma di ritornare nei luoghi  di origine, ma questo non può prescindere dalla necessità di garantire  dignità e sicurezza del lavoro di chi sta lavorando alle soluzioni abitative di emergenza.  - conclude -  Ci auguriamo che i ritardi accumulati nella fase iniziale non compromettano la sicurezza dei lavoratori nella realizzazione dei cantieri. Per questo siamo  disponibili ad un incontro con tutte le aziende operanti nel cratere della provincia di Macerata per conciliare i tempi di realizzazione delle S.A.E con il rispetto delle norme contrattuali e legislative.» Ancona 5 ottobre
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05/10/2017 Evitiamo il baratro: sciopero nazionale dei lavoratori delle Province e delle Città Metropolitane
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl lanciano l'allarme per salvare Province e Città Metropolitane dal dissesto finanziario. Venerdì 6 ottobre si svolgerà lo sciopero nazionale del personale di questi Enti Locali che, senza un intervento urgente, rischiano di non riuscire a chiudere i bilanci, con grave danno per i lavoratori e per i cittadini. I sindacati di categoria hanno inoltre organizzato un presidio in Piazza Montecitorio. La scelta dello sciopero, per quanto gravosa per cittadini e lavoratori, è ormai inevitabile di fronte alla situazione che si è venuta determinando in questi anni per le Province e le Città Metropolitane. «Con la scadenza dei termini per l'approvazione dei bilanci degli enti locali - denunciano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl -, come accaduto negli ultimi anni, si apre per parte del sistema delle autonomie il grande rebus di come conciliare la crisi finanziaria con la garanzia di servizi ai cittadini». Ormai, infatti, aggiungono, «sempre più frequentemente il sistema di Comuni e soprattutto Province e Città metropolitane non riesce a chiudere i bilanci in regola. La violazione di vincoli di bilancio, infatti, comporta per questi enti piani di rientro che colpiscono immediatamente i cittadini attraverso l'incremento della tasse e, nei fatti, una riduzione della garanzia di diritti di cittadinanza fondamentali». Particolarmente delicata la condizione dei lavoratori: oltre al blocco del turn-over e la conseguente riduzione degli organici, scontano decurtazioni del salario, ritardi nei pagamenti dello stipendio, talvolta superiori ai sei mesi, e la mancata stabilizzazione dei precari. «Servono misure che evitino che a pagare il prezzo più grande della crisi siano i soggetti più deboli - proseguono i sindacati -.  Misure di buon senso soprattutto in una situazione per la quale la crisi finanziaria, come nel caso delle Province e Città Metropolitane, è frutto di scelte sbagliate che hanno deliberatamente impoverito questi enti». Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiesto, in occasione del presidio del 6 ottobre, un incontro con i Gruppi parlamentari di Camera e Senato per poter illustrare le ragioni dello sciopero e chiedere un urgente intervento legislativo a sostegno degli Enti Locali da inserire nella prossima Legge di Bilancio. Anche nelle Marche scenderanno in sciopero i lavoratori delle cinque Province. Il perdurante impoverimento di questi enti, titolari di compiti fondamentali come la manutenzione delle strade e delle scuole ha non solo compromesso l'erogazione dei servizi ai cittadini, ma ha pesantemente penalizzato i lavoratori che hanno subito la decurtazione dei salari, il ridimensionamento degli organici ed un aumento costante del carico di lavoro stante il lungo blocco del turn-over. Allo sciopero parteciperanno anche i 364 lavoratori dei 13 Centri per l'Impiego, di cui 84 a tempo determinato. La Cisl ritiene fondamentale la stabilizzazione dei precari e le dovute risorse per garantire lo sviluppo professionale dei lavoratori e dei servizi. In ogni Provincia una delegazione di Cisl Cgil e Uil incontrerà nella mattinata di domani i Prefetti per illustrare le motivazioni della mobilitazione che in assenza di risorse nel Def proseguirà nelle prossime settimane. Le segreterie provinciali di Cisl Cgil e Uil sono state ricevute già oggi, giovedì 5 ottobre, dal Prefetto di Macerata d.ssa Preziotti per rappresentare suo tramite al governo la profonda difficoltà finanziaria in cui versano Province e Città metropolitane.
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04/10/2017 Cambiare le pensioni. Dare lavoro ai giovani
Oggi ad Ancona in oltre 300, tra quadri e delegati del lavoro pubblico e privato per l’avvio della campagna di informazione promossa da Cgil, Cisl e Uil sulle previdenza. Nel confronto con il Governo, per la cosiddetta “fase due”, l’obiettivo di Cgil, Cisl e Uil è quello di ottenere risultati concreti sui punti fissati nel verbale firmato nel settembre 2016. La proposta unitaria è quella di superare alcune inaccettabili rigidità nell’accesso al pensionamento, favorire l’inserimento dei giovani e affrontare il tema dell’inadeguatezza degli attuali e futuri trattamenti pensionistici. La proposta presentata da Cgil, Cisl e Uil contempla una decina di punti tra i quali: 1. Il blocco dell’adeguamento dell’aspettativa di vita previsto per il 2018 e l’avvio di un confronto per la revisione dell’attuale meccanismo; 2. il superamento della disparità di genere e la valorizzazione del lavoro di cura; 3. il sostegno delle future pensioni, in particolare per i giovani, per aumentare la flessibilità nelle scelte individuali; 4. gli interventi per rafforzare la previdenza complementare; 5. la separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale; 6. il ripristino della perequazione dei trattamenti pensionistici ritornando al meccanismo di rivalutazione delle pensioni previsto dalla legge del 2000. I sindacati chiedono risposte precise al Governo in linea con gli impegni assunti con la sottoscrizione del verbale. In questa fase, Cgil, Cisl e Uil sono impegnate su tutto il territorio per informare e coinvolgere lavoratori e pensionati. In assenza di risposte, si intraprenderanno tutte le azioni necessarie. Manifestazioni territoriali organizzate da Cgil, Cisl e Uil sabato 14 ottobre, in tutte le province, davanti alle sedi delle prefetture: è la decisione assunta al termine delle riunioni dei rispettivi organismi delle tre organizzazioni sindacali, «a sostegno dei tavoli di trattativa in corso con il Governo», in vista della definizione della legge di bilancio, perché abbia «il carattere dell'equità e dello sviluppo». Cgil, Cisl e Uil chiedono, inoltre, «l'adeguamento delle pensioni in essere; la piena copertura finanziaria per il rinnovo e la rapida e positiva conclusione dei contratti del pubblico impiego; risorse aggiuntive per la sanità ed il finanziamento adeguato per la non autosufficienza». Secondo i sindacati, «una legge di bilancio che voglia avere il carattere dell'equità e dello sviluppo deve tenere conto di tali richieste, che Cgil, Cisl, Uil hanno avanzato ai tavoli di confronto». Pertanto, «la mobilitazione, capillare e diffusa, sosterrà queste rivendicazioni», concludono le tre confederazioni.  
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03/10/2017 Cure domiciliari: l'Asur fermi la privatizzazione ed apra il confronto
Trascorsi appena due mesi dalla ripresa del confronto sulla riorganizzazione della sanità regionale, le Segreterie confederali di CGIL CISL UIL Marche si trovano costrette a denunciare un incomprensibile colpo di mano operato dall’ASUR. Con Determina del Direttore generale n. 550 del 29 settembre scorso l’Azienda unica ha emesso un bando di gara per l’affidamento del servizio di cure domiciliari dell’Area Vasta n. 5 di Ascoli Piceno. L’importo dell’appalto è imponente: 27,6 milioni di € + IVA per 60 mesi, prorogabili di ulteriori 42 (6 mesi di proroga tecnica ed altri 36 di eventuale ripetizione). Più volte Cgil Cisl Uil Marche hanno ribadito di non avere alcuna pregiudiziale opposizione all’ingresso dei privati nella sanità regionale, a condizione che questo si traducesse in un potenziamento dei servizi erogati ai cittadini e in un miglioramento della loro qualità. Allo stesso tempo è indubbiamente positiva la volontà di potenziare un servizio come quello delle cure domiciliari, che abbiamo sempre considerato come fondamentale per garantire la presa in carico dei pazienti fragili e la continuità dell’assistenza. È però grave che nel pieno della ripresa di un percorso di confronto nel merito di tali questioni - proprio la scorsa settimana abbiamo affrontato con la Regione il delicato tema delle sperimentazioni gestionali nella sanità previste dalla PDL 145 – si proceda ad implementare l’esternalizzazione di un servizio di importanza fondamentale per i cittadini marchigiani, senza dare alcuna spiegazione sul senso della scelta e senza un reale confronto sull’esperienza già realizzata. Una decisione così improvvisa ed unilaterale è a tutti gli effetti inspiegabile per le conseguenze che questa è suscettibile di produrre sui dipendenti che l’ASUR oggi impiega nelle cure domiciliari. Conseguenze che, incredibilmente, nessuno ha ritenuto utile ed opportuno discutere con le rappresentanze dei lavoratori. La decisione è inspiegabile però, anche e soprattutto perché da anni stiamo inutilmente chiedendo all’ASUR dei dati che ci aiutino a comprendere lo stato dell’arte di un servizio sul quale nel 2015, anche grazie al nostro impegno, fu fatto un investimento di 1,3 milioni di € rispetto al quale, ancora oggi, non siamo stati messi in condizione di comprenderne gli effetti. Alla luce di tali considerazioni, chiediamo all’Azienda unica la sospensione dell’appalto e l’apertura immediata di un confronto sull’organizzazione delle cure domiciliari nella Regione Marche.
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03/10/2017 Crisi Gruppo Formentini: incontro e presidio in Regione
Giovedì 5 ottobre presidio unitario dei lavoratori del Gruppo Formentini, azienda leader nel settore delle calzature  femminili di Sant’Elpidio a Mare (Fm). Il presidio,   deciso dai lavoratori in assemblea sindacale nei giorni scorsi,  si è tenuto,   davanti alla sede della Regione Marche di via Tiziano  ad Ancona,  durante l’incontro tra Sindacati, Confindustria, Azienda e Assessorato al lavoro. Cassa integrazione in deroga fino  al 30 novembre 2017 per consentire eventuali manifestazioni di interesse all’acquisizione delle due aziende Zefiro e Maestrale  e formazione professionale a favore della ricollocazione dei lavoratori: questo l'esito dell'incontro. Formentini conta 100 dipendenti, 29 Maestrale e 27 Zefiro, le due aziende collegate alla ditta principale. «Obiettivo del tavolo regionale è quello di  trovare tutte le soluzioni possibili per la gestione di una crisi come quella del Gruppo  Formentini, che sta mettendo a rischio l’occupazione di 250 lavoratori  considerato l’indotto. – afferma Cristiano Fiori, della  Femca  Cisl Marche  - Per questo, come sindacato, siamo fortemente impegnati a non lasciare nulla di intentato e  facciamo appello alle istituzioni e alla politica affinché si trovino tutti gli strumenti di sostegno al reddito e  per il rilancio dell’azienda, e scongiurare così il rischio tangibile di un impatto sociale già compromesso da una crisi che ha colpito  fortemente il nostro territorio.  » 3 ottobre 2017
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03/10/2017 Giornata dell' accoglienza ed integrazione dei migranti
«Sono passati quattro anni da quel tragico 3 ottobre del 2013 e dal barcone della vergogna con i suoi 386 morti al largo di Lampedusa per cui si sono indignate le nostre coscienze anche qui nelle Marche. - ricorda Cristiana Ilari, Segretaria della Cisl Marche -  Quattro anni di morti in mare e di salvati tra polemiche su Ong, trafficanti, frontiere, muri e fili spinati. Oggi in un clima di perenne scontro politico sul complesso fenomeno migratorio è altissimo il rischio di strumentalizzazioni demagogiche, di populismo che alimenta paura o di retorica disancorata dai contesti. - continua Cristiana Ilari - Senso di realtà e umanità, come richiama papa Francesco, siano le coordinate dell'azione oltre stereotipi e false percezioni. Anche qui nella nostra realtà marchigiana il fenomeno percepito non tiene spesso conto dei dati reali. » Nel 2016 gli stranieri (compresi i comunitari) nelle Marche sono 140. 341 su una popolazione di circa un milione e cinquecento quarantamila abitanti, di cui il 32% nella provincia di Ancona. «Nessuna invasione quindi, anzi molti immigrati contribuiscono con il loro lavoro regolare alla vita economica e sociale del nostro territorio, soggetto dal punto di vista demografico a un costante invecchiamento. - prosegue la Segretaria regionale - Tante le azioni a sostegno dell'integrazione messe in campo da Anolf Marche in collaborazione con le istituzioni locali e la Prefettura. «Un grande impegno quotidiano di integrazione e accoglienza, che Anolf sta portando avanti già da alcuni anni  anche nel nostro capoluogo di regione. - raccontano Neli Isaej, Responsabile Anolf Marche e  Alessandro Mancinelli, Responsabile della Cisl di Ancona - Orientamento e tirocini lavorativi,  corsi di italiano e di educazione alla convivenza civile,  sono solo  alcune delle  azioni di integrazione per i giovani migranti che sono in accoglienza nei nostri progetti .» «Nelle Marche buona è la collaborazione tra istituzioni, scuole, associazioni per lavorare su accoglienza e integrazione: solo insieme possiamo rendere la nostra comunità aperta, solidale e vitale nel rispetto della legalità. - conclude Cristiana Ilari  -  Per noi le priorità imprescindibili sono: Ius soli e ius culturae per gli immigrati residenti ormai integrati; politiche efficaci e azioni di rete per gestione dei flussi; accoglienza, formazione e integrazione; attenzione a non voltarsi dall'altra parte di fronte alle emergenze umanitarie, penso in particolare ai "campi di concentramento" in Libia.» Per la Cisl , come ha sottolineato  in una nota Liliana Ocmin, Responsabile Giovani, donne, immigrati della Cisl : «occorre  un vero progetto di governance del fenomeno che, sotto l’egida dell’ONU e con il contributo fattivo dell’Europa, punti, se non ad eliminare, a ridurre sensibilmente questi rischi senza però staccare lo sguardo dai diritti fondamentali delle persone. L’Italia sta lavorando in questa direzione, ma occorre fare di più. La situazione in Libia, dopo gli accordi con il nostro Paese, racconta una situazione al limite dell’umano. I campi di raccolta profughi sono per lo più “zone franche” dove spesso i diritti umani vengono ripetutamente negati e calpestati. Lo sa l’Italia, lo sa l’Europa, lo sanno tutti. Bisogna far presto e agire con assoluta trasparenza. Ogni giorno, ogni ora che passa si rischia di spegnere non solo le speranze di questa gente ma la loro stessa vita». Iniziative  nelle Marche : 3 ottobre ore 18,00 Tensostruttura del Lido di Fano: Anolf di Pesaro partecipa a Insieme per non dimenticare, preghiera per le vittime di tutte le stragi in mare e in terra da parte delle varie confessioni religiose.https://youtu.be/7fBOrX8aTZk 3 ottobre 2017 
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02/10/2017 Caso Vignoni: interviene la Cisl Fp di Macerata
Il Responsabile della Cisl Fp di Macerata, Alessandro Moretti, auspica che il "caso Vignoni" si risolva celermente, nei modi che l'amministrazione riterrà più convenienti: la Cisl aveva già contestato alla precedente Amministrazione che non sarebbe stato utile, ancorché legittimo, aumentare le spese di Personale dell Ente per arruolare a tempo determinato un dirigente, mentre si poteva adeguare l'organico degli agenti del Corpo, da tempo in attesa di nuove assunzioni, al numero previsto dalla Legge Regionale di riferimento. «Oggi lo ribadiamo alla nuova Amministrazione - dichiara Moretti - certi che all'interno del Corpo civitanovese vi sono le professionalità adeguate alla Direzione dello stesso. Sarebbe utile avere una serie di incontri tra gli Amministratori e tutti gli addetti, al fine di capirne le difficoltà operative, organizzative e strutturali, ascoltando dai poliziotti locali le soluzioni proposte. Le addette e gli addetti della Polizia Locale di Civitanova Marche, sempre in mezzo a molte difficoltà, sono chiamati a rendere servizio con scarsità di mezzi, di formazione e di organizzazione». Un monito poi all'Amministrazione: «Si provveda verso gli uffici competenti affinché si dia seguito agli accordi pattuiti 9 mesi fa, - prosegue il responsabile della Cisl Fp - predisponendo i pagamenti a favore del personale che da mesi è in attesa, ed a convocare i soggetti sindacali, come già richiesto, al fine di procedere utilmente alla contrattazione aziendale sia per i dipendenti che per la dirigenza, ed all'apertura di un confronto sulla delibera 466/2016 unilateralmente adottata dalla precedente Amministrazione».
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02/10/2017 IAL Marche a DIDACTA Fiera Internazionale della Formazione
IAL Marche ha partecipato a DIDACTA-Fiera Internazionale della Formazione, il più importante appuntamento fieristico internazionale dedicato al mondo della scuola incentrato sulle esperienze di apprendistato di primo livello e sul sistema duale nelle istituzioni scolastiche e negli Enti di formazione. L'evento si è svolto alla Fortezza da Basso di Firenze  e ha previsto una parte espositiva, una sezione dedicata alla formazione degli insegnanti ed eventi, dibattiti, workshop e seminari. IAL Marche è stato invitato dalla Regione Marche a prender parte alla manifestazione, patrocinata dal MIUR, per testimoniare l’impegno nella sperimentazione del sistema duale nel territorio maceratese. L’occasione ha permesso di trattare di tematiche nell'ambito dell'istruzione e della formazione professionale, esporre le metodologie didattiche ed organizzative relative ai processi innovativi e sperimentali dell’Impresa Simulata e dell’Alternanza Scuola-Lavoro previsti all’interno del percorso di qualifica triennale di Operatore Meccanico che si svolge dal giugno 2017 a Civitanova Marche. La relazione è stata tenuta da Valentina Petrini.
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30/09/2017 Sanità pesarese: è finito il tempo dell'attesa
I pensionati della Cisl di Cisl di Fano riuniti giovedì 28 settembre a Sant‘Ippolito esprimono forte preoccupazione per la situazione del servizio sanitario del territorio provinciale e dello stato confusionale che le diverse delibere regionali hanno determinato in tutte le strutture e chiede di aprire un confronto con i Sindaci e con i livelli politici e decisionali della Regione Marche. Nel denunciare, relativamente al territorio costiero, il grave danno causato dalla superficialità con cui si è annunciata, a suo tempo, la costruzione del nuovo nosocomio Marche Nord di cui non si conosce né il progetto, né tanto mento i tempi per la sua realizzazione ed i relativi finanziamenti, rilevano con preoccupazione i pesanti disagi causati ai Cittadini dalla mancata implementazione e la necessaria razionalizzazione dei reparti e delle strutture ospedaliere di Pesaro e Fano. Quanto all’entroterra, la mancata realizzazione delle tanto decantate Case della Salute, denominate “Ospedali di Comunità”, il cui avvio non è dato conoscere, non ha impedito di tagliare posti letto, a seguito della delibera 1183 che parrebbe sospesa, ma non annullata…. L’entroterra è stato ulteriormente privato dei servizi più elementari e necessari, continuando a subire un pericoloso svuotamento di offerta sanitaria. Va anche ribadito il forte disagio causato dalle liste di attesa, alla soluzione delle quali il decalogo recentemente emanato non è in grado di dare soluzione, unitamente alla disorganizzazione dei servizi e la graduale perdita di fiducia dei cittadini, che nonostante il prodigarsi degli Operatori Sanitari sottoposti a ritmi di lavoro intollerabili,alimenta una pesante mobilità passiva, con ulteriori disagi e costi sia per chi è costretto a rivolgersi fuori regione che per le risorse marchigiane, sottoposte ad una vera e propria emorragia verso le regioni limitrofe; La gestione centralistica della Regione, ha accentuato i processi burocratici e tecnocratici determinando un vero e proprio distacco da una indispensabile visione oggettiva delle esigenze del territorio. Il numero dei posti letto nell’area Vasta 1 deve essere riportato nella media dei posti letto previsti nelle Aree Vasta della Regione Marche La FNP Cisl di Fano ritiene sia necessario aprire un ampio confronto che coinvolga la Regione Marche, le Amministrazioni Locali, le parti Sociali ed i Cittadini, al fine di rivedere e correggere i numerosi errori commessi e dare risposte utili e concrete alla richiesta di servizi socio-sanitari. La FNP di Fano ribadisce l’esigenza di aprire un confronto sulla sanità per ottenere risposte alle seguenti domande che da tempo stanno avanzando: 1) Come e quando e con quali risorse si costruirà il nuovo Ospedale Marche Nord? 2) Nel frattempo come si intende organizzare il servizio sanitario nelle due strutture e che soluzione si intende dare al posizionamento dei diversi servizi? 3) Come si intende organizzare il sistema delle reti cliniche, ed il sistema di presa in carico? 4) Che ruolo avranno gli ospedali di Urbino e Pergola e le strutture ospedaliere di Fossombrone, Cagli Sassocorvaro? Perché non viene attuato a Pergola quanto previsto dalle delibere regionali? 5) Quando si concretizzerà l’offerta sanitaria delle case della salute oggi diventate “ospedali di comunità”? 6) Quale dovrà essere il ruolo del privato nella sanità pesarese? Il tempo dei proclami delle chiacchiere e delle decisioni poi smentite, rettificate o sospese è terminato. Occorrono fatti e risposte precise; in caso contrario la Fnp CISL di Fano ritiene necessario avviare una fase di forte mobilitazione nel territorio
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29/09/2017 Teuco: un tavolo istituzionale per salvare il lavoro. Glass smentisce interesse ad acquisto
Mercoledì 4 ottobre alle ore 15 le organizzazioni sindacali hanno incontrato la direzione di Teuco, l'assessore regionale Loretta Bravi e i sindaci del territorio presso lo stabilimento di Montelupone per fare il punto sulla vertenza, dopo la messa in vendita dell'azienda da parte di Certina Holding, titolare dell'80% delle quote societarie. Nei giorni scorsi era circolata la voce dell'interessamento da parte di Glass, società veneta attiva in oltre 50 paesi nel campo dell'arredo bagno: l'azienda trevigiana ha però smentito qualsiasi proposta per l'acquisto o per l'affitto di Teuco. I lavoratori sono riuniti in presidio ad oltranza dal 26 settembre davanti ai cancelli dell'azienda e attendono di conoscere gli sviluppi futuri della vertenza: dei 140 lavoratori attualmente in forza a Teuco, 9 hanno accettato di uscire a partire dal 1 gennaio, mentre gli ammortizzatori sociali scadranno a dicembre. Non ci sono indicazioni, da parte della direzione aziendale, su come proseguirà l'attività produttiva e con quali numeri. Intanto vi sono difficoltà anche per il pagamento degli stipendi di luglio: ad oggi, l'azienda non ha comunicato una data per la retribuzione. «Eravamo consapevoli del possibile interessamento di un'azienda del Nord Italia. - dichiara Giuliano Caracini della Femca Cisl - Le ipotesi sul tavolo rimangono le stesse: o continuità aziendale per intero, o affitto di un ramo d'azienda. il nostro obiettivo è capire che tipo di attività verrà portata avanti e con quali numeri: quanti lavoratori rimarranno a Montelupone nell'ipotesi di un affitto di ramo d'azienda?». Caracini ringrazia il sindaco di Montelupone «per la possibilità di confrontarci ad un tavolo istituzionale: è fondamentale sensibilizzare ancor di più la Regione, che deve mantenere l'impegno di vigilare sulla situazione». «Conosciamo bene le difficoltà dell'azienda, soprattutto con i fornitori - prosegue il sindacalista della Femca - ma non dimentichiamo i 3 milioni di euro di ordinativi da sbloccare: Teuco è un'azienda che si può rimettere in gioco. Per noi è cruciale che si faccia attenzione su come viene utilizzata la cassa integrazione straordinaria e, soprattutto, capire quando e se riprenderà l'attività lavorativa».
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29/09/2017 Dalla parte delle donne: Cisl Marche collabora all'InformaDonna di Osimo
Cisl Marche collabora allo sportello InformaDonna istituito dal Comune di Osimo negli spazi del Cantinone su iniziativa della Consulta per le Pari Opportunità con lo scopo di fornire un punto di riferimento pubblico e gratuito a sostegno delle donne di ogni età e nazionalità nelle situazioni lavorative, familiari e sociali che le coinvolgono. Un punto d'ascolto e di orientamento che si avvale della presenza di operatrici qualificate, assistenti sociali e psicologhe: Carla Binci rappresenterà la Cisl e si occuperà di problematiche in ambito lavorativo, con particolare attenzione agli episodi di inosservanza dei contratti dietro ai quali si nascondono vere e proprie violazioni della dignità e dei diritti delle lavoratrici in quanto donne, fino ad arrivare a forme di mobbing. I servizi dello sportello sono gratuiti e disponibili negli orari di apertura della sede del Cantinone, adiacenti all’ufficio relazioni con il pubblico al civico 10 di via Fonte Magna; lo Sportello è aperto al pubblico, dal 4 Settembre, ogni martedì dalle 9.30 alle 12.30 e giovedì dalle 15.00 alle 18.00. Sarà inoltre possibile contattare lo sportello telefonicamente ai numeri 0717249246 e 0717249252 o via mail scrivendo a assistente.sociale@comune.osimo.an.it e progettiats13@comune.osimo.an.it ed eventualmente prendere anche un appuntamento per richieste specifiche e particolari.
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27/09/2017 Tra Italia ed Etiopia: firmato accordo con CETU
Cisl Marche, Cisl Emilia Romagna e gli Iscos di entrambe le regioni hanno organizzato oggi pomeriggio, mercoledì 27 settembre un incontro con  Follo Kassahun, presidente del sindacato etiope CETU, e Rahel Ayele Responsabile nazionale del Dipartimento Donne per rafforzare la collaborazione sindacale.  Il sindacato etiope CETU (Confederation of Ethiopian Trade Union) ha una relazione forte con le regioni dell'Emilia Romagna e delle Marche da almeno cinque anni: attraverso gli Iscos regionali ha sviluppato diversi progetti di cooperazione internazionale soprattutto incentrati sulla formazione sindacale sui temi della contrattazione, salute e sicurezza, politiche di genere e codice del lavoro. In questi anni il lavoro si è concentrato in modo particolare su tre settori: agricolo, tessile e del pellame, coinvolgendo direttamente le categorie a livello regionale (in particolare Fai e Femca Emilia Romagna). Le attività sono state finanziate con i fondi degli ISCOS e tramite contributi ottenuti dall'Unione Europea, dalla Regione Emilia Romagna, dalla Chiesa Valdese. Attualmente è in corso di presentazione un grosso progetto consortile che coinvolge entrambe le Iscos regionali, il CETU e un consorzio di Ong olandesi che ha come obiettivo la riduzione della migrazione economica di giovani uomini e donne attraverso la creazione di nuove opportunità di lavoro, con particolare attenzione alla promozione del lavoro dignitoso. L'obiettivo è il miglioramento delle capacità dei cluster industriali selezionati tra quelli presenti in Etiopia attraverso la formazione dei nuovi dipendenti e dei gestori delle PMI. Il progetto ricade nell'ambito del Trust Fund dell'Unione Europea per l'emergenza in Africa, e in particolare sull'iniziativa per limitare la migrazione irregolare (SINCE). L'iniziativa è gestita dall'Ambasciata Italiana ad Addis Abeba. L'incontro di oggi pomeriggio, coordinato dal segretario generale della Cisl Emilia Romagna Giorgio Graziani, ha ripercorso la situazione economica dello stato africano, caratterizzato da un alto tasso di crescita ma anche da povertà diffusa, soffermandosi sulla condizione generale dei lavoratori etiopi, sulle politiche di genere messe in campo dal CETU, sui progetti di cooperazione in atto e sui futuri sviluppi del rapporto tra Cisl e sindacato etiope. Ha concluso i lavori Sauro Rossi, segretario generale della Cisl Marche. Memorandum di Accordo tra Confederation of Ethiopian Trade 27 settembre 2017
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26/09/2017 Nutrizione e demenza: incontro al Caffè Alzheimer
Al Caffè Alzheimer di Falconara giovedì 28 settembre alle ore 17,00 si  parla  di nutrizione e demenza con il dr Giuseppe Pelliccioni, direttore del Centro Diurno Alzheimer dell'Inrca.  La malattia di Alzheimer rappresenta nei paesi occidentali la principale causa di deterioramento cognitivo. Negli ultimi 50 anni la sua diffusione è andata costantemente aumentando e, con i dati di crescita attuali, gli epidemiologi calcolano che, entro il 2050, il tasso di diffusione possa addirittura quadruplicarsi. Lo sviluppo dei farmaci da utilizzare per la malattia di Alzheimer e per le demenze in genere è lento, difficoltoso e talora deludente. Gli studi recenti hanno individuato altri approcci terapeutici che prevedono l’utilizzo di nutrienti presenti nella nostra dieta mediterranea, costituita da pochi grassi, pesce, cereali, vino rosso ed olio di oliva, che possono migliorare le performance cognitive e ridurre il rischio di sviluppare la demenza. L'incontro si terrà nella sede del Caffè Alzheimerdi Falconara Marittima in via Mameli 17, presso i locali della Parrocchia del SS Rosario.
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26/09/2017 Il sindacato nuovo: V Congresso nazionale della Cisl FP
Manca un mese all'inizio del V Congresso della Cisl FP Nazionale. Lo slogan scelto per l’evento sarà “Il Sindacato Nuovo. Diamo valore ai servizi pubblici per cambiare l’Italia!”, richiamando quella grande tradizione sindacale di innovazione e rinnovamento che fa capo a Giulio Pastore, padre fondatore della Cisl. A Milano, vicino l’area dell’Expo2015, le delegate, i delegati, gli ospiti e le autorità invitate, si confronteranno per dar vita ad un vero e proprio laboratorio di idee e proposte per rinnovare gli organi della Federazione; per mettere al centro del dibattito il tema dei rinnovi contrattuali che le lavoratrici e i lavoratori attendono da tanto, troppo tempo; per ripensare il futuro della PA, partendo da una riorganizzazione possibile degli Enti Locali; per affrontare insieme le nuove regole che riguardano la responsabilità professionale degli operatori della Sanità; infine, per programmare il futuro di un’organizzazione che deve saper cogliere le trasformazioni e le sfide del mondo del Lavoro. I tavoli tematici pre-congressuali, inizieranno nel pomeriggio del 17 ottobre dalle ore 15.30: sarà possibile seguire i lavori del Congresso in diretta streaming sulle pagine social: https://www.facebook.com/CislFunzionePubblica https://twitter.com/cislfp
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22/09/2017 Cgil Cisl e Uil chiedono un confronto sul futuro della sanità anconetana
Una serie di temi su cui è necessario un confronto di merito per garantire il futuro della sanità anconetana. Su questo,  le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno richiesto un incontro con il presidente della conferenza dei sindaci di Area vasta 2, con il presidente della Regione e con i direttori generale Asur e della stessa Area vasta 2. A proposito, gli stessi sindacati hanno inviato una lettera in occasione della conferenza dei sindaci di Area vasta che si svolgerà il 25 settembre. Nei dettagli, Cgil, Cisl e Uil Ancona chiedono di discutere  del processo di integrazione Inrca-Osimo, della riorganizzazione della rete cardiologica  con riferimento alle Uo di Utic, della situazione dei servizi dell’emergenza, del sovraffollamento del Pronto soccorso e del funzionamento dei Pat ( i punti di assistenza territoriale). Inoltre, i sindacati sollecitano la discussione sullo sviluppo dei servizi territoriali e domiciliari, anche sulla base dell’accordo del 2014. Infine, si chiede di parlare dell’implementazione delle U.O.S e S (unità operative sociali e sanitarie) , dell’attivazione delle Case della salute, dei tempi di attesa e della situazione del personale.
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22/09/2017 Elica: c'è l'ipotesi di accordo. Ora la parola ai lavoratori
L’ipotesi di accordo tra Parti Sociali ed Elica è stata raggiunta ieri sera dopo un’altra riunione durata più di 7 ore, un’intesa difficile che nel contesto attuale, dove gli ammortizzatori sociali sono agli sgoccioli, si è posta, per i rappresentanti dei lavoratori l’obiettivo principale della salvaguardia dei posti di lavoro e dei livelli salariali dei dipendenti e solo il raggiungimento di questi obiettivi ha reso possibile sottoscrivere l’ipotesi di accordo. L’esubero effettivo da 164 dipendenti è passato a 30 che saranno comunque gestiti con una procedura di mobilità dove vale il principio unico della volontarietà e della incentivazione che passa dagli attuali 35.000 euro a 42.000 euro per i primi mesi. L’orario di lavoro è stato il vero nodo da sciogliere, sia per la riduzione salariale che colpisce i lavoratori ,sia per l’aspetto di regolamentazione di eventuali forme di flessibilità che andranno a sostituire l’ammortizzatore sociale nella gestione dell’organizzazione del lavoro. Con questa ipotesi di accordo si è cercato di colmare il più possibile la perdita della quota salariale che deriva dalla mancanza di ammortizzatori sociali ( contratto di solidarietà ) e di rendere il più oneroso possibile per l’azienda l’utilizzo di eventuali forme di flessibilità, a cui può capitare di dover ricorrere non per mancanza di commesse o per ordini improvvisi ma solo per sopperire a disorganizzazione interna. Nei prossimi giorni saranno distribuiti a tutti i dipendenti copia del verbale sottoscritto, le relative sintesi; nelle giornate di lunedì 25 e martedì 26 settembre saranno svolte le assemblee negli stabilimenti di Mergo, Serra San Quirico e Cerreto d’Esi per l’illustrazione del testo e subito dopo le lavoratrici ed i lavoratori saranno chiamati ad esprimersi tramite voto segreto e certificato sull’ipotesi di accordo, voto che sarà poi vincolante per le organizzazioni sindacali.
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21/09/2017 Giornata mondiale dell'Alzheimer: non dimentichiamoci di chi dimentica!
Un primo bilancio positivo, a quasi un anno dall’avvio del progetto “La comunità che si-cura”, dedicato ai malati di Alzheimer e ai loro familiari del comune di Falconara Marittima, in occasione della giornata internazionale dell’ Alzheimer, che ci si celebra oggi 21 settembre. Formazione alle famiglie, assistenza infermieristica, attività di volontariato e apertura di un Caffè Alzheimer presso la parrocchia del Rosario, hanno permesso a 20 famiglie con malati di Alzheimer di vincere le paure e la solitudine che spesso impediscono di trovare risposte a chi viene toccato da questa patologia. La presenza di un infermiere professionale, che dal mese di marzo 2017, ha garantito in modo continuativo visite domiciliari, suggerimenti pratici, valutazioni e inserimenti in altri programmi specifici; momenti formativi e il sostegno di volontari appositamente preparati sono tra gli interventi più significativi. Inoltre dal mese di marzo presso la Parrocchia del Rosario ogni 15 giorni viene aperto il Caffè Alzheimer luogo di ritrovo, svago e formazione sia per i malati che per i familiari per un totale di 12 incontri realizzati fino ad ora e una programmazione prevista fino al mese di dicembre 2017. Oltre al contrasto della solitudine delle famiglie, che molto spesso accompagna la malattia dell’Alzheimer, sicuramente un risultato importante è stato l’azzeramento del ricorso al pronto soccorso (un solo caso in 6 mesi) o alle strutture di ricovero, riuscendo così a mantenere i pazienti al proprio domicilio. Tutte le attività del progetto “La comunità che si-cura”, sono promosse da: ANTEAS Marche, Cisl e Fnp Cisl, sindacato dei pensionati, IAL, INRCA, Fondazione Masera e patrocinate dal Comune di Falconara, con il contributo della Fondazione Cariverona. «Un progetto che ha dato risposte concrete ai malati di Alzheimer e alle loro famiglie che stanno vivendo questo dramma.– afferma Alessandro Mancinelli, responsabile della Cisl Ancona - Vorremmo continuare a farlo anche per il prossimo anno, ed è per questo che, proprio nella giornata Mondiale dell’Alzheimer, chiediamo la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti ed in particolare all’Amministrazione Comunale, perché non possiamo dimenticarci di chi dimentica».
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18/09/2017 Niente accordo alla Ragaini radiatori di Loreto. Tremano i lavoratori
Si è conclusa oggi con un mancato accordo la procedura di mobilità aperta dalla Ragaini Radiatori di Loreto con  160 esuberi, non è stato travato nessun accordo tra le parti sulla riduzione degli esuberi ne su di  un incentivo ragionevole ne tanto meno su una rateizzazione più breve delle spettanze dovute.Non è servito l’intervento della Regione, che si è fatta carico di periodo  aggiuntivo di cig in deroga che doveva servire per trovare soluzioni alternative.Quello che emerge è un’azienda e dei “manager” incompetenti e senza progetti futuri  che non ha voluto mai trovare veramente una soluzione al dramma che si stava consumando, non è stato mai possibile instaurare un rapporto serio per trovare soluzioni accettabili, oggi l’epilogo con il mantenimento degli esuberi dichiarati all'inizio e la consapevolezza di un futuro incerto anche  per chi resta e non solo per chi verrà licenziato. 
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18/09/2017 Le madri fondatrici dell'Europa: i valori delle donne per la pace
 La Commissione Pari Opportunità della Regione Marche insieme al CIF di Ancona (Centro Italiano Femminile) in occasione dei 60 anni dalla firma del Trattato di Roma organizzano l'iniziativa dal titolo "Le madri fondatrici dell'Europa". Se non si può negare che le istituzioni europee siano nate grazie al lodevole impegno concreto dei Padri Fondatori, è altrettanto vero che non sarebbe corretto disconoscere il ruolo delle Madri Fondatrici. L'iniziativa della Commissione prende spunto dalla storia di alcune donne, storie che apparentemente potrebbero sembrare lontane ma che sono accomunate dagli stessi valori ed ideali ovvero proteggere quel progetto di pace affinché la guerra non insanguinasse più l'Europa. Ad oggi occorre creare occasioni di conoscenza per far sì che le cittadine e i cittadini europei possano sentire l'Europa sempre più vicina alle proprie esigenze, ridondandole quell'anima e quel senso di responsabilità che sembrerebbe smarrito. L'iniziativa sarà aperta dai saluti istituzionali del Presidente del Consiglio della Regione Marche Antonio Mastrovincenzo e della Presidente del Forum delle donne di Ancona Laura Pergolesi. Dopo gli interventi programmati le conclusioni saranno affidate alla Presidente della Commissione Pari Opportunità Meri Marziali. Coordinerà il dibattito: Maria Antonia Sciarrillo componente della CPO regionale e del CIF di Ancona. L'evento si terrà presso la Sala Ricci - Palazzo del Consiglio della Regione Marche. Al termine seguirà l'inaugurazione della mostra sulle "Madri Fondatrici d'Europa", un progetto dell'università la Sapienza di Roma realizzato dalla Dott.ssa Maria Pia di Nonno, con ritratti di Giulia Del Vecchio.
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18/09/2017 Non a Voce Sola,dialoghi al Femminile
 Mercoledì 20 settembre ore 18,00 ad Ancona -  Villa Favorita, Istituto Adriano Olivetti - ISTAO -   XIII  appuntamento di Non a Voce Sola, dialoghi al femminile. L'appuntamento sarà dedicato, come ogni anno, a figure femminili autorevoli ed esemplari nel mondo dell'economia. Quest' anno due ospiti d'eccezione: Laura Pomponi e Luciana Della Donne. Le due ospiti saranno presentate dal presidente dell'ISTAO prof.Pietro Marcolini e dalla prof.ssa Sabrina Dubbini. Ingresso libero e gratuito.  https://www.evensi.com/non-a-voce-sola-tredicesimo-appuntamento-ancona-istao/223893676
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18/09/2017 Pubblico impiego: assemblea per oltre 100 delegati ad Ancona
Domani  19 settembre alle ore 15.00 presso il Conero Break di Ancona, 100 delegati provenienti da Sanità, Regione/Autonomie Locali, Enti centralizzati , in rappresentanza di circa 7.500 iscritti, parteciperanno ai lavori dell'Assemblea pre Congressuale della Fp Cisl Marche. Al centro del dibattito: la nuova normativa sui controlli fiscali in caso di malattia passati all'Inps, i nuovi sistemi sanzionatori, e le vertenze in atto in ambito di Sanità, Province e principali comuni, con particolare riferimento alla Polizia Municipale. Particolare attenzione verrà posto anche alle novità in materia di pensionamenti nel pubblico impiego, alla luce anche delle intenzioni governative di indire un maxi concorso pubblico per i giovani alla luce dei pensionamenti previsti per i prossimi 4 anni anche nelle Marche. I lavori prevederanno anche un Focus sulle trattative in atto per i rinnovi dei Contratti Nazionali dopo otto anni di blocco ed ai possibili impatti sulle contrattazioni a livello locale. Ancona 18 settembre 2017
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15/09/2017 "Rigenerare le radici": Cisl Marche al Film Festival Offida
 Il video "Rigenerare le radici" realizzato da Cisl Marche nelle aree del sisma  è stato  proiettato nella sezione pomeridiana del Film Festival Offida, venerdì 15 settembre,  grazie alla collaborazione con  la Fondazione Giulio Pastore  che è partner della manifestazione Film Festival Offida 2017 "Attraverso il lavoro Ritrovare casa, riscoprire la persona", promossa da Lavoroperlapersona. Secondo la Fondazione Lavoroperlapersona, il lavoro, in quanto espressione della persona e della sua dignità, costituisce l’elemento essenziale attraverso il quale sentirsi “a casa” e ritrovare una appartenenza nel tempo e nello spazio per ricostruirsi progettando il futuro e riscoprirsi dissotterrando il passato. https://youtu.be/7dh0OzVn0-c      Ancona, 16 settembre 2017 
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13/09/2017 Anno scolastico al via tra novità e vecchi problemi irrisolti
Prima campanella dell'anno tra novità e vecchi problemi irrisolti. Anna Bartolini, segretaria generale della Cisl Scuola Marche, intervistata da Etv Marche Meno tempo pieno, scuole per adulti ridotte e segreterie scolastiche al limite: una riduzione dei servizi figlio di tagli all'organico.
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13/09/2017 Per la persona, per il lavoro: primo appuntamento per rigenerare le Marche
Partire dai cardini della persona e del lavoro per riflettere sull'agire quotidiano del sindacato, sul ruolo della rappresentanza, sulle strategie future e sui valori ereditati dalla tradizione della Cisl: è questo lo scopo del nuovo percorso formativo per il gruppo dirigente della Cisl Marche che prenderà il via giovedì 14 settembre con un primo appuntamento intitolato "Per la persona, per il lavoro" che si svolgerà a Villa Favorita sede dell'Istao di Ancona. "Per la persona, per il lavoro, nelle Marche da rigenerare" è il punto di partenza fissato in occasione del XII Congresso della Cisl Marche di una progettualità che nel presente e nel prossimo futuro deve saper cogliere le visioni e i segnali del cambiamento e coniugarli con il retaggio storico e culturale del sindacato. Non a caso lo scopo è rigenerare, più che inventare tout court: cambiare tutto ciò che serve e con la determinazione necessaria senza, tuttavia, bruciare la forza della memoria e dei riferimenti valoriali che ci hanno visto nascere, convinti che senza di questi ogni visione del futuro si animerebbe di troppi miraggi. La giornata di avvio di questo ciclo di formazione si avvale della presenza di ospiti interni ed esterni al mondo Cisl: Aldo Carera, presidente della Fondazione Pastore e docente dell'Università Cattolica di Milano, approfondirà la necessità di uno sguardo storico nel declinare al presente e al futuro i valori della Cisl. Giuseppe Gallo, presidente della Fondazione Tarantelli Centro Studi Ricerca e Formazione Cisl, illustrerà come favorire una visione integrata tra locale e nazionale anche attraverso l'utilizzo di strumenti come il Barometro Cisl, l'Ocsel, l'Osservatorio Sociale e Aida (la banca dati sulle aziende italiane). Infine Ivo Lizzola, docente dell'Università di Bergamo, si soffermerà sul significato del fare sindacato costruendo legami con la società e le persone, ascoltando le solitudini, le paure e le fragilità dei nostri tempi. I lavori saranno introdotti dal saluto di Pietro Marcolini, presidente di Istao, GUARDA LE INTERVISTE:
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12/09/2017 Sciopero personale province. Assemblea generale ad Ancona
Assemblea generale di tutto il personale dipendente delle Province di Ancona, Pesaro-Urbino,  Macerata,  Ascoli Piceno e Fermo,  venerdì 15 settembre   a partire dalle ore 10,00 ad Ancona al Conero Break di Via Luigi Albertini n.6.Al centro dell’assemblea,  convocata da  Cgil Fp- Cisl Fp e Uil Fpl Marche,  che vede coinvolti oltre 600 dipendenti, le ragioni dello sciopero nazionale delle province e città metropolitane  indetto per l’intera giornata del 6 ottobre prossimo, oltre alla vertenza relativa al personale,  in particolare delle singole Province del territorio della Regione Marche; la situazione dei Centri per l’impiego, del personale precario e delle prospettive future.« E’  fondamentale garantire la piena operatività delle importanti funzioni in capo alle Province quali l’edilizia scolastica e le strade provinciali  – affermano  le segreterie regionali  di  Cgil Fp- Cisl Fp e Uil Fpl - poiché i cittadini italiani, attraverso il Referendum di dicembre 2016, hanno espresso la palese volontà di mantenere le Province come Enti costituzionali e territoriali con funzioni e responsabilità nei confronti e per i cittadini. Mentre per  i Centri per l’Impiego resta comunque fondamentale, in attesa di disposizioni nazionali che stentano a decollare, che gli operatori vengano messi nella condizione di dare risposte a coloro che cercano lavoro. In tal senso è necessaria – concludono i sindacati - la stabilizzazione dei precari e la valorizzazione delle professionalità esistenti. »Ancona, 12 settembre 2017
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11/09/2017 Sisma e ricostruzione: positivo l’incontro con Presidente Ceriscioli. Governance condivisa, il confronto prosegue
 Si è tenuto i giorni scorsi l’incontro tra le Segreterie regionali di CGIL, CISL, UIL, il Presidente Luca Ceriscioli e il Direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, Cesare Spuri, per fare il punto sulla situazione post sisma e per avviare un confronto per condividere una comune strategia e orientare le fasi dell’emergenza e della ricostruzione ad una prospettiva di rilancio sociale ed economico dei territori colpiti dal terremoto. Alla base del confronto, vi è il documento presentato ad agosto da CGIL, CISL, UIL quale “Contributo per un progetto di sviluppo sociale ed economico delle aree colpite dal sisma”, nel quale sono state indicate le aree prioritarie di intervento e le proposte per rendere il territorio competitivo e attrattivo, mettendo al centro le persone e quindi, garantire lavoro e servizi essenziali. Scuola, servizi socio-sanitari costituiscono una condizione essenziale e nell’incontro si è condivisa la necessità di cogliere l’occasione della ricostruzione per garantire servizi più innovativi, capaci di esprimere standard di qualità più elevati e attrattivi, in una logica integrata di territorio. Si è trattato si un incontro positivo nel quale è stato rimarcato come lavoro e occupazione, a partire dai giovani, siano essenziali per evitare lo spopolamento: non bastano le case, ma occorre ricostruire le condizioni per un tessuto economico e sociale solido, creando quelle opportunità che nelle aree interne mancavano già prima del sisma. Per quanto concerne la ricostruzione si è condivisa la necessità di prestare la massima attenzione alla qualità del lavoro a partire dal settore edile, e di definire le azioni necessarie per garantire la tutela dei diritti, sicurezza e legalità. A tale proposito, si attende l’emanazione dell’ultima ordinanza del Commissario Errani che riguarda il DURC per congruità. Il Presidente Ceriscioli ha condiviso il modello di governance da noi proposta con l'istituzione di un tavolo regionale e coordinando tavoli provinciali per coinvolgere il maggior numero di attori del territorio e garantire una strategia di ricostruzione e sviluppo partecipata e condivisa. A tale proposito, il Presidente Ceriscioli ha annunciato una collaborazione con la società Nomisma e con ISTAO che elaboreranno studi e analisi economiche sulle quattro regioni colpite a supporto della definizione di una strategia di rilancio e sviluppo di quelle aree. Per quanto riguarda gli aspetti relativi all’emergenza, la Regione si è soffermata sul problema della rimozione delle macerie precisando che sono state rimosse 140 mila tonnellate di macerie "pubbliche", pari all’85%. A tale proposito, Ceriscioli ha sottolineato che l’aver affidato il lavoro di smaltimento a ditte marchigiane, ha permesso un'operazione di trattamento e stoccaggio dei materiali, dall’amianto, al tufo (radioattivo naturalmente) a tutti gli altri materiali, fino agli effetti personali. Per le macerie private, spetta ai cittadini la scelta se farle considerare “pubbliche” e quindi smaltirle come tali o di poterle selezionare per conservare materiali edili per ricostruire le case lesionate. In tema di ricostruzione, nelle Marche sono stati aperti 45 cantieri mentre i progetti pervenuti sono circa 700. Il prossimo incontro è previsto a fine mese per un confronto su una ricognizione dei dati aggiornati. Ancona, 11 settembre 2017
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11/09/2017 Seminario di ginnastica dolce al Caffè Alzheimer di Falconara
 Giovedì 14 settembre alle ore 17 il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima organizza un incontro con la fisioterapista Annarita Cuoccio per parlare di ginnastica dolce. La professoressa Cuoccio illustrerà alcuni suggerimenti per il benessere psico-fisico adatti a tutte le età. Appuntamento nei locali della Parrocchia del Rosario, in via Mameli 17. Il Caffè Alzheimer è un luogo aperto, che si pone l’obiettivo di contrastare l’isolamento e migliorare la qualità della vita delle persone coinvolte. Gli incontri, che si svolgono in collaborazione con Anteas, Ial Marche, Parrocchia del Rosario, Fondazione Masera, Cisl Marche, Fnp Cisl Marche e INRCA, con il patrocinio del Comune di Falconara, prevedono momenti di socializzazione, incontri informativi e di approfondimento su alcune tematiche di interesse, momenti di sostegno psicologico dei caregiver, socio-ricreativi, attività di stimolazione cognitiva per i malati, come musico-terapia, arte-terapia, ginnastica dolce e altro ancora. Il Caffè Alzheimer rientra tra le attività del progetto “La Comunità che (si-) Cura”, che ha come obiettivi: – migliorare la qualità di vita degli anziani affetti da demenza e delle loro famiglie; – favorire la loro permanenza a domicilio il più a lungo possibile; – contrastare l’isolamento sociale delle famiglie delle persone con demenza con iniziative di solidarietà intergenerazionale. Ancona, 11 settembre 2017
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08/09/2017 Elica: non convince il nuovo piano industriale, lavoratori in sciopero
Due ore di sciopero alla Elica di Fabriano indetto stamattina, venerdì 8 settembre, da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil. Terminati gli ammortizzatori sociali, resta ampia la distanza tra sindacati e proprietà su riduzione orario di lavoro, integrazione salariale e forti dubbi sul nuovo piano industriale che riguarda i 650 dipendenti. La trattativa è ancora aperta.
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05/09/2017 Teuco in vendita: incontro pubblico a Recanati per sostenere i 150 lavoratori
Il futuro della Teuco di Montelupone di fronte a un bivio: l'azienda, da mesi alle prese con difficoltà finanziarie, è stata messa sul mercato dalla Certina Holding, che detiene l'80% delle quote. Ad annunciarlo sono stati i rappresentanti di Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil nel corso di una conferenza stampa. Il destino dei 150 lavoratori, che attendono il pagamento degli ultimi due stipendi, è ora legato al concretizzarsi o meno di offerte di acquisto: al momento, due gruppi industriali sarebbero interessati a rilevare l'azienda, uno dei quali disposto ad affiancarsi a Certina. Il momento della verità potrebbe essere già il prossimo 15 settembre, quando si capiranno le intenzioni dell'azienda e di eventuali acquirenti. Quel che è certo è che la produzione non è ripartita: gli oltre 3 milioni di euro di ordinativi non sono eseguiti per mancanza di componenti di esiguo valore economico che i fornitori, non ancora pagati dall'azienda, non consegnano. I sindacati hanno annunciato un incontro pubblico, giovedì 7 settembre alle ore 18, al Salone del Popolo di Recanati per discutere questi temi e sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sulla situazione critica di una delle più importanti realtà produttive del territorio. «Abbiamo incontrato l'assessore regionale Loretta Bravi - dichiara Giuliano Caracini della Femca Cisl Marche - per avere certezze sui pagamenti e capire se c'è la possibilità di continuare l'attività. Purtroppo non abbiamo certezze e per questo vogliamo continuare ad accendere i riflettori proprio con l'iniziativa di giovedì. La Teuco coinvolge tanti lavoratori e famiglie che hanno bisogno di risposte».
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05/09/2017 Integrazione Inrca - Ospedale di Osimo: ancora da risolvere la questione dipendenti
È ancora tutta da definire la partita del personale dell’Ospedale di Osimo dipendente dell’Area vasta 2 che sarà coinvolto nella cessione ed incorporazione di ramo d’azienda conseguente all’ integrazione tra l’Inrca e l’Ospedale di Osimo che coinvolgerà oltre 200 dipendenti dell’ area sanitaria (Infermieri, Oss, Tecnici sanitari) e altri 30 dell’area amministrativa e tecnica. Pur trattandosi di due enti pubblici, identici dal punto di vista contrattuale e previdenziale, e pur disponendo di tutte le garanzie previste dalla legge nel caso di trasferimenti e cessioni od incorporazioni di rami d’azienda, diversi lavoratori dell’ ospedale di Osimo hanno da sempre richiesto di poter rimanere dipendenti dell’ area vasta 2. È per questo che le Organizzazioni Sindacali chiedono, fin dall’inizio del confronto (e lo hanno ripetuto anche nell’ultimo incontro del 4 agosto), di potere prevedere che il personale coinvolto nel processo possa essere ricollocato, riconvertito e riutilizzato all’interno dell’Area Vasta 2 in quei posti e servizi dove sono palesi ed evidenti carenze di personale (in sostanza su posti di dotazione organica che servono e che sono vacanti). Risulta inoltre ancora non ben definito l’elenco del personale coinvolto, poiché vi sono dipendenti che operano sia per l’Ospedale che per i Servizi territoriali che non sono interessati dalla cessione/incorporazione. Vi sono infine operatori dell’Ospedale di Osimo che sono da tempo vincitori di mobilità interna dell’Area Vasta 2 presso altri servizi della stessa e che non sono ancora stati assegnati, queste situazioni vanno immediatamente definite all’interno di un percorso tecnico-giuridico con le Organizzazioni sindacali. Insomma, nonostante si definiscano i tempi del passaggio del personale dall’Area Vasta 2 all’INRCA, stenta ancora la definizione concreta e dettagliata (quindi tecnica e sostanziale) delle modalità con cui il personale accederà o meno a tale passaggio. Su questo tema è necessario un confronto più serrato e con maggiori elementi di concretezza tecnico-giuridica ed economica. Non vorremmo che la gestione del passaggio del personale dell’Assistenza e dell’Area amministrativo/tecnica venisse affrontata come un “dettaglio” da discutere in tempi troppo stretti per essere gestito con la dovuta serenità. FP CGIL-CISL FP-UIL FPL ANCONA
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05/09/2017 Formare al lavoro: i risultati dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale
Ial Marche organizza il seminario “Formare al lavoro: percorsi biennali IeFP - Sintesi di esperienze” che si terrà mercoledì 13 settembre ad Ancona dalle ore 10.00 alle ore 13.30 alla Loggia dei Mercanti. L'evento chiude tre percorsi formativi di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale), finanziati dalla Regione Marche con i fondi di GARANZIA GIOVANI ed è finalizzato a condividere i risultati del progetto in termini formativi ed occupazionali e sarà occasione di una riflessione più ampia sul tema della formazione e dell'istruzione finalizzate al lavoro, dell'approccio per competenze, delle metodologie di coinvolgimento dei giovani. Interverranno Valentino Parlato, Amministratore Unico Ial Marche, Enrica Ferrera e Valentina Petrini, Coordinatrici corsi di formazione, l'assessore regionale Loretta Bravi, Paolo Nicolini, Docente di Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell’educazione - Università di Macerata, e  Cristiana Ilari, Segretaria regionale della Cisl Marche con deleghe alle Politiche attive del lavoro e servizi per l’impiego, Politiche della formazione e dell’istruzione. Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione al seminario a cura dell’ente attuatore. Per ragioni organizzative si richiede di comunicare alla segreteria la partecipazione al numero 0733.261383 o via mail a macerata@ialmarche.it, possibilmente entro venerdì 8 settembre.
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30/08/2017 Disagi per il pagamento delle pensioni nel Pesarese. La denuncia della Slp Cisl
La Slp Cisl denuncia le difficoltà che in questi giorni clienti e dipendenti di Poste Italiane affrontano riguardo al pagamento delle pensioni, con lunghe file agli sportelli. «A pagare il prezzo più alto sono sempre i cittadini residenti nell'entroterra, nei comuni più piccoli e il personale applicato nei relativi uffici» la conferma arriva dal sindacato di categoria. «Riceviamo lamentele dagli uffici di cluster B – spiega Andrea Bartolucci, segretario provinciale Slp Cisl – poiché, nei primi giorni di pagamento delle pensioni di settembre, la maggior parte di loro si troverà ad aprire gli uffici con una sola unità». È infatti del tutto evidente che sin dal giorno 1 settembre il personale sarà distaccato verso gli uffici maggiormente attenzionati o per i ricavi prodotti o per la presenza dei totem che regolano l'afflusso della clientela negli stessi uffici. Anche Dario Dominici, responsabile regionale della categoria, è critico: «Il personale in servizio è insufficiente per garantire qualità ai cittadini. Oltre a discriminare la clientela a seconda della propria residenza, si violano accordi sottoscritti e si crea disagio e danni al personale applicato negli uffici di livello B cui dovrebbero essere applicate almeno due unità». Per i due sindacalisti «aumentano l'esposizione ai rischi professionali, la difficoltà nella gestione delle comprensibili lamentele e i reclami dei clienti per code sempre più lunghe». Non ultimo, il danno per l'aumento del carico di lavoro «non riconducibile a picchi di lavoro, ma alla sistematica cattiva organizzazione del lavoro perpetrata dalla azienda che non gestisce il turnover». Infine il danno economico per i dipendenti: mentre gli operatori applicati negli uffici monounità percepiscono un indennità che compensa il disagio derivante dalla organizzazione del lavoro, quelli in servizio negli uffici di livello B si trovano a dover svolgere da soli le attività previste per due persone «senza che venga loro riconosciuta alcuna indennità – concludono Dominici e Bartolucci -. A loro rimane solo la beffa che deriva da tale organizzazione del lavoro».
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29/08/2017 #GenerareValori: seconda giornata nazionale Rsu e delegati Cisl Scuola
Giovedì 7 settembre ore 15.30 al Klass Hotel di Castelfidardo si terrà l’incontro regionale della seconda giornata nazionale di Rsu e delegati della Cisl Scuola.http://www.cislscuola.it/index.php?id=5203
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28/08/2017 La cultura marchigiana al Caffè Alzheimer di Falconara
Balli, canti, stornelli e musica folk patrimonio della cultura marchigiana proposti dall’Associazione culturale La Damigiana protagonisti dell'incontro al Caffè Alzheimer di Falconara che si terrà giovedì 31 agosto dalle ore 17.30. Appuntamento nei locali della Parrocchia del SS Rosario in via G. Mameli,17 a Falconara Marittima.
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25/08/2017 Uova contaminate da Fipronil: il problema si estende anche alle Marche
Anche la nostra Regione risulta interessata dalla problematica delle uova contaminate dal Fipronil: un allevamento di Ostra Vetere (AN), è risultato positivo ai controlli, ma il fenomeno sembra estendersi, con operazioni in atto anche a Civitanova Marche e Castelfidardo, mentre sono in corso ulteriori verifiche, controlli e campionamenti da parte delle autorità competenti. L’Adiconsum Marche, nel prendere atto: - dell’attività di controllo attualmente in atto per verificare la presenza di altri siti inquinati; - dell’attività preventiva svolta in collaborazione tra Regione Marche, Ministero della salute, comando regionale dei NAS e altre regioni, per verificare il grado di distribuzione delle uova e prodotti derivati ai fini di un eventuale ritiro dal commercio; - dell’informazione resa dalla regione Marche attraverso il proprio sito internet, ribadisce tuttavia la centralità della tutela della salubrità dei prodotti alimentari e quindi della salute dei consumatori, e a tal fine sollecita, al di là del caso specifico, una vigilanza sempre più approfondita e un’informazione al consumatore corretta, completa ed esaustiva. Anche se nella fattispecie il contenuto rilevato di Fipronil è di molto inferiore rispetto al livello di tossicità acuta per l’uomo, permane la preoccupazione per la presenza di elementi tossici nella produzione alimentare. Casi come questo rendono evidente come non si possa mai abbassare la guardia sulla sicurezza degli alimenti e dei processi produttivi; fondamentale dunque la tracciabilità delle filiere e delle tecniche di produzione al fine di tutelare la salute del cittadino. Occorre inoltre, in un processo condiviso con tutti gli attori coinvolti, rivedere seriamente la legislazione europea per arrivare a bandire definitivamente l’utilizzo di sostanze tossiche nei processi produttivi, e non ammetterne comunque l’utilizzo pur se all’interno di limiti di tolleranza. Adiconsum Marche ritiene necessario che siano date maggiori certezze al consumatore: la certezza di acquistare e consumare prodotti alimentari sani, salubri e sicuri, che non siano potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo.
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23/08/2017 Terremoto, fatti e non polemiche
CGIL CISL UIL del Piceno, a un anno dal sisma del 24 agosto 2016, esprimono una profonda preoccupazione per come NON si stanno attuando molte parti importanti degli impegni rilevanti assunti da parte del Governo con le tre leggi sul Sisma (DL n. 189/16, DL n.8/17, DL n. 50/17). Nello specifico reputano che i nostri territori colpiti e messi in ginocchio dal Sisma non potranno risollevarsi se non si andranno a verificare alcune condizioni. Ricostruzione Se si parla delle zone montane, bisogna legare la ricostruzione alle esigenze del territorio e delle famiglie che ci vivono e che intendono tornare a viverci, alle attività economiche esistenti e in grado di riprendere a funzionare e produrre reddito, dando delle priorità nei finanziamenti. Dunque pensare una strategia per la montagna, in moda da orientare vecchi e nuovi insediamenti. L’opera di ricostruzione deve iniziare rapidamente, a partire da quella leggera; se le famiglie non potranno rientrare nelle proprie case come si può pensare che potranno riprendere le attività economiche? Occorre velocizzare i controlli richiesti dai cittadini per giungere ad una quantificazione oggettiva dei danni e quindi delle risorse necessarie per la ricostruzione. Ad avviso delle OOSS, occorre una semplificazione della burocrazia e ai passaggi autorizzativi; sembrerebbe infatti che i primi interventi leggeri, a causa dei passaggi burocratici previsti, (Ufficio sisma, Comuni, Regione), non potranno iniziare prima della prossima primavera, mentre sarebbe opportuno che i progetti presentati possano già essere messi in cantiere per il prossimo autunno. Cgil CISL UIL si chiedono anche se, nella condizione di estrema gravità in cui versano le zone colpite, sia il caso di applicare in modo draconiano multe salate ovunque vengano rilevate anche infime difformità, interne e senza alcune variazione di volumi o di forme. Di non poco valore è l’utilizzo delle risorse. Occorrerebbe una riflessione sulle doppie spese relative ad edifici che hanno subito lesioni gravissime e irreparabili: ci possiamo permettere di spendere milioni di euro per mettere in sicurezza edifici che poi andranno abbattuti? Per quanto riguarda le Scuole e i Servizi Socio sanitari, servizi essenziali e fondamentali del vivere civile, devono funzionare nelle zone colpite dal Sisma, e non possono essere percepiti come spesa superflua, per alleviare le ferite della popolazione. Strategia per il rilancio della montagna Cgil, Cisl e Uil, ritengono che la Regione, cogliendo questa drammatica occasione, dovrebbe mettere in cantiere specifici interventi per rilanciare le attività economiche, incentivando l'occupazione giovanile, a partire da quelle attività che possono implementare il reddito di coloro che vivono su quei territori, come ad esempio: -attività silvo-pastorali (risarcimento e nuovi impianti di castagneti dopo aver eliminato il flagello della “Vespa cinese”, manutenzione e recupero dei prodotti del sottobosco, produzione di legna e carbone allevamento di animali con foraggio naturale, tartufaie, produzione di miele pregiato); -attività leggere rivolte al turismo, con recupero a tale scopo degli immobili rurali dismessi; -produzioni agricole pregiate e di nicchia con il marchio dei Sibillini. Quanto sopra senza dimenticare che dovrebbe essere varato un piano per la conservazione del territorio, la manutenzione delle strade rurali e interpoderali per facilitare gli accessi, la pulizia dei prati naturali, attività queste che porterebbero il vantaggio sociale ed economico della forte riduzione dei danni idrogeologici derivanti dall'abbandono del territorio. Tutte le attività connesse potrebbero essere assegnate ai residenti, ad integrazione del reddito, visto che tale manutenzione richiede un lavoro continuo e immediato, spesso manuale e quindi non può essere soddisfatto ricorrendo ad appalti. La governance Un simile intervento necessita di un forte impegno istituzionale, soprattutto regionale, affinché si superino i troppi ed inutili vincoli burocratici, si sposi la semplificazione e si mettano in cantiere misure di sostegno ad hoc, una formazione mirata per i giovani che fossero intenzionati a investire sull'ambiente e le risorse naturali con il coinvolgimento delle Scuole professionali e specialmente dell'Istituto Agrario e infine la valorizzazione e il coinvolgimento delle Comunanze agrarie e dei privati. Occorre che sia accelerata la pubblicazione dei tanti decreti attuativi dei tre Decreti Legge ancora fermi nei vari ministeri a partire da quello relativo al sostegno delle fasce deboli della popolazione delle zone del cratere (art.10 del DL n. 8/17), considerando che siamo in un territorio in crisi da oltre 20 anni e specialmente nelle zone interne. Le polemiche Non si può credere infine che giovi al territorio la “gazzara” che è stata sollevata questi giorni, specie nella Vallata, sulla questione delle indennità ai liberi professionisti e sulle autonome sistemazioni. Premesso che gli abusi non possono essere tollerati mai, specialmente in un evento tragico come questo, Cgil Cisl e UIL reputano che la strumentalizzazione a scopi politici per colpire gli avversari, sia un bel modo per mettere l'opinione pubblica “contro”, proprio quando per la realizzazione della ripresa deve restare alta l'attenzione e la partecipazione della popolazione per le zone colpite dal sisma. Gli abusi, se ci sono stati, andavano prevenuti a monte dalle Istituzioni a ciò deputate, con controlli e con norme chiare e che legassero i benefici ai reali danni subiti e non al solo fatto di risiedere od operare nei comuni del cratere. Si ricorda, per inciso, che è stato finanziato un fondo ad hoc per il sostegno al reddito per coloro che hanno dovuto sospendere il lavoro a causa del sisma, e l'indennità di 5000 euro ai liberi professionisti e ai lavoratori autonomi è una misura che rientra in tale finalità, così come la cassa integrazione per i lavoratori dipendenti. L'indennità è “riconosciuta” dalla Regione (che quindi avrebbe dovuto controllare, prima di riconoscere il diritto) e potevano beneficiarne anche professionisti che svolgono altre funzioni remunerate (come insegnanti e dipendenti pubblici autorizzati). Le OOSS non intendono fare la difesa d'ufficio di coloro che ne abbiano abusato. Le condizioni indicate nel DL 189, art, 45 c.4 e dalla convenzione che ne regolamenta la erogazione, non consentono di gettare accuse indiscriminate e sollevare il polverone che invece è stato ad arte sollevato. Se ci sono stati abusi, in questa come in altre provvidenze, andavano prevenuti ed evitati e ciò era possibile visto che un aiuto che avrebbe dovuto essere erogato tempestivamente, essendo riferito all'annualità 2016, è stato erogato nel mese di giugno 2017!! CGIL CISL UIL perciò vogliono riportare l'attenzione dei cittadini sulle questioni importanti che sono state elencate, per la rinascita rapida del territorio, con l'avvio vero e rapido della ricostruzione e il rilancio delle attività economiche tipiche che possono consentire la vita nelle nostre zone montane anche a giovani coppie, con la certezza di un reddito sufficiente a vivere decorosamente.
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16/08/2017 Ricostruzione, Cgil Cisl Uil: "Bene la semplificazione, ma attenzione alle deroghe a norme paesaggistiche e ambientali"
Ricostruire presto e bene è una priorità condivisa da tutti, ma attenzione a farlo derogando a norme urbanistiche e paesaggistiche. Così in una nota congiunta CGIL, CISL e UIL delle Marche, insieme alle proprie categorie degli edili, FILLEA, FILCA e FENEAL regionali, commentano la legge regionale n. 25 del 2 agosto in materia di disposizioni urgenti per la semplificazione degli interventi di ricostruzione. E’ molto condivisibile l’obiettivo della Regione di semplificare alcune precedenti disposizioni regionali, per velocizzare sia le procedure emergenziali che di ricostruzione post sismica. Peraltro, condividendo questo spirito, sono stati sottoscritti diversi importanti accordi anche con le organizzazioni sindacali del settore, sia a livello locale che nazionale. Bene quindi l’istituzione di una “Conferenza dei servizi decisoria” come strumento di approvazione delle norme di accelerazione e semplificazione. Attenzione però alle scelte di deregolamentazione rispetto ad alcune precedenti norme sia di carattere urbanistico che ambientale che possono far correre il rischio di andare in contraddizione con un’idea di ricostruzione di qualità, attenta a nuove possibili dinamiche di sviluppo che valorizzino le vocazioni ambientali dei nostri territori. Le varianti, infatti, possono derogare alle previsioni dei piani territoriali di coordinamento provinciali (PTC), al piano di inquadramento territoriale (PIT), al piano paesistico ambientale regionale (PPAR), anche con riferimento ai Comuni che non hanno adeguato a esso il proprio strumento urbanistico generale.  La legge concede poi la possibilità di costruire in aree attualmente classificate agricole e per la messa in sicurezza e il ripristino di infrastrutture stradali e altre opere pubbliche, si elimina l’obbligo di ricorrere a misure di compensazione ambientale laddove si riduce la superficie boschiva: ciò può far correre il rischio di erodere il patrimonio boschivo, specialmente nei casi di ampliamento delle infrastrutture lesionate o distrutte dal sisma. Pertanto, CGIL CISL e UIL delle Marche, unitamente alle proprie strutture dei lavoratori edili invitano le Istituzioni competenti, a partire dalla Regione, dalle Province e dai Comuni interessati a presidiare con la massima attenzione queste delicate fasi della ricostruzione per evitare che il perseguimento del giusto obiettivo della velocizzazione e semplificazione si traduca nel rischio di abusi e di inutile consumo di suolo . 16/8/17
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10/08/2017 Primo contratto integrativo alla LN2 Sit Group di Montecassiano
Firmato ieri, mercoledì 9 agosto, il primo contratto integrativo aziendale alla LN2 SIT GROUP di Montecassiano. La ditta produce e commercializza componenti per sistemi di riscaldamento, refrigerazione e per aspirazione domestica. Ad oggi sono circa 150 gli addetti di cui il 15% interinali. La novità più interessante è l'istituzione di un premio di risultato legato ad obiettivi ben specifici con corrispondente detassazione che parte da 600 euro per il 2017 e si innalza, ad obbiettivi raggiunti, ad 800 euro: gli obiettivo sono legati a qualità, efficienza e assenteismo. Fim Cisl e Fiom Cgil hanno fissato insieme all'azienda una serie di incontri step di verifica semestrali in modo da intervenire se gli obiettivi resteranno non raggiungibili, con possibilità di ridiscussione del meccanismo. Istituita la possibilità di permessi totalmente retribuiti per visita medica certificata senza intaccare quanto previsto dal CCNL di riferimento, con numero massimo di tre all'anno per dipendente. Il premio verrà erogato in quota parte agli interinali. «Una bella conquista per Fim Cisl, Fiom Cgil e per tutti i lavoratori in una ditta che non ha mai avuto il contratto integrativo aziendale. - ha dichiarato Andrea Luzi, Fim Cisl - Il tutto senza nemmeno un ora di sciopero chiesta ai lavoratori i quali hanno accolto l'ipotesi di accordo con il 95 % di voti affermativi».
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08/08/2017 Volontariato Civico per giovani migranti a favore della città di Ancona
Primo giorno di volontariato civico per 8 giovani migranti in prima e seconda accoglienza  ospiti di Anolf Marche, che da questa mattina fanno parte a pieno titolo dei gruppo dei volontari civici del Comune di Ancona.   Arrivano dalla Costa d’Avorio, dal Sengal e dal Pakistan, hanno un’età compresa , tra i 18 e i 30 anni,  scappati da guerre e violenze, con la voglia di vivere e la speranza di un futuro possibile.  Sono i primi otto  migranti richiedenti protezione internazionale che hanno scelto di svolgere attività di volontariato a favore della città di Ancona, dei 19 richiedenti asilo che hanno fatto domanda per svolgere volontariato civico.  Un' occasione di partecipazione attiva alla vita della comunità e della città  come  previsto  dal  protocollo d’intesa siglato la scorsa settimana tra Prefettura e Comune di Ancona. Al  primo intervento  di manutenzione del verde  nella zona di Piazza XXIV Maggio, Piazza Cavour e Corso Garibaldi, seguirà  la zona del Piano ed in particolare di corso Carlo Alberto.  L’iniziativa è sostenuta da Comune di Ancona, Anolf e SPRAR e i migranti coinvolti sono gestiti da Prefettura e Amministrazione.  https://youtu.be/ZwmzPpVXoMU
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08/08/2017 Ragaini: mobilità prorogata fino a novembre
Ieri, lunedì 7 agosto, ultimo giorno per evitare le procedure di licenziamento, le Rsu di Fim, Fiom e Uilm e i rappresentanti dell'azienda Ragaini Radiatori di Loreto si sono incontrati in Regione alla presenza dell'assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi. Le parti hanno concordato di prorogare il termine della procedura di mobilità fino alla durata della CIG in deroga concessa dalla Regione e comunque non oltre il prossimo 7 novembre. Le parti continueranno a ricercare soluzioni alternative ai licenziamenti entro il 15 settembre.
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07/08/2017 Studenti disabili sensoriali, CGIL CISL UIL : «L’ultima “scivolata” dell’Assessorato ai Servizi Sociali della Regione Marche»
La Regione Marche sta approntando una delibera sui provvedimenti a favore degli studenti disabili sensoriali. Come Cgil Cisl Uil siamo stati convocati per discutere la bozza il 25 luglio scorso quando abbiamo presentato osservazioni di merito relative a: • l’opportunità di conoscere i numeri degli utenti; dove risiedono ( in quali ATS); di quali servizi usufruiscono; quanto la Regione spende; • l’adeguata attenzione da dare al contratto di lavoro che le famiglie dovranno stipulare con l’Assistente alla Comunicazione (la figura centrale dell’intervento). La semplice fissazione del compenso orario massimo, in assenza di qualsiasi altro esplicito riferimento alle normative contrattuali definite con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, comporta il quasi certo ricorso a formule poco tutelanti per i lavoratori ; • il ruolo da dare agli ATS che, stante l’impianto previsto, diventano poco più di passacarte per conto della Regione invece che essere soggetti che organizzano il servizio e la modalità gestionale, partendo dalla effettiva presa in carico dello studente disabile sensoriale; • la necessità di definire i contenuti professionali della figura di Assistenti alla comunicazione prima di creare l’Albo regionale Da quanto ci risulta nessuna di queste osservazioni è stata raccolta. La mancanza di tempo perché si sta approssimando l’anno scolastico che la Regione ha utilizzato come scusante è poco plausibile perché è la stessa utilizzata lo scorso anno. Di fatto anche questa volta, su un tema così delicato, sono emersi limiti e ritardi. Teniamo a ribadire che le politiche e gli interventi sociali meriterebbero ben più alta attenzione e considerazione da parte della Regione che di fatto lascia colpevolmente inattuata la legge quadro su questi temi varata ormai più di due anni fa.
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07/08/2017 Telefonia: le agevolazioni per le popolazioni colpite dal terremoto
L'Agcom ha emanato la delibera 235/17/CONS contenente le agevolazioni di telefonia fissa e mobile per le popolazioni colpite dagli eventi sismici dell'agosto e ottobre 2016. Per quanto riguarda le utenze di telefonia fissa, le fatture sospese saranno stornate per i mesi in cui non è stata registrata nessuna attività sulla linea. Quanto alle fatture dovute, quelle superiori ai 50 euro saranno rateizzabili senza alcun costo. Sconto del 50% sulle fatture di telefonia mobile emesse per sei mesi a partire da luglio 2017. I clienti con sim prepagata riceveranno un bonus pari alla metà delle ricariche fatte nel mese precedente agli eventi sismici. Gli operatori, inoltre, dovranno offrire 1 gigabyte di traffico dati Tutti gli utenti possono presentare istanza per usufruire delle agevolazioni entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione della delibera del 13 luglio. Gli utenti residenziali con dichiarata inagibilità dovranno allegare all’istanza i seguenti documenti:  copia dell’atto di certificazione dell’autorità comunale competente sullo stato di inagibilità o dichiarazione sostitutiva di atto notorio;  autocertificazione in cui si dichiara la data di accadimento dell’evento sismico. Gli operatori provvederanno a pubblicare sui propri siti web informazioni dettagliate ed erogheranno le agevolazioni entro un massimo di 90 giorni dalla ricezione della richiesta. La copertura delle agevolazioni previste avverrà mediante l’applicazione di una maggiorazione una tantum sull’intera clientela, ad esclusione dei clienti terremotati, dei disabili e delle fasce a basso reddito. Per informazioni e assistenza è possibile consultare le sedi CISL e ADICONSUM più vicine, reperibili sui seguenti siti: CISL: http://cislmarche.it/sedi-territoriali/ ADICONSUM: http://www.adiconsummarche.it/wp/contatti/
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04/08/2017 Poste, Slp Cisl : " A due mesi dall'incidente restano ancora un mistero le cause del fuori strada della portalettere con il Free Duck impazzito"
Ancora un mistero la causa del’incidente in cui è rimasta coinvolta una portalettere del CDM Poste Italiane  di Pesaro alla guida di un Free Duck.  Sono passati più di due mesi,  il mezzo è stato ritirato per una ispezione straordinaria ma ancora agli Rls della Unità Produttiva di Poste Italiane di Pesaro non è stato svelato il mistero che circonda lo strano incidente accaduto lo scorso 18 maggio quando improvvisamente lo sterzo del FreeDuck ha cessato di rispondere ai comandi della conducente finita fuori strada. Dopo l’incidente c’è stato un incontro con la azienda e sono stati messi a disposizione dei rappresentati dei lavoratori per la sicurezza (RLS) le documentazioni relative ai 5 mezzi elettrici che completano la flotta del centro distribuzione del capoluogo pesarese ma “siamo ancora in attesa di conoscere l’esito della ispezione sul quadriciclo incidentato,  ma analizzando i dati messi a disposizione è emersa chiaramente la non idoneità di questi mezzi al servizio di recapito, almeno nel capoluogo di Pesaro. -  afferma Dario Dominici, Rls e Responsabile Regionale del SLP Cisl il sindacato maggiormente rappresentativo dei postali -  Non entriamo nel dettaglio ma la percentuale di tempo in cui i FreeDuck sono stati inutilizzabili (calcolata da quando sono stati messi su strada alla data dell’incidente) sono alte in qualche caso si avvicinano al 40% come alto è il numero degli interventi  in officina,  necessari. Sono tutti fattori che avrebbero dovuto consigliare la sostituzione dei  quadri cicli elettrici   con altri più idonei al servizio e magari si sarebbe anche potuto evitare l’incidente alla collega portalettere.”
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03/08/2017 Un patto per lo sviluppo delle aree colpite dal sisma: le proposte di Cgil Cisl Uil Marche
A quasi un anno dalla prima scossa del 24 agosto  che ha devastato  il territorio e  le comunità dell'appennino marchigiano,  Cgil Cisl e Uil  Marche presentano  alcune proposte per contribuire a dare coerenza alle fasi dell’emergenza e della ricostruzione con quella del rilancio economico e sociale. «Il lungo percorso di ricostruzione, sia materiale che di comunità - sottolineano Cgil Cisl Uil Marche - potrà dare un futuro ed una migliore prospettiva ai luoghi colpiti dal sisma solo se si costituirà, a tutti i livelli, un laboratorio di partecipazione. Un forte coordinamento su una strategia condivisa che si prefiguri come un “Patto per lo Sviluppo", per  dare alla popolazione coinvolta, una prospettiva e la speranza di vedere migliorate le proprie condizioni economiche e sociali anche rispetto a quelle precedenti il terremoto.»   Se un obiettivo largamente condiviso è quello di evitare che il fenomeno di spopolamento, che era già in corso, possa trasformarsi in definitivo abbandono, secondo i sindacati confederali «sarà decisivo  che qualsiasi progetto di sviluppo metta al centro la persona, garantire alle comunità: lavoro e servizi essenziali. Attraverso una ricostruzione economica e sociale oltre a quella materiale,  che rappresenta comunque  la  prima importante opportunità di sviluppo e occupazione,  se realizzata in legalità e sicurezza. -continuano -  Così come la ricostruzione materiale, anche quella economica e sociale dovrà avere come obiettivo non tanto quello di ripristinare in modo assoluto il preesistente ma piuttosto quello di generare una opportuna innovazione del sistema economico e produttivo e della rete territoriale dell’organizzazione dei servizi essenziali. Nel documento "Proposte per lo sviluppo economico e sociale delle aree colpite dal sisma"   Cgil Cisl Uil ribadiscono che  «lo sviluppo del sistema economico e produttivo deve partire dalla valorizzazione delle vocazioni territoriali e delle filiere esistenti: da quelle dell’agro-alimentare, della manifattura tipica del made in Italy, a quelle del turismo e della cultura. »  In questa direzione, per i sindacati, occorre rilanciare le imprese manifatturiere ed artigiane attraverso una loro innovazione legata ai temi dell’ambiente e valorizzazione del legame con il territorio di origine e delle competenze impiegate. Va inoltre  collegato il patrimonio storico, artistico, culturale e architettonico ad una qualificazione ed integrazione dell'offerta turistica, che può rappresentare anche un’occasione importante per la promozione di prodotti tipici del territorio.  In considerazione della particolare fragilità del territorio, le attività di manutenzione e di sistemazione idraulico forestale possono costituire oltre che strumento di prevenzione dal rischio idro-geologico (fortemente presente assieme a quello sismico), un volano economico e occupazionale, a partire dalla valorizzazione del bosco e della filiera del legno.  Anche l’importante presenza di Parchi Naturali  può costituire un potenziale importante se valorizzato, in un unico sistema dei Parchi Appenninici, attraverso attività economiche appropriate e compatibili con modelli di sviluppo sostenibile.  I servizi di welfare - quelli scolastici, socio-sanitari e della mobilità - costituiscono una condizione essenziale per prevenire l'abbandono del territorio e ricostruire le comunità.  In una prospettiva di medio lungo termine, è necessario riflettere su come cogliere l'occasione della riattivazione di tutti i servizi di welfare come un momento di riprogettazione e innovazione: nuovi servizi, costruiti e offerti in una logica integrata di territorio capaci di esprimere standard di qualità competitivi e attrattivi, attraverso l'avvio di forme anche importanti di associazionismo comunale e di gestione associata di funzioni. Per ognuno dei possibili campi d’intervento si rende necessaria una mappatura aggiornata delle condizioni territoriali, sociali ed economiche, e delle loro opportunità e criticità, dalla quale potranno emergere utili indicazioni per verificare e riorientare gli interventi già programmati che coinvolgono i territori colpiti dal sisma e finalizzare quelli straordinari, a partire dalle risorse aggiuntive dei fondi comunitari FESR e PSR, pari rispettivamente a 248 e 160 milioni di euro. In una situazione straordinaria e drammatica come quella causata dagli eventi sismici « le politiche di ricostruzione delle aree colpite dal sisma possono diventare un prezioso laboratorio di innovazione dei metodi di coinvolgimento democratico, partecipazione e empowerment delle comunità locali - ribadiscono Cgil Cisl Uil  Marche -   per  questo è necessario che la Regione Marche favorisca un reale confronto su tutti gli aspetti relativi al sisma (ricostruzione, utilizzo fondi europei, lavoro, agricoltura, cultura e turismo), con l'istituzione di un tavolo regionale dedicato che consenta una visione d'insieme e il costante monitoraggio degli aspetti trasversali della gestione della ricostruzione.   - proseguono - Al contempo, anche valorizzando esperienze locali già avviate, è necessario dare la possibilità ai territori di definire le strategie di sviluppo, coordinando tavoli provinciali di confronto con le istituzioni locali università e forze sociali, economiche e culturali, che possono rappresentare una cerniera tra la Regione e le istanze del territorio, uno strumento privilegiato di dialogo per una ricostruzione partecipata e condivisa.   Infine, in considerazione delle caratteristiche omogenee dei territori coinvolti dal sisma ,in quanto appartenenti all’Appennino Centrale -  concludono - sarebbe auspicabile che la Regione si faccia promotrice di un coordinamento tra le quattro regioni interessate per condividere obiettivi a cui orientare con maggiore efficacia alcuni interventi, come quelli per l’attuazione della strategia delle aree interne e delle azioni dei Fondi Comunitari, opportunamente riprogrammati.» https://youtu.be/-dQOezyub5Y 3/8/17
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02/08/2017 Prevenzione e contrasto violenza contro le donne: uscito il Bando per il finanziamento dei progetti
Il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il bando per il “Finanziamento di progetti per la prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della convenzione di Istanbul” . Per l’attuazione dei progetti, che potranno essere presentati entro il 30 settembre prossimo,  sono stati stanziati dieci milioni di euro suddivisi su sei diverse linee di intervento. Il bando  mira a creare una rete di interventi su tutto il territorio nazionale capace di rispondere all'esigenza di ampliare ed incrementare il raggio di azione per il sostegno ed il reinserimento delle vittime, attraverso il coinvolgimento di tutti gli stakeholder che a vari titolo operano per il contrasto e l’eliminazione di ogni forma di violenza di genere. Il bando è frutto del lavoro di concertazione condotto dalla Cabina di regia e dall'Osservatorio nazionale sul fenomeno della violenza, in attuazione di quanto previsto dal Piano d’azione straordinario contro la violenza di genere, del quale fa parte anche la  Cisl insieme ad istituzioni, enti territoriali ed associazioni. http://www.pariopportunita.gov.it/media/3204/bando-antiviolenza.pdf Linee di Intervento ProgettiAllegato bando progetti contro la tratta-2-2017http://www.pariopportunita.gov.it/media/3232/faq-1-pubblicazione.pdf
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01/08/2017 Banca Marche obbligazioni subordinate Adiconsum Marche: "Siamo pronti ad assistere i risparmiatori nella procedura arbitrale"
Per i possessori di obbligazioni subordinate emesse dalle quattro banche poste in risoluzione a novembre 2015, ossia Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e Carichieti è finalmente operativa la possibilità di accedere all'arbitrato per ottenere il rimborso delle obbligazioni subordinate azzerate all'indomani della risoluzione. «Tutti coloro che non hanno potuto presentare istanza di rimborso forfettario, potranno ora aprire  la procedura di arbitrato presentando apposita istanza all’ANAC, l'Autorità Nazionale Anticorruzione. - spiega Loredana Baldi, Responsabile settore finanziario di Adiconsum Marche - Le istanze potranno essere presentate entro 4 mesi dalla data dell’11 luglio, ossia entro l’11 novembre 2017. Come Adiconsum, anche in questo caso,  siamo pronti, con il nostro Centro Giuridico, ad assistere tutti i risparmiatori coinvolti che vorranno presentare istanza di accesso alla procedura arbitrale. - continua -Per ottenere il risarcimento sarà necessario dimostrare l’avvenuta violazione da parte delle quattro banche degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal TUF al momento della sottoscrizione e del collocamento delle obbligazioni subordinate.» Potranno presentare l’istanza gli “investitori” che siano: persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli e coltivatori diretti o i loro successori mortis causa; il coniuge, il convivente more uxorio, i parenti entro il secondo grado, che abbiamo acquisito il possesso delle obbligazioni subordinate a seguito di trasferimento inter vivos. «Permane la necessità che le obbligazioni siano state acquistate nell’ambito di un rapporto negoziale diretto con la Banca in Liquidazione che li ha emessi. - precisa la responsabile finanza di Adiconsum Marche -  La camera arbitrale dovrà emettere la propria decisione, il “Lodo arbitrale” entro 120 giorni dall’assegnazione del Ricorso, termine che può essere prorogato per un massimo di 90 giorni in presenza di particolari esigenze.» L’Adiconsum Marche è a disposizione di tutti gli investitori interessati che potranno rivolgersi alle proprie sedi:Ancona: 071/2832101 – ancona@adiconsum.itMacerata: 0733/4075212- macerata@adiconsum.itAscoli Piceno: 0736/24951- ascoli@adiconsum.itPesaro: 0721/370104 – adiconsumpesaro@virgilio.itFermo: 0734/60971 – fermo@adiconsum.it.  01/08/17
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31/07/2017 Ospedali Riuniti Torrette, in attesa dell'ok al Fondo di Produttività per i 2800 dipendenti va monitorato il Fondo per gli straordinari
La Direzione degli Ospedali Riuniti il 14 giugno scorso, con determina 491, ha ridefinito i fondi contrattuali destinati alla contrattazione integrativa dei lavoratori , quantificando con certezza le somme annualmente disponibili per il finanziamento dei vari istituti contrattuali.«Tra gli obiettivi,  cercare di dare una risposta alle esigenze derivanti dalla sofferenza del fondo del disagio/straordinario degli anni scorsi, legato alle molteplici necessità organizzative che prevedono l'utilizzo di straordinari e pronte disponibilità. » affermano in una nota i sindacati di categoria Nei prossimi giorni la Ragioneria Generale dello Stato dovrà fornire il parere definitivo, un parere molto atteso dai 2800  lavoratori che « in questi anni hanno garantito la piena funzionalità di una struttura regionale di alta specializzazione.  - sottolineano Fp Cgil, Cisl Fp e Uilp Uil  auspicando una rapida e conclusiva definizione della ricostruzione dei Fondi  con una attenzione particolare al Fondo per il disagio  che come nel 2016 e presumibilmente anche per l'anno in corso  continua lo "splafonamento" -  E' pertanto necessario affrontare in maniera organica il tema della organizzazione del lavoro e monitorare trimestralmente i dati al fine di dare certezze ai lavoratori che quotidianamente danno la loro disponibilità e contestualmente garantire l'uso corretto dei vari fondi contrattuali.  - concludono -  Il Fondo per la Produttività di una struttura come gli Ospedali Riuniti deve essere costituito per dare risposta alla utenza,  ai professionisti della sanità che erogano quotidianamente prestazioni di elevato livello.» 31/7/17
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29/07/2017 Per una buona cardiologia in Area vasta 2: le proposte di Cgil Cisl Uil
«La riorganizzazione della sanità marchigiana rischia di sacrificare una delle tre cardiologia con UTIC della nostra provincia, per ottemperare ad alcuni parametri legislativi nazionali ( D.M. 70\2015). »  affermano  Cgil Cisl Uil della provincia di Ancona,  che stanno seguendo con molta attenzione la questione. Allo stato attuale,  una difficile azione di riorganizzazione dell’ASUR :« che si è confrontata con un complicato incastro tra  primariati - secondo i sindacati -   avrebbe portato con la determina 361/2017, per ora sospesa,  alla soppressione dei posti letto di terapia intensiva coronaria (UTIC) di Senigallia,a favore di una Unità di Cardiologia Riabilitativa.  Prendiamo atto positivamente  della sospensione della decisione e auspichiamo  che la risposta sia in una complessiva rilettura del sistema dei presidi con una logica trasversale di area vasta.- dichiarano Cgil Cisl Uil e i sindacati dei pensionati -  Una  reale soluzione deve affrontare tutte le criticità esistenti, senza innescare una guerra tra plessi ospedalieri e tra territori. »   L’impostazione ora sospesa, infatti, poteva determinare la messa in discussione (con la chiusura dell’ UTIC senigalliese) della presenza del Dipartimento di Emergenza di primo livello: non legittimando più la struttura a trattare pazienti gravi in situazione di emergenza\urgenza, e prestandosi a futuri ridimensionamenti. Sono infatti già presenti servizi di natura riabilitativa legati alla cardiologia, non solo in Area Vasta, ma nella stessa sede di Senigallia. «Quella impostazione (forse frettolosa, certo non condivisibile)  può oggi - sottolineano -  essere mutata in un clima di positiva condivisione fra strutture, territori e comunità. Si dovrebbe in sostanza dare la possibilità di mantenere i letti di Terapia Intensiva in tutti e tre i plessi ospedalieri, attraverso una UTIC che operi trasversalmente sul territorio dell’ Area Vasta; allo stesso modo di una Unità operativa di Cardiologia e una di Aritmologia, anch'esse operanti in maniera trasversale.»  Secondo i sindacati in questo modo sarebbero garantiti, ai tre presidi di Jesi, Fabriano e Senigallia, servizi di cardiologia adeguati, indispensabili alla soddisfazione dei bisogni della cittadinanza; la presenza di letti di UTIC permetterebbe inoltre  il mantenimento del Dipartimento di Emergenza di primo livello, che costituisce un elemento di specializzazione della struttura ospedaliera che Senigallia ( alla pari degli altri due presidi) non può permettersi di perdere.« Pensiamo quindi  - concludono - che l’ASUR non possa che prendere in esame una proposta coerente con la strada da noi indicata» 29/07/17
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28/07/2017 Crisi Ragaini radiatori, un altro sciopero e presidio in Regione il 3 agosto
Nessuna apertura da parte dell’azienda per  ridurre  anche parzialmente il numero degli esuberi dichiarati. I sindacati ritengono inaccettabili le proposte fatte,  ieri durante l’incontro in Regione alla presenza dell’assessore al lavoro,   da parte dei rappresentanti aziendali perché: non riducono di fatto il numero degli esuberi; non offrono ai lavoratori un incentivo su cui trattare; chiedono di rateizzare il pagamento delle spettanze in 24 mesi;  non convince la   riduzione delle ore di lavoro presentata per  una parte dei lavoratori; è poco percorribile il trasferimento dei lavoratori in Romania. Proposte  per Fim Fiom Uilm inaccettabili «perché cosi si rischia la completa chiusura di tutta l’azienda». I  lavoratori e i sindacati di categoria, durante l’ assemblea sindacale che si è tenuta questa mattina fuori dai cancelli dell’azienda,  hanno proclamato uno sciopero di  8 ore con  presidio davanti alla sede della Regione per  il 3 agosto,  dove alle 14,30, le parti si ritroveranno  per un nuovo incontro tra azienda e sindacati con l’Assessore al lavoro. «L’unica speranza resta quella di un coinvolgimento della Regione Marche alle aziende appaltanti della cantieristica, che possano assorbire parte dei lavoratori. – concludono i sindacati di categoria – Abbiamo chiesto più  tempo, almeno fino al mese di  settembre, per vagliare tutte le opportunità per trovare soluzioni alternative, ma l’azienda ha deciso di fatto di licenziare nel mese di agosto.» 28/7/17
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28/07/2017 A.Merloni CGG spa, riparte la produzione. Sindacati: " Resta alta l'attenzione su impegni presi dall'azienda"
Riparte la  produzione alla A. Merloni CGG spa, interrotti momentaneamente gli scioperi  previsti per il mese di agosto.  E'  quanto è stato deciso dall'assemblea dei lavoratori, dalle Rsu di stabilimento e dai sindacati di categoria dopo l'incontro di ieri in Regione tra azienda e organizzazioni sindacali alla presenza dell'assessore Bravi. Rimane  alta l'attenzione e la vigilanza del perimetro aziendale affinché' non vengano disattesi gli impegni presi dall'azienda con i lavoratori e le istituzioni. «Dopo un ampia discussione i lavoratori hanno ritenuto sufficienti ma non esaustivi gli impegni presi dall'azienda   pertanto si è deciso di mantenere  comunque lo stato di agitazione.  Auspichiamo che gli incontri futuri,  come previsto dal verbale redatto ieri in Regione Marche  - sottolineano  Fim Fiom e Uilm - siamo  utili ad intraprendere un percorso atto al mantenimento e al rilancio del sito produttivo ed alla salvaguardia  dei livelli occupazionali.» 28/7/17
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27/07/2017 Angelini Acraf, firmato contratto integrativo aziendale 2017-2019. Femca Cisl:"E' il risultato di relazioni sindacali corrette e rispettose"
Premio di partecipazione, formazione professionale, part-time, eliminazione barriere architettoniche ma anche maternità facoltativa con indennità al 30% a carico dell’azienda e permessi per i neo papà. Sono alcuni dei punti principali del Contratto integrativo aziendale 2017-2019  firmato in questi giorni dall’azienda farmaceutica Angelini  Acraf spa e i sindacati di categoria tra i quali, la  Femca Cisl Marche. «Un ottimo accordo che interessa complessivamente  1050 circa  lavoratori dell’Angelini,  dei quali 740 dello stabilimento di  Ancona  e oltre  300  tra  agenti e informatori scientifici del farmaco, frutto di relazioni sindacali improntate al dialogo, al confronto, all'impegno e al rispetto reciproco dei ruoli sindacali e aziendali. – afferma Lorenzo Grattini, della Femca Cisl Marche e coordinatore RSU e RLSSA – Questo  ha permesso di ottenere risultati importanti   per i lavoratori e di introdurre anche forme innovative di welfare aziendale come ad esempio  ‘Flexible Benefit’, un valore economico raddoppiato rispetto alla media del settore chimico-farmaceutico italiano, da spendere in  servizi alla famiglia, sostegno al reddito, cultura, tempo libero e benessere.   Siamo molto soddisfatti  – conclude Grattini-  anche per  la quota economica del Premio Partecipazione che è di circa 1000 euro  superiore alla media delle aziende del settore, delle stesse dimensioni o addirittura più grandi dell’Angelini.»   Si tratta di oltre 2000 euro all'anno, per i tre anni di validità del contratto, per  premiare, appunto, la presenza  al lavoro. «Un contratto integrativo che ci vedrà fortemente impegnati  per i prossimi tre anni, sia  per la parte normativa ma anche per quella formativa ed economica. – commenta Piero Francia, segretario generale della Femca Cisl Marche - Siamo certi che un contratto così innovativo e attento ai bisogni dei lavoratori sarà un punto di riferimento importante per la contrattazione di settore anche nelle altre realtà regionali.” 27/7/17
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26/07/2017 Tecnowind, dal Mise un pesante arretramento
«Sulla vertenza Tecnowind esprimiamo un  giudizio negativo  rispetto  a quanto emerso dal tavolo Ministeriale  »  dichiarano in una nota i sindacati di categoria dopo l'incontro di ieri presso il MISE che ha visto la partecipazione  della Vice Ministro Teresa Bellanova e del Sindaco di Fabriano. «Se da un lato, con l’entrata a regime del concordato e della cassa integrazione straordinaria,  l’azienda ha raggiunto un suo equilibrio economico - continuano Fim Fiom Uilm - dall'altro si registra che sul fronte delle trattative per l’acquisizione della società, chi aveva manifestato forte interesse si è tirato indietro, o quantomeno si è preso una pausa per valutare l’evolvere della situazione complessiva.» Stando a quanto riferisce l’Azienda «ci sono trattative che stanno andando avanti ma nessuna è  vincolante. Si sono manifestati interessi da parte di altri soggetti, concentrati però solo su alcuni asset societari, in particolare interessati all'acquisizione della parte estero ( Cina e Romania). - spiegano i sindacati -  Questa soluzione, anche se non  è  privilegiata dall'azienda, resta comunque in campo e ad oggi rimane interessato all’acquisizione della Tecnowind nel suo complesso  solo il soggetto commerciale.» Nei prossimi giorni la dirigenza chiederà una proroga del concordato di altri 60 giorni, per garantire la sopravvivenza del sito di Marischio « serve un introito di capitali che va dai 4 ai 6 milioni di euro. - proseguono i sindacati  - Certo è che quanto emerso al Ministero rappresenta  un pesante arretramento della vertenza  per questo abbiamo chiesto alle Istituzioni presenti tutto il sostegno possibile nella gestione della trattativa.» A fine riunione è stato convocato un aggiornamento del tavolo previsto per il 12 settembre, sempre presso il MISE, durante il quale è stato chiesto all’azienda di presentare il proprio piano industriale in attesa che qualche soggetto terzo manifesti il proprio interessamento ad un’azienda« che è sempre stata un fiore all’occhiello della produzione di cappe aspiranti nel territorio di Fabriano e che ha come patrimonio, oltre ad  una serie di clienti importanti,  lavoratrici e lavoratori che, con le proprie professionalità e con sacrifici - concludono Fim Fiom Uilm -  ancora una volta riescono a far quadrare i conti e a garantire quella continuità indispensabile nella fase di procedura concorsuale.» 16/07/17
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26/07/2017 Zeis Excelsa, sindacati - azienda riaprono confronto: revocato lo sciopero
Revocato lo sciopero alla Zeis Excelsa di  Montegranaro, indetto dai sindacati di categoria, in programma per  domani  27  luglio. E' stato fissato, per lunedì 31 luglio prossimo,  un incontro tra azienda e parti sociali. Si riapre così il confronto per trovare le soluzione possibili per scongiurare la delocalizzazione dello stabilimento calzaturiero programmata dall'azienda. Femca Cisl Marche e Filctem Cgil Fermo  avevano  nei giorni scorsi già annunciata   azioni di lotta di fronte alla decisione della direzione aziendale della Zeis Excelsa di delocalizzare la produzione a scapito dello stabilimento calzaturiero di Montegranaro. Secondo le organizzazioni sindacali, si tratta di «un danno esorbitante per l'economia veregrense, ma anche per tutto il territorio e l'indotto fermano». Dopo un interrogazione parlamentare, posta nei primi giorni nel mese di marzo 2017, i sindacati hanno richiesto ed ottenuto un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, tenutosi lo scorso 3 maggio. Purtroppo, in quell’occasione, la direzione aziendale ha rifiutato di fatto qualsiasi percorso percorribile proposto dal MISE e dalla Regione Marche, presente anch’essa. Ribadendo tra l’altro, l’unica volontà che è quella di delocalizzare tutta la produzione, in Marocco, Albania e Vietnam evidenziando di fatto un esubero pari a 70 unità.  26/717
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25/07/2017 Assunzioni con contratto a tempo indeterminato personale docente Anno scolastico 2017/2018: primi adempimenti operativi
In allegato la nota di questa Direzione Generale di protocollo n. MIUR.AOODRMA.REGISTRO UFFICIALE(U).0012606.25-07-2017 concernente l’individuazione degli Uffici di Ambito Territoriale che cureranno le operazioni di nomina dei candidati utilmente collocati nelle graduatorie di merito dei concorsi banditi con i DD.DD.GG. 105,106 e 107 del 23.2.2016. Quanto sopra, in attesa della determinazione ministeriale concernente la consistenza dei contingenti per le immissioni in ruolo per l’a.s. 2017\2018, suddivisi per provincia e per classe di concorso che dovrebbero essere definiti entro pochi giorni.
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25/07/2017 Utilizzazione del personale nel cratere sismico: richieste al via dal 26 luglio
Cisl Scuola, Flc Cgil, Uil Scuola e Snals Confsal Marche informano che nel Contratto Decentrato Regionale Marche per le utilizzazioni sottoscritto il 17 luglio è stato inserito, sulla base di quanto previsto nel contratto nazionale, un articolo che permette la richiesta dell’utilizzazione al personale docente ed Ata, che risiede in un comune del cratere sismico ed ha la casa inagibile o indisponibile per effetto del sisma. Tale personale può: 1. Integrare eventuale domanda di utilizzazione spettante per altri motivi e già presentata, con l’autocertificazione dalla quale risulta che la casa è inagibile o indisponibile per effetto del sisma. 2. Chiedere l’utilizzazione, presentando domanda cartacea presso gli Uffici d’Ambito provinciale, secondo le modalità indicate nell’articolato del contratto, integrata da l’autocertificazione dalla quale risulta che la casa è o indisponibile a causa del sisma. In base a quanto previsto nel contratto anche chi poteva richiedere solamente l’assegnazione provvisoria, ed è nelle condizioni sopra indicate, potrà presentare domanda di utilizzazione. Termini di presentazione domande cartacee e integrazione domande già presentate: Scuola dell’Infanzia e Primaria 26 luglio Scuola secondaria di primo e secondo grado 2 agosto ATA stessa scadenza delle assegnazioni provvisorie
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24/07/2017 Sanità, la Cisl pesarese pronta al confronto
I sindacati  confederali di Pesaro- Fano- Urbino  chiederanno un incontro  alla Conferenza dei sindaci dell’ Area Vasta 1, dopo la  presentazione, nei giorni scorsi,  del documento unitario "Quale sistema salute e quale sanità nelle Marche"  che rappresenta una solida base e  un stimolo importante « per  avviare, a livello di area vasta pesarese - sottolineano, in una nota,  i responsabili della Cisl di Pesaro- Fano - Urbino - una serie di iniziative  da mettere in campo, unitariamente, già dalle  prossime settimane». Tante le difficoltà in cui versa la sanità del territorio a nord delle Marche,         « dalla mobilità passiva, che è di gran lunga più pesante rispetto alle altre aree vaste (pari al 30% dell’intera regione),  al  numero di posti letto, 2,7 per mille abitanti: un punto inferiore a quello previsto dalle norme.  - precisano  i responsabili  territoriali della Cisl -  La situazione ospedaliera, è  particolarmente penalizzante per i cittadini  delle aree interne,  vedi Urbino e la indefinita sorte di Pergola. - continuano - A tutto questo si sommano il mancato avvio strutturato degli ospedali di comunità e la carenza dei servizi di emergenza-urgenza, oltre alla questione Marche Nord,per la quale vanno chiariti  i tempi, i modi, il finanziamento ma anche come si articoleranno i servizi nella fase intermedia fra le tre strutture. » E' prioritario e strategico rendere pienamente attivi gli ospedali di comunità con il coinvolgimento dei Medici di base, avviando anche adeguati percorsi di aggiornamento e formazione; va definito il ruolo della sanità privata, intesa come complementare e non sostitutiva della sanità pubblica; va avviato rapidamente un piano di adeguamento del personale. « E' necessario mettere in atto iniziative unitarie - concludono i responsabili  territoriali  - assieme ai rappresentanti delle comunità locali, coinvolgendo i cittadini, per chiedere con forza alla Regione di rendere noto il progetto complessivo sulla sanità ed aprire un confronto aperto e condiviso» . 24/07/17
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21/07/2017 Area Crisi Val Tronto e Val Vibrata: necessaria azione comune di Istituzioni e parti sociali
L’accordo di Programma firmato al MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) chiude ufficialmente la prima fase del riconoscimento dell’Area Complessa di Crisi Val Tronto Val Vibrata: sarebbe opportuno ricordare che l’iter per tale riconoscimento si sia avviato in occasione dell’incontro al MISE per l’ennesima crisi aziendale del territorio, quella della Prysman, con la perdita di lavoro per circa 200 persone avvenuto a maggio del 2015. In tale incontro le rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro erano impegnate ad evitare la perdita dei posti di lavoro o a creare alternative occupazionali, ed in quell’occasione erano riusciti ad avere la disponibilità dell’allora Ministro Guidi, ad aiutare il nostro territorio ad essere riconosciuto come Area Complessa di Crisi. Le Organizzazioni Sindacali e Confindustria decisero pertanto di promuovere la costituzione del “Comitato per lo sviluppo della provincia di Ascoli Piceno”, attraverso il quale si è avviato il percorso per tale riconoscimento con, in un primo momento, l’assenza della Regione, soggetto normativamente fondamentale, in quanto si era ancora in campagna elettorale per il rinnovo delle cariche. Le Organizzazione Sindacali CGIL CISL UIL sono ben liete del risultato raggiunto e del lavoro prodotto che fornisce un quadro dei settori economici all’interno dei quali sono state esplicitate le manifestazioni d’interesse per la riconversione e riqualificazione industriale del territorio, ma denunciano il mancato coinvolgimento delle forze sociali ed economiche del territorio in tutta la fase di elaborazione dell’accordo di programma, nonostante le ripetute sollecitazioni nei confronti della Provincia e della Regione. Cgil, Cisl e Uil ribadiscono, a fronte della nuova situazione, la necessità di recuperare un’azione collegiale tra Istituzioni e parti sociali per gestire e supportare tutte le fasi che si apriranno , a partire dalle azioni per l’inserimento ed il reinserimento lavorativo che, attraverso efficaci Politiche Attive, sviluppino una ricognizione e riqualificazione dei lavoratori coinvolti dalla crisi, a cominciare dagli ex lavoratori della Prysman non ancora ricollocati, ed ai quali era stato prospettata la ricollocazione a fronte del riconoscimento dell’Area di Crisi Complessa ed aprendo spazi significativi per i giovani. A fronte della possibilità di proroga di 12 mesi della mobilità, scaduta o in scadenza nel 2017,per i lavoratori ricadenti nell’area di crisi, si sollecita la Regione Marche ad attivare le Politiche Attive previste dalle legge, indispensabili per fruire di tale ammortizzatore. Sul versante dello sviluppo economico del territorio, Cgil Cisl Uil reputano strategica la realizzazione del Polo Scientifico e Tecnologico cosi come concordato con le istituzioni locali e regionali da realizzare nell’Area ex Sgl Carbon ed auspicano che nel Progetto di Riconversione siano previste risorse specifiche.
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20/07/2017 A. Merloni C. G.G. spa: continua la protesta
Oggi sciopero di 8 ore all' A. Merloni C. G.G. spa con presidio e blocco stradale, presenti anche alcuni rappresentati dell'Amministrazione comunale. «Abbiamo deciso di continuare lo stato di agitazione anche per tutta la giornata di venerdì 21 luglio 2017 . - affermano in una nota i sindacati di categoria - Saranno garantiti solo ed esclusivamente gli approvvigionamenti delle materie prime e lo scarico dei serbatoi da rigenerare; mentre per le spedizioni, si valuterà la possibilità di spedire i serbatoi finiti solo se da parte aziendale ci saranno segnali positivi in merito alle richiesta di mantenere gli impianti esistenti - concludono -  vista la dichiarata impossibilità da parte dell'Azienda a portare avanti il piano di investimenti discusso al Ministero del Lavoro.» 20/07/17 
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17/07/2017 Testo unico PA: i delegati si incontrano per scoprire le nuove norme
Un centinaio di delegati del Pubblico Impiego Cisl interverranno al confronto con docenti ed esperti sui contenuti del nuovo Testo Unico Pubblico Impiego ( Legge Madia 75/2017 ) che si terrà al Conero Break di Ancona. Al centro dei lavori la nuova normativa sui licenziamenti pubblici e la contestuale necessità di valorizzare il lavoro degli oltre 45.000 dipendenti pubblici marchigiani, di cui circa 19.000 nella sanità e 14.000 nel comparto Regioni /Autonomie Locali. Si analizzeranno inoltre i recenti dati Ocse sul pubblico impiego che trovano puntuale riscontro anche nella nostra regione. Secondo i dati OCSE, tra i Paesi industrializzati l'Italia è quello con la più alta quota di dipendenti statali ultra-55enni: 45% del totale contro il 24% della media dell'area (i dati si riferiscono al 2015), dove il 18% ha meno di 34 anni. Se guardiamo al numero di dipendenti pubblici, invece, viene meno un “falso mito”, quello per cui gli impiegati sarebbero troppi. La ricerca OCSE conferma anche in questo caso un dato che FPA aveva già messo in evidenza: in Italia i dipendenti pubblici sono il 13,6% del totale degli occupati, contro il 18% medio Ocse. Un ritratto in chiaroscuro: positivo per esempio il dato sull’occupazione femminile che nel settore pubblico si attesta tra il 51 e il 52% (come in Danimarca, Grecia, Belgio e Spagna) mentre nell’intera area Ocse è al 58% (il 45% nel privato). Ma la parità di genere viene meno se si guarda al mondo della politica e ai ruoli ministeriali e governativi dove solo il 28% nel 2017 è stato ricoperto da donne, l’1,3% rispetto al 2015 mentre in Italia la percentuale scesa addirittura del 15% negli ultimi due anni. Farà invece molto discutere il dato sugli stipendi: più basso della media per i dipendenti pubblici con competenze tecniche specifiche (67.900 dollari contro 88.700) e molto più elevato per gli alti dirigenti pubblici che nel 2015 avevano un compenso annuo lordo di 395.400 dollari, il più alto dell'Ocse dopo l'Australia, a fronte di una media di 231.500 dollari. Alti anche i compensi per i ruoli di segreteria: 55.600 dollari all’anno contro i 52.700 della media OCSE. Tra i dati positivi: la riduzione della spesa pubblica, il rilascio di open data, il green public procurement, la regolamentazione dello smart working.
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17/07/2017 Bonus Asilo Nido: oggi è il "click day"
Al via da oggi, 17 luglio 2017, le richieste telematiche per accedere al Bonus Asilo Nido, un contributo di massimo 1.000 euro per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati per i bambini nati dal 1 gennaio 2016 e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. L’importo del Bonus Il contributo mensile non potrà eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta dell’asilo: se la retta mensile è inferiore a 90,91 euro il contributo sarà pari alla spesa sostenuta (ad esempio: una retta mensile di 80 euro darà diritto ad un contributo mensile di 80 euro). Minori con gravi patologie croniche Il bonus si può richiedere anche per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore di minori di tre anni affetti da gravi patologie croniche. In questo caso il bonus verrà erogato in un’unica soluzione – fino ad un massimo di 1000 euro – dietro presentazione di un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta, che dichiari per l’intero anno di riferimento, l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica. Quando fare richiesta La domanda potrà essere presentata dal 17 luglio 2017 al 31 dicembre 2017, solo in via telematica tramite: Servizi telematici del portale dell’Inps Contact Center Integrato – numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante) Patronati Per ulteriori informazioni Per tutti i dettagli e per conoscere tutti i requisiti necessari per presentare la domanda, consigliamo di leggere la Circolare 88 dell’Inps del 22 maggio 2017 o di contattare il Patronato Inas Cisl del vostro territorio
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14/07/2017 Per una ricostruzione all'insegna della legalità a tutela del territorio. A Macerata firmato un protocollo
Sottoscritto da tutte la parti sociali del settore delle costruzioni di Macerata un protocollo sulla congruità, per tutelare la legalità, la regolarità e la leale concorrenza tra gli operatori economici operanti nella ricostruzione delle aree colpite dal terremoto. Gli  eventi sismici che si sono verificati nel corso del 2016 e del 2017 oltre ad aver lacerato intere comunità della Provincia di Macerata hanno arrecato danni ingenti al patrimonio edilizio pubblico e privato. «Non si può permettere che un territorio già profondamente colpito in termini economici  e sociali possa divenire terra di conquista di illegalità e criminalità organizzata.  - affermano le parti firmatarie - Per questo il protocollo sottoscritto rappresenta un punto di partenza importante per rimettere al centro il buon lavoro, strumento fondante di coesione sociale e di ricostruzione delle comunità.» Il controllo della congruità della manodopera sul valore dell’opera, nell’ambito dei lavori edili della  ricostruzione è uno strumento capace di tutelare la legalità, la regolarità e la leale concorrenza tra gli operatori economici operanti nella ricostruzione. L’adozione della verifica di congruità, tramite un’ ordinanza commissariale o una norma regionale, introdurrebbe un sistema efficace di lotta all’evasione, agli abusi ed al lavoro irregolare. La verifica di congruità del costo del lavoro verrebbe affidata al sistema delle Casse Edili (industriali) ed Edilcasse (artigiane) del cratere – Enti paritetici partecipati dalle parti sociali dell’edilizia. Questi Enti, conoscendo l’importo dei lavori dei singoli cantieri attraverso il sistema delle notifiche preliminari e quindi il valore dei rispettivi appalti, potranno determinare l’incidenza della manodopera edile necessaria per la realizzazione del singolo lavoro e certificare la regolarità del pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali (Inps, Inail e Cassa Edile/Edilcassa) da parte dei datori di lavoro nei confronti dei propri lavoratori. «Questa attività si traduce in un controllo efficace e puntuale non solo della regolarità dei contributi da pagare, ma anche della coincidenza tra le lavorazioni eseguite ed il rispettivo numero di lavoratori in forza nei cantieri ed in uno strumento di emersione di eventuali irregolarità. - continuano  -  E’ indubbio inoltre che questo meccanismo di verifica, obbligando all’allineamento dei costi di realizzazione delle lavorazioni con i costi reali sostenuti dalle imprese regolari per la propria manodopera, riduce i margini sulla concorrenza sleale che si può generare con il meccanismo di assegnazione dei lavori con il massimo ribasso.» Con la sottoscrizione del protocollo, «ci siamo impegnati a redigere entro tre mesi una proposta organica sul controllo della congruità del costo della manodopera da presentare - concludono -  con l’auspicio che il tavolo tecnico regionale di prossima convocazione ed il tavolo permanente presso la Prefettura di Macerata possano rappresentare gli spazi di elaborazione comune delle finalità condivise con l’introduzione del meccanismo della congruità.» 14 luglio 2017
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12/07/2017 A. Merloni CGG spa: protesta a tempo indeterminato
Protesta a tempo indeterminato all' A. Merloni, C.G.G.spa. E' quanto è stato deciso, a maggioranza, dai lavoratori, in sciopero per tutta la giornata di oggi, davanti i cancelli dell'azienda. « Nei prossimi giorni verranno effettuate 2 ore di sciopero a singhiozzo articolando le fermate durante la giornata lavorativa, fermando di fatto tutte le attività, comprese le spedizioni ed il ricevimento delle merci. - spiegano in una nota Fim Cisl, Fiom  Cgil, Uil Uilm  - Comunque la protesta  potrà subire variazioni che saranno comunicate di volta in volta senza preavviso.» I sindacati,  la R.S.U. e  tutti i lavoratori ribadiscono con forza che « in assenza di un piano industriale e di investimenti credibili al fine di  mantenere i livelli occupazionali del sito di Matelica, ci saranno forme di protesta sempre più dure, con l’unico obbiettivo di impedire lo smontaggio della linea produttiva. E' l’unica garanzia per un possibile futuro per la A. Merloni C.G.G.S.  - continuano  - Alle istituzioni locali, regionali e nazionali chiediamo un attenzione particolare per una trattativa, che vede ormai da tempo il non rispetto degli impegni da parte della proprietà; auspichiamo che si facciano garanti e vigili su eventuali azioni aziendali, che possano in qualche modo pregiudicare il prosieguo del lavoro.» Mercoledì  19 luglio  prossimo è previsto, in Regione,  un incontro tra  sindacati e azienda.   «  Consapevoli che questo incontro non  porterà alla soluzione dei problemi - affermano i sindacati-  chiediamo alla proprietà di assumere degli impegni concreti, di sviluppare ed attuare un piano industriale e di investimenti, degno di questo nome,  per un effettivo rilancio dell’azienda anche supportato dal buon andamento del lavoro di questi anni, che ha visto un aumento dei fatturati.»Per il 20 luglio Fim Cisl, Fiom  Cgil, Uil Uilm, e la   R.S.U. hanno convocato un'assemblea con tutti i lavoratori,  per valutare i contenuti dell'incontro   in Regione con l' Azienda . 12 luglio 2017
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11/07/2017 Crisi Ragaini Radiatori: nuovo sciopero e corteo a Loreto
Fim, Fiom, Uilm e le Rsu Ragaini Radiatori hanno proclamato - domani mercoledì 12 luglio a partire dalle ore 5,00 - un’ulteriore giornata di sciopero, con presidio dei lavoratori davanti i cancelli della fabbrica di Loreto, per poi proseguire in corteo fino alla prima rotatoria verso la città di Loreto (ore 9,00 circa ) . Dopo aver portato le istanze al Sindaco di Loreto al Presidente del Consiglio Regionale al Prefetto di Ancona e in Consiglio Regionale, i lavoratori tornano a manifestare davanti i cancelli della Ragaini Radiatori. È terminata la prima fase di 45 giorni con un mancato accordo, dove le parti non sono riuscite a trovare soluzioni, ora la palla passa alle istituzioni, coinvolte sin dall’inizio. La procedura di mobilità si concluderà nei primi giorni di agosto dopo di che l’azienda potrà licenziare i lavoratori coinvolti nei 120 giorni seguenti. L’azienda ad oggi non ha avanzato nessuna proposta di riduzione del numero di esuberi, nessun seguito rispetto agli impegni presi dinnanzi il Prefetto di Ancona . Fim, Fiom, Uilm ribadiscono che il rischio di perdita di lavoro non è solamente per chi verrà licenziato ma per tutti i lavoratori, se non si troverà una soluzione condivisa.
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11/07/2017 Racconti di prossimità: il terremoto a San Ginesio
Il video di Anteas Nazionale presentato al XVIII Congresso Confederale Cisl. Musiche originali e regia di Giovanni Panozzo
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11/07/2017 Aerdorica, nominato un consulente tecnico. Sindacati, ora serve un incontro con il Presidente della Regione
Nominato dal giudice del Tribunale fallimentare di Ancona  un consulente tecnico di ufficio  per fare chiarezza sui conti di  Aerdorica, la società che gestisce l'Aeroporto delle Marche.   Soddisfatti  CGIL CISL e UIL unitamente alle categorie dei trasporti Filt Cgil,  Fit Cisl  e Uilt Uil, «con questa  nomina,  oggi,  si scongiura il   fallimento della società Aerdorica. Resta comunque fondamentale, a questo punto,  dare seguito alla richiesta di incontro  che avevamo  inviato nei giorni scorsi al Presidente Ceriscioli.  - ribadiscono- Ciò al fine di condividere prospettive per lo sviluppo ed il rilancio dell'Aeroporto delle Marche.» 10 luglio 2017  
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10/07/2017 Voucher a favore delle famiglie con minori 0 - 36 mesi per l'utilizzo di servizi socio-educativi
La Regione Marche ha pubblicato un AVVISO PUBBLICO per l'assegnazione di VOUCHER alle FAMIGLIE PER L'ACQUISIZIONE DI SERVIZI SOCIO EDUCATIVI PER MINORI A CARICO 0-36 MESI. La finalità dell'intervento è sostenere la particolare condizione di genitori occupati attraverso il potenziamento della fruibilità dei servizi-educativi per la prima infanzia, offerti da strutture pubbliche e/o private. DURATA La durata di validità dei voucher è stabilita in 12 mesi a partire dalla data indicata nell'atto di assegnazione dei voucher. CARATTERISTICHE DEL VOUCHER L'intervento prevede l'erogazione, per ogni richiedente ammesso a contributo, di un voucher da spendersi per l'acquisto di servizi socio-educativi. Il voucher andrà a coprire in tutto o in parte il costo della retta mensile a carico delle famiglie che utilizzano il servizio, potrà essere speso per un numero massimo di 10 mensilità e il valore massimo complessivo sarà di euro 2.000,00. Verrà riconosciuto un solo voucher a famiglia, anche a fronte della presenza di più figli in fascia di età 0-36. SOGGETTI AVENTI DIRITTO A PRESENTARE DOMANDA Le famiglie monogenitoriali e le famiglie nucleari con minori a carico di età compresa tra i 0-36 mesi e conviventi, devono essere in possesso dei seguenti requisiti: - essere cittadini italiani o di uno Stato membro dell'Unione Europea o di una nazione non facente parte dell'Unione Europea in possesso di regolare permesso di soggiorno da almeno 3 anni; - essere residenti o domiciliati in uno dei Comuni della Regione Marche; - essere genitori/esercenti la potestà genitoriale di figli di età compresa tra 0 e 36 mesi, nello stato di coniugati o conviventi, divorziati, vedovi, separati o single; - risultare occupati, al momento della presentazione della domanda. Si precisa che nelle famiglie nucleari entrambi i genitori devono essere occupati; - possedere un ISEE in corso di validità non superiore ad euro 25.000,00. MODALITÀ DI PREDISPOSIZIONE E PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA La domanda dovrà essere presentata esclusivamente tramite internet, utilizzando lo schema nel sistema informatico SIFORM2 all'indirizzo https://siform2.regione.marche.it . In sintesi la procedura prevede: - accreditamento dell'utente; - accesso a SIFORM2; - accesso al presente avviso; - compilazione della domanda e compilazione del relativo formulario; - validazione del formulario; - verifica del contenuto dei files (domanda e progetto) generati da SIFORM2; - caricamento dei suddetti files dal SIFORM2 e della scanzione della DSU-ISEE nella sezione "Allegati"; - invio della domanda. L'invio telematico dovrà essere effettuato entro le ore 12:00 del 31/07/2017. SPESE AMMISSIBILI AI FINI DELL'EROGAZIONE DEL VOUCHER Il valore mensile del voucher è utilizzabile per sostenere i costi per l'acquisto di servizi socio-educativi 0-36 mesi nelle seguenti tipologie di strutture pubbliche e/o private accreditate: a. Asili nido pubblici o privati; b. Centri per l'infanzia con pasto e sonno; c. Centri per l'infanzia senza pasto e sonno; d. Nidi domiciliari. Gli ATS conserveranno un elenco dei Servizi accreditati da rendere disponibile ai destinatari dell'intervento. Il bando completo di tutti gli allegati è disponibile al sito https://siform2.regione.marche.it/siform2-web/login.htm
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10/07/2017 "Cosa metto nel piatto" Questionario sulle abitudini di consumo nel settore alimentare
Nella nostra società il cibo ha un ruolo importante che interessa una parte significativa del nostro tempo, del nostro denaro e della nostra salute. Per questo motivo Adiconsum Marche lancia un Questionario sulle abitudini di consumo nel settore alimentare, un questionario le cui risposte verranno poi sintetizzate per avere un quadro il più possibile completo sull’approccio dei consumatori marchigiani al cibo. Il questionario verte su alcune grandi aree: l’aspetto economico, l’importanza della qualità dei prodotti, (rapporto qualità –prezzo), l’importanza delle informazioni riportate in etichetta, le abitudini alimentari. Sarà possibile procedere alla compilazione del questionario (anonimo), sia in via cartacea che on line sul sito www.adiconsummarche.it. L’obiettivo è quello di ottenere uno spaccato aggiornato delle abitudini dei consumatori marchigiani in un’settore, quello del cibo e dell’alimentazione, sempre più importante per la tutela della nostra salute ma anche un settore in cui non tutti i consumatori riescono a filtrare in modo critico i messaggi che arrivano dall’industria e dal settore pubblicitario. I risultati del questionario, realizzato nell’ambito del programma generale d’intervento della regione Marche con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico- ripartizione 2015 – Intervento n. 2, verranno poi resi pubblici. LINK AL QUESTIONARIO
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10/07/2017 Incendi boschivi: parte la campagna Aib 2017
Cgil-Cisl-Uil Vigili del Fuoco sono soddisfatti dell'impegno ufficiale della Regione Marche a sottoscrivere la convenzione Aib 2017 così come proposto dalla direzione regionale Vigili del Fuoco. Quello che sta accadendo in diverse regioni d'Italia, colpite da incendi boschivi che hanno prodotto danni anche ad abitazioni ed attività produttive, dimostra che non bisogna mai abbassare la guardia e che occorre mettere in campo tutti gli strumenti necessari per essere pronti e ben organizzati a tali evenienza. In Italia gli incendi boschivi sono in aumento, anche per mano di piromani, la conferma arriva dai rapporti di Legambiente in cui si evince un aumento vertiginoso di incendi fra il 2014 e il 2015 che sfiora il 49%. Sono anni che queste Fp Cgil, Cisl Fns e Uil Uilpa chiedono che vengano rispettati i tempi per la predisposizione dei servizi antincendio boschivi e puntualmente, a ridosso dei periodi da bollino rosso, ci vediamo costretti a “mercanteggiare” sul budget economico che la Regione deve destinare ai Vigili del Fuoco per mettere in campo un’organizzazione e tutti gli strumenti necessari ad affrontare al meglio e con sicurezza gli eventi.
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07/07/2017 Anolf Cisl al Primo Piano Festival 9 -16 luglio ad Ancona
Cisl Ancona e l 'Anolf,  con i  ragazzi inseriti nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), aderisce e partecipa  alla prima edizione del  Festival Primo Piano - quartiere storico di  Piano San Lazzaro - dal 9 al 16 luglio ad Ancona. Il Festival, promosso dal Comune di Ancona,  è pensato come occasione per una nuova possibile percezione di un rione metropolitano, cosmopolita, ricco di occasioni e di stimoli, dove la commistione di stili e linguaggi è evidente. I  ragazzi dello Sprar  - Anolf    saranno protagonisti mercoledì 12 luglio ore 21.30  Concerto Riciclato Circo Musicale - Piazzetta Mercato - Piano San Lazzaro  e domenica  16 luglio  ore 18,30   in corteo per la Parata cittadina dal Palazzo del  Comune di Ancona a Piazza Ugo Bassi.  Programma degli eventi 7/7/2017  
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07/07/2017 Blocco perequazione pensioni. In attesa della Sentenza: attenzione alle notizie fuorvianti
La Fnp Cisl, Federazione dei Pensionati della Cisl, precisa che il prossimo 24 ottobre la Corte Costituzionale si riunirà in udienza per decidere in merito alla legittimità del meccanismo di rivalutazione, introdotto dal DL 65/15 (l.109/15) a titolo di restituzione parziale dopo il blocco della perequazione delle pensioni; e sottolinea che, nelle Marche,   sono oltre un migliaio i pensionati che ne hanno fatto richiesta attraverso il sindacato dei  pensionati della Cisl . Dopo la sentenza  n. 70/2015 con la quale la stessa Consulta aveva dichiarato illegittima la riforma previdenziale del Governo Monti nella parte che stabiliva la mancata perequazione sulle pensioni superiori a tre volte il trattamento minino Inps negli anni 2012-2013, il Governo Renzi  ha restituito solo in parte quanto dovuto ai pensionati. I procedimenti giudiziari successivi hanno portato all’attuale iter di pronunciamento  definitivo sulla legge 109. La  Fnp Cisl ricorda che  ad oggi non è  più necessario  presentare  nessun ricorso  per poter procedere nei confronti dell’Inps e ribadisce l’importanza di prestare attenzione rispetto all'attendibilità delle  notizie fuorvianti presenti sulla rete. 7/7/17
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05/07/2017 Caffè Alzheimer: gli appuntamenti di luglio 2017
Il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima organizza due incontri informativi nell'ambito delle iniziative a sostegno delle persone affette dal morbo di Alzheimer e dei loro familiari. Giovedì 6 luglio, alle ore 17, presso la Parrocchia del SS. Rosario, si terrà l'incontro sul tema "Sicurezza in casa" con ospite il sottotenente della Legione dei Carabinieri della Tenenza di Falconara Michele Ognisanti. Il secondo appuntamento si terrà giovedì 20 luglio, stessa sede e stessa ora, con l'incontro su "Malattia e sofferenza: la risposta della logoterapia". L'incontro si svolgerà con la dott.ssa Silvia Cenerelli che farà un’introduzione alla logoterapia e tratterà della cura medica dell'anima e del bilancio esistenziale. La logoterapia, che si basa sul senso, significato dell'esistenza, è la terza scuola viennese di psicoterapia fondata dallo psichiatra austriaco V. E. Frankl (1905-1997). Caffè Alzheimer è un progetto che coinvolge Anteas Marche, Ial Marche, Cisl Marche, Fnp Cisl Marche, Fondazione Masera, Parrocchia del SS Rosario, Inrca.
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05/07/2017 Al via il Bando per i progetti in favore delle vittime della tratta
Pubblicato dal Dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri  il Bando per progetti di assistenza a favore delle vittime della tratta . L'avviso pubblico del Governo, annunciato durante  il XVIII Congresso confederale durante la tavola rotonda  "Donne: contro ogni forma di violenza", finanzia i  progetti, da attuarsi a livello territoriale,  finalizzati ad assicurare, in via transitoria, adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e dell’integrazione sociale (Programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale) a favore degli stranieri e dei cittadini dell’Unione Europea vittime dei reati di tratta e grave sfruttamento. I progetti dovranno anche garantire un programma specifico di assistenza per minori stranieri non accompagnati vittime di tratta, che assicuri adeguate condizioni di accoglienza e di assistenza psico-sociale, sanitaria e legale, prevedendo soluzioni di lungo periodo, anche oltre il compimento della maggiore età. Per la Cisl - impegnata da tempo anche su queste tematiche - si tratta di un altro importante tassello per contrastare le drammatiche piaghe della violenza, della prostituzione e dello sfruttamento, che pesano fortemente sulle libertà fondamentali delle vittime, spesso donne e minori, e ne ledono profondamente la dignità. Duranti i lavori congressuali è stata presentata anche la campagna, promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII,  "Questo è il mio corpo"  per la liberazione delle  donne vittime di tratta e sfruttamento, perché " la prostituzione viola la dignità e i diritti umani e i clienti sono complici della riduzione in schiavitù e dello sfruttamento di persone vulnerabili." La campagna prevede azioni concrete, a partire dalla richiesta  al Parlamento e al Governo di prevedere misure che "scoraggino la domanda" e  sanzioni il cliente, inoltre con la firma della  petizione, promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII,  si chiede al Parlamento di approvare la proposta di legge Bini - Atto Camera 3890- che prevede l’introduzione di sanzioni per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione”. La Comunità Papa Giovanni XXIII, da 30 anni, si batte al fianco delle ragazze vittime di prostituzione trattata, per costruire con e per loro una vita dignitosa.
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05/07/2017 Premio Astrolabio del sociale: l'impegno dei giovani nel sociale e nella rappresentanza
In occasione del XVIII Congresso confederale è stato presentato il premio, promosso dalla Cisl, Astrolabio del Sociale per giovani studenti e ricercatori. Il premio, ispirato da Pierre Carniti e presieduto da Mario Colombo, è curato da un gruppo di studiosi di relazioni industriali e sindacalisti, con l'intento di premiare ricerche e studi realizzati da giovani nel campo delle politiche sociali, del lavoro e della lotta alle disuguaglianze. Si tratta di un'iniziativa che riteniamo essere utile occasione ed efficace stimolo per interessare sempre più giovani studenti e studiosi alle tematiche del lavoro e della rappresentanza. Per qualsiasi chiarimento è possibile fare riferimento a Francesco Lauria, referente organizzativo, al numero 055‐5032187 o alla mail: f.lauria@cisl.it.   Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sulle iniziative correlate è possibile inoltre consultare il sito internet: www.astrolabiosociale.it  e la pagina Facebook: astrolabiodelsociale
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04/07/2017 Sostegno per l'Inclusione Attiva: punti di forza e criticità nelle Marche
L’Alleanza contro la Povertà in Italia ha svolto una ricerca per il monitoraggio e la valutazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) dell’anno 2017, al fine di valutare i meccanismi di implementazione della misura che ne ostacolano o favoriscono il successo. A seguito dell’indagine, che ha coinvolto il 92% degli Ambiti Territoriali Sociali marchigiani, l’Alleanza contro la Povertà Marche rileva il successo dell’iniziativa nella nostra regione, mettendo in luce l’importanza della misura SIA, richiesta da circa 3.000 potenziali beneficiari nelle Marche, ma anche le carenze di tale strumento dovuto ai requisiti stringenti, visto che l’accoglimento delle stesse ha riguardato solo 700 persone. Con l’entrata in vigore dei criteri allargati del SIA, approvati nel mese di aprile 2017, si prevede l’ampliamento della platea dei beneficiari a livello nazionale di circa 1,8 milioni di persone in condizione di povertà, per una spesa di oltre un miliardo e 700 milioni per il 2018 e oltre 2 miliardi per il 2019. Lo stanziamento proveniente dal Fondo Sociale Europeo di risorse finalizzate attraverso il PON Inclusione, pone ora la Regione Marche in condizione di implementare, attraverso i suoi atti (POR), la fase relativa alla progettazione individuale e la presa in carico al fine di realizzare l’inclusione socio-lavorativa. L’indagine ha messo in luce proprio queste criticità: nonostante la predisposizione di progetti personalizzati da parte degli ATS marchigiani (11 ATS ne hanno realizzati il 76%, 4 ATS tra il 51% -75%, 4 ATS tra il 50%-26%, 2 ATS intorno al 25%), risultano carenti gli interventi di inclusione lavorativa e le work experience come forme di esperienze attivate direttamente dagli ATS, Comuni e Servizi per l’impiego attraverso tirocini, cantieri sociali, prestazioni di lavoro socialmente utile, assegni di ricollocazione individuale, microcredito per attività autonome/d’impresa. Quel che si rileva è la difficoltà di agire sul fronte dell’inclusione lavorativa e socio-lavorativa dovuta a carenza di interlocuzioni interistituzionali e di una forte regia politica della Regione Marche che possa creare reti integrate tra sistemi pubblici e pubblico/privato (per lo più privato-sociale, ma non solo), valorizzando e connettendo le tante sinergie presenti sul territorio e la dote di relazioni create nel tempo nella nostra regione: livelli istituzionali, servizi sociali, scuole, sanità, ma anche centri per l’impiego, terzo settore, associazioni datoriali, associazioni sindacali, associazioni di volontariato, università, fondazioni. L’attivazione e il buon funzionamento del REI, che andrà a sostituire il SIA a partire da gennaio 2018, dovrebbero vedere concretizzarsi i percorsi appena avviati nella nostra Regione, sui quali, come Alleanza contro la Povertà, ci siamo confrontati da tempo e diverse volte sia a livello tecnico che politico con la Regione Marche, anche attraverso il coinvolgimento proprio della rete dell’Alleanza contro la Povertà, quale forza presente sul territorio e che risulta essere fondamentale non solo per una collaborazione più proficua con gli Ambiti Sociali Territoriali, ma anche per il recupero di risorse utili a contrastare la povertà e per lo sviluppo di un nuovo modello di welfare sociale che sia di sviluppo.
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03/07/2017 Centri per l'impiego: arriva l'intesa con la Regione nel giorno della mobilitazione nazionale
Cgil Cisl Uil Marche, d’intesa con le relative categorie del pubblico impiego, hanno siglato oggi con la Regione Marche, l'accordo sui Centri Pubblici per l'Impiego. La firma arriva dopo un lungo confronto con gli assessori regionali Bravi e Cesetti, nel giorno della mobilitazione nazionale - con presidio #emergenzaCpi presso il ministero del Lavoro - dalle ore 14,00 di oggi a Roma . L’intesa siglata detta le priorità a partire dalle istanze e i bisogni dei lavoratori dei 13 Centri presenti nelle Marche e l'urgenza di riorganizzare e potenziare il servizio necessario per esercitare quel ruolo fondamentale di sostegno per lavoratori e lavoratrici, giovani, occupati e disoccupati della nostra regione. Cgil Cisl Uil Marche con Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl, in attesa delle risposte nazionali esprimono «soddisfazione per la condivisione di un percorso che impegna da oggi il governo regionale alla stabilizzazione del personale e sulla riorganizzazione dei servizi investendo sull'omogeneizzazione delle attività dei centri per l’impiego, in termini di garanzia di qualità ed efficienza, sulla valorizzazione, formazione e riqualificazione del personale, sull'informatizzazione e sulla logistica delle sedi, sul rafforzamento della collaborazione dei servizi pubblici con i servizi privati, in una logica di collaborazione e integrazione». I centri per l'Impiego in questo senso sono, infatti, asse portante delle politiche attive finalizzate all'inclusione lavorativa in un territorio come quello marchigiano ancora duramente provato dalla crisi, aggravata dal terremoto nelle aree colpite, e sollecitato a realizzare nuovi modelli di sviluppo per cui l'azione di formazione, orientamento e sostegno lavorativo risulta fondamentale. «Per questo l'investimento sui Centri per l'impiego non è più procrastinabile pur tenendo conto di un quadro nazionale ancora molto confuso e incerto riguardo le competenze e gli assetti istituzionali, nonché la carenza di risorse, tanto che i sindacati confederali e di categoria, continuano la loro mobilitazione nei confronti del Governo. L'intesa siglata oggi impegna il governo regionale a cercare con il Ministero del lavoro una soluzione per la stabilizzazione del personale a tempo determinato» E su questo Cgil Cisl Uil non abbasseranno la guardia. Testo intesa Regione Marche - Sindacati su Centri per impiego Comunicato stampa Regione Marche
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03/07/2017 Cgil Cisl e Uil delle Marche a Fermo contro il razzismo
CGIL, CISL e UIL delle Marche partecipano ed aderiscono alla manifestazione di mercoledì 5 luglio 2017 a Fermo contro il razzismo e la xenofobia e per ricordare i tragici fatti di un anno fa, che hanno determinato la morte del giovane richiedente asilo, Emmanuel Chidi Namdi. Un’occasione importante per difendere i valori di civiltà e solidarietà che hanno sempre contraddistinto le nostre comunità e che la crisi e le strumentalizzazioni politiche stanno mettendo duramente in pericolo. Un’occasione preziosa per riflettere sul complesso tema delle migrazioni, tema profondamente mutato negli ultimi anni tanto da divenire fenomeno sociale, che rappresenta il vero snodo politico della contemporaneità . Quando, come sindacato, parliamo di continuo incremento della disuguaglianza nella nostra società, del deterioramento delle condizioni di vita e dei servizi non possiamo che farlo guardando anche a come proprio sui migranti si stanno sperimentando, in termini di mobilità, di condizioni di lavoro, di salute, e in termini di disconoscimento di diritti umani universali, le politiche più pericolose. Solo nel Mediterraneo oltre 35.000 persone sono morte e nessuno parla del dolore in cui vivono le loro famiglie. Non possiamo accettare una società che sterilizzi il dolore, nasconda il tema dei diritti umani e veda l’immigrazione come un problema collegato all’illegalità e al pericolo. Intendiamo affermare che per noi nessuna persona è illegale, ancor di più in una condizione che vede in Italia l’impossibilità reale di ingresso legale, che crea spesso un circolo vizioso di marginalità e sfruttamento. I problemi del lavoro, della salute, dell’alloggio, dell’istruzione e formazione, non sono diversi per gli autoctoni e per i vecchi e nuovi migranti, anzi vediamo nell’immigrazione una grande opportunità e vediamo nell’accoglienza, improntata però su un modello diverso da quello emergenziale, una chiave per far ripartire il sistema economico italiano ed europeo. Il razzismo non è solo un problema culturale e non si combatte con le belle parole ma cancellando dalle leggi dell’immaginario la figura del “clandestino” e le paure che esso incarna. Questo può solo avvenire provando a costruire progetti di cambiamento, a partire dalle nostre comunità regionali. Progetti di sperimentazione che facciano partecipare i migranti stessi nella costruzione del benessere collettivo e che facciano superare i modelli nazionali dei C.A.S., controproducenti e forieri di illegalità e che trasformano a volte l’accoglienza in business. Per questi motivi, riteniamo assolutamente importante che il movimento sindacale unitario delle Marche sia presente all’importante manifestazione del 5 luglio e che la manifestazione stessa possa rappresentare e stimolare l’avvio di una discussione su tutto il territorio regionale su un nuovo modello di accoglienza e di solidarietà, che non crei muri, ma ponti tra le persone, coinvolgendo tutti i Comuni, le Istituzioni, le associazioni e le forze democratiche. Solo così si potranno sconfiggere la paura, il razzismo e le forze politiche che ad arte alimentano la xenofobia. Queste le adesioni alla manifestazione pervenute: ANPI Ancona-FermoAssociazione Stefano CucchiBaobab ExperienceCampagna LasciateCIEntrareCollettivo Askavusa LampedusaARCI NAZIONALEAmnesty International Circoscrizione MarcheComitato “Nessuna persona è illegale” (Milano)Avvocati di stradaLegambiente MarcheRete Nazionale Operatori SocialiLàbas occupatoCentro Sociale TPO BolognaRedazione de “Il Manifesto”Ambasciata dei diritti MarcheCentri sociali delle MarcheAgedo MarcheAcli Provincia di FermoComunità Islamica del PicenoCGIL-CISL-UILFIOMLIBERA Presidio “Rocco Chinnici” AnconaISMLAradia APSEmergency FermoTiefArci libero spazio Stay HumanCasa ComuneMagicabulaLa Macchinasognante.com Rivista onlineFalkatraz onlus X la costituzione di spazi pubbliciComitato Citasfe FermoDiritto e rovescio di OsimoDiritto forteDonne di mondoCoop.Soc. NuovaRicerca.AgenziaResAloeOn the roadGusLIPU FermoI Sentinelli di Ascoli PicenoOsservatorio di Genere MacerataProgetto SPRAR Porto San Giorgio “Human Rights”Progetto SPRAR Fermo “Era Domani”Progetto SPRAR Porto Sant’Elpidio “Nuovi Inizi”Progetto SPRAR Porto San Giorgio “Sconfinamenti”Progetto SPRAR Grottammare “Together”Brigate di Solidarietà Attiva BSA Federazione NazionaleAssociazione Cittadinanza e Minoranze RomaUno e tre.it (Sito online Frosinone)Jesi in comuneGruppo Anarchico Kronstadt AnconaTerza ViaPartecipazione e Trasparenza Santa Maria Nuova (AN)Laboratorio Politico JesiPhilosofarte Ass. culturale MontegranaroFabriano ProgressistaFamiglie Adottive INSIEME Onlus FermoOsservatorio Altalena FerraraRete Studenti Medi (Marche)CVMSave the Youth Action Group MarcheComitato NoisetteTime for PeaceSpazio comune Heval – AnconaCoordinamento per la democrazia costituzionale- Jesi e VallesinaSpazio rosso – ChiaravalleGrancia Libera – ChiaravalleAntigone MarcheSlowfood (Condotta del Fermano)UAAR APAssociazione Artorius Porto Sant’ElpidioMovimento politico “Tolentino in comune”STAY HUMAN APSinistra Unita per le MarcheSinistra ItalianaRifondazione ComunistaMovimento Democratico Progressista Art.1PossibileRete KurdistanAssociazione Senza Confine
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01/07/2017 Annamaria Furlan riconfermata alla guida della Cisl
Annamaria Furlan, genovese, 59 anni, è stata riconfermata Segretaria Generale della Cisl al termine del XVIII Congresso Confederale che si è chiuso oggi a Roma al Palazzo dei Congressi. È stato il Consiglio Generale della Confederazione, composto da 203 membri, riunitosi a conclusione del Congresso, a rieleggere la Furlan con il 98% dei consensi come leader della Cisl. Eletti anche i componenti della Segreteria Confederale riconfermando in questa carica: Maurizio Petriccioli, Gigi Petteni, Piero Ragazzini, Giovanna Ventura, ai quali si aggiungono Angelo Colombini ed Andrea Cuccello. «Sono molto contenta. Avremo una grande responsabilità nei prossimi anni perché le cose da fare sono tante. Ma lo faremo con grande unità come lo è stato il nostro Congresso» ha detto la Furlan subito dopo la sua riconferma. LEGGI: Sindacato. Furlan: "Ripartire dagli ultimi per cambiare noi, modello contrattuale e di welfare" (sito Cisl Nazionale) 
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30/06/2017 Veneto Banca, Adiconsum: «Difendere anche i piccoli azionisti»
L’emanazione del decreto legge del 25 giugno, per la liquidazione delle ex Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, è un provvedimento che interviene nell’operazione di salvataggio delle banche nella fase del rilevamento da parte di Intesa San Paolo. Gli effetti del decreto coinvolgeranno molti risparmiatori marchigiani in quanto Veneto Banca ha anche acquisito Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Pur dando atto al Governo, ancorché fortemente in ritardo rispetto alle necessità di tenuta sul mercato delle due banche, di essere intervenuto in un’operazione importante di salvataggio, come più volte auspicato da Adiconsum, «riteniamo necessario che, - afferma Francesco Varagona Presidente di Adiconsum Marche - nella conversione in legge, vengano messe in atto iniziative di tutela anche dei piccoli azionisti». Il testo approvato dal Governo, infatti, pone in liquidazione coatta amministrativa le Banche Venete azzerando le partecipazioni azionarie - cancellando così il capitale investito dai singoli risparmiatori - e a differenza delle precedenti operazioni, in questo caso specifico il Governo ha inserito una previsione assolutamente punitiva per gli azionisti mantenendo indenne il soggetto che subentra nei rapporti, da qualsiasi responsabilità di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca assunta al momento della collocazione dei titoli. In buona sostanza, per chi ha reclamato o vorrà reclamare contro le due banche venete, lamentando comportamenti scorretti che hanno indotto i piccoli risparmiatori a comprare azioni dell’Istituto chiedendone ragione, con il decreto del Governo quelle iniziative non avranno senso e il risparmiatore che ha denunciato il danno, non potrà rivolgersi alla Banca acquirente, ma esclusivamente al soggetto in liquidazione che rischia di non essere in grado di risarcire. «Adiconsum ritiene fondamentale che - conclude Varagona - il Governo raccolga le istanze delle associazioni dei consumatori, rappresentanti di decine di migliaia di piccoli azionisti, permettendo la modifica responsabile del decreto legge appena approvato, restituendo così tutela a soggetti del tutto incolpevoli, vittime di gravissimi illeciti, recentemente accertati dalla Consob, che ha pubblicato numerosi provvedimenti sanzionatori a carico delle due banche». Al tal fine Adiconsum si attiverà in tutte le sedi e a tutti i livelli coinvolgendo le altre associazioni dei consumatori per richiedere al Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel più breve tempo possibile, una modifica in sede di conversione del decreto per tutelare il risparmio delle tante famiglie colpite dalla grave situazione dalle banche oggetto del decreto.
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29/06/2017 XVIII Congresso Confederale: Per la persona Per il lavoro
"Per la persona, per il lavoro" è lo slogan scelto dalla Cisl per il suo XVIII Congresso il cui lungo percorso, avviato a novembre in tutta Italia con i 1062 congressi delle federazioni territoriali di categoria, si concluderà a Roma al Palazzo dei Congressi dell’Eur con la quattro giorni del Congresso confederale dal 28 giugno al 1° luglio. 63 congressi delle Unioni territoriali, 400 congressi delle federazioni di categoria regionali, 19 congressi delle Unioni regionali e 19 congressi delle federazioni nazionali hanno accompagnato il lungo e capillare percorso democratico con l’obiettivo di rinnovare il gruppo dirigente a tutti i livelli e rafforzare la scelta originaria del radicamento della CISL nei posti di lavoro e nel territorio.
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29/06/2017 Cristiana Ilari ospite a Buonasera Marche
Il segretario regionale Cristiana Ilari ospite a Buonasera Marche, ètvMarche ch12. Intervista a cura di Lucio Cristino.
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27/06/2017 Nuovi contatori, Adiconsum: «Consumatori più partecipi, ma ora risposte a povertà energetica»
Ieri mattina Adiconsum ha partecipato alla Presentazione del programma “Open Meter” alla presenza di Paolo Gentiloni, Presidente del Consiglio dei Ministri, dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Enel, Francesco Starace e del Direttore Divisione Globale Infrastrutture e Reti Enel, Livio Gallo. Parte il progetto di una delle opere infrastrutturali più rilevanti del Paese con la sostituzione di circa 32 milioni di contatori elettronici di prima generazione con il nuovo Open Mater di seconda generazione cosiddetto 2G. Il progetto verrà sviluppato in 8 anni con un investimento di oltre 4 miliardi di euro, tutta tecnologia italiana e verranno impiegate 4 mila persone. Negli anni successivi anche tutte le Aziende ex municipalizzate (altri 8 milioni circa di misuratori) completeranno l’opera di riorganizzazione delle infrastrutture del Paese nelle case di tutti gli utenti elettrici, con un ulteriore investimento di circa 2 miliardi. Con questo progetto il cliente avrà la possibilità, oltre che di conoscere in tempo reale i propri consumi e di poterli modulare in base alle necessità personali o familiari, anche di digitalizzare energia e di poterla cedere cambiando le sue connotazioni da consumatore a prosumer. «L’energia è indicatore della crescita e della sostenibilità, come ha affermato il Presidente del Consiglio dei Ministri, ma deve essere anche - sostiene Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale - funzionale allo sviluppo sociale di un Paese e del benessere di cui devono godere tutti i cittadini consumatori, nessuno escluso». «Il diritto di accesso all’energia rientra tra i principi fondanti di uno Stato democratico solidale, quello cioè della Sussidiarietà, che fa sì che Stato, imprese, terzo settore, Associazioni e cittadini più fortunati, possono dare il loro supporto ai cittadini in difficoltà – prosegue De Masi - Finora la povertà energetica è stata contrastata dallo Stato attraverso bonus sociali, il cui accesso complicato, da parte dei consumatori più vulnerabili, ne ha limitato fortemente la fruizione, dagli Enti locali e dalle Associazioni assistenziali con interventi economici diretti». Ci auguriamo che il nuovo contatore possa aiutare in tal senso, perché, purtroppo, la povertà energetica nel nostro Paese è una realtà. Ne sono colpite 4,5 milioni di famiglie, che hanno difficoltà a pagare le bollette per redditi sempre più bassi, aumento del prezzo delle forniture energetiche, scarsa efficienza degli edifici e degli apparecchi elettrici. «La povertà energetica – conclude De Masi - si può combattere, come abbiamo proposto noi dell’Adiconsum, allargando la possibilità a tutti di sviluppare una vera efficienza/risparmio energetico e creando un Fondo Sociale Nazionale alimentato dall’impiego di risorse della bolletta elettrica inutilizzate e/o utilizzate per altri settori (v. giacenze di cassa della CSEA), da fondi erogati ad Associazioni inutili; dallo sviluppo dell’iniziativa “Piccoli centesimi per una grande solidarietà” con l’arrotondamento dei decimali delle bollette».
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27/06/2017 Saldi estivi, i consigli di Adiconsum per evitare brutte sorprese
Al via dal 1 luglio, nelle Marche, la stagione dei saldi estivi per terminare il 1 settembre prossimo. Certamente i saldi costituiscono un’ottima occasione di incrementare le vendite per i commercianti, ma per i consumatori? Sono ancora un valido strumento per acquistare merce con un buon rapporto qualità – prezzo?  Non dobbiamo dimenticare che è una facoltà del commerciante quella di effettuare sconti durante tutto l’anno, molto diffuso ad esempio il fenomeno delle “tessere fedeltà”, che attribuiscono la possibilità di avere prezzi scontati anche al di fuori del periodo dei saldi.   Inoltre è sempre più diffuso il fenomeno dei “pre-saldi”, ossia il meccanismo con cui i negozianti avvisano i clienti affezionati che i saldi per loro iniziano prima, attraverso lettere, e-mail, sms, telefonate e così via. Il rischio quindi è che al momento dell’inizio ufficiale della stagione dei saldi i capi migliori saranno già stati venduti e quindi il “popolo dei saldi” si trovi di fronte a veri e propri fondi di magazzino. L’Adiconsum ritiene che la normativa sui saldi sia orami superata, e che sia dunque il tempo di aprire una stagione legislativa che liberalizzi realmente e progressivamente il mercato in maniera tale che i commercianti si misurino per la loro reale capacità imprenditoriale e non per normative di protezione ormai obsolete.  Da considerare inoltre che sono sempre di più i consumatori che utilizzano il web per i loro acquisti, o che frequentano gli outlet dove durante tutto l’anno possono trovare prezzi competitivi. Tutto ciò rende certamente meno appetibile il periodo dei saldi, ma per chi volesse approfittarne ecco alcune regole da non dimenticare per evitare brutte sorprese: E’ sempre consigliabile fare un giro qualche giorno prima della data prevista per l’inizio dei saldi per essere sicuri che la merce che si troverà in negozio sia veramente quella di stagione e non un avanzo di magazzino, anche annotando o fotografando il prezzo del capo o del prodotto di nostro interesse, in maniera tale da poter verificare lo sconto effettivamente praticato. Sull'oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d'origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale; se il cartellino non riporta queste 3 informazioni è possibile rivolgersi alla Polizia Municipale, competente per tale violazione. Se viene indicato un solo prezzo tutti gli articoli che rientrano nella voce reclamizzata devono essere venduti a tale prezzo; I prezzi pubblicizzati devono essere praticati nei confronti di qualsiasi compratore, senza limitazioni di quantità, fino all'esaurimento delle scorte; Fate attenzione all'eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto; Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici; Attenzione ai “saldi fittizi”, cioè quando il prezzo originale indicato sul cartellino viene aumentato, in modo che il prezzo "scontato" resti immutato anche dopo lo "sconto”. Ricordate: il riprezzamento in eccesso del prezzo originale del prodotto da parte dei commercianti costituisce una violazione della legge. Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce; Chi vuole approfittare dei saldi per fare regali faccia attenzione perché il diritto al cambio merce vale soltanto per i prodotti difettosi. Il cambio dei capi per altri motivi, (es. colore, modello, taglia, ecc..) è a discrezione del commerciante, dietro presentazione dello scontrino fiscale. Adiconsum consiglia quindi, prima di acquistare un capo, di verificare col commerciante la possibilità di cambiare la merce. È indispensabile conservare lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa. La riduzione dei prezzi non comporta una diminuzione dei diritti di chi compra. Il commerciante deve cambiare il prodotto difettoso anche in saldo. Se si rifiuta di farlo o non voglia restituirvi i soldi segnalate il caso allo sportello Adiconsum che potrà assistervi. 27/6/17
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26/06/2017 5 Minuti Cisl: Aeroporto delle Marche, le preoccupazioni della Fit Cisl - Camera di Commercio Unica
Luci e ombre per il decollo dell’Aeroporto delle Marche, le preoccupazioni della Fit Cisl. L'intervista al segretario generale della Fit Cisl Marche, Roberto Ascani. Camera di commercio unica per le Marche. La Cisl accetta la sfida e chiede con forza di garantire occupazione e servizi sul territorio. Le interviste a Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl, Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche e Paolo Coraducci, RSA Fp Cisl Unioncamere https://youtu.be/HzNL3hSrWb8
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22/06/2017 Manifattura italiana tabacchi Chiaravalle, una realtà che continua a dare lavoro
Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil, dopo gli incontri avuti con la proprietà di MIT Spa - Manifattura italiana tabacchi - seguono con particolare attenzione il percorso di risanamento e di rilancio intrapreso dall'azienda ormai dal mese di Ottobre 2016. L'attuale gestione ha superato una delicatissima fase scongiurando il rischio di un fallimento immediato della società che avrebbe portato alla chiusura dell'attività e alla perdita di oltre 80 posti di lavoro. In questi mesi grazie al costante impegno degli organi direttivi , delle maestranze e grazie alla nuova gestione di MIT, l'azienda ha ripreso in pieno l'attività produttiva incrementando di 10 unità i lavoratori attualmente in forza . Nel contempo la piena ripresa lavorativa ha fatto si che l’uso degli ammortizzatori sociali (contratto di solidarietà ) si sia interrotto già da gennaio 2017 . La procedura di concordato preventivo che l'azienda ha intrapreso costituisce una garanzia di mantenimento dei livelli occupazionali attuali e di tutela di uno stabilimento produttivo che rappresenta una fonte di reddito essenziale per centinaia di famiglie - considerando anche l'indotto - del nostro territorio. Per questi motivi Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil invitano l'attuale proprietà a proseguire il percorso già avviato con la procedura di concordato preventivo in continuità aziendale e si conferma il pieno sostegno dei lavoratori per il completamento degli obiettivi di risanamento di MIT, in parte già realizzati. Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil auspicano inoltre, che anche gli organi giudiziali e il Tribunale chiamati a vigilare e a decidere sulla procedura di concordato preventivo possano positivamente giudicare gli sforzi già intrapresi dall'azienda e da tutti gli addetti e salvaguardare il prevalente interesse dei lavoratori e della loro occupazione .
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22/06/2017 Marco Ferracuti ospite a Buonasera Marche
Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche,ospite a Buonasera Marche  èTVMarche. Intervista a cura del giornalista Andrea Fiano. https://youtu.be/GZpv9E_WtpA 22/6/17
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21/06/2017 Regione in ritardo sul futuro delle scuole del cratere sismico
Gli studenti marchigiani terremotati avranno, secondo l'annuncio del Ministero, i libri di testo gratuiti ma rischiano di non avere un tetto sopra la testa o docenti in classe. L'allarme arriva da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal delle Marche. Le sigle sindacali tornano a chiedere concretezza alle Istituzioni coinvolte perché, al di là degli incontri e dei comunicati stampa ufficiali di Regione e Ministero, al momento non ci sono certezze sulle risorse da destinare all'aumento dell'organico per quanto riguarda personale docente, amministrativi e collaboratori scolastici - in una Regione, per altro, che già in stato di normalità lavorava in emergenza – e sui tempi della ricostruzione. «Da oltre sette mesi chiediamo alla Regione un tavolo di confronto – attaccano Leonilde Garganelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal) – e abbiamo appreso degli incontri con i sindaci e l'Ufficio scolastico regionale solo dalla stampa. A giugno sono state confermate le istanze che noi avevamo individuato e presentato al Miur lo scorso gennaio. Servirebbero ben altre tempistiche. Senza contare che le soluzioni individuate (mantenimento di classi e organici precedenti al sisma per tre anni), per quanto corrette, rischiano di essere vanificate dalla già avvenuta definizione delle dotazioni organiche, soprattutto per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, l’istruzione primaria e secondaria di primo grado». La soluzione che i sindacati hanno individuato è in un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che però è fermo alla presidenza di Palazzo Chigi. «Se approvato – proseguono le sindacaliste - si sbloccherebbero risorse specifiche per l’organico aggiuntivo a servizio delle scuole del cratere sismico. Già da settimane, le Organizzazioni Sindacali della scuola e le rispettive Confederazioni, si stanno prodigando in tal senso con frequenti contatti con tutte le forze politiche e con i parlamentari di riferimento del territorio. Auspichiamo che anche la Regione Marche faccia altrettanto per poter giungere a breve al varo di questo provvedimento». «È comunque opportuno ricordare che le Organizzazioni Sindacali della nostra regione si sono fatte carico della tutela dei lavoratori immediatamente dopo il sisma, ottenendo la sottoscrizione, già dalla metà di novembre, dell’unico contratto decentrato regionale per l’utilizzo del personale del cratere. I sindacati hanno chiesto e ottenuto, inoltre, l’inserimento del blocco delle classi pre-sisma nella circolare ministeriale del 15 maggio scorso. Continueremo con impegno e tempestività a segnalare qualsiasi anomalia e inadempienza rispetto alle disposizioni adottate, lottando sempre per il futuro di studenti, territori e personale scolastico»
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21/06/2017 Ape social e precoci: tutte le informazioni. Domande entro il 15 luglio
Ape Social e Precoci,  tutte le informazioni  nel nostro volantino scaricabile. Le richieste devono essere presentate entro il 15 luglio 2017. Per inviare la domanda o informazioni, contattare il patronato INAS Cisl : Ancona 071/2802322 Piazza Medaglie d'oro 12 Ascoli Piceno 0736/252551 Corso Vittorio Emanuele 37 Fermo 0734/609721 Via Sant'Alessandro 3 Macerata 0733/4075263 Via Valenti 27/35 Pesaro-Urbino 0721/32794-35523 Via Porta Rimini 11
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21/06/2017 Crisi Ragaini: venerdì 23 giugno sciopero e incontro in Prefettura
Prosegue la mobilitazione  lavoratori della Ragaini di Loreto per fermare i 166 licenziamenti annunciati nelle scorse settimane. Venerdì 23 giugno terza giornata di sciopero di otto ore e manifestazione a partire dalle ore  9.30, sotto la Prefettura di Ancona, durante l’incontro, convocato dal  Prefetto, tra il Sindaco di Loreto, i rappresentanti della Regione Marche e l’Azienda per capire come risolvere  la crisi. «Siamo delusi e amareggiati per non essere stati invitati al tavolo con istituzioni e azienda. - affermano Fim Cisl Fiom Cgil e Uilm Ui - Una scelta del Prefetto, a nostro avviso, quantomeno insolita di non convocare anche  le parti sociali». Fim Fiom  e Uilm confidano nel fatto che tale scelta sia dovuta solamente ad analisi conoscitiva della situazione da parte del Prefetto,  e auspicano di essere coinvolti al più presto. Le organizzazioni sindacali, inoltre, ribadiscono di voler incontrare l’azienda solo in tavoli istituzionali, questo perché nei precedenti incontri l'azienda ha sistematicamente disatteso gli accordi firmati tra le parti.
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20/06/2017 Mariella Tonti eletta presidente di Iscos Marche
 Mariella Tonti è stata eletta presidente dell’ISCOS Marche onlus. Succede a Fausto Mazzieri, che a partire dal 1994 ha animato, diretto e presieduto le attività dell’Istituto. A Fausto vanno i ringraziamenti di tutti i soci, della Segreteria della Cisl Marche e delle federazioni per l’esempio dato e le energie dedicate in questi anni. L’Assemblea dei Soci ha eletto il nuovo consiglio direttivo, composto da: Alessandro Mancinelli, Cristiana Ilari, Dino Ottaviani, Jacopo Lasca, Marco Ferracuti, Mariella Tonti, Sofia Frontini, Vincenzo Russo, Lorenzo Catani, Mauro Masci, Francesco Interlenghi. Inoltre ha confermato il Collegio dei Revisori dei Conti composto da Patrizia Chiappa, Mauro Antici, Cristiano Lassandari. Il neo eletto consiglio ha quindi eletto Mariella Tonti presidente e nominato Vincenzo Russo direttore dell’Istituto.
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20/06/2017 Vota il vincitore del concorso fotografico "Per la persona, per il lavoro"
Vota anche tu il vincitore del primo concorso fotografico promosso dalla Cisl in occasione del XVIII Congresso nazionale che si svolge a Roma dal 28 giugno al 1 luglio. Con un semplice "mi piace" sulla foto che preferisci, tra quelle selezionate e pubblicate sulla pagina Facebook della Cisl nazionale, puoi contribuire a definire la graduatoria.Partecipa anche tu! scegli la fotografia che meglio racconta le persone, il lavoro e le sue trasformazioni. Accedi alla galleria Regolamento
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19/06/2017 5 Minuti Cisl: Alternanza scuola-lavoro - Ial Marche in scena al Teatro Fenice
Andreina ed Edoardo, studenti del liceo Galilei di Ancona in alternanza scuola lavoro tra Anolf e Iscos Marche, alla scoperta di nuovo mondi. Interviste ad Andreina Babini ed Edoardo Buontempi, studenti Liceo scientifico G. Galilei, Michela Manzotti, insegnante italiano corso di italiano per richiedenti protezione internazionale Anolf Marche. Dal backstage di "Una notte di mezza estate" di W. Shaskepeare, in scena al Teatro La Fenice di Senigallia, l’entusiasmo degli allievi e la professionalità degli insegnanti, dei corsi Ial Marche per acconciatori ed estetiste, che hanno curato il trucco e parrucco dei giovani attori del laboratorio teatrale del Liceo Classico Perticari di Senigallia. Interviste a Rosanna Marchionni docente corso acconciatura, Ester Ricci Lucchi docente corso estetiste e Barbara Ventura, dello Ial Marche sede di Falconara
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15/06/2017 A Buonasera Marche l'intervista al segretario generale della Cisl Marche
Sauro Rossi, segretario generale della Cisl Marche, ospite a Buonasera Marche, èTVMarche. Intervista a cura di  Andrea Fianohttps://youtu.be/9NDX8vy2LOE
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14/06/2017 Ragaini Radiatori: i sindacati incontrano il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo
Stamattina, mercoledì 14 giugno, seconda giornata di sciopero dei lavoratori della Ragaini Radiatori, le organizzazioni sindacali Fim Fiom Uilm e la RSU sono state ricevuta dal Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo per discutere l'andamento della vertenza. Presenti i segretari Danilo Capogrossi (Fim Cisl), Tiziano Beldomenico (Fiom Cgil), Filomena Palumbo (Uilm Uil) e circa 60 lavoratori dell’azienda di Loreto, in presidio davanti a Palazzo delle Marche. Le organizzazioni sindacali dopo aver esposto la situazione, hanno sottoposto al Presidente del Consiglio Regionale, i punti fondamentali su cui aprire un tavolo di trattativa, puntano alla revoca della procedura di licenziamento di 166 dipendenti, trovando insieme soluzioni condivise alla ricerca di una soluzione al problema degli ammortizzatori sociali in scadenza entro la fine dell'anno, oltre che alla ricerca di soggetti imprenditoriali interessati a rilevare l’azienda. Il presidente Mastrovincenzo ha espresso la volontà di discutere in aula già il 27 giugno le due mozioni a firma dei consiglieri Leonardi e Rapa, presenti all’incontro di stamane, per istituire un tavolo di lavoro territoriale e per discutere la vertenza davanti al Ministero dello Sviluppo Economico. Visto che nei precedenti incontri l’azienda si è sempre sottratta ad una discussione seria, è stata richiesta la presenza dell'assessore regionale al Lavoro, Loretta Bravi, ai prossimi incontri in Regione. Venerdì 23 giugno è invece previsto l'incontro dei rappresentanti sindacali con il Prefetto di Ancona.
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13/06/2017 5 Minuti Cisl: ad Arquata del Tronto la Cisl di Ascoli Piceno - Antenne Sociali
Le testimonianze di chi vuole tornare a far rivivere il cuore della montagna colpita dal sisma. Da Arquata del Tronto e Pretare, tra le macerie e i tanti ritardi, la Cisl di Ascoli Piceno rilancia la necessità di una strategia della montagna condivisa che permetta di costruire prospettive per il futuro delle comunità locali. Le interviste a Maria Teresa Ferretti, responsabile Cisl Ascoli Piceno e Michele Franchi, vicesindaco del Comune di Arquata del Tronto. Da Soli a Solidali, presentato a Macerata, unica città marchigiana scelta per la sperimentazione, il progetto Antenne sociali promosso dal Ministero del Lavoro e gestito da Anteas Nazionale. Interviste a Piergiorgio Gualtieri, responsabile progetto Antenne Sociali, Anteas Macerata, al prof. Ivo Lizzola, Università di Bergamo e al segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi.
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13/06/2017 Il diritto al lavoro per tutti: i giovani interrogano il sindacato
Sabato 17 giugno a Fossombrone si terrà l'incontro "Il diritto al lavoro per tutti: i giovani interrogano il sindacato", organizzato dalla Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, dall'Ufficio pastorale per i problemi sociali e il lavoro, dal Servizio diocesano di Pastorale Giovanile e da Progetto Policoro come iniziativa in preparazione della 48° Settimana Sociale dei Cattolici in Italia. L'evento sarà ospitato a partire dalle ore 17 nella Cripta di Sant'Agostino in via Matteotti, all'angolo con Piazza Dante. Ospite principale e relatore il professor Luigino Bruni, economista e docente dell'Università Lumsa di Roma. Il tema del lavoro come diritto di tutti sarà poi al centro della tavola rotonda che vedrà la partecipazione dei giovani del Progetto Policoro e della Pastorale Giovanile con Simona Ricci, segretario provinciale della Cgil, Giovanni Giovanelli, responsabile della Cisl di Fano, e Riccardo Morbidelli, segretario regionale aggiunto della Uil. Le conclusioni dei lavori saranno affidate al Vescovo di Fano, Mons. Armando Trasarti.  
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13/06/2017 Le Marche verso la specializzazione intelligente
Venerdì 16 Giugno 2017 ore 15.00 presso la Loggia dei Mercanti ad Ancona si terrà il convegno “Le Marche verso la specializzazione intelligente “. Sono previsti una tavola rotonda con imprese e associazioni di categoria, la presentazione del bando Manifattura e Lavoro 4.0 e il lancio della piattaforma MarcheInnovazione. Al convegno parteciperà Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche,
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12/06/2017 Gestione Start spa Trasporti Ascoli Piceno. I sindacati scrivono a Provincia e Comuni
 Si riporta  la Lettera Aperta  scritta   da Filt Cgil, Fit Cisl e Uglt Ugl  - RSU START spa  e inviata al Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Ai Sindaci del Comune di Ascoli Piceno e di S. Benedetto del Tronto in merito al trasporto pubblico locale gestito dalla Start, spa società per azioni a partecipazione pubblica .  LETTERA APERTANegli ultimi anni l’azienda START è divenuta terreno in cui nelle nomine degli amministratori prevalgono gli interessi politico-partitici a scapito delle competenze. Non possiamo certamente essere partecipi silenziosi di tutto ciò e questo ci impone di lanciare un grido di allarme affinché la collettività sia consapevole del declino dell’azienda pubblica con ripercussioni negative sia in termini economici che di servizi offerti per i suoi cittadini. Le numerose problematiche furono esposte dalle RSU e dalle OOSS all’atto dell’insediamento del nuovo CDA: la sbandierata disponibilità ad affrontare le criticità congiuntamente, ad oggi nonostante le promesse e le ripetute sollecitazioni, è rimasta lettera morta. Esiste una inarrestabile e sempre più dilagante evasione, si erano sviluppati progetti, come la bigliettazione a bordo, ma tutti i progetti sono rimasti sulla carta. Totale è l’assenza di programmazione e ad oggi, nonostante una crisi economica e gestionale, non è mai stato elaborato un piano di risanamento. Dinanzi alle plurime carenze organizzative, i lavoratori registrano un pilatesco rimbalzo di responsabilità tra i vari livelli politici, amministrativi e dirigenziali. Anche l’ipotizzato raddoppio del numero di agenzie per la vendita degli abbonamenti da avviarsi entro un anno, non è stato attuato.La riorganizzazione dell’officina è rimasta una promessa, e l’attuale disorganizzazione comporta ripercussioni negative sul normale svolgimento del servizio, con quotidiani guasti dovuti all’assenza di manutenzione programmata. Nessun intervento manutentivo per i danni lievi di carrozzeria, e quindi mezzi che viaggiano con ammaccature e pezzi mancanti, dando un’immagine di incuria e degrado assoluto.A ciò si aggiunge che da circa un anno non viene più effettuato il lavaggio esterno delle vetture del deposito di Ascoli. Si ribadisce una inadeguatezza della pulizia interna dei mezzi con totale mancanza delle sanificazioni di tutto il parco autobus esistente alla START SpA. La mancanza di collaborazione tra i diversi uffici nei vari depositi della società, compromette l’organizzazione del lavoro ed amplifica i disservizi per i cittadini. Di fronte allo stallo, alla totale indifferenza degli Amministratori nell’affrontare i problemi, risulta a noi evidente richiamare i soci pubblici della Start ad intervenire affinché si attui una radicale inversione di tendenza in vista dei prossimi affidamenti del servizio pubblico, riqualificando la Società pubblica con tutti quei requisiti economici ed organizzativi, attualmente carenti, ma che sono indispensabili per contendere agli altri competitor l’aggiudicazione del servizio. Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl Trasporti      12/06/2017           Le    OO.SS.      Le RSU -FILT CGIL                                             -FIT CISL                                                        -UGL Tr.Angelo Lancianese                                       Claudio Sosi                                                    Simona Ciotti 
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12/06/2017 Vertenza Ragaini. Seconda giornata di sciopero e presidio davanti sede Consiglio regionale Marche
Continua la protesta dei sindacati di categoria e delle Rsu contro i 166 esuberi annunciati dalla  Ragaini Radiatori  di Loreto.   Mercoledì 14 giugno, seconda giornata di sciopero  e presidio, a partire dalle ore  9,00.  sotto la sede del Consiglio Regionale Marche, in Piazza Cavour 23,  ad Ancona. Nella mattinata i lavoratori  saranno ricevuti dal Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo. L’incontro con il Presidente del Consiglio Regionale era stato  annunciato  la scorsa settimana a Loreto, in occasione della prima giornata di sciopero, dove Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil  avevano anche ribadito la volontà di portare la vertenza in tutte le sedi istituzionali e comunali del territorio. «Lo sciopero di mercoledì 14 giugno prossimo sarà così articolato - spiegano i sindacati di categoria -  dalle ore 8,00 alle ore 13,00 per un totale di  5 ore, per i lavoratori del turno del mattino, mentre saranno 4 ore  per il turno pomeridiano .  » 12/6/17
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12/06/2017 Camera di commercio unica, Cisl Marche: ” Garantire l’occupazione dei dipendenti e i servizi sul territorio”
Con la   decisione di Unioncamere nazionale  di proporre una Camera di Commercio unica per le Marche,   sembra ormai  scontato che  il Ministero confermerà  questo orientamento. Si va verso un cambiamento radicale che può nascondere delle insidie, ma anche rappresentare un’ opportunità per le Marche. La vera sfida sarà la definizione  del modello della nuova Camera unica.   Secondo la  Cisl e la Fp Cisl Marche,  in questo scenario di cambiamento, «va prioritariamente tutelata l' occupazionale dei lavoratori delle cinque Camere di Commercio, dell'Unioncamere, ora in fase liquidatoria, e delle Aziende Speciali, in una ottica fondamentale di tenuta e miglioramento dei servizi al territorio quotidianamente erogati.» Un obiettivo che dovrà  vedere sinergicamente impegnati   parte sindacale e parte pubblica. «Accanto alla valorizzazione delle competenze del personale, riteniamo fondamentale che rimanga  la capacità di cogliere e sviluppare le potenzialità dei  territori ed esaltare le loro specificità. - sottolineano Cisl e Fp Cisl Marche - Una Camera unica Marchigiana per essere efficace deve dotarsi di un sistema in grado di garantire eque risorse e al contempo dare la possibilità ai  territori di individuare le peculiari priorità di investimento. Dopo un lungo e sfibrante dibattito sul numero di Camere di Commercio,  ora il sistema camerale marchigiano deve chiudere questa fase  e aprire un confronto con tutti gli attori coinvolti  per costruire insieme il nuovo modello.  - concludono -Come CISL non ci sottraiamo a questa sfida e confermiamo la nostra disponibilità ad offrire un contributo  per la costruzione di una Camera di Commercio che sia attenta ai lavoratori e vicina alle esigenze di sviluppo dei territori». 12/06/17
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09/06/2017 Emergenza sisma, Fns: «Non abbandoniamo le aree terremotate»
Nei giorno scorsi abbiamo sollecitato sugli organi di stampa, oltre alla richiesta della pari dignità retributiva e pensionistica per i Vigili del Fuoco, anche il tema dell'emergenza sisma, dato che una circolare emanata a fine maggio prevede la sospensione dell'azione di aiuto, assistenza e soccorso dei Vigili del Fuoco nei luoghi del sisma entro il 12 giugno. Come Fns Cisl Marche, abbiamo incontrato alcuni rappresentanti della politica e del governo, ai quali abbiamo evidenziato le problematiche dei Vigili del Fuoco. In particolare al presidente del Gruppo parlamentare del Pd, onorevole Ettore Rosato, che ringraziamo per la disponibilità e l'attenzione che ci ha riservato, abbiamo chiesto di chiarire presso il nostro Dipartimento, quale “lavoro” dovranno svolgere i Vigili del Fuoco nei territori del sisma, fino al termine dell'emergenza di protezione civile, decretata per fine agosto. Abbiamo espresso perplessità sopratutto in riferimento al fatto che, per la popolazione delle zone terremotate, i Vigli del Fuoco sono considerati necessari ed indispensabili e che, se si deciderà di togliere i Vigili del Fuoco dalle zone del terremoto, si rischia che la popolazione si senta abbandonata. Abbiamo evidenziato che, per la particolarità del sisma e per l'ampiezza dei territori colpiti, sono ancora molte le questioni aperte, i nodi da sciogliere, ed oltretutto abbiamo ancora tante persone che giornalmente sono accompagnate da noi VF nelle case diroccate per il recupero dei loro beni primari, che interamente non possono essere trasferiti negli alloggi temporanei messi a disposizione dallo Stato, per ovvi problemi logistici, e così sarà fino a quando le abitazioni non saranno assegnate in via definitiva. Le questioni dell'emergenza sisma sono state il traino di altre problematiche espresse anche all'onorevole Irene Manzi ed all'onorevole Alessia Morani, che ringraziamo per la loro disponibilità e grande capacità di ascolto, sopratutto in merito alle questioni relative alla gestione operativa dei distaccamenti di Visso e Macerata Feltria, che per funzionare in maniera compiuta dovrebbero avere una turnazione ad orario H24, così da massimizzare il lavoro dei VF nell'ottica di un servizio migliore per i cittadini. Le altre questioni discusse sono state quelle relative agli organici carenti, alle risorse ad oggi ancora non disponili per il pagamento degli emolumenti del personale VF, personale che non riceve il pagamento dello straordinario relativo al sisma dal mese di novembre 2016, così come la questione logistica delle sedi operative da completare. «Speriamo che questa nostra richiesta possa sortire l'effetto desiderato - ha dichiarato William Berrè, segretario generale della Fns Cisl Marche -, così da poter continuare ad offrire il nostro lavoro e la nostra professionalità ai cittadini marchigiani colpiti terribilmente dall'ultima emergenza sismica».
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08/06/2017 Gli allievi del corso Acconciatori Ial Marche vincono il concorso Progetti Digitali
Gli allievi del percorso formativo If e P, corso per Acconciatori Ial Marche della sede di Falconara Marittima, hanno vinto il premio del concorso regionale "Progetti Digitali - IeFP Marche" indetto nel 2015 da AICAA. Gli studenti hanno realizzato un video sul tema "Ho mille ragioni per essere contenta". A ciascuna scuola vincitrice sono stati assegnati 500 euro e un buono equivalente a 5 skill card per la nuova Ecdl (la patente europea per l'uso del computer).  
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07/06/2017 Conerobus: netta affermazione della Fit Cisl nelle elezioni Rsu
La lista dei candidati della Fit Cisl alle elezioni Rsu di Conerobus ha ottenuto 3 seggi su 13, conquistando la maggioranza relativa della rappresentanza all’interno dell’azienda di trasporti pubblici della Provincia di Ancona. Sono 91 i voti totali raccolti dalla Fit Cisl che elegge Delys Fermani, Rossano Bagnarelli e Gabriele Babbini: Fermani risulta il più votato tra tutti i candidati in corsa, con 71 preferenze. Alta la partecipazione dei lavoratori alla consultazione: 406 votanti su 454 aventi diritto. «Siamo soddisfatti da questa netta affermazione. – è il commento di Roberto Ascani, segretario generale della Fit Cisl Marche – Un risultato che rafforza il ruolo dei nostri rappresentanti in seno a un’azienda strategica per il territorio come Conerobus. Il voto conferma la bontà dell’opera della Fit Cisl, riconoscendo la nostra serietà a tutela dei lavoratori e della qualità del servizio». Per Ascani «l’esito del voto è un segnale positivo in vista del prossimo bando di gara per l’assegnazione del servizio Tpl. Fin da subito ci siamo battuti, nella massima trasparenza, affinché ci si lasci alle spalle la frammentazione tra gestori in nome di una maggiore efficienza del servizio, di una salda tutela dei diritti dei lavoratori e di un miglioramento complessivo della qualità per i cittadini».
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07/06/2017 Sogno di una notte di mezza estate: Ial Marche e il Liceo Perticari di Senigallia in scena alla Fenice
Giovedì 8 giugno 2017, alle ore 21,30, al teatro la Fenice di Senigallia, andrà in scena "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare nella realizzazione del Laboratorio teatrale del Liceo Classico Perticari in collaborazione con Ial Marche che curerà il trucco teatrale e il parrucco con uno staff di circa 30 persone tra docenti e allievi dei corsi di acconciatore ed estetista della sede di Falconara Marittima, guidati con passione e creatività dalle docenti Rosanna Marchionni per il parrucco e Ricci Lucchi Ester per il trucco teatrale, Una collaborazione già sperimentata con successo lo scorso anno per "Gli Uccelli" di Aristofane . Ad affiancare gli attori sul palco, per l’esecuzione delle musiche, ci saranno gli studenti e i docenti del Laboratorio di Musica d’insieme del Liceo, coordinati dal prof. Giovanni Frulla, mentre gli studenti del corso di Laurea in Design Industriale dell’Università degli Studi di San Marino, all’interno del Laboratorio di Design del Prodotto condotto dal prof. Massimo Brignoni, ha studiato e realizzato la scenografia mobile. Le docenti Cristina Mazzaferri e Stefania Rocchetti, del Liceo Perticari hanno realizzato i costumi di scena. I 15 ragazzi del corso di acconciatori provengono da un percorso finanziato dalla Regione Marche nel 2015 che si concluderà nei prossimi giorni con gli esami di qualifica professionale. Gli allievi si metteranno in gioco per realizzare al meglio ciò che l’opera, rivista in chiave innovativa dal regista Giorgio Sebastianelli e dalla coreografa Paola Piccioni, rappresenta anche grazie al particolare approfondimento storico e culturale maturato nel corso dell’anno formativo.
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07/06/2017 Più attenzione alle politiche del personale dipendente del Comune di Offagna
La Fp Cisl Marche chiede ai tre candidati sindaci, in questa fase finale di campagna elettorale, sia data più attenzione alle politiche del personale dipendente del Comune di Offagna. Purtroppo la gestione commissariale si è caratterizzata per una non adeguata gestione del personale, a partire dal taglio delle indennità, alla mancata erogazione del salario accessorio ed utilizzo del sistema disciplinare verso chi quotidianamente opera per lo sviluppo dei servizi ai cittadini. Vi è necessità proprio alla luce delle molteplici problematiche dell'ente, di porre il personale quale asse portante della futura amministrazione in una ottica di collaborazione e sinergia. Per questo si chiede ai candidati una attenzione particolare verso coloro che concretamente dovranno portare vanti e sviluppare le linee politiche della futura Giunta
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06/06/2017 Tari in aumento al Comune di Fossombrone, critiche dai sindacati
Prosegue,  a   bilancio  2017 approvato, il confronto tra l'amministrazione comunale di Fossombrone e i sindacati territoriali di Cgil e   Cisl, dopo il primo incontro del marzo scorso sull'impostazione del bilancio preventivo  e su diversi temi riguardanti il lavoro, lo sviluppo, la gestione associata dei servizi, le politiche sociali e sanitarie e quelle tariffarie. Nell'occasione Cgil e Cisl hanno rinnovato le proprie critiche,  riguardo l'aumento della Tari  a discapito di tutte le utenze domestiche in un  territorio comunale servite da Aset. «Aumento - spiegano i sindacati - che va  dal 5,75% ( per una famiglia di due  componenti e una casa da 101 a 150 mq  la tariffa passa da 172,32  a 182,22 euro),   fino ad aumenti del 9,8% (per una famiglia di due componenti e una casa da  51 a 100 mq la tariffa passa da 136,82 a 150,22 euro).  Aumenti che non hanno riscontro in altri comuni della provincia di Pesaro - Urbino.  Il tutto, a detta dell'amministrazione, per favorire le imprese (utenze non domestiche) che beneficeranno di sostanziose diminuzioni. -  sottolineano  i sindacati - E' di circa 110 mila euro, infatti, la somma complessivamente caricata sugli aumenti alle famiglie, a favore degli “sconti” alle imprese. In un momento come questo, di grave e perdurante crisi, anche solo 20 o 30 euro in più a famiglia  pesano sul bilancio delle famiglie. - continuano - Se è pur vero che complessivamente la Tari applicata dal Comune resta inferiore a quella di comuni limitrofi, riteniamo comunque del tutto inopportuna una scelta simile e con aumenti importanti concentrati in un solo anno.» Per il resto, Cgil e Cisl hanno rinnovato la richiesta di istituire un fondo a sostegno del pagamento degli affitti e delle utenze per le famiglie colpite dalla crisi economica e con almeno un familiare in condizione di disoccupazione. L'Amministrazione si è impegnata in tal senso in sede di manovra di assestamento del bilancio. Entro giugno, inoltre, le parti si incontreranno per valutare congiuntamente l'ipotesi di bando di concessione della Residenza Protetta per Anziani, affinché possano essere salvaguardate le condizioni di lavoro del personale e garantite le migliori condizioni possibili per gli ospiti della struttura, «il nostro auspicio - secondo Cgil e Cisl  -  è che si diano finalmente certezze per il futuro alla struttura per anziani, dopo anni di incertezze e annunci andati a vuoto.» Il confronto è inoltre proseguito sui temi della gestione associata dei servizi, sulla questione sanità e sull'Ospedale,  a tal proposito le parti hanno condiviso le preoccupazioni sul futuro della struttura, e concordato  un apposito e specifico confronto sul tema. 5 giugno 2017
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05/06/2017 Ragaini Radiatori: domani primo giorno di sciopero. Annullato il corteo
Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della Ragaini Radiatori di Loreto, contro i 166 licenziamenti su un totale di 320 maestranze, annunciati dall’azienda. Domani 6 giugno 2017, prima giornata di sciopero del pacchetto di 20 ore proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, in assemblea con i lavoratori la scorsa settimana. A partire dalle ore 9.30 i lavoratori della Ragaini si ritroveranno direttamente in presidio davanti al Comune di Loreto. Le RSU aziendali hanno scelto di annullare il corteo previsto, dall’azienda al municipio, per profondo rispetto nei confronti della proprietà che sta vivendo ore drammatiche a seguito di un gravissimo incidente stradale che ha coinvolto il figlio di uno dei titolari.
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05/06/2017 5 Minuti Cisl : Sciopero alla Ragaini Radiatori di Loreto - Donne&Lavoro
Vertenza alla Ragaini Radiatori di Loreto, aperta la procedura di licenziamento collettivo per 166 licenziamenti su un totale di 320. Fim Cisl insieme a Fiom Cgil e Uilm Uil proclamano 20 ore di sciopero. Le interviste a Filippo Franchini, Rsu Fim Cisl Ragaini Radiatori e Danilo Capogrossi, Fim Cisl Marche. "Donne & Lavoro. Nella Regione Marche e nella provincia di Ancona". Incontro promosso dalla Consulta delle Donne del Comune di Osimo con Cgil Cisl Uil Marche, Commissioni di pari opportunità della Regione e della Provincia di Ancona. Le interviste a Cristiana Ilari, Segretaria regionale Cisl Marche e Meri Marziali, Presidente Commissione per le Pari opportunità Regione Marche.
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01/06/2017 Il lavoro anima della società, tra innovazione e ricostruzione
Il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, parteciperà al convegno regionale sul tema “Il lavoro anima della società tra innovazione e ricostruzione“, collegato con  la 48.ma Settimana Sociale dei cattolici in Italia e organizzato dalla Commissione Regionale per i problemi sociali ed il lavoro, che si terrà venerdì 9 giugno 2017 alle ore 15.30 nell’aula A dell’Università Politecnica delle Marche, Ancona, piazza Martelli.
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31/05/2017 Tirocini e incentivi alle assunzioni nelle aree colpite dal sisma
La Regione Marche ha pubblicato un avviso pubblico per la realizzazioni di tirocini ed incentivi alle assunzioni nelle aree colpite dal sisma. In allegato sono inseriti una scheda di sintesi del Bando e l'elenco dei comuni ricadenti nell'area del cratere.
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31/05/2017 Da soli a solidali: nuove sfide per la comunità di oggi
“Da Soli a solidali: nuove sfide per la comunità di oggi” martedì 6 giugno 2017  ore 16,00 presso l’Auditorium Chiesa Buon Pastore - via Cesare Pavese 2, Macerata -    presentazione pubblica del progetto sperimentale “Antenne sociali”, coordinato  da Anteas Nazionale che ha scelto  Macerata, come unica città marchigiana,  insieme alle altre 18 città italiane. Il progetto, promosso dal Ministero del lavoro, ha l’obiettivo, attraverso la costituzione di reti diffuse tra i soggetti istituzionali e sociali delle comunità locali,  di sperimentare nuove forme di vicinanza contro i rischi sociali connessi alle solitudini di anziani, di famiglie fragili e di giovani. Alla presentazione,  organizzata da Anteas Macerata in collaborazione con Cisl Macerata e FNP Macerata e  patrocinata dal Comune di Macerata, interverranno tra gli altri il prof. Ivo Lizzola, pedagogista dell’Università di Bergamo, il  vice presidente  nazionale Anteas Raffaele Caprio e  il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi. «Il Progetto “Antenne Sociali”e l’iniziativa del 6 giugno costituiscono per la Cisl di Macerata occasioni importanti per rafforzare la sperimentazione già avviata con il progetto “Quartiere Solidale”.  – spiega Silvia Spinaci, responsabile della Cisl di Macerata -  Già da alcuni anni, in collaborazione con Anteas, il Comune ed altre associazioni di volontariato, abbiamo avviato nella zona Collevario – San Francesco di Macerata la sperimentazione di attività di animazione sociale volte a favorire il rafforzamento dei legami sociali, la riscoperta di luoghi, spazi e occasioni di vita comunitaria a livello di quartiere e la cura dei rapporti di vicinato in chiave solidaristica.»  La cittadinanza è invitata a partecipare.
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30/05/2017 Vertenza Ragaini di Loreto, i lavoratori in assemblea fuori dai cancelli
Oggi 30 maggio 2017 dalle 9,30  alle 11,30 – presso la Ragaini Radiatori – Via Buffolareccia, 48, 60025 Loreto (AN) assemblea  dei  lavoratori della Ragani Radiatori di Loreto,  indetta da Fim Cisl,  Fiom Cgil e  Uilm Uil e le Rsu   per  concordare le azioni di lotta  per contrastare   il licenziamento di 166 dipendenti su un totale di 320, annunciati la scorsa settimana dall'azienda metalmeccanica.   Nulla di fatto dall'incontro, di giovedì 25 maggio scorso, tra  sindacati e l’azienda,  che produce radiatori in alluminio per il mercato europeo. Fim Cisl,  Fiom Cgil e  Uilm Uil e delle Rsu  ribadiscono la forte preoccupazione per una vertenza che nasce da una  lunga crisi aziendale, per la quale sono  già stati utilizzati quasi interamente gli ammortizzatori sociali a disposizione;  sono stati accumulati  ritardi nei pagamenti degli stipendi  e addirittura , recentemente, era stato richiesto  un ultimo periodo di cassa integrazione straordinaria firmando, con i sindacati di categoria e la Rsu,  un accordo che prevedeva il recupero di arretrati e il pagamento per conto dei lavoratori di retribuzioni trattenute impropriamente . Al termine dell'assemblea, i sindacati hanno annunciato un pacchetto di sciopero di 20 ore. 29/5/17
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29/05/2017 Vigili del Fuoco, Berrè a Picchio News: «Ancora nessun pagamento dello straordinario da novembre 2016 ad oggi»
«Siamo veramente al colmo» così William Berrè, segretario regionale generale Fns Cisl Marche dei Vigili del Fuoco, in un'intervista a Picchio News che riportiamo qua sotto. «In questi giorni - ha dichiarato Berrè - si sta decidendo il futuro dell'organizzazione dei Vigili del Fuoco con la modifica del dl. 217 e del dl. 139 e come al solito le risorse non ci sono». Quindi il governo non vuole valorizzare il lavoro dei VF? «No, non è quello, è che sembrerebbe voglia valorizzarci più come manovalanza che non come professionisti del soccorso» In che senso scusi? «Nel senso che le risorse non sono sufficienti per ottenere quello che tutti i Vigili del Fuoco hanno diritto di ottenere, cioè la pari dignità retributiva e pensionistica alle altre forze dell'ordine, il governo ne ha individuate meno di un terzo di quelle necessarie» Mi scusi ma tutti i rappresentanti politici, anche in seguito al vostro lavoro durante l'ultimo sisma, non hanno fatto altro che lodarvi e raccontare a tutti del vostro ruolo fondamentale per la sicurezza dei cittadini. «Se i Vigili del Fuoco avessero percepito un euro per ogni ringraziamento, avremmo le risorse necessarie per valorizzare veramente il corpo. Invece in mano abbiamo tante chiacchiere, ed un terzo delle risorse necessarie; ed il problema non sono solo le risorse, bensì anche azioni contrarie sia nazionali che regionali al lavoro ed alla sicurezza dei VF e dei cittadini» Mi faccia alcuni esempi «Certamente, a livello nazionale, dalle indiscrezioni che sono arrivate e dalla lettura dei documenti preparatori alla modifica del decreto che regolamenta il nostro lavoro, sembrava si fosse riusciti a fare chiarezza per il bene dei cittadini su chi e come deve coordinare i soccorsi, ad esempio, nell'ambito dei soccorsi in montagna o della ricerca a persona, ma sembra che lo Stato preferisca i volontari al nostro lavoro» Si riferisce al Soccorso Alpino? «Certamente non esiste giovamento per il cittadino la contrapposizione giuridica tra i Vigili del Fuoco ed il personale del Soccorso Alpino, dove una legge dello Stato mette confusione e crea pericolo per i cittadini stessi, perché assegna a volontari civili ed ai Vigili del Fuoco compiti simili» In che senso, scusi? «Nel senso che quello che i Vigili del Fuoco devono fare per norma, essendo oltretutto pagati per farlo (poco ...ma sempre pagati), a prescindere se necessario oppure no, nel momento che c'è un intervento di soccorso a persona per esempio in zona montana, i vigili vanno sempre, ed al tempo stesso, i cittadini pagano anche i volontari che partecipano» Quindi il problema è il Soccorso Alpino? «No il problema non è il Soccorso Alpino, bensì un governo che non ha voglia di mettere le cose in ordine, senza escludere nessuno dal soccorso, perché tutti gli attori del soccorso possono essere utili alla cittadinanza, ma è bene che sia lo Stato a coordinare i soccorsi attraverso i propri uomini, così da massimizzare il risultato rendendo uniforme il soccorso dal lunedì alla domenica 360 giorni l'anno, e non solo il sabato o la domenica, o d'estate quando abbiamo più volontari a disposizione« Ma allora il problema è il Soccorso Alpino! «No, è la scarsa volontà di mettersi al servizio del cittadino e di pensare ai propri tornaconto, qualunque essi siano, anziché comprendere che non si può e non si deve provare a scardinare il lavoro dei VF, perché si farebbe del male prima di tutto ai cittadini. Guardi, per farle comprendere che per me il problema non è il Soccorso Alpino, le dico che tempo fa chiesi alla nostra segreteria nazionale, in uno dei nostri ricorrenti esecutivi nazionali, di promuovere verso la politica, un concorso straordinario per l'assunzione nei Vigili del Fuoco di alpinisti professionisti scegliendoli proprio e con precedenza tra i membri del Soccorso Alpino: per noi VF chi è capace di aiutare a raggiungere l'obiettivo del soccorso è il benvenuto» Capisco, invece per la Regione? Cosa c'è che non va? «Guardi, le dico solo che l'anno scorso è scaduto l'accordo quadro tra il Dipartimento e la Regione stessa, che deve essere ancora rinnovato, accordo che permetterebbe alla regione di convenzionarsi con noi VF, ad esempio per il servizio della prevenzione e lotta attiva degli incendi boschivi; tenga conto poi che da quest'anno noi VF siamo gli unici per legge che hanno competenza sugli incendi boschivi, e la nostra regione ancora nulla: ma attenzione che i Vigili del Fuoco non sono obbligati ad accettare una convenzione fatta all'ultimo minuto, non siamo carne da macello» Però la convenzione sarebbe onerosa per la Regione, quindi in straordinario per voi, giusto? «Si, per noi sarebbe in servizio straordinario, ma da una parte la competenza è della Regione e questo lo dice la legge, ma dall'altra sa che le dico, che il lavoro svolto dai VF l'anno scorso per gli incendi boschivi, ad oggi deve ancora essere liquidato: stanno in ritardo di un anno nei pagamenti» Addirittura? «Certamente, e le dirò di più, lo sa lei che noi VF dobbiamo essere pagati del nostro lavoro svolto al sisma da ottobre dell'anno scorso ? Ancora non abbiamo ricevuto nessun pagamento dello straordinario da novembre 2016 ad oggi. E si che la nostra segreteria nazionale ha chiesto di anticiparci quanto dovutoci con il fondo scorta che il nostro dipartimento ha in dotazione, invece nulla...al contrario i nostri colleghi della Polizia, hanno percepito (con un limite mensile) gran parte del loro straordinario effettuato fino ad oggi...per non parlare del sisma» Sisma? Cosa centra la Regione tra i VF e la gestione del sisma? «Guardi, tra poco più di una settimana, i Vigili del Fuoco, abbandoneranno i luoghi del terremoto, su ordine del nostro Dipartimento, che vuole eventualmente lasciare sul territorio Ascolano e Maceratese piccoli presidi di Vigili del Fuoco: secondo lei cosa diranno Sindaci e popolazione colpita dal dramma del sisma?» Ma la scelta è del Dipartimento, cosa centra la regione? «La Regione potrebbe convenzionarsi con i VF, una volta sottoscritto l'accordo quadro, per garantire alla popolazione un servizio di assistenza e tutela, maggiore e quindi più degno, di quello che dalla prossima settimana avranno i cittadini colpiti dal sisma» Capisco, ma allora perché non riuscite a convincere la politica a trovare le giuste soluzioni per voi? «Perché prima di tutto siamo troppo divisi al nostro interno, lotte fratricide interne sindacali indeboliscono tutti, e creano, più che altro per gli autonomi, battaglie di visibilità personali che vanno a discapito di tutti i VF» Come unirsi? «Guardi, non credo sia facile, ma qualche tempo fa è arrivata a tutte le organizzazioni sindacali VF delle Marche, un proposta di mettere da parte le differenze e di unirsi per l'obiettivo comune a tutti noi, cioè ottenere la pari dignità retributiva dei VF alle altre forze dell'ordine, e maggior sicurezza per le Marche (mezzi, attrezzature, uomini). Noi come Fns Cisl abbiamo aderito ed abbiamo fatto una proposta a tutte le altre sigle sindacali, che qui oggi, rilancio, anche alla luce della dimostrazione di disinteresse sia del mondo politico che quello del nostro dipartimento che sembra sordo ed impotente a risolvere i nostri problemi operativi. La nostra federazione ha proposto a tutte le organizzazioni sindacali di NON FESTEGGIARE IL DUE GIUGNO. I Vigili del Fuoco non dovrebbero festeggiare uno Stato che da un parte li riconosce e dall'altra fa di tutto per screditarli ed evitare di farli crescere verso la massimizzazione della qualità del soccorso e della valorizzazione umana e professionale rispetto ai colleghi delle forze di polizia» Quindi a chi affidarsi? «Oggi, le nostre lotte sindacali devono ripartire da zero, e possiamo affidarci e fidarci solo di Santa Barbara».
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29/05/2017 Province: mancano le risorse per scuole, strade, ambiente e personale
La crisi economica in cui versano anche le 5 province marchigiane a causa dei tagli previsti dalle ultime leggi di stabilità, necessita per essere risolta, sia di una risposta a livello nazionale tramite lo stanziamento, all'interno del decreto enti locali, dei 650 milioni di euro necessari, sia di un tavolo regionale in grado di superare le attuali difficoltà e il rimpallo di responsabilità. Per questo Cisl Marche e Fp Cisl Marche chiedono all’Assessore Cesetti e al Presidente Ceriscioli la convocazione di un tavolo intorno a cui siedano la Regione, le Province ed i Sindacati. Fondamentale fare il punto della situazione e soprattutto condividere un percorso da portare avanti insieme a livello centrale. «Le Province - dichiarano Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche, e Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche - devono avere le risorse non solo per coprire i costi del personale, ma soprattutto per assolvere alle funzioni datele dalla legge in materia di scuole, strade, ambiente. Inoltre deve essere definita la Convenzione 2017 per i Centri per l'Impiego che devono essere messi in condizioni di operare concretamente dando una risposta ai lavoratori precari che vi operano da anni». Le Province devono avere altresì certezze sull'arrivo delle risorse dovute anche dalla Regione. «È necessario e urgente un confronto e un dialogo - concludono Rossi e Talevi - che solo la Regione può attivare per provare a porre fine alla attuale fase di confusione ed incertezza e superare le tensioni che si stanno sviluppando nei territori».
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29/05/2017 Presidio dei lavoratori dell'autotrasporto contro le modifiche delle normative comunitarie
Stamattina alcune decine di lavoratori dell'autotrasporto (autisti di mezzi pesanti e autobus) coordinati dalle organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil, hanno manifestato davanti alla Prefettura di Ancona contro l'ipotesi di modifiche della normativa europea che regola i riposi settimanali e il distacco transnazionale dei lavoratori. Una delegazione di Filt Cgil Fit Cisl e Ultrasporti è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto dott. Michele Truppi, il quale ha assicurato, attraverso il ruolo istituzionale ricoperto, di portare le istanze dei lavoratori presso il Governo e i Ministeri interessati di Lavoro, Interno e Trasporti. Il sindacato contesta l'ipotesi di riduzione dei tempi di riposo settimanale da 45 a 24 ore poiché metterebbe a rischio la sicurezza stradale e quella personale dei lavoratori del settore. Il sindacato ritiene fondamentale il recupero psico-fisico degli autisti per la loro salute, per quella degli altri utenti della strada e per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei conducenti. Allo stesso tempo, il sindacato ha fatto presente il rischio che il settore corre nel caso fosse approvata la modifica della normativa del distacco transnazionale che avrebbe come effetto una sorta di istituzionalizzazione del dumping contrattuale come elemento costitutivo del settore. Analoghe manifestazioni si sono tenute in tutta Italia presso le Prefetture.
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26/05/2017 5 Minuti Cisl: Speciale XII Congresso regionale Cisl Marche 15-16 maggio
Speciale XII Congresso Cisl Marche "PER LA PERSONA, PER IL LAVORO, NELLE MARCHE DA RIGENERARE" 15-16 maggio 2017 Fermo Forum. Le interviste a Sauro Rossi, riconfermato al vertice della Cisl Marche, a Gigi Petteni, segretario confederale Cisl Nazionale,agli economisti Alberto Berrini e Innocenzo Cipolletta e al prof. Paolo Morozzo Della Rocca.
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24/05/2017 Sisma: approvate le graduatorie delle indennità per lavoratori dipendenti e autonomi
Si comunica che con Decreto n.161 del 23 maggio 2017 sono state approvate le graduatorie relative alle istanze di cui all’art.45 c.1.e.4. del DL n.189/2016: indennità a favore dei lavoratori dipendenti e di quelli autonomi operanti nell’area del sisma. Come indicato nel documento istruttorio del Decreto, per le attività economiche ricadenti nei comuni di Ascoli Piceno, Macerata e Fabriano (AN) ,e di quelle ubicate in Comuni all’esterno del “ cratere” , si procederà con successivi atti, a conclusione della fase di verifica documentale prevista dai commi 1 e 2 dell’art.1 del DL 189/2016 come integrato dalla legge di conversione del n.244/2016. Gli interessati potranno verificare direttamente l’esito dell’istanza presentata accedendo alla piattaforma COMarche utilizzata in precedenza.
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23/05/2017 Ragaini annuncia 166 licenziamenti: sindacati sul piede di guerra
La Ragaini Radiatori di Loreto, che produce radiatori in alluminio per il mercato europeo, ha comunicato alle organizzazioni sindacali ed alla Rsu, ieri 22 maggio, l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo per 166 dipendenti su 320 attualmente in forza. L’azienda, che è da tempo in crisi, ha già utilizzato quasi interamente gli ammortizzatori sociali a disposizione accumulando ritardi nei pagamenti degli stipendi oltre ai mancati pagamenti di altre spettanze contrattuali. Recentemente, inoltre, aveva richiesto un ultimo periodo di cassa integrazione straordinaria firmando, con i sindacati di categoria e la Rsu, un accordo che prevedeva il recupero di arretrati e il pagamento per conto dei lavoratori di retribuzioni trattenute impropriamente dall’azienda. Va sottolineato che negli ultimi 10 anni, la Ragaini non ha mai investito seriamente nel processo produttivo collocandola così fuori mercato. Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil e le Rsu Ragaini Radiatori, esprimono forte preoccupazioni per quanto sta accadendo e sollecitano le istituzioni politiche del territorio e della Regione Marche affinché questa nuova crisi non si sommi alle altre già esistenti su un territorio già martoriato dalla perdita di posti di lavoro. Nel pomeriggio di giovedì 25 maggio presso la sede di Confindustria Ancona, è convocato l’incontro tra sindacati e azienda per trovare tutte le soluzioni possibili per scongiurare i 166 licenziamenti annunciati.
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23/05/2017 Infortuni e morti sul lavoro in aumento nel primo trimestre 2017
CGIL CISL UIL di Ascoli Piceno hanno analizzato i dati dell’INAIL, al 31 marzo 2017, in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali. Nel trimestre, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia gli infortuni, sia i morti sul lavoro sono aumentati, rispettivamente del 5,9% e dell’8,0%. INFORTUNI Nel periodo analizzato sono stati denunciati circa 161.576 infortuni, in crescita di 9.003 unità rispetto ai 152.573 dello stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento pari a +5,9%. La crescita è più consistente tra i cosiddetti “in occasione di lavoro”, passati da 132.500 a 138.900 (+6.400 casi), rispetto a quelli “in itinere” saliti da 20.000 a 22.600 (+2.600). L’aumento si è avuto maggiormente per le donne (+7,0%) rispetto agli uomini (+5,2%); più accentuato nelle regioni del Nord Est (+8,8%) e del Nord Ovest (+8,7%), mentre nelle altre aree si registrano incrementi irrilevanti. MORTI SUL LAVORO Preoccupante è l’andamento delle denunce degli infortuni mortali con un aumento dell’8,0% (dai 176 casi del 2016 ai 190 del 2017). Ovvero 14 vittime del lavoro in più. L’incremento è avvenuto esclusivamente “in occasione di lavoro” dove si è passati dai 130 morti del 2016 ai 147 del 2017; mentre per quelli “in itinere” c’è un calo di 3 casi (da 46 a 43). Raddoppiato il numero dei decessi delle donne (da 15 a 30), mentre per gli uomini il numero è diminuito di 1 caso (da 161 a 160). La crescita ha riguardato tutte le aree geografiche del Paese, tranne il Centro dove c’è un calo di 10 unità (da 42 a 32). Circa le attività economiche c’è calo degli incidenti mortali in Agricoltura (da 23 casi del 1°trimestre 2016 ai 13 del 2017); per gli altri principali settori di attività si registrano, invece, incrementi percentuali: Trasporti +44,4%, Commercio +37,5% e Costruzioni +18,8. Questi sono anche i settori dove si registrano i primi segnali, ancor modesti, della ripresa economica. MALATTIE PROFESSIONALI Dopo un decennio di crescita, iniziato nel 2008 con la nuova “Tabella delle malattie professionali”, il fenomeno è fermo sui circa 60.000 casi annui protocollati dall’INAIL nel 2016 (erano meno di 30.000 nel 2007); il 1° trimestre 2017 segna una diminuzione del 3,9% che interessa anche le patologie dell’apparato muscolo scheletrico (-2,1) fenomeno particolarmente nutrito nelle patologie da lavoro. Sono dati che destano forte preoccupazione poiché negli ultimi anni il fenomeno infortunistico ha mostrato una costante tendenza alla diminuzione particolarmente accentuata dal 2008 al 2014. È vero che il Paese in questi anni ha vissuto una profonda crisi economica con un forte calo di produzione, ore lavorate, utilizzo degli impianti e occupazione, con la conseguente riduzione all’esposizione al rischio e quindi degli infortuni stessi. Oggi registriamo, però, per l’ultimo biennio, una variazione dei dati infortunistici specie quelli mortali. Situazione ancor più preoccupante per gli effetti della legge Fornero sul rinvio dei pensionamenti che vede tanti lavoratori ultrasessantacinquenni ancora al lavoro e lo saranno fino a 67 anni. Gli stessi organismi sociali europei preoccupati per questo nuovo fenomeno hanno lanciato campagne ed iniziative di tutela. Com’è ipotizzabile che un muratore di 70 anni possa ancora lavorare su una impalcatura? Così un’insegnante e/o una commessa, un autista, etc. È necessario rivedere le date di collocazione dei lavoratori in pensione e le decisioni attuali del Governo con APE Social, APE Volontaria e lavoratori precoci, purtroppo, non vanno in tal senso. Il corrente anno mostra elementi inequivocabilmente preoccupanti. Come agire? Non ci sono ricette o toccasana. Occorre maggior prevenzione, coinvolgimento dei lavoratori con informazione e formazione, nonché addestramento, corretta applicazione delle norme, vigilanza adeguata da parte degli enti preposti, maggior responsabilizzazione delle parti sociali. INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI IN ITALIA - V.A.(*) dato provvisorio FONTE INAIL - OPEN DATA  INFORTUNI SUL LAVORO 2014 2015 2016 (*) Var. % 2016/2014 658.514 632.665 636.812 -3.3  INFORTUNI MORTALI 2014 2015 2016 (*) Var. % 2016/2014 1.009 1.172 1.018 +0.9  MALATTIE PROFESSIONALI 2014 2015 2016 (*) Var. % 2016/2014 57.391 58.998 60.347 +5.2  DATI, PROVVISORI, TRIMESTRE GENNAIO-MARZO 2016/2017  INFORTUNI SUL LAVORO REGIONI 2016 2017 (*) Var. % 2017/2016 MARCHE 4.487 4.551 1.4 ITALIA 152.573 161.576 5.9  INFORTUNI MORTALI REGIONI 2016 2017 (*) MARCHE 12 3 ITALIA 176 190  MALATTIE PROFESSIONALI REGIONI 2016 2017 (*) Var. % 2017/2016 MARCHE 1.515 1.377 -9.1 ITALIA 15.871 15.247 -3.9  
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23/05/2017 Falcone. Furlan: "La mafia si nutre della povertà, il lavoro ci libera dai ricatti della criminalità"
«Giovanni Falcone e Paolo Borsellino avevano cercato di combattere la mafia con grandi capacità investigative, individuando responsabilità, connivenze e connessioni, anche dentro lo Stato». È quanto sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, in un editoriale pubblicato ieri sul Giornale di Sicilia a 25 anni dalla strage di Capaci. «La mafia è composta da uomini che si possono sconfiggere, purché lo si voglia', diceva Giovanni Falcone. Ed oggi quelle sue parole profetiche rimangono attuali, in una Italia dove la presenza e le infiltrazioni di mafia, 'ndrangheta e camorra sono forse ancora più forti del passato ed anzi si sono estese in tutte le aree del paese, nelle attività economiche, negli appalti pubblici, nel gioco d'azzardo, nella gestione dei rifiuti, nello sfruttamento dell'immigrazione clandestina e persino nell'utilizzo delle risorse pubbliche per l'accoglienza dei profughi». La leader della Cisl ricorda che un mese dopo la strage di Capaci fu il mondo del lavoro a scendere in campo per sollecitare una risposta unitaria ed attiva di tutto il paese, senza distinzioni, di fronte all'attacco portato al cuore delle istituzioni democratiche dalla mafia. «Il 27 giugno 1992, centomila lavoratori giunsero a Palermo da ogni parte d'Italia, marciarono dietro le bandiere del sindacato per chiedere giustizia, legalità, sviluppo. Ci fu una grande manifestazione unitaria, la più imponente nella storia del Mezzogiorno, che costituì una svolta alla nascita di un sentimento collettivo di rivolta delle coscienze nei confronti del ricatto mafioso. Lo Stato seppe reagire, i boss mafiosi in fuga per decenni furono arrestati, anche se la magistratura non ha mai cessato di proseguire nella ricerca della verità». Per la Segretaria della Cisl la causa umana fondamentale di ogni forma di mafia rimane la miseria senza vie d'uscita. «Basterebbe pensare ai quartieri periferici di tante città del Sud, ma anche di altre regioni italiane, in mano ai clan malavitosi, dove regna il degrado, la disoccupazione, l'ignoranza, la violenza, l'abbandono scolastico, dove mancano servizi sociali, ospedali decenti, infrastrutture adeguate» aggiunge Furlan. «La criminalità si annida nella povertà, si nutre oggi delle diseguaglianze crescenti nel paese come ha certificato l'Istat, nel senso di solitudine e di frustrazione delle persone. È un errore pensare che l sia cosa diversa e separata da quella per la crescita sociale, per gli investimenti e per lo sviluppo economico. Il tempo di questa lotta è unico. Il lavoro è ciò che rende liberi dai ricatti della malavita, che rende davvero la persona completa, le permette di esprimersi, di contribuire al bene comune. Ecco perché ci vorrebbe più Stato e più Europa, insieme ad un patto sociale nazionale e nelle regioni del Sud sulla base di obiettivi concreti, scelte chiare e responsabilità condivise. Ma invece leggiamo tante ricette dal sapore populista, proposte confuse di sussidi economici e non di redditi da lavoro, slogan e programmi velleitari da parte dei partiti politici, vecchi e nuovi. In realtà non si intravede ancora un progetto di alto profilo e che sia all'altezza della sfida cui verrà chiamato il nostro paese nei prossimi anni. Parliamo di nuove politiche industriali, di fiscalità di vantaggio, di interventi differenziati per la disoccupazione giovanile, di servizi per l'inclusione sociale capaci di contrastare l'aumento delle povertà, di come favorire investimenti pubblici in innovazione e ricerca, di politiche attive, di una diffusa ed effettiva alternanza tra scuola e lavoro. Bisogna ripartire in Sicilia ed in tutto il paese dalla centralità del lavoro, dalla sua dignità, dalla lotta ad ogni forma di sfruttamento, spezzando quella rete di omertà, di ricatto che c'è in molti territori. Ciascuno deve fare la propria parte. Questo è il modo vero per onorare la memoria ed il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino», conclude la leader della Cisl.
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22/05/2017 Massimo Bellucci e Rocco Gravina ospiti a Buonasera Marche
Massimo Bellucci e Rocco Gravina, operatori Fim Cisl Marche, ospiti a Buonasera Marche ÈTV Marche per parlare delle vertenze Tecnowind, Whirpool, Ghergo e della situazione lavorativa delle aziende metalmeccaniche colpite dal sisma.
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22/05/2017 Sostegno all'Inclusione Attiva: ridefiniti i criteri per il contrasto alla povertà
Con il Decreto interministeriale del 16 aprile scorso (in “Gazzetta ufficiale” il 29 aprile) sono stati ridefiniti i criteri per beneficiare del Sostegno all’Inclusione Attiva (SIA), operativo su tutto il territorio nazionale già da settembre 2016, ed i relativi finanziamenti. Questa misura sperimentale di contrasto alla povertà ‐ che il prossimo anno verrà sostituita dal Reddito d’Inclusione ‐ ha raggiunto un numero di famiglie largamente inferiore a quello potenziale, in buona parte a causa dell’eccessiva ristrettezza dei criteri economici previsti. Essi, infatti, erano stati disegnati in un momento di transizione nel quale le sentenze del Consiglio di Stato, che hanno accolto in parte i ricorsi di alcune associazioni dei disabili, avevano modificato sensibilmente l’Isee (circolare del 1° marzo 2016), l’indicatore della condizione economica il cui valore per la famiglia richiedente è determinante per l’ottenimento del SIA. Per non rischiare richieste che andassero oltre i finanziamenti già stanziati, erano stati fissati criteri di accesso assai prudenziali che, una volta aggiustato l’Isee (circolare del 6 maggio 2016), sono risultati troppo stringenti. Le principali modifiche contenute nel provvedimento, che sono entrate in vigore il 1° maggio, riguardano: l’abbassamento del punteggio relativo alla valutazione multidimensionale del bisogno; il potenziamento del beneficio per le famiglie monoparentali; alcune facilitazioni per i nuclei con disabili; la possibilità di richiedere il sostegno anche dopo il primo anno. Positivo il giudizio della Cisl che aveva richiesto più volte modifiche in tal senso negli incontri tecnici al Ministero. I dati provenienti dai territori, infatti, indicavano già da tempo un sottoutilizzo delle risorse e dispiace che, di fronte ai pur consistenti bisogni, il provvedimento, una volta delineato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, abbia dovuto compiere un lungo iter con sensibili rallentamenti prima della sua effettiva promulgazione.
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22/05/2017 Donne e lavoro: ad Osimo si parla di occupazione femminile
Un incontro dedicato all’occupazione femminile nelle Marche, una delle regioni a più alto indice di disoccupazione del Centro-Nord Italia. Il tasso di disoccupazione femminile nelle Marche raggiunge infatti il 12,7%, quello delle giovani sotto i 25 anni è addirittura sopra al 40%. I dati statistici e i fatti contribuiscono a confermare che, generalmente, le donne sono le prime ad essere espulse dal lavoro. L’uscita delle donne dal mercato del lavoro ha le sue motivazioni principali nella nascita di un figlio, nelle situazioni lavorative incompatibili con la vita privata e nel pensionamento. Il lavoro entra spesso in conflitto con il mènage familiare. La conciliazione vita privata-lavoro è una sfida, anche se sta incominciando a profilarsi una cultura della condivisione all’interno della famiglia. Diversamente dagli uomini che vedono crescere il loro tasso di occupazione con l’ingresso nella coppia e la formazione della nuova famiglia, per le donne si registra invece un’ immediata contrazione dell’occupazione. Le donne single rivelano la migliore integrazione nel mercato del lavoro. Le donne nel lavoro sono ulteriormente penalizzate in termini contrattuali e retributivi, il “gender pay gap”, continuando ad essere ritenute una risorsa secondaria. L’Italia rimane ancora al di sotto della media europea; l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere ha dato al nostro paese il 69° posto nella classifica mondiale per la parità di genere. Parleremo di questo e altre problematiche legate al lavoro femminile con Tiziana Mosca del Sindacato CGIL, Cristiana Ilari CISL e Claudia Mazzucchelli UIL, che illustreranno la situazione locale e presenteranno il “protocollo” recentemente firmato dai sindacati per prevenire ogni forma di violenza e disagio nell’ambito lavorativo. La Consigliera di Parità di Ancona Pina Ferraro Fazio illustrerà poi normativa e realtà in casi di discriminazione di genere nei luoghi di lavoro e come tutelarsi.
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19/05/2017 Sauro Rossi interviene alla presentazione di "Le politiche perdute"
Il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, interverrà alla presentazione del libro "Le politiche perdute" che si terrà martedì 23 maggio alle 17.30 alle Biblioteca La Fornace di Moie di Maiolati. Il libro, a cura del Gruppo Solidarietà, raccoglie testi, analisi e riflessioni, prodotti dall’Osservatorio sulle politiche sociali nelle Marche. Insieme a Rossi, prenderanno parte all'incontro Fabio Ragaini, curatore del libro, e Fabrizio Volpini, Presidente Commissione Consiliare “Sanità e Politiche sociali” della Regione Marche.
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19/05/2017 Manovrina: le proposte di Cgil Cisl e Uil per la ricostruzione post sisma
Cgil Cisl e Uil hanno inviato una lettera al Sottosegretario M. Elena Boschi  e al Presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati Francesco Boccia per proporre alcune modifiche normative della cosiddetta manovrina economica inerenti la ricostruzione post terremoto. Tra gli emendamenti proposti, lo slittamento oltre il 16 febbraio 2018 del termine per restituire i tributi sospesi con la busta paga pesante, prevedendo la possibilità di dividere l'importo in 18 invece che in 9 rate, valutando inoltre l'ipotesi di uno sconto sulla restituzione. I sindacati chiedono, per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali,  di prevedere risorse aggiuntive rispetto a quanto stabilito nel decreto 189/2016; che le richieste per l indennità di trattamento di integrazione salariale siano ammissibili per tutto il 2017, ivi comprese le zone colpite dagli eccezionali eventi meteorologici, ed estese ai disoccupati che abbiano terminato, anche nel 2016, periodi di Naspi o Mobilità, sia ordinaria che in deroga; l'equiparazione dell Area del sisma alle Aree di Crisi Complessa con conseguente concessione di proroghe ai trattamenti ordinari e straordinari fino ad un massimo di 12 mesi; che le aziende e le imprese appartenenti ai settori riferibili al Fondo di Integrazione Salariale con meno di 6 dipendenti e fino a 2, dal 24 agosto 2016 e per tutto il 2017, siano ammesse ai trattamenti previsti per il sostegno al reddito e che l'indennità sia comunque concessa ai lavoratori dipendenti da aziende iscritte ai Fondi di solidarietà bilaterali. Cgil Cisl e Uil propongono infine l'istituzione di una Zona Economica Speciale (ZES) al posto della Zona Franca Urbana per poter meglio indirizzare lo sviluppo economico delle aree.  
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19/05/2017 Poste italiane. Free-duck pericoloso, alto il rischio per i portalettere, la denuncia della Slp Cisl Marche
«Probabilmente solo il caso ha voluto che le conseguenze dell’incidente accaduto ieri (18 maggio) verso le 14,00 a Pesaro,  in via dei Cacciatori,   non fossero  gravi.   –  esordisce con preoccupazione, Dario Dominici, segretario generale Slp Cisl Marche – La  portalettere, applicata al centro di recapito di Pesaro, da un momento all’altro, si è trovata in balia del mezzo che stava guidando, che non rispondeva più ai comandi. Il  mezzo impazzito, che ha terminato la propria corsa, dopo essersi ribaltato, nel fossato che costeggia la strada,  ha invaso la corsia opposta – racconta Dominici – fortunatamente gli automobilisti provenienti in senso contrario sono riusciti ad evitarlo». Si  parla  di un Free-duck il mezzo futuristico ed ecologico, fiore all’occhiello di Poste Italiane, che dopo essere stato affidato ai portalettere,  secondo il sindacato di categoria,  si è dimostrato assolutamente inidoneo all’uso per cui è stato destinato. «Nonostante le ripetute denunce dei rappresentanti dei lavoratori - dichiara il  Segretario Regionale del Slp Cisl, il sindacato di categoria maggiormente rappresentativo - questi mezzi non sono stati ritirati nonostante rimangano inutilizzati anche per mesi».   Insomma un altro esempio di come «gli errori derivanti da una valutazione generalizzata dei mezzi da assegnare  producano non solo inaccettabili sprechi di risorse economiche sempre meno disponibili,  ma determinino veri e propri attentati alla salute dei lavoratori come accaduto ieri». Gli incidenti nei pressi del centro di distribuzione di Pesaro sono numerosi, gli addetti sono costretti, all’inizio del  servizio per la  distribuzione della corrispondenza, a percorrere una strada senza banchine, altamente trafficata e caratterizzata da un percorso tortuoso. «Facile immaginare cosa può accadere quando improvvisamente un mezzo paragonabile per prestazioni ad un ciclomotore, perde quasi completamente la propria accelerazione durante la marcia  -questo è il malfunzionamento più frequente - o come nel caso accaduto ieri, lo sterzo si blocchi e il mezzo continua la sua corsa incontrollata nel traffico -  continua Dominici - sembrerebbe addirittura che il mezzo oggetto del malfunzionamento, che ha mandato all’ospedale la portalettere del capoluogo pesarese, fosse appena uscito dall’officina,  giudicato idoneo e sicuro per affrontare la circolazione stradale. – conclude Dominici - Fortunatamente i mezzi di questo tipo in dotazione a Pesaro sono solo 4 ma la sicurezza non è certo il fiore all’occhiello della azienda visto che anche i rimanenti motomezzi e automezzi non versano in ottime condizioni. Ci vengono segnalati ritardi anche nelle manutenzioni ordinarie dell’intero parco mezzi, mentre aumentano i controlli da remoto sui lavoratori, dopo la introduzione delle scatole  nere utili solo a sapere la posizione del portalettere in qualsiasi momento».
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19/05/2017 Jesi, elezioni 2017: Cgil Cisl e Uil a confronto con i candidati sindaco
Sabato 20 maggio alle 9.30 si terrà al Palazzo dei Convegni di Jesi un incontro con i candidati sindaco organizzato da Cgil Cisl e Uil intitolato "Jesi 2050: domande su come programmare futuro". «Il rinnovo del Consiglio Comunale e l’elezione del primo cittadino, sono senza dubbio, nel panorama dell’esercizio della democrazia, sono tra i momenti più alti ed importanti - dichiarano Mohamad El Hasani, Maurizio Andreolini e Sandro Bellagamba - Anche il sindacato, così come altri soggetti portatori di interessi collettivi, incontra tutti i candidati e lo fa sui temi del lavoro e dello sviluppo, temi particolarmente cari a Cgil Cisl e Uil». «Infatti - proseguono i tre responsabili sindacali - in una comunità come la nostra, caratterizzata da difficoltà ma anche da notevoli potenzialità vi è la necessità di superare le difficoltà, mettere a sistema le ricchezze al fine di “rigenerare la Vallesina” e, oltre che gestire al meglio il presente, anche programmare il futuro. Chiederemo a tutti i candidati a Sindaco di rispondere alle priorità individuate dal Sindacato per crescere in maniera sostenibile.».
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19/05/2017 Gas -Acqua, siglata ipotesi di accordo: aumenti per 89 euro nel triennio 2016-2018
Dopo una lunga trattativa durata oltre sedici mesi, un riuscitissimo sciopero generale, manifestazioni e presidi davanti le aziende, nelle prime ore di giovedì 18 maggio 2017 tra le associazioni imprenditoriali Anfida, Igas, Anigas, Confindustria-Energia, Utilitalia-Confservizi e i sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil è stata siglata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2016-2018 del settore gas-acqua (oltre 48.000 i lavoratori interessati, dipendenti da circa 600 imprese), scaduto il 31 dicembre 2015. L'intesa sottoscritta prevede un aumento medio complessivo (minimi, produttività, welfare) di 89 euro. Elemento di novità contrattuale è l'utilizzo di quote di produttività (11 euro per 14 mensilità riferiti al 2017, più altri 11 euro per 14 mensilità nel 2018, aggiuntive ai premi aziendali nel biennio 2017- 2018). Il montante complessivo di aumento dei minimi e produttività è di 1576 euro. A giugno 2019 si procederà ad una verifica sullo scostamento del tasso di inflazione: se il dato risulterà eguale o superiore a quanto posto alla firma del rinnovo (2,7%) si procederà all'adeguamento dei minimi con decorrenza dal 1 gennaio 2019. Previsti inoltre incrementi sulla sanità integrativa (5 euro) a partire dal 1 gennaio 2017 e sulla premorienza ( 5 euro) a partire dal 1 gennaio 2018. «Con questa intesa finalmente si conclude – dicono soddisfatti i segretari generali di Filctem, Femca, Uiltec, Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani – il percorso di rinnovo dei contratti del settore energetico in difesa del reddito dei lavoratori e del welfare contrattuale. Un modello equilibrato – sottolineano – in grado di coniugare l'indispensabile difesa del potere di acquisto con la distribuzione della produttività, un segnale importante a livello confederale di novità sulle linee contrattuali». Una novità di rilievo arriva dalle gare gas: finalmente, come da intese sottoscritte recentemente al ministero dello Sviluppo Economico, viene inserita nel contratto la clausola sociale – con una norma specifica – a salvaguardia dei diritti occupazionali per i lavoratori che sono coinvolti nelle gare per l'acquisizione della distribuzione del gas negli ambiti territoriali. Infine sul tema dei diritti è confermato l'attuale sistema di tutele previste dal contratto in materia di progressività e proporzionalità delle sanzioni disciplinari. «L'ipotesi di accordo stipulata – fanno sapere i sindacati – sarà unitariamente e immediatamente sottoposta all'approvazione delle assemblee dei lavoratori».
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17/05/2017 5 minuti Cisl: Accordo CAF e INPS, revocato blocco Isee - Mostra Migranti
Servizio compilazione ISEE, raggiunta l'intesa tra CAF e l'INPS nazionale. Annullata la sospensione del servizio prevista a partire dal 15 maggio. Le interviste a Paolo Santini, amministratore unico Labor Service Caf Cisl Marche e Fabiola Tarabelli, responsabile area fiscale Caf Cisl Marche. "Migranti, la sfida dell'incontro". Ad Ancona la mostra e le iniziative per favorire l'accoglienza e l'integrazione. le interviste a Neli Isaj, responsabile Anolf Cisl Marche e Giorgio Paolucci, curatore della mostra.
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16/05/2017 Sauro Rossi riconfermato al vertice della Cisl marchigiana
Si è concluso oggi il XII Congresso della Cisl Marche con la rielezione di Sauro Rossi al vertice regionale del sindacato cislino. La due giorni congressuale ‘Per la persona, per il lavoro, nelle Marche da Rigenerare’ che si è tenuta a Fermo ha visto la partecipazione di oltre 400 persone, tra invitati e delegati eletti, dalle 18 Federazioni sindacali di categoria della Cisl Marche, attraverso un percorso congressuale che è partito dalle centinaia di assemblee nei luoghi di lavoro e nel territorio e che negli ultimi mesi ha coinvolto migliaia di lavoratori e pensionati, dato voce agli oltre 1500 rappresentanti Cisl nei luoghi di lavoro e ai 150.615 iscritti della Cisl delle Marche. Sauro Rossi sarà affiancato nella nuova segreteria da Cristiana Ilari e Marco Ferracuti. «Per la persona per il lavoro è il percorso che la Cisl ha scelto per questa stagione congressuale» ha esordito Gigi Petteni, segretario nazionale Cisl , in conclusione del XII Congresso Regionale Cisl Marche , portando i saluti della segretaria generale Annamaria Furlan. «Dobbiamo tornare a riflettere sul lavoro come condizione di vita. Oggi il lavoro viene percepito da tutti con maggiore insicurezza rispetto al passato: dobbiamo cogliere il disagio delle persone perché la crescita non può essere senza lavoro. È il lavoro che dà cittadinanza, non il reddito». Petteni ha ricordato , inoltre come la messa in sicurezza del paese sia una priorità, così come il rilancio della riforma del fisco a partire dalla lotta all’evasione e alla corruzione. Nelle Marche colpite dalla crisi e dal sisma servono «relazioni di qualità con tutti i soggetti per guidare lo sviluppo, altrimenti si rischia di governare un territorio al declino. È nostro dovere – ha concluso Petteni- creare le condizioni per abbattere le paure e costruire la speranza». Per rigenerare le Marche «è necessario e fondamentale responsabilizzare tutti i soggetti istituzionali e non, per un nuovo patto che coniughi lavoro, sviluppo e welfare - ha dichiarato Sauro Rossi, appena eletto - Il rilancio sociale, economico, produttivo della nostra Regione non può prescindere dal rigenerare le aree colpite dal sisma. Per guardare al futuro con speranza occorre investire in formazione e aprire canali di scambio con gli universi giovanili». L'ALBUM FACEBOOK DEL XII CONGRESSO REGIONALEIL XII CONGRESSO SU TWITTER RASSEGNA STAMPA   ANSAAGIANCONA TODAYCRONACHE ANCONACRONACHE MACERATESICRONACHE FERMANEVIVERE FERMOPICCHIO NEWSIL CITTADINO DI RECANATILA PROVINCIA DI FERMOhttp://www.laprovinciadifermo.com/index.php/fermo2/economiafermo/6019-mettere-in-sicurezza-il-territorio-e-creare-imprese-all-estero-al-fermo-forum-le-ricette-anti-crisi-e-protezionismoFM TV 
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12/05/2017 Francesco Varagona è il nuovo presidente di Adiconsum Marche
Francesco Varagona è il nuovo presidente della Adiconsum Marche, l’associazione per la difesa dei consumatori e dell’ambiente promossa dalla Cisl. L’elezione è avvenuta ieri al termine del 7° Congresso dell’associazione, tenutosi ad Ancona, al quale hanno preso parte il presidente nazionale di Adiconsum Walter Meazza, il segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi, e la presidente uscente Silvana Santinelli, eletta nella segreteria della Fnp Cisl Marche. Francesco Varagona, sarà affiancato nella presidenza da Loredana Baldi e Alessandra Fioravanti.
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12/05/2017 Difendiamo i servizi per l'impiego
I lavoratori dei Centri per l'impiego di tutta la regione si sono riuniti oggi in assemblea ad Ancona. L'assemblea è stata convocata dalle categorie della funzione pubblica di Cgil Cisl e Uil per discutere del futuro dei servizi per l'impiego, alle prese da tempo con gravi problemi strutturali e di personale. «Un'assemblea intensa e partecipata - dichiara il segretario regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti - Grande senso di responsabilità degli operatori che chiedono a gran voce alla Regione di investire sul lavoro.Occorrono sedi adeguate, formazione e soprattutto certezza sul futuro del servizio.Nei prossimi giorni definiremo forme di mobilitazione e sensibilizzazione nei territori».
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09/05/2017 Selena Soleggiati rieletta segretario generale della Fist Cisl Marche
Selena Soleggiati è stata rieletta segretario generale della Fist Cisl Marche al termine del I Congresso della federazione dei sindacati del terziario nata nel 2014 dalla sinergia delle categorie Fisascat e Felsa (rispettivamente rappresentative dei lavoratori del commercio, turismo e servizi e dei lavoratori autonomi, atipici e somministrati), che si è svolto oggi, martedì 9 maggio, a Sirolo. Ai lavori hanno partecipato il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, il segretario regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti, e oltre 100 tra invitati e delegati. Soleggiati sarà affiancata in segreteria da Maria Teresa Ferretti e Marco Squartini.
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09/05/2017 CAF Marche: annullata la sospensione del servizio ISEE
I Caf hanno raggiunto ieri l'accordo con la Direzione Nazionale dell'INPS per i compensi ISEE 2017. Il valore corrisposto resta uguale a quello del 2016. Annullato, dunque, il blocco delle attività previsto a partire da lunedì 15 maggio. Nelle Marche, nel 2015 le pratiche Isee svolte dai Caf di Cgil, Cisl e Uil sono state 64.165, nel 2016 74.565; nel 2017, alla data del 27 aprile, le pratiche Isee svolte di Cgil, Cisl e Uil sono state 37.987.
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09/05/2017 Busta paga pesante, Ferracuti: «Che beffa la restituzione in nove mesi»
«Una decisione assurda che continua a rendere questo provvedimento più una beffa che un sostegno ai terremotati». Questa l'analisi dei criteri di restituzione delle imposte che Marco Ferracuti, segretario regionale della Cisl Marche, affida alle colonne del Corriere Adriatico di oggi. «Con questo meccanismo - prosegue Ferracuti - i terremotati rischiano di avere stipendi al limite e il beneficio si trasformerebbe in disagio». LEGGI L'ARTICOLO:
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08/05/2017 5 minuti Cisl: 1°maggio 2017 il punto di Sauro Rossi- #CashMob etico Fim Cisl NeXt
Primo maggio 2017, il punto del Segretario Generale della Cisl Marche Sauro Rossi. #votocolportafoglio #cashmobetico promosso da Fim Cisl nazionale e NeXt- Nuova economia a Muccia. Le interviste a Marco Bentivogli, Segretario Generale Fim Cisl nazionale, Leonardo Becchetti presidente Next e professore di economia politica all’Università di Tor Vergata Roma e i referenti delle aziende premiate.  https://youtu.be/PFaBsbJfH-w
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08/05/2017 Mario Canale riconfermato Segretario generale della Fnp Cisl Marche
Mario Canale è stato riconfermato Segretario generale della Federazione dei pensionati (FNP) della Cisl Marche. Lo ha deciso il Consiglio generale della Federazione, i cui componenti sono stati eletti al XII Congresso regionale, svoltosi mercoledì 26 e giovedì 27 aprile a Recanati. Canale sarà affiancato in Segreteria da Giulio Grazioli, anch'egli riconfermato, e dall'attuale Responsabile dell'Adiconsum regionale, Silvana Santinelli, che rappresenta quindi il "volto nuovo" della Segreteria. A Dino Ottaviani è stato affidato l'incarico di Coordinatore del Dipartimento welfare, mentre Rosanna Ciarrocchi è stata eletta Coordinatrice donne.
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05/05/2017 Le scuole di Pordenone in concerto per sostenere l'Istituto Dante Alighieri di Macerata
Il Coro delle scuole secondarie di primo grado del centro storico di Pordenone accompagnati dall'orchestra del Liceo Leopardi - Majorana di Pordenone organizzano sabato 9 maggio presso il Duomo centrale di Pordenone un concerto di solidarietà per raccogliere fondi a favore dell'Istituto Dante Alighieri di Macerata, danneggiato in seguito al sisma. L'evento è stato promosso dalla Cisl Scuola del Friuli Venezia Giulia, sede di Pordenone, e realizzato dai docenti di musica e dagli alunni degli istituti coinvolti. L'evento ha il patrocinio del comune di Pordenone. «Un grazie di cuore da parte della Cisl Scuola delle Marche - dichiara il segretario generale Anna Bartolini - ai ragazzi, ai docenti e ai colleghi della Cisl Scuola del Friuli per la sensibilità e la generosità dimostrata».
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05/05/2017 Marco Paialunga è il nuovo segretario generale della Fisascat Cisl Marche
Cambio al vertice nella Fisascat Cisl Marche, il sindacato del commercio e servizi della Cisl, eletto Marco Paialunga nuovo Segretario Generale, al termine del X Congresso regionale, ieri ad Ascoli Piceno. Paialunga si avvicenda a Selena Soleggiati che lascia la categoria del commercio per altri incarichi. “Fondata sul lavoro perché sia ancora un diritto di tutti”, questo lo slogan del Congresso al quale hanno partecipato il Segretario Nazionale della Fisascat Cisl Pierangelo Raineri, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e oltre 150 persone, tra delegati e invitati provenienti da tutte le Marche, in rappresentanza di tutti i settori del commercio, servizi e turismo. Al centro dei lavori congressuali, la presentazione dei primi risultati di un percorso di ricerca avviato negli ultimi mesi che hanno messo in luce le differenze ma anche il valore, dal punto di vista delle donne, giovani e immigrati, che vivono nei luoghi di lavoro e nell’esperienza sindacale della Fisascat Marche. Con Marco Paialunga eletti nella nuova segreteria Fisascat Cisl Marche Clara Caferri e Domenico Montillo.
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05/05/2017 Giuseppe Giorgetti rieletto al vertice della Fai Cisl Marche
Giuseppe Giorgetti è stato riconfermato alla guida della Fai Cisl Marche al termine del VI Congresso del sindacato dei lavoratori del settore agroalimentare che si è svolto ieri, giovedì 4 maggio, ad Ascoli Piceno. Ai lavori hanno partecipato il segretario generale della Fai Cisl Nazionale, Luigi Sbarra, il segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi e il segretario regionale della Cisl Marche Marco Ferracuti. Nel corso del dibattito congressuale è stato delineato il quadro generale del settore agroalimentare nelle Marche, ancora in emergenza occupazionale, il tema del caporalato e la situazione delle imprese agroalimentari delle aree colpite dal sisma. Giorgetti sarà affiancato in segreteria da Lidia Felicita Fabbri, Gabriele Monaldi, Danilo Santini e Stefano Pepa.
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04/05/2017 Busta paga pesante: nove rate per restituirla
Prorogata al 31 dicembre 2017 la durata della busta paga pesante, ma la restituzione avverrà in 9 rate. Questa è una delle norme contenute nel decreto legge 50/2017 recante disposizioni in materia finanziaria, enti locali e iniziative per le zone colpite dal sisma. Per quanto riguarda la restituzione, il decreto stabilisce che la ripresa della riscossione, senza sanzioni e interessi, dei tributi sospesi e non versati (inclusa l’IRPEF sospesa per effetto della “busta paga pesante”) avverrà entro il 16 febbraio 2018 limitatamente ai soggetti diversi da imprenditori, lavoratori autonomi e agricoltori (per i quali rimane fermo il termine posto dalla normativa previgente del 16 dicembre 2017). Viene inoltre specificato che i soggetti diversi da imprenditori, lavoratori autonomi e agricoltori potranno versare le somme oggetto di sospensione, inclusa l’IRPEF sospesa con la “busta paga pesante”, mediante rateizzazione fino a un massimo di 9 rate mensili di pari importo a decorrere dal 16 febbraio 2018. Nel testo del d.l. 189 modificato rimane comunque il rinvio alla possibilità di intervento con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze da emanare entro il 30 novembre 2017, Riteniamo la misura di rateizzazione introdotta assolutamente insufficiente e per questo stiamo continuando a sollecitare il Parlamento affinché in sede di conversione in legge la rateizzazione sia estesa almeno al numero di rate massimo previsto per queste fattispecie dallo Statuto del Contribuente (18 rate mensili) e l’avvio della restituzione sia ulteriormente dilazionato nel tempo.
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02/05/2017 Migranti: ad Ancona la mostra sulla sfida dell'incontro
Anolf Marche è tra gli enti promotori della mostra "Migranti, la sfida dell'incontro" che sarà inaugurata oggi, martedì 2 maggio, ad Ancona e che sarà ospitata nella chiesa di Santa Maria della Piazza fino al 14 maggio. La mostra offre uno sguardo curioso e appassionato al destino di milioni di persone e prova ad immedesimarsi nella loro umanità che deve far i conti con lingue, culture e situazioni nuove. Tra i protagonisti degli incontri a margine dell'iniziativa ci saranno operatori di IAL Marche, che illustreranno i corsi di formazione linguistica e professionale, e il segretario regionale del Sicet Marche, Claudio Omiccioli, che racconterà l'esperienza della comunità albanese.
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01/05/2017 5 Minuti Cisl: Manifesto sisma Cgil Cisl Uil Macerata- Tavola rotonda Fnp
Rigenerare lo sviluppo sociale ed economico nelle aree maceratesi colpite dal sisma ed evitare l’abbandono del territorio. Le proposte di Cgil Cisl Uil. Intervista a Silvia Spinaci, responsabile Cisl Macerata. Il lavoro in famiglia. Solidarietà e partecipazione senza limiti di età.Tavola Rotonda promossa dal sindacato dei pensionati della Cisl in occasione del XII Congresso Regionale della Fnp Cisl a Recanati. Interviste a Fatima Farina, Università di Urbino, Maria Trentin, Coordinatrice nazionale donne Fnp Cisl e Andrea Principi, ricercatore INRCA- Ancona.
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01/05/2017 1 Maggio 2017 Sauro Rossi: " Festa del lavoro pensando positivo"
Intervento di Sauro Rossi, Segretario Generale  Cisl Marche, Corriere Adriatico, 1 Maggio 2017 Ci apprestiamo a celebrare il 1° Maggio, Festa del Lavoro, senza che, nemmeno quest’anno, tale fondamentale tema sia riuscito a guadagnare il centro della discussione politica come sarebbe necessario. Questo limite purtroppo si registra ai vari livelli. Si parla  di lavoro meno di quanto sarebbe utile a livello internazionale,  dove si sta riestendendo il fenomeno dello sfruttamento minorile; si allargano le aree di attività sommerse all’interno delle quali vengono negati anche i più elementari diritti delle persone; cresce il numero degli attivisti sindacali imprigionati e uccisi perché impegnati nelle lotte di emancipazione. Si trascura di affrontare le questioni del  lavoro anche su scala europea, dove tutto viene subordinato alla discussione sugli effetti di neo-isolazionismi stile Brexit e al rischio di affermazione delle nuove forme di nazional-populismo, senza provare a modificare l’approccio di  eccessivo rigore economico che nonostante gli interventi  “espansivi” della BCE, continua a condizionare in negativo la crescita continentale. E soprattutto senza pensare a quali strategie adottare per accompagnare quella “rivoluzione digitale” che nei prossimi anni, a livello UE, si stima possa creare quasi 3 milioni di posti di lavoro, bruciandone però 7. Senza sforzarsi di delineare percorsi condivisi su come coniugare lo sviluppo economico con quello sociale ed ambientale. Rinunciando a legare ad un progetto comune le politiche migratorie.Il tema lavoro va riportato in primo piano, in forma decisa,  anche in Italia. Il nostro Paese, fanalino di coda, nelle classifiche sulla ripresa economica, dove permangono i seri problemi di una marcata differenziazione tra le diverse aree territoriali,  ha assoluto bisogno di varare decisive misure fiscali a favore di imprese e lavoratori. Per dare alle prime, in forma selettiva, maggiori chances di competizione e ai secondi, irrobustendone il salario reale, uno strumento per rilanciare i consumi. Le risorse per finanziare questi interventi, come da anni stanno sostenendo i sindacati, vanno ricercate nella lotta all’evasione fiscale, alla corruzione,al malaffare. In questo ultimo anno, sul piano normativo, la scena è stata catturata dai provvedimenti per il Jobs Act ma, pensando in positivo,  merita di essere posta  in rilievo la legge di contrasto al caporalato che, se correttamente applicata, ridarà, specie nel Mezzogiorno, dignità al lavoro di migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori, immigrati e non. E di lavoro c’è bisogno di parlare nelle Marche. Perché c’è da riflettere su come recuperare quel 25% della capacità produttiva persa con la crisi decennale che abbiamo alle spalle, su come combattere una disoccupazione generale tornata sopra il 10% e una disoccupazione giovanile attestata al 25.3 %, su come  affrontare il riemergente tema della bassa occupazione femminile. Ma è doveroso anche in questo quadro critico interpretare alcuni segnali inediti: la crescita dopo 3 anni (di circa 3.000 unità) del lavoro dipendente e la prevalenza dei laureati sui diplomati tra gli occupati nel 2016. E trarne  indicazioni per utilizzare al meglio le risorse per favorire e qualificare l’occupazione. Ma di lavoro bisogna soprattutto trattare nella nostra regione per metterlo al centro dei progetti  di ricostruzione fisica e morale delle comunità colpite dal sisma. Per garantire nell’immediato l’occupazione e il reddito dei lavoratori coinvolti. Per massimizzare le occasioni che il “cantiere” della ricostruzione potrà offrire ai lavoratori del nostro comparto edile, pesantemente colpito dalla crisi, garantendo legalità, trasparenza e sicurezza. Ma soprattutto per fare del lavoro una delle chiavi  di rigenerazione del modello di sviluppo delle nostre aree interne, per invertire il trend di impoverimento e spopolamento che già le affiggeva e per avviare percorsi concreti di rilancio sociale ed economico di quei territori. Sarà un impegno di lunga lena quello che ci aspetta al riguardo ma non può che costituire il nucleo di un Patto per il lavoro, lo sviluppo e il welfare tra istituzioni e parti sociali che, convintamente, rilanciamo come espressione di uno sforzo corale teso a dare un futuro dignitoso alle Marche.
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29/04/2017 Luca Tassi è il nuovo segretario generale della Filca Cisl Marche
Luca Tassi è stato eletto segretario generale della Filca Cisl Marche al termine del XVI Congresso del sindacato dei lavoratori edili, delle costruzioni e del settore legno che si è svolto venerdì 28 aprile, a Montecassiano. Prende il posto di Massimo Giacchetti, che ha lasciato l'incarico dopo 12 anni alla guida della Filca delle Marche. Ai lavori hanno partecipato il segretario nazionale della Filca Cisl, Franco Turri, e il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi. Luca Tassi sarà affiancato nella nuova segreteria da Paolo Ferri e Tonino Passaretti.
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29/04/2017 Guglielmo Marconi riconfermato alla guida della Flaei Cisl Marche
Guglielmo Marconi è stato rieletto segretario generale della Flaei Cisl Reti Marche, al termine del XVI Congresso regionale del sindacato degli elettrici della Cisl, venerdì 28 Aprile a Sirolo. “Il sindacato del lavoro per la dignità delle persone, non si promuove il lavoro senza la persona, come la persona senza il lavo ” lo slogan del Congresso scelto dalla Flaei Cisl Reti marchigiana, al quale hanno partecipato Salvatore Mancuso, della segreteria nazionale della Flaei Cisl Reti, e Marco Ferracuti, segretario della Cisl Marche. Hanno partecipato ai lavori della giornata, una cinquantina di persone, tra delegati e invitati, provenienti da tutte le Marche, in rappresentanza dei lavoratori delle aziende elettriche presenti nelle Marche. Guglielmo Marconi sarà affiancato nella nuova segreteria da Dalverio Dafne, Marco Carassai e Valeria Raimondi eletta Coordinatrice regionale donne Flaei Cisl Reti Marche.
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29/04/2017 Protocollo tra sindacati e Anci Marche per collaborare sugli appalti
Il Presidente di Anci Marche ed i referenti regionali delle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL hanno siglato ad Ancona un protocollo per la collaborazione in materia di appalti, servizi e forniture, contratti di concessione. «L'obiettivo è attivare tutti gli strumenti per contribuire a sostenere e rilanciare la crescita economica - ha detto Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche - offrendo opportunità alle imprese». L'attuale contesto socio-economico fa sì che il sistema degli appalti pubblici contribuisca al mantenimento ed alla creazione di nuovi posti di lavoro incentivando la progressiva qualificazione ed innovazione dell'offerta espressa dalle ditte appaltatrici. Per Daniela Barbaresi, segretaria generale della CGIL, Renzo Perticaroli, segretario della Uil Marche e Marco Ferracuti, segretario regionale della Cisl Marche «occorre che il sistema degli appalti contribuisca a rafforzare la cultura del lavoro regolare, il rispetto della legislazione sociale e dei diritti dei lavoratori auspicando l'incentivazione al contrasto alla concorrenza sleale, ed a eventuali tentativi di turbative d'asta, corruzione ed infiltrazioni della criminalità organizzata». Anci Marche si fa promotrice del protocollo presso tutti i comuni marchigiani.
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29/04/2017 Festa del lavoro sostenibile e del consumo critico e responsabile
FIM Cisl Nazionale e NeXt – Nuova Economia X Tutti ancora insieme per festeggiare l’Italia che lavora in modo sostenibile e responsabile. Appuntamento il 29 aprile a Muccia – comune diventato zona rossa dopo il sisma del 2016 – che apre i suoi giardini pubblici alle imprese locali sostenibili premiandole con acquisti consapevoli e supportando realtà imprenditoriali che attualmente versano in condizioni critiche. È il Cash #MobEtico organizzato per il secondo anno consecutivo in occasione della Festa del Lavoro. Uno strumento creato dal comitato scientifico di NeXt, che restituisce ai cittadini il proprio #VotocolPortafoglio, il potere della scelta responsabile nell’acquisto. La Fim e NeXt hanno scelto un modo diverso per festeggiare il  1 maggio premiando le aziende sostenibili del territorio e portando solidarietà ad un territorio colpito dal terremoto . «L'attenzione della Fim e NeXt a scegliere simbolicamente Muccia per lanciare un messaggio di solidarietà da a questa iniziativa un forte valore simbolico nazionale. -  afferma Sauro Rossi segretario della Cisl Marche, a Muccia con i metalmeccanici della Cisl  -  Un modo diverso e nuovo per festeggiare e rinnovare lo spirito della 1 Maggio. “     Un modo diverso per festeggiare il lavoro sostenibile e promuovere i territori anche su tutto il territorio nazionale, grazie al nuovo sistema Cash Mob Etico On Line, che attiva i canali di e-commerce delle imprese coinvolte nell’evento.  «La Fim è un'organizzazione del "si può fare" che va caccia di buone notizie, perché il piagnisteo non ha mai cambiato nulla.  - ha esordito Marco Bentivogli segretario generale della Fim Cisl  -  Siamo a Muccia per premiare la sostenibilità sociale e ambientale delle imprese e portare la solidarietà al territorio.   Le aziende che abbiamo premiato oggi nonostante la situazione le difficoltà del sisma hanno mantenuto alti i livelli di sostenibilità, sono aziende che parlano una lingua diversa quella della consapevolezza del rispetto dei lavoratori e dell'ambiente. Questo Paese ha un gran bisogno di raccontare le buone pratiche e renderle generative. Lo possiamo fare con i superpoteri delle scelte che facciamo come consumatori - riconquistando un rapporto con il mercato che premi la sostenibilità e la partecipazione . C'è un voto non alternativo a quello politico quello "col portafoglio" che può cambiare il mercato e le scelte etiche delle imprese. Le buone relazioni da sole sono un fattore di successo dell'impresa. Con le forme tradizionali di partecipazione e conflitto non andiamo da nessuna parte: la partecipazione continua dal basso cambia il modo di fare sindacato. - conclude -  Bisogna premiare le aziende che non si sono omologate alla pratica della sola ricerca del profitto, in cui i lavoratori hanno diritti e che aprono alla partecipazione dei lavoratori.” Il Cash Mob Etico a Muccia ha premiato imprese agroalimentari locali attraverso gli acquisti dei partecipanti e tre aziende marchigiane del settore ICT e metalmeccanico, che si contraddistinguono per politiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
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28/04/2017 Elezioni Rsu Whirlpool: vittoria della Fim Cisl Marche
La Fim è la prima organizzazione alle elezioni Rsu operai ed impiegati Whirlpool di Fabriano, con 11 Rsu su un totale di 26 da eleggere. Nello stabilimento di Melano ottiene la maggioranza assoluta portando a casa 5 Rsu su 9 da eleggere. Stefano Balestra il più votato della Fim con 70 voti, segue Francesco Ramponi con 67 voti, Roberto Corinna con 52 voti e Gessica Roscioli con 36 voti, sono i nuovi Rsu. Nella sede centrale di Fabriano vengono eletti Piero Ciarlantini con 68 voti, Roberta Leri con 28 voti e Giovanni Lasconi 3 voti. Nella sede impiegatizia di Ca'Maiano viene eletto Andrea Chiariotti con 30 voti. Nella sede di via Campo Sportivo viene eletto Gabriele Fabbretti con 19 voti. Ed infine nel magazzino prodotto finito viene eletto Giancarlo Biccheri con 8 voti. Per il Segretario nazionale della Fim Cisl Michele Zanocco «le lavoratrici e i lavoratori hanno premiato la serietà e il lavoro che in questi anni, tutta la Fim ha portato avanti ad ogni livello dalla crisi di Indesit a cui è seguita l’acquisizione da parte di Whirlpool, fino agli accordi che oggi hanno permesso l’armonizzazione della contrattazione di secondo livello su tutti i siti del Gruppo. Un grazie va a tutta la squadra della Fim di Fabriano e a tutte le lavoratrici e i lavoratori che ci hanno dato la loro fiducia e che continueremo ad onorare con il nostro impegno quotidiano».
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28/04/2017 1 Maggio 2017: manifestazione nazionale a Portella della Ginestra. Le iniziative nelle Marche
La Festa del Lavoro 2017 si svolgerà a Portella della Ginestra (Pa) in occasione del 70° anniversario della strage. Al comizio conclusivo interverrano i tre Segretari Generali di Cgil Cisl e Uil Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. A Roma, come ogni anno, si terrà in Piazza San Giovanni il concertone organizzato da Cgil Cisl e Uil. I conduttori di questa edizione sono Camilla Raznovich (che aveva già presentato l'edizione 2015 dell'evento musicale) e il rapper Clementino. In occasione della Festa del lavoro, il 1 maggio 2016 la Cisl Marche sarà presente alle seguenti iniziative organizzate sul territorio regionale: FANO (PU): VIA RISORGIMENTO ANGOLO VIA MAZZINI ORE 17.00 INTERVENTI di CGIL CISL UIL e ANPI MATELICA (MC) nella mattinata COMIZIO CISL (ROCCO GRAVINA) P.RECANATI (MC) COMIZIO CISL (SILVIA SPINACI) PIORACO (MC) COMIZIO CGIL RECANATI (MC) COMIZIO UIL CIVITANOVA MARCHE (MC) COMIZIO UIL
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26/04/2017 Rigenerare lo sviluppo sociale ed economico nelle aree maceratesi colpite dal sisma
Cgil Cisl e Uil di Macerata hanno reso pubblico un documento di proposte per il rilancio delle aree maceratesi colpite dal terremoto e hanno lanciato una campagna di ascolto sul territorio volta a raccogliere bisogni e proposte delle comunità locali.
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25/04/2017 Congresso dei Pensionati Cisl Marche, eletto il nuovo Consiglio generale
«Serve una riforma profonda del sistema fiscale italiano, per ridare ossigeno ai redditi medi e bassi da lavoro e pensione». Le parole sono di Gigi Bonfanti, Segretario generale della Federazione nazionale dei pensionati (FNP) della Cisl, intervenuto giovedì 27 aprile al 12° Congresso della FNP Marche, svoltosi a Villa Anton di Recanati. «Le risorse per finanziarla ci sono - ha sostenuto Bonfanti - e vanno trovate contrastando seriamente  l'evasione fiscale, che nel nostro paese drena risorse per almeno qualche centinaio di milioni, attraverso l'introduzione di  misure come il contrasto di interessi, col quale favorire la detraibilità di alcune tipologie di spese, specie sanitarie». I lavori del Congresso, iniziato mercoledì 27 aprile, si sono conclusi nel pomeriggio di giovedì, quando i 151 delegati eletti nei Congressi delle 13 Rappresentanze Sindacali Locali (le articolazioni della FNP Marche sul territorio)  hanno eletto il nuovo Consiglio generale. Spetterà a quest'ultimo, che si riunirà il prossimo 8 maggio, eleggere il Segretario generale e gli altri due componenti della Segreteria regionale. La FNP Cisl Marche conta quasi 83.000 iscritti in tutta la Regione, ed è presente sul territorio attraverso 130 tra sedi e recapiti. Svolge attività di tutela e assistenza sociale e previdenziale, insieme ad un'intensa attività di contrattazione sociale nei confronti di enti e istituzioni locali. Sono circa 188 gli accordi firmati dal 2011 al 2015 nelle Marche, sui temi del della fiscalità locale, dei servizi per l'infanzia, della povertà e dell'esclusione sociale, del territorio, della sanità e del mercato del lavoro. Il Congresso è stato preceduto da una tavola rotonda, svoltasi nel pomeriggio del 26 aprile, sul tema del rapporto tra servizi per l'infanzia, lavoro sociale di cura svolto in famiglia - e connesse disparità di genere - qualità della vita dei pensionati e loro partecipazione attiva alla vita sociale e sindacale. Sono intervenuti la  Dott.ssa Fatima Farina dell'Università di Urbino e il Dott. Andrea Principi dell'INRCA-IRCCS. «Questo Congresso - sostiene il Segretario generale uscente della FNP Marche Mario Canale - è stato il momento culminante di un percorso iniziato più di 3 mesi fa. In più di 70 assemblee svolte su tutto il territorio regionale abbiamo incontrato migliaia di pensionati iscritti, confrontandoci con i loro problemi, e provando ad interpretare le loro paure e le loro preoccupazioni, oltre che le loro aspettative e speranze». «Mentre la fiducia nelle organizzazioni sindacali - conclude Canale - sembra ridotta ai minimi storici, le nostre sedi sempre piene di gente dimostrano come oggi sia aumentato il bisogno di sindacato. Al gruppo dirigente che è stato eletto al Congresso spetterà quindi il compito di intensificare l'opera di tutela, promozione del lavoro e coesione sociale che il sindacato, anche quello dei pensionati, svolge quotidianamente».
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25/04/2017 5 minuti Cisl: Trasporto e Rifiuti Tavola Rotonda - Riforma Bcc
Trasporto e rifiuti,oltre 60 aziende nelle Marche. La Cisl: «Risparmio, servizi, e meno frammentazione» . Dalla tavola rotonda sul nuovo sistema per gli affidamenti dei servizi pubblici nelle Marche le interviste a Salvatore Pellecchia, segretario nazionale Fit Cisl, Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche e all'avv. Alessandro Lucchetti. Riforma del credito cooperativo, verso la fusione anche nelle Marche. Le preoccupazioni della First Cisl Marche. Le interviste a Giovanni Sentimenti, Coordinatore Nazionale BCC della First Cisl, Fernando Frezzotti responsabile BCC della First Cisl Marche e Alfredo Sparaventi, dipendente Banca di Credito Cooperativo del Metauro.
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24/04/2017 Poste Italiane: sempre più difficile recuperare i pacchi inesitati
Raccomandate, Assicurate, Atti Giudiziari, Pacchi non consegnati al domicilio del destinatario secondo Poste saranno a disposizione dei clienti in maniera più capillare. In teoria, già il giorno dopo la mancata consegna. «Peccato che questa operazione sia solo un esercizio di dialettica – sottolinea Dario Dominici, appena riconfermato alla guida del SLP-Cisl Marche, il sindacato maggiormente rappresentativo della categoria - in realtà ormai da oltre una decina di giorni i clienti sono vittime dei più disparati disservizi: lunghe attese per arrivare agli sportelli, avvisi non riconosciuti dai sistemi informatici, inviti a tornare il giorno successivo a quello indicato dall’avviso stesso». Insomma la “nuova rete” che dovrebbe garantire la consegna degli invii e dei pacchi inesitati fa acqua ancora prima di partire nonostante siano stati individuati 81 nuovi uffici dove ritirare gli oggetti a firma (Raccomandate, Assicurate, Atti Giudiziari), 106 per i pacchi e 48 per i pacchi fermoposta.  A fronte del caos che regna sovrano, sono stati già aperti dei conflitti di lavoro visto che personale e uffici non sono pronti a questa novità, scaricata sui dipendenti  dalla sera alla mattina e senza la preventiva consultazione del sindacato di categoria. «I clienti – continua Dominici - al momento rischiano di andare a ritirare la propria corrispondenza un giorno in ufficio e un giorno in un altro per la imperizia aziendale nell’organizzare un progetto che potrebbe essere anche condivisibile, se ci fosse la volontà di risolvere i tanti problemi:  dalla mancanza di  personale negli uffici postali che oltre alle normali mansioni si deve anche occupare di ricevere, sistemare e consegnare pacchi e raccomandate ai destinatari che vengono a ritirarli;  alla mancanza di spazio e dei necessari arredi, alla improvvisata formazione del personale avviata in ritardo; alla mancanza di automezzi  per garantire la distribuzione delle inesitate in tutto il territorio regionale».  
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23/04/2017 "25 Aprile 2017" - 72°Anniversario della Liberazione
"Trasmettiamo quei valori ai giovani per far vincere la pace" A.Furlan, L'Unità, 23 aprile 2107 " In questo tempo in cui stiamo vivendo la 'terza guerra mondiale a pezzi' di cui parla con insistenza Papa Francesco, ci vorrebbe un movimento popolare capace di alimentare il 'desiderio universale di pace'. Per questo è importante celebrare il 25 aprile, per ricordare un patrimonio di idee, di valori, di passione civile che non bisogna disperdere, ma che, anzi, occorre continuare a trasmettere ai giovani, nelle scuole, nel mondo del lavoro ed in tutti gli ambiti della nostra società".   https://www.anpimarche.it/category/programma/Intervento unitario di Silvia Spinaci, responsbile Cisl Marcerata,  in occasione del 25 aprile 2017 – Macerata, Piazza Mazzini Il 25 aprile è giorno di festa, di memoria e di gratitudine. Celebrare il 25 aprile significa ricordare un patrimonio di idee, valori, passione civile. Significa non dimenticare che la nostra democrazia è frutto delle lotte partigiane e del sacrificio di una generazione che si è battuta per la difesa della libertà e dell'unità del nostro Paese. Il sacrificio di una generazione che ha scelto di lottare e morire per la libertà di tutti. A nome di CGIL CISL UIL saluto e ringrazio l’ANPI, il Comune di Macerata e Sua Eccellenza il Prefetto per l’invito a portare oggi in questa piazza il contributo di memoria del mondo del lavoro. E da questa piazza vogliamo dire che insieme abbiamo resistito e continuiamo a resistere contro chi umilia i riti della memoria comune, etichettandoli come desueti, guardandoli con indifferenza o addirittura con insofferenza o, peggio ancora, cerca di costruire una memoria alternativa infarcita di revisionismo. Il 25 aprile non è rievocazione retorica, ma è giorno di responsabilità e di rinnovo di un impegno condiviso. “Eppur Resiste” sono le parole scelte per le celebrazioni maceratesi di questo 72°anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo. Sono parole che richiamano il senso di una Resistenza che è ancora viva,  parole in cui risuona il monito di Calamandrei: “ora e sempre Resistenza!” Perché la Resistenza può e deve continuare nell’impegno quotidiano a cui tutti siamo chiamati per custodire e diffondere il lascito morale, storico e civile di chi ci ha affrancato dall’oppressione. La nostra Resistenza continua per affermare libertà, pace e giustizia in uno scenario globale che in ogni luogo vede fronti di guerra e minacce terroristiche che si moltiplicano, rigurgiti nazionalisti e integralismi che crescono e si radicalizzano, nutriti dal populismo. La nostra Resistenza continua nella gioia per la liberazione del giornalista italiano Gabriele Del Grande, inspiegabilmente detenuto per 15 giorni in Turchia. Ma continua anche nella ferma volontà di verità e giustizia per Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano barbaramente torturato e ucciso lo scorso anno in Egitto dove svolgeva attività di ricerca sui sindacati indipendenti. La nostra Resistenza continua nell’appello per la pace che CGIL CISL UIL e ANPI hanno condiviso con altre associazioni la vigilia di Pasqua, richiamandosi alla “civiltà suprema del dialogo, della sua umanità, della sua intelligenza” e chiedendo di “fermare questo irresponsabile e impressionante gioco alla guerra” a cui stiamo assistendo da troppo tempo. La nostra Resistenza continua nel mantenere fiducia nell’Europa come nostra casa comune e nel chiedere però un’Europa più unita e più solidale, capace di interpretare meglio i valori di integrazione pacifica, giustizia sociale, fratellanza, solidarietà e accoglienza su cui è stata fondata. In 60 anni, l’integrazione europea da sogno di pochi è divenuta speranza per molti. Per non tradire questa speranza abbiamo bisogno di un’Europa che torni a crescere sulla strada dell’integrazione politica, rimettendo al centro del dibattito europeo la coesione sociale, l’occupazione e il lavoro delle cittadine e dei cittadini dell’Unione. Rimettere il lavoro al centro. A nome di CGIL CISL UIL, vorrei allora fare memoria con voi del contributo che il mondo del lavoro ha dato alla lotta di liberazione nazionale. Ricordo le tre ondate di sciopero sostenute tra il marzo del ’43 e il marzo del ’44 dagli operai del Nord Italia. Scioperarono prima contro la guerra e il caro vita, chiedendo “pane e pace”, poi contro l’occupazione nazista e la normalizzazione imposta dalla Repubblica Sociale di Salò, chiedendo libertà e democrazia. Parteciparono a quegli scioperi centinaia di migliaia di lavoratori e migliaia furono gli operai deportati e uccisi nei campi di concentramento. È stata una Resistenza non armata, espressione del risveglio della coscienza sociale e civile della nazione e primo innesco del processo di ricostruzione democratica culminato nella Costituzione del ’48, sintesi di valore delle diverse anime dell’Italia liberata.  In quella Costituzione che proprio sul Lavoro fonda la nostra Repubblica. Il lavoro, ora come allora, resta condizione essenziale di libertà. Il lavoro è libertà, ma la disoccupazione, il lavoro che si cerca e non si trova, il lavoro che si perde e si fa fatica a ritrovare, il lavoro nero, il lavoro sfruttato, il lavoro che uccide sono la peggiore delle catene. 25 aprile, Festa della Liberazione: oggi la nostra Resistenza continua perché abbiamo ancora tanto bisogno di costruire libertà nel lavoro e attraverso il lavoro. Eppur Resiste: sono le parole di una terra che trema, ma non si rassegna, sono le parole della nostra terra maceratese che, seppur ferita nel profondo dal sisma, continua a resistere. “E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze?” Scriveva 70 anni fa Salvatore Quasimodo per raccontare il dolore dell’occupazione nazi-fascista e il sacrificio della guerra di liberazione. Queste stesse parole sembrano oggi raccontare l’amarezza, il senso di precarietà e la sofferenza delle nostre comunità devastate dal sisma. Ma proprio in questa sofferenza, la nostra Resistenza continua. Continua nella volontà di rinascita della nostra gente, nel desiderio delle nostre montagne e dei nostri borghi di tornare alla vita. La nostra Resistenza oggi continua nella nostra richiesta a tutti i livelli istituzionali di uno sforzo corale per non abbandonare l’Appennino ferito, di un impegno concreto e di lungo termine per costruire insieme una prospettiva di rigenerazione per la nostra terra. Uno sforzo corale di rigenerazione che come CGIL CISL UIL di Macerata vogliamo stimolare e sostenere con un contributo di proposta, ascolto e rappresentanza, anche attraverso le riflessioni contenute nel documento unitario presentato nei giorni scorsi e in cui abbiamo voluto raccogliere proposte aperte per il rilancio sociale ed economico delle aree colpite dal sisma. Proposte aperte per ripartire insieme dalla persona, dal lavoro, dalle comunità. Da questa terra ferita che “eppure resiste”, diciamo oggi insieme, viva la Resistenza, viva il 25 aprile, giorno di speranza e di luce per tutti.»   
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21/04/2017 William Berrè  confermato alla guida  della Fns Cisl Marche
Riconfermato alla guida della Fns Marche, il sindacato della sicurezza della Cisl,  William Berrè, al termine dei lavori del 3° Congresso regionale,   nel tardo pomeriggio di venerdì, 21 aprile,  a Recanati.  “Diritto alla sicurezza, qualità della vita” lo slogan del Congresso scelto dalla Fns Cisl Marche  al quale hanno partecipato Pompeo Mannone,  segretario generale nazionale  della Fns Cisl e Mariella Tonti della segreteria Cisl Marche. Delegati al Congresso i rappresentati dei lavoratori del settore della sicurezza, dai Vigili del Fuoco alla Polizia penitenziaria, provenienti da tutto il territorio regionale. William Berrè   sarà affiancato nella nuova segreteria da Maurizio Gabucci, segretario generale aggiunto, Massimo Fazzini, Fabio Sacchi e Antonio Langianese. 21/04/17
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21/04/2017 Piero Francia rieletto segretario generale della Femca Cisl Marche
Piero Francia è stato rieletto segretario generale della Femca Cisl Marche al termine del V Congresso del sindacato dei lavoratori dei settori Chimica Energia Moda che si è svolto oggi, venerdì 21 aprile, a Recanati. Ai lavori hanno partecipato il segretario generale nazionale della Femca Cisl, Angelo Colombini, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi e il segretario regionale della Cisl Marche Marco Ferracuti. Francia sarà affiancato in segreteria da Erminio Sciore, David Ballini, Cristiano Fiori e Maria Grazia Santini.
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21/04/2017 Anna Bartolini confermata segretario generale della Cisl Scuola Marche
Anna Bartolini è stata confermata alla guida della Cisl Scuola Marche al termine del V Congresso del sindacato dei docenti, del personale ATA e dei dirigenti scolastici che si è svolto oggi, giovedì 20 aprile, a Recanati. Ai lavori hanno partecipato il segretario generale della Cisl Scuola nazionale, Maddalena Gissi, il segretario nazionale della Cisl Scuola Tina Cupani e il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi. Nel corso del dibattito congressuale sono stati affrontate le criticità riguardanti la gestione dell'organico su scala regionale e le gravi problematiche legate al terremoto, con particolare attenzione alle difficoltà quotidiane di studenti e personale delle comunità sfollate.
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20/04/2017 Leonardo Bartolucci, riconfermato al vertice della Fim Cisl Marche
Leonardo Bartolucci  è stato rieletto segretario generale della Fim Cisl Marche, nel tardo pomeriggio di oggi,   a Camerino, al termine del X Congresso regionale del sindacato dei metalmeccanici della Cisl.  Una nuvola di colori, con la  performance “Colora la Vita” del  Gruppo Giovani Avis Marche, e la  testimonianza  di Francesco Orazi, delegato Fim alla A. Merloni Ghergo Group di Matelica,   con la casa distrutta dal terremoto e ancora sfollato sulla costa, hanno aperto i lavori congressuali .  “Insieme ai giovani per un sindacato a colori. Ri-costruiamo il futuro”, lo slogan del Congresso scelto dalla Fim Cisl al quale hanno partecipato Roberta Roncone della segreteria nazionale della Fim Cisl e  Marco Ferracuti, segretario regionale della Cisl Marche. All’Auditorium del Centro culturale Universitario dell’Università di Camerino,  presenti oltre 200, tra delegati e invitati, provenienti da tutte le Marche, in rappresentanza dei lavoratori del settore metalmeccanico. Leonardo Bartolucci  sarà affiancato nella nuova segreteria da Romina Rossi e Mauro Masci. 20/04/17  
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19/04/2017 Simone Valentini nuovo referente Cisl dei Vigili del Fuoco per la provincia di Ancona
Simone Valentini è il nuovo referente della FNS CISL dei Vigili del Fuoco per la provincia di Ancona. Valentini, che oggi presta servizio presso il distaccamento di Jesi, in passato è stato anche Sindaco di Poggio San Vicino. «Siamo sicuri, che grazie alla serietà ed alla integrità di Simone, i colleghi Vigili del Fuoco di Ancona avranno dalla loro parte una valida “spalla” per risolvere gli innumerevoli problemi del comando VF di Ancona. – afferma William Berrè, segretario generale FNS CISL MARCHE - Da qualche anno i problemi operativi ed organizzativi del personale del comando di Ancona, sono aumentati in maniera esponenziale. Valentini, potrà sicuramente garantire una nuova presenza sul territorio, importante per tutti quei colleghi che ad oggi non hanno trovato risposta alle loro problematiche e necessità. Con tutta la segreteria regionale FNS CISL MARCHE, – conclude Berrè - auguriamo a Simone i nostri migliori auguri per un proficuo e sereno lavoro, sempre al fianco dei lavorato VVF».
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18/04/2017 5 Minuti Cisl: Presidio lavoratori ex ANAS - Guindo e Kennet in tirocinio formativo progetto Anolf - Ial Marche
Futuro incerto per i lavoratori ex Anas, presidio in Regione. Interviste a Roberto Gemini, operaio manutenzione strade ex Provincia e Gianluca Sena, Cisl Fp Marche. Le storie di Guindo e Kennet, richiedenti asilo, in tirocinio formativo rispettivamente presso l'Azienda Agricola Massimiliano Savoretti di Castelfidardo e l’Azienda Agricola Alessandro Moroder di Ancona grazie al progetto Anolf Cisl e Ial Marche. Interviste a Guindo Abdoulaye e Kenneth Enoma, richiedenti asilo seguiti da Anolf Cisl Marche, Rita Canovi Ial Marche, Massimiliano Savoretti, Az. Agricola Savoretti e Mattia Moroder , Az. Agricola Moroder  https://youtu.be/ttxf4KdkTz0
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13/04/2017 Giovanni Gianuario, rieletto alla guida della First Cisl Marche
Giovanni Gianuario  confermato, per i prossimi 4 anni, alla guida della First Cisl  Marche,  il sindacato  dei lavoratori di banche, assicurazioni, riscossioni e authorities.  Gianuario è stato rieletto segretario generale della categoria regionale  dei servizi del terziario, a Fano nel tardo pomeriggio di oggi,  13 aprile, al termine del 1° Congresso  regionale “Difendere il lavoro, contrattare il futuro”, al quale hanno partecipato il Segretario Generale Nazionale della Cisl First, Giulio Romani,  il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e  150  delegati provenienti da tutte le Marche. Presenti anche Alessandro Delfino e Mauro Incletolli della segreteria nazionale. Giovanni Gianuario sarà affiancato nella nuova segreteria da Katia Posanzini, Egidio Valletta,  Mario Raimondi e Fabio Ruffini. 13/04/2017
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13/04/2017 Roberto Ascani riconfermato al vertice della Fit Cisl Marche
Roberto Ascani è stato rieletto segretario generale della Fit Cisl Marche al termine del XI Congresso del sindacato dei lavoratori dei trasporti che si è svolto oggi, giovedì 13 aprile, a Senigallia. Ai lavori hanno partecipato il segretario nazionale della Fit Cisl, Salvatore Pellecchia, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e Marco Ferracuti, segretario regionale della Cisl Marche. Ascani sarà affiancato in segreteria da Fabrizio Costantini in qualità di segretario aggiunto e da Daniela Rossi, che ricoprirà anche il ruolo di responsabile del Coordinamento Donne. Mattia Sabbatini è invece il nuovo responsabile del Coordinamento Giovani.
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12/04/2017 Tecnowind: dal tavolo al Mise l'ipotesi del concordato preventivo
Nella giornata di ieri, martedì 11 aprile, si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo Economico il primo tavolo di insediamento per la vertenza Tecnowind dal quale è emersa con chiarezza la volontà dell'azienda di partecipare ad un concordato preventivo in bianco. Il piano industriale, che comunque non è stato presentato, prevederebbe l'impostazione della cessione della società a soggetti terzi ed avrebbe anche lo scopo di ottenere liquidità da soggetti bancari terzi per consentire la continuità produttiva una volta avviata la procedura. Uno dei primi effetti potrebbe essere quello di una riduzione del portafoglio ordini che rende indispensabile un'attenta valutazione sull'utilizzo dell'ammortizzatore sociale più idoneo. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito e ribadiscono la necessità che tutto sia legato alla presentazione di un piano industriale, unica condizione che può mettere in grado tutte le parti di aprire una discussione sul futuro dell'azienda: piano industriale che, come ribadito dalle Istituzioni presenti al tavolo cioè Regione Marche e Sindaco di Fabriano, affinché trovi supporto deve essere indirizzato a garantire una prospettiva alla fabbrica, il più ampio numero possibile di posti di lavoro ed un gestione sociale di un eventuale esubero. Il MISE, oltre ad aver manifestato l'intenzione di provare a fare ulteriori pressioni sul sistema bancario per la riapertura delle linee di credito, si è impegnato a convocare per i primi giorni della prossima settimana un tavolo congiunto anche con il Ministero del Lavoro per valutare le reali intenzioni dell'azienda e tutti gli strumenti da mettere in campo affinchè venga scongiurato l'ennesimo disastro industriale sul territorio di Fabriano.
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12/04/2017 730 2017: le novità di quest'anno su deduzioni e detrazioni
Entra nel vivo la campagna fiscale 2017, con tanti contribuenti che in questi giorni stanno raccogliendo tutti i documenti utili da presentare al Caf per l'elaborazione del modello 730. Ricordiamo che la scadenza per presentare la dichiarazione dei redditi al Caf è il 7 luglio, con un'estensione al 23 luglio per chi lo presenta da solo on line o anche tramite Caf e professionisti, che però devono inviare l'80% delle dichiarazioni all'Agenzia delle Entrate entro il 7 luglio. Il consiglio però è di non ridursi all'ultimo minuto, per evitare che l'eventuale rimborso slitti dalla busta paga/pensione del mese successivo. Veniamo alle principali novità del modello 2017 per i redditi 2016: - Premi di risultato: ritorna l'aliquota ridotta al 10% per i premi fino a 2.000 euro (2.500 nei casi in cui ci sia coinvolgimento dei lavoratori all'organizzazione del lavoro) per i lavoratori che nel 2015 hanno avuto un reddito lordo fino a 50 mila euro. - Spese di istruzione: la detrazione del 19% aumenta da un massimo di 400 euro nel 2015 a 564 euro a studente per il 2016 e si estende ai costi sostenuti per mensa, servizi integrativi pre e post scuola, assistenza al pasto (anche se il servizio è reso tramite il comune o soggetti terzi) e ancora alle spese per gite scolastiche, assicurazione e ogni contributo scolastico finalizzato all'ampliamento dell'offerta formativa (corsi di lingua, teatro ecc). Infine, per chi frequenta gli Istituti Tecnici Superiori, il riferimento per le detrazioni è quello delle spese universitarie inclusi quindi eventuali canoni di locazione per studenti fuori sede. - Spese per ristrutturazione e risparmio energetico: per le spese sostenute dal 1° gennaio 2016, la detrazione spetta anche al convivente del proprietario dell'immobile anche in assenza di un contratto di comodato. In caso di vendita o donazione dell'immobile, è sufficiente una scrittura privata perché la detrazione resti in capo al venditore tramite una scrittura privata, anche se tale volontà non è specificata nel rogito.. Debutto nel 2016 della detrazione del 65% per le spese sostenute per acquisto, messa in opera e installazione di strumenti per il controllo da remoto di impianti di riscaldamento e climatizzazione, e della detrazione del 50% dell'iva per l'acquisto di abitazione da impresa costruttrice di case con certificazione energetica di classe A o B. - Spese sanitarie: non è più necessario conservare la prescrizione medica per poter portare in detrazione le spese sanitarie relative all'acquisto di medicinali, anche veterinari, e sono detraibili anche gli acquisti da farmacie on line. Confermata invece la non detraibilità della spesa relativa all'acquisto di 'parafarmaci' anche se acquistati in farmacia su prescrizione medica. Le prestazioni del massofisioterapista sono detraibili solo se rese da soggetti che hanno conseguito il diploma di formazione triennale entro il 17 marzo 1999: nel documento di spesa, oltre alla descrizione della figura professionale e della prestazione resa, dovrà essere attestato il possesso del diploma a tale data. - assistenza personale: i contributi previdenziali versati potranno essere dedotti anche se la badante è assunta tramite agenzia interinale o fornite da cooperative e case di cura/di risposo. - Disabilità: nelle spese sanitarie delle persone con disabilità da quest'anno rientrano anche l'acquisto di una bicicletta elettrica a pedalata assistita, producendo, oltre alla certificazione di invalidità o di handicap, un certificato del medico specialista della Asl che attesti il collegamento tra la bici e le difficoltà motorie. Nuova agevolazione anche per l'acquisto della cucina da parte del contribuente disabile, con riferimento alle componenti meccaniche, elettroniche o informatiche finalizzate a facilitare il controllo dell'ambiente.
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12/04/2017 Teuco, riparte la mobilitazione dopo il mancato pagamento della tredicesima
I lavoratori della Teuco di Montelupone si sono riuniti in assemblea straordinaria ieri, martedì 11 aprile, e chiedono l'intervento della Regione per far rispettare gli accordi siglati con l'azienda il 19 dicembre scorso. La nuova mobilitazione scaturisce dal mancato pagamento della tredicesima entro il 31 marzo, come previsto dall'intesa: dopo un primo slittamento al 10 aprile, comunicato dall'azienda alle Rsu, la Teuco non ha ancora onorato l'impegno ed anzi ha rimandato al 10 maggio. «Tutto questo è inaccettabile - afferma Giuliano Caracini della Femca Cisl -. Ovviamente la credibilità comincia a venir meno e sempre più si avverte lo sconforto dei lavoratori che ogni giorno, pur con mille difficoltà, continuano dignitosamente a lavorare e a portare avanti l'azienda. Il tutto condito anche dai mancati ultimi due versamenti al fondo pensione di categoria "fondo gomma plastica" oltre che da una cattiva gestione della fruizione delle ferie residue arretrate che stentano ad essere godute». «A fronte di tutto ciò - prosegue Caracini - abbiamo deciso come organizzazioni sindacali di portare alla luce questi gravi fatti e non ci fermeremo qui, ma anzi rilanciamo e chiederemo un incontro anche con la Regione Marche vista la situazione drammatica che si sta verificando. I lavoratori stanno diventando, loro malgrado, gli attori tristi di questo squallido teatrino che l'azienda sta creando».
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11/04/2017 Lavoratori ex Anas in presidio
Domani 12 Aprile  ore 10,00  presidio  dei lavoratori ex ANAS  davanti alla  Regione Marche - Ancona -  indetto  da FP Cgil, Cisl Fp, UilFpl Marche .  «E' stato più volte richiesto un incontro con i vertici istituzionali  e ANAS, per la stipula di un accordo che preveda  l’ assegnazione temporanea  o il trasferimento definitivo del personale ex provinciale addetto alle strade ex Anas - spiega Gianluca Salvatore Sena,Fp Cisl Marche  -  necessario  in attesa del perfezionamento del  passaggio  di proprietà, delle relative strade, tra Province e Regione e successivamente ad ANAS, con il conseguente trasferimento di personale per le attività di sorveglianza e manutenzione.»  Per questo  FP Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl Marche  rilanciano l’urgenza di  stipulare l’accordo, secondo le condizioni già discusse con la Regione Marche e trasmesse da tempo ad ANAS,   e superare così le problematiche e «chiarire le reali intenzioni di ANAS rispetto al fabbisogno del personale,  per concordare le modalità per il riconoscimento della professionalità e delle mansioni svolte dal personale coinvolto e le condizioni economiche relative all'assegnazione temporanea o al trasferimento.»  Obiettivo dell’accordo  è anche quello di non perpetrare un danno economico alla Regione Marche per il mancato rimborso del personale che sulle strade dovrebbe, già dal 14.11.2016, operare per conto di ANAS anziché, come è avvenuto, per conto della Regione per il tramite delle Province a seguito della DGR 1547/2016.    «Siamo molto preoccupati  per l'incertezza del futuro lavorativo dei dipendenti - conclude Sena della Cisl Fp Marche - se la Regione trasferirà la proprietà delle strade ad Anas senza l'accordo richiesto,  e se non ci saranno risposte  siamo pronti  a proclamare lo stato di agitazione con richiesta di incontro al Prefetto.  » 11/04/17
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10/04/2017 Omicidio nel Mezzano. Solidarietà della Cisl Fp Marche
A seguito dei recenti fatti di sangue che hanno colpito la polizia provinciale ferrarese, la Cisl Fp Marche esprime vicinanza ai familiari del Volontario ucciso e del Collega gravemente ferito, nonché solidarietà a tutte le addette ed addetti ai Servizi di Polizia Provinciale d’Italia. «Anche nelle Marche, come nel resto del Paese è in corso la mobilitazione della Cisl Fp  per restituire dignità ai lavoratori che tutelano i beni pubblici,  dopo che anche il Governo Renzi ha vilipeso le uniformi provinciali nel non riconoscere loro gli Istituti Previdenziali  Causa di servizio ed Equo Indennizzo. - afferma Alessandro Moretti,  Responsabile Coordinamento Regionale Polizia Locale, Cisl FP Marche -  Ma la protesta sindacale va oltre, al fine di ottenere emendamenti al Decreto Sicurezza, affinché gli istituti previdenziali ordinariamente riconosciuti alle altre Forze di Polizia vengano estesi legittimamente alle Polizie Locali come ad esempio  il riconoscimento della pensione privilegiata, la possibilità dell’ estensione del rimborso delle spese sostenute per la corresponsione dei benefici assistenziali a tutti gli Enti Locali, il ricorso al finanziamento comunitario per la formazione, e per garantire un quadro di riferimento normativo certo al successivo rinnovo contrattuale. - conclude Moretti -   Auspichiamo che il Governo lavori subito e definitivamente per riconoscere dignità alle Polizie Locali che operano quotidianamente sul territorio per garantire la sicurezza dei cittadini, al fianco delle altre Istituzioni.»
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10/04/2017 L’accordo in Banca Marche concilia le esigenze dei lavoratori e dell’azienda
«Con questo accordo trovano conciliazione gli interessi dei lavoratori e le esigenze dell’azienda, che prosegue così il percorso di integrazione in Ubi, avendo definito una delle condizioni essenziali per il closing dell’operazione»: è questo il commento di Riccardo Colombani, della segreteria nazionale di First Cisl, in merito all’intesa siglata nella notte in Nuova Banca Marche. In particolare, sono stati pattuiti il pensionamento e l’esodo volontario per almeno 270 dipendenti con il ricorso alla parte straordinaria del Fondo di Solidarietà di settore e l’utilizzo dei contratti di lavoro part time come ulteriore leva di riduzione del costo complessivo del lavoro mediante l’accoglimento delle domande giacenti (circa 100) e di quelle che verranno presentate entro fine maggio. È stata inoltre definita a carico di ciascun lavoratore, con il supporto della sezione ordinaria del Fondo di Solidarietà, la prestazione obbligatoria di 14 giornate di solidarietà (17 per i dirigenti), scaglionate in tre anni e comunque riducibili in base a meccanismi di volontarietà. «Abbiamo raggiunto – continua Colombani – un sostanziale equilibrio tra le esigenze dei lavoratori che andranno in esodo volontario e di coloro che invece continueranno a lavorare in banca. In particolare, l’accesso al Fondo è effettivamente volontario in quanto il numero di coloro che ne hanno i requisiti per l’accesso è superiore alle richieste aziendali e la riduzione dell’attività lavorativa rientra nei limiti di finanziabilità del Fondo». «Altrettanto significativo – sottolinea Marco Santecchia, segretario di First Cisl di Nuova Banca Marche – è aver ottenuto autorevoli rassicurazioni sull’attenzione all’economia dei territori, all’occupazione, alla riqualificazione professionale ed alla mobilità dei dipendenti».
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10/04/2017 5 Minuti Cisl: Aerdorica - Da Camerino GiornATA Cisl Scuola
Aerdorica, presidio lavoratori - sindacati di categoria per il futuro dell'Aeroporto delle Marche. Il Consiglio regionale approva la legge: nuove risorse per il salvataggio e la ristrutturazione. Le interviste a Francesca Piccinini, impiegata Aerdorica e Roberto Ascani, Segretario generale Fit Cisl Marche. GiornATA nazionale Cisl Scuola, dedicata al personale ATA, da Camerino le storie di chi lavora nelle scuole terremotate. Interviste a Tiziana Pupilli, assistente amministrativa Licei C. Varano, Nando Ferretti, assistente tecnico di laboratorio Licei Scientifico e Classico C. Varano di Camerino, Sandra Tomassetti, collaboratrice scolastica Istituto tecnico Commerciali e Geometri Antinori di Camerino e Loris Paciaroni, assistente amministrativa Istituto Comprensivo Betti di Camerino.
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07/04/2017 Luca Talevi riconfermato segretario generale della Fp Cisl Marche
Luca Talevi è stato rieletto segretario generale della Fp Cisl Marche al termine del V Congresso regionale del sindacato dei lavoratori del Pubblico Impiego, che si è svolto oggi, venerdì 7 aprile, a Jesi. “Per la persona, per il lavoro. Le nostre professionalità per il Bene Comune”, questo il titolo del Congresso al quale hanno partecipato il Segretario Nazionale Confederale e Commissario straordinario FP Cisl Nazionale Maurizio Petriccioli, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, Marco Ferracuti, segretario regionale della Cisl Marche, e oltre 200 tra delegati e invitati provenienti da tutte le Marche, in rappresentanza di tutti i comparti del pubblico impiego, sanità- enti locali - ministeri- enti pubblici non economici – agenzie. Al centro dei lavori congressuali, la riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale, il futuro dei Centri dell'Impiego e come riorganizzare la pubblica amministrazione, troppo spesso identificata con i "furbetti del cartellino", valorizzando chi merita per garantire servizi di qualità ai cittadini Talevi sarà affiancato nella nuova segreteria da Vincenzo Tiani in qualità di segretario aggiunto e da Francesco Todaro, Giuseppe Donati e Paola Ticani. La Segreteria Regionale sarà implementata dalla presenza di Alessandro Mancinelli e Sistino Tamagnini, che seguiranno progetti speciali sul territorio in materia socio- sanitaria in sinergia con la Usr Marche.
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06/04/2017 Giornata Mondiale della Salute: superare le disuguaglianze e garantire la tutela
In occasione della Giornata Mondiale della Salute, proclamata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 7 aprile, CGIL CISL UIL intendono rilanciare impegno e mobilitazione per sostenere il pieno rispetto del diritto costituzionale alla tutela della salute, che non può essere ridotta a merce o compromessa dalle politiche di austerità. Nel nostro Paese persistono troppe disuguaglianze di salute, troppe persone rinunciano alle cure per ragioni economiche o di inefficienza e spesso costrette a cercare risposte lontano dal proprio territorio. La priorità è investire in prevenzione e in promozione della salute, agendo su tutti i suoi determinanti: reddito, lavoro, istruzione, alloggio, ambiente. La povertà, ricorda l’OMS, è la più funesta delle malattie e la stessa speranza di vita è legata alle condizioni sociali delle persone. Occorre investire risorse adeguate nel Servizio Sanitario Nazionale pubblico e universale, mettendo fine alla stagione dei tagli e dei ticket, combattendo sprechi e corruzione e provando a risolvere l’annosa questione delle liste d’attesa, causa principale del ricorso alla spesa “out of pocket”. I LEA vanno assicurati in tutto il territorio nazionale per superare gli intollerabili divari. In tale direzione vanno rilanciati gli investimenti finanziari per realizzare le necessarie strutture di alta specialità nel mezzogiorno al fine di ridurre la forte mobilità sanitaria regionale. Il diritto alla salute e a cure di qualità si garantisce grazie al lavoro degli operatori. L’assistenza sociale e sanitaria consiste essenzialmente nel lavoro umano. Oltre alla componente strumentale e tecnologica rimane centrale la prestazione professionale delle lavoratrici e dei lavoratori. Lavorare per garantire salute, cura, persino vita delle persone, è una grande responsabilità, non sempre riconosciuta adeguatamente. Servono competenze e “gesti tecnici” ma senza capacità di relazione umana e sensibilità peggiora la qualità dell’assistenza. Dare valore al lavoro degli operatori migliora la qualità dei servizi per i cittadini. Un SSN più forte può affrontare la sfida dei crescenti bisogni prodotti dai cambiamenti demografici ed epidemiologici: malattie croniche, non autosufficienza, disagio mentale, cogliendo le differenze di genere. Più risorse e orientamento della spesa le leve d'intervento, per costruire una forte rete di servizi sanitari e sociali integrati e diffusi nel territorio: dalle case della salute all’assistenza domiciliare per evitare il rischio di un uso improprio degli ospedali e del pronto soccorso. La continuità assistenziale necessita di legami forti tra servizi territoriali e ospedali. Investire nella tutela della salute e in servizi pubblici e universali, lo afferma l'OMS, è indispensabile per assicurare i diritti di ogni persona ma è anche un formidabile investimento per migliorare le condizioni sociali, sostenendo lo sviluppo e la creazione di occupazione: come afferma la nostra Costituzione concepire la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.
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06/04/2017 INPS: continua l’emissione di Voucher baby sitting
L’Inps rende noto che, a seguito delle novità legislative introdotte dal Decreto Legge n. 25 del 17 marzo 2017, che non consente più l’acquisto di “buoni lavoro” (voucher), ha chiesto al Ministero del Lavoro e al Dipartimento Politiche per la Famiglia di poter continuare ad emettere voucher baby sitting – contributo asilo nido, di cui all’art.4, comma 24, lettera b) della legge 92/2012 secondo le modalità già individuate. A seguito della risposta affermativa è possibile pertanto per la madre lavoratrice di richiedere, al termine del congedo di maternità ed entro gli 11 mesi successivi, in alternativa al congedo parentale, voucher per l'acquisto di servizi di baby sitting oppure un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati, per un massimo di sei mesi. La legge di bilancio 2017 ha prorogato per il biennio 2017-2018 il beneficio che resta in vigore sia per le lavoratrici dipendenti e iscritte alla Gestione separata (nel limite di spesa di 40 milioni di euro per ciascuno dei due anni), sia per le lavoratrici autonome e imprenditrici (nel limite di spesa di 10 milioni di euro per ciascuno dei due anni). Le prime due categorie di lavoratrici si devono trovare, al momento di presentazione della domanda, ancora negli 11 mesi successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità e non devono aver fruito ancora di tutto il periodo di congedo parentale. Le lavoratrici autonome o imprenditrici devono aver concluso il teorico periodo di fruizione dell'indennità di maternità e avere ancora almeno un mese di congedo parentale (in relazione al minore per cui si chiede il beneficio) a cui poter rinunciare. Non possono accedere al beneficio le lavoratrici esentate totalmente dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati convenzionati e le lavoratrici che usufruiscono dei benefici del Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pari opportunità secondo la Legge 4 agosto 2006, n. 248. DECORRENZA E DURATA Il contributo è erogato per un periodo massimo di sei mesi, divisibile solo per frazioni mensili intere, in alternativa e con rinuncia alla fruizione del congedo parentale da parte della lavoratrice dipendente. Alle lavoratrici iscritte alla Gestione Separata, alle lavoratrici autonome e alle imprenditrici il contributo è erogato per un periodo massimo di tre mesi. QUANTO SPETTA L'importo del contributo è di massimo 600 euro mensili. Per le lavoratrici part-time il contributo è ricalcolato in proporzione alla minore entità della prestazione lavorativa. Il contributo per l'asilo nido viene erogato con pagamento diretto alla struttura scolastica prescelta dalla madre, dietro esibizione da parte della struttura della documentazione attestante l'effettiva fruizione del servizio fino al raggiungimento dell'importo di 600 euro mensili. Il contributo verrà erogato esclusivamente se il servizio per l'infanzia viene svolto in una struttura scelta dalla madre e presente nell'elenco pubblicato sul sito INPS. Il contributo concesso per il pagamento dei servizi di baby sitting viene erogato attraverso il sistema di buoni lavoro corrisposti esclusivamente in modalità telematica. QUANDO FARE DOMANDA Le lavoratrici dipendenti e iscritte alla Gestione Separata possono presentare la domanda negli 11 mesi successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità. Le lavoratrici autonome e imprenditrici possono presentare la domanda dopo aver concluso il teorico periodo di fruizione dell'indennità di maternità ed entro l'anno di vita del minore. Si può presentare la domanda di accesso al beneficio per ciascun figlio purché ne ricorrano i requisiti. L'INPS provvede ad avvisare il datore di lavoro della lavoratrice della proporzionale riduzione del periodo di congedo parentale conseguente alla concessione del beneficio. COME FARE DOMANDA La domanda va presentata online all'INPS attraverso il servizio dedicato, o tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile; oppure attraverso enti di patronato come l’INAS-CISL. Nella domanda la madre deve indicare: a quale dei due benefici intende accedere e in caso di scelta del contributo per le spese della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati, indicare la struttura nella quale il minore è iscritto; il periodo di fruizione del beneficio, indicando il numero dei mesi; il numero di mesi del congedo parentale al quale intende rinunciare; di avere presentato la dichiarazione ISEE valida. Per il pagamento del contributo gli asili è necessario inviare alla struttura provinciale INPS territorialmente competente la delegazione liberatoria di pagamento e la dichiarazione della madre lavoratrice assegnataria del beneficio di fruizione del contributo economico per l'acquisto dei servizi dell'infanzia. Tali documenti sono indispensabili per il pagamento delle fatture relative all'erogazione dei servizi per l'infanzia.
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06/04/2017 Disoccupazione di genere: l'espulsione delle donne dal mondo del lavoro
Chi sono le donne che non lavorano? Occorre tenere presente che ci sono le donne che in passato hanno lavorato e le donne che non hanno mai avuto un’occupazione, ma desiderano trovare un’attività lavorativa. L’uscita delle donne dal mercato del lavoro ha le sue motivazioni principali nella nascita di un figlio, nelle situazioni lavorative incompatibili con la vita privata e nel pensionamento . Tra le donne che non lavorano una parte desidera lavorare, ma alla condizione di avere un contratto con l'orario part-time oppure una retribuzione adeguata al grado di istruzione universitario. Tra le donne che non cercano il lavoro ci sono le giovani che vogliono continuare gli studi e che in seguito vengono demotivate dall’impossibilità di un impiego adeguato. Chi sono le donne che lavorano o cercano un lavoro? Le donne si sentono spinte a lavorare per vari e diversi motivi, come quello economico in particolare per le donne che hanno una famiglia, oppure per desiderio di indipendenza come accade per le più giovani, che in seguito affrontano periodi di non lavoro per l’oggettiva difficoltà di inserirsi nel mercato del lavoro; ma ci sono motivazioni psicologiche e sociali, oltre quella economica, che attengono sia alla sfera privata e individuale sia alla dimensione pubblica e si ricollegano al bisogno di affermarsi e di esprimere se stesse, le proprie risorse, di mettersi alla prova, di stabilire relazioni, di sentirsi parte di una dimensione collettiva di utilità per la propria comunità. Le donne, i figli e il lavoro: ancora un equilibrio difficile Il lavoro entra generalmente in conflitto con l’attività lavorativa e comporta la riduzione del numero delle ore lavorative quando i figli sono in età pre-scolare. Avere più di un figlio significa impegnarsi nella cura familiare, ma a volte sentirsi “costretta” a cercare di nuovo il lavoro per contribuire economicamente. Per tutte la conciliazione rimane la grande sfida, anche se sta incominciando a profilarsi una cultura della condivisione all'interno della famiglia. il tema di un welfare sempre più articolato (sociale, aziendale, sussidiario con connessioni pubblico-privato) è in stretta relazione con il lavoro femminile. La CISL Marche ha elaborato i dati regionali dell’anno 2016 in relazione alla disoccupazione, attestando la persistenza dell’estrema difficoltà lavorativa, in particolare nelle provincie di Ancona e Macerata. All’interno di questa realtà nelle giovani donne è stato registrato un aumento del tasso di disoccupazione , nella fascia di età 15-29 anni. Il tasso di disoccupazione di genere è altissimo ed è aumentato di 5 punti sia sul dato provinciale sia sul dato regionale, le donne sono state generalmente le prime ad essere espulse dal lavoro. Il tasso di disoccupazione femminile raggiunge il 12,7%, tra i più alti del Centro-Nord Italia, e la disoccupazione delle giovani donne è sopra al 40%; questo ci porta a constatare che l’elemento discriminante è il “genere”. Altri dati preoccupano la disoccupazione di genere: le donne sono in numero maggiore rispetto agli uomini tra i laureati, ma hanno maggiori difficoltà a trovare lavoro. Nel lavoro sono ancora penalizzate in termini contrattuali e retributivi, continuando ad essere ritenute una risorsa secondaria. Nel futuro prossimo vedremo se il bonus dell’Inps porterà a un cambio di marcia. Le imprese “in rosa” negli corso degli anni hanno avuto nelle Marche un sensibile sviluppo anche in termini di auto imprenditorialità, pur pagando la lunga crisi e gli eventi sismici, che hanno fermato molto del mercato del lavoro nel sud della regione. In Italia secondo i dati Istat, aumenta la disoccupazione solo femminile, questo a conferma delle conosciute complessità di coniugare lavoro e famiglia, con un numero crescente di neo mamme che escono dal mercato del lavoro. Nel confronto con gli altri Stati europei, il gap è evidente anche in Spagna, in Grecia e in Croazia. L'Istat ha effettuato anche un’indagine conoscitiva, in termini di genere, sulle disparità esistenti in materia di trattamenti pensionistici tra uomini e donne; tutto questo considerando a monte il problema delle diseguaglianze nel mercato del lavoro e nell'organizzazione dei tempi di vita di uomini e donne. A causa di questa realtà, l’Italia rimane ancora al di sotto della media europea; vediamo che l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere ha dato al nostro paese il 69° posto nella classifica mondiale per la parità di genere.
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06/04/2017 Dario Dominici riconfermato alla guida della Slp Cisl Marche
Dario Dominici è stato rieletto segretario generale della Slp Cisl Marche al termine del VII Congresso regionale del sindacato dei lavoratori di Poste Italiane, celebrato ieri, mercoledì 5 aprile, a Potenza Picena. Ai lavori hanno partecipato il segretario generale nazionale della Slp Cisl, Luca Burgalassi, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e Marco Ferracuti, segretario regionale della Cisl Marche. Dominici sarà affiancato nella nuova segreteria da Raffaella Fulvi, Dario Riccetti, Saverio Mauriello e Luigi Marcelletti.
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03/04/2017 Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere
La Cisl nazionale, insieme a Cgil e Uil, nella ferma volontà di dare attuazione con maggiore vigore alla lotta contro la violenza sulle donne, ha sottoscritto un piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere. La normativa attuale prevede un congedo straordinario per le vittime della violenza sui luoghi di lavoro, ma è necessario mettere in campo altri sostegni concreti per dare attuazione agli scopi prefissi nell’Accordo nazionale sottoscritto nel 2016 tra le parti sociali, nonché ai principi enunciati nella Convenzione di Istanbul. Le istituzioni, le associazioni, gli organismi di Parità, non da ultimo le donne e gli uomini nei loro posti di lavoro: tutti siamo chiamati a tessere reti per la formazione, la parità effettiva tra uomini e donne nella vita lavorativa, la parità salariale, l'assunzione di comportamenti non discriminatori, la maggiore attenzione per la violenza domestica, per la realizzazione di un modello sociale che ponga al centro la salvaguardia della dignità e del posto di lavoro. Link al sito della Cisl Nazionale
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03/04/2017 5 Minuti Cisl: Disoccupazione nelle Marche - Sciopero Anaste
Record disoccupazione nelle Marche, giovani e donne i più colpiti, l'analisi della Cisl su dati Istat dicembre 2016. L'intervista a Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche. Sciopero nazionale settore socio-assistenziale privato per il mancato rinnovo contrattuale Anaste. Un migliaio i lavoratori coinvolti nelle Marche. Dal presidio di Ancona le interviste a Cinzia Bevilacqua, Casa di riposo Zaffiro di Ancona, Laura Barbato, Residenza Dorica Ancona e Marco Paialunga, segretario Fisascat Marche.
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31/03/2017 Anteas e Fnp di Ascoli Piceno in visita alla scuola di Acquasanta Terme
Giovedì 30 marzo i volontari dell'Anteas e una delegazione della Fnp di Ascoli Piceno hanno visitato la scuola primaria e dell'infanzia di Acquasanta Terme, riaperta in un prefabbricato dopo il terremoto. I volontari hanno regalato ai bambini di Acquasanta 90 braccialetti realizzati durante il corso di bigiotteria e cucito che si è svolto tra ottobre e dicembre dello scorso anno. 
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30/03/2017 Alessandro Gay, riconfermato al vertice della Fistel Cisl Marche
Alessandro Gay (al centro della foto), riconfermato segretario generale  Fistel Cisl Marche al termine dei lavori del VI Congresso  regionale  del sindacato dell’informazione, spettacolo e telecomunicazione della Cisl,   che si è svolto oggi,  30 marzo, a Castelfidardo.  Ai  lavori della giornata hanno partecipato il segretario nazionale della Fistel Cisl, Paolo Gallo e il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi .  Alessandro Gay, eletto all’unanimità dai  33 delegati regionali, sarà  affiancato  in segreteria da Francesca Biagetti di Belforte del Chienti e Riccardo Lazzari di Fabriano. Nell’occasione è stato eletto inoltre il nuovo consiglio generale di categoria,  formato da 16  rappresentanti,  provenienti dalle  varie realtà lavorative del settore, quali Telecom, Rai, Mediaset  e settore cartotecnico e grafico . 30/03/17
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29/03/2017 Assegno di ricollocazione: al via la sperimentazione
È iniziata la sperimentazione dell'assegno di ricollocazione, nuovo strumento di politiche attive introdotto dall'articolo 23 del Dlgs 150/2015. La misura è rivolta ai percettori di NASPI da almeno 4 mesi e consiste in un voucher da spendere per ottenere un servizio di assistenza intensiva alla ricollocazione della durata di 6 mesi, prorogabili per altri 6. Il servizio termina anticipatamente in caso di risultato occupazionale che si sostanzia in un contratto di lavoro di durata almeno pari a 6 mesi. In questa fase di sperimentazione, l’ assegno di ricollocazione è riservato solo a un campione di soggetti selezionati a livello nazionale. I disoccupati sorteggiati sono contattati personalmente tramite un sms, o messaggio di posta elettronica o lettera raccomandata da parte di ANPAL. L’adesione alla misura dell’assegno di ricollocazione è facoltativa, ma comporta il meccanismo della condizionalità. I soggetti interessati potranno rivolgersi a IAL Marche (071/505341) in quanto soggetto autorizzato ad erogare le misure relative all'assegno di ricollocazione.
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29/03/2017 Corso di preparazione al concorso per agente di Polizia Locale
La Federazione CISL Pubblico Impiego Marche-area Territoriale di Macerata e IAL Marche del CFP di Macerata comunicano l’avvio di un nuovo corso di preparazione per il superamento dei concorsi nelle Polizie Locali. In previsione degli sblocchi del turn over per le Polizie Locali, come previsto dal Decreto Sicurezza attualmente in discussione, si prevede nelle prossime settimane la pubblicazione di bandi emanati da vari Comuni. Il corso verterà sulle seguenti materie: diritto amministrativo; diritto penale; Codice della strada e regolamento di attuazione; Polizia dell’ambiente e del Commercio: pubblici esercizi e TULPS; Polizia edilizia e Polizia locale – legislazione nazionale e regionale. Sono previste 60 ore di lezione che si svolgeranno presso la Sede dello IAL Marche di Macerata, in Via dei Velini n. 52/B. Al termine del corso, previo superamento di una verifica finale, agli allievi sarà rilasciato un attestato valido ai sensi di legge, come titolo formativo per i concorsi pubblici. Negli anni scorsi numerosi giovani delle Marche sono stati in grado di superare brillantemente prove concorsuali grazie ai corsi organizzati dalle Federazioni della CISL Marche in collaborazione con IAL Marche. Il termine di scadenza delle iscrizioni è entro e non oltre il giorno 31 marzo 2017. Gli interessati possono rivolgersi alla Segreteria del corso presso la sede di IAL Marche di Macerata, in Via dei Velini 52/B (0733/240171 - 0733/261383 - moira.silvestri@ialmarche.it)
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28/03/2017 Maria Teresa Ferretti nuovo segretario generale della Felsa Cisl Marche
Si è tenuto oggi, martedì 28 marzo, il secondo Congresso della Felsa Cisl Marche. Il nuovo segretario generale è Maria Teresa Ferretti. Hanno partecipato ai lavori il segretario nazionale della Felsa Daniel Zanda, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi e la segretaria regionale della Cisl Marche Mariella Tonti.
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28/03/2017 Prospettive per il territorio montano dell'Alta Valle dell'Esino
In continuità con le iniziative prese in questi difficili anni di crisi e dopo il convegno sul lavoro tenuto a Sassoferrato nel 2016, Cgil, Cisl, Uil di Fabriano, tornano a proporre una nuova iniziativa finalizzata alla comprensione dell’attuale situazione di crisi economica e occupazionale per orientare i giovani e i tanti disoccupati del territorio nella ricerca di possibili soluzioni e nuove strategie economiche. Con queste finalità hanno organizzato, in collaborazione con l’I.I.S Morea Vivarelli, un convegno sul tema “Quali prospettive per il territorio Montano dell’Alta Valle dell’Esino” che si è tenuto oggi, martedì 28 marzo, presso l’Auditorium I.T.C. Morea Vivarelli di Fabriano in Via Piersanti Mattarella. L’incontro è stato presieduto da Carlo Sabatini della UIL e l’introduzione al tema è stata curata da Guanito Morici responsabile AST CISL Fabriano. Il convegno è stato pensato per focalizzare le opportunità economiche e di occupazione che settori quali: agricoltura, turismo, ristorazione e terziario, integrandosi fra loro, possono generare e persegue obiettivi finalizzati a favorire una corretta lettura delle potenzialità del territorio, frenare l’esodo dei giovani fornendo loro nuovi spazi progettuali. Si vogliono così avviare percorsi lavorativi integrati, dialoganti, capaci di ricostruire un’ immagine nuovamente positiva di un comprensorio che sa di dover tornare a conquistarsi il futuro. Il convegno, aperto a tutti i cittadini, si è rivolto con particolare attenzione ai giovani, ai giovani studenti che sono intervenuti presentando una loro specifica ricerca sul mercato del lavoro locale. Diversi e qualificati contributi sono stati portati dai docenti universitari e tecnici di settore quali: il Prof. Filippo Olivelli e il dott. Andrea Pambianchi dell’Università di Macerata, la professoressa Adele Finco dell’Università Politecnica delle Marche della facoltà di Agraria, dal Dott. Riccardo Strano Vice Presidente del Consorzio Frasassi e da Walter Cerfeda direttore dell’Istituto di Ricerca e Studi IRES CGIL. Un contributo di esperienza diretta è stato portato dall’imprenditore dell’azienda “Le Basi” Marco Tomasi di Camerino che da qualche anno sperimenta con successo nuove tecniche di coltivazione.
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27/03/2017 5 Minuti Cisl: Sciopero Acqua Gas - Alternanza scuola lavoro
Sciopero nazionale del settore acqua gas per il rinnovo del contratto scaduto da 15 mesi . Nelle Marche presidi ad Ancona e Pesaro. L'intervista ad Angelo Paolucci, Femca Cisl Marche in presidio con i lavoratori ad Ancona. Alternanza Scuola-Lavoro in Cisl: l'esperienza di Andrea e Giuseppe, studenti del IV anno dell'Istvas di Ancona e l'intervista ad Eleonora Martarelli, referente Cisl Ancona del progetto Alternanza Scuola-Lavoro.
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24/03/2017 Cisl Università Marche: Gerardo Galeazzi è il nuovo segretario generale
Venerdì 22 marzo si è svolto ad Ancona il IV Congresso regionale della Cisl Università. Hanno partecipato ai lavori il segretario nazionale della Cisl Università Stefano Lazzarini, il segretario generale uscente, David Violet, il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e il segretario regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti. È stato eletto nuovo segretario generale della Cisl Università Marche Gerardo Galeazzi dell'Università Politecnica delle Marche, che sarà affiancato in segreteria da Paolo Santancini, Joseph Fontana (Università di Urbino), Gianvincenzo Lebboroni (Università di Camerino) e Antonella Ciarmatori (Università Politecnica delle Marche).
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24/03/2017 Settore socio-assistenziale: il 27 marzo scioperano i lavoratori delle strutture Anaste
Sciopero lunedì 27 marzo delle lavoratrici e dei lavoratori delle strutture Anaste, l'Associazione nazionale che rappresenta le imprese private di assistenza residenziale agli anziani. Nella provincia di Ancona presidio dei lavoratori del settore a partire dalle ore 10.30 davanti alla “Residenza Dorica” sita ad Ancona in via I Maggio, 152. Al centro della protesta le proposte, definite "inaccettabili" da Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Uil Fpl, di Anaste al tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale applicato a circa 20 mila addetti del comparto socio sanitario assistenziale Le categorie di Cgil, Cisl e Uil puntano il dito contro la richiesta dell'aumento dell'orario di lavoro da 38 a 40 ore settimanali; la riduzione, fino all'azzeramento, dei permessi retribuiti; l'azzeramento del pagamento dei primi tre giorni di malattia, l'aumento medio lordo di 19 euro dopo 8 anni di mancato rinnovo del contratto. Proposte ben lontane dalle richieste sindacali che, nella piattaforma unitaria, rivendicano un aumento economico di 110 euro e l'adeguamento del sistema di classificazione, l'estensione delle tutele, a partire da malattia, maternità, formazione, il rafforzamento delle relazioni sindacali, al fine di valorizzare le professioni e dare il giusto riconoscimento al lavoro degli operatori tutti. Proposte che per Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Uil Fpl mirano ad unificare le condizioni di chi opera nel settore, e a contrastare il crescente dumping dovuto alla frammentazione contrattuale. Solo attraverso la tutela dei lavoratori è possibile migliorare la qualità del lavoro. Per queste ragioni è stato proclamato lo sciopero del 27 marzo in tutte le strutture interessate e su tutto il territorio nazionale, salvaguardando i servizi minimi essenziali all'utenza, per dire basta alla logica di fare profitto attraverso il peggioramento delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori.
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23/03/2017 Valentina Petrini Ial Marche ospite a Buonasera Marche
Valentina Petrini, responsabile del Centro di formazione professionale IAL Marche Macerata, ospite in studio a Buonasera Marche ÈTv Marche per parlare di formazione professionale e degli interventi sperimentali per contrastare la dispersione scolastica e favorire l'ingresso dei giovani.
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23/03/2017 Cosa mettiamo nel piatto? Adiconsum Marche a Buonasera Marche Show
Bene che sia sano, meglio ancora se marchigiano. Sarà questo il “piatto forte” della quindicesima tappa di Buonasera Marche show, il talk show itinerante targato Filodiffusione e condotto da Maurizio Socci,  sabato 25 Marzo ore 21.15 al Teatro Lauro Rossi di Macerata.La ricetta del programma, in onda anche su Etv Marche è ormai collaudata : si ride, si riflette, ci si commuove e soprattutto ci si sente orgogliosi di essere marchigiani. In questo caso però, si raccoglie una sfida : l’educazione. Informarsi sui temi alimentari, spiegare al pubblico teatrale e televisivo quali siano gli strumenti per capire, come recita il titolo della serata : “cosa mettiamo nel piatto?”.La sfida è lanciata da Adiconsum Marche, grande protagonista della trasmissione. Da anni, con la “paladina dei consumatori” Silvana Santinelli, l’associazione promuove campagne di sensibilizzazione su questo tema. Sul palco anche  il Comune di Macerata, che risponde presente con “Pappa Fish” e vanta il primato delle mense Verdi Bio nelle Marche, protagoniste inoltre la Regione Marche che sostiene attivamente Adiconsum sul fronte della tutela dei consumatori, l’Università Politecnica delle Marche che presenterà con la prof. Laura Mazzanti l’esperienza virtuosa dello spin off “Biomedfood” e l’associazione Upm, che parlerà dell etichetta trasparente Pianesiana.Non mancheranno riconoscimenti speciali nel corso della serata. Presente la  Vissana Salumi, l'azienda Vesta, che presenterà il progetto “Schoolbonus” con un premio di 500 euro per la scuola più “virtuosa” sui temi dell’educazione alimentare.Sul palco inoltre Arianna Ciucci, ginnasta di livello Nazionale che darà la sua testimonianza sulla sana alimentazione e porterà sul palco le sue splendide allieve della scuola di ginnastica Macerata.A condire tutti questi ingredienti, il Pianista e compositore Loris Spinsante, allievo di Ezio Bosso e astro nascente della musica marchigiana.L'ingresso è  gratuito e aperto a tutta la cittadinanzaPer informazioni : filodiffusionean@gmail.com, è inoltre possibile ritirare tagliandi per posti riservati direttamente presso la sede di Etv Marche, ad Ancona in Via Merloni 9.  L'evento   sarà replicato  Venerdì 31 Marzo su Etv Marche canale 12.
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23/03/2017 Celebrazioni Trattati di Roma, il manifesto della Cisl per costruire un'Europa economica e sociale
«Occorre più crescita e lavoro o l'Europa muore. Non ci sarà bisogno di altre Brexit: quando gli uomini e le donne europee non crederanno più all'Europa, l'Europa sarà già finita». Lo sottolinea la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan in occasione del Vertice di Roma per i 60 anni della firma dei Trattati Europei. La Cisl ha predisposto un "Manifesto per gli Stati Uniti d’Europa” per offrire un contributo concreto al dibattito sul rilancio del progetto europeo. «I leader Ue devono agire subito con responsabilità e lungimiranza – spiega Furlan - Stare fermi davanti a sfide enormi come lavoro e immigrazione non è solo sbagliato, è incomprensibile«.
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22/03/2017 Mensa VVF Campo base di Arquata affidata in gestione a ditta privata: Risparmio o cos’altro?
Le organizzazioni sindacali di Cgil Cisl Uil dei Vigili del Fuoco sono indignate dalla decisione che il Dipartimento VVF ha assunto, in maniera del tutto unilaterale, in merito alla gestione della cucina da campo presso il campo base di Arquata, cucina che va considerata a tutti gli effetti “un‘attrezzatura tecnica di soccorso” visto che è un tassello fondamentale del sistema di colonna mobile Regionale dei Vigili del Fuoco delle Marche. Nessuna richiesta è stata fatta dai Vigili del Fuoco per far assegnare la gestione della mensa mobile ad una ditta privata, né si sono verificate situazioni problematiche che hanno obbligato in tal senso la scelta del Dipartimento, che con tale decisione ha di fatto obbligatoriamente assegnato a privati la gestione delle attrezzature ed il confezionamento dei pasti. La decisione è stata assunta senza il minimo confronto con la Dirigenza locale che si è vista “calare dall’alto” un provvedimento assurdo che non rispetta l’egregio lavoro svolto dai colleghi fino ad oggi e non coglie di certo, a parere delle scriventi, l’obbiettivo di risparmiare. Perché si parla di risparmio quando il singolo pasto confezionato dalla ditta avrà un costo quasi tre volte superiore a quello del confezionato in proprio? Con la gestione dei VVF il costo per la fruizione di un pasto è di 3,80 euro, con la ditta privata il costo sarà intorno ai 10 euro a pasto. Di quale risparmio sta parlando l’amministrazione? Oltretutto sembra che personale VVF continuerà ad essere inviato in missione presso la cucina da campo regionale ma non più per il confezionamento dei pasti: con quali mansioni? Le attrezzature che compongono la cucina da campo dei Vigili del Fuoco in gestione al Comando di Macerata è costata circa 500.000 euro, di cui 200.000 investiti alla fine dello scorso anno per completarne l’assetto definitivo ed avere un’attrezzatura perfettamente funzionale in grado di garantire nel giro di poche ore centinaia di pasti in totale autonomia in scenari emergenziali complessi in cui è impossibile usufruire di strutture o utenze in loco. Perché quindi dare in mano ad una ditta privata un bene dello Stato costato così tante risorse economiche dei cittadini, per permettere alla stessa di fare profitto sfruttando tale bene? Non sappiamo se ci siano i presupposti per un intervento della Corte dei Conti o della Magistratura, ma ci sconcerta che un’attrezzatura di soccorso dei VVF, senza nessun motivo apparente, sia assegnata ad una ditta privata oggi dopo più di sei mesi di gestione interna dei Vigili del Fuoco, gestione che ha funzionato in maniera egregia anche in momenti di estrema difficoltà come quelli vissuti in occasione delle persistenti nevicate di metà gennaio. Rimaniamo convinti che le cose non accadano a caso, qualcuno ha già una sua strategia da attuare e probabilmente si immagina magari in nome del risparmio di dare in gestione anche il soccorso tecnico urgente!
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22/03/2017 Sbloccati gli stipendi alla Tecnowind. Riprende il lavoro, ma la vertenza continua
Dopo otto giorni di manifestazioni, e a seguito del confronto sul tavolo istituzionale tra sindacati e azienda, riprende l'attività lavorativa alla Tecnowind di Fabriano. Le parti hanno trovato l'accordo per far tornare al lavoro 90 dei 285 dipendenti dello stabilimento di Melano; inoltre, saranno versati quasi per intero entro fine mese gli stipendi arretrati. Segnali positivi in un quadro non confortante: l'incontro avvenuto a Milano tra banche, proprietà e potenziali acquirenti ha registrato un rallentamento della trattativa di cessione al fondo europeo da tempo interessato a rilevare l'azienda. Gli istituti di credito, infatti, hanno ritenuto insufficiente l'offerta e hanno confermato che al momento non ci saranno anticipi di cassa per venire incontro alle esigenze produttive di Tecnowind. Potrebbe dunque concretizzarsi l'ipotesi di un concordato preventivo che garantisca la continuità. Oggi, mercoledì 22 marzo, sindacati e azienda si sono incontrati per verificare l'avanzamento dell'accordo sottoscritto la scorsa settimana. L'azienda ha ufficializzato di aver effettuato ieri il secondo bonifico da 500 euro per ogni lavoratore ed ha confermato di versare il terzo entro il 31 marzo. Intanto, la tratttiva tra fondo e banche sta andando avanti ma senza novità sostanziali. Un nuovo incontro tra sindacati e azienda è previsto per mercoledì 29 marzo, seguito poi dalle assemblee con i lavoratori. Si cercano risposte anche dai tavoli istituzionali attivati, auspicando che la trattativa possa concludersi in maniera positiva senza ricorrere al concordato in continuità
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21/03/2017 Sauro Rossi a L'ora di religione: «Nuove soluzioni per l'Alta Val Metauro»
Il segretario generale della Cisl Marche intervistato da Vincenzo Varagona per la trasmissione radiofonica L'ora di religione, in onda su Radio 1 Rai.  
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21/03/2017 Adiconsum Marche verso il VII Congresso regionale
Si apre la stagione congressuale dell’Adiconsum con le assemblee provinciali precongresuali e si concluderà il 11 maggio con il VII congresso regionale. Un momento importante non solo per il rinnovo degli organismi dell’associazione, ma per fare il punto sulla normativa a tutela dei cittadini consumatori e dare la parola ai soci. Infatti l’assemblea sarà occasione per trattate le prospettive future relative della tutela dei consumatori e le problematiche che oggi, a causa della crisi, più che mai, i cittadini si trovano a dover affrontare e che impone riflessioni non soltanto economiche, ma anche sociali e culturali a cui Adiconsum è chiamata a dare un contributo per poter così dare risposte ai cittadini/consumatori che numerosi si rivolgono alle nostre strutture rappresentando criticità individuali. che sono lo specchio di un sistema nel quale c’è poca rispetto da parte di imprese e istituzioni. Tre temi in particolare oggi vanno affrontati: le crisi bancarie, la fine del mercato tutelato dell’energia e le problematiche legate al terremoto. Nel 2016 nelle sedi Adiconsum delle Marche sono state ricevute 2470 persone e attivati 1890 contenziosi.La prima assemblea precongressuale per l’elezione dei delegati al congresso regionale si terrà per la provincia di Ascoli e Fermo a San Benedetto del Tronto 22 marzo ore 15 Hotel Calabresi, p.za Giorgini. Tutti i soci all’Adiconsum , in regola con la quota associativa, sono invitati a partecipare.
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21/03/2017 Disoccupazione record, Sauro Rossi: «Attenzione al divario di genere»
Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche, e Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, commentano il report sul mercato del lavoro elaborato sulla base dei dati Istat. L'articolo del Corriere Adriatico di oggi, martedì 21 marzo.
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20/03/2017 5 Minuti Cisl: Vertenza Tecnowind - Caffè Alzheimer
Vertenza Tecnowind di Fabriano:raggiunta una prima intesa per il pagamento degli stipendi, bloccato da 2 mesi. Risultato arrivato dopo 8 giorni di sciopero con manifestazioni e presidi anche notturni, a ridosso del vertice sindacati e istituzioni durante il quale i lavoratori hanno manifestato tutta la loro rabbia. Le interviste a Leonardo Nigro, Rsu Fim Cisl Tecnowind, Massimo Bellucci, Fim Cisl Marche, Angelo Mocci, fornitore e Giancarlo Sagramola, sindaco di Fabriano. Contro la solitudine dei malati e delle loro famiglie: inaugurato il primo Caffè Alzheimer a Falconara marittima. Attività prevista dal progetto “La Comunità che si-cura” promosso da Anteas Marche, Inrca di Ancona, Parrocchia del Rosario, Fondazione Masera, Ial Marche, co-finanziato dalla Fondazione Cariverona e patrocinato dalla Cisl, dalla Fnp Marche e dal Comune di Falconara . Le interviste a Umberto De Simoni, Presidente Anteas Marche, Gianni Genga, Direttore Generale Inrca Ancona, Don Giovanni Varagona, Parroco BV Maria del Rosario di Falconara Marittima e Roberto La Rocca della Fondazione Masera.
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17/03/2017 Altissima adesione allo sciopero nazionale del settore Acqua - Gas. Nelle Marche presidi ad Ancona e Pesaro
Altissima adesione nelle Marche, con presidi dei lavoratori  ad Ancona e Pesaro,  allo sciopero indetto da Filctem- Cgil, Femca-Cisl, Uiltec Uil  per il rinnovo del contratto nazionale del settore #GasAcqua, scaduto il 31 dicembre 2015. Contestualmente i sindacati di categoria hanno dichiarato lo stato di agitazione con conseguente sospensione di ogni prestazione straordinaria , unitamente al blocco delle relazioni sindacali in tutto il settore. «È inaccettabile che dopo 14 mesi di trattative le proposte delle associazioni imprenditoriali siano del tutto sproporzionate e peggiorative, sia sotto il profilo normativo, che sotto l’aspetto salariale», dicono Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil.
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15/03/2017 21 marzo 2017 XXII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Cisl Marche marcia con Libera a Grottammare
La Cisl delle Marche aderisce alla  XXII Giornata nazionale  della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie del   21 Marzo. La giornata prevede la partenza del corteo dalla Stazione di Grottammare alle ore 9,45 con arrivo previsto  per le 11,15 a Piazza Kursaal dove verranno letti  i nomi delle vittime innocenti delle mafie. Nel pomeriggio dalle ore 14,30 inizieranno i seminari tematici. Per partecipare  è necessario iscriversi : https://docs.google.com/forms/d/19l3pf9Za7MWr3lGEKh-S9uM6Bt4_yth8fK8iz8LEt5U/edit SEMINARIO: VITE IN GIOCO - sul tema del gioco d'azzardo con il Prof. Cefaloni - Fondatore Movimento SLOTMOB SEMINARIO: DAL TERREMOTO ALLA SPERANZA sul tema della ricostruzione. Interverranno: Cesare Spuri - Ufficio Ricostruzione Sindaco di Ussita -  Marco Rinaldi Sindaco di Monsampietro Morico - Romina Gualtieri Sindaco di Force - Augusto Curti Sindaci di Grottammare  - Enrico Piergallini SEMINARIO: Visione del film : "La nostra terra" con S. Rubini e S. Accorsi
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15/03/2017 Tecnowind: servono azioni rapide per azienda e lavoratori
La vicenda Tecnowind è giunta ad una situazione per la quale è irrimandabile un intervento deciso da parte di tutte le parti coinvolte. La mancanza di liquidità e le difficoltà finanziarie dell'azienda non hanno permesso l'erogazione dei salari ai lavoratori che allo stato attuale rivendicano circa l'80% dello stipendio di gennaio e la mensilità di febbraio. A fronte di questo è indispensabile un intervento del sistema bancario che si limiterebbe in prima battuta ad un anticipo di alcune fatture che Tecnowind vanta da parte di alcuni clienti, per un ammontare di circa 1.800.000 euro: sarebbe altrettanto utile ed auspicabile una ricapitalizzazione da parte dei soci. Queste azioni permetterebbero il saldo delle mensilità ai lavoratori, dando quindi respiro alle famiglie coinvolte che stanno vivendo un dramma che sta assumendo un carattere davvero preoccupante, ed il pagamento di alcuni fornitori. Attualmente ci si trova nella condizione di non poter produrre ed evadere ordini proprio per mancanza di materiali da lavorare e questo sta portando ad un fermo produttivo in presenza di ordini significativi. Risulta poi indispensabile intervenire per capire definitivamente il perché si è giunti a questa situazione da cui si evince un conflitto tra Cda e alcuni azionisti, così come appreso dai mezzi di stampa, chiarendo la concretezza della nuova proposta di acquisizione da parte di un fondo europeo che si era già interessato all'acquisizione di Tecnowind: questo deve essere propedeutico alla presentazione di un piano industriale che garantisca continuità lavorativa e produttiva per un tempo che vada oltre il breve periodo e che salvaguardi i livelli occupazionali. Nella giornata di martedì 14 marzo 2017 è previsto un incontro a Milano tra il Cda di Tecnowind, la cordata di banche e il nuovo fondo che ha manifestato interesse con una proposta acquisto ad oggi non vincolante. Le organizzazioni sindacali ritengono quindi doveroso un intervento di monitoraggio e controllo da parte di tutti i livelli Istituzionali. quindi sia regionale che governativo, per verificare l'effettiva veridicità e realizzabilità della nuova proposta di acquisto da parte del fondo area Euro sopracitato, che già aveva manifestato per ben due volte interesse all'acquisto di Tecnowind, ritenendo anche che potrebbe risultare utile per il futuro capire come mai importanti trattative per la cessione dell'azienda che hanno visto coinvolti fondi o players imponenti come Electrolux siano improvvisamente saltate quando sembravano essere prossime alla conclusione.
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14/03/2017 Terremoto: la raccolta fondi del mondo del lavoro proseguirà fino al 30 giugno
Confindustria, Confservizi, CGIL CISL e UIL di fronte alla drammaticità del sisma che ha colpito le popolazioni del Centro Italia, hanno deciso congiuntamente di prorogare la raccolta fondi fino al 30 giugno 2017. Sono quattro i conti corrente bancari aperti che alimentano il Fondo di intervento a favore delle popolazioni del Centro Italia: 1) ) c/c in cui confluiscono i contributi volontari da parte dei lavoratori pari ad un ora di lavoro e un contributo equivalente da parte delle imprese aderenti a Confindustria. INTESTAZIONE: CONFINDUSTRIA CGIL CISL UIL SOLIDARIETÀ A FAVORE TERREMOTATI CENTRO ITALIA IBAN : IT94V0103003201000002589031 BIC : PASCITMMROM 2) c/c in cui confluiscono le donazioni delle strutture CGIL CISL UIL, dei dirigenti ed operatori, dei pensionati e di tutti i lavoratori/lavoratrici che non possono fare riferimento ad accordi aziendali o di settore. INTESTAZIONE: FONDO CGIL CISL E UIL POPOLAZIONI TERREMOTATE CENTRO ITALIA IBAN : IT10Q0103003201000002589310 BIC : PASCITMMROM 3) c/c in cui confluiscono i contributi volontari da parte dei lavoratori pari ad un ora di lavoro e un contributo equivalente da parte delle imprese aderenti a Confservizi. INTESTAZIONE: FONDO CONFSERVIZI CGIL CISL UIL POPOLAZIONI TERREMOTATE CENTRO ITALIA IBAN : IT70U0103003201000002589779 BIC : PASCITMMROM 4) c/c in cui confluiscono i contributi volontari da parte dei lavoratori pari ad un ora di lavoro e un contributo equivalente da parte delle imprese cooperative. INTESTAZIONE: ACI, CGIL CISL UIL FONDO DI SOLIDARIETA PER LE POPOLAZIONI DEL CENTRO ITALIA IBAN : IT94C0312703200000000016000 BIC : BAECIT2B
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14/03/2017 Testo Unico del Pubblico Impiego: incontro della Cisl Fp ad Ancona
Oltre cento Rsu provenienti dalla Regione e dai comuni marchigiani si sono confrontati oggi al Conero Break di Ancona sui contenuti del nuovo Testo Unico del Pubblico Impiego, approvato dal Governo nei giorni scorsi. Continua così il percorso assembleare e formativo in vista del Congresso Regionale Fp Cisl Marche del prossimo 7 aprile. L'incontro è stato introdotto e coordinato dal Segretario Generale Fp Cisl Marche Luca Talevi e ha visto la presenza di professori esperti della materia che hanno accompagnato il percorso di conoscenza. Procedimenti disciplinari e "furbetti del cartellino", stabilizzazione precari, sviluppo della contrattazione aziendale,valorizzazione e rilancio dei Centri per l'Impiego, predisposizione entro il 31 marzo 2017 dei Piani di Razionalizzazione per trovare risorse atte a valorizzare le professionalità presenti all'interno dei comuni, sono alcuni dei temi al centro dei lavori della mattinata. Al termine dell'incontro è stata inviata una lettera a tutte le amministrazioni per prevedere, in attesa dell'accordo nazionale finale, nel Bilancio di Previsione 2017 gli incrementi previsti dall'accordo nazionale del 30 novembre 2016 per il triennio 2016/2018, dopo sette lunghi anni di blocco contrattuale, pari ad 85 euro medi lordi mensili nel triennio.
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14/03/2017 Terninox: confermata la chiusura. Al via lo stato di agitazione
Nulla di fatto al quarto incontro con Terninox, controllata della multinazionale dell'acciaio tedesca ThyssenKrupp. Confermata la chiusura del sito jesino e nessuno spiraglio per la salvaguardia dei posti di lavoro, nonostante un imprenditore locale si sia manifestato all'interno dell'azienda parlando direttamente con i lavoratori e tentando di dissuaderli dal continuare con gli scioperi in quanto lo stesso si farebbe fatto garante della continuità lavorativa al termine della procedura di cessazione attività e di licenziamento collettivo. Tutto questo però smentito categoricamente dalla Terninox, che si è ripresentata al tavolo con proposte irricevibili. Alla luce di tutto questo si conferma lo stato di agitazione. Le parti si sono date appuntamento per mercoledì 22: se a quella data non si troverà un accordo, la vertenza si sposterà in Regione.
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13/03/2017 5 Minuti Cisl: Vertenza Gruppo Ghergo- Valore alle donne contro la Violenza
Vertenza Gruppo Ghergo, stabilimento di P. Recanati, sciopero e presidio dei lavoratori fuori la sede di Confindustria Ancona durante l'incontro sindacati - azienda. Le interviste a Rocco Gravina, Fim Cisl Marche e Luigi Fusco Rsu Fim Cisl. Valore alle Donne contro la Violenza, iniziativa Cgil Cisl Uil e Consigliera - Commissione per le pari opportunità della Regione Marche. Le interviste a Silvia Spinaci, responsabile Ast Cisl Macerata, Romina Rossi Fim Cisl Marche, Maria Grazia Santini Femca Cisl Marche e Ines Corti Università di Macerata
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11/03/2017 Urbino: confronto con il sindaco per rilanciare i servizi sociali
Si è svolto venerdì 10 marzo, su richiesta di Cgil e Cisl Urbino e delle Federazioni dei Pensionati Spi Cgil e Fnp Cisl, l’incontro con il sindaco di Urbino Maurizio Gambini sui temi relativi al confronto per la predisposizione delle azioni in favore delle famiglie meno abbienti, delle tariffe per gli asili, per i servizi comunali e quant’altro da inserire nel bilancio comunale e della situazione di stallo dell’ATS 1 di cui il comune è capofila. Alle richieste delle organizzazioni sindacali, rappresentate da Irmo Foglietta e Maurizia Ragonesi, per la Cgil, Leonardo Piccinno e Desi Goffi per la Cisl, il sindaco si è impegnato a convocare per sabato prossimo un nuovo incontro alla presenza sua e dell’Assessore ai Servizi sociali per incanalare un confronto serrato sui temi riguardanti le competenze del Comune in tema di servizi sociali, assistenza ai cittadini, alle famiglie in difficoltà sociale, ai disoccupati, agli asili nido ecc.. Per quanto riguarda invece, la situazione di stallo per l’ATS1, seguita all’allontanamento del coordinatore d’Ambito, Cgil e Cisl hanno posto l’accento, in particolare, sul fatto che questa situazione penalizza fortemente la condizione dei cittadini di Urbino e di tutti i comuni che fanno capo all’ATS e per questo non possono essere più rinviabili le scelte che la Conferenza dei sindaci deve effettuare, qualunque sia la scelta, alla sola condizione che chi dovrà essere assumerne la responsabilità abbia capacità, competenza e professionalità, dando continuità alla positiva esperienza fino ad oggi avuta dai sindacati con il precedente coordinatore. Su questo, il sindaco si è dichiarato concorde ed ha convenuto che nei prossimi 10 giorni si svolgerà la Conferenza dei sindaci per individuare la soluzione e, subito dopo, si attiverà per convocare, unitamente al nuovo coordinatore, una Conferenza dei sindaci dell’Ambito, così come richiesto dai sindacati, per affrontare gli impegni e dare continuità all’accordo sottoscritto tra Ambito e Parti sociali nel 2015, prorogato nel 2016, e che necessità degli opportuni adeguamenti legati ai nuovi bisogni delle comunità interessate, compreso uno dei punti più salienti dell’accordo: la predisposizione di un protocollo d’intesa sulla istituzione di una regola sociale di salvaguardia nei bandi gara per quanto riguarda la lotta al ricorso di pratiche illegittime.
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10/03/2017 Mobilità sanitaria, più costi e meno ricavi per le Marche
Si aggrava il fenomeno della mobilità sanitaria nella Regione Marche. Tra il 2010 e il 2015 il saldo (passivo) di mobilità - ossia la differenza tra i costi che la Regione Marche sostiene per le prestazioni sanitarie erogate fuori regione ai propri cittadini e i ricavi che introita per le prestazioni erogate a cittadini residenti di altre regioni - è passato da 26 a 48,9 milioni €. Il dato è stato certificato ieri dalla Conferenza Stato Regioni in sede di approvazione dei saldi di mobilità, necessaria al riparto del Fondo Sanitario Nazionale del 2017. Che la situazione marchigiana fosse in peggioramento era attestato anche dai dati forniti dall' Accordo per la regolazione dei flussi finanziari connessi alla mobilità, approvato lo scorso 29 novembre dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Il documento certificava un aumento, tra il 2013 e il 2015, dei costi che la Regione sostiene per i ricoveri dei cittadini marchigiani presso strutture private accreditate fuori regione (da 53,8 a 62,2 milioni di €, quasi il 16% in più). Lo stesso documento confermava la riduzione della mobilità attiva, ossia i ricavi provenienti dai ricoveri dei cittadini di altre Regioni presso le strutture marchigiane sia pubbliche (da 48,9 a 44,5 milioni, il 9% in meno) che private accreditate (da 40,7 a 36,7 milioni, il 10% in meno). In conseguenza di ciò, e relativamente ai soli ricoveri presso strutture private extraregionali, il saldo di mobilità è peggiorato del 94%, passando da -13,1 a -25,4 milioni di €. Mancano ancora all'appello i dati di dettaglio sulla mobilità passiva per i ricoveri presso strutture pubbliche extraregionali, insieme a quelli sulla mobilità (sia attiva che passiva) relativi alla specialistica ambulatoriale e alla somministrazione diretta di farmaci. Dati che la Regione Marche sarebbe molto utile mettesse a disposizione per un esame completo della problematica. «Quella della mobilità sanitaria è una partita complessa - commenta il Segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi - che richiede un’analisi molto approfondita. In una Regione di piccole dimensioni come le Marche rappresenta un fenomeno in parte fisiologico, anche se va rilevato come Regioni di dimensioni analoghe o più ridotte come Umbria, Molise e Friuli registrino un saldo positivo. Dall'analisi di questi dati si evince comunque una chiara perdita di attrattività della sanità delle Marche, i cui cittadini sono sempre più spesso costretti a recarsi fuori regione, sostenendo di tasca propria spese importanti.». «Questi numeri testimoniano la situazione di grande sofferenza che vive la sanità delle Marche - conferma il Segretario generale della Funzione Pubblica Cisl Marche Luca Talevi - regione in cui l'equilibrio del bilancio sanitario è stato raggiunto in buona parte comprimendo la spesa del personale e dequalificando di conseguenza le prestazioni erogate. Il "giro" è chiaro: meno personale, meno produzione, meno mobilità attiva e più mobilità passiva». «Per quanto preoccupanti questi dati non ci sorprendono - prosegue il Segretario dei pensionati Cisl Marche Dino Ottaviani - in quanto rappresentano una delle conseguenze dei lunghi tempi di attesa. Ricordiamo infatti che i tempi massimi previsti dalla normativa nazionale vengono oggi rispettati nelle Marche solo per una prescrizione su quattro circa». «Incrociando i numeri di cui sopra con quelli forniti dal bilancio d'esercizio dell'Asur sulla mobilità per i ricoveri ospedalieri del 2013 - conclude Sauro Rossi – emerge un dato rilevante. Solo il 13% circa dei "casi" che vanno fuori regione sono di alta o altissima complessità, per un valore che si attesta sul 42% circa della spesa complessiva. Bisogna quindi cercare di lavorare per evitare questa "fuga dalle Marche" per prestazioni di complessità bassa e media. Potremmo così recuperare, risorse importanti – a regime poco meno di 65 milioni di € - da reinvestire nel sistema sanitario regionale, per migliorare la qualità del lavoro e dei servizi nelle Marche».
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10/03/2017 Assemblee regionali First Cisl per gli iscritti di Nuova Banca Marche e Cassa Risparmio Loreto
La FIRST CISL della regione Marche ha organizzato due incontri con gli iscritti della Nuova Banca Marche e di C.R. Loreto nelle città di Senigallia e Civitanova Marche. Le assemblee si svolgeranno il giorno 13 marzo (lunedì) a Senigallia e il giorno 14 marzo (martedì) a Civitanova Marche entrambi alle ore 18:00. Interverranno il Coordinatore con delega del Nazionale per le tre good banks e per il gruppo UBI Riccardo Colombani, il Responsabile della SAS di gruppo UBI Andrea Battistini e il Segretario Generale della FIRST CISL Marche Giovanni Gianuario. Saranno inoltre presenti i sindacalisti del gruppo Nuova Banca Marche e di UBI Banca della regione Marche. Di seguito il riepilogo degli appuntamenti: - lunedì 13 marzo 2017 a Senigallia alle ore 18:00 presso SENB HOTEL – viale Bonòpera n.32 (sul ponte, davanti la rotonda); - martedì 14 marzo 2017 a Civitanova Marche alle ore 18:00 presso Hotel Miramare – viale Matteotti n.1 (di fronte alla piazza centrale).
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09/03/2017 Crolla ponte in A14 tra Loreto e Ancona Sud
Le segreterie di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal  Uil esprimono il massimo cordoglio e la massima vicinanza alle famiglie delle vittime del crollo del ponte su A14 -  tra Loreto e Ancona sud  - avvenuto nel primo pomeriggio di oggi. Con altrettanta forza i sindacati di categoria  esprimono preoccupazione per la condizione delle infrastrutture del nostro paese." Se non fosse bastato il terremoto - sottolineano in una nota - la dimostrazione lampante della fragilità e della debolezza del nostro paese emerge in tutta la sua drammaticità in quest’ultimo fatto di cronaca. Prima ancora di rintracciare le responsabilità, denunciamo la provvisorietà nel costruire e la scarsa attenzione al tipo di materiale, alle prassi e alle procedure di sicurezza. - continuano - L’incidente denuncia due tipologie di problemi che coesistono purtroppo nel nostro paese: da un lato il lavoro edile che è sempre più svilito, precario ed insicuro, dall'altro un sistema infrastrutturale indegno di un paese civile e che mette in pericolo anche il cittadino utilizzatore dello stesso.   Da tempo denunciamo i ritardi e i disservizi che si verificano su quei tratti di strada e gli aggiustamenti in corso d’opera che purtroppo contraddistinguono l’intera tratta.- concludono le segreterie di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal  Uil -Richiamiamo pertanto ciascuno alle proprie responsabilità e ci attiveremo da subito presso gli enti e i soggetti competenti per una riflessione a tutto campo sull'accaduto e per fare quanto nelle nostre possibilità, affinché non si registrino più episodi del genere."
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09/03/2017 Poste Italiane di Pesaro malore al CDM. Dominici, Slp Cisl Marche:“Necessaria la dotazione di defibrillatori”
 La Slp Cisl Marche, a poche ore dal malore di un dipendente di Poste Italiane presso il CDM ( Centro Distribuzione Master ) di Pesaro, dove questa mattina  è intervenuto il 118, scongiurando conseguenze importanti per la salute del dipendente,  rilancia la necessità,   già più volte  segnalata all’ attenzione aziendale, di dotare, almeno le più grandi strutture, di un defibrillatore. “ Anche il  personale del 118  intervenuto questa mattina  si è stupito per l’assenza di un defibrillatore in  un centro di distribuzione come quello di Pesaro dove lavorano poco meno di   150 persone” -  sottolinea Dario Dominici, segretario generale della Slp Cisl Marche e  Componente OPR per la sicurezza. I dati statistici confermano la gravità del problema e la esistenza di un fattore di rischio di non poco conto: il 5% degli arresti cardiaci si verifica sui luoghi di lavoro. Ciò equivale a dire che oltre 70 lavoratori alla settimana, in Italia, sono colpiti da arresto cardiaco mentre si trovano sul posto di lavoro. Sebbene l’attuale normativa relativa alla Sicurezza sui Luoghi di Lavoro (Legge 81/08) non prevede la dotazione di defibrillatori semi-automatici da parte delle aziende, ma l’obbligo di formazione del personale al primo soccorso; la Legge 120 del 2001, (Utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extraospedaliero), conferma l’importanza della presenza sui luoghi di lavoro di personale addestrato e di dispositivi idonei a tutelare al meglio la salute dei lavoratori. Nondimeno l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) ha previsto una riduzione del premio INAIL per le aziende che adottano il defibrillatore e provvedono alla formazione del personale al BLS-D (Basic Life Support – Defibrillator), confermando nei fatti l’importanza della presenza del DAE come strumento principale di prevenzione delle morti bianche. “Invitiamo pertanto Poste Italiane Spa  a fare delle importanti valutazioni, considerando il defibrillatore alla stregua di un sistema antincendio o di un estintore, ossia un dispositivo di vitale importanza in presenza di una situazione critica all'interno dell’azienda,   considerato che in caso di arresto cardiaco un intervento non tempestivo può avere conseguenze irreparabili. Ricordiamo che  l’età media delle persone colpite è fra i 37 e 59 anni. Fascia di età che si conferma essere la più numerosa tra i dipendenti a livello nazionale e regionale. – sottolinea Dario Dominici -  E  soprattutto come Slp Cisl Marche riteniamo che Poste italiane possa fare uno “sforzo  economico” per salvaguardare la salute dei propri lavoratori visi i risultati economici recentemente conseguiti.”
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09/03/2017 Sauro Rossi e Cristiana Ilari ospiti a Buonasera Marche
Dal punto sulle priorità per le Marche terremotate al focus donna nella giornata dell'8 marzo. Lucio Cristino intervista Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche e Cristiana Ilari, responsabile delle Pari Opportunità della Cisl Marche. https://youtu.be/aFG6_Bnz5YU
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08/03/2017 Tecnowind: futuro a rischio per meri interessi finanziari
Oggi, mercoledì 8 marzo, le lavoratrici e i lavoratori di Tecnowind di Fabriano sono scesi in strada per manifestare il proprio disagio: 285 operai ed impiegati ed altrettanti lavoratori dell'indotto rischiano il proprio lavoro per meri interessi finanziari. Dopo mesi di trattative con diversi acquirenti che non si sono mai concretizzate senza sapere le motivazioni reali, siamo giunti ad una nuova proposta non vincolante che mantiene acceso un lumicino di speranza. Il pool di banche coinvolte (Bnl, Unicredit, Mps, Banca Intesa, Banca Marche, Ubi e Veneto Banca) hanno bloccato da diversi mesi le linee auto liquidanti, mettendo a rischio l'attività industriale e di conseguenza ritardando il pagamento degli stipendi. Chiediamo al sistema bancario una responsabilità sociale; le banche, piuttosto che cercare di distruggere ciò che è realizzabile, con le Istituzioni dovrebbero essere impegnate a supportare il progetto industriale. La difesa degli interessi del capitale vale ben poco anche per chi la promuove, se passa attraverso la distruzione di ogni opportunità di ripresa per il lavoro e per I' economia del territorio compromettendone il futuro. Non possiamo, nel territorio fabrianese devastato dalla crisi, far pagare sempre e solo ai lavoratori. Fim Fiom Uilm Ancona
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08/03/2017 Gruppo Ghergo: i lavoratori non mollano. Aperture dall'azienda
Martedì 7 marzo si è svolto il terzo incontro presso la Confindustria di Ancona con presidio dei lavoratori per discutere della procedura di mobilità avviata dal Gruppo Ghergo che prevede 69 esuberi su di un totale di 175 lavoratori. I lavoratori hanno sostenuto la trattativa con un pacchetto di 20 ore di sciopero con altissima adesione. Nella serata di ieri, dopo un acceso incontro con la proprietà, si è giunti finalmente a valutare percorsi alternativi che prevedono il congelamento degli esuberi. Sarà l’assemblea del 9 marzo con tutti i lavoratori a valutare se il percorso è possibile. È stato fissato un nuovo incontro, sempre in Confindustria, in data 22 marzo, dove le parti verificheranno se ci sono le condizioni per un accordo, evitando cosi i licenziamenti. «L’accelerazione dell’azienda è stata fermata dai lavoratori - dichiarano Fim Fiom Uilm provinciali e di stabilimento -. Ora il vero percorso sui contenuti».
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08/03/2017 Fermo: ritardi sulla gestione dei rifiuti. Accordo per i precari Asite
La segreteria provinciale della Fit Cisl di Fermo esprime grande preoccupazione in relazione al fatto che l'ATA rifiuti sia in grave ritardo rispetto agli adempimenti previsti dalla legge regionale; redazione piano d'ambito e definizione delle modalità di gara di affidamento del servizio di raccolta trasporto rifiuti e spazzamento" rappresentano ancora un oggetto misterioso " ; nel caso specifico la Fit Cisl chiede da sempre vengano garantiti all'interno degli atti da redigere : il mantenimento dei livelli occupazionali, l'applicazione del contratto collettivo di rifermento, la tutela dei livelli stipendiali e non ultimo , ma anzi in maniera prioritaria , l'affidamento in house ad un soggetto interamente pubblico del servizio , così da non disperdere professionalità ed efficientamenti realizzati negli ultimi anni! Alle istituzioni locali e principalmente al sindaco di Fermo , Porto San Giorgio, alla Provincia ed altri chiediamo di attivarsi e non procrastinare i tempi; il tempo delle scelte chiare e , per noi , condivise, é giunto; si deve scongiurare il rischio serio di un commissariamento da parte della Regione Marche . La scadenza del 30 giugno 2017 é dietro l'angolo ; servono fatti concreti che tutelino il lavoro e , perché no, le aziende pubbliche ( di proprietà delle comunità ) e garantiscono un servizio eccellente ai cittadini Soddisfazione, invece, per la firma di un accordo di assoluto rilievo per i lavoratori precari della società Asite s.r.l; l'accordo assicurerà continuità lavorativa , salvaguardandone i diritti , a questi dipendenti per i prossimi mesi e li traghetterà fino alla fine del primo semestre del 2018 ( data ultima del divieto di assunzioni, stabilito per legge, nelle società partecipate ) ; da quella data sarà possibile stipulare accordi per la stabilizzazione del personale , che oltretutto ha già partecipato ad una selezione pubblica ; l'accordo eviterà di ricorrere ad esternalizzazioni di attività e di sospendere contratti e rapporti lavorativi in essere; altresì permetterà di rafforzare la presenza della società pubblica nel territorio fermano. Oltre a ciò con l'accordo di deroga alle norme contrattuali si creeranno le condizioni per assumere , direttamente, ulteriore personale , oltre quello attualmente in forza.
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07/03/2017 La riforma sanitaria nella Provincia di Pesaro: il documento di Cgil Cisl e Uil
Riteniamo doveroso collocare le scelte di riforma sanitaria delle Marche nel quadro nazionale che, alla luce dalla Legge di Stabilità 2017, va ulteriormente precisato. Il fondo sanitario Nazionale per l’anno 2017, sulla base di quanto previsto dal Def salirà da 111 a 113 miliardi con un recupero di un miliardo rispetto alla previsione iniziale, ciò in conseguenza della forte pressione esercitata in sede di Conferenza delle Regioni. Tuttavia 1,3 miliardi sono quote vincolate per la copertura delle spese relative a nuovi farmaci, anche oncologici, per il piano vaccini e per le assunzioni; si ritiene, dunque, che tali risorse non riescano ancora a garantire le risposte ai bisogni di salute per tutte le macrovoci di spesa (prevenzione, ospedale e territorio). Negli ultimi anni i tagli alla spesa sanitaria unitamente alla crisi economica hanno determinato un aumento della spesa sanitaria privata e un sempre maggior numero di cittadini rinuncia alle cure e alla prevenzione. Per l’anno 2018 il Fondo Sanitario Nazionale previsto è di 114 miliardi, anziché 115, sempre con quote vincolate. Restano confermati i tagli previsti che le Regioni dovranno effettuare ed a tale proposito occorrerebbe aprire un confronto con la Regione Marche per mettere in trasparenza le scelte della Regione riguardo i fondi a disposizione per il Servizio Sanitario Regionale e i tagli che sono all’orizzonte. LA RIFORMA SANITARIA NELLA PROVINCIA DI PESARO Come CGIL, CISL e UIL esprimiamo forte preoccupazione per la situazione del servizio sanitario nel territorio provinciale pesarese e per la mancanza di un chiaro progetto che identifichi in maniera trasparente e condivisa un progetto di riforma e riassetto dei servizi sanitari. Sottolineiamo che, a partire dalla primavera dello scorso anno abbiamo, unitariamente, aperto il confronto attraverso assemblee territoriali sulla base di un documento rivendicativo e, dopo numerose sollecitazioni abbiamo avviato un confronto con le Direzioni dell’ Azienda Ospedaliera Marche Nord e dell’Area vasta 1, con l’obiettivo di comprendere i progetti delle due realtà sanitarie della provincia riguardanti la realizzazione della nuova struttura Ospedaliera, la attivazione degli Ospedali di Comunità, i servizi socio sanitari dell’entroterra, le questioni riguardanti il personale e il gravissimo problema delle liste di attesa e della mobilità passiva. Tale confronto, tuttavia si è praticamente interrotto per responsabilità delle due direzioni. Peraltro sulla stampa locale si leggono dichiarazioni di diversi politici regionali che sembrano, avanzare soluzioni affatto previste dalle stesse deliberazioni della Giunta Regionale, quali la gestione privatistica di ben due ospedali di comunità (Cagli e Sassocorvaro), mentre per Fossombrone continua una lenta agonia. Rete Ospedaliera È noto che, in attuazione del Decreto cd Balduzzi (DM 70/15) la Giunta regionale, con la Delibera 159/16 ha previsto la rideterminazione dei posti letto e la loro riduzione, modificando gli ex Ospedali di Polo di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro ( DGR 139/16) in Ospedali di Comunità trasformando, a decorrere dal primo gennaio 2017, i posti letto di lunga degenza in posti letto di cure intermedie. Ad oggi, questa operazione sembra essere stata definita solo sul piano formale, mentre si affacciano ipotesi di allargamento al privato, senza che sia chiarito né quale dovrà essere il suo ruolo né come si articolerà il rapporto con gli indispensabili e prioritari servizi pubblici. Mancano inoltre all’appello molti dei posti letto sia per acuti che di cure intermedie che erano pur previsti sia nella Dgr 735/13 che nella stessa Dgr 139/16. A tutto ciò va aggiunto che il territorio pesarese è quello che ha subito il più pesante taglio di posti letto, con forti penalizzazioni delle popolazioni dell’entroterra, dove l’Ospedale di Urbino mostra quotidianamente le sue insufficienze strutturali e di personale, mentre l’Ospedale di Pergola dopo un periodo di grave de-potenziamento, solo a seguito di una sentenza del TAR, recupera il suo Primario di chirurgia e, sulla base di dichiarazioni dello stesso Presidente Regionale, si appresterebbe a ricevere le risorse professionali necessarie per recuperare, almeno in parte la sua funzionalità, ma è tutto da verificare. Tutto ciò, comunque, risulta essere ancora insufficiente per dare le risposte attese ai cittadini del territorio collinare e montano, anche a causa della difficile viabilità. Non esiste, a tutt’oggi, un progetto per le post-acuzie e per le cure intermedie per le città di Pesaro e Fano, di Case della Salute neanche l’ombra: il tutto determina un gravissimo problema nei percorsi di dimissioni in particolare dai reparti di medicina e lungodegenza, già carenti di posti letto, con un gran numero di ricoveri impropri presso le Residenze Protette della costa. Sistema dell’emergenza e urgenza Riscontriamo ancora preoccupanti carenze nell’attuale sistema, soprattutto con riguardo alle aree interne, sia per quanto riguarda le postazioni, sia per la insufficienza del parco macchine che del personale. La chiusura dei Punti di Primo Intervento e la loro trasformazione in Punti Ambulatoriali Territoriali dal 1 gennaio 2017, questi ultimi ancora privi di un chiaro assetto giuridico, professionale, organizzativo e strutturale di carattere regionale, ha scaricato migliaia di accessi, anche impropri, presso il Pronto Soccorso di Urbino, già in sofferenza, e anche su quelli di Fano e Pesaro. Azienda Ospedaliera Marche Nord Prendiamo atto, anche con molte riserve, che il Presidente della Giunta regionale ha stabilito che il nuovo nosocomio sarà costruito a Pesaro, in località Muraglia, ed a tal fine è già stato previsto il finanziamento per la sua progettazione, inoltre, secondo quanto dichiarato dallo stesso Presidente, la costruzione sarà finanziata attraverso un contratto di disponibilità : con tale contratto si affida, a rischio e a spesa dell’affidatario, la costruzione e la messa a disposizione a favore dell’amministrazione aggiudicatrice di un’opera di proprietà privata destinata all’esercizio di un pubblico servizio, a fronte di un corrispettivo. Dunque, di fatto la Regione contrae un debito che sarebbe interessante conoscere come, negli anni sarà onorato. Altre ipotesi sono o il “project financing” o il mutuo. Delle tre ipotesi sarà fatta un’analisi comparativa. In un solo anno siamo passati dall’ipotesi esclusiva del project financing fino all’apertura a tutte e tre le possibilità. Ci saranno altri cambiamenti?! Sempre a proposito di dichiarazioni e annunci, si legge che il Presidio Ospedaliero Santa Croce di Fano resterà Ospedale (quale tipologia non è dato sapere). Allo stesso tempo si ipotizza una clinica privata a Fano, perché la Regione sembra scommettere, nel senso proprio del termine siamo nel campo dell’azzardo, che solo una clinica privata possa combattere la mobilità passiva. Ma a quali criteri corrisponde questa programmazione. O è improvvisazione? In quale contesto e in quale Piano Sanitario si inseriscono queste scelte? I lavoratori e i cittadini hanno il sacrosanto diritto di conoscere, e di non farlo attraverso la stampa, quale sarà il futuro dei servizi sanitari del proprio territorio. Nel frattempo è necessario che le strutture esistenti siano in grado di rispondere adeguatamente alla domanda di sanità evitando inutili e pesanti pellegrinaggi fra le tre strutture esistenti, come purtroppo si verifica. Prendiamo sicuramente atto positivamente dei maggiori investimenti fatti sull’Azienda Ospedaliera, ma segnaliamo come, in particolare in tema di assunzioni, lo scarto tra numeri annunciati e realtà dei fatti è ancora alto e come queste maggiori risorse giungano dopo almeno 5 anni di tagli consecutivi e di promesse mancate. Liste di attesa e Mobilità Passiva Sono le due grandi emergenze che ancora attendono risposte significative. Per altro, i dati relativi a tale fenomeno sono incompleti a tardivi, ma resta il fatto che molti cittadini della nostra provincia sono troppo spesso costretti a rivolgersi alle strutture private a pagamento, o fuori regione, per potere usufruire di prestazioni specialistiche, e/o ricoveri ospedalieri ( questi ultimi anche per carenza di posti letto). Riteniamo altresì doveroso che sia affrontato il problema delle cure palliative pediatriche, tenuto conto delle disponibilità finanziare e logistiche per l’implementazione e l’avvio della struttura suddetta. Sono diverse decine i milioni che la nostra regione è costretta a spendere per pagare, ad altre regioni, le prestazioni che non vengono erogate nella nostra provincia. I piani per abbattere le liste di attesa sono risultati inefficaci o quanto meno parziali ed occorre fare investimenti sia in termini tecnologici che di personale, oltre a prevedere anche percorsi di appropriatezza da realizzare d’intesa con i medici di medicina generale. Riteniamo essere ormai tempo che si conosca il reale progetto sulla sanità del nostro territorio e non è più tollerabile che informazioni, spesso contraddittorie fra loro, siano affidate in maniera disarticolata a dichiarazioni estemporanee e senza che sia evidenziato il quadro generale entro cui costruire un nuovo modello di sanità, pur necessario. Occorre, dunque una programmazione sanitaria seria, trasparente e condivisa, pertanto, riteniamo non più rinviabile aprire una fase di confronto e di partecipazione, con le Istituzioni per conoscere: – il progetto complessivo che si intende realizzare per la sanità provinciale che, prima di ogni altra cosa, richiede un riequilibro dei posti letto, un investimento, in mezzi e risorse, sulla rete dell’emergenza/urgenza e la realizzazione delle Case della Salute, sempre annunciate ma mai realizzate. – il ruolo che si intende attribuire al privato, con una comparazione costi/benefici – con quali risorse si finanzierà il Nuovo Ospedale Marche Nord, – come si garantirà un adeguato servizio per i cittadini dell’entroterra, – quali sono le strategie per abbattere definitivamente le liste di attesa e la mobilità passiva. Attendiamo, al più presto l’apertura di un confronto che consenta alle parti sociali, ai lavoratori ed ai cittadini di confrontarsi e partecipare alle scelte per costruire una sanità in grado di dare le risposte che si attendono. Pesaro,2 marzo ’17. CGIL CISL UIL Segreterie e Coordinamenti Provinciali di Pesaro Urbino
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07/03/2017 Valore alle Donne contro la violenza
In occasione della Giornata internazionale della Donna, Cisl Marche, insieme a Cgil, Uil, Rete delle Consigliere di Parità e Commissione per le Pari Opportunità della Regione Marche, organizza un’iniziativa sul tema “Valore alle Donne contro la violenza” che si terrà venerdì 10 marzo alle ore 10,00 presso la Sala Palazzo Li Madou della Regione Marche – Via Gentile da Fabriano, 4 Ancona. Obiettivo dell’incontro è quello di riflettere sul valore delle donne nel lavoro e nella società; solo attraverso il giusto riconoscimento  in questi  ambiti, si potrà contrastare davvero la violenza nei confronti delle donne e superare una cultura arretrata da cui trae origine la violenza stessa.Per dare il giusto valore alle donne, occorre in primo luogo superare le diseguaglianze ancora esistenti con cui le donne continuano a misurarsi ogni giorno nell'accesso e nelle condizioni di lavoro. Diseguaglianze che fanno rima con precarietà, disparità salariale e pensionistica. Dare valore alle donne è dare valore alle competenze che le donne possono e vogliono esprimere per costruire una società più giusta.Nel corso dell’iniziativa, verrà presentato il libro “Contro la violenza sulle donne”, a cura di Mattucci e Corti. 27/02/2017
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07/03/2017 Disoccupazione nelle Marche, Cgil Cisl e Uil: «Servono politiche innovative ed efficaci. La Regione cambi passo»
A circa 2 anni dall'insediamento della giunta regionale, è urgente aprire una riflessione seria sulla disoccupazione nelle Marche che ormai è strutturalmente intorno al 10% contro percentuali poco superiori al 3% a cui ci eravamo abituati . Non è pensabile affrontare la questione riproponendo i vecchi interventi del periodo pre-crisi. Oggi la complessità, la vastità e la diversità dei bisogni necessita invece misure più innovative e mirate in grado di dare risposte efficaci ai marchigiani più esposti alla vulnerabilità: disoccupati, lavoratori espulsi, giovani che faticano ad entrare nel mondo del lavoro e precari. In questo quadro, riteniamo che la Regione Marche debba svolgere un ruolo propulsore per mettere in campo una nuova generazione di politiche attive più efficaci e moderne. Questo ruolo deve essere svolto su due fronti diversi e complementari: sperimentare nuove misure più coraggiose ed incisive di politiche attive del lavoro e mettere a sistema in maniera strutturale la rete dei servizi per l’impiego. Dovranno essere garantite ai Centri per l’impiego pubblici dotazioni organiche e competenze del personale adeguate allo scopo di erogare servizi omogenei e di qualità. Al contempo riteniamo sia ormai il momento di mettere a sistema la cooperazione pubblico-privato ridefinendo il perimetro d’azione e il ruolo dei soggetti privati accreditati, che non sostituiranno i centri per l’impiego pubblici, piuttosto ne rafforzeranno la capacità di erogare servizi di qualità a chi cerca ed offre lavoro. Come sindacato, unitariamente abbiamo presentato alla Regione,da più di un anno, una proposta di sperimentazione che metteva al centro l'inserimento e il reinserimento lavorativo attraverso: orientamento, formazione specifica e accompagnamento al lavoro. Invece assistiamo solamente a bandi di tirocini e borse lavoro che se non accompagnati adeguatamente a misure per favorire l’incontro tra domanda e offerta rischiano di divenire, in un contesto di crisi accentuata, solo uno strumento di sostituzione di lavoro dipendente a tutti gli effetti o poco più di un mero sostegno al reddito per alcuni mesi. Occorre una nuova progettualità di politiche attive del lavoro, condivise tra tutti i soggetti istituzionali e sociali, per rigenerare la speranza a migliaia di marchigiani più esposti alle conseguenze della crisi: giovani, donne, lavoratori espulsi e precari. 
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06/03/2017 Gruppo Ghergo: sciopero contro il piano di esuberi
Il 27 febbraio 2017 si è svolto il secondo incontro presso la Confindustria di Ancona per discutere della procedura di mobilità avviata dall’azienda Ghergo che prevede 69 esuberi su di un totale di 175 lavoratori. Come nel primo incontro del 17 febbraio, le organizzazioni sindacali e Rsu hanno espresso contrarietà al provvedimento considerandolo irricevibile e avanzando proposte diverse che tengono conto dell’occupazione e il futuro del sito produttivo. L’azienda, a distanza di giorni, non ha “voluto/saputo” cogliere l’importanza delle proposte dei lavoratori e dei sindacati. L’assemblea svoltasi il 28 febbraio ha proclamato lo stato di agitazione con sciopero degli straordinari, otto ore di sciopero per giovedi 2 marzo con presidio ai cancelli dello stabilimento, un’ora di sciopero a fine turno dal 1 marzo fino al 6 marzo e ulteriore sciopero di otto ore per il giorno 7 marzo, data del nuovo incontro con l'azienda, con presidio presso la Confindustria di Ancona. Organizzazioni sindacali, Rsu e lavoratori si riservano altre iniziative di lotta dopo l’incontro .
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06/03/2017 Osservatorio Ebam: presentazione indagine artigianato Marche
L'Osservatorio regionale dell'Ebam, ente bilaterale artigianato Marche, presenta i risultati dell'indagine sul settore
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06/03/2017 "Pensiero, azione e autonomia": la testimonianza di Pierre Carniti
È in distribuzione “Pensiero, azione e autonomia”, il volume di saggi e testimonianze per Pierre Carniti a cura di Mario Colombo e Raffaele Morese. «La Cisl e il sindacato – sostiene Carniti in un passaggio della Relazione al X Congresso della Cisl, 8 luglio 1985 riportato nel volume - ci hanno regalato cose inestimabili: formazione, imparare ad esprimerci, esercitare responsabilità, realizzare la nostra personalità. Un’avventura invidiabile. Ad un’intera generazione l’impegno sociale e sindacale è apparso più bello del denaro, del successo privato, dell’entrata nel mondo del censo e del potere tradizionali. Non ci può essere commiato da una scelta e da un destino che comunque anche domani ci terranno uniti nel nostro modo di essere persone nella vita sociale, nel fatto che preoccupazioni, tensioni, principi continueranno a legarci anche se distanti per ruoli e compiti diversi». Un libro intenso e appassionato, scritto a più voci e che non si può non avere. Per informazioni www.edizionilavoro.it o scrivi a info@edizionilavoro.it telefono 0644251174
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06/03/2017 5 Minuti Cisl: Welfare Aziendale - Verso l'8 marzo
L’evoluzione dell’offerta di un welfare aziendale che risponde ai bisogni dei lavoratori e delle proprie famiglie: le novità, la contrattazione di II° livello e le buone prassi . Le interviste a Emanuele Cattani, Rsu Schnell FIM Cisl; Alessandro Zambotti Rsu Acraf Angelini Femca Cisl; Filippo Olivelli, Università di Macerata e Alessandro Ciglieri, Cooss Marche. Verso l’8 marzo, giornata internazionale delle donne: dal gap retributivo alla violenza sui luoghi di lavoro. L'intervista a Cristiana Ilari, Responsabile pari opportunità Cisl Marche.
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02/03/2017 Corso gratuito per esperti di gestione del business nei mercati esteri
Sono aperte le iscrizioni al Corso GRATUITO di istruzione formazione tecnica superiore (IFTS) Tecniche per l'amministrazione economico-finanziaria ESPERTO NELLA GESTIONE DEL BUSINESS NEI MERCATI ESTERI cod.195973 – 800 ore La partecipazione al corso è completamente gratuita, il corso è finanziato dal Fondo Sociale Europeo – Regione Marche. La sede del corso sarà Villa Murri, Via San Giovanni Bosco, 26 - Porto Sant’Elpidio. La domanda di partecipazione e i relativi allegati dovranno pervenire per posta con Raccomandata A/R (farà fede il timbro postale) o consegnata a mano entro il 24/03/2017 a IAL Formazione e Sviluppo Società Cooperativa Via dell’Industria, 17/a – 60127 Ancona. Rappresentano la collocazione naturale del profilo in uscita ogni tipo di imprese, manifatturiere o di servizi, a prescindere dalla loro dimensione. All’interno delle imprese di grandi dimensioni possono esistere diverse figure che ricoprono lo stesso ruolo, ognuna impegnata a sviluppare i rapporti commerciali con uno specifico mercato estero. Nelle piccole imprese, come quelle di import-export, specializzate nella commercializzazione di determinati prodotti, l’Esperto dei mercati esteri partecipa a tutte le procedure necessarie a svolgere l’attività, affrontando frequenti spostamenti nei Paesi con i quali lavora. Per informazioni: IAL Formazione e Sviluppo Società Cooperativa Tel. 071/2814639 – 334/1522565 – 366/6995168 Fax. 071/2801413 - e-mail: ifts@ialcoop.it www.ialcoop.it
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28/02/2017 Sauro Rossi al Tgr Marche: «Ancora molto lavoro da fare per le aree terremotate»
Il segretario generale Sauro Rossi ospite in diretta al Tgr Marche per parlare del ruolo della Cisl Marche dopo gli eventi sismici che hanno colpito la nostra regione, indicando anche le priorità in vista del prossimo congresso. «Già da agosto operiamo a favore delle popolazioni terremotate attraverso la prossimità dei servizi, animando iniziative di solidarietà e favorendo tutte le occasioni per ripensare il futuro di queste popolazioni e di questi territori. C'è ancora molto lavoro da fare. - ha detto Rossi, intervistato da Massimo Veneziani - La fiscalità locale è una delle leve su cui intervenire: bisogna fare uno sforzo corale, un'alleanza tra istituzioni e soggetti economici e sociali dei territori per dare sostegno a tutte le iniziative volte a riqualificare l'esistenza di queste persone e di questi territori attraverso la chiave del lavoro. La rigenerazione, anche delle aree terremotate, sarà uno dei temi che la Cisl renderà centrale nel congresso di maggio». Per quanto riguarda appalti e voucher, il segretario generale della Cisl Marche ha sottolineato che «esistono numerose criticità. Ci sono ancora margini per modificare distorsioni e abusi senza dover ricorrere allo strumento del referendum». 28/02/2017
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28/02/2017 Sisma: delegazione Cisl in audizione presso la VIII Commissione della Camera
Nel pomeriggio di ieri, 27 febbraio, una delegazione Cisl ha sostenuto un'audizione presso la Commissione VIII (Ambiente Territorio e Lavori Pubblici) della Camera dei Deputati, nell'ambito dell esame in sede referente del disegno di legge C. 4286 di conversione in legge del decreto-legge n. 8 de 2017 recante Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017. Presente, per la Cisl Marche, il segretario regionale Marco Ferracuti. In una nota, la Cisl ha sollevato diverse criticità, i cui titoli sono: - la restituzione dei tributi sospesi; - la sospensione dei termini relativi al versamento dei contributi previdenziali; - la misura di sostegno alle fasce deboli della popolazione; - la disciplina delle misure di integrazione salariale - l autonomia scolastica; - ulteriori forme di sostegno abitativo. Nella memoria depositata sono stati messi in evidenza anche ulteriori spunti di riflessioni e proposte. Nei prossimi giorni la Cisl invierà alla Commissione competente della Camera dei Deputati un'ulteriore nota che tradurrà in emendamenti le analisi e proposte del sindacato.
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28/02/2017 Welfare aziendale e conciliazione: seminario sulle nuove prospettive della contrattazione
Cisl Marche organizzerà domani, Mercoledì 1 Marzo 2017, il seminario formativo "WELFARE AZIENDALE E CONCILIAZIONE" che si terrà presso il Klass Hotel di Castelfidardo a partire dalle ore 9.30. Il seminario è rivolto agli operatori sindacali e delegati che sono coinvolti in contrattazione aziendale. Parteciperanno ai lavori il segretario regionale Marco Ferracuti, il professor Filippo Olivelli dell'Università di Macerata, Alessandro Ciglieri (Coos Marche), la responsabile Parì Opportunità Cisl Marche Cristiana Ilari e Silvia Stefanovichj del Dipartimento Politiche Sociali e della Salute della Cisl Nazionale.
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28/02/2017 Marco Bentivogli a Jesi per presentare il libro "Abbiamo rovinato l'Italia? Perché non si può fare a meno del sindacato"
Venerdì 3 Marzo ore 17,30 Palazzo dei Convegni, Corso Giacomo Matteotti, 19 – Jesi (AN), presentazione del libro “Abbiamo rovinato l’Italia? Perché non si può fare a meno del sindacato” con l’autore Marco Bentivogli, Segretario Generale Fim – Cisl. Alla tavola rotonda , coordinata da Matteo Bitti, Sandro Paradisi, Ad Paradisi Srl si confronterà con l’autore del libro . Il lavoro sta cambiando. I mutamenti della geografia del lavoro a livello mondiale e le trasformazioni del sistema produttivo che la quarta rivoluzione industriale porterà richiedono un sindacato in grado di cambiare e di avere “nostalgia del futuro”. Svolgendo una critica sincera dei limiti del sindacato odierno, e rivendicando le scelte compiute dalla sua organizzazione nelle difficili vertenze affrontate nel corso della crisi, il segretario dei metalmeccanici della Cisl propone la propria idea di un sindacato come “luogo pubblico delle aspirazioni dei giovani “e di tutte le generazioni. Un luogo aperto, orientato alla partecipazione, pragmatico, lontano dagli estremismi, in grado di anticipare, grazie allo studio, a un impegno costante e a una visione del futuro, le evoluzioni della realtà. IL SERVIZIO DEL TGR MARCHE  
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27/02/2017 Caffè Alzheimer: a Falconara una "Comunità che si-cura"
Apertura del Caffè Alzheimer di Falconara Marittima, giovedì 9 marzo 2017, ore 17,00 presso il teatro Excelsior. Un progetto "La Comunità che si-cura" che vede Anteas Marche come capofila, insieme all' Inrca, alla Fondazione Masera, allo Ial, Cisl, Fnp, Parrocchia del Rosario Falconara, con il patrocinio del comune di Falconara Marittima e il contributo della Fondazione Cariverona 27/02/2017
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27/02/2017 5 Minuti Cisl: Busta paga pesante- Riscostruizione aree sisma - #Semigrantefossi io
Restituzione busta paga pesante a rischio beffa per i lavoratori e pensionati colpiti dal sisma. L'analisi di Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche. Le preoccupazioni e le priorità della Filca Marche per una ricostruzione, all’insegna della legalità e della riqualificazione del settore, nelle aree terremotate. L'intervista a Massimo Giacchetti, segretario generale Filca Cisl Marche. "#Se migrante fossi io vorrei: tutti migranti e cittadini del mondo" Manifestazione ad Ancona promossa dai sindacati e dalle associazioni impegnate nell’accoglienza e integrazione dei migranti. La testimonianza di Chiaka, mediatore culturale Anolf Cisl, arrivato dal Mali nel 2011 e l'intervista ad Alessandro Mancinelli, responsabile Cisl di Ancona.
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23/02/2017 Tariffe energia elettrica, Adiconsum: ancora aumenti in arrivo
Presso le  sedi  di Adiconsum stanno arrivando numerose segnalazioni da parte di tante  persone preoccupate per un aumento dei costi delle bollette di energia elettrica alla voce “oneri di sistema”.  E’ evidente  che si sta attuando, la riforma delle tariffe elettriche stabilita dall’Autorità Garante, avviata a gennaio 2016 per terminare gradualmente a gennaio 2018.  Al termine di questo processo la tariffa per il trasporto dell'energia e la gestione del contatore (cioè quella parte dei costi della bolletta con cui si pagano i servizi per misurare e far arrivare nelle case l'energia elettrica) e per gli oneri di sistema (cioè i costi per sostenere attività “extra” rispetto al sistema elettrico), in totale circa il 40% della nostra bolletta, saranno uguali per ogni livello di consumo, abbandonando la cosiddetta "struttura progressiva", cioè con prezzi proporzionali ai kWh consumati (ovvero cresceva il prezzo al crescere dei consumi). Per i clienti domestici residenti cresce il peso solo della quota fissa della tariffa per il trasporto dell'energia e la gestione del contatore (la voce che pesa in media circa il 15% della bolletta totale). Per i clienti domestici non residenti l'incremento del peso delle quote fisse è maggiore perché riguarda due delle quattro voci principali che compongono la bolletta: quella relativa alla tariffa per il trasporto dell'energia e la gestione del contatore ed anche quella relativa agli oneri di sistema (che complessivamente pesano in media il 40% della bolletta totale). Gli utenti non residenziali ( le seconde case) si sono visti arrivare da gennaio 2017 bollette con quote fisse per oneri di sistema quasi triplicate rispetto agli anni precedenti; il motivo degli aumenti deriva da quanto detto sopra e si tratta di delibere dell’Autorità garante. Gli unici strumenti che gli utenti (soprattutto i non residenziali) possono adottare sono: chiudere il contatore per i periodi di non utilizzo dell’abitazione e poi riattivarlo (con i relativi costi), oppure chiedere una riduzione di potenza che consentirebbe un risparmio nei costi fissi legati alla potenza impegnata. A rendere più complessa la verifica dei costi contribuisce la bolletta 2.0, che non consente di controllare le singole voci di addebito; le pagine di dettaglio debbono essere richieste espressamente al gestore, oppure possono essere scaricate dai siti delle società se abbiamo un account per visualizzare le bollette elettroniche. Gli uffici Adiconsum sono a disposizione per eventuali chiarimenti e per una verifica delle bollette.
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23/02/2017 Contratto Tessile-Abbigliamento, firmata l' ipotesi di accordo per il rinnovo del Ccnl 2016-2019
Ci sono volute 16 ore di sciopero, manifestazioni e presidi anche nelle Marche come in tutta Italia, ma alla fine – dopo una  trattativa durata oltre 10 mesi – sindacati e imprese ce l'hanno fatta. Infatti nella tarda serata del 21 febbraio a Milano, l'associazione imprenditoriale Sistema Moda Italia (Smi)-Confindustria e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil hanno siglato l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto tessile, abbigliamento, moda 31 marzo 2016-31 dicembre 2019 (oltre 420.000 i lavoratori interessati, impiegati in circa 40.000 imprese), scaduto il 31 marzo 2016. «Un importante riconoscimento per tutte le lavoratrici e lavoratori del settore. L'impegno profuso dalla delegazione Femca Marche, sia in fase di contrattazione sia nelle manifestazioni regionali e nazionali, dimostrano l'incidenza di questo settore nell'occupazione regionale.  - dichiara Piero Francia, segretario generale Femca Cisl Marche - Ora l'attenzione è sul CCNL calzature industrie ancora in attesa di rinnovo, per completare l'opera di copertura contrattuale nell'intero settore della moda. La sfida futura sarà giocata nella realizzazione della contrattazione di secondo livello, vero campo di gioco nell'evoluzione delle relazioni industriali.» L'intesa prevede un aumento complessivo pari a 90 euro (minimi e welfare contrattuale). L'aumento sui minimi salariali è di 70 euro (4°liv.), suddiviso in tre tranche: dal 1 aprile 2017, 25 euro; dal 1 luglio 2018, 25 euro; dal 1 luglio 2019, 20 euro. Sul versante del welfare contrattuale:  dal 1 gennaio 2018 viene  istituito il Fondo integrativo sanitario di settore, prevedendo 12 euro per tutti i lavoratori, interamente a carico delle imprese. Previsto inoltre un incremento (+ 8 euro) per il Fondo pensionistico complementare “Previmoda”, sempre a totale carico delle imprese. Aumentato anche l'elemento perequativo che passa dagli attuali 200 euro a 300 euro per tutte quelle imprese che non effettuano la contrattazione di secondo livello. Normativa: frazionabilità  ore congedi parentali e permessi 104/92; Contratti a termine 30% (somministrazione 10%); Part - time clausole elastiche e adeguamento normativa; inserimento del Delegato alla formazione continua; formazione congiunta; elemento garanzia da 200 a 300 euro. Miglioramenti, dei contenuti delle linee guida per la contrattazione aziendale. L'ipotesi di accordo stipulata  sarà unitariamente e immediatamente sottoposta all'approvazione delle assemblee dei lavoratori. 23 febbraio 2017
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22/02/2017 La ThyssenKrupp licenzia anche ad Ancona
 A seguito dell'avvio  della procedura di licenziamento collettivo di tutti i 12 dipendenti e di cessazione attività del sito produttivo marchigiano che  rifornisce di cappe  le grandi multinazionali  del territorio, si è svolto oggi, presso lo stabilimento Terninox di Monsano, l'incontro di esame congiunto tra sindacati metalmeccanici  e management aziendale. L'Azienda ha confermato l'intenzione di chiudere il sito entro il 30 aprile 2017 senza aver dato prospettive o spiragli di sopravvivenza dello stesso, nonostante un fatturato di svariati milioni di euro. Pur essendosi resa disponibile alla gestione sociale dei dipendenti si è limitata solo ad offrire il trasferimento di 4 operai e 1  impiegato nel sito di Ceriano Laghetto (MB),oltre ad un incentivo all'esodo che ancora  non ha quantificato. «Riteniamo totalmente insufficienti le azioni proposte dall'Azienda. - dichiarano Fim Cisl e Fiom Cgil a margine dell'incontro  -   Non dimentichiamo  che Terninox è una società della ThyssenKrupp Acciai SpecialiTerni, e ci aspettiamo che il colosso dell'acciaio intervenga per trovare soluzioni al fine di salvaguardare tutta l'occupazione.»
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20/02/2017 Il Gender Gap retributivo e l'industria 4.0
Constatiamo una interconnessione sociale in rapida evoluzione e in tale contesto il divario di genere può verificarsi all’interno di quattro macroaree: salute, educazione, economia e politica, a causa della combinazione di molti fattori. Uno dei vari aspetti è il gender gap retributivo nel lavoro, cioè "la differenza di remunerazione tra donne e uomini calcolata sulla base del differenziale medio nel salario orario lordo di lavoratrici e lavoratori", che a livello mondiale è in media di circa il 18%. Vari sono i fattori che determino il divario nei vari Paesi in relazione anche a diversi contesti lavorativi. Vogliamo in questo articolo porre l'attenzione sulla disparità nel lavoro digitale. L’ultimo report Gender Gap 2016 del World Economic Forum, nel raccomandare la riduzione delle disuguaglianze di genere , segnala l’imminente pericolo di un aumento esponenziale del divario retributivo tra uomini e donne nel contesto della quarta rivoluzione industriale, la cosiddetta industria 4.0. La ricerca del WEF ha monitorato i progressi di ben 144 Paesi nel mondo e il risultato evidenzia ancora le differenze negli Stati occidentali più evoluti (Europa), che negli ultimi anni hanno subito un rallentamento nel progresso verso la parità di genere . In Giappone, Francia e Svizzera la differenza salariale di genere è ancora molto alta; mentre in Olanda, Nord Europa e Stati Uniti è stata raggiunta la maggiore eguaglianza nel posto di lavoro favorendo la cultura digitale. Le tecnologie digitali creano agevolazioni al lavoro, in particolare la flessibilità che permette di gestire la work life balance e supportare la carriera femminile; per questo le donne lavoratrici troverebbero i maggiori vantaggi nel settore. E’ necessario che i Governi e le Imprese in collaborazione tra loro forniscano alle donne, giovani e non, le migliori competenze digitali , al fine di accelerare il raggiungimento dell’uguaglianza di genere che ancora non ha risolto i problemi del gap retributivo. L’Italia risulta diciannovesima nella scala mondiale delle competenze digitali, dietro gli Emirati Arabi, la Corea e il Brasile; da una statistica in Italia risulta che il 90% degli uomini si affida alla tecnologia contro l’83% delle donne. Gli intervistati, sia uomini che donne sono concordi nell’affermare che le tecnologie digitali non solo permettono di lavorare da casa agevolando un maggiore equilibrio tra vita privata e vita lavorativa, ma incrementano anche la possibilità di trovare un impiego. Ancor oggi, il talento femminile nell’economia rimane, tra le risorse aziendali, quella maggiormente sottoutilizzata sia per l’ insufficiente considerazione sia per la modesta progressione formativa . L'evoluzione dei media, con la conseguente rivoluzione nelle forme di comunicazione e di socializzazione degli individui, ha ampliato il divario in termini di opportunità tra coloro che hanno la possibilità di accesso alla rete e coloro che non l’hanno. Tra gli uomini e le donne queste ultime sono i soggetti maggiormente “discriminati”, questo è il Gender Digital Divide. Il rapporto delle donne con i mezzi di comunicazione rappresenta uno strumento di socializzazione e di maturazione della identità. Anche se le competenze (skills) femminili sono in aumento, negli apparati produttivi del settore tecnologico la presenza femminile è ancora marginale. Sempre maggiori giovani donne mostrano interesse per il settore produttivo tecnologico ma non vogliono proseguire negli studi universitari. Manca la consapevolezza dei vantaggi che determinate professioni arrecano al lavoro femminile. Anche l’Agenda Digitale europea promuove azioni per l’inclusione digitale femminile. Le ragazze non hanno ancora modelli positivi di donne nel lavoro produttivo tecnologico, persistono ancora stereotipi culturali dove il possesso e l’uso delle nuove tecnologie appartengono al genere maschile. Sosteniamo perciò la presenza delle donne nel sistema delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, come valore aggiunto della forza lavoro favorendo, in tal modo, la crescita occupazionale, la competitività e la ripresa economica.
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20/02/2017 Licenziati gli ultimi dipendenti della Energy Resources. Preoccupazione anche per la Nuova Manaro
A seguito della sentenza emessa dal tribunale di Ancona di fallimento della Energy Resources di Jesi, nella giornata di venerdì 17 febbraio i curatori fallimentari hanno consegnato le lettere di licenziamento agli ultimi 21 dipendenti rimasti. Ricordiamo la tormentata vicenda iniziata nel 2012 quando l’azienda aveva alle sue dipendenze circa 130 lavoratori con competenze elevate e con la possibilità di sviluppare il business delle rinnovabili. Venerdì, a 5 anni di distanza, siamo giunti all’epilogo. Si è tenuta l’ultima assemblea con i lavoratori alla presenza delle organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl che praticamente hanno assistito alla chiusura di un’altra azienda del territorio jesino. Inoltre desta alta preoccupazione anche la vicenda della Nuova Manaro, messa in liquidazione da parte dei soci, Azienda con grandi potenzialità e con un mercato consolidato che rischia di veder perdere il suo know how e ulteriori posti di lavoro qualora non si riesca a trovare un acquirente con un progetto di rilancio.
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20/02/2017 5 Minuti Cisl: Protesta Riforma Diritto Studio - Terremoto Slp Cisl dona due taxi solidali
La protesta di lavoratori, sindacati e studenti durante l’approvazione in Consiglio Regionale della Riforma del diritto allo studio . Le interviste a Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche, Roberto Cecchini, Ersu Urbino e Lauro Bonfigli, Ersu Macerata. La solidarietà dei lavoratori e del sindacato dei postali della Slp Cisl Nazionale e Regionale alle popolazioni terremotate del maceratese. Consegnati all’Unione Marca Montana di Camerino e all’Anffas dei Sibillini due taxi per il trasporto di anziani e disabilii. Le interviste a Luca Burgalassi, Segretario Generale Nazionale Spl Cisl, Dario Dominici, Segretario Generale Regionale Slp Cisl e Marcello Fuglini, portalettere.
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17/02/2017 Don Gnocchi: cresce la protesta nei centri delle Marche
Si sono svolte martedì 14 febbraio presso il centro Bignamini Don Gnocchi di Falconara le assemblee delle lavoratrici e lavoratori della Fondazione Don Gnocchi delle Marche per decidere l’avvio della mobilitazione decisa dalle segreterie nazionali di FP CGIL, FP CISL e UIL FPL a seguito del blocco delle trattative che erano seguite alla decisione unilaterale di disdetta del CCNL “Sanità Privata” in favore del CCNL “ARIS RSA” intervenuta con decorrenza 01/01/2016, un’applicazione quella del nuovo contratto prima paventata poi subito sospesa e sempre osteggiata delle organizzazioni sindacali di categoria. Dal 1 gennaio 2016 fino al mese di settembre i lavoratori della Don Gnocchi delle diverse sedi marchigiane presenti ad Ancona, Camerano, Falconara, Osimo, Senigallia e Fano, hanno svolto, in virtù di un accordo di crisi che avrebbe dovuto scongiurare l’abbandono del contratto nazionale di riferimento della “sanità privata” ed il passaggio definitivo alle 38 ore, 2 ore in più a settimana non retribuite, sacrificando anche 2 giorni di ferie in nome di una crisi mai ufficializzata e mai compiutamente dimostrata dalla Don Gnocchi nazionale e comunque non ascrivibile alle performance delle strutture FDG delle Marche. A settembre dello stesso anno le segreterie regionali hanno notificato ufficiale disdetta dell’accordo di crisi marchigiano, senza che tuttavia la Direzione marchigiana abbia effettivamente ripristinato, come avrebbe dovuto, le 36 ore settimanali, con la conseguente pretesa di proseguire nello svolgimento delle 2 ore in più settimanali non giustificate da alcun accordo di crisi e dunque da considerarsi, sotto tutto gli aspetti, orario straordinario. Da qui la decisione dei lavoratori delle Marche e delle altre regioni d’Italia di avviare una vera e propria azione legale contro la Fondazione Don Gnocchi tesa ad ottenere il pagamento delle ore in più svolte al di fuori dell’accordo di crisi, contestualmente ad una ampia mobilitazione per rivendicare l’applicazione del contratto di riferimento “Sanità Privata” ed il conseguente ripristino del regime orario di 36 ore settimanali. I lavoratori hanno deliberato un pacchetto di iniziative a sostegno della mobilitazione che prevedono: informative alla stampa sulla condizione dei dipendenti dell’ente, volantinaggi all’utenza, predisposizione di striscioni e soprattutto l’avvio delle procedure per la proclamazione di 2 ore di sciopero da effettuarsi presumibilmente il 10 marzo in orario da definire.
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17/02/2017 Decreto terremoto: la guida aggiornata ai provvedimenti
In allegato troverete la guida operativa riguardante i provvedimenti inseriti nel  legge n° 229 del 15 Dicembre 2016 (legge di conversione del Decreto Terremoto). Disponibili anche i moduli per la richiesta della sospensione del pagamento dell’imposta sui redditi (cosiddetta busta paga pesante) per lavoratori dipendenti e pensionati, per la richiesta di sopralluogo, per la domanda di contributo per l'autonoma sistemazione. CGIL CISL e UIL delle Marche hanno richiesto un repentino intervento di correzione della norma attraverso la presentazione al Commissario Errani e ai parlamentari marchigiani del documento unitario dello scorso 21 dicembre. 28/12/2016
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16/02/2017 ... perchè se migrante fossi io....Tutti Migranti Tutti Cittadini del Mondo, Sabato 18 Febbraio ad Ancona
La Cisl promuove "... perché se migrante fossi io ... Tutti migranti,  Tutti cittadini del mondo"   sabato 18 febbraio  ore 16,30  - 19,30 in   Piazza Roma ad Ancona, insieme ad  A.n.p.i. - Amnesty international - Arci - Caritas - Casa delle cultu-re - Festa per la libertà dei popoli - Gulliver - Libera - Se non ora quando - Meic - Semaj - Terzavia - Time for peace - Cgil - Uil. L’iniziativa, che alternerà letture, testimonianze, interventi e musiche, intende dare visibilità e parola a quella rete di associazioni, organizzazioni e persone che rifiutano i muri, le paure, le xenofobie e i razzismi e che nel quotidiano, frequentemente in silenzio, lavorano per il rispetto, l’inclusione e la convivenza civile, per la solidarietà e l'umanità, fondamenta dei quei valori comuni di libertà, di uguaglianza, giustizia sociale e democrazia alla base della nostra Costituzione. Migranti per essere cittadini del mondo. Oggi ad Ancona un nuovo nato su cinque ha almeno un genitore di origine straniera, il 23% dei bambini nati nelle Marche ha un genitore non italiano. Di questi bambini uno su sette è attualmente iscritto alle scuole di infanzia. 1167% dei cittadini immigrati, nella provincia di Ancona, è residente da molti anni ed ha un permesso di lunga durata. Molti di loro nascono, studiano, lavorano, pagano le tasse, contribuiscono per 1'8.8% al ML italiano ma non godono di pieni diritti di cittadinanza. Nella provincia di Ancona nel 2015 sono pervenute poco meno di duemila richieste di riconoscimento di protezione internazionale. Un numero da prendere in conside-razione, ma ben lontano da considerare "invasione". CITTADINI DEL MONDO non braccia da lavoro né tanto meno fantomatici CLANDE-STINI ma persone che fuggono da povertà, conflitti e violazioni dei diritti umani, alle quali vanno riconosciuti i diritti posti alla base delle nostre civiltà in generale e della nostra Costituzione in particolare. Per fare questo è necessario ed urgente che siano presi provvedimenti come:- riforma della legge sulla cittadinanza, la cui approvazione è ferma da anni al Senato, che preveda lo "ius soli", cioè il diritto di cittadinanza per i bambini che na-scono e crescono in Italia da genitori regolarmente soggiornanti;- legge organica sul diritto all'asilo con una revisione del "regolamento Dublino" che abbandoni il criterio del Paese di Primo ingresso e l'apertura urgente di corri-doi umanitari che garantiscano viaggi sicuri a chi scappa;- nuove politiche d'integrazione sociale e culturale, attraverso azioni di tipo culturale che coinvolgano l'intera cittadinanza sui temi dell'integrazione.Ancona 16 Febbraio 2017 
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16/02/2017 Alzheimer, a Falconara una rete a sostegno delle famiglie
Si è concluso il primo corso  organizzato da ANTEAS CISL Marche, con IAL CISL Marche, INRCA, CISL Marche, FNP-CISL Marche, Fondazione Masera e  Parrocchia del Rosario per volontari e familiari di malati di Alzheimer  della città di Falconara. Da dicembre 2016 si sono svolti 14 incontri tenuti dalla dr.ssa Silvia Valenza che hanno coinvolto 15 famiglie falconaresi  che assistono un congiunto con la malattia di Alzheimer in fase iniziale e 10 volontari che offriranno loro un supporto . «Lo scopo degli incontri è stato quello di far conoscere alle famiglie e ai volontari  alcune nozioni teoriche sulla malattia di Alzheimer e di fornire consigli pratici per gestire al meglio la relazione con le persone colpite da tale patologia» spiega Alessandro Mancinelli, della Cisl di Ancona. Il corso fa parte del progetto “ la comunità che (si) cura” rivolto a cittadini falconaresi col patrocinio del Comune di Falconara e il finanziamento di Cariverona e ha tra gli obiettivi la formazione di volontari e familiari, l’attivazione di un servizio di assistenza “leggera” e l’apertura del primo caffè Alzheimer a Falconara che sarà inaugurato il prossimo mese di marzo nei locali della Parrocchia del Rosario.
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15/02/2017 Busta paga pesante: allarme per ipotesi restituzione in unica rata
Cgil Cisl e Uil di Macerata esprimono seria preoccupazione e sconcerto per quanto sta emergendo dall’analisi del terzo decreto sisma sulla restituzione della busta paga pesante. Dal testo trasmesso alle Camere per la conversione in legge non è affatto chiaro che anche all’IRPEF sospesa possa applicarsi la norma generale secondo cui le modalità di restituzione dei tributi sospesi a seguito di calamità naturale devono essere disciplinate con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze che può prevedere una rateizzazione senza sanzioni e interessi fino a un massimo di 18 mesi. C’è di peggio, visto che leggendo insieme il testo del decreto e la relazione tecnica che lo accompagna si evince testualmente che “la ripresa del versamento dei tributi sospesi”, inclusa l’IRPEF, “avverrà entro il 16 dicembre 2017 senza sanzioni e interessi” e che “considerata la previsione di restituzione dei tributi sospesi entro il corrente anno, non si rilevano effetti in termini di minori entrate tributarie rispetto a quanto previsto a legislazione vigente". Le casse dello Stato possono stare quindi tranquille, ma i terremotati no perché tutto questo lascia presumere che il Governo punti a riprendersi tutta l’IRPEF sospesa entro la fine del 2017. Insomma, busta paga pesante fino al 30 novembre e poi restituzione in unica soluzione entro fine anno. Un’assurdità e una vergogna. Significherebbe chiedere ai lavoratori e ai pensionati delle zone terremotate di restituire importi mediamente non inferiori ai 4 mila euro circa in un’unica rata. «Ci viene il dubbio - scrivono Daniel Taddei, Silvia Spinaci e Manuel Broglia - che il Governo ancora non si sia reso conto che queste norme si applicano a persone ad elevata vulnerabilità, rimaste senza casa e costrette a trasferirsi lungo la costa e magari a sostenere a proprie spese migliaia di chilometri al mese per recarsi a lavoro. Persone che potevano trovare nella busta paga pesante un po’ di ristoro economico e che invece vengono così costrette a subire la stangata della restituzione in unica soluzione». In realtà, tutta la vicenda della busta paga pesante sta assumendo le forme di una vera presa in giro. Prima abbiamo dovuto fare i conti con la previsione per cui l’agevolazione non poteva essere concessa a lavoratori e pensionati realmente terremotati se il loro sostituto d’imposta era domiciliato fuori dal cratere sismico. Corretta questa assurdità, anche dietro forte pressione dei sindacati, ci troviamo ora di fronte quest’altra beffa della restituzione in unica soluzione entro fine anno, una beffa che contraddice il senso stesso dell’introduzione dell’agevolazione. Come CGIL, CISL e UIL chiediamo che il Parlamento intervenga in fase di conversione in legge per correggere questo ulteriore paradosso e chiarisca in modo puntuale le modalità di restituzione dell’IRPEF sospesa, escludendo il pagamento in unica soluzione e prevedendo espressamente la rateizzazione almeno in 18 mesi come previsto in via generale dalla legge. Inoltre sarebbe il caso che il Parlamento comprendesse che non è il caso di esporre i terremotati al rischio di sovra indebitamento chiedendo la restituzione contemporanea di tributi,rate dei mutui, bollette e IRPEF. Per questo, secondo noi, la restituzione dell’IRPEF dovrebbe essere dilazionata nel tempo ed iniziare non prima di dicembre 2018.
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15/02/2017 Jp Industries: il tempo stringe, non possiamo più aspettare
Nella giornata di ieri martedì 14 febbraio ha avuto luogo un incontro tra le organizzazioni sindacali, le RSU degli stabilimenti JP Industries di Fabriano e Gaifana, il Sindaco di Fabriano e il Vice Ministro allo Sviluppo Economico On. Bellanova per riprendere la discussione sull'infinita vertenza che coinvolge i lavoratori della ex Antonio Merloni. In previsione dell'incontro previsto il 16 febbraio presso il MISE, a cui parteciperanno banche e nuova proprietà, i sindacati, dopo aver illustrato la drammatica situazione lavorativa del territorio fabrianese e di quello umbro, hanno chiesto al Governo di mettere in campo tutte le pressioni e tutti gli interventi possibili affinché ognuno degli attori coinvolti in questa vicenda vengano richiamati alle proprie responsabilità ed al mantenimento degli impegni presi. Si ricorda che a settembre del 2017 è prevista la fine della cassa integrazione e se non ci sarà una ripresa reale delle produzioni gli scenari che si potrebbero configurare sarebbero drammatici per le lavoratrici ed i lavoratori. Il Vice Ministro ha ribadito e confermato l'impegno di monitorare costantemente la situazione, come già sta facendo da mesi, a cominciare dal piano industriale, al suo finanziamento ed alla partita dei riparti, di informare immediatamente le organizzazioni sindacali sugli esiti dell'incontro del 16 febbraio prendendosi l'impegno di convocare, in tempi molto rapidi, un tavolo allargato con tutte le parti coinvolte in questa drammatica vertenza.
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15/02/2017 Corso triennale gratuito per operatori del benessere
Al fine di contrastare la dispersione scolastica e favorire l’ingresso di giovani qualificati nel mondo del lavoro, è stato progettato in risposta al bando emanato dalla Regione Marche DGR 900/2016, il percorso per OPERATORE DEL BENESSERE: INDIRIZZO ESTETICA. Per la provincia di Macerata è stato ammesso a finanziamento il corso di qualifica triennale indirizzato ai giovani che nell'anno scolastico 2015/2016 hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado o che lo hanno conseguito negli anni precedenti, o che comunque alla data dell'avvio del corso, non hanno ancora compiuto 17 anni. Le caratteristiche principali di questo percorso di formazione sono l’interidisciplinarietà e l’approccio attivo alla didattica che si svilupperà tanto in aula quanto nel laboratorio tecnico adibito per i trattamenti viso/corso e nel moderno laboratorio per il make up. TITOLO RILASCIATO A CONCLUSIONE DEL TRIENNIO: Qualifica professionale triennale per OPERATORE DEL BENESSERE: INDIRIZZO ESTETICA, previo superamento dell’esame finale, e riconoscimento delle competenze e certificazione delle stesse attraverso il rilascio di attestato. L’Attestato di Qualifica consentirà il riconoscimento dei crediti e l’attivazione della “passerella” per chi volesse iscriversi al IV anno di scuola superiore. Il percorso formativo è totalmente gratuito per gli allievi e prevede le seguenti misure a favore del gruppo classe: - sarà garantita assistenza costante da parte dello staff di progetto IAL Marche e dal tutor: quest’ultimo si occuperà di facilitare il processo didattico e seguire l’approccio individualizzato di ogni iscritto - saranno forniti materiali e supporti didattici di tipo individuale e collettivo, dispense strutturate ad hoc dai formatori - l’aula didattica e i laboratori tecnici saranno specificatamente adibiti alla formazione e pertanto allestiti e attrezzati per garantire un ambiente di apprendimento facilitante. - saranno rilasciate ATTESTAZIONI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO - saranno effettuate AZIONI DI INTERVENTO PER FAVORIRE L’ OCCUPABILITA’ DEI PARTECIPANTI - sarà attivata la “passerella” per favorire i passaggi tra percorsi di studio diversi - saranno riconosciute le spese sostenute per il trasporto pubblico presso la sede formativa e saranno consegnati buoni pasto durante l’esperienza di Alternanza Scuola Lavoro (per le allieve il cui nucleo familiare con ISEE in corso di validità sia non superiore a € 15.000) SEDE DEL CORSO: Il corso sarà attivato a Macerata INIZIO CORSO: mese di marzo 2017/inizio aprile 2017 SCADENZA ISCRIZIONI: 8 MARZO 2017 Ad oggi è possibile presentare domanda di iscrizione al corso tramite colloquio presso gli uffici IAL Marche siti in via dei Velini 52 a Macerata. Gli uffici possono esser contattati attraverso i recapiti telefono: 0733 261383 / 0733 240171 - fax: 0733 232976 e mail: macerata@ialmarche.it
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14/02/2017 Corso triennale gratuito per Operatore meccanico
Al fine di contrastare la dispersione scolastica e favorire l’ingresso di giovani qualificati nel mondo del lavoro, è stato progettato in risposta al bando emanato dalla Regione Marche DGR 861 del 1/08/2016 - Attuazione della sperimentazione del sistema duale, il percorso per OPERATORE MECCANICO. Per la provincia di Macerata è stato ammesso a finanziamento il corso di qualifica triennale indirizzato ai giovani che nell'anno scolastico 2015/2016 hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado o che lo hanno conseguito negli anni precedenti, o che comunque alla data dell'avvio del corso, non hanno ancora compiuto 17 anni.Le caratteristiche principali di questo percorso di formazione sono l'interidisciplinarietà e l'approccio attivo alla didattica che si svilupperà tanto in aula e laboratorio quanto presso le aziende del territorio che sono partner di progetto.TITOLO RILASCIATO A CONCLUSIONE DEL TRIENNIO: Qualifica professionale triennale per Operatore Meccanico, previo superamento dell’esame finale, e riconoscimento delle competenze e certificazione delle stesse attraverso il rilascio di attestato. L’Attestato di Qualifica consentirà il riconoscimento dei crediti e l’attivazione della “passerella” per chi volesse iscriversi al IV anno di scuola superiore.Il percorso formativo è totalmente gratuito per gli allievi e prevede le seguenti misure a favore del gruppo classe: - sarà garantita assistenza costante da parte dello staff di progetto IAL Marche, dal tutor che si occuperà di facilitare il processo didattico e seguire l’approccio individualizzato di ogni iscritto - saranno forniti materiali e supporti didattici di tipo individuale e collettivo, dispense strutturate ad hoc dai formatori, dispositivi di protezione individuali (utilizzati nell’attività pratica e nella formazione di Alternanza Scuola Lavoro) - l’aula didattica e i laboratori tecnici saranno specificatamente adibiti alla formazione e pertanto allestiti e attrezzati per garantire un ambiente di apprendimento facilitante. - saranno rilasciate ATTESTAZIONI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO - saranno effettuate AZIONI DI INTERVENTO PER FAVORIRE L’ OCCUPABILITA’ DEI PARTECIPANTISEDE DEL CORSO: Il corso sarà attivato nella provincia di Macerata (definizione della sede del corso in base alla residenza degli allievi che comporranno il gruppo classe). INIZIO CORSO: mese di marzo 2017 SCADENZA ISCRIZIONI: 31 MARZO 2017 Ad oggi è possibile presentare domanda di iscrizione al corso tramite colloquio presso gli uffici IAL Marche siti in via dei Velini 52 a Macerata. Gli uffici possono esser contattati attraverso i recapiti telefono: 0733 261383 / 0733 240171 - fax: 0733 232976 e mail: macerata@ialmarche.it
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14/02/2017 5 Minuti Cisl: Licenziamenti Carrefour - Stop alle molestie e violenza sul lavoro
Carrefour Italia avvia la procedura di mobilità per 500 esuberi sul territorio nazionale. Colpito anche il punto vendita di Camerano, l’amarezza e le preoccupazioni della Fisascat Cisl Marche. L'intervista a Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Cisl Marche. Stop alle molestie e violenze sul lavoro, nelle Marche firmati accordi tra sindacati e parti datoriali. L'intervista a Cristiana Ilari, responsabile pari opportunità Cisl Marche. 14/02/2017
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13/02/2017 Due taxi solidali per anziani e disabili delle zone colpite dal sisma
Un progetto di solidarietà promosso dalle segreterie regionale e nazionale della Slp Cisl a favore delle aree colpite dal terremoto. Il più rappresentativo sindacato dei lavoratori postali ha consegnato oggi due taxi solidali all’Unione Marca Montana di Camerino e all’Anffas dei Sibillini per il trasporto di anziani e disabili: un’iniziativa che si inserisce nella articolata serie di attività coordinate dalla Cisl Marche vengono attuati nella moltitudine di comuni all’interno del cratere sismico. Il progetto è stato illustrato dai rappresentanti regionali e nazionali della Slp Cisl, Dario Dominici, Luca Burgalassi e Mario Petitto: «Auspichiamo – hanno dichiarato - che il nostro gesto possa contribuire, almeno in parte, a favorire i processi di normalizzazione di una vita quotidiana duramente colpita dal sisma, partendo dal valore della socialità e della presenza sul territorio, che ci sono profondamente cari tenuto conto della tipologia delle attività svolte dai nostri colleghi. I lavoratori del servizio postale, oggi fortemente messo a rischio da interessi finanziari e di mercato, rappresentano da sempre importanti elementi di coesione nel tessuto civico e sociale del territorio. Sebbene i processi di ricostruzione siano lunghi, e il Paese abbia mostrato la propria fragilità ed esposizione rispetto agli eventi naturali accaduti, speriamo che gli interventi procedano speditamente, favorendo ogni intervento che aumenti la sicurezza, senza ulteriori indugi come l’eccezionale macchina della solidarietà che si è immediatamente innescata subito dopo i fatti avvenuti». Il segretario generale della Slp Cisl Marche, Dario Dominici, ha ricordato la chiusura di una trentina di uffici postali nell’area del cratere, alcuni dei quali sono stati successivamente riattivati in container e postazioni mobili. Circa 60 i lavoratori postali sfollati. Sono stati inoltre sottoscritti accordi a livello nazionale tra Poste Italiane e organizzazioni sindacali per individuare azioni in favore dei dipendenti colpiti dal sisma. «Tuttavia – conclude Dominici – il numero dei distacchi autorizzati per i colleghi residenti dentro il cratere è ancora insufficiente e non sono state attivate le procedure di sostegno economico attraverso sussidi per i dipendenti di Poste Italiane». «Siamo soddisfatti di questo ulteriore investimento sociale sul territorio colpito dal sisma. – dichiarano Silvia Spinaci, responsabile Cisl Macerata, e Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche - I progetti sono stati individuati insieme alle comunità locali che ci hanno indicato le priorità per rispondere concretamente alle reali necessità. Oggi è un'ulteriore occasione per rilanciare la sottoscrizione indetta per donare un'ora di lavoro, perché ognuno possa fare la propria parte per la ricostruzione». I rappresentanti dell'Unione Marca Montana e dell'Anffas dei Sibillini hanno ringraziato il sindacato dei postali per il gesto concreto di solidarietà e la Cisl Marche per il coordinamento sul territorio, sottolineando che i due mezzi donati saranno messi in funzione immediatamente per sostenere le esigenze delle tante famiglie che si fanno carico dei propri cari in circostanze rese ancor più difficili dalle conseguenze dello sciame sismico. 13/02/2017
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10/02/2017 Ospedale di Osimo: le richieste di sindacati e operatori
Si è svolta, nel pomeriggio di ieri 9 febbraio, l’assemblea degli operatori dell’ospedale di Osimo organizzata da i sindacati di categoria FP CGIL-CISL FP- UIL FPL. Al centro della discussione vi è stato il percorso di integrazione tra l’ospedale cittadino e l’Inrca che ancora vede moltissime incertezze non ancora chiaramente affrontate dalla politica. Gli operatori e i sindacati chiedono che si fermino le voci non ufficiali che da tempo creano ansia e confusione tra il personale dell’ospedale e i cittadini. Chiedono inoltre di convocare immediatamente i tavoli tecnici “promessi” durante il primo e unico confronto con l’ASUR tenutosi il 23 gennaio, tavoli che dovranno vedere coinvolti l’ ASUR, l’INRCA e la Regione Marche. Chiedono che durante la discussione che dovrà essere aperta, l’ospedale di Osimo non venga depauperato delle risorse tecniche e professionali che da anni garantiscono l’assistenza alla popolazione, nonostante i tagli e le riduzioni che si sono abbattute sul sistema sanitario regionale, per non comprimere ulteriormente l’assistenza a decine di migliaia di cittadini che già in questi giorni vedono chiudere l’ufficio cassa-ticket e anagrafe del poliambulatorio di Osimo con l’utenza deviata verso altre strutture. L’impegno di FP CGIL-CISL FP e UIL FPL è quello di garantire con ogni mezzo la qualità dell’assistenza ai cittadini e la serenità e la tutela dei diritti dei lavoratori dell’ ospedale.
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10/02/2017 Busta paga pesante: le novità del terzo Decreto Terremoto
Ieri pomeriggio è stato pubblicato il decreto legge 9 febbraio 2017, n. 8, recante “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017”. Come richiesto con forza da CGIL CISL UIL Marche, il decreto corregge la precedente impostazione, prevedendo espressamente che la norma finora in vigore, ossia la disposizione che limitava l’accesso alla “busta paga pesante” ai lavoratori con sostituto d’imposta fiscalmente domiciliato nel cosiddetto cratere, è stata sostituita da nuova disposizione, ai sensi della quale possono ricevere la busta pesante i residenti nei comuni del cratere indipendentemente dal domicilio fiscale del sostituto d’imposta. Ricordiamo che, per quanto riguarda le Marche, nei Comuni di Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano, le disposizioni riguardanti il sostegno al reddito dei lavoratori, le agevolazioni fiscali, tributarie e contributive, la sospensione dei mutui e della fatturazione per le utenze domestiche si applicano limitatamente ai singoli soggetti danneggiati che dichiarino l’inagibilità del fabbricato, casa di abitazione, studio professionale o azienda con trasmissione della dichiarazione agli uffici territorialmente competenti dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps La disposizione specifica che non si fa luogo a rimborso di quanto già versato, pertanto la disposizione non è retroattiva e l’IRPEF pagata nella busta paga di gennaio non potrà essere recuperata a conguaglio. Viene invece estesa la finestra temporale di applicazione della busta pesante, inizialmente fissata per il periodo 01 gennaio 2017 – 30 settembre 2017 ed ora prorogata al 30 novembre 2017. La ripresa del versamento dell’IRPEF sospesa avverrà a decorrere dal dicembre 2017. Cisl Marche sta verificando gli ultimi aggiornamenti al testo relativi alle modalità di restituzione.
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09/02/2017 Maria Teresa Ferretti, Silvia Spinaci e Alfonso Cifani ospiti a Buonasera Marche
Focus post emergenza, dopo le forti scosse che hanno colpito l'entroterra marchigiano, proposte e prospettive per ritornare a ricostruire ciò che è stato distrutto. Ospiti in studio Maria Teresa Ferretti, responsabile Cisl di Ascoli Piceno, Silvia Spinaci, responsabile Cisl di Macerata e Alfonso Cifani, responsabile Cisl di Fermo. Conduce Andrea Fiano.
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09/02/2017 Offagna: i tagli lineari non sono la soluzione per salvare il Comune
La Cisl chiede scelte lungimiranti per salvare il Comune di Offagna. Dieci dipendenti hanno sempre lavorato per rendere bello e ospitale uno dei più bei borghi Italiani. Purtroppo le incombenze sono sempre molte e con la riduzione del personale riuscire a garantire servizi ai cittadini è stato un impegno che tutti i dipendenti hanno garantito con passione, sacrificio e spirito di appartenenza. Purtroppo il maxi-risarcimento di 2 milioni di euro, dovuto alla sentenza per il piccolo Amos, nonostante sia stato sospeso per metà dell’importo, ha portato il Comune in "ginocchio" per poter garantire il mantenimento dei servizi. Ma oltre il danno la beffa: infatti lo sforamento del patto di stabilità (per il pagamento del maxi-risarcimento) è la causa della multa di 324.000 euro inflitta al Comune. Per quanto i Commissari Basilicata e Soloperto si diano da fare, impossibile reperire risorse tagliando gli stipendi dei dipendenti. I risparmi contingenti sarebbero minimali mentre gli effetti negativi sulla organizzazione e gestione dei servizi comunali ingenti e da evitare. I cittadini hanno bisogno di più servizi e di una macchina comunale efficiente ed in grado di erogare servizi di qualità, e per ottenere questi risultati è necessaria chiarezza sui centri decisionali in materia di erogazione dei servizi. È opportuno trovare soluzioni che possano salvare Offagna senza portarla al default, La strada attuale sta portando il borgo in un vortice senza uscita e purtroppo la ripresa, se non si cambia rotta, sarà impossibile. Una soluzione potrebbe essere la fusione con i Comuni come Osimo od Ancona, coinvolgendo la cittadinanza. Quale amministratore avrà il coraggio, dopo la gestione commissariale, di amministrare un Comune di 1935 anime con un bilancio che parte da un ammanco di oltre un milione di euro? Come si potrà organizzare il Comune con un segretario e commissario presenti due giorni a settimana? La CISL in attesa di incontrare il Commissario Prefettizio Dottor Basilicata chiede di ripristinare il salario spettante ai lavoratori e rimettere il Comune in condizione di operare al meglio in questo periodo di estrema difficoltà e cercare non nei tagli lineari ai dipendenti possibili soluzioni al default.
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07/02/2017 Vigili del Fuoco distaccamento Arcevia sede "inagibile". La denuncia dei sindacati
Non si vedono ancora soluzioni idonee all’orizzonte per le oramai note problematiche igienico sanitarie del distaccamento di Arcevia, di fatto dichiarato “inagibile” sotto il profilo igienico sanitario dal medico del Comando dopo il sopralluogo del giorno 24 gennaio. Da tale data ad oggi il Comando non ha saputo elaborare una soluzione accettabile e praticabile, tanto che anche nell’ultimo incontro del giorno 3 Febbraio si è presentato con poche idee. Soluzione che va trovata tramite un’assunzione di responsabilità da parte di più attori, Comune di Arcevia attraverso il suo Sindaco e Amministrazione VVF, attraverso una sensibilità della politica che fino ad oggi si è dimostrata sorda sulla problematica del distaccamento Vigile del Fuoco di Arcevia. Ciò che chiediamo è semplicemente una sede degna ed idonea a svolgere adeguatamente il servizio di soccorso sia durante il giorno che di notte. La nostra amministrazione centrale inoltre dovrebbe chiarire, e del caso accelerare, la possibilità di acquisire e rendere idonea al lavoro dei VVF, l'ex caserma del Corpo Forestale dello Stato di Arcevia, che ad oggi sembrerebbe essere tra i beni immobili passati alla gestione dei Vigili del Fuoco. Di tutto ciò ad oggi non si vede traccia, mentre nel frattempo il Comandante lascia permanere il personale di Arcevia in locali certificati da lui stesso non fruibili per problemi igienico sanitari, in contrasto con le più elementari norme previste dal DL.vo 81/08, esponendo così a rischi inutili tutto il personale. Ancora una volta si ripete il consueto rituale: l'amministrazione VVF, la politica locale con in testa il Sindaco, il comando nella persona del suo primo dirigente, scaricano sui lavoratori le loro inadempienze e le loro incapacità organizzative dimostrando, se mai ce ne fosse bisogno, la totale mancanza di sensibilità nei confronti del delicato ruolo svolto dai Vigili del Fuoco, accrescendo le grandi difficoltà che il personale e tutto il Corpo Nazionale vive nella suo quotidianità. Questo il riconoscimento riservato a chi dal 24 agosto cerca con grandi sacrifici, anche personali, di garantire con professionalità e tempestività il soccorso alle popolazioni colpite dagli eventi sismici e dall’eccezionale nevicata di 20 giorni fa.
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07/02/2017 I pensionati della Media Vallesina in assemblea in vista del congresso regionale Fnp
Nel mese di febbraio si svolgeranno nella Vallesina ( Moie, Jesi, San Marcello, Cupramontana, Santa Maria Nuova, Filottrano) le Assemblee pre-congressuali, aperte a tutti gli iscritti e i simpatizzanti della FNP, il sindacato dei pensionati della Cisl. Compito principale delle Assemblee sarà l’elezione dei delegati ai Congressi delle 13 Rappresentanze Locali Sindacali, che costituiscono le principali articolazioni della FNP Cisl Marche. Le Assemblee sono un appuntamento importante per ascoltare le richieste dei pensionati di FNP CISL della Media Vallesina che conta circa 5000 iscritti. Approfondimenti specifici saranno dedicati a temi di particolare rilevanza. A partire dall’intesa siglata il 28 settembre scorso tra Governo e Sindacati Confederali sui temi della previdenza, dove sono state apportate importanti modifiche migliorative alla legge di riforma Monti-Fornero. «Un risultato importante anche per i pensionati visto che è stata l'equiparazione della tassazione (no tax area) a quella dei lavoratori dipendenti sanando così un'ingiustizia annosa quanto odiosa. – sottolinea Gianni Focanti, responsabile Rls Fnp Cisl - Anche l'estensione della quattordicesima mensilità e l'incremento del suo importo vanno nella direzione dell'equità sociale e produrranno benefici per circa 114.000 pensionati marchigiani» All’interno della Cisl la FNP, insieme alla Confederazione, è la categoria che si dedica alla contrattazione sociale territoriale. e quindi estende il suo impegno nel confronto con tutti i soggetti istituzionali e sociali attivi sul territorio sui temi della sanità, dei servizi socio sanitari, assistenziali ed educativi, su fisco e servizi pubblici locali, sulle politiche abitative e di sviluppo, sugli assetti istituzionali e su tanti altri temi ancora. In questo contesto, un’attenzione particolare sarà dedicata alle tematiche della sanità regionale, al centro di un profondo e complesso percorso di riorganizzazione che tanta preoccupazione sta destando nei cittadini marchigiani. Rete ospedaliera, servizi territoriali, Case della Salute e Ospedali di comunità, tempi di attesa, servizi per gli anziani non autosufficienti, per i disabili e per la salute mentale.
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06/02/2017 Contro la violenza nei luoghi di lavoro, oggi firmato a Fermo l'accordo tra le parti sociali
 Anche nella Provincia di Fermo si coniuga l’accordo quadro delle parti sociali europee e l’accordo di Cgil, Cisl e Uil e Confindustria nazionali sulle molestie e sulla violenza nei luoghi di lavoro: il protocollo provinciale è stato siglato oggi, lunedì 6 febbraio, presso la sede di Confindustria di Fermo, alla presenza di Giuseppe Tosi (Confindustria), Alessandro Migliore (CNA), Paolo Tappatà (Confartigianato), Paola Beltrami (CGIL), Alfonso Cifani (CISL) e Floriano Canali (UIL). Il testo ribadisce l’intollerabilità dei comportamenti che si configurano come molestie e violenza nei luoghi di lavoro, che la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori deve essere preservata, che i comportamenti illeciti vanno denunciati, e che tutti debbono collaborare affinché le relazioni nell’ambiente di lavoro siano  basate sul rispetto e volte a preservare la dignità di ognuno.Con questo accordo le parti (i rappresentanti dei lavoratori da un lato e le associazioni datoriali dall’altro) promuovono l’adozione all’interno delle unità produttive della “Dichiarazione di non tollerabilità”, con cui si impegnano ad adottare misure adeguate nei confronti di colui o coloro che hanno posto in essere azioni o comportamenti molesti o violenti nel luogo di lavoro.Fondamentale è la costituzione di un Osservatorio provinciale che si impegni ad implementare l’accordo nelle varie realtà produttive, usando il metodo dell’informazione e della formazione, verificando anche la possibilità di accedere a finanziamenti deputati, oltre a stabilire un percorso di assistenza psicologica e legale alle vittime.L’accordo provinciale del fermano completa quello nazionale con riferimenti per il congedo per le donne vittime di violenza di genere, recependo l’art. 24 del D.Lgs 80/2015.Testo accordo prima parteTesto accordo seconda parte6/2/17 
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06/02/2017 Banca Marche: un primo bilancio sul rimborso forfettario delle obbligazioni subordinate
Adiconsum Marche ha presentato 220 istanze di rimborso forfettario per gli obbligazionisti subordinati di Banca Marche (in totale circa 1.100) e Banca Etruria per un totale di 8.685.000 euro e allo stato attuale ne sono state liquidate 20, quindi appena il 10%, per un totale recuperato alla data odierna di € 708.520,00. Ricordiamo che l’istanza poteva essere presentata al ricorrere di determinati requisiti entro il 3 gennaio 2017 e dava la possibilità di ottenere un rimborso pari a circa l’80% dell’importo investito. Il decreto prevede il termine di 60 giorni dalla presentazione della domanda per provvedere all’esame della documentazione e quindi arrivare alla conclusione della pratica con il rigetto o la liquidazione del dovuto. Allo stato attuale il Fondo riporta un ritardo di 30 – 45 giorni, dovuto molto probabilmente alla mole di domande pervenute. Sono infatti 14.382 le domande pervenute al FITD, di cui al 31/01/2017 3.503 liquidate, per un importo totale di 46,44 milioni di euro. Adiconsum Marche intende tranquillizzare tutti i risparmiatori che si sono rivolti all’associazione in quanto le posizioni vengono monitorate quotidianamente ed i singoli utenti tempestivamente avvisati dell’andamento della loro istanza.
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06/02/2017 5 Minuti Cisl: Cambio al vertice della Cisl Marche - Il saluto di Stefano Mastrovincenzo
Cambio al vertice della Cisl Marche, Sauro Rossi, è il nuovo segretario generale: «Sostegno post sisma e sviluppo tra le priorità». Eletto all'unanimità dal Consiglio generale alla presenza della leader nazionale Annamaria Furlan. Il bilancio di Stefano Mastrovincenzo, chiamato alla guida dello Ial Nazionale a Roma, dopo otto anni di mandato a capo della Cisl Marche.
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03/02/2017 «Non toccate le bambine»: 6 febbraio giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili
6 FEBBRAIO giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili istituita dalle Nazioni Unite; le MGF sono state incluse tra le violazioni dei diritti umani che privano la donna della dignità, dell’autonomia e ne impediscono l’evoluzione culturale. A livello scientifico le mutilazioni agli organi genitali femminili si classificano in quattro tipi, ma la pratica dell’infibulazione è la più radicale e diffusa. L’ OMS ha stimato in Africa un numero di 200 milioni di donne (tra i 15 e 49 anni) che hanno subito mutilazioni genitali, ma questo dato si debbono aggiungere le bambine di età inferiore o eguale a 5 anni che vengono stimate in 3 milioni. Le radici culturali delle M.G.F. L’origine culturale delle MGF non è ancora chiara. Il termine infibulazione ha una derivazione palesemente latina; la fibula era una spilla che serviva ai Romani per tenere agganciata la toga , ma la usavano anche con le mogli e imposta alle schiave. L’origine è pre-cristiana , pre-ebraica e pre-islamica, dimostrando la non esistenza di un legame con la religione . In alcuni Paesi islamici la pratica della mutilazione genitale femminile è sconosciuta, Iran e Turchia. Nella tradizione delle popolazioni l’infibulazione è legata al passaggio delle bambine dall’infanzia all’ adolescenza e alla sessualità adulta; questo accade in molti Paesi dove la pratica è inserita in un rito di iniziazione sociale e di “festeggiamento” . Ha un significato nel sistema economico e matrimoniale, il prezzo della sposa è più alto se illibata e fertile. I Paesi dove la tradizione è ancora esistente sono : Somalia, Etiopia, Eritrea, Egitto, Mauritania, Uganda, Burkina Faso, Sierra Leone, Sudan, Mali, Gambia, Guinea, Gibuti, Liberia, Kenia del Nord. La legge sulla prevenzione in Italia La Legge del 9 gennaio 2006 n.7 (pubbl. il 18/01/2006): “Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto di pratiche di mutilazione genitale femminile”, in attuazione degli artt.2,3,32 Cost. e dal “programma di azione” adottato a Pechino il 15 settembre 1995. La legge n.7/2006 non solo vieta di praticare la MGF ma la definisce un grave reato , severamente punito. Tale disposizione si applica a personale sanitario , a cittadino italiano o straniero; si applica anche quando il fatto è commesso all’estero da cittadino italiano o straniero, comunque residente in Italia. Le linee guida per la formazione del personale sanitario e professionale viene emanato dal Min.della Salute; questo favorisce l’attività di assistenza e di riabilitazione delle bambine già sottoposte all’infibulazione. Anche nelle scuole viene effettuata un’opera di prevenzione, soprattutto nei confronti di bambine che si recano per un lungo periodo nel Paese di origine, assentandosi dalla scuola. Le trasformazioni sociali e culturali in corso Monitorando i paesi Africani si rileva una modesta regressione, in particolare nelle aree urbane con un buon livello di istruzione, rispetto alle aree rurali. Le bambine vengono portate negli Ospedali per la pratica evitando gli operatori tradizionali, l’importanza della cerimonia è sostituita dalla mutilazione effettuata senza pubblicità. Nei Paesi di immigrazione, le donne delle comunità immigrate ancora in molta parte continuano ad attribuire importanza alle originarie tradizioni, tanto da considerare le mutilazioni genitali femminili uno strumento di affermazione e di identità. Numerose Associazioni e Stati hanno realizzato iniziative di sensibilizzazione per la prevenzione , portando alla consapevolezza sociale la gravità delle conseguenze fisiche. In Italia la Toscana è tra le prime Regioni con un progetto in corso nelle scuole per combattere l’emergenza; la Lombardia è la Regione con il problema più rilevante, nel 2010 vivevano 27mila donne che avevano subito la mutilazione genitale; sempre nel 2010 in Italia risultavano vivere 57mila donne con MGF. Nell’intento di completare e superare il metodo solo punitivo della legge, è fondamentale aprire sempre un confronto culturale con le donne immigrate, in spazi dedicati a loro, con il rispetto della diversità. Nella problematica delle MGF può essere decisivo portare la comunicazione nei luoghi pubblici, per sensibilizzare al diritto all’integrità fisica delle donne e per realizzare considerevoli interventi di sanità pubblica.
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01/02/2017 Stefano Mastrovincenzo ospite a Tgr Rai Marche
Il segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo  in diretta al TGR RAI Marche per parlare di territorio, lavoro, formazione, giovani e ruolo del sindacato.   Il segretario generale uscente intervistato da Lucio Cristino, Etv Marche:           1/2/2017
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31/01/2017 I sindacati della scuola al Ministero per fare il punto sulla situazione nelle zone terremotate
Oggi, martedì 31 gennaio, il ministro Valeria Fedeli ha incontrato le segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio oltre ai rispettivi responsabili degli Uffici Scolastici Regionali per esaminare le problematiche della scuola nelle regioni strette tra l'emergenza terremoto e l'emergenza neve. Un incontro frutto del tenace pressing dei marchigiani sul sottosegretario all'Istruzione Vito De Filippo, due settimane fa in visita nel Maceratese. Sono diversi gli aspetti che minano la stabilità del sistema scolastico marchigiano. «Il 37% dei Comuni ha subito danni e a oggi risultano coinvolti più di 30mila alunni. I dati che presentiamo mostrano in maniera inequivocabile l’entità e la gravità dei danni subiti a causa del sisma e aggravati dal maltempo delle ultime settimane» spiegano Manuela Carloni (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal). I numeri dell'emergenza parlano di 82 scuole marchigiane (37 a Macerata, 32 ad Ascoli, 8 a Fermo e 5 ad Ancona) inagibili e tante altre che, pur non lesionate o che necessitano di interventi di ripristino, sono sprovviste del certificato di vulnerabilità sismica. Situazione che preoccupa e non poco sindaci, dirigenti scolastici, personale e genitori. Molti studenti, per la maggior parte tra i 3 e i 13 anni, sono costretti a estenuanti viaggi in bus dagli alberghi della costa ai Comuni di residenza dove sono state allestite tensostrutture o container «e questo in aperto contrasto con gli obiettivi che il Ministero si era posto mettendo a disposizione della Regione Marche importanti risorse aggiuntive per consentire, nel tentativo di salvaguardare l’unità e l’ identità delle comunità già così provate dal terremoto, l’apertura sulla costa di nuove classi, succursali della scuola di origine, in grado di accogliere in continuità gli alunni sfollati» fanno notare i sindacati. A preoccupare anche tutta una serie di situazioni che necessitano con urgenza di deroghe. Sulla durata minima di 200 giorni di lezione, sulla frequenza per almeno tre quarti dell’orario annuale per essere ammessi agli esami, per i docenti nell’anno di prova, per le ore relative all'alternanza scuola lavoro altrimenti, avvertono le sindacaliste «come faranno i nostri studenti a garantire le 400/200 ore, che rimangono comunque obiettivo del triennio, con il tessuto socio economico e produttivo delle Marche così provato dal sisma?». I sindacati chiedono inoltre siano confermate le autonomie scolastiche attuali anche per l’anno 2017/2018. I dubbi legati alla ricostruzione – per la quale si chiede la possibilità di attivare una corsia preferenziale all'interno dei bandi del Programma Operativo Nazionale - sta portando molti genitori a iscrivere i propri figli in altre aree geografiche, penalizzando gli istituti scolastici delle aree terremotate e compromettendo la loro possibilità di ottemperare ai requisiti minimi per il mantenimento dell’autonomia, amplificando il rischio di impoverimento dei servizi e di spopolamento delle zone terremotate. Resta sempre aperta la discussione sulla carenza di organico: «La Regione Marche ha necessità di recuperare un organico di diritto adeguato ai fabbisogni della rete scolastica e dell’offerta formativa regionale. Mancano oltre 1200 posti in organico di diritto e sarebbe opportuno prevedere un organico aggiuntivo, che consenta di intervenire sulle emergenze determinate dal sisma attraverso un’offerta formativa integrativa rispetto a quella ordinaria, incrementando, ad esempio, l’organico del potenziamento».
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31/01/2017 Fondo Irs Poste Italiane: Adiconsum al fianco dei risparmiatori
Tra il 2002 e il 2005 Poste Italiane ha collocato tra i risparmiatori le quote di quattro Fondi Immobiliari chiusi, tra cui il Fondo IRS (Invest Real Security), che è arrivato a scadenza il 31/12/2016 riportando una perdita di circa l’80% del valore iniziale. Infatti il valore di ogni singola quota di 2.500 euro è sceso a 390 euro. Considerando anche i proventi distribuiti dal Fondo nel corso degli anni, pari a 657,88 euro per ogni quota, la perdita ammonta a 1.452 euro netti sui 2.500 investiti, quindi circa il 42%. Ancora una volta una situazione di risparmio tradito, che coinvolge circa 25.600 investitori. Le associazioni di consumatori si sono schierate a favore dei risparmiatori e lo scorso 16 gennaio si è tenuto un incontro tra Poste e le Associazioni di Consumatori per cercare una risposta al problema. Poste Italiane si è offerta di ricostituire il capitale originariamente investito con 2 modalità: - Per gli investitori che hanno compiuto 80 anni al 31/12/2016 Poste Italiane effettuerà direttamente un versamento di 1.452 euro per ogni quota posseduta, in modo da recuperare integralmente il capitale investito, ( considerando anche i proventi distribuiti nel corso degli anni). - Per tutti gli altri ci sarà la possibilità di sottoscrivere una polizza appositamente ideata in cui versare le somme liquidate dal fondo, ossia i 390 euro per ogni quota. La polizza avrà una durata di 5 anni ed è previsto il versamento da parte di Poste di un contributo integrativo in maniera tale che alla scadenza dei 5 anni venga recuperato l’intero importo versato. La polizza non avrà nessun tipo di costo. Tuttavia, pur dando merito a Poste Italiane per quanto sta facendo, Adiconsum, unitamente alle altre Associazioni di Consumatori, ha richiesto l’avvio di un tavolo di conciliazione in cui sia possibile discutere e valutare situazioni particolari, come ad esempio situazioni di famiglie a basso reddito o in condizioni di difficoltà economiche, per le quali attendere 5 anni prima di recuperare il patrimonio investito potrebbe costituire un grave problema. L’Adiconsum invita i risparmiatori coinvolti nella vicenda a rivolgersi alle proprie sedi.
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30/01/2017 Luca Talevi, ospite a Buonasera Marche
Luca Talevi, segretario generale Cisl Fp Marche,   ospite  a Buonasera Marche negli studi di èTvMarche  per parlare del lavoro pubblico  nelle Marche duramente colpite, da oltre 5 mesi, dal terremoto . Conduce Lucio Cristinohttps://youtu.be/loukg9GKkhk
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30/01/2017 "Con il futuro per il futuro" Cisl Marche all'inaugurazione dell' Anno Accademico dell'Università di Camerino
All'inaugurazione  dell' Anno accademico dell'Università di Camerino, questa mattina, presente anche una rappresentanza della  Cisl Marche.« La nostra partecipazione  conferma  il solido rapporto delle parti sociali e della CISL in particolare con l'Ateneo camerte. - afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, presente alla cerimonia,  insieme al collega Marco Ferracuti della segreteria regionale e Francesco Quagliani, dell'Ufficio Studi e ricerca della Cisl Marche -  Rapporto che è stato confermato anche dal Rettore Flavio Corradini nel suo intervento.» Il Rettore che ha voluto dedicare l'inaugurazione del 681° anno accademico, ultimo del suo mandato, agli studenti, in un anno particolarmente difficile per l'ateneo, duramente colpito dal sisma, ha ripercorso,nella sua relazione inaugurale,  le fasi delicate di questi mesi difficili  per i gravissimi danni subiti dalle strutture accademiche e ha lanciato la sfida dell' ateneo verso il futuro, valorizzando l'apporto di studenti docenti personale tecnico dell'Università, che sono intervenuti con i loro rappresentanti. Alla cerimonia è intervenuto  il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella  per  confermare l'impegno delle istituzioni nel sostegno alle popolazioni duramente provate  ed esasperate dai  ritardi che stanno subendo l'arrivo delle risorse e delle strutture abitative. Il  Presidente Mattarella ha poi manifestato  apprezzamento per l'azione dell'Ateneo di Camerino,  importante sia dal punto di vista storico sia come infrastruttura della conoscenza e della ricerca nel territorio a stretto contatto col mondo che lavoro e dell'impresa. A margine della inaugurazione dell'anno accademico i segretari Cisl si sono intrattenuti brevemente con i parlamentari presenti e segretario genrale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo,  con il commissario straordinario Vasco Errani, per un rapido scambio di opinioni sulla delicata fase emergenziale post-sisma. 30/01/17
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30/01/2017 5 Minuti Cisl: Ricostruire la Comunità - Integrazione Inrca e Ospedale di Osimo
"Ricostruire le comunità" a Castelraimondo: esperienze e prospettive a confronto per i territori colpiti dal sisma. Le interviste a Silvia Spinaci, responsabile Ast Macerata; Francesca Basha, studentessa Unicam; Luciana Salvucci, dirigente scolastica;Corrado Grandoni, allevatore locale e Paolo Isabettini, associazione Daje Marche.Integrazione Inrca e Ospedale di Osimo, dopo il primo incontro tra sindacati e Asur, la Cisl Fp rilancia l’impegno a monitorare il percorso. L'intervista ad Alessandro Mancinelli, Cisl Fp Marche.https://youtu.be/kZV2Pq5lFfA
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27/01/2017 Carrefour: sciopero contro il piano di riorganizzazione
Domani, venerdì 28 gennaio, scioperano i lavoratori dell'ipermercato Carrefour di Camerano. Il 20 gennaio scorso, a Bologna, si è svolto l'incontro tra il Gruppo Carrefour e le Segreterie Nazionali di Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS. La Multinazionale ha annunciato una ristrutturazione che coinvolgerà 500 lavoratori dichiarati in esubero e, in aggiunta, la chiusura dei punti vendita di Borgomanero, Trofarello e Pontecagnano. Sono state inoltre anticipate dall’azienda una serie di esigenze organizzative che implicherebbero un ulteriore e grave peggioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti della società. Le argomentazioni dell'impresa hanno portato ad evidenziare rilevanti problematiche sugli andamenti aziendali, quali il fatturato, il costo del lavoro e la redditività dell'anno. Gli ipermercati risultano particolarmente penalizzati. Le informazioni declinate dall'impresa sono risultate generiche e improvvisate. La delegazione sindacale unitaria presente all'incontro, in considerazione della gravità di quanto esposto dall’azienda, ha proclamato lo stato di agitazione e l'astensione dal lavoro per i lavoratori di tutto il Gruppo, da effettuarsi nelle giornate di venerdì 27 e/o sabato 28 gennaio.
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27/01/2017 Servizi pulizia e ristorazione circoli ufficiali e sottoufficiali Marina Militare di Ancona. Tecnogest srl non paga gli stipendi: è sciopero
Le Organizzazioni Sindacali Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, hanno proclamato per lunedì 30 gennaio una giornata di sciopero dei dipendenti della ditta Tecnogest Srl che offre servizi di pulizia e ristorazione in appalto presso i Circoli Ufficiali e Sottufficiali della Marina Militare di Ancona, contro il ritardo del pagamento delle retribuzioni. Da circa un anno la ditta Tecnogest non riesce a pagare puntualmente le retribuzioni dei propri dipendenti. Tale situazione, iniziata prima con brevi ritardi, è degenerata dal mese di agosto 2016 nel corso del quale l’arretrato è arrivato ad almeno due mensilità più la quattordicesima. Dopo ripetuti solleciti fatti all’azienda ai quali non è conseguito il saldo delle mensilità arretrate, nel mese di novembre, solo a seguito della proclamazione di uno stato di agitazione da parte dei lavoratori e dei sindacati di categoria, Tecnogest ha proceduto al pagamento di alcune retribuzioni. Purtroppo da novembre 2016 il pagamento delle retribuzioni si è nuovamente bloccato, e ad oggi i lavoratori devono ancora percepire le mensilità di ottobre, novembre, tredicesima ed ormai anche la mensilità di dicembre. Ad oggi l’Azienda ha promesso il pagamento del mese di ottobre entro fine settimana ma nulla è stato detto relativamente alle altre mensilità. Al fine di avere un impegno scritto da parte di Tecnogest circa il pagamento di tutte le mensilità arretrate e per ottenere la puntualità nel pagamento delle future retribuzioni, i lavoratori della Tecnogest impiegati presso i servizi di pulizia e ristorazione dei Circoli Ufficiali e Sottufficiali della Marina Militare, scenderanno in sciopero il giorno 30 gennaio 2017 dalle ore 10.30 alle ore 12.30 ci sarà un presidio di fronte al Circolo Sottoufficiali Ancona in via XXIX settembre, 1.
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25/01/2017 Nuova Banca Marche, vertice in Regione
Nella giornata di ieri le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL - confederali e di categoria - hanno partecipato ad un incontro tra il presidente della Giunta regionale Ceriscioli e le parti sociali, rappresentative del mondo del lavoro e delle imprese, per discutere sulle prospettive di Nuova Banca Marche e del credito marchigiano, alla luce dell’operazione di acquisizione da parte del Gruppo UBI. L’incontro che ha fatto seguito a quello  avvenuto il 29 dicembre, è stato un' occasione per ribadire gli obiettivi comuni che devono orientare questa importante fase di riassetto del sistema creditizio locale a fronte del perdurare degli effetti della crisi aggravata dai recenti eventi sismici: il rilancio dell’economia reale e dell’occupazione, la qualità del lavoro e la tutela del risparmio. A tale scopo è stata condivisa l’urgenza e la necessità che su tali obiettivi si apra un confronto tra Parti sociali, Regione e Gruppo UBI sul progetto industriale per il territorio marchigiano.
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24/01/2017 Nuovo Inrca: primo incontro tra sindacati e i vertici dell’Asur sull'integrazione con l'ospedale di Osimo
Primo incontro ufficiale tra i sindacati di categoria e la Rappresentanza sindacale unitaria con l’ASUR e l’ Area Vasta 2 sul processo di integrazione tra l’ospedale di Osimo e l’Inrca. Al centro del dibattito, un cammino che si porta dietro incognite e dubbi sul futuro assetto della struttura, di cui non tuttora non si conoscono la natura di giuridica, i servizi e lo status del personale, ma anche su come sarà possibile conciliare le esigenze di un bacino d’utenza ampio e omogeneo che fa riferimento oggi all’Ospedale di Osimo (attorno a 100 mila abitanti) con le peculiarità di un IRCCS a vocazione geriatrica, su quali tempistiche avrà il progetto, sulle modalità di gestione delle integrazioni già in atto e, infine, su come sarà possibile  garantire la possibilità di scelta dei dipendenti nel caso di una eventuale cessione di ramo d’azienda. Tutte questioni che rendono evidente la carenza di confronto che si è avuta fino ad oggi e che ora va rapidamente recuperata. Durante l'incontro, avvenuto lunedì 23 gennaio dopo molte richieste e qualche rinvio, il Direttore dell'Asur si è reso disponibile ad aprire un tavolo permanente di confronto con i sindacati e con le Rsu alla presenza di Asur e Inrca per discutere apertamente gli atti e le procedure del processo di sperimentazione dell'integrazione Inrca - Ospedale di Osimo con i relativi approfondimenti tecnici e sugli scenari futuri che scaturiranno da questo processo. «Siamo impegnati - ribadisce la Fp Cisl - a garantire i diritti dei cittadini e degli operatori per una sanità efficiente ed efficace e un ambiente di lavoro sereno e produttivo».
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24/01/2017 Area Vasta 5: servizi sanitari insufficienti e dubbi sulle strategie nel Piceno
Le Organizzazioni sindacali dei Pensionati SPI CGIL FNP CISL UILP UIL esprimono profonda preoccupazione e disappunto per la condizione di marginalità e abbandono in cui versa il territorio piceno dell’AV5 in materia di servizi sanitari. Conseguenza, da un lato, della scelta della Regione Marche di accentramento delle decisioni in materia di politiche sociale e sanitaria, dall’altra di una profonda debolezza istituzionale del territorio. Un territorio provinciale incapace di proporre ed indurre scelte appropriate, in presenza di una Direzione di AV5 privata di qualsiasi potere di concertazione e contrattazione, ridotta a mera esecutrice di direttive e delibere della Giunta e dell’Assessorato regionale, in assenza della Conferenza dei Sindaci e privo di capacità politica di indirizzo delle scelte regionali in materia di riorganizzazione ed implementazione dei servizi socio-sanitari. Al pari delle altre, anche l’Area Vasta n. 5 è stata oggetto di un percorso di riorganizzazione, tuttora in corso, il cui punto di partenza è stato la soppressione di posti letto ospedalieri per acuti, ridotti di 125 unità dalla Dgr 735 del 2013. Un “alleggerimento” della rete ospedaliera che avrebbe dovuto essere accompagnato da investimenti sulle reti territoriali, della prevenzione e dell’emergenza sanitaria che però non ci sono stati. Nell’accordo firmato a giugno 2015 con Cgil Cisl Uil Confederali e con i Pensionati, l’Area Vasta 5 assumeva importanti impegni che sono rimasti disattesi. A partire dall’istituzione di una Casa della Salute di tipo A nel Comune di Ascoli Piceno, cui avrebbe dovuto fare seguito la programmazione di ulteriori strutture, a Ripatransone, Montefiore e San Benedetto del Tronto. Per quanto riguarda le altre Case della Salute attive sul territorio dell’AV5, resta un’incognita il futuro della struttura di Offida, originariamente prevista come Cds di tipo C ma non riconfigurata come Ospedale di Comunità dalla Dgr 139/15. Ad oggi la struttura può solo sperimentare per un anno la trasformazione di 10 posti di RSA in altrettanti posti letto di Cure Intermedie. Più in generale manca un progetto sull’assetto della rete ospedaliera nell’Area Vasta 5, in particolare rispetto al ruolo dell’Ospedale di San Benedetto del Tronto. Desta preoccupazione la chiusura di alcuni importanti Unità operative (Otorino e Utic) mentre non si spiega la mancata attivazione di altri servizi importanti, come l’Hospice, se non come mera conseguenza di una politica miope di tagli al personale e agli investimenti. Nel 2015, complessivamente, sono state prodotte nell'Area Vasta 5 n. 2.143 prestazioni ospedaliere per cittadini residenti di altre Regioni, delle quali 1.030 nel Distretto di San Benedetto e 1.113 in quello di Ascoli Piceno. Si tratta di un dato rilevante, dal quale emerge che l’Area Vasta 5 produce, da sola, quasi il 37% della mobilità attiva di tutta l’Asur. Risorse importanti che dovrebbero ritornare sul territorio, anche in forma di investimenti su aree decisive, come quella dei servizi per gli anziani non autosufficienti. Purtroppo invece l’AV 5 è penalizzata anche sotto questo aspetto. Nonostante un indice di invecchiamento tra i più alti in Italia (24,7%), e malgrado indici di dotazione di posti letto di RP anziani inferiore alla media regionale, l’AV 5 di fatto non ha beneficiato dell’aumento di posti letto contrattualizzati con la Dgr 851 del 2016. Complessivamente, il tasso di copertura dei servizi pubblici – residenziali, diurni e domiciliari - per gli anziani non autosufficienti nell’AV 5 non arriva neppure al 30% e la condizione per molti è resa ancora più difficile dalle conseguenze del terremoto e dei recenti eventi climatici. Resta aperto infine, il problema dei tempi di attesa per le prestazioni di diagnostica e di specialistica ambulatoriale. I dati rilevati a livello regionale dimostrano che, di fatto, la Regione è adempiente solo per il 28% delle prestazioni prenotate –14.011 prenotazioni con classe di priorità Breve e Differita. Le restanti 35.958 prenotazioni, con classe di priorità Programmata o prive di classe di priorità, non sono soggette agli obblighi nazionali, e vengono erogate con tempi di attesa che in alcuni casi raggiungono i 268 giorni. Ciò determina una spinta verso le prestazioni offerte da strutture private con la conseguenza di far lievitare i costi per la salute, per chi può permetterselo avendo capacità economica, e di spingere gli altri all’abbandono di pratiche corrette di prevenzione e di cura. La privatizzazione della risposta sanitaria non può essere la scelta strategica della Regione Marche per garantire risparmi e compatibilità di bilancio.
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23/01/2017 ÈTv Marche: è ancora emergenza. Pronti a 5 giorni di sciopero
Prosegue lo stato di agitazione dei giornalisti e dei dipendenti di ÈTv Marche proclamato negli ultimi mesi dello scorso anno a causa delle pendenze economiche non evase e della situazione di incertezza sul futuro dell'emittente locale. L’assemblea dei dipendenti ha preso atto delle gravi pendenze economiche ancora non evase dall’Azienda, che ad oggi ha provveduto solamente a saldare la parte residuale dello stipendio di novembre, più un piccolo acconto sulle spettanze di dicembre. Tale realtà genera sempre più incertezza in un momento in cui, vista la situazione obiettiva di estrema gravità del nostro territorio, invece ci sarebbe bisogno del massimo sostegno della proprietà e della dirigenza per continuare ad informare correttamente i cittadini marchigiani. Preso atto di tutto ciò, l’assemblea ha votato all’unanimità un pacchetto di 5 giorni di sciopero ed ha consegnato alle rappresentanze sindacali un documento contenente le richieste all'azienda: il saldo di tutte le spettanze entro il 31 gennaio e un immediato confronto con la proprietà, l’amministrazione e la dirigenza della testata per avviare un percorso normale di vita aziendale, la cui mancanza mina ogni giorno di più le potenzialità di È Tv Marche.
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23/01/2017 Disagi alla rete elettrica: colpa del mancato sviluppo
Tagli agli investimenti, mancato sviluppo, carenza di personale e scelte gestionali discutibili all'origine dei tanti disagi registrati sulla linea elettrica durante l'emergenza maltempo che ha colpito le Marche e l'Abruzzo. La denuncia arriva da Flaei Cisl insieme a Filctem Cgil e Uiltec Uil.  «Le intense nevicate che stanno colpendo diverse zone del Centro Sud, tra cui le zone terremotate nuovamente colpite da tale evento, stanno dando evidenza oggettiva a due aspetti fondamentali - sottolineano le segreterie nazionali -. Il primo è il livello di competenza, attaccamento al lavoro e professionalità dei tecnici e degli operai di Enel Distribuzione e Terna, che tutto il Paese ringrazia. Il secondo è lo stato di precarietà in cui versano le linee e gli impianti che costituiscono il sistema di trasporto e distribuzione di energia elettrica - in bassa, media e alta tensione - del nostro Paese. Se nel corso di queste settimane molti cittadini sono rimasti senza alimentazione elettrica le Aziende si dovrebbero porre la domanda se le scelte fatte sull’efficientamento sono corrette». In particolare, si richiama l'attenzione sui costanti tagli agli investimenti sugli impianti italiani da parte di ENEL, le difficoltà incontrate da TERNA nel sviluppare interventi a miglioramento della Rete di Trasporto, la riduzione delle risorse tecniche ed operative sul territorio che obbligano oltre all’utilizzo del personale in reperibilità e alla Task Force a mobilitare tutti i volontari da altre regioni per affrontare l’emergenza, la perdita della conoscenza del territorio e degli impianti che vi insistono, dovuta al ricambio generazionale in corso, non gestito attraverso la necessaria sovrapposizione ed affiancamento tra nuovi assunti e colleghi uscenti. «Da questa mattina - aggiunge Guglielmo Marconi, segretario generale Flaei Cisl Marche - stanno inviando giacconi e scarponi verso le unità di Urbino, Camerino ed Ascoli Piceno in primis per poter dotare i tecnici impiegati sulla neve di un secondo giaccone e della sostituzione immediata di scarponi non più idonei. Tutto ciò dopo le nostre denunce  telefoniche e lettere. Questo non risolve il  disagio dei lavoratori, ma cerca di limitarlo.Invitiamo i lavoratori della rete elettrica a segnalarci altre problematiche: ci faremo carico di denunciarle localmente e a livello nazionale». In una lettera a Enel Distribuzione, la Flaei Cisl Marche stigmatizza le scelte gestionali sbagliate e la mancanza di ascolto delle problematiche di questi ultimi anni: dalla non adeguatezza del vestiario, alla mancanza di risorse per provvedere allo stato di precarietà di molti impianti e linee nella regione, spesso oggetto di riparazioni provvisorie. Dal punto di vista gestionale, hanno inciso anche la mancanza di figure di coordinamento, la chiusura di unità operative e dei nuclei distaccati in numerosi comuni pedemontani, il dirottamento in altre regioni delle risorse, la cronica carenza di operai e tecnici, ormai insufficienti a coprire i turni di reperibilità contrattualmente previsti, e l'accentramento graduale dei centri operativi, che hanno reso impossibile per molti cittadini la segnalazione dei guasti. «Crediamo sia ora di finirla di contare solo sulla forza e la determinazione del personale sul campo - conclude Marconi - e tornare a dare un significato essenziale della vostra presenza sul territorio della regione Marche con mezzi, persone e risorse adeguate».
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23/01/2017 5 Minuti Cisl: Tempi di attesa, il punto della Cisl - Nuova Banca Marche, le preoccupazioni dei sindacati
Tempi di attesa per le prestazioni specialistiche nelle Marche, l'analisi dei dati dell'Agenzia Regionale Sanitaria. Le interviste a Sauro Rossi, Segretario Regionale Cisl Marche e Matteo Moretti, Ufficio Studi Fnp - Cisl Marche. Arriva il si di Bankitalia per l’acquisizione da parte di Ubi di Nuova Banca Marche. Le preoccupazioni e le richieste di First Cisl Marche per salvaguardare il lavoro. L'intervista a Gianni Gianuario, segretario generale First Cisl Marche. https://youtu.be/urQ63BDqX6c
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20/01/2017 Ricostruire le comunità: esperienze e prospettive per i territori colpiti dal sisma
Esperienze e prospettive a confronto a Castelraimondo per definire un’idea di futuro dell’entroterra maceratese dopo le ripetute scosse di terremoto che hanno colpito il territorio da agosto 2016. “Ricostruire le comunità” tenendo al centro le persone è la parola d’ordine della Cisl, che attraverso la formula del laboratorio ha voluto agevolare il confronto tra i soggetti che gestiscono le leve dello sviluppo locale, per gettare i semi di questa visione di futuro. «Ricostruire le comunità significa per noi dire che la ricostruzione non può essere solo materiale – spiega Silvia Spinaci, responsabile della Cisl di Macerata – ma deve essere affiancata e guidata dalla ricostruzione di un tessuto sociale, economico e produttivo che metta al centro la persona e sia capace di rispondere ai suoi bisogni». All'evento, promosso dalla Cisl di Macerata e di Tolentino e coordinato da Silvia Spinaci e Rocco Gravina, segretario della Fim Cisl Marche, hanno preso parte con la loro testimonianza Roberto Mocci, dipendente della Nerea, Luciana Salvucci, dirigente scolastica, Maurizio Sabbatini, allevatore locale, Paolo Isabettini dell'associazione Daje Marche e Francesca Basha, studentessa UniCam. Nella seconda parte del laboratorio sono intervenuti la parlamentare marchigiana Irene Manzi, i rappresentanti delle istituzioni regionali, provinciali, territoriali e il Rettore dell'Università di Camerino Flavio Corradini. L'iniziativa, patrocinata dal Comune di Castelraimondo, è stata introdotta dal sindaco Renzo Marinelli e conclusa con l'intervento di Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche. «Servono azioni condivise di sviluppo tra tutti i soggetti del territorio per progettare una visione strategica che utilizzi come volano le risorse economiche a disposizione – dichiara Marco Ferracuti – . Ciò significa lavorare in rete e trovare la giusta sintesi tra il livello di coordinamento regionale e le concrete esigenze espresse dalle singole realtà locali attraverso tavoli territoriali». «Dobbiamo ripensarci come territorio, come soggetto corale, - aggiunge Silvia Spinaci - costruendo, a partire, dall’impiego dei fondi europei, una nostra visione fatta di sinergie forti tra tutti i soggetti del territorio: istituzioni, associazioni di categoria, sindacati, università, realtà produttive e culturali insieme per costruire un progetto condiviso e integrato di ricostruzione e sviluppo territoriale. La Cisl si candida ad essere un nodo di rete impegnato ad agevolare la costruzione di queste sinergie». Per Cesare Spuri, direttore dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione, «L'emergenza non è finita ma dobbiamo guardare oltre, avere una prospettiva. La ricostruzione deve rispettare le caratteristiche delle Marche e dei suoi cittadini, adattandola alle loro esigenze». «Il nostro territorio indebolito ha bisogno di segnali chiari, a partire dal sistema dei servizi come viabilità, scuola e sanità – ribadisce Antonio Pettinari, presidente della Provincia di Macerata -. Dobbiamo fare in modo che siano le comunità locali a decidere le modalità con le quali ripristinare gli assetti. Si alla legalità, no alla burocratizzazione e all’accentramento». L'assessore regionale Angelo Sciapichetti ha sottolineato la necessità di avviare una ricostruzione «Senza fretta, con una seria riflessione sulle modalità di valorizzazione del patrimonio e del sapere. Dobbiamo lavorare insieme, mettendo da parte campanilismi, polemiche e contrapposizioni. In tempi brevi, 4 mesi, dovremo mettere in campo una conferenza programmatica per il territorio».
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20/01/2017 Nuova Banca Marche: sindacati incontrano parlamentari
Incontro oggi tra sindacati e parlamentari per discutere di Nuova Banca Marche, dove sono stati condivisi alcuni obiettivi e, per  raggiungerli, entrambi continueranno a esercitare la propria azione nei confronti del Governo, della Autorità di Vigilanza e verso la nuova proprietà. Gli argomenti, posti all'attenzione dei parlamentari, sono stati i seguenti. L’operazione L’operazione di acquisizione del Gruppo UBI su NBM, conclusa in questi giorni, appare favorevole per l’acquirente: si auspica che il valore aggiunto che si sta generando dall'operazione venga riversato anche sui lavoratori e sui territori in cui opera la banca. Si sta aprendo una fase nuova e complessa per il territorio, le istituzioni, la politica, le parti sociali, tutte unite e consapevoli che, quanto sta accadendo, sarà fondamentale per determinare il futuro dei lavoratori, dei territori e della stessa clientela. Lavoro In questi anni, i lavoratori hanno sostenuto molti sacrifici. Preoccupano le notizie di stampa che riportano una prospettiva di consistenti esuberi a fronte di una previsione di taglio dei costi a fine piano per le 3 nuove banche del 30%. A oggi non vi sono indicazioni ufficiali né smentite. Una pesante perdita di posti di lavoro sarebbe del tutto insostenibile; al contrario, salvaguardare i livelli occupazionali garantirebbe una più veloce ripresa della Banca, maggiori servizi alle imprese e un rinnovato slancio positivo alla economia locale. Persistono fondati timori, in particolare, per il destino dei 3 centri direzionali: Pesaro, Macerata Jesi.  Nel corso di questi anni, si è già assistito, nel gruppo, a una riduzione di oltre 500 posti di lavoro attraverso 350 prepensionamenti e la mancata conferma di oltre 150 giovani precari. Territorio Le Regioni servite da Nuova Banca delle Marche costituiscono una importante opportunità di business per qualsiasi soggetto creditizio e finanziario, a cominciare dalla raccolta. Territori colpiti dalla crisi e dalle conseguenze drammatiche del sisma, ma ancora forieri di importanti ritorni reddituali per chi vi voglia investire e sostenere l’economia reale.  Garantire anche una presenza capillare permetterebbe di servire la clientela al meglio. In questo senso, il paventato intervento dell’Antitrust può e dovrà aspettare, soprattutto perché la nostra è una regione terremotata. Le eventuali vendite di filiali di cui parlano i mass media genererebbero inevitabili e ingiustificabili disservizi ai territori, compresi quelli colpiti dal sisma: è per tali motivi che chiediamo una moratoria delle previsioni Antitrust  al fine di consentire la continuità del servizio alle Regioni colpite dal sisma. La futura Direzione Centro Sud di Ubi a Jesi dovrà avere la possibilità di erogare volumi di credito tali da sostenere le economie locali e poteri di delibera sufficienti per dare credito; quantità e qualità nella erogazione del credito assicurano futuro a regione e territori. RisparmioAi risparmiatori (obbligazionisti subordinati e azionisti) Banca Marche, vanno garantiti ristori in linea con le recenti soluzioni prodotte per i risparmiatori MPS e per le Banche Venete; anche attraverso l’allargamento dei parametri di ristoro che estenda così la platea interessata. Similmente per quanto riguarda gli Azionisti dovranno essere ricercate soluzioni pubbliche o privata da condividere con l’acquirente.NPLIl recupero dei crediti ceduti potrebbe essere gestito internamente con le professionalità presenti in NBM con prospettive di tenuta occupazionale. Inoltre, una gestione vicina al territorio, eviterebbe fenomeni di “escussioni selvagge” finalizzate al profitto di breve periodo che potrebbero depauperare in maniera devastante il valore degli immobili privati e pubblici.
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13/01/2017 Sciopero nazionale del settore Moda: alta adesione dalle Marche
Le segreterie regionali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil delle Marche esprimono la propria soddisfazione per l'alta partecipazione a Firenze allo sciopero del 13 Gennaio, che ha unito i lavoratori del sistema Moda. Nelle grandi aziende dell'industria, si sono registrati picchi di adesione fino all'80%, segnalando una partecipazione dei lavoratori molto alta ed in linea con la media nazionale. Le segreterie regionali auspicano che la vertenza possa giungere a conclusione nel più breve tempo possibile, garantendo una distrubuzione del salario che tuteli la crescita certa dei minimi contrattuali, del potere di acquisto delle retribuzione e dei livelli contributivi previdenziali.
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12/01/2017 Tecnowind: accordo sugli arretrati, si torna al lavoro
Due giorni di sciopero alla Tecnowind di Fabriano e presidio davanti alla Regione dopo il mancato pagamento dello stipendio di dicembre e di metà della tredicesima. Le organizzazioni sindacali Fim Fiom e Uilm hanno ricevuto giovedì scorso una comunicazione da parte dell'azienda che annunciava la mancata erogazione delle spettanze (stipendio di dicembre e 50% della tredicesima), causa mancanza di risorse finanziarie e la mancata concretizzazione dell’operazione di rafforzamento patrimoniale annunciato essere prossimo ma nuovamente slittato. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto una convocazione urgente da parte della Regione nei confronti del vecchio e del nuovo C.D.A. transitorio, insediatosi il 23 dicembre scorso, per far chiarezza sui reali problemi che stanno ritardando l’operazione e l’erogazione del salario ai lavoratori. Durante l’assemblea convocata lunedì mattina, i lavoratori hanno assunto la posizione di non riprendere il lavoro almeno fino a dopo l’incontro in Regione, tenuto ieri durante il quale hanno dato luogo ad un presidio raggiungendo il capoluogo con due pullman. Dal summit sono emerse aperture da parte dell'azienda: ieri, mercoledì 11 gennaio, i sindacati hanno incontrato l'amministratore delegato di Tecnowind, Fernando Di Gaetano, per conoscere la data di liquidazione degli arretrati. L'azienda ha annunciato il pagamento dell'80% dello stipendio di dicembre entro il 24 gennaio per tutti i lavoratori. Ripresa da oggi l'attività lavorativa. «Vigileremo sul rispetto dell'accordo - dichiara Massimo Bellucci della Fim Cisl - in attesa di capire se andrà a buon fine la trattativa con il fondo statunitense interessato all'acquisto». 12/01/2017
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29/12/2016 Nuova Banca Marche Investimenti per l’economia reale e il territorio, qualità del lavoro e occupazione, tutela del risparmio
Questa mattina a Palazzo Raffaello il presidente Luca Ceriscioli ha incontrato le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, UIL, le associazioni di categoria Confindustria, CGIA, CNA e Confcommercio in merito al tema della Nuova Banca Marche, anche visti gli ultimi sviluppi. Tutti hanno espresso preoccupazione, soprattutto evidenziata l'assenza di tavoli di informazione e confronto con le Istituzioni locali e le Associazioni economiche e d’impresa, le Associazioni sociali del territorio che non permette di valutare i potenziali effetti della cessione sull’economia reale, così come le ricadute sull’occupazione diretta e indiretta. Insieme hanno condiviso un documento. «Il territorio delle Marche – si legge nel documento congiunto - nonostante la crisi economica e produttiva, costituisce una importante opportunità per qualsiasi soggetto creditizio e finanziario, a cominciare dalle potenzialità della raccolta. Inoltre avere una banca ancorata alle esigenze del territorio è un'opportunità per la regione stessa. La Nuova Banca delle Marche, risanata e ripatrimonializzata, ha tutte le condizioni per diventare una importante infrastruttura creditizia del territorio ed un volano per l’economia- Occorrono, però, certezza e stabilità sia negli assetti proprietari che in quelli societari. Nella cessione di Nuova Banca Marche porte aperte a chi dimostri di avere un piano di impresa e un progetto industriale mirati a sostenere le piccole e medie imprese, la miriade di operatori economici, le famiglie. Ciò è tanto più ineludibile in questo periodo, in cui le Marche devono misurarsi con le gravi conseguenze dei recenti eventi sismici che hanno colpito molti comuni e con la sfida di ricostruire prospettive per un nuovo sviluppo socio-economico. L’acquisizione a “prezzo scontato” della Nuova Banca Marche di cui si legge quotidianamente sulla stampa e le condizioni dirimenti che vengono poste, potrebbero suscitare il dubbio che la possibilità di occupare quote di mercato a basso costo prevalga sul progetto per il territorio, avvalendosi , inoltre, di crediti di imposta e altre facilitazioni fiscali. La Nuova Banca ha indubbiamente bisogno di importanti processi di ristrutturazione e riorganizzazione per il suo rilancio e consolidamento, in una logica di continuità della compagine aziendale e di focalizzazione all’economia del territorio. Ma ciò richiede un piano di impresa e un confronto che coinvolga Istituzioni locali, Associazioni d’impresa, Organizzazioni sociali del territorio, anche per fugare il dubbio che l’acquisizione di Nuova Banca Marche preluda ad un suo drastico ridimensionamento, una volta che l’acquirente avrà occupato le relative quote di mercato e di prodotto. Per questo ribadiamo l’urgenza di un coinvolgimento di tutti gli attori da parte della Proprietà e del Presidente; è necessario che i potenziali acquirenti mettano al centro impegni per l’economia reale e l’occupazione, diretta e indiretta, attraverso un piano industriale sostenibile e proiettato al rilancio». Inoltre Regione e parti sociali concordano di costituire una cabina di regia per monitorare il sistema del credito regionale, nell’ottica di promuovere prospettive di sviluppo ed occupazione del territorio.
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28/12/2016 Crisi alla Nuova Manaro di Jesi, le preoccupazioni dei sindacati
Nei giorni scorsi la Nuova Manaro Srl, di Jesi (AN), azienda  che produce cisterne,  ha  avviato la procedura  di liquidazione. « Purtroppo i conflitti societari interni hanno portato a questo epilogo dopo mesi di lunga trattativa. - affermano i rappresentanti sindacali di Fim Cisl e Fiom Cgil -  E'  stata  già nominata la liquidatrice che dovrà occuparsi della chiusura dell’azienda con l’inevitabile perdita di ulteriori posti di lavoro.»  Forti le  preoccupazioni dei sindacati di categoria. « Abbiamo chiesto continuamente alla vecchia proprietà e alla liquidatrice di darci delle informazioni rispetto alla situazione aziendale con particolare riferimento al pagamento delle tredicesime ma purtroppo nessuno si è degnato di darci una risposta. - denunciano  Fim  Cisl e Fiom Cgil - Pur consapevoli della grave situazione in cui versa l'azienda, ci preme  gestire la fase attuale con massima collaborazione, trasparenza e comunicazione tra le parti. Il fatto che non ci sia stata la volontà di informarci non ci fa ben sperare. - concludono - Nelle prime settimane del nuovo anno, confidiamo in un incontro con  i vertici aziendali, altrimenti saremo  costretti a proclamare lo stato di agitazione » 28 /12/16
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28/12/2016 5 Minuti Cisl: Il 2016 delle Marche - Ccnl Legno - arredo -Auguri da Anolf Cisl
Il 2016 delle Marche: l’analisi e  le sfide per il nuovo anno della Cisl Marche. L'intervista a  Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche.Legno-arredo, firmato l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale. Le interviste a Massimo Giacchetti, segretario generale Filca Cisl Marche, Salvatore Federico segretario nazionale Filca Cisl e Simone Vitturini, Rsu Filca Cisl Poltrona Frau.Gli auguri da sotto l’albero di Natale in Piazza Roma ad Ancona, di Ismaila, giovane senegalese accolto da Anolf Cisl Marche nel progetto Sprar, per l'accoglienza dei richiedenti asilo.https://youtu.be/2HphpAHJWhc
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27/12/2016 Sisma, lavoro, voucher: il bilancio di Stefano Mastrovincenzo
«No ad utilizzo abusivo dei voucher». È quanto ha dichiarato Stefano Mastrovincenzo nel corso dell'intervista in studio al Tgr Rai Marche. Il segretario generale della Cisl Marche ha tracciato un bilancio dell'anno che si sta concludendo concentrandosi sui temi dell'occupazione, dell'impresa, del precariato e delle politiche del lavoro sulle quali, spiega, «è necessaria una sinergia tra i servizi per l'impiego pubblici e privati». 27/12/2016
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23/12/2016 Contratto nazionale dei metalmeccanici: i lavoratori approvano
Partecipazione e ampio consenso dei lavoratori alle consultazioni sul contratto nazionale dei metalmeccanici. Nelle Marche, nelle 165 aziende metalmeccaniche, hanno votato 8.055 su 9.749 metalmeccanici, pari all’84% dei lavoratori interessati. Un risultato al di sopra di quello nazionale dove hanno votato 35.0749 lavoratori con un livello di consenso pari all’80,11% su circa 6000 imprese . Le consultazioni che si sono svolte nei giorni del 19-20-21 dicembre, arrivano dopo la firma dell’ipotesi di accordo sul contratto nazionale, del 26 novembre scorso, e delle assemblee con i lavoratori. «Siamo molto soddisfatti per l’apprezzamento espresso dai lavoratori su questo contratto che abbiamo sempre definito uno dei più complicati della storia dei metalmeccanici per il contesto di crisi e bassa inflazione in cui si è realizzato. Ma anche per il duro scontro avuto con Federmeccanica la cui posizione è cambiata dopo 20 ore di sciopero e il blocco degli straordinari - afferma Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche - . Siamo stati capaci di realizzare un contratto innovativo che recupera il potere di acquisto, riconosce vantaggi economici con l’utilizzo di benefits e dei fondi pensionistici, migliora le prestazioni del fondo sanitario esistente portandone il costo solo a carico aziendale, definisce nuove tutele come il diritto soggettivo alla formazione per ogni lavoratore, migliora le normative sulla conciliazione vita-lavoro, salute e sicurezza e su una più ampia partecipazione della rappresentanza anche sulle scelte strategiche aziendali. – conclude - In questo periodo ci impegneremo, come previsto nel contratto, anche per allargare la contrattazione a livello aziendale e territoriale e per la costruzione di un nuovo inquadramento professionale capace di valorizzare ancora meglio il merito nei luoghi di lavoro».
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22/12/2016 I sindacati incontrano il commissario Errani per ampliare gli interventi post sisma
Ieri pomeriggio a Roma Cgil Cisl Uil nazionali hanno incontrato il commissario per la ricostruzione Errani per esaminare le problematiche post sisma alla luce della approvazione della legge 229 di conversione dei decreti precedentemente varati dal Governo. Le organizzazioni sindacali hanno presentato una serie di proposte di miglioramento e affinamento delle misure previste dalla legge 229 in tema di lavoro, di servizi per i cittadini colpiti dal terremoto, di sospensione dei tributi nelle aree colpite dal sisma. All'incontro hanno partecipato per la Cisl il segretario Confederale Giovanni Luciano e il segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo secondo cui «l'incontro è stato utile e costruttivo; abbiamo rimarcato al dottor Errani l'urgenza della stipula della convenzione tra Ministeri e Regioni per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali previsti dalla legge 229, e di una proroga dei termini previsti per accedere alla integrazione salariale; al contempo l'importanza di modificare la parte della normativa riguardante la sospensione del pagamento di tasse e contributi». Il Commissario Errani ha presentato un quadro della complessa situazione post sisma e il punto delle iniziative già attuate e in corso di attivazione per fronteggiare quella che è ancora un'emergenza di grandi proporzioni. Ci si è confrontati poi su alcune priorità per la ricostruzione e per ricreare condizioni di sviluppo nelle aree terremotate. «Abbiamo apprezzato - ha detto Mastrovincenzo - la disponibilità al confronto del Commissario e la sua volontà di tenere con le organizzazioni sindacali un rapporto di fattiva collaborazione». 22/12/2016
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19/12/2016 Teuco: siglato in Regione l'accordo sulla mobilità
Firmato oggi, lunedì 19 dicembre, l’accordo per la soluzione della crisi della Teuco di Montelupone. Azienda, organizzazioni sindacali e Regione Marche hanno siglato l'intesa nel tardo pomeriggio dopo 3 mesi di trattative. La società ha avviato lo scorso 18 ottobre la procedura per la riduzione di 108 unità occupate, nonostante il ricorso ai contratti di solidarietà “difensivi” a partire dal gennaio 2015. L’intesa prevede una gestione della crisi attraverso la cassa integrazione e la mobilità. Viene individuata un’eccedenza di personale di 55 unità, rispetto alle 108 precedentemente indicate, mentre complessivamente saranno 182 le persone interessate alla cassa integrazione per crisi aziendale, in vigore dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017. I lavoratori che entro il 15 Febbraio 2017 manifesteranno la volontà di non opporsi al licenziamento riceveranno un incentivo all’esodo pari a 7.000 euro lordi, che verrà erogato in un’unica soluzione, se lasceranno l’azienda prima della termine della cassa integrazione. Successivamente (sempre nell’ambito delle 55 unità individuate), i lavoratori non ancora usciti verranno automaticamente collocati in mobilità. La società si impegna a presentare, a corredo della domanda di cassa integrazione, un piano di risanamento che definirà gli interventi correttivi intrapresi o da intraprendere per fronteggiare gli squilibri produttivi, finanziari e gestionali dello stabilimento che opera nel settore degli articoli sanitari e del benessere (wellness). Confermati anche l'anticipo della cassa integrazione straordinaria garantito da Nuova Banca Marche e il piano di recupero delle ferie non godute, che prevede per i lavoratori 3 settimane di ferie entro giugno, 3 entro agosto e 1 entro fine dicembre 2017. «Finalmente siamo riusciti a firmare l'accordo - commenta Giuliano Caracini della Femca Cisl - ma non ce la sentiamo di festeggiare: ricorrere alla cassa integrazione vuol dire limitare i danni». 19/12/2016
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19/12/2016 5 Minuti Cisl: Presidio Teuco davanti alla Regione - Sciopero lavoratori Tim
Vertenza Teuco, sciopero e presidio dei lavoratori davanti alla sede della Regione Marche. L'intervista a Giuliano Caracini, operatore Femca Cisl e Fabio Mariani delegato Femca Cisl Teuco. Sciopero nazionale dipendenti Tim, altissima adesione nelle Marche. Oltre 250 in corteo ad Ancona. L'intervista a Alessandro Gay, segretario generale Fistel Cisl Marche. 19/12/2016
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16/12/2016 Teuco: i lavoratori approvano la proposta di accordo
I lavoratori della Teuco hanno approvato la proposta di accordo sul piano di cassa integrazione emersa dal verbale dell'incontro in Regione di martedì 13 dicembre tra azienda e sindacati. 132 i votanti su 190 aventi diritto. 89 i favorevoli, 42 contrari e una scheda bianca. Un risultato che legittima il lavoro dei sindacati in vista del nuovo incontro in Regione, lunedì 19 dicembre. I punti della bozza di accordo sono sostanzialmente invariati, ma l'impegno è di concludere l'iter all'inizio della prossima settimana: «Rispettando la volontà dei lavoratori, trasformeremo il verbale della riunione di martedì in un accordo», spiega Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche. «Riteniamo di avere il pieno mandato per cercare l'accordo - aggiunge Giuliano Caracini della Femca Cisl - Durante gli ultimi 3 mesi i lavoratori sono sempre stati tenuti al corrente dell'andamento della trattativa». 16/12/2016
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16/12/2016 Leonardo Bartolucci ospite a Buonasera Marche
Il segretario generale della Fim Cisl Marche, Leonardo Bartolucci, ospite a Buonasera Marche del 14 dicembre per commentare l'accordo sul nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici. Tra i temi discussi in studio, la situazione nel distretti industriali marchigiani e le principali vertenze in corso. Conduce Lucio Cristino 16/12/2016
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15/12/2016 Sciopero èTv Marche, la solidarietà di Cisl Marche
SiGiM e Fistel Cisl Marche  hanno proclamato  per la giornata di venerdì 16 dicembre 2016, quattro ore di sciopero di tutti i lavoratori   di èTvMarche, per chiedere il pagamento  degli stipendi arretrati e contro la volontà del gruppo industriale Spallanzani di Reggio Emilia, di cedere Rete7. Nella stessa giornata di venerdì 16, dalle ore 10 alle 13, si svolgerà un presidio presso la sede di Interacciai e Privata Leasing  di Reggio Emilia,  dove   insieme ai lavoratori di  èTV e  Rete 7 ci sarà anche una delegazione di èTvMarche. Inoltre, come forma di protesta, in apertura dei  telegiornali del  16 dicembre verrà letto un comunicato dei lavoratori. La Cisl Marche esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori di èTvMarche e  aderisce all'appello #nonchiudetetv,  invitando  a testimoniare la propria solidarietà, scrivendo una mail a redazione@etvmarche.it, una lettera a èTv Marche  via Merloni 9 Ancona,  e a cliccare "mi piace" sulla pagina #nonchiudetetv   https://www.facebook.com/nonchiudetetv/?fref=ts
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14/12/2016 Legno Arredo: firmato l'accordo per rinnovare il contratto
14Sottoscritto nella giornata di martedì 13 dicembre tra FenealUil Filca Cisl Fillea Cgil e Federlegno l’accordo di rinnovo del settore Legno Arredo Industria, che coinvolge circa 250 mila lavoratrici e lavoratori. Positiva la valutazione dei sindacati, che definiscono l’intesa innovativa e rispondente alle richieste della piattaforma presentata a ottobre 2015. «Grazie alle iniziative messe in campo in questi mesi insieme alle lavoratrici e ai lavoratori del settore – dichiarano i segretari nazionali Pascucci-FenealUil, Federico-Filca Cisl, Meschieri-Fillea Cgil – siamo riusciti a respingere le irricevibili proposte avanzate inizialmente da Federlegno su aumenti salariali e lavoro flessibile e a prevedere, nonostante l’assenza di un nuovo modello contrattuale, un diverso metodo di calcolo dei minimi salariali, attuando in tal modo la proposta contenuta nel documento di CGIL, CISL, UIL ed uscendo dalla logica del recupero del potere d’acquisto basato solo sull’inflazione. Per la prima volta si introduce il concetto di benessere organizzativo mettendo al centro i lavoratori quali risorse principali per le imprese». Gli aumenti salariali ipotizzati nel triennio saranno pari a circa 75 euro a livello AE1 e 99 euro a livello medio AS1 in base al nuovo metodo di calcolo salariale che si baserà su due criteri. «Con il primo – spiegano i sindacati – si prevede una tranche di aumento fisso mensile, senza alcuna verifica, per rilanciare la domanda interna e favorire così l’aumento dei consumi, pari a 35 euro al parametro 100 e 46,90 al parametro medio, mentre con il secondo verranno erogate due tranche, gennaio 2018 e gennaio 2019, per il recupero del potere d’acquisto utilizzando l’indice inflattivo IPCA Generale che tiene conto anche dei costi energetici». Sul versante del welfare integrativo i sindacati fanno sapere che sono stati ottenuti importanti risultati per quanto riguarda la sanità integrativa e la previdenza complementare, con aumenti a totale carico dell’azienda sia del contributo al Fondo Altea, pari a 5 euro che si aggiungono ai 10 già previsti, che del contributo al Fondo Arco pari allo 0,30% a regime (totale 2,10%, completamente a carico delle aziende). A partire da gennaio 2017 verrà inoltre incrementato di 5 euro mensili l’elemento di garanzia retributiva (che si aggiungono ai 13 euro attuali, per un totale di 216 euro annui) che si applica alle aziende prive di contrattazione aziendale. Per quanto riguarda gli orari di lavoro viene previsto un aumento delle ore (112) che conferma la precedente normativa e prevede percentuali di maggiorazione che vanno dal 14 al 20%. «In tal modo – spiegano i segretari – abbiamo respinto completamente la posizione di Federlegno che obbligava al lavoro di sabato e domenica mirando ad una piena deregolamentazione e svuotando il ruolo della RSU». «In quanto alle regole del mercato del lavoro – fanno sapere Pascucci, Federico, Meschieri – è stato regolato positivamente l’apprendistato così come siamo riusciti a mantenere le percentuali previste per legge sui contratti a temine e in somministrazione, sui quali si terrà annualmente un incontro a carattere informativo con le rappresentanze sindacali». Vi sono poi altri aspetti importanti come le 16 ore di formazione per i lavoratori che opereranno per la prima volta in un cantiere e ulteriori 8 ore annuali sulla sicurezza nel cantiere. Prevista inoltre la certificazione del lavoro notturno e chiarita l’utilità dei periodi di congedo parentale ai fini della maturazione del T.F.R. Ora la parola passa ai lavoratori, chiamati ad esprimere il proprio parere sull’ipotesi di accordo entro febbraio 2017. Il contratto avrà validità triennale: dal 1° aprile 2016 al 31 marzo 2019.
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13/12/2016 Tombolini: negata l'autorizzazione a proseguire l'attività
Il Tribunale di Macerata ha respinto l'istanza per la ripresa temporanea dell'attività alla Tombolini Industrie dopo il fallimento dell'azienda di Urbisaglia. È naufragato il tentativo di affitto di ramo d'azienda che avrebbe riportato al lavoro i 150 dipendenti, sospesi da settimane e molti dei quali sfollati a causa del terremoto. Oggi pomeriggio si è tenuta un'assemblea dei lavoratori al teatro di Urbisaglia. «È un epilogo drammatico - commenta David Ballini, segretario regionale della Femca Cisl Marche - Il giudice Tinessa ha negato ogni ripresa dell’attività produttiva. Così in 150 restano senza lavoro e, per ora, senza prospettive. Tutto questo in un territorio già duramente provato dal terremoto. Oltre al deserto abitativo che si è creato, rischiamo adesso il deserto sociale e produttivo. È un’intera comunità, aziendale e territoriale, compresa nei due Comuni di Urbisaglia e Colmurano, che rischia di sfaldarsi e di impoverirsi». 13/12/2016
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13/12/2016 Niente tredicesima: sciopero alla Lomet Gruppo Ragaini
I lavoratori dello stabilimento del Gruppo Ragaini di Loreto sono in presidio da stamattina per chiedere all'azienda risposte sui pagamenti arretrati, sulla gestione degli ammortizzatori sociali e sulle prospettive future. La mobilitazione è stata decisa dopo la comunicazione del mancato pagamento della tredicesima, attesa soprattutto dai dipendenti in cassa integrazione a zero ore che così non avranno introiti fino a Natale. Da 29 mesi si attende l'avvio di una procedura di ristrutturazione del debito ma, nonostante i ripetuti sacrifici da parte dei lavoratori, l'azienda intende procedere in maniera unilaterale e continua a non dare risposte alle richieste dei dipendenti. Negli ultimi quattro anni, l'azienda ha fatto ampio ricorso agli ammortizzatori sociali: a marzo scadrà la cassa integrazione straordinaria, ma non si conoscono ancora le prospettive per i 320 dipendenti. Rimangono in sospeso anche i pagamenti di due premi, pari a 350 euro a lavoratore, mentre l'azienda ha in corso alcuni contenziosi con le società finanziarie e con i fondi pensione destinatari delle cessioni del quinto dello stipendio. 13/12/2016  
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13/12/2016 Wellness#Kepass: un progetto a misura di benessere
L’Istituto Podesti di Ancona ha ospitato la conferenza di lancio del progetto “Wellness#Kepass”, nell’ambito del programma Erasmus+. Il progetto risponde al bisogno di accrescere le competenze professionali nonché la motivazione degli studenti e dei giovani già qualificati del settore benessere nei suoi due indirizzi: ACCONCIATORE – ESTETISTA; attraverso tirocini formativi all’estero completamente finanziati dal programma ERASMUS+. 150 BORSE di Mobilità all’estero comprendenti: preparazione linguistica, viaggio, vitto alloggio, tutoraggio in loco e inserimento aziendale. La Regione Marche si è fatta promotore, affianco a IAL MARCHE Srl in qualità di coordinatore tecnico, di un’iniziativa che coinvolge partner europei di Spagna, Francia, Inghilterra, Irlanda del Nord, Malta e Portogallo. È rivolta agli istituti professionali marchigiani che gestiscono i percorsi IeFP del settore benessere e agli studenti dei corsi di formazione professionali per Estetista e Acconciatori di IAL MARCHE srl. Sono disponibili 562mila euro che consentiranno ai ragazzi di formarsi, fuori dall’Italia, nel campo delle cure estetiche e dei capelli, incrementando le loro competenze professionali e linguistiche. Un’esperienza che faciliterà anche l’ingresso nel mondo del lavoro, nazionale ed europeo, aiutando i partecipanti a concretizzare progetti di vita professionale. 13/12/2016
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12/12/2016 CPF di Filottrano, leader settore tessile -abbigliamento le preoccupazioni della Femca Cisl Marche
È forte la preoccupazione per il futuro di circa 70 dipendenti della ditta CPF di Filottrano (AN), azienda leader nel settore del tessile-abbigliamento. La situazione di crisi è iniziata nel mese di settembre, in coincidenza con la richiesta di concordato preventivo che il gruppo ha inoltrato al Tribunale di Ancona. A seguito di questa operazione, la mole di lavoro presente in azienda è progressivamente diminuita, determinando la richiesta di un periodo di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria che si concluderà il prossimo 24 dicembre. «Stiamo seguendo la vicenda con molta attenzione dall'inizio della crisi -  precisa Angelo Paolucci, operatore della FEMCA-CISL Marche - Temiamo seriamente che il notevole indebitamento di cui soffre attualmente l'azienda possa compromettere la possibilità di acquisire nuove commesse e di completare nel migliore dei modi quelle già esistenti. La produzione inerente la stagione primavera-estate si sta attestando su numeri notevolmente inferiori rispetto a quelli degli anni precedenti. Dimostrazione di questo dato è rappresentata dal fatto che circa la metà dei lavoratori è stata nel frattempo collocata in Cassa Integrazione. A sostegno della vertenza e nella speranza di ricevere dalla Direzione risposte chiare ed attendibili, abbiamo già proclamato una giornata di sciopero che si è tenuta in data 30 novembre. - prosegue Paolucci - Inoltre abbiamo chiesto un incontro con l'Assessorato al Lavoro della Regione Marche, fissato giovedì 15 dicembre. Come sindacato faremo di tutto per  individuare soluzioni idonee a garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Crediamo che sia necessario uno sforzo comune (Associazioni imprenditoriali ed Istituzioni politiche) finalizzato a non disperdere ulteriori posti di lavoro, in un territorio già aspramente colpito dalla crisi del settore manifatturiero che si trascina da almeno sette anni. - conclude - Il momento delle furbate e delle soluzioni spot è ormai terminato, occorre una  seria assunzione di responsabilità da parte di tutti». 12/12/16
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12/12/2016 Teuco: sciopero e presidio davanti alla Regione
I lavoratori della Teuco di Montelupone hanno scioperato stamattina, martedì 13 dicembre, con un presidio davanti alla Regione Marche, dove era in corso un incontro tra sindacati, azienda e assessorato al lavoro sui nodi degli esuberi e sul pagamento di tredicesima e tfr.  Dal tavolo sono emersi punti comuni che saranno sottoposti nei prossimi giorni al giudizio dei lavoratori. Lunedì prossimo, 19 dicembre, si terrà un nuovo incontro tra Regione, sindacati e azienda nel tentativo di raggiungere un'ipotesi di accordo 13/12/2016
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12/12/2016 5 Minuti Cisl: Rinnovo CCNL Metalmeccanici e Pubblico impiego
Rinnovo Contratto Metalmeccanici, Fim-Cisl Fiom-Cgil Uilm-Uil, Federmeccanica e Assistal firmano l'intesa. Un contratto storico, ora la parola passa ai lavoratori per l’approvazione. L'intervista a Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche.Lavoro pubblico, firmato l’accordo per il rinnovo contrattuale, riparte così la contrattazione in tutti i comparti statali. Il punto di Luca Talevi, segretario generale Cisl Fp Marche.https://youtu.be/agaC0lP6Y1s 
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11/12/2016 Note e solidarietà: concerto dei Riciclato Circo Musicale con Anolf e progetto Sprar
Sabato 10 dicembre i Riciclato Circo Musicale si sono esibiti in Piazza Roma, ad Ancona, insieme ai ragazzi del progetto Sprar per un'iniziativa di fratellanza e solidarietà organizzata da Anolf Marche e Comune di Ancona.
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09/12/2016 Tim: sciopero nazionale contro i tagli che penalizzano il lavoro
Fistel Cisl, Slc Cgil e Uilcom Uil  hanno proclamato per martedì 13 dicembre, sciopero nazionale di otto ore dei lavoratori Tim, con  manifestazione regionale ad Ancona, p.zza Roma ore 10,00.  Nelle Marche sono circa 850 i lavoratori coinvolti, tra reparti impiegatizi, tecnici e call center. Oltre 250 lavoratori marchigiani hanno sfilato per le strade di Ancona, a poche settimane di distanza dalle manifestazioni del 29 novembre davanti alle sedi storiche della Telecom, che nelle Marche ha visto un'adesione tra l'80 e il 90%. Tutti i sindacati delle Marche unitariamente, protestano per l’ulteriore deriva della società TIM (già Telecom Italia), che dopo la disastrosa privatizzazione e la successione di 4 amministratori delegati, non ha un chiaro piano industriale, sta perdendo centralità nello sviluppo della diffusione della ultra banda larga (Fibra), punta al taglio drastico dei costi per 1,6 mld di euro, principalmente attraverso la riduzione di salario, tutele e diritti dei lavoratori. Con l’ultima gestione dell’AD Cattaneo, i lavoratori hanno subìto l’eliminazione del premio di risultato 2015 e la disdetta del contratto integrativo, peraltro in assenza del rinnovo del CCNL TLC, ormai scaduto da 2 anni. In alternativa all’attuale contratto aziendale, TIM impone un taglio drastico a diritti e tutele, ad istituti salariali, dequalificazioni con riduzione di livello e salario, taglio delle sedi, come nel caso di Ancona Via Miglioli, con trasferimento in sedi fatiscenti come corso Stamira. L’azienda ha inoltre comunicato di voler controllare individualmente i lavoratori a distanza, per imporre loro meccanismi incentivanti o disincentivanti, con una sorta di cottimo, mirati all’aumento della produzione individuale. Tutto questo aggravato dal fatto che l’AD Cattaneo e soci si riservano un “premio speciale” di circa 55 milioni di euro, al raggiungimento di questi obiettivi. Quindi, mentre i lavoratori, già da anni in cassa integrazione, dovrebbero continuare la cura “dimagrante”, il top management si riserva un ottimo “banchetto”, in assenza di un piano complessivo di rilancio industriale. Nel frattempo, per esclusiva responsabilità aziendale, pendono sui lavoratori anche le imminenti decisioni dell’Autorità AGCOM, che potrebbero addirittura portare ad esuberi e/o trasferimenti territoriali tra i tecnici di rete, oltre 250 lavoratori sugli 850 totali. 13/12/2016
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09/12/2016 Concorso pubblico Vigili del Fuoco per 250 posti
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per 250 posti nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.  IAL Marche  organizza corsi di preparazione ala prova selettiva  Concorso Pubblico VVFF  per maggiori informazioni contatta le sedi IAL.
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07/12/2016 Chiusura discarica di Moie di Maiolati, le preoccupazioni dei sindacati
FP Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti   esprimono forte preoccupazione per la sorte dei 20 lavoratori della  discarica di Moie di Maiolati dopo la  decisione da parte della  politica  di chiuderla. «Una chiusura  trattata con superficialità e  noncuranza da parte delle  amministrazioni comunali e provinciali.  - sottolineano i sindacati di categoria  - Nonostante avessero fatto  un’ ipotesi di completamento della discarica, che avrebbe favorito la continuità del lavoro, oggi fanno   marcia indietro.   Chiediamo con forza un confronto con le amministrazioni coinvolte  - concludono FP Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti  - affinché possiamo trovare una soluzione ai problemi e definire in particolare i criteri per la eventuale ricollocazione del personale.» 7/12/16   
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07/12/2016 Bilancio 2017: incontro tra i sindacati e il Comune di Ancona
Il Comune di Ancona e le organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil di Ancona, confederali e dei pensionati, hanno sottoscritto un verbale al termine del confronto sul bilancio di previsione 2017, mantenendo la buona prassi di partecipazione che ha portato alla condivisione di importanti tematiche che incidono sulla vita dei cittadini. L’impegno congiunto è di proseguire i confronti sulle fasi di attuazione del bilancio preventivo 2017, sull'analisi dei risultati conseguiti a consuntivo 2016 e sulle questioni centrali per lo sviluppo sociale ed economico della città a partire da Porto, Infrastrutture e reti di servizi. L’amministrazione comunica che l’adozione, tra i primi Comuni in Italia, del bilancio preventivo 2017 in tempi così celeri garantisce immediata capacità di spesa per la realizzazione degli investimenti senza dover passare per i limiti imposti dall’esercizio provvisorio. Il piano degli investimenti assume un peso economico e progettuale particolarmente rilevante, oltre 30 milioni di euro, in grado di incidere profondamente nella trasformazione della città, su cui si applicherà l’accordo raggiunto il 12 gennaio 2016 tra Cgil Cisl Uil di Ancona e amministrazione comunale in materia di appalti. Sul piano delle entrate rimangono immutate la pressione fiscale complessiva e le tariffe dei servizi a domanda. Inoltre il Comune di Ancona, nel triennio 2017-2019, ha in programma l’assunzione di 66 nuovi dipendenti, di cui 23 nel corpo della Polizia Municipale. Per quanto riguarda i servizi sociali inoltre la scelta dell'amministrazione è quella di garantire un livello di servizi superiore a quello minimo permesso dai soli trasferimenti statali e regionali: la quota di risorse proprie messe a disposizione dal Comune passa dal 46,22% del 2015 al 51,32% del 2017. Relativamente alla tutela della popolazione anziana le parti ritengono utile proseguire e rendere stabile il confronto sull’organizzazione dei servizi sociali, come avvenuto anche per il progetto “Insieme per la cura”. Su questo tema i tavoli di lavoro congiunti (assistenti sociali, terzo settore, volontariato, sindacati) ormai positiva prassi, hanno consentito il consolidamento di un efficace sistema di rete che migliora quantità e qualità dei servizi offerti ai cittadini in particolare per il contrasto alla povertà e come risposta ad anziani soli e all’handicap.
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02/12/2016 Credito cooperativo: sit in di protesta contro i tagli ingiustificati
Nei giorni scorsi, a causa di una richiesta di tagli che nel corso degli anni è diventata sempre più alta, è stata interrotta la trattativa con la Commissione Sindacale della Federazione Marchigiana delle Bcc per la definizione di una parte importante della retribuzione dei lavoratori del settore legata all’andamento della propria Bcc. Infatti, nonostante le Banche di Credito Cooperativo delle Marche abbiano quest’anno ottenuto un risultato migliore rispetto allo scorso anno (l’utile complessivo, a livello regionale, è passato dai 21,2 milioni di euro del 2014 ai 29 milioni del 2015), ancora una volta i loro amministratori, per quanto riguarda la parte di retribuzione legata all’andamento della banca, non vogliono riconoscere ai propri dipendenti il giusto compenso previsto dal Contratto. Nonostante le decurtazioni già concesse, i Presidenti e la Federazione Marchigiana delle Bcc chiedono una riduzione ancora maggiore rispetto a quella ottenuta, nell’evidente tentativo di scaricare sempre di più sulle spalle dei dipendenti il peso della crisi che sta attraversando il sistema bancario. La resistenza del sindacato a tali sempre maggiori richieste, nasce dal fatto che la necessaria politica del rigore che le aziende continuano a sostenere in ogni occasione - e che condividiamo – purtroppo non viene applicata ai compensi dei propri amministratori, dimenticando che la crisi del sistema è stata, in primo luogo, generata dai crediti deteriorati da loro concessi. Una politica del rigore che, per quasi tutte le Bcc, non trova riscontro nemmeno nel contenimento delle spese per consulenze, pubblicità, rappresentanza, viaggi ed altre voci dipendenti dalla loro discrezionalità. Per non parlare dell’assenza della dovuta, democratica alternanza nei consigli d’amministrazione della maggior parte delle Bcc, trasformando, di fatto, tale incarico, che è frutto di periodiche elezioni da parte dell’assemblea dei Soci, in una sorta di professione da portare ben oltre il raggiungimento della pensione. Con la conseguenza che questi stessi soggetti, da tempo già pensionati, con il loro atteggiamento proprietario, intenderebbero affrontare il problema degli esuberi del personale e di come far uscire i lavoratori ancor prima che essi abbiano maturato i requisiti per la pensione.
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02/12/2016 Tombolini: doppio presidio per il diritto al lavoro
Doppio presidio dei 150 lavoratori della Tombolini Industrie davanti alle sedi dell'Inps e del Tribunale di Macerata. La protesta è stata messa in atto ieri, giovedì 1 dicembre. per sbloccare l'istanza presentata al giudice delegato da parte di una società terza tesa a riprendere l'attività produttiva: per effetto del fallimento, i dipendenti sono sospesi senza salario e senza nessuna indennità. «Bisogna fare presto - commenta David Ballini segretario regionale della Femca Cisl Marche - ogni giorno che passa si aggrava la situazione dei dipendenti e si rischia di perdere le commesse in portafoglio». Mercoledì 30 novembre il sindaco di Urbisaglia e Ballini hanno avuto un breve incontro con il presidente del consiglio Matteo Renzi e con il commissario per la ricostruzione Vasco Errani per sollecitare una rapida soluzione. 02/12/2016
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02/12/2016 Servizi socio sanitari, il maceratese è in ginocchio. Serve unità tra istituzioni e forze sociali
L'impatto del sisma sul sistema sanitario, socio sanitario e assistenziale maceratese è stato devastante. I dati che la Cisl e la Federazione dei pensionati hanno raccolto dal confronto con istituzioni e altre forze sociali del territorio dimostrano che, da questo punto di vista, l'entroterra maceratese è in ginocchio. Sono 13 le strutture residenziali per anziani inagibili, insieme a 2 strutture per disabili e 2 per minori. Senza contare i danni alle strutture sanitarie dell'Area Vasta 3, prima tra tutti l'Ospedale di Comunità di Tolentino, così come l'RSA di San Ginesio, il Poliambulatorio di Sarnano ed altre ancora. Ad oggi stimiamo coinvolti più di 300 utenti che, va ricordato, sono tra le persone più fragili delle nostre comunità. Alcuni sono stati trasferiti in altre strutture simili a quelle di provenienza - gravando sulle stesse in termini di carichi assistenziali - altri in strutture recettive dove, giocoforza, non possono ricevere assistenza adeguata. Il Segretario regionale dei pensionati Cisl Marche Dino Ottaviani lancia poi un allarme.  «Numerose sono le segnalazioni che ci giungono dalle famiglie che hanno perso l'aiuto delle assistenti familiari private o il sostegno dei servizi di assistenza domiciliare pubblica,  e che oggi in solitudine devono prendersi cura dei loro familiari anziani». «In questo momento - afferma la Responsabile della Cisl di Macerata Silvia Spinaci - l'emergenza va gestita rimettendo al centro il territorio. La sfida, oggi più che mai, è ripristinare i presidi assistenziali dell'entroterra maceratese, ragionando insieme ai Sindaci su strutture più grandi, situate in posizione baricentrica e con bacini di utenza più importanti. Strutture che, in prospettiva, possono coltivare l'ambizione di diventare Case della Salute di bassa o media intensità assistenziale, rispondendo così in modo più efficace ed integrato ai bisogni socio sanitari della popolazione». «Considerando il ruolo che le strutture per anziani svolgono nelle comunità locali in termini di rapporto col territorio e con le amministrazioni locali che le gestiscono, va scongiurato in questa fase - prosegue Spinaci - il rischio di un massiccio ingresso di soggetti privati. Questi possono avere una funzione importante nella ricostruzione di presidi che però, a nostro avviso, devono restare a titolarità e gestione pubblica». La Cisl e la FNP ritengono necessario che una situazione di così profonda emergenza venga gestita nella massima unione di forze e intenti. Ai Sindaci dei nostri territori, che finora hanno simboleggiato il coraggio e la generosità della popolazione marchigiana, chiediamo ora di essere lungimiranti e coesi, facendo fronte comune e ricercando le sinergie necessarie, tra loro e con le forze sociali del territorio, per affrontare questo momento difficile. «A partire - conclude Silvia Spinaci - dal dibattito sull'ospedale unico, che in questo contesto acquista un rilievo particolare. Su questo esortiamo i nostri Sindaci a superare polemiche inutili e campanilismi dannosi. Da un confronto che può anche essere aspro in quanto schietto, deve alla fine levarsi una voce unica e forte, capace di incidere anche a livello regionale per il bene di tutti i cittadini maceratesi».   
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01/12/2016 I lavoratori e le imprese delle aree terremotate stanno ancora aspettando
Le segreterie di CGIL CISL UIL delle Marche considerano non più rinviabile l’intervento degli ammortizzatori sociali per quei lavoratori dipendenti delle imprese che hanno dovuto sospendere la loro attività a causa del terremoto, ai quali non possono applicarsi gli strumenti ordinari come la cassa integrazione, nemmeno quella in deroga. I contributi per il sostegno al reddito, che il decreto emanato nel mese di ottobre prevede per questi casi, non sono a tutt’oggi usufruibili in quanto le modalità di erogazione devono essere stabilite da una convenzione tra il Ministero del Lavoro e le quattro regioni interessate (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria). La  convenzione, tuttavia, non è stata ancora definita dal Ministero e quindi rimane da sottoscrivere. E così, gli interventi a favore dei lavoratori - rispetto agli altri previsti dalle ordinanze e dai decreti – sono quelli che non hanno avuto efficacia. Tale situazione non fa che aggiungere incertezza alla condizione di gravità che vivono le imprese coinvolte dal sisma e che rischia di scaricarsi ulteriormente sui lavoratori, rendendo oltretutto parziali e insufficienti alcuni condivisibili interventi di estensione degli ammortizzatori sociali, assunti nel frattempo dalla Regione Marche. 1/12/16  
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01/12/2016 Adiconsum potenzia il servizio per le controversie in materia di consumo
Le vessazioni nei confronti dei consumatori in molti settori del consumerismo, il persistere e accrescersi di pratiche commerciali scorrette ed aggressive, a cui si aggiungono le carenti informative , pone il consumatore in una forte situazione di squilibrio contrattuale. Ritardi di attivazione e disattivazione del servizio telefonico e nella riparazioni dei guasti, importi anomali e/o elevate bollette di telefonia e di energia, distacchi utenze, ritardi ferroviari, overbooking, perdita di un pacco, problematiche legate al conto corrente, mutui, finanziamenti, investimenti, ecc., sono esempi di contenziosi tra consumatori e aziende. Situazioni che ricadono sul consumatore con costi, disagi e aspettative di tutela dei propri diritti, ma per i quali è difficile trovare una risposta nella giustizia ordinaria. Infatti, dalla nostra esperienza, i cittadini hanno timore di intraprendere procedure che potrebbero essere più onerose del contenzioso in essere, con tempi lunghi ed esiti incerti. A fianco degli sportelli già in essere, Adiconsum Marche, nell’ambito del Programma generale della Regione Marche “Interventi a tutela dei consumatori e degli utenti nelle Marche (DGR817/2016) finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha potenziato i seguenti sportelli: FINANZIARIO Fornisce informazione e assistenza nel rapporto contrattuale tra Istituti finanziari e bancari e consumatori: credito, finanziamenti, prestiti personali e finalizzati, mutui, finanziamenti, cessione del quinto dello stipendio, furto e clonazione carte di credito e bancomat, buoni postali ecc., strumenti di investimento del proprio risparmio. L’attività sarà volta pertanto, sia alla educazione finanziaria sul funzionamento delle varie tipologie di finanziamento, sia ad intervenire con analisi dei contratti, richieste di rinegoziazione, gestione dei contenziosi con Banche e società finanziarie in via stragiudiziale e, se necessario, fornendo la necessaria assistenza legale. L’attività verrà svolta anche attraverso ricorsi all’Arbitro Bancario Finanziario e all’ l’Arbitro per le Controversie Finanziarie Consob. Vengono inoltre trattati anche i casi di indebitamento e sovraindebitamento. BENI E SERVIZI Gli sportelli offrono informazione, ed assistenza nelle varie fasi del rapporto consumatore e Azienda, dal contratto, alla verifica della conformità contrattuale e fatturazione, predisposizione dell’eventuale reclamo e composizione stragiudiziale della controversia attraverso gli organismi di ADR .Lo sportello sarà punto di riferimento per tutti i rapporti contrattuali, dalle utenze, agli acquisti a distanza, e on-line, porta a porta e nei locali commerciali. Sportello settore finanziario Ancona- Via Ragnini 4 tel.071283210 ancona@adiconsum.it- Orari: lunedì martedì giovedì dalle 9 alle 13 /mercoledì 15-18 Sportelli acquisto di beni e servizi: Macerata – Via G.Valenti 07334075212 macerata@adiconsum.it Orari: lunedì- martedì – mercoledì - venerdì 9/13 San Benedetto del Tronto- p.za Nardone 3 -0735581934 sanbenedetto@adiconsum.it Orari: lunedì -martedì -mercoledì -giovedì dalle 15 alle 18,30 01/12/2016
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01/12/2016 Intesa per il rinnovo del contratto del Pubblico Impiego
Cgil, Cisl e Uil hanno firmato a Palazzo Vidoni l'accordo quadro con il Governo sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego che finalmente sblocca un contratto fermo da 7 anni. Previsto per 3,3 milioni di lavoratori del settore un aumento medio di 85 euro lordi mensili.«È una svolta storica nel pubblico impiego. - commenta a caldo la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan - Riparte la contrattazione in tutti i comparti pubblici».  «Sono molto contenta, abbiamo fatto prevalere nuovamente la contrattazione e si è fatta valere la contrattazione sulla legge. - prosegue Furlan  - In questi anni infatti il contratto è stato spolpato dalle norme e ora attiveremo la contrattazione di secondo livello che garantirà non solo buste paghe più pesanti ma anche più qualità del servizio». Quanto alla parte economica, Furlan spiega che saranno poi i contratti a stabilire come andranno distribuiti gli 85 euro, «guardano innanzitutto ai lavoratori che più di altri hanno patito gli effetti della crisi e del blocco. Si tratta comunque di una cifra più che dignitosa. I dipendenti pubblici sono stati troppo tempo senza contratto. Finalmente saremo in condizione di rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini. Si è fatta un po' di giustizia». Anche il Segretario confederale Cisl con delega al Publico Impiego, Maurizio Bernava, commenta su Twitter l'accordo: «L'intesa sulla PA è la svolta che volevamo. Liberata la contrattazione per ridare speranza dignità futuro al lavoro pubblico». 30/11/2016
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30/11/2016 Cisl e Ial Marche alla Fiera dell'orientamento per far incontrare giovani e lavoro
Giovedì 1 dicembre la Cisl Marche insieme allo IAL Marche parteciperà alla fiera dell’orientamento promossa dal Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Macerata con l’obiettivo di favorire l’orientamento degli studenti e l’incontro con il mondo del lavoro. Come Cisl saremo a disposizione degli studenti con uno stand dedicato per offrire informazioni, consigli e strumenti utili ad orientarsi nell’ingresso nel mercato del lavoro. «La partecipazione a questa iniziativa – spiega Silvia Spinaci, Responsabile AST CISL Macerata - è espressione concreta dell’attenzione con cui la Cisl Marche guarda al mondo dei giovani e della volontà di mettere le nostre competenze a servizio dei giovani studenti che affronteranno presto la transizione dalla formazione al lavoro. Un passaggio delicato, in cui è importante non essere lasciati soli e in cui crediamo che il sindacato possa e debba avere un ruolo di accompagnamento e supporto dei futuri lavoratori. Come Cisl abbiamo collaborato con i referenti del Dipartimento per l’ideazione e l’organizzazione dell’iniziativa: è la sperimentazione di una sinergia tra la Cisl e l’Università di Macerata già esistente e che riteniamo fondamentale consolidare, con un’attenzione privilegiata proprio agli studenti». L’iniziativa è rivolta in particolare agli studenti dei corsi di laurea di Scienze della Formazione e di Scienze Pedagogiche: la partecipazione presso il nostro stand di IAL Marche, come soggetto accreditato ad ospitare i tirocini curriculari di questi studenti, permetterà di mostrare la formazione professionale come possibile area di lavoro e di inserimento post laurea.
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30/11/2016 Crisi complessa: altri tre mesi di mobilità in deroga per ex Merloni e area Piceno
Regione Marche, sindacati e associazioni imprenditoriali hanno sottoscritto ieri, martedì 29 novembre, un protocollo di intesa per prorogare di 3 mesi il trattamento di mobilità in deroga per i lavoratori residenti  o domiciliati nell'area di crisi industriale complessa del Piceno - Val Vibrata e per gli ex dipendenti dell'Antonio Merloni di Fabriano che abbiano raggiunto o stiano per raggiungere entro il termine del 2016 la scadenza degli ammortizzatori sociali e che si trovino attualmente in stato di disoccupazione. Le domande vanno presentate all'Inps competente per territorio entro il 28 febbraio 2017. Il lavoratore dell’area di crisi del Piceno dovrà formalizzare anche il Patto di servizio personalizzato presso il Centro per l’impiego di competenza. L'accordo prevede inoltre la proroga di 13 settimane della cassa integrazione in deroga per le aziende situate nei comuni dell'area di crisi complessa del Piceno e nei comuni dell'accordo di programma ex Antonio Merloni: la decorrenza della sospensione per la Cig non può superare la data del 31 dicembre 2016 anche se gli effetti possono estendersi e concludersi nel 2017. Le istanze devono essere inviate al sistema telematico CoMarche entro 20 giorni dall'inizio della sospensione. Questi interventi saranno effettuati entro il limite di spesa del 50% delle risorse assegnate alla Regione Marche per la proroga degli ammortizzatori sociali in deroga.  Le somme disponibili sono quelle relative alla quota parte, per le Marche, dei 250 milioni di euro stanziati dal Governo nazionale - con la legge di stabilità 2016 - per rifinanziare gli ammortizzatori in deroga. Il trattamento di integrazione salariale in deroga può essere concesso per un massimo di tre mesi, impiegando il 50 per cento (invece del 5 per cento in precedenza previsto) delle risorse assegnata alla Regione per gli anni 2014, 2015, 2016 non ancora utilizzate la Regione si riserva di valutare, con il contributo del Tavolo Regionale degli Ammortizzatori Sociali, ulteriori casi particolari, compresi quelli relativi alle imprese escluse dalla disciplina in materia di cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Un ulteriore punto dell'accordo tra le parti sociali prevede iniziative di politiche attive del lavoro per sostenere il capitale umano necessario nelle fasi di reindustrializzazione, riconversione e in nuovi insediamenti industriali. Sono già in predisposizione bandi utili a questo scopo, come i bandi sulle filiere dell'edilizia, del legno-mobile, della meccanica e dell'agroalimentare. Si precisa che  la proroga di 13 settimane di CIG in deroga prevista per l’area della Crisi Industriale Complessa del Piceno, e per l’area di cui all’Accordo di Programma Merloni,deve iniziare entro il 31 dicembre 2016. Domande con inizio sospensione CIGD successiva alla suddetta data verranno respinte dal sistema. La procedura telematica applicativa dell’Intesa del 29 novembre 2916 sarà operativa nel sistema telematico COmarche a partire dal 16 dicembre 2016 30/11/2016
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30/11/2016 Verso il referendum: l'invito della Cisl alla partecipazione
Mancano quattro giorni al referendum sulla riforma della Costituzione. La Cisl Marche ha concluso la la campagna informativa rivolta ai suoi iscritti per favorire un voto responsabile, consapevole ed informato. Le interviste al segretario regionale Sauro Rossi e ai professori dell'Università di Macerata Giovanni di Cosimo e Giulio Salerno. LEGGI LO SPECIALE 30/11/2016
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27/11/2016 Raggiunto un accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici
Conclusa la trattativa per il rinnovo del Ccnl dei lavoratori metalmeccanici tra la delegazione di Federmeccanica e Assistal e le Organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm. Una vertenza durissima, durata 13 mesi, 20 ore di sciopero, oltre a manifestazioni, presidi e centinaia di assemblee nelle fabbriche. Oltre 1,6 milioni i lavoratori interessati dal rinnovo. Quello che è stato sottoscritto è un contratto fortemente impegnativo e innovativo, centrato su elementi nuovi o rinnovati che muteranno profondamente ruolo, partecipazione, competenze e riconoscimento della professionalità dei lavoratori nelle aziende. Il diritto soggettivo più importante per tutti i metalmeccanici, dopo quello su salute e sicurezza, diventa quello della formazione a partire – ad esempio – da una campagna di recupero del gap di competenze digitali, assieme ad un rinnovato ed aggiornato diritto allo studio. Viene inoltre, finalmente, riconosciuto anche nel nostro Paese, come in gran parte d’Europa, il valore della partecipazione dei lavoratori e del sindacato nelle scelte strategiche aziendali, istituendo il Comitato consultivo di partecipazione in tutte le grandi aziende, e diffondendo la contrattazione di secondo livello per aumentare la produttività e valorizzare il contributo dei lavoratori. Un intervento importante anche su salute e sicurezza, dando un ruolo più forte agli RLS. Il welfare integrativo assume un peso, anche economico, molto importante e si affianca al salario, sul quale abbiamo convinto Federmeccanica a superare il decalage percentuale proposto e a riconoscere la rivalutazione sulla base dell’Ipca. Complessivamente il beneficio economico per ciascun lavoratore sarà di 92,68 euro al mese (85 euro tra salario diretto derivante dall’inflazione, e salario indiretto: sanità integrativa (12 euro), welfare (19,69 euro) e previdenza complementare (7,69 euro) + 7,69 euro di formazione. Fortemente potenziate anche Metàsalute, l’assistenza sanitaria integrativa (156 euro totalmente a carico delle aziende e riconosciuto a tutti i lavoratori metalmeccanici e ai loro familiari a carico, anche ai conviventi) e Cometa, la previdenza integrativa, che vede aumentare il contributo a carico dell’azienda dall’1,6% al 2% per incentivare e valorizzare uno strumento fondamentale per le pensioni del futuro, soprattutto per i giovani. 26/11/2016  
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26/11/2016 I nuovi delegati in visita alla Cisl Nazionale e alla Camera dei Deputati
Come cambia il mondo del lavoro, cosa significa rappresentare i lavoratori oggi, come rispondere ai bisogni delle persone, come raccontare il lavoro in prima linea dei rappresentanti: questi gli obiettivi del corso di formazione di primo accostamento 2016 a cura della Cisl Marche. Un percorso in tre moduli che ha coinvolto 50 nuovi delegati provenienti da alcune categorie del settore privato di tutte le province marchigiane che si è concluso con una visita alla sede della Cisl Nazionale e alla Camera dei Deputati. Durante la mattinata, i delegati hanno incontrato il segretario nazionale Gigi Petteni, per un confronto sui risultati del corso di formazione, su temi di attualità sindacale e sul funzionamento della Cisl Nazionale. La Sala Storti ha ospitato anche un momento di riflessione sui contenuti del referendum del 4 dicembre, illustrati da Silvia Spinaci. 25/11/2016
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24/11/2016 Marche, dopo il sisma la voglia di ripartire. Reportage speciale di Conquiste del Lavoro
Conquiste del Lavoro ha dedicato un supplemento speciale al terremoto che ha colpito il Centro Italia: ventisei pagine di dati, resoconti, immagini e racconti dall'Appennino ferito ma intenzionato a rinascere, partendo dal lavoro, dalla cultura, dall'istruzione e dal territorio. «Ora, tutte le energie sono proiettate ad attenuare le difficoltà delle persone e a guardare al futuro», ha detto Stefano Mastrovincenzo, esprimendo lo stato d'animo di una comunità che si sta risollevando: dall'Università di Camerino, che riattiva i corsi mentre sta ancora contando i danni, all'esperienza di Acqua Nerea e Svila, dove il lavoro riprende grazie alla tenacia di imprenditori e lavoratori e nonostante le gravi difficoltà quotidiane. Tutti semi di un futuro che dovrà portare a una ricostruzione innovativa, che tenga conto delle lezioni del passato e delle esigenze delle persone, ma anche delle potenzialità finora inespresse della nostra regione.
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23/11/2016 Ludopatia: critiche alla proposta di legge regionale
Il dramma del giocatore d’azzardo patologico comincia nelle sale da gioco e spesso finisce per manifestare i suoi effetti in banca o tra le grinfie di strozzini o della malavita, ma la proposta di legge regionale lo ignora. È quanto denunciano le Associazioni dei Consumatori Adiconsum, ADOC, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e MDC che, già negli scorsi mesi, durante l’esame da parte della IV Commissione consiliare del testo unificato che ha sintetizzato le quattro proposte di legge presentate, dopo aver chiesto invano un’audizione avevano inviato le proprie osservazioni. Osservazioni che sono state totalmente ignorate, così come il tema del sovraindebitamento, l’altra faccia della medaglia della dipendenza patologica e dell’importante ruolo che già svolgono le Associazioni dei consumatori. «Sembra che i nostri amministratori regionali non conoscano il problema nella sua interezza - sostengono Adiconsum, ADOC, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e MDC –. È senza alcun dubbio necessario regolamentare il gioco d’azzardo al fine di limitare le patologie ad esso correlate ed i fenomeni spesso connessi, mettendo in campo tutte le opportune iniziative specie in ambito preventivo e in quello terapeutico, ma non è possibile ignorare in blocco le problematiche di carattere economico che le persone si trovano a dover affrontare nel loro drammatico percorso di dipendenza».Il giocatore malato di ludopatia spesso compromette le sue relazioni familiari, il suo lavoro, la sua posizione sociale ed è disposto a disfarsi del proprio patrimonio per racimolare il denaro necessario a saziare il bisogno di giocare. Questo lo porta non solo a vendere ciò che possiede, ma anche ad affidarsi ad una banca – se va bene – o, peggio, agli strozzini.«Esistono percorsi e strumenti specifici per gestire le crisi economiche e il sovraindebitamento – sottolineano le Associazioni dei consumatori – da anni stiamo fornendo assistenza in questo ambito e svolgiamo iniziative di tutela oltre che di informazione a favore dei cittadini colpiti da queste problematiche. Un aspetto della patologia, quello del sovra indebitamento, che non può essere ignorato dal Consiglio regionale in sede di approvazione della legge».23/11/2016
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22/11/2016 Sanità post sisma: tante problematiche, serve il confronto
Gli eventi sismici hanno messo a dura prova il sistema sanitario maceratese. In questo contesto, secondo la CISL, è fondamentale che la Direzione dell’Area Vasta 3 si impegni a mantenere alto e costante il livello di confronto con le forze sociali, per individuare meglio i bisogni dei cittadini e definire risposte efficaci e condivise, anche alla luce della situazione particolare dei lavoratori, che con dedizione stanno sostenendo maggiori carichi di lavoro pur trovandosi spesso in condizioni personali difficili proprio a causa del terremoto. «Cogliamo con favore la disponibilità di recente manifestata dalla Direzione a confrontarsi con il sindacato per definire obiettivi di tutela specifica per i lavoratori della sanità colpiti dal sisma –afferma Sistino Tamagnini, Segretario Regionale CISL FP - ma quegli obiettivi devono ora essere realizzati con strumenti aggiuntivi, definiti attraverso atti formali. Altrimenti rimaniamo fermi agli annunci, quando i lavoratori hanno più che mai bisogno di fatti concreti». Per questo chiediamo che il confronto prosegua in modo serrato e costante. «Un confronto che in queste condizioni straordinarie è ancora più necessario, visto che – aggiunge Tamagnini - già incontriamo difficoltà ad utilizzare gli ordinari istituti contrattuali (si pensi alle incertezze sul regolamento sulla pronta disponibilità o al fatto che ci troveremo a firmare un contratto integrativo su base teorica visto che non c’è alcuna certezza sulla disponibilità e la quantificazione del fondo di comparto)». «C’è un’emergenza nell’emergenza – precisa Dino Ottaviani Segretario Regionale FNP CISL -, quella relativa agli anziani soli, malati, non autosufficienti». Il sisma ha distrutto o reso inagibili la buona parte delle strutture residenziali dell’entroterra maceratese, costringendo al trasferimento degli anziani in altre strutture, alcune non del tutto adeguate perché di carattere ricettivo, o al domicilio. Ma al contempo stanno anche crescendo le difficoltà nell’erogazione dei servizi di assistenza domiciliare. «Un’emergenza che rischia di divenire un vero dramma sociale se non si interviene quanto prima con soluzioni efficaci. Per questo – prosegue Ottaviani - abbiamo chiesto a tal riguardo un incontro urgente alla Regione, ma il tema va presidiato e affrontato anche a partire dal territorio, perché è il territorio che ora deve essere davvero potenziato per rispondere a situazioni difficili come queste». «Un sistema così profondamente sotto stress non è in grado di fare i conti con i processi di riconversione che dovrebbero essere portati a termine entro la fine del 2016 – chiosa Silvia Spinaci, Responsabile della CISL di Macerata -. Non si possono gestire i tempi della riconversione dei piccoli ospedali in Ospedali di Comunità facendo finta che il 26 e il 30 ottobre non sia successo nulla». E invece il terremoto ha alterato il funzionamento dei piccoli ospedali: Tolentino è un ospedale fantasma e altre strutture (Recanati e Matelica in particolare) si trovano ad ospitare gli anziani delle RSA rese inagibili dal terremoto. «Chiunque si accorgerebbe che non è questo il momento per forzare i tempi della riorganizzazione. Per questo – aggiunge Spinaci - come CISL rinnoviamo l’invito che abbiamo già espresso alla Giunta Regionale a differire la chiusura dei Punti di Primo Intervento a quando il sistema abbia ritrovato quel minimo di stabilità necessario per procedere a un intervento così importante di riorganizzazione». 22/11/2016
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22/11/2016 Adiconsum: ecco le misure a favore delle popolazioni colpite dal terremoto
Ecco le misure a favore delle popolazioni colpite dal terremoto relative a: - sospensione dei pagamento dei tributi - esenzione imposta municipale - sospensione pagamento bollette di luce, gas, acqua - telefonia - sospensione di mutui e finanziamenti
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21/11/2016 Riconversione Eridiana Sadam di Jesi, le preoccupazioni dei sindacati
Fai Cisl  Flai Cgil Uila Uil  esprimono forte preoccupazione  per la situazione difficile ed incerta in cui si trovano  i dipendenti della Eridania Sadam di Jesi . «Il licenziamento di tutto il personale avvenuto a luglio 2015 e l'uso della mobilità comincia a far sentire i suoi effetti sulla pelle delle persone.   - affermano i sindacati di categoria -  C'è chi già ha esaurito lo strumento della mobilità e chi esaurirà gli effetti  entro il 2017.  La legge 81 del 2006 prevedeva la ricollocazione dell' intero personale in quanto il sito saccarifero di Jesi era "sito di interesse nazionale" - continuano i sindacati di categoria- ma l'iter autorizzativo si è allungato. Ora  sembra che la Conferenza dei servizi comunale di Jesi che autorizza si riunirà  a breve.»  Per  Fai Cisl  Flai Cgil Uila Uil   è paradossale autorizzare la costruzione del mega centro commerciale senza  prevedere la ricollocazione dei lavoratori per cui quel progetto era stato pensato concordato ed approvato con un accordo tra Regione, azienda e sindacati.   «Contrasteremo insieme ai lavoratori  - rilanciano -   un' autorizzazione che non dia a breve soluzioni occupazionali per i dipendenti Sadam oggi senza lavoro . Auspichiamo che la Regione Marche sia vigile controllore degli accordi esistenti e che la Azienda Eridiana Sadam sia richiamata ad una assunzione di forte responsabilità morale ed economica nei confronti di tutti coloro che attendono il reinserimento lavorativo » - concludono i sindacati . Previsto un  tavolo tecnico tra Regione e Azienda per definire percorsi di natura formativa che permettano il ricollocamento dei 65 dipendenti Sadam, è emerso  oggi nell'incontro  tra Regione, Azienda e Sindacati.Ancona 21/11/16 
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21/11/2016 Cgil Cisl e Uil lanciano l'allarme sulla gestione della sanità marchigiana
Un assetto gestionale dell’Asur pasticciato e ingestibile, con ripercussioni negative sia sul personale sia sui servizi. È il giudizio di Cgil, Cisl e Uil Marche rispetto alle proposta della giunta regionale sulla legge 13 del 2013, relativa alla rappresentanza dei lavoratori in sanità: le segreterie hanno chiesto un immediato incontro ai presidenti di Giunta, Consiglio e IV commissione. Da qui, dunque, parte l’affondo dei sindacati contro l’esecutivo regionale sulla sanità: solo la punta di un iceberg. Proprio la giunta, nei giorni scorsi, aveva consegnato al Presidente della IV commissione, Fabrizio Volpini, il testo delle modifiche che, di fatto, rafforza lo schema di centralizzazione delle relazioni sindacali che aveva ispirato la legge del 2015 nei cui confronti il sindacato aveva da subito espresso forti perplessità. Per risolvere l’impasse, era intervenuto anche il consiglio regionale sospendendone l’efficacia fino al 31 dicembre 2016, per dare la possibilità di trovare una soluzione. Un impegno sottoscritto in un verbale l’11 gennaio 2016 tra sindacato, Presidenti di Giunta, Consiglio e della IV commissione. Il confronto che si è sviluppato, nei mesi successivi, con Volpini aveva permesso di intravvedere un’ipotesi condivisa che poteva garantire l’autonomia contrattuale delle rsu (rappresentanze sindacali unitarie) di area vasta e un processo di armonizzazione della contrattazione nell’ambito regionale. La scelta della Giunta vanifica questo confronto, smentisce il percorso validato dallo stesso Ceriscioli. Secondo i sindacati, in questi ultimi anni, la gestione della sanità si è fatta più critica sia per i servizi ospedalieri e territoriali, sia per i lavoratori le cui condizioni sono peggiorate. I tempi di attesa, aldilà degli annunci, non si sono realmente ridotti. La giunta ha potuto chiudere il bilancio 2015 con quasi 60 milioni di utile, a scapito, però, del livello di qualità dei servizi. Anche le nuove assunzioni promesse dal Presidente, dopo i tagli di questi anni, non saranno ancora in grado di garantire il ripristino della funzionalità dei servizi. I sindacati accusano la Giunta di non aver applicato l’intesa firmata nel 2014, con il precedente esecutivo, e riconfermata dalla giunta Ceriscioli. Un documento che contemplava interventi concreti in tutti i settori, a cominciare dal rafforzamento di servizi territoriali fondamentali come la domiciliarità. Negli anni, invece, sono cresciute la sanità privata e la mobilità passiva. I tagli ai privati hanno riguardato solo gli appalti dei servizi e il trasporto sanitario. Nel corso degli anni, è diminuita anche la capacità programmatoria; sul fronte dell’edilizia ospedaliera si lanciano propositi e, intanto, nessun cantiere è stato avviato, neanche quello di Osimo. 21/11/2016
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21/11/2016 Terremoto: firmato il contratto di utilizzazione straordinario
Mercoledì 16 novembre, dopo lunga trattativa, è stato firmato il contratto di utilizzazione straordinario del personale docente, educativo ed Ata colpito dal sisma che ha perso la propria abitazione e del personale che deve cambiare sede perché la propria scuola risulta totalmente inagibile. «Una trattativa, iniziata lo scorso 7 novembre, molto complessa che abbiamo portato avanti – affermano i sindacati della scuola di Cgil Cisl Uil e Snals - difendendo con forza il principio che le necessarie tutele del personale fossero strettamente connesse con quelle di cura e salvaguardia delle comunità scolastiche». Sono 32 gli Istituti scolastici con plessi lesionati e inagibili, di cui 23 istituti comprensivi e 9 istituti superiori. Gli edifici controllati sono 362: 166 hanno subito lesioni e 85 risultano totalmente inagibili. Circa 10000 gli alunni coinvolti. Il contratto sottoscritto permetterà agli insegnanti di essere utilizzati, nel rispetto del principio della continuità didattica, sia sulle nuove classi che verranno attivate e che accoglieranno gli alunni delle comunità sfollate sulla costa, sia sulle classi che stanno progressivamente riaprendo nei comuni colpiti dal sisma. Ora, con la pubblicazione del decreto sul terremoto e con la sottoscrizione del contratto straordinario sull’utilizzazione del personale, ci sono tutte le condizioni affinché vengano attivate tutte le procedure per consentire in tempi brevi a tutti gli alunni di tornare a scuola. Nel confermare la disponibilità delle OO.SS. a fornire la più ampia collaborazione, chiediamo a tutti i soggetti coinvolti, in particolare alla Regione ed alla Direzione Scolastica regionale, di impegnarsi al massimo per riaprire tutte le scuole entro i primi di dicembre. 21/11/2016
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21/11/2016 5 Minuti Cisl: Speciale Terremoto. Ricostruire partendo dal lavoro
Speciale Terremoto. L'impegno della Cisl per la ricostruzione, a partire dal lavoro. Le interviste alla Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan, in visita nell'area del sisma, e all'imprenditrice Orietta Varnelli. Da Visso, le testimonianze dei lavoratori delle aziende colpite, tra la difficile ripresa dell'attività e la speranza di una rapida rinascita dei territori. 21/11/2016
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18/11/2016 Sciopero del settore Tessile Abbigliamento: presidio davanti a Confindustria
Filctem-cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil delle Marche hanno indetto  venerdì 18 novembre una giornata di fermo produttivo del settore Tessile Abbigliamento Industria nelle Marche con presidio davanti alla sede di Confindustria di Ancona. La vertenza per il rinnovo contrattuale sarà illustrata in un ciclo di assemblee in tutta la regione Marche. In questo momento cosi delicato per i cittadini della nostra regione, colpita dai tragici eventi del terremoto, le Organizzazioni Sindacali del settore continueranno a promuovere nelle assemblee, tutte le iniziative organizzate a livello confederale, per il sostegno delle popolazioni duramente colpite dal sisma, e per tutte le azioni di sostegno che saranno necessarie per la tutela dei lavoratori, a partire dall'estensione degli ammortizzatori sociali.
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18/11/2016 Integrazione Inrca - Ospedale di Osimo: nessun confronto sul personale
CISL FP Marche esprime forte preoccupazione per il contenuto dell’accordo operativo, che prevede l’avvio del processo di integrazione tra l’INRCA e l’Ospedale di Osimo, sottoscritto nello scorso mese di ottobre, e assunto dall’Inrca con delibera il 18.10.2016. Il documento, firmato dal Direttore dell’Inrca, dal Direttore dell’ ASUR e da quello dell’ Area Vasta 2, prevede all’art.8 l’utilizzo del personale sanitario delle due strutture “indifferentemente nei due presidi dell’INRCA e di Osimo, secondo le esigenze organizzative”, nessun riferimento ad un confronto preventivo con le Organizzazioni Sindacali e le RSU su eventuali spostamenti di personale, né agli accordi già sottoscritti come ad esempio mobilità del personale, relazioni sindacali, indennità, vigenti nelle due aziende. Si pensa forse ad un utilizzo disinvolto degli organici, già carenti, per coprire di volta in volta le esigenze nelle due strutture? Il protocollo in questione estende la sperimentazione, inizialmente attivata solo per chirurgia e urologia, a tutte le altre discipline presenti nell’ospedale di Osimo, prevedendo che la sperimentazione abbia conclusione il 30 settembre 2017. Con quali criteri il personale sarà utilizzato nelle due strutture? Perché tale integrazione non è oggetto di periodici confronti con le rappresentanze del personale? Come CISL Funzione Pubblica chiediamo che si esca dall’ambiguità e che si mettano in chiaro i percorsi giuridici e organizzativi che i due plessi ospedalieri dovranno affrontare nel prossimo futuro; che si convochi immediatamente le RSU e le OO.SS e si istituisca un tavolo di confronto, necessario per accompagnare il percorso di integrazione. Nessuna integrazione è possibile a dispetto del personale che deve attuarla e questo dovrebbe ormai essere ben chiaro nella testa di chi da tempo gestisce la sanità marchigiana.
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17/11/2016 A Roma per cambiare il decreto sulle Camere di Commercio
Riparte la mobilitazione del personale delle Camere di Commercio. Lunedì 21 novembre è in programma a Roma, in via Molise davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico a partire dalle ore 14, una manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema camerale contro il provvedimento di riforma delle Camere di commercio e per la difesa di oltre 2.000 posti di lavoro a rischio tra la rete camerale e Unioni regionali e aziende speciali. Un'iniziativa promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per sottolineare come, nell'iter di approvazione del decreto di attuazione della riforma Madia, “il governo, e in particolare il dicastero dello Sviluppo economico, non abbiano ritenuto di cogliere molti dei pareri offerti dal Parlamento di modifica del provvedimento di riforma delle Camere di commercio, così come di incontrarci e ascoltare le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”. Per le categorie del lavoro pubblico e del terziario di Cgil, Cisl e Uil il governo, “negando il confronto, dimostra come quella delle Camere di commercio non sia altro che una vera e propria contro riforma col solo obiettivo di smantellare il sistema camerale”. I sindacati, infatti, sostengono “l'esigenza di una riforma vera che metta al centro il valore e l'impegno dei lavoratori coinvolti e l'esigenza di un sistema camerale come riferimento centrale e insostituibile per rilanciare sviluppo e crescita nei territori”. Per queste ragioni, concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, “ci opponiamo al provvedimento in fase di approvazione e saremo in piazza lunedì 21 novembre: il decreto nei suoi prossimi passaggi deve radicalmente cambiare, il governo deve tornare sui suoi passi e tenere conto delle proposte che abbiamo fatto, e che il Parlamento ha accolto, a partire dalle necessarie misure di salvaguardia dei livelli occupazionali del sistema camerale”. 17/11/2016
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16/11/2016 Sisma nelle Marche, Annamaria Furlan: «Ricostruire ripartendo dal lavoro »
“ Per ricostruire le aree colpite dal terremoto dobbiamo ripartire dal lavoro. Le fabbriche devono essere riaperte, i luoghi di lavoro devono essere di nuovo resi attivi, dobbiamo tenere le cittadine ed i cittadini su questi territori perché siano parte viva e determinante nella ricostruzione”,  ha esordito Annamaria Furlan, Segretaria Generale della Cisl Nazionale, nella mattinata di oggi  a Recanati a margine del Consiglio Generale della Cisl Marche interamente dedicato al tema della ricostruzione delle aree marchigiane colpite dal sisma. "Si deve ripartire dalla centralità del lavoro: tiene insieme le famiglie, radica le persone sul proprio territorio ed è fondamentale per la ripresa" ha sottolineato la Furlan. "Fa molto bene il Governo italiano a dire all’ Europa che oggi il nostro paese ha due priorità ed emergenze davvero importanti: la questione dei migranti e la ricostruzione con la messa in sicurezza del nostro territorio nazionale che sia valida per tutti i luoghi di lavoro, per le scuole e le università soprattutto dei paesi colpiti dal terremoto. Al centro di qualsiasi operazione però va messa la persona e la sua dignità. Facciamo bene a tenere duro in Europa su questi due temi, è necessaria flessibilità economica che riconosca le emergenze vitali ed importanti per il nostro paese" . Nella mattinata a Recanati presenti  circa 200 sindacalisti e operatori arrivati da tutto il territorio regionale . Ai lavori sono intervenuti  anche il Magnifico Rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini,  l’imprenditrice Orietta Varnelli,  Sante Stangoni,  Sindaco di Acquasanta Terme e  l’Assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti. Nel pomeriggio, la Segretaria Generale ha raggiunto Visso per incontrare, nei pressi dello stabilimento della Svila, i lavoratori delle aziende colpite dal sisma, ai quali ha espresso la propria vicinanza e sostegno insieme al Segretario Generale della Fai Cisl Nazionale, Luigi Sbarra. E’ seguito   un momento di ascolto dei bisogni delle comunità locali rappresentate dai sindaci dei Comuni di   Pieve Torina, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Pievebovigliana e Muccia “Una giornata importante che ci ha permesso  di fare una riflessione  sulle sfide che i marchigiani devono affrontare, dalla emergenza, alla ricostruzione, al progetto per un nuovo sviluppo - ha affermato Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche - A Visso abbiamo espresso solidarietà  concreta  ai lavoratori e alle comunità colpite : quanto avvenuto non deve sparire dalla coscienza collettiva del Paese“. Dopo le scosse del 26 e del 30 ottobre, la Cisl ha rinnovato l’appello al mondo del lavoro ad aderire alle iniziative di solidarietà già in atto da agosto, in particolare le sottoscrizioni per raccogliere contributi volontari da imprese e lavoratori equivalenti a un’ora di lavoro in un fondo da destinare a servizi e strutture di pubblica utilità nelle aree terremotate e a favore della popolazione locale. 20161117_tabloid001 16/11/2016
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15/11/2016 Lacune e ritardi negli interventi della Regione per i disabili sensoriali
Con la seduta straordinaria del 9 novembre scorso la Giunta Regionale ha approvato la Delibera n.1379 che stabilisce i criteri per la concessione dei contributi per l’anno scolastico 2016/2017 a favore degli alunni con disabilità sensoriale. Lo fa con mesi di ritardo (l’anno scolastico è iniziato da oltre due mesi), con gravi carenze nei contenuti della Delibera e trascina una situazione che nelle Marche aveva  assunto modalità di gestione e di organizzazione del servizio demandate alle Province,  tra le più diversificate. Ora la Delibera stabilisce che a far data dal 1° luglio del 2017 la competenza passerà agli Ambiti Territoriali Sociali ( l’unica cosa positiva) e che da qui ad allora in via del tutto straordinario sarà la Regione a gestire il servizio (alla faccia di chi dice che la Regione non deve gestire). In questo stesso periodo andrà a definire i contenuti professionali dell’assistente didattico domiciliare e a redigere l’elenco regionale degli assistenti alla comunicazione e all’autonomia per disabili, aspetti che avrebbero potuto essere regolati già da molto tempo. La Delibera stabilisce un contributo mensile massimo alle famiglie di 350,00€ per la durata dell’anno scolastico e sarà la famiglia a scegliere l’assistente: libero professionista o dipendente di impresa, profit o no. Nella delibera si afferma che il rapporto famiglia/assistente deve essere regolato secondo i contratti di lavoro previsti per legge, con una formulazione a dir poco imprecisa. Certo non possono essere annoverati tra questi i vouchers che si comprano dal tabaccaio, come pare voglia consentire la Regione. L’eventuale ricorso a questo strumento, stando al testo, risulterebbe perciò irregolare. D’altra parte difficilmente il voucher può essere  ritenuto elemento di miglioramento e qualificazione del servizio! Per questi servizi la Regione ha avuto dallo Stato 1.827.471,11€ per il periodo 2016/2018, di suo non ha messo neanche un euro. Ha potuto istituire sul bilancio 2016/2018 i capitoli di entrata/spesa. Avendo la certezza delle disponibilità finanziarie, avrebbe potuto in termini di trasparenza ed efficacia della spesa fare ben altre scelte, in primis un bando di gara per l’assegnazione del servizio in tutti i territori della Regione.  Ma non l’ha voluto fare e ha ignorato ogni suggerimento teso a coniugare le comprensibili  esigenze delle famiglie con il rispetto delle basilari regole sulle prestazioni lavorative. Questo atteggiamento è a nostro avviso ingiustificato e  poco responsabile. Auspichiamo di veder presto correggere un’impostazione che rischia di dequalificare un importante intervento sociale nella nostra regione. Le Segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Marche
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15/11/2016 Sisma: Annamaria Furlan nelle Marche incontra i lavoratori
Domani mercoledì 16 novembre 2016, Annamaria Furlan, Segretaria Generale della Cisl Nazionale, sarà nelle Marche per esprimere vicinanza e sostegno ai lavoratori, ai sindacalisti e a tutta la popolazione duramente colpita dagli ultimi eventi sismici che hanno interessato 122 comuni marchigiani. Nella mattinata la Segretaria Nazionale parteciperà al Consiglio Generale della Cisl Marche presso l’Anton - Località Fontenoce - Via Gambelli Fenili Argeo, 2 - Recanati. I lavori del Consiglio generale saranno focalizzati sull’emergenza post- sisma, con un confronto su “Emergenza post-sisma e sfide future” tra Luca Ceriscioli, Presidente Giunta Regione Marche, Flavio Corradini, Rettore Università di Camerino e Sante Stangoni, Sindaco di Acquasanta Terme e l'imprenditrice Orietta Varnelli. Nel pomeriggio Annamaria Furlan raggiungerà il Comune di Visso per incontrare alle ore 15,00 i lavoratori delle aziende locali colpite dal sisma nei pressi dell’ azienda Svila e alle ore 15,30 - al centro operativo comunale - l’Assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione Civile e i Sindaci dei Comuni di Visso, Pievetorina, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Pievebovigliana e Muccia.
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15/11/2016 Sisma, è emergenza per gli anziani non autosufficienti
E' emergenza per la situazione degli anziani non autosufficienti nei territori colpiti dal sisma. La violenza delle scosse ha reso inagibili almeno 19 strutture residenziali delle Marche, tra Case di riposo, Residenze protette e Residenze Sanitarie Assistenziali. Si stima siano circa 470 gli anziani marchigiani non autosufficienti ricollocati in altre strutture, al domicilio o presso Hotel e Scuole. Gli indici di invecchiamento nelle zone interne delle tre province più colpite dal sisma - Macerata, Fermo e Ascoli Piceno - sono tra i più elevati in tutto il Paese. Si stima che in questi territori risiedano quasi 30.000 anziani non autosufficienti, per i quali, dopo il sisma, la situazione è divenuta ancora più drammatica. Numerose sono le segnalazioni di difficoltà nell'erogazione dei servizi di assistenza domiciliare da parte dei Comuni e delle cure domiciliari gestite dai Distretti sanitari. Un fenomeno aggravato dalla "fuga" di tante assistenti familiari private, a seguito della quale moltissime famiglie - spesso a loro volta "sfollate" o in grande difficoltà -  sono rimaste sole a prendersi cura dei loro congiunti non autosufficienti. Il 5 luglio scorso le Organizzazioni sindacali dei pensionati di SPI FNP e UILP Marche hanno presentato alla Regione Marche il documento "Proposte per una nuova politica regionale sulla non autosufficienza". In estrema sintesi si chiedeva lo stanziamento di un fondo regionale per il finanziamento di un piano straordinario di servizi residenziali, diurni e domiciliari per le persone non autosufficienti e le loro famiglie. SPI FNP e UILP ritengono necessario, ora più che mai, che la Regione dia risposte alle proposte in esso contenute, riscontri indispensabili e non più procrastinabili alla luce dei nuovi e più pregnanti bisogni emersi a seguito del sisma. Prosegue intanto la sottoscrizione nazionale per la raccolta di fondi da destinare ad interventi su servizi e strutture di pubblica utilità. SPI FNP e UILP Marche hanno chiesto l'intervento delle Federazioni nazionali per contribuire ad un progetto di ricostruzione di alcune strutture residenziali per anziani, da individuare in raccordo con le istituzioni territoriali. Dentro questa cornice, anche a seguito del confronto avviato tra Giunta regionale e forze sociali sulle principali emergenze in corso, tra le quali scuola e lavoro, i sindacati dei pensionati chiedono alla Regione un incontro urgente per aprire un confronto specifico su questo tema, volto ad adottare soluzioni efficaci e condivise per gestire la fase dell'emergenza, garantire la continuità nell'assistenza e iniziare da subito a programmare il futuro assetto dei servizi per le persone non autosufficienti e per le loro famiglie. Le Segreterie regionali SPI CGIL, FNP CISL UILP UIL
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14/11/2016 Ammortizzatori sociali in deroga per le aziende colpite dal terremoto
Le aziende marchigiane rientranti nel campo di applicazione della CIG in deroga di cui al D.I. n.83473 del 1/8/2014, che hanno subito crisi, sospensioni o fermi dell’attività, causate dagli eventi sismici di agosto e di ottobre 2016, come comunicato con l’avviso del 9/11/2016, possono attivare la CIG in deroga regionale per i propri dipendenti fino al 31/12/2016 . Le stesse aziende, dal giorno 18 novembre 2016, potranno presentare al sistema telematico COMarche specifica istanza derogando ai seguenti criteri: - anzianità aziendale , non più 12 mesi, ma periodi anche minori , - la data dell’accordo sindacale può essere successiva all’inizio della sospensione. La concessione della CIG, in deroga ai suddetti criteri fissati dal DI citato, è prevista dall’art.6 comma 3 dello stesso DI, e finanziata nei limiti del 5% delle risorse concesse nel 2015 e nel 2016 , per un ammontare complessivo di 1,9 mln. Al fine di monitorare costantemente il flusso di spesa, questa tipologia di istanze, nel sistema telematico, saranno contrassegnate da un apposito “flag”, con dicitura "Domanda presentata a seguito degli eventi sismici di agosto e ottobre 2016 (ai sensi dell'art. 6 comma 3 del D.I. n. 83473 del 1 agosto 2014)" che dovrà essere selezionato per indicare questo tipo di richiesta. Il suddetto flag si potrà selezionare all'interno della sezione del Quadro Generale all'inizio della pagina. Si ricorda che anche in questo caso il periodo della durata della sospensione è in settimane intere e può essere richiesto un periodo non superiore alle 13 settimane, comprensivo anche delle domande di CIG in deroga già presentate. 14/11/2016
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14/11/2016 La Comunità che ( si- ) Cura, a Falconara Marittima l’Alzheimer non fa più paura
Al via il progetto “La Comunità che (si-) Cura” dedicato ai malati di Alzheimer e ai loro familiari residenti nel Comune di Falconara Marittima. Formazione e sostegno familiare, servizi di assistenza domiciliare cosiddetta leggera, sostegno infermieristico domiciliare all’autocura oltre all’apertura del primo Caffè Alzheimer a Falconara, sono alcune delle azioni concrete previste dal progetto avviato e che vede impegnati, oltre ad Anteas Marche in qualità di capofila, Inrca, Fondazione Masera, Ial Marche e la parrocchia del Rosario di Falconara M.ma. Gli interventi, co-finanziati dalla Fondazione Cariverona e patrocinati dalla Cisl, dalla Fnp Marche e dal Comune di Falconara Marittima, sono rivolti a 20 pazienti affetti da demenza nella fase iniziale-moderata, ai caregiver ed alle famiglie, a titolo gratuito. Per accedere ai servizi occorre essere in possesso di certificazione medica specialistica che attesti la diagnosi di Alzheimer o altra forma di demenza e risiedere, ovviamente, nel territorio del Comune di Falconara. Le domande vanno presentate entro il 30 novembre presso: le sedi di Anteas - Cisl di Falconara Marittima, il lunedì ore 9,00-12,00 in via Flaminia e il martedì e giovedì ore 16,00- 18,00 via in Baldelli; la Parrocchia B.V. M. del Rosario in via Mameli dal lunedì al venerdì ore 10,00-12,00 e ore 17,00-19,00, o inviando una email a comunitachesicura@inrca.it. Una commissione tecnico- scientifica valuterà tutte le domande pervenute. 14/11/2016
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14/11/2016 5 Minuti Cisl: Speciale Terremoto. Il lavoro colpito dal sisma
Speciale Terremoto. Il punto sul lavoro colpito dal sisma. Le interviste a Roberto Mocci delegato Fai Cisl, Stabilimento Acqua Nerea-Castelsantangelo sul Nera (MC), Stefano Pepa,  Fai Cisl  Marche. Da Tolentino l'intervista a Rocco Gravina Fim Cisl Marche. 14/11/2016
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14/11/2016 Stefano Mastrovincenzo ospite a Buongiorno Marche
Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche intervistato in diretta  da Lucio Cristino. Il punto su terremoto Italia centrale, jobs act, pensioni e tanto altro.  Lunedì 14 novembre 2016, Buongiorno Marche, èTv Marche  - Radio Center Music  https://youtu.be/H8hYJ1PbfY0
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11/11/2016 Tombolini Industrie: i lavoratori chiedono di proseguire l'attività
Oggi, venerdì 11 novembre, tutti i lavoratori della Ditta Tombolini Industrie Srl riuniti in assemblea sindacale hanno ribadito la fiducia ai vertici aziendali e la loro disponibilità a trovare soluzioni con l'azienda per continuare il loro rapporto nonostante l'attuale sospensione, e dunque in assenza di salario, causata dalla dichiarazione di fallimento della società. I lavoratori chiedono alle istituzioni di adoperarsi affinché possano continuare a prestare la propria opera lavorativa nei modi e nelle forme possibili. I dipendenti hanno aderito all'unanimità al progetto per la ripresa lavorativa proposto dalla Tombolini Srl con contratti temporanei attraverso l'uso oneroso delle attrezzature esistenti. Le organizzazioni sindacali, nel fare propria tale richiesta, evidenziano come la ripresa lavorativa sia indispensabile per il futuro occupazionale, unendosi a tale richiesta presso il competente Tribunale per la relativa autorizzazione, che verrà presentata dalla Tombolini Srl. 11/11/2016
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07/11/2016 Centri per l'impiego, 84 posti a rischio. Manifestazione a Roma
Una folta rappresentanza dei lavoratori dei 13 Centri per l'impiego marchigiani, a tempo indeterminato e determinato, saranno presenti a Roma oggi, lunedì 7 novembre, alla manifestazione nazionale unitaria che si terrà davanti al Ministero del Lavoro. A rischio a fine anno i contratti nelle Marche di 84 lavoratori precari operanti da anni presso i centri per l'impiego, ovvero uno dei servizi fondamentali nell'emergenza lavoro che da anni vive anche la nostra regione. Urge l'avvio di percorsi di stabilizzazione che da anni la Cisl chiede a livello nazionale e regionale. Urgono immediati provvedimenti normativi anche per il funzionamento quotidiano dei centri. Attualmente i costi del funzionamento del servizio sono per 2/3 a carico dello Stato ed 1/3 della Regione in attesa che decolli l'Agenzia Nazionale per il Lavoro, ma dal 2017 non è dato ancora sapere chi organizzerà il servizio. Le stesse Province, cui sono ora funzionalmente assegnati i lavoratori, potrebbero non esserci più dopo il Referendum. Gli oltre 500 lavoratori complessivi dei Ciof Marche chiedono chiarezza e risposte concrete . È incredibile che proprio nel momento in cui vi è grande necessità di servizi per il lavoro, da anni non si investa sui Centri per l'Impiego lasciandoli operare nella incertezza più completa. Dalla manifestazione di oggi si attendono risposte concrete per il bene dei lavoratori e dei cittadini che quotidianamente affollano i Centri per l'Impiego
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07/11/2016 5 Minuti Cisl: Speciale Terremoto Centro Italia
Speciale Terremoto:  colpito il cuore della montagna marchigiana. Nulla è più come prima, dopo la scossa di magnitudo di 6.5, del 30 ottobre  scorso. Oltre 21 mila gli sfollati nelle Marche, colpito anche il lavoro. Tante le aziende, soprattutto del settore agroalimentare, che hanno subito danni. Le interviste a  Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche e Giuseppe Giorgetti, segretario generale Fai Cisl Marche . 07/11/2016
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04/11/2016 Edilizia: sciopero per la vita. I sindacati incontrano Regione e Inail
Sciopero nazionale di un’ora il 7 Novembre ed assemblee in tutti i cantieri per denunciare un pericoloso aumento degli infortuni gravi nel settore dell’edilizia. Incontro con Regione Marche ed INAIL il giorno 8 Novembre per chiedere alle Istituzioni di fermare la scia di sangue nei cantieri edili marchigiani. Sono queste le iniziative che i sindacati di categoria Feneal Uil Filca Cisl e Fillea Cgil svolgeranno nelle Marche nei prossimi giorni. «I numeri sono preoccupanti. I dati INAIL confermano il calo degli infortuni sul lavoro, ma in edilizia crescono drammaticamente i numeri relativi agli infortuni mortali e alle malattie professionali». Nelle Marche nel 2015 ci sono stati nei cantieri edili 1303 infortuni,quasi un infortunio ogni ora di lavoro. Erano 1689 nel 2013 e 1422 nel 2014. Nello stesso periodo gli infortuni mortali sono più che raddoppiati; 3 nel 2013, 7 nel 2014 e 8 nel 2015. Aumentano anche le malattie professionali; 571 nel 2013, 628 nel 2014, 794 nel 2015. Secondo i sindacati «la crisi ha favorito la crescita del lavoro nero ed irregolare, ha peggiorato le condizioni di lavoro e di mercato spingendo molti imprenditori a risparmiare sul tema della salute e sicurezza. Contemporaneamente si sono ridotti i già scarsi investimenti pubblici e gli organici del sistema ispettivo». I sindacati di categoria FENEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL hanno incontrato la direttrice regionale dell’ INAIL Marche Anna Maria Pollicheni per denunciare il pericoloso aumento degli infortuni nei cantieri edili marchigiani. «I numeri sono preoccupanti. I dati INAIL confermano il calo degli infortuni sul lavoro, ma in edilizia crescono drammaticamente i numeri relativi agli infortuni mortali e alle malattie professionali». Per fermare gli infortuni FENEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL ritengono che occorrono più risorse per la formazione dei lavoratori e maggiori incentivi per le imprese che investono in sicurezza. I Sindacati hanno chiesto all’INAIL un piano straordinario di prevenzione per il settore edile che punti ad una formazione di qualità attraverso il coinvolgimento delle scuole edili e dei CTP, ed il sostegno alla figura del Rappresentante dei Lavoratori Territoriale (RLST) ritenuta più idonea per favorire il coinvolgimento dei lavoratori indispensabile per la prevenzione degli infortuni. «Una attenzione particolare andrà riservata ai cantieri della ricostruzione post terremoto perché sicuramente arriveranno imprese poco chiare e bisognerà fare molta attenzione, soprattutto sui sub appalti». 08/11/2016
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03/11/2016 Terremoto: fondi di solidarietà e interventi per il sostegno al reddito e la continuità lavorativa
Come organizzazioni sindacali ci siamo attivate già dopo il 24 agosto per affrontare i disagi creati dal sisma che coinvolgono più direttamente i lavoratori e i pensionati: garantire la continuità lavorativa, il sostegno al reddito o l’assistenza negli adempimenti amministrativi, sollecitare interventi che garantiscano l’attività scolastica, l’assistenza sociale e sanitaria, i trasporti, gli alloggi temporanei, attivare interventi di solidarietà. In particolare, stiamo chiedendo al Governo di estendere a tutti i lavoratori colpiti da questa nuova ondata sismica, la cassa integrazione da noi richiesta e già prevista dal Decreto legge 189/16, approvato dopo il terremoto del 24 agosto scorso. Il sostegno al reddito dovrebbe riguardare i lavoratori di tutti i settori privati (industria, artigianato, terziario, agricoltura, appalti), compresi i dipendenti delle piccole imprese. La copertura si dovrebbe estendere a tutte le tipologie contrattuali, compresi i lavoratori para-subordinati e autonomi, e dovrebbe essere retroattiva, a partire cioè dalla data dell’evento sismico. Inoltre, la cassa integrazione dovrebbe essere garantita ai lavoratori delle imprese danneggiate dal terremoto ma anche a coloro che, a causa del terremoto, non sono in condizioni di recarsi al lavoro. Pertanto, consigliamo ai lavoratori che si trovano in queste condizioni di non interrompere il rapporto di lavoro e di rivolgersi immediatamente al sindacato per valutare assieme le più opportune iniziative, in particolare dinanzi ad un’eventuale lettera di licenziamento. Tutte le sedi di CGIL, CISL, UIL della regione sono, inoltre, a disposizione per garantire assistenza negli adempimenti fiscali, previdenziali e amministrativi che possano riguardare i lavoratori e i pensionati. Infine, prosegue, e verrà rafforzata ulteriormente, l’iniziativa promossa da CGIL, CISL, UIL nazionali, in collaborazione con alcune associazioni delle imprese, per la raccolta di fondi fra lavoratori, pensionati e imprese, che verranno destinate ad interventi su servizi e strutture di pubblica utilità per le popolazioni colpite dal terremoto. 03/11/2016
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31/10/2016 5 Minuti Cisl: Sanità da curare - Sciopero e presidio Teuco
"Una sanità da curare" manifestazione regionale Cgil Cisl Uil, contro le mancate politiche sanitarie e sociali della Regione. Interviste a Sauro Rossi, segretario regionale Cisl Marche; Armando Bianchini, pensionato, e Lorenzo Papa operatore prevenzione Area Vasta 2. Sciopero e presidio dei lavoratori della Teuco di Montelupone contro i 108 licenziamenti annunciati dall'azienda. L'intervista a Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, in presidio con i lavoratori . 31/10/2016
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31/10/2016 Annullato il convegno con Luca Visentini su sviluppo, lavoro e coesione
Il convegno organizzato da Cgil Cisl e Uil Marche che si doveva tenere ad Ancona mercoledì 2 novembre è stato annullato in considerazione della grave emergenza sismica e per consentire ai dirigenti sindacali di essere presenti sul territorio e seguire la riapertura delle sedi. 31/10/2016
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26/10/2016 Sanità da curare: risposte vere ai problemi sociali e sanitari nelle Marche
Una mobilitazione sulla sanità e sul sociale  delle Marche perché le scelte della Regione non vanno nella giusta direzione. Con questo slogan, oggi prende il via la manifestazione regionale di Cgil, Cisl e Uil Marche, in programma nella sala Figc di Ancona, presenti le confederazioni sindacali, le rispettive categorie di settore e tanti lavoratori e pensionati. Dopo il presidio sul diritto allo studio, secondo step, oggi, di una serie di iniziative di mobilitazione contro le politiche della Regione, che proseguiranno anche nelle prossime settimane.  Secondo i sindacati, in questi ultimi anni, la gestione della sanità è andata peggiorando sia per i servizi ospedalieri e territoriali, sia per le liste di attesa che si sono allungate sia per i lavoratori le cui  condizioni sono peggiorate. Quanto alle nuove assunzioni promesse dal presidente, per Cgil, Cisl e Uil,dopo i tagli di questi anni, anche quando si concretizzeranno, non saranno ancora  in grado di garantire il pieno ripristino della funzionalità dei servizi. I sindacati accusano la Giunta di non aver applicato l’intesa firmata nel 2014, con il precedente esecutivo, e riconfermata dalla giunta Ceriscioli. Un documento che contemplava interventi concreti in tutti i settori. Piuttosto, negli anni, anziché nuovi servizi territoriali, si sono viste solo chiusure, sono cresciute la sanità privata (aumentata dal 2011 al 2014 dell’11,5%, mentre quella pubblica segna un calo del 2,2%)) e la mobilità passiva. I tagli ai privati hanno riguardato solo gli appalti dei servizi e il trasporto sanitario, con gravi problemi per i lavoratori occupati in queste attività. Nel complesso, le Marche sono la quarta regione dello Stivale per la spesa pro-capite per le prestazioni intramoenia, causa ed effetto, allo stesso tempo, delle lunghe liste di attesa. Inoltre, nel corso degli anni, è diminuita anche la capacità programmatoria e si è preferito lavorare con delibere spot. Per i sindacati, ciò che manca, è anche un interlocutore politico  vero: si avverte l’assenza di un assessore a tempo pieno impegnato su queste materie. Gli ospedali di comunità sono da attivare e la domiciliarità da rafforzare sensibilmente. C’è nel contempo una politica regionale che rincorre i campanilismi e le corporazioni. E sul fronte dell’edilizia ospedaliera si lanciano propositi, spesso utilizzati come diversivi e, intanto, nessun cantiere è stato avviato, neanche quello di Osimo. Gravi problemi anche per i servizi sociali e socio-sanitari dove manca una programmazione partecipata, regna incertezza sulle risorse davvero disponibili, sulla governance, sul ruolo dei Comuni e degli ambiti sociali. In tutto questo contesto, assistiamo ad un graduale depotenziamento dell’intervento pubblico attraverso un uso diffuso dei voucher ed il ricorso al mercato. Una condizione che mette sempre più nell’incertezza famiglie che hanno disabili, anziani non autosufficienti o con altre situazioni problematiche.   26/10/2016
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25/10/2016 Sciopero per il rinnovo del contratto Legno arredamento. A Pesaro la manifestazione regionale
Il 28 ottobre i lavoratori del settore legno arredamento incroceranno le braccia in tutta Italia per il rinnovo del contratto nazionale. Lo sciopero di 8 ore è stato indetto dai sindacati di categoria FeNEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL “in risposta alle proposte di Federlegno che chiede ai lavoratori più flessibilità con un aumento salariale pari a zero euro.” Per i sindacati «è da irresponsabili tenere da più di 6 mesi i lavoratori senza contratto, dopo oltre 15 incontri e nonostante la piattaforma sindacale sia stata inviata alla controparte nel settembre 2015, quando mancavano ben sei mesi alla scadenza del contratto». Secondo i sindacati «il settore è in ripresa e, dopo le buone performance del 2015 (quando le esportazioni aumentarono del 6%), registra un ulteriore incremento delle esportazioni del 3% nel primo semestre 2016». Le Marche, con una quota del 6%, sono la sesta regione italiana per esportazioni. Il Legno-Arredo marchigiano rappresenta la seconda filiera di settore per valore aggiunto prodotto, pari al 17,2% delle aziende del manifatturiero e al 4,4% del totale prodotto nelle Marche, assorbendo il 5,7% di tutti gli occupati della regione e il 19,5% di quelli impiegati nel manifatturiero. A Pesaro si svolgerà la manifestazione regionale. Il concentramento dei lavoratori è previsto alle ore 9,30 in piazza Lazzarini per raggiungere la sede di Confindustria in Via Cattaneo dove, dopo numerosi interventi dei delegati delle principali aziende del settore, parlerà il Segretario Nazionale della FeNEAL UIL Fabrizio Pascucci . 25/10/2016
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24/10/2016 Trenkwalder: trovata l'intesa su stipendi e continuità occupazionale
Nidil Cgil, FeLSA Cisl e Uiltemp hanno incontrato l'agenzia per il lavoro Trenkwalder per discutere della posizione in cui l'azienda si è trovata in questi ultimi giorni, a causa del mancato pagamento delle retribuzioni di settembre, derivante dalla chiusura finanziaria degli istituti di credito. Trenkwalder ha esposto la situazione, informando di aver fatto richiesta e ottenuto l'ammissione alla procedura di concordato preventivo, unica strada in grado di consentire all'azienda di ripristinare in tempi rapidi la liquidità necessaria per riprendere l'attività ordinaria, anche a fronte del notevole incremento delle performance aziendali dell'ultimo trimestre. Trenkwalder inoltre ha dichiarato di procedere al pagamento delle mensilità di settembre e comunque di invitare le imprese utilizzatrici, nel rispetto della responsabilità solidale, ad anticipare le retribuzioni nette ai lavoratori. A fronte di queste comunicazioni, come organizzazioni sindacali di rappresentanza dei lavoratori somministrati, abbiamo sottoscritto un verbale di intesa con l'ApL, volto a favorire la continuità occupazionale, garantendo ai lavoratori temporanei che nel caso di subentro di nuova ApL non gli verrà trattenuta nessuna penalità o indennità di mancato preavviso. Mentre, per quanto riguarda i lavoratori a tempo indeterminato l'agenzia si impegna a favorire la cessione individuale del contratto di lavoro. Le organizzazioni sindacali, pur nella preoccupazione per la situazione nel suo complesso, si ritengono soddisfatte per il confronto odierno, volto a tutelare i lavoratori dal punto di vista economico e occupazionale, auspicando al contempo la ripresa delle attività da parte dell'ApL. A tal proposito le parti si incontreranno tra 15 giorni per un ulteriore monitoraggio. Si invitano pertanto i lavoratori a prendere contatti con le federazioni di categoria Nidil Cgil, FeLSA Cisl e UILtemp per ricevere tutta l'assistenza necessaria, anche a fronte degli adempimenti formali e delle necessarie comunicazioni del Tribunale competente.
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24/10/2016 Centri per l'Impiego al limite del tracollo: proclamato lo stato di agitazione
A quasi 2 anni dalla riforma delle Province e da oltre un anno dall’approvazione dei decreti di riordino degli istituti del mercato del lavoro, la situazione in cui versano i Centri per l’Impiego è al limite del tracollo. Infatti le leggi regionali di riordino delle competenze delle Province hanno prodotto un quadro estremamente differenziato, regione per regione, rendendo incerto e opaco il futuro di questi servizi che pure si dice di voler rilanciare. Stanno inoltre per scadere i termini delle norme che consentivano al Ministero del Lavoro di contribuire al funzionamento di questi servizi, nonché alle Province di prorogare i contratti a tempo determinato del numeroso personale precario in servizio presso di essi. A fronte di questo quadro e in mancanza, da parte delle istituzioni coinvolte, di un azione che permetta di superare questo quadro di estrema incertezza, Cgil Funzione Pubblica, Cisl Fp e Uil Fpl hanno dichiarato lo stato di agitazione nazionale di tutto il personale dei Centri per l'Impiego. 24/10/2016
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24/10/2016 5 Minuti Cisl: Attivo unitario settore legno arredamento - Sciopero nazionale lavoratori concessionarie autostradali
Contratto legno arredamento: interrotte le trattative. Da Fossombrone le voci dei delegati di Umbria e Marche pronti allo sciopero nazionale di 8 ore in programma per venerdì 28 ottobre. L'intervista a Paolo Ferri, Filca Cisl Marche. 19 ottobre Sciopero nazionale dei lavoratori delle concessionarie autostradali contro la scure dei licenziamenti. Nelle Marche presidio alla Pavimental spa di Loreto. Interviste a Luca Tassi, Filca Marche e ai lavoratori.
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18/10/2016 Pensionati maceratesi in Assemblea su previdenza e sanità
Si è svolta oggi nella Sala Convegni della Provincia di Macerata l'assemblea unitaria delle Federazioni dei pensionati di SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil  maceratesi. Circa 130 persone hanno partecipato all'incontro, che all'ordine del giorno aveva in primo luogo la valutazione dell'impatto dell'intesa Governo - Sindacati sulla previdenza firmata il 28 settembre scorso. Tra le misure che dovrebbero essere inserite nella prossima Legge di stabilità, quelle che più interessano la categoria dei pensionati sono l'equiparazione della no tax area a quella dei lavoratori dipendenti (8.125 €) e le modifiche all'istituto della quattordicesima mensilità (cosiddetta “somma aggiuntiva"). Introdotto nel 2007 dal Governo Prodi, il beneficio è stato erogato in questi anni ai pensionati di età superiore a 64 anni con reddito complessivo personale non superiore a 1,5 volte il trattamento minimo (9.786,86 € nel 2016, circa 750 € mensili). L’intesa ha un duplice effetto: amplia la platea dei beneficiari della somma aggiuntiva, incrementando proprio il limite di reddito necessario, che passa a 13.049 € lordi annui (circa € 1.000 mensili). Per coloro che finora hanno percepito il beneficio (ma non per i nuovi percettori) incrementa l'importo della quattordicesima in base ai contributi versati. «Non è semplice quantificare precisamente l'impatto che tale misura avrà nei confronti dei pensionati marchigiani - sostiene il Segretario regionale della FNP Marche Dino Ottaviani - ma possiamo stimare che circa 43.500 saranno quelli interessati dall'estensione del beneficio. Altri 70.500 pensionati circa, ossia quelli ai quali la somma è stata erogata nel 2016, beneficeranno dell'incremento degli importi, in base ai contributi versati. Complessivamente, quindi, quasi 114.000 pensionati marchigiani beneficeranno dell'accordo. Di accordo con un importante valore simbolico e politico ha parlato la Responsabile della Cisl di Macerata, Silvia Spinaci, intervenuta ai lavori dell'Assemblea. «L'intesa del 28 settembre apre una breccia nella riforma Monti-Fornero e rappresenta un importante risultato della mobilitazione unitaria dell'aprile scorso. Sul piano dei contenuti vengono date risposte concrete ad alcune categorie di lavoratori e pensionati particolarmente svantaggiate, valorizzando allo stesso tempo il ruolo del sistema previdenziale come strumento di coesione - e non di conflitto - intergenerazionali.» L'assemblea ha avuto ad oggetto anche una valutazione sullo stato del confronto con la Regione Marche rispetto alle politiche sanitarie e socio sanitarie. «A luglio abbiamo presentato un documento unitario per una nuova politica regionale sulla non autosufficienza - ha affermato Ottaviani - ma la Regione non ci ha ascoltato. Sulle cure domiciliari le risorse investite sono ancora troppo esigue. I nuovi 400 posti letto di residenza protetta per anziani non saranno convenzionati in base a logiche di riequilibrio territoriale, come da noi richiesto, ma sulla base delle autorizzazioni già concesse. Preoccupa infine la trasformazione dei piccoli ospedali in Ospedali di Comunità, dove non vi è garanzia che sarà prestata un'assistenza adeguata ai bisogni degli utenti. Anche per queste ragioni SPI FNP e UILP aderiranno alla manifestazione organizzata da CGIL CISL e UIL Marche il 26 ottobre prossimo ad Ancona - "Sanità da curare" - per ottenere risposte serie ai problemi sanitari e sociali della Regione Marche.
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18/10/2016 Ferretti Group: la Filca Cisl vince le elezioni Rsu
La Filca Cisl vince per la prima volta le elezioni RSU nei cantieri navali della Ferretti Group presso il porto di Ancona, ottenendo il massimo dei voti di lista ed eleggendo così due delegati su tre. Sono stati eletti per la Filca Cisl Alessio Rossi e Fabio Filippetti, ottenendo quest’ultimo il maggior numero di voti validi. La Filca Cisl Marche del Territorio di Ancona desidera ringraziare i lavoratori che hanno partecipato in massa alle elezioni con una percentuale di voti pari al 73% degli aventi diritto e che hanno voluto accordare con la maggioranza dei loro voti la fiducia ai nostri candidati. Secondo Jacopo Lasca, Filca Cisl , che segue l'azienda, «l’esito non era scontato, e tuttavia, anche se è lecito festeggiare un risultato così importante, da domani inizia il vero lavoro e la vera sfida, consapevoli della responsabilità che tante persone, oggi, ci hanno voluto attribuire». 18/10/2016
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17/10/2016 19 ottobre Sciopero lavoratori concessionarie autostradali. Presidio alla Pavimental spa di Loreto
Mercoledì 19 ottobre 2016 SCIOPERO delle lavoratrici e lavoratori delle aziende costruzioni e progettazione delle concessionarie autostradali,  con presidio a partire dalle ore 10,00  presso l’azienda Pavimental SPA (Via Selve S. Antonio snc Località Leonessa – Loreto), indetto da FENEAL UIL – FILCA CISL – FILLEA CGIL,  perché nonostante gli impegni presi al Ministero delle Infrastrutture per affrontare il problema occupazionale determinato dalla nuova legge sugli appalti pubblici, sono iniziati i licenziamenti nelle aziende controllate dalle concessionarie autostradali. I sindacati di categoria ricordano che la nuova legge sugli appalti prevede che la parte di lavori e servizi gestiti direttamente dalle aziende delle concessionarie autostradali vengano per l’80% dati in appalto e il 20% gestiti in house contro l’attuale 60% e 40%, provocando delle inevitabili ricadute occupazionali nel medio-breve termine. Le concessionarie autostradali intendono utilizzare il biennio di transizione per l’adeguamento delle nuove quote previsto dalla legge per licenziare progressivamente le maestranze, adeguando in questo modo le loro strategie industriali. Le Organizzazioni Territoriali e Nazionali di FENEAL UIL – FILCA CISL – FILLEA CGIL non intendono avallare questa LENTA SMOBILITAZIONE delle aziende strutturate come Pavimental e Spea Engineering. Pertanto: CHIEDONO AL GOVERNO di mantenere gli impegni presi sulle internalizzazioni e di escludere con il decreto correttivo le manutenzioni e le progettazioni dal conteggio del 20% in quanto funzioni essenziali per qualsiasi concessionaria di un bene pubblico. CHIEDONO ALLE IMPRESE E ALLE CONCESSIONARIE di fermare i licenziamenti e di predisporre dei piani industriali che salvaguardino l’occupazione nelle società 17/10/16
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17/10/2016 Il Gruppo Ghergo ripiomba nell'incertezza
L'amministratore delegato del Gruppo Ghergo e i suoi collaboratori, entrati in carica a luglio 2015 e responsabili di tutto il piano di riorganizzazione e rilancio del gruppo,sono stati "congedati" a fine settembre senza plausibili spiegazioni. Tutti i ruoli dirigenziali sono nuovamente ricoperti dai componenti della famiglia Ghergo, proprietaria del gruppo, che oggi sta lavorando ad un nuovo fantomatico piano industriale da presentare a banche e organizzazioni sindacali, con tempi indefiniti. Dal 2009 ad oggi, a Porto Recanati, la stessa famiglia ha incaricato (e poi dimissionato) ben tre professionisti esterni, con l'unico risultato ad oggi di avere peggiorato la situazione sia finanziaria che produttiva, nonostante l'uso continuo di ammortizzatori sodali e i sacrifici dei lavoratori. A Matelica e Sassoferrato, il piano di riorganizzazione e rilancio degli stabilimenti, sottoscritto in Regione Marche e al Ministero del Lavoro non più tardi della scorsa primavera, a causa di una serie preoccupante di ritardi sulle tempistiche concordate, sia sullo smontaggio della vecchia linea che sull'acquisizione e montaggio della nuova, rischia di essere messo in discussione compromettendo le prospettive future per entrambi gli stabilimenti. Il 13 ottobre le organizzazioni sindacali e le rsu di tutti gli stabilimenti delle province di Macerata e Ancona hanno coinvolto la Regione e l'Assessore al Lavoro, Loretta Bravi. Il 14 si sono tenute le assemblee dei lavoratori di tutti gli stabilimenti dei gruppo, dando avvio allo stato di agitazione e alla mobilitazione di tutti i lavoratori, a partire da un'ora di sciopero oggi, lunedì 17 ottobre, ultima ora di turno in tutti gli stabilimenti del gruppo. La preoccupazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali merita risposte serie in occasione del prossimo incontro in Regione, programmato per il 4 novembre. 17/10/2016
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17/10/2016 5 Minuti Cisl: Non autosufficienza, colmare i ritardi - Senza limiti di età, generazioni a confronto
Non autosufficienza: va riaperto subito il confronto per una nuova politica sulla non autosufficienza nelle Marche. È la richiesta in conferenza stampa dei sindacati dei pensionati di Cgil Cisl Uil Marche. L'intervista a Dino Ottaviani, segretario regionale Fnp Cisl Marche. Senza Limiti di Età: lavoro, welfare, mondi vitali a misura di generazione, seminario ad Assisi, promosso dalla Fnp Cisl. Le interviste a Mario Canale, segretario generale Fnp Cisl Marche, Cristina Pasqualini, sociologa Università Cattolica di Milano, Enrico Oggioni, consulente Osservatorio Senior, Michele Raitano,economista Università Roma, e le voci delle giovani Alessandra e Beatrice.
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14/10/2016 Contratto legno arredamento: interrotte le trattative. A Fossombrone l'assemblea dei delegati di Umbria e Marche
Trattativa interrotta, blocco degli straordinari e sciopero nazionale di 8 ore il 28 ottobre. Saranno questi i temi al centro del dibattito dell’assemblea dei delegati e delle delegate di Marche e Umbria organizzata dai sindacati di categoria Feneal Uil Filca Cisl Fillea Cgil che si svolgerà il 18 ottobre 2016 alle ore 9.00 a Fossombrone presso il Centro Sociale del quartiere Montecelso in Via Vigne 9. «Il settore attende il contratto da sei mesi e la mobilitazione rappresenta la risposta alle proposte di Federlegno che chiede ai lavoratori più flessibilità con un aumento salariale pari a zero euro». Secondo i sindacati «il settore è in ripresa e, dopo le buone performance del 2015 (quando le esportazioni aumentarono del 6%), registra un ulteriore incremento delle esportazioni del 3% nel primo semestre 2016». Le Marche, con una quota del 6%, sono la sesta regione italiana per esportazioni. Il Legno-Arredo marchigiano rappresenta la seconda filiera di settore per valore aggiunto prodotto, pari al 17,2% delle aziende del manifatturiero e al 4,4% del totale prodotto nelle Marche, assorbendo il 5,7% di tutti gli occupati della regione e il 19,5% di quelli impiegati nel manifatturiero. I lavori dell’assemblea saranno coordinati dal Stefano Paloni (Feneal Uil Umbria), avranno inizio con la relazione di Paolo Ferri (Filca Cisl Marche) mentre le conclusioni sono affidate a Marinella Meschieri (Fillea Cgil Nazionale).
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12/10/2016 Non autosufficienza, la Regione non risponde
«Sulla sanità e sulle politiche socio sanitarie la Regione Marche non ci ascolta!» L'allarme è stato lanciato oggi durante la conferenza stampa organizzata dalle Federazioni dei pensionati di SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil Marche. A distanza di più di 3 mesi dalla presentazione del documento unitario "Proposte per una nuova politica regionale sulla non autosufficienza”, i sindacati dei pensionati sollevano una serie di  questioni rispetto alle quali è urgente riaprire il confronto con la Regione Marche. La prima è relativa all'area dell'integrazione socio sanitaria, per la quale la Regione investe un budget risibile (circa 170 milioni di €), insufficiente a garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza socio sanitaria. I settori più critici sono quelli della salute mentale, delle dipendenze patologiche e delle cure domiciliari. Rispetto a queste ultime, i livelli di assistenza erogati dalla Regione sono inferiori alla media nazionale e gli utenti assistiti sono in calo (-3.500 dal 2008 ad oggi), a fronte di bisogni crescenti. E' allarme anche per i 400 nuovi posti letto di residenza protetta per anziani non autosufficienti. Solo una quota residua ed eventuale sarà collocata seguendo il criterio del riequilibrio regionale, che avrebbe dovuto rappresentare il criterio principale per la scelta delle strutture nelle quali convenzionare i posti letto. In questo modo, secondo SPI, FNP e UILP Marche, saranno premiati quei gestori delle strutture che, sfruttando rendite di posizione e disponibilità di alcuni amministratori locali, ottengono autorizzazioni ad aprire nuove strutture (certi del successivo convenzionamento) a prescindere dalle reali necessità dei territori. Preoccupa il percorso di trasformazione dei piccoli ospedali in Ospedali di Comunità, che diverrà definitivo al 1 gennaio 2017. Le principali criticità: 2 ore di assistenza medica diurna per 10 posti letto di cure sono insufficienti; l'assistenza notturna sarà affidata alla sola Guardia Medica e al Medico della Potes (quando presente). «Sulla gestione delle urgenze negli Ospedali di comunità - sostengono SPI FNP e UILP - servono iniziative pubbliche di informazione della cittadinanza!» Resta infine sulla carta il progetto di sviluppo delle 15 Case della Salute di tipo A (bassa intensità assistenziale) da attivare ex novo sul territorio regionale. Al momento non è partito neppure il primo step di questo percorso, che prevedeva l’attivazione di 5 strutture nei capoluoghi di Provincia. Le Federazioni dei pensionati hanno poi illustrato l'impatto che l'intesa tra Governo e Confederazioni nazionali del 28 settembre scorso sulla previdenza produrrà sui pensionati marchigiani. L'intesa prevede misure che saranno inserite nella prossima Legge di Stabilità (per un valore complessivo di circa € 6 miliardi in tre anni) e che produrranno i loro effetti già nel 2017,  a partire dalla modifica dell'istituto della quattordicesima mensilità (cosiddetta “somma aggiuntiva). Rispetto a quest'ultima viene ampliata la platea dei beneficiari, incrementando il limite di reddito necessario, che passa da 9.786,86 € (circa 750 € mensili) a 13.049 € lordi annui (circa € 1.000 mensili) e incrementato l'importo per coloro che finora hanno percepito il beneficio. Nel 2016, nelle Marche, la somma aggiuntiva è stata erogata a 70.494 pensionati (2.127 milioni in Italia), per un valore complessivo di quasi € 29 milioni (quasi € 850 milioni in Italia). I pensionati marchigiani con età superiore a 64 anni e reddito pensionistico compreso tra 0 e 750 € lordi mensili sono 76.099 (dati Inps 2014). Quelli con reddito pensionistico compreso tra 750 e 1.000 € lordi mensili sono 46.837. «In base a queste considerazioni - conclude il Segretario della FNP Cisl Marche Dino Ottaviani - si può stimare che 43.500 pensionati marchigiani potrebbero essere interessati dall’estensione del beneficio. Quindi circa 119.500 pensionati marchigiani beneficeranno complessivamente dell'accordo».IL DOCUMENTO STAMPA Proposte per una nuova politica regionale sulla non autosufficienza
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11/10/2016 Poste, "Come stanno smantellando il servizio pubblico" l'allarme della Slp Cisl Marche verso lo sciopero nazionale del 4 novembre
Consegne in ritardo e posta giacente, ancora disagi per i cittadini di Urbino.  «Viste le condizioni in cui stanno lavorando i portalettere è il minimo che possa capitare  ad Urbino. – esordisce  Dario Dominici segretario regionale del SLP-Cisl il sindacato maggiormente rappresentativo di categoria -  Certo è che  la responsabilità non è degli addetti al recapito che ogni mattina, in tutta la Regione, si ingegnano per recapitare la corrispondenza nonostante l’azienda faccia di tutto per impedirlo. Come è possibile  consegnare la posta nei tempi giusti se ad esempio 6 portalettere sono senza macchina e non è cosa da poco. - continua il rappresentante dei lavoratori - Se pensiamo che i portalettere dotati di un automezzo sono 15, ciò significa che la metà di loro non viene messa nella condizione di svolgere il proprio lavoro. Da quanto tempo? Può sembrare impossibile ma la manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi è lacunosa e costantemente in ritardo, aumentando il rischio degli addetti che operano per la maggior parte della giornata all'esterno. » Alcune di queste auto sono ferme da oltre un mese e per distribuire la posta a domicilio i portalettere devono uscire in due con la stessa macchina, pur servendo zone diverse e distanti fra loro. « Il prossimo mese dovrebbero arrivare nuovi mezzi ma alla fine di ottobre scadranno le assicurazioni delle vetture attualmente utilizzate. - aggiunge Dominici –  Questo ci preoccupa  molto, cosa dobbiamo aspettarci ?? almeno altre due settimane di disagi? » Verrebbe da domandarsi perché  sta accadendo tutto questo. «  Il sospetto, che sta diventando certezza,  è  che  si  voglia far di  tutto per minare il servizio pubblico e dimostrare che non  funziona! – conclude con amarezza Dominici – Giustificando così aumenti delle tariffe, introduzione di servizi a pagamento, riorganizzazioni finalizzate solo ed esclusivamente a tagli di personale,  evitare investimenti che invece stanno caratterizzando gli altri operatori postali italiani in cerca di maggiori ricavi e acquisizione di fette di un mercato, come  quello postale e della logistica.   Unitariamente il sindacato, anche per  contrastare  questi problemi, ha proclamato uno stato di agitazione a livello nazionale che culminerà con una giornata di sciopero generale nazionale il 4 novembre».  11/10/16
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11/10/2016 Comune Ancona. Bilancio Preventivo 2017. Cisl Fp : "Necessario un rilancio delle assunzioni e della Polizia Municipale"
Nelle prossime settimane l'amministrazione comunale di Ancona sarà impegnata nella elaborazione del Bilancio di Previsione 2017. «E' più che mai necessario in questa fase discutere preventivamente con Rsu e sindacati del piano assunzioni che si intende programmare per il prossimo anno. - afferma Luca Talevi,  segretario generale Fp Cisl Marche, in  una nota -  Da tempo infatti il Comune di Ancona è sceso sotto le 800 unità, a causa  del lungo blocco delle assunzioni legato anche al riordino delle province. In questo contesto organizzativo in cui tutti i settori sono in carenza di organico, nonostante le recenti cinque assunzioni, il Corpo della Polizia Municipale continua ad essere sotto le 90 unità: per l'esattezza 88 unità più il comandante ( 75 agenti, 6 tenenti, 5 capitani, 2 maggiori ), e almeno altre cinque unità andranno in pensione nell'arco dei prossimi dodici mesi.» E' evidente che vi è necessità di bandire dei concorsi pubblici per vari settori. «Sono stati da tempo chiesti per gli educatori asilo nido, ma necessitano anche agenti in categoria C ed ufficiali in categoria D, cosi come per impiegati amministrativi/tecnici categoria C. - continua Talevi  -  Siamo consapevoli che le risorse a disposizione sono limitate ma proprio per questo necessita un confronto preventivo con i sindacati in una ottica che permetta anche un percorso di mobilità interna con criteri definiti  tesi a coniugare le esigenze organizzative dell'ente con le richieste dei lavoratori.» 11/10/2016
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10/10/2016 5 Minuti Cisl: Mobilitazione unitaria regionale - Presidio Ersu - Obbligazioni Banca Marche
Al via la mobilitazione di Cgil Cisl e Uil Marche per chiedere alla Regione un cambio di passo sulle politiche economiche, sociali e sanitarie. Presentate in conferenza stampa le iniziative unitarie per dare voce ai problemi della comunità e al disagio diffuso tra lavoratori dipendenti, pensionati, giovani e disoccupati. L'intervista a Sauro Rossi, Segretario regionale Cisl Marche. Mobilitazione e presidio Cgil Cisl Uil, in Regione, dipendenti dell'Ersu nell'ambito della riforma dell'ente per il diritto allo studio. Le interviste a Roberto Cecchini, Ersu Urbino, Sabrina Linciano, Ersu Ancona, Alessandro Moretti, Ersu Macerata ed Ersu Camerino, e Domitilla Santori, Presidente del Consiglio Studentesco. Obbligazioni subordinate Banca Marche, al via le richieste di rimborso forfettario. Adiconsum Marche spiega come fare.
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10/10/2016 Straordinari, assunzioni, organizzazione: i motivi dello stato di agitazione a Torrette
I dipendenti dell’ AOU Ospedali Riuniti sono stanchi di effettuare lavoro straordinario per sopperire alla carenza di organico, agli impegni assunti dalle varie Direzioni Aziendali, alla politica Sanitaria Regionale che riduce l’attività degli Ospedali limitrofi, come Chiaravalle e Osimo, implementando l’attività e l’emergenza sanitaria, in un’Azienda già sofferente. Nel triennio 2013-2015 sono stati decurtati illegittimamente dalla produttività dei dipendenti circa 2.300.000 € per il pagamento dello straordinario, così ripartiti anno 2013 598,000 €,anno 2014 771.000 €, anno 2015 655.000 € con un utilizzo unilaterale dei fondi destinati alle fasce e produttività in violazione della norma vigente. La situazione è immutata nell’anno 2016 con un ulteriore splafonamento del fondo delle straordinario di circa 600.000 € nella proiezione comunicata dalla Direzione dell’ Azienda nel mese di Luglio arrivando ad un probabile totale di 2.900.000 € nel periodo 2013-2016 . Unico correttivo organizzativo effettuato dall’ Azienda dal mese di ottobre 2016 è stato quello di modificare l’orario di lavoro del personale dei blocco operatori di Torrette e Salesi, centrale di sterilizzazione, e tecnici di laboratorio assegnati al reparto di ematologia. Il tutto senza un reale confronto, con documentazione inviata in data 11 agosto 2016 con due incontri per un totale di 4 ore. L’orario imposto non è ancora conforme alla norma, e a nostro giudizio, non riduce il problema del prolungamento orario delle sedute operatorie e questo genera eccedenza oraria, salti riposi e difficoltà nel concedere ferie o permessi al personale. Inoltre ci risulta che le matrici turno applicate sono difformi a quelle presentate e ci sia incongruenza tra il personale in servizio e l’attività svolta. Inoltre nessuna certezza sul fatto che l’assenza giornaliera, come la malattia non generi debito orario al dipendenti Relativamente alle non corrette relazioni sindacali, nostro malgrado nessuna informativa e confronto sul piano occupazionale, notizia appresa soltanto dopo la pubblicazione nell’albo pretorio, ne tanto meno sulle assunzioni citate in Regione il 26 settembre 2016, ovvero 288 assunzioni a fronte di 188 cessazioni a vario titolo con un saldo positivo di 80 unità. Quali i profili interessati? Dove sono stati inseriti e perché un atto unilaterale? Nessuna informazione e confronto sul trasferimento del Salesi a Torrette, dove l’unica certezza rimane il problema dei parcheggi. La Direzione Aziendale intende non riconoscere le progressioni economiche orizzontali (fasce) con decorrenza all’anno 2015 con la flebile scusa di non essere mai stata richieste, cosa non vera in quanto la Rsu fin dall’ ottobre 2015 aveva richiesto incontri per la definizione di un accordo, in linea con quanto fatto dall’altre aziende sanitarie limitrofe. che hanno stipulato accordi con decorrenza anno 2015 nell’anno 2016. Prendiamo atto che in data 5 ottobre l’azienda ci ha convocato per un incontro sindacale previsto in data 13 ottobre, e che inoltre in data 6 ottobre 2016 ha inviato una mail che annulla la precedente e scrive “nell’ottica di sviluppare una sana e reale collaborazione”. Prendiamo atto che l’Azienda ha ammesso tra le righe i propri errori. Disponibili come sempre al confronto ma che non sia come quello attuale che è stato esclusivamente di facciata. Per le suddette motivazioni la Rsu e le organizzazioni sindacali hanno proclamato nell’incontro aziendale del 26 settembre 2016 lo stato di agitazione che rimane confermato, e richiesto incontro al Presidente della Regione Marche in attesa di conferma. 10/10/2016
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04/10/2016 Manifattura Tabacchi: sciopero sospeso dopo la proposta di acquisto
I lavoratori della Manifattura di Chiaravalle hanno sospeso lo sciopero a oltranza proclamato martedì per protestare contro la volontà dell'azienda di avviare una procedura di concordato. La Mit, proprietaria dello storico impianto, ha infatti accolto la richiesta di incontro con i sindacati e con il sindaco di Chiaravalle, annunciando l'esistenza di una proposta di acquisto. Lunedì scorso, Rsu e sindacati avevano incontrato in Regione gli assessori al Lavoro, Loretta Bravi, e all'Industria, Manuela Bora, alle quali hanno chiesto di convocare la proprietà per trovare soluzioni alternative al concordato. L'azienda, di proprietà della Mit, impiega 65 persone: dopo anni di difficoltà, la Manifattura ha ripreso a registrare buoni fatturati e sta trattando una commessa internazionale che, secondo le sigle dei lavoratori, darebbe lavoro a tutti gli addetti per un biennio, con prospettiva di nuove assunzioni. 06/10/2016  
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