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25/11/2015 Contraffazione: iniziativa dell'Adiconsum a Macerata
Si terrà domani 26 novembre presso l'aula magna dell'Istituto tecnico commerciale "A.Gentili" di Macerata l'incontro del progetto "Contraffazione? Io non compro il falso" organizzato dall'Adiconsum con la collaborazione della Camera di commercio di Macerata e la partecipazione del Colonnello Amedeo Gravina, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata. All'iniziativa, che inizierà alle ore 10, saranno presenti gli studenti dell'Istituto tecnico commerciale e del Liceo artistico "G.Cantalamessa". Alessandra Fioravanti dell'Adiconsum di Macerata descriverà l’iniziativa e il ruolo dell’ Adiconsum in riferimento al fenomeno della contraffazione, alle conseguenze dal punto di vista sanzionatorio per il consumatore e i canali di distribuzione e illustrerà i motivi per non acquistare un falso. Claudia Guzzini, responsabile Area Tutela del mercato della Camera di commercio Macerata, spiegherà le funzioni della CCIAA sulla sicurezza dei prodotti, la marcatura CE e l'etichettatura corretta con riferimento, in particolare, ai prodotti alimentari. Il Colonnello Gravina  parlerà dei rischi per la salute e per la sicurezza e i danni all'economia causati dal fenomeno della contraffazione. Dai questionari rivolti ai giovani degli istituti di II grado, è emerso che i giovani acquistano in maniera automatica dai cosiddetti vu cumprà, oppure on-line, tenendo in considerazione il basso prezzo e la marca, e senza alcuna riflessione in merito al gesto che compiono. È dunque necessario rendere il consumatore sempre più consapevole e responsabile negli acquisti di beni, fornendo strumenti di conoscenza che permettano lo sviluppo del senso critico e quindi forme di prevenzione e di autotutela, nonché alimentando il senso civico di ognuno su un fenomeno che riguarda non solo lo sviluppo della nostra economia, ma che attiene direttamente alla salute del consumatore. La forza del contrasto, per raggiungere risultati visibili, necessita a priori di un’azione sinergica a livello provinciale, una ampia alleanza tra imprese, soggetti sociali e associazioni di categoria, consumatori e forze dell’ordine, finalizzata ad un forte investimento culturale per accrescere la cultura della legalità, della salute e della sicurezza, mettendo in atto azioni comuni di prevenzione
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24/11/2015 Seda Srl non paga gli stipendi: è sciopero
Le Rappresentanze Sindacali Aziendali della SEDA srl di Jesi, dopo l’assemblea del personale tenuta in data 23 Novembre, hanno indetto due giornate di sciopero per Giovedì 10 e Venerdì 11 Dicembre 2015 per le seguenti motivazioni: mancata erogazione di parte della mensilità di Dicembre 2014 e mancata erogazione delle intere mensilità dei mesi di: Giugno, Luglio, Agosto, Settembre e Ottobre 2015; mancata erogazione dei Buoni pasto a partire dal mese di Maggio 2014; mancato versamento dei contributi al Fondo Integrativo Previdenziale dal 1° gennaio 2014, relativi sia alle quote di competenza aziendale sia alle quote dei Dipendenti, pur avendole trattenute dalle buste paga degli stessi Dipendenti; mancato pagamento delle provvidenze per figli-studenti ed altri istituti contrattuali.
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24/11/2015 Elezioni RSU dei trasporti: Fit Cisl pronta per una nuova sfida
Da oggi e fino a venerdì 27 compreso, si vota per eleggere le rappresentanze sindacali unitarie e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza all'interno del gruppo Ferrovie dello Stato.
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24/11/2015 Jp Industries: la Cassazione boccia il ricorso delle banche
Oggi la Corte di Cassazione ha emesso sentenza definitiva a favore della J.P. Industries in merito al ricorso delle banche che chiedevano l'annullamento della vendita. Fim, Fiom e Uilm di Marche ed Umbria dichiarano la loro soddisfazione in merito alla sentenza: cade questa spada di Damocle che bloccava l'attività industriale della J.P. Industries e di conseguenza il lavoro dei 700 dipendenti. «Con questa sentenza si  rimette al centro il lavoro in territori dove la crisi ha prodotto gravi problemi sociali. - ha dichiarato Andrea Cocco, Fim Cisl Marche - Se fosse stata diversa gli unici a pagarne le  conseguenze sarebbero stati i lavoratori ed è per questo che la Fim si è battuta negli ultimi anni. Ora si discuta di piano industriale e di lavoro cioè dell’economia reale che serve a questo paese, come sosteniamo da sempre.» Sulla vicenda Jp Industries è intervenuto anche il segretario generale  della Cisl, Stefano Mastrovincenzo: « un esito fortemente  voluto dal sindacato che costituisce un importante risultato per salvare una parte dell’occupazione e della produzione coinvolte dalla amara vicenda della Antonio Merloni , che ha trascinato interi territori e migliaia di persone in una crisi lunga e profonda.  - conclude Mastrovincenzo - L'impresa può  iniziare a sviluppare i suoi piani industriali e al contempo le istituzioni devono fare il possibile perché siano impiegati tutti i fondi dell’Accordo di Programma, ancora in gran parte inutilizzati, per cercare di dare qualche altra risposta in termini di investimenti e di lavoro.» Ieri al Ministero del Lavoro i sindacati di categoria hanno condiviso il verbale per la cassa integrazione per riorganizzazione per i prossimi 21 mesi a decorrere da gennaio 2016  e  lunedì 30 novembre hanno convocato l'assemblea con i lavoratori dello stabilimento di Marangone della JP Industries per fare il punto  sul rinnovo della cigs e sulla nuova sentenza .
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23/11/2015 Banca Marche, garantita continuità operativa. Adiconsum tutela azionisti e risparmiatori
«La continuità operativa di Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti è garantita». Così Giulio Romani, Segretario Generale FIRST Cisl, commenta l’entrata in vigore del decreto legge 183/2015 e dei provvedimenti correlati di Banca d'Italia. È stato  si evitato il fallimento di Banca Marche, un fatto estremamente importante che riprendendo il testo di Banca d’Italia «assicura la continuità operativa delle banche e il loro risanamento, nell'interesse dell’economia dei territori in cui esse sono insediate; tutela pienamente i risparmi di famiglie e imprese detenuti nella forma di depositi, conti correnti e obbligazioni ordinarie; preserva tutti i rapporti di lavoro in essere; non utilizza denaro pubblico». Ma il prezzo è troppo alto per i circa 43.000 piccoli azionisti che inconsapevolmente si sono visti azzerare azioni e per i possessori di obbligazioni subordinate, che fino alla fine hanno riposto le loro speranze in un’azione di salvataggio che tutelasse i propri risparmi. Un risparmio, che unitamente a quello delle Fondazioni si aggira a circa un milardo e mezzo. Si tratta per una parte del risparmio delle famiglie, della liquidazione di tanti, degli investimenti delle imprese per la loro attività: denaro improvvisamente sfumato con gravissimo danno non solo a livello personale ma per il valore economico del nostro territorio. Persone che hanno investito e creduto in questi anni in Banca Marche, anche a fronte di un aumento di capitale del 2012 truffaldino e per il quale la Consob ha sanzionato gli ex vertici della Banca in quanto venivano nascoste ”informazioni che avrebbero potuto dissuadere dall'aderire all'offerta”. Infatti gli azionisti se avessero saputo la verità avrebbero potuto non aderire all'aumento di capitale e vendere le proprie azioni. Tutto ciò non solo è stato negato da una scorretta informazione, ma oggi sono gli unici a pagare per il salvataggio di Banca Marche e sono giustamente arrabbiati e delusi. Una vicenda complessivamente opaca, le procure sono al lavoro, e vorremmo che chi ha portato la banca in questa situazione paghi davvero. A seguito del commissariamento , troppi sono stati i silenzi dei commissari e della stessa Banca d’Italia, un commissariamento infinito che non ha prodotto nessuna soluzione. Adiconsum aveva loro inviato una richiesta per aprire un tavolo di negazione, proposta alla quale non è stata data risposta. Oggi abbiamo una situazione in cui la vecchia banca è in liquidazione coatta, la nuova banca, “bridge bank”, svolgerà un ruolo transitorio e sono presumibili ulteriori sviluppi, e da ultimo la “ bad bank”: una situazione nuova e atipica che Adiconsum sta approfondendo. È evidente che Adiconsum continuerà il percorso giudiziario a sostegno dei risparmiatori, considerando che è venuto meno il rispetto delle regole di condotta a carico degli intermediari finanziari dettati dalla normativa a tutela dei risparmiatori. Ma Adiconsum è anche una associazione votata alla negoziazione e quindi sta valutando anche la possibilità di trovare meccanismi per la conversione delle azioni e delle obbligazioni  subordinate, fra l’altro i rischi di quest’ultime sono assolutamente sconosciute ai risparmiatori inesperti, al fine di evitare la perdita totale del risparmio. Pertanto, al di là dei tecnicismi, la politica ha ampi spazi di manovra sulle scelte per salvaguardare il risparmio di lavoratori, pensionati e imprese e su questo terreno li invitiamo ad impegnarsi. « E' bene ricordare  come i lavoratori, sottoponendosi a sacrifici economici – sostiene Romani, Segretario Generale FIRST Cisl –  abbiano concretamente contribuito alla riduzione dei costi operativi a fronte di situazioni gravissime prodotte dalle amministrazioni succedutesi nel tempo». «Il personale che collaborerà con l’unica bad bank creata, pur essendo alle dipendenze delle quattro good bank, potrà contribuire a realizzare un valore maggiore rispetto a quello delle attività deteriorate conferite. Su questo punto – conclude Romani – sarà necessario che le Autorità facciano chiarezza. Infatti non essendo stati utilizzati soldi pubblici per le risoluzioni delle crisi, sarebbe opportuno che, in caso di complessivi maggiori realizzi, venisse previsto un rimborso parziale per i detentori di obbligazioni subordinate e di azioni che, attraverso l’azzeramento dei relativi valori, hanno consentito la notevole riduzione dei bad loans conferiti nella bad bank. Tale decisione andrebbe assunta almeno per le azioni e le obbligazioni subordinate detenute da investitori non istituzionali. Siamo infatti convinti che, come avvenuto per la Società di Gestione di Attività – SGA – nata nel 1996 per salvare il Banco di Napoli, l’ipotesi di un valore di realizzo superiore alle iniziali aspettative non sia affatto inverosimile».
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23/11/2015 Ospedale di Jesi tra criticità e potenzialità
Il nuovo Ospedale Carlo Urbani, ma anche la sanità sul territorio così come la riqualificazione del vecchio Ospedale e della sua area, saranno gli argomenti che CGIL CISL e UIL di Jesi discuteranno con gli interlocutori istituzionali il prossimo 30 Novembre presso il Palazzo dei Convegni del comune di Jesi. All'incontro pubblico parteciperanno il Sindaco Massimo Bacci, il Presidente della IV commissione sanità e politiche sociali della Regione Marche Fabrizio Volpini ed il Direttore ASUR Marche Alessandro Marini. A sei mesi dalla insediamento della nuova Giunta regionale, dopo la nomina della nuova governance della sanità e a distanza di un anno dalla inaugurazione del nuovo Ospedale si discuterà dunque delle criticità emerse e delle loro soluzioni, ma anche delle potenzialità inespresse del nosocomio. Sarà anche l’occasione per ampliare la discussione ed affrontare anche il tema, altrettanto caro al sindacato, dei servizi sanitari e sociosanitari sul territorio che con le sinergie giuste possono senza dubbio dare risposte sia in termini di qualità della salute che di efficienza e razionalizzazione sanitaria-sociosanitaria. Cercheremo inoltre di riprendere il discorso relativo alla riconversione del vecchio ospedale, discussione già affrontata il 16 maggio scorso nell’iniziativa svolta nella sala consigliare del comune di Jesi. In quella occasione la Regione, allora già rappresentata dal dott. Marini, aveva illustrato un percorso per tutta l’area che prevedeva sia demolizioni che riconversione e sarà dunque importante per la nostra città che tale percorso non si interrompa. «Alla luce della Legge finanziaria in discussione in Parlamento, considerate le criticità in termini di risorse finanziarie già vissute dalle Regioni, è fondamentale per il sindacato confederale che vengano fatte le necessarie scelte che tutelino la salute dei cittadini in primis appartenenti alle categorie più fragili come anziani e disabili, - dichiara Maurizio Andreolini, responsabile Ast Jesi - dunque auspichiamo un confronto propositivo con le tutte le tutte le Istituzioni per una vera integrazione socio sanitaria nell’interesse dei cittadini e operatori».
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23/11/2015 Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: le iniziative della Cisl Marche
Il 25 novembre in tutto il mondo ricorre la “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne” e la Cisl, per rafforzare il messaggio di rispetto della donna e della vita, aderisce alla campagna #postoccupato. In tutte le sedi sindacali delle Marche, ci sarà una sedia vuota, sotto cui giacciono delle scarpe rosse, segno del posto che una donna occupava nella propria vita e che ha lasciato vuoto perché vittima della violenza. L’adesione alla campagna #postoccupato è stata promossa nei giorni scorsi alla Conferenza nazionale Cisl di Riccione. «Vogliamo così evidenziare il nostro impegno quotidiano di donne e uomini del Sindacato per prevenire e combattere ogni forma di violenza e discriminazione e per tutelare le vittime. – afferma Cristiana Ilari, responsabile Pari Opportunità Cisl Marche - I simboli, le celebrazioni, le memorie hanno il merito di testimoniare e ribadire un alto valore condiviso, soprattutto quando non cessa l’urgenza di diffonderlo. Ed è così, perché i dati ISTAT ci parlano di ombre e di flebili luci, cioè di cifre che, anche grazie ad una profonda campagna di sensibilizzazione, si sono sì abbassate ma che rimangono comunque preoccupanti.» In Italia sono 6 milioni e 788 mila le donne che hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale; 652 mila le donne che hanno subito stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri; il 62,7% degli stupri è commesso da un partner attuale o precedente. Rispetto all'anno precedente non si intacca lo zoccolo duro della violenza, gli stupri e i tentati stupri (1,2% sia per il 2006 sia per il 2014). Le violenze sono più gravi: aumentano quelle che hanno causato ferite (dal 26,3% al 40,2% da partner) e il numero di donne che hanno temuto per la propria vita (dal 18,8% del 2006 al 34,5% del 2014). Ma nella loro totalità, se si confrontano dati, negli ultimi 5 anni, dal 2009 al 2014, le violenze sono passate dal 13,3% all'11,3%, rispetto ai 5 anni precedenti il 2006. Nelle Marche i contatti presso i Centri antiviolenza nell’anno 2014 sono stati 422, in lieve calo rispetto all’anno 2013, che ha registrato 439 schede di ingresso. A livello provinciale, il decremento maggiore si presenta nelle province di Fermo e Macerata, rispettivamente con valori di 70 nel 2013 scesi a 55 nel 2014 e di 72 nel 2013 diminuiti a 57 nel 2014; nella provincia di Ancona il calo è contenuto (147 nel 2013; 143 nel 2014), si registra un lieve incremento (110 nel 2013; 115 nel 2014) per la provincia di Pesaro e Urbino e un aumento importante (40 nel 2013; 52 nel 2014) nella provincia di Ascoli Piceno. «Se da un lato il fenomeno è grave e trasversale e molto c'è da fare anche sul piano culturale, visto che spesso la violenza avviene nell'ambito domestico dall'altro è evidente che i passi in avanti sono senza dubbio frutto di una maggiore informazione, del lavoro sul campo di vari soggetti, a partire dai centri antiviolenza, e di un clima culturale di maggiore condanna della violenza in ogni sua forma e in ogni luogo che rende le donne più sicure di poter combattere il fenomeno. - prosegue Cristiana Ilari - Per questo dobbiamo tenere alta la guardia e diffondere i servizi sul territorio e per questo la CISL delle Marche ha voluto concretamente promuovere e realizzare un'azione di tutela e prossimità: il servizio di consulenza legale "INSIEME ALLA CISL".» L'attività, che è svolta in convenzione dall’Avvocato Raffaella Spettoli, prevede consulenza e assistenza su una casistica ampia che va dalla violenza fisica e sessuale alla violenza economica, domestica, psicologica, e allo stalking in tutte le sue declinazioni (condominiale, lavorativo, cyberstalking). «Un'iniziativa che, insieme ad altre sul territorio, contribuisce a rendere sempre più efficace la rete di protezione per combattere il fenomeno perché – conclude Ilari - lo sappiamo, è proprio la consapevolezza di non essere sole che può fare la differenza.» Il “Daisy” il Coordinamento nazionale donne della Fim Cisl, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, lancia in tutte le regioni iniziative per mettere in collegamento il mondo sindacale con i centri antiviolenza presenti nei territori che, accolgono le donne vittime di abusi e maltrattamenti e le sostengono, affinché queste situazioni emergano e siano adeguatamente contrastate. Anche nei luoghi di lavoro, spesso, per ragioni circostanziate, le donne non hanno il coraggio di denunciare le violenze subite, o semplicemente, di condividere anche solo le proprie paure. Per queste ragioni il Coordinamento donne della Fim Cisl vuole essere vicino alle donne lavoratrici del mondo metalmeccanico, ambiente storicamente a prevalenza maschile, affinché non si sentano isolate o emarginate, offrendo loro informazioni, conoscenze e strumenti in collaborazione con i centri antiviolenza, a tal proposito nel decreto attuativo del Jobs Act ricordiamo, è stato introdotto il congedo per le donne vittime di violenza di genere che permette percorsi di protezione . Le donne hanno il diritto di esprimere appieno nel contesto professionale la propria libertà e soggettività femminile, arricchendo significativamente in questo modo anche la rappresentanza sindacale. «Il dato della violenza sulle donne nella sfera privata è in allarmante crescita nel nostro paese e nonostante sia stata posta l’attenzione dei media su questo tema, si continua a sottovalutare e a non denunciare la violenza di genere nei luoghi di lavoro. - sottolinea Romina Rossi, segretario regionale Fim Cisl Marche - Per questo è necessaria una assunzione di responsabilità attraverso l’impegno da parte del Sindacato a dare il proprio contributo e sostegno, durante la vita lavorativa delle donne, periodo durante il quale troppo spesso sono soggette a molestie, e discriminazioni.” Le iniziative: #postoccupato alla Cisl di Macerata
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23/11/2015 Gruppo Biesse: accordo per 80 posti a tempo indeterminato
Nell’incontro del 19 novembre tra i sindacati Fim Fiom Uilm e il Gruppo Biesse si è sottoscritto un accordo con il quale l’azienda, con sede a Pesaro, si impegna a stabilizzare 80 rapporti di lavoro a tempo indeterminato nel mese di dicembre 2015, di cui 31 operai e 8 impiegati prima con contratto di somministrazione e 11 operai e 30 impiegati precedentemente con contratto a termine. Come Fim Cisl riteniamo molto importante l’intesa raggiunta perché risponde ad una nostra richiesta espressa più volte nel corso dell’anno. I risultati positivi realizzati in termini di volumi e di fatturato da parte del Gruppo Biesse hanno determinato un incremento occupazionale che al 30 di settembre è pari a circa 200 unità con contratti a scadenza in tutte le diverse unità produttive. «In un contesto territoriale che ha subito fortemente la crisi e che ha visto perdere tanti posti di lavoro, - afferma Leonardo Bartolucci Segretario Fim Cisl Marche – l’aspetto occupazionale è sempre stato una nostra priorità sia nella difesa dei posti di lavoro che nella possibilità di contrattare nuove assunzioni. L’accordo sottoscritto in Biesse è sicuramente una bella notizia che credo sia giusto valorizzare perché, oltre all’incremento di occupazione determinatasi da settembre 2014, a partire dal prossimo dicembre una parte significativa di addetti sarà stabilizzata, mentre per gli altri saranno previsti successivi momenti di confronto con l’azienda sulla base dei futuri volumi produttivi e delle necessità organizzative aziendali». «Dopo questo importante risultato che valorizza le relazioni sindacali, - conclude Bartolucci - rimane da perseguire l’obiettivo di modificare il riconoscimento economico dei lavoratori sulla professionalità, oggi a discrezione aziendale, con un sistema di partecipazione sindacale in cui possano essere definiti congiuntamente i criteri di meritocrazia e i bisogni formativi come possibilità alle quali tutti i lavoratori possano accedere».
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23/11/2015 5MinutiCisl: #Parigisottoattacco la solidarietà dei sindacati - Sociale, confermate risorse ai Comuni
Contro il terrore e la paura, dopo gli attentati di Parigi, in piazza ad Ancona la solidarietà di sindacati, istituzioni e cittadini Le interviste a Sergio Piermattei, responsabile Ast Cisl Civitanova, Nely Isaj Anolf Cisl Marche, Dominique Collard, Console onorario di Francia e Asmae Dachan della comunità islamica. Sociale, risorse garantite ai Comuni ma vanno potenziati i servizi per l'infanzia e non autosufficienza. Il punto sul confronto tra sindacati e regione. L' intervista a Sauro Rossi segretario regionale Cisl Marche con delega al welfare. https://youtu.be/MoRkDU2q_a4
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20/11/2015 La Best riparte: siglato l'accordo per salvare Cerreto d'Esi
Firmato l'accordo tra i sindacati e la Best spa sul futuro del sito produttivo di Cerreto d'Esi.  La vertenza si chiude dopo 75 giorni di procedura, 30 ore di sciopero con blocchi stradali e una lunga trattativa al tavolo regionale tra le sigle di categoria e l'azienda di cappe aspiranti controllata dalla multinazionale Usa Nortek. L'accordo riduce da 55 a 35 gli esuberi su un totale di 198 lavoratori e prevede, oltre ai 24 mesi di cassa integrazione per riorganizzazione, incentivi all’esodo volontario (fino a 50 mila euro) e incentivi al part time. «Abbiamo raggiunto soluzioni che permettono di  ridurre al minimo l’impatto  dei licenziamenti coatti.  – afferma Andrea Cocco, Fim Cisl Marche – L’intesa, che abbiamo fortemente voluto, prevede l’utilizzo di  strumenti alternativi e conservativi  come ad esempio la cassa integrazione straordinaria per 2 anni, part-time incentivato e riqualificazione dei lavoratori con formazione. È il miglior accordo che potevamo fare e i  lavoratori ce lo  hanno confermato in assemblea  con il 92 % di consensi».   Le misure consentiranno di ridurre i costi di 1 milione e 700 mila euro e di rilanciare il progetto industriale. Il 2 dicembre il presidente della Nortek incontrerà il presidente della Regione Marche per discutere del piano industriale e confermare lo sviluppo in Italia. Soddisfazione arriva anche dai lavoratori: «L'accordo raggiunto è un gran risultato. È la soluzione migliore  per tutti. – sostiene  Marilyn Petruio, Rsu Fim Cisl  -  Un’intesa che ci permette  anche di verificare il progetto industriale, per la tutela delle lavoratrici e lavoratori anche in futuro. Ci restituisce la speranza per il lavoro, per salvare il più possibile i posti di lavoro. Ci sono lavoratori che sono in Best da anni e che hanno voglia di continuare a lavorare e l’hanno confermato con il consenso espresso nel referendum.  Cerreto c’è e continuerà ad esserci».
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20/11/2015 Italia di mezzo, incontro tra i Governatori. Mastrovincenzo: «Bene se finalizzato a miglior coesione sociale»
Il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo interviene sull’incontro tra i Governatori di Toscana, Marche e Umbria in programma domani a Perugia. «L’ipotesi di costruzione della cosiddetta “Italia di mezzo” è certamente interessante sul piano simbolico e parte da alcuni tratti identitari comuni e socio-economici comuni; a noi interessa che ogni ipotesi di riforma delle istituzioni, che riguardi le dimensioni territoriali o le funzioni, sia finalizzato a migliorare coesione sociale, sviluppo sostenibile, efficienza amministrativa per i cittadini e gli operatori economici». «Questo è il motivo - continua Mastrovincenzo - per cui da anni come sindacato sosteniamo i processi di aggregazione degli enti locali e delle aziende partecipate; anche per le regioni si pone il problema di avere massa critica maggiore nel confronto con realtà regionali esistenti in altri Paesi della Unione Europea. È quindi naturale che si ragioni anche di ridurre il loro numero, come si propone in alcuni progetti di legge; la Cisl auspica che su questo tema si proceda senza ansie riformatrici di facciata, ma con approfondimenti qualificati, ampio confronto e partecipazione. Guardiamo quindi con interesse a questo incontro tra i Presidenti di Toscana, Marche, Umbria, prima ancora che per quelle che potrebbero essere future eventuali scelte aggregative, per le grandi potenzialità di collaborazione che le tre comunità regionali potrebbero sviluppare su vari fronti: dall’utilizzo sinergico dei fondi europei, al potenziamento della infrastrutturazione materiale e immateriale, alla valorizzazione integrata del patrimonio artistico e culturale».
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20/11/2015 Anteas e Auser festeggiano i 10 anni dell'ausilio per la spesa
Il servizio di ausilio per la spesa ad Ancona compie 10 anni. Frutto di una collaborazione tra Coop Adriatica, Anteas e Auser Ancona, il progetto prevede la consegna della spesa a domicilio per le persone anziane o non autosufficienti effettuata da volontari. L'anniversario sarà festeggiato sabato 21 novembre alle ore 10.30 nella piazzetta della Coop di via Giordano Bruno con la presentazione del libro e del materiale fotografico che ripercorrono i 10 anni di vita del servizio e le testimonianze dei volontari che partecipano al progetto. «Siamo partiti in sordina con una macchina donata da un concessionario - ricorda Claudio Durisotti, responsabile Anteas Ancona - poi il servizio ha avuto successo e si è ampliato: serviamo regolarmente una quarantina di persone a settimana. L'intento è di allargare anche ai quartieri nuovi che attualmente non rientrano nel servizio. L'ausilio alla spesa è la dimostrazione di un'ottima collaborazione tra Coop Adriatica, Anteas e Auser, cioè tra cooperative, mondo del volontariato e sindacato».
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19/11/2015 Violenza sulle donne: tavola rotonda a San Benedetto del Tronto
Nell'ambito della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Coordinamento Donne della Fnp Cisl Marche organizzerà, sabato 21 novembre, un incontro sul tema presso la "Sala Smeraldo" dell'Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto. L'iniziativa è a ingresso libero e inizierà alle 15.30 con il saluto delle autorità, rappresentante da Margherita Sorge, assessore alle Politiche Sociali di San Benedetto del Tronto, Donatella Ferretti, assessore alle Politiche Sociali e vice sindaco di Ascoli Piceno, e Mirco Giampieri, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Fermo. A seguire, interverranno Angela Razzetti del Coordinamento Donne Siulp Polizia di Stato, e Rosandra Ciarrocchi, Coordinatrice Donne Fnp Cisl Ascoli Piceno. Prenderanno la parola, a conclusione dell'evento, la psicoterapeuta e criminologa Antonella Baiocchi e il segretario regionale Fnp Cisl Marche, Giulio Grazioli. Presiederà i lavori la Coordinatrice Donne Fnp Cisl Marche, Lorenza Mancini. pdf violenza donne 2015
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19/11/2015 Rischio tenuta per il trasporto pubblico nelle Marche
Sempre meno risorse per il trasporto pubblico nelle Marche. Se vengono confermati i dati ci sarebbero circa 3,2 milioni di euro in meno, per non aver raggiunto i parametri dell’indicatore passeggeri, ai quali si somma il taglio di 1,5 milioni per il 2016, per un totale di risorse assegnate pari a 106.840.577,87 di euro. È quanto emerge dallo schema del riparto definitivo per la competenza del 2015 del Fondo nazionale di finanziamento del TPL, approvato con decreto interministeriale e con parere favorevole della Conferenza Unificata lo scorso 5 novembre. «Il significativo calo di risorse nazionali, l’incognita del mantenimento delle risorse Regionali, che ad oggi sono state pari a 16 milioni di euro, mettono seriamente a rischio la tenuta del trasporto pubblico marchigiano. – afferma Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche – È arrivato il momento di fare scelte coraggiose per evitare che i tagli delle risorse ricadano su lavoratori e cittadini. Non è più possibile, che in una regione come la nostra, la gestione del trasporto pubblico avvenga con 40 aziende». Nel 2016 ci sarà la nuova gara di assegnazione: «Auspichiamo sia l’occasione per scegliere, anche nelle Marche come ha già fatto la Toscana, un’ Azienda unica regionale di gestione. – prosegue Ferracuti – Ciò permetterà di abbassare i costi, calmierare le tariffe e salvaguardare l’occupazione. Da affrontare quanto prima anche l’alta evasione del pagamento dei biglietti, adottando tutti i sistemi più adeguati, dai tornelli all’aumento degli addetti al controllo. Ora aspettiamo di incontrare i vertici regionale per trovare le soluzioni migliori».
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19/11/2015 Pensionati e crisi, se ne parla domani
C’e ancora tanto da fare” così Luciano Rovinelli responsabile dei pensionati Cisl di Fano – annuncia che i pensionati della Cgil, Cisl e Uil si riuniranno venerdì 20 novembre alle ore 9.00 presso la Sala Polivalente “Il cubo”, per discutere temi a loro vicini e molto sentiti in questo momento di crisi economica, sociale e culturale. “Partendo dal fatto che nel nostro ambito territoriale le persone sopra i 65 anni sono il 23,54% della popolazione e che la pensione media è di 650,38 €, la media delle pensioni di vecchiaia è di 863, 61 euro, verrà affrontata e sottolineata- spiega Rovinelli - la richiesta di un sistema di rivalutazione delle pensioni più equo (rispetto al decreto Legge 65), la riduzione della pressione fiscale sui redditi medio bassi a partire dall’estensione del bonus di 80 € anche ai pensionati e l’equiparazione della no tax area”. La quattordicesima introdotta dal Governo Prodi nel 2007 era percepita inizialmente da circa 3.000.000 di pensionati, attualmente il numero si è ridotto a 2.000.000 con un notevole risparmio economico da parte dello Stato. Altro tema molto sentito e urgente è la non autosufficienza, nelle Marche vi sono circa 71.000 persone non autosufficienti, “non possiamo non ignorare il ridimensionamento dei fondi nazionali destinati alle politiche sociali”, sullo sfondo vi è la richiesta di una legge sulla non autosufficienza che dia risposte agli anziani e alle loro famiglie. Legato alla salute il discorso della riqualificazione e della riorganizzazione dei nostri Ospedali affiancato al potenziamento dell’assistenza sul territorio attraverso l’istituzione delle “Case della salute” e il servizio domiciliare. “Alcuni di questi temi sono stati definiti nel confronto con i comuni – conclude Rovinelli - ma c’e ancora tanto da fare”.
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19/11/2015 Non autosufficienza, non bastano le risorse per i bisogni in crescita
Le Organizzazioni sindacali dei pensionati SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL delle Marche, pur apprezzando l’impegno della Regione per il ripristino dei fondi per i servizi sociali e socio sanitari, esprimono preoccupazione per l’insufficienza delle risorse attualmente destinate alla non autosufficienza, peraltro ridotte rispetto a quelle spese nel 2014, che non sono assolutamente sufficienti a far fronte a bisogni in crescita delle persone e delle famiglie. In una Regione come le Marche, il cui indice di invecchiamento è tra i più alti in Italia (23,7% contro una media nazionale del 21,7%) la non autosufficienza è un fenomeno destinato a crescere, anche in conseguenza del positivo aumento dell’aspettativa di vita, e a diventare una vera e propria emergenza sociale. Ad oggi, nelle Marche, si stima siano presenti circa 71.000 persone non autosufficienti. Di essi, 50.835 persone fruiscono dell’indennità di accompagnamento (per l’84% anziani), e 8.192 sono ospitati in strutture residenziali (case di riposo, case alloggio, residenze protette e RSA). Resta inoltre aperta la questione del Fondo regionale di solidarietà, con il quale dovranno essere coperti gli aumenti di compartecipazione degli utenti (o dei Comuni) al costo dei servizi residenziali e semiresidenziali, in applicazione dei nuovi criteri approvati dalla Regione, ma non ancora operativi. Non è ancora chiaro se il Fondo potrà essere finanziato e quante risorse potrà avere in dotazione. Anche per questo le Segreterie di SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL si riuniranno la settimana prossima, per approfondire questo tema e valutare le necessarie iniziative da adottare. Le Segreterie regionaloi SPI FNP UILP Marche 
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16/11/2015 Rinnovo contratto industria alimentare: proposte Federalimentare inaccettabili
Si è tenuto oggi l'attivo unitario Fai CISL, Flai CGIL e Uila UIL delle Marche per fare il punto sullo stato della trattativa per il rinnovo del CCNL industria alimentare che riguarda circa 8000 addetti nella nostra regione su 400.000 a livello nazionale. L'attivo Fai, Flai e Uila Marche è stato preceduto, così come previsto dalla Assemblea nazionale dei delegati tenutasi a Roma il 3 novembre scorso, da decine e decine di assemblee svolte su tutto il territorio marchigiano. I delegati marchigiani dell'industria alimentare esprimono il loro cordoglio alle vittime degli attentati terroristici in Francia dello scorso venerdì ed esprimono tutta la loro solidarietà al popolo francese. Alla presenza di oltre 40 delegati, provenienti da tutta la regione, l'attivo ha visto la partecipazione dei segretari generali di Fai, Flai e Uila Marche Silvano Giangiacomi , Giorgio Catacchio  e Delfino Coccia  che ha svolto la relazione iniziale. Le conclusioni sono state affidate a Claudio Risso della Fai Cisl nazionale. Nel dibattito è stato espresso un giudizio fortemente critico verso Federalimentare, la cui posizione di totale chiusura verso le richieste sindacali significa voler riportare indietro la contrattazione nel settore di molti anni e risulta tanto più inaccettabile se rapportata allo stato di buona salute del comparto alimentare . I dati economici, che riscontrano una ripresa in atto nel paese e quelli, sicuramente positivi, sulla crescita di fatturato e di export del settore alimentare negli ultimi dieci anni, il successo di Expo ed i risparmi contributivi e fiscali di cui il sistema delle imprese sta beneficiando nel suo complesso smentiscono e contraddicono quanto sta sostenendo Federalimentare al tavolo negoziale che tende invece a rappresentare un quadro di grande difficoltà in cui vivrebbero le aziende. Di fronte a posizioni provocatorie da parte di Federalimentare, che propone un aumento di 7 euro sul triennio a fronte dei 150 € richiesti dal sindacato per quattro anni di durata del contratto, di fronte alla richiesta di ulteriore flessibilità dell'orario di lavoro che porterebbe a far svolgere ai lavoratori anche 72 ore di lavoro settimanali, di fronte al rifiuto alla contrattazione decentrata e alla ingerenza di Confindustria sulla struttura contrattuale ; obbligano il sindacato a rispondere in modo netto con iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza . Con l'attivo di oggi Fai, Flai Uila Marche ed i delegati sosterranno le azioni poste al tavolo negoziale dalle segreterie nazionali e dalla delegazione trattante e ribadiscono il valore del rinnovo del CCNL industria alimentare che guarda al futuro e che propone nuovi modelli e nuove strategie
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16/11/2015 #Parigisottoattacco Lettera Cisl ai sindacati francesi e presidio unitario ad Ancona
Presidio oggi 16 novembre -  Piazza Roma ad Ancona ore 18,00 -  promosso da  Cgil Cisl e Uil  in solidarietà al popolo francese e alle famiglie delle vittime degli attentati che hanno colpito Parigi lo scorso venerdì 13 novembre. In piazza Roma, insieme ai sindacati, saranno  presenti le istituzioni e  il Console onorario di Francia.«Non arretriamo nei nostri principi di tolleranza, libertà, pace e integrazione. -  sottolinea Alessandro Mancinelli, responsabile Ast Ancona - A quei terroristi integralisti che vogliono dividere il campo tra fedeli e infedeli, nascondendosi dietro la religione, per divenire egemoni nel modo islamico, opponiamo la nostra intelligenza individuale e collettiva che vuole capire le ragioni, che vuole rafforzare la conoscenza, che sa discernere e vuole valorizzare le comunità musulmane democratiche e moderate, che ritiene strategico mantenere un ruolo politico nel medio oriente, che valuta fondamentale la pacificazione dei tanti conflitti mediorientali a partire da quello siriano. - conclude Mancinelli - La ricerca di vendetta e lo scontro di civiltà sono il terreno su cui i terroristi ci vogliono trascinare, non dobbiamo permetterlo, sarebbe il modo peggiore per affrontare la situazione ed anche per ricordare le ultime vittime francesi». Lettera della Cisl ai sindacati francesi Care amiche e cari amici   La CISL ha espresso la più ferma condanna per il brutale attacco terroristico che per la seconda volta a distanza di pochi mesi ha sconvolto la città di Parigi mietendo vittime e feriti, generando terrore e dolore non solo in Francia ma in tutta la comunità' internazionale. Desideriamo esprimere la solidarietà ed il cordoglio dei nostri iscritti e dirigenti ai sindacati francesi ed alle famiglie delle vittime che hanno perso la vita in questo tragico e sconvolgente attentato terroristico. Ai sindacati francesi  va  tutta la nostra vicinanza e sostegno in questo momento cosi doloroso, nel comune impegno di agire in Francia come in Europa, nelle sedi europee ed internazionali, per debellare la piaga del terrorismo e della strategia dell'odio e del terrore, che sembra imperversare in maniera diffusa, attraverso la difesa dei valori della democrazia, della libertà e della tolleranza che hanno ispirato il progetto di costruzione europea  e che devono continuare ad esprimere il fulcro e l'identità della nostra azione all'interno così come all'esterno dei nostri confini . Continueremo a promuovere nelle relazioni sociali e nelle sedi internazionali, la necessita' di un sindacalismo libero e democratico al fine di garantire percorsi di pace e democrazia nei processi di globalizzazione, attraverso la tutela della dignita' del lavoro e della persona, a partire dalle zone del pianeta più martoriate dai conflitti in atto. Solo una risposta autorevole e univoca dell'Europa potrà arginare e sconfiggere l'odio e la violenza dell'aggressione terroristica. Per questo obiettivo e' indispensabile una Confederazione Europea dei sindacati unita e integrata, un obiettivo a cui la Cisl non farà mancare il proprio impegno per realizzarla e promuoverla. È con questo messaggio di solidarietà ma anche di determinazione nell'affermazione democratica che vogliamo essere vicini ai sindacati, ai lavoratori ed a tutti i cittadini francesi, affinché la speranza possa presto risorgere dalle macerie dello sconforto e della disperazione di queste tragiche ore. Con grande affetto e vicinanza   Annamaria Furlan Segretaria Generale Cisl   _ Chères amies et chers amis,   La CISL a exprimé le ferme condamnation de l'attaque terroriste brutale que, pour la deuxième fois en quelques mois, a choqué la ville de Paris en causant victimes et blessés ainsi que terreur et douleur pas seulement en France, mais dans toute la communauté internationale. Nous tenons à exprimer la solidarité et de condoléances de nos membres et des dirigeants aux syndicats français et aux familles des victimes qui ont perdu leur vie dans cet attentat terroriste tragique et terrible. Nous exprimons notre proximité et soutien aux syndicats français dans ce moment si douloureux, dans l'engagement commun à prendre des mesures en France comme en Europe, dans les organisations européen et international, pour éradiquer le fléau du terrorisme et de la stratégie de la haine et de la terreur, à travers la défense des valeurs de la démocratie, de la liberté et de la tolérance qui ont inspiré le projet européen et qui doit continuer à exprimer le cœur et l'identité de notre action à l'intérieur et l'extérieur de nos frontières. Nous allons continuer à promouvoir dans les relations sociales et dans les organisations internationaux, la nécessité pour un syndicalisme libre et démocratique pour assurer des chemins de paix et de démocratie dans le processus de la mondialisation, à travers la protection de la dignité de la personne et du travail, à commencer des zones de la planète les plus touchées par les conflits en cours. Seule une réponse influent et sans ambiguïté de l'Europe pourra endiguer e battre l' haine et la violence des attaques terroristes. A cet effet est indispensable une Confédération européenne des syndicats unie et intégrée, un objectif auquel la CISL ne fera pas manquer son engagement à la réaliser et promouvoir. Il est avec ce message de solidarité, mais aussi dans l'affirmation de la détermination démocratique que nous voulons être proches aux syndicats, aux travailleurs et à tous les citoyens français, de sorte que l'espoir peut bientôt se lever des décombres de désespoir de ces heures tragiques. Avec beacoup de solidarité et proximité   Annamaria Furlan Secrétaire Général de la CISL
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16/11/2015 5 Minuti Cisl: Flash mob sciopero commercio- Servizio scuolabus Comune di Ancona
#Fuoritutti: sciopero, flash mob e corteo settore commercio. Sabato 7 novembre 2015 mobilitazione regionale ad Ancona, contro l'attacco a diritti e salario.  Le interviste a Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Cisl Marche, Clara dell'Iper Simply di Piediripa e Raffaella della Coop di Ascoli. Paventata esternalizzazione del servizio Scuolabus. Autisti e Sindacati contrari. Le interviste a Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche, Mauro e Michele autisti Scuolabus .https://youtu.be/2oAtkMz2Dvw
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14/11/2015 Corghi Spa: confermato lo stato di agitazione
Fiom, Fim, Uilm e la RSU di stabilimento, hanno confermato lo stato d'agitazione durante l’assemblea sindacale in sciopero di ieri e chiedono che l’apertura della procedura di mobilità per il licenziamento di ulteriori nove lavoratori nello stabilimento di Mondolfo della Ditta Corghi Spa del gruppo Nexion con sede a Correggio (RE) venga sospesa e venga riconvocato il tavolo delle trattative.I lavoratori, unitamente alle RSU e organizzazioni sindacali, durante l’assemblea tenutasi ieri hanno chiesto ed ottenuto la riconvocazione del tavolo di trattativa con la disponibilità dell’azienda a discutere di uscite volontarie incentivate. L'incontro si terrà presso lo stabilimento Corghi di Mondolfo mercoledì 18 novembre alle ore 10.30 «Valutiamo positivamente la riapertura del tavolo negoziale da parte dell’azienda - dichiara Mauro Masci, segretario Fim Cisl Marche - consideriamo positivo l’accoglimento aziendale delle richieste da noi espresse, valuteremo e perseguiremo il percorso più consono ad addivenire ad un accordo condiviso che tenga conto delle tutele e delle esigenze economiche dei lavoratori interessati alla procedura, nonché alla salvaguardia del sito produttivo, che per il territorio di Mondolfo risulta di vitale importanza per la tenuta sociale dei lavoratori e delle rispettive famiglie».
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13/11/2015 Ex Fratelli Monaldi: i lavoratori approvano l'ipotesi di accordo
I 26 lavoratori della ex Fratelli Monaldi hanno condiviso all'unanimità l'ipotesi di accordo per far ripartire la produzione nel sito di Monte Vidon Combatte, acquisito dalla Monaldi Italia dopo il fallimento, nel maggio 2014, dell'azienda agroalimentare di Petritoli. L'accordo, raggiunto grazie alla mediazione delle organizzazioni sindacali di categoria, prevede l'assunzione di cinque ex dipendenti e un indennizzo economico per i restanti 21 che perderanno il lavoro ma manterranno il diritto di prelazione in caso di ampliamento dell'attività: la Monaldi Italia, infatti, è interessata a far ripartire anche il sito di sgusciatura e pastorizzazione delle uova di Petritoli, al centro di un  lungo percorso giudiziario. Il 23 novembre, durante il confronto con i vertici della Monaldi Italia, avverrà la firma dell'accordo quadro e la sottoscrizione dei verbali di conciliazione individuali. «È importante aver fatto ripartire una realtà produttiva storica del territorio, anche se con numeri ridotti. - dichiara Gabriele Monaldi, segretario regionale Fai Cisl Marche - Adesso vanno create le condizioni per ampliare l'attività produttiva in modo da garantire l'occupazione anche ai lavoratori che non potranno rientrare fin da subito in azienda».
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12/11/2015 Marco Ferracuti ospite a Buonasera Marche, èTvMarche
Aeroporto delle Marche- Aerdorica, Trasporto pubblico locale in primo piano nell' intervista a Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche a cura di Lucio Cristino, Buonasera Marche 11 novembre 2015https://youtu.be/w7Gem1mZozc 
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12/11/2015 Licenziamenti alla Corghi: proclamato lo stato di agitazione
Fiom, Fim, Uilm e la RSU di stabilimento hanno appreso durante l’assemblea sindacale dell’apertura della procedura di mobilità per il licenziamento di ulteriori nove lavoratori nello stabilimento di Mondolfo della Ditta Corghi Spa del gruppo Nexion con sede a Correggio (RE). Tale procedura viene aperta dopo che la scorsa settimana ci erano state esposte le intenzioni dell’azienda di procedere al licenziamento senza intavolare una discussione sull’eventuale utilizzo di ammortizzatori sociali o al rilevamento tramite mobilità incentivata di personale volontario in uscita vicino al raggiungimento dell’ età pensionabile. I lavoratori unitamente alle RSU e alle organizzazioni sindacali, nell'affollatissima assemblea sindacale tenutasi ieri, hanno di nuovo proclamato lo stato di agitazione: quello che si temeva, oramai sembra diventata una certezza. «È inaccettabile l’atteggiamento dell’azienda che con la quarta procedura di mobilita - dichiara Mauro Masci, segretario Fim Cisl Marche - in breve tempo sta smontando la produzione a pezzi». Le iniziative sindacali verranno decise insieme alla RSU e a tutti i lavoratori durante l’assemblea in sciopero di venerdì pomeriggio dalle 16.00 alle 17.30. Questa è una vertenza che, per il territorio di Mondolfo, risulta di vitale importanza per la tenuta sociale dei lavoratori e delle rispettive famiglie e per l'intero territorio.
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11/11/2015 Banca Marche: lettera dei sindacati a Padoan inviata a Regione e parlamentari marchigiani
La Cisl First e le altre sigle sindacali del credito hanno scritto una lettera al ministro dell'Economia e della Finanza, prof. Pier Carlo Padoan, per sollecitare un incontro al Mef in merito ai gruppi bancari in amministrazione straordinaria (Cassa di Risparmio di Ferrara, Banca delle Marche, Banca Etruria e Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti). I sindacati temono che manovre speculative, continue fughe di notizie e incertezza del quadro legislativo possano inficiare i processi di risanamento, con gravi conseguenze sotto il profilo occupazionale, e invitano l'esecutivo ad accelerare l'iter legislativo di recepimento della Direttiva 2014/59/UE, che istituisce un quadro armonizzato a livello di Unione Europea in tema di risanamento e di risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento, una procedura più efficiente per la gestione delle crisi bancarie con costi inferiori per le finanze pubbliche, gli azionisti e i creditori. Una copia della lettera è stata inviata ai parlamentari marchigiani e alla Regione per tenere alta l'attenzione del Parlamento e del Governo sulla situazione di Banca Marche, il cui processo di rilancio è ancora in fase di definizione. «Diventa sempre più urgente attuare le procedure di consolidamento del gruppo - dichiara Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche - per evitare che la banca venga ulteriormente esposta ad attenzioni negative, se non a manovre speculative, con gravi ricadute sul rapporto di fiducia con la clientela. Siamo preoccupati dalle possibili conseguenze non solo occupazionali, ma anche di prospettiva di sviluppo delle realtà economiche locali. Banca Marche, che raccoglie il 40% del credito regionale, rappresenta un importante patrimonio sociale del nostro territorio che deve essere salvaguardato».
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09/11/2015 5 Minuti Cisl : #Fuoritutti commercio in sciopero. Fondo pensioni Previmoda
Contro l’attacco a diritti e salario, commercio in sciopero sabato 7 novembre e 19 dicembre. Le ragioni delle due giornate di sciopero nazionale indette dai sindacati di categoria del settore commercio per il rinnovo del contratto fermo da oltre 22 mesi. L'intervista a Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Cisl Marche.Fondo pensioni Previmoda, la previdenza complementare del settore moda, attivo unitario ad Ancona con oltre 100 delegati. Le interviste a Piero Francia, segretario generale Femca Cisl Marche,Patrizia Massacesi delegata Femca Cisl alla Dalmas Canali di S. Maria Nuova ( AN) e Michele Rinaldi, delegato Tod's di Casette d'Ete (FM)https://youtu.be/e3E44Gamtjw  
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06/11/2015 Troppe incognite sull'ospedale di Montegiorgio
Il futuro dell'ospedale di Montegiorgio al centro di un'assemblea pubblica che si è svolta giovedì scorso. Il nosocomio cittadino, come ha ricordato da Licio Livini, direttore generale dell'Area Vasta 4, non verrà chiuso ma sarà trasformato in Casa della salute, la quale, come dichiara Giuseppe Donati, segretario regionale Cisl Fp, «non garantisce ricoveri ordinari con personale medico ed infermieristico dedicato, bensì è un aggregazione di servizi diagnostici e residenziali presidiati dai medici di medicina generale e non ospedalieri. Nella RSA o Cure intermedie, l'assistenza medica è garantita per 5 ore al giorno dai medici di base. Non che questo sia un male, vista la carenza cronica di posti per lungodegenza ed RSA nel fermano, ma ai cittadini non vanno dette bugie o mezze verità: l'ospedale di Montegiorgio sparirà così come è nella visione dei cittadini montegiorgesi. Nascerà, se nascerà, qualcos'altro che non sarà un ospedale». Altro aspetto critico, il punto di primo intervento non chiuderà ma sarà trasformato in un ambulatorio per prestazioni su prenotazione. «Come si fa ad affermare che non chiuderà il P.P.I.? - prosegue Donati - Ai cittadini va detto che il punto di primo intervento non ci sarà più. Ciò che resterà non potrà più accogliere nemmeno le piccole urgenze o le urgenze che oggi giungono non con automediche ma con mezzi privati. Qualsiasi urgenza, anche minima, dovrà essere trattata a Fermo con ulteriore aggravio delle code al Pronto Soccorso. Quello che verrà lasciato è un semplice ambulatorio infermieristico». Permangono le incertezze anche sulla messa a norma della struttura montegiorgese: «Da dove arriveranno le risorse? - chiede il segretario regionale della Cisl Fp - non dimentichiamo che l'edificio frana lentamente verso mare e non è a noma per la legge antisismica. Questa domanda meriterebbe una risposta che non può essere che tutto sarà coperto dai 2 milioni di euro stanziati».
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06/11/2015 Rischio povertà e tagli ai servizi: l'allarme del direttivo unitario dei pensionati
I direttivi unitari delle categorie dei pensionati SPI-CGIL FNP-CISL UILP-UIL di Ancona si sono incontrati il 5 novembre per discutere delle questioni relative alla previdenza, sanità e contrattazione territoriale. Sul tema previdenziale l’attenzione è stata posta sulle questioni relative alla sentenza della Corte Costituzionale ed alla conseguente mancata rivalutazione delle pensioni e sulle scelte del Governo contenute nella legge di stabilità, quali l’opzione donna o la possibilità di utilizzo del part-time a 63 anni. Nella provincia di Ancona vi sono circa 130.000 pensionati, di cui 74.000 ultraottantenni, con un importo medio di circa € 903 per gli uomini e € 539 per le donne. Il valore delle pensioni suscita grande preoccupazione in quanto sempre più vicino al limite della povertà assoluta, visto che un adulto viene considerato in povertà assoluta se ha un reddito di € 756,93, mentre per una coppia il limite è di € 1034,83. Rispetto a questa situazione e all’aumento progressivo dell’invecchiamento, delle disabilità e delle cronicizzazioni, tipiche degli anziani, i direttivi unitariamente ritengono del tutto inefficace il rifinanziamento della card acquisti, soprattutto se accompagnato da una decurtazione continua e costante delle risorse per il welfare: dal fondo sociale, a quello per la non autosufficienza, o dei trasporti. Che ciò avvenga attraverso tagli diretti o attraverso tagli alle Regioni non cambia la sostanza del problema; a risorse incerte e ridotte corrispondono riduzione di servizi e/o aumento dei costi per i cittadini. La politica nell’operare scelte dovrebbe avere una visione della società e della comunità che intende rappresentare; dovrebbe mettere al centro le persone e i loro bisogni, di conseguenza non operare con tagli amministrativi al sistema dei servizi sociali, sanitari pubblici od optando per la privatizzazione della sanità; ma dovrebbe saper individuare le aree ove si annidano gli sprechi e rendere di conseguenza produttivo il sistema sanitario per abbattere le liste di attesa, qualificare i dipartimenti dell’ospedale di Torrette, per ridurre l’esodo dei primari e la mobilità passiva. La stessa contrattazione locale, svolta soprattutto nei confronti dei comuni, ha messo in luce le difficoltà delle amministrazioni circa l’effettuazione degli investimenti, il mantenimento dei servizi e delle tariffe, ma l’attività di concertazione o il confronto svolto con 30 enti ha limitato i tagli ed ha mantenuto i servizi. Per queste ragioni i sindacati dei pensionati incontreranno la cittadinanza sulle politiche previdenziali, sociali e sanitarie, sulle gestioni associate dei servizi che determinano risparmi e maggiore qualità, ponendosi in una fase di ascolto e di confronto per raccoglierne le istanze.I prossimi giorni SPI FNP UILP si incontreranno per stabilire le modalità di svolgimento di assemblee da effettuare in tutta la provincia.
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02/11/2015 5 Minuti Cisl : #unionefalascuola, mobilitazione ad Ancona- Formazione professionale Ial Marche
La scuola delle Marche in corteo per il contratto e la qualità dell’istruzione. Ad Ancona la manifestazione regionale promossa dai sindacati di categoria nell'ambito della mobilitazione nazionale #unionefalascuola. Le interviste ad Anna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola Marche, e Paola Seri, insegnante Istituto comprensivo Falconara Centro. Formazione professionale: prospettive e analisi di buone pratiche. Seminario conclusivo del corso "Operatore del benessere /Acconciatore"  finanziato dalla Provincia di Ancona, ente gestore Ial Marche srl. Le interviste ad Enrica Ferrera, Ial Marche , Massimo Rocchi, Area formazione Provincia di Ancona, Roberto Acquaroli, docente Ial Marche e alle allieve del corso "Operatore del benessere/acconciatore" Ial Marche, sede di Falconara (AN). https://youtu.be/djVRdJqbeTU
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02/11/2015 Fano: no all'albero di Natale, si alla solidarietà
La Cisl di Fano rimane profondamente sconcertata per la spesa che il Comune vuole sostenere per la realizzazione dell’albero di Natale da porre come consuetudine in Piazza XX settembre: l'amministrazione comunale, infatti, ha scelto di utilizzare 21.000 euro per gli addobbi in un momento di piena crisi sociale con famiglie sotto sfratto e con la necessità di utilizzare tutte le risorse disponibili per contrastare la povertà e l’emarginazione. Sono stati tagliati molti servizi alla persona ed in particolare ai disabili. Il fondo anticrisi finanziato con risorse comunali è di soli 50.000 euro (i restanti 30.000 per i tirocini sono stati stanziati della fondazione Carifano e una parte da Aset per la riduzione di Tari e servizio idrico): si è sostenuta la mancanza di risorse pubbliche dovuta ai tagli sia della regione Marche che del Governo centrale, ma all’improvviso, con un colpo di bacchetta magica, dalle casse del Comune escono 21.000 euro per un albero di Natale. Per la Cisl di Fano non è questo il modo migliore di spendere le risorse pubbliche. Chiediamo pertanto al sindaco di utilizzare queste risorse per incrementare la spesa sociale. Meglio una città più solidale con meno famiglie e persone emarginate che un albero di Natale in piazza dalla modica cifra di 21000 euro. «È necessario - dichiara Giovanni Giovanelli, responsabile dell'Ast di Fano - uscire dalla situazione di stallo che si è venuta a creare con l’Ambito sociale per rielaborare, progettare immediatamente, secondo quanto previsto dai compiti dello stesso Ambito, il Welfare di questa città e del suo territorio. Il tempo dell’attesa è terminato, la situazione sociale è drammatica e pertanto le risposte non possono attendere».
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02/11/2015 Azienda unica per gestire i rifiuti nella provincia di Ancona: «Progetto al via entro il 2016»
In una fase di vivace discussione su tassazione locale e qualità dei servizi, di “spending review” e messa in efficienza delle aziende pubbliche, non è possibile per nessun interlocutore – istituzionale e politico – sottrarsi all'onere della verifica di coerenza fra scelte annunciate e concrete decisioni amministrative. Nella provincia di Ancona, questo vale in particolare per la tematica della gestione associata dei rifiuti, per i quali è da tempo in campo una concreta ipotesi di creazione di una unica società pubblica per l'intero Ambito (ovvero Provincia) esattamente come previsto dalla legge. Oltre un anno fa (1 luglio 2014) – nel corso di un convegno organizzato a Jesi alla presenza di parecchi amministratori locali - Cgil Cisl e Uil della Provincia di Ancona hanno rilanciato e difeso quel progetto, capace di garantire un salto di qualità nell'erogazione di un servizio fondamentale per le comunità locali. Si tratta certamente di un percorso complesso, che va costruito nel consenso delle comunità e nella tenacia degli intenti da parte degli enti locali; valorizzando l'occupazione esistente e la capacità del “pubblico” di essere - ad un tempo - efficiente soggetto programmatore ed erogatore, proprio perché forte di una dimensione aggregata, ma sempre strettamente legata alle esigenze dei territori. Gestione ambientale e moderno sistema di raccolta e gestione dei rifiuti sono sempre più temi intrecciati; una attenta progettazione di sistema può traguardare – in pochi anni – risultati importanti sia sul fronte degli investimenti che su quello delle infrastrutture dedicate; permettendo così di stabilizzare una effettiva riduzione di costi e di tariffe per l'utenza. Come organizzazioni sindacali, non crediamo esistano reali alternative ad un simile ambizioso progetto: pena l'ennesima privatizzazione a danno sia dell'occupazione che del'effettiva capacità di gestione strategica del sistema da parte degli enti locali e, quindi, delle comunità interessate. In questi mesi molti attori hanno fatto la loro parte, consentendo che questa innovazione territoriale potesse iniziare ad avere forme e tempi chiaramente inquadrabili. * L'ATA ha avviato la discussione di “governo” del sistema con tutti gli enti interessati e alcune delle gare intervenute nel frattempo hanno visto inserita una clausola temporale di salvaguardia ; *Anconambiente e Jesiservizi – in un confronto intenso e non sempre facile con le organizzazioni di categoria – hanno già siglato Protocolli d'Intesa diretti a regolamentare il futuro, auspicato, passaggio delle attività dedicate (tramite cessione di ramo aziendale) alla futura nuova Azienda pubblica provinciale; * Confronti di merito avanzati si sono realizzati al CIS (Vallesina), alla Sogenus (discarica di Maiolati). «È necessario - dichiara Maurizio Andreolini, responsabile Ast Jesi - che la scelta dell'azienda unica pubblica provinciale diventi patrimonio largamente condiviso e oggetto di un preciso mandato operativo dei singoli enti locali: nel rispetto dei passaggi formali previsti e dei tempi dati». Le organizzazioni sindacali non accetteranno inerti percorsi diversi, che aprano la strada a multinazionali estere o a gruppi privati nazionali, mossi esclusivamente dall'idea di profitto. Nelle prossime settimane Cgil Cisl Uil chiederanno di incontrare i principali Sindaci della provincia di Ancona: al fine di capire l'effettivo avanzamento del progetto e verificare problematicità e sostanziali volontà di procedere. A breve, è nostra intenzione promuovere nuove iniziative pubbliche di sensibilizzazione, confronto e sostegno al progetto di azienda pubblica provinciale di gestione dei rifiuti, anche a riscontro degli incontri realizzati con gli enti locali.
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30/10/2015 Incontro con le istituzioni per salvare il lavoro alla PD Srl
Ieri si è chiusa con la firma dell'accordo la complicata vertenza degli esuberi della PD Srl. Confermati purtroppo i 46 esuberi, legati alla chiusura di 2 dei 3 reparti dell'azienda, ma sono stati sottoscritti una serie di impegni tra le parti per valutare tutti i possibili strumenti di riduzione degli stessi esuberi (part time, riqualificazione professionale...), e una tempistica nella intimazione dei licenziamenti che pone la massima attenzione alle diverse situazioni familiari e personali delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti dalla procedura di licenziamento. Nello stesso pomeriggio si è svolto l'incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali con le istituzioni locali e provinciali. Presso il Comune di Esanatoglia ci siamo confrontati con l'assessore provinciale al lavoro Paola Mariani, i sindaci di Esanatoglia e Matelica, la parte datoriale (il titolare Sig. Tritarelli, il Dr. Modesti, il Dr. Pietroni di Confindustria Macerata) e le OOSS, di categoria e confederali (Gravina e Corvatta per la FIM e la CISL, Marinucci e Taddei per la FIOM e la CGIL), con la RSU dello stabilimento della PD Srl. Obiettivo dell'incontro unire le forze di ogni parte presente al tavolo, ciascuna nell'ambito delle proprie competenze, per avviare da subito un percorso di accompagnamento e riqualificazione del personale coinvolto dalla procedura di mobilità, che consenta di mantenere nel territorio le lavoratrici e le loro famiglie, approfittando del periodo di ammortizzatore sociale (mobilità o Naspi). «È fondamentale capire quali possibilità concrete di ricollocazione siano percorribili - ha dichiarato Rocco Gravina, segretario Fim Marche - unendo i comuni del territorio nella identificazione di una idea di sviluppo e rilancio territoriale». Prossimo appuntamento entro il mese di novembre per concretizzare gli impegni assunti presso la Provincia di Macerata.
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30/10/2015 Previdenza complementare Settore moda, oltre 100 delegati all’attivo unitario
Oltre cento delegati ed Rsu del settore moda delle aziende presenti nel territorio regionale,  oggi ad Ancona, per l’ attivo unitario "Non è mai troppo presto per pensare al tuo domani”,organizzato da Filctem –Cgil, Femca – Cisl, Uiltec - Uil sulla previdenza complementare  del comparto moda. Illustrato il Fondo pensione Previmoda con la partecipazione del direttore del Fondo, Fabio Cappuccio. Ottaviani Marco, segretario Uiltec,  ha aperto e coordinato i lavori  evidenziando  l' importanza della formazione ed informazione sulle tematiche delle pensioni complementari.  " E’ molto importante aver realizzato un attivo unitario dopo diversi anni, sul tema della previdenza complementare – ha esordito Piero Francia, segretario generale Femca Cisl Marche -  un impegno che vedrà la partecipazione attiva dei delegati nei luoghi di lavoro anche come un'attività a sostegno della imminente fase di rinnovi contrattuali".   L’iniziativa ha avuto una  connotazione formativa ed informativa, toccando temi d'interesse collettivo e  ha rimesso la previdenza integrativa al centro dell'attenzione dei delegati.  I lavoratori del settore moda presenti hanno sottolineato l'esigenza di avere sempre più informazioni per essere sempre più soggetti attivi nelle contrattazioni aziendali e nelle verifiche delle realizzazioni degli adempimenti aziendali anche sul tema di previdenza complementare. I lavori sono stati conclusi dal coordinatore regionale Filctem Cgil Galli che ha ribadito "l'impegno delle tre sigle sindacali, a partire dai rinnovi dei contratti di lavoro, a garantire un' adeguata contrattazione ed informazione sui temi della previdenza complementare, oggetto anche di parti economiche di deriva contrattuale, centrando l'attenzione sui futuri trattamenti pensionistici che possono essere migliorati, oltre alle iniziative confederali in tema di previdenza pubblica, anche attraverso le opportunità derivanti dalle norme sulla previdenza complementare".
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29/10/2015 Avanti con la fusione di Fermo e Porto San Giorgio
Per il Sindacato confederale il riordino e la riorganizzazione delle istituzioni, anche locali, devono realizzarsi per perseguire gli obiettivi di migliorare i servizi ai cittadini, valorizzare la qualità e le professionalità del lavoro, aumentare l'efficienza della Pubblica Amministrazione e il grado di partecipazione democratica. La programmazione condivisa, la gestione associata dei servizi e le fusioni dei Comuni sono parte delle proposte che da anni stiamo portando avanti, prevedendo modifiche istituzionali per ridisegnare nuovi assetti locali, al fine di superare la ormai insostenibile frammentazione che caratterizza il territorio marchigiano. Già nel novembre 2013 è stato sottoscritto tra CGIL CISL e UIL, Categorie del Pubblico Impiego, Ministero degli Affari regionali e Autonomie locali, Ministero della Pubblica Amministrazione e Semplificazione, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Anci un protocollo d'intesa che prevede la predisposizione a vari livelli di tavoli per articolare un governo partecipato di confronto sul riordino istituzionale. Questo confronto ha avuto, nella Regione Marche, il suo apice con la sottoscrizione il 25 novembre 2014 di un protocollo tra Regione, Anci, Upi, Sindacati confederali e di categorie del pubblico impiego, con il quale si ribadisce, tra le varie questioni, l'importanza di un programma di riordino territoriale in base alla LR 44/2012 con particolare attenzione alla definizione delle Dimensioni Territoriali Ottimali per la gestione associata delle funzioni comunali; il monitoraggio costante circa lo sviluppo di esperienze di associazionismo comunale attraverso il sistema degli incentivi e disincentivi in base alla LR 46/2013. «Il processo di fusione tra comuni è un tema urgente da affrontare, anche alla luce dei tagli ai trasferimenti statali e ai crescenti vincoli di spesa degli Enti Locali. - dichiara Alfonso Cifani, segretario Cisl Marche - Riteniamo che anche i Comuni di Fermo e Porto San Giorgio debbano percorrere la strada della fusione, vista l'attiguità geografica e le compromissioni e affinità delle direttrici di sviluppo che, per noi, devono essere socialmente ed ambientalmente sostenibili. Ciò, anche per evitare l'apoteosi dei processi di esternalizzazione e l'azzeramento della partecipazione in aziende strategiche che potrebbero consegnarci Enti completamente privatizzati e, quindi, impermeabilizzati alla partecipazione democratica». Secondo i dati del Portale AIDA, la propensione all'esternalizzazione del Comune di Fermo è nella media nazionale (81,3%) e nella media regionale (82,2%); quella del comune di Porto San Giorgio è nella media nazionale (80,8%) e inferiore rispetto alla media regionale (74%). Senza un vero cambiamento e senza una visione lungimirante di chi ha le massime responsabilità per agire rischiamo, oltre alla perdita di identità delle nostre città, un forte arretramento economico, sociale e democratico del territori
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29/10/2015 Nessun esubero alla CNH Jesi
Lo stabilimento jesino della Cnh chiuderà il consuntivo 2015 con  la produzione di  circa 15.700 trattori. E’ quanto emerso dall'incontro  tra sindacati e azienda. La previsione aziendale per il 2016 dovrebbe essere lievemente migliore, anche in termini di cassa integrazione, con un dato previsionale di circa 1200/1300 trattori in più. La crisi congiunturale del settore agricolo non aiuta il mondo della meccanica specializzata che in Europa dal 2013 ad oggi ha perso il 15% passando da 200.000 trattori venduti a 175.000. Attualmente tutti gli stabilimenti del gruppo CNH Europa sono interessati da un calo produttivo con ricorso ad ammortizzatori sociali ed un licenziamento collettivo fatto precedentemente a Basildon di 40 unità. Ad oggi non si perdono quote di mercato e la ricaduta della negativa saturazione produttiva degli impianti Europei è non molto dissimile tra loro. Attualmente lo Stabilimento Jesino produce il 15% per il mercato Italia, il 15% mercato nord America ed il restante della produzione è destinata all'Europa. «All'azienda abbiamo ribadito l'importanza della salvaguardia delle maestranze e della missione produttiva dello stabilimento jesino – afferma Danilo Capogrossi, Fim Cisl Marche -  e chiesto di  perseguire, con il coinvolgimento delle RSU  e di tutti i lavoratori, il miglioramento dei dati produttivi aziendali,  per rafforzare la qualità del prodotto e la competitività dello stabilimento.»
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28/10/2015 #contrattosubito: pronti allo sciopero generale per il rinnovo nel pubblico impiego
«Un contratto vero per i lavoratori e per cambiare i servizi ai cittadini», i segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, lanciano la campagna per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. «Il Governo la smetta con le provocazioni e apra il tavolo. Fare un nuovo contratto vuol dire investire nelle professionalità, nell’innovazione organizzativa, nella qualità dei servizi. Per i lavoratori pubblici chiediamo un rinnovo dignitoso, che dopo 6 anni di paralisi totale, per noi significa 150 euro di aumento medio con produttività e riconoscimento professionale, altro che l’equivalente di una mancia come vorrebbe il Governo. Chiediamo contratti per rimettere in moto servizi alle famiglie e alle imprese, accrescendo la partecipazione, e rispettando il senso di quel richiamo della Corte Costituzionale che con questa legge di stabilità si vorrebbe di fatto ignorare: è con i contratti che si rilancia il cambiamento. E se per far arrivare il messaggio servirà andare allo sciopero generale, noi siamo pronti». «Sei anni di sottrazione di risorse spacciata per razionalizzazione della spesa e di mancati investimenti nella qualità del lavoro pubblico sono più che abbastanza. I servizi pubblici continuano a deteriorarsi quando invece dovrebbero dare una spinta decisiva alla ripresa economica e offrire risposte valide contro la marea montante del malcontento sociale. E il Governo che fa? Ancora una volta scarica costi e responsabilità sui lavoratori pubblici, mettendo sul piatto una proposta di contratto che non merita questo nome. Evidentemente considera la contrattazione come un’attività residuale nella quale non vale la pena investire. E che è meglio confinare su un terreno sempre più ristretto per gestire sempre più materie a colpi di leggi e decreti». «Noi diciamo invece che liberare la contrattazione è l’unico modo per produrre innovazione vera, partecipata dai lavoratori pubblici, e riportare la PA in linea con le esigenze reali del Paese. Per questo metteremo in campo anche lo sciopero, se dalla politica non verranno risposte» concludono i sindacati. «E prima faremo una mobilitazione forte e capillare sia a livello nazionale che territoriale, cercheremo il confronto con la società civile, punteremo a creare alleanze sociali partendo dai bisogni delle persone. Perché non si tratta solo di garantire ai lavoratori pubblici retribuzioni adeguate ed esigibilità dei diritti, ma di tenere insieme la valorizzazione delle professionalità e il diritto dei cittadini a un’amministrazione pubblica sostenibile negli assetti, trasparente nell'uso delle risorse, ed efficace nel dare risposte alle comunità». Documento per il rinnovo dei contratti
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28/10/2015 Fisascat: necessario rilancio e tutela personale Fiera Pesaro
La Fisascat Cisl Marche interviene in difesa del personale delle Fiere di Pesaro e invita gli enti locali e i vertici e tutti i soci della Fondazione Patrimonio Fiere a discutere, con decisione e chiarezza, serie strategie di rilancio del sistema fieristico regionale. «Il personale ha già dato molto - dichiara Domenico Montillo, segretario regionale Fisascat Cisl - e ha dimostrato, considerato il contesto economico del momento, senso di responsabilità verso la Fondazione: l'anno 2014 è stato caratterizzato da una forte riduzione dei costi di gestione, in particolare del costo personale che, con accordo sindacale tra le parti siglato in data 18 dicembre 2013 presso la Direzione territoriale del lavoro di Pesaro, è stato diminuito nella misura del 30% e con riduzione degli orari di lavoro». Una quota di quattro dipendenti rappresenta il minimo necessario per la regolare ed efficiente conduzione del quartiere fieristico di Pesaro (40.000 metri quadrati coperti, non un semplice ufficio) e delle attività che si svolgono al suo interno: nel 2015 la struttura ha ospitato circa 20 manifestazioni, tra fiere e convegni, con una presenza di pubblico di circa 130.000 visitatori. Sono dati che hanno una importante e positiva ricaduta economica sul territorio, e che si manterranno costanti anche nel 2016: per queste ragioni riteniamo che sia necessario lavorare per una prospettiva di concreto sviluppo, in un quadro di responsabilità condivise tra tutti i soggetti economici, sociali ed istituzionali del territorio.  
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27/10/2015 Spari contro i Vigili Urbani a Fermo. Allarme dei sindacati
La Cisl Fp Marche esprime tutta la solidarietà possibile al Corpo della Polizia Municipale di Fermo per il grave fatto avvenuto ieri pomeriggio. «Gli spari contro alcuni Vigili Urbani di Fermo ci  preoccupano e ci mettono in  allarme. Nel nostro territorio i fatti di micro criminalità e di criminalità, sempre più crescenti, non possono e non devono essere sottovalutati. - afferma Giuseppe Donati,  Cisl Fp Marche- L'isola felice di alcuni anni fa è ormai un ricordo e tutte le forze dell'ordine sono sempre più chiamate a stare in prima linea a difesa dei cittadini ma anche delle Istituzioni.» La Polizia Municipale , spiega Donati, « ha modificato di molto la propria natura d'intervento sul campo, affiancando le altre forze dell'ordine nel contrasto alla criminalità. Purtroppo, la legislazione italiana è in forte ritardo nel riconoscere ai Vigili Urbani quanto dovuto e dotarli degli strumenti adatti a svolgere al meglio ed in sicurezza la propria attività». In questo contesto di sottovalutazione del pericolo che questi agenti corrono giornalmente, secondo la Cisl Fp Marche, va letto il fatto di ieri sera.« Gli investimenti pubblici in materia di sicurezza sono decrescenti e proprio per i ritardi normativi  la Polizia Municipale è più esposta, perché vulnerabile, ad episodi ritorsivi, che per fortuna, stavolta, non hanno fatto vittime. Ma l'allerta deve restare alta.»ribadisce Donati. La Cisl Fp  Marche rinnova il proprio impegno affinché ogni possibile tentativo di rafforzare le misure di sicurezza personale dei lavoratori  del Corpo della Polizia Municipale di Fermo, vada a buon fine. Oltre all'importante piano della Prefettura di coordinamento per il contrasto alla criminalità, servono risorse per la prevenzione di episodi come questo, finalizzati soprattutto ad innalzare le tutele di categorie più attaccabili come i Vigili Urbani. «Siamo certi che la Prefettura, importante istituzione che non può e non deve essere messa in discussione nella sua permanenza a Fermo,  insieme al Comune di Fermo da cui dipende la Polizia Municipale, - conclude Donati - saprà cogliere da questi incresciosi fatti, spunti importanti per valutare cosa fare per mettere in sicurezza gli Agenti della Polizia Municipale e permettere loro di continuare a svolgere l'importantissimo ruolo di sicurezza   di prossimità dei cittadini.»  
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26/10/2015 5 Minuti Cisl: Focus Conferenza organizzativa e programmatica Cisl Marche
Focus Conferenza organizzativa e programmatica Cisl Marche. "La Cisl del futuro sboccia da idee e scelte di oggi" 19-20 Ottobre 2015   a Montorso di Loreto e Castelfidardo. Le interviste a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, Giovanna Ventura, segretaria nazionale Cisl e agli operatori dei Servizi Cisl: Patronato Inas, Caf , Ial e Adiconsum. https://youtu.be/osGaQOrLCw8
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24/10/2015 Polizia Provinciale: salvare professionalità e posti di lavoro
Venerdì 23 ottobre, i dipendenti delle Polizie Provinciali delle Marche hanno partecipato all'assemblea regionale promossa da Cisl Fp, Cgil Funzione Pubblica e UilPa per parlare del loro futuro professionale e occupazionale, minacciato dalla riforma di riordino delle Province. L'incontro, che si è svolto nella sala riunioni della Provincia di Macerata ha messo in luce soprattutto il venir meno, a causa della riforma, dei servizi resi dalla Polizia Provinciale a tutela dell'ambiente e della fauna, anche ittica, di cui la nostra Regione va tanto fiera, determinando un vuoto di prevenzione e collaborazione con le aree agricole e turistiche che fino ad oggi ha prodotto ricchezza per imprese artigiane, agricole, agro-silvo-pastorali e agrituristiche. I lavoratori della Polizie Provinciale, unici e differenti nel trattamento subito dal Governo in quanto destinati nella quasi totalità alla perdita delle loro professionalità, e potenzialmente del posto di lavoro se non assunti dai Comuni, hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di impegnare la Regione Marche ed i Presidenti delle cinque province a non inserire nel portale della mobilità della Funzione Pubblica alcun nominativo sovrannumerario; ciò anche in considerazione dell'attività svolta dalle segreterie nazionali finalizzata a scongiurare perdite di posti di lavoro e professionalità acquisite. Inserita nel percorso di mobilitazione nazionale, è stata poi promossa la convocazione regionale per il giorno 27 ottobre di tutte le Rsu della province marchigiane per protestare contro disservizi, disfunzioni e incertezze che ancora permangono sul riordino delle province-aree vaste, e la loro ulteriore compartecipazione al bilancio dello Stato, rafforzata nel 2016, con ulteriori prelievi forzosi dalle loro casse.
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22/10/2015 Concorso pubblico Area Vasta 4 per infermieri: c'è il corso di formazione organizzato da Cisl Fp
La Cisl Fp di Ascoli Piceno - Fermo organizza un corso per infermieri in vista del concorso pubblico indetto dall'Area Vasta 4 di Fermo per l'assunzione di personale infermieristico. Il corso è aperto a iscritti e non iscritti, in numero massimo di 100, e inizierà il 20 novembre. In caso di superamento del numero massimo di partecipazioni, le domande degli iscritti Cisl Fp avranno la precedenza. Durante le lezioni, tenute dai docenti Enrico Ceroni e Stefano Marcelli, saranno trattate nozioni inerenti la legislazione sanitaria (nazionale e regionale) e la pianificazione assistenziale. Al termine del corso, i partecipanti eseguiranno la simulazione di un test di esame. Il corso prevede lezioni frontali con supporto di slide. La quota di iscrizione è di 10 euro per i tesserati Cisl Fp e di 50 euro per i non iscritti. Il link sottostante contiene il modulo di iscrizione. locandina Corso preparazione Concorso Infermieri AV 4
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21/10/2015 Fondazione Don Gnocchi: presidio contro la disdetta del Contratto Nazionale
Si è tenuto oggi 21 ottobre un nutrito presidio di lavoratori della Fondazione Don Gnocchi presso il centro Bignamini di Falconara. I lavoratori dei centri marchigiani, circa 150, protestano in contemporanea con tutti gli altri centri d’Italia, contro la decisione della Fondazione di disdettare il contratto nazionale di lavoro. Dopo due anni di sacrifici, in cui i lavoratori, per fronteggiare i problemi finanziari della Fondazione, hanno regalato 80 ore procapite annue di lavoro e rinunciato a due giorni di ferie ciascuno, la Fondazione non ha trovato di meglio che scaricare nuovamente sui suoi dipendenti le sue difficoltà economiche a livello nazionale. I lavoratori chiedono che il Don Gnocchi ritiri la disdetta del Contratto e che si apra un confronto serrato a livello nazionale in grado di fare luce, una volta per tutte, sullo stato reale della “pseudo” crisi lamentata dalla ONLUS. Le segreterie regionali del pubblico impiego di Cgil Cisl UIl hanno scritto una lettera aperta al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli chiedendo un suo diretto intervento nei confronti della Fondazione. Sulla vertenza CGIL, CISL e UIL Funzione Pubblica delle Marche, registrano positivamente la solidarietà dell’On. Emanuele Lodolini (PD Marche) che ha presentato, il 15 ottobre u.s., apposita interrogazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’On. Lara Ricciatti di (SEL Marche) con un duro intervento stampa diffuso il 16 ottobre e dell’On. Piergiorgio Carrescia (PD Marche) che sosterrà le iniziative parlamentari relative alla vicenda.
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20/10/2015 Giornata mondiale osteoporosi: Regione in campo col progetto "Ossi duri si diventa"
L'osteoporosi è una malattia dell'apparato scheletrico  che comporta il maggior rischio di frattura per traumi di minima entità (fratture da fragilità). Molto spesso non si manifesta con sintomi prima di causare le fratture e per questo motivo viene a volte definita la “malattia silenziosa”. Si stima che in Italia ne siano affette circa 3,5 milioni di donne e circa 1 milione di uomini, ma questi numeri sono destinati a crescere poiché è più frequente nelle persone più anziane ed è noto a tutti l’aumento di invecchiamento della popolazione italiana. Le fratture più frequenti sono quelle del polso, delle vertebre e del femore e le persone che hanno subito una frattura da fragilità, hanno il doppio delle probabilità di subirne una seconda rispetto a chi non ne ha subite. Le fratture da fragilità quindi,  comportano un peggioramento della qualità della vita del paziente ma sono anche un costo enorme sia per la famiglia che per i sistemi sanitari nazionali: in Italia è stato calcolato che la spesa sanitaria ed assistenziale per le sole fratture di femore supera il miliardo di euro all’anno. La miglior conoscenza dei fattori di rischio, della malattia stessa e delle sue conseguenze, permette ad ogni cittadino di divenire “promotore della propria buona salute”: migliorare consapevolmente i nostri comportamenti quotidiani può annullare alcuni rischi collegati con l’alimentazione sbilanciata, la sedentarietà, le cadute in ambiente domestico, ma aiutare anche a contrastare quelli inevitabili come, ad esempio, il sesso femminile, l’avanzare dell’età, la necessità di usare alcuni farmaci per altre malattie. Da alcuni anni nella Regione Marche è attivo un progetto di informazione alla popolazione, coordinato dalla Agenzia Regionale Sanitaria, che vede coinvolti insieme professionisti di tutte le Aziende del SSR e i Coordinamenti Donne dei Sindacati pensionati di CGIL, CISL e UIL, che con una raccolta di firme nella Regione hanno dato l'avvio al progetto e che ad oggi hanno organizzato più di venti iniziative ed assemblee con gli iscritti  e i cittadini in tutti i territori alle quali hanno partecipato più di duemila persone. Tale progetto, "Ossi duri si diventa”, è stato recentemente consolidato e trasformato in una delle linee di intervento del nuovo Piano Regionale della Prevenzione, approvato dalla Giunta Regionale il 15 luglio 2015 e che in questo periodo si sta concretamente avviando. Obiettivi principali della linea di intervento, oltre alla continuazione della informazione dei cittadini nel territorio organizzata dai Coordinamenti  donne dei sindacati pensionati, dalle rispettive Leghe e Strutture Sindacali Locali ed effettuata da operatori del SSR, sono rappresentati da  percorsi formativi e di aggiornamento su prevenzione, diagnosi e cura rivolti al personale del SSR, al personale operante in strutture per anziani ad alto rischio di frattura. Entro la validità del Piano, ovvero il 2018, sarà inoltre studiata e realizzata una sperimentazione per la chiamata attiva dei cittadini tra i 50 ed i 60 anni da parte di sanitari che li sottoporranno ad una semplice procedura (DeFRA) tendente a stimare il rischio globale di frattura tenendo conto dei diversi fattori di rischio individuali. La finalità è quella di avere elementi utili per un eventuale approfondimento diagnostico che possa anticipare la diagnosi di osteoporosi ed al contempo consigliare i comportamenti individuali più utili per mantenere una buona salute. I coordinamenti donne pensionati di SPI Cgil, FNP Cisl, UILP Uil
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17/10/2015 5 Minuti Cisl: Sciopero ARA Marche- Presidi Prefetture modifica Legge Fornero- Nelle Marche Pensionati sempre più poveri
Futuro incerto per i lavoratori dell'ARA Marche, Associazione regionale allevatori commissariata dal 2011. Indetto lo sciopero ad oltranza. Interviste a Giuseppe Giorgetti, segretario regionale Fai Cisl Marche e Alessandra Savelli, dipendete ARA sede di Falconara.Pensioni, la Legge Fornero va cambiata, mobilitazione Cgil Cisl Uil davanti alle Prefetture marchigiane. Dal presidio alla Prefettura di Ancona le interviste a Maurizio Andreolini, responsabile Ast Jesi e Luca Tassi, segretario regionale Filca Marche.Pensionati sempre più poveri, l'allarme di Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp Uil. Intervista a Mario Canale, segretario generale Fnp Cisl Marche https://youtu.be/bN6g8F3H2Dc
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17/10/2015 Niente licenziamenti alla Mep System. Azienda e sindacati individuano percorso alternativo
Ieri sera dopo una lunga trattativa no stop, con quattro giorni di presidio dei lavoratori assistiti da Mauro Masci della Fim Cisl e Cinzia Massetti Fiom Cgil, si è aperto uno spiraglio nella complicata vicenda della Mep System di Sant'Ippolito. La Direzione Aziendale nei giorni scorsi aveva annunciato la messa in mobilità di tutti i dipendenti. La protesta dei lavoratori e le iniziative intraprese dalle Organizzazioni Sindacali hanno permesso, dopo diversi incontri con la direzione aziendale e da ultimo con la proprietà, l’individuazione di un possibile percorso alternativo ai licenziamenti che consentirebbe il proseguimento dell'attività con tutto l'organico di 62 dipendenti. In attesa di perfezionare questo nuovo iter, lunedì le lavoratrici e i lavoratori riprenderanno l'attività lavorativa. «È sicuramente un primo passo importante da cui ripartire per poter riavviare questa impresa che ha diversi ordini da evadere - afferma Mauro Masci, Segretario Fim Cisl Marche -. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma determinati a perseguire il risultato di ridare fiducia e speranza ai lavoratori e alle loro famiglie, che anche nella giornata di ieri sono state presenti fino a tarda serata al presidio».
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17/10/2015 Assemblea organizzativa della Cisl Scuola: ritrovare la rotta nella tempesta della riforma
Ritrovare la rotta nella tempesta della riforma della scuola per garantire partecipazione, rappresentanza ed equità, rafforzando sempre più la competenza e la leadership delle Rsu. Questa è la missione scaturita dall'assemblea organizzativa della Cisl Scuola Marche che si è svolta giovedì 15 ottobre a Castelfidardo. L'assemblea ha visto la partecipazione di una settantina di delegati e della segretaria nazionale della Cisl Scuola Maddalena Gissi. Nel pomeriggio, il segretario generale della Cisl Scuola Marche, Anna Bartolini, ha sottolineato nella sua relazione alcune delle criticità che stanno occupando l'orizzonte lavorativo degli insegnanti e compromettendo il corretto funzionamento degli organi scolastici. Il bonus legato al merito, che sta dividendo la categoria, il nodo assunzioni e «il balletto delle fasi» che rischiano di trasformarsi in «addendi di una somma che non torna», ma anche la composizione dei comitati di valutazione, lo svuotamento degli organi collegiali, la chiamata diretta e l'organico potenziato. «La nostra categoria vive una stagione di grandi delusioni - dichiara Anna Bartolini - noi dobbiamo essere capaci di intercettare i bisogni ed essere un punto di riferimento anche per i neoassunti, spesso non sindacalizzati». Durante l'assemblea, sono stati richiamati i risultati delle ultime elezioni Rsu, che hanno premiato la Cisl Scuola come prima sigla degli insegnanti e del personale Ata nelle Marche. «Non siamo secondi a nessuno, lo dimostra il riconoscimento di migliaia di lavoratori che hanno dato la propria preferenza alle nostre liste - prosegue il segretario Bartolini - abbiamo tenuto gli uffici aperti ad agosto e fatto anche una notte bianca, durante la conclusione della fase B, per tenere informati i colleghi, in modo da non lasciare nessuno da solo. Il servizio di consulenza, già ad altissimo livello, deve continuare ad essere alimentato e potenziato». Durante il dibattito, è intervenuto anche il segretario della Cisl Marche Sauro Rossi, che ha ricordato il ruolo delle Rsu e ha definito la Legge 107 come «frutto di una politica top-down, esattamente il contrario del coinvolgimento dal basso che è nel nostro retaggio culturale». «Dobbiamo investire ancor di più sul valore dei nostri rappresentanti - ha concluso Maddalena Gissi - ogni giorno dobbiamo fare i conti con il cambiamento, soprattutto di fronte alla totale chiusura del Governo a ogni nostra richiesta di ridiscutere insieme parti della riforma. Le scuole sono state aperte da persone serie che si sono rimboccate le maniche per superare i problemi creati dalla 107. Per ora, però, si è trattato di disagio: a breve vedremo i veri effetti di una riforma che non è stata condivisa nella sua progettazione».
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17/10/2015 Cisl Fp: Prefettura di Fermo ancora a rischio
Apprendiamo dalla stampa che i ministri Alfano e Madia hanno affermato che non è stato formalizzato alcun elenco delle Prefetture che dovrebbero chiudere. Come Cisl Fp Marche non possiamo che essere felici se la chiusura della Prefettura di Fermo è scongiurata. Peccato però che le dichiarazioni non rispondono al vero. Lo schema di regolamento di riordino del Ministero dell'Interno è stato consegnato ufficialmente alle organizzazioni sindacali nazionali e sul provvedimento stesso c'è stato un incontro lo scorso 30 settembre a Roma con il sottosegretario Giampiero Bocci che in tale occasione ha confermato l'iter del procedimento. Lo schema di regolamento che i Sindacati hanno ricevuto in via ufficiale e che contiene l'elenco delle 23 Prefetture da sopprimere tra cui Fermo (le altre sono: Teramo, Chieti, Vibo Valentia, Benevento, Piacenza, Pordenone, Rieti, Savona, Sondrio, Lecco, Cremona, Lodi, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Oristano, Enna, Massa-Carrara, Prato, Rovigo, Asti e Belluno), va ritirato ufficialmente e fin quando questo non avverrà, la mobilitazione continuerà. A partire dall'assemblea con tutti i delegati delle 23 prefetture convocata per il 30 ottobre prossimo proprio alla sede del Ministero dell'Interno e alla quale sono stati invitati anche i politici nazionali e locali del fermano. Come Cisl Fp Marche, invitiamo lavoratori, cittadini e politici locali e regionali a mantenere i piedi per terra e non fidarsi di dichiarazioni estemporanee non supportate da atti formali. Guardiamo con preoccupazione in prospettiva alle sorti della Provincia, della Camera di Commercio e, per ora, anche della Prefettura e non possiamo fidarci di chiacchiere politiche messe in rete probabilmente per illudere ed abbassare l'attenzione su una politica del Governo tesa sempre più ad accentrare e a desertificare i territori. Al Sindaco di Fermo, che in queste settimane sulla problematica specifica si è mosso con energia, e all'intero Consiglio Comunale, chiediamo di non dare per scontato nulla fino a quando non sarà messo nero su bianco. Ad oggi il DPR è ancora valido. Il segretario regionale Cisl Fp Giuseppe Donati
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17/10/2015 Blocco degli arretrati Area vasta 4: la petizione della Fp raggiunge le 500 firme
La petizione promossa dalla Cisl Fp per tutelare i diritti dei dipendenti dell'Area vasta 4 ha raggiunto quota 500 firme. L'iniziativa, lanciata a inizio mese, è stata intrapresa a fronte del blocco degli arretrati per 1100 dipendenti che dura da un anno in attesa del nulla osta, da parte del Collegio sindacale e del nucleo di valutazione, per il contratto decentrato e i progetti di produttività 2014. La lettera - petizione è stata consegnata al Vicario del Prefetto di Fermo e al Difensore Civico Regionale e sarà presto recapitata anche al presidente della Giunta regionale Luca Ceriscioli, titolare della delega alla Sanità. La Direzione generale dell'Asur e il direttore dell'Area vasta 4, su pressione sindacale, hanno promesso il pagamento, a breve, delle quote di arretrati spettanti ai lavoratori, ipotizzando però il saldo a febbraio 2016, quasi due anni dopo l'anno di competenza. «Hanno capito che non scherzavamo - dichiara il segretario regionale Cisl Fp Giuseppe Donati - eravamo e siamo ancora pronti a marciare su Ancona. La mobilitazione deve continuare perché mancano dei pezzi importanti da sanare, come l’anticipo della produttività 2015, che doveva essere pagato a settembre e non è stato liquidato o le indennità di terapia intensiva e sub intensiva, sospese a seguito di un intervento improvvido del Collegio Sindacale che ha rilevato la mancanza di un pronunciamento della Regione sulla materia. La Cisl Fp non mollerà di un centimetro fino a quando ai dipendenti dell’Area vasta 4 non sarà liquidato fino all’ultimo euro. Aspettiamo l’intervento del Prefetto e del Difensore Civico in favore dei dipendenti». «Dal presidente della Regione - prosegue Donati - ci aspettiamo invece un intervento robusto sull’Asur affinché restituisca legittimità alla Legge regionale 13/2003, che all’articolo 10 prevede che sia il Direttore di Area Vasta a sottoscrivere definitivamente i contratti e gli accordi decentrati. Oggi non avviene questo ed allora perché la collettività marchigiana paga cinque Direttori se sono in un certo senso “commissariati” tanto da non poter garantire la legittimità di quanto sottoscrivono con i Sindacati?».
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17/10/2015 Accordo sul contratto per il settore chimico farmaceutico Femca: «Risultato importante per il futuro»
Siglata giovedì 15 ottobre l'ipotesi d'accordo per il rinnovo contrattuale 2016-2018 del settore chimico-farmaceutico. L'intesa, arrivata dopo una trattativa durata tutta la notte, è stata sottoscritta da Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil, Federchimica e Farmindustria. Sono più di 171 mila i lavoratori interessati in Italia, impiegati in quasi 3000 imprese: nelle Marche, l'accordo riguarda soprattutto la Pfizer di Ascoli Piceno e la Acraf Angelini di Ancona, per un totale 1700 addetti ai quali si sommano i lavoratori dell'indotto e delle altre imprese del comparto chimico. Tra le novità previste dal nuovo contratto c'è la verifica annuale dei minimi agli eventuali scostamenti rispetto all'inflazione, I minimi saranno inoltre soggetti a un aumento medio di 90 euro distribuiti in tre fasi: la prima di 40 euro dal 1 gennaio 2017; la seconda, 35 euro, dal 1 gennaio 2018; la terza, 15 euro, dal 1 dicembre 2018. «Siamo soddisfatti dal risultato ottenuto - dichiara il segretario generale della Femca Cisl Marche, Piero Francia - il nuovo contratto dovrà essere il viatico per rafforzare ulteriormente la contrattazione sia nelle due aziende, sia nell'indotto, soprattutto per quanto riguarda l'innalzamento del livello delle relazioni industriali». COMUNICATO RINNOVO CONTRATTO CHIMICO-FARMACEUTICO
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17/10/2015 Elezioni Rsu: i lavoratori della Alma di Montecosaro premiano la Femca
Il rinnovo delle Rsu continua a premiare la Femca Cisl Marche. Le elezioni per le nuove Rsu che si sono svolte giovedì 15 ottobre alla Alma spa di Montecosaro hanno visto, per la prima volta, l'ingresso della Femca in questa realtà produttiva, nata due anni fa a seguito della fusione dei calzaturifici Alfiere e Manas. La Femca Cisl può ora contare, nello stabilimento, su 10 iscritti e su uno dei tre componenti eletti nella nuova Rsu: Morena Ballini, impiegata e unica candidata della Femca, ha ottenuto 29 preferenze, pari al 48% dei consensi. Solo due i voti che separano la Femca, al debutto nella rappresentanza del calzaturificio, rispetto ai 31 raccolti dalla Filctem Cgil. «Il risultato ripaga la vicinanza ai lavoratori da parte della categoria in una situazione di crisi aziendale che attualmente vede il ricorso alla cassa integrazione straordinaria - dichiara David Ballini, segretario regionale Femca Cisl Marche - . Ora bisogna proseguire nell'azione di tutela e rappresentanza dei lavoratori dell'Alma spa, spingendo l'azienda al proprio risanamento finanziario e a nuovi investimenti su prodotti e mercati utili al rilancio della stessa».
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15/10/2015 Femca Cisl vince le elezioni Rsu alla Triveneta Cavi
Femca Cisl vince le elezioni Rsu alla Triveneta Cavi spa di Tolentino, ottenendo l'81% delle preferenze e due seggi su tre. L'esito delle urne premia il lavoro della Femca, che nelle scorse elezioni aveva conquistato, per la prima volta dopo anni, un unico seggio. Il risultato di ieri arriva dopo tre anni di intenso impegno al fianco dei lavoratori che hanno vissuto una crisi aziendale con ricorso ad ammortizzatori sociali. Riconfermato Fabrizio Fermanelli, risultato il più votato con 27 preferenze, mentre Angelo Antonio Ammirati conquista il secondo seggio con 16 preferenze. Alta la partecipazione al voto: l'83& degli aventi diritto. «Il voto riconosce l'impegno della Femca Cisl e ci consegna una maggiore responsabilità per il futuro che la nuova Rsu è pronta ad assumersi», afferma David Ballini, segretario regionale Femca Cisl Marche, che affiancherà la Rsu nelle future sfide sindacali.
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14/10/2015 Fusione dei comuni, i sindacati pronti al confronto
Cgil, Cisl e Uil delle Marche prendono atto con favore dell’intento della Giunta regionale di rilanciare con forza il tema del ridisegno degli assetti istituzionali locali per superare gli eccessi della frammentazione comunale. La fusione dei comuni è un tema che il sindacato ha da sempre sostenuto come prioritario: di fronte ad enti locali sempre più stretti tra riduzioni dei trasferimenti statali e crescenti vincoli di spesa, Cgil, Cisl e Uil hanno sempre visto la strada maestra dell’innovazione nella capacità dei Comuni di far rete, associarsi e fondersi per gestire insieme funzioni e servizi. In un comunicato congiunto, le tre sigle ribadiscono: «Gestione associata e fusioni significano risparmi, economie di scala, servizi migliori. L’innovazione istituzionale, insomma, che più serve al nostro territorio». «Un processo radicale di cambiamento come quello presentato dal Presidente Ceriscioli - sostengono Cgil Cisl Uil Marche - non può essere messo in campo senza un dialogo costante con tutti i livelli istituzionali interessati e con le parti sociali in grado di rappresentare le esigenze dei territori , delle comunità che li abitano e dei lavoratori degli enti locali». Cgil, Cisl e Uil sono pronte a «raccogliere la sfida di costruire insieme questo cambiamento. Con la precedente amministrazione regionale avevamo avviato un importante percorso di confronto su questi temi, anche con l’istituzione di un Tavolo Autonomie Locali che permettesse a Regione, Province, Comuni e sindacato di governare in modo condiviso le necessarie trasformazioni degli assetti istituzionali delle Marche a partire proprio dall’esigenza di sviluppare la gestione associata delle funzioni comunali. Auspichiamo che questo Tavolo, confermato dall’attuale Giunta, possa essere la sede per assicurare una vera gestione partecipata dei processi di riforma dell’amministrazione locale».
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14/10/2015 Formazione: prospettive e analisi di buone pratiche
Venerdì 16 ottobre, il Centro Cultura "Piero Pergoli" di Falconara Marittima ospiterà, a partire dalle 10, il seminario conclusivo del corso per operatori del benessere e acconciatori organizzato da Ial Marche, l'ente di formazione professionale della Cisl. L'iniziativa sarà l'occasione per fare il punto sullo stato dei percorsi di istruzione e formazione, mettendo a fuoco non solo i risultati finora ottenuti, ma anche le prospettive future delle buone pratiche adottate da Ial. Parteciperanno ai lavori il sindaco di Falconara Goffredo Brandoni, l'assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi, il coordinatore dell'Ambito Sociale 12 Marisa Sabatini e l'Ombudsman regionale Andrea Nobili. Presenti anche l'amministratore unico di Ial Marche Francesco Varagona e il responsabile dell'Area Formazione della Provincia di Ancona Massimo Rocchi, mentre concluderà i lavori il segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. Durante il seminario, gli allievi del corso prenderanno la parola per raccontare la propria esperienza formativa e riceveranno l'attestato professionale. L'illustrazione dei risultati di questa sessione formativa spetterà al coordinatore del corso Enrica Ferrera, alla tutor Raffaella Fusaro e alla docente Gianna Prapotnich.
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13/10/2015 Assemblea organizzativa dei pensionati Cisl per difendere il presente e generare futuro
Domani, mercoledì 14 ottobre a Villa Anton di Recanati, Assemblea programmatica e organizzativa, “Consegnare il passato, difendere il presente, governare il futuro”, della Federazione dei pensionati (FNP) della Cisl Marche. Prevista la partecipazione di circa 190 delegati, eletti da assemblee svolte nei mesi scorsi su tutto il territorio regionale. Il sindacato dei pensionati della Cisl regionale conta al 31 dicembre 2014 circa 90.000 iscritti. Il tasso di sindacalizzazione medio - ossia il rapporto percentuale tra pensionati iscritti ed "iscrivibili" - è del 18%. E' articolato sul territorio regionale attraverso 13 Rappresentanze Sindacali Locali e 34 Rappresentanze comunali ed intercomunali. E' presente con sedi e recapiti in 129 Comuni marchigiani. L'Assemblea programmatica e organizzativa è un appuntamento con il quale, a metà strada verso il prossimo Congresso del 2017, la Federazione dei pensionati riflette sulle forme e sulle strategie di carattere organizzativo attraverso le quali supportare lo svolgimento dell'attività sindacale sul territorio. Un momento importante anche per riflettere sul percorso di cambiamento organizzativo che la FNP, insieme a tutta la Cisl, ha intrapreso dall'ultimo Congresso del 2013, sostanziato dalla riduzione della dirigenza politica e dal potenziamento della presenza sul territorio. Negli ultimi anni tutti i sindacati dei pensionati scontano un calo dei propri tesserati, anche in conseguenza della riforma delle pensioni introdotta dalla Legge Fornero. Ciononostante la FNP, insieme alla Cisl, continua a rappresentare un attore sociale importante del territorio marchigiano, specie nelle realtà più periferiche, dove spesso è costretta a sostituire le istituzioni pubbliche assenti attraverso presidi che garantiscono la tutela delle persone più fragili, a partire dagli anziani e dai pensionati. «La situazione dei pensionati nelle Marche è drammatica - sostiene il Segretario generale Mario Canale - perché l'importo medio di una pensione Inps nel 2015 è di 696 € lordi e l'80% dei pensionati marchigiani percepisce meno di 1.000 € lorde mensili. I pensionati non sono una categoria sociale privilegiata. Al contrario, una larga parte di loro stanno scivolando verso la soglia di povertà e nonostante ciò, in piena crisi, continuano ad assicurare un sostegno importante, anche in termini economici, a figli e nipoti». I pensionati Cisl sono preoccupati anche dei tagli costanti alle risorse per i servizi sociali e socio sanitari. Nell'ultima manovra finanziaria approvata con il bilancio regionale 2015, in conseguenza del taglio delle risorse dal Governo alle Regioni, sono scomparse le risorse destinate ai servizi sociali, passate da € 34 mld a € 1,1 mld. «Chiediamo alla Regione - prosegue Canale - di adempiere alla promessa, fatta in campagna elettorale, di ripristinare il fondo sociale e di portare a termine la riorganizzazione della sanità regionale coinvolgendo il sindacato anche sui territori, dove finora il confronto stenta a decollare». La FNP Marche sostiene infine le proposte di riforma del sistema previdenziale avanzate da Cgil Cisl e Uil nazionali, a sostegno delle quali verranno organizzati, mercoledì 15 ottobre, dei presidi unitari davanti a tutte le Prefetture marchigiane. «Chiediamo - conclude Canale - maggiore flessibilità in uscita (specie per le donne) anche per favorire l'occupazione giovanile, adeguatezza degli importi delle pensioni, la chiusura della vicenda degli esodati e lo sviluppo della previdenza complementare. Perché il nostro paese ha bisogno di un sistema previdenziale sostenibile non solo dal punto di vista finanziario ma anche sociale». Ai lavori dell'Assemblea, che dureranno fino alle 17 del pomeriggio, parteciperà il Segretario della FNP nazionale Patrizia Volponi.
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12/10/2015 Produzione in calo alla CNH di Jesi, l'allarme della Fim Cisl
Persiste il periodo di cassa integrazione ordinaria nello stabilimento jesino della Cnh. Il  2015 si chiuderà con circa 70/75 giornate di cassa integrazione richieste dall'azienda « ci preoccupa molto questa situazione. La produzione dei soli 15.700 trattori di quest’anno è ben  lontana dai numeri degli anni passati, dai 33.000 trattori prodotti storicamente  o  da i più recenti 23.000 degli anni scorsi. – afferma Danilo Capogrossi, responsabile territoriale  della Fim Cisl - Auspichiamo che dall'incontro con il Dott. Retus responsabile relazioni industriali EMEA del gruppo CNH INDUSTRIAL,  previsto nelle prossime settimane, arrivino per il 2016  notizie previsionali più ottimiste rispetto a quanto avvenuto nel 2015,  anno ritenuto uno dei peggiori della storia delle macchine del settore agricolo a livello globale.» La Fim Cisl Marche chiede che  in questo momento di crisi gli investimenti destinati allo stabilimento non si fermino anzi siano sviluppati e incrementati come richiesto più volte dalle RSA, rappresentanze sindacali aziendali  e dai sindacati di categoria.   «Crediamo sia necessario da parte dell’azienda valutare  anche scelte di produzioni diverse e complementari (vedi componentistiche). – conclude Capogrossi - Riteniamo si debba valutare il ritorno di  produzioni che a causa  di un euro troppo forte di alcuni anni fa, sono state destinate ad altri paesi. Crediamo che oggi ci sia la possibilità di misurare scelte che portino nuova progettualità e futuro allo  stabilimento.»
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12/10/2015 5 Minuti Cisl: Vertenza Comune di Ancona, Raffineria Api, firmato il nuovo integrativo 2015-2017
Il Comune di Ancona blocca il pagamento della produttività 2014 e chiede ai propri dipendenti, la restituzione di 1 milione e 300 mila euro del salario accessorio  degli ultimi 20 anni . Continua lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari. Interviste a Luca Talevi segretario generale Fp Cisl Marche e Antonio Ninivaggi, dipendente comunale. Raffineria Api, firmato il nuovo contratto integrativo 2015-2017. Previsto un premio, per tutti i lavoratori, legato a redditività e produttività. Interviste ad Angelo Paolucci, operatore Femca Cisl Marche e Yuri Boriani, operaio - Raffineria Api. https://youtu.be/lZNT3UJ7MjU
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12/10/2015 Prosegue la mobilitazione dei Sindacati dei pensionati
Per effetto della legge Fornero sempre meno persone possono andare in pensione e sempre meno giovani riescono ad accedere al mercato del lavoro. Gli importi dei trattamenti pensionistici sono sempre più bassi, in conseguenza del blocco delle rivalutazioni e di una tassazione fra le più alta d’Europa. Un numero sempre maggiore di pensionati sta scivolando sotto la soglia di povertà, con conseguenze drammatiche sul versante alimentare e sanitario. Nelle Marche l'incidenza della povertà relativa è del 9,9% (dati Istat 2014). Nelle Marche in un solo anno (2015-2014) sono mancate oltre 7.200 pensioni. L’importo medio delle pensioni Inps (esclusi pubblici dipendenti) è di 696€ lordi (dati Inps 2015). L’80% dei pensionati Inps marchigiani percepisce importi inferiori a 1.000 € lordi (il 5% in più rispetto al resto del paese.) A livello nazionale, l’Istat rileva che l’importo medio annuo delle pensioni erogate agli uomini è di 14.911 euro, mentre le donne arrivano a 9.195 euro, con oltre 440€ di meno al mese. Il Sindacato dei Pensionati è fortemente preoccupato per il drastico taglio, nell’ultima legge finanziaria regionale, delle risorse per i servizi sociali (passate da 34 a 1,1 milioni di €), ed ha avviato da tempo un confronto con la Regione Marche e con le Amministrazioni Comunali sul tema delle politiche sociali e socio-sanitarie. Diventa sempre meno comprensibile il silenzio sul tema delle risorse da stanziare per i servizi sociali e socio sanitari, a partire da quelle necessarie a sostenere il fondo di solidarietà istituito con l’accordo sindacale del febbraio 2014. Lo scorso 7 ottobre è proseguito il confronto tra il sindacato dei pensionati e il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti con l’istituzione di due tavoli: nel primo verranno approfondite le proposte che riguardano la riduzione delle tasse sulle pensioni e la modifica del meccanismo di indicizzazione annuale. Nel secondo tavolo si discuterà delle proposte per combattere la povertà degli anziani. Pur consapevoli della necessità di trovare soluzioni per evitare che si aprano buchi pericolosi nei conti pubblici di un paese che con fatica sta tentando la via del risanamento, i sindacati dei pensionati di Cgil Cisl Uil Marche ritengono necessario proseguire la mobilitazione a sostegno delle loro richieste: superare le rigidità della Legge Fornero, introducendo forme di flessibilità di uscita dal mondo di lavoro, che potrebbero facilitare il turn over e l’occupazione giovanile; ridurre la pressione fiscale sui redditi medio bassi da pensione e da lavoro, estendendo il bonus di 80 € a pensionati ed incapienti, equiparando la no tax area per i redditi da pensione a quelli da lavoro ed eliminando il fiscal drag; approvare una legge che stabilisca i livelli minimi di assistenza per le persone non autosufficienti, finanziando in modo adeguato il relativo Fondo nazionale. Su questi aspetti della nostra piattaforma unitaria, crediamo sia necessario un impegno forte dei parlamentari marchigiani, a partire dalla prossima finanziaria. Le Federazioni dei pensionati di SPI FNP UILP Marche sostengono con forza la richiesta di Cgil Cisl e Uil nazionali di aprire un tavolo di confronto per la riforma complessiva del sistema previdenziale italiano e invitano le pensionate ed i pensionati marchigiani a partecipare all'iniziativa organizzata il 15 ottobre prossimo, quando saranno attivati dei presìdi presso tutte le Prefetture regionali. Le Segreterie regionali di SPI Cgil, FNP Cisl, UILP Uil Marche
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08/10/2015 Lunedì 12 ottobre, Assemblea organizzativa FP Cisl Marche
Oltre cento delegati della Funzione Pubblica Cisl Marche, in rappresentanza degli oltre 8.000 iscritti dei comparti Autonomie Locali, Sanità, Enti Centralizzati, si ritroveranno ad Ancona - Lunedì 12 Ottobre 2015  ore 9.30 - presso il Centro Congressi Conero Break v. Albertini 6, in occasione della Assemblea Organizzativa Regionale, alla presenza del Segretario Generale Nazionale Fp Cisl Giovanni Faverin.  Molti i temi al centro dell'assise: il futuro delle Province, le Unioni dei Comuni,  il riassetto della sanità marchigiana, la riforma della pubblica amministrazione, il taglio delle Prefetture e delle Camere di commercio,  le proposte per una Cisl sempre più all'altezza delle tante sfide poste da una pubblica amministrazione in continua evoluzione. La difesa e valorizzazione del pubblico impiego nelle Marche e degli standard quali/quantitativi dei servizi quotidianamente erogati, messi sempre più in difficoltà dalla politica dei tagli imposti dal Governo in ogni settore, sarà al centro dei lavori dell’assemblea regionale del pubblico impiego della Cisl. Saranno presenti anche  Stefano Mastrovincenzo Segretario Generale Cisl Marche e Luca Talevi Segretario Generale Fp Cisl Marche. Al dibattito interverrà la dott.ssa Silvia Spinaci, ufficio studi Cisl Marche,  con un contributo sui contenuti della riforma della  pubblica amministrazione.
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06/10/2015 Professione acconciatore: tutti assunti dopo il corso di formazione
Sette nuovi hair stylist targati Ial Marche. Il sogno di un lavoro è diventato realtà per i sette allievi del corso biennale per acconciatori organizzato dalla sede di Macerata dell'ente di formazione della Cisl. Dopo aver superato l'esame di qualifica per acconciatore - hair stylist, gli studenti hanno cercato e trovato impiego, a tempo determinato e indeterminato, in altrettanti saloni delle province di Ancona e Macerata. L'assunzione è arrivata ancora prima della fine del percorso formativo, confermando che nel settore del wellness possono esserci interessanti opportunità di lavoro per giovani preparati e dinamici, dotati di spirito d'iniziativa e senso estetico. Preparazione e dedizione alla professione sono infatti le leve valide su cui puntare in un periodo storico come quello attuale, seguendo l’esempio professionisti qualificati e con esperienza consolidata come gli hair stylist che sono intervenuti come docenti nel corso. L’esperienza positiva del corso e il relativo inserimento di queste nuove figure nel mondo del lavoro sarà la base per rendere ancora più visibile la passione e l’iniziativa italiana che metterà a disposizione della clientela trattamenti innovativi funzionali alle caratteristiche e all'aspetto della persona. Nel mese di novembre, è prevista l'attivazione  di un nuovo percorso formativo per la qualifica di acconciatore presso la sede Ial Marche di Macerata: l'augurio, per i responsabili del centro, è di poter ripetere l'esperienza appena conclusa.
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06/10/2015 Area Vasta 4: una vittoria per Cisl Fp
Prosegue la battaglia della Cisl Fp  sul pagamento degli arretrati della produttività per un migliaio di dipendenti dell'Area Vasta 4 Asur di Fermo. Il segretario generale della Fp Cisl di Ascoli Piceno e Fermo, Giuseppe Donati, risponde al direttore di Area Vasta Licio Livini, che ha bollato come eccessiva la mobilitazione sindacale, promettendo però il saldo di quanto spettante ai lavoratori entro novembre. «Siamo l'unica organizzazione sindacale che abbia preso iniziative pubbliche concrete non solo per i propri iscritti ma per tutti i lavoratori della sanità fermana - dichiara Donati - iniziative che, oltre tutto, hanno sortito effetti positivi». La Cisl Fp fa sapere di voler continuare la sottoscrizione della lettera-petizione da inviare al Prefetto, al Presidente della Regione e al Difensore Civico perché, fino a quando i dipendenti non riceveranno i soldi nei conti correnti, il risultato è solo virtuale. I dipendenti sono quindi calorosamente invitati a sottoscrivere la petizione. «In meno di una settimana abbiamo raccolto circa duecento firme e non è poco. - prosegue Donati - La rabbia è tanta perché lavoratori che percepiscono stipendi da 1300-1500 euro vengono privati di parte del salario accessorio da dirigenti e direttori che ne percepiscono dieci volte tanto. A tale proposito, invitiamo il direttore di Area Vasta 4, che avrebbe scritto che l'iniziativa assunta dalla Cisl Fp è apparsa eccessiva soprattutto nei confronti di coloro che non hanno lavoro, a ridursi il proprio stipendio e la propria produttività, che può raggiungere la cifra di 20 mila euro annui. Non pensiamo che avere un lavoro nel nostro paese sia diventata una colpa come non lo è far valere i diritti». Rimane ancora sospesa la partita dell'approvazione definitiva degli accordi sindacali sottoscritti in Area Vasta 4. «Alla vessazione del mancato pagamento della produttività si è sommato il blocco del pagamento delle indennità di disagio. Dopo dieci anni il Collegio Sindacale si è accorto che la Regione Marche non aveva classificato le terapie intensive e sub intensive. Chi paga per ciò che la politica e l'Asur non ha saputo o voluto fare? Sempre i lavoratori che ogni giorno garantiscono la continuità dei servizi. La sanità è in mano a burocrati e contabili che cinicamente se ne fregano delle necessità dei dipendenti. Al direttore Livini riconosciamo l'interessamento per la buona conclusione della vicenda degli arretrati della produttività ma solo dopo che la Cisl Fp aveva minacciato la Direzione Generale Asur di ritrovarsi centinaia di operatori arrabbiati nei suoi uffici».
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06/10/2015 Filca: una cabina di regia per rilanciare il mobile pesarese
La lunga e profonda crisi nel nostro territorio ha polverizzato l’intera filiera del mobile determinando la scomparsa\ristrutturazione di importanti marchi e la drastica riduzione in termini occupazionali, con la perdita di più di 4000 addetti del settore industriale e la chiusura per cessazione dell’attività di aziende sia artigiane che industriali. Finora, nessuno è intervenuto nonostante i molteplici e ripetuti gridi di allarme lanciati dalla Filca Cisl e dalle altre organizzazioni sindacali. Oggi, finalmente, ci si accorge che è necessario avviare politiche di settore rivolte alla formazione\riqualificazione degli addetti del settore e di sostegno delle aziende. La situazione nel frattempo è drammaticamente peggiorata: per rendersi conto invitiamo i nostri amministratori a visitare alcune zone industriali del nostro territorio e forse capiranno che giungono un po’ in ritardo: siamo in piena desertificazione industriale! Un serio rilancio delle politiche di settore nel nostro territorio non può eludere dal coinvolgimento sia delle associazioni dei datori di lavoro, che di quelle sociali, della formazione e del sistema bancario (quante cessazioni aziendali dovute per mancanza di liquidità). Non servono spot, occorrono progetti a medio e lungo termine. Lo sforzo richiesto per ridare vigore al settore del mobile arredamento non si può limitare ad azioni che non abbiano una visione globale della filiera e che non coinvolgano tutti gli attori. Abbiamo intere zone desertificate, mentre il tasso di disoccupazione nell'ambito di queste filiere, un tempo floride, è altissimo: sono 4300 i posti di lavoro persi nel settore dell'arredamento tra il 2010 e il 2014. Occorre però anche chiedersi quale dovrà essere il modello di rilancio della filiera del mobile e dell'arredamento: sarà ancora legato all’export con un prodotto di media - bassa qualità (non è stata questa una delle cause principali della crisi delle nostre imprese?) o un sarà intercettore di nuove esigenze e di nuovi mercati? Le strategie di promozione del mobile pesarese saranno orientate a prodotti a basso costo oppure cercheranno di avviare processi innovativi in termini di prodotto e di qualità? La formazione permanente dei lavoratori sarà considerata uno strumento privilegiato per qualificare il sistema produttivo aziendale oppure sarà relegata a poche mansioni e determinati ruoli? Il rilancio non passa da semplici annunci ma si ottiene con un pianificazione industriale a medio e lungo termine La Filca Cisl e la Cisl di Pesaro, Fano e Urbino ritengono indispensabile avviare una cabina di regia regionale che definisca le strategie e le politiche industriali atte al rilancio della filiera del mobile. Pertanto chiediamo all’assessore alle Attività Produttive della Regione Marche di avviare immediatamente un tavolo di confronto per il rilancio della filiera del mobile arredamento
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05/10/2015 5 minuti Cisl: Liste di attesa, il punto della Cisl-Nuovo anno scolastico dopo l'approvazione della riforma
Approvate le linee guida regionali per l'abbattimento delle liste di attesa, le valutazioni della Cisl . Intervista  a Sauro Rossi, segretario regionale Cisl Marche.Al via il nuovo anno scolastico, con la Riforma la Buona Scuola  ma c'è ancora tanta confusione. Interviste a Anna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola Marche; Marisa Cardinali, insegnante scuola dell'infanzia Istituto comprensivo Monte Roberto (AN); Giuseppe Corallini, assistente amministrativo Corridoni Campana di Osimo.https://youtu.be/oo64rBS7DBs
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05/10/2015 Energy Resources apre la mobilità, i sindacati chiedono un incontro urgente
Nei giorni scorsi l’azienda Energy Resources di Jesi attualmente in concordato in continuità, azienda tra le prime nel territorio ad occuparsi di energie alternative, ha aperto una procedura di mobilità per 24 addetti su di un totale di 37 dipendenti attualmente in forza, situazione questa che ridurrebbe drasticamente la forza lavoro fino a 13 dipendenti contro i 130 dipendenti di prima della crisi. I sindacati di categoria, rappresentati da Danilo Capogrossi della Fim Cisl, Gianluca Toni della Fiom Cgil e Rolando Massaccesi della Uilm Uil hanno richiesto un esame congiunto sia ai rappresentanti aziendali che ai Commissari Giudiziali attualmente incaricati dal Giudice, come previsto dalla normativa vigente riguardo alle procedure di mobilità, per capire come l'azienda intenda procedere con un organico così limitato e come voglia gestire la procedura di mobilità. Inoltre, i sindacati unitariamente ricordano: «Non essendo state ancora autorizzate dal Ministero le casse integrazioni dei periodi 2013 – 2014 e 2015, abbiamo diversi lavoratori e lavoratrici che, oltre a non aver percepito i periodi di cassa integrazione, non hanno neanche la contribuzione figurativa che permetterebbe ad alcuni di loro di accedere alla pensione». I sindacati hanno sollecitato un incontro che auspicano si possa ottenere al più presto.
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05/10/2015 Tari: un contributo alle famiglie del comune di Fermo
Il comune di Fermo, in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil, ha emesso il Bando per l’erogazione di contributi per la Tari (la tassa sui rifiuti) a vantaggio delle famiglie di pensionati, lavoratori, disoccupati, disabili con redditi bassi residenti a Fermo. Il Fondo in dotazione è di 50mila euro. Il termine per le domande scadrà il prossimo 31 ottobre. L'accesso ai benefici è riservato a nuclei familiari con Isee inferiore ai 17 mila euro. La graduatoria dei beneficiari sarà stabilita dall’ISEE lineare ed attualizzato e da altri requisiti economico-sociali: stato di disoccupazione, anziano solo o coppia ultrasessanticinquenne, presenza nel nucleo familiare di disabile.L’ammontare del contributo è del 30% della Tassa dovuta con un minimo di 25€. Per la compilazione dell'ISEE e assistenza nella compilazione della domanda, rivolgersi ai Caff e nelle sedi sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Bando Comune di Fermo Tari
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30/09/2015 Allegion-Cisa: raggiunta ipotesi d'accordo
Dopo una no-stop durata più di 14 ore è stata firmata questa mattina intorno alle 6.45, l’ipotesi d’accordo per la Allegion-CISA, la multinazionale americana che a luglio di quest’anno aveva annunciato esuberi nel sito di Faenza e Monsampolo del Tronto (AP). Con l’intesa di questa mattina, gli esuberi iniziali annunciati dalla multinazionale americana passano da 258, tra sito di Faenza e Monsampolo a 150, con l’apertura della mobilità volontaria incentivata con 30 mensilità e un periodo di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione, con l’integrazione sulla indennità di 400 € per Faenza e di 24 mensilità per Monsampolo. Per il calcolo delle mensilità, si terrà conto della retribuzione ordinaria lorda di dicembre 2015 moltiplicata per le mensilità spettanti. Da parte dell'azienda è arrivato anche l'impegno a non procedere unilateralmente ai licenziamenti, ma solo su volontarietà o ricollocazione. La società conferma che il sito di Monsampolo rimarrà il centro di competenza per la produzione dei cilindri e sarà oggetto di un investimento in nuove tecnologie finalizzato ad una maggiore automazione dei processi e a una conseguente migliore efficienza produttiva. Confermati inoltre investimenti complessivi per 17 milioni tra il sito di Faenza e Monsampolo. «L’accordo è solo un primo passo - dichiara Romina Rossi, segretaria della Fim Cisl Ascoli - ora serve un forte impegno da parte di tutti per creare le giuste condizioni di ripartenza e rilancio dei siti puntando su prodotti ad alto contenuto tecnologico e maggiore valore aggiunto». L’ipotesi d’accordo siglata questa mattina verrà illustrata in assemblea ai lavoratori e posta al voto.
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30/09/2015 A Staffolo l'assemblea organizzativa della Fnp Cisl
I pensionati Fnp Cisl di Ancona, Senigallia, Jesi e Fabriano si incontreranno il 6 ottobre a Staffolo per l'assemblea organizzativa della categoria. La conferenza, con 180 delegati, sarà l'occasione per fare il punto sulla recente riorganizzazione della Fnp. Giovanni Focanti, Coordinatore delle quattro Rappresentanze Locali Sindacali che rappresentano  circa 20.000 iscritti, sostiene che «per orientare e rispondere ai bisogni delle persone, nel territorio provinciale, il sistema Cisl, i Servizi, le Associazioni debbono essere un punto di riferimento per i lavoratori, gli anziani e le famiglie». L'incontro, prosegue Focanti, servirà a verificare «le potenzialità e le criticità del nuovo modello organizzativo, visto anche alla luce dei cambiamenti sociali e istituzionali che hanno coinvolto il nostro territorio, e per analizzare la funzionalità delle 20 sedi anche come luogo di ascolto dei pensionati e dei lavoratori e disoccupati, per capire il bisogno e orientarli verso sedi e servizi, come l’Inas, il Caf, l’Adiconsum ed altri, in grado di fornire consulenze e risposte alle problematiche, nonché tradurle in istanze politiche da presentare insieme alla Confederazione per un confronto con Comuni, Ambiti sociali, Distretti Sanitari, Terzo settore». Quest’attività è svolta da 58 agenti sociali Fnp, alcuni di essi collaborano anche con  l’Anteas, che con 230 volontari effettua sostegno ad anziani e disabili attraverso la consegna della spesa a domicilio ad Ancona, trasporto degli anziani e disabili a Chiaravalle, Senigallia, Serra De’ Conti, servizio di scuolabus e nonno vigile a Jesi. La Fnp collabora inoltre con il Sicet  per l’attività di consulenza nel campo dell’abitazione e di assistenza agli inquilini: nel 2014 sono state circa 1.300 le persone assistite sul territorio provinciale. Ai lavori dell’assemblea organizzativa, che inizierà alle ore 9 presso il ristorante Oasi, saranno presenti, oltre ai Responsabili Cisl delle quattro Ast (zonali) il Segretario Fnp-Cisl Marche, Mario Canale e il Segretario Nazionale, Attilio Rimoldi, che concluderà i lavori.
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30/09/2015 Piano strategico: uno sguardo sul futuro di Ancona
Il futuro di Ancona da progettare tutti insieme, cittadinanza e amministrazione comunale. Seguendo questa filosofia, si è costruito presso la Mole Vanvitelliana l’incontro tra cittadini e istituzioni per discutere e presentare proposte da inserire nel Piano strategico per i prossimi 10 anni.«La partecipazione è stata notevole con ben 400 persone iscritte, ed evidenzia l’interesse degli anconetani  per  la città in cui  vivono e il loro desiderio di partecipazione», ha detto Alessandro Mancinelli,responsabile Ast di Ancona  che ha partecipato con una delegazione dell’Area sindacale di  Ancona. L’utilizzo del metodo dell’Open Space  Technology ha permesso I’emersione di temi  quali: lo sviluppo  della città come polo culturale, il potenziamento dell’area portuale, trasporto pubblico su monorotaia , sviluppo  del turismo locale, città creativa, sostenibile e trasparente, acceleratrice di innovazione attraverso l’incontro tra soggetti responsabili dell’innovazione, città senza barriere, valorizzazione del mare e della bellezze della città, il rapporto con l’università. Alcune idee e visioni saranno selezionate e inserite nel Piano strategico e saranno patrimonio di tutti gli attori sociali del territorio: istituzioni, associazioni , imprenditori e cittadini.
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30/09/2015 Senigallia, potenziato il trasporto disabili grazie ad Anteas e Auser
Un nuovo mezzo di trasporto al servizio delle persone disabili e degli anziani non autosufficienti di Senigallia entrerà in funzione nel mese di ottobre. Anteas e Auser consegneranno al Comune di Senigallia,  il prossimo 3 ottobre, un Ford Transit attrezzato, acquistato con l’utilizzo delle risorse derivanti dai fondi del 5 per mille, raccolti dalle due associazioni, e dal progetto trasporto disabili. Alla cerimonia di consegna, in piazza Manni (Foro Annonario ex Carceri) alle ore 11.30, interverranno il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, il dirigente dei servizi sociali Maurizio Mandolini, l'assessore al bilancio Gennaro Campanile, l'assessore ai servizi sociali Carlo Girolametti e la responsabile dei servizi sociali Giuseppina Campolucci. Saranno inoltre presenti il segretario generale della Fnp Cisl Marche, Mario Canale, e il Segretario dello Spi Cgil di Senigallia, Roberto Galli, il Presidente Auser Provinciale, Sergio Gradara, e i volontari Anteas e Auser. Le associazioni di volontariato Anteas e Auser ad oggi sul territorio senigalliese trasportano in media 500 persone al mese, accompagnandole nelle strutture sanitarie ( centro Alzheimer, ospedale, centri di riabilitazione o ambulatori per le visite mediche). Le due associazioni annoverano circa 100 volontari operativi nel territorio del comune di Senigallia. L'obiettivo è di estendere l'assistenza ai disabili e alle persone non autosufficienti in altri nove comuni della valle del Misa e del Nevola.
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29/09/2015 Corpo Forestale, sindacati contro l'accorpamento
I sindacati continuano a osteggiare l'ipotesi di militarizzazione forzata del Corpo Forestale dello Stato, i cui 7000 dipendenti, nei piani del Governo, dovrebbero essere assorbiti nell'Arma dei Carabinieri. Cisl Fns, Cgil Funzione Pubblica, Uil-Pa/Cfs Dirfor, Ugl e Sapaf parlano di ipotesi «sciagurata e inaccettabile» e di «tutele sindacali demolite con un Decreto Legislativo». Il destino del Corpo Forestale dello Stato riguarda, nelle Marche, i 280 dipendenti divisi tra 4 comandi provinciali (dopo l'accorpamento di quelli di Fermo e Ascoli Piceno) e 50 comandi stazione, impegnati, nonostante siano sotto organico di almeno 40 unità, nel coordinamento territoriale per l'ambiente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nel servizio Cities a tutela di flora e fauna e nelle Procure della Repubblica. «Il Governo Renzi vuole cancellare tutto questo con un maldestro colpo di spugna - dichiara William Berrè, segretario generale Cisl Fns Marche  - non solo tentando di fare un’ assurda militarizzazione del personale, ma anche cancellando il Corpo Forestale, smontandone l’organizzazione e spezzettando le competenze tra più Enti rendendo più difficile se non impossibile l’attività di prevenzione e di contrasto ai reati ambientali». «Abbiamo il massimo rispetto dei colleghi dell’Arma dei Carabinieri - afferma l'Ispettore Superiore del Corpo Forestale dello Stato Maurizio Simoncini - ma loro svolgono il primario compito di assicurare l’ordine e la sicurezza. Caricarli di altre competenze, sinceramente, non se ne vede il bisogno, senza considerare che questo comporterebbe la militarizzazione di circa 7000 persone dei vari ruoli civili attualmente esistenti nel Corpo Forestale dello Stato, quando in Europa si va nella direzione opposta: cioè smilitarizzare le forze di Polizia. Scegliere la carriera militare è appunto una scelta, non può e non deve essere un Decreto del Governo a fare questo cambiamento che si ripercuote nell’ organizzazione familiare e di vita di migliaia di donne e uomini che hanno scelto un lavoro diverso. Un lavoro fatto si anche di sacrifici e di rinunce ma che i Forestali svolgono con vera e forte passione». La Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl continuerà la battaglia sindacale in ogni sede ed in tutti i modi per garantire al personale il mantenimento di quei diritti faticosamente conquistati e garantire allo stesso tempo un efficiente e riorganizzato Corpo di Polizia Forestale. Non bisogna dimenticare che la militarizzazione del personale comporterebbe, infatti, la perdita del diritto di aderire ad associazioni sindacali, secondo quanto previsto dalla legge italiana. Di diverso avviso sono la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e la Corte di Giustizia Europea, che nel 2001 e nel 2014 hanno riconosciuto il diritto di rappresentanza sindacale anche per il personale militare. In un comunicato congiunto, le sigle dei Forestali annunciano di aver dato mandato a un pool di legali per promuovere un ricorso di fronte alla Corte di Giustizia Europea per vedere di nuovo sancito, in conformità con i precedenti giurisprudenziali, il diritto anche per i Carabinieri di libera costituzione e associazione sindacale. COMUNICATO STAMPA NAZIONALE
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29/09/2015 I sindacati sostengono la campagna per fermare le false cooperative
I sindacati sono a fianco delle Centrali cooperative delle Marche nella campagna “Stop false cooperative”, che prevede una raccolta firme per la richiesta al Parlamento di una legge per contrastare il fenomeno delle false cooperative.  Anche i segretari generali delle Marche Stefano Mastrovincenzo (Cisl), Roberto Ghiselli (Cgil) e Graziano Fioretti (Uil)  hanno sottoscritto la proposta con cui l'Alleanza delle Cooperative Italiane, il coordinamento composto da Agci, Confcooperative, Legacoop, chiede al Parlamento di approvare una legge con misure più severe per contrastare il fenomeno delle false cooperative, che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione per perseguire finalità estranee a quelle mutualistiche. Imprese che, partecipando ad appalti pubblici con il massimo ribasso, spesso non applicano regolarmente i contratti di lavoro e non garantiscono il giusto salario ai lavoratori. “Come sindacati condividiamo gli obiettivi della campagna “Stop false cooperative” ed invitiamo i nostri iscritti a sottoscrivere la proposta di legge - sostengono Cgil, Cisl e Uil delle Marche - condividendo l'impegno della cooperazione a favore della trasparenza, della legalità e della necessità di mettere ancora di più al centro dell'impresa i lavoratori e i soci”. “Siamo molto soddisfatti della partecipazione dei sindacati marchigiani alla nostra campagna – commentano Agci, Confcooperative e Legacoop Marche – che sottolinea la condivisione e il rispetto dei valori propri della nostra cooperazione e un sostegno politico alla nostra iniziativa”. Alla campagna, che a livello nazionale prevede un obiettivo di 50 mila firme da raccogliere entro il 30 settembre, nelle Marche hanno finora aderito più di 3 mila persone. Fino alla fine del mese si può firmare in 43 Comuni marchigiani. PROVINCIA DI ANCONA:  Agugliano, Arcevia, Ancona, Belvedere Ostrense, Camerano, Castelbellino, Castelfidardo, Castelplanio, Chiaravalle, Cupramontana, Fabriano, Falconara Marittima, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Monsano, Montecarotto, Montemarciano, Osimo, S. Maria Nuova, Senigallia PROVINCIA DI ASCOLI PICENO: Ascoli Piceno, Comunanza, Grottammare, Monsampolo del Tronto, Monteprandone, Offida, San Benedetto del Tronto PROVINCIA DI FERMO: Fermo PROVINCIA DI MACERATA: Civitanova Marche, Macerata, Matelica, Monte San Giusto, Potenza Picena, Recanati, San Severino Marche, Tolentino, Treia PROVINCIA DI PESARO URBINO: Fano, Pesaro, Urbino, Vallefoglia
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28/09/2015 Rischio licenziamenti alla Corghi di Mondolfo, aperto lo stato di agitazione sindacale
Stato di agitazione sindacale nel sito produttivo  di  Mondolfo della Corghi S.p.A,  leader mondiale nella produzione di attrezzature per gommisti e autofficine, indetto dai sindacati di categoria, insieme ai lavoratori, dopo l'annuncio da parte dell'azienda dell' apertura di un’ulteriore procedura di mobilità, la terza negli ultimi tre anni.  Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil  sul piede di guerra anche per i  problemi, espressi dall'azienda, rispetto alla sostenibilità di alcune produzioni dello stabilimento di Mondolfo e alle difficoltà  relative alla necessità di commercializzare i prodotti di bassa gamma. Forti le preoccupazioni anche per l'imminente apertura di uno stabilimento in Croazia. «Abbiamo il timore che a piccoli pezzi, venga “smantellato” il sito produttivo di Mondolfo dove lavorano  ben  85 dipendenti.  – afferma  Mauro Masci, Fim Cisl Marche -  Sospettiamo che l’azienda voglia esportare la produzione nei paesi esteri dove già esistono siti produttivi del gruppo (Croazia, Cina). – continua Masci – Domani mattina incontreremo l’azienda, se non dovessero emergere novità positive proseguiremo la nostra protesta con ulteriori iniziative sindacali. »  La Corghi S.p.A, del Gruppo Nexion, è  leader sul mercato italiano e mondiale, nel settore degli equipaggiamenti per l'assistenza ai veicoli, con stabilimenti in Italia, in Emilia Romagna, Toscana e Marche, occupando circa 700 addetti e all’estero con sei siti produttivi (uno in Cina) e cinque filiali dirette (Germania, Spagna, Francia, Stati Uniti, Cina) e uno in apertura in Croazia.  Distribuisce i prodotti in più di 120 paesi in tutto il mondo con una quota export pari all’80% del fatturato.   «Questa politica aziendale  di tagli aveva già investito nel 2014 lo stabilimento di Correggio  (25 dipendenti) – ricorda Masci – e aveva interessato alcuni  dipendenti anche a Mondolfo. Ora siamo molto preoccupati per il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie. Temiamo che per applicare le cosiddette  economie di scala si vada verso un’ esternalizzazione – conclude Masci – che  metterebbe a rischio un patrimonio fatto di persone, professionalità e dedizione al lavoro. E questo non lo possiamo accettare.»
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28/09/2015 5 Minuti Cisl: Vertenza J&P di Fabriano - Chiusura Prefettura di Fermo
  5 Minuti Cisl puntata del 25 settembre 2015 In primo pianoIl punto sulla vertenza J&P di Fabriano i sindacati incontrano il presidente della Regione. Interviste a Guanito Morici, responsabile AST Fabriano e Andrea Cocco, segretario Fim Cisl Marche.  Rischio chiusura Prefettura di Fermo i sindacati sul piede di guerra. Intervista a Giuseppe Donati, Fp Cisl Marche   https://youtu.be/hGFoPSgSJ78
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25/09/2015 Area Vasta 4, Cisl Fp reclama il pagamento degli arretrati
Appare legittimo che il nuovo Direttore di Area Vasta 4, a poche settimane dalla sua nomina, comunichi all’intera comunità fermana, presunte novità che arriveranno a breve. Tutto legittimo ma già visto in passato. La Cisl Fp però ha il polso vero del clima che regna all’interno dei reparti, servizi sanitari e non dell’Area Vasta 4 e può testimoniare dell’aria pesante che si respira in giro. Non c’è minimamente fiducia, non sulla persona del nuovo Direttore che dovrà essere messo alla prova ma sull’intero sistema sanitario regionale che perdura nel taglio di risorse economiche ed umane, rendendo difficilissimo continuare a garantire un’assistenza sanitaria di qualità. Il personale dipendente è oggetto di vessazioni continue e ripetute per il mancato rispetto di diritti contrattuali ed economici. Migliaia le ore di lavoro accumulate che non potranno essere mai recuperate, migliaia i giorni di ferie non godute, riposi negati per permettere la copertura dei turni. Tutto ciò rende il clima aziendale pesantissimo perché la vita personale e familiare di infermieri, OSS e dei professionisti sanitari soggetti a turnazione non viene rispettata in nome dell’obbligo alla continuità dei servizi. Non finisce qui, però. L’offesa più grande però, nei confronti della dignità dei dipendenti dell’Area Vasta 4 la sta perpetrando la Direzione Generale dell’ASUR, che a distanza di mesi dalla sottoscrizione degli accordi decentrati, tiene bloccati i contratti e quindi parte della retribuzione mensile. Parliamo di 80-150 euro mensili che dovrebbero essere parte della retribuzione ma che a causa di ingiustificati e vergognosi ritardi del Collegio Sindacale e del Nucleo di Valutazione Interno dell’ASUR, non arrivano nelle buste paga dei lavoratori. I componenti del Nucleo di Valutazione, nominati dalle Aree Vaste tra i Dirigenti, percepiscono una retribuzione aggiuntiva cospicua ma nonostante questo, continuerebbero a rinviare il controllo, secondo noi addirittura non dovuto, della documentazione inviata dall’Area Vasta. Gli arretrati da percepire dai dipendenti risalgono addirittura al 2014 e sono la retribuzione di ore aggiuntive lavorate a fronte di progetti di produttività. Quanto sopra è intollerabile soprattutto se il datore di lavoro è pubblico. La Cisl Fp ritiene che la pazienza sia finita. La tolleranza terminata. Se entro la settimana entrante non arriveranno precise indicazioni sui pagamenti con scadenza a breve della liquidazione delle somme arretrate, la Cisl Fp porterà i dipendenti nella sede dell’ASUR così che Marini ed i suoi troppi collaboratori e dirigenti guarderanno negli occhi coloro ai quali stanno sottraendo risorse economiche e saggiare quanto siano arrabbiati. Da mercoledì 30 settembre i delegati Cisl Fp promuoveranno nei reparti la sottoscrizione di una protesta da inviare al Presidente della Giunta Regionale, al Garante Civico Regionale e al Prefetto. Inizierà anche la raccolta di adesioni dei partecipanti alla protesta da organizzare presso la Direzione Generale ASUR.  IL SEGRETARIO REGIONALE CISL FPGiuseppe DonatiSottoscrizione protesta dipendenti Area 4
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24/09/2015 Appalti gas: i lavoratori vanno tutelati
I sindacati del settore dell'energia, Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil Marche, chiedono un incontro urgente con i comuni capofila che dovranno predisporre gli avvisi di gara per l'assegnazione del servizio di distribuzione del gas, previsti dalla legge n.11 del 27 febbraio 2015 (Decreto Milleproroghe). Con una lettera indirizzata ai comuni di Ancona, Pesaro, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Civitanova Marche, le segreterie regionali delle tre sigle di categoria chiedono l'applicazione delle tutele per i lavoratori del settore previste dal Decreto Ministeriale del 21 aprile 2011 e di poter garantire le iscrizioni al fondo previdenziale di origine dei lavoratori (Inps o Inpdap), l'iscrizione ai fondi previdenziali del settore, il mantenimento delle tutele preesistenti la nuova normativa sui licenziamenti, così come definita dalla Legge 183 del 2014, nonché l'applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore Acqua - Gas. La discussione si rende necessaria a fronte all'introduzione della Legge Delega 183/2014 (Jobs Act) che «determina una modifica delle tutele occupazionali e una condizione di preoccupante incertezza normativa che rischia di favorire processi di dumping sociale che si potrebbero determinare in occasione delle gare». A tal fine, le sigle dei lavoratori hanno già incontrato il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli. Il Comune di Ancona, in quanto ente capofila dell'ambito, ha stipulato la convenzione con gli altri comuni e sta raccogliendo i dati dalle altre amministrazioni in vista dell'avviso di gara, atteso tra gennaio e febbraio 2016. Prima della pubblicazione dell'avviso di gara, il Comune di Ancona provvederà a riconvocare le organizzazioni sindacali per illustrare i contenuti del bando. Sul fronte delle tutele, l'amministrazione comunale ha assicurato la propria disponibilità, previa passaggio con i gruppi consiliari, ad inserire nell'avviso di gara le tutele previste dal Decreto Ministeriale del 21 aprile 2011  e la tutela dell'articolo 18 ante riforma Jobs Act. Rimane il problema previdenziale che, secondo il Comune, può essere risolto solo per via legislativa: le federazioni nazionali hanno votato giovedì 24 settembre un ordine del giorno che prevede la proclamazione dello sciopero generale delle aziende del gas e dell'acqua per rivendicare il rispetto delle tutele di legge precedenti alla riforma del mercato del lavoro.  
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24/09/2015 Comune di Ancona, i sindacati sul piede di guerra
I sindacati di categoria Fp Cisl, Fp Cgil e Uil Fpl hanno indetto lo stato di agitazione del personale del Comune di Ancona per il mancato pagamento del salario di Produttività per l' anno 2014, già condiviso con la parte pubblica nelle modalità e tempi di erogazione. «Abbiamo aperto lo stato di agitazione per una serie di ragioni. - afferma Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche -  Lottiamo per il rispetto degli accordi presi per il 2014 ma anche per la mancata volontà' di trovare un accordo sulla definizione del Fondo Produttività 2013. Gravissima inoltre   la contestuale decisione dell’amministrazione di recuperare liquidità dai Fondi delle risorse decentrate dei prossimi sette anni per una cifra di oltre 1.300.000 euro. - continua  - Problemi emergono anche da punto di vista delle scelte organizzative  quali quelle legate  alla gestione dei  servizi educativi. La decisione di appaltare il servizio pomeridiano negli asili nido a gestione diretta, con il mancato rinnovo dei contratti di lavoro a tempo determinato, e soprattutto senza l’avvio di procedure concorsuali pubbliche, a garanzia del turn-over del personale prossimo alla quiescenza,  sono un preludio alla definitiva esternalizzazione  del servizio» conclude Talevi. I sindacati di categoria Fp Cisl, Fp Cgil e Uil Fpl hanno  intanto avviato il blocco delle prestazioni di lavoro straordinario, come prima iniziativa di protesta, e sollecitato l'amministrazione comunale ad avviare iniziative di conciliazione .
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23/09/2015 Liste d'attesa, non convince la bozza delle linee di indirizzo
Liste di attesa, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil avanzano alcune osservazioni rispetto alla bozza delle linee di indirizzo, messa a punto dalla giunta regionale. Con una premessa: i sindacati rintengono centrale il tema dei tempi di attesa e quindi considerano opportuno che l’esecutivo stia riportando l’attenzione su questo argomento, tra l’altro, già trattato in una delibera del 2014, la n.1 del 7 gennaio, rimasta per lo più solo sulla carta. Anzitutto, per quanto riguarda il potenziamento dell’offerta pubblica, le azioni previste vanno integrate con una previsione di risorse finanziarie aziendali e dei fondi contrattuali, che coinvolgano e rafforzino il personale del Ssr, riservando alle altre azioni, intramoenia e programmazione di prestazioni offerte dal privato accreditato, carattere integrativo. In secondo luogo, ai sindacati non convince la previsione di agende specifiche per l’equipe territoriale dei medici di medicina generale: c’è infatti il rischio che le stesse possano diventare uno strumento privilegiato per l’accesso alle prestazioni. Inoltre, non è condivisibile l’ipotesi delle tariffe calmierate delle strutture private per evitare un sistema parallelo volto a depotenziare il regime istituzionale; piuttosto, eventuali ulteriori margini negoziali con i privati potrebbero invece essere impiegati per l’incremento delle prestazioni a parità di costi. E ancora: resta irrisolto il nodo del rispetto dell’equilibrio del 50% tra l’attività svolta in regime istituzionale e in libera professione, rispetto al quale il monitoraggio finora svolto non si è dimostrato efficace; in tal senso, bisogna prevedere un richiamo specifico alla precisazione dei modi in cui nei Piani attuativi si procede a tale verifica. I sindacati, quindi, chiedono che i dati oggetto del monitoraggio sui tempi di attesa siano resi pubblici e oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali. Infine, Cgil, Cisl e Uil propongono la creazione di un unico sistema elettronico di fatturazione delle prestazioni di attività di libera professione, anche per le attività extramoenia, che permetta di monitorare orari, prenotazioni e fatturazione corrispondente.
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22/09/2015 Prefettura di Fermo a rischio chiusura: sindacati sul piede di guerra
È in corso nella sede della Prefettura di Fermo l'assemblea sindacale aperta indetta da Cisl Fp, Cgil Funzione Pubblica e Uil Pa per contestare la chiusura proprio della Prefettura fermana, destinata ad essere soppressa insieme a quelle di altre 22 città in Italia. La mobilitazione, aperta anche ai rappresentanti delle istituzioni locali, è una risposta a quella che i sindacati ritengono una decisione sbagliata e pericolosa. «La paventata chiusura delle 23 Prefetture tra le quali quella di Fermo, è un'operazione tesa solamente a mascherare i veri problemi della Pubblica Amministrazione che necessita invece di una vera riorganizzazione. - ha sottolineato Francesco Todaro, segretario regionale Fp Cisl con delega alle amministrazioni centralizzate - I risparmi dovrebbero essere conseguiti dalla lotta alla corruzione e dal taglio dei costi della politica e non con la soppressione di Enti che garantiscono servizi pubblici, gratuiti a tutti i cittadini.- continua Todaro -  L'arretramento dello Stato sul territorio di Fermo è ingiustificato e pericoloso. Il fermano ha bisogno di più presenza dello Stato e di più sicurezza e non di tagli lineari che colpiscono Fermo ed il suo territorio rispetto al resto delle Marche.» Il Sindacato unitariamente farà muro per combattere lo smantellamento di servizi che porterà meno servizi per i cittadini e costi maggiori alla collettività. «Il messaggio dato dal Governo di arretramento dello Stato sul territorio è inquietante - dichiara Giuseppe Donati, segretario regionale della Cisl Fp -  anche alla luce dei tantissimi fatti di criminalità e micro criminalità che nell'ultimo anno hanno visto protagonista il territorio fermano, soprattutto quello della costa. I furti nelle abitazioni, le rapine in pubblici esercizi dove solo per fortuna non c’è ancora scappato il morto, i danneggiamenti alle proprietà e alle auto provate sono all’ordine del giorno della cronaca locale ma di questo il Governo non tiene assolutamente conto perché l’importante è illudere cittadini ed elettori che si sta facendo economia e lotta agli sprechi». La domanda della Cisl Fp è la seguente: sopprimere un presidio importante e strategico per l’ordine pubblico e la sicurezza del territorio, è un risparmio oppure un azzardo insensato ai  danni dei cittadini del fermano? Secondo il segretario regionale della Cisl Fp, «siamo di fronte allo Stato che batte in ritirata, scegliendo la logica imperante in ogni decisione politica nostrana, che è quella dello spot e della comunicazione vuota ma che fa presa sull'opinione pubblica. Intanto i cittadini privati e le imprese dovranno pagarsi la sicurezza nonostante le enormi tasse pagate. Dove è finito il diritto fondamentale alla sicurezza dei cittadini e delle imprese?». L'assemblea di Fermo si svolge in contemporanea a quelle organizzate nelle altre Prefetture a rischio soppressione. «I detrattori della Pubblica Amministrazione hanno subito messo in moto la disinformazione, facendo passare la battaglia per salvare la Prefettura di Fermo come una mera lotta in favore dei dipendenti. - conclude Donati - Questo è falso e strumentale ma certamente il futuro lavorativo dei dipendenti e le ricadute sulle loro famiglie non è secondario. L’esperienza demenziale delle Province, ancora tutta da risolvere, alla quale stiamo assistendo, non può che mettere in allarme il Sindacato. Anche sulle Province, il Governo ha giocato al massimo ribasso, svendendo un’istituzione storica, le competenze, le professionalità presenti in essa solo per illudere i cittadini-elettori di aver razionalizzato e risparmiato. Nulla di tutto questo è avvenuto e lo ha certificato la Corte dei Conti, non la Cisl».
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22/09/2015 Piero Francia, nuovo segretario generale Femca Cisl Marche
Nuovo vertice alla Femca Cisl Marche, il sindacato dei   lavoratori  dei settori energia, moda, chimica e affini. Il Consiglio generale di categoria ha  eletto oggi  all’unanimità Piero Francia, Segretario generale regionale,  e i nuovi componenti di segreteria. Francia nato a Fermo il 15 luglio 1973 succede a Bartolomeo Schibeci, scomparso prematuramente nel luglio scorso. «Credo nell’ importanza della rappresentanza sociale e nelle potenzialità del sindacato. Fare sindacato significa stare tra i lavoratori. Decidere con gli iscritti, insieme alle Rappresentanze sindacali unitarie  ed alle Rappresentanze sindacali aziendali  quali politiche sindacali adottare in azienda a tutela dei propri associati e di tutti i lavoratori. – ha dichiarato Francia dopo la sua elezione -  Vogliamo essere riferimento per chi rappresentiamo. Essere nei luoghi di lavoro, partecipare nelle decisioni aziendali per il bene dell'occupazione, della crescita produttiva, e di conseguenza delle condizioni occupazionali, economiche e sociali di tutti a partire dai nostri iscritti. Per fare questo servono: competenza, sinergia di squadra ed una sana apertura mentale. Il nostro obiettivo è duplice: gestire le crisi aziendali cercando di salvaguardare l'occupazione e l'equilibrio sociale – conclude Piero Francia - e nelle aziende in buona salute vogliamo  essere propositivi per  una contrattazione che porti sviluppo per i lavoratori e per le aziende».
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22/09/2015 Prevenzione Osteoporosi “Ossi duri si diventa” inserito nel Programma “Salute d’argento”
Al via il programma “Salute d’Argento”  tra gli  interventi regionali di attuazione del Piano nazionale della Prevenzione 2014-2018, e approvato con Delibera di Giunta regionale n. 540 del 2015. Inserito il progetto "Ossi duri .... si diventa" per la prevenzione dell’osteoporosi,  voluto fortemente dai sindacati dei pensionati in sinergia con i coordinamenti donne di Fnp, Spi e Uilp Marche. «Un risultato importante, riconosciuto anche dall’ équipe medica regionale, che premia l’impegno e il lavoro  di sensibilizzazione che come coordinamento donne in collaborazione con il sindacato dei pensionati unitario, abbiamo portato avanti negli ultimi anni, anche con la raccolta di 5.000 firme a sostegno dell’azione di prevenzione.» afferma  Lorenza Mancini, coordinatrice regionale donne, Fnp Cisl Marche. Nell'ultimo incontro con il gruppo di lavoro sulla prevenzione dell’Assessorato alla salute della Regione «ci hanno comunicato che  il progetto è stato scelto come unica linea di intervento, all'interno del Piano nazionale di Prevenzione  per sviluppare uno specifico studio di fattibilità circa lo sviluppo sistematico dell’algoritmo DEFRA per lo screening di rischio di frattura da osteoporosi – spiega Patrizia De Paolis, Fnp Cisl Marche – Saranno coinvolti attivamente le équipes  territoriali di Medicina Generale.» Nei prossimi mesi partirà  un percorso formativo  per gli operatori sanitari, per i medici di medicina generale. A partite dal 20 ottobre prossimo, giornata mondiale dell’osteoporosi sono stati programmati, con il  coinvolgimento dei Coordinamenti Donne  e dei relativi sindacati dei pensionati Spi Fnp Uilp, ulteriori incontri informativi destinati alla popolazione di riferimento. Un progetto, senza ombra di dubbio di  grande valore, per la prevenzione dell’osteoporosi frutto di un impegno sinergico tra istituzioni e parti sociali,  che ha portato la Regione Marche, in rappresentanza di tutte le altre Regioni, al  tavolo nazionale sull'osteoporosi, che sarà  istituito prossimamente  presso il Ministero della Salute.
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21/09/2015 Volontariato e poesia, ecco la seconda edizione del Premio "Città di Recanati"
Sabato 26 settembre 2015, ore 16.00 presso l’Aula Magna del Palazzo Comunale di Recanati, si terrà la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Letterario “Città di Recanati”  Concorso nazionale di Poesia 2015 promosso dall’Anteas di Macerata (nella foto la premiazione della vincitrice della prima edizione da parte del Sindaco di Recanati). L’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) è una ONLUS promossa dalla Federazione dei Pensionati della Cisl, con lo scopo di dare impulso  alla solidarietà, specialmente nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, attraverso una serie di attività di volontariato sociale, ma anche turistico e culturale. In questo contesto si colloca il concorso nazionale di poesia  “ La Poesia non ha età” al quale hanno partecipato 43 poeti di tutte le età provenienti da 13 Regioni italiane e 2 poeti francesi. Le  poesie  pervenute sono per lo più dedicate al tema della famiglia, dell’amore e ad eventi nazionali e internazionali. Le prime tre classificate verranno premiate con un trofeo. Dalla quarta alla sesta classificata saranno assegnate menzioni d’onore con targa, come da regolamento. Dei diplomi verranno consegnati a tutti i poeti segnalati dalla giuria, presieduta dal Consigliere comunale di Recanati Dott. Andrea Marinelli. Saranno assegnati anche 6 premi speciali: due dall’Anteas di Macerata, tre dalle sezioni Anteas di Tolentino-Camerino, Civitanova-Recanati e Macerata, uno dalla poetessa francese Maria Salamone Madrina del Concorso. In totale saranno 22 le premiazioni, su 81 poesie pervenute ed esaminate. Un’occasione importante per l’Anteas, nella città di Giacomo Leopardi, che è il centro della cultura e della poesia della Regione Marche.
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21/09/2015 Vertenza JP: Incontro in Regione tra Ceriscioli e i sindacati
Si è svolto stamattina nella sede della Regione l'incontro tra i sindacati e il presidente Luca Ceriscioli per fare il punto sulla Jp Industries di Fabriano. Hanno preso parte al vertice i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm e i sindacati confederali Cisl, Cgil e Uil. Ceriscioli ha sottolineato l'impegno del Mise che ha istituito due tavoli tecnici per trovare la soluzione che metta d'accordo azienda e banche e che dia certezze sulla sostenibilità finanziaria del piano industriale presentato da Giuseppe Porcarelli. I sindacati hanno chiesto e ottenuto di mantenere aperto un canale di comunicazione istituzionale tra le parti al fine di monitorare l'evolversi della situazione, nel quadro di una vicenda che vede coinvolti 700 lavoratori. «La situazione della Jp rimane ancora incerta. - afferma  Andrea Cocco, Fim Cisl Marche al termine dell'incontro - L'accordo tra banche e azienda va definito in maniera puntuale. Come Fim Cisl. abbiamo chiesto che i tempi siano veloci, in considerazione di una sentenza di Cassazione che potrebbe chiudere la vicenda con il rischio che 700 lavoratori perdano l'impiego, in un territorio che conta già più di 5800 disoccupati. Ci auguriamo nel breve periodo risposte chiare per i lavoratori: se così non fosse, dovremmo prendere coscienza di dover mettere in atto iniziative ancor più forti. Non è possibile che in una vicenda legata alla cessione di un ramo dell'Antonio Merloni dove un imprenditore possa sviluppare un piano industriale, le banche rischiano di far saltare il lavoro in un territorio già depresso. Vogliamo che le istituzioni stringano i tempi: il lavoro serve ora, non nei prossimi mesi». Per il responsabile della Ast di Fabriano, Guanito Morici, «La situazione della Jp è indicativa di ciò che sta avvenendo nel territorio: nessun nuovo posto di lavoro, nessuna nuova realtà produttiva e un tessuto sociale che sta reggendo solo grazie agli ammortizzatori sociali, che però non sono la soluzione, ma una semplice medicazione temporanea. Se non si interviene con scelte decise per risolvere i problemi del settore degli elettrodomestici - conclude Morici - continueremo ad assistere anche nei prossimi anni a piani di riorganizzazione che prevedono una riduzione dell'attività produttiva e dei posti di lavoro».
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16/09/2015 VERTENZA BEST: PROSEGUE IL CONFRONTO
ANCONA - Un gruppo di lavoratori della Best manifestazione davanti alla sede della Regione Marche.Foto AnsaMarche  Continua il confronto serrato sul futuro della Best di Cerreto d'Esi. Oggi nuovo tavolo di confronto in Regione  tra Fim Fiom Uilm, l’amministratore delegato della multinazionale americana e l’Assessore regionale al lavoro.  A due settimane dall'annuncio dell’avvio della procedura di licenziamento per 55 operai su un totale di 199, sono continuate le proteste dei lavoratori, in sciopero e presidio,  anche durante il primo incontro di lunedì, sotto Palazzo Raffaello .  Richiesto, dai sindacati di categoria  e le rispettive RSU, il ritiro immediato della procedura di mobilità. L’azienda  ha  manifestato la disponibilità ad un accordo  che permetta di evitare  il ricorso ai licenziamenti collettivi ma che tenga comunque conto della riduzione dei costi complessivi  previsti dal piano industriale.   « Serve un progetto serio e concreto, che preveda investimenti per rilanciare il sito produttivo di Cerreto –rilancia  Andrea Cocco, Fim Cisl Marche, presente all'incontro in Regione – Poi, eventualmente, tratteremo su soluzioni conservative per i  lavoratori anche attraverso gli ammortizzatori sociali. ». Le parti si riuniranno lunedì 21 e mercoledì 23 settembre per proseguire il dialogo sulla sorte dello stabilimento di Cerreto d'Esi.
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16/09/2015 Formaorienta, aperte le iscrizioni
Aperte le iscrizioni ai corsi di formazione per docenti ed orientatori nell'ambito del progetto FORMAORIENTA, finanziato dalla Regione Marche con il Fondo sociale europeo.  FORMAORIENTA si propone di formare operatori del sistema di orientamento delle Marche per migliorare e uniformare i servizi offerti ai cittadini, seguendo le linee guida regionali in merito all'orientamento (DGR 631 del 2014) attraverso la realizzazione di 35 corsi di formazione diffusi su tutto il territorio regionale. I corsi sono rivolti ad una platea complessiva di circa 525 operatori: docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, orientatori degli uffici orientamento e placement delle università, orientatori delle agenzie formative accreditate, operatori delle Province e orientatori dei CIOF. Sono in corso 25 Seminari informativi di orientamento aperti al pubblico in tutto il territorio marchigiano. I percorsi formativi del territorio Fermano sono gestiti da Ial Marche che in partenariato con Enfap (ente capofila), Università di Camerino, e Formaconf seguirà la realizzazione di formaorienta. Le domande di partecipazione per le Province di Fermo e Ascoli Piceno, devono essere presentate a Ial Marche entro 10 giorni dall’avvio del percorso scelto, su apposito modello placement e appendice con allegati.  I calendari e i modelli da compilare per l’iscrizione sono scaricabili dal sito internet: www.ialmarche.it oppure consultate il sito regionale www.istruzioneformazionelavoro.marche.it nella sezione dedicata all’ ORIENTAMENTO   http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Orientamento/FORMAORIENTA.aspx
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15/09/2015 Esodati, presidio nazionale al Ministero economia e finanze
  Anche la Cisl Marche  era  presente, questa mattina,  al  presidio di fronte al Ministero dell’Economia e delle Finanze, a Roma. La mobilitazione nazionale è stata  indetta dai sindacati confederali unitari, per chiedere  al Governo  il rispetto della Legge 228 del 2012 che ha istituito un fondo a tutela dei lavoratori esodati e per rivendicare una soluzione che risolva in modo definitivo e strutturale questo problema.«Chiediamo al Governo una nuova salvaguardia  per gli esodati - afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, in presidio con la delegazione marchigiana - il  mantenimento dell' opzione donna e  flessibilità  per l'uscita verso la pensione»
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10/09/2015 Banca Marche, i sindacati incontrano il Direttore Generale
In attesa della riunione del Comitato direttivo del Fondo interbancario tutela depositi,  che si esprimerà sul proprio   impegno per il salvataggio di Banca Marche, i sindacati di categoria  aziendali hanno incontrato oggi il Direttore Generale di Banca Marche. «E’ stata confermata la precisa volontà da parte degli organi preposti di raggiungere una positiva conclusione della vicenda entro la fine del corrente anno. – riferiscono i sindacati -  C’è comunque la necessità che la politica marchigiana faccia propria, come è avvenuto già in altre regioni, la presa in carico della vicenda Banca Marche quale priorità per la salvaguardia del tessuto economico e dei territori di riferimento». Rispetto agli scenari disegnati da fonti giornalistiche, per i quali i sindacati hanno chiesto chiarimenti, la banca non ha ritenuto opportuno commentare alcuna ipotesi, rappresentando la necessità di mantenere un elevato livello di riservatezza richiesto dalla delicatezza del momento.
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10/09/2015 Incidente mortale cantiere A14 . Sindacati, va fatta chiarezza
Feneal –UIL Filca - CISL Fillea - CGIL di Ancona esprimono profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del giovane lavoratore che ha perso la vita, ieri pomeriggio,  mentre lavorava in una delle gallerie della terza corsia del tratto marchigiano, chiuso al traffico, dell' A14, la Galleria Montedomini, a Camerata Picena (AN). Inutili i soccorsi dell' eliambulanza e dei vigili del fuoco, accorsi sul posto insieme alla polizia stradale. L'uomo stava posizionando una pompa spara cemento su un carrello di trasporto, quando il mezzo lo ha investito e ucciso. Accettata dall'azienda esecutrice dei lavori la richiesta dei sindacati di sospendere l'attività lavorativa sull'intero lotto. Il cantiere è stato immediatamente chiuso e sospesi tutti i turni di lavoro. «Non ci si potrà mai abituare né accettare di dover accostare il senso del lavoro  al dolore della morte. - scrivono i sindacati di categoria in una nota - Ancora più doloroso quando avviene all'interno di un grande cantiere dove da anni lavoratori, provenienti da diverse regioni, lavorano fianco a fianco.  Ma non solo: dormono, mangiano, passano le loro ore e i loro giorni di riposo, poiché rientrando ogni quindici giorni o mensilmente presso le loro residenze si costruisce inevitabilmente una piccola realtà comunitaria che non può lasciare indifferenti ad un fatto così grave.» Feneal –UIL Filca - CISL Fillea - CGIL di Ancona hanno inoltre richiesto un incontro per comprendere e far luce sulle dinamiche dell’incidente, individuare le eventuali omissioni. «Se accadono ancora  infortuni così gravi significa che dobbiamo alzare l'attenzione sulle condizioni di lavoro.- afferma Massimo Giacchetti, segretario generale Filca Cisl Marche - Un infortunio evidenzia sempre che ci sono problemi sul sistema di gestione della sicurezza  nei luoghi di lavoro che vanno  al più presto verificati  e risolti» Sarà esame di attenta analisi, durante l’incontro richiesto alla Ghella Spa la verifica di tutta la normativa sulla sicurezza e sulla prevenzione; nonché del sistema dei soccorsi che si attiva in collaborazione con le istituzioni in questi momenti.  Feneal UIL ,Filca CISL  e Fillea CGIL nel ribadire che «non è possibile accettare che in una grande opera o in un cantiere si continui a perdere la vita, specialmente nelle Marche che, negli ultimi anni e nei prossimi, sono investite da un importantissimo impegno infrastrutturale», sollecitano  tutti gli organi competenti, le istituzioni e la magistratura,  affinché in tempi brevi, si possa  fare chiarezza su quanto avvenuto»..   
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10/09/2015 L'organizzazione sottosopra. Seminario per Dirigenti della Federazione dei pensionati
L’organizzazione sottosopra. Questo il titolo del seminario annuale di formazione per il gruppo dirigente della Federazione dei pensionati (FNP) della Cisl marchigiana, che si è svolto a Rimini, dal 7 al 9 settembre scorso. Come tutta la Cisl Marche, anche la FNP è coinvolta dal Congresso del 2013 in un percorso di cambiamento organizzativo che rappresenta una delle esperienze più innovative sul piano nazionale, e che sarà oggetto di verifica nell'Assemblea programmatica ed organizzativa regionale del prossimo ottobre. Da almeno tre anni a questa parte, nei suoi annuali seminari di formazione, la FNP si confronta con l'idea del cambiamento. Dei contesti di riferimento, della cultura organizzativa, della necessità di innovare forme e contenuti dell’azione sindacale. Oggetto di approfondimento, nel seminario di Rimini, è stata la FNP Marche come organizzazione, analizzata nella sua relazione con il mondo Cisl e nei rapporti con l’esterno, a partire dai propri associati. Della necessità di superare stereotipi e prefigurazioni, diventando osservatori e comunicatori, ossia soggetti capaci di costruire una rappresentazione sociale e condivisa della realtà, ha parlato il Prof. Achille Orsenigo, psicosociologo e consulente di organizzazioni dello Studio Aps di Milano. Strumenti da tenere nella "cassetta degli attrezzi" di un buon osservatore sono la curiosità, la disponibilità al confronto, la capacità di mettersi in discussione e il coraggio per sfidare convenzioni e opinioni comuni. Daniele Bonifazi e Graziano Cucchi, rispettivamente Responsabile delle risorse umane e Consulente della Lega del Filo d’Oro, hanno raccontato l’esperienza di un’organizzazione sociale alle prese con il cambiamento, capace di confrontarsi con le sfide di un contesto sempre più complesso, in cui si assottiglia la linea di confine tra i mondi profit e no profit. Sullo sfondo la necessità di restare fedeli alla propria mission, che è quella di sostenere persone colpite da forme gravissime di disabilità. Delle direzioni in cui si stanno muovendo le associazioni di rappresentanza di interessi nel panorama nazionale ed internazionale ha parlato Sergio Maset, Direttore di Idea Tolomeo, società di studi, ricerche e consulenza in campo sociale ed economico. Maset ha suggerito l’opportunità che il sindacato sposti in parte la sua attenzione dai servizi "di adempimento", oggi erogati da Caf e Patronati, concentrandosi si "beni selettivi" di carattere sociale (vertenze, previdenza, formazione continua, sanità integrativa, gestione del tempo libero) ed accettando la sfida dell’ accountability e della rendicontazione, anche sociale, delle proprie attività. Il seminario è stato concluso dal Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che ha riepilogato il percorso di riorganizzazione intrapreso dalla Cisl Marche nei due anni trascorsi dal Congresso 2013, evidenziando gli snodi organizzativi più complessi emersi nel percorso, che saranno affrontati in occasione dell’Assemblea programmatica ed organizzativa regionale confederale del prossimo ottobre.
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10/09/2015 Jobs Act: il sindacato e le nuove regole
Le ultime novità del Jobs Act pronte per entrare a regime al centro del seminario organizzato dalla Cisl Marche in coordinamento con Cisl Umbria e Cisl Nazionale a Fabriano. Gli interventi di Marco Lai (Centro Studi Cisl) e Barbara Cerutti (operatrice nazionale Filca) hanno messo in luce l'intero impianto della riforma del mercato del lavoro, affrontando soprattutto i temi della riorganizzazione delle tipologie contrattuali, la disciplina del demansionamento e il riordino degli ammortizzatori sociali in costanza del rapporto di lavoro. «La riduzione delle forme contrattuali atipiche è riuscita solo in parte. – ha dichiarato Marco Lai – Non sono state eliminate tipologie come il lavoro accessorio (i voucher) o il lavoro a intermittenza. Il superamento dell'associazione in partecipazione e dei contratti a progetto, invece, rappresenta un bene, ma il rischio è che si ritorni alle collaborazioni coordinate e continuative (CoCoCo). Vanno ricostruite le tutele minime per chi in futuro entrerà nel mercato del lavoro». Sul demansionamento, Lai sottolinea: « seppure viene mantenuto il livello retributivo, è demandato al potere unilaterale del datore di lavoro la possibilità di demansionare il lavoratore, costituendo una frontiera nell'azione contrattuale futura ». La relazione di Barbara Cerutti ha invece illustrato le novità riguardanti gli ammortizzatori sociali, come la nuova disciplina della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà, nonché le regole contributive dei fondi di solidarietà bilaterali. Tra le novità principali, l'estensione di questi fondi alle aziende con più di cinque dipendenti e agli apprendisti. A conclusione dell'incontro, il segretario confederale Gigi Petteni ha definito la riforma voluta dal governo Renzi come «una fase inedita» che il sindacato può affrontare in maniera vincente «innovando il modello contrattuale, sperimentando le buone pratiche che vengono dai territori e dando un nuovo ruolo alla contrattazione di secondo livello». Programma del Seminario
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09/09/2015 La Marcia delle Donne e degli Uomini scalzi
Cisl Marche e  Anolf aderisce Venerdì 11 settembre  ad Ancona alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi. Il "cammino delle donne e degli uomini scalzi" partirà da piazza Roma alle ore 18 e terminerà al porto davanti il varco di frontiera al Molo Santa Maria, porto che è luogo simbolo dell’incontro fra popoli, specie nel capoluogo marchigiano, chiamato da secoli “Porta d’Oriente”. L'obiettivo della Marcia è porre al centro dell' attenzione le tre necessità non rinviabili che corrispondono ad altrettanti "necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali": certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature; accoglienza degna e rispettosa per tutti; chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti.A Venezia, l'appuntamento nazionale,  le  Donne e degli Uomini Scalzi cammineranno   fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica. Analoghe marce si terranno   in tutta Italia.
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07/09/2015 Il Jobs Act e la sua attuazione
Alla luce della completa  attuazione del Jobs Act, la Cisl Marche, in raccordo con la Cisl Umbria e la Cisl Nazionale,  ha organizzato il secondo Seminario di approfondimento per dirigenti ed operatori. Mercoledì 9 settembre 2015 dalle 14.30 alle 18:30 presso l' Hotel Janus di Fabriano, con   la collaborazione di Marco Lai (Centro Studi Cisl) e Barbara Cerutti (operatrice nazionale Filca) si discuterà  delle novità in tema di tipologie contrattuali e disciplina del demansionamento, nonchè del riordino  degli  ammortizzatori sociali  in costanza di rapporto di lavoro. Parteciperà ai lavori il Segretario Confederale Gigi Petteni.Programma del Seminario
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02/09/2015 Licenziamenti alla BEST SPA di Cerreto d’Esi. E’ subito sciopero
Questa mattina assemblea con i lavoratori e subito sciopero alla Best di Cerreto d’Esi, azienda che produce cappe. I lavoratori  sono scesi in strada dopo che la multinazionale americana ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 55 persone su un totale di 199 . «Abbiamo deciso di coinvolgere da subito le istituzioni in quanto non siamo disponibili a discutere di licenziamenti  che porterebbero alla chiusura definitiva del sito produttivo marchigiano.» afferma Andrea Cocco, Fim Cisl Marche  in strada con i lavoratori.
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01/09/2015 Rincaro biglietti dei bus. Per i sindacati è inaccettabile
Le segreterie regionali, di CGIL CISL UIL e di FILT-FIT-Uiltrasporti, considerano inaccettabile la decisione di aumentare del 10% le tariffe dei biglietti del Trasporto Pubblico Locale adottata della Giunta regionale nell'ultimo venerdì di agosto. Tale aumento, che segue quello del 2013 – sempre del 10%, - non può essere definito “adeguamento” in quanto non è giustificato da alcun significativo aggravio dei principali costi per le imprese, come quello del personale e del costo del gasolio, né tanto meno quello dell’inflazione sotto l’1%; anzi, quello del gasolio nell'ultimo anno ha avuto una riduzione di oltre l’11% per un risparmio complessivo per il sistema delle imprese stimabile in circa 1,5 milioni di euro. Quanto al pericolo, paventato dalla Regione, di perdere la propria quota di riparto del Fondo Nazionale legata al soddisfacimento di una serie di parametri (circa 10 milioni di euro), va precisato che il loro probabile mancato raggiungimento non può essere considerato “un fulmine a ciel sereno”, perché tali parametri sono stati introdotti con un DPCM del 2013, ma semplice incapacità di agire sull’efficientamento del sistema. CGIL CISL UIIL sono consapevoli del problema, che viene sempre evocato, di una iniqua ripartizione della quota ordinaria del Fondo nazionale, ma non si può sottacere o dimenticare la continua riduzione di risorse che il settore ha subito negli ultimi anni  con i tagli del bilancio regionale, anche conseguenti a quelli del Governo nazionale. In occasione dell’ultimo bilancio di previsione 2015 i sindacati avevano denunciato il taglio ai Trasporti e le pesanti ricadute che avrebbe avuto; ma oggi mancano ancora all'appello circa 7 milioni mettendo a rischio servizi e occupazione. Con l’aumento dei biglietti, ancora una volta, le difficoltà del Trasporto Pubblico vengono scaricate sui cittadini che oltretutto, in questa fase di crisi, avrebbero bisogno di più servizi che invece vengono ridotti. Al contrario CGIL CISL UIL considerano non più rinviabile una profonda riorganizzazione del sistema che garantisca efficienza del servizio e razionalizzazione delle risorse a partire dal superamento di sovrapposizioni improduttive, attraverso l’unificazione dei bacini territoriali e una effettiva aggregazione della gestione.
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24/08/2015 E' la Scuola che fa la Buona Scuola. Seminario interregionale di studio
Venerdì 28 agosto, dalle ore 9,30 alle ore 19,00 a Foligno (PG),  seminario interregionale sul testo di Legge della Buona Scuola,  promosso dalla Cisl Scuola di Marche e Umbria, e riservato   ai dirigenti scolastici iscritti alla Cisl. Un occasione di studio e approfondimento del testo di Legge con l'aiuto di esperti giuridico amministrativi e di formazione. attraverso osservazioni, riflessioni, e pratiche orientative.  I lavori saranno conclusi  dall'intervento del Segretario nazionale Cisl Scuola, Ivana Barbacci.
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19/08/2015 Trasporto pubblico, Ferracuti "Aggregare le aziende e innovare il servizio"
Focus sul trasporto pubblico regionale da un'analisi sui servizi pubblici locali  curata dalla Cisl Marche . Corriere Adriatico 19 agosto 2015 di Martina Marinangeli
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11/08/2015 Supermercati Tuo Dì, occupazione a rischio
Oltre 100 i lavoratori impiegati nei punti vendita “TUO DI”  delle Marche,  a rischiare il posto di lavoro. La complicata gestione dei punti vendita di dimensioni medio piccole, disseminati  in tutte le province marchigiane, vede l’utilizzo dell’appalto e del sub appalto nella organizzazione ed esecuzione delle attività connesse alla vendita di prodotti freschi quali la gastronomia, la macelleria, pescheria ed ortofrutta. «Nel giro di pochi mesi la gestione regolamentata dal  contratto di appalto ha   visto per i dipendenti  cambi repentini del datore di lavoro accumulando nei vari passaggi mensilità non corrisposte a fronte di attività svolte spesso con un inquadramento non corretto (macellai e banconieri sono stati  retribuiti come addetti di quinto livello con una differenza retributiva di oltre 250 euro mensili lordi). - afferma Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Cisl Marche - I lavoratori assunti da Eurobeef, che a sua volta ha “guadagnato” l’appalto dal Gruppo TUO, sono così passati sotto Alma Spa Agenzia per il lavoro, ed ora per effetto di una disdetta intimata ad Alma per ragioni a noi non chiare, hanno ricevuto  la lettera di licenziamento  dalla Agenzia per il lavoro e solo in parte (coloro che hanno  accolto la proposta di dimettersi nei giorni scorsi) hanno potuto proseguire l’attività presso i punti di vendita senza ancora una formale regolarizzazione del loro rapporto di lavoro. - continua Selena Soleggiati - Il nuovo datore di lavoro dovrebbe peraltro essere una società cooperativa di Roma  che propone ai lavoratori di diventare soci dietro il pagamento di una quota sociale di euro 100 da versare rigorosamente in contanti.» All'incontro richiesto dai sindacati di categoria, Filcams Cgil- Fisascat Cisl eUiltucs Uil  Marche, a tutte le società coinvolte quali Alma Spa, Gruppo Eurobeef srl e Gruppo Tuo Spa,  «si è presentata questa mattina solo Alma Spa  che riconferma il licenziamento intimato a tutti i lavoratori con effetto dal 10 agosto 2015 per giustificato motivo oggettivo (consistente nella rescissione del contratto da parte di Eurobeef) e la volontà di procedere al pagamento delle mensilità pregresse per il quale presenteranno un piano di smaltimento a stretto giro. - spiegano in una nota i sindacati - Silenzio invece sul fronte Eurobeef  e TUO DI che dovrebbero garantire l’occupazione a tutti i lavoratori dell’appalto senza soluzione di continuità e corrispondere le mensilità maturate nel precedente appalto e non ancora erogate (circa sei, sette mensilità). - concludono Filcams Cgil- Fisascat Cisl eUiltucs Uil  Marche - Vista l’assenza di ogni risposta la parola va ora ai legali che verificheranno la genuinità di un appalto che forse fa acqua da più parti.»
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06/08/2015 Aerdorica, Sindacati preoccupati
Le confederazioni sindacali CGIL CISL e UIL e i sindacati di categoria FILT Cigl, FIT Cisl  e UILtrasporti, esprimono forte preoccupazione sulla delicata fase di riassetto proprietario e relativa privatizzazione della società Aerdorica che gestisce l’Aeroporto delle Marche. Una vendita da parte della Regione Marche, attuale socio di maggioranza, che sta avvenendo senza che vi sia stato alcun incontro con le Organizzazioni sindacali  - ripetutamente richiesto - per valutare congiuntamente le possibili ricadute sui 100 dipendenti, da considerare tra i principali aspetti di valutazione sulle scelte che la Regione dovrà compiere. I Sindacati sono pienamente consapevoli delle pesanti difficoltà di ordine finanziario della Società Aerdorica e dell’importanza di un intervento di capitale privato, per tutelare le prospettive future; ma sono altrettanto consapevoli che l’operazione non può limitarsi ad un passaggio proprietario, ma debba realizzarsi con tutte le garanzie per l’occupazione e per il rilancio di una infrastruttura così importante e così strategica per l’economia marchigiana, anche per il concreto decollo del polo logistico Porto, Interporto e Aeroporto. Le organizzazioni sindacali valuteranno, comunque, con i lavoratori di Aerdorica le iniziative da intraprendere per garantire  diritti e occupazione.
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05/08/2015 Adiconsum al fianco dei risparmiatori per le procedure di mediazione con Banca Marche
E’ di questi giorni il deposito agli organismi presenti in tutte le provincie della regione delle richieste di avvio delle procedure di mediazione nei confronti di Banca delle Marche da parte di risparmiatori associati ad Adiconsum Marche.  Le istanze di mediazione depositate  per ottenere ragione del comportamento dell’istituto bancario tenuto, tra l’ altro, in occasione dell’aumento di capitale del 2012, danno avvio ad una fase imposta dalla norma in caso di controversie relative ai servizi finanziari; una iniziativa che crea un “luogo neutro” dove le parti possono raggiungere un accordo – sempre auspicato – che eviti i costi e le lungaggini di un processo civile.  Adiconsum ricorda che il testo unico finanziario prevede obblighi risarcitori in capo alle Banche in caso di violazione del dovere della corretta predisposizione del prospetto informativo relativo all'offerta, contestandosi, nel caso specifico, l’omissione da parte dell’istituto di elementi rilevanti per la corretta valutazione del valore economico dell’offerta di aumento di capitale. L’azione intrapresa dai legali che collaborano con Adiconsum, fa seguito all'iniziativa di CONSOB  che ha contestato ad ex  dirigenti di Banca Marche la “mancata rappresentazione, nel prospetto di offerta approvato dalla  stessa Consob il 3 febbraio 1012, delle valutazioni negative sulla situazione economico patrimoniale e sull'assetto di governo societario espresse da Bankitalia in una lettera trasmessa all'Emittente in data 9 gennaio 2012″.  Adiconsum auspica che  oggi  Banca Marche  condivida il percorso della mediazione al fine  di evitare contenziosi legati alla ormai triste vicenda che coinvolge decine di migliaia di risparmiatori marchigiani. Adiconsum  Marche è a disposizione per chi intendesse ancora aderire. Comunicato Stampa  
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05/08/2015 Scuola Infanzia e Primaria, esauriti i posti a concorso. Le nuove assunzioni passeranno dalle GaE
Avviate nelle Marche le operazioni per la immissione in  ruolo degli insegnanti precari per la scuola dell’infanzia,  primaria e del sostegno, a.s. 2015/206. Esauriti i posti messi a concorso ora si passa alle assunzioni cosiddette da GaE,  le graduatorie ad esaurimento.« Siamo molti soddisfatti, questo significa che ci sarà la messa in ruolo di tanti altri docenti che rimarranno a lavorare nelle nostre scuole marchigiane e non saranno costretti ad emigrare» - afferma Anna Bartolini segretario generale Cisl Scuola Marche. Posti che nelle Marche  ritornano alle assunzioni dalle  Graduatorie ad Esaurimento (GaE): INFANZIA  Ancona 24 posti comuneAscoli 8 posti comuneMacerata 10 posti comunePesaro 16 posti comunePRIMARIAAncona 19 posti comuneAscoli 0 posti (contingente concorso assegnato totalmente)Macerata 0 posti (contingente concorso assegnato totalmente)Pesaro 9 posti comuneLe assunzioni per INFANZIA  SOSTEGNO  e PRIMARIA SOSTEGNO saranno effettuate tutte dalle Graduatorie ad Esaurimento (GaE).  Intanto sulla Legge della Scuola  i sindacati  della scuola, hanno assunto unitariamente la decisione di impugnare davanti al Tar del Lazio il decreto che esclude dal piano straordinario di assunzioni il personale docente abilitato ed in particolare quello in possesso dei requisiti previsti dalla Corte di Giustizia Europea. Le prime iniziative legali contro la legge 107/2015, promosse da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu, riguardano gli esclusi dal piano delle assunzioni. Il DM 767 del 17.7.2015, in particolare all’art. 2, individua i destinatari del piano straordinario di assunzioni in ruolo e, in applicazione di quanto prevede la legge 107/2015, esclude illegittimamente alcune tipologie di personale precario: molti lavoratori in possesso dei requisiti previsti dalla Corte (abilitazione più 36 mesi di servizio), il personale docente della scuola dell’infanzia escluso dai posti di potenziamento nonché il personale ATA. Comunicato Stampa 4 agosto 2015 ScrimaSuDichGiannini_4ago_15 Fonte:http://www.cislscuola.it/index.php?id=cislscuola
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31/07/2015 TARI Comune di Ancona, rincari sopra i 25 mila euro di reddito isee
 «Il Comune di Ancona ha approvato il  bilancio senza considerare alcune criticità,  che avevamo segnalato già nel mese di aprile scorso, relative alle nuove tariffe della Tari» affermano preoccupati Cgil Cisl Uil  Ancona. « Avevamo evidenziato che un eventuale aumento  del 10% della Tari  per i redditi ISEE superiori ai 25.000 € avrebbe colpito una larga parte famiglie composte da lavoratori dipendenti con un figlio a carico e che hanno subito  in questi ultimi anni, in molti casi, anche  il blocco dei rinnovi contrattuali.Per questo in sede di variazione  del Bilancio, avevamo chiesto che fosse inserita anche la fascia di reddito ISEE superiore ai  25.000 € tra i beneficiari delle detrazioni per  sterilizzare l'aumento tariffario previsto» ricordano i sindacati consapevoli dell'urgenza dell'approvazione del Bilancio 2015 al quale è collegata la possibilità, da parte dell'amministrazione comunale,  di accendere mutui per fondamentali manutenzioni. «Nulla di tutto ciò è stato fatto. Né  l’incontro del 27 luglio scorso con l’assessore al Bilancio, né una nota inviata il giorno successivo ai capigruppo hanno permesso un cambio di marcia. - denunciano i sindacati - Riteniamo che questo sia un segnale negativo nei confronti dei cittadini anconetani lavoratori e pensionati.  Chiediamo pertanto al Consiglio Comunale di sostenere la nostra richiesta in sede di assestamento di bilancio, consapevoli che sulla fascia di reddito ISEE in questione si sono scaricati negli ultimi anni tutti gli incrementi tariffari indotti dalla crisi economica.»
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30/07/2015 Quale sorte per i dipendenti Seda spa?
FABI, FIRST CISL e FISAC CGIL denunciano la gravità della situazione in cui versano i lavoratori della SEDA Spa.  La SEDA Spa viene fondata nel 1976 per iniziativa delle allora Casse di Risparmio Marchigiane. Negli anni la SEDA Spa si è specializzata nella produzione del software della riscossione, coprendo il 70% del mercato nazionale. Nel 2010 le Banche vendono alla KGS di Pesaro il 70% del capitale, rimanendo nella proprietà con una partecipazione minimale.I Sindacati FABI, FIRST CISL e FISAC CGIL sono preoccupati della sorte degli attuali 68 dipendenti, senza considerare poi  l’indotto dei lavoratori esterni che collaborano con la SEDA Spa. I dipendenti, attualmente in arretrato di tre mensilità, sono preoccupati anche perché la KGS di Pesaro ha costituito una nuova società, con sede a Milano, la quale raggruppa anche le attività attualmente svolte dalla SEDA Spa. Considerato che la KGS di Pesaro, consorella dalle SEDA spa,  nel 2014 ha chiuso un’altra azienda della Vallesina,  I lavoratori della SEDA Spa sono fortemente  preoccupati di subire lo stesso destino e chiedono il coinvolgimento e l’intervento di tutte le istituzioni per la salvaguardia dell’occupazione e della territorialità in quanto, la SEDA Spa rappresenta un’eccellenza Marchigiana nel settore. Fonte:http://www.fiba.it/reg/186/news/quale-sorte-per-i-dipendenti-seda-spaComunicato Stampa  
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29/07/2015 P.A. Contratto Subito! 29 Luglio Manifestazione nazionale
Pubblico impiego in piazza per l'apertura immediata della stagione dei rinnovi contrattuali e una vera riorganizzazione della Pa che passi attraverso la partecipazione e il coinvolgimento dei lavoratori. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa hanno indetto una manifestazione nazionale a Roma per mercoledì 29 luglio davanti Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Funzione pubblica, a partire dalle ore 10. Un'iniziativa per dare continuità alla mobilitazione messa in campo in questi ultimi mesi dai sindacati di categoria di Cgil Cisl e Uil: dalla presentazione delle piattaforme per i rinnovi alle tre grandi assemblee di inizio luglio passando per la sentenza della Consulta sull'illegittimità del blocco della contrattazione. Alla base della rivendicazione di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa il rinnovo dei contratti, dopo sei anni di blocco, «per dare ai lavoratori il giusto riconoscimento economico e professionale e per far ripartire la vera innovazione con servizi veloci, avanzati e di qualità». Nelle intenzioni dei sindacati c'è, infatti, il contratto subito per i milioni di lavoratori: «Negli ultimi sei anni ai contratti bloccati si sono aggiunte situazioni inaccettabili che hanno ingessato ogni possibilità di cambiamento: produttività ferma, sviluppo professionale a zero, innovazione organizzativa assente, offerta di servizi sempre più ridotta». Ma anche la riorganizzazione del sistema pubblico: «per farlo dobbiamo riaprire la contrattazione per cambiare una (non) riforma della Pubblica amministrazione che, dietro gli annunci, porterà vantaggi solo a chi ha interesse ad una Pa volutamente disorganizzata, a scapito del lavoro che produce la vera ricchezza del Paese. Come appare chiaro, per stare solo agli ultimi fatti, nel testo del decreto ministeriale sulla mobilità dei dipendenti che è confuso, farraginoso ed estremamente pericoloso. Ecco perché vogliamo il tavolo sui contratti». Mercoledì 29 luglio, con la manifestazione nazionale di Roma, i sindacati segneranno quindi un nuovo passaggio di una mobilitazione che «proseguirà e si intensificherà in autunno per rivendicare il diritto al contratto e per una riforma della Pa che tuteli i servizi e che riconosca il ruolo e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori».
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28/07/2015 Fallimento Salus srl, preoccupazione per i 150 dipendenti di Villa Serena
 Le segreterie regionali di CGIL CISL e UIL Funziona Pubblica delle Marche, appresa l’avvenuta dichiarazione di fallimento della Salus s.r.l in data 16 luglio, chiedono la massima attenzione da parte delle istituzioni regionali al mantenimento dei livelli occupazionali della struttura che conta circa 150 lavoratori in servizio nella casa di cura privata Villa Serena di Jesi. Dal 2013 le attività ed il personale della Salus s.rl. sono transitati nella nuova società Villa Serena s.p.a (diversa dalla Salus s.r.l.) che attualmente provvede a gestire, in affitto, la convenzione con il Sevizio Sanitario Regionale. Le preoccupazioni sono rivolte alla possibilità che la procedura fallimentare che ha investito la Salus s.r.l. possa determinare riflessi anche sulla affittuaria Villa Serena S.p.A., visto che la titolarità della struttura, delle licenze di accreditamento e dei posti letto rimangono in capo alla Salus s.r.l. Altro elemento cruciale è rappresentato dalla nuova organizzazione della sanità privata imposta dal Decreto Balduzzi, secondo la quale, Servizio Salute AIOP Marche e le singole case di cura hanno sottoscritto un protocollo di riorganizzazione e redistribuzione dei posti letto e di risorse economiche della sanità privata accreditata regionale. La nuova riorganizzazione prevede per Villa Serena s.p.a, un abbattimento di -20 posti letto di acuti ed una riduzione di Budget complessivamente percepito da Villa Serena S.p.A. di circa 560.000 euro annui a partire dal 2016. CGIL  FP - CISL FP - UIL FPL ritengono importante, come già ribadito in sede regionale nell'incontro del 8 luglio scorso  che l’abbattimento del budget di Villa Serena, la riconversione della struttura ed il fallimento della Salus S.r.l non abbiano riflessi sulla tenuta occupazionale della Casa di Cura della Vallesina
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28/07/2015 Sindacati: E' insostenibile la pressione fiscale prevista dal Comune di Senigallia
«Per il 2015 è prevista una pressione fiscale insostenibile » commentano i sindacati confederali territoriali  all'uscita dall'incontro con l'amministrazione comunale di Senigallia sul bilancio preventivo del 2015. «Prevedere aumenti dell’addizionale comunale dell’IRPEF della fascia di reddito da 11.000 a 15.000 euro significa tassare cittadini che vivono con circa 1.000 euro al mese e sono in situazione di povertà relativa. - affermano le segreterie zonali  Cgil Cisl Uil di Senigallia  - E per coloro che possiedono la prima casa si prevede un aumento della TASI con l’eliminazione parziale delle esenzioni dal pagamento.» Sostanzialmente il problema di fondo è che a livello nazionale  è stata abbassata la pressione fiscale sui redditi medio bassi (vedi gli ottanta euro)  mentre  a livello locale i comuni, per effetto del mancato trasferimento delle risorse e per le dinamiche del patto di stabilità interno,  chiedono ai cittadini maggiori sacrifici. I sindacati negli anni passati,  attraverso la contrattazione territoriale con il Comune di Senigallia, erano riusciti  a spostare il peso delle maggiori entrate sulle fasce di popolazione più ricca. A tutto il 2014  era prevista, infatti, per i residenti del Comune di Senigallia, un fascia di esenzione dal pagamento dell’addizionale comunale per i redditi fino a 15.000 euro e una progressività della tassazione a partire da una aliquota 0,4 e fino a 0,8. Come per la TASI  c'erano delle detrazioni legate al valore della rendita catastale che variavano da 160 a 40 euro e una ulteriore riduzione dell’imposta legata al valore dell’ISEE del 50% o del 30 % dell’imposta. Oggi l' amministrazione comunale ha comunicato,  durante l’incontro di Venerdì 24  Luglio scorso, che  le maggiori entrate saranno concentrate soprattutto nella fascia di popolazione con reddito più basso. « Secondo le stime da noi elaborate, le persone con un reddito fra 11.000 e 15.000 euro che fino all'anno scorso rientravano nelle fasce di esenzione oggi si ritroveranno a pagare,fra IRPEF e TASI,  fino a 120 euro mentre per quelle con un reddito fra 15.000 e 28.000 dovrebbero avere un aggravio fiscale di 150 euro all'anno  -  ribadiscono Cgil Cisl Uil di Senigallia -  Per questo chiediamo ai consiglieri comunali, in previsione dell’approvazione del bilancio preventivo di intervenire  la rotta su una manovra solo rivolta ad aumentare la pressione fiscale e che  non valuta interventi più incisivi  nel contrasto all'evasione fiscale. Nel 2014 la città di Senigallia - ricordano i sindacati - ha accolto un milione di turisti e il comune ha incassato a titolo di tassa di soggiorno 230.000 euro  e rispetto ai 750.000 euro previsti in bilancio  sarebbe opportuno che da una azione di recupero di queste risorse potrebbero derivare risorse da utilizzare per alleggerire la manovra sulle fasce di reddito basse.»  A fronte di questa situazione, le segreterie zonali  Cgil Cisl Uil di Senigallia chiedono con forza all'amministrazione comunale, di riaprire il confronto coinvolgendo anche il consiglio comunale, per valutare la proposta  di   aumentare la fascia di esenzione dal pagamento dell’addizionale comunale sull’IRPEF,  di prevedere il mantenimento dell’esenzioni sulla TASI per la prima casa e il mantenimento dell’aliquota agevolata per i canoni di locazione a canone concordato.  
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28/07/2015 Le donne e gli uomini della Cisl Marche ricordano Carla Passalacqua
Nella serata di lunedì 27 luglio è’ scomparsa  a Milano  Carla Passalacqua, storica dirigente sindacale della Cisl.  Dopo il Sinascel, Carla ha ricoperto, dal 1982 a 1989,  la carica di responsabile del Coordinamento Donne Nazionale della Cisl, e successivamente quello  di Presidente del Comitato Nazionale Parità presso il Ministero del Lavoro. «Il suo impegno, la sua tenacia e la sua onestà intellettuale a cui noi donne della Cisl dobbiamo molto,resteranno per tutti noi,  un importante  punto di riferimento. - ricorda Cristiana Ilari, responsabile delle Pari Opportunità della Cisl Marche - Nel suo ultimo intervento pubblico Carla ci ha ricordato il lungo cammino percorso dalle donne della Cisl   invitandoci ad impegnarci quotidianamente, con responsabilità e passione perché, citando le sue parole, "avere più donne è una questione fondamentale per la democrazia" » Intervento di Carla Passalacqua nella sua ultima apparizione "pubblica", al seminario di Bibliolavoro "Donne Lavoro Sindacato", tenutosi a Milano il 18 novembre 2008.
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27/07/2015 Regione e Sindacati firmano un protocollo su partecipazione e confronto
E' stato firmato stamattina il protocollo tra Regione Marche e Cgil Cisl Uil regionali sulla qualità della partecipazione e del confronto. Il documento affronta i temi del lavoro, della salute e della coesione sociale, della qualità dei servizi della Pubblica Amministrazione e della partecipazione. Vengono individuati luoghi di confronto strutturati e permanenti, in aggiunta alle sedi di concertazione previsti dalle normative o da accordi vigenti. Vengono indicate poi alcune problematiche specifiche da affrontare con maggiore urgenza, attraverso l'attivazione immediata di tavoli di confronto per assumere soluzioni operative. Per il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «il protocollo Regione -Sindacati è importante perché si individuano aree e temi considerati prioritari ed essenziali per il benessere dei cittadini e delle famiglie marchigiane e del sistema socio economico. Si sceglie di dialogare e, per quanto possibile, definire obiettivi condivisi e cooperare per il loro raggiungimento». «Positivo - conclude Mastrovincenzo - che il Presidente Ceriscioli e la sua Giunta riconoscano un valore al confronto sistematico e non occasionale coi sindacati confederali, in quanto associazioni che, pur rappresentando bisogni e aspettative specifiche, esprimono al contempo una visione generale e legata al bene comune».IL TESTO DEL PROTOCOLLO
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27/07/2015 AGORA' MARCHE non paga gli stipendi. E' sciopero
Alta l’adesione allo sciopero, proclamato per oggi 27 luglio dai sindacati di categoria FP CGIL, FISASCAT CISL, UIL FPL, dei lavoratori della cooperativa sociale Onlus, Agorà Marche, operanti nei servizi di educativa scolastica, educativa domiciliare, SAD, Centro COSER, Centro SI, Residenza Protetta E. Medi e Casa Albergo dei Comuni di Falconara Marittima, Monte San Vito e Fabriano. Presenti una cinquantina di operatori al presidio davanti alla sede del centro diurno Agorà di Falconara Marittima. Nonostante l’80% dei dipendenti abbia scioperato, i servizi essenziali alla persona sono stati comunque garantiti, come previsto dalla normativa, con un accordo sindacale. La ragione principale alla base dello sciopero sono « I continui ritardi nel pagamento delle retribuzioni, che la cooperativa opera da diversi mesi. – afferma Monya Fioruti, Fisascat Cisl Marche, con i lavoratori in presidio - Ritardi che creano forti disagi anche in considerazione del fatto che gli stipendi oltre a non essere elevati spesso rappresentano l'unica fonte di sostentamento di molte famiglie che a malapena riescono ad arrivare a fine mese. In questi servizi lavorano in prevalenza donne che spesso sono sole con figli a carico e nessun altro aiuto economico.» I sindacati di categoria FP CGIL, FISASCAT CISL, UIL FPL “Non ritengono più accettabile i ripetuti ritardi nei pagamenti delle retribuzioni anche in considerazione del fatto che gli operatori e le operatrici dell’Agorà Marche, con professionalità e impegno, assicurano ogni giorno assistenza e sostegno a soggetti fragili, quali anziani e portatori di handicap, nonostante le difficoltà legate ai forti tagli di risorse che ogni anno i servizi sociali subiscono. Tagli che portano alla progressiva decurtazione di ore di assistenza per i soggetti più deboli e di conseguenza delle ore lavorate. Un situazione pesante per chi opera nel sociale che si inserisce in quadro di crisi economica generale che vede ormai quasi tutti i lavoratori in forte difficoltà economiche.”
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25/07/2015 In arrivo gli agenti per il cambiamento e lo sviluppo
Si è tenuto ieri, venerdì 24 luglio a Palazzo Raffaello della Regione Marche, il seminario finale di diffusione dei risultati del primo dei due corsi di formazione per “agente per il cambiamento e lo sviluppo”. Il corso, finanziato dalla Regione Marche attraverso il Fondo Sociale Europeo, è stato organizzato da un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) che ha come capofila lo IAL (Innovazione Apprendimento Lavoro) Marche, l’Ente della Cisl per la formazione. I 17 agenti per il cambiamento e lo sviluppo formati da questo primo intervento sono figure professionali finalizzate a fornire supporto alle piccole e medie imprese, sostenendole nei percorsi di evoluzione e cambiamento, ad esempio in tema di formazione, sviluppo e finanziamenti. Una sorta di “cerniera” tra le imprese e i vari attori del sistema locale, come le parti sociali, in un’ottica di cooperazione e di costruzioni di reti stabili e durature. I progetti di specializzazione hanno avuto origine dalla specifico fabbisogno formativo, rilevato da Faro-Lab, il servizio di assistenza tecnica all’Osservatorio regionale sulla Formazione Continua. «Gli aspetti più significativi di questa iniziativa – sostiene Francesco Varagona, Responsabile dello Ial Marche – sono la collaborazione tra il pubblico e il privato, il coinvolgimento delle parti sociali nell’individuazione della figura professionale e il lavoro in rete di una pluralità di soggetti per il perseguimento di un obiettivo comune». «Le piccole e medie imprese – conclude Varagona – sono l’asse portante dell’economia nella nostra Regione. Da qui l’importanza di un intervento formativo volto a creare una figura specifica di supporto per favorirne la crescita e lo sviluppo, aumentandone la competitività».
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24/07/2015 Whirlpool, firmato l'accordo sul piano industriale
E' stato firmato stamattina, a Palazzo Chigi, l'accordo tra governo, sindacati ed azienda sul piano industriale in Italia del gruppo Whirlpool. In rappresentanza del Governo, oltre al premier Matteo Renzi che ha siglato l'accordo, anche il Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Presenti anche i Segretari generali di Fim, Fiom, Uilm, Ugl metalmeccanici (Bentivogli, Landini, Palombella e Spera), e i Governatori delle Regioni Marche, Lombardia, Piemonte e Campania. La firma rende applicabile l'accordo quadro sul piano industriale Whirlpool, la multinazionale ora proprietaria della Indesit, sulla base dell'intesa raggiunta il 2 luglio scorso e approvata dai dipendenti degli stabilimenti italiani con i referendum del 13 e 14 luglio scorso. Un accordo importante che avrà ricadute positive per molti siti produttivi italiani e in particolare per il territorio di Fabriano,  dove la Indesit occupa più di 1.800 dipendenti.  Già dalla prossima settimana azienda e sindacati cominceranno a lavorare per affrontare le diverse questioni necessarie ad avviare  concretamente l'integrazione tra le due aziende.
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24/07/2015 L'ospedale di Pergola...tra presente e futuro
L’ospedale SS. Donnino e Carlo di Pergola …..tra presente e futuro !! E’ questo il tema dell’assemblea pubblica organizzata dalla Cisl di Fano che si terrà a Pergola presso la sala Convegni della Banca di Credito Cooperativo venerdì 31 luglio alle ore 16.30. Sarà l’occasione per riprendere la discussione sul destino della sanità del territorio insieme a Giovanni Giovanelli Responsabile Cisl  Fano, Luca Talevi Segretario Generale Cisl FP Marche e Sauro Rossi Segretario Regionale Cisl Marche.VOLANTINO Assemblea Osp Pergola 31 Luglio 2015
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21/07/2015 Jp, ora intervenga il Governo
L'appello è stato lanciato dal Segretario della Fim (Metalmeccanici Cisl) Marche Andrea Cocco, in occasione dell'assemblea svolta ieri con i lavoratori della Jp Industries dello stabilimento di Maragone a Fabriano. Assemblea nella quale è stato illustrato l'esito dell'incontro di martedì 12 luglio scorso al Ministero per lo sviluppo economico. I lavoratori hanno invitato i rappresentanti sindacali ad alzare il tiro e fare tutto quanto possibile per sollecitare le istituzioni a sbloccare la situazione della Jp Industries, il cui acquisto della Ardo è stato bloccato con ricorso dalle Banche creditrici dell'A. Merloni. I primi due gradi di giudizio hanno dato ragione a queste ultime, ma i commissari straordinari hanno fatto ricorso in Cassazione, presso la quale si attende ora la data dell'udienza, prevedibilmente per settembre. «Una vicenda assurda e grottesca - commenta Andrea Cocco - ma allo stesso tempo complessa e delicata. E' a rischio il futuro di 700 lavoratori e di un intero territorio, le cui sorti sono legate all'esito positivo di questo progetto industriale. Per questo, dopo l'annuncio della firma per Whirlpool, chiediamo al Governo di intervenire in prima linea e fare tutto il possibile per risolverla».
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20/07/2015 Oggi x domani, manifestazione nazionale edili a Roma
Riduzione dell’età pensionabile, rafforzamento della sicurezza sul lavoro, lotta al lavoro nero e precario, rilancio degli investimenti. Questi i temi al centro della manifestazione nazionale di sabato 18 luglio scorso, organizzata a Roma dalle Categorie dei lavoratori edili di Cgil Cisl e UIl (Fillea, Filca e Feneal).  Migliaia di persone, lavoratori edili provenienti da tutta Italia, si sono concentrati in Piazza Santi Apostoli con lo slogano “Oggi X domani”. Agli interventi dei tre Segretari generali di Categoria, Schiavella, Presenti e Panzarella, si sono alternati quelli dei tre Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Camusso, Furlan e Barbagallo, che hanno chiesto al Governo di trasformare i proclami in azioni. Il riferimento è alle affermazioni del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dello stesso premier Renzi, che nei giorni scorsi hanno ventilato la disponibilità di 20 miliardi di euro a disposizione per sbloccare le infrastrutture. E' certo che l'edilizia non può aspettare. Dall’inizio della crisi sono andati in fumo 800mila posti di lavoro. In sette anni, dal 2008 al 2014, il settore ha perso il 32% degli investimenti e si colloca sui livelli di attività più bassi degli ultimi 50 anni. Far ripartire l'edilizia, che contribuisce per circa l’11% al Pil nazionale, vuol dire rimettere in moto l’intera economia del Paese. Tra le richieste arrivate da Piazza SS. Apostoli anche la riduzione dell’età pensionabile per i lavori gravosi e maggiore legalità in un settore che, come dimostrano recenti studi di Legambiente e Bankitalia, è troppo spesso terra di conquista per le organizzazioni criminali. Per i Segretari generali delle tre Categorie "non possiamo più aspettare, il Governo deve passare dagli annunci ai fatti. Il paese ha bisogno di lavoro e di opere utili, di scelte strategiche e risorse per far partire i cantieri utili, di lavoro buono e di imprese regolari". "Per questo occorre rafforzare la lotta ad irregolarità, lavoro nero e corruzione, per questo serve una nuova legge sugli appalti e la revisione della norma sul Durc on-line. Per questo serve rafforzare le regole ed i controlli, a partire da quelli sulla sicurezza, in un settore che drammaticamente sta pagando un tributo di sangue e morti intollerabile”
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18/07/2015 Scuola, assegnati 140 posti alle Marche
Dopo mesi di proteste, lettere, articoli sui giornali, incontri a livello regionale con i rappresentanti delle forze politiche (Presidente del Consiglio compreso) e i parlamentari della regione, oggi sono stati assegnati alle Marche 140 posti aggiuntivi nell'organico di fatto dei docenti. Oggi tiriamo le somme di una lunga vertenza, che avremmo voluto si concludesse prima, con il recupero di 131 posti tagliati nel diritto! Non abbiamo ottenuto il primo risultato desiderato - avevamo richiesto 200 posti -  ma non ci siamo arresi e finalmente sono arrivati 140 posti.  Ora sta a noi continuare a lavorare per cercare di usarli nella maniera migliore! In tanti hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato: gli Onorevoli Morani, Carrescia, Manzi, il neo assessore regionale Bravi. Fondamentale il ruolo del Direttore regionale M.L. Melina. Ma senza la nostra costanza, determinazione, caparbietà, senza il Sindacato (regionale e nazionale) che ha tenuto viva l'attenzione sul problema e ha continuato a chiedere con forza ciò che serviva alle nostre scuole, non avremmo ottenuto questo risultato. Anna Bartolini (Segretario generale Cisl Scuola Marche) 
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18/07/2015 Riforma Province, incontro a Macerata
Si è svolto oggi, sabato 18 luglio, l’incontro organizzato da Cgil Cisl Uil di Macerata nell’ambito della campagna di sensibilizzazione riguardante il complessivo assetto del comparto delle autonomie locali alla luce di quanto contenuto nel decreto legge 78/2015. Molte le criticità evidenziate in modo particolare nell’ambito delle trasformande  amministrazioni provinciali in Enti di Area Vasta. Sono state illustrate le proposte unitarie di emendamento al d.l. 78/2015 (in allegato) e uno spaccato della situazione dell’Amministrazione provinciale di Macerata. Particolari ed approfonditi i focus dedicati alla situazione in cui versano i Centri per l'Impiego ed il Servizio di Polizia Provinciale, nonché i problemi del bilancio pluriennale e rispetto del patto di stabilità dell'Area Vasta. I senatori e parlamentari presenti hanno apprezzato il confronto e promesso interessamento affinché nei giorni prossimi il Governo accolga gli emendamenti proposti.  
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16/07/2015 “Stringete i denti, non chiudetevi in voi stessi” così Schibeci saluta la Cisl
  "Stringete i denti, non chiudetevi in voi stessi.  Andate avanti, siate aperti alla famiglia, agli amici, a Dio"  Con queste parole, dettate nelle sue ultime ore e lette dalla moglie Maria Antonietta ieri al funerale, Bartolomeo Schibeci, segretario generale regionale della Femca Cisl, scomparso prematuramente martedì, ha salutato ed esortato i tanti parenti,  amici e colleghi  che hanno gremito la chiesa Santa Maria di Nazareth di Agugliano.  I ringraziamenti della famiglia a tutta la Cisl Marche: «Nostro padre amava il suo lavoro, parte integrante della sua vita, fonte inesauribile di soddisfazioni e sfide. Nel lavoro, nella CISL, nella FEMCA, aveva trovato una famiglia della quale anche noi, soprattutto in questi giorni, ci siamo sentiti parte. L’affetto, la stima, la riconoscenza che vi siete sentiti di esprimere con telegrammi, parole di conforto, dimostrazioni infinite di affetto ed amicizia e non ultimo, proprio ieri, attraverso le parole di Stefano Mastrovincenzo e Piero  Francia, che sono state voce di tutti voi, ci hanno commosso ma soprattutto fatti sentire fieri di un uomo che per noi era già grande. Da tutta Italia, dalle altre sigle sindacali, dalle aziende che papà seguiva ci sono arrivati messaggi di cordoglio segno del rispetto che si è guadagnato in tanti anni di lavoro onesto ed appassionato. Grazie a tutti. A chi c'è stato, a chi non ha potuto. A chi ci ha riservato un posto nei propri pensieri e a chi ci ha abbracciato. Grazie a chi si proposto e a chi è rimasto in disparte. Semplicemente Grazie da tutta la nostra famiglia. » I figli Emanuela, Giuseppe e la moglie Maria Antonietta Tutta la Cisl è in lutto per la scomparsa prematura di Bartolomeo Schibeci, 61 anni, Segretario generale della FEMCA CISL Marche e componente del Consiglio generale della Cisl Marche, avvenuta il 14 luglio scorso.  Era la fine degli anni ’70 quando, giovanissimo,  iniziò a militare nella categoria dei ferrovieri della Cisl di Ancona per  poi passare alla categoria dei chimici, energia e moda.  Un impegno sindacale  portato avanti con grande passione e determinazione in tutta la sua carriera sindacale. Tenacia e attaccamento al lavoro hanno caratterizzato anche l’ultimo periodo quando, solo fino a  pochi giorni fa, nonostante fosse molto provato dalla malattia, ha continuato ad assicurare la sua vicinanza ai lavoratori e colleghi.  I funerali si sono svolti il  15 luglio alle ore 16 presso la  Chiesa Santa Maria di Nazareth - Piazza della Vittoria, 1 - Agugliano.  
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15/07/2015 Le scelte in sanità rispettino il territorio anconetano
«Le scelte in sanità rispettino il territorio anconetano» è il monito di Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl intervenendo nel dibattito, di questi ultimi giorni, sulle ipotesi per la definizione di una nuova direzione in Area Vasta 2.  «Non è certo compito del sindacato indicare i nomi dei Direttori ma  invitiamo la politica a riflettere se sia effettivamente necessario un cambio alla guida dell’Aera Vasta 2 o se  piuttosto sarebbe più opportuno, nella tanto decantata logica della “discontinuità”, capire cosa si intende cambiare a livello dell’assetto del sistema regionale.» Per  CGIL – CISL –UIL,  sono chiare le complesse questioni del territorio anconetano, in particolare   dovrebbero essere affrontate prioritariamente: la costituzione delle reti cliniche dell'area vasta 2 il consolidamento dei servizi erogati dagli ospedali di rete di Senigallia, Jesi, Fabriano e Osimo il potenziamento dei servizi territoriali, delle cure domiciliari e dell’attività di prevenzione l’attivazione dell'integrazione tra l’ospedale di Torrette e il presidio di Chiaravalle l’integrazione Inrca-Osimo Il mantenimento o meno della vocazione regionale/interregionale dell’ ospedale di Torrette e la sua integrazione con i servizi dell’area vasta l’ avvio dei lavori dell'ospedale dell' ASPIO «Affinché queste urgenze non siano affrontate solo con spirito ragionieristico e con l’unica preoccupazione della quadratura dei conti è necessario che la direzione dell’Area vasta  abbia un profilo con alcune caratteristiche irrinunciabili a partire da una forte “sensibilità territoriale”. - proseguono -  In effetti uno dei temi che aveva contraddistinto la campagna elettorale del presidente Ceriscioli era proprio il contatto con il territorio e l’ascolto delle istanze che provengano da esso. Non sono accettabili soluzioni che vengono catapultate nella provincia di Ancona,  e che già nel passato avevano dato prova di scarso interesse al mantenimento dei servizi erogati sul territorio, nonché di mancanza di rispetto per i diritti, le prerogative e le conquiste della contrattazione decentrata.» Secondo la Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl  occorre riconoscere al territorio di Ancona la sua dignità, prendendo anche atto del faticoso lavoro avviato in questi ultimi due anni sul piano delle relazioni sindacali, tra grandi difficoltà, per arrivare alla costruzione di una realtà omogenea di area vasta, e che vede attivati una serie di tavoli, di monitoraggio e confronto, come previsto dal Protocollo d’Intesa Programmatico Sanitario e Socio-Sanitario firmato in Regione il 17/02/2014. « Serve un approccio dialogante con i territori e con gli operatori del settore che non può che nascere dalla conoscenza della realtà provinciale, e che mette al primo posto l’erogazione dei servizi ai cittadini e le condizioni di lavoro degli operatori. - concludono -  Le operazioni che mirassero al solo rispetto dei conti o che  assomigliassero ad una sorta di “commissariamento” di un territorio non potranno che trovarci contrari.»
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09/07/2015 Ospedale di Pergola,risolvere le criticità per scongiurare il declino
In questo momento di rinnovamento istituzionale a livello regionale, l' Area Sindacale Territoriale della Cisl di  Fano insieme alla Cisl Marche e al sindacato di categoria della Funzione Pubblica vogliono riportare all'attenzione dell’opinione pubblica e della nuova Giunta Regione, alcune criticità che riguardano l’Ospedale di Pergola, in particolare:  la parziale e non corretta applicazione di alcune delibere regionali approvate dalla precedente Giunta, come ad esempio la delibera sul riordino delle reti cliniche (1345/2013), le quali garantirebbero al presidio ospedaliero di Pergola un percorso di riqualificazione funzionale tale da assicurare una risposta sanitaria sulla medio/bassa intensità di cura e un’azione di filtro per patologie a più alta complessità da indirizzare ad altre strutture del territorio; l’attivazione della multispecialità nel Day Surgery Chirurgico, aspetto qualificante per Pergola, è, ad oggi, incompleta. Non si è dato  sbocco, ad esempio, a  specialistiche come l’ortopedia, che avrebbero ulteriormente arricchito la risposta sanitaria per i cittadini dell’entroterra; il ritardo delle nomine che riguardano le figure apicali in Area Vasta 1. Altra criticità , che il sindacato  solleva, è l’organizzazione del servizio di anestesia, per una risposta immediata e corretta  deve essere garantita la presenza continua dell’anestesista nella struttura. «A fronte di una programmazione nazionale e regionale in particolare “il Piano sanitario 2012/2014”, che prevede la garanzia di servizi sanitari nelle aree interne e disagiate, rispondente alle necessità della popolazione, in Area Vasta 1 a tutt'oggi, non si è completato il percorso previsto in tal senso.- sottolineano - Le varie criticità che abbiamo segnalato se non verranno affrontate, porteranno inesorabilmente la struttura pergolese ad un declino irreversibile.  Riteniamo  che la risposta sanitaria vada garantita a tutti i cittadini in modo omogeneo, con contenuti e percorsi appropriati e non con vaghe  promesse. Non si chiede,  al neo Presidente regionale che è  anche assessore alla Sanità, Luca Ceriscioli, un trattamento di favore per l’Ospedale di Pergola ma che vengano rispettate e applicate quelle delibere che riconoscevano la peculiarità della struttura in relazione agli  elementi geografici e logistici definiti.»
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09/07/2015 11 Luglio Sciopero IKEA Ancona
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs  insieme al coordinamento unitario delle delegate e delegati IKEA proclamano, per la giornata di sabato 11 luglio 2015 lo sciopero nazionale  per l’intero turno di lavoro. Una decisione presa a seguito della rigidità delle posizioni aziendali al tavolo di confronto e dopo l’insistenza a riproporre tagli lineari al salario dei lavoratori attraverso la decurtazione della maggiorazione domenicale e festiva oltre alla variabilizzazione del premio aziendale e  alla disdetta unilaterale  di oltre 20 anni di contrattazione da parte di IKEA . I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs  insieme al coordinamento unitario delle delegate e delegati IKEA, a  difesa dei diritti dei lavoratori e  del contratto integrativo,   chiedono all’azienda di rivedere le proprie posizioni.  Ad Ancona Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil  si ritroveranno in presidio  con i lavoratori   dall'apertura del negozio IKEA ANCONA a partire dalle ore 9.30 - 10.00 fino alle ore 12.00- 12.30.  
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08/07/2015 Jp Industries nuovo incontro al Mise
J.p. Industries, ex Antonio Merloni - Accordo di Programma area Fabriano  al centro dell'incontro  al Ministero dello sviluppo economico, convocato  per martedì prossimo,14 luglio alle ore 11.00.
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06/07/2015 Un futuro possibile per l'area ex Sadam e tutta la Vallesina
Presente all'Open Innovation Contest anche la Cisl di Jesi. L’iniziativa, che si è svolta lo scorso 3 luglio, è stata promossa  dal Gruppo Maccaferri insieme a  Confindustria Ancona, Università  Politecnica delle Marche e Comune di Jesi, per la riqualificazione dell’area ex Sadam di Jesi. Cinque gruppi di studio – attraverso l’incubatore JCube -   hanno disegnato il futuro dell’area ex Sadam e di tutta  Vallesina. Scelto, dal comitato territoriale costituito appositamente,  un progetto per la realizzazione di un polo tecnologico e ricerca a servizio dell’agroalimentare marchigiano. « Senza dubbio è una grande opportunità per il territorio, che  sta guardando al futuro cercando di sviluppare una grande potenzialità delle nostre Marche. – ha commentato Maurizio Andreolini responsabile della Cisl di Jesi -  Ora il compito di tutti, compresa la Regione, è continuare a seguire il percorso affinché nel più breve tempo possibile il lavoro di ricerca si traduca in esperienze concrete per  essere volano di sviluppo e occupazione sostenibile nel tempo. – conclude Andreolini -  Per questo anche la Cisl   si è impegnata, responsabilmente,  a dare il proprio contributo in termini di idee oltre a dare sostegno  al progetto e  allo stesso incubatore.»
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04/07/2015 Allegion-CISA annuncia licenziamenti, i lavoratori in corteo a Faenza
Un corteo di oltre 2000 persone ha sfilato questa mattina per le strade di Faenza, con tutta la città che si è stretta al fianco dei lavoratori della Allegion-CISA., contro il piano presentato dal nuovo presidente EMEA della Allegion-CISA, multinazionale americana  che ha  8500 lavoratori nel mondo di cui 2300 in Europa e 760 in Italia,  che prevede la delocalizzazione delle lavorazioni meccaniche e 238 licenziamenti a Faenza e 20 Monsampolo di Ascoli. «Diciamo  no ad un piano industriale che giudichiamo irricevibile in quanto prevede licenziamenti - afferma Romina Rossi,  Fim Cisl Marche, a Faenza con i lavoratori del sito di Monsampolo -  ci aspettiamo che il 16  luglio prossimo, nell'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico  con l'azienda, si  arrivi con un piano di rilancio che prevede investimenti e che salvaguardino l'occupazione» Un altra multinazionale che con il suo piano di riorganizzazione prevede la perdita di posti di lavoro con conseguenze ben più gravi  sicuramente per Faenza  «ma altrettanto problematiche per un territorio martoriato in questi anni come quello ascolano.  - ribadisce Romina Rossi - Oggi qui a Faenza, tutti insieme, chiediamo con forza la modifica del piano industriale e nuovi investimenti per evitare i licenziamenti.»  Presenti anche i  leader nazionale di Fim, Fiom  e Uilm . Marco Bentivogli, Fim Cisl,  intervenendo dal palco del comizio: «il piano industriale ferisce al cuore l’industria della Regione e della città di Faenza e di  Monsampolo. Dopo aver costretto alla retromarcia gli americani di Whirlpool – dice - lo faremo anche con la Allegion-CISA, perché la ricetta, per il rilancio si chiama investimenti e salvaguardia dell’occupazione non tagli, l’azienda deve investire in macchinari, che ad oggi sono ancora quelli degli anni ‘70.Ci aspettiamo un cambio di piano già a partire dal prossimo incontro, che si terrà il 16 luglio al Mise. Altrimenti la nostra mobilitazione continuerà fino a quando l’azienda non farà marcia indietro.»    
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04/07/2015 Ambito sociale di Fano: le preoccupazioni della Cisl
Su quanto sta accadendo nell’Ambito Sociale 6, le cui irregolarità amministrative sono al varo della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica, la Cisl di Fano esprime le sue preoccupazioni. La delicata situazione sociale e il particolar momento di crisi ha ripercussioni pesanti sulle fasce più deboli della popolazione: anziani, portatori di handicap, disoccupati e soggetti svantaggiati bisognosi di inclusione sociale. “Per far fronte a questa difficile situazione è necessaria una programmazione delle politiche sociali e di welfare. Non vorremo invece, afferma il responsabile della Cisl di Fano Giovanni Giovanelli - che la situazione di grave difficoltà dell’Ambito territoriale sociale di Fano, composto dai comuni di Fano, Mondolfo, Mondavio, Monterporzio, San Costanzo, San Lorenzo in campo, Unione Roveresca, Fratterosa e Pergola con un numero complessivo di 103.750 abitanti, abbia pesanti ripercussioni sulla gestione ordinaria dei servizi erogati dall’ambito E SUL PERSONALE DELLE COOPERATIVE che gestiscono i vari servizi”. Ci preoccupa moltissimo, che a fronte di verifiche amministrative e contabili necessarie e dovute, si blocchino tutte le attività ordinarie e le prestazioni sociali erogate dall’ambito sociale territoriale. Invitiamo pertanto il Comitato dei Sindaci, che è l’organo di controllo e di indirizzo dell’Ambito , a prendere nel più breve tempo possibile le decisioni opportune per garantire i servizi ordinari  in modo da non pregiudicare il welfare e la tenuta sociale del territorio. La Cisl di Fano auspica che questa situazione sia l’occasione per riaprire un ampio confronto sulle politiche sociali del territorio e sulla gestione associata dei servizi che non possono continuare ad essere erogati frammentariamente e in modo disomogeneo.
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03/07/2015 Rivalutazione pensioni, arretrati anche per gli eredi
Sulle pensioni in pagamento dal 1 agosto 2015 verranno corrisposti gli arretrati dovuti secondo il Decreto legge n. 65, che ha dato attuazione alla Sentenza con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione delle pensioni nel biennio 2012-2013. Gli arretrati spettano nelle percentuali stabilite dal Decreto stesso, per le sole pensioni di importo lordo compreso tra €. 1.450 e € 2.900. Per le pensioni di importo inferiore gli arretrati non spetteranno, in quanto queste non furono soggette al blocco della rivalutazione. Per le pensioni di importo superiore a € 2.900 non è prevista alcuna rivalutazione, e quindi nessun arretrato sarà corrisposto ai loro titolari. La Circolare Inps n. 125 stabilisce che le somme arretrate sono dovute, ovviamente pro quota, anche agli eredi dei pensionati deceduti dal 2012 ad oggi. La relativa domanda va presentata entro il termine di decadenza di cinque anni. Presso le sedi dei sindacati dei pensionati di Cgil Cisl UIl e dei rispettivi Patronati Inca, Inas e Ital gli eredi possono ricevere assistenza per la redazione e la presentazione delle relative domande.Le Segreterie regionali di SPI Cgil, FNP Cisl, UILP Uil
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29/06/2015 CGIL, CISL E UIL MARCHE: SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO A LAVORATORI ANSA E MESSAGGERO
I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Marche, Roberto Ghiselli, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti, esprimono sostegno e solidarietà ai lavoratori dell’Ansa, in agitazione per l’annunciato ridimensionamento dell’organico. Solidarietà e sostegno da parte di Cgil, Cisl e Uil anche ai giornalisti del Messaggero che, nelle Marche, chiuderà le redazioni di Pesaro e Ascoli. In entrambe le situazioni, si vive un profondo stato di incertezza per un settore, quello dell’editoria, necessario per un Paese libero. Meno realtà informative significa meno libertà d’informazione e, quindi, un danno per tutta la comunità. I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Ghiselli, Mastrovincenzo e Fioretti auspicano una soluzione positiva per entrambe le vertenze considerando che, in ballo, c’è anche la sorte di tanti lavoratori e delle loro famiglie.
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29/06/2015 5 Minuti Cisl: Lavoro e giovani; Tassazione locale #frimalacrescita, Giornata del Rifugiato
Lavoro, giovani, nuovo governo regionale.Il punto con il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo.Bilanci comunali in affanno. Cisl Marche dice no all'aumento delle tasse locali e prosegue nelle piazze e nei luoghi di lavoro la raccolta firme per un fisco più equo e giusto. Intervista a Sauro Rossi, segretario regionale Cisl Marche.20 Giugno 2015 Giornata Mondiale del Rifugiato. Anolf Marche ad Ancona per "Io sono /sogno in Italia" evento organizzato in collaborazione con il Comune di Ancona e le associazioni del territorio che accolgono i migranti. Intervista a Neli Isaje, responsabile Anolf Ancona. https://youtu.be/Ecznkmy64WY 
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26/06/2015 Ddl La Buona Scuola : i sindacati alzano i toni della protesta
Arriva la fiducia del Senato al Governo sul maxi emendamento al Ddl La Buona Scuola e  i  sindacati della scuola alzano il tiro e i toni della protesta. « L’offesa alla scuola è arrivata. Dura, cercata, voluta. E’ giunta con un voto di fiducia imposto contro ogni regola di buon senso e di saggezza politica, vista la delicatezza di una materia così complessa, centrale per la vita del Paese e il suo futuro. – ha commentato Francesco Scrima, segretario generale nazionale della Cisl Scuola - Il Governo ha ottenuto la fiducia del Senato, ma ha cocciutamente voluto perdere quella della Scuola. Non ci rassegniamo all'arroganza di chi non ha voluto ascoltare le ragioni di una protesta a cui hanno partecipato, oltre ai lavoratori del settore, anche famiglie, studenti, parti importanti della società civile. – conclude Scrima - A settembre, con la ripresa delle lezioni, la scuola si troverà ad affrontare il caos per colpa di una riforma destabilizzante che dovrà essere solo contrastata. Continueremo la nostra battaglia in tutte le sedi, non escluse le aule dei tribunali.» Fonte:http://www.cislscuola.it
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24/06/2015 Firmato accordo tra Sindacati e Asur - Area Vasta 5- per una sanità migliore nel piceno
Liste d’attesa, potenziamento dell’offerta residenziale, attivazione delle Case della Salute, prevenzione e assistenza domiciliare integrata. Sono i cinque ambiti di intervento condivisi nel protocollo siglato in questi giorni da  Cgil, Cisl e Uil e  Asur, Area Vasta 5 . E proprio sulle liste d’attesa, al fine di garantire la riduzione dei tempi necessari per una visita, si è sviluppato un confronto tra le organizzazioni sindacali confederali e la direzione dell’Area Vasta 5 basato su quattro aspetti fondamentali: la garanzia dei percorsi per le urgenze, il monitoraggio dei tempi d’attesa, il monitoraggio del piano attuativo di Area Vasta  e lo sviluppo dell’attività per la presa in carico della cronicità. Nel corso del 2015, è previsto il potenziamento di percorsi d’accesso differenziati per priorità, promozione dell’appropriatezza prescrittiva, azioni per promuovere la presa in carico della cronicità, fragilità e patologie neoplastiche. Rispetto al  potenziamento dell’offerta residenziale,  l’Area Vasta 5 si è impegnata a concludere il percorso di verifica della congruità delle rette richieste agli ospiti negli anni 2013-2014 e della restituzione delle quote indebitamente prelevate ai pazienti.  E per le  Case della Salute l’accordo prevede l’attivazione di una nuova struttura nel Comune di Ascoli dove  i medici di medicina generale lavoreranno  in gruppo a garanzia anche di  un turno di continuità assistenziale. Nel distretto di San Benedetto del Tronto sono già attive le Case della Salute di Ripatransone e di Montefiore dell’Aso. L’intento è quello di articolare un’organizzazione quanto più integrata possibile dei servizi diagnostici e terapeutici di queste due strutture evitando doppioni e garantendo così una copertura razionale ed efficace del territorio di riferimento, e di programmare l’attivazione di una ulteriore casa della salute. Nel distretto di Ascoli è già attiva la Casa della Salute di Offida nella quale sono presenti la maggior parte dei  servizi  previsti dalla normativa regionale. «La firma del protocollo da conto di un  lavoro e di un confronto serrato tra la direzione e i sindacati confederali e dei pensionati. Già dallo scorso anno ha prodotto  una serie di azioni volte ad affrontare le criticità del sistema sanitario. – afferma Antonio Angelini, Coordinatore Prov.le Cisl Ascoli Piceno -  Con responsabilità, ci siamo impegnati a cercare di dare soluzioni ai problemi più sentiti dai cittadini, come le liste di attesa, la residenzialità per la non autosufficienza e l’assistenza domiciliare.  – conclude - Siamo stati i più tempestivi nell'ambito regionale ed i risultati sono apprezzabili anche sotto il profilo della metodologia, non è consuetudine in sanità  percorrere la strada della condivisione e della partecipazione . »
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23/06/2015 Centri per l'impiego e polizia provinciale a rischio. 25 giugno protesta a Montecitorio
Partiranno dalle Marche  un centinaio di lavoratori, in rappresentanza dei circa 460 lavoratori dei centri per l'impiego di tutta la regione e degli 86 poliziotti assegnati all'interno delle cinque province, per partecipare alla manifestazione nazionale unitaria di protesta che si terrà davanti Montecitorio giovedì 25 giugno 2015. «Al centro della protesta i contenuti del decreto legge sugli enti locali ove a fronte di uno stanziamento irrisorio da parte del Governo, frutto tra l'altro di finanziamenti europei, si chiede alle Regioni di mettere le rilevanti cifre che mancano per pagare i dipendenti .  - afferma Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche - Per la prima volta dunque sarebbero le Regioni a doversi far carico della gran parte delle risorse necessarie per garantire il corretto finanziamento dei centri per l'impiego e nel periodo intermedio toccherà alle province, stremate dai tagli dello Stato, garantire il funzionamento del sistema in un momento in cui la crisi economica purtroppo continua e gli uffici sono pieni di persone in cerca di lavoro.» Una situazione molto complessa che unirà , alla protesta nazionale, anche una richiesta alla nuova giunta regionale di un immediato incontro in materia. «Molto delicata anche la situazione della Polizia Provinciale . Il decreto legge prevede il passaggio alla Polizia Municipale ma senza modifiche dei contenuti rischiano di perdersi preziosissime risorse in tema ambientale, ittico-venatoria, anti bracconaggio. - prosegue Talevi -  Nulla dice il decreto legge circa il mantenimento di queste funzioni e competenze che non sono proprie della Polizia Municipale.  Come  sindacato chiediamo  di mantenere queste competenze a tutela  e al neo Governatore Ceriscioli chiediamo di prendere in mano la delicata tematica delle Province e del trasferimento di funzioni e personale, la vera emergenza del momento insieme alla riorganizzazione del sistema sanitario.»
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23/06/2015 Bilancio: firmato il protocollo di intesa con il Comune di Fano
Già dal mese di febbraio, Cgil, Cisl e Uil hanno inviato a tutti i Sindaci della Provincia un documento su cui si chiedeva di aprire un confronto sui temi legati alla crisi economica e occupazionale e, in particolare modo, di predisporre un bilancio preventivo teso alla salvaguardia dei livelli complessivi dei servizi sociali, socio-sanitari ed educativi e che garantissero (malgrado la diminuzione dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione) l’invarianza della pressione tributaria puntando ad una maggiore equità attraverso l’utilizzo dello strumento ISEE. “Purtroppo dobbiamo registrare – afferma Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano - difficoltà con molti comuni del territorio dove il confronto, quando c’è, è in forte ritardo, visto che entro luglio tutte le Amministrazioni dovranno approvare il bilancio preventivo 2015”.Finora si è svolto un confronto interlocutorio con il Comune di Pergola, due incontri con i Comuni dell’Unione Roveresca dove a breve si sottoscriverà l’accordo e i Comuni dell’Ambito territoriale 7 di Fossombrone con il quale però non si è raggiunto ancora un’intesa. Gli impegni di cui si farà carico il comune di Fano con la sottoscrizione del Protocollo, avvenuta mercoledì 17 giugno, sono principalmente: • L’Invarianza per l’anno in corso di tutte le aliquote della tassazione locale in vigore. Per quanto riguarda la TARI e la prevista riduzione dell’ECOTASSA, l’Amministrazione si farà parte attiva nei confronti di Aset SpA al fine di destinare questi risparmi alla diminuzione delle tariffe • Sulla TASI si confermano (così come nel 2014) 100 mila euro da destinarsi a detrazioni per quelle famiglie che possiedono un reddito ISEE pari o inferiore a 12.000 euro. • Per il Fondo Anticrisi viene previsto uno stanziamento di 80.000 euro, di cui una parte (30.000 euro) destinata a finanziare dei tirocini di reinserimento presso imprese private sulla base di esperienze già in atto nel territorio provinciale, e le restanti risorse (50.000 euro) per interventi a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi (contributo affitti – buoni pasto – bollette gas e energia). Inoltre altri 198.000 euro messi a disposizione di Aset per gli utenti del Comune di Fano verranno utilizzati per le situazioni di forte disagio economico delle famiglie, sempre con accesso legato alla situazione reddituale (ISEE). Nelle prossime settimane si stabiliranno i requisiti di accesso in modo che il Comune possa far uscire al più presto i relativi bandi. Nel documento sottoscritto vengono affrontati poi altri temi sui quali si aprirà un confronto in tempi brevi che si riferiscono al Piano Antievasione, alla revisione delle tariffe dei Servizi Educativi in direzione di una maggiore equità, al percorso di fusione di Aset SpA e Aset Holding, alla gestione associata dei servizi, al tema degli appalti. Oltre ad uno specifico impegno che prevede dal prossimo anno una riduzione dell’IMU per gli immobili affittati a canone concordato. Restano aperte alcune questioni di grande rilevanza e alcune incertezze legate principalmente ai tagli che la Legge di Stabilità del Governo per il 2015 ha inflitto a tutto il sistema degli Enti locali, in particolare sui temi del welfare e che dovranno essere affrontate con urgenza dalla Regione Marche. Sono infatti a rischio numerosi servizi essenziali nel territorio già dalle prossime settimane se non si interviene nell’immediato anche con interventi tampone.
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23/06/2015 Pa, la piattaforma di Cgil Cisl Uil per i rinnovi dei contratti
“Contratto subito”, la piattaforma per i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego messa a punto da Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa si apre con una parola d’ordine chiara. Dopo sei anni di ingiusto blocco della contrattazione e in attesa di una nuova sentenza della Consulta, i sindacati lanciano la sfida al Governo «per dare ai lavoratori pubblici il sacrosanto rinnovo, negato per legge dal 2010, ma soprattutto per far ripartire l’innovazione nel settore pubblico, ferma da un decennio nonostante il diluvio di norme e finte riforme». «Negli ultimi 10 anni la politica ha fatto di tutto per frenare il cambiamento nella PA. Gli addetti sono scesi di 222 mila unità, si sono congelati contratti e carriere, in molte amministrazioni si è messo a rischio il salario accessorio. - ricordano i sindacati -  Solo dal 2011 i mancati rinnovi hanno portato nelle casse dello stato 8,7 miliardi di euro, ma la spesa pubblica è cresciuta di 27 miliardi. E’ un bilancio fallimentare. Ma prima ancora una strategia fallimentare: la riqualificazione della spesa e l’innovazione nei servizi si fanno solo con la contrattazione». Da qui l'iniziativa unitaria dei sindacati per rilanciare il ruolo del contratto collettivo e per recuperare spazi di partecipazione dei lavoratori: “il vero potenziale da liberare”. Un Ccnl nazionale, per tutelare il lavoro contro le interferenze della legge e per garantire diritti economici e normativi generalizzati ed esigibili. E contratti integrativi per garantire il cambiamento nel modo di gestire, organizzare e valorizzare servizi e professionalità: orari, organizzazione del lavoro, innovazione nei prodotti e nei processi, valutazione e performance, riconoscimento economico e professionale. E poi nuovi sistemi di classificazione per le 584 professioni della Pa, tutela occupazionale e criteri per una mobilità condivisa, formazione professionale, benessere organizzativo, trasparenza sugli appalti. Materie che vanno riportate nell'ambito degli accordi fra le parti. «E’ dai contratti che deve venire la spinta in avanti per costruire un welfare più veloce, moderno ed efficiente. Perché è con i rinnovi che si può aprire una nuova stagione di investimento nei servizi e nelle persone, senza chiedere altri soldi ai cittadini. Come dimostrano anche le più avanzate esperienze nel settore privato», puntualizzano le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil. Nel documento, che verrà discusso nelle tre grandi assemblee di delegati e Rsu indette per il 1° luglio a Milano, il 2 luglio a  Roma, dove saranno presenti le Marche, e il 3 luglio a Bari, una strategia contrattuale con chiari elementi di discontinuità: “bisogna guardare a tutti i soggetti coinvolti nell'erogazione dei servizi, siano essi pubblici o privati. La chiave è arrivare per tutte queste realtà ad uno strumento unico: il contratto di filiera. Vogliamo avviare un confronto tra le parti per arrivare, nell’arco di tre tornate contrattuali al massimo, a contratti per le funzioni centrali, i servizi locali, la sanità, i servizi socio-sanitario assistenziali …in cui pubblico e privato convergano, promuovendo l’integrazione dei servizi ed eliminando il dumping tra lavoratori che svolgono le stesse funzioni”. Con il lancio della piattaforma, Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa mandano un segnale forte al Governo e agli amministratori: «Apriamo subito il tavolo di confronto sui nuovi contratti. La politica dimostri di essere all'altezza di una sfida su cui si gioca un pezzo importante del futuro del paese».
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22/06/2015 5 Minuti Cisl: IMU e TASI,Lavoro in crisi nell'ascolano, Fisco Equo
Pagamento  Imu e Tasi, Caf Cisl presi d’assalto alla scadenza del 16 giugno. Intervista a Fabiola Tarabelli, coordinatrice regionale CAF Cisl Marche.Critica la situazione occupazionale nella provincia di Ascoli Piceno: 30 mila disoccupati nel 2015, mobilità in aumento. Interviste a Antonio Angelini, Cisl Ascoli Piceno,Tonino Passeretti Filca Cisl, Marsilio Antonucci, Femca Cisl e Maria Teresa Ferretti Area mercato del lavoro Cisl Ap.Fisco equo, CISL : "Bonus da 1000 euro". Servizio a cura di Labor TV in occasione della campagna #firmalacrescita proposta di legge ad iniziativa popolare per la Riforma del Fisco. https://youtu.be/RJbViyHPmdM 
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20/06/2015 Giornata mondiale del Rifugiato: Fermiamo la strage subito
 La Cisl aderisce alla Manifestazione “Fermiamo la Strage Subito! Salvare vite umane, proteggere le persone, non i confini, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. La questione dell'immigrazione sta diventando sempre di più una grande emergenza umanitaria e purtroppo l'Europa continua a non mostrare la sua faccia migliore.Se l’Europa continua a dire no, a respingere e a non accogliere, sarà veramente difficile attuare i richiami alla solidarietà tra Stati Membri sui quali si poggia l’architettura delle Istituzioni europee, ma soprattutto rispettare gli impegni che si sono dati i paesi europei a svolgere il loro ruolo e la loro responsabilità, di fronte a tale emergenza umanitaria. Siamo davanti a migliaia e migliaia di donne, anziani, bambini, uomini che fuggono da una morte sicura, dalla fame, dalla guerra, abbandonano i loro paesi disperati, mettendo le loro vite nelle mani di spregiudicati criminali, fuggendo in massa e noi non sappiamo accoglierli. I cittadini e le cittadine di tutta l’Italia stanno dando un grande esempio di solidarietà, di rettitudine morale a tutta l' Italia ed anche all' Europa con una spinta umanitaria davvero forte. In Italia è attivo dal 2001 il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) che è composto dalla rete degli enti locali che, con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale (per approfondire: www.serviziocentrale.it). Ad Ancona il progetto territoriale di accoglienza è attivo dal 2003 ed è realizzato dal Comune di Ancona, insieme all'Associazione “ANOLF Marche”, con il nome “Ancona Città d'Asilo” rivolto sia ad adulti che a minori stranieri non accompagnati (MSNA).   In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato  ad Ancona è prevista l'iniziativa “Io sono/soGno in Italia – GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO 2015”  Piazza Roma Sabato 20 GIUGNO 2015 dalle ore 17:30 alle ore 23:00 circa. Un  appuntamento importante di incontro tra la cittadinanza di Ancona ed i rifugiati che la città accoglie.   .
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12/06/2015 5 Minuti Cisl : La Buona Scuola, fiaccolata di protesta,Teuco ceduta ai tedeschi
Il mondo della scuola contro il ddl del governo, fiaccolate nelle Marche come in tutta italia.Intervista ad Anna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola Marche.L’azienda Teuco di Montelupone ceduta a Certina. La Cisl impegnata a vigilare per la tutela dei 220 lavoratori. Interviste a Marco Ferracuti, Cisl Marche, e  Raniero Ridolfi RSU Cisl  Teucohttps://youtu.be/qxtPKrsU4ZU
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12/06/2015 5 Minuti Cisl : nuovo Governo regionale, Asili nido Comune di Ancona, Pensioni
Al nuovo Governatore delle Marche le  richieste e le priorità della Cisl. Intervista a Sauro Rossi, segretario Cisl MarcheMobilitazione del personale asili nido Comune di Ancona. I sindacati: no alla esternalizzazione si al concorso pubblico.Intervista a Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche. Pensioni, i sindacati chiedono al Prefetto di modificare il Decreto legge n.65. Intervista a Mario Canale , segretario generale Fnp Cisl Marche.https://youtu.be/b5aO4PHYSWc
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12/06/2015 Lavoro e sindacato: la Cisl Marche incontra i giovani
Giovani, lavoro e sindacato: Incontri difficili ma possibili. Lo dimostra l'esperienza della Cisl Marche, che nelle settimane scorse, in due diverse occasioni, ha incontrato gruppi di giovani per confrontarsi con le loro rappresentazioni su una triangolazione complessa, problematica e di grande attualità. Circa 50 giovani sono stati incontrati a Camerino - studenti universitari residenti nel locale Collegio diocesano - e ad Ancona, durante lo "Stage Giovani" organizzato dalla Cisl Marche. La rappresentazione e l’esperienza che i giovani hanno del lavoro è attraversata sì da segni profondi di disincanto, se non a tratti di vera e propria sfiducia che si dirige anche verso le “istituzioni”. Con altrettanta forza emerge una visione profondamente etica del lavoro, del “lavoro buono” legato all'intreccio tra sviluppo, cura e valorizzazione delle capacità personali e ad una idea di “giustizia” basata sulle eguali opportunità prima che sui diritti e riferita ai luoghi, alle possibilità e alle condizioni che del lavoro costituiscono la premessa: merito, formazione, orientamento e accesso alle informazioni. Sul terreno concreto del “fare”, il sindacato trova ancora legittimazione e credibilità, che però fa fatica a promuovere e a portare su terreni nuovi e sfidanti proprio perché non “tradizionali”. Negli ultimi anni sono state molteplici le occasioni di contatto con il mondo giovanile, al quale la Cisl Marche propone di "fare un pezzo di strada insieme", in rete con altre realtà del territorio (es. Progetto Policoro). Un rapporto che in alcuni casi si è tradotto in interventi specifici, come il Servizio informagiovani, il già citato Stage Giovani e il Progetto "Lavoro e cittadinanza" con gli istituti scolastici. Le due esperienze descritte sopra - e qui può cogliersi un passo in avanti importante - rappresentano i primi esperimenti di un contatto dai quali la Cisl Marche, dentro un percorso che culminerà nell'Assemblea organizzativa dell'autunno prossimo, vuole riflettere con più profondità e continuità sul rapporto tra giovani, lavoro e sindacato. Le pratiche sempre più numerose e le sensibilità diffuse rendono oramai credibile, oggi, realizzare un salto di qualità nella progettazione di iniziative di sistema, per e con i giovani.
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12/06/2015 Scioperano i lavoratori Whirlpool. No a chiusure e difesa occupazione
''Da nord a sud, no alle  chiusure e a difesa dell'occupazione''. Questo lo slogan dello sciopero generale di oggi del gruppo Whirlpool. Prevista una manifestazione a Varese, alla quale parteciperanno anche i Segretari generali dei metalmeccanici di Cisl, Cgil e UIl, Bentivogli, Landini e Palombella. Il corteo è partito alle  9.30 da Piazza Mazzini a Gavirate e si concluderà con gli interventi dei lavoratori e il comizio dei tre segretari generali davanti alla sede della multinazionale americana a Comerio. Una manifestazione imponente, con più di 2000 dipendenti da tutti gli stabilimenti italiani del gruppo, per gridare forte che il piano industriale di questa multinazionale va modificato nelle chiusure dei 4 stabilimenti e nel pesante numero degli esuberi (2.060). Grande partecipazione anche dai siti marchigiani, a dimostrazione delle forti preoccupazioni per le ricadute occupazionali che il piano produrrà su un territorio già duramente provato dalla crisi. «Il costo sociale presentato da Whirlpool è insostenibile - afferma in una nota il Segretario generale dei metalmeccanici (FIM) della Cisl Marche  Leonardo Bartolucci -  per questo ci attendiamo che già dal prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico previsto per il  17 giugno prossimo,  l' azienda - che finora non si è mossa dalle sue posizioni - presenti sostanziali modifiche sul piano in grado di dare risposte occupazionali e di riportare lavoro, piuttosto che  continuare a dividere operai e impiegati lavoratori del sud del centro e del nord». Per il Segretario generale della Fim Cisl  Marco Bentivogli  ''la Whirlpool deve far rientrare lavoro e missioni industriali specifiche per tutti i siti italiani, senza questa condizione non ci saranno percorsi né tantomeno accordi con la Fim Cisl''.
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08/06/2015 Pensioni, il Governo apra un tavolo per cambiare il Decreto
“Il Decreto legge sulla rivalutazione delle pensioni, adottato senza confronto con i sindacati dei pensionati, genera errori, ingiustizie e discriminazioni”. Cosi Mario Canale, Segretario generale dei pensionati Cisl Marche, in apertura dell’attivo unitario delle Categorie dei pensionati di Cgil Cisl Uil Marche, svoltosi oggi in Ancona. Al centro dell’attenzione il Decreto legge con il quale il Governo ha dato attuazione alla Sentenza della Corte Costituzionale  che ha dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione delle pensioni che il Governo Monti impose per gli anni 2012 e 2013 con il “Salva Italia”. “I pensionati italiani – prosegue Canale - sono una categoria sociale “sotto assedio”, ingiustamente criminalizzata. Con pensioni che in media non superano gli 880 € mensili, sostengono figli e nipoti disoccupati, sostituendosi ad un sistema di welfare che da insufficiente sta diventando inesistente”. “Non chiediamo regali, ma la restituzione di quanto ingiustamente trattenuto negli anni 2011 e 2012, con la più pesante manovra di cassa mai vista nel sistema previdenziale italiano. Per questo – conclude Canale - chiediamo al Governo l’immediata apertura di un tavolo negoziale per affrontare a tutto tondo i problemi degli anziani e dei pensionati". Le priorità, per il sindacato dei pensionati sono la riforma del sistema previdenziale, con il superamento delle rigidità della legge Fornero, la riduzione della pressione fiscale sulle pensioni, con l’estensione del bonus di 80 € ai pensionati, e l’approvazione di una legge sulla non autosufficienza con lo stanziamento di un fondo adeguato. La mobilitazione del sindacato dei pensionati prosegue ora sia a livello nazionale - con gli Esecutivi unitari di Roma del 18 giugno prossimo - sia a livello territoriale, coinvolgendo i parlamentari marchigiani, da impegnare per la modifica del decreto in sede di discussione parlamentare per la conversione in legge .L'intervento introduttivo
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04/06/2015 Ascoli e San Benedetto, 2.824 persone cancellate dalle liste di disoccupazione. Come prevenire?
I Centri per l’Impiego di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto nel 2014 hanno cancellato 2824 persone dalle liste di disoccupazione. Tra le motivazioni: il fatto di non essersi presentati  all’intervista periodica nella data prevista. Data che viene rilasciata dal Centro per l’Impiego al momento della presentazione della Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID).Le procedure per presentarsi all’intervista periodica sono diverse e non sempre conosciute: recandosi direttamente al Centro per l’Impiego, facendo domanda di indennità di disoccupazione (NASPI) in via telematica all’indirizzo https://janet.regione.marche.it Il sito  diviene un  utile procedura  sia perché può essere utilizzato in tutte le situazioni di impossibilità alla presentazione senza giustificazione sia per il fatto di poter prendere appuntamento per l’intervista bloccando i termini .Per l’accesso al sito c’è bisogno di essere in possesso della Carta Raffaello che si può richiedere gratuitamente al Centro per l’impiego del territorio portando con se documento d’identità e codice fiscale.Si auspica che con la diffusione delle informazioni il numero delle cancellazioni possano diminuire. Maria Teresa Ferretti   CISL Area Mercato del Lavoro
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04/06/2015 5 Minuti Cisl: Il punto di Mastrovincenzo, Vertenza Whirpool nuovo incontro
Il punto di Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche. Sindacato Unico e le richieste al futuro Governatore regionale dopo l'analisi della Banca d'Italia. Vertenza Whirpool nuovo incontro al Mise.L'intervista  ad Andrea Cocco, segretario Fim Cisl Marche. https://youtu.be/0u-eG162cGs
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29/05/2015 Pensioni, i Sindacati al Prefetto: modificare il Decreto legge 65
Modificare il Decreto legge n. 65: La richiesta è stata formulata al Prefetto di Ancona dai Sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e UIl Marche, nel corso dell’incontro tenutosi lunedì 25 maggio scorso. Il Decreto da attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale sulla rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo (quelle di importo inferiore sono già state rivalutate anche grazie all'azione sindacale svolta nel 2011 nei confronti del Governo Monti) ma restituisce solo una parte di quanto dovuto e solo ad una parte degli aventi diritto. «Dal provvedimento - sostengono le Segreterie di Spi Fnp e UIlp - emerge la visione dei pensionati come di una categoria sociale di privilegiati che rubano il futuro ai giovani, non tenendo in alcun conto la funzione di ammortizzatore sociale che nella crisi questi continuano ad esercitare, sostenendo figli e nipoti disoccupati mentre il sistema di welfare pubblico si sgretola. E' necessario evitare che si aprano buchi pericolosi nei conti pubblici di un paese che con fatica sta tentando la via del risanamento. Tuttavia urgono cambiamenti profondi del sistema previdenziale italiano». Le priorità del sindacato dei pensionati: eliminare i privilegi previdenziali ancora esistenti, rendere più flessibile l'uscita dal mondo del lavoro, allargare il bonus di 80 € ai pensionati. Su questi temi Spi Fnp e UIlp hanno chiesto al Prefetto di esortare il Governo ad aprire un confronto con le organizzazioni sindacali nazionali, per evitare  che, come in passato con il Governo Monti, venga oggi adottato un provvedimenti forieri di errori, ingiustizie e discriminazioni. «Per questo - concludono i sindacati dei pensionati - servirà anche un impegno forte dei Parlamentari marchigiani, a partire dall’apertura del necessario dibattito parlamentare in sede di conversione del Decreto legge 65».IL DOCUMENTO CONSEGNATO AL PREFETTO
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25/05/2015 5 Minuti Cisl: Flash mob Scuola, Progetto Anteas Gap's
La Buona Scuola ci ha tolto la parola, flash mob promosso dai sindacati della scuola nelle piazze marchigiane. Interviste ad Anna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola Marche e Paola Seri, insegnante scuola primaria Gap’s giovani adulti e pensionati insieme per crescere e costruire una comunità’ solidale, convegno e mostra a Senigallia. Interviste a Cinzia Verdenelli, coordinatrice progetto Gap's Anteas Marche; Sofia Russo, Presidente Anteas nazionale ; Mario Canale, segretario generale Fnp Marche; studenti delle scuole superiori. https://youtu.be/gZJGFXCZOlY
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18/05/2015 5 Minuti Cisl: Sindacato incontra candidati, Sciopero Auchan, Teuco Guzzini
Il Sindacato incontra i candidati alla presidenza della Regione: avanzate le priorità per un nuovo sviluppo delle Marche. Presenti anche una delegazione di lavoratori dei siti produttivi di Albacina e Fabriano della Whirpool Indesit. Intervista a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche e Andrea Cocco, segretario Fim Cisl Marche. Esuberi all'Auchan: alta adesione allo sciopero del 9 maggio dei lavoratori degli Ipermercati di Ancona e Fano .Intervista a Selena Soleggiati, segretario generale Cisl Scuola Marche, e Renato Gazzellini RSA Fisascat Cisl  Auchan Ancona. Profondo rosso per la Teuco Guzzini di Recanati, annunciata la cessione dell'80%ai tedeschi. I sindacati: è necessario un piano industriale per il rilancio dell'azienda. Interviste a Marco Ferracuti , segretario Cisl Marche e Raniero Ridolfi, Rsu Femca Cisl Teuco. https://youtu.be/cPATZ5UxYlE 
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15/05/2015 Poste, SlpCisl Marche: peggiorati i servizi e le condizioni dei lavoratori
 «La situazione della azienda è preoccupante. -  afferma Dario Dominici segretario regionale Slp-Cisl Marche, il sindacato di categoria maggiormente rappresentativo in Poste Italiane – E’ sotto gli occhi di tutti, dopo un anno di stasi, durante il quale è peggiorato tutto: i servizi, il bilancio, la qualità. Afflitta da “scalate interne” di cui tutti pagano le conseguenze, Poste si presenta come una azienda non governata.»       Dal prossimo 21 maggio nel gruppo sarà avviato  il sondaggio “La tua opinione lascia il segno”  tra tutti i dipendenti. «In realtà ai dipendenti – continua Dominici - il segno lo lasciano le crescenti pressioni commerciali, le pesanti responsabilità personali scaricate sulle spalle del personale, l’uso distorto del codice disciplinare, i continui distacchi, gli atteggiamenti impositivi e discriminatori, come quelli di cui sono rimaste vittime due dipendenti nelle province di Fermo e Pesaro.» Alla dipendente della Filiale di Fermo, con mansioni di operatrice di sportello (livello C),   è stato di fatto imposto,  quasi senza preavviso, ad assumere la responsabilità di un ufficio postale. Dalle informazioni in nostro possesso ciò è avvenuto solo ed esclusivamente per ragioni economiche (contenimento dei costi) e senza valutare e  ricercare soluzioni alternative. Mentre alla dipendente nella Filiale di Pesaro, in qualità di Responsabile di Ufficio Postale (livello B),  nonostante avesse presentato un certificato medico che sconsigliava la sua applicazione in un ufficio monounità, per un periodo temporaneo sembrerebbe essere stata oggetto di pesanti critiche, definita brutalmente “un problema” ed invitata a valutare un “demansionamento”. Provvedimento evitato  solo in cambio di una dichiarazione “spontanea” ad essere applicata in altra struttura aziendale. «Al momento stiamo approfondendo i fatti accaduti anche sotto l’aspetto legale, non escludiamo la violazione di diritti oggettivi e soggettivi. – conclude Dominici -   Rimane il fatto che tali situazioni traducono cattiva gestione delle risorse e soprattutto esempi di disattenzione alle persone, da censurare  per il rispetto e la tutela del lavoro e dei lavoratori di Poste Italiane.»
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15/05/2015 GAP’S Giovani Adulti Pensionati: un’esperienza di comunità solidale
Nella suggestiva cornice della Rotonda a mare di Senigallia si è svolto il 13 maggio il convegno organizzato da ANTEAS MARCHE sul progetto GAP’S. "Il Progetto GAP’s: insieme per crescere e costruire una comunità solidale - ha spiegato Roberto Battistini Presidente Anteas Marche - è nato per continuare e sviluppare il percorso intergenerazionale avviato da Anteas con il progetto dei Libri Viventi, che è riuscito a valorizzare le esperienza di vita delle persone creando legami di fiducia e comunità". “Sono 5 i laboratori GAP’s che l’Anteas delle Marche ha attivato – ha affermato Cinzia Verdenelli progettista e coordinatrice del progetto - che hanno avuto l’obiettivo di unire i giovani, adulti ed anziani, dove gli anziani hanno cercato di trasmettere alle giovani generazioni le loro memorie, i vecchi mestieri e la passione per il lavoro, le loro fragilità ed il bisogno di cura fondamentalmente creando così dei PONTI tra generazioni.” Le tematiche dei laboratori sono state incentrate sul recupero del sapere e delle conoscenze, il lavoro e lo scambio di competenze, la cura e la custodia di chi è più fragile. Nei mesi di settembre ed ottobre si è svolta una fase formativa propedeutica all’implementazione dei laboratori nella quale sono stati coinvolti 132 partecipanti. In questo periodo il team di coordinamento GAP’s insieme ai volontari ed ai ragazzi ha affrontato i temi dell’ intergenerazionalità con la stesura della Carta dell’accoglienza tra generazioni dove emergono i valori dell’appartenenza, del rispetto delle differenze, della capacità di mettersi nei panni dell’altro, del donarsi e del donare, valori essenziali per accorciare i GAP’s (le distanze) tra persone di diversa generazione. Nell’esperienza “gli artigiani del futuro “ad Ascoli Piceno sono stati organizzati laboratori rivolti ai giovani presso il Centro Locale Formazione Ascoli che si sono avvalsi di artigiani nel campo della ceramica, del legno e del metallo con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni le tecniche di lavorazione dei vari materiali e consentire un passaggio di conoscenza che altrimenti andrebbe persa per arrivare alla nuova tecnologia della stampante 3D che consente di realizzare prodotti nuovi che potrebbero rappresentare nuove opportunità di lavoro. La gioia del saper fare a Senigallia in collaborazione con l’istituto scolastico Fagnani, Centro Aggregazione Giovanile di Senigallia e Ripe “il paese dei mestieri”, è stato centrato sull’ idea della passione in una prospettiva lavorativa e di scambio, l’amore per il proprio lavoro diviene il principio che sostiene il processo laboratoriale. Si è partiti con una fase dedicata alla ricerca e raccolta di testimonianze che documentassero il lavoro e le esperienze dei vari artigiani. La fase laboratoriale è stata riservata a dei gruppi classe della Scuola Media Fagnani e a un gruppo di lavoro aperto alla cittadinanza fino alla creazione di uno spazio di relazione, progettazione e relazione permanente ospitato presso i locali del Centro di Aggregazione Giovanile. A Piobbico “i mestieri di una volta” ha coinvolto l’istituto Istituto Scolastico Lapi, il comune e Anteas Pesaro sezione di Piobbico. Si sono organizzati tre laboratori volti a riscoprire le tradizioni perdute: la tessitura dei tappeti che riprende il vecchio mestiere di creare tappeti rustici che ha caratterizzato l’economia del paese per secoli, il laboratorio di ceramica in cui un’esperta ha accompagnato i ragazzi nel mondo della maiolica e il laboratorio di pittura nel quale i ragazzi di terza media hanno progettato e realizzato un bellissimo murales all’esterno della scuola. Centrato sulla cura e custodia di chi è più fragile il laboratorio teatrale intergenerazionale e di consulenza affettiva a Macerata in collaborazione con Albero dei Cuori, IRCR Macerata e Anteas Macerata. Si sono sviluppati due percorsi, il primo dove si è attuato un centro di ascolto e di confronto tra i due gruppi: alcuni ragazzi del territorio si sono rivolti agli anziani per parlare di argomenti legati all’affettività, alla famiglia, alla società di oggi nei confronti del passato . Il secondo è stato realizzato all’interno della casa di riposo “Villa Cozza”e sono stati coinvolti gli anziani e i giovani attraverso il linguaggio cinematografico, teatrale e musicale, il tutto si è concluso con uno spettacolo finale. “Dei saperi e dei sapori” a Pesaro ha visto sei laboratori durati diversi mesi che hanno reso protagonisti giovani adolescenti di due istituti professionali (Istituto Superior Branca – Marta) insieme a persone anziane del Centro Residenziale Santa Colomba. E’ nato uno spazio di dialogo e confronto nel quale i partecipanti hanno discusso di famiglia, tradizioni, valori, cibo, scambiandosi e condividendo oltre alle ricette tradizionali, emozioni, sorrisi e storie. Uno scambio nel quale i ragazzi della scuola hanno portato allegria nella casa di riposo e gli anziani hanno “donato” le loro esperienze. "Tanti giovani presenti in sala – ha sottolineato Sauro Rossi Segretario Cisl Marche - che ha messo in risalto l’importanza di stare insieme per crescere e l’impegno verso l’altro perché “se si lavora per gli altri si è più liberi e stando insieme si cresce”. "La Fnp delle Marche – ha dichiarato Mario Canale Segretario Generale Fnp Marche – ha sempre sostenuto l’importanza della intergenerazionalità partendo dal Festival delle Generazioni che coinvolge e unisce vecchi , giovani e meno giovani per smentire la diffusa tendenza a impostare la contrapposizione giovani – anziani dalla quale non possono venire altro che lacerazioni del tessuto sociale". "Le iniziative dei laboratori Gap’s hanno ricostruito legami, attraverso attività utili a crescere e costruire una comunità solidale, per ridare senso e speranza tutte le età – ha concluso Sofia Rosso Presidente Nazionale Anteas. Lo scopo di Anteas è quello di costruire una realtà significativa del paese in grado di creare valore sociale nella comunità in cui vive, offrendo attività concrete di aiuto e ricercando spazi d’incontro per tutte le generazioni. Durante il convegno è stato possibile visitare la mostra degli interessanti lavori realizzati nei laboratori.Una giornata piena di entusiasmo e di allegria che dà speranza per il futuro.   
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13/05/2015 Rivalutazione pensioni, i sindacati, pronti alla mobilitazione
Sono più di 141.000 i pensionati marchigiani interessati dalla pronuncia con cui la Consulta ha dichiarato illegittimo il blocco della rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte il trattamento minimo. Il 30% di tutti i pensionati marchigiani, circa 50.000,  percepiscono un trattamento lordo inferiore a 1.750 €. Buona parte di essi ricevono ogni mese meno di 1.100 € netti. I sindacati dei pensionati di Cgil Cisl Uil nazionali hanno chiesto al Governo un incontro urgente per definire tempi e modi di applicazione della sentenza. Nel caso non ci siano risposte i sindacati dei pensionati sono pronti alla mobilitazione generale attraverso iniziative sia nazionali che locali. Le segreterie regionali di SpiCgil, Fnp Cisl  e Uilp Uil hanno chiesto un incontro al Prefetto di Ancona, per sollecitare il Governo ad aprire il confronto. Se il blocco dell'indicizzazione delle pensioni va immediatamente rimosso, sulla restituzione degli arretrati c’è la disponibilità a concordare eventuali criteri di proporzionalità e gradualità, per evitare un buco nei conti pubblici che il paese non può permettersi. Certo è che la sentenza ripristina un diritto di tantissimi cittadini, al quale deve essere data piena applicazione. Non servono domande specifiche, né tantomeno ricorsi attraverso associazioni di tutela. Le segreterie regionali di Spi Cgil, Fnp Cisl  e Uilp Uil invitano i pensionati marchigiani a diffidare di chi proponga loro, dietro compenso, di far avere la restituzione degli arretrati. Appena saranno chiari i percorsi di attuazione della sentenza i pensionati potranno recarsi presso i Patronati dove riceveranno, gratuitamente, tutte le informazioni e l'assistenza necessaria.I Segretari generali di SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL (Emidio Celani, Mario Canale, Andrea Marini)
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12/05/2015 Teuco, ora serve un piano industriale
I lavoratori e i sindacati sono pronti ad aprire un confronto con la Certina sul piano industriale per il rilancio della Teuco.  E’ quanto emerso nella conferenza stampa di oggi pomeriggio, alla quale erano presenti Cisl e Cgil confederali e di categoria, insieme alla Rappresentanza Sindacale Unitaria e ad alcuni lavoratori della Teuco. La storica azienda recanatese del Gruppo Guzzini occupa oggi più di 230 dipendenti. Da 7 anni ormai presenta un bilancio in rosso per circa 5 milioni di € all’anno ed è reduce da un percorso importante di ammortizzatori sociali. Una crisi che va di pari passo con quella del mercato immobiliare, aggravata da una cattiva gestione aziendale, sia dal punto di vista produttivo che commerciale. La proprietà ha messo in vendita l’azienda, e la scelta dell’acquirente è ricaduta sul Fondo di investimenti tedesco Certina. Un soggetto che i sindacati maceratesi conoscono bene, avendolo già incontrato in occasione di altre acquisizioni aziendali, come quella della Villeroi e Boch (Vitaviva), poi finita male. «Non abbiamo pregiudizi ne entusiasmi particolari nei confronti di Certina – sostiene il Segretario regionale della Cisl Marche Marco Ferracuti. - Certo le vicende precedenti ci lasciano perplessi, anche se c’è da capire che Certina si occupa proprio di società in difficoltà da rilanciare e quindi ci può stare che a volte l’esito del percorso sia negativo. Noi crediamo che le difficoltà della Teuco siano imputabili alla gestione inadeguata di un’azienda che invece ha buone possibilità di rilancio, per la forte competenza che esprime in questo settore. «Certo ora vogliamo vedere un piano industriale – conclude Ferracuti - ed entrare nel merito delle strategie per rilanciare la Teuco. Abbiamo già pronta una serie di proposte articolate, che non prevedono tagli ai costi per il personale». Preoccupati anche i dipendenti e i rappresentanti sindacali. «In questi anni – sostengono i lavoratori – dalla proprietà della Teuco abbiamo ricevuto più volte degli appelli ad avere fiducia. Alla luce dei fatti quest’ultima non si è sempre dimostrata ben riposta. Ora chiediamo alla famiglia Guzzini di non lasciarci soli e di assumersi la responsabilità di fare quanto possibile affinché nel passaggio di proprietà siano garantiti i livelli occupazionali». «Il nostro auspicio – sostiene il rappresentate sindacale della Femca Cisl Raniero Ridolfi – è quella di essere sin da subito coinvolti nelle scelte gestionali per rilanciare l’azienda. Da questo capiremo subito la serietà delle intenzioni di Certina. Certo noi dovremo essere attenti e pressanti, per evitare che si riproducano gli errori  del passato». .   
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11/05/2015 5 Minuti Cisl : Vertenza Auchan, Sciopero Scuola
Auchan annuncia esuberi in tutta Italia, nelle Marche colpiti gli ipermercati di Ancona e Fano. Sindacati e lavoratori in sciopero e in presidio il 9maggio. Intervista a Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Cisl Marche.5 maggio Sciopero SCUOLA, altissima adesione nelle Marche con punte del 90%. Dalla manifestazione in Piazza del Popolo a Roma l' intervista a Anna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola Marche.https://youtu.be/OTPP-Dw8jxc
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11/05/2015 Gap’s, insieme per crescere: un’esperienza di comunità solidale
L’appuntamento è per mercoledì 13 Maggio 2015 alle 9.30 presso la Rotonda a Mare di Senigallia dove si terrà  il Convegno conclusivo del progetto GAP’s promosso dall’ANTEAS delle MARCHE. Durante i  lavori, che saranno aperti dal saluto del  Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi e introdotti dal Presidente Anteas Marche, Roberto Battistini, verranno presentati i risultati dei laboratori attraverso le immagini ed i racconti delle esperienze vissute a partire da “GLI ARTIGIANI DEL FUTURO” ad Ascoli Piceno;  “LA GIOIA DEL SAPER FARE a Senigallia; “I MESTIERI DI UNA VOLTA” a Piobbico; “IL LABORATORIO TEATRALE INTERGENERAZIONALE E DI CONSULENZA AFFETTIVA” a Macerata; “IL LABORATORIO DEI SAPERI E DEI SAPORI” a Pesaro. Verrà inoltre allestita una mostra dei lavori fatti. «Giovani, adulti, pensionati si ritroveranno assieme per ripercorrere le tappe di un anno di incontri intergenerazionali  - spiega Cinzia Verdenelli progettista e coordinatrice del progetto- dove gli anziani hanno cercato di trasmettere alle giovani generazioni le loro memorie, i vecchi mestieri e la passione per il lavoro,  le loro fragilità ed il bisogno di cura e di custodia.» Gli studenti dell’ Istituto  Alberghiero S.Marta-G.Branca di Pesaro, della scuola primaria e secondaria di Piobbico, della scuola secondaria Fagnani di Senigallia, del Centro Locale per la formazione di Ascoli  e i ragazzi del Servizio Civile a Macerata hanno con entusiasmo aderito al progetto portando il loro contributo di energia, creatività e innovazione, con lo sguardo rivolto al futuro. Nei  mesi di settembre e  di ottobre, nella fase formativa propedeutica all'implementazione dei laboratori, il  team di coordinamento del GAP’s assieme ai volontari ed ai ragazzi ha affrontato i temi dell’accoglienza intergenerazionale con la stesura della Carta dell’Accoglienza tra generazioni dove emergono i valori dell’appartenenza, del rispetto delle differenze, della capacità di mettersi nei panni dell’altro, del donarsi e del donare; valori essenziali per accorciare i GAPs (le distanze) tra le persone di diversa generazione e non solo. Saranno presenti le autorità della Regione Marche, i dirigenti delle Istituzioni Partner del Progetto, Stefano Mastrovincenzo Segretario Generale della Cisl Marche e Mario Canale, Segretario Generale della Federazione Pensionati Cisl. Concluderà i lavori Sofia Rosso, Presidente Nazionale di Anteas. Anteas invito
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07/05/2015 Adiconsum a Civitanova con un nuovo sportello
Nuovo sportello  ADICONSUM a Civitanova Marche per essere sempre più presente nel territorio al fianco dei consumatori-utenti Il nuovo  sportello è  aperto  il  lunedì  dalle  9.00 alle  13.00  in  Largo Castelfidardo, 24, Civitanova Marche. L’ Adiconsum, Associazione difesa consumatori ambiente,   è impegnata  per la  difesa individuale e collettiva dei consumatori per l’eliminazione delle vessazioni, delle pratiche commerciali scorrette, delle truffe che le persone e le famiglie quotidianamente subiscono. L’ Adiconsum pone al centro del proprio agire: la formazione, l’informazione, la conciliazione paritetica per la soluzione delle controversie  tra consumatori ed aziende e le buone pratiche quali strumenti di difesa e di riscatto dei consumatore-utente Per richiedere assistenza presso la sede di Civitanova  contattare  il numero 0733 770062 (CISL Civitanova Marche ) oppure   il numero dell’Adiconsum di Macerata 0733/4075212  il merc. 9-13 o giov. 15.30-18.30
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07/05/2015 Tecnowind di Fabriano: FIM CISL vince le RSU
Si sono svolte ieri ed oggi le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali alla Tecnowind di Fabriano, azienda che produce l’assemblaggio di cappe, piani cottura e macchine caffè. La Fim Cisl  risulta  il sindacato più rappresentativo con l'elezione  di  2 componenti su 3  all'interno delle Rsu  aziendali   ottenendo la maggioranza dei voti.  Vengono eletti tra gli operai Patrizia Forgia  e tra gli impiegati Raffaela Storari . «Il voto dei Lavoratori premia la Fim Cisl per il lavoro svolto fino ad ora e ci responsabilizza ulteriormente per i prossimi anni. FIM CISL si conferma 100% Sindacato» afferma con soddisfazione  Andrea Cocco della Fim Cisl Marche.
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07/05/2015 FISCO. Furlan: “Bonus di 1000 euro battaglia di equità”
Salari, pensioni, divari tra dirigenti ed operai, assegno familiare: i temi al centro della raccolta firme per il fisco proposta dalla CISL. I salari e le pensioni degli italiani sono tra i più bassi in Europa. Siamo abbondantemente dietro a Francia e Germania ma anche all'Irlanda e poco più avanti della Spagna. C'è poi un netto divario in Italia tra i dirigenti, che guadagnano in media 107 mila euro lordi l'anno, i quadri con poco meno di 54 mila euro, gli impiegati con 31 mila euro e, infine, gli operai che portano a casa poco più di 24 mila euro lordi. In poche parole, chi occupa una posizione dirigenziale guadagna oltre quattro volte un operaio, oltre tre volte un impiegato e due volte un quadro. Questa situazione si ripercuote sul livello dei consumi e quindi anche sull'occupazione. Ecco perché la Cisl sta raccogliendo, in tutta Italia, centinaia di migliaia di firme per cambiare il sistema fiscale. "E' una battaglia di civiltà e di equità. – spiega il segretario generale, Annamaria Furlan - Per alzare i salari e le pensioni c'è solo una strada: estendere il bonus fiscale di 1000 euro all'anno a tutti coloro che dichiarano redditi sotto i 40 mila euro lordi". Ovvero i lavoratori dipendenti, i pensionati, gli incapienti, gli autonomi, i giovani collaboratori che, in questi anni, hanno pagato un costo salatissimo per effetto della lunga crisi economica. E non solo: "Dobbiamo rivedere anche gli assegni familiari – afferma ancora Furlan - privilegiando le famiglie numerose e più bisognose di assistenza".
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06/05/2015 Preoccupazioni per il futuro lavorativo alla Production srl, ex Babini, di Camerano
I sindacati  di categoria Feneal UIL – Filca CISL – Fillea CGIL unitamente alla RSU e all'assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici della Production srl (ex Babini spa) spa di Camerano esprimono forte preoccupazione per il futuro dello stabilimento, che occupa 25 dipendenti. Preoccupazioni che nascono da un comportamento aziendale caratterizzato, nell'ultimo periodo, da un forte scollamento tra il dichiarato e l’agito. Più volte  l’azienda aveva rassicurato le Organizzazioni sindacali e la RSU che contestualmente alla domanda di concordato preventivo con continuazione di attività, presentato il 29 marzo scorso, sarebbe stato avanzato il relativo piano concordatario. Ad oggi però non  c’è  nessun piano concordatario. Questo ritardo provocherà inevitabilmente dei ritardi sull’attivazione degli ammortizzatori sociali necessari per garantire i livelli occupazionali considerato l’inevitabile slittamento dei tempi per l’ammissione; passaggio fondamentale per l’ attivazione della cassa integrazione straordinaria. A questo si aggiunge il congelamento delle mensilità non ancora percepite di dicembre 2014, gennaio, febbraio e marzo 2015 come effetto della presentazione della procedura concorsuale. Inoltre c'è preoccupazione per la mancata presentazione di un piano industriale che si attende da ottobre 2014. «L’assenza  della proprietà durante gli incontri effettuati con la quale poter  discutere dell’organizzazione del lavoro e confrontarsi sui punti di un piano industriale - dichiara Jacopo Lasca Filca Cisl Marche -  trasmette una sensazione di profonda incertezza che inevitabilmente si ripercuote sulla quotidianità dei dipendenti della Production srl (ex Babini spa) e sulla qualità delle relazioni sindacali.» «Attendiamo con ansia , insieme ai lavoratori, l’incontro previsto per il 12 maggio con la speranza di poter far luce su questi aspetti fondamentali per il futuro dello stabilimento. - conclude  Lasca, Filca Cisl Marche -  Auspichiamo di poter ristabilire delle relazioni sindacali volte alla costruzione di un percorso condiviso con l’obiettivo di non perdere livelli occupazionali e di mantenere in un territorio già pesantemente colpito dalla crisi del settore del legno  un azienda storica del tessuto produttivo.»
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06/05/2015 Welfare sociale nelle Marche: seminario a Urbino con i candidati alla Presidenza della Regione
Il 7 maggio a Urbino dalle ore 9.30 presso Palazzo Battiferri, l’Università di Urbino insieme ai soggetti della convenzione Wempu, tra i quali la Cisl Marche e la Federazione Pensionati Cisl Marche incontreranno i candidati alla Presidenza della Regione. Nel seminario si discuteranno le potenzialità del welfare sociale marchigiano in relazione all’agenda politica regionale e verranno presentati i risultati delle ricerche realizzate nel progetto “Welfare nelle Marche” Tra i relatori il Prof. Luigi Alfieri (Coordinatore Scuola di Scienza Politiche Sociale), il Proff, Emmanuele Pavolini (Università di Macerata), la Dr. Angela Genova (DESP- Università di Urbino), il Dr. Marco Arlotti ( DESP- Università di Urbino). Seguirà la tavola rotonda con i partecipanti alla convenzione che porranno delle domande ai candidati sul tema del welfare sociale come investimento e come strumento di sviluppo socio - economico.
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05/05/2015 Verso le regionali: incontro con i candidati alla Presidenza
Le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil Marche incontrano  i candidati alla Presidenza della giunta regionale. L’incontro si terrà martedì 12 maggio con inizio alle ore 9,30 alla Fiera della Pesca di Ancona. L’iniziativa sarà l’occasione per un confronto programmatico partendo dalle proposte del sindacato, in particolare sui temi del lavoro, dello sviluppo economico, della sanità e del sociale ma anche della gestione dei servizi e della partecipazione.
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05/05/2015 Cisl di Senigallia: aperto un nuovo sportello Adiconsum
Alla CISL di Senigallia in via Montenero n.6 è aperto lo sportello ADICONSUM, associazione per la difesa dei consumatori e dell' ambiente. Il servizio è aperto nei giorni di Mercoledì dalle 09.00 alle 12.00 e Giovedì dalle 16.00 alle 18.00. L' Adiconsum  è impegnata  per la  difesa individuale e collettiva dei consumatori per l’eliminazione delle vessazioni, delle pratiche commerciali scorrette, delle truffe che le persone e le famiglie quotidianamente subiscono da aziende senza scrupoli. Lavora in stretta sinergia con le Authority e con le Istituzioni che hanno la tutela del consumatore come propria missione. L' Adiconsum pone al centro del proprio agire: la formazione, l’informazione, la conciliazione paritetica dei contenziosi tra consumatori ed aziende e le buone pratiche quali strumenti di difesa e di riscatto dei consumatori.  Per richiedere assistenza e consulenza contattare  il numero 07164470.  
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02/05/2015 5 Minuti Cisl : 1 Maggio,La Buona scuola va cambiata, Un fisco più equo e giusto#firmalacrescita
1 Maggio 2015 nelle Marche la Festa del non Lavoro. Dalla Prysmian alla Whirpool l'amarezza per chi ha perso il lavoro o rischia di perderlo. Intervista a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl MarcheIl Disegno di legge La Buona Scuola va modificato: i sindacati della scuola proclamano lo sciopero per l'intera giornata del 5 maggio .Intervista ad Anna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola Marche Per un fisco più Equo e Giusto: le proposte della Cisl #firmalacrescita. Interviste a Maurizio Petriccioli , segretario Cisl Nazionale e Filippo Elba, Università degli Studi di Firenze https://youtu.be/oSNkyy5lIOw
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01/05/2015 OGGI 1 MAGGIO 2015
di Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche , Corriere Adriatico 1 maggio 2015 Oggi 1 maggio guardiamo alla manifestazione di Cgil Cisl Uil a Pozzallo, approdo dei barconi di disperati, in fuga da guerre, dittature, fame e pronti a rischiare la vita. 1 maggio di solidarietà internazionale dunque, come internazionali e multietnici sono ormai la nostra società e il mondo del lavoro, realtà che suscita sensibilità diverse e talvolta esasperate, anche nei nostri territori. I problemi vanno affrontati nella loro complessità, ma va comunque evitato un approccio di chiusura nelle proprie certezze, che alimenta paura del futuro e della diversità, dimenticando la storia di milioni di italiani migranti che raggiunsero altri paesi cercando una vita migliore, spesso subendo umiliazioni e discriminazioni. Oggi 1 maggio guardiamo all'Europa perché si assuma maggiori responsabilità nel salvare vite, arrestare i trafficanti di uomini, accogliere nei suoi 28 paesi quote di rifugiati, rafforzare la diplomazia in situazioni di conflitto, riavviare una corretta cooperazione allo sviluppo. Oggi guardiamo all'Europa anche perché modifichi i vincoli che si è data, perché riscopra l’anima originaria, consentendo agli Stati misure di sostegno all'economia, per rilanciare prospettive di crescita sostenibile e incidere sul dramma della disoccupazione. Oggi guardiamo al Governo perché si convinca di non poter affrontare da solo le trasformazioni che la crisi ha prodotto da un lato su industria e servizi, aggravando i problemi di produttività, di capitalizzazione delle imprese, di carenti investimenti; dall’altro sul sistema di welfare, pressato da un crescente disagio socio-economico. Guardiamo al Governo perché apra un confronto su politiche di sviluppo, attuazione della riforma del lavoro, nuove norme su fisco, sistema scolastico, pensioni. Oggi guardiamo al governo regionale che uscirà dalle urne, nell'auspicio che sappia valorizzare le energie sociali, culturali, economiche di cui le Marche dispongono, per custodire e promuovere il meglio della nostra tradizione, dell’operosità e del dinamismo, delle nostre reti di solidarietà, ed al contempo avviare nuovi percorsi di sviluppo, coltivare nuovi terreni di socialità. Oggi 1 maggio guardiamo alle forze sociali, perché sia superata ogni contrapposizione legata a totem del passato, ma si rilanci la contrattazione, orientandola a qualità, produttività, nuova occupazione, si qualifichino le relazioni a livello di impresa, allargando gli spazi di partecipazione dei lavoratori, si sviluppino forme di mutualismo legate alla bilateralità. Oggi 1 maggio, guardiamo soprattutto a chi, anche nella nostra regione, vive il Lavoro come ragione di inquietudine e persino di angoscia, a chi lo ha perso, magari in età avanzata, o teme di perderlo, a chi fa fatica a trovarlo o lo vive in estrema precarietà, come tanti giovani che pagano la scarsa mobilità sociale e i carenti investimenti sul futuro fatti nel nostro paese. Oggi 1 maggio, guardiamoci intorno e troveremo molto Lavoro da fare.    
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01/05/2015 Festa del lavoro, 1 maggio 2015
Il 1 maggio 2015 Cgil Cisl e UIl celebreranno la Festa del lavoro a Pozzallo di Ragusa. Il raduno è previsto per le ore 9.00. All'iniziativa interverranno  i tre Segretari generali: Camusso, Furlan e Barbagallo. La Cisl Marche invece sarà presente alle seguenti iniziative organizzate sul territorio regionale. PESARO                FANO                                  RECANATI                  CIVITANOVA MARCHE  
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30/04/2015 30 APRILE 1950, NASCE LA CISL: 65 ANNI DI SINDACATO NUOVO
30 aprile 1950: nasce la Cisl, con Giulio Pastore, primo Segretario generale nazionale. A distanza di 65 anni, con più di 4 milioni e mezzo di iscritti, oltre 156.000 nelle Marche, la Cisl - Confederazione italiana sindacati lavoratori -  conferma la sua natura  innovativa di  sindacato  autonomo e democratico basata su principi di libertà, giustizia,  responsabilità,solidarietà,  partecipazione e contrattazione. La Cisl è divenuta una forza sociale determinante, sia in Italia che in Europa, allargando la sua influenza e guadagnando consenso fra i lavoratori e i cittadini. La Cisl è un sindacato slegato  da  poteri di natura politico, istituzionale, economico e ideologico. E' un sindacato  democratico fondato sulla libera associazione dei lavoratori e sui valori di autonomia.  La sua ragion d'essere prioritaria è la difesa e l'avanzamento del lavoro, come leva di promozione umana e civile. Lavoro salvaguardato nella sua dignità, nelle sue condizioni salariali, normative, professionali; lavoro buono e duraturo, che sia per tutti veicolo di benessere, di  riconoscimento sociale, di cittadinanza e di dignità personale. "E’ indubbio che la Cisl nasce in un’ora perigliosa. Anche se molto cammino è stato percorso nel nostro Paese, resta pur sempre come dolorosa realtà la crisi che investe oggi la nostra economia amici lavoratori, in questo momento vada il nostro pensiero solidale ai lavoratori disoccupati che sono al centro di questa crisi, alle centinaia di migliaia di pensionati il cui reddito è falcidiato dalla depressione economica e finanziaria che ha colpito il nostro Paese. Noi desideriamo, come primo atto della nostra Confederazione democratica, manifestare vivo il proposito di fraterna solidarietà verso i fratelli disoccupati e pensionati...."                                                                                               Giulio Pastore, 30 aprile 1950
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30/04/2015 Il Piceno in crisi: dalla fiaccolata alla vertenza Prysmian
La fiaccolata organizzata da CGIL CISL UIL  a cui hanno aderito anche Cobas e Ugl, che si è svolta nella serata di lunedì scorso, a cui hanno partecipato circa 500 persone tra cui un folto numero di rappresentanti delle istituzioni e parlamentari. è stata la testimonianza di un territorio che non si arrende. L’esito negativo dell’incontro di ieri al Mise per la vertenza Prysman continua a inferire duri colpi al settore industriale ascolano. «Le strade aperte dal Ministro Guidi riguardanti la reindustrializzazione del sito ma soprattutto l’inserimento del Piceno nelle “zone di crisi industriale complesse” - a detta di Marsilio Antonucci della Categoria FEMCA CISL - possono essere dei percorsi di possibile rilancio soprattutto per il fatto di essere supportati da risorse economiche>». «Nei prossimi giorni si potrà arrivare alla stesura del protocollo d’intesa per la riqualificazione del territorio - continua Antonucci - ma questo ci interroga se siamo pronti alla ripresa, se abbiamo una strategia ed una progettualità di territorio. Esperienze passate, come l’accordo Val Tronto-Val Vibrata, ci insegnano che il Piceno fatica ad avere una strategia di territorio e che forse è giunto il momento di attivarci».
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29/04/2015 Stefano Mastrovincenzo, a Buonasera Marche ètvmarche puntata del 29 aprile 2015
 L'intervista di Linda Cittadini a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche. Il punto sul lavoro nelle Marche, dalle grandi vertenze al 1 maggio 2015, passando per il Job Act. Il disegno di legge La Buona Scuola va cambiata: le ragioni dello sciopero del 5 maggio prossimo. #firmalacrescita raccolta firme per un Fisco più Equo. https://youtu.be/dHRKkM82SJ0
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29/04/2015 Ancona, apre un centro per le fragilità sociali
Il Comune di Ancona insieme alla CISL, ad associazioni (Avvocati di strada e Gruppo di umana solidarietà) e ad alcune Cooperative presenti sul territorio (IRS aurora, Coos Marche, la Gemma e OPERA) ha promosso e realizzato un accordo di co-progettazione per la creazione di nuove collaborazioni tra i vari soggetti per implementare servizi innovativi per le persone vulnerabili e a rischio di marginalità  socio-economica. Questo accordo si inserisce nel più ampio progetto “Ancona: la città in comune”, che vede la CISL di Ancona  tra i soggetti fondatori, ed è particolarmente significativo, in quanto concretizza il c.d. “Welfare Community”. Il progetto prevede l’istituzione del “centro per l’integrazione socio-lavorativa di persone vulnerabili” che avrà sede presso la CISL di Ancona e che si occuperà di favorire il potenziamento delle capacità di inserimento e reinserimento lavorativo delle persone e nuclei famigliari in situazione di vulnerabilità e marginalità socioeconomica e occupazionale. Le persone saranno chiamate a sottoscrivere un “patto di sostegno” con i Servizi Sociali, impegnandosi a diventare persone autonome attraverso percorsi di valorizzazione delle proprie competenze, percorsi di formazione e di reinserimento lavorativo, borse lavoro, laboratori occupazionali  che saranno svolti con l’ausilio di tutti i soggetti che hanno sottoscritto l’accordo. Le risorse impegnate, circa € 251.000, sono state messe a disposizione dalla Fondazione Cariverona.
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29/04/2015 Fondo regionale di solidarietà, risorse e criteri da chiarire. La Regione riapra il confronto
Sembra essere in dirittura d'arrivo la regolamentazione del Fondo regionale di solidarietà riservato ad anziani, disabili e persone con problemi di salute mentale finalizzato a sostenere la compartecipazione di utenti e Comuni nei servizi socio sanitari residenziali e semiresidenziali. Il fondo è stato istituito a seguito del protocollo sulla riorganizzazione sanitaria e socio sanitaria firmato da Regione e Sindacati il 14 febbraio 2014. Anche per questo appare poco opportuno che la sua regolamentazione venga definita solo a seguito di accordi e verbali frutto di interlocuzioni "riservate" tra Regione, Anci e Cooperative sociali. Evidentemente il Servizio Salute non ha ritenuto importante neppure "aggiornare" le organizzazioni sindacali, incontrate per l'ultima volta a fine dicembre, sulle rilevanti novità apportate ad uno strumento istituito anche e soprattutto grazie alla pressione che i sindacati hanno esercitato sulla Giunta. Ciò premesso sulla scorrettezza del metodo utilizzato dalla Regione, solleviamo alcune questioni decisive nel merito del provvedimento che si intende adottare. Così come concepito originariamente il fondo doveva andare a coprire totalmente, per cittadini con valori Isee medi e bassi stabiliti a livello regionale, gli incrementi di compartecipazione dovuti all'adozione della nuova normativa regionale. Il riferimento, fatto per l'anno 2015, ai singoli regolamenti comunali è accettabile solo a due condizioni: per il 2016 si proceda ad adottare un regolamento Isee regionale; si privilegi comunque una regolamentazione a livello di Ambito territoriale sociale. Tuttavia non possiamo accettare che, a prescindere da quanto stabilito dai regolamenti comunali, non vengano previste categorie di utenti (sia di strutture residenziali che di centri diurni) per i quali il fondo copra integralmente gli aumenti di compartecipazione. Non sono poi chiari i criteri attraverso i quali sono stati individuati i servizi per i quali il fondo copre gli aumenti di compartecipazione. Ad esempio, perché escludere le RSA per anziani con demenza e i Centri diurni per anziani non autosufficienti? Da rivedere, nel modello di accordo contrattuale allegato alla delibera, è la regolamentazione delle prestazioni aggiuntive nelle Residenze Protette per anziani, che spesso causano aumenti incontrollati delle rette. Positiva la maggiore trasparenza prevista per le prestazioni alberghiere. Confusa ed approssimativa invece la determinazione di un tetto massimo (€ 16,00) al valore complessivo di tutte le prestazioni supplementari, comprese quelle di assistenza diretta alla persona. Sul tema ribadiamo quanto già sostenuto più volte. Sulle residenze protette per anziani va adottata una nuova regolamentazione che garantisca livelli di assistenza adeguati con un congruo intervento finanziario della sanità (superiore agli attuali 33 € al giorno) e con una definizione precisa e puntuale di tutte le prestazioni, tutelari e alberghiere, da garantire in regime di convenzione. Questa è l'unica strada per evitare che i gestori delle strutture scarichino i costi sugli utenti o sulle loro famiglie. Da ultimo facciamo presente la necessità di un monitoraggio scrupoloso sulle tipologie di utenti inseriti oggi nelle strutture socio sanitarie per anziani, disabili e persone con disturbi mentali. Non basta aver adottato per legge nuovi standard di assistenza, è necessario garantire appropriatezza negli inserimenti, per evitare che persone con determinati bisogni vengano trattate in strutture assolutamente inadeguate a soddisfarli. Cosi come bisogna evitare che all'interno delle stesse strutture - in particolare residenze protette anziani - ospiti in condizioni simili paghino rette diverse, a seconda che il relativo posto letto sia convenzionato con il servizio sanitario oppure no. Pur consapevoli delle difficoltà di un'interlocuzione politica dovuta all'ormai imminente scadenza elettorale, chiediamo comunque che su questi temi la Regione Marche riapra un confronto con le organizzazioni sindacali, facendo finalmente chiarezza sulla reale dotazione del fondo di solidarietà e sui criteri attraverso i quali sarà gestito, a garanzia di equità nei confronti delle persone più fragili e in difficoltà economica.Le Segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Marche e di SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil Marche 
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29/04/2015 Firma la crescita! Sostieni la proposta di legge Cisl per la riforma del Fisco
FIRMA LA CRESCITA! Ecco l'elenco dei Comuni dove si può firmare per sostenere la proposta di legge ad iniziativa popolare presentata dalla Cisl per la riforma del sistema fiscale italiano. Elenco dei Comuni in cui è possibile firmare Elenco dei banchetti firma programmati
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28/04/2015 5 MinutiCisl: Whirpool, Immigrazione, King
Whirpool, I sindacati di categoria  si alzano dal tavolo della trattativa sul piano industriale di integrazione Whirpool - Indesit, No alla chiusura degli stabilimenti ed ai licenziamenti. Il 27 aprile convocazione al Ministero dello sviluppo economico e sciopero di due ore di tutti i lavoratori nei siti produttivi del fabrianese. Intervista Andrea Cocco, Fim Cisl Marche Immigrazione, fermare le stragi subito. Presidio - Manifestazione regionale ad Ancona.Interviste a Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche, Emanuel Buabeng, Anolf Marche, Stefania Papa, Caritas Ancona - Osimo e testimonianze di ragazzi immigrati seguiti dall'Anolf King di Bellocchi di Fano: sei ordinanze di custodia cautelare per i vertici. I sindacati: I nostri sospetti confermati dalla giustizia. Interviste a Mauro Masci, Fim Cisl Marche, Giovanni Brancacci, lavoratore King e Giovanni Giovanelli, responsabile AST Fano. https://youtu.be/6cRBCkfmy4I
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24/04/2015 Futuro Raffineria Api. Per la Cisl "Indispensabile il confronto sul piano industriale"
Entro i prossimi due anni si determinerà il futuro della Raffineria Api di Falconara. Al centro dell’attenzione della Cisl « la gestione del personale in  esubero, che l’azienda continua a ribadire, e  il premio di partecipazione, che riteniamo debba tornare ad essere calibrato sul lavoro della Raffineria di Falconara e strutturato su obiettivi e indicatori specifici e  misurabili» affermano Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl e Angelo Paolucci della  Femca Cisl Marche. Per la  CISL prioritaria è l'intesa siglata il 11 luglio 2011 tra  la Regione Marche e il Gruppo API dove l'azienda si impegnava al mantenimento dei livelli  occupazionali complessivi del sito API di Falconara  per almeno 10 anni. «Sappiamo che l'occupazione non si crea ne con i proclami ne con l'utilizzo degli ammortizzatori sociali - continuano Ferracuti e Paolucci - ma con un piano industriale serio incentrato su investimenti che consentano di dare piena occupazione alla raffineria di Falconara. L'utilizzo della solidarietà (che se rinnovata dovrà essere gestita con maggiore equità) e degli ammortizzatori sociali in genere deve servire esclusivamente ad assicurare reti di protezione normative ed economiche  finalizzate ad evitare il rischio di una "macelleria sociale". - concludono - Non possiamo perdere altro tempo. I prossimi mesi non potranno essere utilizzati per posticipare il momento dei licenziamenti, ma per riorganizzarsi e superare la crisi.» Per la CISL,  è essenziale anticipare i fenomeni e porre da subito la questione degli investimenti in raffineria in grado di superare gli esuberi definiti nell'accordo di solidarietà. Investimenti che debbono servire sia per rendere più moderna, sicura e efficiente la raffineria, che per migliorare la condizione di lavoro di tutti i dipendenti. Le Segreterie Nazionali di categoria il 1 aprile scorso  hanno richiesto un incontro con i vertici del gruppo  per un confronto sul  piano industriale e sulle prospettive dell’Azienda, che è stato fissato per il prossimo 11 maggio.
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22/04/2015 Riforma del fisco, un seminario sulla proposta di legge Cisl
La proposta di legge ad iniziativa popolare per la revisione del sistema fiscale presentata dalla Cisl nazionale è stata oggi, mercoledì 22 aprile, al centro di un seminario di approfondimento organizzato dalla Cisl Marche al Conero Break di Ancona. Quella fiscale rappresenta per la Cisl una delle più importanti riforme che interessano il paese, necessaria per coniugare giustizia sociale e sviluppo economico. Per questo la Confederazione di Via Pò ha lanciato una campagna di raccolta firme a sostegno di una proposta di legge - presentata dal Segretario regionale Sauro Rossi - che  ha come cardini l'introduzione di un bonus di 1.000 euro annui per tutti i contribuenti  con un reddito individuale fino a € 40.000 e la previsione di un Nuovo Assegno Familiare (NAF) che accorpi  gli attuali assegni familiari e le detrazioni per coniuge e figli a carico. Le risorse per finanziare questi interventi vanno reperite contrastando l'evasione fiscale tramite meccanismi di contrasto di interessi fra venditori e compratori e introducendo un' imposta ordinaria sulla grande ricchezza netta, con esclusione delle prime case e dei titoli di Stato. Sullo sfondo resta aperta la necessità di apporre un tetto complessivo alla tassazione centrale e periferica, nel più ampio contesto di un riordino ponderato delle istituzioni locali e del rapporto tra prelievo fiscale e servizi erogati da queste ultime. “Con la raccolta delle firme – ha dichiarato il Segretario della Cisl Nazionale Maurizio Petriccioli – chiediamo ai cittadini di scrivere una nuova alleanza con lo Stato sul tema del fisco, alleggerendo il carico sui redditi medio bassi. Allo stesso tempo la proposta va nella direzione della distribuzione della ricchezza, attraverso un'imposta sui patrimoni di valore superiore a 500.000 € al netto della prima casa e dei titoli di stato”. A livello territoriale l'azione della Cisl Marche si è espressa in questi anni tramite accordi con le amministrazioni locali. Tra il 2011 e il 2014 sono stati siglati 141 accordi,  dei quali 124 a livello comunale e intercomunale  e 17 a livello regionale. «Il 75% di questi accordi - sostiene il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - hanno avuto ad oggetto politiche fiscali e tariffarie. Con la Regione Marche, abbiamo concluso accordi istitutivi di un speciale Fondo anticrisi, rinnovato annualmente, che ha reso disponibili, dal 2011 ad oggi, circa 44 milioni di € per misure di sostegno dei lavoratori marchigiani che hanno perso il lavoro e per le loro famiglie. Stimiamo inoltre che circa altri  € 7 milioni,  nello stesso periodo, siano stati messi a disposizione dai vari  Fondi comunali, istituiti con accordi con i sindacati». Grande  è la preoccupazione della Cisl per il venir meno di questi strumenti per l’anno in corso. Nel corso dei lavori del seminario è stata presentata la ricerca "Redditi, tasse e imposte nelle Marche: 2010-2014" a cura del Prof. Filippo Elba dell'Università degli studi di Firenze. La ricerca, basata su dati del Caf Cisl delle Marche, evidenzia che il reddito medio dei contribuenti marchigiani nel 2013 ammonta a € 20.460 (contro una media nazionale di € 21.828), con una riduzione dello 0,44% sul 2012 . Più in generale, riferendosi a dati della Banca d’Italia, nel periodo 2012-2006  per le famiglie marchigiane il reddito disponibile  è diminuito del 12.34%, il risparmio del 29.63%, la ricchezza netta del 12.09%, i consumi del 7.15% Per quanto riguarda la pressione fiscale sulle famiglie marchigiane, dai dati emerge, come principale effetto della riduzione dei trasferimenti statali,  il rilevante incremento delle aliquote effettive delle addizionali locali (dati Caf Marche), che tra il 2008 e il 2013 sono  cresciute, in media del 40%.
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20/04/2015 A Fano si inaugura una mostra "foto....grafica"
Giovedì 23 aprile si apre a Fano, presso il chiostro di San Paterniano una mostra dal titolo Mostra Foto...Grafica: “ per ricordare…. riflettere… sorridere…. sognare “ La mostra è stata realizzata dal coordinamento donne pensionate FNP/CISL e dalla CISL di Fano, con la collaborazione del Liceo Artistico APOLLONI, dell’ istituto Professionale OLIVETTI, dell’Istituto Tecnico SENECA facenti parte del POLO SCOLASTICO 3 di Fano. Partendo da 50 foto storiche dai primi del Novecento agli anni sessanta, riguardanti il lavoro femminile ambientate nella città di Fano, la mostra ha lo scopo di favorire una maggiore conoscenza delle diverse situazioni di vita della donna.Il progetto nato con l’obiettivo di mostrare il cambiamento del lavoro e dell’organizzazione del tempo libero della donna nel corso del secolo, si è avvalso dell’ apporto creativo degli allievi del Polo scolastico 3 che con i loro elaborati hanno integrato le fotografie d’epoca, interpretando con la propria sensibilità, la condizione del lavoro femminile di oggi e di domani cercando un approccio nuovo e più fiducioso verso il futuro. Un mondo a più voci che, in una cornice comune, misura le esperienze passate e si interroga su una cultura che, in una prospettiva più o meno vicina, riesca a smussare le tradizionali resistenze di genere nella nostra società, osservando questa faticosa trasformazione anche con un occhio ironico e leggero come solo i giovani possono ancora avere.La mostra “ Foto…Grafica”, allestita con il gradito contributo e la supervisione del fotografo Paolo Talevi, verrà presentata nella Sala del Chiostro di San Paterniano giovedì 23 aprile alle ore 9,30 e resterà aperta fino a mercoledì 6 maggio. In occasione dell’inaugurazione la Dott.ssa Silvia Spinaci (Cisl Marche) intervisterà quattro lavoratrici che attraverso i loro racconti presenteranno il diverso rapporto delle donne con il lavoro. Si tratta di Laura Massi (ex-dipendente Cia), Mariana Puslenghea ( dipendente Saint Andrews), Laura Sgreccia (Warehouse Coworking Factory) Anna Santi (graphic designer. 
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20/04/2015 5MinutiCisl: Desi Mobili, Nuovo 730, Il cambiamento organizzativo
Vertenza Desi Mobili di Cerreto d'Esi, in ballo il futuro per 140 lavoratori. Incontro e Presidio in Regione. Interviste a Angelo Colonna, Filca Cisl Marche e Ghrairi Bouraoui, lavoratore Desi Mobili, iscritto Filca Cisl Marche.Nuovo 730 precompilato, online dal 15 Aprile. Lunghe file al Caf Cisl: tanta la confusione poca la semplificazione . Interviste a Fabiola Tarabelli responsabile Caf Cisl Marche e Gabriele Appolloni, accoglienza Caf Cisl Ancona. Il cambiamento organizzativo. Ultimo appuntamento seminariale Non è più come prima all'Università Politecnica delle Marche . Interviste a Sauro Longhi, Rettore UNIVPM, Gianluca Gregori, proRettore UNIVPM, Maria Giovanna Vicarelli, UNIPVPM e Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marchehttps://youtu.be/Gz6ykfrOBD0  
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18/04/2015 Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto
Continuano gli incontri sul tema del lavoro e dell’impresa, organizzati dagli Uffici pastorali  per i problemi Sociali e del Lavoro e dagli Uffici Comunicazioni Sociali delle Diocesi di Pesaro, Urbino, Fano- Fossombrone – Cagli - Pergola in collaborazione con la Cisl di Pesaro e con altre associazioni locali.Mercoledì 22 aprile a Fano, alle ore 18.00, presso l'Istituto Maestre Pie Venerini, in via Montevecchio, 59 si svolgerà il secondo convegno dal titolo “Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto”.Il primo appuntamento ha avuto come oggetto l'esperienza dell'Economia di Comunione nel distretto industriale di Loppiano (Fi).La struttura di questi seminari intende valorizzare le esperienze esemplari in atto; vale a dire progetti concreti, che hanno dato e stanno dando, risultati nell'ambito della creazione di nuove opportunità occupazionali, guardando particolarmente al mondo giovanile.Locandina incontro 22 aprile 2015 . 
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16/04/2015 WHIRLPOOL INDESIT: un piano industriale a caro prezzo
Si è concluso l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del Ministro Guidi, del sottosegretario Bellavita del Ministero del Lavoro, della dirigenza di Whirlpool-Indesit e delle organizzazioni sindacali FIM FIOM UILM nazionali. Il piano industriale  presentato dalla multinazionale americana ha una durata quadriennale sino al 31 dicembre 2018 che prevede riallocazioni produttive dalla Cina dalla Polonia e dalla Turchia verso il nostro paese e un investimento negli stabilimenti italiani di 500 mln€ suddivisi in Ricerca e sviluppo di prodotti e nuove piattaforme, processi e ammodernamento tecnologico di impianti e siti produttivi e di questi 139 mln€ saranno investiti già a partire da quest’anno. L’azienda ha presentato la ridefinizione delle missioni produttive dei singoli siti: allo stabilimento di Cassinetta (Va) sarà destinata la produzione di tutti gli elettrodomestici da incasso ( forni, microonde, frigoriferi Built-In) portando in Italia produzioni di microonde oggi sviluppate in Cina; a Fabriano, che sarà totalmente reindustrializzata, si costituirà il polo produttivo di tutti i piani cottura (gas, induzione, ceramica) rientrando produzioni dalla Polonia e passando per la chiusura del sito di Albacina con il conseguente trasferimento dei dipendenti verso Melano; lo stabilimento toscano di Siena continuerà a produrre i congelatori, riportando in Italia produzioni sviluppate in Cina; a Comunanza proseguirà la produzione di lavatrici a cui si aggiungeranno le lavasciuga precedentemente costruite in Turchia: a Napoli si produrranno le lavatrici ad alta capacità. In questo scenario l’azienda ha annunciato il trasferimento delle produzioni di Carinaro-Caserta verso gli altri stabilimenti del Gruppo e la sua conseguente chiusura (815 lavoratori), così come per le attività logistiche di Torino-None (45 lavoratori) da cui saranno anche progressivamente spostate le attività di sviluppo legate alle lavastoviglie concentrate in Polonia (ulteriori 45 lavoratori). L’azienda, pur affermando di non voler intraprendere la strada dei licenziamenti unilaterali per la durata del Piano (31/12/2018) e la disponibilità all’utilizzo di tutti gli strumenti possibili per attenuare l’impatto sociale, ha dichiarato che gli esuberi totali previsti dal piano corrispondono a 1350, che rappresentano circa 400 in più dei “potenziali” previsti dal “Piano Italia” Indesit ad oggi gestiti con gli ammortizzatori sociali. L’azienda ha inoltre dichiarato che gli esuberi considerati strutturali riguardano gli stabilimenti di Carinaro e None mentre, per i restanti, punta alla ripresa del mercato per il loro assorbimento. Il Ministro Guidi ha espresso preoccupazione per gli esuberi annunciati e ha dichiarato che considera il Piano presentato da Whirlpool un punto di partenza che il governo intende modificabile in ogni suo aspetto. Il sottosegretario Bellavita, per il Ministero del Lavoro, ha dichiarato forte preoccupazione per gli impatti del Piano Industriale nell’area campana e ha garantito l’impegno a mettere a disposizione ogni strumento possibile per far fronte a questa difficile fase, proponendo inoltre la costituzione di uno specifico tavolo campano sulla questione industriale. Come FIM Cisl abbiamo affermato con forza la nostra contrarietà alla chiusura dei siti ed in particolare del sito di Carinaro. Nel mese di dicembre del 2013, è stato sottoscritto in sede ministeriale il piano di riorganizzazione di Indesit che prevedeva precisi impegni di carattere produttivo ed occupazionale e che individuava una soluzione industriale per il sito casertano. «Riteniamo pertanto che tutti i soggetti impegnati in quel difficile accordo, a partire dal governo, debbano produrre ogni sforzo per garantire quanto sottoscritto - afferma Michele Zanocco Segretario nazionale Fim Cisl - Il territorio campano e in particolare quello casertano, è ormai da tempo drammaticamente colpito da pesanti processi di deindustrializzazione che stanno desertificando le opportunità di lavoro, producendo drammi sociali che rischiano di essere insanabili e che per quanto ci riguarda, sono inaccettabili. » In queste ore le risposte del sindacato e dei lavoratori non si sono fatte attendere: in tutti gli stabilimenti del gruppo sono stati proclamati scioperi che interesseranno anche i prossimi giorni e a Carinaro è in corso un’assemblea permanente a cui partecipano tutte le lavoratrici e  i lavoratori. Il 20 aprile prossimo a Roma si avvierà il confronto tra i Coordinamenti Nazionali FIM FIOM UILM di Whirlpool/Indesit, le segreterie nazionali e l’azienda, nel corso del quale articoleremo le nostre risposte relative ad ogni sito del Gruppo a partire dalla richiesta di rivedere le decisioni aziendali chiudere gli stabilimenti casertano e torinese. fonte : Fim Cisl Nazionale Comunicato Stampa WHIRLPOOL INDESIT- Zanocco (Fim Cisl) un piano industriale
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13/04/2015 5 Minuti Cisl: Stabilizzazioni al Santo Stefano, Caf e Inas
In questa puntata:Stabilizzazione per 80 lavoratori precari grazie ad un accordo sindacale all'Istituto di Riabilitazione Santo Stefano. Interviste a Mariella Mazzalupi, coordinatrice RSA FP Cisl Marche e Denis Melchiorre, infermiere precario stabilizzato.Dal Caf al Patronato INAS: una giornata dentro il mondo dei servizi Cisl . Interviste a Simona Guerrieri, Caf Cisl di San Benedetto e Giuseppe Ricciuti, INAS Cisl Ancona. https://youtu.be/VrB8Ax3FE2Q  
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09/04/2015 Per un FISCO + EQUO e GIUSTO: si firma a Mondolfo domenica 12 aprile
Domenica 12 aprile dalle ore 16.00 alle ore 19.00 a Mondolfo durante la festa della Spaghettata promossa dall’Avis comunale, la Cisl sarà impegnata a raccogliere le firme per la proposta di Legge di iniziativa popolare “ Per un fisco più equo e più giusto”. La Cisl, viste le difficoltà del Paese, ritiene necessario rafforzare il reddito dei lavoratori, dei pensionati, dei consumi, presentando questa legge di iniziativa popolare che spinga il Governo ad adottare una riforma del sistema fiscale per cambiare il Paese. Inizia cosi dal comune di Mondolfo la raccolta delle firme nelle piazze e nei mercati dei comuni della Val Metauro e Val Cesano, La crisi che ha interessato il territorio Fanese  ha investito anche il comune di Mondolfo con la perdita di centinaia di posti di lavoro  posti di lavoro del settore della nautica e nell’edilizia. La Cisl chiede con questa straordinaria mobilitazione agli amministratori locali l’introduzione di una fiscalità maggiormente ispirata ai principi dell’equità e con una forte azione di recupero dell’evasione fiscale locale.  Per questo la firma dei cittadini è  importante per ottenere 80 euro di bonus fiscale anche per i pensionati,  per avere un nuovo assegno familiare che ripensi il fisco per la famiglia, nell'ottica di una maggiore equità distributiva , per valorizzare la lotta all’evasione fiscale a livello nazionale e locale e  per realizzare un maggiore giustizia fiscale, tassando i grandi patrimoni. Dai prossimi giorni e per tutto il mese di Maggio la Cisl sarà nelle piazze dei principali comuni del nostro territorio per raccogliere le firme. I cittadini possono recarsi  per firmare a proposta di Legge di iniziativa popolare “ Per un fisco più equo e più giusto” nella sede comunale di Fossombrone il  18 Maggio dalle ore 9 alle ore 12  e in quella di  Pergola   il 23 maggio  dalle ore 9 alle ore 12. Da definire  le date per i comuni di Cartoceto e Saltara . Sedi e calendario per la raccolta firme Ast Fano
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07/04/2015 Festività pasquali: centinaia di chili di posta ferma negli uffici di recapito. Le preoccupazioni della Slp Cisl
«Oltre che per la chiusura degli uffici postali esprimiamo preoccupazione per i servizi postali, il recapito e il destino dei dipendenti di Poste Italiane.» afferma Dario Dominici, Segretario generale della SLP Marche. Alle criticità strutturali, dai  prodotti obsoleti al calo della corrispondenza e influenza negativa delle nuove tecnologie si aggiunge la cattiva organizzazione da parte della azienda e la discutibile gestione dei dati, con evidenti  ricadute che colpiscono i cittadini e  gli addetti al recapito.  Autorizzate, in due giorni a ridosso delle festività pasquali, oltre 500 giornate di ferie  per gli addetti al  recapito mettendo così a rischio  il cosiddetto  servizio pubblico e sociale svolto da Poste Italiane.  Assenti almeno un quarto degli addetti, venerdì scorso e altrettanti oggi. Centinaia di chilogrammi di corrispondenza giacenti negli uffici di  recapito, con una discesa in picchiata della qualità del servizio. «Ora la nostra preoccupazione - ribadisce Dominici -  è che ancora una volta l'azienda per mettere riparo alla propria cattiva organizzazione mostrerà i muscoli nei confronti dei portalettere obbligandoli a lavorare al di fuori delle regole condivise mettendo a rischio il rispetto delle norme contrattuali e il pagamento delle  prestazioni straordinarie» . VOLANTINO RECAPITO PASQUA Lettera SLP Cisl a Poste Italiane
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07/04/2015 5 Minuti Cisl: Tagli al Bilancio:presidio in Regione, Riduzione Uffici Postali: la protesta dei sindacati
Tagli Bilancio Regionale, Cgil Cisl Uil Marche in presidio al Consiglio regionale. Interviste a Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche, Sauro Rossi, Segretario Cisl Marche e Luca Talevi, Segretario generale Fp Cisl Marche Chiusura e riduzione orario Uffici Postali nelle Marche: lavoratori, sindacati, cittadini e Sindaci uniti nella protesta. Interviste a Dario Dominici, Segretario generale SLP Cisl Marche, Elisabetta Iannone, coordinamento SLP Cisl Pesaro e Vittorio Calisini, responsabile Fnp Pesaro https://youtu.be/wceRCZuS4hU
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03/04/2015 Comune di Ancona, bilancio di previsione : le richieste del sindacato
Il 1 aprile 2015 si sono incontrati il Comune di Ancona e le OO.SS Confederali CGIL –CISL- UIL di Ancona e le organizzazioni dei pensionati SPI CGIL-FNP CISL– UILP UIL per discutere il bilancio di previsione 2015. In un quadro di ulteriori riduzioni dei trasferimenti dallo Stato e dalle Regioni il Comune di Ancona ha deciso di impostare il proprio bilancio 2015 a partire dalla priorità costituita dagli investimenti per manutenzioni:rifacimento strade e edifici  pubblici (scuole). Accanto a tale scelta prioritaria, il Comune non modifica le tariffe sui servizi a domanda individuale, e aumenta la protezione delle fasce a basso reddito: introducendo una detrazione percentuale sulla Tari fino al 70%, per livelli di ISEE bassi e riducendo l’aliquota IMU sugli immobili abitativi ad affitto concordato. Nel confronto con l’amministrazione comunale i sindacati hanno ribadito la necessità di evitare  incrementi, rispetto al 2014, nelle aliquote della tassazione locale e nelle tariffe e  che vi sia un inasprimento delle azioni per il recupero della mancata riscossione relativa alle entrate tributarie ed extratributarie. Prioritaria è la  salvaguardia della spesa sociale e l’apertura della discussione con un quadro  più chiaro delle risorse derivanti dal fondo di compensazione nazionale. «Abbiamo chiesto anche che si dia attuazione all'applicazione del nuovo ISEE per l’accesso alle prestazioni socio assistenziali, avviando immediatamente entro il mese di aprile gli incontri per definirne le modalità di utilizzo nei vari servizi, condividendo con le parti sociali i relativi regolamenti- afferma Alessandro Mancinelli, responsabile della AST Cisl di Ancona – Siamo in attesa, inoltre, che l’amministrazione si attivi per discutere le politiche di sviluppo territoriale attraverso l’utilizzo di fondi comunitari e la proposta di “agenda urbana”.» Previsti nel mese di aprile ulteriori incontri.
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03/04/2015 Femca Cisl, primo sindacato alla Tech-it Packaging Italpolimeri di Osimo
Netta affermazione della FEMCA-CISL in occasione delle elezioni per il rinnovo della RSU avvenute presso lo stabilimento della TECH-IT PACKAGING ITALPOLIMERI di Osimo Stazione, azienda leader a livello nazionale nel comparto dell'imballaggio flessibile, operante da decenni nel settore. La tornata elettorale, svoltasi la settimana scorsa e caratterizzata da un'altissima percentuale di partecipazione al voto (quasi il 90% degli aventi diritto), vedeva in lizza due Organizzazioni Sindacali - la FEMCA-CISL e la FILCTEM-CGIL - che si sono contese i 4 seggi complessivamente a disposizione.La lista della CISL ha ottenuto ben 61 delle 100 preferenze espresse dai lavoratori, riuscendo in questo modo ad esprimere 2 dei 4 delegati eletti. «E' un risultato importante e soddisfacente - commenta Angelo Paolucci della FEMCA-CISL Marche - che premia il lavoro prodotto dalla FEMCA attraverso i suoi operatori ed il delegato uscente Marcello Giampieri, che ringraziamo di cuore per l'impegno e la serietà dimostrati in maniera egregia da quasi 10 anni a questa parte. Cogliamo inoltre l'occasione per ringraziare coloro che hanno accettato di candidarsi nella nostra lista, e tutti i dipendenti che ci hanno dato fiducia. Ci attendono sfide importanti, che affronteremo con la consapevolezza e la responsabilità che il responso delle urne ci ha attribuito».
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03/04/2015 Fim Cisl e Uilm Uil scioperano alla Fincantieri Ancona a sostegno della vertenza sul contratto integrativo
Fim Cisl e Uilm Uil hanno proclamato per la giornata di oggi 3 aprile 2015 lo sciopero di 4 ore nel cantiere anconetano di Fincantieri a sostegno della vertenza sul contratto integrativo, così come previsto dai coordinamenti nazionali delle organizzazioni sindacali che giudicano ancora distanti le posizioni aziendali dalle richieste contenute nella piattaforma. «Chiediamo a Fincantieri di definire gli investimenti per ogni singolo cantiere e di migliorare l’organizzazione del lavoro per superare le attuali inefficienze al posto di continuare a chiedere l’aumento dell’orario di lavoro» afferma Leonardo Bartolucci, Segretario generale della Fim Cisl Marche. L’azienda dal 1 aprile ha comunicato che non concederà più la proroga del contratto integrativo scaduto con pesanti ripercussioni anche economiche a danno dei suoi dipendenti. «Abbiamo richiesto all'azienda - conclude Bartolucci - la proroga del contratto integrativo e ci aspettiamo che già dai prossimi incontri del 13 e 14 aprile ci dimostri l’intenzione di ricercare una positiva conclusione di questa vertenza».
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01/04/2015 Cisl e Fai San Benedetto: Urgente una seria politica per il porto
Il porto di San Benedetto è di fatto già bloccato per le imbarcazioni più grandi, e se non si sarà tempestivi nel dragaggio, lo sarà  a breve anche per quelle più piccole. «L’economia del territorio, che si alimenta dalla pesca e dal suo indotto, dal turismo, dalla cantieristica, ha il suo fulcro principale su questa infrastruttura e la sua inefficienza aggiunge penalizzazioni ad una città già pesantemente segnata dalla crisi. - afferma Antonio Angelini della Cisl di San Benedetto - Il rimpallo di responsabilità a cui si assiste, tra Comune, Regione e Ministero evidenzia la totale assenza di una politica di programmazione strutturale per la gestione del porto. Non è tollerabile che ciclicamente ci si trovi ad affrontare l’insabbiamento del porto come se fosse frutto di un evento naturale ed imprevedibile, e quindi gestito in emergenza e per di più mettendo a rischio la sicurezza di chi lavora in mare.» «Alla luce dello stesso problema che si è verificato sia a P.to San Giorgio che a Fano,  abbiamo richiesto ed ottenuto, qualche mese fa, un tavolo regionale permanente specifico su questo tema, composto, oltre che dalla Regione, dalle Organizzazioni Sindacali di Categoria, dalle Associazioni di rappresentanza della pesca e dai Comuni con la presenza di porti.- ribadiscono Danilo Santini, coordinatore regionale Fai Cisl Pesca e Gabriele Monaldi, segretario regionale Fai Cisl Marche -L’obiettivo prioritario  è quello di affrontare l’emergenza, ma soprattutto quello di realizzare un coordinamento per pianificare, in maniera strutturale nel tempo gli interventi per il dragaggio dei porti, impegnando le Amministrazioni ad attivare risorse di propria competenza e di coordinarsi per utilizzare fondi statali /o comunitari.Ai due incontri già realizzati è mancata la partecipazione del comune di San Benedetto, in quanto il suo porto è tra quelli di competenza statale, ma per gli impegni che il tavolo si è assunto, riteniamo che la sua presenza sia indispensabile.» La Cisl e la  Fai Cisl Marche - S.Benedetto hanno  incontrato, nei giorni scorsi,  l’Assessore alla Pesca del Comune di San Benedetto, che condividendo le proposte sindacali, ha confermato la disponibilità del Comune . Vero è che le operazione di carotaggio che stanno per partire al porto di San Benedetto saranno propedeutiche ad un intervento di dragaggio che  purtroppo non avverrà a breve, per i tempi tecnici per le analisi, e comunque sarà parziale visto che riguarderà solo una striscia per l’ingresso e l’uscita dei natanti. La Cisl e la Fai Cisl rilanciano la necessità « sin da ora di  prevedere un intervento su tutto il bacino portuale e di individuare le relative risorse economiche, perché il mondo del lavoro non può permettersi quanto sta accadendo né tanto meno una riproposizione periodica dello stesso problema.»
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31/03/2015 5 Minuti Cisl: Vertenza Prysmian, Sciopero Cementificio Sacci, Crisi del Welfare seminario UNIMC
Chiusura del sito produttivo di Ascoli della Prysmian,azienda leader nella produzione di cavi elettrici. Prosegue il presidio permanente dei lavoratori fuori dai cancelli. Interviste a Marsilio Antonucci, Femca Cisl Marche, Daniele Amatucci RSU Prysmian Femca Cisl e Paolo Perna, lavoratore Prysmian Sciopero ad oltranza al Cementificio Sacci di Castelraimondo (MC) dopo l’annuncio della chiusura . Interviste a Massimo Giacchetti, segretario generale Filca Cisl Marche e Gionata Ghergo RSU Sacci Filca Cisl Crisi del Welfare pubblico,le opportunità del Welfare contrattuale e territoriale . Seminario nell'ambito del percorso formativo Cisl Marche "Non è più come prima"Università di Macerata. Interviste a Emanuele Pavolini, Università di Macerata, Gino Mazzoli, Studio Praxis Reggio Emilia, Piergiorgio Caprioli, Cisl Lombardia e Sauro Rossi, segretario Cisl Marche http://youtu.be/TSdHoIGRpDI
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31/03/2015 Tagli bilancio regionale: Cgil Cisl Uil in presidio al Consiglio Regionale
 Grande adesione al presidio di oggi, promosso da Cgil, Cisl e Uil Marche contro i tagli del bilancio regionale, legati alla riduzione di trasferimenti alle Regioni e agli enti locali dalla legge di Stabilità. Oltre 300 tra lavoratori, rappresentanti degli studenti medi e universitari e pensionati hanno preso parte al sit-in davanti alla sede del consiglio regionale. A metà mattina, una delegazione di Cgil, Cisl e Uil è stata ricevuta dal presidente del consiglio, Vittoriano Solazzi e dai capigruppo consiliari ai quali sono state illustrate le richieste dei sindacati. La pdl della Giunta sulla variazione al bilancio approvata ieri non soddisfa i sindacati. Cgil Cisl Uil chiedono di indirizzare le risorse in modo più netto verso alcune priorità, dove più marcati sono i tagli e più evidenti sarebbero i disagi per i cittadini: il sociale dove mancano all'appello 26 milioni di euro, i trasporti con meno 14,  il diritto allo studio cui mancano 4 milioni, il fondo anticrisi per il lavoro, ridotto di 5 milioni. Il presidente del consiglio regionale, recependo le richieste contenute in un documento sindacale, ha presentato oggi in consiglio una mozione sulla difesa dello stato sociale e delle autonomie locali, approvata all'unanimità, in cui si invita il governo a modificare le proprie scelte finanziarie, in particolare l’entità dei tagli ai trasferimenti alle Regioni, ad intervenire sugli aspetti finanziari e occupazionali delle Province e ad assumere come prioritario in sede di variazione e assestamento  di bilancio, il sostegno alle politiche sociali. Nei prossimi giorni, il sindacato chiederà alla Giunta e alla commissione regionale di approfondire ulteriormente i contenuti della proposta di variazione di bilancio con l’obiettivo di apportare le adeguate modifiche. La mobilitazione sindacale continuerà su questi temi, a partire dalla manifestazione nazionale dell’11 aprile dei lavoratori delle Province. Mozione per la difesa dello stato sociale e delle autonomie locali. approvata dal Consiglio regionale seduta 31 marzo 2015
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30/03/2015 Bilancio regionale, sindacati in presidio sotto la Regione
Presidio unitario sotto la Regione Marche  martedì 31 marzo ore 10,00 in occasione della seduta del Consiglio regionale.  La mobilitazione è indetta dalle  segreterie regionali di CGIL CISL UIL per rilanciare e sostenere le richieste e le  priorità  su cui concentrare le risorse disponibili con la revisione di bilancio, come i  servizi sociali, lavoro, diritto allo studio, trasporto pubblico locale e Province. Cgil, Cisl e Uil Marche sono  consapevoli che le difficoltà finanziare della Regione Marche, come quella dei Comuni e delle Province, è determinata principalmente dai pesantissimi tagli operati dalla legge di stabilità 2015 che ha sottratto alle Marche  più di 300 milioni di euro, ma sono anche consapevoli che saranno i cittadini, a partire dalle fasce sociali più deboli, a pagarne le conseguenze. Rimangono aperti i problemi legati alla riorganizzazione delle Province, sia quelli relativi alla gestione delle attività, a partire da scuole, manutenzione delle strade e assetto idrogeologico, sia quelli relativi al personale. Come rimane aperto il problema dell'incremento insostenibile delle tariffe per le strutture per disabili e non autosufficienti. I tagli finanziari determineranno inoltre innumerevoli problemi occupazionali, in particolare fra i lavoratori impiegati, molto spesso in attività appaltate, nella gestione dei servizi e delle attività economiche fino ad ora sostenute da queste risorse. Per tutte queste ragioni martedì 31 marzo si ritroveranno  a manifestare insieme  CGIL CISL UIL MARCHE, dai  lavoratori delle province e dei trasporti  ai pensionati, affinché la Regione accolga le richieste e intervenga per garantire e sostenere  welfare, lavoro, trasporti pubblici locali e la gestione della riorganizzazione delle Province.
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27/03/2015 Ottenute le risorse per il dragaggio dei porti
Il Tavolo Regionale Permanente dedicato al dragaggio e manutenzione dei porti delle Marche si è riunito il 24 marzo. Il tavolo comprende i sindacati di categoria dei lavoratori del settore pesca (Fai- Cisl e Flai-Cgil), le associazioni imprenditoriali del settore ed i Sindaci Marchigiani interessati. L’ Assessorato competente ha lavorato affinché venissero riservate risorse in assestamento di bilancio che dovrebbero essere sufficienti a garantire i lavori nei cinque porti di competenza della Regione e che verranno ripartite ai Comuni interessati con criteri che tengono conto delle dimensioni delle aree portuali. I porti di Fano e Porto San Giorgio potranno così a brevissimo termine realizzare i lavori utili alla sistemazione dei fondali. Il tavolo, inoltre, si è soffermato sulla progettualità che può portare a soluzioni permanenti nel tempo. Questa deve vedere il coinvolgimento della Autorità portuale di Ancona oltre che del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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27/03/2015 Bilancio regionale: le priorità sono welfare, lavoro, trasporti e Province
Servizi sociali, lavoro, diritto allo studio, trasporto pubblico locale e Province: sono queste le priorità indicate dal sindacato su cui concentrare le risorse disponibili con la revisione di bilancio. Questo è l'invito rivolto da Cgil-Cisl-Uil delle Marche alla Giunta regionale che si riunirà lunedì prossimo per approvare la proposta da consegnare al Consiglio. Il sindacato è consapevole che le difficoltà finanziare della Regione Marche, come quella dei Comuni e delle Province, è determinata principalmente dai pesantissimi tagli operati dalla legge di stabilità 2015 che ha sottratto ai nostri territori più di 300 milioni di euro. Scelta avventata le cui conseguenze si stanno scaricando sulle popolazioni, a partire dalle fasce sociali più deboli, alla quale il Governo dovrebbe porre immediatamente rimedio. Per rappresentare più concretamente la dimensione del problema nelle Marche,  è sufficiente ricordare il taglio di 26 milioni alla spesa sociale (servizi  per l'infanzia, borse di studio, disabilità, non auto-sufficienza, disagio sociale, immigrazione), 14 milioni al trasporto pubblico locale (pendolari, studenti, tariffe agevolate per le categorie più fragili), 5 milioni del fondo anticrisi (esenzione ticket, assegno di studio e contributi per l'affitto per le famiglie di disoccupati e cassaintegrati), 5 milioni del diritto allo studio. Rimangono inoltre aperti i problemi legati alla riorganizzazione delle Province, sia quelli relativi alla gestione delle attività, a partire da scuole, manutenzione delle strade e assetto idrogeologico, sia quelli relativi al personale. Come rimane aperto il problema dell'incremento insostenibile delle tariffe per le strutture per disabili e non autosufficienti. I tagli finanziari determineranno inoltre innumerevoli problemi occupazionali, in particolare fra i lavoratori impiegati, molto spesso in attività appaltate, nella gestione dei servizi e delle attività economiche fino ad ora sostenute da queste risorse. Cgil-Cisl-Uil, oltre ad indicare alla Regione questi temi come prioritari, invitano tutto il sistema delle Autonomie locali (Comuni, Province e Regione) ad assumersi le proprie responsabilità, evitando la tentazione di un inaccettabile scaricabarile per poi promuovere assieme una iniziativa energica nei confronti del Governo affinché vengano cambiate quelle scelte finanziarie che stanno mettendo in ginocchio le comunità locali.
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25/03/2015 Sabrina, allieva Ial Marche, protagonista al reality HAIR su Real Time
Dalla scuola di formazione per acconciatori, dello IAL di Falconara, alle scene televisive di Hair il nuovo talent show dedicato al mondo dei parrucchieri in onda dal 29 marzo prossimo alle ore 21 su Real Time . E’ la storia di  Sabrina Silvestri 21 anni, allieva al secondo anno della Scuola per acconciatori IAL Marche.  Sabrina, vive a Falconara M.ma. con i genitori e i suoi 2 fratelli Noemi e Danilo, un look stravagante e in continuo cambiamento che l'ha caratterizzata e distinta fin dai primi giorni di scuola. Aprire un  salone di acconciatura, magari in una grande città, è il songo di Sabrina che si appresta a vivere l’emozione della partecipazione ad Hair, condotto da Costantino della Gherardesca. Nelle sei puntate in programmazione i partecipanti al reality si daranno battaglia sfidandosi in  creatività, tecnica e  show. Saranno  valutati da giudici di eccellenza e professionalità come Charity Cheah, co-fondatrice in Italia della catena Toni&Guy e Adalberto Vanoni, direttore artistico di Aldo Coppola. «La partecipazione di Sabrina, a partire dai casting di Hair,  ci fa molto onore ed è sicuramente molto importante ed entusiasmante per i ragazzi della scuola. – afferma Enrica Ferrera, responsabile della sede di Falconara M.ma del Centro di Formazione Professionale IAL Marche - Quella dell’acconciatore è una professione creativa, che necessita di una preparazione teorica e pratica, ma allo stesso tempo deve essere alimentata da stimoli continui. Uno dei nostri obiettivi come scuola è quello di creare più occasioni possibili in cui i nostri allievi possano confrontarsi con l’esterno, con la moda e con le tendenze attuali. Gli allievi della scuola per acconciatori, insieme alle allieve del corso biennale e del corso di specializzazione per estetiste, nell'ultimo anno hanno partecipato attivamente, riscuotendo un enorme successo, ad eventi importanti come il Summer Jamboree di Senigallia, realizzando acconciature e make up, in perfetto stile anni '50. – conclude Enrica Ferrera - Ora aspettiamo con ansia il 29 marzo per seguire l'avventura di Sabrina, ma nel frattempo possiamo ritenerci già soddisfatti per i riconoscimenti rispetto alla preparazione dei nostri allievi giudicata eccellente dai produttori del programma.» La maestria degli allievi delle scuole di Ial Marche srl, nelle sue sedi di Falconara M.ma, Pesaro e Macerata ,  inserite dal più prestigioso mensile nel settore, Nouvelles Esthètiques, nell’elenco delle “Scuole di Eccellenza”, arriva dai corsi di qualifica e specializzazione per Estetiste e Acconciatori  che hanno formato tanti giovani marchigiani e non solo nel settore dell’ acconciatura e dell' estetica, seguendo i percorsi stabiliti dalla legge. Numeri importanti nei 10 anni di attività formativa di IAL Marche, in particolare per la sede di Falconara Marittima che  ha qualificato, negli anni, 278 estetiste nel I°livello e ne ha specializzate, abilitandole alla professione, oltre 300 e nella sede di Macerata, dal 2003 ad oggi, 406 sono le estetiste che hanno ottenuto qualifica/specializzazione. La sede di Pesaro, negli ultimi 5 anni, ha formato 202 allieve. Ogni anno vengono attivati corsi per l'ottenimento della qualifica e per il conseguimento della specializzazione sia nel settore dell'acconciatura che in quello dell'estetica nelle tre sedi.
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23/03/2015 ASSAM Marche, Sindacati pronti allo stato di agitazione
Nell'ultimo incontro tra il Direttore dell’ Assam e le OO.SS di categoria è stato comunicato il  mancato stanziamento delle risorse del fondo indistinto che finanzia le funzioni pubbliche svolte dall'Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche, che andrebbero a sommarsi alle risorse proprie dell’ Assam Marche per servizi erogati e progetti.  Il mancato stanziamento ha causato il ritardo nel pagamento degli stipendi dei lavoratori a tempo indeterminato dell’Agenzia nel mese di gennaio  e il mancato pagamento degli stipendi di febbraio. A rischio, qualora la situazioni non si sblocchi in tempi rapidi,  anche  quelli di marzo. Inoltre l’utilizzo delle risorse proprie dell’Agenzia non ha permesso di  avviare i contratti di lavoro per i lavoratori stagionali addetti ai centri sperimentali e ai vivai del settore agricolo che in tutto coinvolge circa 26 lavoratori peggiorando la situazione finanziaria dell’Agenzia per i mancati introiti legati alle attività agricole  «L'Assam Marche è una realtà di eccellenza che per una buona metà del suo fatturato si autofinanzia e per il resto svolge funzioni per conto della Regione, pertanto ci auguriamo vivamente – affermano i sindacati di categoria  -   che si crei in fretta presso il Governo della Regione la volontà politica di sbloccare i fondi necessari per la prosecuzione delle attività. Non è ammissibile che si faccia pagare ai lavoratori  il ritardo da parte della Regione, o di chi ne ha la responsabilità oggettiva. – continuano i sindacati -  Si perde tempo con le attività politiche correlate al cambiamento dell’assetto politico  regionale  e non si trova il modo di compiere quelle scelte “politiche” che permettano in tempi brevi di far partire i contratti dei lavoratori che aspettano ormai da quasi tre mesi.Se la questione non dovesse sbloccarsi nel giro di qualche giorno - concludono i sindacati -  siamo pronti  con tutti i mezzi, a partire dell’assemblee con i lavoratori, ad azioni sindacali più opportune per  rimuovere tale situazione.»
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20/03/2015 Adiconsum dice no alla chiusura degli uffici postali
Anche le  Marche sono interessate dalla chiusura degli uffici postali a seguito del piano industriale di Poste di razionalizzazione degli uffici. Ben 33 uffici saranno chiusi penalizzando territori e oltre 16.000 cittadini, mentre altri  22.000 cittadini dovranno accontentarsi delle aperture “spot” in quanto sono previste aperture solo in alcune giornate. Una discriminazione e  un impoverimento dei Comuni di  alcuni territori,  ma Poste probabilmente  è più interessata al mantenimento di presidi che rappresentano business, piuttosto che al mantenimento di un presidio sociale  a favore di cittadini e delle persone più anziane. Saranno i  portalettere “telematici”( dotati di terminale in grado di fare  raccomandate e bollettini) a sostituire il servizio, ma ovviamente i costi saranno maggiori per il cittadino, e fra non molto non sarà neanche più garantito il servizio di recapito tutti i giorni. E nella nostra regione cosa stanno facendo le Istituzioni per contrastare le previste razionalizzazioni? Sicuramente  potrebbe essere di aiuto la sentenza del Consiglio di Stato dell’11 marzo scorso , a seguito del ricorso di alcuni comuni dell’Abruzzo, nella quale si afferma che "Poste non può fare spending review sulle spalle dei piccoli Comuni, determinando disservizi e disagi soprattutto alla popolazione anziana e a quella priva di strumenti tecnologici, «perché le chiusure devono tenere conto della dislocazione degli uffici postali, con particolare riguardo alle aree rurali e montane, ma anche delle conseguenze che la relativa presenza produce sull'utilità sociale».Silvana Santinelli (Responsabile regionale Adiconsum Marche)
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16/03/2015 Elezioni RSU 2015, Cisl Scuola Marche primo sindacato
A scrutinio quasi ultimato delle elezioni Rsu 2015, è ormai certa l’affermazione nelle Marche della Cisl Scuola. Mancano pochissimi collegi all’appello e la Cisl Scuola Marche si afferma come primo sindacato scuola, con una percentuale di voti superiore al 35% ed un incremento rispetto al 2012 del 4% circa. In particolare la Cisl Scuola si aggiudica la vittoria nelle province di Pesaro, Macerata, Ascoli-Fermo. Si sono recati ai seggi più di 20.000 lavoratori, oltre il 70% del totale degli addetti. La grande affluenza al voto dimostra che i lavoratori della scuola riconoscono al sindacato una importante funzione di rappresentanza. "Ringrazio i 681 candidati – afferma Anna Bartolini, Segretario Generale della Cisl Scuola Marche - che si sono resi disponibili per dare volto e voce alla nostra Organizzazione, ed esprimo grande soddisfazione per i risultati ottenuti in tutta le province della regione. Ringrazio a nome mio e dei colleghi le migliaia di lavoratori che hanno confermato con il loro voto l’autorevolezza della Cisl, il suo radicamento nel territorio, la competenza, la concretezza e la capacità di ottenere risultati”.
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15/03/2015 Elezioni RSU 2015, Pubblico Impiego: la Cisl si impone nella sanità e in Regione
La Funzione Pubblica della Cisl è il primo sindacato della sanità nelle Marche. I risultati definitivi delle elezioni RSU 2015 certificano la vittoria nelle Aziende ospedaliere (in particolare Torrette), nell'Azienda sanitaria unica regionale - in particolare nelle Aree Vaste di Ancona, Macerata e Fermo - e nell'Inrca, sia regionale che nazionale. Per la prima volta la Cisl Funzione Pubblica ottiene la maggioranza anche tra il personale della Giunta e del Consiglio della Regione Marche. Conquistata la vittoria anche in alcune importanti realtà del settore pubblico, quali i Comuni di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Fermo, nonché all'Inps di Ancona, Macerata e Pesaro.  «Complessivamente si evidenzia una partecipazione al voto elevata, intorno al intorno al 70% - commenta il Segretario generale della Cisl Funzione pubblica Marche Luca Talevi -  e la tenuta del sindacato confederale, che a livello regionale si aggiudica oltre  l'80% dei voti validi complessivi. »  «Ora - conclude Talevi - parte la sfida al rilancio della contrattazione decentrata ed alla partecipazione dei lavoratori per la riorganizzazione della pubblica amministrazione per coniugare l'efficenza dei servizi ai cittadini con la valorizzazione delle professionalita' dei pubblici dipendenti».  
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14/03/2015 FIM-CISL: tutelare il lavoro nel Piceno "ferito"
Oggi i lavoratori della Scandolara Spa hanno ricevuto dalla Sede Legale di Milano una comunicazione in cui l’Azienda dichiara che nel 2015 corrisponderà la "sola retribuzione di base", non erogando piu’ il trattamento, che un accordo sottoscritto con CISL e CGIL, aveva assicurato per il 2013/2014 stipendi e salari maggiorati rispetto al Contratto nazionale di Lavoro. L’Azienda definisce incomprensibile il fatto che la RSU UGL abbia proclamato uno sciopero di 8 ore proprio il giorno della consultazione sul rinnovo dell'accordo che, a suo tempo era stato votato da gran parte dei lavoratori. C’era infatti una ipotesi di proroga e integrazione dell’accordo stesso sottoscritta in Regione Marche il 12/02/2015, ma la consultazione tra i lavoratori è risultata nulla per la scarsa partecipazione al voto, inferiore al 50%. Per Romina Rossi responsabile della Fim Cisl <<noi siamo nei luoghi di lavoro e ci mettiamo la faccia ogni giorno per fare in modo che un territorio già abbondantemente provato dalla crisi, non subisca anche l'oltraggio di chi ha come unico interesse il lavoro degli studi legali piuttosto che tutelare l’occupazione nelle aziende del territorio>> quindi<<L’Ugl si schiarisca le idee e scelga da che parte stare: non è accettabile abbandonare il tavolo del confronto in regione, proclamare uno sciopero contro un accordo migliorativo rispetto al precedente e lamentarsi ora per la parte di salario perso!>> La Fim Cisl  dichiara che continuerà a cercare in ogni modo di tutelare e rappresentare il lavoro in un territorio ferito dalla crisi e dalla irresponsabilità di tanti.
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13/03/2015 5 Minuti Cisl : Risultati Rsu 2015, Trasporto pubblico Locale, Sciopero Porto di Ancona
IN PRIMO PIANORisultati elezioni RSU 2015. Nelle Marche la Cisl primo sindacato sia nella scuola che nel pubblico impiego. Interviste a Anna Bartolini, segretario generale Cisl Scuola Marche e Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche.Trasporto pubblico locale: rischio tagli e riduzione del servizio per i cittadini.Intervista a Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche.Sciopero lavoratori del Porto di Ancona, presidio in Prefettura. Interviste a Marco Brugiapaglia, RSU Fit Cisl Autorità portuale, e Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche.http://youtu.be/pF1ahnx-X6w 
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12/03/2015 FIM CISL , primo sindacato alla CNH di Jesi
La Fim Cisl è la prima organizzazione sindacale in termini di consensi nelle elezioni delle Rappresentanze sindacali aziendali,  che si sono  il 10 e 11 marzo  nello stabilimento CNH di Jesi.«Grande soddisfazione per un risultato che conferma l’apprezzamento per la Fim Cisl e che ci impegna e ci carica di responsabilità in questo difficile periodo di crisi» ha affermato Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche.  La Fim Cisl si conferma la prima organizzazione sindacale nello stabilimento Fiat di Jesi  passando dal 44.18% di voti delle ultime elezioni del 2012 al 47,53% di preferenze alla propria lista. Per un solo voto non si è riuscito a mantenere le 5 Rsa del 2012 visto che gli attuali numeri dei dipendenti dello stabilimento jesino hanno fatto diminuire di 3 unità le Rsa complessive. «Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno contribuito al perseguimento di questo risultato e a quelli che con il loro consenso hanno riconosciuto quanto fatto in questi anni dalla nostra organizzazione sia a livello locale che nazionale. -  dichiara Danilo Capogrossi, responsabile sindacale della Fim Cisl Marche della zona jesina - Un ringraziamento ai nostri candidati che ci hanno messo la faccia in questo momento complicato, non è sempre facile trovare chi è disposto a raccogliere la sfida» Elette 4 Rsa FIM CISL, 4 Rsa UILM e 1 Rsa AQCF. Per la Fim Cisl i rappresentanti sindacali aziendali sono: Franco Di Giacomo , Filippo Natalini , Roberto Raffaelli  e Rossano Boaro . «E’ positivo confermarci come  prima organizzazione sindacale accrescendo il nostro consenso. Siamo consapevoli delle responsabilità che il voto ci assegna in un contesto delicato come quello che si sta vivendo nello stabilimento di Jesi in cui si stanno facendo giornate di cassa integrazione dovute al calo produttivo. - ribadisce e conclude Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche - La richiesta di investimenti, il miglioramento dell’organizzazione produttiva e la capacità di guardare alle prospettive occupazionali continueranno ad essere i nostri obiettivi».
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11/03/2015 La Fisascat Cisl dice la sua sulla vertenza Cna Pesaro
Vetenza  Cna di Pesaro - Urbino,  il sindacato si spacca, la Cgil e la Uil hanno rotto la trattativa. Se non si dovesse trovare l’accordo, la Cna sarebbe pronta ad aprire la mobilità per circa 30 dipendenti. A questo punto la Fisascat Cisl delle Marche, unitamente ai propri iscritti che costituiscono circa il 20% di tutta la forza lavoro CNA Pesaro, ed ai propri delegati, ritiene necessario e doveroso rendere pubblica anche la propria posizione sulla trattativa che ormai da mesi sta conducendo insieme alle altre organizzazioni nell’ obiettivo di tutelare l’occupazione di una associazione che presenta un bilancio in forte sofferenza sin dalla precedente gestione a cui vanno indubbie responsabilità. "La Fisascat Cisl, quindi più forte di un rinnovato mandato compatto dei propri iscritti, - afferma Domenico Montillo della Fisascat - non si è sottratta al tavolo delle trattative e continua a preferire la via di un alacre confronto rilanciando oltre all'applicazione degli ammortizzatori sociali ed al taglio dell'integrativo, alcune proposte al modello di riordino del costo del personale presentato al tavolo tecnico apportando delle modifiche alle aliquote di intervento sulle fasce retributive effettive, allargando la forbice tra i livelli più alti e quelli più bassi. Nello specifico l’idea è quella di ridurre le aliquote delle fasce inferiori con proposte parallele di tagli su benefit e indennità degli ex dirigenti per mansioni ad oggi non più svolte nel nuovo assetto dell'associazione". Come già comunicato alla Direzione della Cna la Fisascat Cisl, è convinta che questa sia l'unica strada percorribile per evitare misure espulsive quali i licenziamenti collettivi e per avviare una seria riorganizzazione della struttura, che possa durare nel tempo e riportare i conti in positivo. Per questo la Cisl è pronta a confrontarsi anche su soluzioni complesse quali quelle presentate al tavolo dall’azienda ed a fare responsabilmente la propria parte purché vengano salvaguardati tutti posti di lavoro ed individuate soluzioni eque e condivise. Quella di tutelare i posti di lavoro non è forse la missione principale di ogni organizzazione sindacale?
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11/03/2015 Alzheimer e malattie cerebrovascolari: prevenire è meglio
12 marzo alle ore 16 presso l'Auditorium S. Rocco di Senigallia, incontro, promosso dalla Fnp di Senigallia, sulla prevenzione e cura dell'Alzheimer e delle malattie cerebrovascolari. Ai lavori, introdotti da Carlo Zezza, responsabile della Fnp Cisl di Senigallia e conclusi da Mario Canale, segretario generale Fnp Cisl Marche, interverranno la Prof. Maria Del Pesce, Primario e Direttore Generale dell'Unità Operativa di Neurologia dell’Area Vasta n. 2 e il Dott. Francesco Logullo, Dirigente di 1° livello della Clinica Neurologica di Ancona, Responsabile del Centro Regionale Malattie Neuromuscolari. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza. La Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl,  è impegnato a monitorare  le problematiche sanitarie e di integrazione socio sanitaria sul territorio senigalliese. In particolare la Fnp Cisl evidenzia  la necessità del potenziamento dell’Ospedale di Senigallia e delle Unità Operative quali la Cardiologia, l’Oculistica, l’Oncologia e l’Odontostomatologia. Alta la criticità delle liste d'attesa per visite e prestazioni  che mettono a rischio la garanzia dei livelli essenziali di assistenza sanitaria «chi se lo può permettere ricorre alla libera professione, chi non può rimane in coda o rinuncia a curarsi (molti anziani rinunciano alle cure dentali con gravi disagi). - afferma Carlo Zezza  responsabile della FNP CISL di Senigallia - Le Case della Salute, perno del nuovo sistema sanitario, ancora non si vedono.» La FNP-CISL di Senigallia ha analizzato queste problematiche e ne sollecita la soluzione, a tutela degli anziani e delle loro famiglie, attraverso una serie di proposte che rivolge alle istituzioni. In primo luogo il consolidamento dell'attività del Presidio ospedaliero di Senigallia, secondo quanto stabilito in accordo con la Regione Marche e in coerenza con il percorso sulla riorganizzazione delle reti cliniche. Poi un'attività di prevenzione costante e sistematica, almeno per le malattie invalidanti e di maggiore incidenza. «Pensiamo ad esempio all’ attivazione del Progetto di prevenzione dell’osteoporosi, tema sul quale le donne del sindacato sono impegnate da anni e che stenta ancora a decollare. – continua Zezza - Le liste d'attesa e la mobilità passiva vanno abbattute con azioni sistematiche, a partire dal potenziamento della produzione delle strutture di analisi e di diagnostica, portando i macchinari ad un utilizzo medio giornaliero di almeno 18 ore. – conclude - L'ospedalizzazione va infine contrastata potenziando l'assistenza domiciliare integrata, per evitare il ricovero in strutture più costose e scongiurare il ricorso alle assistenti familiari private, spesso troppo costose per i nostri anziani. »
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10/03/2015 5 minuti Cisl : Sanità, Sciopero ARA Marche, Sciopero BCC
IN PRIMO PIANOSanità marchigiana : rischio nuovi tagli alle risorse e alla qualità dei servizi . Le preoccupazioni della Cisl Marche. Intervista a Sauro Rossi, Segretario regionale Cisl Marche.Sciopero lavoratori Associazione Regionale Allevatori Marchigiani, da 24 mesi senza mensilità.Interviste a Raffaele Formato, veterinario ARA Marche - RSA FAI Cisl Marche, Daniele Caimmi, dipendente ARA Marche e Giuseppe Giorgetti , Segretario regionale FAI Cisl Marche.Bcc, Banche Credito Cooperativo recesso unilaterale dal Contratto Integrativo. Al via la protesta dei sindacati. Intervista a Fernando Frezzotti, coordinatore regionale credito cooperativo Fiba Cisl Marche.http://youtu.be/irVyrzIlvfg
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10/03/2015 Attenzione ai venditori porta a porta dei rilevatori gas
Ci viene segnalato che  stanno bussando alla nostra porta  venditori che propongono l’acquisto di apparecchi di rilevamento del gas. Premesso che non c’è alcun obbligo  di legge  per tale acquisto, si tratta di venditori che propongono un acquisto commerciale, fra l’altro a caro prezzo, e con modalità piuttosto ”truffaldine”  Adiconsum consiglia: non far entrare venditori: evita tutti i problemi successivi; prima di firmare il contratto verificare i prezzi sul mercato, potrebbero essere molto più bassi non consegnare denaro in contanti e assegni postdatati. Come tutelarsi: in questi casi  è possibile esercitare il diritto di ripensamento  entro quattordici giorni dalla consegna del bene acquistato inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo del venditore.  Se si è pagato, il venditore deve restituire la somma entro quattordici giorni dal ricevimento della comunicazione di recesso. I cittadini coinvolti possono rivolgersi alle sedi Adiconsum.  Silvana Santinelli (Adiconsum Marche)
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10/03/2015 Italia lavoro, nelle Marche a rischio 48 precari
Proclamato lo stato d’agitazione dei lavoratori di Italia Lavoro, la struttura che fa capo al Ministero del Lavoro, e che nelle Marche conta 48 lavoratori.  Questi ultimi, da diversi anni, svolgono attività di assistenza tecnica alla Regione e alle Province per le politiche del lavoro e per i servizi per l’impiego. In tutta Italia, i precari che rischiano il posto sono 900. Ad oggi risultano disattesi tutti gli impegni presi lo scorso dicembre con il Ministero del lavoro circa la garanzia della continuità occupazionale dei lavoratori in scadenza. Nonostante i reiterati tentativi delle organizzazioni sindacali di avviare un confronto ed evitare quanto sta accadendo, nessuna informazione né garanzia è stata data alle organizzazioni sindacali circa le attività progettuali a valere sulla programmazione 2014-2020. I vertici aziendali hanno, inoltre, mostrato totale chiusura rispetto ad un confronto con le Organizzazioni Sindacali sul riconoscimento dell’esperienza professionale dei lavoratori che da anni svolgono con professionalità il loro lavoro, facendo saltare il tavolo di trattativa avviato al riguardo. Per questi motivi, i Sindacati hanno deciso di organizzare nei prossimi giorni dei presidi davanti alla Sede nazionale di Italia Lavoro e davanti alla Sede del Ministero del Lavoro. Il tutto per richiedere un accordo che impegni Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Italia Lavoro ad assicurare la continuità occupazionale dei precari di Italia Lavoro e riconoscere la professionalità dei lavoratori che da tempo prestano la propria attività e le proprie competenze in materia di politiche attive del lavoro e di inclusione sociale e prevedere percorsi di stabilizzazione.
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09/03/2015 Cgil Cisl Uil: su Tirocini Over 30, procedure inadeguate
                                                           Segreterie Regionali Marche                                      SU TIROCINI OVER 30: “PROCEDURE INADEGUATECgil, Cisl e Uil regionali esprimono la massima solidarietà e vicinanza ai tanti disoccupati che hanno passato la notte in fila davanti ai Centri per l'impiego per cogliere l'opportunità del bando della Regione sui tirocini Over 30. La situazione deve far riflettere tutti, sopratutto le Istituzioni sulla grave situazione di difficoltà e di disagio che anche nelle Marche si è determinata e si  sta allargando dall'inizio della crisi.Emerge con evidenza innanzi tutto l'inadeguatezza delle procedure seguite e quindi l'esigenza di ragionare a fondo per il futuro sulle modalità e sui criteri di avvio dei tirocini, modalità che rischiano di innescare solo una guerra tra poveri e di creare un sentimento di sfiducia nelle istituzioni stesse.La situazione sarebbe stata  peggiore se la Regione non avesse accolto le richieste di Cgil, Cisl e Uil di posticipare la scadenza del bando in virtù del fatto che la normativa nazionale sui nuovi Isee impedisce l'ottenimento della certificazione in tempi brevi.Questi fenomeni nascono anche dalla carenza di risorse disponibili per le politiche attive del lavoro orientate alla ricollocazione delle persone disoccupate; pertanto è necessario che, tra le scelte che andranno adottate a breve sia sull'utilizzo dei fondi comunitari sia rispetto al bilancio regionale, si tenga conto di questa emergenza e si individuino risorse aggiuntive.Cgil Cisl Uil Marche
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08/03/2015 8 marzo 2015. Le donne vogliono lavoro, stessa retribuzione e stessi diritti
Sette lunghi anni di crisi hanno lasciato ferite profonde nella vita delle donne. Una crisi pagata a caro prezzo dalle donne, le prime ad essere espulse dal mondo del lavoro e le ultime a rientrarvi. Nel 2014, le donne licenziate nelle Marche sono state 10.000 che hanno portato a 40.000 il numero delle donne in cerca di un lavoro che non riescono a trovare (ovvero, più del doppio di 10 anni fa). Il tasso di disoccupazione femminile raggiunge il 12,7%, tra i più alti delle regioni del Centro-Nord, e drammaticamente alta è la disoccupazione delle giovani donne balzata al 40,9%: dunque una ragazza su due vive il dramma e la frustrazione di cercare inutilmente lavoro. Donne che ogni giorno si misurano con un lavoro che non c’è o è precario, discontinuo, incerto, sottopagato, povero e senza tutele. Donne costrette a fare i conti con diseguaglianze occupazionali e di reddito ulteriormente aggravate dalla crisi che ha spinto anche l’Unione Europea a lanciare la campagna “Equal Pay Day” per la parità salariale. Anche nelle Marche, la disparità nei settori privati, arriva a livelli insopportabili. Secondo gli ultimi dati dell’INPS, le 188.000 lavoratrici dipendenti percepiscono una retribuzione lorda media annua di 14.600 euro a fronte di 21.500 euro percepiti dagli uomini. Dunque, non solo le lavoratrici marchigiane hanno retribuzioni piuttosto inferiori alla media nazionale (2.100 euro annui in meno), ma soprattutto percepiscono 6.900 euro lordi annui meno degli uomini con conseguenti ripercussioni negative anche sulle loro pensioni. In altri termini, una lavoratrice dipendente riceve una retribuzione media lorda giornaliera di 64 euro, pari a 25 euro in meno rispetto ad un uomo (-39%). Differenze notevoli dovute solo in parte al maggior ricorso al part time da parte delle donne, ma soprattutto ad una maggiore precarietà e minore durata dei contratti, a un’occupazione fatta di lavori più poveri. Differenze ancora consistenti, nonostante la crisi abbia ridotto il ricorso allo straordinario e al salario accessorio, spesso commisurato al tempo lavorato, fattori che penalizzano le donne. Ma in ogni caso si tratta di differenze che parlano di un modello produttivo e sociale ancora troppo svantaggioso per le donne e che non valorizza le competenze e le energie espresse dal lavoro femminile. Un sistema con troppi elementi di arretratezza che vanno rimossi. E allora, questo 8 marzo, raccogliamo l’appello dell’attrice americana Patricia Arquette, che nel ricevere l’Oscar, dedicandolo a tutte le donne, ha dichiarati che “adesso è ora di ottenere la parità di retribuzione una volta per tutte e la parità di diritti per tutte le donne”.Buon 8 marzo a tutte!
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07/03/2015 8 marzo 2015: le donne vogliono lavoro, stessa retribuzione e stessi diritti
Sette lunghi anni di crisi hanno lasciato ferite profonde nella vita delle donne. Una crisi pagata a caro prezzo dalle donne, le prime ad essere espulse dal mondo del lavoro e le ultime a rientrarvi. Nel 2014, le donne licenziate nelle Marche sono state 10.000 che hanno portato a 40.000 il numero delle donne in cerca di un lavoro che non riescono a trovare (ovvero, più del doppio di 10 anni fa). Il tasso di disoccupazione femminile raggiunge il 12,7%, tra i più alti delle regioni del Centro-Nord, e drammaticamente alta è la disoccupazione delle giovani donne balzata al 40,9%: dunque una ragazza su due vive il dramma e la frustrazione di cercare inutilmente lavoro. Donne che ogni giorno si misurano con un lavoro che non c’è o è precario, discontinuo, incerto, sottopagato, povero e senza tutele. Donne costrette a fare i conti con diseguaglianze occupazionali e di reddito ulteriormente aggravate dalla crisi che ha spinto anche l’Unione Europea a lanciare la campagna “Equal Pay Day” per la parità salariale. Anche nelle Marche, la disparità nei settori privati, arriva a livelli insopportabili. Secondo gli ultimi dati dell’INPS, le 188.000 lavoratrici dipendenti percepiscono una retribuzione lorda media annua di 14.600 euro a fronte di 21.500 euro percepiti dagli uomini. Dunque, non solo le lavoratrici marchigiane hanno retribuzioni piuttosto inferiori alla media nazionale (2.100 euro annui in meno), ma soprattutto percepiscono 6.900 euro lordi annui meno degli uomini. In altri termini, una lavoratrice dipendente riceve una retribuzione media lorda giornaliera di 64 euro, pari a 25 euro in meno rispetto ad un uomo (-39%). Differenze notevoli dovute solo in parte al maggior ricorso al part time da parte delle donne, ma soprattutto ad una maggiore precarietà e minore durata dei contratti, a un’occupazione fatta di lavori più poveri. Differenze ancora consistenti, nonostante la crisi abbia ridotto il ricorso allo straordinario e al salario accessorio, spesso commisurato al tempo lavorato, fattori che penalizzano le donne. Ma in ogni caso si tratta di differenze che parlano di un modello produttivo e sociale ancora troppo svantaggioso per le donne e che non valorizza le competenze e le energie espresse dal lavoro femminile. Un sistema con troppi elementi di arretratezza che vanno rimossi. E allora, questo 8 marzo, raccogliamo l’appello dell’attrice americana Patricia Arquette, che nel ricevere l’Oscar, dedicandolo a tutte le donne, ha dichiarati che “adesso è ora di ottenere la parità di retribuzione una volta per tutte e la parità di diritti per tutte le donne”. Buon 8 marzo a tutte!Daniela Barbaresi (Cgil Marche), Cristiana Ilari (Cisl Marche), Claudia Mazzucchelli (UIl Marche)
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05/03/2015 Sanità nel Fermano, le preoccupazioni della Cisl
Il confronto tra CGIL CISL, insieme al Sindacato Pensionati, e la Direzione dell'AV4 sui nodi e sulle scelte della sanità fermana è ripreso con l'incontro di lunedì 2 marzo. La sanità fermana continua ad essere in grave difficoltà. Alle politiche dei tagli si sta aggiungendo un clima d'incertezza nelle scelte del governo regionale e dell'ASUR che dura da mesi. La sanità locale accusa un'intollerabile arretratezza complessiva, rispetto agli altri territori delle Marche, che si esprime in termini di risorse, di posti letto, di dotazioni degli organici, di infrastrutture e servizi. Restano tanti problemi e rimane molto da concretizzare rispetto al protocollo sindacale regionale. Importanti passi avanti sono stati fatti, ma molto resta da fare e ciò investe la Regione e l'ASUR, oltre all'azione locale dell'AV4: liste di attesa e mobilità passiva, riconversione delle strutture, rete emergenza, prevenzione, appalti, case della salute, integrazione socio-sanitaria, rete territoriale/distrettuale, residenze e domiciliarità, costi dei servizi, equilibrio tra domanda e offerta, adeguamento degli organici, rapporto con sanità privata e medici di famiglia. Nell'incontro, sono stati affrontati, tra gli altri, alcuni nodi principali che sono stati individuati nei seguenti: Pronto soccorso, liste di attesa, riconversioni strutture e Case della Salute. Alcune novità riguardano la conclusione dei lavori al Murri dove è prevista l'apertura a regime del nuovo Pronto Soccorso dal prossimo 9 aprile che si doterà di una nuova diagnostica radiologica e di un potenziamento del personale con 3 infermieri e 1 operatore sanitario. Risolto anche il nodo INRCA che dal prossimo 1° giugno attuerà un nuovo piano di assunzione e potrà ospitare 20 posti letto di lunga degenza che andranno ad alleggerire l'ospedale Murri. I problemi più urgenti sono quelli per i quali i cittadini sono costretti ad attese lunghe oltre un anno e riguardano la diagnostica, con particolare riferimento agli esami della risonanza magnetica e oculistica. Dal 30 aprile andrà a regime la nuova RNM, consentendo una maggiore produttività.Tuttavia, da tempo abbiamo segnalato la necessità di acquistare una seconda macchina anche se ciò comporterà un ulteriore investimento da parte dell'ASUR. Per l'oculistica, è stato avviato il bando per il primario, tuttavia restano i problemi di organico e di organizzazione del lavoro relativo all'attività extra-moenia che coinvolge anche utenza da altre Regioni, a scapito della domanda del territorio. In ogni caso, per discutere le problematiche relative alle liste di attesa, è previsto un incontro dedicato martedì 10 marzo. In relazione alle Case della Salute, iniziano i lavori a Porto San Giorgio; è in completamento l'appalto per Sant'Elpidio a Mare; più problematica è la ristrutturazione a Montegiorgio. Prossimi incontri saranno dedicati alla residenzialità, al costo delle rette e alla situazione di Amandola. «Il sindacato continuerà la sua azione ma, insieme ad essa deve svilupparsi la consapevolezza dei problemi dell'intero territorio fermano e della sua rappresentatività unitaria costruita sulle questioni concrete.- afferma Alfonso Cifani, della Cisl di Fermo - Forte preoccupazione desta anche l'azione di governo nazionale, che con la legge di stabilità opera ulteriori tagli e smentisce lo stesso Patto della Salute che aveva iniziato ad invertire la politica dei tagli indiscriminati, costringendo molti cittadini a ricorrere al privato o a rinunciare a curarsi.» La politica può avere un vero ruolo da protagonista solo rinunciando ai legami clientelari con la sanità e recuperando gli strumenti della pianificazione e della programmazione. Ciò già interroga coloro che si candideranno a comporre il nuovo Consiglio Regionale.  
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04/03/2015 6 marzo Sciopero lavoratori dei Porti e dei Servizi tecnico nautici. Presidio Prefettura Ancona
Domani, venerdì 6 marzo, sciopero per l’intera giornata del porto di Ancona. Per l’occasione, è stato organizzato un presidio di lavoratori e sindacati dalle ore 10,00 alle 12,00 davanti alla Prefettura di Ancona. Nel corso della mattinata, verso le ore11,00 è previsto un incontro tra sindacati e una delegazione di lavoratori presso la Prefettura. Lo sciopero nazionale dei lavoratori dei Porti e dei Servizi tecnico nautici  è stato indetto dai sindacati di categoria al termine dell'incontro tra le Segreterie nazionali di Categoria (Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti) e il Capo di Gabinetto del Ministero dei Trasporti Giacomo Aiello. Il Capo di Gabinetto, si legge nella nota delle organizzazioni sindacali di categoria «ci ha comunicato che è terminato il lavoro della Commissione incaricata di elaborare una bozza di riforma dei porti, Commissione che non includeva la rappresentanza sindacale». Per le organizzazioni sindacali restano confermate le ragioni che hanno portato alla decisione di scioperare, «anche perché - dichiarano - sebbene nell'incontro siano emersi anche elementi positivi, non si conoscono ancora i contenuti del documento redatto dalla Commissione». Filt, Fit e Uilt, concludono i sindacati, «vogliono mantenere un sistema di regole certe per lo sviluppo portuale e la tutela del lavoro, che ad oggi non si trovano nei vari provvedimenti che si stanno inseguendo, compreso quello in discussione alla 10ª Commissione del Senato che ripropone il Disegno di legge sulla concorrenza del Ministero per lo Sviluppo Economico, stralciato dal Governo». Su questi temi il sindacato rinnova la richiesta di un confronto vero.
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03/03/2015 Prima giornata di voto RSU Pubblico Impiego: alta l'affluenza dei lavoratori
Chiusi i seggi per le elezioni delle Rappresentanze sindacali unitarie (RSU) nel pubblico impiego nelle Marche. Da analisi e conteggi elaborati dalla Fp Cisl Marche si registra, per la prima giornata di voto,  una percentuale media di affluenza al voto molto elevata pari al 25% con punte del 33% in alcune realtà quali il Comune di Ancona. Quasi 10.000 lavoratori pubblici marchigiani hanno già espresso la loro scelta di voto. Si tratta di un chiaro segnale di partecipazione, protagonismo e democrazia all'interno dei luoghi di lavoro per dare la forza ai sindacati di affrontare le tante problematiche presenti nei vari comparti dalla Sanità, ai Comuni, agli enti centralizzati. Si voterà anche nelle giornate di mercoledì 4 marzo e giovedì 5 marzo ,mentre lo spoglio è previsto per venerdì 6 marzo 2015 in tutti i luoghi di lavoro. 
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03/03/2015 Gruppo Santo Stefano: nuove assunzioni e salario di produttività
Dal  confronto  con il gruppo Santo Stefano   su importanti tematiche riguardanti il personale di ruolo e precario emergono nuovi sviluppi.  «Nel corso dei prossimi incontri la Cisl è impegnata a  definire un percorso teso a dare risposte occupazionali a circa 75 lavoratori che nel corso degli anni hanno operato  con forme flessibili di lavoro quali i contratti  a tempo determinato. - afferma Luca Talevi, segretario generale FP Cisl Marche - In un momento in cui anche nella Sanità si parla solo di tagli si tratterebbe di un importante segnale di apertura verso i lavoratori e il territorio.Contestualmente, sempre in una ottica di attivare percorsi futuri tesi a creare nuova occupazione,  si dovranno verificare le condizioni per avviare un percorso volontario di pre-pensionamento incentivato che tendenzialmente  potrebbe coinvolgere sino a  50 unità lavorative.»  A questi  importanti segnali  devono però seguire interventi coinvolgenti  anche il personale di ruolo. La Cisl ha chiesto in tal senso che venga riconosciuto, come previsto dall'apposito accordo regionale sottoscritto da Cisl e Uil, un salario accessorio di produttività ai lavoratori e stante le difficoltà economiche dovute ai tagli delle varie leggi di stabilità. In attesa dell'accreditamento 2015,i sindacati hanno chiesto di verificare la possibilità di erogare un acconto in busta paga sul premio incentivazione da erogarsi nel mese di luglio di ogni anno cosi come previsto dal CCNL, stante l'impegno e la professionalità dimostrata dai lavoratori.  Particolare attenzione verrà posta poi nel prosieguo del confronto alle tematiche della nuova struttura di Monte Cosaro con tre obiettivi sindacali: coinvolgere anche i lavoratori stabilizzati nel corso del 2014 nel premio di "presenza", risolvere il tema della mancanza della mensa, definire gli orari di lavoro .  «Nel prossimo incontro si definiranno altresì i contenuti dell'accordo di detassazione delle quote di salario relative al premio di incentivazione, lavoro supplementare , straordinario e notturno che permetterà, compatibilmente con quanto verrà definito dai decreti attuativi del Governo, - conclude Talevi -  di avere più soldi in busta paga.» Il  percorso costruttivamente avviato con il gruppo Santo Stefano vedrà un ulteriore approfondimento il prossimo 9 marzo.
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03/03/2015 Bancari in Piazza a Fano
Il 2 marzo i lavoratori del credito cooperativo e del gruppo bancario Iccrea hanno incrociato le braccia e partecipato a diverse manifestazioni nazionali, con cortei e comizi davanti alle sedi delle banche. Anche nella provincia di Pesaro - Urbino, oltre 300 lavoratori delle Banche di credito cooperativo hanno scioperato in piazza xx settembre a Fano a difesa del sistema delle BCC del territorio, per il rilancio e la difesa dei principi mutualistici che hanno fatto nascere il sistema delle Banche di credito cooperativo  e per chiedere un giusto contratto di lavoro, poiché Federcasse ha formalizzato la disapplicazione dei contratti collettivi di 2 livello a partire dal 1° aprile e preannunciato la disapplicazione del Contratto Nazionale del lavoro. “In questi giorni si sono svolte sei assemblee tenutesi nelle altrettante Bcc della provincia di Pesaro - Urbino che hanno registrato una presenza massiccia, quasi 400 i lavoratori e lavoratrici che vi hanno partecipato. Lo sciopero, del 2 marzo è stato qualcosa di portata storica – cosi Egidio Valletta responsabile territoriale Fiba Cisl categoria della Cisl che segue i lavoratori del settore bancario - perché per alcune Bcc è stata la prima volta in assoluto che i lavoratori hanno incrociato le braccia a difesa del loro contratto collettivo nazionale di lavoro e per la difesa ed il rilancio del sistema del Credito Cooperativo, una banca al servizio dei soci, dei clienti, delle comunità locali.
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02/03/2015 5 Minuti Cisl speciale RSU FP CISL: ACCENDI LA TUA PROFESSIONE #iltuolavorovale
SPECIALE PUBBLICO IMPIEGO FP CISL MARCHE RSU 2015 Rinnovare la pubblica amministrazione con il protagonismo dei lavoratori. Innovazione organizzativa e trasparenza le richieste della FP Cisl. RSU DAY: ACCENDI LA TUA PROFESSIONE #iltuolavorovale. Dal Ridotto delle Muse di Ancona le interviste a Laura Cesari, infermiera Salesi candidata alle RSU FP CISL 2015 e Marcello Evangelista,infermiere Ospedale Civitanova Marche candidato RSU FP CISL 2015,  Giovanni Faverin, segretario generale nazionale Fp Cisl, Luca Talevi, segretario generale regionale FP Cisl e  Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche.  http://youtu.be/2Vtwgt1V2OA
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02/03/2015 400 LAVORATORI DELLA SCUOLA IN ASSEMBLEA A FANO CON LA CISL SCUOLA
Nella mattinata di oggi si sono ritrovati oltre 400 tra insegnanti e personale ATA presso l’aula magna del liceo Classico Nolfi di Fano, in occasione della chiusura della campagna per il rinnovo delle rappresentanze sindacali che si svolgerà nei giorni 3-4-5 marzo. Al centro del dibattito  i provvedimenti previsti dal decreto sulla BUONA SCUOLA che domani verrà presentato in  Consiglio dei Ministri . «Chiediamo in maniera forte che i provvedimenti relativi alle retribuzione e alle carriere  del personale e all’orario di servizio vengano definiti quanto prima riaprendo il CCNL di lavoro bloccato ormai da 7 anni. Qualora il Governo, invece confermasse di  voler intervenire per legge su questa materia, la Cisl Scuola non potrà che reagire duramente.» afferma Anna Bartolini, Segretario generale Cisl Scuola Marche  presente all'incontro con i lavoratori. Grande la preoccupazione tra i lavoratori della scuola rispetto alle misure annunciate dal Governo, in particolare quelle per la stabilizzazione del personale precario .«Sulle assunzioni, far quadrare il cerchio, tra promesse più o meno avventate, le attese che queste hanno alimentato e quelle che finora non vedono risposta e devono averla- conclude Anna Bartolini - sarà impresa ardua e si rischierà seriamente, se si procede solo per spot, di creare più ingiustizie di quelle che si dovrebbero sanare.  » All'incontro presente anche il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo che ha ribadito come « La Cisl è attenta ai problemi della scuola e alla valorizzazione delle professionalità degli insegnanti e del personale ATA, in  un quadro di impegno sociale  complessivo a tutela del lavoro, del welfare, della coesione sociale.»
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28/02/2015 Macerata: serve una multiutility provinciale. Si possono risparmiare 700.000 € all'anno soltanto di CDA
A cinque mesi dal convegno organizzato da Cgil Cisl e Uil e dalle rispettive federazioni di categoria (Filctem, Femca, Uitec) al quale erano intervenute le amministrazioni comunali interessate e i Presidenti delle municipalizzate, torniamo sul tema rilanciando l’urgenza di un percorso di aggregazione delle aziende municipalizzate che gestiscono i Sevizi Pubblici Locali nel territorio maceratese. Proponiamo un percorso che porti a un’unica multiutility provinciale, per generare razionalizzazioni, economie di scala e risparmi (soprattutto sui costi dei cda che ammontano a circa 700 mila € annui) che permettano di effettuare gli investimenti necessari, migliorare la qualità dei servizi erogati, contenere le tariffa all’utenza e favorire la specializzazione e il migliore utilizzo delle risorse umane. Cinque mesi fa abbiamo raccolto l’interesse delle amministrazioni comunali, anche con il supporto di Federutility, a impegnarsi in uno studio di fattibilità del percorso di aggregazione. Dopo questa manifestazione di interesse non sono però stati fatti passi avanti. Invieremo una lettera ai Sindaci dei Comuni di Civitanova, Macerata, Recanati, San Severino Marche e Tolentino per chiedere un impegno concreto su questa partita, anche perchè diverse novità normative degli ultimi mesi rendono ancora più pregnante e attuale la nostra proposta. La legge di stabilità incentiva la dismissione da parte degli enti locali delle proprie quote nelle società partecipate: c’è il rischio che gli enti locali, tentati dalla possibilità di fare cassa, svendano le proprie partecipazioni a soggetti privati e ciò accentuerebbe ulteriormente la frammentazione del settore. Inoltre viene posto in capo agli enti locali l’obbligo di presentare alla Corte dei Conti entro il 31 marzo 2015 un piano di razionalizzazione delle società partecipate applicando i seguenti criteri: soppressione delle società composte da soli amministratori' o da un numero degli stessi superiore ai dipendenti, aggregazione di società di SPL di rilevanza economica, contenimento dei costi di funzionamento dei Consigli di Amministrazione ed organi di controllo. Lo Sblocca Italia prevede infine un progressivo passaggio verso il gestore unico a livello d’ambito per il Servizio Idrico Integrato, in questo settore l'aggregazione non è una scelta ma un obbligo. Abbiamo quindi di fronte scadenze che costringono le amministrazioni comunali ad assumere decisioni importanti che non possono essere prese con superficialità o fretta, ma devono essere oggetto di confronto con le Organizzazioni Sindacali che rappresentano i diritti dei lavoratori e gli interessi dei cittadini. Il rammarico è che ancora una volta debbano essere le OO.SS. a dover spronare i Sindaci su questioni essenziali per lo sviluppo e la coesione sociale del territorio: non possiamo limitarci a subire le scadenze fissate dalle norme nazionali, ma le amministrazioni comunali devono assumere una responsabilità di gestione e programmazione lungimirante di un settore così strategico come è quello dei SPL. I Segretari CGIL CISL UIL Daniel Taddei Marco Ferracuti Manuel BrogliaComunicato Servizi Pubblici Locali
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26/02/2015 Tutto tace su accordo di programma. Forti le preoccupazioni della Cisl.
Nella riunione del 29 gennaio scorso al MISE,  il Ministero e le Regioni Marche e Umbria avevano preso impegni precisi per la proroga dell’accordo di programma e la fondamentale modifica del decreto 181, concordando anche delle date che nel mese di febbraio dovevano portare alla risoluzione di questa situazione. Il mese di Febbraio doveva essere anche decisivo per chiudere la vicenda della vendita delle aziende dell’Antonio Merloni alla Jp. «Febbraio sta per concludersi e su tutte queste vicende è calato un inquietante e preoccupante silenzio - afferma Guanito Morici, responsabile della AST CISL di Fabriano -  non ci sono novità sulla proroga dell’accordo di programma, ma ancora più grave è la mancanza di notizie sulla modifica del decreto legge 181 che doveva essere discusso in Conferenza Stato Regioni il 10 e 17 febbraio scorsi. E’ importante ricordare che un rinnovo dell’accordo di programma senza la modifica- semplificazione del decreto  risulterebbe sostanzialmente inutile, per cui è fondamentale che in tempi brevi si definiscano entrambe le cose. – conclude Morici – Ci auguriamo che su tutta questa vicenda non siano sorti nuovi problemi. I 35 milioni di euro dell’accordo di programma, resi utilizzabili dalle modifiche del Dlgs.181, e la definitiva chiarezza sulla imbarazzante vicenda della vendita dell’Antonio Merloni, sono priorità assolute che devono essere risolte positivamente e tempestivamente. Chiediamo alle amministrazioni coinvolte in queste vicende di fare al più presto la massima chiarezza. Il tempo è una risorsa che il territorio fabrianese non si può più permettere di perdere.»
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26/02/2015 Porto di Fano: attivato un tavolo regionale
Per trovare una soluzione ai problemi dei porti marchigiani, la Fai Cisl e la Flai Cgil sindacati di categoria dei lavoratori del settore pesca e le associazioni imprenditoriali della pesca sono riusciti ad attivare il 24 febbraio presso l’Assessorato Regionale Difesa suolo e costa della Regione Marche, il tavolo per fronteggiare la difficile condizione in cui si trovano i porti in merito a manutenzione /dragaggio. «Finalmente si è presa piena consapevolezza del problema drammatico del dragaggio. - dichiarano Fai Cisl e Flai Cgil. - Il Tavolo regionale ha affrontato con spirito pragmatico le urgenze particolari di Porto S. Giorgio e di Fano. In particolare per il porto di Fano diamo merito all’amministrazione del Comune di Fano e al Sindaco Massimo Seri di avere messo in primo piano il problema e di aver avere già attivato le procedure necessarie da inviare alla Regione per poter eseguire i lavori di emergenza. Il progetto per il porto di Fano prevede l’analisi mirata degli inter-venti di escavazione da programmare e l’individuazione dei quadranti portuali di intervento. - concludono Fai Cisl e Flai Cgil - Ciò permetterà, fin da subito, un significativo accorciamento dei tempi e la partenza dei lavori nell’arco di un mese.» Sul piano della programmazione il “Tavolo regionale di Crisi” si è dato una validità permanente e si occuperà della manutenzione dei porti coinvolgendo tutti gli attori della pesca marchigiana. Il compito è quello di vagliare soluzioni per una organizzazione sistematica, strutturata e durevole nel tempo del dragaggio di tutti i porti regionali.
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26/02/2015 Mastrovincenzo: Lavoro e Sanità l'agenda della nuova Regione dovrà essere questa
«La Regione deve mettere al centro dei propri impegni il lavoro e il sostegno al ripresa produttiva. Sono due priorità che vanno ad aggiungersi alla necessità di portare avanti in maniera decisa la riforma sanitaria, iniziando a potenziare anche i servizi socio - sanitari territoriali. Serve poi un diverso utilizzo dei fondi strutturali. Basta con i finanziamenti a pioggia. Bisogna fare scelte mirate e facilitare, anche in assenza di risorse, il rientro nel mondo del lavoro di chi l'ha perso attraverso forme di auto-organizzazione». E' quanto si aspetta dal nuovo governo regionale il segretario regionale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che analizza alcune delle principali criticità della regione, offrendo spunti di riflessione e presentando proposte. Mastrovincenzo, qual è la situazione dell'occupazione nelle Marche? Segni di ripresa non ci sono?«La disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 anni supera ormai il 25% e quasi 22.000 sono state le adesioni al progetto Garanzia Giovani. La Cisl crede in questa opportunità, ma abbiamo trovato difficoltà inaccettabili nello svolgimento di molti dei 3000 tirocini attivati e nel pagamento delle indennità. Per svoltare servono nuove politiche attive, connessioni innovative tra sistema formativo e mondo del lavoro e credito mirato per imprenditoria giovanile». Già, ma le imprese marchigiane stanno attraversando un periodo nero.«C'è una quota di aziende che si è saputa rinnovare puntando sull'export e riuscendo a ripartire, ma molte piccole e medie imprese faticano a gestire il passaggio generazionale, non investono sul capitale umano e sulla tecnologia. Così sono rimaste indietro». Cosa serve  per un vero rilancio?«Una grande flessibilità produttiva e soprattutto investire sulle competenze, sulla ricerca e sull'innovazione». Mastrovincenzo, è emergenza? «I dati sulla cassa integrazione ci dicono che scende l'ordinaria ma il ricorso alla straordinaria aumenta del 47,7% rispetto al 2013. Questo significa che si consolidano situazioni di crisi strutturale» Secondo lei quali sono le ricadute del Jobs Act? «Il governo è stato sordo alle osservazioni del sindacato e delle commissioni parlamentari: sbagliata la norma sui licenziamenti collettivi, timidi segnali positivi contro la precarietà ma serviva più' coraggio. Nelle Marche solo il 10% delle nuove assunzioni è a tempo indeterminato. La Cisl si impegnerà per fare accordi per una nuova occupazione stabile, utilizzando gli incentivi della Legge di Stabilità». Tra le partite calde c'è il riordino delle Province, quali sono le preoccupazioni della Cisl? «È essenziale che il Consiglio regionale approvi subito la legge sul trasferimento di molte funzioni provinciali e del connesso personale alla Regione. Resta il nodo risorse: visti i tagli apportati, il Governo ha la responsabilità di garantire l'occupazione di 2200 dipendenti nelle Marche e i servizi erogati ai cittadini, ma anche la Regione dovrebbe fare la sua parte». Governo Spacca. Bilancio?«Il presidente si è impegnato positivamente nel dare un'identità alla regione, facendo crescere l'idea di comunità marchigiana. Sono anche soddisfatto della spinta a una visione europea con la creazione della Macroregione, ma mi sembra che negli ultimi tempi abbia lavorato più per valorizzare la sua figura che la squadra. Negativa la gestione di Aerdorica». Dal 3 al 5 marzo le Rsu dei settori pubblici vanno al voto, cosa s'aspetta? «Circa 70.000  i lavoratori marchigiani di enti locali, sanità, ministeri, scuola e università al voto per eleggere le rappresentanze sindacali, otre 1.400 i candidati nelle liste Cisl. Il Governo ha avviato robusti interventi nel settore pubblico con poco dialogo e scarse risorse. “Buona scuola”, riforma della pubblica amministrazione, soppressione delle Province, e pesanti tagli a Regioni ed enti locali nella Legge di Stabilità. Dal 2009 circa 470 mln € in meno alla sanità delle Marche con impatto pesante su servizi e personale. Spero in una grande partecipazione al voto: i lavoratori vogliono che i servizi pubblici siano riorganizzati e non depotenziati.» Quali garanzie ci sono per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro?«La disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 anni nelle Marche supera ormai il 25% e quasi 22.000 sono state le adesioni a Garanzia Giovani. La Cisl crede in questa opportunità, per questo riteniamo inaccettabili le difficoltà nello svolgimento di molti dei 3000 tirocini attivati e nel pagamento delle indennità. Con altre parti sociali siamo impegnati anche nell'erogazione di servizi ai giovani, integrando le attività dei Centri per l’Impiego. Per svoltare servono nuove politiche attive, connessioni innovative tra sistema formativo e mondo del lavoro e credito mirato per imprenditoria giovanile. Aggiungo che la Cisl presenterà proposte di modifica alla Fornero per favorire uscite flessibili al pensionamento e inserimento dei giovani.» In cosa consiste la nuova proposta della Cisl sul fisco? A livello locale cosa migliorerebbe?«Serve una redistribuzione della ricchezza, ancora troppo concentrata, per rilanciare i consumi e contribuire a sviluppo e occupazione. La nostra proposta di legge ad iniziativa popolare prevede un bonus strutturale di 1000 euro annui per i redditi inferiori a 40.000 lordi annui, da finanziare con un’imposta sui patrimoni oltre i 500.000 euro e contrasto di interessi per frenare l’evasione; poi limite alle tasse locali e esenzione per la prima casa.»  Chiudono gli uffici postali? Cosa succede nella regione?«Il piano di Poste italiane nelle Marche prevede la chiusura di 10 uffici e la riduzione delle aperture di altri 23. Oltre 40.000 cittadini in 28 comuni resterebbero senza ufficio postale o con orari ridotti. Contestiamo la strategia di Poste che vuole concentrare l’attività nelle zone più redditizie, penalizzando le piccole comunità; faremo di tutto per evitarlo.»  A che punto siamo col caso Fabriano? Novità, prospettive, ostacoli?«Attendiamo il rispetto degli impegni assunti dal viceministro DeVincenti a fine gennaio: firma della proroga dell’Accordo di Programma, revisione della Legge 181 per favorire nuovi investimenti, soluzione del contrasto con le banche sulla vicenda JeP. Le comunità locali non possono piu’ attendere.» Intervista integrale di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche,al Messaggero del 26 Febbraio 2015   Il Messaggero 26 Febbraio 2015
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25/02/2015 2 Marzo Sciopero dei dipendenti delle BCC delle Marche
I dipendenti delle Bcc marchigiane scioperano contro l’inaccettabile decisione di recesso unilaterale dal Contratto integrativo, operata dalla Federazione Marchigiana delle Banche di Credito Cooperativo. Disapplicazione che sarà resa operativa dal prossimo 1° aprile.  E' quanto emerso dalla conferenza stampa di stamattina. Nella regione Marche il Credito Cooperativo si compone di 19 banche aderenti alla Federazione Marchigiana con 207 filiali di cui 191 nelle Marche, 10 in Romagna e 6 in Abruzzo. Con oltre 52.000 soci e circa 1.500 dipendenti, il Credito Cooperativo marchigiano è presente in 229 comuni sui 239 esistenti, con una presenza pari al 96%. I dipendenti delle Banche di Credito Cooperativo marchigiane sciopereranno il prossimo 2 marzo e si ritroveranno in  presidio presso la sede della  BCC di Fano (PU) in Piazza XX Settembre, per difendere il proprio ruolo e la propria dignità di collaboratori, spesso Soci della propria Bcc, per riottenere i contratti di lavoro, per continuare ad essere protagonisti attivi nel sostegno all'economia locale. Una decisione che vede contestualmente coinvolte anche altre 13 Federazioni regionali delle Bcc presenti sul territorio nazionale. Da qui la decisione di indire uno sciopero nazionale con  iniziative articolate sui vari territori. Oltre alla disdetta dei Contratti Integrativi regionali, Federcasse, l’associazione datoriale che rappresenta tutte le 380 Banche di Credito Cooperativo d’Italia, ha anche comunicato che, a suo insindacabile giudizio, provvederà a disdettare e disapplicare anche il Contratto Nazionale. Decisioni gravissime, sostengono i sindacati di categoria che, oltre a riportare indietro le lancette dell’orologio ad un epoca ormai tramontata, da un lato offendono la dignità dei lavoratori, mentre dall'altro, con il loro carattere dell’unilateralità, espongono le singole Bcc al rischio di vedersi letteralmente sommergere da innumerevoli vertenze di lavoro. Dichiarazione Luigi Sbarra segretario confederale Cisl Nazionale sul Modello del Credito Cooperativo
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24/02/2015 LAVORO IN GENERE. 25 Febbraio Convegno a Macerata
Mercoledì 25 febbraio 2015 presso la Sala Castiglioni della Biblioteca comunale "Mozzi-Borgetti" di Macerata alle ore 15.00 avrà  luogo il convegno "Lavoro in Genere". L'iniziativa ha l'obiettivo di promuovere i risultati di ricerca del progetto (RI)pensare le PARi Opportunità - (RI)parO che l'Osservatorio di genere ha condotto da  gennaio a febbraio 2014. Il progetto ha analizzato la condizione delle donne nel mondo del lavoro nella regione ed è stato svolto in collaborazione con la Regione Marche, il  Comune di Macerata, CGIL CISL UIL, con il coinvolgimento delle lavoratrici del settore tessile , Coldiretti, CNA.
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23/02/2015 5 MINUTI CISL : SPECIALE CISL SCUOLA RSU 2015
http://youtu.be/nPrU7t093kg Per il rinnovo del contratto e il rilancio della contrattazione ad ogni livello. Cisl Scuola un impegno che continua. E’ il nostro lavoro che fa “La Buona Scuola”. Interviste ai lavoratori della scuola : Doriana Cosimi, insegnante scuola infanzia, candidata RSU Cisl 2015 Istituto Comprensivo Giò Pomodoro di Orciano, Luca Giancarli, insegnante, candidato RSU Cisl 2015, Liceo Classico di Jesi, Silvano Coppari, personale ATA, candidato RSU Cisl 2015 IPSEOA G. Varnelli di Cingoli. A seguire Francesco Scrima, segretario generale nazionale Cisl Scuola, Anna Bartolini, segretario generale regionale Cisl Scuola, Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche.
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23/02/2015 I canditati RSU FP CISL MARCHE oggi al Ridotto delle Muse di Ancona
Oltre 250 candidati Rsu FP Cisl alle prossime elezioni del 3-5 marzo provenienti da tutte le Marche, in rappresentanza di comparti quali Sanità, Autonomie Locali, Ministeri, Agenzie Fiscali, Inps, Inail, Aci, hanno partecipato, al Ridotto delle Muse ad Ancona, all'incontro con il Segretario Generale Nazionale Giovanni Faverin.  Circa 40.000 i lavoratori pubblici chiamati al voto e quasi 1000  i candidati Fp Cisl presenti in ogni luogo di lavoro ai quali vanno aggiunti i circa 200 volontari che supportano le operazioni di voto.  Da una analisi Fp Cisl emerge come nell'ultimo triennio si siano persi mediamente l'8% della forza lavoro nel pubblico impiego marchigiano con punte del 10% all'Inps, nel Ministero di Giustizia e nei corpi di polizia municipale a causa del blocco delle assunzioni. Al centro del confronto le problematiche della pubblica amministrazione nelle Marche a partire dalla riforma della Sanita che sinora ha significato solo pesantissimi tagli al personale, il futuro delle province e del personale alla luce anche del recente disegno di legge della Regione Marche, e le problematiche della Polizia Municipale, del personale infermieristico  e di coloro che quotidianamente erogano servizi alla cittadinanza. All'incontro presente anche il segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che nel suo intervento ha ribadito l'importanza di una forte rappresentanza sindacale all'interno di ogni luogo di lavoro per gestire i tanti cambiamenti della pubblica amministrazione.  Al termine della riunione sono stati definiti gli obiettivi immediati dalla definizione e certezza della copertura del turn -over nella Sanità con priorità alla stabilizzazione dei precari,   e la definizione di risorse nel  bilancio  da inserire da parte della Regione per rendere effettivo il passaggio di funzioni e personale dalle Province alla Regione, tutelare il potere d'acquisto delle buste paga dei pubblici dipendenti falcidiati dal blocco della contrattazione che dura ormai da sei anni. «La Fp Cisl Marche  - ha dichiarato Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche,  che ha coordinato  i lavori  della mattinata - incrementerà le azioni sindacali e legali a supporto delle vertenze in atto per dare risposte ai lavoratori e precari da anni colpiti ,oltre che dal blocco della contrattazione nazionale, anche da un ridimensionamento della contrattazione aziendale e dal blocco del turn-over con contestuale incremento dei carichi di lavoro.»
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21/02/2015 Caso Scandolara: uno sciopero incomprensibile
In data 27/06/2013 presso la Regione Marche fu sottoscritta una ipotesi d'accordo (poi validata dalla maggioranza dei dipendenti nella consultazione del 03/07/2013) che garantiva ai lavoratori parte del salario variabile cancellato con il recesso dalla CIA che l'azienda aveva comunicato in data 02/08/2012. Quell'accordo sarebbe scaduto improrogabilmente il 31/12/2014. Senza eventuale rinnovo, il salario dei lavoratori sarebbe tornato a quanto previsto dal CCNL (paga base e contingenza). Quell'accordo fu necessario per evitare la sospensione di tutti gli affidamenti bancari, generata dalle ingiunzioni di pagamento presso terzi consegnati alle banche stesse da parte degli avvocati di 57 ricorrenti .Tale sospensione avrebbe determinato la paralisi economica dell'azienda con conseguente chiusura dello stabilimento.In quella occasione la UGL, ignorando gli altri 140 dipendenti NON-ricorrenti, fece la scelta di sfilarsi dalla discussione lasciando ad altri (CGIL e CISL) la responsabilità di trovare soluzioni che garantissero la continuazione dell'attività lavorativa. Quell'accordo ha dato la possibilità di continuare a lavorare nell'ultimo anno e mezzo.Ha anzi permesso di abbassare il prezzo del prodotto, garantendo nuove commesse di lavoro, come riconosciuto nelle premesse del Contratto di Solidarietà sottoscritto da TUTTE le OOSS (UGL compresa) presenti nello stabilimento (firmato il 25/09/2014). Nel Dicembre 2014, come previsto dall'accordo, le Organizzazioni Sindacali firmatarie e la RSU nel frattempo entrata in carica furono convocate per verificare la possibile proroga di quell'accordo. L'incontro saltò a causa dell'irresponsabilità di una parte della RSU (UGL) che non si presentò all'incontro. Non essendoci stato spazio per una discussione democratica (oltretutto le assemblee unitarie vengono convocate all'insaputa di FIM e FIOM contrariamente a quanto previsto dal Testo Unico sulla Rappresentanza), la Regione Marche ha ritenuto opportuno convocare le parti allo scopo di trovare le eventuali condizioni per una proroga. Anche in questo caso la UGL ha ritenuto più comodo defilarsi dalla discussione e dal confronto, trincerandosi dietro una pseudo piattaforma in barba alle regole sindacali (non si capisce né da chi redatta, né da chi condivisa, né da chi validata). Piuttosto che abbandonare la discussione, le scriventi OOSS hanno preferito rimandare alle valutazioni dei lavoratori una ipotesi di accordo che prevedesse la proroga del precedente e una eventuale condizione migliorativa in termini economici (in quanto erano state evidenziate delle criticità nella organizzazione del lavoro da parte aziendale). A fronte di quanto sopra esposto è doveroso precisare che: -TUTTI i lavoratori erano invitati e democraticamente tenuti a partecipare all'assemblea che si è svolta il 16/02/2015 indetta appunto per spiegare i dettagli dell'ipotesi di rinnovo. -Che le consultazioni sindacali, in particolar modo quella di Giovedì 19 Febbraio sono lo strumento di massima democrazia partecipativa. Pertanto riteniamo ASSURDO ed INCOMPRENSIBILE uno sciopero di 8 ore proclamato nello stesso giorno della consultazione, quasi a voler condizionare la libertà di espressione di ognuno nei confronti del futuro del proprio posto di lavoro. I Responsabili Sindacali di Ascoli Piceno FIM CISL - FEMCA CISL - FIOM CGIL - FILTEM CIGL
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20/02/2015 Tirocini Garanzia Giovani, la trattenuta fiscale sarà rimborsata
Sono pronti i rimborsi per i primi 400 ragazzi che hanno ricevuto l’indennità per i tirocini del Progetto Garanzia Giovani - il piano europeo per la lotta alla disoccupazione dei giovani tra 15 e 29 anni - decurtata dalla trattenuta fiscale del 23%. Nei prossimi giorni le somme trattenute saranno accreditate direttamente tramite bonifici sui conti correnti dei tirocinanti. Le trattenute, anche sui futuri tirocini, non verranno più effettuate. "Siamo soddisfatti per l'esito positivo di questa problematica, l'ennesima riguardante i ragazzi coinvolti nei tirocini del programma Garanzia Giovani" afferma il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, "La Cisl Marche - conclude Mastrovincenzo - aveva da subito rilevato l'iniquità di una trattenuta che andava a decurtare il già esiguo importo delle indennità di tirocinio, chiedendo ripetutamente all'Inps di restituirla". 
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20/02/2015 Trasporto pubblico: preoccupazioni dei sindacati
Il Trasporto Pubblico è oggetto, grazie ad interventi legislativi, di una sorta di rivoluzione, a partire dalle funzioni, fino a ieri in capo alle province e riassorbite dalla regione, per l’esercizio delle quali sembra regni una gran confusione. Il bando di gara, che dovrebbe essere varato a breve, in base al quale si andrà ad individuare il nuovo gestore del trasporto pubblico, aggiunge preoccupazione tra i lavoratori, già angosciati dalle notizie sulla Start di quest’ultimo periodo. Preoccupazione che cresce anche in funzione di notizie che si apprendono dalla stampa o che trapelano senza che se ne possa verificare la fondatezza. Alla nota vicenda dell’ammanco di 900.000 euro, si aggiungerebbe la richiesta di un milione di euro della ditta Cardinali per una non ben nota penale, la perdita di 2.000 euro al giorno per i servizi di Ciampino e Ancona, voci sempre più insistenti che preannuncerebbero una nuova gestione delle biglietterie, nuovamente da parte di privati, nonostante si ritengano esserci tutti i presupposti per una gestione diretta del servizio a costi inferiori. Fino all’esplodere dello scandalo della mancata riscossione dei crediti, la Start poteva vantarsi di essere una delle più efficienti aziende di trasporto, sia sotto il profilo economico che di qualità del servizio, e tale risultato si doveva soprattutto ad un consolidato sistema di relazioni sindacali, che vedeva i lavoratori partecipi della organizzazione del lavoro e delle scelte aziendali. Nel contesto attuale così particolare e difficile, sia il consiglio di amministrazione della Start che gli organi dirigenziali, sembrano non intenzionati a valorizzare tale politica, negando relazioni con le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori, anche su materie attinenti all’organizzazione del lavoro, ledendo altresì il diritto,sancito dai contratti, all’informazione,in merito all’indizione di nuovi bandi di concorso per impiegati. Tutto ciò nonostante le numerose richieste di incontro inoltrate all’azienda da parte delle scriventi Organizzazioni Sindacali e delle Rappresentanze Interne, finalizzate ad evitare di conoscere le cose attraverso la stampa e ad ottenere dei chiarimenti con un confronto diretto; ma l’unica risposta, ad oggi, è  un desolante silenzio. Le  organizzazioni sindacali, esprimono profondo rammarico per l’atteggiamento del neo costituito Consiglio di Amministrazione della Start S.p.A, nonché grande preoccupazione per il futuro dei dipendenti e di quello delle loro famiglie.Auspicano che nel giro di poco tempo, si possano reinstaurare le corrette relazioni sindacali, nell’interesse dell’azienda, dei lavoratori e soprattutto di tutti gli utenti che utilizzano il trasporto pubblico nella provincia di Ascoli Piceno; in assenza di ciò si troveranno costrette a considerare tutte le possibili iniziative per rivendicare un tavolo di confronto e tutelare i suddetti interessi.I Responsabili FIT CISL FILT CGIL UILT UGLTr.  
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20/02/2015 Rinnovare la P.A. con il protagonismo dei lavoratori. Faverin, incontra le RSU FP Cisl
Lunedì 23 febbraio ore 9,30 al Ridotto delle Muse, ad Ancona,   oltre 200 candidati Rsu , alla presenza del Segretario Generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ed al Segretario Generale Regionale Fp Luca Talevi, incontreranno il Segretario Generale Nazionale Fp Giovanni Faverin.  Sono  i 40.000 lavoratori pubblici della Sanità, Regione e Autonomie Locali, Ministeri, Agenzie Fiscali, Inps, Aci, Inail  che dal 3 al 5 marzo 2015 voteranno per il rinnovo delle rappresentanze sindacali all'interno di ogni luogo di lavoro. La Cisl è presente capillarmente in tutti i luoghi di lavoro con oltre 800 candidati e 200 volontari che supporteranno le operazioni di voto. Al centro del confronto come rinnovare anche nelle Marche la Pubblica Amministrazione con la partecipazione e il  protagonismo  dei lavoratori per garantire ai cittadini servizi sempre più efficienti ed essere capaci di  affrontare le difficoltà del momento.  In tal senso le imminenti elezioni Rsu sono un momento fondamentale di democrazia perché' solo professionisti pubblici  motivati ed espressione della realtà lavorativa in cui operano potranno essere protagonisti del cambiamento grazie ad un costante confronto con le controparti pubbliche.  Al centro del dibattito anche la riorganizzazione della sanita marchigiana, il disegno di legge regionale sul trasferimento delle funzioni attualmente ricoperte dalle province, e complessivamente le tante modifiche organizzative in essere ad ogni livello troppo spesso calate dall'alto senza la dovuta partecipazione sindacale.  
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20/02/2015 Provincia di Macerata, i dipendenti non scherzano
I dipendenti della Provincia di Macerata si sono riuniti in assemblea generale, il giorno di carnevale, per dire alla Regione che con loro non si scherza ! L'iniziativa si è svolta dalle 9.00 alle 11.00 alla Sala Giovannetti del Palazzo degli Studi (Macerata, Piazza Cesare Battisti 4) Alla presenza delle Segreterie regionali della Cisl Marche e della Categoria della Funzione Pubblica, sono state  ripercorse le azioni del Governo e della Regione che hanno condotto alla pseudo riforma delle Province. Le quali oggi sono ridotte in fin di vita per il prelievo forzoso esercitato dal Governo sulle loro casse. Quando ben gestiti, come nel caso maceratese, questi Enti intermedi sono invece capaci di erogare alla cittadinanza servizi importanti (mercato del lavoro, tutela ambientale, scuole, strade e viabilità tanto per citarne alcuni) in modo efficiente e a costi minori rispetto alle altre Pubbliche Amministrazioni. Con il contributo della  Dott.ssa Silvia Spinaci del Dipartimento studi e ricerche della Cisl Marche, sono stati esaminati i contenuti - ancora lacunosi e temporalmente incerti - nonché il percorso di approvazione della legge regionale di riordino delle funzioni provinciali. Questo anche al fine di offrire spunti critici e contributi organizzativi, specie nell'ottica della conservazione del dato occupazionale, e di mantenere vigile l'attenzione delle istituzioni e della cittadinanza sull' evoluzione della normativa regionale. Non si escludono azioni di sensibilizzazione dei candidati alle elezioni regionali 2015, che avranno poi l' onere di porre in essere un provvedimento normativo responsabile e di decidere azioni ulteriori a difesa dei servizi, delle funzioni e dell'occupazione.
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19/02/2015 Dissesto idrogeologico.Fai Cisl Marche: Pianificare gli interventi e valorizzare il Consorzio di Bonifica
Dopo gli  ultimi gravi eventi atmosferici-ambientali che hanno colpito ancora una volta le Marche, la Fai Cisl  ribadisce  l’importanza e la necessità  del  ruolo attivo degli agricoltori, delle  cooperative forestali e del Consorzio di Bonifica quale presidio sul territorio, oltre alla crescita della sensibilità e della informazione  per  la difesa e la manutenzione del suolo.  In particolare occorre   valorizzare le attività svolte dal Consorzio di Bonifica, che la legge regionale del giugno 2013  ha istituito quale Consorzio unico,   quale  strada da percorrere per meglio precisare il ruolo ed il significato della presenza dei Comuni negli organi di rappresentanza del Consorzio stesso. Per la  Fai Cisl  Marche occorre mettersi al servizio di un territorio che ha conosciuto drammaticamente l’esito del dissesto idrogeologico . Va superata, anche politicamente ,  la logica della riparazione del danno per  avviarsi speditamente verso soluzioni di prevenzione nel medio-lungo termine. Pianificare gli interventi  permetterebbe sicuramente un  minor dispendio di risorse pubbliche e nuove opportunità di lavoro stabile. Una efficace programmazione di manutenzione e di presidio del territorio  eviterebbe gli interventi straordinari di recupero molto spesso soggetti a criticità burocratiche, alti costi di intervento, appalti iniziati e mai conclusi per mancanza di fondi e lavoro precario legato  temporalmente all'intervento di recupero. Serve rivedere i piani regolatori delle città con il principio dello sviluppo zero dell'edificato ed accelerare la realizzazione delle opere di mitigazione del rischio di esondazione attraverso periodici confronti tra Regione-Comuni e Consorzio di Bonifica Unico. Sul versante delle mareggiate, dei porti da dragare e dell'erosione, che ormai interessa tutto il litorale marchigiano, la Fai Cisl Marche ha richiesto  al Presidente della Regione Marche  ed agli Assessori competenti, unitariamente alle associazioni datoriali della Pesca, l'attivazione di un Tavolo Regionale Permanente che miri a trovare le misure più adeguate per la risoluzione di queste gravi problematiche.
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18/02/2015 Crisi Revolution Spa, i sindacati denunciano la grave situazione
Le Segreterie Regionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl denunciano la gravissima situazione in cui versano i lavoratori della Revolution Spa, azienda anconetana leader nel commercio all’ingrosso di attrezzature ed arredamenti per supermercati attualmente interessata da una procedura di concordato preventivo. L’azienda, per fronteggiare la crisi di mercato, ha ricorso nei due anni agli ammortizzatori sociali quali il contratto di solidarietà e la Cassa Integrazione in deroga per i quali i lavoratori non hanno ancora percepito il sostegno al reddito previsto rimanendo quindi in assenza di ogni forma di retribuzione. Nonostante la rassicurazioni fornite dal Ministero del Lavoro che aveva previsto il pagamento a stretto giro dopo l’emanazione del decreto di approvazione, i lavoratori sono ancora in attesa di ricevere quanto dovuto. Le segreterie Regionali ritengono pertanto indispensabile l’immediato coinvolgimento della Regione Marche affinché siano convocate le parti ivi incluso il commissario giudiziale anche in ordine alla ricerca di soluzione atte alla liquidazione della quota di competenza della Regione relativa al contratto di solidarietà ormai risalente al 2013. Nonostante il diretto coinvolgimento del Consiglio regionale, interessato direttamente dai lavoratori tramite una apposita interrogazione del 17/12/2014, rimangono ancora irrisolte le questioni tecniche atte a risolvere almeno le questioni di competenza regionale. Le segreterie confidando anche in un diretto intervento della Regione sul Ministero al fine di velocizzare il pagamento del sostegno al reddito dovuto ai lavoratori per il lungo periodo di sospensione del rapporto di lavoro, proclamano lo stato di agitazione e si riservano di valutare in assemblea ulteriori azioni a sostegno della delicata vertenza. Ancona, 18/02/2015 Le Segreterie regionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl Marche
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16/02/2015 Indesit Whirlpool: confermare investimenti e siti produttivi
Oggi 16 febbraio, si sono riuniti a Fabriano la Fim Cisl Marche con le RSU Indesit Fim Cisl degli stabilimenti di Melano, Albacina, Comunanza e delle sedi impiegatizie di Ca' Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale ed in conference call con i colleghi di Whirpool Varese, in vista dell' incontro Ministeriale con Whirpool del 19 Febbraio.L'attuazione del piano industriale stà procedendo secondo le tempistiche fin qui previste, come da impegni presi nell'accordo con Indesit e continueremo a verificare con determinazione l'avanzamento del piano nei prossimi mesi.Rimangono le preoccupazioni per l'integrazione della nuova struttura impiegatizia, con forza affermiamo che gli ammortizzatori sociali conservativi concordati al Ministero siano gli unici strumenti da utilizzare in futuro.La Fim Cisl e le Rsu richiedono alle Istituzioni, sia regionali che nazionali, l'assoluto rispetto degli impegni presi a dicembre 2013 al Mise, essendo anche loro firmatari dell'intesa.La conferma degli investimenti ed il mantenimento dei siti produttivi marchigiani ed il loro rilancio industriale è il nostro obiettivo prioritario, per la salvaguardia dell'occupazione.Chiederemo con forza a Whirpool di iniziare un percorso condiviso per gettare le basi per costruire un nuovo piano industriale per il rilancio aziendale a partire dal 2017.Inoltre, va riattivato il tavolo di crisi del settore elettrodomestico al Ministero dello Sviluppo Economico, necessita urgentemente una vera volontà politica, per non rischiare ulteriori perdite di industrie del settore e di conseguenza perdita di posti di lavoro, non siamo più disponibili ad attendere ulteriore tempo.Fabriano, 16 febbraio 2015La RSU Fim CislFim-Cisl Marche Melano, Albacina, Comunanza, Ca' Maiano, Campo sportivo e Alle Sede centrale
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13/02/2015 Prorogata la scadenza del bando per i tirocini over 30
"Come sindacato confederale abbiamo chiesto e ottenuto che la Regione Marche prorogasse i tempi per la presentazione delle domande per l’Avviso pubblico inerente l’attivazione di tirocini per gli over 30; troppi infatti i ritardi nell’acquisizione della certificazione ISEE da parte delle persone interessate, a cause di problematiche non ancora risolte per l'elaborazione della documentazione da rilasciare" dichiara il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. "Il rinvio al 9 marzo decretato dalla Regione è stato il male minore per consentire una pari opportunità di partecipazione all'Avviso ai tanti che si sarebbero trovati penalizzati a causa della complessità delle procedure legate al nuovo ISEE." "Come Cisl, insieme agli altri sindacati confederali, abbiamo chiesto anche di riprendere il confronto con la Regione per valutare quali altre misure di politica attiva del lavoro e di sostegno alle situazioni di maggiore difficoltà socio-economica possano esser realizzate con le risorse della nuova programmazione europea." Ancona 13 febbraio 2015
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13/02/2015 L’appello della Cisl: nessuno svenda la Saipem
Si continua a sorvegliare sulla vicenda Saipem, multinazionale italiana del settore energetico a rischio di vendita. Martedì 11 febbraio si è svolto presso la sede della Regione Marche l’incontro tra l’assessore al lavoro della Regione Marco Lucchetti e le oo.ss Cgil Cisl Uil e una rappresentanza della RSU aziendale. Era presente anche il sindaco di Fano Massimo seri accompagnato dal presidente del consiglio Comunali Minardi. La Cisl era rappresentata anche dal responsabile della Cisl di Fano Giovanni Giovanelli. La Rsu nel corso dell’incontro ha illustrato la situazione del Gruppo Saipem all’interno del gruppo Eni e le motivazioni della vendita della Siapem ad investitori stranieri. Il sito di Fano, eccellenza nella progettazione di condotte, occupa 1200 addetti più un notevole indotto di ditte fornitrici e rappresenta una eccellenza nella progettazione di condotte . SI è concordato di attivarsi immediatamente per la convocazione al Mise (Ministero per l’industria e lo sviluppo economico) di tutte le parti coinvolte in questa difficile vertenza. Dopo l’incontro nazionale delle categorie sindacali che seguono la vicenda Saipem, verrà richiesto l’immediato il coinvolgimento del Ministro per lo sviluppo economico assieme alle istituzioni regionali dove sono presenti i siti della Saipem ( Marche, Lombardia, Lazio, Calabria, Veneto, Sardegna) La Cisl di Fano esprime particolare preoccupazione per questa atipica vertenza in quanto si vuole smantellare una azienda tecnologicamente avanzata dall’alto know how in termini di progettazione , con un consistente e significativo portafoglio ordini acquisiti per i prossimi due anni, una elevata competenza professionale e tecnica degli addetti impiegati, e soprattutto la Saipem nel panorama internazionale è una punta di diamante nella progettazione di impianti per la raffinazione di oli minerali, nel loro trasporto e per tutte le fasi necessarie alla realizzazione delle opere progettate. “Il territorio fanese non può perdere questo sito produttivo,  - afferma Giovanni Giovanelli – basti immaginare le gravi ricadute occupazionali”. La Cisl di Fano seguirà con il massimo sforzo questa vertenza e si adopererà in raccordo con le istituzioni regionali e nazionali per la salvaguardia della Saipem e del sito di Fano. "Nessuno svenda la Sapiem – conclude Maria Grazia Santini della Femca Cisl - una delle poche eccellenze italiane e del nostro territorio”.
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11/02/2015 Trenitalia chiude il deposito di Fabriano. Fit Cisl Marche: riqualificare per salvare il lavoro
Chiusura del sito manutentivo Trenitalia di Fabriano entro la fine dell’anno, è quanto è stato comunicato recentemente dal Direttore del Trasporto Regionale Marche. Una chiusura causata dalla dismissione dei vecchi locomotori 668 e dell’arrivo dei nuovi treni ATR 220.  Per la Fit Cisl Marche è possibile una riqualificazione per scongiurare la chiusura definitiva. Proprio in questi giorni  la Fit Cisl Marche è venuta a conoscenza che  la società RFI sta elaborando un progetto per un sito di manutenzione per i mezzi d’opera e di servizio addetti al mantenimento - riparazione dei binari e della linea elettrica (carrelli, mezzi per il rincalzamento dei binari, scale semoventi, ecc…) da posizionarsi nel centro Italia. Secondo Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche: «Il nuovo progetto di manutenzione di RFI  appare ideale per un impianto come quello di Fabriano che, da sempre e con professionalità adeguate, gestisce la manutenzione dei mezzi diesel. Sollecitiamo la  politica e le Istituzioni locali a farsi parte attiva per un confronto con RFI affinché vengano scelte le Marche per la realizzazione del nuovo sito di manutenzione  ciò consentirebbe di mantenere un importante impianto manutentivo nel nostro territorio - conclude Ascani - ma sopratutto sarebbe una  garanzia per i lavoratori ed un ulteriore prospettiva di sviluppo occupazionale nel fabrianese.»
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10/02/2015 Garanzia Giovani, compensi ai tirocinanti: pochi ed in ritardo
Molti giovani che hanno aderito al Programma Garanzia Giovani, partecipando alla misura dei tirocini, esprimono preoccupazione e delusione a causa dei ritardi nel pagamento delle indennità  e dell’ assottigliamento dell’importo loro dovuto. «Come  Cisl Marche abbiamo cercato di fare chiarezza. In un recente incontro con la Regione, insieme alle altre Parti Sociali, abbiamo chiesto l’attivazione celere delle altre misure previste dal Programma e abbiamo sollecitato i pagamenti delle indennità ai giovani tirocinanti.»afferma  Roberta Fabretti del Dipartimento Mercato del Lavoro della Cisl Marche. Grande è stato l’interesse dei giovani e  dei datori di lavoro alla misura dei Tirocini nell'ambito di Garanzia Giovani, fino a pochissimo tempo fa unica misura attiva, tra quelle previste. Nella nostra Regione, tra settembre e novembre, sono stati autorizzati 2.805 tirocini; a questi si aggiungono altri 1.000 tirocini attualmente sospesi ed in attesa di autorizzazione a causa dello splafonamento del budget  destinato a questo intervento.  L’ intenzione della Regione è quella di finanziarli con spostamenti di spesa tra altre misure del programma  che verranno cofinanziate con FSE. Ora che, finalmente, si stanno sbloccando i pagamenti dei primi tirocini attivati a settembre – ottobre, l’amara sorpresa di molti ragazzi è quella di vedersi erogati 380 euro invece che 500, perché il 23% è trattenuto dall’Inps, di cui la gran parte delle Regioni ha deciso di avvalersi per il pagamento delle indennità ai tirocinanti. L’indennità corrisposta al tirocinante, infatti, è considerata reddito assimilato a quello da lavoro dipendente  ed è soggetta pertanto a regime della tassazione corrente con le aliquote e le detrazioni previste dal Tuir, il Testo Unico delle Imposte sui Redditi. L’Inps infatti rilascerà la certificazione unica dei redditi e i ragazzi potranno quindi recuperare quel 23% solo l’anno dopo presentando la dichiarazione dei redditi. «Questo ci sembra decisamente penalizzante e complicato» sostiene Roberta Fabretti del Dipartimento Mercato del Lavoro della Cisl Marche. «Stiamo sollecitando che la questione, molto sottovalutata a livello nazionale, possa trovare, per Garanzia Giovani, una soluzione rapida e adeguata». Per la Cisl, in tempi difficili come quelli attuali, Garanzia GIOVANI è un’occasione che non va dispersa  per i tanti ragazzi che vorrebbero mettersi in gioco ma non sanno come proporsi o verso cosa orientarsi. «E’ grave che i giovani che hanno riposto speranze ed aspettative su questo Programma vengano delusi. – conclude Roberta Fabretti  della Cisl - Continueremo a sollecitare l’impegno delle istituzioni ad ogni livello perché siano garantite misure ed opportunità di qualità e in tempi certi»
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10/02/2015 Curare la cura, il focus group fa tappa nelle Marche
I pensionati Cisl delle Marche si interrogano sul tema del lavoro di cura.  Attraverso la modalità del focus group, venerdì 6 febbraio hanno organizzato un incontro al quale hanno partecipato dirigenti sindacali, funzionari della Regione Marche e dell'Asur, dirigenti di cooperative sociali, operatori dei servizi di assistenza agli anziani e dei Centri per l'impiego. L'obiettivo era riflettere, partendo ognuno dal proprio punto di vista, sul rapporto tra cura e lavoro. "Quest'incontro - sostiene la Coordinatrice donne della FNP nazionale Maria Trentin - si svolge nell'ambito del Progetto di ricerca - azione "Curare la cura", promosso dal Coordinamento donne della FNP Nazionale, che toccato anche altri temi, quali la cura e le istituzioni e la cura e la famiglia". "La particolarità del lavoro di cura - ha sostenuto il Dott. Luca Romano, Direttore del Progetto - è insito nell'importanza al suo interno delle relazioni e della sensibilità verso l’anziano“. I partecipanti al focus group hanno dibattuto su qual è la situazione nelle Marche, dove  il numero degli anziani non autosufficienti è in continua crescita. Aumentano anche i malati cronici e di conseguenza il personale impiegato nei servizi socio sanitari. Questo rende necessaria una riflessione sul rapporto tra domanda ed offerta nel lavoro di cura, sia domiciliare che prestato in residenze assistenziali. Come nel resto d’Italia, si sta verificando un  forte sviluppo della domiciliarità con la presenza di un numero elevato di assistenti familiari private. Al centro delle riflessioni le peculiarità del lavoro di cura: forte rischio di contrarre malattie a carico dell'apparato muscolo scheletrico o di sviluppare il burn out, importanza di una formazione adeguata del personale, necessità di integrare politiche sociali, sanitarie e politiche del lavoro. Secondo il Segretario dei pensionati Cisl Marche Dino Ottaviani "occorre  ricostruire un sistema che ripensi in maniera integrata, metta a sistema i vari soggetti che lavorano su questi temi e dia dignità al lavoro di cura. Uno dei rischi di chi fa assistenza domiciliare è la solitudine, per questo la Fnp Marche ha pensato a progetti volti alla socializzazione tra le persone attraverso volontari e rapporti di  buon vicinato  per evitare l’ isolamento". “Il rischio - conferma il Segretario regionale della Cisl Marche Sauro Rossi Rossi -  è  tornare a pensare che il lavoro di cura sia solamente femminile. Per questo serve responsabilizzare gli uomini anche attraverso incentivi specifici. Il lavoro di cura è stato riconosciuto solo quando in Italia sono arrivate le badanti.  "L’importante oggi - conclude Anna Trentin - è non scaricare questo compito solo sulle spalle delle donne. Il lavoro di cura quindi va quindi valorizzato e riconosciuto, ad esempio prevedendo contributi pensionistici o reddituali per evitare che chi presta la cura debba licenziarsi o ridurre l'orario di lavoro per stare vicino ai suoi cari".  
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09/02/2015 5 Minuti Cisl: Nuovo Presidente della Repubblica, Polizia Municipale Ancona, Non è più come prima all'Unicam
Sergio Mattarella nuovo Presidente della Repubblica, impressioni e opinioni del mondo Cisl. Interviste a Maria Grazia Santini Femca Cisl Marche, Daniele Novelli, Fistel Cisl Marche, Gianvincenzo Leboroni Cisl Marche Università,Leonardo Bartolucci, Fim Cisl Marche e Stefano Mastrovincenzo Segretario generale Cisl Marche. Criticità Polizia Municipale Comune di Ancona. Fp Cisl Marche: "Serve la riorganizzazione del corpo".Interviste a Fabrizio Bevilacqua, Rsu Fp Cisl Marche Polizia Municipale Comune di Ancona e Luca Talevi Segretario generale Fp Cisl Marche. Non è più’ come prima: terzo appuntamento formativo per operatori e dirigenti Cisl Marche - Università di Camerino Interviste al prof. Flavio Corradini,Rettore Università di Camerino, al prof. Massimo Sargolini, docente di Urbanistica Università di Camerino e a Marco Marcatili, economista Nomisma. http://youtu.be/FOJeBm3HsrU
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06/02/2015 Piano Poste: nelle Marche 10 chiusure e 23 riduzioni d'orario
“Semplicemente irricevibile!” Unanime il commento dei sindacati di categoria sul piano di ottimizzazione della rete degli uffici postali illustrato dalla azienda alla delegazione sindacale nel corso dell’incontro del 4 febbraio scorso. Una riunione di pochi minuti. Il tempo necessario per comunicare la intenzione di chiudere 10 uffici e di ridurre l’orario di apertura di altri 23 uffici postali.  Nessuno spazio per il confronto; vaghe, assolutamente approssimate le risposte ai rappresentanti dei lavoratori da parte della azienda,  trincerata dietro le “opportunità” offerte dai decreti Scajola e dalla delibera dell’Agcom, di razionalizzare la rete degli uffici postali. Continuando su questa strada, in barba alla evidente funzione sociale e pubblica che caratterizza buona parte dei servizi offerti dal Gruppo Poste, il presidio del territorio sbandierato da Poste oggi presente nell’87% dei comuni con meno di 1000 abitanti è destinato a scendere vertiginosamente. Magari raggiungendo nei prossimi anni il livello di copertura del servizio bancario che oggi si attesta sul 23% dei comuni coperti. Sempre più le esigenze di bilancio sembrano essere l’unico riferimento destinato a dettare le regole anche per quanto riguarda il livello del servizio postale, anche se rimangono sconosciute le soglie minime di fatturato necessarie a garantire la apertura degli uffici nei territori commercialmente meno appetibili. Molte le contraddizioni di questa riorganizzazione rispetto alle promesse contenute nel Piano strategico presentato poche settimane fa agli stakeholders,  ed alle affermazioni dell’AD, Francesco Caio, secondo il quale “Poste 2020 dovrà essere azienda sociale e di mercato, più vicina ai Clienti e alle loro esigenze”. Il piano di interventi (razionalizzazioni e chiusure) invece penalizza e discrimina le comunità più piccole della regione.  Secondo i nostri osservatori, la cittadinanza chiede ben altro alle istituzioni. Cura e manutenzione del territorio non passano solo attraverso la politica regionale e unitaria; passano anche attraverso la accessibilità ai servizi pubblici, come quelli garantiti da Poste Italiane. Siamo decisamente contrari al piano, che qualora venisse attuato produrrebbe drastiche riduzioni del servizio in 28 comuni. Non è cosa da poco: circa  16.000 cittadini (oltre 6.000 famiglie) resterebbero senza ufficio postale;  mentre altri 22.000 cittadini (9,000 famiglie) dovranno accontentarsi delle poche giornate di apertura che Poste ancora per poco tempo, possiamo pensare, ha ritenuto di mantenere. Si tratta di interventi inutili anche sul fronte della organizzazione del lavoro. Insufficienti a risolvere i problemi e le criticità che pesano sulla organizzazione di Mercato Privati denunciati dalle segreterie regionali di categoria alla dirigenza locale. Confidiamo in un forte intervento da parte di istituzioni, amministratori locali, ANCI e UNCEM. E’ necessario unire tutte le forze, fare quadrato, affinché Poste riveda le proprie decisioni.Le Segreterie Regionali dei Postali di CGIL CISL UIL CISAL e CONFSAL IL PIANO DI POSTE ITALIANE NELLE MARCHE Lettera inviata a Poste Italiane Lettera inviata ai Sindaci
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06/02/2015 Industrie nel Piceno: dalla Maflow alla PFIZER arrivano segnali di tenuta
Leggera ripresa dell’attività produttiva con l’ anticipazione di nuovi investimenti, ma soprattutto per il 2015 il non utilizzo degli ammortizzatori sociali come invece era stato nel 2014, è stato comunicato, nei giorni scorsi, alle rappresentanze sindacali dalla Maflow s.p.a  società leader nel settore della componentistica automotive, di Ascoli Piceno. Segnali positivi arrivano anche dallo stabilimento di Ascoli della  Pfizer s.rl., una delle più grandi società del mondo operante nel settore della ricerca, della produzione e della commercializzazione di farmaci. Il 2015 sarà un anno di espansione, l’azienda ha riferito ai sindacati “investimenti pari a 7 mln di euro e nuove linee di produzione in avvio”. Un incremento di risorse e produzione frutto di una positiva contrattazione aziendale con accordi che hanno previsto l’inserimento di strumenti di flessibilità importanti, come ad esempio  la regolamentazione del lavoro straordinario del sabato. «Siamo molto soddisfatti per questi segnali positivi, soprattutto di questi tempi– afferma Marsilio Antonucci della FEMCA CISL - frutto anche di una responsabile azione sindacale condotta in questi anni in un territorio gravemente colpito dalla crisi. “
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05/02/2015 “Responsabilità e coraggio di scegliere. I giovani investano sulle passioni” Ferracuti all’inaugurazione dell’Anno Accademico di UNICAM
Inaugurato oggi il 679° Anno Accademico dell’Università di Camerino, presente Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche, che  a nome di CGIL,CISL,e UIL, nel suo intervento  ha ribadito:« Sono sette anni che stiamo attraversando una pesante e complessa trasformazione verso una nuova epoca. Stiamo di fatto muovendo i primi passi dentro un’epoca che è nuova, dove “niente è più come prima”. Non possiamo permetterci di aspettare, di sederci e osservare quello che accade, ma dobbiamo essere protagonisti del cambiamento, assumerci la responsabilità di decidere dove vogliamo andare, di costruire insieme una visione del nostro territorio. Le energie positive debbono trovare la forza e le modalità per dialogare, confrontarsi e immaginare insieme il futuro. Dobbiamo avere il coraggio di scegliere e innovare con intelligenza. La conoscenza e la ricerca devono ricongiungersi con lo sviluppo economico, produttivo e sociale. Senza questa alleanza il futuro sarà ancora più duro. Tutto il mondo del lavoro, e il sindacato in particolare, vuole aiutare questo incontro. Perché è lì che nasce il lavoro.  Con l’Università di Camerino abbiamo già iniziato a farlo. La Consulta per il lavoro e la valorizzazione della persona credo sia una sperimentazione unica in Italia e va in questa direzione: ha l’obiettivo di progettare nuove forme di sviluppo, in grado di costruire lavoro, ricchezza e benessere alla portata di tutti, durevole e sostenibile nel tempo».  In conclusione del suo intervento Ferracuti si è rivolto agli studenti: « vogliamo percorrere con più determinazione qualche tratto di strada insieme a voi, proprio mentre state costruendo un’ipotesi su come tenere insieme capacità personali e progetto professionale. Non è semplice. Spesso sembra impossibile, visti i dati sulla disoccupazione giovanile. Ma non possiamo non provarci, perché è questione vitale per tutti. E’ il momento di fare un passo avanti nel modo di guardare a questo orizzonte. Paradossalmente, proprio in un periodo che appare a tutti senza certezze, c’è più spazio per costruire i nostri progetti dentro la realtà, poiché è una realtà tutta da riempire o, addirittura, da ricreare. Questo più che mai è il tempo di investire sulle vostre passioni, di coltivare le vostre attitudini, di edificare le vostre conoscenze perché è a partire dalle vostre competenze che costruiremo insieme il nostro e il vostro futuro. Non rinunciate a sperare e ad impegnarvi per raggiungere i vostri obiettivi e realizzare le vostre ambizioni.»
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05/02/2015 Sicurezza nei luoghi di lavoro: Quale ruolo dei rappresentati dei lavoratori e il rapporto con gli organi di vigilanza
I Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ( RLS)   svolgono un ruolo importante e fondamentale per scongiurare  che l’individuazione e le valutazioni dei rischi, nei luoghi di lavoro, siano ridotti a puri atti formali. Il D.Lgs 81/08 affida agli RLS  funzioni di controllo e promozione ponendoli al centro del sistema aziendale e interfaccia tra datore di lavoro e strutture esterne di supporto. Per individuare e riflettere su quelle che possono essere  nello specifico le relazioni reciprocamente utili tra RLS e operatori dell’organo di vigilanza e ASUR, a garanzia di una maggior tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, la Cisl Marche organizza un seminario di approfondimento Venerdì 6 gennaio 2015 ore 9,00  presso AUDITORIUM “UBALDO TACCONI”CASSA EDILE ANCONA – VIA FILONZI,1 ANCONA. Ai lavori, introdotti da Sauro Rossi, Segretario Cisl Marche e coordinati da Massimo Giacchetti, responsabile Cisl Marche della sicurezza nei luoghi di lavoro, parteciperanno i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e i rappresentati degli organi di vigilanza ASUR – Area Vasta 2 di Jesi, Area Vasta 1 di Fano e Area Vasta 4 di Fermo. Al termine dell’incontro, Massimo Corvatta RLST Cisl, presenterà il Forum RLS Cisl.
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03/02/2015 Il punto sulla Sanità marchigiana della Cisl Marche diretta èTv Marche
    BUONGIORNO MARCHE èTVMARCHE in diretta dall' OSPEDALE REGIONALE DI TORRETTE di Ancona  IL PUNTO SULLA SANITÀ' MARCHIGIANA Riforma sanitaria, le richieste alla nuova Regione, mobilità passiva, liste di attesa, INRCA, Salesi, Casa della Salute, e tanto altro. Linda Cittadini, intervista : Stefano Mastrovincenzo,segretario generale Cisl Marche, Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche, Laura Cesari, infermiera Salesi, Maurizio Giordani, autista 118, Patrizia De Paolis, Fnp Cisl Marche, Alessandro Mancinelli, Ast Ancona, Raffaele Miscio, Fp Cisl Marche.http://youtu.be/9heULPa0J-Q
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02/02/2015 "Non è più come prima" Seminario Cisl Marche Università di Camerino
Domani 3 Febbraio dalle ore 9,30 alle 17,00 a Sala della Muta, Palazzo Ducale-  Università di Camerino, Piazza Cavour, terzo appuntamento del percorso di formazione per dirigenti e operatori della Cisl Marche  in collaborazione con le Università Marchigiane. Dopo il saluto del Magnifico Rettore dell’Università di Camerino, prof. Flavio Corradini,  ci saranno gli interventi del prof. Stefano Bartolini, Università di Siena, “Progettare felicità. Il benessere nell’economia, nel lavoro, nelle istituzioni, nelle città” e del prof.  Massimo Sargolini, Università di Camerino, “Progettare felicità. Il benessere nell’economia, nel lavoro, nelle istituzioni, nelle città”. Nel pomeriggio si approfondiranno le tematiche più legate ai fondi di sviluppo territoriale, quali vision, opportunità ed esperienze a servizio delle Marche con Marco Marcatili (Nomisma),  che commenterà il caso “Sinergie rigenerative” dell’Area industriale Vela di Corte Franca e il progetto “Rigeneriamole” del Gruppo Industriale Maccaferri. Saranno ospiti: Roberto Bocchio (Filca Cisl Brescia), Massimiliano Botti (Università di Brescia), Massimo Pinardi (Responsabile Relazioni Istituzionali di SECI Real Estate SpA, Gruppo Industriale Maccaferri. Il processo di sviluppo, che per decine di anni aveva caratterizzato le Marche, si è da tempo interrotto. Nonostante alcuni dati che qualcuno interpreta come l’inizio di un’inversione di tendenza, l’immagine della “regione di mezzo” resta ferma, soprattutto se si misura lo sviluppo dei territori marchigiani solo con dati  riferiti al sistema industriale e  all’occupazione.  « Lo sviluppo dei nostri territori diviene una priorità non solo per politica e imprese, ma anche per l’agenda dei lavoratori e del sindacato  – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche - perché è solo da lì che il lavoro  può rinascere. Siamo convinti che la necessità e l’opportunità anche per il sindacato è quella di contribuire a generare prospettive e situazioni di cooperazione, partecipazione, relazionalità, imprenditività, sostenibilità, andando oltre la mission più tradizionale.» Territorio e città, ambiente ed energia sono chiavi essenziali di uno sviluppo sostenibile e interrogano tutto la comunità regionale  anche in un’ottica di utilizzo efficace e selettivo dei Fondi europei.
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02/02/2015 5 Minuti Cisl: Mobilitazione Fai, Rischio chiusura Uffici Postali, Sciopero Bancari
La Fai Cisl non rinuncia ma rilancia. Mobilitazione nazionale per il rilancio del settore agro-alimentare, della pesca e della forestazione. Ad Ancona presidio dei lavoratori in Regione. Le interviste a Marco Menichelli, operaio del vivaio forestale di Pollenza ( MC) , Raffaele Formato,dipendente sistema allevatori ARA Marche e Silvano Giangiacomi Segretario generale Fai Cisl Marche. Poste Italiane, nelle Marche a rischio nuove chiusure per gli uffici postali minori, è quanto previsto dal piano industriale di Poste. Sindacati in allarme. Le interviste a Gabriele Lalli, coordinatore Ancona Slp Cisl Marche e Dario Dominici Segretario generale SLp Cisl Marche. Sciopero Bancari a tutela del rinnovo contrattuale e per una Banca al servizio del Paese. Le interviste a Andrea Giovannetti, rappresentante sindacale Fiba Cisl Monte Paschi di Siena e Gianni Gianuario, Segretario generale Fiba Cisl Marche. http://youtu.be/ZB2Dwu9wP3A
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30/01/2015 Il ripristino della tratta ferroviaria Fano – Urbino. Le riflessioni della Cisl
Periodicamente, riappare l’annoso dibattito se ridare nuovo respiro e ruolo alla dismessa tratta ferroviaria Fano e Urbino. L’idea evoca indubbiamente suggestive riflessioni per la rivalorizzazione di un tratto paesaggistico dell’entroterra Urbinate e fanese di sicuro richiamo per lo sviluppo delle attività turistiche, come evoca altrettante considerazioni di convenienza sul versante dei trasporti, posto che la ferrovia alleggerirebbe il peso di quello su gomma a beneficio certo della qualità della vita e dei costi. Il problema su cui riflettere attentamente, per la CISL di Pesaro, Urbino e Fano, è esattamente l’incidenza dei costi e la sostenibilità di un progetto complesso che coinvolge diversi livelli istituzionali e che interessa un territorio che nel corso di tanti anni ha subito non pochi stravolgimenti ed evoluzioni demografiche. Prima di tutto, in tempi di forti riduzioni dei costi occorre comprendere bene chi dovrà farsi carico dei costi di progettazione e realizzazione, lo stato centrale o le istituzioni regionali e locali ? Il rapporto costi benefici sosterrà l’eventuale approccio in positivo all’idea progettuale? Le condizioni di elevata antropizzazione dell’area, consentono ancora la convivenza di una strada ferrata in rapporto alle modificazioni apportate ? Siamo convinti che questi interrogativi devono necessariamente essere affrontati preliminarmente ad ogni e qualsiasi confronto di merito progettuale se davvero si vuol passare dall’idea suggestiva all’impegno fattivo di rendere realtà un trasporto più eco compatibile per il territorio. Certamente, se questi interrogativi dovessero essere sciolti in positivo da un confronto serio, serrato e non episodico, è del tutto evidente che per la CISL è indubbiamente una scommessa da affrontare e perseguire con tenacia per il bene della popolazione e dell’economia del territorio che certamente ha sofferto non poco per la dismissione della tratta. La CISL valuterà con serietà e rigore ogni confronto concreto su questo tema, perché ogni nuova opportunità di sviluppo e rilancio del territorio è un dovere a cui una forza sociale come il Sindacato e la Cisl in particolare, non può sottrarsi.
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29/01/2015 Sciopero intelligente trasporto pubblico, raccolta firme a Recanati
Prosegue la campagna di  raccolta firme,  promossa dalla Fit Cisl, per presentare una legge di iniziativa popolare che cambi le regole dello sciopero nei servizi pubblici essenziali in particolare nel trasporto pubblico. Sabato  30 gennaio dalle ore 9,00 alle ore 12,30 al mercato di Recanati sarà possibile firmare per dire basta  a forme di sciopero che creano solo disagi ai cittadini e rabbia nei lavoratori, che il più delle volte sono costretti a scioperare per tentare di vedere rispettati i propri diritti, perdendo parte dello stipendio per le giornate di sciopero effettuato, senza risolvere alcunché. Colpiti anche i sindacati che, proclamando uno sciopero, tentano semplicemente  di far rispettare alle aziende gli impegni sottoscritti nel contratti collettivi di lavoro, sono considerati gli unici responsabili politici di tutto quello che accade.  Per assurdo chi beneficia dello sciopero così come oggi è regolato sono  le aziende che in caso di sciopero non usano i propri mezzi, non consumano benzina, non usano elettricità, non pagano i lavoratori ma ricevono comunque i soldi pubblici per un servizio che per loro responsabilità non forniscono. Per questo la Fit Cisl, già da alcuni mesi, ha avviato una raccolta firme in tutta Italia per  poter presentare direttamente in Parlamento, con una legge di iniziativa popolare come previsto dalla Costituzione,  una proposta che cambi le regole contenute nella legge n. 146 del 12 giugno 1990 che regola oggi lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. I punti della proposta Fit Cisl: Riequilibraregli effetti prodotti dallo sciopero sui lavoratori e sugli utenti, rispetto a quelli prodotti sulle aziende che operano in regime di sovvenzione pubblica :in caso di sciopero nazionale di durata superiore alle 24 ore effettuato a sostegno del rinnovo del CCNL, le aziende che ricevono soldi pubblici per oltre il 50 % del fatturato saranno costrette a versare una quota parte di tali soldi nei fondi di solidarietà bilaterale della categoria. Indennizzare,seppur parzialmente, gli utenti per i disagi subiti in caso di sciopero: consentendo agli utenti di accedere gratuitamente al servizio durante le fasce così dette "garantite". Ridurreconsiderevolmente il numero di scioperi effettuati: rispettando i diritti dei lavoratori e responsabilizzando le aziende anche sotto il profilo economico.  
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29/01/2015 Una nuova stagione per la contrattazione sociale
Linee guida per una nuova stagione della contrattazione territoriale e sociale nelle Marche - gennaio 2015 La crisi economica ed occupazionale che, da anni, sta duramente coinvolgendo anche la nostra regione, non accenna ad allentarsi. Il 2015 sarà un altro anno particolarmente difficile e, per il sindacato, continuerà ad essere centrale l'impegno per sostenere l'occupazione e per contenere le ricadute sociali della crisi sui lavoratori e sui pensionati, favorendo al contempo la trasformazione del nostro tessuto sociale e produttivo in grado di interpretare le nuove sfide e garantire una stagione di rinnovata coesione sociale. In quest'ottica, la contrattazione confederale, territoriale e sociale, rappresenta uno strumento importante per attivare e orientare le politiche locali a tutti i livelli e richiede uno sforzo sinergico convinto di tutte le strutture sindacali, anche di categoria. Vi sono, naturalmente, alcuni elementi di contesto di cui dobbiamo necessariamente tener conto. • Innanzitutto gli aspetti economici e sociali, in particolare il peso che continueranno ad avere le problematiche dello sviluppo, dell'occupazione e dei redditi, in una regione come le Marche, in cui, purtroppo, non si scorgono i segnali di ripresa, pur timidi, ravvisabili in altre aree del Paese. Questo presuppone la capacità di orientare le politiche locali su misure che intercettino queste emergenze e, dal momento che le pressoché uniche risorse pubbliche disponibili per sostenere il lavoro e l'economia derivano dai Fondi Comunitari, diventa fondamentale agire sugli stessi garantendo selettività e integrazione nel loro impiego, celerità dei tempi di attivazione, metodo partecipativo nella gestione; • I ripetuti tagli ai trasferimenti alle Regioni ed agli enti locali, da ultimo con la legge di stabilità 2015, rendono necessario uno sforzo comune per modificare una politica che sta mettendo in discussione il ruolo delle autonomie locali e, soprattutto, la possibilità, per loro, di garantire servizi fondamentali per le popolazioni. In ogni caso, in un contesto di risorse limitate e decrescenti, a fronte di un bisogno di servizi e tutele che invece tende a crescere, è necessario mettere in campo politiche basate sull’equità, sulla redistribuzione, sul contrasto agli sprechi, su una maggiore efficienza dei servizi e dell’amministrazione. • Un altro aspetto riguarda la ridefinizione degli assetti istituzionali in corso, in particolare con l'incerta evoluzione della vicenda delle Province, l'obbligo della gestione associata dei servizi e delle funzioni nei piccoli comuni, la proposta della Giunta regionale che individua gli ambiti ottimali per la gestione associata e la legge regionale sulle Unioni dei comuni Montani, nonché la legge regionale sul welfare e i relativi assetti degli ambiti sociali. I pesanti tagli previsti dalla legge di stabilità stanno determinando la compressione delle risorse regionali e locali, in particolare per i capitoli di spesa inerenti il sociale e tutte le attività non finanziabili attraverso i fondi strutturali. La stessa legge di stabilità contiene norme relative allo società partecipate che, se non gestite all'interno di precise scelte politiche coordinate, rischiano di portare ad una situazione ingovernabile nella gestione di molti servizi e preoccupante nel rapporto pubblico/privato; • Infine, da tempo e da più parti, è in atto un attacco al sindacato e alla sua funzione di rappresentanza generale e confederale. Si vuole negare la sua titolarità negoziale su temi che incidono sul mondo del lavoro, come le politiche di sviluppo, fiscali, previdenziali ed anche sulle norme del lavoro in senso stretto. Vi è il rischio che questo atteggiamento prenda piede anche localmente, considerando che, da tempo, il livello e la qualità della partecipazione, anche nella nostra regione, non è certo da considerarsi soddisfacente, pur essendo le Marche una realtà dove le esperienze di negoziazione territoriale sono state diffuse. Il rilancio della contrattazione sociale e territoriale è quindi anche funzionale a riaffermare il nostro ruolo, di sindacato confederale che, sulla base della sua rappresentanza reale, ha l'ambizione di contribuire con la sua azione non solo a difendere gli interessi specifici della sua rappresentanza, ma di essere un soggetto fondamentale per lo sviluppo e l’evoluzione delle nostre comunità. In questo contesto economico, istituzionale e sociale le confederazioni sindacali devono quindi assumere la contrattazione territoriale e sociale come uno strumento prioritario, raccordandola sempre di più a quella aziendale e di settore e agli interventi generati dalla bilateralità. Partendo dall'esperienza fino a qui condotta, e considerando la rilevanza dei problemi che abbiamo da affrontare, è necessario porsi l'obiettivo di estendere e qualificare la contrattazione, introducendo anche elementi di novità che attengano ai temi da affrontare, agli interlocutori ed al percorso da seguire. In particolare: • il confronto dovrà tenere assieme le problematiche riguardanti i bilanci preventivi, le politiche di welfare, le politiche tributarie e tariffarie, le questioni del lavoro, dello sviluppo locale e territoriale, in forma integrata. • Pertanto è necessario individuare una pluralità di interlocutori, istituzionali e socio-economici, e relative sedi negoziali, in rapporto alle diverse questioni affrontate (Regione,Comuni singoli o associati, Ambiti territoriali sociali, Province, Associazioni imprese, Banche, Università, Centri tecnologici e di ricerca, Camere di Commercio, Aziende e Aree vaste sanitarie, ATO, società che gestiscono servizi di pubblica utilità, Terzo settore, Scuole, Fondazioni, Volontariato). • Le piattaforme, o i documenti, che proporremo ai nostri interlocutori, a partire da quelli inviati ai Comuni singoli o associati, dovranno essere il più possibile specifici rispetto alle diverse situazioni, precisando obbiettivi, azioni attese e beneficiari. Dovranno essere in grado cioè di raccogliere gli elementi propri di ogni diversa realtà, basati sulla raccolta di precise istanze e su bisogni direttamente rilevati. Il percorso di predisposizione delle piattaforme dovrà vedere il coinvolgimento di tutte le strutture del sindacato, dei delegati, dei lavoratori e dei pensionati, attraverso attivi territoriali, assemblee nei luoghi di lavoro, assemblee nei territori per coinvolgere lavoratori delle piccole imprese, pensionati, disoccupati, precari, studenti. Importante dovrà essere l’impegno per individuare reti di partenariato volte ad ampliare la portata ed aumentare l’efficacia delle azioni. • L'attività negoziale deve essere sostenuta dal coinvolgimento dei lavoratori e, se necessario, anche da specifiche iniziative dirette (comunicati stampa, volantinaggi, presidi). • L'esito della contrattazione deve essere ugualmente oggetto di informazione e verifica con i lavoratori ed i pensionati. Il confronto territoriale si dovrà sviluppare in stretto rapporto con quello che si realizza a livello regionale sulle seguenti principali tematiche: Politiche del lavoro e dello sviluppo Fermo restando l'obiettivo di dare continuità ed estendere l'esperienza dei fondi anti-crisi, in particolare per sostenere i lavoratori e le famiglie sul piano del reddito ed dell'accesso ai servizi, è necessario avviare ulteriori azioni che, attraverso un rapporto più stretto fra i servizi sociali dei Comuni, gli Ambiti Sociali ed i Centri per l'Impiego, l’orientamento e la formazione, favoriscano l'inserimento o il reinserimento lavorativo, integrando maggiormente le politiche sociali con quelle del lavoro. Particolare attenzione va dedicata anche a progetti sperimentali che presentino elementi interessanti ed innovativi per il sostegno alle famiglie e alle persone indigenti in un’ottica di condivisione e co-progettazione tra istituzioni, associazioni, terzo settore, imprenditoria, volontariato. Per quanto concerne le politiche territoriali e per lo sviluppo, essendo nella fase di avvio la gestione della programmazione comunitaria 2014-2020, ed avendo la Regione approvato i POR e, ad integrazione dell’attività che dovrà svolgere la Cabina di regia istituita presso la Regione, è importante favorire anche localmente un coordinamento delle azioni che si possono attivare, in particolare nella gestione degli Interventi territoriali integrati, e comunque in tutte le azioni di sistema che possono essere promosse e/o gestite attraverso la partecipazione di più soggetti, pubblici e privati. A questo riguardo è opportuno individuare appositi momenti di confronto locale, coinvolgendo i soggetti, istituzionali, economici e sociali, in particolare finalizzati a far emergere progetti di qualità. Le misure sulle quali è opportuno concentrare l'attenzione nella prima fase di gestione dovranno essere quelle con un maggior impatto occupazionale ed anticongiunturale. Per sostenere il rilancio economico territoriale riteniamo importante promuovere Patti locali per lo sviluppo basati su: • incentivazioni di reti di imprese • individuazione di aree per imprese ad alta innovazione; • sviluppo di housing sociale; • verifica della possibilità di infrastrutture nuove o del potenziamento di quelle esistenti; • rafforzamento delle infrastrutture immateriali, telematiche ed informatiche; • creazione di un servizio che svolgano ruolo di facilitatore dei processi, nonché di accesso alle informazioni, alle Banche dati, rivolto agli attori economici, anche in sinergia con altri enti; • attenzione ai processi/percorsi formativi atti ad aumentare l’occupabilità dei lavoratori e la competitività delle imprese. • incentivazione del coworking volto non solo alla condivisione di spazi comuni e di spese, ma anche in grado di incentivare integrazione di professionalità e di coprogettazione soprattutto giovanili. Politiche Territoriali e Ambientali A seguito dei disastri ambientali registrati in varie parti della Regione Marche, è importante avviare ed incentivare a vari livelli un maggior controllo del territorio in termini di sicurezza e di politica ambientale. Ciò potrebbe favorire nuove sinergie e sviluppo lavorativo.Si potrebbero realizzare progetti strategici in grado di mobilitare risorse pubbliche e private verso: controllo del territorio, dei percorsi fluviali, sviluppo della mobilità sostenibile, l’efficienza energetica, l’edilizia sostenibile. Politiche sociali e della salute Considerando la crescita del disagio sociale ed economico e l'aumento della domanda di assistenza, nel confronto sui bilanci con gli EE.LL. si deve puntare a garantire il livello delle risorse e dei servizi attualmente erogati per il welfare. Fondamentale rimane la salvaguardia e la qualificazione dei servizi per la non autosufficienza e la disabilità (Sad, Sed, strutture residenziali e semiresidenziali), dei trasporti e della ristorazione scolastica e il potenziamento dei servizi educativi e per la prima infanzia (nell’ambito di un’azione più complessiva orientata a promuovere le pari opportunità e la conciliazione dei tempi) E' necessario inoltre aprire un confronto che coinvolga anche le Fondazioni bancarie le cui risorse vadano orientate prioritariamente al sociale, con una progettualità che sia integrata con quella degli altri soggetti territoriali. I tavoli sindacali istituiti a livello di area vasta e di distretto sanitario dal Protocollo regionale del 18.2.2014 devono avviarsi compiutamente e portare all'implementazione ed al monitoraggio di tutte le azioni previste nel Protocollo stesso (pianificazione, reti, mobilità passiva e liste d'attesa, occupazione, integrazione socio-sanitaria, servizi territoriali), cercando di superare le difficoltà sino ad ora riscontrate, sia a livello regionale che locale, aggravate dalle misure previste dalla legge di stabilità e dal conseguente bilancio preventivo della Regione Marche. Urgente è arrivare alla definizione di modalità di gestione che permettano una reale integrazione fra Distretti socio-sanitari ed Ats, dal momento che in una parte della regione non esiste la coincidenza fra le due dimensioni territoriali. Valorizzazione del volontariato Si ritiene importante sostenere e valorizzare l’attività delle associazioni di volontariato, a maggior ragione in questo momento di difficoltà nel quale è prioritario rinsaldare le reti solidaristiche. In particolare, per quanto concerne l’associazionismo rivolto agli anziani, vanno estese le attività che valorizzino il servizio di vicinato (compagnia, telefono amico, reti di quartiere), l’ausilio nel trasporto e nell’adempimento di impegni quotidiani (spesa, farmaci, prenotazione visite, ecc), espletamento di attività complementari all’erogazione di servizi pubblici (aiuto nei servizi culturali, sanitari, ambientali, di sicurezza stradale ecc) Le associazioni di volontariato possono inoltre gestire attività ricreative e tempo libero (centri sociali, vacanze e visite guidate, ecc). Con molte Amministrazioni comunali e/o Ambiti sociali questi progetti sono già stati definiti ed attuati: è necessario estendere e rafforzare queste esperienze. Politiche abitative L’intera politica abitativa va rilanciata in un’ottica di rivisitazione complessiva delle politica urbanistica dei vari territori e di sviluppo di nuove forme di welfare, di opportunità di lavoro e di benessere sociale e familiare, operando in stretto raccordo con i sindacati degli inquilini. Prioritario risulta essere l’intervento di sostegno verso i soggetti interessati da sfratti per morosità incolpevole e verso i giovani. Per i primi, anche attraverso la copertura delle spese relative al canone, alle utenze e le esenzioni/riduzioni tariffarie; per i secondi ipotizzando una serie di misure volte a favorire l’accesso al bene casa, in proprietà o in locazione.Nel campo delle azioni tese a calmierare il mercato delle locazioni, è importante continuare a promuovere la diffusione dei canoni concordati e spingere ad intraprendere la via della revisione delle rendite catastali. Per fronteggiare casi di emergenze e fragilità sociali è possibile sperimentare progetti di cohousing sociale e di condomini solidali. Nel quadro di iniziative di sviluppo e riqualificazione dell’edilizia popolare una particolare attenzione va data anche alla verifica di un utilizzo appropriato del patrimonio immobiliare pubblico. Politiche giovanili In un contesto di grande vulnerabilità e di crescente inoccupazione e disoccupazione giovanile che si aggira, nelle Marche, attorno al 40%, è opportuno valorizzare anche le politiche giovanili, studiando percorsi di orientamento insieme alle istituzioni e di agevolazione di iniziative economiche, commerciali e professionali; agevolare la diffusione di luoghi di aggregazione, di produzione culturale e musicale, politiche che avvicinino i giovani al mondo del lavoro, politiche di contrasto del disagio giovanile e di lotta alle dipendenze. Interventi specifici sono necessari a favore degli studenti universitari, in particolare nelle città dove si svolge l’attività didattica o dove risiedono gli studenti fuori sede (card acquisti, agevolazioni per librerie, teatro, cinema…). Politiche per l’integrazione La crisi e le recenti vicende internazionali stanno riproponendo in forme diverse anche il problema dell’immigrazione rispetto al quale sempre maggiore deve essere l’impegno per favorire l’integrazione e il dialogo. In questo senso un ruolo importante lo assolvono le scuole che promuovono e sostengono iniziative e progetti per una nuova socialità ed una coesione. Tali esperienze devono essere rafforzate attraverso il coinvolgimento delle istituzioni, della associazioni , del volontariato e del terzo settore, delle forze dell’ordine. Politiche tariffarie ed Isee Considerando le condizioni dei redditi delle famiglie, mediamente ridotti in questi anni, in particolare per i lavoratori dipendenti ed i pensionati, molti dei quali vanno verso le soglie della povertà, e tenendo anche conto della situazione deflattiva, è necessario garantire l'invarianza della media delle tariffe. L’obiettivo di garantire il gettito necessario per rispondere alla crescita della domanda senza incidere sui redditi più bassi, e al contempo favorire una redistribuzione del carico tariffario, può essere realizzato attraverso l’introduzione o un miglior utilizzo dell’indicatore Isee, possibilmente in forma lineare e omogeneo a livello di Ambito sociale, tenendo conto delle rilevanti novità legislative in materia. L’introduzione del nuovo Isee dal 1 gennaio 2015 rende necessario la gestione della transizione da uno strumento all’altro ed una rivisitazione dei regolamenti e delle delibere che stabiliscono le soglie di accesso alle prestazioni e che determinano l’entità delle compartecipazioni alla spesa degli utenti. Inoltre, al fine di sostenere i redditi di coloro che il sindacato rappresenta, è opportuno prevedere rette e tariffe agevolate per le categorie più fragili e vulnerabili, sia per servizi educativi, sociali, assistenziali a domanda, sia per i rifiuti, sia per il servizio idrico, da concordare, rispettivamente, a livello comunale e di Ato, attraverso la rinegoziazione dei regolamenti, individuando il livello di compartecipazione al pagamento dei servizi da parte degli utenti, le soglie di esenzione e/o riduzione delle rette e tariffe, ricorrendo, anche in questi casi, all’Isee. Politiche fiscali e tributarie La recente introduzione della IUC ha confermato problemi e iniquità che il sindacato aveva evidenziato e conferma l’esigenza di una complessiva riforma fiscale, compresa quella locale. Riconfermiamo, comunque, l'obiettivo di introdurre nei regolamenti comunali riguardanti la Iuc e l'addizionale Irpef, tutti quegli elementi che possano garantire una maggiore progressività ed equità dell'imposizione (progressività per scaglioni Irpef, soglie di esenzione e detrazioni, utilizzo dell'Isee) Sull’Imposta di soggiorno e su quella di scopo, occorre verificare le risorse in bilancio e a quali interventi sono destinate. Altro tema da ribadire e rafforzare è quello della lotta all’evasione fiscale anche estendendo le convenzioni con l’Agenzia delle entrate ed esercitare le attribuzioni previste dalla norma a livello sovra comunale. Potenziare gli organici dedicati a questa attività, anche attraverso percorsi di riqualificazione del personale. Le risorse recuperate da questa attività dovranno essere destinate al sostegno alle politiche sociali ed alle misure anticrisi. Riassetto istituzionale, gestione associata, riorganizzazione amministrativa e valorizzazione del personale L'incerta e contraddittoria vicenda che attiene la riforma delle Province, ed in particolare la redistribuzione delle funzioni e del personale, il difficile processo di trasformazione delle Comunità Montane in Unioni dei Comuni Montani, la proposta di deliberazione del consiglio regionale in materia di riordino territoriale e di “dimensioni territoriali ottimali ed omogenee”, le norme nazionali sulla gestione associata dei servizi e delle funzioni nei piccoli Comuni, determinano un quadro complesso e caotico nel quale e necessario muoversi cercando di avere ben chiara una visione d'insieme. Nel ribadire la nostra condivisione rispetto ad un dimensionamento ottimale che coincida, sostanzialmente, con gli attuali ambiti territoriali sociali, è necessario muoversi nelle singole realtà con tutti gli interlocutori per accelerare e favorire questo processo di aggregazione, anche promuovendo specifiche iniziative, perchè il tema della gestione associata dei servizi e delle funzioni continua ad avere una importanza strategica, per qualificare l’attività pubblica, estendere i servizi e recuperare e valorizzare risorse da reinvestire nei nuovi e crescenti bisogni. In questo contesto, si auspicano ulteriori esperienze di fusione fra Comuni, laddove la dimensione demografiche e le caratteristiche sociali e territoriali lo permettano e puntuali verifiche sui processi di aggregazione delle funzioni fondamentali avviati sulla base delle norme vigenti. A tale fine si ribadisce l’importanza che la normativa regionale sostenga con più incisività, anche finanziariamente, queste aggregazioni, ad iniziare dalle politiche sociali le cui risorse dovrebbero essere destinate prioritariamente ai servizi gestiti dagli Ambiti territoriali sociali. Servizi pubblici locali Fondamentale rimane altresì l’impegno a promuovere i processi di aggregazione, almeno a livello provinciale, nella gestione dei servizi pubblici locali a rete (con particolare riguardo a trasporti, servizio idrico e rifiuti), come già indicato nel documento sindacale unitario approvato il 29 giugno 2012. E’ necessaria un’azione articolata di concertazione con i Comuni, le Province, gli organi di governo degli ATO e le aziende operanti nel settore per mantenere aperto il confronto sulle prospettive di aggregazione, sui piani industriali e di investimento necessari per garantire la qualità dei servizi, sui bandi di gara per gli affidamenti e sui contratti di servizio. Esternalizzazioni, appalti, legalità. Altro aspetto sul quale dobbiamo porre attenzione sono i processi di contenimento delle esternalizzazioni dei servizi e delle delle consulenze esterne, soprattutto attraverso l’efficientamento della rete territoriale dei servizi e della politica di valorizzazione del personale nella pubblica amministrazione. La gestione dei servizi di pubblica utilità ed alla persona deve comunque vedere nel pubblico il ruolo di programmazione, determinazione delle condizioni qualitative e d’accesso, e gestionale, prevedendo nel rapporto con il privato, in particolare con il privato sociale, precise condizioni qualitative e di trasparenza, ad iniziare dal vincolo del rispetto delle normative e della contrattazione sul lavoro e sulla sicurezza. Per quanto concerne la gestione degli appalti, inoltre, va privilegiata la procedura dell'offerta economicamente più vantaggiosa ponendo particolare attenzione nel contrastare la concorrenza sleale e l'infiltrazione malavitosa. La costituzione della Suam ed in particolare la sua recente individuazione come Centrale unica di committenza nella Regione, ai sensi dall’art. 9 del DL n. 66/2014, può favorire un processo di razionalizzazione delle attività di appalto, e il nostro ruolo, ai diversi livelli, è fondamentale per favorire la trasparenza, l'economicità, il rispetto delle norme e delle clausole sociali. In questo senso è importante sollecitare l'adesione di tutti i soggetti pubblici appaltanti, compreso le società partecipate, ad aderire al nuovo sistema, appena verranno determinate le condizioni operative a livello regionale. Il taglio ai trasferimenti operati dallo Stato, ed il conseguente bilancio preventivo della Regione Marche, pone a rischio anche l’occupazione e le condizioni di lavoro in tutte quelle attività gestite in appalto. Questo deve indurci a sollecitare le amministrazioni a fare in modo di garantire le risorse necessarie, per dare continuità ai servizi ed evitare ulteriori pesanti problemi occupazionali. Sulle questioni relative alla legalità ed agli appalti le confederazioni regionali, coinvolgendo tutte le loro strutture, predisporranno a breve una specifica piattaforma unitaria. Personale I processi di riorganizzazione territoriale e le misure sul personale rischiano di mettere in discussione non solo le professionalità e le condizioni di lavoro, ma la stessa occupazione, come la vicenda delle Province sta a dimostrare. Il problema riguarda tutte le tipologie di lavoro, ad iniziare dai lavoratori precari e operanti negli appalti. Con l'istituzione del Tavolo regionale delle autonomie ci si è posto l'obiettivo di governare questi processi, e anche localmente, in particolare a livello di area vasta, andranno attivati i momenti di confronto con lo stesso obiettivo. Va inoltre sviluppato con ogni Amministrazione, in stretto raccordo con le federazioni di categoria, un confronto teso ad individuare le forma attraverso le quali, all’interno di specifici progetti di efficientamento della P.A. (compresi i Piani di razionalizzazione), si possano qualificare i percorsi professionali dei dipendenti, implementando i Fondi per la contrattazione integrativa, considerando che il progressivo assottigliamento di questi fondi, unita ai ripetuti interventi legislativi sui CCNL, ha reso difficile la politica di coinvolgimento dei lavoratori nei meccanismi di miglioramento dell’organizzazione del lavoro.
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28/01/2015 Riordino delle Province, la Regione intervenga al più presto
L’incertezza sul futuro dei dipendenti delle Province necessita di risposte chiare e veloci. Chiediamo alla Giunta regionale di completare l’esame della proposta di legge sul riordino delle funzioni e trasmetterla a breve al Consiglio in modo da garantire l’impegno assunto con i lavoratori di giungere all’adozione definitiva entro il mese di marzo. Come Cgil, Cisl e Uil delle Marche abbiamo già rappresentato alla Giunta la necessità di individuare le risorse per garantire copertura finanziaria allo svolgimento delle funzioni trasferite alla Regione e a quelle rimanenti in capo alle Province. Il futuro occupazionale dei dipendenti delle Province deve essere garantito con maggiore chiarezza, prevedendo espressamente il trasferimento alla Regione del personale afferente alle funzioni riallocate al livello regionale. Inoltre va avviato con assoluta urgenza un monitoraggio dei posti disponibili negli Enti locali delle Marche e nelle amministrazioni pubbliche di competenza regionale e da destinare alla ricollocazione del personale provinciale in mobilità. Per quanto riguarda il riordino delle funzioni condividiamo la scelta di fondo di trasferire alla Regione buona parte delle funzioni non fondamentali delle Province, ma riteniamo che le competenze provinciali in materia di servizi sociali possano essere utilmente trasferite ai Comuni per esercitarle in forma associata attraverso gli Ambiti Sociali. Occorre poi fare maggiore chiarezza sul futuro di alcuni importanti comparti delle Province, come l’agricoltura. Chiediamo che venga presto riconvocato il Tavolo Autonomie Locali, istituito proprio per governare in modo partecipato questo delicato processo di riforma.Le Segreterie regionali di Cgil Cisl UIl Marche
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27/01/2015 Poste, Slp Cisl Marche in allarme: disagi in aumento, rischio nuove chiusure
«Esprimiamo forte  preoccupazione rispetto ad alcune azioni contenute nel piano industriale di Poste Italiane  presentato in questi giorni ai sindacati di categoria, che rischiano di avere un impatto negativo nei confronti delle comunità locali. In particolare ci riferiamo alla intenzione aziendale di razionalizzare ulteriormente la presenza degli uffici postali sul territorio concentrando la propria presenza nelle zone più redditizie». E’ l’allarme lanciato ad ANCI UNCEM e ad una trentina di Sindaci su tutto il territorio regionale dalla Spl Cisl Marche  «E’ evidente che  la politica industriale dell’azienda,  mirando a concentrare la propria presenza sui territori più ricchi, non colga le opportunità che  una rete disseminata su tutto il territorio, offre ai cittadini e all'intera economia regionale.  - afferma Dario Dominici, segretario generale Slp Marche - Abbiamo  convocato una ventina di assemblee  su tutto il territorio regionale,  che si terranno nei primi 13 giorni di Febbraio, per illustrare ai dipendenti di Poste Italiane e agli amministratori locali i  rischi contenuti nel piano industriale 2015 2019.  Siamo pronti a spiegarlo anche ai cittadini. » Intanto oggi è arrivata  la convocazione da parte della azienda per il prossimo 4 febbraio, con all'ordine del giorno il piano interventi di ottimizzazione della rete degli Uffici postali riferito al 2014. «La Slp- Cisl Marche anche il 4 febbraio ribadirà  a Poste Italiane - conclude Dominici -  il  netto dissenso a provvedimenti aziendali di chiusure\razionalizzazione della rete degli uffici postali.»
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26/01/2015 GAPs, Giovani, Adulti, Pensionati: insieme per crescere e costruire una comunità solidale
Mercoledì 28 Gennaio dalle ore 9,00  presso la Casa Aura – Santa Colomba di Pesaro  appuntamento conclusivo del “Laboratorio dei Saperi e dei Sapori” iniziativa prevista all'interno del progetto Regionale “GAPs, Giovani, Adulti, Pensionati:insieme per crescere e costruire una comunità solidale” promossa dall’’ANTEAS MARCHE, in collaborazione con l’Istituto  Alberghiero S.Marta-G.Branca di Pesaro, l’Anteas di Pesaro e le Residenze Protette per Anziani Casa Roverella e Casa Aura del Santa Colomba. Il laboratorio di Pesaro terminerà con un momento di socializzazione tra generazioni a cui parteciperanno studenti e professori coinvolti, i responsabili e le  psicologhe  delle Case Protette,  la Presidente dell’Anteas di Pesaro e tutti  i volontari dell’Anteas. Nei mesi di ottobre-novembre  gli studenti della 4^A dell’Istituto S.Marta e della 4^B del G. Branca hanno raccolto le memorie di vita domestica e le ricette dei piatti  della tradizione dagli anziani, ospiti  nelle Residenze Protette del territorio, per poi trascriverle  e realizzarle nelle attività di laboratorio a scuola. «Il 28 gennaio i ragazzi porteranno in dono agli anziani il risultato delle ricette – spiega Cinzia Verdenelli Responsabile progetto Gaps di Anteas Marche -Questo scambio tra  generazioni ha permesso ai giovani di entrare in un mondo diverso, quello degli anziani,  dove si vive un cambiamento fisico e psicologico e dove diventa importante mantenere relazioni e legami per dare valore alla persona e al suo vissuto. – conclude la responsabile del progetto -  Obiettivo del Gaps è proprio quello di conservare la memoria e avvicinare le generazioni per passare dal conoscersi, al ri-conoscersi, al prendersi cura dell’altro.» Nel mese di ottobre il Preside Nicolini dell’Istituto S.Marta-G.Branca ha ospitato Anteas per il corso formativo Gaps del team di coordinamento a cui hanno partecipato gli alunni delle due classi. Accoglienza intergenerazionale e intelligenza generazionale sono stati al centro dei momenti formativi che hanno portato alla definizione della Carta dell’Accoglienza tra generazioni, dove vengono  fissati  i valori dell’appartenenza, del rispetto delle differenze, della capacità di mettersi nei panni dell’altro, del donarsi e del donare. Valori essenziali per accorciare i GAPs (le distanze) tra le persone di diversa generazione e non solo.
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26/01/2015 5 Minuti Cisl : Province: incontro con i Parlamentari marchigiani; Aeroporto Sanzio: le richieste della Cisl; Lavoro, Sviluppo e Welfare: le priorità per il 2015
Province, lavoratori e sindacati incontrano i Parlamentari marchigiani. Dalla sala consiliare della Provincia di Ancona le interviste ai lavoratori:   Adele Amadia della Provincia di Fermo  e Paolo Virgili della Provincia di Macerata  a seguire il punto di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche. Aeroporto delle Marche sospeso il servizio meteo. L’allarme della  Cisl  : no al declassamento del Sanzio.Intervista a Roberto Ascani, Segretario Generale Fit Cisl Marche. Lavoro, Sviluppo e Welfare: al via la nuova stagione per la contrattazione territoriale. Intervista a Sauro Rossi, Segretario regionale Cisl Marche. http://youtu.be/YsgA4EB04P4
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22/01/2015 Appalti pubblici al ribasso nel pesarese: la denuncia della Cisl
Avviato  nella provincia di Pesaro-Urbino, il monitoraggio degli appalti pubblici affidati sia dagli enti che dalle aziende municipalizzate ( Marche Multi Servizi , Aset) . « La situazione del nostro territorio provinciale continua a presentare i segni di una crisi - affermano i responsabili della Cisl di Pesaro Urbino, della Filca Cisl e della Fisascat -   che ha praticamente ridotto del 50 % gli addetti del settore edile  con una diminuzione del 40 % delle ore lavorate, dati Casse edili,  e con la scomparsa di significative ditte della filiera edile. Un territorio  pesantemente contrassegnato dalla mancanza di appalti pubblici  e dalla presenza di un ricorso a percentuali di ribasso  per l'aggiudicazione degli appalti.- continuano i sindacati confederali e di categoria -  La media del ribasso nella nostra provincia si attesta  intorno al 29,30% con punte che raggiungono addirittura  il  40 % .»  L'analisi promossa dalla Cisl di Pesaro Urbino e dalle categorie degli edili e del terziario rileva anche che  i lavori in appalto  vengono  spesso subappaltati a cooperative di lavoratori europei che applicando le tariffe dei loro paesi di origine,« attuando così una sleale concorrenza  nei confronti delle nostre imprese con un costo del lavoro diverso. - denunciano i sindacati - Ciò avviene anche nel settore dell’aggiudicazione degli appalti di servizi  con  medie di ribassi intorno al 12  %, una media troppo bassa per gli appalti di servizi alle persone ( asili, assistenza agli anziani)…) che va ad incidere esclusivamente nel costo del lavoro .» La Cisl di Pesaro Urbino insieme alle categorie  Filca Cisl e  Fisascat  Cisl chiedono ai Comuni  di adoperarsi nella stipulazione dei bandi di appalto di trovare le forme che possano favorire le cooperative locali  per non disperdere il patrimonio di competenze di professionalità. « Ci preoccupa moltissimo l’appalto del Comune di Fano per il servizio di mensa  nelle scuole dell’infanzia - affermano -  dove  non è stata inserita  la clausola dell’assunzione diretta di tutto il personale mettendo così a rischio posti di lavoro e la qualità del servizio sino ad ora ineccepibile.» Altro fenomeno preoccupante, secondo la Cisl di Pesaro Urbino, la Filca e la Fisascat,  è l’aggiudicazione di servizi  alla persona che i Comuni affidano ad associazioni, creando in questo modo concorrenza sleale  nei confronti delle cooperative specializzate in tale settore e violando quanto previsto dalla normativa vigente.  La Cisl di Pesaro Urbino, chiede pertanto che vengano rispettate le normative previste : dal protocollo stilato in Prefettura tra i sindacati di categoria dell'edilizia di CGIL CISL UIL, gli enti preposti al controllo e  le stazioni appaltanti in tema di verifica della regolarità contributiva e retributiva versata dalle ditte. dal protocollo d'intesa sottoscritto nel 2008, da CGIL CISL UIL  Provincia di Pesaro-Urbino e gli organismi di controllo in cui si assumeva la modalità dell'' offerta europea, come strumento di trasparenza da osservare in tutte le gare di appalto pubbliche della provincia pesarese. Forte, infine, la preoccupazione della Cisl di Pesaro Urbino per  la realizzazione delle opere compensative previste dalla terza corsia dell’Autostrada A14 «chiediamo alla stazione appaltante di  aggiudicare i lavori  evitando il massimo ribasso e di adoperarsi per  contrastare  le forme di elusione contrattuale. - concludono -  Auspichiamo che Autostrade per l’Italia  si avvalga anche delle imprese presenti nel territorio e faciliti  la ricollocazione delle maestranze locali per la realizzazione delle opere compensative .»
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19/01/2015 Ospedale di Pergola: si alla riqualificazione no alla riconversione
Questo è il concetto forte emerso dal convegno organizzato dalla Cisl delle Marche venerdì 9 gennaio scorso presso la sala convegni della Banca di Credito Cooperativo di Pergola. Il convegno della Cisl dal titolo, “2015… Quale futuro attende l’Ospedale SS. Donnino e Carlo di Pergola all’interno del sistema sanitario marchigiano?” si è svolto in una sala gremita, di cittadini, pensionati, dipendenti dell’Ospedale, amministratori e rappresentanti delle varie forze politiche locali e si protratto fino a tardo pomeriggio a testimonianza del prolungato dibattito e dell’importanza che rappresenta l’Ospedale per la città di Pergola e l’intera comunità della Valle del Cesano. Luca Talevi Segretario Generale della Cisl FP Marche e Sauro Rossi Segretario Regionale della Cisl Marche, a cui è stato affidato l’onere di concludere il convegno, hanno ribadito con forza la richiesta di applicazione delle delibere sul riordino delle reti cliniche approvate dalla Giunta Regionale della Marche (in primis la n.1345/13). Solo la corretta applicazione della suddette delibere può garantire al presidio ospedaliero pergolese un percorso di riqualificazione funzionale tale da garantire lo svolgimento in loco delle previste prestazioni sanitarie di medio/bassa complessità e l’azione di filtro per patologia di più alta complessità di cura, anche attivando la multispecialistica in chirurgia. Se non adeguatamente sostenuta la riorganizzazione dell’Ospedale di Pergola può portare ad un un lento ma inesorabile depotenziamento dei suoi reparti e dell’attività ambulatoriale con ricadute pesanti sui servizi resi alla collettività, costretta a rivolgersi altrove per veder garantito il diritto alla salute. Nelle sue conclusioni Sauro Rossi ha confermato che la posizione della Cisl è di chiedere per l’Ospedale di Pergola il rispetto da parte della Regione e dell’Asur di norme ed atti già approvati ma al momento solo parzialmente applicati. “La Cisl, fuori da ogni logica campanilistica , non chiede alcun trattamento di favore per l’Ospedale di Pergola ma solo il rispetto di quanto scritto nel Piano Socio Sanitario 2012/2014 , nel piano di Area Vasta e nella delibera 1345, che riconoscevano la peculiarità di questa struttura sulla base di elementi geografici e logistici. La Cisl delle Marche ha ribadito il suo impegno a chiedere in tutti i tavoli istituzionali il rispetto di norme già approvate per tutelare prioritariamente i bisogni di salute dell’intera popolazione della Valle del Cesano e dell’entroterra e la dignità di tutti i lavoratori che con grande professionalità e tra tante difficoltà continuano a fare il proprio lavoro nel presidio ospedaliero di Pergola.  
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16/01/2015 Crisi del turismo, i profughi non sono la causa
Ma davvero siamo convinti - afferma la Cisl di Pesaro - Urbino - che "Profughi e rifugiati" sono la causa della scarsa rilevanza o del pericolo di involuzione del turismo, non solo del territorio fanese ma anche pesarese?È possibile che coloro che sono temporaneamente "ospiti" dell'hotel Plaza possono concretamente mettere in ginocchio la prossima stagione turistica di Fano, oppure, non sarà vero invece che le cause vanno ricercate in ben altre direzioni, ovvero, nella debolezza della struttura ricettivo - alberghiera, della cultura dell'accoglienza e della inadeguata valorizzazione del "prodotto" turismo?L'attività turistica nella vicina "Riviera Romagnola" da Cattolica a Cesenatico ed oltre, dura mediamente 8-10 mesi all'anno, nella cosiddetta "Riviera Adriatica" come viene pomposamente definito il litorale marchigiano a nord di Ancona, dura mestamente, 60-80 giornate annue, Fano compreso.È colpa dei profughi e rifugiati del Plaza?Perché una provincia, quale quella pesarese, ricca di paesaggi, storia, cultura, bellezze architettoniche, compreso il patrimonio UNESCO, non riesce ad essere attrattiva nei grandi mercati del turismo internazionale e raccoglie mestamente, la 3° e 4° età europea ed il turismo pendolare delle aree interne senza sbocco al mare, mentre la vicina Romagna, ormai plafonata territorialmente, continua ad essere attrattiva?Forse la differenza la fanno, il diverso modello turistico di riferimento, oppure il ritenere l'economia di riferimento primaria per il territorio e non un settore secondario ed integrativo al manifatturiero, oggi fortemente in crisi.La CISL MARCHE della provincia di Pesaro Urbino Fano, è convinta che più che gridare alla paura del diverso e dello straniero, occorre ripensare un moderno progetto di sviluppo turistico del territorio, riqualificare la struttura ricettivo alberghiera guardando ad un mercato planetario e non più europeo o peggio ancora locale.Va ripensato l'intero settore del trasporto, di terra, di mare ed aereo ( oggi manca un collegamento fisso con i due aeroporti di Rimini e Falconara), tenendo a riferimento l'importanza e l'influenza che potrà avere l'avvento della MACRO REGIONE ADRIATICO-IONICA non solo per l'economia provinciale ma per l'intera regione marchigiana.Ha ragione chi sostiene che le nuove generazioni non possono essere ambasciatori nel mondo delle bellezze e potenzialità del territorio, se per "scaramanzia" non si visitano i tesori che ci circondano.Come altrettanto non è pensabile che lo sviluppo economico possa ancora essere mono settoriale, trainato dalla sola industria tipica senza considerare che i traguardi futuri devono vedere in concorso, il manifatturiero, l'artigianato di qualità, le eccellenze agro-alimentari, turismo e terziario.Fantasiosi miraggi di sviluppo economico ed occupazionale (vedi i mille posti di lavoro dell'OUTLET di Marotta: apriamo subito un confronto tra OO. SS comune di Mondolfo per verificare le ricadute occupazionali), oppure le fobie collettive, non portano da nessuna parte.CISL  PESARO - URBINO
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16/01/2015 Prevenire per invecchiare bene. Incontro pubblico a Falconara
  Mercoledì 21 gennaio 2015 alle ore 16.00 presso i locali della  Parrocchia della Beata Vergine Maria del Rosario di via Mameli 17 a  Falconara M.ma (AN) secondo incontro,  promosso dall’Anteas di Falconara e la fondazione Opera Pia Clorinda Gerundini, “ PREVENIRE PER AVERE UN INVECCHIAMENTO ATTIVO”. All'incontro interverranno il dr. Claudio Ferroni, specialista in Cardiologia, Geriatria e Gerentologia, la dott.ssa Romina Polita, psicologa, il prof. Roberto Calosci, musicoterapeuta e la dr.ssa Deidania Medici, neurologa. L’incontro si inserisce in un progetto che affronta le problematiche dell’invecchiamento della persona. I professionisti coinvolti daranno consigli su come gestire le diverse problematiche che vive la persona anziana.  L’attività dell’ Anteas Falconara, a conclusione del ciclo di incontri informativi sulla prevenzione nella terza età,  proseguirà con le persone interessate ad approfondire le tematiche e le problematiche di salute ed emotiva  relative all'invecchiamento,  che verranno affrontate in gruppo,   aiutate e sostenute dai professionisti coinvolti. In particolare  la psicologa gestirà gruppi di auto-aiuto, mentre il musico terapeuta formerà un gruppo dove aiuterà con la musica le persone a sollevarsi e affrontare i vari  problemi emotivi tipici della terza età. Il target a cui si rivolge il progetto sono persone autosufficienti nel gestirsi quotidianamente.  
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14/01/2015 Tirocini per disoccupati over 30: posticipato l'invio delle domande
Con il Decreto n. 678/SIM del 29/12/2014, pubblicato sul BUR MARCHE dell' 8/01/2015, è stato emanato l’Avviso Pubblico “Interventi a supporto del re-inserimento di disoccupati over 30 attraverso l’attivazione di tirocini formativi”, dando attuazione a quanto previsto nella Delibera di Giunta n. 1752 del 17 dicembre 2012, contenente l’approvazione dello schema di Protocollo d’intesa tra la Regione Marche e CGIL CISL UIL regionali per la Difesa del Lavoro, la Coesione Sociale, il Sostegno allo Sviluppo. L’obiettivo dell’intervento è quello sostenere il re-inserimento nel mercato del lavoro di 472 soggetti disoccupati, attraverso misure che prevedano il collegamento  delle prestazioni di sostegno al reddito a comportamenti attivi per la ricerca di impiego, in particolare, attraverso l’attivazione di tirocini formativi.Con una nota unitaria CGIL CISL UIL Marche, in data 09/01/2015 hanno chiesto alla Regione di posticipare i termini di scadenza, a causa delle difficoltà a presentare le domande a partire dal 15/01/2015, legate all' introduzione del nuovo ISEE che ha comportato un totale cambiamento delle procedure e delle basi di calcolo, nonchè tempistiche decisamente più lunghe rispetto alle precedenti.Con soddisfazione, informiamo tutti gli interessati che la Regione Marche, con una nota del 14/01/2015, ha posticipato i termini di scadenza, prevedendo che le domande potranno essere inoltrate a partire dal giorno 15 Febbraio 2015 e fino alla data del 20 Aprile 2015, salvo esaurimento dei fondi previsti. Essendo il 15 febbraio un giorno festivo, la data di presentazione della domanda è prorogata al giorno seguente, lunedì 16 febbraio.Per approfondire clicca qui
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12/01/2015 Occhio al diabete, incontro pubblico ad Ancona
                                                                                                                     “Occhio al diabete, nella terza età”, lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 16.00, presso il Circolo Anziani della Parrocchia San Gaspare del Bufalo ad Ancona, incontro pubblico promosso dalla Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl.  Il diabete, tra le patologie più diffuse della terza età, è una malattia  insidiosa che può determinare, a seconda della tipologia, complicanze acute o croniche che riguardano diversi organi e tessuti, tra cui gli occhi, i reni, il cuore, i vasi sanguigni e i nervi periferici. All'incontro, introdotto da Guido Viola responsabile della RLS FNP-CISL Ancona, interverrà il Dott.Massimo Boemi, Direttore Diabetologia dell' Inrca di Ancona. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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12/01/2015 Non temete chi è diverso
Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano, interviene sulla questione dei profughi accolti a Fano. “Il dibattito e le polemiche di queste ore sull’accoglienza di 41 profughi nella nostra città e ospitati presso una struttura alberghiera del Lido di Fano rischia di far distogliere la vera problematica dei profughi. Ricordiamo che queste persone per lo più bambini e donne fuggono da situazioni di conflitto (Siria, IRAQ, Kurdistan)) e da paesi sottosviluppati (Eritrea Etiopia, ) e scelgono di giungere in Europa dove sicuramente trovano una situazione sociale, civile economica e politica non lacerata da conflitti guerre e dove in ogni caso ci sono condizioni di vita notevolmente migliori di quelle dei loro paesi”afferma Giovanelli. Altro aspetto che tutti dimentichiamo è la mancanza di una legislazione nazionale e d europea (di cui sicuramente la Bossi Fini non rappresenta la migliore legge in tema di emigrazione e d’integrazione) che contrasti l’immigrazione clandestina e i viaggi della speranza. Ricordiamo che dal 1994 ad oggi sono morti nel canale di Sicilia più di 7000 persone e più di 30.000 sono stati coloro che sono arrivati in Europa approdando in Italia.Questi richiedenti asilo sembra stiano facendo di tutto per ostacolare il turismo nella nostra città e i residenti sono allarmati per la pericolosità di queste persone !!! Chi li avvicina e ha conosciuto le loro tremende storie si rende conto che non sono loro la causa della crisi del turismo Fanese e che la prossima estate non sarà la loro presenza a Fano che impedirà di raggiungerà gli “entusiasmanti” dati della scorsa estate. Mah.... qualcuno li ha avvicinati? qualcuno ci ha parlato? qualcuno ha conosciuto le loro tremende storie? La Cisl di Fano invita la società civile della nostra città a rifuggire dalla paura del diverso, dalla paura di contaminarsi, e di avviare interventi strutturati, tesi ad accogliere in strutture adeguate ed idonee con progetti di integrazione ed accoglienza realmente operativi ed efficaci. Molto viene fatto da quelle cooperative, associazioni che operano nell’accoglienza dei richiedenti asilo politico e se oggi coloro che si indignano e polemizzano per questo gruppo di profughi utilizzassero le loro risorse umane, professionali e civili per creare condizioni di reale integrazione ne guadagnerebbe sicuramente la società civile e i problemi potrebbero essere affrontatati rifuggendo dai luoghi comuni e dalla strumentalizzazione ideologica. C'è molto da operare in questa direzione, sicuramente il periodo socio-economico non è il migliore, ma solo la coesione sociale, solo accogliendo e non respingendo a priori costruiremo anche nella nostra città un modello di integrazione anche per questi rifugiati politici.
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09/01/2015 Crisi fabrianese, i sindacati non si rassegnano
Tanti impegni disattesi, mentre il territorio fabrianese, sta continuando un inesorabile processo di deindustrializzazione, con il rischio di far sprofondare ulteriormente un distretto industriale già messo in ginocchio dalle tante crisi aziendali non ultima quella dell’A. Merloni, sfociata nel licenziamento di tutti i 1.500 dipendenti. E' quanto denunciano  le segreterie  di Fim Cisl, Fiom Cigl e UIlm Uil. Sono passati 6 mesi da quando il Governo con un impegno preciso aveva garantito, con grande ottimismo, che la vertenza banche e J&P Industries stava incanalandosi verso una soluzione positiva. Inoltre che il tema dell’Accordo di programma, sarebbe stato ripreso in un tavolo ministeriale apposito. Ad oggi solo un silenzio assordante arriva dalle istituzioni. «Tutti conoscono quali sono le azioni da intraprendere, ma la realtà è che non c’è la volontà e responsabilità politica nel fare.- affermano i sindacati di categoria - La rassegnazione non è nel nostro dna, ne in quello dei Lavoratori con i quali rilanceremo una nuova stagione di lotte. Deve essere dato a Fabriano ed al suo comprensorio, la possibilità di mantenere e sviluppare nuove opportunità industriali.» Comunicato Stampa
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07/01/2015 Giovani e Lavoro. A Trecastelli incontro pubblico con il segretario CISL Mastrovincenzo e l’assessore regionale Lucchetti
Giovani e Lavoro, al centro dell’ incontro pubblico domani, giovedì 8 gennaio 2015 ore 21.30,nella Sala Polifunzionale di Trecastelli, in località Ripe in provincia di Ancona. All’evento, promosso dalla Regione Marche e dal Comune di Trecastelli, interverranno  il Segretario Regionale CISL Stefano Mastrovincenzo e l’Assessore Regionale Marco Lucchetti. Nell’incontro introdotto da  Faustino Conigli, Sindaco di Trecastelli, verranno approfondite le tematiche e le riforme legate al lavoro con particolare attenzione ai giovani del territorio tra il Misa e il Cesano.
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07/01/2015 Aeroporto: ENAV taglia le ali al Sanzio
Ormai sembra essere ineludibile: l’aeroporto di Ancona Falconara è stato inserito dall’ENAV,  (Ente Nazionale Assistenza al Volo ) nel gruppo di aeroporti definiti “ a basso traffico” insieme a Perugia, Grottaglie, Lampedusa, Brescia, e altri, e su tale premessa, è stato avviato un programma di ristrutturazione interna con riduzioni di costi, di apparati tecnologici e di personale. Questo ridimensionamento potrebbe deprimere fortemente le speranze di sviluppo del territorio e minare nelle fondamenta anche il nuovo piano industriale della società di gestione (Aerdorica) e il progetto della Regione Marche, intenzionata ad investire circa 20 milioni di euro per determinare lo sviluppo dell’ aeroporto con l’obiettivo del raddoppiare in cinque anni il numero dei passeggeri e della quantità di merci. Il declassamento dell’aeroporto inoltre potrebbe inibire le aspettative di sviluppo legate al progetto della macro regione adriatico-ionica ed tutte quelle sinergie di collegamenti e scambi culturali e commerciali, su cui fortemente si stanno impegnando le comunità e le Istituzioni locali. Di fatto viene mortificata la realtà locale chiudendo la porta alla valorizzazione che il territorio meriterebbe. Le preoccupazioni della Cisl aumentano per l'avvio da parte dell’ ENAV di un ulteriore programma di dismissione di importanti ausili tecnologici per la fornitura dei servizi alla navigazione aerea nell'aeroporto di Ancona/Falconara ,o meglio dell’Aeroporto delle Marche.Nello specifico vengono dismessi: l’ATIS, il servizio automatico di trasmissione delle informazioni utili al pilota per acquisire in modo aggiornato e continuativo i dati meteorologici per l’atterraggio e decollo, fondamentale in caso di condizioni meteo marginali; l’apparato di emergenza delle frequenze di comunicazione; il sistema meteo di riserva che gestisce l’acquisizione e distribuzione di dati temperatura, umidità dell’aria, pressione, vento. La dismissione di questi apparati, che sono solitamente ridondanti per ovviare alle pericolose conseguenze in caso di avaria di quelli principali, non comporterebbe nemmeno risparmi economici evidenti, in quanto questi apparati automatici necessitano di una manutenzione trimestrale o semestrale, svolta da personale tecnico già presente in loco (tra l’altro già ridimensionato a giugno di due unità con profondo disagio per le famiglie dei lavoratori coinvolti). A ciò si aggiunge il piano di ristrutturazione dell’ENAV che prevede che i controllori di volo e gli osservatori meteo “esperti” vengano trasferiti negli aeroporti maggiori (ovvero in aeroporti solo classificati di maggiore interesse, ma non necessariamente aventi le caratteristiche strategiche, in termini di traffico merci e passeggeri del nostro aeroporto) e sostituiti, in quantità numericamente ridotta, da personale neo assunto, abilitato a entrambe le funzioni. «A questo punto viene spontaneo chiedersi quali garanzie di sviluppo e di mantenimento di livelli di standard di sicurezza, si possono assicurare per il futuro - afferma Roberto Ascani, segretario generale FIT CISL MARCHE -   quando, invece di procedere al potenziamento tecnologico/infrastrutturale di cui il nostro aeroporto ha urgente necessità, si dismettono importanti apparati di sicurezza e si trasferiscono alte professionalità in altri aeroporti.» Per questo la CISL e la FIT CISL MARCHE chiedono, in maniera decisa alle Istituzioni politiche interessate,« in particolare alla Regione Marche, e a tutti gli interlocutori economici del nostro territorio, come le camere di commercio, le associazioni industriali, culturali e  turistiche - ribadisce Marco Ferracuti, segretario Cisl Marche - di intervenire con gli interlocutori nazionali legittimati affinché si possa arrestare questo lento e graduale declino di una infrastruttura imprescindibile e fondamentale per l’economia di tutto il  nostro territorio regionale.» Comunicato Stampa
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07/01/2015 2015….quale futuro attende l’Ospedale di Pergola?
E' questo il titolo del convegno che si terrà Venerdì 9 gennaio alle ore 16.00 presso la Sala Convegni della Banca di Credito Cooperativo di Pergola, Viale Martiri della Libertà 46 b, per parlare del futuro che attende l’Ospedale Santi Donnino e Carlo di Pergola all’interno del sistema sanitario regionale marchigiano. Interverranno Luca Talevi - Segretario Regionale Cisl Fp Marche e Sauro Rossi – Segretario Regionale Cisl Marche.VOLANTINO convegno pergola 9_1_2015
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29/12/2014 Mobilitazione dipendenti province marchigiane, incontro Sindacati e Presidente Regione
Oltre trecento lavoratori provenienti da tutte le province marchigiane hanno manifestato stamattina in Regione e presenziato all'incontro tra sindacati e il Governatore Spacca e l'Assessore Canzian. La Cisl, insieme alle altre forze sindacali, ha con forza chiesto alla Regione di dar seguito all'ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio Regionale sabato scorso e predisporre le risorse necessarie a  gestire, tramite apposita legge regionale, il passaggio delle funzioni e del personale che non rimarranno allocati all'interno delle attuali province. Al termine di tre ore di confronto il Governatore Spacca si è impegnato a : 1) trovare le risorse nell'apposito capitolo di Bilancio per accompagnare il passaggio delle funzioni alla Regione o ai Comuni 2) portare la problematica in sede di Conferenza Stato -Regioni subito dopo l'Epifania per chiedere risorse dal Governo 3) Impugnare i contenuti della Legge di Stabilità davanti alla Corte Costituzionale nella parte che riguarda le province 4) approvare rapidamente in Giunta i contenuti della Legge che ridisegnerà le funzioni per portarla in consiglio Regionale entro gennaio. Successivamente nell'incontro tecnico avuto con Canzian ed i presidenti presenti di Provincia ( Cesetti, Derasmo, Pettinari )  si è condiviso un percorso metodologico  teso a definire rapidamente i contenuti della legge regionale stante il fatto che i tagli della Legge di Stabilità partono da gennaio ed è veramente a rischio la tenuta dei servizi alla cittadinanza in settori cruciali quali le strade, la scuola, il lavoro, i trasporti. I sindacati nel condividere il percorso proposto vigileranno sui contenuti dello stesso mantenendo lo stato di mobilitazione di tutti i lavoratori delle province, contestualmente ad una assidua presenza ai tavoli regionali per condividere contenuti di riforma tesi a coniugare il mantenimento del livello occupazionale con al salvaguardia dei servizi erogati alla cittadinanza.
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20/12/2014 Bilancio Regione Marche:più attenzione a Lavoro e Welfare
La Giunta Regionale ha approvato e trasmesso al Consiglio la proposta di bilancio preventivo per il 2015. Come si temeva il bilancio prevede tagli molto consistenti ad importanti funzioni come la sanità, i servizi sociali, il trasporto pubblico locale, le politiche del lavoro, il fondo anti-crisi, e in alcuni casi l’azzeramento dell’intera voce di bilancio (come i servizi integrati socio-sanitari con 55 milioni cancellati). In questo quadro sono prevedibili ricadute pesanti sulle condizioni delle persone e delle famiglie, in particolare per chi ha bisogno di cure e assistenza, per l'infanzia, per gli studenti, per i disoccupati e le famiglie colpite dalla crisi, per i pendolari. I tagli riguardano anche tutte le attività economiche, dove si prevede una totale cancellazione di risorse regionali, e questo fatto comporterà che una parte consistente dei fondi comunitari saranno sostitutivi e non aggiuntivi alle risorse locali, determinando un calo delle risorse complessive impegnate per sostenere lo sviluppo in un momento di crisi in cui andrebbe fatto l'opposto. Questa situazione è da attribuire principalmente alla inaccettabile manovra finanziaria decisa dal Governo che è in approvazione in Parlamento; va anche detto che le Regioni non hanno fatto tutto il possibile per impedire una manovra così penalizzante per le comunità locali. I segretari generali  Cgil, Cisl e Uil Marche, Roberto Ghiselli, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti, chiedono alla Regione Marche di intervenire e correggere la proposta di bilancio  perché le contrazioni di spesa per il sociale, il trasporto pubblico locale, la sanità e il fondo anti-crisi non sono sostenibili. Unitariamente rilanciano e sollecitano la Giunta Regionale a rispettare  l'impegno di convocare al più presto le organizzazioni sindacali per un confronto di merito finalizzato a verificare le possibili modifiche alle misure proposte. Comunicato Stampa CGIL-CISL-UIL
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19/12/2014 Ammortizzatori sociali in deroga, non bastano le risorse stanziate dal Governo
Alle Marche destinati € 14.704.098, dei € 503 milioni complessivi ripartiti tra le Regioni, per la concessione e la proroga dei trattamenti di cassa integrazione e mobilità in deroga assegnati con il Decreto del 4 dicembre scorso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di concerto con quello dell'Economia e delle Finanze. Le risorse ripartite alle Marche saranno sufficienti a coprire le richieste di cassa integrazione e mobilità in deroga pervenute fino a giugno 2014. «L'assegnazione dei fondi per gli ammortizzatori in deroga, che come organizzazioni sindacali  abbiamo richiesto con forza sin dall'inizio dell'anno - afferma Tonino Bori, responsabile del Mercato del Lavoro della CISL Marche  -  è  sicuramente un segnale importante e rappresenta una boccata d'ossigeno per i lavoratori e per le loro famiglie. » I lavoratori marchigiani interessati dalla Cig in deroga,al 30 settembre 2014 sono 44.324 con un incremento del 55% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sempre a settembre 2014, le ore di Cig in deroga autorizzate nelle Marche sono  state 17.293.952, con una flessione del 18,5% sul 2013. «La firma del Decreto Ministeriale è un atto dovuto che attendevamo da tempo - sottolinea Tonino Bori, Responsabile del Mercato del Lavoro della CISL Marche - tuttavia  le risorse stanziate sono  assolutamente insufficienti. Infatti per coprire l'intero fabbisogno del 2014 ne servirebbero almeno il doppio. Per questo non abbassiamo la guardia e continueremo a fare pressioni affinché il Governo Centrale garantisca la copertura finanziaria integrale degli ammortizzatori in deroga per tutto il 2014, insieme ad un adeguato stanziamento di risorse nella Legge di stabilità  anche per il 2015. Alla Regione Marche–  conclude Bori -  chiediamo che vengano accelerate al massimo le procedure per il pagamento per tutti i lavoratori d che stanno aspettando da ormai troppo tempo».
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17/12/2014 Governo arrogante, venerdì 19 si occupano le Provincie
"Insopportabile atteggiamento indisponente. Nessuna risposta sul caos generato da scelte inconcludenti. Abbiamo persino sentito negare l'esistenza di tagli lineari. Perderemo ancora preziose professionalità e quindi occupazione, i cittadini pagheranno con lo smantellamento dei servizi. Un atteggiamento irresponsabile". Con una nota Rossana Dettori, Giovanni Faverin e Giovanni Torluccio, Segretari Generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl, commentano l'incontro tenutosi al Senato con i Sottosegretari Claudio Bressa e Angelo Rughetti e il relatore della Legge di Stabilità, Senatore Giorgio Santini, a margine del sit-in dei lavoratori delle Province contro l'emendamento del Governo che “oltre a causare 20mila esuberi – aggiungono – non affronta il nodo del riordino istituzionale, colpevolmente lasciato al suo destino dal Governo Renzi”. “Venerdì 19 occuperemo tutte le sedi provinciali per scongiurare questa sciagura, con sit-in davanti alle Regioni affinché difendano i servizi ai cittadini. Non si voltino dall'altra parte e non utilizzino i lavoratori delle Province come merce di scambio. Adesso il Parlamento – concludono i tre segretari generali - si riappropri del ruolo che la Costituzione gli riconosce e rimetta mano a questo pasticcio”.LE FOTO DEL PRESIDIO DI ANCONA
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17/12/2014 Giovani e Pensionati: ricostruire legami tra generazioni
Ricostruire un legame tra generazioni lontane che in molti vorrebbero in guerra tra loro. Giovani studenti e anziani in pensione, nipoti e nonni, futuro e memoria stanno bene insieme e producono esperienze utili ad entrambi. E' quanto emerso dall'incontro di oggi  tra gli studenti della 4B dell’ITS Linguistico e Biologico  “G. Mazzocchi” di Ascoli Piceno. Perché un sindacato dei pensionati decide di incontrare i giovani? Come lo fa? Quali risultati può portare? Studenti, professori e pensionati si sono interrogati e hanno cercato insieme le risposte. Accompagnare i più giovani nel gestire il loro presente e progettare il futuro è un desiderio sempre più forte dei pensionati di fronte ad una realtà sociale ed economica difficilissima come quella dell’ascolano: è un investimento verso i propri figli e i propri nipoti. “Fare” insieme, scambiarsi competenze, idee e suggerimenti su come superare le difficoltà di ciascuno (salute, lavoro, solitudine, disorientamento) è il campo da gioco di una partita da giocare insieme, dove anche i più giovani possono dare tanto a chi comincia a sentire la difficoltà degli anni che avanzano. I giovani possono aiutare gli anziani a dare un senso alla propria vita, proprio quando la realtà dei tempi attuali toglie loro spazi di protagonismo. Gli anziani possono testimoniare l’importanza della memoria, dell’esperienza, del senso critico di fronte ad una società dove è spesso difficile distinguere le opportunità dai rischi. L’accoglienza dei ragazzi della 4B, della prof.ssa Rita Epifani e del Dirigente Scolastico Prof. Alfredo Mazzocchi, hanno permesso a Giulio Grazioli, Silvia Casini e Rosandra Ciarrochi della Fnp Cisl di raccontare le numerose attività che stanno portando avanti nel territorio di Ascoli Piceno dimostrando che da questo incontro possono anche emergere opportunità importanti e inaspettate, come ha testimoniato il giovanissimo Paolo Giorgi (diplomatosi lo scorso anno proprio al “Mazzocchi”), vincitore di una borsa di studio presso il CET di Mogol in Occasione del Festival delle Generazioni 2014 a Firenze.
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16/12/2014 Assemblea pubblica Piccoli Azionisti di Banca Marche a Pesaro
Sono oltre 40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche che detengono c.a. il 32% del capitale sociale della Banca.  Clienti, tra cui tante famiglie che hanno investito i propri risparmi  dando fiducia  alla “Banca del Territorio”, e Adiconsum auspica e sollecita gli interventi per il  salvataggio. Adiconsum intende agire su più fronti a tutela dei piccoli azionisti e obbligazionisti: Ad oggi risultano esserci più procedimenti che meritano attenzione da parte degli investitori. Sono procedimenti che ancora non hanno visto la conclusione della fase di indagini e che vedranno i singoli azionisti essere legittimati alla costituzione in giudizio per vedere tutelate le proprie ragioni. Adiconsum, nell'immediato, ritiene utile percorrere anche altre strade, a partire dal rigoroso controllo del rapporto contrattuale: si tratta di verificare se l’istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore. Azioni fra l’altro non quotate in borsa, quindi titoli illiquidi non adatti ad un profilo di risparmiatore prudente. Adiconsum ha richiesto un incontro al Commissario Straordinario di Banca Marche, unitamente alla istituzione di una procedura stragiudiziale, attraverso la “conciliazione paritetica”. Segnalazioni ed esposti agli organi di vigilanza e di regolazione al fine di verificare la legittimità del comportamento di Banca Marche. In sintesi, una serie di azioni che  possano permettere ai risparmiatori di  trovare soluzioni in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per le sentenze penali e civili definitive.  Adiconsum  rassicura che non ci sono scadenze imminenti, ma consigliamo di attivarsi, per questo è indetta un'Assemblea pubblica  GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014  ore 16,00 Sala San Terenzio (g.c.), via Rossini, 66 Pesaro. Si invitano i piccoli azionisti  e gli obbligazionisti  a partecipare Comunicato Stampa
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16/12/2014 Tavola rotonda: Fermano al Lavoro. Visione Condivisa e Priorità di Sviluppo.
Fermano al Lavoro. Visione condivisa e priorità di sviluppo. Al centro della tavola rotonda in programma per il 19 dicembre ore 9,00 presso l'Auditorium Villa Nazareth di Fermo. Ai lavori della mattinata, introdotti da Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche, e da Marco Marcatili, economista Nomisma,  interverranno  Sauro Longhi, Rettore Università Politecnica delle Marche; Graziano Di Battista, Presidente Unioncamere Marche; Sara Giannini, Assessore Regione Marche, on.Paolo Petrini, Camera dei Deputati e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche. Alle ore 12,00 è prevista l'inaugurazione della nuova sede della Area sindacale Territoriale Cisl di Fermo in via S. Alessandro.
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14/12/2014 Lettera ai Cislini delle Marche
Alle donne e agli uomini della CISL delle Marche Carissimi, non abbiamo condiviso la scelta delle altre sigle sindacali di proclamare lo sciopero; si e’ trattato di uno sciopero generico piu’ che generale, con obiettivi molteplici e variegati, di cui quindi è impossibile qualsiasi verifica. Da parte nostra ribadiamo che lo sciopero va proclamato con obiettivi chiari e definiti, come abbiamo fatto e facciamo spesso in molte vertenze aziendali e settoriali, quali quella del pubblico impiego per chiedere il rinnovo del contratto nazionale. I numeri drammatici della disoccupazione e della cassa integrazione, dietro cui ci sono volti e storie di tante persone e famiglie, e il dato dell’ennesimo calo della produzione industriale fornito dall’Istat ci confermano che, ancor piu’ in questo momento, dopo sei anni di crisi durissima, è preferibile non far perdere produzione alle aziende e salario ai lavoratori. Da ottobre in poi abbiamo realizzato come Cisl iniziative di sensibilizzazione e manifestazioni, locali e nazionali, abbiamo presentato proposte articolate al Governo, alle Commissioni parlamentari, ai singoli parlamentari e alle forze politiche, contestando alcune parti del Jobs Act e della Legge di stabilità e apprezzando alcuni aspetti positivi, in parte anche migliorati nel percorso parlamentare. Siamo convinti che ci fosse bisogno di questa azione capillare e articolata per presentare le nostre ragioni e le nostre controproposte, perché protestare senza proporre equivale a subire le posizioni altrui. Il muro contro muro rischia di rafforzare la posizione di arrogante chiusura al dialogo del Presidente del Consiglio Renzi, che sbaglia, pensando ad una politica autosufficiente che possa bastare a se stessa. Serve ora invece un confronto concreto ed efficace sui decreti attuativi del Jobs Act che il Governo dovrà elaborare, così come serve continuare la pressione sul Parlamento durante la parte finale del percorso di approvazione della legge di stabilità, sulla base delle proposte che in questi mesi abbiamo avanzato e sostenuto. Lo sciopero è un diritto, uno strumento democratico fondamentale: quindi grande rispetto per chi ha scioperato, così come bisogna tener conto del fatto che una grande maggioranza dei lavoratori abbia scelto di non aderire. Credo ci sia ormai in noi, uomini e donne della Cisl, la consapevolezza che sia necessario parlare con obiettività e responsabilità ed al contempo elaborare e utilizzare anche forme innovative e diverse di mobilitazione e di protesta, per sostenere le proposte sindacali. Oggi piu’ che mai, al mondo del lavoro serve un sindacato capace di stare sul merito dei problemi, autonomo dalle fibrillazioni delle forze politiche, che non si limiti alla mediatizzazione del disagio sociale diffuso, che sappia dire dei sì e dei no, e che sappia ingegnarsi nel proporre soluzioni, nell’essere generativo di nuovo sviluppo e nuovo lavoro. E’ su questi presupposti che si basa il nostro auspicio, espresso in questi giorni anche dal nostro segretario generale Annamaria Furlan, che presto si possa riprendere un percorso di confronto e lavoro comune con le altre organizzazioni. Mi auguro di cuore che ognuno di voi possa sentirsi a casa in questa nostra grande e bella Cisl; insieme possiamo fare molto per il mondo del Lavoro e per il nostro Paese. A nome mio e dei colleghi della segreteria regionale, vi saluto con amicizia augurandovi un Natale sereno e fecondo. Stefano Mastrovincenzo Segretario Cisl Marche 13 dicembre 2014 lettera ai Cislini delle Marche
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11/12/2014 PROVINCE, MANCATO ACCORDO TRA REGIONI E GOVERNO: PESANTI LE RIPERCUSSIONI NELLE MARCHE
Il mancato accordo, in Conferenza Unificata, tra Regioni e Governo su come gestire il passaggio delle funzioni e  del personale, che da gennaio non rimarranno alle province, rischia di avere pesantissime ripercussioni anche nelle Marche. «Se verrà confermato nella Legge di Stabilità il taglio di un miliardo di euro nel 2015 e tre nel triennio 2015/2017 di fatto le regioni dovranno deliberare ove allocare il personale legato alle funzioni senza risorse economiche. - afferma Luca Talevi, segretario generale FP CISL MARCHE - Il  rischio  è quello di avere nelle Marche 500 lavoratori in sovrannumero su 2278, oltre la non conferma dei 184 precari allocati in gran parte nei centri per l'impiego. Per questo la CISL sarà massicciamente presente al sit in unitario che si terrà il 16 dicembre davanti al Senato ove si voterà la Legge di Stabilità.  - continua Talevi - Se non vengono infatti ridotti i tagli sono a forte rischio anche la possibilità per le province di garantire i servizi previsti per legge soprattutto in materia di strade e scuole. Un legislatore impazzito sta distruggendo sul nascere la Riforma Del Rio , da lui votata pochi mesi fa, - conclude - e sta mettendo le basi per una procedura di sovrannumero per almeno 16.000 dipendenti provinciali a livello nazionale.»
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10/12/2014 Crisi: prodotto delle diseguaglianze crescenti. Quali politiche di contrasto?
I benefici della crescita economica non raggiungono grandi fasce di popolazione, ma si fermano ad una élite che dispone di più ricchezza di quanta possa materialmente consumarne. Che cosa fare, come affrontare una crisi che continua a produrre diseguaglianze e povertà al centro dell’ incontro-dibattito “Crisi: prodotto delle diseguaglianze crescenti, Quali politiche di contrasto?” promosso dalle Aree Sindacali Territoriali Cisl  di Macerata Civitanova Marche -Tolentino - Camerino  e Iscos Marche Onlus, in programma per  domani  11 dicembre ore 16,00 a Macerata, presso l’Asilo Ricci, in via dell’Asilo,36. Dal 2009, anno di “esplosione” della crisi economica globale, il numero di miliardari nel mondo è più che raddoppiato . Un trend in costante incremento: tra il 2013 e il 2014, le 85 persone più ricche al mondo – che, secondo un dato già diffuso dal rapporto di Oxfam Partire lo scorso gennaio, hanno la stessa ricchezza della metà della popolazione più povera al mondo  – hanno collettivamente aumentato la loro ricchezza di 668 milioni di dollari al giorno. Ovvero, quasi mezzo milione di dollari ogni minuto. Anche in Italia, secondo l’OCSE , da metà degli anni ‘80 fino al 2008, la disuguaglianza economica è cresciuta del 33% (dato più alto fra i paesi OCSE, la cui media è del 12%). Al punto che oggi l’1% delle persone più ricche detiene più di quanto posseduto dal 60% della popolazione (36,6 milioni di persone) ; mentre dal 2008 a oggi, gli italiani che versano in povertà assoluta sono quasi raddoppiati fino ad arrivare a oltre 6 milioni, rappresentando quasi il 10% dell’intera popolazione.  Al dibattito, introdotto da Fausto Mazzieri, Iscos Marche Onlus, e coordinato da Lidia Fabbri responsabile della Cisl di Macerata, interverranno Federica De Lauso, Centro studi Caritas Nazionale, Benedetta Giovanola, Università di Macerata e Sauro Rossi segretario regionale Cisl Marche.
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09/12/2014 Il lavoro c’è il credito no, protesta metalmeccanici a Pesaro
Una caravona di macchine con passo lento e con le bandiere sindacali ai finestrini si è spostata dal parcheggio della ditta Tallarini di Schieppe di Orciano fino ad arrivare in Piazza del Popolo a Pesaro, per poi spostarsi in corteo fino davanti alla sede locale della Banca d’Italia.“Siamo davanti a questo luogo simbolo per protestare contro l’atteggiamento tenuto dalle banche che con la loro burocrazia non stanno erogando liquidità alla Tallarini, Grossi Lamiere e Cima, aziende dell’entroterra fanese dove in conseguenza di questo atteggiamento si sta rischiando di perdere ulteriori posti di lavoro in una desertificazione industriale che sta caratterizzando tutta la provincia. Quello della difficoltà di accesso al credito è una delle tante difficoltà che hanno le aziende del territorio e che spesso finisce per scaricarsi sui lavoratori. Non si possono più sopportare notizie sul malaffare di dirigenti bancari, importanti somme messe a disposizione dalla BCE a vantaggio delle Piccole e Medie Imprese e poi ritrovarsi con situazioni limite in cui aziende rischiano di chiudere perché non si fa credito ad aziende che hanno ordinativi” afferma Mauro Masci Segretario Fim Cisl Marche.“Vogliamo che le banche ritornino ad esercitare il loro ruolo sociale e non ad essere una causa di chiusure aziendali. Vogliamo che le risorse che si attingono anche dal territorio siano utilizzate a sostegno e a sviluppo del territorio, dei posti di lavoro e dei lavoratori che con mensilità arretrate già sostengono aziende che hanno lavoro e vogliono continuare ad avere una prospettiva. Questa nostra protesta la porteremo anche all’attenzione del Prefetto che incontreremo mercoledì prossimo perché anche con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, parti sociali e banche, si possa costruire un patto sociale a sostegno della crisi industriale che sta da troppi anni attanagliando la nostra provincia” dichiara Leonardo Bartolucci, Segretario Generale Fim Cisl Marche. https://www.facebook.com/video.php?v=1552442505002645  
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05/12/2014 Il benessere per tutte le età: convegno ad Ascoli
Corretti stili di vita e un’alimentazione sana ed equilibrata aumentano il benessere generale dell’organismo, creano le condizioni per una migliore salute dei giovani, migliorano lo stato di salute delle persone anziane per consentire loro di continuare a svolgere un ruolo attivo nella società. E’ quanto emerso al  Convegno “Norme igieniche e alimentari per il buon vivere e il benessere dell’uomo”, organizzato dall'Istituto Tecnico Agrario e Alberghiero e patrocinato dalla FNP Cisl Marche e dal Coordinamento Donne della RLS di Ascoli Piceno, che si è svolto oggi presso la Sala Convegni dell’Hotel Marche. «Negli ultimi decenni si è registrato un crescente interesse per il tema della salute, concepita non più in una dimensione di responsabilità individuale - ha spiegato intervenendo al convegno, il dr Scendoni, responsabile del Laboratorio di Ricerca Osteoporosi e Reumatologia INRCA – IRCCS di Fermo - ma come diritto-dovere che chiama in causa l’intera collettività».Al convegno sono intervenuti anche  la prof.ssa Carolina Bonaldi, docente di Scienze dell’Alimentazione presso l’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiero di Ascoli Piceno e il prof. Leonardo Seghetti, docente di Chimica Agraria e Trasformazione dei Prodotti Alimentari presso  l’Istituto Tecnico Agrario “Celso Ulpiani”di Ascoli Piceno. Presenti anche numerosi studenti dell’ultimo anno dell’Istituto Tecnico Agrario e Alberghiero.
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04/12/2014 Rappresentanza e Contrattazione: la sfida della Cisl Marche
Si è svolto ieri, mercoledì 3 dicembre ad Urbino il secondo appuntamento formativo per dirigenti e operatori della Cisl delle Marche, all'interno del percorso di formazione 2014-2015 intitolato "Non è più come prima". Questa seconda tappa è stata dedicata alla rappresentanza, concetto sempre più messo in discussione dalla pratica diffusa di forme di democrazia diretta che interrogano profondamente  il sindacato e il suo modo di esercitare la tutela e la promozione dei lavoratori. Al Palazzo del Collegio Raffaello dell'Università Carlo Bò sono intervenuti, dialogando con i sindacalisti della Cisl, il prof. Ilvo Diamanti (Università di Urbino) il prof. Peter Sheldon (University of new South Wales – Sydney), Walter Cerfeda dell'Ires Marche e Uliano Stendardi, del Dipartimento contrattazione della Cisl nazionale. Presenti anche alcuni studenti dell'Università di Urbino, ai quali la partecipazione al corso è valsa  l'attribuzione di crediti formativi da parte del Dipartimento di economia, società e politica. Di rappresentanza come strumento di riconoscimento ed identificazione dei lavoratori ha parlato Ilvo Diamanti, secondo il quale  «in tempo di democrazia ibrida anche il sindacato deve ibridarsi, imparando ad utilizzare tutti i mezzi di comunicazione di cui dispone (piazze, TV e Rete) per continuare ad essere un luogo in cui i lavoratori si incontrano e si conoscono, ricostruendo relazioni dirette insieme a quella  fiducia che da senso alla vita delle persone». «Oggi è il concetto generale di rappresentanza ad essere sfidato: la pratica sempre più diffusa di forme di democrazia diretta, l’appeal plebiscitario, la sfiducia crescente verso le agenzie di rappresentanza e la funzione delle forze sociali rendono difficile capire quale sarà il campo da gioco della partita democratica da qui in avanti – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche - dobbiamo fare i conti con crescenti criticità a partire dal lavoro, sempre più difficile da promuovere e rappresentare in una realtà incerta e turbolenta.”“Per questo – prosegue Mastrovincenzo -  siamo impegnati a  sviluppare una formazione che accompagni in maniera costante e continua la nostra azione sindacale; in tempi così complessi per il nostro paese e per il sistema produttivo, il dialogo sociale va rafforzato e non sminuito; vogliamo aumentare e qualificare la contrattazione, a partire da quella di secondo livello, non solo come strumento difensivo di gestione delle tante crisi, ma soprattutto come luogo di individuazione e condivisione di obiettivi, dalla qualità e produttività del lavoro alla promozione di tutele e nuova occupazione.» Peter Sheldon ha raccontato alcune esperienze sindacali del mondo anglosassone relative ad un mercato del lavoro per alcuni versi simile a quello italiano, caratterizzato dalla presenza di ampi fasce trasversali di lavoratori con scarse o scarsissime tutele (immigrati, impiegati, lavoratori autonomi e freelenace) raggiungere i quali per il sindacato è difficile e costoso. Ne sono derivati spunti interessanti per riposizionare l'azione sindacale della Cisl. Walter Cerfeda, dell'Ires Marche, ha approfondito il tema della contrattazione specificando la necessità che l'impresa torni ad essere luogo di accumulazione di ricchezza, presupposto necessario per la crescita. «Se vogliamo far ripartire la contrattazione territoriale - ha sostenuto Cerfeda - è necessario ricostruire il territorio, coinvolgendo tutti i soggetti che lo abitano. Le istituzioni, gli istituti bancari, che devono destinare risorse a famiglie ed imprese, quelli culturali (Università) che devono lavorare nell'ottica del trasferimento tecnologico alle imprese per aiutarle a produrre innovazione e recuperare competitività». Di una contrattazione contestualizzata, quasi fino a diventare personalizzata, ha invece parlato Uliano Stendardi, che ha sottolineato come il primo compito del sindacalista è quello di conoscere. «Se ad esempio si contratta welfare aziendale - ha affermato Stendardi - è decisivo conoscere la propria base sociale, i lavoratori e i loro bisogni per costruire le prestazioni più adatte. Per questo però serve anche una formazione congiunta per lavoratori e management dell'impresa, in grado di costruire un linguaggio comune necessario per la contrattazione». Filo conduttore di questi ultimi due interventi è la necessità di una corresponsabilizzazione reciproca tra impresa e lavoro, sempre più chiamati a stipulare un patto di convergenza su obiettivi comuni, in cui la contrattazione diventi continua, capace di anticipare i problemi, nella logica della costruzione di reti negoziali diffuse. Durante l'incontro sono stati illustrati anche alcune buone pratiche di contrattazione aziendale sul territorio marchigiano,relative all'esperienza delle Categorie Fisascat (commercio e servizi) e Fim (metalmeccanici). Il prossimo appuntamento è previsto a Camerino, per il 3 febbraio 2015, dove si parlerà di sviluppo e territorio.
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02/12/2014 Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto
Il lavoro in questi anni si è fatto sempre più raro, ha cambiato nome e spesso significato: contratto a termine, lavoro accessorio, contratto a chiamata, interinale, a tempo determinato. Siamo oggi più che mai in attesa di esperienze concrete che possano ridare fiducia ai giovani alla ricerca della loro prima occupazione, ma anche a coloro che hanno perso lavoro in età matura e faticano a ritrovarlo. Con questo intento le associazioni e le organizzazioni di ispirazione cristiana che operano nella nostra realtà locale hanno da tempo iniziato a collaborare tra loro, alla ricerca di soluzioni possibili per ridare motivi di speranza alla nostra comunità. L’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro e l’Ufficio delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Pesaro – in collaborazione con i corrispettivi Uffici dell’Arcidiocesi di Urbino e della Diocesi di Fano, nonché con Acli, Cisl, Centro di solidarietà, Compagnia delle opere, Confartigianato, Confcooperative, Forum delle famiglie, Movimento cristiano lavoratori, Movimento dei Focolari, Il Nuovo Amico – hanno organizzato un programma di iniziative all’insegna delle cose concrete da fare per creare effettive possibilità di sviluppo e di occupazione nel nostro territorio. La prima iniziativa dal titolo “Una nuova umanità al lavoro: esperienze in atto” si svolgerà giovedì 4 dicembre alle ore 17.30 presso la sala Pierangeli della Provincia di Pesaro-Urbino in viale Gramsci, 4  e sarà presieduta dall’Arcivescovo Piero Coccia.. Incontreremo gli imprenditori del distretto industriale di Loppiano (Fi) che aderiscono all’Associazione imprenditori per una economia di comunione (modalità atipica ed originale nell’organizzazione aziendale e nella gestione delle imprese); Carlo Renzi, amministratore “Geocom Italia”; Pierpaolo Inserra, direttore Distretto di Economia Sociale. Saranno presenti Gianfranco Tonti, presidente Confindustria Pesaro e Urbino e Sauro Rossi Segretario CISL Marche. Convegno 4 dicembre 2014
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01/12/2014 Sciopero Cisl lavoro pubblico,annunciato ricorso contro il blocco della contrattazione
Nelle Marche adesione tra il 12,5 e il 15% , allo sciopero  nazionale del lavoro pubblico  indetto dalla Cisl per l’intera giornata di oggi, 1 dicembre, nonostante l’obbligo di garantire i servizi essenziali sia stato assolto e  nelle scuole siano stati pochi i giorni per poter avvisare le famiglie del disservizio scolastico.Ad Ancona fermo  il  blocco operatorio  del Salesi, dove sono state garantite solo le urgenze. Oltre 200 i lavoratori  dei comparti sanità, enti locali, enti centralizzati, scuola, università ,  presenti stamane al sit- in  sotto la Prefettura di Ancona. Nel corso della manifestazione  i sindacati di categoria hanno annunciato il deposito di un ricorso giudiziale contro il blocco della contrattazione, che perdura ormai da 6 anni, affinché la Corte Costituzionale  si pronunci sulla inammissibilità di tale misura. Nella mattinata i segretari generali della Cisl Scuola, della Fp Cisl e della Cisl Università sono stati ricevuti dal Prefetto Vicario, dott. Paolo de Biagi e dalla dott.ssa Angela Buzzanca, Capo Gabinetto della Prefettura che ascoltate le ragioni dello sciopero e le richieste del sindacato , si faranno carico di portare all'attenzione della Presidenza del Consiglio, del Ministero dell’Interno e del Ministero dell’Economia  i disagi  e le preoccupazioni che stanno vivendo i lavoratori  pubblici . Comunicato Stampa  
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28/11/2014 Riscoprire rappresentanza, contrattazione e partecipazione
«Rappresentanza, contrattazione e partecipazione. Tre dimensioni da recuperare per costruire una democrazia reale basata sul benessere». Così il Segretario nazionale della Cisl Maurizio Bernava ha concluso i lavori del Consiglio generale della Cisl Marche che si è svolto al Ridotto delle Muse di Ancona. Tre parole chiave sulle quali sfidare la politica, che si sta allontanando sempre più dalla società e che in una deriva oligarchica tende sempre più ad eliminare le forme strutturate di intermediazione sociale, ad esempio smontando fisicamente la presenza organizzata che il sindacato garantisce sul territorio attraverso Caaf, Patronati e delegati sindacali. «La priorità è un accordo istituzionale - ha affermato Bernava - un vero e proprio patto tra Governo centrale, Regioni ed autonomie locali per trovare le risorse necessarie a far ripartire sviluppo e investimenti. Non siamo rassegnati o rinunciatari, ma riteniamo che lo sciopero generale del 12 dicembre sia inutile, inconcludente e dettato da logiche politiche. La Cisl va avanti con proposte concrete e con un pressing sociale sui parlamentari, anche a livello territoriale. Anche per questo a gennaio, faremo partire iniziative di legge popolare su fisco e previdenza». In precedenza il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo aveva affermato «la necessità di riaprire il dialogo sociale sui temi del lavoro, perché se la democrazia non diventa sociale, ma resta solo politica, allora non è può essere umana». La Cisl si mobiliterà la settimana prossima con le manifestazioni nazionali di Firenze, Napoli e Milano, per cambiare gli aspetti del Jobs Act e della Legge di stabilità che ritiene sbagliati. Il senso delle iniziative è quello di articolare insieme protesta e proposte, e su queste ultime sfidare il Governo. Tanti sono i temi: contratto a tutele crescenti, riduzione delle forme di lavoro precario, bonus di 80 €, tassazione sui fondi pensione, risorse per gli ammortizzatori sociali, decontribuzione dei premi di produttività erogati dalla contrattazione di secondo livello, tagli ai Patronati, lotta al’evasione e tagli alla spesa pubblica improduttiva. Sullo sfondo la questione dello sblocco delle risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. La Funzione Pubblica della Cisl sciopererà per questo lunedì 1 dicembre, per rilanciare la contrattazione, specie quella di secondo livello, e per chiedere allo Stato un progetto di riforma dei servizi pubblici che eroga, con selezioni di qualità per i dirigenti e controlli precisi sugli obiettivi. «Mancano soprattutto delle scelte importanti di politica industriale – prosegue Mastrovincenzo - a prescindere dalle risorse che possono essere messe in campo, con le quali far ripartire sviluppo e lavoro». Anche per questo la Cisl ha deciso di non proclamare lo sciopero generale, ma di continuare a lavorare con un confronto serrato nelle aule parlamentari. «Procediamo volentieri insieme agli altri sindacati, quando è chiaro il merito delle questioni sindacali – ha concluso il Segretario generale della Cisl Marche. Rispettiamo le posizioni degli altri, ma rivendichiamo un pluralismo vero e non un unanimismo inutile, privilegiando sempre la sincerità alla propaganda e alla demagogia».
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28/11/2014 Solitudine emarginazione depressione nella terza età: alleviarle è un bersaglio possibile
Il tema della solitudine è un argomento che riguarda il mondo degli anziani. Spesso sono coloro che si prendono cura dei nipoti e per i problemi di lavoro sono oggi anche sostegno dei figli; ma molti sono persone fragili, spesso sole e in alcuni casi non autosufficienti.Il sistema di protezione sociale però si conferma inadeguato; in base ai dati INPS risulta che circa il 55% degli anziani italiani è costretto a vivere con un reddito inferiore ai 1.000 euro al mese. Tra questi il 25% non raggiunge neanche i 500 euro al mese.Le statistiche ISTAT mostrano come negli ultimi 7 anni (2003 - 2010) la spesa media mensile di un anziano che vive solo cresce per i costi per l’abitazione e l’energia (+2,9%) e per i trasporti (+0,7%). Al contrario l’anziano solo ha ridotto soprattutto le spese per l’alimentazione (-1,7%), l’abbigliamento e le calzature (-0,8%), oltre a quelle per l’arredamento (-0,8%) e quelle relative ai servizi sanitari (-0,6).Nel 2003/2010 la spesa media mensile è cresciuta di circa 284 euro. In alcuni casi si indebitano, i nuclei con capofamiglia ultra64enne sono anche quelli più indebitati con amici e parenti. Le trasformazioni economico sociali di questi anni stanno aggravando la situazione e la carenza di reti, di sostegni può provocare frustrazione, abbandono, solitudine, emarginazione, fino ad arrivare alla depressione.Per questi motivi la RLS-FNP Ancona e il Coordinamento Donne hanno organizzato un incontro presso il Centro Anziani della Parrocchia San Gaspare il Bufalo zona Brecce Bianche di Ancona per il 1 dicembre 2014 alle ore 15.00, durante il quale interverranno la Psicologa Grazia Cotoloni e la Dott.ssa Annamaria Manca responsabile dell’Unità Operativa Anziani del Comune di Ancona sul benessere delle persone anziane e sui sostegni per un invecchiamento attivo.
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27/11/2014 Ad Ancona il Segretario nazionale Maurizio Bernava
Per il lavoro e per il sociale, ogni giorno. #CISLNONRIUNCIOMARILANCIO al centro del dibattito ad Ancona  Venerdì 28 novembre dalle ore 9.30 presso il Ridotto delle Muse, dove sarà presente il segretario nazionale confederale Maurizio Bernava, neo eletto nella nuova segreteria di Anna Maria Furlan. Jobs act, ammortizzatori sociali, Legge di stabilità, sciopero del pubblico impiego  saranno al centro del confronto nel parlamentino della Cisl Marche. In questo momento complicato per la vita del paese la Cisl è convinta che occorrano scelte condivise, coraggiose ed innovative per puntare a nuovo sviluppo e rilancio dell’occupazione. E’ indispensabile che il Governo si apra alla discussione con i corpi sociali sulla materia del lavoro e, in generale, del sociale, superando una sorta di autoreferenzialità della sua azione; la politica, insomma, non può bastare a se stessa. La Cisl non ci sta a farsi trascinare nelle dinamiche interne alle forze politiche. In un clima di conflittualità sociale crescente e a rischio di ulteriore esasperazione, la Cisl chiede quindi un atto di responsabilità per riaprire una stagione costruttiva di dialogo e confronto sociale.Per questo la Cisl delle Marche parteciperà alla manifestazione del 2 dicembre prossimo a Firenze, primo appuntamento dei tre giorni di  mobilitazione nazionale indetti dalla Cisl per rilanciare le proprie proposte su economia, lavoro, welfare.
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27/11/2014 Edili in lotta per il futuro. Giornata nazionale di mobilitazione del settore delle costruzioni
Presidio di lavoratori e delegati al cantiere della Quadrilatero a Borgo Tufico di Fabriano in occasione della giornata nazionale di mobilitazione del settore delle costruzioni indetta dalle organizzazioni sindacali delle costruzioni FeNEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL . Dopo sei anni consecutivi di crisi, nelle Marche sono più di 10.000 i posti lavoro bruciati e sono almeno 3.000 le imprese sparite. Non va meglio nell’ultimo anno dove le casse edili registrano un ulteriore calo degli addetti (-11,31%) e delle imprese (-13,74%) ed una conseguente diminuzione delle ore lavorate (- 16,25%). Continua ad aumentare l’utilizzo della cassa integrazione che nel 2013 ha sfiorato i cinque milioni di ore autorizzate dall’INPS (+ 35,24%). Bloccato il mercato immobiliare, diminuiti del 78,07% i permessi di costruire. Gli unici dati in controtendenza sono le 45.000 domande per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione del 2013 (+40,22%) ed i 2.794 interventi realizzati grazie al Piano Casa nel 2012 (+ 51,28%). «Il settore delle costruzioni sta morendo - denunciano i sindacati - soffocato più che dalla stretta creditizia anche dalla incapacità di dare risposte adeguate da parte delle Istituzioni. Nelle Marche ci sono quasi 6 miliardi di euro stanziati negli ultimi anni che non si sono mai tramutati in cantieri. Spendendoli si potrebbero generare oltre 10.000 posti lavoro, con una ricaduta complessiva sul sistema economico regionale. Si tratta di decine di opere pubbliche incompiute o di progetti infrastrutturali che potrebbero essere prossimi alla cantierizzazione. La Regione assuma una iniziativa forte e utilizzi tutti gli strumenti a sua disposizione per sbloccare questi cantieri».  Per ripartire il settore ha bisogno di scelte chiare da parte della politica e di regole che possano stimolare gli investimenti privati. Per questo «chiediamo alla Regione Marche di rendere stabile il Piano Casa che scadrà il 31 dicembre, mentre ai Comuni chiediamo di alleggerire il peso degli oneri che gravano sugli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica». FeNEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL criticano  la proposta di legge regionale sul Governo del Territorio che «con troppi livelli di pianificazione territoriale finirà con il bloccare ogni attività edilizia». Critiche anche alla  proposta di legge regionale sulla semplificazione normativa in edilizia che, «ampliando le attività edilizie libere, finirà con l’allentare le norme a garanzia del lavoro e favorirà la crescita del lavoro nero ed irregolare. Occorre invece invertire la tendenza alla de-regolazione del settore, riaffermando la validità di uno strumento fondamentale come il DURC e contrastando l’abuso degli strumenti di flessibilità del lavoro come le false partite IVA o l’utilizzo dei voucher nei cantieri edili».ALCUNI DATI SULL'EDILIZIA NELLE MARCHE
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26/11/2014 Sciopero pubblico impiego CISL 1 dicembre 2014 sit in regionale ad Ancona
Per il futuro e dignità del lavoro pubblico 1 dicembre 2014   #ioscioperoperilcontratto  Sit in  regionale ad Ancona ore 9,30 – 12,30  in Piazza del Papa Il 1 dicembre i lavoratori della Scuola, Sanità, Autonomie Locali, Sicurezza, Università e Ricerca, Ministeri, Enti Pubblici Economici e Agenzie Fiscali si asterranno dal lavoro, pur garantendo le prestazioni essenziali previste per legge, per il rinnovo del contratto nazionale fermo da sei anni ma soprattutto per ribadire la valenza delle tante professionalità del  pubblico impiego che chiedono meno sprechi, meno consulenze e maggior valorizzazione del loro operato. Il Governo  mette "bonus" invece di rinnovare i contratti nazionali, toglie servizi ai cittadini riducendo i fondi a regioni, comuni, ministeri, aumenta le tasse locali, tassa il Tfr e distrugge la previdenza complementare a beneficio di banche e assicurazioni. I lavoratori e le lavoratrici, interessati a promuovere la professionalità e competenza contro i privilegi e la disorganizzazione, hanno perso in sei anni il 10% di stipendio e futura pensione, oltre che possibilità di carriera, formazione e produttività. Hanno perso possibilità di stabilizzazione  migliaia di lavoratori precari ed altrettanti rischiano di non avere più possibilità occupazionali Abbiamo sentito parlare di burocrazia come fosse un fungo che cresce da solo e non per l'incapacità e responsabilità delle leggi votate dalla politica. Abbiamo sentito il Ministro Madia contrapporre il rinnovo dei contratti alla tutela dei disoccupati ma nulla è stato tolto ai parlamentari, all'alta dirigenza ed a coloro che operano nelle stanze del "potere". Si taglia sempre a coloro che mediamente guadagnano 1300 euro al mese. Le motivazioni dello sciopero generale sono più che mai attuali per i lavoratori pubblici marchigiani. SCUOLA. Ciò che si prospetta nel progetto "La Buona Suola"  è un blocco totale delle retribuzioni fino a tutto il 2018, cui si aggiungerebbe il contestuale ulteriore blocco delle progressioni di anzianità, e una rinnovata struttura delle carriere che consentirebbe solo a due terzi  del personale di acquisire il primo dei cosiddetti “scatti di merito”.  Scelte diametralmente opposte alle ripetute attestazioni di apprezzamento e stima rivolte dal governo ai lavoratori della scuola, ai conclamati impegni di una giusta valorizzazione professionale. Lavoratori oppressi da livelli quasi insopportabili di disagio, che distruggono quelle condizioni di serenità e di forte motivazione indispensabili a svolgere il proprio compito in contesti sempre più carichi di difficoltà in cui ci si trova ad agire. Non è certo questo il modo giusto per riconoscere e sostenere la dedizione e l’impegno di quanti hanno fin qui consentito alla scuola italiana, col proprio lavoro, di rendere un servizio di qualità.  SANITÀ. Patto per la salute a rischio. Risorse per la Sanità in calo. Ferie accumulate, straordinari non pagati , riposi saltati, copertura del turn -over non garantito, carichi di lavoro sempre più' esasperanti, centinaia di precari che rischiano il posto di lavoro, lavoratori della sanità privata senza contratto dal 2007. In aumento liste di attesa e mobilita' passiva  AUTONOMIE LOCALI. Imposte locali in aumento, qualità' dei servizi pubblici a rischio, aumento del lavoro precario , mancanza di volontà' di riorganizzare il sistema,  salario accessorio dimezzato mentre sono in aumento le spese per appalti e incarichi , difficoltà' ad erogare servizi ai cittadini, per i lavoratori di province e camere di commercio molti dubbi sul futuro professionale per colpa di normative incomplete e che non rispondono alle esigenze di cittadini.  ENTI  CENTRALIZZATI.  Tanti tagli lineari ma mai una vera revisione della spesa, presenza dello Stato nel territorio diminuita, organizzazione del lavoro da superare, salari accessori dimezzati, accorpamenti non funzionali, assunzioni oltre che il contratto bloccati da anni , spesso difficoltà  a garantire l'apertura degli sportelli., età' media addetti superiore ai 50 anni, calo dei funzionari in campo contro l'evasione fiscale ed il controllo della legalità', in aumento la spesa per acquisti, appalti e consulenze  TERZO SETTORE. la popolazione invecchia e la domanda di assistenza cresce , calo dei stipendi effettivi sino al 25%, esplosione della cassa integrazione, lavoratori che hanno perso il posto di lavoro, l'assistenza pubblica cala ma non si mette il terzo settore in condizione di operare LE RICHIESTE DELLA CISL   SCUOLA. Nel richiedere con forza l'immediato rinnovo del CCNL Scuola, manifestiamo la necessità che in tutte le fasi di realizzazione del progetto di riforma venga garantita reale e attiva partecipazione dei lavoratori e di tutti i soggetti sociali rappresentativi, chiediamo che la varietà e vastità delle tematiche affrontate nel documento "la Buona Scuola" non si riducano a mere enunciazioni, ma trovino riscontro in scelte di governo tali da determinare nei fatti l’avvio di una fase nuova di positiva attenzione alla scuola e di effettivo sostegno alla sua crescita attraverso il riconoscimento del protagonismo professionale della categoria.  PUBBLICO IMPIEGO. Apertura di veri tavoli di confronto, comparto per comparto, per affrontare non solo la parte economica del contratto ma soprattutto quella normativa per confrontarsi sul  tema dell'organizzazione del lavoro e coniugare la necessità di dare vere risposte ai cittadini contestualmente alla valorizzazione delle tante professionalità esistenti. Valorizzare la contrattazione decentrata, unico strumento per dare risposte al territorio ed a chi vi opera. Stop ai tagli selvaggi, Si a una vera rivisitazione della spesa per togliere tutte le uscite improduttive e clientelari      
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26/11/2014 Domani 27 Novembre 2014 Giornata nazionale di mobilitazione del settore delle costruzioni
Al sesto anno consecutivo di crisi del settore delle costruzioni appare ormai evidente che le ricette messe in atto finora per contrastarla siano state fallimentari. Le sole politiche dei tagli sulla spesa degli investimenti e di allentamento delle regole non producono lavoro. Anche quest'anno, nonostante i dati, confermino un ulteriore calo del 10% degli occupati arrivando a circa 800.000 posti di lavoro bruciati dall'inizio della crisi, nei provvedimenti adottati dal Governo non si avverte un radicale cambiamento di quelle politiche e i timidi segnali positivi restano largamente insufficienti a dare risposte adeguate ai lavoratori del settore e ad un Paese che avrebbe quanto mai bisogno di un imponente piano di interventi di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio e in infrastrutture strategiche. Per queste ragioni i lavoratori del settore delle costruzioni chiedono con forza risposte concrete capaci davvero di rilanciare la buona occupazione e di rispondere ai bisogni del Paese. Per sostenere le richieste i sindacati di categoria indicono per domani 27 Novembre una Giornata di mobilitazione nazionale del settore delle costruzioni.
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26/11/2014 Mensa per gli asili, rischiano il posto 40 lavoratori
A Fano le 40 operatrici addette alla preparazione pasti delle strutture per l’infanzia del Comune rischiano, alla riapertura dei plessi scolastici dopo la pausa natalizia, di ritrovarsi senza il posto di lavoro. Lo rilevano Vincenza De Leo della Fisascat – Cisl e Luana Bortone della funzione pubblica della Cgil. Il pericolo deriva dalla pubblicazione del nuovo bando di gara che non tutela l’occupazione perché non inserisce la clausola sociale che tutela il passaggio dei lavoratori dall’attuale gestore al futuro affidatario. Le organizzazioni sindacali, accortasi della mancata tutela, hanno scritto, alla dirigente dei Servizi Educativi, al Sindaco e all’Assessore competente, segnalando il probabile rischio, richiedendo un incontro urgente per dirimere e scongiurare l’eventuale perdita dei posti di lavoro. Per tutta risposta, il Comune ha replicato confermando la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa e dunque ritenendo di non dover inserire la “clausola sociale” in quanto trattasi di nuovo appalto non riconducibile all’attuale con mutamento radicale delle condizioni. “Tutto ciò a nostro avviso – afferma Vincenza De Leo - è addirittura sconcertante, viviamo in un contesto precario dove ogni giorni si lotta per salvare anche solo un posto di lavoro, le aziende versano in uno stato di crisi pesante, il numero dei fallimenti è in continuo aumento ed assistere ad un atteggiamento irrispettoso verso lavoratori che da anni svolgono questa mansione con diligenza e massima cura, è addirittura assurdo e incomprensibile”. L’atteggiamento di distacco ed indifferenza verso questi lavoratori, fa rabbrividire, non si può, da un lato manifestare solidarietà pubblicamente nelle vertenze che attanagliano il nostro comune e poi, dall’altro, disinteressarsi completamente dei lavoratori non inserendo in un bando di appalto la clausola sociale: i lavoratori sono già deboli per la criticità del lavoro, in quanto sono occupati e retribuiti solo nove mesi all’anno nei servizi scolastici. Al danno aggiungiamo la beffa Speriamo che il Comune riveda le sue decisioni a tutela della qualità del servizio (mensa scolastica per asili e scuole di Fano) e a salvaguardia dei livelli occupazionali.
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25/11/2014 Lettera alle donne
Carissime/i Oggi ricorre la “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne”. Tante sono le iniziative a livello nazionale e nel nostro territorio marchigiano, ma al di là delle celebrazioni, che hanno comunque il grande merito di porre l’attenzione su un fenomeno in aumento, come CISL delle Marche intendiamo rinnovare il nostro impegno quotidiano nel nostro territorio, nei posti di lavoro, nelle scuole, in famiglia, a fianco delle donne contro ogni forma di violenza e discriminazione perpetrata nei loro confronti , per tutelare le vittime e per promuovere e diffondere la cultura del rispetto. In Italia tra il 2005 ed il 2013 ci sono stati nel nostro Paese 1042 “femminicidi”; il 2013 è stato l’anno che ha visto la curva salire più in alto con 134 omicidi rispetto ad una media annuale di 116. La crisi economica ha probabilmente da un lato acuito l’aggressività e la frustrazione che sono alla radice del fenomeno, dall’altro ha reso le donne soggetti deboli di un mondo del lavoro contratto e stagnante, donne ricche di risorse interiori magari, ma spesso più fragili socialmente, meno autonome proprio perché pagano i costi più alti della precarietà o della disoccupazione. Se agli inizi del Novecento la grande scrittrice Virginia Woolf per rendere libere le donne invocava “una stanza tutta per loro” , in cui il luogo della riflessione diventava metaforicamente lo spazio della loro autonomia e creatività, oggi più che mai quell’invocazione deve spingerci a creare le condizioni economiche, sociali e culturali per rendere effettiva la cultura del rispetto, della parità, della valorizzazione della persona. Anche nel nostro territorio l’aumento dei casi di violenza, di stalking, di molestie, di mobbing evidenziano come spesso la violenza assuma le fattezze di chi è più vicino alla vittima: un familiare, il marito o il compagno, il collega o il datore di lavoro. Per questo molte donne fanno ancora fatica ad uscire dall’ombra: i legami con il carnefice rendono più stretti i vincoli psicologici, culturali, emotivi e annodano, aggrovigliano, stringono fino a bloccare l’iniziativa della denuncia. Informarsi, chiedere, conoscere le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia; paura, vergogna, solitudine sono gli ostacoli maggiori. Per questo la CISL delle Marche ha attivato un servizio di consulenza legale gestito dall’avvocato Raffella Spettoli, presso le sedi di Ancona e Macerata, uno sportello aperto a tutte le donne per indirizzare e promuovere azioni che possano far uscire la vittima dalla prigione della paura e orientarla in sinergia con la rete presente nel nostro territorio. Perché insieme si può. Un caro saluto Cristiana Ilari (responsabile pari opportunità CISL Marche) 
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21/11/2014 Elezioni RSU alla Nazareno Gabrielli, le donne conquistano un seggio
Importante risultato della Fistel Cisl Marche nelle elezioni della rappresentanza sindacale unitaria (RSU) alla Nazareno Gabrielli di Tolentino, che ha raggiunto per la prima volta la rappresentanza di un seggio su tre. Nello stabilimento di Tolentino della Nazareno Gabrielli Diares, che con 160 lavoratori produce pelletteria e agende, la Fistel Cisl ha presentato una lista di sole lavoratrici donne che hanno avuto il coraggio, la forza e l’audacia di impegnarsi sindacalmente in una situazione oggettivamente difficile. Un risultato che premia il lavoro e l’impegno di tutti gli iscritti che in questi anni, tra enormi difficoltà “ambientali”, sono riusciti a resistere e a sviluppare una politica di tutela e di esclusiva rappresentanza degli interessi dei lavoratori in maniera onesta e trasparente. « Esprimo enorme soddisfazione e forte gratitudine per tutte le lavoratrici iscritte alla Fistel Cisl che al di la di ogni retorica hanno avuto la forza di impegnarsi personalmente - afferma Luigi Cordari, segretario Fistel Cisl Marche - spero che questo sia un primo passo che ci permetta di dare più forza alla nostra azione sindacale di tutela e da sempre tesa alla risoluzioni dei problemi concreti dei lavoratori».
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21/11/2014 Saipem, in 600 in corteo
E’ riuscito lo sciopero alla Saipem di Fano. Circa 600 lavoratori si sono astenuti dalle 8,30 alle 10,30 di giovedì 20 novembre, manifestando pacificamente davanti alle sede in via Einaudi contro la cessione da parte dell’Eni di una quota dell’azienda. Rimane forte la preoccupazione per la vendita di una eccellenza italiana, la società di ingegneria e costruzione Saipem ha ereditato il know how e il prestigio internazionale di Snamprogetti e Aquater La vendita della Saipem significherebbe innanzitutto la perdita di 100 posti di lavoro nel territorio di Fano con conseguenze pesantissime dal punto di vista sociale ed occupazionale. Tutte le autorità presenti hanno ribadito l’impegno per la salvaguardia di questo sito produttivo. Il sindaco di Fano si è impegnato ad inviare immediatamente una lettera al premier Matteo Renzi con la richiesta esplicita di salvaguardia della Saipem. Per la Cisl questa grave vertenza nasce da una politica governativa che invece di sostenere e sviluppare le eccellenze preferisce fare cassa con la cessione degli asset maggiormente competitivi. La Cisl dI Fano chiede un immediato incontro con il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca , con l’assessore al aavoro e l’assessore alle attività produttive della Regione Marche
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20/11/2014 Sanità Marche. Dietro i numeri e le analisi contabili rimangono i problemi sul territorio e del personale precario
Si è tornato a discutere in questi giorni in Consiglio Regionale di sanità. «Nel prendere  atto come sindacato dei dati positivi riguardanti la virtuosità contabile della nostra Regione e di come la sanità marchigiana sia tra le migliori d’ Italia - afferma Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche - si evidenzia come vi siano delle forti problematicità alle quali chiediamo al Governatore Spacca ed all'Assessore Mezzolani  di dare delle risposte ».  La Fp Cisl Marche sollecita i vertici della Regione Marche e sostiene « che rispondendo a queste cinque domande potremo avere una sanità oltre che con i conti a posto anche a misura di cittadino e che valorizzi le tante professionalità presenti.» Le domande: 1) Come mai non si evidenzia che gli unici risparmi effettivamente fatti sulla Sanita riguardano il  personale ?? Ben 38 milioni di risparmio nel triennio 20\11/2013 ed altri 7.294.00 programmati da ora a fine 2015. 2) Come mai non si ricorda mai che infermieri ed OOS hanno accumulato migliaia di giornate di ferie non fatte, riposi saltati, straordinari non pagati? Cosa si sta facendo per risolvere queste problematiche? 3) Alla luce degli imminenti tagli del Governo che mettono a rischio i 58 milioni di euro previsti per la nostra "virtuosità contabile" che riorganizzazione vera e concreta sarà possibile attuare sul territorio?? 4) Edilizia Ospedaliera. Marche Nord, nuovo Inrca /Fermo, nuovo Salesi, Ospedale di Fermo...quali di queste strutture vedra' mai la luce ed in che tempi?' Nei giorni scorsi si è parlato anche di Marche Sud quale struttura da pensare per il futuro. Nel presente è forse bene capire cosa concretamente si potrà realizzare con le risorse a disposizione. 5) Precari. A quando il piano di stabilizzazione degli oltre 500 precari che attendono una risposta dopo anni di precariato indispensabile per la tenuta del sistema sanitario?? «Non dimentichiamo liste di attesa e mobilità passiva. La nostra sanità con i conti a posto non attrae pazienti da altre regioni dato che ogni anno la mobilità passiva ci costa oltre 33 milioni di euro e le liste di attesa non calano a meno che non si vada a pagamento.- continua Talevi -  Il sindacato ha da tempo sfidato la Regione per condividere progetti tesi a risolvere queste due problematiche senza però avere risposte.» La Fp Cisl Marche sciopererà il 1 dicembre prossimo per l'intera giornata  anche a sostegno e supporto di una sanità in grado di rispondere alle forti problematicità che stiamo vivendo. Comunicato Stampa
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20/11/2014 Saipem e Profilgass: il territorio fanese e’ nuovamente segnato da crisi aziendali
“Saipem e Profilglass sono due eccellenze del nostro territorio – afferma Giovanelli responsabile Cisl di Fano - che occupano più di 1000 addetti e per diversi motivi rischiano una grave crisi occupazionale dalle ripercussioni sociali drammatiche” Giovedì si è svolto lo sciopero di due ore presso la sede di Bellocchi della Saipem, (società di ingegneria partecipata da Eni), unitamente agli stabilimenti e siti produttivi presenti nel territorio italiano per chiedere chiarimenti al Governo e all’Eni sul futuro dell’azienda. Non è con la vendita di un gioiello che si risolve il problema del debito pubblico italiano soprattutto quando i risvolti occupazionali rappresenterebbero un dramma sociale economico che anche in questi giorni sta subendo la crisi occupazionale. La Cisl di Fano unitamente alla Rsu aziendale e ai massimi rappresentanti nazionali della Categoria si adopererà per contrastare i tutti i modi la vendita della Saipem e del sito di Fano. Per quanto riguarda la vicenda della Profilglass, azienda leader nella lavorazione dell’alluminio, la Cisl chiede alle istituzioni locali nel rispetto della normativa in tema ambientale e di regolamenti urbanistici e degli interessi sia della popolazione che dell’azienda si giunga al più presto ad una soluzione condivisa che favorisca lo sviluppo di una azienda una delle poche eccellenze fanesi e che garantisce occupazioni. Invitiamo pertanto tutte le forze politiche a non cavalcare la vicenda Profilglass per fini propagandistici diversi da quelli tesi nel rispetto delle normative vigenti, a garantire occupazione e sviluppo nel rispetto dell’ambiente e del territorio. Un altro sito che era volano per l’economia del nostro territorio era la pesca e le attività ad essa collegate: le associazioni di categoria hanno polemicamente e giustamente fotografato la situazione del porto con un manifesto affisso nella città: la Cisl propone di creare un tavolo tecnico permanente per arrivare alla soluzione definitiva del dragaggio del porto che ricordiamo è utilizzato dai pescherecci ma serve anche per la nautica presente nel nostro territorio con due aziende leader Azimut Banetti e Ferretti. Non vorremo che considerate le difficoltà dei vari queste due multinazionali c he hanno siti produttivi nel Tirreno decidessero un domani di trasferirsi in siti più idonei. La Cisl chiede pertanto risposte immediate dalla Regione marche e degli assessorati competenti su questa delicata situazione. Quando avverrà il dragaggio definitivo del porto e quando si deciderà di investire nella definitiva sistemazione della Marina utilizzata per i vari e la manutenzione degli Yacht? Promesse negli anni passati ne sono state fatte tante i soldi sono stati spesi senza una efficace ed attenta pianificazione e progettazione delle misure necessarie per il dragaggio definitivo del porto Questa inadempienza degli enti ha fatto dissolvere quasi totalmente la filiera della pesca fanese con un grave danno in termini occupazionali. Basta ora è il tempo delle risposte! Questi tre  situazioni critiche pongono nuovamente l’esigenza di aprire una dibattito che giunga all’elaborazione di un piano di sviluppo industriale che integri tutte le filiere dal turistico al manifatturiero al terziario avanzato, all’agroalimentare: i dati della disoccupazione sono allarmanti e soprattutto aumentano i licenziamenti nelle aziende industriali. Dal 2010 ad oggi sono stati licenziati nella provincia di Pesaro - Urbino 4400 lavoratori dall’industria. Aumentano le ore di Cassa integrazione straordinaria in tutti i settori e il ricorso alla Cassa in deroga per le ditte artigiane di cui ancora i lavoratori attendono i pagamenti fermi a Marzo 2014. Siamo a Novembre. Chiediamo alla politica di lavorare per una progettualità condivisa e partecipata di sviluppo territoriale che sicuramente a breve termine non darà risposte immediate ma che invece porrà le basi per uno nuovo modello di sviluppo economico territoriale.Giovanelli Giovanni - Responsabile Cisl di Fano
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20/11/2014 Pa, sciopero il 1° dicembre indetto dalla Cisl Lavoro Pubblico
«Il 1° dicembre i lavoratori dei servizi pubblici incroceranno le braccia, dando continuità alla mobilitazione e alla manifestazione dell’8 novembre scorso». La decisione è stata annunciata da Francesco Scrima, coordinatore dalle categorie della Cisl Lavoro pubblico. Lo sciopero, proclamato per l’intera giornata di lunedì 1° dicembre, interesserà sia i lavoratori pubblici, sia i lavoratori privati che lavorano per i servizi pubblici: «Andremo in piazza contro l’indifferenza del governo nazionale e di quelli regionali e locali a richieste sacrosante che riguardano lavoratori e cittadini: rinnovo dei contratti di lavoro, rilancio della contrattazione integrativa, riorganizzazione delle amministrazioni, dei corpi dello stato, innovazione vera nella scuola e nei servizi pubblici, certezze per i lavoratori precari e fine del dumping contrattuale nel privato». Ma l’azione sulla quale la Cisl chiama a raccolta tutte le federazioni del lavoro pubblico non si ferma allo sciopero: «Da qui al 1° dicembre partirà una mobilitazione sociale in tutti i territori e i posti di lavoro: l’obiettivo è mettere il nostro welfare in condizioni di correre e di sostenere persone e comunità nel momento di maggior bisogno. Istruzione, salute, previdenza, assistenza, sicurezza, ricerca, servizi per l’occupazione, non si cambiano con annunci e consultazioni on-line. I lavoratori dei servizi pubblici sono i primi a volerli innovare davvero. E pretendono non solo rispetto e riconoscimento della loro dignità, ma anche di mettere le loro professionalità e competenze al servizio del cambiamento per il Paese». Comunicato Stampa
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17/11/2014 Progetto Eureka, la Cisl Marche all’incontro con i giovani dottorandi
“Ascoltare i racconti dei giovani dottorandi trasmette dosi salutari di energia; la loro capacità generativa smentisce le tante letture semplificatorie sul mondo giovanile, e mostra la loro consapevolezza, capacità di impegno, adattabilità. In questa fase difficile di transizione che stiamo vivendo, così densa di sofferenze sociali, in cui è sembra talvolta difficile coltivare speranza, esperienze come il Progetto Eureka sono ancoraggi importanti, esempi virtuosi di collaborazione pubblico – privato per promuovere lavoro di qualità, per aumentare la capacità innovativa delle nostre imprese, per dimostrare quanto il capitale di rete nel territorio sia fondamentale per aprire le piste di un nuovo e diverso sviluppo” Così il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha commentato, l’incontro, svoltosi il 13 novembre al ridotto del Teatro delle Muse di Ancona, con i dottorandi di ricerca del Progetto Eureka, il programma promosso dall’Assessorato Istruzione e Lavoro della Regione Marche, col contributo del Fondo Sociale Europeo, in collaborazione con le quattro Università delle Marche e varie imprese del territorio regionale. L’evento è inserito in un ciclo di appuntamenti realizzati alla presenza dei dottorandi del Progetto, con la finalità di creare una community e di prolungare nel tempo questa esperienza.Sono più di 260 i giovani coinvolti, tanto che questo progetto è diventato uno degli assi strutturali della formazione post laurea marchigiana, raggiungendo quest’anno la 3° edizione; molti dei giovani erano presenti alle Muse ieri per la storytelling che ha visto come protagonisti alcuni di loro, Gabriele, Fabio, Francesco, Caterina, e poi Chiara e ancora Francesco, con un susseguirsi di testimonianze, di racconti dei progetti, degli incontri, delle relazioni costruite, delle prospettive coltivate nel loro viaggio tra università, azienda, esperienze all’estero.E a seguire, a confrontarsi coi giovani e commentare le potenzialità del Progetto per lo sviluppo del territorio, l’assessore regionale Marco Luchetti, il Rettore della Politecnica delle Marche Sauro Longhi, l’imprenditore Enrico Loccioni e appunto, il Segretario dellaCisl delle Marche.
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13/11/2014 Adiconsum: assemblea pubblica per piccoli azionisti e obbligazionisti di Banca Marche
L'Adiconsum Marche organizza un'assemblea pubblica per i piccoli azionisti ed obbligazionisti di Banca Marche. L'appuntamento è per martedì 18 novembre ore 17,00 all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche. Parteciperà il Presidente nazionale dell'Adiconsum Pietro Giordano.  Sono oltre 40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche che detengono circa il 32% del capitale sociale della Banca.  Clienti, tra cui tante famiglie, che hanno investito i propri risparmi  dando fiducia  alla “Banca del Territorio”. Adiconsum auspica e sollecita gli interventi per il  salvataggio ed  intende agire su più fronti a tutela dei piccoli azionisti e obbligazionisti. ad oggi risultano esserci più procedimenti che meritano attenzione da parte degli investitori. Sono procedimenti che ancora non hanno visto la conclusione della fase di indagini e che  vedranno i singoli azionisti essere legittimati alla costituzione in giudizio per vedere tutelate le proprie ragioni, anche attraverso l’Adiconsum. Adiconsum ritiene utile percorrere anche altre strade, a partire dal rigoroso controllo del rapporto contrattuale: si tratta di verificare se l’istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni, ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore. Azioni fra l’altro non quotate in borsa, quindi titoli illiquidi non adatti ad un profilo di risparmiatore prudente. Adiconsum ha richiesto un incontro al Commissario Straordinario di Banca Marche, unitamente alla richiesta di istituire, attraverso la conciliazione paritetica, una procedura stragiudiziale. segnalazioni ed esposti agli organi di vigilanza e di regolazione al fine di verificare la legittimità del comportamento di Banca Marche. In sintesi,  una serie di azioni che  possano permettere ai risparmiatori di  trovare soluzioni  riconosciute in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per la decisione penale definitiva. Vogliamo anche rassicurare che, non ci sono scadenze imminenti, ma consigliamo di attivarsi. Per maggiori informazioni contattare i seguenti numeri di telefono: 327/6837783 oppure 071/2822300 – 07334075212 o tramite e-mail agli indirizzi: adiconsum.marche@gmail.com – macerata@adiconsum.it Tutti gli interessati possono liberamente partecipare. Indicazioni stradali: Hotel Cosmopolitan,  al termine della Superstrada, al semaforo girare a destra sulla SS16 Adriatica in direzione di  Porto S.Elpidio.
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13/11/2014 Tagli ai Patronati: 15 novembre la protesta ad Ancona,Civitanova Marche,Ascoli Piceno,Fermo,Pesaro,Urbino, Fano
Il 15 novembre  giornata nazionale di protesta dei patronati, impegnati nel garantire assistenza  previdenziale e socio-assistenziale, contro i tagli delle risorse contenuti nella legge di Stabilità. Avviata  dal Coordinamento Cepa, che raggruppa i principali patronati Acli, Inas, Inca e Ital, la protesta di sabato 15 novembre  con presidi e petizioni per la raccolta di firme, in tutte le province d’Italia.Nelle Marche,sette le piazze interessate: ad Ancona, in piazza Cavour dalle 9 alle 12, Civitanova, dalle 9 alle 12 a C.so Umberto I, Ascoli Piceno, dalle 9 alle 12 in via Cino del Duca, Fermo, in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Pesaro in piazza del Popolo dalle 9 alle 12, a Urbino, in Piazza della Repubblica dalle 9 alle 12 e Fano, in c.so Matteotti dalle 9 alle 12. In tutte le piazze  verranno effettuati volantinaggi per informare i cittadini sui contenuti della protesta e proseguirà la raccolta delle firme a sostegno della richiesta del ripristino dei fondi per i patronati. Inoltre, nella provincia di Pesaro e Urbino sono previsti anche volantinaggi nei mercati dei principali centri.Venerdì scorso, i rappresentanti dei patronati nelle Marche si sono incontrati con il Prefetto di Ancona al quale hanno esposto le ragioni della protesta e chiesto il sostegno presso il Governo.I patronati sostengono che la sottrazione di risorse al fondo, se approvata così com'è, si tradurrebbe in un’altra tassa occulta ai danni dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione, che si vedranno costrette a rivolgersi al mercato selvaggio di consulenti che molto spesso operano senza alcun controllo e regole, pagando per ricevere servizi fino ad ora erogati gratuitamente.Solo nelle Marche, l’attività dei patronati è notevole . Nel 2013, sono state oltre 350mila le pratiche evase su richiesta di marchigiani. Tra le tante, 18.087 le domande di pensione tra cui 7.584 domande all’Inps di pensione di vecchiaia e anzianità, 3026 domande di pensione di inabilità e invalidità, 7.437 domande di pensione superstiti. Sono state inoltre 38.912 le domande di disoccupazione ordinaria Aspi, 14.477 quelle di disoccupazione requisiti ridotti mini Aspi, 6.250 le domande di indennità di mobilità. Inoltre, sono state 30mila le domande presentate al Ministero dell’Interno per rinnovo titoli di soggiorno e ricongiungimenti familiari.L’elenco prosegue con 7500 domande all’Inail per malattie professionali e 38mila per infortuni sul lavoro.Occorre sottolineare che su 100 tipologie di pratiche previste nel paniere del Ministero del Lavoro per l’attività obbligatoria dei patronati, solo 34 sono remunerate con il contributo del Fondo patronati. Sul totale di 350mila pratiche, solo 100mila sono coperte dal finanziamento del fondo patronati, tutto il resto è gratuito.Nel complesso, il Cepa delle Marche occupa 200 operatori ed è supportato dalla collaborazione di oltre 150 collaboratori volontari.Se la legge di stabilità dovesse mantenere i tagli previsti, il sistema patronati si vedrebbe costretto a ridurre drasticamente il numero dei propri dipendenti, con un taglio di oltre 6.000 posti di lavoro.Va infine sottolineato che il fondo patronati è finanziato dai contributi previdenziali di tutti i lavoratori e non dalla fiscalità generale. Così mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all'Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati, con il rischio di un fondato vizio di costituzionalità dei tagli previsti.I DATI
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13/11/2014 Nessuno tocchi le nostre donne. Convegno a San Benedetto del Tronto
“Nessuno tocchi le nostre donne”. Questo il titolo del Convegno, che si è tenuto  sabato 22 Novembre 2014 alle 15,30 presso l’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto. I Coordinamenti Donne della FNP Cisl di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne, hanno ritenuto necessario lavorare in sinergia per affrontare un tema cosi delicato e importante. Proteggere la vita delle donne, infatti, è un dovere ineludibile di tutta la società. Nessuno si senta escluso.
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11/11/2014 I lavoratori pubblici conquistano Piazza del Popolo
Una piazza del Popolo gremita già dal primo pomeriggio ha mandato al Governo un segnale chiaro: i dipendenti pubblici non accetteranno un ulteriore blocco del loro contratto. La manifestazione nazionale tenuta oggi a Roma "è solo un primo passo". Lo ha annunciato il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, assicurando che il sindacato "andrà avanti con gli strumenti di lotta". "Qualcuno pensa che bastano due slide, una consultazione online per fare le riforme: non abbiamo bisogno di finte riforme ma che siano vere" in cui i protagonisti siano i lavoratori, ha proseguito la leader della Cisl, aggiungendo che "nessuno può pensare davanti al disastro del paese di fare da solo o con pochi intimi, scelti a sua immagine e somiglianza". Qualche ora prima, il corteo aveva preso il via in anticipo rispetto all'orario previsto da una Piazza della Repubblica ormai stracolma. "Siamo molti di più di 50 mila, siamo molto vicini a 100 mila". E' la cifra fornita dal palco di piazza del Popolo dagli organizzatori. Il dato è stato gridato al microfono dal palco, mentre il corteo continua a sfilare per le vie del centro di Roma per raggiungere il luogo del comizio. Le categorie del pubblico impiego dei sindacati confederali, ieri in conferenza stampa, avevano fornito la stima di 50 mila partecipanti, ma l'affluenza appare ora decisamente superiore alle previsioni. Il segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan è in testa al corteo insieme al segretario aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo e al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso e il segretario uscente della Uil Luigi Angeletti. Accanto a loro i segretari generali della Funzione Pubblica. "Servizi pubblici perché servono, perché di tutti", recita lo striscione bianco e verde che apre il corteo. Dietro migliaia di bandiere delle varie categorie presenti al corteo, provenienti da tutta Italia. In piazza palloncini con il volto del premier Renzi 'pinocchio' e la scritta 'Stai sereno' e fantasmi di pezza di lavoratori precari'. "Speriamo che questa manifestazione serva a sturare le orecchie del Governo", ha dichiarato Furlan, all'inizio del corteo diretto a Piazza del Popolo passando per le vie del centro della Capitale (Largo di Santa Susanna, Via Barberini, Piazza Barberini, Via Sistina, Trinità dei Monti, Pincio). "Chi vuole mettere contro chi ha il lavoro e chi non ce l'ha, se ne deve assumere la responsabilità - ha continuato Furlan - perché non è vero che il sindacato tutela i protetti, non c'è bisogno di rompere la coesione sociale". Quanto alla possibilità di indire lo sciopero generale del settore prima dell'approvazione della legge di stabilità, Furlan ha risposto: "Vedremo la disponibilità del governo". Furlan ha richiamato il governo al suo "dovere di fare il contratto per i suoi dipendenti. In sei anni i lavoratori pubblici ci hanno rimesso migliaia di euro, cosa volete che servano gli 80 euro dati dal governo". Si tratta della prima manifestazione di tutti i settori della Pa, dalla scuola alla sanità, dalla sicurezza agli enti locali. Dodici sigle appartenenti ai sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil per chiedere lo sblocco dei salari, dopo che la contrattazione è ferma dal 2010. I sindacati sono pronti allo sciopero se il Governo non inserirà nella legge di Stabilità il finanziamento per gli stipendi, ad oggi congelato per il sesto anno. "Tutti unitariamente continueremo la mobilitazione fino allo sciopero", ha rilanciato il segretario generale Cisl Fp, Giovanni Faverin. Affermazioni condivise anche dalle categorie del Pubblico impiego di Cgil e Uil, pronte allo stop da tenersi prima della ratifica della legge di stabilità in caso non ci siano risposte sul contratto per gli statali. Solidarietà ai lavoratori del pubblico impiego è giunta anche dal segretario generale della Fnp Cisl Gigi Bonfanti. ''Come Fnp Cisl - ha sottolineato Bonfanti - condividiamo le ragioni di questi lavoratori che stanno subendo, oltre alle perdite in busta paga, anche un taglio del personale che porterà ad altri 58mila posti di lavoro in meno entro il 2018, portando inevitabilmente al collasso i servizi pubblici''.  Una manifestazione, quella di oggi, dei lavoratori dei servizi pubblici e della conoscenza, indetta unitariamente da 12 categorie di Cgil, Cisl e Uil unite dallo slogan #Pubblico6Tu e da una piattaforma comune per chiedere una vera riforma della pubblica amministrazione e del sistema di servizi ai cittadini.
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10/11/2014 A Macerata aperto lo sportello di consulenza legale per le donne vittime di violenza
Attivato il  servizio di consulenza legale per donne vittime di violenza, presso la sede della CISL di Macerata, in via Ghino Valenti 27/35, aperto tutti  i lunedì pomeriggio dalle ore 15,30 alle ore 18, 00 «Tale iniziativa – afferma Lidia Fabbri, responsabile della AST di Macerata – è in sintonia con le finalità individuate nella Piattaforma sulla prevenzione della violenza sulle donne e i minori, elaborata dalla CISL ed in particolare dal Coordinamento Nazionale donne CISL, che parte da un presupposto soprattutto culturale: rimuovere gli ostacoli all'affermazione del diritto ad una vita senza violenza che spesso impedisce l’inclusione sociale e la libertà di poter scegliere.Occorre evitare il rischio dell’indifferenza e della sottovalutazione, specialmente in un momento tanto delicato come quello attuale. Dobbiamo essere vigili nei posti di lavoro, delle relazioni sociali,  fare emergere i pericoli che si nascondono nell'ambiente familiare, perché  spesso sono proprio i luoghi più insospettabili quelli dove si avvertono i segnali di comportamenti degenerativi e molesti. Per questo è importante creare una rete sul territorio, agendo ognuno nel proprio ambito di competenza e mettendo a disposizione le rispettive conoscenze e specificità .» «Siamo inoltre convinti – continua Fabbri – che la crisi economica abbia amplificato l’area di vulnerabilità delle donne nell'ambiente di lavoro, che a volte può trasformarsi da luogo del riscatto e dell’emancipazione femminile a luogo del ricatto e della sottomissione.Secondo il Documento ILO - International Labour Organization 2013, per esempio, nei Paesi dell’Unione Europea tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro.Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di precarietà sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare.Informarsi, chiedere, conoscere i propri diritti e le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia: paura, vergogna, dipendenza economica dal persecutore sono gli ostacoli maggiori.Anche per questo – conclude Lidia Fabbri – desideriamo che la nostra sede sindacale sia sempre più un luogo di accoglienza e di prossimità, dove le donne che vivono questa terribile esperienza possano trovare un  aiuto concreto grazie ad un servizio di consulenza legale che le informi sui propri diritti e che,  in stretta sinergia con la rete presente sul territorio, possa orientarle sulla via della libertà dalla violenza. Perché insieme si può.»Comunicato Stampa
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07/11/2014 Azienda unica per la gestione dei rifiuti: un dovere verso i cittadini
Sta entrando nel vivo, in queste settimane, la discussione sul futuro del sistema integrato di raccolta rifiuti e spazzamento per i Comuni della provincia di Ancona: è il momento di scelte importanti, che segneranno per anni le scelte gestionali e di governo del territorio; a cominciare dall’approssimarsi delle scadenze per il Comune di Ancona. CGIL CISL e UIL della Provincia di Ancona, nel convegno organizzato a Jesi il 1° luglio scorso, hanno ribadito con forza l’importanza della costituzione, a livello provinciale, di un’unica azienda pubblica di gestione dei rifiuti: che razionalizzi le risorse delle diverse aziende pubbliche ora esistenti e che dia, in primo luogo, risposte in termini di efficienza del servizio e di benefici tariffari ai cittadini. A quella iniziativa hanno partecipato diversi amministratori locali - in primis il Sindaco di Ancona e l’Assessore all’ambiente del comune di Jesi - i quali hanno pienamente condiviso l’importanza strategica di un percorso che porti alla costituzione dell’azienda unica: così da ottenere, per il nostro territorio, benefici che diversamente sarebbero di certo vanificati. Ora, a distanza di qualche mese chiediamo alla Politica di essere coerente con quanto pubblicamente dichiarato, costruendo le migliori condizioni affinché un progetto di tale portata possa essere fatto proprio dalle comunità e vivificato dalla convinta adesione dagli attori più interessati: i lavoratori; oggi di Ancona Ambiente, domani di Jesi Servizi, Sogenus, CIS e altri ancora. Occorre dare priorità al risultato strategico, evitando di cadere nelle trappole gestionali: guardando al futuro per elevare qualità e gestione economica del servizio, garantendo però certezza e pieno rispetto delle norme contrattali e di legge; dimostrando cioè, nei fatti, una visione lungimirante della politica nella gestione dei servizi pubblici locali e dei rifiuti in particolare. Se davvero così sarà, CGIL CISL e UIL di Ancona - unitamente con le rispettive categorie sindacali di comparto - sono pronte ad affrontare seriamente quel percorso virtuoso. In caso contrario il territorio perderebbe un’altra rilevante opportunità: ma le responsabilità sarebbero chiare e lavoratori e sindacato sarebbero i primi a denunciarle. L’auspicio è dunque per un rapido e positivo esito del percorso politico, amministrativo e sindacale volto alla creazione dell’azienda territoriale unica per la gestione dei rifiuti.
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07/11/2014 Sinergia Sindacato -Inps Ancona : pagata la cassa integrazione e indennità di mobilità lavoratori A. Merloni
La Fim Cisl Marche ritiene doveroso complimentarsi con l’Inps di Ancona per il lavoro svolto dai suoi impiegati, per l’eccellente organizzazione e la tempestività nel gestire i pagamenti della cassa integrazione e dell’indennità di mobilità per i 900 lavoratori degli stabilimenti marchigiani dell’A. Merloni, in amministrazione straordinaria.  Il 30 settembre scorso sono stati pagati gli arretrati della cassa integrazione in deroga di maggio, giungo, e settembre e il 10 novembre prossimo è stato comunicato che verrà messa in pagamento l’indennità di mobilità del mese di ottobre.   La stretta collaborazione tra sindacato e Inps ha reso possibile l’ottimizzazione del disbrigo delle numerose pratiche assicurando finalmente ai lavoratori, dopo l’approvazione del decreto ministeriale, la tempestiva copertura salariale . Comunicato Stampa 
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05/11/2014 Area ex Merloni e vertenza JP: atti concreti per il Lavoro a Fabriano il 7 novembre
Incontro pubblico VENERDI’ 7 NOVEMBRE alle ore 16.00 a FABRIANO presso l’Aula Magna dell’Istituto commerciale A.Morea, via Mattarella 20,  promosso da Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria unitamente alle categorie dei metalmeccanici Fim Fiom Uilm delle due regioni,   per una verifica sulla attuazione dell’Accordo di Programma per l’area colpita dalla crisi della ex Antonio Merloni e sulla vertenza JP Industries, azienda con 700 lavoratori nata a seguito della procedura di Amministrazione straordinaria della Merloni. Le misure nazionali dell’Accordo di Programma, gestite dal Ministero dello Sviluppo e da Invitalia, non hanno prodotto nessun progetto di attività imprenditoriale e alcun risultato occupazionale. A pochi mesi dalla scadenza dell’Accordo stesso infatti, i 35 milioni di euro giacciono inutilizzati per la rigidità e la farraginosità delle procedure previste, mentre sono stati realizzati solo alcuni interventi con fondi stanziati dalla Regione Marche per un ammontare di circa 5 milioni. D’altro canto, la procedura di vendita dei beni produttivi della ex Merloni alla JP Industries, con contestuale riassunzione di 700 lavoratori, gestita dal Ministero dello Sviluppo, rischia di essere annullata per problemi formali e ricorsi, con il rischio di una ulteriore drammatica emorragia di lavoro. All'iniziativa sono invitati il Ministero dello Sviluppo e la società Invitalia, i Parlamentari, le regioni Marche e Umbria, i Sindaci, le Associazioni di impresa, oltre che ovviamente i lavoratori coinvolti e la cittadinanza.Comunicato Stampa
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05/11/2014 Lavoro e sviluppo: sfide per la comunità
Inaugurazione nuova sede della Cisl di Urbino, giovedì 6 novembre ore 15.00, in via B.Sforza n. 50.Una nuova sede per accogliere meglio gli associati alla CISL e tutti coloro che quotidianamente si rivolgono al sindacato per avere informazioni e assistenza. Presenti i maggiori servizi della Cisl: dall’assistenza fiscale (CAF), al patronato per le domande di pensione, disoccupazione ecc.. (INAS), oltre al sindacato degli Inquilini Casa e Territorio (SICET) per dare risposte sui problemi abitativi, ma anche le categorie della scuola, dei dipendenti delle banche e assicurazioni, dei lavoratori del terziario, del legno e arredamento, dei metalmeccanici, dei pensionati. Dopo l’inaugurazione è prevista una Tavola Rotonda “ Lavoro e Sviluppo: le sfide per le comunità locali” promossa dalla Ast Cisl di Urbino, presso la Sala degli Incisori del Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica - ore 16,00. Ai lavori introdotti da Leonardo Piccinno, responsabile Ast Cisl Urbino, parteciperanno S.E. Mons. Giovanni Tani, Arcivescovo diocesi di Urbino; Maurizio Gambini, Sindaco di Urbino; Viliberto Stocchi, Rettore Università degli Studi di Urbino; Moreno Bordoni, Segretario Provinciale CNA Pesaro e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche. La cittadinanza è invitata a partecipare.Invito
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04/11/2014 La Buona Scuola, 5 novembre ad Ancona I sindacati declinano l’invito e scendono in presidio davanti al Liceo Galilei di Ancona
I sindacati regionali della scuola FLC – CGIL CISL SCUOLA- UIL SCUOLA – SNALS CONFSAL Marche declinano l’invito alla consultazione sul progetto ministeriale La Buona Scuola che si terrà ad Ancona il 5 novembre p.v. presso il Liceo Scientifico G.Galilei dove si ritroveranno in presidio a partire dalle ore 8,00 all'ingresso del Liceo per manifestare e spiegare le ragioni del perché non parteciperanno all'incontro con il capo Gabinetto del Ministero dell’Istruzione, Alessandro Fusacchia.In sintesi le ragioni dei sindacati della scuola FLC – CGIL CISL SCUOLA- UIL SCUOLA – SNALS CONFSAL Marche: - non ci riconosciamo nel metodo di confronto stabilito dal Ministero che, pur enunciando una volontà di ascolto delle proposte di miglioramento e modifica del piano proposto dal governo, confina in realtà il punto di vista delle OOSS rappresentative di tutto il personale della scuola ad un tempo di soli tre minuti; - al di là dell’enfasi del documento che rimette al centro la qualità della scuola, la formazione in entrata ed in servizio, la stabilità del personale attraverso l’assunzione di 148.000 precari con lo svuotamento delle GAE, si affrontano moltissimi temi che riguardano il rapporto di lavoro come orario, retribuzione e carriera che, per funzionare, vanno decisi in sede di contrattazione nazionale con il rinnovo del CCNL come prescrive la legge, insieme alle OOSS che legittimamente rappresentano docenti, ATA, DSGA, Dirigenti Scolastici. - ad oggi invece la legge di stabilità in corso di approvazione prevede un ulteriore blocco del contratto, fermo dal 2009, per il 2015 e il documento della buona scuola propone di fatto un blocco delle retribuzioni fino al 2018 senza passare per la contrattazione nazionale appunto prevista per legge. Senza contare i numerosi tagli lineari previsti nella legge di stabilità che contraddicono nei fatti le tante enunciazioni del documento del governo.«Siamo disponibili ad un dialogo reale, per un rinnovamento profondo della pubblica amministrazione ed un rilancio vero della scuola- ribadiscono FLC – CGIL CISL SCUOLA- UIL SCUOLA – SNALS CONFSAL Marche - ma non siamo disponibili a partecipare a quelle che sembrano più passerelle propagandistiche che consultazioni vere per conoscere cosa ne pensa la scuola sulla “buona Scuola”. Come Organizzazioni sindacali stiamo davvero ascoltando chi lavora nella scuola, docenti e non docenti, nelle tante assemblee che in questi giorni stiamo facendo nelle scuole di tutta la regione. Un ascolto attivo che tradurremo in un documento con proposte concrete che invieremo al Ministero.»I sindacati della scuola sono pronti alla mobilitazione nazionale prevista per l’8 novembre con la mobilitazione unitaria CGIL CISL UIL di tutto il pubblico impiego.Comunicato stampa 
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04/11/2014 La Cisl a sostegno delle donne vittime di violenza: ad Ancona e Macerata insieme si può
Stipulata dalla Cisl Marche  una convenzione con un’ esperta per l’apertura di due sportelli rispettivamente nelle città di Ancona e Macerata per dare assistenza e sostegno legale  alle tante donne marchigiane che subiscono violenza. Per il Sindacato, che da anni è impegnato con la rete di istituzioni e associazioni nel contrasto alla violenza, l’apertura oggi ad  Ancona,  presso la sede della CISL, di un servizio dedicato alle vittime di violenza, nasce dalla volontà di dare risposta a un bisogno presente nel territorio marchigiano ed in particolare in quello anconetano, dove le varie forme di violenza, dallo stalking, ai maltrattamenti fino alla violenza sessuale,  negli ultimi anni sono in  forte aumento. Da dati forniti dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, emerge che nei primi nove mesi del 2014 sono già stati iscritti 46 procedimenti per violenza sessuale, di cui 35 verso noti e 11 verso ignoti, nel 2013 i procedimenti iscritti sono stati 66, di cui 52 verso noti; i procedimenti per maltrattamenti al 30 settembre 2014 sono 118, di cui 110 verso noti, i procedimenti per stalking 89, di cui 86 verso noti. Dati importanti che evidenziano come spesso la violenza assuma le fattezze di chi è più vicino alla vittima: un familiare, il marito o il compagno, il collega o il datore di lavoro. Per questo molte donne fanno ancora fatica ad uscire dall’ombra: i legami con il carnefice rendono più stretti i vincoli psicologici, culturali, emotivi e annodano, aggrovigliano, stringono fino a bloccare l’iniziativa della denuncia. Informarsi, chiedere, conoscere le opportunità (anche di patrocinio gratuito) che la legge italiana offre non è facile per molte donne italiane o straniere che vivono in Italia; paura, vergogna, solitudine sono gli ostacoli maggiori. « Anche per questo vogliamo che la nostra sede sindacale  sia un luogo di accoglienza e di prossimità. – afferma Cristiana Ilari, responsabile pari opportunità  Cisl Marche - Tra l’altro, la crisi economica ha reso ancora più stretto il rapporto che c’è tra violenza e lavoro, sotto vari punti di vista. Nell’epoca della crisi il luogo di lavoro che dovrebbe essere ed è in generale luogo del riscatto e dell’autonomia delle donne,  rischia di diventare luogo di violenza (abuso, ricatto, molestie, disparità contributiva, salario, posizioni lavorative e mansioni, mobbing e violenza psicologica), spesso in relazione alla condizione di lavoro irregolare e/o precario.- continua Ilari -  Questa è l’area grigia delle vulnerabilità lavorative più esposte dove aumenta il potere ricattatorio del datore di lavoro. Nel macro sappiamo dal Documento ILO, International Labour Organization 2013 che nei paesi dell’Unione Europea, tra il 40 e il 50% delle donne hanno subito proposte sessuali indesiderate, contatti fisici o altre forme di molestie sessuali sul proprio posto di lavoro. E gli ultimi dati regionali sull’andamento del mercato del lavoro nelle Marche confermano il gap per le donne della nostra regione, ancora più penalizzate dalla crisi: nelle attività manifatturiere e nei Servizi le donne occupate nel secondo trimestre del 2014 sono ancora calate del 2,5% (manifattura) e del 3, 4% (altri servizi), 36.492 sono le donne marchigiane in cerca di occupazione, con un tasso di disoccupazione femminile pari all’11,6%, mentre il tasso di disoccupazione  maschile è dell’8,4%.  – conclude Ilari - Donne che non lavorano o che lavorano in condizioni di sfruttamento sono potenzialmente donne più ricattabili, più esposte, più fragili da un punto di vista sociale e familiare. » Alla crisi sono legati anche fenomeni di maggiore aggressività domestica: le frustrazioni del lavoro che non c’è o che viene meno possono minare rapporti, possono far involvere o scivolare personalità e psicologie già vulnerabili e causare un pericoloso fenomeno di protezione o giustificazione da parte della vittima che attende, spesso invano, che cessi la spirale di violenza o di ossessiva persecuzione (stalking). Il servizio di consulenza legale per le donne vittime di violenza, gestito dall’avvocato Raffaella Spettoli, sarà aperto tutti i martedì pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 18, 00 presso la sede della Cisl di Ancona in via Ragnini,4  e a Macerata il servizio partirà da lunedì 10 novembre e sarà aperto tutti i lunedì dalle ore 15,30 alle 18. Uno sportello aperto a tutte le donne per indirizzare e promuovere azioni che possano far uscire la vittima dalla prigione della paura e orientarla in sinergia con la rete presente nel territorio.  Perché insieme si può . Comunicato stampa
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31/10/2014 Disegno di legge Stabilità. Annamaria Furlan: La mobilitazione unitaria si fa su obiettivi condivisi.
Roma, 31 Ottobre 2014 - «Il sistema del fiscal compat è ancora lì come un macigno e non è stato cambiato da nessuno. Occorre rivedere i coefficienti e passare dall'Europa economica e finanziaria all'Europa politica per investire in sviluppo ed occupazione». Lo ha detto il Segretario Generale Annamaria Furlan nel corso del Consiglio Generale della Cisl che oggi ha eletto la nuova Segreteria Confederale. «Ci uniremo a chi vuole battersi per la costruzione di una vera Europa politica» ha sottolineato Furlan. Incalzeremo il Governo Renzi perchè oltre la tattica momentanea utilizzi quello che rimane del semestre europeo per porre il tema di una stagione di cambiamento. Il rientro del debito se non viene corretto ci obbligherà a sforzi di bilancio che inesorabilmente rischiano di condurci ad ulteriori tagli allo stato sociale, allo sviluppo e quindi anche all'occupazione. Ecco perchè la manovra del Governo va cambiata in molti punti, come abbiamo sostenuto nelle nostre mobilitazioni. Per questo saremo in piazza insieme ai pensionati il cinque novembre e l'otto novembre con tutte le categorie del pubblico impiego. Non è con le cariche della polizia, con gli insulti reciproci o le battute mediatiche che usciremo dalla recessione. L'unità sindacale è importante ma bisogna capire per che cosa ci si mobilita insieme e quali obiettivi si vogliono raggiungere. Solo su queste basi si può costruire una mobilitazione unitaria. Se invece il discorso è lo sciopero generale o l'occupazione delle fabbriche, noi pensiamo che sarebbe una strada sbagliata perchè lo pagherebbero i lavoratori nelle loro buste paghe alla fine del mese e le aziende già in difficoltà. Noi invece - ha concluso Furlan - dobbiamo aprire un confronto con Confindustria per cambiare il modello contrattuale e sfidare il governo sul tema delle nuove relazioni sindacali adeguate per alzare la produttività ed i salari dei lavoratori".Il Consiglio Generale della Cisl, riunito oggi a Roma, ha eletto su proposta del Segretario Generale, Annamaria Furlan i componenti della nuova Segreteria Confederale che scendono da otto a sette. I nuovi eletti che faranno parte della segreteria confederale Cisl sono: Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia, Giuseppe Farina segretario generale della Fim Cisl, Gigi Petteni segretario generale della Cisl Lombardia, Giovanna Ventura, segretario generale Cisl Piemonte. Sono stati riconfermati segretari confederali Cisl: Maurizio Petriccioli, Piero Ragazzini e Luigi Sbarra. Nella sua introduzione, Annamaria Furlan ha ringraziato i quattro segretari confederali uscenti, Pietro Cerrito, Fulvio Giacomassi, Paolo Mezzio e Liliana Ocmin, per aver dato la loro disponibilità ad un ricambio politico dell'organismo confederale.
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31/10/2014 I sindacati dei pensionati marchigiani vogliono delle risposte
Più di 150 pensionati, componenti dei Consigli generali dei sindacati dei pensionati di Spi Cgil, Fnp Cisl e UIlp Uil, si sono riuniti oggi al Conero Break d Ancona in preparazione della giornata di mobilitazione nazionale organizzata dalle Segreterie nazionali per il 5 novembre prossimo. I sindacati dei pensionati regionali protestano contro una manovra, quella contenuta nel ddl di stabilità 2015, che reputano sbagliata e insufficiente, sia dal punto di vista del lavoro che del welfare. Provvedimenti che incidono pesantemente sui diritti dei cittadini lavoratori e pensionati e sulle possibilità del sindacato di poter continuare a svolgere un ruolo fondamentale di operatore sociale che tutela ed assiste le persone più deboli. In apertura dei lavori è stata espressa solidarietà a Gianni Venturi, ex Segretario regionale della Cgil Marche, rimasto vittima, insieme ad altri operai, degli scontri di mercoledì scorso a Roma. I pensionati italiani sono allo stremo – ha sostenuto il Segretario regionale della Fnp Marche Dino Ottaviani nel suo intervento introduttivo – e non possono più essere considerati come un bancomat cui attingere in caso di difficoltà. Molti di loro sono vicini al confine con la povertà e la marginalità. Siamo stanchi di essere provocati e vessati. Se venisse meno la nostra capacità di sostenere figli e nipoti verrebbe meno anche la coesione sociale delle nostre comunità. «Non facciamo richieste corporative – prosegue Ottaviani – ma abbiamo a cuore il futuro del paese, che deve dare una speranza ai nostri figli e nipoti. Per questo, nella nostra piattaforma unitaria, chiediamo che vengano introdotti meccanismi di solidarietà per garantire pensioni dignitose ai nostri giovani». Secondo Fabrizio Valentini, Direttore del Patronato Inas Marche « è gravissimo il taglio al Fondo patronati, finanziato dai lavoratori e utilizzato per erogare servizi gratuiti ai cittadini per conto dello Stato. Una vera e propria approvazione indebita, segno di un attacco durissimo al sindacato e al suo sistema dei servizi». In un momento storico in cui le forze sociali rappresentative dei lavoratori e dei pensionati vengono viste come un potenziale ostacolo allo sviluppo, Spi Fnp e UIlp hanno rimarcata la necessità di continuare a lavorare insieme, sostenendo ogni sforzo necessario affinché si riapra il dialogo sociale, che come sostiene anche l’UE è un tassello importante per riattivare i processi di sviluppo, anche economico. Negli ultimi decenni il sindacato confederale e dei pensionati hanno dimostrato grande responsabilità – ha concluso il Segretario nazionale dello Spi Cgil Ivan Pedrelli – mentre la politica, dall’altro verso, ha cominciato a pensare di fare a meno dell’apporto delle forze sociali, a volte anche dileggiandole, ed ora tentando chiaramente di indebolirle. L'appuntamento diventa ora quello del 5 novembre, quando i pensionati di Spi Fnp e UIlp Marche manifesteranno all'Auditorium della Conciliazione di Roma. Analoghe e concomitanti manifestazioni sono previste a Milano (Teatro nuovo) e a Palermo (Teatro Politeama). Perché i pensionati italiani non stanno sereni, sono stanchi delle promesse e ora vogliono risposte. LA PIATTAFORMA DEI SINDACATI DEI PENSIONATI L'INTERVENTO INTRODUTTIVO
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29/10/2014 Banca Marche, Adiconsum al fianco dei piccoli azionisti
 Giovedì 30 ottobre ore 17.30  a Jesi  - Consorzio Zipa “centro Diocesi” Auditorium A.Bocchini-  l'Adiconsum Marche incontra i piccoli azionisti della Banca delle Marche.Sono circa 40.000 i piccoli azionisti della Banca delle Marche che detengono circa il 32% del capitale sociale della Banca. Clienti, tra cui tante famiglie che hanno investito i propri risparmi  dando fiducia alla “Banca del Territorio”. Ancora una volta una storia di risparmio tradito. Il valore delle azioni ha subito un crollo verticale a causa della dissennata gestione con evidenti ripercussioni sul patrimonio degli azionisti. Adiconsum Nazionale e Adiconsum Marche  hanno da sempre seguito la vicenda e allo stato, risultano esserci più procedimenti che meritano attenzione da parte degli investitori. Sono procedimenti che ancora non hanno visto la conclusione della fase di indagini  e che  vedranno i singoli azionisti essere legittimati alla costituzione in giudizio per vedere tutelate le proprie ragioni, anche attraverso l’Adiconsum. Adiconsum infatti si costituirà parte civile nel processo penale insieme a tutti i piccoli azionisti che vorranno aderire, ma ritiene utile percorrere anche altre strade, a partire dal rigoroso controllo del rapporto contrattuale intrattenuto con l’istituto. Si tratta di verificare se l’istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni, ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore garantendo, in questo modo, la migliore tutela dei risparmiatori stessi. In sintesi, intende mettere in atto un' Azione collettiva e, se fondate, anche azioni individuali,  che  possano permettere ai risparmiatori di  trovare soluzioni  riconosciute in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per la decisione penale definitiva. Vogliamo anche rassicurare che non ci sono scadenze imminenti, ma che è giunta l’ora di attivarsi per  tutti  i piccoli azionisti  che, magari, non erano affatto consapevoli di  acquistare un titolo ad alto rischio. Adiconsum, unitamente ai legali che collaborano con l’Associazione, sta programmando vari incontri nelle Marche dove verranno esposte le linee di condotta che l’Associazione intende perseguire.    Invitiamo i piccoli azionisti a partecipare Per maggiori informazioni o per aderire all’iniziativa, contattare i numeri 071/2832101 (martedì, mercoledì e giovedì dalle 10,00 alle 13,00), 071/2822300 o tramite e-mail agli indirizzi: adiconsummarche2@yahoo.it – adiconsum.marche@gmail.com
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28/10/2014 Benelli QJ: aumentano le preoccupazioni dei sindacati
«Dall'incontro di oggi con l’azienda si confermano ed aumentano, le nostre preoccupazioni sul futuro industriale della Benelli QJ.  - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche - Invece di assicurarci investimenti ci hanno proposto la disponibilità ad incentivare le uscite volontarie dei dipendenti.»Un Incontro, quello di oggi,  tra la direzione aziendale della Benelli QJ e le Organizzazioni Sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil, unitamente alle Rsu aziendali, sulla difficile vertenza aperta dalla comunicazione aziendale di voler procedere ad una riorganizzazione del sito produttivo di Pesaro. «Nonostante le nostre continue esortazioni alla trasparenza, l’azienda rimane evasiva non solo sulla natura delle sue proposte, ma, cosa per noi ancor più grave, si sottrae alle nostre ripetute sollecitazioni di presentare un piano industriale per permetterci di conoscere le sue reali intenzioni sulle prospettive del sito pesarese » afferma Emanuele Chiarotti della Fim Cisl Marche. «Come Fim Cisl Marche, - continua il segretario generale Leonardo Bartolucci - chiediamo di poter avere con urgenza l’incontro già richiesto al Comune di Pesaro, perché vogliamo che questi si faccia portavoce con la proprietà cinese del perché si è determinata questa situazione, e dell’esigenza di tornare ad investire con progetti di sviluppo sul sito produttivo marchigiano.» «Nel rispetto della volontà dei lavoratori e con la loro partecipazione- conclude Bartolucci -  continueremo a manifestare la nostra contrarietà al tentativo di desertificare un altro importante marchio del nostro territorio che ha fatto la nostra storia industriale e ha fatto conoscere Pesaro nel mondo.» Comunicato stampa
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28/10/2014 Corso AIUTO CUOCO, riaperto il Bando di selezione
FINALITÀ’ DEL CORSO E FIGURA FORMATA:L’Aiuto Cuoco è quella figura professionale che fornisce collaborazione al cuoco nella preparazione delle basi e dei semilavorati per la preparazione delle pietanze. DESTINATARI E REQUISITI Il corso è destinato a n° 15 allievi/e giovani e adulti, occupati, disoccupati, inoccupati e lavoratori in mobilità, che abbiano assolto l’obbligo scolastico. I minori devono aver compiuto i 16 anni di età  al momento dell’iscrizione al corso. DURATA E MODALITÀ’ DI SVOLGIMENTO Il corso, della durata di 400 ore, avrà luogo nella Provincia di Ancona e sarà avviato presumibilmente a novembre 2014 e terminerà entro giugno 2015 (per le ore di pratica, le lezioni si terranno in una sede attrezzata con le strumentazioni necessarie). Il corso della durata di 400 ore complessive risulta strutturato in: 88 ore di aula, 184 ore di laboratorio, 120 ore di stage presso aziende/strutture dove i corsisti potranno sperimentare ed applicare sul campo le competenze di base, trasversali e tecnico-professionali acquisite durante il periodo di formazione d'aula/laboratorio e 8 ore di esame finale. Le lezioni avranno la durata di 4 ore ciascuna in fascia pomeridiana, presumibilmente dalle ore 15:00 alle ore 19:00 e, la calendarizzazione sarà concordata con gli iscritti al percorso sulla  base delle esigenze emerse. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le iscrizioni si effettueranno utilizzando la modulistica disponibile all'indirizzo internet www.ialmarche.it, o reperibile presso la sede Ial Marche Srl di Ancona, via dell'Industria,17 La domanda redatta sull’apposita modulistica, dovrà essere corredata dei seguenti documenti: - Curriculum Vitae firmato in originale (Allegato 16). - Copia del documento d’identità firmato in originale e in corso di validità; - N° 1 fototessera; - Copia del permesso o carta di soggiorno in corso di validità, per i cittadini non comunitari. Per i minori la domanda di iscrizione dovrà essere firmata dai genitori o da chi ne fa le veci. La documentazione dovrà essere inviata per posta a mezzo raccomandata A/R o consegnata a mano presso la segreteria organizzativa di IAL MARCHE Srl in via dell’Industria n. 17/A, Ancona, ENTRO E NON OLTRE IL 10 NOVEMBRE 2014 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: IAL MARCHE SRL – Via dell’Industria, 17/a – Ancona 60127, indicando sulla busta la dicitura “Aiuto Cuoco – Ancona”. La domanda di partecipazione, regolarmente effettuata, garantisce il diritto alla frequenza del corso previa sottoscrizione del contratto e relativo pagamento della quota di iscrizione da effettuarsi prima della selezione, presso la sede di Ancona, in via dell’Industria, 17/a. L’iscrizione avverrà tramite appuntamento, telefonando al numero 071/2814639. BANDO AIUTO CUOCO
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27/10/2014 Sindacati dei Pensionati marchigiani pronti per la mobilitazione nazionale del 5 novembre
Più di 150, tra dirigenti e componenti dei consigli generali dei Sindacati dei pensionati marchigiani di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil si ritroveranno domani, venerdì 31 ottobre alle ore 9.30, al Conero Break di Ancona. L’iniziativa è organizzata in previsione della giornata nazionale di mobilitazione indetta dalle rispettive Segreterie nazionali per il prossimo 5 novembre, quando Spi Fnp e Uilp manifesteranno a Milano, Roma e Palermo per sostenere le loro richieste al Governo e le proposte di modifica al disegno di legge di stabilità 2015. Investimenti, sviluppo e crescita per generare nuovi posti di lavoro, tutela dei redditi da pensione, risorse per preservare il welfare pubblico e i servizi sanitari, una legge nazionale per la non autosufficienza, la riduzione del carico fiscale sui redditi fissi da lavoro e pensione, l’estensione del bonus degli 80 euro a pensionati ed incapienti, il contrasto agli sprechi, ai privilegi e all’evasione fiscale. In estrema sintesi sono queste le richieste di Spi Fnp e Uilp, sostenute attraverso la campagna “#Non stiamo sereni”, grazie alla quale un milione di cartoline sono state inviate a Palazzo Chigi, delle quali circa 75.000 provenienti dalle Marche.  «I pensionati marchigiani sono allo stremo - sostengono le Segreterie regionali di Spi Fnp e Uilp. Il 54.5% delle pensioni di vecchia sono di importo inferiore a 750€, a fronte di una media nazionale del 39.5%. Il 64,4% dei percettori di pensioni di vecchiaia può contare su meno di mille euro lordi al mese, con i quali spesso devono sostenere anche i loro figli che hanno perso il lavoro a causa della crisi. Non siamo dei privilegiati e non facciamo richieste corporative, ma abbiamo a cuore il bene del paese e il suo rilancio, per ridare speranza ai nostri figli e nipoti». Spi Fnp e Uilp chiedono al Governo di riaprire il dialogo sociale, via privilegiata per aiutare il paese a risalire la china. Impegnano la Regione ed i Comuni a non restringere ulteriormente le prestazioni di tutela.  «I tagli al sistema delle autonomie locali hanno già messo in crisi il sistema dei servizi sociali e sanitari».  Regioni e Comuni dovranno impegnarsi per eliminare sprechi e inefficienze. L’azione di reperimento delle risorse va orientata verso l’evasione, la corruzione e l’illegalità. Dall’altro lato chiediamo al Governo di non toccare il Fondo patronati, finanziato da contributi dei lavoratori, riducendo il quale si mette a rischio un sistema di servizi previdenziali svolti per conto dello stato, gratuiti per i cittadini e diffuso su tutto il territorio nazionale».
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22/10/2014 Benelli QJ, le istituzioni intervengano per salvare il lavoro
«Non ci stupisce che la prima preoccupazione dei vertici cinesi della Benelli QJ nel presentare il loro piano di riorganizzazione sia stato quello di rivolgersi al Comune di Pesaro e al Presidente della Camera di Commercio di Pesaro. - afferma Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Marche -  Anche al momento dell’acquisizione del sito pesarese avevamo assistito alle stesse dinamiche con le istituzioni  che si prodigavano per apparire come i fautori di una mediazione importante per garantire un futuro a quell'azienda motociclistica che rappresentava un marchio storico, sicuramente tra i più importanti dell’industria provinciale. - prosegue Bartolucci -Peccato che di quel piano industriale che i cinesi ci presentarono ben poco è stato fatto in termini di investimenti, di innovazione tecnologica, di nuovi prodotti da presentare nel mercato, di ampliamento della rete commerciale.»Si era parlato  anche di un ritorno dalle gare motociclistiche per far credere ad un’idea di sviluppo tecnologico dello stabilimento di Pesaro. In realtà è dal 2005 che l’azienda non progetta un nuovo  modello, si limita a fare solo restyling delle moto. In realtà la produzione  non ha mai superato  i 2000 pezzi l’anno, al di sotto di quello previsto sul piano industriale.«Abbiamo assistito ad una produzione che  nel tempo ha perso tante professionalità importanti al suo interno, magari perché non allineate alle scelte della direzione cinese.  Dall'inizio ad oggi l’utilizzo degli ammortizzatori sociali è stata una costante con la quale hanno avuto a che fare i lavoratori della Benelli QJ. Già nel 2009 come sindacati , avevamo coinvolto il Comune e la Camera di Commercio, in occasione di un loro viaggio in Cina, per recapitare ai vertici cinesi nella figura del Presidente Lin Hua Zhong le nostre preoccupazioni sul futuro del sito pesarese rispetto a quello che stava succedendo. - racconta Bartolucci -.Anche in quell'occasione ci fu risposto che pur prendendo atto delle difficoltà del momento, avrebbe operato con “progetti di rilancio per il marchio pesarese, a partire da una più capillare rete di vendita in Europa e dall'imminente lancio di nuovi modelli. »La Fim Cisl Marche, oggi chiede al Sindaco di Pesaro e al Presidente Drudi, rispetto alle tante promesse alle quali sono seguiti pochi fatti, di attivarsi con tutti gli strumenti possibili,  per interloquire con il Presidente e con i vertici del gruppo al fine di evitare una riorganizzazione sul personale che rischia di diventare il segno evidente di un declino del sito pesarese, utile al solo interscambio commerciale con i prodotti cinesi.« Occorre veramente che si scommetta sull'azienda Benelli QJ di Pesaro, e non solo sul suo marchio, con un vero progetto industriale fatto di veri investimenti. - conclude  Leonardo Bartolucci  - Se questo non avverrà sarà una sconfitta anche della politica pesarese, visto che dopo gli “onori” ricevuti al momento dell’insediamento di questa proprietà, oggi deve assumersi le responsabilità e gli “oneri” per evitare che un’altra azienda storica e di grande valenza simbolica si aggiunga alla desertificazione industriale del nostro territorio».Giovedì 23 ottobre è stata convocata l’assemblea dei lavoratori, in cui insieme alle organizzazioni sindacali Fim Cisl e Fiom Cgil, si deciderà la strategia e le iniziative di mobilitazione da intraprendere.Comunicato stampa
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22/10/2014 Servizio igiene urbana, i sindacati annunciano lo stato di agitazione
Le Segreterie Regionali di FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL, unitamente alla RSU delle aziende di riferimento, venerdì 17 ottobre scorso,  hanno partecipato ad un incontro presso la società Multiservizi dove è stata manifestata la volontà di attuare la cessione di ramo d’azienda da parte di Anconambiente, Jesiservizi, Cis e Sogenus delle attività di igiene urbana: spazzamento, raccolta e trasporto.Nell’incontro la  società Multiservizi, in maniera pregiudiziale, ha espresso  la volontà di non applicare più il CCNL di riferimento per tali attività e per tutti i lavoratori diretti ed indiretti ma di applicare impropriamente quello di Federutility.Le Segreterie Regionali di FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL considerano tale atto un arbitrio inaccettabile, provocatorio, lesivo dei diritti dei lavoratori,  dal momento che è motivato da ragioni prettamente economiche e cercando di scaricare così le inefficienze gestionali delle imprese.Sia chiaro che il Sindacato e le RSU non vogliono disertare un confronto, anzi, al progetto di unificazione hanno manifestato un concreto interesse ma giudicano intollerabile e indecoroso che questo debba passare attraverso la rinuncia al CCNL di riferimento.Le Segreterie Regionali di FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL indicono pertanto lo stato di agitazione dei lavoratori di tutte le aziende coinvolte preannunciando ove questo disegno fosse confermato pesanti azioni di contrasto.Con la presente le Segreterie Regionali di FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL avviano le procedure di raffreddamento della conflittualità così come previsto ai sensi della L. 146/90.Comunicato stampa
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22/10/2014 Mobilitazione dei lavoratori pubblici - 8 novembre a Roma
Entra nel vivo la mobilitazione dei lavoratori pubblici marchigiani contro l'ennesimo blocco dei contratti nazionali, fermi dal 2009, le esternalizzazioni crescenti, il sostanziale fermo e l'impoverimento della contrattazione decentrata, il blocco del turn over, le mancate garanzie ai tanti lavoratori precari. Le segreterie regionali di categoria intendono portare nelle piazze e all'attenzione dei cittadini le crescenti problematiche operative che quotidianamente si trova ad affrontare chi eroga servizi fondamentali alla persona in settori come la Sanità, la Scuola, l'Università, gli Enti pubblici di Ricerca, le Accademie e i Conservatori, gli asili nido, la sicurezza, il front -office negli uffici. L'attuale crisi di sistema rende tutti più deboli e logora la tenuta delle nostre reti di welfare sociale con tagli pesantissimi che rendono sempre più difficile l'erogazione dei servizi nei tempi e nelle modalità giustamente richiesti dai cittadini-utenti delle pubbliche amministrazioni. Serve partecipazione e condivisione dei percorsi di innovazione, riorganizzazione dei processi di lavoro, investimento in formazione e contratti che portino il cambiamento atteso dalle comunità locali. Molte le iniziative organizzate nelle Marche in vista della manifestazione nazionale dell'8 novembre a Roma : presidi davanti alle Prefetture, assemblee nei luoghi di lavoro, volantinaggio nelle piazze e davanti a ospedali, Comuni, sedi INPS, raccolta di firme tra tutti i lavoratori a supporto della piattaforma.   http://youtu.be/UUK5EII4syY?list=UUvHxAm26IRwF9IVAuJ8EAJA
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22/10/2014 5 Novembre mobilitazione dei sindacati dei pensionati.#Nonstiamosereni, i pensionati vogliono risposte.
"Di promesse non si vive, #Nontiamosereni, vogliamo delle risposte". E' l'appello dei  sindacati dei pensionati  Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil  al Governo in occasione della mobilitazione nazionale indetta per Mercoledì 5 novembre  prossimo.I pensionati provenienti da tutta Italia si ritroveranno insieme per chiedere  al  Governo più sviluppo e occupazione per i giovani,figli e nipoti, per un welfare pubblico e solidale, per una legge sulla non autosufficienza, per tutelare il reddito da pensione ed estendere, anche ai pensionati, la riduzione delle tasse . Previste tre manifestazioni a carattere nazionale : a  Roma, Milano e Palermo.Ad Ancona il 31 ottobre si riuniranno i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil Marche per spiegare le ragioni della giornata nazionale di mobilitazione unitaria. 
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18/10/2014 Mastrovincenzo:" Con il Jobs Day rilanceremo il dialogo"
Intervista a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl MarcheIL MESSAGGERO 18 Ottobre 2014Stamattina, alle 10, scatta il Jobs Day della Cisl in piazza del Papa. Ad Ancona, come in altre 99 piazze d'Italia, il sindacato chiama a raccolta i lavoratori per spiegare cosa cambia nel mondo del lavoro con la riforma presentata. Perché c'è di più oltre l'articolo 18 dietro al Jobs Act. Sì, ma cosa? «Premetto - afferma il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo - che la modifica delle regole del lavoro non ha mai fatto miracoli sull'occupazione. Il Jobs Act è una legge delega che deve passare alla Camera e poi il Governo dovrà emanare i successivi decreti. Ci sono alcuni aspetti interessanti, altri ancora molto vaghi e possono quindi essere anche insidiosi. Noi guardiamo con interesse al nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti proposto dal Governo, ma potrà rappresentare un'opportunità per aumentare l'occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione delle tipologie contrattuali poco tutelate e fonte di abusi, come co.co.pro. e false partite Iva, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e dal rafforzamento per le politiche attive».  Quali ricadute potranno esserci sul territorio regionale? «Anche per i marchigiani è importante incentivare i contratti stabili ed asciugare l'area del precariato.Anche l'obiettivo del Jobs Act di un sistema universalistico di ammortizzatori sociali potrà essere rilevante per noi, ma deve esserci certezza di tempi e risorse: migliaia di marchigiani attendono da mesi il pagamento della cassa integrazione in deroga.  Quest'ultima va estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l'Aspi, l'indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Sarebbe importante per la nostra regione anche l'investimento su un moderno sistema di servizi per l'impiego, con forte governance pubblica ed integrazione con il privato».  Qual è la situazione occupazionale nelle Marche?  «Può essere utile dire che a giugno 2014 le assunzioni sono state per l'8,3% a tempo indeterminato, in calo sul 2013, per il 55,2% a termine, il 14,4% in somministrazione e solo il 5,4 % in apprendistato.Poi c'è un 7,5% di lavoro intermittente e un 5% di parasubordinato».  Articolo 18 da salvaguardare o simbolo vuoto da superare?  «È stato un errore riaprire una battaglia politica e mediatica sull'articolo 18. La norma è stata già attenuata nel 2012 dal Governo Monti. Noi crediamo che la sua applicazione debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare e che al massimo l'eventuale reintegra prevista attualmente prevista in caso di licenziamenti economici possa, per un periodo definito, non essere applicata ai neo assunti, maggiorando il risarcimento economico. La Cisl non ha totem ideologici da difendere, ma è assurdo pensare che rendendo più facili i licenziamenti individuali, si favorisca nuova occupazione». Qual è il senso del Jobs Day della Cisl, una settimana prima della mobilitazione Cgil?  «Ad Ancona, come in tutta Italia, la Cisl scende in piazza per presentare le proprie idee sul Jobs Act, per chiedere atti concreti per lo sviluppo, con misure fiscali, di politica industriale, di sostegno agli investimenti pubblici e privati in conoscenza e innovazione. La Cisl domani (oggi, ndr) sarà in piazza per rilanciare un efficace dialogo sociale, strada obbligata per attivare le energie e le idee utili ad affrontare la recessione equità. Per dialogare: oltre a lavoratori, infatti, ci saranno disoccupati, pensionati e anche alcuni parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese».  È ancora scontro sul Jobs Act e intanto si apre anche quello sulla Legge di Stabilità. Regioni in rivolta mentre il governatore delle Marche promuove la Finanziaria. «Ci sono misure interessanti, come gli sgravi per l'Irap, tassa che grava di più sulle aziende ad alta occupazione, e la decontribuzione per le assunzioni a tempo indeterminato, anche se va detto che in una fase recessiva, non è il solo costo del lavoro a limitare le assunzioni. Si dovrebbero incentivare gli investimenti e la propensione innovativa delle imprese. Positiva anche la conferma del bonus da 80 euro, che però sin dall'inizio doveva essere modulato con più attenzione ai carichi familiari, e a coloro che ne sono stati esclusi, cioè i lavoratori incapienti con reddito sotto gli 8.000 e i pensionati con assegni bassi. Punti critici, il blocco dei contratti pubblici, l'aumento della tassazione sui fondi pensione, dove i lavoratori specie i più giovani, costruiscono la loro previdenza integrativa, il rischio di aumento delle imposte locali da Regioni e Comuni, a cui la manovra riduce fortemente le risorse. Attenzione poi al Tfr in busta paga,che porta con se il rischio di tasse in più». di Agnese Carnevali Il Messaggero 18 /10/2014 http://youtu.be/toL17pNqpVghttp://youtu.be/iw_7JKD2o90 
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18/10/2014 PIÙ' OCCUPAZIONE - MENO PRECARIETÀ: JOBS DAY, LA CISL IN PIAZZA AD ANCONA
La CISL MARCHE in piazza del Papa ad Ancona, sabato 18 ottobre per la giornata di mobilitazione nazionale per il Lavoro, il Jobs Day : un migliaio di lavoratori, disoccupati, cassaintegrati, pensionati che, con una catena umana, hanno raggiunto Piazza del Papa dove il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, ha presentato proposte e idee della Cisl sul Lavoro. In piazza le testimonianze di vertenze locali come la King, di lavoratori in cassa integrazione e di precari del settore pubblico; anche le storie di chi sta cercando strade per affrontare la crisi, come i lavoratori della Conceria del Chienti che, riunitisi in cooperativa, hanno acquisito il 15% delle quote aziendali o come i lavoratori dell’Auchan, impegnati e coinvolti in un contratto di solidarietà. Presenti anche parlamentari marchigiani e rappresentanti del mondo delle imprese invitati dalla Cisl Marche per confrontarsi con le voci del lavoro e con le proposte del sindacato. Ad Ancona, come in tutta Italia, la CISL in piazza per chiedere scelte concrete per lo sviluppo, con misure incisive di carattere fiscale, il sostegno agli investimenti pubblici e privati, una nuova politica industriale, un utilizzo qualificato dei fondi europei. Sul Jobs Act, recentemente approvato dal Senato, e in attesa del passaggio alla Camera e della emanazione dei successivi decreti delegati, la Cisl guarda con interesse il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, pur nella consapevolezza che la modifica delle regole del lavoro non abbia da sola effetti “miracolistici” sui livelli occupazionali. Il nuovo contratto proposto dal Governo potrà rappresentare una opportunità per aumentare l’occupazione e ridurre la precarietà, solo se sarà accompagnato dalla eliminazione di alcuni contratti poco tutelati e fonte di abusi, dall'estensione degli ammortizzatori sociali e da interventi e risorse per le politiche attive. La Cisl ritiene che l’applicazione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori debba restare inalterata nei casi di licenziamenti illegittimi di tipo discriminatorio e disciplinare. E’ condivisa la proposta del Governo di un sistema di ammortizzatori sociali a carattere universalistico: per la Cisl la Cassa integrazione va mantenuta ed estesa a tutti i lavoratori, collegandola a percorsi di riqualificazione, mentre è necessario rafforzare l’Aspi, l’indennità per chi ha perso il lavoro, portandola ad almeno 24 mesi. Un percorso di potenziamento delle risorse finanziarie, umane e strumentali può rendere possibile un moderno sistema di servizi per l’impiego con forte integrazione pubblico-privato. Una giornata di mobilitazione nazionale della CISL che ha rilanciato con forza al Governo anche l’importanza del dialogo sociale, per attivare tutte le energie e le idee utili ad affrontare la recessione e promuovere il lavoro e l’equità sociale. Comunicato Stampa
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15/10/2014 I bilanci dei Comuni della provincia di Pesaro - Urbino: le valutazioni di Cgil e Cisl su tasse e tributi locali
La stagione della contrattazione sociale territoriale del 2014 si è confermata difficile e frammentata, in ragione delle elezioni amministrative di metà anno e, soprattutto, di un percorso di approvazione dei bilanci preventivi dei comuni per il 2014 costellato di ulteriori tagli, incertezza normativa e un susseguirsi di proroghe, unitamente ad una scarsa volontà di confronto sui temi indicati nel documento predisposto dalle CGIL CISL UIL provinciali.Il percorso unitario di confronto con i comuni in occasione della presentazione delle linee di bilancio preventivo ha visto confermate tutte le nostre preoccupazioni:Aumento pressoché generalizzato della pressione tributaria locale, in particolare attraverso la Tasi e con l'utilizzo pieno della leva dell'addizionale Irpef fino al massimo previsto dello 0,8%. L'ulteriore taglio dei trasferimenti agli enti locali determinato dal Decreto 66 del marzo 2014 ha determinato come conseguenza immediata l'innalzamento delle aliquote per poter recuperare il taglio. La Tasi, come da noi denunciato lo scorso anno con l'indegno teatrino della finta abolizione della Imu sulla prima casa, si è rivelata per quello che è. Di più: la scomparsa delle detrazioni previste in precedenza e il campo libero sostanziale agli enti locali nel determinarle, ha già creato nel nostro territorio una situazione fortemente disomogenea e portatrice di iniquità. Sono infatti 20 i comuni che hanno deliberato una Tasi con una aliquota alta, al 2,5, e solo 12 tra questi hanno previsto detrazioni, peraltro diverse tra loro, prevalentemente legate o alla rendita catastale o alla presenza di un figlio minore di 26 anni. Solo 4 comuni nel nostro territorio, nello specifico Mondolfo, Mondavio, Fano e Pesaro, hanno previsto una detrazione legata all'Isee, così come proposto da CGIL e CISLIn ogni caso la maggioranza dei Comuni ha deliberato una aliquota Tasi che parte dal 2 per mille fino alla massima del 2,5. Otto comuni hanno innalzato anche l'addizionale Irpef rispetto allo scorso anni e sono solo 11 su 59 i comuni che hanno previsto una soglia di esenzione, solo due (Pesaro e Monteporzio) quelli che giustamente hanno differenziato l'aliquota in base agli scaglioni Irpef.  Allo stesso modo il passaggio del tutto tardivo della gran parte dei comuni dalla vecchia Tarsu alla Tari (tariffa sui rifiuti) ha determinato un aumento generalizzato della tariffa, pur in presenza di un investimento importante delle due aziende multiservizi sulla raccolta differenziata.Fatta eccezione per il Comune di Pesaro, il solo nella provincia ad aver applicato, in seguito ad un confronto col sindacato, l'Isee lineare sulle tariffe dei servizi educativi, tutti gli altri Comuni o non lo utlizzano affatto oppure lo applicano attraverso un sistema a scaglioni fortemente produttivo di iniquità nell'accesso alle prestazioni sociali agevolate.Sul fronte delle uscite, almeno laddove c'è stato un confronto proficuo con le organizzazioni sindacali, si è cercato di mantenere inalterato il livello quantitativo e qualitativo dei servizi sociali erogati. Non dimentichiamo però che stenta a decollare, anzi sta perdendo pezzi, quel sistema di welfare innovativo e congruo rispetto ai nuovi e ai vecchi bisogni sociali, anche a causa di una assenza di carattere normativo e programmatorio della Regione Marche.Del tutto insufficiente e comunque limitato a solo 15 comuni su 59 (dato bilanci consuntivi 2012) il recupero di entrate da lotta all'evasione fiscale sia sui tributi locali sia sul fronte delle segnalazioni che i comuni potrebbero, per legge, fare alle autorità competenti. Appena 5 euro per abitante, 1,6 milioni di euro complessivamente indicati a bilancio da recupero evasione, di cui ben 900mila euro dal Comune di Pesaro.Stentano a decollare, fatta eccezione per Pesaro e pochi altri enti, quegli interventi anticrisi da noi fortemente voluti e sostenuti per aiutare le famiglie dei lavoratori colpiti dalla crisi, interventi finalizzati che, se coordinati con adeguate politiche attive per il lavoro, contribuirebbero ad evitare l'entrare nelle fasce di povertà per molte famiglie e persone del nostro territorio. Ora l'assoluta priorità, per noi, deve essere l'emergenza lavoro e sociale. L'unico intervento coordinato tra comuni che esiste è quello che fa capo, meritoriamente, all'ambito sociale di Fossombrone, frutto di un lavoro condiviso col sindacato.Infine, ancora in alto mare, le scelte degli enti locali verso un associazionismo tra enti finalizzato alla migliore gestione possibile, in un'ottica di efficienza, efficacia, utilizzo razionale delle risorse finanziarie e professionali. A parte l'esperienza di Vallefoglia, nessun'altra esperienza di fusione tra comuni è in atto. Le Unioni Comunali attualmente in essere dovrebbero effettuare quel salto di qualità nella gestione associata dei servizi senza il quale rischiano di essere una mera sovrastruttura. Del resto, senza una adeguata normativa regionale, ancora ferma nelle aule del consiglio regionale, di sostegno all'associazionismo tra comuni, il sistema stenterà ancora a partire. Valuteremo, in ogni caso, nel merito, le proposte che per ora sembrano venire positivamente dai comuni dell' ambito sociale di Pesaro in questa direzione.In ogni caso CGIL e CISL valutano non più rinviabile, in assenza di un cambio di passo da parte del Governo in tema di trasferimenti agli enti locali, una politica di bilancio dei nostri comuni per il 2015 che dovrà necessariamente, per noi, essere improntata ad una diminuzione delle pressione tributaria locale, ad una sua più equa impostazione, ad una lotta senza quartiere all'evasione fiscale, a politiche sociali per il territorio più corrispondenti ai bisogni emergenti, ad un nuovo protagonismo degli enti locali, insieme, per un governo del territorio in cui la logica del campanile lasci spazio a quella di una comunità coesa nell'affrontare la crisi e le sfide che essa impone.
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14/10/2014 Associazioni di categoria e sindacati e uniti per il lavoro: si chiama labjob.it la sfida per ridurre la disoccupazione giovanile
Garanzia Giovani è un'occasione unica per dare un'opportunità ai 47.000 Neet, giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano stabilmente e non sono occupati in una attività di formazione. I giovani Neet che abbandonano prematuramente gli studi (18-24 anni con al più la licenza media che non frequentano altri corsi scolastici o svolgono attività formative superiori ai due anni) sono nelle Marche poco più di 8.000 (4.100 donne e 4.000 uomini). Nelle Marche è forte la quota di giovani Neet inattivi (52% pari a 24000 unità) superiore a quella dei disoccupati delle altre fasce di età (48% pari a 22000 unità). Lo scoraggiamento è la principale causa che può spiegare la maggiore quota di Neet inattivi. La componente femminile dei Neet è superiore a quella degli uomini. E' per questo motivo che 9 associazioni di categoria, centrali cooperative e sindacati delle Marche: Confindustria, Cgia, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Cisl, Uil, Lega delle Cooperative e Api Industria hanno dato vita ad una Ati, labjob.it, per dare ai giovani delle opportunità di incontro con il mondo del lavoro. Le difficoltà dei giovani in cerca di occupazione sono note, anche se nelle Marche si registra un tasso di occupazione, 33.7%, più alto della media nazionale, 29,4%, dei giovani tra 15 e 29 anni. Rispetto al 2004 si sono persi oltre 15 punti percentuali (era al 48,8% nel 2004). Gli scopi che muovono labjob.it partono proprio da questa esigenza: riportare i giovani Neet ad incontrare le aziende, attraverso la loro accoglienza, la presa in carico e l'orientamento. Il programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga offerto un servizio: l'inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un'esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l'accompagnamento nell'avvio di una iniziativa auto- imprenditoriale di lavoro autonomo, l'impegno nel servizio civile. Ai giovani che possono rivolgersi indifferentemente agli sportelli pubblici (i centri per l’impiego) e agli sportelli degli enti privati accreditati a garanzia giovani come labjob.it sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio, formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio. Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale.L'obiettivo di labjob.it è guidare il giovane verso le opportunità offerte dal mondo del lavoro, anche considerando i giovani che non hanno un'esperienza lavorativa alle spalle. Soltanto in questa maniera si può creare un circuito virtuoso che possa sconfiggere il triste fenomeno della disoccupazione giovanile che tocca picchi mai raggiunti prima con dati del 44%. Ai giovani che si presenteranno agli sportelli di labjob.it (oltre 35 diffusi nel territorio marchigiano) verranno offerti, oltre alle occasioni di lavoro disponibili, dei tirocini aziendali che possono costituire la base per una esperienza lavorativa e per futuri sbocchi occupazionali: il contratto dell'apprendistato, a tempo determinato e meglio ancora indeterminato. Non va neanche sottovalutata le opportunità che questi giovani formati possano iniziare nuove attività imprenditoriali. Al centro dell'azione di labjob.it c'è anche una responsabilizzazione del giovane e un'importante attività di orientamento. labjob.it intende infatti stimolare i giovani verso il riconoscimento e l'attivazione delle proprie capacità, in base anche alle esigenze delle aziende. Labjob.it intende anche facilitare la connessione scuola-lavoro che è un tassello fondamentale e attivabile soltanto se entrambe le parti sono orientate alla collaborazione. Fondamentale per instaurare questo circuito virtuoso sono i database dell'offerta e della domanda che verranno formati attraverso un'azione di promozione sul territorio, attivando su base regionale e provinciale tutte le associazioni e i sindacati che fanno parte di labjob.it e il sistema delle aziende. A questo proposito sono previsti una serie di incontri sul territorio con stakeholder e istituzioni al fine di sensibilizzare giovani e aziende ed una campagna di comunicazione e promozione. “Abbiamo creato labjob.it – ha detto Francesco Varagona, legale rappresentante di labjob.it- per orientare ed accompagnare i giovani ad incontrare il mondo del lavoro. Abbiamo messo insieme la più ampia compagine di parti sociali per aumentare le opportunità di lavoro”. “labjob.it – conclude Varagona - è anche un’opportunità per le imprese marchigiane che possono contare su un team di professionisti che mira a selezionare il candidato idoneo facendo risparmiare costi all’impresa e, all’occorrenza, costruisce percorsi formativi gratuiti finalizzati all’inserimento lavorativo, in base a specifiche richieste delle stesse imprese. Per saperne di più, visita il sito Labjob.it
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14/10/2014 JP Industries, Regioni e Sindacati scrivono al Governo
Cgil Cisl Uil di Marche ed Umbria, insieme ai Presidenti delle due Regioni hanno chiesto un incontro urgentissimo al Governo per affrontare la gravissima situazione occupazionale della JP Industries e del relativo Accordo di Programma per la reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi della ex Ardo. La procedura di vendita della JP Industries, gestita dal Ministero per lo Sviluppo economico, rischia incredibilmente di essere annullata per criticità formali. Intanto le misure nazionali dell'Accordo di Programma non stanno producendo alcun esito. A pochi mesi dalla sua scadenza, non è infatti stato approvato alcun progetto di rilancio occupazionale e 35 milioni di € giacciono inutilizzati. Questo mentre analoghe misure regionali hanno prodotto l'avvio di oltre 40 nuove iniziative imprenditoriali sullo stesso territorio. Una situazione grave ed inaccettabile che coinvolge 2.000 lavoratori marchigiani ed umbri, senza contare l'impatto sulla filiera dell'indotto di piccole imprese, e che rischia di produrre effetti irreversibili sulla coesione sociale ed economica delle due regioni.La lettera al Governo
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12/10/2014 Anna Maria Furlan è il nuovo Segretario Generale della Cisl
Anna Maria Furlan è il nuovo Segretario generale della Cisl. Il Consiglio Generale ha accettato, per presa d'atto e senza votare, le dimissioni irrevocabili di Raffaele Bonanni e ha accolto con 196 voti favorevoli su 200 presenti la sua proposta eleggendo Furlan. Con oltre il 90% dei consensi, Furlan ha raggiunto lo stesso livello di gradimento toccato da Raffaele Bonanni nel 2006. Il neosegretario generale della Cisl riconosce al suo predecessore Bonanni di essere stato «il mio maestro più significativo». Da lui, afferma, «ho imparato la pazienza e l'umiltà, che nella responsabilità sono un dovere. Sono molto contenta e ringrazio Bonanni e tutta la Cisl per avermi eletta. Abbiamo fatto cose grandiose ed inedite in questi lunghi anni, superando con coraggio prove difficili, prima da soli e poi facendo diventare le nostre idee quelle di tutti. La Cisl di Bonanni ha avuto la capacità non solo di intuire le cose importanti da cambiare nel nostro paese, ma anche la capacità di mobilitarsi da sola. «Oggi - prosegue - per contrastare il declino del paese e la sfiducia dei cittadini, abbiamo bisogno di tornare tra i lavoratori ed i pensionati e proporre il nostro modello sociale e sindacale, interpretando i bisogni e le speranze delle persone che rappresentiamo. Dobbiamo far riscoprire il valore e l'importanza dei corpi intermedi perché negare la rappresentanza significa mettere a rischio la democrazia». «Solo un grande patto solidale, un grande slancio di cooperazione possono riaprire all'Italia l'orizzonte di speranza e futuro che merita - prosegue Furlan - ribadendo che l'uscita dalla crisi deve fondarsi su un nuovo patto sociale, un patto che deve coinvolgere tutte le parti sociali». Passi avanti infatti per Furlan sono stati fatti dal Governo nell'incontro di ieri, dimostrandosi disponibile ad avere come unico interlocutore il sindacato sui temi del lavoro, rappresentanza e contrattazione e riconfermando la volontà di rivedere la parti sociali nel prossimo incontro del 27 ottobre. «Fa male la Cgil a non valutare quanto successo ieri nell'incontro a palazzo Chigi dove si è riaperto il confronto che significa partecipazione e democrazia. «Rispetto molto le posizioni di altre Confederazioni. In ogni momento bisogna lavorare per fare una sintesi unitaria che su alcuni temi gia' c'è, su altri meno. Ma questo e' il pluralismo del sindacato italiano». «Le politiche economiche degli ultimi governi sono state insufficienti ad affrontare la gravita' della crisi, anche nella fase più acuta, e neppure il dinamismo riformistico di Renzi da' segni di innovazione e svolta radicale». La critica rivolta all'Esecutivo dal neo segretario generale della Cisl, secondo cui serve una nuova politica in grado di produrre un'inversione del declino capace di creare sviluppo, a partire dalla riforma fiscale. «La Cisl - ha detto Furlan - incalzerà il Governo sulla delega sulla riforma fiscale". «Per far uscire il paese dalla palude in cui e' incagliato non e' stato sufficiente il bonus di 800 euro - ha affermato Furlan che l'ha giudicato "una buona operazione" - servono investimenti, innovazione e interventi per detassare il lavoro e ridurre le disuguaglianze, che si sono approfondite negli anni della crisi».
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10/10/2014 Giovani e anziani insieme al Festival delle Generazioni
Più di 110 persone provenienti dalle Marche hanno partecipato alla seconda edizione del Festival delle Generazioni, organizzato dalla Federazione Nazionale dei Pensionati Cisl a Firenze, dal 2 al 4 ottobre scorso. Una delegazione consistente ed eterogenea, composta da anziani e pensionati, lavoratori e giovani provenienti da tutta la Regione. Studenti di scuola secondaria - l'Istituto Agrario "Garibaldi" di Macerata -  ex studenti dell’Istituto Tecnico Statale “Mazzocchi” di Ascoli Piceno - quest’anno divenuti matricole universitarie - e giovani che a vario titolo hanno conosciuto la Cisl, ad esempio grazie alla collaborazione nel "Progetto Policoro" o alla partecipazione allo "Stage giovani" organizzato dalla Cisl Marche nel luglio scorso. Una "tre giorni" a cavallo tra riflessione e cultura, tra analisi e concerti, tra tavole rotonde e poesia, musica e spettacoli. Giovani ed anziani, in un'atmosfera festosa, serena e stimolante, hanno affrontato insieme problemi comuni. Il principio ispiratore di questa edizione del Festival, sintetizzato dallo slogan: "Né vecchi né giovani: cittadini" si ispira alla  necessità di rovesciare l'assunto che sia in corso una conflitto tra generazioni, ponendo in evidenza al suo posto il principio di cittadinanza, nella consapevolezza che non può esservi crescita senza pace e coesione sociali. Singolare ed esaltante l'esperienza vissuta nel pomeriggio di venerdì 3 ottobre dal giovane studente universitario ascolano Paolo Giorgi. Assistendo all'evento speciale "Maratona di musica", con ospite speciale Giulio Rapetti Mogol, Paolo ha deciso di partecipare ad un concorso di musica improvvisando un'esibizione dal vivo, durante la quale ha presentato un suo brano inedito. Un'ora dopo riceveva un attestato che certificava la vittoria di una borsa di studio breve per autori presso il Cet (Centro Europeo di Toscolano), un centro di eccellenza universitario di musica popolare fondato dallo stesso Mogol. «E' stato il fiore all'occhiello di un'esperienza già di per se indimenticabile - sostiene Mario Canale, Segretario generale di Pensionati Cisl delle Marche - ed un primo risultato concreto di quella solidarietà intergenerazionale che la Fnp Marche ha posto come uno degli obiettivi principali della sua azione sindacale». «La nostra speranza - conclude Canale - è di contribuire ad avvicinare l'esperienza della tradizione con la freschezza e il coraggio delle nuove generazioni, attraverso uno stile originale ed innovativo, per superare banalità e luoghi comuni e ricostruire insieme, giovani ed anziani, la coesione sociale e il senso di appartenenza alla medesima comunità»
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10/10/2014 Lavoro in genere: (Ri)pensare le pari opportunità
(Ri)pensare le pari opportunità è un progetto che si propone di riconsiderare e rivedere le politiche di genere, per il superamento teorico dello strumento delle pari opportunità e delle sue ricadute nelle politiche regionali, per eliminare le disparità e promuovere l'empowerment femminile migliorando la  qualità e l'efficacia delle politiche.CGIL CISL UIL Marche hanno aderito e partecipato attivamente al progetto, ideato dall Osservatorio di Genere di Macerata e finanziato dall'Assessorato alle Pari Opportunità della Regione. (Ri)PARO ha permesso di indagare il mondo del lavoro femminile nel settore tessile/calzaturiero e quello delle imprese agricole.Venerdì 17 ottobre 2014 a Macerata presso la Sala Castiglioni-Biblioteca "Mozzi-Borgetti" si terrà alle ore 9.30 " Lavoro in genere" focus sui primi risultati del progetto.
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10/10/2014 Ossi duri si diventa, prevenire l'osteoporosi si può
Mercoledì 15 ottobre 2014, ore 16,30 Sala Convegni, Fondazione Colocci, JesiIn occasione della Giornata mondiale sull’osteoporosi del 20 ottobre, presso la Fondazione Colocci di Jesi si svolgerà il 15 ottobre dalle ore 16.30 il convegno, promosso dal sindacato dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, Regione e Asur Marche, “Ossi duri.. si diventa” nell’ambito della Campagna informativa di prevenzione contro l’osteoporosi.Marisa Branchesi del coordinamento donne Fnp Cisl di Jesi, introdurrà i lavori presentando i risultati della campagna di raccolta firme per sollecitare la Regione Marche ad emanare una legge regionale per la prevenzione dell’osteoporosi. Una patologia molto diffusa che colpisce soprattutto le donne oltre i cinquant’anni di età e che se non viene riconosciuta in tempi giusti causa la mortalità nel 20% dei pazienti e disabilità motoria nel 40% dei casi con un rischio di permanenza in strutture di lungo-degenza sei volte maggiore.Tra i relatori il dott. Ferdinando Silveri della clinica Reumatologica dell’Ospedale di Jesi AV2 che illustrerà il lavoro del gruppo tecnico regionale a partire dall’analisi dei fattori di rischio di tale patologia.I lavori, moderati da Teresa Brazzini del coordinamento donne UilpUil di Jesi, saranno conclusi da Aurora Ferraro, Segretaria regionale Spi Cgil Marche.Jesi, 10 ottobre 2014
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08/10/2014 Nidi domiciliari, Sindacati alla regione: sperimentazione fallimentare
Nidi domiciliari: «La Regione continua a finanziare nell'ambito dei servizi educativi una sperimentazione di fatto fallimentare»– è quanto dichiarano Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente responsabili delle politiche di genere di CGIL, CISL e UIL delle Marche. Due anni fa, la Regione ha deciso di destinare 1,7 milioni di euro (dei 2,6 milioni) alla “sperimentazione” sui nidi domiciliari e, in particolare, circa 1,2 milioni in contributi alle famiglie (voucher) per l’accesso ai nidi domiciliari (da regolamentare e costituire) e 145 mila euro per corsi di formazione per “operatrici domiciliari”. «CGIL-CISL-UIL delle Marche hanno già allora espresso perplessità invitando la Regione a considerare i reali bisogni delle famiglie e dei territori in materia di servizi educativi – proseguono - Infatti, abbiamo sempre sostenuto che i 2,6 milioni di euro del Fondo nazionale per i servizi socio-educativi per la prima infanzia e assegnati alla Regione Marche, dovessero essere erogati prevalentemente dalla Regione ai Comuni per la gestione efficace dei servizi all'infanzia e per il sostegno alle funzioni genitoriali. - rilanciano Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli -  Consideriamo prioritario sostenere i costi di gestione dei servizi esistenti, soprattutto per abbassare le tariffe divenute gravose per molte famiglie in questo momento di crisi e difficoltà economica, come peraltro specificamente previsto dall’Intesa Stato-Regioni del 7 ottobre 2010». A due anni dalla sperimentazione risulta che delle ingenti risorse ne sono state spese solo 18.960,00 euro: di fatto, un fallimento. Anziché prenderne atto, la Regione persiste emanando un nuovo bando per destinare i 1.231.040,00 euro finora non spesi, di nuovo per voucher per soli nidi domiciliari. Risorse ingenti che sarebbero state preziose se destinate tempestivamente ai Comuni per interventi di riduzione delle tariffe o per la riqualificazione dei servizi esistenti.Le responsabili delle politiche di genere di CGIL, CISL e UIL delle Marche invitano la  Regione «ad effettuare un serio monitoraggio con le Organizzazioni Sindacali e l’ANCI  prevedendo la modifica degli atti normativi al fine di destinare le risorse in modo efficace e utile per le famiglie del territorio marchigiano».
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08/10/2014 Indesit,conferma gli impegni e il rispetto degli accordi nell'incontro tenuto al MiSE
Nel primo incontro ministeriale, svoltosi  ieri a Roma, per la verifica dell' attuazione dell’ accordo, sottoscritto al MiSE nel dicembre del 2013, tra Direzione Aziendale Indesit, Sindacati di categoria,  Coordinamento RSU, rappresentanti del Governo e Istituzioni locali, sono stati confermati dalla Direzione Aziendale tutti gli impegni riguardanti la destinazione produttiva delle aree di Fabriano ( stabilimenti di Albacina e Melano) Caserta (Carinaro) e Comunanza. La Direzione Indesit ha, inoltre, presentato e informato i rappresentanti sindacali e le Istituzioni, presenti all'incontro, la realizzazione delle  azioni previste dall'accordo rispetto a: le allocazioni produttive della fabbrica casertana, la prima interessata dai cambiamenti  e dagli investimenti, già realizzati per un totale di 24 degli 83 milioni di € previsti ( 16,5 a Fabriano, 5 a Comunanza,2,5 a Caserta ); le internalizzazioni realizzate dell'attività di IT Service e call center con conseguente riqualificazione del personale dedicato a tali servizi Indesit ; alle condizioni del mercato, nel quale la contrazione delle vendite in Russia e nel' Europa occidentale è parzialmente compensata dalla crescita del Regno Unito e dell'Italia. Le vendite del secondo trimestre del 2014 sono inferiori a quelle dello stesso periodo del 2013 e si sommano le conseguenze negative determinate dal cambio valutario del rublo e della lira turca. Relativamente agli esodi volontari finora registrati l' azienda ha comunicato che sono uscite 80 persone alle quali si aggiungono altre 39 lavoratori ancora in forza che hanno già comunicato la volontà di uscire. L' incontro è stato anche l' occasione per porre a Indesit domande sulla vendita del Gruppo all'americana Whirlpool. È ancora atteso il pronunciamento della Autorità Antitrust, garante della concorrenza nel mercato, sulla vendita, mentre il Tribunale di Ancona ha autorizzato la vendita nel mese di agosto. Solo dopo il via libera dell'Antitrust potrà essere completata l'acquisizione del pacchetto di azioni che daranno a Whirlpool la proprietà del pacchetto azionario di maggioranza. «Ritenendo l' accordo di dicembre firmato la MiSE il principale strumento di tutela e la principale garanzia degli impegni presi nei confronti dei lavoratori - afferma la Fim Cisl - abbiamo chiesto al Governo di farsi garante e parte attiva affinché l' attuazione dell' accordo e la realizzazione del piano industriale, oggi totalmente confermati da Indesit, vengano confermati e considerati intangibili anche dopo il passaggio societario» . A tal proposito i sindacati hanno avuto, dai rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico ,una risposta positiva e la disponibilità a realizzare, quanto prima,  un incontro con i rappresentanti della nuova proprietà. Nei prossimi giorni ci saranno le assemblee informative in tutti gli stabilimenti produttivi,nella sede centrale e in quella di Milano.
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06/10/2014 Cementificio SACCI , salvi 80 lavoratori grazie ai contratti di solidarietà
Diminuire l’orario di lavoro per mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale e quindi evitare la riduzione del personale: è quanto prevedono i contratti di solidarietà, introdotti dalla legge 863/84. Uno strumento utilissimo, ma che purtroppo ha trovato scarsa applicazione nello scenario di crisi nazionale. Nei giorni scorsi, però, circa 110 lavoratori hanno potuto constatare di persona e sulla propria pelle la bontà di contratti di solidarietà. È accaduto in due aziende diverse, nella “Sacci Spa” di Castelraimondo (Macerata) e nella “Margaritelli” di Mantignana (Perugia). Nel primo caso i contratti di solidarietà hanno interessato gli 80 addetti del cementificio, precedentemente dichiarati in esubero dall'azienda. È la prima volta che questo tipo di contratto viene applicato in un’azienda del cemento, perché nemmeno in grosse vertenze con colossi del settore, come Italcementi e Buzzi Unicem, si era riusciti a far ricorso a questo strumento, soprattutto a causa della riluttanza delle imprese. Sacci apre uno scenario nuovo, e dimostra che in determinate situazioni anche in questo comparto si possono trovare soluzioni utili a non disperdere le professionalità, nonostante i numeri da brivido della crisi e grazie all'impegno di tutte le parti sociali. Quello del cemento è il comparto più devastato dalla crisi di questi anni: dai 47 milioni di tonnellate di cemento prodotto nel 2007 sì è arrivati agli attuali 20 milioni, con prospettive al ribasso anche per il 2015.
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03/10/2014 Crisi Edilizia, nelle Marche calo del 78% le autorizzazioni a costruire
La crisi dell’edilizia nelle Marche è evidenziata dal crollo verticale delle autorizzazioni a costruire rispetto agli anni prima della crisi. Il calo dei permessi raggiunge il 78,07% se si raffrontano i dati del 2005 con quelli del 2012 (fonte Istat - Sole 24 ore). Un trend peggiore della media italiana che si ferma al 70,5%. A lanciare il grido di allarme è Massimo Giacchetti, Segretario Generale della FILCA CISL Marche«L'edilizia è stata colpita da un vero e proprio tsunami con più di 12.000 posti di lavoro persi in sette anni che rappresentano il 50% degli addetti rispetto agli anni che precedevano la recessione». Il record negativo spetta alla provincia di Pesaro con un calo del 83,8%, seguita da Ancona dove i permessi diminuiscono dell’ 82% ed Ascoli Piceno che registra una contrazione del 81,4%. Solo la provincia di Macerata si attesta sotto la media nazionale con un calo del 65,1%. «Il settore continua a perdere imprese ed addetti e non si intravedono spiragli che consentano di superare le difficoltà pesantissime. Non si arresta nel 2014 l’ emorragia occupazionale. - prosegue Giacchetti - Nel periodo gennaio-agosto 2014 l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria è aumentata del 222% rispetto agli stessi mesi del 2013. E’ il segno evidente di un settore produttivo che sta scomparendo. Una flessione occupazionale accompagnata da preoccupanti processi di precarizzazione del lavoro e da indizi crescenti di lavoro irregolare». Per invertire questo trend negativo occorre tornare ad investire sulla casa e sul territorio. Secondo Giacchetti  la priorità  va data «alla ristrutturazione e alla riqualificazione energetica degli edifici facendo in modo che gli stessi Comuni possano prevedere delle forme di agevolazioni ulteriori. Una ulteriore opportunità in termini di occupazione e lavoro - conclude -  è rappresentata dalla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, dove nelle Marche ci sono 40 milioni di euro disponibili per cantieri da avviare.» Comunicato Stampa
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01/10/2014 Convenzione “Welfare nelle Marche”
E’ stata firmata, nei giorni scorsi presso l’Università di Urbino, la convenzione per finanziare una ricerca - azione sul Welfare nelle Marche. Tra i firmatari: il Dipartimento di Economia, Società Politica (DESP) dell’ Università degli Studi di Urbino, tutti gli Ambiti Territoriali Sociali della Provincia di Pesaro – Urbino, il Centro Servizi Volontariato Marche, la Legacoop e la Confcooperative Marche, la Cgil e lo Spi – Cgil di Pesaro – Urbino, la Cisl Marche e la Federazione pensionati Marche.La convenzione, che avrà una durata di 18 mesi, vuole analizzare, con il contributo di tutti i soggetti, l’attuale sistema territoriale di politiche e servizi sociali ed educativi per elaborare strategie e indicazioni di miglioramento, tenendo conto dell’attuale contesto di crisi socio - economica, di vincoli di bilancio e di crescita dei bisogni sociali.Si lavorerà sulla ricerca, con la prospettiva di conoscenza delle criticità del welfare e delle potenzialità del territorio, contribuendo alla crescita del welfare territoriale; la formazione, verranno organizzati workshop e seminari informativi per un confronto e aggiornamento con gli operatori sociali; l’azione, i risultati saranno messi a disposizione dagli enti del territorio per migliorare le strategie impiegate nel settore.    
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01/10/2014 Jobs Act: Annamaria Furlan, non usiamo il lavoro per dividere
«Non si può usare il tema del lavoro come strumento ideologico di separazione» invece di considerarlo come «la risorsa straordinaria quale è». Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Annamaria Furlan, intervenendo in una delle sue prime uscite pubbliche come designata alla successione di Raffaele Bonanni, alla fiera 'Expo Training' di Milano. Secondo Furlan, «questo non è più consentito» di fronte ai «veri problemi che abbiamo che riguardano principalmente la disoccupazione, con oltre tre milioni di disoccupati ed il 45% dei giovani senza uno sbocco, la produttività, la competitività e la lotta alla criminalità organizzata che si è infiltrata anche nei grandi appalti pubblici e avvelena il Paese. Queste sono le grandi questioni che vanno affrontate. Basta speculazioni sul lavoro». E' quanto ha affermato Furlan, sull'anticipo del Tfr in busta paga. «Il Tfr è meno tassato dello stipendio – ha spiegato Furlan - non vogliamo che in questo modo i lavoratori paghino più tasse anche su quello. Siccome parliamo di soldi dei lavoratori e delle lavoratrici e non di altri, bisogna vedere le cose in modo chiaro, bisogna fare cose serie. Quindi, l'anticipo del Tfr in busta paga, può anche essere utile, in modo del tutto volontario, però, serve che sia premiante per i lavoratori». Furlan ha ricordato che «il Tfr, infatti, è tassato meno della busta paga, se noi ne portiamo una parte in busta paga, come viene tassata, come il Tfr o in modo diverso?». La sindacalista sostiene poi che «abbiamo sentito questa discussione sulle piccole imprese che non ce la fanno» ad anticipare i soldi del Tfr. Di conseguenza «interverrebbero le banche sfruttando il denaro preso in prestito dalla Bce allo 0,5%, ma questo ai lavoratori quanto costa?» Da qui l'invito del segretario generale aggiunto della Cisl al Premier Renzi ad aprire un confronto per «veder le cose in modo chiaro». Ed al Presidente del consiglio che si è domandato dove fossero i sindacati mentre si creava lavoro precario ha sempre replicato Furlan: «Forse era distratto in questi anni, ma non importa. Noi ci siamo battuti con grande forza contro il precariato e le nostre proposte sono sotto gli occhi di tutti. La sfida di Matteo Renzi che vuole confrontarsi con i sindacati su alcune questioni è una notizia estremamente positiva», ha poi aggiunto Furlan e riferendosi all'apertura del presidente del Consiglio ha detto che «così la voglio e la dobbiamo vivere. L'uomo solo al comando è un po’ complicato. Ci vuole un confronto vero con chi il lavoro lo rappresenta come il sindacato confederale». «Noi stiamo in mezzo alla gente in ogni città». Ha ribadito Annamaria Furlan sulla possibilità di scenderà in piazza con la Cgil per contrastare le decisioni del governo sull'art.18. «Noi – ha precisato - abbiamo deciso già da tempo per il 18 ottobre una nostra iniziativa di sensibilizzazione in tutte le città ed in tutte le regioni sui temi dello sviluppo e del lavoro ma anche su quanto pesano le tasse sulla busta paga. Con la Cgil ci incontriamo costantemente tra organizzazioni sindacali, su alcuni temi abbiamo opinioni comuni, su altri possiamo avere opinioni diverse. ma questo non significa non  poter contribuire insieme in maniera positiva sul dialogo sociale e per lo sviluppo economico». Ed infine un altro punto del programma della Cisl su cui il segretario generale aggiunto si è soffermato è «su quanto anche la riforma Fornero delle pensione debba essere rivisitata. Vogliamo portare le nostre idee tra la gente – ha chiarito Furlan - non basta una piazza, ci vuole un lavoro molto diverso, bisogna sensibilizzare i lavoratori i pensionati e soprattutto i giovani». Roma 1 ottobre 2014fonte: Labor TV Cisl Nazionalehttp://www.cisl.it/sito.nsf/le-notizie/2014/10/01/cisl-furlan-tfr-jobs-act-lavoro?OpenDocument
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30/09/2014 La Cisl Marche a confronto con i quattro Rettori degli Atenei marchigiani
Un confronto con i quattro rettori delle Università marchigiane sul  tema del cambiamento. “Non è più come prima”, il titolo del percorso formativo per operatori e dirigenti della Cisl Marche, il cui appuntamento introduttivo si è svolto oggi ad Ancona. Il mondo del lavoro e quello della conoscenza si interrogano a vicenda per affrontare il cambiamento che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. «Bisogna cambiare il nostro paradigma - ha sostenuto Ivo Lizzola, Docente di Pedagogia sociale dell'Università di Bergamo - per ricostruire il paese a partire dai giovani, il rapporto con i quali interroga il sindacato sulla sua visione strategica e sul suo posizionamento». Una nuova alleanza tra Università e mondo sindacale per esplorare nuove piste di sviluppo sostenibile e inclusivo, a partire dalle comunità territoriali. Secondo Vilberto Stocchi, Rettore dell'Università di Urbino «proprio dal territorio bisogna ripartire attraverso coalizioni capaci di generare nuove risorse, in particolare per i giovani». Della «necessità di mettersi sulla strada dell'economia della conoscenza, generando quel pensiero critico che la modernità ci richiede», ha parlato Luigi Lacché, Rettore dell'Università di Macerata. Secondo Sauro Longhi, Rettore dell'Unversità di Ancona, «è dalla valorizzazione della conoscenza che nasce quell'energia che permette a tanti giovani di intraprendere un loro progetto, anche imprenditoriale». Flavio Corradini, Rettore dell'Università di Camerino ha infine sottolineato «la necessità di superare le rigidità, lavorando per integrare i saperi, sviluppare competenze trasversali ed apprendere una pluralità di linguaggi». I quattro atenei marchigiani saranno ancora partner della Cisl Marche nel percorso formativo destinato ad oltre  cento sindacalisti e aperto agli studenti universitari, che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Verranno  approfonditi  i temi della rappresentanza, del welfare, dello sviluppo e  del cambiamento organizzativo. I lavori sono stati introdotti dal Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e conclusi dal Segretario della Cisl nazionale, Pietro Cerrito.   
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30/09/2014 Industriarsi per il LAVORO: oltre 150 metalmeccanici dalle Marche a Roma
Partiti stamattina dalle Marche con destinazione Roma, otre 150  lavoratori metalmeccanici della Fim Cisl,  insieme ai colleghi in  cassa integrazione ed in mobilità per manifestare in Piazza Montecitorio tutta la loro rabbia. La manifestazione organizzata dal sindacato dei metalmeccanici della Cisl ha visto scendere in piazza oltre 4000 maestranze provenienti da tutta Italia per dare “La sveglia al Governo e alla politica.”  «Abbiamo portato in piazza i veri bisogni del mondo del lavoro: una politica fiscale a sostegno di imprese e lavoratori, una minor burocrazia e tempi più rapidi per avere giustizia, più facilità nell'accesso al credito e più coraggio negli investimenti per innovazione dei processi e dei prodotti, sostegno alla ricerca e all'internazionalizzazione dei mercati. – afferma Leonardo Bartolucci segretario generale Fim Cisl Marche rientrando da Roma - Nel silenzio che sta determinando la desertificazione industriale che viviamo tutti i giorni anche nella nostra regione oggi abbiamo fatto risuonare la sveglia  perché subito si intervenga non solo sui diritti ma anche sulle  scelte di politica industriale che non possono essere più rinviate. » Comunicato stampa
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30/09/2014 L’industria metalmeccanica va salvaguardata, continua a perdere posti di lavoro senza alternative occupazionali. Sveglia politica, se ci sei dimostracelo
Aziende chiuse e situazioni di crisi, l’industria metalmeccanica pesarese continua a perdere pezzi e posti di lavoro senza generare alternative. Aziende storiche per il territorio come il Cantiere Navale di Pesaro (50 dip. + 250 dip che lavoravano nell’indotto), la BVB del gruppo Marcegaglia di S. Lorenzo in Campo (100 dip), multinazionali come SWK nello stabilimento di Fano (80 dip), l’ultimo episodio di cronaca la King di Fano (45 dip) sono solo alcuni esempi di aziende che hanno avuto visibilità mediatica e aiuto istituzionale nel momento della loro chiusura, che però non possono essere viste nel loro singolo bisogno, perché nell’insieme ci dicono che il nostro territorio si sta impoverendo e che non ci sono alternative occupazionali senza industria. Ancora oggi ci sono tante situazioni di crisi in cui siamo intervenuti con la gestione dei contratti di solidarietà e di cassa integrazione; per citarne solo alcune ci preoccupa la situazione della Cima (90 dip) dove abbiamo un ritardo nel pagamento degli stipendi e siamo in attesa di incontrarci in regione sul piano industriale che deve presentare; ci hanno comunicato la chiusura della CF LIGHT Division di Pietrarubbia (40 dip.) che già versava in una difficile situazione finanziaria; problemi ci sono alla Lav Fer di Acqualagna (50 dip.) in cui l’azienda è in ritardo nel pagamento degli stipendi perché lo Stato è in ritardo nel pagamento degli appalti, alla PRB di Fermignano (100 dip) che ha un concordato in continuità, alla Tallarini di Orciano che ha problemi di accesso al credito. Tutte queste situazioni unitamente agli importanti numeri dell’artigianato (si sono persi circa 1500 posti di lavoro negli ultimi due anni e dove il pagamento della cassa integrazione è ferma ai primi mesi dell’anno) ci dicono che a tutti i livelli (locali e nazionali) e tra tutti i soggetti interessati (politica e istituzioni, parti sociali, soggetti formativi, ecc.) vanno prese decisioni per sostenere la buona industria, per riqualificarla, per farla continuare a vivere a discapito di un sistema che vede difficile l’accesso al credito, un passaggio generazionale spesso inadeguato, un elevato costo energetico e burocratico, poca disponibilità al rischio e agli investimenti, cause che spesso si scaricano alla fine sui dipendenti. Per tutte queste motivazioni come Fim Cisl abbiamo organizzato una manifestazione nazionale il 30 settembre davanti a Palazzo Chigi per portare la crisi davanti ai palazzi che contano, per dare la sveglia alla politica perché non c’è più tempo da perdere.
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29/09/2014 Università e Cisl Marche: insieme per affrontare il cambiamento
Non è più come prima, siamo di fronte o meglio già dentro ad un nuovo inizio. E’ la consapevolezza della Cisl Marche per la quale il lavoro e i lavoratori rimangono al centro dell’attività sindacale in un tempo, come quello di oggi, dove fare rappresentanza, contribuire allo sviluppo dei territori, promuovere il benessere delle persone sono attività più complesse e difficili. Da questo nasce l’esigenza di un percorso formativo destinato agli operatori e ai dirigenti della Cisl Marche in collaborazione con le Università marchigiane, che prenderà avvio domani 30 settembre ad Ancona..  I Rettori dei quattro Atenei, di Urbino, Ancona, Camerino e Macerata, Vilberto Stocchi, Sauro Longhi, Flavio Corradini, Luigi Lacchè parteciperanno al confronto, con la Cisl Marche,  sull'approccio scelto dalla formazione universitaria per affrontare il cambiamento, che tutti stiamo vivendo, in termini non solo di riflessione intellettuale e di ricerca concreta, ma anche di scelte strategiche e organizzative. Per il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «l’obiettivo è quello di sviluppare una formazione che accompagni in maniera costante e continua la nostra azione sindacale e permetta di costruire una rete di dialogo e collaborazione con le Università del territorio». La rappresentanza, lo sviluppo, il welfare e il cambiamento organizzativo sono i temi su cui si incentra il percorso di studio che si articolerà, tra novembre e aprile 2015, nelle sedi dei quattro atenei marchigiani. Gli appuntamenti formativi della Cisl Marche saranno aperti agli studenti universitari. COMUNICATO STAMPA
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26/09/2014 Aggregare le municipalizzate per contenere i costi e migliorare i servizi
Il futuro del sistema dei servizi pubblici locali nella provincia di Macerata al centro del dibattito della tavola rotonda “ Cosa bolle in pentola?” tenutasi oggi a Macerata. L’iniziativa promossa da  Cgil, Cisl , Uil e i sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, FlaeiCisl,Uiltec Uil e Federutility ha visto la partecipazione dei  Sindaci dei maggiori Comuni del maceratese e del Presidente della Provincia per confrontarsi insieme al sindacato sulle opportunità e prospettive legate al  processo di aggregazione delle aziende municipalizzate presenti nel territorio. Un incontro aperto anche agli amministratori delle cinque aziende pubbliche che gestiscono acqua e gas in buona parte della provincia, per rilanciare l’importanza di un percorso di accorpamento che porti alla costituzione di un’unica azienda per tutto il maceratese, una proposta che Cgil, Cisl e Uil sostengono da anni. «L’idea  è quella di un sistema più efficiente e meno costoso per i cittadini. – sostengono i sindacati -  Un’azienda unica significherebbe innanzitutto la riduzione dei costi esorbitanti della governance delle cinque aziende, per un costo annuo di circa 700 mila euro  – proseguono - Un risparmio che potrebbe essere di certo impiegato per contenere le tariffe, effettuare i necessari investimenti sulle reti e le infrastrutture, avviare percorsi di riqualificazione e aggiornamento professionale dei lavoratori di queste aziende. A tutto vantaggio della qualità complessiva del servizio erogato ai cittadini. » Un progetto che sembra aver convinto tutti. Sindaci e amministratori delle aziende hanno accolto la proposta di avviare uno studio di fattibilità che tracci le tappe di un percorso di aggregazione e ne evidenzi i benefici in termini di risparmi ed efficienza. «Del resto il cambiamento per le nostre municipalizzate sembra ormai un passaggio inevitabile, visti i tagli radicali annunciati dal Governo su questo settore e il piano di razionalizzazione predisposto da Cottarelli. – ribadiscono Cgil, Cisl, Uil insieme a  Filctem Cgil, Femca Cisl, FlaeiCisl,Uiltec Uil  -  Per troppo tempo si è mancato di lungimiranza ed ora non possiamo permetterci altri indugi. E’ un cambiamento che gli amministratori locali hanno ora il compito di anticipare e governare, se non vogliamo solo trovarci a far la conta dei tagli e dei danni per il territorio, per l’occupazione e per i cittadini costretti a pagare tariffe sempre più alte a fronte di un servizio talvolta non troppo soddisfacente. Oltre a correre il rischio di essere colonizzati da multinazionali che arrivano da lontano con la tentazione di fare business sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini  – concludono i sindacati - Siamo giunti ad un momento di svolta, non è più possibile indugiare in campanilismi e personalismi, occorre avere il coraggio di cambiare per il bene di tutta la comunità.»
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25/09/2014 King, prima udienza in tribunale
Si è svolta ieri, 24 settembre, presso il tribunale di Pesaro l’udienza per il fallimento della King, la ditta fanese specializzata nella produzione di accessori per la nautica che dopo la ferie di Agosto ha cessato l’attività trasferendo macchinari presso altri siti produttivi, lasciando 45 lavoratori senza lavoro e retribuzioni ( in arretrato dal mese di Aprile). Mentre in aula si celebrava l’udienza, per denunciare maggiormente il fatto, i lavoratori hanno presidiato l’ingresso del palazzo di giustizia. La Fim Cisl, assieme all’avvocato Gianfranco Solazzi di Fano, aveva inoltrato nei mesi scorsi già richiesta di pagamento delle retribuzioni arretrate per un gruppo di lavoratori ed oggi il giudice, preso atto che l’azienda rappresentata da un suo legale non ha fatto alcuna proposta , avvierà la procedura per il recupero di quanto dovuto. Questa triste vicenda nella quale 45 lavoratori rimangono senza stipendi e lavoro, anche se le organizzazioni sindacali avevano presentato nei mesi passati alla Guardia di Finanza e alla Direzione Territoriale del lavoro i esposti e segnalazioni, aggrava ancora maggiormente la situazione occupazionale del territorio fanese e della nostra provincia che negli ultimi 4 anni ha perso nel settore industriale più di 4000 addetti, La Cisl di Fano chiede ancora una volta la convocazione di un tavolo di confronto per elaborare strategie tese al superamento della crisi e per avviare percorsi di accompagnamento . La Fim Cisl di Pesaro è anche fortemente preoccupata per la situazione di crisi che stanno attraversando le aziende metal meccaniche del nostro territorio e per questo ha organizzato per il 30 settembre assieme alla Fim Nazionale una manifestazione presso Montecitorio per chiedere politiche industriali di sostegno al sistema manifatturiero.Giovanni Giovanelli Responsabile Cisl Ast  Fano Mauro Masci Fim Cisl 
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24/09/2014 Cosa bolle in pentola? Tavola rotonda sui servizi pubblici locali
Importanti novità per i servizi pubblici locali di acqua, gas e per gli altri Servizi essenziali, sono state emanate e altre si profilano all’orizzonte. Cosa si può fare per governare il cambiamento e salvaguardare i cittadini-utenti ed i lavoratori delle Aziende interessate? Se ne discute, Venerdì 26 settembre 2014 ore 15  presso la Sala convegni Provincia di Macerata – via Velluti,41 – Piediripa di Macerata. Alla tavola rotonda “Cosa Bolle in Pentola?” interverranno il Presidente della Provincia di Macerata oltre ai Sindaci dei Comuni di Macerata, di Recanati, di Civitanova Marche, di Tolentino e di San Severino. Al dibattito, promosso unitariamente da CGIL CISL e Uil insieme ai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl- Flaei Cisl - Uiltec-Uil e FederUtility, parteciperanno il segretario generale nazionale Filctem Cgil e il segretario regionale Cisl Marche. Coordina i lavori il giornalista Luca Romagnoli. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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23/09/2014 La Cisl: "è necessario riqualificare l’ospedale di Pergola"
"Nel delicato e complesso riordino del sistema sanitario regionale, il processo di riorganizzazione dell’ospedale di Pergola si trova in una fase critica, evidenzia Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - si registra un lento ed inesorabile depotenziamento dei suoi reparti con ricadute anche sui servizi, e sull’attività degli ambulatori divisionali e specialistici". Il Piano sanitario regionale e successivamente il Piano di Area Vasta, prevedono nel territorio della vallata del Cesano una struttura per acuti. La Cisl di Fano chiede il rispetto degli atti sopra citati e l’applicazione della delibera n 1345 ( reti cliniche) della Giunta regionale Marche, invitando l’ASUR e l’Area Vasta ad aprire un tavolo di confronto sulle modalità operative e sulla tempistica della riqualificazione dell’ospedale. Ricordiamo alle forze politiche e alla dirigenza ASUR che il destino dell’Ospedale di Pergola non deve essere quello della tacita riconversione, ma quello della riqualificazione come presidio ospedaliero a servizio della collettività con l’erogazione di prestazioni sanitarie, non sicuramente di alta specializzazione, ma rispondenti alle esigenze essenziali della popolazione locale, e di riferimento, per alcune patologie, per un più vasto comprensorio. Specifica attenzione va posta all’organizzazione del presidio, con piena applicazione dell’approccio multidisciplinare in chirurgia e la definizione del ruolo e dell’utilizzo della struttura. Vanno espletati in tempi rapidi i concorsi già banditi afferenti alle strutture complesse. Va potenziato il servizio di anestesia fondamentale per il corretto funzionamento dei reparti a tutela dei pazienti. La Cisl si impegnerà in tutti i tavoli istituzionali per chiedere il pieno rispetto delle norme già approvate, prioritariamente a tutela dei bisogni di salute della popolazione della Valle del Cesano, lontana dagli ospedali di rete di riferimento e che abita in un territorio disagiato dal punto di vista orografico e viario, ma anche per dare equilibrio all’assetto del sistema sanitario territoriale.
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19/09/2014 Polizia provinciale di Ancona in assemblea:apertura caccia senza controllo
I sindacati di categoria Fp CISL e CSA sono  costretti ad indire una nuova assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, Domenica 21 settembre 2014, giorno di apertura nazionale della stagione venatoria, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 per il turno pomeridiano, a seguito dei numerosi ed irrisolti problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente. Consapevoli che tale decisione potrebbe arrecare qualche problema alla cittadinanza,  ricordano che l'amministrazione provinciale sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio ai suoi agenti e addirittura togliere lo storico servizio di reperibilità notturna che viene espletato da più di vent’anni dalla Polizia Provinciale a supporto delle altre forze di Polizia. Il tutto dopo che il governo del Prof. Monti, ha fortemente penalizzato tutti gli operatori di Polizia Locale escludendo per loro, in modo sconsiderato, la causa di servizio e l’equo indennizzo. Nell'assemblea saranno inoltre affrontati i gravi problemi legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento (in particolare notturno) con mezzi obsoleti e assolutamente non idonei a tale attività, senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con insufficienti dispositivi di protezione individuale per le attività di controllo della fauna e con divise e calzature logore. I sindacati auspicano che  l'amministrazione provinciale risponda con  tempestivi e positivi riscontri  che se non dovessero arrivare metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene inoltre che, anche nel delicato momento di trasformazione delle Province, sia fondamentale investire nella Polizia Provinciale per garantire gli attuali livelli di presidio del territorio e come interfaccia dell’ente all'esterno. Va ricordato che il servizio di Polizia Provinciale di Ancona opera, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità notturna. COMUNICATO STAMPA
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19/09/2014 Fermo: 21 settembre fiaccolata in solidarietà ai lavoratori uccisi
Solidarietà alle vittime e alle loro famiglie e  condanna collettiva di tutto il Fermano di fronte all'inaudita violenza scoppiata lunedì 15 settembre quando un imprenditore edile ha ucciso  Mustafa Nexhemedin e Avdyli Valdet, suoi ex dipendenti che rivendicavano il salario dovuto ma non corrisposto da oltre un anno. Domenica 21 settembre dalle ore 20 Cgil Cisl e Uil di Fermo organizzano la fiaccolata e il corteo di solidarietà “Il lavoro per vivere”. Il corteo partirà alle ore 20 da via XX Giugno, nei pressi dell'abitazione delle vittime, per proseguire per le vie del centro di Fermo fino a Piazza del Popolo. Sono invitati a partecipare le lavoratrici, i lavoratori, la cittadinanza, le associazioni, i partiti e quanti vogliano esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime .
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18/09/2014 Artigianato Moda:nuovo CCNL per 13.000 lavoratori marchigiani
Un nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per i dipendenti delle imprese Artigiane del Sistema Moda.Nelle Marche riguarda 13.000  occupati nelle 2078 aziende presenti sul territorio regionale. Novità importanti per oltre 75.000 lavoratori del settore,  dove il  62% sono donne.  L'aumento salariale mensile previsto è pari a 65 € in tre trance al 3° livello. Ci sarà inoltre una tantum di 105 € erogata in due trance. Il CCNL, scaduto  il 31 dicembre 2012, è stato firmato lo scorso 25 luglio 2014 . Il rinnovo prevede  la costituzione  di  un Osservatorio, al quale partecipano datori di lavoro e le organizzazioni sindacali,  dedicato alle Politiche di sviluppo, reti di impresa, qualificazione e riqualificazione produttiva e professionale, trasparenza di filiera, certificazione etica, nonché sostegno al Conto-terzismo di qualità per combattere la contraffazione.  Prevede, inoltre, in caso di patologie particolarmente gravi la tutela del mantenimento del posto di lavoro è stata allungata a 24 mesi. Progressivamente l'inquadramento professionale valorizzerà competenze e conoscenze anziché soffermarsi alle tradizionali mansioni. L'integrazione di lavoratori stranieri sarà aiutata con permessi dedicati all'acquisizione del permesso di soggiorno. L'adesione dei lavoratori al Fondo di previdenza complementare (il pilastro contrattuale che affianca la previdenza pubblica obbligatoria), sempre più importante dopo il passaggio al sistema contributivo, sarà congiuntamente incentivata. E' bene ricordare che il fondo si alimenta anche con il contributo delle imprese e pertanto si tratta di altro salario, seppur differito, ma a più bassa tassazione . «Sicuramente un buon contratto, che pur risentendo dell'enorme difficoltà dell'economia in generale e del settore in particolare, non si accoda a chi spinge verso il superamento della negoziazione.- afferma David Ballini, Femca Cisl Marche - Il rinnovo del contratto nazionale, consegna alle parti sociali il compito di avviare una contrattazione regionale utile a definire il salario di produttività, migliorare le condizioni dei lavoratori e gestire elementi di criticità. - continua Ballini - Siamo impegnati,con il coinvolgimento della Regione Marche, a concertare politiche di sviluppo e sostegno del comparto artigiano.Il consistente ritardo per il rinnovo evidenzia come sia necessario procedere ad una revisione delle procedure negoziali. - conclude - Dalla consultazione tra i lavoratori sin qui svolta è emerso un diffuso apprezzamento sul lavoro svolto dal sindacato unitariamente.»COMUNICATO STAMPA TABELLA AUMENTI RETRIBUTIVI Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
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17/09/2014 Scuola, retribuzioni ferme fino al 2019. Partita la raccolta firme #sbloccacontratto
Cisl Scuola, unitariamente a Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda, per difendere e contrastare l’ennesimo tentativo di attacco al salario e ai diritti dei lavoratori della scuola, avvia una fase di iniziative contro la proposta governativa che prevede, per la scuola, ancora tre anni di blocco del contratto e la cancellazione degli scatti di anzianità in attesa che parta (dopo il 2018) il nuovo meccanismo degli aumenti per merito. Risultato: retribuzioni ferme fino al 2019. Un meccanismo di riduzione che per il triennio 2016-2018 vale oltre un miliardo di euro. Una proposta inaccettabile per i sindacati, in contrasto con l’esigenza di riconoscere il valore del lavoro di chi ogni giorno fa funzionare la scuola, riconoscimento propedeutico a qualsiasi processo innovativo. E’ inaccettabile, inoltre, il tentativo di regolare per legge diritti, doveri, orario di lavoro e valutazione. Come prima forma di pressione la Cisl Scuola lancia, unitariamente alle altre sigle sindacali, in tutte le scuole e tra tutto il personale la raccolta firme #sbloccacontratto. Seguiranno, se necessarie, altre forme di mobilitazione, sia unitarie sia congiunte con le altre categorie del pubblico impiego. Partiranno nel mese di ottobre le assemblee con i docenti e il personale ATA  in tutte le scuole di ordine e grado della regione.VOLANTINO RACCOLTA FIRME
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16/09/2014 Futuro Province: Servono idee chiare su funzioni e personale
In queste ore i partiti stanno definendo le candidature dei Sindaci che avranno il compito di guidare dal 12 ottobre 2104 le attuali Province e future Aree Vaste o enti intermedi di secondo livello. «Purtroppo i Sindaci stanno discutendo sui nomi ma non di programmi relativi al futuro delle funzioni e dei 2200 dipendenti complessivi che quotidianamente garantiscono i servizi sul territorio. – afferma Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche - Anche dalle forze politiche non stanno giungendo indicazioni in tal senso. In questa fase di estrema incertezza è fondamentale capire quale è il modello da seguire nelle Marche per gestire le funzioni che la legge non assegna espressamente alle future aree vaste. – continua Talevi - Vi sono funzioni fondamentali quali la formazione e lavoro, la polizia provinciale, caccia e pesca, servizi amministrativi che attendono di essere definite in maniera organica per garantire i servizi sul territori.» Nei giorni scorsi a livello nazionale è stato definito un accordo tra Stato e Regioni propedeutico all'emanazione di un apposito decreto del Consiglio dei Ministri in cui si demandano al tavolo regionale molte di queste funzioni.I sindacati hanno chiesto la rapida convocazione del tavolo regionale allargato a Anci e Upi per iniziare un percorso in grado di dare risposte ai 2200 lavoratori di ruolo e 176 precari che attendono risposte. Questione dirimente è la ripartizione delle risorse economiche di bilancio stante il fatto che dal 2015 il Governo propone ulteriori tagli alle risorse destinate alle future Aree Vaste. E’ necessario capire l’ammontare delle risorse che andranno all’ Area Vasta e quanto alle Regioni e ai Comuni, ove potrebbero confluire funzioni e personale. «Il percorso da avviare è urgente e delicato. Che i partiti si esprimano su questo non limitandosi a scegliere solo il Sindaco che guiderà la futura Area Vasta . – rilancia Talevi - Servono idee e programmi da condividere con il sindacato in un confronto che a prescindere dai nomi veda per la prima volta Regione, Anci e Upi operare per uniformare in tutto il territorio regionale funzioni e personale delle cinque province.»
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15/09/2014 Fondi europei, firmato il protocollo sulle politiche di coesione
E' stato firmato oggi il Protocollo d'intesa tra la Regione Marche e i soggetti del partenariato economico e sociale sulle politiche di coesione 2014-2020. La firma del protocollo è un risultato importante, fortemente voluto dalla Cisl, che mette al centro dell'agenda politica regionale l'utilizzo dei Fondi europei, che rappresentano le uniche risorse pubbliche disponibili nei prossimi anni per lo sviluppo delle Marche. Il protocollo prevede che le parti si vedranno con continuità, per monitorare e valutare con attenzione lo stato di attuazione della progettazione. Il partenariato si articola sostanzialmente su due livelli di confronto: uno generale, per verificare il livello d’integrazione tra i Fondi, e uno tecnico che si occuperà della singola programmazione e/o di temi specifici. Il primo incontro di partenariato sarà convocato dall'Assessore regionale alle politiche comunitarie Paola Giorgi, che coordinerà il tavolo, non appena arriveranno le osservazioni della Comunità Europea sui POR (Progetti Operativi Regionali) dei Fondi. Protocollo coesione 2014-2020
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15/09/2014 Girola di Fermo, una tragedia della disperazione
«Una tragedia conseguenza della situazione di disperazione e di abbandono in cui versa da anni l’intero settore edile delle Marche». Così il Segretario Regionale della Filca Marche, la Categoria degli edili della CISL, Massimo Giacchetti, commenta quanto accaduto oggi nel fermano, dove un imprenditore edile ha sparato a due ex dipendenti che rivendicavano quanto dovuto loro per dei lavori. «L’edilizia nella Marche è un settore che rischia di sparire. Dal 2009 ad oggi la crisi ha cancellato oltre 12.000 posti di lavoro ed hanno chiuso almeno 3.000 imprese. Il numero di ore lavorate diminuisce ogni anno drasticamente, la produzione si attesta ormai su valori simili a quelli degli anni 50’». «Questa situazione è degenerata fino alle estreme conseguenze nell'indifferenza della politica e di chi ha la responsabilità di ricreare le condizioni per il rilancio dell’edilizia e dell’intera economia marchigiana».  Comunicato Stampa unitario
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10/09/2014 Sanità, previsti nuovi tagli sul personale. A rischio la tenuta del sistema sanitario regionale
Con una decisione assunta in pieno agosto ( Delibera di Giunta  977 del 7 agosto ) ma pubblicata solo a settembre la Giunta Regionale ha emanato la direttiva vincolante per gli enti del sistema sanitario regionale in materia di contenimento della spesa del personale prevedendo di conseguire entro fine 2015 un risparmio di ben 7.294.000 euro. Una ulteriore mazzata sul personale che da solo nel biennio 2011 /2012 ha garantito risparmi per 28 milioni di euro e nel 2013, anche se dati non ancora ufficiali, di almeno altri  10  milioni di euro. Ufficialmente il motivo è il rispetto della normativa del 2009 non considerando vincolante i contenuti del Patto della Salute 2014/2016 che sposta gli obiettivi di risparmio al 2020. In conseguenza di ciò ci chiediamo se sono ancora validi gli accordi assunti con la Regione nel febbraio scorso in materia di personale o se dovremo anche nei prossimi mesi il personale non avere gli straordinari pagati, le ferie arretrate da fare, i riposi saltati. La Fp Cisl chiederà alla Regione i dati relativi ai primi otto mesi del 2014 in materia di personale e come intende dar seguito ai contenuti della delibera di metà agosto senza veder accumulato sulle spalle dei soliti noti tutti i carichi di lavoro. Infatti mentre l'Asur cerca nuovi dirigenti amministrativi a tempo determinato di cui probabilmente i cittadini non sentono un gran bisogno, si taglia sul personale in corsia che è la base per provare a mantenere gli attuali standard di erogazione dei servizi da tempo in sofferenza. Ci chiediamo in questo contesto che fine faranno gli accordi assunti per la stabilizzazione dei precari dato che la delibera parla anche di riduzione ulteriore della spesa del personale "flessibile".  Inoltre preoccupazione desta il taglio sulla voce formazione molto importante per un settore cosi delicato. E' fondamentale che la Regione dica come intende conseguire questi ennesimi risparmi sulla pelle dei lavoratori senza intaccare la qualità del servizio e faccia il punto sulla riorganizzazione del sistema. E' a dir poco singolare che la politica , ormai entrata in campagna elettorale, non perda occasione per magnificare a parole la sanità marchigiana per poi penalizzare sempre il personale , che da solo ha permesso negli ultimi quattro anni di far conseguire la "virtuosità'" dei conti. Quando la Regione riconoscerà qualcosa ai lavoratori che non vengono mai neanche citati ??  Se  poi aggiungiamo il probabile blocco dei salari anche nel 2015 è evidente che per infermieri ed oss del sistema sanitario regionale la misura è colma. La Fp Cisl Marche è pronta ad adottare tutte le iniziative sindacali necessarie a  valorizzare i professionisti della sanità. Luca Talevi Segretario Generale Fp Cisl Marche Comunicato stampa
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10/09/2014 CNH industrial di Jesi. Fim Cisl: la qualità salvi il lavoro
La CNH Industrial di Jesi registra un calo dei volumi produttivi e   attiva la procedura di cassa integrazione ordinaria.Una necessità che  nasce principalmente dal calo complessivo del mercato europeo ed in particolare quello francese. I volumi produttivi di CNH Industrial si sono contratti di circa 7/8000 macchine rispetto al 2013, mantenendo comunque la stessa quota di mercato  del 30%. Le ricadute nello stabilimento jesino di tale flessione si sostanziano, da maggio 2014 sino alla fine dell’anno, in una diminuzione di circa 5/600 macchine. A fronte del calo produttivo l’azienda intende fermare l’attività produttiva nella quasi totalità dei reparti coprendo le giornate del 6-7-8-9-10 ottobre  con l’ammortizzatore sociale della cassa integrazione ordinaria. Domani i sindacati di categoria,  la Rsa di Stabilimento e la Direzione si incontreranno per espletare la procedura prevista per legge. La fase di cambiamento che sta attraversando lo stabilimento di Jesi è dovuta, sia ai continui lanci di nuovi modelli di trattori, sia alle normative europee sulle emissioni dei motori che non consentono più di proseguire la produzione di alcune gamme molto apprezzate dai clienti. La Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH ritengono  che questo stabilimento sia un punto di eccellenza nella produzione di trattori. Da 40 anni lo stabilimento di Jesi vanta le maggiori professionalità rispetto dell’intero gruppo CNH, pertanto la Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH confidano che la produzione ritorni ai lustri del recente passato. Comunicato Stampa
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09/09/2014 Fim Cisl : gli accordi vanno rispettati
Oggi a Fabriano si  sono riunite  le RSU Indesit Fim Cisl di Melano, Albacina e delle sedi impiegatizie di Ca'Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale. Dall'incontro è emerso che: l'accordo firmato al M.I.S.E. nel Dicembre 2013 rimane il riferimento su cui costruire le future relazioni sindacali con Whirlpool; va verificato l'avanzamento del piano industriale come previsto nell'accordo firmato il 16/12/13 presso il M.I.S.E; vanno previsti utilizzo ed eventuale revisione degli ammortizzatori sociali sia  per i lavoratori dei  siti produttivi che  per quelli delle sedi impiegatizie; è necessario un incontro tra le Rsu Indesit e Whirlpool. La Fim Cisl  nel perseguire gli impegni presi  per la salvaguardia del lavoro auspica che  anche tutte le parti firmatarie dell'accordo(Fim,Fiom,Uilm,Ugl,Ministeri Sviluppo Economico e Lavoro, Regioni Marche e Campania,Azienda e Confindustria) diano seguito a quanto concordato.Comunicato Stampa
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09/09/2014 Scatta la mobilità per i dipendenti della King
Si è svolto il 6 settembre presso la sede della Direzione del lavoro di Pesaro l’incontro per la vertenza della king di Bellocchi di Fano, azienda specializzata nella produzione di accessori per la nautica. Alla riunione hanno partecipato il direttore della Direzione territoriale del Lavoro, il direttore dell’INPS, il dirigente del servizio Lavoro della Provincia di Pesaro Urbino e per le Organizzazioni sindacali Mauro Masci e Leonardo Bartolucci della FIM - CISL delle Marche e Giovanni Giovanelli responsabile della AST CISL di FANO, Cinzia Massetti della FIOM - CGIL di Pesaro e i rappresentanti dei lavoratori. Durante l’incontro si è avviato il percorso istituzionale per permetter ai lavoratori entro la prossima settimana di acceder agli ammortizzatori sociali. Solo grazie al lavoro di tutti i componenti del tavolo è stato possibile avviare una procedura non usuale. “Siamo grati alle istituzioni locali – dicono in una nota i sindacati – per la velocità nella ricerca di una soluzione e per la concretezza del sostegno ai lavoratori della King.” Si conclude, in questo modo, una prima tappa di questa vertenza così complicata e dagli aspetti molto oscuri ed elusivi dei diritti dei lavoratori. Rimane ora in capo agli organi ispettivi e alla procura il compito di verificare se questa azienda ha rispettato tutte le leggi come già segnalato dalle organizzazioni sindacali nel Febbraio. La Cisl, in questi giorni, si sta attivando con le istituzioni per aiutare ulteriormente i dipendenti e le loro famiglie con un sostegno al reddito nel pagare gli affitti e le bollette.GIOVANNI GIOVANELLI CISL FANO
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06/09/2014 Italia ed Albania: i sindacati insieme per il lavoro
Si svolge in questi giorni il VI Congresso nazionale del BSPSH, la confederazione dei sindacati indipendenti albanesi. Pubblichiamo l'intervento di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale CISL Marche, a Tirana del 6 Settembre 2014. Cari colleghi, gentili signore e signori, illustri autorità,é con grande piacere che porgo a voi tutti il saluto della CISL - la Confederazione Italiana dei Sindacati Lavoratori della Regione Marche, che attraverso l’ISCOS - il suo Istituto Sindacale di Cooperazione Internazionale, rende attiva e visibile da anni la solidarietà dei lavoratori italiani con i Sindacati, i lavoratori e le istituzioni dell’Albania.La celebrazione del VI Congresso nazionale della BSPSH rappresenta un importante momento della vita della vostra Confederazione e la presenza di una così vasta platea di persone se da un canto è motivo di orgoglio e di soddisfazione, dall’altro è un invito ad essere sempre più impegnati nella promozione e nella difesa dei diritti dei lavoratori e nella costruzione della democrazia in Albania.La parola italiana “sindacato” – traduzione di trade union – significa “stare insieme per promuovere giustizia”. E’ una frase bella che invoca una dimensione di persone unite per un nobile scopo. Ogni realtà in cui esiste un sindacato che sa ascoltare le esigenze dei lavoratori, che li valorizza come persone e si adopera per tenerli uniti, per tutelare il lavoro, per promuovere la giustizia e la pace è una realtà umanamente e socialmente più ricca.E’ per questo motivo che la CISL è qui oggi con voi a celebrare questo momento fondamentale della vostra vita associativa con la convinzione che la cooperazione internazionale tra Italia ed Albania in particolare, e con i paesi balcanici più in generale, rappresenti uno strumento privilegiato per costruire assieme il dialogo, la pace, lo sviluppo e la giustizia sociale in questa vasta area dell’Europa meridionale.Soprattutto in un fase delicata come quella che stiamo attraversando. La CISL, mentre auspica uno sforzo corale da parte di tutti gli stati ed istituzioni europee per far fronte alla grave crisi sociale ed economica che sta travagliando da anni la maggior parte dei paesi europei, e rilanciare così l’occupazione, il lavoro e lo sviluppo, esprime grande preoccupazione per la gravissima crisi politica scoppiata tra UE/USA e Russia a proposito della Ucraina, e ritiene che questa debba essere affrontata con tutti i mezzi e gli strumenti possibili della diplomazia e della mediazione. L’Unione Europea non può in nessun modo pensare di poter intervenire nel conflitto in atto con azioni militari e con l’uso della forza. La CISL invita pertanto Bruxelles ad opporsi al linguaggio dello scontro violento e ad instaurare un dialogo serio e costruttivo per superare questo gravissimo momento di tensione ed approdare a soluzioni concrete, condivise e sostenibili, come auspicato anche dal segretario generale dell' Onu, Ban Ki-moon, che ha messo in guardia l'Occidente contro i pericoli di una escalation militare.Nonostante le insufficienze, gli errori, le debolezze, i limiti… che caratterizzano il suo operato, l’Europa rimane la prospettiva presente e futura da cui i singoli stati non possono più prescindere, per affrontare sullo scenario mondiale le sfide globali.Su questa lunghezza d’onda si è posta da tempo l’Albania che ha chiesto di farne parte impegnandosi in una serie di riforme radicali che le hanno consentito notevoli progressi portandola ad un passo dal traguardo che le auguriamo possa raggiungere quanto prima.D’altro canto l’Europa, anche attraverso l’istituzione della Macroregione Adriatico Ionica e l’adozione della relativa Strategia che debutterà all’inizio del prossimo anno, ha inteso offrire agli 8 paesi che ne fanno parte, tra cui l’Italia e l’Albania, una importante opportunità di sviluppo economico e di coesione sociale. Si tratta di un spazio comune tra Stati membri e Stati in condizione di pre-adesione costituito allo scopo di favorire la coesione e perseguire una nuova politica economica fondata sulla cooperazione interregionale per lo sviluppo sostenibile, il rafforzamento della ricerca e dell’innovazione, delle reti materiali e immateriali e l’utilizzo intelligente delle risorse ambientali e culturali.Strutturata su quattro pilastri tematici (piano di gestione delle risorse ittiche, governance dei porti e loro collegamento con l’entroterra, miglioramento dei collegamenti terrestri e delle reti telematiche, sviluppo del turismo sostenibile), la Strategia della Macroregione prevede temi trasversali, quali ricerca ed innovazione e costruzione delle competenze.Per un sindacato come la CISL la declinazione di questi pilastri non può prescindere dalla cooperazione sociale tra i paesi della Macroregione e dal coinvolgimento effettivo delle popolazioni e dei lavoratori che abitano questo spazio comune.In pratica, tutto questo deve tradursi:1. nella certezza che tutte le azioni che saranno realizzate negli Stati della Macroregione, abbiano tra gli obiettivi anche quello di creare occupazione sostenibile, in termini di tutela e rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori come regolate dalla Carta dei diritti fondamentali del Trattato europeo, dalle Convenzioni OIL, oltre che dagli standard e dai diritti del lavoro universalmente riconosciuti;2. in un impegno diretto a battere ogni rischio di dumping sociale, a realizzare progetti comuni con le organizzazioni sindacali e sociali di tutti gli Stati della Macroregione ed in particolare con quelli con lo status di preadesione, anche con il fine di costituire un Forum delle Organizzazioni Sindacali della Macroregione per favorire la cooperazione intersindacale ed il dialogo tra le parti sociali;3. in un impegno diretto a promuovere ed organizzare con le organizzazioni sindacali della Macroregione efficaci azioni volte ad approfondire le dinamiche del mercato del lavoro per fare si che la mobilità e le migrazioni avvengano nel pieno rispetto della protezione del lavoro e dei diritti sociali.C’è dunque una straordinaria opportunità che l’Europa ci mette a disposizione ; ciascuno deve fare la sua parte giocando il ruolo che gli è proprio in un sistema democratico ed assumendosi quindi le proprie responsabilità. Ciò si traduce, per Sindacati come la CISL e la BSPSH, in un invito ad occuparsi con maggior vigore del tema del lavoro, dei diritti dei lavoratori, della giustizia sociale. Siamo tutti consapevoli che la pace è frutto della giustizia e che la possibilità di uno sviluppo equo e sostenibile trova la propria linfa vitale nella democrazia, nella legalità e nella solidarietà. Per troppo tempo si è pensato che un lavoro dignitoso cioè rispettoso dei diritti dei lavoratori, della loro salute, dell'ambiente di lavoro, tutelato da una rete previdenziale, con un giusto salario - fosse una prerogativa solo dei paesi e delle società ricche. E' venuto il tempo di ribaltare questa analisi: è ora cioè di battersi per favorire la creazione di posti di lavoro capaci di offrire, qui in Albania come in ogni altra parte dell’Europa e del mondo, redditi sufficienti alle famiglie per garantire loro la sicurezza alimentare, per mandare i figli a scuola, per accedere ai servizi sanitari, per assicurare una vecchiaia dignitosa, per non essere costretti ad emigrare. E' questo il passo indispensabile che serve all’Albania per uscire dalla morsa delle diseguaglianze sociali, della corruzione, della povertà, e proiettarla verso un futuro di sviluppo, di democrazia e di pace. La sfida è grande, ma affrontarla con successo è possibile. E la vostra Confederazione sa di poter contare sulla solidarietà e la cooperazione attiva e concreta della CISLNell’occasione del vostro Congresso voglio ribadire la volontà della CISL e dell'ISCOS di affiancare gli amici albanesi nel loro processo di crescita e di rafforzamento, in una ottica di solidarietà internazionale che abbraccia tutte le lavoratrici e i lavoratori del mondo.Termino formulando l’auspicio che i rapporti di amicizia e collaborazione costruiti in questi anni possano rafforzarsi ulteriormente e produrre frutti significativi e rinnovo il saluto della CISL italiana, della CISL Marche ed il mio personale a Gezim Kalaja, al gruppo dirigente e a tutti gli iscritti alla BSPSH. Non posso, in questo saluto, non ricordare la figura dell’amico Carlo Colli che tanto ha fatto e dato per amore dell’Albania e di tutti i suoi lavoratori. Grazie e buon lavoro.
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05/09/2014 Crisi occupazionale nel pesarese: basta allarmismi ora bisogna agire
Non si arrestano i forti e ripetuti segnali di preoccupazione provenienti da più parti, in merito all’aggravarsi della disponibilità di lavoro nella provincia di Pesaro Urbino, confermati anche dagli ultimi dati sulla situazione occupazionale, elaborati da Unioncamere, che attribuiscono al territorio pesarese la “maglia nera” con un calo del 16% degli occupati rispetto al 2013. Senza contare le conseguenze sociali oltre ai sospetti di infiltrazioni che la situazione di instabilità comporta.Per la Cisl di Pesaro e Urbino è necessario che il dibattito politico, culturale, sindacale ed economico tra istituzioni, forze sociali, e associazioni datoriali di questa provincia inizi a dare risposte concrete, ognuno per la propria parte, per contribuire ad individuare gli assi per rideterminare lo sviluppo in questo territorio. Riteniamo che quanto anticipato dalla stampa sull’intenzione del Prefetto di Pesaro, di costituire un tavolo concertativo con tutte le forze sociali ed economiche, possa essere la chiave di volta per assumere responsabilmente decisioni e soluzioni per la concreta rinascita economica per tutto il territorio della provincia di Pesaro – Urbino.LA CISL DI PESARO  - URBINO 
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05/09/2014 Vertenza King, mobilità per i dipendenti
Si è svolto ieri, 4 settembre, presso la sede della Provincia di Pesaro l’incontro per la vertenza della King Srl di Bellocchi di Fano, azienda specializzata nella produzione di accessori per la nautica. Tra i suoi clienti il gruppo Ferretti e Azimut Benetti. All’incontro non si sono presentati i titolari dell’azienda che risultano irrintracciabili da fine agosto, quando i dipendenti sono rientrati al lavoro dalle ferie trovando la fabbrica con la luce staccata. All’incontro hanno partecipato per la Provincia di Pesaro Urbino il Commissario Massimo Galluzzi assieme al dirigente del servizio Formazione Lavoro Flavio Nucci, il Sindaco di Fano Massimo Seri e l’assessore  Carla Cecchetelli, per le Organizzazioni Sindacali, Mauro Masci e Leonardo Bartolucci della FIM CISL Marche,  Giovanni Giovanelli responsabile AST CISL di Fano, Cinzia Massetti e Marco Monaldi della Fiom CGIL di Pesaro e le rsu aziendali in rappresentanza dei lavoratori.Leonardo Bartolucci ha ricostruito la vicenda della ditta King precedentemente Art Inox e ha chiesto alle istituzioni di avviare immediatamente un percorso che permetta ai lavoratori (43, da aprile senza stipendio) di usufruire degli ammortizzatori sociali. Per questo è stato attivato un tavolo tecnico (Direzione Territoriale del Lavoro, Inps e Provincia) presso la sede dell’Ispettorato del Lavoro. E’ stato anche chiesto di monitorare le “mosse” societarie” dell’azienda King Srl e di verificare, come già peraltro segnalato con un esposto fatto il febbraio scorso alla Guardia di Finanza, la regolarità delle operazioni messe in campo dalla King.Con il Sindaco di Fano e il Commissario della Provincia si è concordato di attivare immediatamente misure di sostegno per i lavoratori senza retribuzioni dal mese di aprile. Questa vicenda dai molti lati oscuri e complicati è un forte segnale d’allarme: in questo periodo di crisi il nostro sistema produttivo è soggetto ad operazioni poco trasparenti, alcune volte ai limiti della legalità. La Cisl chiede nuovamente di alzare il livello di monitoraggio e controllo del territorio per evitare che la nostra Provincia da isola felice diventi facile terra di conquista da parte di sistemi e organizzazioni illegali. 
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05/09/2014 Riorganizzazione Camere di Commercio,oltre 500 i lavoratori coinvolti
La Fp Cisl Marche nel condividere l'intenzione dei cinque Presidenti della Camera di Commercio di anticipare i tempi della normativa ed impostare la riorganizzazione dell'intero sistema camerale, denuncia come purtroppo non abbia ancora avuto seguito la richiesta unitaria sindacale di incontro per affrontare questo delicato aspetto. Le due proposte che stanno emergendo dal confronto datoriale circa una futura azienda regionale o due ( Marche Nord e Marche Sud ) devono essere attentamente valutate per verificarne l'impatto sulla erogazione dei servizi alle aziende e sul personale. Il sistema camerale ha attualmente circa 400 lavoratori diretti più un centinaio tra lavoratori UnionCamere e aziende speciali. In questo contesto infatti molto importante è il ruolo, a livello regionale ,che nel corso degli anni ha ricoperto l'UnionCamere. E' necessario creare sinergie tra sistema camerale e sindacati per affrontare il vero grave problema legato al taglio delle quote di iscrizione delle aziende alla Camera di Commercio tagliate per legge del 35% dal 2015 fino ad arrivare al 50% nel 2017 . Questa quota da sola copre circa i 2/3 delle entrate complessive delle Camere di Commercio . Pertanto è fondamentale l'immediato confronto sul tema con l'unico obiettivo di condividere una riorganizzazione in grado di dare risposte a imprese e lavoratori. Comunicato Stampa
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01/09/2014 Micam, tutelare il made in Italy con la contrattazione
Le Organizzazioni Sindacali Femca Cisl Marche e Filctem Cgil Fermo guardano con estrema attenzione all'esito della Fiera di Milano. Consapevoli che la scelta di anticipare il Micam di due settimane rispetto al passato ha significato un atto coraggioso imprenditoriale, finalizzato ad essere più vicine alle tempistiche del mercato, ma anche uno sforzo da parte di quei lavoratori chiamati a dare il massimo durante il campionario proprio ed anche nel mese di agosto. Condividiamo le dichiarazioni del presidente camerale Di Battista sulla volontà di difendere il “Made in Italy” aggiungiamo a tal proposito che uno sforzo congiunto territoriale di Femca Cisl e Filctem Cgil è stato quello di lavorare realmente con le imprese più importanti e con le associazioni datoriali (principalmente Confindustria) per affrontare la tutela reale, attraverso politiche mirate del “vero made in Italy”. Spesso purtroppo abbiamo incontrato la difficoltà più grande proprio dalle aziende stesse che non hanno una reale volontà di confronto e trasparenza sulla proprie filiere produttive nel distretto, tranne qualche rara eccezione con la quale stiamo realizzando protocolli di contrattazione interessanti. Nella speranza che la capacità di innovazione e di qualità del nostro distretto consenta alle aziende Fermane e Maceratesi di portare buoni risultati dal Micam, invitiamo al ritorno dalla fiera, in senso assolutamente propositivo, tutte le parti sociali a cominciare da Assocalzaturifici alla realizzazione di una contrattazione territoriale che permetta di concretizzare una sinergia di azioni mirate alla tutela del distretto ed alla sua crescita. Dal nostro punto di vista appare chiaro come solo il “coinvolgimento consapevole” dei lavoratori nel processo di miglioramento del prodotto e della collaborazione sia il punto su cui scommettere per il prossimo futuro. Auspichiamo quindi che nei prossimi mesi si riesca a realizzare nel distretto Fermano Maceratese, che è bene ricordare essere tra i più importanti al mondo, una serie di buone prassi e relazioni tali da portare alla realizzazione di una contrattazione degna di tale nome, una contrattazione 2.0.
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29/08/2014 Ferretti Group: bene aumento di capitale, ora confronto sul Piano Industriale
“L'aumento di capitale per 80 milioni di euro, deciso dai soci di Ferretti Group, rappresenta indubbiamente una buona notizia. Lo è perché da un lato segnala ulteriormente la volontà, in particolare da parte del socio di maggioranza, di perseguire un investimento chiaramente di carattere industriale, dall'altro perché garantisce le risorse necessarie al presente ed al futuro di una importante eccellenza italiana.” E’ quanto affermano in una nota congiunta Filca- Cisl, Feneal - Uil e Fillea - Cgil. La volontà dichiarata di voler sviluppare un nuovo piano industriale di rilancio e crescita va esattamente nella direzione da sempre invocata dal sindacato. Ora è urgente aprire il confronto sul piano industriale affinché questo sia integrato con quanto già concordato nei mesi scorsi tra Filca – Feneal – Fillea e Azienda. Infatti, con l'accordo sottoscritto a febbraio 2014 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si indicava un percorso della durata di quattro anni che prevede impegni da parte di tutti i soggetti presenti a quel tavolo: Ferretti SpA, Organizzazioni Sindacali, MiSE, Regione Emilia Romagna e Comune di Forlì. Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil ritengono a questo punto necessario attivare il tavolo di monitoraggio istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico per confermare quanto a suo tempo concordato ed avviare fin da subito il confronto a livello di gruppo per rilanciare l'attività, sviluppare le aree commerciali emergenti e strategiche del mercato mondiale, sviluppare nuovi prodotti, nuovi processi e nuove tecnologie.Roma, 28 agosto 2014
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27/08/2014 “Ossi duri….si diventa”: facciamo il punto
La campagna di sensibilizzazione sul progetto di prevenzione e cura dell’Osteoporosi denominato “Ossi duri…. si diventa” è partita il 18 ottobre 2013 con una iniziativa regionale di informazione che vedeva come protagonisti Il Dipartimento di Prevenzione della Regione Marche, le Segreterie regionali Spi - Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil ed i rispettivi Coordinamenti regionali Donne. II progetto nasce dalla mobilitazione delle Federazioni Pensionati e dai rispettivi  Coordinamenti Donne che nel 2010 hanno avviato una raccolta di firme con la quale si chiedeva alla Regione Marche una apposita legge o un intervento mirato alla prevenzione e cura dell’osteoporosi, grave patologia che colpisce anziani e in modo particolare donne dopo la menopausa. Nel giro di poco tempo sono state raccolte oltre 5000 firme, segno che il problema non solo era particolarmente sentito dalla popolazione ma che mostrava una scarsa attenzione da parte delle Istituzioni. La Regione Marche ha recepito il problema istituendo sia una équipe di medici che ha affrontato la tematica dell’Osteoporosi che un apposito tavolo tecnico costituito da figure mediche e parti sociali in un confronto che ha prodotto una serie di iniziative di promozione del progetto e informazione sulla patologia, arricchita dalla divulgazione di un opuscolo realizzato dall’ Azienda Sanitaria Regionale. Il progetto ha avuto un’ampia prosecuzione con incontri promossi e organizzati dai coordinamenti Donne Pensionate dei Sindacati e che si sono svolti in diverse città e paesi delle Marche. Gli incontri,19 già effettuati e sicuramente altrettanti in programmazione, hanno avuto un riscontro molto positivo coinvolgendo circa 1500 persone che si sono dimostrate particolarmente attente alla tematica e stimolando ancora di più la Regione Marche ad inserire il programma di prevenzione contro l’Osteoporosi nel Piano Regionale di Prevenzione 2014/18. La presenza e la qualità della partecipazione particolarmente interessata e vivace di tante persone, ci hanno fatto comprendere non solo quanto il problema sia sentito ma anche quanta necessità ci sia di una informazione più accurata per una patologia di grande impatto sociale ed economico che quando si manifesta può essere già troppo tardi e costosa da curare. Durante gli incontri, i medici che si occupano di Osteoporosi hanno illustrato le problematiche inerenti questa patologia: il suo manifestarsi, la prevenzione e la cura. Molto utile è stata la possibilità, durante il dibattito, di poter effettuare il Test Defra, che permette di conoscere la probabilità e il grado di rischio di fratture ossee dovute a Osteoporosi.Con queste azioni siamo stati capaci di sensibilizzare le Istituzioni e far conoscere la patologia alla popolazione. E’ auspicabile che la preziosa collaborazione tra Regione Marche e sindacati dei pensionati e coordinamento donne che abbiamo intrapreso continui, visti i positivi risultati ottenuti finora. Lorenza Mancini  -  Coordinatrice Regionale  Donne FNP - CISL
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06/08/2014 Un presidio per la pace
Guardiamo con grande preoccupazione al proliferare dei focolai di guerra e violenza in tutto il mondo.Palestina, Siria, Ucraina, Iraq, Nord Africa ci ricordano che la guerra è un mostro che continua a uccidere tante persone in tutto il mondo e minaccia di diffondersi ulteriormente, bisogna essere consapevoli delle terribili conseguenze che gravano sulle popolazioni inermi, sul loro futuro e sulla loro speranza;Serve che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette e che immediatamente il dialogo tra i popoli e la politica del confronto riacquisiscano un ruolo centrale;Serve che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo di mediazione nei focolai di guerra, a partire dal conflitto palestinese: con la fine dell’occupazione militare israeliana e della colonizzazione del territorio palestinese, il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutta l'area che accoglie i popoli israeliano e palestinese. E’ ormai indispensabile ed urgente un’azione diretta delle nostre Istituzioni locali e nazionali per ribadire il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione. Dal novembre 2012 la Palestina è riconosciuto “Stato non membro Osservatore permanente” presso l’Assemblea delle Nazioni Unite: la risoluzione Onu, approvata a larghissima maggioranza, sancisce l’ingresso della Palestina nelle Nazioni Unite. Allo stesso tempo vanno riconosciuti al popolo di Israele il diritto alla sicurezza ed il diritto del popolo palestinese ad una patria libera e sicura.Serve che il governo italiano e quelli europei interrompano immediatamente la fornitura di armi, munizioni e servizi militari ai paesi e alle fazioni in guerra. E’ necessario adeguare immediatamente la legge nazionale alle nuove linee guida europee e andare oltre interrompendo gli accordi militari tra i due Paesi, come sancito dalla Legge italiana 185/90 che vieta la vendita di armi a Paesi in conflitto o che violino i diritti umani, nella piena consapevolezza del principio espresso nell’art. 11 della nostra Costituzione, secondo il quale “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”Serve che il nostro governo, oggi alla presidenza dell’ Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio, mettendo in atto una specifica, immediata iniziativa, italiana, mediterranea ed Europea volta al cessate il fuoco da ambo le parti nella striscia di Gaza, in Palestina ed in Israele e si faccia parte attiva per sedare tutti i focolai di guerra che si sono sviluppati alle porte dell’Unione Europea.Il nostro impegno per la pace deve crescere innanzitutto nei luoghi dove viviamo tutti giorni , nelle scuole, nei posti di lavoro e nelle nostre città.La difficoltà della politica e delle istituzioni sovranazionali deve spingerci, come cittadini del mondo, ad uno sforzo maggiore di partecipazione e di protagonismo collettivo: così da esigere con più forza l'affermazione della pace e quel cambiamento che si fa sempre più urgente.Invitiamo cittadini ed associazioni ad un presidio per la pace giovedì / dalle ore 18 in Piazza Roma. Ancona, 05.08.2014
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05/08/2014 Ammortizzatori: la mobilitazione paga
DOPO LE MANIFESTAZIONI SINDACALI ALCUNE RISPOSTE DEL GOVERNO SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALIDa mesi come Sindacato confederale chiedevamo di erogare le risorse già stanziate dalla Legge di Stabilità per gli ammortizzatori in deroga e di reperirne altre, per coprire i periodi scoperti di migliaia di lavoratori. Cgil Cisl Uil hanno sollecitato piu’ volte il Governo e i parlamentari, manifestando anche il 22 e 24 luglio a Roma a piazza Montecitorio. Anche nelle Marche si sono avute situazioni difficili, in alcuni casi drammatiche; dopo mesi di incertezza ci sono imprese che hanno deciso di licenziare. L’utilizzo degli ammortizzatori in deroga nella nostra regione riguarda oltre 4500 imprese e cira 18.000 lavoratori.Finalmente ora l'annuncio del Governo con l’aumento degli stanziamenti per il 2014 fino a 1 miliardo e 720 milioni, dei quali chiediamo una rapida assegnazione alle regioni. Esprimiamo perplessità invece sulle forti restrizioni previste per l'indennità di cassa e mobilità in deroga, che rischiano di generare tensioni sociali. Siamo d’accordo sul riformare gli ammortizzatori ma la riduzione delle coperture per i lavoratori non puo’ essere varata in un periodo in cui la crisi non si ferma e la disoccupazione continua a salire e soprattutto in assenza di una profonda innovazione delle politiche per il lavoro che preveda percorsi di orientamento, accompagnamento, riqualificazione.4 agosto 2014
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01/08/2014 La nuova sanità delle Marche. Il caso dell'Area Vasta 1.
Da tempo si parla della riorganizzazione della sanità marchigiana. Nello specifico dell'Area Vasta 1, la tenuta del nuovo modello genera non poche preoccupazioni. I cittadini lamentano la disarticolazione del sistema e l’abbassamento del livello dei servizi. La Cisl ha più volte denunciato i limiti di azioni volte solo al contenimento dei costi (soprattutto quelli del personale)Questi rilievi sono stati oggetto di discussione in occasione del recente incontro tra le Organizzazioni Sindacali Confederali, di Categoria del Pubblico impiego e dei Pensionati di Cgil Cisl Uil e le Direzioni dell'Area Vasta 1 e dell'Azienda Ospedaliera Marche Nord ( che si sono mostrate molto attente alle argomentazioni dei sindacati).Numerosi i problemi rilevati. Il territorio pesarese è quello che, più degli altri, soffre il fenomeno della mobilità passiva extraregionale, sia nei servizi ambulatoriali, di laboratorio e riabilitativi, sia per i ricoveri ospedalieri relativi ad alcune specialità. Un problema grave, riconosciuto anche dai Dirigenti della Sanità del territorio, fonte di disagi ai cittadini e di costi elevati per le Servizio Sanitario marchigiano, costretto a pagare per le prestazioni che i propri cittadini ricevono fuori regione, in particolare in Emilia Romagna.A questo tema si lega quello delle liste d'attesa, che ancora oggi costringono tanti cittadini a rinunciare alla sanità pubblica. Un fenomeno che la Direzione di Marche Nord, anche in raccordo con l’Area Vasta 1, sta tentando di arginare tramite interventi programmati (forse a settembre) per la Radiologia. L'adeguamento dell'organico aziendale, con l'assunzione di un Medico radiologo e di un tecnico, dovrebbero portare ad un utilizzo H12 delle apparecchiature, con possibili benefici sui tempi d'attesa. Interventi opportuni e apprezzabili ma non sufficienti per superare le attuali criticità.Ancora aperto è il tema della definizione di un modello "a rete" dell'assistenza ospedaliera (cosiddette reti cliniche). La sottodotazione in posti letto che caratterizza l’Area Vasta 1, (2.73 per mille abitanti, contro un livello fissato, a livello nazionale al 3 per mille) è acuita dall’incerta distribuzione delle varie specialità nel territorio. Su questo è necessario superare gli sterili tatticismi e i municipalismi anacronistici che sembrano condizionare l’integrazione tra i vari presidi territoriali e caratterizzano, in negativo, il dibattito sull'ubicazione, tra Pesaro e Fano, del (futuribile) ospedale unico.Sconta un forte ritardo, infine, il progetto di sviluppo delle Case della Salute, come nuovi presidi del territorio, nodo strategico della riorganizzazione dei servizi sanitari e socio sanitari, che stenta a decollare anche per la mancanza di un accordo chiaro e strutturato, da siglare a livello regionale, con i Medici di famiglia.Su questi temi chiediamo alla Direzione dell'Area Vasta 1 e quella dell'Azienda Marche Nord e, con esse, alla Regione, di dare nuovo impulso agli incontri con il sindacato, convocandoli con costanza e corredandoli di dati precisi ed aggiornati. Non vorremmo infatti che la lentezza del confronto fosse una scelta mirata a "trascinare" tutto il sistema verso le elezioni regionali del prossimo anno, scaricando ad altri la responsabilità di una riforma dal cui buon esito dipende il futuro della sanità marchigiana.Cisl Marche di Pesaro e Urbino
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01/08/2014 La crisi economica ancora morde ed il consiglio regionale approva il POR FESR con meno fondi per ricerca, innovazione e competitività dei sistemi produttivi
Confindustria Marche e i sindacati regionali CGIL CISL e UIL dichiarano la loro profonda insoddisfazione e ritengono inaccettabile l'esito inaspettato dell'iter di approvazione in Consiglio Regionale dello strumento di programmazione del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale per il 2014/2020, che stanzia quasi 340 milioni di euro. Un brusco cambio di marcia, quello accaduto in sede di Consiglio regionale, rispetto alla proposta di utilizzo del FESR varata dalla Giunta anche a seguito di molteplici occasioni di confronto iniziati a luglio 2013, perché taglia di circa 8 milioni le risorse in precedenza destinate alla innovazione e ricerca e competitività del sistema produttivo.Il nuovo ciclo di programmazione dei fondi strutturali costituirà di fatto l'unica occasione per ridare slancio all'economia regionale, fortemente provata dagli effetti pesanti della crisi ancora in atto.La congiuntura è ancora molto critica nel nostro Paese, tanto è vero che tutti gli analisti nazionali ed internazionali hanno recentemente rivisto al ribasso le previsioni economiche di alcuni mesi fa, confermando di fatto una crescita quasi pari a zero per il 2014 ed in lieve rialzo per il 2015, ma con effetti sicuramente ancora negativi per l'occupazione.Nella Marche, in particolare, il sistema produttivo - fortemente caratterizzato dal manifatturiero con ampia presenza di piccole e medie imprese - sta ancora soffrendo ed ha bisogno di misure forti per rilanciare la loro competitività, soprattutto attraverso la innovazione ricerca e l'internazionalizzazione.Purtroppo sono proprio questi i filoni a cui sono stati ridotti i fondi inizialmente stanziati, contraddicendo le raccomandazioni della Commissione Europea sulla concentrazione di obiettivi e risorse.La versione approvata dal Consiglio - con emendamenti dell'ultima ora - presenta diverse criticità: aumenta il numero delle misure, di cui alcune neo introdotte senza indicare gli obiettivi da raggiungere, replica alcuni interventi già contemplati nell'attuazione degli altri fondi comunitari (nel Piano Sviluppo Rurale), riduce l'impatto economico delle singole azioni in quanto più frammentate.Questi elementi saranno oggetto dell'esame della Commissione Europea e potranno richiedere aggiustamenti da parte della Regione, allungando di fatto i tempi della loro operatività a favore delle imprese e del lavoro. Mai come ora servono invece interventi urgenti con azioni anticicliche, con maggiore impatto sul rilancio dell'economia e dell'occupazione, e per la qualificazione del sistema produttivo.Le parti chiedono pertanto un incontro urgente con il Presidente della Giunta Regionale, la Presidenza del Consiglio Regionale, gli Assessori competenti ed i Capigruppo per poter affrontare il problema e trovare valide soluzioni. CONFINDUSTRIA MARCHE CGIL CISL UIL
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24/07/2014 Riformare il sistema fiscale e la previdenza
“Il sindacato dei pensionati, insieme alla Cisl e alle Federazioni di categoria, deve rinnovarsi, elaborando una nuova visione di futuro per favorire la ripresa del paese. Un cambiamento da gestire facendo riferimento ai valori della Cisl, che sono la centralità della persona, la solidarietà (anche intergenerazionale), la sussidiarietà e la corresponsabilità tra istituzioni e forze sociali”. Cosi recita il documento conclusivo del Consiglio generale dei pensionati della Cisl Marche, che si è svolto oggi all’Anton di Recanati. Nella sua introduzione al dibattito il Segretario generale Mario Canale ha ribadito le difficoltà che vivono i pensionati italiani e marchigiani. Povertà in aumento, disuguaglianze sociali, famiglie da sostenere a causa della disoccupazione di figli e nipoti. Sullo sfondo il dramma della non autosufficienza, vera e propria emergenza in un paese che vanta indici di invecchiamento tra i più alti del pianeta. Il sindacato dei pensionati chiede una riforma del sistema fiscale – riduzione della pressione del fisco, estensione del bonus di 80 euro a pensionati ed incapienti, sostegno alle famiglie, specie numerose, contrasto all’evasione – e la modifica del sistema previdenziale, anche a vantaggio dei giovani. Sotto accusa in particolare le rigidità delle leggi Monti Fornero, la questione esodati, il blocco della rivalutazione e i criteri, inadeguati, di indicizzazione delle pensioni. “La situazione sociale e politica del paese cambia con una velocità vertiginosa – ha sostenuto nel suo intervento il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo – e questo ci richiede la forza, anche personale, di reggere il confronto con una classe politica che, come nel caso del taglio dei distacchi sindacali del pubblico impiego, si comporta in modo vessatorio”. “Anche per questo – ha concluso Mastrovincenzo - il sindacato, soprattutto quello dei pensionati, deve valorizzare la sua vocazione di forza sociale capace di costruire delle reti sul territorio, coinvolgendo istituzioni ed associazioni”. I lavori del Consiglio sono stati chiusi dall'intervento del Segretario nazionale Loreno Coli, che ha ribadito la necessità di una serie di riforme per il paese. "Quelle istituzionali sono necessarie ma non sufficienti. Oltre che il fisco e la previdenza bisogna riformare la burocrazia, eliminando la corruzione e la giustizia civile, che penalizza lavoratori ed imprese".  "Di tutte queste cose abbiamo parlato al Governo, quando siamo stati convocati. Il compito di fare le riforme - conclude Coli - spetta al Parlamento, non al sindacato.  Quando siamo stati chiamati in causa abbiamo sempre fatto la nostra parte. Noi non siamo "la casta", viviamo di risorse private e ogni giorno proviamo a risolvere i problemi della gente.
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15/07/2014 Manifestazione nazionale per gli ammortizzatori sociali in deroga
«Dalla mattina alla sera, da mesi, si discute solo di legge elettorale e non più di economia, cosi' avremo più disoccupati e più cassaintegrati». Lo ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dal palco del sit-in di Cgil Cisl e Uil allestito in piazza Montecitorio, in occasione della prima delle due giornate di mobilitazione promosse dalle tre confederazioni per sollecitare al Governo il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. «Fino a quando il Governo non avrà fatto una riforma degli ammortizzatori sociali per renderli universali ed esigibili, la cassa integrazione in deroga dovrà essere coperta e non ci sono altre chiacchiere da fare» tiene a sottolineare Bonanni, avvertendo che «l'emorragia di posti di lavoro non si ferma perché nessuno si occupa di economia, come se il Paese potesse riprendersi da solo». Abbiamo già perso 1 milione di posti di lavoro e senza il rifinanziamento della cig in deroga ci saranno migliaia di lavoratori senza prospettiva» , incalza ancora il Segretario generale della Cisl. «Basta occuparsi solo di riforme. Si occupino subito dell'economia del Paese perché se l'economia va male aumenteranno i disoccupati», torna a ripetere Bonanni apprezzando lo "sforzo" del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha assicurato il reperimento, a stretto giro di posta, di circa 400-500 milioni di euro per coprire la cig in deroga. «Siamo grati a Poletti per i primi 400 milioni ma servono solamente a chiudere il 2013. Molti lavoratori non prendono indennità da diversi mesi e bisogna finanziare il 2014. E' venuto il momento di occuparsi di industria e del rilancio del sistema produttivo, ribadisce ancora, chiedendo per questo anche al sindacato di "cambiare per non prestare il fianco agli avversari". «Occorre più chiarezza nei propositi e nelle scelte conseguenti - conclude Bonanni-. Dobbiamo fare una discussione unitaria sincera per garantire più forza e determinazione alle posizioni del sindacato. Diversamente offriremo il fianco a chi ha oscuri propositi sulle vicende italiane»,
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15/07/2014 Uno sportello telematico per gli iscritti Adiconsum
La Direzione Marche di Equitalia e l'Adiconsum Marche (Associazione a difesa dei consumatori e ambiente della Cisl) hanno sottoscritto oggi un accordo grazie al quale gli associati di quest'ultima avranno a disposizione uno sportello telematico dedicato che permetterà di migliorare e semplificare il rapporto con i contribuenti, consentendo di ricevere informazioni e assistenza mirata. L’intesa, siglata dal direttore regionale Marche di Equitalia, Fabiola Morichetti, e dal presidente di Adiconsum Marche, Silvana Santinelli, prevede l’attivazione di un canale dedicato a cui si potrà accedere dal sito www.gruppoequitalia.it. Compilando una richiesta nell’apposita sezione “contatti”, gli iscritti all’associazione dei consumatori marchigiana potranno ricevere informazioni, consulenza specifica e fissare un appuntamento per le situazioni più complesse. «L’accordo – ha detto il direttore regionale di Equitalia Fabiola Morichetti – punta a intensificare la collaborazione e il dialogo con i cittadini e a garantire servizi sempre più efficienti. Attraverso l’attivazione di uno sportello telematico dedicato Equitalia offre la massima assistenza per tutte le richieste dei contribuenti». «Adiconsum con tale accordo- ha affermato Silvana Santinelli – vuole rendere più agevole e rapido il rapporto tra cittadino e fisco offrendo consulenza e tutela al consumatore contribuente».
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11/07/2014 GRIDO DI ALLARME SULLE CAMERE DI COMMERCIO. A RISCHIO I SERVIZI ALLE IMPRESE E OLTRE 400 LAVORATORI
FUNZIONE PUBBLICA CISL MARCHE FUNZIONE PUBBLICA ANCONADopo la mobilitazione del 07 luglio u. s. sotto le Prefetture di tutta la Regione continua l’impegno sindacale per l'accoglimento delle proposte unitarie di emendamento al DL 90/2014 presentate nei giorni scorsi da CGIL – CISL e UIL. Partiranno pertanto in tutte le Marche iniziative di mobilitazione e volantinaggi volti a per far comprendere le conseguenze negative che si determinerebbero con il dimezzamento del diritto annuale indicato nell’art. 28 del DL 90/2014. Purtroppo la politica dei tagli perpetuata dai precedenti governi e percorsa anche da Renzi con il dimezzamento del diritto annuale non porterà ad alcun miglioramento per il nostro Paese, ma solo disservizi e disordine nel panorama industriale andando a colpire in particolare le imprese medio piccole ossatura fondamentale del territorio locale. Gli stessi Presidenti delle Camere di Commercio, tra cui il Presidente della Camera di Commercio di Ancona Giampieri, hanno evidenziato gli effetti della nuova normativa, che oltre a colpire le imprese, comporterà l'inevitabile riduzione di iniziative e patrocini svolti in collaborazione con Associazioni di Categoria, Regione, Comuni, Università ed enti pubblici. Attualmente infatti le camere di commercio si occupano di sviluppo internazionale delle imprese, servizi e-gov per facilitare i rapporti tra imprese e PA, favorire l'accesso al credito. La Cisl Fp evidenzia preoccupazione oltre che per l’impatto negativo sui cittadini per i circa 400 lavoratori Camerali, dipendenti delle Unioncamere Regionali e delle Aziende Speciali aventi spesso anche contratti privatistici. La Cisl dice Si alla riorganizzazione del sistema camerale ed alla riorganizzazione dei costi per valorizzare le professionalità esistenti garantendo i servizi alle imprese , lo sviluppo economico dei territori ed il posto di lavoro agli occupati. Contestualmente dice un deciso No all'attuale taglio del contributo annuale che di fatto rappresenta i 2/3 delle entrate camerali che avrebbe conseguenze pesanti su lavoratori ed aziende.Il Resp.AALL Cisl Fp Marche Giovanni Cavezzall Segretario Generale Fp Cisl Marche Luca TaleviAncona 11 luglio 2014
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11/07/2014 La disoccupazione nel territorio pesarese sta aumentando
Nel territorio provinciale pesarese la disoccupazione sta aumentando, nel 2013 ha raggiunto il tasso del 9,8%, la disoccupazione giovanile (15 – 29 anni) è arrivata al 16,9% e vi è stata una diminuzione in termini assoluti degli occupati da 162mila a 150mila. E’ quanto emerge dal report dal mercato del lavoro Marche elaborato dalla CISL Marche. “All’interno di questo contesto – spiega Giovanni Giovanelli, responsabile Cisl di Fano - il territorio fanese, per la sua diversità manifatturiera (metalmeccanica, legno, terziario avanzato, moda e abbigliamento) sta resistendo meglio alla crisi, rispetto alla desertificazione che sta avvenendo nella famosa piana di Talacchio, una volta cuore pulsante del distretto del mobile. Continua nelle aziende ancor il ricorso agli ammortizzatori sociali con particolare utilizzo del contratto di solidarietà. Rimane grave la situazione dell’edilizia con una flessione del 40 % degli occupati e con il ricorso ai lavoratori con partita Iva che sostituiscono i lavoratori dipendenti. Preoccupa, inoltre, la diffusione di imprese cinesi che fanno sleale concorrenza alla imprese del tessile e non solo presenti nel nostro territorio ed in particolare nella zona di Urbania, Cagli, Pergola. “In questa difficile situazione occupazionale del nostro territorio – continua Giovanelli - tutti gli attori istituzionali devono profondere il massimo impegno per la creazione di posti di lavoro e per facilitare le condizioni dello sviluppo. Il territorio di Fano non può perdere l’occasione del Casello a Fano e delle opere compensative ad esso collegato: si creerebbero posti di lavoro e si realizzerebbero quelle infrastrutture viarie necessarie per favorire lo sviluppo . Purtroppo assistiamo anche a fatti che non vanno nella direzione di aiutare le imprese a creare posti di lavoro. “Nella vicenda della azienda Metalli Plastificati di Calmazzo, un’azienda che poteva garantire una inversione di tendenza con la creazione di posti di lavoro, assistiamo invece - continua Giovanelli - ad una avversione che ne ha precluso l’inizio dell’attività produttiva. (L’azienda era incappata l’estate scorsa in un contenzioso con il Comune per l’inizio dell’attività). .Sarebbe opportuno, come già successo in altre situazione produttive dove si trattava di conciliare le esigenze del lavoro con quelle dell’ambiente, che il Comune di Fossombrone convocasse le parti per addivenire ad una soluzione”. Abbiamo un drammatico bisogno di occupazione e di posti di lavoro, sempre nel rispetto delle legge e delle disposizioni in tema di ambiente e di sicurezza sui luoghi di lavoro. Sarebbe grave che questo piccolo segnale di inversione ( la creazione di posti di lavoro ) venisse pregiudicato per l’ostinatezza e la preclusione a prescindere. Nel nostro territorio si sono sempre trovate soluzioni, e la CISL ha portato le sue competenze e il suo contributo, nel rispetto delle leggi e delle normative per conciliare il diritto alla salute e alla garanzia di una ambiente sano con la garanzia e la tenuta dei livelli occupazionali.
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11/07/2014 Aumento tariffe Comune di Fossombrone: per la Cisl è insostenibile
Bilancio comunale, definizione delle tariffe dei servizi locali, Tares, Tasi sono alcuni dei temi, che avranno delle ricadute pesanti sui cittadini, per i quali la Cisl ha richiesto, a tutti i Comuni della provincia di Pesaro Urbino, di aprire un confronto di merito. Ad oggi hanno risposto solo i comuni di Mondolfo, Monteporzio, San Costanzo, Fano e Fossombrone. Dagli altri comuni della valle del Metauro e della val Cesano non si hanno ancora segnali. In particolare nell’incontro con il Sindaco del Comune di Fossombrone è emersa la volontà dell’amministrazione di prevedere un aumento di tutte le tariffe dei servizi comunali con un aggravio di costi per i cittadini e per le fasce più deboli pari a circa 100 euro per famiglia. Si va dall’aumento della Tares, alle quote dell’asilo nido per arrivare all’aumento delle lampade votive. La Cisl, insieme alle altre sigle sindacali, ritiene che tali aumenti non sono sostenibili, soprattutto in tempo di crisi, e pertanto non condivisibili. I sindacati ribadiscono la necessità di prevedere che le dinamiche tariffarie siano contenute nei limiti dell’inflazione e che restino invariate per i redditi medio-bassi. L’utilizzo da parte dell’amministrazione comunale dell’indicatore Isee, possibilmente in forma lineare e omogeneo a livello di Ambito sociale, tenendo conto delle rilevanti novità legislative in materia, secondo la Cisl rappresenta una equa e corretta modalità per conciliare l’obiettivo di garantire il gettito necessario per co-finanziare i servizi assieme a quello di limitare le ricadute sui redditi più bassi. Pertanto la Cisl chiede al Sindaco del Comune di Fossombrone di rivedere immediatamente gli aumenti programmati che vanno dalla quota per l’asilo nido alla Tari ( ex tares) all’aumento della quota per gli ospiti della RSA; di contenere gli aumenti nell’indice dell’inflazione programmata e di adottare l’Isee lineare per tutte le tariffe comunali rimodulando le quote di compartecipazione. Il comune di Fossombrone abbia il coraggio di avviare la gestione associata per tutti i servizi che ricadono nell’Ambito territoriale di Fossombrone, per arrivare alla costituzione, tramite fusione, di un unico comune di tutti i comuni compresi. Ciò’ permetterebbe di liberare risorse con lo sblocco del patto di stabilità, recuperando così i finanziamenti premiali previsti dalla normativa per i comuni che si fondono. La strada dovrà essere quella della razionalizzazione degli enti con la creazione di un comune che diventerebbe significativo sia per ampiezza geografica che per numero di abitanti e che potrebbe pertanto favorire l’equità sociale e avere le risorse per lo sviluppo economico del territorio.Giovanni Giovanelli Responsabile AST CISL Fano
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10/07/2014 Autotrasporto merci, incontro pubblico a Jesi
Parlamentari marchigiani, Europarlamentari, rappresentanti delle istituzioni e della politica regionale, delle Forze di Polizia e delle Direzioni provinciali del lavoro, si confronteranno con le associazioni sindacali e di categoria sulla situazione dell'autotrasporto merci e su come uscire dalla crisi che ha colpito il settore, attraverso: un corretto rispetto delle regole sul cabotaggio, con possibilità di bloccarlo per almeno sei mesi; la lotta alle imprese illegali e l'impegno della committenza a non utilizzare soggetti che violino le leggi ed i contratti di lavoro; rispetto della norma che prevede costi minimi per i servizi di autotrasporto. IL DOCUMENTO PRESENTATO DALLE SEGRETERIE REGIONALI DEI SINDACATI DEI TRASPORTI DI CGIL CISL UIL MARCHE (FILT, FIT, UILTRASPORTI) E DALLE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE DEL SETTORE Strette fra la concorrenza sleale dei Tir stranieri e le infiltrazioni della criminalità organizzata, le 4.648 imprese marchigiane dell’autotrasporto si trovano ad affrontare una crisi gravissima: nel corso di questi anni centinaia hanno chiuso, migliaia i lavoratori licenziati o in cassa integrazione. Nel 2013 il fenomeno si e’ ancora di più incrementato e non sembra rallentare come confermano i dati del primo trimestre del 2014. Una situazione che incide sull’occupazione nel settore, con una impennata dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali che hanno raggiunto livelli incredibili triplicando i valori del 2012 già considerevoli. Una crisi quella dell’autotrasporto che è stata resa ancora più grave dalla concorrenza sleale messa in atto dalle imprese che violano le norme, facendosi beffe delle regole. Mentre da una parte le imprese nostrane chiudono, dall’altra circolano sempre più veicoli con targhe straniere; spesso si tratta di aziende nate surrettiziamente nei Paesi dell’Est che vengono ad operare in Italia, svolgendo attività di trasporto domestico ed applicando ai lavoratori: contratti, contribuzione sociale ed assicurativa dei Paesi in cui hanno sede legale, potendo così praticare forti ribassi sui pressi del servizio di trasporto, superiori al 20 per cento. Vi è inoltre un uso distorto del cabotaggio, da parte di vettori stranieri, per il contrasto del quale risultano al momento del tutto insufficienti i sistemi di controllo su strada fin qui praticati dalle autorità preposte. Ad incrementare questa situazione esistono inoltre imprese italiane che, forzando la normativa prevista dalla direttiva 96/71 che consente il distacco dei lavoratori effettuato nel quadro di una prestazione di servizi, utilizzano lavoratori assunti da agenzie interinali straniere, per i quali è previsto l’applicazione dei regimi assicurativi e previdenziali del paese di origine. In questo caso il costo del lavoratore si attesta circa a 15 mila euro all’anno, molto al di sotto dei 45 mila euro tanto costa un’autista italiano alle dipendenze delle nostre aziende che applicano regolarmente il contratto di lavoro vigente e la contribuzione italiana. Le conseguenze del diffondersi di questi fenomeni sono pesantissimi. In due anni, il fatturato del settore, nella nostra regione si è più che dimezzato così come le spese per consumi, il che sta ad indicare come la dotazione dei mezzi di trasporto sia largamente sottoutilizzata rispetto alla sua capacità. Ad aggravare la situazione, hanno concluso sindacati e associazioni di categoria, è sempre più presente, anche nel nostro territorio, il tentativo della criminalità organizzata, di infiltrarsi nel settore del trasporto. Spesso vengono utilizzati prestanome incensurati ed aziende apparentemente in regola, ma che non sono altro che delle lavatrici che riciclano danaro. Anche queste si muovono sul mercato offrendo servizi di trasporto alla committenza locale a prezzi stracciati. Le Organizzazioni Sindacali ed Imprenditoriali delle Marche, nel corso del 2013, hanno affrontato unitariamente il tema della legalità nel settore incontrando le istituzioni governative e le autorità di vigilanza, per denunciare la difficile situazione in cui versa il settore. In particolare le parti sociali hanno sollecitato le istituzioni ad agire in più direzioni: * Verso un sistema di controlli più serrato in particolare nei confronti dei vettori stranieri, per arginare il fenomeno del finto cabotaggio, effettuato da imprese estere (o fintamente tali) che agiscono esclusivamente in territorio nazionale e che spesso hanno basi consolidate nel nostro paese attraverso agenzie di intermediazione dei viaggi, indicando fra l’altro la necessità di far scattare la clausola di salvaguardia che ne prevede il blocco temporaneo per sei mesi; * un ‘azione di sollecito e responsabilità verso la committenza ad utilizzare soggetti che operino nel rispetto delle regole dei contratti e delle leggi di questo paese, prevedendo l’indeducibilità del costo del trasporto per queste quando si servono di vettori che non rispettano la normativa sul cabotaggio; * l’eliminazione dall’albo nazionale dell’autotrasporto di tutte quelle imprese che non possiedono mezzi; * un incremento dei controlli per arginare il fenomeno della illegalità nell’uso dei mezzi di controlli degli orarti di guida e di riposo a bordo dei mezzi; * Non da ultimo una azione nei confronti della politica nazionale ed europea per modificare la legislazione relativa ai distacchi transnazionali che oggi rappresenta il pericolo maggiore per le imprese nazionale visto il continuo ricorso all’utilizzo di lavoratori stranieri, con contratti dei paesi di provenienza. Il fenomeno e’ talmente grave in quanto incrementato da aziende domestiche che licenziano i lavoratori per riassumere li stessi presso agenzie interinali rumene o di altri paesi dell’est per continuare l’attività di trasporto, non applicando il contratto di lavoro sottoscritto lo scorso anno dalle parti sociali , con un abbattimento considerevole dei costi , una perdita sui salari, sulla contribuzione previdenziale assistenziale e fiscale. Abbattimento che grava pesantemente sulla collettività, in termini di maggior incremento dell’uso di ammortizzatori sociali per le imprese poste fuori mercato da una simile distorta concorrenza. Le aziende artigiane, le piccole e medie imprese italiane che effettuano la vezione con propri veicoli e con propri dipendenti, già in difficoltà per il drammatico aumento dei costi, ed ai ritardi ormai cronici, dei pagamenti da parte dei propri committenti e per la disapplicazione dei costi minimi previsti dall'83/bis (unici beneficiari di questo stato di cose) devono quindi, anche difendersi dagli artificiali ed insostenibili ribassi dei noli che proprio grazie a quei comportamenti inaccettabili si rendono possibili. Tali comportamenti, finiscono per vanificare ogni tentativo di difendere l’attività di quelle aziende dell’autotrasporto e dei lavoratori che nel rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro, della legislazione vigente in materia di sicurezza, si impegnano oggi più che mai a difendere il patrimonio imprenditoriale e lavorativo del nostro paese. Per uscire dalla crisi oltre ad una nuova politica industriale generale, nel settore vanno incrementati i controlli per il rispetto delle regole, attraverso le quale si salvaguarda anche la sicurezza; oltre a maggiori controlli sui vettori esteri in relazione al fenomeno del finto cabotaggio, così come occorre una modifica della legislazione europea sul distacco transnazionale dei lavoratori che, non ostacolando la libera circolazione nei paesi dell’unione europea, applichi regole, leggi e contratti di lavoro del paese dove questi lavorano, come infine vanno incrementati i controlli per arginare il fenomeno delle violazioni delle ore di guida e di riposo attraverso la manomissione dei congegni di controllo.
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10/07/2014 Welfare, le proposte di sindacati, cooperative e terzo settore
E’ tempo che la Regione Marche si doti di una legge regionale per un sistema regionale integrato dei servizi sociali in attuazione della legge 328 del 2000. Una legge che sia occasione di rilancio del welfare regionale, che faccia sua la ricchezza e la qualità delle norme regionali di settore finora prodotte, frutto di discussioni fortemente partecipate e dai contenuti avanzati, che non possono e non devono essere abrogate o compresse in pochi articoli. La legge regionale deve essere occasione per elaborare una normativa “di sistema”, capace di scioglierne i principali nodi realizzando le condizioni per costruire sul territorio un sistema di welfare moderno, universalistico e capace di rispondere ai bisogni sociali che la crisi ha contribuito ad acuire, dando finalmente piena e autentica attuazione alla legge 328. Una legge per il welfare delle Marche centrata sulla rete dei servizi territoriali da costruire sui bisogni e sui diritti delle persone e delle famiglie piuttosto che sulla disponibilità transitoria delle risorse economiche. Una legge che preveda modalità di valutazione del grado di disagio socio-sanitario permettendo la predisposizione di un Piano Individualizzato, articolato attraverso prestazioni di natura e intensità assistenziale diversa. Una legge capace di assumere e delineare un modello chiaro ed efficace di governance politico-operativa ed istituzionale del sociale, specie a livello locale, dentro il quadro di un ragionamento complessivo sul riordino degli assetti territoriali e delle funzioni delle autonomie locali. Per Centrali cooperative, sindacati, terzo settore, la legge regionale per il welfare deve puntare al rafforzamento del ruolo dell’Ambito territoriale sociale che, in questi anni, ha svolto una funzione di cerniera positiva fra il livello della programmazione regionale e la rete delle politiche locali. Deve essere attuata dentro un orizzonte che tenga conto degli Enti territoriali, che valorizzi la partecipazione della cittadinanza attiva, centrale per le politiche di welfare. Deve prevedere la costruzione degli standard di una rete di servizi essenziali sul territorio dove poter anche realizzare anche interventi sperimentali sulle problematiche sociali, mutevoli nel tempo, e la possibilità di acquisto dei servizi da parte della pubblica amministrazione che non sia basato solo sulla gara d’appalto ma che comprenda anche modalità di affidamento come la concessione e la convenzione, che riducono l’incertezza nella qualità e nella continuità delle prestazioni favorendo investimenti e consolidamento dei servizi. Occorre, perciò, prevedere un Osservatorio sugli appalti per mantenere un controllo costante sulle gare evitando distorsioni legate alla ricerca di risparmio economico che si traduce spesso nel peggioramento della qualità dei servizi e delle condizioni di vita dei lavoratori. E’ anche necessario pensare ad un Osservatorio sulle politiche di welfare che possa valutare i cambiamenti e mantenere la coerenza di offerta del sistema dei servizi, sostenere la cooperazione d’inserimento lavorativo, specie nei periodi di crisi, come una delle azioni di politica sociale più efficace e prevedere un Fondo di sostegno per gli investimenti nell’economia sociale.IL DOCUMENTO PRESENTATO ALLA REGIONE
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04/07/2014 Prorogato l'accordo sulla cassa integrazione in deroga
La proroga in extremis dell'accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga consente anche nelle Marche di fare accordi nelle piccole imprese fino al 31 agosto; una proroga indispensabile ma che certo non rappresenta la soluzione del problema. Per il 2014 nessuna risorsa è stata ancora assegnata alle Regioni e solo nei primi 5 mesi del 2014 il fabbisogno stimato a copertura degli interventi di cassa in deroga richiesti nelle Marche si avvicina ai 23 milioni di euro. In una lettera del Ministero del Lavoro si parla di continuità degli interventi e di copertura assicurata, ma poiché la realtà concreta è diversa, le imprese scelgono sempre più la via dei licenziamenti, in mancanza di certezze. E’ necessario quindi che il Governo ripartisca da subito alle Regioni le risorse già stanziate nella Legge di stabilità e individui gli ulteriori necessari fondi per la cassa in deroga, colmando un ritardo insopportabile che stanno pagando i lavoratori e le loro famiglie. Invitiamo intanto l’Associazione Bancaria Italiana e gli istituti di credito a facilitare al massimo la possibilità per i lavoratori di accedere all’anticipo degli importi di Cassa Integrazione, secondo l’accordo tra Regione, Banche, Sindacati e Associazioni di Impresa.Le Segreterie regionali di Cgil Cisl Uil Marche
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03/07/2014 Fano, nasce il progetto Sbullit action
Presentato a Fano dall’associazione Vocineltempo Onlus il progetto Sbullit action. Il progetto nasce per contrastare il grave fenomeno del bullismo, sempre più in crescita in questi ultimi anni. Da settembre l’associazione ha in programma diversi laboratori nelle scuole medie e superiori del fanese, in collaborazione con le famiglie. L’idea originale nasce da un sogno di Lucio Dalla, per creare un Lab-oratorio di idee, dove persone, anche vittime di soprusi, avrebbero potute esprimersi in svariate forme creative. Varie associazioni come la Cisl di Fano e vari artisti hanno aderito all’iniziativa per aiutare i giovani “a rischio”. L’ambizione finale è di utilizzare una tensostruttura, su un terreno di circa centomila metri quadrati quale luogo di incontro, per concerti , sfilate, mostre.
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02/07/2014 La responsabilità sociale per l'uguaglianza e contro la violenza nei confronti delle donne - Casablanca 21 giugno 2014
Il 21 giugno si è svolto il seminario “La redevabilité sociale au service de l’égalité et la lutte contre la violence à l’égard des femmes” organizzato da AMVEF, associazione marocchina contro la violenza sulle donne.Abbiamo contribuito ai lavori del seminario con la testimonianza di Cristiana Ilari, responsabile AST CISL di Ancona e responsabile del Coordinamento Donne.Pubblichiamo la presentazione di Cristiana (in italiano e francese), il programma del seminario e alcune immagini: http://wp.me/p4lhGQ-10z
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01/07/2014 Rifiuti, un'azienda unica per l'anconetano
Cgil Cisl e Uil di Ancona esprimono grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa “Gestione integrata dei servizi di igiene ambientale: risorsa per il territorio” tenutasi oggi a Jesi. Un incontro aperto a tutti gli amministratori, sindaci e aziende del settore di igiene urbana, per rilanciare l’importanza di un’azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, una proposta che il Sindacato Cgil Cisl e Uil sostiene da anni. Un’idea di sistema più efficiente e meno costoso per i cittadini, con più garanzie per l’occupazione, attraverso il superamento dell’eccessiva frammentazione nell’ambito della provincia di Ancona. Il progetto di azienda unica per la gestione integrata dei rifiuti, pubblica, efficiente, che produca utili e con i conti in ordine, è stato ampiamente condiviso dagli amministratori presenti, in particolare dai rappresentanti dei Comuni principali del territorio. Nell’ambito del dibattito sono emersi alcuni elementi ormai non più prescindibili e rinviabili come ad esempio l’economicità del servizio e la necessità di programmazione. La crisi rende necessaria una riorganizzazione lungimirante ed efficiente di tutti i servizi pubblici locali, in particolare quelli ambientali. E’ stato già perso troppo tempo ed in questo la politica ha responsabilità. Non è possibile continuare a far sostenere ai cittadini il costo di troppi gestori diversi, con tariffe diverse, così come modalità diverse di raccolta, trattamento e erogazione del servizio. Non è possibile continuare a soffrire la mancanza nel territorio di Ancona dell’impiantistica necessaria a chiudere il ciclo dei rifiuti e a sfruttare i benefici economici derivanti dal recupero e riciclo di quei rifiuti che finora abbiamo dovuto esportare altrove. Cgil Cisl e Uil continueranno a sollecitare tutti i soggetti coinvolti nella governance dei servizi ambientali nella provincia di Ancona affinché questo progetto di aggregazione e integrazione si realizzi nei tempi più brevi possibili e nella piena trasparenza.
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01/07/2014 Protocollo sulla politica di coesione: sindacati soddisfatti
«Esprimiamo soddisfazione – dichiara il Segretario della Cgil Marche Roberto Ghiselli - per l’approvazione da parte della Giunta regionale dello schema di protocollo di intesa sulla politica di coesione 2014-2020 con il Partenariato economico-sociale che garantirà il confronto nella fase di identificazione delle priorità di utilizzo dei Fondi europei, nella traduzione in obiettivi e strumenti, nel monitoraggio e nella valutazione dei progetti realizzati». Secondo il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «è una richiesta che come Cgil Cisl Uil avevamo presentato da tempo alla Regione: crediamo che un solido rapporto tra istituzioni e parti sociali sia essenziale perché rafforza la trasparenza e democraticità delle scelte, favorisce la conoscenza dei bisogni del territorio e l’integrazione tra i diversi programmi con l’obiettivo di rilanciare lo sviluppo e l’occupazione». Per il Segretario della Uil Marche Graziano Fioretti “il confronto partenariale avrà come oggetto l’impostazione e l’avanzamento strategico della politica regionale attraverso i Programmi operativi dei diversi Fondi strutturali e d’investimento europei e darà la possibilità di tener conto degli interessi organizzati, valorizzando il ruolo dei corpi intermedi della società e dell’economia marchigiana».
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01/07/2014 Pubblico impiego, grave la situazione nelle Marche
Provvedimenti governativi sulla pubblica amministrazione. Rischio pesanti conseguenze sui lavoratori pubblici marchigiani. Raccolta di firme dal 1 di luglio in tutte le Camere di Commercio e manifestazioni unitarie sit -in davanti a tutte le prefetture il 07 luglio 2014. La Funzione Pubblica della Cisl Marche denuncia come i provvedimenti governativi sulla Pubblica Amministrazione, spesso utilizzando lo strumento del decreto legge anche laddove non vi sono i caratteri dell'urgenza, coinvolgeranno, con varie modalità, anche parte dei 40.000 dipendenti pubblici marchigiani, di cui 17.000 nella sanità, esclusa la dirigenza medica, 14.000 nelle Autonomie Locali e 5.500 negli enti centralizzati. I sindacati del pubblico impiego, nel contestare i provvedimenti approvati, pongono l’attenzione su: 1) Il previsto dimezzamento del diritto annuale di iscrizione alle Camere di Commercio comporterà un abbattimento della voce che copre i due terzi delle entrate dell'ente. Come saranno riorganizzate le cinque Camere di Commercio e l'Unioncamere che occupano complessivamente circa 400 lavoratori nelle Marche? Che fine faranno le funzioni svolte dalle Camere di Commercio? Chi assisterà le imprese sul territorio? Partirà unitariamente una raccolta di firme in tutte le Camere di Commercio per dire No alla norma prevista nel decreto e Si alla riorganizzazione dei servizi alle imprese ed alla valorizzazione delle competenza. 2) Province. Si accelera il percorso che entro settembre porterà alla costituzione dei nuovi organismi politici di secondo grado ma si devono ancora definire ove allocare funzioni, competenze e risorse economiche delle funzioni che non saranno più svolte dalla Provincia e contestualmente ove allocare il personale. Nelle Marche vi sono 2278 dipendenti provinciali di cui 184 precari, la gran parte nei centri per l'impiego e formazione ove operano complessivamente 376 lavoratori di ruolo, nelle cinque province marchigiane. Le categorie pubblico impiego e le confederazioni stanno operando per chiudere nei prossimi giorni con la Regione l'accordo per l'istituzione di un tavolo permanente per la gestione della delicata questione coinvolgendo Upi ed Anci. 3) Sanità. I vincoli normativi posti non devono pregiudicare la stabilizzazione degli oltre 500 precari della sanità che da anni, causa mancato turn -over garantiscono la copertura dei servizi ai cittadini. Forte preoccupazione viene poi espressa dalla normativa sui 50 Km di mobilità da dove si opera, quando vi è già un accordo con la Regione che prevede un massimo di 17 km. 4) Il taglio previsto delle Prefetture unito ad una riorganizzazione di molti enti centralizzati quali Aci/Pra, fanno temere nella migliore delle ipotesi una forte mobilità tra i lavoratori e nella peggiore la dichiarazione di eccedenza di personale nonostante vi siano settori, vedi la Giustizia e molti Comuni, ove manca personale e non si può assumere per il blocco del turn-over. Per queste ragioni i sindacati unitariamente indicono mobilitazioni e sit/in davanti alle Prefetture in tutte le Marche lunedì 7 luglio dalle ore 10,00 alle ore 13,00
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01/07/2014 Nuova sede Cisl di Senigallia
Inaugurazione nuova sede della Cisl di Senigallia, Mercoledì 2 Luglio alle ore 18.30, in via Montenero n.6. La nuova sede, con spazi più ampi e la disponibilità del parcheggio dello stadio, consente di accogliere meglio gli associati alla CISL e tutti coloro che quotidianamente si rivolgono al sindacato per avere informazioni e assistenza. La nuova struttura, più moderna e funzionale, permetterà di rafforzare l’attività sindacale della CISL sul territorio del Misa e del Nevola a sostegno di lavoratori, di pensionati, famiglie e immigrati. Tutti i servizi della CISL di Senigallia, dall’assistenza fiscale (CAF), al patronato per le domande di pensione, disoccupazione ecc.. (INAS), sono già stati trasferiti nell’unica struttura di via Montenero n.6. Nel primo pomeriggio del 2 luglio i rappresentanti CISL dei lavoratori delle maggiori aziende locali, parteciperanno ad un seminario formativo sui servizi sanitari e socio sanitari del territorio: sarà un’occasione per confrontarsi con il dirigente dei servizi alla persona del Comune di Senigallia Maurizio Mandolini, il direttore del distretto sanitario Gilberto Gentili e l’assessore ai servizi alla persona Volpini Fabrizio. I lavori aperti da Carlo Zezza, responsabile della Fnp Cisl di Senigallia, saranno coordinati da Leonardo Lenci, responsabile della Cisl di Senigallia. Ufficio Stampa Cisl Marche Senigallia, 01/07/2014
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30/06/2014 Inizia la raccolta aiuti per la Siria: partecipa anche tu
Dal 30 giugno parte una raccolta di aiuti per la Siria in tutta la regione Marche. Durerà due settimane. Raccogliamo materiale scolastico, sanitario, cibo a lunga conservazione. E' possibile contribuire anche con una donazione, per coprire le spese di spedizione del materiale raccolto.La raccolta è organizzata dall'associazione Insieme si può - progetto Pasqua in Siria, di Monza, che periodicamente manda container di aiuti nel nord della Siria.Sarà gestita dalle aree territoriali sindacali della CISL Marche (di seguito tutti gli orari e gli indirizzi).La raccolta fondi sarà curata da ISCOS Marche Onlus. Cosa raccogliamo Per i bambini: matite, quaderni, penne, colori, astucci, zaini Per i malati: antibiotici, antinfiammatori, paracetamolo, sciroppi per tosse, analgesici, integratori e vitamine, cerotti,garze, bende, disinfettante e siringhe Per tutti: cibo in scatola ed a lunga conservazione (no alcol o carne di maiale) Dove Puoi consegnare il materiale nelle seguenti sedi CISL delle Marche, dal 30 giugno al 15 luglio (salvo specifiche) Città indirizzo Giorni e orari San Benedetto del Tronto piazza Nardone 23 Tutti i giorni dalle 9,30 alle 12,00 Pesaro Via Porta Rimini n.11 LUNEDI’ MERCOLEDI’ e VENERDI’, 9.00-12.00 15.30-18.00, fino all'11 luglio Ancona Via Ragnini, 4 Dal 14 al 18 luglio dalle 10.00 alle 18.00 Falconara via Baldelli 23 il 10 e 11 luglio dalle 10.00 alle 18.00 OSIMO via san Gennaro l’8 e 9 luglio dalle 10.00 alle 18.00 Jesi Via Gallodoro, 66/ter/c dal lunedì al venerdì, 8:30 - 12:30 e 15:30- 18:30, sabato 8:30 - 12:30 Fabriano Via De Gasperi n. 50 dal lunedì al venerdì, 9:00 - 12:30 Tolentino via San Nicola, 66 Martedì 9,00 -13,00, Mercoledì 9,00 - 13,00/15,30 - 18,30 Venerdì 9,00 -13,00 Urbino Via Battista Sforza n. 50 Giovedì e venerdì Senigallia Via Montenero n. 6 dal 7 al 15 Luglio Lunedì - Venerdì 9,00 - 12,30 e 15,30 - 18,30. Sabato 9,00 - 12,00 DA DEFINIRE Ascoli Piceno Fermo Civitanova Marche Macerata Fano   Donazioni Far arrivare un pacco al centro raccolta costa 5 € Spedizione, sdoganamento e ingresso di un container in Siria costano circa 4.500 €Per le donazioni: ISCOS Marche Onlus - Causale: Raccolta Siria IBAN: IT19 O 053 0802 6840 0000 0017 396 - CC postale: 17541608 - Carta di credito (tramite Paypal): Passaparola clicca per mandare un'e-mail ai tuoi amiciCondividi su FacebookeTwitter //
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27/06/2014 Tempi d'attesa, la Cisl pronta al confronto
Positiva l'evoluzione del dibattito pubblico che si è sviluppato negli ultimi giorni sul tema del contenimento dei tempi d'attesa e della mobilità passiva. Le azioni di cui si è parlato vanno però affiancate da un impegno serio sulla verifica e la regolamentazione dell'attività libero professionale. La normativa vigente prevede che nelle aziende e nei presidi ospedalieri l'attività intramuraria venga contenuta, sia a livello individuale che di equìpe, nel limite del 50% dell'attività istituzionale. Tale vincolo va fatto rispettare attraverso azioni concrete. Il piano Asur di contenimento dei tempi d'attesa (Determina 280 del 7 maggio) prevede che siano approvati, entro il 7 luglio, i piani aziendali di Area Vasta. In ragione di ciò esortiamo i Direttori di Area vasta e di Distretto a procedere rapidamente alla convocazione dei tavoli territoriali di confronto e monitoraggio, per lavorare insieme ed in modo utile al contenuto dei piani, con particolare attenzione all'incremento mirato delle prestazioni tramite progetti che coinvolgano il personale. Siamo infatti fermamente convinti che, senza la partecipazione delle forze sociali e rappresentative dei cittadini e dei lavoratori, la riorganizzazione della sanità marchigiana non sarà in grado di contemperare la necessità di tenere in ordine i conti con quella di garantire servizi adeguati per soddisfare i bisogni della popolazione.Sauro Rossi - Segretario Cisl Marche
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26/06/2014 Gestione integrata rifiuti: risorsa per il territorio
Le scelte che assumerà l’ATA (l’assemblea che riunisce i Comuni della Provincia di Ancona e la Provincia stessa ) rispetto alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti potrebbe migliorare la qualità e l’efficienza del servizio erogato all’utenza, anche per il territorio di Ancona, così come accaduto nella Provincia di Macerata. Un gestore unico per tutto il bacino provinciale, superando la frammentazione attuale che vede la gestione del servizio suddivisa in dieci aziende con una moltiplicazione di dirigenti e consigli d’amministrazione, rappresenta per CGIL CISL UIL un’occasione ed un’opportunità importante. Un’unica azienda, soprattutto se una multi utility deputata alla gestione di più servizi pubblici, darebbe la possibilità di raggiungere la massa critica necessaria per effettuare gli investimenti utili per migliorare i servizi e ridurne i costi a tutto vantaggio del contenimento delle tariffe. CGIL, CISL, UIL vigileranno, presidiando con attenzione questa partita per difendere sia il lavoro che l’ambiente e non ultimo il bilancio delle famiglie.VOLANTINO IGIENE AMBIENTALEdef
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20/06/2014 Falconara, contro il caro-mensa la Cisl chiede un intervento nell'assestamento di bilancio
Mitigato l’annunciato aumento delle tariffe delle mense scolastiche, da parte del Comune di Falconara, con l’approvazione di un emendamento in sede di consiglio comunale. «Sicuramente un primo passo, frutto delle contestazioni di questi ultimi giorni. Insieme ai genitori dei bambini delle scuole coinvolte, come sindacati abbiamo ribadito all’amministrazione comunale che il blocco delle tariffe delle mense scolastiche deve essere assunto come un intervento prioritario per garantire equità e massima accessibilità al diritto allo studio dei bambini. – afferma Alessandro Mancinelli, Cisl Falconara – Ma questo non basta, come CISL Falconarese, oltre a continuare la raccolta di firme nelle nostre sedi cittadine, chiediamo che ci sia un impegno da parte della Giunta Comunale a trovare le risorse in fase di assestamento di bilancio affinché gli aumenti delle tariffe vengano bloccati e non semplicemente diluiti nel tempo. Ci aspettiamo, nell’assemblea cittadina programmata per il mese di Luglio, delle risposte che possano conciliare la sostenibilità economica delle famiglie con quella del bilancio comunale.» Falconara, 19.06.2014 CISL Falconara(Alessandro Mancinelli)
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20/06/2014 Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo: tavola rotonda a Pesaro il 26 giugno 2014
Giovedì 26 giugno si terrà a Pesaro, in occasione dell'apertura della scuola residenziale di progettazione, una tavola rotonda sulle "Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo a livello europeo, nazionale e regionale e il ruolo degli enti locali e della società civile nella Regione Marche."Sarà un momento di confronto importante tra le organizzazioni marchigiane, le istituzioni regionali, le federazioni nazionali delle ONG, utile per fare il punto sulla situazione nazionale, alla luce delle prossime riforme legislative della cooperazione e del terzo settore, sulla situazione europea, nel momento di avvio della nuova programmazione, e su come il sistema Marche di cooperazione possa rispondere a questa nuova realtà. PROGRAMMA TAVOLA ROTONDA 26 giugno Pesaro - Casa per Ferie Sacro Cuore - Viale G. Amendola 20Ore 10,00 Saluti di benvenuto e presentazione della scuola residenziale a cura del Coordinamento Marche Solidali.Saluti Istituzionali dell’ Assessore alla solidarietà del Comune di Pesaro - Sara Mengucci deleghe: servizi sociali - politiche per la famiglia, per la casa, per gli anziani - volontariato - cooperazione internazionale.Ore 10,15 Tavola rotonda: Prospettive della Cooperazione allo Sviluppo a livello europeo, nazionale e regionale e il ruolo degli enti locali e della società civile nella Regione Marche.Introduce e coordina: Vincenzo Russo – Portavoce Marche Solidali - COMIntervengono:Attilio Ascani – Direttore Generale FOCSIVGiovanni Lattanzi – Presidente COCISLuigino Peloni – Dirigente P.F. Cooperazione allo Sviluppo Regione MarcheConclude:Luigi Viventi - Assessore Regionale alla famiglia e servizi sociali, cooperazione allo sviluppo, emigrazione, immigrazione, promozione della cooperazione.Ore 13,00 pranzo
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19/06/2014 Vigili del Fuoco, più tutele per un lavoro rischioso
Indignazione e rabbia dei sindacati di categoria dei Vigili del fuoco, dopo il grave incidente avvenuto ieri alla falegnameria Glf di Squartabue di Recanati. «Nonostante i nostri colleghi avessero indossato tutti i dispositivi di protezione individuale, messi a disposizione dalla nostra amministrazione - ribadiscono i sindacati - tutta la squadra è finita in ospedale e uno di loro, il più grave ricoverato all’ospedale di Torrette, è ancora stabile nella sua gravità. Ciò dimostra ancora una volta l’alto rischio in cui lavorano i Vigili del fuoco». Va ricordato che i componenti delle squadre dei Vigili del Fuoco, come quella che lavorava per spegnere l'incendio nella falegnameria di Squartabue di Recanati, lavorano con una grave carenza di organico, legata soprattutto al blocco del turn over e con un aumento dell'età media dei Vigili del Fuoco che si sta alzando pericolosamente, per uno stipendio mensile pari a 1300 euro. «Facciamo appello al Governo e alla politica affinché riconoscano il lavoro ad alto rischio dei Vigili del Fuoco ed intervengano concretamente con investimenti mirati alla specificità lavorativa dei vigili del fuoco, alla preparazione e alla professionalità del corpo». «Non vogliamo attenzioni solo in caso di incidenti, vogliamo essere riconosciuti e avere la dignità al pari degli altri corpi dello Stato, essere rispettati per quello che siamo e per il valore e per i rischi del nostro lavoro». I sindacati di categoria vicini ai colleghi e alle loro famiglie, esprimono soddisfazione per la grande attenzione del Dipartimento Nazionale dei Vigili del fuoco e del Prefetto Alberto Di Pace, Capo Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile, per aver permesso alla famiglia del collega in gravi condizioni di rientrare immediatamente dall’estero.Le Federazioni di Categoria di Cgil, Cisl, Uil, Conapo, Usb, Confsal
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19/06/2014 Macroregione Adriatico Ionica: la Commissione lancia ufficialmente la comunicazione e il piano d'azione
La Commissione europea ha lanciato ufficialmente una nuova strategia dell’UE per la regione adriatica e ionica sotto forma di una comunicazione e di un piano d'azione per aiutare i suoi 70 milioni di cittadini a trarre vantaggio da una più stretta cooperazione in settori come la promozione dell'economia marittima, la protezione dell'ambiente marino, il completamento dei collegamenti nel settore dei trasporti e dell’energia e la promozione del turismo sostenibile. Qui trovi il testo ufficiale della comunicazione in italiano Qui il piano di azione in inglese Qui il documento analitico in inglese La strategia offrirà inoltre ai candidati e candidati potenziali all'adesione una preziosa opportunità di collaborare con gli Stati membri, in particolare contribuendo all'integrazione dei Balcani occidentali nell'Unione europea. Si tratta della prima "strategia macroregionale dell’UE" con un numero così elevato di paesi extraunionali (Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Serbia) che hanno collaborato con Stati membri dell'UE (Croazia, Grecia, Italia e Slovenia). La strategia riguarda principalmente le opportunità dell'economia marittima: "crescita blu", connettività terra-mare, connettività dell'energia, protezione dell’ambiente e turismo sostenibile, tutti settori destinati a svolgere un ruolo cruciale nel creare posti di lavoro e stimolare la crescita economica nella regione. Il punto di partenza è la strategia marittima per il mare Adriatico e il Mar Ionio , adottata dalla Commissione il 30 novembre 2012 e ora incorporata nella strategia. Johannes Hahn, Commissario responsabile per la Politica regionale, ha dichiarato: "Lavorare assieme per affrontare sfide comuni e promuovere le potenzialità condivise è una scelta estremamente logica. Quella adriatico-ionica sarà la terza strategia macroregionale europea. C'è un insegnamento che i paesi partecipanti dovrebbero trarre dalle strategie del Mar Baltico e del Danubio: l'importanza di concentrarsi su poche priorità con una forte leadership politica per incidere davvero. Inoltre, in una regione che in anni recenti ha visto alcuni dei più gravi conflitti in Europa, la strategia per la regione adriatico-ionica, con la cooperazione tra paesi dell'UE e paesi limitrofi extra UE, potrebbe svolgere un ruolo importante per aiutare l'integrazione dei Balcani occidentali nell'Unione europea." Maria Damanaki, Commissaria responsabile per gli Affari marittimi e la pesca, ha affermato: "Le sfide marittime che affrontiamo nella regione adriatica e ionica non sono specifiche a un singolo paese: sfruttamento eccessivo della pesca, inquinamento, congestione del traffico, collegamenti di trasporto e turismo stagionale: il solo modo sensato di affrontare tali questioni è con l'unità e la coerenza. Dal momento che esiste un potenziale di crescita in molti di questi settori, il piano d'azione per la macroregione adriatico-ionica può contribuire a far uscire la regione dalla crisi e rimetterne in carreggiata l'economia." Ciascun elemento del piano d'azione è stato coordinato da una coppia di paesi (uno Stato membro dell'UE e un paese non UE): la Grecia e il Montenegro sulla "crescita blu", l'Italia e la Serbia sul tema "Collegare la regione" (reti dei trasporti e dell'energia), la Slovenia e la Bosnia-Erzegovina sulla "qualità ambientale", la Croazia e l'Albania sul "turismo sostenibile". Vi sono inoltre gli aspetti trasversali: il capacity building e la ricerca, l'innovazione e le piccole e medie imprese. La mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento agli stessi, nonché la gestione del rischio di catastrofi, sono principi orizzontali che sottendono tutti e quattro i pilastri.Contesto Il Consiglio europeo del 13-14 dicembre 2012 ha chiesto alla Commissione di presentare una strategia dell'UE per la regione adriatica e ionica entro la fine del 2014, sulla base delle esperienze delle regioni del Danubio e del Mar Baltico. La strategia appena avviata tiene conto dei risultati della consultazione pubblica online delle parti interessate effettuata tra il settembre 2013 e il gennaio 2014, nonché delle discussioni della conferenza conclusiva delle parti interessate del 6 e 7 febbraio 2014 ad Atene. Oggi essa viene presentata al Consiglio, e si prevede che i leader dell'UE la approveranno nella seconda parte dell'anno in sede di Consiglio europeo sotto la presidenza italiana. Nella relazione di valutazione del 2013 la Commissione ha sottolineato che le nuove strategie macroregionali dovrebbero concentrarsi su un numero limitato di obiettivi ben definiti e che questi obiettivi dovrebbero essere attuati tramite un piano d'azione chiaro. Una relazione del 2014 sulla governance delle strategie macroregionali ha formulato raccomandazioni per rafforzare la leadership e la titolarità politica da parte dei paesi e delle parti interessate. La strategia EUSAIR non accederà a finanziamenti aggiuntivi dell'UE, ma dovrebbe mobilitare e allineare i finanziamenti esistenti a livello nazionale e unionale nonché attirare investimenti privati. In particolare, all'attuazione della strategia contribuiranno i fondi strutturali e di investimento europei (Fondi ESI), nonché lo strumento di preadesione (IPA). Esempi di progetti indicativi da elaborare nell'ambito di ciascun pilastro: 1) crescita blu Regolari valutazioni degli stock per la gestione di una pesca sostenibile Ricerca di un approccio congiunto alla pianificazione dello spazio marittimo regionale tramite la pianificazione dello spazio marittimo adriatico-ionico (ADRIPLAN) 2) collegare la regione Miglioramento del sistema di comunicazione obbligatoria delle navi nell’Adriatico (ADRIREP) Miglioramento dell'accessibilità delle zone costiere e delle isole vicine Rimozione degli ostacoli agli investimenti transfrontalieri nelle reti energetiche 3) qualità ambientale Scambio delle pratiche ottimali tra le autorità di gestione tramite la rete di aree protette dell’Adriatico (AdriaPAN) Sulla base del progetto CleanSea, ulteriore sviluppo di misure per una gestione efficace sotto il profilo dei costi e di opzioni strategiche per mantenere puliti, sani e produttivi i mari europei 4) turismo sostenibile Facilitazione dell'accesso ai finanziamenti per le start-up nel settore del turismo. Per saperne di più Comunicato ufficiale Tutti i documenti ufficiali
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17/06/2014 J&amp;P Industries, i sindacati incontrano il Ministro Poletti
Le Federazioni di Categoria dei Metalmeccanici di Cisl, Cgil e Uil, rispettivamente Fim, Fiom, Uilm, hanno incontrato il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, presente ad Albacina sul caso J&P Industries. «Al ministro abbiamo illustrato i termini di una situazione che rischia di degenerare: 700 lavoratori stanno per essere messi sulla strada» ha ribadito Andrea Cocco della Fim Cisl dopo il colloquio con il Ministro. «Gli abbiamo chiesto di farsi carico personalmente, insieme al Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi – prosegue Cocco – della grave situazione della J&P Industries, e di aprire al più presto un tavolo ministeriale. Il tempo che passa rischia di far saltare l’attività industriale e di conseguenza 700 posti di lavoro». Forte è la preoccupazione tra sindacati e istituzioni, dopo la conferma in appello dell’annullamento della vendita dell’ex Antonio Merloni alla J&P di Giovanni Porcarelli. I sindacati durante l’incontro hanno consegnato una sintesi del caso J&P al Ministro del lavoro che si è impegnato a riconvocare un tavolo sull'Accordo di programma per la reindustrializzazione delle aree di Marche e Umbria coinvolte nella crisi dell'A. Merloni.LA NOTA INVIATA DAI SINDACATI AL MINISTRO POLETTI
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17/06/2014 Tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45.
In attuazione al Protocollo d'intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 17.12.2012 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, nel quale è stata evidenziata la necessità di interventi di protezione sociale e di politiche attive per migliorare l' occupabilità e la possibilità di reinserimento/ricollocazione dei lavoratori colpiti dalla crisi, la Regione Marche ha appena emanato l'avviso pubblico che prevede tirocini indennizzati per 280 disoccupati over 45 non percettori di ammortizzatori sociali (o  percettori per un periodo residuo non superiore a 2 mesi).Il testo dell' Avviso Pubblico 
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17/06/2014 Scioperano i lavoratori di Banca Marche
Le Organizzazioni Sindacali aziendali di Banca Marche, Medioleasing e Cariloreto proclamano lo sciopero di tutte le lavoratrici e i lavoratori. In una nota unitaria i sindacati aziendali comunicano che l'astensione dal lavoro riguarderà l'intero turno pomeridiano delle giornate lavorative di martedì 24, giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2014. Coinvolti i lavoratori appartenenti a tutte le unità produttive di Direzione e di Rete nelle regioni di Marche, Umbria, Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Molise. La decisione è stata presa a sostegno della vertenza per le prospettive e le strategie di rilancio delle aziende, per l'occupazione e i diritti contrattuali dei lavoratori, per le relazioni industriali e le procedure di informazione, consultazione e confronto. Non ha portato risultati il tentativo di risolvere la vertenza attraverso la procedura obbligatoria di conciliazione, esperita inutilmente il 21 maggio scorso. Nei prossimi giorni verranno comunicate  ulteriori indicazioni in merito a regole e comportamenti da tenere per l’adesione allo sciopero. «Inizia oggi - concludono i sindacati - un ampio e profondo periodo di mobilitazione dei lavoratori del Gruppo Banca Marche».
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12/06/2014 Mi allontano. Giornata Mondiale del Rifugiato
L’Anolf Marche insieme al Comune di Ancona organizza per mercoledì 18 giugno in Piazza Cavour la Giornata Mondiale del Rifugiato. Un ricco programma con la presentazione della mostra fotografica “The Europea an dream – road to Bruxelles” , i laboratori per bambini e adolescenti, lo spettacolo teatrale “Vite sospese” e la proiezione del documentario “Mi allontano”.VolantinoGMR  ManifestoGMR
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12/06/2014 Tasi, Tolentino accoglie l'appello dei Sindacati
«La Giunta del Comune di Tolentino nella seduta di mercoledì 11 giugno 2014 ha fornito all’ufficio tributi la direttiva di non applicare sanzioni qualora il contribuente abbia provveduto in ritardo al pagamento della prima rata della TASI purché entro giugno 2014». Con questa nota,  pubblicata dal  Comune di Tolentino nel suo sito ufficiale, l'amministrazione comunale ha voluto andare incontro  alle numerosissime segnalazioni dei cittadini sulle difficoltà del pagamento e dell’attuale incertezza normativa. Raccolto quindi l'appello di Cgil Cisl e Uil regionali e provinciali, che nei giorni scorsi hanno chiesto a tutti Comuni che hanno deliberato sulla Tasi di evitare l'applicazione delle maggiorazioni (il cosiddetto ravvedimento) per i cittadini che saldano la rata d'acconto entro il 30 giugno, invece che entro la naturale scadenza del 16 giugno.
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11/06/2014 Tasi, evitare sanzioni ai cittadini
Cgil Cisl Uil Marche denunciano la situazione di grande confusione e disorientamento che stanno affrontando in questi giorni i cittadini di vari comuni marchigiani per il pagamento della prima rata della Tasi, con scadenza che lo Stato ha fissato al 16 giugno. Cgil Cisl Uil Marche hanno scritto al Presidente dell’ANCI Marche per chiedere che i Comuni che hanno già deliberato in materia di Tasi concedano, sulla base di quanto previsto dall’art. 10 dello Statuto del contribuente, un differimento di 30 giorni per il pagamento di quanto dovuto, senza sanzioni, come già disposto da altri Comuni italiani, ad esempio quello di Vicenza. Le segreterie regionali dei sindacati hanno richiesto inoltre un incontro urgente con il Presidente dell’Anci Marche Mangialardi, per valutare eventuali proposte che consentano ai Comuni che non hanno ancora deliberato in materia di Tasi, di elaborare soluzioni più lineari e chiare nell’interesse dei cittadini contribuenti.
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10/06/2014 Gestione rifiuti: quale futuro per il territorio anconetano
 Per il sistema anconetano di gestione dei rifiuti si avvicina una scadenza che potrebbe segnare una svolta decisiva: entro la fine del mese di giugno, l’ATA (l’assemblea che riunisce tutti i Comuni della Provincia di Ancona e la Provincia stessa) dovrà decidere l’assetto futuro della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. È una partita importante da cui dipende la qualità e l’efficienza del servizio erogato all’utenza. Una partita che Cgil, Cisl e Uil intendono presidiare con attenzione per difendere sia il lavoro che l’ambiente e non ultimo il bilancio delle famiglie.Pensiamo che questa scadenza offra finalmente l’occasione per giungere anche nel territorio di Ancona, così come di recente accaduto nella Provincia di Macerata, ad un gestore unico per tutto il bacino provinciale, superando la frammentazione attuale che vede la gestione del servizio suddivisa in dieci aziende con una moltiplicazione di dirigenti e cda. Un’unica azienda, soprattutto se una multiutility deputata alla gestione di più servizi pubblici, darebbe la possibilità di raggiungere la massa critica necessaria per effettuare gli investimenti necessari per migliorare i servizi e ridurne i costi, a tutto vantaggio del contenimento delle tariffe.Una partita così importante deve essere giocata dalle amministrazioni in piena trasparenza, in dialogo con i cittadini e le parti sociali: per questo come Cgil, Cisl e Uil territoriali realizzeremo per i prossimi giorni tutte le iniziative necessarie per attivare un confronto con gli amministratori locali al fine di esporre le proprie posizioni su una questione tanto centrale per la vita delle nostre città come quella della gestione dei rifiuti.Ancona 10 giugno 2014Scarica COMUNICATO STAMPA
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05/06/2014 Firmato il protocollo con il Comune di Ancona sul Bilancio di previsione 2014
Si è concluso oggi, dopo quasi tre mesi di incontri, il confronto con il Comune di Ancona sul bilancio preventivo 2014 con la firma del protocollo d’intesa sul bilancio di previsione 2014 . Una firma con cui CGIL CISL e UIL di Ancona, insieme alle federazioni dei pensionati hanno cercato di limitare l’impatto della nuova tassazione locale, che resta alta ( la TASI al 2,5 + 0,8 x mille), prevedendo un sistema di detrazioni sia per la TASI che per la TARI. Garantita la spesa sociale che ammonta a 12,8 milioni di euro, con un incremento di 600.000 euro rispetto al 2013 e bloccate per il 2014 le tariffe dei servizi a domanda individuale. Inoltre si è condiviso il principio per cui l’ISEE LINEARE diventerà dal 2015 il meccanismo di accesso per tutti i servizi a domanda individuale. Sono previsti inoltre impegni sulle politiche abitative ( con la previsione di ulteriori sgravi fiscali per i canoni concordati) e del lavoro (con l’impegno a sgravi fiscali per chi crea impresa e alla realizzazione di uno sportello unico per le imprese). Confermate infine le richieste comuni tra OO.SS. e amministrazione comunale sulla politica socio-sanitaria nella città: implementazione dell’Assistenza Domiciliare Integrata , Casa della salute, attenzione alla non auto sufficienza, nuovo ospedale di rete. Un protocollo che non è un punto di arrivo, ma bensì di partenza, per un confronto su più livelli che deve farsi sempre più stringente per individuare soluzioni per i bisogni dei cittadini di Ancona. 
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05/06/2014 Firmato protocollo d’intesa per “Garanzia Giovani” tra Regione Marche e parti sociali.
Istituzioni e parti sociali si impegnano a creare le condizioni e le opportunità per rendere più accessibile il mercato del lavoro ai giovani, utilizzando al meglio le risorse (poco più di 29 milioni di euro) che il Programma Youth Garantee mette a disposizione delle Marche per accompagnare e avvicinare i giovani marchigiani a valide esperienze lavorative; “Il Protocollo firmato tra Regione Marche e Parti Sociali è molto importante perché esprime una volontà concreta di collaborazione e di attenzione al servizio dei nostri giovani“ - ha sottolineato il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - “un’azione che a partire dalla informazione, dall’orientamento, dall’accompagnamento dei giovani ad esperienze di formazione e lavoro, dovrà svilupparsi all’insegna della sinergia e della sussidiarietà tra pubblico e privato. L’auspicio è che un alto numero di giovani sia coinvolto in attività di qualità e che si determini una crescita complessiva dei servizi per l’impiego pubblici in forte integrazione con quelli privati, sperimentando politiche attive più moderne ed efficaci” I sindacati confederali contano di favorire l’inserimento di giovani in aziende locali con tirocini, contratti di apprendistato e rapporti di lavoro stabili, anche mediante intese contrattuali aziendali. Ora si attendono le delibere e gli atti conseguenti, mentre alcune migliaia di giovani marchigiani si sono già iscritti al portale della Garanzia.il testo del Protocollo: ProtGarGiovani04Giugno2014
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05/06/2014 Riordino delle Province, partito il confronto in Regione
Avviato nei giorni scorsi il tavolo regionale che dovrà affrontare gli effetti della legge Del Rio sul riordino delle Province e la ricollocazione di funzioni, competenze e personale. Complessivamente i lavoratori delle cinque province marchigiane sono 2278 di cui 184 precari ( tempo determinato e co.co.co. ). Da qui a un mese, a livello nazionale, dovrebbero essere individuate le funzioni provinciali da trasferire e i beni e le risorse ad esse connesse e chiariti anche i dubbi circa la titolarità delle competenze in materia di formazione e lavoro. Spetterà poi alle Regioni scegliere come e presso quali enti ricollocare le funzioni provinciali da trasferire. Nell’attesa che si definisca il quadro normativo nazionale, i sindacati regionali hanno chiesto alla Regione Marche, nel confronto con gli Assessori Canzian e Viventi, la convocazione periodica di un tavolo permanente regionale sulle Autonomie Locali attraverso il quale assicurare un governo partecipato di questo complesso processo di riforma e dare risposte ai lavoratori coinvolti. Il Protocollo d’Intesa proposto al riguardo dai Sindacati alla Regione prevede anche l'attivazione di tavoli provinciali informativi che vedano il coinvolgimento delle Rsu. Per la Cisl Marche e la Categoria della Funzione Pubblica è prioritario giungere in tempi brevi alla firma con la Regione, l’Anci Marche e l’Upi Marche dell’Intesa proposta per fissare l’accordo sul metodo di confronto da seguire per gestire insieme al Sindacato questa importante e delicata fase di riordino.
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03/06/2014 Prime indicazioni per il pagamento della TASI
                                  
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28/05/2014 Rai Marche, lavoratori e sindacati incontrano il Senatore Verducci
Dopo l’assemblea con i lavoratori della sede della Rai regionale e il successivo incontro con le massime istituzioni regionali, il presidente della giunta Spacca, il presidente del consiglio regionale Solazzi e tutti i capogruppo regionali, i sindacati confederali e di categoria insieme alle RSU RAI/RAI WAY e C.d.R di Ancona, hanno incontrato, nella sede della Cisl di Fermo, il senatore fermano Francesco Verducci, membro della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. L’incontro chiesto dalle rappresentanze sindacali per affrontare i problemi aperti dal decreto Irpef, in via di approvazione, che taglia 150 milioni al servizio pubblico e rischia di ridimensionare le sedi territoriali Rai oltre ad ipotizzare la vendita di una quota minoritaria di Rai Way. I sindacati, nel ribadire le forti preoccupazioni per i lavoratori e per l’eventuale indebolimento del servizio pubblico radicato sul territorio, hanno sollecitato il sen. Verducci affinché la Rai intraprenda azioni di risparmio intervenendo sugli sprechi, sulle retribuzioni dei dirigenti, sulle troppe esternalizzazioni e sul recupero dell’evasione del canone che ammonta a 500 milioni di euro ogni anno. Verducci, condividendo preoccupazioni e proposte, si è impegnato a portare ai lavori delle Commissioni parlamentari, di cui è membro, le problematiche che emergono dall’eventuale approvazione dell’articolo 21 del Decreto Irpef. Le modifiche alla legge sull’emittenza radiotelevisiva pubblica contenute nel Decreto Irpef, cancellano l’obbligo di una strutturazione Rai a livello regionale, sostituendolo con un vago riferimento ad una eventuale presenza ‘’territoriale’’. I sindacati confederali e di categoria di Cgil e Cisl esprimono forte preoccupazione per il mantenimento e la qualità dell’informazione regionale se il Decreto venisse approvato. Pertanto chiedono al Governo di intervenire apportando le necessarie correzioni per mantenere il radicamento con il territorio delle sedi Rai regionali oltre alla salvaguardia della proprietà delle torri di trasmissione capillarmente distribuite sull’intero territorio nazionale che, in un prossimo futuro potrebbero aprire ad un redditizio business con la telefonia 4G.
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27/05/2014 Rinnovato il contratto dei lavoratori agricoli di Macerata
Dopo circa tre mesi di trattative le Categorie dei lavoratori del settore alimentare di Cgil Cisl e Uil (Flai, Fai e Uila), Confederdia da una parte e Confagricoltura e CIA dall’altra, hanno siglato l’accordo per il rinnovo del Contratto Provinciale di Macerata per i quadri e gli impiegati agricoli. Purtroppo la Coldiretti, ferma su una proposta di aumento del 2,5-3% massimo che non copre neppure il recupero inflativo degli ultimi due anni pari al 3,8%, non ha ritenuto di sottoscrivere l’accordo. Il rinnovo contrattuale fissa un aumento del 5,3% da erogarsi in due tranches: la prima del 3,3% a decorrere dal 1 maggio 2014 e la 2^ del 2% a partire dal 1 gennaio 2015. Il comune senso di responsabilità delle parti ha consentito di giungere, da un lato, ad un risultato più che apprezzabile per i lavoratori in termini di adeguamento retributivo e, dall’altro, di non gravare ulteriormente sulle economie delle aziende, non prevedendo effetti retroattivi dell’adeguamento salariale o forme compensative per i quattro mesi di vacanza contrattuale. La firma dell’accordo vuole essere anche un segnale di ottimismo e di consapevolezza dell’importante ruolo che l’agricoltura può e deve svolgere nel rilancio dell’economia del nostro Paese.
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23/05/2014 Ieri e oggi: scopriamo insieme l'Ucraina
L'Anolf Marche promuove un incontro sulla storia, attualità, costumi e tradizioni dell'Ucraina ad Ancona, il 31 maggio 2014 alle 16:00, nella Sala Armatura di via Ragnini, 4.Interverranno Emma Capogrossi, Oleg Rumyantsev, Massimiliano di Pasquale, Yuliya Dhtyaryova e Sofiya Tsisar, Elena Nazarenko.Coodinerà Neli Isaj.
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22/05/2014 L'intelligenza nelle mani. Quale futuro per l'istruzione professionale
Seminario promosso dalle Federazioni di Categoria della Scuola di Cgil Cisl e Uil (Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola), insieme a Snals-Confsal. Lunedì 26 maggio, dalle ore 15.00 alle 19.00 ad Ancona nella sala Verde di Palazzo Leopardi della Regione Marche. Un approfondimento dedicato agli insegnanti degli istituti professionali di tutta la regione con l’obiettivo di rimettere al centro del dibattito il valore dell'istruzione e della formazione professionale per il tessuto economico del territorio regionale e la funzione sociale che questi istituti svolgono. Un’occasione per far emergere e risolvere le molteplici criticità ancora esistenti, ricercando insieme a tutti i soggetti coinvolti le strategie possibili.IL PROGRAMMA DELL'INIZIATIVA
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19/05/2014 L'Anteas arriva a Recanati
E’ stato avviato il Servizio SOS Farmaci per il Comune di Recanati. Grazie alla Convenzione firmata tra l’Amministrazione Comunale recanatese e l’Associazione ANTEAS (acronimo di Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) della Cisl di Macerata, i cittadini non autosufficienti di Recanati con più di 65 anni potranno usufruire del servizio gratuito di distribuzione dei farmaci a domicilio. Il servizio, svolto dai volontari dell’Anteas, sarà disponibile per due giorni a settimana (martedì e venerdì) e dovrà essere attivato, su richiesta degli interessati, tramite chiamata al numero telefonico appositamente messo a disposizione dall’Anteas: 0733-4075233. Il servizio SOS farmaci sarà attivo in via sperimentale per almeno un anno, fino al 31 marzo 2015. La città di Recanati si aggiunge quindi ai 25 Comuni maceratesi nei quali più di 100 volontari dell’Anteas svolgono già da anni attività di promozione sociale e di assistenza a domicilio di persone sole, non autosufficienti o comunque in condizioni di difficoltà.
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16/05/2014 Stagione Teatro Muse e Pergolesi, Sindacati preoccupati
Le Segreterie regionali dei lavoratori dello spettacolo di Cgil Cisl e Uil (Slc, Fistel e Uilcol)  esprimono la loro preoccupazione per le notizie apparse in questi giorni sugli organi di informazione circa il presunto accordo tra i Comuni dei Ancona e Jesi in materia di spettacoli dal vivo, ma ancor di più per la mancanza di dialogo tra le varie Istituzioni culturali che insistono sul territorio marchigiano. Malgrado tali notizie siano state smentite dalla direzione del Teatro delle Muse, cui non risulta alcun accordo tra il Sindaco di Ancona e quello di Jesi in merito alla gestione della stagione lirica e di prosa prodotte dai due Enti, i sindacati di categoria temono per le conseguenze che potrebbero avere orientamenti che vanno in tale direzione. Infatti, pur considerando necessario attivare momenti di coordinamento tra le iniziative culturali nella Regione, a maggior ragione tra Enti posti a 30 chilometri di distanza l’uno dall’altro, è evidente come le varie produzioni debbano rimanere radicate nei territori e nelle Fondazioni che da sempre li hanno organizzati e prodotti. Tale necessità non certo per motivazioni campanilistiche, ma soprattutto per garantire la continuità di finanziamenti pubblici che sono alla base della vita delle Fondazioni stesse e che verrebbero perse se vedessero tali produzioni cedute esternamente. Esistono poi delle evidenti preoccupazioni per il destino occupazionale delle centinaia di lavoratori marchigiani e non solo, che ruotano attorno alle produzioni teatrali e liriche. Certamente i lavoratori della Corale Bellini ed i musicisti della FORM, ma anche tutti quei tecnici, attrezzisti, sarti ecc. che lavorano dietro le quinte e le cui tutele risiedono anche in anni di accordi e diritti che come sindacati di categoria abbiamo costruito. Le recenti scelte della Fondazione Pergolesi di avvalersi della collaborazione di musicisti provenienti da fuori regione a scapito delle maestranze locali testimonia la fondatezza di tali preoccupazioni. Crediamo infine che la complessiva mancanza di dialogo tra le varie Istituzioni culturali ponga in capo alla Regione Marche la responsabilità di assumere un’azione di vero coordinamento delle politiche culturali della Regione che vada oltre la pur lodevole ed apprezzata azione di sostegno economico ma entri nel merito delle effettive scelte che tali Enti fanno in tema di proposta culturale, di coordinamento e valorizzazione del territorio e delle eccellenze lavorative delle Marche. Confidiamo che la Regione Marche senta come proprie queste preoccupazioni e queste necessità e che confermi la propria disponibilità al dialogo. Le Segreterie regionali Fistel, Slc e Uilcol sollecitano l’Assessorato alla cultura per un urgente incontro. Le Segreterie regionali FISTEL CISL, SLC CGIL e UILCOL UIL
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15/05/2014 I Sindacati dei pensionati protestano in Regione
Questa mattina si è svolto il presidio organizzato a Palazzo Leopardi della Regione Marche dai Sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil delle Marche. Al termine della manifestazione una delegazione sindacale è stata ricevuta dall'Assessore regionale al lavoro Marco Luchetti, che sostituiva il Presidente Spacca, fuori sede per impegni istituzionali. L'iniziativa, che si colloca nella campagna nazionale #NonStiamoSereni", è stata indetta per mettere al centro dell'azione del Governo e delle Istituzioni locali, a partire dalle Regioni, la questione delle pensionate e pensionati, duramente colpiti dalla crisi ma dimenticati dalle politiche e dagli interventi a sostegno dei redditi più bassi. Anche l'ultimo intervento del Governo Renzi - il "bonus fiscale" di 80 € a favore dei salari dei lavoratori dipendenti - ha completamente dimenticato la condizione di milioni di pensionati, che, percependo pensioni al di sotto di 1.000 €, sono oramai scivolati verso la soglia di povertà. Nelle Marche, dove l'indice d'invecchiamento è tra i più alti d'Italia con circa il 23% di ultra sessantacinquenni, la media dei trattamenti pensionistici è di 780 € al mese.  Al dramma dei redditi bassi si aggiunge la continua riduzione della spesa per il Welfare e, quindi, dei servizi Socio-Sanitari, che sono indispensabili nella fase della vita con maggiori fragilità e problemi, come ad esempio quello della non autosufficienza, condizione che nelle Marche interessa tra 50.000 e 60.000 cittadini. La campagna #NonStiamoSereni prevede nelle Marche una serie di iniziative nelle varie città, supportate dalla raccolta di circa 80.000 cartoline firmate, che verranno consegnate al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.  Le cartoline esprimono le principali richieste dei Sindacati dei pensionati. Contrasto alla povertà, difesa del welfare ed equità fiscale, collegata ad una seria lotta all'evasione e alla  razionalizzazione della spesa pubblica, a partire dai tagli degli sprechi e dei privilegi. Anche per i pensionati centrale è il lavoro, a partire da quello dei giovani, volano indispensabile per il superamento della crisi e lo sviluppo del paese. Durante l'incontro con la delegazione sindacale l'Assessore, nel condividere i contenuti della manifestazione, ha garantito l'impegno della Regione Marche, specie sui temi del welfare, e il sostegno, nei confronti del Governo, delle richieste dei Sindacati.LE FOTO DEL PRESIDIO    
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14/05/2014 Solidarietà ai cittadini di Senigallia
L’alluvione del 3 maggio scorso ha causato danni materiali ingenti alle abitazioni. Per sostenere i cittadini di Senigallia che hanno perso molti dei loro averi (autovetture, mobili, ecc.) invitiamo i nostri iscritti ad aderire all’appello dell’iniziativa “SOS Emergenza alluvione Senigallia”. Quindi sollecitiamo tutti a fare donazioni direttamente sul conto corrente aperto presso Banca Etica, patrocinato dal Comune di Senigallia e gestito con la collaborazione della Caritas. Riportiamo di seguito il Codice Iban: IT 22 G 05018 02600 000000174285Nella causale sarà sufficiente riportare la dicitura "Emergenza alluvione". In alternativa è possibile rivolgersi presso le nostre sedi in via Montenero n.6, Piazza La Marmora n.1 e Via Fratelli Bandiera n.51 per ritirare il bollettino postale già predisposto per la donazione. Le Segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Senigallia  
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13/05/2014 Rischio ridimensionamento per Rai Marche
I sindacati regionali confederali di categoria Cgil e Cisl, assieme ai lavoratori della sede Rai di Ancona, si mobilitano presso le istituzioni regionali per affrontare i problemi aperti dal decreto governativo in via di approvazione che toglie al servizio pubblico 150 milioni di euro, con la possibilità che venga ridimensionata la presenza territoriale, mentre si ipotizza anche la vendita di una quota minoritaria di Rai Way. Il presidente del consiglio regionale Vittoriano Solazzi assieme ai presidenti dei gruppi consiliari ha incontrato stamane la delegazione sindacale della Rai. E’ stato proprio il consiglio regionale delle Marche, primo in Italia, ad approvare già lo scorso mese di marzo, una mozione a sostegno del servizio pubblico regionale: ora la conferenza dei capigruppo del consiglio ha stabilito di percorrere tutte le strade possibili per evitare tagli o accorpamenti. Il Governatore delle Marche Gianmario Spacca, riconoscendo come fondamentale il lavoro della Rai per l’identità della comunità regionale, ha assicurato che l’argomento verrà affrontato anche in sede della Conferenza Stato-Regioni. Comitato di Redazione, R.S.U Rai, Rai Way di Ancona
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13/05/2014 Basta omertà sui veri precari
Basta omertà sui veri precari: è questo lo slogan della campagna contro false partite iva, cocopro, associati in partecipazione e collaboratori della pubblica amministrazione che la Cisl si appresta a lanciare in tutta Italia.Per presentare l'iniziativa e le proposte della Cisl, si svolgerà una Conferenza Stampa che avrà luogo mercoledì 16 aprile alle ore 11,00 presso la sede nazionale della Cisl (via Po, 21) cui sarà presente il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni.Segui la conferenza su Labor TV
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09/05/2014 Difendiamo la sanità picena - manifestazioni ad Ascoli e San Benedetto
Finalmente, dopo tanti mesi di rinvio, tutte le parti in causa nella vertenza sanità hanno maturato l’esigenza non più dilazionabile, di manifestare pubblicamente e all’aperto, il disagio e la preoccupazione per un sistema sociosanitario del piceno che via via sta andando verso una morte lenta e dolorosa per gli utenti ed operatori.La risposta della Regione e soprattutto dell’Area Vasta 5, negli ultimi giorni, si è mostrata isterica e senza alcuna concreta risposta alle tantissime sollecitazioni avanzate dalla parte sindacale. Hanno reagito minacciando denuncie varie ma soprattutto cercando d’influenzare addirittura i sistemi di comunicazione. Nelle settimane scorse anche la Direzione Regionale delle Poste Italiane, è sembrata, non immune da condizionamenti esterni, allorquando si è rifiutata di distribuire casa per casa, il volantino di denuncia pubblica, predisposto da FP CGIL- CISL FP-FSI e NURSIND. Chi non ha risposte da dare si difende istigando la censura. Ora la palla passa agli operatori, ai cittadini, ai pensionati e alle Associazioni, a tutti quelli insomma che senza distinzione di colore ed appartenenza, hanno a cuore la salvaguardia della salute dei cittadini del piceno.Martedì 13 davanti all’Ospedale di San Benedetto e mercoledì 14 davanti all’ospedale di Ascoli Piceno dalle 12,30, tutti ma proprio tutti, sono chiamati ad essere presenti e non delegare altri perché la salute è un bene personale collettivo irrinunciabile.Sarà la prova che un’intera collettività è stanca di essere presa in giro ma soprattutto strumentalizzata dalla cattiva politica delle promesse mordi e fuggi, fatte in campagna elettorale e nelle visite del Presidente della Regione o dei suoi assessori che arrivano nel piceno solo per racimolare consensi che poi non si concretizzano in servizi e qualità assistenziale in sanità. Il prossimo 15 maggio, Spacca farà l’ennesima passerella. Sono stanchi i cittadini, considerati numeri da statistica, ma sono esasperati soprattutto i professionisti e gli operatori della sanità del piceno. Sul campo sono sempre meno. I turni dei reparti sono cont inuamente scoperti o coperti con un numero insufficiente di personale. Le ferie ed i congedi sono una chimera ma davanti a tutto questo, grazie ad una strategia ben congenita da Ancona , si vuole fare passare i lavoratori da fannulloni solo per aver fatto richiesta di un diritto legittimo, previsto dalla legge, come i congedi per cure termali. Senza però dire in alcun modo che le richieste di cure termali vengono rilasciate da medici e specialisti per lo più del S.S.R. Se Del Moro e compagnia, ritengono fasulle le richieste, perché non denunciano i medici per falso? I servizi sanitari offerti dal piceno sono sempre meno e sempre meno competitivi, non solo per carenza di risorse umane ma anche tecnologiche. Si risparmia su tutto anche sul rinnovo del parco tecnologico e sulla strumentazione base per eseguire diagnostica ed interventi. Però, i soldi provenienti dalla mobilità attiva del vicino Abruzzo, vanno a finire nel calderone del buco sanitario creato soprattutto dalle Aziende Ospedaliere. I cittadini del piceno pagano le tasse anche per la sanità e parte dei loro soldi vanno a finire nei bilanci di chi spreca. Contro tutto questo e per tanto altro ancora che denunceremo nelle manifestazioni del 13 e 14 maggio, invitiamo veramente tutti coloro che hanno a cuore la propria salute ad essere presenti . L’invito è esteso calorosamente anche alle Associazioni dei malati e dei non autosufficienti perché il 13 ed il 14 maggio dovranno essere momenti di forte comunione e rivendicazione trasversali. Vedremo poi quale sarà la presenza della politica e conteremo i politici locali che verranno. Sono loro, i Sindaci e le amministrazioni locali, i primi a doversi occupare di salute pubblica ma purtroppo troppe volte hanno subito gli ordini di scuderia. Martedì e mercoledì prossimi, speriamo che si svestano per due ore delle rispettive divise politiche e ritrovino l’orgoglio di rappresentare una comunità intera.Ascoli, 9 maggio 2014 IL SEGRETARIO REGIONALE Giuseppe Donati
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08/05/2014 A.MERLONI: PROROGATA CASSA INTEGRAZIONE
Proroga di altri  5 mesi della cassa integrazione in deroga,  per 1400 lavoratori degli stabilimenti di Marche e Umbria dell’Antonio Merloni in amministrazione straordinaria.
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06/05/2014 Preoccupazione per il futuro di Confcommercio Macerata
Le Federazioni di Categoria del commercio e del turismo di Cgil Cisl e UIl (Filcams, Fisascat e Uiltucs)  esprimono forte preoccupazione per le allarmanti notizie che si susseguono sui giornali in merito alla situazione e al destino della Confcommercio di Macerata. Le difficoltà interne all'associazione, che rappresenta gli imprenditori del settore, sono già state oggetto di alcuni incontri con i sindacati per individuare soluzioni che potessero evitare conseguenze gravi ai dipendenti coinvolti, circa una cinquantina (tra associazione e società dei servizi collegate). Purtroppo il precipitare degli eventi e l'assenza di interlocutori non ha permesso di proseguire il confronto malgrado le ripetute sollecitazioni formali e informali attraverso i nostri rappresentanti sindacali interni. L' assenza di risposte da parte della Confcommercio in merito alla reale situazione e alle prospettive denota il caos che regna nell'associazione datoriale e dimostra la miopia di non aver voluto comprendere la disponibilità dei sindacati ad un confronto teso ad individuare soluzioni costruttive per tutelare diritti dei lavoratori e la tenuta economica dell' associazione. La preoccupazione, oltre che per il destino dei lavoratori coinvolti nella crisi della Confcommercio (mancato pagamento delle ultime due mensilità e una terribile incertezza nel futuro), è anche per la possibile uscita dell'associazione dell'Ente bilaterale, che potrebbe compromettere l'operatività dell' ente stesso. A tal proposito, vogliamo far presente che l'Ente bilaterale, che rappresenta datori di lavoro e lavoratori, in un momento di crisi come quello attuale aiuta a trovare strumenti di integrazione e sostegno economico per i lavoratori e le imprese del settore del commercio e del turismo, oltre a svolgere un'importante ruolo d'osservazione e di monitoraggio a livello territoriale sull' andamento dell' occupazione e dell' apprendistato. Vista l'importanza e l'urgenza dei temi e considerato il ruolo politico della Confcommercio  come interlocutore per le istanze delle piccole e medie imprese del settore, ribadiamo la nostra disponibilità immediata a sederci ad un tavolo di confronto per ricercare le possibili soluzioni.
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06/05/2014 #NonStiamoSereni: i pensionati ricevuti dal Prefetto di Pesaro Urbino
I pensionati non sono sereni. Le condizioni di vita degli anziani e pensionati sono difficili e stanno pagando un prezzo altissimo alla crisi economica e sociale del paese. I dati Inps indicano che i pensionati pesaresi non se la passano bene, in media percepiscono 687 euro mensili. Per questo i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil lunedì 5 maggio si sono incontrati con il Dott. Attilio Visconti, Prefetto di Pesaro Urbino, per mostrare le gravi difficoltà dei pensionati e della popolazione anziana. Hanno illustrato la Campagna #NonStiamoSereni che prevede la raccolta di firme su cartoline da inviare al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Non possiamo accettare che il Presidente del Consiglio abbia concesso il bonus fiscale di 80 euro per i lavoratori con reddito tra gli 8000 e 25 mila euro e non abbia pensato ai pensionati , che nella maggior parte dei casi arriva a stento a 9.000 euro, agli incapienti e a coloro che non hanno reddito. Non contestiamo la misura ma l’esclusione della nostra categoria, che spesso vive sotto la soglia di povertà – sottolinea Umberto De Simoni della Fnp – Cisl". Tra le istanze anche la difesa di welfare pubblico e universalistico soprattutto in questo momento che si sta verificando una situazione inaccettabile specie nel contesto di politiche che hanno ridotto la spesa per sanità e assistenza sociale e l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza che preveda un fondo adeguatamente finanziato. Il Prefetto ha dimostrato grande sensibilità e attenzione alle motivazioni che sono alle base dell'iniziativa di SPI Cgil – Fnp Cisl e Uilp Uil e, in qualità di rappresentante del Governo sul territorio, ha assicurato di riferire con sollecitudine le richieste illustrate. Nelle piazze e nelle sedi sindacali saranno allestiti banchetti per la distribuzione delle cartoline da firmare.
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05/05/2014 Alluvione: stato di calamità e garanzie per il lavoro
Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, a seguito dei drammatici eventi che si sono verificati nelle Marche nelle giornate di venerdì e sabato, chiedono al Presidente della Regione Marche, attraverso una lettera inviata oggi, di proseguire ed intensificare le azioni di sensibilizzazione e di pressione nei confronti del Governo Nazionale, al quale i sindacati invieranno analogo appello attraverso i Prefetti marchigiani. L’allagamento di molte aree del territorio regionale, che ha colpito gravemente la popolazione, rischia di gravare ulteriormente su un sistema produttivo già fortemente in difficoltà. Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, in attesa della stima precisa dei danni, esprimono forte preoccupazione per le numerose sospensioni delle attività produttive e di conseguenza dei lavoratori vista l’alta presenza di imprese manifatturiere, commerciali, agricole e turistiche nell’area colpita. Le Segreterie regionali Cgil Cisl Uil, per affrontare concretamente l'emergenza, ritengono necessario che il Governo accolga, in tempi rapidi, la richiesta di stato di calamità; destini risorse aggiuntive per gli ammortizzatori in deroga per garantire coperture ai lavoratori dipendenti di imprese operanti nelle zone alluvionate e risorse per le popolazioni e per le imprese che consentano interventi utili a superare la fase dell’ emergenza e a ripristinare condizioni di normalità; programmi assieme alla Regione interventi straordinari finalizzati alla manutenzione e alla riqualificazione del territorio.La lettera inviata al Presidente della Regione Marche
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02/05/2014 Primo maggio nelle Marche: «+lavoro, +Europa +Solidarietà»
Grande partecipazione nelle piazze marchigiane in occasione delle celebrazioni del Primo maggio. Tante le iniziative che hanno richiamato lavoratori, giovani e famiglie nella ricorrenza della festa internazionale del lavoro. Una giornata di riflessione, su una crisi che non rallenta e non dà tregua. Pesaro, Fano, Macerata Feltria, Matelica, Tolentino, Recanati, Pioraco, Porto Recanati, Civitanova, Macerata, Porto Sant’Elpidio. Queste le città marchigiane che hanno ospitato le manifestazioni unitarie di Cgil Cisl e Uil. «Un primo maggio ancora troppo amaro per il lavoro anche nella nostra Regione – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, presente con una delegazione marchigiana alla Manifestazione Nazione a Pordenone. – Non c’è più tempo, serve una nuova stagione comune di responsabilità collettiva, di innovazione, di cooperazione e che guardi all’Europa come opportunità di crescita e sviluppo».
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29/04/2014 1° maggio: torna a Fenile la Festa dei lavoratori
Dopo 40 anni torna la Festa dei Lavoratori organizzata da Cgil, Cisl, Uil e Anpi a Fano, al Parco del Fagiano (località Fenile.) Occasione per celebrare la giornata simbolo dei lavoratori e anche occasione di divertimento per famiglie e bambini. La Festa inizierà dalle ore 10.00 con uno spazio dedicato ai bambini con laboratori, teatro di burattini e animazione curata dall’associazione “Nati per leggere. Alle 15.00 musica dal vivo con i concerti di Frida Neri, Nudi sotto la pioggia e Gato negro. Sarà presente un servizio bar e la sera stand gastronomici per chi vuole restare a cena.Alle 17.00 saluti dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Anpi.   
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29/04/2014 J&amp;P, la Corte d'Appello da ragione alle Banche. Ma i lavoratori non si arrendono
Non appena appresa la notizia che la Corte d’Appello di Ancona ha confermato la sentenza di primo grado con la quale si da ancora ragione alle banche contro l’acquisizione di una parte degli assett della A. Merloni in amministrazione straordinaria da parte della J&P di Porcarelli, Fim – Fiom e Uilm esprimono tutta l’indignazione per quanto accaduto. Ancora una volta, i poteri forti rappresentati dalle banche hanno avuto la meglio su coloro che sono stati per molto tempo il volano dell’economia reale, cioè i lavoratori. Abbiamo già coinvolto le strutture di Fim – Fiom – Uilm Nazionali e Cgil – Cisl e Uil Regionali in modo da rappresentare le nostre istanze presso il Governo e le Regioni Marche ed Umbria. I lavoratori, dietro questa sentenza, sono tutt’altro che rassegnati e non si piegano alla possibilità di pregiudicare il proprio futuro lavorativo. Per queste ragioni, Fim, Fiom e Uilm convocheranno assemblee con lavoratori nei siti di Nocera Umbra e Fabriano, per discutere su quanto accaduto e decidere iniziative forti di lotta.Fim, Fiom, Uil Marche e Umbria 
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24/04/2014 #NonStiamoSereni. I pensionati vogliono delle risposte
Le Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil Marche manifestano forte preoccupazione per le condizioni di vita sempre più difficili degli anziani e dei pensionati, che stanno pagando un prezzo altissimo alla profonda crisi economica e sociale che il paese attraversa. Le Marche sono una regione il cui indice di invecchiamento è tra i più alti a livello europeo (più del 23% della popolazione è ultra sessantacinquenne). Elevata è l'incidenza della non autosufficienza, condizione che si stima riguardi tra 50 e 60 mila cittadini marchigiani. Drammatica è la condizione dei redditi dei pensionati marchigiani, che percepiscono in media 780 € al mese. Una situazione inaccettabile, specie nel contesto di politiche e nazionali che negli ultimi anni hanno ridotto in modo insostenibile la spesa per il welfare (previdenza, sanità e assistenza sociale).  A fronte di ciò i pensionati di SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL hanno deciso di intensificare le loro iniziative di sensibilizzazione nei confronti del Governo, che a tutt'oggi non ha ancora dato alcuna risposta, promuovendo su tutto il territorio marchigiano la campagna NonStiamoSereni. La campagna si sviluppa attraverso la firma e l’invio di cartoline al Presidente del Consiglio dei Ministri.  I cittadini marchigiani potranno firmare le cartoline nei punti allestiti nelle piazze e nelle sedi sindacali dislocate in tutto i territorio regionale. Le segreterie regionali  di  SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL presenteranno anche ai  Prefetti e ai Consigli Comunali le richieste che verranno inviate al Governo. La raccolta avrà il suo momento culminante nella giornata di giovedì 15 maggio in sarà tenuto un presidio  sotto la Regione Marche.  In particolare le Organizzazioni sindacali dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil  chiedono: l'estensione del "bonus fiscale" ai lavoratori in pensione, la cui esclusione dal beneficio è una gravissima discriminazione; la previsione di misure a favore delle persone con redditi così bassi da non poter usufruire delle agevolazioni fiscali (cosiddetti incapienti); la difesa del sistema di welfare pubblico, universalistico e solidale; l'approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza, con relativo fondo adeguatamente finanziato; la razionalizzazione della spesa pubblica eliminando sprechi e privilegi; la riduzione dei costi della politica, nel quadro di una complessiva riforma istituzionale sia nazionale che locale; una riforma fiscale e la lotta all'evasione; interventi per rilanciare la crescita e lo sviluppo del paese attraverso il lavoro, in particolare per i nostri giovani. Aderisci alla campagna, firma la cartolina. #NonStiamoSereni.  
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23/04/2014 Presidio a Pesaro: sindacati chiedono aiuto per i lavoratori
Cgil Cisl e Uil hanno organizzato per domani 24 aprile in piazza del Popolo a Pesaro una manifestazione a sostegno della richiesta di finanziamento degli ammortizzatori in deroga in quanto l'incertezza sulle risorse disponibili rende concreto il rischio che migliaia di lavoratrici e lavoratori, anche della Provincia di Pesaro - Urbino, restino senza lavoro e senza reddito.Parteciperanno i parlamentari del territorio. Il Prefetto riceverà una delegazione di sindacalisti che esporrà le ragioni della mobilitazione.
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22/04/2014 Basta con la politica degli annunci, i lavori della terza corsia A14 devono riprendere
Le Segreterie Provinciali Feneal-Uil  Filca-Cisl  Fillea-Cgil, denunciano per l'ennesima volta, a distanza di ormai più di un anno, il totale fermo dei lavori sul lotto 4 della Terza Corsia A14 Senigallia – Ancona Nord. Nonostante gli innumerevoli annunci da parte del Consorzio SAMAC, Autostrade per l'Italia e Ministero delle Infrastrutture, la cruda e triste verità è che ad oggi ci troviamo di fronte ad un totale fermo dei lavori, un'effettiva incompiuta. I lavoratori diretti sono oggi in cassa integrazione straordinaria dopo aver fatto 11 mesi di cassa integrazione ordinaria, gli stessi avanzano competenze arretrate e il campo base dove alloggiano i pochi lavoratori occupati (e non pagati) adibiti alla guardiania e messa in sicurezza, è in totale stato di abbandono tanto da rimanere senza elettricità. Tutto questo sta creando un enorme sofferenza economica ai lavoratori e alle loro famiglie, alle imprese del nostro territorio che hanno lavorato sul  tratto autostradale oltre che un disagio alla viabilità locale che certamente andrà ad aggravarsi con l'arrivo della stagione estiva e turistica. I 130 lavoratori diretti e i 250 lavoratori delle aziende in subappalto e di forniture da oltre un anno sono in attesa di risposte concrete reali sia dal punto di vista occupazionale che di reddito. Feneal Filca e Fillea insieme ai lavoratori fino ad oggi hanno responsabilmente atteso che i vari proclami di ripresa dei lavori si concretizzassero, ma oggi dicono basta con la politica degli annunci e chiedono alla committenza dei lavori di sbloccare definitivamente questo stallo che sta mortificando il nostro territorio e aggravando la pesante crisi del settore delle costruzioni.  
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22/04/2014 Aerdorica investe, Enav declassa l'aeroporto
L’ENAV (Ente Nazionale Assistenza al Volo) in ottica di razionalizzazione degli aeroporti minori, ha deciso di non fornire il servizio di controllo ai voli di notte dal 1° giugno e di ridurre il servizio di manutenzione tecnica degli apparati tecnologici aeroportuali. L’aeroporto di Falconara è classificato di tipologia “E” ( in una tipologia che va da “A” (Roma Fiumicino) a “F” ( Rieti, Pantelleria, Salerno,  ecc.) insieme agli altri aeroporti non radarizzati; questa classificazione penalizzerebbe le ambiziose aspettative di crescita, e sembrerebbe non tener conto del fatto che Falconara è il nono scalo italiano per movimento merci (6.656 t) ed effettua un numero di movimenti ( 11.339 tra decolli e atterraggi) maggiore rispetto a quello di Trieste (radarizzato) e lo stesso numero di Alghero (non radarizzato) entrambi in categoria D. Questo ridimensionamento, se portato a termine, contrasterebbe con il nuovo piano industriale 2014-18 della società di gestione dell’aeroporto l’Aerdorica s.p.a, che prevede finanziamenti per 20 milioni di euro per lo sviluppo della parte cargo e commerciale con obiettivo in cinque anni di raddoppiare il traffico passeggeri e merci. Il declassamento dell’aeroporto e conseguente chiusura di notte precludono oltremodo qualsiasi tipo di sviluppo, soprattutto della parte cargo e non tiene assolutamente conto delle gravi conseguenze sullo sviluppo del progetto legato alla macro regione adriatico ionica, e a tutte quelle sinergie di collegamenti e scambi culturali e commerciali per le quali la Regione Marche si sta tanto impegnando. Il percorso naturale per uscire da questa situazione di declino si identificherebbe con la tutela e soprattutto il potenziamento delle infrastrutture aeroportuali. Significherebbe, in primo luogo convincere ENAV a non dismettere ma investire, implementando il servizio di controllo radar agli aeromobili affinché l’aeroporto venga inserito nella tipologia “D” che più gli appartiene. In secondo luogo, agevolare il percorso virtuoso imboccato dalla società Aerdorica che prevede di acquisire la tecnologia di avanguardia che consente il decollo e l’atterraggio degli aerei con qualsiasi condizione meteo. L’ installazione di un servizio radar (attualmente la Torre di controllo controlla il traffico a vista) per fornire un servizio di sorveglianza adeguato alle necessità di gestione del traffico aereo attuale e futuro è di estrema importanza per una gestione ottimale del traffico aereo, per consentire profili di voli diretti con conseguente risparmi di tempo e di costi per le spese di carburante da parte delle compagnie, riduzione di CO2 e conseguente riduzione dell’inquinamento nell’atmosfera, per un aumento qualitativo degli standard di sicurezza. Esempi lungimiranti di investimenti nel trasporto aereo da parte delle amministrazioni regionali si sono avuti nei primi anni 2000 quando la regione Friuli Venezia Giulia e Calabria hanno finanziato, avvalendosi anche del contributo della Comunità Europea, l’installazione del servizio radar negli aeroporti di Trieste e Lamezia Terme, che tra l’altro hanno un numero di passeggeri annuo analogo all’aeroporto delle Marche, rendendo più appetibili quegli aeroporti per le compagnie aeree, creando di conseguenza importanti prospettive di crescita per quelle aeree geografiche. Oggi la tecnologia è progredita a tal punto che con investimenti minimi si consentirebbe l’installazione del servizio radar con costi irrisori rispetto i benefici che tutto il sistema aeroporto potrebbe ottenere. Per tutti questi motivi la Fit Cisl Marche chiede un intervento urgente e fattivo alla politica e a tutte le istituzioni locali a salvaguardia di una infrastruttura che senza tale intervento sarebbe destinata ad un inevitabile declino.
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22/04/2014 Gestire in modo condiviso il trasferimento del Salesi
L’importanza della funzione del pediatrico “Salesi” sul sistema sanitario della Regione e della città di Ancona, impone la massima attenzione e condivisione sul suo futuro, mettendo in rete tutti i soggetti coinvolti. Nessun pregiudizio pertanto da parte della CISL di Ancona e della categoria della Funzione Pubblica sul trasferimento del Salesi a Torrette, ma nel contempo è necessario fare maggiore chiarezza sugli spazi adibiti alla struttura, su quali saranno le ricadute organizzative sul personale e sui servizi sia interni che all’utenza, come la portineria, le casse, il cup, l’ufficio tecnico… Tutte questioni su cui si rende necessario incontrare al più presto le Organizzazioni Sindacali a partire dalla R.S.U. aziendale, per gestire al meglio tale delicatissima operazione. Da un punto di vista assistenziale, tenuto conto che il Salesi è un ospedale pediatrico di livello Regionale e interregionale e non solo di Ancona, occorre mantenere l'alta specialità espressa dai suoi reparti garantendo la peculiarità della cura e dell’assistenza pediatrica, che impone, ad esempio, la diversificazione, rispetto agli adulti, dell’attività di pronto soccorso e dei percorsi e protocolli assistenziali, al fine di garantire il mantenimento della sua particolare identità. Da chiarire infine anche come saranno gestiti i parcheggi per i dipendenti e utenti, e su come evolverà la viabilità sul quartiere di Torrette, in cui il traffico spesso congestionato, verrà ulteriormente aumentato. Cisl Ancona - Cisl Funzione Pubblica Marche (Alessandro Mancinelli, Luca Talevi e Raffaele Miscio) 
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17/04/2014 Sindacati e lavoratori del commercio in stato di agitazione contro le aperture di Pasquetta e del 25 aprile
In un contesto di forte recessione dei consumi quale effetto di una crisi che non lascia alternative al taglio dei bilanci familiari in tutte le voci che non sono indispensabili, molte aziende della grande distribuzione hanno deciso di aprire i battenti a Pasquetta e nel giorno in cui tutti gli italiani festeggiano la  Liberazione! E’ una scelta assunta in totale autonomia nonostante le regole che governano le relazioni tra sindacato e aziende prevedano un confronto preventivo per definire l’organizzazione del lavoro, ed in particolare le aperture straordinarie, i presidi e gli orari di lavoro. Una scelta contro la quale si sono schierati anche i Vescovi marchigiani, attraverso il Presidente della CEM (Conferenza Episcopale Marchigiana) Mons. Luigi Conti, chiamato direttamente in causa dalla Cisl delle Marche. . La decisione di allargare le aperture festive  anche a Pasquetta stona peraltro con i tanti accordi sottoscritti con diverse aziende del settore per evitare tagli all’ occupazione e governare - anche attraverso una organizzazione del lavoro più flessibile e la riduzione del trattamento economico delle prestazioni festive - l’aumento dei costi. Riteniamo la scelta della grande distribuzione condannabile perché miope e non lungimirante. Ridurre le politiche commerciali al mero ampliamento delle aperture domenicali e festive è infatti sbagliato e improduttivo di effetti. In un contesto dove non sono le occasioni di acquisto a mancare, ma le risorse economiche di tante famiglie pesantemente colpite dalla crisi, la decisione di aprire i battenti nelle due festività di aprile rischia di configurarsi come una dimostrazione di scarsa sensibilità nei confronti dei lavoratori del settore che hanno condiviso i tanti accordi di cassa integrazione, di solidarietà o di rivisitazione della organizzazione del lavoro e di chi  gli acquisti non può farli neanche nei giorni feriali. Le tante forzature fatte dai responsabili aziendali per ottenere la disponibilità dei lavoratori a prestare la propria attività nelle festività costituisce peraltro una violazione del contratto nazionale di lavoro che prevede la facoltatività della prestazione lavorativa in tutte le festività nazionali. Per queste ragioni le Categorie dei lavoratori del commercio di Cgil Cisl e Uil (Filcams, Fisascat e Uiltucs) proclamano lo stato di agitazione con il blocco di tutte le prestazioni festive su tutto il territorio regionale ed effettueranno volantinaggi per sensibilizzare i consumatori ed invitarli ad effettuare i loro acquisti in altre giornate.Le Segreterie regionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil
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17/04/2014 Vescovi marchigiani: no alle aperture del 21 e del 25 aprile
I Vescovi marchigiani si schierano dalla parte dei Cgil Cisl e Uil, contro la decisione di molte aziende della grande distribuzione di tenere aperti negozi e centri commerciali nelle giornate del 21 aprile (lunedì di Pasquetta o lunedì dell'Angelo per i cattolici) e del 25 aprile (festa della Liberazione). Direttamente chiamati in causa da una lettera del Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, i Vescovi intervengono con un comunicato a firma di Mons. Luigi Conti, Presidente della CEM (Conferenza Episcopale Marchigiana). «Le nostre Chiese - sostiene Mons. Conti - sono sensibili al momento critico per la nostra economia e non sono pregiudizialmente contrarie a possibili percorsi di ripresa economica, ma non credono affatto ad una ripresa dell’economia che penalizzi le persone. Un aumento dei profitti parallelo ad un aumento di giovani e adulti disoccupati non può essere per noi considerato una ripresa dell’economia, considerando poi che in molti casi sono stati ridotti i trattamenti retributivi delle domeniche e delle festività». «Le due date in questione - conclude l'Arcivescovo di Fermo -  richiamano il bene prezioso della libertà, difeso dagli uomini anche con il sangue. I nemici della libertà non sono solo gli invasori stranieri o i sistemi totalitari che la storia purtroppo ha conosciuto, ma sicuramente può diventarlo l’idolatria del denaro e del profitto».IL COMUNICATO DELLA CEM  APERTURE FESTIVE CON SCOMUNICA
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16/04/2014 Cementificio Sacci, scongiurati i licenziamenti
E' una svolta nella vertenza aperta al Cementificio Sacci di Castelraimondo (MC). Oggi al Ministero del lavoro proprietà e sindacati hanno trovato un accordo per il ritiro della procedura di mobilità, che prevedeva un esubero di personale pari a 95 unità, delle quali 24 nel sito di Castelraimondo. In una nota unitaria i rappresentanti dei Sindacati degli edili di Cgil Cisl e Uil spiegano come sia stato sottoscritto un periodo di cassa integrazione straordinaria per ulteriori sei mesi, a decorrere dal 6 maggio prossimo. «Siamo soddisfatti per l'accordo raggiunto - dichiara Primo Antonelli della Filca Cisl - in quanto è scongiurato lo spettro dei licenziamenti. Restano però aperte le preoccupazioni per il futuro dell'unico cementificio delle Marche».  
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14/04/2014 Il futuro dei servizi pubblici marchigiani
Iniziativa di mobilitazione e studio organizzata dalla Cisl Funzione pubblica delle Marche. Più di 100 delegati si troveranno all'Antico Uliveto di Potenza Picena. Interverranno il Prof. Giovanni Di Cosimo dell'Università di Macerata e la Dott.ssa Silvia Spinaci dell'Ufficio studi della Cisl Marche. Al termine dei lavori verrà redatto un documento da inviare ai Parlamentari eletti nelle Marche per chiedere una spending review che coniughi qualità dei servizi e valorizzazione del personale. Leggi IL COMUNICATO STAMPA 
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11/04/2014 Forte preoccupazione per l'industria metalmeccanica
Le Segreterie Provinciali FIM FIOM UILM di Ascoli Piceno giudicano  ancora preoccupante l’andamento del tessuto produttivo industriale nell’area picena ed in particolare dell’industria metalmeccanica.Fatta eccezione di poche aziende, quali ad esempio la Mecaer Aviation Group, la YM MEDITERRANEO, tutte le altre stanno in difficoltà facendo ricorso sia alla cassa integrazione ordinaria, per momentanea carenza di ordine che a quella  straordinaria per crisi aziendale o procedure concorsuali.L’impatto sui lavoratori e sulle loro famiglie è drammatico, perché anche quando  non si perde il posto di lavoro, male estremo in seguito alla chiusura dello stabilimento, l’utilizzo dei cosiddetti ammortizzatori sociali ha portato e porta a un forte ridimensionamento  degli stipendi fino a  diverse centinaia di euro mensili.Molte sono le ragioni e le cause della crisi, molte le responsabilità che al momento non vogliamo  richiamare. Ma occorre cambiare modo di fare e di pensare a partire da tutto  ciò, che a livello locale, si potrebbe realizzare con il coinvolgimento reale e concreto delle istituzioni, del  sistema creditizio, delle parti sociali. Bisogna smettere di rincorrere le emergenze, solo quando la Proprietà  o  la Multinazionale di turno annuncia la cessazione della propria attività.Sarà utile mantenere un costante monitoraggio sulle singole attività produttive, introdurre un concetto  di responsabilità sociale dell’impresa nel territorio, creare  le condizioni necessarie volte a mantenere la competitiva delll’impresa, attraverso una minore tassazione, intervenire sui  costi dell’energia, agevolare l’accesso al sistema creditizio, garantire flessibilità e qualità del lavoro, solo  per indicare alcune  delle priorità.Al momento abbiamo una forte preoccupazione per le prospettive della MANNI SIPRE SPA (ex Malavolta) azienda metalmeccanica di Porto D’Ascoli dove oggi sono impiegati 73 dipendenti,  dopo la conclusione di procedura di mobilità che ha visto la fuoriuscita di oltre trenta lavoratori.Nell’ultimo incontro il responsabile del personale del Gruppo Manni, dott. Nicola Bresciani e il Direttore aziendale dott. Gianluca Geremia hanno delineato un quadro aziendale preoccupante,  all’interno del quale emerge  un calo delle vendite del 50% in seguito al crollo della domanda.Ad  aggravare  la situazione, hanno aggiunto i due manager,  è rappresentata da una difficile e reiterata trattativa tutt’ora in corso con la proprietà dell’immobile, volta a rinegoziare il canone di affitto ritenuto dalla Manni Sipre troppo oneroso, non escludendo in extremis anche   l’ipotesi di spostare altrove le attività. Sarebbe una catastrofe.FIM FIOM UILM auspicano che  le Parti al più presto riescano di trovare una accordo, prevalga il senso di responsabilità reciproco  onde evitare che ci siano pesanti ed inaccettabili ripercussione per i lavoratori, che hanno fatto già molti sacrifici.Occorre in ogni caso  scongiurare il pericolo che  un’altra importante azienda abbandoni la Provincia ascolana dove è presente da oltre cento anni.Riteniamo questo uno di qui casi dove occorra intervenire preventivamente e tempestivamente  prima che sia troppo tardi.Ascoli Piceno li 10 aprile 2014Le Segreterie ProvincialiFIM-CISL FIOM-CGIL UILM-UIL
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10/04/2014 Giovani e Europa, convegno ad Ascoli Piceno
E’ in corso ad Ascoli Piceno  lo svolgimento della “Settimana della famiglia, luogo della tenerezza” , manifestazione nella quale è stato inserito il Convegno “Giovani e Europa” che la Cisl Marche e il Coordinamento Donne della FNP Cisl hanno organizzato nel pomeriggio dell’8 Aprile scorso nella Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani. Fra le numerose presenze segnaliamo: il gruppo di studenti inviati dall’Istituto Mazzocchi di Ascoli Piceno, la D.ssa Daniela Marinelli che, con efficacia, ha testimoniato la sua esperienza lavorativa effettuata in Spagna, il Presidente Anteas, Vittorio Mattei, che ha riferito sul lavoro svolto in gioventù in Germania. Entrambe le testimonianze hanno rappresentato un saldo legame intergenerazionale pienamente rispondente agli obiettivi della nostra associazione. Eccellenti gli interventi di Silvia Spinaci del Dipartimento Formazione Cisl Marche e di Roberta Fabretti del Dipartimento Mercato del lavoro Cisl Marche; ottimo il coordinamento di Francesco Quagliani dello Staff della Cisl Marche; profonde e ricche di spunti per la riflessione le conclusioni del Segretario Generale FNP Cisl, Mario Canale. Positivi i commenti del Sindaco di Ascoli Piceno, Avv. Guido Castelli che ha ringraziato la Cisl per l’oculata scelta del tema proposto, definito “attuale e propositivo”. Pienamente soddisfatta degli esiti del Convegno la Coordinatrice Donne Rosandra Ciarrocchi.
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07/04/2014 Non è un lavoro da ragazzi!
Il progetto “Non è un lavoro da ragazzi! Giovani, lavoro e legalità: percezioni e visioni di un mondo che cambia”, promosso dall'associazione culturale Cultureaid di Ancona e co-finanziato   dall'Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Marche e dal Dipartimento della Gioventù e dal Servizio Civile Nazionale nell'ambito dell'intervento “A scuola di convivenza”, ha visto la  partecipazione come partner di CISL Marche, INPS Marche, INAIL Marche, la Camera di Commercio di Ancona, Confindustria Ancona, l'Università degli Studi di Macerata, l'associazione ANOLF Ancona e le classi V degli istituti “Savoia – Benincasa”, “Stracca  - Vanvitelli – Angelini”, “Volterra – Elia” e il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Ancona.Finalità del progetto è stata promuovere la cultura della legalità e della civile convivenza fra le nuove generazioni attraverso l'acquisizione di conoscenze sui principi e le regole che regolano uno dei più importanti ambiti della vita sociale: il mondo del lavoro.Il progetto si è articolato in quattro fasi:-       la realizzazione di un'indagine statistica di tipo psico-sociologico, curata dall’Università di Macerata, sulla percezione e le attese che i giovani hanno rispetto al loro futuro ingresso nel mondo del lavoro in rapporto ai valori della legalità e della sicurezza;-       un ciclo di incontri formativi con esperti della rete del partenariato, che si è aperta con un contributo del professor Cavadi, presidente della Scuola di formazione etico-politica  “Giovanni Falcone”di Palermo;-       la realizzazione di una campagna pubblicitaria di sensibilizzazione pubblica sui temi del progetto, mediante l'attivazione di laboratori per gli studenti guidati da esperti di comunicazione sociale;-       la diffusione dei contenuti del progetto attraverso il format televisivo “High School Game”, un gioco a premi cui partecipano le ultime classi degli istituti secondari superiori delle Marche.Nell’ evento finale dell’11 aprile, dopo un breve video che ripercorrerà le varie fasi del progetto e la presentazione dei risultati dell’indagine dell’Università di Macerata, saranno mostrati i materiali pubblicitari prodotti dai ragazzi delle scuole partner: i volantini e i manifesti che saranno distribuiti nelle scuole della regione e tre spot video, che saranno diffusi su canali televisivi regionali, dedicati alla lotta contro le discriminazioni di genere e contro il lavoro nero e per la sicurezza nei luoghi di lavoro. La campagna pubblicitaria per promuovere tra i giovani i principi e le regole della legalità nel mondo del lavoro sarà presentata dagli stessi ragazzi partecipanti ai laboratori, “attori/autori”: una campagna fatta da giovani per altri giovani.Vedi il  flyer  e gli  spots video      realizzati nell' ambito della campagna pubblicitaria di sensibilizzazione e segui la programmazione delle trasmissioni televisive di High School Game   .
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07/04/2014 Per lo sviluppo e il lavoro: Banca Marche risorsa della nostra regione
CGIL CISL UIL delle Marche hanno chiesto ad Istituzioni e parti sociali della regione di confrontarsi sulla situazione di Banca Marche, istituto in Amministrazione Straordinaria dal 2013 ad Ancona, in un incontro dibattito tenutosi oggi al Ridotto del Teatro delle Muse aperto da una introduzione di Graziano Fioretti segretario Uil Marche e concluso da Roberto Ghiselli segretario della Cgil Marche.Secondo Stefano Mastrovincenzo, segretario regionale CISL, “il mix tra errori delle gestioni precedenti e nuovi criteri adottati per gli accantonamenti negli ultimi 18 mesi, hanno fortemente ridotto la possibilità di Banca Marche di erogare credito acuendo gli effetti della crisi sistemica, e aumentando le difficoltà di famiglie e imprese marchigiane. E’ determinante che Banca Marche non perda il suo ruolo importante verso risparmiatori, imprese, Istituzioni. Auspichiamo il reperimento sul nostro territorio di capitali diffusi per garantire ancora alla banca, seppure in forma diversa al passato, una forte territorialità ed un vero profilo di autonomia.Il segretario della Fiba-Cisl Marche Giovanni Gianuario ha sostenuto “che qualsiasi ipotesi di riassetto societario o gestionale deve garantire l’integrità dell’istituto ed accompagnarsi ad un piano industriale che preveda la tutela dell’occupazione e la valorizzazione della professionalità degli oltre 3000 lavoratori della banca e delle aziende dell’indotto, come la Se.Ba, oggi fortemente a rischio.”Secondo i sindacati, perchè anche in futuro Banca Marche resti un patrimonio della comunità regionale, occorre la coesione dei risparmiatori marchigiani, delle forze economiche e produttive ed una forte azione delle nostre Istituzioni sia nei confronti della Banca d’Italia, che oggi è orientata verso altre soluzioni, sia a garanzia della trasparenza di eventuali ricapitalizzazioni con apporti multipli e diffusi.Il sindacato ha inteso dare un contributo, partendo da una “operazione verità” sulle scelte dell’istituto, per passare a proposte concrete che consentano di mantenere Banca Marche integra, autonoma, a sostegno delle prospettive di sviluppo e coesione dell’intera regione.Ancona, 5 aprile 2014
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06/04/2014 Banca Marche, incontro alle Muse
Sabato 5 aprile, ore 9.30 presso il Ridotto delle Muse ad Ancona, incontro e confronto pubblico sulle prospettive di Banca Marche. Hanno garantito la loro presenza il Presidente della Giunta Regionale Gianmario Spacca e i rappresentanti delle Associazioni imprenditoriali regionali, a partire dal presidente di Confindustria Nando Ottavi. GIL CISL UIL Marche e i sindacati di categoria ribadiscono le forti preoccupazioni non solo per il futuro occupazionale dei 3300 lavoratori del Gruppo bancario Banca Marche, distribuiti nelle regioni del centro Italia, ma anche per il destino di interi territori e la tenuta occupazionale nelle aziende legate a Banca Marche. Secondo i sindacati è necessario che tutti gli attori istituzionali, economici e sociali delle Marche pongano grande attenzione al futuro dell’Istituto dialogando con la gestione commissariale, e sottolineando la sua centralità per l’economia e per le prospettive di sviluppo e coesione del territorio regionale. A livello più generale è urgente una progettualità nuova che riporti il credito nell’ambito del dettato costituzionale, al servizio dei cittadini, rilanciandone il valore sociale ed economico.   
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04/04/2014 Sciopero dei dipendenti dell'Associazione Regionale Allevatori delle Marche
La FAI CISL MARCHE, esprime il proprio dissenso sul rischio alienazione dell’ Associazione Regionale Allevatori  (ARA) che svolge un servizio essenziale di sostegno alla agricoltura e agli allevatori. L’ associazione regionale allevatori, ARA MARCHE, sede periferica della Associazione Italiana Allevatori nazionale, ha la funzione, in base alla  legge 30/91, di raccogliere i dati produttivi e riproduttivi  negli allevamenti  delle specie bovine, suine e ovine, nonché della tenuta dei registri genealogici. Si occupa inoltre della valutazione genetica degli animali  riproduttori per il miglioramento genetico delle razze animali allevate. Un’ attività considerata il primo anello della filiera dei prodotti zootecnici di qualità Marchigiani, commercializzati poi da Bovinmarche, Lattemarche , GDO  e privati . «Siamo ormai al terzo commissariamento della struttura iniziato nel novembre 2012 con l’avallo della Regione Marche ma da quella data risultano poche scelte essenziali e gestioni improvvisate . – afferma Giuseppe Giorgetti, segretario Fai Cisl Marche - I 24 dipendenti dell’ ARA MARCHE,  hanno continuato a svolgere il loro ruolo di assistenza e controllo pur vantando 12 mesi di stipendi arretrati , unica entrata economica per molte famiglie . – prosegue Giorgetti - Oggi  diciamo basta a questo tira e molla di responsabilità dove la Regione Marche ritarda i pagamenti delle spettanze per il servizio svolto  e il personale ne subisce le conseguenze negative.» La FAI CISL MARCHE ricorda  a tutti i consumatori che la qualità e la sicurezza rispetto alla carne che mangiamo, al latte che beviamo, è garantita  anche  dal lavoro  dei tecnici e di tutti i dipendenti della ARA Marche, che controllano e selezionano le specie animali destinate al consumo alimentare. «Alla Regione Marche che tanto promuove il  marchio QM  dovrebbe riconoscere il  merito di questi operatori sul territorio – ribadisce Giorgetti –  Per questo chiediamo con forza  un piano di risanamento che preveda  il mantenimento e la qualità  del servizio e del sistema dei controlli. Auspichiamo che Associazione Italiana Allevatori e Regione Marche, tramite l’Assessorato alla Agricoltura  individuino a breve  soluzioni  del sistema allevatoriale  per  continuare a garantire un servizio essenziale agli allevatori.» Nella giornata di lunedì 7 aprile, in occasione della discussione di queste problematiche in Giunta Regionale Marche, i dipendenti dell’Associazione Allevatori Marche inizieranno lo sciopero, sospendendo le attività e il servizio di controllo sulle carni  e sul latte, e si asterranno dal lavoro fino a quando la situazione non sarà risolta.IL SERVIZIO DEL TGR MARCHE 
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04/04/2014 126 lavoratori attendono una risposta dalla proprietà della Bizzarri SPA
FENEAL – UIL FILCA – CISL FILLEA – CGIL COMUNE DI CORINALDOIl giorno 2 aprile c.a. si è tenuto presso la sede della Regione Marche un incontro convocato dall’Assessore alla formazione e al lavoro Marco Luchetti su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali e del Comune di Corinaldo in seguito alla preoccupante situazione occupazionale che si sta delineando nel più grande sito produttivo del territorio.La richiesta di convocare un tavolo istituzionale a livello regionale è divenuta necessaria a seguito dell’incomprensibile silenzio da parte dell’azienda a seguito del primo incontro avvenuto in data 14 marzo c.a. Al tavolo regionale si è ribadita la necessità di intervenire, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, per salvaguardare i livelli occupazionali.L’azienda Bizzarri Spa, presente al tavolo con il proprio direttore di stabilimento, ha però indicato la volontà di proseguire alla liquidazione in bonis dell’azienda. Decisione causata dal difficile momento di crisi del settore del legno ma anche dal mancato passaggio generazionale e dalla mancanza di volontà di investire capitali per ristrutturare o riconvertire il sito produttivo.La Regione ha indicato delle traiettorie di lavoro condivise dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale. Perlustrare possibili interessamenti da parte dell’imprenditorialità regionale, tramite l’istituzione di un tavolo con Confindustria Marche, sia per valutare le possibilità commerciali sia per considerare la possibilità della cessione della Bizzarri Spa.La mancanza della proprietà aziendale al tavolo regionale ha, nei fatti, allungato i tempi già troppo brevi. Si rimane infatti in attesa di comprendere la posizione dell’azienda rispetto alla possibilità di cessione dello stabilimento senza la quale si vede veramente difficile intraprendere il percorso illustrato dall’Assessore alla formazione e al lavoro e condiviso dalle Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione comunale; unica possibilità per mantenere viva la speranza di ricollocazione totale o parziale dei 126 lavoratori e lavoratrici della Bizzarri Spa.
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04/04/2014 La Cisl di Fano denuncia: la raccolta differenziata costa toppo
Raccolta differenziata: disagi per il cittadino e un aumento delle tariffe. “Dal 2008 al 2013  i costi per gli utenti  nel comune di Fano -  afferma Elio Donati, rappresentante Adiconsum Cisl - sono aumentati in maniera esponenziale, prendendo ad esempio una famiglia con 3 componenti e  con un appartamento di 116 mq, la quota fissa è aumentata del 38,3% , la quota variabile aumentata del 61,8% mentre l’adeguamento istat nello stesso periodo è incrementato del 12,3%”. Inoltre, c’è  motivo di preoccupazione in quanto i problemi già evidenziati nel 2011, sono rimasti lettera morta: il ritiro dell’umido, come era già stato evidenziato -  due volte alla settimana è da considerare insufficiente, in particolar modo per chi vive in case piccole e senza balconi. Era stato promesso di portare il ritiro dell’umido a tre volte alla settimana. Contrariamente alle promesse, niente è stato fatto. “Non si possono obbligare i cittadini - afferma Silvana Bettitelli  della Federazione Pensionati  - a tenere in casa il materiale organico per 3 o 4 giorni di seguito, subendone i cattivi odori” In molte città delle Marche, trascurando altre realtà prestigiose come Bologna, il sistema di raccolta prevede i cassonetti a deposito libero per la raccolta dell’umido, del vetro e della carta, lasciando la raccolta porta a porta per i materiali residuali non degradabili. A nostro parere ci sarebbero molti vantaggi per gli utenti e forse anche per i somministratori del servizio. Non si comprende come  queste incombenze e disagi per il cittadino possano coniugarsi con un aumento smoderato delle tariffe. “Sarebbe necessario – afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl Fano - rendere più trasparenti i bilanci del servizio di raccolta e la destinazione di eventuali utili che non dovrebbero esistere in quanto sono da restituire all’utente”.
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03/04/2014 "Giovani e Europa"
Dal 2 al 16 aprile 2014 al via la quinta edizione della Settimana della Famiglia organizzata dal Comune di Ascoli Piceno.Tra le varie iniziative  il Convegno “Giovani e Europa”, promosso dalla Cisl Marche e dal Coordinamento Donne FNP-Cisl di Ascoli Piceno, in programma per  martedì 8 Aprile 2014 ore 15,30, presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.Interverranno Silvia Spinaci, del Dipartimento Formazione Cisl Marche con un approfondimento su “Liberi di muoversi: i giovani, lo studio e il lavoro in Europa”, Roberta Fabretti, del  Dipartimento Mercato del Lavoro Cisl Marche, su “Una nuova chance per i giovani: la mappa dei servizi presenti nelle Marche” e due rappresentanti della rete Eures della Provincia di Ascoli Piceno, Alessandra Cipollini e Alessandro Bruni.  I lavori coordinati da Francesco Quagliani, della Cisl Marche, verranno introdotti da Ciarrocchi Rosandra, Responsabile del Coordinamento Donne  Fnp Cisl di Ascoli Piceno.Concluderà i lavori il Segretario Generale Regionale  della Fnp Cisl Mario Canale. Previsti i saluti delle autorità locali.
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03/04/2014 Concerto Donna, Gianmarco Fraska ad Ancona
LE FOTO DEL CONCERTO IX edizione del Concerto Donna, tradizionale appuntamento musicale promosso e organizzato dalla Cisl di Ancona. Mercoledì 2 Aprile 2014, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, a Montedago di Ancona, FRASKA, il giovane talento musicale anconetano già apprezzato da Sergio Caputo e Rosario Fiorello, si esibirà in uno speciale concerto con la sua FLY BAND. Un  repertorio fresco ed originale che lo vedrà protagonista di un’esibizione caratterizzata dal suo inconfondibile e personalissimo stile, con l’inedita complicità coreografica e sonora, sul palco, di due artiste già apprezzate nei rispettivi ambiti culturali: la violinista Virginia Galliani e la ballerina Ottavia Proverbio. Dall’Accademia musicale di Ancona, al Barfly, lo storico locale anconetano in cui  è entrato in contatto con esperienze musicali di respiro pop-jazz, da Sinatra a Caputo, da Concato ai Simply Red, Fraska ha mosso i primi passi musicali nelle Marche per approdare a prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale, a partire del dalla vittoria del prestigioso Premio Franco Enriquez come migliore novità e produzione pop-swing per passare alla produzione del suo primo disco ad opera dello stesso Caputo, e alle partecipazioni nel 2013 dell’edicola di Fiorello. Il suo ultimo brano “Bella”, accompagnato da un videoclip girato nelle Marche, con protagonista Rossella Brescia, è stato ultimamente presentato in alcune importanti trasmissioni televisive e radiofoniche nazionali. «La serata vuole essere un’occasione per riscoprire il piacere di stare insieme a condividere buona musica nello spirito che ha sempre animato l’iniziativa promossa dalla Cisl - afferma  Alessandro Mancinelli, responsabile della AST Cisl Ancona -  La musica di qualità  come espressione della creatività, fattore di coesione, veicolo importante per favorire il dialogo tra le persone, accogliendo  le differenze e valorizzando le nostre tipicità  – prosegue Mancinelli  - Negli anni sul palco dell’Aula Magna dell’Università hanno potuto esprimere la loro arte musicisti e cantanti che hanno proposto repertori e generi molto diversi, ma tutti hanno condiviso la nostra visione di una musica che unisce e crea legami, oggi più che mai necessari per vivere con speranza questo tempo.» L’evento è patrocinato dal  Comune di Ancona, dalla Provincia di Ancona, dalla Regione Marche, dall’Università Politecnica delle Marche e con la collaborazione della Commissione Regionale Pari Opportunità. BIOGRAFIA DI GIANMARCO FRASCA BIOGRAFIA DI OTTAVIA PROVERBIO BIOGRAFIA DI VIRGINIA GALLIANI                  
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02/04/2014 Siria, dalle bombe al dialogo: un orizzonte possibile?
Giovedì 10 aprile ore 16:00 presso Memo - Mediateca Montanari in Piazza Pier Maria Amiani a Fano si terrà il Seminario con Giovanni Giovannelli (AST CISL Fano), Ambasciatore Armando Sanguini, Roberto Aliboni (Istituto affari internazionali Roma), Fausto Mazzieri (Iscos Marche)A seguire si svolgerà l'inaugurazione della mostra fotografica di Matthias Canapini (Pasqua in Siria): "Dalla Turchia alla Siria: volti e storie di una guerra dimenticata" Info: http://www.facebook.com/events/1411459625783074/Iscos Marche Onlus - Via dell'Industria 17/a - Ancona - 071 505224 AST CISL Fano - Corso Garibaldi 69 - Fano - 0721 805151 
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01/04/2014 Cassa in deroga c'è la proroga fino a giugno
Raggiunta ieri pomeriggio in regione l’intesa, tra Regione, CGIL,CISL,UIL, Associazioni di datoriali e di categoria, per  prorogare l’intervento della Cassa Integrazione in Deroga fino al 30 Giugno 2014. Confermati i contenuti, le procedure ed i tempi già definiti nell’accordo precedente. Nello specifico le domande, per la richiesta della CIG in deroga, dovranno essere  presentate attraverso il sistema telematico della Regione entro 40 giorni dalla data di inizio della sospensione; le aziende non potranno chiedere periodi di sospensione che vadano oltre il 30 giugno, solo esclusivamente per quelle che hanno inizio entro il mese di aprile. Il verbale potrà essere sottoscritto dopo la data di inizio della sospensione e comunque non oltre il 30 aprile. Inoltre la Regione autorizzerà la Cassa a consuntivo, pertanto le aziende dovranno mensilmente dare comunicazione dei modelli SR41, che danno conto delle ore di sospensione effettuate dai  lavoratori. «Un ‘intesa importante che dà ossigeno alle aziende ed ai lavoratori. – afferma Alfonso Cifani, segretario Cisl Marche – Altra notizia positiva è che l’INPS nazionale, che aveva bloccato il pagamento delle sospensioni relativa al 2013, finalmente ne ha riaperto la procedura di accettazione e di pagamento, dopo averne verificato l’utilizzo effettivo. Ricordiamo che solo nel mese di Marzo le domande  di sospensione nella nostra regione sono state in totale 4.100,  questo ha sicuramente alleggerito il carico sulla Deroga liberando risorse  che serviranno a coprire tutte le richieste,  siano esse  deroga o sospensioni INPS/EBAM fino al 31 dicembre 2013 – prosegue Cifani - Per favorire il passaggio da sospensione a CIG è  stato istituito  un  tavolo tecnico tra Regione, Ebam  ed INPS regionale. Come sindacato continuiamo a fare pressione ad ogni livello affinché le risorse necessarie a coprire il fabbisogno della Cassa in Deroga vengano trovate per il 2014».Il testo dell'Intesa 
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31/03/2014 Lavoratori J.P.Industries tornano a marciare su Ancona in occasione della seconda udienza in Corte di Appello
Mercoledì 2 Aprile i 700 lavoratori dei siti produttivi di Marche e Umbria della J.P. Industries  ritornano  a marciare su Ancona in occasione della seconda udienza in Corte d’Appello, in seguito al ricorso al secondo grado di giudizio da parte dei Commissari Straordinari Antonio Merloni e della J.P. Industries contro la sentenza del Tribunale di Ancona, arrivata nel settembre scorso, che accogliendo la richiesta di un pool di 7 banche creditrici, ha annullato la  vendita del  ramo d'azienda Antonio Merloni in amministrazione straordinaria alla J.P. Industries di Giovanni Porcarelli. Partiranno alle 10,00 da Fabriano con un lungo serpentone di macchine per  ritrovarsi in presidio davanti alla Corte d’Appello durante la seconda udienza programmata per le ore 12,00. Alle preoccupazioni per  l’annullamento della vendita  si sommano quelle per l’attesa della firma da parte del Ministero del Lavoro del decreto per la cassa integrazione che doveva arrivare nel mese di gennaio  e non è ancora arrivata. ufficio stampa cisl marcheAncona 31 marzo 2014  
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31/03/2014 I lavoratori della Croce Rossa manifestano ad Ancona
I lavoratori della Croce Rossa delle Marche aderiscono alla giornata di mobilitazione nazionale indetta oggi dalla Croce rossa italiana in tutti i capoluoghi di Regione. I lavoratori si ritroveranno ad Ancona, in Piazza Rosselli alle ore 14.00, per poi concludere la manifestazione davanti alla Sede Regionale della Croce Rossa. Ci troviamo davanti al primo "caso Elettrolux" del pubblico impiego, ancor più grave perché determinato da anni di cattiva gestione di un ente pubblico le cui conseguenze cadono ora interamente sui lavoratori. La privatizzazione della Croce Rossa prevista dal precedente Governo sta infatti mettendo a rischio sia il salario che la stessa occupazione dei lavoratori che nelle Marche sono circa 80, di cui molti precari. In assenza di condivisione di interventi con l'Istituto a livello nazionale, che si è reso sinora indisponibile a definire norme di raccordo in grado di assicurare garanzie concrete e reali circa il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi, i lavoratori rischiano di non avere certezze alcuna sul proprio futuro. Salvaguardia dei posti di lavoro, tutela retributiva, riorganizzazione seria che tagli la spesa improduttiva, miglioramento dei servizi. Questo è quanto pretendiamo per lavoratori e cittadini. Per questo il 31 marzo 2014 si manifesta nelle Marche ed il 4 aprile a Roma. Qualora per quella data non giungano risposte si decideranno ulteriori iniziative, tra cui lo sciopero nazionale. Le Segreterie regionali della Funzione Pubblica di Cgil Cisl Uil Cisal 
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28/03/2014 Indesit: premi feriali e di risultato, raggiunto l'accordo
  Accordo raggiunto martedì 25 marzo a Roma tra Sindacati, Indesit Company e Confindustria sui premi feriali e sui premi di risultato. Dopo un lungo confronto le parti hanno stabilito che i premi feriali saranno corrisposti al 70% per una media di  mille euro, mentre quelli di risultato matureranno per intero anche durante i periodi di cassa integrazione straordinaria, con una media di circa duemila euro a lavoratore.  Secondo Andrea Cocco, della Fim (Metalmeccanici) Cisl «l’intesa rappresenta sicuramente un risultato  importante  che arriva in un momento, quello della gestione della riorganizzazione, in  cui ai lavoratori viene chiesto un grande sforzo in termini di produttività. Ora l’azienda deve iniziare a fare investimenti e miglioramenti produttivi  concordati nell’ accordo del dicembre scorso.»  Verbale Accordo Indesit 2732014
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28/03/2014 Marche: a febbraio cala la cig, ma non i lavoratori in cassa integrazione
Per la prima volta dopo diversi mesi possiamo registrare nelle Marche una diminuzione delle ore richieste di cassa Integrazione ordinaria e straordinaria. Nel mese di febbraio 2014, infatti, le ore autorizzate di CIG ordinaria  sono pari a 550.829 ore con un -54.9% su gennaio 2014. Diminuisce anche la richiesta di cassa integrazione straordinaria con 1.563.506 ore rispetto alle 2.057.351 registrate nel mese di gennaio, con un calo del 24%. Il numero di lavoratori marchigiani tutelati da questi strumenti continua comunque ad essere consistente: oltre 3.000 i lavoratori in cassa ordinaria e 9.000 quelli in cassa straordinaria a febbraio. La Cisl continua a chiedere al Governo centrale anche di garantire i finanziamenti per la cassa integrazione in deroga per i lavoratori delle piccole imprese e per le sospensioni nell’artigianato. La riforma della cassa in deroga è necessaria, vanno anche potenziati i controlli sul suo utilizzo. Mentre si discute del che fare, non possono essere lasciati senza copertura migliaia di marchigiani a rischio licenziamento. Certezza degli strumenti, pure rinnovati, per i lavoratori e per le imprese, per dare speranza e per evitare ulteriori drammi sociali. Tonino Bori - Responsabile Dipartimento del mercato del lavoro Cisl Marche
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28/03/2014 Non aspettare il "bustone INPS", al Caf Cisl siamo già pronti!
Comunicazioni INPS: non arrivano per posta CUD, Red e Dichiarazioni di responsabilitàSe già lo scorso anno l'INPS non aveva inviato il Modello Cud per posta ai pensionati, quest'anno non arriveranno nemmeno le richieste di presentazione dei modelli Red e delle dichiarazioni di responsabilità ICRIC ICLAV e ACCAS/PS, che negli anni passati arrivavano a casa degli interessati tra fine febbraio e i primi di marzo.La richiesta dell'Inps di presentare i modelli arriverà nella seconda metà dell'anno, ma rivolgendosi al Caf è già possibile sapere se si è tenuti all'invio della pratica e ricevere gratuitamente assistenza per la compilazione e trasmissione della pratica.Inoltre come nel 2013 anche il modello CUD INPS non viene più inviato in forma cartacea, ma è possibile potrà ritirarlo presso le nostre sedi e presentare nello stesso appuntamento la dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Unico).Informazioni: http://cislmarche.it/servizi/caf-centro-autorizzato-di-assistenza-fiscale/
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28/03/2014 730 2014, hai tutti i documenti che ti servono per la dichiarazione?
Alla vigilia della compagna fiscale 2014, comincia la raccolta dei documenti utili a presentare il 730. Ecco una comoda lista da scaricare e stampare per controllare di avere tutto quello che serve a portata di mano. 
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24/03/2014 Appalti pulizia scuole, i Sindacati convocati dai dicasteri del lavoro e dell'istruzione. Domani sospese le iniziative di mobilitazione.
Si riapre il confronto per la risoluzione della vertenza che coinvolge nelle Marche oltre 300 addetti, dei  24.000  in tutta Italia,  Ex Lsu e degli Appalti Storici impiegati nei servizi di pulizia nelle scuole per i quali il prossimo 31 marzo scadrà l’ennesima proroga dei finanziamenti.Domani i sindacati confederali Cgil Cisl Uil  sono stati convocati con le federazioni di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltrasporti Uil dai dicasteri del Lavoro e dell’Istruzione.I sindacati di categoria hanno sospeso, per ora,  le iniziative di mobilitazione, a livello locale, indette per la giornata di domani.«Auspichiamo che questa convocazione sia l’anticamera della ripresa del Tavolo Governativo previsto dalla Legge di Stabilità e che si individuino al più presto soluzioni definitive per questi lavoratori ancora in balia dell’incertezza – ha dichiarato il segretario generale aggiunto della Fisascat Giovanni Pirulli – E’ urgente intervenire al più presto per gestire le situazioni che nel frattempo si sono venute a determinare in quei territori dove, negli appalti in essere, sono subentrate nuove imprese che stanno riducendo l’orario di lavoro ed il reddito degli addetti già penalizzati dagli effetti dei tagli lineari prodotti dagli interventi di spending review varati negli ultimi anni».«Si tratta di una vertenza complessa che va affrontata con determinazione e con coraggio da parte delle istituzioni – ha aggiunto il segretario generale della categoria Pierangelo Raineri – Individuare le risorse per il mantenimento dei servizi di pulizia nelle scuole rappresenta una questione di ordine sociale, considerato che è in gioco la salute e la sicurezza dei migliaia di bambini e ragazzi che frequentano le scuole oltre al futuro degli addetti dei servizi di pulizia e delle loro famiglie per i quali è urgente definire un percorso di stabilizzazione realizzabile».  
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24/03/2014 Novità 2014: modello 730 anche per chi è senza sostituto d'imposta
Da quest'anno, anche chi non ha un sostituto d'imposta può presentare il Modello 730 nei tempi della normale campagna fiscale e ricevere eventuali crediti d'imposta dall'Agenzia delle Entrate direttamente sul conto corrente! Questa nuova opportunità nasce proprio da una iniziativa dei Caf, che nel 2013 avevano segnalato come l'impossibilità di presentare il 730 per ha perso il lavoro e non ha un sostituto d'imposta, finisse per penalizzare molti cittadini che già stanno soffrendo gli effetti della crisi, allungando di anni i tempi del rimborso.Informazioni: http://cislmarche.it/servizi/caf-centro-autorizzato-di-assistenza-fiscale/Qui tutti i servizi:
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21/03/2014 Giovani ed Europa - Ascoli Piceno 8 aprile
Essere cittadini e lavoratori in movimento all’interno dell’Unione appare oramai non solo una opportunità o un diritto da rendere sempre più esigibile ma, prima ancora, una necessità verso la quale tendere di fronte alla forte compromissione della coesione sociale legata, soprattutto nel contesto italiano, ad un mercato del lavoro avaro di certezze: sia per i giovani che vi muovono i primi passi; sia per chi da adulto si ritrova a dover ricostruire un futuro professionale; sia per chi, come famigliare, si trova costretto a prendere in carico le conseguenze di un problema che immaginava consegnato all’autonomia delle generazioni a lui future, ai suoi figli, ai suoi nipoti.Da qui nasce l’idea del Coordinamento donne della Federazione dei Pensionati Cisl di Ascoli Piceno di mettere a disposizione, all’interno della Settimana della Famiglia, una iniziativa per i giovani ma, prima ancora, per tutti coloro che si stanno interrogando su come essere ad essi vicini, nel tentativo di trasformare le tante paure di chi è in difficoltà a causa del proprio futuro lavorativo in piccoli segni di speranza. 
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19/03/2014 Indesit: urgente riaprire il confronto sui premi di risultato
IN DATA ODIERNA SI SONO RIUNITI A FABRIANO I RAPPRESENTANTI SINDACALI FIM DEGLI STABILIMENTI DI MELANO ED ALBACINA E LA STRUTTURA TERRITORIALE DELLA FIM CISL. CON LETTERA, INVIATA ALL'INDESIT  IL 6 MARZO,  IL COORDINAMENTO NAZIONALE INDESIT DELLA FIM CISL AVEVA RICHIESTO URGENTEMENTE DI RIAPRIRE IL CONFRONTO IN MERITO AL RIPROPORZIONAMENTO DEGLI ISTITUTI SALARIALI IN BASE ALL'ATTIVITA' LAVORATIVA SVOLTA. AD OGGI NON ABBIAMO ANCORA AVUTO RITORNO SU UNA PROBABILE DATA. LA FIM CISL E LE RSU RITENGONO URGENTE AVERE UN NUOVO CONFRONTO CON L'AZIENDA E LA SCELTA UNILATERALE DI INDESIT NEL RIPROPORZIONARE I RATEI DEL MESE DI FEBBRAIO E' INGIUSTIFICATA, VISTO CHE TUTTI I LAVORATORI SI ASPETTAVANO UN ULTERIORE INCONTRO TRA AZIENDA E SINDACATO. A DICEMBRE IL SINDACATO ED I LAVORATORI HANNO SCELTO DI CONDIVIDERE UN ACCORDO CARATTERIZZATO DA FORTI COMPLESSITA' GESTIONALI, PER EVITARE LA CHIUSURA DI IMPIANTI E IL LICENZIAMENTO DI TANTI LAVORATORI. ADESSO L'ACCORDO VA BEN GESTITO PERCHE' DIA ESITI POSITIVI E GARANTISCA I RISULTATI ATTESI. GIA' GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI RIDUCONO SALARIO PER I LAVORATORI E RIDURRE NELLO SPECIFICO IL PREMIO DI RISULTATO, CHE E' LEGATO A MIGLIORAMENTI DI PRODUTTIVITA', QUALITA' ED EFFICIENZA, E' CONTROPRODUCENTE AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE CONDIVISO A DICEMBRE. LE NUOVE PIATTAFORME DI PRODOTTI CHE VERRANNO IMPLEMENTATE DOVRANNO AVERE DEI LIVELLI DI QUALITA' ECCELLENTI PER PENETRARE NEL MERCATO E DEI LIVELLI DI PRODUTTIVITA' ED EFFICIENZA MIGLIORI DEI COMPETITORS DI INDESIT. LE RSU INDESIT E LA FIM CISL RIBADISCONO LA PROPRIA POSIZIONE; ABBIAMO RESPINTO NELLA TRATTATIVA DI RIORGANIZZAZIONE LA RICHIESTA DA PARTE DI INDESIT DI RIVISITAZIONE DEL PREMIO, E NELL'ULTIMO INCONTRO LO ABBIAMO RICONFERMATO. LE SFIDE E LE DIFFICOLTA' INDUSTRIALI SI MIGLIORANO COINVOLGENDO IN SOLIDO I LAVORATORI, RENDENDOLI PARTECIPI DEI RISULTATI. SEGRETERIA FIM CISL  RSU MELANO E ALBACINA
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18/03/2014 Accordo tra Sindacati e Centrali cooperative
Un accordo sui temi del lavoro e dello sviluppo cooperativo, un documento per costruire una traiettoria comune a favore dell’occupazione e dei lavoratori nelle cooperative e della cooperazione. Lo hanno firmato questa mattina ad Ancona le Centrali cooperative delle Marche, rappresentate da Stefano Burattini, presidente Agci Marche, Massimo Stronati, presidente Confcooperative Marche, Gianfranco Alleruzzo, presidente Legacoop Marche, e dai sindacati regionali, rappresentati da Roberto Ghiselli, segretario generale Cgil Marche, Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, e Renzo Perticaroli, segretario confederale Uil Marche, con l’intento di promuovere e valorizzare un nuovo modello di relazioni e di concertazione all’interno della cooperazione marchigiana, che rappresenta un diverso modo di fare impresa, basato sui valori del mutualismo, della collaborazione e della condivisione. Un panorama imprenditoriale che raccoglie 1.600 cooperative attive con 27 mila fra soci-lavoratori e dipendenti, oltre il 5% del totale degli occupati e con una dimensione media di 16,4 addetti, un fatturato complessivo di circa 3 miliardi di euro, pari al 4,2% del valore aggiunto della regione. L’accordo ha lo scopo di rafforzare le relazioni sindacali e la bilateralità, per valorizzare figure specifiche dell’impresa cooperativa, come quella del socio-lavoratore che stringe con l’impresa un rapporto associativo e di lavoro allo stesso tempo, di estendere e qualificare la contrattazione integrativa, riattivare e rilanciare il Coop-Form delle Marche come strumento di formazione continua per i lavoratori. L’intesa vuole promuovere politiche per l’occupazione e lo sviluppo cooperativo con il sostegno a nuove cooperative e con particolare riguardo a quelle promosse da lavoratori di aziende in crisi, valorizzando le specifiche leggi regionali di sostegno. Sollecitare l’applicazione dell’Accordo di programma “Entroterra Appenninico”, che interessa, con 2,5 milioni di euro, 56 Comuni nell’area di crisi dell’ex Antonio Merloni, e l’attivazione del Progetto Appennino, che riguarda 300 lavoratori del settore agroforestale. Promuove l’housing sociale come modalità di nuova politica abitativa, politiche di riequilibrio territoriale specie per le aree interne e i centri minori, politiche creditizie in grado di far fronte alla crisi sistemica che investe tutti i settori. Le Centrali cooperative e le organizzazioni sindacali confermano, nel documento congiunto, una visione dell’impresa cooperativa quale soggetto protagonista all’interno del sistema integrato di interventi e servizi sociali e il comune interesse per lo sviluppo di un sistema integrato di welfare regionale. In questo quadro, si condividono alcuni obiettivi immediati: dal tariffario regionale ai costi standard, dall’atto di fabbisogno all’osservatorio sugli appalti, dall’innovazione nell’affidamento dei servizi a politiche attive per i soggetti svantaggiati. Nell’intesa, Centrali e sindacati sottolineano l’opportunità offerta dalla programmazione dei fondi Ue 2014-2020 per il sostegno alle politiche di sviluppo delle Marche, in cui anche la cooperazione deve trovare un suo spazio con misure specifiche dedicate. Per valorizzare il contributo partenariale delle parti economiche e sociali, propongono alla Regione Marche di attivare una cabina di regia, che abbia tra le sue principali funzioni quella di garantire una strategia unitaria di programmazione dei fondi Ue. A sostegno della qualità del lavoro cooperativo, Centrali cooperative e sindacati s’impegnano nella lotta al lavoro nero e sommerso, a sostenere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, la legalità e la trasparenza del sistema degli appalti, valorizzando il sistema degli Osservatori della cooperazione presso le Direzioni Territoriali del Lavoro. Proprio per il sistema degli appalti, secondo le Centrali cooperative e i sindacati, è ormai inderogabile che la Regione Marche, attraverso una legislazione regionale, metta in campo un’iniziativa che definisca un sistema di controllo e di trasparenza degli appalti per tutto il sistema privato e per l’area pubblica, in grado di garantire la legalità, il lavoro buono, il rispetto dei contratti rappresentativi, la qualità del prodotto/servizio e contrastare la concorrenza sleale. Centrali cooperative e sindacati, inoltre, si esprimono a favore di una nuova architettura istituzionale locale, che vede nell'associazionismo comunale e nel connesso ripensamento delle funzioni di area vasta le componenti essenziali di un'innovazione della pubblica amministrazione locale capace di superare gli eccessi di frammentazione che caratterizzano la regione e di offrire ai cittadini maggiori e migliori servizi, senza pregiudicare bensì valorizzando l'identità locale e il radicamento delle istituzioni nel territorio.Il testo dell'accordo
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18/03/2014 E' crisi alla Bizzarri di Corinaldo
Lunedì 17 marzo si è tenuto presso l’azienda Bizzarri SpA di Corinaldo (AN) il primo incontro del tavolo istituzionale richiesto dalle Organizzazioni Sindacali di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal) e convocato dal Comune di Corinaldo, che a sua volta aveva già incontrato i vertici aziendali per un confronto sull’attuale stato di crisi occupazionale. La richiesta di un tavolo istituzionale da parte delle Organizzazioni Sindacali si è resa necessaria per valutare l'impatto sociale della grave crisi occupazionale che si sta delineando nella più grande azienda del territorio di Corinaldo, che occupa attualmente circa 130 dipendenti. Il 6 luglio 2014 scadrà la Cassa Integrazione Straordinaria, che da settembre 2013 coinvolge senza rotazione la quasi totalità dei lavoratori. Il peggioramento della situazione dovuta al mancato rinnovo delle commesse da parte di Ikea, per la quale l’azienda lavorava in regime di monocommittenza, la mancanza di nuovi clienti o comunque di un volume di lavoro che potrebbe permettere l’attivazione di ulteriori ammortizzatori quali il contratto di solidarietà e il termine dei 36 mesi di Cassa integrazione ordinaria o straordinaria richiedibili nel quinquennio, delineano una prospettiva preoccupante. Durante l’incontro l’azienda ha indicato la volontà della vendita della proprietà, nella sua interezza o parzialità, come ultima possibilità per la salvaguardia occupazionale. Ha illustrato alle parti presenti al tavolo lo stato patrimoniale e finanziario dell’azienda su cui non pesa nessuna esposizione, indicando nelle professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici un patrimonio da mantenere. La Bizzarri ha inoltre indicato l’appuntamento del Salone del Mobile che si terrà a metà aprile come un passaggio importante in cui si potrebbero formalizzare gli interessi di alcuni acquirenti; interessi, ad oggi ancora poco concreti. L’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali di categoria hanno dato la loro piena disponibilità nel richiedere l’attivazione immediata di una tavolo istituzionale con la Regione Marche e sono in attesa di una adesione da parte della Bizzari nel più breve tempo possibile. L’obiettivo della costituzione di un tavolo regionale è quello di poter attivare tutte le strade percorribili per muoversi in modo sinergico per la vendita della proprietà al fine di mantenere i livelli occupazionali e scongiurare un pesante impatto sociale.
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17/03/2014 Trasporto pubblico locale, confermato lo sciopero del 19 marzo
Sciopero nazionale per l’intera giornata delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale, con il rispetto delle rispettive fasce di garanzia. Dopo  l’incontro convocato congiuntamente dal Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti e dal Ministro del Lavoro per l’esame delle problematiche legate al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto Pubblico Locale, al quale hanno partecipato le Segreterie Nazionali delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil (rispettivamente Filt, Fit e Uiltrasporti) insieme a UGL, Autoferrotranvieri e Faisa-Cisal e le Associazioni Datoriali Asstra, Anav e Agens, lo sciopero nazionale di mercoledì 19 marzo è confermato. In apertura dell’incontro i due Ministri hanno comunicato alle parti l’intenzione di riprendere immediatamente i due percorsi di confronto con le parti sociali, tra loro intrecciati, interrottisi a causa del cambio di Governo. Il primo, presso il Ministero del Lavoro, riferito alla vertenza contrattuale, fermo all’ultima riunione del 6 dicembre. Il secondo, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, riferito al riassetto normativo e al finanziamento del settore, fermo all’ultima riunione del 16 gennaio, ma sul quale è successivamente proseguita l’elaborazione in Conferenza Unificata (Governo, Regioni, Enti Locali). Asstra e Anav, pur dichiarandosi genericamente disponibili, come tante volte già accaduto nel corso di questa lunga vertenza, hanno però confermato che l’attuale quadro di finanziamento del settore rende possibile il rinnovo contrattuale solo a condizione che esso risulti integralmente autofinanziato. Questa posizione datoriale ha impedito qualsiasi possibile sviluppo immediato e concreto del confronto per la ripresa del quale la delegazione governativa ha comunque confermato il proprio impegno ipotizzandola per fine mese, a valle di ulteriori verifiche interne al Governo. L’adesione allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale sostiene la vertenza per il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per il riassetto normativo ed il finanziamento del settore. Un'adesione per un segnale forte e chiaro affinché la ripresa del confronto proposta dal Governo rappresenti davvero l’occasione per vincere l’atteggiamento datoriale e il disinteresse delle Regioni per chiudere finalmente la vertenza contrattuale.
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17/03/2014 Nuovi saperi per nuove sfide: due giorni di formazione per Cisl Poste
A Senigallia il  17 e 18 marzo 2014 le Segreterie Regionali dei lavoratori postali (SLP) della Cisl di Marche e Umbria hanno organizzato un corso di formazione per rappresentanti sindacali di categoria: “Nuovi saperi, per nuove sfide”. Oltre 50 rappresentanti dei lavoratori parteciperanno alla due giorni. Il corso, affidato ai formatori della Categoria, Di Mevo Paola, Mella Elisa e Carlini Marco, sarà diretto da Giacomo Di Pasquale, Responsabile della formazione Slp-Cisl a livello nazionale. Ai lavori interverranno i Segretari regionali Slp Cisl di Marche e Umbria, rispettivamente Dario Dominici e Umberto Pocceschi. Modello sindacale e rete organizzativa, definizione, evoluzione e scenari della contrattazione sono alcune delle tematiche che verranno approfondite nel corso della due giorni, oltre ad un focus sulle relazioni industriali in Poste italiane e agli strumenti di tutela sindacali previsti dal CCNL. Per i Segretari regionali Dominici e Pocceschi «il futuro può essere affrontato solo attraverso competenza e responsabilità. Per il sindacato dei lavoratori postali la formazione dei propri sindacalisti è strategica per  continuare al meglio il proprio ruolo di rappresentanza e  di tutela di migliaia di lavoratori, anche nelle Marche e in Umbria, che contano oltre 2500 iscritti, circa la metà degli addetti.»   Ancona 17 marzo 2014
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14/03/2014 Protocollo di intesa per anticipo cassa integrazione e sospensione rate dei mutui
Rinnovato da CGIL CISL UIL Regionali, Regione Marche, Associazioni Datoriali ed Istituti di credito, il Protocollo di intesa per l’anticipo della Cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. Nell’ intesa vengono confermate le condizioni degli accordi del 2009 e del 2012 in particolare: i lavoratori in CIG Straordinaria potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 6.400,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; i lavoratori in CIG in Deroga e in CIG Ordinaria di durata superiore alle 4 settimane, potranno ottenere un anticipo fino a un massimo di 3.200,00 euro e potranno prelevare mensilmente un importo massimo di 800,00 euro; gli importi concessi non saranno soggetti a tassi di interesse, né a spese di gestione del conto.  A garanzia dell’obbligo di restituzione dei finanziamenti accordati dalla Banca, il lavoratore cederà ad essa il credito che vanta nei confronti dell’INPS, notificando la cessione al debitore; i lavoratori in CIG Straordinaria, con mutuo per la prima casa in essere con una delle Banche firmatarie dell’accordo, che si trovi in difficoltà nel pagamento delle rate, può richiedere la sospensione del pagamento delle stesse, salve le migliori condizioni di legge vigente. Una volta accolta la richiesta da parte della Banca, il periodo di sospensione sarà commisurato alla durata della Cassa integrazione senza oneri e spese aggiuntive per il lavoratore richiedente; le rate sospese saranno messe in coda al piano d’ammortamento originario. L’accordo, siglato da Banca delle Marche, UBI BPA,BCC, CREVAL, Veneto Banca e Monte dei Paschi di Siena,  ha validità fino al 31 Dicembre 2014 e si intende rinnovato per ulteriori 12 mesi, quindi fino a tutto il 2015, in mancanza di disdetta da parte dei soggetti aderenti.  Ancona 14. 03 2014
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13/03/2014 Esenzione dai ticket per lavoratori e familiari colpiti dalla crisi
In attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 13.12.2013 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la D.G.R  218/14 contenente i criteri e le modalità per riconoscere per il 2014 interventi a tutela della salute per i lavoratori e i loro familiari a carico, che al momento della fruizione della prestazione siano sospesi dal lavoro, in mobilità o disoccupati. 
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11/03/2014 Pensionati Marche: disoccupazione e povertà restano le priorità
“La disoccupazione e la povertà restano oggi  gli elementi di maggiore criticità”. Queste le parole di Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati Cisl delle Marche, in occasione del Consiglio Generale di Categoria svoltosi  l'11 marzo a Recanati.  Tanti i temi toccati nella relazione, dalla riduzione del cuneo fiscale agli interventi specifici per i pensionati, dal protocollo programmatico sulla sanità agli accordi regionali anticrisi e sulle rette delle residenze protette per anziani. Rispetto a sei anni fa sono raddoppiate sia le persone cui manca il lavoro, (oggi 7,3 milioni), sia quelle in condizioni di povertà (4,8 milioni). Nelle Marche il 9% delle famiglie (circa 55.000) vive in condizioni di povertà relativa, mentre quasi il 6% è scivolato verso la povertà assoluta. Secondo l’Istat il 43% dei pensionati italiani percepisce un assegno inferiore ai 1000 euro. L’importo medio annuo di una pensione scende nelle Marche a 10.149 euro.  "In questa situazione - prosegue Canale - ci apprestiamo a gestire la prossima contrattazione territoriale sociale, condizionata da un contesto regionale di scarsa crescita, tensioni occupazionali crescenti e consumi ancora deboli. Servono politiche locali capaci di coniugare rigore, sostenibilità ed equità sociale, preservando la spesa per il welfare. La pressione fiscale locale va contenuta lavorando sull' applicazione della nuova IUC, per la quale la normativa nazionale mantiene in capo ai Comuni importanti margini di discrezionalità. L'addizionale Irpef, va applicata con criteri di progressività e garantendo soglie ulteriori rispetto a quelle nazionali". Il Consiglio ha eletto nella Segreteria regionale Dino Ottaviani, ex Segretario dei pensionati Cisl di Macerata. Ottaviani ha alle spalle una lunga militanza nella Cisl, prima nella Categoria della Funzione Pubblica, poi nella Cisl Confederale di Macerata e subentra a Giovanni Serpilli, ex Segretario Generale della Cisl Marche. Tanti i ringraziamenti e i riconoscimenti a quest'ultimo  per il  prezioso  lavoro svolto, la  serietà  e la spiccata umanità, l’impegno e la dedizione che lo hanno sempre contraddistinto. Ampio il dibattito che ha toccato molti temi legati al nuovo Governo, al rapporto con il Sindacato, alla riforma del fisco, ai temi legati all'organizzazione e agli iscritti. Nel suo intervento, il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha sottolineato che "la nostra organizzazione oggi non è fuori tempo, ma occorre oggi recuperare i nostri valori ed avere capacità di innovare e mettere le persone al centro". Ha concluso i lavori il Segretario generale nazionale Ermenegildo Bonfanti. "Ci aspettiamo dal Governo una riforma del fisco che dia attenzione anche ai pensionati. Se così non fosse inizieranno ad esserci problemi, perché il mondo è veramente sulla soglia della povertà". "Domani  - ha concluso Bonfanti - sarà lo spartiacque per vedere se dalle parole passiamo ai fatti. Se non cambiasse nulla sarebbe un dramma per il paese". Le foto del Consiglio Generale FNP Cisl Marche
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11/03/2014 Macroregione, incontro Sindacati ieri a Bruxells. Presenti CGIL CISL UIL Marche
La strategia della Macroregione Adriatico Ionica avrà quest’anno il suo varo definitivo durante il semestre di presidenza italiana della UE. Anche le parti sociali hanno partecipato al percorso di confronto a livello nazionale e regionale sui temi prioritari che la caratterizzano: economia del mare, mobilità e infrastrutture, attrattività turistico-culturale, tutela dell’ambiente. A Bruxelles si sono incontrati ieri i rappresentanti dei sindacati degli 8 paesi coinvolti nella macroregione.  Presenti anche Cgil, Cisl, Uil Marche, oltre al Segretario della Confederazione Europea dei Sindacati (CES) Luca Visentini, il quale porterà all’esame del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) le istanze emerse nel corso dell’incontro. Nel suo intervento il segretario generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha evidenziato che  “è una prospettiva innovativa di cooperazione tra gli Stati e tra le regioni; l’approccio macroregionale, che va assunto nella programmazione dei Fondi europei, offre alle Marche una importante possibilità per ripensare al proprio sviluppo e alle priorità per rilanciarlo in questo periodo difficile per tante famiglie ed imprese. Secondo il segretario generale Uil Marche Graziano Fioretti “è necessario fare il possibile perché anche i sindacati abbiano la possibilità di dare un autonomo contributo, attraverso un Forum specifico che si affianchi a quelli già esistenti delle città, delle università, delle camere di commercio dell’Adriatico e dello Ionio.”  “La dimensione sociale deve essere rafforzata; favorire la creazione di occupazione nuova e di qualità sulle due sponde del nostro mare è un obiettivo che deve essere posto come priorità ulteriore rispetto a quelle già individuate nella strategia macroregionale” ha sostenuto il segretario regionale Cgil Marco Manzotti.
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10/03/2014 Al via le prime misure anticrisi 2014
Al via le prime misure anticrisi previste dall' Intesa sulle politiche di bilancio 2014 a sostegno del lavoro e della coesione sociale, siglata dalla Regione Marche e dalle Segreterie Regionali Cgil-Cisl-Uil Marche il 13 dicembre 2013:Esenzione dai ticket per lavoratori e familiari colpiti dalla crisiContributi alle imprese escluse dal campo di applicazione della Cigs che stipulano contratti di solidarietà espansiva al fine di evitare licenziamentiContributi a  sostegno del diritto allo studio universitario ai figli di lavoratori o studenti lavoratori in crisi o difficoltà lavorativaSostegno alla realizzazione di progetti a favore di docenti e personale Ata precari 
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10/03/2014 Bonanni: "Ecco i bilanci on line della Cisl dal 2002 ad oggi.
Dopo la campagna sulla riduzione delle tasse per favorire l'occupazione e la crescita dei consumi #Renzitaglialetasse, ecco #Renzirispettisindacato,  il nuovo hashtag lanciato dal Segretario Generale della Cisl sul proprio profilo Twitter e rilanciato dalla Cisl Nazionale, con il quale replica alla richiesta di trasparenza delle spese sindacali inoltrata ieri dal premier nel corso della trasmissione "Che tempo che fa". "Ecco i bilanci online Cisl dal 2002 ad oggi", scrive Bonanni, allegando il link cisl.it/risorse/ , dove sono pubblicati i bilanci della Cisl dal 2002 certificati da una società esterna. "Vieni in Cisl per l' anagrafe degli iscritti", aggiunge ironicamente Bonanni, invitando il Presidente del Consiglio a visionare la banca dati degli iscritti al sindacato.
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10/03/2014 La Cisl lancia l'hashtag #Renzitaglialetasse
La Cisl nazionale lancia anche su Twitter la sua campagna sulla riduzione delle tasse per favorire l'occupazione e la crescita dei consumi. ''L'unica strada che rilancia i consumi e l'occupazione è la riduzione delle tasse per i lavoratori e per i pensionati'', ha sottolineato Raffaele Bonanni. ''Il taglio dell' Irap fa bene alle imprese ma ora non all'occupazione. Quei pochi soldi che abbiamo, e che dobbiamo ancora trovare, con una vera lotta all'evasione fiscale, con la vendita dei beni demaniali, riformando le istituzioni e stroncando le rendite di posizione di quegli ambienti potentissimi che campano di spesa pubblica, bisogna usarli per abbassare le tasse alle famiglie dei lavoratori e dei pensionati''.
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08/03/2014 8 marzo: lavoro, dignità e libertà
Ancora tempo di crisi, una crisi prepotentemente lunga e pesante e per la quale le donne, spesso le prime a fuoriuscire dal mercato del lavoro e le ultime ad entrarvi, stanno pagando un prezzo altissimo: 3.157 donne licenziate e iscritte nelle liste di mobilità nelle Marche nel 2013 che porta alla spaventosa cifra di 45.000 il numero delle donne marchigiane disoccupate e inutilmente in cerca di un lavoro. Si raggiunge così un nuovo drammatico record per la disoccupazione femminile, prepotentemente salita al 14,6%: il valore più alto mai raggiunto finora nelle Marche e soprattutto un valore che per la prima volta è peggiore di quello medio nazionale oltre ad essere il peggiore delle regioni del Centro-Nord! Donne che non vogliono rassegnarsi e guardano con coraggio dentro ma anche oltre la crisi, vivono il presente e costruiscono il futuro di una Regione che vuole tornare a crescere. Donne che fanno i conti con un lavoro che non c’è o è precario, discontinuo, instabile, sottopagato o senza tutele. Donne che, se un lavoro ce l’hanno, ogni anno dovrebbero lavorare due mesi più degli uomini per poter avere lo stesso stipendio perché tale è il divario salariale tra uomini e donne. Donne che ancora devono scegliere se lavorare o diventare madri in un Paese che invecchia con tassi di natalità sempre più bassi. Sono quasi 3.000 le madri lavoratrici che nel quinquennio 2009-2013 hanno lasciato il lavoro alla nascita di un figlio nelle Marche, di cui 573 nel 2013: donne spesso costrette alle dimissioni per mancanza di asili, o per i costi troppo elevati dei servizi per l’infanzia o per le difficoltà a conciliare lavoro e maternità. Donne che ogni giorno si di dividono (o meglio si moltiplicano) con il lavoro dentro e fuori casa, con una organizzazione dei tempi di vita e di lavoro sbilanciata e che spesso riversa solo su di loro il peso della cura dei familiari e della casa. Da questo punto di vista, il Protocollo d’intesa per la promozione di azioni positive volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che abbiamo firmato il mese scorso con la Regione Marche, l’ANCI, l’UPI, CGIL, CISL, UIL, e le principali associazioni datoriali è per noi molto importante perché con esso, abbiamo affermato la necessità della condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne, e abbiamo concordato di promuovere, nella stipulazione di accordi collettivi di secondo livello, forme di flessibilità degli orari e modalità e forme di organizzazione del lavoro che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Questo perché siamo convinte che la difesa dei posti di lavoro si realizza anche attraverso questi strumenti. Giovani donne intrappolate nella mancanza di occupazione o in percorsi occupazionali e professionali precari, a basso reddito e che riducono la loro autonomia e libertà, ripercuotendosi inevitabilmente nelle loro scelte di vita a partire da quello di diventare madri. Per questo, proprio per l’incertezza e le difficoltà in cui ci troviamo è necessario innanzitutto tornare a creare lavoro e riportare l’attenzione sulla centralità delle donne nel lavoro e nella società e sull’importanza delle loro competenze, del loro potenziale e dei loro meriti. Occorre ribadire che il lavoro, la realizzazione, le pari opportunità delle donne sono condizioni indispensabili per uscire dalla crisi e garantire condizioni di benessere sociale per tutti, donne e uomini. Il lavoro per le donne è autonomia, dignità e libertà alle quali non possono e non devono rinunciare. E allora,  buon 8 marzo a tutte!Daniela Barbaresi (Cgil Marche)Cristiana Ilari (Cisl Marche)Claudia Mazzucchelli (Uil Marche)Ancona,  6 marzo 2014 
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05/03/2014 Pesaro: agevolazioni sulla Tasi e possibilità di pagarla in quattro rate.
Martedì 4 marzo i sindacati Cgil Cisl Uil rappresentati da Simona Ricci, Claudio Bruscoli, Riccardo Morbidelli  hanno siglato il protocollo d’intesa  con il Comune di Pesaro sul bilancio di previsione per l’anno 2014. Tante le riconferme importanti  e una novità. La Tasi, la nuova tassa sulla casa,  verrà diluita in 4 rate  e si inizierà a pagare da giugno. L’aliquota è stata confermata al  1,9 per mille e per aiutare  le famiglie in difficoltà il Comune ha erogato 600mila euro, che verranno distribuiti, in un’ottica  di equità, a  coloro che hanno un isee inferiore a 12mila euro. E’ il primo Comune nelle Marche  a sperimentare questa formula. Tra i punti cardini dell’accordo: la riconferma del fondo anticrisi (250mila euro) per sostenere le famiglie nelle spese di affitto, riscaldamento e luce;  il mantenimento dello stesso livello dell’anno scorso nell’ erogazione dei servizi sociali ed educativi, nessuna variazione sull’addizionale Irpef  che si mantiene sull’aliquota  6 per mille fino a 28mila euro, fino ad arrivare all’ 8 per mille nei redditi più alti. Grande lavoro sull’evasione fiscale: recuperati nel 2013 ben 820mila euro. “Apprezzo  la tempestività -  afferma Claudio Bruscoli -  del comune di Pesaro nell’approvare le linee  guida di bilancio e chiediamo un’accelerazione degli altri comuni della Provincia con i quali ancora non abbiamo iniziato nessuna discussione.”
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04/03/2014 Contributi a sostegno dei contratti di solidarietà difensivi.
 In attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 13.12.2013 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera 163/2014 e il Bando contenente i criteri e le modalità per il riconoscimento del sostegno ai contratti di solidarietà difensivi.Per approfondire:Bando e modulistica
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03/03/2014 Incidente sul lavoro alla CNH di Jesi : FIM CISL occorre investire sulla sicurezza
Venerdi 28 febbraio grave incidente  sul lavoro sulla linea A1 alla CNH (New Holland) di Jesi. L. M., addetto di postazione,  mentre eseguiva l’operazione per il serraggio del volano  è stato coinvolto nella caduta dell’avvitatore multiplo, rimanendo ferito al capo. L’operaio opportunamente soccorso dai colleghi è stato poi trasportato all’ospedale  di Jesi per ulteriori accertamenti. E’ stato subito proclamato  lo sciopero nelle ultime 4 ore dei turni lavorativi di venerdì.   Secondo Natalini Filippo , RLS Fim Cisl  :« La sicurezza all'interno del Plant, è ormai da tempo che non da garanzie nonostante la Direzione sia sempre informata e sollecitata da noi Rls, sui problemi continui ed emergenti che i Lavoratori ci evidenziano. Nonostante i frequenti incontri tra la direzione e gli Rls  vengono risolti i problemi più semplici rimandando nel tempo quelli che noi riteniamo più urgenti, perché a loro dire, occorrono investimenti. L'incolumità delle maestranze non può e non deve essere legata al budget».      Per Di Giacomo Franco, RLS Fim Cisl «  La nuova organizzazione del lavoro introdotta in Fiat ( WCM ), ha per primo scopo la sicurezza e l'ergonomia dei lavoratori; se ci troviamo di fronte a infortuni come questo e almeno altri cinque di questa portata, sicuramente la filosofia del WCM non è stata ben compresa da questa Direzione. Vogliamo passare da una sicurezza di immagine a una sostanziale. Chiaro che il nostro compito, non viene visto di buon occhio dalla/e Azienda/e, ma è chiaro che su questo tema faremo solo passi avanti e nessuno indietro.» ufficio stampa cisl marche  Jesi,28 febbraio 2014 Comunicato_Sindacale_28-02-2014  
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27/02/2014 Sanità, ancora troppe le criticità
In un quadro di equilibrio economico raggiunto a fatica, la sanità marchigiana presenta ancora molte criticità. Il fatto che ne abbia acquisito consapevolezza un ex-amministratore pubblico e un professionista del settore del calibro di Renato Galeazzi  è un fatto di rilievo. Negli ultimi tre anni sono state innumerevoli le occasioni in cui il sindacato ha espresso concetti analoghi. Mai però l’abbiamo trovato al nostro fianco in questo tipo di denuncia. Come le cronache evidenziano, il percorso per la firma del Protocollo sulla sanità ha segnato momenti di confronto anche molto aspro. La novità sta nell’aver laboriosamente individuato e condiviso con la Regione alcune azioni volte a favorire l’integrazione tra le reti - rafforzando quella dei servizi territoriali, delle cure primarie, della prevenzione  - insieme al tentativo di risolvere problemi annosi come la mobilità passiva e la lunghezza delle liste di attesa. Se gli impegni economici che la Regione ha assunto nel Protocollo fossero stati precisati prima, non avremmo avuto alcuna remora a chiudere la discussione già molti mesi fa. Riteniamo perciò infondata e fuorviante la lettura del Protocollo come un atto di appoggio pre-elettorale alla Giunta. E’ questa una chiave interpretativa dettata da logiche datate, fondate su un’idea di collateralismo che non ci appartiene e che puntano a vedere trame oscure, anche laddove si precisano percorsi chiari e definiti di verifica e monitoraggio delle varie azioni. Nessun acritico “via libera” alla Regione, dunque, da parte della Cisl e delle altre organizzazioni sindacali. Se anzi alcuni processi - a partire da quello teso a migliorare le condizioni dei lavoratori - non dovessero avere lo sbocco previsto, non mancheremo di intervenire. Questo è ciò che ci compete come sindacato. Lasciamo ad altri valutazioni dietrologiche, che servono solo a posizionarsi in un quadro politico spesso condizionato, specie in tema di sanità, da sterili tatticismi. Stefano Mastrovincenzo - Segretario generale Cisl Marche 
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25/02/2014 Emergenza lavoro nel pesarese: non c'è più tempo da perdere
E' un appello accorato e preoccupato quello che i tre referenti provinciali CGIL CISL UIL , Simona Ricci, Claudio Bruscoli, Riccardo Morbidelli  rivolgono a tutti gli attori sociali e istituzionali del territorio provinciale e alla Regione Marche: non c'è più tempo da perdere, occorre agire immediatamente per fronteggiare l'emergenza lavoro e le sue drammatiche ricadute sociali e individuare strategie comuni per un nuovo modello di sviluppo della nostra provincia.  I dati sono allarmanti: i disoccupati  nella provincia di Pesaro sono cresciuti in un solo anno del 54% rispetto alla media marchigiana del 39%.  Persi dal  2010 al 2013 6mila posti di lavoro nel manifatturiero  con la chiusura di 650 imprese in un solo anno (-1,7%), rispetto al dato marchigiano (-1,1%). I redditi e i consumi per abitante sono diminuiti del 3,6% e del 1,5%, un punto percentuale in più della media marchigiana.Impressionanti i numeri della cassa integrazione, sfiorano il tetto degli 11 milioni di ore nel 2013 (con un incremento anno su anno del 39,2%).  Questi dati raccontano un territorio in profondissima crisi e per questo i sindacati lanciano un appello  e   una serie di richieste alle istituzioni. “Per primo - afferma Bruscoli – vogliamo qualcuno pronto a dialogare con noi di queste tematiche. Chiediamo alla Regione Marche e al Ministero dello sviluppo economico la possibilità di applicare al territorio le misure  per riconoscere  ai settori manifatturieri, in particolare al distretto legno-mobile, le caratteristiche di area a crisi complessa”. Poi l’appello al sistema produttivo di puntare su innovazione, ricerca e occupazione qualificata. “Non c’è ripresa che tenga – continua Bruscoli – se si continua a chiudere e riaprire imprese senza investire nella qualità del processo produttivo e nell’occupazione stabile. Noi siamo disponibili a costruire un sistema di relazioni industriali  che sostenga questi processi.”  Per quanto riguarda il welfare ai Comuni della Provincia chiediamo  che rafforzino gli interventi sociali, che si rifinanziano i fondi anticrisi,  che si salvaguardi la spesa per il welfare e per i servizi educativi e si avvii un grande processo di innovazione e di messa a sistema del welfare locale. Chiediamo alla Regione, inoltre, di attivarsi immediatamente per garantire la continuità dei servizi all’impiego e alla formazione e rafforzare il proprio impegno sul tema della legalità, della lotta all’evasione e all’elusione fiscale.  Comunicato stampa CGIL CISL UIL Pesaro
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24/02/2014 Un aiuto ai figli di lavoratori ed agli studenti lavoratori in difficoltà
Nell' ambito delle misure anticrisi di cui all' Intesa sulle politiche di bilancio 2014 a sostegno del lavoro e della coesione sociale, siglata dalla  Regione Marche e dalle Segreterie regionali CGIL-CISL-UIL Marche il 13 dicembre 2013, è in arrivo un contributo una tantum per iscritti all’università, lavoratori o figli di lavoratori, in situazione di crisi e  difficoltà lavorativa.Le domande potranno essere presentate, a partire dal 3 marzo p.v., entro il termine di scadenza del 16 aprile 2013Per approfondire:Bando e modulistica
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24/02/2014 Appalti pulizie: incontro e presidio in Regione
FILCAMS-CGIL               FISASCAT-CISL                       UILTuCS- UILTRASPORTI Segreterie Regionale Marche Domani  25 febbraio ore 14.30, presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Marche ci sarà un  incontro con Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil e Uiltucs delle Marche, Miur, Direzione regionale del Lavoro e tutte le aziende coinvolte nel cambio di gestione dei servizi di pulizia in un centinaio di scuole marchigiane.Verranno discusse le gravissime problematiche relative all’applicazione senza correttivi dei parametri del nuovo appalto, dopo l’annuncio per il 4 marzo dello sciopero nazionale .Un settore che nelle Marche coinvolge oltre 300 addetti, ex Lsu e dei cosiddetti appalti storici, per i quali   non c’è ancora nessuna soluzione per la continuità occupazionale e di reddito, una vertenza che rischia di avere pesantissime ripercussioni sociali.Durante l’incontro è previsto un presidio di lavoratori sotto Palazzo Leopardi, sede dell’assessorato regionale al Lavoro. Ancona 24 /02/14                            Le segreterie regionaliFilcams Cgil – Fisascat Cisl –Uiltrasporti- UilTucs  
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21/02/2014 Approvate nuove linee guida sullo stato di disoccupazione
Con DGR 159 del 17/02/2014 sono state approvate le  Linee Guida Regionali per l'attuazione del D.Lgs. 181 del 21 aprile 2000 e s.m.i. per la regolazione e la gestione dello stato di disoccupazione nella Regione Marche.L' adozione delle nuove linee guida regionali (che sostituiscono a far data del 1 gennaio 2014, le precedenti disciplinate dalla DGR 327/2003 e s.m.i.) si è resa necessaria a seguito delle modifiche introdotte al D.lgs 181/2000 e s.m.i. dalla L. 92 del 28/06/2012 e dalla L. 99 del 09/08/2013, modifiche che sono state oggetto anche di Linee Guida Nazionali approvate in Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 22/11/2012 e in Conferenza Unificata del 05/12/2013.Tra le varie disposizioni presenti nella nuova regolamentazione regionale si segnalano le norme  transitorie che   stabiliscono appositi  criteri per il diritto alla sospensione dello stato di disoccupazione per le persone assunte entro il 31 dicembre 2013Per approfondire: comunicato stampa regionale il testo della Delibera
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21/02/2014 Sciopero al Cementificio Sacci di Castelraimondo
Le Federazioni di Categoria dei lavoratori del settore edile di Cgil Cisl Uil (Fillea, Filca Feneal) e di Ugl, insieme alla rappresentanza sindacale unitaria aziendale, su mandato dell’assemblea dei dipendenti del Cementificio Sacci  di Castelraimondo (MC) hanno proclamato 4 ore di sciopero  per venerdì 21 febbraio dalle ore 8,00 alle ore 12,00. La decisione, comunicata nel corso della conferenza  stampa di oggi, è stata presa a seguito della comunicazione, avvenuta Il 18 febbraio scorso da parte della Direzione del Gruppo, di voler aprire la procedura di mobilità per tutti i 95 dipendenti della Sacci, di cui 24 per lo stabilimento di Castelraimondo. Le Organizzazioni Sindacali e la RSU aziendale ritengono inaccettabile la proposta della Società e chiederanno, a partire dal prossimo incontro previsto per martedì 25 febbraio a Roma, di intraprendere ulteriori percorsi di ammortizzatori sociali previsti dalla normativa vigente.
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21/02/2014 Ridurre le liste d'attesa governando l'intramoenia
Le liste d’attesa per visite e prestazioni specialistiche sono un problema annoso della sanità italiana e regionale. Per risolverlo è necessario eliminare le distorsioni organizzative che comportano incredibili differenze tra i tempi d’attesa per le prestazioni erogate in regime istituzionale rispetto a quelle in libera professione. Per il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi “il punto di svolta sta nel rendere effettivamente esigibile il rispetto della normativa nazionale che impone il divieto di erogare in regime di libera professione più del 50% del totale delle prestazioni effettuate. Questo vincolo, a nostro avviso, andrebbe riferito non all’Azienda – Ente, bensì ad ogni singolo professionista che opera al suo interno, per evitare che quelli di maggiore prestigio “scarichino” prestazioni pubbliche sui loro assistenti, riservando per se stessi quelle in regime di libera professione”. Bene le azioni di cui parla il Direttore del Servizio Salute Piero Ciccarelli nell’intervista di oggi, specie sull’appropriatezza e sull’aumento dell’offerta di prestazioni. Sul primo dei due punti è necessario, in sede di accordi collettivi nazionali e regionali, vincolare i medici di medicina generale convenzionati ad una maggiore collaborazione e responsabilità in fase di prescrizione. Però serve anche altro. E’ necessario procedere da subito con una rilevazione precisa ed attendibile dei tempi d’attesa per le prestazioni più critiche, tema sul quale finora la Regione si è rivelata inefficiente. La mancanza di dati oggettivi è stata infatti alla base della mancata attuazione del precedente piano di governo (Delibera di Giunta regionale n. 1040 del 2011). Per il Segretario generale dei Pensionati Cisl Marche Mario Canale “la regolamentazione dell’intramoenia (prestazioni in regime di libera professione erogate da professionisti dipendenti del Servizio Sanitario Regionale) è la vera chiave di volta per risolvere una situazione che pregiudica scandalosamente i diritti dei cittadini in particolare pensionati, troppo spesso costretti a rivolgersi alle cure private con costi che, specie in questo momento di crisi, sono diventati insostenibili. Tanto che, come dimostrano recenti ricerche, molti rinunciano a curarsi, con conseguenze gravi sulla loro salute e con successivo aggravio di costi sul Servizio Sanitario”. Su questi aspetti il Sindacato è pronto a confrontarsi in seno al gruppo di lavoro che affiancherà il tavolo tecnico, istituito dalla Delibera di Giunta regionale n. 1 del 2014 (il nuovo Piano di governo delle liste d’attesa per la specialistica ambulatoriale) e ribadito dal Protocollo programmatico Regione - Sindacati firmato lunedì scorso.
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21/02/2014 I patronati su "Striscia": Inas esempio di correttezza e trasparenza
Sabato scorso è andato in onda su Striscia la notizia un servizio che ha messo sotto la lente di ingrandimento l’operato degli Enti di Patronato. La storia raccontata da “Striscia” mette in evidenza il comportamento scorretto di un Patronato che, per la compilazione di una domanda di disoccupazione, ha chiesto il pagamento di un corrispettivo di € 20. Si tratta di un atto molto grave perché gli Enti di Patronato non possono chiedere compensi di alcun tipo per i servizi che erogano al cittadino, così come dispone la legge 152/2001. E’ un comportamento disonesto e lesivo che rischia di gettare discredito nei confronti di Patronati come l’INAS Cisl, che come dimostrato dal servizio stesso, hanno sempre fatto della serietà, moralità, trasparenza e correttezza una questione di principio. In questi anni abbiamo dato assistenza a numero sempre crescente di persone che, a causa della complessità della legislazione e dei meccanismi di accesso alle prestazioni e ai diritti previdenziali e assistenziali, trovano in noi un punto di riferimento solido e sicuro. Nel 2013 il Patronato Inas nelle Marche ha presentato agli Enti previdenziali e assistenziali, oltre 93.000 domande per conto dei cittadini con un incremento sul 2012 del 32,5%. Abbiamo una forte responsabilità sociale e non possiamo accettare che alcuni patronati, con i loro comportamenti disonesti, compromettano l’immagine e il ruolo che abbiamo conquistato in tanti anni di attività. E’ vero anche che dalla riforma introdotta dalla legge 152 ad oggi, grazie a comportamenti compiacenti di alcuni Ministri e Presidente dell’Inps, sono stati riconosciuti Patronati non rappresentativi e privi dei requisiti previsti per poter operare,  a vantaggio di categorie professionali che hanno interesse a far pagare ogni tipo di prestazione. La legislazione prevede un sistema di controlli che se eseguiti con puntualità, è in grado di sanzionare i comportamenti illegittimi di quanti, in modo infedele, chiedono soldi per i servizi che debbono essere erogati a titolo gratuito. Il Coordinatore Regionale INAS CISL MARCHE- Fabrizio Valentini  
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19/02/2014 JP Industries, la Fim si costituisce in giudizio
La Fim (Categoria dei lavoratori metalmeccanici della Cisl) insieme ad un gruppo di lavoratori si è costituita in giudizio nel processo sulla vendita dell'ex Antonio Merloni alla J.P. Industries. Lo ha dichiarato il Segretario della Fim Cisl Marche Andrea Cocco, motivando la decisione con la volontà di difendere i lavoratori ed il lavoro. Nel frattempo slitta la seconda udienza davanti Corte di Appello di Ancona,  rinviata al prossimo 2 aprile a causa dello sciopero degli avvocati.  
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19/02/2014 Ferretti, salvati i posti di lavoro
Si è concluso positivamente ieri in tarda serata l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico tra l’azienda Ferretti e le Federazioni di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal) L’accordo raggiunto ha una durata di quattro anni ed impegna l’azienda ad una verifica periodica (trimestrale) con le Organizzazioni Sindacali sulle prospettive industriali ed economiche. Sul fronte occupazionale viene scongiurata la chiusura dello stabilimento di Forlì e vengono mantenuti gli impegni produttivi di tutti gli stabilimenti in Italia, compreso quello di Mondolfo. L’ utilizzo degli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione straordinaria e la mobilità volontaria, così come le flessibilità contrattuali in tema di orario di lavoro e la rivisitazione del premio di risultato, consentiranno all’azienda di avere risultati strutturali sul fronte dei costi ed in particolare del costo del lavoro. «Un accordo importante - secondo le Organizzazioni Sindacali - raggiunto anche grazie allo sciopero dei lavoratori dello stabilimento di Mondolfo. Abbiamo costretto l’azienda a discutere di un serio piano industriale e a far marcia indietro sul tema dei licenziamenti e degli esuberi. Ora chiederemo alle Istituzioni ed in particolare alla Regione Marche di sostenere il settore della nautica a partire dalla imminente programmazione regionale dei fondi europei 2014-2020, che possono rappresentare una opportunità per favorire progetti finalizzati a risultati di ricerca industriale innovativa»
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19/02/2014 Pulizie in appalto nelle scuole, è sciopero nazionale il 4 marzo
I lavoratori marchigiani dei servizi di pulizia in appalto nelle scuole aderiranno allo sciopero nazionale proclamato per l'intera giornata del 4 marzo prossimo. La decisione - spiegano in un comunicato unitario le Federazioni regionali di Categoria del commercio e dei servizi di Cgil Cisl e Uil  (Filcams, Fisascat e Uiltucs) - è stata presa per protesta contro la  mancata individuazione di soluzioni per salvaguardare il posto di lavoro degli otre 300 addetti nelle Marche (24.000 in tutta Italia).  Il 28 febbraio prossimo scade infatti il termine per la proroga concessa ai servizi in appalto in oltre 4.000 istituti scolastici italiani (circa 100 nelle Marche), Applicando senza correttivi i parametri del nuovo appalto si rischiano  conseguenze gravissime sui lavoratori - ex Lsu e dei cosiddetti appalti storici -  sul servizio e sugli istituti scolastici stessi. «Abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con le istituzioni regionali - dichiarano Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil E Uiltucs delle Marche - dalle quali ci aspettiamo risposte formali a sostegno dell'occupazione e di un contratto dignitoso per questi lavoratori, che da da anni un importantissimo servizio a garanzia del decoro degli ambienti scolastici dove vivono milioni di ragazzi».IL COMUNICATO STAMPA
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18/02/2014 Firmato il protocollo sulla riorganizzazione della sanità
Firmato ieri il protocollo programmatico tra la Giunta regionale e Cgil Cisl e Uil Marche, sulla riorganizzazione sanitaria e socio sanitaria.  Un accordo in cui la Regione si è impegnata su alcuni percorsi di tutela e qualificazione del personale  - copertura integrale del turn over per il 2014, stabilizzazione dei precari, sostegno finanziario ai processi di mobilità - e su azioni di rafforzamento della rete territoriale e dell’integrazione  socio sanitaria. I sindacati hanno ottenuto la garanzia di investimenti sulle Case della Salute, luogo principale del sistema delle cure primarie e dell’integrazione socio- sanitaria - ne sono previste tra 36 e 39 su tutto il territorio regionale - il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, residenziali e semiresidenziali - saranno circa 450 i nuovi posti da attivare/convenzionare per anziani, disabili e salute mentale - e il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata. Previste anche azioni di contenimento della mobilità passiva e delle liste d’attesa, per le quali verrà attivato un gruppo di lavoro con il compito di analizzare le differenze che si riscontrano nei tempi d’attesa previsti per la stessa prestazione, quando effettuata in regime pubblico piuttosto che in libera professione. «Il confronto si è sviluppato nella cornice del vincolo stringente di un equilibrio finanziario necessario per scongiurare il rischio di commissariamento della sanità marchigiana – afferma il Segretario della Cisl Marche Sauro Rossi – ciò  ha inevitabilmente condizionato il percorso segnato da ripetuti arresti e riprese “a strappi”.» «La nostra partecipazione al tavolo – prosegue Rossi – ha rappresentato un tenace esercizio di responsabilità da parte del sindacato che ha perseguito, sin dall’inizio, l’obiettivo di ridurre la distanza tra la sanità marchigiana “sulla carta”, quella ipotizzata nei vari atti deliberativi, che  la rendono un modello di riferimento a livello nazionale, e  quella reale, rispetto alla quale cittadini utenti ed operatori sperimentano ancora disagi evidenti.» Tra gli elementi qualificanti del protocollo va segnalato il tema della partecipazione, rivitalizzata attraverso la previsione di tre diversi livelli di concertazione con il sindacato (regionale, di area vasta e distrettuale) e l’apertura di una serie di tavoli di confronto su temi specifici, che saranno strumenti fondamentali per gestire i percorsi attivati dal protocollo. SCHEDA DI SINTESI DEL PROTOCOLLO IL TESTO DEL PROTOCOLLO
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17/02/2014 Cittadinanza europea e lavoro in Europa
L’anno appena concluso è stato dedicato dall’Unione Europea al tema della cittadinanza europea. Questa scelta, che dalla celebrazione deve passare ora ad una riflessione concreta, appare ogni giorno di più in tutta la sua centralità. In particolare per una organizzazione sindacale, che vede nel lavoro uno dei diritti di cittadinanza maggiormente messo in discussione in un' epoca di grande transizione come quella che stiamo vivendo. Essere cittadini e lavoratori in movimento all’interno dell’Unione appare oramai non solo una opportunità o un diritto da rendere sempre più esigibile ma, prima ancora, una necessità verso la quale tendere di fronte alla forte compromissione della coesione sociale legata, soprattutto nel contesto italiano, ad un mercato del lavoro avaro di certezze: sia per i giovani che vi muovono i primi passi; sia per chi da adulto si ritrova a dover ricostruire un futuro professionale; sia per chi, come famigliare, si trova costretto a prendere in carico le conseguenze di un problema che immaginava consegnato all’autonomia delle generazioni a lui future, ai suoi figli, ai suoi nipoti. Da qui nasce l’idea di mettere a disposizione una iniziativa per tutti coloro che in Cisl, a vario titolo, si stanno interrogando su come essere vicini oggi a chi è in difficoltà a causa del lavoro. In particolare la Cisl Marche e la Federazione Nazionale Pensionati Cisl delle Marche, grazie al contributo ideativo apportato in questa occasione dai rispettivi Coordinamenti Donne, vogliono continuare a coltivare in maniera inclusiva la loro riflessione e la loro progettualità sui bisogni delle persone che abitano questa epoca, condividendole con gli uomini e con le donne, insieme tra generi e generazioni. In questa direzione, il desiderio è quello di aggiungere un ulteriore tassello ad alcune delle attenzioni sviluppate negli ultimi anni dalla Federazione dei pensionati e dall’intera Cisl marchigiana: scoprire nell’incontro tra generazioni una risorsa e non un conflitto; imparare a sostenere giovani e adulti nel navigare all’interno di un mercato del lavoro che sta rimettendo in discussione la vita di tanti (lavoratori, famiglie, reti parentali, comunità territoriali). L’iniziativa, programmata per il 20 febbraio 2014 presso il CONERO BREAK di Ancona (Via Albertini, 6, a 600 mt dall’uscita del casello di Ancona Sud, direzione Baraccola), vedrà la presenza di esperti interni ed esterni alla Cisl. Si tenterà anche di coinvolgere in chiave di testimoni alcuni giovani e adulti che hanno già avuto o vorrebbero avere esperienze di lavoro in Europa.  IL PROGRAMMA9.00 - Apertura lavori (Lorenza Mancini, Coordinatrice donne Fnp Cisl Marche)9.30 - I diritti dei cittadini europei (Silvia Spinaci, Dip. Ricerca, Formazione e Sviluppo Organizzativo, Cisl Marche)10.15 - Dibattito11.00 - Pausa11.15 - Il fenomeno dell’emigrazione degli Italiani in Europa oggi (Delfina Licata, redattrice Rapporto italiani nel mondo 2013, Fond. Migrantes della CEI)12.00 - Dibattito12.45 - Pranzo14.00 - Accompagnare al lavoro in Europa nelle Marche La mappa dei servizi presenti nel territorio regionale (Roberta Fabretti, Informagiovani Cisl Ancona, staff area Mercato del Lavoro Cisl Marche) La mappa delle aspettative e dei bisogni dei lavoratori “europei” (Testimonianze)  15.00 - Orientare al lavoro in Europa: senso, approcci e competenze di un modo nuovo di essere vicini ai lavoratori (Bernd Faas, consulente, formatore e orientatore, Eurocultura, Vicenza) 15.45 - Dibattito16.45 - Conclusioni (Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche) 
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14/02/2014 Crisi settore nautico: Cisl di Fano in allarme
Il giorno 18 ci sarà al MISE l’incontro tra la Ferretti e le OO SS per la vertenza che si aperta con la dichiarazione dell’azienda a procedere alla chiusura dello stabilimento di Forlì e lo spostamento dei lavoratori presso i siti produttivi di Cattolica e La Spezia, annunciando anche un esubero di 55 dipendenti. Auspichiamo che in questo incontro la proprietà manifesti realmente le sue intenzioni riguardo :il futuro di questo prestigioso marchio; agli investimenti per l’introduzione di nuovi prodotti; la presentazione di un piano industriale credibile e funzionale per il potenziamento di questo marchio. La vertenza del gruppo Ferretti pone tutta un serie di interrogativi anche sullo sviluppo industriale del nostro territorio e sulle dimensione della disoccupazione A fine 2013 sono state licenziate più di 800 lavoratori, nelle imprese con più di 15 dipendenti, e quasi tutte le aziende stanno ricorrendo all’utilizzo degli ammortizzatori sociali Cassa integrazione guadagni straordinaria e contratti di solidarietà. Paradossalmente in questi primi mesi dell’anno ci sono state più di 200 ASSUNZIONI CON CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE , segno che alcune aziende soprattutto metalmeccaniche hanno commesse e lavoro. Denunciamo altresì in alcuni casi , un uso improprio degli ammortizzatori sociali e per questo invitiamo gli organi ispettivi a controllare il corretto uso deli Ammortizzatori sociali.La crisi ha praticamente dissolto tutto il sistema nautico del nostro territorio perdendo cosi le competenze e le professionalità di aziende e di lavoratori. Nel nostro territorio siamo difronte ad una desertificazione industriale con capannoni chiusi e con intere aree abbandonate e dismesse. La nautica nonostante la crisi deve essere sostenuta rilanciando e sostenendo con al riqualificazione del proto il suo dragaggio e il completamento della darsena dedicata agli Yacht che oggi si presenta in uno stato di abbandono e di incuria per rilanciare la manutenzione e il rimessaggio degli Yacht che durante i mesi invernali necessitano di manutenzione e cura. In questa prospettiva ci piacerebbe saper a che punto è la famosa strada di collegamento con il porto? E’ svanita con la crisi o i nostri politici si sono dimenticati che il sistema manifatturiero si sostiene e si sviluppa anche con le infrastrutture. Si riattiverebbe cosi una filiera dedicata a questo settore e si rilancerebbe una parte significativa del nostro settore manifatturiero.La Cisl di Fano chiede pertanto di avviare un confronto territoriale sul futuro del nostro settore manifatturiero sulle politiche di sostegno alle imprese e sulle misure da metter in campo per la riqualificazione del territorio industriale e per la ricollocazione degli operai espulsi dal ciclo produttivo. Per questo la Cisl di Fano invierà nei prossimi giorni una richiesta ufficiale di convocazione alle forze istituzionali per affrontare la situazione occupazionale del territorio fanese e per discutere in quella sede le misure necessarie per il rilancio del sistema produttivo, tenuto conto anche della prossima programmazione dei fondi europei totalmente assenti dal dibattito politico e istituzionale locale. E’ chiaro che in mancanza di risposte la Cisl di Fano avvierà una intensa fase di informazione fra i lavoratori e la cittadinanza riguardo alla vertenza territoriale.Giovanni GiovanelliResponsabile Cisl di Fano
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14/02/2014 Indesit: i risultati dell'incontro del 12 febbraio
COMUNICATO FIM CISL SULL’ INCONTRO SINDACALE DEL 12 FEBBRAIO  Il giorno 12 febbraio si è tenuto a Roma un incontro tra la direzione del gruppo Indesit, Fim Fiom Uilm Nazionali e il Coordinamento delle Rsu del gruppo.Nel corso della riunione sono stati forniti alcuni dati relativamente ai risultati del gruppo per il 2013 ed è stato discusso il tema della maturazione degli istituti salariali durante la cassa integrazione straordinaria.Risultati 2013L’ Azienda ha comunicato che il 2013 si conferma a consultivo un anno difficile: il  fatturato diminuisce come anche l' ebit e il risultato netto.Tra i fattori determinanti di questo risultato ci sono  i cambi rublo/euro e sterlina/euro il calo delle vendite nel mercato russo.Valutazioni più precise in merito, anche per quanto riguarda la componente del PDR legata alla redditività 2013, saranno disponibili nei prossimi giorni.RateiFacendo seguito a quanto già detto il 28 gennaio, in occasione della firma del' accordo sulla Cigs in sede ministeriale, l'Azienda ha confermato che la rotazione verrà effettuata per garantire  una  corretta distribuzione dei costi e delle opportunità tra tutti i lavoratori.La cassa integrazìone sarà consistente in ragione della scelta condivisa con l’ accordo di dicembre 2013 di non effettuare licenziamenti e garantire la stabilità occupazionale.In particolare per lo stabilimento di Caserta nel 2014 si accentuerà l' utilizzo della cigs che andrà poi riducendosi nella seconda parte del' anno con l' arrivo delle nuove produzioni.Un fenomeno analogo è prevedibile per gli stabilimenti fabrianesi nel 2015.Questo produce effetti sulla prestazione lavorativa e  sulle retribuzioni, non solo,per quanto riguarda la parte direttamente legata al lavoro svolto ( le ore di cigs sono indennizate dall’ Inps con una retribuzione oraria definita per legge ) ma anche per gli istituti indiretti.Il criterio di maturazione degli istituti finora adottato dall' azienda durante i periodi di Cigo è il seguente�    13ma: riproporzionamento in base alle ore lavorate�    Ferie PAR, PDR, Premio feriale riproporzionamento in base alla presenza di retribuzione superiore o inferiore al 50% delle giornate retribuite nel mese.L’ uso intenso della Cig, qualunque sia il criterio utilizzato, ne ridurrà  la maturazione; per questo abbiamo chiesto all’ Azienda di valutare modalità che consentano ai lavoratori il minore danno considerato che il sacrificio salariale consistente.Nel corso della riunione di ieri è stata avanzata dalla Direzione Aziendale una proposta così fatta:- mantenimento della prassi in atto per la 13.ma- riproporzionamento in base alle alle settimane di Cig di tutti gli altri istituti- garanzia di maturazione del 50% nel caso le settimane lavorate non siano almeno il 50% di quelle lavorabili.Consideriamo questa proposta al di sotto delle attese ed insufficiente.Inoltre riteniamo che il Premio di Risultato, nato dalla contrattazione fatta col Gruppo Indesit, meriti particolare attenzione e debba essere preservato, valorizzato e non decurtato in quanto:�    rappresenta salario incentivante per quanto riguarda produttività, qualità, e presenza al lavoro.�    usufruisce di un migliore trattamento fiscale  per il lavoratore.L’ Azienda ha comunicato nella parte conclusiva della riunione che in mancanza di un accordo procederà comunque al riproporzionamento di tutti gli istituiti come fanno la maggior parte delle aziende ed è consentito dalla legge.Noi chiediamo alla Direzione Aziendale di rivedere questa posizione: abbiamo condiviso un accordo complicato che ha bisogno di essere ben gestito ed applicato per produrre esiti positivi; non è un buon inizio una decisione unilaterale che non tenga conto della necessità di coinvolgere positivamente i lavoratori della Indesit in questo complesso processo e contemporaneamente delle necessità di proteggerne il salario.                           Roma, 13 febbraio ’14
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12/02/2014 Macroregione, incontro Sindacati ieri a Bruxells. Presenti CGIL CISL UIL Marche
La strategia della Macroregione Adriatico Ionica avrà quest’anno il suo varo definitivo durante il semestre di presidenza italiana della UE. Anche le parti sociali hanno partecipato al percorso di confronto a livello nazionale e regionale sui temi prioritari che la caratterizzano: economia del mare, mobilità e infrastrutture, attrattività turistico-culturale, tutela dell’ambiente. A Bruxelles si sono incontrati ieri i rappresentanti dei sindacati degli 8 paesi coinvolti nella macroregione.  Presenti anche Cgil, Cisl, Uil Marche, oltre al Segretario della Confederazione Europea dei Sindacati (CES) Luca Visentini, il quale porterà all’esame del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) le istanze emerse nel corso dell’incontro. Nel suo intervento il segretario generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha evidenziato che  “è una prospettiva innovativa di cooperazione tra gli Stati e tra le regioni; l’approccio macroregionale, che va assunto nella programmazione dei Fondi europei, offre alle Marche una importante possibilità per ripensare al proprio sviluppo e alle priorità per rilanciarlo in questo periodo difficile per tante famiglie ed imprese. Secondo il segretario generale Uil Marche Graziano Fioretti “è necessario fare il possibile perché anche i sindacati abbiano la possibilità di dare un autonomo contributo, attraverso un Forum specifico che si affianchi a quelli già esistenti delle città, delle università, delle camere di commercio dell’Adriatico e dello Ionio.”  “La dimensione sociale deve essere rafforzata; favorire la creazione di occupazione nuova e di qualità sulle due sponde del nostro mare è un obiettivo che deve essere posto come priorità ulteriore rispetto a quelle già individuate nella strategia macroregionale” ha sostenuto il segretario regionale Cgil Marco Manzotti.
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11/02/2014 Fiducia al Governo su Azioni ed Alitalia
Fiducia al Governo sul tema del collocamento in Borsa di una quota minoritaria della azioni di Poste Italiane. L'ha espressa ieri Dario Dominici, Segretario generale della SLP, il Sindacato dei postali della Cisl Marche, nel corso del Consiglio direttivo regionale di Categoria. «Il 35% del capitale è già detenuto da anni da Cassa depositi e prestiti - sostiene Dominici - mentre il processo di partecipazione costituirà un modello anche per altre aziende del paese e ci consentirà di allontanare il pericolo dello spacchettamento della azienda che ipotecherebbe la sua stessa esistenza». Semaforo verde anche sul tema Alitalia. «Non vedo perché avremmo dovuto scoraggiare il management da una partecipazione ha consentito di salvare 17.000 posti di lavoro e che consentirà, in un paio di anni, il rientro delle somme impegnate e la raccolta di ulteriori ricavi per il gruppo». Più di 200 persone hanno partecipato al Consiglio Direttivo. Gruppo dirigente, Rsu, quadri, attivisti, iscritti e simpatizzanti provenienti da tutta la Regione. Un incontro arricchito dai contributi del Segretario generale aggiunto nazionale Luca Burgalassi e dal Segretario della Cisl regionale Sauro Rossi. Si è parlato anche di rinnovi contrattuali - il 2014 dovrebbe essere l'anno del rinnovo della parte sia normativa che economica del contatto collettivo nazionale -  e del Testo unico sulla rappresentanza, «frutto di un accordo storico che scongiura incursioni e intrusione della legislazione ordinaria in tema di contrattazione e che rafforza il ruolo delle parti sociali, cui viene riconosciuta la capacità di assumersi responsabilità per il bene dei lavoratori che rappresentiamo e del Paese».
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07/02/2014 Ancona, emergenza sociale: rilanciare il dialogo contro ogni prevaricazione
Questa città vive una stagione difficile. Emergenze sociali si scontrano con la difficoltà di affrontarle in maniera serena, lungimirante e senza estremismi. Occorre abbassare i toni e riprendere il filo del ragionamento per evitare che si arrivi ad atti inaccettabili come avvenuto con la violazione della sede del Partito Democratico della provincia di Ancona. Cgil Cisl e Uil ritengono ineludibile il rilancio del dialogo tra tutti i soggetti sociali che intervengono sulle emergenze cittadine, a partire da quella abitativa. Siamo fermamente contro ogni forma di prevaricazione che impedisce la costruzione di soluzioni condivise ai gravi problemi della città e che serve più a garantire la visibilità dei singoli che a risolvere i problemi delle persone coinvolte. Per questo è necessario dare continuità e concretezza al percorso sulle fragilità sociali della città, avviato la scorsa settimana tra Organizzazioni sindacali, mondo associativo e Istituzioni, dandogli obiettivi definiti, attori competenti e risorse certe.
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07/02/2014 Nuove risorse per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro
foto da cronache maceratesi Più flessibilità nel lavoro delle donne con figli piccoli, e anche dei padri. Una strategia di intervento condivisa per migliorare le condizioni di vita e lavoro di lavoratori e lavoratrici è l'obiettivo del protocollo di intesa firmato in Regione dall'assessore ai Diritti e Pari opportunità, con Anci, Upi, organizzazioni sindacali regionali (Cgil, Cisl, Uil) e Associazioni regionali dei datori di lavoro (Confapi, Confesercenti, Cgia, Cna, Cia, Coldiretti, Confcooperative, Confindustria, Comitato Imprenditoriale Femminile). Un contributo statale di 381.600 euro sarà messo a bando e destinato alle aziende con madri lavoratrici che hanno partorito e che hanno figli fino a 10 anni di età (con priorità fino a tre anni). La flessibilità dovrà interessare anche i padri, con una primalità alle aziende che la proporranno. Il bando finalizza risorse a sostegno delle imprese che insieme ai lavoratori, nella logica della contrattazione  mettono in atto progetti di conciliazione che vanno dalla flessibilità oraria, al part time, alla formazione, anche sperimentando nuove forme di organizzazione del lavoro, e promuovendo intese per un approccio integrato sul territorio con gli enti locali. Per  Cristiana Ilari del coordinamento donne Cisl Marche « la firma del protocollo  è  il risultato di un  percorso di concertazione iniziato nel settembre scorso e che ci ha visto promotrici attive della rete che ha coinvolto le Istituzioni e le Associazioni datoriali.  Pur nella crisi siamo riuscite a mettere in campo delle risorse per il bando, il cui Protocollo di Intesa costituisce l'opportuna premessa politica». «Il Sindacato - prosegue Ilari - si impegna  quotidianamente perché donne e uomini abbiano dignità e pieno diritto di cittadinanza a partire dal lavoro. Per questo siamo attivi nel territorio sul doppio fronte della violenza e della conciliazione, rendendoci promotrici o partner attive di varie iniziative in rete con Comuni, Provincie e Regione, Commissione Regionale Pari Opportunità, Associazioni, Consigliere di Parità. «La promozione della conciliazione - ricorda l'Assessore regionale alle pari opportunità Paola Giorgi - è un fattore di competitività del territorio e può contribuire a rilanciare l'economia e ad aumentare il benessere delle persone e delle famiglie.  Il progetto, con la diretta regia regionale, richiede una forte condivisione da parte dei vari attori sociali e istituzionali del territorio, per rendere effettivo un sistema di interventi che favorisca la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro e allo stesso tempo incoraggi lo sviluppo dell'occupazione femminile».IL PROTOCOLLO D'INTESA
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06/02/2014 Gruppo Ferretti, sciopero il 10 febbraio
Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori di tutti gli stabilimenti della Ferretti. Il Coordinamento sindacale nazionale del gruppo ha proclamato 4 ore di sciopero per lunedì 10 febbraio in  tutti i cantieri del gruppo. Altre 4 ore saranno effettuate con modalità ancora da definire. L’incontro del 5 febbraio scorso, tra i vertici del Gruppo e il coordinamento sindacale composto dai Sindacati di Categoria degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea  Filca e Feneal) e dalle rappresentanze sindacali unitarie (RSU) aziendali, non ha cambiato il giudizio negativo rispetto al piano industriale, che prevede tra l'altro, la chiusura dello stabilimento di Forlì. In un comunicato unitario Fillea, Filca e Feneal spiegano le ragioni della mobilitazione «Continuano a non essere chiari gli obiettivi produttivi e commerciali, non è dato sapere quale sia la reale situazione finanziaria dell'impresa. Insomma non abbiamo avuto la possibilità di discutere un vero e proprio piano industriale.» Forte è la preoccupazione anche per lo stabilimento CRN di Ancona. «Continuano ad essere risibili i risparmi collegati alla chiusura dello stabilimento forlivese  - proseguono i Sindacati  -  così come c'è un'evidente sproporzione tra i risparmi effettivi (nel 2014 non si andrà oltre i 2 milioni di euro) e le conseguenze sociali ed occupazionali che si produrranno.» Per l'11 febbraio  è convocato un tavolo con le Regioni Marche ed Emilia Romagna. Nell’occasione  i sindacati formalizzeranno per iscritto le proprie proposte. L'apertura urgente di un tavolo è stata richiesta anche al  Ministero dello sviluppo economico. Per il sindacato  gli obiettivi di contenimento dei costi fissati nel piano sarebbero ampiamente raggiungibili senza produrre conseguenze irreversibili e traumatiche sul piano occupazionale e  sociale. Il timore è che la chiusura dello stabilimento di Forlì rappresenti l'inizio di una fase di disinvestimenti, con conseguenze su tutto il gruppo e sull'indotto». L’azienda ha assunto più volte l’impegno - non mantenuto - di utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali disponibili per affrontare la difficile situazione di mercato, prima di considerare interventi che abbiano effetto sull’ occupazione. Nei mesi scorsi diversi lavoratori hanno manifestato la volontà di aderire alla procedura di mobilità volontaria e incentivata ancora in corso, anche per questa via potrebbe esserci una soluzione non traumatica per i lavoratori. Nel frattempo sono ancora numerose le attività  effettuate all’esterno del gruppo o affidate in appalto, mentre in una fase di contrazione delle attività avrebbe senso concentrare alcune di queste lavorazioni sullo stabilimento di Forlì. «Ci sono pertanto tutte le condizioni - concludono Fillea, Filca e Feneal - per avviare una vera discussione sulla revisione del piano industriale senza mettere inutilmente in discussione tanti posti di lavoro, camuffandoli con dei trasferimenti».LE FOTO DELLO SCIOPERO IL COMUNICATO STAMPA
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06/02/2014 Accordo sulla rappresentanza e sulla contrattazione: istruzioni per l'uso
Circa cento sindacalisti della Cisl oggi al “Conero Break” di Ancona, in un incontro concluso da Luigi Sbarra segretario della Cisl Nazionale e organizzato per valutare il Testo Unico sulla Rappresentanza, intesa raggiunta il 10 gennaio scorso tra Cgil Cisl Uil e Confindustria. L’Accordo segna davvero una svolta sui temi della rappresentanza sindacale e della contrattazione, che in questi anni hanno visto posizioni contrastanti tra i sindacati, nel mondo delle imprese, nel dibattito politico e perfino nelle sentenze della magistratura del lavoro. «Avere regole chiare e certe nei rapporti è importante, perché ogni sforzo ora deve essere teso a favorire la creazione di nuovo lavoro, in questa fase così difficile per tante persone, per tante famiglie». ha dichiarato il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. L’accordo fissa il criterio per la misurazione della rappresentanza sindacale a livello nazionale e aziendale, tramite un mix tra numero degli iscritti a ciascuna organizzazione sindacale e voti ricevuti nella elezione delle RSU. Si stabiliscono inoltre la titolarità ed efficacia della contrattazione collettiva nazionale ed aziendale e le modalità volte a garantire l’effettiva applicazione degli accordi sottoscritti nel rispetto delle regole concordate. «Siamo convinti che un' efficace misurazione della rappresentatività e la garanzia di piena attuazione degli accordi raggiunti favoriscano da un lato un salto di qualità nelle relazioni industriali e dall’altro contribuiscano a dare maggiori certezze anche a chi voglia investire nel nostro Paese» è stata la conclusione del Segretario nazionale Cisl Luigi Sbarra. Nelle prossime settimane l’Accordo sarà illustrato anche ai lavoratori marchigiani in una serie di incontri e assemblee nei luoghi di lavoro.
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06/02/2014 Rinviato lo sciopero dei trasporti
Le Segreterie nazionali delle Categorie dei trasporti di Cgil Cisl e Uil (Filt, Fit e Uiltrasporti) hanno deciso il differimento dello sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del trasporto pubblico locale programmato per l’intera giornata del prossimo 5 febbraio. La decisione è stata presa in considerazione in considerazione delle gravi condizioni di mobilità provocate dall'intenso maltempo, che ha colpito gran parte del territorio nazionale, e dell'invito della Commissione di Garanzia. Le Segreterie nazionali, con successiva comunicazione riprogrammeranno lo sciopero nazionale ad altra data.
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31/01/2014 Tutelare l'occupazione, le retribuzioni e la professionalità dei lavoratori
Oltre duecento delegati in rappresentanza dei circa 15.000 dipendenti del Comparto delle Autonomie Locali marchigiani ( di cui 2.200 operanti presso le cinque province ), parteciperanno all'attivo unitario di lunedì 3 febbraio 2014 ore 9,30  presso il Conero Break di Ancona   Nel corso dell'attivo si lancerà la mobilitazione dei lavoratori del Comparto Autonomie (Comuni, Province) con al centro la sfida sindacale per la riorganizzazione dei servizi, il recupero di risorse dai costi della politica ed il taglio delle consulenze, con l'obbiettivo di dare ossigeno a retribuzioni base  ferme da cinque anni e con salari accessori ih costante calo e con decisioni unilaterali di recupero ai dipendenti di risorse avviate da alcuni enti in seguito ad ispezioni del Ministero economia e finanza.   Fp Cgil /Cisl/ Uil Marche chiedono poi alla Regione che si attivi quanto prima il tavolo regionale , previsto dall'accordo nazionale sottoscritto con il Governo il 19 novembre 2013 , per condividere  a livello regionale un percorso teso sancire il principio che il riordino istituzionale ed organizzativo del sistema delle autonomie abbia alla sua base la salvaguardia dei livelli occupazionali. Il tavolo dovrà vedere la partecipazione anche delle rappresentanze delle autonomie (ANCI e UPI) stante anche i percorsi di associazionismo previsti dalla normativa e che dovranno vedere la Regione definire le dimensioni territoriali ottimali per la gestione associata delle funzioni fondamentali dei Comuni. Una Regione - la nostra - che deve  assolvere  al ruolo di guida, sostegno e supporto ai Comuni nel processo di aggregazione, puntando alla valorizzazione di  quando esiste già sul territorio quale l' esperienza positiva e consolidata rappresentata dagli Ambiti Sociali Territoriali alla quale fare riferimento.   Sono indispensabili percorsi di risoluzione da applicare a livello locale, che permettano di evitare l'esplodere della vertenzialità e che favoriscano un clima positivo, a garanzia della sostenibilità dei servizi ai cittadini. I contratti decentrati vanno rilanciati, le norme sulle assunzioni e sul contenimento della spesa per il personale vanno riviste, la riorganizzazione dei servizi sul territorio va incoraggiata.                Le Segreterie Regionali FP CGIL     CISL FP    UIL FPL                                                                   A.Pertoldi   L.Talevi  C.Santini        Ancona 31 gennaio AttivoUnitario Attivo Regionale Unitario AALL 03-02-2014
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30/01/2014 Scenari e regole del mercato del lavoro
   Parlare di lavoro ai giovani in tempo di crisi: è’ questa la sfida che la CISL delle Marche affronterà Lunedi sera  3 Febbraio presso la Casa giovani della Diocesi di Fano all’interno del percorso di formazione promosso dalla Pastorale giovanile  della Diocesi  di Fano. Quali sono le risposte che il sindacato offre ai giovani, quali percorsi di aggregazione e di confronto per continuare ad affrontare questa crisi nella condivisione di un percorso che  aperto al confronto al dibattito nella ricerca di un nuovo orizzonte culturale sociale ed economico  permetterà di creare condizioni di sviluppo  più eque e solidale. Interverranno Francesco Quagliani (Cisl Marche) e Giovanni Giovanelli (Responsabile Cisl Fano)   
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29/01/2014 Utenti TeleTu, Adiconsum trova accordo sulle fatture insolute
Buone notizie per gli  utenti della compagnia telefonica TeleTu, ora Vodafone, che stanno ricevendo in questi giorni la richiesta di  pagamento per fatture insolute da parte della società di recupero crediti GE.RI. Gestione Rischi S.r.l . Adiconsum rende noto ai consumatori di aver siglato un accordo bilaterale con la suddetta società volto ad instaurare un nuovo rapporto tra operatori del recupero crediti ed i consumatori/debitori.  Le iniziative messe in atto prevedono, in particolare, l’istituzione di: un canale gestione reclami GERI - ADICONSUM preferenziale per risolvere bonariamente eventuali controversie sulla gestione delle attività di recupero da parte di GERI HDP; una Commissione di conciliazione paritetica per la risoluzione stragiudiziale delle eventuali controversie relative all’attività di recupero credito da parte di GE.RI. Gestione Rischi S.r.l.; l’attivazione di un numero dedicato ai consumatori associati Adiconsum, prima assistenza ed orientamento su eventuali problematiche connesse alle attività di recupero. Invitiamo tutti consumatori destinatari delle lettere di GE.RI. S.r.l. a contattare le nostre sedi Adiconsum per la risoluzione  della posizione debitoria.
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29/01/2014 Sielpa, arriva la sentenza di fallimento
foto da cronache maceratesi Lunedì scorso il Tribunale di Macerata ha dichiarato il fallimento della Sielpa, che con i due stabilimenti di Cingoli e Appignano rappresentava una delle più importanti società del settore edile del centro italia. L'istanza era stata presentata dai sindacati a seguito del mancato rispetto da parte della proprietà, di una serie di accordi sottoscritti negli anni scorsi. Sono circa 60 i lavoratori che da novembre non percepiscono nessuno stipendio e che devono ricevere diverse mensilità arretrate. Per loro i sindacati chiedono ora l'apertura di un  percorso di ammortizzatori sociali che passa per la richiesta di cassa integrazione straordinaria. L'alternativa è il licenziamento e la mobilità. Sebbene sia possibile individuare specifiche responsabilità in capo alla proprietà, il fallimento di un'impresa così importante  è una sconfitta per tutti. Allo stesso tempo è la condizione necessaria per sbloccare una situazione insostenibile e per provare a ripartire. Lavoratori e sindacati rivolgono un appello a istituzioni e investitori, sollevando l'attenzione sulla realtà produttiva della Sielpa, che esprime ancora importanti potenzialità. "Abbiamo chiesto un incontro urgente con il curatore fallimentare - sostiene Primo Antonelli della Filca (edili) Cisl, per calcolare i crediti dei lavoratori e valutare insieme il percorso di accesso alla cassa integrazione straordinaria, ma anche per fare attenzione alla gestione ordinaria dell'azienda e alle scelte future da attuare per garantirle un futuro".
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23/01/2014 Allarme per la mancata ripresa dei lavori sulla A 14
Le segreterie provinciali delle Categorie degli edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal) di Ancona denunciano in un comunicato stampa la mancata ripresa dei lavori sul Lotto 4 della Terzia Corsia A14 Senigallia – Ancona Nord.  A novembre 2013 il Consorzio Samac e Autostrade per l'Italia, dopo mesi di trattativa, avevano finalmente firmato un nuovo contratto per la ripartenza dei lavori. Ai  ripetuti annunci di ripresa dei lavori, da ultimo quelli del  Ministero delle Infrastrutture e della Regione Marche, non ha mai fatto seguito un reale rientro in cantiere dei circa 130 lavoratori del Consorzio Samac e dei circa 250 lavoratori delle aziende in sub-appalto e di fornitura. Lavoratori che da  maggio sono  stati sospesi in cassa integrazione. Le Segreterie provinciali degli edili di Cgil Cisl e UIl si dicono  "preoccupati per uno stop che dura ormai da 10 mesi.  Auspichiamo che, in tempi brevi, si possano rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla rioccupazione dei lavoratori e al pagamento delle mensilità arretrate dei dipendenti della Samac, che dal mese di luglio non stanno percependo il loro salario". "Al contrario - concludono - la mancata ripresa dei lavori provocherebbe una profonda ferita occupazionale per il territorio, che acuirebbe la già pesante crisi del settore delle costruzioni in provincia e nella Regione".COMUNICATO TERZA CORSIA A14
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21/01/2014 Rappresentanza, ecco le nuove regole
(Dal sito della Cisl Nazionale) Il Consiglio generale della Cisl del 15 gennaio scorso ha deciso di promuovere l'organizzazione di  Assemblee in tutti i posti di lavoro per far conoscere, valutare ed applicare l' accordo sulla rappresentanza raggiunto il 10 gennaio scorso tra Cgil Cisl Uil e Confindustria. «Il Consiglio Generale della CISL, riunito a Roma il 15 gennaio 2014 - si legge nel testo dell'Ordine del giorno approvato oggi all'unanimità - valuta l'Accordo Interconfederale tra CGIL, CISL, UIL e Confindustria relativo al Testo Unico sulla rappresentanza del 10 gennaio, un risultato di grande rilievo per i lavoratori, la CISL, il movimento sindacale confederale italiano, la crescita democratica, sociale ed economica dell'Italia, per lo stesso sindacato europeo, per le proiezioni possibili con il necessario impegno unitario». L'Accordo conclude il lungo percorso riformatore iniziato con la Piattaforma unitaria del maggio 2008 e che ha avuto progressi decisivi nell'Accordo sulle relazioni industriali e sulla democrazia sindacale del giugno 2011, nei rinnovi contrattuali e di secondo livello, nel Patto sulla produttività, dell'ottobre 2012, nell'Accordo per la detassazione sul salario di produttività dell'aprile 2013, su quello relativo alla rappresentanza del 31 maggio 2013, ora puntualmente regolamentato. L'Accodo è un modello, con gli opportuni adattamenti, per gli ulteriori accordi con le altre organizzazioni datoriali. E' stato un percorso travagliato nei rapporti unitari. Si sono misurate strategie diverse, quella partecipativa e della responsabilità e quella rivendicativa e conflittuale. Decisiva è stata la determinazione della CISL. Una strategia riformatrice rispetto alle esigenze di un sistema produttivo che per crescere in competitività e in produttività, con il relativo salario incentivato, ha necessità della partecipazione dei lavoratori rispetto alle innovazioni, alla formazione, alle professionalità, alle flessibilità delle prestazioni, allo sviluppo della bilateralità. L'Accordo è una straordinaria riforma istituzionale con la responsabilità di tutte le forze sociali, mentre il sistema politico sulle riforme continua a dibattersi in grandi difficoltà e fino ad ora nella inconcludenza. C'è chi è tornato ora a prospettare, con una vecchia visione statalista e giuridicistica, una legge sulla rappresentatività che aprirebbe uno scontro sulla natura e la concezione stessa del sindacato, dei rapporti tra l'autonomia del sociale, dei corpi intermedi, la politica e le istituzioni, tra la società e lo Stato, sui valori più profondi della sussidiarietà. L'Accordo riafferma, invece, l'autonomia del sociale per la regolamentazione dei rapporti di lavoro, per la validazione dei contratti collettivi, per la certificazione della rappresentanza e della rappresentatività. Nelle procedure di raffreddamento e sanzionatorie, in caso di inadempienze, vincolanti parimenti per associazioni datoriali e sindacali, non vi è nessuna "espropriazione di diritti sindacali", ma l'assunzione coerente di responsabilità rispetto al pattuito. L'accordo rafforza lo sviluppo dell'intero disegno della democrazia economica che deve fare ulteriori passi avanti sul terreno della partecipazione dei lavoratori sul piano finanziario e della governance aziendale. Per il Segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni «è una svolta epocale che cambia decisamente nel nostro paese il volto delle relazioni industriali che passano da un sistema antagonistico e conflittuale, ad un sistema partecipato, moderno e ben governato». «Si apre ora - prosegue Bonanni - una stagione che può favorire la buona economia. Dopo l'accordo sulla produttività e la contrattazione aziendale, abbiamo aggiunto oggi un tassello fondamentale per il rispetto degli accordi, con reciproche garanzie sia per il sindacato, sia per le imprese. Abbiamo rifondato le relazioni industriali nel nostro paese, avvicinandoci sempre più al modello occidentale. Questo lo si deve certamente al coraggio e alla costanza di tanti sindacalisti e di tanti imprenditori che ci hanno creduto fino in fondo. «Siamo convinti - conclude il leader della Cisl - che questo accordo sulla rappresentanza avrà conseguenze positive sugli investimenti e sulla nuova occupazione, perché certamente le regole precedenti non davano certezze alle imprese ed ai lavoratori. Tutto il sindacato e tutto il mondo delle imprese devono concorrere al superamento di tanti altri ritardi per le produzioni italiane, a cominciare dai costi dell'energia, le infrastrutture insufficienti, le tasse troppo alte, le tante pastoie burocratiche per chi vuole investire. Su questi essenziali fattori di sviluppo, le parti sociali devono ora imbastire una battaglia civile per una alleanza forte che possa essere di sostegno a quelle realtà politiche che hanno davvero intenzione di risolvere questi problemi spinosi per l'economia italiana». Ed in un comunicato congiunto, Confindustria e Cgil, Cisl, Uil spiegano che «l'accordo costituisce un vero e proprio testo unico in tema di rappresentanza sindacale composto da quattro parti che regolano: la misurazione della rappresentanza sindacale a livello nazionale e aziendale; la titolarità ed efficacia della contrattazione collettiva nazionale ed aziendale; le modalità volte a garantire l'effettiva applicazione degli accordi sottoscritti nel rispetto delle regole concordate. Misurare la rappresentatività degli attori e garantire la piena attuazione degli accordi raggiunti - concludono - determinano maggiore chiarezza e trasparenza nelle relazioni industriali contribuendo a migliorare il quadro di riferimento per tutti coloro che vogliono investire nel nostro Paese».Leggi l'articolo integrale sul sito della Cisl Nazionale  IL TESTO UNICO SULLA RAPPRESENTANZA DEL 10 GENNAIO 2014 L'ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO GENERALE CISL DEL 15 GENNAIO 2014 L'ACCORDO SULLE RELAZIONI INDUSTRIALI DEL 2011 IL PATTO SULLA PRODUTTIVITA' DEL 2012 L'ACCORDO SULLA DETASSAZIONE DEL 2013  
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21/01/2014 Speciale Legge di stabilità 2014
Il testo della Legge 147 del 27 dicembre 2013 (Legge di stabilità 2014) L'Audizione parlamentare del Segretario Generale Raffaele Bonanni Gli emendamenti richiesti da Cgil Cisl e Uil Le schede di approfondimento della Cisl Nazionale Ambiente salute e sicurezza Coesione economica e sociale Industria Infrastrutture Misure finanziarie previdenziali fiscali Infrastrutture Politiche del lavoro Settore terziario e privati Politiche migratorie donne giovani  
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17/01/2014 Macroregione Adriatico Ionica: bisogna puntare sull'occupazione sostenibile
Cgil Cisl Uil considerano la Strategia UE per la Macroregione Adriatico-Ionica un'opportunità per il nostro Paese per favorire la coesione e perseguire una nuova politica economica fondata sulla cooperazione interregionale per lo sviluppo sostenibile, il rafforzamento della ricerca e dell’innovazione, delle reti materiali ed immateriali, e l'utilizzo intelligente delle risorse ambientali.Cgil, Cisl, Uil Marche hanno partecipato alle occasioni di confronto sui quattro pilastri tematici rappresentando alcune necessità e priorità: la predisposizione di un piano di gestione delle risorse ittiche, favorendo una corretta competizione sul pescato dell’Adriatico-Ionio investendo sulla tracciabilità, sul legame con le tradizioni culturali e gastronomiche locali,  sull’integrazione con le potenzialità turistiche;il miglioramento dei collegamenti dei porti marittimi con l'entroterra; l’armonizzazione della governance dei porti della dorsale Adriatico-Ionica, ricercando anche alleanze e cooperazioni tra gli scali italiani dell’Adriatico e dello Ionio;lo sviluppo di un turismo sostenibile riducendo la stagionalità della domanda e l'impatto ambientale, anche incoraggiando nuove strategie di marketing e di promozione dei siti culturali e dei prodotti locali.Rispetto ai temi trasversali , Cgil Cisl Uil Marche ritengono necessario:- creare occupazione sostenibile- prevenire ogni fuga degli imprenditori per sfruttare i lavoratori delle aree più deboli,- costituire un Forum delle Organizzazioni Sindacali della Macroregione- qualificare le politiche attive del lavoro e quelle per la certificazione delle competenze.Leggi il documento completo: Cgil Cisl Uil Marche su Macroregione
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17/01/2014 Ancona, asilo occupato: gestire insieme la complessità
foto da cronacheanconetane.it La Cisl di Ancona conferma la sua posizione riguardo alla scuola occupata e all’emergenza abitativa. Quanto è accaduto in via Ragusa non può ovviamente rappresentare la soluzione strutturale del problema, tuttavia ha aperto un dibattito in città che va colto e valorizzato mettendo insieme tutti i soggetti che possono dare un contributo. Il problema va affrontato con la consapevolezza della complessità della situazione rifuggendo forzature che, fin dall’inizio, abbiamo considerato poco efficaci. In Ancona il problema di chi, a seguito della crisi, rischia di perdere la casa, è aumentato in maniera considerevole con l’aggravarsi delle vulnerabilità lavorative. Gli sfratti per morosità incolpevole sono fortemente aumentati dal 2008 (dai dati forniti dal Sicet, il Sindacato inquilini della Cisl, erano i casi di morosità nelle Marche nel 2007, a fronte dei 1200 del 2012) e vanno predisposte misure di sostegno e di accompagnamento per tali situazioni. Accanto a questo, oggi diviene sempre più pressante l’emergenza abitativa dei senza fissa dimora. E' evidente l'aumento delle  condizioni di fragilità sociale. Va considerata in particolare la situazione specifica dei rifugiati, per i quali oggi, nella crisi, i percorsi di accompagnamento predisposti in precedenza e con successo dalle nostre Istituzioni, anche con il contributo diretto della Cisl, sono fortemente compromessi. Un’emergenza nell’emergenza che va affrontata ripensando i modelli e aggiornandoli coerentemente ad una realtà mutata. Tale problema va affrontato dal Comune in risonanza con le associazioni di volontariato e il terzo settore, progettando nuovi percorsi, oltre quelli tradizionali. Insieme si possono cercare soluzioni da cui partire per allargare lo sguardo all’insieme e rimuovere le cause che hanno prodotto la più ampia emergenza sociale. Come Cisl di Ancona proponiamo: una maggiore quantità di alloggi di emergenza provvisori o centri di accoglienza per i senza-tetto; progetti innovativi e sperimentazione di modelli di co-housing e social housing che preveda anche il partenariato tra soggetti pubblici e privati per l’investimento di risorse a favore della riqualificazione urbana; specifici strumenti, articolati e mirati a sanare le situazioni di sfratto e di morosità incolpevoli dovute a sopraggiunti problemi economici o di salute, quali un apposito Fondo di Garanzia e Commissioni Territoriali Anti-Sfratto, per la gestione degli interventi; più alloggi pubblici da assegnare e gestire con criteri e requisiti più trasparenti ed equilibrati; un sostegno al mercato della locazione sostenibile, mediante la contrattazione collettiva e l’utilizzo della leva fiscale, oltre che del (F. S. A.) Fondo Sociale Affitti, che deve essere previsto nel Bilancio Comunale. Alessandro Mancinelli e Cristiana Ilari (CISL ANCONA)
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15/01/2014 Cassa integrazione in deroga, c'è accordo tra Regione e Sindacati
Cassa integrazione in deroga, per il 2014 c’è l’intesa tra Regione Marche, CGIL CISL UIL regionali e le associazioni datoriali e professionali. E’ stata prorogata per ulteriori 3 mesi, fino al 31 marzo 2014, l’accordo che consente ad imprese e lavoratori di poter usufruire della cassa integrazione in deroga. «Un accordo che garantisce la continuità di protezione sociale ai lavoratori della nostra regione - dichiara Alfonso Cifani, Segretario Cisl Marche. - Questa intesa è una specie di “accordo ponte” in attesa che vengano definitivamente chiarite dal Governo e dalla Conferenza Stato – Regioni le nuove norme sul funzionamento della cassa in deroga. In attesa di conoscere il riparto del finanziamento per le Marche, continueremo come sindacato a portare avanti iniziative, a tutti i livelli, per ottenere miglioramenti del decreto in questione. » «Rimane forte la preoccupazione per le risorse necessarie al pagamento della CIG in deroga per il 2014. Una parte del finanziamento nazionale di 1 miliardo e 600 milioni andrà a coprire i mesi da ottobre a dicembre 2013 non ancora pagati, e quello che resta sarà sicuramente insufficiente a coprire il fabbisogno per il nuovo anno – ribadisce Antonio Bori, responsabile del Dipartimento del Mercato del lavoro della Cisl Marche. – Il Governo dovrà impegnarsi a trovare risorse adeguate, che vadano oltre le risorse stanziate, per garantire una reale copertura di uno strumento di sostegno al reddito così importante per il nostro sistema produttivo di piccole e medie imprese ancora in profondissima crisi.»   IL TESTO DELL'ACCORDO
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13/01/2014 Continuano gli scioperi per il trasporto sanitario
Il nuovo anno, per i lavoratori impiegati nell’appalto ASUR per la gestione del servizio trasporto sanitario della provincia di  Pesaro-Urbino, si  è aperto con lo sciopero  di 4 ore del 10 gennaio 2014 di fronte alla Regione. Alla base della mobilitazione il nuovo accordo sulla gestione del trasporto sanitario nel pesarese. “Nel corso del 2013 – afferma Enza De Leo  della Fisascat  -  abbiamo incontrato più volte l’Assessore alla Sanità Almerino Mezzolani per rappresentare le difficoltà legate all’appalto derivanti dall’applicazione non corretta della Legge Regionale 36/98 e successiva modifica che stabilisce il criterio attraverso il quale, viene suddiviso il servizio di trasporto sanitario con conseguente impiego delle Associazioni di Volontariato". Nonostante gli impegni presi dall’Assessore che, mostrandosi attento al destino dei 100 lavoratori impiegati nella gestione dell’appalto (scaduto nel 2005, in regime di proroga), ci aveva fatto ben sperare in un riordino che garantisse il lavoro per tutti, improvvisamente i dirigenti dell’AREA VASTA  1 IL 16 Dicembre 2013 pubblicano una determina recante per oggetto: AFFIDAMENTO IN CONVENZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO SANITARIO PER GLI  ANNI 2014/15/16 indirizzato alle Associazioni di volontariato”. La determina riserva un modestissimo ed insufficiente  trafiletto dedicato ai lavoratori  delle cooperative in essere stabilendo che   “Sarà giudicato criterio preferenziale l’assorbimento del personale impiegato nel servizio”, quasi a voler dire “beh se vi fate carico dei lavoratori avrete un punticino in più, altrimenti ……pazienza”.   Dove finisce  la tutela dell’occupazione? I 100 lavoratori dove andranno? Negli ultimi anni sempre più servizi sono stati delegati ai volontari , una riduzione di costi per l’amministrazione regionale e di lavoro per le cooperative ( Croce Verde , Croce Azzurra a Fano e One emergency a Pesaro). Per queste ragioni abbiamo  organizzato un presidio nei giorni 15/16/17 dalle 08:00 alle 20:00 a Fano presso la sede dell’Area Vasta per sensibilizzare le istituzioni sulle decisioni che metteranno in pericolo  diversi posti di lavoro dal 20 gennaio per il servizio dialisi.  Sospeso momentaneamente, invece, lo sciopero previsto per  giovedì 23 gennaio poichè l'Area Vasta 1 ha convocato un tavolo con i sindacati, le cooperative , il volontariato e l'Assesore Mezzolani per un confronto  sui temi della determina sul trasporto.  E’ giunta l’ora di far conoscere a tutta l’opinione pubblica come vengono gestiti i servizi, l’indifferenza con cui certi funzionari, attraverso  l’ errata  interpretazione  e applicazione della legge, mettano nel futuro prossimo in disoccupazione “100 Persone”.  
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13/01/2014 Niente soldi indietro - dipendenti ASUR vincono la causa
Non dovranno pagare alcunché i lavoratori della sanità ancora in servizio o in pensione che con il patrocinio e il supporto della CISL di Pesaro si erano opposti alla richiesta dell’Asur Area Vasta 1 di restituire  parte delle loro retribuzioni liquidate negli anni dal 1987 al 1995.          Il Giudice del lavoro con sentenza del 16 dicembre 2013, accogliendo il ricorso, ha infatti dichiarato prescritta la pretesa restitutoria.          Pertanto i ricorrenti non dovranno pagare nulla e, nel caso abbiano già pagato, potranno chiedere il rimborso. La questione si riferisce a fatti ormai lontani. Il Contratto collettivo nazionale della Sanità prevedeva aumenti automatici della retribuzione del personale. In ottemperanza a ciò le Aziende Sanitarie UU.SS.LL. pagarono a suo tempo quanto previsto ai propri dipendenti. La regione Marche propose ricorso al Consiglio di Stato contro l’erogazione di tali aumenti che accolse il ricorso stesso. Dopo alterni risultati processuali nel mese di maggio 2013 la Cisl di Pesaro, accogliendo le numerose richieste di tutela pervenute da lavoratori e pensionati già in attività nel settore della sanità,  scelse di affidare ad un legale di fiducia l’incarico di approfondire i termini del problema ed intraprendere le opportune iniziative legali.
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10/01/2014 I servizi miglioreranno: sospeso lo sciopero di martedì 14 per il trasporto pubblico locale
Sospeso lo sciopero del 14/01/14 per il Trasporto Pubblico Locale delle Marche.Oggi 10 gennaio 2014 si è svolto un confronto con l’Assessore Regionale ai trasporti Luigi Viventi e le Organizzazioni Sindacali regionali per scongiurare lo sciopero del trasporto pubblico locale già indetto per martedì 14 gennaio 2014. In tale sede il Sindacato è riuscito nella sostanza a far confermare anche per l’anno 2014 tutte le risorse stanziate con la legge di bilancio e con il conseguente incremento del livello dei servizi. Un ulteriore elemento di fondamentale importanza è l’inserimento della clausola sociale nei capitolati di gara, così come era stata proposta dalle OO.SS. Esprimono la massima soddisfazione di come l’iniziativa sindacale ed il coinvolgimento dei lavoratori addetti siano riusciti ad ottenere quanto pareva difficilmente realizzabile. Ritengono altresì positiva la volontà delle parti di valutare congiuntamente quelli che saranno i documenti di gara per gli affidamenti.Ancona, 10 gennaio 2014Le Segreterie RegionaliFILT CGIL FIT CISL UIL TRASPORTI FAISA UGLLe Segreterie RegionaliCGIL CISL UIL
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08/01/2014 Antonio Merloni, protesta davanti al Tribunale
Rinviata  al prossimo 19 febbraio l'udienza in Corte d'Appello ad Ancona sui ricorsi contro l'annullamento della vendita della J.P. Industries (ex Antonio Merloni) ottenuto dalle banche creditrici. 500 lavoratori di Marche e Umbria hanno raggiunto nella mattinata di oggi il capoluogo in auto e pullman per un sit-in di protesta contro le banche, davanti al Tribunale di Ancona, durante l’udienza.
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07/01/2014 Un presidìo contro una sentenza che cancella 700 posti di lavoro
 Fim, Fiom e Uilm di Marche ed Umbria proclamano per mercoledì 8 gennaio 2014 una manifestazione e presidio presso il Tribunale di Ancona in seguito al ricorso del pool di banche e alla sentenza del Tribunale di Ancona che annulla la vendita del ramo d'azienda Antonio Merloni in A.S. alla J.P. Industries, in concomitanza con la 1^ udienza in Corte di Appello. L'atteggiamento di Monte dei Paschi di Siena, Banca Cr Firenze, Banca Marche, Carifac di Fabriano (Veneto Banca), Banca Dell'Adriatico, Banca Popolare di Ancona e da Unicredit che è capofila del pool di banche che hanno fatto ricorso, è a dir poco vergognoso e senza principi di responsabilità sociale che dovrebbero avere gli istituti bancari. Le banche, piuttosto che cercare di distruggere ciò che è realizzabile, con le Istituzioni dovrebbero essere impegnate a supportare altri progetti industriali che valorizzino l' accordo di programma e diano ulteriori opportunità di lavoro nelle aree della Merloni ancora inutilizzate. La difesa degli interessi del capitale vale ben poco anche per chi la promuove se passa attraverso la distruzione di ogni opportunità di ripresa per il lavoro e per l' economia del territorio e ne compromette il futuro. La sentenza del Tribunale di Ancona mette in serio pericolo l'attività industriale della J.P. Industries ed il suo progetto di sviluppo e di conseguenza cancellerebbe oltre 700 posti di lavoro, mettendo ulteriormente in difficoltà i territori umbro - fabrianesi già flagellati dalla crisi; i Commissari Straordinari Antonio Merloni e la J.P. Industries hanno fatto ricorso in Appello e le Lavoratrici ed i Lavoratori insieme a Fim, Fiom e Uilm di Marche ed Umbria difenderanno con forza e determinazione il DIRITTO al LAVORO. Tutte le Lavoratrici ed i Lavoratori degli stabilimenti di Fabriano e Colle di Nocera (PG) si ritroveranno alle ore 8.00 presso il parcheggio dello stabilimento di S. Maria di Fabriano, per poi raggiungere Ancona con un serpentone di auto a velocità ridotta, per giungere presso la Corte di Appello del Tribunale di Ancona. Fim, Fiom e Uilm, le Lavoratrici ed i Lavoratori faranno sentire tutta la loro RABBIA e la loro PROTESTA perchè SENZA LAVORO NON C'E' REDDITO, SENZA REDDITO NON SI VIVE, NON SI CONSUMA, NON SI RISPARMIA..... .....E NON SERVONO NEANCHE LE BANCHE!!! I LAVORATORI SONO L'ECONOMIA REALE..... .....LE BANCHE SONO SOLO LA SPECULAZIONE FINANZIARIA!!!FIM-FIOM-UILM Marche e Umbria Ancona e Perugia, 6 gennaio 2014
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03/01/2014 Adiconsum. Anacronistico continuare con i saldi.
 Anacronistico continuare con i saldi. Occhio ai “tranelli” Un vademecum di Adiconsum per evitarli controllare prima  i prezzi della merce per poi verificare l’effettivo sconto  Una occasione per i commercianti, sempre meno  per coloro che aspettano i saldi per acquisti anche importanti , in particolare per i tanti che sono in  precarie condizioni economiche.È  giunto il tempo di aprire una stagione legislativa che liberalizzi realmente e progressivamente il mercato e che i commercianti si misurino per la loro capacità imprenditoriale e non per normative di protezione varate decine di anni fa . Infatti è anacronistico continuare con la normativa sui saldi , quando ormai è sotto gli occhi di tutti come  tra “promozioni”, “liquidazioni” e sconti vari, la normativa che regola i saldi di fine stagione è  ormai superata e non rispettata.Confcommercio e Confesercenti sanno benissimo che i commercianti possono  effettuare  sconti durante tutto l’anno, e infatti sempre più in uso la “stagione dei pre-saldi” che si consuma durante le settimane precedenti i saldi ufficiali. Meccanismo con il quale attraverso lettere, sms, email,  si avvertono i clienti affezionati che i saldi per loro iniziano prima e che possono quindi acquistare, molti giorni prima, i capi in migliori che  quindi  non saranno a disposizione di tutti i consumatori quando ufficialmente si aprirà la stagione, e i più troveranno tanta merce di magazzino, che improvvisamente riempe gli scaffali.Da non dimenticare  inoltre che la presenza di outlet e degli acquisti via web, con le dovute necessarie precauzioni, rende il periodo di saldi meno appetibile rispetto al passatoComunque stante la situazione, , Adiconsum ripropone un decalogo per i consumatoriLa prima regola è quella di controllare i prezzi dei prodotti che ci interessano per poi verificare l’effettivo sconto in quanto è necessario che il consumatore adotti comportamenti adeguati per non prendere "cantonate". E’ bene sapere che il  riprezzamento in eccesso del prezzo originale del prodotto da parte dei commercianti costituisce una violazione della legge. 1.     Sull'oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d'origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;2.     È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non nuova e di magazzino: attenzione, il nostro olfatto ci può aiutare.3.     Fate attenzione all'eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;4.     Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;5.     È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà  presentato in negozio;6.     Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;7.     Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;8.     Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa.    Il cambio dei capi    (es. colore, modello, taglia, ecc:)   è a discrezione del commerciante, dietro presentazione dello scontrino fiscale e tale consuetudine vige anche nel periodo dei saldi. Adiconsum consiglia quindi, prima di acquistare un capo, di accordarsi col commerciante.9.     È indispensabile  conservare lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;10.   Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso allo sportello Adiconsum..
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02/01/2014 Sanità. Subito un incontro sulla riorganizzazione
SANITA'. SUBITO UN INCONTRO SULLA RIORGANIZZAZIONE CGIL, CISL, UIL delle Marche in data odierna hanno inviato un’urgente richiesta d’incontro all’Assessore alla Sanità della Regione, Almerino Mezzolani, per riprendere speditamente il confronto sul complesso e delicato tema della riorganizzazione del sistema sanitario, in sospeso da quasi un mese.Nel verbale di intesa con la Regione del 13 Dicembre scorso sulle politiche di bilancio, di sanità non si è fatto cenno, proprio perché sono numerose le problematiche su cui necessita fare chiarezza.Individuazione delle risorse per accompagnare il processo di riorganizzazione dei servizi, stabilizzazione dei precari, potenziamento della domiciliarità, qualificazione del sistema residenziale e semi-residenziale, individuazione e messa in funzione delle Case della Salute, rafforzamento della Prevenzione, misure di contrasto alla mobilità passiva, e riduzione delle liste di attesa, nuovo assetto delle reti cliniche, sono i temi principali sui quali va fatta sintesi.Nel quadro delle risorse economiche a disposizione, recentemente ridefinite a livello nazionale, vanno individuate soluzioni in grado di dare efficaci risposte al disagio che, come abbiamo più volte portato all’attenzione dell’Assessore e dei Dirigenti regionali, si registra, in misura sempre più marcata, tra operatori e cittadini che si trovano a fronteggiare problemi di salute.Temporeggiamenti e ulteriori rinvii risulterebbero incomprensibili e ingiustificabili e saranno, nel caso, contrastati da CGIL, CISL e UIL, con specifiche iniziative di mobilitazione.Ancona, 2 gennaio 2014
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18/12/2013 Cisl Medici: si al riordino, ma regole chiare e partecipazione
La Cisl Medici delle Marche ha da sempre considerato necessario ed urgente il riordino del sistema sanitario della Regione. Necessario, perché occorre razionalizzare le risorse a disposizione - che in questi ultimi anni si sono ridotte a causa dei tagli lineari effettuati dai vari Governi nazionali -  e definire un assetto più funzionale ed efficace alle strutture sanitarie regionali al fine di dare risposte più adeguate e moderne alle esigenze dei Cittadini  in termini di prevenzione, cura e riabilitazione. Urgente, perché ogni ulteriore ritardo determina: una progressiva erosione dell’attuale sistema di prevenzione ed assistenza sanitaria; un incremento dalla mobilità passiva dei Marchigiani verso altre Regioni; una perdita di fiducia nei confronti delle Istituzioni regionali da parte dei cittadini e degli operatori; a questi ultimi deve essere riconosciuto di avere col proprio sacrifico sostenuto il sistema sanitario regionale garantendone qualità ed efficienza in un quadro di risorse in continua diminuzione. Premesso tutto ciò, occorre che la Regione Marche, ormai avviato il processo di riordino, chiarisca i seguenti punti. Cosa si intenda fare, in particolare riguardo: l’ integrazione fra ospedale e territorio sulla base del nuovo modello che prevede l’ istituzione di “case della salute”  di differenti tipologie e l’innalzamento dei livelli di continuità assistenziale; l’ organizzazione  delle “reti cliniche” e delle  “reti della prevenzione” ed in particolare i criteri adottati nelle diverse aree vaste anche allo scopo di ridurre la mobilità passiva; la definizione dei contenuti, in termini di offerta sanitaria e dotazione organica, degli ospedali di rete. Come si intende farlo, evitando di creare pericolosi vuoti di offerta sanitaria nelle more dell’ attuazione della riforma, garantendo nuove e certe regole per gli operatori e la coerenza fra le scelte attuate e la loro attuazione sull’ intero territorio regionale Quali sono i tempi previsti per la trasformazione. Molto di quanto sopra impatta sui diritti dei cittadini e degli operatori, sulla loro sicurezza ed il loro benessere, e non può quindi essere oggetto di mera comunicazione ma richiede il confronto e la concertazione con le parti sociali anche su scala territoriale. Su questa base la Cisl Medici chiede di riaprire con le Istituzioni il confronto, cui intende dare il proprio contributo, al fine di definire un’ intesa ed avviare rapidamente le azioni necessarie a concretizzare le decisioni assunte, verificandone i diversi livelli di realizzazione. Infine, la Cisl Medici delle Marche, chiede che sia rapidamente definito, da parte della Giunta Regionale, il nuovo assetto dirigenziale individuando in modo univoco e certo le competenze e gli ambiti decisionali dei tavoli di confronto al fine di dare coerenza e stabilità ai cambiamenti. Massimo Boemi - Segretario Generale Cisl Medici Marche
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18/12/2013 Sanità, occorre una svolta
La riorganizzazione del servizio sanitario  diventa una priorità, per la Cisl Marche, del  confronto con la Regione, dopo l’accordo sul bilancio regionale di previsione 2014 e la manifestazione unitaria di sabato scorso. Per la  Cisl è necessario che la Regione dia risposte  urgenti e chiare: sulla quantità delle risorse disponibili per sostenere i processi di riorganizzazione, da distribuire equamente tra le cinque Aree Vaste per compensare i sacrifici del personale sanitario  che negli ultimi anni ha garantito l'efficienza del sistema, con enormi sforzi, accumulando migliaia di giornate di ferie non fatte e straordinari non pagati; sulle nomine, a partire dalle direzioni di distretto vacanti da oltre un anno per incomprensibili ragioni politiche. Una mancanza che mostra una preoccupante inefficienza nel perseguimento dell’obbiettivo di rafforzare i servizi territoriali . Anche il  ritardo delle nomine dei nuovi responsabili di Area Vasta, Aziende sanitarie ed Asur blocca ogni ragionamento concreto sulle scelte operative e strategiche di prospettiva. Senza Direttori è tra l’altro impossibile attivare nei territori i processi di partecipazione dei cittadini, delle organizzazioni sociali e delle rappresentanze dei lavoratori, previsti dalla normativa vigente e necessari per affrontare i problemi connessi al riassetto del sistema socio-sanitario sugli interventi infrastrutturali in particolare su  Marche Nord e sui nuovi   Ospedali Inrca /Osimo e Fermo per cui è  necessario avere certezza sui tempi  di realizzazione.    I continui ritardi nei tempi di realizzazione comportano un aggravio di costi dato che si è costretti ad intervenire su strutture vecchie e con lavori che pregiudicano la normale attività creando pregiudizio a lavoratori ed utenti Su alcuni grandi temi – reti cliniche e sistema dell’emergenza – la Regione ha scelto di procedere “in solitudine”, assumendosi la responsabilità delle decisioni prese. Questi processi  vanno implementati, tradotti concretamente,verificati poi negli esiti, attraverso un coordinato confronto sindacale che, fissate delle linee generali regionali, torni a dare rilievo alla discussione in Area Vasta.  Lo stesso è auspicabile che avvenga per l’abbattimento delle liste di attesa, il contenimento della mobilità passiva, la qualificazione delle Case della salute.   Non è più possibile indugiare. E’ necessario cambiare marcia per dare soluzione a problemi che si trascinano  da troppo tempo.
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18/12/2013 Ancona, Natale e Capodanno agli Archi
Natale e Capodanno agli Archi per riscoprire il passato, per rileggere con occhi nuovi il presente e per riprogettare insieme il futuro del quartiere della città. Sabato 21 Dicembre ore 10.00 con la presentazione  dell’Info-Point Mappa di comunità (porticato degli Archi)e la “cerimonia”della scatola del tempo, alla presenza delle Autorità cittadine, i bambini della Scuola Primaria “L. da Vinci”, le associazioni e le comunità del quartiere, si darà il via ad una serie di eventi che animeranno il quartiere e la città fino a lunedì 6 gennaio: giochi, racconti attraverso la formula dello speed date, laboratori per bambini, incontri, ricordi da vivere insieme agli Archi. Nella mattinata di sabato i bambini della scuola  “L. da Vinci” riempiranno la “scatola del tempo”, con  ricordi e messaggi di speranza,  verrà poi  sotterrata per essere riaperta tra 50 anni dai cittadini del 2063. Verrà anche presentata la Mappa di comunità del quartiere,  un progetto  avviato dalle Associazioni operanti nel territorio (Archi vivi e Centro H, Libera Comunità In Cammino, Ass. Penelope-Donne della pesca, Ass. alla Salute Marche, Culture Aid), il CSV Marche, la Cisl di Ancona, la scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Posatora Piano Ovest, la parrocchia, le famiglie che vivono nel quartiere. Una sperimentazione, coordinata da Anolf Marche, capofila del progetto, con la consulenza scientifica di Marchingegno e la partecipazione del Comune di Ancona. Il progetto, finanziato dal Ministero delle Politiche Sociali, si configura come una rappresentazione del territorio elaborata da chi lo vive attraverso laboratori che si sono svolti nell’arco di un anno e a cui hanno partecipato accanto agli “arcaroli” persone legate al quartiere a vario titolo che hanno scelto di vivere una esperienza di cittadinanza attiva.IL SERVIZIO DEL TGR MARCHE DEL 21 DICEMBRE 2013  IL CALENDARIO DEGLI EVENTI Scarica i manifesti ed i pieghevoli:LOW_1_PRESS_mappa_FRONTE_formato chiuso A5_12 facciateLOW_manifesto_eventi natale_MDC ARCHI_2013LOW_manifesto_eventi natale_MDC ARCHI_2013 correttoLOW_INTERNO pieghevole_eventi MDC_ARCHI 2013LOW_ESTERNO pieghevole_eventi MDC_ARCHI 2013 (2) 2LOW_2_PRESS_mappa_INTERNO_formato chiuso A5_12 facciate
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13/12/2013 Mastrovincenzo: "Chiediamo sviluppo, lavoro, giustizia"
Il video con le dichiarazioni di Stefano Mastrovincenzo, segretario Cisl Marche, per la manifestazione regionale del 14 dicembre 2013 per modificare la legge di stabilità.http://youtu.be/WD6mSx6tUEILeggi anche:Mastrovincenzo: “Accordo sul bilancio regionale per tutelare welfare, lavoro e trasporto locale”PROSEGUONO LE PROTESTE. SABATO 14 DICEMBRE TUTTI IN PIAZZA
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13/12/2013 Mastrovincenzo: "Accordo sul bilancio regionale per tutelare welfare, lavoro e trasporto locale"
In un momento di difficoltà e vulnerabilità sociale è necessario scegliere delle priorità. E’ ciò che abbiamo chiesto alla Regione Marche, quando abbiamo proposto un salto di qualità in vista dell’ultimo anno di legislatura sui temi dello sviluppo, del lavoro, delle politiche di welfare, del riordino istituzionale. Abbiamo criticato l’impianto del bilancio preventivo 2014 della regione Marche, che ci è sembrato non cogliere queste priorità, pur comprendendo la difficoltà legata alla riduzione delle risorse disponibili. Il confronto con la Giunta regionale ha consentito di modificare aspetti importanti, recuperando le risorse per il trasporto locale, per il sociale, sulle rette delle residenze e ricostituendo un fondo anticrisi per il lavoro, ridotto quantitativamente rispetto al passato, ma con risorse certe. L’accordo sulle linee di bilancio 2014 è perciò una scelta delle priorità, la scelta della concretezza, del raggiungimento di risultati possibili, alle condizioni date dal contesto. E’ una intesa a nostro parere utile per la salvaguardia del livello di coesione sociale. Continuerà il nostro pressing sulle politiche di sviluppo, a partire dalla programmazione sui fondi europei, sulle politiche sociosanitarie (tutela dell’occupazione, riorganizzazione della sanità territoriale, riduzione delle liste d’attesa) e sul riordino istituzionale e delle aziende dei servizi pubblici. Allo stesso modo continua la mobilitazione verso Governo e Parlamento per migliorare la legge di stabilità, nel senso dell’equità e del sostegno al lavoro, a partire dalle manifestazioni in tutti i capoluoghi di regione di domani sabato 14 dicembre. Ancona 13 dicembre 2013Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche
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12/12/2013 Fano: la Cisl interviene sul caso dell’anziano morto per ipotermia
Il recente e drammatico fatto di cronaca dell’anziano morto per ipotermia a causa della mancanza del riscaldamento in casa pone nuovamente all’attenzione della comunità civile e sociale il problema delle conseguenze di questa crisi sul tessuto sociale della nostro territorio. Innanzitutto occorre ripensare la rete di solidarietà che tutti gli attori sociali hanno messo in campo in questi anni della crisi. La nostra impressione  è quella di una rete che ha maglie troppo larghe  e nodi non sufficientemente robusti per continuare ad affrontare le povertà e i fenomeni di emarginazione sociale. Così succede che ogni tanto il fatto clamoroso mette in evidenzia che la rete di solidarietà non è riuscita ad intercettare tutti coloro che vivono uno stato di indigenza. Sarebbe interessante avviare un confronto sulle modalità operative di contrasto alla povertà sulla loro efficacia, sui risultati prodotti in termine di inclusione sociale. Tutto questo come già richiesto dalla Cisl tempo fa è possibile solo se tutti gli attori elaborano una strategia condivisa  e avviano un continuo monitoraggio per evitare che famiglie anziani vivano situazioni sociali drammatiche. L’aspetto altrettanto significativo ed importante è quello delle risorse finanziarie per affrontare le situazioni di povertà e disagio sociale. Non può rimanere solo la Caritas ed il Comune  con gli interventi dei servizi sociali ad affrontare le emergenze di chi non ha più di che vivere. La Cisl propone di avviare una straordinaria raccolta di fondi. Occorre in questo senso un sforzo più rilevante  in termini di solidarietà e di condivisione. La crisi pone una sfida al nostro territorio: dobbiamo ripensare il modello di sviluppo della nostro territorio sostenendo il sistema manifatturiero sviluppando il settore del turismo e quello della cooperazione sociale.  Occorre sostenere LE IMPRESE DEL NOSTRO TERRITORIO con politiche finalizzate alla qualificazione delle  infrastrutture  materiali ed immateriali, di sostegno bancario alle imprese, di sviluppo di centri di ricerca ed incubatovi di impresa mettendo in sinergia Università scuole superiori  associazioni di datoriali ed  istituti bancari. Le forze sociali politiche, il mondo del Terzo settore devono immediatamente aprire un confronto sullo sviluppo del territorio   pensando un Piano di sviluppo local Responsabile Cisl di Fano    Giovanelli Giovanni                                                                       
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11/12/2013 Presidente Spacca, non smantellare la cooperazione
Presidente Spacca, non smantellare la cooperazione! Nel bilancio preventivo 2014 della Regione Marche si vogliono tagliare i fondi per la cooperazione internazionale ad un livello insostenibile, che causerà il blocco dell’intero settore. Abbiamo scritto questa lettera al Presidente Spacca con i motivi della nostra richiesta:  aiutaci sottoscrivendo la nostra petizione  e condividendola tra i tuoi contatti. Firma ora! Grazie mille!  Qui trovi il testo completo della lettera
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11/12/2013 Edilizia, è sciopero nazionale
Rinnovare il contratto nazionale, scaduto da un anno, e le cui trattative si sono interrotte il 21 novembre scorso per l’irresponsabilità delle controparti Ance e Coop. Questa la richiesta che porterà il 13 dicembre nelle piazze di Milano, Roma, Napoli e Palermo migliaia di lavoratori dell’edilizia, in occasione dello sciopero nazionale di 8 ore indetto dalle Categorie dei lavoratori edili di Cgil Cisl e Uil (Fillea, Filca e Feneal). Secondo i sindacati delle costruzioni, “le organizzazioni datoriali Ance e Coop hanno proposto un accordo provocatorio e indecente, pretendendo di offrire ai lavoratori un aumento salariale di zero euro e l’eliminazione di fatto dell’indennità professionale edile (APE). I sindacati accusano le controparti «di aver rappresentato in questa trattativa la parte più conservatrice degli imprenditori che vuole uscire dalla crisi ridimensionando il ruolo della contrattazione, dei diritti dei lavoratori e delle regole necessarie ad una rigorosa competizione. Quella parte che preferisce rincorrere la mera riduzione dei costi e dei diritti, anziché riprendere un percorso comune per rilanciare un settore che dall’inizio della crisi ha perso 500.000 posti di lavoro». Nelle Marche in quattro anni diecimila persone hanno perso il posto di lavoro ed hanno chiuso almeno duemila imprese. Solo nell’ultimo anno le ore lavorate sono diminuite del 25%, è continuato il trend negativo dell’occupazione (- 7%) e delle imprese (- 11%). Dai sindacati dito puntato anche verso il Governo. «Ne investimenti ne scelte coraggiose per rilanciare il settore e per affermare e sostenere un nuovo modello di edilizia basato sulla qualità e sulla sostenibilità sociale ed ambientale».
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11/12/2013 La Cisl apre uno sportello a Urbino 2
Essere sempre  più vicino ai bisogni dei lavoratori e dei cittadini è  la priorità della  CISL. Per questo da gennaio prossimo partirà uno sportello  per i servizi di assistenza fiscale, del patronato  e di tutela dei cittadini, con una presenza settimanale, nel quartiere URBINO 2. Un progetto nato in collaborazione con la categoria della FILCA Cisl  (la federazione dei lavoratori dell’edilizia e del legno) che insieme alla Area sindacale territoriale Cisl di Urbino, puntano ad essere presenti  in un quartiere abitato in gran parte da famiglie di lavoratori immigrati che necessitano più di altri di servizi di assistenza e tutela. Ai lavoratori e alle loro famiglie verrà fornita ogni tipo di assistenza e tutela sia di natura contrattuale, legate alle varie tipologie di lavoro, sia di natura sociale, un vero e proprio segretariato sociale che orienterà e accompagnerà  le persone  all’interno dei servizi pubblici integrati ma non solo. La  Cisl  sceglie Urbino 2, dove il problema dell'integrazione sociale è molto sentito, proprio perché è un quartiere dove i bisogni, a partire da quelli minimi, si manifestano in modo più urgente e pressante. Lo sportello, aperto nelle strutture messe a disposizione dal Comune di Urbino, si pone l’obiettivo di alleviare e sostenere le difficoltà quotidiane attraverso la rete di servizi, con  operatori della Cisl, che di volta in volta ed a seconda delle esigenze che si manifesteranno, si alterneranno nel garantire la loro presenza.  Leonardo Piccinno - Resonsabile Area Sindacale Territoriale Cisl Urbino 
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11/12/2013 Natale di crisi per i lavoratori della Energy Resources
I sindacati  denunciano il profondo stato di crisi  del gruppo Jesino Energy Resources,fino a due anni fa era leder del centro Italia per lo studio progettazione ed istallazione di energie rinnovabili. L’azienda conta ad oggi circa 80 dipendenti di alta professionalità e competenza, collocati in diverse aziende controllate, vedi CSS, i-Moving, ER residenzial, Casa Solare. Attualmente il 75% dei sui dipendenti si trovano in cassa integrazione guadagni straordinaria, che però per motivi legati a problemi aziendali sulla presentazione di documenti non stanno ancora percependo. Inoltre alcuni dei dipendenti che stanno lavorando devono recuperare parte di salario arretrato che come da accordo sindacale doveva essere rateizzato mensilmente. I sindacati hanno più volte stipulato accordi a tutela delle lavoratrici e lavoratori che si sono arenati di fronte alle problematiche di liquidità aziendale. L’azienda che ha già iniziato un processo di ristrutturazione del debito ipotizzando un eventuale concordato in bianco da sottoporre ai suoi creditori,  ad oggi preoccupa i sindacati in quanto i tempi si stanno notevolmente dilatando. La speranza era quella che la cigs che i dipendenti stanno aspettando giungesse prima delle festività natalizie, ad oggi purtroppo tale speranza sembra remota.Quella della ER è l’ennesima situazione di aziende di eccellenza che il nostro territorio rischia di perdere.
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11/12/2013 Indesit, i lavoratori dicono si all'accordo
I lavoratori del Gruppo Indesit hanno approvato ieri l'ipotesi di accordo stipulato il 3 dicembre dalle Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil (rispettivamente Fim e Uilm) con Indesit Spa. Altissima la percentuale di affluenza al voto (85% in tutti gli stabilimenti nazionali). Nei tre stabilimenti marchigiani il si all'accordo, non firmato dalla Fiom, ha conquistato l'85% dei voti (79,3% a livello nazionale), con un picco dell'89% nello stabilimento di Comunanza. Un vero e proprio plebiscito, che per il Segretario della Fim nazionale Anna Trovò «oltre che confermare la piena condivisione da parte dei lavoratori sui contenuti dello stesso, dimostra, se mai fosse necessario, come la Fiom abbia perso il senso della realtà. Non esistevano ragioni sindacali per non sottoscrivere l’ipotesi d’accordo e i lavoratori glielo hanno ricordato. Questo succede quando il sindacato dimentica la sua missione e si mette a fare politica passando da un talk show televisivo all’altro, invece che frequentare le fabbriche e ascoltare i lavoratori, negoziare e trovare soluzioni.» Per il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo «la condivisone dei reali problemi del lavoro, l’impegno, la concretezza nelle risposte dei sindacati firmatari dell’accordo Indesit sono stati comprese e premiate dai lavoratori  con il loro voto». «Il referendum - sostiene il Segretario generale di Metalmeccanici della Cisl Marche Leonardo Bartolucci - conferma l’importante risultato di aver fatto modificare il Piano Industriale che Indesit ci aveva presentato a giugno e che con tante iniziative di mobilitazione  ha prodotto un ipotesi di accordo che oggi i lavoratori premiano sia con la loro partecipazione sia con il loro ampio consenso». «Ancora una volta - conclude Bartolucci - viene riconosciuta l’importante azione di un sindacato che si mobilità, contratta, da risposte concrete e prospettive per il futuro, a ascoltare i lavoratori e assumersi le responsabilità nel loro interesse. A noi spetta il compito di gestire quest' accordo e come sempre lo faremo con la massima attenzione e impegno, insieme a tutti i lavoratori che ci hanno dato fiducia e ai quali va il nostro ringraziamento».I RISULTATI DEL REFERENDUM IL COMUNICATO DELLA FIM MARCHE IL COMUNICATO DELLA FIM NAZIONALE
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06/12/2013 Anna Trovò (FIM): grande partecipazione e apprezzamento per Indesit
Si sono aperte oggi a Caserta, le assemblee negli stabilimenti Indesit per la firma dell’ipotesi d’accordo al tavolo governativo del 3 dicembre scorso. Per la segretaria nazionale della Fim Cisl Anna Trovò, che ha partecipato oggi all’assemblea di Caserta, “l’assemblea è stata partecipata e c’è stata grande attenzione sui contenuti dell’accordo; l’impressione è di un generale apprezzamento della gran parte della dei lavoratori ai contenuti dell’intesa e la consapevolezza della necessità dell’accordo".Domani continueranno le assemblee negli stabilimenti del Gruppo nelle Marche ad Albacina e Melano e nella Sede centrale del Gruppo a Fabriano, lunedì mattina invece si terranno ad Ascoli Piceno, nel sito di Comunanza.Nel pomeriggio di lunedì al via il voto sull’accordo, martedì 10 dicembre nel pomeriggio lo spoglio.Roma, 5 dicembre 2013 Ufficio Stampa FIM CISL 
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04/12/2013 Indesit, raggiunta un'ipotesi di accordo
E' stata firmata ieri presso al MInistero per lo Sviluppo Economico, l'ipotesi di accordo tra Indesit e Sindacati metalmeccanici di Cisl e Uil (Fim e Uilm). Dopo una trattativa complessa e serrata e dopo sei mesi di mobilitazione, l'accordo determina il superamento della procedura di licenziamento collettivo dei 1.400 dipendenti della Indesit e impegna l' Azienda a garantire stabilità occupazionale fino alla fine del 2018. I poli produttivi italiani - Caserta, Fabriano e Comunanza - si specializzeranno sulle produzioni di gamma alta. La riorganizzazione prevede investimenti per 83 milioni di € nel triennio 2014/2016 e l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, in particolare dei contratti di solidarietà. In merito all'accordo il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha dichiarato quanto segue."L’accordo per la vertenza Indesit raggiunto al Ministero dello Sviluppo arriva dopo un’aspra e lunga fase di contrapposizione dei lavoratori e dei sindacati nei confronti dell’azienda che aveva manifestato il proposito di ridurre lavoro e produzioni nelle Marche e in Italia.Questo accordo è davvero una buona notizia. Il piano iniziale dell’azienda cambia radicalmente: tutela il lavoro, salvaguarda le produzioni nelle Marche e in Campania, garantisce investimenti, richiama le aziende ad una maggiore responsabilità sociale, dà un segnale di speranza al martoriato territorio fabrianese e alla nostra regione. I sindacati firmatari possono con orgoglio incontrare i lavoratori nelle assemblee dei prossimi giorni e possono rivendicare subito misure di politica industriale nazionale a sostegno del manifatturiero, e nelle Marche azioni mirate per indirizzare i fondi europei allo sviluppo e la creazione di lavoro". La parola ora passa ai lavoratori, che saranno consultati in assemblea e chiamati ad esprimere il consenso sull'accordo.  LA NOTA DELLA SEGRETERIA CISL MARCHE  
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04/12/2013 Corsi di laurea e master per gli iscritti alla Funzione Pubblica
                                        
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04/12/2013 Innovare le relazioni industriali
Cgil - Cisl e Uil hanno organizzato per  il 6 dicembre alle ore 9.00  presso la Sala del Consiglio Provinciale  di Pesaro un interessante seminario  per approfondire il tema  della contrattazione integrativa aziendale e territoriale di qualità a sostegno dello sviluppo locale.Interverranno Lorenzo Bordogna, Professore di Sociologia dei processi economici  e del lavoro Università di Milano, Lugi Sbarra, Segretario Confederale Nazionale CISL, Walter Cerfeda Presidente Istituto di Ricerche Economiche e Sociali CGIL. Marche. Seguirà  una tavola rotonda  sulle relazioni industriali e la contrattazione come fattore di sviluppo locale con i responsabili territoriali CGIL CISL UIL, con i rappresentati delle Associazioni di Categoria Provinciali Confindustria, Rete Impresa Italia e Confapi e il Comune di Pesaro. Concluderà Paolo Pascucci Direttore Dipartimento di Giurisprudenza Università di UrbinoSeminario CGIL CISL UIL Innovare le relazioni industrial                 
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03/12/2013 La Regione cambi passo: le richieste di Cgil, Cisl, Uil alla Giunta regionale
CGIL                     CISL                      UIL MARCHE Cgil, Cisl e Uil Marche ritengono insufficiente e, in certi ambiti, inadeguata l’azione della giunta regionale rispetto alla grave difficoltà in cui si trova la nostra regione, e anche rispetto ad esigenze di riforma ineludibili. La grave crisi che ha colpito quasi tutti i settori mette a rischio perfino la coesione sociale e, per questo motivo, richiede una risposta forte e innovativa,  in grado di aggregare tutte le componenti sociali ed economiche del territorio. Tale risposta, però, tarda ad essere messa in campo, anche per responsabilità della Regione Marche, che non ha saputo creare le condizioni di partecipazione e non ha saputo imprimere la svolta necessaria in una fase così delicata.Dopo un incontro di alcuni mesi fa con la giunta nel quale erano stati assunti alcuni impegni, quasi nulla si è poi fatto, tranne una serie di eventi pubblici promossi dalla regione con effetti prevalentemente mediatici. Per questi motivi, la manifestazione regionale del 14 dicembre ad Ancona, promossa per dare continuità alla mobilitazione per modificare la legge di stabilità, avrà al suo centro anche i temi relativi alle politiche regionali con l’intento di sollecitare una svolta. Le richieste di Cgil, Cisl e Uil Marche alla giunta sono diverse. Si parte dalla necessità di un intervento per favorire la ricollocazione dei disoccupati, di un contributo a favore delle famiglie che hanno difficoltà per pagare l’affitto, l’attivazione del progetto Appennino, interventi per sostenere gli studi e le spese sanitarie per le famiglie di lavoratori in difficoltà. E ancora: una impostazione delle politiche socio-sanitarie che preveda il rifinanziamento delle misure per la non autosufficienza e la disabilità, lo stop ai tagli sul personale sanitario, interventi concreti per ridurre le liste di attesa. Inoltre, per Cgil, Cisl e Uil vanno usati tutti gli strumenti attivabili, a partire dai fondi Ue 2014-2020, per la riconversione produttiva, il sostegno al made in Italy, la realizzazione di una filiera delle politiche attive del lavoro, l’agevolazione dell’accesso al credito per famiglie e piccole imprese. E ancora: la definizione di sistemi di controllo degli appalti per la legalità, il rafforzamento della coesione sociale, il riordino degli enti locali, l’aggregazione delle aziende partecipate dei servizi pubblici locali, nonché iniziative concrete per la riqualificazione edilizia in chiave anti sismica  e per la tutela del territorio.
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03/12/2013 Un'assemblea pubblica per progettare insieme
 SALUTE BENE COMUNE PER PROGETTARE INSIEME I SERVIZI SANITARI E SOCIOSANITARI DELLA CITTA’ DI ANCONA  CGIL- CISL-UIL di Ancona, assieme alle categorie della funzione pubblica e dei pensionati, hanno organizzato per il 5 dicembre una assemblea pubblica cittadina sulla sanità e i servizi sociosanitari anconetani. L’incontro dal titolo “Salute: bene comune” sarà affrontato da CGIL-CISL-UIL assieme al sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, all’Assessore comunale ai servizi sociali Emma Capogrossi e al direttore dell’ASUR e dell’area vasta  Piero Ciccarelli.L’assemblea,  aperta a cittadini e associazioni di volontariato, si terrà alle ore 17.00 presso la sala del consiglio comunale del Comune di Ancona e prevede un dibattito con gli intervenuti al fine di definire le criticità e le prospettive della sanità e dei servizi socio sanitari  della città.Tanti i problemi da affrontare, dalla casa della salute, al nuovo ospedale di Ancona sud, dai servizi sociali del Comune, al funzionamento dell’assistenza domiciliare integrata. Occorre ripensare le strutture che garantiscono la nostra salute  in un contesto di trasformazione demografica e risorse economiche sempre più scarse; l’obiettivo di CGIL-CISL-UIL di Ancona è di coinvolgere la città nella progettazione dei servizi.Ancona, 3.12.2013-12-02                                                                 CGIL –CISL-UIL Ancona
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03/12/2013 Ossi duri ... si diventa
Il 29 novembre 2013 presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, si è tenuta l’ultima giornata di presentazione del Progetto Regionale di prevenzione dell’osteoporosi.In una sala gremita, si sono avvicendati gli interventi delle Coordinatrici Donne di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil.A seguire, chiare, esaustive e soprattutto fruibili le relazioni a cura del gruppo tecnico regionale: Dr. Pietro Scendoni e Dr. Mario Sfrappini che hanno dissertato su argomenti quali:-       Il Ruolo dei Medici di Medicina Generale;-       Osteoporosi e fattori di rischio;-       Il sistema DEFRA per la valutazione del rischio di frattura di femore.Donatella Ferretti, Assessore alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Ascoli Piceno, ha avuto parole di elogio per la collaborazione instauratasi con le Donne Cisl e si è dichiarata soddisfatta dei risultati ottenuti (si riferiva al recente screening effettuato il 25 e 26 settembre scorso, iniziativa in cui sono state monitorate 270 persone).Presenti in sala, oltre alla Coordinatrice Regionale Lorenza Mancini, anche una delegazione della FNP-Cisl di Teramo, il cui Segretario, nel portare il saluto della propria struttura, ha ricordato che la nostra Coordinatrice Rosandra Ciarrocchi nel 2005, incontrò per la prima volta proprio nella loro città tecnici e medici che effettuavano Screening di Ultrasonometria Ossea Calcaneare.Nel vivace ed interessante dibattito, numerose le richieste da parte del pubblico presente, a testimonianza di quanto sia attuale e sentito il problema osteoporosi.A conclusione della giornata di prevenzione le Coordinatrici delle tre sigle sindacali hanno concordato di incontrarsi di nuovo per dare un seguito alla proficua collaborazione instauratasi fra loro.
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02/12/2013 PROSEGUONO LE PROTESTE. SABATO 14 DICEMBRE TUTTI IN PIAZZA
Dopo le manifestazioni provinciali del 15 novembre scorso, prosegue la protesta dei Sindacati contro la Legge di stabilità 2014. Sabato 14 dicembre prossimo Cgil Cisl e UIl Marche manifesteranno ad Ancona per sostenere la necessità di rimettere il lavoro al centro dei provvedimenti del Governo. E' previsto un corteo che da Piazza della Repubblica (concentramento alle ore 9.00) raggiungerà il Piazzale del Teatro delle Muse, dove si concluderà la manifestazione.SFIDA AL GOVERNO SULLE TASSE 
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29/11/2013 Un'altra università è possibile?
Finalmente insieme! Un incontro che sa quasi di “storico” quello avvenuto il 26 novembre scorso tra i quattro Rettori delle Università marchigiane, presso l’Aula Verde della Regione Marche. Forse per la prima volta, in un evento pubblico, Corradini (Camerino), Lacché (Macerata), Pivato (Urbino) e  Longhi (Ancona) sono stati riuniti grazie a Cgil, Cisl, Uil su iniziativa delle categorie di settore che hanno lanciato l’allarme sul futuro del nostro sistema universitario, come spiega nella sua introduzione Davide Violet, CISL Università regionale.“Tutta l’università, anche quella marchigiana, rischia di essere impoverita dal pesante taglio alle risorse e dal sostanziale blocco del turn over. Dovremmo, invece, investire di più in alta formazione per avere più laureati (almeno il 40% tra i 30/35 anni entro il 2020, siamo solo al 21%), più ricerca, più innovazione, più sviluppo sostenibile, più lavoro di qualità, condizioni fondamentali per uscire dalla crisi. Le Marche possono fare la loro parte. Dobbiamo unire le forze per fare sinergia e rilanciare un patrimonio enorme che non possiamo perdere” afferma Manuela Carloni, FLC-CGIL Marche, nella sua relazione introduttiva. La conoscenza e la cultura devono essere lo snodo centrale per costruire vie plurali allo sviluppo e al lavoro nei nostri territori, che cercano di progettare un futuro migliore per tutti, proprio mentre il difficile momento di cambiamento epocale che stiamo vivendo, continua ad inferire colpi profondi a quel sistema di certezze che da tempo abbiamo scoperto non essere più tali.A partire dai dati, presentati da Claudio Amicucci, UIL RUA Nazionale, emergono almeno quattro aree su cui lavorare per puntare ad un sistema universitario integrato nelle Marche e costruire un “brand della conoscenza” attrattivo e ricco di sostanza allo stesso tempo: qualità e cura del lavoro della conoscenza; qualità e cura dell’offerta formativa; centralità degli studenti, del loro diritto allo studio; investimento più maturo e selettivo nella costruzione di partnership tra mondo della ricerca e sistema economico e sociale regionale.I Rettori hanno mostrato forte disponibilità a confrontarsi su una materia certamente delicata, declinando le loro ragioni con sfumature anche molto diverse. Nella storia di ogni ateneo sono raccolte identità, esperienze, intuizioni e culture organizzative e gestionali specifiche che non vanno trascurate. Il tema dell’integrazione è una questione antica nel sistema universitario marchigiano e presenta luci e ombre rispetto alle sperimentazioni di volta in volta messe in campo su questa materia, alcune anche molto proficue, come nel caso di Camerino e Macerata.Sullo sfondo pesa ancora un dibattito e una produzione legislativa che troppo spesso hanno preoccupato - più che ingaggiare - i diretti interessati: unire o federare? Semplificare o aggiungere? Fondere o coprogettare? Cambiare in un sistema così antico e consolidato è una sfida complessa e da giocare insieme, tra tutti gli attori coinvolti.Ma serve anche essere accompagnati e sostenuti da una cornice istituzionale forte: Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di assumere questo ruolo di governance alla Regione Marche, presente con l’Assessore Luchetti, che non ha declinato l’invito.«Costruire insieme un progetto è necessario, urgente, strategico: essere protagonisti e costruttori del futuro del sistema universitario regionale è nostra responsabilità. Se non lo facciamo noi, è molto probabile che lo faranno altri, facendoci subire scelte fredde e razionalistiche, quasi sicuramente riduttive ma, soprattutto, non partecipate». Queste le conclusioni di Stefano Mastrovincenzo a nome delle tre confederazioni.Ora serve iniziare, quindi. A breve partirà un tavolo formale dove il dibattito aperto si trasformerà in un confronto sul merito: questo l’importante risultato in una giornata che vuole lasciare un primo importante segno. Le foto del Convegno Il servizio del TG regionale sul Convegno http://www.youtube.com/watch?v=AZt56g0Qj70 Il servizio di èTV Marche
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29/11/2013 “La Macroregione Adriatico Ionica: sfide ed opportunità”: ne parliamo il 3 dicembre ad Ancona
Martedì 3 dicembre 2013 alle 16:00, in via dell’Industria 17 /a ad Ancona, sede dell’ISCOS Marche, nel salone della CISL Marche, si terrà un incontro sulla Macroregione Adriatico Ionica, le sfide e le opportunità per i lavoratori.Aprirà i lavori Fausto Mazzieri, presidente di Iscos Marche, con una riflessione sulla Macroregione come nuova modalità di cooperazione tra le regioni che si affacciano sull’Adriatico.L’intervento centrale sarà del dott. Marco Bellardi, consulente del presidente della Regione Marche, che illustrerà le principali tappe del cammino intrapreso e che porterà all’adozione della strategia europea per la Macroregione, nel secondo semestre del 2014, durante la presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea.Seguirà il dibattito, con il quale cercheremo di capire quali potranno essere le opportunità e i vantaggi per tutti noi che possono derivare dalla Macroregione.Infine concluderà i lavori Stefano Mastrovincenzo, segretario regionale della Cisl Marche, che illustrerà le proposte del sindacato per la creazione di una Macroregione basata sui criteri di equità, solidarietà e sviluppo sostenibile.Per saperne di più leggi La Macroregione: vogliamo lavoro dignitoso Contatti ISCOS Marche Onlus 071 505224/8http://iscosmarche.itiscosmar@tin.itskype id iscosmarcheitaliavia dell’Industria 17/a, Ancona 
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28/11/2013 Allarme declassamento per l'Aeroporto di Falconara
La Cisl delle Marche oggi ha incontrato l’Assessore regionale con delega all’aeroporto, Paola Giorgi, e il nuovo Presidente di Aerdorica, Giovanni Belluzzi, per affrontare i drammatici rischi di un eventuale declassamento del servizio di assistenza al volo dello scalo dorico. La Cisl delle Marche ha voluto fortemente questo incontro per trovare soluzioni efficaci e strutturali per di risolvere al meglio le criticità dell’Aeroporto di Falconara, per il quale nell’ottobre scorso l’Enav ha previsto la riduzione, da 24 a 16, delle ore di attività della torre di controllo, sospendendo di fatto il servizio notturno. Le conseguenze rischiano di rivelarsi gravi ed imprevedibili. Di certo sarà impossibile garantire il trasporto notturno di organi espiantati, di corrispondenza postale e di merci di qualsiasi tipo. Il rischio in prospettiva è anche quello dell’abbandono della tratta da parte delle compagnie straniere. Un vero e proprio declassamento che sarebbe evitabile con un investimento limitato – circa 200.000 € - necessario ad acquistare quella tecnologia con la quale lo scalo anconetano guadagnerebbe in efficienza. Durante l’incontro i rappresentanti della Cisl marchigiana hanno inoltre ribadito con forza la necessità di pagare le mensilità arretrate dei dipendenti di Aerodorica, il cui ultimo stipendio percepito è quello di settembre, e il ripristino del diritto dei lavoratori di vedersi versato il TFR, oggi trattenuto dalla società, in un fondo previdenziale. Tutto è rimandato al prossimo incontro, che il Presidente di Aerdorica si è impegnato di convocare entro il 10 dicembre.
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28/11/2013 Gestione rifiuti, a Macerata la Cisl stravince le elezioni RSU
La Cisl stravince le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie nelle tre società di gestione dei rifiuti della Provincia di Macerata (Cosmari, Smea e Sintegra). Le elezioni si sono svolte il 26 e il 27 novembre scorso ed hanno visto una netta affermazione della Categoria FIT (Federazione Italiana Trasporti) della Cisl, i cui candidati di lista hanno raccolto 153 voti su 240 complessi (57 i voti della Cgil e 30 quelli dell’Ugl). Su 13 seggi disponibili 7 sono stati assegnati ai rappresentanti Cisl, che ha “conquistato” anche tutti e tre i nuovi Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), uno per ogni azienda. Il Segretario regionale della Cisl Marche, Marco Ferracuti, esprime «grande soddisfazione per una voto con il quale i lavoratori hanno riconosciuto il lavoro svolto dalla Cisl negli ultimi anni, che ha portato alla fusione tra Smea e Cosmari e alla costituzione di un’unica Società per la gestione dei rifiuti nel territorio maceratese. Un risultato importante per tutta la cittadinanza, che ne trarrà beneficio per qualità e costi del servizio, e che ci motiva ancora di più per affrontare le sfide impegnative che ci attendono». «La prima di queste – concorda Fabrizio Costantini, Responsabile della FIT – è rappresentata proprio dalla fusione. Ci aspettano mesi impegnativi, nei quali dovremo ragionare su come parificare l’organizzazione delle aziende e rendere omogenei criteri e metodi di lavoro, insieme alle mansioni e ai trattamenti dei lavoratori. Un lavoro che affronteremo consapevoli della responsabilità che i lavoratori ci hanno attribuito e con l’obiettivo di valorizzarne la professionalità e garantirne la sicurezza».
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28/11/2013 La Scuola si mobilita contro la legge di stabilità
Guarda le foto della manifestazione clicca quiI Sindacati della Scuola firmatari del Contratto Collettivo Nazionale manifesteranno a roma il 30 novembre prossimo. L'iniziativa ha l'obiettivo di sostenere alcune importanti modifiche alla Legge di stabilità 2014 e si articola in due momenti. Alle ore 10.00 è previsto un con un presidio in piazza Monte Citorio alle ore 10. Dopodiché i manifestanti si sposteranno al teatro Quirino, dove interverranno i Segretari generali di Categoria.
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23/11/2013 Alta Formazione e Occupabilità: una sfida vinta
Lunedì 25 Novembre alle ore 16.00 presso la sala convegni della VII Circoscrizione Montegranaro-Muraglia in Via Petrarca 18 a Pesaro si terrà la cerimonia di chiusura e la consegna degli attestati ai 17 allievi, del corso di specializzazione Tecnico Direzione Cantieri”, realizzato da Ial Marche Srl in stretta collaborazione con l’azienda “Comis S.r.l.”, finanziato dalla Provincia di Pesaro Urbino con il contributo del Fondo Sociale Europeo.  Il percorso formativo ha coinvolto disoccupati iscritti regolarmente al centro per l’impiego competente per territorialità dando la priorità a giovani disoccupati fino a 29 anni. Un’esperienza di cooperatione fra la Pubblica Amministrazione, il mondo aziendale e quello della Formazione professionale che ha portato alla formazione di 17 Tecnici specializzati nelle attività di gestione di cantieri mobili per la costruzione di opere come oleodotti e metanodotti. Ai lavori, aperti da Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, interverranno gli allievi Elisa Urbinelli e Marco Crescentini, Fabio Luminari dell’Azienda Comis Srl, Claudio Andreani Responsabile P.O. Servizio Formazione Professionale, Politiche per l’occupazione della Provincia di Pesaro Urbino e Sara Arceci dello Ial Marche Cfp Pesaro. È prevista la partecipazione dell’Assessore Regionale alla Formazione Professionale e l’Orientamento, Marco Luchetti, dell’Assessore Provinciale Politiche attive per il lavoro e la Formazione Professionale, Massimo Seri e di Massimo Grandicelli, Dirigente del Servizio Formazione Professionale, Politiche per l’occupazione della Provincia di Pesaro Urbino. Saranno presenti rappresentanti di aziende, professionisti ed esperti del settore per favorire l’incontro e la conoscenza dei corsisti. Volantino _Tecnico DirCantieriIl Video dell'incontro
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22/11/2013 Se il lavoro diventa inaffidabile e soffocante
MAI PIU’ IL LAVORO “MAL  EDUCATO”Anche il lavoro è invaso dalla maleducazione. Ma non tanto quella rilevata di recente dalla prestigiosa Harvard Business Review  in manager e dipendenti che a causa degli atteggiamenti incivili messi in atto tra loro stessi e con i clienti, compromettono le sorti dell’azienda e i posti di lavoro di molti. Certo, c’è anche questo e va affrontato con serietà.La nostra preoccupazione principale sta da un’altra parte. Ci preoccupa quella forma molto più profonda e pericolosa di mala-educazione che il lavoro sta assumendo oggi rispetto alla dimensione per certi aspetti “genitoriale” che ha nella nostra società, in quanto ha “generato” la Repubblica democratica e, come ogni genitore, dovrebbe alimentare, far crescere ed amare i propri figli.Ecco: oggi il lavoro sta diventando un genitore male educato che invece di testimoniare certezza e libertà, invece che essere palestra che produce vita e futuro, diventa troppo spesso assente, inaffidabile o, al contrario, invadente e, altre volte addirittura violento, sino alla morte.Il lavoro è male educato quando è assente e non si fa trovare, mentre qualcuno ha un tremendo bisogno di lui, perché “senza” si sta male e non si riesce a vivere. Il lavoro è male educato quando se ne va senza avvisare, quando scappa proprio mentre gli si stava dedicando tutto. Il lavoro è male educato quando si dimostra inaffidabile e crea un rapporto usa e getta con le persone, perché instabile e precario, un rapporto che non permette di costruire insieme progetti. Allo stesso tempo, il lavoro è male educato anche quando, come tutti i maleducati, diventa invadente e soffocante, sino a togliere la libertà di cui si era fatto garante sul nascere: libertà di dedicarsi a coloro per i quali si va a lavorare, a partire da se stessi; libertà di stare male; libertà di  riposare; libertà di coltivare la propria crescita culturale. Il lavoro è maleducato anche quando ostenta la sua ricchezza e il suo potere che però redistribuisce a pochi. Come quando eroga stipendi milionari a qualcuno e sbatte fuori molti altri nello stesso momento. O come quando, drogando l’immagine di se stesso e di chi lo anela, causa l’incapacità di accoglierlo con dignità, pur se umile ma necessario. C’è, infine, il lavoro più maleducato di tutti, quello che è così violento, centrato su se stesso e incurante verso i suoi figli, tanto da arrivare ad uccidere chi in lui aveva cercato l’esatto contrario, la vita.Mai più lavoro male educato. Non possiamo rassegnarci al lavoro male educato. E non è neanche semplice perdonarlo e accettarlo male educato per il solo fatto che “c’è solo lui”. Al contrario possiamo, anzi dobbiamo, coltivare e praticare la speranza di ri-educare il lavoro.  Perché quando il lavoro è male ducato verso chi lo incontra, vuol dire che da qualche parte egli stesso è stato reso tale, a causa di modelli culturali che ne hanno banalizzato la dimensione etica o di scelte che lo hanno marginalizzato rispetto alla sua centralità.Quindi tutti coloro che hanno a che fare con lui, muovano il primo passo. Chi lo genera, chi lo coltiva, chi lo difende, chi lo accetta. Tutti siano un po’ più educati con il lavoro. E se questo non dovesse bastare, bisogna tentare tutti insieme di generarne di nuovo. Questa volta, però, volendogli un po’ più bene.Ancona 16 novembre 2013                                               Stefano Mastrovincenzo (Cisl Marche)
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22/11/2013 Stella Maris: entro lunedì vogliamo certezze sugli stipendi arretrati e futuri
In data odierna, le Organizzazioni Sindacali FP CGIL -CISL FP -UGL -CISAL, a seguito delle criticità riscontrate dai lavoratori ed evidenziate dalla proprietà della Casa di Cura Stella Maris di San Benedetto del Tronto, nella conferenza stampa dello scorso 18 novembre, hanno incontrato una rappresentanza della Direzione della struttura privata, allo scopo di sbloccare il pagamento degli stipendi arretrati.La parte sindacale ha stigmatizzato il fatto, che nonostante il Presidente della Stella Maris, nel corso della conferenza stampa del 18 novembre abbia messo in risalto gli ottimi risultati economici conseguiti durante la sua gestione, la proprietà abbia assunto la gravissima decisione di non pagare regolarmente lo stipendio di ottobre ai dipendenti e mettere in forse la retribuzione di novembre e la tredicesima, creando disagi a tante famiglie.Nell'incontro odierno è emersa la possibilità concreta di fare fronte al pagamento degli stipendi (mese di ottobre e novembre) entro la prima decade di dicembre e della tredicesima mensilità, sempre entro dicembre, a patto che l'ASUR e la Direzione di Area Vasta 5,rispettino gli impegni assunti con la proprietà in merito alla possibilità di ripristinare l'anticipazione dei crediti della Casa di Cura da parte di una società privata.La scadenza per le Organizzazioni Sindacali è perentoria. Entro lunedì 25 novembre, la proprietà della Stella Maris dovrà comunicare alla parte sindacale l'esito formale del confronto avviato con l'ASUR e la Direzione di Area Vasta 5, che in modo collaborativo si è assunta l'onere di fare da intermediario con la Regione Marche. Nella succitata comunicazione dovranno essere messe nero su bianco, le scadenze di pagamento degli stipendi di ottobre e novembre e della tradicesima.Qualora quanto sopra non avverrà, i toni del confronto cambieranno radicalmente e si aprirà un percorso vertenziale duro, a tutela dei posti di lavoro e dei salari. Subito dopo la lettura della comunicazione formale, che giungerà dalla parte datoriale, le Organizzazioni Sindacali Territoriali di FP CGIL -CISL FP -UGL - CISAL, unitamente ai Rappresentanti interni, convocheranno l'Assemblea del personale nella quale si decideranno tutte le eventuali azioni vertenziali da adottare a tutela dei diritti dei dipendenti.La Organizzazioni Sindacali hanno approfittato dell'incontro con la Stella Maris per mettere in chiaro che non intendono minimamente assumere il ruolo di “stampella” della parte datoriale, soprattutto perchè i rapporti con l'AIOP Marche, alla quale aderisce Stella Maris, sono tuttaltro che buoni. In questi mesi l'AIOP Marche ha dato alcun segnale di ripresa del dialogo con i Sindacati, nonostante la grave situazione verificatasi dopo l'approvazione da parte della Regione, della riorganizzazione dei posti letto. Massima responsabilità quindi delle Organizzazioni Sindacali nella tutela dei posti di lavoro e delle retribuzioni. Medesima responsabilità e correttezza, però, la si pretenderà da parte datoriale e dell'AIOP Marche.LE SEGRETERIE TERRITORIALI FP CGIL – CISL FP – UGL - CISAL
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21/11/2013 Assemblee con i lavoratori Indesit: va riaperto il confronto per arrivare presto ad un accordo
ASSEMBLEE CON I LAVORATORI INDESIT: VA RIAPERTO IL CONFRONTO PER ARRIVARE PRESTO AD UN ACCORDOPartecipazione massiccia delle lavoratrici e dei lavoratori alle assemblee che si sono tenute nelle fabbriche di Melano e Albacina e nella sede centrale, per discutere della situazione della vertenza dopo l'interruzione del confronto tra azienda e sindacato e l'apertura della procedura di mobilità per 1400 lavoratori del gruppo.I lavoratori hanno valutato negativa la scelta aziendale ed espresso grande preoccupazione.I lavoratori hanno con forza chiesto che venga riaperto rapidamente il confronto in sede istituzionale,  perché arrivi un accordo che garantisca lavoro e produzioni in tutte le aree produttive.La Fim Cisl ritiene che la drammatizzazione innescata con la procedura di mobilità debba essere superata al più presto riprendendo il confronto nell' obiettivo di arrivare rapidamente ad un accordo.
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21/11/2013 A14, incertezza sulla ripresa dei lavori
Le segreterie provinciali dei lavoratori del settore edile di Cgil Cisl e Uil (Feneal, Filca e Fillea) denunciano la mancata ripresa dei lavori sul Lotto 4 della Terzia Corsia A14 Senigallia – Ancona Nord dopo l’annuncio fatto a settembre scorso da Autostrade per l’Italia e dal Ministero dell’Infrastrutture che i lavori sarebbero potuti riprendere ad ottobre 2013 dal Consorzio Samac. Avevamo per parte sindacale salutato con favore e positivamente la prospettiva della ripresa lavori dopo aver assistito ad una lunga trattativa tra Autostrada e il Consorzio Samac. La ripresa annunciata avrebbe finalmente messo fine ad una vertenza locale che vedeva coinvolti 130 lavoratori del Consorzio Senigallia Scarl e circa 250 lavoratori delle aziende in sub-appalto e di fornitura che da maggio erano stati sospesi in cassa integrazione ed in attesa di certezze occupazionali e di reddito. Tuttavia, ad oggi registriamo che lo sblocco dei lavori ancora non c’è stato e pur avendo avuto delle rassicurazioni sulla immediata ripresa lavori sia da Autostrada sia dal Consorzio Samac siamo preoccupati per questo inspiegabile ritardo. Per quanto ne sappiamo ci risulta che venerdì 7 novembre u.s. Autostrada e Samac hanno finalmente raggiunto un accordo definitivo sulle riserve poste dall’azienda, alla base del fermo cantiere di aprile, e definito il nuovo crono-programma dei lavori. Pertanto, in questa settimana ci aspettavamo come sindacati provinciali di essere convocati dal consorzio Samac per conoscere la tempistica di inizio lavori e la data di rientro al lavoro dei 130 lavoratori dell’azienda esecutrice Senigallia Scarl posti temporaneamente in cassa integrazione. Invece ad oggi, per la terza volta consecutiva l’azienda ha rinviato di settimana in settimana gli incontri da noi richiesti. Questo ennesimo spostamento sembra legato alla mancata definizione dei nuovi contratti di fornitura di alcuni materiali da costruzione, precisamente l’inerte e il calcestruzzo, e sulla definizione dei pregressi contratti di fornitura. A questo punto, una possibile mancata ripresa dei lavori, per questi ulteriori ritardi, provocherebbe una profonda ferita occupazionale per il territorio che acuirebbe la già pesante crisi del settore delle costruzioni in provincia e nella Regione. Il territorio della provincia sarebbe devastato da un incompiuta, creando disagi economici e di viabilità locale e nazionale essendo l’unico tratto marchigiano di terza corsia ad oggi incompiuto. Pertanto, le segreterie provinciali, oltre a denunciare il clima di incertezza sul territorio legato al fermo dell’opera, reputano non più sostenibile questo ritardo e si auspicano che tutte le parti in causa a partire dal Consorzio Samac si impegnino ognuno per il suo ruolo  a rimuovere gli ultimi ostacoli per arrivare in tempi brevissimi la ripresa dei lavori. Visto lo stallo, nei prossimi giorni i sindacati provinciali, assieme alle RSU di cantiere chiederanno di essere convocati dai soggetti istituzionali coinvolti, quali Regione Marche e Ministero delle Infrastrutture da una parte e dall’altra Società Autostrade per l’Italia per chiedere chiarimenti sulla vicenda e sollecitare un loro intervento decisivo. Negli incontri ricorderemo a tutti i soggetti che per noi è prioritaria la rioccupazione dei 130 lavoratori del Consorzio Senigallia Scarl e dei 250 lavoratori delle aziende in sub-appalto, oltre al pagamento delle mensilità arretrate dei lavoratori che dal mese di luglio non stanno percependo il loro salario. In mancanza di riscontri non escludiamo la possibilità di procedere con altre iniziative sindacali. 
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21/11/2013 25 novembre al lavoro con qualcosa di rosso
Tutte al lavoro con qualcosa di rosso nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne. E’ l’invito che CGIL, CISL e UIL delle Marche lanciano a tutte le donne. Un segno che renda visibile l’impegno del sindacato contro la violenza sulle donne in occasione della giornata del 25 novembre.  “In ufficio, in fabbrica, a scuola o dietro il bancone di un negozio, chiediamo a tutte le lavoratrici marchigiane di mettersi il vestito, le scarpe, una sciarpa o un fazzoletto rosso, per simboleggiare la necessità di fermare la cultura della violenza sulle donne” – è questo l’appello lanciato da Daniela Barbaresi, Cristiana Ilari e Claudia Mazzucchelli, responsabili delle politiche di genere di CGIL, CISL e UIL delle Marche. La violenza contro le donne resta una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani a livello mondiale. Qualunque sia la forma, o il luogo dove si manifesta, che sia la casa o il posto di lavoro, la violenza contro le donne è una vergogna che deve essere fermata perché nega alle donne il diritto fondamentale di vivere in dignità e libertà. Dietro la violenza contro le donne c’è il rapporto di potere tra uomini e donne, all’interno della coppia, sul lavoro, nella società: la violenza viene usata per ristabilire il potere maschile e rappresenta l’espressione del desiderio di controllo, dominio e possesso dell'uomo sulla donna. E man mano che la libertà delle donne aumenta il fenomeno diventa più grave, proprio perché vengono messi in discussione atavici rapporti di forza in un contesto di aumentata vulnerabilità sociale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente riconosciuto che la violenza contro le donne è una vera e propria emergenza mondiale di salute pubblica. I dati rilevati dall’OMS sono spaventosi: il 35% delle donne nel mondo è vittima di violenza fisica e/o sessuale da parte del partner o di sconosciuti; il 38% dei femminicidi avviene per mano del proprio compagno; il 30% dei maltrattamenti alle donne ha inizio in gravidanza e 1 donna su 4 è oggetto di violenza in questa fase della vita. Le violenze, quando non portano alla morte, producono danni fisici e psichici gravi che si ripercuotono anche sui figli. La situazione in Italia non è meno preoccupante: nel 2012 ci sono stati 124 femminicidi e nei primi 10 mesi del 2013 le donne uccise sono già state più di 100. L’ISTAT stima che le donne tra i 16 e 70 anni, vittime di abusi fisici o sessuali siano 6.743.000 e che circa un milione di donne abbia subito stupri o tentati stupri. A queste vanno aggiunte le donne che non rientrano nelle statistiche, che subiscono abusi, violenze fisiche o psicologiche senza denunciare i loro aggressori. Un sommerso di soprusi e ricatti che porta al parossismo del crimine o che rimane nello stillicidio di violenze quotidiane nascoste o mascherate. Purtroppo, anche la nostra Regione è stata ripetutamente colpita da tragedie di questo tipo, spesso avvenute in un contesto domestico, come dimostrano i recenti fatti di cronaca. In un quadro così drammatico vanno fortemente sostenuti i centri antiviolenza, fondamentali nel territorio perché supportano le donne nel momento più difficile, così come occorre investire, in termini di formazione e di risorse, nelle forze dell’ordine e nelle strutture sanitarie. Come Sindacati ricordiamo che c’è violenza anche nel mondo del lavoro. La crisi economica, pesante e persistente, ha reso il lavoro sempre più incerto e precario e cosi i giovani, gli over 50 e soprattutto le donne risultano sempre più soli e fragili. Sempre secondo l’ISTAT, una donna su due ha subito molestie o ricatti sessuali sul lavoro nel corso della vita e una su cinque negli ultimi tre anni: un dato che ci dà la dimensione di quanto sia importante lavorare insieme, tutti gli attori sociali, per prevenire, intervenire, informare, educare. Agire in rete con istituzioni e associazioni partendo da un’attenta lettura della realtà, facendo emergere bisogni e promuovendo azioni di prevenzione oltre che di contrasto dei fenomeni; poiché sappiamo che per combattere efficacemente la cultura della violenza sulle donne, la mancanza di rispetto tra i generi e la sopraffazione che sfocia in violenza, occorre mettere in campo forti azioni educative per superare stereotipi su donne e uomini, sulle loro relazioni e sui ruoli nella società. Ad alcuni mesi dalla ratifica della Convenzione di Istanbul riteniamo sia urgente proprio lavorare soprattutto sul piano culturale a partire dal ruolo fondamentale della scuola, con interventi coordinati e strutturati, non lasciati alla sensibilità della singola istituzione scolastica o territoriale. Inoltre è necessario anche contrastare l’immagine sbagliata e degradante della donna spesso trasmessa dai media, a partire dall’ uso di un messaggio sessista, che non significa solo corpi nudi, ma riduzione delle donne a pochi stereotipi, spesso disancorati dalla realtà o, ancora peggio, finalizzati a diffondere modelli che mortificano il talento e l’investimento sulle proprie risorse intellettuali e morali che, pure, tante donne, tante giovani, con fatica, con tenacia e con speranza coltivano ed alimentano, ogni giorno, tutti i giorni. Per loro e per tutte noi proseguiamo questo cammino insieme in una realtà che, seppur ancora tragicamente segnata dalla violenza, contiene in sé delle potenziali energie da raccogliere e valorizzare. L'ARTICOLO SU CRONACHE MACERATESI
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21/11/2013 “Ossi duri …. si diventa”
Nell’ambito della Campagna di prevenzione sull’osteoporosi i Coordinamenti Donne di Cgil, Cisl, Uil Pensionati con la Regione Marche stanno svolgendo in tutti il territorio regionale una serie di appuntamenti per informare i cittadini, gli operatori sanitari del programma di prevenzione.Ad Ascoli Piceno l’iniziativa si terrà venerdì 29 Novembre 2013 con inizio alle ore 15,00 presso la Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno.Il Convegno prevede la partecipazione di medici ed esperti incaricati dalla Regione Marche, tra i quali il Dr. Pietro Scendoni e il Dr. Mario Sfrappini.Gli argomenti trattati riguarderanno:-        Il Ruolo dei Medici di Medicina Generale;-       Osteoporosi e fattori di rischio;-       Il sistema DEFRA per la valutazione del rischio di frattura di femore.Inutile sottolineare l’importanza di questa giornata, in quanto “l’osteoporosi è una malattia molto diffusa, soprattutto tra le donne oltre i 50 anni di età, ma non conosciuta a fondo. Molto spesso non dà segni e sintomi importanti sino a che non provoca fratture … e le conseguenze sono spesso molto gravi ed invalidanti”.Si ringrazia l’Assessorato alle Politiche Sociali per la sensibilità dimostrata all’iniziativa.
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20/11/2013 Modello 730, da dicembre arrivano i rimborsi per i "casi particolari"
I contribuenti che non hanno più il sostituto d'imposta, e che hanno potuto presentare il 730 "casi particolari" a settembre, riceveranno i rimborsi già da metà dicembre. Lo annuncia l'Agenzia delle Entrate. Oltre 96 mila persone potranno così ottenere la restituzione del credito Irpef già entro il 2013, per un importo complessivo di circa 75 milioni di euro. Due le date da segnalare: il 15 dicembre, inizio dei rimborsi tramite accredito in conto corrente per chi ha comunicato il proprio codice Iban e 21 dicembre per ritirare il rimborso in contanti presso gli uffici postali.Ricordiamo che dal 2014, in base a quanto definito dal "Decreto del Fare", questi contribuenti potranno presentare un 730 "standard", quindi nel corso della campagna fiscale (marzo/giugno), sia che vadano a credito, e quindi ottengano un rimborso, sia che il risultato sia un debito da versare. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle sedi Caf della Cisl Marche 
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19/11/2013 Indesit: riaprire subito il confronto per tutelare lavoro e produzioni
 Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Anna TROVO’L’incontro fiume presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra Fim, Fiom, Uilm e la Indesit Spa, alla presenza del Sottosegretario De Vincenti e del dott. Castano, si è interrotto questa mattina dopo 15 ore di trattativa con un mancato accordo e la decisione dell’ azienda di aprire la procedura di licenziamento per 1.400 lavoratori. La vertenza si era aperta nel mese di giugno quando Indesit aveva annunciato un piano industriale che prevedeva la chiusura di due impianti produttivi e tagliava 1425 posti di lavoro come conseguenza della delocalizzazione produttiva di Indesit in Polonia e in Turchia e della crisi economica in atto. Tale piano era stato da subito giudicato negativamente dal sindacato e dai lavoratori e solo dopo le iniziative di mobilitazione è emersa la volontà delle parti di non abbandonare il tavolo negoziale e continuare la trattativa. Nella trattativa odierna sono emerse importanti novità sulle quali l’azienda si era resa disponibile a trattare. Nel dettaglio la richiesta mirava a dare alle fabbriche italiane missioni produttive esclusive e specializzate sulle produzioni di gamma alta, quelle con maggiore marginalità, tali da tutelare i lavoratori e nel contempo, mantenere i livelli occupazionali utilizzando anche gli ammortizzatori sociali, privilegiando tra questi, l'utilizzo dei contratti di solidarietà senza prevedere licenziamenti.La proposta inoltre prevedeva per il polo produttivo di Caserta, la specializzazione produttiva sul frigorifero da incasso e sui piani cottura a gas con il rientro in Italia di produzioni di frigoriferi, oggi realizzate in Turchia, e dei piani cottura destinati, nel piano originale predisposto dall'azienda, alla fabbrica di Indesit collocata in Polonia confermando il trasferimento delle produzioni di lavatrici di gamma bassa. Mentre per il polo produttivo di Fabriano, la specializzazione produttiva sui forni da incasso e sui prodotti speciali (professionali) per gli stabilimenti di Albacina e di Melano, ri-internalizzando la produzione di forni finora acquistati all'estero. Infine per il polo produttivo di Comunanza prevista la specializzazione produttiva sul lavaggio, confermando la produzione in Italia di tutte le lavatrici di gamma alta a carica frontale.Su questi contenuti non è stato possibile, tuttavia nonostante la lunga trattativa, raggiungere un accordo condiviso che rimane per la Fim un obiettivo alla portata delle parti.Con l’interruzione del negoziato in corso e l’apertura della procedura di mobilità da parte di Indesit oggi, si introducono elementi di drammatizzazione e aumentano le criticità già presenti nel confronto. Si è trattato di un atto di rottura unilaterale pesante per il suo significato ed esplosivo per i suoi effetti se dovesse essere portato a termine. Riteniamo quindi necessario recuperare il buonsenso e lavorare affinché venga riaperto il confronto e definito un accordo che confermi le fabbriche italiane e gli organici mantenendo i livelli occupazionali. Roma, 19 novembre 2013 Ufficio Stampa FIM CISL
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19/11/2013 Aumento acconto Irpef, Saldo IMU 2013, 730 per i disoccupati: istruzioni per l'uso
AUMENTO ACCONTO IRPEF, SALDO IMU 2013, 730 PER I DISOCCUPATI: ISTRUZIONI PER L’USO  In questo particolare momento di incertezza normativa, il CAF della Cisl ritiene opportuno informare i cittadini riguardo le principali scadenze fiscali che interessano molte famiglie. Innanzitutto l’aumento dell’acconto IRPEF da versare entro lunedì 2 dicembre 2013: per i contribuenti che hanno effettuato la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730,  sarà il datore di lavoro o ente pensionistico a trattenere la seconda o unica rata di acconto tenendo conto dell’aumento, pertanto i soggetti interessati troveranno una trattenuta maggiore rispetto a quella indicata sul modello. Caso particolare per i lavoratori che successivamente all’atto della dichiarazione 730 hanno terminato il rapporto di lavoro: nella fattispecie il contribuente è tenuto a versare direttamente con il modello F24 il 2° o unico acconto, facendone richiesta agli sportelli dedicati a tale scopo.Altra questione contingente è il versamento del Saldo IMU 2013. La Consulta dei CAF ha formulato recentemente alcune proposte al Governo circa le modalità ed i tempi per ottemperare al pagamento di tale tributo; non avendo avuto risposte visto l’approssimarsi dei termini la Consulta stessa ha dato indicazione ai propri uffici di procedere nell’assistenza ai contribuenti e pertanto i nostri operatori sono a disposizione per l’effettuazione dei calcoli dell’imposta da versare entro il 16 dicembre 2013 secondo gli aggiornamenti disponibili.Per avere informazioni e prenotare il servizio IMU cu si può rivolgere agli uffici del Caf Cisl.Informiamo inoltre con soddisfazione, l’importante notizia che le pratiche 730 per disoccupati sono state definite ed a partire dal 15 dicembre i contribuenti riceveranno il credito liquidato, secondo le modalità scelte, tra accredito nel proprio conto o mandato presso le Poste.Ancona 19 /11/13                                                                                                    Caf Cisl Marche
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19/11/2013 Ossi duri... si diventa
Nell’ambito della Campagna di prevenzione sull’osteoporosi i Coordinamenti Donne di Cgil, Cisl, Uil Pensionati con la Regione Marche stanno svolgendo in tutti il territorio regionale una serie di appuntamenti per informare i cittadini, gli operatori sanitari del programma di prevenzione. Ad Ancona l'iniziativa si terrà venerdì 22 novembre 2013 alle ore 15.00 presso la sala del Consiglio Vecchio Comune di Ancona - Largo XXIV maggio.Leggi il volantino con il programma
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14/11/2013 Haemonetics: Fim Fiom Uilm soddisfatte dell'accordo
Le Segreterie Provinciali FIM FIOM UILM, pur nella drammaticità della vertenza Haemonetics esprimono soddisfazione per il consenso di maggioranza manifestato dai lavoratori rispetto alla Ipotesi di Accordo stipulata il 05 Novembre 2013 presso la Regione Marche e sottoscritta anche dall’Assessore Reg. al lavoro, dal presidente alla Provincia di Ascoli Piceno e dal Sindaco del Comune di Ascoli Piceno, pertanto è stata accolta dall’azienda l’istanza avanzata dalle Segreterie Fim Fiom e Uilm e dalle istituzioni firmatarie dell’Accordo, nonostante le rinunce ai contenziosi  siano state pari al 63% ( maggioranza dei lavoratori) e non l’80% inizialmente previsto dall’intesa.Tutto ciò permetterà:1-   Il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per cessazione di attività per la durata di 12 mesi, l’accordo prevede altresì l’onere da parte di Haemonetics di provvedere ad anticipare mensilmente il trattamento economico di Cassa Integrazione per tutti i dipendenti.2-   L’erogazione di un pacchetto economico di incentivi che vanno da euro 28.300 per gli under 40, euro 32.300 per chi si colloca tra i 40 e i 50 anni e euro 36.300 per gli over 50.Inoltre l’accordo di cui sopra impegna l’azienda alla valutazione di eventuali offerte da parte di terzi imprenditori, da ricevere entro il 31 Dicembre 2013.Riteniamo che le “manifestazioni di interesse” emerse fin dallo scorso Luglio e finora non formalizzate non debbano esitare ulteriormente a manifestarsi e ad uscire allo scoperto essendoci ora condizioni diverse.                                                                                Le Segr. Prov.                                                                         Fim-Cisl  Fiom-Cgil  Uilm-Uil
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13/11/2013 1.000 milioni di euro da spendere bene
1000 milioni di euro da spendere bene dal 2014 al 2020. Questa la priorità per la Cisl delle Marche rispetto all’utilizzo dei fondi strutturali che arriveranno dall’Europa per sostenere lo sviluppo economico e  la qualificazione professionale della nostra Regione. Forte attenzione sul metodo e sui processi quindi, per superare i limiti, talvolta anche evidenti, della tornata 2007-2013 che si avvia a conclusione: sovrapposizione degli interventi, proliferazione dei progetti, lentezza della burocrazia, bassa qualità dei processi concertativi. Insieme a Cigl, Uil e alle associazioni imprenditoriali, nei giorni scorsi la Cisl ha chiesto alla Regione di partire dalle condivisione delle regole del gioco affinché questi soldi, che sono di tutti e che ora ritornano per essere investiti, sostengano veramente la rinascita dei nostri territori così duramente colpiti dal cambiamento epocale che ci troviamo a vivere. Queste sono settimane cruciali per costruire insieme i Piani Operativi Regionali, ai quali si dovrà fare riferimento in maniera severa nella definizione degli interventi e nella valutazione dei progetti che verranno posti nei prossimi anni all’attenzione dell’Autorità regionale. La Cisl chiede selettività nella identificazione degli assi di intervento e delle aree territoriali da sostenere. Uno sviluppo a tutto tondo che dovrà avere il coraggio trasformare i nostri limiti in vantaggio competitivo. Puntare su una manifattura rinnovata, supportata da servizi di qualità in grado di rilanciarla nei mercati internazionali. Il welfare come luogo dello sviluppo (sostiene la fragilità di tutti, crea lavoro buono, previene il disagio, facilita la coesione sociale). Il riassetto delle istituzioni locali, a partire dall’associazionismo tra Comuni, come cornice di sostegno allo sviluppo e come via per ricostruire fiducia tra cittadini e Stato; l’economia dell’intelligenza  (nuovo patto tra impresa e ricerca) come veste futura della nostra vocazione manifatturiera. Investimento nei beni comuni (acqua, energia, natura, territorio, città, conoscenza) come garanti della durevolezza, della qualità e della sostenibilità dello sviluppo marchigiano nel prossimo futuro. La Cisl metterà a disposizione queste riflessioni, nella serata di venerdì 15 novembre, a Macerata in occasione dell’iniziativa promossa da Marche 2020, dal Consiglio Regionale, dal Gruppo Consiliare Gian Mario Spacca Presidente e dal Circolo Aldo Moro, sull’analisi dei bisogni del territorio e dello sviluppo. Marco Ferracuti  (Segretario regionale) 
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13/11/2013 A Fermo un convegno su formazione e misure anti crisi
La formazione nelle transizioni, Il ruolo della formazione a supporto dei lavoratori nel periodo della cassa integrazione in deroga. E' il titolo del convegno promosso dallo Ial Marche (l'Ente della Cisl che si occupa di innovazione, apprendimento e lavoro) e la Provincia di Fermo con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Psicologiche Umanistiche dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti- Pescara,  che si terrà giovedì 14 Novembre 2013  ore 9.30 presso  la Sala Consiglio della Provincia di Fermo, in Viale Trento, 113. Nell’occasione saranno presentati i risultati di “Pro.g.r.a.m.Fermo” il progetto quadro per la Gestione e Realizzazione di Azioni e Misure anticrisi,  dove la formazione è stata lo strumento attivo per promuovere l’occupabilità, finanziato dalla Provincia di Fermo, e il report della ricerca relativa alla formazione a supporto dell’occupabilità e del benessere in cassa integrazione. Il progetto anticrisi, “Pro.g.r.a.m . Fermo”, rivolto ai beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga si è proposto di offrire un sostegno ai lavoratori sospesi e/o espulsi dai processi produttivi e alle loro famiglie che hanno vissuto tale situazione, cercando di operare per una rioccupabilità delle persone. Il progetto ha coinvolto 665 lavoratori dei circa 4.600 lavoratori complessivi presi in carico dalla Provincia di Fermo ed assegnati ad attività di accompagnamento e formazione. 1600 sono state le imprese coinvolte per un totale di 352.930 ore di attività complessive. Nell’80% dei casi, i lavoratori che hanno usufruito della cassa integrazione in deroga avevano ripreso regolarmente la propria attività lavorativa al momento del colloquio, oppure ne avevano intrapreso una nuova. Un dato positivo che dimostra come quest’ammortizzatore sociale sia stato un sostegno reale che ha consentito di non disperdere professionalità e occupazione sostenendo lavoratori e aziende in un momento storico di crisi del mercato del lavoro. Ai lavori del convegno, che verranno conclusi nella tarda mattinata da Marco Luchetti, Assessore regionale alla formazione, istruzione e lavoro, e moderati da Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche. Parteciperanno Francesco Varagona, Amministratore unico dello Ial Marche, Fabrizio Cesetti, Presidente della Provincia di Fermo e l’Assessore alla formazione della provincia di Fermo Rosanna Vittori. Tra i relatori anche la prof.ssa Michela Cortini, Università G.D’Annunzio di Chieti- Pescara, che presenterà i dati della ricerca “La formazione a supporto dell’occupabilità e del benessere in cassa integrazione” effettuata attraverso interviste, focus group e questionari a un campione significativo di cassintegrati coinvolti nel Progetto Program, e Giovanni  Della Casa, dirigente del servizio politiche del lavoro e formazione professionale della provincia di Fermo che darà un quadro complessivo delle misure anticrisi messe in atto dalla Provincia di Fermo. La cittadinanza è invitata a partecipare.Il Video del Convegno
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13/11/2013 La Cisl critica il Comune di Fano
La Cisl ritiene insufficienti le risorse messe a disposizione per il Fondo anticrisi dal Comune di Fano.  Giovanni Giovanelli responsabile della Cisl  zona di Fano spiega come la risposta  del Sindaco  di Fano Aguzzi e quella dell’Assessore al bilancio  Santorelli   a seguito dell’ultimo incontro con i sindacati  è alquanto strumentale.  “Non hanno minimante colto il significato del comunicato sindacale a seguito dell’ ultimo incontro avvenuto. “Sarebbe opportuno  - continua Giovanelli - che il Sindaco e la sua giunta invece di esternare continuamente le proprie difficoltà si concentrasse maggiormente sulle politiche da adottare, coinvolgendo tutti i soggetti sociali, dal volontariato al terzo settore, alle associazioni datoriali e sindacali, per il superamento della difficile situazione sociale ed  economica con una progettualità ad ampio respiro.” Condividendo le difficoltà che incontrano i comuni riteniamo del tutto insufficienti le risorse messe a diposizione dal Comune di Fano di fronte alle necessità delle persone colpite dalla crisi. "In pratica  - continua -  Giovanelli -  la somma di 70.000 euro stanziata per il Fondo anticrisi  è composta da  40.000  euro che facevano parte dell’ avanzo del fondo anticrisi 2012  e 30.000 euro devolute dalla Fondazione Carifano." IL sindacato  non ha espresso alcune intenzione di non firmare l’accordo per il fondo anticrisima abbiamo solo evidenziato la nostra perplessità per l’esigua cifra messa a disposizione dal Comune di Fano. Precisiamo anche che il fondo anticrisi non debba essere minimamente  confuso con le politiche di sostegno che attuano i Servizi Sociali nei confronti della famiglie e delle  persone in difficoltà.   Il disappunto del Sindacato nasce anche dal fatto che nell’incontro precedente avvenuto nel mese di Ottobre la somma preventivata dagli Assessori Santorelli  e Del Vecchio  era di 150.000 euro. In quella occasione infatti non c’è stato alcun comunicato sindacale di disappunto .  L’incontro di Novembre doveva servire non per discutere la somma destinata al fondo anticrisi (già definita dai due assessore nella riunione di  Ottobre) ma per individuare le modalità di erogazione  e le tipologie di contributi. Le OO.SS ribadiscono la loro volontà di concordare le modalità di erogazione del fondo anticrisi e  pertanto rimangono in attesa di essere convocate per la definizione del Bando. Auspichiamo che la Giunta comunale tenuto conto della grave situazione sociale e occupazionale di questo territorio trovi ulteriori risorse da destinare al fondo Anticrisi.
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12/11/2013 La Fim Cisl chiede l'applicazione dell'accordo Haemonetics
I dipendenti di Haemonetics hanno dimostrato il coraggio di prendere la decisione giusta ossia di approvare a maggioranza l'Accordo sottoscritto da FIM FIOM UILM,  anche perché non c'erano alternative se non quella di lasciar procedere unilateralmente la multinazionale verso i licenziamenti.Consultazione che non può essere considerata non valida quando la si perde e si fa di tutto per condizionarne il voto negativo. Basta considerare l'alta affluenza come partecipazione che si può capire come finalmente tutti si sono potuti esprimere liberamente. Non si è raggiunto il punto dell'Accordo che prevedeva la rinuncia a vertenze in atto o da intraprendere che ha visto la sottoscrizione del 63% dei dipendenti rispetto all'80% indicato, ma come Fim Cisl, crediamo che sia estremamente importante il segnale emerso dai dipendenti, a tal punto da dover comunque impegnare i vertici Haemonetics ad aprire la cassa integrazione e a riconoscere gli incentivi contrattati.Tutto questo è fondamentale non solo per assicurare la miglior tutela ai lavoratori, ma anche per  puntare ancora ad  una acquisizione del sito produttivo anche da parte di altri imprenditori, magari spaventati finora dalla mole di cause e di conflittualità emerse in azienda.                                                                                        FIM-Cisl Marche                                                                                          Romina Rossi          
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12/11/2013 La Cisl al Ministro D'Alia: basta ai tagli lineari
La riorganizzazione della pubblica amministrazione è stata oggetto di un incontro che si è svolto nel pomeriggio di ieri - lunedì 11 novembre - a Porto Recanati (Macerata) tra il Ministro della Funzione Pubblica Giampiero d'Alia e la Cisl delle Marche, rappresentata dal Segretario regionale Marco Ferracuti e dai rappresentanti della Categoria dei dipendenti pubblici (Cisl Funzione Pubblica) Luca Talevi (Segretario generale regionale) e Alessandro Moretti.  A fare gli onori di casa è stato il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari. Si è discusso di come coniugare, in un contesto di forti tagli e scarsità di risorse, l'efficienza e l'efficacia dei servizi della pubblica amministrazione con la valorizzazione delle professionalità dei dipendenti pubblici. La Cisl ha presentato il suo progetto teso a tagliare gli sprechi della pubblica amministrazione, per efficientare la spesa pubblica e renderla più trasparente, a partire dalle consulenze che ancora incidono per oltre un miliardo e 200 milioni di euro ogni anno. Per la Cisl occorre fermare i tagli lineari e aprire un tavolo nazionale e regionale per riorganizzare il sistema delle autonomie in modo organico e non a spot. E’ evidente in questo momento come i tagli subiti dalla sanità e dai comuni, colpiti da un lungo blocco del turn – over del personale, stiano creando enormi problemi per la tenuta del sistema e la garanzia dei servizi pubblici nelle Marche. Vi è necessità di interventi rapidi ma organici per dare risposte alle esigenze della collettività. Razionalizzare si, ma con un’ ottica di solidarietà ed equità. Il Ministro ha espresso condivisione sul metodo operativo illustrato dalla Cisl spiegando come l'attuale Governo stia cercando di non compiere più tagli lineari e di dare risposte ai lavoratori più deboli con lo stanziamento di 2 miliardi e 400 milioni previsti per il pagamento della cassa integrazione in deroga 2013.
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11/11/2013 Al Caf Cisl parte il Corso Fiscale e Tributario
Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 23 NOVEMBRE 2013 via mail direttamente alla sede interessata per il corso: Ancona: rf.ancona@cisl.it; Ascoli: rf.ascolipiceno@cisl.it Macerata: rf.macerata@cisl.it Pesaro: rf.pesaro@cisl.it È inoltre necessario effettuare la richiesta di adesione tramite il sito della Cisl Marche: cislmarche.it/corsocaf2013   
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11/11/2013 Lavoratori della Roland Europe: "No alla chiusura.”
Lunedì 11 novembre alle ore 15 si terrà l’incontro presso la Roland Europe di Acquaviva Picena tra la direzione aziendale e le rappresentanze sindacali dopo l’annuncio dato ai dipendenti nei giorni scorsi della chiusura del sito produttivo. Dopo l’incontro si terrà anche l’assemblea con i lavoratori.Nell’occasione i lavoratori unitamente alle Organizzazioni Sindacali hanno organizzato una manifestazione di protesta alla quale invitare tutti i mezzi d’informazione.Verranno appese, fuori dai cancelli del sito produttivo, tutte le divise aziendali con i nomi dei lavoratori a cui appartengono a significare come la  chiusura lasci le persone, spogliandole  della loro personalità trattandole  come semplici numeri, come “appese”,  in un dramma sociale che improvvisamente e senza motivo non le considera più utili.Va infatti ricordato che non ci sono ragioni valide dal punto di visto economico e professionale per spostare queste produzioni  considerando i positivi risultati dello stabilimento.Durante l’incontro sindacale i lavoratori hanno deciso di continuare a lavorare chiedendo e ottenendo però la disponibilità aziendale a far entrare, per una mezz’ora, le telecamere e i giornalisti affinché venga  testimoniato il loro  attaccamento al lavoro,  le loro capacità professionali e il loro impegno che deve continuare ad essere una risorsa per Roland o per altri imprenditori che volessero investire in questa azienda.Con questa iniziativa i lavoratori vogliono dimostrare senso di responsabilità in questa difficile situazione, ma anche determinazione a non lasciare quel posto di lavoro,  anche se già qualcuno li ha "appesi" fuori dai cancelli.Leonardo Bartolucci  348529517Romina Rossi  3338286070FIM CISL MARCHE   Ancona  10 novembre ‘13
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09/11/2013 Il rispetto delle regole è per i fessi o per i più furbi?
Conversazione con Augusto Cavadi Presidente della Scuola di formazione etico-politica “G. Falcone” di Palermo “Il rispetto delle regole è per i fessi o per i furbi?”, Augusto Cavadi incontra gli studenti di Ancona. Venerdì 8 novembre all’ IIS Savoia Benincasa e all’ IIS Vanvitelli Stracca e sabato 9 novembre al  Liceo Scientifico Galilei  e all’ IIS Volterra Elia.Augusto Cavadi, docente di storia e filosofia presso un liceo di Palermo, presidente della Scuola di formazione etico-politica  “Giovanni Falcone”, scrittore, blogger, “filosofo di strada”, teologo, da sempre attivo nella lotta alla mafia, aprirà  la rassegna degli incontri del  progetto “Non è un lavoro da ragazzi! Giovani, lavoro e legalità: percezioni e visioni di un mondo che cambia”. L'intervento del professor Cavadi, autore tra gli altri del libro “Legalità”, coinvolgerà attivamente gli studenti stimolandoli alla riflessione su “la legalità è sempre un valore da rispettare?”,  “ c’è un ambiente (famiglia, scuola, associazione…) dove sperimentate la legalità che soffoca e qualche altro dove la legalità vi conviene?”. Al progetto, promosso dall'associazione culturale Cultureaid di Ancona e co-finanziato   dall'Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Marche nell'ambito dell'intervento “A scuola di convivenza”, partecipano come partner CISL Marche, INPS Marche, INAIL Marche, la Camera di Commercio di Ancona, Confindustria Ancona, l'Università degli Studi di Macerata, l'associazione ANOLF Ancona e le classi V degli istituti “Savoia – Benincasa”, “Stracca  - Vanvitelli – Angelini”, “Volterra – Elia” e il Liceo Scientifico “G. Galilei” di Ancona. L’obiettivo è  promuovere la cultura della legalità e della civile convivenza fra le nuove generazioni attraverso l'acquisizione di conoscenze sui principi e le regole che regolano uno dei più importanti ambiti della vita sociale: il mondo del lavoro.  Il progetto  articolato in quattro momenti prevede:  un'indagine statistica di tipo psico-sociologico, svolta nei giorni scorsi,  sulla percezione e le attese che i giovani hanno rispetto al loro futuro ingresso nel mondo del lavoro in rapporto ai valori della legalità e della sicurezza; una serie di incontri formativi sulla sicurezza e la legalità nel mondo del lavoro con esperti della rete del partenariato; il coinvolgimento degli  studenti in laboratori guidati da esperti di comunicazione sociale per il lancio della  campagna pubblicitaria di sensibilizzazione pubblica sui temi del progetto ed infine la presentazione dei risultati raggiunti nel programma in onda sulle tv locali, “School Game”, gioco a premi cui partecipano le ultime classi degli istituti secondari superiori delle Marche.Ufficio Stampa Cisl MarcheAncona 7 novembre 2013
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08/11/2013 SKV di Fano chiude i cancelli. In 34 senza lavoro.
O Oggi si è svolto lo sciopero di otto ore davanti ai cancelli della ditta SKV di Fano, ex Comec e ex USAG, ora proprietà di una multinazionale francese. Una ditta storica del nostro territorio con più di 30 anni di attività che all'improvviso la multinazionale decide di chiudere e così 34 lavoratori rimarranno senza lavoro. Martedì 12 presso la sede di Confindustria di  Pesaro si svolgerà l'incontro con il presìdio dei lavoratori di fronte al palazzo Ciacchi. Vedremo se il nuovo corso di Assindustria  Pesaro saprà dare una svolta diversa a questa amara vicenda. Una crisi nata non dalla crisi ma dalla decisione di una multinazionale di cessare l'attività. La Cisl di Fano garantirà in questa difficile vertenza tutto l'apporto necessario in termini di presenza e di proposte per sostenere la Fim di Pesaro e i delegati Cisl.Giovanni Giovanelli responsabile AST di Fano
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08/11/2013 Referedum alla Haemonetics
La vicenda Haemonetics che oggi avrà il suo culmine con il referendum a cui potranno partecipare i suoi lavoratori è uno specchio importante di quello che sta capitando nella provincia ascolana. Non solo perché incrementa il numero di crisi aziendali con anche perdita di posti di lavoro, ma anche perché tra i tanti fattori di mancata competitività che ricadono sul territorio rischiano di finirci anche le relazioni sindacali che invece dovrebbero essere un elemento di tutela e di rilancio dell’occupazione ascolana.  Con questo Accordo la Fim Cisl insieme agli altri sindacati confederali si è presa la responsabilità di portare ai lavoratori un’alternativa rispetto alla deriva di un’azione unilaterale dell’azienda, di cui si continua a condannare il comportamento avuto sul territorio.Non a caso i lavoratori valuteranno una proposta in cui rimangono aperte le prospettive su una nuova possibile acquisizione che può trovare, se c’è qualcuno veramente interessato, piena attuazione entro il 31 dicembre 2013. Nel frattempo si riconosce ai lavoratori due anni di cassa integrazione straordinaria che altrimenti non ci sarebbe stata e una serie di incentivazioni ai dipendenti che vanno da circa 27 mila euro a circa 35 mila per tutelare il loro reddito.Oltre al senso di responsabilità sindacale oggi saranno anche i lavoratori a decidere tra questa proposta e una non soluzione, sapendo che accettando l’accordo almeno l’80% dei dipendenti dovrà rinunciare al contenzioso in essere o che si potrebbe aprire con l’azienda con una espressa rinuncia. In questa lunga trattativa se ben si ricordano le posizioni tenute dalle diverse Organizzazioni Sindacali è facile evidenziare come queste siano costantemente cambiate; la costante che è rimasta per chi non vuole fare nessun accordo è la sottolineatura sempre di ciò che manca (pur essendo diverso in ogni trattativa) così da non rispondere alle proprie responsabilità. Speriamo che la libertà e la democrazia con la quale oggi sceglieranno i lavoratori sia un segnale importante per l’intero territorio ascolano e un motivo in più per chi è interessato a rilevare l’azienda perché scommetta davvero sui suoi dipendenti.      Ascoli Piceno, 07/11/2013  IL SEGRETARIO FIM/CISL          (Rossi Romina)    Cell. 3338286070
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08/11/2013 Saldo IMU 2013: Caf in attesa
IMU 2013 A seguito dell'ulteriore proroga al 30 novembre 2013 concessa ai Comuni per deliberare le aliquote ed i regolamenti per l'anno  in corso ed a causa dell'incertezza del pagamento IMU sull'abitazione principale i CAF, stante l'attuale incertezza normativa, non sono nelle condizioni di calcolare il saldo IMU. Per questo il calcolo potrà essere effettuato solo nel momento in cui ci sarà un quadro normativo più chiaro sia a livello nazionale che locale.CAF CISL MARCHE  
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07/11/2013 Roland Corporation: nelle Marche 150 posti a rischio
Dichiarazione del Segretario regionale della Fim Cisl Marche Leonardo Bartolucci Roland Corporation: annunciata la liquidazione del sito marchigiano 150 posti a rischio. La Roland Corporation Giappone, azienda leader degli strumenti musicali elettronici e digitali, ha annunciato ieri 6 novembre 2013, nel tardo pomeriggio, la messa in liquidazione dello stabilimento italiano della Roland Europe SPA di Acquaviva Picena (Marche) dove oggi lavorano 150 dipendenti. La scelta è stata motivata dalla multinazionale giapponese nel calo produttivo mondiale delle vendite e nel piano di efficientamento che vede una centralizzazione della produzione nel Far East. Per il segretario della Fim Cisl delle Marche Leonardo Bartolucci, la notizia della messa in liquidazione della Roland è inaccettabile e si aggiunge alla già difficile situazione dell’industria marchigiana, a cominciare dall’elettrodomestico. L’annuncio dato ieri ai dipendenti è stato un fulmine a ciel sereno, anche perché - spiega - lo stabilimento marchigiano della Roland dopo aver superato alcune difficoltà oggi si trova in ottime condizioni economiche e le competenze e la qualità dei prodotti del sito marchigiano sono indiscutibili. Stiamo coinvolgendo le amministrazioni locali, regionali e il Ministero del Lavoro sulle azioni necessarie da mettere in campo per evitare la chiusura del sito di Acquaviva Picena. Per Lunedì prossimo – conclude - abbiamo convocato le assemblee con i lavoratori per decidere le azioni di mobilitazione. La chiusura del sito di Acquaviva Picena sarebbe un costo sociale, economico e di competenze l’intero territorio marchigiano che non possiamo permetterci.07 novembre 2013 Ufficio Stampa Fim Cisl
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07/11/2013 Vertenza Asite conclusa positivamente
CONCLUSA POSITIVAMENTE LA VERTENZA ASITE La Fit Cisl Marche esprime soddisfazione per il risultato ottenuto a seguito della vertenza intrapresa con la società Asite di Fermo dal Sindacato, ed in particolare dalla Fit Cisl, che è riuscito a scongiurare le paventate dilazioni di pagamento della 13ma 2013 e della 14ma 2014, nonché ottenere il riconoscimento degli aumenti contrattuali e del premio di produttività 2011.Un ulteriore obiettivo da raggiungere sarà quello di stimolare la politica, fino ad oggi abbastanza inerte ed indecisa, ed in particolare il Comune di Fermo, la Provincia e tutti gli altri comuni, affinché nel Fermano si costituisca un’unica società pubblica per l’affidamento “in house” dei servizi di igiene urbana.Tale risultato consentirebbe un miglioramento dei servizi, l’abbattimento dei costi ed una maggiore stabilità del lavoro.Fermo , 7 novembre 2013
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07/11/2013 Messa in liquidazione della Roland Europe Spa
FIM FIOM e UILM sono a comunicare quanto segue:La ROLAND CORPORATION GIAPPONE, nel Consiglio di Amministrazione del 6 novembre 2013 ha deliberato la messa in liquidazione della Roland Europe SPA di Acquaviva Picena, di cui è proprietario al 100 x 100.Le motivazioni di tale difficile decisione sono dovute ad una drastica riduzione dei costi e necessaria riorganizzazione a causa di un bilancio negativo della ROLAND CORPORATION GIAPPONE che perdura da alcuni anni.Nello specifico la ROLAND GROUP ha dovuto far fronte ad un eccesso di capacità produttiva congiuntamente ad una significativa riduzione delle vendite conseguenti alla recessione economica iniziata con il collasso della LEHMAN BROTHER.La Direzione principale della ROLAND CORPORATION nel suo piano di ristrutturazione a medio termine prevede di aumentare l’efficienza produttiva centralizzando quest’ultima nel FAR EAST.La notizia sicuramente appesantisce una già difficile situazione occupazionale del Piceno in quanto presso gli stabilimenti della ROLAND EUROPE SPA lavorano attualmente 150 dipendenti.FIM FIOM e UILM con il coinvolgimento delle Amministrazioni Locali, Comune, Provincia, della Regione Marche e del Ministero del Lavoro metteranno in atto tutte le azioni necessarie onde evitare la chiusura di una attività produttiva di ricerca e sviluppo di eccellenza della nostra zona.Ascoli Piceno, lì 06.11.2013p. FIM FIOM UILM    (Rossi Romina) 
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06/11/2013 Merloni: da Prefetto e Sindacati una speranza per i lavoratori
La proroga per altri sei mesi della cassa integrazione straordinaria per i 1.426 lavoratori degli stabilimenti di Marche e Umbria, dell’Antonio Merloni in amministrazione straordinaria, firmata martedì al Ministero del Lavoro e della previdenza sociale, e lo sblocco del pagamento della cigs dei 700 lavoratori della JP Industries ex Ardo sono sicuramente frutto di un impegno sinergico tra istituzioni e sindacati. Le azioni sindacali dei giorni scorsi, dalla manifestazione contro le banche, al presidio all’Inps regionale e l’incontro con il Prefetto di Ancona, hanno permesso di dare risposte concrete ai lavoratori duramente colpiti dalla crisi. «Siamo consapevoli che la proroga non risolve tutti i problemi – afferma Andrea Cocco della Fim Cisl Marche - ma da ulteriori speranze per gli sviluppi di ricollocamento e di lavoro. – prosegue Cocco - Dobbiamo dare atto che gli interventi tempestivi ed efficaci del Prefetto di Ancona sono stati determinanti per sbloccare da subito il pagamento della cigs sospesa e fissare, in tempi stretti, gli incontri con i Ministeri per le prospettive future.»   «Un ringraziamento particolare va al Prefetto di Ancona -dichiara Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche - Mettendosi in ascolto dei lavoratori è riuscito a creare le condizioni per poter dare risposte a chi è maggiormente colpito da una crisi che non accenna ad allentarsi nella nostra Regione ed in particolare nel distretto fabrianese del bianco.» Rimangono ancora aperte le questioni legate all’ accordo di programma Stato - Regioni, ancora in vigore, che non ha ancora prodotto sviluppi positivi di ricollocamento dei lavoratori dell’ Antonio Merloni in amministrazione straordinaria, nonostante le proposte industriali presentate sia in Umbria che nelle Marche, si è in attesa a breve della convocazione al Mise, oltre all' avvio di percorsi per la riqualificazione dei lavoratori merloni con i fondi FEG, dopo lo screening dei centri per l’impiego della provincia di Ancona. Per i lavoratori della JP Industries ex Ardo, dopo la sentenza di annullamento del Tribunale di Ancona, il Mise dovrà verificare le prospettive future per evitare il tracollo e per dare continuità al lavoro e dare garanzia della Cigs per la riorganizzazione, legata al progetto industriale di Giovanni Porcarelli.
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06/11/2013 Corsi di preparazione per concorsi pubblici
Nonostante il periodo di crisi che ha portato le Pubbliche Amministrazioni a ridurre le possibilità di assunzione vi sono, in molti enti concorsi rivolti soprattutto, ma non solo, a coprire posti di agente di polizia municipale. Per questo motivo IAL Marche Srl, Ente accreditato presso la Regione Marche per tutte le tipologie formative, in collaborazione con la Funzione pubblica della Cisl Marche, organizza corsi di "Preparazione a concorsi per Agente di Polizia Locale". I corsi - sia a livello base completo, per un totale di 60 ore, che di livello avanzato per un totale di 40 ore - sono destinati a giovani inoccupati e non, che desiderano conseguire una buona preparazione teorico- pratica per affrontare con possibilità di successo le prove concorsuali presso le Autonomie Locali. Il corso non si svolgerà a distanza ma a contatto diretto in aula con esperti professionisti del settore che forniranno agli allievi attraverso il corso di formazione, le conoscenze utili per superare i concorsi destinati a ricoprire ruoli di istruttori di Polizia Locale, oltre che una serie di competenze utilizzabili anche per altre tipologie di concorsi pubblici. I corsi sono a numero limitato per permettere una preparazione puntuale e accurata, nonché la possibilità di svolgere prove e casi pratici, simulando le sessioni di concorso.L'esperienza maturata nel corso di anni di professione dai docenti sarà al servizio degli allievi per coniugare la parte teorica del corso con le fondamentali conoscenze pratiche legate all'effettivo svolgimento della professione.Al termine di entrambi i corsi, previo superamento di prova finale, verrà rilasciato un attestato valido ai sensi di legge, come titolo formativo per i concorsi pubblici.Si richiede ai candidati il possesso di Diploma di Maturità superiore (quinquennale) necessario per accedere ai concorsi della pubblica amministrazione.Si informa che sono aperte le iscrizioni dei corsi con avvio previsto a novembre per il Livello Avanzato e gennaio 2014 per il Livello Base Completo.Per informazioni ed iscrizioni ai corsi, gli interessati potranno rivolgersi alla Segreteria Organizzativa di IAL Marche Srl – CFP di Macerata (contattare la Sig.ra Moira Silvestri)Via dei Velini, 52/b - Tel. 0733/261383 – 240171 - macerata@ialmarche.it www.facebook.com/ialmarchemacerata 
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06/11/2013 I sindacati annunciano la mobilitazione
Dopo quasi un mese dall'incontro con la conferenza dei Sindaci, dove sono state esposte le molteplici criticità derivanti dai tagli sulla sanità nel piceno, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Nursind, Fsi territoriali, non hanno avuto risposta, portando alla sospensione delle relazioni sindacali.Come sindacato si registra nuovamente il totale distacco della rappresentanza politica, dai problemi, dei lavo­ratori della sanità pubblica del piceno e soprattutto dei citta­dini, che nel frattempo subisco­no la chiusura di reparti da par­te dell'Asur con la conseguente riduzione di servizi, l'aumento delle spese per le cure primarie e specialistiche di famiglie e pensionati nonché i disagi pro­vocati dalle distanze da percor­rere per trovare risposte ai bi­sogni di assistenza e di cura.Il dissesto della sanità del Piceno non ha solo matrice economica ma anche politica.Con l'approvazione della delibera sulle reti cliniche, la giunta re­gionale ha sancito che nelle Marche ci sono due diversi si­stemi sanitari:  quello dell'eccel­lenza a Nord e quello dei pen­dolari al quale appartiene l'Area vasta.L'atto della giunta ha sentenziato un'evidente di­scriminazione tra Aree vaste: si effettuano, infatti, ta­gli indiscriminati di alcune spe­cialistiche del Piceno, in altri territori della regione Marche, a parità di attività, si manten­gono doppioni se non triploni di reparti eservizi.I sindacati annunciano la mobilitazione con iniziative pubbliche.
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06/11/2013 Allarme criminalità nel pesarese
Le Aree Sindacali della CISL di Pesaro, Fano e Urbino, leggono con preoccupazione l'allarme lanciato dal Siulp, il Sindacato italiano dei lavoratori della Polizia, in merito all'escalation delle attività criminali nella provincia pesarese. Già in altre occasioni, la CISL ha posto l'accento su un fenomeno sempre più crescente che vede un lento e silente infiltrarsi nel tessuto economico-produttivo provinciale di forme di criminalità organizzata che non sono legate all’aumento di povertà ma che rappresentano una progressiva e strisciante realtà da arginare. Vicende come quelle legate all'allargamento della terza corsia autostradale, fenomeni dubbi nel sistema degli appalti e una diffusa microcriminalità verso abitazioni e cittadini, la proliferazione dei compro oro, delle sale gioco, l'abnorme diffusione in quasi tutti gli esercizi pubblici (bar tabacchi) e di slot machine pongono l'obbligo di effettuare un'attenta riflessione su queste dinamiche. Pur comprendendo il doveroso senso di riserbo fin qui adottato dalle Autorità provinciali e non trascurando il lavoro portato avanti dalle stesse, riteniamo necessario raccogliere le sollecitazioni del Siulp riaffermando il dovere civile di tutte le forze sociali a non abbassare la guardia, evitando di ripetere errori che il sistema politico istituzionale ha commesso negli anni precedenti in altre realtà del Paese, negando o, peggio sottovalutando segnali evidenti. La Provincia di Pesaro e Urbino proprio perché attraversa un periodo di pesante crisi del sistema produttivo è il terreno ideale per infiltrazioni pericolose. Sta alle forze sane, alla politica, alle Istituzioni, saper leggere la realtà e mettere in campo gli anticorpi necessari.
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06/11/2013 Haemonetics, raggiunto l'accordo sulla cassa integrazione
Dopo una lunga trattativa in Regione di lunedì 4 novembre Cgil, Cisl e Uil hanno raggiunto l'accordo per la gestione della cassa integrazione e della mobilità allo stabilimento Haemonetics di Ascoli.Non hanno, invece, firmato l'accordo UGL e USB che intendono riflettere sulla proposta e si osno presi 48 ore di tempo per verificare altre ipotesi.Intanto, nel pomeriggio di ieri l'accordo è stato illustrato ai dipendenti durante un'assemblea indetta dai sindacati confederali di preparazione ad un eventuale referendum che dovrebbe svolgersi non più tardi di venerdì.Sarà l'esito della consultazione a stabilire le sorti dell'accordo, che in caso di mancata approvazione, potrebbe diventare carta straccia.
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06/11/2013 Situazione ancora critica alla Ferretti
Giovedì 31 ottobre si è svolto l'incontro tra Ferretti SpA, rappresentanze sindacali unitarie ed Organizzazioni Sindacali territoriali e nazionali. L'Azienda ha rappresentato la situazione relativa ad alcuni parametri sensibili quali il livello degli ordinativi, la situazione finanziaria del gruppo, le previsioni di chiusura del bilancio. Ne emerge un quadro ancora critico, in ogni caso al di sotto di quanto previsto dal budget. Sul versante produttivo la Direzione Aziendale ha prospettato la necessità di prolungare la chiusura per le festività natalizie fino al 20 gennaio 2014 con utilizzo eventuale della CIGS per i periodi non coperti da ferie. Il periodo di sospensione della produzione riguarderà tutti i cantieri, in ogni caso nel mese di novembre si svolgeranno incontri a livello di singolo sito produttivo per concordare gli strumenti da utilizzare per il periodo 20 dicembre 2013 – 20 gennaio 2014. Nel corso dell'incontro si è fatto, inoltre, il punto sull'andamento dell'accordo sulla mobilità volontaria ed incentivata dei lavoratori indiretti. Le uscite volontarie, che nell'accordo erano convenute in 56 unità massime, ad oggi sono state 16; sarà pertanto necessario effettuare una verifica congiunta entro il mese di gennaio 2014. Per quanto riguarda il Premio di Risultato dell'anno 2013 l'Azienda ha presentato verbalmente una proiezione sull'andamento degli indicatori con una previsione di raggiungimento parziale del premio stesso. Le Organizzazioni Sindacali hanno contestato tale metodo in quanto, nonostante i nostri ripetuti solleciti nel corso di tutto quest'anno, non è stato possibile concordare alcun obiettivo per l'anno in corso e quindi non possono essere presi in considerazione obiettivi unilaterali. Pertanto sarà erogata la terza rata di acconto come previsto dall'Accordo Integrativo Aziendale ed a Gennaio 2014 si terrà un incontro per definire la percentuale di Premio raggiunta e quindi da erogare. Nei prossimi giorni si terranno gli incontri di cantiere e le assemblee delle maestranze.
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30/10/2013 Fumata bianca per l'Alberto Fermani
Si è svolto martedì pomeriggio l’incontro decisivo per il prosieguo dell’attività dell' Alberto Fermani. Presenti le rappresentanti sindacali aziendali assistite da David Ballini, Segretario regionale della FEMCA CISL, Alfonso Tantalocco, liquidatore della Aeffe srl e Sagripanti Cleto della Italian Holding Moda, assistito da Umberto Pietroni di Confindustria di Macerata. Già nella mattinata, presso la Regione Marche, era stato firmato l’accordo sindacale per la richiesta di cassa integrazione straordinaria per 64 dipendenti della Aeffe srl in liquidazione, con decorrenza dal 3 di ottobre per 12 mesi. Nel pomeriggio è stato firmato l’accordo sindacale che prevede la rioccupazione di 40 dipendenti. Il passaggio dei primi 8 avverrà già dalla prossima settimana. Ad essi saranno affiancate 2 unità esterne per il necessario raccordo delle maestranze. Almeno 16 unità entreranno nella nuova azienda  entro il mese di dicembre 2013. Altre  8 unità saranno inserite a maggio 2014 per poi arrivare a 40 unità entro giugno 2014. Nel caso si rendessero necessari nuovi inserimenti di personale, la nuova azienda si è impegnata ad attingere, almeno nei primi 36 mesi di attività, dai dipendenti della cedente. Il contratto collettivo nazionale applicato è quello delle calzature industria con impegno a sottoscrivere già nel 2014 di un contratto integrativo aziendale per la corresponsione ai dipendenti di un premio di risultato. La scelta dei dipendenti da trasferire verrà effettuata sulla base di criteri di natura tecnica organizzativa e produttiva tenendo conto anche dell’impatto sociale. Coloro che non saranno scelti, potranno beneficiare di una copertura di ammortizzatori sociali per un massimo di 50 mesi. Un’operazione complessa e delicata che ha visto le parti fortemente impegnate in un confronto durato appena una settimana. Il tempo era un elemento fondamentale per non compromettere l’operazione. Infatti la nuova realtà deve immediatamente iniziare le attività di programmazione e di produzione della prossima collezione primavera estate 2014. Grande soddisfazione esprimono David Ballini e Marco Ferracuti della Cisl Marche, secondo i quali  «questa brillante operazione garantisce ai dipendenti della Aeffe di continuare ad avere lavoro e un reddito. E' stata mantenuta a Petriolo una produzione di qualità e restano valorizzati il marchio e la professionalità dei lavoratori dipendenti, con una reale prospettiva di incrementare l’occupazione».
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30/10/2013 Istituto Professionale: luogo di innovazione
     Cisl Scuola Marche - Seminario Regionale "Istituto Professionale: luogo di innovazione"  
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29/10/2013 I lavoratori bancari in sciopero giovedì 31 ottobre
Giovedì 31 ottobre in Italia sarà davvero un’impresa trovare una Banca aperta. E’ infatti prevista per quella giornata lo sciopero nazionale generale di tutti i Dipendenti del credito contro la disdetta del CCNL formalizzata dall’ABI il 16 settembre u. s., con un’alta previsione di partecipazione.Come non bastasse, la disdetta del CCNL, che andava a scadenza il prossimo 30 giugno 2014, è stato preceduto dalla disdetta - ancora unilaterale - da parte dell’ABI dell’Accordo Quadro Nazionale in materia di Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza, la cui funzione è quella di vigilare e garantire il rispetto sui posti di lavoro degli standard minimi previsti dalla legge su quella materia.Inoltre, non è stato possibile - almeno al momento - procedere all’adeguamento del Fondo di Sostegno al Reddito per il Personale in esodo, previsto dalla Legge Fornero, la Legge 92 del 2012, i cui termini di attuazione scadono, salvo proroghe di cui al momento non si hanno certezze, proprio a fine ottobre.Con la conseguenza, davvero grave ed inquietante, che i ca 300.000 occupati del credito rischiano di rimanere senza l’ammortizzatore sociale tipico del settore, ammortizzatore sociale che - ci preme sottolineare - è a costo zero per le finanze pubbliche e la cui applicazione ha consentito negli anni di accompagnare uscite anticipate dai posti di lavoro per i processo di riorganizzazione aziendale sia per ricambi generazionali senza ricadute negative, in termini reddituali in attesa di percepire l’assegno di pensione, per tutti coloro che hanno lasciato il posto di lavoro.Si è in presenza di una scelta molto grave da parte dell’Associazione datoriale che ha innovato o meglio spazzato via - con una protervia davvero molto preoccupante - una consolidata prassi che prevedeva la disdetta contestuale delle parti sociali del Contratto in scadenza nei tempi previsti dallo stesso CCNL ( cioè entro i sei mesi antecedenti la scadenza naturale ), e così ha cancellato decenni di relazioni industriali che si erano sviluppate nel solco della concertazione.Il grave atto unilaterale dell’Assobancaria è stato motivato da Palazzo Altieri dalle difficoltà incontrate nell’ultimo periodo dalle aziende di credito di chiudere i bilanci con risultati positivi a causa - a detta dell’ABI - dell’alto costo del lavoro, della crisi economica, della pretesa / presunta inadeguatezza del Personale alle mutate esigenze del settore, del regime fiscale che grava sulle Banche del bel Paese, dall’eccesiva numerosità degli sportelli ( 32.875 al 31/12/2012), dell’elevato numero degli occupati attuali che, stando sempre all’ABI, dovrebbero essere ridotti sensibilmente di una quantità fra i 30 ed i 40mila addetti, con le relative ricadute in termini sociali.E ‘ anche opportuno precisare che l’agglomerato bancario, nel nostro Paese, è articolato dal 2011 ( 77 Gruppi bancari e 740 aziende di credito ) al 2012 ( 75 Gruppi bancari e 706 aziende di credito), con un  decremento anno su anno di n. 2 Gruppi bancari e 34 aziende.Per fare chiarezza sulla situazione, dobbiamo richiamare l’attenzione su preoccupanti incoerenze nelle motivazioni che sono alla base della scelta dell’ABI.Ogni qualvolta l’Assobancaria lamenta la non più sostenibilità dei livelli del costo del lavoro, con una disinvoltura sconcertante quanto colpevole, dimentica la pesante incidenza sul monte salari di riferimento dei compensi corrisposti ai vertici dei Gruppi e delle Aziende ( Presidenti, CEO, A: D., Direttori Generali e via dicendo ).L’ultimo esempio, il più eclatante di questi tempi, è il trattamento corrisposto all’ex CEO di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani, che è stato “accompagnato” fuori dal Gruppo con una complessiva erogazione di 7 mlndi euro, la cui entità ha provocato un’interrogazione scritta al Ministro della Economia che, nella risposta scritta, ha comunicato che “la situazione è stata attenzionata alla Vigilanza Banca d’Italia per le verifiche del caso”.Intanto, però, il costo del lavoro in quel Gruppo è cresciuto e non di poco.Si consideri infine che il rapporto fra costo del lavoro medio di un Dipendente del credito rispetto alla media delle remunerazioni dei vertici delle aziende si attesta attorno ad un valore 1/250, toccando il picco assoluto nel Gruppo Intesa Sanpaolo 1/400.Cioè a dire che con la retribuzione di un manager ( valore medio di sistema) si possono retribuire 250 Dipendenti, rapporto che schizza in alto nel Gruppo Intesa Sanpaolo dove il compenso del solo CEO equivale al costo medio di 400 Dipendenti.Va segnalato anche il rapporto che esiste nel sistema bancario fra costi del Personale e rettifiche sui crediti la cui misura è pari al 92,3%, rapporto che scende al 91,7% se si esaminano solamente i dati dei grandi Gruppi.E’ veramente inaccettabile il tentativo dell’ABI si scaricare la responsabilità della cattiva gestione delle aziende di credito sui Dipendenti, facendo salvi coloro che in realtà determinano le politiche del credito, cioè i manager.Non sono stati certamente i direttori di filiale, i consulenti, i cassieri ( per citare solamente alcune delle figure più ricorrenti nel panorama degli inquadramenti ) a realizzare l’esplosione dei crediti problematici, degli incagli, delle sofferenze, a deliberare la “facile” concessione di crediti senza le necessarie garanzie a clienti quali, a mero titolo di  esempio, Ligresti, Zaleski, Tassara, e via dicendo.Ebbene, proprio coloro che hanno governato il sistema bancario, presentano oggi un quadro assai preoccupante in termini di risultati di bilancio, per il presente ma ancora di più per il futuro, non hanno avvertito minimamente la responsabilità ovvero la necessità di rassegnare le dimissioni contestualmente alla disdetta del CCNL, quale segnale forte di assunzione di responsabilità per la mala gestio realizzata in tutti questi anni.E più semplicisticamente tentano di addossare le proprie responsabilità, le incapacità gestionali e manageriali ( purtuttavia sempre ben più che generosamente remunerate ) sui Lavoratori, sul Sindacato, sulla crisi sistemica, su tutti insomma, salvo che su se stessi.Non contenta delle scelte preoccupanti fatte di recente ( disdetta dell’Accordo Quadro sugli RLS, mancato adeguamento del Fondo di Sostegno alla Legge Fornero ) culminate con la disdetta anticipata di ben 10 mesi del CCNL, l’ABI - con un corposo elaborato di una trentina di pagine - ha anche delineato il futuro scenario del CCNL, soprattutto sul fronte  normativo.Dall’introduzione di flessibilità di ruolo pressocchè assoluta, dove ogni Dipendente può essere utilizzato in qualsiasi mansione, alla deregolamentazione della normativa che tutela i trasferimenti sul piano territoriale ( la c. d. mobilità ), ad una “revisione” ( che con maggiore correttezza può essere definita cancellazione ) degli attuali ruoli / inquadramenti per accentuarne la gestione ad insindacabile giudizio dell’azienda, ed altro ancora.Peccato che costoro, cioè i presunti amministratori di azienda, dimentichino la mancata formazione del personale ( con frequenza crescente realizzata on - line, eccetto quei  pochi corsi finanziati, con i Fondi europei, tramite FBA ), ignorando anche le previsioni del CCNL.Insomma, un’autentica deregolamentazione totale, lasciando campo libero alla discrezionalità gestionale delle aziende e, considerato come le hanno ridotte, non c’è che da preoccuparsi - e molto - del futuro dei Lavoratori qualora questo disegno scellerato giungesse a compimento.Con buona pace per i c. d. “!bilanci sociali” di cui menano vanto, e non se ne capiscono davvero le ragioni !Queste scelte politiche, che l’ABI continua a giustificare con il mutare dello scenario nazionale ed internazionale, con il preteso variare delle esigenze della clientela, con la esigenza del ritorno agli utili del sistema, a parere di queste OO. SS. riteniamo invece che puntino a cancellare l’impianto del CCNL, autentica e irrinunciabile rete di protezione per tutti i Lavoratori del settore del  credito, sostituendolo con Contratti Collettivi Aziendali le cui caratteristiche sarebbero attagliate alle specificità aziendali e non già alla generalità del sistema.Obiettivo che il Sindacato nel suo complesso non può condividere e neppure accettare.Comunque, un primo risultato l’ABI lo ha centrato: è riuscita a compattare tutte le OO. SS. del settore ( quelle unitarie cioè Dircredito, Fabi, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, UglCredito, UILCA ) con Unità Sindacale Silcea Falcri, tutte unite nel contrastare il disegno datoriale.Ecco perchè lo sciopero del 31 ottobre avrà una grande valenza, anche sul piano delle politiche sindacali in genere, in quanto si aprirà - solo per la volontà datoriale e non già sindacale - una stagione di lotta ( che purtroppo rischia di diventare lunga e di non semplice risoluzione quante volte l’ABI non modifichi radicalmente le proprie posizioni ), in quanto siamo convinti che il Personale del credito lotterà ( valutando nel prosieguo della vertenza anche forme diverse dal tradizionale sciopero ),  contro una politica di tagli all’occupazione contro l’attacco al salario, ai diritti e alla professionalità delle Lavoratrici e dei Lavoratori bancari per una diversa politica del credito, soprattutto a favore delle famiglie, delle Piccole e medie imprese e a favore della crescita del Paese. Infine, ci sia consentita una precisazione: troppo spesso la pubblica opinione è indotta ad identificare il dipendente di Banca con la Banca e confonde il bancario con il banchiere.Non è così, non lo è stato mai e mai lo sarà, finchè non si introdurrà - per patto sindacale o volontà legislativa - una reale partecipazione del Personale alla sana ed oculata gestione del bene comune, cioè del credito, volàno dell’economia.Ancona, 29 ottobre 2013
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25/10/2013 Osteoporosi, la prevenzione fa la differenza
Ossi duri si diventa. E' questo il titolo della campagna di prevenzione dell'osteoporosi che la Regione Marche ha lanciato su sollecitazione dei coordinamenti donne del sindacato dei pensionati di Cgil Cisl e Uil Marche. All'Istituto professionale "G.Garibaldi" di Macerata si è svolta oggi la prima giornata di presentazione del progetto regionale, che vede la collaborazione dell'Azienda sanitaria unica regionale, dell' Agenzia Regionale Sanitaria, dell' Università politecnica delle Marche, dell'Inrca e del Sindacati dei pensionati. Proprio questi ultimi nel giugno del 2011 hanno raccolto 5.000 firme a sostegno di una proposta di legge regionale per la prevenzione dell'osteoporosi, malattia che colpisce in particolare le donne anziane e che è una delle principali cause di non autosufficienza, con costi umani, sociali ed economici altissimi. Il Dott. Ferdinando Silveri, specialista in reumatologia e componente del gruppo tecnico regionale che cura il progetto, è intervenuto illustrando, tra le altre cose, le caratteristiche del DEFRA, un algoritmo che chiunque può utilizzare per valutare il rischio di frattura ossea dovuto all'osteoporosi. Si è poi intrattenuto a lungo rispondendo alle numerose domande dei presenti. Il progetto punta tutto sulla prevenzione, che è costosa ma necessaria. Le risorse vanno recuperate attraverso una maggiore appropriatezza degli interventi. Particolarmente importante è la profilassi delle persone a rischio, che devono assumere farmaci a base di vitamina D. Per scongiurare il rischio di osteoporosi è decisiva l'adozione di stili di vita adeguati, sia dal punto di vista dell'alimentazione, che deve essere ricca di calcio, sia svolgendo attività fisica regolare. «Resta ancora molto da fare - assicura Franca Marinelli dei pensionati Cisl di Macerata - sia per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza della prevenzione sistematica, sia sul coinvolgimento dei professionisti sanitari. Abbiamo bisogno di leggi che intensifichino il sostegno alle persone colpite da questa malattia, che migliorino i percorsi di cura, che prevedano l’abbattimento dei costi delle terapie per la popolazione anziana, migliorandone nel complesso la qualità della vita, con risvolti positivi per l’intera collettività». «Da parte nostra - conclude la Marinelli - metteremo a disposizione una rete organizzativa per programmare incontri e creare punti informativi per la divulgazione del materiale elaborato dall’equìpe medica, per sostenere e sensibilizzare i soggetti a rischio, le donne in primis, affinché possano essere inseriti  nel programma regionale di prevenzione che la Regione avvierà quanto prima»  
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25/10/2013 Fermani, una speranza per i lavoratori
Si è svolto ieri un incontro tra Sindacato (Cisl e Femca Cisl, rappresentate rispettivamente da Marco Ferracuti e David Ballini) e Confindustria per definire il futuro dell’Alberto Fermani, i cui 65 dipendenti sono attualmente in cassa integrazione straordinaria. Per acquisire la storica azienda di calzature di Petriolo, ormai in liquidazione, si è fatto avanti il gruppo Italian Holding Moda che fa capo all’imprenditore Cleto Sagripanti, che ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di delocalizzare ma di continuare a produrre calzature “made in Italy” a Petriolo. L’interesse del gruppo Italian è quello di far ripartire da subito la produzione, assumendo inizialmente almeno una parte dei dipendenti della Fermani, con l’obiettivo di riassorbire gradualmente tutte le maestranze. Gli ostacoli principali sono rappresentati dalla scelta degli strumenti tecnici attraverso i quali concretizzare tale soluzione – quello più probabile è l’affitto del ramo d’azienda - e dalla necessità di agire in tempi rapidi. Se la produzione non riprenderà entro la prima metà di novembre non sarà infatti possibile produrre la collezione primavera estate 2014. «La situazione è complessa e delicata – sostiene il Segretario della Cisl Marche Marco Ferracuti – e in questi due giorni lavoreremo intensamente per vagliare con attenzione le soluzioni possibili». Per David Ballini della Femca Cisl «ci sono margini per una soluzione positiva della vicenda. E’ importante però continuare a lavorare con l’impegno e la disponibilità di tutte le parti coinvolte.» Lunedì pomeriggio è infatti previsto un nuovo incontro per fare il punto della situazione e per approfondire le prospettive di questa operazione. Seguirà un’assemblea di tutti i lavoratori dell’Alberto Fermani, che pur preoccupati per il futuro, hanno da oggi una speranza in più.
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24/10/2013 Vendita Telecom: i sindacati incontrano l'assessore regionale Luchetti
VENDITA TELECOM: I SINDACATI INCONTRANO L’ASSESSORE REGIONALE LUCHETTIForti preoccupazioni per il futuro occupazionale di molti lavoratori Telecom, dopo la vendita di quote alla società spagnola e le ripercussioni che la vicenda Telecom potrebbe comportare anche nelle Marche, sono state al centro dell’incontro tra SLC–CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL e l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti. I timori, dei sindacati di categoria, per le conseguenze derivanti dall’acquisizione del controllo di Telecom Italia da parte di Telefonica con l’acquisto in un anno del 66% del capitale, nascono non tanto dal fatto che Telefonica sia straniera (spagnola), per i problemi che il nostro Paese e la nostra regione potrebbero dover affrontare, in conseguenza dello “spezzatino” telefonico con la vendita di TIM Brasil e Argentina con conseguenti e prevedibili problemi di ordine occupazionale. Secondo i sindacati sono a rischio la tenuta degli accordi sindacali e molte migliaia di posti di lavoro in Italia e centinaia nelle Marche. E’ a rischio lo sviluppo del territorio in termini di investimenti infrastrutturali per proseguire nella realizzazione della larga/larghissima banda e digitalizzazione dell’economia. Le organizzazioni sindacali hanno già presentato proposte che mirano a valorizzare il ruolo dello Stato in un settore strategico per le sorti del Paese. L’assessore Luchetti, condividendo le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali, ha garantito l’assoluto sostegno della Regione e in tal senso proporrà nella prossima seduta una mozione da sottoporre all’esame dell’Assemblea Legislativa delle Marche. Una mozione che possa essere condivisa da tutte le forze politiche affinché siano salvaguardati i livelli occupazionali nelle Marche. Sindacati e assessori si sono accordati per un nuovo confronto dopo il 7 novembre, data in cui si riunisce il CdA di Telecom e saranno presentate anche le linee del nuovo piano industriale. 
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23/10/2013 Cisl Marche e Provincia di Fermo, insieme per il lavoro
La difesa del ruolo e delle funzioni delle Province, l’importanza della Regione nel disegnare i futuri assetti territoriali tenendo conto del valore di un ente intermedio quale la Provincia in grado, grazie alla professionalità dei lavoratori, di essere di supporto ai Comuni, specialmente i più piccoli, sono stati al centro dell’incontro tra il Presidente della Provincia di Fermo, Fabrizio Cesetti, il Segretario Regionale Cisl Alfonso Cifani, il Segretario Generale della Funzione pubblica Cisl Marche Luca Talevi e l’Amministratore Delegato dello IAL Marche Francesco Varagona. Durante l’ incontro si è parlato di sanità condividendo l’intento di operare concretamente per mantenere, nonostante i tagli alle risorse e  la riorganizzazione in atto, elevati standard quali -quantitativi nelle prestazioni offerte alla cittadinanza grazie anche ad un' integrazione tra i servizi offerti dall'Area Vasta 4 e l'Inrca di Fermo. Ampio spazio hanno avuto le tematiche del lavoro e dell'occupazione alla luce dell'importanza del ruolo della Provincia in questo settore e della necessità di implementare le sinergie tra istituzioni e sindacato al fine di creare nuovi posti di lavoro.  A tal proposito il 14 novembre prossimo, nella sede della Provincia di Fermo,  si terrà il convegno  “LA FORMAZIONE : UNO STUDIO SUI CASSA INTEGRATI IN DEROGA” dove interverranno Fabrizio Cesetti Presidente della Provincia, M. Cortini dell'Università G. d’Annunzio di Chieti – Pescara, Francesco Varagona dello IAL Marche, F. De Luca dello IAL Marche e Università G. d’Annunzio di Chieti – Pescara. Lo studio che verrà presentato  pone l’attenzione sulla verifica dell’efficacia della formazione quale strumento di politica attiva in cassa integrazione. Nell’occasione verranno mostrati i risultati della ricerca che attraverso questionari, interviste e una serie di focus group ha riguardato 200 cassa integrati in deroga della provincia di Fermo, coinvolti in percorsi di formazione obbligatoria, erogati presso IAL Marche. Il progetto anticrisi, gestito dall’Ente di formazione della Cisl, rivolto ai beneficiari degli ammortizzatori sociali in deroga, ha coinvolto complessivamente 640 lavoratori, con 27.200 ore di formazione (ore aula) per oltre  50.000 ore per allievo.
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23/10/2013 Acqua di Gorgovivo, risorsa del territorio anconetano
Giovedì 24 ottobre 2013 ore 9.00, presso il Teatro della Chiesa di Santa Maria del Mercato, via Aldo Moro 4 a Serra San Quirico Stazione si terrà il seminario “Acqua di Gorgovivo, risorsa del territorio anconetano, un incontro per capirne di più” promosso dalle Aree Sindacali Territoriali CISL e le Rappresentanze Locali Sindacali dei pensionati  FNP CISL di Ancona, Jesi, Fabriano e Senigallia. Un approfondimento delle problematiche relative all’acqua, risorsa naturale, dal suo corretto utilizzo, alla dispersione attraverso le reti di distribuzione, il funzionamento degli impianti e  dei depuratori, la composizione delle tariffe e i problemi legati alle morosità. Ai lavori, che si concluderanno nella tarda mattinata con l’intervento di Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche, partecipano Giovanni Focanti Coordinatore Territoriale FNP CISL Ancona,  Massimo Cantiani,  Sindaco di Serra San Quirico, Ferdinando Avenali Presidente Multiservizi, Silvana Santinelli Responsabile Adiconsum Marche. Il seminario sarà presieduto da Mario Canale, Segretario Generale FNP-CISL Marche.
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22/10/2013 Incidente mortale sul lavoro alla stazione di Ancona.
FILT CGIL -  FIT CISL – UILTRASPORTI – UGL – SMA FAST – ORSA Segreterie regionali Marche Incidente mortale sul lavoro alla stazione di Ancona. Serve una responsabilità collettiva per fermare le morti bianche La categoria del settore dei trasporti piange l’ennesima morte bianca, a una settimana dalla Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. A perdere la vita, questa volta, in un tragico incidente, a pochi passi dalla pensione, Luciano Serrani, 61 anni.Il sindacato nello stringersi in un rispettoso silenzio al dolore dei familiari, dei colleghi e degli amici di Luciano, chiedono a gran voce l'innalzamento della qualità del lavoro, anche in una fase come quella attuale che vede il mondo del lavoro attraversato da complessi problemi.Troppe sono le situazioni che, in questi anni, stiamo vivendo e su cui bisogna che sia fatto ogni sforzo, affinché un lavoratore che esce da casa, possa e debba rientrare dalla propria famiglia e non perdere la vita mentre sta svolgendo il proprio lavoro.Tutti devono sentirsi responsabili dell'accaduto, tutti, dobbiamo agire affinché queste disgrazie non si verifichino più. Serve una responsabilità collettiva, solo così le cose potranno cambiare davvero, solo allora la lotta contro le morti sul lavoro può essere vinta.Per questo motivo il sindacato chiede alle autorità competenti che facciano luce per accertare  le dinamiche e le responsabilità dell'incidente affinché  una tragedia simile non si ripeta mai più. FILT CGIL    FIT CISL  UILT UIL   UGL   SMA FAST  ORSA SEGRETERIE REGIONALI MARCHE
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21/10/2013 A Fano la Cisl chiede un tavolo contro la crisi
 "Il grido di allarme lanciato oggi dalla Caritas di Fano evidenzia nuovamente le gravi ripercussioni della crisi che sta subendo il territorio fanese . La crisi che ha portato alla chiusura di molte aziende sia industriali che artigiane, al blocco di cantieri edili e all’utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali, ha generato una moltidune di persone che avendo terminato la copertura degli ammortizzatori sociali non hanno più alcuna copertura economica . La situazione che anche nei prossimi mesi non migliorerà, chiede innanzitutto di avviare un tavolo di confronto tra enti associazioni di categoria( datoriali e sindacali) e associazione del terzo settore per ripensare il modello di sviluppo del nostro territorio. Sono mesi che questa organizzazione sindacale chiede la convocazione di un tavolo ma nessuna istituzione ha convocato le parti.E’ urgente anche in previsione della prossima programmazione europea dei fondi europei, progettare il modello di sviluppo. Ci sembra invece che manchi questa progettualità sulle politiche industriali e sulle progetto di sviluppo del territorio. Sicuramente oggi il nostro territorio paga la mancanza di progettualità e programmazione industriale degli anni passati. In questa delicatissima situazione le Banche non possono esimersi dall’assumere le loro responsabilità sia nel sostegno alle imprese in questa difficilissimo momento ( i segnali purtroppo vanno in altre direzioni: non viene nemmeno più rispettato l’accordo sull’anticipo della CIG straordinaria per non dire delle difficile situazioni nelle quali mettono le aziende ) sia nel disporre risorse per lo sviluppo del territorio. Quante sono le risorse destinate all’Housing sociale,al sostegno di creazione di nuove imprese? Quale sostegno viene concesso alle imprese che sono in difficoltà non per la mancanza di commesse ma per la poca disponibilità da parte delle banche di concedere risorse per sostenere le aziende (castelletti, fidi etc etc)? La situazione contingente chiede però di affrontare con nuovi strumenti anche la difficile situazione sociale. La Cisl di Fano propone di creare tra tutti i soggetti coinvolti quotidianamente nel dare risposte ai bisogni dei senza reddito una rete permanente con la finalità di non disperdere le energie di ottimizzare le risorse necessarie per affrontare la crisi e di monitorare in tempo reale le situazioni di maggiore criticità e bisogno . Riteniamo che le emergenze scaturite dalla crisi vanno affrontate con la predisposizione di nuovi strumenti di partenariato pubblico privato e di collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti quoitidianamente nel front office della crisi".                                                    GIOVANELLI GIOVANNI responsabile CISL DI FANO
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17/10/2013 Mastrovincenzo: De Minicis una vita per la giustizia e per la Cisl
“Il sindacalista è la voce di coloro che non possono parlare, è il ventriloquo dei loro bisogni e dei loro desideri”. Sono le parole di Luigi De Minicis, per gli amici Gigi,  scomparso ieri ad Ancona all’età di 85 anni, che esprimono tutta la passione di chi ha speso una vita nella Cisl. Figlio di mezzadri, iniziò giovanissimo il suo impegno nel mondo cattolico delle Acli e  le sue battaglie sindacali al fianco di braccianti e contadini per il superamento della mezzadria, contribuendo alla costruzione di un sindacato forte del settore agricolo . Nel 1950, anno di fondazione della Cisl, iniziò la sua militanza nel sindacato fondato da Giulio Pastore. Partì  da  Falerone, nel fermano, per arrivare ad Ancona negli anni ’60    per diventare segretario generale della Cisl anconetana  e per ricoprire incarichi regionali sino alla pensione, periodo in cui si dedicò con tanta passione agli italiani all’estero oltre che agli immigrati . Una   figura determinante e di esempio  per tutto il mondo sindacale. Anche l’Assemblea legislativa regionale, nel 2008, diede voce all’impegno di De Minicis, nel libro “ Una vita per il sindacato” per la raccolta Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche.   «Come pochi altri Gigi De Minicis ha saputo incarnare l’amore per la giustizia nel suo impegno quotidiano per l’emancipazione del mondo del lavoro . - ricorda Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl  Marche -   In ogni fase della sua vita, Gigi si è messo a servizio della promozione dei lavoratori marchigiani avendo  sempre  presente anche l’importanza del sindacato come presidio di democrazia e la necessità di un respiro europeo e internazionale delle organizzazioni dei lavoratori.» In sintonia con la  moglie  Luisa e con i  figli   Paola  e Giuliano è stata  istituita nel salone Armatura della  sede della Cisl anconetana  la camera ardente dove  amici, parenti e sindacalisti, sono intervenuti per un ultimo saluto ad un uomo e sindacalista di straordinaria generosità. Domani  i funerali alla Chiesa San Michele Arcangelo al Pinocchio di Ancona.   
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17/10/2013 Ossi duri .....si diventa
La regione Marche, assieme con tutte le aziende del Servizio Sanitario Regionale, l'Università Politecnica delle Marche e le donne dei sindacati pensionati di CGIL CISl e UIL, in occasione della " GIORNATA MONDIALE CONTRO LA OSTEOPOROSI", presentano l'avvio di uno specifico programma di prevenzione rivolto ai cittadini ed operatori sanitari che si svilupperà anche nei prossimi anni nell'ambito del PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE DELLE MARCHE.I coordinamenti donne FNP/CISL - SPI /CGIL - UILP/UIL e organizzazioni sindacali dei pensionati, nel 2010 hanno raccolto le istanze che denunciavano apertamente la scarsa attenzione alla malattia Osteoporosi da parte delle istituzioni.  Sono state raccolte in breve tempo oltre 5.000 firme con lo scopo di sensibilizzare l'Assesorato alla Salute sul problema della prevenzione.Nel 2012 la Regione Marche ha presentato un  progetto  elaborato da un gruppo tecnico composto da specialisti dei settori di medicina interessati  per la prevenzione di questa patologia.L'obiettivo prioritario del coodinamento donne è raggiungere tutti i soggetti che potrebbero risultare a rischio e riuscire ad inserirli nel programma di prevenzione.L'iniziativa sarà presentata anche aMacerata il 25 ottobre  ore 10.00 presso Istituto Istruzione Superiore "G. Garibaldi" Contrada LocarnoPesaro il 15 novembre  ore 10.00 presso Sala della ProvinciaAncona il 22 novembre ore 15.00 presso Sala del Consiglio ComunaleAscoli Piceno il 29 novembre ore 15.00 presso Palazzo Capitani Comune di Ascoli    INVITO_OSTEOPOROSI.pdf
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16/10/2013 Metalmeccanica nel pesarese, la crisi non dà tregua
Novemila lavoratori su 10 mila addetti sono in cassa integrazione nel comparto della meccanica.  E’ quanto spiegano Leonardo Bartolucci, segretario Fim Cisl Marche e  Mauro Masci delegato provinciale Fim Cisl. – Il territorio sta affrontando problemi sempre più complicati. “Nell’ Alta Val Metauro - osserva Masci - solo cinque aziende non accedono agli ammortizzatori sociali. Tante le aziende in crisi, molte di loro  a fine anno esauriranno i cinque anni possibili di utilizzo della cassa integrazione. Difficile fare stime, ma senza deroghe  o nuove normative ci troveremo di fronte a  centinaia di licenziamenti nel 2014.” Tale situazione  crea un intasamento  anche per ricevere i pagamenti dall’Inps. “I tempi delle procedure con il Ministero sono lunghi, talvolta anche sei mesi – spiega Bartolucci – una volta firmato il decreto l’Inps paga entro un mese. Ma in una situazione come questa sono centinaia i lavoratori che sono indietro con gli stipendi di quattro o cinque mesi. Ci sono famiglie che aspettano da prima dell'estate. E il sistema creditizio non è di aiuto,  le banche non concedono più gli anticipi.” A preoccupare la Cisl,  quindi oltre le tante vertenze aperte sul territorio anche le difficoltà di accesso al credito. Le situazioni più critiche nella Valcesano  e nella Valmetauro. In aggiunta  a questo è sorta un’ altra questione.  "Come Fim e Uilm  - chiosa Masci - abbiamo firmato un contratto nazionale con Federmeccanica per le medio grandi  aziende. La Fiom ne ha firmato un altro per le medio piccole con Confapi. Questo ha  creato disparità di trattamento tra i lavoratori, promuovendo un deterioramento delle condizioni lavorative. Molti lavoratori ci chiamano perché sono confusi, per cui siamo noi a spiegare ciò che non abbiamo firmato. ”
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14/10/2013 Bancari in sciopero il 31 ottobre
Il 31 Ottobre scioperiamo per la difesa del nostro futuro LE SEGRETERIE NAZIONALI DIRCREDITO FABI FIBA/CISL FISAC/CGIL SINFUB UGL UILCA   
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11/10/2013 Lampedusa. «All'indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete»
Fermiamo le stragi nel Mediterraneo Giornata di mobilitazione nazionale venerdì 11 ottobre 2013  di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Cisl Marche La tragedia di Lampedusa si aggiunge a decine di altre che si sono consumate negli ultimi anni e che sono costate la vita ad oltre ventimila persone. Nei giorni del dolore, dell'indignazione e della vergogna per l'ennesima tragedia di morte nel Mare Nostrum, che ancora una volta ha inghiottito vite, sogni e speranze di uomini, donne e bambini, che hanno lasciato il loro paese fuggendo da guerre e persecuzioni o alla ricerca di una vita migliore, CGIL CISL e UIL indicano venerdì 11 ottobre come giornata di cordoglio, solidarietà, mobilitazione. Da tempo il sindacato sollecita la politica ad intervenire per una diversa legislazione sull’accoglienza e sull’asilo; per anni ci siamo opposti ad un dibattito ideologico sul tema della immigrazione, costellato di ipotesi di ronde padane e di rigurgiti razzisti, ci siamo schierati contro l’introduzione del reato di immigrazione clandestina, contro una cultura della divisione e del pregiudizio. Da anni come organizzazioni sindacali offriamo assistenza nelle nostre sedi a centinaia di migliaia di immigrati per permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, e altre necessità connesse alle complesse normative e alle difficoltà socio-economiche. Da anni chiediamo che sia rivista la legge sulla cittadinanza, a partire dal riconoscere come italiani i bambini e ragazzi figli di immigrati ma nati in Italia. Da anni, come facemmo a Rosarno il Primo Maggio del 2010, denunciamo lo sfruttamento di molti migranti costretti a vivere in baracche, in tende, in vecchi stabili in rovina, coinvolti in situazioni di illegalità, di evasione fiscale e contributiva, di contratti non rispettati, di norme sulla sicurezza ignorate, spesso in balia di organizzazioni criminali. Da anni, pur sapendo che questo è un tema complicato, dove le sensibilità possono essere diverse anche tra i lavoratori, ci assumiamo il compito di contrastare una deriva culturale che spinge a chiudersi nella difesa dei propri confini e delle proprie certezze, che alimenta la paura del futuro e il timore della diversità, ignorando la storia del nostro popolo e delle sue sofferte e molteplici migrazioni; da anni sosteniamo la necessità di favorire l'integrazione sulla base dei diritti che devono essere garantiti a tutti e contemporaneamente dei doveri civili che i lavoratori immigrati devono sentirsi impegnati a rispettare. Ora, di fronte a più di 300 bare di persone disperate in fuga da guerre, dittature, fame, ribadiamo con forza che serve una diversa normativa europea e italiana, serve una diversa cultura, serve un diverso approccio al tema della immigrazione. Crediamo sia necessario realizzare un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l’impegno dell'Unione europea, sull’importante frontiera europea del Mediterraneo; devono essere istituiti corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili in condizioni di sicurezza, l'accesso all'asilo ed alle misure di protezione internazionale; va riformata la legislazione sull'immigrazione: l'Italia deve dotarsi di una legge organica in materia di asilo; va contrastata la tratta degli esseri umani, anche attraverso forme efficaci di collaborazione con i Paesi di origine e di transito di migranti e profughi e colpendo duramente i trafficanti. Il mondo del lavoro si mobilita quindi perchè all'indignazione ed al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete, perché la tragedia terribile di Lampedusa non si ripeta. Mai più.Le INIZIATIVE di CGIL, CISL UIL  nelle MARCHE RASSEGNA STAMPA Corriere Adriatico 11 ottobre 2013
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09/10/2013 Fermiamo le stragi nel Mediterraneo. I presìdi organizzati da Cgil, Cisl e Uil Marche
  FERMIAMO LE STRAGI NEL MEDITERRANEO VENERDI' 11 OTTOBRE CIGL, CISL, UIL MARCHE organizzano una serie di iniziative nei capoluoghi marchigiani. Ecco l'elenco delle iniziative:ANCONA              LE FOTO DEI PRESìDI Verranno esposti due striscioni presso: - il porticato del Palazzo del Comune - il molo 2 presso l'Autorità portuale Volantinaggio presso il Mercato di Piazza Ugo Bassi dalle 9.30 alle 11.00 Conferenza Stampa presso Palazzo del Comune ore 11.00 ASCOLI PICENO Sit- in nel Quartiere Monticelli Volantinaggio Centro Commerciale Le Ginestre dalle 16 alle 18.30 FERMOVolantinaggio in Piazza del Popolo dalle 10 alle 12 Incontro con il Prefetto ore 12,00 MACERATA LE FOTO DEL PRESIDIO Verrà esposto uno striscione davanti al Comune Il pomeriggio lo striscione verrà posizionato lungo le mura nei pressi dello Sferisterio Conferenza stampacon testimonianze di alcuni immigrati presso Comune - Sala Consiliare dalle 11 alle 12.30 Una delegazione sarà ricevuta dal Prefetto alle ore 11     PESARO Volantinaggio Piazzale Lazzarini (davanti al Teatro) dalle 17 alle 20    Con fiaccolata al termine del sit-in da piazzale Lazzarini al Cinema AstraSCARICA IL VOLANTINO di CGIL, CISL, UIL NAZIONALE
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09/10/2013 Haemonetics, tavoli divisi
Oggi, giornata di trattativa nella sede di Confindustria tra i rappresentanti dell'Haemonetics e i sindacati.Vista la spaccatura che c'è stata in questi giorni sul fronte sindacale, detta trattativa rappresenta uno snodo cruciale per 3 motivi:1) si entra negli ultimi trenta giorni di contrattazione per cercare di assicurare un futuro ai 185 dipendenti della multinazionale peri quali è stata avviata la procedura di mobilità;2) valutare la reale frattura tra i rappresentanti sindacati che oggi si siederanno separatamente al tavolo di concertazione: prima Ugl, poi Cgil, Cisl, Uil;3) si potranno valutare meglio le intenzioni dell'azienda.Le sigle confederai puntano ad ottenere il massimo degli incentivi. L'Ugl spera invece di rilanciare la produzione grazie ad alcuni imprenditori che sarebbero disposti a rilevare lo stabilimento.Prospettiva verso la quale le altre sigle e anche Confindustria appaionomolto scettiche, per questo chiedono di concentrare gli sforzi per arrivare al termine delle trattative.  
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08/10/2013 Crisi artigianato, in migliaia rischiano il posto
Se non verranno trovate subito risorse per finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga tantissime imprese artigiane marchigiane e maceratesi rischiano di chiudere. E' il grido d'allarme lanciato da Cisl e Cgil di Macerata. I circa 16 milioni di € messi a disposizione dal Governo per la Regione Marche hanno garantito la copertura solo fino a marzo del 2013. Da allora migliaia di lavoratori, molti dei quali hanno ricevuto il pagamento della cassa integrazione in deroga solo fino a maggio, rischiano di restare senza lavoro e senza reddito. Che la crisi non fosse finita era chiaro, ma i numeri forniti dall'Osservatorio provinciale sul mercato del lavoro della Cisl di Macerata confermano la gravità della situazione. Le ore di Cassa integrazione in deroga autorizzate a giugno 2013 - il 60% delle quali riguarda l'artigianato - sono aumentate del 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. «Il valore è più basso solo a quello registrato nel 2010 - spiega Lidia Fabbri, Responsabile della Cisl di Macerata - vero e proprio anno nero dall'inizio della crisi». Servono più risorse per il settore. I fondi del Governo vengono distribuiti tra le Regioni italiane secondo un criterio, quello della spesa storica, che penalizza le comunità più virtuose e premia le Regioni "sprecone". Ma gli ammortizzatori sociali non bastano. Servono solo per tamponare l'emergenza e frenare l'emoragia di posti di lavoro. Per il responsabile della Cisl Artigianato di Macerata, Andrea Luzi «servono progetti di respiro nazionale per rilanciare il settore, a cominciare da una nuova legge sul "made in italy", insieme a politiche di sviluppo delle infrastrutture e di agevolazioni per l'accesso al credito».  I NUMERI DELL'ARTIGIANATO
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08/10/2013 Macerata, accordo tra Sindacati e Azienda pubblica di servizi alla persona
E' stato firmato un accordo tra l'Azienda pubblica di servizi alla persona "Ircr Macerata" e il Sindacato Confederale, di Categoria del Pubblico impiego e dei Pensionati di Cgil Cisl e Uil di Macerata. L'accordo prevede la riduzione della retta per gli ospiti utenti della Casa di riposo/Residenza protetta "Villa Cozza" a partire dal 2014 e la gestione di servizi di supporto (lavanderia, cucina, pulizie) a vantaggio dei Comuni più piccoli da parte dell'Azienda, che si candida nel tempo come soggetto deputato alla gestione associata dei servizi sociali per tutto l'Ambito territoriale n. 15 di Macerata (che comprende i Comuni di Appignano, Mogliano, Pollenza, Urbisaglia, Corridonia, Treia, Montecassiano e Petriolo). In fase progettuale è anche la costruzione di un nuovo Centro Alzheimer di 40/60 posti letto, organizzato secondo i più moderni criteri di approccio non farmacologico alla cura della persona, sulla scorta del "modello Treviso", ormai riferimento a livello europeo. L'accordo prevede infine un piano di stabilizzazione del personale precario dipendente dell'Azienda, che verrà gradualmente ridotto ad un numero strettamente necessario per soddisfare le esigenze legate a sostituzioni di maternità, malattie lunghe, aspettative ecc.         
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07/10/2013 Haemonetics, Fim Fiom Uilm propongono all'Ugl un percorso democratico
Le Segreterie Provinciali FIM FIOM UILM unitamente ai propri componenti della RSU Haemonetics nell'ambito della procedura di licenziamento collettivo avviata dala suddetta azienda in data 2/08/2013 comunicano quanto segue:preliminarmente al quarto incontro di procedura in corso oggi in Confindustria le Scriventi hanno proposto alla delegazione UGL di condividere un percorso democratico in base al quale il risultato ottenuto dalla trattativa dovrà essere sottoposto al referendum tra i lavoratori.Il risultato del referendum rappresentando la volontà della maggioranza dei lavoratori stessi dovrà essere vincolante per tutta la delegazione sindacale che ne dovrà prendere atto e la necessità di questa richiesta scaturisce dal fatto che la delegazione UGL in questa azienda  negli anni passati non ha mai sottoscritto nessun accordo (vedi ultimi 3 contratti di solidarietà) neanche quando il referendum dei lavoratori aveva espresso a maggioranza parere favorevole.In questa circostanza la posta in gioco è molto alta in quanto la validazione dell'accordo è subordinato oltre che all'approvazione dei lavoratori anche alla firma della maggioranza della RSU e delle OO.SS.Per tanto di fronte al rifiuto della UGL di assumersi questo impegno di percorso democratico a garanzia dei lavoratori sono venuti meno i presupposti e la condizione di procedere la trattativa sullo stesso tavolo.FIM FIOM UILM sono impegnate ad ottenere il  massimo risultato possibile che vede da una parte il ricorso alla CGIS per 12 mesi + 12 mesi e dall'altra negoziare un incentivo economico da assegnare a tutti i dipendenti.Tale condizione andrà a favorire iniziative imprenditoriali volte al recupero graduale delle attività e delle produzioni oggi in essere.
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07/10/2013 Giornata mondiale per il lavoro dignitoso
In sei anni dal lancio della giornata mondiale del lavoro dignitoso decine di milioni di persone si sono mobilitate per difendere i diritti sindacali ed il lavoro dignitoso.Anche quest'anno i sindacati da tutto il mondo chiederanno all'unisono giustizia sociale e lavori dignitosi per tutti.Con i governi che ancora non vogliono o non possono limitare il dominio della finanza globale e delle multinazionali sulle vite delle persona, l'unica strada per portare l'economia al servizio della comunità invece che di pochi è di costruire il potere dei lavoratori.Soltanto il 7% dei lavoratori nel settore formale e informale sono iscritti al sindacato, ma centinaia di milioni vogliono la sicurezza e la protezione che i sindacati danno.Organizzare nuovi membri è il compito più cruciale affidato ai sindacati di tutto il mondo, e la giornata mondiale per il lavoro dignitoso è una grande opportunità per diffondere il messaggio sindacale forte e chiaro, per sostenere la solidarietà globale. viaWorld Day for Decent Work 2013 - October 7 – World Day for Decent Work 2013: Organise!.
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04/10/2013 Sanità: per la Cisl molte criticità da superare
Rispetto all’incontro di ieri pomeriggio in merito alla riorganizzazione del sistema sanitario della nostra regione, al quale non era presente l’assessore Mezzolani, la Cisl Marche sottolinea la permanenza di diverse criticità.Sono ancora da colmare le differenze di veduta tra sindacati e Regione sulla riduzione delle liste di attesa , contrasto della mobilità passiva, modalità di rafforzamento di residenzialità – domiciliarità e livelli di partecipazione. «Dalla Regione ci aspettiamo – afferma Sauro Rossi segretario regionale Cisl Marche, presente all’incontro - una più precisa definizione di impegni, organizzativi e programmatici, per salvaguardare e qualificare concretamente i servizi socio sanitari marchigiani, e fronteggiare le difficili situazioni in cui si trova ad operare il personale. »
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04/10/2013 Strage a Lampedusa: è una vergogna
La Cisl delle Marche,   insieme a tutta la Cisl, esprime cordoglio e vicinanza alle vittime dell'ennesima tragedia del mare che ha spento per sempre le speranze ed i sogni di chi ha lasciato la propria terra alla ricerca di pace e libertà . In segno di solidarietà nei confronti delle vittime del naufragio di Lampedusa, oggi  in tutte le sedi della Cisl  bandiere a mezz'asta in segno di lutto per gli immigrati morti in mare .
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03/10/2013 Rinnovo contratto settore articoli religiosi: aumento per 300 addetti nelle Marche
COMUNICATO STAMPA RINNOVO CCNL SETTORE ARTICOLI RELIGIOSI:AUMENTO SALARARIALE PER 300 ADDETTI NELLE MARCHE Sottoscritto nella serata di ieri, presso la sede dell'Associazione Industriali di Ancona, il rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro del settore articoli religiosi. L'intesa, sottoscritta dagli imprenditori del comparto medesimo e dalla FIM-CISL delle Marche, interessa nella regione una miriade di piccole aziende - ubicate soprattutto nella zona sud di Ancona - per un totale complessivo di circa 300 addetti. Il Contratto precedente era scaduto in data 30 aprile, ed è stato ora rinnovato per i prossimi 36 mesi. Le principali novità introdotte riguardano: 1) un aumento salariale medio a regime di 130 Euro mensili; 2) un'una tantum erogata del valore di Euro 125; 3) una quota di salario annua (elemento perequativo), da erogare ai lavoratori che non fanno contrattazione di secondo livello, che sale dagli attuali 455 a 485 Euro; 4) l'introduzione di due nuovi livelli di inquadramento (la 3° super e la 4° super) a partire dal gennaio 2014; 5) la costituzione del fondo sanitario integrativo riservato agli addetti del settore (METASALUTE), che determinerà coperture e possibilità di intervento complementari a quelle proprie del servizio sanitario nazionale. « E' un accordo che, proprio perché giunge in una fase di forte crisi del settore, ha il grande merito di confermare il ruolo strategico delle relazioni sindacali. - afferma Angelo Paolucci,Fim Cisl Marche - Rafforza il potere di acquisto dei salari, già fortemente eroso dal frequente ricorso agli ammortizzatori sociali e consolida le tutele di welfare integrativo che costituiranno sempre di più, da qui in avanti, la nuova frontiera delle future intese contrattuali.» FIM-CISL MARCHE Ancona 3 Ottobre 2013
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03/10/2013 Gravi problemi di liquidità per la società Fermo Asite
COMUNICATO STAMPA La FIT CISL e AST CISL FERMO congiuntamente ad altre OO.SS. hanno partecipato ieri ad un incontro con il presidente della società ASITE concessionaria per il servizio di igiene ambientale del Fermano. Nell’incontro è stata presentata la situazione di crisi dell’azienda  che si  ritrova con gravi problemi di liquidità per ingenti debiti pregressi e per la morosità (8 – 10 mesi di ritardo) nel pagamento delle fatture da parte dei comuni che usufruiscono del servizio di igiene urbana. La soluzione proposta per una cosiddetta “boccata d’ossigeno” è quella di rinviare in parte il pagamento delle retribuzioni ai lavoratori dipendenti. Nei fatti, si propone di posticipare di 6 mesi la tredicesima 2013 e la quattordicesima 2014 rispetto le loro scadenze, per poi, da tale termine, rateizzarle in dodici mensilità. Secondo l’azienda unica  azione possibile per contrastare le gravi difficoltà economiche in cui la a società potrebbe trovarsi . Per la FIT CISL MARCHE  e la AST CISL FERMO è inammissibile il  comportamento  delle amministrazione pubbliche che nonostante  la disponibilità di  risorse  vincolate a remunerare esclusivamente tali servizi, perché derivanti dal  prelievo della tassa per la gestione dei rifiuti  dai cittadini residenti nel territorio di competenza, possano ritardare così a lungo i  loro obblighi di pagamento. Un comportamento che mette deliberatamente in serie difficoltà economiche la  società ASITE, tra l’altro anch’essa a capitale pubblico, non preoccupandosi   di colpire  indirettamente anche i lavoratori dipendenti che sono a loro volta  cittadini e contribuenti degli stessi comuni. Tutto questo avviene quando, per legge, è stabilito che le amministrazioni pubbliche debbano saldare i loro debiti entro 30 giorni. La FIT CISL MARCHE e la AST CISL FERMO invitano le amministrazioni comunali del comprensorio a saldare al più presto quanto dovuto  per  scongiurare il rinvio del  pagamento delle retribuzioni ai lavoratori dipendenti della società ASITE.                                                                                     Fit Cisl Marche Area Sindacale Territoriale di FERMO                                                                                     Fermo, 3 ottobre 2013
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02/10/2013 Residenze protette: la Regione Marche rispetti l'accordo sulle rette
Le Organizzazioni Sindacali Confederali e dei Pensionati di Cgil Cisl e Uil Marche hanno incontrato il Coordinamento regionale degli Enti gestori delle strutture socio assistenziali per fare il punto sullo stato di attuazione del percorso di riqualificazione dell’assistenza prestata nelle residenze protette per anziani. Sottolineato che i sindacati sin da inizio anno chiedono alla Regione l’applicazione dell’accordo sottoscritto, le parti decidono di sollecitare la Regione stessa al rispetto di quanto stabilito dalla Delibera di Giunta 1230 del 2010, che recepisce l’accordo sindacale sul riallineamento delle tariffe delle residenze protette. In particolare la Regione deve onorare l’impegno, preso allora ed oggi disatteso, di rimborsare € 33 (al giorno per utente) agli Enti che, in base all’accordo sindacale e alla Delibera che lo recepisce, erogano oggi 100 minuti di assistenza al giorno per ogni anziano ospite. Il rispetto dell’ accordo è condizione necessaria affinché sia possibile avviare quel percorso di riduzione delle rette in carico agli utenti e alle loro famiglie, che le Organizzazioni Sindacali considerano da sempre come tra gli aspetti più qualificanti dell’accordo stesso. Sindacati ed Enti di gestione hanno deciso di promuovere altri incontri successivi, per proseguire il confronto sui temi che riguardano problematiche gestionali delle residenze e la qualità dei servizi erogati. Cgil, Cisl e Uil Marche  Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Marche  Il Coordinamento degli Enti gestori delle strutture socio assistenziali 
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02/10/2013 Fabriano, i lavoratori protestano contro le Banche
Giovedì 3 Ottobre i lavoratori della J.P. Industries (ex A.Merloni) si ritroveranno alle ore 9:00 presso il "parcheggione" dei giardini di Fabriano e giungeranno in corteo dinanzi la sede di Banca Toscana, Gruppo MPS. La manifestazione è stata organizzata per protestare contro il comportamento del pool di Banche creditrici dell'Antonio Merloni, che hanno ottenuto l'annullamento della vendita alla J.P. dal Tribunale di Ancona. «La sentenza - commentano Fiom Fim e Uilm di Ancona - rischia di mettere in ginocchio un intero territorio e di lasciare per strada 700 lavoratori, più tutto l'indotto. I lavoratori sono l'economia reale. Le Banche sono solo la speculazione finanziaria».
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02/10/2013 Fano, abbonamento al bus. Procedure burocratiche kafkiane
 Così definisce il responsabile  Cisl Ast Fano Giovanni Giovanelli le disposizioni sul trasporto pubblico.  “Innanzitutto anche coloro che hanno una tessera antecedente all’entrata in vigore delle nuove disposizioni devono  recarsi ai servizi sociali a Sant’Orso, recuperare il modello, compilarlo. Dopo avere versato il balzello di euro 5,16 (per diritti di segreteria),  consegnarlo all’Ufficio Protocollo del Comune di Fano  e poi andare a ritirare dopo almeno un paio di giorni  la nuova tessera presso gli uffici dei servizi sociali del comune a   Sant’orso”.  Con la nuova tessera, finalmente,  recarsi alla stazione dei treni dove è allocata la biglietteria  lasciarsi rilasciare l’abbonamento. L’aspetto che colpisce maggiormente i cittadini è costituito dalle modalità così farraginose, considerando il fatto che molti utenti sono invalidi/anziani e quindi  fanno difficoltà a muoversi o  sono persone che lavorano e che pertanto o devono prendere almeno due giorni di permesso per il rinnovo.  Infine il nuovo balzello messo senza alcuna logica solo per il rilascio di una tessera, evitabile poiché  tutti gli utenti possiedono documenti  d’identità e codice fiscale.La Cisl regionale aveva già nel Marzo scorso ribadito all’assessore ai trasporti Viventi , nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, la necessità di considerare la centralità del trasporto pubblico locale, anche e soprattutto in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, confermando la necessità del mantenimento degli attuali livelli di servizio da considerare il minimo indispensabile per le esigenze della comunità marchigiana.  
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01/10/2013 Irresponsabile anteporre gli interessi personali alle condizioni del paese
Si sono incontrati questa mattina presso la sede della Cisl i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti per valutare eventuali azioni unitarie a fronte della delicata situazione politica che si e' venuta a determinare negli ultimi giorni. "Serve un vero Governo del Paese" si legge nel documento firmato unitariamente dai tre leader sindacali che hanno così esposto alla stampa quanto deciso per fare appello alla classe politica al senso di responsabilità e scongiurare il rischio di un ritorno alle urne. "Cgil, Cisl e Uil esprimono la loro preoccupazione per la crisi istituzionale causata dall'irresponsabilità di chi vorrebbe anteporre gli interessi personali alle condizioni del Paese. L'incertezza di queste ore determina gravi ripercussioni sulla nostra economia e rischia di far aumentare la pressione fiscale sul lavoro e sulle pensioni. Cgil, Cisl e Uil ribadiscono che occorre una buona legge di stabilità che inverta le scelte recessive compiute in questi anni: non si può immaginare un'uscita dalla crisi senza puntare sul lavoro e sulla buona occupazione. Per questo serve un vero Governo del Paese, capace di compiere le scelte necessarie a rispondere alle richieste del mondo del lavoro. In ragione di ciò, Cgil, Cisl e Uil chiedono che la legge di stabilità preveda: un' effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati; una riduzione fiscale alle imprese collegata agli investimenti e all' occupazione il completo finanziamento della cassa integrazione in deroga e la definitiva soluzione al problema degli esodati e dei precari di pubblica amministrazione, scuola e ricerca E' essenziale che la legge di stabilità determini una riduzione del livello di tassazione, non solo in nome della giustizia fiscale, ma per la necessità di rilanciare investimenti, consumi e occupazione che non possono crescere se si accentua l'impoverimento di lavoratori e pensionati.  È, inoltre, irrinunciabile che la legge di stabilità compia scelte di politica industriale e di investimenti, senza le quali le grandi imprese di rete fondamentali per lo sviluppo, come Telecom e Alitalia, e grandi gruppi industriali, come Finmeccanica e quelli siderurgici, perdono la loro funzione e rischiano di essere svenduti. Bisogna affrontare il nodo della spesa pubblica, abbandonando la dannosa logica dei tagli lineari e realizzare un riordino istituzionale e una riduzione della spesa corrente attraverso i costi standard, avviando un processo contrattuale di riorganizzazione della pubblica amministrazione. L'assenza di queste scelte e una legge di stabilità ragionieristica determinerebbero un ulteriore peggioramento delle condizioni dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese e, soprattutto, una diminuzione dei livelli occupazionali. Affinché non continui quello stato di ingovernabilità del Paese che impedisce la realizzazione di tutte queste necessarie riforme, occorre che il Parlamento cambi la legge elettorale, ridando ai cittadini la possibilità di scegliere, superando la logica personalistica della politica e ricostruendo un clima di fiducia nelle istituzioni della Repubblica. Cgil, Cisl e Uil impegnano le loro strutture ad attuare, da subito, assemblee nei luoghi di lavoro, a indire presidi in tutti i territori e a organizzare, nelle giornate di sabato e domenica prossima, volantinaggi nelle piazze e nei punti di maggiore incontro dei cittadini".Roma, 30 settembre 2013
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30/09/2013 La macroregione Adriatico - Ionica per lo sviluppo dell'Europa
La Macroregione Adriatico-Ionica e’ composta da quattro Stati della UE (Italia, Grecia, Slovenia, Croazia) e da Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia, che si sono associati per promuovere la prosperità economica e sociale dell'area, migliorandone l’attrattività, la competitività e l’interconnessione.Copre una superficie di circa 520 mila Kmq, con 59 milioni di abitanti, un PIL di circa 1 miliardo di €uro (1,83% del PIL mondiale) ed una forza lavoro di 21,8 milioni di persone (Servizi 71%, Industria 25%, Agricoltura  4%).Costituisce una forma innovativa di cooperazione territoriale, in grado di rafforzare la coerenza e il coordinamento delle azioni politiche, razionalizzare l’uso delle risorse finanziarie, valorizzare il ruolo degli enti regionali e locali, coinvolgendo in modo ampio le organizzazioni della società civile.Intende operare prioritariamente per la preservazione dell’ambiente, il miglioramento dell’accessibilità e delle comunicazioni (autostrade del mare, pesca, sicurezza della navigazione e dei porti), lo sviluppo economico, con riferimento alle scelte operate dalla UE nell’ambito delle politiche settoriali; ulteriori settori di intervento possono essere stabiliti dai partner.Può diventare uno strumento efficace ed efficiente per la gestione integrata delle politiche settoriali a forte radicamento territoriale come trasporti, sviluppo economico, sanità, ambiente, cultura, politiche agricole e rurali.Agevola l’ingresso nella UE degli Stati che hanno attivato le procedure di pre-adesione e promuove il rafforzamento dei processi democratici. Insieme alle altre due Macroregioni del Baltico e del Danubio, costituisce l’asse ideale tra Nord e Sud Europa. Sarà infine un’occasione di collaborazione tra alcune regioni italiane del nord, centro e sud. Percorso e sviluppo Sin dal 2010, in collaborazione con il Ministero Affari Esteri e con l’Iniziativa Adriatico Ionica, la Regione Marche ha attivato una serie di azioni per sensibilizzare le istituzioni europee  al riconoscimento ufficiale della Macroregione Adriatico-Ionica.Nel marzo 2011, la Commissione Cooperazione Territoriale del Comitato delle Regioni (COTER) ha affidato alle Marche la redazione del Parere sulla “Cooperazione Territoriale nel Bacino del Mediterraneo, attraverso la Macroregione Adriatico-Ionica”. Il percorso di approvazione del Parere si è concluso positivamente, ad opera del Consiglio d’Europa, nel dicembre 2012.Nel gennaio 2013 è stato formato l’Intergruppo Adriatico-Ionico del Comitato delle Regioni d’Europa, composto da tutti i gruppi politici presenti nel Parlamento europeo, guidato dal presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca.Il Consiglio Europeo è ora in attesa della  presentazione da parte della Commissione di una nuova Strategia UE per la Regione adriatico-ionica (EUSAIR) prima della fine del 2014. La Strategia marittima per il Mare Adriatico e il Mar Ionio, adottata dalla Commissione il 30 novembre 2012, è una delle (principali) componenti di questa più ampia strategia macro-regionale per la Regione adriatico-ionica, che coprirà anche l’hinterland. E' stato pubblicato un discussion paper su questa strategia, che fa da base per la preparazione del piano.Dopo ampie consultazioni con gli stakeholder, analisi di dati tecnici e preparazione di una valutazione dell’impatto – da concludersi entro il 2013 – la Commissione adotterà nel primo semestre 2014 una bozza di comunicazione corredata da un Piano di azione.Questa bozza sarà proposta al Consiglio Europeo per l’adozione nel secondo semestre 2014 (in coincidenza con la Presidenza italiana dell’Unione Europea), al fine di poter fruire degli interventi finanziari previsti dalla nuova programmazione europea 2014-2020. Contenuti La Strategia UE per la Regione adriatico-ionica (EUSAIR)  si focalizza su aree di interesse reciproco (macro) regionale con un’alta rilevanza per i paesi adriatici e ionici. I principali obiettivi ed aree di priorità del Piano di Azione sono rappresentati da aspirazioni condivise e soluzioni da adottare a sfide comuni.La strategia è strutturata intorno a 4 pilastri tematici. Per sviluppare il piano di azione sono stati istituiti 4 gruppi di lavoro (uno per pilastro), ognuno dei quali guidato da uno stato membro dell’UE in collaborazione con un paese non membro. Ciascun gruppo di lavoro deve coinvolgere i rappresentanti di tutti gli 8 paesi partecipanti. A partire da luglio e sino a dicembre 2013, i gruppi di lavoro incontreranno gli stakeholder dei Paesi della Macroregione per raccogliere osservazioni, integrazioni e proposte.La CISL ha avviato un lavoro di analisi e proposta a livello nazionale che coinvolge le strutture sindacali regionali interessate dall’iniziativa. I pilastro: risorse marittime e marine – (Grecia e Montenegro) Promozione della crescita economica sostenibile, della creazione di lavoro e opportunità di business dai settori economici “blu” (come acquacoltura, pesca, biotecnologie blu, servizi marini e marittimi, ecc.). II pilastro: collegamenti nella Regione – (Italia e Serbia) Collegare la macro-regione e ridurre la lontananza delle comunità  insulari e rurali migliorando il governo dei corridoi nell’hinterland e marittimi e l’interoperabilità di tutte le modalità di trasporto. III pilastro: preservazione e gestione degli ecosistemi – ( Slovenia e Bosnia) Migliorare la qualità dell’ambiente degli ecosistemi regionali e preservarne la biodiversità. IV pilastro: incremento dell’attrattività regionale – (Croazia ed Albania) Migliorare la forza di attrazione turistica della regione supportando lo sviluppo sostenibile del turismo nell’entroterra, costiero e marittimo, riducendo la richiesta di stagionalità, limitando le aree occupate e promuovendo un brand regionale comune.Inoltre, Ricerca & Innovazione e Capacity Building rappresentano due aspetti trasversali di ogni pilastro.Il raggiungimento dell’obiettivo generale richiede inoltre: semplificazione e standardizzazione amministrativa, miglioramento della governance, necessità di competenze, ricerca, sviluppo e innovazione, modelli (compresi quelli marittimi), tecnologie a basso utilizzo di carbone, infrastrutture intelligenti e a prova di cambiamento climatico, forza lavoro qualificata e mobile.  Sensibilità e orientamenti della CISL Marche In attesa del piano d’azione, la CISL Marche sottolinea e sostiene alcune tra le priorità ed azioni individuate dalle istituzioni competenti per la Macroregione. In particolare: Occupazione a. Rafforzare e qualificare l’inserimento lavorativo dei migrantib. Migliorare l’efficacia e la qualità dei servizi per il lavoroc. Favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro Inclusione sociale e lotta alla povertà a. Facilitare l’accesso ai servizi da parte della popolazione Rom e migliorare l’inclusione sociale attiva e la partecipazione istituzionale Istruzione e formazione a. Migliorare l’offerta formativa ed educativa per agevolare la mobilità, l’inserimento/reinserimento lavorativo ed accrescere le competenze dei lavoratorib. Elevare i livelli di competenze, di partecipazione  e di successo formativo nell’istruzione universitaria e/o equivalentec. Accrescere la pertinenza dei programmi di istruzione superiore rispetto alle esigenze del mondo del lavoro Sostegno allo sviluppo Rafforzare e qualificare la domanda di innovazione delle imprese b.   Tutelare e promuovere gli asset culturalic.   Potenziare il servizio ferroviario e aumentare la competitività di porti e aeroportid.  Sostenere progetti di promozione dell’export in grado di creare reti di impresee.   Sostenere il settore della pescaLa CISL Marche ritiene inoltre necessario che lo sviluppo della Macroregione si basi sul rispetto delle persone, delle famiglie, delle comunità locali, a partire dall’obiettivo del lavoro dignitoso. In particolare considera necessario: Occupazione a. Sostenere la creazione di posti di lavoro stabili e a lungo termineb. Favorire il riconoscimento reciproco dei titoli di studio e professionali in tutti gli stati della Macroregione  Protezione sociale a. Individuare e perseguire obiettivi di tutela sociale, sanitaria e previdenziale per tutti i lavoratori della Macroregioneb. Favorire la sottoscrizione di accordi tra istituti di previdenza per il riconoscimento dei contributi previdenziali versati in paese diverso da quello di origine Dialogo sociale e tripartitismo a. Costituire un Forum delle Organizzazioni sociali dei paesi interessati Principi e diritti fondamentali del lavoro a. Contrastare il lavoro nero e garantire la sicurezza  nei luoghi di lavorob. Garantire la trasparenza degli appalti pubblicic. Promuovere  la responsabilità sociale delle imprese  Per approfondimenti http://www.ai-macroregion.eu/
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27/09/2013 Osteoporosi e prevenzione, grande partecipazione allo screening
Due giornate intense quelle del 25 e 26 settembre promosse dal Coordinamento Donne della FNP-Cisl in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli Piceno, per lo screening di prevenzione dell’ osteoporosi. Inaspettata la  grande partecipazione: 270 le persone refertate e una lunga lista di nomi di cittadini che avrebbero voluto sottoporsi allo screening.  I controlli di prevenzione si sono svolti all’insegna dell’ordine e della cordialità nei rinnovati locali della “Casa Albergo Ferrucci” che hanno ospitato tecnici, operatori e quanti hanno aderito all’iniziativa.« Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione, non ce l’aspettavamo. – afferma Rosandra Ciarrocchi del Coordinamento donne di Ascoli Piceno - Questo significa che c’è  attenzione da parte delle persone alla propria salute per questo è necessario che si potenzi interventi di prevenzione, ciò aiuterebbe anche a far risparmiare il servizio sanitario.»Il Sindaco, Guido Castelli, ha dichiarato “Ringrazio la Cisl e le altre associazioni che organizzano iniziative simili perché oggi, a causa dei tagli che colpiscono la Sanità è sempre più difficile, fare prevenzione. E’ importante, allora, che qualcuno si faccia carico di questi servizi”. Visto il successo di queste giornate , venerdì 29 Novembre 2013 alle ore 15:00 a Palazzo dei Capitani si terrà un Convegno sulla prevenzione dell’Osteoporosi, con la partecipazione di  medici ed esperti incaricati dalla Regione Marche.
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25/09/2013 Pesaro, si rischia il dissolvimento del settore del mobile
 “La situazione lavorativa di Settembre non accenna a un miglioramento della produzione o del riassorbimento dei posti di lavoro,  si denota un’ assenza di commesse di lavoro per le aziende, è questo il problema più pesante che si deve assolutamente risolvere con politiche mirate a una riduzione della pressione fiscale sulle aziende e a una riduzione dei costi del lavoro". E’ quanto afferma Paolo Ferri  responsabile  Filca Pesaro  - e  data la situazione invita la politica territoriale e nazionale  a  predisporre tutte le misure del caso e  a concertare  proposte  di  immediata attuazione “. “Non dimentichiamo  - aggiunge  Ferri  - anche il problema dei licenziati vicino alla pensione ma non sufficientemente coperti da ammortizzatori per arrivarci. Cinquantacinquenni senza lavoro alla fine dei periodi di copertura, padri di famiglia con un reddito insufficiente a far fronte alle spese quotidiane.  Non si possono lasciare soli questi lavoratori e le loro famiglie” .  In questa fase calano le assunzioni; il tutto per effetto di una mancanza di commesse lavorative sul nostro territorio, anche se alcune aziende si stanno muovendo verso mercati esteri ma anche qui, chi ha investito in precedenza adesso resiste meglio, chi inizia ora non sempre trova terreno facile anche perché gli investimenti in macchinari e materiali  innovativi non si inventano dall’oggi al domani.   “Occorre - continua Ferri - che la Regione Marche tramite l’assessorato al lavoro e  quello delle attività produttive convochi i responsabili sindacali che seguono il settore del mobile arredamento per avviare un confronto che porti all’elaborazione di un progetto industriale di supporto alla filiera del mobile arredo. Noi aspettiamo la convocazione: i lavoratori attendono dalla politica le risposte. La situazione è drammatica, si sta rischiando il dissolvimento del distretto del mobile arredo, nel solo mese di Agosto vi sono stati  circa 300 lavoratori, anche di importanti aziende del mobile arredo, in mobilità. “E’ già la terza volta che la Filca Cisl di Pesaro chiede l’attivazione di un tavolo di confronto,  invece - conclude Ferri - tutto tace e sicuramente non sarà solo l’export, che peraltro coinvolge un numero molto ristretto di aziende, a rilanciare il settore del mobile arredo. La situazione occupazionale è drammatica sia nel Pesarese che nel Fanese: perdere il lavoro oggi significa non avere più alcuna possibilità di rientrare nel mondo del lavoro”.  
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24/09/2013 Indesit: insufficienti le modifiche al piano industriale.
La Indesit Company ha presentato ai sindacati, nell’incontro di ieri pomeriggio al Ministero dello sviluppo economico "proposte di miglioramento" al piano di riorganizzazione del gruppo in Italia. Con "maggiori produzioni e attività nelle sedi italiane, 78 mln di investimenti, una significativa riduzione del numero di persone interessate e contratti di solidarietà". A fronte dei 1.425 esuberi previsti, l'azienda propone di "ridurre di 126 addetti il numero di persone interessate" e "riassorbire in 4 anni i 150 impiegati degli uffici". «Le modifiche apportate al piano sono insufficienti. – afferma Andrea Cocco Fim Cisl Marche - Chiediamo un maggiore impegno in merito alle produzioni in Italia e alla salvaguardia degli stabilimenti e dell’occupazione.» Anna Trovò, Fim Cisl nazionale, presente all’incontro ha dichiarato« Nonostante l’azienda abbia rimosso il pesante macigno del piano annunciato ad inizio estate ci aspettiamo un passo avanti che vada incontro alle nostre richieste già a partire dal prossimo incontro di ottobre”.
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24/09/2013 Macerata, basta ipocrisie sulla RSA
In merito al dibattito sull’opportunità di costruire una Residenza Sanitaria Assistita nel cuore di Macerata, riteniamo utili alcune precisazioni per sgombrare il campo da considerazioni banali, quando non apertamente ipocrite. La prima riguarda la natura dei posti letto dell’RSA. Sarà una struttura privata, o c’è la possibilità di un convenzionamento con il Servizio Sanitario Regionale? Nel primo caso, considerando gli elevati costi di gestione di un posto letto di RSA, avremo una residenza destinata ad ospitare esclusivamente anziani molto facoltosi. Difficilmente si potrebbero ipotizzare rette inferiori alle 3.000 € al mese, quando un pensionato maceratese percepisce in media circa 700 € mensili. Se invece i posti letto venissero convenzionati, allora saremmo di fronte ad un fatto preoccupante per più di una ragione. Significherebbe infatti che, diversamente da quanto sostiene in ogni occasione in cui incontra il Sindacato, la Regione dispone di risorse da investire sulla non autosufficienza. In questo caso però bisognerebbe pensare ad interventi e servizi da inserire in una programmazione complessiva, che tenga conto di logiche di equilibrio sia regionali che provinciali. Come non citare le tante strutture residenziali maceratesi – Montecassiano, San Ginesio, Sarnano, Corridonia - ristrutturate con soldi pubblici, che ancora oggi sono inutilizzate in tutto o in parte. Se ci sono risorse pubbliche per la non autosufficienza, infine, perché non utilizzarle per potenziare il sistema delle cure domiciliari, i cui servizi prevengono l’istituzionalizzazione inappropriata, mantengono l’anziano nel suo ambiente di vita e costano meno? Tante sono le domande senza risposta. E’ evidente come questo progetto sia giustificato da interessi e ragioni che con gli anziani non autosufficienti hanno ben poco a che vedere. Un imprenditore è libero di fare quello che preferisce con i suoi soldi. Se però viene chiamato in causa il Servizio sanitario pubblico, allora è necessario programmare gli interventi in modo condiviso, attento e lungimirante. Soprattutto però è necessaria trasparenza, specie oggi che il sistema della sanità marchigiana attraversa il momento forse più difficile della sua storia. Lidia Fabbri (Cisl Macerata) e Dino Ottaviani (Pensionati Cisl Macerata)
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24/09/2013 Previdenza per stranieri: stop a un'ingiustizia grazie all'INAS
Era una grave pratica discriminatoria nei confronti dei cittadini stranieri e l'Inps l'ha finalmente mandata in soffitta, anche grazie all'impegno del Centro Patronati (Acli, Inas Cisl, Inca Cgil, Ital Uil): l'istituto previdenziale ha infatti riconosciuto che tutti gli immigrati regolarmente soggiornati in Italia, che siano titolari del requisito del permesso di soggiorno da almeno un anno, possono ottenere, se in possesso dei requisiti sanitari richiesti, l'indennità di accompagnamento, la pensione di inabilità, l'assegno mensile di invalidità e l'indennità mensile di frequenza, anche se privi di permesso di soggiorno Ce di lungo periodo.In questo modo, l'ente recepisce quanto stabilito dalla Corte Costituzionale in diverse sentenze sull'argomento. Il fatto che la concessione di alcuni tipi di prestazione assistenziale fosse vincolata al possesso della carta di soggiorno era infatti già stato dichiarato incostituzionale.La decisione dell'Inps è anche merito del patronato INAS che si è attivato ottenendo dai tribunali diverse sentenze positive. In base  a quanto precisato ha precisato l'ente previdenziale, eventuali domande di riesame potranno essere accolte solo nei limiti della prescrizione decennale e in assenza di giudicato.
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23/09/2013 Associazionismo comunale: quali opportunità per i Comuni marchigiani
“L’ associazionismo comunale tra vincoli ed opportunità” è il tema del seminario organizzato dalla Cisl Marche per    mercoledì 25 settembre ore 9.00- 13.00  al David Palace Hotel  di  Porto San Giorgio. La normativa nazionale impone ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, o 3.000 in caso di Comuni montani, di esercitare obbligatoriamente in forma associata le proprie funzioni fondamentali. Nelle Marche il provvedimento interessa ben 159 dei  239 comuni marchigiani. Si tratta di un processo già avviato e che dovrà essere portato a compimento entro il 1 gennaio 2014 prossimo. Un vincolo stringente che contiene in sé un'importante opportunità, anche per i comuni medi e grandi della regione, offrendo lo stimolo necessario per porre finalmente mano a percorsi di innovazione istituzionale e di riordino degli enti locali da tempo attesi e percepiti come necessari ma mai concretamente avviati. Del resto la grande "crisi-transizione" e le politiche pubbliche restrittive degli ultimi anni hanno drasticamente ridotto la capacità di spesa degli enti locali, sempre più stretti nella morsa di consistenti tagli dei trasferimenti statali e di crescenti vincoli di spesa. La Cisl è impegnata da anni  a sostenere la prospettiva dell’associazionismo comunale, non solo come scelta obbligata, ma come sfida da cogliere con attenzione e lungimiranza per giungere ad un impiego più efficace ed efficiente di risorse pubbliche in costante diminuzione e per difendere e qualificare i servizi per i cittadini, coniugando la migliore efficienza dei servizi con la valorizzazione della professionalità dei lavoratori. I lavori della mattinata saranno introdotti da Luca Talevi, segretario generale della Fp-Cisl Marche  e conclusi da Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche. Interverranno  Silvia Spinaci, Università di Macerata e Augusto Sacchi di PubliKa srl. E’ prevista la partecipazione di alcuni sindaci dei comuni marchigiani interessati.  Ufficio Stampa Cisl Marche
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23/09/2013 Trattative interrotte tra il Direttore Area Vasta 5 e sindacati
Il 20 settembre, nel corso dell'assemblea, durata pochissimo tempo, si è arrivati ad una rottura tra il Direttore dell'Area Vasta 5, Giovanni Stroppa e le delegazioni sindacali. La causa è il mancato rinnovo, a fine settembre, di quasi 50 contratti a tempo determinato di infermieri. Dinanzi alla scadenza di 49 contratti, il Direttore, Giovanni Stroppa ha proposto l'autorizzazione al rinnovo di soli 20, con la scusante che con la riorganizzazione la situazione sarà tamponata. A ciò si aggiunga che i sindacati avevano chiesto al Direttore di fornire la documentazione relativa alla riorganizzazione, ma invano.E' per questo che i sindacati hanno interrotto la trattativa.A parlare è Il Segretario Fp, Giuseppe Donati, il quale spiega che l'Area Vasta 5 è fuori budget di 2 milioni di euro e la Regione gli ha chiesto di rientrare in questo ultimo quadrimestre il possibile. Una situazione quella dell'Area Vasta 5 che peggiorerà dal primo ottobre, quando si dovrebbe tornare alla vecchia organizzazione dopo il periodo di ferie estive.Si chiede un'audizione il più presto possibile alla conferenza dei sindaci.E' necessario visionare gli eventuali progetti di Pesaro, Ancona, Macerata perchè non si può più accettare che la Regione sperimenti solo su Ascoli questo tipo di riorganizzazione.
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22/09/2013 Sanità, le difficoltà del confronto con la Regione
Le Segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil Marche esprimono la loro insoddisfazione per lo stato del confronto con la Regione sulla riorganizzazione del Servizio Sanitario. Mentre la quinta Commissione Consiliare prosegue la discussione sul riordino delle reti cliniche, nell’ultimo passaggio del 17 settembre scorso registriamo la conferma di tutte le difficoltà incontrate lungo un confronto che dura ormai da mesi. E’ forte la preoccupazione per il personale di assistenza, già oggetto di tagli pesanti – più di 26 milioni dal 2010 ad oggi – e per il quale si prospettano, nel prossimo biennio, sacrifici ulteriori. Le Case della salute restano un’incognita, sia per quanto riguarda la situazione attuale, sia rispetto ad un loro potenziale sviluppo, impensabile fintanto che non verrà trovato l’accordo con i Medici di famiglia. Mancano infine risposte sulle reti territoriali e socio sanitarie, sulle quali andrebbero investite le risorse recuperate dalla deospedalizzazione, ma il cui potenziamento, allo stato attuale, appare improbabile e lontano. Per il Segretario della Cgil Roberto Ghiselli «senza segnali importanti di riequilibrio questa riorganizzazione non può “tenere”. Per questo serve dare nuovo impulso alla partecipazione, costruendo un sistema di confronto articolato su tutti i livelli, dalla  Regione ai Distretti socio sanitari».  «La Regione sta rinunciando a programmare, facendo scelte “schiacciate” sulla contingenza– afferma il Segretario della Cisl Sauro Rossi -  quando invece è necessario pensare a tempi e modi per colmare il gap esistente tra i bisogni dei cittadini e le possibilità, limitate dai vincoli di bilancio». «La Regione deve affermare con chiarezza che le risorse per le politiche sanitarie e socio sanitarie restano invariate – conclude il Segretario della Uil Graziano Fioretti - contrastando con forza l’idea, davvero pericolosa, che su questo fronte si stia spendendo troppo». Il prossimo incontro è in programma per martedì 24 settembre. Sarà un appuntamento decisivo, nel quale Cgil Cisl e Uil valuteranno se e con quali modalità proseguire nel confronto con la Regione Marche sulla riorganizzazione del servizio sanitario.
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18/09/2013 Geografia giudiziaria, i sindacati si mobilitano
“Nonostante avessimo evidenziato per tempo le criticità del riordino degli uffici giudiziari, il precedente e l'attuale Governo si sono mostrati sordi al più comune buonsenso. Si rischia il caos negli uffici giudiziari, un caos annunciato ed evitabile”. Questo il contenuto di una nota congiunta delle Categorie dei dipendenti pubblici di Cgil, Cisl e Uil in merito al riordino della geografia giudiziaria. I sindacati scendono sul piede di guerra e chiedono “la riorganizzazione complessiva del sistema giudiziario a partire da digitalizzazione, riordino delle funzioni e degli uffici, programmi per il controllo di gestione, centralità del servizio, organici e valorizzazione delle professionalità interne”. “È evidente che non potremo arrenderci all'arretramento dello Stato e del sistema giustizia dal territorio e che la nostra mobilitazione sarà sempre più forte”. “Dall'incertezza sulle sorti del personale, passando per il mancato rispetto delle norme e per il caos logistico e organizzativo venutosi a creare, è oggi evidente che il nostro non era un allarme immotivato e dovuto a logiche corporative. I responsabili e le responsabilità di questo sicuro fallimento sono noti: l’incapacità dei vertici amministrativi nell'attuare la riforma, la sordità della ex-Ministro Severino e dell'attuale responsabile della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, l'indifferenza e l'incapacità di ascolto – prosegue la nota - sono la causa principale di un grave colpo allo stato di diritto”. “Se davvero il Ministro, come ha annunciato, vuole monitorare disagi e disservizi, ci convochi subito. E metta mano a una riforma che, così com'è, non farà che provocare danni non solo ai lavoratori, ma soprattutto a cittadini e imprese”. Per queste motivazioni anche nella nostra Regione CGIL CISL e UIL hanno in programma una manifestazione di protesta con SIT IN e volantinaggio, nella giornata di venerdì 20 settembre 2013, dalle ore 11.30 alle ore 12.30 ad ANCONA in piazza Roma (pressi Corte d’Appello)
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16/09/2013 Indesit continua la mobilitazione un'ora di sciopero domani a Melano
Proclamato per domani martedì 17 settembre un’ora di sciopero nello stabilimento  di Melano della Indesit Company.L’ora di sciopero  sarà articolata, centrale e primo turno, 9.30 -10.30; secondo turno  14 - 15.I lavoratori si ritroveranno in assemblea dentro i locali della mensa aziendale per discutere sull’andamento della vertenza anche in prospettiva dell’incontro del 23 settembre prossimo al MISE.
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16/09/2013 Soddisfazione per l'annuncio della ripresa dei lavori in A14 tratto Senigallia - Ancona Nord
Il giorno 12 settembre, Feneal – UIL, Filca CISL, Fillea CGIL Nazionali e di Ancona hanno incontrato il dott. Mauro Coletta capo struttura della Struttura di vigilanza sulle concessioni autostradali e il Ing. Gennarino Tozzi in rappresentanza di Autostrade spa per valutare la situazione del lotto 4 della terza corsia della A14. Nell’incontro le OOSS sono state informate che la complessa vicenda che ha portato al fermo dei lavori ad Aprile scorso si avvia ad una positiva soluzione. Infatti siamo stati informati che il piano finanziario presentato dal Consorzio stabile SAMAC alle banche interessate nel mese di agosto sarà nei prossimi giorni condiviso. Inoltre ci saranno dei confronti fra il Consorzio stabile SAMAC e Autostrade nei prossimi giorni che possano portare alla ripartenza del cantiere, in particolare è previsto un incontro lunedi 16 settembre per la verifica conclusiva che potrà portare alla ripartenza del cantiere il prossimo 1 ottobre con gli stessi parametri del contratto in essere. Nell’incontro siamo stati anche informati che le soluzioni concordate, che saranno valutate nel consiglio di amministrazione di Autostrade del giorno 18 settembre, hanno avuto il parere favorevole della struttura di vigilanza. Le OOSS esprimono soddisfazione per le notizie ricevute e si aspettano che il Consorzio stabile SAMAC riprenda le lavorazioni e risolve tutte le pendenze in sospeso con i lavoratori e i subappaltatori, le OOSS di Ancona si attiveranno, attraverso incontri con il consorzio stabile SAMAC e con i subappaltatori , per la verifica della effettiva ripartenza del cantiere alle condizioni previste nell’atto transattivo che chiude questa vicenda.Le segreterie nazionali e territoriali di Feneal – UIL Filca CISL Fillea CGIL Ancona 13 settembre 2013
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16/09/2013 Diminuiscono gli infortuni sul lavoro, aumentano le malattie professionali
Il Dipartimento di Sicurezza sul Lavoro di Cgil, Cisl, Uil di Ascoli ha analizzato i dati sugli infortuni sul lavoro: nelle Marche c'è un calo del 12% degli infortuni denunciati mentre per quelli mortali il calo è del 38%. Aumentano, invece, le malattie professionali, che conoscono un'impennata di circa il 18%.Sono questi dati estremamente positivi anche se vanno contestaulizzati con la crisi in atto che ha prodotto un calo degli occupati, delle ore lavorate, dell'utilizzo degli impianti.Cgil, Cisl, Uil ritengono che sia importante utilizzare le risorse attive giacenti presso l'Inail siano destinate ad aumentare le rendite, gli indennizzi, le cure oltre a potenziare le attività di prevenzione in materia di sicurezza sul lavoro.Per la nostra regione deve essere effettuata una riflessione sull'andamento delle malattie professionali, in aumento rispetto al dato nazionale che è in diminuizione.Una riflessione specifica per il Piceno e per le Marche sarà possibile solo a novembre quando l'Inail Regionale presenterà i suoi dati per settore e tipologia infortunistica.
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13/09/2013 SICET: non lasciamo soli gli sfrattati
Sfrattato suicida a Falconara M.ma (An), il SICET: non lasciamoli soli, rafforzare subito protezione e aiuto perché non succeda mai più. Grande dolore per l’artigiano di Falconara Marittima che ieri si è tolto la vita per uno sfratto che doveva essere eseguito a breve. Si tratta dell’ennesimo dramma, determinato dall’impossibilità di far fronte al pagamento dell’affitto, per difficoltà economiche di una crisi interminabile. Ma soprattutto dello stato d’animo di chi è sottoposto allo sfratto, di sentirsi solo ed incapace di trovare una soluzione alla perdita dell’abitazione. Che per tutti rappresenta un bene essenziale ed indispensabile. Sono ormai alcuni anni che il SICET delle Marche sollecita le istituzioni locali affinché provvedano con interventi urgenti a sostegno delle famiglie che si trovano in condizione di morosità incolpevole, colpite dalla crisi in modo più pesante di altre, non riuscendo a garantirsi più neppure un tetto. I 1202 provvedimenti esecutivi di sfratto per morosità, su un totale di 1252, emessi nella regione nel corso del 2012, oltre ad evidenziare che dietro ad ogni unità si cela comunque un dramma familiare, non possono più essere considerati una quantità trascurabile. E’ sempre troppo tardi quando si interviene su un problema così drammatico, ma diventa un ritardo colpevole quando si tende a sminuire il problema considerandolo marginale, perché riguarda soltanto una minoranza di famiglie. E’ urgente l’istituzione di un apposito fondo di garanzia, come ha riconosciuto lo stesso governo nazionale, con il decreto legge n. 102 del 31 agosto 2013 e come nelle intenzioni della Regione Marche, sia pure ancora soltanto sulla carta. Così come è riconosciuta necessaria l’istituzione di strumenti partecipativi o commissioni territoriali per la graduazione degli sfratti, finalizzate alla ricerca di soluzioni alternative, indolori e dignitose. Ma ancora soltanto pochi comuni hanno concretizzato qualche iniziativa. Siamo tuttavia convinti che il sacrificio clamoroso, di cui è stata vittima l’artigiano di Falconara, non resti inascoltato e che possa provocare l’attenzione necessaria all’affronto di un’emergenza come quella abitativa anche nella nostra regione.Ancona, 13.09.2013SICET Marche
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13/09/2013 Macerata, la gestione dei rifiuti sia affidata al Cosmari
La gestione dei rifiuti nella provincia di Macerata deve essere affidata ad un unico soggetto, il Cosmari. La richiesta viene dai  lavoratori del Cosmari e di Sintegra - rispettivamente il Consorzio di smaltimento dei rifiuti e la Società che ne cura la raccolta per quasi tutto il territorio maceratese - ed è emersa nel  corso di un'assemblea sindacale alla quale hanno partecipato i Segretari della Cisl (Ferracuti e Costantini) di Cgi e Ugl, (Benfatto e Zizi). I  lavoratori hanno espresso  preoccupazione per il loro futuro pur confidando nelle decisioni che saranno assunte dalla prossima Assemblea Territoriale d'Ambito - l'ente preposto all'organizzazione, all’affidamento e al controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti - che sarà convocata entro il  30 settembre prossimo.  «Sono circa 4 anni che si sta discutendo dell’affidamento del sistema dei rifiuti - sostengono i sindacati in un comunicato unitario - più volte è sembrato che si fosse trovata una soluzione ma, come nel gioco dell’oca, si è sempre inspiegabilmente ritornati al punto di partenza. Oramai siamo arrivati al tempo delle decisioni improrogabili». Per questo i lavoratori di Cosmari e Sintegra  vigileranno e faranno tutto il possibile affinché prevalgano  il buon senso e l’attenzione all’intero  territorio che, va dai lavoratori ai cittadini che usufruiscono dei servizi. COMUNICATO STAMPA
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12/09/2013 Tribunale di Macerata, i Sindacati incontrano il Presidente
Si è svolto ieri - martedì 10 settembre - l’incontro tra i Sindacati e il Presidente del Tribunale di Macerata. Quest'ultimo ha fornito rassicurazioni rassicurazioni per quanto riguarda l’assegnazione del personale proveniente da Camerino, che verrà impiegato nelle medesime mansioni già svolte. Restano perplessità sull'idoneità degli uffici destinati ad ospitare lavoratrici e lavoratori. I lavori al Pannaggi, che ospiterà gli uffici dell’UNEP (Ufficio Notificazioni Esecuzioni e Protesti), dovrebbero completarsi in novembre, mentre l'immobile che ospita il Tribunale di Camerino non potrà essere immediatamente liberato, continuando a rappresentare un costo a carico dei cittadini. Per Laura Raccosta, della Cisl Funzione pubblica regionale «e’ indispensabile un attento monitoraggio di questa “riorganizzazione” della geografia giudiziaria che deve realizzarsi in un ottica di dialogo e concertazione tra gli attori coinvolti. Al contrario, ogni taglio lineare che non contempla valutazioni delle situazioni specifiche di un territorio né quantifica il risparmio di spesa, è destinato a produrre disservizi ed aggravio di costi». 
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11/09/2013 Le crisi del Fabrianese a Montecitorio
LE CRISI DEL FABRIANESE A MONTECITORIO: PRESIDENTE DELLA CAMERA INCONTRA I LAVORATORI IN CASSAINTEGRAZIONEUna delegazione dei lavoratori in cassaintegrazione del distretto fabrianese del bianco, questa mattina, sono stati ricevuti a Montecitorio, dalla presidente della Camera, Laura Boldrini. Tante, nell’area di Fabriano, le aziende in crisi, Tecnowind, Ghergo group, Elica, Faber, Best e Antonio Merloni, che insieme alla Indesit company stanno soffrendo da troppo tempo. La presidente ha manifestato un forte interessamento alle tante realtà in crisi del territorio  fabrianese  ed in particolare alle difficoltà che stanno vivendo i lavoratori «Ci sono cose che si possono  e si devono fare a livello parlamentare» è quanto ha sottolineato durante l’incontro «sono qui per ascoltare le vostre istanze, che mi stanno a cuore, per capire meglio come posso esservi utile».  Chiare  le richieste dei lavoratori, che nell’occasione  hanno consegnato alla Boldrini  la maglietta simbolo della vertenza Indesit “1425 VOLTE…. NO!!! LA STORIA SIAMO NOI”. «Innovazione industriale nel territorio, sviluppo di nuovi prodotti, salvaguardia dell’occupazione scongiurando le delocalizzazioni» è quanto ha rilanciato Andrea Cocco, Fim Cisl Marche, durante l’incontro. «Tutto il territorio fabrianese è in ginocchio, dalle grandi aziende come Indesit alle piccole imprese artigiane dell’indotto. – ha proseguito Cocco - Non possiamo dimenticare la situazione critica che stanno vivendo anche i  lavoratori dell’indotto, occorre introdurre quanto prima meccanismi di tutela  a partire dal rifinanziamento della cassa integrazione in deroga . » Intanto  la settimana a Fabriano continua ad essere bollente,  dopo due giorni di scioperi a gatto selvaggio negli stabilimenti della Indesit Company di Melano e Albacina, dal Ministero dello sviluppo economico arriva il rinvio al 23 settembre dell’incontro programmato per il 17 settembre.
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09/09/2013 Mutui: il tuo tasso è usurario?
Da qualche mese Adiconsum riceve continue richieste da parte di consumatori che chiedono una verifica del proprio mutuo per accertare la congruità dei tassi applicati. L’interesse verso  la materia è scaturito da una trasmissione de “le Iene” che ha avuto il merito di far conoscere la sentenza n. 350 del 9 gennaio 2013 della Suprema Corte di Cassazione in tema di mutui ed interessi usurari, sentenza di particolare rilevanza che ha sostanzialmente rivoluzionato il concetto di interesse usurario, intervenendo sulla modalità di calcolo utilizzata dalla Banca d’Italia . La Banca d’Italia è infatti il soggetto competente a definire  i  cosiddetti tassi soglia, oltre i quali si parla di usura, pubblicando trimestralmente una tabella che è possibile scaricare dal sito della stessa Banca d’Italia. Entrando nel particolare ma evitando inutili tecnicismi, la normativa di riferimento, c.d. legge antiusura (l. 108/96 )  ed  il codice civile,  stabiliscono che "se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi", e la l. 108/96 afferma che  per determinare se un tasso è usurario si deve tener conto di TUTTI i costi connessi all’erogazione del credito ( ad esclusione di tasse ed imposte).Partendo da tale base, la Cassazione ha incluso nel calcolo del TEG (tasso effettivo globale, a partire dal quale si calcola il tasso d’usura) anche il tasso di mora contrattualmente stabilito, non invece conteggiato nella modalità utilizzata dalla Banca d’Italia.Quali dunque le conseguenze di una tale interpretazione?La legge stabilisce che “Se sono convenuti interessi usurari, la clausola è nulla e non sono dovuti interessi”, quindi in caso di superamento del tasso soglia il contratto di mutuo resta in essere, ma il consumatore ha diritto alla restituzione degli interessi versati fino all’accertamento dell’usurarietà del tasso applicato e per il futuro a non corrispondere interessi. Attenzione: la normativa e la Cassazione parlano di interessi “Convenuti” , cioè vanno verificati i tassi contrattualmente previsti, indipendentemente dalla loro effettiva applicazione.La portata della sentenza potrebbe avere dunque risvolti pesanti per il sistema bancario, anche perché è bene precisare che il codice civile definisce mutuo qualunque contratto  che preveda un prestito di denaro, con la possibilità di pattuire interessi per la sua restituzione, e la vicenda riguarda sia mutui immobiliari che semplici prestiti  o finanziamenti.E’ però opportuno rimarcare che la questione  va trattata con la massima delicatezza, serietà e professionalità,  ogni mutuo va verificato singolarmente,  e che l’effettiva applicazione del principio sancito dalla Suprema Corte dipenderà dalle pronunce dei singoli giudici di merito, tenendo conto che anche su tale materia è  divenuta obbligatoria la mediazione.L’Adiconsum  ha deciso di rendersi disponibile per tutti i consumatori che vogliano effettuare un controllo del proprio mutuo/finanziamento, e a tale scopo si è dotata di un gruppo di lavoro  costituito dall’Adiconsum stessa, che procede ad una prima consulenza, e da  legali e studi commerciali che possano assicurare la massima competenza e professionalità e  se del caso proporre al consumatore la  modalita’ più  adeguata per la tutela dei propri interessi.In conclusione, il messaggio che vogliamo trasmettere è che la questione è complessa e va affrontata con i giusti mezzi ed un approccio serio e responsabile.
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09/09/2013 Continua la raccolta di firme contro i maxi stipendi dei manager
Prosegue l’iniziativa della FIBA/CISL avviata lo scorso 26 luglio relativa alla raccolta delle firme per il sostegno ad una legge di iniziativa popolare che stabilisca un tetto alle retribuzioni dei top manager delle società di capitali. Lunedì 9 settembre il gazebo del sindacato dei bancari della CISL sarà presente a Fano in piazza XX Settembre per l’intera giornata. Questa iniziativa muove da due considerazioni di fondo. Da un lato vi è un contesto economico sempre più deteriorato , dove a causa della crisi mondiale, generata dalla finanza, piccole imprese e famiglie stanno pagando prezzi altissimi con serie difficoltà, di accesso al credito per le prime e occupazionali/reddituali per le seconde. Dall’altro assistiamo ad una progressiva finanziarizzazione dell’economia con un perversa spirale che porta le grandi imprese, segnatamente quelle bancarie, ad assumersi rischi sempre maggiori perché alle prospettive di risultato immediato e alle performances di breve periodo sono collegati stipendi e bonus dei top manager. Con il progetto di legge di iniziativa popolare la FIBA/CISL si prefigge di inserire il limite di 294.000 Euro annui ai compensi fissi dei manager privati di società di capitali quotate in borsa, collegando un ulteriore limite, anche alla parte variabile e ai bonus agli stessi riconosciuti, ritenendo che un compenso massimo, prossimo ai 600.000 Euro annui, possa ben rappresentare un equo compromesso fra  responsabilità di governo d’impresa e sana e prudente gestione aziendale. Inoltre, non è infrequente il caso di managers che anche in presenza di palesi responsabilità, per lo stato di crisi nella quale lasciano l’impresa da essi gestita, riescono a farsi “accompagnare alla porta” con buonuscite milionarie. Il progetto di legge pone anche alle liquidazioni un limite, dato dalla stretta correlazione fra durata del rapporto di lavoro del manager e la retribuzione fissa annuale riconosciutagli. Alcuni esempi di mega compensi riconosciuti nel 2012 a Top manager bancari e assicurativi. Amministratore Delegato Intesa Sanpaolo:             3.937.000 Euro; Amministratore Delegato Generali:                         3.478.000 Euro; Amministratore Delegato Unicredit:                         2.997.000 Euro; Amministratore Delegato Unipol:                             2.153.000 Euro; Amministratore Delegato Banca MPS:                     1.596.000 Euro; Amministratore Delegato UBI Banca:                      1.506.000 Euro; Amministratore Delegato Credito Valtellinese:       1.425.000 Euro.         Qualunque cittadino maggiorenne potrà recarsi con un valido documento di riconoscimento presso il punto istituito dalla FIBA/CISLe sostenere con la propria firma questa iniziativa che sta riscuotendo sul territorio nazionale un grande consenso popolare.
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08/09/2013 700 operai a rischio, crisi nella zona della Valcesano
L'ultima crisi clamorosa della provincia di Pesaro - Urbino  pone nuovamente all'attenzione delle istituzioni, delle associazioni datoriali e sindacali, il futuro del sistema industriale e manifatturiero della nostra provincia. "La zona industriale di Fano e della Valcesano - afferma Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - che nel 2010 - 2011 ha subito la grave crisi della nautica con la perdita di circa 3000 lavoratori e con la chiusura di imprese della nautica e imprese della filiera collegata alla nautica, oggi registra una maggior tenuta dal punto di vista occupazionale dovuta principalmente alla maggior diversificazione del tessuto produttivo con aziende leader in vari settori sia nella metalmeccanica che nell'arredo che garantiscono l'occupazione e la tenuta del tessuto socio - economico . "Rimangono tuttavia gravi segnali di crisi soprattutto nella zona della ValCesano che risente in maniera significativa della crisi dell'elettrodomestico ( 700 operai a rischio occupazione) e anche della chiusura di una delle aziende più importanti, la BVB del gruppo Marcegaglia, di cui solo una piccola parte  di lavoratori è stata occupata in un nuovo insediamento produttivo. Praticamente ferma è l'edilizia per la mancanza di appalti pubblici e con residui cantieri collegati ai benefici della ristrutturazione edilizia. Preoccupa anche il futuro incerto delle opere accessorie previste dalla realizzazione della terza corsia dell'A14 (già a luglio  - dice Giovanelli - abbiamo richiesto  al sindaco del comune di Fano un incontro  su questo problema)  che darebbe lavoro alle ditte subappaltatrici e a quelle fornitrici di materiale". Per quanto riguarda l'utilizzo degli ammortizzatori sociali la maggior parte delle ditte  vi ricorre e rimane fortemente critica la situazione delle ditte che rientrano nel campo di utilizzo della Cassa integrazione in deroga . A tal proposito è opportuno attivare forme di controllo per evitarne l'utilizzo fraudolento, chiediamo a tal fine di attivare, come peraltro previsto dalla normativa, la comunicazione preventiva all'Inps e alla direzione provinciale del lavoro. La Cisl della zona di Fano,  - continua Giovanelli -  auspica che tutte le parti sociali istituzionali e datoriali si attivino immediatamente per un tavolo di confronto per dare risposte immediate e condivise in una strategia territoriale e non confinata all'iniziativa di un singolo comune, ai lavoratori che perdono lavoro e che sono alla ricerca di occupazione. Altresì è immediatamente necessario sviluppare politiche di programmazione industriale e ripensare il futuro produttivo e di sviluppo del territorio di Fano e della Valcesano ma anche di tutta la provincia. Il nostro territorio non può perdere l'occasione dei fondi europei (2013-2014) che prevedono numerose risorse per la riqualificazione del territorio e per sostenere lo sviluppo. Quali sono i progetti le idee che la classe dirigente prevede per rilanciare lo sviluppo e l'occupazione del nostro territorio? Il tempo è ormai scaduto e le risposte non arrivano.
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05/09/2013 La Cisl e la Fnp Marche aderiscono a giornata di digiuno e preghiera
COMUNICATO STAMPA Siria. Cisl e Fnp Marche aderiscono a giornata di preghiera e digiuno per la pace Anche la Cisl Marche e la Fnp Cisl Marche, insieme alla CISL nazionale, invitano lavoratori, pensionati, giovani a partecipare alla "giornata planetaria di preghiera e digiuno per la pace in Siria" che Papa Francesco ha indetto per sabato 7 settembre, invitando all'unità credenti di ogni religione e non credenti. Nel far proprio il messaggio del Papa:” Mai più la guerra! Quanta sofferenza, quanta devastazione, quanto dolore ha portato e porta l'uso delle armi. Vogliamo un mondo di pace, vogliamo essere uomini e donne di pace. Chiamiamo i leader mondiali a fare di tutto per evitare la guerra” la Cisl delle Marche promuove un presidio e un momento di preghiera sabato 7 settembre alle ore 10,00 presso la Santa Casa di Loreto per affermare il valore della pace e scongiurare gli effetti perversi della guerra e della violenza, in Siria e nel mondo intero.  Ancona 5 settembre 2013. Ufficio stampa Cisl Marche 33376123815212 mobile+393337612381 www.cislmarche.it
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05/09/2013 Cisl Marche. Basta ai balletti sulla sanità
COMUNICATO STAMPACisl Marche: Basta ai balletti sulla sanità Come spesso capita quando si parla di sanità, il confronto sulle reti cliniche rischia di svilupparsi in maniera a dir poco inappropriata. Si sposta sulla stampa un dibattito che andrebbe approfondito nelle sedi deputate e ci si abbandona subito a sterili polemiche politiche, ignorando la sostanza reale dei problemi. Nello specifico le opposizioni volutamente dimenticano che la riorganizzazione delle reti ospedaliere è resa obbligatoria dalla normativa nazionale. La Regione, come già accaduto per altri temi, continua a pensare che l’unica soluzione possibile sia quella elaborata nelle sue ristrette stanze. Per la Cisl delle Marche questo modo di confrontarsi sulla riorganizzazione sanitaria regionale è assolutamente sbagliato e da contrastare. In un quadro economico difficile come quello che stiamo vivendo serve uno sforzo di tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti per individuare le misure più appropriate per evitare che la riduzione delle risorse a disposizione si trasformi automaticamente in tagli dei servizi ai cittadini. Per questo la Cisl delle Marche sollecita uno sforzo di programmazione in grado di trovare il giusto equilibrio tra assistenza ospedaliera e assistenza territoriale, per mantenere la sanità pubblica su livelli adeguati evitando di fare della sanità oggetto di pura speculazione politica. Sauro Rossi (Segretario Cisl Marche) Ancona 5 settembre 2013
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05/09/2013 Macerata: no alla residenza per anziani privata
La Cisl Confederale e la Federazione dei pensionati di Macerata chiedono alla Regione Marche e al Comune di Macerata di non concedere l'autorizzazione all'apertura di una Residenza Sanitaria Assistenziale privata a Macerata. La proposta di costruire al posto della vecchia clinica Villalba una struttura da 108 posti letto da parte dell'Istituto del Gruppo Kos, società controllata dalla Cir di De Benedetti, non incontra il favore del sindacato. "Pur consapevoli della necessità, da noi sempre sostenuta, di rafforzare l'offerta di posti letto per anziani fragili e non autosufficienti - sostengono in un comunicato unitario Lidia Fabbri (Cisl) e Dino Ottaviani (Pensionati Cisl) - non ci convincono  le modalità con le quali si procede all’autorizzazione di nuovi posti letto di RSA, specie in una fase in cui in cui Regione e Sindacati stanno concertando con grande fatica la riorganizzazione complessiva del Servizio Sanitario Regionale". Secondo il sindacato inoltre, la prospettiva di uno sviluppo occupazionale  rischia di diventare uno “specchietto per le allodole” perché «ai posti di lavoro creati dalla RSA farà da contrappunto una riduzione dell’ occupazione nelle altre strutture provinciali, in particolare le Residenze Protette per anziani». Per la Cisl gli operatori privati sono una risorsa del Servizio Sanitario, a condizione che si muovano in un ottica di integrazione dei servizi pubblici e all'interno della cornice di una programmazione coerente con i bisogni di salute della popolazione. "La costruzione della nuova struttura invece - concludono Fabbri e Ottaviani  - è funzionale solo agli interessi di un soggetto privato forte ed influente sul panorama nazionale ed impatterà in modo negativo sull'assetto della sanità maceratese.COMUNICATO STAMPA 
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04/09/2013 Le aziende usino i contratti di solidarietà
L'intervento del Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo sul quotidiano "Il Corriere Adriatico" del 4 settembre Le Marche soffrono per crollo dei consumi interni, alcune specializzazioni produttive, numero di piccole imprese, spesso non in grado di riorientarsi sui mercati esteri. Meno occupati anche negli enti pubblici, a partire dalla sanità marchigiana. Da gennaio a maggio 1.248 i lavoratori posti in mobilità in deroga, e 16.000 coinvolti dalla Cig in deroga; questi ammortizzatori vanno rifinanziati ma anche integrati con riqualificazione e reinserimento attivo al lavoro. Urge riformare i servizi per l'impiego, coinvolgendo pubblico e privato, imprese, parti sociali, strutture accademiche e formative. Chiediamo alle aziende in difficoltà di utilizzare i contratti di solidarietà e agli imprenditori che hanno disponibilità di investire. Secondo Unimpresa i risparmi delle imprese italiane sono cresciuti in 12 mesi di circa 16 miliardi. La fiducia di imprese e famiglie va però sostenuta: ok il Governo in Europa sui temi del lavoro, ma serve stabilità politica. Ogni risorsa va usata per una riforma fiscale a favore dell'occupazione e degli investimenti e per misure di politica industriale. E' sbagliato aver ridotto le tasse sulla casa anche alle famiglie benestanti. Bisogna pensare a chi ha perso lavoro e a chi non lo trova. Vanno sbloccati gli investimenti degli enti pubblici con i conti a posto e sfruttate le potenzialità della nuova programmazione europea, puntando per la regione a qualità dei progetti e capacità di fare rete. Stefano Mastrovincenzo - Segretario generale Cisl Marche
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03/09/2013 Tribunale di Camerino, la Cisl dice basta
L’accorpamento del Tribunale di Camerino con quello di Macerata è la manifestazione del caos che riforme frettolose, incertezze normative e scarsa capacità organizzativa riescono a produrre. La CISL Funzione Pubblica ora dice BASTA!!! «Non possiamo che stigmatizzare il comportamento del Presidente e del Dirigente amministrativo del Tribunale di Macerata che, ad oggi, non hanno ancora convocato i rappresentanti dei lavoratori ed i sindacati per l’informativa prevista dalla legge», sostiene Laura Raccosta, della Segreteria regionale della CISL Funzione Pubblica. Ad oggi si ignora dove, più di 30 lavoratori del Tribunale di Camerino, andranno a lavorare, gli uffici eventualmente assegnati e la loro idoneità. E’ intollerabile che la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori venga calpestata dalle stesse istituzioni che dovrebbero garantire l’esercizio della giustizia. Lavoratrici e lavoratori che ogni giorno a Camerino hanno fatto sì che i processi si svolgessero celermente, un ottimo servizio reso ai cittadini ed allo Stato. La CISL  ha già chiesto un incontro immediato al Presidente e Dirigente amministrativo del Tribunale di Macerata ed è pronta ad ogni iniziativa, anche di mobilitazione, a tutela dei basilari e fondamentali diritti delle lavoratrici e lavoratori.
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03/09/2013 Agevolazioni per l'università: certificati ISEE ed ISEU
Per beneficiare delle agevolazioni concesse per gli studi universitari (riduzione tasse di iscrizione, borse di studio, altri universitari) sono richieste le certificazioni ISEE ed ISEEU.L'ISEEU (Indicatore della Situazione Economica Equivalente dell’Università) rappresenta un'ulteriore certificazione degli elementi reddituali dell'ISEE che tiene conto di alcuni criteri specifici previsti per le Università.I criteri specifici possono tener conto delle seguenti situazioni familiari:- residenza diversa da quella della famiglia di origine;- genitori separati o divorziati;- fratelli e/o sorelle, facenti parti del nucleo familiare, percettori di reddito o possessori di patrimoni;- soggetti presenti nel nucleo familiare con redditi e/o patrimoni prodotti e/o posseduti all'estero;oppure criteri specifici riferiti allo studente:- studenti stranieri residenti all'estero;- iscritti al dottorato di ricerca.Puoi venire ai Caf della Cisl per la compilazione del Tuo modello ISEEU 
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03/09/2013 Rimborso Irpef in tempi rapidi
 Caf Cisl - 730 Anticrisi (A4)_LOCALE
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03/09/2013 La sanità fermana ha bisogno subito di certezze
La sanità del fermano ha bisogno di uscire dalla logica politichese e di opportunismo di parte per raggiungere almeno alcuni degli obiettivi prioritari finalizzati alla tutela della salute e della prevenzione. Intanto ogni giorno Fermo ed il comprensorio perde pezzi e l’autunno, se non vi saranno interventi veramente incisivi, porterà delle amare sorprese perché alcuni servizi e reparti, oggi accorpati o chiusi per il periodo feriale, rischiano di mantenere lo status di “ammucchiate selvagge” o addirittura di non riaprire. Il taglio previsto per il 2013 da parte della Regione sul personale è di circa 28 milioni di euro. Gran parte dei tagli sarà a carico delle Aree Vaste. Presto si apriranno i tavoli di confronto tra Direzione Generale ASUR e Direzioni di Area Vasta per la discussione dei piani assunzione dell’ultimo quadrimestre dell’anno. L’Area Vasta 4 rischia fortemente di essere ulteriormente penalizzata perché dopo l’improvvido licenziamento di 14 precari in maggioranza infermieri, si troverà ad non avere le autorizzazioni necessarie per riattivare tutti i reparti. Purtroppo è stato dimostrato che il potere contrattuale del Direttore di Area Vasta è praticamente nullo rispetto ai diktat di Ciccarelli, quindi le previsioni sono infauste. Ricordiamo che la sola Area Vasta 4 alla fine del 2013 dovrà raggiungere il risultato del risparmio, rispetto al budget 2012, di circa 1 milione di euro sul personale e di altri 5 in altri capitoli di spesa ma abbiamo la certezza che la cifra richiesta sarà ancora più pesante in quanto la Regione non ha reperito ancora i famosi 188 milioni di risparmio da conseguire entro l’anno. A fronte di tutto questo “tagliare” la collettività fermana e gli operatori, oltre alle chiacchere, alle promesse non mantenute del Direttore Genga, non vedono nulla in prospettiva che possa far sperare loro in una riconquista di dignità della sanità del territorio. La situazione è ancora tollerabile solo ed esclusivamente grazie alla serietà ed abnegazione degli operatori e dei professionisti, non certamente dei Direttori, che però non durerà in eterno. Nulla si sa ad esempio della famosa Casa della Salute a Sant’Elpidio a Mare mentre è stata cosa “detta e fatta” la chiusura dei posti letto dell’ospedale, dell’imminente chiusura dei posti di medicina di Montegiorgio, che si spera vengano recuperati altrove, dell’attivazione della RSA di Amandola, dell’annunciato ma non ancora effetuato, trasferimento della RSA di Petritoli, attualmente ospitata in locali del Comune, nella sede di proprietà ASUR, cosa che procurerebbe il risparmio di almeno 46 mila euro annui, di come si vuole utilizzare l’appartamento acquistato due anni fa dall’A.V.4 con soldi pubblici a P.S.Elpidio per aprire una casa famiglia per il quale si pagano, sempre con soldi pubblici, utenze e condominio, della concreta valorizzazione dell’Ospedale di Amandola e del suo personale, lasciato in parte inutilizzato per carenza di finanziamenti, della nomina del Direttore unico di Distretto(oggi ne paghiamo tre mentre la Legge 17 ne prevede uno), della nomina del Primario del Pronto Soccorso il cui concorso è stato espletato nel settembre 2012, della copertura di 9 primariati scoperti, dei termini certi della chiusura dei lavori della nuova ala dell’Ospedale di Fermo che secondo le stime iniziali si sarebbero dovuti concludere a dicembre 2012 ma sono ancora in corso, dell’attivazione del Servizio di Angiografia, innagurato, come la Salerno-Reggio Calabria, più volte ma mai andato in funzione se non per interventi residuali di interventistica minore, del recupero dei crediti rispetto ai ticket non pagati a causa della carenza di personale presso le casse o dell cattivo funzionamento delle casse automatiche, della questione che sta venendo alla luce dell’amministrazione e valorizzazione dei beni e terreni di proprietà dell’ASUR insistenti sul territorio, dei tanti procedimenti aperti dalla Giustizia, ecc, ecc. Un nuovo e preoccupante fenomeno sta emergendo all’interno dell’ospedale. Sempre più spesso, per poter completare la somministrazione delle terapie orali dei pazienti si ricorre ai farmaci di proprietà dei malati stessi. Questo perché, soprattutto alla fine dell’anno, capita spesso che farmaci presenti in terapia e regolarmente ordinati, siano non disponibili in farmacia. Un altro segnale preoccupante che fa comprendere lo stato della sanità pubblica. Il SeA questo dobbiamo aggiungere la profonda diversità nell’ambito delle Aree Vaste dei servizi alberghieri offerti ai malati. Nell’Area Vasta 4 è stata tagliata da circa tre anni anche la distribuzione dell’acqua ai malati mentre in altre realtà dell’ASUR oltre all’acqua vengono distribuite colazioni che vanno ben oltre il sole latte e caffè o The. Per non parlare delle posate e dei piatti. Come non eravamo un’Azienda Unica? Come mai allora ci sono pazienti di serie A e di serie B? Ecco dimostrato che di chiacchere, propaganda politica, promesse non mantenute, cose dette e non dette, la sanità fermana sta lentamente morendo. Bene il documento inviato dalla Conferenza dei Sindaci alla Regione ma a quando una riposta concreta ai tantissimi bisogni di salute e di condizioni dignitose di lavoro per gli operatori? Forse aspettiamo la prossima campagna elettorale perricominciare ad illudere i cittadini? Presto le ferie termineranno e con esse l’alibi estivo se ne andrà. Risposte serie e coerenti fino ad oggi non ve ne sono state, speriamo che l’estate abbia portato buoni consigli ai tanti Direttori, Dirigenti, Assessori, Consiglieri e Sindaci, tutti a parole al capezzale della sanità ma nessuno capace di assumersi le responsabilità di decidere e parlare. IL SEGRETARIO (Giuseppe Donati)
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03/09/2013 Un concorso di poesie dell'Anteas di Macerata
L’Anteas di Macerata, insieme alla Federazione dei pensionati della Cisl Marche, ha organizzato la prima edizione del Premio letterario “Città di Recanati”. L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata e dal Comune di Recanati, il concorso di poesia intitolato “La poesia non ha età” al quale i soci Anteas e iscritti Cisl residenti in tutta Italia hanno partecipato presentando una o due poesie inedite, secondo le modalità indicate nel regolamento. L’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) è l’Associazione di volontariato della Cisl, nata con lo scopo di promuovere la solidarietà specialmente nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, contribuendo così al progresso umano, civile e sociale. Dalle parole del Presidente dell’Anteas di Macerata Giuseppe Piergiacomi emergono le motivazioni che hanno portato ad organizzare quest’iniziativa culturale. «Vogliamo sollecitare – spiega Piergiacomi - la vocazione dei nostri soci a scrivere piccole e grandi storie della loro vita passata, presente e futura. La poesia coinvolge la capacità d’ispirazione e la profondità espressiva dell’autore, che valorizza la sua esperienza creativa». «Nella poesia – prosegue Piergiacomi – l’età anagrafica non conta ma ciò che fa la differenzia è il dinamismo, la continua volontà di trasmettere agli altri le proprie sensazioni sui cambiamenti culturali e sociali di una società in continua trasformazione». «L’iniziativa si è posta come un’occasione per aprire uno spiraglio nuovo alla vita associativa e dare un riconoscimento a quei soci che hanno qualcosa da raccontare, e perché no, in versi, dandogli così modo di impegnare il tempo con pensieri e parole, che escono genuini dal cuore di ognuno. La scelta del luogo in cui svolgere il concorso non poteva che ricadere su Recanati, città che ha dato i natali ad uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, Giacomo Leopardi, ancora oggi un luogo sospeso tra passato e futuro, dove il presente ha il dolce sapore dei versi scritti dal poeta.  Alleghiamo l’elenco delle Poesie che la Giuria ha segnalato 1a Edizione del Premio Letterario “Città di Recanati” Concorso di Poesia nazionale  Organizzato dall’Anteas di Macerata. Queste sono le Poesie che la commissione ha giudicato meritevoli di segnalazione, premiazione o assegnatarie di premi speciali.La classifica ufficiale verrà resa nota il 21 settembre 2013 in occasione della cerimonia di premiazione.Vengono elencate le Poesie in ordine alfabetico. Aquila, 6 aprile 2009 Colui che è Dedicato a te Fiori recisi Ho udito e ho visto L’Incontro La notte, i sogni La vecchiezza Laura Ma tu non lo sai Madre del tempo Magiche Gocce Matteo continua a brillare Mia Madre Notte Romanzo Specchi Terra mia Tristezza dolce Tu c’eri Mi manchi  
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02/09/2013 Inaccettabile il declassamento della sede Inail di Ascoli Piceno
Come già comunicato due settimane fa dal Segretario Generale CISL FP Marche Luca Talevi, la nostra Organizzazione Sindacale reputa il paventato declassamento della sede INAIL di Ascoli Piceno come inaccettabile se non provocatorio verso un territorio già ampiamente penalizzato.Inaccettabile, anche il ripensamento, da parte della Direzione centrale, avvenuto subito dopo la presentazione della prima proposta di riorganizzazione delle sedi Inail, che certamente non comprendeva il declassamento della sede di Ascoli Piceno. Cosa sia successo subito dopo e quali forze siano intervenute per far cambiare idea alla Direzione Centrale, non lo sappiamo ma possiamo anche immaginarlo.Come dimostrato in altre situazioni, che hanno interessato il territorio ascolano, e più in generale il sud delle Marche, la lentezza degli interventi ed il peso politico espresso, evidentemente non sono stati sufficienti ed adeguati per tutelare questa realtà di servizio presente sul territorio e della quale i cittadini hanno bisogno nella sua interezza e funzionalità.A questo punto la CISL FP ritiene strategico il gioco di squadra da mettere in campo tra forze politiche,imprenditoriali e sociali dell’ascolano, affiinchè a settembre a livello nazionale, l’assurda proposta venga rivista. Se per tutelare la sede INAIL fosse necessario rivedere le sinergie esistenti con altre sedi, si faccia senza pensarci troppo e si metta in atto una strategia comune rivendicativa, conti alla mano. La sola motivazione di spending review non è sufficiente a motivare una tale decisione così fortemente impattante sui cittadini e sui lavoratori. Da Roma ci dicano cosa c’è veramente sotto.La CISL FP comprende e condivide le preoccupazioni dei lavoratori quando sono profeti di una perdita di servizi in breve tempo,se il declassamento fosse confermato. Ciò non colpirebbe solo gli interessi professionali di chi lavora nella sede INAIL di Ascoli Piceno ma tutta la collettività che dovrebbe rivolgersi per specifiche pratiche a sedi lontane con perdita di tempo ma anche con difficoltà maggiori di accesso , soprattutto per la platea degli anziani.Come CISL FP infine, nel continuare a ripetere che questa battaglia si vince insieme o si perde, intendiamo stigmatizzare chi, come sempre capita, anche nell’ambito sindacale, ha ritenuto di sfruttare la situazione difficile che riguarda l’INAIL di Ascoli per fare facile demagogia o lanciare accuse o peggio per far nascere sospetti infondati su presunti atteggiamenti conniventi con la Direzione Centrale.La CISL è un grande sindacato confederale, ed anche in questa occasione, attraverso il livello nazionale, saprà mostrare quanto valga il suo peso e la sua credibilità nei confronti di ogni interlocutore.                                   IL SEGRETARIO                                        (Giuseppe Donati)
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08/08/2013 Crisi distretto del mobile: urgente trovare soluzioni
DISTRETTO DEL MOBILE:  TEMPO SCADUTO PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, 3000 LAVORATORI A RISCHIO LICENZIAMENTO. URGENTE TROVARE SOLUZIONIPesaro, Febal Fbl Berloni Pica sono i nomi eccellenti di aziende che in questa crisi dopo aver utilizzato tutti gli strumenti possibili previsti dalla normativa in tema di ammortizzatori sociali sono arrivati al momento di licenziare il personale.La situazione come gìà ripetutamente preannunciatodalla FILCA Cisl è drammatica: entro la fine dell’anno nella nostra provincia e in particolare nella zona del distretto del mobile circoscritto nella zona di Pesaro Montelabbate Colbordolo Sant’angelo in Lizzola ci saranno almeno tremila lavoratori che giunti al termine degli ammortizzatori sociali perderanno il lavoro. Questo dato accompagnato alla fine della Cassa in deroga creerà una situazione occupazionale drammatica con moltissimi lavoratori senza più posto di lavoro e ne alcun ammortizzatore sociale. La Filca Cisl chiede pertanto la convocazione urgente di un tavolo di crisi presso la Regione Marche per promuovere immediatamente una serie di inizative tese al rilancio del distretto del mobile quali: Sostegno immediato delle banche all’opertività delle aziende sono troppe le aziende che devono chiudere per mancanza  di liquidità . Sviluppo di un progetto di sotegno all’internazionalizzazione mirato non solo ai mercati emergenti ma al rafforzamento delle imprese nei mercati del nord  centro europa. Creazione di un centro tecnolgico (università cosmob istituti professionali) per riqualificare ed innovare il prodotto del mobile pesarese. L’immobilismo deve immediatamente essere superato con una straordinaria azione di politiche indisutriali che accompagnino le nostre imprese per la salavaguardia dei posti di lavoro e per l’innovazione di prodottoFILCA CISL PESARO URBINO
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06/08/2013 Inai: no al declassamento delle sedi marchigiane
INAIL: NO AL DECLASSAMENTO DELLE SEDI MARCHIGIANE LE PROPOSTE DELLA CISL La Fp Cisl Marche dice no al declassamento di alcuna sede marchigiana Inail perchè ogni decisione nazionale in tal senso penalizzerebbe il territorio ed i lavoratori su temi di fondamentale importanza.L’attività dell’INAIL riguarda: prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro, prestazioni economiche, sanitarie (cure, riabilitazione) e reinserimento del lavoratore infortunato nella vita sociale e lavorativa.Servizi fondamentali   rivolti sia a lavoratori, che a datori di lavoro. Il  Nuovo Modello organizzativo INAIL, che ora prevedrebbe  il declassamento della sede di Ascoli Piceno, che da sede “A” (diretta da un dirigente) diventerebbe sede locale (senza dirigenza), va affrontata, guardando alla tutela dei servizi sul territorio.La CISL FP MARCHE ha sempre sostenuto che i risparmi di spesa vanno effettuati salvaguardando, e potenziando, qualità e quantità delle prestazioni fornite agli utenti. La legge sulla “Spending Review” impone all’INAIL di ridurre il numero dei dirigenti."Contestiamo la logica del taglio lineare nelle sedi locali - sostiene la CISL FP MARCHE- Diminuire il numero di dirigenti a livello “centrale” produrrebbe minor disagio rispetto alla perdita di un dirigente impiegato in sedi che hanno rapporti con l’utenza". Sia la sede di Macerata che quella di Ascoli Piceno hanno una produzione superiore alla media delle sedi di tipo B della regione e, per dislocazione geografica, specificità socio-economiche, devono  essere entrambe mantenute di tipo A. I cittadini e le imprese,  come le lavoratrici ed i lavoratori INAIL del maceratese e dell’ascolano, hanno pari dignità ed ugual diritto a ricevere servizi adeguati. "Sono altre le spese da tagliare.- continua la CISL FP MARCHE-  Occorre, dal livello centrale, una  razionalizzazione ed efficientamento della “macchina burocratica”, di una oculata gestione dei patrimoni immobiliari, dell’eliminazione delle esorbitanti ed inutili consulenze,oltre che  la reinternalizzazione di alcuni servizi appaltati.- conclude- Cosi si garantirebbero maggiore produttività e razionalizzazione della spesa senza tagliare sul territorio".Leggi il Comunicato Stampa
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03/08/2013 Banca Marche in sciopero
L’incontro avuto nell’odierna mattinata con l’Azienda, rappresentata dal Direttore Generale Goffi, ha confermato in pieno le preoccupazioni già espresse in merito alle linee e agli effetti che il piano industriale presentatoci avrà sul futuro della Banca e dei Lavoratori. Rimangono inalterate le possibilità di cessione della Carilo, di 50 Filiali del Lazio e dell’Emilia Romagna e di revisione del Polo Informatico. Riteniamo che, ad oggi, il piano non contenga concreti elementi necessari a garantire autonomia ed integrità aziendale; senza questi necessari elementi di rilancio aziendale, il mantenimento di ruolo di banca del territorio scompare. Ridimensionare Banca Marche vuol dire ridimensionare il lavoro e l’occupazione nei territori, dentro e fuori della Banca. Ci auguriamo, peraltro, che le sigle sindacali che non hanno ancora condiviso la proclamazione dello Sciopero ripensino la loro posizione nell’interesse di tutti i lavoratori. Dircredito, Fiba/Cisl e Fisac/Cgil, oggi, hanno consegnato all’Azienda la lettera di proclamazione dello Sciopero indetto per l’intera giornata lavorativa di Venerdì 6 Settembre 2013; nei giorni precedenti lo Sciopero verranno tenute assemblee con tutti i Lavoratori. Jesi, 2 agosto 2013 Le Organizzazioni Sindacali Aziendali Dircredito Fiba/Cisl Fisac/Cgil Comunicato Stampa Sciopero Banca Marche
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02/08/2013 Mancate proroghe del personale, a rischio la riapertura dei servizi ed il ripristino dei reparti chirurgici
Il 31 luglio 2013 sono scaduti  presso l’Area Vasta 4 n.21 contratti a tempo determinato tra i quali: 15 infermieri, 4 Operatori Sociosanitari, 1 Autista, 1 Tecnico di Radiologia.La Direzione di Area Vasta 4 ha deciso il rinnovo di soli 7 contratti, mettendo a rischio l’organizzazione dei servizi ma soprattutto la riapertura di quest’ultimi dopo le ferie estive ed il ripristino da ottobre dei reparti chirurgici attualmente accorpati.Come si ricorderà il Governo Monti aveva inserito nella legge di stabilità 2012 la possibilità di proroga i contratti precari della Pubblica Amministrazione dal 1 gennaio al 31 luglio 2013. Il Governo Letta, lo scorso 17 maggio, grazie alla pressione costante dei sindacati confederali, ha ulteriormente posticipato al 31 dicembre 2013 la proroga dei contratti precari, così da evitare che circa 125.000 persone, per lo più giovani, perdessero il lavoro.Tutta la pressione e l’opera di convinzione sul Governo, però, messi in atto dai Sindacati a livello nazionale, sono stati inutili o quasi per i lavoratori precari dell’Area Vasta 4 che si sono visti negare la proroga dal Direttore dott. Genga. Questi operatori, con molta probabilità non avranno possibilità di rientrare nel circuito della sanità regionale, visti i tagli indiscriminati ed ingiustificati che l’ASUR ha deciso di attuare, invece di colpire sprechi e ridondanze organizzative di cui per prima ha favorito lo sviluppo. Sono quindi destinati a rimanere a lungo fuori dal circuito occupazionale almeno della Regione Marche.La cosa grave è che alcuni  operatori messi alla porta il 31 luglio, sono anni che lavorano, sempre con forme precarie d’impiego, presso l’Area Vasta. Su di loro è stato investito tempo per la formazione e hanno acquisito competenza e professionalità che sarebbero stati molto utili  in reparti d’emergenza o specialistici, che richiedono lunghi periodi di tutoraggio ma anche sul territorio.La decisione del Direttore di privarsi dei precari, è altresì incomprensibile alla luce delle migliaia di giorni di ferie non godute e di ore lavorate in eccedenza da parte del personale del comparto, soprattutto infermieristico ed OSS, dell’A.V.4. A detta della Direzione, sono stati prorogati solo 7 contratti ( 6 Infermieri + 1 Tecnico di radiologia ad Amandola) per fronteggiare situazioni di emergenza e assenze per maternità. Chiediamo allora al dott. Genga se migliaia di giornate di ferie non godute ed ore eccedenti ( solo per gli infermieri ed OSS sono 5.700 le giornate di ferie non godute del 2012 e circa 50.000 ore eccedenti ) non rappresentano per Lui un’emergenza, visto che i lavoratori vengono privati di un diritto sancito da leggi e contratti come anche la possibilità di potersi organizzare una propria vita famigliare. Evidentemente per Genga e per colui dal quale Genga prende ordini ( leggasi dott. Ciccarelli dell’ASUR) questi diritti sono benefit e privilegi.Attenzione però, perchè il mancato rinnovo di questi operatori, una volta trascorso il periodo estivo, che, come denunciato dalla RSU vede accorpamenti di reparti e chiusure di servizi che stanno provocando enormi disservizi, dequalificazione dell’assistenza e carichi di lavoro al limite della sopportazione, porrà il problema del reperimento del personale Infermieristico ed OSS, necessario per le riaperture. Al momento i numeri non ci sono. La speranza è che l’ASUR autorizzi nel piano assunzione dell’ultimo quadrimestre, tutte le assunzioni necessarie alla copertura dei turni e alla sostituzione dei precari mandati a casa. Ma, come detto, è una speranza e non una certezza.Ai Sindaci del Fermano consigliamo di fare fronte comune, oltre che per la costruzione dell’ospedale nuovo, sulla quale la CISL FP continua a nutrire tutti i dubbi del mondo, anche per l’impegno e la sicurezza delle assunzioni necessarie alla riapertura, dal mese di ottobre, di servizi importantissimi, come ad esempio, la RSR di Porto San Giorgio piuttosto che il ripristino dei singoli reparti chirurgici.Queste riaperture, infatti, al momento, anche grazie alla mancanza di coraggio della Direzione di Area Vasta nelle proroghe, che si DOVEVANO FARE SENZA SE E SENZA MA, sono del tutto incerte.Il tarlo ed il sospetto, nemmeno tanto infondati, che come CISL FP nutriamo è che le operazioni spacciate come necessarie per il periodo estivo, abbiano rappresentato il cavallo di Troia per arrivare ad una riorganizzazione forzata del dipartimento chirurgico e lo smantellamento di servizi socio assistenziali e riabilitativi sul territorio. Le proroghe mancate altrimenti non si giustificherebbero anche alla luce del numero di personale infermieristico assente per aspettative, maternità e malattie lunghe che è pari a circa 35 unità.                                                                                                                                                                                                                                                           IL SEGRETARIO                                                                                                Giuseppe Donati
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01/08/2013 INDESIT, FIM CISL: I LAVORATORI NON POSSONO DIVIDERSI
L’attenzione continua ad essere alta tra i lavoratori di Indesit. Dopo lo sciopero di ieri,   articolato ad  ogni ora del turno nello stabilimento di Melano, oggi  Andrea Cocco Fim Cisl Marche  commenta  il presidio davanti alla villa dei Merloni , promosso da Uilm e Fiom, che ha avuto una parziale adesione dei  lavoratori di Melano «Abbiamo sempre condiviso con le RSU e con i lavoratori Indesit, in merito alle iniziative di sciopero, tre elementi prioritari per raggiungere l'obiettivo della modifica del piano, mantenendo gli stabilimenti e la salvaguardia dell'occupazione: organizzazione, determinazione e tenuta di  una vertenza  così difficile. Ne è dimostrazione la manifestazione nazionale del 12 luglio a Fabriano. – prosegue Cocco – L'iniziativa di oggi, promossa dalle altre sigle nonostante due assemblee che avevano deciso tutt'altro,   ha trovato una parziale adesione da parte dei lavoratori di Melano, perché non ha coinvolto la RSU ed i lavoratori di Albacina, dividendo  gli stessi lavoratori di Melano. La Fim Cisl rimane determinata nella sua azione, sarà sempre disponibile a qualsiasi iniziativa purché coinvolga tutti gli stabilimenti fabrianesi e tutti i lavoratori in maniera condivisa ed organizzata. Singolarmente non siamo nessuno, con tutti i lavoratori possiamo avere una possibilità di successo.  – conclude Cocco - Ad Indesit chiediamomaggiori investimenti in Italia, se 70 milioni di € servivano per chiudere due stabilimenti,  ora servono sicuramente  più risorse  per modificare il piano, mantenendo le produzioni e le unità produttive. Non molleremo la nostra posizione finché non avremo risposte concrete, la famiglia Merloni passi buone vacanze e rifletta sul da fare, altrimenti avrà un settembre caldissimo»
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01/08/2013 Gianuario: azzerare i ruoli in Banca Marche. Bianconi non poteva agire da solo
Lavoratori della Fiba Cisl in Piazza del Papa (Ancona)Leggi l'intervista rilasciata al quotidiano Cronache maceratesi dal Segretario dei Bancari Cisl delle Marche.Per il segretario della Fiba-Cisl Marche i vecchi manager della banca continuano ad operare negli stessi ruoli. "Auspico un'azione di responsabilità verso il passato Cda. Goffi abbia una propria squadra". Su Cariloreto: "E' come vendere un albero da frutto del proprio giardino". E il Corsera tira in ballo Forlani.INTERVISTA A GIANUARIO DA CRONACHE MACERATESI    
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31/07/2013 Sanità anconetana: i sindacati rilanciano.
Oggi 31 luglio  primo incontro con l’assessore  del Comune di Ancona E. Capogrossi  sulla questione sanità. CGIL – CISL –UIL confederali e delle categorie del pubblico impiego e dei pensionati di Ancona  hanno riaperto in questi giorni i tavoli di confronto con l’amministrazione comunale su varie tematiche legate al bilancio comunale e più in generale alla politica di gestione della città, dal regolamento per la Tares, alle tariffe, dalla situazione delle partecipate ai lavori pubblici, dai servizi sociali a quelli sanitari.Forte è la condivisione della centralità del dibattito sulla sanità cittadina, volta a riportare il territorio di Ancona, i suoi cittadini e gli attori  sindacali e sociali che vi operano al centro  del confronto sulla riorganizzazione della sanità. Ancona, con il nuovo piano di riorganizzazione sulla sanità presentato dalla Regione, rischia di uscire ulteriormente penalizzata per impegni disattesi. Tra essi spiccano la riqualificazione e la destinazione dell'area dell'ex Umberto I sulla quale un protocollo tra Comune e Regione Marche prevedeva il recupero di spazi da destinare a servizi territoriali socio-sanitari con la realizzazione di un pronto intervento e di una RSA. E poi all’Ospedale di Torrette già a partire dal mese di agosto,  non si potranno più praticare, gli interventi considerati di routine  e l’ assenza di un ospedale di rete nel capoluogo dorico renderà sicuramente ancora più precaria la sicurezza sanitaria . Gli obiettivi fondamentali per la cittadinanza di Ancona  per CGIL – CISL –UIL  Ancona sono:- realizzazione del nuovo ospedale di rete per Ancona presso l’Aspio-attivazione della Casa della Salute aperta 24 ore, che raccolga i vari servizi, quali i poliambulatori,  attività di diagnostica strumentale, la guardia medica, studi associati di medici generici, una postazione medica di primo intervento, la RSA, i centri di assistenza per la salute (alimentazione, consultorio familiare, ecc) integrati con alcuni servizi socio-assistenziali.-  garantire l’alta specializzazione e la funzionalità del Salesi, prevedendo lo spostamento della struttura in una unica soluzione, evitando spostamenti parziali di singole unità operative.- no alla proposta della Regione e dell’ASUR di riduzione dei punti nascita  per contrastare un inevitabile sovraccarico di prestazioni presso il Salesi già in  situazione di difficoltà Certo è che per CGIL CISL UIL Ancona è  fondamentale continuare a tenere vivo il dibattito sulla sanità anconetana ripartendo dalle voci del territorio, dei cittadini e degli operatori,  e risponderanno con proprie iniziative ad eventuali  accelerazioni e scelte unilaterali da parte della Regione e dell’Asur.Leggi il Comunicato Stampa Unitario 
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31/07/2013 La Rsa di Amandola attende inutilmente di essere attivata
A proposito della possibilità concreta che l’ASUR e la Regione Marche rispetti le promesse scritte nel documento della riorganizzazione delle Reti Cliniche e riesca effettivamente a spostare parte della spesa ospedaliera sulla medicina territoriale e sociosanitaria, vi è la prova provata della RSA di Amandola.La RSA di Amandola, costruita già da anni e completata recentemente con tutti i passaggi autorizzativi necessari, attende inutilmente di essere attivata solo perché l’ASUR non autorizza un budget aggiuntivo a quello già stanziato per l’Area Vasta 4 così da permettere di assumere il personale infermieristico ed OSS necessario. Spesa per altro minima visto che parte del personale potrebbe essere recuperato proprio dall’Ospedale di Amandola.Questo lento e doloro percorso che vede protagonista la RSA di Amandola, visitata da vari politici locali e regionali con promesse varie di immediato intervento per l’attivazione, la dice lunga sull’attendibilità di una controparte regionale che da mesi o forse da anni promette e non mantiene quasi nulla.L’Area Vasta 4 è il territorio regionale con la percentuale abitanti – posti di residenza sanitaria, più basso in assoluto. Si pensi che per quasi 200.000 abitanti ( compresi quelli della comunità montana) i posti di RSA sono solo 20, quelli di Petritoli. Per comprendere la gravare situazione anche di carenza di strutture sociali, basti pensare che l’intera comunità amandolese e del circondario non ha una struttura qualificata come casa di riposo ( oggi denominata R.P.). Tutto questo in un territorio ad altissima concentrazione di anziani.Da questo quadro si comprende bene anche il perché dell’attaccamento quasi spasmodico degli abitanti di Amandola e circondario per l’Ospedale di Amandola e le lotte messe in atto per la sua salvaguardia. Il rischio, concreto e affatto da sottovalutare, è che, smantellato o svuotato progressivamente l’ospedale, a questa comunità resti nulla o quasi. Resti alcun riferimento sociosanitario decente perché le promesse, come detto prima, di attivare una Casa della Salute, sono tutte da verificare, vista l’attendibilità e la capacità di rispettare gli impegni, dimostrati dalla Giunta Regionale e dall’ASUR e dei tagli messi in cantiere.Al momento come CISL FP, nonostante varie richieste, non abbiamo ricevuto alcun impegno finanziario concreto di stanziamento per l’attivazione delle Case della Salute. Tantomeno abbiamo avuto un crono programma attendibile per la loro realizzazione. La Regione Toscana, ad esempio, ha annunciato la costruzione di 36 nuove case della salute con uno stanziamento di 8 milioni di euro. Per essere credibili,le azioni di riorganizzazione devono contenere non solo gli obiettivi, che, spesso, nelle Marche, per quanto riguarda la sanità, assomigliano a propagande elettorali, ma anche e soprattutto i finanziamenti necessari per raggiungerli ed i tempi in cui verranno realizzati. In mancanza di ciò, la fine è quella della RSA di Amandola. Spesi soldi pubblici per la realizzazione di un’opera importante, in un momento storico in cui bisognava dimostrare vicinanza ed attenzione ad una comunità, alcuno si è più preoccupato di trovare le modalità perchè l’opera fosse fruibile ai cittadini. Una vergognosa opera di promesse non mantenute e di sfilate di politici nel momento delle elezioni, che però ad oggi hanno prodotto nulla, solo irritazione e disillusione.La RSA di Amandola per quanto riguarda la CISL FP è una struttura strategica per dare risposte concrete ad una comunità anziana ma non solo amandolese perché di posti di RSA tutta l’Area Vasta 4 ha necessità estrema, soprattutto oggi, che con gli sciagurati tagli dei posti letto decisi dalla Regione  vi è l’urgenza di decongestionare l’ospedale di Fermo dai ricoveri impropri, senza far venire meno la risposta sociosanitaria al territorio. Per questo come sindacato di categoria della CISL ci batteremo insieme ai cittadini di Amandola ma non solo per Amandola.Alla Regione e all’ASUR lanciamo il guanto di sfida per vedere se stavolta vorranno smentirci con i fatti non solo con le chiacchiere, come sempre. Oltre alle sfilate di propaganda, i politici regionali trovino, se sono coerenti con quanto scrivono e soprattutto dicono, i soldi per attivare entro fine 2013 la RSA di Amandola che è bella che pronta, chiavi in mano.                                                                                                                 IL SEGRETARIO                                                                                                                Giuseppe Donati
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30/07/2013 Il riassetto delle reti cliniche è altra "bastonata"
Secondo Giuseppe Donati, Segretario Fp Cisl, "l'approvazione del riassetto delle reti cliniche così come proposto è un'altra bastonata che si vuol dare al territorio fermano, riducendo l'ospedale di Fermo ma anche tutta l'area territoriale e sociale, a semplici livelli di smistamento dei pazienti verso altre realtà. Un pò quello che da anni sta accadendo per la rete cardiologica che costringe medici ed infermieri di Fermo ad interpretare il ruolo di trasportatori di pazienti verso Ancona e, recentemente, per poter giustificare l'emodinamica di Ascoli, anche verso tale ospedale. Tutto questo con costi e disagi per le famiglie che nessuno vuole quantificare. La Cisl Fp non si fermerà di gridare il proprio dissenso verso un modo di riorganizzare la sanità che dietro al totem del risparmio vuole portare a casa l'idea che la sanità d'eccellenza può essere solo per pochissimi, eletti e politicamente rappresentativi, territori della Regione. Così facendo si costituiranno due diversi modelli sanitari: di serie A e di serie B".Secondo la Cisl, le riconversioni promesse per le quali non sono sate stanziate risorse sono ben lontane.
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26/07/2013 La Fiba raccoglie firme contro i maxi stipendi dei manager
 A Pesaro, il 26 luglio la Fiba, il sindacato dei bancari e assicurativi della Cisl, allestisce un gazebo per la raccolta di firme a sostegno del progetto di legge di iniziativa popolare che fissi un limite massimo agli stipendi dei top manager privati. “L’ iniziativa, promossa a livello nazionale,  nasce da due considerazioni di fondo -  spiega Egidio Valletta  Segretario Fiba Pesaro, - da un lato vi è un contesto economico sempre più deteriorato, dove a causa della crisi mondiale, generata dalla finanza, famiglie e piccole imprese stanno pagando prezzi e difficoltà altissime sia  in termini di occupazione e reddito che di  accesso al credito.  Dall’altro assistiamo ad un progressiva finanziarizzazione  dell’economia con una perversa spirale che porta le grandi imprese, comprese quelle bancarie, ad assumersi rischi sempre maggiori perché alle prospettive di risultato immediato sono collegati stipendi e bonus dei top manager.” Un meccanismo che nemmeno la politica riesce più a governare e che crea il paradosso  di managers che, pur di fronte a situazioni di crisi delle imprese che gestiscono, continuano a percepire  compensi  milionari e bonus  come se nulla fosse, contribuendo, a volte a peggiorare la situazione di dissesto. “La Fiba – continua Valletta -  non vuole certo ignorare che a grandi responsabilità debbano corrispondere compensi adeguati ma, ritiene non più derogabile il principio di un equa distribuzione dei sacrifici, che sempre più spesso lavoratori e piccole  medie imprese sono chiamati a compiere.”  Di qui l’idea di porre un argine ad una simile situazione con una legge.  Così come il Governo, con il decreto “Salva Italia” ha posto un limite alle retribuzioni dei manager pubblici, così la FIBA si prefigge di inserire tale limite anche ai compensi dei manager privati di società di capitali quotate in borsa,  ritenendo che un compenso massimo, prossimo ai 600.000 euro annui, possa rappresentare un equo compresso fra responsabilità di governo d’impresa e prudente gestione aziendale.    
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26/07/2013 Firmato l'accordo tra il Comune di Monteprandone, Cgil,Cisl, Uil, stop ai tagli e aumenti delle tariffe
Il giorno 23 agosto è stato firmato l'accordo tra l'amministrazione comunale di Monteprandone, Cgil, Cisl, Uil e i sindacati dei pensionati, dove i tagli ai servizi e al welfare e gli aumenti delle tariffe non sono accettabili se non si combatte l'evasione fiscale.Il bilancio di previsione contiene 2 misure che sono state condivise con i sindacati e cioè lo stanziamento di 32 mila euro per integrare la quota del fondo regionale di sostegno agli affitti e il consiglio comunale ha approvato lo stanziamento di almeno 20mila euro per sostenere l'occupazione. Inoltre, durante la fase di assestamento di bilancio è previsto anche il reperimento di ulteriori fondi da destinare a contributi, agevolazioni fiscali e tariffarie per alleviare le criticità economiche dei lavoratori che vengono licenziati o collocati in cassa integrazione o in  mobilità.
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25/07/2013 Insufficiente il personale docente assegnato alle scuole marchigiane.
Assegnati  dal Ministero della Pubblica Istruzione  30 posti aggiuntivi di personale docente alle Marche .Una assegnazione esigua che ha consentito di recuperare solamente alcune delle situazioni di maggior difficoltà presenti nelle scuole marchigiane. I posti dati permettono di garantire i docenti previsti nei Licei Musicali, di riattivare alcuni corsi serali ed i percorsi didattici all’interno delle carceri che erano stati soppressi per mancanza di personale e soprattutto di sdoppiare classi, cosiddette “classi pollaio”,   costituite con più di 30 alunni. Le segreterie regionali Marche di Flc/Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals denunciano tuttavia che quanto assegnato dal Ministero non è sufficiente a recuperare tutte le situazioni di disagio presenti nel territorio regionale: numerose ancora le situazioni di classe sovraffollate, ospitate spesso in aule non a norma. Drammatica inoltre la situazione delle scuole dell’infanzia: 104 sezioni attive solo il mattino nonostante la richiesta di tempo pieno delle famiglie alle quali non è stato possibile dare alcuna risposta.Scarica il Comunicato Stampa Unitario 
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25/07/2013 Belvedere Ostrense: salvaguardati i servizi sociali e scongiurato aumento delle tariffe
CONFRONTO SINDACATI E COMUNE DI BELVEDERE OSTRENSE:MANTENIMENTO SERVIZI SOCIALI E SCONGIURATO L’AUMENTO DELLE TARIFFEA Belvedere Ostrense, in provincia di Ancona, salvaguardati i servizi  sociali e scongiurato l’aumento alle tariffe per i servizi a domanda individuale nonostante la sofferenza dei piccoli Comuni rispetto ai tagli operati sui trasferimenti dallo Stato Centrale, grazie all’intervento delle Organizzazioni Sindacali congiuntamente al Sindacato Pensionati   durante il confronto sul del bilancio di previsione 2013. Avviato un centro anziani molto partecipato con una forte presenza di anziani soprattutto donne,  ristrutturata la Casa di Riposo oggi con una capienza di oltre 50 posti letto ed istituito un fondo di solidarietà, regolato da apposito regolamento che interviene in caso di disagi urgenti. Sono alcuni degli interventi messi a bilancio. Parere favorevole dei sindacati  per la  forte attenzione all’esigenze della popolazione più debole e per il mantenimento   dei servizi a domanda individuale.  Leggi il Comunicato Stampa
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25/07/2013 Jesi: confronto tra Cgil Cisl Uil ed il Direttore Azienda Servizi Persona
A JESI CONFRONTO SINDACATI  E DIRETTORE AZIENDA SERVIZI PERSONA UN CENTRO DIURNO PER I MALATI DI ALZHEIMER La creazione di un Centro Diurno per i malati di Alzheimer  e il consolidamento dell’attività con la gestione di circa  dieci milioni di euro di bilancio, 50 dipendenti diretti e 300 indiretti attraverso Cooperative , sono stati al centro dell’incontro tra i sindacati confederali e il sindacato dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil  con  il Direttore dell’ Azienda Servizi alla Persona  ad un anno dall’insediamento. Tra  i temi  anche l’avvio dei Bandi per la gestione dei servizi per i Comuni che hanno conferito all’Azienda la gestione degli stessi oltre alla comunicazione della  riduzione dei servizi per i disabili compresi gli orari di aperture. A tal proposito CGIL CISL UIL hanno sollecitato un confronto  tra l’Azienda Servizi alla Persona,  i rappresentati dei disabili e delle loro famiglie ma anche i soggetti che lavorano all’interno dei servizi per poter definire  regole uniformi, le quali possano diventare livelli essenziali di intervento per l’ASP stessa. Una nuova interessante iniziativa dell’ASP è la creazione di un Albo delle Badanti,  importante strumento per il riconoscimento  professionale degli operatori e l’aiuto alle famiglie nell’individuare le persone idonee a curare i propri famigliari. E’ previsto un altro  incontro nel mese di Settembre.Leggi il comunicato stampa
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25/07/2013 Nuovo Isee, i sindacati organizzano un incontro di approfondimento
Tante le novità previste sul nuovo Isee ovvero indicatore della situazione economica equivalente, a regime, in attesa che si concluda il nuovo iter parlamentare, per le quali si è reso necessario un incontro di approfondimento organizzato dalle Segreterie di Cgil, Cisl, Uil di Ascoli Piceno e Fermo.Il Convegno pubblico dal titolo "Nuovo Isee: i servizi pubblici tra bisogni, efficienza e equità" è previsto per il giorno venerdì 26 luglio ore 16,30 presso la sala dei Ritratti di Fermo.All'iniziativa interverranno Sauro Rossi, Segreterio Cisl Marche, Giovanni Camaioni, Segretario Uil AP-FM, l'On. Paolo Petrini, Novella Lodolini dell'Istituto ricerche economiche e sociali, Daniela Alessandrini, Dirigente dei Servizi sociali, Alessandro Ranieri, Direttore dell'Ambito Territoriale Sociale XX. Concluderà i lavori Roberto Ghiselli, Segretario Generale CGIL Marche.Il Nuovo Isee darà modo di superare gran parte delle incongruenze del "vecchio Isee", pertanto CGIL, CISL, UIL chiedono che sia salvaguardato il nuovo Isee come livello essenziale delle prestazioni, garantendo l'applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale.
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24/07/2013 Macerata, accordo tra Comune e Sindacati sul bilancio
Macerata, 24 luglio 2013 - E’ stato firmato ieri l’accordo tra l’Amministrazione comunale di Macerata e i Sindacati Confederali e dei Pensionati di Cgil Cisl e Uil sul bilancio di previsione 2013. Confermata l’attenzione al sociale, rispetto al quale il Comune si è impegnato a mantenere i livelli dei servizi senza aumentare le tariffe, ed anzi prevedendo forme di esenzione per gli utenti in condizioni economiche disagiate. Nello specifico dei nidi d’infanzia comunale, si arriverà per gradi a definire le rette attraverso un Isee lineare, ossia personalizzato sulle condizioni dell’utente, superando l’attuale sistema fondato su quattro fasce di reddito. Per questo sarà costituito un tavolo tecnico che si occuperà anche dell’addizionale Irpef e dei regolamenti sui servizi comunali. In particolare, rispetto alla TARES, il Comune si è impegnato a prevedere, finanziandole con risorse proprie, delle riduzioni in base al reddito e alla composizione del nucleo familiare. Confermata infine il ruolo strategico la volontà di rafforzare il ruolo dell’Ambito sociale e dell’Azienda pubblica di servizi alla persona (ex IRCER), nella prospettiva di rafforzare la gestione associata dei servizi a livello intercomunale. Per Lidia Fabbri e Dino Ottaviani, rispettivamente rappresentanti della Cisl Confederale e della Federazione dei Pensionati di Macerata «si tratta di un buon accordo, che rilancia la concertazione tra istituzioni e forze sociali come strumento di tutela delle fasce più bisognose della popolazione, specie in un contesto attuale in cui persistono dinamiche recessive». IL TESTO DELL'ACCORDO SUL BILANCIO   
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24/07/2013 Corriere Adriatico, sospesi i tre giorni di sciopero
Le Rappresentanze Sindacali Aziendali del Corriere Adriatico in accordo con le segreterie sindacali di categoria Fistel Cisl e Slc Cgil, a seguito del mandato dei lavoratori e vista la convocazione del confronto in sede regionale con l’Azienda e l’Assessore regionale alle Politiche del Lavoro per il prossimo 29 luglio, sospendono l’ulteriore pacchetto di tre giorni di sciopero già preannunciati per questa settimana. La decisione è dovuta al senso di responsabilità delle maestranze previo l’ interessamento dell’Assessore Luchetti a seguire direttamente la vertenza, nella consapevolezza che dal preannunciato confronto possano scaturire le condizione per evitare i licenziamenti, attraverso la presentazione di un nuovo piano aziendale di rilancio e di sviluppo della testata, prevedendo un ridimensionamento degli esuberi e l’ accesso alle misure di protezione e di tutela dei lavoratori con gli armonizzatori sociali.
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23/07/2013 Rifinanziare la cassa integrazione in deroga: incontro con l’On Cesare Damiano
Nelle Marche saranno 15.000 i  lavoratori dei settori dell’artigianato, e delle piccole imprese dei servizi, del commercio del turismo, senza nessuna  “protezione sociale” in caso di sospensione dal lavoro dal 1 Giugno 2013  per il mancato rifinanziamento della Cassa Integrazione in Deroga. E’ il grido d’allarme che CGIL CISL UIL delle Marche e delle Associazione Artigiane hanno  manifestato  durante l’incontro con  il Presidente della Commissione Lavoro alla camera On. Cesare Damiano in occasione del quale è stata rilanciata l’urgenza di rifinanziare lo strumento della Cassa Integrazione in Deroga e  di prevedere  interventi concreti per  ridefinire i criteri di riparto delle risorse tra le regioni. Il presidente Damiano si è impegnato a sostenere queste richieste, anche se ha rappresentato tutte le difficoltà relative al reperimento di nuove risorse. Resta il fatto che la questione “cassa in deroga”, dopo essere sparita i dalle emergenze del governo, è tornata ad essere considerata tra le priorità che vanno risolte. Intanto CGIL CISL UIL Regionali e le Associazioni Artigiane  confermano  che dal 1° Luglio per tutti i lavoratori  artigiani dipendenti da imprese aderenti all’EBAM è stata attivato, come strumento di sostegno al reddito, la sospensione. Nota Dipartimento mercato del lavoro Cisl Marche
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19/07/2013 Settore dei trasporti, i Sindacati chiedono un incontro al Prefetto
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Confartagianato trasporti e Fita Cna hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Prefetto chiedendo un incontro per segnare rischi e criticità nel settore trasporto merci e della logistica, settore dove la crisi economica ha prodotto e produce una pesante situazione nelle imprese e un peggioramento delle condizioni dei lavoratori, a causa di cassa integrazione, mobilità e licenziamenti.Oltre tutto, tra i motivi dell'incontro vi è che si continua ad assistere ad una costante e continua violazione delle leggi nazionali ed europee.A ciò si aggiunge un pericoloso fenomeno, in particolare i sindacatio e le associazioni si riferiscono alle imprese nate surrettiziamente nei paesi dell'Europa dell'Est che vengono ad operare in Itlia, svolgendo attività di trasporto domestico, applicando ai lavoratori contratti, contribuzione sociale e assicurativa di quei paesi in cui hanno sede legale, consentendo in tal modo di effettuare viaggi con ribassi di tariffe del 20% e oltre.
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18/07/2013 Rifiuti: basta far pagare gli sprechi ai cittadini
Primo incontro, domani ad Ancona, dell’ ATA (Assemblea Territoriale d’Ambito) un’ occasione importante per arrivare ad  una gestione unica della raccolta dei rifiuti nel territorio dell’anconetano. L’Assemblea Territoriale d’ Ambito dovrà decidere la forma di gestione dell’affidamento e le modalità con cui procedere. Se scegliere cioè la gara o l’affidamento diretto, cosiddetto in house providing, dell’intero bacino che coincide con i confini provinciali. In provincia di Ancona, oggi abbiamo una situazione frammentata, fatta da una moltitudine di aziende,  con dirigenti  e costi di produzione  che, se avessimo  un'unica azienda di dimensione provinciale, potrebbero essere tagliati. Una situazione insostenibile pagata totalmente dai cittadini attraverso la tassa sui rifiuti. In questa fase di grande crisi che continua a mordere tutto il territorio regionale occorre ridurre gli sprechi ed efficientare i servizi. La Cisl Marche pertanto sollecita il presidente dell’ ATA Casagrande, a trovare tutte le soluzioni possibili per superare la frammentazione attuale e fare scelte che tutelino i lavoratori del settore e i cittadini che chiedono un servizio di qualità e tariffe ridotte. Molte famiglie marchigiane si ritroveranno a pagare importi significativamente più alti con l’entrata  a regime della TARES, il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi che ingloba in sé sia la tassa commisurata al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, sia l’imposta relativa alla copertura finanziaria dei servizi indivisibili erogati dal Comune. La Cisl delle Marche ritiene  indispensabile, per arrivare a proposte concrete e  condivise per una  futura gestione della raccolta dei rifiuti nella provincia di Ancona, l’apertura di un confronto serrato e trasparente tra tutte le parti coinvolte.
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18/07/2013 Trasporti locali, i sindacati scrivono alla Giunta Regionale
Il rinvio al prossimo lunedì della discussione del bilancio, e il conseguente rinvio dell’approvazione da parte della Giunta Regionale del Documento di Programmazione dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale, per problemi di copertura, pone non pochi interrogativi e forti preoccupazioni. La scorsa settimana nell’incontro con l’Assessore Viventi, per discutere proprio del Documento di Programmazione dei Servizi ci era stata ventilata un’ipotesi di un ulteriore taglio lineare su tutti i servizi per coprire la somma mancante. Va ricordato che già tra il 2012 e il 2013, la Regione ha tagliato al TPL circa il 9% delle risorse e con il nuovo piano vi sarà un ulteriore aggiustamento di circa 1%, per un totale di circa il 10%, e del 4% delle risorse che di fatto abbasserebbe ancora il corrispettivo chilometrico già il più basso d'Italia. E' chiaro che già questa impostazione di diminuzione portebbe le Aziende al collasso, in una situazione dove le stesse fanno fatica a pagare gli stipendi che sono appesi mensilmente ad un filo, e dove persino un una-tantum contrattuale di 700 euro da erogare in due tranche da 350 euro una a giugno e una a ottobre, mette in seria difficoltà le aziende che non stanno rispettando il pagamento dei primi 350 euro. Andare a togliere altre risorse sarebbe come una dichiarazione di guerra al TPL, ai cittadini che non avrebbero più il servizio, ed ai lavoratori che pagherebbero ancora una volta gli effetti di una politica dei trasporti sempre più sbagliata e miope. È ovvio che se si verificasse un’ipotesi del genere risponderemmo in maniera decisa non solo utilizzando tutto ciò di cui il sindacato dispone, ma anche con ulteriori strumenti. Vogliamo infine ricordare cosa comporterebbe la non approvazione o un semplice ritardo rispetto al Documento di Programmazione dei Servizi: si perderebbero dei contributi statali per il settore. Possiamo permettercelo? No, Presidente e Assessori, non possiamo permettercelo, pertanto vi chiediamo di mantenere in essere l'attuale Fondo Trasporti che, già ora, non rappresenta più nemmeno il minimo indispensabile, perchè i tagli hanno sottratto lavoro ai lavoratori del TPL  e servizi essenziali ed indispensabili ai cittadini marchigiani. Ancona, 18 Luglio 2013 Segreterie Regionali Marche FILT-Cgil, FIT-Cisl, UIL trasporti - (F. Fabbietti, R. Ascani, G. Andreani)  
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18/07/2013 Concorso di poesie dell'Anteas, prorogato il termine al 27 luglio
E' stato prorogato a sabato 27 luglio il termine ultimo per partecipare al Concorso di poesia organizzato dall' ANTEAS (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) di Macerata nell'ambito del Premio Letterario "Città di Recanati". Al concorso, intitolato "La Poesia non ha età" possono partecipare i soci Anteas e gli iscritti Cisl residenti in tutta Italia, presentando una o due poesie inedite secondo le modalità indicate nel regolamento di partecipazione I vincitori verranno proclamati il 30 agosto 2013 e la cerimonia di premiazione è prevista per sabato 21 settembre 2013. Per partecipare al concorso basta compilare l'apposita scheda di partecipazione inviandola entro il 27 luglio prossimo. LEGGI E SCARICA IL REGOLAMENTO E LA SCHEDA DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO  
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18/07/2013 Indesit: prosegue la mobilitazione
Le assemblee, effettuate oggi da Fim  Fiom e Uilm dei lavoratori Indesit di Melano ed Albacina confermano un alto livello di attenzione degli operai in merito alla vertenza. Andrea Cocco Fim Cisl Marche "rimaniamo con i piedi a terra, prudentemente possibilisti, un giudizio di merito sarà possibile solo alla luce delle ulteriori proposte e disponibilità dell'azienda, suffragate da un impegno reale  delle regioni e del ministero;  rimangono invariati i nostri obiettivi, salvaguardia dell'  occupazione e mantenimento delle produzioni in Italia; "aggiunge Cocco" a sostegno della vertenza ed in attesa  dei prossimi incontri, negli stabilimenti fabrianesi nei prossimi giorni si effettueranno altre ore di sciopero" Andrea Cocco Segreteria FIM CISL MARCHE17/07/2013
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18/07/2013 Prorogati i termini per la consegna dei modelli Red, Inv. Civ. alla data del 31 ottobre
Anche la Fnp Cisl conferma la proroga per la consegna dei modelli Red 2013 e solleciti 2011,    Invalidità Civile 2013 e solleciti 2012 alla data del 31 ottobre 2013.   Difatti, per agevolare gli utenti nell’ assolvimento dei suddetti adempimenti, tenuto anche conto della concomitanza con gli adempimenti fiscali e con il periodo feriale, l'Inps ha ritenuto opportuno prorogare i termini già indicati nella lettera per il completamento del processo di verifica.Di conseguenza, tutti gli interessati possono rivolgersi alle Sedi Cisl, FNP, CAF della Provincia.
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17/07/2013 Pensionati marchigiani sempre più poveri
Il Rapporto annuale dell’Inps per il 2012 fa luce sulla situazione dei pensionati nella Regione Marche. I dati forniti dall’ Istituto previdenziale, aggiornati al 31 gennaio 2012, delineano un quadro drammatico. Nelle Marche sono erogate 480.000 pensioni previdenziali per un importo medio di 710,67 € (contro una media nazionale di 880,99 €). Le pensioni assistenziali sono invece 93.711, con un importo medio mensile di € 432,04 (media nazionale di 428,33 €). Le prestazioni erogate agli invalidi civili, sommando pensioni ed indennità, sono 77.509. La situazione migliora solo per i dipendenti pubblici: sono 80.520 le pensioni erogate, con un importo medio mensile di € 1.696,99, comunque inferiore alla media nazionale (€1.725,08). La situazione è insostenibile. Troppi pensionati, in particolare donne, sono costretti a vivere con risorse insufficienti a soddisfare le più elementari esigenze di vita (alimentazione, salute, abitazione, abbigliamento). Nella nostra Regione la situazione non è ancora esplosa grazie alla tenuta delle reti informali e familiari e perché i pensionati - molti dei quali sostengono anche le famiglie dei figli cassintegrati o disoccupati - stanno dando fondo ai loro ultimi risparmi. Questo equilibrio non può reggere ancora per molto, specie in un contesto in cui la vertenza Indesit getta un’ombra inquietante sul futuro dell’intero settore produttivo e manifatturiero marchigiano e dove le mancanze del welfare pubblico lasciano sempre più spesso i nostri anziani senza un punto di riferimento. «E’ necessaria una profonda riforma del sistema fiscale – sostiene Mario Canale, Segretario generale dei Pensionati Cisl delle Marche - con un taglio forte delle imposte sui redditi medio bassi da pensione e lavoro. Serve uno “shock fiscale positivo”, capace di ridare fiato ai nostri pensionati, rilanciare i consumi e far ripartire l’economia».  «Alla luce di ciò è inaccettabile anche solo pensare di prorogare per un’ulteriore annualità il blocco della rivalutazione delle pensioni, in scadenza a fine 2013 - conclude Canale-. Ricordiamo infine la necessità di apposite misure per tutelare gli incapienti, ossia coloro che non hanno reddito sufficiente a pagare le imposte e che quindi non trarrebbero alcun vantaggio dal taglio delle aliquote».
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17/07/2013 Scuola, manca il personale. I sindacati scrivono al Garante
Una classe da 36 alunni al liceo Rinaldini di Ancona, da 37 allo scientifico di Tolentino. Ancora. Classi da 33 alunni al linguistico di Pesaro e al Benincasa di Ancona, da 30 all'Ipsia di San Benedetto. Sono solo alcuni degli esempi illustrati nella denuncia lanciata da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal in una lettera inviata al governatore Gian Mario Spacca, all'assessore all'Istruzione Marco Luchetti e al vicedirettore dell'Usr Annamaria Nardiello. Anche quest'anno la situazione degli organici per le scuole marchigiane è grave. “A fronte di un aumento di alunni di 1.400 unità circa, solo per il prossimo anno scolastico, che si somma all'incremento già registrato nell'anno scolastico 2012/2013 di 2.395 alunni in tutti gli ordini di scuola (di cui 1318 nel secondo grado), si riscontra un notevole taglio di classi e di posti in organico – scrivono le segreterie regionali - per garantire un'offerta formativa, adeguata alle richieste delle famiglie e rispondente ai bisogni del territorio, i dirigenti scolastici marchigiani hanno chiesto di attivare 3.242 classi, mentre ad oggi l'ufficio scolastico regionale ne ha autorizzate 3.074, lasciando inevase 168 richieste, pari a 279 posti”. Situazioni critiche anche per quanto riguarda le scuole dell'infanzia, nella quali si è raggiunta la media insegnanti/bambini più alta d'Italia, con l’assegnazione di ben 104 sezioni antimeridiane benché non richieste dalle famiglie; il sostegno ai diversamente abili, la scuola serale e l'insegnamento nelle carceri. La denuncia di Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola), Manuela Carloni (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Paola Martano (Snasl Confsal) è approdata anche in Parlamento: l'onorevole Piergiorgio Carrescia ha presentato martedì scorso un'interrogazione alla Camera nella quale si chiede al Governo qual iniziative saranno adottate per “garantire un'offerta formativa adeguata alle richieste delle famiglie e rispondente ai bisogni del territorio delle Marche e per eliminare, prima dell'avvio del nuovo anno scolastico, le situazioni di criticità sopra documentate». L'ESPOSTO AL GARANTE LETTERA ORGANICI
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17/07/2013 Nuove giornate di sciopero al Corriere Adriatico
                                 Comunicato Sindacale  Le Rsa del Corriere Adriatico in accordo con le OO.SS. territoriali in coerenza con il mandato dei lavoratori concordato nell’assemblea del 10/07/2013 e in assenza di concreti segnali di disponibilità al dialogo dell’Azienda, indicono per le giornate del 18-19-20 luglio 2013 lo sciopero per l’intero turno lavorativo dei lavoratori poligrafici.Le OO.SS. si rendono comunque disponibili prima dell’incontro in Regione fissato per il 29/07/2013 ad un ulteriore confronto con la Direzione aziendale.
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17/07/2013 Agli infermieri le carrette, ai dirigenti le auto migliori
Di seguito, il comunicato stampa del Segretario Fp Giuseppe Donati."L’ennesima triste vicenda che vede coinvolta l’Area Vasta 4, di cui apprendiamo per mezzo stampa, non ci coglie del tutto impreparati. Con questo non intendiamo dire che eravamo o siamo a conoscenza di fatti precisi o di dipendenti coinvolti in attività non lecite dei quali si dovrà occupare, se ve ne saranno gli estremi, l’autorità giudiziaria nella quale riponiamo piena fiducia.Di certo però la CISL FP negli anni ad iniziare dal 2009 poi nel 2011 ma anche recentemente ha posto più volte l’attenzione sulle modalità operative e sull’utilizzo delle auto aziendali dell’Area Vasta 4. Questo perché l’auto aziendale per molti infermieri è uno strumento importantissimo di lavoro. Parliamo degli infermieri e non solo, che tutti i giorni si occupano di assistenza domiciliare e per questo si recano al domicilio degli utenti utilizzando i mezzi dell’Ente.La CISL FP se n’è occupata per tre precisi ordini di motivi:1)    lo stato assolutamente precario di molti mezzi aziendali che hanno all’attivo un chilometraggio elevato ed una data d’immatricolazione lontana nel tempo;2)    le modalità di assegnazione dei veicoli;3)    la gestione del Servizio parco auto.L’Area Vasta 4 ha nel suo parco auto circa 40 automezzi che dovrebbero essere assegnati a chi opera sul territorio. Secondo una comunicazione della stessa Direzione, data fine 2011, gli automezzi sono suddivisi secondo lo schema allegato.La prima osservazione, ad una lettura della tabella è che i mezzi molto datati e con chilometraggio elevato, sono molti. E’ chiaro che le ristrettezze economiche ed il taglio degli investimenti effettuato dalla Regione e dall’ASUR, hanno peggiorato la situazione.La seconda obiezione, che la CISL FP ha più volte avanzato alla Direzione già nel lontano 2011, riguarda il fatto per cui agli infermieri dell’ADI verrebbero riservate automobili vecchie e talvolta assolutamente inadeguate al servizio da svolgere mentre ad altri verrebbero riservate le migliori. Ricordiamo che questi lavoratori trascorrono molto tempo in auto in ogni stagione e con qualsiasi tempo atmosferico. Sono molto diffusi, almeno per quanto ci viene riferito da alcuni infermieri, gli episodi di automobili in panne durante il turno di servizio. Stranamente però le automobili meglio equipaggiate e di più recente immatricolazione verrebbero assegnate in dotazione al personale non sanitario o peggio a Direttori e Dirigenti vari, che per quanto ci riguarda, visto lo stipendio che percepiscono, potrebbero spostarsi per servizio anche con le loro automobili. Alla fine del mese non morirebbero certo di fame per questo. Su tale situazione il dott.Genga ha promesso d’intervenire ma a quanto ci risulta poco ha ottenuto.La terza questione, che ha visto la CISL FP protagonista, è quella relativa alla gestione dell’autoparco. Fino a pochi mesi fa, infatti, la gestione del servizio, seppur intestata ad un Direttore, era completamente in mano ad un volontario, dipendente in pensione. Il fatto che una persona seppur in pensione voglia continuare a dare una mano all’Area Vasta, è meritevole e generoso ma quando a questa persona si affida quasi completamente la gestione di un servizio delicato come l’autoparco, qualcosa non quadra. In verità nel recente passato, anche un altro servizio molto particolare era stato per mesi in mano ad un volontario ex dipendente: l’obitorio. Poi anche grazie alle continue e ripetute pressioni e richieste di chiarimento della CISL FP, venne attuata una gara per l’assegnazione del servizio ad una ditta che comunque dovrebbe aver  assunto lo stesso ex dipendente in pensione.In verità la CISL FP ha messo in evidenza i troppi casi di volontari presenti in Area Vasta 4 e per capire meglio il fenomeno già dalla fine del 2011, ha iniziato a far richiesta alla Direzione dei nominativi di tutti i cosi detti “volontari “che operano nell’AV4. Segreto assoluto! Per avere una semplice risposta ma senza i nomi, la CISL FP ha dovuto denunciare la mancanza di trasparenza all’ufficio dell’OMBUDSMAN delle Marche, una sorta di garante della trasparenza. Dopo tale denuncia, la Direzione ha dato una sorta di risposta ma i nomi non si sono visti. Qual’è quindi il fenomeno del volontariato in Area Vasta 4? Chiaramente non ci interessano i volontari che prestano assistenza ma di quelli che per convenienza o per inganno ( promesse di future assunzioni ) prestano servizio in uffici e servizi dell’Area Vasta 4 senza percepire ufficialmente alcun compenso.Quanto sopra, lo diciamo per sottolineare che di cose da verificare e presidiare in sanità ce ne sarebbero molte. Purtroppo, molto spesso le nostre osservazioni e le nostre semplici denunce di disservzi vengono lette dalla Direzione come scocciature o come fenomeni strumentali ma poi, quando arriva la Procura, tutti cadono dall’albero".                                                                                IL SEGRETARIO                                                                                Giuseppe Donati                          
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16/07/2013 Auto: rivedere il carico di tasse, accise e costi.Intervenire subito con agevolazioni
 Dichiarazione del Segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano all’assemblea dei delegati della Fim Cisl alla CNH di Jesi.
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16/07/2013 La famiglia, il mio primo diritto: firma la petizione
New Delhi, 11 luglio 2013Nadeem ha solo 10 anni ed è apparso subito molto disorientato quando è stato salvato dalla fabbrica di elettrodomestici nella quale lavorava a Badali, in India. Lo spaesamento si è trasformato in dramma quando Nadeem non è stato in grado di dire ai suoi salvatori il nome dei genitori né del villaggio da cui proveniva.In realtà, il piccolo Nadeem non ricordava nemmeno il viso dei propri genitori.Chi l’ha portato fino a Bidali e dove sia la sua casa sono domande che non hanno ancora avuto risposta. La maggior parte dei bambini che, come Nadeem, sono recuperati dal lavoro, sono stati oggetto di traffico da Stati Indiani affetti dalla povertà.Il lavoro dura dalle 8 di mattina fino anche a tarda notte, in stanze piccole e tetre, rese soffocanti dal caldo. Per la mancanza delle più elementari regole di sicurezza, i bambini sono esposti ad ambienti malsani ed a lavorazioni con materiali pericolosi per la salute. E questo per circa 1 euro la settimana.Kailash Satyarthi, fondatore di BBA in India e promotore delle Global March Against Child Labour, ha detto: “Il mondo ha osservato la Giornata contro il Lavoro Minorile, mentre ancora 215 milioni di bambini sono sfruttati in varie forme di lavoro e di schiavitù e oltre 200 milioni di adulti sono disoccupati. Il lavoro minorile deve diventare un reato perseguibile e chi lo commette non deve poter essere rilasciato su cauzione. E’ una vergogna che nel 2010 e nel 2011 solo 1600 datori di lavoro siano stati arrestati per aver sfruttato il lavoro di bambini, a dispetto dell’ampiezza del fenomeno.I consumatori dovrebbero boicottare i servizi ed i prodotti che utilizzano il lavoro dei minori. Nel periodo dal 2007 al 2011 sono state condotte più di 1 milone di ispezioni, ma poco meno di 18.000 violazioni sono state rilevate e solo poco più di 4.000 imprenditori sono stati arrestati per aver utilizzato lavoro minorile".Stefano Frasca (Cooperante in India di ISCOS) , sta portando avanti il progetto rivolto alla tutela dei diritti dei bambini, soprattutto ai minori oggetto di traffico per lavoro. L'azione si svolge in India, Afghanistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka).Cari amici, un mese fa, il 12 giugno, si è celebrata in tutto il mondo la Giornata mondiale contro il lavoro minorile, quest’anno dedicata al tema del lavoro domestico. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) il numero totale di minori lavoratori a livello mondiale è di 215 milioni. Di questi 10,5 milioni di bambini lavorano come "servi domestici", in condizioni di schiavitù. Generalmente adibiti ai tradizionali impegni domestici come pulizia, cucina, giardinaggio, sono spesso occupati nella raccolta dell’acqua o nell’assistenza ad altri bambini e agli anziani. Più vulnerabili perché esposti a violenza fisica, psicologica e sessuale entro mura segrete, oltre a condizioni di lavoro estenuanti, sono spesso isolati dalle loro famiglie, privi di protezione e invisibili agli altri. Dipendendo totalmente dagli ordini dei datori di lavoro. Lo sfruttamento domestico minorile non è riconosciuto come un crimine né come una forma di lavoro in molti Paesi, ma come risorsa naturale a supporto della povertà del nucleo famigliare. ISCOS insieme ad altre ONG presenti in Sud-Asia sostiene la campagna “La famiglia, il mio primo diritto”, per chiedere ai Governi, alle organizzazioni internazionali ed alla società civile di sostenere e rafforzare la famiglia, perché siano garantiti i diritti fondamentali dei bambini. Questo significa l’effettiva applicazione delle leggi esistenti, la realizzazione di programmi a favore delle famiglie, la promozione di pratiche per migliorare il ruolo genitoriale e la soluzione dei problemi, nonché, dove necessario, strumenti di assistenza finanziaria ed economica. Un appello a tutelare i diritti dei bambini ad avere una famiglia e il diritto della famiglia ad essere sostenuta per svolgere al meglio il proprio compito.Ti chiediamo di compiere due azioni: ·firma la petizione su Change.org:  http://chn.ge/13jYypWleggi la petizione in italianoCambia il finale alle storie di altri bambini come Nadeem! Grazie!
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16/07/2013 Macerata, chiude la Parima
Lo stabilimento maceratese della Parima chiude i battenti. La decisione è stata comunicata  in un incontro svoltosi ieri a Jesi tra la proprietà dell'azienda, rappresentata dall'amministratore unico di Parima Giacomo Bonifazi, e i rappresentanti sindacali di Cisl e Cgil Lidia Fabbri e Ivana Properzi. La decisione, lapidaria ed irrevocabile, è stata motivata dal fatto che il sito industriale maceratese non è più remunerativo. Da qui la scelta di chiudere senza neppure provare a sviluppare un piano industriale o di rilancio. Per i 22 dipendenti dell'azienda,  molti dei quali con stipendi arretrati da recuperare, resta l'accesso agli ammortizzatori sociali, a partire dalla mobilità. La Responsabile dell'Area Sindacale di Macerata Lidia Fabbri parla di un fatto grave. «Chiudere i cancelli senza preavviso tenendo fuori i lavoratori è stato un gesto ingiustificabile, che dimostra  totale mancanza di rispetto nei loro confronti.» Alle 12 di oggi il Sindaco di Macerata Romano Carancini riceverà i lavoratori e i rappresentanti sindacali per valutare il da farsi. Certo è che la chiusura dello stabilimento, che produce pane e dolci, rischia di infliggere un altro duro colpo alla realtà produttiva ed industriale maceratese.
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12/07/2013 Sciopero al Corriere Adriatico
Mercoledì 10 luglio 2013 si è conclusa con esito negativo, presso la sede Federazione italiana editori giornali di Roma, la fase sindacale nazionale della procedura di licenziamento collettivo (legge 223/91) per 13 lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico. L’assemblea dei lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico, in accordo con le RSA e le Organizzazioni sindacali territoriali, preso atto del mancato accordo, proclama per sabato 13 luglio l’intera giornata lavorativa di sciopero; dà inoltre mandato alle proprie Rappresentanze di organizzare un pacchetto di ulteriori sei giornate di sciopero da effettuarsi in attesa del confronto in sede regionale con l’Azienda e la Regione Marche. Le Organizzazioni Sindacali di Categoria di Cisl e Cgil (Fiste e e Slc) si attiveranno da subito nel coinvolgimento delle Istituzioni locali e regionali.
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11/07/2013 Fincantieri: firmato accordo
FIM CISL COMUNICATO STAMPA DICHIARAZIONI DEL SEGRETARIO GENERALE FIM CISL MARCHE LEONARDO BARTOLUCCI  E’ stato firmato oggi, il nuovo accordo di cassa integrazione complessa per Fincantieri: un accordo che consente a tutti i siti del Gruppo di affrontare il completamento della fase di riorganizzazione già in atto. I numeri complessivi di cassa sono, più bassi dei precedenti per due motivi: sia per effetto delle uscite volontarie già effettuate; sia per effetto del maggior carico di lavoro acquisito nell’ultimo anno e mezzo da Fincantieri di cui anche il sito di Ancona dovrà beneficiare a partire da fine anno grazie all’accordo sottoscritto unitariamente nelle scorse settimane nella locale Confindustria.L’accordo sottoscritto oggi riprende e riporta tutte le condizioni previste dal testo sottoscritto da FIM e UILM il 21 dicembre 2011 (dai ratei, alla rotazione, alle somme di incentivazione, alla possibilità di continuare a favorire le condizioni di maggior favore al pensionamento con “l’esodabilità” di cui parte dei lavoratori hanno già usufruito).La vera novità, in questo caso, è la condivisione anche della FIOM che invece non aveva firmato il precedente accordo determinando un duro scontro con Fim e Uilm che subirono un pesante clima di tensione in assemblea senza aver potuto spiegare integralmente l’intesa. Speriamo che la memoria non inganni nessuno e sia seme di un nuovo clima aziendale.Ancona, 11 luglio 2013 Leggi il testo dell' Accordo
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11/07/2013 Sciopero al Corriere Adriatico
Comunicato Sindacale         Sabato 13/07/2013 sciopero del Corriere Adriatico  Mercoledì 10 luglio 2013 si è conclusa con esito negativo,  presso la sede Fieg di Roma, la fase sindacale nazionale della procedura di licenziamento collettivo (legge 223/91), per n. 13 lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico. L’assemblea dei lavoratori poligrafici del Corriere Adriatico, in accordo con le RSA e le OO.SS. territoriali, preso atto del mancato accordo, dichiara per sabato 13 c.m. l’intera giornata lavorativa di sciopero, da inoltre mandato alle proprie Rappresentanze di organizzare un pacchetto di ulteriori sei giornate di sciopero da effettuarsi in attesa del confronto in sede regionale con l’Azienda e la Regione Marche.Le Organizzazioni Sindacali Fistel-Cisl e Slc-Cgil  si attiveranno da subito nel coinvolgimento delle Istituzioni locali e regionali. 
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11/07/2013 Indesit, dove sta andando? Dossier Iscos Marche
In quali parti del mondo produce e vende Indesit Company? Quali sono le condizioni di lavoro negli stabilimenti all’estero? Come è cambiato il consiglio di amministrazione e quali le strategie per il futuro? Alcune risposte in questo dossier.[View the story "Indesit Company" on Storify]
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10/07/2013 Fabriano 12 luglio, sciopero generale per il lavoro
Otto ore di sciopero generale per  Lavoro, Occupazione e Industria contro i tagli annunciati da Indesit, indetta dai sindacati unitari Fim Cisl,  Fiom Cgil  e Uil Uilm . Venerdì   12 luglio alle ore 10  si ritroveranno  nel piazzale della sede centrale dell’A. Merloni a Fabriano, non solo i lavoratori  metalmeccanici  dei  5  siti produttivi italiani,  di  Melano(AN), Albacina(AN), Comunanza, (AN) Teverola (CE), Carinaro(CE), della Indesit Company ma anche  delegazioni  di lavoratori del settore  elettrodomestico dei maggiori gruppi nazionali tra i quali   Whirlpool,  Electrolux e  Candy. Fermeranno le braccia anche i lavoratori di tutte le aziende  presenti nel fabrianese e non solo, saranno infatti presenti   le delegazioni del settore industria di tutte le Marche. Abbasseranno le serrande anche i negozi e gli esercizi commerciali della cittadina marchigiana ad eccezione di bar e ristoranti per garantire  i  servizi essenziali. Aderiscono e partecipano  alla mobilitazione nazionale  le associazioni  di categoria  dell’artigianato e del commercio, Cna- Confartigianato-Confcommercio , per la salvaguardia delle piccole imprese del sistema economico e dell’occupazione. La manifestazione,  si concluderà  davanti alla sede centrale della Indesit Company, in via A. Merloni a Fabriano,  nella tarda mattinata  con  gli interventi dei lavoratori e dei  segretari nazionali di categoria in particolare di Anna Trovò, Fim Cisl Nazionale. 
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09/07/2013 Adim, grande senso di responsabilità dei lavoratori
Il risultato del referendum sull’accordo per l’Adim Scandolara, che ha visto prevalere i si per oltre il 62 %, (107 si e 65 no) e che dovrebbe scongiurare la chiusura dello stabilimento, evidenzia  il grande senso di responsabilità dei lavoratori e sconfessa quanti, in maniera strumentale ed ideologica, sfruttando il malessere dei lavoratori chiamati a fare sacrifici per garantirsi il posto di lavoro, vorrebbero accreditare se stessi, passando sulle loro teste e senza farsi carico del loro futuro.Approvando la linea della responsabilità sostenuta dalla Cisl, i lavoratori hanno dato una risposta forte all’azienda, alla quale hanno detto che per il rilancio dello stabilimento, a cui non può più sottrarsi,  c’è il fondamentale impegno dei dipendenti a sostenere il progetto.A questi lavoratori va però riconosciuto un ulteriore e  più importante merito, di cui forse hanno meno consapevolezza, e del quale beneficerà l’intero territorio ascolano, ed è quello di dare il primo segnale positivo, dopo diversi anni, agli imprenditori ed a possibili investitori.La comunità locale non è composta da persone litigiose, costantemente in conflitto ed avulsa dall’assumere responsabilità, così come purtroppo  appare, ma esiste una maggioranza di lavoratori, finora silenziosa, che mantiene le caratteristiche che hanno reso in passato appetibile questo territorio, gente attaccata al lavoro, produttiva e seria.Questo seme che è stato lanciato, chiama tutti i lavoratori delle altre aziende che si riconoscono in questi valori, ad uscire allo scoperto e rendere visibili questi aspetti, perché è un servizio che possono dare alle persone che il lavoro non ce l’hanno e che vorrebbero avere una prospettiva; rendere diffusa l’immagine che i lavoratori della Scandolara hanno dato aiuta a costruire tale possibilità.
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08/07/2013 VERTENZA INDESIT, IL 9 LUGLIO TUTTI AL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE
(Il palazzo della Regione Marche)I sindacati si preparano anche a portare i lavoratori della Indesit al consiglio regionale convocato in seduta aperta e monotematica sulle crisi nelle Marche il 9 luglio.“La nostra idea è di fra condividere alla Regione il documento che abbiamo fatto insieme ad una trentina di sindaci tra Marche e Umbria e a 5 Province” spiega Andrea Cocco, Fim Cisl Marche. Ma i sindacati si preparano anche al coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uil e delegati Rsu di tutto il settore degli elettrodomestici in Italia in programma l’8 luglio e allo sciopero generale di 8 ore di tutto il comparto metalmeccanico fabrianese. “Attenzione - sottolinea Cocco - non si tratta di un’iniziativa degli altri lavoratori nei confronti dei dipendenti Indesit. Questa è una vertenza pilota che avrà ricadute su tutto il territorio e in tutto il settore”.“Ci siamo dati appuntamento alle 6.30 davanti allo stabilimento di Albacina. Da lì partiremo con le macchine in fila indiana”.Per Andrea cocco segretario provinciale Fim Cisl " il piano va cambiato, ognuno faccia la sua parte, l'azienda nel impegnarsi a sviluppare progetti industriali che mantengano ed aumentino le produzioni in Italia, il ministero ad agire sulle leve fiscali per agevolare le imprese che investono nel nostro paese, nella competitività del mercato e abbassare la tassazione dei lavoratori, per far ripartire i consumi. Se ognuno di questi attori farà la sua parte i lavoratori ed il sindacato, come sempre hanno fatto, accetteranno queste sfide".Pubblicato da STEFANO BALESTRA a sabato, luglio 06, 2013RASSEGNA STAMPA BLOG FIM CISL 
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08/07/2013 ASSEMBLEA NAZIONALE DEI LAVORATORI PER SCONFIGGERE LA CRISI DEL SETTORE ELETTRODOMESTICO
Oggi oltre 50 delegati Rsu delle aziende marchigiane del  settore elettrodomestico partecipano all' Assemblea  unitaria nazionale a Roma, promossa da FimCisl – FiomCgil  - UilUilm. Al centro del dibattito la grave situazione produttiva e occupazionale del 'bianco', che occupa in Italia circa 130 mila addetti tra diretti e indiretti , che investe tutte le aziende del settore, i grandi gruppi e l'indotto, mettendone a rischio le prospettive future. FimCisl – FiomCgil  - UilUilm da tempo sollecitano al Ministero dello Sviluppo Economico l'attivazione di un tavolo di settore e l'adozione di scelte di politica industriale, con l'obiettivo di contrastare un ulteriore processo di delocalizzazione delle produzioni di elettrodomestici e salvaguardare anche le piccole e medie imprese dell'indotto dislocate su tutto il territorio nazionale. . Nelle Marche da oltre un mese i lavoratori dei siti produttivi  della Indesit Company di Melano e Albacina, stanno contrastando con tutte le loro forze il  progressivo smantellamento della  produzione locale . Si temono inoltre  l’ accelerazione e l’ aggravarsi dei programmi di riorganizzazione e ristrutturazione che determinerebbero ulteriori situazioni di crisi occupazionali.  A fronte di questa gravissima situazione, i rappresentanti dei lavoratori metalmeccanici  oggi a Roma,  rilanciano l’attenzione sul ruolo strategico dell'industria dell'elettrodomestico,  Andrea Cocco Fim Cisl Marche  «dobbiamo lavorare su un fronte comune in merito alla crisi del settore,  che dopo l'auto rappresenta il secondo settore industriale italiano. E’ necessaria  l'attivazione da parte del governo del tavolo sull'elettrodomestico, con l'obiettivo della salvaguardia dei livelli occupazionali e delle produzioni in Italia.» RASSEGNA STAMPA CONQUISTE DEL LAVORO  
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06/07/2013 Un concorso di poesia organizzato dall'Anteas
L'Anteas di Macerata, insieme alla Federazione dei pensionati della Cisl Marche, organizza la prima edizione del Premio letterario "Città di Recanati". L'iniziativa, patrocinata dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata e dal Comune di Recanati, consiste in un concorso di poesia intitolato "La poesia non ha età" al quale i soci  Anteas e gli iscritti Cisl residenti in tutta Italia possono partecipare  presentando una o due poesie inedite, secondo le modalità indicate nel regolamento allegato.L’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) è l’Associazione di volontariato della Cisl, nata con lo scopo di promuovere la solidarietà specialmente  nei confronti dei più deboli, bisognosi e soli, contribuendo così al progresso umano, civile e sociale.Dalle parole del Presidente dell' Anteas di Macerata Giuseppe Piergiacomi emergono le motivazioni che hanno portato ad organizzare quest'iniziativa culturale. «Vogliamo sollecitare - spiega Piergiacomi - la vocazione dei nostri soci a scrivere piccole e grandi storie della loro vita passata, presente e futura. La poesia coinvolge la capacità d’ispirazione e la profondità espressiva dell’autore, che valorizza la sua esperienza creativa».«Nella poesia - prosegue Piergiacomi - l’età anagrafica non conta ma ciò che fa la differenzia è il dinamismo, la continua volontà di trasmettere agli altri le proprie sensazioni sui cambiamenti culturali e sociali di una società in continua trasformazione».«L'iniziativa si pone infine come come un’occasione per aprire uno spiraglio nuovo alla vita associativa e dare un riconoscimento a quei soci che hanno qualcosa da raccontare, e perché no, in versi, dandogli così modo di impegnare il tempo con pensieri e parole, che escono genuini dal cuore di ognuno.La scelta del luogo in cui svolgere il concorso non poteva che ricadere su Recanati, città che ha dato i natali ad uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, Giacomo Leopardi, ancora oggi un luogo sospeso tra passato e futuro, dove il presente ha il dolce sapore dei versi scritti dal poeta.Il termine ultimo per inviare le poesie è il 15 luglio 2013. I vincitori verranno proclamati il  30 agosto 2013 e la cerimonia di premiazione è prevista per sabato 21 settembre 2013.LEGGI E SCARICA IL REGOLAMENTO E LA SCHEDA DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO 
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05/07/2013 Un tavolo contro la crisi
Cgil, Cisl e Uil scrivono ai Sindaci, al Presidente della Provincia di Ascoli Piceno e della Regione, all'Assessore Canzian, all'Onorevole Agostini e ai rappresentanti di Confindustria, Cna, Confcommercio, Camera di Commercio e Università:"Le condizioni dei cittadini di questo territorio sono al limite della sopportabilità per l'alta percentuale di disoccupazione. Di fronte a tali problemi nessuno può esimersi dall'adottare azioni di resonsabilità, quindi vi invitiamo a promuovere un coordinamento istituzionale per aprire un tavolo che discuta ed elabori interventi per il territorio, volti a catalizzare risorse pubbliche e private, coinvolgendo il Mise affinchè finanzi l'accordo di programma Tronto Val Vibrata o eventualmente garantisc le risorse per un progetto di riconversione previsto per le crisi industriali complesse".
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05/07/2013 Animazione con gli Operatori Socio Sanitari
      Diciotto giovani, in divisa bianca e scritta rossa sul petto “Oss tirocinante Ial Marche”, sabato 29 giugno, nel salone della Residenza Protetta “Beato Sante“ di  Mombaroccio,  hanno saputo meritarsi egregiamente il gradimento e gli applausi dei numerosi anziani residenti nella Casa di Riposo e di quelli giunti per l’occasione dalla Residenza Protetta di Santa Colomba di Pesaro. Soddisfazione e partecipazione testimoniate anche dalla simpatica esecuzione personale della nota “La vie en rose” di E. Piaf da parte di un’anziana signora ospite della residenza (struttura).  Erano infatti i 18 allievi del corso per “Operatore Socio - Sanitario” diretto e realizzato dall’Ente di formazione ‘Ial Marche srl’ di Pesaro, attivamente presente all’evento con tutto il suo Staff.  Il corso, della durata di 1010 ore, attraverso una formazione di carattere teorico e pratico,  fornisce  all’operatore la capacità di intervenire nelle situazioni di mancanza di autonomia psico-fisica dell’assistito. Con canti e balli insieme al gruppo folkloristico “Pizzica Lu Core Meu” di Fano hanno dato vita ad un bel pomeriggio di festa e di tanti piccoli gesti di attenzione personale resi ancor più gradevoli dai ricchi vassoi di dolci regalo dello Ial.            
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02/07/2013 Protesta dei sindacati per gli organici della scuola
I sindacati del settore insorgono per la suddivisione di 84 posti concessi dal Ministero dall'Istruzione alle Marche. E' questa una forte penalizzazione che ha interessato le Province di Ascoli e Fermo per ciò che riguarda gli organici della scuola.In particolare, detta suddivisione è stata operata senza alcun consulto da parte del dirigente dell'ufficio scolastico regionale delle Marche, riservando alle Province di Ascoli e Fermo una quota di soli 6,5 posti su 84 pari al 7,7% delle risorse destinate all'intero territorio regionale.Non è chiaro quali siano stati i criteri di tale provvedimento.I sindacati chiedono a gran voce che le risorse per le Province di Ascoli e Fermo vengono integrate realizzando una distribuzione equa e razionale, riservandosi altrimenti di avviare tutte le azioni di lotta possibili.
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28/06/2013 Mobilità per 30 lavoratori dell'ex Arena
Nella sede della Regione Marche ad Ancona, Cgil, Cisl, Uil, Ugl insieme con i vertici aziendali della Fabbrica Italiana Surgelati (Fis) di Grottammare hanno sottoscritto il verbale di accordo per collocare in mobilità tutti e 30 i dipendenti.Detta ditta era conosciuta in Italia e all'Estero per la produzione di alimenti surgelati, dapprima con il marchio Mare Pronto, poi con quella dell'Arena.Dal primo luglio, per i 30 dipendenti terminerà il periodo di cassa integrazione e inizierà la mobilità, a causa della sopravvenuta impossibilità di dare seguito al progetto di riconversione industriale, avvenuto nel novembre 2007 e poi sospeso per una serie di difficoltà di ordine locale o alle carenze del momento nel quadro normativo regionale.Nello specifico, il provvedimento relativo alla collocazione in mobilità degli addetti all'attività di produttiva, due impiegati nell'officina di manutenzione, due addetti all alogistica, un addetto al controllo qualità e tra gli imipiegati uno al controllo industriale, due al magazzino, uno al controllo qualità e uno alla manutenzione. 
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27/06/2013 Rischio di chiusura per l'Adim Scandolara
C'è aria di tempesta all'Adim a causa di finanziamenti, circa 15 milioni, che le banche non hanno erogato per i pignoramenti messi in atto dopo le vertenze di alcuni operai dello stabilimento. Se entro il 30 luglio non arriveranno i soldi l'Adim aprirà la mobilità per 194 operi.Il titolare dell'azienda Gussoni ha dichiarato la volontà di rimanere in Ascoli a condizione che vengano ritirate le vertenze.Il Prefetto Patrizi ha invitato i sindacati e l'azienda ad aprire un tavolo di trattative per scongiurare il peggio, che i rappresentanti della Cisl, Antonio Angelini e Antonucci Marsilio, sono pronti ad accogliere.L'assessore regionale Lucchetti si è reso disponibile ad incontrare le parti ed oggi la riunione di questa mattina ad Ancona è decisiva per le sorti dell'Adim.Marsilio Antonucci dice di essere fiducioso e di poter riallacciare i fili di una tarttativa per arrivare ad un accordo e scongiurare la chiusura dell'Adim.
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25/06/2013 Ammortizzatori sociali, risposta positiva della Regione ma servono risorse dal Governo
Dichiarazione stampa di Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale Cisl Marche Le risorse stanziate dal Governo per gli ammortizzatori in deroga sono insufficienti e penalizzano le Marche, terra di migliaia di piccole imprese artigiane e dei servizi. Il pressing sul Governo da parte dei sindacati, delle associazioni imprenditoriali e delle Regioni deve quindi continuare. Apprezziamo intanto che nell’incontro odierno la Regione Marche abbia risposto positivamente alla richiesta di Cgil Cisl Uil e delle Associazioni artigiane di stanziare la somma di € 1 milione, che insieme alle risorse dell’Ente bilaterale dell’Artigianato consentirà di attivare altri fondi dell’Inps per dare risposta per qualche settimana all’emergenza lavoro, almeno nelle aziende artigiane. Senza risorse nazionali sono comunque a rischio migliaia di posti di lavoro, una emergenza sociale denunciata dal sindacato confederale nella manifestazione nazionale di sabato scorso a Roma.
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25/06/2013 Indesit, scioperi alternati a Melano e Albacina
I lavoratori Indesit del sito produttivo di Melano sono entrati questa mattina in sciopero    articolato, mezzora gli uomini e mezzora le donne, per frammentare il ciclo produttivo. Nel pomeriggio hanno dimezzato i tempi ad un quarto d'ora alternato tra reparti e suddiviso sempre tra uomini e donne.Andrea Cocco della Fim (Metalmeccanici della Cisl) Marche dichiara: «L'azienda capirà che non scherziamo! La storia siamo noi» .Anche allo stabilimento di Albacina i lavoratori hanno iniziato lo sciopero fermando alternativamente reparto per reparto ogni trenta minuti. «I lavoratori - prosegue Cocco - chiedono progetti industriali di sviluppo, non progetti finanziari».Le assemblee con i lavoratori Indesit di Melano ed Albacina confermano la posizione contraria al piano  presentato dall’azienda. Chiediamo alle Istituzioni di farsi carico delle vero problema italiano rappresentato dal lavoro. Noi non molliamo.
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25/06/2013 Il Presidente della Provincia di Ascoli al vertice di Fabriano
Il giorno 24 giugno 2013 alla sede del Comune di Fabriano, il Sindaco Giancarlo Sagramola ha incontrato i Presidenti Provinciali Marchigiani, tra i quali, Piero Celani, Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, oltre al loro collega di Perugia.Essi hanno firmato un documento con i sindacati, nel quale si respinge il piano della Indesit, perchè si tratterebbe di una delocalizzazione inaccettabile, stante la chiusura del 2012 con un utile, utile che sta a significare una non crisi del settore.Rispetto ai lavoratori di Comunanza e Fabriano, agli inizi di luglio probabilmente dentro la fabbrica, i Presidenti della Provincia di Ascoli Piceno e Fermo stanno pensando di convocare un Consiglio Provinciale aperto a Comunanza.    
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24/06/2013 Bonanni riceve la "maglietta della protesta" Indesit
Durante la manifestazione unitaria organizzata da Cgil Cisl e Uil sabato 22 giugno scorso in Piazza San Giovanni a Roma, il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e Stefano Balestra (Rappresentane Sindacale della Fim - i Metalmeccanici Cisl - del sito di Melano) hanno consegnato a Raffaele Bonanni la maglietta della protesta: "Indesit 1425.... No!!! La storia siamo noi" Nel suo intervento rivolto agli oltre 100.000 manifestanti presenti, il Segretario generale della Cisl ha ribadito la richiesta alla Indesit  di modificare quanto prima il piano industriale e al Governo di assumere misure di politica industriale per rilanciare il sistema produttivo italiano.  
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22/06/2013 Cgil Cisl e Uil scendono in piazza
CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Erano circa 5 mila i lavoratori marchigiani che hanno partecipato sabato 22 giugno, alla manifestazione nazionale a  Roma. Da tutta la Regione 100 pullman raggiungeranno la capitale. La manifestazione è promossa da Cgil, Cisl e Uil per il rilancio del lavoro e per una politica a sostegno dello sviluppo. I sindacati hanno già avanzato le loro richieste al Governo dal quale si attendono risposte. Le priorità di Cgil Cisl e Uil: rifinanziare la Cassa integrazione in deroga, poiché il miliardo di euro stanziato non è ancora disponibile e non è sufficiente. Ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati e alle imprese che fanno assunzioni stabili. Dare ai Comuni e agli altri Enti pubblici la possibilità, se hanno le risorse, di fare investimenti allentando i vincoli del patto di stabilità interno. Evitare aumenti dell’Iva e riformare l’Imu, dalla quale dovrebbero essere esentati solo i proprietari di un immobile purché non sia di lusso. Fare scelte di politica industriale che rilancino la produzione, l’innovazione e gli investimenti. Le Marche hanno una ragione in più per partecipare e per sostenere la manifestazione del 22 giugno. La crisi ha colpito duro una Regione caratterizzata da molte imprese manifatturiere, soprattutto di piccole dimensioni.  Il disagio occupazionale è sempre più elevato. Secondo i dati Inps, nei primi cinque mesi dell’anno, sono stati 47.735 i lavoratori che hanno chiesto l’indennità di mobilità o disoccupazione. Un dato che conferma il picco negativo toccato l’anno scorso. Di questi, 14.642 hanno riguardato Ancona, 7.353 Ascoli Piceno, 405 Fermo, 9.087 Macerata e 12.248 Pesaro e Urbino. Le domande di mobilità, sempre nei primi cinque mesi dell’anno, hanno subito un’impennata passando da 2.680 a 4.534 (+69,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Altrettanto preoccupanti sono i dati relativi alla Cassa integrazione. Nei primi cinque mesi dell’anno sono state 21.347.552 le ore complessivamente autorizzate nella Marche, con un incremento del 37,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un livello record dall’inizio della crisi. Nel primo trimestre 2013, la disoccupazione ha raggiunto l’11,4%, percentuale che ormai ci avvicina alla media nazionale. Prima della crisi  il tasso di disoccupazione era la metà di quella italiana. La recessione che sta colpendo le Marche è inarrestabile, lo dimostra un ulteriore calo della produzione e del fatturato rispettivamente pari a -4,8% e -4,6% nel primo trimestre 2013. L’emergenza che sta vivendo il sistema produttivo marchigiano è anche rappresentata dalle 4.827 aziende che hanno chiuso i battenti nel primo trimestre del 2013 rispetto alle sole 3.373 che sono nate,   con un saldo negativo di ben 1.454  imprese. Anche il dato dei fallimenti la dice lunga: da  gennaio a maggio 2013, si è registrata l’apertura della procedura di  fallimento  per 165 aziende in tutta la Regione, rispettivamente 67 in  provincia di Ancona, 26 in quella di Ascoli, 17 nel Fermano, 19 nella provincia di Macerata e 26 a Pesaro Urbino. (fonte Unioncamere Marche). Sul fronte locale, Cgil, Cisl e Uil Marche hanno richiesto da settimane alla Giunta Regionale l’apertura di un tavolo di confronto per individuare misure urgenti che possano contribuire a limitare il disagio e favorire la ripresa. E’ previsto per la prima settimana di luglio un incontro tra le parti. I principali temi che il sindacato ha posto all’ attenzione della Regione sono la piena attuazione delle misure anticrisi, le politiche attive del lavoro, l’utilizzo dei fondi strutturali europei, il rafforzamento del “Made in Italy”, la realizzazione di interventi infrastrutturali ed ambientali, il sostegno al credito, la riorganizzazione dei servizi a rete e della Pubblica Amministrazione. LAVORO E' DEMOCRAZIA: LE RICHIESTE DI CGIL CISL E UIL AL GOVERNO
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21/06/2013 A rischio 15.000 posti di lavoro nelle Marche
Nell’incontro che si è svolto ieri in Regione è stata comunicata ai Sindacati e alle Associazioni rappresentative dei datori di lavoro la quantità di risorse assegnate alle Marche per gli ammortizzatori in deroga: poco più di 16 milioni di euro, cifra nettamente al di sotto delle aspettative e assolutamente inadeguata rispetto alle necessità delle aziende e dei lavoratori marchigiani. Si consideri che nei primi tre mesi del 2013 sono stati già spesi oltre 17 milioni di euro per la cassa integrazione in deroga e 3 milioni per l’indennità di mobilità. Il problema, che ha carattere nazionale e che sarà al centro della manifestazione di domani 22 giugno a Roma, penalizza più di altre la nostra regione a forte vocazione artigiana con presenza di piccole e piccolissime aziende. Pertanto, CGIL, CISL e UIL delle Marche, esprimono fortissima preoccupazione per una prospettiva che vede  15.000 lavoratori e lavoratrici, con il posto di lavoro seriamente a rischio. Le Organizzazioni Sindacali a livello regionale, proseguiranno la mobilitazione con una serie di iniziative che vedranno coinvolte le forze politiche e le Istituzioni locali, al fine di trovare soluzioni possibili e immediate a questa situazione che rischia di diventare insostenibile. In primo luogo alla Regione Marche e ai Parlamentari eletti nel territorio, viene chiesto un intervento forte nei confronti del Governo, perché si trovino le risorse necessarie a coprire i fabbisogni di cassa integrazione in deroga almeno fino alla fine dell’anno. Nel frattempo, chiediamo a tutti i soggetti coinvolti ed in particolare imprese e istituzioni, un’assunzione di responsabilità individuando insieme possibili soluzioni alternative ai licenziamenti. In particolare: l’immediata attivazione per il settore artigiano dello strumento delle sospensioni, con il supporto di risorse pubbliche oltre a quelle della bilateralità; l'attivazione generalizzata dei contratti di solidarietà, recentemente rifinanziati proprio per far fronte alle difficoltà delle piccole e piccolissime imprese Dalla prossima settimana, la mobilitazione proseguirà con ulteriori e specifiche iniziative territoriali.
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21/06/2013 Indesit: la storia di Stefano
Di STEFANO BALESTRARappresentante sindacale FIM-CISL dello stabilimento di Melano Marischio - Indesit CompanyIl lavoro non si tocca. Il lavoro non è solo fonte di produzione, di ricchezza del paese, ma è soprattutto il mezzo per cui una persona realizza se stessa, mette a frutto i propri talenti, è lo  strumento con cui una persona concepisce il proprio progetto di vita….Sono Stefano Balestra, da Fabriano, cinquanta anni tra una mesata, di cui 27 spesi lavorando ininterrottamente alla Indesit Company a Melano Marischio dove mi avvicinai per la prima volta al mondo del lavoro, dopo aver completato gli studi ed il servizio militare. Adesso sono Rsu della Fim-Cisl, alla quale mi avvicinai poco dopo essere entrato e per la quale ho dato il mio impegno a vari livelli, e operatore di linea, prima con i frigoriferi fino al 2005 e poi alle prese con cucine, piani cottura e forni.Melano chiude, ti riecheggia in maniera martellante nella testa, ed ecco che il nostro istinto ti fa passare davanti agli occhi il film di una vita passata in quel luogo, ai tanti personaggi che hai conosciuto e di alcuni dei quali il ricordo è sempre nitido e indelebile. E poi ti domandi e cerchi di esorcizzare la notizia e se la frase “the end” possa passare sui titoli di coda, di un luogo per tanti più di una semplice fabbrica, integrata nel territorio come gli alberi in un bosco, dove sono cresciute intere comunità e dove sono venuti a rendere omaggio ai lavoratori due giganti dei nostri tempi, oltre a Giovanni Paolo II° nel 1991, anche il Presidente per antonomasia, Sandro Pertini negli anni ’80.Ti chiedi se l’onda lunga e ineluttabile della globalizzazione sfrenata, possa porre la parola “fine”, a un luogo simbolo dell’economia dolce, senza fratture, che neanche la brutalità e la violenza del terremoto del 1997 era riuscito a piegare ai suoi voleri, con i lavoratori, molti dei quali seppur alle prese con i disagi del sisma, non avessero lesinato la propria disponibilità per il bene comune, la fabbrica come seconda casa, come una seconda famiglia con la quale condividere e superare le proprie ansie e paure. Ed anche l’azienda come una famiglia, sempre pronta e vicina ai più sfortunati con la costruzione di un villaggio di casette prefabbricate per i più disagiati. E volte in tutti questi anni, anche la durezza della catena di montaggio, si ammorbidiva nella gratificazione di possedere un’identità, anzi a volte di rivendicarla.E oggi dopo circa 27 anni di orgogliosa “appartenenza” a un’azienda sempre un passo avanti agli altri per la propria lungimiranza, per le relazioni sindacali e umane “evolute”, vista crescere da fenomeno quasi esclusivamente regionale, fino a diventare un gigante transnazionale su scala globale, ecco lo spettro di doversi probabilmente reinventare un futuro. Già ma quale futuro alla nostra età? E la paura ti spinge se non altro per la speranza a pensare che anche questa sfida, l’ennesima della serie, possa essere vinta, anche se i dubbi e le incertezze dell’età contemporanea ci fanno vedere grigio, ma non può finire tutto così…Lo smarrimento, lo stupore, l’incredulità, lo leggi anche nei colleghi, molti dei quali sono diventati nel frattempo anche degli amici con i quali hai condiviso una parte importante della tua gioventù e della tua vita, non solo lavorativa. A volte vedere colleghe piangere ti fa male al cuore e vorresti poter dare, per il ruolo di sindacalista le risposte che come lavoratore vorresti sentirti dire anche tu: “Stai tranquilla, tutto si aggiusterà…”.Io vorrei, noi vorremmo, ed anche le generazioni a venire, lo vogliono poter dire: “Orgoglioso di lavorare per quest’azienda… così come lo siamo stati fino a ieri”. E non per elemosinare qualcosa, ma consci di avere dato sempre il meglio di noi stessi per un qualcosa che sentiamo una parte di noi, che ci ha permesso con umiltà di realizzarci come persone.Vuoi raccontare la tua storia? Scrivi a redazionemarche@cisl.it o manda un messaggio sulla nostra pagina Facebook.
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18/06/2013 Fiaccolata per il lavoro; in centinaia
Grande partecipazione ieri sera alla fiaccolata organizzata da Cgil, Cisl e Uil dal tema "Centralità al lavoro"Una lunga fila di persone, partendo  dal piazzale davanti alla Sgl Carbon, ha percorso le vie della città fino a raggiungere la Prefettura dove si sono tenuti i discorsi dei segretari. L'appuntamento di ieri è stato deciso dai sindacati ascolani per anticipare la manifestazione nazionale di sabato a Roma.La crisi che sta affliggendo il Piceno ha bisogno di soluzioni speciali per cercare di tamponare l'emorragia di posti di lavoro che giorno dopo giorno vanno perduti a seguito di aziende che licenziano i propri lavoratori.Rimettere al centro delle scelte politiche il lavoro è l'obiettivo che si pongono i sindacati che chiedono un tavolo di concertazione tra enti locali e rappresentanti sindacali e datoriali al fine di promuovere un'azione incisiva sul territorio in grado di avere la forza necessaria per rivendicare maggiore attenzione anche dalla Regione Marche e dal Governo.
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17/06/2013 Montecassiano,ennesima incompiuta della sanità maceratese
I sindacati della Funzione Pubblica di Cisl e Cgil denunciano la situazione dell'ex Ospedale di Montecassiano, trasformato in struttura residenziale per malati psichiatrici La struttura è stata inaugurata in pompa magna nel febbraio 2010, dopo una ristrutturazione durata più di 10 anni e costata quasi 5 milioni di €. Ancora oggi però la Casa protetta rimane chiusa. Per aprirla, secondo l'Asur, sarebbe necessario del  personale che, anche a causa dei tagli operati dalla spending review, oggi non può essere assunto. Questa storia inizia circa 12 anni fa, quando l’allora Direttore della Asl 9 di Macerata decise di chiudere la struttura residenziale sita in Belvedere R. Sanzio e di distribuire i circa 130 pazienti affetti da patologie mentali presso le rispettive Asl di residenza. In accordo con le Associazioni dei familiari e con il sindacato si decise di trasferire temporaneamente i pazienti maceratesi presso l’ex Ospedale di Corridonia. Si ritenne però necessario trovare, nel giro di 3 anni al massimo, una soluzione definitiva e più adeguata, identificata appunto nella ristrutturazione dell’ex Ospedale di Montecassiano. Ancora oggi sono circa 30 i pazienti psichiatrici, ormai anziani, costretti a vivere nella struttura fatiscente di Corridonia, dove a volte mancano l'acqua e il riscaldamento. Una situazione intollerabile che è necessario risolvere quanto prima per ridare dignità ad una categoria di persone tra le più fragili e indifese della nostra società. Il sindacato chiede risposte chiare al Direttore dell'Area Vasta n. 3 Dott. Enrico Bordoni. Quest'ennesima incompiuta della sanità maceratese rappresenta uno spreco inaccettabile di risorse, specie in tempi di tagli alla spesa e ai servizi sanitari.
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17/06/2013 Bonus Bebè al via
In dirittura di arrivo il Voucher di conciliazione a sostegno della genitorialità erogato dall'INPS. La Legge 92/2012 di riforma del mercato del lavoro, ha introdotto misure per garantire maggiori servizi e rafforzare la tutela della genitorialità. Tali provvedimenti legislativi hanno avuto la loro implementazione con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (n.37/13) del D.I. del 22/12/2012 che attua le misure introdotte, in via sperimentale, per gli anni 2013, 2014, e 2015; inoltre l’INPS, con la circolare n. 48 del 28 marzo 2013, ha fornito le istruzioni operative in merito e le modalità per richiedere l’erogazione dei benefici e dei voucher previsti dalla legge a sostegno della genitorialità.Le domande per il contributo potranno essere presentate all'INPS dal 1° luglio al 10 luglio 2013.Si ricorda che alla madre lavoratrice dipendente, al termine del congedo di maternità (obbligatorio), in alternativa al congedo parentale e solo per gli undici mesi successivi al congedo obbligatorio per un massimo di sei mesi, sono riconosciuti voucher spendibili per servizi di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati. Tale contributo potrà essere richiesto anche se la lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale.Il voucher potrà essere richiesto anche: dalle lavoratrici Dipendenti (escluse per il momento quelle pubbliche), da coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, comprese le libere professioniste dalle madri adottive o affidatarie.Non possono usufruire del beneficio le donne già esentate dal pagamento delle rette dei servizi pubblici o privati accreditati per l’infanzia e che godono di contributi per le politiche attive, le lavoratrici autonome iscritte ad altra gestione. Invece le donne, i cui figli sono già nati, possono farne richiesta, così come le gestanti, la cui data presunta del parto è prevista entro quatto mesi dalla scadenza del bando.Importo, durata e modalità del beneficio L’importo del voucher è di 300 euro mensili per massimo sei mesi, divisibile solo per frazioni mensili intere. Le lavoratrici part time ne possono usufruire in misura proporzionale all’entità della prestazione lavorativa. Coloro che sono Iscritte alla Gestione Separata, fino ad un massimo di tre mesi.Nel caso di fruizione della rete pubblica dei servizi all’infanzia o dei servizi privati accreditati (es. nidi) questi saranno pagati direttamente dall’INPS alla struttura prescelta dietro esibizione, da parte della  struttura,  della documentazione richiesta attestante l’effettiva fruizione del servizio, fino a concorrenza dell’importo di € 300 mensili, per ogni mese di congedo parentale cui la lavoratrice rinuncia. La struttura prescelta dovrà essere una di quelle presenti in un apposito elenco gestito dall’INPS (vedi www.inps.it)Il contributo concesso per il pagamento dei servizi di baby sitting viene erogato attraverso il sistema dei buoni lavoro.Per approfondimenti vai al Bando pubblicato sul sito dell' Inps
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17/06/2013 Ferretti: siglato l'accordo per la gestione degli esuberi
Il  12 giugno 2013 è stato sottoscritto l’accordo tra Ferretti SpA, OO.SS. ed RSU di  cantiere riguardante la gestione dei cento esuberi (tra i lavoratori indiretti) dichiarati a febbraio 2013 dall’Azienda. L’accordo prevede come unico ed esclusivo criterio per l’individuazione degli esuberi la disponibilità volontaria dei lavoratori ad essere collocati in mobilità.Le uscite saranno distribuite a partire dal mese di giugno 2013 e fino a novembre 2014 (periodo coperto dall’accordo di CIGS) entro un massimo di 56 lavoratori distribuiti in tutti i cantieri Ferretti SpA.L’accordo prevede un incentivo all’esodo di € 25.000 uguale per tutti i lavoratori che aderiranno alla procedura; per coloro che dichiareranno per iscritto la disponibilità ad aderire alla procedura di collocazione in mobilità entro il mese di settembre 2013 (anche per uscite successive a tale data) saranno riconosciuti ulteriori € 5.000 a titolo di incentivo all’esodo. Con la sottoscrizione di questo accordo Fillea, Filca e Feneal ritengono di aver concluso il percorso avviato all’atto della presentazione del piano industriale da parte della Ferretti SpA. Per questa ragione è stato chiarito all’Azienda che ulteriori ipotesi riorganizzative di qualunque natura non solo non vedrebbero le Organizzazioni Sindacali concordi, ma ci troverebbero esplicitamente contrari. A questo punto aspettiamo che quanto previsto nel Piano Industriale in termini di investimenti produttivi e commerciali venga per davvero messo in campo e cominci rapidamente a produrre effetti. Per quanto riguarda la gestione della CIGS, nel corso dell’incontro è già stato rilevato che ci sono dei problemi nella gestione delle rotazioni e delle figure collocate dall’azienda a zero ore. L’accordo quadro ed il successivo accordo sottoscritto al Ministero del Lavoro su questo punto sono chiarissimi: dovrà essere effettuato il massimo di rotazione possibile. Pertanto abbiamo preannunciato all’azienda la necessità di fare un apposito incontro di gruppo (previsto dagli accordi sottoscritti), a conclusione dei vari confronti di cantiere, per fare una verifica sulla gestione della CIGS. Abbiamo invitato l’azienda a correggere le interpretazioni non corrette dell’accordo e preannunciato che qualora ciò non accadesse ci riterremo liberi di avviare ogni percorso a tutela dei lavoratori coinvolti, senza escludere l’utilizzo di alcuno strumento.    
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14/06/2013 Provincia, ipotesi di mobilità tra enti
Ieri è iniziato il confronto tra l’amministrazione provinciale e i sindacati per definire l’intervento sul personale circa l’ipotesi del trasferimento dei dipendenti in altri enti pubblici, per un numero x di dipendenti con una decurtazione immediata sulle spese per il personale. In base all’ultima ricognizione, i dipendenti della Provincia sono 373, di cui 10 dirigenti.Il Segretario della FP, Giorgio Cipollini, afferma che non verrà applicato alcun taglio se non dopo una verifica specifica della situazione, e che servirà un accordo perché le normative non prevedono riduzioni unilaterali del fondo accessorio.I lavoratori per essere trasferiti dovrebbero essere dichiarati in sovrannumero e successivamente si passa alla verifica della disponibilità anche se la legge regionale per trasferire i dipendenti del Consind è stata giudicata incostituzionale.E’, quindi, necessario entrare nel merito delle questioni e delle scelte.
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13/06/2013 Sui Monti Sibillini con i pensionati di Pesaro
I pensionati di Pesaro organizzano per il 16 giugno una piacevole giornata nel Parco Nazionale dei  Monti Sibillini. In mattinata si visiterà  il bellissimo borgo medievale di Norcia, in particolare la Basilica di San Benedetto, il Palazzo comunale costruito nel XIII secolo  e il mercato.  Nel pomeriggio si andrà a scoprire la  spettacolare piana di Castelluccio. Sono invitati soci e amici.gita norcia  
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13/06/2013 Occupazione, situazione tragica nel piceno
Il tessuto produttivo ascolano è sempre più indebolito da un acrisi che non lascia scampo.Dopo i 96 annunciati licenziamenti di Mary Confezioni, è arrivata la richiesta di moblilità per 30 lavoratori per Adim Scandolara, oltre a quelle già annunciate della Indesit di Comunanza e della Haeminetics a Campolungo.Questa è una condizione che i sindacati ritengono straordinaria e che avrebbe bisogno di interventi che possano far ripartire l'economia del territorio, che da oltre 10 anni non riesce a dare risposte adeguate.Il Segretario della Cisl, Alfonso Cifani, sottolinea la tragicità della situazione e suggerisce oltre ad interventi straordinari con manovre concrete, di creare un tavolo di concertazione con gli enti e discutere di iniziative tangibili, quali il taglio di Imu,Tarsu e Irap.
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13/06/2013 Centralità al lavoro, manifestazione nazionale a Roma
Cgil Cisl e Uil organizzano una grande manifestazione nazionale. L'appuntamento è per sabato 22 giugno prossimo in Piazza San Giovanni a Roma.I sindacati vogliono ridare voce al lavoro. A chi il lavoro ce l'ha, a chi l'ha perso e a chi lo sta perdendo. Il lavoro, unica vera risorsa del paese, va rimesso al centro delle scelte del Governo, per frenare la crisi e rilanciare lo sviluppo.Cgil Cisl e Uil chiedono al nuovo Governo un cambiamento di rotta. Servono risposte precise sui temi degli ammortizzatori sociali e sul sostegno alle imprese e agli investimenti. Necessaria anche maggiore equità fiscale per ridistribuire ricchezza verso le fasce di reddito più basse e rilanciare così i consumi. Il sindacato lancia anche una sfida alla politica sulla riduzione dei costi.Cgil Cisl e Uil Marche parteciperanno alla manifestazione nazionale organizzando assemblee sui posti di lavoro ma anche preparando un documento unitario che verrà presentato alla Regione Marche per aprire una vertenza sul lavoro.
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11/06/2013 Una fiaccolata in difesa del lavoro
Lunedì 17 giugno 2013 ore 21 ad Ascoli Piceno con partenza dal Piazzale antistante la Ciam e arrivo in Prefettura si svolgerà una fiaccolata che prevede un corteo per le vie cittadine per rimettere il lavoro al centro delle scelte politiche locali e far capire alle amministrazioni la necessità di un coordinamento istituzionale per superare la crisi del territorio.La situazione nella nostra provincia è in ebollizione e necessita un'attenzione particolare perchè c'è il rischio di una rottura della coesione sociale, tenuto conto delle ultime notizie che riguardano Indesit e Haemonetics che vanno ulteriormente ad aggravare il particolare momento.I punti che i tre sindacati hanno messo in cima al loro lista vanno dal riavvio del protocollo Val Tronto - Val Vibrata all'area ex Carbon, passando per una migliore politica dei trasporti anche per i turisti e ad un rafforzamento della prevenzione e integrazione socio-sanitaria, per ripensare il modello di sviluppo.In particolare, Alfonso Cifani, segretario della Cisl, ha detto che oggi con l'ordinaria amministrazione non si va avanti e quindi serve interrompere l'emorragia di posti e investimenti su nuove forme di lavoro e ha spinto sul concetto che vuole forze sindacali, datoriali e istituzionali unite.La fiaccolata del 17 giugno rappresenta anche un momento per preparare la manifestazione nazionale che si terrà il 22 giugno a Roma. 
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11/06/2013 Ricominciare? Sì, si può!
A pochi giorni dal sisma che aveva colpito l’Emilia Romagna, iniziò una catena di solidarietà per aiutare i caseifici del modenese e del reggiano con l’acquisto del parmigiano stivato nei magazzini andati distrutti. Con il Gruppo si Acquisto CISL Ancona Solidale, la Fnp, la Ust di Ancona e Macerata, le categorie CISL e i delegati aziendali della nostra organizzazione, e grazie ad alcuni volontari, abbiamo messo in moto una macchina che ha prodotto un risultato andato molto al di là delle più ottimistiche aspettative.   
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10/06/2013 «Responsabilità e interventi rapidi per salvare il lavoro"
COMUNICATO STAMPA MASTROVINCENZO CON I LAVORATORI INDESIT AL  BLOCCO DELLA STATALE FABRIANO -  SASSOFERRATO : “RESPONSABILITA’ E INTERVENTI RAPIDI PER SALVARE IL LAVORO” « E’ necessario che  Indesit Company rimetta mano al suo piano, riscopra la dimensione fondamentale  della responsabilità sociale di impresa, tanto più importante in una fase di recessione così pesante per i territori in cui l’azienda è nata e si è sviluppata.  Per le Marche, e non solo, la vicenda Indesit, oltre alla pesantezza della ristrutturazione proposta, assume un valore altamente simbolico; la comunità marchigiana non può infatti accettare che aree produttive di eccellenza, fonte di lavoro e di sviluppo, già duramente colpite dalla crisi, vengano ulteriormente desertificate.” – afferma Stefano  Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl marchigiana, presente stamattina, accanto agli oltre  300 lavoratori della Indesit Company di Fabriano scesi a protestare lungo la Sp Fabriano-Sassoferrato, contro il piano da 1.425 esuberi di Indesit in Italia.«Serve un intervento tempestivo del Governo, unitamente alle Regioni, per sostenere la richiesta del sindacato di rivedere profondamente il Piano presentato da Indesit. Al contempo è ora di riparlare finalmente di politica industriale nel nostro paese. O adesso o mai più.”Ancona 10/06/13                                                ufficio stampa cisl marche 
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10/06/2013 Indesit - due concetti chiari
Riceviamo da Andrea Cocco e pubblichiamo volentieri due immagini dal presidio Indesit. 
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08/06/2013 Sanità maceratese verso la demolizione
I sindacati di Categoria del Pubblico impiego di Cisl e Cgil denunciano lo smantellamento della sanità maceratese. Un processo che ha come "protagonista" in negativo l'Ospedale di Macerata all'interno del quale, a dispetto di quanto stabilito dal piano di riorganizzazione firmato nel luglio scorso, si stanno realizzando accorpamenti e spostamenti strutturali di grande rilevanza.In primo luogo il trasferimento del Reparto di Malattie infettive all'interno della struttura ospedaliera, con conseguente accorpamento con i reparti di Neurologia e Dermatologia. Si viene a creare così un'area medica indistinta di 24 posti letto organizzata non più per specialità ma per "intensità di cura".Il secondo percorso, previsto in contemporanea,  è l'unione delle Unità Operative di Otorino, Oculistica e Ortopedia, che confluiscono in un'area di degenza di 32 posti letto complessivi, anch'essa organizzata per "intensità di cura".Secondo i sindacati queste manovre hanno lo scopo di ridurre i posti letto per malati in fase acuta e producono l'effetto di prolungare per giorni l'attesa dei pazienti sulle barelle del Pronto Soccorso in cerca di un posto letto.Allo stesso tempo i sindacati denunciano un progressivo smantellamento di molte specialità ed eccellenze dell'Ospedale di Macerata, i cui pazienti vengono "deviati" verso altre Aree Vaste. Una disgregazione attuata in silenzio, al di fuori dei percorsi democratici di confronto, programmazione e gestione delle risorse. Ne deriva una pessima gestione del personale e una bassa qualità dell'assistenza che pregiudica la sicurezza e la salute dei cittadini utenti.COMUNICATO STAMPA
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06/06/2013 Ferretti, ricorso alla cassa integrazione
Accordo raggiunto fra il gruppo Ferretti e le Organizzazioni Sindacali  Fillea Cgil –  Feneal Uil - Filca Cisl. La Ferretti, azienda  che opera nel settore  della cantieristica navale,  ricorrerà ad un periodo di cassa integrazione  straordinaria per i lavoratori. Ricorso richiesto per la ristrutturazione del debito e per le difficoltà generali del settore nautico  che hanno comportato una grave riduzione di commesse e una conseguente perdita di quote di mercato  sia in termini di volumi produttivi che di fatturato. L’organico della Ferretti conta 1186 dipendenti  di cui 282 occupati presso il nostro territorio nella sede  di Centocroci di Mondolfo. L’ accordo prevede che l’individuazione dei lavoratori da sospendere avverrà sulla base di esigenze tecnico – organizzative  e produttive e l’azienda assicurerà la  massima rotazione tra i lavoratori, per garantire la maturazione dei ratei da parte dei lavoratori coinvolti  e il premio di risultato sarà maturato anche dai lavoratori  eventualmente  posti in cassa integrazione a zero ore. Inoltre i soggetti firmatari dell’accordo hanno stabilito di incontrarsi mensilmente al fine di monitorare l’andamento della Cassa Integrazione  e l’evoluzione della situazione aziendale  ed occupazionale legata alla procedura di ristrutturazione del debito. A breve un incontro per definire l'accordo sulla procedura di mobilità volontaria. CIGS 29-05-2013  
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06/06/2013 Calzaturificio Scolaro, verso la chiusura
Anche le aziende che hanno vantato decine di anni di attività e di gratificante tradizione manifatturiera e che hanno fatto la storia del settore calzaturiero non riescono a resistere alle difficoltà che in questo momento stanno mettendo in crisi molte realtà imprenditoriali della zona.Anche il calzaturificio Scolaro, storica azienda di Cascinare fondata nel 1890, che produce calzature da donna tipo comfort realizzate con una certa attenzione per il design e lo stile, sta rischiando di dovere mandare a casa i propri dipendenti.La Femca Cisl ed altri sindacati si sono interessati della questione, oltre che dell'avvio della procedura di mobilità, occupandosi delle procedure di cassa integrazione straordinaria già dal 2009, oltre che al periodo di solidarietà del 2010 e 2011.  Da ultimo, un altro anno di cassa integrazione, avviata nel 2012, che si concluderà agli inizi di luglio.Ovvio è che l'ipotesi di una chiusura stia creando preoccupazioni tra lavoratori che si ritroverebbero senza un'occupazione.
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05/06/2013 Conceria del Chienti, incontro tra sindacati e liquidatore
Intenso incontro sindacale quello svoltosi oggi presso la “Conceria del Chienti spa” di Tolentino tra il liquidatore Marco Luppa e la Rappresentanza Sindacale Unitaria aziendale assistita dalla CGIL e dalla CISL. L’azienda ha esposto una crescente difficoltà produttiva che dura da troppo tempo e sulla quale bisogna intervenire tempestivamente. Le organizzazioni sindacali hanno posto l’ esigenza occupazionale come obiettivo primario da raggiungere per il buon esito della trattativa. Il liquidatore si è impegnato a garantire il riconoscimento delle retribuzioni il 15 di ogni mese e si è altresì impegnato a sottoscrivere un accordo sindacale che preveda, fino a giugno 2014, la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria così come fortemente richiesto dal sindacato. Non tutti i nodi sono però stati sciolti. La cessazione dell’attività produttiva della Conceria del Chienti Spa resta purtroppo confermata. Il liquidatore ha espresso convincimento sulle potenzialità produttive dello stabilimento e propone un piano di rilancio fondato sulla costituzione di una nuova Società a vocazione commerciale e di una realtà (cooperativa o di impresa) che avrà lo scopo di proseguire la produzione mantenendo la quasi totalità dell’organico. Sono in avanzata fase di definizione forme di collaborazione con il mondo dell’imprenditoria e della finanza locale allo scopo di mantenere le alte professionalità presenti in azienda e di non svilire l’immenso patrimonio dell’eccellenza produttiva della Conceria del Chienti. Su questo punto le organizzazioni sindacali hanno richiesto maggiori dettagli e precisazioni. Il sindacato considera tale vertenza complessa ma emblematica, anche per la città di Tolentino, pertanto considera l’incontro odierno meramente interlocutorio ma utile al fine di ricercare una soluzione condivisa e che non crei traumi occupazionali, sociali, economici, ai lavoratori in un tessuto già fortemente minato dalla crisi in generale e particolarmente da quella del manifatturiero. Le parti hanno deciso di incontrarsi nuovamente entro la prossima settimana, dopo aver esperito ogni tentativo atto a ricercare il recupero occupazionale dei lavoratori.
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05/06/2013 Tensioni alla Indesit: lavoratori in marcia verso la sede centrale
  COMUNICATO STAMPA TENSIONI ALLA INDESIT : LAVORATORI IN MARCIA VERSO LA SEDE CENTRALE A conclusione delle  due assemblee dei lavoratori Indesit , rispettivamente dei siti produttivi di Melano e Albacina, in un clima molto teso e di forte preoccupazione,  tutti  i lavoratori sono entrati in sciopero e si stanno muovendo presso la sede centrale dell’azienda a Fabriano per manifestare e ribadire  la forte contrarietà al piano industriale presentato dall’azienda che prevede  esuberi per i prossimi anni.  Ieri i sindacati di  categoria  avevano  già dichiarato inaccettabile  il “Piano di mantenimento e razionalizzazione dei siti” presentato dal Gruppo di Direzione Indesit  . Ancona 5 giugno 2013        ufficio stampa cisl marche
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03/06/2013 Sciopero generale dei lavoratori del legno
 E’ stato proclamato lo sciopero generale dei lavoratori del legno. Lo ha deciso l’Assemblea dei quadri e dei delegati delle Federazioni di Categoria di Cgil Cisl e Uil – rispettivamente Feneal, Filca e Fillea. Lo scioperò si farà venerdì 7 giugno per tutta la mattina e per l’ultima ora di ogni turno. La decisione è stata presa per protestare contro la scelta di Federlegno, - l’associazione rappresentativa delle imprese della filiera del legno e arredo -  di abbandonare la trattativa per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale. A fronte di una situazione economica produttiva che si fa sempre più difficile, piuttosto che cogliere l’occasione del rinnovo del contratto nazionale per sviluppare relazioni sindacali basate sul confronto e la partecipazione, anche al fine di condividere soluzioni che aiutino il settore a uscire dalla crisi, Federlegno ha avanzato richieste che i sindacati hanno valutato come inaccettabili. In particolare l’ipotesi di un orario cosiddetto “multiperiodale”, da calcolarsi su base annua con una gestione a totale discrezione dell’impresa; ma anche il peggioramento delle normative sull’apprendistato e del lavoro a tempo determinato. Davanti ad  un naturale rifiuto da parte sindacale di accettare queste imposizioni, la Federlegno, con un atteggiamento scorretto e irresponsabile, ha abbandonato la trattativa. Cgil Cisl e Uil di Categoria chiedono da subito la ripresa di un confronto che affronti i contenuti della piattaforma unitaria, al fine di giungere ad una rapida conclusione del rinnovo del contratto nazionale che sia in grado di dare immediate risposte anche in termini di incremento salariale per la salvaguardia del potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo sciopero sarà sostenuto da due manifestazioni che si svolgeranno a Pesaro (ore 9.30 in Piazzetta Ciacchi) e a Tolentino (ore 14.30 in Piazza delle Libertà).
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31/05/2013 Sciopero contro i licenziamenti al Corriere Adriatico
La Società Corriere Adriatico il giorno 29/05/2013 ha comunicato alla RSA e alle OO.SS.  territoriali l’attivazione della procedura di mobilità per il licenziamento di n. 13 lavoratori  poligrafici su un organico totale di 22 unità, coinvolgendo tutte le aree di produzione,  amministrazione e diffusione .Il giorno 31/05/2013 si è svolta l’assemblea dei lavoratori poligrafici, la quale vista la gravità delle decisioni adottate ,senza precedenti in questo gruppo editoriale, respinge tale procedura e denuncia l’atteggiamento dell’azienda soprattutto in assenza di un piano di rilancio e di sviluppo della testata.Le segreterie territoriali Fistel – Cisl e SLC-Cgil hanno richiesto l’attivazione immediata di un confronto nazionale in sede Fieg per trovare misure non traumatiche a livello occupazionale.L’assemblea in accordo con le OO.SS. territoriali proclamano già da oggi lo stato di agitazione dei lavoratori poligrafici, riservandosi ulteriori forme di mobilitazione e di protesta in attesa del confronto in sede nazionale.Inoltre le maestranze hanno dato mandato alle rappresentanti sindacali di dare visibilità alla vertenza coinvolgendo le istituzioni locali e regionali
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31/05/2013 Vinfood, dipendenti in protesta
Le Segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil chiedono un confronto urgente con il prefetto Emilia Zarrilli per affrontare la delicata questione dell'azienda alimentare Vinfood di Monteleone di Fermo. L'obiettivo che si sono poste le Segreterie è quello di organizzare, il 3 giugno prossimo, un sit-in davanti a Palazzo Caffarini Sassatelli affinchè si possa agevolare una soluzione positiva della vertenza in atto. I Sindacati cercano soluzioni realmente percorribili per garantire un futuro all'azienda e sopratutto ai lavoratori e alle loro famiglie. L'azienda di Monteleone di Fermo è ferma dal 3 marzo e ad oggi è molto probabile, se non certa , la messa in mobilità dei dipendenti.
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30/05/2013 Il sindacato lancia l'allarme occupazione
SEGRETERIE REGIONALI MARCHE  COMUNICATO STAMPA Il 31 Maggio Giornata nazionale di mobilitazione del settore delle costruzioni IL SINDACATO LANCIA L’ALLARME OCCUPAZIONE Nelle Marche persi 10.000 posti di lavoro  Le organizzazioni sindacali delle costruzioni FeNEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL hanno indetto una giornata nazionale di mobilitazione del settore delle costruzioni per il giorno venerdì 31 Maggio.Nelle Marche si svolgerà – presso la Scuola Edile di Ancona, in Via Filonzi 9 -  una assemblea pubblica con i quadri ed i delegati sindacali per chiedere alla politica interventi urgenti per risollevare il settore che sta vivendo la più grave crisi dal dopoguerra ad oggi.Dal 2009 l’edilizia ha perso il 30% degli investimenti. La caduta di livelli produttivi coinvolge tutti i comparti, dalla produzione di nuove abitazioni (- 54,2%) alla edilizia non residenziale privata (- 31,6%), alle opere pubbliche (- 42,9%). Solo la riqualificazione degli immobili mostra una tenuta dei livelli produttivi (+ 12,6%).Gli effetti della crisi sull’occupazione e sulle imprese sono pesantissimi. In Italia si sono persi 360.000 posti di lavoro. Nelle Marche i dati delle Casse Edili evidenziano una contrazione delle ore lavorate (- 34,1%), un calo degli operai (- 31,2%) e delle imprese(- 26,6%). Dall’inizio della crisi nelle Marche almeno 10.000 persone hanno perso il posto di lavoro, mentre l’utilizzo della cassa integrazione è aumentato del 190,85%.Occorre  ripartire dall’edilizia per rimettere in moto l’intera economia regionale.Le organizzazioni sindacali delle costruzioni FeNEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL chiedono  agli enti locali interventi concreti a sostegno del settore, come: la riduzione della pressione fiscale -  dell’IMU - sulla prima casa e sugli immobili con contratto di affitto a canone agevolato in modo da far ripartire il mercato immobiliare; la riduzione degli oneri che gravano sugli interventi riqualificazione e ristrutturazione edilizia in modo da stimolare il mercato privato; la destinazione di una parte del gettito  IMU a  piccole opere di manutenzione del  territorio che consentirebbero di garantire lavoro alle tante piccole imprese del settore; “ Da oltre una anno chiediamo alla Regione Marche di  poter sottoscrivere  una intesa  per riqualificare gli appalti pubblici.  Negli appalti pubblici occorre superare la logica del massimo ribasso  con l’esclusione automatica delle offerte anomale. Per rilanciare l’edilizia marchigiana  occorre  privilegiare la procedura negoziata per i lavori fino ad un milione di euro”.All’assemblea del 31 Maggio parteciperanno l’Assessore Regionale Sara Giannini, il Presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci, il Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli. Sono inoltre stati invitati i rappresentanti delle associazioni datoriali. 
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30/05/2013 Assemblea Generale ItaliaCamp
La città di Ascoli Piceno si sta preparando all'avvenimento di sabato 1 giugno 2013 ore 10,30 per ospitare presso il Teatro Ventidio Basso l'Assemblea Generale 2013 dell'Associazione ItaliaCamp.ItaliaCamp, è un progetto associativo nato da un gruppo di giovani che unisce 70 università Italiane con Istituzioni e Imprese Paese, per promuovere un inedito processo di innovazione sociale. Dal giugno 2010, attraverso il concorso "La tua idea per il Paese", patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e giunto quest'anno alla III edizione, sono stati raccolti più di 3.000 progetti.La sessione plenaria dell'Assemblea presso il Teatro Ventidio Basso sarà aperta alle ore 11:00 dal Presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso e sarà coordinata da Monica Maggioni (direttore RaiNews24), che introdurrà autorevoli esponenti (leggi il programma) di istituzioni e imprese sulle prospettive di scenario: "Innovazione, occupazione e impresa".Ospite internazionale: il Premio Nobel per la Pace Betty WilliamsA seguire percorso enogastronomico, con piatti regionali e prodotti a chilometro zero, presso il Chiostro di San Francesco.A partire dalle ore 15:00 Innovation Seminars per condividere l'inversione di tendenza avviata da ItaliaCamp: Alla Ricerca di Innovazione | I Like Green | Made in Italy | New Deal del Lavoro. Gli Innovation Seminars si svolgeranno tra Palazzo dei Capitani (Piazza del Popolo)  e la sede di Confindustria (Corso Giuseppe Mazzini).
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27/05/2013 Patto per il rilancio delI' economia pesarese
Per far fronte alla crisi economica che sta attraversando il territorio pesarese, il comune di Pesaro insieme a Cgil, Cisl rappresentata dal Segretario Claudio Bruscoli, Uil, le associazioni di categorie, la Legacoop e Confcooperative, hanno sottoscritto un protocollo che contiene misure concrete per rilanciare l'economia, sostenere le imprese, i giovani e riqualificare la città.Per agevolare la creazione d'impresa, e' prevista l'esenzione del' Imu, dell' Irpef, della tassa sulla occupazione e sulla pubblicità per tre anni alle nuove imprese, la semplificazione dell 'iter urbanistico, il blocco degli oneri di urbanizzazione fino al 30 giugno 2014 e per favorire l'arrivo di nuova imprenditorialità proveniente anche da fuori regione riduzione del 50% degli oneri di urbanizzazione per i nuovi insediamenti produttivi.Per i giovani e' previsto un fondo pari a 50mila euro a favore della creazione di dieci nuove imprese giovanili ( con imprenditori di età inferiore 30 anni).Infine gli interventi per riqualificare la città: sostegno alla proroga degli interventi per il Piano casa, rateizzazione degli oneri di urbanizzazione, recupero e nuova destinazione di edifici esistenti. I soggetti che hanno condiviso queste importanti misure si impegnano a confrontarsi per incidere, in maniera più efficace, sui processi di rilancio del'economia e di sviluppo locale.IL RILANCIO DELL'ECONOMIA PROTOCOLLO FIRMATO
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27/05/2013 Importante accordo raggiunto a Villa Verde
 Un importante accordo sindacale è stato raggiunto che riguarda la detassazione del 10% di alcune voci aggiuntive dello stipendio dei dipendenti di Villa Verde, che vivono però in questi mesi sotto costante minaccia di licenziamento, come spiega il segretario Fp Cisl, Donati Giuseppe : “Per quanto riguarda la Cisl Fp, però, nonostante la consapevolezza  della carenza di idee della Giunta Regionale in merito alla sanità e che pochezza ha causato al fermano danni enormi in termini di servizi e qualità, strutture idonee, numero di personale adeguato, non è giustificabile l’atteggiamento dell’Aiop Marche che negli ultimi tempi sta diffondendo paure e minacce di licenziamento, utilizzando mezzi di comunicazione anche nei confronti degli stessi lavoratori, a dir poco discutibili.La cosa migliore sarebbe quella di lasciare da parte minacce pretestuose di licenziamento dei lavoratori e fare un fronte comune per affrontare seriamente i diversi ruoli che il servizio pubblico e l’imprenditoria privata, obbligatoriamente, dovranno nel prossimo futuro riscoprire all’interno dell’offerta sanitaria della Regione e del territorio fermano in particolare.
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24/05/2013 Convegno, Qualità della vita e sviluppo del welfare
Silvia Stefanovichj del Dipartimento politiche sociali Cisl Nazionale e Pietro Cerrito Segretario Nazionale Confederale Cisl, sono stati i principali relatori del Convegno svoltosi nella Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno: una cornice perfetta dal sapore medievale messa a disposizione dell’Amministrazione Comunale. “Qualità della vita e sviluppo del welfare” il titolo del Convegno in cui i due Nazionali si sono occupati l’una “dell’equilibrio famiglia/lavoro, in un welfare che cambia” e l’altro della “Famiglia e welfare nella crisi”. Nella sala, gremita di un pubblico attento e interessato, è stata subito notata la presenza della classe 3 E del Liceo Scientifico “A. Orsini” di Ascoli Piceno. I ragazzi hanno rivolto agli esperti domande sul welfare della famiglia, sulle liste di attesa e sul welfare inerente il fenomeno della immigrazione.Le loro richieste hanno stimolato l’intervento conclusivo di Pietro Cerrito che, partendo da esse ha iniziato di getto una relazione che ha saputo coinvolgere, motivare ed incoraggiare i giovani.I nostri Convegni richiamano sempre tanto pubblico, un pubblico qualificato e partecipe fra cui sono facilmente individuabili gli iscritti Cisl, i simpatizzanti, ma anche una vasta area di persone che fanno della nostra organizzazione un loro punto di riferimento.
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23/05/2013 Servizi sospesi, accorpati o chiusi
In attesa della Conferenza dei Sindaci, sono arrivate le decisoni ufficiali riguardo al piano ferie: il servizio di riabiitazione di Porto San Giorgio non verrà chiuso il 31 maggio 2013.Questo il prospetto: si sospende per due settimane, dall'8 al 20 agosto, l'attività del centro diurno di salute mentale di Porto Sant'Elpidio e di Petritoli; dal primo giugno si sospende l'attività della medicina a sant'Elpidio a Mare; vengono accorpate le unità operative di urologia e chirurgia e quelle di otorinolaringoiatra, oculistica e ortopedia; ad Amandola si accorpano le unità operative di chirurgia e medicina.Inalterata resta la questione della chiusura definitiva della medicina di Sant'Elpidio a Mare.La Cisl ha già sollecitato la Direzione dell'Area Vasta a comunicare le proposte di paino ferie 2013 per le aree non assistenziali e ciòè: Area amministrativa, tecnicosanitaria, riabilitativa e manutentiva. 
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23/05/2013 I lavoratori del settore costruzioni si mobilitano
Venerdì 31 maggio le Federazioni regionali di Categoria del settore delle costruzioni di Cgil Cisl e Uil Marche organizzano una giornata di mobilitazione.L'appuntamento è per le ore 9.00 presso la Scuola Edile in Via Filonzi 9. Con questa iniziativa i sindacati vogliono sottoporre all'attenzione delle istituzioni e della società civile la gravissima crisi di un settore, appunto quello edile, che nelle Marche ha registrato la perdita di 10.000 posti di lavoro in due anni.   
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23/05/2013 “CENTRALITA AL LAVORO”. L'assemblea Cgil, Cisl e Uil Marche ad Ancona
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE Mercoledì 22 maggio,  oltre 500 delegati hanno partecipato alla manifestazione regionale “Centralità al lavoro, per frenare la crisi e rilanciare lo sviluppo, ad Ancona presso l’Auditorium della Mole Vanvitelliana. L’iniziativa s’inserisce nell’ambito della mobilitazione decisa, a livello nazionale, da Cgil, Cisl e Uil proprio sui temi del lavoro e che si concluderà con la manifestazione unitaria di Roma del 22 giugno.L’assemblea di quadri e delegati regionali è stata promossa da Cgil, Cisl e Uil Marche con l’obiettivo di rilanciare le priorità del nostro Paese e delle Marche. Durante la mattinata sono intervenuti i rappresentanti sindacali del settore alimentare, dell’edilizia, dell’artigianato e delle piccole imprese, del commercio e della scuola ma anche quelli del pubblico impiego, del settore metalmeccanico, chimico e legno. Per i sindacati, infatti, il lavoro deve tornare al centro delle scelte politiche ed economiche. Per questo motivo, Cgil Cisl e Uil Marche hanno stilato un elenco delle priorità per la regione e da sottoporre all’attenzione dello stesso esecutivo regionale. Sul fronte regionale, l’elenco delle priorità di Cgil, Cisl e Uil riguardano anzitutto l’utilizzazione di tutti gli strumenti attivabili, a partire dalla programmazione dei Fondi europei 2014-2020 per la riconversione e riqualificazione produttiva, in particolare nelle aree dove la crisi ha colpito in misura maggiore, il sostegno alle produzioni specializzate Made in Italy con investimenti in formazione, ricerca e innovazione. Quindi, la realizzazione di una “filiera delle politiche attive del lavoro” con orientamento domanda-offerta, formazione e reinserimento di chi ha perso il lavoro o di chi è in cerca della prima occupazione. I sindacati inoltre sollecitano l’agevolazione dell’accesso al credito, specialmente per famiglie e piccole imprese, la definizione di sistemi di controllo degli appalti, il rafforzamento della coesione sociale. Per quanto riguarda i servizi pubblici, Cgil, Cisl e Uil Marche chiedono l’aggregazione, almeno a livello provinciale, delle aziende partecipate dei servizi pubblici locali (acqua, gas, rifiuti, tpl), il miglioramento delle infrastrutture e dei sistemi logistici intermodali nonché la gestione associata dei servizi e delle funzioni da parte dei Comuni. Sul fronte ambientale, le priorità riguardano la valorizzazione del territorio e del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale con manutenzione idrogeologica, riduzione del rischio sismico e del consumo di suolo, recupero del patrimonio edilizio, bonifica dei siti inquinanti e dismessi.
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22/05/2013 Amandola insorge.
Il sindaco di Amandola, Giulio Saccuti, è fortemente amareggiato in quanto la Sanità montana è stata fortemente penalizzata a causa dei tagli dei posti letto per acuti.Il sindaco è pronto a battersi su tutti i fronti e con lui sul piede di guerra è sceso anche il Comitato intercittadino.Sulle condizioni della Sanità nell'alto entroterra del fermano , lancia l'allarme anche la Cisl Fp di Giuseppe Donati che denuncia le condizioni precarie che affrontano i cittadini per effettuare gli esami richiesti.Il Comitato "Difendiamo l'ospedale" ha convocato un'assemblea pubblica nella quale si discuterà della difficile situazione.
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20/05/2013 I sindacati insieme con gli amministratori per non dimenticare il sociale.
Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, e i sindacati dei pensionati, si sono incontrati con l'amministrazione comunale di Grottammare, in particolare con il sindaco Luigi Merli e l'assessore ai servizi sociali Daniele Mariani. I sindacati premono affinchè le Amministarzioni, attanagliate dalla crisi, non perdano di vista le politiche sociali e il controllo del prelievo fiscale e tributario nei confronti dei più deboli. Con grande soddisfazione delle parti, al termine dell'incontro, è stato firmato il protocollo d'intesa che tra gli obiettivi pevede: mantenere inalterata l'aliquota della Tares e  mantenere invariato il costo dei servizi a domanda individuale. Per quanto riguarda gli anziani è previsto il miglioramanto del livello di qualità nell'assistenza presso le strutture residenziali protette, l'assistenza domiciliare e l'assistenza domiciliare integrata. Sono stati presi provvedimenti anche per quanto riguarda l'area dei minori e dei disabili. Numerosi sono stati gli interventi, Paola Federici della Cisl, Francesco Vagnoni della Spi Cgil, Francesco Fabiani Uil pensionati e Ubaldo Falcioni della Uil. Unanime la richiesta per un maggior impegno verso il sociale, affinchè non si dimentichino le fasce più deboli.
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17/05/2013 Servizi smantellati e raffica di chiusure
Rispetto alla sanità fermana il Segretario Fp Giuseppe Donati descrive un quadro apocalittico: molti dei servizi perfifici sono a rischio.In prossimità delle ferie estive anche un'organizzazione sa­nitaria come quella dell'Area Vasta 4 deve adeguarsi.Dal primo giugno parte l'assetto estivo con il trasferimento di alcuni servizi o la chiusura (l'unica) della medicina di Sanr'Elpidio a Mare, che migre­rà a Fermo.Chiuderanno fino al 30 settembre il punto di primo inter­vento di Montegiorgio e la residen­za sanitaria riabilitativa di Porto San Giorgio; sarà ridotta l'attività programmata di chirurgia a Fermo e ad Amandola (garantite le urgen­ze).Sono, inoltre, previsti accorpa­menti nel dipartimento di chirur­gia del `Murri'; ad Amandola saran­no accorpati medicina e chirurgia.Saranno trasferiti nei distretti di Amandola l'ambulatorio e i servizi di Pontemaglio; chiuderanno per due settimane i distretti di salute mentale di Petritoli e Porto Sant'El­pidio. Via la medicina da Sant'El­pidio, ma non c'è «alcuna certezza che al suo posto sarà attivato altro, visto che non risulta nessun finan­ziamento per l'attivazione conte­stuale della casa della salute. Il ri­schio concreto è che l'ospedale per­da la medicina, il punto di primo intervento e a breve non abbia al­cun servizio territoriale alternati­vo. Il reparto che mi­grerà a Fermo, inoltre, comporterà il recupero di almeno 16 posti letto. Si andrà a ridurre drasticamente il reparto di malattie infettive nella parte ambulatoriale e del day hospital per fare l'ennesimo 'riattacco' e inserire i posti di Medicina». 
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17/05/2013 Confronto pubblico con i candidati Sindaci del Comune di Ancona
Le Segreterie Territoriali CGIL CISL UIL organizzano un confronto pubblico  con i candidati sindaci del Comune di Ancona - lunedì 20 maggio  ore 15.30.Leggi il Documento Unitario sul confronto  
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16/05/2013 Residenze protette, i sindacati sollecitano la Regione
L'accordo sulle residenze protette prevede dal 2013 la messa a regime delle strutture con l'erogazione dei 100 minuti di assistenza a fronte di una retta di 66 euro giornalieri di cui al 50 5 a carico del servizio sanitario.Nonostante i ripetuti solleciti, in attesa di una risposta della Regione, le Segreterie del Sindacato pensionati, denunciano la gravissima situazione in cui si verrebbero a trovare gli anziani e le famiglie nel caso in cui non si rispettassero gli accordi sottoscritti. 
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15/05/2013 Trasporto locale, sindacati in stato di agitazione
La manifestazione regionale di ieri svoltasi in maniera unitaria, dopo lo sciopero nazionale di 24 ore dello scorso 22 marzo, è l' ultima di una serie di iniziative a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto il 31 dicembre 2007, per il finanziamento pubblico del trasporto locale, per la regolazione del processo di riassetto del settore e per scongiurare ulteriori tagli al Trasporto Pubblico Locale della Regione Marche. Nell’incontro avuto con l’Assessore Viventi abbiamo ricevuto assicurazioni ancora non completamente soddisfacenti, dal momento che si è teso rinviare la soluzione dei problemi a contributi che dovrebbero arrivare dal Governo Nazionale e dalle azioni conseguenti all’efficientamento e alla riprogrammazione dei servizi. Come sindacati abbiamo comunque ribadito, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, la necessità di considerare la centralità del trasporto pubblico locale, anche e soprattutto in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, confermando la necessità del mantenimento degli attuali livelli di servizio da considerare il minimo indispensabile per le esigenze della comunità marchigiana. Occorre, a nostro giudizio, reperire risorse economiche certe che siano adeguate ai costi standard del settore e che diano una garanzia, nell’imminenza delle gare, per l’affidamento di tali servizi. Mantengono comunque lo stato di mobilitazione, affinché vengano garantiti livelli occupazionali del comparto comprese le tutele relative al lavoro per tutta la durata degli affidamenti. Le Segreterie provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti
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15/05/2013 Prosegue la mobilitazione sulla sanità
Sanità, prosegue la mobilitazione dei sindacati. Oggi si è svolta la riunione di  Cgil, Cisl e Uil Marche con le rispettive Categorie della sanità e dei pensionati per valutare il confronto in atto con la Regione Marche sulle politiche di riorganizzazione della sanità. Una riunione che fa seguito alla manifestazione del 25 marzo scorso e alle assemblee che si sono svolte in tutti i territori. Pur registrando alcuni passi avanti nelle proposte su reti territoriali, integrazione socio-sanitaria, case della salute e stazione unica appaltante, i sindacati confermano di non condividere la manovra. In particolare esprimono dubbi sulla piena coerenza del piano di riconversione dei piccoli ospedali e, in attesa del progetto di riorganizzazione delle reti cliniche e della definizione del quadro economico complessivo, giudicano estremamente negativo e preoccupante il taglio che si sta profilando sul fronte del personale. Dall’ultimo incontro infatti è emersa la volontà di operare una riduzione di circa 30 milioni di euro alla spesa del personale, che si aggiungono  ai 18 già tagliati lo scorso anno. Se tale ipotesi venisse attuata, sarebbero a rischio non solo centinaia di posti di lavoro, soprattutto tra i precari, ma anche la possibilità concreta di erogare servizi ai cittadini. A questo, si aggiungano i carichi di lavoro che gravano su tutti i lavoratori, che sono già al limite, come dimostra l’ingente arretrato di giornate di ferie rimaste inutilizzate proprio per la mole di lavoro. Cgil, Cisl e Uil Marche, nel denunciare questa situazione, invitano la Regione a modificare radicalmente queste previsioni. In tal senso, si auspicano novità già per il prossimo incontro del 24 maggio. In caso contrario si intensificheranno le iniziative di lotta.
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15/05/2013 Sanità e polemiche
Nell'imminenza delle ferie estive anche l'organizzazione sanitaria dall'Area Vasta 4 deve adeguarsi. Così dal primo di giugno parte l'assetto estivo con il trasferimento di alcuni servizi o la chiusura della medicina di S'Antelpidio a  Mare, che migrerà a Fermo. Sono inoltre previsti accorpamenti nel dipartimento di ghirurgia del Murri; ad Amandola saranno accorpate medicina e ghirurgia. Questa situazione pone degli interrogativi diversi e peculiari. Proprio in queste ore i Sindacati prendono in mano la vicenda per fare un'analisi generale della Sanità fermana che il mondo politico dovrà presto affrontare. A parlare è La Cisl tramite il suo Segretario Provinciale Giuseppe Donati che denuncia una situazione drammatica a causa delle chiusure a raffica dei reparti ospedalieri. Mentre si fa poco per rendere più efficienti gli ospedali, nel territorio continua il processo di smantellamento che non dà corso ad alcuna scelta di riorganizzazione sanitaria.
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15/05/2013 Scommettere sull'edilizia. Un appello ai candidati sindaco
Un appello ai 13 candidati a Sindaco alle Elezioni Amministrative del 26 e 27 Maggio prossimi. Lo lancia la Filca (Categoria dei lavoratori del settore edile e del legno) della Cisl Marche, per tentare di risollevare il settore delle costruzioni piombato nella recessione più grave dal dopoguerra ad oggi.In un comunicato  il Segretario Regionale Massimo Giacchetti dichiara che «dal 2009 l’edilizia ha perso il 30% degli investimenti. A soffrire sono tutti i comparti, dalla produzione di nuove abitazioni (-54,2%) alle opere pubbliche (-42,9%). Solo la riqualificazione degli immobili registra una tenuta (+ 12,6%).  Gli effetti sull’ occupazione sono stati pesantissimi. Nelle Marche hanno chiuso almeno 2.000 imprese  e 10.000 sono state le persone hanno perso il posto di lavoro. Dal 2009 il ricorso alla cassa integrazione è aumentato del 190,85%.»Giacchetti chiede ai candidati a sindaco un impegno concreto per riqualificare le città, scommettendo sull’ edilizia come settore trainante per l’intera economia. Pensiamo a provvedimenti da attuare dei primi 100 giorni del mandato amministrativo che possono invertire il declino di un settore che, prima della crisi rappresentava il 13% del PIL regionale.”Per la Filca Cisl la priorità è incentivare gli investimenti privati sulla sicurezza e sul risparmio energetico riducendo le tariffe degli oneri accessori gli interventi di recupero, ampliamento o variazione d’uso del patrimonio edilizio esistente.Necessaria anche maggiore attenzione nella selezione delle imprese, istituendo un apposito albo degli operatori economici da utilizzare per l’affidamento dei lavori con procedura negoziata e abbandonando il criterio del massimo ribasso per escludere, specie nei lavori pubblici, le offerte troppo basse.A difesa del lavoro la Filca Cils sollecita infine i futuri sindaci a controllare la regolarità delle imprese, comunicando per via telematica agli enti preposti ai controlli le informazioni riferite al rilascio dei titoli abilitativi, come i permessi a costruire e le comunicazioni di inizia attività.IL COMUNICATOL'APPELLO 
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13/05/2013 L'ASUR "strozza" il Fermano
La situazione della sanità fermana si fa sempre più complicata. Si avvicinano i masi estivi e la Cisl Fp parla di un disperato tentativo da parte del Direttore dell'area Vasta 4 di portare a casa un piano di assunzioni maggio-giugno congruo, per permettere la fruizione del diritto alle ferie estive del personale e, nello stesso tempo, mantenere tutti i servizi esistenti.Il tentativo è naufragato di fronte alla "ragioniesistica" intenzione di Ciccarelli di "fare cassa" sulle spalle dei cittadini ed operatori del nostro territorio. Nemmeno il provvedimento del passato Governo, inserito nella Legge di Stabilità, che andava in favore dei lavoratori precari, prorogando i contratti fino a luglio 2013, é stato valorizzato. Anzi, i territori, in primis il fermano,  che lo hanno attuato completamente, sono stati penalizzati. A conti fatti, quindi, tra cessazioni, mancate proroghe dei tempi determinati, mobilità varie, il saldo degli infermieri è fortemente negativo. Non solo. Anche le nuove assunzioni a tempo indeterminato, che potranno essere fatte, procureranno disagi enormi per l'organizzazione del lavoro perchè non arriveranno in tempo per il periodo feriale oppure sconteranno il normale il normale periodo di inserimento e tutoraggio. Il risultato sarà che chi resterà in servizio si dovrà sobbarcare un carico di lavoro enorme e molti servizi verranno ridotti o chiusi.
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13/05/2013 Preoccupazione per la Quadrilatero
Le Segreterie provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil (le Categorie dei lavoratori del settore delle costruzioni) esprimono forte preoccupazione per la stato dei cantieri della Quadrilatero e per le vicende societarie della ditta affidatrice: Impresa SPA. La ripartenza a singhiozzo del lavoro, il lento declino dei cantieri di Borgo Tufico e Cancelli, il perdurare del ricorso alla cassa integrazione per due terzi del personale non lasciano ben sperare. I contatti con l’azienda, gli incontri che si sono succeduti, i vari tavoli che si sono avvicendati nelle ultime settimane, sembrano indicare che ci troviamo di fronte all’ ennesima incompiuta su territorio nazionale. Ad un mese e mezzo dalla sospensione dei cantieri non si sono ancora concretizzate manifestazioni di interesse da parte di altre imprese, né si è pronunciato il Tribunale sulla ristrutturazione del debito, né gli istituti di credito hanno assicurato nuova finanza (che poteva consentire una ripresa piena). La ripresa spot dei lavori nei cantieri di Pianello in provincia di Perugia, a fronte anche di incertezza sui pagamenti degli stipendi, si inserisce in un quadro molto instabile che non da certezze sul futuro e sulle prospettive del cantiere. Le condizioni già al limite dei lavoratori, sempre denunciate, si sono progressivamente deteriorate e le aziende del territorio coinvolte nei lavori si trovano senza alcuna prospettiva. I fornitori, la mensa e i sub affidatari denunciano un credito significativo verso l’azienda esecutrice. I dipendenti diretti e quelli dei subappalti non hanno neanche un percorso di ammortizzatori sociali paragonabili alle altre realtà industriali del territorio. Lunedì i sindacati incontreranno il Presidente della Regione Spacca per fare il punto della situazione. Il 17 maggio è in programma un incontro in azienda per monitorare le condizioni del cantiere e, per il 20 maggio, c’è una convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico a seguito della richiesta di Impresa SpA di attivare la procedura di amministrazione straordinaria, o in alternativa la procedura prevista dalla Legge Marzano per le grandi imprese insolventi. Si richiamano tutti i soggetti, ognuno per il proprio ruolo, a prendere atto con attenzione della situazione. La sospensione del cantiere significa il progressivo deperimento dei mezzi, la dispersione di risorse, professionalità e uomini e compromette definitivamente la ripartenza degli stessi. O si interviene subito o si rischia la fine dell’idea di infrastrutture che per anni si è inseguita, anche perché sul territorio di Fabriano sarebbe la seconda incompiuta dopo la Pedemontana.
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12/05/2013 Congresso Filca Nazionale
In programma nei giorni 13, 14 e 15 maggio prossimi a Colli del Tronto (Ascoli Piceno) è stato definito il programma del XV Congresso della Filca-Cisl nazionale.Nel pomeriggio di lunedì 13 è prevista l’apertura dei lavori e poi, in particolare, la relazione del segretario generale della categoria, Domenico Pesenti.Martedì ci sarà la presentazione della Ricerca “Reset” a cura di Ivo Lizzola, Docente all’Università di Bergamo.Mercoledì 15, invece, interverranno l’economista Alberto Berrini e poi il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.Grande spazio sarà dedicato, ovviamente, ai vari interventi.Giovedì 16, invece, la proclamazione degli eletti e la convocazione del Consiglio Generale.  
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10/05/2013 Solidarietà al Ministro Kyenge, isoliamo i razzisti
I militanti di una nota associazione neofascista si sono resi colpevoli di un altro sconcertante episodio di intolleranza e razzismo. Solo pochi giorni fa abbiamo assistito alla squallida provocazione nei confronti del sindacato, simbolicamente perpetrata il giorno della festa dei lavoratori. Oggi compaiono scritte sulla sede del Partito Democratico contro il Ministro della Repubblica per l’Integrazione Cecile Kyenge, alla quale esprimiamo la nostra convinta solidarietà insieme agli auguri di buon lavoro. Di lavoro da fare ce n’è molto per promuovere l’integrazione nel nostro paese. E’ necessaria una riforma organica dell’immigrazione e dei meccanismi che ne regolano l’ingresso, da semplificare rendendoli più coerenti alle esigenze del mercato del lavoro. Va favorito il diritto all’unità familiare, garanzia di un’integrazione stabile e profonda sul territorio. Bisogna infine riformare la legge sul riconoscimento della cittadinanza, riconoscendola ai figli degli immigrati nati in territorio italiano. Queste sono solo alcune delle proposte che la Cisl porta avanti anche attraverso l’Anolf (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere) fondata nel 1989 e attiva in tutti i capoluoghi di Provincia. La sezione maceratese opera con degli sportelli nei Comuni di Potenza Picena e Civitanova Marche e nelle Sedi Cisl di Macerata, Civitanova Marche, Matelica, Tolentino e Porto Recanati. Nel 2012 l’Anolf di Macerata ha erogato più di 500.000 ore di attività di mediazione culturale grazie all’impegno dei propri collaboratori e volontari. E’ prossimo a partire un progetto di mediazione culturale all’interno dell’Ospedale di Macerata, espressione di un impegno importante per la tutela della salute degli immigrati. L’immigrazione per la Cisl è una risorsa da valorizzare non un problema da risolvere. Facciamo un appello a tutte le istituzioni e le forze sociali che condividono questa nostra convinzione. Insieme dobbiamo isolare i razzisti e i violenti, dimostrando loro che non avranno “diritto di cittadinanza” in una comunità locale sana ed accogliente come quella maceratese. Marco Ferracuti (Segretario Cisl Marche) e Samuel Kunoun (Presidente sezione Anolf di Macerata).
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10/05/2013 L'Asur taglia il personale ma i pazienti rischiano
Alle già note vicende legate al piano ferie estive che per l’Area Vasta 4, nell’assoluto silenzio dei Sindaci e dei Consiglieri Regionali eletti nel fermano, comporterà un ulteriore taglio di servizi, disagi ai pazienti ed accorpamenti selvaggi, che come spesso abbiamo detto assomigliano più ad “ ammucchiate” che ad altro, va sottolineato che la politica di tagli indiscriminati messa in atto dalla Regione e dall’ASUR, potrà avere ripercussioni molto pericolose sugli assistiti.Vogliamo evidenziare due casi emblematici che stanno passando in sordina ma sono l’immagine del disinvestimento lento e progressivo attuato sulla sanità del fermano, nella piena indifferenza dei più.1)    STROKE UNIT: è l’unità di letti di Neurologia inserita nel reparto di Medicina di Fermo che prevede un’assistenza intensiva a pazienti critici neurologici e che attualmente non è presidiata costantemente né da medici né da infermieri dedicati. Paradossalmente i pazienti sono collegati a dei monitor per l’ECG a loro volta collegati ad una centrale di controllo, che nelle situazioni normali, viene sorvegliata da un professionista sanitario perché in ogni momento i pazienti potrebbero avere delle GRAVISSIME complicazioni. Il monitoraggio e la sorveglianza servono per garantire un precoce intervento salvavita. A Fermo, tutto questo non vale. Siccome il personale infermieristico è insufficiente ed i letti di Stroke Unit sono inseriti in un reparto di medicina di base ( 120 minuti d’assistenza) nessun infermiere o medico è dedicato alla costante sorveglianza dei pazienti e questo, a detta del Direttore della Direzione Medica, è del tutto normale perché è un unità di primo livello. Allora di due l’una: o i monitor servono come scenografia oppure il Direttore della Direzione Medica sbaglia di grosso, mettendo a rischio operatori e malati. Di tutto questo importa a qualcuno? C’è la volontà d’intervenire per migliorare l’assistenza e lavorare perché Fermo abbia almeno una dignitosa Stroke Unit? Al momento sembrerebbe proprio di no, visto che l’Asur ha tagliato l’assunzione di 20 infermieri rispetto all’estate scorsa. La Regione pensa a fare cassa ma chi rischia la pelle sono i malati e chi rischia di andare davanti al Giudice sono gli infermieri ed i medici, magari sventolando la lettera della dott.ssa Padovani che asserisce che è tutto normale.2) ASSISTENZA RIABILITATIVA IN S.R.R.: gli utenti del Servizio Residenziale e Riabilitativo del Dipartimento di Salute Mentale, sono malati che necessitano di un tempo di reinserimento graduale nella vita sociale e familiare dopo un periodo di malattia. Le figure professionali principali, oltre agli infermieri, sono gli Educatori Professionali, responsabili del percorso riabilitativo. Chi dovrebbe occuparsi invece dell’assistenza ai bisogni primari degli ospiti sono gli OSS. Bene, a Fermo, nonostante quanto scritto dalla stessa Regione Marche in un recente Regolamento per le Residenze, chi copre i turni fissi in SRR sono gli Educatori Professionali, che così non possono svolgere la propria funzione riabilitativa. L’assurdo però è che gli Educatori Professionali, professionisti laureati, siccome sono in numero assolutamente insufficiente, vengono sostituiti in caso di assenza dagli OSS del reparto Psichiatrico dell’Ospedale. Al danno quindi la beffa: si rende impossibile o quasi agli Educatori poter approntare un percorso riabilitativo qualificato secondo la loro professionalità perché costretti a coprire turni di servizio rigidi ( la figura dell’Educatore non è una figura assistenziale bensì riabilitativa) e vengono talmente svuotati dalla loro mission professionale tanto che in caso di assenza possono essere sostituiti da OSS, che con la riabilitazione nulla c’entrano. Tutto questo sempre perché il problema fondamentale nella nostra sanità non è più la qualità dell’assistenza ma il RISPARMIO che si deve portare a casa. Pure in questo caso, nulla trapela all’esterno perchè fa comodo che queste cose non si sappiano. La CISL FP, invece, anche se va controcorrente, vuole continuare a denunciarle perché non ci può essere scambio alcuno tra il diritto alla salute ed il budget da rispettare.Il segretario FpGiuseppe Donati
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09/05/2013 Sanità, tagli agli sprechi
Dopo le due assemblee pubbliche del 29 e 30 Aprile scorsi è stato elaborato un documento di poche righe in cui è racchiusa "la denuncia" della Rsu dell'Area Vasta 5 congiuntamente alle Segreterie Provinciali di categoria della funzione pubblica nei confronti dell'Asur.Stante la grave situazione della sanità pubblica dell'Area Vasta 5, i punti che i rappresentanti dei lavoratori contestano sono: la mancanza di un progetto di tagli agli sprechi a favore della qualità dei servizi;  i tagli al personale sanitario, tecnico ed amministrativo negli ospedali di Ascoli e San Benedetto del Tronto; la mancanza di alternative all'ospedalizzazione per la carenza dei servizi sul territorio e infine, la totale assenza di una politica di riduzione delle liste d'attesa.
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08/05/2013 Qualità della vita e sviluppo del welfare
Dal 19 al 26 maggio 2013 al via  la quarta edizione  della  Settimana della Famiglia organizzata dal Comune di Ascoli. Presente all’interno del  ricco programma  il convegno “Qualità della vita e sviluppo del welfare”, promosso dal sindacato dei pensionati Fnp Cisl e dai relativi coordinamenti donne di Ascoli Piceno-Fermo, martedì 21 Maggio 2013  ore 9,30, presso la Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno. Al convegno interverranno Silvia Stefanovichj, del  Dipartimento nazionale delle  politiche sociali della Cisl con un approfondimento su “L’equilibrio famiglia/lavoro, in un welfare che cambia” e Pietro Cerrito, segretario confederale della Cisl nazionale su “ Famiglia e welfare nella crisi”.  I lavori coordinati da Paola Federici, della Cisl di AscoliP.-Fermo, verranno presentati da Ciarrocchi Rosandra, responsabile del coordinamento donne  Fnp Cisl di Ascoli P.-Fermo. Sono previsti i saluti delle autorità locali e del segretario generale regionale  della Fnp Cisl Mario Canale.
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07/05/2013 Macerata, la crisi non arretra. Licenziati 649 lavoratori in tre mesi
Il Segretario Marco Ferracuti «Dalla crisi usciremo solo aumentando la produttività del lavoro». Il Segretario della Cisl Marco Ferracuti in intervista rilasciata al Il Resto del Carlino  propone alcune ricette per superare un momento che resta critico. Secondo Ferracuti «la situazione è grave e servono interventi urgenti e mirati. I settori produttivi tradizionali del maceratese, in particolare il manifatturiero, vanno aiutati sviluppando qualità e innovazione. Bisogna però anche puntare su settori innovativi e di prospettiva, come la cultura, il turismo e la filiera agro alimentare di qualità». Le cifre fornite dall'Osservatorio della Cisl di Macerata sul mercato del lavoro rimangono preoccupanti. Nei primi tre mesi del 2013 si registrano 649 nuovi licenziamenti. Sono tanti i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità e solo il 25% di essi ha accesso alla relativa indennità. Per gli altri non sono disponibili neppure le agevolazioni previste dalla legge 326 alle imprese che li volessero riassumere. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si registra una flessione del 5%. In altre parole, la crisi non arretra. «La qualità non si improvvisa - conclude Ferracuti - e le nostre aziende vanno aiutate con politiche infrastrutturali che rendano disponibili energia a costi ridotti, banda larga e una rete di trasporti più efficiente. Servono poi formazione per lavoratori e imprenditori ed orientamento, con un ruolo più forte dei Centri per l'impiego, che devono realizzare una presa in carico reale dei lavoratori». Il cavallo di battaglia della Cisl rimane quello della produttività, da rilanciare attraverso una maggiore partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa e sviluppando la contrattazione sui luoghi di lavoro con incentivi legati ai risultati aziendali.
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06/05/2013 Pesaro, firmato il protocollo d’intesa sul bilancio
 Firmato il protocollo d'intesa tra il comune di Pesaro e CGIL, CISL e UIL sul bilancio  preventivo 2013. Diversi i punti  volti ad affrontare la difficile situazione economica  in cui  versano i  cittadini, per questo le parti concordano di individuare tutte le misure possibili  per perseguire l’obiettivo  di salvaguardare il welfare. Tra gli   importanti provvedimenti: l’Incremento del fondo anticrisi di 250mila euro per le famiglie colpite dalla crisi; la conferma del livello, sia quantitativo che qualitativo dei servizi sociali ed educativi, come richiesto dai sindacati, e il rafforzamento della gestione associata di funzioni e servizi tra  le diverse amministrazioni locali. Con l’intento di raggiungere una maggiore equità, da settembre prossimo verrà applicato l’ISEE lineare a tutti i servizi in cui è prevista la compartecipazione alla spesa degli utenti, a cominciare dagli asili nidi. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef  si è concordato che rimarrà bloccata  ai valori del 2012 e sarà improntata ad una progressività che inciderà maggiormente sui  redditi superiori ai 28mila euro. I sindacati esprimono, invece, forti riserve sulla decisione del comune di  innalzare  l’ aliquota IMU sulle case in affitto a canone concordato, per l'effetto  negativo che questa misura avrà sul mercato e sul sostegno agli affittuari  con basse disponibilità di reddito. Oltre a questo, chiedono di modificare l’impianto complessivo  verso criteri di maggiore progressività, tenendo il più basso possibile il prelievo sui primi due immobili e una maggiore progressività  dal terzo immobile in avanti. Si attenderà il 31 maggio per riconvocare un tavolo su questa partita.Protocollo sulle politiche di bilancio Pesaro 
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05/05/2013 Il servizio sanitario deve cambiare ma basta con i sacrifici
«La riforma del servizio sanitario regionale è necessaria, ma alla riduzione dei  posti letto negli ospedali va accompagnato il potenziamento delle reti territoriale, socio sanitaria, dell'emergenza e della prevenzione». E' questo il pensiero che Mario Canale, Segretario generale dei pensionati della Cisl Marche, ha espresso in occasione del suo intervento alla Conferenza regionale sui temi della sanità e del sociale del 29 aprile scorso. «Il richiamo alla responsabilità non ci lascia indifferenti - ha affermato Canale - ma non possiamo continuare a tollerare gli enormi sacrifici degli operatori del settore e dei cittadini marchigiani, che al risanamento stanno contribuendo “di tasca propria”, ad esempio con l’aumento dell’addizionale Irpef e con i Ticket sulle visite specialistiche e sulle analisi mediche». L'invecchiamento della popolazione deve portare ad un servizio sanitario diverso, più centrato sulla risposta ai bisogni di salute legati alle persone fragili, in particolare quelle anziane. Per questo è necessario potenziare l'offerta di servizi sanitari a domicilio. Spesso infatti i ricoveri negli ospedali sono inappropriati in quanto i pazienti potrebbero essere curati a casa con minor dispendio di risorse. Per Canale bisogna anche mettere mano al funzionamento delle strutture residenziali e semi residenziali (case di riposo, centri diurni ecc.) per anziani, disabili e persone affette da patologie mentali. Un sistema che oggi  è un vero e proprio far west, e in cui ognuno fa come vuole per quanto riguarda gli  standard di assistenza, le rette e i criteri di compartecipazione degli utenti. «Un ruolo chiave nel nuovo sistema - sostiene il Segretario dei pensionati Cisl  - dovrà essere svolto dalle Case della salute, luogo di raccordo tra ospedale e territorio, nelle quali però vanno coinvolti i Medici  di famiglia, senza la partecipazione dei quali il progetto è destinato a naufragare». Al centro dell'intervento di Canale anche la proposta di legge sulla riforma dei servizi sociali marchigiani, oggi in discussione presso la quinta Commissione del Consiglio regionale. Una proposta sulla quale la Cisl, insieme a Cgil e Uil, hanno presentato degli emendamenti  rispetto ai temi dell'integrazione socio sanitaria, del rafforzamento degli Ambiti sociali, dello sviluppo della gestione associata dei servizi, della definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire a tutti i cittadini marchigiani e della partecipazione. In conclusione il Segretario della FNP ha affrontato il tema delle liste d'attesa, che limita l'agibilità del servizio sanitario pubblico. «Certo bisogna ridurre il consumo di prestazioni sanitarie inappropriate ma è necessario eliminare le origini di un evidente conflitto di interessi, ripensando alle modalità di erogazione delle prestazioni in regime di libera professione.» L'INTERVENTO DI MARIO CANALE EMENDAMENTI ALLA PDL 280 SERVIZI SOCIALI   
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03/05/2013 Vicini alla Cgil. Il sindacato è unito
Esprimiamo pieno sostegno e solidarietà alla Cgil di Macerata per gli atti vili e spregevoli di cui è stata recentemente oggetto.Una provocazione inaccettabile per tutto il movimento sindacale specie in una giornata - quella del primo maggio - in cui le organizzazioni sindacali si sono compattate con la bellissima manifestazione nazionale di Perugia, sotto lo slogan: “uniti si vince, divisi si perde”.Non è il caso di enfatizzare le gesta di pochi esagitati. Cogliamo però l’occasione per ricordare le responsabilità che il sindacato si assume in questa gravissima crisi.Ogni giorno riceviamo nelle sedi persone in difficoltà, orientandole e dando loro una risposta utile.Siamo presenti in tutti i luoghi di lavoro - fabbriche, scuole, ospedali, uffici pubblici - e facciamo il possibile per tenere i lavoratori ancorati al proprio posto, ad esempio attraverso gli ammortizzatori sociali.Facciano pressione nei confronti delle istituzioni a tutti i livelli – Governo, Regione, Provincia e Comuni - affinché siano messe a disposizione più risorse possibili per i lavoratori e per le persone più fragili e bisognose.Un lavoro importante e faticoso, spesso svolto in silenzio. Ne rivendichiamo il merito anche e soprattutto nei confronti di tutti coloro che, con gesti e parole, tendono a creare odi e divisioni.Il sindacato è unito, e continuerà a lavorare affinché tutti insieme possiamo uscire il prima possibile da questo momento di grande difficoltà.I Segretari di Cisl e Uil (Marco Ferracuti e Roberto Broglia)
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02/05/2013 Assemblea pubblica sul riordino socio sanitario.
 Cgil Cisl Uil di Ancona, unitamente alle categorie del settore pubblico e dei pensionati, organizzano un'assemblea pubblica sul riordino socio sanitario della Regione MarcheMARTEDI' 7 MAGGIO 2013, ORE 15.00 presso la Sala Armatura  Via Ragnini, 4 ad AnconaLa cittadinanza è invitata a partecipare. 
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02/05/2013 Incontro con i candidati sindaci di Falconara
Confronto pubblico con i candidati sindaci di Falconara. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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02/05/2013 Canalini, continua la protesta
Dopo lo sciopero del 30 aprile prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori della Canalini, agenzia giornalistica di Ancona oggetto di un recente cambio di proprietà. In un comunicato la Fisascat - la Categoria della Cisl che segue i lavoratori del commercio - denuncia un atteggiamento di chiusura e di ambiguità da parte della società entrante e di quella uscente. Insufficienti le risposte date e sul mantenimento dell’occupazione e sulle modalità con cui  verrà garantita l’attività lavorativa. Nono sono chiari neppure il luogo di lavoro, le attività mantenute nella provincia di Ancona e la data precisa di avvio della nuova titolarità d’impresa. I lavoratori, riunitisi in assemblea nei giorni scorsi, hanno anche chiesto la liquidazione del trattamento di fine rapporto (la cosiddetta liquidazione) all’atto del cambio di proprietà, anche per compensare la riduzione delle retribuzioni percepite a seguito del secondo anno di cassa integrazione. Tutti aspetti sui quali il sindacato non ha ottenuto alcun riscontro positivo. Prosegue quindi la mobilitazione dei lavoratori, che mette a rischio la distribuzione di giornali, riviste e libri nei prossimi giorni.  IL COMUNICATO STAMPA
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30/04/2013 Preservare l'autonomia di Banca Marche
Apprezzamento per l’impegno delle istituzioni marchigiane per ricreare un clima di coesione e di unità d’intenti in Banca Marche. Lo esprimono le organizzazioni sindacali del settore Dircredito, Fiba Cisl e Fisac Cgil in un comunicato unitario. A seguito dell’incontro di sabato scorso tra il Governatore Spacca e le Fondazioni proprietarie dell’Istituto di credito marchigiano, i sindacati riaffermano l’importanza del valore dell’ autonomia, che significa assetto stabile della proprietà, azionariato diffuso sul territorio, ricerca dell’interesse delle comunità locali, tutela dell’occupazione.  «Il Piano industriale di rilancio della Banca – sostiene il sindacato - non dovrà scaricare costi sociali sui lavoratori e sui territori e dovrà essere efficace, con un ampio respiro progettuale». L’Assemblea Generale di lunedì 22 ha espresso con forza la volontà che le Fondazioni recuperino la coesione e l’unità che hanno consentito la nascita e la crescita del progetto Banca Marche. La conferma di tale volontà dovrebbe arrivare dall’ Assemblea degli azionisti di oggi, alla quale parteciperanno anche i rappresentanti dei lavoratori. COMUNICATO STAMPA
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30/04/2013 Emergenza abitativa nelle Marche
E' emergenza abitativa nella Regione Marche. Lo sostengono Cgil, Cisl, Uil Marche, insieme ai Sindacati degli inquilini Sunia, Sicet, Uniat e Unione inquilini. La crisi e le manovre di rigore approvate negli ultimi anni dal Governo hanno colpito soprattutto i redditi bassi da lavoro e pensione. La mancanza di politiche di crescita sostenibile e di coesione sociale ha fatto il resto, aggravando una preesistente situazione che era già difficile. Lo dimostrano alcuni dati forniti dai Sindacati in un comunicato unitario. L’Italia è il paese europeo con il più alto indice di proprietà dell’abitazione occupata (81% circa). Quello che può sembrare un sintomo di benessere evidenzia al contrario l’anomalia del nostro mercato dell’affitto. Ed in questa anomalia le Marche presentano una situazione ancora più squilibrata con solo poco più di centomila famiglie in locazione, il 15,9% del totale. Altissime nella nostra Regione sono le richieste di accesso alla "casa popolare" presentate tra il 2008 e il 2011 (5.798) e al Fondo sociale per gli affitti (10.278). Numeri dai quali si evince che una famiglia su nove, fra quanti stanno in affitto, non è più in condizioni di garantirsi un tetto sopra la testa. Drammatico anche il dato dei 1.202 provvedimenti esecutivi di sfratto per morosità emessi nelle Marche durante il 2012, su 1.252 provvedimenti complessivi. Il sindacato chiede che le risorse disponibili a livello regionale siano destinate a sostenere la locazione e ad evitare l’aggravarsi del fenomeno degli sfratti per morosità incolpevole derivante dalla perdita del lavoro. A tal fine vanno utilizzate tutte le risorse messe a bilancio dalla Regione nel 2013, a partire dai 1,3 milioni di euro previsti dal Piano Operativo Annuale del 2013 e dai 2 milioni di euro previsti per il Fondo di garanzia per la locazione e l’accesso alla prima casa. COMUNICATO STAMPA
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30/04/2013 Primo maggio, una festa di speranza
Una festa per rimettere al centro la solidarietà e il rapporto tra i cittadini e le istituzioni. Sarà anche questo il primo maggio ai Giardini Diaz. Una due giorni di musica, animazione e divertimento a partire dal pomeriggio del 30 aprile fino alla sera del giorno successivo.L'obiettivo del Comune di Macerata e di Cgil Cisl e Uil (nella foto i tre Segretari Benfatto, Fabbri e Broglia insieme al vice Sindaco Federica Curzi), è quello di provare a costruire uno spazio pubblico aperto a tutti. Un luogo da cui lanciare un messaggio positivo di ottimismo, nonostante il momento difficile che tante famiglie maceratesi stanno vivendo a causa della crisi.Dalla crisi infatti non si può prescindere quando si parla di lavoro. I dati dell'Osservatorio della Cisl di Macerata parlano chiaro. Rispetto ai primi tre mesi dell'anno scorso è aumentata la cassa integrazione, sia ordinaria (+ 39%) che straordinaria (+ 47%). In forte calo invece quella in deroga (-58%), ma non è una buona notizia. Le richieste sono infatti aumentate ma le ore non sono state autorizzate per mancanza di fondi trasferiti alle Regioni.Lancia l'allarme Lidia Fabbri, Segretaria della Cisl di Macerata. «La situazione è gravissima. Tante aziende stanno per chiudere e i loro dipendenti rischiano il posto. Il primo impegno del nuovo Governo deve essere proprio quello di finanziare la cassa integrazione in deroga, o saranno guai. Un dato ci preoccupa in particolare: il 40% delle persone che si rivolgono ai nostri Caf (Centri di assistenza fiscale) esprime come prima difficoltà quella di pagare mutui, affitti e utenze».«Il primo maggio deve segnare un nuovo inizio - conclude la Fabbri - un'inversione di tendenza rispetto al periodo di stagnazione che stiamo vivendo. Abbiamo bisogno di lanciare un messaggio di positività e di speranza, facendo capire alla gente che le istituzioni e il sindacato ci sono, sono vicini alle persone in difficoltà e pronti a dare loro una mano».MERCATO DEL LAVORO MARZO 2013: i dati dell'Osservatorio della Cisl di Macerata  
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29/04/2013 Urgente un tavolo con i sindaci e le associazioni dei malati
Si trasmette, di seguito, la nota stampa della Segreteria Territoriale CISL FP Ascoli-Fermo inerente la Sanità con preghiera di pubblicazione e diffusione. La grande e pomposa Assemblea che la Regione Marche ha organizzato per domani ad Ancona al solo fine di fare l’ennesima passerella di rito e tentare di autoassolversi per gli errori madornali messi in atto negli ultimi due anni dall’ASUR e dall’Assessorato, presumiamo non fornirà alcuna risposta alla grande crisi che la sanità sta vivendo in tutte le Marche e soprattutto al sud.La Cisl Fp ritiene che nel fermano vi dovrebbe essere una maggiore presa di coscienza da parte di coloro che hanno compiti e funzioni politiche ed istituzionali della realtà quotidiana che affrontano operatori sanitari e utenti all’interno delle strutture sanitarie dell’Area Vasta 4.In questi giorni ad esempio, il Direttore di Area Vasta 4 è stato più volte in Ancona per concordare il piano assunzioni del prossimo quadrimestre. Chi, però, dei Sindaci del territorio, conosce le ricadute drammatiche che le decisioni dell’ASUR avranno sui servizi e reparti da maggio in poi?Come CISL FP, esprimiamo ancora una volta le grandissima preoccupazione sul prossimo futuro della sanità fermana a partire dalla gestione delle ferie estive che si presenterà drammatica. Pensare che da maggio a dicembre 2013 scadranno circa 126 contratti a tempo determinato di cui circa 20 d’infermieri e circa 10 OSS. I rinnovi dei tempi determinati saranno difficilissimi perché i limiti imposti dalla finanziaria di restare all’interno del tetto della spesa del 30% dell’anno precedente e il mancato scorporo della spesa per le proroghe al 31 luglio, effettuate grazie alla Legge di Stabilità, impediranno di fatto la possibilità di coprire i posti vacanti se non in numero limitatissimo.Rispetto alla dotazione organica vigente dell’Area Vasta 4 e della documentazione risalente a settembre 2012, dati evidentemente non aggiornati, su 1632 posti da coprire, sono vacanti 231 posti di tutte le figure professionali, temporaneamente e parzialmente coperti con 94 tempi determinati o contratti flessibili che sono in scadenza.In particolare sono vacanti a tempo indeterminato: 49 posti di Dirigenti Medici + Dirigenti di struttura complessa ( primari e direttori) 3 Dirigenti Veterinari 3 Biologi 4 Psicologi 51 Infermieri 9 Tecnici Sanitari di Laboratorio 4 Fisioterapisti 3 Assistenti Sociali 2 Assistenti Sanitari 40 Operatori Tecnici di varie figure 20 Collaboratori Amministrativi 8 Assistenti Amministrativi 5 OSS ma coperti da svariati tempi determinati in sovrannumero, prova evidente dell’errato calcolo della reale necessità organica di questa figura. Questi sono solo alcuni numeri esemplificativi che possono far capire l’emergenza occupazionale in cui si dibatte la sanità fermana ed il risparmi che l’ASUR ha portato a caso sulle spalle dei malati e degli operatori dell’A.V.4. Si perché a fronte di questi dipendenti in meno non vi è stata alcuna riduzione di servizi. A tutto ciò dobbiamo aggiungere un’altra criticità che si sta per presentare all’orizzonte, che riguarderà la SANITA’ PRIVATA.  L’AIOP, l’associazione delle case di cura private, ha fatto sapere che se il piano di riconversione dei posti letto deciso dalla Regione andrà in porto, così come presentato, è pronta a tagliare 400 posti di lavoro nelle Marche di cui 18 a Fermo.La CISL FP Regionale ha già incontrato il Presidente dell’AIOP per aprire un confronto che possa evitare l’ennesima crisi aziendale nelle Marche.Ma l’ormai cronica carenza di personale e le decisioni operative che tardano a venire, rischiano di mettere in serio pericolo la qualità assistenziale che viene fornita con enorme abnegazione dagli operatori sanitari.La situazione dell’INRCA di Fermo, che nell’assoluto silenzio di tutti, sta per essere trasformata in una grande Lungodegenza, perdendo quindi la sua funzione riabilitativa dell’anziano in primis quella cardiologica con il rischio di perdere anche servizi diagnostici importanti, è l’immagine di una classe politica di questo territorio, ormai assente ed arresa a tutto.L’esempio che fotografa la realtà odierna e dà il senso dell’assillo di fare cassa rispetto ai diritti di salute dei malati, viene da quanto sta succedendo in Stroke Unit di Fermo. Un servizio di assistenza semintensiva per pazienti colpiti da ictus o emorragia cerebrale, inserito all’interno della UOC di Medicina. Alla legittima denuncia che la CISL FP e gli stessi infermieri hanno avanzato alla Direzione Medica di essere impossibilitati a sorvegliare in modo idoneo e continuativo questi malati, collegati, non a caso, a monitor di sorveglianza elettrocardiografica 24 ore su 24, la risposta è stata sorprendente. Essendo lo Stroke Unita di Fermo di primo livello, non necessità di assistenza particolare e diretta. Evidentemente, quindi, i monitor collegati ai pazienti e la centralina unica sono stati attivati per fare un po’ di scena e se qualche parente,in caso di contenzioso legale, chiamasse l’infermiere a rispondere della mancata sorveglianza, basterà mostrare la lettera della dott.ssa Padovani che parla di classifiche e di Quaderni dell’Agenzia. Di sicuro il Giudice ne terrà conto ….Altre questioni aperte riguardano il cattivo ed improprio utilizzo degli Educatori Professionali nel Servizio Residenziale e Riabilitativo di Salute Mentale, costretti per volere di tecnici “ rampanti” a coprire turni assistenziali rigidi invece di occuparsi di progetti riabilitativi oppure al progressivo e lento smantellamento in favore di privati del servizio dietetico e di prevenzione delle disfunzioni dell’alimentazione. Il pubblico sta progressivamente indirizzando questi malati, spesso giovani, ai privati con costi aggiuntivi importanti.L’ASUR e l’AREA VASTA 4 hanno toccato il fondo e si devono arrampicare sugli specchi per giustificare l’ingiustificabile. Intanto chi rischia è il malato !!!  Rispetto a tanta rigidità ed incomprensibile leggerezza, resta difficile comprendere come per altre questioni invece si spendano soldi a iosa. Pensiamo al gettone di circa 900 euro lordi che l’anestesista dell’Area Vasta 5 di Ascoli percepisce il lunedì per recarsi ad Amandola ad assistere alle colonscopie in anestesia. Ai locali in affitto della RSA di Petritoli, ai costi di gestione dell’appartamento a P.S.Elpidio per la Casa famiglia mai attivata, alle convenzioni, alle consulenze, all’enorme mobilità passiva… però dove si deve TAGLIARE E’ SUL PERSONALE E QUINDI SUI SERVIZI.Non parliamo poi dei disservizi arrecati ai cittadini per le esenzioni, causati ancora una volta dalla disorganizzazione e dall’eccessiva burocratizzazione voluta dalla Regione. Nell’era dell’informatica e della rete, dover pensare di costringere utenti per lo più anziani a partire dai paesi limitrofi per recarsi tutti a Fermo solo per espletare una pratica per un’esenzione, è la prova della sconfitta di un sistema che ha perso su tutti i fronti. La gestione dei sistemi informativi regionali, dal CUP UNICO alla semplice distribuzione dei CUD ai dipendenti, ha accumulato una serie di fallimenti e di sperpero di denaro pubblico, di cui purtroppo nessuno risponderà.Per tutte queste questioni ma soprattutto per fare chiarezza sullo stato dell’arte della sanità fermana, sui rischi di forte penalizzazione in materia di posti letto e servizi, sul bluff delle Case della Salute che non vedranno mai la luce ed in generale sull’impoverimento del sistema sociosanitario del fermano, la CISL FP organizzerà VENERDI’ 10 MAGGIO un incontro con tutti i Sindaci del Fermano e le Associazioni dei malati per capire quale strategia possa essere messa in atto verso la Regione per salvare il salvabile. Vedremo chi sarà veramente interessato a sapere e capire e chi invece no.                                                                                                                       Il Segretario Generale                                                                                                                        Giuseppe Donati
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29/04/2013 Area Vasta 5, si attendono azioni che non potranno limitarsi ai soli provvedimenti contro gli Infermieri
Premesso, che secondo la CISL FP, è un diritto ed un dovere di qualsiasi Direttore, effettuare i controlli che ritiene opportuno, pensare però di scaricare sui lavoratori e sulla credibilità ed onestà di una categoria professionale, il fallimento gestionale ed organizzativo dell’Area Vasta 5, è inaccettabile. I numeri e l’entità dei tagli sul personale dell’A.V.5 sono sotto gli occhi di tutti e certamente non sarà la politica parabrunettiana di Stroppa, che potrà smentirli. Il Direttore di Area Vasta 5, ha sbandierato sulla stampa la volontà di rivalutare il personale dipendente con limitazioni per patologie, perché, a suo dire, è anomalo che un terzo degli infermieri ne fruisca. A tal proposito, senza voler difendere gli opportunisti di turno, va detto che secondo i dati del Sistema di sorveglianza MALPROF ( Regioni- ISPSEL) il 29,3% degli Infermieri soffre di malattie del rachide. Quest’ultime, insieme alle malattie della pelle ( 34,2%) sono la principale causa di limitazioni parziali o totali degli infermieri italiani. Il fenomeno, sempre secondo i dati del Sistema di sorveglianza di cui sopra, è in forte espansione in tutta Italia e non ad Ascoli Piceno. Dal 2000 al 2007 le malattie professionali a carico del rachide degli operatori sanitari sono aumentate del 21,5% e nel quadriennio 2000-2004 ben il 37,8% degli infermieri italiani hanno riscontrato tali malattie. Nel biennio 2005-2006 la percentuale degli infermieri è stata del 25,5%. Come si potrà notare quindi le insinuazioni a mezzo stampa di Stroppa sull’eccessiva percentuale di limitazioni per malattia degli infermieri dell’A.V.5 non trova riscontro. Servono invece a distogliere l’attenzione sulle tremende carenze d’organico presenti sia ad Ascoli che a San Benedetto. Questo non significa che non potrebbero esserci dei casi limite di opportunismo e furbizia. Questi vanno scovati e puniti. Non va però colpevolizzata una categoria di professionisti come gli Infermieri, che in questi anni ha portato la croce del sistema sanitario regionale, sopportando carichi di lavoro, talvolta insostenibili. Basterebbe citare, che nelle Marche, il numero astronomico delle ferie arretrate del personale del comparto ammonta a 116 mila. Se andassimo a quantificare anche le ore extracontrattuali, potremmo meglio comprendere che l’aumento delle malattie professionali degli infermieri è dovuta principalmente all’eccesso di lavoro,di stress e di disorganizzazione. Ritornando all’A.V.5, il dott. Stroppa può immediatamente avviare i controlli sulle limitazioni assegnate agli infermieri, ma poi, dovesse riscontrare anomalie e storture, dovrà essere altrettanto solerte nel denunciare alla Procura della Repubblica, il Medico Competente che ha certificato le eventuali finte limitazioni, per falso in atto pubblico. Si, perché, altro aspetto trascurato da Stroppa, nelle sue uscite stampa, è che le limitazioni per malattia gli infermieri non se le sono attribuite da soli. Un medico apposito,chiamato Medico Competente del Lavoro, di fiducia dell’Area Vasta, ha riscontrato le patologie ed ha disposto per scritto le conseguenti limitazioni. In altri casi, un’apposita Commissione Medica provinciale, ha attestato le patologie e disposto la più idonea assegnazione lavorativa dell’infermiere. Siamo in attesa, dopo i proclami e la guerra santa lanciata da Stroppa, dei risultati della ricognizione ma ci aspettiamo anche delle azioni conseguenti che non potranno limitarsi ai soli provvedimenti contro gli Infermieri. Se riscontrerà storture, dovrà denunciare il medico o i medici che le ha rese possibili, altrimenti Stroppa, avvalorerà la tesi della CISL FP che lo ritiene sempre più in confusione di fronte alle gravosissime problematiche, mai risolte né da Lui né dai suoi collaboratori,abbattutesi sugli ospedali e Servizi Territoriali. Come più volte detto, un conto è dirigere il personale di una fabbrica che costruisce lavatrici, altro è gestire un’ Azienda che dovrebbe produrre salute e sanità ma che non ce la fa per colpa d’interventi di taglio lineare non più sostenibili.
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25/04/2013 Un'alleanza per la riforma della sanità
I numeri della sanità marchigiana fanno paura. Se ne è parlato nell'assemblea pubblica  organizzata da Cgil Cisl e Uil mercoledì 24 marzo all'Hotel Recina di Montecassiano. Una appuntamento che ha seguito a stretto giro l'infuocato consiglio comunale maceratese di martedì scorso. Nel giro di cinque anni la Regione Marche hanno visto ridurre di € 565 milioni le risorse disponibili per la sanità. Il colpo di grazia è arrivato dalla spending review, dalla quale deriva la necessità di recuperare, entro la fine dell'anno, quasi 200 milioni di € per chiudere in pareggio il bilancio regionale ed evitare il commissariamento. Questo comporta, tra le altre cose, la necessità "tagliare" 310 posti letto per pazienti acuti negli ospedali, in aggiunta ai 159 posti già tagliati durante la scorsa estate. Sono almeno 120 le Unità Operative (cioè i reparti) a rischio di chiusura. Negli ospedali maceratesi i posti letto in meno saranno 148. Destinate a chiudere le Unità Operative di Medicina di Tolentino e Recanati, insieme alla Chirurgia di San Severino Marche. In due anni il personale della sanità maceratese è stato ridotto di 1.400 unità. «Sono partiti i tagli, ora bisogna puntare sugli investimenti.» Il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti sostiene la necessità di scelte ponderate all'interno di un progetto chiaro e condiviso. «Non è tanto importante difendere un singolo ospedale, quanto ragionare in un'ottica complessiva della rete dei servizi sanitari in Area Vasta. Bisogna puntare sul rafforzamento della sanità territoriale, in particolare sull'assistenza domiciliare per pazienti anziani, fragili e cronici, che deve compensare la riduzione dell'assistenza negli ospedali». Punta il dito sugli sprechi il Segretario generale dei Pensionati Dino Ottaviani. «Sarnano, San Ginesio e Montecassiano. Sono strutture sulle quali si sono investite risorse importanti  in progetti di ristrutturazione e che attualmente o sono chiuse o non funzionano ancora a pieno regime». Ottaviani chiede anche un piano finanziario chiaro. «Vogliamo conoscere esattamente quante risorse verranno risparmiate dalla trasformazione dei piccoli ospedali e dove verranno reinvestite». E proprio del piano di riconversione dei piccoli ospedali ha parlato Sistino Tamagnini, Segretario generale della Cisl Funzione pubblica. «Le strutture di Tolentino, Recanati e Matelica verranno trasformate in Case della salute. Ma il progetto non può funzionare senza accordi con i Medici di famiglia e con i Medici del 118». Tamagnini ha invitato poi tutti a rispettare i propri ruoli. «La politica deve dare linee di indirizzo, l'Asur deve attuarle dando indicazioni ai territori e i Direttori di Area Vasta devono attuarle». Sullo sfondo anche il tema della riduzione degli sprechi. Finora il personale del comparto (infermieri e operatori di assistenza) ha pagato il prezzo più alto. Il sindacato chiede ora di rivedere anche la spesa per i dirigenti e per il personale amministrativo. Sotto accusa in particolare le Aree Vaste, che nell'attuale assetto organizzativo risultano poco utili, con Direttori pagati 131.000 € all'anno che non hanno potere di decidere quasi nulla. Il sindacato chiede di attribuire alle Aree Vaste la personalità giuridica e l'autonomia decisionale, oppure di eliminarle definitivamente. All'assemblea sono intervenuti anche il Sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, e il Presidente della quinta Commissione del Consiglio regionale marchigiano, Francesco Comi. Quest'ultimo ha preannunciato importanti modifiche alla proposta regionale, in particolare sul rafforzamento del sistema dell'emergenza, invocando la disponibilità delle organizzazioni sindacali su una "grande alleanza" per portare a termine una riforma necessaria e non rinviabile. GUARDA IL VIDEO DELL'ASSEMBLEA  
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22/04/2013 Sanità, manifestazioni pubbliche ad Ascoli e a San benedetto del Tronto
Con lo scopo di informare i cittadini su quello che sta accadendo all'interno dei due ospadali, il "Mazzoni" e il "Madonna del Soccorso", le sigle Sindacali hanno indetto due manifestazioni pubbliche per il 29 e 30 aprile, rispettivamente a Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno e alla Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto. Tutte le organizzazioni sindacali hanno evidenziato al Direttore Stroppa le grosse lacune organizzative dell'Area Vasta 5, decimata dalla grande carenza di personale. Giorgio Cipollini della Cisl evidenzia il collasso dei servizi ancora più aspro fra un mese circa quando inizieranno le ferie e si prevedono accorpamenti massicci alle unità operative. Il tutto con evidenti rischi clinici per i pazienti.Duro il confronto di mercoledì con il Direttore Stroppa che non ha aperto nessuno scenario costruttivo, se non quello della incomunicabilità fra le parti.
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22/04/2013 Piano ferie, per la Sanità scatta l'emergenza personale
Roberto Fioravanti, coordinatore della Rsu, dopo l'ultimo incontro con il Direttore dell'Area Vasta n.5 Giovanni Stroppa chiede progetti di riorganizzazione fattibili. L'accusa che viene da tutte le organizzazioni sindacali della sanità picena è molto chiara: se diminuiscono organico e mezzi allora bisogna cambiare modelli organizzativi per garantire ai pazienti un'adeguata assistenza. A far precipitare la situazione è la sempre più macroscopica carenza di personale che , da giugno, con il piano ferie diventerà una vera e propria emergenza. I Sindacati insistono nella gestione dell'Emergenza indicando come modello l'ospedale di San Benedetto dove i pazienti vengono stabilizzati alleggerendo il lavoro dei reparti. Mercoledì prossimo, nella prosecuzione del confronto, Stroppa dovrà fornire indicazioni precise per evitare l'inasprimento della vertenza, altrimenti i sindacati potrebbero scendere in piazza. Particolarmente calde si annunciano le Assemblee pubbliche convocate per il 29 e 30 Aprile dove verranno spiegati ai cittadini i gravi rischi che corre la Sanità picena.
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18/04/2013 Riordino della sanità: critiche e proposte del sindacato
Tre assemblee pubbliche organizzate da Cgil, Cisl, Uil di Pesaro - Urbino per  discutere e chiarire ai cittadini le criticità della riforma sanitaria marchigiana con  un affondo specifico sull’ Area Vasta 1. Si inizia il 18 aprile  alle ore 21 a Fano presso la sede Centro per l’impiego,il 19 aprile a Pesaro alle 21 presso la Provincia,  e il 23 aprile  a Urbino presso  la sala Collegio Raffaello. “Non ci sottraiamo alle responsabilità di una spending review -  afferma il Segretario Cisl Sauro Rossi - che nella nostra Regione taglierà 188 milioni di euro nel 2013: siamo pronti a lavorare per ridurre la frammentazione ospedaliera  e incentivare la deospedalizzazione ovvero ridurre il numero dei ricoveri quando non sussistono le reali necessità. Bene la riconversione dei piccoli ospedali a patto però che vengano potenziati i servizi distrettuali  e che venga definita una rete di soccorso in grado di garantire ovunque la Prima  Emergenza”. Tanti i temi che si affronteranno: il taglio del personale, (in meno in due anni il personale è calato del 7%),  la ulteriore decurtazione di posti letto in Area Vasta 1 in maniera non perequativa rispetto al resto della Regione, le Case della salute, il contenimento delle liste di attesa  e della mobilità passiva. assemblea unitaria riorganiz sanità
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17/04/2013 La sanità nel territorio piceno
RSU AREA VASTA 5INDICONOASSEMBLEE PUBBLICHELunedì 29 aprile ore 17.00 - Palazzo dei Capitani di Ascoli PicenoMartedì 30 aprile ore 17.00 - Sala Consiliare di San Benedetto del Tronto.                                                                                            Le segreterie CGIL, CISL, UIL
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17/04/2013 Incontro con l'Area Vasta 5
In data odierna i sindacati incontreranno il Direttore dell'Area Vasta 5, Giovanni Stroppa, in quanto alcune decisioni sulla sanità non potranno essere più rimandate: o si faranno investimenti o si andrà verso una riorganizzazione del lavoro. Si attendono, quindi, per oggi, le risposte sul futuro. Difatti, gli ospedali dell'Area Vasta 5 sono al collasso. Stante anche i tagli nazionali, il rischio è che alcuni reparti chiudieranno e così non si può andare avanti. Nell'incontro si presenterà un documento di otto punti che per l'ospedale di Ascoli prevede diversi interventi, considerati i più urgenti, per l'ospedale Mazzoni di Ascoli e per quello della Madonna del Soccorso di San Benedetto, punti essenziali da mettere in atto subito.  
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16/04/2013 Primo maggio 2013. Priorità LAVORO
Si terrà quest'anno a Perugia la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil per il primo maggio. Lo hanno deciso i rispettivi segretari generali, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.Perugia all'inizio di marzo è stata teatro di un "dramma del lavoro", hanno sottolineato i sindacati motivando la scelta della città umbra: due impiegate della Regione sono state uccise da un imprenditore, che poi si è suicidato. La vicenda "è diventata un simbolo della necessità di restituire centralità al lavoro. Per queste ragioni la festa del lavoro si celebrerà a Perugia", hanno spiegato Cgil, Cisl e Uil."Perugia è una delle città simbolo del disastro italiano, della disperazione del lavoro", ha affermato Bonanni. È stato "il luogo di un efferato omicidio di due lavoratrici", ha detto Camusso, insistendo sulla necessità di rimettere al centro il "tema del lavoro e la difesa del lavoro". Nella "tragedia di Perugia due lavoratrici sono rimaste vittime di una esasperazione fondata ma - ha sottolineato Angeletti - il vero problema è che questa esasperazione ha colpito due persone che lavoravano e che non avevano alcuna responsabilità". Quindi questa scelta va nel senso di dare "un segno di vicinanza alle persone ed alle famiglie e di un clima sociale così degradato di cui forse non abbiamo esempi nella decennale storia repubblicana. Persone che non c'entrano nulla rischiano di essere vittime", ha concluso il leader della Uil.E come consuetudine nel pomeriggio si svolgerà a Roma, il tanto atteso Concertone a Piazza San Giovanni.  Speciale "Il Concerto del Primo Maggio" da Conquiste del lavoro (pdf)  
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16/04/2013 Preparare i nuovi cittadini. Responsabilità, impegno sociale e fede cristiana
Vita sociale e fede cristiana sono dimensioni inscindibili, che non possono non camminare insieme.  Tornano alla memoria le parole del filosofo Italo Mancini e quella che lui definiva la sua “ricerca insonne”, volta a coniugare una “doppia fedeltà”. Fedeltà alla signoria di Dio e fedeltà al mondo della vita. A conferma che è possibile e reale un fare di Dio che si accompagni al fare dell’uomo. Si può dire che sia stato questo il pensiero sotto traccia che ha percorso i due giorni del convegno organizzato dall’ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei. Appuntamento dedicato alla formazione socio-politica e rivolto ai responsabili diocesani della Pastorale Sociale, svoltosi a Roma il 5 e 6 aprile scorsi. Si è riaffermato come il magistero della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC) debba essere parte integrante nella vita di ogni cristiano. Un insegnamento che consente di dare visibilità alla nostra fede e che ci chiama a segni tangibili e testimonianze nella comunità in cui viviamo. Impossibile, allora, dirci davvero credenti se non avvertiamo le molteplici responsabilità a cui il tempo presente ci sollecita, insieme alla preoccupazione e alla premura per le difficoltà del nostro prossimo. Sofferenze mai così acute, come in questo momento. Evangelizzare significa esattamente questo. In questa prospettiva va collocato l’impegno sociale. C’è per questo un nesso forte tra la “vita nel tempo” e la vita eterna. Una sorta di rispecchiamento, non enigmatico, tra la vita terrena e la prospettiva della salvezza. Quella che viviamo è una crisi multidimensionale. Stefano Zamagni l’ha definita “entropica” per significare il dis-ordine e il dis-orientamento che la distingue dalle crisi cicliche. Una crisi quindi non solo economica, non solo politica, ma soprattutto sociale. Potremmo dire antropologica, esistenziale. Tuttavia non dobbiamo perderci d’animo, neanche in questo momento di grandi difficoltà, in qui sembra di aver toccato il fondo. In cui persone e famiglie vivono la precarietà e l’affanno. Anzi, è proprio in questi momenti che si deve rafforzare la speranza e il nostro impegno deve diventare più tenace. In questi frangenti ci è un po’ di conforto e ci aiuta distinguere tra la tragicità degli eventi presenti e lo scorrere lento della storia, nelle sue ripetibili strutture di lunga durata. Ci sostiene anche la consapevolezza che tempi migliori saranno possibili, se sapremo costruirli. “Vivete bene e muterete i tempi” (Sant’Agostino.) Sono illuminanti in questo senso le parole di Benedetto XVI in occasione della giornata per l’Università Cattolica: “……compito della Chiesa è raggiungere l’uomo là dove vive, studia, lavora, soffre, si ristora; aiutarlo a scoprire la fecondità del Vangelo per la sua esistenza quotidiana, personale e sociale. Il Vangelo, infatti, è in grado di illuminare e orientare la soluzione di questioni vitali per il futuro dell’umanità”. Nel corso dei due giorni di confronto, soprattutto nei lavori di gruppo, è stata anche messa in luce la necessità di un maggiore rapporto tra le varie realtà che animano la vita ecclesiale locale. Un’occasione importante è ancora una volta offerta dalla formazione, se progettata e realizzata in comune. Le chiese locali sono ricche di intelligenze e di talenti, che possono dare una spinta forte all’impegno civile, in un momento di così grave e generale disorientamento morale. Ci sembra bello concludere, infine, questa breve nota, con le parole della Divini Redemptoris, di Pio XI: “La carità non sarà mai una vera carità se non terrà sempre conto della giustizia. Una carità che privi l’operaio del salario a cui ha stretto diritto, non è carità, ma un vano nome e una vana speranza di carità”. Gianluigi Storti.
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15/04/2013 Cgil, Cisl, Uil manifestano a Roma. Subito più risorse!
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11/04/2013 Bonanni a Pesaro: ridurre le tasse e la spesa pubblica
Tenere viva la speranza. E' l'invito del Segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, intervenuto ai lavori dell'11° Congresso della Cisl Marche. «Il clima nel paese è diventato pesante, e i tragici fatti di cronaca di Civitanova Marche dimostrano che sta crescendo un forte disagio sociale». Per questo Bonanni chiede che si formi subito un nuovo Governo. «Questa situazione di stallo è molto pericolosa. Non possiamo aspettare i comodi dei partiti. Serve un nuovo esecutivo per rassicurare mercati e imprese e per far uscire il paese da  una situazione insostenibile ed imbarazzante». La Cisl chiede la riduzione delle tasse per ridare potere d'acquisto alle famiglie e per far ripartire l'economia, insieme ad azioni per ridurre la spesa pubblica, a partire da quella per le istituzioni. Eliminare le Provincie, razionalizzare le Regioni ed accorpare i Comuni riorganizzando anche le aziende municipalizzate. Queste sono alcune delle proposte che Bonanni lancia dal palco del Baia Flaminia di Pesaro. Sui debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese il leader della Cisl è chiaro. «Vanno pagati, certo, ma vanno anche analizzate le ragioni per le quali gli enti pubblici acquistano dai privati beni e servizi che servono nemmeno nel 10% dei casi e contro i pareri della Consip (l'Ente di consulenza del Ministero delle Finanze)». A chi sostiene il superamento del modello Marche Bonanni risponde parlando di un sistema che tiene ancora il passo e che contribuisce  ad alimentare le esportazioni a livello nazionale. «Ma le piccole e medie imprese marchigiane, che tanto benessere hanno creato nei decenni scorsi, vanno ripensate. Bisogna rivedere i fattori di sviluppo e riconvertire le produzioni affinché le aziende si specializzino e aggrediscano i mercati». Per questo, secondo il Segretario generale della Cisl, servirebbero in primo luogo infrastrutture funzionanti. «Invece su questo il nostro paese è fermo da 20 anni e nessuno ragiona più su temi come quello dei trasporti, fondamentale in una Regione come le Marche, priva di una vera autostrada». Per uscire dalla crisi non serve il populismo. E' necessario invece il confronto con le forze sociali, che propongono soluzioni semplici ed efficaci. «Soprattutto però - conclude Bonanni - non dobbiamo lasciarci vincere dallo scoraggiamento. Dobbiamo tenere viva la speranza».  
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11/04/2013 Mastrovincenzo rieletto al vertice della Cisl Marche
Stefano Mastrovincenzo è stato confermato Segretario generale della Cisl Marche. Lo ha deciso il nuovo Consiglio generale eletto al termine dei lavori dell'11° Congresso regionale. Mastrovincenzo, eletto all'unanimità, guiderà una Segreteria composta da Mariella Tonti, anch'essa riconfermata, e dagli ex Segretari della Cisl di Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno - Fermo, rispettivamente Sauro Rossi, Marco Ferracuti e Alfonso Cifani. La nuova Segreteria sarà impegnata per i prossimi  quattro anni sulle politiche  di sviluppo, del  lavoro e del welfare  regionali.  Il Congresso ha approvato in via definitiva anche la  riorganizzazione della Cisl Marche, che prevede una razionalizzazione dei livelli politici e amministrativi, un maggior radicamento nel territorio ed una più efficace presenza nei luoghi di lavoro a sostegno delegati sindacali.
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11/04/2013 Sguardi sulla donna, una giornata particolare
E’ domenica. Forse la prima domenica di bel tempo, o quasi, di questo bizzarro inizio di primavera. Noi, Anteas servizi Marche e Coordinamento femminile regionale dei pensionati Cisl, abbiamo organizzato un incontro “Sguardi sulla donna”. Proprio in questo giorno! Questo il pensiero che ci veniva in mente, mentre da giorni preparavamo l’evento. E poi saranno presenti il nostro Presidente nazionale Arnaldo Chianese e il Segretario Generale dei pensionati Cisl Marche Mario Canale. Come andrà? …….. Ed allora ecco il risultato. Nella meravigliosa cornice dell’Abbadia di Fiastra (Abbazia cistercense del 1142), con i suoi 800 ettari di prati e boschi, con la sua struttura severa e accogliente, gli oltre 200 soci dell'Anteas e le componenti il del Coordinamento femminile hanno vissuto una domenica particolare. La giornata, organizzata per festeggiare le donne, si è dipanata in modo scorrevole e brioso. Un duetto tra Rosanna Appignanesi, Vice Presidente Anteas regionale e Lorenza Mancini, Responsabile del Coordinamento femminile regionale Fnp, che hanno introdotto i lavori. La sapiente regia di Carmen Carotenuto, operatrice della Fnp di Ancona. La visione e poi il dibattito su alcuni spezzoni dei film “Lanterne Rosse”, “We Want” e “Una giornata particolare”. Fabio Sandroni e Nadia Ciambrignoni del Cinecircolo Giovanile Socioculturale (CGS)  hanno toccato le corde più sensibili mettendo a fuoco i vari aspetti della donna vista anche dalla cinematografia in rapporto con la società, la famiglia, il lavoro ed il sindacato. Poi, ancora presi dalle scene cinematografiche e dal dibattito, l’attrice marchigiana Isabella Carloni ha presentato un suo lavoro teatrale sulla maga Circe, ammaliando, è proprio il caso di dirlo, tutto il pubblico e tenendolo inchiodato alla sedia fino alla conclusione. Nella mattinata i saluti di Mario Canale, Segretario Generale dei pensionati Cisl delle Marche, di Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl Macerata, in rappresentanza della Cisl regionale, e della Dott.ssa Formica Brunetta, Coordinatrice dell' Ambito Territoriale 15. A conclusione della mattinata il Presidente Anteas Nazionale Arnaldo Chianese ha tratteggiato con vigore il nuovo volto dell’ Anteas e della mission che ci deve guidare nella nostra attività di volontariato. Nel pomeriggio, dopo una visita guidata alle bellezze dell’Abbadia, la Santa Messa celebrata da un giovane sacerdote salesiano, ha concluso questa bella giornata … particolare. Roberto Battistini - Presidente Anteas Servizi Marche
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06/04/2013 CONGRESSO FLAEI-CISL MARCHE, 5 aprile 2013, Portonovo
Risparmio energetico, sostenibilità ambientale e diversificazione nel mix delle fonti produttive quali priorità del settore elettrico. E’ partita da qui la relazione della Segreteria della Flaei Cisl Marche, che al Congresso del 5 aprile 2013 ha eletto Marco Gentili a Segretario Generale regionale di Categoria. La lacuna più grande del settore è ancora da colmare: l’elaborazione di un piano strategico energetico nazionale che, attraverso un adeguato efficientamento energetico, sarebbe in grado si sviluppare - secondo stime attendibili - investimenti importanti per 50-60 miliardi di euro dei quali circa un 30% derivanti da sostegno pubblico. Ma le reti energetiche sono oramai ad uno stato di abbandono e i processi di liberalizzazioni sono tutti da rivedere. Un declino, quello dell’industria elettrica italiana, da fermare con provvedimenti strutturali mixando al meglio le fonti primarie di produzione. Non aiuta un dibattito, anche nelle Marche, fatto di posizioni localistiche e poco lucide nel trattare con compiutezza questioni difficili come quella del nucleare e dei rigassificatori. L’attenzione è poi stata messa sulle vicende delle realtà aziendali marchigiane, a partire dalle “multi utility” che vengono ancora spremute come limoni come se la loro capacità di fornire finanza ai Comuni capifila fosse infinita. Poi uno sguardo sulle prospettive interne alla Flaei, con particolare attenzione alle ipotesi di accorpamento nel prossimo quadriennio con Fit e Fistel. Inoltre la relazione ha fatto il punto sugli strumenti di partecipazione all’impresa, quali il fondo Adige e quelli di previdenza complementare , quali i Fondi FIPREM, FOPEN e PEGASO, sottolineandone una certa difficoltà a tutt’oggi nel decollare. Anche sul versante associazionistico è necessario un ripensamento degli assetti e strategie organizzative dell’esperienza Arca. Molta strada da fare, ma la fiducia sta nel potenziale di rappresentatività che già oggi ci consegna una Flaei Marche in grado di raggiungere il 50% dei lavoratori nelle aziende presidiate.
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06/04/2013 CONGRESSO CISL UNIVERSITÀ MARCHE, 5 aprile 2013 – Ancona
Il III Congresso regionale della Cisl Università Marche, tenutosi ad Ancona lo scorso 5 aprile, si è aperto con la relazione del Segretario Generale uscente Ugo Sabbatini che, al termine del suo ultimo mandato, ha ricordato con passione e affetto gli anni di militanza nel sindacato, fatti di lavoro, esperienze, confronti e talvolta scontri e, soprattutto, spirito di servizio. È in questa memoria che Sabbatini ha scelto di affidare agli amici e ai colleghi più giovani il mandato incarnato dalle parole di don Milani: “Ho imparato che il problema degli altri è anche il mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l’avarizia” (Da Lettere a una professoressa). Nella relazione trova spazio anche il ritratto del sindacalista mirabilmente tracciato dal cardinal Martini: “Colui che si mette in leale rapporto con gli altri, responsabile dei diritti umani, capace di reggere l’utopia e di contagiare anche coloro con cui opera agli stessi suoi entusiasmi. Sa essere presente e sa motivare le scelte, conosce il più possibile il lavoro di ciascuno e perciò è competente, cerca di capire e guarda all’essenziale”. I temi posti all’attenzione del dibattito congressuale sono quelli della crisi, della complessità e dell’incertezza dell’attuale situazione politica del Paese, delle potenzialità e, al contempo, delle difficoltà della contrattazione nazionale e decentrata. Il segretario ha ricostruito con attenzione la situazione dell’Università nel nostro territorio: “anziché parlare di ateneo unico”, ha sostenuto Sabbatini, “sarebbe meglio che ci interrogassimo su come mettere a sistema questi numeri, per valorizzare e dare il giusto rilievo alla principale infrastruttura immateriale della nostra regione, anche alla luce del contributo che questa può dare in questo difficile momento di crisi. In poche parole si dovrebbe parlare, in prospettiva, di «Sistema universitario marchigiano" che è qualcosa di diverso dall'ateneo unico». Guardare al "sistema", nella sua complessità e alle sue prospettive, significa creare sinergie, collaborazioni, reti tra gli atenei, superandone la tradizionale competizione solo mercantile”. Secondo Sabbattini “occorre aprire rapidamente un confronto che coinvolga le Università, le parti sociali, gli Enti locali. In questo contesto la Regione può e deve svolgere un ruolo centrale, propulsivo, di coordinamento e di regia”. I delegati al Congresso hanno infine eletto David Violet come nuovo Segretario Generale della categoria.
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06/04/2013 Risorse cassa integrazione in deroga. Sindacati e Regione preoccupati
 PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE MARCHE DOPO L'INCONTRO DI VENERDI' 5 APRILE 2013 TRA REGIONE MARCHE e CGIL-CISL-UIL MARCHE.
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05/04/2013 Sanità, continua la mobilitazione del sindacato
Sanità, continua la mobilitazione dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil Marche hanno deciso di avviare nei prossimi giorni una serie di assemblee pubbliche nei tredici Distretti sanitari della Regione, per illustrare le valutazioni e le proposte dei sindacati sui provvedimenti in atto.Dopo la manifestazione del 25 marzo, dunque, le organizzazioni sindacali proseguono nelle iniziative di protesta contro la riorganizzazione del settore. Una protesta che si lega a vari motivi. Anzitutto, la questione del personale a proposito del quale Cgil, Cisl e Uil ribadiscono la necessità di difendere i livelli occupazionali diretti e indiretti nonché l’esigenza di tutelare le condizioni di lavoro degli operatori.In secondo luogo, si pone l’accento sulla mancanza di programmazione e di raccordo tra i tagli e i nuovi investimenti; quindi, la carenza di servizi territoriali come l’assistenza domiciliare agli anziani e la diffusione delle Case della salute.Per Cgil, Cisl e Uil occorre piuttosto tagliare i doppioni, gli sprechi e i privilegi ancora esistenti nella sanità e investire sui servizi ai cittadini.
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04/04/2013 Sciopero alla Cargill
Domani 5 Aprile, alla CARGILL (ex Raggio di Sole) di Jesi i lavoratori scioperano per l'intera giornata contro la decisione di chiudere i  siti di Jesi e Termoli e di aprire la procedura di mobilità per 65 persone, compresi tutti i dipendenti dello stabilimento di Jesi.I lavoratori scendono in sciopero contro la multinazionale americana, che fornisce prodotti e servizi alimentari, la quale non intende ricorrere agli ammortizzatori sociali ma parla solo di chiusura. La Cargill ha acquistato un anno e mezzo dalla Raggio di Sole lo stabilimento di Jesi oltre ad altri quattro siti a livello nazionale. Da mesi ha iniziato un operazione di chiusura e ridimensionamento dei vari siti. Tutti i dipendenti domani saranno fuori dei cancelli per la seconda volta in un mese per scongiurare questa drammatica soluzione. Sono 16 i dipendenti dello stabilimento di Jesi ai quali vanno sommati altri 20 lavoratori che ruotano fra autisti e imprese di carico e scarico. Il presidio davanti allo stabilimento jesino inizierà alle ore 8,30 per terminare alle ore 11,30.
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03/04/2013 Mario Canale riconfermato alla guida del sindacato pensionati Cisl delle Marche
Oggi ad Ancona riconfermato segretario generale della Fnp Cisl Marche,Mario Canale, con voto unanime del nuovo consiglio generale designato nel congresso regionale del 19-20 marzo scorsi. Recanatese, classe 47 , proveniente dal pubblico impiego, è stato segretario generale della Cisl di Macerata, dal 2009 al 2011 in segreteria della Cisl regionale con Stefano Mastrovincenzo , per poi passare alla guida del sindacato regionale dei pensionati della Cisl. Insieme a Canale è stata riconfermata la segreteria regionale della Fnp: Patrizia De Paolis di Falconara, Giovanni Serpilli di Recanati e Umberto de Simoni di Pesaro. A completare la rappresentatività di tutto il territorio regionale è stato eletto Giulio Grazioli di San Benedetto del Tronto, segretario uscente della Fnp di Ascoli Fermo . Un gruppo dirigente, a capo del sindacato dei pensionati della Cisl marchigiana, che tra le priorità, pone al centro la volontà di contrastare lo smantellamento del sistema pubblico di protezione sociale con particolare attenzione al mantenimento dei servizi sociali e sanitari dedicati agli anziani e ai non autosufficienti, rafforzando il confronto con la Regione Marche; oltre a sostenere le politiche per il sostegno ai redditi dei pensionati e delle fasce più povere della società e per un’ equità fiscale e una revisione della spesa pubblica che liberi risorse a salvaguardia dei servizi al cittadino.
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03/04/2013 Nuovi laboratori dell'Anteas
Nell'ambito del Progetto "Mano a mano esploriamo il mondo che ci circonda" promosso dall'Anteas, ottima è la risposta dei partecipanti al I° corso di formazione gratuito "La cucina della nonna" in fatto di "Gusto, Tradizione e salute", nella quale si riscoprono i sapori di un tempo.Il corso approfondisce i seguenti argomenti:- la qualità degli ingredienti.- c'è un tempo per ogni cosa - frutta e verdura di stagione.- saper leggere le etichette dei prodotti in commercio.- la provenienza e la freschezza.La sede di realizzazione è a Monticelli (AP) - Largo delle Ginestre n. 3.
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03/04/2013 Segni di futuro, la Cisl verso il Congresso
Niente ricette, perché quello che verrà sarà il tempo dell’incertezza e dell’instabilità. “Dobbiamo farcene carico”. Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche, sfrutta il bivio della scadenza naturale del suo mandato per ridisegnare scenari, ricomporre tasselli impazziti per crisi. “Essere a un passo dalla ripresa, uscire dall’emergenza sono formule superate dai tempi”.Da guida sindacale di 159.840 marchigiani preferisce ristabilire i perimetri socio-economici piuttosto che tracciare bilanci personali. “Nulla sarà più come prima perché la realtà affrontata in questi anni - e qui cita il rapporto annuale del Censis - è stata caratterizzata da fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata intellettuale e politica”. E da quel “nostra” non esclude alcuno: istituzioni, banche, partiti, sindacati. “Processo non padroneggiabile”, lo definisce senza indugi.“L’eccesso di semplificazione e il ridurre tutto a slogan fa sfuggire il senso della realtà”. Sanità, imprese che falliscono, occupazione in picchiata, disoccupazione alle stelle, il segretario non cede alla dichiarazione a caldo. Inutile tentare di strappargli un commento sulla battuta in controtendenza - la lapidaria “si può anche morire di innovazione e internazionalizzazione-” di uno degli ultimi caduti sul campo, Federico Vitali, patron della Faam, leader mondiale delle batterie elettriche. “Ogni caso è a sé, bisogna sapere, conoscere, studiare”, apre e chiude.Niente ricette, Mastrovincenzo preferisce incidere “segni di futuro”, sottotitolo dell’XI congresso regionale che il 9 e 10 aprile avrà Pesaro per sfondo. “Si deve restare agganciati all’Europa, le Marche hanno bisogno dei fondi strutturali”. Non lascia tempo al tempo: “E’ il momento di rinegoziare le risorse per il 2014-2020 e valorizzare i corridoi infrastrutturali europei. Ma temo gli effetti di questo sentimento antieuropeista: è una rabbia comprensibile quella contro il rigore che ci viene imposto, ma dobbiamo stare attenti che non si traduca in un serio rifiuto”.La prende da lontano, il segretario, poi torna a convergere al centro, al centro del sistema Paese. “Non possiamo pensare di sbloccare questo drammatico stallo da soli, chiusi in noi stessi. Le Marche hanno bisogno dell’Italia e viceversa”. Insieme e sottoinsieme con la politica, l’ennesima emergenza, lì a fare da cassa comune. “L’istanza di rinnovamento va considerata, c’è grande disagio sociale in giro”. Non fa la morale, invita piuttosto a prendere coscienza. “La crescita è ferma da anni, aumentano le disuguaglianze con ampie fasce di popolazione a rischio impoverimento”. Ennesima sfaccettatura di quei “fenomeni enormi, fuori dalla nostra portata”. E allora “serve responsabilità, il Paese non può stare fermo altri mesi”. Cifre alla mano, dà il peso specifico dell’urgenza: cassa integrazione ordinaria a + 76,6%,  nel 2012, la straordinaria su del 42,2% e quella in deroga del 38,09%. Con un tasso di disoccupazione medio che si arrampica fino al 9,1%. Si appella alla logica, prevede e avverte: “Rigore, ma mai più senza equità”. Dipana il concetto: “Da un lato c’è il senso di responsabilità nella gestione delle risorse, che deve pervadere la vita pubblica; dall’altro bisogna convincersi che se l’equità viene dopo, il rigore si traduce in tagli e sacrifici per le fasce di popolazione più deboli”. Guai a dire ricette, meglio inanellare priorità: “Gli enti locali vanno razionalizzati. È sufficiente ricordare che in tutta la regione ci sono almeno otto società partecipate che gestiscono i rifiuti: è solo un esempio”. Il segretario allarga lo spettro d’azione ad acqua, trasporti, università. "Il concetto è sempre lo stesso - fa quadrare il teorema - meno dispersione di risorse, meno consigli d'amministrazione, sintesi di spese, tariffe più basse". Per tutti. "Vale l'idea delle multiutility, dei servizi integrati: migliora l'offerta, si contengono i costi". Per tutti, fino ad arrivare ai Comuni che Mastrovincenzo vorrebbe convertire nelle più "risparmiose" unioni. "Anche in questo caso, piccolo non è più bello". Sanità inclusa? "Nel progetto della Regione manca una chiara pianificazione economica accanto alle scelte riorganizzative, non ci sono azioni per contenere la mobilità passiva; a fronte della riduzione dell’offerta ospedaliera mancano previsioni di rafforzamento dei servizi territoriali, dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e dell’emergenza-urgenza, c’è in vista un altro inaccettabile taglio al personale sanitario; non ci siamo!“. Al risanamento pubblico, il segretario, fa corrispondere la corresponsabilità e l'Europa non fa più paura, ma esempio: "Prendiamo a modello la Germania dove il costo dell'occupazione è più elevato del nostro ma dove i lavoratori sono coinvolti - non solo come forza lavoro – nella partecipazione alle logiche produttive". Un appello che Mastrovincenzo innanzitutto rivolge a se stesso e alla sua struttura sindacale al motto di: riorganizziamoci. "Perché - è la convinzione - è buona regola applicare a sé quello che si propone agli altri". Traduce gli intenti: "Bisogna lavorare in rete, favorire ricerca e innovazione, associarsi su una massa critica più ampia". I primi "segni di futuro" li incide nella casa comune, la Cisl: "Stiamo razionalizzando le risorse economiche che derivano dal tesseramento, migliorando l'utilizzo delle persone, riducendo al minimo la burocrazia interna, rafforzando la presenza nei luoghi di lavoro". Dà la cifra del cambiamento: "Eravamo quattro strutture provinciali, con quattro società distinte per la consulenza fiscale: ora ce n'è una sola". Supera gli steccati di un tempo: "Ci siamo ridisegnati in 13 aree sindacali - tante quanti i distretti sanitari e i centri per l'impiego - per aderire davvero al territorio". E farsene carico. 
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28/03/2013 CONGRESSO CISL MEDICI MARCHE, 27 marzo 2013, Ancona
Il Congresso Regionale della Cisl Medici, riunitosi ad Ancona il 27 marzo 2013 presso la sede della Cisl Marche, ha eletto il Segretario Generale Massimo Boemi.
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28/03/2013 CONGRESSO UGC CISL MARCHE, 27 marzo 2013 – San Marcello
Il 27 marzo i produttori marchigiani e gli agricoltori iscritti alla CISL si sono riuniti a congresso. La relazione del presidente Giancarlo Gorini, dopo aver evidenziato le difficoltà e la crisi di valori in cui versa l’Occidente, ed in particolare l’Italia, ha rilanciato il ruolo dei coltivatori italiani, “ custodi di un bene irripetibile che è il territorio, un bene prezioso consegnato dai nostri antenati e che è nostro dovere consegnare alle generazioni future nelle migliori condizioni possibili”. Gorini ha stigmatizzato come la crisi di valori ed il ruolo della Finanza Internazionale abbia impattato pesantemente sulle attività degli agricoltori italiani ed europei, “ determinando incertezza e volatilità dei prezzi” ed aumentando gli squilibri tra le aree del mondo. “Tempi difficili” quelli che stiamo vivendo e in cui si registra un ritorno dei giovani “alla terra”: un fenomeno ristretto che coinvolge per lo più giovani o adulti che hanno perso il lavoro e comunque limitato ad attività agricole indirizzate per lo più verso l’autoconsumo e non verso l’attività imprenditoriale, resa del resto difficilmente accessibile dalle restrizioni ai finanziamenti e dall’eccessivo carico di burocrazia. Gorini ha altresì sottolineato l’insensatezza della tendenza a valutare i nostri sistemi produttivi agricoli unicamente in base alla loro capacità di essere competitivi sul mercato globale: si tratta di un errore di valutazione che rischia di mettere a repentaglio quel sistema di diritti d’impresa, di lavoro e di sicurezza alimentare, di salvaguardia delle risorse naturali ed ambientali che abbiamo costruito nel tempo e che, se abbandoneremo la nostra agricoltura a sé stessa, rischiamo di perdere per sempre. “L’alternativa”, ha concluso il Segretario, “è far comprendere ai cittadini-consumatori italiani che debbono acquistare prodotti provenienti dai nostri campi e dai nostri allevamenti, perché più buoni e più sicuri, anche se costano di più”. Si tratta di una sfida non facile: “la crisi economica che stiamo attraversando oltre a restringere i consumi alimentari, spinge inesorabilmente una grossa fascia di consumatori a comprare prodotti al prezzo più basso a prescindere da altre valutazioni.” I delegati al congresso UGC hanno poi condiviso ed apprezzato l’intervento del Segretario Regionale Antonio Angelini che ha spiegato le ragioni che stanno alla base della regionalizzazione decisa dalla CISL delle Marche che impegnerà, come soggetto protagonista del processo organizzativo anche l’unione generale coltivatori. Il Congresso ha infine confermato Giancarlo Gorini alla guida della UGC Marche per il prossimo quadriennio.
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28/03/2013 CONGRESSO FEMCA CISL MARCHE, 27 Marzo 2013 – Recanati
Il terzo congresso regionale della FEMCA, la categoria che organizza i lavoratori dell’ Energia, della Moda, e del Chimico Gomma Plastica, si è tenuto venerdì 27 marzo 2013. Significativa la partecipazione dei delegati di una grande federazione che può contare su oltre 6.000 iscritti, molto rappresentativa della realtà produttiva della nostra regione: dalle piccole aziende dell’abbigliamento, della gomma, del calzaturiero, alle grandi aziende tra le più significative delle Marche (tra le quali Api, Angelini, Ancon, Lardini, Guzzini, Tod’s, Pfizer, Saipem). Dopo il saluto dell’ ISCOS i lavori sono stati aperti dalla relazione del Segretario Regionale Bartolomeo Schibeci, che ha sottolineato fortemente i tratti della crisi: “ il sistema produttivo manifatturiero è in profonda recessione”, servono “misure per sostenere il reddito e risorse economiche per rilanciare le infrastrutture, i settori strategici dell’energia, comprese le rinnovabili, il sistema delle formazione, della ricerca e dell’istruzione”. Schibeci prosegue evidenziando che “ dalle grandi crisi economiche si può uscire con grande coesione sociale e per questo , proprio oggi, c’è sempre più bisogno di Sindacato: in questi tempi di crisi una parte consistente della Femca si è spesa nella difesa dei livelli occupazionali e dei potenziali esuberi “ Sui singoli comparti, oltre quanto espresso nella relazione del Segretario Regionale, sono state prodotte delle schede che ne tracciano criticità e traiettorie di sviluppo : il tessile abbigliamento nelle Marche rispecchia l’andamento del settore a livello nazionale con perdita di posti di lavoro e continuo riposizionamento delle aziende sui mercati; il calzaturiero “tiene” sul versante produttivo ed occupazionale; il chimico farmaceutico gode ancora di una discreta salute sul versante occupazionale soprattutto sui profili professionali più elevati; la gomma plastica è in crisi soprattutto nelle filiere legate all’elettrodomestico ed all’elettronico. Il segretario Schibeci ha poi evidenziato come proprio grazie al ruolo ed alla iniziativa della CISL , che ha fatto da argine al massimalismo della CGIL, siano state possibili alcune significative riforme: da quella del modello contrattuale all’ accordo sulla produttività. L’ultima parte della relazione si è poi soffermata sull’analisi delle condizioni organizzative della categoria nelle Marche che, nonostante la crisi ed il cambio dei 2/3 del gruppo dirigente, ha tenuto sul piano del tesseramento. La conclusione è uno sguardo proiettato al futuro e, quindi, coerentemente con quanto deciso dalla Cisl, sulla regionalizzazione della Federazione e più in prospettiva, sull’unificazione con la FIM. Si è avviato quindi il dibattito dal quale è emerso tutto il vissuto di preoccupazione e di incertezza che serpeggia nelle fabbriche: le tutele per i lavoratori precari e per quelli che verranno messi fuori dal ciclo produttivo, le scarse risorse per gli ammortizzatori sociali, il vuoto politico che rischia di far precipitare il paese nel baratro, lo spettro della delocalizzazione, il bisogno di infrastrutture e di servizi alle imprese, di una politica industriale degna di tale nome, la lotta all’evasione fiscale. E’ stata poi la volta del Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo che nel suo intervento invita tutti ad “alzare lo sguardo e ad allargare gli orizzonti: riuscire a costruire un ruolo diverso dell’Europa può rappresentare valore aggiunto importante per innescare processi positivi per rimettersi in movimento”. Le conclusioni del dibattito sono state affidate al Segretario Generale della FEMCA Nazionale Sergio Gigli, il quale, dando appuntamento ai delegati che parteciperanno al congresso nazionale della federazione, ha anticipato che “ in quella sede saranno presenti Squinzi, presidente di Confindustria e Bonanni segretario generale della CISL i quali saranno invitati a trovare il coraggio per spingersi oltre sul modello partecipativo in maniera che il decisore politico non possa non tenerne conto”. Il congresso ha poi proceduto alla elezione dei delegati ai congressi delle istanze superiori ed ha eletto la Segreteria Regionale confermando Segretario generale Schibeci Bartolomeo.
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27/03/2013 CONGRESSO FISASCAT CISL MARCHE, 26 marzo 2013 – Portonovo
“Coltivare il passato, innovare il presente, ricostruire il futuro”, questa l’idea di fondo del Congresso regionale della Fisascat Cisl Marche sviluppata nella ricca relazione della Segretaria Generale Selena Soleggiati, riconfermata alla guida della federazione per il prossimo quadriennio. L’azione sul presente descritta dalla Soleggiati integra un progetto di crescita capace di costruire un nuovo sviluppo centrato sulle capacità delle persone quale principale ricchezza del Paese. Puntare sulle capacità per “liberare le forze positive e dinamiche lasciate per troppo tempo imbrigliate” significa allora innanzitutto investire sui giovani, aumentare la partecipazione delle donne e superare gli stereotipi sull’immigrazione che ci impediscono di coglierla come ricchezza. Per cogliere la sfida dell’innovazione del presente, ha proseguito la Segretaria Generale, “il sindacato ancora più di ieri dovrà assumere il ruolo di stimolare riforme ed interventi”, ripartendo innanzitutto dalla riforma del mercato del lavoro e dai “necessari interventi di modifica alla Legge Fornero”. La complessità dei tempi che viviamo e l’egida del capitalismo finanziario richiedono oggi più che mai un sindacato capace di superare modelli di azione antagonisti. In questo senso la Cisl, ha evidenziato la Soleggiati, ha confermato ancora una volta di essere il sindacato “nuovo”, elaborando una propria lettura della crisi e formulando specifiche proposte in materia di politiche del lavoro, politica fiscale e welfare. Un sindacato “nuovo”, che ha voluto impegnarsi nella sfida della riorganizzazione, riducendo le strutture sia orizzontali che categoriali, per rendere efficace la propria azione nelle nuove condizioni economiche e sociali e per ottimizzare l’impiego delle risorse finanziarie ed umane. Nella scelta di inserire la propria attività in un progetto più ampio che attraversi tutti i settori dell’economia del Paese e che il livello confederale è chiamato ad esprimere, Selena Soleggiati ha tratteggiato con competenza e passione le priorità della Fisascat nei diversi e variegati comparti in cui svolge il proprio ruolo di rappresentanza per i suoi 7.583 iscritti. Il settore del commercio vive oggi una situazione di difficoltà, derivante dallo strutturale calo dei consumi, che non trova alcuna soluzione nella liberalizzazione degli orari di apertura de i negozi: le aperture domenicali, infatti, non hanno ad oggi prodotto né reali incrementi dei fatturati, né maggiore occupazione, né aumenti retributivi visto che le grandi aziende hanno provveduto a coprire i presidi festivi con la forza lavoro già esistente. In questa prospettiva la Segretaria Generale ha descritto come un “dovere morale” l’impegno di tutta la Fisascat nell’iniziativa “Libera la domenica” volta alla presentazione di una proposta di legge popolare che corregga la liberalizzazione selvaggia delle aperture domenicali. I contraccolpi della crisi si sono fatti sentire anche nel turismo con un calo dell’occupazione specie nel settore alberghiero e in quello della stagionalità. Si tratta di una situazione che interroga sia le istituzioni regionali, che la Soleggiati ha richiamato al compito non solo di promuovere l’attrattività turistica del territorio ma anche di favorire l’occupazione nel settore aprendo un confronto stabile e produttivo con le organizzazioni sindacali e di categoria, che il sindacato, che dovrà individuare nuove forme di tutela di questi lavoratori attraverso la bilateralità e la contrattazione di secondo livello. Bilateralità e contratti integrativi regionali sono stati indicati dalla Segretaria Generale come le strade da percorrere per rispondere alle esigenze di tutela dei lavoratori della vigilanza, della cooperazione socio assistenziale e delle imprese di pulizia. L’esigenza di rafforzare la bilateralità come luogo dove potenziare la previdenza integrativa e le forme di sostegno al reddito è del resto emersa anche nel dibattito congressuale nonché nel video illustrativo dei risultati dell’indagine conoscitiva sulla percezione del ruolo di tutela del sindacato promossa dalla Fisascat Marche tra i propri iscritti e delegati. Un’esigenza raccolta dal Segretario nazionale della Fisascat Pierangelo Raineri, che ha individuato proprio nel welfare integrativo e nel sostegno al reddito i due temi che la Fisascat deve affrontare con assoluta priorità per offrire vere tutele ai lavoratori del settore del terziario. Raineri ha descritto la Fisascat come una categoria complessa che sovraintende a trenta contratti di categoria e che ha visto crescere i propri iscritti grazie ad un’azione contrattuale continua e capillare ma anche grazie alla ferma volontà di rifuggire ogni demagogia. Un sindacato, ha proseguito Raineri, che deve saper essere non auto-conservativo, ma dinamico, capace di trasformarsi e di adeguarsi ai cambiamenti macro e micro che viviamo in questa epoca. Non possiamo allora non vedere come la struttura socio economica del nostro Paese si stia progressivamente trasformando da economia manifatturiera ad economia dei servizi. Il sindacato, secondo Raineri, deve guardare queste trasformazioni, interpretarle e maturare la capacità di rappresentarle, riflettendo, ad esempio, sull’opportunità di pensare per il futuro ad un unico sindacato per il settore dei servizi. I lavori del Congresso sono stati arricchiti da un interessante approfondimento sulle nuove vulnerabilità dell’attuale mercato del lavoro. L’approfondimento si è aperto con un contributo video di Eleonora Voltolina, giornalista direttrice della testata on line “La repubblica degli stagisti”, che ha posto l’accento sulla condizione del lavoro giovanile descrivendolo come un crogiuolo di “vite inutilmente faticose” strette tra precarietà forzate e disuguaglianze e rendite insostenibili. Centrale è nella riflessione della Voltolina la questione delle basse retribuzioni dei lavoratori under 35 che non riconosce le competenze che i giovani apportano al sistema produttivo del Paese e che impedisce loro di rendersi indipendenti dalle famiglie di origine. Un’Italia, quindi, che non somiglia ai suoi giovani, ma che i suoi giovani, ha proseguito la Voltolina, non vogliono abbandonare nella consapevolezza di essere una risorsa insostituibile per il suo rilancio. Ferruccio Pelos, autore del volume “Il mercato senza lavoro”, dialogando con una platea di delegati attenta e partecipe, ha poi affrontato i temi irrisolti del mercato italiano del lavoro, a partire dal persistente dualismo tra tutelati e non tutelati derivante dal fatto che per ogni lavoratore con un contratto subordinato a tempo indeterminato c’è un lavoratore con un contratto c.d. precario, in un contesto in cui le assunzioni a tempo indeterminato sono ad oggi meno del 20% del totale delle assunzioni. Una precarietà di impiego che riguarda soprattutto, anche se non solo, i giovani e che si trasforma in precarietà di vita, inficiando la possibilità di mettere in campo progettualità di vita e di lavoro. In un mercato del lavoro, ha evidenziato Pelos, che non riusciamo più a leggere ed interpretare con le categorie che eravamo abituati ad utilizzare, anche il sindacato deve innovare il proprio modo di fare rappresentanza e fare contrattazione. Un appello prontamente raccolto dal Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo che ha concluso i lavori del pomeriggio soffermandosi sul carattere inedito della crisi ci troviamo a vivere, che ci sta ponendo davanti un vero e proprio cambiamento epocale e che chiede anche al sindacato di innovarsi e ripensare le proprie modalità di azione. È allora fondamentale secondo Mastrovincenzo che la Cisl continui con tenacia quel difficile lavoro quotidiano con cui in questi anni ha cercato di dare risposte concrete alle tante emergenze della crisi: un lavoro nell’ombra, spesso non raccontato e non compreso, ma attraverso il quale la Cisl ha offerto un presidio costante di contrattazione essenziale per la tutela dei lavoratori.
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26/03/2013 CONGRESSO FELSA CISL MARCHE, 26 marzo 2013 – Ancona
La relazione del Segretario generale Sergio Piermattei, riconfermato alla guida della federazione, ha aperto i lavori del Congresso regionale della Felsa Cisl Marche con un forte richiamo ai valori di sempre della Cisl: l’etica del nuovo umanesimo del lavoro, la ricerca fiduciosa di un nuovo possibile equilibrio tra capitale e lavoro, la volontà di vedere affermato un modello di partecipazione dei lavoratori ai destini dell’impresa, la centralità della contrattazione, della sussidiarietà e della bilateralità. Altrettanto puntuale poi la ricostruzione dell’attento e costante lavoro di risposta alla crisi messa in campo dalla Cisl: “nel quadriennio appena trascorso”, ha affermato il Segretario, “con le devastanti conseguenze della crisi finanziaria sull’economia, dai conti pubblici al sistema produttivo, dall’occupazione alle condizioni sociali, l’azione della Cisl ha evitato gli interventi più radicali attuati in altri paesi europei”. Un’azione ispirata da “un costante esercizio di grande responsabilità, aliena alla strumentalizzazione politica, attenta al confronto fino al conseguimento del risultato possibile”. Un senso di responsabilità quello manifestato dalla Cisl oggi ancora più indispensabile di fronte ad una crisi inedita che ci restituirà una realtà in cui poco o niente sarà come prima. Una crisi in cui “paghiamo oggi l’essere troppo a lungo vissuti al di sopra delle nostre possibilità, la mancanza di investimenti nella ricerca e nello sviluppo, l’assenza di vere politiche industriali e l’alto costo del lavoro a fronte di retribuzioni nette sempre più insufficienti”. Una crisi, ha proseguito Piermattei, che costringe anche il sindacato a rinnovarsi, nella consapevolezza di dover dare nuove risposte ai nuovi lavoratori che vuole rappresentare e di dover trovare nuovi strumenti di tutela visto che “gli strumenti utilizzati sino ad ora e basati sul rapporto di lavoro “a tempo pieno ed indeterminato” sono ormai, spesso, superati dai fatti”. Del resto è proprio sui lavoratori rappresentati da questa federazione che la crisi si è abbattuta con maggiore ferocia provocando la massima precarizzazione dei rapporti di lavoro. In questo quadro, Piermattei ha evidenziato come la rappresentanza del lavoro autonomo sia oggi una “grande sfida” che il sindacato è chiamato ad approcciare in vari modi, soprattutto coordinando l’intervento della FELSA CISL marchigiana all’azione del livello confederale e a tutta la rete dei servizi, in modo da rendere sempre più stretto, efficace e capillare il rapporto con i lavoratori. A tal proposito, il Segretario generale ha evidenziato il ruolo strategico dell’azione formativa sviluppata con lo IAL CISL e con i servizi del SAF il cui potenziamento renderà ancor più competitiva la tutela sindacale dei lavoratori indipendenti ed a partita IVA. Il rinnovo del contratto nazionale per i lavoratori in somministrazione è stato poi indicato come una condizione essenziale per rispondere alle esigenze di tutela dei lavoratori rappresentati dalla Felsa Cisl. I passaggi conclusivi della relazione si sono infine soffermati sul nuovo ruolo che l’attuale crisi della rappresentanza politica consegna al sindacato: laddove la politica appare “non più capace di scaldare la passione civica e sempre più lontana dalla gente”, il Sindacato è chiamato “ sempre più ad un nuovo protagonismo sociale” e a “un lavoro di comunicazione e testimonianza che solleciti la politica verso un’etica di comportamento ed una capacità di visione in grado di risvegliare passioni sociali nei cittadini che si stanno pericolosamente sempre più allontanando da un impegno attivo”.
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26/03/2013 CONGRESSO FIM CISL MARCHE, 25 marzo 2012 – Potenza Picena
“Eppure il vento soffia ancora“ . La giornata del IX Congresso Regionale della FIM, Federazione italiana Metalmeccanici, è stata caratterizzata da pioggia , vento e, nonostante Marzo inoltrato, da temperatura invernale. Come se le avverse condizioni meteo avessero deciso di rappresentare lo stato del settore: dal 2009 pesantissime flessioni dei volumi produttivi e dell’attività commerciale, perdita di occupazione e ammortizzatori sociali alle stelle. Eppure il vento della Fim soffia ancora ed è un vento di speranza; la Fim c’ è e rimane protagonista nel rappresentare il lavoro come dimostra la partecipazione dei tanti delegati a questa giornata; la Fim c’è e cresce; la Fim c’è nonostante le condizioni difficilissimi del settore ed il massimalismo della Fiom. La Fim c’è e, come scrive nella sua relazione il Segretario Regionale Leonardo Bartolucci, riconfermato dai delegati alla guida della Federazione, in questi anni ha avuto il coraggio di fare scelte contrattuali difficili, fatte in nome della responsabilità che le compete e portando risultati alle persone. La Fim c’è, ha continuato Bartolucci, nelle difficili vertenze nazionali e in quelle regionali, dando risposte ai bisogni e provando a costruire la speranza di un futuro, cercando di essere collante di una coesione sociale più che lo scontro fine a se stesso. Una relazione densa di spunti e carica di riflessioni e di progettualità quella di Bartolucci: dalla valorizzazione del secondo livello di contrattazione che impegnerà la Fim e la Cisl ad “ un nuovo protagonismo nei luoghi di lavoro” come via per ricomporre “lo specchio rotto” della” frantumazione degli interessi”. Il senso politico della riorganizzazione della Cisl e, con essa, della Fim è del resto proprio quello di favorire “una maggior presenza nei luoghi di lavoro, rafforzando il protagonismo decisionale e di impegno dei nostri delegati, per poter sindacalizzare anche quelle aziende in cui non siamo presenti.” Nella convinzione che “la partecipazione è vera quando si condividono le responsabilità”, Bartolucci si sofferma sulla necessità di realizzare una nuova architettura organizzativa che riqualifichi i collettivi aziendali composti da delegati ed attivisti, valorizzi a livello territoriale il ruolo dei coordinatori e delle assemblee dei delegati, assegni ruolo e potere decisionale al direttivo regionale e rafforzi ad ogni livello la comunicazione e la formazione. Anche Bartolucci , come il collega Schibeci, guarda al futuro, al dopodomani, alla prospettiva e quindi all’accorpamento con la Femca e sottolinea come questo possa rappresentare un primo passo verso un sindacato dell’industria che si ponga come obiettivo, tra gli altri, anche una semplificazione dei contratti collettivi nazionali. Un progetto di riorganizzazione sottolineato e accolto nei tanti interventi dei delegati al Congresso, che hanno animato un dibattito partecipato e ricco di analisi e di riflessioni, carico di senso e di consapevolezze rispetto alle difficoltà che imprese e lavoro stanno attraversando nel nostro paese e nella nostra regione. Un dibattito arricchito ulteriormente dagli interventi del Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, tutto incentrato sulla importanza di tessere rete tra persone e di essere punti di riferimento, e quello del Segretario Nazionale Alberto Monticco, che ha evidenziato la necessità per il Paese di una politica economica che affronti i problemi del lavoro e che metta in condizione le aziende di recuperare competitività, di interventi strutturali sui costi dell’ energia , di investimenti in infrastrutture, di una pubblica amministrazione più efficiente, di una riforma fiscale che riduca il cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori e delle imprese per favorire la ripresa interna dei consumi e degli investimenti.
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26/03/2013 Sulla sanità la Regione cambi strada
La riforma del Servizio sanitario regionale è insostenibile. Cgil Cisl e Uil Confederali, di Categoria e dei Pensionati, riuniti ieri alla Fiera della pesca di Ancona, protestano contro le decisioni della Regione Marche e non escludono il ricorso ad iniziative "clamorose".I numeri della sanità marchigiana sono impietosi. In tre anni sono 1.200 i lavoratori in meno. Si profila un ulteriore taglio di 450 dipendenti, come effetto della soppressione di 18 unità operative complesse previste dalla Delibera di Giunta regionale n. 1696 del 2013. A queste condizioni, mantenere l'attuale livello dei servizi sarà impossibile.Anche perché gli operatori sono allo stremo. Un dato su tutti: ad oggi sono più di 30.000 le giornate di ferie non godute. Nel frattempo aumenta il bisogno di salute della popolazione. Nelle Marche, Regione con un indice di invecchiamento superiore alla media nazionale, ci sono più di 40.000 non autosufficienti. Persone, per lo più anziane, affette da patologie croniche e degenerative, che richiedono assistenza a domicilio o residenziale.Dal punto di vista della sanità le Marche sono considerate una delle Regioni più virtuose d'Italia. L'equilibrio di bilancio è stato assicurato negli anni risparmiando sul costo del lavoro, a discapito della qualità dei servizi. Entro la fine del 2013 dovranno essere recuperati  ulteriori 188 milioni di € rispetto alla spesa sanitaria del 2011. Sono gli effetti delle manovre finanziarie nazionali - da ultima la spending review - che hanno tagliato 24 miliardi di € dal Fondo Sanitario Nazionale, quando per preservare il livello attuale dei servizi sarebbe stato necessario investire in sanità almeno 1 punto percentuale di Pil, ossia circa 20 miliardi di €.Per Cgil Cisl e Uil l'equilibrio di bilancio non può portare solo alla riduzione del personale e dei posti letto negli ospedali . Serve un disegno complessivo di riorganizzazione che ai tagli affianchi gli investimenti.  In particolari quelli  sulla medicina territoriale, sulla rete socio sanitaria e sul sistema dell'emergenza. Da anni poi non si parla più di prevenzione, investendo nella quale oggi si otterrebbero benefici importanti negli anni a venire.Una riorganizzazione di questa portata necessiterebbe di un confronto serrato con le forze sociali e con le comunità locali.  La Regione Marche invece va avanti in completa solitudine. «Senza democrazia - denunciano Cgil Cisl e Uil - non c'è possibilità di una riforma vera e trasparente, capace di eliminare i privilegi e le rendite di posizione dei tanti baronati salvaguardando i servizi ai cittadini».Non convince neppure la proposta di legge regionale sul sistema integrato dei servizi sociali, che il Consiglio regionale sta discutendo in questi giorni. Mancano  risposte sulla gestione associata dei servizi, sulla partecipazione e sull'integrazione con la sanità. «Una riforma - sostiene il sindacato -  che fa retromarcia rispetto ai passi avanti compiuti in questi anni sui territori».«Siamo vicini al punto di non ritorno - ha concluso il Segretario della Cisl Sauro Rossi. Finora abbiamo percorso la strada della responsabilità, ma ora vogliamo chiarezza sui criteri della riorganizzazione, che deve garantire tutti i cittadini marchigiani e chiediamo che i risparmi non vengano fatti solo sul personale. Senza risposte su questo siamo pronti ad alzare il tono della protesta. Se invece la Regione è disposta ad aprire una trattativa, siamo pronti a metterci in gioco organizzando, su tutto il territorio regionale, assemblee di lavoratori e cittadini».    
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23/03/2013 CONGRESSO FILCA CISL Marche, 22 marzo 2013 – Sirolo
Il XV congresso regionale della FILCA Cisl Marche, la federazione che organizza i lavoratori del settore delle costruzioni, si è aperto con la proiezione di un filmato che ha rappresentato i momenti più alti ed acuti dello stato di mobilitazione unitario della categoria nel 2012: per portare al centro dell’attenzione della politica e della pubblica opinione i problemi che stanno stritolando il settore, infatti, oltre ad una manifestazione nazionale, i lavoratori della FILCA nelle Marche hanno organizzato una significativa giornata di denuncia/protesta assieme alle imprese. È quindi importante ripartire da quei momenti di lotta e di partecipazione per tentare di tracciare traiettorie future. “ Le radici e le ali sono indispensabili per crescere bene”, così recita il proverbio indiano scelto dalla Filca come slogan del proprio congresso: le radici rappresentano la conoscenza e la saggezza indispensabili per vivere bene il presente, le ali il coraggio di librarsi verso il futuro. Nella sua relazione, il Segretario Generale Regionale Massimo Giacchetti sviluppa e articola questa riflessione: amare il proprio passato, la propria identità non può impedire il rinnovamento perché non guardare al futuro significa “ripiegarsi, chiudersi a relazioni e possibilità, appassire, vuol dire segare il ramo su cui si è seduti “. Nei primi passaggi della relazione Giacchetti sostiene con forza la portata dei cambiamenti che stanno segnando i nostri giorni, l’esigenza del sindacato, e quindi della CISL, di aggiornare e declinare la propria progettualità ai nuovi tempi ed il bisogno di rivisitare, curare ed arricchire le motivazioni che stanno alla base dell’impegno dei sindacalisti che rimangono, secondo la definizione di Manghi, “operatori di prossimità”. Il Segretario richiama alla memoria dei delegati il Congresso di quattro anni fa, quando, dopo due anni di crisi, si definiva il 2009 l’ annus horribilis: questo l’incipit per affondare l’analisi sulla crisi e sulle devastanti ricadute che oggi, a quattro anni di distanza, ci fanno registrare “la caduta libera dei livelli di produzione industriale, il reddito delle famiglie, la contrazione degli investimenti, la diminuzione dei consumi e l’aumento della disoccupazione” Con lucidità l’ analisi di Giacchetti cerca di individuare le possibili vie di uscita dalla crisi, non senza aver prima sottolineato come le difficoltà in Italia siano accresciute da una crisi morale ed etica della politica e dei partiti: “alleggerire il peso del fisco su lavoro e pensioni, stimolare i consumi, combattere l’evasione, ridurre con determinazione i costi insostenibili della politica, affrontare il tema dell’ aumento della produttività, dentro ad una economia sostenibile anche in termini sociali ed ambientali” Questi i nodi all’interno dei quali la Filca Cisl Marche si dice “ responsabilmente pronta a sporcarsi le mani, puntando a consolidare l’impresa in una logica di cooperazione tra capitale e lavoro”. Altrettanto lucida e dettagliata l’analisi delle problematiche dei settori offerta dal Segretario e poi ampiamente sviluppate anche dai contributi dei delegati nel corso del dibattito. Queste alcune delle principali priorità emerse: - il rapporto con le istituzioni che ricoprono spesso il ruolo di decisore politico e di stazione appaltante; - il ripensamento il sistema degli appalti per renderlo davvero in grado di premiare la qualità; - la proposta di finalizzare le entrate di una parte dell’IMU per attivare le piccole opere di manutenzione del territorio che consentirebbero di garantire lavoro alle piccole imprese; - l’importanza di rilanciare il ruolo della categoria come attore protagonista della discussione che si sta avviando in V commissione sul “governo del Territorio” Giacchetti si è poi soffermato sull’analisi organizzativa, sottolineando da un lato la crescita in termini di iscritti e quindi di rappresentanza della Filca delle Marche in questi ultimi quattro anni e dall’altro le opportunità offerte dal processo di regionalizzazione al fine di “razionalizzare al meglio le risorse economiche ed umane e rafforzare la nostra presenza nel territorio” . Ha poi portato il suo contributo al dibattito il Segretario Generale Regionale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, evidenziando “l’importanza di esserci, di farsi rete tra le persone, di mettere la propria disponibilità, la propria volontà e le proprie competenze a servizio di chi si trova ad affrontare questioni che a volte sembrano irrisolvibili”. Il dibattito, vivo ed interessante, è stato concluso dall’ intervento del Segretario Nazionale Riccardo Gentile, tutto incentrato sull’esigenza di “ un raccordo sempre più forte tra Filca e Cisl per dare vita ad una serie di iniziative necessarie per superare la grave crisi che sta colpendo il settore”: in particolare, Gentile ha proposto l’istituzione, in raccordo con la CISL, di un tavolo permanente per l’elaborazione e l’implementazione di efficaci politiche di settore. I delegati al congresso hanno infine eletto il nuovo gruppo dirigente confermando Massimo Giacchetti alla guida della Federazione Regionale.
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23/03/2013 CONGRESSO CISL SCUOLA MARCHE, 22 marzo 2013 – Portonovo
“Consapevoli della nostra storia, nel segno della continuità, apriamo un nuovo capitolo, avviamo una nuova narrazione”. Con queste parole il Segretario Generale Anna Bartolini, riconfermata alla guida della federazione, ha aperto il quarto Congresso Regionale della Cisl Scuola Marche. Una relazione al contempo colta, raffinata, concreta e appassionata quella della Bartolini, che ha preso le mosse dall’analisi dell’attuale contesto economico che ci restituisce una realtà del lavoro logorata e sfibrata dalla crisi che vede otto milioni di lavoratori italiani collocati nell’area del precariato e della disoccupazione. Ferma e dettagliata la critica del Segretario Generale ai decenni di cultura neoliberista che, abbinati alla debolezza della socialdemocrazia di proporre alternative credibili, hanno prodotto una mentalità corrente impregnata di individualismo che ha soffocato il rapporto tra individuo e collettività e cancellato ogni istanza solidaristica, nella perversa convinzione che “l’individuo sia un atomo e la società non esista”. È cosi che la redistribuzione della ricchezza ci è stata descritta come inopportuna tutela di posizioni di rendita e il crescere delle disuguaglianze come l’effetto della buona vitalità di un sistema economico. In questo contesto, la pura indignazione, la reazione di rabbia di un certo modo di fare politica e di fare sindacato, ha proseguito la Bartolini, è un “urlare alla luna” solo in parte comprensibile e comunque di certo inutile perché distrugge senza proporre, senza ricostruire. È il momento piuttosto di impegnarci insieme per individuare “praticabili sentieri di azione”, ripartendo dai principi dell’economia sociale di mercato per costruire una nuova cultura, espressione di una “nuova sintesi umanistica”. In questa prospettiva, la Bartolini ha chiaramente tratteggiato il ruolo imprescindibile dell’istruzione: in un tempo difficile in cui cresce la percezione dell’incertezza del domani, l’istruzione costituisce “il più incisivo fattore di modificazione del futuro, di dominio del caso, del rischio, dell’incertezza”, ma anche “l’antidoto per garantire giustizia, per mantenere diritti e dignità, per non cancellare le conquiste di un secolo e mezzo di lotte sindacali”. Il lavoro nella scuola è quindi per Anna Bartolini un “pubblico valore” e la scuola ha bisogno di investimenti importanti perché potrà dare al Paese solo nella misura in cui il Paese sarà pronto a darle. Gli obiettivi irrinunciabili della scuola indicati dal Segretario Generale sono allora l’adeguata consistenza delle dotazioni organiche, il mantenimento dell’attuale architettura del sistema, la continuità del piano di stabilizzazione dei lavoratori precari, completare il recupero scatti di anzianità il rilancio del ruolo della contrattazione soprattutto mediante la riapertura della stagione contrattuale. Il senso dell’incertezza è stato richiamato dal Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che lo ha posto al centro del suo intervento. “Dobbiamo assumere l’incertezza”, ha sostenuto Mastrovincenzo, “come una dimensione che ci accompagnerà anche nel futuro e trovare la bussola per orientarci in essa nei valori storici della Cisl, i valori della solidarietà, dell’autonomia, della contrattazione e dell’associazione”. Il percorso congressuale della Cisl delle Marche raccontato dal suo Segretario Generale testimonia come da tutti i settori, sottoposti a cambiamenti inediti e frastornanti, arrivi oggi al sindacato una maggiore richiesta di presa in carico da parte dei lavoratori, a cui si può rispondere solo continuando a praticare il pragmatismo che da sempre contraddistingue la Cisl come il sindacato che non si ferma alla protesta ma prende su di sé la responsabilità della proposta e della trattativa. Assumere l’incertezza, quindi, ma “assumerla nella consapevolezza che non siamo soli”: si tratta di riscoprire oggi più che mai il valore profondo dell’associazione, perché nel disorientamento e nella paura di questi tempi cresce in tutti noi il bisogno e la ricerca della relazione umana e sociale. Assumere l’incertezza senza arrendersi ad essa, ma impegnandoci tutti nella promozione di quello che Mastrovincenzo ha chiamato un “profondo rinnovamento culturale”, al cui centro porre il rilancio del sentimento europeista e il recupero del senso civico quale lievito essenziale della qualità della democrazia e del rinnovamento della politica. È una responsabilità, ha concluso il Segretario Generale, che trova nei lavoratori della scuola dei protagonisti irrinunciabili per lo straordinario ruolo educativo connesso al loro lavoro. Il dibattito animato dai delegati ha dato voce ai tanti problemi reali e concreti di lavoro di chi vive la scuola ogni giorno con passione e responsabilità. Dai tanti interventi è emersa l’esigenza di ridare a chi lavora nella scuola la prospettiva di un adeguato riconoscimento economico quale condizione necessaria per avviare qualsiasi riflessione sui temi della valorizzazione professionale e di modelli di progressione economica più aperti e dinamici. Il dibattito ha riportato anche le tante istanze relative alla contrattazione di secondo livello nonché al ruolo e alle modalità di utilizzo del Fondo d’Istituto in rapporto all’autonomia delle scuole. Testimonianze raccolte nelle conclusioni del Segretario nazionale della Cisl Scuola Francesco Scrima, che ha portato l’assemblea a riflettere sul recupero del senso di responsabilità che oggi si impone a tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici del Paese, richiamando innanzitutto le forze partitiche a riscoprire il senso della politica come assunzione di responsabilità quale unica strada per uscire dall’attuale grave crisi di senso delle istituzioni. Responsabilità e senso civico, ha proseguito Scrima, come unica chiave per affrontare la lotta all’evasione fiscale e una vera riforma fiscale che ricostruisca il sistema Paese sull’equità e sulla giustizia. Responsabilità, soprattutto, come imperativo del fare sindacato: essere sindacalisti oggi, ha concluso Scrima, significa più che mai avere il coraggio di raccontare la verità ai lavoratori, di rifiutare l’antagonismo senza se e senza ma, anche quando questo rende più difficile la costruzione del consenso, perché la tutela dei lavoratori si realizza oggi non nella mera rivendicazione, ma nella capacità di cercare le migliori soluzioni possibili nel contesto dato, trovando la strada per coniugare le nostre rivendicazioni con la realtà dei tempi che siamo chiamati a vivere.
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23/03/2013 CONGRESSO REGIONALE FAI CISL MARCHE, 22 marzo 2013 - Recanati
Un delegato ogni trenta iscritti. Questa è la Federazione degli agroalimentari della Cisl delle Marche riunitasi a Congresso a Recanati il 22 marzo. Silvano Giangiacomi, riconfermato Segretario Generale per i prossimi quattro anni, ha dedicato le prime righe della sua relazione alla forza di una Associazione radicata sul territorio e vicina ai lavoratori-persone, a partire dalle modalità di eleggere i suoi rappresentati. Il Congresso della Fai ci ha fatto vedere le questioni aperte, le sofferenze ma anche gli obiettivi di un gruppo che tiene insieme quelle persone chiamate a riconciliare il lavoro umano con la natura, con i suoi frutti e con il frutto della sua manipolazione. Il lavoro degli operai agricoli e della pesca, dei florovivaisti e dei forestali, degli addetti all’industria alimentare e della panificazione, di chi opera nei consorzi agricoli e di bonifica, racchiude in sé – a volte quasi metaforicamente – le sorti di un’epoca di grande cambiamento e ripensamento e che guarda con interesse alla riscoperta di questo mondo professionale. Un’epoca – ha sottolineato Giangiacomi – che non è necessariamente peggiore di quella precedente. Certo, i lavoratori associati alla Fai Marche sperimentano in questi anni più che mai tutte le contraddizioni di un sistema economico e sociale sfibrato, disorientato e alla ricerca di nuove forme di fiducia. Le gravi crisi di alcune importanti industrie alimentari marchigiane si contrappone alla buona tenuta di altrettante realtà che hanno saputo creare valore aggiunto anche in un periodo difficile. Nelle parole dei delegati, dei dirigenti regionali, del Segretario Nazionale Fabrizio Scatà e del Segretario della Cisl regionale Antonio Angelini è emersa una tensione netta verso la capacità di coniugare le specificità del settore alle esigenze di tutto il mondo del lavoro, con un richiamo forte ai valori fondanti della Cisl: la centralità della persona-lavoratore; la libertà ed autonomia dell’associazione sindacale; il diritto- dovere ad una partecipazione responsabile verso la costruzione del bene comune. Al centro della giornata congressuale, le priorità della Fai Marche, confluite nella mozione finale. In primo luogo la sicurezza alimentare, la salute dei cittadini, la salvaguardia del territorio e dell’ambiente. Poi la necessità di una interazione tra agricoltura, pesca, alimentazione ed ambiente. Infine, la sostenibilità ambientale a valorizzazione del territorio. Non è mancato un appello al Governo della Regione Marche, volto a rivendicare una politica di promozione del “sistema agroalimentare ambientale marchigiano” attraverso una organica azione di sostegno finanziario e di indirizzo.
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22/03/2013 Serve un sindacato nuovo - Congresso FNP Marche 19-20 marzo 2013 Recanati
Report Congresso FNP Marche19 e 20 marzo 2013 – Ristorante Villa Anton Recanati“Oggi occorre più sindacato di ieri. Ma il sindacato deve necessariamente cambiare, coniugando i suoi valori originari con il nuovo scenario sociale ed economico. C’è la necessità di comprendere a fondo e di dare una risposta ai nuovi bisogni sociali e lavorativi. Il Sindacato deve tornare con “prepotenza” a prendersi cura delle nuove vulnerabilità e degli ultimi della nostra società. Deve imparare a parlare il linguaggio delle nuove generazioni, e dare loro spazio nella vita dell’organizzazione. Serve un sindacato nuovo.”Nelle parole del Segretario generale dei pensionati Cisl delle Marche Mario Canale si intuiscono le linee di fondo che hanno ispirato il Congresso della Federazione dei pensionati Cisl delle Marche.La crisi è una tempesta senza fine e le sue conseguenze sociali pesano sulla vita delle persone. Se ne può uscire a condizione di abbandonare schemi di pensiero e di azione desueti proponendo, anche a livello sindacale, un’azione nuova, credibile e condivisa.La FNP prova a fare la sua parte e con il Congresso sigla l’avvio di un percorso di riorganizzazione coerente con quello intrapreso dalla Cisl delle Marche, dalla Confederazione e dalle Federazioni Nazionali. Una riorganizzazione per rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse economiche, semplificare la burocrazia ed utilizzare in modo più proficuo le risorse umane, rafforzando la presenza nei luoghi di lavoro e aumentando la partecipazione degli iscritti e dei delegati.“Ci riorganizziamo per garantire la sostenibilità operativa nel tempo, ma soprattutto per essere animatori di comunità, espressione di una domanda sociale diffusa. Ci riorganizziamo perché non ci piace chiedere agli altri quello che non siamo disposti a fare in prima persona e siamo convinti che il coraggio e la lungimiranza che stiamo dimostrando a tutti i livelli possa rappresentare un segnale forte e un esempio chiaro per tutto il Paese”.Riforma del servizio sanitario, politiche di welfare – in particolare per la famiglia e la non autosufficienza – revisione del sistema fiscale, rivalutazione del potere d’acquisto delle pensioni. Ai più tradizionali settori di impegno e di rivendicazione del sindacato dei pensionati, il Congresso affianca un’attenzione particolare al tema dei giovani, categoria particolarmente colpita dalla crisi. Giovani schiacciati tra l’incudine della disoccupazione e il martello della precarietà, tanto più qualificati quanto più “in fuga” dal paese. Un patrimonio inestimabile che l’Italia non può permettersi di dissipare.L’Italia non è un paese per giovani, direbbe un giovane di oggi. Ma l’Italia non è neppure un paese per vecchi, sostiene un giovane di ieri. Sono punti di vista diversi. Possono trovare un punto d’incontro? La FNP ne è convinta e per questo, all’interno dei lavori del Congresso, ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “Uniamo le generazioni per un nuovo welfare solidale”. Un confronto che diventa set televisivo, sotto la regia del giornalista Maurizio Socci e dei suoi colleghi dell’emittente locale è TV Marche.Socci dialoga con il Segretario generale della FNP Nazionale Gigi Bonfanti, “spalleggiato” da quattro giovani operatori e attivisti della Cisl delle Marche. Emergono riflessioni, testimonianze e progetti possibili con i quali guardare da diverse angolazioni al tema dell’alleanza tra le generazioni, intesa come un’opportunità per provare a ricostruire il benessere e la solidarietà nelle nostre comunità locali.Quattro diverse esperienze che raccontano esperienze di rapporti tra giovani e meno giovani. La convivialità sperimentata al Festival delle generazioni organizzato dalla FNP nazionale nell’ottobre del 2012. L’esperienza di un giovane sindacalista al servizio di lavoratori “adulti”. Pensionati che raccontano problemi e speranze di persone e famiglie vulnerabili, alle quali la Cisl prova a rispondere progettando un “nuovo” welfare di comunità. L’incontro tra generazioni, infine, come luogo di integrazione delle differenze, anche etniche, per costruire piccole ma importanti esperienze di crescita culturale.Due i contributi forniti da ospiti esterni. L’imprenditore marchigiano Enrico Loccioni ha raccontato il rapporto che lo lega ai giovani che lavorano nella sua impresa, tratto caratterizzante di un’azienda di successo, leader nell’innovazione. Lo accompagna nella testimonianza una sua ex dipendente cresciuta dentro questa esperienza, poi diventata a sua volta imprenditrice di successo.Marco Marcatili, giovane analista economico e finanziario marchigiano, video intervistato da Cinzia Castignani, giornalista della Cisl Marche, ha percorso e commentato alcuni dati demografici, economici, sociali e del mercato del lavoro regionale, sottolineando come l’alleanza tra generazioni di imprese, di persone e di comunità, sia una risorsa per lo sviluppo del territorio.C’è un tema che lega gli aspetti più classici dell’azione sindacale della FNP con quello dell’alleanza tra le generazioni. Ne ha parlato il Segretario nazionale Gigi Bonfanti nel suo intervento. La concertazione sociale territoriale è un fulcro della vertenzialità del sindacato dei pensionati. Ogni anno Segretari provinciali e Responsabili di Lega incontrano gli amministratori locali per concertare il contenuto dei bilanci comunali. Preservare il sistema territoriale di interventi e servizi sociali, evitare l’inasprimento della pressione fiscale, tenere sotto controllo le tariffe dei servizi pubblici locali, limitare sprechi e inefficienze nella gestione delle risorse pubbliche, contrastare l’evasione fiscale locale, promuovere la gestione associata dei servizi. Obiettivi ambiziosi sui quali non è facile impegnare Sindaci e Assessori, e che solo in parte sono oggetto di accordi specifici.«Su questo – ha sostenuto Bonfanti – possiamo farci aiutare dai giovani che hanno capacità tecniche specifiche più elevate delle nostre. Mantenendo la responsabilità politica della concertazione sociale territoriale possiamo farci affiancare da giovani che ci diano una mano. Avremo più forza noi e, invece di parlarne e basta, potremmo creare occupazione, avvicinando al sindacato tanti giovani che si sentiranno nella condizione di dare qualcosa al sindacato nel suo insieme». LE FOTO del CONGRESSO e della TAVOLA ROTONDA
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22/03/2013 Forza dell'identità, certezza del futuro - 6° Congresso regionale Slp Cisl Marche, Senigallia, 21 marzo 2013
Il lavoro dei postali è uno dei pochi simboli e - allo stesso tempo - una esperienza concreta di coesione sociale in una epoca di forte frammentazione: la consegna di una lettera è ancora oggi uno segno di ritorno all’esistenza sociale, soprattutto per chi è solo, per chi a volte è anche infelice, a partire delle grandi preoccupazioni legate al lavoro.Inizia da qui la preziosa e raffinata relazione del Segretario Generale uscente della Slp Cisl Marche, Dario Dominici, riconfermato come massimo dirigente dal Congresso del Sindacato dei Postali marchigiani della Cisl. Emozioni e concretezza insieme nelle parole di chi ha diretto in questi quattro anni i lavoratori di un settore in continua evoluzione: dal desiderio di servire la cittadinanza con spirito “pubblico” verso una logica sempre più di tipo privatistico e liberalizzato. La capacità di mantenere la cura verso gli utenti nonostante le grandi preoccupazioni provenienti per i postali da una competizione sempre più forte e al continuo re design di compiti e mansioni, è il punto di forza di questi lavoratori. Anzi, soprattutto di tante lavoratrici – ha sottolineato Dominici: la componente femminile del lavoro dei postali fa la differenza in termini di puntualità, fiducia, vicinanza . Questo garantisce chances e successi rilevanti anche per l’attività sindacale, in un settore dove la possibilità di rappresentare la gente costringe i delegati di base a muoversi in un tessuto lavorativo a maglie strette Il lavoro dei postali è anche la metafora delle criticità che ci sono nella vita delle persone: ingiustizia e solitudine, cambiamento e ripensamento, nella vita e sul lavoro. Cambiamento e l’innovazione sono da tenere insieme con nuove modalità di formulare e costruire i diritti di chi lavora in questo settore. Poste Italiane deve però fare grossi passi in avanti rispetto alla capacità di coordinamento e nella costruzione condivisa di un senso del limite nell’attingere alle flessibilità. A partire dal rispetto degli accordi sottoscritti. La prima attenzione per i “postali” della Cisl marchigiana va quindi a quei lavoratori le cui mansioni sono compromesse dalle tecnologie e dai processi innovativi: perderli significherebbe per le comunità locali perdere uno degli ultimi presidi del senso dello Stato sul territorio. Per questo la sfida e la battaglia sarà quella di volere e pretendere di partecipare alle scelte dell’azienda.Non può accadere che - anche tra i postali - tanta gente debba essere ridotta alla povertà per la ricchezza di pochiCon il suo intervento il Segretario Generale Nazionale Aggiunto, Luca Burgalassi, ha ripercorso con lucidità i tratti un settore che non potrà tornare indietro e far finta che la liberalizzazione non esista. Ma la preoccupazione più forte è che la digitalizzazione della comunicazione sta portando ad un alleggerimento della borsa del portalettere: - 10% ogni anno. Quindi è il momento di trovare un equilibrio efficace tra protezione dei diritti fondamentali, attraverso i rinnovi del CCNL, e sguardo verso il futuro, verso i tanti giovani entrati in Poste italiane, a partire dal rafforzamento della previdenza complementare.La tavola rotonda sullo Stress Lavoro- correlato (che ha ospitato Massimiliano Cannas, Dirigente di Medicina del Lavoro Asur-Area Vasta 1, Pesaro) e il ricco dibattito hanno portato poi i congressisti dentro alcune specificità di settore, mostrando dei delegati ben coscienti e preparati sulle questioni più attuali legate alle mansioni, agli inquadramenti, agli orari di lavoro. Ma anche desiderosi di voler investire in formazione per i militanti, a partire dal desiderio di conoscere meglio e padroneggiare il CCNL.Il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che ha presieduto i lavori del congresso, ha contribuito a connettere le specificità dei postali con le vicende relative alle questioni del territorio marchigiano: sul lavoro, sul sociale e sulla sanità. Attenzioni a quanto accade sul posto di lavoro ma insieme alle vicende che portano la nostra realtà locale direttamente dentro alle dinamiche europee: welfare, riorganizzazione delle istituzioni e cura di chi vive con difficoltà in un mercato del lavoro che spesso disorienta e rende vulnerabili. L’esperienza associativa della Cisl – ha detto Mastrovincenzo – è una rete importante che tenta di non lasciare sole le persone e la Slp è un nodo che la sostiene con forza e dando esempio rilevanti di lungimiranza e capacità di proselitismo.
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22/03/2013 La storia comincia... dalle persone. A Piobbico, i libri hanno la voce
Un incontro particolare, nel nome della formazione, tra gli studenti delle scuole di Piobbico e la singolare "Biblioteca dei libri viventi" organizzata dall’associazione di volontariato Anteas, l’associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà. Singolare perchè i ragazzi non avevano mai visto una biblioteca del genere, un luogo dove non ci sono libri, ma persone: giovani, anziani, studenti, casalinghe, tutti coloro che hanno una storia da raccontare. L'iniziativa è stata un successo."La biblioteca – spiega Elisa Rossi di Anteas – è nata dieci anni fa in Danimarca e lo scopo era quello di ricreare il dialogo tra le persone. Funziona così: una persona, desiderosa di far conoscere una storia, ci invia una prefazione del racconto. Questa viene catalogata in un archivio e il "lettore" che viene a trovarci non deve far altro che leggere le prefazioni e alcune informazioni sull'autore. Se il "lettore" vuol conoscere la storia nel dettaglio e scoprire come andrà a finire, noi lo mettiamo in contatto con l'autore. Si tratta di un progetto molto importante perchè mette al centro la persona, non ci sono computer o telefoni, niente si frappone al dialogo tra due persone che tornano a guardarsi negli occhi".Elisa Rossi e i volontari di Anteas hanno portato la biblioteca dei libri viventi anche nelle classi delle scuole elementari e medie.  A raccontare le storie erano i nonni di Piobbico. "Sono stati momenti di grande attenzione e curiosità – ha affermato Elisa Rossi -. Anteas ha organizzato molte altre iniziative a scuola, coinvolgendo sempre i nonni. Abbiamo spiegato agli alunni come si viveva una volta, quali erano i giochi dei bambini di un tempo, tutti all'aria aperta, e le merende semplici che si portavano a scuola. Ma anche come erano i lavori, come si fa una carbonaia, e tanto ancora. E' stato sorprendente vedere il rispetto e la stima che questi giovani hanno nei confronti delle persone anziane". Anteas svolge inoltre un servizio di assitenza alle famiglie con problemi, alle persone con difficoltà motorie e ai nonni che hanno bisogno di fare la spesa o semplicemente di compagnia con lo scopo di ricreare il dialogo tra le persone.Il progetto si è concluso lo scorso dicembre con una cerimonia in Regione, dove erano presenti il sindaco di Piobbico, Giorgio Mochi e le autorità regionali. "Due mondi si sono incontrati ed hanno dato vita ad una nuova strada, dove i figli di due generazioni distinte camminano tenendosi per mano raccontandosi" – ha concluso Elisa Rossi -. Iniziative così partecipate testimoniano l’importanza dell’esperienza formativa che ha unito la scuola e il territorio e dopo aver ringraziato la partecipazione degli alunni non possiamo dimenticare la sensibilità dei dirigenti, i professori Remedia e Betonica.Il 10 aprile altro appuntamento importante. A Piobbico presso l'Istituto Alberghiero si incontreranno i Libri viventi  e gli alunni di scuola Media  e  dell'Alberghiero. E' un evento programmato e vedrà la nascita di storie che andranno ad arricchire la Biblioteca del LIbri Viventi.
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22/03/2013 Uniamo le generazioni su è'TV Marche
L'Italia? Non è un paese per vecchi, direbbe un giovane di oggi. E invece sì, risponderebbe un giovane di ieri."Punti di vista" opposti, che pure devono trovare un punto d'incontro.Ci proveremo stasera, su èTV, alle 21.30. Nella Società che genera sempre meno figli e allunga la vita media fino agli ottant'anni, con gli adulti sempre più in minoranza, sono i giovani e i vecchi le nuove colonne della società. Ma come farli andare d'accordo?La sfida è raccolta dai pensionati della Cisl delle Marche , che hanno organizzato, in occasione del Congresso regionale,  la tavola rotonda "Uniamo le generazioni per un nuovo Welfare solidale". Presente il Segretario della FNP (Federazione Nazionale Pensionati) della Cisl Gigi Bonfanti (nella foto)Il confronto è diventato un set televisivo. In onda stasera, su èTV alle 21.30 (e sabato ore 7,30 e 23,30). "Punti di Vista", conduce MAURIZIO SOCCIVi aspettiamo!
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21/03/2013 Sguardi sulla donna. We want.
E' il titolo dell’iniziativa che si terrà all’Abbadia di Fiastra a Macerata il 7 aprile  2013 alle ore 9.00, in occasione della ricorrenza della festa della donna che la CISL Marche, il Coordinamento Donne Pensionate Marche, l’ANTEAS Servizi Marche hanno organizzato.Sarà l’occasione per ripercorrere la storia dell’emancipazione femminile anche attraverso la visione di alcune immagini cinematografiche e un racconto teatrale. Accompagneranno questo percorso, dopo l’introduzione di Lorenza Mancini, Responsabile del Coordinamento Donne Pensionate e Rosanna Appignanesi vice presidente Anteas Servizi Regionale, Fabio Sandroni, vice presidente nazionale CGS, Nadia Ciambrignoni, Presidente CGS Dorico Ancona, Isabella Carloni, attrice, autrice e regista teatrale di origine marchigiana.Interverranno per dare un contributo al dibattito sull’impegno delle donne nel sindacato e nella società Mario Canale, Segretario generale FNP Marche, Stefano Mastrovincenzo Segretario Generale CISL Marche. I lavori saranno conclusi da Arnaldo Chianese, Presidente Nazionale Anteas Servizi. Scarica IL MANIFESTO Scarica IL PROGRAMMA
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21/03/2013 CONGRESSO FP CISL MARCHE, 20 Marzo 2013 – Jesi
Avvolta nella crisi c’è una società “che chiede vicinanza, serietà, concretezza” e per questo “è necessario che la politica, le istituzioni e le parti sociali cerchino con caparbietà ogni possibile soluzione per dare risposte efficaci alle persone, alle famiglie ed alle imprese”. Con queste parole il Segretario Generale Luca Talevi ha aperto il IV Congresso Regionale della Fp Cisl Marche che lo ha riconfermato alla guida della federazione per il prossimo quadriennio. In un contesto che vede il progressivo venir meno delle tradizionali reti di protezione sociale, Talevi ha sollecitato tutto il sindacato e la Cisl Fp Cisl Marche in particolare a “riscoprire il proprio valore come associazione, luogo e strumento in cui fare rete e sussidiarietà per contrastare la frammentazione sociale e creare relazioni positive”. Un tema questo del farsi rete ripreso anche nell’intervento conclusivo del Segretario Generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo che ha evidenziato proprio nell’essere sindacato confederale la grande risorsa della Cisl che le permette di essere “una rete che mantiene il presidio e la promozione del lavoro nel territorio”. Mastrovincenzo dal Congresso della Fp chiede quindi a tutta la Cisl delle Marche di sviluppare la propria rete interna di connessione tra usr, categorie e servizi e di essere al contempo presente sul territorio per innervarci nella sua realtà sociale come anello di una rete più ampia. “È del resto attraverso questo investimento che il sindacato potrà davvero costruire, come ha proseguito Talevi, “valore pubblico”, riscoprendo e facendo riscoprire ai cittadini l’importanza della sfera pubblica che “è altro rispetto ai pur esistenti episodi negativi offerti spesso con troppa facilità dai media”; una sfera pubblica”, come confermato dal momento di presentazione del volume “Riscoprire la sfera pubblica” (Di Cosimo - Lanzalaco) che ha arricchito i lavori del Congresso, insostituibile e per certi aspetti infungibile con l’intervento privato. Una “sfera pubblica” e un pubblico impiego che, tuttavia, rischiamo oggi di ritrovare pesantemente ridotti senza essere razionalizzati, per gli ingenti tagli lineari della “spending review”, e impoveriti, visto il blocco del CCNL dal 2010. Talevi ha allora proseguito evidenziando come l’attuale condizione di crisi si ripercuota in tutti i comparti del pubblico impiego: dalla sanità pubblica, dove le manovre economiche nazionali hanno ridotto i trasferimenti statali di 185 mln di € solo per il 2013 e solo per le Marche rendendo necessaria una riorganizzazione del sistema sanitario regionale che a tutt’oggi continua però a non convincere il sindacato né nel metodo né nei contenuti, a quella privata, dove la difficile firma del CCNL ha permesso di evitare la diversificazione regionale al ribasso delle condizioni contrattuali applicate. Dalle autonomie locali, dove si fanno sempre più pressanti le esigenze di tutela degli stipendi dei dipendenti così come quelle di crescita della gestione associata di funzioni e servizi, agli enti centralizzati, stretti dalla difficoltà degli ingenti esuberi individuati dalle norme nazionali. In una società che si fa sempre più complessa e in “un mondo che cambia rapidamente”, Talevi ha infine individuato la vera sfida del sindacato nella capacità di non “restare fermo ad aspettare che le onde lo travolgano”: è proprio da questa volontà di “essere protagonista del cambiamento nel cambiamento” che nasce la scelta della riorganizzazione, una scelta difficile, coraggiosa e non indolore ma necessaria e che creerà “una Cisl più snella, più moderna, più efficace e più in grado di valorizzare Rsu e Sas”. L’intervento del Segretario Generale Fp Cisl Giovanni Faverin non ha risparmiato una dura autocritica al nostro fare sindacato di ieri nel pubblico impiego, a cui va imputata secondo Faverin la debolezza di non aver compiutamente denunciato quella malapolitica e quella cattiva gestione della cosa pubblica che, tanto a livello locale che a livello nazionale, hanno prodotto un utilizzo scorretto e dissennato delle risorse. Oggi la fabbrica dell’impiego pubblico è una fabbrica in crisi, ha proseguito Faverin, e siamo già nell’epoca dei tagli, del razionamento che non migliora l’efficacia e l’efficienza dei servizi offerti dalla PA, ma è pur vero che in passato tutti gli attori sociali, incluso il sindacato, non ha combattuto a sufficienza perché si ponesse mano alla riorganizzazione e al rinnovamento di tutto il pubblico impiego di cui il Paese ha da tempo bisogno.
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19/03/2013 CONGRESSO REGIONALE FISTEL CISL, 19 marzo 2013 - Castelfidardo
Emerge una mappa preoccupante delle crisi nei settori della carta, della comunicazione, dello spettacolo e della telefonia, dal V Congresso Regionale della Fistel. Luci ed ombre di una crisi che morde in particolare il settore cartotecnico legato all’edilizia penalizzando fortemente le aziende che lavorano nella produzione di materiali ad essa collegata. Piu luci che ombre quando si parla di Sacart e della Exfisi che nonostante negli anni l 2009-2010 hanno avuto evidenti difficoltà di bilancio ed una esposizione debitoria sono riusciti a recuperare commesse di produttivita’ che hanno consentito un sostanziale pareggio di bilancio.così anche nella Fiorini International e nella Ritrama, nonostante la crisi di mercato la situazione ha visto negli anni un incremento produttivo grazie alle scelte manageriali che hanno consentito di acquisire quote di mercato anche all’estero. Nell’ambito delle aziende grafiche il gruppo Rotopress anche se interessato parzialmente all’utilizzo degli ammortizzatori sociali nel corso di quest’ultimo quadriennio, ha sostanzialmente rispettato le attese di bilancio. Al Corriere Adriatico dopo aver negli anni terziarizzato il reparto rotativa - cioè la stampa del giornale - alla ditta Rotopress, nel 2011 è stata avviata una ulteriore procedura di esubero per 6 lavoratori nell’ambito poligrafico, gestita con l’applicazione della solidarietà spalmata su tutto il personale e di 3 giornalisti che hanno aderito al prepensionamento. Permane la preoccupazione sulla prospettiva futura di un giornale con continui bilanci annuali fortemente passivi (il 2012 si è chiuso con una perdita di 1,8 milioni di euro) anche a causa del forte ridimensionamento della pubblicità in questi ultimi anni. Ombre in Telecom Italia che ormai da anni ha intrapreso un percorso di costante di riduzione del personale a livello nazionale con 5.000 esuberi nel triennio 2008/2010 a cui vanno sommati altri 3.900 nel biennio 2011/2012 che sono stati gestiti con l’utilizzo di ammortizzatori sociali“ mobilità volontaria ai fini pensionistici “ e contestuale attivazione della solidarietà per circa 30.000 lavoratori. Nelle Marche la sede di Ancona ha ridotto in maniera importante il numero degli addetti passando da 450 a circa 100 unità, e ha presentato una riorganizzazione aziendale che colpirà prevalentemente il settore del call center e non solo. Nel reparto directory assistance e 1254 continuerà ancora l’utilizzo dei contratti di solidarietà. E nel settore dello spettacolo e della cultura la crisi rischia di avere effetti devastanti. i tagli del fondo unico per lo spettacolo e il ridimensionamento importante dei contributi da parte delle istituzioni locali, mettono a rischio in maniera dirompente i bilanci delle fondazioni con inevitabili conseguenze sui lavoratori del Teatro delle Muse, del Teatro Stabile già oggi in sostanziale rischio liquidazione, dell’Accademia Musicale e dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana. E in chiusura una buona notizia la Rai dopo due anni e mezzo dalla scadenza del contratto e di incessanti trattative, ha rinnovato il contratto nazionale di lavoro con soddisfazione dei lavoratori che adesso potranno vivere la situazione aziendale sempre delicata con più serenità.
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16/03/2013 CONGRESSO FIT CISL MARCHE, 15 marzo 2013 – Recanati
Dalla enorme portata dei cambiamenti in atto e dalla necessità di “operare una rottura di schema interpretativo, decisionale ed operativo” è partita la riflessione con la quale il Segretario Regionale dalla FIT Cisl Marche Roberto Ascani ha aperto la sua relazione ed i lavori congressuali della categoria. Alla presenza di 99 delegati, tra cui moltissimi giovani come più volte sottolineato nei tanti interventi che hanno animato il dibattito, si è svolto il 10° Congresso Regionale dei lavoratori dei trasporti, dell’ambiente e dei servizi che ha rappresentato un momento alto di analisi e di riflessione delle problematiche che attraversano questi settori. Il Congresso si è aperto con l’intervento del responsabile Iscos delle Marche che ha presentato un video, seguito con grande attenzione dai delegati presenti, sui progetti che stanno vedendo l’istituto di cooperazione internazionale protagonista in Marocco, Tanzania ed Albania: un viaggio che ha mostrato come l’Iscos e la Cisl riescano concretamente ad essere al fianco di chi quotidianamente cerca riscatto da una condizione di esclusione e si mette con coraggio sulla impervia strada dell’emancipazione e della conquista di dignità. Subito dopo Roberto Ascani ha svolto la relazione introduttiva, partendo dall’analisi delle motivazioni originarie della crisi e delle ricadute che questa sta avendo nei settori organizzati dalla categoria, ricadute rese ancora più pesanti dall’ “ inadeguatezza dei governi che si sono succeduti in questi anni” e dalla totale “assenza di una politica industriale selettiva” sia nazionale che regionale. Forte il richiamo nella relazione alla necessità di “ conciliare la creazione di valore economico e la sostenibilità del lavoro, la tutela ambientale e l’eliminazione dei rischi per la salute” e di “ creare un nuovo modello di sviluppo finalizzato ad aumentare non i volumi in quanto tali, ma a migliorare la qualità della vita”. Temi e modelli di sviluppo sui quali la FIT ha investito e si è sperimentata in questi anni e a partire dai quali Ascani ha costruito il programma del “lavoro da fare”, la “piattaforma” che vedrà impegnata la categoria nel prossimo futuro: la certificazione del prolungamento del corridoio TEN-T Baltico Adriatico il potenziamento e l’ammodernamento dalla A 14 il collegamento del porto di Ancona alla grande viabilità ed alla stazione ferroviaria con il recupero dell’ ex scalo Marotti l’intervento relativo al “nodo di Falconara” l’elettrificazione della Ascoli – Porto d’Ascoli l’ammodernamento dell’ Aeroporto di Falconara Interventi che stanno dentro i tre grandi obiettivi che si perseguono: potenziare il trasporto pubblico locale tradizionale, razionalizzare la logistica urbana, industrializzare il trasporto merci. Nella parte conclusiva della sua relazione Ascani ha sottolineato l’importanza della scelta di riorganizzazione operata dalla CISL delle Marche che ridefinisce un modello organizzativo teso a razionalizzare risorse umane e finanziarie rafforzando i presidi nei territori e nelle aziende. Su questi temi si è sviluppato il dibattito al quale hanno dato il loro contributo i delegati condividendo temi e contenuti della relazione, ponendo analisi e proposte sulle problematiche dei singoli settori. Un dibattito arricchito dal saluto non formale del Segretario Generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che ha tenuto a sottolineare come anche il congresso della FIT si confermi “come grande momento di partecipazione e di radicamento della Cisl delle Marche nei luoghi di lavoro”. La chiusura del dibattito è stata affidata alle conclusioni del Segretario Nazionale Giovanni Luciano, che con lucidità e passione ha espresso grande preoccupazione per lo “scenario di ingovernabilità” che si profila per il nostro Paese che ha invece bisogno di “ riforme vere e strutturali per il lavoro” e di investimenti perché “ c’è lavoro se c’è qualcuno che investe”. Luciano ha poi sottolineato con forza come ci sia bisogno di un “ piano nazionale per l’ energia, uno per i trasporti e un piano per i rifiuti” e di una “visione generale”che superi gli eccessi del “regime di legislazione concorrente in cui tutti legiferano senza mettersi d’accordo”. Il congresso si è concluso con la elezione del gruppo dirigente regionale che vede confermato Roberto Asscani come Segretario Generale della FIT Cisl Marche.
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14/03/2013 CONGRESSO FIBA CISL MARCHE, 13 marzo 2013 – Recanati
Il 13 marzo si è svolto il X Congresso Regionale della Fiba Cisl Marche, la federazione dei lavoratori del settore bancario e assicurativo che conta ad oggi nella nostra Regione circa 3.700 iscritti. Il Congresso si è aperto con la relazione del Segretario regionale Paolo Papalini, che ha evidenziato come i quattro anni di crisi conclamata del sistema produttivo marchigiano si sia riflessa sugli istituti di credito e di credito cooperativo facendo sì che ciò che il nostro settore bancario registrava nel 2009 come utile netto si sia oggi trasformato in perdite. Le banche, al pari di altri aziende, hanno reagito alla crisi intervenendo in prima istanza con misure di riduzione del personale di cui l’azione sindacale, ha ricordato Papalini, è riuscita ad oggi in parte a contenere gli effetti mediante l’istituzione del fondo di sostegno al reddito e il ricorso a strumenti di solidarietà difensiva volti a evitare i licenziamenti. Tra i temi posti al centro del dibattito ha trovato spazio anche il processo di autoriforma della Cisl che sta coinvolgendo anche le federazioni di categoria. Nelle parole del Segretario nazionale Fiba Cisl Giulio Romani, la riorganizzazione è stata descritta come un atto di coraggio e di onestà intellettuale di un sindacato capace di predisporsi al cambiamento nella consapevolezza di essere chiamato a cogliere e a interpretare quella domanda di rinnovamento che è sempre più presente nel Paese. Una richiesta di cambiamento che è prima di tutto una domanda di sobrietà e di essenzialità che la regionalizzazione intende soddisfare mediante la riduzione degli organismi politici a favore di una maggiore e più capillare presenza sul territorio al fine di rafforzare la sostanza del fare sindacato, ossia la cura del rapporto con il lavoratore. Conseguente alle ragioni della riorganizzazione è quindi la scelta della Fiba Cisl, annunciata dallo stesso Romani, di rivedere il proprio riparto interno delle risorse, individuando una proporzione fissa e definita che riduca le risorse impiegate per gli organismi politici del sindacato e dedichi una quota maggiore di risorse al sindacato aziendale per potenziare l’attività di contatto con il lavoratore all’interno di un unico progetto coordinato dalle strutture regionali. Il Congresso, che ha portato all’elezione di Giovanni Gianuario a Segretario Generale della Federazione regionale, è stato animato dai tanti interventi dei delegati presenti, una vivacità di dibattito raccolta con piacere dal Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che l’ha raffrontata al clima di partecipazione, scambio e confronto che sta caratterizzando tutto il percorso congressuale della Cisl delle Marche e vi ha colto un segnale di democrazia particolarmente importante in un contesto sociale come quello odierno, sfilacciato, sfibrato e provato dalla crisi e in cui l’attività di rappresentanza diviene sempre più difficile. È in riferimento a questo contesto che Mastrovincenzo ha ribadito il compito del sindacato di promuovere in tutti gli attori sociali, economici e istituzionali la capacità di “fare rete” per sperimentare riposte nuove e integrate ai problemi inediti che la crisi ci pone davanti, ricordando innanzitutto la necessità che anche la Cisl Marche sappia valorizzare la propria rete interna, non dimenticando la ricchezza dell’essere un sindacato confederale e potenziando le connessione tra il livello confederale, le federazioni e i servizi, nella convinzione che da questo “essere rete” passa la capacità della Cisl di essere sul territorio tra le persone, di porsi al servizio degli iscritti e di offrirsi come punto di riferimento per le comunità locali.
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13/03/2013 Una manifestazione contro la riforma della sanità
LE FOTO della MANIFESTAZIONE Cgil, Cisl e Uil si mobilitano contro la politica sociale e sanitaria della Regione Marche.Le Segreterie regionali delle tre confederazioni e delle rispettive categorie dei lavoratori della sanità e dei pensionati hanno organizzato una manifestazione regionale che si è tenuta lunedì 25 marzo alla Fiera della pesca di Ancona.Al Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca e agli Assessori Almerino Mezzolani (sanità) e Luca Marconi (sociale) è stato inviato un documento con il quale si esprime una valutazione critica del confronto che si è sviluppato negli ultimi due mesi sulla riorganizzazione del servizio sanitario e sulla legge di riforma dei servizi sociali.Rispetto alla sanità i sindacati criticano la  mancanza di un quadro d’insieme che riguardi tutto il sistema, i processi riorganizzativi, gli aspetti finanziari e quelli relativi alla gestione del personale.Forti dubbi sul futuro degli ospedali marchigiani. Non c'è ancora chiarezza su quali posti letto per pazienti in fase acuta verranno chiusi (in totale 795) e quali verranno riconverti o trasformati in posti letto di lungodegenza o riabilitazione (244) o in posti letto di Day Hospital e Day Surgery.Non emerge poi alcun disegno di rafforzamento della sanità territoriale (Case della salute, RSA e residenze protette per anziani, assistenza domiciliare)  dell’integrazione socio-sanitaria, della prevenzione e della rete dell’emergenza.A fronte di una crescita del fenomeno delle liste di attesa e della mobilità passiva, non si conoscono, se esistono, gli obiettivi e gli interventi previsti per il loro contenimento.In mancanza di un quadro finanziario chiaro e di una pianificazione delle risorse la riorganizzazione si presenta solo come un’operazione di tagli finalizzati al conseguimento degli obiettivi di bilancio e non come una vera riforma del sistema.La conseguenza sarà una riduzione  pesante all'occupazione, ancor più grave considerando che  in questi anni la riduzione del costo del personale ha fornito un contributo importante al  risanamento dei conti della sanità marchigiana, bel al di là del sostenibile e del programmato. A forte rischio il rinnovo di tutti i contratti di lavoro flessibile.Cgil, Cisl e Uil chiedono inoltre di rivedere la proposta di legge regionale relativa al  “sistema regionale integrato dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia”, in particolare per quanto concerne il ruolo degli Ambiti sociali, la gestione associata dei servizi e per gli aspetti relativi alla partecipazione delle associazioni e dei cittadini alla gestione delle politiche sociali.
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12/03/2013 CONGRESSO FNS CISL MARCHE, 11 marzo 2013 – Pesaro
Con un’analisi attenta e senza sconti delle origini etiche e morali della crisi economica e politica che attanaglia il Paese ormai da cinque anni si è aperto, attraverso la relazione del Segretario generale uscente Cinzio Scatassa, il II Congresso Regionale della FNS Cisl Marche, che ha visto la partecipazione del Segretario Generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo e del Segretario nazionale Pompeo Mannone. Al centro del dibattito congressuale sono stati posti i problemi e le prospettive di una federazione che comprende al suo interno tre categorie importanti per la sicurezza del Paese sul territorio, Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria e Corpo Forestale dello Stato. Tre categorie pesantemente colpite dai tagli indiscriminati e che oggi rischiano la paralisi. Tre categorie di lavoratori che nonostante tutto non arretrano nel senso di responsabilità e nello spirito di servizio con cui vivono il lavoro di ogni giorno. La straordinaria mobilitazione delle squadre dei Vigili del Fuoco nelle tragedie di Modena e de L’Aquila testimonia quanto e come esse continuino a rispondere al soccorso anche se falcidiate da anni di tagli di personale, mezzi e attrezzature e nonostante il loro lavoro continui ad essere retribuito in modo vergognosamente insufficiente. Il Corpo Forestale dello Stato, sebbene colpito da crescenti carenze organiche, segno di uno Stato che non riesce ad investire nella tutela del suo territorio, continua ad operare come una risorsa straordinaria nella difesa del patrimonio agroalimentare, dell’ambiente, del paesaggio e dell’ecosistema, oltre a concorrere al servizio di ordine e sicurezza pubblica. Gli uomini e le donne della polizia penitenziaria vivono condizioni di lavoro sempre più drammatiche, con organici sottodimensionati che rendono difficile anche la fruizione delle ferie, un disagio diffuso testimoniato da un allarmante aumento delle malattie di natura psicologica tra questi lavoratori nel cui servizio, difficile e importante, si misura la civiltà del nostro Paese. I lavori del Congresso si sono conclusi con l’elezione di William Berré alla guida della Federazione regionale.
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12/03/2013 Lettera aperta ai Consiglieri di Banca Marche
Pubblichiamo la lettera aperta che la Segreteria della FIBA (bancari) della Cisl Marche ha inoltrato al Consiglio di Amministrazione di Banca Marche «Constatiamo che, nonostante tre mesi di battente campagna mediatica, la vecchia gestione non ha ancora riconosciuto, responsabilmente, la propria inadeguatezza, ritirandosi, almeno per senso di dignità. Non bastano i ripetuti appelli dei lavoratori, provenienti dalle assemblee svoltesi nelle prime settimane dello scorso dicembre, a fare subito chiarezza sulla situazione ed a sollevare chi ha guidato la Banca contro gli scogli di questa crisi interna, con incolpevole insipienza o con colpevole spregiudicatezza?Così si sarebbe potuto attenuare il devastante impatto alla clientela che sempre più  incalza i lavoratori della rete con domande piene di preoccupazione e di crescente sfiducia.Il danno d’immagine che si sta creando rischia di provocare un ridimensionamento della Banca con immancabili conseguenze sui lavoratori e sul territorio.Come non bastasse, il gossip viene alimentato anche tra i colleghi da chi, diffondendo irresponsabilmente informazioni destituite di ogni fondamento, cerca di far leva sulle paure per fini personali e/o di cordata.Per questo la Fiba-Cisl rivolge alle Fondazioni e al Consiglio di Amministrazione questo forte richiamo al senso di responsabilità che oggi, più che mai, è indispensabile e che, finora, è stato mostrato pienamente soltanto dai lavoratori.Chi ama i nostri territori lo mostri e sappia prendere decisioni conseguenti, per il bene di tutti, questa volta!I lavoratori, che stanno facendo ancora una volta la propria parte, si aspettano perciò un corrispondente e definitivo segno di discontinuità.La Fiba-Cisl, inoltre, ritiene imprescindibile che le scelte future sul nuovo vertice ricadano su figure di “garanzia” gradite, stavolta, anche ai lavoratori; soltanto così si potrà intraprendere la via del rilancio con la coesione indispensabile a consentire un percorso finalmente virtuoso».
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11/03/2013 Sciopero alla Tecsol di Mondolfo
In sciopero i lavoratori della Tecsol di Mondolfo lunedi 11 marzo. Nell'incontro di venerdì mattina  - spiega  Giovanni Giovanelli, Segretario Filca Cisl Pesaro – Urbino,  -  nel quale si doveva parlare del pagamento degli stipendi arretrati l'azienda ha comunicato che invece ad Aprile cesserà l'attività.Una azienda con personale altamente qualificato (45 dipendenti) con prodotti di qualità, con decenni di esperienza nella realizzazione di profili lamellari per serramenti e pareti in legno, che in questi anni non è mai stata potenziata sia nel prodotto che nell'innovazione tecnologica.L'azienda ha riferito  che i costi fissi sono troppo alti, ma il capannone è di proprietà, l'elettricità è prodotta dai pannelli fotovoltaici, il riscaldamento avviene con la bruciatura dei pezzi di scarto.Allora dove sono – chiede Giovanelli -  i costi fissi elevati?Il sindacato ritiene  invece che anche attraverso l'utilizzo di ammortizzatori sociali e il rilancio dell'azienda con nuovi prodotti si possa mantenere il sito produttivo. Il sindacato insieme agli operai  temono che dietro questa operazione ci sia solo la volontà della proprietà di disfarsi di questo sito produttivo. 
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11/03/2013 “Donne in campo, manifestazione di creatività e volontariato”
“Oggi le Donne Cisl, Giovani e Pensionate, alzano la voce contro la violenza perpetrata a danno delle lavoratrici nei luoghi di lavoro”.E’ questo il tema della relazione, attuale e scottante, imperniato sulla piattaforma elaborata dal Coordinamento Nazionale Donne Cisl.La Sala dei Savi di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno è stata la splendida cornice per la manifestazione “Donne in campo” che l’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno promuove ogni anno in occasione della festività dedicata alla Donna.Ancora una volta la Coordinatrice Donne, sig.ra Rosandra Ciarrocchi, si è impegnata in collaborazione con l’Anteas, alla partecipazione di detta iniziativa, con una relazione puntuale ed esaustiva.Dopo una rapida analisi di alcuni articoli della Costituzione, la relatrice ha sottolineato che nonostante la tutela da essa garantita, la violenza è spesso sottovalutata da un mercato del lavoro che espone le lavoratrici ad un maggiore rischio di esclusione, ghettizzazione e vulnerabilità, che può determinare un futuro precario per tutte. In particolare, emerge il 'problema del doppio carico di lavoro e soprattutto di fatica fisica, mentale e stress a discapito delle donne che, sempre più spesso, si trovano ad operare in luoghi di lavoro costruiti e organizzati su modelli maschili ignorando completamente le specificità femminili.Il fenomeno della violenza sulle donne è una vera e propria piaga sociale che ancora una volta richiama la centralità dell'aspetto culturale, sulle relazioni tra generi, sull'educazione dei giovani, e sugli stili della società moderna, che svuota di significato importanti valori esistenziali,  quali il rispetto per la persona e per la vita.L’argomento è stato un’occasione di condivisione corale e una preziosa opportunità per riflettere ed approfondire tematiche importanti allo scopo di poter individuare strategie e soluzioni sempre più adeguate alle problematiche sociali.Apprezzamenti positivi sono stati espressi anche dall’Amministrazione Comunale, tanto che la Coordinatrice si è lasciata sfuggire commossa il commento: “Bello è scoprire la stima e l’affetto dei propri concittadini”.
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08/03/2013 La Fnp di Ancona al Congresso
La FNP di Ancona al Congresso dalla FNP Provinciale alle Leghe Distrettuali   Nella provincia di Ancona si sono svolti nel mese di febbraio i Congressi di lega, in particolare il 20 febbraio a Fabriano, il 22 ad Ancona, il 25 a Senigallia, il 27 a Jesi.Dal 1° Aprile ci saranno sul territorio nuove leghe distrettuali che sostituiranno la FNP provinciale, come stabilito da un percorso di riorganizzazione della FNP Regionale.I congressisti che hanno partecipato ai Congressi di lega sono stati circa 440, hanno eletto nuovi Consigli Direttivi di Lega, che ha loro volta hanno nominato le Segreterie di Lega.La Lega di Ancona sarà composta da Guido Viola (Segretario Generale), Antonietta Giacani, Massimo Donato, Giuseppe Giacco (componenti di Segreteria).La lega di Jesi sarà formata da Giovanni Focanti (Segretario Generale), Gianfranco Pigliapoco e Ivonetta Romiti (componenti di Segreteria).La lega di Fabriano sarà formata da Franco Vergnetta (Segretario Generale) , Anna Maria Fabrianesi, Girolamo Pantaloni (componenti di Segreteria)La lega di Senigallia sarà formata da Carlo Zezza (Segretario Generale), Quinto Berlardinelli, Florisa Fileri (componenti di Segreteria).Questi congressi sono stati anche l’occasione per parlare di temi attuali, come la riforma fiscale, la legge sulla non autosufficienza, la rivalutazione delle pensioni, la riorganizzazione sanitaria, il volontariato, in particolare le esperienze delle Anteas.Su queste tematiche, molti sono stati gli interventi ed al termine sono state approvate  le mozioni finali. La segreteria provinciale uscente, composta da Giovanni Focanti, Guido Viola, Antonietta Giacani, ha seguito tutti i lavori dei Congressi di lega.Relazione della SegreteriaMozione finale JesiMozione finale SenigalliaMozione finale AnconaMozione finale Fabriano
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08/03/2013 Donne in campo, l'iniziativa ad Ascoli Piceno
Domenica 10 Marzo 2013 ore 9,30 presso il Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, Sala dei Savi, la Coordinatrice Donne Provinciale, sig.ra Ciarrocchi Rosandra, presenta, in occasione della festività dedicata alla Donna, l’iniziativa realizzata insieme con l’Anteas.Il tema della relazione delle Donne Cisl è “La violenza sulle donne nei luoghi di lavoro”.Questa vuole essere un'occasione di condivisione corale e preziosa opportunità per riflettere ed approfondire tematiche importanti allo scopo di poter individuare strategie e soluzioni sempre più adeguate alle problematiche sociali.Pertanto, siete tutti inviati a partecipare a "Donne in campo"che si terrà  domencia 10 marzo, alle ore 9.30 presso Palazzo dei Capitani, Sala dei Savi.
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08/03/2013 Costruiamo insieme il futuro che vogliamo - assemblea territoriale Macerata
La relazione introduttiva del Segretario generale Marco Ferracuti all’Assemblea territoriale della Cisl di Macerata si conclude con l’invito a raccogliere una sfida difficile. Aumenta il bisogno di sindacato in un mondo che cambia in modo rapido e profondo. Serve un’azione di tutela e rappresentanza efficace ma sostenibile nel tempo. Questo richiede uno sforzo di riorganizzazione che la Cisl traduce a tutti i livelli in una vera e propria autoriforma. Una strada intrapresa anche per dare un segnale forte alle istituzioni e alla politica. L’inerzia di queste ultime nell’accettare la sfida di un cambiamento ormai necessario genera sprechi e inefficienze, generando antipolitica e rinuncia alla partecipazione. Il coraggio di cambiare Non ci si nasconde che i cambiamenti, specie quando sono “veri”, incutono timore. La Cisl abbandona un modello che ha funzionato per decenni, approdando verso un assetto nuovo. Ma negli interventi dei partecipanti emerge la consapevolezza che il momento è strategico e che la riorganizzazione è lungimirante. I risultati delle elezioni politiche dimostrano come nella società italiana si stiano affermando forze che attaccano anche il sindacato. Forze che mettono in discussione quello che il sindacato rappresenta e che stanno permeando l’opinione pubblica degli stessi iscritti. “Si è rotto il filo della rappresentanza e il sindacato non è immune dalla valanga che ha colpito la politica” (Mezzio). Per questo la Cisl ha deciso di muoversi in anticipo, elaborando in autonomia alcune linee di cambiamento anche per evitare che siano altri soggetti a decidere sulle sue vicende. Un nuovo modello di sviluppo Il cambiamento non può essere solo interno. La Cisl è una grande forza sociale – nella Provincia di Macerata ha più di 40.000 iscritti – ed ha il dovere di proporre soluzioni di sistema. La priorità è rimettere al centro il lavoro e i lavoratori, con un occhio di riguardo ai giovani, “le risorse migliori che abbiamo (Ballini)”. Istruzione, formazione continua, politiche industriali, innovazione e internazionalizzazione per le PMI. Anche a livello locale un nuovo modello di sviluppo è possibile, integrando l’industria manifatturiera con settori che possano dare una dimensione nuova al territorio (turismo, cultura, conoscenza, agro alimentare). L’Italia delle responsabilità La consapevolezza delle difficoltà del momento porta la Cisl a perseverare sulla strada della responsabilità. I risultati del voto dimostrano in parte che gli appelli al rigore non sono stati accettati dai cittadini. Diversamente al passato non si è riusciti a mobilitare le coscienze delle persone. Non siamo riusciti a convincerle a scattare verso un obiettivo più alto (Mastrovincenzo). Di fronte a questo scenario la Cisl ha la necessità di restare “limpida”, dicendo la verità alla gente ma pretendendo allo stesso una svolta dalle istituzioni, a partire dal tema delicato dei costi della politica. Il tempo dell’associazionismo L’approfondimento tematico del pomeriggio è stato rivolto al tema dell’associazionismo comunale. Oltre che fare innovazione al proprio interno la Cisl sostiene processi di riorganizzazione delle istituzioni pubbliche. Particolarmente importanti quelli che possono portare al ridisegno del governo del territorio. Da qui un confronto con gli amministratori locali sulla sfida della gestione associata dei servizi comunali. “Fino a qualche anno fa era una possibilità, ma la crisi l’ha resa una necessità (Francesco Fiordomo, Sindaco di Recanati)”. Per la Cisl l’associazionismo deve diventare un modello generalizzato di funzionamento delle amministrazioni locali. Per questo però serve una normativa più coerente. Quella attualmente vigente sui piccoli Comuni può portare i sindaci verso il mero rispetto degli obblighi di legge, attraverso convenzioni intercomunali che coinvolgano solo piccole porzioni di territorio. Un” rischio colabrodo” che la Regione Marche non può correre, specie laddove le esperienze di altri territori (v. Emilia Romagna) dimostrano che la gestione associata è una strada che porta a coniugare autonomia ed efficienza delle pubbliche amministrazioni (Silvia Spinaci).” Il ruolo delle istituzioni Più volte sono state chiamate in causa la Provincia di Macerata e la Regione Marche. Nel caso della prima cruciale è il ruolo che può svolgere nello stimolare i processi di associazionismo. Una responsabilità che si esprime nel sostegno alle amministrazioni locali per elaborare progetti di cooperazione che siano in grado di “guardare lontano”. L’impegno può essere quello di mettere a disposizione dei Sindaci esperienze e professionalità in campi come appalti, contratti, gestione personale, ambiente, progettazione ecc. L’associazionismo è una sfida culturale da accettare, anche andando oltre e riuscendo a fotografare quelle città diffuse che esistono e crescono al di la delle dei tempi e delle decisioni politiche (Antonio Pettinari, Presidente della Provincia di Macerata). Europa e Regione Marche Un filo diretto lega due realtà apparentemente lontane. Dalle urne emerge un sentimento antieuropeista che non fa parte della cultura della Cisl. Sentimento comprensibile se l’Europa è solo quella del rigore. Ma è forte la consapevolezza che non si possa prescindere dall’Europa, che anzi per far fronte alla crisi serva “più Europa”. Nella programmazione 2014/20 saranno messi a disposizione fondi strutturali per i sistemi territoriali. Un treno che la Regione Marche non può perdere. Una Regione apprezzata per tante cose (accordi anticrisi, accordi sul credito, patto di stabilità coi comuni, internazionalizzazione e promozione) che però perde colpi sui temi di più ampio respiro (Stefano Mastrovincenzo). L’amministrazione regionale deve diventare promotrice di un progetto di ridisegno del territorio, da attuare anche intercettando le risorse europee disponibili su progetti specifici come quelli che fanno riferimento alle “città unite”. Spesa pubblica e debito pubblico L’associazionismo comunale è una delle azioni che la Cisl rivendica all’interno di un percorso di semplificazione dell’assetto istituzionale, nel quadro più ampio della revisione della spesa pubblica per la ridurre il debito nazionale. Come eliminare sprechi e inefficienze nella pubblica amministrazione, come riorganizzare i poteri dello stato e il sistema delle autonomie locali, come ragionare per bacini ottimali d’utenza rispetto alla gestione dei servizi locali a rilevanza economica. Come ripensare al welfare, favorendo l’evoluzione di quello contrattuale e lavorando alla costruzione di un welfare di comunità in cui il sindacato/associazione mette insieme persone e famiglie aiutandole a ri-costruisce parte delle risposte ai loro bisogni (Mastrovincenzo). In sintesi, ridurre la spesa pubblica senza incidere sui servizi. Dagli interventi emerge la forte consapevolezza che rimettere in discussione i servizi pubblici è l’unica strada per salvaguardarli (Mezio). Urgentissima è una profonda riorganizzazione del servizio sanitario regionale, senza la quale questo, nonostante gli sforzi enormi dei lavoratori, non sarà più capace di rispondere al bisogno di salute. Responsabilità e unità sindacale La Cisl percorre la strada della responsabilità perché la ritiene l’unica via possibile per uscire da questa situazione difficile. La sostiene quando si confronta con tutte le sue controparti, anche a rischio di andare contro corrente ed essere impopolare. Sicuramente è meglio essere uniti che divisi. Ma il problema è: su cosa? (Mezio). L’appello all’ unità non può annullare il pluralismo sindacale, né può snaturare l’azione della Cisl, sindacato che tutela i lavoratori in primo luogo attraverso il contratto (Ferracuti). L’unità sindacale, infine, non può prescindere dal rispetto e dal riconoscimento reciproco. Non è il solito Congresso Una volta a regime la riorganizzazione avviata dalla Cisl coinvolgerà circa 6.000 persone. Sarà sufficiente riposizionare il modello organizzativo rispetto al cambiamento? Solo se il Congresso diventerà un momento per riflettere non solo su “come dobbiamo essere” ma anche “su cosa dobbiamo fare” (Mezzio). Credibilità, concretezza delle proposte, vicinanza alle persone (Mastrovincenzo). Come più volte accaduto in passato, facendo bene quello che sa fare, la Cisl non solo aiuta se stessa ma tutto il paese e la sua democrazia, oggi fragile. Perché se la cornice organizzativa è importante, sono le donne e gli uomini del sindacato che faranno la differenza con la loro generosità, la loro competenza e l’originalità delle loro proposte e della loro cultura (Ferracuti).
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08/03/2013 Pannoloni dimezzati dall’Asur: il dissenso del sindacato dei pensionati
In merito  alla decisione dell’ASUR  di  ridurre la fornitura  dei  Pannoloni  alle persone   prevalentemente anziane  affette da incontinenza,   i sindacati SPI - CGIL,  FNP-  CISL, UILP  pensionati  di  Pesaro dissentono  radicalmente da questo tipo di scelta  ed esprimono forte preoccupazione per tale decisione  che va a colpire  cittadini  tanto fragili.L’incontinenza  è  una manifestazione patologica, non voluta e non controllata  e come tale  va considerata   nel rispetto  dei percorsi terapeutici  che devono essere garantiti  anche a chi non è più in grado di esprimere i propri bisogni.Non vogliamo addentrarci a descrivere gli effetti di tale scelta, soprattutto  nel caso che i familiari non fossero nella condizione  di  integrare la mancata  fornitura; effetti  che   gli esperti  dell’ASUR,  conoscono benissimo e sono perfettamente consapevoli del  rischio  che un' igiene  non adeguata può portare a infezioni e piaghe.   Piaghe che producono nel corpo  dei nostri anziani  malati molta sofferenza.Noi siamo dell'idea che  su un argomento così importante non si possa usare un metodo di standardizzazione sul livello più  basso. Serve per noi una reale verifica delle condizioni degli assistiti per decidere  il fabbisogno, in questo modo sarà possibile anche ridurre i tanto richiamati sprechi.I sindacati dei pensionati unitariamente chiedono  un ripensamento  da parte  dell’ASUR che vada verso questa direzione  perché è urgente preservare la dignità delle persone e dei malati.
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08/03/2013 Una nuova iniziativa a Cagli per il volontariato Anteas
L’Associazione Nazionale Per Tutte le Età Attive per la Solidarietà (ANTEAS), promossa dalla Federazione dei Pensionati della CISL, ha inaugurato a Cagli un centro operativo di volontariato riguardante l’ambito dei sette Comuni della Comunità Montana: ,Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Frontone , Pergola e Serra S. Abbondio.L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sensibilità del Presidente della Comunità  del Catria e del  Nerone, Dott. Ciabocchi e del Dirigente dell’Ambito  dott. Cordella, che mettendo a disposizione un locale nella sede della Comunità Montana, hanno consentito alla Presidente Provinciale dell’ANTEAS della provincia di Pesaro, Francesca Conti, di attrezzare un accogliente centro che opererà attraverso volontari  per fornire servizi a chi ha particolari necessità o si trova in situazioni di disagio.Tutta l’attività sarà svolta d’intesa con le Istituzioni locali che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione dell’iniziativa.Obiettivo dell’iniziativa è mettere in rapporto fra loro le diverse generazioni ed esperienze, anche attraverso una più stretta collaborazione fra le varie associazioni di volontariato presenti sul territorio.Nella nuova sede si potranno eseguire test ematici, svolti da personale sanitario in pensione abilitato a  tale funzione.Nasce anche un centro d’ascolto, per orientare persone che hanno problemi di dipendenze da droghe, alcool ecc. e per i famigliari che vivono tale esperienza.Infine è stato proposto un servizio di trasporto, in collaborazione anche con altre Associazioni di volontariato, per persone sole o in difficoltà e consentire loro  spostamenti per  particolari esigenze.Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti diverse autorità locali del comune di Cagli ,  il Segretario Gen. FNP CISL Nevio Leonardi e  numerosi volontari dei comuni dell’Ambito che hanno notevolmente apprezzato l’iniziativa.    
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08/03/2013 Il coordinamento Donne Fnp - Cisl Pesaro ha ricordato le donne anziane
Il Coordinamento Donne della FNP - CISL di Pesaro, condividendo la condanna unanime del femminicidio e di ogni violenza perpetrata ai danni delle donne, ha voluto rendere partecipo della festività dell' 8 marzo, le proprie associate più anziane.Una delegazione del Coordinamento Donne e della Segreteria Territoriale della FNP - CISL Pesaro si è recata presso i rispettivi domicili, (alcune degenti in case di cura) per consegnare un omaggio floreale.Il gesto è stato particolarmente gradito dalle vegliarde signore, che si sono sentite integrate e ancora partecipi della società cicile, ma è stato apprezzato anche dai relativi famigliari, che trovano nel sindacato FNP -CISL un fermo sostegno alle politiche degli anziani specie quelli non autosufficienti. Rita Luccardini(Coordinatrice Territoriale Donne FNP - CISL Pesaro)
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06/03/2013 Domande di mobilità, termini in scadenza
L'Inas Cisl invita tutti coloro che hanno presentato domanda di "mobilità in deroga" dopo il 1 Luglio 2012 e che a tutt'oggi risultano disoccupati, a presentarsi presso gli sportelli de patronato per inoltrare domanda ai fini della percezione del residuo dei sei mesi di indennità spettanti, entro sabato 9 marzo.Le sedi Inas Cisl sono ad Ascoli Piceno in Corso Vittorio Emanuele n. 37,  a Fermo in via Sant'Alessandro n. 3 e a San Benedetto del Tronto in Piazza Nardone n. 23.
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05/03/2013 Corsi di riqualifica per Operatore Socio Sanitario
Lo IAL Marche Srl promuove due corsi di formazione finanziati dalla Provincia di Macerata della durata rispettivamente di 910 ore (tipologia A) e 760 ore (tipologia B).Entrambi i percorsi formativi sono destinati a n. 30 partecipanti, di cui n° 23 posti sono riservati a donne.L’accesso ai percorsi formativi è rivolto esclusivamente a lavoratori di imprese private e/o strutture pubbliche che siano residenti nel territorio della Provincia di Macerata o che prestino servizio c/o una delle strutture e/o servizi ubicati nel territorio della Provincia di Macerata.La tipologia A (910 ore) è riservata a personale con esperienza lavorativa pari o superiore a 2 anni ed inferiore a 5 anniLa tipologia B  (760 ore) è riservata a personale con esperienza lavorativa pari o superiore a 5 anni ed inferiore a 10 anni.Al termine del percorso formativo agli allievi che avranno frequentato il 90% delle ore del corso ed avranno superato con esito positivo gli esami finali, verrà rilasciato, ai sensi dell'art. 14 della legge 845/78, un attestato di qualifica di I livello TE 10.31 .La modulistica è disponibile sul sito internet al seguente indirizzo: www.ialmarche.it o disponibile presso la segreteria organizzativa dello IAL Marche Srl di Macerata (Via dei Velini 52/A - Tel. 0733 261383 - 240171 Fax 0733 232976 macerata@ialmarche.it) Scadenza presentazione delle domande: CORSO TIPOLOGIA A - 910 ore:    13 MARZO 2013 CORSO TIPOLOGIA B - 760 ore:    11 MARZO 2013 Alla domanda di partecipazione devono essere allegati: Copia del documento di identità firmato e in corso di validità del candidato e del datore di lavoro Curriculum vitae - modello europeo – firmato in originale (Allegato 16) Autocertificazione dell'esperienza professionale (Modello certificazione requisiti) Modello Aiuti di Stato in regime di De Minimis (a cura del datore di lavoro) (Allegato 5) Modello Lavoratori (a cura del datore di lavoro) Fototessera La domanda va inviata tramite raccomandata con avviso di ricevimento al seguente indirizzo: IAL MARCHE SRL, Via dell'Industria 17, 60127 Ancona, indicando sulla busta la dicitura: “Corso di Riqualifica Operatore Socio Sanitario - cod. 154869” (tipologia A)“Corso di Riqualifica Operatore Socio Sanitario - cod. 154870” (tipologia B) 
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05/03/2013 Coltivare umanità - assemblea della Cisl Pesaro
Si è tenuta il 22 febbraio presso la Fiera delle Marche a Pesaro l’ assemblea territoriale della Cisl di Pesaro – Urbino. E’stata l’occasione, insieme ai delegati di tutti i settori produttivi  e ai pensionati, per fare il punto sulla situazione del territorio locale, prendendo come spunto temi cardine quali  lavoro,  welfare, sviluppo, territorio. Ai lavori hanno partecipato il Segretario Regionale Stefano Mastovincenzo e il Segretario Nazionale Piero Ragazzini. L’assemblea, oltre eleggere i delegati alla Cisl regionale, ha  sancito anche il cambiamento organizzativo che, con il processo di regionalizzazione, ha condotto  a una nuova articolazione territoriale del sindacato. Il Segretario Generale Cisl di Pesaro – Urbino Sauro Rossi nella sua relazione ha puntualizzato come “sulla scia di quanto elaborato dal precedente Congresso  la Cisl ritiene che l’azione sindacale va ripensata per fronteggiare le nuove emergenze indotte dalla crisi che, hanno dato instabilità al territorio, mettendo a dura prova, persone famiglie, imprese, soggetti sociali e istituzioni del lavoro, facendosi guidare dall’idea di “coltivare umanità”.   Coniugare il “senso del reale” con il “senso del possibile”, questo l’obiettivo che si prefigge la Cisl di Pesaro Urbino, riunitasi il 22 febbraio in Assemblea Congressuale, per rinnovare la propria azione sindacale. Un’azione sindacale che la Cisl continua a volere radicata nella realtà con pragmatismo e concretezza ma anche capace di esprimere un respiro di lungo periodo e di guardare lontano. È proprio partendo dalla constatazione del “reale”, delle difficili condizioni di crisi in cui versa da anni il territorio provinciale e raccontate anche negli interventi dei 170 delegati presenti, che il Segretario generale Sauro Rossi ha cercato di tracciare le traiettorie del “possibile” nei quattro temi posti al centro del dibattito congressuale, lavoro, welfare, sviluppo e territorio. È stata innanzitutto evidenziata la necessità di rafforzare il sistema degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro per meglio supportare le persone senza lavoro. Un ruolo altrettanto centrale è stato riconosciuto allo sviluppo territoriale e aziendale della contrattazione chiamata a farsi sempre più vicina ai luoghi di lavoro.   La crisi sta travolgendo il sistema di welfare che eravamo abituati a conoscere: in questa prospettiva, la Cisl di Pesaro ha rilanciato il proprio impegno a presidiare i comparti della sanità, della scuola e dei servizi sociali affinché, nonostante le difficoltà economiche degli enti locali, sia salvaguardata la qualità dei servizi da essi erogati, nella consapevolezza che essi dovranno essere integrati da prestazioni di welfare contrattuale ma anche dal welfare di comunità, ossia da tutte quelle iniziative spontanee di gruppi e associazioni volte al sostegno reciproco.   Si è evidenziato come il manifatturiero pesarese, per poter competere sui mercati internazionali, necessiti di investimenti in ricerca e innovazione e di essere arricchito attraverso una diversificazione produttiva che coinvolga il turismo qualificato e il terziario avanzato.   Una delle precondizione di questo sviluppo del territorio è stata individuata nella revisione dell’assetto istituzionale del governo locale che scongiuri un nuovo centralismo regionale, tutelando il ruolo dei Comuni, anche riconoscendo loro maggiore autonomia finanziaria, ma inducendoli necessariamente alla gestione associata delle proprie funzioni.   La Cisl, come ha ricordato il Segretario nazionale Piero Ragazzini, ha applicato anche a se stessa questa richiesta di ripensamento degli assetti territoriali avviando un percorso di autoriforma e riorganizzazione: un processo di regionalizzazione volto a snellire l’architettura istituzionale del sindacato, favorire un suo maggior radicamento nel territorio e permettere una maggiore partecipazione di attivisti e delegati alla vita dell’organizzazione.   Proprio alla dimensione del territorio, a cui la Cisl in tutta la sua storia ha sempre guardato con particolare attenzione, è stata dedicata la tavola rotonda del pomeriggio, introdotta da Claudio Bruscoli, Segretario Territoriale Cisl Pesaro Urbino, e condotta da Francesco Quagliani, Responsabile Formazione Cisl Marche. Il confronto ha visto il contributo del Prof. Favaretto, economista dell’Università di Urbino, del Prof. Pavolini, docente di sociologia economica dell’ateneo maceratese e del Prof. Carera, storico dell’Università Cattolica di Milano, ed ha offerto l’occasione per una lettura del tutto nuova del territorio e delle politiche di sviluppo locale. Il filo rosso che ha legato gli interventi dei tre ospiti è stato quello dell’innovazione e della cooperazione: innovazione nel modo di guardare al territorio, perché esso necessita di una lettura non solo conservativa dell’esistente ma anche dinamica che sappia cogliere e accompagnare i mutamenti in corso nelle risorse date, innovazione e cooperazione per superare l’eccesso di frammentazione della governance marchigiana del sistema di welfare, innovazione e cooperazione per realizzare una vera regolazione sociale del territorio che si liberi da atteggiamenti di tipo corporativo e individualistico e sviluppi azioni in grado di creare condivisione e cooperazione.   Il territorio, quindi, come luogo privilegiato dell’azione sindacale, chiamata ad “agire locale e pensare globale” e, come ha ricordato il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, a continuare il proprio “impegno di diffusione di un respiro europeo”, nella convinzione che i destini delle Marche e del Paese dipenderanno sempre di più dalle scelte politiche ed economiche dell’UE.
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05/03/2013 L’appartenenza è avere gli altri dentro sé
ASSEMBLEA TERRITORIALE CISL ANCONA APPARTENERE E PARTECIPARE per RAPPRESENTARE Portonovo-Ancona, 28 febbraio 2013L’appartenenza è avere gli altri dentro sé. Con la voce di Giorgio Gaber, la Cisl di Ancona apre la propria assemblea congressuale. La rabbia e il disincanto delle persone rispetto a quel che accade obbliga un sindacato come la Cisl a ricostruire relazioni e legami con le persone che incontra, un incontro che spesso avviene nei momenti tra i più difficili della propria vita, come quando si perde il lavoro e non lo si ritrova. Paolo Santini, Segretario Generale della Cisl di Ancona, ha aperto i lavori a partire da questo disegno per il futuro della confederazione anconetana. Ma – ha aggiunto – tutto ciò non si può fare se non si riorganizza l’operatività quotidiana dell’Associazione sindacale. Nuova modalità di presenza sul territorio e migliore coordinamento e scambio con le strutture Cisl diffuse su tutto il territorio regionale. Per cambiare dobbiamo partire da noi stessi.E guardare oltre il proprio confine. Perché le vicende delle persone alle quali la Cisl “vuole appartenere” sono connesse in maniera inscindibile a quelle di coloro che vivono altri luoghi e altri land, in italia , in Europa, nel “pianeta globale”. Uno sviluppo che si muova tra innovazione e crescita per il sistema economico ma prima ancora per il “sistema umano”, percorre le urgenze dichiarate in tutti i paesi avanzati, dagli Usa alla Germania. Anche l’Italia e le Marche devono giocare con queste strategie.Tornare all’economia reale, basata sul lavoro e su uno sviluppo sano, dopo anni di speculazioni deregolate, che di fronte all’apparente successo dei paesi emergenti, ha in realtà aumentato la miseria e la fame su tutto il pianeta.Dal colpo d’occhio sul mondo ai nostri territori, dove la crisi ha messo in ginocchio l’immagine di una ricchezza che si pensava non sarebbe mai diminuita. Non è stato così. Lì dentro la Cisl vuole scoprire, o forse costruire, un modo nuovo per far appartenere le persone le une alle sorti delle altre,affinché ci si sostenga con forza tra chi vive condizioni comuni. Anche l’idea di welfare può (ri)scoprire la dimensione di comunità. Da una comunità non nascono soltanto emozioni – sembra dire Santini – ma anche lavoro, economia e fiducia.Il dibattito ha offerto, con la voce dei delegati, spunti di riflessione e strategie concrete. Il bisogno di democrazia e la manutenzione dell’idea di rappresentanza come prima attenzione: la fiducia venuta meno verso le classi dirigenti, ne ha infatti erosa la sostanza. Poi testimoniare il senso del cambiamento: è quello che la politica non ha saputo fare. Non dobbiamo correre, come sindacato, lo stesso rischio. A partire dal welfare: non fermarsi solo alla rivendicazione di posti letto e tariffe per i non autosufficienti. La vocazione della Cisl sul welfare è anche altro. Di sicuro non è quella che istituzionalizza ma che sviluppa forme di sostegno alle famiglie e alle comunità che li accolgono. Attenzione però, nel cambiamento, a non buttare ciò che di buono la nostra esperienza ci porta. Nè tenere in stand by potenzialità già espresse, in attesa che si proceda al cambiamento. Ad esempio, dicono i delegati, sul tema del riassetto delle Istituzioni. Qui il caso del dibattito sulla sorte delle Province, è un esempio emblematico: ferme le opere pubbliche già pronte alla realizzazione e fermo il lavoro degli operatori dell’Ente, tenuti in sospeso in attesa di decisioni futuro. Che intanto si faccia quello che è utile e fattibile.Si è anche discusso su quale futuro c’è per i pezzi da 90 della nostra economia, come la metalmeccanica: infrastrutture e integrazione della progettualità tra Istituzioni, grandi imprese, sindacato, può essere un strategia per non bruciare in un istante la fatica di decenni. Mai togliersi dagli occhi il caso di Fabriano e l’impotenza di strumenti anche importanti quale l’Accordo di Programma, quando il territorio non crea desiderio di appartenenza. La cura delle infrastrutture emerge anche dal mondo dell’istruzione. Parte da qui la sollecitazione dei lavoratori della scuola rispetto a ciò che significhi senso e qualità della formazione delle giovani generazioni.Ancora. Dedicare tempo alle alleanze sul territorio. Da soli non ce la facciamo: la sfida di imparare a rappresentare anche chi non lavora è il pezzo nuovo da fare ed il modo più coerente di curare l’attenzione ai giovani. In questi anni bruciati da una crisi asfissiante, territori e settori interi, quali l’edilizia e l’agroalimentare industriale, devono essere metafore utili per leggere un modo altro di allontanarci da pericolosi punti di non ritorno. Ma anche lealtà e trasparenza indicano la vicinanza alle persone in difficoltà. La testimonianza dell’associazione dei consumatori della Cisl, ci aiuta a fare tesoro rispetto al modo giusto di essere vicini ai lavoratori e ai pensionati anche in questo senso. A partire dalle necessità concrete del lavoratore/cittadino/consumatore, come la tutela dal sovra indebitamento.Il rapporto tra rappresentanza, senso di appartenenza e modalità organizzativa del sindacato, trova una palestra da frequentare soprattutto nell’incontro con i lavoratori in somministrazione e i parasubordinati, che troviamo sia nell’industria manifatturiera che nel mondo della cultura e dello spettacolo. Il modo di affiancarli deve essere capovolto: se pensiamo che la condizione di cambiamento continuo del lavoro potrà essere per qualche tempo la normalità, non dobbiamo organizzare la loro rappresentanza in maniera “precaria”. La preoccupazione a tutto tondo sul lavoro, parte - non con sorpresa – anche dalla Federazione dei Pensionati, che del senso del futuro dei loro associati e delle loro famiglie vuole farsi carico, insieme ai temi purtroppo sempre caldi del potere di acquisto delle pensioni e della non autosufficienza.Ma è ora di andare oltre la crisi. Dal settore del commercio un segnale di speranza da cogliere dentro un capitolo “brutto” della storia economica della nostra epoca: proprio i questi ultimi anni abbiamo conosciuto nella città capoluogo nuove aziende, che ci sono e sono nei settori avanzati, opportunità nuove per noi di incontri con lavoratori e di poter svolgere un ruolo contrattuale e propositivo.La sintesi del Segretario Generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, ha selezionato l’idea di interpretare la domanda della persona, senza retorica, con lealtà, dicendo la verità. La sfida del rigore va assunta come senso di responsabilità assoluto nella gestione delle risorse – ha ricordato – ma è necessario che sia coniugata a quella per l’equità e lo sviluppo, perchè sia mobilitante per le persone, perchè ne sentano la necessità e l’importanza per il loro futuro. Anche riorganizzarsi per la Cisl è un primo passo per costruire un modo più coerente ai tempi che viviamo, di appartenere e partecipare alla vita delle persone, che è poi “rappresentarle”.Gli ha fatto eco Pietro Cerrito, Segretario nazionale della Cisl, che dal suo osservatorio ha ricordato di non trascurare o snobbare l’esito delle urne. Se un quarto degli elettori ha voluto cambiare rotta, oltre vai milioni che si sono astenuti dal voto, è possibile che anche un quarto dei nostri iscritti sia pronto a scelte radicali di cambiamento. Se non si accetta di conoscere questo fenomeno, il rischio per la Cisl e il sindacato tutto, è dietro l’angolo. Capire il dissenso e allo stesso tempo essere elemento di garanzia e fiducia per gli attori dello sviluppo: cittadini, imprese, istituzioni. Questa è la nostra parte. Ma da domani dovrà essere una parte da recitare con più severità: abbassare le tasse, premiare le imprese che assumono, produrre un welfare sì equo ma selettivo. E se questo non avverrà presto, al senso di responsabilità affiancheremo la durezza – ha garantito Cerrito -. Ma l’unico antidoto a chi vuol male al sindacato è quello di stare vicino alle persone, come abbiamo fatto da sempre. E questo ci ripagherà.Al rapporto tra appartenenza, partecipazione e rappresentanza è stata dedicata la tavola rotonda del pomeriggio, che ha cercato di approfondire cosa significa per le associazioni di rappresentanza fare innovazione e cambiamento organizzativo.La storia recente della Cisl di Ancona – ha ricordato la consulente e formatrice Silvia Brena – è stata caratterizzata dall’idea di cambiare a partire dal rispetto della storia delle persone e delle ambivalenze che ogni organizzazione ha per natura. Partire da piccole sperimentazioni, volutamente a cavallo tra le varie parti che la compongono. Poi partire dai dati che l’organizzazione possiede: ogni punto di vista interno è importante. Abbiamo provato a rappresentare e ri-articolare la rappresentanza. In qualche modo la Cisl di Ancona ha tentato di tornare ad essere apprendisti della rappresentanza.Lo psicosociologo Walter Trachini – consulente organizzativo – ha aiutato i congressisti a ricomporre ciò che c’è dietro al verbo rappresentare: è un po’ rispecchiare qualcosa o qualcuno ma un po’ è anche “portare in scena”. Nella complessità interna ed esterna al sindacato, questo significa dare visibilità a ciò e a chi non l’avrebbe. Infatti il problema non è tanto la crisi ma l’esserci e il come esserci, dentro la crisi e dentro i cambiamenti che questa comporta.A questo punto una riorganizzazione, anche della Cisl, può diventare solo razionalizzazione come difesa dall’idea di “perdita”. Oppure può essere riprogettazione organizzativa, che “costruisce” forme ad hoc per innovare, utilizzando al meglio le risorse che ha. Tuttavia alcune attenzioni: vicinanza alla complessità, ai luoghi, ai percorsi, alle discontinuità ma anche alle continuità dei tempi e dei “mondi” delle persone, ai loro sentimenti e ai loro vissuti. In questo senso l’ascolto è anche riconoscere (oltre che conoscere)In definitiva, ha ricordato Tarchini, l’appartenenza è un esito dei processi, non precondizione. E nel progettarla sarà strategico ripensare nuove interazioni tra chi fa sindacato a tempo pieno e chi sul posto di lavoro.Interessante il contributo di altre realtà dell’associazionismo economico e sociale, rispetto alle loro strategie di cambiamento. La camera di Commercio, con il Presidente Giampieri, ha ricordato come rappresentare le imprese e il commercio significa guardare in faccia le nuove modalità attraverso le quali i “clienti” cambiano il modo di richiedere i “prodotti” alle imprese. Basti pensare alle modalità di acquisto su internet e non presso un punto vendita fisso. E ai nuovi parametri che si vanno sviluppano nella cultura della popolazione, quali la sobrietà e la sostenibilità. Visibilità sul territorio e su mercato è il modo che la camera di commercio sta utilizzando per “portare in scena” i propri rappresentati. Quindi anche per le associazioni di rappresentanza costruire relazioni sarà una delle competenze più necessarie.Per Ragaini, del Gruppo Solidarietà, cambiamento organizzativo è passare dal lavoro “per” al lavoro “con”. Nel volontariato il cambiamento passa spesso attraverso questo cambio di pre-posizione. L’esperienza del Gruppo Solidarietà è stata questa. Soprattutto in strutture leggere, come quelle legate al sostegno della relazionalità primaria, molto è condizionato dalle pre-comprensioni e dalle forti idealità che ciascuno si porta dietro. Per superare questo rischio è necessario costruire interfacce, ad esempio con le Istituzioni, che è una via per il cambiamento, anche organizzativo. C’è però anche una retorica del cambiamento , spesso nascosta dentro alcune parole quali sicurezza e specialità. Nel sociale, in particolare, questo riconduce all’istituzionalizzazione. L’altro rischio è per le organizzazioni sociali quali le nostre è l’autoreferenzialità, perché produce isolamento. Anche il sindacato – ha esortato Ragaini -deve fare attenzione a questa possibile deriva.
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04/03/2013 Confronto sui bilanci comunali: le priorità del sindacato
CONFRONTO  BILANCI COMUNALI : LE PRIORITA’ DEL SINDACATO  Le segreterie provinciali CGIL-CISL –UIL,  Lunedì 4 Marzo p.v.  ore 12.30 presso la sede della Cisl di Ancona, via Ragnini, hanno  presentato alla stampa le linee guida per il confronto sui bilanci degli Enti locali, con particolare attenzione alle modalità di ripartizione delle risorse destinate al sociale, all’applicazione delle tariffe IMU  e alle modalità per un’equa compartecipazione  dei cittadini al costo dei servizi pubblici .Il permanere della situazione di crisi impone di far fronte all' aumento delle vulnerabilità lavorative e sociali attraverso la contrattazione sociale.Le organizzazioni sindacali rilevano come a  fronte dell' aumento dei bisogni, si assista ad una diminuzione consistente della spesa sociale. Alle risorse già esigue si sommano i tagli previsti dalla spending review che si abbatterà sugli enti locali. Tagli che, già con l’ultimo decreto, contemplano per Ancona una riduzione di 436.120 euro, per Jesi 321.411 euro, per Senigallia 390mila euro, per Falconara 111.951 euro , per Fabriano 222.252 mila euro , per Osimo 277.404 euro.
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04/03/2013 Nuovi laboratori dell'Anteas
Ottima risposta di partecipanti per il progetto "Mano a mano esploriamo il mondo che ci circonda", promosso dall'Anteas.Molto frequentati, infatti, i corsi che hanno avuto inizio lo scorso anno e che dureranno fino al prossimi novembre.Obiettivi del progetto, articolato in laboratori di animazione sociale, dei mestieri e dei saperi, è quuello di promuovere attività di sostegno e di inclusione sociale per migliorare la qualità della vita di persone in condizione di disagio e difficoltà, residenti nel quartiere Monticelli; creare opportunità di socializzazione e di relazioni positive e di scambio culturale; promuovere la solidarietà tra generazioni per accrescere nei giovani la curiosità e l'educazione di vita oltre che far ritrovare agli anziani un ruolo forte e significativo. In questa direzione vanno i corsi realizzati fino ad ora e quelli che stanno per prendere il via in queste settimane e per cui sono aperte le adesioni. Dopo i corsi di decoupage e di addobbi natalizi, ha avuto inizio il corso di 'ortolano in erba', realizzato con la collaborazione dell'Associazione Gigaro88, a cui è ancora possibile aderire. Sono aperte le iscrizioni per i corsi di informatica, cucina e creatività.
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04/03/2013 In sciopero i lavoratori di Aset spa
FANO- Le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl Fit e Ugl e la Rsu annunciano un'ora di  sciopero per mercoledì' 6 marzo dei lavoratori del comparto igiene ambientale di Aset spa per ottenere l'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori precari.“Il Comitato di Controllo sulle società partecipate del Comune di Fano si è pronunciato sulla gara che Aset Spa intende bandire per le raccolte differenziate nei Comuni dove opera – si legge nella nota sindacale -. Attualmente il servizio viene svolto da una trentina di lavoratori precari assunti con contratto di somministrazione. Il Comitato ha deliberato di non consentire ad Aset Spa di inserire una clausola sociale nel bando di gara che preveda per l’impresa aggiudicataria l’assunzione obbligatoria a tempo indeterminato del personale attualmente somministrato per i seguenti motivi: Possibile elusione del divieto di aumentare l’organico a tempo indeterminato di Aset Eccessiva compromissione della libertà d’impresa dell’appaltatore Eventuali diritti di altro personale già in forza al futuro appaltatore I sindacati giudicano tali motivazioni “pretestuose  infondate” spiegandone i perché:“Sul primo punto –sostengono - il vincolo vale solamente per il personale alle dipendenze di Aset. Il personale in oggetto avrà un rapporto di lavoro con l’impresa che vincerà la gara d’appalto.Anche la seconda motivazione è infondata – aggiungono - Infatti l’’accettazione del vincolo di dover assumere il personale indicato è condizione per partecipare alla gara; la competizione avviene su altri aspetti quali l’offerta tecnica, la qualità del servizio, ecc. Quindi non c’è lesione della concorrenza, discriminazione tra imprenditori, perché la clausola sociale è indicata nel bando di gara come previsto dal diritto comunitario.Le stesse considerazioni di infondatezza e pretestuosità valgono anche per la terza motivazione dato che il Contratto nazionale di lavoro  di settore stabilisce chiaramente che in caso di appalto è prevalente il diritto alla assunzione dei lavoratori già impiegati nel servizio oggetto di gara”. Il personale attualmente in contratto di somministrazione  ha ricevuto una specifica formazione e maturato una esperienza nel territorio tale da garantire la buona qualità del servizio. E’ prima di tutto una necessità di Aset Spa che queste professionalità transitino presso il nuovo gestore. Aset è affidataria del servizio e deve rispondere del buon andamento anche per i servizi esternalizzati.Nell’attuale momento di crisi che viviamo tante imprese sono tentate di partecipare a gare con offerte molto basse per poi tagliare sui costi del personale.Per evitare questo rischio occorre fare una forte selezione d’impresa e porre come condizione l’assunzione di questo personale, è  esigenza di Aset (questo avevamo convenuto e concordato con l’azienda) affinché il servizio non venga pregiudicato.  Chi si oppone all’inserimento di clausole sociali nel capitolato di gara che, oltre ai lavoratori, tendono a salvaguardare la qualità del servizio, dimostra di sapere ben poco di gestione d’impresa.  Anziché una funzione di indirizzo e controllo degli atti, il Comitato tende a sostituirsi ad Aset Spa nella gestione del servizio e nella conduzione dell’azienda.l’applicazione del CCNL di settore e l’obbligo di assunzione con contratto a tempo indeterminato dei lavoratori attualmente in somministrazione rende concreta ed esigibile la clausola sociale. Non possiamo accontentarci  di auspici e desideri, che rischiano di lasciare il tempo che trovano  senza alcuna reale garanzia per i lavoratori. Aggiungiamo che nel 2008 nella vicina Pesaro, MarcheMultiservizi ha emesso un bando di gara per l’esternalizzazione di alcune attività di spazzamento e raccolte differenziate inserendo nel bando l’obbligo di assunzione con contratto a tempo indeterminato del personale precario e nessuno ha contestato la gara. Perché qua non si può fare?Il nostro territorio, così provato dalla crisi e dalla disoccupazione non deve porsi il problema che la gestione di un servizio pubblico, debba essere occasione di buona e stabile occupazione? Secondo noi si. Aggiungiamo che dovrebbe anche essere una preoccupazione dell’Amministrazione comunale. Il CCNL Federambiente prevede che Aset non possa far ricorso ad una percentuale superiore all’ 8% di lavoratori con contratto di somministrazione a tempo determinato. Oggi questo limite è ampiamente superato. Noi siamo disponibili con un accordo a derogare a questo limite a condizione che si introduca la clausola sociale nella gara d’appalto che preveda l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori che attualmente svolgono il servizio.Senza questa condizione Aset Spa si espone a vertenze legali da parte dei lavoratori che possono chiedere ad ASET spa di essere assunti in quanto l’Azienda non è in regola con i dettami del CCNL.Il Comitato di controllo (che dovrebbe tutelare gli interessi del Comune di Fano e della sua azienda Aset Spa) vieta ad ASET Spa di inserire una clausola nel capitolato d’appalto con il rischio di creare un danno non solo alla qualità del servizio ma anche agli equilibri economici della società  qualora il giudice del lavoro obbligasse  Aset all’assunzione diretta del personale  (magari quando il servizio sia stato già esternalizzato) o al risarcimento del danno subito dai lavoratori. Chi pagherà? Pantalone? O i cittadini di Fano attraverso il pagamento delle bollette dovranno far fronte all’incuria ed alla superficialità dei propri amministratori?La soluzione c’è – concludono i sindacati: “:Modificare la delibera e consentire ad Aset Spa di procedere al più presto alla emissione del bando di gara con l’obbligo dell’impresa aggiudicataria di assumere con contratto a tempo indeterminato i lavoratori in oggetto”. 
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04/03/2013 Concerto Donna: "Gaber, io e le cose"
Vedi le foto dell' eventoNel mese dedicato alla donna, in occasione dell’iniziativa consolidata negli anni del Concerto Donna, la CISL di Ancona rende omaggio a Giorgio Gaber, nel decennale della sua scomparsa, con lo spettacolo - concerto ideato da Maria Laura Baccarini ed Elena Torre “Gaber, io e le cose”.L’evento in programma  per mercoledì 6 Marzo 2013 alle ore 21, ad Ancona,  presso l’aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche a Monte D’ago, sarà ad ingresso gratuito.Il pubblico sarà coinvolto in una reinterpretazione al femminile dell’arte “teatro canzone “di Gaber, che, insieme al paroliere Sandro  Luporini, in un fertile sodalizio artistico ed umano, ha saputo raccontare la realtà senza retorica, coniugando lucidità di analisi, originalità, curiosità per la vita e passione per l’uomo.In scena Maria Laura Baccarini, che  cura anche la regia insieme ad Elena Bono, accompagnata dal violinista Régis Ruby  in un viaggio personale nell’immensa produzione di Gaber, partendo dalla persona e indagando i suoi rapporti con la famiglia e la società, gli ideali, le relazioni, i legami, le solitudini coniugando dimensione verticale incentrata sull’io e dimensione orizzontale aperta alla comunità.«“Gaber, io e le cose”, oltre a citare la mia canzone preferita – afferma Maria Laura Baccarini nel presentare lo spettacolo - sintetizza quello che Gaber rappresenta. Le sue parole mettono a nudo l’essere umano dei nostri tempi, il suo cuore, la sua identità persa e ritrovata analizzando in modo un po’ spietato le sue responsabilità. Il femminile in Gaber è “divino”- continua Maria Laura Baccarini - Ecco perché credo che una voce “femminile” per le parole di Gaber sia lontano dall’essere un controsenso».Scarica la locandinaScarica la scheda dello spettacolo
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01/03/2013 Morire da soli o rinascere insieme? La Cisl ad Ascoli Piceno Fermo
“Morire da soli o rinascere insieme?” , così Alfonso Cifani, Segretario Generale della Cisl di Ascoli Piceno e Fermo, ha aperto l’Assemblea Territoriale della Cisl, che si è riunita per eleggere i delegati al congresso regionale della confederazione marchigiana e avviare la progettazione del futuro nel territorio ascolano e fermano.L’esortazione fa appello ad una nuova governance del territorio che sappia mettere al centro, prima di ogni altra attività, le politiche attive del lavoro, la grande preoccupazione di tutti. No all’assistenzialismo e alla passività di chi si sta ritrovando senza lavoro. Sì al sostegno delle capacità e delle risorse che ogni persona può mettere in gioco.Severo il richiamo ad un cambiamento culturale del mondo imprenditoriale e istituzionale, sul fronte dell’innovazione, del confronto sui mercati internazionali, dell’approccio al welfare.Spazio importante all’idea di città come luogo non solo urbano ma antropologico, palestra per ripartire verso la valorizzazione di ciò che nel territorio funziona; verso la riorganizzazione degli assetti istituzionali; dell’internazionalizzazione; degli spazi vitali. “L’Europa è una risorsa e le nostre città e territori cooperando possono esserne intercettori virtuosi” ha sottolineato Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche, che ha voluto esortare aziende e Istituzioni ad alzare lo sguardo oltre la dimensione locale e nazionale.La tornata elettorale appena conclusa non aiuta a dare certezze. “Siamo preoccupatissimi perché rispetto ai problemi del lavoro che manca e dell’economia del paese in grave crisi, servirebbe un governo subito pronto ad affrontare le emergenze” ha detto con tono forte Anna Maria Furlan, Segretario nazionale della Cisl, intervenuta ai lavori congressuali. “Urge una riforma elettorale nel caso italiano- ha proseguito- e la regolamentazione severa delle regole della finanza internazionale, altrimenti saremo sempre al punto di partenza, sia in Italia, sia a livello globale.Questo non ce lo possiamo più permettere”E’ il momento di svoltare, riconoscendo e seguendo i segnali di futuro.Così Alfonso Cifani, Segretario Generale della Cisl di Ascoli Piceno e Fermo, che ha aperto i lavori dell’Assemblea Territoriale riunitasi per eleggere i delegati al Congresso della Cisl Regionale. Insieme alle colleghe di Segreteria Paola Federici e Maria Teresa Ferretti, Cifani ha indicato come primo approdo verso il quale puntare quello di una nuova governance del territorio di Ascoli Piceno e Fermo e la prima direzione da prendere per svoltare definitivamente è quella delle politiche attive del lavoro. La vicinanza alle persone che perdono e cercano lavoro deve liberare tutti i protagonisti di questo processo dalla logica assistenzialista e passivizzante e favorire l’attivazione e le capacità di ciascuno. Poi welfare e sviluppo. Le città e i territori delle nostre Province devono re-incontrarsi a partire dalla ricerca del benessere delle comunità che li abitano: la Cisl vuole esserci e fare il suo pezzo. E lo sta facendo: la rappresentanza nei luoghi di lavoro e la presenza con il suo sistema servizi sul territorio compongono nodi importanti per il welfare e lo sviluppo della questa terra. Rispetto al cambiamento, si deve esigere di più dal mondo imprenditoriale, che deve invertire la sua cultura.Morire da soli piuttosto che rinascere insieme? Questo non è più accettabile. Ma segnali di futuro si ritrovano nei giovani imprenditori, sulla loro capacità di fare rete e verso di loro si deve riporre fiducia. Ma Cifani ha parlato anche all’interno sindacale, alla sua gente: “Di fronte ai cambiamenti proviamo anche noi cambiare alcuni aspetti della nostra organizzazione”. I segnali di futuro partono anche da qui, nello sperimentare modi e luoghi anche altri del fare sindacato. Cambiare significa innanzitutto sostenere quello che funziona (iscritti e servizi Cisl stanno crescendo nel territorio piceno). La Cisl deve essere una casa accogliente, uno spazio vitale per chi lo abita. Non è semplice per categorie e servizi fare integrazione visto che le persone da essi servite le “tirano” ciascuno verso i propri bisogni. Ma vogliamo provare su di noi quello che stiamo chiedendo alle imprese e alle Istituzioni. Infatti le nuove Aree Sindacali Territoriali, saranno la carta da giocare per essere più vicini alle persone sul territorio ed ottimizzare l’uso delle risorse interne. Ma nuovi assetti organizzativi significa anche nuova valorizzazione delle persone che lavorano in Cisl: quindi formazione e confronto, per integrare necessità organizzative con le possibilità di ciascun, senza escludere nessuno Se qualcosa non ha funzionato, bisogna andare oltre, ha ricordato l’economista Marco Marcatili, che ha coordinato la tavola rotonda su territorio e sviluppo. Se i distretti non bastano più possiamo ripartire dalle città, se le reti di impresa non sono mai partite bisogna provare altre forme di partnership tra attori economici. Soprattutto, le opportunità stanno a metà tra il territorio e la dimensione internazionale. Il primo senza la seconda sarebbe solo retorica.La Regione vuole esserci. L’Assessore regionale Marcolini ha dato questa garanzia. Le proposte della Cisl suscitano l’interesse del Governo regionale. Connettere impresa, istituzioni, città: una alleanza nuova per ripartire dai nostri territori con le nostre risorse e i nostri sforzi, con ostinazione nonostante la falcidia dell’austerity di origine europea. Liberare i fondo valle come unici luoghi dello sviluppo, polarizzare i centri storici, dare spazio alle risorse rinnovabili e alle attività imprenditoriali compatibiliLa Camera di Commercio, attraverso Di Battista, ha rafforzato l’idea che le opportunità stanno distribuite tra i mercati esteri dove poter portare la nostra qualità e le capacità del nostro tessuto economico e sociale. Il sistema camerale vuole muoversi verso questo contributi. Abbiamo conosciuto al Cina e ora l’India: non è così impossibile giocare sullo stesso campo.Il Sindaco di Ascoli Piceno Castelli, con il suo contributo, ha ricordato con chiarezza che si deve partire dal ricostruire un rapporto tra Istituzioni e cittadini. La città può essere il luogo giusto. Ma lo spazio è stretto. Lo squilibrio tra sacrifici chiesti (tanti) ai cittadini e quelli (pochi) praticati da tutta la classe dirigente, lo ha eroso e ci presenta il prezzo da pagare: le votazioni di ieri e la rabbia che vi è dietro ne sono la dimostrazione. Da dove iniziare? Ripensare la spesa del welfare; il rapporto tra entroterra e costa, tra nord e sud della Regione: troppe le risorse mal distribuite e disperse in costi indiretti. Quindi sostegno al welfare ma equo e selettivo e riscoperta di una prossimità solidale come tratto antropologico della nostra culturaAvere il coraggio di rompere gli schemi può servire. E’ l’imprenditore Antognozzi, a provarci per primo: riduzione dell’orario di lavoro giornaliero a 7,30 per creare migliaia di posti di lavoro in più, soprattutto per i giovani, e per favorire più innovazione nelle imprese. Poi abbattimento del costo del lavoro per competere con l’est. E sperimentare nuove forme di scambio commerciale come il baratto – ha aggiunto come proposta-provocazione – da affiancare alle forme più classiche, troppo spesso strozzate dai meccanismi di rating. Il sindacato – ha esortato Antognozzi – non deve mai cadere nella logica corporativa ma occuparsi del lavoro a tutto tondo (lavoratori ma anche impresa)Stefano Mastrovincenzo è poi tornato sulla questione “Europa”Il Segretario Generale della Cisl Marche ha sottolineato che è giunto il momento di andare oltre l’immagine dell’UE come luogo del rigore e basta. Saper concertare e utilizzare i fondi strutturali può essere un passo importante per superare l’antieuropeismo diffuso, che spiega molto l’esito del voto. L’Europa è una risorsa e le nostre città e territori cooperando possono esserne intercettori virtuosi. Questo può sostenere uno sviluppo a partire dal welfare (comunitario, integrativo, sussidiario); dal territorio (associarsi tra Istituzioni, tra erogatori dei servizi pubblici locali); dalla partecipazione dei lavoratori alle sorti dell’impresa attraverso la contrattazione di 2° livello. E nelle Marche, a queste sfide si aggiungono quelle del’investimento nell’istruzione ottimizzando le strutture universitarie. Poi quelle riguardanti l’assetto sanitario, dove la Cisl esige un cambio di marcia. Non si può attendere oltre sul riorganizzare il sistema sanitario e rimanere sotto lo scacco di diatribe e indecisioni. La Cisl sta partendo da qui, sia a livello nazionale che nelle Marche. Sempre disposta a farlo insieme a chi viole esserci ma con ostinazione e se necessario anche da soli quando non c’è più tempo per attendere. su tutto, come da sempre, la Cisl rende conto in primo luogo ai propri associati. Citando Giulio Pastore, il fondatore della Cisl, Mastrovincenzo ha chiuso i lavori lasciando segnali di grande attualità: niente demagogia, mai la Cisl ne farà. Parlare con sincerità, senza nulla nascondere. Onestà e laboriosità. La missione andrà a buon fine nella misura in cui ciascuno saprà esserne degno. La sintesi di Anna Maria Furlan, Segretaria Nazionale della Cisl, è partita dal bisogno di un Governo che affronti subito le emergenze del paese: viste le elezioni questo appare complicatissimo. C’è forte preoccupazione e l’appello alla responsabilità rivolto dalla Cisl alla classe politica, oggi va rilanciato ad alta voce. Nessuno in questi anni di grave crisi – ha proseguito con tono severo la Dirigente nazionale - ha voluto rimuovere e disciplinare le (non )regole che la hanno causata. Chi investe in speculazione è oggi ancora premiato, chi investe in lavoro è costretto a pagare costi salati! Promuovere il lavoro, penalizzare la speculazione: questa la via.. E in Italia riforma del fisco e riforma dei costi della politica, per finanziare sviluppo e lavoro. La sola riduzione dei livelli istituzionali e la consorziazione di Comuni e Aziende Servizi pubblici Locali può fruttare sino a 18 milioni di euro all’anno. Sbloccare le opere pubbliche (anche minori) già deliberate dal Cipe, bloccate per infiltrazione malavitose o burocrazia, sarebbe un primo volano di sviluppo. Poi: per i comuni virtuosi, dal patto di stabilità si tolgano le risorse per investire sul proprio territorio. Per le imprese: ridurre tassazione e interessi su innovazione, ricerca e assunzioni.Dove cresce sviluppo e formazione, cresce la democrazia.
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01/03/2013 Carisap, i sindacati temono ulteriori esuberi
Le organizzazioni sindacali Fiba/Cisl, Ca­risap Dircredito, Fabi, Falcri, intervengono sulla fusio­ne  tra Carisap e Banca dell'Adriatico, a seguito della notifica dell'avvio della procedura di fusione per incor­porazione di Banca dell'Adriati­co in Cassa di Risparmio di Ascoli. La nuova banca assumerà la denominazione dell'istituto di credito incorporato - e cioè Banca dell'Adriatico, sancisce l'estin­zione definitiva del marchio ,Carisap. In tale documento si parla di tensioni occupazionali individuando esu­beri di almeno 53 dipendenti, operanti nelle strutture di dire­zione generale/staff, compresa quella dell'attuale Carisap ad Ascoli. Inoltre, l'azienda si riserva di individuare ulteriori esuberi a seguito della successiva razionalizzazione della rete distributiva e cioè delle filiali. E' opportuno ricordare che la Fondazione Carisap ha sempre dichiarato che nell'am­bito dell'operazione di cessione di quote ad intesa Sanpaolo ave­va assunto la decisione di rinun­ciare a nomine e designazioni nella futura banca per puntare alla costituzione di una realtà bancaria che avesse una direzio­nalità diffusa nel territorio e che vedesse la comunità della Fon,dazione stessa come punto di ri­ferimento principale, con il manteni­mento ad Ascoli della sede legale e della direzione generale.Alla luce di quanto sopra, le organizzazioni sindacali ritengono  siaindispensabile che la Fondazio­ne Carisap faccia valere gli ac­cordi contrattuali sempre di­chiarati, in base ai quali ad Ascoli è prevista, oltre alla sede legale, anche la direzione generale della nuova banca, con adeguata dotazione di uomini e mezzi. 
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28/02/2013 Pensionati IN... con Roberto Battistini e Rosanna Appignanesi
Roberto Battistini e Rosanna Appignanesi ospiti in studio a Pensionati IN... per parlare di promozione sociale e volontariato.
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28/02/2013 Innovare per superare la crisi
La gestione associata dei servizi è una sfida di innovazione che i Comuni devono cogliere per reagire alla crisi. E' quanto emerge dal convegno organizzato dalla Cisl di Macerata in occasione dell'Assemblea territoriale svoltasi ieri, mercoledì 27 febbraio all'Anton di Recanti.Il tempo dell'associazionismo. Non a caso il titolo scelto per questa iniziativa fa riferimento ad una stagione, quella attuale, particolarmente difficile per il territorio maceratese e per le comunità locali. La crisi accresce le difficoltà di delle famiglie, compromette lo sviluppo del sistema produttivo e riduce  la capacità di spesa delle amministrazioni pubbliche. La gestione associata di servizi e funzioni comunali, che fino a poco fa era considerata un'opportunità, ora diventa necessaria.«Per questo - sostiene  Lidia Fabbri, Segretaria della Cisl di Macerata - l'associazionismo deve diventare un  modello generalizzato di funzionamento delle amministrazioni locali, e non solo dei Comuni piccoli o piccolissimi, ad essa obbligati dalle norme nazionali».Di normativa "incoerente" parla Silvia Spinaci, Docente dell'Università di Macerata. Il Decreto 95 del 2012 sancisce l'obbligo, per i Comuni con meno di 5.000 abitanti, di  gestire in forma associata tutte le funzioni fondamentali entro il 2014 ( e almeno tre funzioni a partire dal 1 gennaio 2013).  L'anomalia sta nel fatto che scegliendo  il più incisivo  strumento dell'Unione dei Comuni, il limite demografico minimo da raggiungere è di 10.000 abitanti. Se invece scelgono quello, più leggero, della Convenzione intercomunale, la legge non fissa soglie minime.«Il rischio - secondo la Spinaci - è che le amministrazioni ripieghino verso il semplice adempimento dell'obbligo normativo attraverso convenzioni che coinvolgano piccole porzioni di territorio». Un rischio "colabrodo" che la nostra realtà locale non può permettersi in un momento come questo.Per la Cisl, La creazione di nuovi “sistemi locali” che trascendono i confini dei singoli Comuni si riflette anche sui sistemi economici e delle imprese. Tesi fatta propria dal Presidente della Camera di Commercio di Macerata Giuliano Bianchi, secondo il quale « la crisi della produzione si riflette anche sulle amministrazioni locali che faticheranno ad andare avanti. E' necessario quindi superare l'individualismo degli imprenditori e della politica, lavorando su progetti di valorizzazione delle aree interne».Fondamentale la Provincia, che deve recuperare un ruolo  di programmazione e coordinamento. «Su questo - conferma il Presidente Antonio Pettinari - siamo disponibili a mettere  disposizione dei Comuni  esperienze e professionalità in campi come appalti, contratti, gestione personale, ambiente, progettazione ecc». Un obiettivo può essere quello di recuperare il progetto di Macerata come "città diffusa", la città dei 100.000.Sulla necessità di fare passi avanti nella gestione associata concordano anche i Sindaci . Secondo Francesco Fiordomo, primo cittadino di Recanati «l'integrazione è uno strumento per costruire un'architettura dello stato capace di dare risposte diverse e migliori ai cittadini, rimettendo al centro le loro esigenze reali».Un'esperienza positiva di integrazione viene dal settore dei servizi sociali. «L'Ambito sociale 15 - racconta Romano Carancini, Sindaco di Macerata - è un'esperienza efficiente e collaborativa,  che ci fa capire come sia possibile riorganizzare l'attività dei nostri comuni salvaguardando dignità e identità delle singole amministrazioni».  Un'esperienza che il Sindaco di Macerata propone di replicare anche  su altri versanti, specie quelli di respiro provinciale come il turismo. Un settore che, se ben organizzato, potrebbe produrre benessere e ricchezza per tutto il territorio.La gestione associata dei Comuni presuppone un ruolo forte della Regione Marche. Una Regione - afferma il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - apprezzata per molte  cose (accordi anticrisi, accordi sul credito, patto di stabilità coi comuni, iniziative positive per internazionalizzazione e promozione delle Marche) ma che perde colpi quando si affrontano questioni di ampio respiro». Servono invece azioni di innovazione da tradurre in un ridisegno complessivo del territorio.«Su questo - ha concluso Mastrovincenzo - decisiva sarà la capacità di intercettare i fondi strutturali europei con progetti che facciano riferimento a bacini territoriali più ampi, le cosiddette  "città unite».  Un lavoro importante e difficile da fare insieme per contribuire a ridare  credibilità alla classe dirigente, proprio a partire da quella locale.Il Convegno ha seguito i lavori dell'Assemblea territoriale della Cisl di Macerata, svoltasi nella mattinata. Significativo è che, mentre chiede alle sue controparti percorsi di accorpamento e riduzione di inefficienze, la Cisl decida di auto riformarsi. Non più 5  strutture provinciali ma 13 Aree Sindacali Territoriali distribuite su tutta la Regione (3 nella Provincia di Macerata). Accentrate alcune funzioni tecniche e amministrative, saranno  potenziati sul territorio la presenza sindacale (delegati e rappresentanti) e i servizi (caf, patronato, adiconsum ecc.). Una Cisl ancora più vicina ai suoi iscritti.
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28/02/2013 I tesserati in lieve aumento, i numeri
Il 22 febbraio 2013 è iniziato a Pesaro il cammino delle assemblee territoriali della Cisl Marche. Il 26 febbraio a San Benedetto del Tronto l’ assemblea di Ascoli Piceno-Fermo, poi sarà la volta di Macerata e infine, il 28, l'assemblea territoriale di Ancona.Una serie di appuntamenti che inaugurano la nuova configurazione organizzativa, non più scandita dai "Consigli generali", cambiano i luoghi di partecipazione, i consigli generali e i tanti comitati esecutivi vengono sostituiti da altri luoghi che nella loro capillarità possano essere spazi di partecipazione ed elaborazione molto importanti.Nella relazione del Segretario Generale, Alfonso Cifani, si legge che il 2012 della Cisl di Ascoli Piceno-Fermo si è chiuso con un bilancio positivo: aumento dei tesseramenti attivi (a fronte di un lieve calo dei pensionati) e bilancio in attivo e crescita percentuale per il Caf.Forte anche l'investimento sulle sedi territoriali, migliorate e rinnovate in tutto il Piceno.
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27/02/2013 Assemblea Territoriale Cisl
Oltre 150 delegati della Cisl di Ascoli Piceno e Fermo si sono riuniti ieri all'Hotel Calabresi per l'assem­blea territoriale "Obbligo di svolta, Segnali di futuro", in vi­sta del prossimo Congresso Re­gionale.La tavola rotonda era presieduta dal Segretario Generale USR Stefano Mastrovin­cenzo,  dall'Assessore Re­gionale Pietro Marcolini, dall'avv. Guido Castelli nel suo ruolo di delegato Anci, dall'amministratore di Selet­tra, Pio Antognozzi-e dal Presiden­te della Camera di Commercio di Fermo, Graziano Di Battista. I lavori venivano coordinati dall'analista economico Marco Marcatili. Ha concluso la mattinata la Segreteria Nazionale Confederale Cisl Anna Maria Furlan.L'assemblea si apriva con la re­lazione del Segretario Generale Ust-Cisl AI­fonso Cifani sulla necessità di una nuova "governance territo­riale" che superi o riaffermi le Province, alla rivisitazione "ve­loce ed approfondita" delle tre aree più critiche per il territorio ovvero le politiche del lavoro, dello sviluppo e socio-sanitarie.  Ancora i temi dell'assemblea riguardavano l'attualità econo­mica, ovvero crisi, disoccupazione, dif­ficoltà di imprese e famiglie e le prospettive per la ricerca di un rilancio.Dalla Cisl è arrivato anche un appello per il superamento delle “vecchie logiche localistiche e di piccolo cabotaggio” in favore di una prospettiva veramente regionale.
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27/02/2013 Nate nel territorio pesarese le leghe distrettuali dei pensionati
Venerdì 15, martedì 19 e giovedì 21 febbraio si sono svolti i Congressi della Federazione dei Pensionati (FNP) pesarese che, in perfetta coerenza con la riorganizzazione della Fnp regionale hanno sancito la nascita delle leghe distrettuali.Con la riorganizzazione, quindi, non ci sarà più il livello provinciale ma il territorio pesarese, che  conta quasi 22.000 iscritti pensionati, è  stato diviso in 3 leghe distrettuali  Pesaro, Urbino, Fano,  che inizieranno la loro attività dal 1 aprile prossimo.I congressi hanno eletto i nuovi Consigli Direttivi delle Leghe e le rispettive  Segreterie.Il Congresso di Pesaro ha eletto quali segretari Vittorio Calisini, Fiorella Astolfi e Eliseo Sabbatini.La lega di Fano, che comprende ora anche il territorio e gli iscritti delle leghe di Fossombrone e Pergola, ha eletto Nevio Leonardi, Luciano Rovinelli e Silvana Bettitelli.Ai vertici della lega di  Urbino risultano eletti Ciancamerla Emilio, Amadori Ileana e  Ovarelli Floriano. Tutti gli eletti sono persone con esperienza e che da tempo assumono posizioni di responsabilità nella  Fnp.Le assemblee precongressuali tenute su tutto il territorio e i congressi, sono stati  momenti  di grande partecipazione dei pensionati iscritti e di confronto su temi che toccano i pensionati quali la rivalutazioni delle pensioni, la non autosufficienza, la sanità, i servizi sociali, le tariffe, la lotta all’evasione,  la riforma fiscale.Temi toccati non solo nei vivaci dibattiti dei partecipanti ma anche approfonditi dalla relazione del  Segretario generale Nevio Leonardi.Urbino mozione finale congresso lega distrettuale
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26/02/2013 Una nuova Cisl, più vicina ai lavoratori
Mercoledì 27 febbraio ore 15.00 l'Anton di Recanati ospiterà  l’Assemblea territoriale della Cisl di Macerata. L'Assemblea sostituisce il tradizionale Congresso provinciale e vi parteciperanno 156 delegati in rappresentanza degli oltre 40.000 iscritti maceratesi.Un passaggio importante dentro il percorso di revisione dell’assetto organizzativo che la Cisl Marche sta portando avanti. Verranno accentrate alcune funzioni e competenze, specie quelle di tipo tecnico e amministrativo e sarà potenziata la presenza della Cisl sul territorio.  Le 5 strutture provinciali saranno sostituite da 13 Aree Sindacali Territoriali (Macerata, Civitanova Marche e Tolentino per la ex Unione Sindacale Territoriale di Macerata)«In questo modo - sostiene un comunicato a firma dell'attuale Segreteria  - garantiremo un’azione di tutela e di rappresentanza ancora più incisiva e più vicina ai lavoratori, potenziando “la prima linea” cioè i delegati (rappresentanti sindacali sui posti di lavoro) e i servizi offerti nelle sedi CISL (ufficio vertenze, associazione consumatori, patronato e caaf).Con questa scelta la Cisl vuole dare un segnale  chiaro e un esempio forte a tutte le sue controparti,  alle quali da tempo chiede processi di accorpamento, di razionalizzazione e di riduzione di inefficienze.Tra le quali ci sono naturalmente le amministrazioni comunali, con le quali la Cisl dialogherà nel pomeriggio, attraverso un convegno durante il quale si parlerà della gestione associata delle funzioni comunali.«La municipalità va preservata  - sostiene il Segretario generale Ferracuti - ma bisogna porre la questione dei "comuni polvere". La tipicità è una bellezza solo se non pregiudica i servizi al cittadino.Per la Cisl l'associazionismo comunale non è un obbligo da adempiere ma una sfida da vincere: la sfida di ridisegnare il governo del  territorio attraverso percorsi associativi che migliorino produttività e competitività di tutto il sistema.
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25/02/2013 Assemblea Territoriale Ancona
Il 28 febbraio prossimo si terrà l'assemblea territoriale della Cisl di Ancona, a cui interverrà il Segretario Confederale Nazionale Pietro Cerrito. Nella sua relazione di apertura, il Segretario generale della UST di Ancona, Paolo Santini, svilupperà il tema della rappresentanza in relazione al contesto del lavoro che cambia; nel pomeriggio, dalle ore 14.30, si terrà il seminario: APPARTENERE E PARTECIPARE PER RAPPRESENTARE. PERCORSI E SIGNIFICATI DELL'INNOVAZIONE, in cui lo psicosociologo Valter Tarchini proporrà una riflessione su come il cambiamento interroga le organizzazioni sociali di rappresentanza; parteciperanno il presidente della Camera di Commercio, Rodolfo Giampieri e Fabio Ragaini del Comitato di Associazioni di tutela, coordina Silvia Brena.
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25/02/2013 Assemblea Territoriale
Assessore Regione Marche Delegato ANCI Presidente CC Amministratore Selettr Segretario Generale USR CISL Marco Marcatili Analista economico Conclusioni di Anna Maria Furlan Segretaria Nazionale Confederale CIS Pausa Pranzo Relazione (seconda parte) Dibattito ed intervento di Anna Maria Furlan
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25/02/2013 Fnp-Cisl, Congresso Distrettuale di San Benedetto del Tronto
Venerdì 8 Febbraio si è svolto a San Benedetto del Tronto  (AP), presso l’Hotel Calabresi, il 1° Congresso della Lega distrettuale di San Benedetto del Tronto della Cisl Pensionati.I cento delegati dei Comuni facenti parte della lega in rappresentanza di quasi 5.765 iscritti hanno eletto il Direttivo e la Segreteria.Nel Direttivo figurano: Grazioli Giulio, Balestra Maria, Domizi Antonio, Albertini Silvana, Bettoni Domenico, Caporossi Maurizio, Capretti Camillo, Capriotti Enzo, Carboni G. Battista, Ciarrocchi Donato, Ciarrocchi Donato, Ciarrocchi Marina, Cicchi Silvana, Falcioni Anna Maria, Gullì Paolo, Lupi Rosina, Marcanio Luigi, Osimo Rino, Sgattoni Domenico, Straccia Piergiorgio, Talamonti Ennio, Tempera Pio, Tosti Luigi, Travaglini Annita, Vagnoni Marcello, Vallesi Ornella.In Segreteria entrano Grazioli Giulio (Segretario Territoriale), Domizi Antonio (componente di Segreteria), Balestra Maria, (componente di Segreteria).Il Congresso distrettuale della Cisl-Fnp delle Province di Ascoli e Fermo è servito anche per sancire la riorganizzazione del sindacato, che si articola su 3 grandi zone comprensoriali: Fermo, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.Esso è un momento importante , di confronto e riflessione con gli iscritti sulle principale tematiche della Federazione Nazionale dei pensionati, impegnata per la tutela delle fasce più deboli della società, in particolare sulla condizione di anziani e pensionati.
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22/02/2013 La cardiologia di San Benedetto contro professionisti e utenti
Di seguito la nota stampa della Segreteria Territoriale CISL FP Ascoli-Fermo. Dopo la grave ed incomprensibile decisione assunta dalla Direzione Sanitaria dell’Ospedale Madonna del Soccorso di coprire le pronte disponibilità della Medicina Trasfusionale con Tecnici del Laboratorio Analisi, in contrasto con le linee guida del Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale, mettendo così a rischio i professionisti e gli utenti, un’altra proposta riorganizzativa, sempre della Direzione Sanitaria, non può che lasciarci basiti. La città di San Benedetto infatti rischia concretamente di perdere il reparto di Cardiologia, immolato sull’altare di una fantomatica ed incomprensibile riorganizzazione portata avanti contro gli stessi professionisti, gli operatori sanitari e soprattutto i cittadini. La proposta di attribuire le funzioni dell’emergenza cardiologica al Pronto Soccorso di San Benedetto per poi dirottarli ad Ascoli e le promesse da marinaio della Direzione di Area Vasta di potenziare ed incrementare la rete cardiologica territoriale, sono due progetti senza un euro d’investimento. Il primo aggraverà mortalmente il carico di lavoro del Pronto Soccorso, già al collasso, il secondo si rivelerà un nulla di fatto, pubblicizzato solo per far digerire la chiusura del reparto. Tutta questa operazione si baserà sull’unica finalità di MASCHERARE LA CHIUSURA DI CARDIOLOGIA ALMENO FINO A DOPO LE ELEZIONI e tagliare le spese per fare cassa. Sarebbe già un fatto discutibile se i risparmi ottenuti dalla privazione della Cardiologia per una città come San Benedetto del Tronto che d’estate triplica la popolazione, venissero reinvestiti nel piceno ma così purtroppo non accadrà. Infatti la riorganizzazione in atto nel piceno, con tagli cospicui ai servizi e al personale, andranno a rimpinguare la grande cassa regionale dell’ASUR, che poi, come avvenuto negli ultimi anni, li dirotterà verso i territori di maggiore peso per la Giunta Regionale. Non è un caso, che, mentre in altre Aree Vaste si coprono primariati e si attivano nuovi servizi, al sud delle Marche sono più numerosi i primariati vacanti che quelli coperti. A quei pochi che ancora ci sono, invece, come nel caso di Cardiologia,si cancella il reparto, continuando a pagare lo stipendio. I Sindaci della Conferenza di Area Vasta 5 ed il suo Presidente farebbero bene a svegliarsi e a capire che il reparto di Cardiologia di San Benedetto sta per essere DEFINITIVAMENTE CHIUSO e con questa operazione di taglio, si disperderanno professionalità e competenze. Del resto Stroppa ed Appignanesi, dall’estate scorsa, stanno cercando di tagliare e fare cassa, per assecondare le indicazioni di Ciccarelli e l’ASUR. Ci hanno provato con Pediatria, salvata parzialmente anche grazie al forte intervento della CISL FP e nell’assoluto silenzio di altre Organizzazini Sindacali, che, come adesso, si sono limitate a filosofeggiare su presunte integrazioni e pari opportunità tra territori. Non possiamo dimenticare che nel caso di Pediatria altri Sindacati consigliarono ai propri iscritti di non partecipare al presidio organizzato dalla CISL davanti al Pronto Soccorso al quale sono intervenuti anche operatori, cittadini e Sindaci. Adesso Stroppa e Appignanesi ci stanno provando con Cardiologia ma anche con Neurologia e Medicina Trasfusionale. Stanno rimanendo inerti e diligentemente in fila invece di pretendere dall’ASUR le risorse umane necessarie. Che farà Gaspari per far cambiare idea a Stroppa? Aveva assicurato che il Madonna del Soccorso sarebbe diventato una perla nel panorama sanitario delle Marche ed invece perde pezzi. Altro che perla !!!! I sambenedettesi forse non sanno che in Neurologia, lo Stroke Unit, il reparto di osservazione intensiva per malati di isctus cerebrale, pur essendo dotato di monitor collegati ai malati, non ha assegnato un infermiere dedicato a controllare la centrale di monitorizzazione, come previsto dalle norme e protocolli. A noi della CISL FP che abbiamo avanzato dubbi sulla legittimità di questo, ci è stato risposto che al momento, viste le tante assenza d’infermieri e malattie varie, reperire personale per lo Stroke Unit non è possibile. Allora avvisiamo gli utenti di San Benedetto, che sarebbe meglio per loro posticipare il loro isctus a dopo l’epidemia d’influenza. Il Segretario Generale Giuseppe Donati
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22/02/2013 Ripensare l’azione sindacale…”coltivando umanità”
Si è tenuta il 22 febbraio presso la Fiera delle Marche a Pesaro l’ assemblea territoriale della Cisl di Pesaro – Urbino. E’stata l’occasione, insieme ai delegati di tutti i settori produttivi  e ai pensionati, per fare il punto sulla situazione del territorio locale, prendendo come spunto temi cardine quali  lavoro,  welfare, sviluppo, territorio. Ai lavori hanno partecipato il Segretario Regionale Stefano Mastovincenzo e il Segretario Nazionale Pietro Ragazzini. L’assemblea, oltre eleggere i delegati alla Cisl regionale, ha  sancito anche il cambiamento organizzativo che, con il processo di regionalizzazione, ha portato  a una nuova articolazione territoriale di tipo sub - provinciale.Il Segretario Generale Cisl di Pesaro – Urbino Sauro Rossi  nella sua relazione ha puntualizzato come “sulla scia di quanto elaborato dal precedente Congresso  la Cisl ritiene che l’azione sindacale va ripensata per fronteggiare le nuove emergenze indotte dalla crisi che, hanno dato instabilità al territorio, mettendo a dura prova, persone famiglie, imprese, soggetti sociali e istituzioni del lavoro, facendosi guidare dall’idea di “coltivare umanità”.Nel pomeriggio, la tavola rotonda tra esperti “Territorio: l’evoluzione del concetto nelle politiche socio - economiche  e sindacali”  ha rappresentato una lettura del tutto nuova del territorio e delle politiche di sviluppo locale. E’ stata  introdotta da Claudio Bruscoli, Segretario Territoriale Cisl Pesaro Urbino che, in maniera efficace, ha introdotto il confronto dando tracce e indicazioni  di riflessioni ai relatori.L ’intervento di Matteo Ricci, Presidente della Provincia di Pesaro – Urbino ha dato spunti di riflessione ai relatori, in materia di problematiche delle amministrazioni locali, riflessioni interessanti che vedono oggi l’esistenza della dimensione provinciale al centro del dibattito politico.Il prof. Ilario Favaretto dell’Università di Urbino ha delineato la necessità di un rapporto reciproco con coinvolgimento dell’Università e del sapere extra accademico che nasce nelle esperienze professionali  e nel mondo della produzione.Da esperto conoscitore dei sistemi di welfare locale, il prof. Emmanuele Pavolini dell’Università di Macerata ha espresso analiticamente la possibilità di un nuovo rapporto funzionale allo sviluppo  nelle comunità locali tra il mondo dell’impresa e il terzo settore in un momento in cui i trasferimenti nazionali al welfare  negli enti locali sono diminuiti dell’ 85%.Prof. Aldo Carera, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, importante storico del movimento sindacale  e profondo conoscitore della storia della Cisl, ha messo in luce che  le difficoltà attuali trovano precedenti significativi e utili ancora oggi nelle fasi costituenti e nelle decisioni epocali che la Cisl ha saputo cogliere, significativa l’invenzione della contrattazione decentrata.Francesco Quagliani, formazione Cisl Marche ha saputo coordinare in maniera brillante  gli interventi dei relatori. mozione  
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21/02/2013 Allarme alla Direzione Area Vasta 5
Si riporta di seguito la nota stampa della Segreteria Territoriale CISL FP Ascoli-Fermo.   Gli ultimi avvenimenti che stanno interessando la sanità del piceno, guidata dall’attuale Direzione di Area Vasta 5, sono allarmanti e quantomeno sintomatici di cosa accadrà subito dopo l’anestesia della campagna elettorale e del voto. A fronte infatti della perdita continua ed incessante di personale e delle mancate sostituzioni di pensionamenti e cessazioni, ipocritamente smentite dal Direttore di Area Vasta 5, che addirittura sostiene di aver avuto un turn over di personale vicino al 97 %, alcuni servizi e reparti fondamentali per la diagnosi ma anche per la cura dei cittadini, stanno andando in fortissima crisi. A questa situazione, pur di non smentire la politica regionale e l’ASUR Marche, che impone ai suoi Direttori di negare il taglio di servizi e prestazioni all’utenza, la Direzione di Area Vasta 5 sta facendo fronte con provvedimenti e progetti, molti dei quali discutibili e pericolosi, anche, sembrerebbe, con il parere contrario dei livelli direzionali interessati e del Dipartimento Regionale Medicina Trasfusionale. Si, perché i primi servizi ad andare sottacqua, grazie alla politica disastrosa sulla sanità, della Giunta Regionale, sono stati il Laboratorio Analisi ed il Centro Trasfusionale di San Benedetto del Tronto. Non proprio servizi secondari per la tutela della salute degli utenti. Il Centro Trasfusionale, in particolare, è rimasto con due soli Tecnici, di cui uno è il Coordinatore, che hanno fatto i salti mortali per garantire fino ad oggi il servizio ma adesso non ce la fanno più a coprire i turni di pronta disponibilità notturni e festivi. Il Laboratorio è carente di almeno tre unità da mesi e va avanti grazie ai turni aggiuntivi. La Direzione di Area Vasta 5, assolutamente prostrata davanti alle decisioni, anche se inique, dell’ASUR, invece di impegnarsi a reperire le professionalità necessarie per mantenere attivi questi due servizi, cioè PRETENDERE di assumere il numero di Tecnici di Laboratorio necessario, si è subito indirizzata verso un provvedimento senza precedenti, pericoloso per operatori e pazienti, avversato,sembrerebbe, dallo stesso Dipartimento Regionale della Medicina Trasfusionale. Il provvedimento in questione è una commistione senza senso dei due Servizi che per normative regionali e nazionali hanno percorsi professionali e formativi del tutto diversi. In pratica con appena un mese di formazione forzata e forzosa del personale tecnico del Laboratorio Analisi s’intenderebbe coprire i turni di reperibilità del Centro Trasfusionale di San Benedetto. Questo in barba a tutti i protocolli autorizzativi e formativi attualmente certificati dal Dipartimento Regionale Medicina Trasfusionale e quindi dallo stesso Assessorato alla Salute Regionale. La motivazione è sempre la stessa e sta diventando veramente pericolosa per l’utenza: in momenti di crisi non si può andare troppo per il sottile. Se questa è l’impostazione allora i cittadini ed i pazienti dell’ospedale di San Benedetto sappiano che, dal primo marzo, potrebbero aver bisogno di sacche di sangue o altri derivati ematici per trasfusioni e nel Centro Trasfusionale a preparare quanto necessario potrebbe essere chiamato, forzatamente, un Tecnico di Laboratorio, solo e senza alcun altra presenza professionale a supporto, che, nonostante tutta la sua buona volontà ed esperienza, con appena un mese ha dovuto apprendere tutta la materia,le pratiche operative ed i protocolli della Medicina Trasfusionale, che altri colleghi hanno acquisito con svariati mesi di tutoraggio. Grazie a questi protocolli, che oggi si vorrebbero baipassare, il Centro Trasfusionale è stato certificato. Questo, con il BENESTARE DELLA DIREZIONE DI AREA VASTA 5. Pensiamo che altre parole non servano ma s’impone una profonda riflessione su dove sta andando la sanità marchigiana e picena se non si fermerà la deriva dell’ASUR. IL SEGRETARIO GENERALE Giuseppe Donati  
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20/02/2013 Il sindacato si mobilita e manifesta davanti le Prefetture
CGIL CISL UIL  manifestano: più risorse per gli ammortizzatori in deroga, garanzie per l’iscrizione in mobilità dei lavoratori  delle piccole imprese Su indicazione delle segreterie nazionali, in tutti i territori sono stati organizzati da Cgil Cisl Uil delle iniziative di mobilitazione per sollecitare il rifinanziamento degli sgravi per i lavoratori iscritti nelle liste mobilità e lo sblocco delle risorse per gli ammortizzatori in deroga.Nonostante alcune concessioni comunicate dal Ministero del Lavoro il 13 febbraio scorso, i presìdi davanti alle Prefetture sono stati mantenuti per denunciare l’insufficienza delle risorse a disposizione per il finanziamento della cassa integrazione in deroga.Il calendario delle iniziative di mobilitazione :- ASCOLI PICENO  VENERDI’ 15 FEBBRAIO ORE 11.00- PESARO                      LUNEDI’ 18 FEBBRAIO ORE 9.00- FERMO                        MARTEDI’ 19 FEBBRAIO ORE 11.00- MACERATA             MARTEDI’ 19 FEBBRAIO ORE 11.00- ANCONA                     GIOVEDI’ 21 FEBBRAIO ORE 9.30 
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20/02/2013 Congresso distrettuale di Ascoli Piceno, i componenti
Lunedì 18 Febbraio si è svolto a Monticelli (AP), Largo delle Ginestre, il 1° Congresso della Lega distrettuale di Ascoli Piceno della Cisl Pensionati. I cento delegati dei Comuni facenti parte della lega in rappresentanza di  quasi 5.000 iscritti hanno eletto il Direttivo e la Segreteria.Nel Direttivo figurano: Casini Silvia, Annibali Raffaele, Cesari Gianfranco, Guerrieri Renato, Ciarrocchi Rosandra, Catalini Bianca, Amurri Angela, Bruni Francesco, Marozzi Franco, Mattei Vittorio, Coppari Marcella, Curzi Roberto, Cicchi Giuseppe, Giorgi Angelo, Pagnotta Alfredo, Fioravanti Elvira, Travaglini Guido, Muschetto Pietro, La Rocca Crescenzo, Massaroni Pacifico, Iobetti Sesto, Massacci Adele, Morganti Giovanni, Mancini Luciano, Tommarelli Roberto.In Segreteria entrano Casini Silvia (Segretaria Territoriale), Annibali Raffaele (componente di Segreteria), Cesari Gianfranco, (componente di Segreteria).Il Congresso distrettuale della Cisl-Fnp della Province di Ascoli e Fermo è servito anche per sancire la riorganizzazione del sindacato, che si articola su 3 grandi zone comprensoriali: Fermo, Ascoli e San Benedetto del Tronto.Esso è un momento importante , di confronto e riflessione con gli iscritti sulle principale tematiche della Federazione Nazionale dei pensionati, impegnata per la tutela delle fasce più deboli della società, in particolare sulla condizione di anziani e pensionati. Articoli correlati
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15/02/2013 Macerata, nascono le nuove Leghe dei pensionati
Sono nate le nuove Leghe della Federazione dei pensionati (FNP) della Cisl di Macerata. Martedì 12, mercoledì 13 e giovedì 14 febbraio si sono svolti i relativi Congressi a Tolentino (Hotel 77), Macerata(Domus San Giuliano) e Potenza Picena (Agriturismo La Cipolla d'oro).Le nuove Leghe, a partire dal 1 aprile prossimo - giorno successivo allo svolgimento del Congresso regionale -  sostituiranno la FNP di Macerata all'intero di un percorso di riorganizzazione  della FNP regionale. Non più 4 Federazioni provinciali (Ancona, Pesaro, Ascoli/Fermo e Macerata) ma 13 Leghe territoriali coordinate dalla FNP Marche.I 198 congressisti nominati dalle 16 Assemblee territoriali svolte nei mesi scorsi, hanno eletto i nuovi Consigli Direttivi delle Leghe, che a loro volta hanno eletto le Segreterie di Lega.A Tolentino Pacifico Papa sarà affiancato da Giammario Marchetti e Anna Maria Paparelli. La Lega di Civitanova Marche verrà guidata da Duilio Bonifazi, coadiuvato da Antimo Flagiello e Donatella Marcelli.Ai vertici  della Lega di Macerata è stata confermata  la precedente Segreteria provinciale, costituita dal Segretario generale Dino Ottaviani e dai suoi colleghi Marisa Sensini e Nello Becerica.Oltre che un momento di partecipazione e democrazia sindacale, i Congressi hanno rappresentato anche un'occasione  di confronto su molti temi d'attualità.  Riforma del sistema fiscale,  rivalutazione delle pensioni, legge nazionale per la non autosufficienza, lotta all'evasione.Su questo e su molto altro i congressisti si sono espressi intervenendo e approvando appositi documenti finali.  I Congressi sono stati condotti dalla Segreteria provinciale di Macerata, che li ha introdotti con una relazione illustrata dal Segretario generale Dino Ottaviani.
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14/02/2013 Una formazione per la crescita economica e l’occupazione giovanile
"Una formazione per la crescita economica e l’occupazione giovanile" Documento d'intenti Confindustria, CGIL, CISL e UIL "Una formazione per la crescita economica e l'occupazione giovanile", CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL e UIL insieme per la formazione, i giovani e la crescita economica.Roma, 13 febbraio 2013 - L'Italia non può crescere senza il contributo dei giovani. Per questo motivo, se si vuole favorire la crescita economica e l'occupazione giovanile, la formazione deve essere al centro delle politiche del paese. Scuola, università e formazione professionale devono diventare centrali nel dibattito pubblico e uscire dalla scarsa considerazione in cui sono state tenute anche nel corso di questa campagna elettorale. Indicare soluzioni praticabili e condivise è un primo passo essenziale. Nei paesi più avanzati, inoltre, non c'è innovazione senza consenso sociale. Questa è la motivazione che ha spinto Confindustria, CGIL, CISL e UIL a sottoscrivere un documento d'intenti sulla formazione, i giovani e la crescita.Con la firma del documento d'intenti "Una formazione per la crescita economica e l'occupazione giovanile", Confindustria, CGIL, CISL e UIL hanno individuato indirizzi comuni per sostenere l'innovazione nei campi dell'orientamento, dell'istruzione tecnica e professionale, della professione insegnante, dei poli tecnico professionali e degli ITS, dell'apprendistato e dei Fondi Interprofessionali.Favorire la crescita delle competenze dei giovani, potenziare la capacità del sistema produttivo di impiegare giovani qualificati, ridurre il mismatch tra domanda ed offerta di lavoro, far crescere i giovani che fanno stage, apprendistato e dottorati nelle imprese: questi sono i temi al centro dell'attenzione di imprese e sindacati.In Italia solo il 2% degli apprendisti frequenta la scuola; 3/4 degli attuali dottori di ricerca non potranno essere assorbiti nelle carriere accademiche; solo l'1,2% dei giovani frequenta corsi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS). Sono numeri che ci allontanano dall'Europa. Per crescere sul piano economico e per sviluppare politiche che contengano la dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile occorre voltare pagina.Non bastano le riforme. È necessario un cambiamento culturale che rimetta il lavoro e l'impresa al centro del sistema educativo e la formazione tra le politiche di crescita economica e di sviluppo del territorio.Ponendo un particolare accento sulle ricadute in termini di occupabilità giovanile, con la firma di questo documento d'intenti, Confindustria - CGIL, CISL e UIL ritengono strategico lo sviluppo sul territorio di reti tra scuola, università e impresa per il miglioramento della ricerca industriale e delle competenze spendibili sul mercato del lavoro.  
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14/02/2013 Pensionati IN... con Silvana Santinelli e Loredana Baldi
Silvana Santinelli e Loredana Baldi, Adiconsum Marche, ospiti in studio a Pensionati In... per parlare di contratti gas e luce vantaggiosi dopo la liberalizzazione e di come liberarci dalle forme poco convenienti di credito e finanza.
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13/02/2013 Nasce la nuova Lega dei pensionati di Tolentino
Pacifico Papa è il nuovo Segretario della Lega dei pensionati Cisl di Tolentino. Lo ha deciso il Consiglio Direttivo eletto dal Congresso di Lega che si è svolto ieri all'Hotel 77 di Tolentino.La Lega dei pensionati Cisl di Tolentino nasce a seguito della riorganizzazione che la Federazione dei pensionati Cisl delle Marche concluderà con il Congresso regionale del marzo prossimo, quando le quattro strutture provinciali marchigiane saranno sostituite da 13 Leghe intercomunali.La nuova Lega, che conta quasi 8.000 iscritti alla Federazione dei pensionati, si estende sul territorio dell'entroterra maceratese e comprende 36 Comuni, tra i quali quelli  di Tolentino, San Severino Marche, Camerino, Matelica e San Ginesio.Residente a San Severino, 67 anni, professore di matematica  con un passato da sindacalista della Cisl Scuola, Papa verrà affiancato nel suo lavoro da Giammario Marchetti di Tolentino e Anna Maria Paparelli di Matelica. 
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11/02/2013 Le donne, muro portante dell’edificio Italia
Queste le parole di Lorenza Mancini, coordinatrice donne regionale FNP, all’incontro  avuto mercoledì’ 6 febbraio del  coordinamento donne.Tema centrale della riunione  è stata la discussione sul percorso congressuale che porterà a una riorganizzazione della Federazione pensionati.Mancini, proprio in questa fase, chiede alle donne un’adesione convinta e consapevole alla  FNP elencando 10 buoni motivi per partecipare .“Con la FNP –afferma Mancini -  viene offerta una straordinaria opportunità di impegno e di crescita sociale politica e culturale utile a difendere e migliorare le condizioni di vita individuali e collettive dei nostri associati e delle loro famiglie”.“Fare sindacato oggi -  continua la coordinatrice  - in questi momenti di crisi, è una vera sfida e noi donne in pensione, “muro portante dell'edificio Italia”, come siamo state definite in un recente articolo, dobbiamo essere pronte a raccoglierla perché non solo ne abbiamo la capacità e le competenze ma soprattutto perché non è da noi stare alla finestra ad aspettare a guardare ma è invece da noi essere concrete e mettere in pratica una cultura di partecipazione aperta e solidale”.Presenti  la Segreteria Regionale e le Segreterie Provinciali  della Federazione Pensionati e le donne facenti parte del coordinamento regionale.
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08/02/2013 I Pensionati al futuro Parlamento: «Preoccupatevi di noi!»
PREOCCUPATEVI DI NOI !  I sindacati dei pensionati, preoccupati per l’andamento della crisi economica e sociale che continua a mordere il Paese, colpendo non solo il lavoro ma anche gli anziani e i  pensionati , chiedono impegni concreti  al futuro Parlamento e Governo, prossimi  alle elezioni.I pensionati  con il  blocco della rivalutazione delle pensioni , l’introduzione indiscriminata dell’IMU sulla prima casa, i tagli ai servizi socio-sanitari e l’aumento dei prezzi di beni, servizi e tariffe,  stanno pagando un prezzo altissimo.Gli ultra 65enni nelle Marche, secondo l’ultimo censimento Istat, hanno superato la media nazionale, con il 23% della popolazione residente, registrando  una  crescita straordinaria nelle fasce ultra 85enni con un +38,6% e ultra centenari con un +161% rispetto al censimento precedente.Le segreterie regionali di   Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil sollecitano, in particolare, i candidati marchigiani a promuovere interventi concreti  a sostegno dei redditi dei pensionati , a partire dalla rivalutazione del potere d’acquisto delle pensioni e da una nuova politica fiscale che contrasti l’evasione e riduca la tassazione sui redditi  da pensione e da lavoro dipendente.Nelle Marche oltre  il 56% delle pensioni erogate ricadono nella fascia 0-750€ , con un importo medio pari a  654,00 €, un valore  inferiore rispetto alla media nazionale del 19% (-126,00 €).Pertanto va anche risolto il problema, degli incapienti coloro cioè  che non possono usufruire delle agevolazioni fiscali perché hanno redditi troppo bassi.Per il   sindacato unitario  dei pensionati   il nuovo Governo dovrà approvare quanto prima una legge nazionale per la non autosufficienza  dotata di un Fondo adeguatamente finanziato, per dare pari dignità di cura e assistenza a tutti gli anziani che stanno vivendo in condizioni di fragilità fisica e non solo.Il rilancio di un welfare pubblico, equo e solidale dovrà essere una delle priorità per poter dare risposte a tutti i cittadini a partire da quelli in condizioni di maggior bisogno come gli anziani , disabili e non autosufficienti.Secondo le Segreterie Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil per dare  risposte  concrete di assistenza e cura si dovranno  recuperare ulteriori risorse  dalla razionalizzazione della spesa pubblica a partire dal contrasto agli sprechi  e  ai costi impropri della politica.Richieste che potranno dare respiro ai tanti pensionati che finora sono stati, insieme ai lavoratori dipendenti, i “soliti noti” che hanno fatto  sacrifici per  risollevare il Paese. “ Preoccupatevi di noi” è il coro unanime del sindacato dei pensionati  ai candidati di tutta Italia ed in particolare ai candidati marchigiani.   Ancona 8 febbraio 2013
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08/02/2013 Da novembre senza soldi fermi all' INPS
La Filca Cisl di Pesaro Urbino ha organizzato l'incontro assemblea con lavoratori e lavoratrici di aziende del settore mobile arredo della zona industriale di Talacchio\Colbordolo Montecchio per affrontare il grave problema del ritardato pagamento degli ammortizzatori sociali. L'assemblea si svolgerà Venerdi 08-02-2013 sera ore 20,30 presso la sala comunale; "centro commerciale CENTO VETRINE" di Morciola di Colbordolo.Ci sono lavoratori che attendo dal mese di Novembre 2012 le competenze di cassa integrazione straordinari. Siamo arrivati a Febbraio 2013 e nonostante gli impegni profusi dalla Filca Cisl le pratiche regolarmente inoltrate dalle aziende tramite i loro consulenti risultano bloccate presso l'Inps provinciale. E' un fatto gravissimo perché questi lavoratori attendevano queste provvigioni economiche anche perché erano in arretrato di varie retribuzioni.La Filca cisl ha organizzato questa pubblica assemblea con questi lavoratori per denunciare il gravo ritardo dei pagamento della Cigo che porta molte famiglie a chiedere la "carita" per poter tirare avanti. A questi lavoratori di aziende industriali si aggiungono i lavoratori delle ditte artigiane che si sono visti bloccare i pagamenti relativi ai mesi di Novembre e Dicembre per il blocco delle risorse . Ricordiamo a tutti che l'importo di un mese di Cassa integrazione guadagni sia ordinaria che straordinaria che in deroga corrisponde a 900 € lorde! FILCA CISL PESARO URBINO
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08/02/2013 Sanità, la lettera aperta dei cittadini fermani
Si riporta di seguito la lettera aperta dei cittadini fermani sulla sanità: "Stiamo assistendo ad una campagna elettorale a dir poco sconcertante e priva di ogni idea seria e concreta per affrontare i problemi reali delle persone. Ogni giorno aumentano le “sparate” mediatiche, le revisioni di pensiero, le smentite di se stessi da parte dei vari candidati. A livello territoriale poi c’è un silenzio a dir poco assordante sulle questioni che riguardano la vita ed i bisogni fondamentali delle persone, delle famiglie e delle imprese. Tali silenzi fanno presagire ci sia stato un accordo tra tutti gli schieramenti per anestetizzare il dibattito in vista delle elezioni così da non far capire ai cittadini elettori l’enorme incapacità politica e la pochezza delle idee che i singoli competitori sono in grado di metter in campo e sulle quali farsi giudicare. In pratica sta prevalendo il “mal comune mezzo gaudio”. Come CISL FP ma anche e soprattutto come cittadini delle Marche non possiamo far finta di nulla e girare la faccia dall’altra parte quando, nel silenzio più assoluto dei partiti di maggioranza e della poca opposizione rimasta, assistiamo giornalmente alla razzia di pezzi di servizio sanitario ed eliminazione lenta e dolorosa di servizi sociosanitari del fermano e del piceno, fondamentali per le persone e le famiglie in difficoltà. La politica fermana, semmai ce ne fosse ancora, nella sua pochezza, fragilità e assoluta dipendenza dal dio voto non riesce in alcun modo a tutelare i cittadini ai quali chiede però il consenso elettorale. Non si sente da alcuna parte politica, ad esempio, la presa di distanza dall’ormai evidente “commissariamento” in atto da mesi della direzione delle Aree Vaste. E’ possibile che alcun politico, si ricordi quanto contenuto nella Legge Regionale 17 del 2011,,che forse ha anche votato in Consiglio regionale? La legge assicurava autonomia alle Aree Vaste per quanto riguarda l’organizzazione dei servizi sui territori e la gestione del personale. Tutto ciò all’atto pratico si sta rivelando una menzogna legislativa visto che alcun manager di questo mondo potrà mai organizzare o gestire in autonomia un bel nulla senza avere la libertà di spendere denari o assumere professionalità necessarie per mantenere qualitativamente e quantitativamente la produzione di servizi.Non parliamo poi dell’autonomia nella scelta dei propri Dirigenti, che sia ad Ascoli che a Fermo ha visto, in questo caso si , scendere in campo i politici vari per sponsorizzare questo o quel Dirigente che ha promesso fedeltà nei secoli alla causa pur di avere l’incarico oppure una maggiorazione dell’indennità. Ciò che è accaduto nell’Area Vasta 4 è palese. Basta leggere con un minimo di competenza la Determina d’incarico dei Direttori di struttura complessa ed avere un minimo di memoria storica delle vicende della sanità degli ultimi anni per capire come sono andate le cose. Ci sarà qualche consigliere regionale che si prenderà la briga di interrogare in aula l’Assessore alla salute sulla correttezza del percorso adottato? Vedremo. Intanto ci chiediamo: che fine hanno fatto il Sindaco di Fermo e il Presidente della Provincia che circa un anno e mezzo fa sembravano voler essere i paladini insorti a difesa della sanità del fermano e che poi si sono sciolti, scomparsi come neve al sole appena qualcuno ha fatto loro la voce grossa dai piani superiori? Che fine ha fatto il tavolo paritetico per la sanità che ha prodotto solo un documento, consegnato all’Assessore Mezzolani, poi sparito e dimenticato in Regione? Come CISL FP in questi anni abbiamo supplito ai troppi silenzi, amnesie e svagatezze della politica sulla sanità, denunciando senza paura o timore reverenziale le storture del sistema ma a questo punto punto, visto che a breve ci sarà una competizione elettorale, è bene che i cittadini sappiano che gran parte delle penalizzazioni che questo territorio ha subito e purtroppo subirà subito dopo il 26 febbraio sono e saranno da attribuirsi alla colpevole assenza di una vera attività politica locale a suo sostegno. Prova ne è quello che da mesi sta avvenendo a nord delle Marche, conclusosi con la nomina di ben tre primari nuovi a Fabriano mentre a Fermo ci sono 10 reparti senza primario. Lo scandalo assoluto sul quale Sindaco, Presidente della Provincia e tutto il contorno di maggioranza e di opposizione del fermano tacciono colpevolmente, riguarda il primariato del Pronto Soccorso non ancora nominato nonostante il concorso si sia concluso nell’ottobre 2012 e sul quale il Direttore Genga abbia espresso un suo parere. Non si nomina il primario perché i vertici dell’ASUR,cioè Ciccarelli e Carelli, forse per ripicca su legittime prese di posizione della direzione di Area Vasta 4 su alcune assunzioni, non danno il loro assenso. Se non è commissariamento questo, non si sa cosa sia. Perché il Presidente Spacca non interviene? Forse perché Fermo non è Fabriano. Ugualmente due determine dell’Area Vasta 4, inoltrate in ASUR ad agosto 2012, sono bloccate e giacciono inspiegabilmente sui tavoli di Ciccarelli e Carelli per la firma e non permettono delle assunzioni dell’area della dirigenza e del comparto, essenziali per la sanità fermana addirittura ad invarianza di spesa. I cittadini fermani sappiano che le scelte della maggioranza che copre i vertici ASUR e l’inerzia dell’opposizione di questa regione sulla sanità, comporteranno la perdita o la crisi organizzativa di alcuni servizi sociali e sanitari del territorio. In primis chi ne farà le spese sono le fragilità e le famiglie in difficoltà perché non riceveranno assistenza adeguata. Scadranno a breve dei contratti Co.Co.Co, all’ambito sociale e non ci sarebbero i soldi per rinnovarli ma intanto si annuncia la copertura assistenziale anche per gli 8.000 abitanti del territorio di Amandola. Una farsa in grande stile !!! Quando il Presidente Spacca afferma che non vi saranno chiusure o tagli ai servizi, mente sapendo di farlo perché anche se rimarranno le targhe sui muri o sulle porte di reparti o ambulatori, la qualità e la quantità dei servizi erogati calerà drasticamente. Siamo al limite, i cittadini lo sappiano. Il personale sanitario ha fatto miracoli fino ad ora nonostante le continue ingerenze, intromissioni e contaminazioni negative di Ciccarelli e compagni sul fermano e di quei politici che si ricordano di esserlo solo quando devono sponsorizzare singoli personaggi o tutelare interessi particolari. Cari cittadini del fermano, non basta più lamentarsi nei bar o per strada. E’ ora che con saggezza e coraggio iniziate tutti a prendere coscienza e conoscenza dei fatti, che non accadono mai per caso,e iniziate a riconoscere chi sono i veri responsabili dei disservizi e delle lacune organizzative che riscontrate giornalmente quando vi recate negli uffici o servizi pubblici. Chi vi eroga il servizio spesso è vittima come voi di scelte non fatte o sbagliate che incidono profondamente sulla qualità e quantità delle prestazioni ma ad una certa politica mantenere lo status quo fa comodo perché garantisce potere e denaro a pochi a discapito di molti".
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07/02/2013 Pensionati IN....
https://youtu.be/HPZim2eZUh8Pensionati IN… Il settimanale d’informazione dedicato ai pensionati delle Marche in onda su E'TV MARCHE canale 12 GIOVEDI’ 7 Febbraio ORE 14,30 QUALI STILI DI VITA PER INVECCHIARE IN SALUTE ? Ospiti dott. MASSIMO BOEMI primario di diabetologia e responsabile UOSD Corretti Stili di Vita -INRCA di Ancona - prof. ARMANDO NANNI insegnante di educazione fisica e responsabile tecnico dell'attività motoria progetto Anni Attivi  PARTECIPA A PENSIONATI IN …Invia la tua storia e le tue domande a: Redazione Pensionati IN, via dell’Industria,17- 60126 Ancona; e -mail pensionati.in@cisl.it; sms 3386365026 PENSIONATI IN ... in onda tutti i Giovedì alle ore 14,30 e in replica il Sabato alle ore 19,00 e la Domenica alle ore 20,00 sul canale 12 di E'TV MARCHE 
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05/02/2013 Corso di preparazione ai concorsi per agente di polizia locale
Lo IAL Marche organizza a Macerata un corso di preparazione ai concorsi per agente di polizia locale.Il corso verrà avviato il 18 marzo 2013  presso la sede dello IAL  a Macerata, in Via dei Velini 52Il corso avrà durata di 60 ore,  comprensive di esercitazioni pratiche e valutazione finale. Rilascerà un ATTESTATO valido ai sensi di legge, come titolo formativo per i concorsi pubblici.Le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio 2013. Gli interessati possono rivolgersi alla Segreteria organizzativa dello IAL MARCHE di Macerata (Via dei Velini 52 – Tel. 0733-240174 0733-261383)
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04/02/2013 Stroppa decide sugli incarichi dirigenziali, per la Cisl è polemica
Di seguito la nota del Segretario della Fp Giuseppe Donati a proposito degli incarichi dirigenziali decisi dal Direttore dell'Area Vasta 5, Stroppa. "Una decisione come quella che ha assunto il Direttore Stroppa nell’assegnare gli incarichi dirigenziali, poteva forse essere congeniale all’interno di un’impresa che costruisce lavatrici non sicuramente in un’ Azienda Sanitaria che dovrebbe sfruttare al meglio le competenze e le conoscenze dei vari settori amministrativi e tecnici. Riteniamo la decisione della “rotazione” dei Dirigenti l’ennesima strategia demolitiva dell’Area Vasta 5, assunta, di sicuro, con la copertura della Direzione Generale dell’Asur per indebolire l’efficienza, già messa a dura prova dalla politica dei tagli sul piceno, che la Regione ha da tempo intrapreso nei confronti della sanità del sud delle Marche. Una vergogna vera e propria, non ci sono altri termini per definire questa operazione e così la CISL FP di Ascoli-Fermo vuole definirla, che ricadrà concretamente sui servizi, non solo amministrativi, ma indirettamente anche sanitari e socio assistenziali del piceno perché i Direttori interessati alla rotazione, che non sono “tuttologi”, impiegheranno tempi lunghi per poter acquisire le dovute conoscenze e competenze in aree di cui non hanno alcuna esperienza. In una fase così complicata e complessa della storia sanitaria del territorio sanbenedettese ed ascolano era necessario fare “squadra” mettendo a disposizione di tutti le qualità e l’esperienza. In questo modo, al contrario, al netto della professionalità e della buona volontà di ognuno, prevarràl’improvvisazione che genererà confusione o peggio ancora la paralisi di interi settori amministrativi. Da questi settori, è bene ricordarlo, dipende ance il buon andamento dell’assistenza sia ospedaliera che territoriale. Assunzioni e gestione di personale, retribuzioni, acquisti di beni e servizi, autorizzazioni, appalti, organizzazione degli sportelli e front office, acquisto e distribuzione di materiale sanitario e farmaci, ecc. tutto questo e molto altro, passa attraverso un iter amministrativo che se non svolto con competenza e conoscenza rischia d affossare o paralizzare l’intera vita dell’Area Vasta. Queste considerazioni e preoccupazioni che la CISL FP sta esprimendo e che ogni Direttore di buon senso e di esperienza in sanità, accoglierebbe senza eccezioni, sarebbero del tutto ovvie se vi fosse il vero interesse dei livelli politici e tecnici della Regione di far funzionare veramente la macchina sociosanitaria del piceno. Purtroppo, anche alla luce dell’ennesima “spartizione” che si sta abbattendo sul sud delle Marche e forse per andare incontro a singoli appetiti o vincere guerre personali contro questo o quel Dirigente, il risultato che verrà fuori da questa malsana operazione sarà drammatico per tutti. Gli unici soddisfatti siedono ad Ancona sulle poltrone di via Caduti del Lavoro o a palazzo Raffaello. Prova ne è che anche di fronte a cotanto azzardo, alcun politico piceno, assessore eletto in loco o sindaco abbia preso una posizione netta su questa storia. ll dr. Stroppa, commissariato al pari degli altri direttori di Area Vasta da Ciccarelli ma che percepisce comunque un lauto stipendio per assumersi delle responsabilità, ha perso una nuova occasione per dimostrare nei fatti, che ha intenzione di rendere la sanità del piceno efficiente e qualitativa ma anche celere e rispondente alle necessità organizzative degli operatori. I fatti recenti dimostrano, che ha ancora una volta ceduto alla tentazione di svicolare davanti alle decisioni da assumere e per evitare di scegliere su singoli casi, ha preferito mettere con le terga per terra un’intera organizzazione. I cittadini e gli operatori sappiano, quando ci sarà il caos, che la responsabilità non è del personale ma di chi lo costringe a non lavorare produttivamente".
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31/01/2013 Rinnovo contrattuale dei metalmeccanici
La crisi del settore metalmeccanico nelle Marche si è fortemente intensificata. Nel 2012 sono aumentate le ore di cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria, per non parlare dei tanti posti di lavoro già persi a partire dal 2009.ORE DI CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE DALL’INPS NEL COMPARTO DELLA MECCANICANel 2012 sono state 3.141.874 le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011;Nel 2012 le ore di cassa integrazione straordinaria sono state 7.101.654, (pari al 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione), rispetto al 2011 con 5.172.142 ore autorizzate (un incremento del 37% sull’anno precedente).In questo difficile scenario regionale, che rispecchia l’andamento nazionale della crisi del settore, la FIM e la UILM (Categorie dei Metalmeccanici di Cisl e Uil) sono riuscite a rinnovare, dopo una difficile trattativa, il contratto nazionale dell’industria metalmeccanica.Incremento salariale di 130 euro nel triennio ( 35 euro gennaio 2013, 45 euro a gennaio 2014, 50 euro a gennaio 2015), aumento delle maggiorazioni nei turni notturni, delle indennità di trasferta e reperibilità e della quota di salario destinata ai lavoratori che non hanno contrattazione aziendale. Sono alcune delle novità previste dal contratto nazionale.Importanti avanzamenti sono stati ottenuti anche sulla tutela della malattia: aumentano i periodi pagati al 100%, mentre i periodi prima pagati al 50% vengono innalzati all’80%.Il 93,9% dei lavoratori iscritti, a conclusione delle consultazioni nelle tante assemblee indette nelle aziende metal meccaniche marchigiane, confermano anche nelle Marche, come nel resto d’Italia, l’ipotesi di accordo siglata lo scorso 5 dicembre 2012.Secondo Leonardo Bartolucci, Segretario generale della Fim Cisl delle Marche «il rinnovo del contratto è  un risultato importante e responsabile, che porterà sicuramente un po’ di ossigeno, malgrado la grave crisi economica che continua a falcidiare il settore metalmeccanico anche nelle Marche.  I lavoratori avranno maggiori certezze salariali e relazioni sindacali improntate a favorire una possibile ripresa dell’economia marchigiana. »IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI, ORARIO DI LAVORO, MALATTIA 
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31/01/2013 Sciopero alla Berloni
Oggi 31 Gennaio sciopero alla Berloni cucine. E’ l’annuncio di  Giovanni  Giovanelli Segretario territoriale della Filca Cisl di Pesaro Urbino.Sciopero indetto per il mancato pagamento degli stipendi con retribuzioni arretrate e acconti parziali dal mese di Agosto.La situazione è ancora più grave – continua Giovanelli -  rispetto alle prospettive del gruppo Berloni  e del suo risanamento. Nessuna certezza riguardo al futuro: una gravissima  crisi con ripercussioni sull'indotto e sulle ditte fornitrici  e sui lavoratori del territorio pesarese che sta perdendo le sue produzioni che l'avevano caratterizzato.Il noto distretto del mobile si è liquefatto sotto i gravi colpi della crisi e per la mancanza di risposte adeguate in termini di sostegno alle imprese sia  per  quanto riguarda l'innovazione di prodotto, le infrastrutture,  la formazione dei lavoratori e degli addetti nella filiera del mobile e sia per il ruolo dei sistema bancario che sta uccidendo l'attività imprenditoriale.La Filca Cisl aveva già ripetutamente lanciato il grido d'allarme su questa situazione ed oggi, a tempo quasi scaduto, si raccolgono i frutti di anni di mancate politiche industriali. I primi però  a pagarne le conseguenze sono i lavoratori che nei prossimi mesi perderanno il lavoro.
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29/01/2013 Cooperativa La Ginestra, sciopero sospeso non revocato
Sciopero sospeso. Questa è stata la decisione presa da Fp - Cgil e Fisascat Cisl con Enza De Leo dopo l’apertura dell’Asur di prorogare i contratti dei 35 lavoratori della cooperativa La Ginestra.Dopo vari incontri tra  Asur, istituzioni pesaresi, sindacati e cooperativa,  l’Asur si  è resa disponibile a prorogare i contratti fino al 30 giugno alle 30 addette ai servizi amministrativi e fino al 31 dicembre ai 5 autisti. Tempo che i sindacati avevano indicato come utile a concertare nuove soluzioni definitive per i lavoratori. In cambio si chiedeva alla Ginestra di azzerare tutti i contenziosi in corso.“Abbiamo deciso di sospendere lo sciopero in programma per il 29 gennaio  - affermano i sindacati - perché al momento la trattativa tra Ginestra e Asur è ancora in corso e anche per senso di responsabilità  prima nei confronti degli utenti che oggi avrebbero patito disagi annunciabili all’ultimo minuto poi nei confronti delle istituzioni che ci hanno appunto chiesto un atto di responsabilità”. La partita è ancora aperta.
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29/01/2013 La FNP di Ancona verso il XVII Congresso
In questi giorni la FNP di Ancona sta svolgendo le assemblee precongressuali per eleggere i  delegati che parteciperanno al Congresso distrettuale e i componenti di Delegazione di Lega.Tale Congresso porterà alla riorganizzazione della Cisl, che si articolerà in quattro zone; Ancona, Jesi, Senigallia, Fabriano.Le assemblee pre-congressuali sono in svolgimento, i prossimi appuntamenti sono:Numana 30 gennaio 2013 ore 9.00presso palazzo ComunaleNumanaAncona 30 gennaio 2013 ore 15.30presso Terza Circoscrizionep.zza S. D'Acquisto AnconaJesi 31 genanio 2013 ore 9.00presso CISL Jesivia Gallodoro JesiFilottrano 1 febbraio 2013 ore 9.00presso Centro SocialeFilottranoCastelfidardo 31 gennaio ore 15.00presso CISLvia Battisti 41 CastelfidardoOsimo 1 febbraio 2013 ore 15.30presso Collegio Campanap.zza Dante 3 OsimoMoie 4 febbraio 2013 ore 15.30presso CISLvia Trieste 32 Moie
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25/01/2013 Macerata, continua la protesta dei lavoratori della sanità
Prosegue la mobilitazione dei lavoratori della sanità dell’Area Vasta 3 di Macerata.Questa volta tocca ai dipendenti delle ex Zone territoriali n. 10 (Camerino) e 8 (Civitanova Marche), che hanno organizzato assemblee sindacali negli ospedali di Camerino e Civitanova, rispettivamente per venerdì 25 e martedì 29 gennaio.Nelle assemblee sono state  affrontate le questioni relative alla riorganizzazione dei servizi sanitari delle due ex zone territoriali, ormai confluite nell’Area Vasta 3 di Macerata.E' stato anche fatto il punto sullo stato delle trattative aperte con la Direzione aziendale su richiesta delle organizzazioni sindacali, a partire da quella sul regolamento per gli orari di lavoro. 
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25/01/2013 La FNP in assemblea per preparare il Congresso Provinciale
Il giorno 31 Gennaio alleore 9, nell'aula magna del seminario arcivescovile di Fermo, via Sant'Alessandro n. 3 si terrà l'assemblea pre­congressuale della delegazione della Cisl Fnp Pensionati di Fermo.In tale assemblea saranno eletti i  delegati che parteciperanno al Congresso distrettuale. Tale Congresso sancirà la riorganizzazione della Cisl, che si articolerà in tre zone comprensoriali: Fermo, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.
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24/01/2013 Detassazione produttività, approvato il Decreto
Il Consiglio dei Ministri del 22 gennaio scorso ha approvato il Decreto relativo alla detassazione del salario legato alla produttività.Il Decreto sblocca le somme previste per questo dalla legge di stabilità e si pone in continuità con quanto previsto dall'accordo nazionale sulla produttività del 16 novembre 2012.Particolarmente importante è l'aumento della soglia di reddito per poter godere della detassazione - da 30 a 40.000 € - che innalza la platea potenziale di beneficiari a circa 1,8 milioni di lavoratori.E' stato fissato poi in 2.500 € l'importo massimo delle somme erogate nell'anno 2013 a titolo di retribuzione di produttività - prevista da contratti collettivi territoriali o aziendali - alle quali si applicherà il beneficio, che consiste in una cedolare secca a titolo definitivo del 10%Si tratta di una misura importante che riconosce la contrattazione come strumento per migliorare la produttività e la competitività delle imprese del nostro paese.Allo stesso tempo il decreto offre maggiori opportunità di  aumentare gli stipendi dei lavoratori, sia individuando di fattori di miglioramento organizzativo e di performance, sia potendo godere di una quota maggiore di salario netto. SCHEDA DI LETTURA DEL DECRETO L'ACCORDO SULLA PRODUTTIVITA' DEL 16 NOVEMBRE 2012IL VOLANTINO SULL'ACCORDO DI PRODUTTIVITA'  
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24/01/2013 Banca Marche, serve chiarezza
Massima chiarezza sulla situazione di Banca Marche e sulle responsabilità da imputare per eventuali operazioni finanziarie avventate. La richiesta viene dai Segretari generali della Cisl e della Fiba (bancari) di Macerata, Marco Ferracuti e Giovanni Carlini.Proprio nella scorsa estate Banca Marche ha vissuto un cambio al vertice con la nomina di un nuovo Direttore generale.«Pur non volendo entrare nel merito delle ragioni che hanno reso necessario il rinnovamento – sostiene la Cisl– bisogna preservare l'autonomia dell'Istituto evitando che  le conseguenze di una gestione avventata si ripercuotano sui lavoratori, sui cittadini risparmiatori e sulle imprese locali, specie in un momento di grande difficoltà quale quello che tutti stiamo vivendo».Banca Marche è un patrimonio per l’economia maceratese, un punto di riferimento ineludibile dal punto di vista finanziario, economico e sociale. Mentre la crisi continua a colpire la realtà produttiva ed occupazionale, cruciale è il ruolo degli istituti bancari, in particolare locali, che devono svolgere un ruolo di sostegno all’economia del territorio, finanziando imprese che investono, che assumono e che puntano su produzioni di qualità.Per il Segretario della Fiba «è proprio a partire da Banca Marche che, come sindacato, siamo pronti a fornire un contributo diretto per elaborare strategie di gestione aziendale che valorizzino la partecipazione dei lavoratori alla governance dell’Istituto. Siamo già al lavoro per proporre all’azienda alcune linee di indirizzo per il prossimo piano industriale».La Cisl chiede un confronto vero, aperto e trasparente, attraverso il quale sviluppare l’occupazione, garantire il turn over generazionale, riequilibrare le politiche retributive e valorizzare il patrimonio di professionalità che costituisce il punto di forza di Banca Marche
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23/01/2013 Sanità. Sindacato pronto al confronto, ma situazione pesante in tutte le Aree Vaste
SEGRETERIA REGIONALE FUNZIONE PUBBLICA CISL IL SEGRETARIO GENERALE LUCA TALEVI COMUNICATO STAMPA RISPOSTA ALLE DICHIARAZIONI DOTT. CICCARELLI. SINDACATO PRONTO AL CONFRONTO MA SITUAZIONE PESANTE IN TUTTE LE AREE VASTE. Con riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal Dott. Ciccarelli in seguito alla conferenza stampa unitaria dei sindacati e Rsu Area Vasta 3, si fa osservare come il sindacato responsabilmente siede sui tavoli di confronto consapevole dei pesanti tagli imposti a livello centrale che hanno conseguenze anche per la Regione Marche, ma i problemi del personale rimangono tutti aperti ed anzi rischiano di deteriorarsi ulteriormente a causa proprio degli ulteriori tagli previsti per il biennio 2013/2014.Al di la dei toni di alcuni striscioni o volantini il sindacato marchigiano non è degli anni 30 ma bensi formato da sindacalisti e lavoratori stanchi di operare in situazioni in cui si ha difficolta' anche solo ad effettuare le ferie pregresse di due anni fa ed i carichi di lavoro divengono sempre piu' insopportabili.La Regione e l'Asur sanno bene che nel biennio 2011/2012 sono stati complessivamente risparmiati quasi 28 milioni di euro sul personale senza effettuare alcuna riorganizzazione ed imponendo pesanti sacrifici ai lavoratori in termini di mancanza di fruizione di ferie, riposi e straordinari.I lavoratori ancora attendono le risorse che dovevano essere stanziate contestualmente alla riorganizzazione ed ovviamente questo accentua lo stato di frustrazione.Siamo consapevoli che solo il confronto, avvenuto per esempio sui recenti accordi per la proroga dei tempi determinato con i criteri previsti dalla Legge di Stabilita', puo' provare ad attenuare le difficolta' del momento, ma segnali chiari e precisi in ogni Area Vasta dovranno giungere in tal senso .Come sempre il sindacato misurera'  la controparte dalle azioni e soprattutto dalle proposte che sara' in grado di portare al tavolo sindacale con imparzialita' e concretezza. IL SEGRETARIO GENERALE FP CISL MARCHE LUCA TALEVI 338/2985866Ancona 21/12/2013
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23/01/2013 Riunione sindacale straordinaria presso l'Ospedale di Amandola
L’incontro delle delegazioni trattanti dell’Area Vasta 4, svoltosi il 21 gennaio presso lo stabilimento di Amandola, è stato senza dubbio molto apprezzato anche dalla nutrita rappresentanza di lavoratori che hanno assistito alla trattativa.Durante l’incontro la parte sindacale ha cercato ed ottenuto, in parte, di conoscere le vere potenzialità che lo stabilimento di Amandola potrà esprimere nel prossimo futuro all’interno del panorama dei servizi sociosanitari della provincia di Fermo ma anche i numeri riguardanti le possibili risorse umane da recuperare a seguito della paventata riorganizzazione delle unità operative attualmente esistenti.Confermati i reparti di Medicina per acuti ( 20 posti + 1 ) e di Chirurgia a carattere breve e comunque per attività programmata.Le urgenza verranno dirottate a Fermo come anche i grandi interventi. L’organico infermieristico ed OSS della Medicina e Chirurgia viene confermato sempre che l’attività operatoria della Chirurgia mantenga un numero d’interventi che la giustifichi. Anche la POTES ed il PPI, per ora, non verranno toccati a meno che la Giunta Regionale non decida un nuovo assetto dell’emergenza delle Marche. A proposito, la CISL FP ha chiesto ed ottenuto che l'indennità di disagio applicata agli infermieri della  POTES di Montegiorgio e P.S.Giorgio, dal 1 Gennaio 2013 venga riconosciuta anche a quelli di Amandola.All’interno della dotazione di personale amministrativo, secondo quanto affermato da Genga, si potrebbero recuperare 3 - 4 unità da utilizzare ad Amandola ma anche presso la sede centrale, attraverso percorsi che privilegeranno la volontarietà e che comunque saranno oggetto di confronto con la RSU. Per questa area comunque è prevista una riorganizzazione a breve che verrà prima presentata alla parte sindacale e che prevederà una forte trasversalità delle funzioni e delle competenze.Gli interventi maggiori di riorganizzazione interesseranno i servizi “no core” di Amandola, e cioè: cucina, magazzeno e farmacia. Da tale riorganizzazione si potrebbero recuperare 4 ausiliari dalla cucina da inserire nei percorsi di sanificazione di Amandola con contestuale risparmio sulla spesa della ditta esterna.Il numero di pasti preparati giornalmente (circa 50) non giustificano 7 unità presenti. Altre 4 unità dal Magazzeno/economato e dalla Farmacia. Servizi questi, che dovranno progressivamente essere sempre più integrati con Fermo.Tutto il personale eventualmente recuperato dalla riorganizzazione sarà prioritariamente utilizzato ad Amandola a meno che vi siano decisioni volontarie di afferire presso Fermo.Il Laboratorio Analisi resterà aperto ad Amandola ma solo con personale Tecnico sanitario ( attualmente 3 tecnici ma 1 in scadenza di contratto a marzo 2013). Il personale laureato ( 2 unità) dovrà essere utilizzato presso il Laboratorio di Fermo.La Radiologia continuerà a garantire gli esami attualmente eseguiti, con 4 tecnici di radiologia ( 1 in scadenza di contratto).La funzione di accettazione invece potrebbe essere accorpata presso il CUP Accettazione centrale di Amandola, perchè, anche grazie alla refertazione vocale recentemente attivata, la necessità di mantenere una funzione amministrativa solo per la Radiologia, verrebbe meno.Per quanto riguarda l’attività distrettuale, si manterranno i servizi in essere anche grazie alle collaborazioni con l’Area Vasta 5.A rischio la permanenza del Poliambulatorio di Ponte Maglio per i costi molto alti di locazione dell’immobile.Evidenti criticità potranno esserci per l’area sociale quindi di Ambito vista la prossima scadenza di 4 contratti CoCoCo presso l’Ambito di Fermo riferibili a 2 psicologi e 2 Assistenti sociali.Su queste risorse, il Direttore Genga si è impegnato a garantire una parità di ore di assistenza con altri contratti CoCoCo.Per quanto riguarda la Prevenzione, l’atto determinativo licenziato recentemente ha fatto chiarezza sulla dotazione organica assegnata all’A.V.4 ma occorrerà chiarire con l’Area Vasta 5, anche attraverso l’istituto del comando, gli ambiti operativi del personale che continua ad operare prevalentemente sul fronte ascolano.All’obiezione fatta dal sottoscritto, sull’azzeramento del servizio di prevenzione di Amandola seppur ancora plesso autonomo, la Direzione ha risposto che l’assegnazione degli ispettori è puramente funzionale e nulla è cambiato rispetto al passato.La parte sindacale ha posto con forza la questione dell’attivazione della RSA, pronta da anni ma ancora inutilizzata. Il dott. Genga ha chiarito che la RSA è strategica per Amandola, anche per la permanenza e ricollocazione di parte del personale sul territorio. Ciò che ostacola l’attivazione è l’incompleto percorso autorizzativo per l’antincendio.Dopo di questo, il Comune dovrà fare la sua parte e poi bisognerà trovare le risorse necessarie per l’attivazione di 20 posti, facendo il calcolo dei costi emergenti e dei costi cessanti a seguito della riorganizzazione dello stabilimento di Amandola.Tradotto: risorse aggiuntive non ce ne saranno !!!. Questi sono gli elementi venuti fuori al tavolo, così come illustrati da Genga.E’ chiaro che la parte sindacale in questa fase è soprattutto interessata a far uscire allo scoperto la Direzione sul quello che è il progetto per Amandola. Genga ha promesso massimo impegno per potenziale le specialistiche ambulatoriali, sempre nell’ottica delle risorse possibili. Ha anche denunciato preoccupazione per la vetustità di molte tecnologie e l’esiguità di risorse per aggiornarle o sostituirle con nuove. Vedi ad esempio la Tac che necessiterebbe della sostituzione anche utilizzando, ove ve ne fossero, donazioni di privati. La parte sindacale rimane in attenta sorveglianza di quanto prospettato dalla Direzione. Non convince ad esempio quanto proposto per il Laboratorio Analisi che con le poche risorse umane previste, non potrà essere autonomo e garantire attività diurne e pronte disponibilità. Saranno necessarie per forza collaborazioni con Fermo e questo aggraverà ancora di più la già difficile situazione emergenziale presene nell’UOC di Patologia Clinica della sede centrale. Altra osservazione fatta dalla parte sindacale ha riguardato il rispetto delle competenze e dei ruoli. Ad esempio non potranno essere tollerati, come avvenuto di recente, scavalchi della Direzione medica di Fermo rispetto a quella di Amandola, almeno fino a quando quest’ultima ci sarà. Nessuna pressione sul personale perché accetti trasferimenti non regolamentati verrà tollerata. Sono necessari percorsi regolamentari condivisi ed incentivazioni per il personale che accetta di svolgere attività da Fermo ad Amandola o viceversa.I prossimi giorni saranno cruciali sia per il futuro di Amandola che per l’ospedale di Fermo. Si attende infatti l’atto di Giunta che ridisegnerà le Unità Operative Complesse ( quindi i Reparti e i Servizi) che dovranno essere presenti nelle Aree Vaste, alla luce degli ingenti tagli di risorse applicati dal Governo alle Regioni e a quanto previsto dal Decreto Balduzzi. Per le Marche si prevedono, almeno inizialmente, la soppressione di circa 18 Unità Operative Complesse di cui 12 all’interno dell’ASUR, preoccupanti tagli sulla spesa del personale e dimezzamento della spesa per i tempi determinati. Vedremo cosa toccherà a Fermo ed Amandola.CHIARAMENTE TUTTO QUESTO AVVERRA’ DOPO IL VOTO DI FEBBRAIO.
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22/01/2013 L'anno peggiore dall'inizio della crisi
Dal punto di vista del lavoro il 2012 è l’anno peggiore dall’ inizio della crisi. Dal 1 gennaio al 31 dicembre sono state autorizzate 6.459.773 ore di cassa integrazione, con un aumento del 45% rispetto al 2011. Superato del 10% anche il valore, finora record, fatto registrare nel 2010.Non va meglio dal punto di vista della disoccupazione. Sono 3.114 i lavoratori licenziati che sono finiti nelle liste di mobilità, solo il 26% dei quali (794) possono godere dell’indennità. Un aumento del 47% rispetto al 2011 e del 14% sul 2009, finora l’anno peggiore dall’inizio della crisi per questo indicatore.Nel solo mese di dicembre 2012 sono stati iscritti nelle liste di mobilità 585 lavoratori, contro una media dei mesi precedenti di 149 lavoratori al mese. Un dato che va integrato con quello relativo alle 9.952 richieste di indennità di disoccupazione pervenute all’Inps nel 2012.Particolarmente drammatica la situazione delle piccole imprese artigiane. Il 53% delle ore di cassa integrazione autorizzate (3.406.162) sono “in deroga”, cioè destinate a quelle imprese – come le piccole imprese artigiane appunto – escluse per legge dagli ammortizzatori sociali tradizionali, e per le quali ogni anno, vengono stanziate risorse con provvedimenti “ad hoc”. Rispetto al 2011 le ore di cassa in deroga autorizzate sono aumentate del 54%, segnando un valore molto vicino a quello record del 2010, rispetto al quale si ha una riduzione del 12%. Nel complesso sono state presentate 1.236 domande di cassa integrazione in deroga. Coinvolte 960 imprese e 5.080 lavoratori.Diminuiscono le nuove assunzioni (48.251, - 6% rispetto al 2011). Le forme contrattuali che prevalgono sono il tempo determinato (31%), il lavoro intermittente (16%) e la somministrazione di lavoro interinale (9%). Solo il 10% dei nuovi assunti hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato.Dal 2008 ad oggi sono fallite 343 imprese. Anche in questo caso il 2012 segna un valore record, con 84 imprese fallite (+13,5% rispetto al 2011). Un dato confermato anche dall’Ufficio Vertenze della Cisl di Macerata, che nel 2012 ha recuperato circa 1.800.000 € per conto di lavoratori dipendenti delle imprese soggette a procedure concorsuali, senza tenere conto delle vertenze individuali.La situazione è molto grave e richiede interventi urgenti e mirati. Sui settori tradizionali come il manifatturiero è necessario sviluppare qualità e innovazione. Allo stesso tempo bisogna puntare su settori nuovi e di prospettiva, come cultura, turismo e filiera agro alimentare di qualità.Ma la qualità non si improvvisa. Le nostre aziende vanno aiutate con politiche infrastrutturali che rendano disponibili energia a costi ridotti, banda larga e una rete di trasporti più agevole ed efficiente. Servono poi formazione - non solo per i lavoratori ma anche per gli imprenditori – ed orientamento, con un ruolo più forte dei centri per l’impiego, che devono essere messi in condizione di realizzare una presa in carico reale dei lavoratori.Dalla crisi non usciremo senza aumentare la produttività del lavoro. Per questo è necessario rilanciare la partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa, sviluppando la contrattazione sui luoghi di lavoro con incentivi legati ai risultati aziendali, sulla scia dell’accordo nazionale sulla produttività.Il 2013 sarà un anno difficilissimo e decisivo. Le decisioni che prenderemo ora condizioneranno il futuro. Va rilanciato il tavolo provinciale di concertazione tra istituzioni e forze sociali, uno strumento fondamentale che va convocato con maggiore costanza per decidere insieme quelle azioni di cui il nostro sistema ha urgente bisogno.http://www.youtube.com/watch?v=Bums7I3XKYQ
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21/01/2013 La Filca lancia l'allarme
Siamo ormai tutti pienamente consapevoli di essere immersi in una situazione nazionale e mondiale di grande difficoltà i problemi di ordine finanziario ed economico, portatori di disagi sociali di entità inedita per pesantezza e tempi di durata stanno modificando i nostri stili di vita. Tutti noi abbiamo fondate ragioni e dati alla mano per poter testimoniare le forti ripercussioni su occupazione, economia, redditi da lavoro dipendente. La precarietà sempre più accentuata e la riduzione dei salari o la loro sempre più ridotta capacità di acquisto colpisce tutti, ma fa danni irreparabili negli strati della società più deboli. Anche in quelle finora non coinvolte nella perdita di occupazione o di salario cresce il timore della povertà, la sempre più limitata capacità di acquisto dei redditi continua a deprimere la condizione economica delle famiglie. L'entità della crisi occupazionale ed economica nazionale e del nostro territorio (province di Ascoli Piceno e Fermo) sono sotto gli occhi di tutti, per questo serve senso di responsabilità e serietà senza lasciarsi attrarre da facili soluzioni dettate da interessi di parte. Siamo nel pieno di un fenomeno di depressione strutturale e per questo occorre ridurre la pressione fiscale sui salari, bene ha fatto la Cisl a sottoscrivere l'accordo su "produttività e competitività" anche in assenza della CGIL è nota la posizione assunta, gli interessi dei lavoratori sono prioritari. Il territorio della vecchia provincia di Ascoli Piceno è devastato dalla crisi e tanti di voi in questa sala vivono in prima persona i disagi provocati dalla stessa. I dati che costantemente ci vengono forniti dalle Casse Edili ma anche quelli dei centri per l'impiego che non sono dissimili, sono inequivocabili. Mancano le grandi opere (edilizia), le aziende industriali più importanti della nostra area hanno delocalizzato, ridotto il personale nella migliore delle ipotesi mentre altre fanno ricorso sistematico agli ammortizzatori sociali; aziende come almtrongh (cartiera), B B Italia, Manuli e Novico ma anche le Imprese Edili più importanti del nostro territorio Ubaldi- Scarpetti- Travaglini ecc.., sono coinvolte nella tempesta. Ci sono comunque progetti di grande impegno come quello della "RESTART" votato alla riqualificazione della zona ex Carbon al centro di Ascoli (€35 mm n di euro), il progetto che prevede investimenti molto importanti, per verde pubblico, edilizia residenziale, polo tecnologico, scientifico, culturale per un totale di 330 mln di E per un, incremento di occupazione fino a 300 unità e per 10 - 12 anni. Nel progetto saranno impegnate 35/40 aziende locali che potranno creare ulteriore indotto. Sono 20mila i posti di lavoro persi e il tasso di disoccupazione medio è il doppio della media regionale (12%), mentre quello giovanile è salito al (27%), infatti sempre più spesso i nostri giovani anche se in possesso di una ottima scolarizzazione, minai scoraggiati, fuggono alla ricerca di lavoro e fortuna in altri paesi europei e non (australia-inghilterra-stati uniti ecc...).
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18/01/2013 Cooperativa La Ginestra: deciso lo sciopero
Nessun accordo tra  Asur Area Vasta 1 e i dipendenti della cooperativa La Ginestra.Le 30  dipendenti della cooperativa impiegate in ruoli amministrativi  in strutture dell’Asur cesseranno la loro attività il 31 gennaio.I vari incontri avuti per evitare il licenziamento  non hanno portato una mediazione, l’unico risultato è stato quello di prolungare di un mese la  scadenza del contratto.  “Troppo poco” – dicono la Fisascat – Cisl , Fp – Cgil e Fpl – Uil -  che hanno così proclamato ufficialmente lo sciopero per il 29 gennaio.  “Nel frattempo metteremo in campo presidi e volantinaggi  per tenere alta l’attenzione sulla vicenda.  Riteniamo che il mese di proroga che è stato dato con la delibera di gennaio sia insufficiente a trovare una soluzione.”
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18/01/2013 La FNP-Cisl verso il Congresso
La Federazione Nazionale Pensionati Cisl di Ascoli Piceno-Fermo, che conta 22.532 iscritti, si prepara a svolgere il Congresso Territoriale, uno dei momenti qualificanti dell'azione della Fnp Cisl sul territorio.  A differenza dei precedenti congressi, ci sono importanti novità. Non si terrà più un unico Congresso Provinciale ma tre diversi Congressi distrettuali di Lega – l’articolazione della Federazione sul territorio – ad Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo. I Congressi di Lega avranno il compito di eleggere i delegati che parteciperanno al Congresso regionale, in programma per il 19 e 20 marzo 2013.I Congressi saranno preceduti da  7 assemblee di lega che, tra il 21 gennaio e il 2 febbraio, si svolgeranno nei principali comuni delle Province di Ascoli Piceno-Fermo. Sono molte le iniziative che la Fnp Cisl porta avanti, sia con la presenza ai tavoli di contrattazione con il Comune sul wellfare sociale, assieme alle confederazioni sindacali, sia a livello di coinvoglimento degli iscritti Fnp Cisl e dei cittadini tutti. Anche i servizi di patronato, con l'Inas Cisl, e di assistenza fiscale attraverso il Caf Cisl, affiancati con un'assistenza puntuale per badanti e colf.Il Congresso è l'occasione per affermare, con tutto il nostro impegno, gli obiettivi che puntualmente la FNP-Cisl si pone.
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16/01/2013 Il riordino degli Enti Locali
Pubblichiamo l'ultima NOTA DI APPROFONDIMENTO, curata dalla CISL  Marche, sulla normativa in materia di Enti Locali aggiornata alle modifiche introdotte mediante la Legge di Stabilità 2013 (l. 228/2012). La nota fa il punto sullo stato della riforma delle Province e analizza la disciplina in vigore relativa alla gestione associata obbligatoria delle funzioni comunali.La nota di appronfondimento IL RIORDINO degli ENTI LOCALI 
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16/01/2013 Sanità picena in piena emergenza
Nel leggere le dichiarazioni stampa dell’Assessore Canzian di sabato 12 gennaio, in merito agli investimenti sulla sanità, messi in campo dalla Regione Marche per il Piceno, c’è da rimanere esterrefatti e ci sarebbero tutte le condizioni per indignarsi. Altro che critiche strumentali ! L’Assessore in questione è la seconda volta, che, a distanza di poco tempo, ripete sulla stampa la tesi che nel Piceno sono arrivate per la sanità, risorse pari se non superiori ad altri territori regionali. Ci domandiamo di cosa parli… Negli ultimi 10 anni, da quando è nata l’ASUR, l’area sud delle Marche si è ridotta ad essere la cenerentola della regione. I servizi sociosanitari si sono progressivamente ed inequivocabilmente ridotti e dequalificati, tanto che i cittadini-utenti, giornalmente, sperimentano le difficoltà nel trovare in tempi accettabili le dovute risposte ai bisogni di salute, andando a cercare altrove le soluzioni più qualificate alla bisogna, anche pagando di tasca propria. La CISL FP ha pubblicato i tempi di attesa “da terzo mondo” per molte prestazioni specialistiche nell’Area Vasta.5. Si verificano tali ritardi perché le risorse e gli investimenti, quelli veri ed importanti, sono stati dirottati in quei territori del centro-nord delle Marche, bacino di voti e di consenso per la Giunta. Prova di questo è il fatto inconfutabile, di cui solo Canzian, pare, non si sia accorto, che negli anni in cui gran parte delle ex ASL poi Zone Territoriali erano assoggettate a tagli e blocchi vari, in alcune specifiche aree della Regione si spendeva senza problemi, si attivavano nuovi servizi e specialità con acquisto di tecnologie all’avanguardia. In sostanza, mentre molti territori “tiravano la cinta” dequalificandosi e perdendo professionalità e servizi importanti, altri, coperti politicamente, si permettevano di splafonare i budget e/o derogare ai vincoli di finanza regionale per poi vedersi ripianare i debiti anche grazie ai sacrifici del Piceno. Non è solo la storia del passato. Con sfumature diverse,ancora oggi è così. L’assessore Canzian sembra non vedere o non voler vedere, quello che la stragrande maggioranza degli utenti e degli operatori sanitari piceni sperimentano giornalmente. Non vede ciò che è lampante… poi ci si lamenta dell’antipolitica ! Basterebbe girare per le strutture sanitarie del sanbenedettese e dell’ascolano, parlare con le persone e con i dipendenti ed accorgersi del senso di frustrazione e disillusione, misto a rabbia, che tra essi regna sovrano. Succede questo perché la dignità dei cittadini e dei lavoratori rischia di essere svenduta, in favore di metodi gestionali ed organizzativi dei servizi, molto lontani dai bisogni veri dei malati ma legati, solo o quasi, a criteri economici e ragionieristici,non condivisi ed imposti dall’alto. Anche il tentativo di “ridimensionare” due dei servizi socio assistenziali più qualificanti dell’ascolano, come le RR.SS.AA. di Acquasanta ed Offida, rientra in quest’ottica perversa. Da buon “politico burocrate” Canzian non si è opposto a ciò. Anzi, ha messo le mani avanti parlando di linee guida e di standard da rispettare, facendo supporre, ai lettori dell’articolo di stampa pubblicato sabato 12 gennaio, che in queste strutture, fino ad oggi, si fosse esagerato nell’ utilizzo di personale con numeri superiori alla media. Nulla di più sbagliato e non vero. Non esistono in sanità, e Canzian dovrebbe saperlo ma il condizionale è d’obbligo, standard rigidi in tema di personale perché la dotazione organica di un determinato servizio va legata strettamente ai piani assistenziali che vengono messi in atto e alla qualità che si vuole raggiungere. Gli standard menzionati nei documenti del Ministero della Salute, ai quali si riferiva l’assessore al Piceno, sono quelli “minimi” al di sotto dei quali, la sicurezza dell’ospite potrebbe essere a rischio. La CISL FP vuole uscire dalla logica ragionieristica con la quale l’ASUR, la Giunta Regionale e l’Area Vasta 5 stanno garantendo la salute dei marchigiani e nello specifico dei cittadini del Piceno. Presto arriveranno le indicazioni sui tagli dei 460 posti letto per acuti e la soppressione di almeno 18 Unità Operative Complesse. L’auspicio è che Canzian, all’interno della Giunta Regionale, sappia ben interpretare il suo ruolo di Assessore al Piceno, tutelando il territorio. La premessa non è certo buona. Le sue ripetute dichiarazioni pubbliche, fuori dal contesto percepito e non rispettose delle grandissime difficoltà in cui operano gli operatori ed i professionisti sanitari del sud delle Marche, non rassicurano, anzi. Non vorremmo che il trend di decrescita e di progressivo impoverimento della sanità dell’Area Vasta 5, continui implacabile perché dalle parti di Ancona pensano di aver trovato nel Piceno un terreno poco reattivo, diviso ed accondiscendente, nel quale attuare ulteriori tagli. La CISL FP, nell’estate scorsa,  ha scongiurato la chiusura del reparto di Pediatria dell’ospedale di San Benedetto, decisa da Stroppa e Ciccarelli e di certo saprà, se necessario, mettere in atto le opportune azioni plateali per convincere, anche i più distratti come Canzian, che il Piceno non è terreno di conquista per nessuno. Le RR.SS.AA. di Acquasanta e Offida, per quanto riguarda la CISL FP, dovranno mantenere un numero di operatori che consenta di garantire agli ospiti prestazioni assistenziali di alta qualità, apprezzate anche dai familiari e sostenute economicamente con il pagamento delle rette. Ad ognuno poi, in primis a Canzian, la gente del Piceno chiederà di assumersi le proprie responsabilità. Alla fine, infatti, i cittadini sono giudici insindacabili, implacabili e che, soprattutto, non si fanno ingannare da dichiarazioni ed interpretazioni lontanissime dalla realtà di protagonisti pubblici ostinati a non riconoscere l’evidenza.  LA NOTA della FUNZIONE PUBBLICA di ASCOLI PICENO
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15/01/2013 Cisl: "Sbagliata cancellazione incentivi assunzione di lavoratori licenziati dalle piccole imprese"
La Segreteria confederale della Cisl chiede il ripristino immediato della norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendentiRoma, 14 gennaio 2013 - "La legge di stabilità 2013 non ha prorogato, come avveniva invece da molti anni, la norma che consentiva l'iscrizione alle liste di mobilità dei lavoratori licenziati dalle imprese con meno di 15 dipendenti, facilitandone in tal modo la ricollocazione con un consistente sgravio contributivo per le aziende. E' quanto si legge in una nota della Segreteria confederale Cisl. "La Cisl - si legge - considera grave la cancellazione di tale norma, soprattutto nel bel mezzo di una profonda crisi occupazionale, e ne chiede il ripristino, per offrire ai lavoratori espulsi dalle piccole imprese le stesse possibilità dei lavoratori licenziati dalle imprese più grandi e, più in generale, per dare fiato all'occupazione".
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15/01/2013 Macerata, i lavoratori attaccano l'Asur
«Basta a questo sistema nepotistico di gestire la sanità. Basta con le ingiustizie e la violazione delle norme».  La denuncia arriva dalla RSU (rappresentanza sindacale unitaria) della sanità maceratese e dalle Federazioni del pubblico impiego provinciali di Cgil Cisl Uil Fsi e Nursid, che si rivolgono direttamente ai cittadini chiedendo aiuto per salvaguardare il diritto alla salute.«Diciotto mesi di incontri e trattative non sono serviti a nulla. Nonostante la serietà e puntualità nel sederci al tavolo. Nonostante abbiamo più volte segnalato i problemi che si stavano verificando nelle strutture dell'Area Vasta 3. Abbiamo firmato accordi vanificati e smentiti con apposite direttive dall'Asur e dalla Regione Marche. La Direzione aziendale non decide più nulla. A questo punto meglio eliminare le Aree Vaste e risparmiare soldi da investire sui servizi»Servizi che invece, in nome della spending review, stanno subendo tagli a casaccio. Mentre dall'altro lato si sta bene attenti a mantenere e riciclare tutti i i dirigenti amministrativi. A Macerata in due anni sono stati tagliati 400 posti e i lavoratori sono costretti a turni massacranti. La sanità pubblica sta andando allo sfascio. Il tutto a vantaggio del privato,  che sta sempre più prendendo piede anche grazie a quei professionisti che in un turno di lavoro visitano tre pazienti mentre nel loro studio privato, con la metà del tempo, triplicano le visite.Non manca una frecciata anche ai Sindaci e ai politici locali, ai quali «non importa nulla della sanità, in quanto sono tutte rotelle di un sistema superiore». Anche per questo, le parole non servono più a nulla. I rappresentanti dei lavoratori sono pronti a rivolgersi all'ispettorato per il lavoro, al servizio di prevenzione e infine al giudice. «La battaglia sarà dura, anche impari, ma non ci fermeremo fino a quando non saremo riusciti a fermare questa ingiustizia».  
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14/01/2013 Aiuto ai cittadini per contratti e bollette dell'energia
Politiche di marketing  aggressive e sleali,  a mezzo telefono, on-line, vendite porta a porta in cui vengono proposte condizioni contrattuali estremamente vantaggiose, spot pubblicitari che reclamizzano prezzi stracciati. Sono modalità volte a “forzare” la volontà del consumatore per indurlo ad acquistare  il servizio di energia.Sempre più spesso  i consumatori ci segnalano attivazioni di contratti di gas e luce senza il  dovuto consenso, o proposti  in maniera ingannevole. Il venditore si presenta come incaricato del gestore in essere,  magari con un tesserino che riporta un logo conosciuto e idoneo a carpire la fiducia, chiede la verifica delle fatture, oppure comunica la necessità di firmare un nuovo modulo a seguito dell’introduzione della tariffazione bioraria.Quello che non viene mai esplicitato è che con quella firma il consumatore passa ad un’altra società venditrice e soprattutto senza specificare la differenza tra gestore del mercato libero e del mercato di maggior tutela.  Ovviamente in queste situazioni non vengono mai fornite informazioni quali il diritto di recesso o di scioglimento del contratto,  le modalità di pagamento ecc e di quanto altro espressamente previsto dall’Autority per l’energia. Il consumatore spesso se ne accorge solo all’arrivo delle fatture del nuovo gestore.E’ evidente che con la liberalizzazione esiste un’ampia scelta di opportunità che possono rispondere alle esigenze di ognuno, opportunità che perdono di valore quando dai venditori vengono utilizzate pratiche che hanno indotto il consumatore ad una decisione che limita la libera scelta.I consumatori ci rappresentano inoltre problematiche relative a: mancata fatturazione, fatturazione di consumi abnormi di solito  su letture stimate, volture e subentri, uso domestico e residenziale e  non residenziale, rateizzazioni di bollette,  ecc.Tutti coloro che si trovano in questa situazione possono rivolgersi all’ADICONSUM che è in grado di difendere e aiutare i cittadini nella risoluzione di tali problematiche attraverso anche la conciliazione paritetica direttamente con le aziende interessate. Le sedi Adiconsum nella Regione Marche Ancona, Via Ragnini 4 tel. 0712832101- adiconsummarche1@yahoo.itAscoli- C.so Vittorio Emanuele 073624951 - ascoli@adiconsum.itMacerata Via G. Valenti 07334075212 -  macerata@adiconsum.itPesaro, Via Porta Rimini 11 -0721370104 - adiconsumpesaro@virgilio.it
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14/01/2013 Pensioni, l'Inps ritira la circolare sull'invalidità civile
Marcia indietro dell'Inps e ritiro della circolare sugli invalidi civili.L'Inps ha diramato un provvedimento che prevede che sia nella liquidazione dell'assegno di invalidità civile parziale, sia per la pensione di inabilità si continuerà a far riferimento al reddito personale dell'invalido. La contestata circolare 149 del 28 dicembre prevedeva invece che per la pensione di invalidità si dovesse far riferimento anche al reddito del coniuge.«L'Inps revochi immediatamente la circolare-beffa emanata nei confronti degli invalidi civili al 100% che appare solo come un provvedimento iniquo e pericoloso».  Così venerdì scorso il segretario generale della Fnp (pensionati Cisl) nazionale, Gigi Bonfanti, aveva sollecitato dall'Istituto Nazionale di Previdenza.Un grido di allarme del sindacato dei pensionati della Cisl, per il provvedimento considerato iniquo per gli invalidi civili al 100 % titolari di pensioni di invalidità che avrebbero, ingiustamente, perso il diritto alla pensione, pari a 275,87 euro al mese, se assieme al coniuge, il loro reddito lordo annuo fosse stato superiore a 16.127,30 euro.Un ripensamento che sicuramente aiuterà a non aggravare la già precaria e difficile situazione in cui versano le persone invalide al 100%.
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14/01/2013 Iniziativa sulle autonomie locali: pochi i sindaci presenti
Sala gremita a Pesaro all’ iniziativa organizzata da Cgil – Cisl - Uil per parlare di enti locali  e sviluppo del territorio, ma da registrare l’assenza di parecchi amministratori locali invitati.Insieme ai tre segretari generali Cgil, Cisl Uil Simona Ricci, Sauro Rossi, Riccardo Morbidelli, Luca Ceriscioli nel ruolo di rappresentante dell’Anci Territoriale e il Presidente della Provincia Matteo Ricci.E’stato un confronto sul sistema delle autonomie locali come garanzia fondamentale per i diritti di cittadinanza e i servizi pubblici alle comunità locali.I sindacati hanno lanciato le loro proposte a partire da tre principi fondamentali: l’equità, la coesione sociale e lo sviluppo del territorio. “Troppi e ingiustificabili ritardi nella gestione associata” – sottolineano nella loro relazione introduttiva.Tra le proposte per affrontare il 2013, il tema dell’equità con l’introduzione di elementi equitativi come l’ISEE, la diffusione di fasce di esenzione nelle addizionali Irpef combinate con la progressività delle aliquote, rivedere l’ IMU per le abitazioni principali e le abitazioni a canone concordato ( in attesa che a livello nazionale vengono ricercate soluzione più eque), riproporre una lotta serrata all’evasione fiscale.Rafforzare i fondi anticrisi, e sullo sfondo migliorare la riorganizzazione del sistema e della sua efficienza.Anche Ceriscioli rilancia la necessità di andare verso la gestione associata tra i comuni. Tra gli obiettivi, oltre il risparmio, la possibilità per i cittadini di avere più servizi e personale più specializzato. “Nel momento dell’accorpamento dei comuni le cose saranno complicate sia per i cittadini che per gli amministratori – afferma Ceriscioli –il ruolo del sindacato sarà fondamentale perché le maggiori resistenze sono all’interno delle strutture.”In conclusione Rossi ha ribadito l’importanza della contrattazione sociale partendo da un dato negativo. “Si è passati da 40 accordi sottoscritti con gli enti locali sui bilanci nel 2011 a 15 nel 2012”  A quelle amministrazioni che si sottrarranno al confronto e  ai processi di innovazione e unificazione  dei servizi non faremo sconti.”
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11/01/2013 Ammortizzatori in deroga: intesa da 15milioni di euro per il 2013
Nel pomeriggio di giovedì  10 gennaio 2013 Cgil Cisl Uil Marche e la Regione Marche hanno sottoscritto l’Intesa Istituzionale Territoriale relativa agli ammortizzatori in deroga per l’anno 2013. Le risorse al momento disponibili per le Marche per il 2013 ammontano a 15.080.000 euro che, come si evince dalla lettura del testo dell’accordo, corrispondono al primo stanziamento.Da una verifica dei dati risulta che non ci sono risorse residue degli anni precedenti. In ogni caso, secondo la nota del Ministero del 20 dicembre 2012 e il Messaggio INPS N.021164 del 21 dicembre 2012, eventuali risorse residue non si sarebbero potute utilizzare nel 2013.Per quanto riguarda il 2012 sono stati spesi complessivamente 46 milioni di euro (fino al mese di ottobre).Regione e Parti sociali si sono impegnate a rivedersi entro il mese di aprile per integrare l’Intesa, una volta definite con certezza le risorse effettivamente disponibili per il 2013,  in particolare dopo l’assegnazione delle ulteriori risorse stanziate dalla Legge di Stabilità da ripartire secondo i criteri che dovranno essere definiti nel mese di marzo, in sede di Conferenza Stato-Regioni.L’Intesa ricalca l’impostazione di quella dello scorso anno con uno stanziamento da destinare alla CIG in deroga per i lavoratori di imprese industriali fino a 100 dipendenti che ammonta 2 milioni di euro.Occorre poi fare attenzione però ad alcune novità:• le richieste di CIG in deroga relative al periodo dal 1° - 31 gennaio 2013 possono essere presentate entro il 28 febbraio;• ferma restando la possibilità di presentare fino a due istanze nell’anno, nel caso in cui non siano state fruite tutte le ore concesse con la domanda originaria, si dovrà presentare una richiesta di proroga;• al fine di evitare abusi e garantire un utilizzo corretto dello strumento, le aziende dovranno segnalare alla Regione e all’INPS, entro 48 ore dall’inizio dell’effettiva fruizione della prestazione, l’elenco dei lavoratori interessati alla sospensione/riduzione dell’attività lavorativa;• per quanto riguarda la mobilità in deroga, l’accordo è stato armonizzato con la nuova normativa relativa ad Aspi e MiniAspi. In particolare, è previsto l’intervento della mobilità a favore dei lavoratori che usufruiscono di un trattamento di MiniAspi inferiore a 6 mesi.INTESA ISTITUZIONALE AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA ANNO 2013 
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11/01/2013 L'allungamento dell'età e la qualità della vita: modalità nuove di servizi sanitari
L'Associazione Regionale Marche  "Amici dell'Inrca" ha organizzato un convegno dal titolo "L'Inrca: nella qualità l'allungamento della vita" venerdì 11 gennaio 2013. All'incontro sono stati invitati anche i sindacati dei pensionati. I pensionati della Cisl Marche sono stati  rappresentati dal Segretario Generale  Mario Canale che ha portato il contributo con un'analisi sull'attuale situazione sanitaria in Italia e in Europa. Intervento di Mario Canale al CONVEGNO tenutosi presso INRCA il 11 gennaio 2013   Tutti sanno che l’allungamento dell’età  è frutto di un miglioramento della qualità della vita e di un  benessere diffuso,  ma molti fanno finta di non sapere che questo  porta con sè una enorme pressione sull’offerta dei servizi sanitari.La sfida nei prossimi decenni, dal punto di vista dell’offerta e dell’organizzazione dei servizi, consisterà nel riorientamento del sistema di offerta a bisogni profondamente modificati, verso la cronicità e le sue complesse necessità assistenziali. Su questo fronte il nostro paese è colpevolmente carente.La mancanza di una rete integrata dei servizi  capace di dare risposte di  assistenza si va a scaricare sulle famiglie e sugli ospedali. Il ricovero nelle strutture residenziali, oltre a mortificare la qualità della vita delle persone fragili, ha costi elevati, che vanno dai 30 ai 50mila euro annui. Quanti  possono permetterselo?Troppo spesso in Italia si ricorre  alle badanti, che a tutti gli effetti rientrano nella filiera dell’assistenza.  Il numero è stimato attorno a 1 milione e 200mila unità, con un costo per le famiglie di circa 13 miliardi di euro l’anno. Si tratta di un fenomeno sostanzialmente non governato dalle istituzioni in cui le famiglie sono spesso abbandonate nella fase della scelta dell’assistente familiare, nella gestione del suo rapporto di lavoro (spesso irregolare) e nella capacità di valutarne le competenze. Sarebbe opportuno un intervento organizzativo preceduto da una campagna conoscitiva sul fenomeno oltre ad un sostegno di tipo finanziario per le famiglie. Nelle Marche, ad esempio, la sperimentazione dell’assegno di cura ha sicuramente dato un po’ di sollievo ad una parte delle famiglie ma certamente non basta.La residualità delle politiche a favore degli anziani, in particolare non autosufficienti, in Italia è testimoniata da alcuni dati; il rapporto tra il ricovero in strutture residenziali e l’assistenza a domicilio in Danimarca è1 a6, inInghilterra1 a4, inItalia1 a1,50; le ore di assistenza a domicilio sono300 inDanimarca,600 inInghilterra e110 inItalia.Nel nostro paese il compito di assistere i soggetti non autosufficienti, anziani o meno, è stato quasi completamente demandato alla famiglia (da sola o con l’appoggio del volontariato), che si trova così ad affrontare due ordini di problemi, quello dell’assistenza fisica e psicologica, e quello finanziario, ben sapendo che esistono situazioni variegate a seconda del livello di invalidità, della composizione familiare, del livello di coinvolgimento emotivo.L’attuale divario tra offerta e domanda di servizi di assistenza agli anziani dipendenti impone una reimpostazione in tempi brevi delle politiche a loro rivolte.E’ di primaria importanza dotare il territorio di adeguati servizi socio sanitari, così come investire contemporaneamente nel campo della ricerca medica geriatrica.  A tal proposito risulta strategico il ruolo dell’INRCA, unico IRCCS che opera nell’area della Geriatria e Gerontologia, con la  mission di garantire ai pazienti anziani l’eccellenza nelle cure e nell’assistenza e  di contribuire con la ricerca al progresso scientifico .Le cittadinanze “deboli” sono due: le persone non-autosufficienti e le loro famiglie. Il riconoscimento e la tutela dei diritti di cittadinanza, primariamente dei soggetti più deboli, richiedono l’azione congiunta ed integrata di tutti i livelli istituzionali coinvolti. Si tratta della esplicitazione dei principi della solidarietà e sussidiarietà.L’obiettivo da perseguire è una integrazione delle insostituibili funzioni della famiglia con il supporto fornito da servizi pubblici e dal privato-sociale, che completi e si sostituisca, quando necessario, al ruolo del familiare assistente.Per dare gambe a questa prospettiva, misure indispensabili sarebbero il Fondo Nazionale per la non-autosufficienza, non più finanziato dal livello nazionale, ed una legge sulla non-autosufficienza, che nonostante le sollecitazioni e la proposta ad iniziativa popolare presentata in Parlamento dal sindacato pensionati, non è stata mai portata in discussione per l’approvazione.Teorizzare, come fa il Ministro Balduzzi, che l’andamento della spesa sanitaria vada correlato al PIL, oltre che intaccare un preciso dettato costituzionale, colloca l’Italia, nel rapporto PIL /Spesa Sanitaria, al di sotto della media europea: 7,3% contro l’8,2% della media europea; una somma vicina ai 15 miliardi manca quindi all’appello. Inoltre, essendo prevalso il criterio di far gravare parte della spesa sanitaria sui cittadini, con l’istituzione dei ticket su farmaceutica e diagnostica, si è finito per far pagare di più coloro che hanno problemi di salute, senza alcun riferimento alla condizione patrimoniale degli stessi, e al contempo, rendendo addirittura più competitivi per alcune prestazioni, i laboratori privati.Va ricordato che, a fronte di 106 miliardi di euro attribuiti alla sanità, la spesa “out of pocket” è stimata in 36 miliardi di euro, interamente a carico delle famiglie italiane!Ora, di fronte a questo scenario, è mai concepibile che in 3 anni (2012/2014) i tagli al fondo sanitario arrivino a circa 27 miliardi di euro (dai provvedimenti Tremonti a Balduzzi), e non si affronti ancora seriamente il tema di come riorganizzare la sanità, le Aziende sanitarie, i presidi ospedalieri, la rete territoriale integrata, abbandonando la logica dei tagli lineari che, ed è dimostrato dalle stesse affermazioni del Presidente del Consiglio Monti, non sono riusciti ad invertire la marcia?Oggi è tempo di risposte condivise e di interventi strutturali : centralizzazione dell’acquisto di beni e servizi, accorpamento di alcuni volumi di spesa (logistica e servizi) per ottenere economie di scala, indicazioni cogenti per la chiusura degli ospedali piccoli, talvolta obsoleti e fatiscenti, eliminazione delle duplicazioni, realizzazione di una rete di ospedali specializzati, confronto sui processi di mobilità e sulle piante organiche, riforma dei consigli di direzione, istituiti da Balduzzi, che devono varare i piani di riorganizzazione delle aziende sanitarie e ospedaliere, ma  lasciano alla  sola classe medica il potere di decidere su sé stessa.In relazione al progetto del nuovo ospedale da costruire a Camerano non possiamo non segnalare la necessità assoluta di un ulteriore confronto con le organizzazioni sindacali sui contenuti di questa nuova struttura, che risultano ancora poco chiari agli operatori e ai cittadini. Scarsa chiarezza che rischia di paralizzare anche le scelte organizzative sui presidi dell’Inrca e di Osimo. A nostro parere la nuova struttura dovrà rispondere in maniera completa alle esigenze dell’utenza anziana, intervenendo su tutte le patologie tipiche di tali utenti ( ad esempio le patologie diabetiche o le esigenze riabilitative), offrendo percorsi completi e di eccellenza, sviluppando anche interventi sul territorio, tali che sia riconosciuto come centro di riferimento per gli anziani. Va inoltre rilanciata la funzione di ricerca, vero punto critico dell’istituto in questi ultimi anni.Come tutto questo si possa conciliare con la funzione di ospedale di rete di Ancona o di presidio di primo livello (per dirla con Balduzzi) e quindi rivolto alle esigenze sanitarie di una popolazione non solo anziana, ma di qualsiasi età, diventa il problema da discutere prima di realizzare una struttura con finalità non del tutto definite.Più in generale, anche alla luce dei drastici tagli di risorse, crediamo che il processo di riorganizzazione della sanità marchigiana, per molti versi rimandato in modo non giustificabile, debba essere impostato rovesciando l’approccio utilizzato fino ad oggi, di fatto basato essenzialmente sul contenimento della spesa per il personale, e recuperando coerenza rispetto agli obiettivi generali di riforma che sono stati condivisi e fissati con il Piano Socio Sanitario Regionale.In conclusione c’è da discutere sia a livello nazionale che regionale, una nuova modalità per i servizi offerti dal servizio sanitario, aprendo un confronto vero, senza decisioni autarchiche, concordando meccanismi di accesso alle prestazioni nel rispetto  dei principi di appropriatezza, efficacia  ed efficienza e avendo a riferimento i bisogni reali di salute della popolazione, in particolare delle fasce più fragili ed esposte. Affermava Gandhi: “La peggiore forma di violenza verso gli ultimi è l’indifferenza di chi può e non fa”.   Grazie
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09/01/2013 "Per una buona formazione in materia di salute e sicurezza"
Comunicato Stampa Seminario regionale: PER UNA BUONA FORMAZIONE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA La formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza,  dopo l’accordo Stato – Regioni del 21 dicembre 2011,  diventa uno strumento strategico di prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro, se ne parlerà venerdì 11 gennaio prossimo nel seminario “PER UNA BUONA FORMAZIONE  IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA” promosso  dalla Cisl Marche.Un’occasione di approfondimento e confronto sulla tematica della formazione alla salute e sicurezza dedicata ai   Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e ai Rappresentanti dei lavoratori per  la sicurezza territoriale oltre che ai componenti degli Organismi Paritetici . I lavori,  inizieranno alle ore 9,00 presso la Assistedil- Scuola Edile in  via Filonzi n. 9 ad Ancona,  saranno introdotti  da Massimo Giacchetti  del  Dipartimento Salute e Sicurezza della CISL Marche.Interverranno:  Alberto Andreani dell’Osservatorio Olympus dell’Università di Urbino; Cinzia Frascheri delDipartimento Nazionale Salute e Sicurezza della CISL ; Gabriele Storini  dell’ Organismo Paritetico Regionale Artigianato Marche; Antonio Angelini  Segretario regionale CISL Marche.Ufficio stampa Cisl Marche 3337612381 Scarica IL PROGRAMMA della GIORNATA   
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09/01/2013 BEST di Monfefano. I lavoratori non si arrendono. Nuove iniziative di lotta
 http://www.youtube.com/watch?v=Jb7VBfAGiJ8      
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08/01/2013 2012 Anno nero per il manifatturiero marchigiano
Comunicato Stampa 2012 ANNO NERO PER IL MANIFATTURIERO MARCHIGIANO I dati della Cassa Integrazione ordinaria e straordinaria autorizzata nelle Marche nel 2012   emanati oggi dall’Inps parlano chiaro. Un incremento del +55%  con  23.078.217 ore autorizzate  nel 2012 contro le 15.039.203 ore  autorizzate nel 2011 . Il  peggior dato dal 2008, anno di inizio della crisi, ad oggi.L’utilizzo della Cassa Integrazione è più che quadruplicato in questi anni di crisi ed il fenomeno è reso ancor più preoccupante dal dato di utilizzo della Cassa Integrazione Straordinaria impiegata nelle situazioni aziendali più problematiche, visto che  nel 2012 le ore di cassa straordinaria (13.843.208) rappresentano il 62.71%  del totale delle ore autorizzate  e confermano un trend che vede questo strumento in crescita costante.La mappatura dell’utilizzo della Cassa integrazione per territorio, registra che la provincia di Ancona, con 10.686.121 ore, è quella con il maggior numero di ore autorizzate seguita da Pesaro con 5.722.649 ore,  Ascoli - Fermo con 3.615.836 e Macerata con 3.053.611 ore.Tra i settori più colpiti c’è quello della meccanica e della metallurgia che insieme a quello dell’industria del legno sono i più falcidiati dalla crisi. I  dati nel comparto della meccanica   risultano essere allarmanti: nel  2012  sono state 3.141.874 le ore di ordinaria autorizzate contro le 1.310.617 del 2011 mentre  quelle di straordinaria sono state  7.101.654  ore che rappresentano il 51% del totale delle ore di straordinaria autorizzate nella regione, ed hanno avuto un incremento del 37% rispetto al 2011.E quelli dell’industria del legno registrano le difficoltà in cui si trova questo settore segnato da un crisi congiunturale e da ristrutturazioni e riorganizzazioni diffuse, nel 2012 aumentano dell’+88% rispetto alle ore di casa integrazione ordinaria autorizzate nel 2011 e del + 67% rispetto al 2011 quelle di cassa integrazione straordinaria.Un  incremento del +151%  di ore di cassa ordinaria autorizzate nel 2012 (560.000 ore contro le 223.000 ore del 2011) nel comparto della chimica e gomma plastica mentre risulta  pressoché stabile il ricorso alla straordinaria ( 569.000 ore nel 2011 e 670.000 nel 2012).Incremento del +48% rispetto al 2011  per la filiera dell’ edilizia:  i  dati sulla Cig  autorizzata alle imprese edili e dei lapidei risultano essere nel 2012 di 2.011.139 ore rispetto alle 1.355.368 ore del 2011.A questi numeri, riferiti all’utilizzo della Cassa integrazione nelle imprese industriali,  vanno aggiunti i dati che riguardano la Cassa integrazione in deroga che interessa le piccole imprese e le imprese artigiane.“I dati degli ultimi tre anni  evidenziano un intervento consistente a sostegno dei lavoratori e delle piccole imprese artigiane, del commercio, del terziario in stato di difficoltà. -  sostiene Tonino Bori, responsabile del mercato del lavoro della Cisl Marche -  Nel 2010 sono state coperte dalla cassa in deroga 4.352.190 ore interessando 3.004 imprese e 13.987 lavoratori e nel 2011 le ore coperte sono state 3.186.900 per un numero di lavoratori interessati pari  a 10.064 e 2.407 imprese – prosegue Bori -  nel 2012, a consuntivo,  le ore coperte saranno circa 4.200.000, ed  i lavoratori interessati arriveranno a circa 17.000 unità con 3.720 imprese coinvolte. In questo contesto - conclude  Tonino Bori -  l’incontro con l’assessorato regionale al lavoro previsto per il  10 gennaio prossimo, auspichiamo che sia determinante per costruire,  con il nuovo accordo  sugli ammortizzatori in deroga per il 2013, percorsi che diano  risposte ai lavoratori e alle imprese marchigiane .”Ufficio Stampa Cisl Marche 3337612381IL DOCUMENTO con i dati elaborati dal Dipartimento Mercato del Lavoro della CISL MARCHE 
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08/01/2013 Pensionati verso il Congresso
Il sindacato dei pensionati della Cisl di Macerata si prepara a svolgere il suo 17° congresso territoriale. Un momento importante nella vita della FNP (Federazione Nazionale Pensionati), che con i suoi 26.600  iscritti rappresenta la più grande associazione esistente sul territorio provinciale, nonché la più rappresentativa.A differenza dei congressi precedenti – l’ultimo nel 2009 – la tornata di quest’anno vedrà importanti novità. Non più un unico Congresso provinciale ma tre diversi Congressi di Lega – l’articolazione della Federazione sul territorio – a Macerata, Civitanova e Camerino. I Congressi di Lega avranno il compito di eleggere i delegati che parteciperanno al Congresso regionale, in programma per il 19 e 20 marzo 2013.I Congressi saranno preceduti da 16 Assemblee territoriali che, tra il 10 gennaio e il 1 febbraio, si svolgeranno nei principali comuni della Provincia di Macerata. Sarà un momento importante di confronto con gli iscritti sui principali aspetti dell’attività della FNP, impegnata nella tutela delle fasce più povere e deboli della società, in particolare anziani e pensionati.La Provinciadi Macerata è una delle più anziane d’Italia. La popolazione con più di 65 anni rappresenta quasi il 24% di quella complessiva. Sono circa 11.000 gli anziani non autosufficienti. Un pensionato maceratese percepisce in media 667 € al mese. Quasi la metà dei pensionati (e i due terzi se sono donne) hanno pensioni che non superano le 750 € mensili.Gli anziani e i pensionati stanno pagando un prezzo altissimo a causa della crisi economica e sociale che il paese sta vivendo e delle misure di rigore adottate dal Governo. Il blocco della rivalutazione delle pensioni, l’introduzione dell’Imu sulla prima casa, i tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni ed Enti locali, l’ aumento dei prezzi di beni, servizi e tariffe.A fronte di questa situazione la FNPchiede interventi urgenti a sostegno del reddito dei pensionati, una politica fiscale più giusta, il rilancio del welfare pubblico, l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza. Soprattutto chiede che i sacrifici imposti dalla necessità di risanare il debito pubblico vengano distribuiti con maggiore equità sociale.I pensionati rappresentano una risorsa preziosa a disposizione della collettività. Nell’ imperversare della crisi sostengono la famiglia sia economicamente sia assistendone i componenti più bisognosi come i bambini e gli anziani non autosufficienti. Una risorsa che va conservata con scelte coraggiose e lungimiranti a garanzia della coesione sociale.LE ASSEMBLEE DEI PENSIONATI SUL TERRITORIO
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07/01/2013 Uscire dalla crisi con contrattazione e produttività
Il 2013 sarà un anno difficile. Migliaia di lavoratori rischiano di perdere il posto nelle aziende private della provincia di Macerata. Molte le vertenze ancora aperte, retaggio di un 2012 che sul fronte occupazionale ha fatto registrare valori record in negativo dall’inizio della crisi.Nel settore della moda si va dalla Sialp di Porto Recanati alla Teuco, dalla Gia.Mar alla Fornari. Gravissima la crisi dell’edilizia, dove spiccano in negativo la Fornace Smorlesi, il Cementificio Sacci (unico cementificio nelle Marche) e la GFL di Recanati.Per il settore meccanico sono in crisi la Renergis (impianti fotovoltaici), la Vitaviva Domino, la Plast 2000 di Castelraimondo e la Valenti, azienda argentiera di Recanati. Ancora viva infine la ferita della Mediterranea, azienda alimentare di Matelica in liquidazione.In crisi anche le imprese di servizi, specie quelle che operano in appalto con il settore pubblico. La spending review porterà cassa integrazione anche in aziende come la Manutencop, che eroga servizi di pulizie nelle strutture sanitarie.Une elenco, quello elaborato dall’ Osservatorio sul mercato del lavoro della Cisl di Macerata, che rappresenta la classica “punta dell’iceberg”. «Dal confronto con in Segretari generali delle nostre Categorie del privato – commenta il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti – emerge che quasi tutte le aziende private maceratesi stanno gestendo percorsi di ammortizzatori sociali».Da tenere conto che l’elenco non comprende le aziende artigiane - che come dimostra l’impennata della cassa integrazione in deroga (+74% sul 2011) stanno attraversando un periodo nero – e le imprese industriali di piccole dimensioni.Per quanto sporadiche, esistono anche però realtà che dimostrano come sia possibile crescere e restare competitivi. Esempi positivi di contratti integrativi aziendali sono dati da aziende come la Delta Spa, l’Eurosuole, la Giessegi di Appignano (primo storico accordo per questa azienda) e la Lead Time di Caldarola.Altre aziende hanno assunto o stabilizzato dipendenti a termine comela Svila di Visso,la Ln 2 di Montecassiano, il calzaturificio AEFFE di Petriolo.Sono segnali positivi che, per quanto timidamente, dimostrano come il futuro si costruisce insieme, superando sterili contrapposizione tra datori di lavoro e lavoratori ma operando, nel rispetto dei ruoli, per un fine comune: lavoro e ricchezza.Un balzo culturale che deve portare alla crescita della contrattazione aziendale, una nuova partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese. In questa direzione va l’accordo nazionale sulla produttività che, detassando gli incentivi legati alla contrattazione di secondo livello, costituisce uno strumento importante per migliorare la competitività delle imprese e i salari dei lavoratori.«Intrecciare i destini dei datori di lavoro con quelli dei lavoratori, non solo quando le cose vanno male ma anche quando vanno bene, può essere la chiave di volta – conclude il Segretario generale della Cisl di Macerata. Insieme è possibile immaginare e costruire un futuro migliore»LA MAPPA DELLA CRISI: SCARICA L'ELENCOASSUNZIONI E CONTRATTI INTEGRATIVI
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03/01/2013 Gli enti locali: il futuro, tra vincoli e nuove sfide
E’ il titolo dell’interessante iniziativa organizzata da Cgil, Cisl, Uil,  che si terrà sabato 12 gennaio alle ore 9.00 presso la Sala del Consiglio Comunale di Pesaro. Il tema del futuro degli  enti locali, dei loro bilanci e il conseguente  sviluppo del territorio verranno affrontati dai Segretari Generali Cisl – Cgil-  Uil provinciali, Sauro Rossi, Simona Ricci e Riccardo Morbidelli, e da esponenti dell’Anci,  della Regione Marche e  amministratori locali.
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03/01/2013 Smorlesi, gli operai picchettano l'azienda
I dipendenti della Fornace Smorlesi di Montecassiano si sono recati al lavoro ieri, nonostante gli uffici fossero chiusi fino al sette gennaio. Accompagnati dai loro rappresentanti sindacali hanno organizzato un presidio davanti all'azienda per protestare contro l'incertezza che regna sul loro futuro . Il 31 dicembre scorso è scaduta la cassa integrazione straordinaria chiesta dall'azienda, travolta dalla crisi dell'edilizia. Di certo si sa solo che al momento i 43 dipendenti non sono stati licenziati. Niente ammortizzatori sociali quindi, ma per il momento manca anche il  lavoro. In un incontro in Regione del 20 dicembre scorso è apparso chiaro che la proprietà dell'azienda non ha pronto  un piano industriale per proseguire l'attività.  Si potrebbe anche chiedere una proroga di 4 settimane per la cassa integrazione, ma chiaramente sarebbe una soluzione temporanea e insufficiente. «Si sono concretizzate le preoccupazioni che avevamo espresso mesi fa - commenta Primo Antonelli, Segretario della Filca (gli edili della Cisl) di Macerata. I lavoratori sono allo scoperto, senza stipendio né cassa integrazione e la proprietà non sa cosa fare. Non si può andare avanti così, è il momento di assumersi le responsabilità. O si va avanti o si chiude». La Smorlesi, fornace storica di Montecassiano, produce mattoni e tegole ed è entrata in crisi nel 2008 come tante altre imprese edili locali. Nel 2010 15 dipendenti erano stati licenziati e dal gennaio scorso era stata richiesta la cassa integrazione straordinaria per tutti i 45 dipendenti rimasti.
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02/01/2013 La modifica dell'orario di lavoro? Non c'è stato confronto con il sindacato
COMUNICATO STAMPA In merito all’articolo pubblicato in data odierna da Il Resto del Carlino, dal titolo: Sant’Elpidio a Mare – Via i rientri pomeridiani, ma si lavora pure il sabato – la Segreteria Territoriale della CISL FP di Ascoli- Fermo intende precisare che tale proposta è stata avanzata dal Sindaco ma è stata ancora mai discussa al tavolo sindacale. Dare quindi per scontata una modifica dell’organizzazione del lavoro senza aver avviato il confronto, che, se pur non più obbligatorio sull’organizzazione dei servizi, lo stesso Sindaco Terenzi aveva auspicato ci fosse, al fine di trovare e condividere le eventuali modalità e progettualità da mettere in campo e poi sottoporre ai dipendenti, sembra alquanto azzardato e poco rispettoso della delegazione sindacale.La CISL FP aveva per prima accolto la possibilità di discutere della soppressione dei rientri pomeridiani, finalizzati al risparmio di utenze e riscaldamento ma nello stesso tempo aveva anche avanzato la proposta di utilizzare fino al 50% del risparmio eventualmente incamerato dal Comune con questa operazione per finanziare dei progetti di produttività e miglioramento dei servizi da destinare ai dipendenti, soprattutto a quelli che maggiormente dovrebbero sopportare il disagio del cambio organizzativo. Tutto questo è possibile, grazie alla normativa vigente e precisamente a quanto disposto dall’art 16 del D.L. 98/2011. Il tavolo sindacale, si è riunito alcuni giorni prima di Natale ed ha affrontato una problematica “scottante” lasciata in eredità dalla vecchia amministrazione e che purtroppo non ha trovato soluzione: le progressioni orizzontali del personale avente diritto. A causa dei ritardi e delle lentezze burocratiche ed amministrative della vecchia Giunta, la progressione non è stata avviata ed il personale rischia di non vedersi riconosciuto un diritto perché nel frattempo sono entrate in vigore nuove norme che bloccano tale istituto contrattuale. Non si è parlato invece di modifiche organizzative e le delegazioni trattanti non hanno minimamente preso in considerazione la proposta del Sindaco di sopprimere i rientri pomeridiani.La CISL FP sollecita quindi l’Amministrazione a chiarire quella che appare come una fuga in avanti azzardata e mantenere vivo l’intendimento di confrontarsi con il Sindacato prima di adottare o “pubblicizzare” come fatte, le modifiche organizzative che invece sono ancora al vaglio del tavolo sindacale.Prima di dare per certo qualcosa che prevede un disagio per i dipendenti della pubblica amministrazione, che già subiscono gli effetti negativi del blocco del contratto di lavoro dal 2010 fino al 2014, bisogna capire quali sono le condizioni e le contropartite da mettere in atto.In primis la CISL intende capire se vi è la volontà della Giunta di mettere a disposizione della produttività collettiva una parte dei risparmi ottenuti. Per quanto riguarda questa Federazione non vi è preclusione a discutere di nulla ma non possono essere tollerate decisioni unilaterali sull’organizzazione del lavoro che investono diritti ed incidono sul personale dipendente. Speriamo sia stata solo una spiacevole svista, altrimenti dovremo prendere atto che alle promesse del Sindaco non corrispondono i fatti. Ora l’onere del chiarimento spetta al Sindaco Terenzi al quale questa Segreteria, comunque, invia i migliori auguri per il 2013 da estendere a tutta la Giunta.IL SEGRETARIO GENERALE Giuseppe Donati Funzione Pubblica ASCOLI-FERMO  
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28/12/2012 Sanità marchigiana. La proposta dei sindacati per una nuova fase di confronto
PER LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA SANITARIO MARCHIGIANO Come Cgil-Cisl-Uil delle Marche confermiamo la nostra valutazione critica sulla gestione complessiva del processo di riforma e riorganizzazione del sistema della salute nella regione in attuazione del Piano Socio Sanitario Regionale, sia per le decisioni di merito che sono state assunte, prime fra tutti i Piani Attuativi di Area Vasta, sia per il metodo seguito.In particolare, a nostro avviso è molto grave che il confronto regionale si sia interrotto per più di due mesi e nel frattempo la Giunta Regionale abbia approvato diverse delibere che intervengono direttamente su questioni per noi di rilevante importanza.Nel frattempo il confronto si è fermato anche sulle altre problematiche a suo tempo considerate urgenti, come l’integrazione socio-sanitaria e la gestione degli appalti.Le relazioni sindacali sono state problematiche anche nelle singole Aziende e nelle Aree Vaste, in particolare su tutto ciò che attiene alla gestione del personale, al rapporto con le RSU e con le strutture sindacali territoriali.Per queste ragioni chiediamo alla Regione Marche che si apra una fase nuova, caratterizzata da un maggior coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori, a tutti i livelli, e una maggiore coerenza rispetto agli obiettivi generali di riforma che sono stati condivisi e fissati con il PSSR.Preso atto della  decisione assunta recentemente dalla Regione di superare il Dipartimento per la salute ed i servizi sociali, auspichiamo che tale decisione non rappresenti, come si potrebbe temere, un ulteriore ostacolo all'integrazione fra politiche sociali e politiche per la salute a livello regionale, e che la nuova struttura varata in queste ore migliori e non complichi, il coordinamento complessivo del sistema, fra programmazione, governo politico e gestione, compresa la qualità delle relazioni sindacali, garantendo una migliore unità del sistema, nei termini più volte evidenziati dalle nostre organizzazioni.Nel merito riteniamo che il processo di riorganizzazione della sanità marchigiana, anche alla luce del drastico taglio delle risorse a disposizione, debba essere impostato rovesciando l’approccio utilizzato fino ad oggi, centrato su ipotesi di ridisegno della rete ospedaliera, ma di fatto basato essenzialmente sul contenimento della spesa per il personale.Senza trascurare la rilevanza degli interventi su spesa farmaceutica, appalti di beni e servizi, sanità privata, indotti da norme su Spending review e Ddl stabilità, a cui vanno dedicati specifici approfondimenti, necessita lavorare per individuare nuovi equilibri tra le reti.Recuperando lo spirito contenuto in alcune parti del Piano socio-sanitario vigente, bisogna partire, nella sua pianificazione attuativa, dal livello più vicino ai reali bisogni.E’ imprescindibile perciò, affinché tra la popolazione la percezione della disponibilità del bene salute non si abbassi a livelli insostenibili, impostare una rete emergenza/urgenza articolata, pronta ed efficace e un sistema ramificato e rafforzato di prevenzione, dedicando a questa attività il 5% delle risorse, come previsto dalla programmazione vigente.Serve poi, specificando le varie forme di infrastrutturazione dell’offerta socio-sanitaria, puntare al decongestionamento (e ai relativi abbattimenti dei costi ed aumento dell’efficacia degli interventi) delle strutture ospedaliere attraverso la qualificazione delle reti territoriali e socio-sanitarie e, all’interno di queste, curare l’equilibrio dei carichi assistenziali tra residenzialità/semiresidenzialità e domiciliarità. A questo livello diventa determinante anche l’integrazione con i servizi socio-assistenziali presenti o da istituire nel territorio.I Piani di Area Vasta debbono essere reimpostati, definendo la dimensione economico-finanziaria dei processi ed esplicitando gli interventi volti a dare rilievo agli strumenti di implementazione di tali reti (es. le Case della salute, Presidi H 24, RSA, RP).Questo lavoro, di pianificazione ed implementazione, deve quindi essere contestuale a tutte le reti, essendo del tutto sbagliata la politica dei due tempi (prima il taglio dei posti letto ospedalieri e, solo dopo, l’attivazione dei servizi alternativi), anche per un corretto rapporto con le popolazioni alle quali vanno garantiti i servizi, pur nell’ambito di un processo di riorganizzazione.In un quadro così delineato, dove i processi di riordino delle reti procedono in forma coordinata, si può approfondire il tema cruciale delle reti cliniche, anche sulla base di quanto ipotizzato nel Regolamento nazionale in fase di approvazione, con relativa previsione della distribuzione e del dimensionamento delle strutture ospedaliere nella Regione , non trascurando  le difficoltà che si potrebbero registrare in tema di coordinamento generale e d’integrazione socio-sanitaria, con il disallineamento tra reti cliniche, Aree vaste, Distretti e Ambiti sociali territoriali.L’obiettivo macro su cui lavorare, già previsto dal PSSR, è quello di un  sistema che si può assestare sull’adattamento del modello hub-spoke, con strutture di prossimità per urgenza/emergenza e fragilità/cronicità e con strutture per acuzie la cui capillarità risulti inversamente proporzionale al livello di specializzazione, alla complessità e all’intensità di cura.  Su questo specifico aspetto c’è la necessità di valutare come siano plasmabili e adattabili i parametri del Regolamento nazionale allorchè approvato.In questo contesto va precisato il ruolo che dovranno assumere le strutture sanitarie private, riconducendo anche queste nella logica della programmazione pubblica.Nella pianificazione attuativa va recuperata una specifica attenzione ai temi delle dotazioni organiche, ai carichi di lavoro e ai processi di mobilità del personale, evitando scelte che  rendendo, oltre ogni misura, gravose le prestazioni degli operatori pregiudichino il livello di qualità dei servizi erogati. In questo contesto riteniamo fondamentale che vengano fornite le necessarie garanzie per la salvaguardia dell’occupazione attualmente impiegata nel settore, compresi i lavoratori a termine, impiegati negli appalti, nelle strutture private.In riferimento al problema complessivo del contenimento dei costi dei fattori di produzione e alla gestione degli appalti, l’avvio dell’attività della Suam (Stazione unica appaltante della Regione Marche) prevista dalla Dgr 1670/12 rappresenta una importante occasione per razionalizzare e contenere le spese per l’acquisto di beni e servizi. Considerando inoltre i tagli previsti in materia dalla spending review e dalla legge di stabilità, è opportuno che la gestione della Suam sia improntata al criterio nel massimo risparmio sui prezzi comprimibili e sui volumi, laddove siano in eccesso, ma avendo la massima attenzione a garantire la quantità e la qualità dei servizi erogati e l’occupazione impiegata in queste attività.Nell’ambito delle procedure e delle prescrizioni previste dalla normativa vigente, è importante che i capitolati d’appalto contengano le clausole sociali necessarie a garantire il rispetto delle condizioni contrattuali e di sicurezza dei lavoratori e la concorrenza leale fra le imprese, e possano essere oggetto di un confronto sindacale preventivo.Si ritiene pertanto importante istituire un luogo permanente di confronto e monitoraggio sulle attività appaltate che coinvolga le organizzazioni sindacali dei lavoratori.Più in generale è necessario che il percorso complessivo di riorganizzazione possa essere gestito con il massimo coinvolgimento delle organizzazioni sindacali a tutti i livelli, nonché delle Amministrazioni e delle comunità locali.Sulla base di queste sintetiche considerazioni, ed auspicando il superamento delle difficoltà nelle relazioni sindacali registrate in questo periodo, sia a livello regionale che nei territori, riteniamo opportuno l’avvio di una fase nuova di confronto, precisando le sedi, i soggetti e le materie da trattare, nonché le modalità con cui monitorare il processo avviato.Riteniamo necessario istituire una serie di tavoli per approfondire prioritariamente i seguenti problemi: Stazione unica appaltante, appalti e tariffario cooperazione; Servizi territoriali e integrazione socio-sanitaria; Riorganizzazione delle reti cliniche; Occupazione e problematiche del personale; La rete di prevenzione; Le strutture private.  Ancona, 28 dicembre 2012
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28/12/2012 Corso di preparazione per il concorso a cattedre
Per tutti coloro che hanno superato la prova preselettiva, la Cisl Scuola di Ancona, in collaborazione con l’Irsed Irfed (Ente di ricerca della Cisl Scuola), organizza un corso di preparazione per la prossima prova scritta.Saranno effettuate lezioni in presenza e sarà messo a disposizione materiale di studio e di approfondimento. A breve verranno fornite tutte le indicazioni necessarie.Per informazioni e pre adesioni rivolgersi, a partire dal 2 gennaio, agli uffici della CISL SCUOLA ANCONA: tel.: 071206643 cislscuola_ancona@cisl.it La Segreteria della Cisl Scuola di Ancona
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27/12/2012 Scuola, domanda per la pensione nel 2013
Leggi le disposizioni del MIUR (Ministero Istruzione, Università e Ricerca) relative alle cessazioni dal servizio al 1° settembre 2013.Il termine per la presentazione delle domanda, esclusivamente on line, è stato fissato al 25 gennaio 2013.La Segreteria della Cisl Scuola Macerata  
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27/12/2012 Corso di preparazione per il concorso a cattedre
Dopo la prova preselettiva la Cisl Scuola di Macerata, in collaborazione con l'Irsed Irfed (l'Ente di ricerca della Cisl Scuola), organizza un corso di preparazione per la prossima prova scritta, con la messa a disposizione di materiali di studio e di approfondimento.A breve verranno fornite tutte le indicazioni necessarie.La Segreteria della Cisl Scuola di Macerata 
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27/12/2012 Macerata, licenziate 2500 persone nel 2012
A novembre 2011 le ore di cassa integrazione autorizzate nella Provincia di Macerata sono aumentate del 50% rispetto all'anno precedente.  Anche le iscrizioni nelle liste di mobilità sono aumentate del 34% .I dati, forniti dall'osservatorio provinciale sul mercato del lavoro della Cisl di Macerata, dimostrano che la crisi non è finita, ma che al contrario si è inasprita toccando livelli inediti.Tutti gli indicatori sul mercato del lavoro sono peggiorati, e salvo per la cassa integrazione in deroga, i valori al mese di riferimento (novembre 2012) sono i peggiori di sempre. Particolarmente grave quello dei lavoratori licenziati  dal primo gennaio, 2529. «Se fossimo ottimisti potremmo dire di aver toccato l'apice della crisi - commenta  il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti - ma probabilmente non sarà così. Noi crediamo nella possibilità di tornare a crescere, ma vanno prese adesso decisioni importanti».Superare il capitalismo molecolare prefigurando un sistema industriale marchigiano nuovo e più competitivo, capace di competere sui mercati internazionali. Coordinare le iniziative sul territorio tramite un'apposita struttura. Potenziare le infrastrutture immateriali, in particolare la banda larga e valorizzare i centri per l'impiego. Sono alcune delle proposte che la Cisl di Macerata fa alla provincia e alla Regione Marche.«Se non riusciremo a disegnare subito uno scenario possibile per la nostra realtà - conclude Ferracuti - rischiamo di non riuscire più a risollevarci». 
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20/12/2012 Un patto per il lavoro
La capacità di proposta di CGIL CISL UIL regionali da una parte e le disponibilità della Regione Marche dall’altra hanno reso possibile il 19 Dicembre la sottoscrizione per il 2013 del  “patto anticrisi”.   Un accordo, come recita il titolo,  “ a difesa del lavoro, della coesione sociale e a sostegno dello sviluppo”;  messo in campo per la prima volta nel 2009 e da allora confermato anche negli anni successivi,  prevede per l’anno 2013 interventi per oltre 13 milioni  di euro inseriti come impegno di spesa nel bilancio di previsione della Regione. Si tratta di una serie di misure  che vanno a sostenere con contributi economici  e attraverso la fornitura di servizi ed aiuti concreti,  il reddito delle famiglie dei  lavoratori  più in difficoltà IL TESTO DELL'ACCORDO
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20/12/2012 Santo Stefano, raggiunto l'accordo sulle retribuzioni
Cisl e Uil hanno raggiunto l'accordo con l'Istituto Santo Stefano per le retribuzioni dei lavoratori.Dopo una trattativa estenuante durata 8 ore e conclusasi nella tarda serata di ieri le parti hanno  trovato un'intesa che prevede la salvaguardia dei posti di lavoro e l'erogazione di 700 € una tantum nella busta paga di giugno 2013, quando sarà operativo l'aumento dell'orario di lavoro a 38 ore settimanali dalle 36 attuali previsto dal nuovo contratto.Per la prima volta nel Gruppo Santo Stefano verrà avviata  la contrattazione aziendale   che, per quanto concerne la parte economica, sara' pari a 200 € per ogni lavoratore. Prevista anche la riqualificazione degli operatori socio sanitari non ancora correttamente inquadrati.«Il Contratto collettivo nazionale firmato il  5 dicembre scorso - spiegano in un comunicato i Segretari regionali dei dipendenti pubblici di Cisl e Uil Luca Talevi e Carlo Santini - era nato tenendo conto di realtà locali con la sanità commissariata  come Lazio, Campania, Sicilia, e Puglia. Sapevamo che il contratto poteva essere migliorato in una realtà virtuosa come quella marchigiana. In due settimane di incontri abbiamo infatti raggiunto  risultati significativi e ancora migliorabili».Nelle prossime settimane proseguirà il confronto con l'Istituto per dare risposte ai problemi organizzativi aperti e migliorare e definire l'accordo sottoscritto. Tutto questo mentre la Cgil, che si non ha firmato il contratto, si è defilata dalla trattativa inscenando nei giorni scorsi iniziative plateali quanto quanto inutili.A dimostrazione che il confronto premia, a differenza delle proteste fini a se stesse.IL VOLANTINO DELL'ACCORDO IL TESTO DELL'ACCORDO
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20/12/2012 In arrivo i contributi per le famiglie numerose
La Provincia di Macerata ha approvato il bando per la concessione di un  contributo di 700 € per il sostegno alle famiglie numerose. Potranno accedervi i cittadini residenti in Provincia da almeno 5 anni,  con figli a carico e un Isee non superiore a 15.000 €.L'iniziativa è stata finanziata con un fondo provinciale di 240 mila €, al quale si sono sommati circa 70.000 € provenienti da vari Comuni del maceratese. Il percorso che ha portato all'approvazione del bando è stato condiviso con Cgil Cisl Uil e Ugl, che il 23 maggio scorso hanno sottoscritto con la Provincia un protocollo d'intesa, partecipando poi alla costruzione del bando con  proposte tecniche.L’erogazione del contributo sarà destinata al sostegno del reddito  (fino ad un massimo di 400 € per i residenti nei comuni aderenti) e al sostegno delle  attività sportive dei figli, al  trasporto scolastico, al servizio mensa scolastica e al rimborso dell’imposta RC Auto.Il termine per la presentazione delle domande è il 31 gennaio 2013. Per la compilazione e la presentazione della richiesta i cittadini potranno rivolgersi gratuitamente ai Caf convenzionati.SCARICA IL BANDO E LA DOMANDALe Sedei del Caf Cisl presso cui rivolgersi sono le seguenti:MACERATA                                   Via G. Valenti 27/35     0733/4075228 CAMERINO                                    Via Pallotta, 15                 0737/636333 CIVITANOVA MARCHE           Via Castelfidardo, 24     0733/770062 CORRIDONIA                               Via Matteotti n. 10/12   0733/431760 MATELICA                                     V.Caio Arrio n.5/9         0737/84943 RECANATI                                    Corso Persiani, 75           071/98263 SAN SEVERINO MARCHE      Via D. Alighieri, 22           0733/6380003 TOLENTINO                                 Via S. Nicola, 66                0733/973351 TREIA                                             Corso Cavour, 32              0733/215185 PORTO POTENZA                       V.le Margherita n.93       0733/688938 PORTO RECANATI                    V. Bramante n.62              071/9799184 CINGOLI                                       V. Leopardi n.1,                  0733/602279
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20/12/2012 Libri Viventi. Un anno di esperienze: la voce dei partecipanti
LE FOTO DEL CONVEGNO  A conclusione del progetto presentato da Anteas Servizi Marche e finanziato dalla Regione Marche “La Biblioteca dei Libri viventi”, ad Ancona, presso l’NH Hotel abbiamo vissuto una giornata particolare, dando voce ai bibliotecari ed ai “Libri Viventi”, raccontando le esperienze vissute, gli incontri avuti, le “letture” che gli altri hanno fatto, ma non in maniera tradizionale sfogliando le pagine di un libro, ma ascoltando da ciascun Libro la storia e intrecciando poi un colloquio personale e molto particolare, ogni volta un racconto, ogni volta diverso.La Biblioteca dei Libri Viventi ha sicuramente indicato una strada quantomeno originale ed innovativa, almeno per quanto attiene gli obiettivi da raggiungere, al percorso formativo svolto, alle metodologie adottate ed ai protagonisti-attori coinvolti.Essi infatti sono persone di ogni età, dai giovani delle scuole medie inferiori, ai centri di aggregazione giovanile, ai nonni, con le loro storie di disagio,  solitudine, emarginazione,  gioia,  spensieratezza e  i sogni, che sono entrati in contatto con i lettori e si raccontano lasciandosi sfogliare come vere pagine di un libro.Dopo un resoconto presentato dalla coordinatrice del corso Cinzia Verdenelli, relativo alla nascita del progetto, alla sua esecuzione, a quanti hanno partecipato da protagonisti e da lettori (circa 1000 persone hanno “letto” circa 150 “libri”), nel corso dell’incontro, i bibliotecari ed i libri viventi hanno portato alcune delle esperienze vissute: Antonella Lapponi di Macerata ci ha introdotto nel contesto della disabilità e del mondo femminile, Loredana Cianchetti di Senigallia ci ha meravigliato intessendo con un giovane marocchino un dialogo sul mondo  extracomunitario su “lo sguardo dell’altro, identità, integrazione, culture….”, poi Elisa Rossi di Piobbico con 26 ragazzi  vocianti ed allegri della scuola media inferiore, insieme ad alcuni docenti, alla Preside ed al Sindaco della cittadina si è soffermata sul tema della intergenerazionalità, i problemi di oggi, le idee ed i sogni dei ragazzi. Poi un tema sempre spinoso ma di grande valenza lo ha introdotto Antonio Massacci di Jesi, con la lettura del libro sulla spiritualità di Alessandro Mattioni e della famiglia, vista con gli occhi delle fede,  di Anna Marinelli. Ancora, Vittorio Mattei di Ascoli Piceno ha concluso la presentazione delle esperienze con una sottolineatura sul mondo degli anziani e la lettura di Silveria Marcelli “il più bel ricordo”, il desiderio di una amicizia che duri per sempre.Gli interventi, coordinati con maestria dall’amico Francesco Quagliani e inframmezzati da spezzini di scene riprese durante le iniziative svolte nei vari Comuni e da foto, sono scivolati via mantenendo costantemente viva l’attenzione degli oltre 100 partecipanti che gremivano il salone del convegno.Il nostro presidente nazionale Arnaldo Chianese, a conclusione dei lavori, ha sottolineato l’apertura al rapporto Anteas, Cisl ed Fnp sul confronto tra generazioni e quindi la collocazione in questo contesto del progetto, auspicando che la “Biblioteca” continui ad essere attiva e che possa continuare ad essere “letta” anche nel futuro, rimarcando così la valenza assolutamente positiva dell’esperienza vissuta.          Roberto Battistini          Presidente Anteas Servizi Regionale Marche  
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19/12/2012 Si cercano soluzioni per la Fornace Smorlesi
Nel pomeriggio di giovedì 20 dicembre in Regione si svolgerà un incontro sulla vicenda della Fornace Smorlesi S.p.A.Saranno presentila Direzione dell’azienda, i rappresentanti sindacali dei lavoratori e l’Assessore regionale al lavoro Marco Luchetti.L’incontro sarà determinante per il futuro della Fornace Smorlesi, presso la quale lavorano 45 dipendenti attualmente in cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre.Durante l'incontro, previsto alle ore 15,30, i lavoratori saranno in presidio permanente davanti agli uffici della Regione Marche.
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19/12/2012 Convocazione Consiglio Generale
 Il Consiglio Generale della UST CISL di Ascoli Piceno/Fermo si è riunito Martedì 18 dicembre 2012 alle ore 9.00 c/o l’Hotel David Palace Lungomare Gramsci Sud Porto S. Giorgio con il seguente ordine del giorno:-  Situazione politico sindacale: cambiamenti e prospettive;- Convocazione Assemblea Territoriale;- Approvazione dei regolamenti per l’elezione dei delegati e per lo svolgimento Assemblea Territoriale;- Varie ed eventuali.Ai lavori ha partecipato il Segretario Confederale Maurizio Petriccioli.Come ormai prassi tutti gli uffici della CISL sono rimasti chiusi per consentire la partecipazione degli operatori dei servizi e della FNP alla riunione. Nel pomeriggio è stato convocato sempre all’Hotel David Palace un incontro con i suddetti operatori e collaboratori su tematiche politico organizzative nell’ambito del percorso di riorganizzazione.
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18/12/2012 Mostra “Dipingere la sicurezza sul lavoro”.
Inail di Pesaro ha organizzato una mostra di pittura, con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura della sicurezza nell’opinione pubblica.39 sono le opere  esposte, selezionate dalla commissione prevista dal bando di concorso “Dipingere la Sicurezza Sul Lavoro” indetto dall’Inail di Pesaro in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Urbino e con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Pesaro.Durante l’inaugurazione della mostra avvenuta  il giorno 18 novembre 2011 presso la Sala Laurana del Palazzo Ducale di Pesaro in piazza del Popolo sono state  premiate le prime tre opere vincitrici del concorso. E’ data la possibilità ad ogni  visitatore di esprimere la propria preferenza votando il quadro che maggiormente lo ha colpito e ciò allo scopo di creare un legame personale con l’opera e di realizzare  quello che è il compito dell’Istituto, ossia di indurre in ogni uomo il valore della sicurezza e sui concetti ad essa collegati, come elementi e valori insostituibili e necessari per il nostro vivere quotidiano.La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 21 al 30 dicembre 2012 con orario dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 20.00.
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18/12/2012 Sanità. Il presìdio sotto il palazzo della Giunta regionale
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE COMUNICATO STAMPA CGIL CISL UIL MARCHE: SEMAFORO ROSSO AL GOVERNO REGIONALE SULLA RIORGANIZZAZIONE DELLA SANITÀ Il sindacato giudica inaccettabile l'atteggiamento della Giunta regionale sul riassetto della sanità marchigiana, sul quale c’è totale assenza di confronto da oltre 40 giorni. Le difficoltà indotte dai provvedimenti del governo, dai tagli lineari che stanno colpendo da anni il sistema sanitario sono note e comprensibili, ma non giustificano assolutamente la scelta di decidere una ristrutturazione completa dei servizi offerti ai cittadini senza alcun confronto, senza la ricerca di coinvolgimento e partecipazione delle rappresentanze di cittadini e operatori sanitari, senza spiegare alla comunità marchigiana le linee su cui intende muoversi. Da oltre due anni Cgil Cisl Uil chiedono di superare la logica dei tagli lineari (che hanno portato ad un calo di quasi 1300 operatori sanitari nelle Marche) e avviare la riorganizzazione del sistema e hanno dato un contributo responsabile e fattivo nell'ipotizzare un sistema sanitario regionale funzionale ed efficiente Veti incrociati, campanilismi, incapacità di indirizzo politico, tensioni e contrasti nel gruppo dirigente del sistema sanitario, stanno portando ora, complice la mannaia imposta alla sanità dal Governo Monti, ad una fase di drammatizzazione che nei prossimi mesi rischia di "terremotare" la sanità marchigiana. Serve chiarezza reale sui conti, sui risparmi imposti dalla spending review, sugli orientamenti di riorganizzazione che la Giunta intende assumere e che vanno discussi e confrontati anche in modo serrato con le espressioni organizzate della comunità marchigiana. Non basta certo una campagna di spot promozionali per tranquillizzare i cittadini sulla tutela della salute! Cgil Cisl Uil attiveranno ogni forma di mobilitazione e coinvolgimento di cittadini e operatori della sanità per contrastare questa impostazione autoreferenziale e sbagliata e presenteranno all'opinione pubblica proposte alternative. I segretari regionali CGIL- CISL-UIL R.Ghiselli - S.Mastrovincenzo – F.Fioretti
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18/12/2012 Santo Stefano, la Cisl preferisce fare accordi
Continuano le azioni di mobilitazione e picchettaggio della Funzione pubblica Cgil contro il nuovo Contratto collettivo nazionale della sanità privata sottoscritto il 5 dicembre da Cisl e Uil.  Il contratto, scaduto nel 2007, è stato rinnovato prevedendo un aumento dell'orario di lavoro di 2 ore settimanali a parità di stipendio.«Il nuovo contratto nazionale  - spiegano in una nota i Segretari regionali dei pubblici dipendenti Cisl e Uil Luca Talevi e Carlo Santini - nasce per mantenere l'unitarietà del contratto nazionale. Mentre molte Regioni italiane hanno subito il commissariamento  l'Aris (Associazione che rappresenta gli istituti sociosanitari privati come il Santo Stefano) ha minacciato  di abbandonare il contratto nazionale della sanità privata  per applicarne uno molto più svantaggioso per i lavoratori».La via d'uscita per questa situazione c'è e Cisl e Uil stanno cercando di praticarla. Lo stesso contratto nazionale prevede che, nelle Regioni con i conti a posto (come le Marche) si possano contrattare a livello regionale condizioni migliorative per i lavoratori sia dal punto di vista normativo che economico.«In tal senso  - proseguono Cisl e Uil -  con lo spirito di chi cerca una soluzione, abbiamo iniziato una serie di incontri con Aris Marche e Gruppo Santo Stefano con l'obbiettivo di raggiungere entro l'anno un accordo da portare alla attenzione dei lavoratori. Libera la Cgil di fare tutte le azioni di protesta che ritengono, ma Cisl e Uil  pretendono uguale rispetto per chi elabora proposte e si confronta con il datore di lavoro  per trovare accordi».Gli incontri continueranno anche durante le festività per verificare tutte le strade possibili e giungere ad una soluzione .
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18/12/2012 “Dopo la notte viene l’aurora”
Questo l'augurio di Giorgio Santini Segretario Generale Aggiunto della Cisl Nazionale , intervenuto il 14 dicembre ad Acqualagna,  al Consiglio Generale della Cisl di Pesaro - Urbino. Santini ha commentato la lunga fase di recessione economica che ha impegnato in questi anni l’Italia e l’Europa e la complicata situazione politica con le dimissioni del Governo Monti e le vicine elezioni.“La Cisl, - ha continuato il Segretario  -  in questo anno, si è misurata con il  tentativo faticoso di mettere al centro il ruolo della concertazione nel rapporto con il Governo”.  Nasce da qui l’ importante accordo sulla produttività che riafferma il valore del contratto collettivo nazionale e impegna le parti a rinnovare i contratti entro le scadenze, rafforza la contrattazione di secondo livello nelle aziende e nel territorio, fa ottenere più soldi in busta paga, (aumentando la quota di stipendio che gode della detassazione del 10%),  e tocca altri temi come la rappresentanza e la solidarietà intergenerazionale che favorisce il ricambio dei lavoratori nelle aziende. “In  questi anni abbiamo riscontrato un aumento delle povertà e della sofferenza sociale -  conclude Santini -  occorre perciò ancor di più  tutelare il lavoro e i  diritti di cittadinanza  pensiamo in special modo alla sanità e al sociale”. “ Per quanto riguarda le Marche– ha dichiarato Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche  - il 18 dicembre abbiamo organizzato un  presidio unitariamente alle altre sigle sindacali -  presso la sede del Consiglio Regionale ad Ancona”. Con questa azione vogliamo rendere evidente l’atteggiamento inaccettabile  della Giunta regionale sul riassetto della sanità.La regione ha deciso una ristrutturazione dei servizi offerti ai cittadini senza alcun confronto e senza il coinvolgimento e la partecipazione delle rappresentanze dei cittadini e degli operatori sanitari, senza spiegare alla  comunità marchigiana le linee su cui intende muoversi.  La politica dei tagli lineari, negli ultimi due anni, ha portato ad un calo di 1300 operatori.Altro tema che verrà portato all’attenzione è  la revisione della proposta di legge di riordino dei servizi sociali.In occasione di questo Consiglio la Cisl di Pesaro - Urbino ha avviato il percorso congressuale che porterà ad aprile 2013 alla regionalizzazione. Si tratta di  una ristrutturazione dell’organizzazione basata sulla razionalizzazione e sull’ efficacia dell’azione sindacale con l’obiettivo di rafforzare la vicinanza ai lavoratori e  alle persone ed accrescere la partecipazione degli iscritti e dei delegati aziendali alla Cisl. In quest ’ottica verrà adottato un nuovo assetto territoriale che prevede il superamento delle UST, il territorio di Pesaro sarà suddiviso in 3 aree sindacali territoriali.    
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16/12/2012 Vile e squallido assalto alla sede Cisl di Senigallia
    CISL ANCONA                                                                                                                                                         CISL MARCHE Dichiarazione stampa “L’assalto, l’occupazione e l’imbrattamento dei locali della Cisl di Senigallia con letame ed immondizia da parte dei gruppi Mezza Canaja, Arvulturà e Precari united è stato un atto vigliacco e inconsapevole delle conseguenze che avrebbe potuto avere. Il responsabile della Cisl di Senigallia, Maurizio Andreolini, è stato appena dimesso dal Pronto soccorso di Senigallia con lesioni ad un occhio a causa del lancio di una bottiglia, i pensionati e i lavoratori in fila nei vari uffici erano sconvolti e impauriti e nella confusione si poteva rischiare anche di peggio. Un atto intollerabile che gli occupanti con maschere al volto hanno motivato accusando la politica sindacale della Cisl confederale e un presunto ostruzionismo locale del sindacato sulle modalità di ripartizione del Fondo di solidarietà del Comune di Senigallia. La Cisl, come le altre sigle sindacali, auspica soltanto che il Fondo venga ripartito secondo le reali esigenze di reddito delle famiglie e non secondo graduatorie dettate da criteri più soggettivi che oggettivi. E’ stato proprio il sindacato confederale in questi anni a sostenere con forza in tutti i Comuni l’istituzione di Fondi di Solidarietà, per contribuire a fronteggiare la pesante crisi ed a mantenere la necessaria coesione sociale.”                                    Segretario Generale Cisl Ancona Paolo Santini  “A Senigallia e’ avvenuta un’azione squallida e incivile: venire mascherati, con letame e immondizia, in una sede sindacale piena di cittadini che erano alla Cisl per fare pratiche, chiedere consigli, discutere di problemi del lavoro, mostra la distanza che questi presunti difensori di diritti stanno accumulando con la gente in “carne ed ossa”, con i reali problemi sociali. Noi della Cisl siamo aperti al dialogo con tutti, ma non siamo disposti a subire angherie da gruppi elitari che pretendono di avere la verità in tasca e vogliono imporla agli altri con ogni metodo.“Ancona, 15 dicembre 2012Segretario Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo
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14/12/2012 Tagli al Trasporto Pubblico Locale: grido d'allarme dei sindacati
TAGLI AL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: GRIDO D’ALLARME DEI SINDACATI Alla volontà della Regione Marche di procedere nel 2013 ad un taglio di risorse per il Trasporto Pubblico Locale di circa 7 milioni di euro,  la Cisl Marche unitariamente alle segreterie regionali dei sindacati confederali, esprime forte preoccupazione per le conseguenze sulla mobilità nelle Marche. Il taglio previsto si tradurrà in una riduzione di circa 4 milioni di chilometri ed il conseguente esubero di oltre 150 lavoratori impiegati nel settore, che andrà ad aggiungersi al taglio del 5% già effettuato nel precedente bilancio che ha comportato  già una diminuzione di oltre 70 lavoratori utilizzati con contratti a termine, nonché una cancellazione di servizi festivi, domenicali, mattinali e serali, con fortissime penalizzazioni soprattutto per le frazioni e le Comunità Montane.Considerato che ad oggi il Trasporto Pubblico Locale nelle Marche è già stato ridotto al minimo, questo ulteriore taglio determinerà inevitabilmente la soppressione definitiva dei servizi festivi e domenicali ed inciderà sul diritto alla mobilità per i cittadini marchigiani, facendo venir meno la funzione sociale del servizio di trasporto pubblico, con conseguenze pesanti soprattutto per le persona anziane, i lavoratori e gli studenti.La Cisl Marche insieme agli altri sindacati chiede al Governo regionale: di attuare i necessari risparmi di bilancio promuovendo un’accelerazione del previsto processo di riorganizzazione del settore con il coinvolgimento del sistema degli enti locali e delle aziende, e di assumere il Trasporto Pubblico Locale come uno dei settori al quale assegnare alta valenza sociale e quindi da salvaguardare dai tagli.Il sindacato di categoria, FIT-CISL ha dichiarato, unitamente alle altre sigle sindacali, lo stato di agitazione di tutti i lavoratori delle Marche addetti al trasporto Pubblico Locale per chiedere al Governatore Spacca, alla Giunta Regionale ed a tutto il Consiglio, un fattivo impegno per continuare a garantire un trasporto degno di questo nome, che è soprattutto in questo periodo di crisi, fondamentale per i cittadini marchigiani, e che  eviterebbe un’ulteriore perdita di posti di lavoro per decine e decine di lavoratori e famiglie, in un quadro già devastato dei livelli occupazionali. Ancona, 14 dicembre 2012
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13/12/2012 Scuola, accordo raggiunto sugli scatti d'anzianità
Con un comunicato firmato dal Segretario generale  Francesco Scrima, la Cisl Scuola nazionale comunica di aver raggiunto l'accordo  all’ ARAN sul pagamento degli scatti di anzianità, recuperando la piena validità del 2011 ai fini delle progressioni di carriera di tutto il personale.«Un risultato importante - scrive Scrima - che lo diventa ancor di più perché ottenuto in condizioni difficilissime. La mancanza di risorse certificate ci ha costretti a usare una parte di quelle contrattuali, scegliendo di dare priorità alla tutela della retribuzione fondamentale.»Con un governo in scadenza, a legislatura ormai di fatto chiusa, un ennesimo rinvio sarebbe stato gravido di conseguenze, compromettendo ogni possibilità di soluzione ad un problema che si trascina da mesi.Per il Segretario generale della Cisl Scuola «tutti sanno che non esistevano altre vie praticabili se non questa. Chi contesta questa soluzione abbia il coraggio di dichiarare che preferisce rinunciare al pagamento degli scatti. È chiaro che la questione salariale per la scuola resta aperta, insieme a tante altre su cui continua il nostro impegno (inidonei, ferie del personale precario, compensi per mansioni superiori, ecc.).«Altrettanto chiaro  - conclude Scrima - che il confronto andrà ripreso col nuovo Governo, subito dopo le elezioni, perché l’obiettivo di valorizzare la scuola e le sue professionalità non si può certo perseguire nelle pieghe dell’ordinaria amministrazione».IL VOLANTINO  
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11/12/2012
LA LOCANDINA DEL CONVEGNO
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11/12/2012 Corso di qualifica professionale di Operaio Edile
E' in avvio il corso di qualifica professionale di Operaio Edile presso la Scuola Edile di Pesaro in Toscana n°. 113. Il corso è rivolto ai ragazzi con età compresa tra i 18 e i 30 anni di età, ha una durata di 400 ore ed è gratuito.Periodo: Febbraio a Settembre 2013  Giorni di frequenza: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30.Sono aperte le iscrizioni, per informazioni ed iscrizioni contattare la segreteria al tel. 0721/456183.Figura professionale L’Operaio Edile effettua le più comuni operazioni proprie di un cantiere edile nel rispetto delle norme di sicurezza. I corsisti verranno aiutati a costruire un progetto di sviluppo personale professionale attraverso la valutazione di competenze acquisite. In ambito tecnico professionale verrà valutata la capacità di: Adeguarsi alle norme di sicurezza; Interpretare gli elaborati grafici; Riconoscere qualità e quantità di materiali; Gestire i tempi; Conoscere i procedimenti amministrativi di base; Mettere in opera il cantiere; Possedere le cognizioni di base per la “progettazione del lavoro” e realizzare a regola d'arte i principali lavori di edilizia civile e stradale; Eseguire misurazioni e controlli; Valutare la qualità dell'opera rispetto alle procedure stabilite.  Stage L’allievo viene inserito per un periodo di stage presso imprese edili appositamente selezionate. Durante tale periodo, l’allievo è affiancato da un tutor dell’Azienda e da uno del Scuola ed entrerà in contatto con la realtà del lavoro approfondendo quegli aspetti a carattere relazionale e operativo che gli permetteranno di confrontarsi direttamente con la realtà produttiva per provare e per implementare le competenze sviluppate nel percorso formativo. Lo stage è quindi un mezzo finalizzato a favorire un affrancamento delle competenze acquisite e a facilitare il successivo inserimento lavorativo mediante il contatto diretto con l’impresa e con le principali tipologie lavorative svolte.Alla sua conclusione l'allievo avrà preso visione dei processi produttivi, dei ruoli delle diverse figure professionali che operano in un cantiere edile e dei diversi macchinari e strumenti usati comunemente. Attestati Al termine del percorso verrà rilasciata, a coloro che avranno sostenuto con successo l'esame finale, la qualifica professionale.Sbocchi occupazionali Il costante collegamento del Centro con le Imprese Edili locali e l’esperienza formativa dello Stage come concreto avvicinamento alle modalità di lavoro delle stesse, permettono di garantire un immediato collocamento dei giovani nel mondo del lavoro nel comparto dell’Edilizia.  
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07/12/2012 Corsi di riqualifica per operatore socio sanitario
La Provincia sta organizzando i corsi di riqualificazione per operatore socio sanitario.I corsi sono finanziati dal Fondo Sociale Europeo, e quindi gratuiti per i lavoratori. Tra gli Enti accreditati per organizzare i corsi c'è lo IAL CISL MARCHE.Possono partecipare al corso dipendenti sia pubblici che privati.E' l'ultima occasione per riqualificarsi gratuitamente!I lavoratori interessati possono SCARICARE  il modulo con la dichiarazione di interesse, COMPILARLO E INVIARLO  entro l'11 dicembre per fax alla Cisl Funzione Pubblica (0733/4075219) oppure al seguente indirizzo email:  laura.raccosta@cisl.it
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07/12/2012 Patto tra generazioni
E' in arrivo un intervento che potrà concretamente favorire l' ingresso al lavoro dei giovani!E’ in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale ,  un decreto  del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che prevede la possibilità di concludere un ‘accordo’ fra cinque attori diversi - soggetti pubblici, enti previdenziali, imprese, lavoratori anziani, lavoratori giovani - in base al quale  un lavoratore anziano che accetterà di trasformare il proprio rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time consentirà l'assunzione   di un giovane lavoratore con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato (condizione necessaria è che il saldo finale in termini di posti di lavoro sia positivo). Il soggetto pubblico  (Regione e Province) si farà carico di versare all’ ente previdenziale i contributi previdenziali aggiuntivi in favore del lavoratore anziano,  garantendo così  a quest’ultimo un livello di copertura pensionistica adeguato.PER APPROFONDIRE:articolo Italia Oggiarticolo Il Sole 24 OreComunicato Stampa dal Sito del Ministero del Lavoro
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07/12/2012 I metalmeccanici rinnovano il contratto
E’ stata raggiunga ieri, mercoledì 5 dicembre, l’intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore metalmeccanico. Lo comunica con una nota la Segreteria della Fim (Categoria dei metalmeccanici) della Cisl Marche. L’intesa è stata raggiunta tra Cisl e Uil da una parte e Federmeccanica e Assistal (Associazioni rappresentative delle imprese) dall’altra. Ancora fuori la Fiom che non ha partecipato alla trattativa.L’intesa interessa nelle Marche circa 100.000 lavoratori. L’accordo  prevede importanti prospettive di miglioramento nel trattamento economico e normativo. A cominciare dalle retribuzioni, che gradualmente verranno aumentate in media di 130€  mensili da qui al 2015. I lavoratori che non godono della contrattazione integrativa nei luoghi di lavoro beneficeranno del cosiddetto “elemento perequativo”, ossia di un aumento di 485 € l’anno.L’orario di lavoro sarà più flessibile, per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dell’impresa. Quest’ultima potrà chiedere fino a 16 ore in più di straordinario ogni anno nel limite di 120 ore. La retribuzione per queste ore lavorate in più dovrà essere però aumentata a sua volta del 58%. I lavoratori potranno godere di orari più flessibili in entrata e in uscita  e in caso di malattia di figli e familiari potranno usare i permessi retribuiti anche senza preavviso.Nuove norme anche per la tutela della malattia. Vengono aumentati i periodi pagati al 100% mentre passa all’80% la retribuzione di quelli finora pagati al 50%. Trascorsi 61 giorni di calendario dalla ripresa del lavoro, se insorge un nuovo evento di malattia, il trattamento economico ricomincerò da capo. In altre parole, ai fini economici viene meno il limite dei tre anni, che rimane a riferimento solo per la conservazione del posto di lavoro.L’accordo prevede infine maggiori contributi delle imprese al Fondo sanitario integrativo MètaSalute e nuove norme su apprendistato, tempi determinati e part time in attuazione della riforma del mercato del lavoro (legge Fornero).Soddisfatto il Segretario generale della Fim Marche Leonardo Bartolucci secondo cui «l’intesa rappresenta un segnale positivo. Nel contesto della crisi, siamo riusciti ad ottenere una aumento salariale importante che partirà il mese prossimo e che, nel triennio, consentirà ai lavoratori di recuperare il potere d’acquisto delle buste paga.».«La trattativa è stata complicata - prosegue Bartolucci- ed è durata circa quattro mesi. Alla fine però siamo riusciti a rinnovare il contratto con un mese di anticipo sulla scadenza, evitando la "vacanza contrattuale" e soprattutto evitando di  chiedere altri sacrifici ai lavoratori, che non dovranno fare nemmeno un'ora di sciopero».PER APPROFONDIRE:IL NUOVO CONTRATTO:  RETRIBUZIONI,  ORARIO DI LAVORO,  MALATTIA 
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07/12/2012 Seminario del corso di mediazione interculturale
Martedì 11 dicembre ore 9.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Macerata, si svolgerà il Seminario finale del corso di formazione per mediatore culturale organizzato dallo IAL (Innovazione Apprendimento Lavoro) della Cisl Marche.IL PROGRAMMA DEL SEMINARIO LA PRESENTAZIONE DEL CORSO
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06/12/2012 La Cisl al Senato per salvare la Provincia
La Funzione Pubblica della CISL di Macerata ha richiesto un’audizione al Presidente della Commissione Affari Istituzionali del Senato (Senatore Carlo Vizzini) per sottoporre all’ attenzione di quest’ultimo il “caso Macerata” nell’ambito del progetto di riordino delle Province italiane.Nella richiesta, firmata dal Segretario Alessandro Moretti, vengono illustrate le principali criticità del progetto di accorpamento del territorio maceratese nella nuova maxi provincia “Marche sud”, comprendente le attuali province di Ascoli Piceno e Fermo.Delle tre province in questione Macerata è la più estesa e la più popolosa. L’accorpamento produrrebbe uno spostamento del baricentro dei servizi verso una città  - appunto Ascoli - che dista 130 km da Macerata e 9 km dal confine con l'Abruzzo . A Macerata chiuderebbero almeno 17 uffici (anche statali) organizzati su base provinciale. Tra di essi Questura, Prefettura, Direzione provinciale del Lavoro, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate Vigili del fuoco, Comandi provinciali, Provveditorato ecc.Avverrebbe in altre parole lo spostamento di produttività e ricchezza da un territorio univocamente considerato “virtuoso” - il maceratese - verso l’ascolano, governato da un’amministrazione attualmente sull’ orlo del dissesto.La maxi Provincia Marche Sud non produrrà alcun risparmio ma anzi genererà un aggravio di costi per l’appesantimento della burocrazia, la ridefinizione dell’area vasta sanitaria, e l’ impoverimento delle attività commerciali e produttive causato da un inevitabile calo della popolazione residente.La Cisl FP chiederà al Senatore Vizzini l’ abbandono di questo progetto a favore di quello sostenuto dal Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) delle Marche e dallo stesso Consiglio regionale, basato su una proposta di riordino regionale su 4 Provincie, da ridefinire coinvolgendo anche quelle di Pesaro ed Ancona. 
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06/12/2012 Tempo scaduto: i pensionati marchigiani davanti alle Prefetture
LE FOTO del Presidio davanti la Prefettura di Ancona TEMPO SCADUTO: PRESIDI  DEI PENSIONATI  SOTTO LE PREFETTURE  Il tempo è scaduto. Il sindacato dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp- Uil, delle Marche in occasione della giornata di mobilitazione nazionale del 7 dicembre organizzano  presidi di fronte alle Prefetture di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro-Urbino e in diversi Comuni delle principali città marchigiane. I pensionati,oggi, stanno pagando un prezzo altissimo e sono duramente colpiti dagli effetti della crisi e dalle misure di rigore finora adottate dal governo: blocco della rivalutazione delle pensioni, introduzione dell'Imu sulla prima casa, tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni ed Enti locali, aumento dei prezzi e delle tariffe. Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil  vogliono  richiamare l’attenzione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica sulle difficili condizioni in cui vive la popolazione anziana nella nostra RegioneCon questa giornata di mobilitazione, Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp- Uil, chiedono al Governo, al Parlamento, alla Regione Marche, agli Enti Locali e alle forze politiche: •          Interventi concreti e urgenti a sostegno dei redditi dei pensionati•          Nuove politiche fiscali: lotta all’evasione,  riduzione della tassazione sui redditi da pensioni e da lavoro  con un’ attenzione  particolare  a chi non può usufruire delle agevolazioni fiscali (incampienti )•          Rilancio del welfare pubblico equo e solidale•          Approvazione di una legge  e del fondo nazionale per la non autosufficienza•          Equità nella distribuzione dei sacrifici•           Razionalizzazione della spesa pubblica, contrasto agli sprechi, alla mala gestione e ai costi impropri della politica Le   proposte di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil   sono finalizzate a   far ripartire i consumi, la crescita e lo sviluppo del Paese, ottenere un fisco più equo. E ancora: salvaguardare e incrementare una rete di servizi sociali e sanitari omogenea su tutto il territorio nazionale e per tutti i cittadini, creare nuovi posti di lavoro e a favorire la giustizia e la coesione sociale. Inoltre  Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil   denunciano   il venir meno degli impegni assunti durante il lungo confronto con l’assessorato ai servizi sociali e alla famiglia della Regione Marche in merito alla  proposta di legge“Sistema regionale integrato dei servizi sociali “ approvata dalla Giunta lunedì 3 dicembre scorso. In relazione  ai contenuti della legge regionale, il sindacato unitario dei pensionati,  si riserva di intraprendere iniziative dopo un’attenta valutazione del testo. Ancona 5 Dicembre 2012                                                 Le Segreterie RegionaliSPI – CGIL  FNP - CISL  UILP -UIL 
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06/12/2012 Scuola: chi gioca PER e che chi gioca CONTRO
LETTERA APERTA alle RSU, ai TERMINALI ASSOCIATIVI, al PERSONALE della SCUOLA 
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06/12/2012 Festa degli anziani a Fossombrone
Domenica 9 dicembre la Lega Fnp di Fossombrone insieme alle organizzazioni sindacali dei pensionati  Cgil e Uil hanno organizzato la tradizionale  Festa degli Anziani presso il Ristorante “Al Lago” di Fossombrone.Un programma pieno di eventi: alle 11.30 le associazioni dei consumatori  Adiconsum e Federconsumatori  ci spiegheranno nell’ambito della comunicazione “ Informati è meglio” cosa comporta il libero mercato nella telefonia e nelle utenze domestiche, quali sono i diritti dei consumatorie e come strare in guardia dalle truffe.La coordinatrice dell’ambito Territoriale n. 7 Dott.ssa L. Giombini spiegherà la parte dedicata ai contributi  e alle possibilità di agevolazioni  per gli anziani.Interverranno anche i Sindaci dei Comuni promotori di Fossombrone, Montefelcino e Isola del Piano e il Presidente della Provincia di Pesaro – Urbino Matteo Ricci.Dopo il pranzo seguirà il divertente spettacolo teatrale di pensionati per i pensionati “ El Purcel dentra l’armeri” 
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06/12/2012 Akàtistos: incontro di preghiera degli ortodossi
In una società in cui la ricerca del nemico sembra l’attività prevalente, l’amicizia  diventa  merce sempre più rara. Spesso il risentimento e il conflitto senza soluzioni sembrano prevalere, con gli esiti sociali disastrosi che conosciamo. Non ne sono purtroppo immuni neanche importanti organizzazioni politiche e sociali. E’ per questo importante andare alla ricerca delle cose che uniscono. Sono maggiori di quanto immaginiamo.L’Anolf (associazione nazionale oltre le frontiere) promuove dalla sua costituzione la fratellanza e l’integrazione tra i popoli. Il suo programma è vasto di iniziative di accoglienza e di incontro con gli immigrati nella nostra comunità. Si è appena chiusa la bellissima mostra, ospitata nei locali delle Prefettura di Pesaro-Urbino, allestita in occasione del centenario dall’autonomia dell’Albania. Anche la dimensione religiosa può essere un potente antidoto alla solitudine e alla sfiducia, rifondando il senso della comunità, delle appartenenze e delle tradizioni.Per questo proponiamo con piacere a tutti i cittadini l’incontro di preghiera mariana Akàtistos che si svolgerà domani venerdi 7 dicembre, vigilia della Festa dell’Immacolata, alle ore 19.00 preso la ristrutturata e impreziosita Chiesa di San Giuseppe, in Strada delle Marche 36 a Pesaro. A-kàtistos in greco significa “non seduti” poiché la preghiera viene recitata stando in piedi.Si tratta di un suggestivo e antichissimo rito che veniva celebrato nei primi secoli del cristianesimo e che oggi prosegue nella liturgia ortodossa. Sono tante le ragioni teologiche e umane che uniscono cattolici e ortodossi. Questa sarà una ulteriore occasione per riunirsi insieme.L’incontro con preghiere e antichi canti sarà guidato da Padre Constantin Cornis pastore della Chiesa ortodossa rumena di Pesaro.Dopo la cerimonia ci sarà un piccolo momento conviviale. 
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05/12/2012 7 dicembre 2012: presidi davanti alle Prefetture di Ascoli Piceno e Fermo
La Fnp-Cisl di Ascoli Piceno-Fermo ha indetto per il 7 dicembre due presidi di protesta, rispettivamente davanti alla Prefettura di Ascoli Piceno dalle ore 10 alle ore 12 e a quella di Fermo dalle ore 9 alle ore 10,30, insieme con Spi-Cgil e Uilp-Uil. I motivi della mobilitazione sono: più poteri di acquisto alle pensioni, più sostegno alle famiglie, più equità fiscale, più risorse per la non autosufficienza.
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05/12/2012 Tempo scaduto, i pensionati protestano
Il tempo è scaduto per il sindacato dei pensionati. Venerdì 7 dicembre Cgil Cisl e Uil pensionati scendono in piazza per una giornata di mobilitazione nazionale. A Macerata scatta il presìdio davanti alla Prefettura in Piazza della Libertà. L'appuntamento è per le 9.30.le Segreterie provinciali di SPI, FNP e UILP protestano per sollecitare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni nei confronti delle  condizioni di vita, sempre più difficili, della popolazione anziana. Al Prefetto che dovrebbe incontrarli consegneranno un documento unitario con le loro richieste, che sarà inviato anche a tutti i Sindaci maceratesi.«La Provincia di Macerata è una delle più anziane d’Italia - recita un comunicato unitario delle tre Segreterie. - La popolazione con più di 65 anni rappresenta quasi il 24% di quella complessiva. Sono circa 11.000 gli anziani non autosufficienti. Un pensionato maceratese percepisce in media 667 € al mese. Quasi la metà dei pensionati (e i due terzi se sono donne) hanno pensioni che non superano le 750 € mensili.»Servono interventi urgenti a sostegno del reddito dei pensionati, una politica fiscale più giusta, il rilancio del welfare pubblico, l’approvazione di una legge nazionale per la non autosufficienza. I pensionati chiedono soprattutto che  i sacrifici imposti dalla necessità di risanare il debito pubblico vengano distribuiti con maggiore equità sociale.Per Cgil Cisl eUil «gli anziani sono  una risorsa preziosa a disposizione della collettività. Nell’ imperversare della crisi sostengono la famiglia sia economicamente sia assistendone i componenti più bisognosi come i bambini e gli anziani non autosufficienti».Una risorsa che il sindacato dei pensionati chiede venga conservata con scelte coraggiose e lungimiranti a garanzia della coesione sociale.
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05/12/2012 Cooperative, la Cisl lancia l'allarme
La crisi investe anche il settore della cooperazione sociale. Lo sostiene il Segretario regionale della Cisl Funzione pubblica Laura Raccosta che, in un comunicato firmato anche dal Segretario generale Marco Ferracuti, denuncia le difficili condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative sociali.In provincia di Macerata operano circa 70 cooperative che danno lavoro a più di 1.100 persone. Quasi la metà sono donne. Le cooperative collaborano con gli enti locali nella gestione dei servizi socio assistenziali per anziani, minori, disabili, malati mentali e tossicodipendenti (tipo A), o per il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati (tipo B).Secondo la Cisl Funzione pubblica Le misure previste dalla spending review e dalla legge di stabilità per gli enti pubblici rischiano di mettere in ginocchio il settore. In particolare il taglio del 5% ai servizi esternalizzati in sanità e l’aumento dell’Iva per le cooperative dal 4 al 10% produrranno effetti disastrosi per gli addetti al settore e per gli utenti dei servizi.Significativo il dato delle retribuzioni dei soci dipendenti delle cooperative. Pur svolgendo le stesse identiche mansioni, e spesso lavorando fianco a fianco, un operatore socio sanitario di una cooperativa sociale guadagna in media il 10% in meno di un suo collega dipendente del servizio sanitario o di un dipendente comunale. Lo stipendio di un infermiere professionale è del 20% più basso rispetto ad uno della sanità.«Le ragioni di tutto ciò - sostiene Raccosta - risiedono nella mancanza di regole per la disciplina degli appalti, dove prevale la logica del massimo ribasso. Questo costringe le cooperative ad una concorrenza spietata che poi si riflette sulla qualità dei servizi erogati e sul trattamento dei lavoratori». La situazione è resa ancora più grave dall'abrogazione del tariffario regionale che stabiliva standard minimi, non solo economici ma anche di qualità, per l’affidamento dei servizi.Per approfondire queste tematiche la Cisl ha organizzato un'assemblea provinciale che si svolgerà domani, giovedì 7 dicembre ore 15.00 all'Hotel Grassetti di Corridonia. Parteciperanno, oltre alla Raccosta, il Segretario generale Marco Ferracuti e il Segretario generale di Categoria  Sistino Tamagnini . Sarà presente anche il Patronato Inas per dare risposte previdenziali e la Cisl Artigianato per informazioni sulla cassa integrazione in deroga.
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03/12/2012 Sanità: presidi indetti dalla Cisl
La Cisl Funzione Pubblica  di Pesaro – Urbino ha indetto per il 4 dicembre due presidi di protesta davanti alle sedi delle direzioni generali dell’Azienda Ospedaliera Marche nord, in Piazzale Cinelli a Pesaro e dell’Asur Area Vasta 1 in Via Ceccarini a Fano.I motivi della mobilitazione: la riapertura del confronto su temi quali  la carenza degli organici, le problematiche condizioni di lavoro del personale, la riorganizzazione aziendale e , in generale, il modello sanitario che la Regione Marche adotterà per il prossimo futuro. 
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30/11/2012 Tempo scaduto, mobilitazione nazionale dei pensionati
Il tempo è scaduto. I pensionati stanno pagando un prezzo altissimo e sono duramente colpiti dagli effetti della crisi e dalle misure di rigore finora adottate dal governo: blocco della rivalutazione delle pensioni, introduzione dell'Imu sulla prima casa, tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni ed Enti locali, aumento dei prezzi e delle tariffe.E' per questo che i sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil  hanno indetto per il prossimo 7 dicembre mattina una giornata di mobilitazione nazionale con presidi davanti alle Prefetture e a Roma davanti al Senato.Con questa giornata Spi, Fnp e Uilp chiedono  a Governo, al Parlamento,  alle amministrazioni locali e alle forze politiche interventi concreti e urgenti in favore dei pensionati e delle persone anziane attraverso il sostegno dei redditi da pensione, una nuova politica fiscale, il rilancio del welfare pubblico e una legge nazionale per la non autosufficienza.Al presidio di Roma interverranno i Segretari generali di Spi, Fnp e Uilp Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima.Questi i presidi:Ancona dalle 9.30 alle 11.30 Piazza del PlebiscitoPesaro dalle 10.00 alle 12.00 Piazza del PopoloMacerata dalle 9.30 alle 11.30 in Piazza della LibertàLeggi il Volantino della manifestazione ad Ancona in Piazza del Plebiscito Leggi il Comunicato Unitario
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29/11/2012 Assemblea della cooperazione sociale
La spending review e la legge di stabilità impongono tagli alle pubbliche amministrazioni. Le conseguenze si riversano sulle cooperative cui vengono affidati i servizi, con effetti  disastrosi per utenti e lavoratori, che sono anche soci della cooperativa.L'incontro ha  l'obiettivo di contribuire a creare una rete che permetta ai lavoratori di essere informati e di socializzare problemi e soluzioni.  Nell'occasione verranno date informazioni su cassa integrazione in deroga, riduzione dell'orario di lavoro, previdenza complementare, infortuni e malattie professionali. Si parlerà anche della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria.Saranno presenti il Segretario generale  Marco Ferracuti, il Segretario generale della Funzione Pubblica Sistino Tamagnini, la  Segretaria regionale di Categoria Laura Raccosta (nella foto a sinistra), il Responsabile del settore artigianato Andrea Luzi, il Direttore del patronato INAS Graziano Governatori, e l'operatrice specializzata negli infortuni e nelle malattie professionali Antonella Zizi.L'appuntamento è per giovedì 6 dicembre ore 15.00 all'Hotel Grassetti di Corridonia (Macerata).  
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27/11/2012 Poste, la Cisl vince anche nel Piceno
Poste, la Cisl vince anche nel Piceno, soddisfazione del Segretario Generale Slp Cisl Ascoli-Fermo Dario Riccetti.http://www.youtube.com/watch?v=94yLBiZJ7uo
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26/11/2012 Dalla gestione associata non si torna indietro
Un sistema di servizi sociali universale, capace di dare risposte a tutte le categorie di cittadini. Questa è la richiesta che emerge al termine dell’incontro pubblico sul sociale organizzato dalla Cisl alla Domus San Giuliano di Macerata. Il welfare, specie in tempo di crisi, non è solo un costo ma anche uno strumento per creare lavoro stimolando crescita e ripresa.Al centro della riflessione il tema della gestione associata dei servizi tra più Comuni, unica via possibile per combattere l’equazione “meno soldi meno servizi”. Per questo però servono strumenti come l’Ambito sociale. Che non è un carrozzone secondo la Coordinatrice Brunetta Formica «ma anzi è uno strumento che in dieci anni ha rafforzato la cultura del sociale nei singoli Comuni che ne fanno parte».Per questo tra gli obiettivi della proposta di legge regionale sul sociale c’è proprio il consolidamento degli Ambiti, che secondo Francesco Comi, Presidente della Commissione regionale che segue la legge «vanno trasformati da luoghi sperimentali in soggetti giuridici con una loro propria autonomia organizzativa».Dalla gestione associata dei servizi sociali non si torna indietro. Secondo Stefania Monteverde, Assessore del Comune di Macerata «alla crisi bisogna reagire con progetti di sviluppo». Come quello dell’Azienda pubblica di servizi alla persona, istituita pochi mesi fa dal Comune di Macerata nel processo di trasformazione dell’Ircer Villa Cozza.Il Direttore Giuliano Centioni ne ha sinteticamente illustrato un programma. Non solo servizi per gli anziani, ma anche trasporti, consegna farmaci, ritiro rifiuti e ambulatori sociali a rete sul territorio al posto delle classiche farmacie.Un programma possibile a condizione che non si debba competere con soggetti come le Fondazioni private. Alle quali dall'incontro  arriva un invito forte ad integrarsi e coordinarsi con la programmazione dei servizi del territorio. Ma questa è un’altra storia e se ne parlerà al prossimo incontro.LA RELAZIONE INTRODUTTIVA DELL'INCONTROIL VIDEO SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE
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24/11/2012 Sanità, lavoratori in stato di agitazione
I lavoratori della sanità dell'Area Vasta 3 hanno proclamato lo stato di agitazione. In un comunicato unitario Cgil Cisl Uil e Fsi, insieme alla Rappresentanze sindacali unitarie, preannunciano una serie di iniziative. In programma assemblee in tutti gli ospedali provinciali per discutere con i lavoratori della riorganizzazione del servizio sanitario intrapresa dalla Giunta della Regione Marche.L'atto incriminato è la Delibera 1537 con la quale, secondo i sindacati, la Regione smembra  l'Area Vasta n. 3  spacchettando l'offerta ospedaliera del maceratese. A nulla è valso il tentativo della Giunta di mescolare le carte con una successiva Delibera, la 1590, che nulla cambia nella sostanza.Contro questi due provvedimenti i sindacati preannunciano una raccolta di firme per convincere la Regione a ritirarli «aprendo finalmente un confronto vero sulla riorganizzazione della sanità regionale e maceratese».Con il Decreto sulla spending review il  Governo ha tagliato circa 180 milioni alla Regione Marche,  che di conseguenza ha annunciato la riduzione di 310 posti letto per acuti.« Il momento è molto delicato - sostengono Cgil Cisl Uil e Fsi - e il sindacato è consapevole della necessità di fare sforzi per tenere in equilibrio i conti ed evitare il commissariamento della Regione.  Però invitiamo la  Regione a  fermarsi e riaprire il dialogo e il confronto con le comunità locali e con le sue forme organizzate, a partire dai lavoratori e dai loro rappresentanti».In programma anche  un momento pubblico di confronto con sindaci e cittadini, per discutere apertamente delle scelte che la Giunta sta facendo e discutere sui possibili effetti che queste produrranno da qui a quindici anni. «Perché se è vero che  oggi paghiamo il prezzo di scelte compiute nei decenni scorsi - conclude il sindacato - è altrettanto certo che le decisioni prese ora condizioneranno la sanità nei decenni prossimi».  
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23/11/2012 Mostra sui 100 anni dell'indipendenza dell'Albania
Si è inaugurata a Pesaro  presso la Sala Laurana del  Palazzo del Governo la  Mostra storico – culturale dedicata ai 100 anni dell’indipendenza dell’Albania che rimarrà aperta fino al 5 dicembre.Il progetto grafico e l’ allestimento  sono curati dall’ artista albanese Gjergj Kola.L’iniziativa patrocinata da Anolf ( Associazione Nazionale Oltre le Frontiere), Cisl Pesaro -  Urbino Iscos – Marche, Comune di Pesaro,  Provincia di Pesaro – Urbino, Ufficio per la Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Pesaro, è stata organizzata da Gianluigi Storti, Presidente dell’Anolf di Pesaro – Urbino e Klarita Grazhdani, mediatore interculturale europeo.E’un’occasione da non perdere, una bellissima mostra che attraverso dipinti, foto, documenti, costumi popolari, gioielli, cartoline, carte geografiche  racconta la storia e la cultura dell’Albania.All’ inaugurazione sono intervenuti Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Pesaro – Urbino, Claudio Bruscoli  compente Segreteria Cisl Pesaro – Urbino, Fausto Mazzieri  Direttore Iscos Marche, Matteo Ricci Presidente della Provincia Pesaro – Urbino, Vice Prefettovicario Paola De Biagi.“L’Albania – spiega Gianluigi Storti – va presa come modello di armonia tra le religioni, visto che le tre fedi ufficiali (ortodossa 20%, cattolica 10% e islamica 70% ) dialogano e si rapportano in un clima di rispetto autentico”. Questa iniziativa è un bel esempio di dialogo interreligioso, tra la comunità cristiano ortodossa e l’Arcidiocesi di Pesaro vi sono rapporti di fraterna e reciproca amicizia.  Amicizia impreziosita  il 23 settembre scorso, in occasione della festa di San Giovanni di Prislop, quando l’Arcivescovo  Metropolita di Pesaro S.E. Piero Coccia ha incontrato il Primate Ortodosso Siluan, insieme a Padre Constantin Cornis, Parroco della Chiesa Ortodossa in Pesaro.   
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23/11/2012 Il lavoro: persona, famiglia, comunità
Convegno sul lavoro  organizzato dalla diocesi a Filottrano.Presenti tra gli altri il Segretario Generale della Cisl Stefano Mastrovincenzo.Leggi  l' articolo.
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22/11/2012 Salvati scatti e orario di lavoro. Sospesi sciopero e manifestazione
Le iniziative di mobilitazione messe in atto nei giorni scorsi, sostenute dalla forte partecipazione dei lavoratori della scuola che in tanti modi stanno manifestando il disagio crescente per le condizioni in cui sono costretti a operare, hanno prodotto in extremis  gli obbiettivi prefissati:  Cancellazione delle norme sull’ orario di lavoro Emanazione dell’ atto di indirizzo per il recupero della progressione di carriera. I docenti e il personale ATA non potevano rinunciare alla progressione di carriera, unico strumento a tutt’oggi per salvaguardare retribuzioni tra le più basse d’Europa.Ieri sono state cancellate le norme inserite nel disegno di legge di stabilità che stravolgevano il contratto nazionale innalzando gli orari di servizio dei docenti.Oggi, in un incontro a Palazzo Chigi che ha visto la presenza, insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, dei ministri Profumo (Istruzione), Grilli (Economia) e Patroni Griffi (Funzione Pubblica), il Governo ha presentato l’atto di indirizzo per il recupero della validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni di carriera e il relativo pagamento degli scatti.A questi due obiettivi (cancellazione delle norme sugli orari, emanazione dell’atto di indirizzo per la trattativa sul recupero degli scatti) era rivolta la mobilitazione: si decide pertanto la sospensione dello sciopero e della manifestazione del 24 novembre che prevedeva dalle Marche una massiccia partecipazione .I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal sono ora impegnati a concludere il negoziato nel più breve tempo possibile per dare concretamente “i soldi” ai lavoratori.Chiaramente questo non esaurisce l’ azione sindacale, molti  sono i temi  su cui il sindacato è impegnato a ottenere risultati concreti:Riapertura della contrattazione anche per recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni; potenziamento degli organici, che hanno visto un taglio in tre anni nella sola regione Marche di 3.424 unità di personale anche per scongiurare l’ incremento del numero di allievi per classe, già tra i più alti d’ Italia; nomine in  ruolo del personale ATA; recupero delle 22 dirigenze scolastiche tagliate nel a.s. 2011/2012; finanziamento delle scuole per il loro funzionamento e per la dotazione di strutture e laboratori; Le segreterie regionali Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal  ribadiscono con forza che l’istruzione e la formazione non possono essere un campo di battaglia per lo scontro ideologico ma devono necessariamente essere un “investimento” prioritario per lo sviluppo del Paese e non luogo in cui reperire risorse a ogni costo, incuranti del danno arrecato al servizio scolastico e ai suoi operatori.CISL Scuola Marche Anna BartoliniUIL Scuola Marche Claudia Mazzucchelli   SNALS-Confsal Marche Paola Martano COMUNICATO STAMPA CISL SCUOLA NAZIONALE  
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21/11/2012 Sciopero alla Sifa di Colbordolo
Dopo la difficile vertenza del Mobilificio Fogliense ecco un'altra "bomba" occupazionale pronta ad esplodere: la SIFA di Colbordolo. Si tratta di una  storica e prestigiosaazienda leader nella produzione di Arredo Bar e negozi  che attualamente naviga in cattive acque.Per questo ieri, 20 novembre, i lavoratori  hanno scioperato per chiedere certezze sul pagamento delle retribuzioni e sul futuro dell'azienda che ha un marchio, un alto livello di professionalità ma che paga lo scotto del cambio generazionale e di un management non all'altezza della difficile situazione congiuntura economica. 100 posti di lavoro a rischio, una crisi che se  continua cosi sta polverizzando l'intero settore del mobile arredo.La Filca Cisl di Pesaro Urbino che ha sempre seguito questa difficile vertenza lancia nuovamente un grido di allarme per la grave crisi che sta attraversando il settore del mobile arredo.E' giunto il momento di proposte  incisive per il sostegno all'occupazione con processi formativi di riqualificazione e accompagnamento professionale, per politiche industriali di rafforzamento dell'export e della qualità\innovazione del prodotto mobile arredo.
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21/11/2012 Pensionati informatizzati
Sono state 40 ore di effettivo apprendimento e  felice socializzazione grazie alla efficace competenza tecnica ed alla spontanea cordialità personale degli operatori e dei docenti dello Ial.Parliamo del corso di formazione di  informatica organizzato e condotto dallo Ial nella propria sede di Via del Cinema,  per dirigenti FNP Cisl della provincia di Pesaro e Urbino.Ogni singolo incontro ha consentito ai 17 corsisti di acquisire e potenziare conoscenze e capacità operative in rapporto ai diversi livelli di partenza.Un risultato complessivo che sicuramente premia l’impegno ed il contributo di tutti i soggetti coinvolti a partire dalla segreteria della Fnp regionale che ha finanziato il corso.Eliseo Sabbatini 
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21/11/2012 Crisi, la recessione non è finita
La crisi nelle Marche ha cancellato 51.000 posti di lavoro in 4 anni. Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del mercato del lavoro della Cisl Marche, la disoccupazione si attesta all’8,2%, con punte del 30% per quella giovanile.Rispetto al secondo trimestre del 2011 le nuove assunzioni diminuiscono del 10%. Calano anche la produzione (-5,3%), i fatturati (-5,6%) e gli ordinativi (-6,6%). Le performance peggiori nel settore dell’artigianato.Continuano ad aumentare le ore di Cassa integrazione autorizzate rispetto all’ anno precedente (+ 33% l’ ordinaria, + 16% la straordinaria). Aumenta anche la Cassa integrazione in deroga, con 3.079.000 di ore pagate al 15 ottobre.Sono dati che fanno presagire un perdurare della recessione. E’ impossibile ipotizzare a breve una ripresa e un rilancio delle attività. Le Marche rischiano un processo di deindustrializzazione che colpisce in particolare le piccole aziende manifatturiere, struttura portante del tessuto produttivo. Aziende che faticano a mantenere personale con livelli di professionalità medio alte, sempre più sostituito da lavoro dequalificato.Rispetto a questa situazione non è possibile “agire di rimessa”.  E’ necessario sviluppare azioni di sistema, politiche attive per il capitale umano e politiche di sostegno per le imprese. Le priorità sono rafforzare i servizi all ’impiego pubblici e rivalutare il rapporto tra formazione, sistema scolastico e lavoro. Necessario anche accrescere la spinta per l’innovazione e sostenere la crescita della terziarizzazione, in particolare di servizi avanzati a persone e imprese.Nel 2013 infine verranno portati a conclusione i programmi di finanziamento dei fondi strutturali europei (FSE e FESR) che per le Marche hanno significato 569 milioni nei sei anni (2007-2013). E’ già in corso il dibattito sulla programmazione 2014/2020, rispetto alla quale sarà importante discuterne i principi cardine per governarne l’utilizzo a livello regionale.RAPPORTO SUL MERCATO DEL LAVORO CISL -MARCHE
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19/11/2012 Rinnovo RSU della Scavolini
Il 26 e  27  novembre si svolgeranno le votazioni per il rinnovo della RSU della Scavolini.La Filca Cisl presenta quattro candidati. E' un momento importante per la Filca Cisl  perchè mai prima di oggi aveva presentato quattro candidati. Ora tocca ai lavoratori e alle lavoratrici della Scavolini scegliere da chi farsi rappresentare.La squadra è ottima, motivata e competente. Chiediamo a tutti di sostenere  i nostri Candidati per rendere ancora più significativa la rappresentanza  Cisl all'interno di una delle aziende più importanti del Mobile in Italia nel Mondo.    
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19/11/2012 «Il futuro della Sanità: migliorare le sinergie tra strutture ospedaliere»
La riorganizzazione del sistema sanitario ha già comportato, nella Regione Marche, la riduzione dei posti letto passati da 4 ogni 1.000 abitanti a 3,9; la spending review, poi, prevede dal 2013 un ulteriore abbassamento a 3,7, con una perdita di altri 310 posti letto che si aggiungono ai 159 già “tagliati”. Scenari che creano un forte stato di preoccupazione per il presente, e soprattutto per il futuro tra gli operatori e i sindacati di categoria, in particolare della funzione pubblica Cisl, la quale, attraverso proprie iniziative, ha raccolto anche il parere della cittadinanza per fare proposte concrete: «La contestualità tra la diminuzione dei posti letto per acuti e l’incremento dei posti letto per lungo degenza non è stato condiviso con le parti sociali - afferma Luca Talevi, Segretario generale della Fp Cisl Marche -. Certo il momento è difficile e non si può dire che la Regione Marche sia tra le più spendaccione, però è indispensabile che avvii un serio percorso di tagli ai costi della politica e alle consulenze destinando i risparmi alla sanità e alle necessità delle persone più deboli. Finora, invece, ha risparmiato solo sul personale (ben 20 milioni di euro nel biennio 2011/2012) creando uno stato di malessere diffuso tra gli operatori che rischia inevitabilmente di ripercuotersi sulla qualità dei servizi erogati». All’interno delle strutture ospedaliere Asur e delle aziende ospedaliere persistono situazioni di estrema difficoltà per i lavoratori che accumulano decine di ore di straordinario, saltano i riposi e aumentano i carichi di lavoro a causa della sempre più ridotta copertura del turn-over e non conferma dei contratti a tempo determinato: «La Fp Cisl - aggiunge il Segretario generale Talevi – chiede alla Regione di mettere al centro della propria azione la copertura del turn-over del personale e la riduzione delle ancora troppo lunghe liste di attesa e della mobilità passiva». Le Marche ancora non riescono a essere un polo “attrattivo” da parte di utenti di altre regioni, anzi, troppo spesso, per alcune discipline specialistiche come ortopedia e cardiochirurgia, gli stessi cittadini marchigiani scelgono di operarsi in strutture romagnole: «Non basta essere tra le regioni più ‘virtuose’ contabilmente - conclude Talevi - è necessario programmare la sanità del futuro tenendo sì conto delle risorse economiche, ma soprattutto del tipo di assistenza che si vorrà garantire nel prossimo futuro. E per questo è fondamentale migliorare la sinergia tra le strutture ospedaliere Asur e le aziende ospedaliere». Ancona, 19 novembre 2012 RASSEGNA STAMPA: SOLE24ORE 19_11_2012
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17/11/2012 La Cisl vince le elezioni RSU nelle Poste
La Cisl SLP (Sindacato Lavoratori Postelegrafonici) conquista le elezioni delle RSU (Rappresentanze sindacali unitarie) nella Provincia di Macerata. Aggiudicandosi 7 seggi su 11 disponibili e 2 RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) su 3, la Cisl conferma una rappresentanza del 58%.Le elezioni si sono svolte il 13 e il 14 novembre scorsi. Altissima l’affluenza: hanno votato l’86% dei lavoratori. I primi rappresentanti eletti sono stati Saverio Mauriello e Elisabetta Fossaroli, rispettivamente Segretario generale e Segretario generale aggiunto della Cisl SLP di Macerata,  confermati RLS per la quarta volta consecutiva.Questi i nominativi degli altri RSU eletti: Marcello Fuglini, Antonio Tortora, Antonio Lanciani, Giovanni Traballoni, Rosario Fusca.In un comunicato la Segreteria della Cisl Slp di Macerata "ringrazia tutti i lavoratori e le lavoratrici di Poste che anche in questa occasione hanno riconfermato la fiducia nella SLP, la categoria maggiormente rappresentativa nella più grande azienda di servizi del paese"."Si tratta di un risultato importante - prosegue la nuova Segreteria - che conferma la fiducia delle persone nel sindacato, che continua ad essere un  importante riferimento  di rappresentanza  e per  la progettazione del futuro. Una grossa responsabilità che continueremo ad onorare per garantire la tutela dei lavoratori, l’occupazione e lo sviluppo dell’ azienda"
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17/11/2012 Info Day. "Un accordo fortemente voluto dai lavoratori"
Venerdì 16 novembre 2012 nella sede della Regione Marche, è stato presentato l'Accordo di Programma per la reindustrializzazione delle aree di Marche e Umbria colpite dalla crisi dell'ex Antonio Merloni (Ardo). Trentacinque milioni di euro nazionali più un cofinanziamento di 46 mln di Marche e Umbria già in fase di attuazione; 56 Comuni beneficiari nelle Marche, con l'obiettivo di tutelare migliaia di lavoratori e un indotto di oltre 12 mila imprese; 27 milioni di interventi già realizzati nelle Marche. Questi i numeri dell'Accordo, rimodulato di recente e sottoscritto da Ministero dello Sviluppo Economico, Regioni Marche e Umbria, Invitalia. Un'intesa che resta in vigore fino a marzo 2015. «Si tratta di un accordo fortemente voluto dai lavoratori con  manifestazioni importanti nel 2009-2010» dichiara Stefano Mastrovincenzo,  Segretario  Generale Cisl Marche - «Con la rimodulazione attuata, Regione Marche, Regione Umbria e Ministero dello Sviluppo hanno fatto un buon lavoro. Pur non essendo un elemento salvifico per un'area drammaticamente colpita dalla crisi, si tratta di una sperimentazione di politica industriale importante per vari aspetti: innovazione forte per il metodo seguito, per gli strumenti messi in campo e per i settori che si cercherà prioritariamente di promuovere, lo stanziamento di risorse significative che in questo momento non sono certo facili da reperire e incentivi all'occupazione con particolare riferimento ai lavoratori della ex Merloni. Ora servono progetti imprenditoriali credibili e anche un'azione di promozione delle parti sociali» Il servizio del TG3 Marche con l'intervista di Stefano Mastrovincenzo
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16/11/2012 Inps e Inail, a rischio i servizi.
I dipendenti di Inps, ex Inpdap e Inail di Macerata scendono in piazza contro l'art. 4 del Decreto stabilità. Un presidio è stato organizzato in Piazza della Libertà per protestare contro i tagli, 300 milioni di €, imposti dal Governo.Dopo la manifestazione una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta dal Prefetto di Macerata che ne ha condiviso le preoccupazioni.Sindacati e lavoratori denunciano un progetto di smantellamento progressivo che mette a rischio l'efficienza dei servizi e la professionalità degli sportelli, paventando il rischio chiusura per gli sportelli.I risparmi imposti dalla legge di stabilità verranno realizzati  tagliando infatti i cosiddetti "progetti speciali", ossia proprio quelli che fino ad oggi hanno garantito  la produttività degli istituti e la qualità del servizio.«Siamo consapevoli della necessità di risparmiare - sostiene Laura Raccosta, Segretario regionale della Cisl Funzione pubblica  - ma le risorse vanno combattendo gli sprechi, riducendo gli appalti e le consulenze esterne e non tagliando gli stipendi dei dipendenti».Per Sistino Tamagnini, Segretario generale provinciale, «in questa fase di riorganizzazione è necessario  valorizzazione le professionalità dei lavoratori per ridurre i costi senza penalizzare i cittadini utenti dei servizi»
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15/11/2012 Poste, la Cisl vince le elezioni delle RSU
La Cisl vince le elezioni delle RSU nelle Poste delle Marche (13 e 14 novembre) confermando una rappresentanza media di oltre il 37%.In una dichiarazione il Segretario generale della SLP  (Sindacato Lavoratori Poste) della Cisl delle Marche, Dario Dominici ringrazia tutti  i lavoratori e le lavoratrici di Poste «che, anche in occasione di questo rinnovo delle Rappresentanze Sindacali  Unitarie in Poste Italiane hanno riconfermato la fiducia nel Slp,  la Categoria della Cisl maggiormente rappresentativa nella più grande azienda di servizi del paese».«Un risultato importante - sostiene Dominici - che conferma la fiducia delle persone nel sindacato, importante riferimento  per la rappresentanza e per la progettazione del futuro.Altissima la partecipazione al voto.  Oltre l'83% dei lavoratori hanno espresso le proprie preferenze. Un successo che conferma la maggiore  fiducia di cui gode il sindacato rispetto alla politica.«Sono numeri - conclude Dominici - dai quali deriva una  grossa responsabilità, che continueremo ad onorare per garantire la tutela dei lavoratori, l’occupazione e lo sviluppo della azienda».Il COMUNICATO STAMPA 
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14/11/2012 Condanna all'attacco della sede sindacale Cisl
«Per l’ennesima volta una sede sindacale viene attaccata e danneggiata, per l’ennesima volta dobbiamo esprimere solidarietà ad amici che si trovano coinvolti in situazioni difficili, per l’ennesima volta dobbiamo ribadire il nostro sdegno e la nostra condanna di fronte a gesti insani e violenti, dopo quanto avvenuto ieri a Roma in una sede della Fim Cisl» - ha dichiarato il Segretario Generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. «Servono - prosegue - tanta responsabilità e tanta fermezza per respingere la logica di chi vuole riportare il dibattito politico e sociale su crinali di intolleranza, di violenza, di paura, che abbiamo conosciuto in passato, strumentalizzando il forte disagio sociale che sta crescendo in questo periodo di recessione economica». GUARDA IL VIDEO
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13/11/2012 La scuola dice basta
Assemblee contemporanee si sono svolte oggi in tutti le scuole della Provincia di Macerata. Così le Segreterie di categoria di Cgil Cisl Uil Snals e Gilda hanno preparato lo sciopero del 24 novembre prossimo.Gli insegnanti incrociano le braccia in segno di protesta contro i continui attacchi alla scuola e chiedono il rispetto dei vincoli contrattuali in materia di orario di servizio e di retribuzione, il riconoscimento del maturato degli scatti di anzianità e della vacanza contrattuale.«I provvedimenti previsti nella legge di stabilità - sostengono i sindacati in un comunicato unitario - dimostrano un’attenzione soltanto di tipo ragioneristico verso la scuola, che dovrebbe invece rappresentare il volano di una società democratica che pone al centro delle sue azioni il diritto al sapere».Sotto accusa in particolare il blocco  della contrattazione e l'aumento dell´orario di lavoro fuori da ogni confronto e senza risorse aggiuntive.   Sommati ai pesanti tagli agli organici degli anni scorsi queste misure si traducono in condizioni di lavoro insostenibili, sia dal  punto di vista contrattuale che di stipendio. 
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13/11/2012 "Diritto amministrativo per la dirigenza sanitaria"
Il prossimo 28 novembre, presso la Regione Marche - Palazzo Li Madou - Via Gentile da Fabriano n. 2/4 alle ore 16.00, verrà presentato il volume “Diritto amministrativo per la dirigenza sanitaria”. Alla presentazione interverranno il Dr Marco Luchetti, il Prof. Francesco De Leonardis ed il Dr Giuseppe Zuccatelli, Direttore Generale Inrca che hanno contribuito alla stesura con la prefazione e l’ introduzione. Il libro, scritto dall’ Avv. Debora Benedettelli e da Massimo Boemi, Segretario Regionale della Cisl Medici, è un agile strumento per orientarsi nel complesso mondo del diritto in sanità e come tale utile anche sotto il profilo dell’ attività sindacale.Copie del libro saranno distribuite agli iscritti tramite i rappresentanti provinciali.
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12/11/2012 Sulla sanità la Regione si fermi
Cgil Cisl e Uil Marche minacciano battaglia contro  il riassetto del servizio sanitario deciso dalla Regione Marche con la Delibera 1537 del 31 ottobre.In un comunicato unitario le tre sigle sindacali criticano «il ridisegno della rete ospedaliera secondo "reti omogenee", in contrasto  l'organizzazione per aree vaste (le vecchie Province) nelle quali si dovrebbe realizzare  la programmazione dei servizi socio sanitari».Con l'atto in questione  la Giunta regionale attua la spending review nazionale. Allo stesso tempo però, secondo il sindacato, «individua  in forma surrettizia  una riorganizzazione della rete ospedaliera marchigiana incoerente con il Piano Socio Sanitario regionale e con la Legge regionale 17, approvati nel 2001».«Non intendiamo indicare un problema solamente formale o fare la difesa aprioristica di confini amministrativi - sostengono Cgil Cisl e Uil -  ma invochiamo coerenza ed equilibrio negli atti. E’ impossibile infatti da un lato attivare una pianificazione di area vasta  e dall’ altra pretendere che le strutture ospedaliere si integrino funzionalmente secondo una diversa distribuzione territoriale».Il tutto è reso più grave dall'assenza di confronto e di dialogo non solo con il sindacato ma con tutta la comunità regionale e con le sue espressioni organizzate. Anche per questo, pur  consapevoli della situazione difficile e dei tagli imposti dalle norme nazionali, Cgil Cisl e Uil chiedono alla Regione «di fermarsi e di mettere in campo equilibrio, competenza e coerenza negli atti adottati. Servono condivisione nelle scelte e correttezza nel confronto, per trovare davvero le soluzioni migliori per la comunità marchigiana».Qualora  così non dovesse essere il sindacato minaccia la mobilitazione generale «per  contrastare l’idea di un riassetto del Sistema Salute deciso in poche segrete stanze».
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10/11/2012 Un agguato alla sanità maceratese
Un agguato contro la sanità della nostra Provincia». Questo è il pensiero della Cisl  di Macerata contro la Delibera della  Giunta regionale che  ridisegna gli assetti della sanità marchigiana.L'atto incriminato è la Delibera 1537, con la quale vengono impartite "direttive vincolanti" ai Direttori degli Enti del servizio sanitario regionale per l'attuazione della spending review. Un provvedimento approvato in silenzio, nella totale mancanza di confronto con il sindacato ed anzi in contraddizione con il  percorso di riorganizzazione  che nei mesi estivi aveva visto impegnati sindacati e Direzione dell'Area Vasta 3 di Macerata.Ed è proprio quest'ultima che in base alla Deliberà è destinata a scomparire. La rete degli ospedali viene infatti "spacchettata" spostando Camerino e San Severino verso Fabriano e reintroducendo così la famigerata "area montana". Macerata e Civitanova graviteranno invece intorno al nuovo ospedale di Fermo (ancora da costruire). E' questo il risultato della definizione di "aree omogenee per motivi orografici e socio economici".In altre parole si smantella la sanità provinciale, allontanandone la governance e riducendone la qualità. Per il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti «la Delibera è un atto che rende Macerata un territorio di conquista per Fabriano e Fermo. Sappiamo bene che la spending review taglia 180 milioni alla nostra Regione, obbligandola a eliminare  altri  310 posti letto negli ospedali. Ma quest'atto è inaccettabile , sia nel merito che nel metodo e pertanto lo rispediamo al mittente. »Si dice amareggiato  il Segretario generale  della Funzione pubblica Sistino Tamagnini. «Abbiamo speso tempo ed energie per cercare di rendere omogenee, dentro l'Area Vasta, le ex zone territoriali di Macerata, Civitanova  e Camerino e per raggiungere accordi faticosi come quello sulla mobilità del personale. Ora ci ritroviamo nel  nel caos più totale e le conseguenze le pagheranno il personale e l'utenza dei servizi».Salta quindi l'incontro, in programma per oggi, sulla riorganizzazione degli ospedali di Recanati, Matelica e Tolentino. Un incontro inutile, essendo venuto meno il ruolo della Direzione di Area Vasta, interlocutore del sindacato nella percorso di riorganizzazione. «In questa situazione - conclude Tamagnini - come Categoria metteremo in campo tutte le azioni che riterremo opportune, non escludendo il ricorso alle vie giudiziarie, per far rispettare i diritti dei lavoratori della sanità».
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09/11/2012 Canone TV: i pensionati possono rateizzare il pagamento.
I pensionati possono rateizzare il pagamento del canone di abbonamento Rai per l'anno 2013 tramite trattenuta da parte degli enti pensionistici. Per poterne usufruire è necessario presentare domanda entro il 15 novembre 2012 al proprio ente pensionistico. Chi può rateizzare i titolari di prestazioni pensionistiche con erogazione mensile, di natura previdenziale o assistenziale come l’assegno sociale e di invalidità civile. Il reddito da pensione non deve superare i 18.000 euro ed il titolare dell’abbonamento televisivo deve coincidere con il titolare del reddito suddetto. Come fare La richiesta deve riportare il numero di abbonamento ed in presenza di più trattamenti pensionistici, erogati da enti diversi, che complessivamente non superano i 18.000 euro, deve essere presentata ad uno solo degli enti erogatori. Il limite reddituale è riferito al reddito di pensione percepito nell’anno precedente a quello della richiesta. Per i soggetti che non erano titolari di pensione nell'anno precedente, la verifica va fatta rapportando ad anno la rata mensile percepita al momento della presentazione della domanda.Le trattenute vengono effettuate dall’ente pensionistico con un massimo di undici rate, senza alcun interesse e verranno effettuate a partire dal mese di gennaio 2013, terminando nel mese di novembre.L’ente pensionistico comunica al pensionato, entro il 15  gennaio 2013, l’accoglimento o meno della domanda. In caso di cessazione di erogazione del trattamento pensionistico, al pensionato o ai suoi eredi verrà comunicato l’ammontare delle rate trattenute fino al momento della cessazione e l’importo residuo.
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09/11/2012 La Fp - Cisl raccoglie firme contro i tagli negli enti previdenziali
Già raccolte 170 firme dalla Fp – Cisl di Pesaro – Urbino tra i lavoratori degli enti previdenziali per chiedere di cambiare le norme del ddl stabilità sui progetti speciali e dire no a tagli su organici e produttività, questa petizione sarà poi inviata anche  ai parlamentari eletti nei  territori.“ Si sta cercando di tagliare ancora una volta su servizi essenziali che questi istituti danno alla cittadinanza e come al solito si inizia dai lavoratori che percepiscono circa 1200 euro al mese - spiega  Francesco Todaro, segretario della Fp – Cisl di Pesaro – Urbino”.Il ddl stabilità va cambiato: no agli esuberi  e no al taglio della produttività.  E’ questo è lo slogan. “Vogliamo sollecitare Governo e Parlamento a modificare il ddl stabilità che chiede agli enti previdenziali di risparmiare altri 300 milioni di euro tagliando i cosiddetti progetti speciali che, invece, sono serviti in questi anni a far crescere la qualità delle prestazioni ai cittadini e alle imprese: a ridurre i tempi, innovare  i processi di lavoro, assegnare a funzionari compiti svolti in precedenza dai dirigenti. Rinunciare a questi progetti sarebbe irresponsabile”.Per questo la Fp ha fissato un presidio per mercoledì 14 novembre in Piazza del Popolo a Pesaro, davanti alla prefettura dalle ore 11.00, che si svolgerà in corrispondenza della discussione del provvedimento in Parlamento.
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09/11/2012 Provincia di Ancona - Incentivi alle assunzioni
La Provincia di Ancona – Settore Istruzione Formazione Rendicontazione Lavoro - ha approvato un Avviso Pubblico per incentivi all’occupazione finanziato con il Fondo Sociale Europeo.   L’avviso pubblico mette complessivamente a disposizione l’importo di € 1.335.659,99 per i contributi a favore delle Microimprese e Piccole e Medie imprese per:   -          la STABILIZZAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO ossia assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato, effettuate dopo la presentazione della domanda, anche part-time, di soggetti che al momento dell’assunzione a tempo indeterminato abbiano in essere contratti atipici da almeno 3 mesi con la stessa impresa che effettua la stabilizzazione. -          le NUOVE ASSUNZIONI con contratto a tempo indeterminato o determinato, non inferiori a 12 mesi, effettuate dopo la presentazione della domanda, anche part-time, di soggetti che al momento dell’assunzione risultino inoccupati/disoccupati ai sensi del D.Lgs. 297/2002 da almeno 6 mesi.   L’importo del contributo per la stabilizzazione di contratti di lavoro è pari ad € 7.000,00 per ciascuna assunzione a tempo indeterminato full-time. L’importo del contributo per le nuove assunzioni sarà di € 2.000,00 per ciascuna assunzione a tempo determinato di almeno 12 mesi full-time e di € 7.000,00 per ciascuna assunzione a tempo indeterminato. I suddetti importi sono elevabili del 30% in caso di assunzioni di lavoratori disabili in aggiunta alla quota di collocamento obbligatorio e del 10% per lavoratori/lavoratrici di età superiore ai 45 anni o donne. Le predette percentuali non sono cumulabili.   Ogni singola impresa può beneficiare del contributo fino ad un massimo di n. 5 assunzioni/stabilizzazioni.   Le domande di finanziamento dovranno essere inoltrate tramite raccomandata A/R entro e non oltre il 31/05/2013 alla Provincia di Ancona - Dipartimento II Governance Progetti e Finanza - Settore III Istruzione Formazione Rendicontazione Lavoro – Area Istruzione, Formazione Professionale, Borse Lavoro e Sostegno Impresa – secondo le modalità previste dall’Avviso Pubblico   (fonte: portale della formazione della Provincia di Ancona)   Scarica il Bando e la modulistica  
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09/11/2012 Sciopero bianco al laboratorio analisi e centro trasfusionale
UNA SANITÀ bloccata dentro uno stato di crisi perenne, reparti in emergenza, personale ormai al­lo stremo. E' il quadro a tinte fo­sche che la Cisl Fp ancora una vol­ta fa della situazione fermana, pas­sando in rassegna le criticità più gravi, a partire dal laboratorio ana­lisi. Il segretario della Cisl Fp Giuseppe Donati fa sapere che mettereà presto in atto una sorta di scio­pero bianco che bloccherà l'attivi­tà pur mantenendo in servizio il personale. Stesso problema al centro trasfu­sionale, la direzione non ha prov­veduto a sostituire un tecnico di laboratorio cessato per termine d'incarico e due dei quattro tecni­ci rimasti sono precari: «Da un momento all'altro potrebbe verifi­carsi l'impossibilità di garantire l'apertura del servizio attivo sulle 12 ore. Anche in questo caso, alla richiesta di confronto con la dire­zione, non è seguita alcuna deci­sione in merito». Pesante anche la situazione del servizio riabilitativo e residenziale della psichiatria che dall'estate 2010 ha dovuto subire, a causa della carenza di personale Oss, una modifica che ne ha eliminato la presenza dai turni. «Nebbia fitta - conclude Donati - anche per quanto riguarda i servizi socioassistenziali e la situazione nel territorio e all'ospedale di Amandola, abbiamo ricevuto solo parole. E' chiaro che l'aumento esponenziale dei carichi di lavoro e dei ritmi lavorativi del personale, aumentano i rischi di errori, ma soprattutto stanno facendo aumentare le malattie professionali soprattutto a livello scheletrico».  
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08/11/2012 J.P. Industries Spa. A breve il piano di riorganizzazione dei siti produttivi
Potranno ripartire i Tir bloccati dagli operai dell'azienda J.P. Industries Spa negli stabilimenti di Maragone e Santa Maria. L'incontro di  giovedì 8 novembre tra azienda e sindacati di Cgil, Cisl e Uil settore metalmeccanico della provincia di Ancona e Perugia  si è concluso con un verbale in cui si prevede un nuovo incontro entro la prima decade di dicembre per  aggiornamenti e  la verifica dei programmi aziendali. La J.P. si impegna a reinvestire  nell'azienda le risorse economiche derivanti dalla vendita dei macchinari per  sviluppare il piano industriale a beneficio dell'occupazione e a fornire alle organizzazioni sindacali il piano dettagliato della riorganizzazione dei siti produttivi.  Va evidenziato  inoltre il riconoscimento da parte della J.P. che le corrette relazioni sindacali sono una risorsa importante per lo sviluppo e la crescita dell'Azienda stessa. Il VERBALE di CONSULTAZIONE Sindacale
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08/11/2012 Una generazione bruciata dalla crisi
Allarme lavoro per i giovani maceratesi. A lanciarlo è il Segretario generale della Cisl provinciale Marco Ferracuti, che commenta i dati forniti dall'Osservatorio sul mercato del lavoro della Cisl maceratese.Il 16% dei nuovi iscritti nelle liste di mobilità tra gennaio ed agosto 2012 hanno meno di 30 anni, con un incremento del 54% rispetto allo stesso periodo del 2011.  Al 31 agosto 2012 sono 412 i giovani iscritti nelle liste di mobilità, il 10% del totale degli iscritti, con un incremento del 18% rispetto al 31 agosto 2011.Secondo i tre Centri per l’impiego e la formazione (CIOF) della Provincia di Macerata, il  34% degli iscritti come disoccupati e inoccupati hanno meno di 30 anni. Va male anche sul fronte delle nuove assunzioni, in calo del 28% rispetto al 2011. Il lavoro diminuisce e allo stesso tempo diventa sempre più precario. Il 41% delle nuove assunzioni è a tempo determinato, il 17% è con lavoro intermittente, il 9% è interinale. Solo il 10% delle nuove assunzioni è a tempo indeterminato.« La situazione è drammatica -commenta Ferracuti - perché la crisi sta bruciando una generazione tagliando le gambe ai nostri giovani,  pregiudicando loro la possibilità di costruirsi un futuro e costringendoli spesso a cercare fortuna altrove. Se e quando la recessione terminerà, pagheremo lo scotto di aver sacrificato un’intera generazione e ci troveremo con imprese che, anche per questo, saranno meno capaci di innovare e restare competitive sui mercati internazionali».Per il leader della Cisl di Macerata bisogna contrastare questa deriva puntando sulla formazione di qualità, con un la Provincia chiamata a esercitare un  ruolo di governo dei  Centri per l’impiego , che devono realizzare una presa in carico reale dei lavoratori, valutandone le competenze ed incrociandole con il fabbisogno delle imprese.Il secondo strumento da potenziare è  l’apprendistato,  in particolare quello di alta formazione finalizzato al conseguimento di titoli di studio superiore, universitario e di ricerca. «Esortiamo la  Regione - conclude Ferracuti - a regolamentare urgentemente questo istituto con apposita legge,  in accordo con le parti sociali, gli istituti tecnici e le Università».
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07/11/2012 Alla JP di Fabriano fuga di macchinari
Un presidio di operai e sindacati davanti lo stabilimento di JP Industries a Fabriano, l'azienda che ha acquistato la ARDO meno di un anno fa,  per protestare contro lo smantellamento di alcuni silos che servono per la lavorazione della plastica. Da qui la protesta dei sindacati dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil.«Ci hanno assicurato che il piano industriale va avanti, ma non hanno forntito timing, nè indicazioni precise e non ci si aspettava la cessione di attrezzature indispensabili per continuare a produrre lavatrici e frigoriferi» dichiara Andrea Cocco, Segretario Generale Fim Ancona. "Siamo riusciti - prosegue Cocco - a  bloccare i TIR e giovedì 8 novembre  è previsto l'incontro con l'azienda dove chiederemo chiarimenti". 
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07/11/2012 I professori dell'Agraria contro la legge finanziaria
I docenti  dell’ Istituto di istruzione superiore G. Garibaldi (Istituto Agrario) di Macerata si schierano contro le misure contenute nel DDL Stabilità, la Legge finanziaria 2013 al vaglio del Parlamento.Riuniti il 6 novembre in assemblea alla presenza delle Categorie della Scuola di Cgil, Cisl Uil e Snals, in una nota unitaria hanno denunciato  il clima di disagio e di tensione crescente tra il personale della scuola causato dalle misure previste nella Finanziaria.«Misure inaccettabili - recitano i professori - in quanto non hanno  alcuna motivazione correlata agli aspetti di modernizzazione, né tanto meno di avvicinamento ai livelli europei della scuola, ma puntano semplicemente al recupero di risorse finanziarie a discapito della qualità dell’istruzione e dei livelli di occupazione».I docenti criticano anche la proposta di modifica unilaterale del contratto di lavoro in materia di orario e retribuzioni, che prevede l’innalzamento a 24 ore settimanali dell’attività frontale con gli studenti. «Risarcita con quindici giorni di ferie in più questa proposta  è il risultato di una propaganda demagogica che presuppone che l’attuale lavoro dell’insegnante sia minimo e privilegiato».Gli insegnanti denunciano infine il mancato rispetto dell’intesa sul recupero degli scatti di stipendio, che avrà pesanti ricadute anche sui trattamenti di pensione e sulla buonuscita.«E’ evidente - concludono i docenti della Scuola Agraria - che tali disposizioni hanno l’unica finalità di ottenere, per l’ennesima volta, notevoli risparmi di organico con pesanti ricadute sulle opportunità lavorative del personale precario abbassando notevolmente la qualità dell’istruzione».
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07/11/2012 Incontro per salvare l'azienda Bvb
Il gruppo Marcegaglia ha confermato di voler chiudere il sito produttivo della Bvb di San Lorenzo in Campo.  Si tratta di un’ azienda che produce componentistica per refrigerazione e condizionamento e che occupa  attualmente 39 dipendenti.Proprio per questo Mauro Masci  della  Fim – Cisl di Pesaro – Urbino, nei giorni scorsi, ha richiesto ed ottenuto un incontro che  si è svolto  il 5 novembre presso la sede Confindustria  a Pesaro.All’incontro erano presenti oltre ai sindacati, il responsabile delle risorse umane del gruppo Marcegaglia e l’amministratore delegato della Bvb.La direzione aziendale ha motivato la decisione di cessare l’attività in quanto oltre alle perdite di bilancio che si sono registrate negli scorsi anni e che presumibilmente  si determineranno anche nell’anno in corso, il mercato di riferimento, in particolare quello dei condensatori per elettrodomestici ha registrato un ulteriore calo e non sono prevedibili cambiamenti nei prossimi anni.“La proprietà - ha affermato Mauro Masci - ha ribadito che entro la fine dell’anno non ci saranno più posti di lavoro nel gruppo Marcegaglia, noi, insieme alle sigle sindacali Fiom e Uilm, non siamo d’accordo e abbiamo prospettato una soluzione alternativa: un piano sociale che preveda il ricorso ad ammortizzatori sociali in grado di tutelare il reddito dei lavoratori e che possa consentire la prosecuzione  dell’attività produttiva”. Questo dovrebbe favorire l’interesse di imprenditori, in special modo, locali che possano rilevare il gruppo e continuare la produzione. Così si manterrebbe una realtà industriale importante in un territorio che ha visto negli ultimi anni un pesante processo di deindustrializzazione con decine di posti di lavoro persi.La direzione aziendale si è riservata di valutare le richieste sindacali impegnandosi a continuare il confronto nel prossimo incontro che si terrà il 19 novembre presso la sede degli industriali di Pesaro. Giovedì 8 novembre si terrà l’assemblea dei lavoratori.
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05/11/2012 Servizio Civile Regionale
Bando volontari Servizio Civile Regionale 2012Indetto il primo bando per la selezione di 269 volontari da avviare al Servizio Civile Regionale nell'anno 2013. Scadenza 2 dicembre entro ore 14:00** La data di consegna delle domande si intende estesa a lunedì, 3 dicembre, ore 14:00La durata del servizio  dodici mesi. Ai volontari in servizio civile spetta un assegno mensile di 433, 80 euro.Possono svolgere SCR  i cittadini, senza distinzione di sesso, che alla data di presentazione della domanda abbiano compiuto il diciottesimo anno di età e non compiuto il ventinovesimo anno di età (28 anni e 364 giorni). Sono ammessi a svolgere il servizio civile regionale i cittadini italiani che hanno domicilio o dimora nel territorio marchigiano, nonché i cittadini di altri Paesi e gli apolidi che siano residenti in un comune compreso nel territorio regionale, a condizione che non abbiano riportato condanne penali e siano in possesso di idoneità fisica, certificata dagli organi del servizio sanitario, con riferimento allo specifico settore d’impiego per cui si intende concorrere. I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.Non possono presentare domanda coloro: - che abbiano in corso con l’ente rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita, - che abbiano già prestato servizio civile nazionale o regionale, - che appartengono ai corpi militari o alle forze di poliziaBando, Elenco Enti e Progetti, modulistica su: www.serviziocivile.marche.it
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05/11/2012 Meno soldi per i Patronati, a rischio i servizi per i cittadini
La legge di stabilità prevede un taglio alle risorse del Fondo per i Patronati di € 60 milioni per i prossimi due anni che si aggiunge ai € 90 milioni già tolti al Fondo per il triennio precedente . In totale € 150 milioni di euro in meno per cinque anni. La riduzione delle risorse mette in crisi l’intero sistema dei patronati, che svolgono oggi un’attività di tutela previdenziale e di assistenza sociale sussidiaria ed integrativa rispetto a quella pubblica.Il Fondo per i patronati non è finanziato dallo Stato ma dai lavoratori, attraverso i contributi direttamente prelevati dalle loro buste paga. Tutte le pratiche che il Patronato espleta sono gratuite per gli utenti. Solo il 30% circa di queste sono rimborsate dallo Stato (ad esempio domande di pensione, di infortunio e di malattie professionali). Per molte altre pratiche (ad esempio indennità di disoccupazione, congedi per maternità, congedi parentali) i Patronati non ricevono nulla, nonostante svolgano un’attività preparatoria rispetto a quella degli enti pubblici competenti, in particolare dell’Inps.Un’attività di supplenza delle funzioni pubbliche che negli ultimi anni i Patronati sono stati obbligati ad ampliare. Ad esempio, l’obbligo imposto dall’Inps di invio telematico delle istanze ha costretto tantissimi cittadini, specie i più anziani, a rivolgersi ai Patronati per ricevere la necessaria assistenza.In altre parole il Governo impone ai Patronati di svolgere nuove funzioni e in cambio ne taglia i finanziamenti. Questa situazione è insostenibile. Non vedendo riconosciuto il valore sociale e i costi della loro attività, i patronati saranno costretti nel futuro ad introdurre soglie di compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi o, in alternativa, a smettere di erogarne alcuni. A loro volta i cittadini saranno obbligati a rivolgersi a professionisti privati, presso cui le pratiche avranno costi molto maggiori.Di tali possibili conseguenze, nel caso in cui il taglio fosse confermato, il Patronato Inas informerà dettagliatamente gli utenti che ogni giorno si recano nei suoi uffici.Pur condividendo la necessità di rivedere la spesa pubblica tagliando gli sprechi non è accettabile che questo avvenga, ancora una volta, con misure che penalizzano i lavoratori e i cittadini. Sarebbe stato possibile e auspicabile, semmai, un intervento di selezione dei tanti Patronati autorizzati, alcuni dei quali non garantiscono standard adeguati di qualità dei servizi e di tutela dei lavoratori.  
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05/11/2012 Tavola rotonda sugli strumenti per l’occupazione dei giovani
In occasione della undicesima edizione del Career day, organizzata dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, si terrà l’8 novembre alle ore 17.00 presso Palazzo Battiferri, via Saffi, 42 a Urbino una interessante tavola rotonda dal titolo“ La riforma del mercato del lavoro e strumenti per l’occupazione dei giovani”; coordina il Professore Paolo Pascucci, tra gli interventi Sauro Rossi Segretario Generale Cisl Pesaro – Urbino.Il Career day, tra workshop, laboratori e tavole rotonde,  si svolgerà in due giornate.Mercoledì 7 sarà dedicata all’orientamento al lavoro con informazioni ed indicazioni utili rivolte principalmente agli studenti laureandi. Nel secondo giorno le aziende incontreranno i laureati, ne raccoglieranno i CV e indicheranno quali sono attualmente  i profili di maggiore interesse.
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31/10/2012 IMU. Rischio per i cittadini di non rispettare i termini
Due le scadenze ormai vicine che preoccupano i CAF, la dichiarazione IMU che scade il 30 novembre e il versamento del saldo che deve essere effettuato entro il 17 dicembre. A  poco più di un mese dalla scadenza fissata non è stato ancora approvato il modello di dichiarazione IMU con le relative istruzioni nonostante le sollecitazioni da parte dei CAF. Tale situazione impedisce una puntuale, corretta e organizzata assistenza ai contribuenti e rischia di compromettere la possibilità di rispettare i termini previsti per la presentazione con grave danno per i cittadini. Non meno preoccupa il contenuto della norma generale che concede, dopo la scadenza del 30 novembre, 90 giorni di tempo dal verificarsi della variazione per presentare la dichiarazione IMU. E' facilmente intuibile che la mancata individuazione di una data unica entro la quale effettuare l'adempimento e termini così ristretti non consentiranno una adeguata informazione ai contribuenti interessati, con la ovvia conseguenza di veder proliferare contestazioni, accertamenti e sanzioni. La scadenza del 17 dicembre per il versamento del saldo IMU presenta criticità ancora più evidenti: la proroga concessa ai comuni per deliberare le aliquote IMU entro il 31 ottobre con relativa pubblicazione entro i 30 giorni successivi provoca evidenti ripercussioni assolutamente negative nella organizzazione e gestione di questa attività da parte degli operatori dei CAF. Nelle scorse settimane la Consulta dei CAF ha inviato agli 8.000 Comuni una precisa richiesta al fine di ottenere le delibere e i regolamenti approvati nonché eventuali altre informazioni che consentissero di anticipare ed agevolare l'inserimento delle aliquote per il calcolo del saldo, la stampa dei modelli di versamento e la consegna al cittadino. Ad oggi hanno dato seguito alla richiesta poco meno di 1.500 Comuni (18% sul totale). I CAF pertanto dovranno, in poco più di un mese, reperire migliaia di delibere, di regolamenti e di capitolati esterni, inserire le aliquote nelle procedure di calcolo dopo aver superato le molteplici problematiche interpretative in merito alla loro applicazione, problematiche che, peraltro, sono state già sottoposte al Ministero in diverse occasioni senza alcun riscontro. A fronte di tale situazione la Consulta dei CAF chiede che il termine di presentazione della dichiarazione IMU venga fissato entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del modello e delle relative istruzioni; che venga fissato un termine unico per la presentazione della dichiarazione IMU allineandolo a quello previsto per la dichiarazione dei redditi (30 settembre), e che sia previsto uno slittamento al 31 dicembre 2012 per il saldo senza applicazione di sanzioni.
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30/10/2012 Provincia di Pesaro - Urbino: proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti
E’ di questi giorni la controversia sul mancato pagamento del saldo di produzione 2011 ai dipendenti della Provincia di Pesaro e Urbino.L’oggetto del contendere è legato al Fondo di produttività del 2011 e del 2012. Si tratta di 108 mila euro da dividere tra 570 lavoratori ( mediamente 189 euro lordi a testa) che non è stata ancora liquidata mentre i 150 mila lordi  che i 15 dirigenti  hanno a disposizione è già stata assegnata.Il Segretario Cisl della Fp Funzione Pubblica Patrizia Pedaletti interviene su questa difficile questione: “questa è una presa in giro per i dipendenti, della loro dignità come uomini e come lavoratori. Non stiamo parlando di persone che percepiscono stipendi da dirigenti, ma di circa 1200 euro di paga mensile a cui in questo momento viene tolta anche la parte del saldo di produzione, che non percepiscono da un anno e mezzo!Non possiamo essere considerati come un bancomat. E’ per questo che  durante l’assemblea, insieme alle altre sigle sindacali,  abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione per martedì 30.Non va bene, inoltre,  il modo in cui la Provincia ha affrontato il problema: in un primo momento  ci avevano detto che il pagamento del saldo di produzione era legato ad un disguido burocratico, poi che era un problema di soldi e di obiettivi che non erano stati individuati.  Non si capisce perché debbano rimetterci i lavoratori, che oltre a questi mancati pagamenti sono anche preoccupati per il possibile e non scongiurato rischio default dell’ente e del blocco del contratto fino al 2014.”Conclude Pedaletti - “Sono sempre i dipendenti a  pagare il prezzo più alto,  i loro stipendi stanno diminuendo. Secondo il  rapporto Aran  del 1 gennaio 2012, nel periodo 2005 – 2011 gli stipendi nel settore pubblico sono cresciuti del  10,4%  a fronte di  una crescita dei prezzi del 14,9%.Per questo abbiamo chiesto che si parli di piani di razionalizzazione  e di reinternalizzazione di incarichi esterni.”
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30/10/2012 Ruolo e senso dell'impegno dei cattolici. Continua l’impegno della Cisl
E’ un compito difficile quello al quale sono chiamati oggi i cattolici che vogliano vivere in maniera attiva e non rituale la loro presenza nella società.Ciò indipendentemente dal ruolo ricoperto, sia esso l’impegno nel sociale, in politica o nel mondo del lavoro.Le indicazioni contenute nel magistero sociale della Chiesa sono infatti un invito e un sostegno per ciascuno a vivere con  responsabilità la fede.Le ricette che si affidano alla ripresa selvaggia dei consumi appaiono oltre che illusorie del tutto ingiustificate.Spetta infatti al lavoro e non al nuovo“feticcio della merce” di  essere misura e motore dello sviluppo e del benessere sociale.La speranza può riprendere respiro ri-orientando i nostri comportamenti all’insegna della sobrietà e della solidarietà, in aiuto alle famiglie in difficoltà e ai giovani che devono affrontare il futuroSi parlerà di questo nell’incontro, aperto a tutte le organizzazione di ispirazione cattolica, che si svolgerà lunedì 5 , alle ore 17.30,  a Fano presso il Circolo Acli di Sant’Orso. L' appuntamento  sarà aperto dalla relazione dello storico cattolico Ernesto Preziosi. Il convegno, dal titolo “Il l ruolo e il senso dell’impegno dei cattolici” , è organizzato dalle Acli, dalla Cisl, dal Movimento Cristiano Lavoratori e dalla Rivista Argomenti 2000.
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30/10/2012 I nostri libri hanno un'anima
Con la realizzazione delle Biblioteche dei Libri Viventi di Anteas Servizi Marche si è voluto e si vuole valorizzare le esperienze di vita delle persone giovani, anziane, diversamente abili, siano essi cittadini italiani o immigrati, al fine di aprire spazi di incontro e di dialogo vitale e creare comunità solidali “tra diversi”.Anche l’Anteas Servizi di Ascoli Piceno-Fermo si è attivata in piccoli gruppi essenzialmente intergenerazionali e ha organizzato l’evento “Biblioteca dei Libri Viventi”  il 25 ottobre 2012 presso la sede FNP-Cisl di Monticelli, Largo delle Ginestre n. 3.Una sala sobria, un pubblico silenzioso e motivato all’ascolto, costituito da una nutrita rappresentanza Cisl e FNP Cisl, ma anche da semplici simpatizzanti e/o amicizie personali per le quali è divenuta consuetudine partecipare alle varie letture proposte.L’evento si è aperto con la proiezione dei libri di ciascun partecipante che dava lettura del proprio scritto. Successivamente il Coordinatore dell’Anteas Servizi di AP-FM, sig. Vittorio Mattei, ha commentato le storie suscitando grande commozione e partecipazione del pubblico, che si è calato nelle diverse realtà.Una commistione di esperienze di vita vissuta tra le gioie e i dolori, piaceri e dispiaceri:   i nostri libri hanno un’anima!Per chi intenderà partecipare all’evento la “Biblioteca dei libri viventi” resta aperta tutti i martedì dalle 9 alle 12 nella sede FNP-Cisl di Monticelli, Largo delle Ginestre n. 3.
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24/10/2012 Su èTV Marche si parlerà di scuola con Anna Bartolini
èTV MARCHE OGGI 24 OTTOBRE A BUON POMERIGGIO SPAZIO CISL dalle ore 18 alle ore 18,45 in diretta su èTV MARCHE CANALE 12 del digitale terrestre e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM PARLIAMO DISCUOLA CONANNA BARTOLINI Segretario Generale CISL SCUOLA MARCHE si parlerà delle ricadute del DDL di STABILITA' sui lavoratori della scuola e sul mancato recupero delle anzianità. Nell'occasione sarà lanciato lo sciopero e la manifestazione nazionale del 24 novembre prossimo Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni . ufficio stampa cisl marche 3337612381
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24/10/2012 La scuola dice BASTA!
24 NOVEMBRE 2012 SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA con manifestazione a Roma LE RAGIONI e GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Atto di indirizzo per la restituzione delle progressioni economiche di anzianità Cancellazione delle norme che modificano il CCNL dei lavoratori della Scuola Le iniziative di mobilitazione che sfoceranno nello sciopero del 24 novembre scaturiscono da diverse motivazioni alle quali si legano precisi obiettivi che sono al centro di un’azione sindacale forte e incisiva. La decisione dello sciopero segue, come è noto, il fallito tentativo di conciliazione da noi richiesto per il mancato avvio della trattativa sulle progressioni di anzianità. A questa motivazione iniziale si sono nel frattempo aggiunte quelle legate alle inaccettabili disposizioni contenute nel disegno di legge di stabilità varato dal Consiglio dei Ministri del 9 ottobre, con misure che prefigurano un pesante aggravio dei carichi di lavoro del personale docente, stravolgendo in modo unilaterale e di dubbia legittimità il contratto nazionale di lavoro. GLI OBIETTIVI della MOBILITAZIONE  immediato avvio della trattativa sul recupero di validità dell’anno 2011 ai fini delle progressioni economiche e di carriera del personale, previa emanazione da parte del Governo dell’apposito atto di indirizzo all’ARAN; emendamenti al disegno di legge di stabilità, e in particolare cancellazione delle norme sui regimi orari del personale docente e di quelle che penalizzano il personale a.t.a. utilizzato con mansioni attinenti a profili professionali superiori; I sindacati Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu chiamano la categoria a sostenere con la più ampia partecipazione le iniziative di mobilitazione messe in atto, che oltre a esprimere il crescente disagio e la forte indignazione dei lavoratori puntano a obiettivi precisi e chiari: salvaguardare retribuzioni che già scontano gli effetti del blocco imposto ai salari del pubblico impiego; respingere l’ennesimo attacco a condizioni di lavoro rese spesso insostenibili dai pesanti tagli di organico degli anni scorsi; difendere il ruolo e le prerogative contrattuali del sindacato, impedire un’ulteriore perdita di posti di lavoro nella scuola. LA MOBILITAZIONE Immediata sospensione di ogni attività non obbligatoria Campagna di informazione/protesta con lettere ed e-mail Presidi e incontri con istituzioni e forze politiche a livello centrale e periferico 13 novembre, assemblee in orario di servizio in tutte le scuole 24 novembre sciopero per l’intera giornata Manifestazione nazionale a Roma Con l’insieme delle iniziative di mobilitazione e di sciopero siamo impegnati a raccogliere ed esprimere, sugli obiettivi prefissati, la più vasta unità della categoria. Scarica IL VOLANTINO con le RAGIONI della MOBILITAZIONE Scarica IL VOLANTINO con gli OBIETTIVI della MOBILITAZIONE Leggi LA LETTERA alle FORZE POLITICHE  con la richiesta di un incontro urgente.  
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23/10/2012 In compagnia con i pensionati di Pergola e di Pesaro
Due importanti eventi da non perdere organizzati dai pensionati Fnp.Sabato  27 ottobre la lega  Fnp di Pergola ha organizzato la Festa del socio, ci si ritroverà all’agriturismo “ Lo Sgorzolo” per parlare di attualità e passare un pranzo e un pomeriggio in compagnia e allegria.Domenica 28 ottobre  i pensionati di Pesaro  si ritroveranno  alle ore 11.00 presso il ristorante "Del Castello" a Montelabbate per trascorre una giornata insieme all’insegna del divertimento con musiche, giochi ed altro.Prima del pranzo  è previsto un incontro interessante ed utile con alcuni rappresentanti dell’Adiconsum (associazione dei consumatori) dal titolo “Firmare informati”. Gli esperti spiegheranno  cos’è e cosa comporta il libero mercato nella telefonia e nelle utenze domestiche e quali sono i diritti dei consumatori.Sono invitati soci, familiari e amici. 
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23/10/2012 Crisi: l’allarme della Filca - Cisl
I vertici della Filca Cisl di Pesaro – Urbino, nelle persone di Giovanni Giovanelli e di Paolo Ferri, insieme al Segretario Regionale Massimo Giacchetti  hanno lanciato l’allarme sulla grave crisi che ha interessato il settore del mobile, della nautica e dell’ edilizia.“Negli ultimi due anni, nella Provincia di Pesaro – Urbino – ha riferito Giovanni Giovannelli - sono stati ben 3788 i lavoratori in cassa integrazione, 314 licenziati e 576 dichiarati in esubero. Nel settore lavorano circa 10 mila dipendenti e più del 30% è a forte rischio, per molti di loro è finito il ciclo triennale degli ammortizzatori sociali e si aprirà la procedura di mobilità”. I casi più recenti e eclatanti: il Mobilificio Fogliense, Febal,  Berloni, Pica. Le ditte cessate negli ultimi due anni nel settore del mobile e della nautica sono state 18, alcune come il gruppo Dreaming con 120 dipendenti, per un totale di 603 dipendenti senza più lavoro e un tessuto produttivo sempre più impoverito.Per quanto riguarda le piccole imprese che finiscono sotto la voce artigiani la situazione non è migliore.  Qui non c’è cassa integrazione, ma giornate di sospensione dal lavoro. Solo nel 2012 nel settore legno e arredamento le giornate di sospensioni lavoro sono  state 10552 a fronte di 2184 giornate nel 2009.In ginocchio anche l’edilizia con il blocco dei cantieri pubblici e il conseguente calo  delle commesse, tutto ciò ha portato ad una drastica riduzione degli occupati sul settore. “L’edilizia non ha più mercato - ha spiegato Massimo Giacchetti - perché gli enti pubblici non possono spendere per i vincoli del patto di stabilità e i privati, proprio per il crollo dei mercati e la mancanza di commesse, fanno fatica”.Dal 2001 ad oggi gli addetti nell’edilizia sono costantemente diminuiti, nel 2001 si contavano 3707 addetti, oggi solamente 2548.“Ci sono delle azioni che possono migliorare la situazione,  ha spiegato Massimo Giacchetti  - innanzitutto, chiediamo ai sindaci che per gli appalti  evitino il ricorso al massimo ribasso, ma di cercare di privilegiare la qualità, cassando le proposte di imprese con i ribassi eccessivi. Sarebbe necessario, inoltre,  ridurre l’Imu per gli immobili invenduti e ridurre gli oneri di urbanizzazione  per rilanciare il settore.
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22/10/2012 Allarme per il Parco dei Sibillini
La sede del Parco a VissoE’ stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Lo hanno deciso le Categorie della Cisl e Cgil Funzione pubblica di Macerata, insieme alle RSU dell’Ente Parco, per protestare contro la riduzione della dotazione organica dagli attuali 20 dipendenti a 16.«La riduzione del personale è conseguenza dei tagli indiscriminati imposti alle Pubbliche Amministrazioni, che calati nel contesto del Parco dei Sibillini – sostengono i sindacati in una nota unitaria – rischiano di produrre effetti devastanti. Gestire la delicatezza e la complessità delle attività del Parco con 16 dipendenti non sarà possibile e rappresenterà la condanna a morte del Parco stesso».Il Parco nazionale dei Monti Sibillini si situa tra Marche ed Umbria, e comprende 18 Comuni di 4 Province. E’ un Ente pubblico non economico nel quale lavorano 20 dipendenti per la tutela della natura e del territorio.Nell’ attuale momento di crisi, che sta producendo effetti ancor più disastrosi nei territori montani, la promozione, la valorizzazione e la tutela del territorio potrebbero rappresentare settori di rilancio economico.Per questo Cisl e Cgil annunciano che metteranno in opera ogni forma di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, amministratori locali, parlamentari ed ogni iniziativa di mobilitazione a sostegno dei lavoratori e della sopravvivenza del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
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19/10/2012 Sanità: richiesta di incontro
Le Segreterie territoriali di Ancona Cgil Cisl Uil chiedono un incontro all'Assessore regionale Almerino Mezzolani ed al Direttore Dip. Salute Regione Marche, Carmine Ruta.Leggi la lettera di richiesta incontro
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18/10/2012 Sciopero al cementificio Sacci di Castelraimondo
I lavoratori del Cementificio Sacci di Castelraimondo hanno proclamato uno sciopero per i giorni di venerdì 19 e mercoledì 24 ottobre.La decisione è stata presa dalla RSU aziendale dopo aver sentito i lavoratori in assemblea, per protesta   contro la scelta della società di fermare gli impianti e sospendere l'attività produttiva fino a febbraio.  Per  gli ottanta dipendenti del cementificio si profila un periodo di  cassa integrazione straordinaria a rotazione.Già due anni fa l'intervento l'intervento del sindacato scongiurò il licenziamento di 25 dipendenti. Secondo la Direzione aziendale si tratta di una decisione temporanea, necessaria a seguito della grave crisi dell'edilizia. Ma intanto è forte la preoccupazione anche per i lavoratori dell'indotto.Della vicenda sono stati interessati anche gli Assessori regionali Marco Lucchetti e Sara Giannini. Il cemento prodotto alla Sacci è infatti necessario anche per i lavori di ampliamento della terza corsia dell'Autostrada A14. 
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18/10/2012 Lavoro per giovani e donne. Attivato un Fondo di oltre 230 milioni di euro.
Pubblicato il decreto interministeriale che consente  di riconoscere ai datori di lavoro privati incentivi da destinare al sostegno dell’occupazione dei giovani e delle donne.La misura, che ha carattere straordinario e può contare su risorse finanziarie di oltre 230 milioni di euro, riguarderà i rapporti di lavoro stabilizzati o attivati entro il 31 marzo 2013. I contributi verranno riconosciuti per contratti stipulati con giovani di età fino a ventinove anni ovvero con donne indipendentemente dall’età anagrafica, secondo limiti numerici per ciascun datore di lavoro che consentano di rispettare la disciplina comunitaria degli aiuti di Stato.In particolare viene riconosciuto un importo pari a 12.000 euro in caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato, ovvero per ogni stabilizzazione di rapporti di lavoro nella forma di collaborazioni coordinate e continuative anche nella modalità di progetto o delle associazioni in partecipazione con apporto di lavoro. Tali forme di stabilizzazione dovranno riferirsi a contratti di lavoro in essere ovvero cessati da non più di sei mesi e mediante la stipula di contratti a tempo indeterminato, anche a tempo parziale.Sono inoltre previsti incentivi per le assunzioni di giovani e donne a tempo determinato, la cui misura varia in relazione alla durata del rapporto di lavoro. In particolare il valore del contributo è stabilito nella misura di 3.000 euro per contratti di lavoro di durata non inferiore a 12 mesi; nella misura di 4.000 euro se la durata del contratto supera i 18 mesi e, da ultimo, nella misura di 6.000 euro per i contratti aventi durata superiore a 24 mesi.L’INPS, cui è affidata la gestione della misura, corrisponderà gli incentivi in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande ed entro il limite delle risorse disponibili (come detto sopra, di oltre 230 milioni di euro), attraverso modalità telematiche che  consentiranno ai datori di lavoro di avere facile accesso allo strumento appena adottato.Il TESTO del DECRETO  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 243 del 17 Ottobre 2012.La CIRCOLARE INPS N. 122 del 17/10/2012 che detta le modalità operative
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17/10/2012 Cambio al vertice della Cisl scuola di Macerata
Anna Maria ForesiAnna Maria Foresi è il nuovo Segretario generale della Cisl scuola di Macerata. Lo ha deciso il Consiglio direttivo di Categoria che si è riunito martedì 16 ottobre a Villa Quiete. Erano presenti il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, il Segretario della Cisl scuola regionale Anna Bartolini e il Segretario della Cisl Scuola nazionale Dionisio Bonomo.Laureata in filosofia, insegnante presso il Liceo classico di Recanti, 1 figlia, Anna Maria Foresi succede ad Anna Maria Chiurchiù, Segretario generale Cisl scuola dal 2001.Il cambio al vertice cade in un momento delicato per la Cisl Scuola, che lunedì 15 novembre, unitariamente ad altre sigle sindacali, ha proclamato lo sciopero per il 24 novembre prossimo.Sciopero che ha per obiettivo l’apertura di una trattativa sulle misure inserite dal Governo nel Disegno di legge di stabilità, che stravolgono i regimi orari del personale docente, portandoli da18 a 24 ore settimanali. Una decisione che pregiudica la qualità dell’insegnamento e dell’intero sistema scolastico italiano.Lo sciopero sarà preceduto da un pacchetto di iniziative sul territorio. Assemblee sui luoghi di lavoro, assemblee pubbliche con la cittadinanza e azioni di sensibilizzazione delle forze politiche locali, alle quali verrà chiesto di attivarsi per modificare il testo del disegno di legge di stabilità.L’obiettivo è quello di aprire, da oggi fino al 24 novembre, una fase di confronti a tappeto sul sistema scolastico, da preservare mettendo al centro la qualità dell’istruzione, strumento al servizio delle esigenze educative degli alunni.
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16/10/2012 Una festa per i volontari dell'Anteas
Si è svolta domenica 23 settembre la Festa del Volontario organizzata dall’ Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive perla Solidarietà), l'associazione di volontariato della Cisl di Macerata.Sono circa 1o0 i volontari dell'associazione, in gran parte pensionati, che si sono dati appuntamento all' Agritursimo "La Rancia.L'Anteas opera da anni nel settore dei servizi di trasporto e di sostegno per le persone anziane, sole e fragili. Oggi l'associazione attiva  nei Comuni di  Macerata, Montefano, Potenza Picena e, Montecosaro  Montelupone, Castelraimondo, Matelica, Esanatoglia, Gagliole, San Ginesio, Loro Piceno, Ripe San Ginesio, Colmurano, Corridonia, Tolentino, Belforte. A breve il servizio verrà attivato anche a Treia e Appignano. Un altro settore d’intervento è quello dell’animazione nelle case di riposo.La festa è stata l'occasione per ringraziare  i volontari per il servizio che svolgono con impegno, serietà e costanza. Erano presenti il  Presidente del Centro Servizio per il Volontariato Marche Enrico Marcolini e i rappresentanti della Federazione dei pensionati Cisl di Macerata, che da anni sostiene  il lavoro dell'Anteas.I volontari si sono dati appuntamento per il prossimo anno, con l'auspicio che l'opera svolta dall'Anteas prosegua e si rafforzi, promuovendo i valori del volontariato, lo scambio intergenerazionale  e la capacità di cambiare  una società sempre più individualistica ed indifferente ai bisogni delle persone più fragili. 
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15/10/2012 Due Guide per orientarsi nel lavoro e informarsi su tutele e servizi.
Cerco lavoro (Strumenti per la ricerca del Lavoro, Formazione Professionale, Work Experiences) e Non sono Solo (Famiglia, Anziani, Disabilità, Cittadini, Discriminazione), ovvero come orientarsi nella ricerca del lavoro e come essere informati su servizi e tutele che offre il territorio. Questi gli obiettivi delle Guide Informative realizzate dalla Cisl di Ancona: una mappatura di luoghi, strumenti, canali per aiutare ad indirizzare la propria azione di ricerca e ad esercitare una cittadinanza attiva. Una bussola che ci renda meno vulnerabili e meno spaesati di fronte alla complessità.Le Guide sono disponibili in tutti gli uffici  della CISL di Ancona.    
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15/10/2012 «Lavorare sulle possibili fonti di valore economico, sociale e civile per le nostre comunità».
di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl MarcheLa fine del 2012, pur col positivo recupero di credibilità internazionale del nostro paese, ripropone uno scenario in cui debito, tagli di bilancio, recessione produttiva, calo dell’occupazione, alimentano un forte disagio sociale. Preoccupano la riduzione dei consumi, la caduta del potere d’acquisto delle famiglie, l’impennata delle sofferenze bancarie. Servirebbe una politica antirecessiva (illusione che sia concertata in Europa ?), con riduzione delle tasse sul lavoro, sostegno alla contrattazione decentrata per alzare la produttività, rilancio degli investimenti, superando i vincoli del patto di stabilità per gli enti pubblici virtuosi. Nelle Marche è in atto un ridimensionamento del sistema produttivo, che risente di un gap di internazionalizzazione, verso i paesi a forte sviluppo, e di innovazione, (spesa in Ricerca/Sviluppo allo 0,3%), e c’è il rischio che si accentui l’uscita senza ritorno di giovani qualificati. Ci sono state positive azioni del governo regionale e delle parti socialinel sostenere le imprese per l’export e per il credito e nel varare misure per il lavoro, ma è chiaro che l’incisività delle politiche sui singoli territori e settori sia limitata dagli spazi globali e dai tempi stretti delle trasformazioni. Consapevoli che non ci saranno riconsegnate le condizioni preesistenti alla grande crisi e non esistono ricette magiche, si può lavorare sulle possibili fonti di valore economico, sociale e civile per le nostre comunità: consumi, che da fattore di ansia possono diventare un elemento di promozione territoriale delle imprese ad alto valore aggiunto sociale e ambientale; conoscenza, per rafforzare un rapporto di scambio tra infrastrutture cognitive e sistema produttivo nel suo complesso; cooperazione, per unire imprese, ma anche i tanti soggetti presenti sul territorio, e lavorare su nuovi prodotti complessi frutto di un’interazione tra settori eterogenei; beni comuni (rigenerazione urbana, efficientamento energetico, digitalizzazione territori, etc; innovazione, non come adempimento ma come approccio e metodo trasversale, anche nella contrattazione per la produttività e per l'organizzazione delle flessibilità. Possibili fonti di valore su cui ipotizzare alcuni progetti, per sperimentare sul campo con coraggio ed equilibrio, le condizioni per un nuovo sviluppo.12 settembre 2012RASSEGNA STAMPA: MARCHE DOMANI 
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15/10/2012 5° Festa del socio "Castagnata d'autunno"
Anche quest'anno la FNP-Cisl di AP-FM organizza la 5° Festa del Socio “Castagnata d’autunno”. L'evento si terrà presso il Gazebo Comunale di Venarotta (AP) il giorno Sabato 27 Ottobre 2012, dalle ore 16,00. Ai fini di un’efficiente organizzazione, le adesioni dovranno pervenire a questa Segreteria entro il 22 ottobre 2012, attraverso l’allegata scheda di partecipazione da riconsegnare al Tuo Segretario di Lega.  
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15/10/2012 Giornata di incontro con le scuole per la Biblioteca dei libri viventi
Continua la fervente attività della Biblioteca di libri viventi a Piobbico. Giovedì 25 ottobre  alle ore 10.30 all’Auditorium della scuola Media la Biblioteca dei Libri Viventi apre la Giornata di incontro con le scuole.Un’occasione in più per conoscere questa interessante iniziativa dell’Anteas (associazione nazionale terza età attiva), che ha l’obiettivo di mettere in comunicazione il mondo dei giovani e quello degli anziani.
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11/10/2012 La riorganizzazione delle Istituzioni Locali: efficienza, coesione sociale, qualità dei servizi.
                                     Segreterie Regionali M A R C H E COMUNICATO STAMPA LA RIORGANIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI LOCALI Efficienza  Coesione Sociale   Qualità Dei Servizi Ripensare i luoghi e i modi del governo del territorio,  al loro sviluppo e ciò che producono, è  sicuramente uno snodo centrale per chi rappresenta, come il sindacato,  i bisogni  e le speranze delle persone che lo vivono.Per un territorio come le Marche, dove, secondo il censimento Istat 2011,  la densità di popolazione per Kmq  oscilla da  un minimo di 117 abitanti della provincia di Macerata  ad un massimo di 248   abitanti  della provincia di Ancona, diventa  necessario oltre che strategico parlare di riorganizzazione delle istituzioni  locali  e di gestione associata dei servizi ,soprattutto in tempo di crisi e di spending review. Questo è il tema al centro del convegno promosso oggi ad Ancona  da Cgil, Cisl e Uil Marche “La riorganizzazione delle istituzioni locali per l’efficienza, la coesione sociale e la qualità dei servizi: le proposte del sindacato”.In tema di efficienza, sul fronte degli Enti locali,  il sindacato propone aggregazioni “forti” fra Comuni che consentano la gestione associata  di tutte le funzioni fondamentali e dei servizi, che abbiano una dimensione territoriale e demografica importante e congrua, come ad esempio quella degli attuali  23 Ambiti Sociali.  In altre parole, i 239 Comuni delle Marche potrebbero dar vita a macro aggregazioni associando le funzioni fondamentali.Soprattutto in questo momento di crisi, a fronte dei ripetuti tagli operati in questi anni ai trasferimenti agli Enti Locali da parte dei Governi, per le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, il processo di riordino delle istituzioni  locali rappresenta  un’urgenza ed una chiave di volta essenziale per lo sviluppo economico e sociale del territorio marchigiano. Occorre ripensare e ridefinire il senso e il ruolo del governo d’area vasta, affrontare il riordino delle Provincie mantenendo il più possibile il decentramento dei servizi e delle funzioni,  evitando  sovrapposizioni di competenze tra diversi livelli,  salvaguardando l’occupazione e valorizzando le professionalità  esistenti.E’ in  questa prospettiva che Cgil, Cisl e Uil  sollecitano  la Regione Marche a procedere ad un riordino territoriale. Un percorso responsabile e condiviso per accrescere l’efficienza dell’azione amministrativa e la qualità dei servizi offerti ai cittadini, adottando modelli più ampi di governo locale e di gestione di funzioni e servizi e prestando attenzione a chi ci lavora. Un volano per il recupero di competitività e produttività, precondizione per la produzione di un benessere condiviso  e coesione sociale che non può prescindere dal rilancio dell’associazionismo comunale oggi  non più rinviabile.Le segreterie unitarie di Cgil, Cisl  e Uil Marche ribadiscono la   necessità che  il governo regionale avvii con urgenza, visti i tempi brevissimi imposti dal legge sulla spending review ed il potere sostitutivo del Governo nazionale,  il confronto per intervenire complessivamente sul tema del riordino territoriale. Nello specifico: definire gli ambiti territoriali  ottimali dei servizi pubblici locali funzionali al superamento delle frammentazioni e i particolarismi localistici,  individuare i criteri che sovraintendono alla gestione dei trasferimenti finanziari dalla Regione ai Comuni; innovare   il sistema di incentivazione regionale delle gestioni associate per  favorire la progressiva realizzazione di un modello associativo più articolato .Ancona 10 ottobre 2012Leggi le PROPOSTE DEL SINDACATOGuarda le FOTO DEL CONVEGNO 
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11/10/2012 Un contributo per chi ha subìto danni da interruzione di energia elettrica.
CONTRIBUTO STRAORDINARIO DA PARTE DI ENEL PER  EMERGENZA NEVE PER GLI UTENTI  DOMESTICI CHE HANNO SUBITO UNA INTERRUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA  SUPERIORE A:  -         88 ore (nei comuni oltre 50.000 abitanti)-         92 ore (nei comuni fra 50.000 e 5.000 abitanti)-         96 ore (nei comuni fino a 5.000 abitanti)L’Adiconsum è a disposizione dei consumatori per assisterli nella procedura di richiesta del contributo straordinario di ENEL per i clienti che hanno subito disagi durante la nevicata straordinaria di febbraio 2012 e che sono allacciati alla rete ENEL distribuzione, indipendentemente dal gestore che eroga il servizio.In seguito alle abbondanti nevicate dell’inverno scorso, che hanno messo in ginocchio l’Italia intera, Adiconsum, con le altre Associazioni dei Consumatori, ha siglato un accordo con la società Enel, che si è resa disponibile all’erogazione di un contributo straordinario a favore delle utenze domestiche che sono rimaste disallacciate dalla rete elettrica oltre il periodo previsto dalla delibera dell’AEEG per il quale è previsto l’indennizzo automatico.E’ possibile verificare la titolarità del contributo straordinario che raggiunge un importo economico massimo di euro 650,00 collegandosi al sito ENEL.  CLICCA QUI PER APRIRE  la pagina. Scorrendo il testo di spiegazione, in fondo alla pagina, si può digitare il POD cliente e controllare sia la titolarità del diritto al contributo straordinario, sia il relativo importo.Dal sito è possibile anche scaricare direttamente il modulo per la richiesta del contributo, da consegnare ad Adiconsum tramite le nostre sedi CISL.Adiconsum poi provvederà ad inoltrarlo all’azienda Enel, apponendo il  timbro dell’Associazione, entro e non oltre il prossimo 31 dicembre.Per le Marche i Comuni inclusi nell’accordo sono esclusivamente:ANCONA, ACQUALAGNA, AUDITORE, CAGLI, FANO, FERMIGNANO, FOSSOMBRONE, FRATTE ROSA, FRONTONE, ISOLA DEL PIANO, MERCATINO CONCA, MONTECICCARDO, MONTEFELCINO, PEGLIO, PERGOLA, PESARO, PETRIANO, SAN LORENZO IN CAMPO, SASSOCORVARO, SERRA SANT’ABBONDIO, URBANIA.Ottobre 2012 
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10/10/2012 Firmato l’accordo al Mobilifio Fogliense
Dopo una lunga trattativa durata tutta la giornata di sabato  6 ottobre condotta da Paolo Ferri, componente segreteria Filca Cisl di Pesaro - Urbino,  e da Fillea Cgil si è trovata una soluzione alla difficile situazione  del Mobilificio Fogliense.L’azienda, produttrice di mobili per l’arredamento da 30 anni e che  occupa  attualmente 207 dipendenti distribuiti in diverse stabilimenti dislocati su tre regioni (Marche, Toscana e Umbria), risente di una  forte crisi economica tanto che ha deciso di chiudere.In questa situazione di incertezza si è presentato un acquirente disposto a rilevare parte dell’impresa e ad assumere 70 dipendenti obbligandoli, però, a firmare le dimissioni.La Filca Cisl, sin dall’inizio, ha impostato la trattativa nella linea di tutelare i lavoratori e di utilizzare correttamente  gli ammortizzatori sociali secondo la normativa vigente. Per raggiungere questo obiettivo è stata inviata una dura lettera alla direzione del Mobilificio Fogliense ribadendo le linee che avrebbero guidato la trattativa; una dura presa di posizione che però è servita a  far cambiare atteggiamento alla ditta e a  raggiungere così  un accordo positivo.In questa  difficile vertenza sono state premiate la determinazione e le competenze in termini di gestioni e di utilizzo  di ammortizzatori sociali dimostrati dalla Filca Cisl.L’azienda si è dichiarata disponibile ad aprire alla Cassa integrazione guadagni straordinaria  per tutti i lavoratori del gruppo e ad incontrare periodicamente i sindacati per valutare tutte le possibilità migliorative  occupazionali che si verranno a creare. 
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09/10/2012 Corso di preparazione per il concorso scuola 2012
CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROVA SELETTIVA PER L’ACCESSO AL CONCORSO A CATTEDRE La Cisl Scuola delle Marche in collaborazione con l’IRSEF-IRFED offre un corso di preparazione al concorso a cattedre articolato in due fasi della durata complessiva di 60 ore.Il corso prevede  incontri in presenza, simulazioni, uso di una piattaforma con simulatore e materiali di documentazione.I FASE  -  PREPARAZIONE ALLA PROVA PRESELETTIVALa prima fase per la preparazione alla prova preselettiva prevede 6 moduli didattici per un totale di 24 ore, così suddivisi: Primo Modulo -         i test e le prove di selezione: tipologia e caratteristiche-         il governo del tempo-         esercitazioni su test di comprensione Secondo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti di comprensione ed analisi testuale-          esercitazioni Terzo Modulo -         Come leggere e interpretare i quesiti logici-         Esercitazioni Quarto Modulo -         Tipologia e caratteristiche dei quesiti logici-         Esercitazioni Quinto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti relativi alle competenze digitali-         Esercitazioni Sesto Modulo -         Strategie per affrontare i quesiti di conoscenza di lingua straniera “inglese”I moduli n° 4 e 5, relativi alla conoscenza della Lingua Straniera ( Inglese) ed alle Competenze Digitali, verranno attivati all’uscita dei quesiti dopo il 23 novembre.II FASE – PREPARAZIONE PROVA SCRITTAIl corso tratterà aspetti metodologici contenuti nei vari documenti relativi a ciascun ordine di scuola, le recenti riforme degli ordinamenti, nonché i presupposti innovativi necessari alla costruzione dei curricoli.Il corso propone incontri in presenza, approfondimenti delle varie tematiche ed esercitazioni scritte  in piattaforma.La seconda fase prevede  10 moduli didattici per un totale di 36 ore ( i primi quattro entro il mese di dicembre 2012, i restanti a gennaio 2013), così suddivisi:Primo ModuloPsicologia dell’educazione. Conoscenze fondamentali dello sviluppo cognitivo, affettivo e di socializzazioneSecondo ModuloOrdinamento dello Stato Italiano, Costituzione, Titolo V, Autonomia, Enti Locali.Pof e governo di scuola.Terzo ModuloIndicazioni Nazionali e organizzazione del curricolo per i vari ordini di scuolaQuarto ModuloValutazione, Autovalutazione, INVALSI, INDIRE Da Gennaio 2013: Quinto ModuloConoscenze pedagogico- didattiche. Approccio ai media e reti di scuolaSesto ModuloLa relazione  educativa, l’organizzazione dei gruppi, la conduzione della classeSettimo ModuloHandicap, DSA, InterculturaOttavo ModuloContinuità, Orientamento, Dispersione scolasticaNono ModuloStato Giuridico, Contratto di lavoro, Organi CollegialiDecimo ModuloDimensione Europea dell’educazione, le competenze di cittadinanza, le QualifichePer le informazioni relative alle date, agli orari, alle sedi, ai costi ed alle modalità di accesso alla piattaforma rivolgersi alle sedi provinciali della Cisl Scuola 
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09/10/2012 .... a proposito del riordino delle Province
Anche il segretario della Cisl Fp Giuseppe Donati critica duramente la scelta del Cal regionale. "Se si vogliono veramente limitare i costi dei servizi e ottimizzare le risorse - dice fra l'altro -vanno agevolate le collaborazioni e le fusioni di enti piccoli e non guardare solo alle convenienze personali ed elettorali. Queste ultime sono state preponderanti, generando un 'pateracchio' vergognoso. La decisione del Cal è una polpetta avvelenata lanciata al consiglio regionale che, posso scommetterci, la passerà al governo centrale. Lì finirà la storia e naufragherà il tutto. Tempo perso, risorse perse e tanti esponenti delle istituzioni locali che hanno dimostrato ancora una volta miopia e ignavia. La Cisl Fp da mesi si sta sgolando nell'affermare che le esigenze di riordino sono effettive e fondamentali per un funzionamento virtuoso del sistema delle autonomie locali. Il sistema costituisce una insostenibile fonte di spreco e inefficienza, a partire dalla duplicazione dei centri decisionali, dei dirigenti e dal proliferare di enti strumentali. I cittadini lo devono sapere che con le loro tasse, stanno mantenendo in vita 'carrozzoni' e molte società costituite ad hoc per aggirare leggi e limiti finanziari. Le province di Ascoli, Fermo e Macerata sono costituite per la stragrande maggioranza da Comuni con meno di 5.000 abitanti, ma tutti con la loro bella società di servizi in casa. Un'assurdità. Occorreva accorpare, consorziando i servizi e tagliando i doppioni. E invece...".
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09/10/2012 Corso Fiscale e Tributario
Il Caf di Pesaro - Urbino organizza, come ogni anno, il corso fiscale e tributario gratuito finalizzato ad eventuale assunzione per il periodo  della elaborazione e della presentazione delle dichiarazioni dei redditi.Il corso, di 120 ore, si terrà presso la sede Caf a Pesaro via Porta Rimini, 11. Le adesioni dovranno pervenire entro il 31 ottobre 2012.In allegato il volantino
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08/10/2012 Sanità, mancano almeno 250 lavoratori
I Sindacati di Categoria del pubblico impiego di Cisl, Cgil e Uil denunciano la carenza cronica di personale nelle strutture sanitarie della provincia di Macerata (ora Area Vasta n. 3). Una condizione dalla quale derivano inefficienze che pesano sui lavoratori e sui cittadini utenti dei servizi i quali, sempre più spesso, ricorrono al mercato privato per garantire un’assistenza ai loro familiari ricoverati negli ospedali.«A livello regionale – spiegano i Sindacati in un comunicato unitario -  fino ad oggi abbiamo perso circa 1.137 posti di lavoro, per la maggior parte personale di assistenza diretta. In compenso sono aumentati i rapporti di lavoro precari, in particolare tempi determinati e le collaborazioni, che non possono garantire  continuità assistenziale e stabilità del sistema».In tuttala Provincia di Macerata mancherebbero all’ appello almeno 250 lavoratori. Aumentano lo stress e la tensione tra il personale in servizio, costretto a lavorare troppo e male. Sarebbero decine di migliaia le ore di straordinario non pagato ai lavoratori, costretti a fare orari che vengono elaborati “ad arte”, con strategie che violano le norme contrattuali.Ne derivano servizi inefficienti. Sono tantissimi gli esempi di disfunzioni denunciate dal sindacato. Prestazioni rallentate, sospensione ingiustificata delle Mammografie a Tolentino e Recanati e degli esami di Ortopantomografia a Tolentino. Impiego  non professionale di Tecnici di Radiologia a Recanati, che vengono impiegati nell’accettazione sovrapponendosi con il personale amministrativo già presente nella struttura.A proposito di amministrazione, da almeno  due anni si parla di una riorganizzazione complessiva dell'intero settore . Finora però non è mai stato presentato un piano di riordino serio, concreto e credibile.«Ci preoccupano molto  i Centri Unici di Prenotazione (CUP) - che funzionano con personale ridotto e con file interminabili - i servizi diagnostici come le radiologie,  (Tac, Risonanza Magnetica, PET), la Riabilitazione con liste di attesa che aumentano.  I servizi di base territoriali - come l’Assistenza Domiciliare Integrata e i Consultori, i servizi per i bambini disabili, quelli che trattano  le fragilità anziani e le cronicità -  sono destinati a scomparire con il pensionamento del personale  che non sarà sostituito ».Proprio durante quest’estate l’Area Vasta 3 è stata al centro di un percorso di riorganizzazione che prevede, tra le altre cose, la trasformazione di alcuni reparti ospedalieri per malati in fase acuta in Lungodegenze, Medicina Post Acuzie e Riabilitazione.«Proprio in un momento di riorganizzazione come quello che dobbiamo affrontare – conclude il Sindacato - bisognerebbe prevedere metodi e percorsi chiari, definiti e concordati con le parti sociali ed i lavoratori. Invece manca il governo del sistema e a pagare lo scotto di incapacità ed immobilismo saranno il personale e l’utenza».
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08/10/2012 Concorso per il personale docente delle Scuole
Con Decreto n. 82 del 24 settembre 2012 è stato indetto il concorso a posti e cattedre, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e di secondo grado.Le tabelle di ripartizione dei posti (vedi ALLEGATO 1) sono state ufficializzate con alcune correzioni rispetto a quanto presentato nei giorni scorsi.REQUISITI DI PARTECIPAZIONE AL CONCORSO Potranno concorrere, per la Scuola dell'infanzia e la Scuola primaria,  oltre ai laureati in scienze della formazione primaria anche coloro che sono in possesso del diploma di scuola magistrale (per l'infanzia) o di istituto magistrale (per infanzia e primaria) conseguito entro l'anno scolastico  2001/02.Per la Scuola secondaria (I e II grado) potranno accedere al concorso, oltre a coloro che risultano in possesso di abilitazione, anche i laureati entro l'anno accademico 2001/02 (lauree quadriennali), o 2002/03 (lauree quinquennali) o 2003/04 (lauree sessennali), ancorché non abilitati.I candidati ai concorsi per posti di insegnamento nella scuola dell'infanzia, primaria, e per gli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado devono essere in possesso dei requisiti culturali e professionali  indicati nell' ALLEGATO 3 I candidati, per la domanda di iscrizione al concorso, utilizzeranno la procedura informatica POLIS presente nel sistema informativo del Ministero seguendo le istruzioni riportate nell' ALLEGATO 2.I candidati potranno accedere alla suddetta procedura e utilizzarla a partire dal  6 ottobre 2012 e fino alle ore 14.00 del 7 novembre 2012.MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE TEST PRESELETTIVO unico per tutte le tipologie di concorso; 50 minuti a disposizione; 50 domande a risposta multipla : 18 quesiti: comprensione del testo 18 quesiti: capacità logica 7 quesiti: conoscenza di una lingua straniera 7 quesiti: competenze informatiche. I quesiti saranno estrapolati con modalità casuale dal programma informatico predisposto fra quelli (3.000/3500) che saranno messi a disposizione dei concorrenti tre settimane prima della prova.Il test, diverso per ciascun candidato, si svolgerà esclusivamente on line in ambienti appositamente dedicati forniti di computer per ciascun aspirante, e con esito immediato.PROVA SCRITTAChi supera il test preselettivo è ammesso alla PROVA SCRITTA, una prova unica nazionale che  consisterà in quesiti di carattere disciplinare/professionale a risposta aperta con griglia  nazionale di valutazione.Il superamento della prova scritta ed eventualmente pratica comporterà l’ammissione alla PROVA ORALEE’ una simulazione di attività didattica di 30 minuti su un  argomento che lo stesso candidato estrarrà il giorno  precedente (diverso per ciascun candidato), e in un  successivo colloquio, sempre della durata massima di  30 minuti comprenderà domande sulla lingua straniera  prescelta (obbligatoriamente in lingua inglese per la  scuola primaria).CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSOLa CISL SCUOLA organizza un corso di preparazione al concorso a cattedre con incontri in presenza,  on line e l’uso di una piattaforma. Il corso sarà tenuto da esperti di settore articolato in dieci incontri.  Saranno affrontati i contenuti inerenti la prova preselettiva con esercitazioni in presenza  ed in piattaforma; saranno inoltre trattati alcuni  temi per l’avvio alla formazione per la prova scritta.DAL 5 OTTOBRE SONO APERTE LE ISCRIZIONI.Il corso inizierà presumibilmente entro la seconda settimana del mese  di ottobreALLEGATI
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04/10/2012 Anche nelle Marche più facile per i giovani trovare lavoro.
Sono stati sottoscritti il 25 settembre in Regione i 3 protocolli sull'apprendistato che riformano radicalmente la normativa esistente con i quali, anche nelle Marche, si dà applicazione ai contenuti del Testo Unico. Il nuovo apprendistato è uno strumento in più per lavoratori ed imprese per facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;La firma dei tre protocolli regionali per apprendistato professionalizzante, apprendistato per il conseguimento della qualifica e apprendistato per l'alta formazione, arriva alla fine di un confronto tra Regione, Sindacato e Associazioni datoriali lungo e non privo di difficoltà.La Cisl esprime soddisfazione per il risultato conseguito; si pone fine ad una incertezza legislativa e si rilancia anche nella nostra regione uno strumento che negli anni è stato il principale veicolo di assunzione soprattutto per giovani e piccole imprese. Accordo per la regolamentazione dell'Apprendistato ALTA FORMAZIONE E RICERCAAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato per la QUALIFICA e il DIPLOMA PROFESSIONALEAccordo per la regolamentazione dell'Apprendistato PROFESSIONALIZZANTE o DI MESTIERE 
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04/10/2012 Lavoratrici delle pulizie senza stipendio da mesi
Sono senza stipendio da mesi le lavoratrici addette alle pulizie degli Uffici postali delle Marche. La denuncia viene dalle Categorie del Commercio di Cisl e Cgil (Fisascat e Filcams) secondo le quali questa situazione riguarderebbe almeno 300 lavoratrici in tutta la Regione.Donne che lavorano al massimo 15 ore a settimana e che in alcuni casi vivono situazioni drammatiche. Alcune di esse sono state anche costrette a rivolgersi alla Caritas. Donne che con i soldi dei loro stipendi di fatto stanno finanziando l'appalto delle pulizie.Le ragioni di questa situazione derivano dal modo in cui vengono gestiti gli appalti nei servizi pubblici, dove continua a vincere la logica del massimo ribasso e dove non dovrebbe essere concessa la possibilità di subappaltare i servizi.«Da anni - recita un comunicato di Cisl e Cgil - l'appalto delle pulizie  negli uffici postali delle Marche vive una situazione drammatica. Negli ultimi 4 anni, si sono succedute 5 aziende (Irpinia Lavoro, Universal Service, Ecolucania, Cpa e Nmg).Con le prime due  il sindacato ha fatto transazioni rispettivamente sul 70 e sul 75% delle competenze di fine rapporto. La Cpa, che  ha rilevato tutti gli appalti delle pulizie negli uffici postali delle Marche,  non ha pagato né il trattamento di fine rapporto né i contributi. Infine la Nmg, alle prese con altre vertenze in Italia, deve ancora pagare le mensilità di  luglio, agosto e settembre nonché la 14esima e sta per uscire dall'appalto grazie alle sollecitazioni del sindacato su Poste italiane».Tutte queste aziende fanno capo a due consorzi, Remida e Iprams, ai quali ora il sindacato intima di intervenire in solido, insieme a Poste italiane, per far pagare gli stipendi alle lavoratrici.«Più volte abbiamo chiesto l'intervento di Poste italiane richiamandoli alle loro responsabilità, ma sono procedure molto lunghe». 
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04/10/2012 Crolla il soffitto alle Poste di Macerata
Ieri pomeriggio è crollata una parte del soffitto dell'Ufficio postale di Macerata centro. Solo per caso non si sono registrate conseguenze gravi per i dipendenti e i clienti.A denunciare il fatto è il Segretario regionale dei postali Cisl Dario Dominici che si dice «preoccupato, anche perché  l'Ufficio Postale era stato sottoposto ad interventi di ristrutturazione da pochi mesi e nessuno si sarebbe potuto aspettare una cosa del genere».Nel febbraio scorso il nuovo ufficio era stato inaugurato in pompa magna.  Sette mesi di lavori per una sede con più spazio per gli utenti  e tre nuove sale dedicate a servizi specifici come quelli bancari, finanziari ed assicurativi.il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti chiede che vengano quanto prima accertate le cause e le eventuali responsabilità di quanto avvenuto. «Nel frattempo, fintanto che non venga verificata e certificata la messa in sicurezza completa dei locali attraverso specifiche indagini tecniche, l’Ufficio postale di Macerata centro deve essere chiuso per la sicurezza dei lavoratori e dei clienti».Il fatto  si inquadra nel contesto più ampio, e fortemente critico, che riguarda la situazione di Poste italiane. L’azienda è infatti al centro di un pesante piano di riorganizzazione che prevede la chiusura di 61 uffici postali nelle Marche. «Sono a rischio - conclude Ferracuti -  la capillarità e la qualità dei servizi agli utenti, insieme a 180 posti di lavoro circa». 
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04/10/2012 “Conoscere la CISL per accogliere le persone che la incontrano”
FNP-CISL Ancona   CORSO di FORMAZIONE “Conoscere la CISL per accogliere le persone che la incontrano”  Lavoratori e pensionati, in un’epoca così difficile, dove si accrescono le vulnerabilità, ma anche ricca di speranza, chiedono al sindacato con più forza di essere loro vicini e di prendersi cura dei loro bisogni e delle loro fragilità.La FNP di Ancona, per essere più vicina a queste persone e per sostenere anche gli addetti all’accoglienza e i nuovi agenti sociali, ha organizzato un percorso formativo e di conoscenza della CISL.Le due giornate di formazione si sviluppano su due argomenti “Conoscere la Cisl per rispondere ai bisogni delle persone”, tenutosi il 2 ottobre e “Accogliere le persone per comprendere i loro bisogni”, che si terrà il 10 ottobre.Il percorso formativo proseguirà con un’azione di monitoraggio costante e di accompagnamento dei collaboratori, affinché l’azione teorica sia sostenuta da quella pratica e per non far rimanere solo a sua volta chi svolge un ruolo così delicato e funzionale all’organizzazione.
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02/10/2012 Lavoro. L'articolo 18 resta con più flessibilità.
 di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl MarcheTerzo ed ultimo appuntamento sulle nuove norme sul mercato del lavoro(I due precedenti: 18_09_12 RIFORMA DEL LAVORO E NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI25_09_12 RIFORMA DEL LAVORO. FLESSIBILITA' SANA E BUONA OCCUPAZIONE) Nella recente Riforma del lavoro ha trovato spazio anche la rivisitazione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori, da decenni al centro di dispute e di contrasti.Su questo aspetto c’è stato un confronto complicato tra il Governo, che partiva dall’intenzione di modificare profondamente l’articolo 18, supportato da alcune associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali, che hanno sempre respinto la tesi secondo cui l’art.18 sarebbe una delle cause principali del nanismo delle imprese italiane e degli scarsi investimenti esteri in Italia. Restiamo convinti che il vero problema del mercato del lavoro italiano non sia la scarsa “flessibilità in uscita”, ma la troppa “flessibilità in entrata”, che genera incertezza e precarietà. L’azione negoziale del sindacato, pur senza arrivare alla firma di una intesa col governo, ha impedito lo smantellamento dell’articolo 18, che viene dunque mantenuto, e che continuerà a svolgere in modo più flessibile il suo ruolo di difesa dei lavoratori e di deterrenza contro licenziamenti, abusi e discriminazioni, con tutele articolate a seconda del tipo di licenziamento (discriminatorio-disciplinare-economico).  Per saperne di più… Licenziamento discriminatorio: è determinato da ragioni di tipo politico e religioso o per l’appartenenza ad un sindacato o la partecipazione alle sue attività.Licenziamento disciplinare: (per giusta causa o giustificato motivo soggettivo) è dovuto a un grave inadempimento del lavoratore rispetto agli obblighi derivanti dal contratto di lavoro.Licenziamento per motivi economici: (per giustificato motivo oggettivo) quando un’azienda riorganizza il lavoro e l’attività produttiva interna, sopprimendo una posizione lavorativa.Reintegrazione: è il diritto del lavoratore licenziato ingiustamente a tornare nel proprio posto di lavoro o in altro equivalente.Indennità sostituiva del reintegro: è un’indennità pari a 15 mensilità di retribuzione che il datore di lavoro deve corrispondere al lavoratore che decida di non tornare a lavorare per l’azienda che lo ha licenziato ingiustamenteRisarcimento del danno: è l’altra tutela che spetta al lavoratore licenziato ingiustamente ed è anch’esso calcolato in mesi di retribuzione.Col “nuovo” art. 18, cosa succede se si è licenziati per motivi discriminatori?Si ha diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro, sostituibile a scelta del lavoratore con una indennità di 15 mensilità, e al risarcimento del danno come previsto dal “vecchio” art.18., commisurato cioè alle retribuzioni che il lavoratore avrebbe dovuto percepire dal giorno del licenziamento a quello della reintegrazione, comunque non inferiore alle 5 mensilità, con relativo versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.E se si è licenziati per motivi disciplinari?Se il giudice ritiene che il fatto disciplinare di cui si è accusati non esiste, oppure esiste, ma per esso il contratto collettivo di riferimento prevede una sanzione minore rispetto al licenziamento (ad esempio multa o sospensione), allora si ha diritto alla reintegrazione, sostituibile a scelta con l’indennità, e ad un risarcimento che deciderà il giudice fino ad un massimo di 12 mensilità. Nelle altre ipotesi in cui il giudice ritenga che il licenziamento sia nel caso specifico comunque sproporzionato, si ha diritto a un indennizzo compreso tra 12 e 24 mensilità.  Infine, cosa accade se si è licenziati per motivi economici?In questo caso datore di lavoro e lavoratore devono prima cercare di trovare un accordo (valutando motivi del licenziamento, soluzioni alternative ad esso, misure di sostegno del lavoratore..) tramite una procedura obbligatoria di conciliazione presso la Direzione provinciale del Lavoro.  In tale procedura, le due parti possono farsi assistere dal sindacato, da una associazione di impresa o da consulenti. Il tentativo di conciliazione deve concludersi in 20 giorni, salvo proroga concordata tra le parti. Se non si raggiunge un accordo, il lavoratore potrà comunque impugnare il licenziamento di fronte al giudice. Se in giudizio si accerta che il motivo economico indicato dall’impresa non sussiste, allora si ha diritto alla reintegrazione, sostituibile con l’indennità, e a un risarcimento fino a 12 mensilità che deciderà il giudice. Se invece il giudice ritiene che il motivo economico indicato dall’impresa sia reale ma non sufficiente a giustificare il licenziamento, allora si ha diritto a un indennizzo tra 12 e 24 mensilità.Art.18 a parte,c’è qualche ulteriore elemento della Riforma utile per i lettori ? Due ultimi aspetti: viene reintrodotta una norma di contrasto alle dimissioni in bianco che era stata cancellata dal Governo Berlusconi, ed è previsto il prolungamento del permesso di soggiorno per i lavoratori immigrati in caso di perdita del posto di lavoro. RASSEGNA STAMPA
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28/09/2012 Bonus libri di testo: un aiuto per le famiglie
La Regione Marche ha emanato i criteri e gli indirizzi per assicurare un sostegno alla spesa sostenuta dalle famiglie per l'acquisto dei libri della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria di secondo grado per l'anno scolastico 2012-2013.Sono ammessi a questo contributo i genitori, o chi rappresenta i minori, appartenenti a famiglie in possesso dei seguenti requisit: residenza nel Comune; Indicatore Situazione Econimica Equivalente  (ISEE) non superiore a € 10.632,94 Per l'individuazione dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente  (ISEE) gli interessati dovranno compilare la Dichirazione Sostitutiva Unica (sulla base dei redditi percepiti  nell'anno 2011 - dichiarati nel 2012), con l'assistenza gratuita dei Centri di Assistenza Fiscale (CAF). I moduli, compilati in ogni loro parte, dovranno essere consegnati ai servizi scolastici del Comune di residenza entro la data di scadenza deliberata da ogni Comune.
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27/09/2012 "Oltre il rigore, mobilitazione per lo sviluppo"
 Clicca qui LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE «Ridurre le tasse tagliando la spesa pubblica, vendendo i beni demaniali e migliorando la produttività delle imprese». Così Raffaele Bonanni intervenuto alla mobilitazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Cinema Multiplex di Macerata. Per il Segretario generale della Cisl «abbassare la pressione fiscale sui redditi da lavoro e pensione non è solo una questione di giustizia sociale, ma è indispensabile per rafforzare i consumi e la domanda interna di beni e servizi rilanciando l’economia». Più di 500 tra dirigenti, quadri e delegati della Cisl marchigiana hanno partecipato ad una mobilitazione incentrata su tre parole chiave: rigore, equità e sviluppo. Attraverso il racconto dei delegati Cisl è emerso il quadro di una Regione che forse più di altre sta subendo gli effetti della recessione.«Assistiamo al moltiplicarsi delle crisi aziendali - ha affermato Marco Feracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata - che quasi sempre si concludono con la chiusura delle aziende piuttosto che con la loro riconversione. Pezzi importanti di distretti industriali ne stanno uscendo frantumati». Parole confermate dai delegati chiamati in causa nei lavori della mattinata. Come quelli della Mediterranea, azienda di Matelica che produce pasta alimentare, che sta per chiudere lasciando sulla strada 70 dipendenti. Stessa sorte che sarebbe toccata ai lavoratori dell’ Auchan di Ancona, ai quali era stato prospettato il licenziamento e che solo grazie all’ intervento del sindacato hanno ottenuto un contratto di solidarietà di 2 anni.D’altra parte i numeri sul mercato del lavoro marchigiano parlano chiaro. Il sistema manifatturiero è in piena emergenza. Nel triennio aprile – giugno è stato registrato un calo della produzione industriale del 5,2% e una diminuzione dei fatturati del 5,3%. La disoccupazione si attesta al livello record del 9,8%. Crolla anche l’edilizia, che fa registrare una perdita di almeno 5.000 addetti.«Le peculiarità del sistema produttivo marchigiano fanno si che la crisi si manifesti sul nostro territorio in forme diverse e peggiori». Così Antonio Angelini, Segretario della Cisl Marche, secondo cui «servono soluzioni diversificate incentrate sulla produttività di sistema e quindi su politiche industriali, energetiche ed infrastrutturali». Temi che saranno presto oggetto di confronto conla Regione Marche.Ma la crisi della produzione si ripercuote anche sui servizi pubblici. Sono 400 i posti letto in meno negli ospedali regionali, come effetto di un piano di riorganizzazione della sanità appena varato dalla Regione Marche. Non va meglio sul fronte dell’istruzione, dove in 3 anni si sono persi circa 80.000 posti di lavoro. Da qui una riflessione obbligata sulla necessità di una revisione della spesa pubblica, che per la Cisl non significa tagliare i servizi ma eliminare sprechi, corruzione e inefficienze, riducendo la frammentazione delle istituzioni pubbliche e riordinandone funzioni e competenze.LA RASSEGNA STAMPA:
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26/09/2012 Puliamo il mondo - edizione 2012
Puliamo il mondo: 28-30 settembre 2012Un'azione concreta di pulizia per chiedere città più vivibili. Unitevi alle iniziative lungo la Penisola per sconfiggere l'incuria e la sporcizia nelle vostre città.Per approfondimenti e per conoscere le iniziative nella Regione Marche clicca qui
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26/09/2012 No alla Spending Review. Presìdi in tutti i luoghi di lavoro pubblico.
ALCUNE  FOTO DELLE MANIFESTAZIONI COMUNICATO STAMPA   NO ALLA SPENDING REVIEW: FP CISL MARCHE MOBILITATA IN TUTTI I LUOGHI DI LAVORO PUBBLICO Funzione Pubblica Cisl Marche mobilitata in tutti i luoghi di lavoro pubblico per dire no alla spending review imposta dal Governo con i tagli lineari previsti dalla legge 95 /2012 e si invece ad una vera rivisitazione della spesa in grado di coniugare la razionalizzazione della spesa e la lotta agli sprechi con servizi pubblici meno costosi ma più efficienti. La Fp Cisl vuole che le loro competenze e professionalità siano valorizzate , le professionalità riconosciute , la produttività ed i salari rilanciati. E' necessario  andare oltre lo sciopero e mobilitarsi in ogni luogo di lavoro aprendo tavoli , vertenze, confronti tesi a coniugare l'efficienza dei servizi con la valorizzazione delle tante professionalità pubbliche. La Cisl chiede più partecipazione per governare i processi di riorganizzazione e far divenire i lavoratori protagonisti del confronto e del cambiamento. La Cisl è per la valorizzazione degli strumenti di gestione delle risorse umane a partire dai piani di formazione, la mobilità volontaria, l'aggiornamento per tutelare i lavoratori da scelte frettolose ed arbitrarie.Per questi motivi il 26 settembre saremo presenti, in tutto il territorio regionale, all'interno dei principali luoghi di lavoro per rilanciare la mobilitazione e le proposte della Cisl ed il 27 le Rsu di tutta la Regione saranno presenti alla manifestazione regionale di Macerata che vedrà la presenza del Segretario Nazionale Raffaele Bonanni.Nel capoluogo regionale i presidii si svolgeranno dalle 10.00 alle 12.00 presso l’ Ospedale  regionale di Torrette, il  Comune di Ancona e la sede Inps di Ancona. Ufficio stampa Cisl Marche 3337612381
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25/09/2012 Riforma del Lavoro. Flessibilità sana e buona occupazione.
    di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale CISL Marche Un’obiettivo dichiarato della Riforma, fortemente sollecitato dal sindacato, era di regolare la flessibilità nell’accesso al lavoro e di contrastare abusi e degenerazioni: l’impianto finale ha luci e ombre. Si elevano i costi dei contratti flessibili, si cerca di aumentare il contrasto alla precarietà; le tipologie contrattuali flessibili vengono sottoposte a maggiori limitazioni, in particolare quelle più esposte ad abusi ed utilizzo irregolare (lavoro intermittente, associazioni in partecipazione, false partite IVA, tirocini,..).Nel caso del contratto a termine, si cerca di orientare il rapporto verso la stabilizzazione, con un aumento del costo dopo un periodo di utilizzo iniziale. Il lavoro a progetto viene indirizzato verso contenuti professionali medio–alti, prevedendo graduale parificazione contributiva con il lavoro dipendente. Si poteva fare di più sul lavoro a tempo parziale: condivisibili le norme di contrasto agli abusi, ma mancano misure per incentivarne l’utilizzo in chiave di conciliazione vita–lavoro. L’apprendistato diventa il canale privilegiato per l’ingresso al lavoro dei giovani; viene invece eliminato il contratto di inserimento, un errore secondo il sindacato in una fase di così dura crisi. La forte mobilitazione sindacale ha consentito di evitare l’utilizzo troppo ampio dei voucher in agricoltura, che avrebbe creato forti problemi in un settore con il 90% dei lavoratori occupati a tempo determinato.La sfida di conciliare flessibilità sana e buona occupazione resta comunque aperta…. Alcune novità…  Contratto a tempo determinatoViene agevolata la stipula del primo contratto a tempo determinato tra impresa e lavoratore, purché di durata inferiore a 12 mesi, ma al contempo ci sono novità per combattere gli abusi nell’utilizzo del contratto a termine: si ribadisce che la successione di più rapporti di lavoro a termine non possa avere durata superiore ai 36 mesi, pena la conversione del rapporto in tempo indeterminato; si allunga il tempo minimo che deve intercorrere tra la fine di un contratto a termine e la stipula del successivo e viene incrementato il costo contributivo di tale tipologia contrattuale a carico delle imprese. ApprendistatoViene promosso come canale privilegiato per l’accesso dei giovani al lavoro, prevedendo una durata minima del contratto pari a 6 mesi e innalzando il numero di apprendisti assumibili da ogni impresa. Le imprese più grandi, però, non potranno assumere nuovi apprendisti se non avranno prima provveduto a stabilizzare a tempo indeterminato una certa quota di quelli già assunti.Lavoro intermittente o a chiamataPer favorire trasparenza ed evitarne l’utilizzo come copertura di un rapporto di lavoro subordinato, è previsto l’obbligo di comunicazione preventiva alla DPL da parte del datore di lavoro, per ogni chiamata del lavoratore. Dovrà essere corrisposta al lavoratore intermittente anche l’indennità di disponibilità per i periodi festivi, in caso di non chiamata da parte del datore di lavoro. La possibilità di ricorrere a tale tipologia contrattuale viene limitata a soggetti over 55 e under 24.Lavoro a progettoSe il progetto non è specificato nel contratto o se il collaboratore svolge la sua attività con modalità analoghe ai lavoratori dipendenti dell’impresa (orari, mansioni…), il contratto di lavoro a progetto dovrà essere convertito in rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Viene previsto un aumento graduale dei contributi da versare per questi lavoratori ed introdotto il salario minimo, per limitare il rischio che l’incremento di costi sia scaricato sul compenso del collaboratore. Il datore di lavoro non potrà recedere senza giusta causa prima della scadenza del contratto; l’indennità che spetta ai collaboratori a progetto in caso di disoccupazione viene di poco aumentata.Partite ivaLe prestazioni in Partita Iva, eccetto quelle ad elevata competenza o di professionisti iscritti agli albi o di soggetti con redditi da lavoro autonomo superiori a 18.663 €, saranno considerate “false”, qualora ricorrano almeno due dei seguenti presupposti:-  durata superiore ad 8 mesi all’anno per due anni consecutivi;- prestatore di lavoro che ricavi dalla collaborazione più del 80% dei suoi corrispettivi annui;- prestatore che disponga di una postazione di lavoro fissa presso una sede del committente. Associazione in partecipazione con apporto di lavoroIn ogni attività potranno esserci solo tre associati con apporto di lavoro e partecipazione agli utili: al di sopra di tale soglia e tutte le volte che l’associato non partecipa di fatto agli utili, si prevede la conversione del rapporto in lavoro subordinato a tempo indeterminato. Lavoro accessorio  “buoni lavoro o voucher”L’utilizzo dei voucher viene esteso a tutti i settori, ma con limiti stringenti di compenso massimo annuo. Vengono stabilite regole specifiche per il settore agricolo. Per garantire maggiore trasparenza, i voucher saranno orari, numerati e datati e potranno essere calcolati nel reddito necessario per il rinnovo del permesso di soggiorno. Tirocini formativi Stato e Regioni dovranno siglare un accordo per aggiornare la disciplina dei tirocini anche per contrastarne l’uso distorto; importante è la previsione dell’obbligo al pagamento di una indennità per i tirocinanti (attualmente operano in gratuità). RASSEGNA STAMPA  
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24/09/2012 Il lavoro dignitoso al tempo della crisi
In occasione della settimana europea del lavoro dignitoso, la Cisl di Pesaro - Urbino  organizza insieme a Iscos Marche  un interessante seminario dal titolo "Lavoro dignitoso al tempo della crisi" . L'incontro  si terrà martedì 2 ottobre, alle 15:30, presso la Sala del Consiglio Provinciale “W. Pierangeli” in Viale Gramsci, 4 a Pesaro. Interverranno Paolo Pascucci dell'Università di Urbino, Francesco D’Ovidio dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro a Islamabad (Pakistan) e Matteo Ricci, Presidente della Provincia di Pesaro Urbino. Introduzione a cura di Fausto Mazzieri, di ISCOS Marche onlus. Il moderatore sarà Sauro Rossi, della UST CISL Pesaro Urbino. Questo evento è segnalato anche da ITUC, la federazione internazionale dei sindacati. Locandina Lavoro dignitoso  
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20/09/2012 Riforma del Lavoro e nuovi ammortizzatori sociali.
di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche Si parla molto di Riforma del lavoro, la Legge approvata col numero92 inquesto2012 incui la grande Crisi ha ripreso con nuova virulenza ad assalire imprese, lavoro, famiglie, redditi. Si parla molto della riforma, non sempre a proposito; vale quindi la pena tentare di capirne di più. Il nostro viaggio nella Riforma comincia oggi dagli ammortizzatori sociali, tema quanto mai attuale, visto che continua ad essere notevole purtroppo il ricorso agli strumenti di sostegno al reddito. Nella riforma si tenta di superare le differenze di trattamento presenti nell’attuale sistema, con l’introduzione dell’ASPI, Assicurazione Sociale per l’Impiego, che nei prossimi anni sostituirà le indennità di Disoccupazione e di Mobilità.L’indennità ASPI sarà nel complesso più elevata dell’attuale indennità di Disoccupazione e la platea di lavoratori, che avrà accesso alle tutele in caso di perdita del lavoro, sarà un po’ più estesa di quella attuale, anche se restano escluse alcune fasce di lavoratori precari. Va detto però che la positiva estensione del campo di applicazione ha un riflesso negativo sulla durata dell’indennità: a regime infatti, l’ASPI avrà una durata superiore all’attuale indennità di Disoccupazione, ma inferiore rispetto alla indennità di Mobilità (che spetta oggi ai lavoratori licenziati da aziende industriali con più di 15 dipendenti e commerciali con più di 50).Trattandosi di una criticità preoccupante in un contesto che brucia posti di lavoro e rende difficile la ricollocazione dei lavoratori disoccupati, il sindacato ha ottenuto che alla riforma appena approvata fossero apportate delle modifiche, nella conversione in legge del “decreto sviluppo”.L’avvio del passaggio dall’indennità di mobilità all’ASPI è stato così posticipato al 2015, non prima di una verifica preventiva sull’andamento della crisi, che Governo e parti sociali dovranno fare alla fine del 2014.Nel confronto col sindacato, il ministro Fornero ha dovuto anche modificare la sua iniziale, eccentrica proposta, che prevedeva l’eliminazione dello strumento della Cig straordinaria. Restano in vigore quindi Cassa integrazione Ordinaria e Straordinaria, determinanti, come sappiamo bene purtroppo anche noi marchigiani, per contenere gli effetti delle crisi produttive temporanee o strutturali. Altrettanto opportuno è il mantenimento fino al 2016 della Cig in deroga, che in questi anni è stata molto utilizzata nelle Marche per i lavoratori delle piccole imprese.Concludendo questo percorso su luci e ombre dei nuovi ammortizzatori, va indicato un altro determinante snodo che Stato, Regioni, parti sociali devono ancora affrontare: chiamasi “politiche attive del lavoro”, cioè efficaci interventi di orientamento, riqualificazione e reimpiego dei lavoratori disoccupati  da collegare agli ammortizzatori contro la disoccupazione. E’ una condizione necessaria, anche se certo non sufficiente, per guardare al futuro con rinnovata speranza.  Questa è una sfida che, anche nelle Marche, chiama tutti ad un rinnovato impegno.  Qualche notizia in più…. Cos’è l’ASPI? E’ il nuovo regime di assicurazione contro la disoccupazione involontaria che sostituirà gradualmente le attuali indennità di Disoccupazione (dal 2013) e di mobilità (dal 2015).  Chi potrà utilizzarlo? Tutti i lavoratori dipendenti, inclusi apprendisti, soci lavoratori di cooperativa con rapporto di lavoro subordinato e dipendenti pubblici con contratto non a tempo indeterminato. Cosa servirà per accedere all’ASPI ? Come per l’attuale Disoccupazione serviranno un’anzianità assicurativa di almeno due anni e 52 settimane di contribuzione nell’ultimo biennio. Quanto durerà L’ASPI ? A regime, l’ASPI durerà 12 mesi per gli under 55 e 18 mesi per gli over 55, quindi una durata maggiore dell’attuale indennità di Disoccupazione, ma minore se confrontata con l’indennità di Mobilità; la transizione dalle attuali indennità all’ASPI comunque, si realizzerà gradualmente.  In “soldoni” l’ASPI? L’indennità ASPI sarà pari al 75% della retribuzione mensile nei casi in cui quest’ultima non superi, per l’anno 2013, i 1.180 euro; per le retribuzioni più alte sarà aumentata del 25% della parte di retribuzione superiore a tale importo, con un massimale di 1.119 euro. L’indennità verrà ridotta del 15% dopo i primi 6 mesi di fruizione e di un ulteriore 15% dopo 12 mesi. Si è parlato anche di Mini-Aspi… Riguarderà i lavoratori con contratti brevi e discontinui che possano far valere almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi dodici mesi senza alcun altro requisito assicurativo.Infine la Cassa Integrazione… Quali restano? Cig Ordinaria e Straordinaria nei settori dove già sono previste, e la Cig in deroga per gli anni 2013-2016, pur con risorse decrescenti. Per i settori privi di Cassa Integrazione, e per le imprese sopra i 15 dipendenti, la riforma prevede l’obbligo di costituzione di Fondi bilaterali di solidarietà per finanziare trattamenti di integrazione salariale nei casi di riduzione o sospensione del lavoro. LA RASSEGNA STAMPA
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18/09/2012 Sindacati e artigiani: garantiti fino al 31 ottobre i trattamenti di sospensione.
Le parti sociali costituenti l'EBAM (Ente Bilaterale Artigianato Marche) nella riunione del 17 settembre, hanno concordato, dopo opportune verifiche ed un monitoraggio costante della spesa, che le risorse stanziate  per l'intervento integrativo, a favore dei lavoratori sospesi dal lavoro,  garantiscono la copertura fino al 31 ottobre 2012. Tutti gli accordi di sospensione, a zero ore o ad orario ridotto, a partire dal 1 Novembre 2012 dovranno quindi essere accordi di cassa integrazione in deroga.Gli accordi già sottoscritti che prevedono periodi di sospensione che vanno oltre il 31 Ottobre 2012 e che si trovano quindi a cavallo tra i due periodi saranno ritenuti validi a tutti gli effetti ; questa modalità è stata già sperimentata negli anni 2009 e 2010 quando le risorse dell'EBAM arrivarono a garantire la copertura fino a Luglio.Le imprese e i consulenti dovranno compilare entro 20 giorni dalla data di inizio della sospensione, quindi per questi casi entro il 20 novembre, la domanda da inviare alla Regione per avere l'intervento della Cassa in Deroga;
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17/09/2012 Bonus libri di testo: un aiuto alle famiglie
Bonus libri di testo: un aiuto per le famiglie La Regione Marche ha emanato i criteri e gli indirizzi  per assicurare un sostegno alla spesa sostenuta dalle famiglie per l'istruzione per l'anno scolastico 2012/2013.Sono ammessi ai suddetti benefici i genitori o chi rappresenta i minori, appartenenti a famiglie in possesso dei seguenti requisiti: residenza nel Comune; Indicatore Situazione Economica Equivalente ( ISEE ) non superiore ad € 10.632,94 Per l'individuazione dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) gli interessati dovranno compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (sulla base dei redditi percepiti nell'anno 2011-dichiarati nel  2012), con l'assistenza gratuita dei Centri di AssistenzaFiscale.I moduli, compilati in ogni loro parte, dovranno essere consegnati ai servizi scolastici del Comune di residenza.Si fa presente che ogni Comune delibera sulla data di scadenza.Di seguito le scadenze di presentazione delle domande  nei principali  Comuni :Comune di Ancona dal 12 settembre al 5 OttobreComune di Jesi entro il 28 settembreComune di Osimo entro il 29 settembreComune di Senigallia entro il 4 ottobre
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12/09/2012 Niente licenziamenti all'Auchan di Ancona
Accordo raggiunto tra i sindacati di categoria  Filcams Cgil Marche,  Fisascat Cisl Marche, Ugl Ancona Commercio e  i vertici dell’Auchan di Ancona.  I 65 licenziamenti annunciati nel giugno scorso dall’azienda, dopo una lunga e difficile vertenza con i sindacati di categoria, si sono trasformati in  24 mesi di contratti di solidarietà per 207 dipendenti su 247.E’ prevista una mobilità volontaria per un massimo di 10 unità,  con il  criterio di scelta della non opposizione al licenziamento, che dovrà essere fatta entro il 30 settembre 2012. Dai 247, in virtù della infungibilità delle mansioni svolte, vanno esclusi 40 unità, tra capi settore, capi reparto, farmacisti. Per il  personale restante - 207 lavoratori, 108 dei quali sono full time e 99 part time - entra in vigore un  contratto di solidarietà della durata di 24 mesi. L’orario di lavoro subirà una riduzione massima del 25%. L’articolazione oraria passerà da 40 a 38 ore per tutti i dipendenti attraverso un assorbimento dei permessi retribuiti previsti dal contratto collettivo nazionale. L’accordo, che dovrà camminare di pari passo con il piano commerciale presentato  alle organizzazioni sindacali, prevede verifiche trimestrali. Finiti i 24 mesi relativi ai contratti di solidarietà Cgil-Cisl e Ugl hanno reclamato alla proprietà il ritorno alla normalità, non contemplando richieste per procrastinare la soluzione di emergenza.«Un accordo complesso ed articolato -  sostiene Selena Soleggiati Segretario Generale Fisascat Cisl Marche - che ha scongiurato i licenziamenti , ma che comporta un riassetto, per i 24 mesi, di tutta l’organizzazione del lavoro. Gli orari saranno più flessibili sia per i  full time che i part time, le prestazioni domenicali aumenteranno e i carichi di lavoro saranno sicuramente maggiori. L’ipermercato dovrà infatti  garantire i presidi con un 25 per cento di ore in meno e senza l’ausilio di contratti a termine o somministrazione a termine».«La fase di gestione dell’accordo - prosegue Soleggiati - sarà pertanto altrettanto complessa; sarà necessaria una attenta azione di monitoraggio e controllo da parte delle strutture sindacali esterne ed interne per garantire da un lato la piena applicazione di quelle norme che abbiamo inserito per attenuare la flessibilità degli orari di lavoro, e  dall’altra l’attuazione del piano di rilancio presentato che dovrebbe consentire all’Auchan di riguadagnare quote di mercato e fronteggiare meglio la concorrenza.”
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10/09/2012 Continua lo sciopero alla Mediterranea
I lavoratori della Mediterranea di Matelica hanno proclamato lo sciopero. La situazione dell'azienda alimentare è diventata drammatica a seguito del mancato accordo tra la nuova proprietà - la società Korion di Vicenzo Ciulla, che nel marzo 2011 ha rilevato la gestione a seguito del fallimento della precedente gestione- e il Tribunale di Camerino. Oggetto del contendere è una garanzia di un milione di euro che il curatore fallimentare Ugo Fantini ha preteso a garanzia dei creditori della Mediterranea come condizione per il passaggio della società alla nuova proprietà. Una garanzia che quest'ultima ha prodotto ma che, per lo stesso curatore, è risultata inidonea. Sembra segnato quindi il destino dei 70 dipendenti dell'azienda. Nel pomeriggio di oggi il curatore fallimentare apporrà i sigilli allo stabilimento, per consentire al Tribunale di Camerino di rientrare in  possesso dei beni aziendali, per venderli all'asta soddisfando  i creditori dei precedenti proprietari.Si è concluso intanto con un nulla di fatto l'incontro che, nella serata di ieri, ha visto la Regione Marche protagonista di un tentativo di mediazione. Gli Assessori regionale e provinciale al lavoro, Marco Lucchetti e Paola Mariani, hanno incontrato rappresentanti dell'azienda e dei lavoratori, vagliando  alcune possibili ipotesi per uscire da questa empasse.Nel frattempo i lavoratori, che non ricevono lo stipendio da mesi nonostante l'azienda lavori a pieno regime per rispondere alle commesse, restano impegnati in un  presidio permanente davanti all'azienda. Chiedono di essere pagati e di poter continuare a lavorare per garantire un futuro a se stessi e alle loro famiglie. 
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07/09/2012 Vertenza Auchan.
FILCAMS CGIL  - FISASCAT CISL  -  UGL COMMERCIO TURISMO CGIL MARCHE  -  CISL MARCHE  -  UGL ANCONA INVITO STAMPA VERTENZA AUCHAN I sindacati di categoria Filcams Cgil Marche, Fisascat Cisl Marche, Ugl Ancona Commercio Turismo, martedì 11 Settembre p.v. alle ore 12,30 presso la sede della CISL MARCHE, via dell’Industria,17 – Ancona, convocano una conferenza stampa per illustrare gli esiti del confronto dopo l’incontro con la proprietà Auchan e l’ Assessorato al lavoro della Regione Marche. Claudio Di Pietro Selena Soleggiati Luigi BarchiesiFILCAMS CGIL MARCHE FISASCAT CISL MARCHE UGL COMMERCIO TURISMO ANCONA  Ancona 7 Settembre 2012   Ufficio stampa Cisl Marche 3337612381
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06/09/2012 "Cisl con te". A Pesaro lo sportello amico per le famiglie.
 I risultati dell’attività dello sportello Cisl con te di Pesaro Non è facile tracciare la mappa delle sofferenze che investono in maniera del tutto nuova persone e famiglie anche nella realtà territoriale pesarese. La crisi globale ha prodotto infatti una generale sfiducia e disorientamento, che porta singoli e famiglie a chiudersi in se stessi. Incapaci di intravedere una via di uscita alla loro condizione.Ciò comporta non poche difficoltà per  impostare politiche efficaci di aiuto.Tuttavia possiamo già avere un quadro dei problemi da affrontare, con un insieme di indizi sufficientemente affidabili.Questo è possibile attraverso l’analisi dei risultati di due mesi e mezzo di sperimentazione del servizio “Cisl con te. Osservatorio sulle vulnerabilità” istituito dal sindacato Cisl di Pesaro nel maggio scorso.Si tratta di 43 casi di persone residenti in città e nei comuni limitrofi che si sono rivolte allo sportello, incoraggiate dalla nostra iniziativa. Il racconto delle loro vicende di vita ha aperto uno spaccato impressionante sulla condizione di numerose famiglie, che conducevano fino a pochi mesi fa vite normali. Sono persone che per riserbo non si rivolgono  a sportelli pubblici o ad assistenti sociali e questo rende ancora più commoventi le loro storie. Il 73% sono italiani, l'81% sono disoccupati o con lavori precari con uno stipendio frammentato che non garantisce  sicurezza. L età media è 53 anni, fase in cui il ricollocamento è difficile,  infatti il 59% degli utenti ha un'età compresa tre i 45 - 64 anni. La maggior parte vive in famiglia con coniugi e figli.   Il 73% ha problemi occupazionali ed economici,  il 39% ha serie questioni  abitative e fa fatica  a trovare un alloggio dove vivere. Per i pensionati  i  problemi  riguardano in particolare  il trasporto per terapie sanitarie ma anche per semplici commissioni giornaliere.Dall’analisi qualitativa delle interviste rilasciate appaiono abbastanza chiari i segmenti sui quali intervenire per aiutare a superare i momenti di difficoltà. Così  come sono palesi le circostanze di vita che producono le nuove sofferenze, non codificate negli annuari statistici, poiché tipologicamente nuove..
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05/09/2012 Pensioni, chi si salva dalla riforma Fornero?
Lavoratori in mobilità ordinaria e lunga, titolari di assegno straordinario erogato dai Fondi di solidarietà e autorizzati al versamento della contribuzione volontaria: sono questi alcuni dei potenziali beneficiari della “salvaguardia pensionistica”. Questi soggetti, in sostanza, potrebbero accedere alla pensione secondo le vecchie regole in vigore prima della riforma previdenziale.A queste persone l’Inps sta inviando una lettera, contenente l’invito a recarsi presso lo “Sportello Amico” dell’Inps o presso i patronati, entro il 21 settembre. Lo scopo è quello di verificare le singole situazioni contributive e assicurative del lavoratore incluso nella lista dei potenziali “salvaguardati”.Gli utenti, dunque, potranno rivolgersi a tutti gli uffici dell’Inas (il patronato della Cisl) sia per un controllo dei dati in possesso dell’Inps, sia per la successiva presentazione – in via telematica – della domanda di pensione. Per richiedere questo tipo di assistenza non è necessario aver ricevuto la lettera dall’ente previdenziale, che potrebbe non essere a conoscenza della specifica situazione di alcune persone:  chiedere al Patronato di effettuare lo screening potrebbe rivelare che si hanno comunque i requisiti per rientrare nell’elenco di coloro che potranno andare in pensione in deroga alle nuove norme.Dovranno invece fare domanda  di accesso alla lista i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro sulla base di accordi individuali o collettivi, gli esonerati del pubblico impiego o chi è in congedo straordinario per l’assistenza ad un figlio disabile. Per loro sarà necessario presentare una richiesta apposita, entro il 21 novembre, alla Direzione Territoriale del Lavoro che comunicherà all’Inps l’effettiva esistenza dei requisiti necessari per rientrare nella platea dei derogati. Anche questi lavoratori potranno far ricorso all’assistenza del patronato, per essere seguiti nell’intera procedura.Tutti i cittadini, sia del settore privato che di quello pubblico, che hanno una prospettiva di accesso al pensionamento nel periodo 2012 – 2013, sono quindi invitati a rivolgersi all’Inas, che garantirà gratuitamente una accurata verifica del proprio profilo previdenziale.Per maggiori informazioni contattare l'Inas Cisl di Macerata allo 0733-4075265
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05/09/2012 Un’altra occasione per la biblioteca dei libri viventi di Piobbico
Sabato 8 settembre alle ore 18.00 a Piobbico  in occasione  del conferimento della cittadinanza onoraria a  Luca Miniero registra del film “Benvenuti al nord”  girato in paese,  la biblioteca dei libri viventi, oltre alla sua normale attività,  sarà aperta.Un’occasione in più per conoscere questa interessante iniziativa dell’Anteas (associazione nazionale terza età attiva), che ha l’obiettivo di mettere in comunicazione il mondo dei giovani e quello degli anziani, di creare occasioni di incontro e valorizzare le esperienze di vita delle persone giovani, adulte e anziane. 22 persone in qualità di “libri viventi” saranno disponibili ad incontri e colloqui, a raccontare uno spezzato della propria vita e il lettore avrà la possibilità di fare domande, togliersi delle curiosità, acquisire conoscenze.
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05/09/2012 Sciopero all'Area srl di Montecassiano
I 12 lavoratori dell'Area Srl a Sant'Egidio di Montecassiano hanno proclamato uno sciopero per protestare contro il mancato pagamento delle retribuzioni di luglio ed agosto.Nel pomeriggio di martedì era in programma un incontro tra lavoratori, sindacato ed amministrazione dell'azienda, che si occupa di calzature e stampaggio fondi.  L'amministratore ha disertato la riunione, chiudendo l'azienda e lasciando fuori sindacalisti e lavoratori, che  hanno deciso di fermare le macchine.L'Area srl è un'azienda artigiana che da tempo soffre gli effetti della crisi. Da giugno 4 dipendenti sono stati sospesi. Lunedì la notizia che la sospensione è in arrivo per altri 4 lavoratori. Nel frattempo erano arrivati gli assegni con un anticipo delle due mensilità arretrate, ma erano scoperti.Per il Segretario generale della Femca (Federazione Energia Moda Chimica e Affini) Cisl di Macerata, David Ballini  «il comportamento dell'Amministrazione è inaccettabile, e lo sciopero continuerà ad oltranza fin quando la ditta non pagherà gli stipendi arretrati.» 
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04/09/2012 "Con il futuro alle spalle: lo sviluppo e il lavoro di oggi visto con gli occhi di domani".
Capire l’evoluzione della crisi per rappresentare lo sviluppo e il lavoro sono i temi,  in sintesi, che verranno affrontati dalla Cisl Marche,  nella due giorni  a Gualdo Tadino in  Umbria, il  6 e 7 settembre. Interverranno Alberto Berrini, economista, Leonardo Becchetti, professore di Economia presso l’Università di Tor Vergata di Roma, Enrico Loccioni, Presidente della Loccioni Group, Donato Iacobucci  professore di Economia applicata presso l’Università  Politecnica delle Marche; Katya Mastantuono, Presidente della Rete di  Economia Etica e Solidale delle Marche; Giorgio Santini, Segretario Generale Aggiunto della Cisl Nazionale; Enzo Rullani, professore di Economia della conoscenza presso il centro Tedis, della Venice International University; Gian Mario Spacca, Presidente della Regione Marche; Marco Marcatili , analista economico finanziario per Nomisma e Il Sole-24Ore.
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04/09/2012 Scuola, in arrivo le nomine a tempo determinato
Si rende noto che:i docenti di scuola dell’infanzia sono convocati per il giorno 10 settembre 2012, presso la sede dell'Istituto Tecnico Commerciale “A.Gentili” di Macerata Via Cioci n. 6 con inizio delle operazioni alle ore 09,00.i docenti di scuola primaria sono convocati per il giorno 11 settembre 2012, presso la sede dell'Istituto Tecnico Commerciale “A.Gentili” di Macerata Via Cioci n. 6 con inizio delle operazioni alle ore 09,00.i docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado per assegnazione sedi provvisorie ai neo immessi in ruolo, sono convocati per il giorno 7 settembre 2012 presso la sede dell’Istituto Tecnico Attivita’ Sociali Matteo Ricci di Macerata Via G.di Pietro,12 con inizio delle operazioni alle ore 09,00.i docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado per posti di sostegno sono convocati per il giorno 10 settembre 2012, presso la sede dell’Istituto Tecnico Attività Sociali Matteo Ricci di Macerata Via G.di Pietro,12 con inizio delle operazioni alle ore 09,30.i docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado per posti comuni sono convocati per il giorno 11 settembre 2012 presso la sede dell’Istituto Tecnico Attività Sociali Matteo Ricci di Macerata via G.di Pietro,12 con inizio delle operazioni dalle ore 10,00.Il numero dei convocati verrà reso noto con successiva comunicazione. La Segreteria Cisl Scuola Macerata
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29/08/2012 "Pronti al confronto per promuovere il lavoro"
CISL MARCHE DICHIARAZIONE STAMPA E' positivo che la Giunta regionale abbia ribadito, con il Presidente Spacca e l'assessore Luchetti, che al primo posto c'è il Lavoro, principale preoccupazione per i marchigiani in questo sfibrante contesto di crisi economica. Sappiamo che molto dipende dalle scelte a livello europeo e del governo nazionale; è comunque importante ricavare dall'assestamento di bilancio risorse aggiuntive che vadano in parte ad alimentare alcune tra le misure concordate in questi anni tra regione e sindacati a sostegno del lavoro e delle situazioni di fragilità, come ad esempio la stabilizzazione dei lavoratori atipici, in parte a sostenere progetti che promuovano innovazione, integrazione ed occupazione; progetti che favoriscano la crescita dimensionale e ogni forma di cooperazione tra imprese, che incentivino ricerca e innovazione per innalzare il valore aggiunto di prodotti e processi; che accrescano l'immissione di professionalità elevate, anche manageriali, nel tessuto delle imprese marchigiane, che stimolino la creazione di servizi di ricerca, promozione, accompagnamento sui nuovi mercati per le imprese. Il tutto con la priorità di promuovere e favorire il Lavoro. Come Cisl Marche siamo disponibili da subito al confronto. 29 agosto 2012Stefano MastrovincenzoSegretario Generale Cisl MarcheLA RASSEGNA STAMPA: 
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22/08/2012 Sanità. Urge incontro con Assessore Mezzolani entro agosto.
 COMUNICATO STAMPA SANITA' MARCHE. URGE ENTRO AGOSTO INCONTRO CON ASSESSORE MEZZOLANI PER FARE IL PUNTO SULLA RIORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA E VALUTARE CONSEGUENZE DELLO SPENDING REVIEW SULLA SANITA' MARCHIGIANA. DATI PREOCCUPANTI ED EMERGENZIALI GIA OGGI SUL PERSONALE E LA TENUTA DEI SERVIZI.I NUMERI.Urge entro il mese di agosto un incontro con l'Assessore Regionale Mezzolani, il Dirigente Ruta ed i direttori dell'Asur e delle Aziende Ospedaliere per fare il punto sulla riorganizzazione del sistema sanitario regionale dopo gli incontri tenuti all'interno delle singole Aree Vaste.Infatti prima della sosta estiva le OO.SS confederali e di categoria non avevano condiviso il progetto a livello regionale perche' privo di numeri sull'effettivo impatto dello stesso sul personale e delle conseguenze nel territorio dei servizi qualitativi sinora garantiti , alla luce anche delle novita' restrittive previste dal provvedimento sullo spending review.Infatti se è vero che all'ultimo momento si è tenuto conto nel provvedimento della "virtuosita' contabile" di alcune regioni come le Marche è altrettanto vero che il taglio a livello nazionale di circa 15.000 posti letto avra' ripercussioni anche nelle Marche data la riduzione dello standard dei posti letto dai 4 posti letto per mille abitanti ad un livello non superiore ai 3.7 posti letto comprensivi di uno 0.7% per la riabilitazione e la lungodegenza post -acuzie.Per comprendere la situazione l'attuale Piano Socio Sanitario prevede la riduzione dei posti letto da 4 ogni mille abitanti ( che nelle Marche vuol dire 5.146 posti letto per acuti e 1.092 per lungodegenza ) a 3.9, mentre per il 2013 bisognera' ragionare sulla quota di 3,.7 posti letto.l Attualmente, di fatto a parita' di servizi erogati, i dipendenti Asur sono passati dai 12.606 del gennaio 2010, agli 11.946 del gennaio 2011, agli 11.626 del gennaio 2012 agli attuali 11.469 che scenderanno ancora entro l'anno stante pensionamenti e mobilita' e la copertura del turn -over solo al massimo del 70%.Per questi motivi permane la forte preoccupazione sul futuro della sanita' marchigiana e la tenuta dei lavoratori per conoscere anticipatamente l'organizzazione complessiva del lavoro una volta terminato il periodo estivo. Il timore infatti è che i consueti accoprpamenti di reparti e riduzione posti letto effettuati durante il periodo estivo possano diventare strutturali.Ecco perche' il sindacato ad agosto è aperto per ferie ed attende la convocazione del tavolo di confronto.IL SEGRETARIO GENERALE FP CISL MARCHE LUCA TALEVI 338/2985866LA RASSEGNA STAMPA:
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20/08/2012 Spending review: massima mobilitazione Cisl.
   CLICCA QUI PER VEDERE  LE  FOTO del PUNTO ESTATE CISL FUNZIONE PUBBLICA del 14 agosto 2012 a CIVITANOVA MARCHE La politica dei tagli lineari mascherata da spending review è una scelta sbagliata che mette a rischio i posti di lavoro ma anche quei servizi a cittadini e imprese che vogliono fare sviluppo, occupazione e coesione sociale.Per contrastare con forza questi provvedimenti la Fp Cisl ha avviato una decisa  mobilitazione dei lavoratori pubblici con l'obbiettivo di neutralizzare gli effetti negativi dei provvedimenti e rilanciare a tutti i livelli progetti di riorganizzazione vera degli enti, del lavoro, dei servizi pubblici.La Cisl contrasta i provvedimenti previsti dal provvedimento sullo spending review perché non si aggrediscono sprechi e malfunzionamenti strutturali della pubblica amministrazione , non si tagliano i costi della politica, e non si prevede nulla per inaugurare finalmente un impego razionale e produttivo delle risorse umane e finanziarie.La politica non ha saputo approfittare di una revisione della spesa pubblica per mettere in moto un ridisegno complessivo degli assetti istituzionali ed una profonda riorganizzazione del sistema dei servizi. Per questo, ancora una volta, tocca a noi, sindacato responsabile, riprendere e rilanciare la strada del cambiamento.A livello regionale la  Funzione Pubblica Cisl  ha deciso anche durante il mese di agosto di organizzare  una serie di iniziative di mobilitazione per sensibilizzare lavoratori e cittadini sugli effetti negativi dei provvedimenti tramutati in legge in questi giorni.A Fermo l'8 agosto ed a Pesaro il 10 agosto sono stati coinvolti decine di delegati Cisl e distribuito materiale in tutti i luoghi di lavoro mentre nelle due settimane a cavallo di ferragosto partirà la campagna di sensibilizzazione "In spiaggia contro lo spending" con gazebo e volantinaggi già programmati nelle spiagge di Falconara, Porto Recanati, Civitanova.Un’ estate di lavoro e mobilitazione per far comprendere gli effetti perversi di una malintesa spending review che taglia gli organici pubblici senza tagliare i costi inutili con conseguenze anche e soprattutto sulla collettività: dalla riduzione dei servizi, all'aumento di bollette ed utenze, al rischio isolamento delle piccole comunità locali colpite dalla soppressione di ospedali, tribunali ed uffici pubblici.LA RASSEGNA STAMPA DEL 19 AGOSTO 2012:
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09/08/2012 Funzione pubblica, protesta sotto l'ombrellone
La CislFunzionePubblica di Macerata si mobilita contro la manovra di revisione della spesa pubblica – spending review – approvata dal Parlamento.Lunedì 13 Agosto ore 21.30 a Porto Recanati (davanti la sede del Comune) e martedì 14 Agosto ore 21.30 a Civitanova Marche (Lungomare nord zona Pescheria) sarà allestito un “Punto Cisl Estate”, dove verrà diffuso materiale informativo relativo alla posizione Cisl nei confronti della spending review.A Porto Recanati, non avendo ricevuto dal Sindaco la necessaria autorizzazione per allestire il gazebo sul lungomare, sarà organizzato anche un volantinaggio per distribuire materiale informativo.«Nonostante il periodo estivo, e visto che la crisi non va in vacanza - recita un comunicato emesso dalla Categoria - anche noi abbiamo deciso di rimanere “aperti per ferie” dando vita ad alcune importanti iniziative di mobilitazione e di sensibilizzazione dei cittadini»Una manovra che il Segretario generale FP Cisl di Macerata Sistino Tamagnini definisce “scriteriata” e contro la quale si è mossa anche la FederazioneNazionaleCisl dei dipendenti pubblici, unico sindacato rimasto al tavolo di confronto con il Governo con idee e proposte concrete.«Sia chiaro – sostiene Tamagnini -  che noi abbiamo idee chiare su come fare la Spending Review senza tagliare posti di lavoro e servizi ai cittadini. E’ nostra intenzione quindi sfidare le controparti politiche e amministrative, sbarrando la strada a soluzioni “facili” – come quelle contenute nella manovra - che produrranno disagi gravi ai cittadini ed ai lavoratori senza però intaccare minimamente le vere diseconomie».
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09/08/2012 Il manifatturiero marchigiano continua a soffrire
COMUNICATO STAMPA IL MANIFATTURIERO MARCHIGIANO CONTINUA A SOFFRIRE: LA CISL INCALZA ISTITUZIONI E MONDO ECONOMICO Si confermano anche alla fine di questa prima metà dell’anno le difficoltà delle aziende e le ricadute negative sul mercato del lavoro regionale. Le imprese dichiarano un utilizzo degli impianti inferiore al 70% della capacità produttiva; la produzione industriale cala nel trimestre aprile/giugno del 5,2%, i fatturati del 5,3% con un andamento fortemente negativo sul mercato interno pari al 9,2% ed un rallentamento delle vendite anche sui mercati esteri.I dati peggiorano se ci riferiamo solo alle aziende artigiane. Tra i settori maggiormente colpiti l’edilizia che nelle Marche fa registrare una perdita occupazionale di almeno 5.000 addetti. Non va meglio nei settori del manifatturiero tradizionale ( filiera della moda, meccanica, legno) dove si perdono 17.000 posti di lavoro, secondo i dati pubblicati a giugno dall’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, mentre crescono le tensioni occupazionali anche nel commercio e in altri settori dei servizi.Sale il tasso di disoccupazione marchigiano che si attesta al 8,9 % ed è emergenza per i giovani dai 15 ai 24 anni, con disoccupazione al 34,7% nel primo trimestre 2012 nelle regioni del centro-Italia, a fronte del 29,4% dell’analogo periodo del 2011.Peggiorano a livello regionale i dati di utilizzo degli ammortizzatori sociali: nel periodo gennaio/luglio 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, aumenta la cig ordinaria del 38 % e la straordinaria del 18%; la cassa in deroga, in leggero decremento rispetto agli anni precedenti, ha coperto, al 15 giugno, 1.146.835 ore; per le sospensioni dal lavoro dei dipendenti artigiani le giornate erogate dall’EBAM (ente bilaterale artigiano), sono, alla data del 31 maggio, 193.745; in crescita del 50% i lavoratori che nei primi sei mesi del 2012 hanno fatto richiesta di disoccupazione ordinaria e del 5% quelli con requisiti ridotti; aumentano gli iscritti alle liste di mobilità dell’8,1% nei primi quattro mesi del 2012 e preoccupante è l’andamento dei lavoratori che hanno usufruito della mobilità in deroga che già in data 15 giugno hanno raggiunto le 1.259 unità.“Il quadro che emerge è più che preoccupante. – sostiene Tonino Bori responsabile del dipartimento mercato del lavoro della Cisl Marche – nonostante alcuni esempi in controtendenza, si confermano aree di debolezza e problemi di carattere strutturale nelle filiere produttive marchigiane; le imprese stanno licenziando con più disinvoltura che nel passato. La crisi ha messo in discussione certezze e punti di forza che avevano fatto la fortuna delle Marche: una manifattura con punte di assoluta eccellenza, un pil pro-capite elevato, tassi di disoccupazione bassi, un buon livello di esportazioni, una capacità generativa di impresa. - prosegue Bori nella sua analisi – la crisi è entrata ormai nel vissuto quotidiano delle persone e porta con sé disorientamento e paura di ciò che sarà; secondo l’ISTAT oggi il 37,2% delle famiglie marchigiane pensa di avere scarse risorse economiche a disposizione per vivere ed il 4,8% risorse assolutamente insufficienti. Se vogliamo limitare i danni alla coesione sociale - conclude Tonino Bori - è necessario che istituzioni e attori economici e sociali, trovino le idee e la forza per capire meglio il senso del cambiamento e costruire nuovi percorsi ; green economy, economia del mare, distretto culturale evoluto, investimenti sulla conoscenza, sostegno all’internazionalizzazione, sono piste di lavoro in parte già tracciate e in parte da implementare, in una logica che tenga insieme innovazione e cooperazione a tutti i livelli” .La Cisl sollecita la Regione Marche a riaprire il confronto a partire dall’attuazione del Piano per il Lavoro e le attività produttive. Un impegno che dovrà focalizzarsi in modo esclusivo su azioni e progetti da realizzare.La Cisl delle Marche crede inoltre che sia opportuno prepararsi al confronto, ormai prossimo, con l’Europa per la nuova programmazione sull’utilizzo dei fondi strutturali 2014/2020, che riserverà attenzioni particolari alle piccole medie imprese.Ancona 9/8/2012Ufficio stampa Cisl Marche :+393337612381
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09/08/2012 Fatti, non parole!!!
Tante parole spesso false e scorrette, tante affermazioni spesso offensive, abbiamo dovuto ascoltare nei mesi scorsi, rivolte in primis alla nostra Organizzazione, alla Cisl Scuola che un anno fa è stata la vera promotrice dell’accordo triennale per le assunzioni del personale docente ed Ata. Un accordo sottoscritto insieme a molte altre sigle, non a tutte … Un accordo che qualcuno ha allora definito “truffaldino”!!! Noi abbiamo sempre preferito discutere del merito delle questioni; a proposito dell’accordo “truffaldino”, varrebbe la pena chiedere a chi è stato assunto a tempo indeterminato se si considera vittima di un raggiro, o se ritiene che il “prezzo” pagato (la rinuncia ad uno scatto che nella maggior parte dei casi si riassorbe in pochissimo tempo grazie alla valutazione del  servizio pre-ruolo) sia eccessivo rispetto alla raggiunta stabilità del proprio lavoro.Siamo certi, in ogni caso, che i lavoratori sappiano giudicare il nostro operato per quanto produce, valutando i nostri comportamenti e non la stupida caricatura che ne viene talvolta proposta.La Cisl Scuola ha svolto col precedente governo, come ha sempre fatto e continuerà a fare con qualunque altro, un ruolo forte, determinato e diretto di interlocuzione. Ha sempre scelto di rappresentare così i lavoratori e i loro interessi, assumendone i problemi e cercandone le possibili soluzioni. Proprio la particolare durezza del contesto ci ha spinti e ci spinge ancora oggi, ad essere quanto mai ostinati nel rivendicare sedi di confronto in cui far valere la nostra capacità di azione e di proposta. Abbiamo così contrastato rischi alti e crescenti di emarginazione, a cui non saremmo sfuggiti imboccando il vicolo cieco di un antagonismo pregiudiziale, tanto appariscente quanto improduttivo.Tutti possono valutare, nella loro consistenza e nella loro efficacia, i risultati della nostra azione, quasi sempre condotta insieme alla maggioranza delle altre sigle sindacali: ce ne assumiamo la responsabilità e ne rivendichiamo il merito, pronti a riconoscere quello di chi riuscisse a fare di più e meglio.In realtà, sulle assunzioni (così come sugli scatti) a quelle Organizzazioni che si sono rifiutate di firmare ogni accordo, oggi non resta altra via che quella di rivendicare l’attuazione di intese prodotte dall’iniziativa di tutti gli altri sindacati e di rivendicarne il merito quando esse producono risultati. A queste Organizzazioni, noi oggi vogliamo rispondere con l’articolo pubblicato sul pagina Web della rivista “TuttoScuola.com”,  che riportiamo integralmente:Nomine in ruolo. Di chi il merito?Prima ancora che la notizia fosse ufficiale - anzi qualche ora prima - nel mondo sindacale c'era già la rincorsa a rivendicare il merito di quelle 21.112 nomine in ruolo, insperate nella loro entità fino a qualche giorno fa.A suon di comunicati stampa che bruciavano i tempi inondando le agenzie prima ancora che l'incontro informativo presso il Miur fosse concluso, alcuni sindacati avevano già piantato la bandierina del primo arrivato, nella speranza che l'opinione pubblica abboccasse.C'è anche chi, pur non partecipando all'incontro ministeriale riservato ai cinque sindacati rappresentativi, ha rivendicato il merito di quelle nomine, venute – a suo dire - dopo che il Miur era stato messo alle corde per i tanti ricorsi dei precari (!).Mancava soltanto qualcuno che dicesse "-io l'avevo detto! - e il quadro dei "vincitori" saliti sul carro sarebbe stato completo.C'è, però, una verità ricordata da pochi: il contratto per il piano triennale. Quelle 21.112 nomine non sono state un "una tantum" di benevola concessione.Quei posti son il risultato del piano triennale delle immissioni in ruolo contrattato e faticosamente concordato l'anno scorso dalla maggioranza dei sindacati rappresentativi all'Aran, e guardato allora da altri con diffidenza, come fosse stata una svendita.Ora però ....Per la cronaca: l'accordo per il piano triennale venne firmato da Cisl-scuola, Uil-scuola, Snals e Gilda il 19 luglio 2011. Gli attuali "vincitori" dell'ultima ora non c'erano o disdegnarono di parteciparvi. “Dentro la notizia” - 8 agosto 2012   TuttoscuolA.com  Noi c’eravamo, ci siamo assunti la responsabilità di contrattare e firmare ed oggi possiamo dire con soddisfazione che LE NOSTRE INTESE DANNO FRUTTO 67000 assunzioni nel 2011, 21112 assunzioni nel 2012. Fatti, non parole!!!  Cisl Scuola Marche
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08/08/2012 In ruolo altri 21.000 docenti. Le nostre intese danno frutto.
Dopo le 67.000 assunzioni dello scorso anno, entrano in ruolo nella scuola altri 21.000 insegnanti. Come da noi rivendicato, si dà continuità al piano triennale varato lo scorso anno grazie alle intese sindacali di cui la Cisl Scuola è stata protagonista determinante. Con le nuove assunzioni si rafforza l’obiettivo, da noi tenacemente perseguito, di una stabilizzazione del lavoro nella scuola, che certamente va incontro agli interessi di tanti lavoratori, ma favorisce anche una più efficace organizzazione del lavoro e quindi la crescita di qualità del servizio scolastico.I risultati ottenuti sono ancor più apprezzabili dato il contesto difficile che il Paese sta vivendo; a renderli possibili è ancora una volta un’azione sindacale condotta con serietà su obiettivi chiari e credibili.CONTINGENTE ASSUNZIONI PER LE MARCHECONTINGENTE NAZIONALE
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07/08/2012 Gli iscritti Cisl comprano 60.000 € di parmigiano in Emilia
Il terremoto dell’aprile scorso ne aveva distrutto i magazzini. Ma il Caseificio 4 Madonne di Lesignana - Provincia di Modena - ha trovato un nuovo e inaspettato cliente nella Cisl di Macerata, i cui iscritti hanno acquistato 4.300 kg di parmigiano per un valore di € 58.700.Un’incredibile maratona di solidarietà, alla quale hanno aderito centinaia lavoratori di tutti i settori. Scuola e pubblica amministrazione, operai e impiegati bancari, infermieri e pensionati. Tutti hanno risposto con entusiasmo, attraverso un gesto concreto di sostegno alla popolazione romagnola colpita dal sisma.Un’operazione logisticamente complessa, coordinata con grande efficienza dalla Segreteria della Cisl di Macerata, che ha prima diffuso la notizia in tutti i luoghi di lavoro, per poi organizzare concretamente l’acquisto. L’enorme carico è stato recapitato nella sede di Via Valenti la settimana scorsa da 2 camion, per poi essere distribuito in lungo e in largo per tutto il territorio della Provincia di Macerata.«Oggi più che mai – sostiene il Segretario generale Marco Ferracuti – siamo tutti orgogliosi di fare parte della Cisl, organizzazione che ha nella solidarietà uno dei suoi più importanti principi costitutivi. Una solidarietà che si manifesta attraverso gesti e impegni concreti e quotidiani e che ci aiuta tutti a ricordare l’importanza del paradigma associativo, da opporre alle derive individualistiche che caratterizzano il nostro tempo»
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03/08/2012 Sciopero Auchan: compatta adesione dei lavoratori.
 Le foto dello sciopero all'Auchan di Ancona di mercoledì 1 agosto 2012 Per gestire questo momento di crisi che sta colpendo anche l’ Auchan, il primo megastore anconetano, aperto nel 1995 e che conta 250 dipendenti,  le proposte aziendali presentate continuano  a non convincere i lavoratori e i sindacati che oggi hanno incrociato le braccia  per  due ore, suddivise nei turni dalle 9 alle 10  e dalle 17 alle 18 .Nel mese di Giugno , la proprietà annunciava  la  mobilità per  65 dipendenti, scesi a 57 “full time equivalenti”, dopo  gli incontri tra azienda e parti sociali ma  ancora troppi secondo lavoratori e sindacati.«Riteniamo insufficiente la proposta  di contrazione degli  esuberi che l’azienda ci ha presentato – sostiene Selena Soleggiati, segretario generale Fisascat Cisl Marche -  a fronte di una poderosa  flessibilizzazione dell’organizzazione del lavoro e di  un  piano di rilancio  commerciale  che  non  si differenzia  più di tanto dalle azioni ordinarie  previste ogni anno per l’ipermercato di Ancona. – continua Soleggiati- L’azione combinata delle misure di flessibilità, che oltre all’inevitabile aumento  dei carichi di lavoro comporta una evidente  riduzione della retribuzione ,    e del contratto di solidarietà , rischiano di rendere insostenibile la prestazione lavorativa sia per i part time che per i full time». L’assemblea dei lavoratori, i sindacati di categoria di Cgil e Cisl e le Rappresentanze sindacali aziendali, vista l’indisponibilità aziendale  a non rinunciare alle misure di flessibilità presentate  il 26 luglio scorso, invitano l’azienda a modificare l’attuale organizzazione del lavoro o a limitare gli interventi di natura organizzativa alle misure strettamente necessarie per attivare i contratti di solidarietà quale unico strumento possibile per contrastare l’attuale flessione di fatturato e di cash flow.Leggi la RASSEGNA STAMPA:La Rassegna Stampa del 2 agosto 2012La Rassegna Stampa del 3 agosto 2012  
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02/08/2012 Spending review, rischio smembramento per la Provincia di Macerata
La Provincia di Macerata rischia lo smembramento. Grido d’allarme del Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, preoccupato per le conseguenze del decreto legge sulla spending review. Per evitarla è necessario che la Regione Marche decida in fretta sui confini delle nuove province ridistribuendo i Comuni e lasciando in vita 4 Enti.Ferracuti ipotizza diversi scenari, il primo dei quali è l’accorpamento di Macerata con Fermo ed Ascoli Piceno.«Si creerebbe così una super Provincia che avrebbe quest’ultimo Comune come capoluogo. La perdita di prossimità di servizi importanti come quelli espletati dall’ente provinciale produrrebbe conseguenze disastrose per i cittadini maceratesi. Senza contare che, stando a quanto dispone il decreto, questa soluzione candiderebbe Ascoli Piceno come capoluogo di Regione»Una soluzione assurda perla Cisl, ma non più del ventilato trasferimento di Macerata verso l’attuale capoluogo regionale. «L’unica possibilità per mantenere l’identità territoriale e culturale delle 4 provincie marchigiane, evitando gravi disagi ai cittadini è che Macerata acquisica un Comune dall’anconetano, cedendone alcuni ad Ascoli – Fermo». In questo modo tutti sarebbero in possesso dei requisiti territoriali (2.500 mq) e di popolazione (350.00) imposti dal decreto legge.«Da anni – sostiene Ferracuti -la Cisla tutti i livelli invoca un intervento di razionalizzazione della spesa pubblica per recuperare risorse eliminando sprechi ed inefficienze. Ma Il decreto legge sulla spending review interviene sul tema con soluzioni irragionevoli e pasticciate, risultato di quelli che sono ormai i marchi di fabbrica dell’azione del Governo: fretta eccessiva e mancanza di confronto con le istanze territoriali e sociali.  Ancora una volta il Governo impone ai cittadini sacrifici ingiusti ed inaccettabili».Quello che però bisogna assolutamente evitare, secondo Ferracuti, è lo smembramento della Provincia di Macerata «che determinerebbe la perdita dell’identità produttiva e socio-culturale di un intero territorio, preludio ad un irreversibile quanto inaccettabile declino del capoluogo».
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01/08/2012 Nasce il sindacato delle lavanderie self service
Nasce il Sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori che gestiscono le lavanderie self service.Grazie alla Federazione Lavoratori Somministrati Autonomi Atipici (FELSA) della CISL Marche - Federazione che offre rappresentanza e tutela al mondo del lavoro autonomo, delle libere professioni e delle piccole attività produt tive - i lavoratori di questo settore possono ora unirsi e coordinarsi tra loro per far conoscere a tutti il proprio mondo e per poter meglio rappresentare le proprie esigenze alla comunità politica e sociale.Quello delle lavanderie self service è un settore in grande sviluppo, la cui attività riscuote sempre maggiore successo tra i clienti e i consumatori, che apprezzano questo tipo di servizi e la loro capacità di coniugare qualità ed economicità.In occasione della adesione formale dei lavoratori del settore si è provveduto alla nomina di un Comitato di coordinamento che avvierà la propria azione nella Provincia di Macerata e che entro il 2012 si estenderà in tutto il territorio regionale delle Marche.In questa prima fase di avvio l’impegno del sindacato si concentrerà  sulla divulgazione e sulla valorizzazione dei servizi offerti dalle lavanderie a self service, sulla realizzazione di servizi ed economie di scala capaci di generare risparmi da riversare in agevolazioni per i consumatori, sull’accreditamento dell’associazione come interlocutore per le Istituzioni a tutti i livelli ed in particolare conla Regioneed i singoli Comuni.La sede operativa regionale dell’associazione risiederà presso la CISL di Macerata (Via Valenti 27/35) che per prima ha creduto sulla validità ed importanza di tale progetto
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01/08/2012 Valutazioni sul confronto con i comuni del territorio pesarese sui bilanci 2012
Le criticità e le preoccupazioni che CGIL CISL UIL provinciali avevano previsto ed evidenziato sin dalla presentazione della Piattaforma per il confronto sui bilanci preventivi dei comuni per il 2012 sono state ampiamente confermate in questi mesi.L’acuirsi della recessione e l’instabilità dei mercati finanziari hanno ulteriormente aggravato la situazione economica e sociale del territorio provinciale. Il progressivo e rapido deterioramento di tutti gli indicatori statistici collocano la nostra provincia in una delle fasi più difficili degli ultimi vent’anni.Le condizioni in cui abbiamo svolto questo difficile confronto con gli enti locali, volto a cogliere gli obiettivi di salvaguardare il welfare locale, il sistema dei servizi erogati dai comuni in termini qualitativi e quantitativi e di contenere al massimo la pressione tributaria sui cittadini, lavoratori e pensionati, hanno risentito delle premesse di cui sopra e di un quadro di tagli drastici e mai visti in precedenza, operati dal governo precedente e confermati, aggravandoli ulteriormente, dal governo attuale. Dal 2008 ad oggi i dieci principali canali di finanziamento (dal fondo sociale a quello per la non autosufficienza, dagli affitti ai servizi all’infanzia) hanno subito un taglio di oltre il 78%. Dai 2 miliardi e 527 milioni stanziati complessivamente quattro anni fa siamo arrivati ai 538 milioni di oggi. La quota delle Regioni per il Fondo delle Politiche Sociali è passata dagli 800 milioni del 2006 ai 39 milioni del 2012. Un sostanziale azzeramento che ha costretto molte Regioni, compresa la nostra, a tentare di colmare questo vuoto, senza nessuna garanzia che ciò possa avvenire anche per il prossimo anno. Il tutto in un quadro, ormai noto a tutti, di disuguaglianze crescenti di accresciuta povertà, di aumento delle fragilità. Il Dl95/12 (cd Spending Review) aggraverà ulteriormente questo quadro già fosco sia per l’anno in corso che per il 2013.Abbiamo chiesto ai comuni di salvaguardare la spesa sociale e per i servizi educativi; di contenere al massimo se non di sospendere gli aumenti tariffari; di tenere al livello minimo (4xmille) le aliquote IMU su prima casa e affitti a canone concordato; di non incrementare l’addizionale Irpef o in caso di aumento di renderla progressiva; di recuperare efficienza ed efficacia nella gestione amministrativa anche e soprattutto associando le funzioni svolte; di concentrare gli sforzi organizzativi sul recupero dell’evasione fiscale, sia dei tributi locali che di quelli nazionali; di confermare e rafforzare gli interventi già previsti sin dal 2009 per i fondi anticrisi a favore dei lavoratori; di estendere l’ISEE; di adottare dei Piani di razionalizzazione della spesa anche per migliorare ed estendere servizi alla popolazione. Questi i principali temi oggetto delle nostre richieste. Con la Provincia, oltre alla conferma ed al rafforzamento dei Fondi Anticrisi, cosa che abbiamo ottenuto, abbiamo chiesto di continuare a svolgere un ruolo di coordinamento e di programmazione nella fase difficile di crisi economica e sociale che stiamo vivendo.Complessivamente, a tutt’oggi, corrispondono a oltre 1 milione di € le risorse dei Fondi Anti-crisi che abbiamo contrattato con i Comuni e la Provincia. Da sottolineare la maggior efficacia di quelli gestiti su scala sovracomunale. In generale abbiamo raggiunto risultati apprezzabili riguardo la salvaguardia dei livelli di spesa per il welfare, allo stesso modo nella maggior parte dei Comuni del territorio abbiamo ottenuto di contenere l’IMU sulla prima casa e sugli affitti a canone concordato al livello minimo.Fatta eccezione per i Comuni di Pesaro e Fano e pochi altri Comuni (…. in tutto), con i quali abbiamo condiviso accordi sui temi di cui sopra, con gli altri Comuni il confronto o non c’è stato affatto (molte amministrazioni in particolare dell’entroterra non hanno risposto alla nostra richiesta di confronto) o è stato difficile se non impossibile giungere ad un accordo. Parliamo, per quest’ultimo caso,  dei comuni dell’Unione del Pian del Bruscolo e del Comune di Urbino, dove per la prima volta non siamo giunti ad una condivisione delle misure adottate, a partire dall’IMU e dall’aumento dell’addizionale. Con altri comuni della vallata del Metauro, da Mondolfo, dove il confronto è aperto, sino a Fossombrone, dove non abbiamo affatto condiviso la “privatizzazione” della casa di riposo comunale ma abbiamo apprezzato alcune scelte di bilancio, il confronto c’è stato e continua tutt’ora.Fatta salvo il Comune di Pesaro, che da tempo lavora in questa direzione,  nessuna risposta ci è stata data alla nostra richiesta di intensificare la lotta all’elusione e all’evasione fiscale, anche associando questa importante funzione e sfruttando la normativa favorevole alle autonomie locali che riserva loro la possibilità di ottenere fino al 100% delle somme recuperate sui tributi nazionali, collaborando con l’Agenzia delle entrate in primis. Il coordinamento che poteva esserci, e che abbiamo chiesto, per cogliere questo obiettivo non c’è stato affatto cosi come non c’è stato quel coordinamento e quella capacità di visione d’insieme che poteva portare all’utilizzo della tassa di soggiorno come leva fiscale da utilizzare per lo sviluppo del turismo, della cultura e dei servizi pubblici locali.Da ultimo, la fase confusa e difficile, di riassetto dei livelli istituzionali, a partire dalle Province e dai piccoli comuni, contribuisce a rendere il confronto davvero impervio in un contesto che, al contrario, richiederebbe grande coesione, chiarezza e un forte coordinamento delle politiche regionali con i territori.Con queste premesse e con queste criticità, ci apprestiamo, nei prossimi mesi a continuare il confronto con le amministrazioni locali per dare il nostro contributo di analisi e di proposta per tentare di salvaguardare, in un contesto difficilissimo, quelli che per noi sono diritti e tutele fondamentali per le persone che rappresentiamo.Pesaro, 31 luglio 2012
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01/08/2012 Servizi Pubblici Locali: ora rischio gestioni diseconomiche, clientelari e fonte di sprechi.
La Corte Costituzionale, con sentenza n. 199 del 20 luglio2012, ha dichiarato illegittime le norme di riforma dei Servizi Pubblici Locali contenute nell’art. 4 del d.l. 138 del 2011 e le sue successive modificazioni per violazione del divieto di ripristino della normativa abrogata attraverso il referendum di giugno del 2011.A distanza di pochi giorni dall’ufficializzazione delle proposte di Cgil, Cisl e Uil della  Marche sulla riorganizzazione dei Servizi Pubblici locali, interviene questa sentenza che rimette in discussione il processo di liberalizzazione e di governo di tali settori.La pronuncia della Corte, fondata sulla necessaria garanzia degli strumenti di democrazia diretta previsti dalla Costituzione e sull’imprescindibile rispetto dell’esito delle consultazioni popolari, non deve ora divenire l’alibi per giustificare il perpetuarsi di gestioni localistiche dei servizi pubblici che si sono rivelate ad oggi diseconomiche, spesso clientelari e fonte di sprechi.Questi settori valgono nelle Marche 770 milioni di euro e impiegano intorno ai 4.000 dipendenti, distribuiti su circa 70 imprese; solo valutando questi dati, ci si può rendere conto della valenza e del peso che i servizi pubblici hanno nell’economia regionale e di come una gestione che aggreghi servizi e imprese possa portare risparmi da reinvestire nelle infrastrutture, nel contenimento delle tariffe e nel miglioramento qualitativo dei servizi offerti.La Cisl Marche ritiene pertanto che, seppure siano venuti meno gli obblighi imposti dalla normativa nazionale, non si possa prescindere dall’assumere il tema della razionalizzazione e del superamento della frammentazione, quale priorità assoluta della politica della Regione e delle Amministrazioni Locali in materia di servizi pubblici. Serve un progetto chiaro e coraggioso in tal senso.
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31/07/2012 Al via i nidi domiciliari nelle Marche
SERVIZI ALL'INFANZIA PARTE LA SPERIMENTAZIONE DEI NIDI DOMICILIARI  Al via i nidi domiciliari nelle Marche, istituiti con un provvedimento  regionale approvato proprio in questi giorni. Il frutto di un lungo lavoro, che ha visto impegnati in prima linea  i Coordinamenti Donne  di CGIL CISL UIL  Marche, in rete  con ANCI e Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, che ha permesso di inserire    modifiche rilevanti, rispetto alla proposta regionale, e  che hanno portato al consolidamento del complessivo sistema dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.In particolare: 1.250.000,00 euro del Fondo Nazionale sono stati destinati all' ampliamento e al consolidamento dei nidi e dei servizi per i minori 0/3 anni, sia sotto il profilo dei costi di gestione che dell'attivazione di nuovi posti; 1.250.000,00 euro sono stati destinati per l'erogazione alle famiglie di assegni per l'accesso ai nidi domiciliari, con priorità per quelle con bambini in lista d’attesa sia nei nidi pubblici che privati convenzionati con i Comuni; 145.418,00 euro serviranno per la realizzazione di corsi di formazione degli operatori/trici domiciliari. I corsi saranno realizzati dalle Province, sulla base dei criteri e delle modalità che saranno determinati con apposita deliberazione della Giunta regionale. Rispetto ai nidi domiciliari CGIL CISL UIL hanno fortemente evidenziato all’Assessore regionale ai servizi sociali e al sostegno alla famiglia, Luca Marconi, l’importanza della qualificazione della  figura professionale dell’educatore/trice di nido domiciliare. Dovrà essere in possesso  di laurea o di diploma in campo educativo e formativo, di attestati sulla sicurezza igienica e ambientale, sulle regole di pronto soccorso; dovrà essere inserito in una rete costituita da cooperative sociali o associazioni di famiglie, che fornisca ad essi/e un supporto tecnico-logistico; dovrà avere uno spazio nell’abitazione, dove svolgerà l’attività, direttamente proporzionale al numero di bambini accolti (massimo 5), conforme alle  norme vigenti in materia di sicurezza fisica e ambientale, organizzato in modo funzionalmente autonomo e distinto dal resto dell'abitazione.Certo è che l’impegno sindacale delle confederazioni e dei coordinamenti femminili  ha prodotto risultati che hanno permesso di riequilibrare lo stanziamento delle risorse sia in favore del potenziamento della rete dei servizi all’infanzia già in essere, sia verso la sperimentazione di nuovi servizi, in un’ottica di tutela del lavoro degli educatori e di sostegno alla genitorialità e alla famiglia.   
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30/07/2012 Prima intesa Asur - Sindacati sul Piano di Area Vasta
Con l’incontro di venerdì 20 luglio si è concluso il percorso di concertazione che ha visto impegnati il Sindacato ela Direzione dell’ Area Vasta 3 di Macerata sulla riorganizzazione del sistema sanitario provinciale. Un confronto dispiegato in una serie di incontri serrati, ai quali hanno partecipato la Cisl confederale, la Federazionedel Pubblico impiego e quella dei Pensionati, nei quali è stata condivisa una proposta quadro sull’assetto della sanità maceratese (il Piano di Area Vasta 3). Proposta che verrà ora sottoposta ad ulteriori momenti di confronto specifici per le quattro aree interessate: ospedale, territorio, prevenzione e ATL (area amministrativa tecnico logistica). A tal fine è stato istituito un tavolo permanente che preventivamente affronterà tutte le fasi di attuazione del processo.Il Piano introduce il concetto di ospedale diffuso, inteso come un’unica struttura dislocata su tutto il territorio provinciale valorizzando le specificità esistenti negli otto presidi provinciali L’obiettivo sarà realizzato riconvertendo i posti letto - oggi poco utilizzati - per pazienti in fase acuta (-187) con posti letto di lungodegenza e riabilitazione (+ 136). Migliora così l’efficienza dell’assistenza alle persone fragili, in particolare agli anziani, ma migliorano anche i percorsi per l’accesso alle strutture extraospedaliere. Grazie ai nuovi reparti di Medicina post acuzie il paziente infatti potrà accedere direttamente attraverso il proprio Medico di base, evitando il Pronto soccorso e il successivo ricovero (improprio) in ospedale.Elementi qualificanti del Piano sono il rafforzamento della Prevenzione, con particolare riguardo alla medicina del lavoro, e della Medicina territoriale. Distretti sanitari, Poliambulatori, Residenze sanitarie assistenziali, Residenze protette per anziani, Assistenza domiciliare integrata. Sono gli strumenti sui quali il Piano conta per rispondere ai bisogni, in enorme crescita, delle persone anziane, fragili e affette da pluripatologie croniche, degenerative ed invalidanti, prevenendo e ritardando nel tempo il ricorso all’ospedale, più appropriatamente riservato ai malati in fase acuta. Sarà necessario il coinvolgimento dei Medici di Medicina generale, da incentivare nella costituzione di studi associati, ma anche dei Medici specialisti, che l’Asur dovrà prioritariamente coinvolgere attraverso futuri accordi.In questo nuovo sistema un ruolo chiave sarà svolto dalle Case della salute che saranno attivate a Recanati, Matelica e Sarnano (in aggiunta a quella già esistente a Treia). Strutture destinate a garantire cure primarie con copertura di almeno 12 ore al giorno, servizi diagnostici e terapeutici specialistici, integrazione con servizi sociali,  prevenzione e  presenza di almeno un modulo di degenza residenziale a ciclo continuativo. Con l’eccezione di Sarnano le Case della salute saranno dotate di Punti di Primo Intervento, che si integreranno nella rete provinciale dell’Emergenza Urgenza. Una rete formata dai 3 Pronti Soccorso di Civitanova, Camerino e Macerata - dotati di Unità Operative di Rianimazione ed Utic - e dal Punto di primo intervento dell’Ospedale di San Severino Marche. Il PS di Macerata sarà poi potenziato dal punto di vista strutturale e dei posti letto. Completeranno la rete le Potes (Postazioni territoriali per l’emergenza sanitaria), attivate presso ogni PS ed ogni PPI.«Grazie al metodo della concertazione – recita un comunicato unitario della Direzione aziendale e dei rappresentanti sindacali – è stato possibile apportare sostanziali modifiche migliorative alle proposte contenute originariamente nel Piano al fine di garantire la qualità dei servizi socio sanitari dell’Area Vasta 3».Soddisfatto anche il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, che parla di un Piano “ragionevole” che, se realizzato così come concordato, non penalizzerà la qualità sanità maceratese. «La Cisl– afferma Ferracuti - si è approcciata a questo lungo e difficile confronto tenendo a mente la posta in gioco, che è la salute di 320.000 cittadini maceratesi e il futuro della più grande azienda provinciale, quella sanitaria. Eravamo e restiamo convinti che è possibile rendere più efficiente il servizio sanitario, migliorandone la qualità e riducendone i costi, ma solo se al centro delle scelte non ci sono le ricche e potenti lobbies, ma i  cittadini e i lavoratori del comparto».«Prendiamo atto di questa riorganizzazione - sostiene Sistino Tamagnini, Segretario generale della Cisl Funzione pubblica di Macerata - alla quale la Categoria ha partecipato con un impegno serio e responsabile. Dopo aver contribuito a definire "la cornice"  la nostra attenzione si sposta  sulla fase attuativa del Piano,  che avrà luogo a partire da settembre, e nella quale ci riserviamo di valutare in concreto le decisioni della Direzione aziendale. Sarà necessaria massima trasparenza per quanto riguarda il personale, i mezzi e le risorse che verranno messe in gioco in questo processo».Di riorganizzazione necessaria parla anche il Segretario generale dei Pensionati Cisl di Macerata Dino Ottaviani, secondo cui «l’impegno che il sindacato ha profuso partecipando al tavolo di confronto ha consentito di preservare i livelli di assistenza socio sanitaria, specie per gli anziani fragili, anche in un momento di risorse drasticamente ridotte. Ora è necessario fare un passo avanti e sperimentare a livello territoriale forme innovative di organizzazione. Pensiamo ad esempio agli ambulatori cardiologici o diabetici nelle residenze protette per anziani».Si apre ora la fase dell’attuazione concreta degli interventi nelle singole strutture coinvolte. Su questo punto il Segretario generale della Cisl non nasconde alcune preoccupazioni. «La riorganizzazione non può essere realizzata in due fasi distinte: tagli ed investimenti devono andare di pari passo. Deve poi essere fatta massima chiarezza sul quadro complessivo delle risorse disponibili. Solo a queste condizioni garantiamo piena disponibilità a partecipare, con serietà e spirito propositivo, alla costruzione del nuovo volto della sanità provinciale». 
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26/07/2012 Spending Review: cambiare il decreto - Assemblea-presidio ad Ascoli Piceno
VENERDI’ 27 LUGLIO 2012 DALLE ORE 12,00 ALLE ORE 13,30La CISL FP Territoriale di AP e FM organizza:UN’ASSEMBLEA – PRESIDIO DEI DIPENDENTI DELLE PUBBLICHE AMM.NI DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO DAVANTI AL PALAZZO DELLA PREFETTURA
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24/07/2012 Esodati. Mobilitazione nazionale Cgil, Cisl, Uil
Esodati. Mobilitazione nazionale Cgil, Cisl, UilNuova iniziativa di mobilitazione "per risolvere il problema di tutti i lavoratori esodati" il 26 luglio prossimo. Per Cgil Cisl e Uil l'ampliamento dei lavoratori derogati dall'applicazione dei nuovi requisiti pensionistici (c.d. esodati) - attuata con il decreto Legge n. 95/2012 - è un primo importante passo ottenuto grazie alla mobilitazione del sindacato ma non sufficiente a risolvere il problema di centinaia di migliaia tra lavoratrici e lavoratori.Cgil Cisl Uil ritengono infatti che debba essere rimosso ogni vincolo numerico rispetto ai soggetti che vanno salvaguardati.In questo senso un confronto di merito con il sindacato - più volte richiesto al Governo - avrebbe consentito di definire da subito i contorni della platea trovando una soluzione adeguata all'intera vicenda.Cgil, Cisl e Uil danno atto a tutti i gruppi parlamentari e alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati di aver in questi mesi lavorato per impedire che migliaia di persone fossero lasciati nell'incertezza più assoluta, senza stipendio e senza pensione. Alla luce però delle soluzioni soltanto parziali contenute nel D.L. n. 95/2012 chiediamo ora al Parlamento di migliorare il provvedimento in esame, tenendo conto delle osservazioni che sono state già formulate unitariamente dal sindacato nei mesi scorsi.Si tratta di una battaglia che Cgil, Cisl e Uil portano avanti a difesa della certezza del diritto e della credibilità delle istituzioni che non possono violare oggi patti sottoscritti in passato, cambiando le regole in corsa e disconoscendo quindi ogni impegno preso.Per questi motivi, Cgil, Cisl e Uil organizzano una nuova iniziativa nazionale di mobilitazione per il 26 luglio p.v. a Roma, con un presidio che si svolgerà in Piazza della Rotonda (Pantheon) a partire dalle ore 9,30, nel corso del quale interverranno i Segretari generali di Cgil, Cisl, Uil.Questa nostra iniziativa si inserisce nell'ambito di una generale mobilitazione del sindacato a difesa del lavoro, per lo sviluppo e per la crescita del Paese".
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24/07/2012 Centro diurno estivo socioeducativo per anziani
   Associazione Nazionale Tutte le Età Attive e Solidali3° EDIZIONE CENTRO DIURNO ESTIVO SOCIOEDUCATIVO PER ANZIANI30 LUGLIO – 24 AGOSTO 2012nella quiete della canonica di  Tabano in una struttura attrezzata, dal lunedì al venerdì, pranzo e merenda inclusi al costo ridotto di € 10 giornalieri.La Vostra presenza può anche essere non continua.Le giornate saranno colme di eventi interessanti ed istruttivicon incontri a tema condotti da esperti:ATTENTI ALLE TRUFFE  SICUREZZA DOMESTICAELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO E CURAI CONTRATTI: telefonici, energia, assicurativi, bancari, il risparmioIL GIARDINAGGIOASSISTENZA FISCALE ed ancora tanti momenti di gioco e compagnia per chiacchierare delle cose de noantri.LETTURA DEI LIBRI VIVENTIL’UNIONE EUROPEA HA PROCLAMATO IL 2012L’ANNO DELL’INVECCHIAMENTO ATTIVOSi accetteranno prenotazioni fino a 30 presenze/giorno  Per informazioni potrete contattarci nella nostra sede di via Pastrengo,2 – Jesi  dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 – tel.0731203800 oppure: cell. 334265545 – 3388566564 - 340460
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19/07/2012 La Cisl in piazza per i dipendenti pubblici
Molto partecipata l’assemblea straordinaria e il presidio  organizzati ieri, 18 luglio, dalla Cisl Fp di Pesaro nella Sala del Consiglio comunale.“La politica dei tagli lineari del Governo Monti continua a essere sbagliata nel merito e nel metodo – sostiene Francesco Todaro Segretario Generale CISL FP Pesaro  - colpire indistintamente le pubbliche amministrazioni prevedendo tagli di organico indiscriminati, produrrà smantellamento dei servizi stessi e riduzione di quantità e qualità a tutto discapito dei CITTADINI.Da sempre quando viene destrutturato un servizio pubblico le conseguenze immediate per i cittadini sono due: aumento dei costi e peggioramento dei servizi.La necessaria riorganizzazione del pubblico impiego deve passare attraverso tre punti fermi: 1) evitare il licenziamento di personale, anche perché sarebbe assurdo riproporre nuovi esodati per reperire risorse per risolvere la questione degli esodati prodotti dalla riforma delle pensioni; 2) mantenere quanto più possibile la territorialità del posto di lavoro; 3) non pregiudicare la qualità dei servizi.Per questo siamo disponibili a ragionare anche di compensazione e di nuova formazione professionale del personale. L’obiettivo è quello di rendere la Pubblica Amministrazione efficiente, eliminare i reali sprechi e di migliorare l’erogazione di servizi a tutto vantaggio della cittadinanza.Ciò che non è accettabile è comunque la mancanza di coraggio da parte del Governo che interviene sui deboli e non tocca i forti.Continuano a essere lasciati fuori da ogni intervento significativo:- i costi della politica;- gli evasori fiscali;- la mancata tassazione delle ricchezze reali ecc.Basterebbe recuperare le risorse da queste voci per evitare di mettere in crisi ulteriori fette di popolazione e indurre indispensabili processi di sviluppo.Nel prendere atto delle istanze prodotte dalla CISL, con l’impegno a trasmetterle agli organi centrali, il sig. Prefetto di Pesaro e Urbino, ha evidenziato la necessità di dare adeguata attenzione al problema del governo dei territori”.
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18/07/2012 Cisl pubblico impiego: contro i tagli lineari del Governo Monti assemblea straordinaria e sit - in
Mercoledì 18 luglio  dalle ore 10.00 alle ore 12.30 la Cisl – Fp di Pesaro ha convocato un’ assemblea straordinaria dei lavoratori del Pubblico Impiego nella Sala del Consiglio Comunale di Pesaro contro i tagli lineari del Governo Monti e per una riorganizzazione concertata degli Enti e dei servizi pubblici, alle 12.00 è fissato un sit - in di protesta sotto la  Prefettura al termine del quale una delegazione incontrerà il Prefetto di Pesaro Urbino Attilio Visconti.“Sappiamo bene che non sarà la nostra assemblea a risolvere tutti i nostri problemi, afferma Francesco Todaro  Segretario Generale  Cisl Fp Pesaro, ma siamo certi che comunque servirà a tenere alta l'attenzione e servirà a cercare di far capire come e dove intervenire per migliorare la pubblica amministrazione senza incidere sul personale e soprattutto che colpire oggi il pubblico impiego vorrà dire colpire domani i cittadini. Non è con meno servizi pubblici che  si risolve il problema del Paese. Semmai occorre farli funzionare bene e meglio. E nel contempo bisogna intervenire sugli sprechi reali, sugli appalti, sulle inefficienze. Proprio per questo abbiamo invitato il Sindaco di Pesaro, direttamente interessato come amministratore locale e rappresentante dei cittadini”. 
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18/07/2012 Sabato in piazza per difendere gli uffici postali
Sabato 21 luglio 2012, dalle 09,30 tutti in piazza Cavour ad Ancona contro la chiusura degli uffici postali e i tagli occupazionali.
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17/07/2012 Il Governo futuro del territorio
E’ il titolo del seminario promosso dalla UST di Pesaro –Urbino che si terrà il 27 luglio presso l’Eremo di Fonte Avellana.Democrazia,  sussidiarietà,  coesione sociale, efficacia amministrativa, contenimento dei costi nelle ipotesi di riassetto istituzionale saranno i temi che verranno approfonditi dalla Dott.ssa Silvia Spinaci Ufficio Studi Cisl Marche, On. Oriano Giovannelli Camera dei Deputati, Prof. Yuri Kazepov Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Dott. Giorgio Santini, Segretario Generale Aggiunto Cisl Nazionale. Introdurrà Sauro Rossi Segretario Generale Ust Cisl Pesaro Urbino, coordinerà i lavori Stefano Mastrovincenzo Segretario Generale Usr Cisl Marche.
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13/07/2012 Il leader Cisl replica alle parole del Presidente del consiglio Monti
Il Segretario della Cisl fa un appello a governo e parti sociali e ricorda che già in passato la concertazione ha permesso di superare stagioni complicate della vita del paese  "Non c'è alternativa alla concertazione in nessun paese a democrazia matura e ad economia avanzata. I governi, per quanto autorevoli e composti da personalità di altissimo profilo, non possono guidare da soli questa difficile stagione di cambiamenti e di riforme senza un ampio consenso sociale". Lo ha dichiarato il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni"Proprio perché abbiamo intrapreso un percorso da guerra, come dice il presidente del consiglio Monti, bisogna moderare i toni sia da parte di chi ci governa, sia delle parti sociali, e collaborare tutti insieme, come è successo in altre stagioni complicate della vita del paese. Il governo non può pensare di avere il dono dell'infallibilità, ma nello stesso tempo le forze sociali devono partecipare alla ricerca delle soluzioni più idonee, senza porre veti al confronto. Vedo invece troppa agitazione e troppo toni esacerbati da una parte e dall'altra. Dobbiamo tutti portare un contributo per uscire dalla crisi, ed il governo deve sforzarsi di fare sintesi, leggendo e facendosi interprete di tutte le istanze del mondo sociale per il bene dei cittadini".
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13/07/2012 “Non c’è sviluppo senza cultura”. Una prossima storia per il Barco di Urbania
Si tratta di un'esperienza di politiche territoriali partecipate.  Il 2 agosto  prossimo, nel convegno  che vi segnaliamo, comunità locale e ed esperti sono chiamati ad esprimersi, in un confronto di idee, sull'utilizzo civile della bella struttura rinascimentale, nota come Barco Ducale.Il complesso si trova a circa 1 km da Urbania. E' stato residenza estiva e di caccia dei duchi di Urbino. Un luogo immerso nel verde delle anse  del  fiume Metauro, alle porte dell'antica Casteldurante. Ospitò umanisti e poeti del Rinascimento, tra i quali Torquato Tasso. Verso la metà del '700, divenne convento. Ora ospita i laboratori del Museo Civico della città, che sono anche attrezzati per corsi di artigianato artistico e di ceramica, con sezioni di foggiatura, decorazione e restauro. Al  convegno che vi segnaliamo, prenderà avvio la rassegna di proposte per riutiliazzare al meglio la struttura,  partecipano Innocenzo Cipolletta, Presidente dell’Università di Trento, Pietro Marcolini, Assessore ai beni, attività culturali e bilancio Regione Marche, Cristina Battocletti, giornalista Il Sole 24 ore, Il Domenicale, Matteo Ricci, Presidente Provincia Pesaro Urbino. Apre i lavori Giuseppe Lucarini, Sindaco del Comune di Urbania e coordina Gianluigi Storti, Presidente “LaPolis” – Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”
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12/07/2012 Crisi costruzioni, il 17 luglio presidio dei sindacati al ministero dello sviluppo
Ad oltre tre mesi dalla grande manifestazione unitaria del 3 marzo che portò a Roma più di 30.000 lavoratori delle costruzioni, il Governo non ha ancora dato risposte alle richieste pressanti e ripetute di aprire un tavolo di confronto per definire le misure necessarie a rilanciare il settore contenute nella piattaforma unitaria. Nel frattempo la crisi si è ulteriormente aggravata e le misure in corso di approvazione non sembrano efficaci a garantire l’avvio di una fase di crescita né a fornire le adeguate protezioni sociali in termini previdenziali e di ammortizzatori sociali anche in relazione all’ulteriore innalzamento dell’età pensionabile che penalizza e aggrava la situazione di chi svolge lavori fisicamente pesanti e usuranti.Nella stessa ipotesi di decreto sviluppo recentemente presentata, le misure previste, sebbene segnalino una prima inversione di tendenza nell’attenzione al settore, non colgono la necessità di collegare gli interventi sulla crescita al rafforzamento complessivo della qualità delle imprese e della qualità e regolarità del lavoro. Appare evidente che per superare tali limiti è necessario un forte confronto con le parti sociali che produca provvedimenti atti a regolarizzare il settore rilanciando la crescita congiuntamente ad una maggior attenzione nei confronti dei lavoratori più deboli.Per questo motivo, in continuità con quanto realizzato con la manifestazione del 3 marzo, FENEAL-FILCA e FILLEA indicono un presidio a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico per il giorno 17 luglio 2012 alle ore 10.00 con l’obiettivo di conquistare urgentemente quel tavolo di confronto allora permesso e oggi non più rinviabile.In quella sede, anche in relazione alle prime insufficienti misure contenute nel decreto sviluppo, intendono riproporre le proposte contenute nella piattaforma, in particolare quelle finalizzate a garantire uno sviluppo sostenibile e un lavoro regolare e di qualità:1) La realizzazione di una politica di rilancio delle infrastrutture deve essere definita dando certezza e velocità ai finanziamenti su obiettivi prioritari condivisi.2) Il varo di piani di intervento sulle città che debbono prevedere risorse più ampie e soprattutto percorsi più partecipati dalle forze sociali in particolare per garantire una strumentazione che leghi gli interventi alla verifica della legalità e della qualità del lavoro.3) La politica degli incentivi alle ristrutturazioni deve essere resa strutturale, premiando maggiormente gli interventi di messa in sicurezza dal rischio sismico e indirizzati al risparmio energetico.4) Occorre predisporre un adeguato piano con delle risorse aggiuntive, per raggiungere gli obiettivi prioritari di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico sia edilizio che architettonico e monumentale contro il rischio sismico e idrogeologico5) Soprattutto, ogni intervento sul settore, non può eludere il tema della legalità e della regolarità. In particolare rivendichiamo l’attuazione di un provvedimento legislativo sulla qualificazione di impresa (patente a punti) e del DURC per congruità nei lavori privati. In ogni caso ogni intervento, diretto o indiretto, di risorse pubbliche non può prescindere dall’adozione dei suddetti provvedimenti.6) Va al più presto definito lo sblocco selettivo del patto di stabilità interno per gli enti locali.7) Creare misure per agevolare l’accesso al credito di privati e imprese impiegando le banche per immettere liquidità sul mercato utilizzando anche i fondi prestati dalla BCE.8) Dare concretezza e avvio gli Accordi di Programma per rilanciare la ripresa dei distretti e delle aree industriali in particolare dei materiali per le costruzioni e del legno, strettamente collegati al riavvio dell’edilizia.Su queste richieste i lavoratori delle costruzioni torneranno quindi con forza a far sentire la loro voce anche a chi, fino ad adesso, si è ostinato a non voler sentire.
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12/07/2012 Il progetto Anteas "biblioteca dei libri viventi" a Montebello di Orciano
L’iniziativa biblioteca dei libri viventi  si sposta a Montebello di Orciano, sabato 21 luglio  alle ore 17.30  presso la parrocchia di Montebello, Luisa Gandolfi racconterà la sua storia.L’iniziativa, organizzata da Anteas (associazione nazionale  terza età per la solidarietà)  di Pesaro, ha l’obiettivo di mettere in comunicazione il mondo dei giovani e quello degli anziani, di creare occasioni di incontro e valorizzare le esperienze di vita delle persone giovani, adulte e  anziane.Luisa, nata nel 1921,  ha insegnato in tempi difficili; nel  1944  ricevette  dal Provveditorato  la nomina da maestra  proprio a  Montebello. Tutti i giorni per andare al lavoro doveva  percorrere parecchi chilometri con la bicicletta e poi attraversare il fiume Metauro rannicchiata in una gabbia di cavoli .Sarà un’occasione unica, un tuffo nella storia, un incontro coinvolgente con i  suoi ex alunni ora “più che adulti”.  
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11/07/2012 «Non possiamo più tacere su Poste Italiane»
Clicca qui per visualizzare  ELENCO CHIUSURA UFFICI POSTALI NELLE MARCHE“Non possiamo più tacere su quanto sta accadendo in Poste Italiane: lunghe code agli sportelli; continui blocchi delle piattaforme informatiche che paralizzano le operatività degli uffici; apertura ridotta degli sportelli nell’entroterra; deterioramento della qualità nel recapito, dovuta ad una discutibile gestione del personale, lasciando i cittadini senza posta. Sono i disservizi più eclatanti che i cittadini stanno subendo già da alcuni mesi. - afferma Dario Dominici Segretario Regionale Slp-Cisl Marche – ai quali si andranno a sommare una serie di non condivisibili iniziative aziendali: decine di chiusure di Uffici Postali, anche quelli grandi, importanti che fanno business, come dice l’azienda insieme ad una drastica riduzione di zone di recapito manderanno a picco la qualità dei servizi oltre che i sacrifici di migliaia di lavoratori. Sacrifici che hanno saputo ridare una immagine ad una azienda ridotta ad un enorme carrozzone dalla cattiva gestione. – continua Dario Dominici - Siamo contrari all’idea che la razionalizzazione dell’azienda significhi lo smantellamento di un servizio essenziale e di una rete pubblica fondamentale quale quella degli uffici postali. All’Azienda Poste, che ancora una volta non coglie il valore aggiunto della propria capillarità e non riesce a coniugare il suo essere impresa con l’altrettanto importante ruolo sociale rivestito, non si può concedere il privilegio di tagliare i costi, semplicemente scaricandoli sui lavoratori, cittadini e enti locali”.A difesa di un servizio universale pubblico e sociale e il lavoro, che le politiche cosiddette di “spending review” stanno compromettendo, Cisl Slp Marche e Cgil Slc Marche scendono in piazza il 21 luglio p.v. a Piazza Cavour ad Ancona .
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06/07/2012 Ius Soli: il diritto di essere italiani
LE FOTO DEL CONVEGNO Cisl e Anolf Ancona organizzano un' iniziativa pubblica sui temi dell'integrazione e della cittadinanza per gli immigrati di seconda generazione "Ius Soli: il diritto di essere italiani". Al dibattito pubblico, previsto per venerdì 6 luglio, alle ore 17.30 presso la Sala Armatura della Cisl di Ancona, in via Ragnini n. 4, parteciperanno anche il Segretario nazionale della Cisl, Liliana Ocmin e il Sindaco di Ancona, Fiorello Gramillano. L'Anolf e la Cisl territoriale si propongono l'obiettivo di illustrare agli associati immigrati e italiani, alle associazioni di immigrati, ai cittadini che vorranno partecipare, l'impegno comune delle Istituzioni presenti nel territorio e della nostra Organizzazione per raggiungere l'obiettivo di arrivare ad una legge più equa per i minori figli di cittadini stranieri residenti in Italia, nonchè di riflettere insieme sulle politiche di integrazione promosse e realizzate nel nostro contesto regionale e locale.
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06/07/2012 Pensionati Cisl in "trasferta" a Capannori
Sabato 23 giugno scorso i pensionati della Cisl di Macerata sono andati in “trasferta” a Capannori, Comune della Provincia di Lucca salito agli onori della cronaca per aver ideato e sviluppato il Progetto “Rifiuti 0 entro il2020”. L’iniziativa è incentrata sulla raccolta differenziata domiciliare dei rifiuti unita ad azioni come il compostaggio domestico, lo spinaggio di acqua potabile, latte e detersivi, il mercatino dello scambio e del riuso ecc. Un progetto ambizioso che tutela l’ambiente, migliora la qualità della vita, crea posti di lavoro e sviluppa spazi pubblici di partecipazione sociale e civile. Abbiamo intervistato Marisa Sensini, componente di Segreteria della Federazione dei pensionati Cisl di Macerata. Dove nasce l’attenzione all’ambiente dei pensionati della Cisl di Macerata?  La tematica ambientale è stata sviluppata dalle donne pensionate della Cisl, che nel marzo del 2010, inoccasione della giornata della donna, organizzavano a Caldarola un convegno dal titolo Solidambiente. L’intento era quello di approfondire le tematiche della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile, legandole ad un impegno di solidarietà nei confronti della popolazione della Tanzania.Ambiente e solidarietà quindi? Abbiamo acquistato 2000 borse di tessuto grezzo per la spesa fatte a mano in Tanzania, distribuite poi dietro offerta libera nelle nostre sedi, in appositi stands e banchetti e nei supermercati. L’idea era quella di sensibilizzare la cittadinanza indirizzandola verso il superamento dell’uso delle borse di plastica, estremamente dannose per l’ambienteQuali altre azioni avete sviluppato?Nel novembre del 2010, in occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, abbiamo organizzato un convegno a Cingoli (Meno rifiuti per tutti) per approfondire la tematica della prevenzione attraverso il racconto di amministratori locali che, con esperienze concrete e buone prassi, hanno puntato sulla riduzione della produzione dei rifiuti.Che cosa vi ha insegnato l’esperienza di Capannori?In primo luogo che tante delle cose su cui abbiamo riflettuto in questi ultimi anni sono realizzabili concretamente. Ridurre la produzione dei rifiuti, riciclare, coinvolgere la cittadinanza a partire dai bambini e dai giovani. Certo è fondamentale il ruolo dell’amministrazione locale, che attraverso il progetto “rifiuti zero” è riuscita a intestarsi un’azione “di eccellenza” che, sono certa, avrà riflessi politici importanti.E’ possibile replicare quest’esperienza in altre realtà locali?Capannori è un comune di 45.000 abitanti, situato in una zona pianeggiante. Certamente sono caratteristiche ideali per sviluppare questo tipo di azioni. Il progetto, apportando i dovuti correttivi, è certamente esportabile in altre realtà locali come quella maceratese. A condizione però che si riescano a creare le stesse condizioni di entusiasmo e convinzione che abbiamo visto nell’amministrazione e nei cittadini di Capannori.Intervistiamo ora Giammario Marchetti, Segretario della Lega dei pensionati di Tolentino, al quale dobbiamo l’idea di questa “trasferta”. Per quale ragione ha voluto portare i pensionati della Cisl in visita a Capannori?Ho conosciuto l’anno scorso l’Assessore all’ Ambiente di Capannori, intervenuto ad un incontro svolto a Tolentino. Un incontro al quale hanno partecipato solo 3 dei 57 Comuni maceratesi invitati. Ho pensato che sarebbe stato positivo far conoscere questa realtà anche nella nostra provinciaCosa pensa del progetto “Rifiuti 0”?Credo che, con alcuni accorgimenti, possa essere attuabile anche nella nostra Provincia. In particolare ritengo necessario che si sviluppi una raccolta differenziata dei rifiuti molto attenta, limitando al minimo la raccolta indifferenziata, da garantire ad esempio non più di una volta al mese. Questo ci consentirebbe di fare a meno dell’inceneritore.Quale aspetto l’ha colpita di più del progetto?Sicuramente “la via dell’acqua”. Capannori è un Comune molto vasto, con 40 frazioni localizzate geograficamente in modo particolare. Ci sono moltissime fonti d’acqua alle quali sono stati applicati appositi impianti di ionizzazione che la rendono potabile. Molto positivo è anche l’attribuzione ad ogni famiglia di un “codice a barre” che consente di valutare a campione la  qualità della raccolta differenziata, riconoscendo uno sconto sulla Tarsu agli utenti che, facendola bene, consentendo al Comune di guadagnare sui materiali riciclati.
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05/07/2012 Contributo di solidarietà per chi è senza lavoro
In attuazione al Protocollo d’ intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre 2011 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, è in arrivo il sussidio di 200 euro mensili per un periodo massimo di 6 mesi (in due rate da 600 euro ciascuna) per 1.200 beneficiariBeneficiari dell’intervento sono: ex lavoratori dipendenti, che hanno perso il lavoro dal 1° gennaio 2010, residenti da almeno 3 anni nelle Marche, ovvero dal 16/07/2009, disoccupati a causa di: licenziamento dimissioni per giusta causa mancato rinnovo di un contratto a termine (vi rientrano i lavoratori che hanno maturato a partire dal 01/09/2009 un periodo lavorativo di almeno 3 mesi, ovvero 90 giorni, con uno o più contratti anche non continuativi). Sono ricompresi in quest’ultima fattispecie, e con le stesse modalità, i lavoratori subordinati (anche quelli con contratto di somministrazione e di apprendistato) e i contratti di collaborazione Presentazione domande: dal 16 luglio al 31 agosto 2012  Per approfondire: Volantino di sintesi dell' intervento Bando e modulistica Sito della Regione Marche  
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05/07/2012 Lavoro non ce n'è e quello che c'è è precario. Emergenza giovani.
COMUNICATO STAMPA I dati sull’occupazione diffusi dall’Osservatorio Regionale sul mercato del Lavoro evidenziano una preoccupante riduzione negli ultimi anni delle assunzioni effettuate con tipologie contrattuali più stabili e tutelate a favore dei contratti più flessibili e precarizzanti; il contratto a tempo indeterminato è sceso dal 19,4 % delle assunzioni effettuate nel 2007  all’odierno 9,5 %, con un decremento del 53,8 %.“E’ negativa anche la flessione delle assunzioni con contratto di apprendistato, dal 9,2 % del 2007 al 4,1 % dei nuovi impieghi nel primo trimestre del 2012, in parte legata alla  crisi, in parte alle difficoltà applicative della normativa previgente; l’auspicio è che la più razionale disciplina dell’apprendistato adottata col Testo Unico del 2011, e rafforzata dalla recente riforma del mercato del lavoro, possa rilanciare questo importante istituto contrattuale, che può favorire un ingresso tutelato e qualificato dei giovani nel mondo del lavoro” dichiara Stefano Mastrovincenzo segretario Cisl Marche, che rimarca come anche la trasformazione di tali contratti in tempo indeterminato stia diminuendo fortemente; in alcuni territori gli apprendisti non confermati arrivano all’80 %.Il tempo determinato continua ad essere il contratto maggiormente utilizzato, attestandosi nel primo trimestre del2012 al 46,4% delle assunzioni: se, pertanto, circa un lavoratore su due risulta assunto con questa tipologia contrattuale, appare essenziale garantire l’applicazione degli strumenti normativi volti a contenere e ostacolare l’utilizzo abusivo dei contratti a termine.Aumentano costantemente, invece, gli ingressi mediante le tipologie contrattuali più flessibili: le assunzioni con contratti di lavoro parasubordinato, intermittente, domestico o con tirocini e stage raggiungono nel 2011 il 29,6 % del totale dei nuovi impieghi, laddove nel 2007 erano il 10%.Secondo la Cisl Marche la crescita più significativa è quella del lavoro intermittente: questa tipologia contrattuale riguarda oggi il 15,6 % delle assunzioni, con un utilizzo più che quadruplicato nel corso degli ultimi cinque anni (+233,5 %). E’ indice di una forte precarizzazione delle condizioni di impiego dei lavoratori, che merita un più attento monitoraggio, così come il mondo dei tirocini e degli stage, che ha conosciuto una costante crescita quantitativa nell’ultimo triennio, pari al 32,1%.“A fronte del forte incremento dei contratti flessibili, appare particolarmente importante la misura contenuta nell’Accordo anti-crisi sottoscritto nel dicembre 2011 dalla Regione Marche con CGIL, CISL e UIL, che prevede lo stanziamento di incentivi alle imprese che stabilizzeranno con assunzioni a tempo indeterminato i lavoratori impiegati con contratti a tempo determinato e atipici”, sottolinea Tonino Bori responsabile Lavoro Cisl Marche.Sempre più preoccupante il dato sull’occupazione giovanile. nel 2011 le fasce 15-24 anni e 25-34 anni hanno conosciuto una flessione consistente nel numero di occupati, rispettivamente -14,5% e -3,1%; i tassi di disoccupazione sono aumentati in particolare per i più giovani, passando dal 15,7 % del 2010 al 23,5 %. Il lavoro per i giovani continua a diminuire e, dove c’è, è soprattutto precario. nel 2011 il lavoro intermittente è stato il più utilizzato (26,8%) nelle assunzioni relative ai 15-24enni, mentre le assunzioni giovanili a tempo indeterminato, a termine o in apprendistato sono tutte consistentemente diminuite nel periodo 2008/2011. il costante calo dell’offerta di lavoro da parte degli under 34 testimonia, pertanto, anche un crescente scoraggiamento e disorientamento rivelato dal c.d. fenomeno “neet”, i ragazzi che non studiano né lavorano. “In questa prospettiva è senz’altro da salutare con favore da un lato l’iniziativa della Regione di avviare uno specifico percorso di analisi del mercato giovanile del lavoro al fine di individuare valide linee di intervento, dall’altro l’inserimento di alcune misure anti precarietà, fortemente volute dal sindacato, nella recente riforma del lavoro” conclude Bori.   2 luglio 2012
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05/07/2012 Un sussidio per i disoccupati
In attuazione al Protocollo d’ intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre 2011 tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, è in arrivo il sussidio di 200 euro mensili per un periodo massimo di 6 mesi (in due rate da 600 euro ciascuna) per 1.200 beneficiari (v. DGR 961/2012).BENEFICIARI: ex lavoratori dipendenti (residenti dal 16/07/2009 nella Regione Marche), che hanno perso il lavoro dal 01/01/2010 e che sono disoccupati, ovvero privi di qualunque rapporto di lavoro a causa di: licenziamento dimissioni per giusta causa mancato rinnovo di un contratto di lavoro a termine (anche contratto di somministrazione, apprendistato e collaborazioni). Vi rientrano i lavoratori che hanno perso il lavoro dopo il 01/01/2010 e che hanno maturato a partire dal 01/09/2009 un periodo lavorativo di almeno 3 mesi, ovvero 90 giorni, con uno o più contratti anche non continuativi. Sono ricompresi i lavoratori subordinati (anche con contratto di somministrazione e di apprendistato ) e i contratti di collaborazione. La domanda, completa di dati ISEE e ISEE rimodulato va presentata  ad un CAF convenzionato (è possibile rivolgersi a tutte le sedi di CGIL, CISL, UIL), dal 16 luglio al 31 agosto 2012SCARICA IL VOLANTINO
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04/07/2012 Scuola, prorogati i termini di mobilità della scuola secondaria
Sono stati prorogati i termini per la mobilità della scuola secondaria di secondo grado.1 - termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili........................................ 5 luglio2 - pubblicazione dei movimenti ............................................. 26 luglio
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04/07/2012 Scuola, le graduatorie provvisorie del personale ATA
In data 02/07/2012 sono state pubblicate le graduatorie provvisorie del personale ATA (verificare sul sito dell'Usp).Scadenza per eventuali reclami il 12/07/2012.Si trasmettono in allegato sia l'avviso e il modello dell'eventuale reclamo.AVVISOMODELLO DI RECLAMO
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02/07/2012 Tempo di crisi: quali servizi socio-sanitari?
  Tempo di crisi: quali servizi socio-sanitari?  Tempo di crisi: quali servizi sociosanitari si possono organizzare per i cittadini, quando  i bisogni si moltiplicano, le incertezze aumentano e le risposte delle istituzioni sono insufficienti rispetto alle necessità espresse?Questo l’argomento del quale si è trattato nel convegno organizzato dalla Lega di Senigallia  a fine giugno.Il Sindacato, nel presentare l’iniziativa, è stato critico sull’esiguità di alcuni interventi a sostegno delle fasce deboli della popolazione, come l’assegno di cura e il sad. Sulla riorganizzazione sanitaria, sono state ribadite criticità territoriali, come le liste di attesa, il funzionamento del pronto soccorso e dell’ospedale soprattutto nel periodo estivo, quando aumenta la popolazione.“Un cambiamento culturale deve permeare la nostra società e deve riportare l’uomo con tutte le caratteristiche e anche debolezze al centro delle politiche di programmazione” ha dichiarato S.E. Mons. Orlandoni.Il Sindaco Mangialardi ha tenuto a ribadire l’estrema criticità del momento nel quale viviamo, evidenziando preoccupazione, ma allo stesso tempo fiducia, per un futuro che oggi appare ancora pieno di incognite.Il Direttore dell’Area Vasta 2, Dott. Bevilacqua, raccogliendo le sollecitazioni, ha altresì dato la propria disponibilità ad affrontare tali tematiche, ma ha rimandato alla fase politica regionale ancora in atto, le scelte da assumere.La FNP–Cisl di Senigallia ribadendo che i momenti di confronto sono sempre utili, nel ringraziare tutti i partecipanti, auspica l’istituzione di immediati e più efficaci momenti di confronto sulle questioni socio-sanitarie. Il Segretario di Lega(Carlo Zezza) Senigallia, 02 luglio 2012
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02/07/2012 Continua il presidio alla Gs allestimenti
I lavoratori e le lavoratrici della ditta Gs allestimenti  di Mondolfo continuano la loro battaglie con il presidio permanente presso la ditta Gs allestimenti  al fine di ottenere risposte chiare sulle manovre societarie  che sta compiendo la ditta GS allestimenti  sulla mancata firma dei moduli per ottenere l’anticipo  della CIGS da parte delle banche.Denunciano il grave comportamento antisindacale con la rimozione da parte dell’azienda degli striscioni messi dai lavoratori. “Sarebbe meglio occuparsi di pagare gli stipendi” – afferma Giovanelli,  Segretario Filca Pesaro.Questi gesti creano ulteriormente un clima di esasperazione e accesa conflittualità tenuto conto che i lavoratori sono mesi che non percepiscono salari .Ci saremo aspettati magari che la proprietà così veloce nel porre la società in liquidazione fosse stata cosi veloce nell’ascoltare (almeno) le richieste dei lavoratori. Invece  preferisce nascondersi e aumentare la non trasparenza per quanto riguarda le operazioni societarie in atto. Non si riesce a capire dove sono finiti i pagamenti dei lavori consegnati e delle commesse completate  nei mesi scorsi e già consegnate.Le organizzazioni sindacali chiedono immediatamente l’attivazione di un tavolo di confronto tra organizzazioni sindacali e direzione aziendale, con la presenza della Provincia.  “Noi siamo sempre disponibili  al confronto sincero e trasparente”  - conclude Giovanelli.
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28/06/2012 Biblioteca dei libri viventi
Sabato 30 alle ore 16.30 si inaugurerà a Piobbico la Biblioteca dei Libri Viventi nel Parco dei Tigli presso il Centro di Aggregazione giovanile. Ci sarà musica ed animazione e la dott.ssa Cinzia Verdenelli  spiegherà come  e perchè si potranno leggere i libri  viventi disponibili che  sono  giovani, uomini, donne, nonni che raccontano sempilcemente se stessi.  Si concretizza così un progetto  fortemente voluto  dell'Anteas.Il lettore trova nel libro vivente una storia vera, uno spezzato della sua vita che  egli ama raccontare, nello stesso tempo essendo un libro in "carne ed ossa" dà al lettore la possibilità di fare domande, togliersi delle curiosità, acquisire conoscenze  e, volendo, anche raccontarsi.La Biblioteca dei Libri viventi sarà operativa ogni ultimo sabato del mese presso il centro  di aggregazione di Piobbico ed i libri richiesti, se disponibili, si potranno incontrare dalle ore 17.00 .VOLANTINO BIBLIOTECA
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21/06/2012 Governo taglia 90 docenti delle superiori.
Scuola, è emergenza per organici e classi sovraffollate. Novanta docenti in meno a fronte di 2395 studenti in più rispetto allo scorso anno. Il sindacato scuola di Cgil, Cisl, Uil e Snals  ha  inviato una  lettera unitaria  al ministro Francesco Profumo, al capo dipartimento del Miur Lucrezia Stellacci, al presidente della giunta regionale Gian Mario Spacca, all’assessore regionale all’Istruzione Marco Luchetti e al direttore regionale Usr delle Marche Michele Calascibetta per denunciare l’emergenza organici che si prefigura per il prossimo anno scolastico.«Il taglio provocherà un sovraffollamento delle classi» dichiara Anna Bartolini, Segretario Generale Cisl Scuola Marche. «Che potrà arrivare - prosegue - a picchi di 33/34 alunni per ogni classe, l’accorpamento di alcune quinte, il riorientamento degli alunni per mancata attivazione delle classi e la NON  attivazione delle classi iniziali dei corsi serali e della scuola in carcere».  
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21/06/2012 Provincia di Pesaro – Urbino, rinnovato il “Fondo anticrisi” per bollette, trasporto scolastico e microcredito
A partire dal 18 giugno  le famiglie  della Provincia di Pesaro – Urbino colpite dalla crisi potranno usufruire del Fondo di 558mila euro  messi in campo dalla Provincia, da Marche Multiservizi e  dalla Fondazione Cassa di Risparmio, in accordo con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil.Il “Fondo anticrisi”  riguarda  agevolazioni  per il pagamento delle bollette di acqua e rifiuti,  per il trasporto scolastico extraurbano e per il microcredito.Per le agevolazioni delle bollette di acqua  e rifiuti sono destinati 260.000  € (oltre  100mila euro che Marche Multiservizi  mette a disposizione per i domiciliati nei territori di propria competenza). L’agevolazione massima prevista per ogni utente  è di 300 euro.Al trasporto scolastico extraurbano  sono a disposizione  18mila euro ,  grazie alla convenzione con Adriabus  lo sconto sarà  del  40% sul costo dell’abbonamento.I beneficiari sono   coloro che dal 1° dicembre 2008 risultino disoccupati in seguito a licenziamento, a scadenza di contratti a termine, o collocati in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga o che hanno subito una riduzione dell’orario di lavoro per almeno il 30% del limite contrattuale, inoltre il  reddito della famiglia (Isee attualizzato)   deve essere pari o inferiore a 15.000 euro.Per quanto riguarda  il microcredito sono destinati  180.000 euro messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. I cittadini avranno la possibilità di ottenere, senza bisogno di garanzie, dei prestiti agevolati fino a una massimo di 3000 euro presso gli istituti che nel 2009 hanno firmato il Protocollo anticrisi. 
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20/06/2012 «Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione»
«Siamo qui per manifestare tutta la nostra indignazione e disapprovazione sul modo in cui sta operando il Governo e torneremo a farlo ogni qualvolta sarà necessario». Con queste parole   Mario Canale, Segretario Generale della Federazione Pensionati Marche,   introduce il suo intervento alla Manifestazione nazionale a Roma organizzata dalle Federazione nazionali dei Pensionati di CGIL, CISL e UIL per protestare contro le manovre del Governo che colpiscono duramente i pensionati. Clicca qui per scaricare l' intervento del Segretario Generale FNP CISL MARCHE, Mario Canale Facciamo il punto con la Federazione Pensionati Cisl
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20/06/2012 Momento drammatico, servono risposte straordinarie
I dati occupazionali della prima parte dell'anno, ci mostrano che stiamo vivendo il momento più drammatico dall'inizio della crisi. L'apice non e' ancora stato raggiunto e le cose non miglioreranno nel 2013. La domanda non è quando finirà la crisi, ma come ne usciremo?Non possiamo improvvisare. Le forze economiche, politiche e sociali devono sapere insieme immaginare e costruire il futuro del nostro territorio trovando una nuova vocazione produttiva.Mettere insieme le risorse e puntare su alcuni progetti condivisi non è più rimandabile. Occorre avere il coraggio di scegliere, con la consapevolezza che di fronte ad una crisi straordinaria non si possono dare risposte ordinarie.Il nostro è un territorio storicamente manifatturiero e non è pensabile che questa caratteristica sparisca. Dobbiamo pero' promuovere la nascita di nuovi settori produttivi e contemporaneamente aiutare a riconvertire e far crescere quelli tradizionali.Il nostro inestimabile patrimonio museale e le bellezze paesaggistiche devono essere valorizzate e messe a sistema.Trasformare le nostre perle in un tesoro è possibile se  i 57 Comuni iniziano a lavorare in sinergia, varcando i limiti del municipio e costruendo un'offerta turistica su scala provinciale.Il tavolo di concertazione presieduto dal Presidente della Provincia e partecipato dalle forze sociali e produttive del territorio è un occasione per compiere insieme le scelte di cui abbiamo bisogno, garantendo la coesione sociale che deve restare il viatico del nostro sviluppo.Ogni giorno incontriamo centinaia di persone che ci raccontano la loro disperazione chiedendo aiuto e la speranza di poter credere in un futuro.Per questo chiediamo a tutti i sindaci di aderire, partecipando con risorse proprie, al Fondo provinciale a sostegno di chi ha perso il lavoro e terminato gli ammortizzatorisociali. Insieme è possibile dare una risposta concreta alle persone e alle famiglie cheattraversano una fase drammatica e si sentono soli e vulnerabili.Marco Ferracuti - Segretario generale della Cisl di Macerata
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18/06/2012 La Cisl primo sindacato al Deposito SMA di Osimo
 Giovedì 14 giugno si sono svolte le elezioni RSU al Deposito Sma di Osimo.Con 4 componenti RSU, la Cisl si riconferma il primo sindacato. Votanti n. 125 Voti di lista Filcams-Cgil n. 45 Fisascat Cisl n. 63 Uiltucs-Uil n. 13 Rsu composta da 8 persone. Distribuzione seggi: 4 Fisascat Cisl 3 Filcams Cgil 1 Uiltucs Uil
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18/06/2012 In aula per comunicare
Saranno tre le giornate formative che i dirigenti del sindacato pensionati della Cisl Marche dedicheranno alla Comunicazione. Il corso si svilupperà in tre giornate: Comunicare sindacato oggi Scirvere sindacato oggi Vedere sindacato oggi Gli appuntamenti formativi vedono anche la partecipazione di esperti del settore come S.Lamorgese, giornalista e multimedia project manager di Rainews24, Francesco Gagliardi, Responsabile coordinamento editoriale di Conquiste del Lavoro-Pensionati e docente  di Media relation alla facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, Giuliano De Minicis, designer, art director, ideatore e coordinatore di eventi, Dmp Concept di Senigallia, Maurizio Socci, Giornalista professionista, Responsabile redazioni è TV Marche e Radio Center Music, Conduttore televisivo IL SENSO DEL PERCORSO  Viviamo in un’epoca complessa, caratterizzata da scenari in continuo mutamento, dove le questioni poste dalle persone che incontriamo come sindacato richiedono un’attenzione ed una competenza sempre più vasta e precisa.A caratterizzare questa complessità troviamo ai primi posti la miriade di informazioni che ci pervengono da varie fonti. Basti pensare alla rete internet, twitter, face book ma anche ai canali più classici come la stampa, la televisione e non ultime le relazioni sociali che intessiamo ogni giornoSecondo alcuni, viviamo una vera e propria rivoluzione, maggiore dell’avvento dei caratteri di stampa inventati da Guttenberg. Siamo entrati nell’epoca della comunicazione digitale senza limiti e mobile, capace di viaggiare ovunque, grazie a computers sempre più piccoli e telefonini sempre più ricchi di applicazioni. Anche noi sindacalisti siamo contaminati da tutto questo: ciò che una volta veniva comunicato attraverso un volantino, oggi può essere trasmesso anche da una newsletter, da un sms, o da un video-messaggio sul telefonino.Sicuramente a partire dalla rete internet sino alla grafica più avanzata, il modo di comunicare tra le persone sta cambiando. Non solo. La comunicazione determina cambiamenti profondi nei modelli delle imprese, nei processi produttivi, nell’organizzazione del lavoro, nelle scelte politiche, nella diffusione di beni e servizi, nei consumi ma anche nelle relazioni.In questo quadro anche il sindacalista, come ogni comunicatore, si trova a giocare un ruolo ambivalente e - per certi aspetti - necessariamente ambiguo: "emittente" e "ricevente" segnali allo stesso tempo. La principale difficoltà sta proprio qui: nell'interpretare e svolgere sincronicamente le due funzioniSaper riconoscere tali cambiamenti nella comunicazione, saperli leggere, saperli percorrere e tenere in mano, saperli utilizzare: da qui parte il senso di una attività formativa sulla comunicazione per i dirigenti della Federazione dei Pensionati Cisl nelle MarcheL’APPROCCIO FORMATIVO              Il percorso si inserisce in termini di approccio all’interno delle ipotesi che come Cisl nelle Marche stiamo sperimentando in materia di formazione negli ultimi anni. In generale ci riferiamo all’idea di coltivare il rapporto tra riflessione, formazione e implicazioni organizzative. In particolare intendiamo:  Favorire una formazione che privilegi le esperienze e la loro narrazione Evitare l’approccio normativo (es. “le dieci regole d’oro per…”) Rendere la formazione uno strumento ordinario (saper cogliere la dimensione formativa delle cose che facciamo tutti i giorni) e pragmatico: per questo è importante che i momenti formativi siano sempre occasione per esercitarsi nella capacità di osservarci mentre facciamo le cose di tutti i giorni. Praticare una formazione che sviluppi ipotesi organizzative, come sfida responsabilizzante tra il dire e il fare. Non vogliamo limitarci a studiare cosa significhi fare del bene per gli altri (legittima aspirazione di chi come noi lavora nell’area della rappresentanza sociale) ma misurarci anche su come fare bene il bene. In questo senso alcuni sostengono che l’organizzazione è la vera forma della politica Clicca qui per vedere le foto del Corso  
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17/06/2012 I pensionati al lavoro: i prossimi appuntamenti in regione.
In tutte le sedi provinciali della regione la Federazione Pensionati Marche è impegnata sul territorio in molte iniziative per  incontrare la cittadinanza e confrontarsi su temi importanti come la sanità e il sociale. Da non dimenticare anche gli appuntamenti promossi dall'Associazione dei Consumatori (ADICONSUM) e i viaggi culturali proposti per gli iscritti Cisl. Ecco i prossimi appuntamenti:Pesaro: si svolgerà un’iniziativa dell’Adiconsum “Firmare informati”.Ascoli Piceno-Fermo nei giorni 16 e 17 giugno 2012 si organizzerà un viaggio culturale a Firenze e San Gimignano.Macerata avrà luogo il secondo confronto sull’Area vasta previsto per il giorno 13 giugno 2012.Ancona il 14 giugno 2012 si terrà un consiglio di lega a Falconara sul piano socio-sanitario. Per maggiori informazioni contattare la sede sindacale più vicina.     Clicca qui
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17/06/2012 Grande partecipazione alla festa dei pensionati di Fano
Circa 200 soci hanno partecipato  alla festa del socio organizzata della Lega dei pensionati di Fano.Il pranzo è stato preceduto da un interessante incontro con alcuni rappresentanti dell'associazione dei consumatori  Adiconsum dal titolo “Firmare informati”.  Elio Donati, coadiuvato da Claudia Trebbi, Claudio Blasi e l’avv. Rosanna Pacenti hanno parlato di libero mercato nella telefonia  e nelle utenze domestiche e hanno sottolineato l’importanza di porre  attenzione alle proposte che invitano al facile risparmio.Dopo i saluti del Segretario di Lega Luciano Rovinelli e del Segretario Provinciale Nevio Leonardi, ha fatto un breve intervento il Segretario Regionale Umberto De Simoni spiegando la  posizione sindacale  della Cisl nel difficile momento  che stiamo vivendo.E’ intervenuto l’assessore alle politiche sociali del Comune di Fano  Davide Del Vecchio che ha sottolineato il fatto che  nonostante la crisi  e gli scarsi trasferimenti di fondi statali, i servizi sociali del comune di Fano  non hanno ridotto i servizi anzi sono riusciti ad ottenere ulteriori  contributi per aiutare le famiglie in difficoltà economiche.Al termine del pranzo , lotteria, balli e gare  di briscola hanno allietato la festa che si è conclusa ne tardo pomeriggio.
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15/06/2012 Vile aggressione ad un delegato Fim.
Cisl Ancona           Cisl Marche COMUNICATO STAMPA Deprecabile e inqualificabile il gesto di questa mattina nei confronti del rappresentante Fim nel cantiere di Ancona. Il nostro rappresentante è stato oggetto di aggressione verbale, poi schiaffeggiato e preso a sputi da un attivista della Fiom. Un atto vile ed intollerabile che deve essere condannato da tutti. La cultura della violenza e dell’intimidazione non deve essere di nessuno, tantomeno può essere quella del sindacato. Nel cantiere di Ancona quanto successo stamattina non è un caso isolato; nelle assemblee che si sono tenute nel dicembre scorso per illustrare il delicato accordo raggiunto con il Ministero e la Fincantieri per far rimanere operativo lo stabilimento di Ancona, sindacalisti e delegati Fim  erano  stati oggetto di spintoni, di intimidazioni verbali ed era stato impedito loro di illustrare l’accordo raggiunto. Come Cisl regionale e territoriale esprimiamo il pieno sostegno a Nunzio Molaro ed a tutta la Fim; chiediamo alla Fiom ed alla Cgil di prendere le distanze da coloro che utilizzano la cultura della violenza per far prevalere a tutti i costi le proprie idee senza alcun rispetto per quelle altrui.Paolo Santini                Stefano MastrovincenzoAncona 21 giugno 2012 Leggi anche il comunicato stampa con  le dichiarazioni di  Alberto Monticco  Segretario Nazionale Fim Cisl  
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15/06/2012 Corso di preparazione per agenti di polizia municipale
CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO PER AGENTE DI POLIZIA MUNICIPALE Corso di Formazione II° livello (40 ore)  IAL – Innovazione Apprendimento Lavoro Marche Srl – ente di formazione professionale accreditato presso la Regione Marche per tutte le tipologie formative ai sensi della DGR n. 62/2001 e DGR n. 2164/2001 e s.m. e i., e certificato UNI EN ISO 9001:2008 con atto n. 15074 da Certiquality Srl, organizza un corso di preparazione di II° livello per  aspiranti al concorso di agente di polizia municipale.  REQUISITI RICHIESTI: Il corso è rivolto ad utenti che hanno già fatto un corso base nel settore e/o che dispongono già di conoscenze di base nelle materie contenute nel programma formativo, ovvero di conoscenze nell’ambito che vanno oltre la conoscenza acquisita nella maturità scolastica con spiccata connotazione giuridica, di diritto pubblico e punitivo.Si richiede, diploma di maturità superiore (quinquennale) e/o laurea per accedere ai concorsi della pubblica amministrazione.ARTICOLAZIONE CORSO:Le lezioni si svolgeranno 2/3 volte alla settimana in orario pre-serale e qualche sabato mattino, per un totale di 40 ore, presso la sede formativa dello IAL Marche Srl, in Via dei Velini, 52/b di Macerata.Il corso prevede verifiche di apprendimento con rilascio di attestato di frequenza previo superamento della prova finale per coloro che non superano il 25% delle assenze massime consentite sul monte ore totali.Il corso è a numero chiuso. SCADENZA ISCRIZIONI: 22 giugno 2012 PROGRAMMA - Materie di Studio: Principi di Diritto Costituzionale - Approfondimento sul decentramento amministrativo - Il Procedimento Amministrativo L. 241/1990 - Sintesi Critica sul diritto degli Enti Locali - Diritto Amministrativo Punitivo L. 689/1981 - Principi di Diritto Penale e Attività di Polizia Giudiziaria - Principi dell’attività di Polizia Edilizia - Aspetti Penali.  PARTENZA CORSO: 26 giugno 2012 SEGRETERIA ORGANIZZATIVA:Ial Marche Srl - Cfp di MACERATAVia dei Velini n° 52/bTel. 0733/240171-261383
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14/06/2012 "Un giovane cittadino ATTIVO".
CLICCA QUI PER VEDERE LE FOTO DELL'INCONTRO   Nell' ambito della Festa Europea della Musica a Senigallia, la Cisl di Ancona promuove "Un giovane cittadino attivo" – Ripensare il rapporto giovane-lavoro oltre la crisi e in un contesto in cui si realizzi la giustizia. Interverranno: Don Luigi Merola – sacerdote e fondatore de " ‘A voce d’e creature" e consulente della Commissione Antimafia Eleonora Voltolina – Direttore della testata online Repubblica degli stagisti Giorgio Santini – Segretario Generale aggiunto Cisl Nazionale22/06/2012ore 18.00 Piazza Saffi - Senigallia   
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14/06/2012 Raffineria API - i lavoratori in presidio
14/06/2012FERMO DELLA RAFFINERIA API NEL 2013: RIPARTE IL RIFORNIMENTO BLOCCATO NELLA NOTTE DAI LAVORATORI IN PRESIDIOFalconara M. (AN): Ore 11.00 ripartono per il rifornimento le autocisterne ferme davanti alla Raffineria Api di Falconara M. (AN) bloccate dai lavoratori in presidio dalle 3 di questa notte, dopo l’incontro dei sindacati di categoria con i vertici dell’azienda. “E’ stato un  incontro interlocutorio – afferma Daniele Paolinelli, Segretario Generale Femca di Ancona - ci hanno chiesto un raffreddamento della vertenza come previsto dalla legge, abbiamo dato la disponibilità  a discuterne, tuttavia la vertenza continua sia sui  tavoli nazionale  e regionale con il coinvolgimento di tutte le istituzioni locali”. Solidarietà è stata espressa  dagli autotrasportatori, che insieme ai  400 dipendenti Api, manifestano un sentimento di forte preoccupazione. “Ad oggi il nostro futuro è incerto. - afferma Cristian Gatti operatore della centrale turbo gas ed Rsu Cisl – Lavoro in Api da 14 anni, abbiamo sempre sostenuto le politiche di sviluppo dell’azienda per salvaguardare l’occupazione, oggi la scelta di fermare la produzione  ci fa davvero paura. Noi lavoratori non ce ne andremo in silenzio ma faremo  di tutto per far si che l’azienda si assuma le sue responsabilità ed esca da questo silenzio davvero assordante.”
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14/06/2012 Direttivo di Lega
14/06/2012Alle 16.00, nella giornata odierna, presso la Lega di Falconara, si terrà il Direttivo di Lega. Per informare gli iscritti FNP della complessa situazione che stiamo vivendo a livello nazionale e territoriale, il Segretario Provinciale Guido Viola tratterà i seguenti argomenti:situazione politico-sindacaleriorganizzazione sanitaria alla luce della programmazione di Area Vastamanifestazioni sindacali del 16 e 20 giugno 
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14/06/2012 Ascoli, sindacato dei pensionati unito contro la crisi
La crisi economica ricompatta a livello locale il fronte sindaca­le a partire dalla categoria dei pensionati ascolani che hanno svolto un'assemblea unitaria. Molto allarmanti i dati 'emersi dal confronto tra i segretari provinciali di Spi/Cgil, Uilp e Cisl/Fnp: «In provincia -affer­mano i segretari Carlo Mesti­chelli (Spi), Francesco Fabiani (Uilp) e Giulio Grazioli (Fnp)- la maggior parte delle 90.000 pensioni erogate non supera l'importo medio mensile di 700 euro, nonostante l'aumen­lo della pressione fiscale, del costo della vita e di una serie di provvedimenti come l' Imu che ne hanno ridotto ulteriormen­te il potere di acquisto».Si tratta di numeri significativi visto che in città gli «over 65» sono un quarto della popolazio­ne residente (24,)%) ed in pro­vincia circa il 22% dei residen­ti. All'assemblea che si è svolta alla Sala Scatasta dei centro Docens di piazza Roma ha preso parte anche il segretario nazionale dello Spi/Cgil, Ivan Pedretti in previsione della ma­nifestazione del 20 giugno in programma a Roma.Sotto os­servazione da parte dei pensio­nati ci sono anche i rapporti con le Istituzioni locali a parti­re dai Comuni e dall'Asur. «I rapporti con le amministrazio­ni locali sono apprezzabili -fan­no notare i sindacati- anche alla luce degli accordi sul welfa­re locale che sono stati siglati con le più importanti realtà del Piceno (Ascoli, Folignano, San Benedetto, Grottammare, Offi­da, Comunanza, Maltignano, Monsampolo ed altri in via di definizione). Meno apprezzabi­li sono invece i rapporti con l'Asur.Se si riduce il potere d'acquisto dei pensionati, che in tutta Italia sono 15 milioni, si rischia di creare un circolo vizioso in grado di comprimere la spesa complessiva e di conseguenza la produzione e i posti di lavoro. E' necessario spostare la tassazione dagli sti­pendi e dalle pensioni delle persone fisiche, da cui deriva il. 97% del gettito Irpef, ai grandi patrimoni».Un altro grido allarme arriva sul fronte servizi sociali. «L'allungarne to dell'età media -dicono ancora i segretari- aumenta considerevolmente il numero degli anziani non autosufficienti correlativo appesantimento per le famiglie. Per questo abbiamo chiesto ai Comuni di non tagliare i servizi domiciliari auspi­cando anche il varo di un Pia­no nazionale perla non autosuf­ficienza per la tutela delle perssone non autosufficienti e delle loro famiglie delineando un si­stema di servizi e sostegni omo­genei su tutto il territorio nazio­nale».Anche il segretario pro­vinciale della Uil-Pensionati, Francesco Fabiani esprime preoccupazione: «E' il lavoro il problema più grave del nostro territorio -dice- dove ci sono 23.000 disoccupati che non rie­scono a trovare un'occupazio­ne. Rischiamo di perdere un'in­tera generazione senza dimenticare i problemi dei pensiona­ti e degli esodati presenti anche nel Piceno dopo le chiusure delle grandi fabbriche. Ci sono tanti giovani che tornano a vivere in famiglia perché non ce la fanno più a pagare le rate del mutuo e non so quello che potrà succedere a dicembre quando scadrà la proroga degli sfratti. Anche chi ha una casa -aggiunge- e vuole venderla non riesce a trovare comprato­ri. Le famiglie non ce la fanno più a svolgere la funzione di ammortizzatori sociali con le pensioni e i risparmi e per questo è ora che le Istituzioni facciano fronte comune pertro­vare una via d'uscita senza an­dare ognuno per conto pro­prio.I sindacati a livello locale hanno dimostrato di essere uni­ti in questo momento di crisi».­
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14/06/2012 Potenziate le attività dei piccoli ospedali
Prosegue il confronto sulla riorganizzazione della sanità nella Provincia di Macerata.Ieri,  mercoledi 13 giugno, i sindacati confederali e di categoria hanno incontrato la Direzione  dell'Area Vasta 3 di Macerata, per quello che è stato il primo vero incontro strettamente territoriale, ossia senza la presenza dei vertici regionali dell'Asur.Quasi 5 ore di confronto per  definire le "cornici", ossia le questioni di fondo di una riorganizzazione che coinvolgerà i servizi sanitari ospedalieri, territoriali e di prevenzione così come l'area amministrativa tecnica e logistica. Una riorganizzazione i cui dettagli saranno approfonditi nei prossimi mesi, previo confronto con i Sindacati di Categoria.Per il momento poche sono le certezze. La provincia di Macerata sarà dotata di un Presidio ospedaliero unico, diffuso sul territorio. Gli ospedali di Macerata, Civitanova Marche e Camerino resteranno strutture destinate a curare pazienti in fase acuta.A Recanati, Matelica, San Severino, Tolentino e Treia sarà invece portato a termine un processo, in parte già in corso, di riconversione in strutture per pazienti cronici e fragili. Questo comporterà il potenziamento delle attività, con l'attivazione di nuovi posti letto di lungodegenza, riabilitazione intensiva e medicina post acuzie.E proprio sulla situazione dei piccoli ospedali si è dipanato ieri un confronto serrato. Due sono le parole d'ordine della riorganizzazione: appropriatezza della cura e sicurezza del paziente. Certamente da queste operazioni deriveranno anche risparmi che bisognerà decidere come e dove reinvestire, privilegiando in ogni caso i servizi ai cittadini.Ma questa è un'altra storia. Per il momento non si parla di soldi, ma di posti letto e di volumi di attività e prestazioni. Nel prossimo incontro, in programma per il 20 giugno, il confronto proseguirà sulle due strutture più grandi  della nostra Provincia, ossia gli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.  
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13/06/2012 La Biblioteca dei Libri Viventi
Chi sono i libri viventi? I libri viventi sono persone giovani che vogliono “uscire” dal mondo virtuale del villaggio globale per esprimere il loro mondo in modo diretto, attraverso il contatto personale.Altri libri sono ragazzi, adulti o nonni che si lascino sfogliare per raccontare le proprie storie.I libri sono persone spesso consapevoli di poter essere soggette a stereotipi negativi e pregiudizi (adolescenti, anziani, persone con disabilità). Desiderosi di scardinarli, essi si rendono disponibili a discutere le proprie esperienze e i propri valori con altri.I libri non sono attori, né depositari di saperi, né difensori del proprio gruppo o di un’idea; non devono convincere nessuno. I libri sono invece uomini e donne che raccontano semplicemente se stessi. Hai una storia da raccontare? Hai vissuto un’esperienza particolare? Vuoi rendere permeabili le conoscenze e la cultura della tua generazione?   Entra nella biblioteca dei Libri Viventi Anteas troverai….. Uomini, donne, ragazzi di ogni età   anteasmarche@gmail.com (cell.3477711161)
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13/06/2012 Macerata, le richieste del sindacato arrivano a Roma
Il Prefetto di Macerata ha informato il Governo sulle problematiche evidenziate dal sindacato  nella riunione del 5 giugno scorso. Con una nota del 12 giugno, l'Ufficio Territoriale del Governo di Macerata afferma che «la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministro dell'Interno sono stati resi edotti di tutte le problematiche e delle forti preoccupazioni evidenziate nell'incontro». Incontro nel quale il sindacato ha posto all'attenzione del Prefetto alcuni punti critici.I vincoli stringenti del patto di stabilità impediscono agli enti pubblici più virtuosi di spendere soldi che hanno in cassa. In alcuni casi, come quello della Provincia di Macerata, i soldi servirebbero per per pagare lavori fatti da imprese locali o per assegnare nuovi appalti che ridarebbero ossigeno all'asfittica economia maceratese.Una soluzione possibile è la "regionalizzazione" del Patto, ossia la rinuncia  da parte della Regione Marche, a spendere risorse per allentare il vincolo che grava su Provincie e Comuni.Il sindacato ha richiesto anche maggiore impegno alle banche locali. In un momento drammatico per l'economia del territorio gli istituti di credito sono chiamati a sostenere imprese e famiglie con maggiore flessibilità e disponibilità.Terzo punto critico è il protocollo sugli appalti. Firmato nel 2010, prima Provincia nella Marche, l'accordo contiene una check listi di principi e criteri di azione, applicabili al settore degli appalti pubblici di servizi e forniture a società cooperative, con l’ obiettivo di tutelare più incisivamente i lavoratori garantendo maggiore qualità nei servizi erogati.Un protocollo che ancora oggi risulta in parte inapplicato.  L'impegno del Prefetto sarà quello di vigilare e di sollecitarne una maggiore attuazione.  
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12/06/2012 16 e 17 giugno: la FNP organizza un viaggio a Firenze e San Gimignano
La FNP organizza per Sabato 16 e Domenica 17 Giugno 2012 un VIAGGIO A FIRENZE E  SAN GIMIGNANO.Di seguito il programma del viaggio:16 giugno (sabato) Ascoli Piceno — FirenzeOre 5,00 Partenza da Fermo – Fermata autobus maxi parcheggiOre 5,15 Partenza da Porto San Giorgio - Chiesa Santa Maria a MareOre 5,45 Partenza da San Benedetto del Tronto - Piazza Nardone:Ore 6,10 Partenza da Ascoli Piceno: Stadio Comunale,Ore 6,20 Partenza dal distributore Q8,Ore 6,30 Partenza da Acquasanta Terme – Piazza Terme,Ultimate le partenze si procede alla volta di Firenze.Ore 12,00 circa arrivo a Firenze. Pranzo libero.Ore 15,00 è prevista visita guidata al Museo degli Uffizi con un servizio che comprende: due guide professionali di 3 ore e auricolari per ciascuno.Alle ore 19,30 circa in Hotel Ristorante Alcide a Poggibonsi (SI) per la sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento. 17 giugno (domenica) San Gimignano – Ascoli PicenoColazione in hotel e partenza per la visita guidata di San Gimignano. La città racchiude importanti gioielli architettonici del '300 come il Duomo, le Torri gemelle, il vecchio Palazzo del Podestà con la torre detta Rognosa che, fino a tutto il 1300, fu usata come prigione. Pranzo al ristorante nei pressi di Colle di Val d’Elsa. Rientro previsto in serata.
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12/06/2012
Venerdì 22 giugno e mercoledì 11 luglio al Bar del Parco di "Villa Cozza" (in Via B. Gigli 2 a Macerata) l'Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) si svolgerà l'iniziativa gratuita:BIBLIOTECA DEI LIBRI VIVENTI
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12/06/2012
                    Dalla Provincia di Macerata sono previsti tre pullman con le seguenti partenze: PULLMAN 1MACERATA Stadio Helvia Recina ORE 4.30PIEDIRIPA DI MACERATA Bar Torquati ORE 4.40TRODICA Hotel San Crispino ORE 4.50CIVITANOVA MARCHE Parcheggio Globo ORE 5.00 PULLMAN 2MACERATA Stadio Helvia Recina ORE 4.30TOLENTINO Hotel 77 ORE 5.00MUCCIA Bivio Maddalena ORE 5.30 PULLMAN 3TOLENTINO Hotel 77 ORE 4.20PIEDIRIPA DI MACERATA Bar Torquati ORE 4.40MONTECOSARO Ex Sadam ORE 4.50CIVITANOVA MARCHE Parcheggio Globo ORE 5.00 per prenotazioni telefonare ai seguenti numeri:CGIL 0733 245711 - CISL 0733 407511 - UIL 0733 231645         
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12/06/2012 Stop al sindacato nella Casa di riposo
Vietato l'ingresso del sindacato nella Casa di riposo di Loro Piceno. La denuncia viene da Laura Raccosta, Segretario regionale della Cisl Funzione pubblica, alla quale venerdì sera è stato impedito l'accesso in struttura per svolgere l'assemblea sindacale regolarmente indetta.Lo stop è stato intimato dalla Cooperativa "Insieme" che gestisce i servizi della Casa di riposo.  A quanto sembra i vertici della Cooperativa hanno intimato alle lavoratrici di non permettere a nessuno di accedere. La sindacalista non ha potuto far altro che chiedere l'intervento delle forze dell'ordine.«Non vogliamo credere - scrive Laura Raccosta -  che il divieto di svolgere l’assemblea possa essere riconducibile ad una nostra richiesta di chiarimenti sulla somministrazione dei farmaci in struttura». Richiesta inviata al Sindaco e indirizzata per conoscenza alla Procura della Repubblica ed ai NAS. Richiesta alla quale ancora oggi non sono state date risposte.Non è la prima volta che le lavoratrici della Casa di riposo subiscono ingiustizie a Loro Piceno. A dicembre scorso la Cooperativa non aveva pagato loro  stipendi e tredicesime.Solidarietà alle lavoratrici, cui è stato negato un diritto fondamentale, è stata espressa dal Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti che ha assicurato loro tutta la tutela necessaria.Ferracuti stigmatizza il comportamento di tanti enti pubblici che nel settore socio assistenziale bandiscono gare di appalto al massimo ribasso, esponendo lavoratori ed utenti a sfruttamento e sciacallaggio.Secondo Ferracuti  « è necessario che tutte le Pubbliche amministrazioni applichino i principi contenuti nell’ "atto di indirizzo in materia di condizioni di lavoro negli appalti", strumento di civiltà che protegge i lavoratori e gli utenti dei servizi  persone vulnerabili che meritano la massima attenzione e rispetto».Di condotta antisindacale parla  Sistino Tamagnini, Segretario generale della Cisl Funzione Pubblica di Macerata secondo il quale «quanto è successo costituisce una violazione dello Statuto dei Lavoratori, alla quale reagiremo interessando l'autorità giudiziaria».  
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12/06/2012 Consiglio Direttivo Unitario di Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil
Martedì 12 giugno 2012 alle ore 9.00 è convocato il Consiglio Direttivo, contestualmente ai Direttivi di SPI-CGIL e UILP-UIL presso la Sala Docens, Piazza Roma di Ascoli Piceno, per discutere e approfondire insieme i tre documenti elaborati dalle Segreterie nazionali SPI, FNP e UILP sul fisco, sulla contrattazione territoriale e sulla non autosufficienza.
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12/06/2012 Il valore del lavoro: manifestazione nazionale
 30/05/2012Roma, 30 maggio 2012. Il corteo sindacale del 2 giugno e' stato rinviato. Ad annunciarlo il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni al termine di un conferenza stampa unitaria. I Segretari generali delle tre confederazioni si recheranno, in quella data, a visitare le popolazioni colpite dal sisma in segno di "solidarieta'.La manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil si terra' invece a Piazza del Popolo il 16 giugno prossimo.Concentramento dei manifestanti in piazza della Repubblica a Roma alle ore 9.30. Partenza del corteo da piazza della Repubblica alle ore 10.30 e dopo aver percorso largo di Santa Susanna, via Barberini, piazza Barberini, via Sistina, piazza Trinità dei Monti, Viale Trinità dei Monti, viale Gabriele D’Annunzio giungerà in piazza del Popolo dove si terrà il comizio conclusivo dei Segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.Manifestazione nazionale unitaria , 2 giugno 2012"Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro" , le proposte di Cgil, Cisl, Uil su fisco, lavoro, crescita, welfareLeggi il documento integrale:"Meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per il lavoro" il documento Cgil, Cisl, Uil 18 maggio 2012                    
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09/06/2012 I sindacati incontrano il Comune sul bilancio
Si è svolto ieri un incontro tra Comune e  Sindacati sul bilancio di previsione dell'anno 2012. Oggetto del confronto sono state le scelte  dell'amministrazione sui temi delle politiche fiscali e tributarie, del welfare locale, dei servizi pubblici, delle politiche ambientali e territoriali, del trasporto pubblico locale.Incontri analoghi hanno avuto luogo nei mesi scorsi con altri Comuni come Tolentino, Recanati, Matelica, Camerino, Urbisaglia, Esanatoglia .Per la Cisl erano presenti il Segretario confederale Giuseppe Spernanzoni e il Segretario generale dei pensionati Dino Ottaviani.Queste le principali novità che attendono i cittadini maceratesi. L'aliquota Imu  è fissata al 4 per mille per la prima casa (livello minimo stabilito dalla normativa nazionale) e al  9,9 per mille per le altre abitazioni (contro un massimo nazionale del 10,6). Prevista una detrazione di 200 € sulla prima abitazione, da aumentare a € 225 e a €250 rispettivamente per soggetti con reddito Isee non superiore a € 9.000 e a € 7.500.Dall'addizionale comunale Irpef, fissata all'8 per mille, saranno esenti i contribuenti con un reddito inferiore a 8.500 mentre la Tarsu verrà ridotta del  40% ai per contribuenti con Isee non superiore a € 7.500.Rimarranno invariate le tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale (scuola, nidi d'infanzia e mense scolastiche), mentre il livello della spesa per interventi e servizi sociali è stata mantenuto intorno al 50% della spesa disponibile (il 20% circa del totale delle spese correnti dell'amministrazione).Soddisfatto il Segretario generale dei pensionati Cisl di Macerata Dino Ottaviani, secondo cui  «nel contesto di uno scenario particolarmente difficile per gli enti locali (4 milioni in meno di trasferimenti statali al Comune di Macerata) la contrattazione sociale sul territorio è uno strumento importante per  preservare i livelli di benessere e di coesione sociale tanto difficoltosamente costruiti nel corso degli anni dalle nostre comunità locali».IL DOCUMENTO CGIL CISL UIL SUI BILANCI COMUNALI 2012
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08/06/2012 Sanità: forti dubbi della Cisl di Pesaro sul Piano di Area Vasta 1
Sulla base di quanto concordato, sul piano metodologico con le Organizzazioni Sindacali regionali, è stato presentato ieri alla presenza dell’Assessore alla Salute Almerino Mezzolani e del Dott. Ruta, Dirigente dello stesso Assessorato, il Piano di Area Vasta 1.Le linee essenziali sono state portate all’attenzione delle RSU e dei sindacati confederali e di categoria, da parte della Dott.ssa Capalbo, con precisazione del Dott. Ricci per ciò che riguarda l’Azienda Ospedaliera Marche Nord e del Dott. Ciccarelli per alcuni profili attinenti le prerogative ASUR.La CISL dopo aver ascoltato con molta attenzione l’illustrazione del Piano ha espresso pesanti riserve sullo stesso.I robusti vincoli economici, gli andamenti demografici, alcune tendenze epidemiologiche, il proposito di lavorare per favorire l’integrazione delle reti (ospedaliera, territoriale, socio-sanitaria, della prevenzione, dell’emergenza-urgenza), la strutturazione degli interventi per intensità di cura e di assistenza, sono aspetti generali fatti propri da tutti.I forti dubbi sono legati alla sostenibilità del Piano per ciò che riguarda l’impatto sul territorio e la pressione operativa sugli addetti, che non può essere ulteriormente aumentata, dati i livelli di criticità a cui è giunta negli ultimi due anni, pena l’abbassamento dei livelli di assistenza.Il riassetto del sistema, come abbiamo più volte ribadito, anche nella nostra realtà provinciale, non può prescindere dal rendere contestuali la razionalizzazione della rete ospedaliera e la riconversione degli attuali ospedali di Polo con i processi di sviluppo e riorganizzazione della prevenzione e della medicina territoriale, nonché del potenziamento dei sistemi di emergenza/urgenza e d’integrazione socio-sanitaria.Se non si lavora su questa contemporaneità i cittadini percepiranno solo segni di abbandono o di arretramento dei presidi territoriali e il malcontento sociale sarà difficilmente arginabile.L’aspetto della simultaneità invece dal Piano non emerge come non emerge un quadro definito di quante risorse si liberano con le misure di riconversione ospedaliera e in quali misura e forma queste vengono orientate verso le altre reti.Per gli elementi raccolti il mandato assegnato ai Dirigenti di Area Vasta ci pare troppo stretto.Se su parametri importanti come la tipologia e la distribuzione dei posti letto non c’è margine di discussione, come possiamo adattare al meglio il processo di riorganizzazione alle specificità territoriali?Che spazio rimane per affrontare criticità particolari come quelle che riguardano Azienda Ospedaliera Marche Nord (per l’ottimale combinazione delle strutture di Pesaro e Fano) e l’area pergolese (per la sua collocazione geografica) ?Se i presupposti rimangono questi non ci sono margini per un confronto all’altezza della sfida.Speriamo di portare la Regione a cogliere i limiti di questa impostazione e ad aprirsi ad un’interlocuzione più fattiva.Altrimenti, come si dice in questi casi, ognuno per la sua strada e ad ognuno le proprie responsabilità. 
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08/06/2012 Macerata, l'Ircer rischia il commissariamento
Il grido d'allarme è stato lanciato dal Segretario regionale della Funzione pubblica Cisl Laura Raccosta nel corso del Consiglio comunale aperto di Macerata sul caso Ircer.Entro il 30 giugno l'Ircer di Macerata, diventata Azienda pubblica di servizi alla persona dal 1 gennaio 2012, deve adottare tutta una serie di atti - come la riduzione da 9 a 5 dei componenti del Consiglio di amministrazione -  a pena di commissariamento da parte della Regione Marche.«L'Ircer esiste più - ha sostenuto Laura Raccosta nel suo intervento - perché insieme abbiamo deciso di sostituirla con un'Azienda pubblica di servizi alla persona. Una scelta difficile ma a nostro avviso giusta. Una scelta di prospettiva. Ora è necessario che il Comune le affidi  la gestione dei servizi sociali,  non solo quelli per gli anziani, anche eventualmente uscendo dal perimetro comunale».Tante le questioni affrontate durante il Consiglio comunale aperto. I presunti scandali nella dei rapporti tra Ircer, Italappalti e Comune sulla gestione del patrimonio dell'ente, in particolare del palazzo Filato-Legati di P.zza Mazzini, i cui lavori di ristrutturazione, è stato assicurato, finiranno entro l'estate. Ma anche il  problema dei dipendenti con contratti di lavoro precari  in forza alla struttura, alcuni dei quali presenti in aula consiliare, rispetto ai quali, ha assicurato il sindacato, sono in atto percorsi di definitiva stabilizzazione.Tutti d'accordo, sindacati compresi, su un punto. Serve uscire da questa situazione di stallo nominando subito un nuovo Consiglio di amministrazione. Autorevole, competente e  e legittimato ad elaborare e portare avanti i progetti di sviluppo dell'attività dell'Azienda.   
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07/06/2012 Sit-in di protesta domani mattina davanti al "Mazzoni"
La Regione e l’Asur tagliano i posti letto ed i servizi solo per “fare cassa” malgrado la carenza di degenze per acuti.Le liste di attesa dell’Area vasta 4 per visite e diagnostica si allungano sempre più ma, pagando, si riceve tutto e subito.L’area vasta 4 propone le ammucchiate dei reparti in estate, riducendo ancora di più i posti letto ospedalieri ed i servizi socioassistenziali per le fasce deboli.Nei reparti e nelle residenze sanitarie dell’a.v.4 c’è sempre meno personale per assistere i malati non autosufficienti, costringendo le famiglie a ricorrere all’assistenza privata a proprie spese.Il sistema informatico del cup unico regionale, costato milioni di euro, non funziona e causa disservizi all’utenza e perdita di intere giornate di lavoro.I cittadini devono sapere come stanno veramente le cose e chi impedisce ai lavoratori della sanita’ di fornire all’utenza un servizio migliore.Per questo la rappresentanza sindacale unitaria, invita i cittadini, le associazioni, le istituzioni, a partecipare, insieme ai dipendenti, all’assemblea generale venerdi’ 8 giugno 2012 ore 13.00 piano -1 palazzina ex inam sanita’ area vasta 4 E' necessaria l’alleanza tra cittadini e operatori per difendere il diritto alla salutela RSU vuole che cittadini ed utenti sappiano il perché di tutto questo.volantino per cittadini assemblea RSU
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05/06/2012 A Buongiorno Marche la Cisl di Ascoli-Fermo con Alfonso Cifani e Giuseppe Donati
Venerdì 15 GIUGNO a BUONGIORNO MARCHE PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHEin diretta su èTV MARCHE canale 12 del digitale terrestre ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30 interverranno ALFONSO CIFANI Segretario generale della Cisl ASCOLI - FERMOGIUSEPPE DONATI Segretario generale della FUNZIONE PUBBLICA ASCOLI -FERMO Si parlerà : • dell'andamento delle crisi e dell'occupazione nelle provincie di Ascoli P. e Fermo: luci ed ombre di uno dei più importanti distretti produttivi della regione;• del confronto con i Comuni del territorio Piceno sulla tassazione locale partendo dall'IMU per arrivare alle misure di sostegno per chi si trova in difficoltà per aver perso il lavoro;• delle ricadute sul territorio della riorganizzazione sanitaria in atto in particolare delle iniziative messe in campo dalla Funzione Pubblica per contrastare il rischio di smantellamento della sanità pubblica.Nell'occasione sarà presentata la MANIFESTAZIONE NAZIONALE LAVORO CRESCITA E WELFARE PER CAMBIARE IL FISCOROMA 16 GIUGNO 2012 PIAZZA DEL POPOLO 
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05/06/2012 Sanità, si tratta sulla riorganizzazione a Macerata
Primo round tra Regione, Asur e Sindacati per la riorganizzazione della sanità nella Provincia di Macerata. Nell'incontro di ieri sono state poste le basi per un confronto che si svolgerà nel prossimo mese. Il sindacato ha posto le sue condizioni. Il blocco del turn over e la riconversione dei posti letto sono accettabili solo se prima verrà fatto quanto possibile per recuperare risorse eliminando  sprechi e inefficienze. Acquisti, esternalizzazioni, consulenze e dirigenti saranno le prime voci oggetto di verifica.«Finora - commenta il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti - hanno pagato i lavoratori e gli utenti. Ora pretendiamo risposte convincenti dalla Regione sui risparmi, da reinvestire in  servizi ai cittadini».Il secondo capitolo è rappresentato proprio dalla riqualificazione dell'offerta di servizi. Con Delibera n. 728, il 28 maggio scorso la Giunta Regionale ha messo in programma una  riduzione di 187 posti letto per pazienti acuti  ed un aumento di 132 posti letto di lungodegenza e riabilitazione. Questo significa 52 posti letto in meno nelle strutture sanitarie della Provincia di Macerata.«Ora bisognerà capire - prosegue  Ferracuti - come verranno riconvertiti i posti letto, quando, con quali modalità e in quali strutture».Questo sarà il tema dei prossimi incontri tecnici che, a partire dal 13 giugno prossimo, daranno sostanza ad un confronto che si preannuncia comunque difficile.«Questo primo incontro è stato sostanzialmente positivo - commenta Ferracuti - ma il bello viene ora. Abbiamo manifestato disponibilità condividendo i principi di fondo di una riforma comunque dettata dalla necessità di ridurre la spesa sanitaria. Presto - conclude il Segretario generale della Cisl - verificheremo la reale volontà di Regione ed Asur di trovare un accordo vero con il sindacato».
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01/06/2012 Riforma sanità. Non solo tagli, ma confronti veri per scelte giuste.
Chiediamo che i confronti nelle Aree Vaste sanitarie annunciati dalla Giunta regionale siano avviati subito. Il sindacato ha ben presente il difficile quadro finanziario, con la prospettiva di ulteriori tagli ai trasferimenti e di riduzioni della spesa sanitaria. Sappiamo che ci sono vincoli legislativi e ragioni di necessità e opportunità che spingono a riorganizzare, riducendo i posti letto per acuzie, rafforzando lungodegenza, riabilitazione e in generale la rete dei servizi territoriali. Ma sappiamo pure che, in un periodo di forte crisi ed incertezza rispetto al futuro, sia difficile avere un’ampia condivisione su una riorganizzazione chenon sarà indolore, in un'area “sensibile” come la sanità. Due sono gli esiti più probabili di una riorganizzazione: l'attuazione diinterventi con l'imposizione di soluzioni drastiche ma senza consenso, anzi contensioni e contrasti, oppure il fallimento nella fase applicativa. Ci sarebbe un terzo possibile percorso: riorganizzare con un faticoso ma costruttivo coinvolgimento delle realtà locali, con la valorizzazione degli operatori sanitari, con l’aumento del tasso di responsabilità e consapevolezzadi tutti i soggetti, con margini di intervento che consentano di valorizzare proposte e specificità del territorio, fatte salve le compatibilità economiche. Ciò richiederebbe a chi guida a livello politico o tecnico questa regione, ed in particolare la sanità, di presentarsi a questa delicata fase con unità di visione strategica, autorevolezza e credibilità, capacità di ascolto; qualità che finorasono in parte mancate, ma devono essere messe subito in campo, anche perchè i problemi, per i cittadini e per i lavoratori della sanità, stanno crescendo. Di fatto alcuni aspetti della riorganizzazione sono stati avviati in modo strisciante, senza confronto ma soprattutto senza mostrare la necessaria simultaneità tra riduzione di posti letto per acuti e incremento di quelli per lungodegenti, oppure tra riconversione di posti letto ospedalieri ed incremento dell'offerta della rete territoriale. Se riorganizzazione/riconversione deve essere, ad una comunità locale non sipuò mostrare solo il “volto del taglio”, ma va contestualmente evidenziata la concretezza dell’investimento, altrimenti si alimentano frustrazioni, campanilismi, atteggiamenti di chiusura. Anche i risparmi sul personale previsti dal Piano per il 2012 sono stati già realizzati in pochi mesi, con assunzioni ben al di sotto del 70% stabilito a fronte di pensionamenti e dimissioni. Attualmente c’è allarme in vista del periodo estivo, per il rischio di riduzione dei servizi agli utenti e ulteriori carichi per gli operatori; sul tema il confronto è scarso o superficiale; lo stato di agitazione del personale è stato proclamato inquasi tutto il territorio regionale. Altro nodo da sciogliere a breve è l’assetto organizzativo previsto dalla legge,con l’articolazione in Distretti  e Ambiti territoriali sociali. Ci sono poi scelte che non vengono comprese da cittadini e lavoratori, come lo stanziamento dirisorse per “investimenti non indispensabili”, mentre magari mancano fondi pervere necessità (rinnovo parco ambulanze, manutenzione di ospedali, pagamento di straordinari..). Esistono difficoltà ancora evidenti e diffuse nell’accesso alle prestazioni, con un Cup che spesso non riesce ad essere porta di accesso al sistema, nonostante lo sforzo degli operatori. Servono dunque confronti veri e immediati sul territorio, per una riorganizzazione che è necessaria, ma che sarà fruttuosa nonostante la complessità, solo se si percepirà la passione e la competenza di politici e tecnici a servizio della comunità, che tengono insieme equilibrio dei conti e qualità dei servizi, che credono nel coinvolgimento e nella partecipazione di cittadini e operatori della sanità e che possano allora a pieno titolo chiedere analoga responsabilità a istituzioni locali e rappresentanze sociali. Ancona, 30 maggio 2012 Stefano Mastrovincenzo                                                               Segretario gen. Cisl Marche
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31/05/2012 Buongiorno Marche con Stefano Mastrovincenzo
 Venerdì 1 GIUGNO a BUONGIORNO MARCHE PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHEin diretta su èTV MARCHE canale 12 del digitale terrestre ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30interverràSTEFANO MASTROVINCENZO Segretario generale della Cisl MARCHESi parlerà di LAVORO, CRESCITA E WELFARE PER CAMBIARE IL FISCO, in occasione della MANIFESTAZIONE NAZIONALE del 16 GIUGNO 2012 ore 11,00 a ROMA in PIAZZA DEL POPOLO.Sarà l'occasione per presentare le iniziative messe in campo da Cgil,Cisl, Uil e Confindustria a solidarietà delle popolazioni terremotate dell'Emilia Romagna.Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni .
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31/05/2012 "Servizi pubblici locali: efficienza qualità tutela del lavoro"
Guarda le foto della Tavola rotonda "Servizi pubblici locali: efficienza qualità tutela del lavoro"
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31/05/2012 "Non ha senso mantenere parata 2 giugno, oppure renderla sobria"
Roma, 30 maggio 2012 Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, è favorevole ad annullare la parata militare del 2 giugno per destinare i fondi alla ricostruzione post-terremoto in Emilia Romagna, anche perché in nessun paese europeo in questo momento si fanno parate in stile sovietico. "Secondo me è da annullare - ha detto Bonanni - e non è una questione di soldi: la festa della Repubblica non è la festa delle Forze Armate. Non credo abbia senso tenerla in piedi, o almeno bisogna renderla molto, molto sobria. In tutta Europa - ha aggiunto - non ci sono tracce di parate militari in stile sovietico".  La Cisl, ha sottolineato il segretario generale in una conferenza stampa, ha deciso di annullare la festa nazionale prevista a Levico per il week end dell'8-10 giugno proprio perché incompatibile con l'atmosfera di dolore nel paese creata dal sisma.
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30/05/2012 Cgil, Cisl e Uil in aiuto alle popolazioni terremotate
Roma, 30 maggio 2012. "Abbiamo deciso di non tenere la manifestazione del 2 giugno e di dedicare la giornata a un'iniziativa simbolica a sostegno della popolazione in Emilia Romagna. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil andranno nei luoghi colpiti per solidarizzare con le famiglie e i lavoratori". Così Raffaele Bonanni in una conferenza stampa unitaria annuncia la decisione dei tre sindacati di spostare la manifestazione per sollecitare una nuova politica economica del governo prevista per il 2 giugno al 16 giugno prossimo.I tre sindacati unitamente a Confindustria hanno poi istituito un fondo di solidarietà da devolvere alle vittime del terremoto. "Confindustria e le Segreterie Generali di CGIL,CISL,UIL hanno deciso di assumere una iniziativa congiunta per aiutare le popolazioni, i lavoratori e il sistema produttivo dei territori dell'Emilia-Romagna, -si legge in una nota unitaria-  in particolare le province di Ferrara, Modena e Bologna, e della provincia di Mantova, colpite dagli eventi sismici di questi giorni. Favorire, con la collaborazione delle loro articolazioni territoriali, la raccolta in azienda di contributi volontari da parte dei singoli lavoratori tramite la trattenuta dalla busta paga dell'equivalente di un'ora di lavoro, e di invitare le aziende a devolvere un contributo equivalente per la medesima finalità. Con questo gesto -conclude il comunicato- Confindustria e CGIL, CISL, UIL intendono fornire interventi di sostegno alle popolazioni, ai lavoratori e ai sistemi produttivi così duramente colpiti, secondo modalità e forme che le parti individueranno con l'obiettivo di garantire la certezza della destinazione e la loro più rapida utilizzazione ai fini della ricostruzione". I contributi così raccolti dovranno essere versati sul conto corrente bancario appositamente attivato: conto corrente bancario n. 12900 presso Carisbo Spa sede di Bologna (Gruppo Intesa Sanpaolo) IBAN IT11N0638502401100000012900                                                                                                                      Accordo Confindustria, Cgil, Cisl, Uil La Cisl, a causa dei luttuosi eventi accaduti per effetto del terribile terremoto, ha inoltre ritenuto opportuno sospendere  l’annuale Festa Nazionale di Levico Terme prevista dall’8 al 10 giugno. “Abbiamo contestualmente deciso – ha dichiarato Bonanni -  di devolvere a favore delle famiglie dei lavoratori colpite da gravi e dolorosi eventi  i risparmi così ottenuti.
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30/05/2012 Lavoro, giustizia troppo lenta
Sconcerto per la lunghezza dei processi del lavoro. Lo manifesta il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, commentando i dati sulla produttività del Tribunale di Macerata, uno dei più efficienti nel panorama nazionale.«Pur apprezzando il lavoro dei giudici maceratesi, che con che con impegno, professionalità e competenza hanno invertito la tendenza negativa degli anni scorsi arrestando l’accumulo di arretrati - afferma Ferracuti - non possiamo sottacere un problema di arretrati e di ragionevole durata dei processi».In particolare nel diritto del lavoro. Per una causa di licenziamento illegittimo promossa nel 2011 la prima udienza è in programma nel giugno 2013. Ci sono cause per mobbing che, iniziate nel 2004, non vedono ancora la fine. Per recuperare un credito retributivo ci possono volere anche otto anni. Nel frattempo, l'impresa debitrice cessa l'attività. Non è da meno la Sezione Civile, dove le cause di primo grado durano anche 7 anni e dove le prime udienze vengono tutte inesorabilmente rinviate d'ufficio di qualche mese, quando non addirittura di un anno.La causa di tutto ciò sta in una grave carenza di organico del  Tribunale di Macerata, coperta almeno in parte grazie alla disponibilità di alcuni avvocati scelti come giudici onorari. Gli stessi magistrati, spaventati dal carico eccessivo di lavoro, evitano di partecipare alle selezioni per i posti messi a concorso.«Troppo spesso - commenta il Segretario della Cisl - nelle nostre sedi e negli uffici dei nostri avvocati tocchiamo con mano come le lungaggini dei processi generano nei cittadini una sempre più diffusa sensazione di impotenza di fronte alle ingiustizie e ai soprusi. Ad una giustizia troppo lenta corrisponde una giustizia negata!»«Rivolgiamo un invito alle forze politiche - conclude Ferracuti - affinché prendano coscienza del problema mettendo mano ad un vero e proprio piano di investimenti che, attraverso finanziamenti adeguati, fornisca al Tribunale le strutture e il personale necessario, allo stesso tempo razionalizzando le spese e riducendo gli sprechi.  Solo così sarà possibile restituire la giustizia alla sua nobile funzione».RASSEGNA STAMPA
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29/05/2012 In festa con i pensionati di Fano
La lega  pensionati di Fano ha organizzato per sabato 2 giugno la festa del socio  presso il ristorante “7 archi” di  Mondolfo.Nella mattinata è prevista una interessante  relazione  da  parte di esperti dell’ Adiconsum (associazione dei consumatori) dal titolo “Firmare informati”, si parlerà di liberalizzazione del mercato  dell’energia e della telefonia e dei diritti del consumatore.Dopo pranzo  si passerà un pomeriggio in allegria con musiche e danze.Sono invitati  soci, famigliari  e  amici non iscritti.
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28/05/2012 "La politica locale si mobiliti o si perderanno pezzi di sanità pubblica"
Ciò che la Cisl FP aveva preannunciata dsa sempre in ogni sede, mettendo in allarme le istituzioni locali, si sta puntualmente avverando. Infatti, la Giunta Regionale e l'Asur stanno costringendo i Direttori dell'Area Vasta, sostanzialmente commissariati, a ragionare di riorganizzazione della sanità, esclusivamente con l'ottica economico-finanziaria di un esattore. Per questo motivo, il Direttore dell'Area Vasta 5 Giovanni Stroppa, non ha trovato di meglio, davanti all'assillo di dover garantire le ferie estive e alle mancate autorizzazioni delle assunzioni, che proporre la CHIUSURA DELLA PEDIATRIA e NEONATOLOGIA DI SAN BENEDETTO per recuperare 10 infermieri. Rimarrà attiva l'OBI Pediatrica ma non si è capito bene con quali modalità.Altri interventi di RAZIONAMENTO e non di razionalizzazione sia ben chiaro, proposti da Stroppa e Appignanesi, sono questi: Accorpamento della MURGCARDIOLOGIA con recupero di 10 infermieri Rafforzamento dell'equipe unica assistenziale di CHIRURGIA e ORL. Nessun recupero A fronte di numerosi contratti a termine, scaduti o in scadenza, di ogni profilo professionale, l'A.V.5 potrà, se andrà bene, rinnovare l'incarico a n°27 i nfermieri ed assumere, per brevissimi periodi, nc14 OSS.La CISL FP reputa la proposta di chiudere la Pediatria, irricevibile se non provocatoria. Una città che vive prettamente di turismo e che d'estate triplica la sua popolazione, non può permettersi di chiudere un reparto, molto apprezzato dall'utenza, che tra l'atro genera la percentuale del 40 °A di mobilità attiva. Le famiglie con figli piccoli che verranno in vacanza a San Benedetto non troveranno un reparto pediatrico aperto solo perché c'è bisogno di TAGLIARE SUL PERSONALE fregandosene della qualità dei servizi sanitari. I RISPARMI SI FACCIANO SUGLI SPRECHI i I RAPPRESENTANTI DEL TERRITORIO SI SVEGLINO OPPURE, PEZZO,PEZZO, LA SANITA' PUBBLICA DEL SUD DELLE MARCHE VERRA' SMONTATA. La Pediatria è solo il primo reparto che potrebbe chiudere. Non crediamo che questa CHIUSURA durerà solo per l'estate. Le ferie estive, saranno il cavallo di Troia per scardinare gli attuali assetti organizzativi sanitari. SVEGLIATEVI SINDACI ED OPERATORI !!! MOBILITIAMOCI SUBITO. QUELLA DELLA CISL FP NON E' UNA DIFESA DI PARTE O DI CATEGORIA. E' LA DIFESA DI UN SISTEMA SANITARIO PUBBLICO CHE STA MOREND PER INCAPACITA' POLITICA ED ORGANIZZATIVA. Infatti, più si dequalificano i Servizi Sanitari pubblici, più crescono presenza e offerta delle cliniche private e degli specialisti privati. MA, FORSE, TUTTO QUESTO, POTREBBE ANCHE FAR COMODO A QUALCUNO DELL'ASUR.Il Segretario Generale della FP CislGiuseppe Donati
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27/05/2012 "Invecchiamento attivo: da una scelta solidale ad un impegno obbligato"
Invecchiamento attivo significa invecchiare in buona salute, partecipare appieno alla vita della collettività e sentirsi più realizzati nel lavoro. A tal proposito l’anno europeo 2012 vuole promuovere azioni volte a migliorare le possibilità di invecchiare restando attivi e a potenziare la solidarietà tra le generazioni. Clicca qui per scaricare il Programma del Convegno
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24/05/2012 Servizi pubblici locali: efficienza qualità tutela del lavoro
30 Maggio 2012, alle ore 15,30, presso la "sala dell’Istituto Campana" in P.zza Dante ad Osimo - Tavola rotonda sul tema "Servizi pubblici locali: efficienza qualità tutela del lavoro".Nel perdurante contesto di crisi economica, politica e sociale la Cisl di Ancona intende promuovere ogni occasione di confronto e di proposta per qualificare i servizi pubblici, superando la frammentazione e favorendo aggregazioni efficaci, effettuando scelte forti in un quadro che impone di coniugare rigore ed efficienza a efficacia e sviluppo.Interverranno  il Segretario Generale della Cisl di Ancona Paolo Santini,  la Segretaria Nazionale della Cisl Anna Maria Furlan, l’Assessore regione Marche ai servizi pubblici locali Antonio Canzian, il Sindaco del Comune di Ancona Fiorello Gramillano, il Docente di Diritto Pubblico all’Università di Macerata Alessandro Lucchetti; coordinerà i lavori il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo.Al termine dei lavori verrà inaugurata la nuova sede della Cisl di Osimo alla presenza del Sindaco e del parroco della Cattedrale di Osimo, Don Flavio. 
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24/05/2012 Buongiorno Marche Parliamone con Paolo Santini
Venerdì 25 MAGGIO a BUONGIORNO MARCHE PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE in diretta su èTV MARCHE canale 12 del digitale terrestre ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php  e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30 interverrà PAOLO SANTINI Segretario generale della Cisl di Ancona Si parlerà di lavoro nella provincia di Ancona a partire dalle crisi di aziende importanti come la Merloni. Sarà l'occasione per affrontare anche il tema dei servizi pubblici locali e del confronto sui bilanci con gli enti locali .Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni .
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24/05/2012 Cittadinanza per i figli degli immigrati
La Cisl e l'Anolf di Macerata si schierano a favore del  riconoscimento del diritto di cittadinanza ai giovani immigrati di seconda generazione e chiedono a tutti i Sindaci maceratesi di seguire l'esempio del Comune di Recanati, che il 3 aprile scorso ha approvato - per primo in tutta la nostra Regione - un ordine del giorno bipartisan, proposto dal Presidente Massimiliano Grufi, a sostegno di una proposta di legge sul riconoscimento della cittadinanza ai minori figli di immigrati nati in Italia.«E' questo uno strumento fondamentale di democrazia, di integrazione e di civiltà - sostengono Marco Ferracuti e Sammy Kunoun - perché è  profondamente ingiusto che i giovani nati e cresciuti nel nostro paese, che hanno in Italia le loro radici e che sono a tutti gli effetti protagonisti della vita sociale e civile, non possano sentirsi a pieno titolo italiani e debbano vivere “ancorati” al rilascio di un permesso di soggiorno».Secondo i dati elaborati dalla Cisl di Macerata, nella nostra  Provincia gli stranieri residenti al 31 dicembre 2011 sono 35.752 e rappresentano il  10,9% della popolazione complessiva. Il 20% degli stranieri residenti hanno meno di 15 anni. Sono in tutto 7.255 i minori stranieri di 15 anni nella nostra Provincia e rappresentano il 14,4% del totale dei loro coetanei cittadini italiani.«Il riconoscimento della cittadinanza è una scelta importante - proseguono Ferracuti e Kunoun- a maggior ragione in un paese come l’Italia, interessato negli ultimi 10 anni da dinamiche migratorie sempre più importanti. Nel  2003 gli stranieri residenti in Provincia di Macerata erano solo il 4,7% della popolazione complessiva. Nel prossimo futuro la popolazione straniera è destinata a diventare, ancora più di oggi, una componente determinante del nostro territorio, sia in termini sociali che economici».Nei giorni scorsi una  una proposta di legge è stata presentata al Consiglio regionale dall'Assessore regionale alla famiglia e alle politiche sociali Luca Marconi. Una volta approvata dall'Assemblea legislativa questa verrà direttamente presentata in Parlamento.La proposta di legge prevede che sia cittadino italiano chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri legalmente residenti in Italia da almeno 5 anni a seguito di una dichiarazione di volontà, espressa dai genitori di comune accordo in favore del figlio minorenne. Entro un anno dal raggiungimento della maggiore età, il figlio può rinunciarvi, se in possesso di altra cittadinanza. In  mancanza di dichiarazione di volontà espressa dai genitori, il figlio acquista la cittadinanza a seguito di dichiarazione espressa entro un anno dal conseguimento della maggiore età.«E' una proposta di legge particolarmente positiva - commenta Ferracuti - anche perché è equilibrata nel riconoscere la cittadinanza non a chiunque ma soltanto a chi ha stabilmente risieduto in Italia per un congruo periodo di tempo, dimostrando un interesse concreto a vivere e lavorare nel nostro paese.IL COMUNICATO STAMPAREPORT IMMIGRAZIONE 2011 
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23/05/2012 Accordo anticrisi con la Provincia di Macerata
Firmato un accordo anticrisi tra la Provincia di Macerata e i sindacati Cgil Cisl Uil e Ugl. Con il protocollo, al quale le parti hanno lavorato nelle settimane scorse,  la Provincia stanzia risorse importanti a favore delle imprese e delle famiglie.Le prime avranno a disposizione un fondo di garanzia di 350.000 € per il 2012. Per le famiglie in condizione di maggiore fragilità - numerose, indigenti, con componenti che hanno perso il lavoro o che non sono stati ricollocati nel mercato - è stato istituito un apposito fondo di € 250.000  le cui modalità di accesso verranno presto definite con regolamento.«Il Protocollo - spiega il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari - rappresenta il risultato di un metodo di lavoro basato sulla concertazione con le forze sociali e rappresentative dei lavoratori. In un momento di crisi straordinariamente grave, grazie all'interlocuzione costante con il sindacato,  siamo riusciti a mettere in rete le risorse necessarie per interventi coordinati».Soddisfatto il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, secondo il quale «il protocollo d'intesa rappresenta il primo importante risultato del tavolo provinciale di concertazione, a sua volta un vero e proprio laboratorio per costruire il futuro del nostro territorio. L'accordo non risolve tutti i problemi che la crisi ha generato, ma costituisce una risposta importante ed è il segnale che i lavoratori e le loro famiglie non sono soli».«Ora è importante - prosegue Ferracuti - che anche i Comuni attivino i tavoli di confronto con le forze sociali, mettendo sul piatto risorse proprie da far confluire, se possibile, nel fondo anticrisi provinciale, perché in un momento come questo è di fondamentale importanza "fare squadra" e lavorare tutti insieme».Per il Segretario generale della Cgil di Macerata Aldo Benfatto «è particolarmente importante il fondo di garanzia per le imprese, grazie al quale queste potranno accedere al credito bancario, iniettando liquidità a vantaggio di tutto il sistema». Per il leader della Uil Roberto Broglia «l'accordo rimette al centro la famiglia, vero e proprio ammortizzatore sociale».Il protocollo d'intesa stabilisce anche la destinazione delle ingenti risorse del Fondo sociale europeo. Due milioni e trecentomila euro saranno finalizzati alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla conciliazione  dei tempi di vita e lavoro, mentre € 500.000 verranno mirati al  reinserimento di soggetti espulsi dal mercato del lavoro,  al  sostegno alle categorie svantaggiate e all'anticipo della Cassa integrazione.http://www.youtube.com/watch?v=AnIngGAm3VY&feature=youtu.bePROTOCOLLO MISURE ANTICRISIRASSEGNA STAMPA  
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23/05/2012 Presidio contro l'attentato di Brindisi
CGIL, CISL, UIL esprimono lo sdegno di tutti i lavoratori per l’efferato attentato che ha colpito inermi alunne dell’Istituto Morvillo Falcone di Brindisi e condannano duramente l’accaduto confidando sulle forze investigative affinché autori e colpevoli del vile delitto siano prontamente assicurati alla giustizia.CGIL, CISL e UIL nell’esprimere vicinanza alle famiglie delle vittime, agli studenti e alle studentesse, ai docenti e al personale, colpiti da questa insensata e brutale violenza, confermano l’impegno del mondo del lavoro e del sindacato contro ogni forma di violenza e di terrorismo di qualsiasi matrice che intende colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini.Nel giorno del 20° anniversario dell’assasinio di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della lo Scorta CGIL, CISL e UIL hanno deciso di mobilitarsi in tutta Italia per dire ancora una volta NO a chi vuole diffondere terrore e violenza, e per affermare la cultura della democrazia e della legalità come unica via per garantire la convivenza civile e i diritti ai lavoratori e ai cittadini tutti del nostro Paese.PRESIDIO AD ASCOLI PICENO IN PIAZZA SIMONETTI MERCOLEDI’ 23 MAGGIO ALLE ORE 18.00.La cittadinanza è invitata a partecipare
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22/05/2012 Strage di Capaci. Marcia e Sit-in in piazza a Pesaro.
Domani, 23 maggio, in occasione del 20° anniversario della strage di Capaci, CGIL - CISL e UIL della provincia di Pesaro-Urbino parteicperanno al sit-in che si terrà in Piazzale Carducci dalle ore 12 alle 13. Nella stessa piazza confluiranno gli studenti degli istituti superiori di Pesaro, Liceo Scientifico, Liceo Classico, Istituto Bramante, Mengaroni e Benelli, che daranno vita ad una marcia in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che partendo dalle scuole raggiungerà il Palazzo di Giustizia di Pesaro.
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21/05/2012 Terremoto: solidarietà da Cgil, Cisl Uil nazionali.
CGIL CISL UILCOMUNICATO CGIL CISL UIL NAZIONALIDi fronte alla violenza del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, le Confederazioni Nazionali Cgil Cisl Uil manifestano angoscia, dolore e forte vicinanza ai familiari delle vittime e alle popolazioni coinvolte. Il cordoglio per le sette persone che hanno perso la vita è profondo e auspichiamo che questo tragico bilancio non si aggravi.Colpisce in particolare – e lo vogliamo sottolineare con forza – la morte di quattro operai intenti al turno di notte in tre diversi stabilimenti. Sul lavoro si muore a tutte le ore, anche di notte e di domenica: ancora una volta un “sacrificio” nel mondo del lavoro! Cgil Cisl Uil nazionali proclamano fermate simboliche in tutti i luoghi di lavoro durante i funerali e invitano ad esporre bandiere listate a lutto in tutte le sedi sindacali.Da una prima ricognizione dei danni causati dal sisma, è già chiaro che centinaia di aziende tra Modena, Ferrara e le altre aree più interessate risultano chiuse, lesionate e impraticabili: migliaia di lavoratori non hanno più un lavoro. Anche questa è una emergenza che richiede risposte immediate.Ci siamo già attivati presso i ministeri competenti per la decretazione d’urgenza relativa all’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Inoltre intendiamo lanciare, in accordo con le associazioni imprenditoriali, una grande campagna di sottoscrizione nazionale in favore della ricostruzione nelle zone devastate.Cgil Cisl Uil sono a fianco delle Istituzioni locali per affrontare l’emergenza e ringraziano la Protezione Civile, le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco e tutti i volontari che con grande impegno e senso della solidarietà si stanno prodigando in queste ore.Roma, 21 maggio 2012
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21/05/2012 Subito il confronto sulla riorganizzazione della sanità
Il confronto sulla riorganizzazione della sanità maceratese deve riprendere in tempi più stretti. E deve essere un confronto vero, non una semplice illustrazione di processi già definiti altrove. E' quanto chiedono in un comunicato unitario i Segretari generali di Cisl e Cgil e Uil Marco Ferracuti, Aldo Benfatto e Roberto Broglia, secondo i quali «lo stato di agitazione dei lavoratori della sanità è un campanello d'allarme che non può essere ignorato».Il 10 aprile scorso i Sindacati confederali, di categoria del pubblico impiego e dei pensionati di Macerata hanno incontrato il Direttore del Dipartimento salute e servizi sociali Dott. Carmine Ruta e il Direttore generale dell'Asur Marche Dott. Piero Ciccarelli. Un incontro che ha rappresentato la prima tappa del confronto per attuare il Piano socio sanitario regionale sul territorio attraverso un Piano di Area Vasta, cioè di carattere provinciale.«Purtroppo da allora - sostengono Cgil Cisl e Uil - il confronto si è arrestato, mentre la riorganizzazione procede attraverso atti unilaterali dei singoli Direttori di Area Vasta». Come quelli cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, che hanno dato origine alle proteste dei lavoratori culminate nello stato di agitazione proclamato dalla RSU.«Non è accettabile che il confronto sulla riorganizzazione della sanità proceda con tempi così lunghi, assolutamente inadeguati rispetto all’urgenza con cui evidentemente questi processi andrebbero condotti. Chiediamo che venga quanto prima convocato il prossimo incontro per l'Area VAsta 3 di Macerata».Ma il sindacato chiede anche che al tavolo venga riconosciuta la dignità che merita, evitando, come spesso accaduto in passato, che in questi incontri ci si limiti a mettere al corrente i rappresentanti dei lavoratori di  decisioni già prese, senza margini di confronto e di effettiva partecipazione .«Se così fosse - concludono i tre leader sindacali -  ci sottrarremo al confronto ed estenderemo questo stato di agitazione a tutta la società civile, anche coinvolgendo i nostri sindaci, che devono uscire dal silenzio e prendere posizione rispetto a processi così poco democratici.
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21/05/2012 Sanità: senza novità sarà mobilitazione.
La settimana entrante sarà decisiva per le sorti future della sanità fermana e del rapporto tra sindacati dell’Area Vasta 4, Direzione e Regione. Il Direttore Gianni Genga sta concludendo i colloqui con la direzione generale dell’Asur per capire quale sarà il contingente di personale che potrà assumere nei prossimi 4 mesi, cioè fino ad ottobre. Una “navigazione a vista” alla quale si oppone con forza Fp Cisl.La settimana entrante sarà decisiva perché martedì i sindacati e la Rsu dell’Area Vasta 4 si riuniranno e dovranno prendere delle importanti decisioni di contrasto ad una proposta di pianificazione dei servizi e dei reparti per i prossimi 4 mesi che Donati definisce “folle”. <Sia ben chiaro, la follia della proposta non si abbatterà solo contro il personale dipendente ma si ripercuoterà soprattutto sugli utenti, sui malati, sugli anziani, sui più fragili come i pazienti che hanno disturbi psichiatrici, necessitano di assistenza domiciliare o interventi sociali – spiega Donati – la nostra non è una difesa di parte o di categoria. È la difesa di un sistema sanitario pubblico che sta morendo per incapacità politica. Se per martedì prossimo non arriveranno notizie nuove e confortanti da parte dei ragionieri e burocrati dell’Asur, la Csil Funzione Pubblica proporrà alle altre organizzazioni sindacali e alla Rsu di organizzare una grande mobilitazione contro la Regione e l’Asur che non dovrà interessare solo i dipendenti dell’Area Vasta 4 ma che dovrà estendersi ai cittadini, ai pensionati, alle associazioni dei malati, al Tribunale dei diritti del malato,ecc. A tutti quelli, insomma, che hanno a cuore le sorti della sanità fermana che è sotto attacco, perché piccola e scomoda in una geografia che vede polarizzare i servizi sociosanitari e le risorse economiche su tre grandi blocchi: nord-centro-sud. Basta con le prese in giro di ospedali nuovi! La gente sta male adesso e deve essere curata oggi e non chi sa quando. E’ incomprensibile e provocatorio, anzi è un’offesa alle nostre intelligenze di cittadini e lavoratori, ascoltare da anni ai tavoli politici o sindacali che le strutture sociosanitarie dell’Area Vasta 4 sono le uniche nel panorama regionale che devono acquisire posti letto per acuti ( + 65 posti letto) e per la post acuzie e residenzialità (+ 120 posti) e nel contempo costringere la Direzione della stessa Area Vasta ad ammucchiare i reparti per i prossimi quattro mesi, se va bene, e ridurre di circa 20 posti per acuti la già scarsa potenza recettiva di Fermo, inoltre programmare chiusure temporanee delle Residenze come Alzheimer o Rsr., diminuire le prestazioni del Dsm. Senza fatti concreti sarà mobilitazione unitaria e trasversale, da soli o con altre Aree Vaste vicine, ma sarà mobilitazione perché non intendiamo essere presi in giro da nessuno>. IL SEGRETARIO GENERALE CISL FP ASCOLI-FERMO Giuseppe Donati
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20/05/2012 "Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno"
Cgil Cisl Uil esprimono "sdegno per l'efferato attentato" che ha colpito la scuola di Brindisi  "La coscienza civile collettiva si ribella contro coloro che vogliono colpire lo Stato e i suoi cittadini". I sindacati si mobilitano il 23 maggio prossimo Roma, 19 maggio 2012. "CGIL, CISL e UIL esprimono lo sdegno di tutti i lavoratori italiani per l'efferato attentato che ha colpito inermi alunne di una scuola di Brindisi. Spetta agli inquirenti accertare la matrice dell'atto criminale. Ma tutti gli elementi fanno propendere, sin da ora, per un attentato di natura mafiosa. CGIL, CISL e UIL, nell'esprimere vicinanza alle famiglie colpite, condannano duramente l'accaduto e si affidano alle forze investigative affinché autori e colpevoli del vile delitto siano prontamente assicurati alla giustizia. La coscienza civile collettiva si ribella a questi attentati che vogliono colpire lo Stato e tutti i suoi cittadini. CGIL, CISL e UIL, dunque, si mobilitano invitando a realizzare fiaccolate o sit-in davanti a tutte le Prefetture italiane nella giornata di mercoledì 23 maggio, anniversario della morte di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della scorta". Ordigno Brindisi. Bonanni: ''Serve una civile, ferma ed univoca reazione di sdegno''  Per il Segretario della Cisl "c'e' un clima torbido nel paese, e questo mostruoso attentato ne e' la riprova" ''C'e' un clima torbido nel paese. Il mostruoso attentato di Brindisi ne e' la riprova. Reagire con fermezza e tutti insieme''. Lo dichiara il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni commentando quanto avvenuto stamane a Brindisi. ''Dopo quanto accaduto a Genova, e l'attentato di oggi a Brindisi, dobbiamo mettere in conto che ci possa essere una strategia generale di forze anti-stato e antidemocrazia che approfittano dell'evidente stato di debilitazione della societa' per scatenare una offensiva da piu' parti'' - prosegue Bonanni, annunciando che il tema si imporra' alla manifestazione unitaria dei sindacati del 2 giugno prossimo. ''E dopo Brindisi si impone ancora di piu'''. ''Stanno accadendo troppe cose in concomitanza da un po' di mesi'', osserva. "E ci deve essere una ragione.Temo che lo stato di debilitazione del Paese spinga forze oscure a scatenarsi imponendo le loro intimidazioni e il loro terrore. Dietro ci potrebbe essere una strategia piu' ampia''. "Il rischio - osserva ancora il Segretario della Cisl - è che tutte le forze anti-stato stiano cercando di colpire una comunita' particolarmente indebolita'' per la crisi economica e il suo impatto sociale. Serve una reazione civile, composta ma ferma. E' importante che ci sia una univoca reazione di sdegno'' sottolinea annunciando che i sindacati indicano ''la strada della mobilitazione, gia' da stasera e nei prossimi giorni, con presidi davanti a tutte le Prefetture italiane''. Per Raffaele Bonanni, ''anche se la situazione sta migliorando'' di fronte ad un indebolimento del sistema economico e sociale ''sembra che non tutti abbiano capito l'importanza di saper reagire tutti insieme e con una ricetta univoca''. Quanto a possibili punti di contatto con l'esperienza dei primi anni '90' ed il rischio di strategie di tensione Bonanni ha espresso il suo auspicio "che nessuno dia varco a tentativi cosi' smarcati di attacco alla convivenza civile nel Paese''. 
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20/05/2012 "Siamo tutti pedoni"
Una delle iniziative previste dalla campagna "Siamo tutti pedoni", promossa dai sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil,  sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. L'iniziativa, il cui scopo è quello di far crescere la consapevolezza che la strage di pedoni può essere drasticamente ridotta, facendo rispettare le regole, educando ad una nuova cultura della strada, rendendo strutturalmente più sicure le strade, vuole proporre un'immagine e un ruolo attivo delle persone avanti negli anni: esse infatti non rappresentano esclusivamente una parte di popolazione bisognosa di tutela e protezione, ma sono cittadini capaci di interagire con le diverse generazioni e partecipare attivamente alla vita sociale. 
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18/05/2012 Riprende il confronto sulla sanità maceratese
Firmata una tregua tra la Direzione aziendale e la Rappresentanza sindacale unitaria dell'Area Vasta 3 di Macerata.Nell'incontro di questa mattina, come recita un comunicato stampa unitario, «le parti hanno raggiunto un accordo programmatico di immediato ripristino delle relazioni sindacali attraverso un serrato programma di confronto sui temi organizzativi dei servizi e dei reparti dell'Area Vasta 3 ».In altre parole il Direttore, Dott. Enrico Bordoni, ha sospeso l'efficacia di quei provvedimenti unilaterali che avevano portato il sindacato a proclamare lo stato di agitazione. Stato di agitazione che comunque permane, in attesa di conoscere l'esito di una serie di incontri che riguarderanno alcuni importanti aspetti contrattuali  come turni, incentivi, piano ferie, mobilità e  piano occupazionale.Il primo di questi incontri è in programma per lunedi 21 maggio, quando verranno affrontate le questioni relative al piano ferie, all'organizzazione dei Reparti di Chirurgia e Urologia, alla comunità protetta di Corridonia, all'Assistenza domiciliare integrata e al regolamento di Area Vasta per l'erogazione degli incentivi 2012.Soddisfatto il Segretario generale della Cisl Funzione pubblica di Macerata Sistino Tamagnini, secondo il quale «questa rappresenta una vittoria del sindacato che, unitariamente, ha provocato la sospensione dei provvedimenti ripristinando un canale di dialogo e confronto con la Direzione aziendale».
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18/05/2012 Emergenza anziani: meno fondi all'assistenza domiciliare.
"Non riesco a camminare ed è difficile, visto che vivo sola, andare al Distretto per fare ginnastica riabilitiva. Ho chie­sto l'assistenza domiciliare ma la risposta tarda a venire. Non ne posso più». Virginia, 77 an­ni, è un'impiegata in pensione e la sua situazione non è la sola nella provincia ad essere dram­matica. Sono molti i pensiona­ti con problemi di deambula­zione lasciati a se stessi o alle famiglie. Il segretario della Cisl FP dichiara: «Il nostro è un grido di allarme che dovreb­be coinvolgere tutti  in maniera sinergica. Le risorse economi­che e gli investimenti sul perso­nale dell'Asur sono in calo. La Regione per fronteggiare i mi­nori trasferimenti dello Stato ha deciso il blocco delle assun­zioni fino al 2014. Questo si coneretizzerà sul territorio in una diminuzione e dequalifica­zione dei servizi sanitari eroga­ti. I primi a subire le conseguen­ze dei tagli saranno proprio quelli come l'Adi. Questo comparto dovrebbe essere, invece, maggiormente potenziato per evitare le lungo degenze inutili. Si sta operando, invece al con­trario, cercando di mantenere i livelli ospedalieri i più alti pos­sibile perché vincolati da stan­dard chiari cosa che non avvie­ne per servizi come l'Adi».
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18/05/2012 Gita con i pensionati di Pesaro
La lega  dei Pensionati di Pesaro organizza per il 20 maggio una gita  nel maceratese. La mattina si visiterà il bellissimo  castello Pallotta   e il Palazzo dei Cardinali a Caldarola , nel pomeriggio  la  giornata  continuerà nella suggestiva Abbazia di Fiastra.  Sono invitati  soci e amici.
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17/05/2012 Macerata, sanità in stato di agitazione
La Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) dell’Area Vasta 3 di Macerata ha preannunciato lo stato di agitazione generale dei lavoratori.La decisione è stata presa in segno di protesta nei confronti del comportamento della Direzione aziendale, che in aperto contrasto con gli  impegni assunti nei tavoli sindacali di negoziazione, sta dando attuazione al processo di riorganizzazione dei servizi attraverso provvedimenti unilaterali comunicati direttamente ai lavoratori e senza aver prima concluso il confronto sindacale in corso.L'RSU «esprime stupore e indignazione nei confronti di provvedimenti con i quali si portano avanti processi che avranno effetti negativi e ripercussioni gravi nei confronti dell’utenza e della qualità dell’assistenza, e intima l'immediato blocco delle inziative unilaterali».Il Direttore dell'Area Vasta di Macerata Dott. Enrico Bordoni, al quale la decisione è stata comunicata nel pomeriggio, rassicura tutti affermando che «l'organizzazione estiva non prevede tagli ai servizi, ma solo una parziale riduzione delle attività in relazione al minore afflusso di pazienti e per consentire agli operatori di fruire delle ferie.  In ogni caso - prosegue Bordoni - vengono garantite le attività sanitarie di base e le urgenze.»In mattinata alle ore 11.00 una delegazione della RSU incontrerà Bordoni per proclamare formalmente lo stato di agitazione. Il Segretario generale di Categoria della Funzione Pubblica Cisl di Macerata Sistino Tamagnini non esclude iniziative più eclatanti di protesta se la Direzione non dovesse tornare sui suoi passi.
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16/05/2012 Assemblea unitaria dei pensionati
Il 16 maggio si terrà a Fano una interessante iniziativa  organizzata dalle categorie dei pensionati  Spi - Fnp e Uilp sul tema dell' equità fiscale, della tutela della salute, della non autosufficienza e la contrattazione sociale.Parteciperanno Matto Ricci, Presidente Ammnistrazione Provinciale Pesaro-Urbino, Davide del Vecchio Assessore ai servizi sociali del comune di Fano, Antonello Delle Noci assessore al bilancio del comune di Pesaro, Maria Capalbo Direttore Area Vasta 1, Giuliano Tacchi Coordinatore ambito territoriale 1.   
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16/05/2012 Buongiorno Marche. Uffici Postali: rischio chiusura
UFFICIO STAMPA CISL MARCHEVenerdì 18 MAGGIO a BUONGIORNO MARCHE PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHEin diretta su èTV MARCHE canale 12 del digitale terrestre ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.phpe su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30 interverranno Dario Dominici segretario regionale Slp-Cisl MarcheSaverio Mauriello segretario territoriale Slp-Cisl MacerataDario Riccetti segretario territoriale Slp-Cisl Ascoli e Fermo Si parlerà della situazione critica di Poste Italiane nelle Marche con un particolare riferimento alla volontà di chiusura di alcuni sportelli nelle province di Ascoli e Macerata. Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni .
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16/05/2012 Rinnovato per il 2012 l'accordo con le Banche per la cassa integrazione
E' stato rinnovato  anche per l'anno 2012 l’accordo con gli Istituti di Credito per l’anticipo della cassa integrazione e per la sospensione delle rate dei mutui. L’accordo, sottoscritto per la prima volta nel 2009, è stato negli anni 2010 e  2011 tacitamente rinnovato pur avendo nella sua applicazione notevoli difficoltà.Proprio per tentare di dare una svolta a questa situazione Cgil, Cis e Uil Marche hanno promosso una iniziativa che rilanciasse l’accordo stesso e che impegnasse, in maniera diversa che dal passato, le Banche.La sottoscrizione del nuovo protocollo  riprende in toto i contenuti dell’intesa sottoscritta nel 2009.Le  Organizzazioni Sindacali hanno anche chiesto ed ottenuto la sottoscrizione di un verbale "a latere" che impegna ogni Istituto di Credito firmatario a fornire il nome di un referente regionale cui rivolgersi per affrontare e risolvere le eventuali situazioni di criticità, ed a fornire i dati di monitoraggio sul numero di anticipi e di sospensioni che vengono concessi.Per ora l’elenco delle Banche firmatarie: Banca delle Marche, Banca Popolare Ancona, Banche di Credito Cooperativo (BCC), Carifano, Cassa di Risparmio di Fabriano.IL VOLANTINO di CGIL - CISL - UIL MARCHE
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16/05/2012 Poste italiane, sei mesi per decidere
Restano aperti gli uffici postali di Piediripa, Sforzacosta e Montecassiano. Almeno per il momento. L'Asur Marche ha infatti accolto la richiesta di proroga per la realizzazione dei lavori nelle tre sedi.  Sei mesi per prendere tempo, per dialogare e cercare di capire le reali intenzioni dell'azienda.Decisiva la mediazione del Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, che ha confermato  «la piena disponibilità della Regione ad agevolare una soluzione in grado di salvaguardare la rete degli uffici postali nei piccoli Comuni e nelle Frazioni».Decisive anche le proteste della popolazione e l'intervento dei rappresentanti politici del territorio, per una volta uniti nel difendere un servizio essenziale per le comunità locali.Soddisfatti i sindacati, che però chiedono. «La richiesta di proroga non è sufficiente - sostengono i Segretari regionali di Categoria di Cgil Cisl e Uil- anche perché l'azienda  ha dimostrato di voler utilizzare in modo strumentale le segnalazioni fatte dai dipendenti, prendendo la palla al balzo per decidere la chiusura  degli uffici».Non possiamo fidarci di Poste Italiane - sostiene Dario Dominici, Segretario generale della FLP CISL Marche - che ha dimostrato dimostrato di perseguire una strategia volta a ridurre i costi di gestione, primo tra tutti quello del personale. Non è vero poi, come sostiene l'azienda, che in questi giorni c'è stato un clima sereno di dialogo.«Per questo - conclude Dominici - terremo alta l'attenzione finchè non saremo certi di aver scongiurato definitivamente il rischio di chiusura degli  uffici». 
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14/05/2012 Gita a Mantova e Sabbioneta
                                                         Gita a Mantova e Sabbioneta 30 giugno - 1 luglio 2012Prenotazione ed informazioni :Etsi Ancona    071-2822263FNP Fabriano 0732-626749Scadenza prenotazioni   05 giugno 2012  - Minimo n. 40 partecipanti Scarica la locandina con il programma
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13/05/2012 Pensioni e stipendi sopra i 1000 euro in contanti. Sei pronto a cambiare?
  Se hai un ISEE fino a 7.500 euro o una pensione fino a 1.500 euro al mese dal primo giugno puoi avere un conto corrente a zero spese alle poste o presso qualsiasi banca. Il CAF CISL è a tua disposzione per calcolare gratuitamente il valore ISEE del tuo nucleo familiare.L'ISEE ha validità annuale, e ti consente di accedere a numerose prestazioni agevolate. Gli operatori del CAF  sapranno indicarti a quali hai diritto e assistenti nella presentazione delle domande. Contatta la nostra sede CAF più vicina.
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11/05/2012 Riorganizzazione sanitaria: parte il confronto sul territorio.
Lunedì 14 maggio prossimo parte  dall’Area vasta 1 (Pesaro) il confronto territoriale sulla riorganizzazione sanitaria marchigiana.  Una priorità determinante perla Cisl, perché coinvolgere i soggetti locali di rappresentanza diventa strategico per la ridefinizione dell’offerta dei servizi sanitari più prossimi ai bisogni di salute dei cittadini e alle istanze degli operatori della sanità. Nei prossimi giorni verranno calendarizzati  anche gli incontri in Area  Vasta 2 (Ancona),  Area Vasta 3 (Macerata),  Area Vasta 4 (Fermo), Area Vasta 5 (Ascoli Piceno) per entrare nel merito del nuovo assetto sanitario che va  dalla riconversione dei piccoli ospedali  al  potenziamento dell’offerta di assistenza primaria.  
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10/05/2012 Ad aprile boom della cassa integrazione
Più di mille lavoratori sono stati licenziati dall'inizio dell'anno in Provincia di Macerata. Di essi l0'82% non ha alcuna indennità che sostituisca la retribuzione.L'Osservatorio sul Mercato del lavoro aprile 2012 della Cisl di Macerata rileva un aumento delle persone iscritte nelle liste di mobilità - ossia dei lavoratori licenziati - del 13% rispetto all'anno precedente.Ma il dato più preoccupante è quello sulla Cassa integrazione ordinaria. Dall'inizio dell'anno sono state autorizzate 439.140 ore di Cig ordinaria, il 60% in più rispetto al 2011. Le ore autorizzate di Cig ordinaria sono superiori anche rispetto ad aprile 2010 (+ 7%) e 2009 (+ 23%), comunemente considerati come gli anni più duri della crisi.«Credevamo di avere toccato il fondo - commenta il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti in un'intervista al "Il Resto del Carlino" - invece la situazione è in continuo peggioramento e non andrà meglio prima di qualche anno. Le piccole e piccolissime imprese, che rappresentano l'elemento distintivo del sistema produttivo locale, sono proprio quelle che più delle altre soffrono la crisi, anche e soprattutto per mancanza di liquidità e per le difficoltà di accedere al credito bancario».«Attraverso il tavolo provinciale di sviluppo - prosegue Ferracuti - stiamo cercando risposte comuni, ma bisogna fare in fretta. E finito il tempo della riflessione, ora bisogna agire con decisione».Una possibilità proposta dal Segretario generale della Cisl di Macerata è quella di investire nell'industria della cultura e della conoscenza, coinvolgendo le due Università di Macerata e Camerino, ma anche l'Accademia delle Belle Arti, spesso ingiustamente sottovalutata.  
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09/05/2012 "Anziani, nuovi stili di vita".
E’ questo il titolo del Convegno che si terrà martedì 22 Maggio 2012 con inizio alle ore 16,30 presso la Sala Docens, Piazza Roma di Ascoli Piceno, organizzato dalla Segreteria Provinciale FNP-Cisl e dai Coordinamenti Donne di Ascoli Piceno-Fermo. L’incontro, inserito nel contesto della "Settimana della Famiglia", manifestazione promossa dall'Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno (Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità), tratterà temi inerenti la salute della popolazione anziana e non. Gli esperti relazioneranno su argomenti riguardanti la depressione senile, l’osteoporosi post-meno pausale e un’adeguata nutrizione. Recenti studi affermano che corretti stili di vita insieme con un’alimentazione sana ed equilibrata aumentano il benessere generale dell’organismo, assicurano un sano inizio di vita a tutti i neonati e i bambini in età pre-scolare, creano le condizioni per una migliore salute dei giovani, migliorano lo stato di salute delle persone anziane per consentire loro di continuare a svolgere un ruolo attivo nella società; inoltre, negli ultimi decenni si è registrato un crescente interesse per il tema della salute, concepita non più in una dimensione di responsabilità individuale, ma come diritto-dovere che chiama in causa l’intera collettività. Il Coordinamento Donne e la Federazione Nazionale dei Pensionati della Cisl, da sempre, si spendono per fungere da tramite tra i bisogni della popolazione ed il sistema pubblico dei servizi di cura ed assistenza. In particolare, in questa occasione auspicano che gli input scaturiti dal Convegno non vadano perduti ma abbiano una positiva risonanza sul territorio. La giornata si avvarrà del contributo di insigni esperti e della presenza del Segretario Nazionale della FNP-Cisl, Ermenegildo Bonfanti, che concluderà i lavori.
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09/05/2012 Revocato lo sciopero regionale di 8 ore del Trasporto Pubblico Locale
Ancona 09.05.2012  Alla Commissione di Garanzia  Oss-conflitti sindacali  All’ASSTRA Marche All' ANAV Marche All'Assessore Trasporti Regione Marche Ill.sig. Prefetto di :Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Fermo Oggetto :  Revoca  Sciopero Regionale Trasporto Pubblico Locale su gomma del 10 maggio 2012             Le scriventi, comunicano che oggi 9 maggio c/o gli uffici della Regione Marche dopo l'incontro di ieri 8 maggio con l'Assessore ai Trasporti dott.  Luigi  Viventi e il dirigente dott. Sergio Strali, si è sottoscritto un protocollo di intesa.             Le OO.SS. pur non avendo condiviso il taglio dei servizi del 5% già effettuato, ritengono che il documento prodotto e sottoscritto, eviti ulteriori penalizzazioni ai cittadini e ai lavoratori, ma anzi inneschi un meccanismo virtuoso che dovrebbe migliorare ed efficientare il servizio di Trasporto Pubblico Locale.             Inoltre, il tavolo congiunto concordato tra Regione e OO.SS. permetterà di monitorare e concordare tutti gli aspetti riguardanti i nuovi affidamenti da effettuare nel 2013.             Pertanto, per le motivazioni di cui sopra le OO.SS. Regionali REVOCANO lo sciopero previsto per domani giovedi 10 maggio.  Segreterie Regionali Marche FILT-CGIL                FIT-CISL                UILTRASPORTI Fabrizio Fabbietti    Roberto Ascani       Giorgio Andreani
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09/05/2012 Cgil Cisl e Uil in piazza insieme il 2 giugno
«Manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil, senza sciopero e di sabato pomeriggio, il 2 giugno prossimo per mettere al centro il tema del lavoro e chiedere al Governo di invertire la rotta». E' quanto annunciato oggi dai Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, nel corso della conferenza stampa congiunta svoltasi nella sede della Uil.«Si tratta di una protesta simbolica che cade nel giorno della Festa della Repubblica per ricordare al Governo e all'intera classe dirigente italiana - spiegano i segretari - che l'Italia, come recita la Costituzione, è una Repubblica democratica fondata sul lavoro».La manifestazione si terrà nel pomeriggio per consentire alle istituzioni di celebrare la Festa del 2 giugno la mattina. Al centro della manifestazione c'è anche il tema del fisco. Cgil, Cisl e Uil sollecitano il Governo ad aprire una discussione per alleggerire il carico fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati. Più in generale, le tre confederazioni chiedono all'esecutivo di invertire la rotta nelle politiche economiche.«La manifestazione del 2 giugno - sottolinea il Segretario della Cisl Raffaele Bonanni -  ha l'obiettivo di cambiare la politica economica e in modo particolare quello di garantire assolutamente una sterzata sulla vicenda fiscale. Nono solo  perche' rappresenta il segno maggiore di ingiustizia nel nostro Paese, dove chi ha di piu' paga di meno e chi ha di meno paga di piu', ma perche' il tipo di tassazione che si applica ha una valenza economica straordinaria.«E da parte di tutti gli altri Stati la leva fiscale viene usata proprio al contrario - precisa Bonanni, ricordando che «le economie asfittiche, infatti, vanno stimolate con i consumi e stipendi piu' bassi e tasse molto alte di certo non aiutano».E a proposito di fisco, il Segretario della Cisl torna a parlare di Imu: «I sindacati hanno chiesto una patrimoniale per i ricchi e si sono ritrovati una patrimoniale per i poveri» sottolinea dicendosi «molto vicino ai tanti sindaci che stanno pensando di rivedere l'Imu con l'obiettivo di non appesantire chi possiede una sola casa».«Meno tasse, dunque, ristrutturazione del debito pubblico e - ribadisce - taglio dei costi della politica nella ricetta contro la crisi. Senza dimenticare la vendita del patrimonio pubblico perché occorre smobilizzare tutto cio' che e' smobilizzabile, vendere le cose anziche' le persone».Bonanni è poi tornato a parlare di concertazione criticando l'idea che oggi il Governo tenta di far passare, «che con meno concertazione si eviti il consociativismo perché in assenza di qualsiasi confronto, senza una discussione trasparente con le forze che rappresentano il Paese, scorazzano le lobbies». E ha concluso: «Nei prossimi giorni Cgil, Cisl e Uil vareranno una proposta unitaria sul fisco con la quale chiedere al Governo l'apertura di una tavolo di confronto con l'obiettivo di tagliare le tasse su lavoratori dipendenti e pensionati».Cigl, Cisl e Uil manifesteranno il 2 giugno per avere 'risposte dal Governo' e avvertono che ''non ci sono alibi'' per non darle. Sottolinea la leader della Cgil, Susanna Camusso, presentando la manifestazione unitaria del 2 giugno: «Non ci sono alibi, fin quando si continua dietro l'alibi dell'Europa si fanno solo scelte recessive'. Serve equita' e crescita, con risposte su fisco e lavoro».«Senza risposte sul lavoro il Paese non ce la fa», avverte la leader della Cgil. «Siamo vicini a un punto di rottura e prima che si arrivi a un punto di non ritorno e' auspicabile e rivendicabile che il governo cambi la politica economica».«Una decisione, quella di Cgil, Cisl e Uil, - dice ancora Angeletti - che intende inviare al governo un messaggio chiaro: la misura e' colma, l'esecutivo deve cambiare passo, basta rigore, ora serve guardare ai lavoratori. Siamo sindacati assolutamente responsabili, non abbiamo mai anteposto i nostri interessi a quelli generali, ma oggi proprio il senso di responsabilita' non puo' arrivare ad un livello di afasia: con questa politica non raggiugeremo nessuno degli obiettivi dichiarati dal governo.«E questo perché - conclude - non si puo' celebrare la Festa della Repubblica facendo finta che l'articolo 1 della Costituzione sia stata solo un'idea geniale dei nostri contribuenti». 
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09/05/2012 A Treia un convegno sull'osteoporosi
Venerdì 4 maggio 2012, presso l’ospedale di Treia, si è svolto il convegno “Osteoporosi, un ladro silenzioso”.L’iniziativa, organizzata dall’Asur Marche, dal Comune di Treia e dalla Fnp di Macerata, ha posto al centro dell’attenzione le questioni relative alla prevenzione, alla terapia e alla riabilitazione dell’osteoporosi, malattia cronico - degenerativa che consiste nella progressiva riduzione del livello di calcio nelle ossa, che perdono così resistenza e diventano fragili e soggette a gravi fratture (particolarmente temibile quella del femore).Un nemico silenzioso di tanti anziani, che spesso devono a tale patologia la perdita della loro autosufficienza. Una malattia insidiosa, difficilmente diagnosticabile in tempi utili a causa della mancanza di sintomi evidenti. Oltre che combattuta con i farmaci, l’osteoporosi può essere prevenuta attraverso un cambiamento dello stile di vita, che comporti un adeguato esercizio fisico, l’esposizione solare controllata e una dieta ricca di calcio e vitamina D.Tra i relatori del convegno il Dott. Giorgio Mancini, ex primario dell’Unità Operativa di Geriatria dell’Ospedale di Macerata, i Dott.ri Elvio Giannandrea, Maria Donata Mancinelli, Milena Sant’Angelo, Claudio Fiorani, Monica Sgolastra, Anna Maria Scimia, Giovanni Pascucci, Enrico Luchetti e il Fisioterapista Francesco Cerquetti. Ha introdotto i lavori il Segretario generale della Federazione dei pensionati della Cisl di Macerata, Dino Ottaviani.Al termine dei lavori è stata data la possibilità, ai partecipanti che si erano precedentemente prenotati, di sottoporsi ad esami gratuiti di ultrasonometria ossea.Il convegno ha rappresentato anche l’occasione per valorizzare l’Ospedale di Treia, riconvertito in Casa della salute. E’ questa una tipologia di struttura destinata ad acquistare un ruolo centrale nella rete dell’offerta di servizi delineata dal Piano socio sanitario 2010 – 2012 della Regione Marche.Oltre ad ospitare 42 posti letto (16 di riabilitazione e 26 di lungodegenza), la Casa della salute funge da cerniera tra il sistema delle cure primarie e i servizi diagnostici e terapeutici specialistici per le patologie di maggiore impatto, garantendo l’integrazione con i servizi sociali per la presa in carico globale, la risposta ad alcune tipologie urgenze meno gravi attraverso il servizio di continuità assistenziale e alcuni servizi di prevenzione come vaccinazioni, certificazioni e screening.Una tipologia di struttura ideale soprattutto per rispondere, attraverso la collaborazione tra professionisti di diverse discipline, ai bisogni sociali e sanitari della popolazione anziana e fragile,  e che fungerà da riferimento per la riconversione degli ospedali di piccole dimensioni, all’interno del processo in atto di riorganizzazione dell’intero sistema sanitario regionale.
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08/05/2012 Poste italiane riduce i servizi e guarda solo agli utili
E' bufera su Poste Italiane. La ventilata chiusura dei tre uffici postali di Piediripa, Sforzacosta (frazioni di Macerata) e Montecassiano, così come le disfunzioni del Centro di distribuzione di Urbino, hanno fatto esplodere la rabbia dei lavoratori e degli utenti del servizio.A decretare la chiusura dei tre uffici maceratesi sarebbero state delle prescrizioni dell'Asur, per rispettare le quali basterebbero circa € 10.000.Soldi che l'azienda non sembra intenzionata a sborsare, nonostante nel 2011 abbia  conseguito un utile di gestione di circa € 850 milioni, e nonostante il fatto che i tre uffici in questione lavorino a pieno regime servendo più di 12.000 utenti.A Urbino invece un guasto del montacarico del Centro di distribuzione ha costretto i dipendenti a trasportare la corrispondenza a mano su tre piani, in violazione del Decreto n. 81 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.Il problema sembra facilmente risolvibile con un intervento di riparazione, ma non è questo il punto. Il Centro di distribuzione di Urbino è inadeguato e da tempo il sindacato chiede il trasferimento in una sede più funzionale, come già accaduto a Fano e a Pesaro. Nel 2010 era stato messo a bilancio un preventivo di spesa per una sede nuova, ma ancora oggi non se ne  è fatto nulla.Due vicende diverse,  un denominatore comune. Secondo Dario Dominici, Segretario generale dei Postali Cisl delle Marche «è in atto una riduzione graduale dei servizi  all'interno di un progetto nazionale di riorganizzazione che, nelle Marche, porterà  il taglio di  circa 205 lavoratori». In sintesi si può affermare che Poste Italiane è un'azienda che, pur nel pieno delle proprie forze,  batte in ritirata sui servizi e bada esclusivamente ai profitti.Il sindacato non resterà a guardare.  La Cisl ha fissato un incontro che in settimana vedrà coinvolti i Sindaci di Macerata e di Montecassiano. «Chiederemo a Poste italiane un incontro in cui spiegare i motivi di queste decisioni - afferma il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti -  e andremo fino in fondo arrivando, se necessario, anche al  boicottaggio dell'azienda.»Poste italiane getta acqua sul fuoco assicurando che si tratta solo di una sospensione dell'attività. Sospensione si, ma a tempo indeterminato. Temendo una chiusura definitiva, la Cisl ha proposto allora l'apertura di uffici mobili al posto di quelli "temporaneamente" chiusi.Nel frattempo  si muovono anche i cittadini e la politica. Tantissime le manifestazioni di protesta da parte degli utenti, soprattutto quelli anziani, che vivono nelle frazioni e che, sopportando gravi disagi , dovranno ora recarsi a Macerata. A Montecassiano gli anziani stanno formando un Comitato per mantenere aperto l'ufficio. A Macerata il caso finisce in Consiglio comunale, dove maggioranza e opposizione cercheranno una soluzione. Significative le parole del Sindaco Romano Carancini, che si è detto« indignato per una situazione inaccettabile».RASSEGNA STAMPA     
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07/05/2012 Sanità maceratese, il sindacato lancia "l'allarme estate"
Le Federazioni di Categoria del Pubblico Impiego di Cgil Cisl e Uil lanciano l’allarme sulla situazione della sanità provinciale. Come già accaduto nello scorso anno, l’approssimarsi dell’estate e la necessità di predisporre il “piano ferie” rendono ancor più evidenti le gravi carenze di organico che già si riscontrano in quasi tutte le strutture dell’Area Vasta n.3L’ipotesi presentata dalla Direzione aziendale e discussa dalla nuova RSU in un’assemblea generale del personale che si è svolta nei giorni scorsi contiene proposte che il sindacato valuta a dir poco discutibili.Come quella di sopprimere due posti letto nel Reparto di terapia intensiva e uno in Rianimazione nell’Ospedale di Civitanova Marche, in una città che durante il periodo estivo triplica il numero dei residenti e in una struttura che dovrà assorbire l’utenza che prima si recava a Recanati, dove è stato chiuso il Punto Materno Infantile. O come quella di accorpare, nell’Ospedale di Macerata, i reparti di Malattie infettive e Pneumologia, con gravissimi rischi per i pazienti di quest’ultimo.Queste proposte, se condotte in porto, rischiano di diventare definitive. Come accaduto nel 2011, quando nell’ Ospedale di Macerata si decise di accorpare, per il piano ferie della scorsa estate, i reparti di Geriatria e Nefrologia e quelli di Urologia e Chirurgia. Decisioni sulle quali poi non si è tornati più indietro.Secondo il Segretario generale della Funzione pubblica Cisl di Macerata Sistino Tamagnini «questa non è una riorganizzazione ma un vero e proprio razionamento, portato avanti sulla pelle dei lavoratori, molti dei quali lavorano ormai da mesi ben al di la del loro normale orario di lavoro, senza retribuzioni aggiuntive e senza recuperi compensativi».Il piano occupazionale 2012 nasconde infatti un sistema di lavoro incentrato sul precariato – i neo assunti sono tutti a tempo determinato o in alcuni casi co.co.pro – e una carenza strutturale dell’organico. Uno stato di cose lesivo della dignità professionale e personale dei lavoratori, ma anche pericoloso per gli utenti stessi, esposti all’aumento del rischio clinico di errori.Alla riduzione dei posti letto di ricovero per pazienti acuti dovrebbe poi fare seguito, secondo il Piano sanitario regionale, il potenziamento dell’emergenza territoriale e dell’assistenza domiciliare integrata socio-sanitaria. Sul territorio invece i servizi per anziani, minori, disabili e famiglie  vengono chiusi con il pensionamento dei professionisti che se ne occupano.Il sindacato pretende di non essere “tenuto a distanza” dal merito di questi temi, sui quali va recuperato un confronto serio e fattivo, senza finzioni e nel rispetto dei ruoli reciproci. A partire dal prossimo incontro tra RSU e Direzione di Area Vasta, in calendario per il 23 maggio prossimo.Si impegna infine a portare questi temi all’attenzione della Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta n. 3 di Macerata, che in quanto garanti della salute dei cittadini devono essere consapevoli dell’assetto che i servizi sanitari stanno assumendo sui territori che devono governare.RASSEGNA STAMPA
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05/05/2012 Campagna fiscale 2012
SEDI SERVIZI FISCALI CAF CISL MACERATASERVIZI FISCALI CAF CISL MACERATA  
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04/05/2012 Poste italiane chiude tre uffici a Macerata
E' scontro tra Poste italiane e il Sindacato di Categoria  della Cisl (la FLP), dopo che l'azienda ha deciso di  chiudere gli uffici di Piediripa, Sforzacosta e Montecassiano.In un comunicato stampa il Segretario della SLP Cisl Marche Dario Dominici attacca duramente Poste italiane, accusandola di avere ormai deciso una drastica riduzione dell'offerta dei servizi sul territorio e dei livelli occupazionali.«Presto - sostiene Dominici - i cittadini potranno accedere ai servizi solo dopo code interminabili e solo dopo aver compiuto un lungo tragitto in macchina o su un mezzo pubblico. In altre parole  Poste italiane taglia i costi di gestione semplicemente approfittando di un particolare privilegio che le viene concesso, ossia quello di scaricarli semplicemente sugli enti locali e sulla popolazione».Una strategia attraverso la quale, secondo la Cisl Slp, l'azienda mette in discussione anche il ruolo della rappresentanza. La Cisl, sindacato più rappresentativo del settore, è un avversario scomodo, e i lavoratori, tra i quali molti suoi iscritti, sono costantemente messi sotto pressione da richieste di maggiore flessibilità, di deroghe alle regole e di aumento di carichi di lavoro e di responsabilità personali.Negli ultimi quattro anni l'impegno del sindacato è stato quello di evitare la chiusura delle aziende preservando quanti più posti di lavoro possibile,  Mentre approva e certifica un bilancio assolutamente positivo invece,  Poste italiane decide di chiudere 1.200 uffici postali entro l'anno, tagliando almeno 10.000 posti di lavoro.«Ma siamo convinti - conclude Dominici - che i lavoratori e i clienti di quella che è la più grande azienda di servizi del paese, non si lasceranno ingannare ancora una volta». 
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04/05/2012 Personale ATA, graduatorie di circolo e di istituto di prima fascia
Con nota 2937 del 17 aprile 2012 il Ministero dell'istruzione, università e ricerca comunica l'apertura delle funzioni per l'inserimento online delle istituzioni scolastiche in cui gli aspiranti delle graduatorie permanenti (24 mesi) vogliono essere iscritti nella graduatoria di istituto di prima fascia. L’applicazione per l’invio on-line del modello di domanda (all. G) sarà disponibile a partire dalle ore 9,00 del giorno  10 maggio 2012 fino alle ore 14,00 del giorno 30 maggio 2012. Non è richiesto l’invio del modello cartaceo in formato pdf prodotto dall’applicazione. Per poter accedere alle istanze online è necessario che gli aspiranti abbiano completato la procedura di registrazione al sistema. Tutti gli aspiranti, ai fini dell’inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto di 1° fascia per l’ a. s. 2012/13, dovranno, necessariamente,  utilizzare la procedura on-line in quanto non sarà più possibile confermare in automatico le sedi espresse dell’anno scolastico precedente. LA SEGRETERIA CISL SCUOLA MACERATA
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02/05/2012 Il 1° maggio per "scommettere sul lavoro".
Il Lavoro è incardinato nella Costituzione, come diritto, per un’esistenza dignitosa e libera per sé e la propria famiglia, e come dovere, per partecipare al progresso della società. Non sul censo, sulla proprietà, sulle classi, ma sul Lavoro si fonda la nostra Repubblica. Per anni è però cresciuta la cultura del successo facile e delle rendite, finanziarie,  immobiliari, professionali,  legate alla politica.Così oggi il Lavoro è fonte di preoccupazione e disagio per moltissime persone e fa notizia quasi sempre in negativo, per un’azienda che licenzia, per i suicidi di chi è disperato, per un grave infortunio, per i bassi salari, per la precarietà diffusa.Il 1° maggio è occasione per riaffermare che bisogna “scommettere sul Lavoro”.A livello europeo, superando l’idea che alla recessione si risponda solo cercando di placare i mercati finanziari con misure di austerità; servono invece maggiore unità politica, adozione di vincoli alla finanza speculativa, a partire dalla tassa sulle transazioni finanziarie, rafforzamento di investimenti in conoscenza e sviluppo sostenibile.A livello nazionale e locale, guardando oltre il puro rigore, usando la leva fiscale per dar respiro ai redditi medio-bassi e alle imprese che investono e creano occupazione, valorizzando le eccellenze esistenti e sostenendo l’innovazione, adottando tolleranza zero verso l’evasione. Serve abbattere rendite di posizione in tutti i campi e favorire nuove opportunità e mobilità sociale; serve riorganizzare il welfare senza smantellarlo, incentivando al contempo la pratica di forme mutualistiche, le esperienze bilaterali delle parti sociali, adottando normative che favoriscano la partecipazione dei lavoratori.Scommettere sul Lavoro in modo condiviso, pur da posizioni diverse, può essere una chance anche per i partiti, per rilanciare tra i cittadini la fiducia nell’importanza della buona politica, per coltivare un'etica della responsabilità, della partecipazione democratica, del benessere costruito con l'impegno e non cercando scorciatoie, della capacità di operare per un progetto comune, liberando le energie diffuse nella nostra società.1° maggio come desiderio, speranza, passione quindi, guardando al futuro: sono i temi del grande Concerto che si terrà a Roma e che seguirà la manifestazione nazionale di Rieti, dove il sindacato riaffermerà con forza che è indispensabile e urgente “scommettere sul Lavoro”.30 aprile 2012                 Stefano Mastrovincenzo  (Segretario Cisl Marche)LA RASSEGNA STAMPA:  Messaggero Marche 1_5_12 , Messaggero 1_5_12BONANNI. Cisl e primo maggio
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01/05/2012 "Primavere arabe e futuro del Mediterraneo"
E' il titolo di un interessante  convegno che si terrà  giovedi 3 maggio alla Facoltà di Economia di Urbino. Interverranno Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Pesaro -Urbino, Fausto Mazzieri Presidente Iscos Marche, Gianluigi Storti Presidente Anolf che insieme a Massimo Bevacqua, Silvia Colombo e Rony Hamaui si interrogheranno sul futuro del Mediteranneo e sul ruolo per l'Italia e per l''Europa. 
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30/04/2012 Festa del lavoro
In occasione delle celebrazioni della Festa del lavoro del 1°maggio, le organizzazioni sindacali della Provincia di Pesaro - Urbino  hanno organizzato diverse iniziative nel territorio.  Al Parco Miralfiore di Pesaro Cgil, Cisl e Uil hanno allestito un pomeriggio di festa fatto di  musica, convivialità e concerti  e tra gli interventi ci sarà  il Segretario Territoriale Ust -  Cisl  Claudio Bruscoli, a Macerata Feltria è prevista una manifestazione che inizierà con l'intervento del Segretario Generale  Sauro Rossi.  Altre iniziative  sono previste a Monte Colbordolo,  a Case Nuove di Sassocorvaro, a  Orciano dove interverrà per la Cisl  Egidio Valletta. Le  diverse iniziative vogliono ricordare l'importanza del lavoro e del suo rilancio.
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27/04/2012 Come funzionerà l'IMU
Con l'anticipo dell'entrata in vigore dei decreti per il federalismo fiscale, dal 1 gennaio 2012 torna la tassa sulla prima casa.Dovranno pagare l'IMU (in sostituzione della vecchia ICI) tutti coloro che possiedono immobili perché ne sono proprietari, usufruttuari o detentori per altro diritto (ad esempio il diritto di abitazione). Oltre che sugli immobili ad uso abitativo, commerciale e produttivo, si paga l'IMU anche sulle case rurali, i fabbricati rurali strumentali, i terreni agricoli (per la parte relativa al reddito dominicale) e le aree edificabili.L'IMU sostituisce, inoltre, l'IRPEF e le relative addizionali regionali e comunali (ad esclusione degli immobili locati per i quali é dovuta alternativamente l' IRPEF o la Cedolare Secca). DETRAZIONI Per l'imposta dovuta per la casa in cui si abita e per le relative pertinenze, è prevista una detrazione fissa di 200 euro, mentre nessun beneficio spetta in caso di immobili dati in uso gratuito ai familiari (ad es. ai figli). Ciò significa che, in questi casi, non è più dovuta l'IRPEF, ma a differenza dell'ICI anche le case date in uso gratuito ai familiari verseranno l'IMU. Se l'immobile è l'abitazione principale di più comproprietari, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la destinazione medesima si verifica. Una ulteriore detrazione di 50 euro è prevista per ogni figlio convivente di età inferiore a 26 anni. Per usufruire della detrazione, il figlio deve essere anagraficamente residente nell'immobile che costituisce la casa di abitazione dei proprietari, anche se non fiscalmente a carico. COME SI CALCOLA L'imponibile, ovvero l''importo su cui si calcola l'imposta, si ottiene moltiplicando la rendita catastaie x 1 ,05 (coefficiente di rivalutazione) e ancora x 160 (coefficiente IMU). L'importo così ottenuto si moltiplica per le aliquote stabiiite da ciascun Comune che può aumentare o diminuire l'aliquota ordinaria (4 per mille per l'abitazione principale e 7,6 per mille per gli altri immobili) fino a un massimo del 2 per miile per l'abitazione principale e 3 per mille sugli altri immobili.Sempre il Comune può decidere quali pertinenze (depositi, cantine, soffitte e autorimesse) devono pagare l'IMU con l'aliquota ridotta. Questa agevolazione può essere concessa, al massimo, per un solo immobile per ogni categoria (se ad esempio il Sig. Rossi possiede l'appartamento in cui abita e due autorimesse: l'aliquota IMU ridotta spetta solo per 1 autorimessa, ma se oltre all'appartamento possiede 1 autorimessa e 1 cantina: l'aliquota IMU ridotta spetterà sia per l'autorimessa che per la cantina). Il comune può aumentare le detrazioni fino ad azzerare l'imposta sulla casa di abitazione e sulle pertinenze; in questo caso, però, non può aumentare l'aliquota dovuta dai proprietari degli immobili tenuti a disposizione (seconde case, immobili sfitti). PAGAMENTI Il versamento dell'imposta dovuta per l'abitazione principale deve essere effettuato attraverso il modello F24, in 3 rate di pari importo, con scadenza 16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre. Il versamento dell'imposta dovuta sugli immobili diversi dall'abitazione principale deve essere effettuato attraverso il modello F24 in due rate, a giugno e a dicembre.Per il calcolo e il pagamento rivolgiti ai CAF:Numero Verde: 800 24 93 07Qui i recapiti degli uffici nelle MarcheQui poui scaricare il volantino in formato pdf
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26/04/2012 Più risorse alle famiglie svantaggiate
Dopo due anni di attesa, finalmente il governo ha varato il Piano nazionale per la famiglia. Un fatto, questo, che riveste molta importanza in quanto è il primo segnale di risveglio da una condizione di silenzio che ha lasciato letteralmente in letargo tutto quello che riguarda le politiche a favore della famiglia. Come Cisl e come Fnp, abbiamo più volte sottolineato l'urgenza di un provvedimento che potesse ottemperare a tutte quelle che sono le esigenze delle famiglie, in particolar modo di quelle famiglie svantaggiate con al proprio interno figli disabili e pensionati bisognosi di assistenza e di cure. Siamo contenti che il ministro Riccardi sia arrivato a questo risultato che prevede lo stanziamento di 81 milioni in parte recuperati da residui delle passate annualità, ma tutto ciò per noi rappresenta solo l'inizio, visto che la somma appena stanziata è addirittura inferiore a quella degli anni precedenti: è necessario un disegno più completo che si traduca in sostegni concreti alle famiglie italiane che stanno sopportando tutto il peso della crisi. Altra nota dolente del provvedimento presentato dal ministro Riccardi è che esso si limita ad essere un progetto programmatico, che al momento non vincola alcuna istituzione o ente alla sua concreta realizzazione. Una realizzazione ormai indifferibile: se lo Stato nel tempo si è sempre più disimpegnato dalle politiche familiari, obbligando la famiglia a diventare l'unico ammortizzatore sociale, è necessario che essa ora venga posta al centro del welfare, non quello tradizionale o delle corporazioni, ma quello comunitario che investa risorse pubbliche e stimoli la partecipazione attiva della società civile al benessere collettivo. Un orientamento che rappresenta da sempre il faro del sindacalismo riformista della Fnp è quello verso la necessità di legare lo sviluppo e la qualità del welfare alla crescita dell'Italia dove, a differenza dell'Europa che ha attuato importanti riforme per il sostegno pubblico dei poveri e degli emarginati, per l'assistenza ai non autosufficienti e per il supporto dell'infanzia e delle famiglie con bambini, si è assistito ad una crescita della spesa sociale sempre più debole e una drastica riduzione delle risorse, soprattutto in tema di non autosufficienza, famiglia e povertà. Per quanto riguarda la richiesta che noi, come Fnp Cisl, abbiamo fatto al governo circa la creazione di un Piano per la non autosufficienza, è ora di rispondere all'emergenza silenziosa delle famiglie che assistono quotidianamente disabili ed anziani non autosufficienti, e per farlo sono indispensabili interventi volti ad una maggiore equità nella distribuzione dei sacrifici in un momento così delicato per il paese. Tra questi, anche il decreto che dovrà riformare l'Isee: un provvedimento delicatissimo che dovrà definire le nuove condizioni economiche delle famiglie, soprattutto di quelle più fragili, per dare loro la possibilità di usufruire di prestazioni e servizi sociali indispensabili alla propria sussistenza. 
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26/04/2012 Primo maggio 2012 a Rieti.
IL MANIFESTO del 1° MAGGIOle Segreterie nazionali di CGIL, CISL e UIL hanno deciso di celebrare la Festa del Lavoro a Rieti, scelta come luogo simbolo di tutte quelle realtà italiane In cui è necessario ripartire con progetti di crescita del territorio e del Paese.Lo slogan della manifestazione è: LAVORO E CRESCITA PER USCIRE DALLA CRISI E' previsto un corteo con concentramento alle ore 9.00 in piazza Mazzini (stazione ferroviaria) e che seguirà il seguente percorso: via Ludovico Canali, piazza Marconi, Porta Cintia, via Cintia, piazza Vittorio Emanuele ed arrivo in piazza Cesare Battisti.Il comizio conclusivo al quale interverranno i Segretari generali Susanna CAMUSSO, Raffaele BONANNI e Luigi ANGELETII si svolgerà all'arrivo del corteo in piazza Cesare Battisti.La MAPPA del PERCORSOConcerto del 1° Maggio 'Musica del desiderio. La passione, la speranza , il futuro'  - Piazza San Giovanni -  RomaCondotto da Francesco Pannofino e Virginia RaffaeleRegia di Stefano Vicarioper approfondire http://www.primomaggio.com/index.php
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26/04/2012 Imu e anziani non autosufficienti che risiedono in Rsa
Facciamo il punto sugli ultimi provvedimenti in materia di Imu. A seguito del Decreto Legge n. 201/2011, convertito in Legge 214/11, viene stabilito che l'abitazione principale è "l'unica unità immobiliare nella quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente". Come noto, il codice civile (art. 43) considera la residenza come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale, ovverosia dove abita.La norma così formulata avrebbe comportato che gli anziani che dimorano nelle Rsa o in strutture analoghe avrebbero dovuto pagare un importo superiore, in quanto le predette strutture sarebbero state considerate prime case e, paradossalmente, gli immobili di loro proprietà, come seconde case. La Commissione Finanze della Camera ha concluso l'esame del Decreto Legge di semplificazione fiscale, approvando numerose modifiche, tra le quali si segnalano quelle relative all'IMU, anche a seguito delle pressioni esercitate dal sindacato pensionati. In particolare, i comuni potranno considerare, ai fini IMU, come abitazione principale l'immobile posseduto da anziani e disabili che vengono ricoverati in strutture socio-sanitarie, purché l'immobile non risulti locato. Il Decreto passa ora all'esame della Camera, che dovrà confermare il testo rivisto dalla Commissione, per poi tornare al Senato; non è escluso che intervengano ulteriori modifiche. La conseguenza è, certamente, non di poco conto, dato che l'aliquota base prevista per le seconde case è del 7,6 per mille, a fronte di quella agevolata del 4 per mille prevista per la prima casa. Inoltre, ad oggi, tenuto conto degli ultimi emendamenti, la rateizzazione in tre tranche (18 giugno, 17 settembre, 17 dicembre) è prevista solo per la prima casa. L'incidenza dell'IMU per gli anziani non autosufficienti ricoverati sarebbe stata non di poco conto, tanto più che per i pensionati non sono state previste esenzioni specifiche (la detrazione per la prima casa di 200 euro, più 50 euro per ogni figlio convivente con meno di 26 anni e fino ad un massimo di € 400, riguarda solo il nucleo familiare). Nel frattempo i Comuni, su richiesta della Federazione Nazionale Pensionati con specifici accordi, possono introdurre un trattamento fiscale meno gravoso per gli anziani. Riteniamo che possano essere sottoscritti accordi con le Amministrazioni locali, ovviamente tenendo conto anche della modifica intervenuta, al fine di riconoscere agli anziani, ed in particolare modo per quelli non autosufficienti, l'equità e la dignità che meritano.
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24/04/2012 Il 25 aprile, Napolitano a Pesaro
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano celebrerà a Pesaro la giornata del 25 aprile, festa della Liberazione. La cerimonia si terrà in piazza del Popolo, presenti il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri e il vicepresidente della Camera Rosy Bindi.La Cisl di Pesaro- Urbino parteciperà con una numerosa delegazione.
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24/04/2012 Un nuovo coordinatore Cisl per la RSU della Provincia
Il Geometra Paolo Virgili è il nuovo Coordinatore della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) della Provincia di Macerata. Lo ha deciso la stessa RSU, i cui 12 componenti (6 della Cisl, 4 della Cgil, 1 della Uil e 1 del Csa) si sono riuniti nella giornata di giovedì 19 aprile.Per Virgili si tratta di una riconferma del buon lavoro svolto sin dal 2007, anno in cui per la prima volta venne eletto nella RSU della Provincia di Macerata.L’elezione di Virgili segue quella di Roberto Giorgetti e di Mauro Severini, rispettivamente coordinatori Cisl delle RSU del Comune di Recanati e di Macerata.Già da domanila RSUsarà impegnata con una serie di incontri conla Provincia, con l'Unione delle Province Italiane e conla Regione Marcheper partecipare al confronto in essere sul futuro di questo Ente locale vitale e costituzionalmente garantito.Seguiranno incontri con il Presidente Pettinari e con l'Assessore al personale Palombini, al fine di concludere celermente la contrattazione aziendale, la verifica sulla riorganizzazione degli Uffici e del Servizio della Polizia Provinciale.Nel porgere i migliori auguri di buon lavoro a tuttala RSU, la Cisl Funzione pubblica, attraverso il Segretario Alessandro Moretti, «auspica una stagione di rinnovata unità sindacale, della quale tutto il pubblico impiego ha bisogno, e che presuppone che anche tutti gli altri soggetti sindacali si comportino in modo chiaro e coerente, muovendosi insieme in sintonia».«A campagna elettorale oramai conclusa - conclude Moretti - dovranno prevalere la capacita di dialogare e confrontarsi per dare espressione unitaria al lavoro pubblico e conseguire quei risultati che i lavoratori si attendono».
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24/04/2012 Anziani, è emergenza sociale
La non autosufficienza è un'emergenza sociale alla quale è necessario rispondere con un piano territoriale che dia risposte ai bisogni sociali e sanitari delle persone, soprattutto anziane, con disabilità grave. Lo affermano i sindacati dei pensionati  FNP Cisl e SPI Cgil, che lunedì 23 aprile hanno organizzato un'assemblea pubblica all'Hotel 77 di Tolentino.Preoccupanti i numeri forniti dall'ufficio studi sul welfare della Cisl di Macerata, illustrati  nella relazione introduttiva del Segretario generale dei pensionati Cisl di Macerata Dino Ottaviani.  Sono circa 65.000 gli anziani non autosufficienti nella Regione Marche, 11.000 solo nella Provincia di Macerata. Una famiglia italiana su 10 ha al suo interno una persona non autosufficiente. Solo il 20 % di esse fruiscono di servizi pubblici a domicilio.Una situazione insostenibile alla quale è necessario rispondere con un sistema articolato in  grado di integrare interventi a domicilio con servizi residenziali per gli anziani soli.Tenendo poi conto che oggi sono almeno 14.000 gli anziani marchigiani assistiti dalle assistenti familiari private (le cosiddette badanti), il sindacato dei pensionati chiede politiche pubbliche che valorizzino le responsabilità delle famiglie  ed integrino il ruolo delle badanti e dei caregiver (i familiari che si prendono cura dei non autosufficienti)  nel sistema pubblico, attraverso formazione e informazione su tutte le attività legate al lavoro di cura.Sullo sfondo rimane la questione del Fondo nazionale per la non autosufficienza, soppresso nel 2011. Il sindacato dei pensionati, attraverso un'apposita piattaforma nazionale, chiede che il Fondo nazionale sia ripristinato e che venga approvata una legge quadro sulla non autosufficienza, nella quale vengano definiti i livelli essenziali minimi di servizi che, su tutto il territorio nazionale, devono essere garantiti alle persone non autosufficienti.Ospiti dell'incontro l'Assessore regionale alla famiglia e alle politiche sociali Luca Marconi, il Coordinatore degli Ambiti sociali 16, 17 e 18 Valerio Valeriani e la Direttrice del Distretto sanitario di Macerata e Tolentino Donella Pezzola. Ha concluso i lavori la Segretaria nazionale dello SPI Cgil Celina Cesari.http://www.youtube.com/watch?v=F0CwN1RmHVM&feature=youtu.beLA RASSEGNA STAMPAI NUMERI DELLA NON AUTOSUFFICIENZARELAZIONE DINO OTTAVIANI 
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20/04/2012 Rientrato lo sciopero alla Paoloni di Fano
I dipendenti della Paoloni di Fano, azienda che produce macchine per il legno, hanno deciso il 17 aprile  di scioperare  perché è da settembre che non ricevono lo stipendio.Presenti anche i sindacalisti della Fiom Cgil e Mauro Masci della Fim – Cisl di Pesaro – Urbino.I dipendenti sono andati a lavorare con la speranza di ricevere la prima retribuzione dopo otto mesi, quando hanno capito che non gli sarebbe stato dato lo stipendio si sono rifiutati di entrare al lavoro.Si tratta di un’azienda in crisi da due anni che ha fatto largo uso di ammortizzatori sociali. In tutto sono 42 dipendenti , ma  ad oggi solo 25 lavorano, gli altri sono in cassa integrazione straordinaria a zero ore.Questa protesta ha portato dei risultati: lo sciopero è rientrato e dopo un nuovo confronto avvenuto con i sindacati e  i lavoratori,  la proprietà si è impegnata a pagare entro il 24 aprile lo stipendio arretrato, corrispondente alla mensilità di settembre. 
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19/04/2012 IMU. Ancora una volta si penalizzano i più deboli.
«Ancora una volta a rimetterci sono le categorie più deboli e svantaggiate di questo Paese. L'IMU, l'imposta sulla casa, per la quale il Governo ha previsto  detrazioni solo per le famiglie con figli al di sotto dei 26 anni, dimenticando altre categorie come i pensionati che hanno a carico il proprio coniuge».E' quanto dichiara Gigi Bonfanti, Segretario Generale della Cisl Pensionati, secondo il quale "tutto ciò dovrebbe far vergognare questo governo, così come anche la decisione di considerare come seconda casa l'abitazione dei pensionati e dei disabili che vivono in strutture sanitarie col pretesto, sottolineato anche da qualche sottosegretario, che tale misura possa rappresentare un strumento di lotta all'evasione fiscale."«Proprio a questo proposito – prosegue Bonfanti - vorremmo ricordare che vivere in una residenza per l'assistenza significa, già di per sé, dover affrontare delle spese non indifferenti per qualunque anziano o disabile e per le loro famiglie, sulle quali il governo continua ad infierire senza alcuno scrupolo attraverso una decisione come questa che – conclude il segretario della Federazione dei Pensionati Cisl – non fa che dimostrare, ancora una volta, la totale mancanza di volontà di mettere in atto azioni eque e degne di un Paese civile».
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19/04/2012 A Buongiorno Marche si parlerà di agro-alimentare e pesca.
 Venerdì 20 APRILE a  BUONGIORNO MARCHE  PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE in diretta su èTV MARCHE  canale 12 del digitale terrestre ed in  contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php  e su RADIO CENTER MUSIC  99,100 FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30   interverranno SILVANO GIANGIACOMI  segretario generale FAI MARCHE -  coordinatore settore pesca della FAI NAZIONALE GIUSEPPE GIORGETTI segretario generale FAI ANCONA Si parlerà di LAVORO nel settore agroalimentare e nella pesca facendo un focus  sull'andamento regionale  ed in particolare nella provincia di Ancona. Siete invitati a partecipare  via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed  opinioni .
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18/04/2012 Trasporti pubblici, sciopero regionale di otto ore
Uno sciopero regionale di 0tto ore è stato proclamato dalle  Categorie dei Trasporti di Cisl, Cgil e Uil.Giovedì' 10 maggio i lavoratori del trasporto pubblico locale delle Marche incroceranno le braccia per protestare contro la scelta della Regione Marche di ridurre i servizi ai cittadini penalizzando studenti, lavoratori pendolari e pensionati. Scelte che mettono a rischio i diritti e le tutele conquistate negli anni scorsi, e decisivi per la qualità e la sicurezza nel trasporto locale.«La Regione - sostengono le Categorie di Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti -  è attenta solo alle richieste economiche delle imprese del settore ed ha rinunciato  a governare il processo di riforma sostenibile dei trasporti. Nel prossimo anno il servizio verrà messo sul mercato senza un adeguato supporto di leggi e lcausole di salvaguardia per i cittadini e i lavoratori del settore».Le modalità dello sciopero saranno differenti a seconda della categoria di lavoratori. Gli impiegati sciopereranno tutto il giorno, i lavoratori delle officine garantiranno un servizio minimo tra le 9.00 e le 17.00. I lavoratori del settore movimento sciopereranno  dalle 9.00 alle 17.00, garantendo servizi dedicati i disabili ed ai bambini delle scuole materne ed elementari.
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11/04/2012 Pensioni. Sindacati in piazza il 13 aprile.
Rimane ancora oggi una profonda incertezza sui lavoratori espulsi dai sistemi produttivi (sia in esodo volontario incentivato sia in mobilità) che rischiano di rimanere senza alcune fonte di reddito, a seguito dell'interruzione del rapporto di lavoro e dell'innalzamento repentino dei requisiti per il pensionamento.Le norme conservano dei tratti di profonda iniquità. E' il caso dei lavoratori in esodo volontario a seguito di accordi individuali, ma anche di molte persone che nel corso della vita lavorativa abbiano maturato lunghi periodi di sospensione del rapporto di lavoro con l'intervento della Cassa integrazione o periodi di congedo parentale.«Il Governo e il Parlamento devono risolvere il problema di centinaia di migliaia di persone che sono rimaste già senza stipendio e senza pensione per effetto della riforma. Questo sarà l'obiettivo della manifestazione unitaria che abbiamo organizzato per il 13 aprile". Lo sottolinea in una nota il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni." Il Ministro Fornero ha annunciato nell'ultimo incontro di Palazzo Chigi un tavolo di confronto con il sindacato su questo tema. Noi aspettiamo di essere convocati. Ma deve essere chiaro che su questo problema delle pensioni non faremo sconti a nessuno. E' una questione di giustizia sociale e di equità. Non possiamo far pagare a questi lavoratori "esodati" il prezzo della riforma delle pensioni che si scarica essenzialmente su di loro, visto che sono rimasti senza ammortizzatori e senza pensione". IL VOLANTINO UNITARIO di CGIL - CISL - UIL
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11/04/2012 250 lavoratori della Merloni rischiano di restare senza pensione
Cgil Cisl Uil Marche chiedono alle loro confederazioni nazionali e alle istituzioni locali di interessarsi  della situazione di una parte dei lavoratori della A. Merloni (circa 250) che rischiano di rimanere senza pensione e senza ammortizzatori per l'allungamento dell'età pensionabile prevista dalla recente manovra del Governo Monti.La Lettera Cgil, Cisl, Uil Marche alle Confederazioni nazionaliLa Lettera Cgil, Cisl, Uil Marche al Presidente SpaccaRASSEGNA STAMPA Resto del Carlino 11_04 Esodati Merloni  
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11/04/2012 Disegno di legge per la riforma del mercato del lavoro
Leggi le valutazioni della Cisl sul Disegno di legge per la riforma del mercato del lavoroScarica il testo del Disegno di legge
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10/04/2012 Su giovani e ammortizzatori riforma del lavoro apprezzabile
«La riforma del lavoro portata avanti dal Governo Monti, dopo il confronto con il sindacato, contiene misure apprezzabili».E’ questo il pensiero del Segretario generale aggiunto della Cisl Nazionale Giorgio Santini, intervenuto  nel corso dell’Assemblea organizzata dalla Cisl Marche che ha radunato al Pala indoor di Ancona circa 600 tra quadri e delegati per discutere e confrontarsi sul tema della riforma, con particolare riferimento alla modifica dell’articolo  18 dello Statuto dei lavoratori. Contrasto alla flessibilità “malata”, sostanziale conferma degli ammortizzatori sociali, sostegno ai giovani con l’incentivo ai contratti stabili e alle nuove assunzioni, reintegro del lavoratore in caso di licenziamento disciplinare illegittimo. Questi, secondo Santini, sono gli aspetti migliori della proposta di riforma.«Ora però  chiediamo di apportare modifiche alla normativa sui licenziamenti di natura economica, per il quale  vogliamo che venga previsto il potere del giudice di reintegrare il lavoratore nel caso di assenza di cause fondate».Secondo il Segretario generale aggiunto della Cisl con questa nuova normativa licenziare il lavoratore sarà più complicato per l’azienda. Su di essa graverà infatti l’obbligo di comunicare il licenziamento all’Ufficio del lavoro competente, presso il quale sarà attivata una procedura obbligatoria di conciliazione – che oggi non è prevista – con la presenza del sindacato.L’appuntamento del Pala indoor è stato introdotto dal segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che ha sottolineato come il Governo fosse partito da una posizione di vero smantellamento dell’articolo 18 e di forte riduzione del sistema degli ammortizzatori sociali.«La Cisl– secondo Mastrovincenzo – ha sempre sostenuto che il vero problema del mercato del lavoro italiano non è la “flessibilità in uscita”, né la disciplina sui licenziamenti individuali, ma la “flessibilità in entrata”».Per questo, nel negoziato con il Governo, il Sindacato di Via Po’ ha seguito il "sentiero stretto", tra l'esercizio della responsabilità, la fiducia della nostra gente, la attenzione a coloro che hanno meno tutele, il dialogo a 360° con tutti i soggetti politici e sociali”.Sulla lotta alla precarietà Mastrovincenzo ha ricordato come la riforma preveda strumenti per combattere le forme abusive di flessibilità e favorire l’ingresso dei giovani al lavoro. I principali: l’apprendistato che il canale privilegiato dell’accesso al lavoro per i giovani; il contratto di inserimento per favorire l’occupazione degli ultra cinquantenni; il contratto a tempo determinato che costerà di più all’impresa e nella cui durata massima si ricomprendono anche i periodi di somministrazione.«Questa riforma non piace per niente alle imprese – ha concluso Santini – per questo avremmo preferito firmare insieme un accordo con il Governo, che l’avrebbe resa più solida e sicura nei passaggi parlamentari che attendono il disegno di legge durante i prossimi ».  SCARICA IL Volantino Riforma Mercato del Lavoro Scarica DDL RIFORMA MERCATO DEL LAVORO presentato dal Governo  LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE LE INTERVISTE  su TG3 MARCHE  
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10/04/2012 Tutte le novità sulle pensioni
L'ultima Riforma delle Pensioni, introdotta dall'art. 24 della Legge 214/11, ha profondamente modificato i requisiti per l'accesso alla pensione e ha introdotto per tutti, a partire dal 2012, il metodo di calcolo contributivo che incentiva il differimento temporale della pensione. Quali sono le principali novità? L'articolo di  CONQUISTE DEL LAVORO del 10 aprile 2012  le elenca. 
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06/04/2012 Un risultato importante per i lavoratori agricoli
A partire dal mese di aprile del 2012 l’integrazione pagata ai lavoratori agricoli in malattia e infortunio sale dal 90% al 100% dello stipendio.Ciò è reso possibile grazie alla buona gestione del FIMIAV (Fondo Integrazione Malattia Infortunio Assistenza Varie), l’Ente bilaterale agricolo al quale tutte le aziende iscritte al settore agricolo dell’INPS (anche cooperative) sono obbligate ad iscriversi.Il Fondo è alimentato con contributi posti a carico delle aziende e dei lavoratori, ed eroga prestazioni assistenziali di particolare importanza, in primo luogo l’indennità integrativa di malattia ed infortunio di cui sopra.Il Fondo eroga anche un sussidio una tantum di € 1.000 per maternità (per ogni figlio) alle lavoratrici fisse e stagionali con anzianità di iscrizione al Fondo di almeno 120 giornate, nonché contributi straordinari per decesso causato da infortunio sul lavoro pari ad € 1.500.Hanno diritto alle prestazioni erogate dal FIMIAV gli operai agricoli con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, gli apprendisti e gli operai a tempo determinato solo se possono vantare un’anzianità di iscrizione pari a 51 giorni di lavoro effettivo.«L’incremento della copertura dell’indennità di infortunio e malattia al 100% dello stipendio rappresenta un risultato importante - sostiene Lidia Fabbri, Segretaria della Cisl di Macerata e vice Presidente pro-tempore del FIMIAV,  che conferma l’importanza della bilateralità in un momento storico molto difficile anche per il settore agricolo».Per qualsiasi informazione i lavoratori del settore possono rivolgersi oltre che alle Organizzazioni Sindacali confederali che ne fanno parte, anche direttamente al FIMIAV che ha sede pressola Confagricolturadi Macerata, in Via Morbiducci 53. 
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04/04/2012 Convocato il tavolo provinciale per lo sviluppo
Sabato 31 marzo si è riunito  il tavolo istituzionale prmanente per lo sviluppo economico presidiato  dalla Provincia di Macerata. Ne fanno parte, oltre all'Ente provincia, i Comuni, le due Università di Macerata e Camerino, le Organizzazioni Sindacali e le Associazioni  rappresentative delle imprese.La convocazione del tavolo  istituzionale da avvio ad una fase di concertazione permanente tra istituzioni e forze economiche e sociali del territorio, unite dalla necessità di affrontare e risolvere un momento particolarmente difficile.La crisi continua infatti ad imperversare nel territorio maceratese. Lo dimostra l'andamento del mercato del lavoro nei primi due mesi del 2012. Secondo l'osservatorio della Cisl di Macerata in fatti sono 520 i lavoratori maceratesi iscritti nelle liste di mobilità, con un incremento del 29% rispetto al 2011. In aumento anche la Cassa integrazione in deroga, cresciuta dell'85% rispetto all'anno precedente.Soddisfatto il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, secondo il quale «l'apertura del tavolo provinciale era stata sollecitata da tempo da parte della Cisl e rappresenta un'opportunità importante per ragionare insieme su come uscire da questa crisi, mettendo insieme le risorse a disposizione, integrandosi e creando sinergie».Da questo primo incontro non sono emersi ancora progetti concreti. Ma una prossima riunione del tavolo istituzionale è prevista in agenda per il prossimo 14 aprile. 
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04/04/2012 IMU. Le richieste dei Centri di Assistenza Fiscale.
Far pagare ai contribuenti un acconto in attesa dell'esatta definizione del tributo per poi procedere al pagamento del saldo di dicembre. Questa la proposta della Consulta Nazionale Caf  in tema di IMU (Imposta Municipale Unica). Il sistema dei Caf assiste circa un milione di contribuenti per il modello 730 e di questi circa l'95% deve pagare l'Imu. La nuova imposta obbliga tutti a pagare un pò più di prima e saranno circa 14 milioni le persone che chiederanno assistenza all'Imu. Il calcolo dell'Imu da parte dei Caf è  possibile solo se si è a conoscenza delle aliquote da prendere in considerazionee e al momento sembra che i Comuni possono modificarle fino al 30 settembre. Da qui la richiesta di poter fare il calcolo dell'Imu nella  seguente  modalità: l'acconto sulla base delle aliquote previste dalla legge nazionale, poi a dicembre il saldo da pagarsi  sulla base delle aliquote effettivamente deliberate da ogni Comune. In questo modo i contribuenti possono trovare assistenza nei Caf senza alcuna difficoltà e senza problemi.
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04/04/2012 Contributo per le imprese che stabilizzano lavoratori precari
PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL IN ARRIVO IL CONTRIBUTO DI 7.000 EURO PER LE IMPRESE CHE STABILIZZANO I LAVORATORI CON CONTRATTI A TERMINE E ATIPICI E’ in arrivo un contributo di 7.000 euro quale incentivo alle imprese per la stabilizzazione di 400 lavoratori con contratti a temine o atipici.Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 dicembre scorso tra Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Regionali, la regione  ha emanato l’Avviso Pubblico  contenente i criteri e le modalità per sostenere e incentivare le stabilizzazioni.Beneficiari: imprese e società cooperative ricadenti tra le Microimprese e le Piccole e Medie Imprese con sedi/unità produttive nelle Marche, che trasformano rapporti di lavoro a termine e atipici in contratti di lavoro a tempo indeterminato a tempo pieno o part time.L’intervento riguarda la stabilizzazione dei lavoratori con contratti a termine e atipici stipulati prima della pubblicazione dell’Avviso nel BUR e in essere da almeno 3 mesi al momento della procedura di stabilizzazione. Rientrano tra i contratti a termine e atipici: contratti di lavoro a tempo determinato contratti di inserimento lavorativo collaborazioni a progetto contratti di lavoro a chiamata contratti di lavoro ripartito contratti di lavoro interinale Sono escluse dal contributo le assunzioni di lavoranti a domicilio, pensionati, apprendisti.Il contributo verrà erogato in un’unica soluzione, successivamente alla verifica  della documentazione attestante la trasformazione del rapporto di lavoro.Le domande di contributo vanno presentate prima della trasformazione del rapporto di lavoro e comunque entro il 31/12/2012, utilizzando fac-simile di domanda allegata al bando pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche, e nel sito della Regione Marche: www.istruzioneformazionelavoro.marche.it.Le domande verranno valutate sulla base dei criteri riportati nell’Avviso Pubblico fino ad esaurimento delle risorse. Ancona 3 Aprile 2012Per approfondire:bando e modulistica dal portale della Regione Marche   scarica il volantino unitario   
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04/04/2012 Nominata la nuova Coordinatrice Regionale Donne FNP
Il Consiglio Regionale Fnp, riunitosi il 29 marzo, ha nominato la nuova coordinatrice  Donne.  Si tratta di Lorenza Mancini, dal 2007 segretaria della Lega di Fano  e dal 2001 nella Cisl scuola.Nel ringraziare per la nomina, Mancini ha puntualizzato vari temi di cui il coordinamento potrebbe interessarsi.  Temi quali la formazione e l’informazione, la conciliazione dei tempi di vita, di lavoro e di famiglia,  la fragilità e la solitudine degli anziani, la non – autosufficienza,  la condivisione di responsabilità di cure familiari.Inoltre, confidando in un lavoro di èquipe, Mancini ha sottolineato l’importanza della collaborazione di tutti gli organismi della Cisl,  per far sì che il lavoro e l’impegno del coordinamento venga  valorizzato e considerato un valore aggiunto dall’Organizzazione.
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03/04/2012 Sauro Rossi a Buongiorno Marche
a BUONGIORNO MARCHE PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE in diretta su èTV MARCHE canale 12 del digitale terrestre ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30 interverrà SAURO ROSSI segretario generale CISL PESARO-URBINO. Si parlerà di LAVORO, di sostenibilità del WELFARE LOCALE e di SANITA' con particolare attenzione al territorio pesarese.  Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni .
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02/04/2012 Gigi Bonfanti incontra i pensionati delle Marche.
Giovedì 19 marzo a Porto San Giorgio si è riunito tutto il quadro dirigente della Federazione Pensionati Cisl delle Marche alla presenza del Segretario nazionale Pensionati, Gigi Bonfanti. Davanti una platea di circa 80 persone, i lavori hanno avuto inizio con la relazione di Mario Canale, Segretario Generale dei Pensionati Marche, che ha permesso di approfondire l’attuale situazione politico-sindacale,  senza trascurare l’organizzazione interna e il lavoro svolto dalla realtà sindacale marchigiana.Sono stati toccati temi importanti quali:La Riforma del sistema fiscale«Una riforma che riduca la pressione sui redditi medi e bassi, che introduca un’imposta sui grandi patrimoni e che contrasti severamente la piaga dell’evasione fiscale – sostiene Mario Canale, Segretario Generale Fnp Marche» « Capace – prosegue - di ridare ossigeno ai lavoratori e ai pensionati, liberando risorse da mettere in circolo attraverso i consumi, con benefici per tutto il sitema Italia».La Famiglia e il welfare«Nella tutela dei diritti e nella valorizzazione delle politiche sociali la famiglia rappresenta la risorsa originale di gratuità e solidarietà e richiede un Piano nazionale federale che preveda una sorta di welfare di prossimità, un federalismo adatto al territorio, orientato verso le migliori esperienze, che parta dal basso. Per questo sono necessarie da un lato una vera cultura della conciliazione (famiglia/lavoro) e dall’altro una seria politica fiscale che davvero metta al centro la famiglia.  La famiglia va posta al centro del welfare -  prosegue Mario Canale - un welfare nuovo non tradizionale, un welfare comunitario che certo investa risorse pubbliche, ma che stimoli anche la partecipazione attiva della società civile al benessere collettivo».«La famiglia cambia e sempre più spesso ci troviamo di fronte alle cosiddette famiglie- single di età avanzata o coppie di anziani monoreddito»  sottolinea Gigi Bonfanti, Segretario Generale Fnp nazionale - »Queste soprattutto sono le famiglie da non lasciare sole e sostenere con politiche mirate e organizzate che prevedano la garanzia dei livelli essenziali sociali e dei fabbisogni standard».La giornata è stata arricchita da un  partecipato dibattito e dalle parole del Segretario Generale Gigi Bonfanti ricordando il lavoro svolto a livello nazionale sulla Legge per la non autosufficienza e  sul documento unitario, fortemente voluto dai Pensionati Cisl,  per chiedere al Governo di attivarsi per realizzare un Piano nazionale per la non autosufficienza, che eroghi assistenza di carattere sanitario, sociale e socio sanitario integrato capace di venire incontro ai bisogni di milioni di persone che sono costrette ad affrontare da sole il carico della cura e dell’assistenza prolungata delle persone disabili gravi, di avviare a soluzione la grande questione del lavoro sommerso dei care-giver, della qualità delle prestazioni dei servizi pubblici.A conclusione dei lavori si è ricordata infine la mobilitazione nazionale del 13 aprile a Roma per lavoratori in mobilità ed esodati con un presidio  davanti al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
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01/04/2012 Pfizer Ascoli Piceno. Un buon accordo per lavoratori e azienda.
Accordo raggiunto per la Pfizer di Ascoli Piceno. Una grande realtà industriale del campo farmaceutico, che nello stabilimento di Ascoli Piceno, vede impegnati circa 570 addetti. A gennaio 2012 l'azienda ha comunicato alle organizzazioni sindacali l'apertura di una procedura  di mobilità per 83 unità di cui 13 impiegati. Il documento sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl  prevede la diminuzione del numero degli esuberi a 70.«Nell'accordo sono state accolte tutte le nostre proposte»  dichiara Piero Francia, Segretario Generale Femca Cisl Ascoli-Fermo «In primis quella di non mettere alcun lavoratore alla porta in maniera coercitiva. Siamo così riusciti a chiudere un accordo che tuteli sia il numero dei  lavoratori che la parte economica».La Femca Cisl in tutta la vicenda ha da subito concordato a tutti i livelli (territoriale, regionale, nazionale) una linea di condotta avente come obiettivo la costruzione di relazioni sindacali fin qui inesistenti. E' utile ricordare coma la precedente procedura di mobilità fu chiusa con una fase di forte vertenzialità, dannosa sia per i dipendenti coinvolti, che per le relazioni sindacali e per la stessa azienda. La strategia condotta e concordata a tutti i livelli ha invece permesso di istaurare un clima di sano e franco confronto con l'azienda. Permettendo di raggiungere un accordo sindacalmente importante per le relazioni sindacali, ma vitale per la tutela dei lavoratori stessi. «Importante sarà ora monitorare e contrattare con la direzione aziendale - prosegue Piero Francia - per fare in modo che venga dato seguito a quanto previsto dalla legge sulla gestione della Cigs». http://www.youtube.com/watch?v=39QlTWdGhBY  
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01/04/2012 Dichiarazione dei redditi: rivolgiti al CAF CISL.
E’ iniziata la campagna fiscale 2012.Quest’ anno, in maniera particolare, i nostri esperti del Caf Cisl   sono a disposizione degli utenti per qualsiasi chiarimento soprattutto per quanto riguarda la novità dell’Imu, la nuova imposta sugli immobili che sostituisce l’Ici, oltre a diversi servizi fiscali come la dichiarazione dei redditi, modello RED, rilascio dell’attestazione Isee.LE  principali SEDI CAF CISL nelle Marche:Caf Ancona - Tel. 071-43934 Caf Ascoli Piceno - Tel. 0736-24951 Caf Ascoli Piceno (Quartiere Monticelli) - Tel. 0736-344875 Caf Fermo 0734-60971 Caf Macerata 0733-4075228 CAF Pesaro 0721-638101
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30/03/2012 La riforma del lavoro in una prospettiva di crescita.
La Cisl delle Marche organizza un grande appuntamento lunedì 2 aprile alle ore 9.30 presso il Pala Indoor di Ancona. L'incontro si svolgerà alla presenza di Giorgio Santini, Segretario Generale Aggiunto della Cisl nazionale e vedrà la partecipazione di tutto il quadro dirigente per un approfondimento e un confronto sulla Riforma del Mercato del Lavoro. Il COMUNICATO STAMPA
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29/03/2012 Tanti applausi al Concerto Donna
“Davvero una  bella serata”…questo il commento più diffuso tra quanti hanno partecipato ieri al Concerto Donna organizzato dalla Cisl di Ancona.La buona musica e la voce soul di Veronica Key hanno guidato il pubblico attraverso un viaggio di emozioni ed energia spaziando in un repertorio italiano ed internazionale.Particolarmente apprezzati i tributi a 3 grandi ed indimenticabili interpreti della musica internazionale: Etta James, Witney Houston ed Amy Winehouse.Il concerto Donna negli ultimi anni  prova  coniugare insieme musica e cultura, quest’ anno la Cisl ha pensato di aprire la serata con un omaggio speciale a tutte le donne presenti in sala: un video ed un segnalibro ispirati da una poesia di  Wislawa Szymboska, poetessa polacca Premio Nobel per la letteratura, recentemente scomparsa.Un grazie a tutto il pubblico interventuto, agli amici della Cisl ed agli artisti che ci hanno regalato questa piacevole serata.
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26/03/2012 Riforma del Mercato del Lavoro.
La riforma del Mercato del Lavoro.IL COMUNICATO DELLA CISL.LEGGI IL DOCUMENTO LA CISL SOSTIENE UNA RIFORMA DEL LAVORO PER I GIOVANI E PER ALLARGARE LE TUTELE SOCIALI. IL TESTO DEL DISEGNO DI LEGGE DEL GOVERNO "La riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita"
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22/03/2012 Come si esce dalla crisi, problemi e prospettive
E’ il titolo di un incontro che si terrà giovedì 22 marzo alle ore 21 presso il centro socio culturale “L’asilo” a Pesaro.Tema dell’iniziativa il lavoro e la situazione economica attuale. Alla tavola rotonda prenderà parte il Segretario generale della Cisl di Pesaro – Urbino Sauro Rossi insieme a Silvano Ciancamerla, capogruppo Pd in consiglio comunale, Camilla Fabbri, segretaria provinciale della Cna, Giorgio Giovannini, dirigente Banca Marche e l’onorevole Massimo Vannucci, deputato Pd nella commissione Bilancio della Camera.
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22/03/2012 Riforma del lavoro: oggi altro incontro con il Governo
Sull'art.18 "abbiamo trovato un compromesso che può essere ancora migliorato, se il Parlamento ci dà una mano noi gli diamo una mano"- afferma il leader della Cisl, Raffaele Bonanni - Stiamo lavorando in queste ore e abbiamo ancora due-tre giorni di tempo per modificare e migliorare il testo perché non e' definito".Quanto alle migliorie che il sindacato intende apportare il Segretario generale della Cisl ha detto che "ci sono linee guida in cui puntiamo a migliorare la trasparenza sulla comunicazione alle Rsu di quello che l'azienda vuole fare in caso di licenziamento economico".E ancora, a proposito dell'iter parlamentare, ha detto: "sento parlare di iniziative parlamentari: ben vengano ma il compito nostro, quello del sindacato è uno, altro è quello del Parlamento". "Vediamo di buon occhio eventuali cambiamenti se ci sono falle molto grosse nei testi che usciranno".Il documento del Comitato esecutivo della Cisl
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22/03/2012 Iva sui rifiuti non va pagata ma....
L'IVA sui rifiuti (TIA) è illegittima, come confermato dalla sentenza della Cassazione, essendo un'entrata tributaria. Occorre però fare chiarezza. E' necessario verificare se si ha l'addebito di Iva perchè nella nostra regione sono moltissimi i Comuni che non hanno appplicato la TIA, ma la TARSU. Chiaramente in questo caso non va applicato il rimborso.Il documento dell' ADICONSUM MARCHEScarica il   FAC-SIMILE    RIMBORSO   TIA
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21/03/2012 A Buongiorno Marche con Cristiana Ilari.
Venerdì 23 MARZO a BUONGIORNO MARCHE PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE in diretta su èTV MARCHE canale 12 del digitale terrestreed in  contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FMdalle ore 9,00 alle ore 9,30Si parlerà di lavoro al femminile in tempo di crisi:  dalle dimissioni in bianco ai temi della conciliazione con CRISTIANA ILARI segretaria della CISL di ANCONAIn studio sarà presente la cantante VERONICA KEY per lanciare  insieme alla Cisl di Ancona  il CONCERTO DONNAin occasione del mese dedicato alle donne. Il concerto, ad ingresso libero, si terràmercoledì 28 Marzo alle  ore 21.00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche ad Ancona.
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21/03/2012 Marche day
Una delegazione della Cisl di Pesaro – Urbino, guidata dal Segretario Generale Sauro Rossi, ha partecipato  a Roma al  “Marche Day”, giornata dell’orgoglio marchigiano organizzata dai Presidenti di Provincia, dalle amministrazioni regionali e locali per ottenere uno stanziamento di fondi riferiti all’emergenza neve di  febbraio scorso e  all’alluvione del 2011 che hanno colpito la nostra regione e pesantemente la provincia di Pesaro – Urbino.La richiesta deve tendere non solo al risarcimento dei danni ma anche al sostegno di tutti i settori della nostra economia, dal manifatturiero, all’agricoltura e al turismo.
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20/03/2012 Marche day
La Cisl di Pesaro -Urbino parteciperà all'iniziativa Marche Day, giornata dell'orgoglio marchigiano che si terrà mercoledì 21 marzo a Roma.La mobilitazione, promossa da Province, Regione, Sindacati, associazioni di categoria, Camere di commercio, è finalizzata al ricoscimento dei danni subiti a causa dell'emergenza neve  di febbraio scorso e dell'alluvione 2011 che hanno colpito la nostra regione e pesantemente la  provincia di Pesaro - Urbino.
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20/03/2012 Concerto Donna
CONCERTO DONNAAULA MAGNA INGEGNERIA mercoledì 28 marzo 2012In occasione del mese dedicato alla donna, la CISL di Ancona, seguendo una tradizione consolidata ed apprezzata dalla città, organizza un concerto gratuito, mercoledì 28 Marzo alle ore 21, presso l’aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche a Monte D’AgoQuest’anno la CISL intende promuovere e valorizzare un talento femminile del nostro territorio: Veronica Key, vincitrice nel 2011 per la categoria CANTO degli “Oscar Marchigiani”.La cantante, figlia d’arte (il nonno Santiago Ramon, musicista, è stato compositore di operette, romanze liriche), fin dalla fine degli anni’90 ha collaborato con rinomati dj e producer italiani, come Davide Domenella (disco d'oro e di platino con Found Love & People get up - Double Dee), AndyTee, i Taglia 42, Samuele Sartini, con cui ha realizzato brani in italiano e in inglese. Nel 2011 Veronica è stata ospite nel cd d'esordio dei FLEMT, rockband marchigiana che nell'estate dello stesso anno ha aperto ad Udine il concerto di uno dei piu' rappresentativi nomi del panorama della musica pop-rock mondiale: Bon Jovi.Per il pubblico che interverrà alla serata Veronica, accompagnata dalla sua band, interpreterà la donna nella canzone italiana e internazionale; la sua versatilità, infatti, le consente di spaziare tra vari generi musicali: pop,  soul, rock, canzone d’autore, in una rassegna in cui la musica e la voce (anche degli allievi della scuola di canto che Veronica dirige) possono trasmettere passioni, sentimenti, idee, emozioni coinvolgendo più generazioni.Scarica la locandina
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20/03/2012 Un nuovo Consiglio di Amministrazione per l'Ircer di Macerata
Un nuovo Consiglio di Amministrazione per l'Ircer di Macerata.  Autorevole  e competente, capace di traghettarla in questa fase delicata dialogando con l’Ambito sociale e con i Comuni che ne fanno parte per rilanciare  la gestione associata dei servizi sociali.La richiesta è del Segretario generale della  Cisl di Macerata Marco Ferracuti, ed è motivata dal fatto che l'attuale  Cda  è scaduto e può adottare solo atti di ordinaria amministrazione, quando sarebbe necessario invece programmare l’attività dell’ente.«Dal 31 dicembre scorso - sostiene Ferracuti -  l'Ircer di Macerata è diventata un'Azienda pubblica di servizi alla persona. Già tre mesi sono trascorsi inutilmente e il protrarsi dell’inerzia rischia di far si che l’ Azienda si trovi al termine del suo primo anno di vita con un bilancio già in passivo».Lo spunto per la richiesta è offerto dall'indagine dell'Avvocato Bommarito sulla gestione dell'Ircer di Macerata.  Secondo la Cisl sarà la magistratura a dover verificare se sussistono responsabilità per illeciti civili o penali. «Evitiamo processi di piazza, inutili e dannosi, e concentriamoci sul futuro dell'Ircer,- conclude Ferracuti - individuando concretamente gli obiettivi della gestione  e le modalità della loro realizzazione, per renderla un'avanguardia nello sviluppo di politiche di respiro provinciale».
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19/03/2012 Misure anticirisi. Contributi per le aziende escluse dalla Cigs.
La Regione Marche ha formalizzato ieri, con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, il punto dell'accordo anticrisi del 7 Dicembre 2012 riguardante   i contratti di solidarietà.Si tratta della reiterazione della misura del 2011 che conferma anche per il 2012, con un finanziamento di 300.000 euro,  la possibilità di accedere al contributo regionale per le aziende escluse dal campo di applicazione della cigs che attivano il contratto di solidarietà  al fine di  evitare riduzioni di personale e licenziamenti. Il contributo regionale a favore dei lavoratori, che va ad integrare l'intervento statale, è pari ad 1/4 del monte salari perso  a  seguito della riduzione degli orari di lavoro la misura interviene per i contratti di solidarietà sottoscritti  a partire dal 1 Gennaio 2011  e rimane in vigore per tutto il 2012;  l'avviso infatti ha scadenza 31 Dicembre. Clicca per scaricare  l ' Avviso Pubblico e  la modulistica necessaria Schema di domanda e Schema di dichiarazione
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19/03/2012 La replica del Segretario Sauro Rossi al Presidente di Confindustria Pagliano
Il Presidente di Confindustria Pagliano dedica alcune stimolanti riflessioni al delicato ma attualissimo tema dello sviluppo economico e dei ritardi che il sistema Paese e il nostro territorio registra sul tema. Al riguardo mi permetto qualche considerazione.La fase di indispensabile risanamento dei conti pubblici deve essere accompagnata, come sosteniamo da tempo,  da un lato dal sostegno dei lavoratori e delle imprese attanagliati da una crisi che negli ultimi mesi ha avuto una preoccupante recrudescenza  e dall’altro da politiche di rilancio dei vari settori produttivi che contempli la salvaguardia del nostro sistema manifatturiero, opportunamente innovato e, in particolare, la qualificazione di settori come quello del turismo e del terziario avanzato.Per fare questo servono ingenti risorse. Risorse che possono certamente derivare da un processo di modernizzazione della Pubblica Amministrazione, che può e deve essere fattore di sviluppo, da uno snellimento dei livelli istituzionali e da una più puntuale suddivisione di compiti e funzioni tra Autonomie locali e tra queste e il livello centrale.Questo percorso però va integrato da una profonda riforma fiscale che sposti il peso delle tasse dal lavoro alle rendite, specie quelle finanziarie e favorisca convintamente la ricerca e l’innovazione (di prodotto e di processo) e l’incremento della produttività (e il conseguente innalzamento delle retribuzioni) senza le quali rischiamo, nello scenario internazionale, di non reggere le sfide della competitività.Quello di cui c’è bisogno in Italia, e ovviamente anche nella nostra Provincia, è l’avvio di una fase di redistribuzione della ricchezza che premi le capacità produttive (materiali ed immateriali) e non quelle meramente speculative. E’ un cambio di paradigma da adottare in ogni ambito e in ogni frangente.Vale per il credito; vale per le infrastrutture. A proposito di infrastrutture mi associo allo sconcerto del Presidente per ciò che riguarda il “balletto” sul casello autostradale.Sull’Ospedale unico, riconoscendo, come è stato fatto nel recente Accordo tra sindacati e Confindustria della nostra Provincia, l’importanza di tale opera è bene sottolineare come un progetto di tale portata ha bisogno di veder precisati, più e meglio di quanto si sia fatto finora, i costi da sostenere e le modalità di reperimento delle risorse.In passaggi così importanti per le nostre comunità locali, quando soprattutto si cerca di affrancarsi, come in questo caso, dall’atavico male del municipalismo, chiarezza e trasparenza diventano essenziali.All’appello a farsi guidare dall’etica della responsabilità lanciato dal Presidente Pagliano, la CISL aderisce senza tentennamenti profondamente convinta dell’utilità del dialogo tra chi è portatore di interessi diversi e della necessità di una costante valutazione degli effetti del proprio agire evitando derive populiste.Per animarla pensiamo però che si debba non tanto vederla in antitesi a quella della coerenza quanto convertirla in una sorta di ispirata etica della posterità.
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15/03/2012 Edilizia: manifestazione regionale lunedì 19 marzo.
I DOCUMENTI: I NODI DELLA CRISI EDILIZIA LE AZIONI PER SUPERARE LA CRISI EDILIZIA
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14/03/2012 Elezioni RSU, una vittoria chiara e inequivocabile
Le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie del pubblico impiego si sono concluse a Macerata con una chiara e netta vittoria della Cisl.I risultati dello spoglio ci parlano di una Categoria, la Cisl Funzione pubblica, che nella sanità ha ottenuto il 46% delle preferenze -  1.004 su 2.161 - conquistando ben 17 seggi su 36 disponibili. Le migliori performance sono state registrate negli Ospedali di Matelica (73%), di Camerino (57%), di Civitanova Marche (55%). Ottimi risultati anche negli ospedali di San Severino Marche (49%) e di Macerata (42%).Ancora più schiacciante la vittoria nel comparto degli Enti Locali (Provincia e Comuni), dove la Cisl Funzione pubblica ha conquistato il 67,5% dei seggi disponibili (108 seggi su 160). I candidati Cisl hanno ottenuto la maggioranza relativa dei voti in 54 Comuni su 57. Spiccano i risultati registrati in Provincia di Macerata e nel Comune di Macerata (6 seggi su 12 in entrambe), a San Severino e Cingoli (4 su 5), a Recanati (4 su 7) a Camerino (3 su 5).Mettendo insieme sanità ed Enti Locali, 125 seggi su 196 (il 64%) sono andati alla Cisl funzione pubblica.«Al di la di valutazioni di carattere soggettivo - sostengono i Segretari generali di Cisl e Funzione pubblica Ferracuti e Tamagnini -  i numeri ci parlano di un risultato  inequivocabile e straordinario soprattutto perché eguaglia quello delle ultime elezioni del 2007. La riconferma su questi livelli è segno che è sono stati riconosciuti i buoni risultati del lavoro fatto negli ultimi anni».«Un risultato - concludono i due Segretari - che ci da grande soddisfazione ma che allo stesso tempo responsabilizza la Funzione pubblica e tutta la Cisl a rimettere il lavoro al centro dei processi di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione. La prima e più immediata sfida sarà quella sulla sanità, rispetto alla quale dovremo essere chiamati ben presto a partecipare alla programmazione dei servizi ospedalieri e territoriali».
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13/03/2012 I risultati delle elezioni RSU nel Pubblico Impiego, nella Scuola e nella Ricerca.
I dati relativi ai risultati delle elezioni Rsu a livello regionale riguardanti il settore del Pubblico Impiego e della Scuola. La forte presenza Cisl nei settori pubblici delle Marche viene confermata e rafforzata.RISULTATI PUBBLICO IMPIEGO RISULTATI RSU 2012 SCUOLARISULTATI SETTORE RICERCA RSU 2012
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13/03/2012 Giornata dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
Giornata dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. 2011/2012Venerdì  23 MARZO 2012 presso HOTEL GENTILE DA FABRIANO  Via G. di Vittorio 13 FABRIANO (per RLS di Jesi e Fabriano)Venerdì 30 MARZO 2012 presso CONERO BREAK Via Albertini. 6 Ancona (per RLS di Senigallia, Osimo ed Ancona)Segreteria organizzativa INAIL :Rosati Antonella       0712273551Cruciani Stefania      0712273583Giancarli Lorella       0712273244Per partecipare alla giornata si possono utilizzare i permessi che spettano ai RLSSedi Provinciali OO.SS.CGIL 073122951 - 073221644CISL 07128221UIL   07323160Leggi la Brochure del 23 marzo con il programma della giornataLeggi la Brochure del 30 marzo con il programma della giornata
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12/03/2012 Rsu Macerata, la Cisl stravince in sanità
Alle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie del 5, 6 e 7 marzo la Cisl a Macerata, come nel resto del paese, si è confermata come il primo sindacato, eguagliando i risultati eccezionali conseguiti nelle elezioni del 2007.Straordinario in particolare il successo conseguito dai candidati Cisl della sanità provinciale, dove la Funzione pubblica Cisl ha ottenuto 1.004 preferenze su 2.161 voti, ossia il 46% del totale,  ottenendo ben 17 seggi su 36. Seconda in classifica, ma con largo distacco, è la Fp Cgil, che ha ottenuto 666 voti in totale, conquistando 11 seggi.Le migliori performance dei candidati Cisl sono state registrate negli Ospedali di Matelica (73%), di Camerino (57%), di Civitanova Marche (55%), risultato quest'ultimo eguagliato nelle strutture di Corridonia, San Ginesio e Sarnano. Ottimi risultati raggiunti anche negli ospedali di San Severino Marche (49%) e di Macerata (42%).
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09/03/2012 "Dal Domo al Porto"
Domenica 18 marzo 2012, iniziativa di "trekking urbano" promossa dal Coordinamento Donne FNP Cisl Ancona.Per saperne di più vedi la locandina "Dal Domo al Porto"Coordinamento Donne FNP Ancona
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08/03/2012 Elezioni RSU, vittoria della Cisl a Macerata
La Cisl di Macerata stravince le elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie nel Pubblico impiego.I primi dati relativi all'Area Vasta n. 3 - e quindi alla sanità della Provincia - alla Provincia di Macerata e ai primi dieci Comuni per popolazione evidenziano in primo luogo un'altissima affluenza al voto (in media più dell'80%). «A dimostrazione - sostiene la Cisl in una nota - che anche nel settore pubblico, oggi più che mai, c'è ancora un grandissimo bisogno di sindacato».Schiacciante la vittoria della Cisl che  fa suoi 55 seggi su 114 disponibili. Un risultato che eguaglia quello delle ultime elezioni del 2007, allora considerato straordinario ed irripetibile e che è destinato a crescere ancora non appena arriveranno i numeri dei Comuni più piccoli, dove la Cisl prevede di conquistare almeno il 70% dei seggi.Un grazie di cuore a tutti coloro che con il loro voto hanno dimostrato fiducia alla Cisl, premiando il lavoro di una Segreteria provinciale, quella del Pubblico impiego, nuova e giovane, che con impegno e passione ha saputo coinvolgere i lavoratori in modo capillare, istituendo liste nella quasi totalità dei luoghi di lavoro.Ma grazie anche ai candidati e agli eletti, che hanno accettato la sfida mettendosi in prima linea al servizio dei propri colleghi.«Nel prendere atto di un risultato così lusinghiero - sostengono Marco Ferracuti e Sistino Tamagni, rispettivamente Segretari generali della Cisl e della Funzione pubblica - sentiamo forte anche il peso di una grande responsabilità. Già da domani la Funzione pubblica della Cisl, con il sostegno forte della Cisl Confederale, è pronta  a misurarsi con quelle importanti sfide che a tutti i livelli attendono i lavoratori, che sempre più vogliono diventare protagonisti del cambiamento in direzione del miglioramento della pubblica amministrazione al servizio dei cittadini».
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08/03/2012 Pesaro, firmato protocollo tra Sindacati e Confindustria
Sullo sviluppo e la coesione sociale del territorio pesarese serve un cambiamento. Questo è quello che affermano  Cisl, Cigl e Uil  nel  protocollo d’intesa firmato il 6 marzo con Confindustria  a Pesaro.L’inedita intesa siglata è nata dalla consapevolezza delle difficoltà che registra il sistema delle imprese locali colpito da cali nella produzione e nei fatturati che ha avuto notevoli conseguenze  sull’occupazione.L’obiettivo comune è rilanciare l’economia locale, anche attraverso processi di modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Per superare la crisi servono sforzi congiunti capaci di potenziare gli investimenti, incrementare la produttività e rispondere a un mercato sempre più frammentato e al problema della disoccupazione, in particolare giovanile.Di rilevante importanza è la gestione dell’intesa interconfederale del 28 giugno 2011 che rappresenta una opportunità per migliorare la produttività e le condizioni economiche dei lavoratori. “Istituiremo un Coordinamento territoriale paritetico per la gestione dell’intesa confederale – spiega Sauro Rossi – il focus andrà su un’armonizzazione fra innovazione, formazione e lotta alla disoccupazione”.Sul lato della innovazione:  il superamento del grave deficit infrastrutturale del territorio con il completamento della terza corsia autostradale del secondo casello a Pesaro e il sostegno al  progetto di completamento della Fano – Grosseto.Tra i temi all’ordine del giorno anche il progetto dell’Ospedale Unico Marche Nord e  il rilancio  della Fiera delle Marche volto a recuperare la spinta imprenditoriale.“Noi oggi ci impegniamo  a fare lo sforzo di sollecitare le istituzioni ad avviare processi in sinergia, per vincere la sfida della competitività e del confronto” conclude  Rossi.
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06/03/2012 Aiuti ai figli di lavoratori ed agli studenti lavoratori in difficoltà: un contributo di 500 euro.
PROTOCOLLO TRA REGIONE MARCHE E CGIL-CISL-UIL: IN ARRIVO IL CONTRIBUTO DI 500 EURO PER 750 STUDENTI UNIVERSITARI MARCHIGIANI E’ in arrivo un contributo “una tantum” di 500 euro per 750 studenti universitari marchigiani e lavoratori studenti iscritti alle Università. Infatti, in attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 7 Dicembre scorso tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera contenente i criteri e le modalità per sostenere il diritto allo studio dei ragazzi iscritti all’università, figli di lavoratori o studenti lavoratori che si trovino da almeno tre mesi in disoccupazione, in mobilità, in cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga, in sospensione EBAM.Possono presentare la domanda di contributo gli studenti residenti nelle Marche, fiscalmente a carico dei genitori o studenti lavoratori, iscritti nell’a.a. 2011/2012 a: corsi di laurea di primo e secondo livello, corsi di laurea a ciclo unico/magistrale presso Università e AFAM delle Marche o di altre Regioni.Devono essere figli di lavoratori o studenti lavoratori che si trovino da almeno tre mesi: in stato di disoccupazione certificato dai Centri per l’Impiego in mobilità ai sensi della L. 223/91 e della L. 236/93 e s.m.i., in cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga comprovate da una dichiarazione del datore di lavoro in sospensione EBAM comprovata da dichiarazione dell’ EBAM o del datore di lavoro Per l’accesso al contributo è necessario che l’ISEE (indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare non superi il limite di 30.000 euro, con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2011, periodo d’imposta 2010.La graduatoria delle domande presentate, sarà determinata sulla base dei valori ISEE decurtati degli importi e secondo i criteri sotto indicati: genitori o studenti lavoratori senza indennità –2500 euro genitori o studenti lavoratori in mobilità indennizzata, in disoccupazione, in cassa straordinaria –2.000 euro genitori o studenti lavoratori in cassa ordinaria,in deroga, in sospensione EBAM -1.500 euro studenti in regolare corso di studi -1.000 euro studenti con due familiari dello stesso nucleo entrambi in una delle condizioni di cui sopra -1.000 euro studenti iscritti a corsi di primo livello e a corsi a ciclo unico –500 euro Le domande di contributo vanno presentate entro il 20 Aprile 2012Per il bando e la modulistica clicca quiAncona 7 Marzo 2012
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06/03/2012 8 MARZO: ripartiamo dal lavoro
CGIL CISL UIL  Marche Segreterie Regionali COMUNICATO 8 MARZO: RIPARTIAMO DAL LAVORO Ancora tempo di crisi, una crisi pesante che non accenna a rallentare e per la quale le donne, spesso le prime a fuoriuscire dal mercato del lavoro e le ultime ad entrarvi, stanno pagando un prezzo altissimo: 4.400 donne licenziate e iscritte nelle liste di mobilità nelle Marche nel 2011, il tasso di disoccupazione femminile è salito prepotentemente fino all’8,4%: il valore più alto degli ultimi 15 anni!Sono così arrivate a 26mila le donne marchigiane in cerca di lavoro. Un lavoro che non c’è o è cattivo lavoro, precario, sottopagato è la condizione vissuta da un’intera generazione di donne giovani ma non solo.E sono ancora le donne ad essere le più colpite dalla diffusa e vergognosa pratica delle  dimissioni in bianco dimissioni “in bianco” fatte firmare al momento dell’assunzione ma senza data, poi utilizzate arbitrariamente dal datore di lavoro. Per fermare questo inaccettabile fenomeno, nelle Marche come nel resto del Paese, le donne del sindacato, della politica, della cultura, delle istituzioni e della società civile, il 23 febbraio scorso hanno consegnato a tutti i Prefetti un appello rivolto al Governo e al Parlamento per richiedere con urgenza una legge che reintroduca, dopo la cancellazione della L. 188/07 da parte del Governo Berlusconi, una norma di civiltà e di tutela del valore del lavoro, della dignità e dei diritti delle persone.Donne ancora di fronte alla difficile scelta se lavorare o diventare madre: sono 1.750 le madri lavoratrici che nel triennio 2009-11 hanno lasciato il lavoro nel primo anno di vita del  bambino nelle Marche, di cui 620 nel 2011.“Donne spesso costrette alle dimissioni per mancanza di asili, costi troppo elevati dei servizi o per le difficoltà a conciliare lavoro e maternità” – dichiara Claudia Mazzucchelli della UIL Marche  - “dati preoccupanti soprattutto in questo momento di crisi nel quale un posto di lavoro è tanto prezioso”. Un quadro che si trascina tassi di natalità sempre più bassi e un Paese destinato a  invecchiare e a smettere di crescere.Donne che ogni giorno devono fare i conti con il lavoro dentro e fuori casa, con una organizzazione dei tempi di vita e di lavoro sbilanciata e che spesso riversa solo su di loro il peso delle responsabilità, della cura dei familiari e della casa.“Per questo, occorre che si affermi con più forza la logica della condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne” – aggiunge Cristiana Ilari della CISL Marche – “superando l’idea che del lavoro di cura debba essere solo femminile, e le buone pratiche, a partire dalla contrattazione, volte a favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro”.Per Daniela Barbaresi della CGIL Marche “proprio per l’incertezza e le difficoltà in cui ci troviamo è necessario riportare l’attenzione sulla centralità delle donne nel lavoro e nella società, perché non può esserci ripresa e sviluppo senza l’apporto e la cultura delle donne, senza la valorizzazione delle loro competenze, del loro potenziale e dei loro meriti”.Dunque, occorre ribadire che il lavoro, la realizzazione, le pari opportunità delle donne sono condizioni indispensabili per uscire dalla crisi e garantire condizioni di benessere sociale per tutti, donne e uomini.E allora,  questo 8 marzo, ripartiamo dal lavoro.
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06/03/2012 Riformare la Pubblica Amministrazione
Si è svolta  venerdì 2  febbraio l’Assemblea generale  con la quale la  Cisl di Pesaro – Urbino ha incontrato i candidati delle elezioni  RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie ) del Pubblico impiego, della Cisl scuola che  si svolgeranno il 5, 6 e 7 marzo.Il Segretario provinciale della  Cisl Sauro Rossi, ringraziando i  candidati per la disponibilità,  ha sottolineato come questo sia  un appuntamento elettorale importante “ci saranno più di 13mila votanti in oltre 150 luoghi di lavoro, vogliamo mantenere i contatti all’interno dei luoghi di lavoro per pensare ad una riorganizzazione degli enti pubblici e a  un controllo sulle modifiche che avverranno con il piano di ridimensionamento scolastico  provinciale” Per quanto riguarda la Cisl Scuola, primo sindacato nel territorio, il Segretario provinciale della categoria Boccioletti Cristina, ha ribadito come si sia raggiunto  un grande risultato presentando 60 liste su 60 istituti provinciali.  Ha sottolineato, inoltre, il lavoro fatto in questi anni dalla Cisl scuola che responsabilmente si è seduta ai tavoli della trattativa e con il suo impegno è riuscita a far assumere 67.000 persone di  ruolo, ha recuperato gli scatti di anzianità e bloccato le fasce di reddito.“Abbiamo bisogno di riformare la pubblica amministrazione – spiega  Francesco Todaro segretario provinciale Fp - e fare in modo che venga considerata una risorsa del Paese, per fare questo abbiamo bisogno di voti. Le spese improduttive del pubblico impiego  non sono causate dal personale ma dagli sprechi, il personale non valorizzato, gli alti stipendi dei manager, dirigenti incapaci, troppi centri di spesa, troppi appalti. Noi siamo disponibili a rivedere l’organizzazione e  rinnovare i contratti recuperando soldi dagli sprechi”.Durante l’assemblea sono intervenuti, tra gli altri, la Direttrice del patronato Inas Giuseppina Di Tommaso,  il Segretario provinciale della cisl sanità  Paolo Barconi che ha sottolineato coma lo stato  dei dipendenti della sanità nella nostra provincia sia drammatica,  i Segretari regionali della Cisl scuola Anna Bartolini e della FP Luca Talevi. Tanti gli interventi dei rappresentanti e dei candidati alle elezioni che hanno raccontato la loro esperienza  facendo presente le difficoltà che si incontrano oggi nell’esercitare la rappresentanza sindacale.I lavori dell’assemblea sono stati conclusi dal Segretario Generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo che ha ribadito l’importanza delle elezioni e della rappresentatività. In questi anni è diminuito il consenso verso il sindacato ma  è aumentata da parte delle persone la domanda di rappresentanza e di tutela. E’complicato  rappresentare 20 anni di individualismo e una cultura dominante del “fai da te”.  “Votare è un segnale - ha concluso Mastrovincenzo - vogliamo riportare il lavoro al centro della realtà sociale ed economica,  fare rappresentanza è difficile, partecipare al voto è vitale”.
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02/03/2012 Elezioni RSU 2012: vota CISL.
http://youtu.be/vYpZOqqXCO0
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02/03/2012 Migranti dispersi
Migranti dispersi Aderendo alla campagnaDA UNA SPONDA ALL’ALTRA – VITE CHE CONTANOIscos Marche e Cisl Ancona organizzano un incontro pubblico dal titolo “Migranti dispersi”. A seguito della rivoluzione tunisina ed alla cacciata di Ben Ali, migliaia di giovani, affamati di libertà, hanno preso il mare per realizzare un sogno accarezzato per anni: raggiungere un paese dove poter costruire un avvenire migliore.Per molti di loro questo sogno si è infranto nel Mediterraneo; ai sopravvissuti, la sorte ha riservato la detenzione presso i Centri d’identificazione e di Espulsione o la possibilità di dileguarsi ricorrendo a trafficanti e malfattori.A distanza di un anno, le famiglie di centinaia di quei giovani non conoscono ancora la sorte dei loro cari. Per questo chiedono alle autorità italiane e tunisine che vengano incrociate le impronte digitali prelevate a chi ha potuto raggiungere l’Italia con quelle presenti nelle carte di identità tunisine.Per sostenere con forza questa richiesta una Delegazione delle famiglie dei dispersi è nel nostro paese, dove ha avviato uno sciopero della fame, ha indetto sit-in ed è stata ricevuta al Ministero degli Interni, senza purtroppo alcun risultato al momento.L’associazione tunisina PONTES e il collettivo femminista di Milano “le Venticinque Undici” hanno lanciato un appello in appoggio alla lotta delle famiglie dei dispersi (www.storiemigranti.org) a cui l’ISCOS Marche ed il mondo del lavoro anconetano hanno deciso di aderire.E’ prevista la proiezione del documentario  “I nostri anni migliori” e la raccolta di firme per l’”Appello per i migranti tunisini dispersi” Programma: Mercoledì, 7 marzo, ore 17:15 Ancona – Sala Consiglio Comunale – P.zza XXIV MaggioSaluto: Michele Brisighelli (Comune di Ancona) Carlo Maria Pesaresi (Provincia di Ancona) Paolo Santini (CISL Ancona) – Fausto Mazzieri (ISCOS Marche)Testimonianze: Kalthoum Ben Soltane (Associazione Pontes) Fethi Mahyoufi (Migrante tunisino) Adel Bouthbiba (Migrante tunisino)Coordina: Stefania Sinigaglia (Rete ECO)
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01/03/2012 Elezioni RSU, assemblea generale a Pesaro
Venerdi 2 Marzo  alle ore 15.30 presso la sala del Consiglio Provinciale "W.Pierangeli"  di  Pesaro,  la Cisl di Pesaro ha organizzato un'assemblea provinciale  per presentare i candidati  alle prossime elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) delle categorie del Pubblico impiego, della scuola ed Università.Le elezioni, che si terranno il 5-6-7 marzo prossimi, rappresentano un'appuntamento di fondamentale importanza per la Cisl.Interverranno all'iniziativa i Segretari Territoriali e Regionali delle categorie interessate e Stefano Mastrovincenzo Segretario Generale USR Cisl MarcheManifesto Assemblea Provinciale RSU
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01/03/2012 Conferenza stampa Cisl Funzione Pubblica, Scuola ed Università
Le segreterie provinciali della Cisl della Funzione Pubblica, della Scuola e dell’Università  di Ancona,Venerdì 2 Marzo  alle ore 12,00 nella sede della Cisl  di Ancona - primo piano - Via Ragnini 4,  presenteranno alla stampa gli effetti sul territorio del nuovo dimensionamento scolastico e delle ricadute sulla provincia della riforma del sistema sanitario regionale. Saranno anche forniti i dati sulle elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie che si terranno il 5, 6 e 7 Marzo e che vedranno interessati circa 700 candidati Cisl nella Provincia di Ancona. Ust-Cisl Ancona         FP Ancona                                 Cisl-Scuola                  Cisl Università                                                                 Paolo Santini                 Alessandro Mancinelli             Sergio Belelli                 M. A. Alegi                                                                                                      Ancona 29 Febbraio 2012 
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29/02/2012 Trasporti: sciopero di 4 ore giovedì 1 marzo.
I sindacati di Cgil, Cisl e Uil del settore trasporti hanno proclamato per Giovedì 1 marzo SCIOPERO GENERALE di 4 ore per la grave condizione in cui versa la situazione dei trasporti del nostro Paese.Roma 3 febbraio - "Giovedì 1 marzo sciopero generale di 4 ore di tutto il settore dei trasporti". Lo hanno proclamato unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti con una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Monti, ai ministri del Lavoro e dei Trasporti e alla Commissione di Garanzia sullo sciopero "per la grave condizione dei trasporti nel Paese, ulteriormente aggravata dalle decisioni del Governo"."La mobilitazione e lo sciopero - spiegano le tre organizzazioni sindacali di categoria - riguarderà tutte le attività del comparto, dal trasporto pubblico locale a quello ferroviario, dal trasporto aereo a quello marittimo e portuale. Stop anche all'autotrasporto, alla viabilità su strade e autostrade, alla navigazione sui laghi, all'autonoleggio, al soccorso stradale ed alle funivie". Secondo Filt, Fit e Uilt "lo sciopero mira innanzitutto a recuperare un confronto di merito con il Governo per rispondere efficacemente alla situazione. Il Paese - sottolineano i sindacati - ha l'inderogabile necessità di riprendere a crescere per cui sono improcrastinabili interventi che introducano nei trasporti una logica di integrazione, capace di selezionare gli investimenti ed individuare i modelli di gestione, per un sistema efficace ed efficiente, integrato tra le varie modalità, sostenibile dal punto di vista ambientale e capace di regolare la libera concorrenza in un quadro di regole certe per il lavoro"."E' indispensabile - chiedono infine i sindacati - una politica dei trasporti adeguata alle esigenze di sviluppo e soprattutto che siano corretti interventi sbagliati che aggravano i problemi per i cittadini, per la aziende e per i lavoratori".Vai al sito Federazione Italiana Trasporti CISL
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27/02/2012 Famiglia e lavoro
E’ il titolo di un incontro che si svolgerà mercoledì 29 febbraio alle ore 21.00 presso la Parrocchia di Colbordolo (PU).Si parlerà di famiglia nella crisi economica, di  lavoro che manca, preoccupazioni e speranze per i genitori  e  per la comunità.Interverrà Gianluigi Storti, responsabile di Cisl con te, il nuovo servizio della Cisl di Pesaro per il  sostegno  alle persone  e alle famiglie alle prese con i problemi della quotidianità,  legati alle difficoltà provocate dai cambiamenti economici e sociali dei nostri giorni.
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27/02/2012 "Quale futuro per la Sanità delle Marche"
La Rassegna Stampa: C.Adriatico 29_02_12 , Carlino 29_02_12 Clicca qui per il TG3 Marche con il servizio andato in onda il 29_02_12 Funzione Pubblica Cisl e Cisl Marche organizzano mercoledì 29  febbraio 2012 alle ore 9.30 presso l'Auditorium Ospedale Regionale Torrette di Ancona una tavola rotonda dal titolo "Quale futuro per la Sanità delle Marche.
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25/02/2012 Tenere aperta la porta sui problemi dei lavoratori
Si è svolta giovedì 23 febbraio scorso all’Itas Padre Matteo Ricci di Macerata l’Assemblea generale con la quale la Cisl di Macerata ha incontrato i candidati alle elezioni RSU del Pubblico impiego - che quest’anno si svolgeranno in concomitanza con quelle della Scuola e dell’Università - del 5, 6 e 7 marzo prossimi.GUARDA LE FOTO DELL'ASSEMBLEA Un appuntamento elettorale particolarmente importante, che coinvolgerà nella Provincia di Macerata circa 12.300 dipendenti pubblici - per quasi il 40% iscritti Cisl - in circa 164 luoghi di lavoro, tra Comuni, Scuole, Ospedali, Università, Aziende sanitarie ecc. Nello specifico della Categoria FP, saranno più di 6.600 i lavoratori interessati alle elezioni, di cui un terzo iscritti Cisl. Si voterà in 96 luoghi di lavoro e i candidati Cisl sono 250, a fronte di più di 300 rappresentanti che saranno eletti.Durante l’Assemblea sono intervenuti, tra gli altri, il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, il Segretario generale della FP Marche Luca Talevi. Per la Segreteria Fp provinciale sono intervenuti il Segretario generale Sistino Tamagnini e il Segretario con delega alle Autonomie locali Alessandro Moretti.Tanti gli interventi dei rappresentanti e dei nuovi candidati alle elezioni, che hanno raccontato la loro esperienza facendo presente le tante difficoltà che si incontrano oggi nell’esercitare la rappresentanza sindacale nel pubblico impiego. Una sfida difficile ma affascinante, che i candidati Cisl hanno raccolto mettendosi con coraggio a servizio dei loro colleghi, in un contesto che vede la pubblica amministrazione al centro di un processo di riorganizzazione di portata storica. La necessità di risanare i conti dello Stato sta comportando infatti tagli sempre più decisi che vanno però conciliati con l’esigenza di non smantellare servizi fondamentali per il cittadino –  scuola, sanità, sicurezza, assistenza – anche tenendo conto che la pubblica amministrazione italiana, con i sui circa 3,4 milioni di dipendenti, è il più importante “datore di lavoro” del paese.La Cisl Fp rigetta con fermezza la logica dei tagli orizzontali - che mirano semplicemente a ”fare cassa” senza individuare priorità e scelte strategiche di fondo - e manifesta la propria disponibilità a confrontarsi su un percorso di riorganizzazione delle amministrazioni, che riduca sprechi e inefficienze, in particolare snellendo i troppi livelli di responsabilità politica e gestionale.  Un percorso con il quale “portare” la pubblica amministrazione verso i cittadini ed i loro bisogni, che va però fondato sulla partecipazione dei lavoratori - oggetto negli ultimi anni di una campagna denigratoria feroce, ottusa e populista - da coinvolgere valorizzandone la professionalità e da incentivare attraverso la partecipazione agli eventuali benefici che ne dovessero derivare. Da qui l’importanza delle RSU nei luoghi di lavoro, che esercitando la contrattazione interna ad ogni singolo ente, questa riorganizzazione rappresentano un primo e fondamentale nodo strategico.I lavori dell’Assemblea sono stati conclusi dal Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, che ringraziando i candidati per la disponibilità concessa ha ribadito l’importanza del sindacato e in particolare della Cisl, associazione di persone che ancora credono in un’idea di socialità – contrapposta alla cultura dominante del “fai da te” - e che cercano di tenere il lavoro al centro della realtà sociale ed economica.  «All’interno del sindacato – ha concluso Mastrovincenzo –  fondamentale è proprio il ruolo delle RSU, vera e propria cerniera che, non senza sforzi e difficoltà, consente di tenere aperta la porta sui problemi veri e sui bisogni dei lavoratori».http://www.youtube.com/watch?v=PIWvH5ZC6AM
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24/02/2012 Lavorare di domenica …è proprio necessario?
La  Fisascat di Pesaro, insieme  agli operatori del mondo del commercio,  Filcams/Cgil, Uiltucs/Uil , Confesercenti e Confcommercio, ha indetto per lunedì 27 febbraio un’assemblea provinciale presso la Sala del Consiglio comunale di Pesaro per discutere la contestata  liberalizzazione delle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali.La Fisascat, infatti, ritiene che la liberalizzazione sia  un regalo alla grande distribuzione,  i piccoli commercianti verranno  penalizzati costretti alla impossibile rincorsa ai tempi che la grande distribuzione  può permettersi e questo  avrà una ricaduta sui tempi di vita e lavoro delle comunità locali.Questa impostazione – continua Fisascat - premia le imprese  estranee al nostro territorio che impiegano altrove gli utili ricavati qui e fatto più rilevante penalizza i lavoratori dipendenti  costretti a pesanti turnazioni  e a rinunciare al riposo settimanale.Proprio per l’importanza dei temi, all’incontro sono invitati a partecipare , oltre a commercianti e dipendenti, anche parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali.
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24/02/2012 Corso di formazione per Energy Manager
IAL MARCHE s.r.l.  promuove un corso di formazione professionale della durata di 300 ore con sede a Macerata per “Energy Manager” con scadenza il 2 marzo 2012.Il corso è finanziato ed autorizzato dalla Provincia di Macerata. Possono presentare domanda esclusivamente lavoratori in cassa integrazione (ordinaria o straordinaria), atipici, dipendenti e autonomi.Al termine del percorso e previo superamento dell’esame finale verrà rilasciato un Attestato di Specializzazione di II livello di  Tecnico delle fonti energetiche, sicurezza e igiene ambientale (TE 7.12.4) valido ai sensi dell’art. 14 della Legge 845/78SCARICARE IL NUOVO BANDOCLICCA QUI per maggiori informazioni,
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24/02/2012 Elezioni RSU, la Cisl presenta i suoi candidati
No ai tagli orizzontali, che fanno solo cassa senza individuare priorità e scelte di fondo.  Si a un confronto sulla riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni, che  riduca in modo ragionato la spesa pubblica eliminando sprechi e inefficienze, snellisca i livelli di politica e gestionale. Sono questi i cardini del programma, illustrato in un COMUNICATO STAMPA, con il quale la Cisl si presenta alle elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) delle Categorie Scuola, Università e Pubblico impiego del 5, 6 e 7 aprile prossimo. COSA SONO LE RSU Nel settore pubblico la Cisl è il più grande sindacato italiano e nella Provincia di Macerata essa associa quasi il 40% degli addetti al settore.  L’importanza di questo appuntamento è dimostrata anche dal fatto che la Cisl, per questa tornata elettorale, ha presentato liste di candidati nella quasi totalità dei posti di lavoro.Ma il rinnovo delle RSU acquista se possibile un’importanza ancora maggiore nel difficile contesto politico ed economico del paese, in cui la necessità di risanare i conti dello Stato sta comportando tagli sempre più decisi alle risorse per tutta la pubblica amministrazione.  Tagli  che vanno comunque conciliati con l’esigenza di non smantellare servizi fondamentali per il cittadino –  scuola, sanità, sicurezza, assistenza – anche tenendo conto che la pubblica amministrazione italiana, con i sui circa 3,4 milioni di dipendenti, è il più importante “datore di lavoro” del paese. I NUMERI DELLE ELEZIONI NELLA PROVINCIA DI MACERATA La Cisl esprime disponibilità a confrontarsi su un percorso per “portare” la pubblica amministrazione verso i cittadini ed i loro bisogni, a condizione che questo si fondi sulla partecipazione dei lavoratori - oggetto negli ultimi anni di una campagna denigratoria feroce, ottusa e populista - da valorizzare, coinvolgere e incentivare. Da qui l’importanza delle RSU nei luoghi di lavoro, che esercitando la contrattazione interna ad ogni singolo ente, di questa riorganizzazione rappresentano un primo e fondamentale nodo strategico. Di questo si discuterà nell’assemblea generale organizzata dalla Cisl di Macerata per incontrare i candidati alle elezioni, che si terrà giovedì 23 febbraio alle ore 9.30 all’Itas Matteo Ricci di Macerata. Nell’occasione verranno anche ricordati gli importanti risultati raggiunti negli ultimi anni, quando nel pieno di una crisi economica senza precedenti sono stati conclusi centinaia di accordi  - con gli enti locali, negli istituti scolastici, nelle aziende sanitarie, ecc. - con i quali sono state migliorate le condizioni di lavoro e di vita dei dipendenti pubblici e delle loro famiglie. L’assemblea sarà introdotta e coordinata dal Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti. Nel corso dei lavori, oltre ad alcuni delegati e candidati, interverranno i Segretari generali provinciali della Funzione pubblica Sistino Tamagnini, della Cisl Scuola Anna Maria Chiurchiù, della Cisl Università Gianvincenzo Lebboroni. Saranno presenti anche i Segretari regionali della Cisl Marche e delle tre Categorie interessate. http://www.youtube.com/watch?v=GLEKdkSn0yA&feature=youtu.be
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23/02/2012 Dimissioni in bianco: le donne di Cgil Cisl Uil incontrano il prefetto
LE DONNE  DI CGIL, CISL, UIL  DELLA PROVINCIA INCONTRANO IL PREFETTO  PER SOLLECITARE UNA LEGGE CONTRO LE DIMISSIONI IN BIANCOAlcune autorevoli donne di diversa formazione e cultura politica, hanno lanciato un appello per chiedere al Governo ed in particolare al Ministro del Lavoro e delle Pari Opportunità, Elsa Fornero, la previsione di  una legge contro la diffusa e vergognosa pratica delle dimissioni “in bianco” fatte firmare al momento dell’assunzione ma senza data: una pratica che colpisce soprattutto le giovani donne ma non solo.Hanno subito aderito all’appello 188 donne del sindacato, del mondo dell’informazione, della cultura, della politica, delle istituzioni e della società civile: “188 donne per la legge 188” (dal numero della Legge del 2007 contro le dimissioni in bianco, approvata da una ampio arco di forze politiche, ma poi abrogata dal Governo Berlusconi a pochi mesi dall’entrata in vigore).Questa mattina ad Ancona, alle 12.30,  una  delegazione di donne dei sindacati, partiti, associazioni, comitati,  incontrerà  il Prefetto per consegnare  una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, alla Ministra del Lavoro, ai Presidenti di Camera e Senato e alle Deputate e Senatrici di tutti i Gruppi Parlamentari, con la quale viene richiesto un intervento legislativo urgente ed efficace contro il fenomeno delle dimissioni in bianco.Leggi il volantino e l' appello
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22/02/2012 Cisl Scuola presenta i candidati per le elezioni RSU.
http://youtu.be/LtJQIbkP0hAVenerdi 24 Febbraio alle ore 15,30 all'Hotel Touring di Falconara Marittima la Cisl Scuola incontra i suoi candidati per le Elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU).Cosa sono le RSU? Sono organismi sindacali composti da lavoratori eletti dai loro colleghi per tutelarli e rappresentarne le esigenze. Le elezioni delle RSU rappresentano  un momento democratico importante per i lavoratori che con l'appuntamento elettorale del 5, 6 e 7 marzo avranno l'opportunità di scegliere  direttamente i loro rappresentanti sindacali che vigileranno sul rispetto e l'applicazione dei contratti collettivi con la possibilità di contrattare le condizioni di lavoro (paga, orario, ecc.) ed instaurare vertenze nel caso di violazione dei diritti.
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22/02/2012 Ripristiniamo la legge contro le dimissioni "in bianco"
Domani, giovedi 23 febbraio alle 10.30, una rappresentanza femminile di Cisl, Cgil e Uil, incontrerà il Prefetto di macerata Dott. Vittorio Piscitelli, per sottoporre alla sua attenzione l’azione del Comitato “188 firme per la legge 188”, che a livello nazionale chiede il ripristino della legge 188 dell’ottobre 2007 meglio conosciuta come “legge contro le dimissioni in bianco”.Si tratta di una norma che contrasta la pratica di far firmare al momento dell’assunzione una lettera di dimissioni senza data, che l’azienda potrà poi utilizzare a sua totale discrezione.La legge, presentata al Parlamento con il consenso generale di tutte le donne dei diversi schieramenti politici, venne approvata all’unanimità alla Camera e a larga maggioranza al Senato, ma dopo pochi mesi fu abrogata dal Decreto Legge 112 del 2008 emanato dal Governo Berlusconi.Secondo Lidia Fabbri, Segretaria della Cisl di Macerata «la firma di lettere di dimissioni in bianco non è un caso sporadico. Al contrario è una barbara abitudine che colpisce soprattutto le donne e che in un momento di profonda crisi come quella attuale, con la mancanza di lavoro che rende le persone più deboli e ricattabili,  rischia di subire una recrudescenza».Su questa battaglia la la Cisl è impegnata da anni. Nel 1992, con una denuncia pubblica, portò allo scoperto l’entità del fenomeno nella nostra provincia, provocando un’ondata di indignazione generale e l’interessamento delle istituzioni a tutti i livelli, fino a giungere ad una interrogazione parlamentare.«In questi ultimi tre anni e mezzo – conclude Lidia Fabbri – non abbiamo mai smesso di sollecitare il ripristino di quelle norme. Questa nostra iniziativa vuole anche sostenere la raccolta di firme che domani verrà presentata dalle donne che rappresentano l’intero mondo del lavoro per richiedere al Ministro Fornero l’adozione di un provvedimento legislativo dall’alto contenuto simbolico come fu la legge 188 che seppe anche dimostrare, sia pure nei pochi mesi di vigenza, la sua piena efficacia».
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21/02/2012 Finanziamenti a imprese con validi progetti
Sulla situazione del distretto produttivo pesarese  e  la scarsa propensione al credito che le banche forniscono alle aziende Sauro Rossi - Segretario della Cisl di Pesaro - Urbino - afferma che ci vuole più equilibrio. “ Le banche devono tornare a fare le banche, cioè elargire credito, quello per cui sono nate. In realtà fanno tante operazioni finanziarie. In questo senso ci vuole più equilibrio.” Riguardo alle imprese  però serve un salto di qualità, occorrono progetti seri e investimenti che guardano l’innovazione continua Rossi “ non vanno finanziate le imprese decotte, può essere un ragionamento giusto, ma molto spesso vediamo progetti seri che non vengono presi in considerazione e questo non è accettabile. Quello che è certo è che il nostro sistema ha imprese sottocapitalizzate  e la crisi ha accentuato questo aspetto. Alle banche non chiediamo di fare gli avventurieri e accaparrarsi rischi inutili, ma in questo momento occorre fare distingui per traguardare la crisi.  Se un’azienda chiede un prestito per ripristinare un capannone caduto sotto la neve è bene valutare se ha un progetto serio alle spalle, altrimenti si rischia di compromettere il sistema.”
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17/02/2012 Una legge contro le dimissioni in bianco.
Alcune autorevoli donne di diversa formazione e cultura politica, hanno lanciato un appello per chiedere al Governo ed in particolare al Ministro del Lavoro e delle Pari Opportunità, Elsa Fornero, di ripristinare la Legge 188/07 che, approvata da un ampio arco di forze politiche, fu poi abrogata dal Governo Berlusconi nel maggio 2008. Si tratta della norma che ostacolava la diffusa e vergognosa pratica delle dimissioni "in bianco", fatte firmare al momento dell'assunzione, soprattutto, ma non solo, alle giovani donne da utilizzare nel momento in cui  incorrano in un infortunio, un incidente o non siano più gradite oppure  in caso di gravidanza. Le dimissioni in bianco sono una pratica medievale, non degna di un paese civile. La cancellazione della legge fa sì che oggi non ci sia uno strumento di contrasto efficace e preventivo dell'abuso. All'appello hanno già aderito donne del sindacato, del mondo dell'informazione, della cultura, della politica, delle istituzioni e del volontariato. Cgil, Cisl e Uil sostengono l'iniziativa volta a promuovere in tutta Italia, per la giornata del 23 febbraio, iniziative di sostegno e sensibilizzazione su questo tema. A Roma il 23 febbraio alle ore 11.30 presso la Sala Stampa della camera dei Deputati una conferenza stampa delle 14 firmatarie dell'appello "188 firme per la legge 188" . LEGGI L'APPELLO
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17/02/2012 La questione anziani nelle Marche: dalla cronicità alle pensioni.
LA QUESTIONE ANZIANI NELLE MARCHE: DALLA CRONICITA’ ALLE PENSIONI Le Segreterie Regionali dei sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp - Cisl e Uilp – Uil evidenziano  il permanere, sul territorio marchigiano, di forti criticità e di comportamenti difformi  nell’applicazione  del  Protocollo regionale sulla non autosufficienza, sottoscritto il 4 giugno 2008,  e dell’accordo “Percorsi di allineamento delle tariffe delle residenze protette alla norma vigente. Anni 2010- 2013” , sottoscritti dalla Regione Marche, da Cgil-Cisl-Uil Marche e dai rispettivi sindacati dei pensionati. I  percorsi e  le modalità previste dagli accordi, già dal 2011,  avrebbero dovuto favorire un  primo aumento dell’assistenza sanitaria nei 3.242 posti letto convenzionati delle 108 residenze protette presenti in tutto il territorio regionale  e  la riduzione della retta pagata dagli utenti attraverso il relativo scorporo del costo sanitario dalla retta stessa. I parametri assistenziali, che andranno a regime nel 2013, prevedono infatti  un aumento graduale dell’assistenza sanitaria fino ad arrivare ad erogare complessivamente 100 minuti  di assistenza pro capite pro die  con una tariffa complessiva di 66€. NON AUTOSUFFICIENZA - Le Segreterie Regionali dei sindacati dei pensionati  denunciano il perdurare di un comportamento  “latitante”    della Regione Marche, già sollecitata varie volte, in  merito alla verifica dell’andamento dell’ attuazione  di quanto previsto dagli accordi stessi sul territorio regionale. Manifestano, altresì, forte preoccupazione  per le numerose segnalazioni di mancata riduzione della retta all’utente.  Evidenziano le resistenze relative all’avvio del lavoro dei Tavoli territoriali permanenti di monitoraggio, istituiti con la  delibera di giunta regionale  1493/08,   che stentano a partire nonostante le continue e ripetute sollecitazioni all’Asur e alle sue articolazioni territoriali. Le Segreterie Regionali dei sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp - Cisl e Uilp – Uil,  a fronte di ciò, ritengono urgente e non più rinviabile l’attivazione  di un puntuale monitoraggio dell’attività delle strutture residenziali circa il rispetto dei punti delle convenzioni  oltre al confronto con la Regione Marche. PENSIONI MARCHE - sul versante delle pensioni, falcidiate nel potere d’acquisto negli ultimi 15 anni di oltre il 30%, le Segreterie Regionali del sindacato dei pensionati Spi-Cgil, Fnp - Cisl e Uilp - Uil    manifestano la loro preoccupazione  per l’impatto economico sociale  degli anziani.  L’importo medio della pensione percepita dai pensionati Inps marchigiani è di  620,00€.  Situazione che poteva ulteriormente peggiorare con la mancata indicizzazione  delle pensioni minime che grazie all’intervento del sindacato è  stata  riservata, dal mese di gennaio 2012,  esclusivamente alle pensioni superiori  a 1.441,59€ lordi.  La mancata rivalutazione  produce un impatto consistente anche per  le Marche:  infatti sulle  oltre 577 mila pensioni Inps marchigiane, il 44% circa non beneficerà del 2,6% di rivalutazione della propria pensione. Una perdita sostanziale che si stima ben oltre i 100 milioni di euro che verranno a mancare nelle tasche dei pensionati  con pesantissime conseguenze inevitabili sui consumi. Indispensabile avviare un confronto con la Regione e con gli Enti Locali ponendo: un’attenta riflessione sulle politiche tariffarie e tributarie che vanno differenziate per reddito prevedendo sostanziali agevolazioni per le fasce più deboli grazie all’utilizzo dell’Isee lineare e all’applicazione di “tariffe sociali”; l’avvio di una seria e concreta lotta all’evasione fiscale con la realizzazione di specifici “patti antievasione” a partire dai Comuni; una rispondente politica abitativa nei confronti di quanti rischiano lo sfratto, ma anche di quanti non riescono più a reggere i costi vivi del peso di una casa di proprietà. 17 febbraio 2012
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17/02/2012 Elezioni RSU, vota Cisl Scuola
Il 5, 6, 7, MARZO ANDIAMO A VOTARE PER LE NOSTRE RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE (RSU)http://www.youtube.com/watch?v=isQGVoBdvb8&feature=g-upl&context=G29bc6a3AUAAAAAAAFAANON LASCIARE CHE GLI ALTRI DECIDANO PER TE!VOTA E FAI VOTARE CISL SCUOLAEsprimi  nella lista una sola preferenza
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16/02/2012 Emergenza neve: ecco le misure messe in campo.
Un riepilogo delle misure messe in campo per fronteggiare, almeno in parte, la grave situazione in cui versano molte aziende del territorio marchigiano dopo l'ondata di maltempo.EMERGENZA NEVE: I lavoratori delle Imprese artigiane iscritte all’ Ebam sospesi dal lavoro  a causa della neve possono attivare la sospensione (le 90 giornate) secondo le procedure  di norma previste e utilizzando la stessa modulistica ); concordato che gli accordi sindacali potranno essere firmati, in via eccezionale,  anche  successivamente alla data di sospensione; le imprese iscritte all’ Ebam che a causa della  neve hanno subito danni alle strutture  e ai macchinari potranno chiedere un contributo all’Ente Bilaterale attraverso l’ attivazione del Fondo Calamità Naturali; il contributo  è pari al 20% delle spese sostenute per riavviare l’attività produttiva e l’intervento massimo previsto è pari ad 8.000 euro. Le  imprese artigiane non iscritte all’ Ebam e le  imprese non artigiane (che non hanno la Cassa Ordinaria prive quindi di  strumenti di sostegno al reddito atti a coprire brevi fermate e disagi limitati nel tempo  causati da eventi improvvisi): per un periodo massimo di 40 ore, esclusivamente  per sospensioni dal lavoro avute nel mese di Febbraio 2012,possono attivare la Cassa in Deroga; nel verbale di accordo sindacale va riportata la causale specifica; non cambia la procedura  di inoltro dell’ istanza  ed i termini di scadenza; per i lavoratori indicati  già come beneficiari della Cassa in Deroga (secondo l’accordo del 25 Gennaio 2012) le 40 ore sono ricomprese all’ interno delle 1038 ore massime previste; Le imprese  che hanno avuto danni alle strutture e che avranno presumibilmente fermate  per periodi lunghi: se  rientranti nel campo di applicazione della Cassa Straordinaria  possono attivare la stessa per crisi aziendale causata da evento improvviso ed imprevisto; se escluse dal campo di intervento della Cassa Straordinaria, possono utilizzare la Cassa in deroga secondo le modalità previste dall’intesa istituzionale del 25 Gennaio 2012 (max 1038 ore/lavoratore); nell’accordo sindacale va motivata la crisi facendo riferimento agli eventi metereologici  avuti nel Febbraio 2012 e vanno elencati i danni strutturali che impediscono la prosecuzione dell’attività lavorativa; la procedura ed i termini di presentazione della domanda rimangono quelli previsti dall’accordo del 25 Gennaio; Non sono previsti ad oggi interventi  di sostegno pubblico  alle aziende che hanno avuto danni.
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16/02/2012 Interventi a sostegno della non autosufficienza: a che punto siamo?
INVITO  CONFERENZA STAMPA Le segreterie regionali del sindacato dei pensionati Spi Cgil, Fnp  Cisl, Uilp Uil invitano gli organi di stampa in indirizzo a partecipare alla Conferenza Stampa che si terrà VENERDI’   17  FEBBRAIO   p.v.   ORE 12,00 presso la sede della Cisl Marche in via dell’Industria,17- Ancona per fare il punto dell’andamento degli interventi a sostegno della non autosufficienza e dei rapporti con la Regione Marche. Nell’occasione sarà, inoltre, presentata un’analisi delle ricadute  della Manovra “salva Italia”  per i pensionati marchigiani  e per il sistema economico  regionale.Ancona 15 Febbraio 2012
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15/02/2012 Trenitalia.Per Adiconsum non solo emergenza ma mancata prevenzione.
In questi giorni in cui la gravità della situazione meteo sta comportando disagi incolmabili,  a partire dalle famiglie rimaste isolate,  ai costi importanti per le  nostre imprese, basti pensare ai danni del settore agricolo, dobbiamo dare  atto che le nostre Amministrazioni, la Protezione civile  hanno cercato al meglio, pur nei limiti , di far fronte all’emergenza.Sicuramente la stessa cosa non si può dire per Trenitalia, che prevede ancora oggi treni soppressi.  Nel sito di Trenitalia  in data 10 febbraio, leggiamo “Continua l’applicazione del Piano Neve che garantisce la mobilità dei viaggiatori grazie ad un alleggerimento nella programmazione dei treni che rende più fluido il traffico. Sono attivate tutte le strutture di assistenza per alleviare i disagi ai passeggeri e per dare informazioni”«I cittadini  e la collettività tutta non possono continuare a subire soprusi - dichiara Silvana Santinelli dell'ADICONSUM MARCHE. La realtà è invece un’altra. Pendolari costretti a sostare  per ore nelle stazioni; a controllare con il naso in su i treni soppressi e che non corrispondono a quelli pubblicati nel sito. Stazioni  in uno stato pietoso, centinaia di viaggiatori che sono rimasti, a causa di motrici non funzionanti, lungo le tratte ferroviarie locali e nazionali, senza informazione e tantomeno assistenza».Né la “pianificata riduzione dell’offerta“ è accessibile al cittadino: provare per credere utilizzando i numeri predisposti, anche a pagamento!  Attese lunghissime e non è detto che la risposta ricevuta corrisponda poi alla realtà; un treno dato per regolare potrebbe essere soppresso, per non parlare dei pesanti ritardi; e anche il sito non è sicuramente accessibile per tutti.Ma quando finirà l’emergenza neve per Trenitalia? O forse l’emergenza mette in luce, ancora una volta, tutte le criticità di un sistema ferroviario lasciato a se stesso, senza investimenti e senza manutenzione ?? Vecchia e irrisolta la questione dei treni soppressi che  puntualmente si ripresenta, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Riteniamo che si tratti infatti di una precisa strategia per il  ridimensionamento del servizio nella nostra regione, in barba al contratto di servizio con la Regione Marche. Ma in fondo le penali sono piuttosto irrisorie …. e  se poi la causa del disservizio è legata a eventi atmosferici, non ci sono neanche penali da pagare.«Adiconsum - prosegue Santinelli - è da tempo convinta che la struttura operativa e organizzativa di Trenitalia sia ai minimi  termini; al di là dei problemi reali causati dalla neve, il numero dei treni soppressi per l’applicazione del “piano neve”, unitamente a quelli cancellati a sorpresa per altri motivi, ci portano a ritenere che possa essere  di ausilio, oltre alle iniziative che intraprenderanno le Associazioni dei Consumatori, anche l’intervento degli organi inquirenti, per valutare se ci sono gli estremi di sospensione del servizio pubblico» .Ancona 14 febbraio 2012
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14/02/2012 Elezioni RSU, Assemblea generale a Macerata
Giovedi 23 febbraio alle ore 9.30 presso l'ITAS Padre Matteo Ricci di Macerata, la Cisl di Macerata ha organizzato un'Assemblea generale per presentare i candidati alle prossime elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) delle Categorie della Scuola, Pubblico impiego ed Università.Le elezioni, che si terranno il 5-6-7 marzo prossimi, rappresentano un'appuntamento di fondamentale importanza per la Cisl, che su queste categorie è ed intende confermarsi, sindacato preminente.
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14/02/2012 Cisl Scuola: Elezioni Rappresentanze Sindacali Unitarie
SPECIALE ELEZIONI Rappresentanze Sindacali Unitarie  CISL SCUOLA Clicca qui per scaricare i documenti e i materiali Per il video clicca su Vota CISL - YOU TUBE Scarica le cartoline realizzate dalla Cisl Scuola Marche la scuola che unisce la scuola col cuore liberi di testo pagine nuove ragione e passione teniamoci in contatto
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14/02/2012 Estesa la Cassa integrazione per neve anche ai disoccupati e inoccupati.
La Giunta regionale Marche, visto il perdurare delle condizioni di emergenza neve in molti Comuni delle Marche, ha allargato l'utilizzo della Cassa Integrazione per emergenza maltempo, oltre che ai cassaintegrati e soggetti in mobilità, anche a soggetti disoccupati o inoccupati. Leggi la circolare (13_02_12)Integrazione Circolare disoccupati REGIONE MARCHE Leggi Circolare con le modalità (06_02_12) CIRCOLARE utilizzo cassintegrati
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11/02/2012 Cassa Integrazione per Eventi Improvvisi e Imprevisti
Su sollecitazione delle parti sociali la Regione Marche riterrà ammissibili le richieste di intervento della CIG in Deroga per le sospensioni dal lavoro causate dalla eccezionale ondata di maltempo che sta colpendo in questi giorni tutta la regione.Si tratta di una estensione, quindi oltre la crisi, delle possibilità di intervento dell' ammortizzatore; viene infatti riconosciuta la possibilità di attivare la Cassa in Deroga per EVENTI IMPROVVISI ED IMPREVISTI (NEVE), per un massimo di 40 ore a dipendente, sempre comunque all'interno delle 1038 ore previste dall' Intesa Istituzionale del 25 Gennaio 2012.La procedura per l'attivazione dell'intervento rimane quella in essere.LEGGI Circolare CIG IN DEROGA PER EVENTI ATMOSFERICI AVVERSI
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08/02/2012 Voucher di 50 euro al giorno per cassintegrati e soggetti in mobilità.
Lunedì 6 febbraio la Giunta Regionale ha stabilito di stanziare la somma complessiva di un milione di euro da utilizzare per integrare il reddito dei soggetti percettori di indennità di mobilità e di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) che si metteranno volontariamente a disposizione dei Comuni per le operazioni di rimozione della neve. Leggi la CIRCOLARE REGIONE MARCHE con modalità utilizzo cassintegrati Decreto Governativo Regionale neve cassintegrati
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08/02/2012 Emergenza neve nelle Marche. Dicoccupati come risorsa.
Rassegna Stampa: Conquiste del lavoro 8_02_12 «Stato di emergenza su tutta la regione per nevicate sparse e gelate diffuse. Si raccomanda di seguire aggiornamenti dei bollettini meteo e degli avvisi emessi dalla Protezione Civile regionale.» Continua l’allarme rosso nelle Marche, emesso dalla Protezione civile,dopo 5 giorni ininterrotti di neve e gelo che hanno messo in ginocchio, dalla costa all’entroterra, tutto il territorio regionale.  Scuole chiuse ad oltranza in molti Comuni, strade transitabili solo con catene, supermercati presi d’assalto,aeroporto e porto bloccati.Le situazioni più critiche nel fabrianese, dove la neve ha superato i due metri fermando anche il lavoro negli stabilimenti della  Indesit Company di Albacina e Melano e Ariston Thermo di Genga ed Arcevia, ma anche nel maceratese e nel montefeltro, dove più di mille utenze sono rimaste senza elettricità e senza riscaldamento. Complicata la situazione nell’ascolano dove l’ondata di maltempo sta mettendo in ginocchio sopratutto le aziende di autotrasporti che da diversi giorni sono praticamente ferme.«Oltre al blocco delle attività lavorative, desta particolare preoccupazione- afferma Sauro Rossi, segretario generale della Cisl di Pesaro-Urbino - la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e di consegna delle merci, con ritardi che rischiano, in alcuni casi, di pregiudicare il rispetto dei contratti, con ricadute negative anche per quelle realtà che in questo inizio 2012, erano riuscite a rilanciare la produzione. - prosegue Rossi- Il timore è che questa ondata di maltempo porti ad aumentare, più di quanto non avesse già portato a fare la recrudescenza della crisi in atto, il ricorso alla CIG. »Massima attenzione anche sul versante lavoro: la Giunta regionale ha approvato un provvedimento per un milione di euro per integrare del 10% le indennità dei cassaintegrati marchigiani, circa 45mila, che si presenteranno volontariamente ai Comuni per partecipare agli interventi di soccorso delle persone che si trovano in difficoltà. «Apprezziamo la decisione della Giunta di integrare le indennità dei cassaintegrati marchigiani disponibili a collaborare nell’emergenza, - dichiara Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche – ma auspichiamo che i Comuni riescano a coinvolgere nella rimozione del ghiaccio anche i tanti lavoratori disoccupati, magari mettendo in gioco risorse proprie, sia pur esigue. Lascia stupiti la notizia che per avere l’intervento dell’Esercito – continua Mastrovincenzo - le amministrazioni comunali debbano pagare. Se ciò è previsto da una norma, si tratta di una norma incomprensibile: in casi di emergenza le Forze Armate dovrebbero essere per definizione al servizio e a difesa dell’incolumità dei cittadini”.Intanto sono arrivati spazzaneve e turbine dalla Val d`Aosta, dal Piemonte e da Bolzano per liberare le zone più colpite e ripristinare la viabilità e la regolarità delle attività economico-lavorative. Negli ospedali della regione centinaia di infermieri e operatori socio-sanitari stanno garantendo servizi e assistenza alla popolazione 24 ore su 24. Sono saltati i riposi e sono stati istituiti doppi turni. «Non potendo raggiungere casa a fine turno - spiega Luca Talevi, segretario della Fp Cisl - molti hanno dormito all'interno delle strutture, per essere pronti il mattino dopo. »Una situazione davvero critica, ma le Marche, non hanno chiesto lo stato di calamità per evitare che, in base al decreto Milleproroghe, come già accaduto nel caso dell’alluvione del 2011, a pagare siano, ancora una volta, i cittadini con ulteriori aumenti delle accise sui carburanti.ECCO L'ELENCO DELLO STATO DELLE AZIENDEredatto da Cinzia Castignani in  collaborazione con le UST, la Fim di Ancona, la Fim di Macerata, la Femca di Ascoli-Fermo e la Fit Regionale Provincia Azienda (sito produttivo) Settore produttivo Situazione lavorativa PU TVS di Fermignano Articoli da cottura in alluminio rivestiti con materiale antiaderente. Chiusa per neve PU IMAB di Urbino Legnami Chiusa per neve PU Mercantini di Pian di Meleto Mobili Chiusa per neve PU Molte piccole aziende del manifatturiero Chiuse per neve AN Indesit Company di Albacina e Melano Elettrodomestici Chiusi per neve AN Ariston Thermo di Genga e Arcevia Prodotti, sistemi e servizi per il riscaldamento dell'acqua e dell'ambiente. Chiusa per neve AN FIAT CNH Trattori Chiusa per neve AN Techwind di Fabriano Cappe aspiranti Chiusa per neve AN Elica di Fabriano Cappe aspiranti Lavorano regolarmente con meno  personale AN Best di Cerreto d’Esi Cappe aspiranti AN Faber di Sassoferrato Cappe aspiranti AN AREA PORTUALE  di Ancona Bloccati gli sbarchi dei tir dai traghetti AN AEROPORTO di Falconara Chiuso per neve MC Antonio Merloni C.G.G Spa di Matelica Serbatoi di GPL Chiusa per neve MC Silver Office di Tolentino Arredi ufficio Chiusa per neve MC Cipef  di Gagliole Carpenteria pesante Chiusa per neve MC Orla srl diRecanati Strumenti  musicali Chiusa per neve FM Donna Serena di Fermo Calzature di produzione propria Lavorano con interruzioni  causa neve FM Gian Marco Lorenzi di Fermo Calzature di lusso Lavorano con interruzioni  causa neve FM TAHI’S di Fermo Contoterzista calzature Lavorano con interruzioni  causa neve FM Gruppo Formentini-Zefiro di Fermo Distribuzione calzature per grandi catene Lavorano con interruzioni  causa neve FM MASCIA di Fermo Calzaturiero Chiusa per neve FM Matricardi, di  Monte San Pietrangeli Trasporti Chiusa per neve FM Moretti  di Fermo Trasporti Chiusa per neve FM La Freccia della Adriatico di Fermo Trasporti Chiusa per neve AP MAFLOW di Ascoli P. Tubi gomma Perde turni di lavoro per neve AP DAYCO di Ascoli P. Cinghie distribuzione per auto Chiusa per due giorni per neve
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08/02/2012 Pensioni: presidio dei sindacati a Roma
Cgil, Cisl e Uil promuovono per il 9 febbraio dalle ore 15:00 a Piazza del Pantheon un presidio unitario, al quale parteciperanno i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, per chiedere modifiche al decreto Milleproroghe sulle misure di carattere previdenziale. Il testo di tale decreto approvato alla Camera, infatti, non risolve i problemi che, tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno perso il lavoro (o perchè coinvolti da crisi aziendali o per altre fattispecie), si trovano ad affrontare a seguito dell'innalzamento repentino dei requisiti di accesso al pensionamento. Questi lavoratori e lavoratrici non possono essere costretti ad affrontare periodi senza lavoro, senza più ammortizzatori sociali e senza pensione. Per questo vanno garantite le risorse necessarie alla copertura di questa irrinunciabile esigenza. Inoltre vanno esclusi dalle penalizzazioni in caso di pensione anticipata ad età inferiori ai 62 anni anche i periodi di maternità facoltativa, di congedi per assistenza ai disabili, di cassa integrazione straordinaria, di mobilità e quelli relativi al riscatto della laurea e al riscatto della contribuzione omessa. Cgil, Cisl e Uil chiedono anche di eliminare l'aggancio all'aumento dell'aspettativa di vita del requisito contributivo ai fini dell'accesso al pensionamento anticipato. Per quanto concerne il problema delle pensioni del comparto scuola e AFAM, dove vige una specifica normativa, deve essere prevista l'opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per acquisire i requisiti per l'accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa. Cgil, Cisl e Uil, infine, continueranno a porre al Governo e al Parlamento la necessità di restituire un carattere di gradualità nell'accesso al pensionamento senza il quale l'impatto sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone, nonché sull'occupazione dei giovani, risulta particolarmente pesante.ECCO IN PARTICOLARE I PUNTI del DECRETO da modificare secondo la CISL: per quanto riguarda i lavoratori in esodo la Cisl con Cgil e Uil ritengono che siatroppo restrittivo vincolare il beneficio alla cessazione del rapporto di lavoroentro il 31/12/2011 e all’accesso al pensionamento entro 24 mesi dalla datadell’entrata in vigore del DL 201/2011. Dalle deroghe non possono essereesclusi i licenziamenti individuali e collettivi avvenuti in assenza di accordinonché i lavoratori, nella stessa condizione, per i quali è iniziata, ma non si èconclusa, la procedura di licenziamento;  per quanto concerne l’eliminazione della penalizzazione in caso di pensione anticipata ad età inferiore ai 62 anni è iniquo non prendere in considerazione anche i periodi di maternità facoltativa, di cassa integrazione straordinaria e quelli relativi al riscatto di laurea;  per quanto riguarda le esenzioni e delle deroghe dall’applicazione della nuova disciplina previdenziale (comma 14 e 15 articolo 24) occorre prevedere percorsi, strumenti e risorse idonee ad assicurare, fin d’ora, la necessaria ed integrale copertura di tutte le esigenze che si porranno per i lavoratori disoccupati che concluderanno il periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali, per i lavoratori collocati in mobilità, mobilità lunga, in esodo (anche volontario), a carico dei fondi di solidarietà di settore, autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione e in esonero ex art. 72 c. 1 D.L n. 112/2008;  per quanto concerne il problema delle pensioni del comparto scuola e AFAM, dove vige una specifica normativa, deve essere prevista l'opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per acquisire i requisiti per l'accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa. I contenuti del provvedimento all’esame del Senato non esauriscono le questioni di natura previdenziale sottoposte all’attenzione del Parlamento e del Governo. Per la Cisl rimangono da affrontare anche i temi relativi all’assetto di sistema della previdenza, cosi come disegnato dalla manovra. Alle norme approvate va, infatti, restituito un carattere di gradualità, senza il quale l’impatto sulle condizioni di vita e di lavoro delle persone, nonché sull’occupazione dei giovani risulta particolarmente pesante. Per chiedere al Parlamento di modificare le misure di carattere previdenziale contenute  nel provvedimento in esame e per sollecitare la riapertura di un confronto più ampio sulle questioni sopra indicate il 9 febbraio p.v., a partire dalle ore 15.00 la Cisl con Cgil e Uil organizzano un apposito presidio in piazza del Pantheon a Roma con l’obiettivo di coinvolgere i lavoratori, i pensionati e i cittadini e di sollecitare il Senato a correggere da subito le norme contenute nel provvedimento “Milleproroghe”, cogliendo le richieste avanzate dalle Organizzazioni Sindacali.
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07/02/2012 Manifestazione nazionale dei lavoratori delle costruzioni
Rilancio del settore, pensioni, lavori pesanti e usuranti, ammortizzatori sociali, contrattazione di II livello, legalità e regolarità, trasparenza, sostenibilità ambientale e risparmio energetico: sono alcuni dei punti che costituiscono la piattaforma unitaria di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, le categorie sindacali dell’edilizia. Nel documento le organizzazioni denunciano l’assenza di provvedimenti adeguati a contrastare la crisi nel settore, che ha perso oltre 300mila occupati.Le proposte di Filca, Feneal e Fillea  saranno presentate nel corso di una grande manifestazione nazionale, in programma il prossimo sabato 3 marzo a Roma. Il concentramento delle lavoratrici e dei lavoratori è previsto per le ore 09:00 in piazza Bocca della Verità. Poi ci sarà un corteo fino al Colosseo, dove alle 10:30 è previsto l’inizio degli interventi.Tra le proposte dei sindacati ci sono il rilancio dell’edilizia attraverso politiche di innovazione nella direzione della green economy, il piano straordinario per il Mezzogiorno, la destinazione di una quota maggiore di Imu ai Comuni per un allentamento selettivo del patto di stabilità da destinare alla difesa del territorio e alla riqualificazione del patrimonio abitativo. Altro tema delicato della piattaforma è la previdenza: i sindacati dell’edilizia chiedono che sia rivista l’attuale normativa sulle pensioni di anzianità, che devono essere adeguate alla tipologia lavorativa (lavori pesanti) e in materia di lavori usuranti.Inoltre si chiede una forte azione di contrasto alle infiltrazioni malavitose nel settore, l’obbligo di adozione del Durc per congruità anche per i lavori privati, una lotta più incisiva contro il caporalato e l’attuazione della Patente a punti.
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07/02/2012 Festa di Carnevale
La lega pensionati Cisl di Pesaro e il Coordinamento Donne organizzano il 21 febbraio un  pomeriggio  all’insegna del buon umore e del  sano divertimento per festeggiare il  Carnevale.   La festa  con musica e balli si terrà presso il ristorante Villa Borghese a Montecchio. Gli iscritti, i famliliari e gli amici interessati possono prenotare al  0721/456439  oppure al 0721/498446
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06/02/2012 Art. 18 Bonanni: robusta manutenzione, ma l'impianto non si tocca.
"Sull'articolo 18 si può discutere di alcune inefficienze ma nessuna modifica per una norma che è un freno agli abusi". Raffaele Bonanni, dai microfoni di Agora', su Rai 3, si è detto disponibile ad una "una robusta manutenzione'' dell'articolo 18 purche' "l'esecutivo confermi che l'impianto non si tocca".''Il presidente Monti, in questi giorni, non parla di tasse, di petrolieri, di banche lasciando intendere che l'articolo 18 dovrebbe risolvere tutti i problemi. Ma non e' così, - ribadisce Bonanni - l'abolizione dell'articolo 18 non può dare occupazione o rilancio dell'economia, inoltre rappresenta una importantissima tutela antiabusi. Meglio che si affermi con forza che l'articolo 18 si mantiene per poi revisionare alcune inefficienze - ha poi precisato riconoscendo che in sede giudiziaria ci sono dei problemi come ad esempio le lungaggini dei processi dove si può intervenire con norme che riducano drasticamente i tempi. "Allora discutiamo su questo. Proponiamo delle cause veloci per i licenziamenti". Sole24ore 5_02_12 Intervista a BONANNI
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02/02/2012 Riforma mercato del lavoro: il commento di Bonanni
Rassegna Stampa: Il Riformista 3_02_12 Intervista a BONANNI LAVORO Bonanni: "Se ci sarà flessibilità sarà positivo per tutti" 02/02/2012 Roma, 2 febbraio 2012. ''Se il superamento della flessibilita' negativa diventerà' il perno della discussione tutto sarà piu' facile e sarà il segno della buona volonta' del governo e della sua coerenza sulla riforma del mercato del lavoro". Lo ha affermato il Segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine del tavolo sulla riforma del mercato del lavoro svoltosi a palazzo Chigi tra sindacati, Confindustria e governo, apprezzando l'intenzione dell'esecutivo di voler contrastare la flessibilita' cattiva ed il 'suo uso fraudolento'. "Non è la flessibilita' che ci preoccupa, - ha tenuto infatti a precisare - ma quella usata in modo fraudolento, come le false partite Iva''. Per Bonanni le premesse sono dunque 'migliori' rispetto al precedente incontro perché "sono piu chiari e precisi i termini delle questioni. Ora si capisce qual e' il problema. E se da parte di tutti ci sara' buona volonta', allora si fara' un buon lavoro" ha osservato valutando ''positivamente" lo spazio dato dal ministro Fornero "all'accordo tra le parti sociali". Bonanni ha comunque sottolineato che "sono tante le questioni da approfondire. Tra gli obiettivi primari: favorire l'occupazione dei giovani con il superamento della flessibilità negativa attraverso più formazione e rilanciare l'apprendistato" che risulta essere 'l'elemento di maggiore convinzione per aiutare i giovani ad entrare piu' speditamente nel mercato del lavoro e rafforzare gli incentivi. Su questi temi - ha precisato - la Cisl sarà rigorosissima. Come per le pensioni per cui bisognerebbe fare una distinzione tra i tipi lavoro, la stessa cosa si dovra' fare per il mercato lavoro". Quanto agli amortizzatori "è necessario garantire la situazione in atto, che è molto grave - ha detto ricordando che "tre milioni di persone in bilico sono sostenute dagli ammortizzatori". Circa il metodo, Bonanni ha spiegato che "ci sarà una discussione che continuera' per circa un mese, che probabilmente la prossima settimana ci sarà un nuovo incontro e che nel frattempo le parti sociali potranno tentare di organizzare proposte, risposte, soluzioni''. Quanto all'articolo 18 "spero - ha osservato - che in tutti ci sia l'idea che sia sbagliato mettersi in testa di far cadere un simbolo. L'effetto sulla gente sarà devastante. Le discriminazioni vanno combattute in ogni modo. E' sbagliato, anzi un modo per coprire le inefficienze del sistema. Non capisco perché tanta drasticità quando con i poteri forti che ostacolano il paese si è stati meno drastici. Invitiamo il Governo a usare molta cautela, perchè siamo in una fase delicata".
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02/02/2012 Scuola, incontro al Ministero per i pensionamenti 2012
Su sollecitazione sindacale si è svolto il 12 gennaio 2012, al MIUR  (Ministero Istruzione Università Ricerca) un incontro interlocutorio sulle cessazioni dal servizio con decorrenza 1.9.2012.Il consueto provvedimento con cui l’amministrazione fissa, tra l’altro, i termini per la presentazione delle domande è al momento sospeso in attesa dell’incontro congiunto con INPDAP, Funzione pubblica e IGOP chiesto dallo stesso Ministero per chiarire l’applicazione delle nuove disposizioni in questo anno di transizione tra la precedente e l’attuale normativa.Le perplessità riguardano esclusivamente la posizione del personale che ha compiuto 65 anni di età o 40 anni di contribuzione nel periodo settembre/dicembre 2011 e che è interessato dall’applicazione dell’art. 72, commi 7 e 11, del D.L. 78/2010 (prorogato fino al 2014) con riferimento sia all’eventuale pensionamento “forzoso” sia all’accoglimento delle richieste di permanenza in servizio.Non è chiaro, in particolare, se in questi casi l’età anagrafica e contributiva da considerare per i conseguenti provvedimenti è quella richiesta nell’anno 2011 oppure se ci si debba riferire ai nuovi parametri introdotti per l’anno 2012 (66 anni di età – 41 anni e 1 mese di contribuzione per le donne/42 anni e 1 mese per gli uomini).Evidenziamo che non sussistono problemi per i pensionamenti a domanda per i quali si applicano le “vecchie” disposizioni in quanto tutto il personale coinvolto deve aver necessariamente già maturato i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2011 (vedi scheda allegata).Da parte di tutte le OO.SS. è stata sottolineata sia la necessità di intervenire con urgenza sulla questione controversa, sia l’opportunità di scindere i provvedimenti e la tempistica dei pensionamenti a domanda rispetto all’applicazione dell’art. 72.Il Ministero si è riservato una riflessione su tutta la materia anche in relazione ai tempi di realizzazione e alle risultanze dell’incontro congiunto già  richiesto. Per ulteriori chiarimenti contattare, previo appuntamento, il dott. Graziano Governatori, Direttore dell’INAS di Macerata, al 0733.4075263 o 0733.4075267
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02/02/2012 Piccoli Comuni, è il tempo delle associazioni
Venerdì’ 3 febbraio 2012  presso la Sala Sisto V in Viale Biagioli a San Severino Marche, la Cisl di Macerata e la Categoria della Funzione Pubblica hanno organizzato un incontro pubblico dal titolo “Il tempo dell’associazionismo: funzioni e servizi delle autonomie locali”. La necessità di forme associative degli enti locali è da tempo è al centro delle elaborazioni e delle proposte della Cisl di Macerata, che su questo tema negli anni scorsi ha riscosso consensi e critiche.La rapida evoluzione del contesto economico e politico nazionale ha ora acceso i riflettori sull’eccessiva frammentazione dei piccoli Comuni italiani. Le manovre finanziarie del 2011 chiamano i Sindaci a partecipare al risanamento dei conti pubblici anche attraverso l’obbligo di associarsi per svolgere funzioni ed erogare servizi al cittadino.  La normativa, complessa e in continua evoluzione, prevede condizioni e  scadenze diversi a seconda della popolosità dei Comuni (meno di mille abitanti, tra mille e cinquemila abitanti). Dietro l’angolo si intravede già una possibile proroga dei termini, che non deve però diventare un alibi per rinviare decisioni importanti, a rischio di trovarsi impreparati al momento  in cui sarà necessario adottarle.La Cisl Confederale e di Categoria vedono nell’associazionismo l’unica strada per garantire un futuro possibile ai piccoli Comuni, tenendo insieme due esigenze: ridurre il “peso” delle autonomie locali sul bilancio dello Stato e mantenere servizi efficaci ed efficienti.  Non sono in discussione i valori della municipalità e della prossimità dell’ente al cittadino, ma va tenuto presente che l’ alternativa alla gestione associata sono i tagli lineari alle amministrazioni locali, che produrranno pure risparmi immediati, ma che in assenza di una riorganizzazione strutturale degli enti significano servizi ridotti e di minor qualità.Una riorganizzazione che non può essere calata dall’alto, ma che va fondata sulla partecipazione dei cittadini e dei lavoratori degli enti locali, ai quali non possono essere presentate proposte a scatola chiusa, ma che al contrario vanno coinvolti e messi al centro dei progetti associativi incentivandoli anche attraverso la partecipazione agli eventuali benefici che da essi dovessero derivare. In questo senso l’incontro pubblico vuole rappresentare il punto di partenza per un percorso di riflessione e di confronto che può giovarsi anche di un’eventuale proroga dei termini di scadenza per l’obbligo di associarsi, a condizione che questo tempo sia utilizzato per pensare insieme a come avviare nel modo migliore le associazioni, magari anche lavorando all’approvazione della tanto sospirata “Carta delle autonomie locali”.Migliorare l’efficienza delle amministrazioni locali significa anche riordinare i diversi livelli istituzionali. In questo senso la Provincia non è un ente da eliminare, ma anzi se possibile da rafforzare recuperando funzioni e competenze che potrebbero essere utilmente espletate in una logica di area vasta provinciale (servizi sociali, trasporti, servizi pubblici a rilevanza economica, piani regolatori del territorio ecc.), anche qui riducendo frammentazioni inefficaci e costose.Di questi argomenti la Cisl ne discuterà con Silvia Spinaci dell’Università di Macerata, con l’Assessore regionale con delega ai servizi pubblici Antonio Canzian, con il Vice Presidente della Provincia di Macerata nonché Assessore alle politiche del lavoro Paola Mariani, con i Segretari provinciali del Partito democratico e del Popolo delle Libertà Roberto Broccolo e Mario Lattanzi e con il Segretario della Cisl nazionale Maurizio Petriccioli.Il Segretario generale Cisl (Marco Ferracuti) Il Segretario Cisl Fp Macerata (Alessandro Moretti)
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01/02/2012 Bonanni: «Il Governo dialoghi con le parti sociali e sostenga i lavoratori».
«Si sta lavorando bene, ci sono possibilità di convergenze». Lo ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine dell'incontro tra sindacati e Confindustria sulla riforma del mercato del lavoro. "Stiamo valutando ma bisogna ancora coltivare il terreno. C'è però l'esigenza - ha aggiunto - di andare in una sola direzione, anche da parte di Confindustria, per trovare una sola soluzione". Comunque, secondo Bonanni, occorre ancora lavorare e "ci sono ancora questioni da limare". Sul fronte degli ammortizzatori sociali, per il leader della Cisl "bisogna garantire tutele ai lavoratori migliorando il sistema degli ammortizzatori sociali. Ma non siamo assolutamente disposti ad entrare in una logica di avventura e guardare a nuovi sistemi quando non ci sono i soldi". Quanto al capitolo tutele Bonanni ha ribadito quanto già detto: "Siamo contrarissimi a modifiche dell'art.18 e speriamo di convincere Confindustria a non farsi accalappiare da discorsi che servono solo a creare polveroni e non a risolvere problemi''. Guardando al confronto di domani con l'esecutivo il leader della Cisl aggiunge: ''Spero che il governo riesca a dialogare con tutte le forze sociali e a trovare una soluzione ragionevole perche' non e' il momento di teorizzazioni ma quello di sostenere le ragioni dei lavoratori che sono gia' in grande apprensione''.Rassegna Stampa: Avvenire 2_02_12 Intervista a BONANNI
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31/01/2012 Accordo sulla detassazione - Cgil, Cisl, Uil e Confindustria
Ancona, 27 gennaio 2012 – Sottoscritto nella sede di Confindustria Ancona un accordo tra Confindustria Ancona nella persona del Presidente Giuseppe Casali e le tre organizzazioni sindacali provinciali nelle persone di Marco Manzotti, Segretario generale CGIL, Paolo Santini, Segretario Generale CISL e Renzo Perticaroli, Segretario Generale UIL. La firma dell’accordo dà la possibilità di detassare, dando un concreto beneficio ai lavoratori, le voci retributive derivanti da contratti nazionali che siano riconducibili ad incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, in relazione a risultati riferibili all’andamento economico o agli utili dell’impresa o ad ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale.L’accordo dà seguito al Protocollo già sottoscritto tra le Parti nel luglio 2008 in tema di contrattazione di secondo livello e ad un accordo nazionale sullo stesso argomento.Le Organizzazioni Sindacali sottolineano  l’importanza dell’accordo sulla detassazione di parte del salario variabile, “soprattutto in un momento di criticità come quello che stiamo attraversando, dove il potere d’acquisto dei salari sta drammaticamente diminuendo anche a causa delle recenti pesanti imposizioni fiscali. In questo contesto  la detassazione legata alla produttività è uno strumento che contribuisce ad far pesare un po’ meno la maggiore imposizione fiscale che è causa anche dell’aumento dei prezzi”.Il testo dell' accordo
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30/01/2012 Piccoli Comuni, è il tempo delle associazioni
La Cisl confederale e di categoria del Pubblico impiego ha organizzato un incontro pubblico sul tema dell'associazionismo tra i piccoli Comuni. Venerdi 3 febbraio alla Sala Sisto V in Viale Biagioli a San Severino Marche ore 15.00.
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30/01/2012 Pesaro: Anolf e Cisl contro la nuova tassa sul permesso di soggiorno
Lunedì 30 gennaio l' Anolf e la Cisl allestiranno un presidio in Piazza del Popolo  a Pesaro per protestare contro la tassa di soggiorno. Quella che viene definita "tassa di soggiorno" entrerà in vigore da oggi incrementando il costo per il rinnovo del permesso e per la richiesta del permesso di soggiorno di lungo periodo ( la ex carta di soggiorno), con aumenti che vanno dagli 80 ai 200 euro. Secondo l'Anolf e la Cisl si tratta di una tassa inaccetabile a svantaggio degli immigrati che vivono e lavorano in Italia.
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28/01/2012 «Servono concretezza e impegno anche silenzioso ma costante»
Basta con le ipocrisie e con i polveroni; sulla vicenda Fincantieri tutti devono conoscere la realtà oggettiva delle cose. Se si mettono a confronto l’accordo del 21 dicembre siglato per l’intero gruppo Fincantieri al Ministero del Lavoro da Fim Cisl e Uilm Uil e quello firmato il 17 gennaio per il cantiere di Ancona da tutte le sigle sindacali, compresa la Fiom Cgil, si può fare quasi un copia/incolla. I punti fondamentali dei due accordi sono assolutamente identici. Solo che la Fiom ha accusato Cisl e Uil di aver firmato al Ministero un accordo vergognoso per i lavoratori; lo stesso accordo che quando è stato poi siglato in Ancona è diventato improvvisamente molto positivo, addirittura una vittoria per la Fiom, della Fiom.Il lavoro torna nel cantiere di Ancona grazie a Fim Cisl e Uilm Uil che si sono assunte la responsabilità di trattare, di affrontare i problemi cercando soluzioni, non accettando di incatenare l’azione del sindacato solo alle azioni di protesta. Un accordo per Ancona si poteva trovare anche settimane fa, se non ci fosse stata l’indicazione della Fiom nazionale di non trattare. L’intesa voluta dalla Cisl al Ministero ha stabilito tutti gli strumenti per gestire la fase di riorganizzazione di Fincantieri: gestione non traumatica degli esuberi, cassa integrazione straordinaria con lavoro a rotazione, formazione e riqualificazione, mobilita incentivata e volontaria, misure di sostegno al reddito che integrano la quota di cig. La firma dell'accordo del 17 gennaio è stata posta su un testo sostanzialmente identico; anzi si fa riferimento all’intesa presso il Ministero per poter garantire ai lavoratori che accetteranno di essere posti in mobilità, di poter usufruire dei requisiti pensionistici antecedenti la riforma Monti. La nave della Compagnie du Ponant era ormai destinata a Marghera; quando ha capito che il suo atteggiamento oltranzista stava condannando il cantiere di Ancona e i suoi 580 lavoratori, più le centinaia dell’indotto, allora la Fiom ha deciso di sedersi al tavolo e firmare un accordo che noi avevamo già costruito con il percorso al Ministero. Noi stiamo distribuendo i testi degli accordi, invitiamo tutti i lavoratori e i cittadini a leggerli e rendersi conto di come sono andate le cose; non basta la sovraesposizione mediatica per portare risultati di tutela ai lavoratori. Servono concretezza e impegno anche silenzioso ma costante; quello che come Cisl e Fim continueremo a mettere nel tutelare i lavoratori, al Cantiere come nelle altre realtà lavorative in cui dovessero esserci difficoltà.” 28 gennaio 2012 Stefano Mastrovincenzo Cisl Marche COMUNICATO STAMPA FIM CISL
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26/01/2012 STOP alla tassa sul permesso di soggiorno
Lunedì 30 gennaio 2012 Cgil Cisl e Uil di Macerata, insieme all’Anolf, alla Caritas, alle Acli, all’Acsim, al Centro di Ascolto, all’Associazione peruviani di Macerata e alla Consulta per l’immigrazione di Tolentino, scendono in piazza per protestare contro la tassa sul permesso di soggiorno.Dalle 12.00 alle 13.00 sarà organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Macerata, per dire no a questo contributo, che sarà imposto a tutti i cittadini stranieri dell’età di 18 anni che chiederanno il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno. L’importo della tassa varia a seconda della durata del permesso stesso. Il contributo sarà di 80 € per permessi la cui durata va da 3 mesi a un anno. Di 100 € se il permesso ha una durata compresa tra un anno e due. Il rilascio del permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo e per i richiedenti il permesso di soggiorno per i lavoratori altamente qualificati costerà invece 200 €.Inizialmente prevista dal Pacchetto Sicurezza approvato con legge 94 del 2009, la tassa sul permesso di soggiorno entrerà in vigore dal 31 gennaio in forza di quanto previsto dal Decreto 6 ottobre 2011.Si tratta di un contributo pesante e ingiusto, che andrà a gravare su tantissimi cittadini extracomunitari che in Italia vivono, lavorano e pagano le tasse. Persone che, al pari dei cittadini italiani, stanno subendo gli effetti della crisi che a tutti i livelli colpisce la realtà produttiva nazionale e locale.Per queste ragioni lunedì 30 gennaio, dalle 12.00 alle 13.00, le associazioni di cui sopra invitano tutta la cittadinanza a partecipare al presidio per sostenere le ragioni di questa protesta, che verranno anche portate all’attenzione del Prefetto di Macerata da una loro delegazione.
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26/01/2012 Ammortizzatori in deroga. Nuova intesa per il 2012 tra sindacati e Regione Marche.
IL TESTO DELL'ACCORDO SUGLI AMMORTIZZATORINel pomeriggio di mercoledì 25 gennaio è stata rinnovata l’Intesa Istituzionale Territoriale relativa agli ammortizzatori in deroga per l’anno 2012. In attesa di conoscere le effettive disponibilità economiche e, in particolare quante risorse verranno assegnate dal Ministero del Lavoro per il 2012 (a fronte di una richiesta di 40 milioni di euro avanzata dalla Regione Marche, come concordato con le parti sociali), Cgil, Cisl e Uil Marche hanno ritenuto opportuno sottoscrivere un 'Intesa che ricalca l’impostazione di quella dello scorso anno, compresa lo stanziamento di 5 milioni di euro da destinare ad ammortizzatori per i lavoratori di imprese industriali da 16 a 50 dipendenti. Contestualmente, Regione e Parti sociali si sono impegnate a rivedersi entro il mese di marzo per integrare l’Intesa, una volta definite con certezza le risorse effettivamente disponibili per il 2012 (aggiuntive rispetto agli attuali 27 milioni di euro residuati dalle precedenti annualità) con l’obiettivo di: allargare il budget destinato alle imprese industriali di maggiori dimensioni, cercando anche di innalzare il limite dimensionale delle imprese; definire gli interventi specifici per le aree di crisi di particolare complessità (es.: Piceno, Fabriano), con il coinvolgimento dell’Assessorato alle Attività Produttive. ALCUNI IMPORTANTI MIGLIORAMENTI: CIG in deroga nel calcolo dell’anzianità minima di 90 giorni, in caso di successione negli appalti, valgono anche i periodi lavorativi presso le varie ditte appaltatrici e, i periodi di apprendistato valgono per tutti i lavoratori (e non solo per gli operai); tra le tipologie di aziende sono state inserite anche quelle dello spettacolo. Mobilità in deroga possono beneficiarne anche i lavoratori subordinati ammessi al trattamento di mobilità ex Legge 223/91, o di  disoccupazione ordinaria che hanno esaurito i predetti trattamenti nel corso del 2012 e che maturino il diritto effettivo alla pensione nei 12 mesi successivi. nel calcolo dell’anzianità minima di 12 mesi vanno incluse anche le mensilità accreditate dallo stesso datore di lavoro alla gestione separata INPS al lavoratore che abbia conseguito come collaboratore a progetto in monocommittenza un reddito superiore a 5mila euro. Aziende 16-50 dipendenti non è più richiesto che la crisi nella quale si trovi l’azienda sia tale da escludere la cessazione dell’attività; non è più richiesto che l’azienda non abbia avviato la procedura di licenziamento collettivo di cui alla legge 223/91; ATTENZIONE ALLE ALTRE NOVITA' per accedere alla CIG in deroga, ferie e permessi residui relativi all’anno precedente devono, di norma, essere goduti dai lavoratori prima della sospensione in CIG; le domande di CIG in deroga respinte o dichiarate inammissibili potranno essere ripresentate ma i termini di presentazione saranno quelli di una nuova istanza; le domande relative alle sospensioni CIG in deroga iniziate nel periodo 1/31 gennaio 2012  possono essere presentate entro il 29 febbraio 2012 e per le sospensioni CIG in deroga relative ai mesi di gennaio e febbraio 2012, l’accordo sindacale può essere siglato anche dopo l’inizio della sospensione.
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26/01/2012 Esenzione canone RAI per gli over 75
L'abbonamento RAI: chi è esente e chi può rateizzare il pagamento. Leggi la NOTA della Federazione Pensionati Cisl Nazionale.
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25/01/2012 I lavoratori pubblici e la Manovra "salva-Italia".
Venerdì 27 GENNAIO a BUONGIORNO MARCHE  PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE in diretta su èTV MARCHE  canale 12 del digitale terrestre ed in  contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC  99,100FM dalle ore 9,00 alle ore 9,30 interverrà LUCA TALEVI,segretario generale FP MARCHE. Si parlerà di : Manovra "salva-Italia": quali ricadute sui lavoratori pubblici (blocco dei salari...). Quali prospettive per le prossime elezioni delle RSU nel pubblico impiego Sanità nelle Marche dopo l'approvazione del Piano socio-sanitario regionale Siete invitati a partecipare  via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed  opinioni .
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25/01/2012 Industriale Calzature chiusa, obiettivo mobilità per i dipendenti
Un’altra azienda in crisi si tratta della Industriale Calzature srl di Serra Sant’ Abbondio che ha acquistato la  Vainer,  storica produttrice di stivaletti e mocassini.I sindacati, riguardo a questo caso, hanno chiesto ed ottenuto un incontro con  i tecnici e il Presidente della Provincia di Pesaro – Urbino.Tutto è iniziato il 28 dicembre quando l’azienda Vainer ha venduto le  quote a Industriale Calzature srl. L’azienda ha 41 dipendenti, tutti collocati in cassa integrazione ordinaria. Dopo la festività della befana alla ripresa del lavoro,  i  dipendenti sono andati regolarmente in fabbrica ma hanno trovato i cancelli chiusi.  E, ancora peggio,  la proprietà ha inviato in data 4 gennaio una lettera di licenziamento individuale  per tutti i lavoratori, senza procedere, come doveva, a un licenziamento collettivo  e avviare le procedure di  mobilità.I sindacati, vista la situazione, hanno cercato di contattare l’azienda ma non è stato possibile dato che i fax erano staccati e durante le vacanze  molti lavoratori hanno visto arrivare diversi camion allo stabilimento che hanno portato via macchinari e materiali,   il sospetto è che l’azienda sia stata svuotata.“Abbiamo interpellato la  Provincia, - afferma “Maria Grazia Santini della Cisl -  affinché  prenda contatti con la nuova proprietà visto che finora non si sono palesati interlocutori reali. L’obiettivo è intercettare referenti certi con cui condurre la trattativa e la mediazione, noi siamo vicini ai lavoratori in questo momento difficile  e faremo il possibile per tutelarli e garantire loro la mobilità.”
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24/01/2012 Trasporto pubblico locale, a rischio 80 posti di lavoro
Il trasporto pubblico locale rischia il fallimento. A lanciare il grido d'allarme sono i Segretari generali di Cisl e Cgil, Marco Ferracuti e Aldo Benfatto, insieme ai Segretari delle Categorie Fit Cisl e Filt Cgil Fabrizio Costantini e Maurizio Procaccini.Il taglio del 5% del Fondo regionale per i trasporti, che da solo garantisce circa il 70% del finanziamento dei trasporti locali, congiunto alla crisi che le aziende di trasporto stanno vivendo a causa dell'aumento del costo dei caruburanti, rischia di rivelarsi fatale.Il taglio sarà operativo dal 1 febbraio prossimo. «Per questo - sostengono Ferracuti e Benfatto - chiediamo un un incontro urgente con la Provincia di Macerata e con le Aziende che gestiscono il servizio, oggi raggruppate nell’ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) che fa riferimento alla Contram Mobilità». Entro questa data è necessario istituire una cabina di regia per ragionare insieme sulla riorganizzazione dei servizi di trasporto, evitando che le conseguenze di questa situazione si scarichino solo sul personale che gestisce il servizio e sulla cittadinanza, danneggiata dalla perdita di qualità del servizio stesso.Il trasporto pubblico urbano ed extraurbano occupa nella Provincia di Macerata circa 400 lavoratori (1.700 in tutta la Regione) .«Se i tagli non saranno gestiti insieme ai lavoratori e ai loro rappresentanti, e se la Provincia si limiterà a raccogliere le proposte “a scatola chiusa” delle Aziende - sostengono Costantini e Procaccini - si rischia una riduzione di organico di almeno 20 posti di lavoro in tutta la Provincia di Macerata  ( 80 a livello regionale) tra pensionamenti non sostituiti e contratti di lavoro in scadenza non rinnovati».In segno di protesta contro questa situazione la Filt Cgil e la Fit Cisl regionali hanno proclamato uno sciopero per il 6 febbraio prossimo.I sindacati chiedono che la rete del trasporto pubblico locale venga riorganizzata con una programmazione di livello provinciale, integrata e sinergica, in grado di mettere insieme le aziende che gestiscono il servizio integrando i vettori e le tratte.«Sebbene  il modello marchigiano sia virtuoso e poco costoso - sostengono i rappresentanti di Cgil e Cisl - rimangono comunque margini per rendere più efficiente la gestione riducendo alcuni costi, come quelli amministrativi o di fornitura, attraverso logiche di aggregazione in grado di creare massa critica ed economie di scala».  Una riorganizzazione che secondo i sindacati  va realizzata anche a livello extra provinciale, ragionando in termini di bacini, nonchè integrando il trasporto pubblico urbano con quello extraurbano, così come il trasporto su gomma con quello su ferro.
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24/01/2012 «No alla flessibilità che produce precarietà»
Roma 23.01.2012 - "E' importante che si sia fatta questa riunione per arrivare tra un mese a discutere dei nodi importanti che strozzano la possibilita' di avere occupazione. Siamo rimasti molto scottati dalla discussione sulle pensioni, con tutti i guai che ha seminato quel modo di fare e quindi non molleremo il dialogo. Si può fare un buon lavoro se il governo procede con cautela e rispetta le parti sociali." Cosi' Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il governo, sulla riforma del lavoro. Bonanni nel corso della conferenza stampa, ha insistito sull'apprendistato: "bisogna rafforzarlo piu' che sfoltire le altre forme di contratto; se si vuole andare incontro ai giovani serve un'opera di trasparenza e lo svincolamento da forme improprie di flessibilita'; no alla flessibilita' che produce precarieta'". Per gli ammortizzatori sociali, Bonanni ha sottolineato che " l'unico problema e' rendere possibile la copertura su tutti i lavoratori. Gli attuali ammortizzatori sono da migliorare, ma rimangono una buona chances per i lavoratori. Con la cassa integrazione in deroga e la cassa integrazione straordinaria abbiamo coperto tutti come mai successo e sarebbe bene non cambiare le cose anche se il finanziamento per gli atipci dovesse ricadere sulla fiscalità generale." ''Se c'e' da rivedere il loro funzionamento in termini di finanziamento della formazione durante la sosta, anche noi- ha detto Bonanni- siamo favorevoli a una misura drastica per tagliare l'evasione sulla formazione. Ma limitatamene a questo e non su altro''. Sull'art.18 il leader di via Po ha puntualizzato che " se si tratta di vedere come migliorarlo il sindacato è disponibile ma se si vuole attribuire ad esso tutti i mali della produttività e della produzione questo sarebbe solo un ulteriore colpo per le stesse persone che hanno già subìto la riforma dele pensioni. Sarebbe anche sbagliato - ha insistito ancora - perchè sarebbe un elemento di distrazione dalle cose che occorre veramente fare.''. ''Se il Governo pensa di fare un'operazione di immagine con l'articolo 18, sbaglia di grosso''. Piuttosto, occorre ''agire sulle vere questioni della produttivita''' e ''sui nodi che bloccano la crescita''.
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23/01/2012 C'è speranza per la Mediterranea
 C'è ancora una speranza per la Mediterranea. E' questo l'esito postivo  dell'incontro che si è svolto venerdi 20 febbraio presso il Comune di Matelica. Sindacati e Amministrazione della società hanno discusso per più di due ore insieme al Sindaco di Matelica, all'Assessore provinciale al lavoro e al Curatore Fallimentare della società, nel tentativo di sbloccare una situazione delicata e complessa, che vede a rischio 75 posti di lavoro in un territorio già colpito da diverse crisi aziendali. Sia il Curatore che la Società hanno concordato sulla necessità di rinnovare il contratto d’affitto dell'azienda in essere, soprattutto  per scongiurare un "fermo" della produzione che in questo momento sarebbe particolarmente dannoso.  Tutto è però rimandato a mercoledi pomeriggio, quando Amministrazione e Curatore si incontreranno di nuovo per verificare in concreto le condizioni di un nuovo contratto di affitto, di durata non inferiore a tre anni e con opzione di acquisto. Esprimono soddisfazione i Segretari generali di Cisl e Cgil Ferracuti e Benfatto, secondo i quali «la soluzione di cui sopra è la migliore possibile in quanto consentirebbe l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori ora occupati presso la Mediterranea,  ridando speranza nel futuro ad un importante realtà produttiva del Matelicese e della provincia di Macerata». Qualora questa prospettiva non dovesse concretizzarsi non resterebbe altra scelta che vendere la Mediterranea. Ma i compratori andrebbero individuati in tutta fretta in quanto,  ricordano all’unisono Benfatto e Ferracuti « a metà febbraio scadono i 75 contratti a tempo determinato e, per non perdere la mobilità piena, questi possono essere prorogati al massimo per un ulteriore mese. Metà marzo è la data ultima entro la quale quindi devono essere chiare le prospettive. Una data entro la quale chiunque rileverà l’azienda dovrà  presentare un credibile piano industriale». Al termine dell'incontro i sindacati hanno incontrato i lavoratori in un'assemblea che si è conclusa alle 23.00 circa. I lavoratori hanno espresso tutta la loro preoccupazione per il futuro, ma anche la speranza di un esito positivo di questa vertenza, che il sindacato si impegna comunque a seguire attentamente e da vicino.
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23/01/2012 Crisi anche nel comparto produzione cappe.
«Siamo fortemente preoccupati della crisi che ha colpito anche il settore di produzione delle cappe» dichiara Andrea Cocco, Segretario Generale dei metalmeccanici della Cisl di Ancona. La Faber Spa, azienda che produce cappe aspiranti per cucina, ha deciso di chiudere lo stabilimento umbro di Fossato di Vico, con 187 lavoratori, in seguito alla contrazione di vendite dovuta alla crisi economica. «E’ questo - prosegue Andrea Cocco - il motivo dello sciopero che abbiamo proclamato e che coinvolge lo stabilimento di  Sassoferrato,  dal 19 gennaio fino a lunedì 23 gennaio, giorno in cui l’azienda ha deciso di anticipare l’incontro con i sindacati nella sede di Confindustria Perugia». A supporto del confronto,  nelle prime ore della mattinata,  pullman e auto, con i lavoratori fabrianesi,  sono partiti verso il capoluogo umbro.
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20/01/2012 Antonio Merloni, la Cisl è il primo sindacato
Oggi, venerdì 20 gennaio, si sono svolte le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) presso l’Antonio Merloni C.G.G. di Matelica. La Fim (Federazione Metalmeccanici Italiani) della Cisl di Macerata è stato il sindacato più votato dai lavoratori della Merloni. In particolare il delegato Fim Francesco Orazi è risultato il candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze personali. Per la prima volta le elezioni delle RSU si sono svolte attraverso un sistema elettorale di tipo proporzionale puro. L’attuale RSU è composta da un rappresentante per ognuna delle tre sigle sindacali più rappresentative (FIM Cisl, FIOM Cgil e UILM Uil).
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19/01/2012 Consiglio Generale della Cisl di Pesaro - Urbino
“Perché la crisi  è ancora così mordace?”  questa la domanda che si è posto il  Segretario Generale Sauro Rossi nella relazione introduttiva al Consiglio della Ust Cisl di Pesaro - Urbino tenutosi il  12 gennaio - "Perché oggi, dopo quattro anni dalle sue manifestazioni, permangono le stesse condizioni che l’hanno generata quali la prevaricazione della finanza sull’economia e il dominio di un capitalismo finanziario non regolamentato.”“Infatti - continua Rossi - a fine 2010  le transazione finanziarie hanno mobilitato otto volte l’ammontare della ricchezza dei paesi, solo il 37% degli impieghi bancari è destinato a prestiti a persone e imprese, il resto è orientato a transazioni finanziarie  e in queste condizioni  le nostre  piccole medie imprese faticano ad accedere al credito.”“Oltre a questo  nella  nostra provincia  c’è stato un forte riacutizzarsi  della crisi, basti pensare che  nel terzo quadrimestre 2011 è cresciuto il ricorso alla Cassa integrazione  e che  i licenziamenti   sono tornati sui livelli del 2010, ci apprestiamo infatti  a chiudere il bilancio annuale con 2465 interruzioni di rapporti di lavoro.”Il Congresso, oltre a riflettere sulla defatigante  gestione della crisi da parte delle categorie, tema affrontato a livello regionale anche dal Segretario Stefano Mastrovincenzo, ha posto l’attenzione sul difficile  confronto con gli enti locali sul bilancio 2012 dopo la contrazione  dei trasferimenti statali.Il  quadro della politica nazionale e gli esiti della manovra  del Governo Monti con le conseguenti posizioni della Cisl sono state ben puntualizzate dal  Segretario nazionale Luigi Sbarra.
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19/01/2012 Civitanova, sciopero alla Cerquetti
Mercoledì 18 e giovedì 19 i lavoratori e i sindacati di Categoria della Cerquetti, azienda che opera nel settore dei lavori edili stradali, hanno indetto otto ore di sciopero per protesta nei confronti delle gravi irregolarità che si protraggono ormai da più di un anno e mezzo. L’azienda viene da un periodo di cassa integrazione guadagni straordinaria cui ha fatto seguito una procedura di riduzione di personale. I 14 lavoratori tuttora impiegati non percepiscono lo stipendio dall’agosto scorso, mentre 9 dipendenti in mobilità avrebbero dovuto percepire un incentivo all’esodo in due rate, di cui una è scaduta inutilmente il 30 dicembre scorso e l’altra scadrà domani.Le ragioni della crisi della Cerquetti sono legate alle difficoltà dell’azienda nel riscuotere i crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni committenti, in particolare del Comune di Civitanova, in ritardo nei pagamenti a causa dei rigidi vincoli che il patto interno di stabilità impone agli enti pubblici locali. Il 29 novembre scorso la Cerquetti, i Sindacati e Confindustria avevano siglato un accordo con l’impegno a sanare le pendenze certificando i crediti dell’azienda per procedere legalmente a recupero delle somme dovute dal Comune.Con lo sciopero, al quale c’è stata adesione totale degli operai e degli impiegati della Cerquetti, lavoratori e sindacati chiedono il pagamento immediato di una mensilità per i dipendenti ancora al lavoro, il saldo della prima rata per gli ex dipendenti e la riapertura immediata di un tavolo di confronto per cercare di risolvere questa difficile situazione.
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19/01/2012 Dolce-mente in festa
Anche quest’anno le festività natalizie sono state archiviate lasciando un sapore di amaro, fatto di insicurezze, preoccupazioni, rincari … manovre.Il Coordinamento Provinciale Donne FNP-Cisl in collaborazione con la Lega di Ascoli Piceno ha organizzato una piacevole iniziativa che ha contribuito ad alleviare le ansie per il futuro, acuite dal particolare momento politico, facendo trascorrere ai partecipanti iscritti e simpatizzanti, un pomeriggio all’insegna dell’amicizia, dell’allegria e della convivialità.E’ stata proposta una “gara” di dolci con tanto di giuria e piccoli premi e le donne che hanno raccolto l’invito, si sono prodigate mettendo in campo le loro capacità migliori nell’arte culinaria.La festa, allietata dalle musiche e dai canti di Pino, Roberto e Giovanni è stata un successo e si è conclusa all’insegna della solidarietà: i dolci non deperibili, infatti, sono stati donati ad un Istituto locale che accoglie anziani soli.Al progetto hanno aderito le leghe di San Benedetto e Porto San Giorgio, che presto lo metteranno in campo nei rispettivi territori.Iscrivetevi alla FNP-Cisl: ci si diverte in compagnia, si risparmia (con le convenzioni) si risolvono problematiche con la collaborazione dei servizi e … si degusta.
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19/01/2012 E' giunto il momento di fare chiarezza
Affrontare i limiti e valorizzare le potenzialità, salvaguardando la coesione sociale. E' questo l'auspicio di Stefano Mastrovincenzo per il 2012. Secondo il segretario regionale della Cisl Marche i primi nodi da chiarire riguardano l'occupazione e lo stop ai privilegi. Clicca qui per scaricare L'INTERVISTA.Clicca qui per DOSSIER MARCHE  gennaio 2012
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19/01/2012 "Con l'accordo riparte il lavoro"
"Con l’accordo riparte il lavoro ed è un fatto positivo - dichiara Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche - "Sono convinto - prosegue - che avremmo potuto farlo prima, dopo gli incontri di settembre in Regione. In extremis ha prevalso il buon senso, ma è necessario dire che la cassa integrazione e la gestione non traumatica dell’eccedenza di personale sono state ottenute da Fim-Cisl e Uilm-Uil nell’accordo di dicembre al Ministero; noi abbiamo privilegiato la ricerca di una soluzione ai problemi, anche affrontando attacchi ingiuriosi. Le difficoltà di Fincantieri non sono finite e dovremo pressare azienda e Governo perché si guardi allo sviluppo futuro".Ancona 18 gennaio 2012
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19/01/2012 "Il lavoro è sempre stato il nostro obiettivo"
FIM CISL COMUNICATO STAMPA RIPARTE IL LAVORO AD ANCONA, GRAZIE ALL’ACCORDO FIRMATO UNITARIAMENTE, IN LINEA CON L’ACCORDO SEPARATO SIGLATO A DICEMBRE AL MINISTERO DEL LAVOROL’intesa firmata ieri in Confindustria fa ripartire il cantiere dorico fermo oramai da mesi; in linea con l’accordo separato siglato il 21 dicembre al Ministero del Lavoro, prevede 205 eccedenze e una gestione non traumatica delle uscite; ci sarà infatti cassa integrazione a rotazione, compatibilmente con le necessità produttive, mentre saranno posti in mobilità, su base volontaria e con incentivi, un numero di 60 lavoratori. “Abbiamo tutelato il salario dei lavoratori in cig e abbiamo da mesi sostenuto che serviva anche un accordo in sede locale per tutelare il cantiere e l’occupazione” dichiara Leonardo Bartolucci Segretario Fim Marche.” Abbiamo rischiato purtroppo di perdere la nave destinata al nostro cantiere; riportare il lavoro ad Ancona è stato sempre il nostro obiettivo, e l’abbiamo perseguito con responsabilità e tenacia, nonostante le difficoltà e le accuse infondate. E Andrea Cocco, segretario della Fim Ancona sottolinea: “Metteremo nei nostri siti i testi degli accordi, perché ognuno, lavoratore o cittadino, possa farsi una sua idea su chi ha perseguito realmente la tutela dei lavoratori; la nostra linea avrà forse avuto un minor appeal mediatico, ma la nostra coerenza è stata decisiva per il risultato ottenuto nell’intesa firmata ieri”.Ancona, 18 gennaio 2012Verbale di accordo Ancona 17 gennaio 2012Verbale di accordo Ministero 21 dicembre 2011Accordo a margine verbale Ministero 21 dic 2011Rassegna Stampa: Conquiste del Lavoro 1_02_2012
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18/01/2012 Cgil, Cisl e Uil per il lavoro, la crescita, l'equità sociale e fiscale
Documento di Cgil, Cisl e Uil per il lavoro, la crescita, l'equità sociale e fiscaleCgil, Cisl e Uil hanno varato un documento unitario contenente le proposte che saranno inviate al Governo nelle prossime ore in vista del confronto sulla riforma del mercato del lavoro. Il documento è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dai segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti al termine della riunione delle segreterie unitarie. Gli obiettivi del sindacato sono lavoro, crescita, equità sociale e fiscale. La gravità della crisi economica e le conseguenze negative che colpiscono in particolare famiglie, giovani, lavoratori e pensionati impongono un "cambiamento" nella politica economica del Governo, si legge nel documento unitario di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati confederali sollecitano ora l'apertura di un "negoziato vero" che favorisca la crescita, senza la quale è impossibile dare risposte anche al tema dell'occupazione. "L'obiettivo prioritario - aggiungono i sindacati - è far ripartire la crescita e invertire la pericolosa tendenza recessiva in atto da alcuni mesi. Bisogna poi sostenere una svolta coerente della politica economica europea verso obiettivi di sviluppo e occupazione". Cgil Cisl e Uil ''ritengono indispensabile che il Governo realizzi in tempi brevi un intervento di riduzione del carico fiscale a beneficio dei lavoratori, dei pensionati, e delle famiglie'', utilizzando le risorse della lotta all'evasione. Obiettivo da raggiungere ''nell'ambito di una piu' organica riforma fiscale che preveda una imposizione sui patrimoni mobiliari e immobiliari'' e per ''una redistribuzione più ' equa''. piattaforma unitaria ''Sulla riforma fiscale chiediamo un confronto serrato'', sottolinea il leader della Cisl Raffaele Bonanni. "Il dibatitto politico e sociale sulla crescita e' indispensabile. - ha aggiunto- Senza chiarezza non usciamo dalla crisi. Se il govero e' interessato a questo non puo' pensare di nascondere le cose salienti". Quanto all'art.18 "E' un argomento fuorviante. Lo dico io che non ho tabù"Leggi il Documento
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16/01/2012 Corso per la patente europea del computer
La CISL SCUOLA di MACERATA organizza, in collaborazione con lo IAL CISL, un corso per l'acquisizione del titolo ECDL (Patente Europea del Computer).Questa certificazione, che attesta la capacità di usare il Personal Computer a diversi livelli di approfondimento e di specializzazione, ha un ampia diffusione in tutti gli ambiti lavorativi ed è riconosciuta dalle Istituzioni a livello sia centrale che regionale nonché nella Pubblica Amministrazione.La certificazione Interessa chi usa il computer nei contesti più vari, dalla Scuola a tutti i campi del mondo del lavoro e delle professioni.Il titolo ECDL è spendibile e valutabile nei concorsi per il personale Docente, per il personale ATA e nelle graduatorie per le supplenze.Inoltre può essere utile anche per i giovani che iniziano i loro primi passi nei percorsi lavorativi. Gli argomenti necessari per ottenere la certificazione, sono i seguenti:- concetti di base dell'ICT- uso del computer e gestione dei file- elaborazione testi- foglio elettronico- uso delle basi di dati- strumenti di presentazione- navigazione e comunicazione in rete. LA DATA DI INIZIO DEL CORSO PREVISTA PER IL 16 GENNAIO, E' STATA RINVIATA A DATA DA DESTINARSI: LE LEZIONI SI TERRANNO IN ORARIO SERALE (18.30/21.30), MOLTO PROBABILMENTE NEI GIORNI DI LUN/GIO/VE Chi intende iscriversi, deve compilare la scheda allegata e confermare l'iscrizione presso la nostra sede quanto prima. Chi si è già iscritto, deve solo confermare l'iscrizione presso la nostra sede quanto prima. Per ulteriori informazioni, rivolgersi ai seguenti numeri:Ufficio 0733.4075239Chiurchiù Anna Maria 335.441080Foresi Anna Maria 338.4722930 LA SEGRETERIA CISL SCUOLA MACERATA
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13/01/2012 Sì a una nuova riorganizzazione nel rispetto delle regole no all'allarmismo mediatico
Spiace molto dover assistere da qualche giorno ad incursioni vere e proprie sulla stampa che preannunciano sconvolgimenti organizzativi di cui a breve sarebbero oggetto i dipendenti dell’area amministrativa- tecnica della sede di San Benedetto.Per la CISL FP, al di là di quello che leggi e regolamenti regionali ed ASUR hanno già sancito, il luogo, unico ed irrinunciabile, nel quale sviluppare un confronto tra parte datoriale e parte sindacale, rimane il tavolo della contrattazione di secondo livello di ogni Area Vasta. E’ noto che la Direzione dell’ASUR Marche, ormai presa da mania di grandezza e di onnipotenza, stia dando input “oppressivi” alle Direzioni di area vasta affinché, fregandosene dei rapporti sindacali e delle tutele dei lavoratori, sveltiscano una fantomatica riorganizzazione dell’Area Amministrativa e Tecnica che secondo qualche politico regionale più o meno illuminato porterà chi sa quali risparmi. Temiamo invece che la famosa riorganizzazione del personale amministrativo e tecnico aggraverà notevolmente la situazione logistica e burocratica delle Aree Vaste senza dare le risposte che i cittadini e gli stessi lavoratori si aspettano.Ogni illazione presentata nei giorni scorsi sulla stampa è priva di fondamento perché la riorganizzazione, se ne faccia una ragione sia Ciccarelli che Stroppa, dovrà inevitabilmente passare al tavolo del confronto sindacale e se in quel frangente non si troveranno criteri e modalità condivise per gestire una graduale riorganizzazione, la meno impattante possibile sulla vita delle persone, ci saranno sicuramente conseguenze dolorose.Oggi la stragrande maggioranza dei servizi amministrativi e tecnici dell’Area Vasta 5 vanno avanti grazie alla collaborazione dei lavoratori che da anni non vedono sostituiti pensionamenti e trasferimenti e che si vedono arrivare ogni tanto in ufficio colleghi assunti con le più svariate forme flessibili di contratto ad esclusione di quello più approvato cioè il tempo indeterminato.L’ASUR tiene ferma una graduatoria di Assistente Amministrativo, frutto di un concorso espletato regolarmente, ma intanto assume personale amministrativo e tecnico con contratti atipici. Se la forma di mutuo- aiuto del personale amministrativo, che fino ad oggi ha garantito che la baracca andasse avanti, venisse meno, assisteremmo alla paralisi dell’attività amministrativa e di front office. Ciò significherebbe che pratiche varie ma anche prenotazioni, riscossioni e tanto altro si bloccherebbero.Tenuto presente tutto questo, chi in questi giorni fa incursioni sulla stampa asserendo verità non concertate con la parte sindacale farebbe molto meglio a tacere e ad accelerare l’inizio di un confronto con i rappresentanti dei lavoratori che si preannuncia molto difficile e complicato.Per quanto riguarda la CISL FP, c’è la massima disponibilità al dialogo ma con metodi diversi da quelli dei proclami a mezzo stampa. La cornice è stata tracciata dal Piano Sociosanitario regionale e dal regolamento ASUR ma il quadro è tutto da dipingere e quest’ultimo, che dovrà inevitabilmente tenere conto delle diversità territoriali, non potrà prescindere da una uniformità di regole e dal rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori.IL RAPPESENTANTE AZIENDALE IL SEGRETARIO GENERALE Francesco Massari                                                                                      Giuseppe Donati
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13/01/2012 La concertazione per uscire dalla crisi
Il 2011  è stato il terzo anno consecutivo di una crisi grave e profonda per l’occupazione nel maceratese. Dal 2008 ad oggi quasi 9.000 persone hanno perso il lavoro e sono stati iscritti nelle liste di mobilità. Il 70% di essi non ha alcuna indennità che sostituisca la retribuzione. Altre migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione e vivono una situazione di incertezza. Se le aziende presso cui sono impiegati non si riprenderanno, anch’essi scivoleranno fuori dal mercato del lavoro.Altro tasto dolente è quello delle assunzioni che dallo scorso anno sono aumentate del 4% circa. Un’analisi approfondita dei dati i dimostra che è  inopportuno essere ottimisti. Meno del 10% delle nuove assunzioni avvengono con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Quasi la metà di esse è a termine. Aumenta il ricorso al lavoro intermittente, alle collaborazioni a progetto, al lavoro domestico e quello “somministrato” dalle agenzie interinali. Forme contrattuali che danno vita a rapporti di lavoro mal pagati e privi di prospettive di stabilità e di crescita.Alle forme tradizionali di precarietà si affiancano fenomeni nuovi, dai quali nasce un mercato del lavoro parallelo ancora più oscuro e precario. Non mi riferisco ai rapporti di lavoro dipendente mascherati da lavoro autonomo - le cosiddette finte partite iva -  ma al lavoro accessorio o occasionale, retribuito attraverso l’acquisto di buoni lavoro (voucher) del valore di 10€. Uno strumento pensato per incentivare la regolarizzazione delle attività di lavoro saltuario o per integrare le indennità di chi percepisce ammortizzatori sociali. I dati forniti dall’Inps rispetto ai primi 10 mesi del 2011 ci parlano di una proliferazione dei voucher venduti nella Regione Marche (380.811) e in particolare nella Provincia di Macerata (120.217). Un numero spropositato che fa sorgere il sospetto di un utilizzo improprio dello strumento, che agevolmente si presta per mascherare rapporti di lavoro completamente “in nero”. Basta un voucher da 10€  in tasca per essere in regola ad un’eventuale ispezione. Sono fenomeni che vanno stroncati sul nascere evitando di “gettare il bambino con l’acqua sporca”.Una situazione nel complesso difficile e aspra. Dobbiamo evitare che il sistema produttivo rinunci a percorsi virtuosi avvitandosi su se stesso e cedendo alla tentazione di concentrarsi esclusivamente sulla riduzione del costo del lavoro. Sarebbe una competizione persa sul nascere. La vera sfida è produrre beni di qualità e imparare a venderli sui mercati mondiali, presso i quali le nostre imprese devono riposizionarsi con un’identità più forte e precisa, sviluppando marketing e reti commerciali più efficienti. Ognuno di noi deve fare la propria parte. Lo strumento da cui ripartire è il tavolo di concertazione che il Presidente della Provincia si è impegnato a far partire nei prossimi giorni e che dovrà decidere tempestivamente le priorità da affrontare per rilanciare l’economia e il lavoro nella provincia di Macerata.Marco Ferracuti - Segretario generale Cisl Macerata
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11/01/2012 Merloni. Firmato accordo, Cig per due anni e formazione per 700 lavoratori.
Siglato martedì 10 gennaio 2012 a Roma, presso il Ministero del Lavoro, l'accordo per la cassa integrazione per riorganizzazione per due anni per i 700 lavoratori della Antonio Merloni, riassorbiti dalla J&P di Giovanni Porcarelli, che ha acquisito il settore 'bianco' del gruppo fabrianese. I 700 lavoratori sono distribuiti tra i due stabilimenti di Fabriano nelle Marche e quello di Gaifana in Umbria. L'accordo prevede anche iniziative di formazione e riqualificazione de lavoratori dei tre siti, che inizialmente continueranno a lavorare nel loro settore tradizionale, per passare alla produzione di componenti per elettrodomestici 'professional'. Presenti all'incontro le rappresentanze dell'azienda, di Confindustria Ancona e i rappresentanti nazionali e territoriali di Fiom, Fim e Uilm. ''Diamo seguito all'accordo con J&P - ha commentato Andrea Cocco, Segretario Generale Fim-Cisl Ancona - la Cig era gia' prevista nel piano industriale di J&P , cosi' come la formazione''.
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11/01/2012 Fincantieri: importante incontro tra Ministro e Sindacati.
VERBALE DI ACCORDO del 21 dicembre 2011Accordo a margine del Verbale di Esame Congiunto
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10/01/2012 Pesaro: firmato con il Comune l'accordo sul bilancio
Il 5 gennaio è stato firmato un importante  pre - accordo tra i rappresentanti provinciali di Cgil - Cisl –Uil ed il Comune di Pesaro.L’obiettivo era quello di far quadrare i conti del Comune garantendo i servizi ed i ceti più deboli. Infatti nonostante i tagli subiti, l’Amministrazione,  grazie alle sollecitazioni e alle proposte  presentate  dal sindacato,  ha deciso di assumere diversi impegni  riguardanti la  tutela del welfare e l’equità.Verrà garantito il Fondo anticrisi, nei servizi sociali ed educativi le rette e le tariffe rimarranno bloccate  per l’anno 2012 e verrà applicato l’ISEE lineare.Sul fronte del recupero delle risorse, oltre a rendere più efficiente la macchina organizzativa  attraverso una gestione associata di funzioni e servizi tra le diverse amministrazioni, il Comune si impegna, come chiesto dal documento redatto dalle OO.SS, a contenere la tassazione degli immobili sulla prima casa e sulle abitazioni affittate a canone concordato, mentre sarà aumentata per le seconde.Tra le altre leve, l'introduzione di una eventuale tassa di soggiorno e  l’aumento dell’addizionale IRPEF,  dallo 0,6 allo 0,8,  che non riguarderà sicuramente  i contribuenti  con redditi bassi  e con l'impegno di elevare la fascia   fino a 28.000 euro di reddito.“Se da una parte siamo preoccupati per la situazione economica -dichiara De Simoni della Cisl –dall’altra siamo soddisfatti dell’accordo che va salvaguardare i redditi più bassi."
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09/01/2012 Sanità Fermo e Ascoli, servono nuove risorse
La settimana prossima sarà molto importante per le sorti della sanità della nostra regione ma soprattutto per le due Aree Vaste del Sud delle Marche.Terminate le festività natalizie e di fine anno, si dovrà tornare al tavolo regionale con estrema fretta e senza ulteriori rinvii, come quello chiesto dalla UIL per l’incontro del 3 gennaio scorso, per discutere con l’Assessore alla sanità ed il Direttore del Dipartimento salute del cuore del problema della sanità regionale: il personale da assumere ed i contratti da confermare.Ai cittadini fermani, sanbenedettesi ed ascolani va detta la verità nuda e cruda e cioè, al di là di voli pindarici dei politici di turno che sparano illusioni all’infinito sulla stampa promettendo aziende e servizi superspecialistici che non si realizzeranno mai, il problema imminente sarà quello di poter confermare i servizi sanitari attuali. Senza una deroga al blocco delle assunzioni previsto nel Piano Sociosanitario che grazie ai sindacati è stato portato dal 50% al 30%, i reparti ed i servizi del sud delle Marche andranno a fondo. Attualmente infatti negli organici delle aree vaste 4 e 5 sono presenti decine e decine di professionisti e operatori sanitari e non, assunti con contratti a tempo determinato in scadenza che se non verrà derogato il blocco, non verranno riconfermati o sostituiti alla scadenza. Questi lavoratori, garantiscono l’assistenza e l’attività ordinaria nei reparti che già sono, con la loro preziosa presenza, in difficoltà. Figuriamoci farne a meno.La CISL FP torna quindi a chiedere alla Giunta Regionale e ai politici che rappresentano i territori che insistono sulle Aree Vaste 4 e 5 di rendersi conto della REALE situazione in cui si trova la sanità. Non servono illusioni ma interventi seri e concreti per cercare di mantenere in vita i servizi attualmente esistenti.Per quanto riguarda l’Area Vaste 4 abbiamo assistito all’ennesima sceneggiata dell’ASUR che ha bloccato la determina di individuazione della dotazione organica dell’Ospedale e territorio di Amandola che dal 1 gennaio 2012 a tutti gli effetti è confluita nell’area vasta di Fermo. Anche su questa partita una volta per tutte ci vuole chiarezza e verità. Amandola è strategica per l’area montana ma anche per il fermano, visto che l’ospedale di Fermo è del tutto insufficiente a dare risposte all’utenza sia per scarsità cronica di posti letto che per i lavori ormai infiniti che si stanno facendo con molta lentezza al suo interno, che lo hanno trasformato in un ospedaletto da campo. La struttura residenziale che è situata accanto all’ospedale di Amandola è da attivare subito sia per dare risposte alla popolazione locale ma anche per aumentare l’offerta di RSA del fermano. Di questo sono mesi che se ne parla, ma dove sono i finanziamenti aggiuntivi per il personale? Dove sono le risposte concrete ( leggasi soldi veri e spendibili) dell’ASUR e della Regione su questa partita? Per ora c’è un silenzio assordante e tanti, troppi buoni propositi che non servono né ai cittadini di Amandola né a quelli di Fermo.La CISL FP vuole essere molto chiara: BASTA PARLARE DI NUOVI SERVIZI A ISORISORSE che significa solamente carichi di lavoro insopportabili per gli operatori ed i professionisti ed una bassissima qualità dell’assistenza e dell’offerta per i cittadini. Su questo è necessario fare un fronte comune. Gli obiettivi dei lavoratori della sanità e dei cittadini- utenti sono gli stessi: avere le risorse economiche che spettano a questo territorio e che nel passato gli sono state sottratte a favore di altri territori molto più sponsorizzati politicamente e riequilibrare l’offerta ospedaliera e territoriale. Occorrono risorse fresche e spendibili e non chiacchere. Ci vogliono progetti finanziati ad hoc per recuperare le strutture periferiche “SUBITO” NON DOMANI. Basta con lo scaricare sui lavoratori i danni della cattiva gestione degli ultimi 20 anni. Su questo fronte non ci saranno sconti. I diritti contrattuali andranno TUTTI rispettati senza eccezioni per alcuna situazione, come si sta cercando di fare per esempio con l’ADI o con la Riabilitazione. Gli operatori hanno già dato, ora tocca alla politica farci capire se oltre alle parole vuole portare a casa qualche piccolo risultato concreto per il sud delle Marche.IL SEGRETARIO GENERALE Giuseppe Donati
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03/01/2012 «Contro la crisi serve una rete più competitiva»
La dichiarazione del Segretario Generale della CISL di PESARO, Sauro Rossi, sulla situazione di crisi nel distretto di Pesaro - Urbino pubblicata sul Messaggero di  lunedì 2 gennaio 2012.
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02/01/2012 La persona e il lavoro al centro dell'economia
Stiamo attraversando una momento storico difficile. La crisi che ci ha accompagnato negli ultimi anni ha modificato il contesto sociale nel quale ci troviamo a vivere e ad operare. Assistiamo ad una velocizzazione estrema dei processi economici, che si complicano generando  disorientamento. Aumentano le difficoltà di tenuta dei rapporti, si sbriciolano le relazioni e le reti sociali. Larghi strati della società, fin qui abbastanza agiati, stanno tornando a collocarsi a ridosso della soglia di povertà. Nascono nuove vulnerabilità che coinvolgono la maggioranza della popolazione e che la crisi degli ultimi tre anni rende più evidenti.Una crisi di cui non possiamo dimenticare le cause, che in parte nascono anche da una nostra grave mancanza. Negli ultimi vent’anni, con una trascuratezza imbarazzante, abbiamo lasciato che si diffondesse l’idea che per produrre ricchezza non è più necessario il lavoro. Si diventa molto più ricchi e molto più in fretta con un’economia che “gira” intorno alle speculazioni finanziarie. Di conseguenza perdono importanza i luoghi del lavoro e, con essi , anche le donne e gli uomini che lavorano. Ma la crisi della finanza speculativa senza regole, estesasi al mondo della produzione, ha comportato il fallimento di tantissime imprese e la perdita di occupazione e di reddito per le persone e le famiglie (cfr. “ Per una riforma del sistema finanziario” del Pontificio consiglio per la giustizia e la pace). Oggi sono “sotto scacco” anche gli stati nazionali, costretti a tagliare la spesa per la previdenza, la sanità, la scuola e l’assistenza. Stiamo smantellando così un sistema di protezione sociale costruito con grande fatica nei decenni scorsi.La dottrina sociale della Chiesa ha sempre messo al centro dello sviluppo la persona umana, che trova nel lavoro un’opportunità e un diritto attraverso cui ognuno può responsabilmente costruire la sua libertà, affermare la propria dignità e procurare i mezzi di sostentamento per se e per la propria famiglia. La nuova economia dovrà rimettere al centro il lavoro, creando un presupposto di redistribuzione e di investimento sulla capacità delle persone e delle famiglie. Questo significa investire sulla formazione, sulle politiche attive e sui collegamenti tra scuola e mondo del lavoro, creando nuove chance di occupazione per i giovani.In un paese in cui i tassi di occupazione femminile sono tra i più bassi in Europa non si può prescindere da politiche di conciliazione. Le donne italiane, strette tra la necessità di accudire i loro bambini  e di prendersi cura anche dei genitori anziani, devono essere messe in condizione di poter lavorare. Oggi una famiglia monoreddito con due figli è a forte rischio povertà. Per questo servono riforme strutturali che liberino risorse per servizi e trasferimenti monetari che sostengano la conciliazione tra lavoro e attività di cura per bambini ed anziani. E’ una sfida difficile ma necessaria, che i governi e le amministrazioni locali a tutti i livelli devono fare propria per contribuire a ricostruire un’economia che torni ad essere a misura delle persone, delle comunità e dei territori, fattore di crescita, di integrazione e di coesione sociale.Dino Ottaviani, Segretario generale Pensionati Cisl Macerata
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31/12/2011 Centri commerciali marchigiani: NO alle aperture selvagge.
Il settore COMMERCIO DI CGIL - CISL - UIL MARCHE  annuncia una poderosa raccolta firme in tutte le principali piazze delle Marche per indurre la Regione  a non recepire il provvedimento di legge nazionale sulla liberalizzazione delle aperture dei grandi centri commerciali introdotta dall'ex ministro Brambilla, tanto inutile quanto rischioso per la distribuzione locale.
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29/12/2011 Le nuove regole per la pensione
Molte e pesanti le modifiche introdotte dalla "manovra" Monti in tema di previdenza. In una scheda riassuntiva la novità  in materia di requisiti di accesso e di calcolo dei trattamenti e le eccezioni previste per chi mantiene le vecchie regole .
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26/12/2011 Un patto sociale per la riforma fiscale, la crescita e i giovani.
"Un accordo tra le parti sociali ed il governo sostenuto dai partiti su fisco, crescita e giovani, per rendere trasparente tutto quello che si fa, si propone e si decide. Fuori da questa logica ci sono solo le corporazioni. Il governo decida da che parte sta." Le parole di Raffaele Bonanni, Segretario Generale della Cisl, nel corso della conferenza stampa di sabato 24 dicembre davanti a piazza Montecitorio.
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23/12/2011 Manovra: il giudizio della Cisl non cambia
MANOVRA" Roma, 22 dicembre 2011. "E' una manovra iniqua e recessiva. Il giudizio della Cisl non cambia". E' questo il commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni sulla manovra approvata al Senato.   "Si è deciso di procedere senza concertazione, ne' discussione con il sindacato. E' stato un grave errore. Nonostante alcune modifiche apportate dal Parlamento, questa manovra è largamente caricata sulle spalle di lavoratori a reddito fisso e dei pensionati. Provvedimenti economici di questa natura hanno bisogno di un largo consenso sociale altrimenti diventano devastanti. Chi spiegherà questa manovra ora alla gente? Per questo noi poniamo al Presidente Monti l'esigenza  di un Patto sociale in cui siano chiari gli obiettivi che si devono raggiungere in un quadro di responsabilità condivise da tutti i soggetti, proprio per rendere tutto piu' trasparente. La Cisl non vuole discutere solo di mercato di lavoro. Occorre un patto sociale per la crescita che affronti tutti i problemi del paese: salari, fisco, welfare, infrastrutture, divario nord-sud, giovani, famiglia. Si  possono  correggere alcuni provvedimenti troppo pesanti, introducendo una vera patrimoniale e con una riforma fiscale equa e selettiva che da tempo sollecitiamo. Nelle situazioni cosi' critiche, in Italia si e' sempre agito con la concertazione e con un patto sociale. Non possiamo avere un governo forte con i deboli e debole con i forti''.Bonanni: "Iniqua e recessiva. Il giudizio della Cisl non cambiaUfficio Stampa  Cisl
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20/12/2011 Corinaldo - Festa del Pensionato
FESTA DEL PENSIONATO CORINALDO - 11 dicembre 2011– “Oggi più che mai c’è bisogno di equità fiscale, coesione sociale e giustizia”; queste le parole del sindaco del Comune di Corinaldo Livio Scattolini, nell’incontro tenutosi a palazzo comunale tra Istituzioni e Sindacato Pensionati Cisl, dal titolo “Le manovre dei tagli – Gli effetti negativi della finanziaria”.All’incontro, organizzato dalla Fnp Cisl Pensionati di Ancona – Lega di Senigallia, in occasione della Festa del Pensionato, hanno preso parte  il Segretario Fnp Cisl di Ancona Guido Viola, il sindaco di Corinaldo Livio Scattolini,  il Segretario Generale Ust Cisl di Ancona Paolo Santini e il Segretario Fnp Cisl Lega di Senigallia Carlo Zezza. “Da Roma si calano decisioni sul territorio spesso dolorose e difficili da correggere e questo si ripercuote anche su Corinaldo – afferma il sindaco Scattolini – il nostro territorio ha già vissuto la chiusura degli ospedali di Corinaldo, Ostra e Ostra Vetere, si è trattato di una decisione dolorosa e necessaria, con un contrappeso che va riconquistato ogni giorno in termini di servizi; e parlo di prelievo del sangue, assegni di cura, Rsa e posti letto nelle case di riposo. Servizi fondamentali che difendiamo con forza, quotidianamente, nella conferenza dei sindaci. Fortunatamente Corinaldo è un Comune nel quale si vive bene, con una qualità alta della vita, ma non è certo il frutto di una situazione calata dall’alto, quanto, piuttosto, il risultato di un buon lavoro fatto dagli amministratori dal dopoguerra ad oggi, con una pressione fiscale che è tutt’oggi al limite del consentito”.Per comprendere al meglio le esigenze della popolazione per gli amministratori di Corinaldo è fondamentale il dialogo e il confronto continuo con le organizzazioni sindacali, nonché tenere d’occhio le necessità della famiglia nel suo insieme attraverso le ben 40 associazioni del territorio comunale che vivono quotidianamente a contatto diretto con le persone.“Proprio le organizzazioni sindacali sono spesso chiamate a riparare il danno che è stato creato dall’alto – afferma il Segretario Generale Ust Cisl Paolo Santini – nella sola provincia di Ancona abbiamo fatto 80 accordi di mobilità e ci confrontiamo tutti i giorni con aziende e istituzioni per raccogliere le istanze della popolazione; per questo riteniamo fondamentale il confronto con i Comuni, soprattutto nel momento del bilancio comunale di previsione, di assestamento e definitivo. La nostra può essere una voce importante anche in un periodo difficile come questo”.“Va bene il rigore ma non possiamo pensare che siano sempre le stesse persone a pagare, cioè i lavoratori e i pensionati – commenta il segretario Fnp Cisl Lega di Senigallia Carlo Zezza – di fronte ad una situazione di forte crisi economica come questa si deve cercare di spostare il tiro del fisco con una riforma assistenziale per diminuire le imposte Irpef su lavoratori dipendenti e pensionati; bisogna inoltre tassare i patrimoni e le rendite finanziarie affinchè chi ha di più metta di più. Non dobbiamo dimenticare poi i necessari tagli ai costi della politica”. Silvia Argentati
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20/12/2011 Che nessuno sia solo - il video integrale
Il video integrale della manifestazione del 3 dicembre al Teatro le Muse di Ancona:http://www.youtube.com/playlist?list=PL38B627CB5B896E21
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17/12/2011 Assemblea dei dipendenti pubblici in Provincia
I lavoratori del pubblico impiego di Pesaro  si sono riuniti  giovedì 15 in  assemblea unitaria presso la Provincia. Nell’occasione hanno ribadito con forza di non sentirsi un peso ma una risorsa. Il Segretario della FP- CISL di Pesaro – Urbino Francesco Todaro   rimarca come “i dipendenti pubblici vogliono dimostrare alla cittadinanza di essere la risorsa di un paese democratico e civile che necessita di servizi pubblici efficienti quanto essenziali.”“ Da anni  - sostiene Todaro - occorre una riforma seria delle pubbliche amministrazioni che intervenga nella riduzione delle spese, nelle razionalizzazioni delle risorse e nella valorizzazione delle professionalità interne, allo scopo di erogare servizi sempre migliori alla cittadinanza”.“Questa riforma - continua Todaro - passa attraverso l’eliminazione degli sprechi che si annidano nelle troppe consulenza, negli appalti, negli incarichi, nella gestione spesso clientelare di alcuni politici e di alcuni dirigenti che non pensano alla organizzazione migliore dell’ufficio ma ad altro producendo inefficienze e disservizi. Da anni  noi chiediamo di cambiare mentalità, privilegiando il merito e le buone professionalitài. Chi si oppone al cambiamento  non sono i lavoratori del pubblico impiego  - conclude Todaro – ma chi di questi sprechi ne è responsabile  e che da questa crisi difficile non è toccato per niente, perché non ne è nemmeno sfiorato.”
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15/12/2011 Riforma della sanità, la Cisl vuole esserci
Più equità nella distribuzione delle risorse tra le cinque provincie marchigiane, coinvolgimento delle strutture private nel taglio dei posti letto e potenziamento dei servizi sanitari sul territorio. Sono queste le principali richieste che la Cisl ha presentato alla tavola rotonda sul Piano socio sanitario organizzata ieri, mercoledì 14 dicembre, alla Domus S. Giuliano di Macerata.In una sala gremita - circa 200 i partecipanti tra operatori, cittadini, pensionati e addetti ai lavori – il dibattito ha coinvolto il Consigliere regionale Francesco Comi, il Direttore dell’Area Vasta 3 di Macerata Enrico Bordoni e i tre sindaci di Macerata, Civitanova Marche e Camerino.«Siamo contrari all’istituzione di nuove aziende ospedaliere e anzi chiediamo una legge regionale che stabilisca che l’unica azienda è quella di Torrette (Ospedali riuniti di Ancona)» ha sostenuto il Segretario dei pensionati Dino Ottaviani. Confermata anche la proposta Cisl di un ospedale unico provinciale, diffuso su tutto il territorio e in grado di valorizzare le specialità e le vocazioni delle strutture nella nostra provincia.Sistino Tamagnini, Segretario generale della Funzione pubblica, ha fatto presente la necessità di riaprire da subito la contrattazione per consentire al sindacato di partecipare alla riorganizzazione dell’ Area Vasta n.3.  «Per questo però abbiamo bisogno di leggere attentamente i dati di bilancio, così da ridurre gli sprechi e migliorare la qualità dei servizi e del lavoro».La situazione degli operatori della sanità è molto difficile. Carichi di lavoro pesanti, turni lunghi, impossibilità di fruire di riposi e ferie per un recupero psicofisico. «La carenza cronica di personale – afferma Tamagnini - ci costringe ad affrontare in prima linea il disagio che vive l’utenza nelle corsie, nei Pronti Soccorsi, nei Servizi e nel territorio».Francesco Comi, presidente della quinta Commissione del Consiglio regionale marchigiano, ha ricordato i risultati raggiunti dall’Azienda unica nell’azzerare il debito della sanità marchigiana, una delle più virtuose in tutta Italia. «Siamo l’unica regione italiana ad aver voluto approvare il piano sanitario in un contesto nazionale difficile e imprevedibile. Ora lavoreremo a dei piani di attuazione sul territorio, anche grazie all’aiuto del sindacato, con il quale apriremo tavoli di concertazione».Il Direttore dell’Area Vasta 3 di Macerata, Dott. Enrico Bordoni ha rassicurato tutti sul fatto che nessun ospedale del maceratese chiuderà i battenti. «Certamente il passaggio all’Area Vasta richiede uno sforzo per ridistribuire le risorse sul territorio secondo maggiore equità. L’ospedale unico diffuso sul territorio sarà un percorso obbligato per lavorare in una logica di Area Vasta, e nel frattempo possiamo pensare a progettare anche una nuova struttura».Meno ottimista Romano Carancini, sindaco di Macerata, che ha parlato di un “rischio schiacciamento” per il capoluogo. Per Carancini «le linee strategiche del piano ci parlano di una sanità maceratese che rimarrà “spezzettata” tra la zona montana e il nuovo ospedale che sorgerà in provincia di Fermo».Il Sindaco di Civitanova Marche Massimo Mobili ha invitato tutti, in particolare i sindaci, a superare i campanilismi e ad abbandonare posizioni indifendibili, come la difesa del punto nascite all’Ospedale di Recanati, che con meno di 450 parti all’anno dovrà chiudere per legge. Per Dario Conti, Sindaco di Camerino «non possono farsi riforme della sanità solo tagliando le risorse. Al contrario dobbiamo riconvertire la spesa sanitaria per poi reinvestire sulle strutture pubbliche assumendo nuovo personale sanitario». Per questo, secondo Conti deve riunirsi quanto prima la Conferenza dei sindaci dell’Area Vasta di Macerata.http://www.youtube.com/watch?v=FIadMCv1_84&feature=youtu.be
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14/12/2011 Importanti sviluppi per il futuro del gruppo Ferretti
Venerdì 16 novembre si svolgerà presso la sede di dell’Associazione Industriali di Forlì un incontro all'inizio del quale il Dott. Giancarlo Galeone, Amministratore Delegato della Ferretti,  farà un aggiornamento  in merito alla situazione societaria del Gruppo.Così dopo mesi di trattative e, un primo accordo non andato in porto, la conglomerata cinese Shandong Heavy Industry Group ha definito in queste ore l'accordo  con i principali creditori del gruppo nautico di Forlì, esposto per oltre 600 milioni di euro.Secondo indiscrezioni raccolte da Milanofinanza.it,  Shandong avrebbe rilevato il credito in possesso al fondo d’investimento  Oaktree (il 40% del totale) e Strategic Value Partners (18% del totale), e sarebbe pronto a dare il via al progetto di ristrutturazione dell'esposizione debitoria dell'azienda presieduta da Norberto Ferretti in base all'articolo 182 bis della legge fallimentare.L'intesa sarebbe stata siglata anche da Royal Bank of Scotland, l'altro istituto in possesso del 10% del debito di Ferretti.La fase due di questo processo di rafforzamento patrimoniale prevede una successiva iniezione di liquidità di circa 200 milioni di euro che dovrebbe avere conseguenze anche sul futuro dei lavoratori.
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14/12/2011 RIDISEGNARE IL FUTURO - Quali condizioni di sviluppo nei Servizi educativi 0-3 anni delle Marche
il 16 dicembre a Jesi si svolgerà il seminario organizzato da  CGIL, CISL, UIL, ANCI Marche, Comune di Jesi, con la collaborazione scientifica dell’associazione di pedagogisti “Gruppo Nazionale Nidi  Infanzia” sul tema:RIDISEGNARE IL FUTURO - Quali condizioni di sviluppo nei Servizi educativi 0-3 anni  delle Marche Jesi presso il Centro Docens – ZIPA venerdì 16 dicembre 2011
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12/12/2011 12 dicembre sciopero per cambiare la manovra
LE FOTO DELLO SCIOPERO C G I L  C I S L  U I L SCIOPERO GENERALE LUNEDI’ 12 DICEMBRE 2011 4 ORE al mattino con modalità stabilite dalle singole categorie LA MANOVRA DEL GOVERNO MONTI E’ INIQUA, COLPISCE SOPRATTUTTO I REDDITI BASSI, CONTRAE ANCORA I CONSUMI, ACCENTUA LA RECESSIONE GIA’ IN ATTO, NON AFFRONTA IN MODO DECISO I TEMI DELLO SVILUPPO.· NO ad interventi che nei fatti cancellano le pensioni di anzianità· NO all’aumento dell’Iva senza sgravi fiscali per i lavoratori e i pensionati· Si ad una maggiore gradualità all’innalzamento dell’età pensionabile delle donne· Si alla salvaguardia della indicizzazione per le pensioni medio-basse· Si ad una lotta seria ed efficace all’evasione e all’elusione fiscale, agli sprechi, ai privilegi e ai costi della politica· Si al superamento della precarietà nel lavoro e ad una riforma degli ammortizzatori sociali che offra tutele a chi oggi ne è privo· Si alla redistribuzione del reddito a favore dei redditi da lavoro e da pensione che hanno pagato più di altri il prezzo della crisi e sui quali grava un carico fiscale ormai insopportabile· Si ad una vera tassazione sulle grandi ricchezze e sui patrimoni mobiliari e immobiliariPER CAMBIARE LA MANOVRA NEL SEGNO DELL’EQUITA’Ancona: Sciopero 4 ore al mattino con modalità stabilite dalle singole categorie     Presidio – Piazza Roma ore 9.30Ascoli Piceno: Sciopero ultime 4 ore di ogni turno                                                                         Presidio – Piazza Simonetti ore 17.30Fermo: Sciopero prime 4 ore di ogni turno                                                                                         Presidio – Piazza Cavour ore 10.00Macerata: Sciopero ultime 4 ore di ogni turno                                                                                     Presidio – Piazza della Libertà ore 15.00Pesaro: Sciopero mattina e le ultime 4 ore di ogni turno                                                                   Presidio – Piazzale Lazzarini ore 9.30
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09/12/2011 Tavola rotonda sul Piano socio sanitario regionale
 Mercoledì 14 dicembre la Cisl di Macerata, insieme alle Categorie della Funzione Pubblica e dei Pensionati, ha organizzato una tavola rotonda per discutere del Piano socio sanitario che verrà approvato dall’Assemblea legislativa regionale.All’interno del percorso di riorganizzazione della sanità marchigiana iniziato lo scorso anno, le scelte adottate dal piano condizioneranno il futuro della sanità marchigiana. Per questo motivo la Cisl vuole partecipare attivamente al dibattito contribuendo a definire i contenuti concreti del documento.Riduzione dei posti letto negli ospedali per acuti, riconversione dei piccoli ospedali con servizi territoriali, soppressione delle Unità Operative di piccole dimensioni, aree di degenza basate sull’intensità assistenziale e non più sulla disciplina di appartenenza. Sono solo alcuni dei processi attraverso i quali il servizio sanitario regionale verrà rimodellata nell’ottica della razionalizzazione e della riduzione dei costi.Le indicazioni generali contenute dal Piano saranno attuate sui territori attraverso appositi piani industriali, che dovranno essere oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali, con l’obiettivo della massima condivisione e partecipazione nelle scelte operative da intraprendere. Ma nessun confronto può essere instaurato fintanto che le parti sociali non avranno a disposizione dati certi per condividere le scelte operative. Il 4 novembre scorso la Cisl li ha formalmente richiesti alla Direzione di Area Vasta 3. Scandaloso è il fatto che ancora oggi non abbiamo ricevuta alcuna risposta.In ogni caso almeno tre sono le condizioni affinché la riorganizzazione diventi sostenibile e quindi accettabile:  il ripristino di criteri di equità nella ripartizione delle risorse tra le province marchigiane, riequilibrando lo svantaggio finora subito dall’Area Vasta n. 3 di Macerata nei confronti di quella anconetana (quasi 5 milioni di € in meno nel 2010). Uno squilibrio accentuato dall’Azienda “Ospedali riuniti” di Ancona, alla quale va un budget che ammonta a più di un terzo di quello destinato all’intera provincia di Ancona, che dovrebbe garantire servizi di alta specialità per tutti cittadini marchigiani, ma la cui attività è costituita, per circa il 50%, da prestazioni ordinarie erogate per lo più alla popolazione anconetana. Il coinvolgimento della sanità privata nel processo di riorganizzazione. Non è ammissibile che mentre si tagliano posti letto negli ospedali per acuti allo stesso tempo viene autorizzata l’apertura di nuove cliniche private. La Cisl pretende quindi che nessun posto letto privato (per acuti, di lungodegenza o riabilitazione) venga autorizzato fintanto che la riorganizzazione del sistema pubblico non sia completata. In ogni caso l’offerta sanitaria privata non deve competere con quella pubblica ma deve integrarla nelle aree dove questa è più carente. Il potenziamento dei servizi territoriali, che dovrà essere effettivo e preceduto da un confronto vero con le forze sociali, per valutare attentamente l’impatto che tale processo avrà sui lavoratori e sui pazienti. La Cisl di Macerata conferma poi la sua netta contrarietà rispetto all’istituzione di nuove aziende ospedaliere, che accentuano la separazione tra servizi ospedalieri e territoriali, che vanno invece integrati con più forza. Chiediamo che, con legge regionale, venga mantenuta una sola azienda ospedaliera – gli Ospedali riuniti di Ancona – deputata ad erogare prestazioni sanitarie d’eccellenza. Qualora così non fosse, e venisse confermata l’ipotesi prevista dal Piano dell’istituzione di una nuova Azienda Marche sud, sarà allora necessario ripensare l’assetto complessivo prevedendo un’azienda ospedaliera anche nel maceratese.In ogni caso il Piano dovrà confermare l’ipotesi di un ospedale unico provinciale diffuso su tutto il territorio, da sviluppare valorizzando le specialità già in essere negli ospedali di rete maceratesi.Su questi temi la Cisl di Macerata impegnerà sia tecnici - il Direttore dell’Area Vasta 3 Dott. Enrico Bordoni - e politici locali, in particolare il Presidente della V Commissione Consiliare Francesco Comi e i Sindaci di Macerata, Civitanova Marche e Camerino, sedi delle tre ex Zone territoriali e dei tre ospedali di rete provinciali.I Segretari generali Cisl, Fp e FnpMarco Ferracuti, Sistino Tamagnini e Dino Ottaviani  
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09/12/2011 Uno sciopero per cambiare la Manovra
Le Segreterie di Cgil Cisl e Uil confederali di Macerata hanno proclamato uno sciopero generale di 4 ore per lunedi 12 dicembre, dalle 15.00 alle 19.00. La decisione è stata presa per sostenere le proposte che le Confederazioni nazionali hanno presentato al Parlamento per cambiare alcuni aspetti della manovra economica proposta dal Governo Monti.In particolare il sindacato chiede di rivedere i provvedimenti sull’innalzamento dell’età pensionabile, il blocco della rivalutazione delle pensioni e la reintroduzione dell’imposta sulla prima casa. «Siamo consapevoli che in questo momento difficile è necessario fare sacrifici – afferma il Segretario della Cisl Ferracuti – ma la manovra pesa solo sui "soliti noti", ossia sui lavoratori dipendenti e sui pensionati con redditi bassi.  Siamo preoccupati ed arrabbiati perchè tutta una parte del paese non è stata coinvolta negli sforzi necessari a risanare il paese». Per il Segretario della Cgil Benfatto «la manovra serve solo a fare cassa e chiede sacrifici senza dare prospettive a nessuno, men che meno ai nostri giovani». Per il Segretario della Uil Broglia «queti provvedimenti privi di qualsiasi segno di sviluppo» .Particolarmente preoccupante è la situazione di quei lavoratori delle aziende in crisi che, vicini alla pensione, sono stati incentivati ad uscire dal mercato del lavoro per arrivare al pensionamento passando per la cassa integrazione e la mobilità. Ora che anche la loro età  pensionabile viene spostata in avanti, questi lavoratori rischiano di dover sopravvivere anche per anni senza niente. Il decreto Monti prevede appositamente una deroga per 50.000 lavoratori, ma per il sindacato sono almeno le persone in questa condizione sono almeno il doppio.Lo sciopero del 12 riguarderà i settori dell’industria e del commercio. Scuola e pubblico impiego sciopereranno il 19 dicembre, trasporti e istituti bancari il 16. Non verranno fatti comizi e non ci saranno cortei. Durante la manifestazione, che si svolgerà in P.zza della Libertà con inizio alle ore 15.00, verrà data voce ai lavoratori, ai giovani e ai pensionati, che racconteranno le loro storie. Parteciperanno anche artisti locali.Una delegazione composta dalle Segreterie confederali verrà ricevuta alle 17.00 dal Prefetto di Macerata perché, afferma Ferracuti «di manovra in manovra possiamo toccare con mano l'esasperazione della gente, , tanto da rischiare derive pericolose anche sul piano dell’ordine pubblico».Dopo anni di manifestazioni separate finalmente un’iniziativa unitaria. Ma a Macerata, affermano in coro i tre Segretari generali, è rimasto sempre aperto un filo unitario che, nonostante le differenze, ci ha permesso di gestire insieme tante vertenze aziendali difficili. Certamente è un buon auspicio per il futuro.  http://www.youtube.com/watch?v=XjGeFRQkilk
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07/12/2011 Sciopero generale per cambiare la manovra
Per cambiare la manovra nel segno dell' equità, le Segreterie Cgil Cisl Uil Ancona proclamano lo sciopero generale di 4 ore  per lunedì mattina 12 dicembre con manifestazione provinciale ad Ancona in Piazza Roma dalle ore 9.30
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07/12/2011 Per una manovra equa e socialmente sostenibile
E' stato indetto per lunedì 12 dicembre a Pesaro una manifestazione provinciale   contro la manovra del Governo Monti . La manovra non è equa, colpisce soprattutto i redditi bassi, induce la contrazione dei consumi, rischia di accentuare la recessione già in atto, non affronta adeguatamente i temi dello sviluppo.
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06/12/2011 La Cisl fa il pieno di voti alla Sintegra
Il segretario provinciale della Federazione dei trasporti (FIT) della Cisl di Macerata, Fabrizio Costantini, esprime soddisfazione per l’esito delle votazioni, all’indomani dell’elezione della rappresentanze sindacali unitarie all’interno dell’azienda Sintegra spa, la più grande azienda provinciale che opera nel settore dei rifiuti con sede a San Severino Marche.L’esito delle votazioni ha visto eletti 9 delegati Cisl su 11 rappresentanti da eleggere. «Ringrazio tutti i dipendenti per la fiducia accordata alla Cisl – ha detto Costantini – Questo brillante risultato ci stimola a continuare con senso di responsabilità nei nostri impegni verso i lavoratori e a lavorare in maniera assidua per le riforme del settore che ci attendono nel 2012. Siamo certi che non tradiremo la fiducia espressa dai dipendenti dell’azienda».     Il Segretario Provinciale Fit-CislFabrizio Costantini
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06/12/2011 Bilanci degli enti locali, le richieste del sindacato pensionati
Seria lotta all’evasione fiscale, politiche tariffarie  e  tributarie eque e sostenibili  per lavoratori dipendenti e pensionati, politiche abitative  a “misura di anziano”,  una  gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali oltre alla valorizzazione dell’associazionismo e  del volontariato.Sono queste  le  5 priorità per le Segreterie Regionali  SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP –UIL  nella definizione dei bilanci degli enti locali  in tempo di crisi e di tagli lineari.«Abbiamo voluto definire in un documento unitario - afferma Mario Canale , Segretario generale FNP Marche -  le priorità comuni da portare al confronto territoriale sui bilanci 2012, con l’intento di favorire una concertazione coordinata ed efficace su tutto il territorio marchigiano».Il documento verrà presentato il 20 dicembre prossimo in una conferenza stampa organizzata dalle Segreterie regionali dei pensionati di Cisl, Cgil e Uil.
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05/12/2011 Sciopero dei lavoratori Canalini
Dopo lo sciopero interamente riuscito nell'ambito del magazzino, l'assemblea dei lavoratori della Canalini srl riunitasi in occasione del presidio organizzato per lo sciopero, ha proclamato il blocco di tutte le prestazioni straordinarie.  
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03/12/2011 Che nessuno sia solo. La Cisl al teatro delle Muse
LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE“Ricostruire il Paese a partire dai principi dell’equità e della solidarietà rinunciando da subito agli anti-valori che l’hanno guidata troppo a lungo, come quelli dell’individualismo consumistico e restituendo nel lavoro piena centralità alla persona”. E’ l’invito del Segretario Nazionale della Cisl Santini intervenuto a concludere “Che nessuno sia solo. Questo facciamo - questo chiediamo”, la manifestazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Teatro delle Muse di Ancona.Una giornata che ha visto protagonisti soprattutto i visi e le storie delle persone e dei lavoratori comuni alla prese con una crisi senza precedenti e “di carattere ampiamente strutturale” come ha spiegato l’economista Alberto Berrini, tra i primi ospiti di una giornata iniziata simbolicamente con i lavoratori di alcune aziende marchigiane saliti silenziosamente sul palco delle Muse a piazzare le bandierine della crisi nella grande cartina geografica che raffigurava la regione.“Che nessuno sia solo” insomma è stato il titolo indicativo di un appuntamento che arriva in piena crisi economica finanziaria, con il lavoro e l’economia reale messe a dura prova anche nella nostra realtà marchigiana: “C’è necessità di uno sforzo collettivo, di un impegno straordinario per tutelare il lavoro, per aggiornare e adeguare il sistema di welfare, per garantire una equa partecipazione ai sacrifici, perché chi può contribuire di più, dia di più” ha spiegato il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo.Molti gli ospiti che hanno partecipato alla manifestazione, a partire dallo stesso economista Alberto Berrini con un intervento sulle origini della crisi e sui possibili strumenti da utilizzare per provare uscirne, il Presidente dell’ente Bilaterale Artigianato Pantaleoni, il Responsabile osservatorio Caritas Tondi, il dirigente del Comune di Jesi Torelli che ha illustrato il progetto per la gestione associata dei servizi alla persona di 21 comuni e il Presidente dell’Associazione Comuni della Val D’Aso Castelli che ha illustrato i benefici derivanti dalla gestione associata dei servizi, quindi esponenti della politica regionale, dal Presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, agli Assessori regionali Pietro Marcolini e Marco Luchetti.“E’ una dura transizione epocale - ha spiegato ancora Mastrovincenzo -  tutti siamo chiamati a cambiare ma per la Cisl le priorità restano il valore della persona e del lavoro. A partire dalla nostra regione è fondamentale riorganizzare i servizi pubblici con meno risorse, superando sprechi e inefficienze, creare reti di mutualità sul territorio per integrare il welfare pubblico, contrattare nelle aziende per sostenere qualità, innovazione e occupazione, fare scelte che riaprano le porte del lavoro ai giovani.“Oggi – ha concluso Mastrovincenzo - si è fatto con la Cisl Marche un breve viaggio nella crisi che colpisce i nostri territori, ma si sono toccate con mano anche delle buone prassi di contrattazione, di bilateralità tra imprese e lavoratori, di esperienze del sindacato nel sociale, di gestione associata dei servizi in ambito comunale, tutti segni nella direzione del cambiamento che serve per affrontare la crisi, perché nessuno resti solo”.LE PROPOSTE DELLA CISL MARCHE PER IL PAESEhttp://www.youtube.com/watch?v=Vd5rF9XasEE
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02/12/2011 Incontro informativo sul digitale terrestre
Nella nostra provincia dal 12 dicembre avverrà il passaggio al segnale digitale terrestre per le trasmissioni televisive.   L’avvento del segnale digitale oltre ai vantaggi di un maggior numero di programmi disponibili, una migliore qualita’ di immagine e audio, possibilita’ di servizi interattivi e collegamento internet, non ultimo anche un minore inquinamento elettromagnetico, comporta l’acquisto da parte degli utenti e consumatori di strumenti e adattamenti tecnici per la ricezione.L’Adiconsum di Pesaro, in stretta collaborazione con la Camera di Commercio della Provincia di Pesaro Urbino,  organizza un incontro informativo sull’argomento con la partecipazione dei Sindaci della Provincia, le associazioni di artigiani e commercianti, associazioni del volontariato e consumatori.L'incontro è programmato per martedì 6 dicembre alle ore 12.00 presso la sala mercatile della Camera di Commercio in Corso XI settembre n. 116 a Pesaro.
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30/11/2011 CONVEGNO "DIRITTI PER TUTTI contro le forme di grave sfruttamento lavorativo"
Convegno "Diritti per tutti. Contro le forme di  grave sfruttamento lavorativo" organizzato dall'Associazione Free Woman  e dalla CISL di Ancona a conclusione del Progetto omonimo che ci ha visto partner di Associazioni di volontariato  del territorio con capo fila la stessa Associazione Free Woman. Il convegno che si terrà il 6 dicembre presso la Sala Armatura in Via  Ragnini 4 alle ore 9, prevede l'intervento del Dott. Giorgio Di Munno  (Dirigente Squadra Mobile della Questura di Ancona), dell'Avvocato Paolo Cognini (ASGI), del giornalista Antonello Mangano.Per informazioni:UST CISL ANCONAVia Ragnini, 4 Ancona Tel. 071-2822201
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30/11/2011 Ferretti: terzo incontro sul rinnovo del contratto aziendale
Il 21 novembre ’11 presso la sede dell’associazione industriali di Forli si è tenuto il terzo incontro per la discussione sul rinnovo del contratto aziendale, nel corso del quale l’azienda ha confermato le notizie relative all’avanzamento del piano di conversione del debito in capitale da parte dei maggiori creditori coordinati da RBS.All’interno della compagine sembra che il fondo d’investimento americano Oaktree abbia manifestato particolare interesse sulle future prospettive aziendali.La FILCA, insieme a FILLEA e FENEAL, ha preso atto delle informazioni e rinviato ogni ulteriore considerazione al momento in cui si sarà perfezionata l’operazione, ed i contenuti della stessa saranno illustrati assieme agli obiettivi di sviluppo industriale del gruppo FERRETTI.Il confronto è poi continuato sui temi del rinnovo del contratto aziendale per tutte le sedi italiane del gruppo.La discussione si è sviluppata su tre gruppi di lavoro che hanno coinvolto tutte le strutture territoriali e le RSU:  primo gruppo -  il sistema di informazione e partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali, territoriali e nazionali, le regole per garantire trasparenza e regolarità nelle forniture di prestazioni professionali da parte di terzi, gli orari di lavoro normale-straordinario-flessibilità, vestiario e servizio mensa;secondo gruppo -  il recupero di alcune figure professionali in cantieri dove il ricorso alle esternalizzazioni è più alto e dove sono carenti alcune figure professionali programmando l’assunzione di giovani, la definizione dei profili professionali e dell’indennità di funzione omogenee per tutte le sedi;terzo gruppo - i nuovi criteri di valutazione per l’erogazione del premio di risultato per tutte le sedi del gruppo e la definizione del premio feriale.Il confronto si è sviluppato su tutti i punti, mentre per alcuni di essi sono emerse convergenze, ad esempio: il sistema di informazione, la fornitura del vestiario; su altri punti l’azienda pur concordando sulla opportunità di arrivare ad un’intesa ha proposto soluzioni che secondo nostro giudizio delle organizzazioni sindacali sono ancora insoddisfacenti rientrano fra questi: i criteri per i riconoscimenti della professionalità, gli orari di lavoro.Infine per la parte economica il confronto è ancora fermo ai criteri per il riconoscimento del premio di risultato ed in particolare sui temi della produttività e sul rispetto dei tempi che intercorrono tra l’inizio e la consegna al commerciale delle barche realizzate per il cliente.
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30/11/2011 Giovani immigrati chiedono la cittadinanza
L’Anolf di Macerata, associazione promossa dalla Cisl per le attività a favore degli immigrati, sta inviando una lettera ai Sindaci dei principali Comuni della Provincia di Macerata per chiedere che i rispettivi Consigli comunali approvino un ordine del giorno che faccia propria l’iniziativa “Riformate la legge sulla cittadinanza”Attraverso la sua associazione Anolf giovani, e insieme alla Cisl, l’Anolf ha promosso una campagna nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del riconoscimento, con legge del Parlamento, della cittadinanza italiana ai figli degli immigrati.Nati o cresciuti in Italia, questi ultimi sono equiparati, per diritti e doveri, ai loro genitori. Il loro appello è rivolto ad una legge che riconosca il diritto di cittadinanza per tutti i giovani nati sul territorio italiano, dando dignità e pari opportunità a coloro che saranno protagonisti nel futuro della società italiana.“Basta  ai giovani italiani con il foglio di via”- è il desiderio di decine di migliaia di giovani che aspettano la  nuova riforma della cittadinanza.
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29/11/2011 Rischio chiusura per due aziende a San Ginesio
Le Categorie dell'Artigianato di Cisl e Cgil esprimono preoccupazione per l'incertezza dei i 20 lavoratori delle aziende Tirabasso spa e Tnd srl di San Ginesio, aziende del settore tessile e artigiano con sede a Pian di Pieca (San Ginesio).Già da anni i lavoratori usufruiscono degli ammortizzatori sociali per coprire lunghi periodi di inattività. La situazione negli ultimi mesi si è però aggravata, tanto da rendere concreto il rischio di un taglio del 50% del personale.Dopo diversi incontri, i lavoratori e le organizzazioni sindacali  hanno sollecitato le aziende a presentare un piano di ristrutturazione che gli stessi titolari avevano sostenuto di voler mettere in campo. Al momento però non si ha alcun riscontro progettuale. Anche per questo, il 4 novembre scorso, è stato indetto uno sciopero di 4 ore al quale ha aderito la quasi totalità dei dipendenti.Le organizzazioni sindacali e i lavoratori continueranno a chiedere incontri e a sollecitare una soluzione. Soprattutto verso Confindustria, alla quale una delle due ditte è associata, e dalla quale il sindacato pretende  un impegno più forte a tutela dei posti di lavoro e per un percorso più chiaro.Serve però anche maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali, invitate a vigilare e ad intervenire, non sottovalutando i rischi che deriverebbero dalla chiusura di queste due attività.«Nel contesto della realtà locale di Pian di Pieca - sostiene Andrea Luzi della Cisl Artigianato - la perdita di occupazione sarebbe una responsabilità  grave, in quanto impoverirebbe il tessuto produttivo locale generando una vera e propria emergenza sociale».
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29/11/2011 Contrastare la crisi investendo sul sociale
I servizi sociali non sono una voce di spesa, ma un investimento sul quale bisogna puntare specie in temi di crisi. Questo è quanto emerge dall’incontro pubblico che la Cisl e la Federazione dei pensionati hanno organizzato lunedì 28 novembre al Teatro Velluti di Corridonia.Lo spunto per parlare di welfare è offerto dal disegno di legge delega presentato quest’estate dal Governo sulla riforma del sistema fiscale e di assistenza sociale. Un provvedimento che mira a riordinare la spesa sociale italiana ma sul quale, secondo il Segretario generale dei pensionati di Macerata Dino Ottaviani «non possiamo nasconderci forti perplessità di fondo. Tagliare 20 miliardi di € dalla spesa per l’assistenza significa in pratica distruggere l’intero settore. Va bene riqualificare la spesa ma non tagliarla in modo lineare e indiscriminato». Secondo Ottaviani rimangono poi aperte tutte le questioni di fondo del welfare italiano, come la definizione dei livelli essenziali di assistenza, la compartecipazione egli utenti ai loro costi, la costituzione di un fondo nazionale per la non autosufficienza e la lotta alla povertà.Alcune ricette sono state proposte dal Prof. Emmanuele Pavolini, docente di Scienze politiche all’Università di Macerata. «Se si taglia nel welfare è necessario reinvestire almeno in parte sul lavoro delle donne e dei giovani, e quindi su politiche di conciliazione e formazione». Una risposta alle carenze del sistema pubblico può venire poi dal welfare bilaterale e di categoria.Resta indispensabile, secondo Pavolini, che i piccoli comuni si associno per gestire i servizi sociali. «Questo non significa disperdere il valore della municipalità e della rappresentanza, ma semplicemente rinunciare alcune competenze che comunque non si è in grado esercitare». Sulla non autosufficienza infine Pavolini sottolinea l’urgenza di rivedere l’indennità di accompagnamento, sulla quale si spende tantissimo (9 miliardi di €) e che deve essere differenziata in base alla gravità della disabilità e al reddito del richiedente.Proprio sulla non autosufficienza l’Assessore regionale alle politiche sociali Luca Marconi ha confermato l’intenzione della Regione Marche di confermare l’apposito Fondo regionale. «Dal 2009 ad oggi la Regione ha messo 8 milioni di € l’anno per la non autosufficienza. Ora che il Governo ha eliminato il Fondo nazionale, la Regione conferma il suo Fondo, impegnandosi anzi ad aumentarlo di un milione per il 2012 e, forse, di un altro milione per il 2013». Sulle sfide che attendono la Cisl ha concluso il Segretario generale Marco Ferracuti per il quale «è importante non scardinare un sistema sociale che finora ha dato risposte. Soprattutto è inaccettabile l’equazione per cui a meno risorse devono corrispondere tagli dei servizi».Gli Enti locali devono lottare per eliminare sprechi e soprattutto contrastare l’evasione fiscale, istituendo i Consigli tributari locali. «Soprattutto però - conclude Ferracuti - i servizi sociali vanno amministrati creando Aziende pubbliche che aggreghino più comuni e che gestiscano una filiera più lunga di servizi, creando massa critica e sinergie»http://www.youtube.com/watch?v=YCzYbZa3eMk
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29/11/2011 Eliminare gli sprechi dei Comuni
28/11/2011 - Conferenza stampa Cgil Cisl Uil Ancona per la presentazione delle linee guida sulla contrattazione dei bilanci di previsione dei Comuni per l'anno 2012Il documento unitario contente le Linee guida
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26/11/2011 Presentato a Pesaro il documento per il confronto con gli enti locali
E’stato presentato nella sede Cisl di Pesaro il documento unitario per il confronto con gli enti locali sui bilanci preventivi 2012.“Il  2011 ci preoccupa perché si è registrato un incremento della cassa integrazione e dei licenziamenti rispetto allo scorso anno – spiega il Segretario della Cisl di Pesaro – Urbino Sauro Rossi - a questo si aggiunga la stretta creditizia per le piccole imprese  e le difficoltà economiche che vivono le famiglie. In queste condizioni la domanda di sostegno e assistenza cresce, mentre le risorse per gli enti locali diminuiscono  a causa dei tagli da parte del Governo”.Cgil – Cisl - Uil chiedono  agli enti locali di salvaguardare  la spesa sociale ed educativa ed il sostegno alle persone in difficoltà, confermando i Fondi anticrisi, e valutando la possibilità che venga utilizzato l’isee attualizzato per l’accesso prestazioni sociali di lavoratrici e lavoratori in difficoltà.“In questa situazione di emergenza è necessario  – continua Rossi -  che i comunirazionalizzino la spesa, eliminando gli sprechi attraverso la gestione associata di servizi e funzioni tra Comuni,  riducendo le consulenze esterne e valorizzando il personale interno.”I sindacati sono disposti anche a ricorrere all’aumento dell’irpef , salvaguardando però i redditi medio bassi, e ad introdurre la tassa di soggiorno qualora le amministrazioni abbiamo dimostrato  un impegno serio nel aver attivato tutte le misure necessarie per qualificare la spesa  e abbiano adottato scelte concrete  per combattere l’evasione fiscale. “Chiediamo – spiegano la segretaria della Cgil Simona Ricci e il segretario della Uil Riccardo Morbidelli -   un Patto antievasione da sottoscrivere  a livello della Conferenza provinciali delle  Autonomie locali che preveda anche  l’istituzione di un consiglio tributario per segnalare agli organi competenti eventuali situazioni di evasione fiscale”.
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25/11/2011 Che nessuno sia solo - questo facciamo, questo chiediamo
La crisi economica e finanziaria che ha subito un’accentuazione con rischi notevoli per il nostro paese, e con evidenti ripercussioni sul lavoro e sulle famiglie, la situazione politica estremamente articolata e complessa, il ruolo centrale che possono assumere le parti sociali, la necessità di agire anche a livello regionale e locale per tutelare il lavoro, ridefinire il welfare, garantire una equa partecipazione ai sacrifici (“chi ha di più contribuisca di più”), impongono un impegno straordinario della nostra Cisl a tutti i livelli.Per mettere in evidenza le posizioni Cisl sullo scenario nazionale e avanzare proposte per rilanciare l’azione sindacale nella nostra regione, nei nostri territori, nelle aziende marchigiane, è indetta una Manifestazione regionale SABATO 3 Dicembre 2011 PRESSO IL TEATRO DELLE MUSE di ANCONA, con inizio alle ore 9,30“CHE NESSUNO SIA SOLO - QUESTO FACCIAMO, QUESTO CHIEDIAMO” sono le parole chiave della manifestazione; esse danno il senso di una priorità che per la Cisl è rappresentata dalle persone – “Che nessuno sia solo” -, ed al contempo della necessità che alle proposte e alla rivendicazione di politiche a tutela del lavoro e della coesione sociale - “questo chiediamo” -, venga messo in campo dalla Cisl anche un protagonismo che valorizzi l’azione autonoma del sindacato per promuovere il lavoro e riallestire il sociale – “questo facciamo” -.Credo non sfugga a nessuno la necessità di un impegno straordinario dell’organizzazione per la piena riuscita dell’iniziativa. Saranno presenti il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini, l’economista Alberto Berrini e saranno invitate a partecipare all’iniziativa le istituzioni regionali, soggetti imprenditoriali, organi di stampa.Vi invitiamo ad attivarvi fin da subito, per far partecipare ad Ancona il maggior numero possibile di delegati e iscritti.Nella certezza dell’impegno di ognuno di noi, vi saluto cordialmente.Il Segretario Generale(Stefano Mastrovincenzo)
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24/11/2011 Rinviata l'approvazione del Piano socio sanitario
Il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca ha incontrato ieri i Segretari regionali confederali, dei pensionati e del pubblico impiego di  Cgil Cisl e Uil. Al centro del vertice l'approvazione del Piano socio sanitario regionale, il contenuto del quale era stato criticato nei giorni scorsi dai sindacati.Il Presidente della Giunta ha confermato che il governo regionale, dopo aver accorpato le 13 Zone territoriali in 5 Aree vaste con la legge 17 del 1 agosto scorso,  non vuole proporre  un’altra modifica dell’assetto organizzativo della sanità marchigiana.  In altre parole non sono in vista né la costituzione di nuove aree vaste (neanche la montana) né l’attribuzione alle Aree Vaste stesse della personalità giuridica.L'Assessore alla salute Mezzolani e il Presidente della quinta Commissione Consiliare Comi hanno poi presentato una lunga serie di emendamenti al Piano, molti dei quali recepiscono alcuni dei punti critici evidenziati da Cgil Cisl e Uil nel loro documento.  In particolare sono stati rimossi i riferimenti alla divisione tra Area vasta ospedaliera e Area vasta territoriale, vivacemente contestati nei giorni scorsi dai sindacati.La Regione ha anche assicurato che la copertura del turn over, ossia la sostituzione degli operatori che andranno in pensione, sarà prevista al 70% e non al 50%, come precedentemente scritto nel Piano. Questo a garanzia dei livelli di qualità dei servizi e e delle condizioni di lavoro degli operatori, alle prese con un disagio sempre più forte. In una nota il Segretario generale Cisl Mastrovincenzo esprime apprezzamento per «l'intenzione della Regione Marche di ripristinare un assiduo e corretto metodo di relazioni, e per alcune delle modifiche apportate nel senso delle osservazioni da noi proposte. Abbiamo anche ribadito in modo chiaro di considerare il Piano un documento descrittivo, che si limita all'indicazione di obiettivi di riorganizzazione, senza prefigurare azioni concrete né tempi precisi per la loro realizzazione e per il superamento delle principali criticità del sistema».Il pallino torna ora nelle mani della quinta Commissione. Il Presidente Comi  si è impegnato a rinviare l’approvazione del Piano in Commissione, originarimente prevista per la giornata di oggi, per ulteriori verifiche ed approfondimenti. Regione e Sindacati si incontreranno di nuovo la settimana prossima.
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24/11/2011 Convegno: “Famiglie, consumi e stili di vita”
Prosegue l’impegno delle associazioni e delle organizzazioni di ispirazioni cristiana, tra le quali la Cisl e l’Anolf, con un secondo appuntamento dal tema  “Famiglie, consumi e stili di vita”  che si svolgerà a Pesaro, presso la sala del consiglio comunale alle ore 17.30, il 6 dicembre prossimo  e vedrà la partecipazione di Natale Brescianini Priore Eremo di Monte Giove, Luigi Ceccarini Università degli Studi di Urbino, Mario Mastriforti Presidente Cooperativa Campo Base e Michele Ricci Presidente Mcl Pesaro – Urbino.
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23/11/2011 Fiat disdetta gli accordi sindacali
FIAT: BONANNI, PRONTI A CONTRATTO NAZIONALE AUTOReggio Calabria, 22 novembre 2011. - (Adnkronos) - ''Lo sanno tutti che la Fiat ha fatto una scelta autonoma di non aderire piu' a Confindustria e quindi chiedera' a noi di fare un contratto nazionale dell'auto, e noi lo faremo. Con regole nazionali che valgono per tutti gli stabilimenti e regole aziendali specifiche in modo di avere accordi che si adattino alle realta' dei vari territori''. Lo ha detto il segretario della Cisl Raffaele Bonanni, arrivando a Reggio Calabria per partecipare all'iniziativa sulla legalita' e il bene comune.Il sindacalista ha ipotizzato un accordo per la Fiat simile a quello delle Poste o l'Enel, che hanno un contratto nazionale per aziende grandi e poi hanno stretto accordi aziendali a livello territoriale. ''A noi -ha aggiunto Bonanni- interessa quali garanzie occupazionali ci danno. Qual e' il salario e se le norme del nuovo contratto nazionale si discostano o no dal contratto nazionale di tutti i metalmeccanici''.      (Ink/Ct/Adnkronos) 22-NOV-11 11:41FIAT: FARINA (FIM-CISL), CONTRATTO UNICO PER TRATTAMENTI UGUALI PER TUTTI 'POMIGLIANO POTRA' ESSERE MODELLO MA NON RIPETIZIONE AUTOMATICA' Roma, 22 nov. - (Adnkronos) - "Dobbiamo prendere atto che oggi all'interno del mondo Fiat esistono trattamenti diversi a seguito anche degli accordi di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco, quindi c'e' l'esigenza di fare un contratto unico che assicuri trattamenti comuni a tutti i lavoratori''. A dirlo e' Giuseppe Farina, segretario generale della Fim-Cisl, ospite della trasmissione 'Prima di tutto' su Radio1"Per quello che noi pensiamo la disdetta vale dal momento in cui scadono i contratti, quindi noi ora abbiamo l'impegno a fare un contratto Fiat per tutto il gruppo, - ha spiegato Farina - l'accordo sara' un contratto Fiat valido per tutti, ma non sara' la ripetizione automatica del contratto di Pomigliano''. Farina ha ribadito che l'accordo di Pomigliano e' ''pienamente legittimo, perche' e' stato certificato che non c'e' stata alcuna violazione di diritti ma di uno scambio tra flessibilita' e salario e occupazione''. Dunque secondo Farina il contratto Pomigliano ''potra' essere usato come modello, ma non come ripetizione automatica perche' parliamo di un accordo di gruppo che mette assieme diverse esigenze produttive: ci sara' una base che fara' riferimento alla maggiore flessibilita', alla lotta all'assenteismo e all'esigibilita' degli accordi, poi le implementazioni dovranno tener conto delle specificita' dei diversi stabilimenti''      (Sec-Cim/Ct/Adnkronos) 22-NOV-11 09:37FIAT: FARINA, DISDETTA ERA ATTESA, FAREMO BUON CONTRATTO  - LA FIOM PRENDA ATTO CHE HA PERSO E COLGA OPPORTUNITA'   (ANSA) - TORINO, 21 novembre 2011 - ''E' una decisione attesa dal momento in cui la Fiat ci ha comunicato l'uscita dal sistema confindustriale e quindi dal contratto dei metalmeccanici. A noi non e' piaciuta ma ne abbiamo preso atto, adesso si pone il problema di creare un contratto unico che uniformi i trattamenti per tutti i dipendenti del gruppo''. Lo afferma Giuseppe Farina, segretario generale della Fim, a proposito della disdetta di tutti gli accordi sindacati da parte del Lingotto.    ''Avremmo preferito - aggiunge - mantenere la Fiat nel sistema, ma d'altra parte e' una scelta praticata in tutte le industrie mondiali dell'auto. Lo fanno ad esempio i tedeschi dell'Ig Metal alla Volkswagen''. Secondo Farina, ''non c'e alcun automatismo nell'estensione del contratto di Pomigliano anche se la base sono gli accordi gia' fatti: una maggiore disponibilita' a straordinari e turnistiche, la riduzione dell'assenteismo e l'esigibilita' degli accordi sindacali sono le tre condizioni a cui la Fiat lega l'intero progetto Fabbrica Italia. Verranno riproposte ma potranno trovare adattabilita' diverse visto che interesseranno anche i lavoratori di Fiat Industrial''.    ''Credo - dice ancora Farina - che il contratto che faremo sara' positivo con incrementi salariali, sara' perfino migliore di quello dei metalmeccanici. Il punto dolente e' che se la Fiom non firmera' restera' fuori e non potra' rappresentare i lavoratori, ma questa e' una conseguenza dello Statuto dei lavoratori e dell'ostinazione della Fiom a non prendere atto che le sue battaglie sono state perdute sia sui tavoli sindacali sia nelle aule dei tribunali. Dovrebbe cogliere questa opportunita', spero che la colga''. (ANSA)
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22/11/2011 Corso di formazione per estetiste e parrucchieri
Sono aperte le iscrizioni alla Scuola professionale per estetiste e parrucchieri, corso di qualifica di primo livello e specializzazione.Il corso è organizzato dallo IAL Marche, Centro Formazione Professionale di Macerata.Per informazioni contattaci allo 0733-240171, Via dei Velini 52 Macerata  macerata@ialmarche.it PER VEDERE IL VIDEO CLICCA QUI OPPURE VAI AL SITO IALMARCHE
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22/11/2011 Corso di formazione fiscale e tributario gratuito
Il Caf di Macerata organizza un corso di formazione fiscale e tributario gratuito  finalizzato ad eventuale assunzione. Requisiti richiesti:- diploma e/o laurea a indirizzo tecnico-economico; - disponibilità agli spostamenti; - flessibilità di orario; - conoscenza informatica.È richiesta la disponibilità a partecipare alle varie fasi del corso di formazione della durata di 120 ORE.Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 30 NOVEMBRE 2011Possono essere recapitate  a mano, o inviate a mezzo posta alla sede del CAF CISL di Macerata in Via G. Valenti 27/35 o via Fax allo 0733/4075252 presso sede CAF CISL di Macerata, o via mail al seguente al seguente indirizzo: amministrazione@cesem.itPer informazioni contattare il seguente numero: 0733/4075254
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22/11/2011 Per-Corso Fiscale e Tributario gratuito
Il CAF DI Ancona organizza un per-corso fiscale e tributario gratuito finalizzato ad eventuale assunzione. Requisiti richiesti:Diploma e/o laurea a indirizzo tecnico-economico E' richiesta la disponibilità a partecipare alle varie fasi del corso di formazione della durata di 120 ORE. Le adesioni, attraverso invio curriculum, dovranno pervenire entro e non oltre il 30 NOVEMBRE 2011 a mano, mezzo posta o via Fax 071/2141002 presso sede CAF CISL di Ancona, Via Saracini, 42 Tel.071/43934 o via e-mail al seguente indirizzo caaf@ancona.cisl.it
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21/11/2011 Contributi in favore della famiglia
Contributi in favore della famiglia Un aiuto alle famiglie numerose, alle donne in stato di gravidanza, alle ragazze madri e alle donne che hanno stipulato polizze assicurative come casalinghe. Scadenza 15 dicembre 2011 Il Comune di Ancona assegna contributi, derivanti da stanziamenti regionali e da cofinanziamento comunale, alle famiglie numerose, alle donne in stato di gravidanza,  alle ragazze madri e alle donne che hanno stipulato polizze assicurative per le casalinghe. Possono presentare domanda tutti i cittadini residenti nel Comune di Ancona al momento della presentazione della domanda e dalla data del 1° gennaio 2011, italiani, comunitari (in possesso di attestazione di iscrizione anagrafica) o extracomunitari (in possesso di permesso di soggiorno o di carta di soggiorno / permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo).Leggi il bando e scarica la domanda dal sito del Comune  di Ancona
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21/11/2011 Giovani senza lavoro
Il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti interverrà al Convegno organizzato dalla Confartigianato martedi 22 novembre ore 21.00 al Teatro Lauro Rossi sul tema del futuro professionale dei giovani
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21/11/2011 Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne25 Novembre 2011Tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internationali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.In Italia istituzioni e vari enti celebrano questa giornata celebrata in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica dominicana, attraverso iniziative politiche e culturali."E' un appuntamento - dichiara, Liliana Ocmin, Segretario confederale della Cisl in vista della celebrazione - che con il passare degli anni non solo conserva vivido il suo messaggio smentendo ogni forma di mera ritualità, ma rafforza la propria azione di richiamo e di stimolo ponendosi come passaggio fondamentale per una rilettura concreta della situazione mondiale in tema di diritti e libertà delle donne. Come ci ricorda l'Agenzia UN Women, sebbene ci siano stati notevoli progressi nelle politiche nazionali volte a ridurre la violenza sulle donne, più di cento Paesi sono privi ancora di una legislazione specifica contro la violenza domestica e più del 70 % delle donne nel mondo sono state vittime nel corso della loro vita di violenza fisica o sessuale da parte di uomini. La violenza, inoltre, influendo negativamente sui risultati scolastici delle donne, sulle loro capacità di successo lavorativo e sulla loro vita pubblica, allontana progressivamente le società dal conseguimento del rispetto dei principi di uguaglianza e pari opportunità. Quest'anno, la CSI, Confederazione del Sindacato Internazionale, per l'occasione, dedica un'attenzione speciale alla condizione delle donne nella Repubblica Democratica del Congo: il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione ha registrato 17.500 casi di violenza nel 2009 in tutto il Paese e più di 9.000 casi nel 2010 nelle sole aree a Nord e a Sud della provincia di Kivu. Come Cisl, condividiamo e riteniamo importante questa iniziativa perché l'entità e la crudeltà della violenza in questa parte del mondo, come in altre parti, richiedono la solidarietà di tutto il movimento sindacale. Anche in Italia, nonostante la recente introduzione di norme più rigorose, i casi di violenza e discriminazione permangono numerosi. Per quanto detto, seppur nella consapevolezza di aver percorso un altro tratto di strada insieme nella giusta direzione, non possiamo abbassare la guardia, anzi i risultati positivi raggiunti ci incoraggiano sempre di più ad andare avanti nel nostro impegno quotidiano rendendolo spesso straordinario. Il Manifesto che abbiamo elaborato quest'anno vuole rappresentare proprio questa nostra continuità d'azione nel solco delle indicazioni contenute nella "Piattaforma Cisl sulla prevenzione della violenza sulle donne e i minori". Restiamo convinte che la violenza non può essere considerata solo un problema di ordine pubblico, ma, come ha suggerito il Presidente della Repubblica in più di un'occasione, "ai necessari interventi di tipo repressivo, da esercitare con rigore e senza indulgenza, si debbono affiancare azioni concrete per diffondere, in primo luogo nella scuola e nella società civile, una concezione della donna che rispetti la sua dignità di persona e si opponga a volgari visioni di stampo meramente consumistico spesso veicolate anche dal linguaggio dei media e della pubblicità. Solo così sarà possibile creare una cultura di autentico rispetto nei confronti delle donne." Per fare questo è necessario il concorso di tutte le forze sociali. Per quanto ci riguarda confermiamo il nostro impegno che, a partire dai luoghi di lavoro, sarà, come sempre, a tutto campo".
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19/11/2011 Piano sanitario, i sindacati chiedono certezze
Il Piano socio sanitario regionale è un generico programma d'intenti, che non chiarisce azioni, tempi e risorse per raggiungere i risultati che si prefissa. Questa è l'opinione che i Segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Gianni Venturi, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti hanno espresso in un documento unitario presentato alla Regione Marche. In sintesi sono due  i punti critici. La previsione di  due reti, una  territoriale e una ospedaliera all'interno di ogni Area Vasta, ciascuna con la propria direzione, ripristina la centralità degli ospedali  a discapito dei servizi territoriali, sguarnendo di personale questi ultimi - anche in forza della norma che permette di sostituire la metà del personale che va in pensione - e pregiudicando la possibilità di una vera integrazione socio sanitaria.Dal piano poi deriva il rischio di una "privatizzazione indotta dei costi" sia per quanto riguarda la spesa per gli investimenti per i quali sempre di più si ricorrerà ai finanziamenti su progetti di privati, sia per le funzioni territoriali, che se affidate a privati costeranno sempre di più, con l'aumento dei ticket sanitari sulle famiglie già provate dalla crisi.I sindacati chiedono quindi che il Piano socio sanitario esprima obiettivi più dettagliati, con risorse, progetti e una tempistica meglio definita. In alternativa, se questo compito verrà delegato alle Aree Vaste, pretendono che a queste ultime venga attribuita la personalità giuridica, in modo tale da poter realizzare una concertazione effettiva e reale a tutti i livelli territoriali, sia di Area Vasta che di Distretto.In ogni caso Cgil Cisl e Uil chiedono che il confronto sul Piano venga allargato anche alla presenza del Presidente della Regione Gian Mario Spacca, con il quale, su questo tema, è in agenda un incontro per mercoledi mattina.
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17/11/2011 Scuola: Personale ATA - Graduatorie di 3ª fascia
Personale ATA. Graduatorie di 3ª fascia: emanato il Decreto. Scadenza domande: 15 dicembreIl MIUR ha emanato il Decreto Ministeriale n. 104 del 10.11.2011 con il quale si costituiranno le nuove graduatorie in oggetto per il conferimento di supplenze al personale ATA statale degli istituti e scuole di ogni ordine e grado di istruzione per gli anni scolastici 2011/12, 2012/13 e 2013/14.Per informazioni, consulenza e compilazione delle domande:
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16/11/2011 Il difficile rapporto tra mondo del lavoro e giovani
Articolo di Paolo Santini Segretario Generale della Cisl di Ancona apparso su Il Messaggero del 16/11/2011
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16/11/2011 Fim – Cisl : conclusa l’assemblea organizzativa Nazionale
Si è conclusa l’assemblea organizzativa della Fim Cisl Nazionale tenutasi a Pesaro che ha visto la partecipazione di circa 350 tra dirigenti e delegati del sindacato dei metalmeccanici  che si sono interrogati su come la crisi ha cambiato il mondo del lavoro e quello sindacale.Ai lavori ha partecipato anche il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni, che approfittando dell’occasione ha incontrato la dirigenza pesarese.“Siamo molto soddisfatti – afferma il Segretario della Fim Cisl Pesaro, Leonardo Bartolucci – per la qualità dei lavori della nostra assemblea,  e anche perché la nostra categoria  con le sue idee riformatrici è  in grado di favorire quel cambiamento, anche organizzativo, di cui necessita tutto il sindacato confederale per affrontare le sfide di un futuro che cambia velocemente.Al centro del dibattito  è stata posta la figura  del delegato, un protagonista che ogni giorno si spende nelle fabbriche che con la sua attività sindacale  si mette a servizio dei lavoratori  ma che ha bisogno di nuovi strumenti per farlo. “Mi riferisco – continua Bartolucci – alla formazione da dare ai delegati nel rapporto con le imprese, la realizzazione di un livello comunicativo in azienda e soprattutto veicolare le informazioni anche con il web per tenere insieme i lavoratori, magari quelli più giovani non più abituati alle assemblee e il mondo impiegatizio”.La Fim Cisl di Pesaro viene da diversi anni di crescita di iscritti e ha raggiunto il suo massimo storico arrivando a quota 2002 iscritti. Questo – conclude Bartolucci – ci responsabilizza, perché sa da un lato è un buon riconoscimento, dall’altro ci spinge ad analizzare i nuovi bisogni su cui intraprendere un lavoro di miglioramento
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15/11/2011 Personale ATA, è uscito il Decreto
E' uscito il Decreto per il rinnovo e nuovo inserimento nella Graduatoria di 3^ Fascia del Personale A.T.A., la cui scadenza è fissata per il 15 Dicembre 2011.Presso gli Uffici della Cisl Scuola Macerata,  da giovedì, sono a disposizione i modelli e saremo operativi per la compilazione di tale domanda.Per coloro che devono RINNOVARE la vecchia domanda, ricordiamo di portare il modello del 2008, più eventuali servizi e/o titoli acquisiti.Infine ricordiamo che per mercoledì 23/11/11, è previsto il prossimo calendario di convocazione del Personale A.T.A., di cui al momento non sappiamo quanti posti sono disponibili.
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13/11/2011 L’azienda Artic di Montelabbate verrà chiusa
La Clabo group non ha intenzione di tornare sui suoi passi e procede con la messa in mobilità di 27 su 54 dipendenti dell’Artic e la conseguente  chiusura del sito produttivo di Montelabbate. Nell’incontro avuto presso la sede di Confindustria di Ancona  il management della Clabo group,  ha ribadito, infatti,  l’esubero in totale di 73 dipendenti e ha deciso, nonostante la contrarietà dei sindacati,  di chiudere lo stabilimento nel Pesarese  e trasferire i lavoratori non licenziati a Jesi. “Il prezzo maggiore lo pagano i lavoratori di Montelabbate – spiega la Filca Cisl – è una scelta miope, fatta nella logica di riduzione dei costi, con la consapevolezza che produrrà una riduzione dell’efficienza. La scelta di chiudere lo stabilimento di Montelabbate non risanerà i problemi finanziari della Clabo, anzi  si perde così  un significativo sito produttivo, marchio leader nell’arredo bar,  che ha raggiunto elevati standard  e che, difficilmente, con i tagli che si vogliono attuare  manterrà gli stessi livelli nella produzione.” I sindacati non sono  convinti delle spiegazioni fornite dal management. “La verità emersa dall’incontro, spiegano ancora i rappresentanti della  Filca Cisl a nostro avviso, è invece quella di una volontà predeterminata e scaturita da una parte del nuovo gruppo dirigente che, come ha già fatto altrove, si vuole liberare in fretta anche del sito di Montelabbate.” Ci chiediamo  perché, visto che l’Artic non è più strategica per la Clabo group , la direzione aziendale non la collochi  sul mercato per vedere se qualche investitore o gruppo industriale sia interessato all’acquisto? Così si potrebbe risanare parte del debito  e ridurre i costi “insostenibili” per il mantenimento del sito.  I sindacati chiedono alla Clabo di ritirare la procedura di mobilità e di ripensare seriamente al futuro  dell’ Artic.    
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11/11/2011 I lavoratori della Best incontrano Bonanni
In mattinata una delegazione dei dipendenti Cisl della Best, guidata dai Segretari generali della Cisl di Macerata Marco Ferracuti e della Fim (metalmeccanici) Cisl Rocco Gravina, ha incontrato il Segretario Nazionale Raffaele Bonanni, presente a Pesaro per l'Assemblea organizzativa della Federazione dei metalmeccanici della Cisl.Da Bonanni, visibilmente colpito dai contorni della vicenda, i lavoratori hanno ottenuto l'impegno delle Segreterie nazionali della CISL e della FIM a sostenere questa difficile vertenza, mettendo a disposizione della Cisl di Macerata tutta l'assistenza necessaria, non solo dal punto di vista sindacale ma anche legale. Nel frattempo la trattativa prosegue con tempi serrati. Dopo l'incontro di ieri pomeriggio in Regione - terminato con l'impegno assunto dell'A.D. Roberto Leo a tentare la cessione dello stabilimento, ad integrare il trattamento di Cig straordinaria e a prevedere incentivi per la mobilità e per la ricollocazione dei dipendenti presso altre aziende - la trattativa proseguirà lunedì 14, con un incontro in Confindustria ad Ancona. Una trattativa delicata resa ancora più difficile dalla comprovata inaffidabilità dell'azienda. «Abbiamo intenzione di valutare attentamente il comportamento dell'azienda anche dal punto di vista legale - sostiene Marco Ferracuti - per verificare se siano state violate specifiche disposizioni di legge». «Già il fatto di aver portato via i macchinari  in un modo così vigliacco è grave in quanto lede profondamente la dignità dei lavoratori  e diminuisce le possibilità di cedere lo stabilimento ad altre imprese, eventualmente interessate a riprendere una produzione in attivo. A maggior ragione - conclude Ferracuti -  colpiscono la dignità e la responsabilità dei lavoratori della Best, ai quali è stato anche impedito di rientrare per ritirare i loro averi, rimasti negli armadietti dello stabilimento. Una comportamento provocatorio ed esasperante, che poteva anche generare episodi di violenza». Ancora una volta i lavoratori hanno dimostrato maggiore senso di responsabilità dei loro datori di lavoro.http://www.youtube.com/watch?v=ZJvMe1pE2rs&feature=feedu
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11/11/2011 Adiconsum in piazza a Macerata
Mercoledi 16 novembre l'Adiconsum è in P.zza Garibaldi a Macerata con il TV DIGITAL EXHIBITION. Uno stand itinerante, completamente attrezzato con televisori HD/3D, Decoder terrestri e satellitari funzionanti, collegati a parabola e antenna, anche di più marche grazie alla collaborazione di Anitec (Associazione industrie informatica, TLC ed elettronica di consumo). I consumatori visitando lo stand potranno chiedere agli esperti di Adiconsum, informazioni sulla scelta dei decoder e dei televisori, dei vari apparati, dei problemi legati alla ricezione e all'impiantistica e riceveranno pubblicazioni sull'argomento. All'iniziativa aderiscono anche il Comune e la Provincia di Macerata    
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07/11/2011 Prosegue la protesta dei dipendenti Best
Prosegue la mobilitazione dei 126 lavoratori della Best, la storica azienda di Montefano che produce motori delle cappe aspiranti per cucine domestiche. Davanti ai cancelli della fabbrica è stato organizzato un presidio permanente per protestare contro l’intenzione dei vertici dell’azienda, che fanno capo alla società americana Nortek, di avviare la procedura di mobilità per tutti i lavoratori del sito di Montefano. Nella notte tra il 2 e il 3 novembre la proprietà decideva di chiudere lo stabilimento cambiando le serrature, portando via i macchinari e avvisando fornitori e sindacati che dal 4 novembre l’unico sito produttivo di riferimento sarebbe stato quello polacco. Fulminea accelerazione di una vicenda iniziata questa estate, quando la Nortek aveva avanzato un piano industriale per ridimensionare il sito di Montefano. Ma nessuno aveva mai parlato di chiusura. Di “saccheggio industriale” parla il Segretario generale dei metalmeccanici Cisl di Macerata, Rocco Gravina, per il quale «si tratta di un atto inaccettabile; per settimane abbiamo sollecitato l’azienda ad entrare nel merito del piano di riorganizzazione e definire i tempi di attuazione. Sembrava che ci fosse la disponibilità a trovare soluzioni diverse. Si è preferito invece smantellare Montefano in modo a dir poco vile e becero».«Neppure nelle vertenze più dure si era mai arrivati a tanto»  afferma il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti. «In un territorio già martoriato dalla crisi, perdere altri 126 posti di lavoro sarebbe un colpo duro».Secondo Ferracuti «colpisce in particolare la ferocia e la viltà di un management senza scrupoli». Un comportamento stigmatizzato in queste ore da tutte le istituzioni locali. Ma non da Confindustria, che i sindacati hanno incontrato giovedì pomeriggio, senza peraltro riuscire a trovare un punto di partenza comune per affrontare questa vertenza.Nel frattempo la Cisl ha dato mandato ai suoi legali di attivarsi e studiare il caso. «Vogliamo verificare - afferma Ferracuti – se oltre alle più elementari regole etiche e morali, siano state violate anche specifiche disposizioni di legge. In ogni caso utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per tutelare i lavoratori, defraudati e feriti nella loro dignità».Lunedì pomeriggio alle 18.30 è previsto un incontro in Regione con l’Assessorato al lavoro per cercare una soluzione ad una vicenda che, oltre a colpire duramente tanti lavoratori e le loro famiglie, rischia di aprire un precedente pericoloso e inaccettabile nella storia delle relazioni industriali del territorio maceratese.
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06/11/2011 La Fim in Azienda… con te!
Nei giorni 9-10-11 novembre si terrà a Pesaro la XIII Assemblea Organizzativa della Fim – Cisl dal titolo “la Fim in Azienda …con te!"Il programma prevede tre giorni di lavori che saranno conclusi  dagli interventi del Segretario Generale Cisl Raffaele Bonanni e del Segretario Generale Fim Giuseppe Farina.XIII-AssembleaOrganizzativa-Invito
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03/11/2011 «Liberiamo energie al servizio del lavoro»
La lettera di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche,  con una dichiarazione sull'attuale situazione del mercato del lavoro marchigiano, pubblicata martedì 1 novembre su  "Offerte di lavoro Marche", il  nuovo inserto del Corriere Adriatico sul lavoro.
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02/11/2011 Conferenza stampa sulla crisi nel settore metalmeccanico
ANSA/ CRISI: CISL, CRESCE MOBILITA', 29% GIOVANI DISOCCUPATI SANTINI, NON SI VEDONO VIE D'USCITA, SERVE CAMBIO DI PASSO (ANSA) - ANCONA, 3 NOV - Cassa integrazione ordinaria sostanzialmente costante, Cig straordinaria in progressivo aumento, 69 procedure di mobilita' aperte nel primo semestre del 2011, per un totale di 1.865 lavoratori coinvolti, contro i 1.643 dello scorso anno. Quelli resi noti oggi da Cisl e Fim-Cisl di Ancona ''non sono dati che facciano pensare a una ripresa economica'' ha detto Paolo Santini, segretario provinciale della Cisl. Anzi, dimostrano che ''Ancona e' in particolare difficolta', anche rispetto alle altre province''. Dei lavoratori in mobilita' 878 sono occupati nel settore manifatturiero (339 a Ancona, 149 a Senigallia, 267 a Jesi e 123 a Fabriano). Quanto alla cassa integrazione, al 30 settembre in totale era salita a 930.198 ore rispetto alle 744.205 del 2010. Nel dettaglio, la Cig ordinaria ha fatto segnare una lieve e fisiologica diminuzione (227.080 ore contro 256.160), mentre la cassa straordinaria ha subito un'impennata (438.332 contro 303.397 ore). In forte aumento anche la cassa integrazione in deroga (264.786), soprattutto per gli operai (da 118 mila a 216 mila ore), mentre per gli impiegati e' diminuita (da 66.087 a 48.746 ore). Cisl e Fim sono consapevoli che ''al momento non ci sono ricette per far uscire dalla crisi un sistema economico disorientato come il nostro'', ma chiedono alla politica ''un cambio di marcia sia a livello nazionale ma anche a livello locale''. Per la Cisl, ha sintetizzato Santini, e' importante ''favorire reti d'impresa, sostenere nei mercati internazionali le imprese manifatturiere, investire su conoscenza, innovazione e ricerca, facilitare le assunzioni di giovani per produrre innovazione e dare speranza per i futuro''. Ancora piu' pesanti appaiono i dati sul lavoro dei giovani: disoccupazione giovanile al 29%, 13 mila Neet (ragazzi che non studiano e non lavorano), solo 339 su 1.097 contratti di apprendistato trasformati in contratti a tempo indeterminato. Anche ad Ancona, ha lamentato Santini, che ha citato l'esempio positivo dei contratti d'apprendistato di alta professionalita' varati in altre regioni, ''manca una filiera che possa collegare i giovani alle aziende attraverso l'universita', ed e' sempre difficile far dialogare imprese e scuola''. A risentire della crisi e' in particolare il settore metalmeccanico, per il quale la Fim, unitamente alle altre sigle, ha firmato negli ultimi anni centinaia di accordi per cassa integrazione, mobilita' e pensionamenti volontari. Molte le situazioni problematiche: dalla Antonio Merloni (1.300 addetti nelle Marche e 150 aziende dell'indotto) all'Elica (1.200 addetti, 180 in mobilita' di cui 110 usciti tra esodi volontari e prepensionamenti); dalla Pieralisi Maip (280 addetti di cui 35 in uscita volontaria o pensionabili) alla Fincantieri (580 addetti con 169 esuberi dichiarati dall'azienda e 1.500 lavoratori dell'indotto). Per la Fincantieri si attende l'esito dell'incontro del 9 novembre al ministero dello Sviluppo economico. Per superare l'impasse, ha chiosato Andrea Cocco, segretario provinciale Fim Cisl, ''occorrono progetti di riqualificazione industriale delle tre aree (Jesi, Fabriano, Ancona) in cui e' suddiviso il territorio, accompagnati da una formazione mirata dei lavoratori finalizzata al loro concreto reimpiego. Anche il sistema creditizio dovrebbe allentare i propri vincoli, sostenendo non solo le grandi imprese ma anche artigiani e piccole realta'''.(ANSA).Vedi la rassegna stampa:Articolo Corriere AdriaticoArticolo Il Resto del CarlinoArticolo il Messaggero03-NOV-11 14:29
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02/11/2011 Nuovo incontro con la Clabo
Il 3 Novembre si svolgerà l'incontro tra le RSU delle Organizzazioni Sindacali di categoriacon la direzione aziendale e il management della Clabo Group. Nonostante  ladura reazione dei lavoratori della Clabo, l'azienda ha confermato iltrasferimento a Jesi del sito produttivo di Montelabbate e la messain mobilità di 70 addetti su 230. Di questilicenziamenti ben 30 a Montelabbate. Una soluzione che non risolve iproblemi della Clabo ma anzi lo smantellamento del sito diMontelabbate indebolisce notevolmente la capacità produttiva delgruppo. " Questa strategia non convince la Filca Cisl diPesaro  - Urbino - afferma il Segretario TerritorialeGiovanelli Giovanni - in quanto la chiusura del sito di Montelabbatefa perdere alla Clabo le performance del prodotto arredo bar e lariduzione dei costi non servirà a risanare il debito. Siamostupiti che l'azienda Clabo per risanare il debito tagli e chiuda ilsito che garantisce le migliori performance in termini diproduttività e di fatturato”.
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02/11/2011 Festa del socio
Domenica 29 ottobre  presso Villa Borghese a Montecchio  nell’ambito della tradizionale “Festa del socio ”si sono dati  appuntamento  gli associati  della zona territoriale  FNP-CISL di Pesaro. E’ stata l’occasione per trascorrere un pomeriggio all’insegna del buonumore e del divertimento  con l’aggiunta di un momento particolare dedicato  alla campagna nazionale per la sicurezza dei pedoni quali utenti deboli della strada. E’ stata presente  una pattuglia della polizia municipale guidata dal Tenente Battistoni Bernardino  che ha richiamato l’attenzione sul nuovo articolo  191 del codice della strada che obbliga i conducenti a dare la precedenza non solo ai pedoni  che si trovano  sulle strisce pedonali ma anche a coloro  che si accingono ad attraversarle.L’iniziativa rientra nel progetto nazionale, “Siamo tutti pedoni”, avviato ad inizio anno,  rivolto, in primo luogo, ai conducenti di auto e moto, principali responsabili delle tragedie stradali,  ma più in generale punta a parlare a tutti, per costruire una nuova cultura della strada.Per l’occasione è stata anche allestita una mostra e distribuito il libretto della campagna “Siamo tutti pedoni”.Il Segretario di Lega Vittorio Calisini e il Segretario provinciale FNP Eliseo Sabbatini hanno illustrato i punti più salienti dell’iniziativa, aggiungendo che tra i più colpiti dall’insicurezza stradale ci sono gli anziani.All’incontro erano presenti il Segretario Regionale FNP Mario Canale e il Segretario Provinciale della Cisl di Pesaro –Urbino Sauro Rossi che hanno condiviso l’importanza di sensibilizzare la popolazione al rispetto delle regole e al rispetto del diritto alla mobilità degli utenti più deboli.I partecipanti hanno poi dato avvio alla “Festa del socio” con momenti  piacevoli e conviviali.
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28/10/2011 La Cisl è pronta allo sciopero
 "Se verrà modificato l'assetto dei licenziamenti senza il consenso delle parti sociali la Cisl andrà allo sciopero».Lo ha dichiarato oggi il segretario della Cisl Raffaele Bonanni ai microfoni del Tg2 in merito alla lettera presentata dal Governo all'Unione Europea che prevede licenziamenti più facili. "Noi non siamo d'accordo a mettere mano alla norma sui licenziamenti, ci sembra una provocazione mentre il Paese ha bisogno di coesione" ha osservato. Già ieri sera Bonanni aveva annunciato: "Ci muoveremo subito, reagiremo nelle prossime ore sia sulle pensioni sia sulla maggiore facilita' dei licenziamenti. La proposta dei licenziamenti piu' facili contenuta nella lettera d'intenti dell'Italia a Bruxelles e' solo uno specchietto per le allodole e istiga le persone alla ribellione''."Procedendo cosi' non si fara' nemmeno una riforma delle pensioni, ma si attaccheranno solo le persone piu' deboli". Aveva inoltre precisato in merito al paragrafo dedicato all'aumento dell'eta' pensionabile. "Non siamo d'accordo perche' il Governo non vuol fare altre cose come la patrimoniale o usare il bisturi sulla spesa pubblica. Inoltre, i lavoratori non sono tutti uguali: un professore universitario e una maestra d'asilo non sono uguali, un impiegato o un metalmeccanico non lo sono. Bisogna trovare soluzioni attraverso un sistema piu' giusto ed equo". "I provvedimenti -conclude- si dovranno fare in modo concertato per trovare composizioni e compensazioni".E sulla possibilità di andare allo sciopero se il Governo dovesse modificare le norme sui licenziamenti si sono espresse unitariamente in una nota Cisl, Uil e Ugl:"Cisl, Uil e Ugl considerano un grave errore ed una inaccettabile provocazione nei confronti del sindacato l'intenzione del Governo di introdurre una nuova normativa sui licenziamenti. Tale intenzione è ancor più ingiustificata perché non ci risulta sia stata richiesta o concordata con le stesse associazioni imprenditoriali. Se tale provvedimento sui licenziamenti fosse davvero presentato dal Governo si romperebbe la coesione sociale nel nostro paese e si smentirebbe il notevole impegno profuso finora dal Governo e dalle parti sociali per evitare massicci ricorsi ai licenziamenti attraverso la proroga degli ammortizzatori in deroga.Cisl, Uil e Ugl ricordano che finora si sono limitate per senso di responsabilità a forme di proteste di sabato e fuori dall'orario di lavoro. Tuttavia, qualora, il Governo intendesse intervenire sulle materie del lavoro senza il consenso delle parti sociali, Cisl, Uil e Ugl saranno costrette a ricorrere a scioperi , nonostante la nostra ferma volontà sinora di non ricorrere a forme di proteste estreme in un momento di crisi economica, proprio per non erodere ancora di più i salari e danneggiare le imprese. Cisl, Uil e Ugl prendono atto che il Governo ha riconosciuto che il sistema previdenziale italiano è in equilibrio e non ha bisogno di ulteriori interventi di riforma. Mentre si rende sempre più indispensabile favorire la previdenza integrativa riducendo le tasse per incentivare l'adesione obbligatoria ai fondi integrativi.Così come è fondamentale approvare subito la delega per la riforma fiscale, introdurre una patrimoniale permanente sui beni immobiliari e mobiliari, escludendo la prima casa, abbattere i costi della politica, ridurre i livelli amministrativi, vendere il patrimonio immobiliare dello stato, procedere ad una liberalizzazione nel settore dei servizi pubblici"
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27/10/2011 Festa del socio
 Come ogni anno la lega Fnp - Cisl di Pesaro organizza per domenica 30 ottobre la festa del socio presso il ristorante Villa Borghese a Montecchio.  E' l'occasione  pre trascorrere un pranzo e un pomeriggio all' insegna del buonumore e  del divertimento senza  dimenticare temi sociali e di attualità che saranno trattati dal Segretario Regionale Mario Canale e dalla Segreteria territoriale.
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26/10/2011 Bancari Cisl contro la speculazione finanziaria
La Fiba (Federazione italiana bancari) della Cisl aderisce alla giornata nazionale di mobilitazione (26 ottobre) contro la speculazione finanziaria e a favore della tassa sulle transazioni finanziarie su scala europea  e internazionale all’interno della Campagna 005.Clicca qui per sottoscrivere  la Campagna 005 contro la speculazione finanziaria e a favore della tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) su scala europea ed internazionale.La campagna è sostenuta in modo unanime dai sindacati bancari e assicurativi,  dall'associazionismo e dal terzo settore, e ha visto anche il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace intervenire autorevolmente con la presentazione pubblica della Nota "Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale".Leggi il documento unitario redatto dalle organizzazioni aderenti alla campagna e la lettera inviata al Ministro dell’Economia dalle Segreterie nazionali.
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26/10/2011 Premio "L'anello debole" a Capodarco di Fermo
La giuria di qualità de “L’Anello Debole” ha scelto i finalisti che si contenderanno il premio nel corso del secondo Capodarco Corto Film Festival (3-6 novembre 2011). Sono 28 opere, divise in cinque categorie: 6 per la “Radio”, 6 per la “TV”, 7 per i “Corti della Realtà”, 6 per i “Corti di Fiction” e 3 per i “Cortissimi” (vai all’elenco>>). Il Festival sarà l’atto finale di un’edizione, la settima, che ha visto la partecipazione di un numero record di concorrenti: 210.Tutte le opere finaliste e le selezionate sono già in visione integrale sul sito del premio www.premioanellodebole.it, insieme alle migliori opere delle passate edizioni. I temi finalisti.Le 28 opere finaliste coprono una gamma di temi sociali molto ampia, sia nazionale che internazionale. Si va dalla psichiatria alla povertà e alla disoccupazione; dall’immigrazione alle problematiche dell’Africa e del Medio Oriente; dalla disabilità e i disturbi dell’apprendimento all’aborto; dai rom al carcere; dalla criminalità ai movimenti xenofobi e nazionalistici che si stanno diffondendo in Russia. Per la prima volta inoltre sono presenti due opere realizzate con la tecnica dell’animazione. La giuria popolare. La giuria di qualità, composta da Giancarlo Santalmassi (presidente), don Vinicio Albanesi, Pino Corrias, Daniela de Robert, Andrea Pellizzari e Daniele Segre, ha assegnato un punteggio ad ogni opera finalista. Tale punteggio verrà ponderato con quello della giuria popolare che voterà nel corso del Festival di novembre. La giuria di qualità si è riservata anche la possibilità di assegnare dei “premi speciali”. Ai vincitori, che verranno “rivelati” nel corso della serata conclusiva del Festival il 6 novembre, verrà assegnato un premio in denaro e un monile con il simbolo del premio.Per far parte della giuria popolare, bisogna iscriversi entro il 3 novembre attraverso il form on line o il modulo disponibile sul sito del Premio (www.premioanellodebole.it/GiuriaPopolare.aspx). La partecipazione è volontaria e gratuita e richiede una presenza effettiva (anche se non continuativa) nei giorni del voto. Il festival. Il programma del secondo“Capodarco Corto Film Festival” è quasi definitivo. La manifestazione verrà presentata in conferenza stampa il 31 ottobre presso il Caffè Letterario di Fermo. Sempre il 31 ottobre il Festival avrà una vetrina anche all’interno del III Salone dell’Editoria Sociale a Roma (www.editoriasociale.info) con la proiezione di alcune delle opere video finaliste. Il 3 e il 4 novembre si entra nel vivo con la seconda edizione del Capodarco Social Film, rassegna cinematografica dedicata al sociale presso la “Sala degli artisti” di Fermo. Verranno proiettati, nell’ordine, “Ruggine” del regista marchigiano Daniele Gaglianone e “Io sono Li” del regista Andrea Segre che sarà presente in sala. Sempre il 3 e il 4 due seminari, rivolti soprattutto alle scuole superiori della provincia, con due operatori di rilievo nazionale: il montatore Paolo Marzoni e lo sceneggiatore e regista Fredo Valla. Sabato 5 novembre la serata “fiume” di presentazione degli autori delle opere finaliste culminerà con un incontro con cinque protagonisti della trasmissione di Italia Uno “Le Iene”: Mauro Casciari,  Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), Marco Fubini, Roberto Marcanti, Angela Rafanelli.Nel corso del festival le “finaliste” in concorso per il Premio “L’Anello debole” saranno votate dalla Giuria popolare. Le opere video verranno proiettate presso la Sala degli Artisti a Fermo, la Comunità di Capodarco ed altri luoghi da definire. Per la fruizione delle opere Radio è stato organizzato sabato 5 novembre un pullman per Montefiore dell’Aso (FM) con ascolto durante il tragitto di andata e ritorno e buffet sul posto. Infine, Domenica 6, la cerimonia di premiazione, presentata da Andrea Pellizzari e Daniela de Robert. “L’Anello Debole” nasce nel 2005 da un’idea di Giancarlo Santalmassi per assegnare un riconoscimento ai migliori cortometraggi, réportage, servizi televisivi e radiofonici sui fatti e le vicende delle persone più fragili e sui temi della sostenibilità ambientale.
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26/10/2011 Graduatorie di Istituto provinciale
La data di pubblicazione delle graduatorie d'Istituto Provinciale di 2° e 3° fascia personale docente ed educativo per l'anno scolastico 2011/12, è fissata al 22/10/2011  Il termine di presentazione per i reclami è fissata al 31/10/2011    
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25/10/2011 Pensioni: La Cisl è contraria a nuovi interventi.
PENSIONI Bonanni:"La Cisl è decisamente contraria a nuovi interventi. No anche ai condoni fiscali" Roma, 25 ottobre 2011. La Cisl ''e' decisamente contraria'' a interventi sulle pensioni e chiede di unificare l'aliquota contributiva tra i lavoratori dipendenti, gli autonomi e i parasubordinati. ''Il governo dia l'esempio - ha detto il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni a margine di un convegno della Fisascat-Cisl, in corso oggi a Roma - chi ha di piu' metta a disposizione quello che ha. Il governo metta in campo la patrimoniale, incida sui costi della politica e venda il patrimonio pubblico". Secondo Bonanni, insomma, se il governo vuole parlare di pensioni con le parti sociali deve lavorare sull'unificazione dei contributi e sulle prospettive per i giovani rendendo obbligatorio il passaggio del Tfr alla previdenza integrativa; deve inoltre agire anche con la leva fiscale mettendo in campo la riforma a favore dei redditi da lavoro dipendente e da pensione chiesta piu' volte dal sindacato. "Questa confusione sulle pensioni è un modo per evitare di andare a colpire coloro che evadono" ha quindi precisato tornando a parlare del Dl sviluppo e commentando anche le voci sui condoni presenti nel decreto. "Siamo davvero scandalizzati che si parli ancora di condoni - ha detto - la riforma fiscale resta la principale questione economica da affrontare. Bisogna intervenire su ciò che è bloccato" . Oltre alla riforma fiscale che "è ancora nel porto delle nebbie in Parlamento", si intervenga su: opere pubbliche, incentivi per l'assunzione dei giovani, tagli ai costi della politica ed alle amministrazioni, vicenda energetica. Pare che vogliano anche mettere in discussione il Durc - ha concluso - che è uno degli strumenti principali per combattere il lavoro nero e l'evasione contributiva".
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25/10/2011 Vulnerabilità lavorative: tra tutela e rappresentanza.
La Cisl di Ancona anche quest' anno organizza una iniziativa seminariale dal titolo "Vulnerabilità lavorative: tra tutele e rappresentanza . Le direzioni del Fare".A questo  utile momento di riflessione, confronto e socializzazione parteciperanno il gruppo dirigente, i sindacalisti e gli operatori della Cisl di Ancona.Il tema della rappresentanza, anche in relazione alle nuove vulnerabilità lavorative, è stato scelto per la sua centralità, nell' attuale quadro di  crisi e di profonda trasformazione del contesto economico e sociale.Ai lavori parteciperanno Giorgio Santini -  Segretario Generale Aggiunto, Gino Mazzoli - Psicosociologo Studio Praxis, Silvia Brena - consulente e formatriceGUALDO TADINO, 27 -28 ottobre 2011, presso la struttura alberghiera "Le Terre del Verde"
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25/10/2011 Lo Sferisterio è un patrimonio provinciale
In merito alle recenti polemiche legate alla gestione, ai finanziamenti e al prossimo futuro dello Sferisterio Opera Festival, pur non volendo entrare nel merito di una vicenda che ha il sapore di una disputa tutta politica, la Cisl di Macerata vuole approfittare per proporre una riflessione sul ruolo dello Sferisterio nel sistema turistico e produttivo provinciale.  Certamente l’Arena Sferisterio è un patrimonio non utilizzato al massimo delle proprie potenzialità. La sola Stagione Lirica, per quanto importante, può non giustificare appieno gli ingenti investimenti attualmente erogati. Riteniamo invece che il SOF abbia tutte le carte in regola per diventare un patrimonio di tutta la provincia, fulcro di una vera e propria “filiera della musica” che, attraverso lirica e concerti, coinvolga anche gli altri comuni maceratesi caratterizzando l’intero territorio lungo tutto il corso dell’anno. Questo significherebbe mettere in sinergia i diversi aspetti dell’offerta turistica, proponendo “pacchetti” più attraenti perché in grado di integrare la musica con l’importante offerta del nostro territorio  - musei, abbazie, resti archeologici, ecc. – nonché con il comparto enogastronomico. Cultura, turismo e industria agroalimentare sono settori a diretto impatto sulla qualità della vita che, integrandosi, possono a loro volta contribuire ad una dimensione nuova del territorio maceratese, creando un “marchio provinciale”  che aggiunga valore alle singole produzioni.E’ certamente un obiettivo ambizioso, che richiede un cambio di mentalità e il superamento dei tanti interessi particolari che ancora oggi ci caratterizzano. Ma crediamo che i benefici che ne potrebbero derivare, specie per lo sviluppo dell’occupazione e per il rilancio dell’economia locale, valgano bene almeno un tentativo. 
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24/10/2011 4° Festa del socio - La castagnata d'autunno
Sabato 5 Novembre 2011, dalle ore 16,00 in poi,la Fnp-Cisl di Ascoli Piceno-Fermo  invita a partecipare alla 4° Festa del Socio “Castagnata d’autunno” presso il Gazebo Comunale di Venarotta (AP).
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18/10/2011 Made in Italy. Contraffazione: NO al falso
L'Associazione dei Consumatori della Cisl Marche organizza un incontro pubblico giovedì 27 ottobre ore 9,00 presso la Sala Raffaello della Regione Marche dal titolo "Contraffazione e  made in Italy. Conoscere per prevenire. NO al falso".
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18/10/2011 E' finita la benzina. Dai Vigili del Fuoco alla Polizia Penitenziaria tutti in piazza.
Tutti i sindacati del comparto sicurezza e  del soccorso pubblico scendono in piazza per  una nuova, importante mobilitazione  che si rende necessaria a seguito degli ulteriori tagli determinati dall’ultima manovra finanziaria. L' obiettivo è quello di mettere in atto forme di protesta che possano richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e  raccontare a gran voce in quale grave situazione si trovano le forze che si occupano della sicurezza dei cittadini come i Vigili del Fuoco,  Polizia Penitenziaria,  Polizia e Corpo Forestale. In questo settore, già falcidiato dalle precedenti finanziarie, meno risorse si traduce in minore prevenzione che equivale automaticamente  a minore sicurezza.  Eclatante è la carenza di carburante per i mezzi di soccorso. In questi giorni  molte sono le denunce  sindacali in questo senso e le manifestazioni si sono caratterizzate  in tutta Italia per la presenza di alcuni fusti vuoti per olio motore o benzina a simboleggiare proprio questa  mancanza. Per rendere ancora più efficace il messaggio, facendo toccare con mano l'assoluta insensibilità di questo Governo e della sua maggioranza ai problemi della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico che hanno dirette conseguenze sul benessere dei cittadini, nonché alle problematiche degli addetti ai  comparti della sicurezza, provocatoriamente i sindacati nelle piazze della protesta hanno distribuito la stampa fac-simile di una cedola/obbligazione che rappresenta la proposta paradossale della sottoscrizione pubblica da parte dei cittadini di una cedola di “Obbligazione per avere maggiore sicurezza, legalità e sviluppo” . L' intenzione è quella di chiedere alla gente di contribuire concretamente per l’acquisto di carburante. Saranno i cittadini stessi a preoccuparsi della loro sicurezza e a versare per proprio conto il contributo volontario, direttamente ai Fondi assistenza ministeriali di competenza. La Rassegna Stampa delle manifestazioni del 18 ottobre 2011  nelle principali città marchigiane: Ancona, Ascoli, Macerata, PesaroL'articolo di Conquiste del Lavoro sulla Manifestazione a Roma del Pubblico Impiego del 12 ottobre 2011Il Comunicato Stampa di annuncio delle mobilitazioniUltime notizie IL COMUNICATO UNITARIO
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18/10/2011 Macerata, la Cisl contesta il Piano sanitario
La V Commissione del Consiglio regionale delle Marche sta discutendo in questi giorni il contenuto del prossimo Piano socio sanitario regionale. Un documento di importanza fondamentale nel contesto di una riorganizzazione del Servizio sanitario regionale le cui linee sono già state in parte tracciate da atti normativi precedenti ( Dgrm n. 17 del 17 gennaio 2011, legge regionale n. 17 del 1 agosto 2011 e con la Dgrm 1161 del 1 agosto 2011). Le dinamiche di riduzione della spesa pubblica che investono tutti i livelli istituzionali e territoriali del nostro paese non possono non coinvolgere anche la spesa sanitaria. L’assetto tradizionale della sanità marchigiana, basato sulla diffusione di tanti piccoli ospedali sul territorio è destinato a scomparire. L’assistenza sanitaria sarà sempre più contenuta in poche grandi strutture altamente tecnologiche e a breve durata di degenza. Dalla riconversione dei piccoli ospedali nasceranno strutture orientate alla tutela della fragilità e della cronicità, a gestione territoriale, funzionanti nelle 24 ore e con capacità di risposta alle urgenze. L’assistenza ospedaliera stessa verrà profondamente modificata sostituendo alle tradizionali aree di degenza, basate sulla disciplina di appartenenza, nuove aree basate sull’intensità di cura  -alta, media ed elevata - che il paziente richiede. Si tratta di una vera e propria rivoluzione, rispetto alla quale l’Area Vasta n. 3 sarà una delle più coinvolte e che dovrebbe essere gestita sul territorio attraverso un confronto effettivo e costante con le forze sindacali. Purtroppo al momento non esiste ancora un tavolo di concertazione. Nonostante reiterate richieste il sindacato non ha ancora a disposizione dati attendibili – budget, produzione, mobilità passiva, ecc. – sulla base dei quali impostare un confronto vero. Nel frattempo il malcontento degli utenti, alle prese con liste d’attesa che continuano a crescere, aumenta di pari passo alle preoccupazioni degli operatori del settore, mentre nascono nuovi Comitati con i quali la cittadinanza manifesta resistenze rispetto a dei processi che non conosce e che non capisce. La Cisl vuole assumersi la responsabilità di partecipare a questo percorso di riorganizzazione. Devono però realizzarsi alcune condizioni che al momento non sussistono. Chiediamo risposte chiare su alcune questioni che non possono essere affrontate solo attraverso “voci di corridoio” smentite un giorno e confermate il giorno dopo. Chiediamo in primo luogo di sapere quale assetto si vuole dare alla rete dell’offerta ospedaliera marchigiana, in particolare quanti ospedali/aziende ospedaliere verranno istituite e dove verranno collocate. Soprattutto vorremmo conoscere il futuro del territorio maceratese, rispetto al quale sembra sia stato effettuato uno studio di fattibilità per la costruzione di un nuovo ospedale di rete provinciale. Altra importante questione attiene alle modalità con le quali si intende “far partecipare” gli operatori privati alla rimodulazione della rete dei servizi. Ci sembra questo un tema centrale rispetto al territorio maceratese, in cui l’esorbitante offerta sanitaria privata convenzionata spesso compete con quella pubblica piuttosto che integrarla. Centrale è poi il tema dei finanziamenti. Già un anno fa la Cisl di Macerata denunciò la grave sperequazione tra le risorse investite nell’Area Vasta di Ancona, di gran lunga superiori a quelle riservate agli altri territori marchigiani. Della necessità di eliminare tali differenze bisognerà tenere conto in sede di definizione dei budget destinati alle Aree Vaste.  In ultima istanza vorremmo si chiarisse subito in che modo si intende coinvolgere e motivare gli operatori - dai quali si pretenderanno sacrifici importanti - prevedendo meccanismi premianti in grado di ridistribuire loro almeno una parte delle ingenti risorse risparmiate attraverso la riorganizzazione. Senza risposte convincenti su questi argomenti sarà inevitabile per la Cisl intraprendere adeguate iniziative di mobilitazione e di protesta.
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17/10/2011 Voucher alle donne per l'acquisto di servizi socio educativi per i figli minori
Avviso pubblico per l'assegnazione di voucher per l'acquisto di servizi socio-educativi per i minori L'obiettivo prioritario dell'intervento è quello di offrire un aiuto economico alle donne, finalizzato a favorire il loro accesso a servizi di assistenza ai familiari, al fine di migliorare la qualità della loro vita, facilitando la conciliazione dei tempi tra vita familiare e vita lavorativa. Tale intervento è altresì finalizzato a consentire una maggiore partecipazione al mercato del lavoro delle donne.DESTINATARI Sono destinatarie di tale intervento le donne che, alla data di presentazione della richiesta di concessione del Voucher per l'acquisto di servizi socio-educativi per minori:a) siano residenti o svolgano attività lavorativa nel territorio indicato, b) siano lavoratrici dipendenti o autonome, anche con contratto di lavoro "atipico" e/o a tempo determinato, inoccupate/disoccupate che abbiano in corso attività di formazione o una Borsa Lavoro, o disoccupate ai sensi dell'art. 2 del D.Lgs. 181/2000 e successive modificazioni e integrazioni (in questo caso dovranno sottoscrivere un "patto di servizio" con il CIOF per la ricerca attiva di un'occupazione), che si trovino nella condizione di dover assistere: Figli minori da 0 fino a 14 anni (ovvero 13 anni compiuti e 364 giorni); Figli disabili Le condizioni di cui sopra vanno opportunamente documentate e supportate da una dichiarazione attestante la difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e lavoro;c)  abbiano una situazione economico-patrimoniale dichiarata non superiore a € 25.000,00 calcolata con il metodo ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) - Reddito anno 2010 - certificata mediante documentazione rilasciata da idoneo Centro di Assistenza Fiscale. AMBITI TERRITORIALI DI INTERVENTO Nello specifico, l'intervento ricadrà all'interno dei seguenti Ambiti Territoriali Sociali provinciali ed in relazione ai Comuni indicati:- Ambito Territoriale Sociale n. 8 di Senigallia, Comuni di : Arcevia, Barbara, Castel Colonna, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Monterado, Ostra, Ostra Vetere, Ripe, Senigallia, Serra de' Conti;- Ambito Territoriale Sociale n. 9 di Jesi, Comuni di: Castelbellino, Cupramontana, Filottrano, Mergo, Montecarotto, Monte Roberto, Poggio San Marcello, Rosora, San Paolo di Jesi, Staffolo;- Ambito Territoriale Sociale n. 12 di Chiaravalle, Comuni di : Chiaravalle, Falconara M., Montemarciano, Monte San Vito;- Ambito Territoriale Sociale n. 10 di Fabriano, Comuni di : Sassoferrato, Genga, Serra San Quirico, Cerreto d'Esi;- Ambito Territoriale Sociale n. 13 di Osimo, Comuni di: Loreto, Numana, Sirolo ENTITA' DEL VOUCHER E SPESE AMMISSIBILI Il voucher consiste nel rimborso delle spese già sostenute, documentate e quietanzate, di servizi erogati e usufruiti dal 01/07/2011. Il voucher in questione è erogato a fronte di spese documentate, riconosciute al 100%, derivanti da prestazioni di lavoro e di servizio regolari. Le spese ammissibili sono: per frequenza a servizi di prima infanzia (rette e servizi a pagamento per asili nido, centri estivi, attività extrascolastiche e doposcuola, centri ludico-ricreativi) servizi all'infanzia, scuole materne, ecc.) comprese quelle di baby sitting; per integrazioni rette in caso di assenza dai servizi all'infanzia per malattia documentata; per frequenza di servizi per periodi delle vacanze scolastiche, organizzati da soggetti pubblici e/o privati che abbiano come obiettivo la socializzazione e la gestione di minori nel periodo estivo; per frequenza presso ludoteche, campi scuola, laboratori, di attività strutturate di socializzazione, di occupazione del tempo libero, organizzati da soggetti pubblici e/o privati; per attività di formazione anche culturale od artistica, diversi dalla frequenza di corsi scolastici, per la cui partecipazione le famiglie debbono sostenere il costo dell'iscrizione e/o della frequenza; per l'accesso a servizi e per prestazioni per figli disabili. Per le assistenze domiciliari, effettuate nel medesimo domicilio, anche qualora il numero dei figli minori sia più di uno, sono riconosciute le spese di un solo assistente (es. una sola baby sitter per due o più figli minori da 0 fino a 14 anni à 13 anni e 364 giorni).La domanda, compilata e corredata degli allegati come sopra riportato, dovrà essere trasmessa entro e non oltre il 15/11/2011 esclusivamente per posta tramite il servizio reso da Poste Italiane s.p.a. con raccomandata A/R a: Provincia di Ancona Dipartimento 2° - Settore 3°   AREA LAVORO Via Ruggeri n. 3 - 60131 Ancona (AN)Per approfondire, scaricare il bando e la modulistica clicca qui
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17/10/2011 Scuola - emanato il decreto salva precari
E' stato emanato il DM 92/2011 relativo alla costituzione degli elenchi prioritari per l'a.s. 2011/2012.   Il termine per le presentazione delle domande è il 2 novembre 2011   Decreto Ministeriale n. 92 del 2011   Modello di domanda per il personale docente Modello di domanda per il personale ATA Elenco Distretti
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14/10/2011 Poltrona Frau, procede la delocalizzazione
In una riunione con i sindacati di Categoria di Cisl e Cgil i dirigenti Frau hanno ribadito l’intenzione di delocalizzare la cucitura del settore residenziale (poltrone e divani) in Romania, per un totale di 64.000 ore, precedentemente lavorate da aziende locali.Il completamento della delocalizzazione avverrà nei prossimi 18 mesi con un programma deciso e dettagliato che si concluderà nel 2013, per un risparmio complessivo, a regime di 410.000 €«L’attuale dirigenza – sostengono i sindacati in un comunicato unitario - non ha minimamente calcolato le ricadute sull’immagine del prodotto derivanti dalla delocalizzazione della cucitura, che è una delle più importanti tra le 4 fasi di lavorazione (le altre sono il taglio, l’imbottitura e l’assemblaggio). Non corrisponde più alla realtà quanto afferma Poltrona Frau nelle sue campagne pubblicitarie inerenti proprio la cucitura, quando sostiene di affidarsi “alle mani esperte dei nostri artigiani, che seguono le principali fasi di lavorazione e scelgono i materiali più pregiati. Solo così possiamo offrirvi ogni volta la migliore qualità italiana”».A nulla valgono i tentativi dell’azienda di sedare le preoccupazioni riguardo al lavoro dell’indotto promettendo la riconversione delle lavorazioni e il riassorbimento del 30% delle ore delocalizzate da parte della Frau Car, che produce interni di automobili. Una prospettiva che i sindacati bollano come insufficiente anche perché le 41 assunzioni della Frau Car sono state effettuate ricorrendo alle agenzie interinali o ai contratti a tempo determinato. «Dopo i licenziamenti e le esternalizzazioni effettuati – sostiene Primo Antonelli della Filca Cisl -  da quando la nuova dirigenza ha iniziato ad attuare il suo programma, il lavoro all’interno dello stabilimento di Tolentino è divenuto più precario e provvisorio».Oltre al danno dell’immagine del marchio Frau permangono quindi le ripercussioni sull’occupazione locale, considerato che già ora molti dei lavoratori delle aziende terziste sono in cassa integrazione o in contratto di solidarietà.«La delocalizzazione sarebbe la mazzata finale, per questo – conclude il sindacato – deploriamo con forza questa scelta infelice che ostacoleremo in tutte le forme, perché crediamo che il futuro di Poltrona Frau e dei dipendenti debba essere un altro, fatto di qualità del prodotto, qualità e stabilità del lavoro, di investimenti nella produzione, nella ricerca e nella progettazione, ma soprattutto nella valorizzazione del Made in Italy.»
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14/10/2011 Presidio sindacale davanti al Comune di Falconara
Cgil, Cisl e Uil giovedì 13 ottobre 2011 protesteranno contro l'Amministrazione Comunale di Falconara con un presidio dalle ore 10 alle 12 in Piazza Carducci a Falconara per il mancato accordo su questi punti: Perdita di 16 posti di lavoro nel settore degli impianti sportivi, alcuni dei quali disabili, e a fronte di una promessa di rioccupazione del 70% dei lavoratori, solo 3 di essi sono stati riassunti. Smantellamento del Servizio di Assistenza Domiciliare, con perdita di 10 posti di lavoro, in quanto anzichè affidare la gestione del servizio ad una azienda o cooperativa, vengono distribuiti voucher agli anziani. Mancata iscrizione a bilancio comunale di 30.000,00 Euro nel fondo per il sostegno di coloro che hanno perso il lavoro; forse verrà inserito nella manovra di assestamento. I Pensionati e i Lavoratori esprimono la loro protesta e le loro preoccupazioni per la scarsa attenzione alle politiche sociali di questa città, che attraverso tagli lineari ai vari settori sta riducendo i servizi alle persone più bisognose di tutela.I Pensionati e i Lavoratori chiedono all'amministrazione di ripensare queste scelte scellerate e di assumersi responsabilmente impegni precisi.Articolo del Corriere Adriatico del 14 ottobre 2011
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13/10/2011 Rete amicale da superare
Leggi l'intervento di Sauro Rossi.
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12/10/2011 "Lavoro pubblico Pubblico valore" 12 ottobre manifestazione a Roma.
dall'Ufficio Stampa Cisl Scarica il  Volantino
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11/10/2011 Esenzione Ticket: dal 1° ottobre nuove modalità di segnalazione
L’incontro tra i sindacati e il Dipartimento salute e servizi sociali della Regione Marche, in materia di ticket,  ha permesso di raggiungere una normativa di riferimento sintetizzata in un scheda e pubblicizzata ai cittadini attraverso un manifesto al fine di favorire un'informazione adeguata. Gli interessati  sono:  i soggetti  con meno di sei anni e con più di 65 anni con reddito familiare inferiore a €36.151,98,  i pensionati con pensione al minimo e coloro che sono titolari di assegni sociali, i disoccupati e i familiari a carico e i lavoratori e familiari a carico che si trovano in condizioni soggettiva da perdita o sospensione da lavoro. Le soglie reddituali sono quelle specificate dalla normativa allegata. Nella scheda semplificativa ed in particolare nel manifesto, predisposto dalla Regione Marche, sono specificate le tipologie di esenzioni e le nuove modalità di certificazione.
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11/10/2011 Congresso provinciale del Siulp
 Pesaro - il Sindacato unitario dei lavoratori di Polizia  si riunirà il 12 ottobre  all'hotel Excelsior a Pesaro  per eleggere il nuovo segretario provinciale e gli altri rappresentanti sindacali. Verrà analizzato  il difficile contesto sociale ed economico del Paese  in correlazione alle enormi  difficoltà  con le quali le forze di polizia svolgono la loro attività. All'evento, oltre ai vertici regionali e nazionali del sindacato, parteciperanno il sindaco  di Pesaro di Luca Ceriscioli, il presidente della provincia Matteo Ricci, il prefetto Attilio Visconti, il questore Italo D'Angelo e il segretario provinciale Cisl Sauro Rossi.
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08/10/2011 Seminario sui rischi degli operatori di banca
La FIBA (Federazione dei bancari e assicurativi della Cisl) di Macerata organizza un seminario sui rischi per i lavoratori del settore creditizio e finanziario derivanti dalla normativa vigente in materia di investimenti e di misure antiriciclaggio.Sono in programma due incontri: mercoledì 12 e giovedì 13 ottobre, entrambi alle ore 17.30 presso l’Hotel Grassetti in Via Murri, (Zona industriale di Corridonia).Nel primo di essi verrà approfondita la Direttiva Europea Mifid (Markets in Financial Instruments Directive), che impone agli operatori del settore l’obbligo di proporre ai clienti prodotti finanziari appropriati ed adeguati ai loro profili di investimento, informandoli sull’esistenza di eventuali conflitti di interesse, sui costi e sulle caratteristiche degli strumenti finanziari proposti e sui possibili rischi delle operazioni.Giovedì 13 verrà affrontata invece la normativa antiriciclaggio e antiusura, in particolare quella sulla tracciabilità dei pagamenti, che impone ai lavoratori l’obbligo di entrare nel merito delle operazioni, valutandone gli importi e confrontandoli con la situazione soggettiva, professionale e reddituale della persona che si presenta allo sportello.Si tratta di normative complesse dalle quali derivano obblighi e responsabilità specifiche in capo agli operatori, che in caso di violazione rischiano severe sanzioni disciplinari, amministrative e penali, potendo essere chiamati a rispondere anche con il loro patrimonio personale. Ne deriva la necessità di una formazione specifica e puntuale degli operatori del settore, ai quali la FIBA Cisl propone questa iniziativa che vedrà come relatore Mario Capocci, Responsabile dei Quadri Nazionali della Federazione, che in quanto esperto viene intervistato di frequente per l’inserto  specialistico Plus24ore. Il corso è rivolto agli iscritti e ai simpatizzanti della Fiba Cisl, ma vista l’importanza delle materie trattate è aperto anche alla partecipazione dei non iscritti.
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07/10/2011 Smea - Cosmari, la politica decida
Si complica l’acquisizione della Smea da parte del Cosmari. Una vicenda che fino a poco tempo fa appariva indirizzata verso un esito positivo va ora incontro ad alcune difficoltà sollevate dai vertici del Cosmari.I nodi da sciogliere sembrano legati alla retribuzione dei vertici della Smea, giudicata troppo elevata dal Cosmari, e dal rischio di perdite che, secondo quest’ultimo, potrebbero derivare dall’acquisizione della società che smaltisce i rifiuti a Macerata.Ma i livelli retributivi delle figure apicali della Smea erano conosciuti dal Cosmari anche il 9 marzo scorso, come si deduce da un’apposita delibera con la quale “Il Cosmari si impegnava a garantire i livelli occupazionali, di retribuzione e gli inquadramenti del personale”. Del pari anche il rischio perdite sembra inesistente, visto che il bilancio Smea è in attivo.I sindacati confederali e di categoria di Cisl e Cgil non ci stanno e sospettano che dietro questo tira e molla si nasconda qualcos’altro.Tra qualche mese si comincerà a parlare di bandi e gare per l’affidamento del servizio di smaltimento rifiuti e secondo i sindacati l’attuale frammentazione della gestione può favorire l’entrata di soggetti extra territoriali che vengono a prendersi il servizio, a danno della collettività. Insomma dentro il Cosmari qualche sindaco potrebbe remare contro l’acquisizione.Proprio lunedì si terrà l’assemblea del Cosmari, nel corso della quale i sindaci dovranno esprimersi a favore o no dell’acquisizione della Smea. «Sarebbe gravissimo – sostiene il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti Ferracuti – se quest’assemblea dovesse essere a porte chiuse, perché noi vogliamo esserci e capire bene quali sono i problemi. La politica deve superare queste difficoltà e decidere quale modello di gestione si vuole.  Gli aspetti fondamentali sono il mantenimento di tariffe basse e una gestione trasparente e unitaria».Tutto questo in attesa che il 13 ottobre il Tar si pronunci sulla legittimità delle tariffe applicate dal Cosmari al Comune di Macerata. Dopo tale data, a prescindere dagli esiti del giudizio, sarà certamente più difficile concludere questa trattativa
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06/10/2011 Pensionati in assemblea sulla Manovra
Martedì 11 ottobre alle ore 15.30 presso la Domus S. Giuliano (ex Seminario vescovile) la Lega dei Pensionati Cisl di Macerata Pollenza e Montecassiano ha organizzato un’assemblea pubblica per discutere della manovra economica approvata con legge n. 148 del 14 settembre 2011, che sommata a quella precedentemente approvata con legge 111 del 15 luglio, rappresenta il più pesante intervento sui conti pubblici della storia della Repubblica Italiana. Seppure necessaria per mettere in sicurezza i conti pubblici e contrastare la speculazione internazionale sul debito italiano, scongiurando il rischio di un default del sistema paese, la manovra è inaccettabile perché socialmente ingiusta, colpevolmente tardiva e sostanzialmente inefficace. La crisi finanziaria, economica e sociale del paese è stata negata per troppo tempo da una classe dirigente incapace di costruire un piano credibile per aggredirne le ragioni e pensare allo sviluppo e alla crescita. E’ stato del tutto ignorato l’appello del Presidente della Repubblica ad affrontare questo grave momento con il massimo della condivisione istituzionale e sociale. In questo contesto sono stati partoriti provvedimenti che gravano quasi completamente sulle classi sociali più deboli - lavoratori, pensionati, donne e giovani - chiedendo sacrifici irrisori ai cittadini più abbienti. L’aumento dell’Iva scoraggia i consumi e deprime l’economia. Mancano del tutto interventi di sostegno all’occupazione e allo sviluppo, senza i quali sarà impossibile continuare a sostenere il peso del debito pubblico. Non a caso si parla già della necessità di una nuova manovra per la fine del 2011. Nonostante forti difficoltà nell’organizzare un’azione di contrasto nei confronti del Governo, che sulla manovra ha infine posto il voto di fiducia, la Cisl è riuscita ad intervenire evitando interventi ben peggiori sul sistema previdenziale, riuscendo anche a “strappare” la tassazione al 20% delle rendite finanziarie. Ciononostante rimangono ancora molte cose da cambiare. I pensionati della Cisl chiedono in particolare la riduzione dei costi della politica (compresi quelli elettorali) e l’eliminazione degli sprechi nella spesa pubblica; la tassazione dei grandi patrimoni mobiliari e immobiliari e delle transazioni finanziarie; una riforma fiscale che riduca le imposte sui redditi da lavoro e da pensione; maggiore sostegno alle imprese virtuose, in particolare a quelle che assumono giovani a tempo indeterminato. Chiedono infine e soprattutto una lotta senza quartiere all’evasione fiscale, fenomeno scandaloso e inaccettabile in un paese civile. In questo momento drammatico sono seriamente a rischio la coesione e la “tenuta” dell’intero sistema Italia. I pensionati della Cisl non intendono restare a guardare ma rivendicano un ruolo da protagonisti nella vita sociale. Per questo invitano tutta la cittadinanza a partecipare all’Assemblea pubblica dell’11 ottobre, alla quale faranno seguito iniziative analoghe il 14 ottobre a Potenza Picena e il 22 ottobre a Porto Recanati.LE TRE ASSEMBLEE PUBBLICHE DEI PENSIONATI CISL SULLA MANOVRA:MACERATA, 11 ottobre ore 15.30 alla Domus S. Giuliano (ex Seminario Vescovile) in Via Cincinelli 4 (scarica il volantino)PORTO POTENZA PICENA, 14 ottobre ore 18.00 presso la Sede dei Vigili Urbani in Via Regina Margherita (scarica il volantino)PORTO RECANTI, 22 ottobre ore 16.30 presso la Sala Biagetti a Palazzo Svevo in C.so Matteotti (scarica il volantino)
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06/10/2011 Un nuovo modo di fare sindacato
Le foto dell'Assemblea Recuperare soldi dalla riforma del sistema fiscale per finanziare una riforma vera dell’assistenza, anche rivedendo strumenti consolidati come l’indennità di accompagnamento e le pensioni di riversibilità. E’ quanto ha proposto il Segretario generale dei pensionati Cisl nazionale Ermenegildo Bonfanti intervenendo all’Assemblea territoriale dei pensionati Cisl delle Marche che si è svolta mercoledì 5 al Ristorante "Anton" di Recanati.L’Assemblea territoriale (finora Assemblea organizzativa) è lo strumento con il quale la FNP ogni quattro anni riflette sulla propria struttura organizzativa, per migliorarla e renderla più efficiente rispetto alle esigenze di tutela degli iscritti.Secondo Bonfanti «il sindacato non può chiedere alle istituzioni di cambiare se non siamo disposti a cambiare prima noi. E il nostro cambiamento deve consistere nel trasferire competenze e responsabilità sui territori, lasciando al livello nazionale il compito di coordinare e controllare».Il Segretario generale ha parlato anche della necessità di immaginare un nuovo modo di fare sindacato, meno attendista e più coraggioso. «Dobbiamo riconquistare la voglia di andare in mezzo alla gente, recuperando il coraggio di fare scelte difficili, di proporre nuove soluzioni e di cambiare il nostro modo di dire no».Sulla situazione generale del paese Bonfanti si dice “molto preoccupato, perché la situazione è drammatica e peggiora giorno dopo giorno. Tutti siamo chiamati a dare, ma il problema è che questo governo inguardabile chiede di dare sempre agli stessi. Andavano invece fatte scelte più eque, imponendo sacrifici a chi finora non ha mai pagato».Per quanto riguarda la semplificazione dell’assetto istituzionale, il Segretario generale ha sostenuto di «non voler perdere il senso politico della municipalità smantellando i comuni e perdendo in democrazia. Vogliamo solo che vengano razionalizzati i servizi e risparmiate risorse».Bonfanti ha affermato infine di essere indisponibile a discutere di pensioni. «In Italia ci sono almeno 40.000 lavoratori con regimi pensionistici scandalosi. Noi vogliamo solo che le regole siano uguali per tutti».
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04/10/2011 A Recanati l'assemblea regionale dei Pensionati Cisl
Domani 5 Ottobre, a Recanati (MC), l’assemblea organizzativa regionale della FNP Marche conclude il percorso delle assemblee territoriali iniziate a Pesaro il 12 Luglio e proseguite ad Ascoli Piceno, Ancona e Macerata nel mese di settembre. Interverranno il Segretario Generale della FNP Nazionale , Gigi Bonfanti, e il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. Ai lavori parteciperà Arnaldo Chianese, della Segreteria nazionale, già reggente della FNP Marche, che negli ultimi mesi ha lavorato con grande zelo alla determinazione della nuova segreteria, eletta lo scorso 19 luglio.
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03/10/2011 Adiconsum vince ricorso contro Società Finanziaria
Ancora una volta l’Adiconsum Marche ottiene un’importante vittoria nella difesa del consumatore.  Il caso: nell’aprile 2010 un consumatore sottoscriveva presso la propria abitazione un contratto per acquisto e manutenzione di un apparecchio per la depurazione dell’acqua, contestualmente stipulando contratto di finanziamento con una società Finanziaria.  L’apparecchio si rivelava da subito non funzionante, per cui il consumatore provvedeva immediatamente alla contestazione dei vizi di conformità del prodotto, esercitando contestualmente il diritto di recesso (il medesimo giorno della consegna). Contemporaneamente inviava comunicazione alla società finanziaria per la risoluzione del contratto di finanziamento e la comunicazione che non avrebbe proceduto al pagamento delle rate.  L’Adiconsum interessata della cosa inviava reclamo sia nei confronti del venditore che della società finanziaria, che nel frattempo aveva già inviato segnalazione negativa ai Sistemi d’Informazione Creditizia a carico del consumatore, qualificandolo di fatto come "cattivo pagatore".  Nella corposa corrispondenza intercorsa con la Finanziaria, la stessa reclamava la validità del contratto di finanziamento richiamandosi al principio della non esistenza di un rapporto di esclusiva con il venditore, ed insisteva sulla legittimità del contratto di finanziamento, delle richieste di pagamento e della segnalazione ai SIC. L’Adiconsum Marche presentava ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario, richiamando anche il principio del contratto di credito collegato al contratto di acquisto, sancito dal decreto 141/10, secondo cui la risoluzione del contratto di acquisto comporta la risoluzione anche del contratto di finanziamento collegato, decreto non ancora in vigore al momento dell’acquisto, ma principio già ampiamente riconosciuto dalla giurisprudenza e dallo stesso Collegio giudicante, e richiedendo il risarcimento al consumatore del danno reputazionale conseguente all’indebita segnalazione negativa. La decisione dell’Arbitro Bancario Finanziario accoglie in pieno le richieste formulate, dichiarando l’intervenuta risoluzione del contratto di finanziamento, ordinando alla finanziaria l’immediata cancellazione del nominativo del consumatore dai Sistemi di Infomazioni Creditizie, e riconoscendo il risarcimento dei danni non patrimoniali al consumatore, nella misura di € 1.000,00. Una vittoria che ancora una volta premia l’impegno dell’associazione a favore della tutela dei diritti del consumatore, la costanza dell’aggiornamento funzionale all’ottenimento di sempre maggiori competenze, anche e in maniera particolare in settori particolarmente complessi e spinosi come quello bancario – finanziario. 
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01/10/2011 Assemblea dei quadri e delegati della Cisl di Pesaro - Urbino
Si è svolta giovedì 28 settembre l ‘assemblea provinciale dei quadri e  delegati  della Cisl di Pesaro – Urbino.E’ stata un’ assemblea partecipata che ha visto la presenza di  più di 160 delegati. I temi posti all’attenzione riguardavano le recenti manovre economiche del governo e le conseguenze  di queste sotto il profilo dell’equità sociale.Il Segretario Generale UST  di Pesaro – Urbino Sauro Rossi, introducendo i lavori, ha  ribadito le tesi della Cisl:  per risanare il Paese occorrono la salvaguardia del lavoro e il rilancio dello sviluppo nel segno della coerenza, della responsabilità e dell’equità.Facendo riferimento alla attuale crisi valoriale oltre che economica e finanziaria, Stefano  Mastrovincenzo  Segretario Generale  della Cisl Marche, ha messo in evidenza  come la piramide formata da  etica, politica, economia, finanza  in questo periodo storico  si è capovolta, la finanza  ormai  detta le regole  sia sull’economia che sulla politica, siamo di fronte ad  crisi di civilizzazione.La crisi economica è talmente profonda,  continua Mastrovincenzo,  da mettere in discussione  perfino  le sovranità nazionali portando sull’orlo del fallimento  gli Stati. Si tratta di uno scenario per noi assolutamente nuovo e, in questa misura, imprevedibile. Sul tema del lavoro ha posto l’attenzione sulla crescita esponenziale di nuovi disoccupati nel mondo occidentale e del ruolo del sindacato di fronte a questa  nuova realtà. E’ questa una crisi  che sta mettendo in discussione il futuro delle giovani generazioni che vedono seriamente  compromessa la possibilità di realizzare i propri progetti di vita.Il Segretario  Nazionale Liliana Ocmin, ha portato  le conclusioni al dibattito che è stato articolato ed approfondito. La Ocmin sostiene che la coerenza, la responsabilità e l’equità sono i tre pilastri  su cui dovranno appoggiare  le misure che saranno realizzate per consentire al paese di risollevarsi e riprendere a crescere,   ha posto, inoltre, l’attenzione  sulla questione di genere,  sul basso tasso di occupazione femminile in Italia  che raggiunge il 49% e come questo  dato sia un fattore negativo per la  crescita del Paese, la piena occupazione femminile è condizione senza la quale non può realizzarsi un armonico sviluppo del Paese.
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29/09/2011 Buongiorno Marche: parliamone con Stefano Mastrovincenzo
Venerdì 30 SETTEMBRE,  riprende per la stagione televisiva 2011/2012, PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE   a BUONGIORNO MARCHEdalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in  contemporanea streaming su  http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM,interverrà STEFANO MASTROVINCENZO,segretario generale CISL MARCHE. Si parlerà di  lavoro,   in particolare delle vertenze aperte nella Regione, da Merloni a Fincantieri, e delle ricadute locali della Manovra Anticrisi .Siete invitati a partecipare  via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed  opinioni .
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29/09/2011 La CISL di Pesaro - Urbino si mobilita
Nel quadro delle mobilitazioni  avviate dalla Cisl nazionale,  la  Cisl di Pesaro – Urbino organizza per giovedì 29 settembre l’Assemblea provinciale dei quadri e dei delegati alle ore 15.00 presso la Sala Montefeltro  - Quartiere Fieristico via delle Esposizioni n. 33 – Campanara di Pesaro per ribadire  la propria  valutazione negativa sulle recenti manovre del Governo, in special modo per le conseguenze che si manifesteranno sotto il profilo dell’equità sociale.La Cisl sostiene, infatti, che per  risanare il  Paese  e risolvere i molteplici problemi  che l’affliggono  occorrono risorse per  la salvaguardia del lavoro e il rilancio dello sviluppo  nel segno della coerenza, della responsabilità e dell’equità.All’Assemblea parteciperà il  Segretario Generale della USR Marche  Stefano Mastrovincenzo ed il Segretario Nazionale Liliana Ocmin.
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28/09/2011 Rappresentare è costruire insieme un senso comune
Intervista a Raffaele Bonanni, Segretario Generale CislIntervista a Franca Porto, Segretario Generale Cisl VenetoIntervista a Maurizio Bernava, Segretario Generale Cisl SiciliaLunedi 26 e martedi 27 settembre la Cisl delle Marche si è riunita a Gualdo Tadino per l’ormai consueto seminario di approfondimento che riapre i lavori dopo la pausa estiva.Circa 80 tra dirigenti, quadri, sindacalisti e operatori si sono trovati a riflettere sulla rappresentanza, tema quanto mai attuale in un tempo di crisi e di profonde trasformazioni del contesto economico e del tessuto sociale italiano e globale.Cambiano gli scenari internazionali, con alcuni stati sovrani europei messi in seria difficoltà dai movimenti dei mercati finanziari. Proprio la finanza acquista una predominanza netta sull’economia, che a sua volta governa una politica sempre meno legata all’etica.Viene meno la centralità della persona all’interno di una crisi di civilizzazione che sbriciola i legami sociali e il valore dello stare insieme.In questo contesto anche il sindacato rischia di essere visto come un pezzo d’establishment, col rischio di pagare un prezzo alto sotto il profilo della credibilità.Allo stesso tempo però la necessità di “restare” e presidiare il territorio è confermata ogni giorno nelle sedi e nei luoghi di lavoro, dove le molteplici problematiche della gente si traducono in domande a volte “improprie” alle quali il sindacalista spesso fatica a rispondere.«Nessuno ci ridarà i contesti del passato anche recente - ha affermato il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - e la rappresentanza non può limitarsi a raccogliere i problemi sul territorio ed elevarli, né a condurre a tutti i livelli dell’organizzazione una linea elaborata più in alto. Rappresentare significa “costruire consenso”, che è un senso comune elaborato insieme. E' questa l'unica chance per aspirare ad essere una forza che non si rassegna al declino ma che orienta il cambiamento, trasformando dall’interno la società e la politica».Durante il Seminario si sono succeduti gli interventi del Segretario generale del Focsiv Sergio Marelli, di Stefano Tomelleri (sociologo dell’Università di Bergamo) e dei Segretari generali della Cisl del Veneto Franca Porto e della Cisl siciliana Maurizio Bernava.In conclusione dei lavori è intervenuto il Segretario generale Raffaele Bonanni, che ha sottolineato l’importanza di esercitare una rappresentanza che, tenendo conto dei fattori di contesto, sia in grado di anticipare i cambiamenti “andando incontro” ai problemi per superarli, piuttosto che arroccandosi a difesa di posizioni e schemi ormai desueti.
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26/09/2011 Un Seminario della Cisl marchigiana.
La Cisl delle Marche si dà appuntamento in Umbria e propone un seminario di approfondimento rivolto ai  propri rappresentanti sindacali che operano sul territorio regionale.  Si aprirà domenica 25 settembre con l'adesione e la partecipazione alla Marcia della Pace Perugia - Assisi alla quale sarà presente con uno striscione  "Noi vivremo del lavoro". La nutrita delegazione proseguirà i lavori a Gualdo Tadino dove si confronterà sui temi della rappresentanza. "A NOME DI CHI? Volti, luoghi, percorsi, soggetti della rappresentanza in un tempo di crisi" questo il titolo e il filo conduttore che guiderà i sindacalisti che avranno modo  di ragionare e approfondire i temi con la presenza e la testimonianza di altre realtà sindacali regionali, come la Cisl Veneto e la Cisl Sicilia.  Dal nord al sud d'Italia le nuove criticità sociali ed economiche verranno raccontate e messe a confronto.
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25/09/2011 La Cisl Marche alla marcia della pace
LE FOTO DELLA MARCIA Un numeroso gruppo di sindacalisti della Cisl Marche ha partecipato domenica 25 settembre 2011 alla   Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli. Il tema della pace è uno dei punti fondanti dello Statuto della Cisl , che è  presente al Tavolo delle associazioni che promuovono la marcia . "Viviamo in un tempo in cui sorgono nuove istanze di giustizia da parte dei popoli; in un tempo in cui, sotto i colpi di una finanza predatoria e sregolata, si profilano rotture della coesione sociale; in un tempo in cui si combattono guerre per le fonti di energia e di acqua; in un tempo in cui si manifestano conflitti tra "poveri" per il diritto al lavoro e ad un lavoro dignitoso. – dichiara Stefano Mastrovincenzo , Segretario  Generale Cisl Marche - Per questi e altri motivi va rinnovato il nostro impegno per la Pace; partecipiamo alla Marcia Perugia-Assisi con  tante altre realtà della società civile per ascoltare, parlare, camminare, costruire insieme un pezzo di futuro.” A 50 anni dalla prima Marcia organizzata da Aldo Capitini il 24 settembre 1961. Domenica 25 settembre 2011 Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli Perugia ore 9.00 - Giardini del FrontoneAssisi ore 15.00 - Rocca Maggiore Per adesioni, comunicazioni e informazioni: Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 - email segreteria@perlapace.it - www.perlapace.itCi sono persone che meritano la tua e la nostra attenzione. Giovani che non riescono a trovare un lavoro, altri che vivono nella precarietà, ragazze e ragazzi che non si possono permettere di studiare, persone che si sentono uno zero perché nessuno le ha mai valorizzate, gente intimidita e ricattata dalle mafie e dalla criminalità organizzata, famiglie che faticano ad arrivare alla terza settimana, gente senza casa, persone che pagano le tasse nel nostro paese a cui neghiamo i diritti di cittadinanza, operai che muoiono sul lavoro, anziani soli e abbandonati, giovani che perdono la vita per difendere i diritti umani, bambini strappati all’infanzia e alle proprie famiglie, donne violentate, abusate e sfruttate, persone terrorizzate dalla guerra e dalla violenza, gente che muore ammazzata in carcere, altra che muore nel deserto o nel Mediterraneo cercando di sfuggire alla guerra, alle persecuzioni e alla miseria. Ci sono donne, bambini e uomini a cui non viene nemmeno riconosciuta la dignità di esseri umani, che sopravvivono in condizioni drammatiche senza pace né giustizia. Per loro e con loro, in nome di tutte le vittime e dei loro familiari, della dignità e dei diritti di ogni persona, ti invitiamo a marciare per la pace e la fratellanza dei popoli il 25 settembre 2011 da Perugia ad Assisi, lungo la strada tracciata cinquant’anni fa da Aldo Capitini. Ti invitiamo a camminare insieme perché, come tanti giovani del Mediterraneo e dell’Europa, sentiamo un bisogno forte di cambiamento. Dentro e fuori dal nostro paese, ci sono situazioni croniche d’ingiustizia, di povertà, di violenza e di sofferenza che non possono più essere tollerate. Siamo indignati e preoccupati, perché sappiamo che se le cose non cambiano, i rischi e i pericoli diventeranno sempre più grandi e noi diventeremo sempre più poveri, si moltiplicheranno le guerre, sprofonderemo sempre di più nell’incertezza e nella barbarie, aumenteranno le tensioni, gli scontri, la collera, le rivolte e la violenza. Ti invitiamo a camminare insieme perché libertà vuol dire più responsabilità e partecipazione di ciascuno. E, se vogliamo provocare un nuovo futuro, dobbiamo superare ogni forma d’indifferenza, di individualismo, di inerzia e di rassegnazione. Ognuno di noi deve stare dentro la storia da protagonista, con la propria coscienza, sensibilità e responsabilità. Ti invitiamo a camminare insieme per rimettere al centro della nostra società i valori della nonviolenza, della giustizia, della libertà, della pace, dei diritti umani, della responsabilità e della speranza, perché vogliamo riscoprirne il significato autentico, per costruire insieme una nuova cultura, per dire basta alla manipolazione e allo stravolgimento delle parole, perché la guerra è guerra anche quando la si chiama in altro modo e le ingiustizie restano ingiustizie anche quando sono coperte dalle menzogne e dal silenzio mediatico, perché vogliamo una Rai e un’informazione di pace. Ti invitiamo a camminare insieme perché vogliamo dire forte e chiaro ai rappresentanti di tutte le istituzioni che a ciascuno di questi valori debbono corrispondere azioni politiche concrete, un’agenda politica che parte dai quartieri dove viviamo fino all’Europa e all’Onu, che la Costituzione, la Dichiarazione Universale dei diritti umani e la Carta dei Diritti dell’Unione Europea non sono belle parole ma la bussola da seguire per uscire in tempo da questa gravissima condizione. Ti invitiamo a camminare insieme perché, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, vogliamo difendere e attuare la nostra Costituzione e ricordare a tutti che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Ti invitiamo a camminare ancora una volta insieme, come fece Aldo Capitini nel 1961 e come in questi cinquant’anni abbiamo rifatto tante volte, perché crediamo nella nonviolenza come metodo e stile di vita, strada maestra per contrastare ogni forma d’ingiustizia, perché crediamo che la nonviolenza sia “per l’Italia e per tutti via di uscita dalla difesa di posizioni insufficienti, strumento di liberazione, prova suprema di amore, varco a uomo, società e realtà migliori”. Negli ultimi decenni sono già state sprecate tantissime opportunità e risorse. Ma quello che ieri era desiderabile oggi è diventato necessario e urgente. Per questo c’è bisogno di una tua e nostra diversa assunzione di responsabilità. Entra a far parte della soluzione. Vieni, domenica 25 settembre 2011, alla Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza dei popoli. * * * Nell’idea di “fratellanza dei popoli” si riassumono molte delle scelte urgenti che dobbiamo fare per superare la crisi che stiamo vivendo: riscoprire la nostra umanità, mettere le persone al centro dell’economia e non più il contrario, riconoscere i diritti dei più poveri e dei più deboli e non continuare a calpestarli, gestire l’accoglienza e non i respingimenti, batterci contro le povertà e le disuguaglianze sociali e non più aumentarle, investire sui giovani e non disperdere la nostra principale ricchezza, ridare piena dignità al lavoro e ai lavoratori di tutto il mondo e non peggiorare le loro condizioni, investire sull’educazione, sulla cultura e sulla formazione e non tagliare le opportunità del nostro futuro, difendere il pluralismo, il diritto e la libertà d’informazione, cambiare i nostri consumi e stili di vita personali e collettivi smettendo di distruggere e sprecare i beni comuni, ripudiare davvero la guerra e la sua preparazione, tagliare le spese militari, costruire l’Europa dei cittadini e la Comunità del Mediterraneo, democratizzare e rafforzare l’Onu, mettere fine al traffico delle armi e impegnarci a costruire la pace in Medio Oriente, nel Mediterraneo, in Africa e nel resto del mondo, fermare il cambiamento climatico, rompere la schiavitù dai combustibili fossili e proteggere l’ambiente, costruire le città dei diritti umani e non le cittadelle dell’odio e dell’esclusione, investire sulla società civile e sul volontariato, investire sulla cooperazione a tutti i livelli anziché sulla competizione selvaggia, promuovere la globalizzazione dei diritti umani, della democrazia e della solidarietà contro la violenza, le guerre, le mafie, la corruzione, la censura, gli egoismi, il razzismo e la paura. “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.” (articolo 1 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)Tavola della pace, Movimento Nonviolento Perugia, 10 giugno 2010
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22/09/2011 L'accordo che rilancia le relazioni sindacali e la contrattazione
E’ stato sottoscritto in via definitiva l’Accordo Interconfederale – già siglato in data 28 giugno 2011 -  tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Nell’accordo si conferma la comune volontà di far applicare compiutamente tutte le norme  previste nell’intesa e viene anche manifestato l’impegno affinché tutte le rispettive strutture ai vari livelli si attengano a quanto concordato. E’ stata inoltre ribadita l’autonoma determinazione delle parti nella trattazione delle materie inerenti le relazioni industriali e la contrattazione.L'ACCORDO INTERCONFEDERALE di mercoledì 21_09_2011SPECIALE RASSEGNA STAMPA
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22/09/2011 «Sui tagli della politica chiediamo segnali concreti»
«Buoni gli intenti, ma sulla pratica nulla da fare. Ora basta!». Gridano irritati e indignati i  sindacati Cisl e Uil delle Marche.  Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche,  appare rammaricato e sconcertato sulla frenata fatta dall'aula consiliare regionale sul taglio ai costi della politica: «La discussione sul taglio sembrava ben avviata ed è stato un grosso errore non dare segnali concreti ai cittadini con una proposta che davvero può rendere le Marche la regione più virtuosa d'ltalia. Spero che una proposta arrivi subito e non tra un mese. Noi sindacati, oggi (ieri per chi legge) abbiamo passato la giornata a cercare una soluzione per Fincantieri. I politici dovrebbero fare lo stesso per le il taglio delle loro indennità. Si riuniscano e stiano a discutere anche tre giorni, se necessario. Istituti come il vitalizio in questo momento sono incomprensibili e vanno aboliti».La Rassegna Stampa
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22/09/2011 Fincantieri: un passo avanti.
Cgil, Cisl e Uil Marche, le strutture sindacali  regionali e territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, Rsu dello Stabilimento di Ancona, Regione, Provincia,Comune e Confindustria Ancona hanno sottoscritto ieri in tarda serata il verbale di incontro per la ripresa dell'attività della Fincantieri di Ancona. Un documento necessario per dare uno scatto in avanti rispetto alla situazione di staticità nella quale versa da mesi il cantiere. Non mancano comunque, da parte del sindacato, parole di preoccupazione nei confronti degli esuberi dichiarati dall'azienda e dei lavoratori dell'indotto.«Il sindacato ha sempre sostenuto la triplice missione produttiva del porto di Ancona, quella produttiva, quella turistica, quella commerciale; vogliamo che il lavoro torni nel cantiere anconetano e ieri abbiamo dimostrato la disponibilità al confronto; ci auguriamo che tutti gli interlocutori si presentino al tavolo senza pregiudiziali, avendo a cuore solo il futuro dell’azienda e delle migliaia di persone e famiglie che a quel lavoro sono legate» ha dichiarato Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche.«Un passo importante  aver sottoscritto il verbale d’incontro  perché  impegna ufficialmente l’azienda nell’acquisizione di una commessa per il cantiere navale di Ancona. Nonostante gli impegni aziendali di un eventuale ricollocamento interno, si prospetta una trattativa complicata perché viziata da una dichiarazione di esuberi»  afferma Leonardo Bartolucci, Segretario Generale FIM Marche . «Dobbiamo aver ben presente che il futuro di Fincantieri passa attraverso un percorso di efficientamento  aziendale complessivo.  La ripresa del lavoro non dovrà pregiudicare l’impiego delle maestranze dirette, anche se sarà una valida prospettiva per tanti lavoratori dell’indotto che sono i più penalizzati dalle minori tutele previste dagli ammortizzatori sociali.”Il VERBALE D'INCONTRO di mercoledì 21 settembre 2011La RASSEGNA STAMPA
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21/09/2011 Edilizia: appalti pubblici e ribassi
Le notizie sulle infiltrazioni della camorra nella provincia  di Pesaro – Urbino e in particolare nel settore dell’edilizia ha suscitato molto scalpore nell’opinione pubblica. “Per gli addetti ai lavori questo fatto - sottolinea il Segretario Territoriale Filca – Cisl Giovanni Giovanelli -  invece è la punta di un iceberg: gli appalti pubblici vengono aggiudicati da imprese spesso provenienti da zone ad alta densità camorrista e  con ribassi che vanno  dal 26 % al 40% sino a raggiungere anche il 44% di ribasso”.  L’importo degli appalti, in molti casi,  supera  abbondantemente  l’importo del milione di euro  e le opere da realizzare richiedono un significativo impiego di  manodopera e materiali.  “Non è possibile aggiudicarsi – continua Giovanelli - appalti con ribassi così elevati perché ciò significa automaticamente il non rispetto delle norme  in termini di manodopera ed adempimenti contributivi, fiscali, previdenziali e la mancanza di qualità nella realizzazione delle opere, basti vedere cosa è successo nella realizzazione della scuola elementare di Borgo Santa Maria”.La Filca Cisl chiede quindi maggiore attenzione  su alcuni elementi per evitare tali infiltrazioni, in primo luogo  la richiesta del DURC  (Documento Unico Regolarità Contributiva) da parte delle stazioni appaltanti:  nella provincia di Pesaro – Urbino vengono fatte lavorare imprese a cui non è richiesto il documento che attesta la regolarità previdenziale e retributiva. In secondo luogo l’aggiudicazione di appalti per specifici lavori di edilizia a ditte che non applicano il contratto dell’edilizia ma che applicano contratti anomali come quello delle cooperative di servizi sociali.La Filca Cisl chiede pertanto l’immediata attivazione del tavolo tecnico, come previsto dal protocollo firmato in prefettura  lo scorso 3 marzo, per il monitoraggio degli appalti pubblici e un profondo senso di responsabilità civile a tutti i livelli affinché in questo periodo di crisi il poco lavoro che c’è sia  eseguito nel rispetto delle norme e delle leggi.
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21/09/2011 Un nuovo umanesimo del lavoro
Quali conseguenze sta portando, sul nostro territorio, la crisi che é tornata a flagellare il mercato del lavoro? Quali mosse (finanziarie, politiche e soprattutto etiche) per contrastarla? Lo domandiamo a Marco Ferracuti, segretario provinciale della Cisl di Macerata. I dati riferiti al primo semestre del 2011 confermano in toto questo momento di difficoltà?Purtroppo non vogliamo certo essere allarmisti, ma sarebbe falso ostentare positività. Serve piuttosto prendere consapevolezza dei reali problemi per analizzarli e ricercare soluzioni. Guardando ai dati, anzitutto è significativo quello riguardante la cassa integrazione: nel primo semestre del 2011 le ore di cassa integrazione utilizzate nel nostro territorio sono state 2520, che equivalgono ad oltre 2000 persone della nostra provincia che in questi sei mesi non hanno lavorato perché quell'azienda non aveva bisogno di quel numero di lavoratori. Riguardo poi alla mobilità, i lavoratori che sono stati licenziati dalle aziende nel settore privato nei primi sei mesi del 2011 sono stati 1061. Nelle liste di mobilità attualmente abbiamo 4300 iscritti: per fare una comparazione, nel 2001 (un anno florido nel nostro territorio) ne avevamo solo 150. Gli iscritti alle liste sono il 2% inmeno rispetto all'anno scorso, ma il 57% di quelli che ne sono usciti lo hanno fatto perché sono decaduti i termini, di iscrizione, non perché abbiano trovato un nuovo lavoro. Mi permetto di sottolineare che un’azienda è incentivata ad assumere un lavoratore iscritto nelle liste poiché godrebbe di diversi benefici: ciò vuol dire che quel 57% ora non gode più di questa "dote", e quindi ha maggiore difficoltà di ricollocamento nel mondo del lavoro. E la conseguenza più pericolosa per questi lavoratori è che, vista la loro fragilità, cedano al "ricatto" del lavoro nero. Tornando ai dati, notiamo che "in ingresso" solo il 10% delle assunzioni sono state a tempo indeterminato, con tutto quello che ne consegue in termini di precarietà del lavoro.Quali potrebbero essere le soluzioni da trovare in sinergia con Enti e Istituzioni pubbliche?Anche le nostre Istituzioni stanno vivendo un momento difficile, ma siamo certi che dobbiamo tutti avere la forza di scegliere e di saper discernere su quale futuro e su quali settori vogliamo puntare, senza abbandonare quelli tradizionali che sono comunque un nostro punto di forza. Qui dunque rientra l'esigenza di rinnovare la formazione dei lavoratori, in particolare dei giovani, e di saper agevolare i processi di cambiamento e di creatività del mercato del lavoro. I soldi pubblici e quelli privati degli Istituti di credito debbono dunque essere orientati su un progetto di sviluppo condiviso. Su questa direzione cercheremo di lavorare in sinergia, ad esempio, con la Provincia: il presidente Pettinari, infatti, ha convocato entro settembre un tavolo di confronto sulla crisi e sul mondo del lavoro per valutare le varie soluzioni da adottare.Sente anche lei concreta per il nostro territorio la necessità espressa più volte dal Santo Padre di rimettere al centro dell'economia la persona e la sua dignità?Personalmente e anche come Cisl siamo totalmente in accordo con quanto ha espresso Papa Benedetto XVI. Siamo convinti che questo periodo di grande crisi possa trovare una soluzione soltanto rifondando un nuovo umanesimo del lavoro, dove non sia più il profitto ma la persona al centro degli obiettivi dell'azienda. La fragilità di chi non ha lavoro o di chi è instabile si riversa infatti anche sul vissuto personale e sociale del lavoratore: a un dramma che condiziona soprattutto la vita familiare. L'unico modo per tornare a crescere a dunque restituire dignità e rispetto ai lavoratori: ciò li porterebbe certamente a dare il meglio di loro stessi e garantirebbe una ripresa occupazionale. Se non cambiamo modello purtroppo non supereremo questa crisi e produrremo piuttosto la società che aberriamo: meno ricchi ma sempre più ricchi e molti più poveri sempre più poveri.
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20/09/2011 Pensionati Marche: Organizzazione, Proselitismo, Formazione
Un percorso che ha impegnato tutte le strutture del sindacato pensionati Cisl delle Marche. Sulla base delle linee guida elaborate dagli organismi nazionali, nei mesi di Luglio e Settembre il gruppo dirigente ha sviluppato un intenso dibattito condizionato dalle implicazioni della grave crisi economica che ha investito i Paesi europei e in particolare l’Italia. Le assemblee Territoriali di Pesaro, Ascoli-Fermo, Macerata e Ancona hanno concluso i lavori con importanti documenti sulla base delle relazioni e del dibattito arricchito dai contributi dei Segretari  delle Unioni Territoriali e dal segretario nazionale Arnaldo Chianese. La situazione del paese e le misure adottate dal Governo rappresentano una situazione imprevista destinata ad incidere profondamente nella  strategia del sindacato e nella stessa struttura organizzativa. Si presentano problemi complessi che incidono profondamente nelle condizioni di vita dei lavoratori e pensionati. Si prospettano situazioni che non hanno riscontro nella esperienza del sindacato del dopoguerra. Le crisi aziendali, con i pesanti riflessi sull’occupazione, le difficoltà di bilancio degli Enti locali, e le conseguenze sulla disponibilità dei servizi sociali,  incidono profondamente sui bilanci delle famiglie. La disoccupazione giovanile  e il precariato nei rapporti di lavoro mostrano situazioni drammatiche nel settore previdenziale. Sono  condizioni sociali inedite che hanno proposto alle assemblee organizzative  argomenti che travalicano il tradizionale ruolo dell’impegno di metà mandato, rivolto ad una verifica della  struttura dell’organizzazione. I settori di impegno: la funzionalità dell’organizzazione, il proselitismo, la formazione, la preparazione dei dirigenti preposti alla contrattazione territoriale, esigono nuove modalità operative in aggiunta alla generosa disponibilità del quadro dirigente. Il dibattito sviluppato nelle assemblee ha posto la centralità dei servizi per gli iscritti nella strategia del sindacato,  per corrispondere alle nuove esigenze dei pensionati e delle loro famiglie determinate dalla crisi economica del paese. Altrettanta attenzione è stata posta all’attività del volontariato, con il sostegno dell’Anteas e il protagonismo delle donne, una risorsa troppo spesso marginalizzata. L’assemblea regionale ha quindi il compito di dare organicità alla ricchezza dei contributi emersi, e definire la nuova struttura del sindacato pensionati, che rappresenta un patrimonio molto importante per tutta la Cisl. Il Segretario Generale Mario Canale è consapevole dell’importanza dell’appuntamento del 5 ottobre:«La nuova Segreteria intende definire la strategia e apportare quelle modifiche strutturali per consentire alla Fnp di rappresentare un riferimento autorevole per tutte le fragilità sociali oltre a contribuire al potenziamento della Cisl nelle Marche».
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19/09/2011 Poltrona Frau, a rischio il made in Italy
La dirigenza della Poltrona Frau Group ha ufficializzato l’intenzione di delocalizzare la cucitura del settore residenziale (poltrone e divani) in uno stabilimento sito in Romania. La decisione coinvolge da subito 45 dipendenti attualmente impiegati nello stabilimento di Cassina. Ma nel giro di due anni, spostando in Romania tutta la cucitura - per un totale di 64.000 ore - saranno coinvolte anche 24 aziende terziste operanti nella Provincia di Macerata.In un comunicato stampa unitario le Federazioni di Categoria di Cisl e Cgil (rispettivamente Filca e Fillea) definiscono «assurdo che il marchio di Poltrona Frau, emblema del made in italy, possa essere rovinato da una delocalizzazione in Romania, con ripercussioni drammatiche sia per l’occupazione locale che per  l’immagine di Poltrona Frau in Italia e nel mondo».Stando ai conti dei sindacati il presunto risparmio sullo stabilimento di Tolentino sarà pari a 400 mila euro, quando il solo Amministratore Delegato, Dario Rinero, nel 2009 a incassato 1 milione di euro e nel 2010 ha percepito 1.567.000 euro di cui 800.000 per bonus ed incentivi. I manager sono aumentati dai 29 di dicembre 2008, prima della nomina di Rinero, ai 36 di giugno 2011; gli operai sono diminuiti dai 606 di dicembre 2008 ai 492 di giugno 2011. Quindi aumentano le spese ed i compensi per la dirigenza a scapito dell’occupazione e del prodotto. Secondo il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti «si tratta di una decisione inaccettabile perché mette a rischio l’intero distretto della pelletteria di Tolentino, all’interno del quale la cucitura è una specialità che garantisce l’eccellente qualità del prodotto». «Le competenze maturate e tramandate all’interno di questo settore – prosegue Ferracuti -  rappresentano un patrimonio enorme, sia economico che culturale, di fatto “svenduto” senza tenere conto delle quote di mercato che verranno perse a causa della peggiore qualità della produzione».Ferracuti rivolge infine un appello  alla proprietà della Frau e  in particolare alla famiglia Montezemolo - «che non può non rendersi conto di come questa scelta dissennata danneggerà gravemente l’azienda, i cui prodotti non potranno più fregiarsi di quel titolo – il made in Italy – di cui proprio i Montezemolo ambiscono ad essere promotori in tutto il mondo».Previsto per domani un incontro con il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari.
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16/09/2011 «Il mio impegno per la scuola»
LE FOTO Anna Bartolini, fanese di 44 anni, è la nuova segretaria regionale della Cisl Scuola. Alle spalle una lunga militanza nel sindacato. Obbiettivo primario “la salvaguardia dell’occupazione”. La Cisl Scuola delle Marche ha una nuova segretaria. Dopo Francesca Conti,  che ha guidato il settore della Cisl Scuola regionale dal 2001 e che ha  lasciato l’incarico per pensionamento, il Consiglio Generale della scuola che si è tenuto oggi (ieri per chi legge ndr) all’Hotel Touring di Falconara, alla presenza del segretario nazionale Francesco Scrima, ha nominato al vertice della categoria Anna Bartolini. Nata a Fano quarantaquattro anni fa, laureata in pedagogia, docente di scuola primaria, la Bartolini ha alle spalle una lunga militanza iniziata nel 1985 con l’entrata nel Sinascel (Sindacato nazionale scuola elementare e materna) prima che diventasse, negli anni successivi, Cisl Scuola.  Dopo aver ricoperto diverse cariche nell’ambito territoriale, dal 1993 è componente del Consiglio Regionale di categoria e dal 2005 è stata eletta nel Consiglio Nazionale. «Assumo con soddisfazione questo importante incarico – ha dichiarato Anna Bartolini - agli inizi di anno un scolastico che si apre mentre il Paese fa i conti con una gravissima emergenza economico-finanziaria. Se non ci si può sottrarre ad una inevitabile stagione di rigore e sacrifici, va detto che per la scuola è davvero difficile individuare margini ulteriori di intervento dopo quelli pesantissimi sopportati nell’ultimo triennio». Il nuovo segretario regionale della Cisl Scuola ricorda come il mondo dell’istruzione abbia dovuto sopportare “un piano di tagli agli organici che nelle Marche ha ulteriormente aggravato e peggiorato le condizioni di lavoro del personale docente e ATA, condizionando in negativo anche importanti processi di riforma da tempo attesi”. Dunque per il prossimo periodo obbiettivo prioritario “sarà quello di riaffermare che alla scuola non si può più togliere nemmeno un posto di lavoro”. Se la situazione degli organici nelle scuole marchigiane è pesante, il nuovo anno scolastico fa registrare una nota positiva grazie al piano di assunzioni che ha permesso di stabilizzare nella nostra regione  864 docenti precari e 1053 unità di personale amministrativo ed ausiliario. Una conquista che la Cisl Scuola rivendica “con orgoglio, ottenuta grazie alla  capacità della nostra organizzazione di  rivendicare, confrontarsi e fare accordi”. Per l’immediato futuro altre priorità saranno “la continuità a questo piano triennale di assunzioni, così come definito nell’intesa sottoscritta, il confronto con la Regione  per la ristrutturazione della rete scolastica”. Insomma pur non nascondendo le difficoltà del momento Anna Bartolini è pronta ad accettare le prossime sfide per chiedere a chi amministra la nostra scuola “di attivare un autentico dialogo sociale e di recuperare il senso e la prospettiva di una vera politica scolastica al servizio dei cittadini e del Paese”.
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15/09/2011 «Il Paese ha bisogno di tagliare le spese superflue che producono sprechi e inefficienza»
15 settembre 2011 «Troppo concentrata sulle entrate e quindi sulle ulteriori tasse, mentre il Paese ha bisogno di tagliare le spese superflue che producono sprechi e inefficienza» ''La manovra e' troppo concentrata sulle entrate e quindi sulle ulteriori tasse, mentre il Paese ha bisogno di tagliare le spese superflue che producono sprechi e inefficienza». Commenta così la manovra appena licenziata dal Parlamento il Segretario della Cisl, Raffaele Bonanni oggi a margine di un incontro sindacale a Magnano in Riviera (Udine). «Il Governo e lo stesso Parlamento fanno fatica a entrare in questa logica, soprattutto perche' i partiti vogliono difendere i propri presidi e i loro domini, che sono le municipalizzate, che anziché essere controllate e dirette dalla politica come dovrebbe essere, sono 'gestite' dalla politica. E questa e' una anomalia grandissima in tutta Europa». "Per crescere bisogna fare tutto quello che serve a ottimizzare la spesa» ha aggiunto Bonanni ricordando che il Paese ha bisogno di investimenti, privati e pubblici. «Bisogna sfruttare al massimo quello che si ha. E' inutile chiedere altri fondi che non ci sono. Noi riteniamo che sia indispensabile lottare contro gli sprechi e le inefficienze. Spero - ha concluso - che nel Paese cresca questa consapevolezza''. Il documento della CISL Nazionale
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15/09/2011 FIAT/POMIGLIANO "La nuova Panda risposta alla crisi e ai detrattori di casa nostra"
13 settembre 2011. La presentazione della nuova Panda al salone dell'automobile di Francoforte è un fatto importante in particolare per i lavoratori di Pomigliano e del sindacato metalmeccanico italiano. Lo dichiara Bruno Vitali, segretario nazionale Fim-Cisl. "È il segno tangibile della bontà degli accordi che hanno consentito la rinascita dello stabilimento campano con impianti produttivi modernissimi.Dal prossimo 3 novembre, infatti, altri 700 operai e 150 impiegati saranno chiamati al lavoro per iniziare la produzione di serie che, a regime, sarà di 1087 vetture giornaliere ed occuperà tutti i cinquemila addetti. In quest'Italia che sembra essersi trasformata, purtroppo, nel paese delle chiacchiere la vicenda di Pomigliano segna invece un punto di concretezza e di smentita ai molti detrattori e profeti negativi che parlavano di inganni.La Fim, che insieme agli altri sindacati firmatari ha consentito ciò, ritiene ora indispensabile rendere concreti anche gli altri accordi del progetto Fabbrica Italia come miglior risposta alla pesante crisi che investe questo pezzo importante dell'industria nazionale."La RASSEGNA STAMPA
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14/09/2011 «Al tavolo dei doni ho messo i guanti da lavoro e il cappello da delegata sindacale»
La giornata di domenica con il Santo Padre è stata veramente un gran dono! Mi rendo conto di avere un gran limite quello di non riuscire a trovare termini adeguati che dimostrino ciò che realmente mi ha dato questo evento, a dir poco emozionante, dove i sentimenti eccedono il significato delle parole. E’ stata una bellissima opportunità anche nel rapporto tra noi delegati , nello stare insieme è scaturito un costruttivo e bel confronto, indubbiamente i problemi ci accomunano fino a sfiorare l’empatia. Difficilmente si riesce a leggere in chi ci ascolta sincera comprensione, ecco domenica nel Congresso Eucaristico Nazionale ho assaporato questo miracolo. Un’ istituzione mondiale ecclesiastica che scende a noi nella figura del Papa, è per credenti e non un segnale veramente forte, certo che ci siamo riportati a casa le preoccupazioni che avevamo, ma da quest’incontro personalmente ho ricavato un ulteriore incoraggiamento che mi induce a perseverare nei valori in cui credo. La grande sfida è che il meraviglioso evento continui, non si archivi tra i ricordi, bensì si maturi la consapevolezza di farsi carico concretamente dei problemi abbattendo gli sterili dibattiti , preferendo più impegno e responsabilità perché giovani e famiglie intere, stanno perdendo le speranze, sono stanchi di aspettare e dicono:” basta non vogliamo più essere presi in giro!” Proprio per questo al tavolo dei doni riservati al Santo Padre, ne ho voluti mettere due anch’ io, i guanti da lavoro, che racchiudono tutto ciò che abbiamo; le nostre mani e la voglia di lavorare, e il cappello che mi contraddistingue come delegata sindacale, affinché coraggio e rabbia continuino ad essere basamenti resistenti a qualsiasi attacco, rivendicando e promuovendo azioni realistiche che generino l’ orgoglio dell’appartenenza. Claudia Mattioli
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14/09/2011 Le storie di crisi a pranzo con il Papa
a cura di Cinzia Castignani Gianluca Gianfelici 41 anni, in mobilità, ha lavorato per 11 anni alla Upper di Ancona, un’azienda a conduzione familiare, di produzione di mobili per ufficio, delegato sindacale della Cisl, vive a Osimo in provincia di Ancona. “A fine 2008 con la crisi che avanzava, l’azienda iniziò la sua inesorabile regressione produttiva. Finché il 26 Maggio 2011, dopo un periodo di cassa integrazione e uno sciopero, la situazione è precipitata e abbiamo ricevuto la notifica della cessazione dell’attività dell’azienda e il licenziamentodi tutti i 70 lavoratori. Dobbiamo ancora avere il pagamento di ben 6 mensilità oltre al TFR di fine rapporto”. Oggi Gianluca lavora con un contratto a tempo determinato con un’altra azienda, per un anno, e spera che gli venga trasformato a tempo indeterminato,non vuole rischiare di tornare ad essere un precario. Cristina Catorci,39 anni, insegnante di italiano e latino precaria dal 2003, vive a Osimo, in provincia di Ancona.”Un viaggio di 8 anni, che di anno in anno, fino ad oggi, mi ha fatto conoscere scuole diverse in cui “crescere”, mi ha fatto incontrare dirigenti da cui essere guidata, mi ha fatto collaborare con insegnanti esperti da cui imparare, mi ha fatto confrontare con insegnanti giovani con cui imparare a volte, però, ha anche rischiato di mettere in discussione la motivazione e l’entusiasmo e ha spesso incrementato un’insicurezza di fondo, in attesa che il sogno della nomina in ruolo, l’ElDorado di tutti i precari, si realizzi.”A Cristina, oggi è arrivato l’ennesimo incarico annuale, per quest’anno scolastico è andata bene! Pasquale Palmisano, 46 anni, cassaintegrato della Fincantieri di Ancona, delegato Fim Cisl, vive ad Ancona.“Lavoro in Fincantieri dal 1999. Sono arrivato ad Anconanel 1997,dallaprovincia di Taranto,al mio paese c’era poco lavoro, avevo due figli e volevo dar loro maggiori possibilità, quindi, decisi di trasferirmi ad Ancona e iniziai a lavorare con una ditta di Taranto che aveva preso in appalto dei lavori in Fincantieri.Qualche anno dopo, seppi che in Fincantieri stavano assumendo,un sogno per me.Feci la domanda, laprova d’arte, le visite mediche e fui assunto.Non mi sembrava vero, un posto statale e uno stipendio fisso e, come si dice da noi, il pane per la vecchiaia.Comprai casa,con un mutuo, arrivò anche la terza figlia, tutto perfetto.Qualche anno dopo ho iniziato a sentire,vedendo tante ingiustizie sopratutto nei confronti dei lavoratori delle ditte di appalto, la necessità di fare qualcosa per loro, d’altronde, pochi anni prima ero uno di loro. Decisi di darmi da fare e mi misi in lista per il rinnovo della Rsu e fui eletto.Ho cominciato a fare sindacato per la Fim-Cisl sette anni fa e siamo riusciti, a fare tanto per quei lavoratori che non avevano voce in capitolo e tante altre avremmo voluto fare, ma due anni fa è arrivata la crisi.Il mondo ci è caduto addosso. La sicurezza e il “pane per la vecchiaia”, hanno iniziato a sgretolarsi.Da due anni, siamo in cassa integrazione.Arrivare alla fine del mese, è, per tutti noi un grande problema. Le istituzioni,il governo e Fincantieri stessa, vivono nell’immobilismo più totale. Noi, nonostante tutto, non ci arrendiamo, stiamo continuando a tenere alta l’attenzione a tutti i livelli, perché 581 famiglie di operai diretti e 1500 famiglie dell’indotto, hanno diritto alla loro dignità, attraverso il lavoro e non attraverso gli ammortizzatori sociali”.Oggi è arrivata la notizia che Fincantieri si impegna a riprendere la produzione nello stabilimento di Ancona a partire da ottobre, grazie all'affidamento di nuove commesse, offrendo garanzie, anche per la ripresa dell'attività dell'indotto. E’ prevista una riorganizzazione dello stabilimento con un piano industriale, che l’A.D. Bono, presenterà ai sindacati il 21 settembre prossimo, ad Ancona. Nunzio Molaro 33 anni, cassaintegrato della Fincantieri, delgato della Fim-Cisl , vive ad Ancona. “Sono iscritto alla Fim Cisl da quando avevo 19 anni, l’età in cui ho iniziato a lavorare in varie fabbriche metalmeccaniche. Lavoro in Fincantieri dal 2005 e quando è arrivata la crisi devo dire onestamente che i primi mesi di cassa integrazione li ho vissuti come un momento di riposo, dopo 13 anni di duro lavoro . Ma poi, visto che il lavoro non arrivava, ho iniziato a preoccuparmi seriamente.E’ difficile arrivare alla fine del mese con la cassa, soprattutto se si ha famiglia”. Oggi Nunzio è pieno di speranza sulle prospettive che potrebbero aprirsi il 21 settembre nell’incontro per la presentazione del piano industriale per la ripresa della produzione del cantiere di Ancona, anche se permangono le preoccupazioni sul piano occupazionale. Giuseppe Primucci 53 anni, cassaintegrato della Accenture di Ancona, multinazionale di consulenza, servizi tecnologici e outsourcing,delegato sindacale della Fisascat Cisl dal 1978, vive ad Ancona.“Lavoro, anzi lavoravo da 30 anni nell’azienda che circa 8 anni fa, ha ceduto la sua amministrazione alla Accenture una multinazionale americana, con sedi in tutto il mondo, che nonostante i bilanci in attivo ha ritenuto più conveniente chiudere le 2 sedi italiane (Ancona e Catania) e trasferire tutto il lavoro alle isole Mauritius dove il costo di un impiegato è di circa 300 dollari al mese. mandando a casa oltre 70 persone. Così in 70, tutti mediamente con un’età sopra i 40 anni, ci siamo ritrovati, senza lavoro e senza prospettive future. Non è semplice, per chi ha più di 40-50 anni, reinserirsi in un mercato del lavoro, come quello di oggi, che dà molte occasioni,nemmeno ai giovani E adesso che fare? Si rinuncia alla casa in affitto, si torna dai genitori, chi può, e si cerca di vivere alla meno peggio con i 700-800 euro di CIGS. Si taglia su tutto, anche sul necessario mettendo oltre noi anche i nostri figli dentro una condizione che a volte rasenta l’indigenza. E poi? E chi lo sa?“ Oggi Pino è tornato a vivere con i genitori ed è seriamente preoccupato per il suo futuro lavorativo. Claudia Mattioli, 42 anni operaia, delegata Fim- Cisl nell’azienda A. Merloni di Fabriano, vive a Fabriano in provincia di Ancona.”Avevo 22 anni quando sono entrata a far parte di quest’azienda.Terminata la maturità tra i miei sogni non c’era quello di fare l’operaia, ma il lavoro non mi pesa edevo dire che mi ha consentito di realizzare ,con il tempo piccoli progetti e vivere una vita decorosa.Mi sono sposata, ho una figlia. Una famiglia normale come tante.Poi il grande dramma, dall’ottobre 2008 l’A.Merloni è entrata in amministrazione straordinaria e ad oggi non ci sono ancora certezze. E’ trascorso veramente tanto tempo, troppo ed in questi anni è maturato di tutto, disperazione sfiducia, solitudine, rabbia e perfino rassegnazione. Pensavo nella mia vita di aver raggiunto dei traguardi, invece eccomi di nuovo sul punto di partenza verso arrivi irraggiungibili e impercettibili.Mi auguro che al di là delle belle parole si scenda nella concretezza di voler aiutare un territorio che rischia di morire, si sta pian piano demolendo il futuro di tante famiglie e giovani che meritano di lavorare affinché la loro vita abbia un senso ed il bene comune sia davvero destinato a tutti” Oggi l’A. Merloni è ancora in amministrazione controllata, nei prossimi giorni è previsto un ulteriore incontro al Ministero dello Sviluppo economico per fare il punto sulla situazione delle trattative in corso con le aziende che hanno manifestato interesse per l’acquisto degli asset del Gruppo fabrianese. Luisa Perini, 49 anni, disoccupata, con due figli, vive a Senigallia in provincia di Ancona.”Arrivati a questo punto della vita si fanno dei bilanci: molti dei miei coetanei pensano già alla pensione, io purtroppo devo ancora trovare un impiego!Non che non abbia mai lavorato, ma l’ho fattosempre con contratti a termine. Ho lavorato fino al 31/12/2010, data in cui, poi, non mi hanno più rinnovato il contratto, dopo 4 anni di lavoro presso l’Asur Zonaterritoriale Sanitaria 4 di Senigallia! E dire che mi è sempre piaciuto lavorare e l’ho fatto con passione e impegno sentendomi realizzata. Adesso mi sto guardando intorno, ma vedo solo nero: riuscirò a mandare i miei figli all’università? Riuscirò mai ad avere una pensione? Passo qualche notte insonne, ma continuo a sperare!”. La Rassegna Stampa: Avvenire, 13 settembre 2011 "A pranzo con il Papa: «Ci ha dato coraggio»
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14/09/2011 Lavori usuranti: prossima scadenza 30 settembre.
I lavoratori che hanno i requisiti per la pensione al 31 dicembre 2011 anche in assenza di regolamento applicativo devono presentare la domanda per il riconoscimento dei benefici entro il 30 settembre 2011. Si consiglia di prendere contatto con gli uffici dell'INAS CISL che sono a disposizione per ulteriori ed eventuali chiarimenti e per l’espletamento della pratica. Clicca qui per contattare gli uffici In riferimento alla possibilità di beneficiare dei requisiti previdenziali previsti per i lavori usuranti, informiamo che il Ministero del Lavoro con una lettera circolare del 14 settembre 2011 ha posticipato la scadenza prevista per il 30 settembre a carico del datore di lavoro art. 5 comma 1 Decreto 67/2011 relativo alla certificazione del lavoro notturno svolto presso l'azienda. La Rassegna Stampa di giovedì 15 settembre dove si annuncia lo slittamento della data per la presentazione della domanda di pensione: Italia Oggi - Sole24ore LA LOCANDINA
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13/09/2011 Lavoro è dignità. Vero bene comune.
LE FOTO della S.Messa al Porto di Ancona, nell'area Fincantieri. La Rassegna StampaAvvenire, 11 settembre 2011 "Un segno di speranza: il cantiere ripartirà" con la dichiarazione di Andrea Cocco, Segretario Provinciale FIM Cisl di Ancona
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12/09/2011 «Il lavoro per dare senso e dignità al nostro stare insieme»
di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale CISL Marche Il Congresso eucaristico non ha lasciato indifferenti chi come noi, lavoratori e sindacalisti, ha accolto l’invito a cogliere una opportunità feconda che la Chiesa italiana ha proposto al nostro territorio. Abbiamo potuto rileggere volti e fatti del nostro tempo, con uno sguardo più lucido e lungimirante: lavoratori di aziende in crisi, giovani disorientati nel mercato del lavoro, fragilità diffuse dinanzi ad un welfare non sempre inclusivo; e poi folate della finanza rapace, triste inadeguatezza della classe di governo, tensioni socio-politiche da noi e in altri Paesi e, apparentemente lontane, carestie silenti in pezzi d’Africa senza pace. In questa “ordinarietà” che ci fa sentire a volte inermi, è utile a tutti uno sguardo più lungo, un respiro meno affannoso. La riflessione sull’Eucaristia si è infiltrata in questa umana normalità, dove una Storia grande e fatta anche di Mistero, può aiutare tutti a riconciliarsi con esperienze concrete di disagio, ingiustizia, morte (fisica o sociale) ma anche di solidarietà, dono, responsabilità. Tutti: chi crede e gli dà il valore di Verità; ma anche chi, non credente, può cogliere nell’Eucaristia un’ipotesi di giustizia, di fraternità, di senso, per un’esperienza umana vivibile e dignitosa. Il Congresso eucaristico ha proposto, nel solco di testi recenti del Papa, riflessioni sul lavoro e le fragilità ai tempi della crisi, che fanno evolvere gli orientamenti della dottrina sociale della Chiesa elaborati anche in periodi di maggiore prosperità. Significativa è in questo senso la testimonianza dell’operaio della Merloni nell’incontro di Fabriano. “Ho sempre pensato, insieme alla mia Chiesa, che il lavoro dovesse contribuire al compimento del Creato, alla felicità degli uomini, a dare senso e dignità al nostro stare al mondo. Non poter lavorare è un sentirsi fuori da questo Disegno... Come ti chiami? Che lavoro fai? Sono le prime domande che facciamo ad una persona che vogliamo conoscere. Quasi che un “nome di persona” senza un “nome di lavoro” tolga parte della possibilità di essere riconosciuto da chi incontro. Come se senza un lavoro rischiassimo di non poterci descrivere, di non esistere... E’ necessario immaginare e realizzare una pratica e una cultura del lavoro che sappia osare oltre ciò che abbiamo fatto sinora”. Di fronte al dramma di un lavoro che non c’è, non bastano più infatti gli occhiali di un tempo. La costruzione di diritti in grado di conservare i frutti del progresso (di una parte del mondo), sembra lasciare il passo alla necessità di immaginare possibilità plurali per un lavoro che sia a portata di ciascuno. Una sensazione che si è percepita domenica scorsa, al concerto del maestro Allevi e della Filarmonica, quando mons. Menichelli ha parlato di “cattedrale del lavoro” riferendosi alla Fincantieri in cui il Papa celebrerà la messa, mettendola in relazione intensa con la cattedrale religiosa di San Ciriaco che domina il porto e il cantiere. Dare vita ad una delle tante “cattedrali del lavoro a rischio”, è un segnale dal forte valore simbolico (per tutti) ed eucaristico (per i credenti), che sarà più intenso quando delegati sindacali di aziende in crisi e lavoratori precari condivideranno il “mangiare insieme” al Papa. In vista, nei prossimi giorni, del riavvio del confronto sulle prospettive di lavoro. Mangiare insieme è forse l’unica via. A partire dai problemi sociali e del lavoro. Insieme, tutti coloro che hanno davvero a cuore le sorti di una comunità, mettendo a disposizione un po’ di ciò che abbiamo nel nostro piatto: valori, talenti, risorse, competenze… Con responsabilità, condivisione, e voglia di futuro. La Rassegna Stampa: Corriere Adriatico
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08/09/2011 Il tema del lavoro al XXV Congresso Eucaristico Nazionale: le interviste ai delegati Fim Cisl
In occasione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale Ad Ancona, Fabriano e Falconara il 7 settembre si sono svolti diversi appuntamenti sul tema del lavoro in cui sono sono intervenuti monsignor Angelo Casile, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei e l’economista Stefano Zamagni.580 operai da due anni in cassa integrazione: quale futuro?Maurizio Di Schino in collegamento da Fabriano, uno dei luoghi del XXV Congresso Eucaristico nazionale (Cen), intervista Pasquale Palmisano dello stabilimento Fincantieri, delegato Fim-Cisl, che avrà l’onore di pranzare con Benedetto XVI domenica prossima. “Lavoro e festa” sono i temi al centro del Cen.Guarda l' intervista di Pasquale - TV2000La forza della speranza di ClaudiaMaurizio Di Schino intervista la delegata Cisl Claudia Mattioli dello stabilimento Merloni di Fabriano. “La situazione è drammatica – dice Claudia -. C’è molta rabbia, sgomento e disperazione in un sistema che sembra non volerci ripagare dei sacrifici che stiamo facendo. Siamo in cassa integrazione e c’è un dramma sociale che ci spinge nella disperazione. Con il Congresso Eucaristico, oggi, abbiamo avuto un’occasione, quella di poter far sentire la nostra voce”.Guarda l' intervista di Claudia - TV2000
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08/09/2011 «Difendiamo l'art. 18. Pronto a firmare un patto con la Camusso»
Intervista a Raffaele Bonanni, Segretario Generale della Cisl, su L'Unità di giovedì 8 settembre 2011
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08/09/2011 580 operai da due anni in cassa integrazione: quale futuro?
Segnaliamo da TV2000 queste interviste a Pasquale Palmisano e Claudia Matteoli, delegati Fim-Cisl.Maurizio Di Schino  in collegamento da Fabriano, uno dei luoghi del XXV Congresso Eucaristico nazionale (Cen), intervista Pasquale Palmisano delegato Fim-Cisl che avrà l’onore di pranzare con Benedetto XVI domenica prossima. “Lavoro e festa” sono i temi al centro del Cen.Ad Ancona, Fabriano e Falconara il 7 settembre si sono svolti diversi appuntamenti proprio sul tema del lavoro in cui sono sono intervenuti monsignor Angelo Casile, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, l’economista Stefano Zamagni.Guarda l'intervista a PasqualeGuarda l'intervista a Claudia
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07/09/2011 Intervento iniquo del Governo. SI alla patrimoniale e al contributo di solidarietà.
Iva al 21% e intervento su pensioni donne Bonanni:  "Siamo contrari sia all'aumento dell'età pensionabile per le donne, sia all'aumento dell'Iva. Se il Governo vuole fare un intervento equo e condiviso socialmente, introduca una patrimoniale, escludendo la prima casa e ripristini il contributo di solidarietà a partire da chi non ha la ritenuta alla fonte, facendo pagare chi guadagna di più e possiede di più". SCIOPERO CGIL Bonanni a Camusso: ""La Cisl ha i nervi saldi e grande senso di responsabilità" Roma, 6 settembre 2011. "La Cisl ha i nervi saldi e con grande senso di responsabilita' si sta mobilitando in questi giorni per cambiare la manovra, seguendo le indicazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha raccomandato a tutti una maggiore unita' del paese, equilibrio, rigore ed equita'". Lo dichiara il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, commentando le dichiarazioni del Segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "La Camusso invece con questo ennesimo sciopero solitario della Cgil- continua Bonanni- ha spaccato il mondo del lavoro ed ha cancellato il riformismo sindacale. Ma l'aspetto più grave e' che questo sciopero della Cgil ha peggiorato la posizione dell'Italia. E' una grave responsabilita' quella che si è assunta oggi la Camusso. Se il governo con i suoi errori sta scoraggiando i mercati, la Camusso si e' unita alla confusione del governo, dando un ulteriore segnale negativo alle borse. Certamente nessuno investitore si sentira' rassicurato dopo questo sciopero di stampo greco che ha avuto scarse adesioni nei posti di lavoro, che non produrra' alcun effetto concreto se non quello di scoraggiare ulteriormente i mercati". Santini: "Camusso con il massimalismo populista indebolisce le ragioni del cambiamento della manovra" "Lo scontro frontale, il linguaggio massimalista, il populismo irridente alle ragioni di altri sindacati, contenute nelle parole della Segretaria Generale della Cgil, Susanna Camusso, ottengono un solo risultato: questo sciopero sbagliato della Cgil indebolisce le ragioni del cambiamento della manovra". Lo dichiara in una nota Giorgio Santini, Segretario generale aggiunto della Cisl. "Nonostante questo- sottolinea Santini- la Cisl continuera' ad impegnarsi ed a manifestare per una manovra piu' equa, che reintroduca il contributo di solidarieta' sui redditi piu' alti e sui patrimoni immobiliari, sull'evasione fiscale e per indicare una strada del risanamento dei conti pubblici che non faccia cassa sulle pensioni. Sull'art.8 la Cisl ribadisce con forza che dopo la modifica che lo lega in via prioritaria alla piena validita' dell'Accordo Interconfederale del 28/6 che tutela l'autonomia e la liberta' delle organizzazioni sindacali confederali di realizzare gli accordi aziendali, e' cancellato nei fatti il pericolo di cambiamento di leggi che possano danneggiare I lavorartori, compreso l'art.18". "La Cgil- conclude Santini- dica chiaramente se conferma la sua sottoscrizione di quell"accordo e non cerchi altri alibi". Vai al sito della CISL NAZIONALE
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07/09/2011 Manovra: le valutazioni della Cisl
Alla luce del Consiglio dei Ministri di ieri, il documento della Segreteria confederale che esprime le proprie valutazioni in merito alle decisioni introdotte nella manovra finanziaria che viene posta,  oggi, alle dichiarazioni di voto e per la quale il Governo ha chiesto la questione di fiducia.
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05/09/2011 Manovra: articolo 8
Il comunicato della Segreteria nazionale Cisl sulle novità relative all'art. 8 della manovra
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05/09/2011 La Cisl di Ancona incontra il Prefetto
LE FOTO DEL PRESIDIO “Serve una manovra improntata all’equità”Cisl e Uil in piazza ad Ancona per rivendicare provvedimenti governativi che non vadano a colpire i soliti noti. Una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto. Paolo Santini, Segretario provinciale Cisl: “Serve una discontinuità nell’azione politica e una seria lotta all’evasione.Circa duecento lavoratori hanno partecipato oggi ad Ancona, in piazza del Plebiscito,   al presidio organizzato dalla Cisl e dalla Uil di Ancona sulla manovra economica del Governo. La manifestazione si è articolata in due ore di sit in, dalle 11 alle 13. Una delegazione guidata  dal Segretario generale provinciale della Cisl Paolo Santini e dal Segretario regionale della Uil Graziano Fioretti è stata ricevuta dal Prefetto Paolo Orrei. Era presente in piazza anche il Segretario regionale della Cisl Stefano Mastrovincenzo. “E’ necessaria e urgente – ha dichiarato Paolo Santini – una discontinuità nella azione politica, come richiesto anche dall’autorevole appello del Presidente Napolitano, che ha sollecitato una forte condivisione di responsabilità da parte di tutti per realizzare il massimo di  equità e credibilità della manovra economica. Riteniamo occorra una seria lotta all’evasione fiscale e una manovra improntata all’equità”. Tra i punti principali alla base della piattaforma dell’iniziativa di oggi una lotta decisa “a tutti gli sprechi e le inefficienze della spesa pubblica a partire dai costi impropri della politica e delle istituzioni in primis il superamento delle Province e la riduzione del numero dei parlamentari, dando immediata attuazione alle norme costituzionali”. Inoltre è necessario puntare ad una liberalizzazione dei servizi pubblici locali con un’ampia riaggregazione e una forte riduzione dei Consigli d’Amministrazione. Per il contributo di solidarietà Cisl e Uil chiedono un contributo “equo ed omogeneo che riguardi tutti i redditi più alti e l’introduzione di una tassazione sui patrimoni immobiliari”. Sul piano sociale vanno modificati  i provvedimenti che colpiscono, con un accanimento inusitato, i dipendenti pubblici, mentre con le Regioni vanno individuate alternative all’introduzione dei ticket per le visite specialistiche. Per quanto riguarda l’articolo 8 Paolo Santini ha sottolineato come “per cultura la Cisl ritiene che deve essere oggetto di trattativa tra le parti sociali e non essere sottoposto a provvedimenti di carattere legislativo. Ora, in presenza del provvedimento, dobbiamo vigilare affinché siano rispettati i principi della contrattazione tra i soggetti preposti, individuati dalla legge (così come previsto dall’accordo del 28 Giugno), affinché siano evitati  abusi da parte dei datori di lavoro”.Infine nell’ambito della manovra Cisl e Uil ritengono indispensabile rilanciare proposte organiche sul rafforzamento delle politiche per la crescita, stimolando Governo e Regioni sulla necessità di utilizzare immediatamente, anche ricorrendo a poteri sostitutivi, le risorse pubbliche e private disponibili per infrastrutture, reti energetiche, ricerca e innovazione.Ancona 5 settembre 2011LEGGI  il documento CISL e UIL consegnato al Prefetto
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02/09/2011 Cancellata la norma sulle pensioni
La dichiarazione di Raffaele Bonanni, Segretario Generale CISL, sullo stralcio della norma sulle pensioni da parte del Governo.
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02/09/2011 La Cisl di Macerata incontra il Prefetto
Venerdì 2 settembre la Cisl di Macerata è scesa in presidio per protestare contro le misure contenute dalla manovra economica che Governo e Parlamento stanno discutendo per ridurre il debito pubblico del paese.Dalle 9.00 alle 12.00 dirigenti, sindacalisti ed iscritti della Cisl hanno dato vita ad una manifestazione pacifica e colorata in P.zza della Libertà. Con questa iniziativa,  replicata  in tutti gli altri capoluoghi di provincia e completata a livello nazionale dal presidio nazionale in P.zza Madama di ieri, la Cisl punta il dito contro una manovra ingiusta - perché colpisce ancora una volta dipendenti e pensionati - e priva di vere prospettive di sviluppo per il paese. Manovra contro la quale non si escludono altre iniziative di mobilitazione, che potrebbero essere ospitate da altre piazze della provincia di Macerata.Alle 10.30 una delegazione condotta dal Segretario generale Marco Ferracuti, accompagnata dal Vice Presidente della Provincia Leonardo Lippi e dal Consigliere regionale Angelo Sciapichetti,  ha incontrato il Vice Prefetto, Dott.ssa Tiziana Tombesi, che ha condiviso le preoccupazioni dei dirigenti Cisl, comprese quelle legate al rischio lavoro nero e criminalità in conseguenza dell’impoverimento del tessuto sociale e produttivo del territorio.Secondo la Cisl è urgente riflettere sulle modalità con le quali gestire, a livello locale, le conseguenze dei tagli ai trasferimenti di risorse dallo Stato alle autonomie locali, evitando che questi si traducano automaticamente nello smantellamento del welfare pubblico e ragionando invece su come riorganizzare l’amministrazione locale per continuare a garantire livelli minimi essenziali di servizi ai cittadini.Per questo la Cisl chiede che si apra subito un tavolo di concertazione, che la stessa Prefettura si è offerta di ospitare, con i principali soggetti istituzionali e sociali del territorio (Provincia, Enti locali, sindacati, associazioni di categoria ecc) per valutare insieme le azioni con le quali far ripartire l’economia sul territorio garantendone allo stesso tempo la necessaria coesione sociale. Per tutti l’impegno assunto è quello di rivedersi quanto prima per tenere il punto della situazione e cominciare a ragionare concretamente sul da farsihttp://www.youtube.com/watch?v=BYEkdwRelN4
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02/09/2011 La CISL di Pesaro-Urbino manifesta e incontra il Prefetto
La CISL di Pesaro - Urbino ha organizzato per venerdì 2 settembre dei presidi informativi nelle città di Pesaro, Fano e Urbino per manifestare il proprio dissenso contro la Manovra Finanziaria in discussione al Parlamento.Ancora una volta il Governo, per risolvere i seri problemi del Paese, usa la scorciatoia degli interventi su pensioni e pubblico impiego per fare cassa, senza intervenire sui costi della politica, sui grandi patrimoni e sui redditi più elevati e senza dare equità alle proprie misure.Alcune delle scelte contenute nella manovra di agosto sono inaccettabili.La Cisl provinciale, in linea con la scelta di mobilitazione permanente adottata a livello nazionale, organizza, quindi  dei presidi informativi  in cui illustrerà le richieste di cambiamento della manovra.Si chiede che, ad esempio, relativamente ai lavoratori del pubblico impiego, venga eliminato il differimento del trattamento di fine rapporto e il possibile taglio alla tredicesima mensilità.Si chiede il ritiro di tutti i provvedimenti sulla previdenza.Inoltre si chiede che vengano inseriti provvedimenti come la tassazione sui patrimoni, esclusa la prima casa, e l’attuazione immediata della riforma fiscale con riduzione delle tasse su salari e pensioni.Questa iniziativa sarà affiancata, nella stessa giornata, da un incontro con il Prefetto, al quale verranno illustrate le posizioni e le richieste di modifica della CISL in merito alla manovra.
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01/09/2011 LA CISL CHIEDE IL CAMBIAMENTO DELLA MANOVRA
“Una manovra che cambia ma non migliora, anzi sempre di più si rivela minacciosa per le persone che rappresentiamo. La Cisl è perfettamente consapevole che bisogna stringere la cinghia e ridurre la spesa pubblica. Ma proprio per questo c'è bisogno di maggiore equità nei provvedimenti previsti. Non si può pensare di colpire continuamente i lavoratori dipendenti e i pensionati”. Con queste parole Alfonso Cifani, Segretario Generale della Cisl di Ascoli Piceno e Fermo, a capo della delegazione della Cisl che ha visto la presenza dei responsabili dei diversi settori dai metalmeccanici ai chimici e calzaturieri, dalla scuola ai pensionati e agli edili, ha rappresentato al Prefetto di Ascoli Piceno il dissenso nei confronti della manovra finanziaria che il Governo si accinge a varare. “Ho apprezzato molto – continua Cifani – la sollecitudine che ha dimostrato il Prefetto di Ascoli Piceno nel convocare l’incontro e la profonda disponibilità all’ascolto. Un segno importante che qualifica il ruolo delle istituzioni, in un momento particolarmente difficile per il nostro Paese. Le ultime modifiche della manovra relative alle pensioni di anzianità con penalizzazioni per chi ha riscattato con propri soldi la laurea o chi ha svolto il servizio militare non possono essere accettate ed il Governo ed il Parlamento debbono assolutamente togliere questi provvedimenti. Ancora una volta il Governo ha evitato di intervenire sui grandi patrimoni e sugli altissimi redditi e si accinge a far cassa sulle pensioni. Tutto ciò è in forte contrasto con il senso di responsabilità ed equità chiesto a gran voce dal Presidente della Repubblica Napolitano. La Cisl chiede il cambiamento della manovra e soprattutto che essa vada nella direzione giusta: dare una risposta concreta ai bisogni delle persone. Se sono necessari sacrifici devono essere equamente distribuiti, a partire da quelli che hanno di più e in una prospettiva di sviluppo e rilancio del paese. Come ha affermato Raffaele Bonanni “Siamo perfettamente consapevoli che bisogna stringere la cinghia e ridurre la spesa pubblica. Ma proprio per questo c'è bisogno di maggiore equità nei provvedimenti previsti. Non si può pensare di risparmiare quelli che guadagnano di più e colpire i lavoratori dipendenti, peraltro con una soluzione sgradevole, non prevista e comunicataci all'ultimo momento. Il Governo deve ripensarci e la Cisl farà di tutto per farglielo capire" Per difendere gli interessi delle persone che rappresentiamo e per far sentire la nostra voce il primo settembre parteciperemo al sit-in davanti al Senato della Repubblica e a livello locale il cinque settembre incontreremo il Prefetto di Fermo. Ascoli Piceno, lì 31.08.2011 CISL ASCOLI PICENO/FERMO Segreteria Provinciale - Ufficio StampaC.so Vittorio Emanuele, 37 - 63100 Ascoli Piceno Tel. 0736-24951- fax 251767
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01/09/2011 Giovani: al via i fondi per la casa, il lavoro e lo studio
Diritto al futuro: al via i fondi per la casa, il lavoro e lo studio31 agosto 2011 Il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, e il presidente dell'Inps Antonio Mastrapasqua hanno presentato in conferenza stampa le iniziative sui fondi di garanzia per l'accesso al credito per gli studenti universitari, per l'accesso al mutuo per l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie di precari e per il bonus dedicato a stabilizzare i giovani genitori precari. I fondi sono stati promossi e finanziati dal Ministero della Gioventù nell'ambito del pacchetto di iniziative denominato "Diritto al Futuro".Per approfondire vai al sito del Ministero della Gioventù
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01/09/2011 UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA ABITATIVO DELLE GIOVANI COPPIE
"Abitiamo insieme Ascoli" è un progetto rivolto alle giovani coppie ed alle famiglie con figli che, pur non riuscendo ad affrontare gli affitti proposti dal libero mercato, non hanno accesso agli appartamenti di edilizia residenziale pubblica.Gli interessati devono rispondere ai requisiti indicati nell'avviso e presentare il modulo ad esso allegato compilato in ogni sua parte. Ricordiamo che i nostri uffici CAF restano a disposizione di tutti i cittadini per la compilazione del reddito ISE.
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01/09/2011 BANDI ED AVVISI IN SCADENZA
L'Amministrazione di Ascoli Piceno, nell'ambito delle misure in materia di politiche sociali, rende noto quanto segue: le donne residenti in Italia, cittadine Italiane o comunitarie o in possesso di carta di soggiorno che nel 2011 partoriscano o accolgano un minore nei casi di affidamento preadottivo o di adozione senza affidamento e che risultino in possesso di risorse economiche non superiori all'ISEE indicato nel bando, possono richiedere un assegno mensile di € 316,25 per 5 mensilità. Il 9 settembre p.v. scadrà l'avviso per l'assunzione a tempo pieno e determinato di n. 1 istruttore tecnico. Il 5 settembre p.v. sarà il termine ultimo per la presentazione della domanda di partecipazione come coordinatore e rilevatore per il 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni. I cittadini residenti nel Comune di Fermo possono presentare domanda di ammissione ai contributi previsti per l'anno 2011 L.R. n. 30 entro il termine del 15 settembre. L'Amministrazione comunale di S. Benedetto del Tronto offre un buono del valore di 25,00 euro per l'acquisto di materiale didattico di largo consumo a tutte le famiglie residenti con un'attestazione ISEE (redditi anno 2010) inferiore a 10.632,93 euro che hanno figli frequentanti la scuola dell'infanzia e scuola dell'obbligo. Prestiti sull'onore per le famiglie in difficoltà con figli universitari. Le domande potranno essere presentate entro il 31/10/2011. Per tutte le informazioni più dettagliate i bandi sono disponibili nei siti ufficiali dei Comuni di Ascoli Piceno, S. Benedetto del Tronto e Fermo. Ricordiamo che i nostri uffici C.A.F restano a disposizione di tutti i cittadini per la compilazione del reddito ISEE.
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31/08/2011 Formazione Professionale: bando docenze e tutor per 3 nuovi corsi
Ascoli Piceno | Mercoledì 7 Settembre termine ultimo per le domande La Provincia comunica che mercoledì 7 settembre 2011 è il termine ultimo per presentare domanda di insegnamento e tutoraggio nei corsi di formazione rivolti a disoccupati, lavoratori in mobilità, lavoratori in Cigs (cassa integrazione straordinaria) e dipendenti in Cigs (a zero ore e mobilità). L’attività formativa, finanziata dal Fondo Sociale Europeo 2007/2013 (Asse II – occupabilità) e promossa dal Servizio Formazione professionale e Politiche attive del Lavoro dell’Ente, si articola in tre percorsi didattici: “Operatore Automazione Ufficio” 400 ore - (materie: Inglese tecnico, Gestione dati, Elaborazione testi e fogli elettronici, Gestione grafica aziendale); “Tecnico Macchine Utensili” 400 ore - (materie: Laboratorio torneria, Disegno meccanico, Tecnologia meccanica e laboratorio aggiustaggio, Laboratorio saldatura); “Alfabetizzazione Informatica” - 100 ore (materie: Informatica e telematica applicata). Per la docenza possono partecipare i laureati in: informatica, ingegneria informatica, facoltà dell’area tecnica-scientifica (lingue e letteratura straniera per il corso di inglese) che abbiano maturato una significativa esperienza professionale quinquennale (triennale per il corso di alfabetizzazione informatica) nella pubblica istruzione, in ambito universitario, nella Pubblica Amministrazione o negli enti accreditati (pubblici e privati). Per l’attività di tutoraggio, invece, (tra i vari compiti, assistenza e supporto agli allievi durante il percorso formativo) possono rispondere i laureati in materie tecniche o diplomati che abbiano sviluppato un’esperienza professionale, di almeno tre anni, nell’ambito didattico di riferimento. Una commissione di valutazione interna del Centro di Formazione, nominata dalla responsabile della struttura (dott.ssa Fiorenza Pizi) procederà alla valutazione comparativa dei curricula (datati, firmati e redatti in formato europass) e all’individuazione di una graduatoria stilata in base ai titoli di studio, esperienze professionali, corsi di perfezionamento e di specializzazione dei candidati. La graduatoria sarà poi approvata dalla dirigente del servizio Formazione Professionale e Politiche Attive del Lavoro dott.ssa Matilde Menicozzi. Si ricorda, infine, che i candidati alla docenza possono presentare domanda solo per un corso di formazione (e massimo due discipline), mentre non è possibile fare richiesta di docenza e tutor d’aula, contemporaneamente, per lo stesso percorso didattico. Per la documentazione è possibile rivolgersi presso la Scuola di Formazione di via Cagliari o il Centro per l’Impiego di Ascoli, mentre per scaricare il materiale o prendere visione del bando è possibile cliccare sui siti internet www.provincia.ap.it/formazionelavoro o www.clfindustrialeviacagliari.com Le domande, inviate per mezzo raccomandata A.R. (o con consegna a mano con timbro di ricevuta dell’ufficio), devono essere indirizzate al Responsabile del Centro Locale per la Formazione Industriale (Via Cagliari n. 15 - 63100 Ascoli Piceno) entro il giorno 7 settembre 2011. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero telefonico 0736/41637. 28/07/2011
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30/08/2011 Macerata, Presidio Cisl in Piazza della Libertà
La CISL di Macerata ha organizzato per venerdì 2 settembre dalle 9.00 alle 12.00 un presidio in piazza della Libertà a Macerata. L’iniziativa ha l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sulla necessità il Governo modifichi la manovra economica con cui dovrebbe essere ridotto a zero, entro il 2013, il debito pubblico del paese.Sebbene ancora in fase di studio, le misure che il Governo sta cercando di far approvare sono, secondo la Cisl, assolutamente inique in quanto vanno a colpire le categorie di cittadini - in particolare lavoratori dipendenti e pensionati - già duramente provati da una crisi pervasiva e perdurante, e già colpiti con forza dalle precedenti manovre. E’ fondamentale invece che tutti i cittadini contribuiscano al risanamento del paese in base alle proprie possibilità di reddito e di patrimonio. Per questo la Cisl chiede con forza: interventi più decisi per tagliare i costi della politica, a partire da indennità, vitalizi, situazioni di privilegio e di vantaggio; una revisione complessiva dell’assetto istituzionale dello Stato; l’introduzione di un’imposta sui grandi patrimoni, con esclusione della prima casa; l’inasprimento delle misure per contrastare l’evasione fiscale (dalla riduzione del contante consentito per la tracciabilità all’inasprimento delle sanzioni per mancata emissione di fatture). Sullo sfondo rimane aperta la necessità di una riforma complessiva del sistema fiscale, con meno tasse su stipendi e pensioni e meno oneri sul lavoro. Alle 10.30 di venerdì una delegazione incontrerà il Prefetto per renderlo edotto sui drammatici effetti che la manovra produrrà sul nostro territorio e consegnargli le firme che la Categoria della Funzione pubblica Cisl ha raccolto contro le misure che li vedono particolarmente vessati, come il  rinvio dell’erogazione del trattamento di fine rapporto, il possibile taglio della tredicesima, l’eliminazione della mobilità dalla contrattazione e lo slittamento della finestra pensionistica per il personale della scuola.Dal 2008 ad oggi la crisi economica nella nostra provincia ha causato 7.889 licenziamenti. Attualmente sono 4.200 i lavoratori iscritti alle liste di mobilità, oltre 2.000 lavoratori sono coinvolti nella cassa integrazione e solo il 10% delle nuove assunzioni sono a tempo indeterminatoIn questo momento drammatico e delicato, la Cisl ritiene necessario un forte senso di responsabilità da parte di tutti. Lo sciopero non è sicuramente lo strumento adeguato, perché non aiuterebbe a raggiungere alcun risultato, penalizzando anzi ulteriormente tanti lavoratori e tante aziende già in crisi. Allo stesso tempo è necessario però fare pressione sul Governo che, oltre a far quadrare i conti, ha il dovere di mettere in cantiere delle politiche industriali in grado di rilanciare l’economia e l’occupazione del nostro paese,varando una manovra coraggiosa che intacchi finalmente i privilegi distribuendo equamente i sacrifici.Nell’appello del 21 agosto il Presidente della Repubblica ha invitato tutti, istituzioni e forze sociali a porre in essere ogni sforzo per superare il disgelo e riaprire il dialogo, sul presupposto che il prezzo che l’Italia sta pagando per il prevalere di calcoli di parte e di logiche di scontro sta diventando insostenibile. Allo stesso tempo ha esortato il Parlamento a scegliere con decisione ed equità.La Cisl fa proprio quest’appello evitando di opporsi in maniera pregiudiziale a qualsiasi ipotesi di riforma ma avviando allo stesso tempo un difficile ma imprescindibile percorso di proposta e di protesta 
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30/08/2011 Contro la manovra, i presìdi della Cisl nelle Marche
La Cisl Marche ha organizzato una serie di presìdi presso le Prefetture dei  capoluoghi di Provincia per manifestare il proprio dissenso contro la Manovra finanziaria in discussione al Parlamento.Misure inique che vanno a colpire le categorie di cittadini - in particolare lavoratori dipendenti e pensionati - già duramente provati dalla crisi e già colpiti dalle precedenti manovre. E’ necessario che tutti contribuiscano al risanamento del paese in base alle proprie possibilità di reddito e di patrimonio.Per questo la Cisl chiede: interventi più decisi per tagliare i costi della politica, a partire da indennità, vitalizi, situazioni di privilegio e di vantaggio; una revisione complessiva dell’assetto istituzionale dello Stato; l’introduzione di un’imposta sui grandi patrimoni, con esclusione della prima casa; l’inasprimento delle misure per contrastare l’evasione fiscale (dalla riduzione del contante consentito per la tracciabilità all’inasprimento delle sanzioni per mancata emissione di fatture); il ritiro delle misure che colpiscono ulteriormente i dipendenti pubblici (il  rinvio dell’erogazione del trattamento di fine rapporto, il possibile taglio della tredicesima, l’eliminazione della mobilità dalla contrattazione e lo slittamento della finestra pensionistica per il personale della scuola) e di quelle che non riconoscno il riscatto pensionistico della laurea e del  servizio militare Rimane aperta la necessità di una riforma complessiva del sistema fiscale, con meno tasse su stipendi e pensioni e meno oneri sul lavoro.I presidi si svolgeranno a:Ascoli Piceno, martedi 30 agosto ore 9.00 in P.zza SimonettiMacerata, venerdi 2 settembre ore 9.00 in P.zza della LibertàPesaro, venerdì 2 settembre ore 9.30 in P.zza del PopoloAncona, lunedi 5 settembre ore 11.00 P.zza del PlebiscitoFermo, lunedi 5 settembre ore 12.00 C.so Cavour 104Roma, giovedi 1 settembre, Senato della Repubblica, P.zza Madama
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30/08/2011 La Cisl Marche boccia l'intervento sulle pensioni
"Per evitare di intervenire sui grandi patrimoni, sugli altissimi redditi e sui privilegi della politica, la maggioranza di governo si accinge a fare cassa per l'ennesima volta sulle pensioni, penalizzando i lavoratori che hanno riscattato il servizio militare e/o la laurea" - dichiara il Segretario della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo - "Con queste scelte, per noi inaccettabile, chi ci governa dimostra insensibilità verso il bisogno di equità che sale dal paese, e verso gli appelli del presidente Napolitano che ha chiesto indistintamente a tutti volontà di confronto e senso di responsabilità, per realizzare una manovra equilibrata ed equa". "Noi chiediamo di cambiare una manovra frutto di mediazioni interne ad una politica autoreferenziale e ignara delle reali condizioni del paese e dei suoi cittadini più esposti; con lo stile che ci ha sempre contraddistinto in questi anni, ci muoveremo per cambiare la manovra, a partire da giovedi' prossimo quando a Roma Cisl e Uil manifesteranno davanti al Senato" ha concluso Mastrovincenzo.  In tutti i territori marchigiani ci saranno in questi giorni iniziative pubbliche e presìdi sotto le Prefetture per sostenere le proposte di modifica della manovra avanzate dalla Cisl.Cisl e Uil, primo settembre presidio al SenatoPensioni, Cisl pronta alla mobilitazione
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30/08/2011 Manovra finanziaria: presidio in Piazza del Plebiscito il 5 settembre
La CISL di Ancona ha organizzato per lunedì 5 settembre dalle 11.00 alle 13.00 un presidio in piazza del Plebiscito ad Ancona. L’iniziativa ha l’obiettivo di manifestare il nostro dissenso contro la Manovra finanziaria in discussione al Parlamento e di  sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sulla necessità che il Governo modifichi le misure inique che vanno a colpire le categorie di cittadini – in particolare lavoratori dipendenti e pensionati – già duramente provati dalla crisi e già colpiti dalle precedenti manovre, che vengano pertanto ritirate le misure che colpiscono ulteriormente i dipendenti pubblici e privati e quelle che non riconoscono il riscatto pensionistico della laurea e del servizio militare. Per realizzare una manovra efficace ed equa per la Cisl è necessario: che siano predisposti interventi decisi per tagliare i costi della politica, a partire da indennità, vitalizi, situazioni di privilegio e di vantaggio; che venga messa in opera una revisione complessiva dell’assetto istituzionale dello Stato; che sia introdotta un’imposta sui grandi patrimoni, con esclusione della prima casa; che siano inasprite le misure per contrastare l’evasione fiscale (dalla riduzione del contante consentito per la tracciabilità all’inasprimento delle sanzioni per mancata emissione di fatture); Sullo sfondo rimane aperta la necessità di una riforma complessiva del sistema fiscale, con meno tasse su stipendi e pensioni e meno oneri sul lavoro.Al presidio di lunedì una delegazione della Cisl di Ancona incontrerà il Prefetto per informarlo sui drammatici effetti che la manovra produrrà e per illustrare la nostra posizione in merito.In questa fase così delicata, la Cisl di Ancona ritiene necessario un forte senso di responsabilità da parte di tutti e auspica la ripresa di un percorso unitario con le altre Confederazioni al fine di esercitare una efficace pressione sul Governo perché predisponga realmente politiche industriali in grado di rilanciare l’economia e l’occupazione del nostro Paese, varando una manovra che intacchi finalmente i privilegi distribuendo equamente i sacrifici. La Cisl vigilerà e si mobiliterà per non rendere vano l’appello del 21 agosto con cui il Presidente della Repubblica ha invitato tutti, istituzioni e forze sociali al senso di responsabilità  e a operare scelte coraggiose ed eque senza far prevalere calcoli di parte,  tattiche elettorali, difesa di privilegi. La Cisl, raccogliendo questa istanza, ha avviato un difficile ma imprescindibile percorso di proposta e di protesta. Anche in ragione di ciò una nutrita rappresentanza  della Cisl di Ancona sarà presente al presidio nazionale di domani 1 Settembre.
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30/08/2011 Manovra: la Cisl chiede al Governo di ripensarci.
MANOVRA - Bonanni: "Sbagliato penalizzare chi ha riscattato laurea e militare"Roma, 30 agosto 2011. "La partita non può chiudersi così. Il Governo ed il Parlamento devono sforzarsi di ricercare il massimo di equità e di consenso in questa manovra. Per salvare i giocatori di calcio ed i redditi alti dal contributo di solidarietà, è sbagliato penalizzare chi ha riscattato con i propri soldi la laurea ed il servizio militare. Questo non va bene. Non è una operazione equa ". E' quanto dichiara il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni. "Noi riteniamo che sia più equo far pagare qualcosina in più a chi possiede di più e guadagna di più. La manovra non può non tener conto della graduatoria sociale del nostro paese. Siamo perfettamente consapevoli che bisogna stringere la cinghia e ridurre la spesa pubblica. Ma proprio per questo c'è bisogno di maggiore equità nei provvedimenti previsti. Non si può pensare di risparmiare quelli che guadagnano di più e colpire i lavoratori dipendenti, peraltro con una soluzione sgradevole, non prevista e comunicataci all'ultimo momento. Il Governo deve ripensarci e la Cisl farà di tutto per farglielo capireMANOVRA: Petriccioli (CISL) "Non usare le pensioni per fare cassa"  ROMA (ITALPRESS)"In una situazione economica cosi' difficile quale quella che il nostro Paese sta attraversando, c'e' l'esigenza di contrastare efficacemente gli attacchi degli speculatori finanziari, mantenendo in equilibrio i saldi di finanza pubblica". Lo afferma in una nota Maurizio Petriccioli, segretario confederale della Cisl. "Tuttavia - continua Petriccioli -, pur comprendendo l'esigenza di varare immediatamente la manovra, riteniamo indispensabile che il contributo richiesto ai cittadini sia equo e proporzionato alle capacita' economiche di ciascuno. Il peso delle ultime manovre e' stato addossato principalmente sui lavoratori e sui pensionati. E' ora indispensabile che a pagare siano coloro che piu' possono. Per questo non condividiamo la scelta di utilizzare per l'ennesima volta il capitolo pensioni per far cassa, soprattutto imponendo ulteriori misure finalizzate a differire il momento di uscita dal lavoro. Tali scelte, oltre che inique, rischiano di rivelarsi parzialmente inefficaci, in considerazione della difficile situazione occupazionale e delle imprese". "Va invece ripristinata - conclude Petriccioli - la proposta di un contributo di solidarieta' sui percettori di redditi alti, misura che appare sostanzialmente piu' equa ed efficace perche' e' giusto che chi ha di piu' debba contribuire maggiormente all'equilibrio dei conti e della finanza pubblica". (ITALPRESS). sat/com 30-Ago-11 14:13Per approfondire: L' opinione di Giovanni Faverin, segretario generale  Cisl FP e di Giovanni Scrima, segretario generale Cisl Scuola Comunicato stampa unitario Fim Cisl e della Uilm Uil
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04/08/2011 Il documento comune delle parti sociali presentato a governo e opposizione
04/08/2011 Iniziato poco dopo le 11 l'incontro fra le parti sociali e il  governo a palazzo Chigi, ha visto presenti , nella sede del governo, oltre al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, i ministri Romani, Sacconi, Tremonti, Calderoli, Brunetta, Matteoli, Fitto, Gelmini e Romano. Presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta. Le parti sociali sono invece state rappresentate da Marcegaglia, presidente di Confindustria , per quanto riguarda gli industriali, le banche con il presidente dell'Abi Musseri, CGIL CISL UIL da i segretari generali Camusso, Bonanni, Angeletti e Centrella per UGL. Presenti inoltre i rappresentanti di Rete Imprese Italia e di altre associazioni che hanno firmato l'appello al governo. Le parti sociali, arrivate ad un accordo già nel nel pre-incontro propedeutico appunto a quello con il Governo, si sono presentate con un "documento comune" su fisco, costi della politica, liberalizzazioni e privatizzazioni, sblocco degli investimenti, semplificazioni e pubblica amministrazione, mercato del lavoro. "Un documento - ha spiegato il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni - che vede l'accordo di tutte le parti sociali ed in cui la Cisl si riconosce pienamente. C'è bisogno di dare una sterzata alle riforme italiane. Per noi -ha proseguito- uno dei punti piu' importanti e' la questione delle aziende municipalizzate: occorre aprire una forte discussione per risolvere una situazione aberrante''. Per esempio, precisa, ''1270 appalti in tutta Italia sono davvero insostenibili. Bisogna metterci mano''. ''Un paradosso - ha aggiunto Bonanni - e' rappresentato dal caso Irisbus che e' in grande difficolta': la razionalizzazione delle risorse potrebbe di certo aiutare il settore''. "Già l'incontro di oggi con il geoverno è un segno di discontinuita' rispetto al passato. Ora abbiamo il dovere di trovare un accordo per fare piu' forte il Paese. Il governo ha mostrato interesse sul documento che abbiamo presentato, adesso dobbiamo vagliare le proposte reciproche. Bisogna fare presto -ha proseguito- ma anche bene". "Noi in ferie non andremo, -ha puntualizzato Bonanni- e abbiamo chiesto al Palazzo delle risposte idonee. Il Paese deve tornare a fare la sua parte -ha concluso- e questo e' gia' un segnale".Il documento comune delle parti sociali presentato a governo e opposizionePROPOSTE DELLE PARTI SOCIALILa tempesta che stiamo attraversando è connessa a fragilità intrinseche di un'Unione Europea che è ancora carente sotto il profilo politico e degli assetti istituzionali. L'accordo raggiunto il 21 luglio scorso dal Consiglio europeo non è sufficiente. I mercati ci hanno detto che non basta. Comprendiamo che è difficile convincere gli altri Paesi a fare di più, ma riteniamo che questo sia assolutamente necessario. Occorre, pertanto, promuovere da parte del Governo italiano un'immediata azione verso i governi e le istituzioni europee affinché l'Unione riprenda vigore e capacità d'iniziativa. Questo contribuirebbe a ridurre la pressione sui titoli italiani. Il momento è grave. Va affrontato con la massima determinazione senza cercare scuse o scappatoie. Sappiamo tutti che la crisi ha in ampia misura origini internazionali. Ma spetta a noi e solo a noi italiani fare tutto il possibile per il nostro Paese. La politica di bilancio resta il cuore dei nostri problemi. Le turbolenze di questi giorni dimostrano senza alcun dubbio che i mercati non hanno fiducia nell'impegno dell'Italia a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. Evidentemente occorre fare di più. L'eliminazione di ogni dubbio circa la solidità di lungo periodo dei nostri conti pubblici è un obbligo ineludibile di fronte al quale oggi ci troviamo. Ma la solidità dei conti pubblici va accompagnata e rafforzata con misure per la crescita dell'economia. Sono anni che tutti noi chiediamo misure per la crescita. Sono anni che chiediamo meccanismi per sbloccare gli investimenti pubblici e privati. Sono anni che chiediamo di modernizzare la pubblica amministrazione per lasciare più spazio all'iniziativa imprenditoriale e al mercato e di ridurre i confini dello Stato. Sono anni che chiediamo misure vere di liberalizzazione per eliminare posizioni di rendita e restituire efficienza ai servizi. Ora siamo a un bivio. Occorre un drastico programma per rilanciare la crescita. Un programma da attuare subito. Per parte nostra, siamo pronti ad assumerci tutte le responsabilità che la situazione richiede. Ma è il governo che deve prendere in mano il timone della politica economica e assumersi l'onere e la responsabilità di farci uscire da questa situazione. Occorre un confronto continuo e serrato con le parti sociali ed anche con l'opposizione. Nei passaggi decisivi, come quelli che attraversiamo, le grandi scelte devono essere sostenute dalla larga corresponsabilità e condivisione delle forze politiche e sociali. Tali scelte devono consentire di imprimere all'Italia un nuovo slancio per l'orizzonte di più legislature. La gravità del momento non consente pause. Noi siamo a disposizione nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Riteniamo che il Consiglio dei Ministri debba assumere decisioni rapidamente e sottoporle al Parlamento senza soluzioni di continuità. Non possiamo permetterci di rimanere fermi e in balia dei mercati fino a settembre. Il confronto non può esaurirsi in un incontro. Ma l'incontro di oggi non può esaurirsi in un avvio. Da parte nostra indichiamo le priorità sulle quali operare immediatamente.1. Pareggio di bilancio nel 2014. A questo obiettivo occorre dare credibilità. È questa una condizione essenziale per il ritorno alla normalità nei mercati finanziari. Pareggio di bilancio come obbligo costituzionale. Era questo peraltro uno degli impegni assunti dal Governo nel PNR. Che fine ha fatto? Per quanto riguarda la proposta di azzeramento del fabbisogno nell'ultima parte del 2011 osserviamo che questa rischia di scaricare maggiori oneri sul 2012. Noi, invece, riteniamo che si debbano prendere provvedimenti strutturali capaci di incidere sulle tendenze di fondo della spesa pubblica. Guardando alla struttura della spesa pubblica è evidente che non si può prescindere da interventi per aumentare la produttività del pubblico impiego e per modernizzare il sistema di welfare.2. Costi della Politica. È un punto essenziale. Non è possibile chiedere sacrifici agli italiani senza contemporaneamente procedere a tagli effettivi e credibili a tali costi. Anticipare da subito le riduzioni contenute nella manovra. Non c'è bisogno di fare una Commissione per valutare i tagli da fare in relazione agli standard europei. Fare una commissione significa solo rinviare. Ridurre i costi delle assemblee elettive e degli organi dello Stato. Abolire le Provincie. Accorpare o consorziare i piccoli comuni.3. Liberalizzazioni e privatizzazioni. Occorre un grande piano di privatizzazioni e liberalizzazioni da avviare subito. Affrontare con decisione i temi essenziali della regolazione e dell'apertura dei mercati. Intervenire nell'immediato su alcune delle situazioni critiche segnalate dall'Antitrust e procedere alla liberalizzazione delle professioni. Avviare la dismissione e la valorizzazione del patrimonio pubblico, con un piano articolato negli anni. Incentivare gli enti locali a dismettere patrimoni immobiliari e società di servizi consentendo loro di utilizzarne i proventi per spese d'investimento superando gli attuali vincoli del Patto di Stabilità.4. Sbloccare gli investimenti. Sbloccare con misure eccezionali le opere già finanziate con risorse pubbliche e private. Rimuovere gli ostacoli normativi alla realizzazione delle opere con particolare riguardo alla logistica e all'energia. Utilizzare, con il necessario cofinanziamento nazionale, i fondi europei per il Mezzogiorno a partire da quelli dell'anno in corso. Perdere questi fondi sarebbe inaccettabile. Modificare il titolo V della Costituzione per recuperare a livelli appropriati la strategia delle grandi reti ed evitare sovrapposizioni di competenze.5. Semplificazioni e Pubblica Amministrazione. Approvare rapidamente i provvedimenti di semplificazione all'esame del Parlamento. Non è più rinviabile la riforma strutturale della Pubblica Amministrazione che permetta un recupero di produttività e consenta di risolvere situazioni di crisi utilizzando strumenti analoghi a quelli del settore privato. Accelerare l'utilizzo di nuove tecnologie nella PA, per accrescere la produttività e contrastare l'evasione anche potenziando la fatturazione elettronica e riducendo l'uso contante. Al tempo stesso vanno evitate misure di vera e propria oppressione fiscale nei confronti dei contribuenti.6. Mercato del lavoro. Alla luce delle gravi difficoltà del Paese le parti sociali proseguiranno l'impegno per modernizzare le relazioni sindacali.Vorremmo infine ricordare che, pur in una situazione difficilissima, le imprese e le banche italiane stanno dando un grande contributo all'economia del Paese. Sappiamo che le imprese devono crescere e recuperare produttività. Attuare un piano straordinario di lotta all'evasione fiscale e contributiva utilizzando i proventi per ridurre la pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro. Detassare in via strutturale i premi di risultato. Incentivare la crescita dimensionale e la patrimonializzazione (ACE). Avviare un piano di riduzione progressiva dei pagamenti ritardati alle imprese in vista dell'applicazione della direttiva comunitaria. Attuare politiche incisive volte alla promozione e difesa del made in Italy di qualità quale leva competitiva del Paese in grado di valorizzare il lavoro, il capitale e il territorio italiano, sfruttando il potenziale di penetrazione commerciale all'estero delle imprese italiane. Definire un piano energetico per la green economy con una visione al 2020, operando principalmente attraverso la fissazione di standard. Sostenere i processi di ricerca e innovazione delle imprese cominciando con il rendere immediatamente operativo il credito d'imposta previsto dal DL Sviluppo.4 agosto 2011
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02/08/2011 Vertenza Merloni: ancora trattative in corso.
"Sono attualmente in corso concrete trattative con un gruppo industriale che prospetta un impegno diversificato su un perimetro industriale ampio, e con una risposta occupazionale che, pur essendo, allo stato, ancora insoddisfacente potrebbe pervenire a risultati comunque interessanti ed in linea con l'attuale condizione economica complessiva. La verifica negoziale e' attualmente in fase di svolgimento e si prevede che possa pervenire a maturazione nel corso del mese di settembre". Lo comunicano i commissari della Antonio Merloni precisando che, "con la attiva collaborazione di Mediobanca, advisor finanziario della procedura, sono tuttora in corso di svolgimento le trattative per la cessione dei complessi aziendali della societa' capogruppo". I commissari rimarcano inoltre che "la cordata di imprese cinesi, che Otto Italia srl assume di rappresentare, allo stato, dopo oltre un anno e mezzo di dichiarato interesse e dopo innumerevoli sollecitazioni, non ha fatto pervenire il versamento dell'importo di euro due milioni, richiesto a dimostrazione della serieta' degli intenti negoziali e della concretezza delle prospettive di investimento pubblicamente dichiarate ma non seguite da alcun avanzamento concreto sul tavolo negoziale". "La Mmd, dopo avere proceduto al versamento della cauzione - proseguono i commissari - ne ha chiesto la restituzione, peraltro in anticipo rispetto al termine fissato per il bando. In ogni caso, la proposta, legata alla acquisizione della Daewoo da parte della controllante dell'offerente (le cui trattative, secondo notizie di stampa internazionali, sono state interrotte), era subordinata al versamento da parte della procedura alla Mmd di rilevantissimi importi, oltre alla garanzia sul capitale circolante, con impiego di manodopera che non avrebbe superato le 500 unita' complessive ma solo al quinto anno dalla acquisizione". Secondo i commissari "non risultano rinnovate manifestazioni di serio interesse da parte delle entita' di cui si e' riferito. Sono altresi' in corso trattative per la valorizzazione di alcuni asset della societa' che, pur essendo ceduti in discontinuita' rispetto alla missione industriale originaria, potrebbero comunque dare ricadute occupazionali aggiuntive". "In ogni caso - concludono i commissari - le formule di cessione che sono al vaglio delle parti, mentre potrebbero consentire la prosecuzione temporanea della procedura e la fruizione degli ammortizzatori secondo le previsioni legislative, manterrebbero la possibilità' di attivare gli strumenti dell'accordo di programma per l'area umbro-marchigiana siglato il 19 marzo 2010". «Dal punto di vista sindacale - dichiara Andrea Cocco, Segretario Generale FIM CISL di Ancona - abbiamo chiesto, per i primi di settembre la convocazione di un tavolo al Ministero per capire come procedere. Abbiamo ribadito inoltre che il nostro principale interesse è il proseguimento dell'attività industriale e il ricollocamento dei lavoratori».
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01/08/2011 Voucher per l'iscrizione a corsi di perfezionamento post-laurea
 La Regione Marche, al fine di sostenere la formazione post-laurea e potenziare le competenze e le abilità dei laureati residenti nel territorio marchigiano allo scopo di agevolarne l’inserimento qualificato nel mondo del lavoro,  propone incentivi al fine di consentire la partecipazione a corsi di perfezionamento post-laurea organizzati nella regione, nelle altre regioni italiane e all’estero, dalle Università italiane o dalle strutture AFAM comunque riconosciute dal Ministero della Pubblica Istruzione e Università. L' assegnazione di voucher  è rivolta a laureati occupati, disoccupati o inoccupati, è previsto un punteggio aggiuntivo nel caso di laureati rientranti nel “Personale elencato nelle graduatorie degli Uffici scolastici regionale e provinciali che ottengono, od hanno ottenuto, contratti a tempo determinato” , come specificato nella DGR n. 11 del 17/1/2011. Scadenza del bando: prorogata al 30/11/2011Per consultare il bando e la modulistica clicca qui
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28/07/2011 La Cisl delle Marche a fianco dei minatori albanesi di Bulquiza.
I minatori di Bulquiza, la miniera  più grande dell'Albania,  di proprietà dell' austriaca DCM DECO metal GmbH, e gestita dall’Albanian Chrome Sh.p.k., situata a circa 50 Km a  nord della capitale,  hanno iniziato,  da poco più di 2 giorni, lo sciopero della fame, in una galleria,  a 260 metri sotto il livello del mare, molto umida e con scarsità d’aria pulita, tant’è che alcuni di loro hanno già accusato, a 30 ore dal digiuno, pesanti malesseri. Un inasprimento dello sciopero iniziato tre settimane fa con la chiusura della miniera e dopo il presidio permanente, nel centro di Tirana, a pochi metri dal palazzo del Primo Ministro, di due settimane fa.Le ragioni della protesta, sostenuta dal sindacato KSSH, la Confederazione dei Sindacati d’Albania, con cui la CISL, attraverso l’ISCOS Marche, intrattiene rapporti di cooperazione internazionale da circa 10 anni, partono da semplici e legittime  richieste: un aumento salariale del 20%, migliori condizioni di lavoro e di  sicurezza ed una politica di investimenti sulle strutture  (risalenti ai tempi del regime comunista ) che garantiscano  la continuità produttiva.La storia della miniera di Bulqiza è iniziata oltre 60 anni fa, quando furono trovati i primi giacimenti di cromo e ne fu avviato lo sfruttamento. Giacimenti che si rivelarono così ricchi da far si che negli anni 80 l'Albania risultava essere il terzo paese esportatore di cromo al mondo, anche grazie ai depositi di Bulquiza. Oggi ci lavorano oltre 700 persone che spingendosi fino a 800 metri sotto terra, con un salario medio di circa 400.000 lek albanese, 287 euro mensili più un buono pasto giornaliero di 500 lek (3,6 euro), estraggono 70.000 tonnellate di cromo all’anno, la cui esportazione costituisce una delle principali fonti di ricchezza della nazione.“I minatori di Bulquiza percepiscono salari mediamente inferiori del 30% a quelli dei minatori delle altre miniere albanesi- afferma Fausto Mazzieri responsabile dell’Iscos Marche, che insieme a Dino Lorimer, hanno condiviso, in questi giorni a Tirana, con i minatori le ragioni della protesta.- Le varie proprietà succedutesi nel tempo non hanno mai avuto troppo a cuore la sicurezza dei minatori, tanto che la sequenza di morti sul lavoro è impressionante- prosegue Mazzieri – né hanno pensato ad investire sulle infrastrutture necessarie a mantenere l'impianto funzionale, presupposto indispensabile per migliorare le condizioni di lavoro e garantire la produzione. Siamo seriamente preoccupati per l’escalation della protesta. I minatori, che hanno iniziato lo sciopero della fame, stanno rischiando la vita, con l’indifferenza della proprietà ma anche dei ministeri albanesi competenti, visto che ancora nessuno ha dato risposte convincenti. Anche se il governo albanese abbia chiesto ormai da tempo di entrare nell'Unione Europea ed abbia ratificato le principali Convenzioni dell’OIL –l’Organizzazione Internazionale del Lavoro sui diritti dei lavoratori“ Una situazione che ha allarmato anche la Cisl, che in questi giorni sta sostenendo con la sua presenza, insieme al sindacato albanese KSSH, la lotta dei minatori di Bulqiza; sollecitando anche l’UE ad intervenire per la risoluzione positiva di questa difficile vertenza.
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25/07/2011 MORETTI COMPACT: FIRMATO L’ACCORDO INTEGRATIVO
Dopo una trattativa di 11 mesi è stato firmato l’accordo integrativo per tutti i dipendenti della ditta Moretti Compact di Lunano, cittadina di 1200 abitanti nell'alta valle del Foglia. La Moretti compact, azienda specializzata nella produzione delle camerette per bambini e ragazzi, ha 250 dipendenti.  In virtù dell'accordo, tutti avranno un riconoscimento economico di 250 € annuale, e 40 di loro otterranno un  passaggio di livello. La ditta Moretti  -  pur risentendo della crisi  - è ricorsa solo per breve tempo e in modo limitato agli ammortizzatori sociali.  Ha anzi voluto scommettere su questo importante elemento delle relazioni sindacali: riconoscere un premio di produzione per iniziare uno stabile confronto con i sindacati su alcuni importanti temi: la sicurezza sul lavoro, l' inquadramento professionale , l'organizzazione del lavoro,  i turni e l' orario di lavoro. LA FILCA CISL, che si è adoperata per la firma del contratto integrativo, ritiene questo fatto molto significativo perché permette di distribuire salario a tutti i lavoratori e le lavoratrici con percorsi condivisi e attraverso un confronto che  riconosce l’importanza della contrattazione di secondo livello.
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21/07/2011 Segnali contraddittori per l'occupazione
Segnali contraddittori nel 2011 per quanto riguarda la cassa integrazione guadagni e l’occupazione. Lo si deduce esaminando i dati forniti dalla Cisl Marche. Per quanto riguarda i livelli occupazionali il Focus, che la Cisl ha istituito stabilmente per analizzare periodicamente l’andamento dell’economia regionale, indica un trend contraddistinto dal segno meno. Il tasso di occupazione, nel primo trimestre del 2011, segna un –1,2% per quanto riguarda i maschi (72,1% nel 2010 e 70,9% quest’anno), -0,7% per le donne (55,3% nel 2010 e 54,6% nel 2011) per un complessivo -1% (63,7% nel 2010 a fronte di un 62,7% nel 2011). Sul fronte della cassa integrazione cifre più positive con dati riferiti al semestre Gennaio/Giugno 2011. Seppur si nota una diminuzione rispetto al semestre del 2010, 15.588.122 ore rispetto alle 17.637.263, il numero, come si può notare, resta ancora piuttosto alto. In questo inizio dell’anno, dunque, si registra un -11,6% complessivo nell’utilizzo della Cig, anche se siamo lontani dalla quantità di Cassa Integrazione utilizzata dalle imprese marchigiane negli anni prima della crisi, 2007 e 2008, quando si registrava un tetto che al massimo raggiungeva 3 milioni di ore richieste. In ogni caso il dato complessivo di -11,6% lo si deduce da una diminuzione della Straordinaria (-5,3%) e dalla forte diminuzione dell’Ordinaria che si dimezza, con un -46,4%. In aumento, invece, la Cig in deroga (+11,2%), a conferma che a pagare sono soprattutto la piccola impresa e l’artigianato. La minore richiesta di cassa integrazione e ben articolata in tutti i territori, ma la performance migliore la riscontriamo nel pesarese, dove il decremento raggiunge un -20%, con una riduzione particolarmente positiva della cassa ordinaria (-58% rispetto al primo semestre del 201). Questi i dati complessivi. Analizzando i singoli comparti industriali, prendendo in esame il mese di giugno, su 2.329.573 ore complessivamente richieste, sono in testa la meccanica 718.814 ore (30,85% del totale), la moda (tessile, abbigliamento, calzature) con 396.845 ore, il legno (296.445 ore), il commercio (214.814 ore) e l’edilizia (167.844 ore). “Il perdurare di tale situazione di crisi – commenta Tonino Bori Responsabile Mercato del Lavoro della Cisl Marche – e l’assenza di segnali di ripresa ci portano ad una lettura prudente dei dati di cassa integrazione per questo primo semestre”. Per Bori “non possiamo interpretare il calo delle ore richieste nel periodo preso a riferimento, come indicativo di una rassicurante e reale ripresa del sistema produttivo”. Pur sottolineando che “gli ammortizzatori sociali aiutano nel perseguire il nostro primo obiettivo, cioè evitare chiusure e licenziamenti”, Tonino Bori conclude evidenziando come “per guardare oltre la crisi servono anche molte iniziative da parte di istituzioni, parti sociali, singoli operatori economici”.
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20/07/2011 Eletta la nuova dirigenza dei Pensionati della Cisl Marche
Conclusa la fase di reggenza alla Federazione Pensionati della Cisl Marche. Il nuovo Segretario è Mario Canale, eletto dal direttivo alla presenza del Segretario Generale Nazionale Gigi Bonfanti.  Sessantaquattro anni, nato a Recanati, Canale ha alle spalle una lunga militanza nella Cisl, prima nella Funzione Pubblica, poi nella Ust di Macerata, come segretario generale, infine nella Segreteria Cisl Marche. In Segreteria sono stati eletti Patrizia De Paolis, Umberto De Simoni e Giovanni Serpilli. «Si è conclusa una fase che ha richiesto impegno da parte di tutta la Federazione dei pensionati- sostiene  Arnaldo Chianese della Segreteria Nazionale FNP che ha gestito per alcuni mesi come reggente la Fnp delle Marche  -  E' stato un percorso all'insegna della partecipazione e della responsabilità. Esprimo grande soddisfazione e auguro un buon lavoro alla nuova segreteria. Le condizioni di crisi economico-sociale che il nostro Paese sta vivendo ci spingono ad una sempre maggior attenzione all'ascolto e alla tutela dei nostri associati, ai pensionati, in particolare  quelli più fragili ed esposti. La Fnp Cisl Marche sarà certamente all'altezza di un confronto serrato con la Regione e le Autonomie Locali per cercare di mantenere un livello di protezione sociale dignitoso e contribuire a ridisegnare il nostro sistema locale di WELFARE» Le foto dei lavori del Consiglio Direttivo di martedì 19 luglio '11 Nel corso del dibattito bocciata la manovra del governo e criticata la Regione perché “ambigua sui nuovi ticket”. Canale, dopo aver espresso la sua soddisfazione per il nuovo incarico, ha sottolineato come tra le priorità della FNP Cisl delle Marche ci sia l’intenzione di portare  a compimento “l’accordo del 2 agosto 2010 relativo alla residenzialità, così come è fondamentale la battaglia per potenziare l’offerta dei servizi domiciliari e dell’assegno di cura in riferimento alla non autosufficienza, oltre ad accelerare il percorso di modifica della legge regionale relativa alla rete integrata del sistema dei servizi sociali”. Per Mario Canale inoltre  serve “una ristrutturazione dei fondi per vincere la partita del sociale e mantenere l’attuale grado di assistenza che abbiamo nelle Marche”. Inevitabile un riferimento alla stretta attualità sui ticket sanitari. Il nuovo segretario della Cisl Pensionati delle Marche rileva che “la Regione Marche ha assunto una posizione ambigua rispetto ai ticket sanitari, in quanto pur essendo in disaccordo con il governo per il super ticket di 10 euro, di fatto, attraverso il CUP, ha già aumentato questa prestazione della stessa somma. La Regione può non applicare questo ticket, ma di fatto deve garantire ugualmente tale  costo attingendo ad altre le risorse”. Anche Gigi Bonfanti, Segretario generale nazionale della FNP Cisl ha fatto riferimento alla manovra del governo sottolineando come questa sia “una manovra inevitabile altrimenti saremmo finiti come la Grecia”. La Cisl non ne condivide tuttavia “i modi e gli strumenti utilizzati, perché inaccettabili”. Principalmente due i fattori essenziali espressi da Bonfanti: “La riduzione dei costi della politica per recuperare le risorse necessari e la riforma del fisco e la tassazione delle rendite finanziarie. Queste – ha concluso – sono le misure affinché finalmente paghi chi i soldi li ha davvero”. La Rassegna Stampa
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18/07/2011 Buone e cattive notizie dalla scuola.
Il 14 Luglio scorso durante l’incontro tra Governo e Sindacati è stato finalmente dato il via libera al piano triennale di assunzioni di 67 mila precari della scuola. Il piano prevede assunzioni per il triennio 2011/2013 su tutti i posti vacanti. A Settembre dovrebbero essere già . assegnate 30.482 cattedre e 36.488 posti a personale non docente. Metà delle cattedre andrà ai precari delle graduatorie ad esaurimento, l’altra metà ai vincitori degli ultimi concorsi; l’aggiornamento per le graduatorie avverrà ogni tre anni e non più ogni due con l’obiettivo di procedere all’eliminazione del precariato. Francesco Scrima, Segretario generale della Cisl scuola, definisce questo “un importante risultato, frutto di proposte puntuali e credibili”; per il Segretario Generale Bonanni "In un momento difficile come questo, aver ottenuto questo risultato sulla scuola è davvero un fatto straordinario. Con questo accordo abbiamo dato la certezza di un posto di lavoro stabile a 67 mila lavoratori, dimostrando nei fatti che il problema del precariato si può affrontare con soluzioni graduali e non con la demagogia ed il populismo. Cisl e Uil si sono battute insieme per questo obiettivo, insieme ad altre sigle che hanno condiviso la nostra linea sindacale della concretezza e della ragionevolezza. Speriamo che ora il Governo e l'Aran diano una rapida attuazione a questo accordo che garantirà l'apertura dell'anno scolastico in un clima meno pesante degli anni passati ". La positività di questo importante e per niente scontato accordo non fa però dimenticare le pesanti difficoltà in cui versa il mondo della scuola: una luce circondata da pesanti ombre in tutto il territorio nazionale e nella nostra Regione. Nelle Marche i dati denunciano una situazione pesante in un territorio che negli anni ha pagato un dazio ingente alla razionalizzazione e al dimensionamento. Le cifre parlano chiaro, come è stato denunciato dai Sindacati della Scuola CGIL, CISL, UIL e SNALS e dall’Assessore regionale al Lavoro Formazione e Istruzione, Marco Luchetti. «La situazione drammatica a suon di numeri. Dal 2009 il Governo ha tagliato più di 2.400 posti tra docenti e personale Ata, 917 persone perderanno il proprio posto a settembre, molti, moltissimi insegnati fissi saranno costretti ad emigrare da una scuola all'altra. In tre anni la scuola marchigiana perde così 3.424 posti (2.157 docenti e 1.267 unità di personale Ata), creando classi pollaio da 35 studenti, mancato rispetto delle normative di sicurezza, riduzione del tempo  scuola,  problemi per pulizie, sorveglianza e apertura dei plessi derivanti dalla scarsità di personale. E secondo il fabbisogno regionale comunicato dagli uffici scolastici provinciali sono circa 170 le unità in più che servono per garantire il "minimo servizio". Cifra che non comprende sezioni antimeridiane e corsi serali, che nella sola Ancona hanno visto cancellare 13 classi per 360 studenti» dichiarano i Segretari Generali del settore Scuola di Cgil, Cisl, Uil e Snals. «Ci facciamo carico - ha detto Marco Luchetti, Assessore regionale al Lavoro e all'Istruzione -  delle preoccupazioni dei genitori e delle organizzazioni sindacali, per questo oggi ci troviamo insieme». Ha quindi precisato che «le Marche dovrebbero avere 500 unità in più, secondo l'accordo del 2004 con il Governo per l'applicazione del titolo V della Costituzione sulla competenza concorrente nel settore, del quale chiediamo l'applicazione». Dalle provincie esprimono preoccupazione i segretari della Cisl Scuola, in questo periodo più che mai in “trincea” fino a settembre, all’avvio di un anno scolastico che si preannuncia comunque difficile, con classi affollate e personale ridotto. Il disagio della scuola si riflette sull’utenza: minore tempo scuola, minacciata la qualità della didattica con il rischio incombente che una scuola più povera in una regione abituata ad un certo standard di qualità, comporti un rallentamento dello sviluppo: il nostro territorio per tornare ad essere competitivo e per mantenere i suoi livelli di socialità ha bisogno di una scuola efficace ed efficiente, che sviluppi conoscenze e competenze, che attivi talenti, che educhi all’integrazione, alla solidarietà, al rispetto dell’ambiente e alla cittadinanza attiva, che prepari in modo adeguato al lavoro, alla formazione superiore, all’Università. VOCI DALLA SCUOLA La condizione della Scuola Secondaria di Secondo Grado nella nostra regione Annamaria Foresi - Segretario Provinciale Cisl Scuola Macerata L’annunciata stabilizzazione dei precari è per la scuola secondaria di secondo grado marchigiana  l’unica notizia positiva al termine di un difficile triennio iniziato nell’estate del 2008. I tagli severi subiti hanno portato la situazione ai limiti della sostenibilità sia per la qualità del servizio sia per l’esubero di professionalità e competenze non più spendibili con continuità ed efficacia. L’auspicata riforma di questo settore scolastico si è risolta con una mera riduzione dell’offerta formativa e del tempo scuola su tutto il territorio regionale, che, è necessario ricordarlo, aveva una situazione “virtuosa” dal punto di vista della razionalità della proposta educativa offerta alle famiglie. Ad esempio, nel nostro territorio,   si è avuta una penalizzazione nell’ambito della istituzione dei nuovi  percorsi : liceo tecnologico e musicale che pure erano i fiori all’occhiello del nuovo ordinamento. In realtà abbiamo avuto  la chiusura di indirizzi particolarmente significativi negli ITIS, il depotenziamento degli Istituti Professionali  realtà  molto vitali che hanno subito un  indebolimento complessivo dell’offerta formativa, la riduzione della didattica laboratoriale,  la riduzione delle relazioni con il mondo del lavoro. Anche per i precari si avrà un anno molto difficile in quanto molti di essi, nonostante la stabilizzazione, si troveranno senza la possibilità di lavorare. Sono stati  infatti cancellati a livello nazionale più di 80 mila insegnanti dall’organico attraverso riduzioni dell’orario scolastico ammantate del nome di “riforma”,  ma non sono stati  banditi vecchi concorsi, non sono state  definite nuove classi di concorso né varate nuove modalità di reclutamento; la formazione iniziale non è partita e non si sa quando partirà. Nel frattempo sono crollate le iscrizioni negli istituti tecnici e professionali a favore dei licei. Diminuiscono  le tutele per i disabili e sarà impossibile in molti casi assicurare l’apertura dei corsi serali per gli adulti anche per i tagli effettuati al personale ATA.  A ciò si aggiunge la diminuzione delle risorse complessive  della Regione che in questi anni hanno contribuito ad integrare l’offerta formativa del territorio. La manovra economica inoltre  non potendo oggettivamente tagliare ulteriormente nel settore scuola,  imprime un'accelerazione ai piani di dimensionamento della rete scolastica, di competenza di Regioni, Comuni e Province. Ciò   rende fin  da subito necessario attivare tavoli con i Comuni a cui compete il piano di dimensionamento , occorre predisporre politiche condivise tese al governo del territorio , altrimenti , fra tagli e dimensionamento  si creeranno ulteriori gravi problemi ad una scuola marchigiana da sempre attiva e di riconosciuta qualità.
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14/07/2011 «Occorrono forti azioni di contrasto all'occupazione»
14/07/2011 "Il rapporto CNEL sul mercato del lavoro conferma che, a causa della bassa crescita del Pil, l'uscita dalla crisi sarà lenta, che per il 2011 non ci saranno incrementi di occupazione e che, pertanto resta alto il rischio che la disoccupazione continui a colpire le fasce deboli, a partire dai giovani e dal Sud". Lo dichiara in una nota, Giorgio Santini, Segretario generale aggiunto della Cisl. "E' perciò necessario- continua Santini- concentrare l'impegno di istituzioni e parti sociali sulle azioni da mettere in campo, per contrastare queste criticità. Per reimpiegare le centinaia di migliaia di lavoratori in cassa integrazione va data piena attuazione alle politiche attive con l'impegno diretto dei Centri per l'Impiego, delle Agenzie del Lavoro delle parti sociali affinchè vengano aumentate considerevolmente le offerte di reimpiego al lavoro a quanti percepiscono gli ammortizzatori sociali. Per giovani, va al più presto reso operativo l'accordo sull'apprendistato per dare nuove opportunità a quanti sono coinvolti nella dispersione scolastica, per favorire l'accesso al lavoro con prospettive professionalizzanti e dare risposte con l'apprendistato di alta formazione al problema dei tanti giovani laureati e diplomati che non trovano lavoro corrispondente. Al tempo stesso vanno recuperati gli abusi sugli stage e tirocini riportandoli alla loro valenza originaria di ponte tra istruzione e lavoro. Nel terziario e nei servizi, in particolare nel servizio di cura delle persone va incentivato il lavoro a part-time lungo sul modello olandese, che può dare risposte significative soprattutto per l'occupazione femminile. "Per arginare il divario crescente sul piano occupazionale tra il Sud e resto del Paese- conclude Santini- va reso immediatamente operativo il credito d'imposta per le nuove assunzioni, utilizzando i fondi europei e va messo in atto un esteso piano finalizzato all'emersione del lavoro irregolare, che risulta purtroppo in crescita". Dal sito del Cnel, il comunicato stampa sulla presentazione del Rapporto sul Mercato del Lavoro 2010-2011:Lavoro: allarme disoccupazione a Sud, a rischio i giovani, in aumento i “neet” e gli “scoraggiati”. Rapporto 2010-2011: quest’anno non verranno recuperati i posti di lavoro persi, urgenti politiche attive per l’occupazioneAnche quest'anno è allarme disoccupazione. L'economia italiana è troppo debole per imprimere una svolta alla domanda di lavoro: a fronte di una crescita fra lo 0.5 e l'1% del Pil, le unità di lavoro nel 2011 registreranno ancora una flessione e il tasso di disoccupazione potrebbe salire ancora per qualche trimestre. E' quanto emerge dall'analisi contenuta nel Rapporto del Cnel sul "Mercato del lavoro 2010-2011", presentata stamani a Villa Lubin, e secondo la quale sarebbe urgente spostare l'enfasi dalle politiche passive a sostegno del reddito dei lavoratori disoccupati verso misure che incentivino il rientro nel circuito produttivo dei lavoratori che hanno perso il posto. Il rischio che si corre è la persistenza del lavoratore nello stato di disoccupato, preludio alla formazione di disoccupazione strutturale. L'Italia sta uscendo molto lentamente dalla crisi e il quadro macroeconomico del 2011 non garantisce il recupero dei posti di lavoro persi. Il rischio disoccupazione riguarda soprattutto i giovani: si aggrava infatti il fenomeno dei neet (not in education or training nor in employment), cioè coloro che risultano fuori dal mercato del lavoro e che non sono impegnati in un processo di formazione. Se prima della crisi il tasso di neet si aggirava attorno al 16% tra i più giovani (16-24 anni) e al 24% tra i giovani adulti (25-30 anni), tali percentuali sono rapidamente aumentate, salendo rispettivamente al 18,6 e al 28,8% nel terzo trimestre del 2010. La crisi aggrava le probabilità dei giovani di restare nella condizione di neet, così come aumenta in modo preoccupante lo "scoraggiamento" di chi addirittura rinuncia a cercare lavoro. La recessione ha inoltre inciso sul passaggio dai contratti a termine a quelli a tempo indeterminato: prima della crisi quasi il 31% dei giovani con contratto temporaneo passavano l'anno successivo a un lavoro permanente, percentuale scesa ora a poco più del 22%. Riguardo alla formazione si osserva che sebbene i laureati siano più facilitati se il titolo coincide con la domanda di lavoro, resta ampio e crescente il fenomeno dell'overeducation, dato anche che le minori opportunità professionali aumentano la disponibilità dei laureati ad accettare lavori che richiedono livelli d'istruzione più bassi. Rispetto alla dimensione territoriale nel 2010-2011 prosegue senza interruzione la caduta dell'occupazione nel Mezzogiorno. La crisi ha aumentato ancora la distanza tra Nord e Sud e parte del calo dell'occupazione meridionale si è tradotto in un aumento dei trasferimenti nel Centro-Nord. Contano solo in parte le differenze nei tassi di crescita delle due aree: nel corso della crisi la fragilità del tessuto produttivo meridionale ha anche comportato maggiori perdite occupazionali a parità di flessione del prodotto. Difatti, nel triennio 2008-2010 la variazione cumulata del Pil al centro-Nord non va molto meglio che al Sud (-4,8% e -5,9% rispettivamente nelle due aree), ma la dimensione delle perdite occupazionali nelle due aree è molto diversa: a inizio 2011 rispetto al punto di massimo di inizio 2008, la perdita di occupati al Sud era del 5%, al Nord dell'1.5%. D'altro canto la dimensione della disoccupazione al Sud è comunque contenuta dai fenomeni di scoraggiamento che hanno spinto molti lavoratori ad interrompere le azioni di ricerca, finendo classificati fra gli inattivi. Quindi, se si includessero nella definizione di disoccupati anche gli inattivi potenzialmente attivi si otterrebbe un aumento del tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno, pari al 24,5%. Per quanto riguarda l'occupazione femminile, nel 2011 il divario di genere si è ampliato a causa del sottoutilizzo del capitale umano, dato che è aumentata, più di quanto osservato per gli uomini, la quota di occupate con un impiego che richiede una qualifica inferiore a quella posseduta. L'occupazione femminile cresce invece nei servizi ad alta intensità di lavoro e a bassa qualificazione (in seguito anche alle massicce regolarizzazioni che negli ultimi hanno riguardato le donne straniere prevalentemente impiegate nei servizi di cura e assistenza alle famiglie), accentuando la segregazione femminile in questo segmento del mercato del lavoro, mentre è caduta l'occupazione qualificata. In relazione agli immigrati, il Rapporto del Cnel sottolinea che nell'ultimo biennio la componente straniera è stata fondamentale nel contenere la contrazione dell'occupazione complessiva: tra il 2008 e il 2010 il numero di stranieri è infatti aumentato di 330 mila nuovi occupati, che hanno compensato parte del calo del numero di occupati italiani (863 mila in meno nello stesso periodo). Va però rilevato che l'aumento del numero di occupati immigrati è da ricondurre essenzialmente alla crescita demografica e ai ritardi nella regolarizzazione dei permessi di soggiorno per lavoro, e non ad una migliore occupabilità degli stranieri. Al contrario, il tasso di occupazione degli stranieri in Italia si è ridotto notevolmente negli ultimi due anni in misura nettamente più marcata di quanto osservato invece per gli italiani, sebbene resti su livelli più elevati. Anche il numero di disoccupati stranieri è aumentato sensibilmente negli anni della crisi e in misura largamente superiore a quanto sperimentato dalla componente italiana.Per approfondire vedi il testo del Rapporto
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12/07/2011 Quote rosa: che ne pensa la Cisl
Il 28 giugno u.s. il Parlamento ha approvato la legge sulle quote rosa nei consigli di amministrazione delle aziende quotate e delle società a partecipazione pubblica: la legge bipartisan approvata dal Parlamento prescrive che a partire dal 2012 i Cda delle aziende quotate e delle società a partecipazione pubblica dovranno essere composti per un quinto da donne. Dal 2015 la quota rosa dovrà salire a un terzo. «L’approvazione delle “quote rosa” nei Consiglio di Amministrazione è, senza mezzi termini, una “svolta epocale"». Lo dichiara in una nota Liliana Ocmin, Segretario Confederale della Cisl. «Un passo importante - continua Ocmin - che ci pone sullo stesso piano di altri paesi europei e ci permetterà di ridurre sensibilmente le diverse forme di discriminazione delle donne sul lavoro, nella politica e nella società tutta. Una legge che la Cisl ha sostenuto con forza rimarcando la necessità di un approccio graduale alla riforma del sistema e che ha permesso lo sblocco di un percorso parlamentare molto delicato. Una legge che rappresenta non solo la necessità di un riequilibrio numerico tra i generi ma, soprattutto in questa fase, un’opportunità per le donne, per le aziende, per l’intero Paese». Il punto di vista di alcune dirigenti Cisl PAOLA FEDERICI, Segretario Provinciale Cisl Ascoli «L’Italia sta perdendo colpi in termini di produttività e crescita economica e diverse ricerche sostengono che l’utilizzo e la valorizzazione di solo metà della popolazione nella forza lavoro penalizzi il paese dal punto di vista economico. L’Italia è il paese dove meno donne lavorano e raggiungono posizioni di leadership, ma non perché facciano figli (l’Italia è anche uno dei paesi dove si fanno meno figli in assoluto). I motivi sono molteplici e molti di questi sono culturali. Per cambiare cultura e tradizione ci vogliono strumenti molto forti, come appunto le quote rose, una  leva temporanea per forzare un cambiamento. Noi donne Cisl siamo sempre state convinte della necessità di una normativa che facilitasse l’accesso delle donne  nei ruoli apicali e permettesse un riassetto graduale, senza eccessivi sconvolgimenti, della struttura organizzativa ed amministrativa della conduzione delle imprese . La legge appena approvata definitivamente in Parlamento costituisce l’inizio di una strada lunga e difficile, con l’obiettivo finale di creare una società con le pari opportunità e la meritocrazia. Ora occorre che ci rimbocchiamo le maniche affinchè la normativa approvata si traduca in realtà, come succede già in altri Paesi europei». CRISTIANA ILARI, Segretario Provinciale Cisl Ancona «Si tratta di un provvedimento positivo, che aspettavamo e auspicavamo e per cui la Cisl si è adoperata. Da tempo rileviamo la necessità di affrontare il tema del ruolo, delle funzioni lavorative e della carriera delle donne, non certo in termini rivendicativi, piuttosto nell’ottica di uno sviluppo che metta il nostro Paese (e il nostro territorio marchigiano con il suo tessuto produttivo incentrato su piccole e medie imprese ma anche con realtà aziendali di più ampie dimensioni) in condizioni di maggiore competitività a livello economico: più donne nelle posizioni di top management delle aziende, nonché in ruoli decisionali in campo politico, nelle amministrazioni, nel Sindacato, nei vari settori lavorativi, nelle Università, rappresentano un’opportunità di crescita. Questa legge va ora implementata con la vigilanza di tutti, poiché, pur non risolvendo in toto il problema, può essere un utile apripista, anche dal punto di culturale, per tentare di rimuovere il “Soffitto di cristallo”. Ecco perché si è reso necessario attivare le cosiddette azioni positive (e le quote sono le più evidenti) per favorire temporaneamente le donne in modo da rendere effettivo l’accesso alle pari opportunità: certo, riguardo alle quote discriminare per uguagliare può sembrare paradossale, ma è una misura necessaria temporanea, una sorta di azione di sfondamento che poi deve procedere di pari passo con un’azione sociale e una disseminazione culturale così da superare la necessità. Oggi in Italia a parità di titoli le donne sono meno occupate, più precarie e meno pagate degli uomini. Secondo una ricerca congiunta Bocconi e HayGroop del 2009  le donne italiane guadagnano circa il 25% in meno degli uomini e occupano ancora posizioni svantaggiate rispetto ai loro colleghi. Le dirigenti di prima fascia sono soltanto il 13%, poche sono le donne che arrivano ai vertici decisionali: non è una lotta per il potere fine a se stessa; è una questione di giustizia ma anche un’opportunità di rilancio e sviluppo considerate le competenze di genere delle donne. Il cammino bipartisan della legge è anche un esempio di lavoro comune, di là degli schieramenti politici e la possibilità di rompere il “soffitto di cristallo” è proprio legata alla capacità delle donne di fare RETE e di costruire un sistema di relazioni che alla fine risulti una risorsa per tutti». LAURA RACCOSTA  – SegretariA CISL FP MARCHE «"E’ troppo facile incorrere nella banalizzazione della “riserva indiana” quando si parla di “quote rosa”. Nel contesto di arretratezza culturale e scarsa sensibilità per le politiche di genere, in una società che non offre modelli femminili che favoriscono l’autostima delle donne, come immaginare che qualcosa possa “muoversi” se non per legge. La prospettiva di genere non è più il fine, ma un principio di riferimento dell’azione dei governi, e, dovrebbe esserlo anche nell’azione economica e sociale. E’ da 15 anni che ce lo dicono e che ce lo ripetiamo. Questa sarà l’occasione per iniziare a praticarlo. Se l’eticità non è un motivo sufficiente per “occupare ruoli di potere”, ci sostiene la teoria economica “womenomics”. In Italia, azzerando il gap occupazionale di genere (ossia differenza tra percentuale di partecipazione al lavoro delle donne e degli uomini) si ipotizza un aumento del PIL del 22%. Benvenute quote rosa!»
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12/07/2011 Quote rosa nei Cda - un altro passo in avanti delle donne nel mondo del lavoro
Il 28 giugno u.s. il Parlamento ha approvato la legge sulle quote rosa nei consigli di amministrazione delle aziende quotate e delle società a partecipazione pubblica: la legge bipartisan approvata dal Parlamento prescrive che a partire dal 2012 i Cda delle aziende quotate e delle società a partecipazione pubblica dovranno essere composti per un quinto da donne. Dal 2015 la quota rosa dovrà salire a un terzo. "L’approvazione delle “quote rosa” nei cda è, senza mezzi termini, una “svolta epocale”". Lo dichiara in una nota Liliana Ocmin, Segretario Confederale della Cisl. "Un passo importante- continua Ocmin-che ci pone sullo stesso piano di altri paesi europei e ci permetterà di ridurre sensibilmente le diverse forme di discriminazione delle donne sul lavoro, nella politica e nella società tutta. Una legge che la Cisl ha sostenuto con forza rimarcando la necessità di un approccio graduale alla riforma del sistema e che ha permesso lo sblocco di un percorso parlamentare molto delicato. Una legge che rappresenta non solo la necessità di un riequilibrio numerico tra i generi ma, soprattutto in questa fase, un’opportunità per le donne, per le aziende, per l’intero Paese”.Il punto di vista di CRISTIANA ILARI  Segretario Provinciale Cisl AnconaSi tratta di un provvedimento positivo, che aspettavamo e auspicavamo e per cui la Cisl si è adoperata. Da tempo rileviamo la necessità di affrontare il tema del ruolo, delle funzioni lavorative e della carriera delle donne, non certo in termini rivendicativi, piuttosto nell’ottica di uno sviluppo che metta il nostro Paese (e il nostro territorio marchigiano con il suo tessuto produttivo incentrato su piccole e medie imprese ma anche con realtà aziendali di più ampie dimensioni) in condizioni di maggiore competitività a livello economico: più donne nelle posizioni di top management delle aziende, nonché in ruoli decisionali in campo politico, nelle amministrazioni, nel Sindacato, nei vari settori lavorativi, nelle Università, rappresentano un’opportunità di crescita.Questa legge va ora implementata con la vigilanza di tutti, poiché, pur non risolvendo in toto il problema, può essere un utile apripista, anche dal punto di culturale, per tentare di rimuovere il “Soffitto di cristallo”, espressione icastica che rende bene il concetto: all’apparenza nessun ostacolo ma la barriera c’è ed è resistente; più le donne cercano di salire in campo lavorativo, più incontrano ostacoli.Ecco perché si è reso necessario attivare le cosiddette azioni positive (e le quote sono le più evidenti) per favorire temporaneamente le donne in modo da rendere effettivo l’accesso alle pari opportunità: certo, riguardo alle quote discriminare per uguagliare può sembrare paradossale, ma è una misura necessaria temporanea, una sorta di azione di sfondamento che poi deve procedere di pari passo con un’azione sociale e una disseminazione culturale così da superare la necessità. E realisticamente oggi la necessità in Italia è forte e cogente. A parità di titoli le donne sono meno occupate, più precarie e meno pagate degli uomini. Secondo una ricerca congiunta Bocconi e HayGroop del 2009 (una delle ultime ricerche disponibili sul tema e in due anni la situazione non è certo migliorata) le donne italiane guadagnano circa il 25% in meno degli uomini e occupano ancora posizioni svantaggiate rispetto ai loro colleghi. Le dirigenti di prima fascia sono soltanto il 13%, poche sono le donne che arrivano ai vertici decisionali: non è una lotta per il potere fine a se stessa; è una questione di giustizia ma anche un’opportunità di rilancio e sviluppo considerate le competenze di genere delle donne; in più c’è un dato culturale e organizzativo insieme: finché non siederanno nelle “stanze dei bottoni” difficilmente potranno cambiare le regole della conciliazione e della organizzazione del lavoro, finché a stabilire l’agenda saranno solo uomini che non si confrontano con donne, una possibilità per tutti di cambiare le regole non ci sarà: anche per gli uomini che oggi sempre di più sono attenti all’educazione dei figli, se passa una certa cultura e una certa organizzazione del lavoro, tornerà utile una proposta come quella femminile (meno rituali, tempi efficientati e contingentati, lavoro anche a distanza, versatilità, senso pratico, rispetto degli orari). Lasciamo da parte, quindi, i nostri endemici “sensi di colpa” e quel “non sentirsi mai abbastanza brave”, quel “dover sempre dimostrare di esserselo meritato e di essere all’altezza” che ci caratterizza: i dati ci dicono che mediamente ce lo meritiamo, eccome, visto che studiamo di più e con risultati brillanti, ma che poi impattiamo con una cultura del lavoro, dell’organizzazione, del welfare che ci penalizza. Il cammino bipartisan della legge è anche un esempio di lavoro comune, di là degli schieramenti politici e la possibilità di rompere il “soffitto di cristallo” è proprio legata alla capacità delle donne di fare RETE e di costruire un sistema di relazioni che alla fine risulti una risorsa per tutti.Il commento di SABRINA PACE - Responsabile Coordinamento Donne CISL Ancona:Finalmente i meriti di tante donne vengono riconosciuti e di questo si gioveranno proprio le aziende per prime. Finché non ci sarà anche una visione "femminile" nell' organizzazione della società, i principi delle pari opportunità non potranno mai essere pienamente rispettati. Il contributo femminile sarà, secondo me, evidente soprattutto per ciò che riguarda l'organizzazione del lavoro, l'ottimizzazione dei tempi e la conciliazione dei mondi famiglia/lavoro. Faccio parte da più di 5 anni del Coordinamente Donne della CISL, e ancora oggi mi domando come sia possibile che una società civile abbia bisogno di leggi a tutela della donna. La Costituzione Italiana sancì nel 1948 che "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" (art. 3) e inoltre che "La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore." (art. 37) e sembra strano che ancora oggi ci sia bisogno di ricordarlo, puntualizzarlo con nuove leggi. E' poi sufficiente seguire l’attualità e guardare con occhi attenti ciò che ci circonda  per capire che l’agognata uguaglianza non è ancora così reale; il 1 luglio 2011 il Corriere della Sera pubblicava un articolo che iniziava così: "A Inzago, provincia di Milano (...) un'azienda licenzia solo le donne perché il loro reddito non è essenziale alla famiglia.(...)". A dir poco sconvolgente e chiara dimostrazione della forte necessità, nel nostro Paese, di leggi a tutela della donna.Le considerazioni di ADRIANA BRANDONI Presidente Comitato per l’ Imprenditoria Femminile – Camera di Commercio Ancona:Senza dubbio un primo passo importante, anche se parziale perché limitato ai soli cda e non anche agli altri livelli decisionali.La donna di oggi è culturalmente preparata ed ha dimostrato di sapersi destreggiare al meglio in ogni situazione. Antichi retaggi culturali, norme che non riescono a contemplare la diversità di genere, un sistema organizzativo e di leggi obsoleto che non vuole o non riesce a beneficiare del “punto di vista” femminile, pur così presente nel mondo del lavoro e nella società, ma mai rappresentato a sufficienza. Sì, stanche di essere “interpretate” da altri, da chi non ha il nostro punto di vista e la nostra sensibilità.Riconoscere il valore della donna è una opportunità di civiltà, un arricchimento di cui, nel pieno di una crisi globale, la società ha bisogno per reinventare modelli nuovi e nuove opportunità di lavoro e di modalità di relazione.Gli altri Paesi europei  si sono mossi da tempo: noi, come sempre, arriviamo molto dopo e con poco coraggio: speriamo che questa legge (bene perché bipartisan) ci consenta di uscire dai soliti schemi e diventi velocemente l’apripista che occorre alla donne e alla società tutta”
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11/07/2011 Avviso pubblico del "Fondo Mecenati" per i giovani
Sulla Gazzetta Ufficiale n° 153 del 4 luglio u.s. è stato pubblicato l'Avviso Pubblico “Procedura per il cofinanziamento di progetti volti a promuovere, creare, sviluppare, sostenere ed incoraggiare l’imprenditoria tra i giovani di età inferiore ai 35 anni nonché promuovere e sostenere il talento, l’immaginazione, la creatività e le capacità d’innovazione dei giovani di età inferiore ai 35 anni nel campo della cultura, della musica, del cinema, del teatro, dell’arte, della moda, del design e della tecnologia”. L’Avviso in esame rende attuativa una delle linee di intervento contenute nel Pacchetto di misure per i giovani “Diritto al futuro” del Ministero della Gioventù che prevede nello specifico un mix di risorse pubbliche e private per complessivi 100 milioni di euro da destinare ai giovani talenti under 35, di cui 60 milioni a cofinanziamento dei privati.Le iniziative proponibili da parte di soggetti giuridici privati, sia singoli sia associati, imprese o fondazioni, in possesso di determinati requisiti, sono destinate a investire e  finanziare l’avvio di nuove e innovative imprese giovanili e/o sostenere, anche attraverso la concessione di premi o borse di studio, il talento e la capacità innovativa e creativa in diversi campi dei giovani. Spetta, dunque, ai privati fare da “Mecenati” chiedendo il cofinanziamento pubblico nel limite del 40% e sino ad un massimo di 3 milioni di euro per idee e progetti di giovani under 35 o di società in cui la componente under 35 sia prevalente.Tra i requisiti più importanti nella predisposizione dei progetti vi è il compito di indicare chiaramente le ricadute occupazioni dei giovani, di assicurare il rispetto del principio di pari opportunità tra uomo-donna nonché l’impegno da parte del soggetto Mecenate a coprire il cofinanziamento al 60%.I tempi, i requisiti e le modalità di accesso al “Fondo Mecenati” sono riportate sul bando corredato delle relative linee guida e modulistica. Altre informazioni sono reperibili sul sito del Ministero della Gioventù www.gioventu.gov.it.Le domande potranno essere presentate dal 3 agosto p.v. ed entro i successivi tre mesi. Le medesime domande saranno analizzate da una Commissione ad hoc fino ad esaurimento delle risorse.
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11/07/2011 Il Tribunale condanna Poste Italiane
Le Poste Italiane sono state condannate dal Tribunale del lavoro di Macerata per discriminazione e comportamento antisindacale. La vicenda riguarda una dipendente di Poste Italiane, Elisabetta Fossaroli, rappresentante sindacale della Cisl di Macerata, che nel 2004 è stata sanzionata con una multa per aver mandato ai colleghi una e-mail di auguri natalizi utilizzando la rete informatica aziendale.Oltre alla multa la Fossaroli ha subito un trasferimento e un declassamento nelle mansioni svolte, provvedimenti di chiara matrice disciplinare e di ritorsione per l’attività sindacale svolta.Nelle motivazioni della sentenza, che conclude una causa durata 7 anni, il giudice ha riconosciuto il comportamento antisindacale e discriminante di Poste Italiane, che ora si espone al rischio di una causa ulteriore per il risarcimento del danno causato dalla multa, che ha marginalizzato la Fossaroli penalizzandone la carriera.Secondo il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti «si tratta di una sentenza esemplare che deve fungere da monito per tutti i datori di lavoro e le aziende, sia pubbliche che private. Purtroppo spesso chi svolge attività sindacale paga di persona le conseguenze. La Cisl non ama tribunali e sentenze, ma difende con determinazione i propri sindacalisti».
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06/07/2011 Riprende la produzione alla Best di Montefano
Da lunedì 4 luglio, dopo più di una settimana di sciopero, i dipendenti della Best di Montefano hanno ripreso l’attività produttiva.Durante un incontro svoltosi in Regione e grazie alla mediazione delle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di Cisl e Cgil, dell’assessore regionale al lavoro Marco Lucchetti e del nuovo Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari, è stata trovata un’intesa con la dirigenza dell’azienda, una multinazionale che produce motori per cappe aspiranti.L’impegno di quest’ultima è quello di garantire il mantenimento dei siti produttivi italiani di Cerreto e Montefano, rinunciando per ora a trasferire la produzione in Polonia e assicurando che non saranno modificati degli assetti produttivi, degli organici e degli impianti fino alla definizione di un piano industriale. Per conto loro i lavoratori si sono impegnati a garantire la ripresa della produzione.Permane comunque lo stato di agitazione dei dipendenti della Best, a sostegno della trattativa che da qui al 20 luglio porterà all’individuazione di un piano industriale in grado di assicurare un futuro all’azienda.
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01/07/2011 Voucher per la partecipazione a master universitari
  AVVISO PER L’AMMISSIONE DI ORGANISMI E OFFERTE FORMATIVE E PER CONCESSIONE DI VOUCHER PER MASTER UNIVERSITARI - CATALOGO  INTERREGIONALE      La Regione Marche sulla base delle misure individuate nel POR FSE 2007/2013 allo scopo di  sostenere la formazione post-laurea  ed al fine di potenziare le competenze e le abilità dei  giovani laureati residenti nel territorio marchigiano  ha emanato il presente bando. Si prevedono  incentivi al fine di consentire la partecipazione a master universitari organizzati nella nostra regione e nelle altre regioni italiane, attraverso l’assegnazione di voucher . Il 4 luglio 2011 uscirà la pubblicazione degli Organismi di Formazione (OdF) e delle offerte formative ammesse a catalogo. A partire dallo stesso giorno e fino al 4 agosto 2011, gli interessati potranno presentare la domanda di voucher  per la partecipazione a master universitari di 1° e 2° livello presenti sul catalogo. La domanda dovrà essere effettuata attraverso la piattaforma informatica www.altaformazioneinrete.it e  con invio cartaceo per raccomandata A/R alla Regione Marche, P.F. Istruzione, Formazione Integrata, Diritto allo studio e Controlli di primo livello - via Tiziano 44 - 60125 Ancona.   Per approfondimenti consultare il portale della Regione: http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=909&idArea=0   Vedi anche: www.altaformazioneinrete.it.   
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01/07/2011 Le Associazione dei consumatori diffidano Trenitalia
A fronte del perdurare delle  situazioni di grave disagio per gli utenti  dovuta alla soppressione di convogli causata dal malfunzionamento del nuovo sistema di automazione dei turni di lavoro, le associazioni Adiconsum, Adoc, Acu, Federconsumatori e Cittadinanzattiva delle Marche, hanno inviato  una diffida  a Trenitalia,  nella quale si intima e si diffida la  società al regolare ripristino del trasporto e a porre rimedio all’annoso problema dell’igiene delle vetture. Viene inoltre richiesta l’attivazione della procedura di conciliazione con le associazioni dei consumatori al fine di indennizzare i passeggeri convolti, stante anche l’assoluta mancanza di informazione. La diffida è anche il primo atto per eventuali successive azioni collettive nel caso la società non si renda disponibile alle richieste. Nella diffida viene inoltre effettuata richiesta di accesso agli atti in merito ai contratti di appalto di pulizia.
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30/06/2011 Ammortizzatori in Deroga: 40 milioni la richiesta delle Marche
Mercoledì 29 giugno, presso la sede dalla Regione Marche, CGIL CISL UIL Marche assieme ai rappresentanti delle imprese artigiane hanno sottoscritto l'intesa con l'Assessore Regionale al Lavoro Marco Luchetti, per richiedere al Governo 40 milioni di euro come ulteriore finanziamento per gli  ammortizzatori in deroga. " Queste risorse, - spiega Tonino Bori, Responsabile Mercato del Lavoro CISL Marche, che  ha partecipato all'incontro - considerato l'andamento della spesa sostenuta fino ad ora, i residui degli anni precedenti e l' effettivo utilizzo degli ammortizzatori  in deroga,  ci consentiranno di arrivare con una certa tranquillità alla fine del 2011 e di coprire i primi mesi del 2012".  Ora  la firma tra l'Assessore e il Ministro e subito dopo l'intesa Regionale sulle modalità di utilizzo di tali risorse.
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29/06/2011 Esenzione dai ticket per lavoratori colpiti dalla crisi
In attuazione al Protocollo d’intesa per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo siglato il 6 dicembre scorso tra la Regione Marche e CGIL, CISL, UIL Marche, la Giunta Regionale ha approvato la Delibera n. 929 del 27.6.2011 contenente i criteri e le modalità per riconoscere per il 2011 interventi a tutela della salute per i lavoratori, e i loro familiari a carico, che abbiano perso il lavoro, siano in cassa integrazione, in mobilità o in contratto di solidarietà.
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29/06/2011 Poltrona Frau, dipendenti preoccupati per il piano industriale
I lavoratori dello stabilimento di Tolentino della Poltrona Frau criticano il piano di ristrutturazione recentemente presentato dall’amministrazione della società relativamente allo stabilimento di Meda (Cassino).Il piano - che prevede il trasferimento in prova della funzione di cucitura in Romania - desta preoccupazione per più di un motivo. In primo luogo è a rischio la qualità della produzione di Poltrona Frau, azienda industriale con alto valore aggiunto fornito dalla qualità delle lavorazioni. Soprattutto però il piano preoccupa in quanto parte di una strategia industriale del gruppo fondata su scelte discutibili, adottate solo per aumentare la redditività dell’azienda.Se il trasferimento andasse in porto ci sarebbero conseguenze per circa 50 dipendenti – in parte addetti interni alla cucitura, in parte lavoratori a domicilio – dello stabilimento di Meda, ai quali va tutta la solidarietà dei dipendenti dello stabilimento di Tolentino.
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29/06/2011 La Cisl al Festival del lavoro di Treia
Si è chiuso domenica 26 giugno il Festival del lavoro di Treia. Tre giorni intensi in cui si è parlato di lavoro con alcuni dei più autorevoli esponenti dell’economia, della politica, della cultura e dell’informazione locali e nazionali – tra gli ospiti Ferruccio De Bortoli, Maurizio Sacconi, Cesare Damiano, Tiziano Treu, Andrea Vianello ecc.La Cisl è stata presente al Festival con il Segretario generale aggiunto Giorgio Santini e con il Segretario generale provinciale Marco Ferracuti.Quest’ultimo è intervenuto nel pomeriggio del 24 giugno ad una tavola rotonda sul tema dell’immigrazione e dei cosiddetti “lavori rifiutati”, ossia quei lavori che sempre più spesso i giovani italiani rifiutano di svolgere e che stanno diventando appannaggio quasi esclusivo dei cittadini extracomunitari.Una realtà che rende oggi gli immigrati una risorsa imprescindibile non solo per l’economia ma anche per la società e la cultura dei paesi occidentali. Lavori rifiutati perché sporchi, difficili, a volte pericolosi. Ma lavori importanti e delicatissimi, basti pensare al settore dell’assistenza alle persone anziane e fragili, quasi esclusivamente “coperto” da assistenti familiari extracomunitarie.Ma la vera sfida, ha sottolineato Ferracuti, sarà quella che riguarda gli immigrati di seconda generazione. Nati in Italia, di fatto sono e si sentono cittadini italiani pur non essendolo in termini giuridici. Una generazione di nuovi stranieri che probabilmente avrà aspettative diverse da quelle dei loro genitori, volendo misurarsi con lavori diversi e più qualificati.Tutto questo mentre in Italia e nelle Marche sta diminuendo la richiesta di lavoro intellettuale qualificato aumentando, di pari percentuale, quella di lavoro manuale non qualificato. Un effetto perverso della crisi che farà sopravvivere soprattutto imprese meno qualificate, rendendo più debole l’intero sistema.Giorgio Santini è invece intervenuto ad una tavola rotonda sulla somministrazione di lavoro a tempo determinato e sugli appalti. Soprattutto su quest’ultimo tema Santini ha sottolineato la necessità di accordi territoriali per disciplinare le modalità di affidamento di servizi e forniture pubbliche. Una spinta autorevole per la sottoscrizione del tanto sospirato accordo provinciale sugli appalti di Macerata, tuttora fermo in Prefettura ma ormai in dirittura d’arrivo per la firma.
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28/06/2011 Lavori usuranti: anticipo per l'accesso alla pensione
Il 26 maggio è entrato in vigore il Decreto Legislativo 67/2011  per l’accesso anticipato al pensionamento per i lavoratori addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, usuranti  appunto, in attuazione alla delega prevista nella legge 183 del 2010 “c.d. Collegato lavoro”. Si  è, a tutt’oggi, in attesa della pubblicazione del Decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro. Comunque va specificato che la norma  si applicherà esclusivamente ai lavoratori dipendenti individuati in categorie particolarmente impegnate  in lavori usuranti e già elencati nel Decreto del Ministero del Lavoro del 1999 cd. Decreto Salvi e cioè: ° lavori in galleria, cava o miniera: mansioni svolte in sotterraneo con continuità e prevalenza; ° lavori nelle cave, ovvero mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale; ° lavori in cassoni ad aria compressa; ° lavori svolti dai palombari; ° lavori ad alte temperature ( lavoratori addetti alle fonderie di 2^ fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale; ° lavorazione del vetro cavo; ° lavori espletati direttamente dal lavoratore in spazi ristretti, con carattere di continuità e prevalenza, ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi  strutture; ° lavori di asportazione dell’amianto. Inoltre lavoratori dipendenti notturni che possano far valere, con le modalità indicate dalla legge, una permanenza minima nel periodo notturno: A) per almeno tre ore – dalle 24 alle 5 del mattino – per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo; B) nel quadro di una organizzazione a turni, per almeno sei ore nel predetto periodo notturno e per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno: - Per coloro che maturano i requisiti nel periodo fra il 1° luglio 2008 e il 30 giugno 2009: non inferiore a 78 giorni - Per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato dal 1° luglio 2009: 64 giorni Sono compresi anche  conducenti di mezzi pubblici pesanti, con capienza superiore a 9 posti. In cosa consiste il beneficio introdotto dal Decreto ? In favore dei soggetti  di cui sopra ( elenco non dettagliato per ragioni di sintesi), la norma stabilisce che l’accesso a pensione di anzianità – in presenza di almeno 35 anni di contributi  e 57 anni di età – è concesso: A) A regime ( dall’1.1.2013) con una riduzione dell’età anagrafica prevista massimo di tre anni ( comunque non inferiore a 57 anni); B) Nel periodo transitorio ( 2008-2012) la riduzione dell’età  e della quota risulta inferiore: - 1/1/2008-30/6/2009  riduzione di un anno; - 1/7/2009-31/12/2009 meno 2 anni e quota meno 2 unità (quota 93 ed età 57 anni) - Anno 2010 meno 2 anni di età e meno 1 unità per la quota (quota 94 e 57 anni) - Anni 2011 e 2012 meno 3 anni e meno 2 unità (quota 94 e 57 anni) - Dal 2013 meno 3 anni e meno 3 unità (quota 94 e 58 anni) In assenza di decreto attuativo è comunque consigliabile, per chi ritiene di poter avere le condizioni, cominciare a verificare, presso l’INAS,  se ci sono possibilità di beneficiare delle disposizioni previste dalla norma. La prima scadenza utile per inoltrare le domande è il 30 settembre.        Delio Mattiacci Direttore Regionale Patronato INAS-CISL MarcheAncona, 28 maggio 2011
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28/06/2011 Vertenza Bunge: spiragli di speranza dall'Autorità Portuale
La grande gru di Fincantieri e la schiera dei silos di cemento, simboli che da sempre hanno caratterizzato la produttività del porto e della città di Ancona, oggi sono diventati l’emblema di una crisi  che continua a  mietere vittime. Dopo la gravissima vertenza  Fincantieri, che sta  minando  anche lo stabilimento di Ancona, è calato il sipario sulla Bunge Italia SpA, stabilimento  storico, attivo nello scalo dorico, fin dagli anni Cinquanta, nella lavorazione di semi oleosi e produzione di farine alimentare. Ad un anno dalla dismissione della produzione  che ha messo in cassa integrazione il totale dei 61 dipendenti  e colpito più di 200 lavoratori dell’indotto, la  Regione, nella persona dell’Assessore regionale al lavoro, ha finalmente convocato un tavolo (il primo per Bunge)  con  le istituzioni locali, presenti il Sindaco, l’Autorità portuale e l’Assessore provinciale al lavoro, i sindacati di categoria e le RSU, mancava solo l’ azienda, che invitata, non si è presentata, per affrontare  la drammatica situazione dello stabilimento dopo  la chiusura, in negativo, delle trattative di acquisto da parte di alcune  aziende che avevano manifestato interesse. Una fattiva disponibilità, durante l’incontro, è arrivata dall’Autorità portuale ad avviare le procedure per l’eventuale acquisizione dell’area di proprietà Bunge, una superficie di circa  48 mila metri quadri, silos compresi. Anche se  l’Autorità portuale non può svolgere attività imprenditoriale diretta, e quindi assumere, una volta acquisita l’area, dopo la valutazione dell’Agenzia del Territorio, può dare concessioni finalizzate all’attività legate all’economia e alla logistica del porto.”Accogliamo, con soddisfazione, la disponibilità dell’Autorità portuale  a veicolare eventuali ulteriori manifestazioni di interesse oltre che  ad acquisire l’area. –  afferma Giuseppe Giorgetti, Segretario Generale della Fai Cisl Ancona- Ma il nostro obiettivo rimane quello di  trovare soluzioni concrete  per ricollocare il prima possibile i lavoratori. - prosegue Giorgetti della Fai Cisl Ancona- Si dovrà rispettare l’accordo che abbiamo firmato con l’azienda (19 maggio u.s.) per salvaguardare i dipendenti della Bunge,  che ad oggi sono tutti in cassa integrazione straordinaria per 12 mesi e che   si raddoppieranno, fino ad arrivare ad aprile 2013, solo se 18 unità  usciranno, dalla vertenza. C’è già l’accordo con  alcuni operai disposti ad uscire dalla vertenza. Siamo fiduciosi”. L'accordo con Bunge Italia SpA prevede, infatti, che la cassa straordinaria possa essere prorogata fino all’aprile 2013, ma solo qualora il 30% dei lavoratori esca dalla vertenza, riscuotendo una liquidazione, regolata dall'accordo stesso, e trovando altra occupazione. Se questo risultato non sarà ottenuto la cassa si bloccherà, per tutti, nell'aprile 2012. Al tavolo regionale si è discusso anche di eventuali ipotesi di percorsi di ricollocamento dei lavoratori, accompagnati da azioni formative e di riqualificazione .Dopo Fincantieri, anche la Bunge, che ha già venduto il sito di Porto Marghera, lasciando operativo solo quello di Ravenna, entra nelle attenzioni dei vertici delle istituzioni locali. Ora i lavoratori, in presidio, durante l’incontro, fuori del palazzo della Regione Marche, attendono il prossimo incontro dove, auspicando la presenza dei vertici  aziendali, si approfondiranno le ipotesi  messe  in campo.
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28/06/2011 Trasporto regionale ferroviario nel caos
L'intervista a Roberto Ascani, Segretario Generale della Fit Cisl Marche.Rassegna Stampa
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27/06/2011 Terza corsia A14: servono più controlli
Mentre avanzano i lavori per l’ampliamento della terza corsia della A14 tratto Fano – Cattolica avanzano anche i problemi. Lavoratori irregolari, ditte non iscritte regolarmente alla Cassa edile, applicazione di contratti non idonei allo svolgimento del lavoro, noleggi di mezzi abbastanza sospetti; insomma tutti quei problemi presenti nei cantieri di grandi dimensioni dove l’appalto è totalmente sub appaltato. Dopo vari solleciti, incontri con gli organi ispettivi, e grazie anche alla costante presenza della Filca Cisl di Pesaro – Urbino si è ottenuta una vasta operazione di controllo che si affianca alle normali e quotidiane azioni di sorveglianza degli organi ispettivi. L’auspicio è di continuare non solo in questa opera di sorveglianza e vigilanza ma di impegnare la società Autostrade in un maggior controllo per il rispetto delle norme e dei contratti.  A questo proposito i sindacati territoriali Cgil – Cisl – Uil del settore edile hanno chiesto un incontro a tutti i soggetti interessati alla vigilanza del cantiere “ampliamento terza corsi A14″ per esaminare queste problematiche.
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27/06/2011 Terza corsia A14: servono più controlli
Mentre avanzano i lavori per l'ampliamento della terza corsia della A14 tratto Fano - Cattolica avanzano anche i problemi. Lavoratori irregolari, ditte non iscritte regolarmente alla Cassa edile, applicazione di contratti non idonei allo svolgimento del lavoro, noleggi di mezzi abbastanza sospetti; insomma tutti quei problemi presenti nei cantieri di grandi dimensioni dove l'appalto è totalmente sub appaltato. Dopo vari solleciti, incontri con gli organi ispettivi, e grazie anche alla costante presenza della Filca Cisl di Pesaro - Urbino si è ottenuta una vasta operazione di controllo che si affianca alle normali e quotidiane azioni di sorveglianza degli organi ispettivi. L'auspicio è di continuare non solo in questa opera di sorveglianza e vigilanza ma di impegnare la società Autostrade in un maggior controllo per il rispetto delle norme e dei contratti.  A questo proposito i sindacati territoriali Cgil - Cisl - Uil del settore edile hanno chiesto un incontro a tutti i soggetti interessati alla vigilanza del cantiere "ampliamento terza corsi A14" per esaminare queste problematiche.
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24/06/2011 Welfare domani
La Cisl di Pesaro Urbino organizza un seminario sull'evoluzione dei sistemi di protezione sociale tra istituzioni, cittadinanza e territorio.L'evento si svolgerà mercoledì 6 luglio dalle 9 alle 16:30 nella Sala Serpieri, ex collegio Raffaello, in Piazza della Repubblica a Urbino.
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23/06/2011 Montefano, scioperano i lavoratori della Best
I 140 dipendenti della Best di Montefano hanno proclamato uno sciopero per giovedi 23 giugno. Le ragioni della protesta sono dovute al fatto che la Best, multinazionale specializzata nella produzione di motori per cappe aspiranti, ha deciso di chiudere lo stabilimento al termine delle ferie estive per trasferire la produzione in Polonia. Un primo incontro tra i sindacati e l'amministratore delegato dell'azienda ha avuto luogo nel pomeriggio di giovedi, senza però portare risultati concreti. Al momento, secondo i rappresentanti sindacali, non ci sono margini di sicurezza per i lavoratori, che pertanto hanno deciso di prolungare la protesta anche nella giornata di venerdi, in attesa di conoscere i dettagli del piano industriale elaborato dall'azienda. http://www.youtube.com/watch?v=Zj6xHu1V6M4
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21/06/2011 Filca campo scuola 2011 Cisl Nazionale
  Da domenica 26 giugno a sabato 2 luglio si svolgerà a Castel Volturno (Caserta) il camposcuola 2011 "Fiori dal cemento - Alla conquista del futuro" - un luogo per progettare, condividere e costruire, si concluderà con la consueta Tavola Rotonda a cui parteciperà l'Esecutivo Nazionale della Filca, e che sarà concluso da Raffaele Bonanni, Segretario Generale Cisl. Come ogni anno la Scuola Nazionale di Formazione Sindacale "Pino Virgilio" ha organizzato il campo scuola estivo rivolto a giovani, studenti, delegati e dirigenti interessati a vivere una significativa esperienza di formazione con l'obiettivo di favorire momenti di  incontro, scambio e confronto su temi che intrecciano l'esperienza sindacale con la realtà sociale. Quest' anno si continuerà a ragionare attorno alla promozione della cultura della legalità con riferimento ai problemi che oggi i giovani vivono nell'accesso al lavoro e alle relative ricadute sulla possibilità che hanno di costruire concreti progetti di vita.
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16/06/2011 Sciopero dell’intera giornata alla Berloni Spa di Pesaro
E’ riuscito lo sciopero che si è svolto a Pesaro presso la sede della Berloni GiornoNotte contro il piano industriale presentato dall’azienda che prevede  170 esuberi su un organico di 400 dipendenti e la chiusura di siti produttivi ritenuti non più efficienti. E’ grave la mancanza di prospettive per mantenere l’occupazione, la trasparenza nella gestione degli esuberi e le prospettive di esternalizzazioni di fasi lavorative. Lo stato di agitazione continuerà fino a che non ci sarà  un confronto serio responsabile e trasperente con l’azienda. E’ previsto per Giovedì mattina un incontro tra la proprietà, le istituzioni e i sindacati.
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15/06/2011 Manifestazione nazionale a Roma sabato 18 giugno
Le foto della manifestazione LE PROPOSTE  CISL e UIL L'intervento di Raffaele Bonanni SPECIALE RASSEGNA STAMPA
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15/06/2011 Intervista ad Arnaldo Chianese, Segretario nazionale pensionati Cisl
Sabato 18 giugno Cisl e Uil saranno in P.zza del Popolo a Roma per una manifestazione nazionale a sostegno delle politiche di tutela delle aree sociali più esposte alla crisi, di promozione dello sviluppo e dell'equità sociale. In particolare Cisl e Uil chiedono la riforma del sistema fiscale, una legge quadro per la non autosufficienza e più efficaci misure per il lavoro e lo sviluppo. Abbiamo incontrato Arnaldo Chianese, Segretario nazionale della Federazione dei pensionati Cisl e attuale responsabile della Cisl Marche, per approfondire insieme a lui le ragioni di questa manifestazione. Chianese, può spiegarci nel dettaglio le vostre proposte? La Federazione nazionale dei pensionati della Cisl, insieme alla Cisl, ha elaborato delle proposte concrete per superare gli effetti della crisi economica e sociale che stiamo attraversando. Proposte che hanno come presupposti il negoziato e la partecipazione effettiva. In primo luogo chiediamo una riforma integrale del sistema fiscale basata su tre punti. Ridurre le aliquote dell'Irpef sui redditi medio bassi da lavoro e pensione,  in modo da ridare fiato alle famiglie, ai lavoratori e ai pensionati. Poi c’è il problema dei cosiddetti "incapienti", ossia di coloro che non hanno un reddito sufficiente per pagare le tasse, dalla riduzione delle quali non avrebbero quindi nessun vantaggio. Infine bisogna aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie e speculative, da non confondere però con i risparmi dei pensionati e delle famiglie, sempre più esigui. Cosa si intende per legge sulla non autosufficienza? La non autosufficienza è una condizione di disabilità della persona causata dai più svariati motivi. Disabilità congenita, acquisita a causa dell’età e di malattie degenerative o croniche, inabilità che deriva da infortuni sul lavoro, incidenti stradali e domestici. In Italia ci sono almeno 3 milioni di non autosufficienti. Per loro e per le loro famiglie noi chiediamo che vengano individuate misure efficienti, organiche e certe, sviluppate su tutto il territorio nazionale. In altre parole vogliamo una legge quadro che stabilisca i livelli minimi di assistenza ai quali devono avere diritto tali persone e le loro famiglie. Una legge quadro che riproponga i contenuti della proposta di legge di iniziativa popolare, sostenuta da milioni di firme raccolte insieme a Cgil e Uil nel 2005, e che tuttora giace nel dimenticatoio del Parlamento.Dove si possono trovare i soldi per finanziare gli interventi previsti da questa legge?  Certamente sarà necessario costituire un Fondo per finanziare gli interventi e i servizi per la non autosufficienza. In questo contesto però è complicato ragionare di risorse. Si rischia infatti di creare i presupposti negativi per poter approvare la legge quadro, fornendo un alibi – la mancanza di risorse appunto - troppo comodo per il Governo. Noi diciamo: cominciamo a ragionare su una legge che stabilisca diritti minimi per le persone. Poi penseremo al fondo nazionale per la non autosufficienza, che comunque dovrà essere integrato da appositi fondi regionali, come quello che già c’è nelle Marche. Sia chiaro però, e qui cito il Ministro Sacconi, che non stiamo parlando di un "fondino"  di 400 milioni. La crisi continua a far perdere migliaia di posti di lavoro e tantissimi giovani, anche laureati, non riescono ad entrare nel mondo del lavoro. In questo contesto così difficile quali sono i motivi per cui i pensionati, che nell’immaginario collettivo rappresentano ancora dei privilegiati, decidono di scendere in piazza?Dal nostro osservatorio guardiamo a questa crisi con grande senso di responsabilità. Le nostre richieste non sono corporative perché non fanno riferimento a politiche che danno risposta solo ai problemi dei pensionati. Sappiamo bene che la crisi crea problemi soprattutto ai giovani e che il primo obiettivo è far ripartire il lavoro. Non a caso abbiamo sospeso molte nostre richieste, come il recupero del potere d’acquisto - pure falcidiato - delle pensioni. Abbiamo così consentito al Governo di tenere da parte risorse per far fronte alla crisi finanziando gli ammortizzatori sociali. Ma il primo ammortizzatore sociale in Italia è la famiglia e al suo interno il pensionato che sostiene il figlio disoccupato o il nipote che studia. Questa è solidarietà intergenerazionale e noi ne siamo convinti sostenitori. Chi dice il contrario, affermando che i pensionati sono contro i giovani, ci fa arrabbiare di brutto.  Un’altra manifestazione nazionale organizzata solo da Cisl e Uil. Quando potremo vedere scendere in piazza insieme a voi anche la Cgil? Quando la Cgil la smetterà di ideologizzare i propri obiettivi di politica sindacale.  La Cisl è un sindacato autonomo cui non interessa che maglia indossa il governo. La Cgil invece politicizza la propria azione comportandosi diversamente a seconda del Governo ha di fronte. Sergio D’Antoni diceva sempre che i nostri iscritti hanno due teste: una per votare chi vogliono e una per iscriversi al sindacato e contestare coloro che hanno votato. Questo per dire che, al di la delle nostre convinzioni politiche personali, noi dobbiamo fare sindacato e litigare con i governi sia di destra che di sinistra. Per questo oggi i rapporti unitari, specie a livello nazionale, sono così difficili. La Cisl nasce come sindacato unitario, l’unità per noi è un valore ma lo è anche l’autonomia.Quali conseguenze si aspetta da questa manifestazione? Da lunedì 20 giugno cosa intendono fare Cisl e Uil per convincere il Governo ad accogliere le proposte che avete presentato? La manifestazione del 18 sicuramente è di protesta ma anche e soprattutto è una manifestazione di proposta. Certamente come dice anche Gigi Bonfanti (Segretario generale della Fnp nazionale ndr.)  il 19 giugno non può essere come il 17 giugno. Qualcosa dovrà arrivare, soprattutto rispetto alle nostre richieste “a costo zero”. Dalla riforma del sistema fiscale ci aspettiamo risorse da distribuire agli incapienti e ai non autosufficienti. La Fnp è un sindacato responsabile e non minaccia lo sciopero generale, ma sia chiaro che queste cose le pretendiamo.
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15/06/2011 Sciopero dell'intera giornata alla Berloni Spa di Pesaro
E' riuscito lo sciopero che si è svolto a Pesaro presso la sede della Berloni GiornoNotte contro il piano industriale presentato dall'azienda che prevede  170 esuberi su un organico di 400 dipendenti e la chiusura di siti produttivi ritenuti non più efficienti. E' grave la mancanza di prospettive per mantenere l'occupazione, la trasparenza nella gestione degli esuberi e le prospettive di esternalizzazioni di fasi lavorative. Lo stato di agitazione continuerà fino a che non ci sarà  un confronto serio responsabile e trasperente con l'azienda. E' previsto per Giovedì mattina un incontro tra la proprietà, le istituzioni e i sindacati.
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13/06/2011 ABILITAZIONE ALL'INSEGNAMENTO: LA CISL SCUOLA ORGANIZZA CORSI DI PREPARAZIONE
tirocinio formativo attivoModulo di iscrizione corso Tirocinio Formativo
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13/06/2011 Paolo Santini a Buongiorno Marche
L'intervista del 13 maggio 2011.
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13/06/2011 Inaugurata l'aula "Carlo Colli" a Tirana
Il 3 giugno scorso, in occasione del 20° anniversario del sindacato albanese KSSH, è stata inaugurata la nuova sede sindacale a Tirana. I locali ospitano le strutture sindacali e le aule per la formazione. Un'aula è stata dedicata a Carlo Colli, responsabile del progetto Iscos di sostegno ai sindacati albanesi e operatore e formatore della Cisl, che negli ultimi anni ha dato un contributo fondamentale alla formazione dei giovani sindacalisti locali. Alla cerimonia ha partecipato Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche. Di seguito alcune immagini della struttura.
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10/06/2011 Intervista in diretta su èTV Marche con Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale CISL MARCHE
Venerdì 17 GIUGNO  a BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in  contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM, a conclusione del ciclo degli incontri della Cisl Marche ,  interverrà STEFANO MASTROVINCENZO, Segretario Generale CISL MARCHE, per fare  un  bilancio dell'attività sindacale del primo semestre del 2011. Verranno approfonditi i temi  del lavoro e dell'evoluzione del sistema produttivo nelle Marche  oltre all'andamento del confronto con  la Regione Marche sui temi del welfare a partire dalla riforma socio-sanitaria in corso. Con l' occasione verrà presentata  la MANIFESTAZIONE NAZIONALE "RIFORMA FISCALE SUBITO! LEGGE QUADRO NON AUTOSUFFICIENZA! LAVORO E  CRESCITA!" in programma per SABATO 18 GIUGNO,  PIAZZA DEL POPOLO, ROMA
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09/06/2011 Manifestazione regionale su Fisco e Legge sulla non autosufficienza
14 giugno 2011  Fiera della Pesca  Le foto Riforma integrale del sistema fiscale e approvazione di una legge quadro che stabilisca diritti minimi su tutto il territorio nazionale per le persone disabili. Sono questi i due punti fondamentali della proposta a sostegno della quale la Cisl e Uil hanno organizzato la manifestazione in P.zza del Popolo a Roma il prossimo 18 giugno. Sono anche i due punti di cui si è parlato nella manifestazione organizzata martedì 14 giugno dalla Cisl Marche all’Auditorium Fiera della pesca di Ancona. «Una proposta con contenuti validi – sostiene Stefano Mastrovincenzo Segretario generale della Cisl Marche – con la quale vogliamo mandare un messaggio forte alla politica. I titoli annunciati dal governo non bastano, la riforma fiscale va fatta davvero e la legge sulla non autosufficienza è una questione di civiltà». Di welfare e servizi sanitari ha parlato il Segretario generale della FP nazionale Giovanni Faverin, secondo il quale in un contesto territoriale, sociale e culturale completamente cambiato non è possibile che i servizi restino organizzati come 30 anni fa. «Per questo – sostiene Faverin - occorre combattere sprechi e arretratezze, smontando i sistemi clientelari e convincendo gli enti pubblici a gestire in forma associata buona parte dei loro servizi». Il rischio, secondo il Segretario generale dei dipendenti pubblici è che, con la scusa dell’inefficienza del sistema pubblico, si affermi una logica di privatizzazione anche nei servizi sanitari. Dello stretto legame che passa tra riforma del fisco e non autosufficienza ha parlato il Segretario generale dei pensionati Cisl nazionalE, Gigi Bonfanti.  «Il fisco – afferma - è uno strumento per ridistribuire la ricchezza anche in forma di servizi sociali e sanitari erogati  ai più deboli e ai più poveri.  Negli ultimi 20 anni in Italia la ricchezza non è stata ridistribuita per questo è necessaria una riforma che non sia solo tecnica, ma che porti ad un sistema sociale nuovo e più giusto». Tra i servizi che è necessario garantire per Bonfanti spiccano quelli per le persone disabili, anziane e non solo. Il tema, la non autosufficienza, è di quelli scottanti perché «tantissime famiglie oggi scoppiano perchè non riescono a reggere il ritmo della vita lavorativa, da conciliare con l’impegno di cura di un genitore anziano e non autosufficiente». Per questo, secondo i pensionati Cisl, serve una legge quadro che stabilisca, diritti minimi esigibili su tutto il territorio nazionale per le persone e le famiglie che si trovano in questa situazione. Secondo Pietro Cerrito, Segretario confederale nazionale, «il momento è favorevole per la riforma del sistema fiscale. Le recenti vicende politiche hanno creato una situazione tale per cui una riforma fiscale ci sarà sicuramente. Il problema è che bisogna vedere chi sarà in grado di gestirla, se le forze sociali o le potenti lobbies che già si sono messe in moto». Gli obiettivi immediati della Cisl sono ridurre le aliquote dell’Irpef sui redditi più bassi ed equiparare la detrazione generale (cosiddetta “no tax area”) dei pensionati a quella dei lavoratori attivi dipendenti. Operazioni da finanziare attraverso l’aumento di un punto percentuale delle aliquote Iva del 10 e del 20%. «In ogni caso – conclude Cerrito -  la spesa sociale va riorganizzata: non ha senso pagare l’indennità di accompagnamento a persone che hanno redditi altissimi. I bisogni sociali crescono e cambiano, così anche i servizi socio sanitari devono cambiare: servono meno ospedali e più servizi erogati sul territorio o a domicilio». Il MANIFESTO del 14 giugno 2011La RASSEGNA VIDEO:  èTV MARCHEAssemblea dei Quadri e Delegati - Roma, 21 maggio 2011 "Riforma del Fisco, Legge sulla non autosufficenza"Verso il 18 giugno 2011 - Manifestazione Cisl e Uil - Roma, Piazza del Popolo LE PROPOSTE DELLA CISL
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07/06/2011 A Buongiorno Marche Silvana Santinelli
Venerdì 10 GIUGNO  p.v. a BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHEed in  contemporanea streaming su  http://www.etvmarche.it/news.phpe su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM,si parlerà di diritti e doveri dei consumatori,  di federalismo fiscale e molto altro conSILVANA SANTINELLI segretario generale ADICONSUM MARCHE.
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07/06/2011 Uffici postali: continuano i disagi per i lavoratori e per gli utenti
Dal primo giugno il sistema informatico di tutti gli uffici postali d'Italia è andato in tilt. Il sindacato dei lavoratori postali della Cisl Marche (SLP Cisl),  con una nota inviata alle Poste Italiane SpA, ha subito segnalato i gravi disagi in cui si sono trovati sia gli operatori postali che gli utenti.  Nonostante le immediate denunce,  ad oggi poco è mutato e i disagi continuano a perdurare. Ieri con una ulteriore nota  i sindacati hanno chiesto alla dirigenza dell'azienda  un incontro immediato per un confronto, evidenziando che la straordinaria situazione in cui  si stanno trovando gli uffici postali deve essere affrontata con strumenti eccezionali. «Il personale applicato alla sportelleria rivendica di poter lavorare in maniera dignitosa con sistemi e apparecchi funzionanti e senza trovarsi sulle spalle responsabilità che derivano da altrui inefficienze» dichiara Dario Dominici, Segretario regionale SLP Cisl Marche
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06/06/2011 Grafici editoriali: intesa per il rinnovo del contratto
E' stata siglata pochi giorni fa (31 maggio 2011) l'intesa tra Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Slc-Cgil e le associazioni imprenditoriali Assografici, Aie, Anes, relativa al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei lavoratori grafici editoriali, che interessa oltre 110mila addetti. Il contratto avrà durata di tre anni e scadrà il 31 marzo 2013. L`aumento medio è stato fissato in 110 euro a regime con una ulteriore erogazione di una tantum di 362 euro. Il nuovo contratto stabilisce l`istituzione di un Fondo di assistenza sanitaria di settore, totalmente a carico delle aziende per un anno dopodiché l`adesione del lavoratore diventerà volontaria e il contributo aziendale per la copertura del premio passerà al 70%.
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06/06/2011 Immigrazione e cittadinanza: mille volti, un cittadino
Gli ostacoli della Seconda Generazione di immigrati di  Siham Fissah (ANOLF CISL) La questione della seconda generazione di figli di immigrati per molti può essere banale ma penso che solo chi la vive in prima persona e chi ne ha a che fare la percepisce e la capisce facendola propria. Il termine “seconda generazione” viene usato dai sociologi per indicare i figli di immigrati nati o venuti giovanissimi nel Paese che li ospita. In Italia il numero di noi ragazzi della seconda generazione è molto consistente ed inizia a contare oltre 900mila giovani e rappresentano il 7% della popolazione scolastica, con ben 192 nazionalità. La maggior parte di questi ragazzi sono minorenni, in età scolare e senza cittadinanza nonostante nati in suolo Italiano. Tutti noi ragazzi come i nostri coetanei italiani condividiamo un desiderio di riscatto, sociale ed economico. Dietro a questa voglia di forte cambiamento ci sono i nostri genitori che vedono in noi la possibilità di riscatto che loro non hanno avuto, è per noi figli che hanno lasciato la loro patria e le loro famiglie, per garantirci un futuro migliore. L’integrazione con la “I” maiuscola passa da noi che facciamo da ponte tra due mondi, quello di origine e quello in cui viviamo. A chi non piacerebbe avere doppia cultura, saper parlare due lingue fin da piccolo, mangiare ogni giorno due cibi diversi?? Di questa particolarità ne facciamo tesoro e ne usufruiamo tutti i giorni facendola notare a chi ci circonda, è questa l’unica differenza che ci distingue dai nostri amici italiani, e come sappiamo tutti la diversità è ricchezza, solo conoscendo chi è diverso da noi, ci aiuta a vedere il mondo da altri punti di vista e ci aiuta a migliorare come persone. Cercando tra i problemi che i ragazzi di seconda generazione incontrano troviamo al primo posto la lingua, per chi appena arriva in Italia, ma questo viene a meno grazie alla continua scolarizzazione. Segue il problema dell’identità, perché in età adolescenziale poiché noi ragazzi dobbiamo prendere posizione rispetto ad una appartenenza che noi non abbiamo scelto ne vissuto, e a questo punto ci iniziamo a chiedere- A quale paese apparteniamo?-dove sarà il nostro futuro? Anche questo si supera una volta che si prende coscienza di sé e di ciò che uno può offrire alla società, facendosi valere in essa. L’altro problema ed ostacolo per tutti noi rimane quello della cittadinanza, per questo noi ragazzi della seconda generazione chiediamo al nostro Paese (Italia) di riconoscerci come pari cittadini seguendo il principio dello “ius soli”, che concede la cittadinanza a chi nasce nel suolo del paese stesso. Come tutti conosciamo la norma attualmente in vigore che regola la cittadinanza è la “legge 5 febbraio 1992” basata sul principio dello “ius sanguinis” che trasmette la cittadinanza per legami di sangue. Seguendo il principio dello “ius sanguinis”, il ragazzo che nasce in una famiglia con entrambi i genitori stranieri, al compimento della maggiore età (18 anni) deve presentare la domanda per l’acquisizione della cittadinanza entro 1 anno, altrimenti rischia di rimanere clandestino o andare avanti con un permesso di soggiorno in continuo aggiornamento, che per averlo bisogna dimostrare un reddito, o essere iscritto all’università dimostrando gli esami sostenuti. Non avere la cittadinanza significa avere molti limiti, ad esempio, non si ha il diritto di voto,  si rinuncia al servizio civile, non si ha diritto ad iscriversi ad alcuni albi professionali una volta terminati gli studi, insomma si vive una vita governata da incertezze burocratiche. Quello che  ci chiediamo è- quando lo Stato prenderà in mano la questione di noi ragazzi facendo dei cambiamenti in modo da adeguarsi alla nuova realtà?
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03/06/2011 Fermo capoluogo, un percorso difficile
Lavori in corso del 03/06/2011
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01/06/2011 Poste: problemi tecnici e pochi impiegati.
Il Sindacato dei Lavoratori Postali Cisl Marche  segnala nella regione Marche il malfunzionamento della strumentazione tecnica in dotazione agli uffici postali, la cosiddetta piattaforma SDP, creando una situazione che si sta ripetendo con maggiore frequenza in occasione delle giornate di pagamento delle pensioni Inps\Inpdap e contestualmente alle giornate di maggior affluenza della clientela anche in concomitanza delle scadenze di pagamenti di diversa natura. «Esprimiamo grave preoccupazione - dichiara Dario Dominici, Segretario Regionale SLP Marche - per le ricadute negative che genera sul personale applicato in sportelleria che, oltre alle criticità tecniche,  conseguentemente si trova a dover gestire con non poca difficoltà le lamentele della clientela. Quella stessa clientela che dovrebbe invece essere avvicinata ed attirata, al fine di consolidarne la fidelizzazione. Accenniamo solo alle criticità odierne amplificate dalla chiusura degli sportelli di domani a causa della giornata festiva e del ritardo che si potrebbe generare nel pagamento delle pensioni» Leggi la  Rassegna Stampa
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31/05/2011 Fincantieri: mercoledì 1 giugno Conferenza Stampa
CONFERENZA STAMPA La crisi di Fincantieri, ora che fare Mercoledì 1 giugno Ore 11.30 Sede Cisl Marche Via dell’Industria 17 Ancona Una crisi che appare per ora senza soluzione quella di Fincantieri ma alla quale è necessario trovare al più presto una via d’uscita adeguata: il comparto produttivo dello stabilimento anconetano è praticamente chiuso e la cassa integrazione straordinaria già scattata da tempo. La Fim Cisl delle Marche ha così deciso di indire una conferenza stampa per compiere il punto sullo stabilimento anconetano di Fincantieri durante la quale sarà analizzata la situazione del Gruppo ed ovviamente le sue possibili ricadute sul sito del capoluogo marchigiano. La Fim Cisl delle Marche vuole sottoporre pertanto agli organi di informazione le proprie valutazioni e le prospettive individuate per uno dei più significativi comparti industriali del territorio.
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29/05/2011 "Libera la benzina! Mettici la firma"
Con una Conferenza Stampa CISL, CONFESERCENTI, FEGICA CISL e FAIB a Roma hanno presentato l'iniziativa "Libera la benzina! Mettici la firma".Si prevede la raccolta di 500.00 adesioni in tre mesi, da consegnare ai Presidenti di Camera e Senato, a sostegno del disegno di legge per la riforma del settore, sostenuto dai Gestori e in procinto di essere depositato agli atti parlamentari, con adesioni bipartisan, recante misure per il contenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazione e dei prodotto petroliferi in generale.Gli obiettivi sono: costruire un mercato all'ingrosso trasparente, separare il ruolo di produttore e dettagliante, aprire il libero mercato a tutti gli operatori al dettaglio, correggere le modalità di esposizione dei prezzi. Scarica il modulo per la raccolta delle firme e il disegno di legge (LINK)Il MANIFESTO (LINK)Il video con le interviste  (LINK)
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25/05/2011 Cisl Marche su LABOR TV
LABOR TV (link) Tg Cisl - ore 17.00 ore 17.15  "Lavori in Corso"  il Tg della Cisl Marche. Si parla di: Cisl, comuni associati per servizi più efficienti Crisi del lavoro: la situazione della Berloni Protocollo tra regione e sindacati sulla casa Lo studio della ricercatrice Silvia Spinaci I programmi di Labor Tv andranno in onda anche su Sky 924 alle ore 21.00
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25/05/2011 Lavoratori in nero, chiuso un calzaturificio
Un blitz della Guardia di finanza e della Direzione provinciale del lavoro ha portato alla scoperta a Civitanova Marche di un calzaturificio con 16 dipendenti completamente irregolari. Niente contratto di lavoro, nessuna tutela assicurativa e infortunistica, nessun rispetto delle più elementari norme che regolano il rapporto di lavoro, come ad esempio quella sul riposo settimanale. Il calzaturificio è stato chiuso e il titolare, un imprenditore locale, è stato denunciato.Quello del lavoro nero è un fenomeno in crescita nel territorio maceratese, dove si registra nel 2011 un incremento del 30% di lavoratori irregolari rispetto allo stesso periodo del 2010, anno in cui la sola Direzione provinciale del lavoro ha riscontrato la presenza di. 1.350 lavoratori irregolari, di cui n. 559 totalmente in nero.  Secondo la relazione annuale del Cles (il Comitato per il lavoro e l’emersione del sommerso della Provincia di Macerata) su 3.290 aziende ispezionate nel 2010 dalla Direzione provinciale del lavoro, dall’Inps e dall’Inail, ben 2.023 aziende (il 61%) sono risultate irregolari.C’è un rapporto diretto tra crisi e lavoro nero. La difficoltà a restare sul mercato a volte induce tanti imprenditori a tentare “scorciatoie” per ridurre i costi di produzione conservando i margini di profitto. «Quello che è certo – sostiene David Ballini, Segretario della Femca, la categoria della Cisl maceratese che segue i lavoratori della moda, ma anche dell’energia, chimica e affini – è che la strategia della “sopravvivenza ad ogni costo” si scarica in modo violento sui lavoratori, deprimendo il trattamenti economico e normativo (ferie, riposi, permessi, ecc.) fino a mettere a rischio la loro salute e la loro sicurezza».Nel settore della moda però non è tutto da buttare. Sul fronte della regolarità si registrano segnali positivi da parte di quelle imprese che hanno investito in qualità e innovazione, sviluppando marchi e produzioni ad alto valore aggiunto.«La strategia per contribuire a contrastare questo fenomeno - conclude Ballini – può essere quella di ben indirizzare il sostegno alle tante imprese in crisi. Bisogna superare la pratica degli “aiuti a pioggia” incentivando comportamenti positivi e concedendo aiuti solo agli imprenditori che decidono di competere sulla qualità delle produzioni piuttosto che sulla mera riduzione del costo del lavoro».
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24/05/2011 «La nostra azione riformista su fisco, sviluppo e lotta agli sprechi»
Un piano di azione riformista del sindacato per assicurare la crescita, combattere gli sprechi di denaro pubblico, riformare il fisco, garantire i rinnovi contrattuali della pubblica amministrazione e riaffermare la legge quadro per la non autosufficienza. Sono queste le principali indicazioni che vengono da CISL e UIL, scaturite dalla grande Assemblea Nazionale dei Quadri e Delegati che si è tenuta a Roma negli spazi del Palazzetto dello Sport in piazza Apollodoro. Lavoratori e pensionati hanno approvato la piattaforma della manifestazione nazionale dei lavoratori e dei pensionati indetta per il prossimo 18 giugno sempre a Roma. Il programma di azione concordato dalle segreterie generali di CISL e Uil nei giorni scorsi si annuncia nel momento in cui in tutto il Paese si avvertono forti segnali di cambiamento e si manifesta una sempre più diffusa esigenza di dare risposte chiare alla crisi di crescita che il paese attraversa salvaguardando i diritti e le necessità dei pensionati, delle donne e degli uomini che lavorano, promuovendo più occupazione sicura tra i giovani, ed aprendo prospettive adeguate di accoglienza e integrazione dei lavoratori immigrati. "Bisogna garantire una svolta", ha osservato il Segretario generale della CISL Raffaele Bonanni."Serve una riforma seria se vogliamo davvero potenziare l'efficienza economica e garantire la equità sociale", ha detto ancora Bonanni, riferendosi alla urgente necessità di una riforma del fisco che riduca il peso delle imposte soprattutto ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, oltre che alle imprese che si impegnano ad assicurare i loro investimenti produttivi sul territorio nazionale, creando nuove opportunità di lavoro. "Il sistema italiano deve essere profondamente riformato- ha aggiunto Bonanni- a partire dal fisco e dalla lotta alla evasione fiscale, due condizioni indispensabili a prescindere dalle quali nessun progetto di cambiamento può andare in porto". "Dai nostri calcoli - ha spiegato - più di 200 miliardi vengono distratti dall'imposizione e quindi la possibilita' di recuperare fondi per questa strada e' molto elevata. Il Paese è in crisi, - ha poi sottolineato. Abbiamo bisogno di risorse e di un mercato piu' vivace, rispetto ad un mercato 'stantio' come quello attuale. In tal senso, insieme all'aumento della produttivita', puntiamo ad unariforma integrale del fisco. Una riforma che stiamo chiedendo con tutte le nostre forze e che, per fortuna, ha fatto passi avanti importantissimi. Quel che chiediamo è uno spostamento di pesi dai redditi più bassi a quelli più alti, colpendo anche evasori e rendite finanziarie. Ritengo - ha pertanto concluso Bonanni - che quanto inserito dal ministro Tremonti nel documento inviato all'Unione europea sia l'occasione per una legge delega da portare in Parlamento per definire la partita. Penso infatti che, con la collaborazione di tutti, avremo una riforma fiscale che oltre a garantire più equità, servirà al Paese, anche a ripartire economicamente". Il Documento Conclusivo dell'Assemblea Nazionale Cisl e Uil
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24/05/2011 Sindacati e imprese, no alle aperture senza regole
I sindacati di Categoria del Commercio di Cisl Cgil e Uil di Macerata, insieme a Confcommercio e Confesercenti, protestano contro le aperture indiscriminate degli esercizi commerciali nei giorni festivi e preannunciano iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza e delle istituzioni su un tema delicato, già al centro di forti polemiche a livello nazionale in occasione dello scorso primo maggio.   La legge regionale n. 16 del 2010 aveva messo ordine nella materia prevedendo un numero vincolato di festività - non più di 28 in un anno – durante le quali le Amministrazioni comunali possono autorizzare l’apertura degli esercizi commerciali in sede fissa. Contro questa norma il Comune di Porto S. Giorgio ha fatto ricorso al Tar e in attesa di conoscere l’esito del giudizio l’efficacia della legge è stata sospesa. Il problema riguarda tutti i Comuni del maceratese, in particolare quelli della costa, dove l’afflusso di turisti nel periodo estivo può indurre molti esercizi commerciali a decidere di utilizzare la deroga e rimanere aperti. Non a caso a Civitanova Marche l'amministrazione comunale  - che ha fatto delle aperture festive un punto fermo dell'azione di governo - ha subito colto la palla al balzo autorizzando le deroghe. Ora il rischio è che altri Comuni, in primis Tolentino, facciano altrettanto. «Sarebbe una cosa positiva se rimanessero aperti i negozi dei centri storici – afferma Marco Squartini, Segretario generale della Fisascat, la categoria dei lavoratori del Commercio della Cisl – purché le deroghe fossero parte di una strategia più ampia di rivalutazione delle città come luogo di socialità per le famiglie. Invece a restare aperti saranno gli esercizi commerciali della grande distribuzione situati nei centri commerciali, senza alcun reale vantaggio per la città e per lo sviluppo del turismo».  Nessun vantaggio consistente neanche per i lavoratori. Il lavoro domenicale non viene considerato “straordinario” e alle ore lavorate si applica una maggiorazione retributiva insignificante che non ricompensa adeguatamente i lavoratori, molti delle quali donne e mamme costrette a sottrarre tempo ai figli e alla famiglia.  Per il sindacato la battaglia è anche culturale. «Sarebbe bello – conclude Squartini - riuscire a far capire alla gente che la domenica, in particolare d’estate, si possono fare cose più interessanti che affollare i centri commerciali che già sono aperti 13 ore al giorno. Anche le amministrazioni comunali dovrebbero fare la loro parte, ad esempio evitando di delegare ai centri stessi l’organizzazione di eventi per dare un senso alle aperture domenicali e sviluppando invece iniziative per rivitalizzare e valorizzare le città. LEGGI GLI ARTICOLI PUBBLICATI SUL TEMA DALLA STAMPA LOCALE
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20/05/2011 Detassazione del salario: quando si applica
Con la Circolare n° 19/E del 10 maggio u.s. l’Agenzia delle entrate e il Ministero del Lavoro hanno fornito chiarimenti circa l’applicabilità dell’imposta sostitutiva del 10% alle somme erogate nel 2011 a fronte di incrementi di produttività, in attuazione di accordi collettivi di livello aziendale o territoriale. La circolare chiarisce che il beneficio fiscale opera  successivamente alla stipulazione dei medesimi accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali e che, quindi,  le somme erogate dal datore di lavoro nel 2011 a fronte di incrementi di produttività,  prima della stipula degli stessi accordi, non possono essere assoggettate all’imposta sostitutiva agevolata del 10%. La circolare, peraltro, anche al fine di evitare possibili contenziosi fra le Parti sui contenuti delle intese e fra l’Erario e i sostituti di imposta,  stabilisce che ai fini della prova sia comunque indispensabile la formalizzazione per iscritto degli accordi, restringendo dunque la portata della precedente formulazione. In considerazione dell’incertezza che ha caratterizzato l’applicazione del regime agevolato nella prima parte dell’anno la circolare prevede, inoltre, che i sostituti d’imposta che abbiano applicato l’imposta sostitutiva sulle somme corrisposte in assenza di accordi o contratti collettivi aziendali o territoriali possano provvedere al versamento della differenza tra l’importo dell’imposta sostitutiva già versato e l’importo effettivamente dovuto in applicazione delle ritenute ordinarie sui redditi di lavoro dipendente, comprensiva di interessi, senza l’applicazione delle sanzioni.
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17/05/2011 «Per un Europa federale, solidale e coesa»
Per l'appuntamento del Congresso di Atene della Ces Cgil, Cisl e Uil - presenti con i rispettivi leader, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti - hanno elaborato un contributo comune dal titolo ''Per un'Europa federale, solidale e coesa'',  in cui mettono in guardia anche dal rischio di una ''vera emergenza democratica''. "La gestione della crisi da parte delle Istituzioni europee e, in particolare, del Consiglio, sta segnando una fase molto bassa del processo di integrazione europea e la stessa crisi finanziaria ha innescato una crisi piu' generale dell'Europa la cui soluzione sembra molto lontana", si legge nel documento. ''La risposta intergovernativa, caratterizzata da approcci legati quasi esclusivamente agli interessi di breve periodo dei governi dei paesi membri, ha prodotto interventi tardivi e contradditori nei confronti degli Stati membri piu' in difficolta"."Il ritorno a politiche di rigore monetario e' avvenuto invece in maniera affrettata e senza una valutazione complessiva del peggioramento indotto dalla crisi, in particolare per quanto riguarda la coesione economica e sociale dell'Ue''. Oltretutto, sostengono ancora Cgil, Cisl e Uil, ''gli effetti delle scelte 'anti-crisi' non aiutano l'Ue a rientrare nel gioco della competitivita' mondiale, mentre l'euro resta esposto alle speculazioni della finanza selvaggia, cosi' come fragili restano i paesi colpiti dalla speculazione''. Tutto questo, per Cgil, Cisl e Uil, ''ha a che fare con scelte sbagliate e con egoismi nazionali, con l'emergere di atteggiamenti nazionalistici, il dilagare di sentimenti di disaffezione da parte dei cittadini nei confronti dell'Unione Europea e del suo processo di integrazione. Cosi' si rischia una vera emergenza democratica per l'Europa''. Il Documento di Cgil, Cisl e Uil
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16/05/2011 A Roma Assemblea nazionale dei Quadri e Delegati Cisl e Uil
Sabato 21 maggio si terrà a Roma presso il Palazzetto dello Sport in piazza Apollodoro l'Assemblea dei Quadri e Delegati di Cisl e Uil che inizierà alle ore 9.30 e si concluderà alle ore 13.00. Nel corso dell'Assemblea sarà approvata la piattaforma per la Manifestazione Nazionale del 18 giugno a Roma di lavoratori e pensionati per ottenere la legge di Riforma Fiscale e misure per la riduzione degli sprechi e dei costi della politica; la legge quadro per la Non-Autosufficienza; misure più efficaci per lo sviluppo ed il lavoro e la riaffermazione della contrattazione nelle pubbliche amministrazioni Nel corso dell'Assemblea sono previsti gli interventi del Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni e del Segretario Generale della Uil Luigi Angeletti.
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16/05/2011 La nuova tessera CARD CISL
LA TESSERA CISL CARD Chi è iscritto alla Cisl, con la nuova TESSERA CARD (LINK), avrà delle opportunità in più.TUTELA e VANTAGGI andranno di pari passo: SERVIZI CISL "PIU' TUTELE PIU' VANTAGGI". Serivizi agevolati in materia di asssitenza, previdenza, fisco e vertenze, da parte degli Enti e Associazioni promossi dalla CISL Agevolazioni e sconti offerti dalle Convenzioni Nazionali nel campo bancario, assicurativo, energetico, alimentare ecc. NOI CISL (LINK) Condizioni vantaggiose all'interno del nuovo circuito, attivo dal mese di marzo 2011, in continua espansione e costituito già da migliaia di esercizi e punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale Vantaggi da migliaia di convenzioni stipulate dalle strutture sindacali, a livello regionale e territoriale, in tutti i settori "A presidio di Libertà, Giustizia e Democrazia": Il Sindacato Nuovo e del Futuro Valori Strumenti Struttura Organizzativa Strutture regionali Le Federazioni di categoria
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13/05/2011 Riforma dell'apprendistato. Un passo importante per l'occupazione giovanile.
Riforma dell’apprendistato: un passo importante per l’occupazione  giovaniledi Giorgio SantiniDopo una lunga “gestazione” contrassegnata, in particolare, dall’accordo tra Governo, Regioni e parti sociali dello scorso 27 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, la riforma dell’ apprendistato. Si tratta davvero di una buona notizia, anche in considerazione della difficile condizione dei giovani nel nostro mercato del lavoro, che si affianca all’introduzione del credito d’imposta per le assunzioni nel Mezzogiorno, varato contestualmente dal Governo nel c.d. “Piano Sviluppo”. Il rafforzamento dell’apprendistato interviene contemporaneamente sulle due linee di frattura sociale che segnano in negativo la condizione giovanile nel nostro paese: la crescente separazione tra scuola e lavoro che determina una grande difficoltà ad incrociare la domanda di lavoro e il vero e proprio blocco dell’accesso al lavoro, determinato dal protrarsi della crisi economica, che, soprattutto nell’ultimo periodo, ha generato consistenti bacini di disoccupazione e cassa integrazione. Dal punto di vista della tecnica legislativa è apprezzabile la decisione di procedere con un testo unico dell’apprendistato, che andrà a sostituire tutta la normativa precedente, semplificando il lavoro di operatori e interpreti e contribuendo a rilanciare un contratto che potrà diventare, sempre più, il canale privilegiato e stabile di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Il contratto di apprendistato continuerà ad operare su tre livelli: la qualifica professionale per i giovanissimi anche in assolvimento dell’obbligo di istruzione; la professionalizzazione dei giovani dai 18 ai 29 anni; il conseguimento di un titolo di scuola media secondaria, istruzione tecnica superiore, universitario o post-universitario in aziende  convenzionate con istituzioni educative. A queste categorie si affiancano alcune novità significative relative ai possibili fruitori del contratto: i lavoratori in mobilità (senza limiti di età), i praticanti degli studi professionali ed i lavoratori del pubblico impiego. Per quanto riguarda la disciplina generale comune, essa viene affidata alla contrattazione collettiva nel rispetto di alcuni principi: dalla forma scritta del contratto e del piano formativo individuale, alla conferma del sottoinquadramento di due livelli, che può esser utilizzato in alternativa alla percentualizzazione, alla presenza di un tutor, alla registrazione della formazione nel libretto formativo, al riconoscimento della qualifica professionale ai fini contrattuali. Tra i principi generali viene confermato chiaramente che il contratto di apprendistato è da considerarsi un rapporto a tempo indeterminato che può concludersi al termine della fase di apprendistato ma, nel silenzio assenso del datore di lavoro, si stabilizza automaticamente. E’ stata tra l’altro inserito, su precisa richiesta della Cisl, il coinvolgimento dei Fondi nterprofessionali nei percorsi formativi per gli apprendisti. Per quanto riguarda l’apprendistato professionalizzante, riservato ai giovani tra 18 e 29 anni, saranno gli accordi interconfederali e i contratti collettivi a stabilire durata e modalità di erogazione della formazione in funzione dei profili professionali stabiliti nei sistemi di classificazione e inquadramento, nonché la durata del contratto, comunque non superiore a 6 anni. Rispetto all’apprendistato per una qualifica professionale, anche in diritto dovere, si stabilisce che in tutti i settori possono essere assunti i ragazzi che abbiano compiuto quindici anni, con una regolamentazione dei profili formativi rimessa alle Regioni, che dovranno comunque prevedere un periodo di formazione congruo. In caso di mancata 2 regolamentazione regionale, interverrà un Decreto del Ministro del Lavoro di concerto con il Ministro dell’Istruzione, sentite le parti sociali. L’apprendistato di alta formazione è anch’esso affidato alle Regioni per la regolamentazione dei profili formativi; lo strumento risulta ulteriormente valorizzato grazie al possibile utilizzo per l’assolvimento del praticantato presso gli studi professionali e al rafforzamento della possibilità di incrocio con il percorso del dottorato di ricerca. Sugli standard formativi il testo contiene l’impegno a definirli entro 12 mesi, da parte dei due ministeri interessati, Lavoro e Istruzione, previa intesa con le Regioni, mentre gli standard professionali di riferimento ai fini della verifica degli esiti dei percorsi formativi in apprendistato professionalizzante sono quelli definiti nei Ccnl di categoria. Rispetto agli incentivi sono confermati quelli vigenti mentre lo svolgimento della formazione sarà soggetto all’effettiva verifica, da parte degli enti bilaterali o di soggetti accreditati a livello regionale, con relative, significative sanzioni in caso di mancato assolvimento. Va ricordato che la riforma sarà soggetta al fondamentale vaglio del rapporto con le Regioni: rimangono infatti alcuni nodi da sciogliere  proprio per quanto riguarda il rapporto con le competenze regionali. Pur nella positività della riforma vi sono alcuni punti problematici. E’ necessario, infatti, reperire, all’interno delle risorse disponibili, i finanziamenti necessari per rendere più robuste le incentivazioni finanziarie, in modo da offrire al contratto di apprendistato un carattere privilegiato rispetto ad altri per facilitare l’ingresso stabile dei giovani nel mondo del lavoro. In merito alla formazione trasversale prevista nell’apprendistato professionalizzante (40 ore per il primo anno, 24 per il secondo) essa dovrebbe essere mantenuta su 40 ore, dato quantitativo mutuato da numerosi accordi sindacali, anche negli anni successivi al primo. Viene poi generalizzato l’abbassamento a quindici anni per il diritto dovere: esso dovrà essere sempre accompagnato da percorsi di formazione che affianchino l’accesso al lavoro e che portino all’effettiva acquisizione di una qualifica professionale, in collegamento con i percorsi di istruzione professionale triennali già esistenti nelle regioni. E’ però importante sottolineare che il testo, che ha ricevuto la disponibilità di tutte le parti sociali ad un confronto di merito volto a concludere rapidamente l’intesa per pervenire all’accordo previsto nella Legge delega, ben risponde alle esigenze di semplificazione e  valorizzazione della contrattazione collettiva, puntando rendere più semplici le assunzioni di apprendisti ed effettivo l’aspetto formativo. Valorizzare l’apprendistato è davvero di una sfida importante: un tassello fondamentale per il miglioramento complessivo del nostro mercato del lavoro nel quale le parti sociali e le istituzioni devono misurare le loro capacità di costruzione di futuro per il Paese e per i nostri giovani.(articolo  pubblicato il 7 maggio 2011 su Conquiste del Lavoro)
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13/05/2011 Gestioni comuni per servizi più appropriati
LE FOTO DEL CONVEGNO“E’ necessario confrontarsi su un modello di associazionismo marchigiano in grado di assicurare la continuità e l’efficienza dei servizi la cui richiesta da parte dei cittadini continua ad essere costante ed elevata a fronte di ingenti tagli di risorse attuati a livello nazionale. Per questo diffondere forme associative di gestione tra comuni significa  procedere verso quella la razionalizzazione dei soggetti istituzionali per garantire qualità ed efficacia dei servizi”. E’ con queste parole che il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha presentato “Un nuovo associazionismo comunale delle Marche”, lo studio promosso dalla stessa Cisl Marche insieme alle Federazioni del Pubblico impiego e dei Pensionati e curato dalla ricercatrice dell’Università di Macerata Silvia Spinaci.“Sollecitiamo le istituzioni a ripensare un modello nelle Marche che favorisca ed incentivi convenzioni, unioni, fino alla fusione tra comuni ” ha detto Mastrovincenzo rilanciando la chiave della razionalizzazione   nel sistema delle autonomie locali e aprendo un dibattito al quale hanno partecipato tra gli altri l’Assessore regionale Antonio Canzian, il Presidente dell’assemblea Legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, la Presidente dell’Unione Province marchigiane Patrizia Casagrande.Lo sviluppo della dimensione sovra comunale si pone del resto sempre di più agli occhi degli amministratori regionali e locali come strada maestra per garantire un esercizio delle funzioni degli enti locali efficace ed efficiente e capace di rispondere al principio costituzionale di adeguatezza,  è  stata una delle valutazioni condivise da tutti gli intervenuti.Dalla ricerca è emerso che sono soprattutto le funzioni e i servizi riferiti alla gestione del territorio (per circa 53% delle amministrazioni marchigiane)  come lo smaltimento dei rifiuti ad essere governati attraverso un sistema associazionistico, così come il sistema associativo è concentrato anche sulla gestione dei servizi sociali (52% dei comuni).   Le percentuali si abbassano,  di più della metà , quando si parla di associazione delle funzioni  di gestione del personale amministrativo , o di quelle della polizia municipale e addirittura di quelle relative all’istruzione come il servizio di  trasporto e mensa scolastica.“L’importante – conclude Mastrovincenzo – è costruire un percorso reale, evitando forme associative di facciata e sostenendo percorsi di qualità. Questo percorso di efficientamento e razionalizzazione dei livelli amministrativi è ineludibile, anche alla luce delle recenti novità legislative sul federalismo “IL PROGRAMMA del ConvegnoLa Presentazione di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl MarcheL'intervento di Silvia Spinaci, ricercatrice dell'Università di MacerataIndice del testo " Un nuovo associazionismo comunale nelle Marche" di Silvia SpinaciLa Rassegna StampaLe FOTO del Convegno
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12/05/2011 I pensionati delle Marche si mobilitano per la riforma del Fisco
Il Comitato Esecutivo della Federazione Nazionale Pensionati delle Marche ha realizzato un approfondito dibattito sulla situazione sindacale introdotto dalla relazione del Segretario nazionale Arnaldo Chianese, reggente   della Federazione Regionale Pensionati Cisl. L’ampia relazione ha consentito una attenta analisi della situazione sociale nel paese con particolare riferimento alla realtà marchigiana. Il Comitato Esecutivo ha convenuto sulle iniziative che il sindacato pensionati e la Confederazione hanno programmato per i prossimi mesi, a livello nazionale e sul territorio. I pensionati delle Marche ritengono prioritaria la vertenza per la riforma del fisco, con particolare attenzione alla tutela dei redditi dei lavoratori e delle categorie sociali più deboli. Va altresì rilanciata la mobilitazione per l’istituzione della legge per la non autosufficienza, peraltro necessaria per dare respiro agli accordi sottoscritti con la Regione Marche. Nel documento conclusivo il Comitato ha approvato le iniziative proposte nella relazione di Chianese per i prossimi mesi,  a partire dalla manifestazione regionale promossa dall’Usr e dalle Federazioni  di categoria. Il sindacato marchigiano sta inoltre realizzando un impegnativo confronto con la Regione e con gli Enti Locali in merito alla politiche socio-sanitarie. I dirigenti della Fnp partecipano con grande impegno al confronto in atto, ai vari livelli. Il Comitato Esecutivo della Fnp riconferma quindi l’impegno di tutte le strutture a svolgere un ruolo attivo sulle iniziative che la Cisl sta realizzando in merito alla complessa situazione economico sociale del paese, come la raccolta di firme a sostegno della Legge di iniziativa popolare contro l’aumento dell’accise sulla benzina. Il Comitato Esecutivo ha pure definito la modalità per l’assemblea organizzativa regionale  che si terrà  il 5 ottobre 2011.
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12/05/2011 Ferie estive, solo la Cgil non ha firmato l'accordo
La Cisl funzione pubblica di Macerata, in un comunicato stampa a firma di Giuseppe Donati,  Coordinatore provinciale per le tre Zone territoriali provinciali (Macerata, Civitanova e Camerino), attacca duramente la categoria della Funzione pubblica Cgil, colpevole di aver fatto credere ai lavoratori e agli utenti che la Cisl sia l’unico sindacato che ha firmato il verbale con il quale si prevede la riorganizzazione estiva di alcuni reparti della Zona 8 di Civitanova per approntare il piano ferie del 2011. Lo scorso 9 maggio si è tenuta la prima riunione sindacale tra la delegazione sindacale della Zona di Civitanova Marche e la delegazione di parte pubblica dell’Area Vasta n.3, che comprende le tre zone provinciali. Come concordato con la stessa Direzione Generale dell’ASUR, il primo argomento trattato è stato quello del piano ferie estive 2011. «A fronte di importanti tagli alle assunzioni di personale che sono iniziate nel mese di luglio 2010 – scrive Donati - la Zona 8, come le altre zone territoriali, ha subito il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato e la mancata sostituzione dei pensionamenti e delle aspettative e delle maternità. Tutto ciò ha provocato l’accumulo di giorni di ferie non godute e di ore extracontrattuali svolte dal personale infermieristico e di assistenza socio sanitaria». Nella riunione del 9 maggio si è discusso proprio di come garantire la regolare fruizione delle ferie estive riorganizzando nel periodo estivo i servizi ospedalieri e territoriali per evitare che i reparti venissero chiusi per mancanza di personale. A tal fine la Direzione di Zona ha avanzato una serie di proposte, tra le quali quella di accorpare alcuni reparti chirurgici che fisiologicamente in estate operano a regime ridotto.  Tutte le sigle sindacali -ad eccezione della CGIL - insieme alla maggioranza delle rappresentanze sindacali unitarie, hanno convenuto che per il solo periodo estivo si potessero operare degli accorpamenti.«Sono false quindi – prosegue Donati – le informazioni diffuse da qualche organo di stampa che colpevolmente non ha verificato le notizie e dalla Funzione Pubblica della Cgil di Macerata, che strumentalmente ha voluto far credere ai lavoratori e all’utenza che solo la Cisl ha firmato un accordo per accorpare definitivamente i reparti.  La Cisl è stato il primo sindacato che mesi fa ha denunciato la volontà del’ASUR di provvedere a delle “ammucchiate” di reparti solo per risparmiare il personale. A fronte delle aperture concesse dalla Regione e dall’Asur, insieme agli altri sindacati, abbiamo responsabilmente preso atto delle proposte della Direzione di Zona, reputandole congrue con le condizioni generali esistenti, sebbene limitatamente al periodo estivo».«La FP CGIL invece – conclude Donati -  in modo puerile e strumentale, ha solo diffuso disinformazione e ha mantenuto l’atteggiamento del “no a prescindere”, forse perché vuole difendere qualche dirigente infermieristico che nel passato ha spadroneggiato ed oggi invece è stato giustamente ridimensionato, attaccando la CISL e la stessa Direzione che hanno cercato di fare chiarezza su questioni poco chiare».
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12/05/2011 Buongiorno Marche con Paolo Santini
Venerdì 13 Maggio a BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in  contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM, si parlerà di Lavoro e non solo con un'attenzione al territorio anconetano. con PAOLO SANTINI Segretario generale Cisl ANCONA . Siete invitati a partecipare  via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed  opinioni .
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06/05/2011 La scelta di una strada diversa
Profonde trasformazioni investono oggi demografia, lavoro, welfare, creando incertezza e timore per il futuro. Emergono estremismi e difese di interessi specifici, cresce la litigiosità in politica su temi lontani dai cittadini; prevale la logica del breve termine mentre aumentano malessere democratico e vulnerabilità sociale, calano le risorse pubbliche disponibili. In tutta Europa gli effetti della crisi pesano sui cittadini più esposti, si prevedono ulteriori misure sui conti pubblici per rispettare parametri di bilancio; paesi come Irlanda e Spagna, per anni additati ad esempio, sono in profonda recessione. E’ una fase davvero inedita e noi della Cisl abbiamo scelto responsabilità e concretezza per tutelare lavoro e coesione sociale. Il confronto con Governo e Regioni sulle risorse per gli ammortizzatori; il rinnovo di tanti contratti nazionali col nuovo modello contrattuale; l’azione nel settore pubblico per salvaguardare retribuzioni e diritto alla contrattazione depotenziando la punitiva riforma Brunetta e recuperando scatti ed assunzioni nella scuola martoriata dai tagli; le manifestazioni sul fisco con i primi risultati su detassazione al 10% del salario di produttività e ripristino di misure antievasione da parte di un Governo che, appena eletto, le aveva azzerate; le intese sofferte per favorire investimenti e salvare posti di lavoro. Sono esempi dell’azione della Cisl, forza sociale autonoma che si confronta con ogni imprenditore e ogni governo, in prima fila negli accordi firmati col Governo Prodi, come oggi nel confronto complesso con l’esecutivo in carica; un sindacato che insieme a Cgil e Uil rinnova molti contratti nazionali, affronta molte crisi aziendali, sigla i positivi accordi con la Regione Marche, ma, se necessario, firma anche accordi senza qualche partner sindacale (l’accordo di Fim-Cisl e Uilm-Uil a Mirafiori tre mesi fa additato come infame svendita dei diritti, ora alla Bertone diventa “legittima difesa” dei lavoratori). La Cisl chiede di fare di più per il lavoro, specie giovanile: nuovo apprendistato, ammortizzatori anche per i precari, più integrazione tra istruzione-formazione e lavoro, più sostegno alla ricerca. Vogliamo contrattare di più nelle aziende e diciamo agli imprenditori più coraggio nell’assumere. Chiediamo meno tasse per lavoratori, pensionati e imprese che creano lavoro e più lotta all’evasione e prelievo sulle rendite, la riduzione di livelli amministrativi e costi impropri della politica. Insistiamo per una legge sulla non autosufficienza. Su Fisco, Lavoro, Sviluppo, Welfare da tempo stiamo costruendo alleanze tra parti sociali, in pressing sul Governo, e dialogando anche con l’opposizione. Su questi temi Cisl e Uil si mobiliteranno con un’assemblea di delegati il 21 maggio e una grande manifestazione di piazza a Roma sabato 18 giugno; dall’inizio della crisi abbiamo scelto di evitare scioperi generali che penalizzino la fragile ripresa e le tasche dei lavoratori. Serve sempre di più un sindacato che non si faccia trascinare nelle tensioni dello scontro politico e che si confronti in modo rigoroso con istituzioni e imprenditori. Pur nella difficile situazione crediamo sia possibile attivare energie per ridare speranza e slancio al nostro paese equità e solidarietà; noi della Cisl vogliamo dare un contributo perché ciò avvenga. Stefano Mastrovincenzo (Segretario Generale Cisl Marche) Ancona 5 maggio 2011
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29/04/2011 Farmaci generici: costo a carico degli utenti
«In base alla normativa nazionale (Legge 122/2010) che prevede un risparmio sulla spesa farmaceutica di 600 milioni di euro,  l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha definito il nuovo prezzario di riferimento in vigore dal 15 aprile 2011 – afferma Mario Canale Segretario Cisl Marche -   e poiché a tutt’oggi  le case farmaceutiche non si sono ancora adeguate a tale prezzario la differenza del prezzo del farmaco viene richiesta dalle Farmacie direttamente  al  cittadino-consumatore». «Con una nota – prosegue Canale -  inviata all'Assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani, e al Dirigente del Dipartimento Salute e Servizi Sociali, Carmine Ruta, Cgil-Cisl-Uil hanno sottoposto all’attenzione della Regione Marche quanto sta accadendo sui prezzi dei farmaci fuori brevetto o cosiddetti  farmaci generici e sollecitato un intervento tempestivo volto ad  impedire che la manovra prevista  dal Governo, senza alcuna “misura di protezione”,  ricada ancora una volta esclusivamente sulle tasche degli  utenti».
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26/04/2011 La scuola che vogliamo per le Marche
Leggi la Rassegna Stampa: Corriere Adriatico, Il Messaggero, Il Resto del Carlino
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20/04/2011 Rischio amianto, ex dipendenti "Pignone" chiedono giustizia
Un gruppo di ex dipendenti del “Pignone”, storica azienda metalmeccanica di Porto Recanati, durante un’ infuocata assemblea ha manifestato amarezza e rabbia per la paradossale vicenda che li vede loro malgrado protagonisti. Parliamo di persone che durante la loro attività lavorativa sono stati costantemente esposti all’amianto e che ora chiedono solo giustizia e  una rapida definizione dei ricorsi presentati per l’aggiornamento della loro pensione.La normativa vigente in materia di rischio amianto prevede che per ogni anno lavorato in condizione di rischio  il lavoratore ha diritto ad un incremento dell’anzianità contributiva in base ad un coefficiente di 1,5. In altre parole, per un’anzianità di servizio di 10 anni e relativo riconoscimento di esposizione all’amianto, ai fini previdenziali dovrebbero esserne riconosciuti 15, con conseguente rivalutazione del trattamento pensionistico.Le cause sono iniziate nel 2007 presso il Tribunale di Macerata e a tutt’oggi la conclusione appare  lontana. Tra rinvii e aggiornamenti di udienze i ricorsi pendenti non potranno,con ogni probabilità, essere definiti prima della fine del 2012. I tempi rischiano di rimanere biblici nonostante il Tribunale di Macerata da gennaio abbia finalmente affiancato il Dott. Iannielli all’unico Giudice della Sezione lavoro (la Dott.ssa Russo che si occupa dei ricorsi).Una lungaggine ancora più odiosa e incomprensibile in quanto i loro colleghi residenti in provincia di Ancona, per i quali è competente il Tribunale del capoluogo di Regione, hanno definito i ricorsi nel gennaio del 2009, dopo soli due anni dalla loro presentazione.E’ difficile spiegare ai lavoratori le ragioni di un meccanismo giuridico ingiusto, penalizzante e discriminatorio. Ad aumentare l’amarezza c’è il rischio che al danno sopraggiunga la beffa. Dei circa 20 ricorrenti rappresentati dalla Cisl infatti 3 sono già deceduti, in almeno un caso per malattie riconducibili all’esposizione all’amianto.Per questo la Cisl e il Patronato Inas di Macerata, che insieme all’Avvocato Maurizio Vannucchi tutelano un gruppo degli ex dipedenti della “Nuova Pignone”, chiedono con forza al Tribunale di Macerata maggiore attenzione su questa vicenda. Pur apprezzando lo sforzo finora compiuto dai Magistrati che si occupano dei ricorsi, sarebbe opportuno aprire una “corsia preferenziale” per evitare che un diritto sacrosanto venga riconosciuto quando ormai è troppo tardi. In assenza di risposte convincenti non si escludono manifestazioni di sensibilizzazione e di protesta.
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15/04/2011 Incidente mortale Quadrilatero: indetto sciopero di otto ore.
La Rassegna Stampa: Corriere Adriatico, C.Adriatico, Il Messaggero, Il Resto del Carlino
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15/04/2011 La Cisl si contronta sulla rappresentanza
Persona e comunità nella società disillusa. Avere cura degli altri. Farsi carico degli altri. Soprattutto oggi, nelle gravi difficoltà che condizionano la vita di numerose persone e  famiglie. Questo il tema di fondo al centro di un interessante seminario organizzato dalla Cisl provinciale  di Pesaro presso la sede  della Provincia di Pesaro-Urbino. Appuntamento conclusivo di un primo ciclo di incontri, ideati nell’ambito delle iniziative del sessantesimo della Cisl, su temi di stretta attualità  e di prospettiva, per comprendere lo stato di salute della nostra società. Occasione che ha aiutato a riflettere sulla crisi generale dei sistemi  di rappresentanza sociale e politica. E’ stato messo in luce, negli interventi, come non sia sufficiente l’aspirazione a rappresentare l’altro, poiché contemporaneamente occorre dare la parola all’atro. Questo è possibile sperimentando modelli e forme di partecipazione concreta dei cittadini, dei lavoratori e delle comunità alle scelte di politica economica e sociale. Contro il pessimismo e il disincanto, che rappresentano l’aspetto più preoccupante della crisi.  Il seminario ha fatto emergere alcune idee interessanti da mettere alla prova nel confronto con le controparti e le istituzioni, sui programmi di svuluppo territoriale. Ci hanno aiutato in questa riflessione, introdotta dal segretario provinciale Sauro Rossi e coordinata da Gianluigi Storti dell’ufficio studi della Cisl di Pesaro, il politologo e saggista Ilvo Diamanti, docente di Scienza Politica a Parigi e Urbino, Ivo Lizzola,  docente di metologia dell’integrazione sociale all’Università di Bergamo e Polo Pascucci, docente di Diritto del lavoro all’Università di Urbino. Ha concluso i lavori il segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini.  
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14/04/2011 Un ulteriore frutto dell'accordo anticrisi
CGIL CISL UIL MARCHE : 2.100.000 euro di incentivi  per le imprese che trasformano i contratti a termine ed i contratti “atipici” in contratti a tempo indeterminatoPubblicato  oggi 13. 04. 2011  l’avviso con il quale si dà piena attuazione al punto che riguarda la stabilizzazione dei contratti di lavoro contenuto  nell’intesa “anticrisi” sottoscritta a fine 2010 tra la Regione Marche e CGIL CISL UIL Regionali. “ E’ un risultato molto importante - si  sottolinea in casa CISL - che prevede un impegno di spesa di 2.100.000 euro per il 2011 che andranno come incentivo alle imprese che trasformeranno i contratti a termine, le collaborazioni a progetto, i contratti di inserimento lavorativo, i contratti di lavoro ripartito, i contratti di inserimento e i lavoratori interinali, in contratti a tempo indeterminato;  è una misura che, favorendo la stabilità,  difende la buona occupazione e la coesione sociale”.Il bando scade il 31.12.2011. Clicca qui per scaricare il BANDO
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14/04/2011 La cittadinanza italiana per i giovani immigrati
 E’ necessario cambiare la legge n. 91 del 1992 che non consente ai figli dei cittadini immigrati nati o cresciuti nel nostro paese di acquisire la cittadinanza italiana. Lo sostiene la Coordinatrice della sezione Giovani dell’Anolf (Associazione Nazionale Oltre Le Frontiere) di Macerata, Ylbere Ramanaj, presentando il convegno organizzato sabato 16 aprile a Tolentino dalla Cisl e dall'Anolf di Macerata dal titolo "Una sfida per tutti". L’iniziativa si inserisce nel contesto di un più ampio progetto sugli immigrati di seconda generazione - che comprende anche un documentario realizzato da Christian Tasso che verrà proiettato durante il convegno - e che solleva la questione dei giovani immigrati nati o cresciuti nel nostro paese, ma privi della cittadinanza italiana. Giovani che vanno a scuola, che spesso parlano benissimo anche i nostri dialetti, ma che comunque sono costretti a sentirsi degli stranieri, e quindi “diversi”. «Fa male non essere considerati  italiani – sostiene la Ramanaj – in primo luogo perchè  noi giovani ci sentiamo italiani». Ma anche perchè, a  differenza dei loro  genitori che mantengono legami forti con i paesi di origine, questi ragazzi guardano all’Italia come al paese nel quale vivere in futuro. Si sentono traditi e disorientati e da questa crisi di identità  nasce a volte il rischio di problemi sociali e di comportamento. La strada per l’integrazione dei migranti passa attraverso il lavoro, l’abitazione, la scuola  e la tutela della salute. Secondo il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti «immaginare il nostro tessuto sociale ed economico senza l’apporto fornito dai cittadini extracomunitari è oramai impossibile. Senza di loro tante aziende non potrebbero produrre. Sono persone che consumano, che pagano tasse e contributi e che lavorano spesso in settori delicati come quello della cura degli anziani fragili». Sono però anche persone duramente colpite dalla crisi. Pur rappresentando il 10,5% dei residenti nella nostra provincia, gli immigrati costituiscono il 20% dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità  (lo scorso anno erano il 13%) e il 21% di quelli iscritti nelle liste di disoccupazione dei Centri per l’impiego. Integrare significa soprattutto includere senza fare differenze. Un pò come i nostri bambini nelle scuole, che non distinguono  tra compagni italiani e stranieri e che al contrario di tanti loro genitori non sembrano avere paura  "dell'uomo nero".  Per questo è indispensabile la figura del mediatore culturale che però nella Provincia di Macerata stenta a decollare. «Non esiste ancora un albo provinciale dei mediatori culturali – sostiene Sammy Kunoun, responsabile dell’Anolf di Macerata, l’associazione della Cisl per la tutela dei cittadini extracomunitari – e per questo spesso gli enti locali chiedono a noi di intervenire». Nello scorso anno, più di 3.000 persone si sono rivolte agli sportelli dell’associazione, presente nei principali Comuni maceratesi, per servizi di vario tipo tra i quali le pratiche di permesso di soggiorno e di ricongiungimento familiare. I cittadini extracomunitari non sono un problema ma una ricchezza da valorizzare. Questo è il senso del messaggio che Cisl e Anolf vogliono promuovere. Per questo, subito dopo il convegno, tutti i Sindaci del maceratese saranno formalmente invitati ad organizzare Consigli comunali aperti, o iniziative simili, per rimettere al centro il tema della cittadinanza italiana per i bambini e i giovani. Una sfida difficile. Una sfida per tutti.http://www.youtube.com/watch?v=7VZhzsqc2SM
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13/04/2011 Buongiorno Marche con Stefano Mastrovincenzo
Venerdì 15 aprile p.v. a BUONGIORNO MARCHE si parlerà della situazione dell'ANTONIO MERLONI di FABRIANO e della FINCANTIERI di ANCONA con  STEFANO MASTROVINCENZO Segretario Generale CISL MARCHE. Parleremo anche dell'iniziativa messa in campo dalla Cisl dal titolo LIBERA LA BENZINA e della relativa campagna per la  raccolta delle firme.Dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta èTV MARCHE e in contemporanea  streaming su http://www.etvmarche.it/news.php e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM. Puoi partecipare alla diretta inviando un sms al 3493918169
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12/04/2011 Polizia provinciale di Macerata, no allo stato di agitazione
E’ stato un mese di aprile particolarmente caldo quello degli agenti della polizia provinciale di Macerata. Sulla stampa locale tiene banco lo stato di agitazione proclamato da Cgil e Sulpm, al quale la Cisl funzione pubblica ha deciso di non aderire.Facciamo un passo indietro. Tutto comincia a novembre dello scorso anno quando due esposti anonimi segnalano al commissario prefettizio un uso “poco corretto” delle auto di servizio (tra cui un'auto civetta) della polizia provinciale.Il Commissario reagisce ordinando che tutte le auto, terminati i turni di servizio, vengano  “restituite” dagli agenti e parcheggiate nella sede centrale di Piediripa piuttosto che, come da prassi, presso le sedi decentrate della Provincia. Prevedibile lo scontento degli agenti residenti - o stanziati - presso località meno vicine al capolugo, in pratica costretti a tornare a Macerata una volta smontato il turno, restituire l'auto, ripartire con la propria auto privata e tornare a casa.Benchè spinosa la vicenda poteva rappresentare l’occasione per avviare un confronto e mettere mano alla riorganizzazione del servizio. Personale e sindacati, riuniti in assemblea, approvavano un documento unitario con le loro richieste: un’ armeria per custodire in sicurezza fucili e pistole senza doverseli portare in giro, uno spogliatoio e un parcheggio coperto a Piediripa.Il 3 marzo i sindacati incontrano il dirigente di settore. Secondo Alessandro Moretti, responsabile della Cisl funzione pubblica di Macerata «sembrava che le richieste potessero essere accolte; in particolare avevamo convinto l’amministrazione che per rendere più efficiente il servizio era necessario istituire almeno un altro ufficio di polizia provinciale nella zona montana interna del territorio provinciale ».Durante l’incontro era stato garantito anche lo stanziamento, in bilancio provinciale, di cinquanta mila euro per sistemare e mettere a norma lo stabile di via Moretti a Piediripa, dove poteva essere attivato un parcheggio coperto e uno spogliatoio per gli agenti. L’impegno era quello di rivedersi entro la fine del mese di marzo.Cgil e Sulpm, giudicando insufficienti gli impegni della Provincia, hanno invece proclamato lo stato di agitazione, facendo saltare l’incontro e così “bruciando” una trattativa ben avviata.«La Cisl non aderisce allo stato di agitazione – conclude Moretti - perché lo ritiene controproducente per gli interessi dei lavoratori. Un’alzata di scudi inopportuna, specie in un momento in cui l’amministrazione cominciava a dare risposte sulle questioni che avevamo sollevato». Anche perché, oltre ai 25 agenti di polizia municipale, nella Provincia di Macerata lavorano altre 450 persone. E nessuna di esse, per andare al lavoro, ha a disposizione l'auto di servizio.
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11/04/2011 Seconda generazione, una sfida per tutti
Sabato 16 aprile ore 15.00 alla Biblioteca comunale presso il Palazzo Fidi di Tolentino si svolgerà il convegno "Una sfida per tutti" organizzato dall'Anolf di Macerata.Interverranno il vice Sindaco di Tolentino Alessandro Bruni, la Coordinatrice dell'Anolf Giovani G2 Ylbere Ramanaj, il Presidente dell'Anolf G2 nazionale Maruan Ousaifi, l'Assessore regionale ai servizi sociali Luca Marconi, il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti. Modererà il confronto Chumbipuma Liz Magda, dell'Anolf di Macerata.Il convegno si svolgerà all'interno dell'Assemblea provinciale dell'Anolf di Macerata e durante il pomeriggio verrà proiettato il documentario "Seconde generazioni, una sfida per tutti"
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07/04/2011 E' duro resistere a una crisi inedita e dirompente
"Sono dati preoccupanti, che andrebbero approfonditi per capire natura, dimensioni, settori di appartenenza delle imprese fallite, ma certamente mostrano la coda velenosa di una crisi inedita e dirompente. Probabilmente per le Marche, è il triste esito della resistenza di tante piccole imprese, che hanno tenuto duro in una prima fase della crisi, ma poi non hanno retto il mix tra riduzione di fatturato e quindi di redditività, problemi di accesso al credito, fine della possibilità di utilizzo degli ammortizzatori." La dichiarazione di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della Cisl Marche, sulla difficile situazione delle piccole imprese marchigiane in un' intervista rilasciata al Sole 24 ore.La Rassegna Stampa: Sole 24 ore
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31/03/2011 Tassa Concessione Governativa: richiedi il rimborso.
A seguito della recente giurisprudenza tributaria, che ha definito impropria l’applicazione della tassa di concessione governativa per gli abbonamenti telefonici,  Adiconsum ha predisposto una lettera di diffida per richiedere all’Agenzia delle Entrate il rimborso di quanto pagato negli ultimi tre anni, calcolando per i contratti privati 5,16 euro al mese moltiplicato per 36 mesi (per un massimo di 185,76 euro), per i contratti business 12,91 euro al mese per lo stesso periodo (per un massimo di 464,76 euro).Il modulo può essere ritirato presso le sedi Adiconsum distribuite in tutto il territorio regionale (LINK).Per l’Adiconsum  la Tassa di Concessione Governativa (Tcg) è illegittima in quanto è stata abrogata la norma che prevedeva la licenza di esercizio ed è venuta meno anche la tassazione del suo documento sostitutivo e cioè l’abbonamento all’utenza telefonica. «Occorre, anche, tener presente – continua una nota Adiconsum - che l’applicazione della Tcg viola i principi contenuti nella Direttiva 2002/21/CE, poiché determina un incremento dei costi da parte di chi sottoscrive contratti di abbonamento, impedendo la formazione di un mercato concorrenziale». Le varie sentenze delle Commissioni Tributarie Regionali hanno confermato l’illegittimità della TCG ma, dichiara Adiconum, «sappiamo bene che non bastano queste sentenze per eliminare la tassa, decisione che può essere presa solo a livello governativo».«Si tratta quindi di una vicenda complessa e che presenta numerose difficoltà – dichiara Silvana Santinelli, Segretario regionale Adiconsum Marche, - e occorre far presente, con molta chiarezza, che al di là del del diritto, non c’è certezza sull’ottenimento del rimborso e sull’abrogazione della tassa. Il nostro consiglio  a tutti gli utenti interessati  è  comunque di procedere con la domanda di rimborso all’Agenzia territoriale. Abbiamo però molti dubbi su una risposta positiva da parte dell’Agenzia delle entrate. Occorrerà infatti un provvedimento legislativo che definisca la tassa illegittima affinché i gestori (sostituti d’imposta) interrompano tale addebito. Pertanto prevediamo che  coloro i quali volessero seguire la strada del rimborso dovranno procedere, dopo aver inviato la domanda di rimborso all’Agenzia territoriale competente,  secondo la seguente tempistica:•  ricorso alla Commissione tributaria provinciale 1. in caso di diniego espresso proposizione – entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento – del ricorso 2. in caso di silenzio (diniego tacito) proposizione – entro 90 giorni dalla data di proposizione della richiesta di rimborso - del ricorso•  in caso di soccombenza ricorso alla Commissione regionaleE’ evidente che in caso di ricorso alle commissioni tributarie dovranno essere valutati anche  i costi da sostenere rispetto alla misura del possibile rimborso. Nel contempo Adiconsum sarà parte attiva per sollecitare  interventi legislativi.
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31/03/2011 Sciopero dei dipendenti Smea a Macerata
E' stato proclamato per sabato 2 aprile lo sciopero dei dipendenti della Smea, la società municipalizzata che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti per il Comune di Macerata. Lo hanno annunciato i rappresentanti sindacali provinciali di Cisl e Cgil, Fabrizio Costanti e Sauro Benedetti, insieme alle rappresentanze sindacali unitarie interne alla società stessa.La decisione trae origine dalla trattativa che dovrebbe portare all'acquisto della Smea di Macerata  da parte del Cosmari, il Consorzio obbligatorio dei Comuni che gestisce la raccolta dei rifiuti della Provincia di Macerata, e al quale non aderiscono i Comuni di  Macerata, Cingoli e Pollenza. Una trattativa delicata e complessa che fino a pochi mesi fa sembrava poter andare a buon fine e che invece oggi rischia di "saltare" a causa del ricorso che i tre Comuni di cui sopra hanno presentato al Tar per le tariffe, a loro dire troppo alte, applicate dal  Cosmari per smaltire i rifiuti da loro raccolti.I dipendenti della Smea accusano apertamente il Sindaco di Macerata Romano Carancini di aver privilegiato l'aspetto economico senza aver tenuto conto,  nel corso della trattativa, di un accordo concluso con i lavoratori nel novembre dello scorso anno. Accordo nel quale si prevedono strumenti di tutela dei lavoratori Smea e con il quale viene affrontata la questione dei metodi di lavoro e di raccolta dei rifiuti.La Smea effettua infatti  una raccolta differenziata di prossimità che nelle zone interessate ha realizzato l'importante risultato del 60% di differenziata sul totale. Il Cosmari invece applica una raccolta differenziata "spinta" che presuppone un metodo di lavoro completamente diverso, al quale, in caso di acquisizione,  i dipendenti Smea sarebbero costretti ad adeguarsi.Per il sindacato Carancini ha di fatto disconosciuto l'accordo con i lavoratori lasciandone all'oscuro il Cosmari, che ne ha avuto conoscenza solo grazie all'iniziativa dei rappresentanti sindacali. C'è intesa con il Sindaco invece sulla necessità di non abbandonare il ricorso che verrà discusso dal Tar il 5 aprile prossimo. Fino a quella data qualsiasi giorno è utile per concludere una trattativa sulla quale però il Cosmari ha posto una pesante pregiudiziale, rappresentata proprio dalla rinuncia della Smea al ricorso.Per Carancini, intervenuto il 14 marzo alla tavola rotonda Cisl sui servizi pubblici «non chiudere questa trattativa sarebbe una ferita molto dolorosa, ma le due vicende - l'acquisto di Smea e il ricorso al Tar - sono completamente diverse e devono essere tenute separate». Senza tenere conto che se anche Macerata rinunciasse al ricorso, rimarrebbe comunque aperto quello presentato dagli altri due Comuni di Cingoli e Pollenza.Nel frattempo il sindacato preannuncia un'estate "bollente". Si comincia con lo sciopero di sabato 2 aprile, al quale potrebbero far seguito altre iniziative di protesta nel caso in cui non si arrivasse ad una conclusione positiva della vicenda.  Per sabato quindi saranno blocate tutte le attività Smea inerenti la raccolta dei rifiuti meccanizzata e manuale. Sarà comunque garantito un livello minimo di servizi ai cittadini, come l'apertura  e la chiusura dei sottopassaggi.LEGGI LA RASSEGNA STAMPA SUL TEMA http://www.youtube.com/watch?v=2gQ_16GiZw8&feature=youtube_gdata
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30/03/2011 La casa di riposo di Matelica diventa Fondazione
La Casa di riposo di Matelica sarà gestita da una Fondazione. Lo ha deliberato il Consiglio comunale nella seduta del 29 marzo, in attuazione alla legge regionale n. 5 del 2008 che impone alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza di trasformarsi entro il 30 giugno 2011 scegliendo di diventare un'Azienda pubblica di servizi alla persona o, come appunto in questo caso, una Fondazione di diritto privato. Una scelta importante per le IPAB, gli enti che erogano servizi nel settore sociale e che gestiscono alcune tra le più importanti strutture residenziali per anziani nella nostra provincia. Istituite con la legge n. 6972 del 1890 ( legge Crispi) - che riconobbe come istituzioni pubbliche di beneficenza le Opere pie, realtà preesistenti da secoli–  le Ipab sono state e rappresentano ancora uno dei pilastri fondamentali su cui si è costruito il sistema assistenziale italiano. La scelta del Comune di Matelica ha incontrato le critiche della CISL di Macerata, che insieme alla Categoria della Funzione Pubblica e dei Pensionati parlano apertamente di un’occasione storica persa da parte dell’amministrazione e della casa di riposo.   «A fronte dei concreti tagli che il governo ha messo in atto e che, inevitabilmente si ripercuotono su tutti i servizi – afferma il Segretario Cisl Marco Ferracuti -  il Comune di Matelica si preclude la possibilità di avere un’importante strumento per la gestione pubblica dei servizi sociali, come quello che l’Azienda pubblica può rappresentare. Senza dimenticare il fondamentale ruolo di stimolo, garanzia di trasparenza e controllo di cui sarebbe titolare mantenendo la continuità nella trasformazione dell’IPAB, che è un ente pubblico». Critico anche il Segretario dei pensionati Dino Ottaviani secondo il quale la casa di riposo “E. Mattei” perde l’opportunità di crescita e di sviluppo territoriale che avrebbe avuto offrendo una pluralità di servizi  - mensa, asili, assistenza scolastica, domiciliare -  anche in favore del Comune. «Con la Fondazione privata invece – sostiene Ottaviani – la casa di riposo si limiterà invece a fare ciò che ha sempre fatto, subendo, però, ora, la “concorrenza” di altre Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, che saranno in grado, per la dimensione e la differenziazione dei servizi, di essere più “convenienti”, grazie ad economie di scala che ne ridurranno i costi.Questo perché la Fondazione, anche se partecipata dal Comune, è un ente privato e in quanto tale, in base alla normativa vigente, non può vedersi affidati direttamente i servizi, assoggettando il Comune all’obbligo di bandire una gara di appalto, procedura in ogni caso onerosa e non certa.Preoccupazione anche nelle parole di Laura Raccosta, Segretaria Regionale della CISL Funzione Pubblica, che denuncia una grave carenza di confronto con il Presidente. «I numerosi tentativi di incontrare il Dott. Calisti si sono rilevati infruttuosi. Il Presidente – prosegue Raccosta - non ha dato alcun peso al valore della trasparenza, delle opinioni dei cittadini, degli utenti e dei loro familiari e dei dipendenti. si rilevano alcune inesattezze nelle dichiarazioni del Presidente dell’IPAB». In attesa di saperne di più, analizzando lo statuto della Fondazione, alcune cose possono darsi per certe. In primo luogo non può dirsi per certo che la Fondazione sia meno costosa dell’Azienda pubblica. Al contrario è sicuro che il rapporto di  lavoro dei dipendenti, una volta andata a regime la riforma, diventerà di natura privatistica. In fase di trasformazione i lavoratori della casa di riposo potrebbero vedersi applicato il più favorevole contratto delle autonomie locali, ma nessuna garanzia è data per il futuro. «Lo statuto della Fondazione non è immutabile – conclude Raccosta - quindi, un domani, cambiando il consiglio di amministrazione, nulla vieterebbe di modificare il contratto collettivo applicato. In ogni caso daremo immediatamente avvio alle trattative per tutelare le lavoratrici della casa di riposo “Mattei”».E' solo l'inizio. Entro giugno, salvo ulteriori ma improbabili proroghe regionali, altre amministrazioni comunali dovranno compiere compiere questa importante scelta. Macerata, Camerino, Montecosaro, Gagliole, San Severino Marche, sono le Ipab che gestiscono strutture residenziali per anziani nella Provincia di Macerata.
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30/03/2011 Sciopero dei trasporti
Scarica il documentoFederazione Italiana Trasporti  (LINK)
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21/03/2011 Una settimana decisiva per la sanità marchigiana
COMUNICATO STAMPA VERTENZA SANITA'  MARCHE: LUNEDI’ INIZIA UNA SETTIMANA DECISIVA. URGONO I PIANI DI RIORGANIZZAZIONE.Lunedì inizia una settimana decisiva per il futuro delle relazioni sindacali con la Regione Marche alla luce delle tante problematiche aperte in tutte le strutture sanitarie della regione. Molti i temi all'ordine del giorno. Il principale concerne il superamento della delibera 17, nella parte, relativa al personale, laddove si impone il turn-over al 70% in tutte le strutture. Il nuovo schema di delibera pur togliendo la rigidita' del 70% prevede la ripartizione dei tagli in tutte le strutture per raggiungere la quota di 10.000.000 di euro imposta dai tagli ai trasferimenti statali alle Regioni in seguito alla Manovra di Stabilita'.I 10.000.000 di euro di tagli dovrebbero essere cosi ripartiti: 7.000.000 Asur, 1.650.000 Torrette, 1.100.000 Marche Nord, 322.000.La Cisl, pur consapevole della difficolta' a far quadrare i conti mantenendo  gli attuali standard elevati dei servizi erogati,  ha chiesto da tempo, insieme alle altre sigle sindacali, i piani di riorganizzazioni Asur, Zona per Zona, denunciando le difficolta' presenti in tutte le Zone in termini di personale con grandi accumuli di straordinari fatti e spesso non pagati e ferie arretrate accumulate, oltre ad accumuli di carico di lavoroFortissime  preoccupazioni sono state poi esplicitate per i tagli previsti per le Aziende Ospedaliere che secondo nostre stime, con le cifre ipotizzate consentirebbero copertura del turn-over del personale molto al di sotto della soglia del 70% inizialmente prevista dalla delibera 17. Su questo tema delicato le Segreterie Regionali Fp Unitarie dopo aver incontrato nei giorni scorsi il Dott. Ricci, Marche Nord, che ha di fatto confermato i forti timori sindacali,incontreranno lunedi pomeriggio il Dott. Tosolini, Ospedali Riuniti Torrette per fare il punto della situaizone e riportare le problematiche al tavolo regionale.Altro tema in discussione il Protocollo delle Relazioni Sindacali. Dopo la condivisione di seguire con la Regione con incontri periodici la delicata situazione in essere e gli sviluppi in tema di riorganizzazione, il tavolo è stato sospeso nella parte relativa alle Relazioni con l'Asur.Per la Cisl è fondamentale per il 2011, in attesa delle elezioni Rsu, mantenere, pur in una ottica di graduale avvicinamento alla Area Vasta, la trattazione con le Zone perche' le attuali Rsu sono state elette all'interno delle Zone e non esistono Rsu di Area Vasta.  Un periodo transitorio è poi in questo momento utile anche per la parte pubblica perche' sono proprio i lavoratori delle singole Zone che stanno soffrendo fortemente i tagli della Sanita ed il coinvolgimento delle Rsu è fondamentale per gestire questa delicatissima fase che disegnera' il futuro della Sanita Marchigiana.La Cisl ha anche denunciato come, in mancanza di questo protocollo, di fatto sono scomparse le relazioni sindacali all'interno delle singole Zone creando ulteriore malessere oltre a quello gia esistente ogni giorno nei reparti. Per questo ci auguriamo che il buon senso prevalga e si definisca in pochi giorni il protocollo iniziando poi il confronto sulla riorganizzazione, dato che in materia non abbiamo documentazione e si ritorni a parlare nelle dovute sedi dei problemi dei lavoratori .La situazione rimane calda in tutto il territorio regionale e le Segreterie Regionali stanno incontrando in questi giorni le Rsu di tutte le Zone,  Area Vasta per Area Vasta, per condividere percorsi sindacali ed  azioni da intraprendere. Le prossime ore saranno in tal senso decisive.20/03/2011
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21/03/2011 Servizi pubblici, in arrivo una rivoluzione
 Si svolgerà oggi alle ore 15.00 presso l’istituto agrario di Macerata, la tavola rotonda organizzata dalla Cisl di Macerata sul tema “La riforma dei servizi pubblici essenziali, rischi e opportunità per la gestione di acqua rifiuti e gas” (SCARICA LA LOCANDINA DEL CONVEGNO).  Un’importante occasione per affrontare il tema dei servizi pubblici a rilevanza economica, nella gestione dei quali la Cisl denuncia un’eccessiva  frammentazione. «Basti pensare – sostiene il  Segretario generale Marco Ferracuti – che per la gestione del servizio idrico, nella nostra provincia, abbiamo ben 8 diverse aziende. La frammentazione impedisce di realizzare quelle economie di scala che invece consentirebbero di conseguire importanti risparmi di gestione, dai quali si ricaverebbero risorse da investire in  nuovi servizi o nel miglioramento dell’efficienza dei servizi già gestiti. In ogni caso si tratta di una situazione destinata ad essere superata. L’art. 23 bis della legge 133 del 2008 stabilisce che, alla data del 31 dicembre 2011, cesseranno tutte le gestioni di servizi pubblici a rilevanza economica nei confronti di società totalmente pubbliche controllate dai Comuni (gestione cosidetta “in house”). I servizi dovranno quindi essere affidati a soggetti individuati attraverso procedure ad evidenza pubblica. La gara potrà essere evitata dai gestori attuali solo facendo subentrare nel loro capitale sociale, con una quota non inferiore al 40%, soggetti privati a loro volta individuati con gara ad evidenza pubblica, che dovranno poi gestire il servizio.  «Le implicazioni che derivano da questa nuova normativa – afferma Ferracuti – hanno i contorni di una vera e propria rivoluzione ». Il rischio è che le grandi aziende nazionali o multinazionali che già operano in questi settori cerchino di subentrare nella gestione dei servizi vincendo le gare pubbliche. Le implicazioni che ne deriverebbero per la tutela dei lavoratori e degli utenti, in termini di contratti collettivi applicati e di trattamento economico e normativo, nonché di qualità dei servizi erogati, sarebbero enormi. Una gestione lontana dal territorio, oltre che meno attenta alle esigenze locali, sarebbe difficile da controllare e sicuramente sarebbe meno propensa a reinvestire gli utili di gestione sul territorio stesso. Il 31 dicembre è vicino e le istituzioni e le forze politiche locali sembrano quantomeno distratte, quando non direttamente inerti. A ridosso della scadenza sarà più difficile prendere le decisioni migliori. Senza contare che la preparazione delle gare, che dovranno essere gare europee, sarà difficile e costosa per i nostri enti locali, già duramente provati dalla manovra finanziaria e dalla legge di stabilità. «Questa iniziativa – conclude il Segretario generale della Cisl - vuole quindi rappresentare un’occasione per aprire una riflessione pubblica su scelte importanti, che bisogna prendere con rapidità  e decisione, e che incideranno profondamente sulla qualità della vita di tantissimi cittadini e lavoratori». Ascolta lo SPOT RADIOFONICO
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20/03/2011 Buongiorno Marche con Sauro Rossi
 UFFICIO STAMPA    Venerdì 1 Aprile p.v. a   BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in contemporanea streaming su http://www.etvmarche.it/news.php   e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM, si affronteranno temi prioritari per la Cisl come il lavoro e il welfare locale facendo un focus sulla provincia pesarese     con SAURO ROSSI Segretario generale Cisl PESARO URBINO.     Sarà l'occcasione anche per lanciare il seminario di approfondimento :    "OLTRE LO SPECCHIO.ATTUALI PROFILI ETICI,GIURIDICI SOCIO-POLITICI DELLA RAPPRESENTANZA"   previsto per Martedì, 5 aprile p.v., sala A.Bei, sede della Provincia di Pesaro- Urbino, via Gramsci,4 Pesaro.              Al seminario parteciperà tra gli altri, GIORGIO SANTINI, segretario generale aggiunto nazionale Cisl e ILVO DIAMANTI, dell'Università di Urbino .     Siete invitati a partecipare via sms al 3493918169 inviando, durante la diretta, richieste di chiarimento ed opinioni .     
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18/03/2011 Contro le mafie e la corruzione
Per le vittime di mafia erano tanti oggi a sfilare a Potenza. Oltre ottantamila persone si sono date appuntamento a Potenza per partecipare al corteo della sedicesima Giornata della memoria delle vittime delle mafie. Associazioni, istituzioni e gente comune insieme per ricordare chi non c'è più, per ricordare chi è morto per aver voluto parlare e non tacere, a chi ha avuto il coraggio di dire NO a un sistema fondato sull'illegalità. Per non dimenticare chi ha dato la propria vita per un mondo più giusto. L'Associazione LIBERA ci racconta l'evento (link)
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17/03/2011 150°: unità per il lavoro e l'immigrazione
150° UNITA' D'ITALIABonanni: "Un anniversario che metta al centro il tema del lavoro e dell'immigrazione""Il mondo del lavoro ha dato un contributo fondamentale alla democrazia e alla crescita economica del Paese". Così il Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni commenta la ricorrenza dei 150 anni dall'Unita' d'Italia augurandosi che in occasione di questo anniversario il Parlamento italiano riconosca ai figli dell'immigrazione nati e cresciuti nel nostro Paese, il diritto pieno di essere considerati cittadini italiani visto che nel nostro Paese vivono, lavorano e pagano le tasse."I giovani di seconda generazione hanno dimostrato e dimostrano quotidianamente il loro orgoglio di essere italiani condividendo con i loro coetanei l'espressione piena dell'italianità, acquisita attraverso la scuola, la cultura e le tradizioni del nostro Paese".Facciamo appello al Paese dicendo che non sono immigrati, non hanno attraversato frontiere ma sono qui fin dall'inizio della loro vita nonostante ancora lo Stato li consideri stranieri. "Riconoscere ai giovani figli d'immigrati nati o cresciuti nel nostro Paese il diritto ad essere italiani non solo di fatto, come già avviene, ma anche attraverso l'acquisizione del diritto di cittadinanza, affermano - il segretario confederale Cisl, Liliana Ocmin e il presidente nazionale Anolf Giovani, Maruan Oussaifi - significa rafforzare l'unificazione nazionale che non aggrega più, nuovi territori, bensì nuovi cittadini. Questa nuove generazioni non sono stranieri, ma lo diventeranno se non saremo abbastanza lungimiranti e generosi da abbattere la barriera invisibile che li separa dai loro coetanei italiani, mortificandoli con una legislazione che li vede rilegati ad un permesso di soggiorno".
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17/03/2011 Meno tasse su straordinari, buste paga più pesanti
E' stato firmato ieri presso la Direzione provinciale del lavoro di Macerata, l'accordo tra Sindacati, Confindustria e Cooperative sulla detassazione degli straordinari e dei premi di produttività.L'accordo interessa i dipendenti delle imprese industriali e i soci lavoratori delle Cooperative che hanno un reddito annuale non superiore a € 40.000. Per loro verrà ridotto al 10% in busta paga il peso delle trattenute fiscali rispetto a quella parte di retribuzione relativa agli straordinari, al lavoro notturno e ad eventuali premi di produttività fino ad un massimo di € 6.000 l'anno.Per ora l'accordo,  stipulato solo con Confindustria e con le Cooperative, riguarderà circa 24.ooo lavoratori, ma a breve sarà esteso anche alle imprese del commercio e all'artigianato. Da segnalare che la provincia di Macerata è stata tra le primissime a rendere concretamente fruibile questa misura, introdotta nel 2008 ma concretamente applicabile solo dopo la firma di specifici accordi sindacali aziendali o territoriali.Soddisfatto il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, secondo il quale «di fronte ad una crisi sempre più profonda  l'accordo rappresenta una risposta concreta e significativa ai problemi dei lavoratori. Allo stesso tempo è il risultato di un sistema virtuoso di relazioni industriali e sindacali, partecipativo e non solo conflittuale.  Legando strettamente le retribuzioni ad obiettivi di efficienza e produttività si uniscono le sorti dei lavoratori a quelle dell'azienda, aprendo la strada ad un percorso di maggiore partecipazione dei dipendenti all'interno delle imprese».
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14/03/2011 "La legge del più forte non vince sulla legge dello Stato"
Il Consiglio Provinciale di Ascoli Piceno venerdì 10 marzo all'ordine del giorno presenta la mancata riammissione in fabbrica di 8 dipendenti della Pfizer di Ascoli Piceno, nonostante la sentenza del Giudice competente ne abbia stabilito il reintegro sul posto di lavoro dopo un licenziamento ritenuto perciò arbitrario. Al consiglio provinciale viene chiesto di esprimere in modo formale solidarietà ai lavoratori, “condannare" l’atteggiamento elusivo dalla Pfizer nei confronti dei propri dipendenti reintegrati al lavoro dal Giudice competente” e “impegnare" la Giunta Provinciale ad intraprendere tutte le opportune iniziative che possano contribuire ad una positiva risoluzione di questa vicenda. "C'è una sentenza del Tribunale e le regole vanno rispettate. Non può vincere la legge del più forte sulla legge dello Stato - ha detto Massimo Rossi, Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, presentando l'Ordine del giorno - e il Consiglio deve esprimere solidarietà agli otto reintegrati, almeno per dare un segnale forte". Affermano i firmatari dell’ordine del giorno: “Questo atteggiamento dell’azienda, che dal 3 Gennaio scorso retribuisce gli otto lavoratori tenendoli fuori dalla produzione, oltre a disattendere una precisa disposizione di un Tribunale della Repubblica Italiana lede profondamente la dignità degli stessi lavoratori. Va ricordato che la Pfizer, multinazionale americana operante in campo farmaceutico, occupando circa 630 dipendenti, è la più grande azienda del territorio della provincia di Ascoli Piceno ed è oggi leader nel mercato farmaceutico mondiale raggiungendo nel 2007 un fatturato di 48,4 miliardi di dollari e che lo stabilimento di Ascoli Piceno, nato nel 1972 è l’unico, a livello mondiale, a produrre un nuovo farmaco per la cura dei tumori del tratto gastrointestinale”.
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14/03/2011 Halach Winick - progetto di orientamento per gli studenti delle scuole superiori.
CGIL, CISL e UIL, Confindustria Ancona e l’Amministrazione Provinciale di Ancona – Assessorato alla Sistema formativo hanno messo a  punto il progetto “Halach Winik – The Autentic People”, iniziativa formativa d’orientamento rivolta agli studenti delle classi V degli Istituti d’istruzione superiore del territorio provinciale di Ancona. Il progetto nasce dall’incontro delle volontà dell’Istituzione provinciale e delle parti sociali di implementare modalità d’intervento innovative nel campo dell’orientamento rivolto ai giovani. Vi è, infatti, la consapevolezza della necessità di nuovi percorsi ed esperienze che permettano di incontrare ragazzi/ragazze e con loro confrontarsi su temi fondamentali per la loro crescita umana, sociale e professionale. Tale comune intento ha portato tutti i soggetti a promuovere presso le scuole della provincia di Ancona un originale format a cavallo tra la conferenza, la performance teatrale e il dibattito giornalistico, ideato dal giornalista Luca Pagliari, che ha una lunga esperienza nel campo della comunicazione radiotelevisiva."Da diversi anni  la Cisl di Ancona collabora con il mondo della scuola  - dichiara Paolo Santini, Segretario generale CISL di Ancona - mediante un proprio progetto 'Lavoro e Cittadinanza', che, partendo dalle aspettative e dai timori dei giovani ha come contenuto essenziale il 'lavoro come valore'. Ora, con il progetto comune con la Provincia di Ancona e Confindustria si vuole continuare in questo percorso di ascolto dei giovani per permettere loro di esprimere il proprio punto di vista al fine di stabilire un contatto tra loro ed il mondo che i proponenti il progetto rappresentano".Il progetto ripercorre con immagini, musiche e testi, la vita dell’antropologa Agnese Sartori, e narra il viaggio da lei compiuto alla scoperta di uno degli ultimi villaggi Maya presenti nel cuore della foresta Lacandona nella regione messicana del Chiapas. Questo viaggio virtuale in Centro America intende condurre il pubblico in un luogo dove cultura, spiritualità e antichi stili di vita si erano preservati nei secoli, ma che, purtroppo, oggi è irrimediabilmente scomparso assieme alla sua giungla. Infatti, il progresso e lo sfruttamento economico di quella parte del Messico hanno in pochi anni distrutto la foresta dove negli anni Ottanta la professoressa Sartori aveva incontrato e studiato queste popolazioni Maya.Al termine di questo viaggio indietro nel tempo, gli studenti verranno coinvolti in un dibattito aperto insieme ad Agnese Sartori ed ai rappresentanti del mondo imprenditoriale e delle parti sociali, che si renderanno disponibili nel rispondere alle domande del pubblico. Questa seconda parte dell’incontro è il cuore dell’iniziativa, dovendo favorire l’emergere di un confronto tra le due realtà: la giungla dei Maya e la “giungla” dei nostri tempi, fatta di ostacoli materiali e immateriali.Il format innovativo del progetto è stato studiato per favorire lo stimolo dei ragazzi ad approfondire la conoscenza di sé e, soprattutto, realizzare una riflessione sulle proprie risorse e potenzialità rispetto alla nostra realtà socioeconomica. Questo è tanto più importante per gli studenti prossimi a terminare il ciclo scolastico d’istruzione media superiore e affacciarsi al mondo del lavoro e dello studio universitario, con tutte le incognite che ciò comporta.
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14/03/2011 CONCERTO DONNA
Quest’anno per celebrare la Festa della Donna, seguendo una tradizione consolidata ed apprezzata dalla città, la CISL di Ancona organizza un concerto gratuito che si terrà il 24 Marzo  2011, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Anche in quest’edizione, protagonista sarà un giovane talento femminile. Infatti, la musica di qualità è un veicolo importante per favorire l’impegno, la riflessione e il dialogo a livello intergenerazionale. Protagonista dell’evento sarà Dorina LeKa,  artista conosciuta al grande pubblico per la sua partecipazione al Talent Show televisivo X FACTOR 4. Dorina, con il suo gruppo, si esibirà interpretando la donna nella canzone italiana ed internazionale; la sua versatilità le permette di spaziare tra vari generi musicali: pop,  blues,  rock. Il concerto si aprirà con Le Paraboliche, gruppo musicale anconetano al femminile. Durante l’evento verrà promossa un’iniziativa benefica a favore delle donne vittime di violenza. La CISL di Ancona è impegnata da sempre su questo tema, partecipando ad iniziative e progetti, in collaborazione con le Istituzioni del territorio, con l’Associazione Donne e Giustizia e con la Casa Rifugio per donne maltrattate. Per informazioni : Cisl Ancona  Via Ragnini, 4  Ancona  Tel. 071-28221    ust.ancona@cisl.it Scheda Artista - clicca qui  
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13/03/2011 Carlo Colli se ne è andato: la Cisl Marche in lutto
La Cisl, in particolare quella marchigiana, è in lutto. Dopo una lunga malattia, affrontata con coraggio e dignità, sabato 12 marzo ad Ancona  e’ scomparso Carlo Colli. Nato a Firenze, laureato in filosofia, persona di grande cultura e sensibilità. Una lunga militanza nella Cisl, da quando professore di storia e filosofia, si impegnò nel sindacato scuola; in seguito formatore nella categoria dei chimici, presso il Centro Studi Nazionale della Confederazione a Firenze, in Brasile nella cooperazione sindacale con la Cut di Lula; dal 1995 si trasferì nelle Marche all’ufficio studi della CISL regionale. Negli ultimi anni Carlo Colli si è dedicato, in particolare in Albania, a significativi progetti di solidarietà e sviluppo condotti dall’Iscos Marche, l’istituto di cooperazione della CISL. Per capire chi era veramente Carlo Colli basta leggere nel suo profilo di facebook quello che aveva scritto, riprendendo le parole di Lèvi Strauss: “Non ho suggerimenti da dare a nessuno. Mi limito a ricordare che esistono due grandi virtù: la tolleranza e il rispetto per la diversità. È una lezione che abbiamo appreso a un prezzo molto alto e che non dovremmo mai dimenticare.” I familiari, i colleghi della CISL e tutti gli amici si stringeranno insieme per  salutare Carlo lunedì 14 marzo alle ore 15 presso la parrocchia di San Giuseppe di Falconara Marittima. Rassegna Stampa: Corriere Adriatico, Il Manifesto
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12/03/2011 Chiusi due Corsi all’Università di Urbino
Dal 2011 l’Università di Urbino avrà due corsi di Laurea in meno. Verranno chiusi Moda ed Editoria, mentre altri sette corsi a rischio verranno trasformati in insegnamenti interni ad altri corsi di laurea. La decisione è stata resa necessaria dal Decreto Gelmini, che per dimezzare il numero dei corsi di laurea attualmente attivati nel paese – circa 5.000, molti dei quali senza un adeguato numero di studenti - stabilisce nuovi e più rigidi criteri per l’attivazione dei corsi, che devono avere un numero minimo di “docenti strutturati”. A farne le spese sono stati i corsi a bassa numerosità di studenti. «Non si tratta di una chiusura ma di una riorganizzazione – sostiene Tiziano Mancini, responsabile delle relazioni pubbliche dell’Ateneo – resa necessaria da una normativa stringente alla quale abbiamo cercato di dare attuazione conservando la qualità complessiva dell’offerta didattica, spostando le discipline ma salvaguardando gli insegnamenti. Certamente rimane centrale il problema dei finanziamenti, senza i quali sarà difficile mantenere l’offerta formativa e attirare nuovi studenti ad Urbino». Circa 14.400 ragazzi studiano oggi all’Università “Carlo Bo”, una dei più antichi e prestigiosi atenei europei. L’offerta didattica per l’anno 2010-2011 prevede 10 Facoltà e 36 Corsi di laurea di 21 diverse tipologie. Salvata dal fallimento nel 2006 attraverso un decreto che l’ha statalizzata, ancora oggi l’Università rimane sotto finanziata rispetto ad Atenei vicini come quello di Ancona, dove si investono oggi circa 15 milioni in ricerca contro i 650 mila di Urbino. La decisione di rivedere l’offerta formativa è una via obbligata anche per rispondere alle difficoltà dovute ai pensionamenti non sostituiti e alle conseguenti difficoltà dei corsi in termini di docenti dedicati. «Questo perché – spiega Luigi Cucchiarini, responsabile della Cisl Università - la spesa per il personale, che non dovrebbe superare il 90% dei finanziamenti statali, sfonda invece il 100%. Di conseguenza, per quest’anno, non possiamo assumere nessuno e possiamo contare su circa 2,5 milioni di € in meno». «La situazione è delicata – prosegue Cucchiarini – anche perché il corso di Moda era qualificante e se non riusciremo a far capire al Ministero che siamo sotto finanziati, per gli anni successivi ci saranno nuovi tagli sui corsi». Intanto protestano i ragazzi dell’Assemblea permanente degli studenti, che radunati nell’Aula Magna del rettorato hanno contestato al Rettore, Prof. Pivato, di non aver fatto abbastanza per contrastare la riforma Gelmini, le cui ripercussioni sull’Ateneo sarebbero ben più gravi di quelle illustrate dal rettore. Proprio quest’ultimo, nella conferenza stampa del 10 marzo, ha invitato tutti a non farsi prendere dal panico sostenendo che «pur cambiando i contenitori, rimane inalterata la qualità e la tradizione della ricerca e della formazione dell’Università di Urbino dove “è andata meglio” rispetto ad altri Atenei» Nessun allarme comunque per gli studenti che stanno frequentando Moda ed Editoria. I corsi verranno portati a termine anche se per il futuro si prevede la trasformazione in master con il sostegno di alcune imprese locali.
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11/03/2011 Riconosciuto lo stato di emergenza per le Marche
Il Consiglio dei Ministri ha accolto la richiesta dello stato di emergenza fino a marzo 2012. I danni dell’alluvione superano i 450 milioni di euro e la Regione, come indicato dal Presidente Spacca, stanzierà 74,5 milioni di euro per i primi interventi. Nel conto non sono ancora compresi i costi del settore agricolo e della pesca, in corso di valutazione. Solo quando verrà individuata l'entità del danno il Governo potrà formulare la dichiarazione di riconoscimento dello stato di calamità naturale.Il Segretario Regionale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, esprime soddisfazione per il risultato ottenuto dalla Giunta Regionale e sottolinea come “sia necessario che da parte del Governo venga aperto un tavolo istituzionale con Regione Marche, istituzioni locali, forze sociali, per definire interventi straordinari”. Il riconoscimento dello stato di emergenza permetterà di dare una prima risposta a una regione già alle prese con la grave crisi economica degli ultimi due anni. “L’economia della nostra regione, con le sue molteplici attività manifatturiere, agricole e di servizi, stava rialzando la testa dopo la grande crisi, nonostante molte ristrutturazioni aziendali ancora in corso e una situazione occupazionale ancora difficile” ha spiegato ancora Mastrovicenzo ribadendo “la necessità di predisporre interventi immediati per sostenere i territori colpiti”.Le richieste delle imprese Anche dal mondo delle imprese arrivano forti richieste per provvedimenti che mettano l’economia regionale nelle condizioni di poter ripartire quanto prima. Altro settore pesantemente colpito quello dell’agricoltura che da tempo vive un momento di grave difficoltà, dal quale si levano richieste per un sostegno economico.Il dissesto idrogeologico: tutte le Marche a rischio Sul banco degli imputati è la politica del territorio, troppo poco attenta alla prevenzione. Le Marche, infatti, sono in testa alla classifica nazionale del dissesto idrogeologico. Il 100% dei comuni sono a rischio e sembra incredibile che piccoli torrenti come l’Aspio, in provincia di Ancona, e l'Ete, nel Fermano, possano travolgere tutto - esondando dall'alveo naturale - nemmeno fossero il Nilo.Leggi anche: "Vicinanza al dolore delle vittime" (4 Marzo 2011)Galleria fotografica su Marchenotizie: tutte le zone più colpite dall'alluvione
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10/03/2011 Donne: conciliare vita e lavoro
Lunedì 7 marzo 2011 presso il Ministero del Lavoro è stato firmato da tutte le  organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro l'avviso comune in materia di  “Nuove relazioni industriali e di lavoro  a sostegno delle politiche di  conciliazione tra famiglia e lavoro” . Si tratta del positivo esito del tavolo  previsto da “Italia 2020” , il programma di azioni del governo per l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro.Dal punto di vista della CISL la firma è stata frutto della  collaborazione tra i diversi dipartimenti confederali interessati: Politiche del Lavoro, Politiche Sociali, Donne e Giovani, Contrattazione; un lavoro di squadra che ha portato a un testo che accoglie molte delle nostre richieste, nonostante le difficoltà che tali politiche incontrano in termini di costi organizzativi e finanziari.L’Avviso Comune, che per la prima volta vede convergere tutte le parti sociali su un tema centrale, ma spesso lasciato ai margini, come quello della conciliazione, contiene alcuni impegni concreti e individua linee-guida e "buone pratiche" per diffondere maggiormente, tramite la contrattazione stessa, le politiche aziendali di conciliazione.In sintesi, il testo riconosce che un miglior bilanciamento tra tempo lavorativo e tempo di cura è importante per il benessere, per la crescita economica sostenibile, per la coesione sociale, e individua come centrale, a tale scopo,  l’intreccio tra  incentivazioni e servizi sociali, da una parte, e contrattazione collettiva, in particolare di secondo livello, dall’altra.Favorire l'occupazione femminile In tale ambito il testo ricorda che  il Governo intende  favorire l’occupazione, in particolare quella femminile, attraverso una maggiore incentivazione del contratto di apprendistato, la riattivazione dell’incentivo territoriale per l’assunzione di donne con contratto di inserimento, l’attuazione delle deleghe contenute nella legge n.183/2010 volte a favorire l’occupazione femminile,  a partire dall’incentivazione dei “part-time lunghi”.  L’avviso comune rileva inoltre che le politiche aziendali di conciliazione possono beneficiare dei vigenti regimi di  detassazione e decontribuzione del salario di produttività, come il Governo si è impegnato a chiarire con  appositi atti amministrativi, oltre che dei finanziamenti previsti dall’art.9 della legge della legge 53/2000, e che il loro successo è condizionato ad interventi del Governo, delle Regioni e degli Enti locali sui servizi pubblici, come il rifinanziamento del Piano nidi per il 2011.A partire da tali importanti premesse, le parti: • riconoscono l’importanza della modulazione flessibile degli orari di lavoro e di un maggiore e migliore utilizzo del telelavoro e delle tipologie contrattuali a orario ridotto, modulato e flessibile; • concordano  che è la contrattazione di secondo livello a poter assicurare una distribuzione flessibile degli orari di lavoro che tenga conto, al contempo, delle esigenze produttive e del rispetto dei diritti e delle esigenze delle persone; • si impegnano a valorizzare e incentivare le buone pratiche di conciliazione già esistenti, individuate  dall’osservatorio sulla contrattazione a favore dell’occupazione femminile  affidato alla consigliera nazionale di parità, ed elencate  in un allegato dell’avviso comune. Si tratta di buone pratiche contrattuali che  spaziano dagli orari al lavoro a tempo parziale, dal telelavoro ai permessi e al rientro dalla maternità, dal welfare aziendale alla bilateralità, alla valutazione della produttività, ai congedi parentali. Su quest’ultimo punto segnaliamo che nel testo si chiede  di verificare la possibilità di usufruire del congedo parentale in modalità di part time,  allungandone proporzionalmente la durata, secondo una richiesta della Cisl volta a facilitare l’utilizzo di questo istituto, di cui oggi si avvalgono  solo parzialmente  le donne e pochissimo gli uomini,  attraverso una sua maggiore duttilità, nonchè minori oneri organizzativi anche per le aziende. Al fine di verificare la possibilità di adottare le buone pratiche così individuate, viene avviato un tavolo tecnico che dovrà concludere i lavori entro 90 giorni. Entro un anno è prevista una verifica congiunta dei risultati raggiunti.
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10/03/2011 «Troppe tasse sui lavoratori»
 Intervista a Raffaele Bonanni, Segretario Generale Cisl, sulla situazione dell'economia italiana http://www.cisl.it/sito.nsf/Documenti/6D70630C542655A0C125784E00318346/$File/nazione.pdf
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10/03/2011 Contrasto al lavoro nero
La nota di Giorgio Santini, Segretario Generale aggiunto della Cisl "I dati diffusi dal Ministero del Lavoro sull'aumento delle irregolarità sostanziali nel mercato del lavoro, riscontrate dagli organi di vigilanza dimostrano, da un lato, che il fenomeno del lavoro nero in Italia è tuttora molto significativo e non in regressione, dall'altro che l'azione di contrasto stia dando buoni risultati". Lo sostiene in una nota il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini. "Gli organismi ispettivi dimostrano come le violazioni più gravi non siano confinate nel solo Mezzogiorno e nei settori tradizionalmente più a rischio come agricoltura, edilizia, terziario. Se nell'intero 2010 sono stati riscontrati oltre 150.000 lavoratori totalmente in nero è chiaro che il sommerso continua ad essere una realtà pervasiva e distorta del sistema produttivo che mette in difficoltà le aziende in regola che già devono fare i conti con la cris"i. "Dal punto di vista sindacale - sottolinea Santini - sosteniamo una sempre più attenta attività di vigilanza che si deve rivolgere sempre di più verso gli ambiti frammentati del nostro mercato del lavoro come gli appalti e i subappalti, la somministrazione illecita, le cooperative spurie, il perdurante problema dei falsi lavoratori agricoli e dei falsi lavoratori autonomi in edilizia". "Riteniamo infine - conclude - necessario sperimentare nuovi strumenti di emersione e controllo che, grazie anche al supporto degli enti bilaterali, possano costituire un sistema di contrasto diffuso all'economia illegale e allo sfruttamento dei lavoratori italiani e immigrati".
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04/03/2011 Concerto Donna: Dorina Leka
Quest’anno per celebrare la Festa della Donna, seguendo una tradizione consolidata ed apprezzata dalla città, la CISL di Ancona organizza un concerto gratuito che si terrà il 24 Marzo  2011, alle ore 21.00, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Anche in quest’edizione, protagonista sarà un giovane talento femminile. Infatti, la musica di qualità è un veicolo importante per favorire l’impegno, la riflessione e il dialogo a livello intergenerazionale. Protagonista dell’evento sarà Dorina LeKa,  artista conosciuta al grande pubblico per la sua partecipazione al Talent Show televisivo X FACTOR 4.Dorina, con il suo gruppo, si esibirà interpretando la donna nella canzone italiana ed internazionale; la sua versatilità le permette di spaziare tra vari generi musicali: pop,  blues,  rock. Il concerto si aprirà con Le Paraboliche, gruppo musicale anconetano al femminile. Durante l’evento verrà promossa un’iniziativa benefica a favore delle donne vittime di violenza. La CISL di Ancona è impegnata da sempre su questo tema, partecipando ad iniziative e progetti, in collaborazione con le Istituzioni del territorio, con l’Associazione Donne e Giustizia e con la Casa Rifugio per donne maltrattate.Per informazioni : Cisl Ancona  Via Ragnini, 4  Ancona  Tel. 071-28221 ust.ancona@cisl.itScheda Artista – clicca qui
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02/03/2011 Dalla crisi si può uscire contrattando
Si è svolto martedì 1 marzo, all’Ente Fiera di Civitanova Marche, il convegno “Contrattare è il nostro mestiere, dal territorio a Mirafiori” organizzato dalla Cisl e dalla Fim (Federazione Italiana Metalmeccanici) delle Marche. Tante e importanti le tematiche affrontate dal convegno moderato dal Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti e anticipate in una conferenza stampa svolta nella mattinata di martedì (leggi gli articoli pubblicati da Il Resto del Carlino, il Corriere Adriatico e il Messaggero) La crisi del settore metalmeccanico. Del settore metalmeccanico, uno dei più colpiti dalla crisi che dal 2008 ha sconvolto il mondo della produzione e del lavoro, ha parlato il Segretario della Fm Marche Leonardo Bartolacci, secondo il quale «i numeri dimostrano una crisi strutturale, rispetto alla quale i timidi segnali di ripresa che si registrano sono poco credibili». Le priorità, secondo Bartolacci sono la salvaguardia dei posti di lavoro e lo sviluppo della contrattazione integrativa per creare un sistema di welfare aziendale».I limiti del modello marchigiano. Il prof. Marco Cucculelli, docente di Economia applicata all’Università politecnica delle Marche, ha parlato del modello marchigiano, delle sue potenzialità e dei suoi limiti. «L’organizzazione per distretti – secondo Cucculelli – ha disaggregato il processo produttivo consentendo la presenza di piccolissime imprese competitive sul versante del costo del lavoro e del prezzo dei prodotti». Un modello che non regge più il confronto con la concorrenza internazionale imposta dalla globalizzazione. Per il prof. Cucculelli «servono nuovi prodotti, che di solito sono proposti da imprese nuove, meglio ancora se di medie dimensioni. E’ un rischio poi abbandonare i settori tradizionali, per quanto maturi, per puntare tutto su settori nuovi senza valutare prima se esistono o meno le condizioni necessarie a svilupparli».L'importanza della partecipazione. Di partecipazione ha parlato il Direttore provinciale del Lavoro di Macerata Pierluigi Rausei, per il quale «esistono vari livelli di relazioni sindacali: quello partecipativo è il livello più alto, e va realizzato stringendo relazioni più forti tra istituzioni e forze sociali».  Partecipare, secondo Rausei significa migliorare il trattamento dei lavoratori, attraverso accordi quadro territoriali sulla produttività e sulla formazione, condizione necessaria per innovare aumentando il valore aggiunto delle nostre imprese».La concertazione istituzionale. Il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha offerto una panoramica degli accordi territoriali che, ad ogni livello, il sindacato ha firmato con le istituzioni locali. Secondo Mastrovincenzo «così come la contrattazione, anche la concertazione territoriale è uno strumento anticrisi con il quale abbiamo cercato di far respirare l’azione sindacale attraverso misure di sostegno delle famiglie più colpite dalla crisi». In presenza di minori risorse il sindacato ha cercato di ridefinire i bisogni sulla base delle priorità fatte emergere dalla crisi. Il risultato è una voluminosa mole di accordi, regionali, provinciali e comunali, che spaziano dalla salvaguardia del potere d’acquisto di redditi e pensioni all’accesso ai servizi, dalle misure anticrisi al contenimento del costo dei servizi educativi e sociali, dai contributi alle famiglie ai voucher per la formazione e la riqualificazione professionale.Contrattare per uscire dalla crisi. Nelle conclusioni il Segretario della Fim Nazionale Bruno Vitali ha affrontato la questione dell’accordo  di Mirafiori, vicenda dalla quale emergono l’impreparazione della politica, i limiti dell’informazione nazionale e la mancanza di una strategia industriale di lungo periodo. Riprendendo il tema della partecipazione Vitali sostiene che «dalla crisi si può uscire solo contrattando, cioè entrando nel merito dell’organizzazione del lavoro e della gestione delle azienda, anche partecipando un domani ai Consigli di Amministrazione delle multinazionali, dalle quali di fatto dipendono i processi di globalizzazione».http://www.youtube.com/watch?v=1lJHg-lCaN4
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02/03/2011 «Bloccate le tasse sui carburanti»
In una intervista al Messaggero Raffaele Bonanni, Segretario Generale della Cisl, chiede al Governo di sterilizzare le accise sui carburanti e chiede al Governo due interventi immediati per arginare una probabile ripresa dell'inflazione ed evitare rischi alla crescita del paese. Leggi l'intervista http://www.scribd.com/full/49835470?access_key=key-2nk7wldm5js431b0c04b
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28/02/2011 Sanità, puntare sul personale per migliorare i servizi
Si è svolto sabato 19 febbraio, presso l’Aula Magna del Comune di Recanati, l’ incontro pubblico dal titolo “La sanità che cambia, il futuro dei servizi nella Zona 8” (leggi la rassegna stampa sull'incontro). Organizzato dalla Cisl di Macerata, insieme alla Funzione pubblica e ai Pensionati, l’incontro ha rappresentato un’occasione per riflettere sui processi di riorganizzazione del servizio sanitario regionale avviati dalla riforma della legge regionale n. 13 che nel 2003 ha istituito l’Azienda sanitaria unica e dalla Delibera di giunta regionale n. 17 del 2011 Quest’ultimo atto normativo, in particolare, prefigura uno scenario di profondi cambiamenti del sistema sanitario all’insegna della razionalizzazione e del risparmio (leggi il documento di Cgil Cisl Uil "la sanità che vogliamo")  Insostenibili i tagli al personale. Cambiamenti che sono stati commentati in prima battuta da Dino Ottaviani, Segretario generale dei pensionati Cisl di Macerata e da Marcello Evangelista, Responsabile della Funzione pubblica Cisl per la Zona 8, che comprende i Comuni di Civitanova Marche, Recanati, Potenza Picena, Monte San Giusto, Montecosaro, Morrovalle, Montelupone e Montefano. «Si prevedono risparmi sul personale per circa € 20 milioni – ha affermato Evangelista - attraverso dei tagli che allo stato attuale, con un organico già ridotto all’osso, per la Zona 8 appaiono insostenibili».  A rischio i servizi sul territorio. Di conseguenza, sono a rischio in primo luogo i servizi erogati dalle strutture territoriali di base come i Distretti sanitari. Servizi come l’assistenza domiciliare, le residenze protette per anziani e disabili, i consultori familiari e i servizi per persone affette da patologie mentali. «Con meno risorse e con meno personale – sostiene Ottaviani – queste tipologie di servizi saranno i primi a saltare, con conseguenze gravi anche in termini di prevenzione e quindi di salute per tutta la collettività».  Un matrimonio forzato. Il Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo ha sottolineato la necessità di rimettere la persona al centro del dibattito sulla salute e sul benessere. Fiordomo ha fatto anche presente come il “matrimonio” tra Recanati e Civitanova, accorpate nella Zona 8, sia stato imposto dall’alto, con la conseguenza di una convivenza difficile tra due realtà diverse e spesso, poco comunicanti tra loro.  Troppa politica in sanità. Un modello sanitario su base provinciale, come quello prefigurato dalla legge regionale 17 del 2010, può funzionare a condizione che non diventi centralistico. Sono queste le parole del Sindaco di Civitanova Marche Massimo Mobili, secondo il quale nella sanità c’è “troppa politica”, laddove invece dovrebbero essere i tecnici che, sulla base di linee di indirizzo politiche, dovrebbero prendere decisioni operative.  Programmare in base ai bisogni. Secondo il Direttore della Zona 8 Alessandro Marini «le scelte di programmazione sanitaria vanno adottate sulla base di quello che serve ai cittadini, nel senso che è inutile mantenere attive strutture che non hanno i numeri necessari a garantire la sicurezza dei pazienti». Per questo, secondo Marini, è necessario accorpare alcune strutture in modo da attirare i professionisti migliori mantenendo così un elevato standard dei servizi.  Rischio commissariamento. L’Assessore regionale alle politiche sociali Luca Marconi ha fatto il punto sul confronto tra Regione e sindacati rispetto al nuovo Piano socio sanitario regionale. «In una Regione come le Marche – ha affermato Marconi -  con una vocazione storicamente “ospedaliera”,  la pluralità delle sensibilità si traduce a volte in una difficoltà di sintesi e quindi di governo. Resta ferma la necessità di stare, pena il commissariamento, nei parametri indicati dalla legge di stabilità. Questo impone una riorganizzazione del sistema le cui linee portanti sono lo sviluppo delle Aree Vaste (cioè le provincie), la riduzione dei posti letto negli ospedali e il potenziamento dell’assistenza extra ospedaliera (lungodegenza, riabilitazione e residenze per anziani). Dopo un dibattito articolato e vivace, condotto dalla giornalista di E’TV Macerata Tiziana Tiberi, ha concluso l’incontro il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, che ha ribadito l’importanza del confronto con le forze sociali e rappresentative dei lavoratori e dei cittadini rispetto a scelte così importanti come quelle che riguardano il futuro della sanità.   Migliorare i servizi. Sanità che significa assistenza, welfare ma anche occupazione e sviluppo di tutta una comunità. «L’ampio ricorso dei nostri cittadini a strutture di altre Regioni certifica – secondo Ferracuti – che è in corso uno scadimento della qualità dei nostri servizi». Per contrastare tale processo bisogna recuperare risorse da investire sui servizi. In questo senso, la nostra proposta di un ospedale unico provinciale è un invito a riflettere sul futuro dei servizi sanitari da qui a 20 anni. Di certo non si può solo tagliare il personale, specie quello in prima linea, ma bisogna eliminare gli sprechi e combattere contro la proliferazione dei tanti livelli amministrativi e quindi dei costi della politica locale. GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA http://www.youtube.com/watch?v=vJhjG-u7xHw&feature=related
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28/02/2011 Viaggiare in treno pagando meno se sei iscritto Cisl
Per maggiori informazioni puoi contattare la sede CISL più vicina oppure clicca qui per scaricare il modulo
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28/02/2011 CAF: garanzia di tutela e assistenza
Che cosa sono i modelli inviati dall'Inps: ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS La sede CAF CISL più vicina a te clicca qui 
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24/02/2011 Sanità: confronto a tutto campo.
                                                                                                                                       Dopo la manifestazione regionale di Cgil Cisl Uil del 4 febbraio la Regione ha convocato i sindacati per il 15 febbraio scorso, assumendo l’impegno, durante l’incontro, di aprire un confronto a tutto campo su vari aspetti quali la riorganizzazione della funzione ospedaliera, il personale, prevenzione e sicurezza, la rete territoriale, l’integrazione socio-sanitaria e le liste di attesa secondo un calendario di appuntamenti che permetterà di  individuare interventi realizzabili ed efficaci. «Chiediamo la sospensione della delibera regionale che comporta un taglio di 20 milioni di euro nel triennio 2011-2013 e che significa la perdita di centinaia di posti di lavoro e il rischio di riduzione dei servizi ai cittadini. C’è bisogno di un protocollo d’intesa per la programmazione condivisa delle risorse umane e professionali, in particolar modo nei riguardi della stabilizzazione dei precari, per guidare i processi di mobilità, per ridurre i turn over, per regolare le funzioni e le attività non sanitarie e di supporto oggetto di esternazionalizzazione» dichiara Mario Canale, della Segreteria regionale  Cisl.Anche Luca Talevi Segretario Generale della Funzione Pubblica Cisl denuncia l’allarme occupazione: «Molti precari sono stati mandati a casa, noi chiedevamo la stabilizzazione dei contratti a tempo determinato» ed esprime «estrema preoccupazione per l’aumento dei pazienti che decidono di andare a farsi curare fuori regione. La situazione del personale è diventata ingestibile; la Cisl è consapevole che per ridurre la spesa sanitaria bisogna andare verso una riorganizzazione di tutto il sistema sanitario regionale, ma si devono trovare soluzioni condivise che non ricadano solo sui lavoratori»L’incontro si è concluso con l’impegno da parte della Regione di predisporre una nuova delibera  che consenta di superare, per il periodo di transizione, gli effetti di quella approvata un mese fa dalla Giunta regionale. La nuova  delibera dovrà contenere le economie da realizzare per il 2011 senza prevedere percentuali per il blocco di turn-over, modificando i vincoli autorizzativi posti finora da parte dell’Asur per le assunzioni. 24 febbraio 2011
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23/02/2011 Libia: la Cisl condanna le violenze
La nota della Cisl nazionale
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23/02/2011 17 marzo: una festa gestita male
Intervista a Raffaele Bonanni
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22/02/2011 I quattro giorni della sanità marchigiana
La ricaduta per le Marche consiste in una riduzione del Fondo Sanitario Regionale di circa 80 miliardi di euro per il 2011 con  il rischio di dover tornare a pagare costi inopportuni e tornare indietro nei livelli di welfare. Venerdì 4 febbraio i sindacati con la grande manifestazione di Ancona alla Fiera della Pesca hanno individuato le priorità in cinque punti sintetizzati nel documento unitario “ La sanità che vogliamo”• accesso, liste di attesa e libera professione intramuraria • riorganizzazione della funzione ospedaliera • la rete territoriale • prevenzione e sicurezza • la programmazione condivisa delle risorse umane e professionaliTutto ciò è possibile solo attraverso la sospensione degli effetti della DGR 17/2011 e la ridefinizione del processo di approvazione del Piano Socio Sanitario Regionale, la modifica della L.R. 43/88 e una transizione ordinata ed accelerata ad un modello organizzativo centrato sulle aree vaste che la LR 17/2010 prefigura ma non dispone. Il Documento di sintesi "La sanità che vogliamo"
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18/02/2011 Eurostar Ancona-Pescara: collegamenti a rischio
«Un ulteriore schiaffo di Trenitalia ai marchigiani.  Uno schiaffo che potrebbe arrivare entro il prirmo marzo 2011.»  Lo segnala Roberto Ascani, Segretario Generate della Fit-Cisl delle Marche, secondo il quale è prevista la soppressione di  ES city da Pescara ad Ancona e viceversa. Si lascerà in questo modo scoperto il  Sud della nostra regione,  mettendo a rischio i collegamenti, servizio indispensabile per i pendolari. La tratta Ancona - Pescara rappresenta tra l'altro l' unica rete per raggiungere in tempi brevi Milano ed altre importanti  città del Nord. Per Ascani la decisione "che sta per essere presa dai vertici di Trenitalia denota quanta poca attenzione ci sia per la comunità regionale. Le ferrovie operano tagli sui treni per carenza di organici, senza affrontare il problema occupazionale. La Cisl chiede a Trenitalia di invertire la tendenza in atto e alle istituzioni e alla classe politica regionale attenzione affinchè si intervenga  per non penalizzare ulteriormente  i cittadini e le imprese del nostro territorio.
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17/02/2011 Campagna "M'illumino di meno 2011. Spegni lo spreco e avanti il tricolore"
La Giornata del Risparmio Energetico 2011, special edition per i 150 anni dall’unità d’Italia, è fissata per il 18 febbraio 2011. Anche quest’anno Caterpillar invita comuni, associazioni, scuole, aziende e case di tutt’Italia ad aderire all’iniziativa creando quel “silenzio energetico” che ha coinvolto le piazze di tutt’Europa negli anni scorsi, per fare spazio, dove possibile, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili.Per il 18 febbraio cerchiamo, contestualmente agli spegnimenti simbolici, accensioni originali di luci pulite a tema tricolore.
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17/02/2011 La Pfizer è inandempiente. I lavoratori vanno reintegrati.
«Un comportamento altamente scorretto e penalmente rilevante» questa la denuncia di Sergio Gigli Segretario nazionale della FEMCA CISL sul caso Pfizer degli otto dipendenti licenziati e reintegrati dal tribunale del lavoro, ma mai riassunti dall'azienda. L'azienda sostiene che quelle otto posizioni non ci sono più. «Questa è una sciocchezza perchè di posti di lavoro dove impiegarli ce ne sono a centinaia - sostiene il segretario nazionale - e avevamo dato disponibilità  di trovare soluzioni condivise. Non ho rilevato alcuna volontà da parte dell'azienda di aprire un dialogo o cercare una soluzione, nonostante le sollecitazioni ad un incontro con l'anninistratore delegato di Pfizer Italia». «La Pfizer si sta muovendo all'infuori delle norme stabilite dalla legge - denuncia Gigli- chiediamo che gli 8 dipendenti vengano immediatamente reintegrati sul posto di lavoro. C'e una denuncia fatta dai lavoratori e ci sono verbali redatti dai Carabinieri e dalI'Ufficio provinciale del lavoro.  Se non avremo risposte dall'Azienda torneremo dal giudice per chiedere una decisione di reintegro "forzoso" anche contro la volontà della Pfizer». Ma la Cisl va oltre. II sindacato avrebbe depositato presso la Procura della Repubblica una denuncia preventiva contro I'Azienda per inadempienza nell'applicazione di una sentenza del giudice del lavoro, «chiediamo che I'Azienda venga giudicata per come si cornporta e oggi diciamo chiaramente che la Pfizer si sta muovendo al di fuori delle norne sul diritto del lavoro e con rilevanza penale». Nei prossimi giorni in un incontro la Pfizer presenterà all''Associazione degli industriali e ai sindacati  il programma produttivo che l'azienda  intende realizzare per il 2011 e, soprattutto, il budget di investimenti che metterà in campo sia per lo sviluppo produttivo che per i lavoratori.
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15/02/2011 Mobilitiamoci per l'introduzione della Robin Hood Tax
Il comunicato dell'Adiconsum http://www.scribd.com/full/48870666?access_key=key-253hkulda5lmmhc5320jVai ai siti:  http://robinhoodtax.org/ oppure http://www.zerozerocinque.it/
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15/02/2011 Immigrazione: Cisl, no ad atteggiamenti di chiusura
''Le preoccupazioni del Viminale sul rischio arrivi in massa di immigrati provenienti dall'area mediterranea in crisi non devono mettere in atto atteggiamenti e comportamenti di chiusura nei confronti di migliaia di persone, in particolare dalla Tunisia, che si stanno riversando sulle nostre coste, persone che sono a tutti gli effetti veri e propri rifugiati''. Lo dichiara Liliana Ocmin, segretario confederale della Cisl. ''Gli scontri e le dure repressioni in atto in quell'area - sottolinea Ocmin - provocano la fuga soprattutto di donne e di bambini che devono essere accolti nel pieno rispetto dei Trattati internazionali sui diritti umani. Il nostro appello - prosegue - e' rivolto anche all'Unione Europea affinche' si faccia carico di questa drammatica situazione e guardi al problema come ad una questione che riguarda tutti i paesi membri''. ''L'Italia, proprio per la sua posizione geografica - conclude il segretario Cisl - pur nel rispetto dei diritti di coloro che scappano da violenze e persecuzioni, va aiutata e non lasciata sola nella gestione di un fenomeno cosi' complesso e sempre piu' in crescita''.
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10/02/2011 In arrivo il contributo per 750 studenti universitari
 La Giunta Regionale delle Marche, in applicazione dell'accordo contenente le misure anticrisi sottoscritto con CGIL CISL UIL Regionali, ha approvato la delibera con la quale si sostengono i figli universitari dei lavoratori colpiti dalla crisi. La misura riconosce un contributo"UNA TANTUM" di 400 Euro a 750 studenti marchigiani. Le domande vanno presentate entro il 7 aprile 2011. Scarica il bando Delibera n. 95 del 01/02/2011 PROCEDURA DI INVIO TELEMATICO DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO
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31/01/2011 Campagna Pakistan: i risultati
La campagna è stata lanciata il 20 settembre 2010; ha ottenuto il patrocinio della Regione Marche e il sostegno dell’Ordine dei Farmacisti.Il 19 ottobre 2010 è stata effettuata la prima spedizione: oltre 20 quintali di materiale tra garze, cerotti, paracetamolo in vari formati, grazie alla donazione della ditta Acraf spa.Il 9 dicembre è stata effettuata la seconda spedizione con i medicinali raccolti presso le farmacie marchigiane che hanno aderito. Il riepilogo complessivo è il seguente: Descrizione quantità Acetylsalicylic Acid 54 Aluminium Hyd. 200mg+ Magnesium Tris. 200mg + Simethicone 52 detergente - disinfettante 69 ibuprofen 145 Lidocaine 34 Olmesartan – idroclorotiazide salviette 50 Paracetamolo – vari formati 2.209 Povicone Iodine 10% W/V 125ml 40 sodium chloride 0,009 5ml 144 sodium chloride 0,009 500ml 51 Campioni di altro tipo (anti infezione, apparato respiratorio, metabolico…) 985 Rocchetto 7.5x1,25 15.600 Cerotto 2 In 1 Con Salviettina Igienizzante 400 Compresse Garza, 100 Pz(10x10) 440 40 Cerotti 5 F Tiassortiti 295 Totale pezzi 20.568 Valore economico equivalente 13.395,01 € Alla raccolta farmaci hanno partecipato le seguenti farmacie:-          Agugliano: Gabrielli-          Civitanova Marche: Comunale 1, 2, 3, 4, 5, Fontespina, Marcelli;-          Fabriano: Popolare;-          Falconara: Galatello;-          Jesi: Martini, Calcatelli;-          Macerata: Corso Cavour, Piediripa, Pace;-          Morro d'Alba: Vannini;-          Morrovalle: Comunale;-          Porto Sant'Elpidio: Mazzini, Pompei Sacripanti, Benigni Di Mario, Comunale 1 e 2, Eredi Cervigni;-          S. Maria Nuova: Calcaterra;-          San Marcello: Zainetti;-          Senigallia: Landi Parere.Ringraziamo in particolare la ditta Acraf e le farmacie Popolare di Fabriano e Galatello di Falconara per il loro significativo contributo alla riuscita della campagna.Diversi cittadini, singoli e in gruppo, hanno consegnato dei farmaci direttamente presso la nostra sede. Il ringraziamento va esteso comunque a ogni partecipante, perché ogni singola confezione raccolta ha contribuito a diffondere la conoscenza del problema e della grave situazione in Pakistan, che, purtroppo, è passata in secondo piano fra i temi trattati dai principali mezzi di comunicazione.La raccolta fondi, costituita da donazioni private e delle strutture sindacali della Cisl Marche, e dall’incasso della cena sociale del  6 novembre 2010 a Porto S. Elpidio, ci ha permesso di raccogliere contributi per 2.547 €.Questi fondi saranno destinati al progetto di Iscos “Cash for work”, attivo nei distretti di Nowshera - aree di Nowshera Kalan e Pir Sabaq - e Balakot.Le informazioni su questo progetto sono disponibili qui: http://bit.ly/lavoropakistan.Gli aggiornamenti saranno pubblicati sul nostro sito.Vi ringraziamo ancora per la collaborazione prestata alla riuscita di questa iniziativa.
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27/01/2011 Intervista a Kol Nikollaj dei sindacati albanesi
http://www.youtube.com/watch?v=vPA8AaO4YbQ&feature=feedu
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26/01/2011 Prossima puntata di Lavori in Corso
La scaletta della puntata di Lavori in corso in onda su E’tv Marche e su Tvrs a partire da venerdì 28 gennaio.      -         Nelle Marche si è rivelata spesso unitaria la lotta sindacale tra Cgil Cisl e Uil. Ascoltiamo in merito i tre segretari regionali.  -         Sanità marchigiana, contratti a tempo determinato nel comparto. La posizione delle tre confederazioni regionali  -         Sulla questione sanità deciso intervento anche delle categorie dei pensionati: la Regione rispetti gli accordi siglati in estate -         Tra le righe. Intervista a Salvo Guglielimino co-autore del libro "Il sindacato nella rete". Con prefazione di Raffaele Bonanni    Tvrs Venerdì ore 13.10 Domenica ore 00.15   E’ Tv Marche Venerdì ore 21.15 Sabato ore 20.00 Domenica ore 22.40
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21/01/2011 Sanità: appuntamento venerdì 4 febbraio
In questa fase, a seguito della riduzione delle risorse disponibili per la sanità, si prefigurano tagli all’occupazione e possibili ripercussioni sulla qualità dei servizi e sui costi a carico dei cittadini che si sovrappongono a  pre-esistenti criticità del Servizio Sanitario Regionale e a vere e proprie emergenze che si sono determinate come nel caso dell’avvio del Centro Unico di Prenotazione. Come Organizzazioni sindacali abbiamo avviato unitariamente un percorso, insieme alle categorie dei pensionati e del pubblico impiego, sul tema della sanità che ha prodotto un primo significativo documento sulla base del quale abbiamo sostenuto il contronto sulla modifica della Legge 13 e dal quale intendiamo ripartire per una riflessione, una proposta ed una mobilitazione sulle priorità da indicare nel confronto con la Regione Marche per la riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale.ASSEMBLEA dei QUADRI e DELEGATI di Cgil-Cisl-Uil Marche venerdì 4 febbraio 2011 ore 9.30 ad Ancona presso l’Auditorium ERF (Ente Fiera)
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21/01/2011 Fincantieri: un patrimonio da non sprecare
«Fincantieri rappresenta un'eccellenza, un punto di riferimento per il lavoro e la dignità del territorio, un patrimonio da non sprecare». A parlare sono i sindacalisti del settore metalmeccanico di Ancona della Cgil, della Cisl e della Uil che hanno incontrato il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca durante la visita al cantiere di Ancona. Attualmente ci cono circa 200 lavoratori in cassa integrazione, ma saliranno a 550 su 590 se non verranno messe in campo azioni rapide. Praticamente significa la chiusra dello stabilimento. I delegati lamentano il tradimento delle aspettative circa una redistribuzione dei carichi di lavoro all'interno di Fincantieri e sotto questo aspetto lo stabilimento di Ancona è tra i più penalizzati in Italia. E' previsto l'arrivo dell'amministratore delegato della Fincantieri e un incontro con i sindacati per avere una situazione più aggiornata e capire come muoversi.
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20/01/2011 Parliamo di sanità a Buongiorno Marche
Venerdì 21 Gennaio  2011 a BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE SPAZIO CISL MARCHE dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in  contemporanea streaming su [ http://www.etvmarche.it/news.php ]http://www.etvmarche.it/news.php  e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM, si parlerà di SANITA' alla luce della nuova riforma del sistema sanitario regionale, approvata recentemente, e delle ricadute dei tagli imposti dalla manovra sul personale con LUCA TALEVI  Segretario generale FP Cisl Marche. Verrà, inoltre, fatto un focus sulla realtà della Sanità Marche Sud con GIUSEPPE DONATI   Segretario generale della FP Ascoli Piceno.Siete invitati a partecipare  via sms al 3493918169 inviando richieste di chiarimento ed  opinioni .
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20/01/2011 Adottiamo un sindacalista birmano
Aderisci anche tu alla campagna promossa dalla Cisl e dall'Iscos nazionale. Si tratta di una forte iniziativa di solidarietà e di gemellaggio tra la Cisl e l'FTUB, il sindacato birmano. Lotta con noi contro il lavoro forzato, la confisca delle terre, gli stupri e aiutaci a promuovere una diffusa opposizione sociale alla dittatura.http://www.youtube.com/watch?v=DSnKmvuj3Vc
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18/01/2011 13 gennaio 2011: sottoscritta l'intesa istituzionale sugli ammortizzatori in deroga
"Nell'intesa - dichiara Tonino Bori della CISL Regionale che esprime un giudizio positivo - viene confermato sostanzialmente l'impianto del 2010. Vengono definite le risorse da spendere nel 2011 che ammontano a 49 milioni di Euro che sono di fatto le economie realizzate nella gestione degli ammortizzatori in deroga nelle Marche negli anni 2009/2010. A queste - afferma il dirigente sindacale - ci aspettiamo si aggiungano ulteriori risorse appositamente dedicate per l'anno 2011 come previsto dall'art. 1 della legge di stabilità. Le novità più rilevanti nell'intesa raggiunta nelle Marche - conclude Bori - è l'estensione degli ammortizzatori in deroga alle Imprese industriali fino a 50 dipendenti. A queste imprese viene assegnato complessivamente un budget di spesa massimo di 5 milioni di Euro.18 gennaio 2011 In allegato i due documenti
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14/01/2011 Il sessantesimo ad Ascoli e Fermo
Lavori in corso del 14/01/2011 - www.cislmarche.it
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14/01/2011 Il sessantesimo ad Ascoli e Fermo
Lavori in corso del 14/01/2011 - www.cislmarche.it
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13/01/2011 La nuova tessera CARD CISL
PROGETTO TESSERA CISL CARD Servizi agevolati in materia di asssitenza, previdenza, fisco e vertenze, da parte degli Enti e Associazioni promossi dalla CISL Agevolazioni e sconti offerti dalle Convenzioni Nazionali nel campo bancario, assicurativo, energetico, alimentare ecc. Condizioni vantaggiose all'interno del nuovo circuito NOI CISL, attivo dal mese di marzo 2011, in continua espansione e costituito già da migliaia di esercizi e punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale Vantaggi da migliaia di convenzioni stipulate dalle strutture sindacali, a livello regionale e territoriale, in tutti i settori Per saperne contatta la sede sindacale più vicina  oppure chiama il numero verde 800 249 307
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13/01/2011 «Faremo la nostra parte su ogni nuovo investimento»
Sole 24 Ore di venerdì 31 dicembre 2010 Intervista a Raffaele Bonanni di Pogliotti Giorgio -------------------------------------------------------------------------------- Bonanni: «Evitato l'abbandono dell'Italia»  «Faremo la nostra parte su ogni nuovo investimento» «In Europa non vedo molte intese anti-delocalizzazione con questi risultati» «Fiom responsabile dell'irrigidimento Fiat ma pronti ad accoglierla se tornerà in gioco»   «Con l'accordo di Pomigliano abbiamo garantito il mantenimento della produzione e nuovi investimenti, aumentando il salario. In Europa non vedo molte intese antidelocalizzazione che producono questi risultati, penso alla Germania dove il sindacato ha accettato un taglio delle retribuzioni». All'indomani della firma del contratto che si applicherà ai 4.600 lavoratori che gradualmente saranno assunti da Fabbrica Italia Pomigliano, il leader della Cisl Raffaele Bonanni esprime «piena soddisfazione». Segretario, pensa che Pomigliano farà scuola? «Ogni qualvolta un investitore si farà avanti per discutere di un piano di sviluppo noi faremo la nostra parte per rassicurarlo sull'attuazione dell'investimento. Al tempo stesso ci impegneremo per rafforzare le ragioni dei lavoratori sul versante contrattuale e salariale. A Pomigliano come a Mirafiori ci ha guadagnato la Fiat - che ha investito ottenendo garanzie da una parte consistente dei lavoratori - e noi che abbiamo avuto salari più alti.» Ma a che prezzo avete ottenuto questi risultati? Si è Angeletti. Il leader Uil: «Salvati oltre 20mila posti, sì a nuove norme» esclusa la presenza in fabbrica del principale sindacato, la Fiom, che non avendo firmato l'accordo non avrà rappresentanza. Nelle fabbriche Fiat la FimCisl è quasi sempre la prima sigla, mentre la Fiom non è quasi mai prima e spesso neanche seconda. Se la Fiom vuole essere, realmente rappresentativa fumi gli accordi per salvare i posti di lavoro, come fanno gli altri sindacati. È favorevole in Fiat al ritorno alle rappresentanze sindacali aziendali (Rsa), il sistema in vigore prima dell'accordo del 1993 che invece ha introdotto il riconoscimento delle sigle con maggiore consenso? Se c'è stato un irrigidimento della Fiat lo si deve al ricorso continuo alle azioni di disturbo della Fiom che hanno avuto l'effetto di far alzare sempre più in alto l'asticella delle garanzie richieste da Marchionne per fare l'investimento, danneggiando sindacato e lavoratori. Vorrei ricordare che a giugno, in occasione dell'accordo di Pomigliano, non si parlava di ritorno alle Rsa. Ma in questi mesi sono proseguite le mobilitazioni, peraltro con un consenso sempre più esiguo. Marchionne si è voluto cautelare di fronte all'impennata di scioperi. Dalla minoranza Fiom e da settori della Cgil si propone, in caso di vittoria del sì al referendum per Mirafiori, di firmare l'accordo. Sareste disponibili ad accettare la Fiom nel sistema di rappresentanza, visto che un loro eventuale rientro è condizionato al via libera degli altri sindacati? Il mio auspicio è che la Fiom .si adegui al volere della maggioranza, come abbiamo sempre fatto noi della Cisl. Per, quel che mi riguarda la Fiom sarebbe ben accolta se dovesse tornare in gioco e condividere la partita con le altre associazioni e sindacati. E se vincesse il no, la Cisl ritirerebbe la firma? Sei lavoratori legittimamente decidessero che non vanno bene le condizioni poste dalla Fiat per investire noi ci atterremmo alla loro volontà. Marchionne ha denunciato che l'attuale cornice di regole sulla rappresentanza è inadeguata perché non garantisce il rispetto degli impegni presi. Come risponde il sindacato a questa sfida? Dobbiamo fare l'accordo tra le parti sociali partendo dal documento unitario del 2008. Sia chiaro che in Fiat si sa chi è rappresentativo tra i sindacati, attraverso il numero degli iscritti e il voto alle Rsu. L'accordo riguarda i sindacati e serve a stabilire che in azienda bisogna rispettare le decisioni della maggioranza. La questione più che di regole, quindi, è politica. Come giudica le reazioni all'intesa di Mirafiori che ha fatto discutere l'opinione pubblica e spaccato il Pd? Ho notato con favore il cambiamento in gran parte della classe dirigente che, diversamente da 5-6 mesi fa, ha preso posizione a sostegno dell'attuazione dell'investimento. Pressoché tutte le realtà riformatrici dei diversi schieramenti politici si sono pronunciate a favore. A cosa è dovuto questo diverso atteggiamento rispetto al passato? C'è stata una forte presa di posizione di Sergio Chiamparino che da riformista e da sindaco di una comunità era preoccupato per le prospettive di sviluppo di Mirafiori e degli stabilimenti Fiat, e si è preso da subito le proprie responsabilità. La sua posizione ha incoraggiato molti altri a capire che il comportamento della componente sindacale che non fuma gli accordi era legato più ad esigenze politiche che a questioni prettamente sindacali. Abbiamo salvato posti di lavoro produttivi in un paese in cui si assiste a vaste campagne di assunzioni per legge senza attinenza con le esigenze di mercato da parte delle amministrazioni pubbliche, legate solo a ragioni clientelari. Contro questo scandalo lancio un appello alle imprese per fare un fronte comune.
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11/01/2011 Uova alla diossina: per evitare rischi leggere l'etichetta!
Il recente ritrovamento di diossina nelle uova che ha portato alla chiusura di migliaia di allevamenti tedeschi non deve preoccupare eccessivamente i consumatori italiani. L’importazione di questo prodotto dalla Germania, infatti, nel nostro Paese è minima; inoltre una specifica normativa prescrive già da anni un sistema di etichettatura in cui è prevista l’indicazione obbligatoria dell’origine direttamente sul guscio di ogni singolo uovo. Sebbene, dunque, il sistema di allerta rapido in vigore in tutta Europa ha già portato all’immediato ritiro del prodotto a rischio da tutti i punti vendita, i consumatori possono verificare la provenienza delle uova già acquistate leggendo il codice alfanumerico stampigliato sul guscio. Per facilitarne l’interpretazione, Adiconsum ricorda che tale codice contiene le seguenti informazioni: • il tipo di allevamento: - 0 per il biologico - 1 per le galline allevate all’aperto - 2 per le galline allevate a terra - 3 per quelle in batteria; • la sigla del paese di allevamento: IT, FR ecc.; • il codice attribuito all’allevamento (8 caratteri) che individuano: - il codice Istat del comune sede dell’allevamento (3 cifre) - la sigla della provincia (due lettere) - il numero che l’Asl attribuisce all’azienda agricola (3 cifre). Adiconsum sottolinea come questo caso sia esemplificativo dell’utilità dell’obbligo dell’origine indicata in etichetta. Purtroppo nella maggior parte dei prodotti alimentari tale obbligo non è previsto.11 gennaio 2011
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31/12/2010 Autostrade: disponibili i moduli per i rimborsi
I moduli per i rimborsi sul sito di Adiconsum [ http://www.adiconsum.it/ ]www.adiconsum.it I moduli possono essere inviati ad Adiconsum utilizzando tre modalità: via fax: al n° 06 44170230 via mail: [ mailto:informazioni@adiconsum.it ]informazioni@adiconsum.it via posta: Adiconsum nazionale, via Francesco Gentile 135, 00173 Roma  Adiconsum ricorda inoltre che, per ulteriori informazioni, è ancora attivo il numero verde 800 592029 dalle ore 10 alle ore 17.Importante: per la presentazione dei rimborsi non è prevista alcuna data di scadenza.
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21/12/2010 Inps, la manovra taglia i precari
Martedi 21 dicembre, dalle 8.30 alle 16.00,  i lavoratori interinali impiegati presso l'INPS di Macerata -  insieme alle Organizzazioni Organizzazioni sindacali di Cisl Cgil e UIl che li rappresentano (rispettivamente FELSA, NIDIL e CPO) - hanno allestito un presidio con volantinaggio davanti alla sede dell’Istituto previdenziale di Macerata. L'iniziativa è in segno di protesta contro la legge 122 del 2010 (manovra di correzione dei conti pubblici) che taglia il  50% dei precari impiegati presso la Pubblica amministrazione. Rispetto all'Inps stiamo parlando di 1.800 lavoratori in somministrazione che, alla scadenza del contratto, prevista per fine anno, rischiano di rimanere a casa. La situazione riguarda, solo nella sede di Macerata, 10 lavoratori in somministrazione per lo più adibiti a funzioni ordinarie e strutturali come liquidazione di prestazioni di cassa integrazione, disoccupazione per lavoratori impiegati in aziende in crisi, invalidità civili delle persone diversamente abili. La loro mancata presenza non potrà far altro che rallentare, quando non sospendere, l'iter di pratiche rivolte soprattutto a persone che hanno perso il lavoro, danneggiando anche queste ultime. L'iniziativa di oggi è solo la prima di una più ampia mobilitazione a sostegno delle richieste dei lavoratori e dei sindacati, che sono  la proroga dei contratti di tutti i lavoratori dell'Inps, almeno fino al 31 marzo 2010, e la  modifica della legge n. 122 del 2010 nella  parte che prevede il taglio al lavoro e ai servizi essenziali per cittadini ed imprese.
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13/12/2010 CELEBRAZIONE DEL 60° ANNIVERSARIO CISL
La Cisl di Ascoli Piceno celebra il 60° anniversario dalla nascita, con un'iniziativa volta a creare un momento di riflessione su come la storia della nostra organizzazione interroga e si lascia interrogare dal presente per affrontare il futuro. I lavori si svilupperanno rendendo protagonisti i giovani della CISL, che concluderanno, in tale occasione, un percorso di animazione sul territorio, ed i meno giovani testimoni della nostra storia e del nostro vissuto quotidiano. Sarà presente all'evento il Segretario Confederale Liliana Ocmin. L'appuntamento è per il giorno 17 Dicembre alle ore 15.00 c/o il PalaRiviera Centro Congressi di S. Benedetto del Tronto, P.zzale Aldo Moro.
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03/12/2010 Corso Fiscale e Tributario gratuito
Per aderire al corso di formazione inviare entro il 15 dicembre il proprio curriculum vitae al Caf Cisl di Macerata
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30/11/2010 Chiarimenti sul tentativo volontario di conciliazione e regime transitorio
Il Ministero del Lavoro, anche a seguito della richiesta di chiarimento portata avanti dalla Cisl, ha diramato nella giornata di giovedì 25 novembre u.s. una circolare che scioglie i dubbi relativi al passaggio tra il sistema obbligatorio e quello facoltativo del tentativo di conciliazione presso le Direzioni Provinciali del Lavoro ed in merito alle ulteriori novità nella composizione delle commissioni di conciliazione contenute nella Legge 183/2010.Ecco i principali contenuti della circolare ministeriale (il cui testo integrale è in allegato alla presente circolare):- Le commissioni di conciliazione già insediate presso le direzioni provinciali del lavoro continueranno ad operare fino all’8 gennaio 2011, in attesa della loro ricostituzione. - In riferimento alla nuova composizione delle commissioni stesse, che individua il livello territoriale e non più quello nazionale per valutare la rappresentatività delle organizzazioni sindacali e datoriali, sui criteri di rappresentatività il Ministero richiama le indicazioni fornite con circolare 14/95 per la costituzione dei comitati provinciali dell’Inps. - Fino al 7 gennaio 2011 la commissione procederà a trattare i contenziosi per i quali sono state avanzate le istanze di conciliazione fino al 23 novembre 2010, informando le parti sulla non obbligatorietà del tentativo e sulla facoltà di portare a termine la conciliazione. - A partire dal 10 gennaio 2011 le nuove commissioni di conciliazione, costituite con decreto dal direttore della relativa Direzione Provinciale del Lavoro avvieranno la trattazione delle nuove istanze volontarie di conciliazione, presentate dal 24 novembre 2010, la cui convocazione sarà, nel periodo transitorio, inviata dalla Dpl e non dalle commissioni di conciliazione “in proroga”. - Per quel che riguarda la procedura per attivare il tentativo volontario di conciliazione il Ministero sottolinea che la richiesta va consegnata a mano alla Dpl o inviata con raccomandata a/r o posta elettronica certificata, escludendo l’utilizzo del fax. Con gli stessi mezzi essa va inviata alla controparte. - Se vi è il consenso del ricorrente il tentativo di conciliazione si svolge anche se il convenuto interviene dopo i 20 giorni previsti dalla legge, ma, in assenza dell’adesione della controparte, è possibile presentare immediatamente ricorso al giudice.Una situazione del tutto particolare è invece quella delle Commissioni di conciliazione per il pubblico impiego, il cui ricorso è stato, nel corso degli anni, quantitativamente limitato.Per quanto riguarda i tentativi di conciliazione relativi al lavoro pubblico incardinati nei collegi costituiti ai sensi dell’art. 65, d.lgs. n. 165/2001 ecco quali sono le situazioni possibili:a) per quanto riguarda i collegi già costituiti operanti alla data del 24 novembre, il presidente dovrà comunicare alle parti che abbiano proposto il tentativo di conciliazione in base alla previgente normativa che, per effetto dell’abrogazione dell’art. 66 del d.lgs. n. 165/2001, il collegio cessa la propria attività ope legis; b) in riferimento alle controversie del pubblico impiego non ancora portate all’esame del collegio, pur se il tentativo è stato richiesto con il vecchio rito e gli arbitri sono stati nominati (o in corso di nomina), alla data del 24 novembre va comunicato che non è possibile attuare la vecchia procedura; c) limitatamente alle controversie in materia di pubblico impiego per le quali sia stato richiesto il tentativo di conciliazione, ma per le quali non sia stata terminata la fase preparatoria di costituzione del collegio (perché, ad esempio, manca la nomina dell’arbitro di parte pubblica) alla data del 24 novembre occorrerà informare gli interessati che la procedura è cambiata e che, qualora lo si ritenga opportuno, il tentativo sarà svolto avanti alla commissione provinciale di conciliazione; d) le richieste di costituzione del collegio arbitrale ex artt. 65 e 66 del d.lgs. n. 165/2001, relative alle controversie del pubblico impiego pervenute dopo il 24 novembre, dovranno invece essere necessariamente archiviate, avvertendo i ricorrenti della possibilità di avvalersi della procedura facoltativa di conciliazione, previa presentazione della domanda seguendo il nuovo rito.25 novembre 2010Il Segretario Confederale Giorgio SantiniIn allegato la circolare esplicativa http://www.scribd.com/full/44380179?access_key=key-nj404c90c3jopalbf17
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26/11/2010 «I lavoratori non vivono di promesse»
http://www.youtube.com/watch?v=nvpKk_MWOms
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25/11/2010 La Cisl e la prevenzione della Violenza sulle Donne
http://www.youtube.com/watch?v=EtG3uG0cdFg
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22/11/2010 Rete Italiana per il Disarmo e Tavola della Pace si mobilitano per la trasparenza sul commercio di armi
In un periodo i cui le esportazioni di armi italiane vanno a gonfie vele (+60% di autorizzazioni nel 2009 con il record di 4,9 miliardi di euro autorizzati) e così anche le consegne effettive di sistemi d’arma (si arriva a 2,2 miliardi di euro) il Governo ha deciso di mettere mano alla legge sull’export di armi. Dal 1990 la legge 185 regolamenta con principi chiari ed alti i meccanismi di vendita delle armi tricolori, e fornisce soprattutto una grande trasparenza su tutto ciò che riguarda il trasferimento di armamenti.  Una legge di buon livello (ed additata come esempio a livello internazionale) che però non è perfetta e presenta comunque una serie di buchi in cui si inseriscono i traffici (come dimostrato recentemente in un’inchiesta di Altreconomia le armi escono dal nostro paese con un semplice corriere e accompagnate da lettere di vettura fasulle). Una situazione, quindi, che richiederebbe maggiori controlli e non un allentamento delle procedure di autorizzazione e di verifica.  Invece, con la scusa di un recepimento di una direttiva europea in materia (per razionalizzare gli scambi all’interno dell’UE) il Governo ha deciso di modificare la materia scegliendo la strada della Legge Delega. Di fatto quindi togliendo al Parlamento il controllo di una materia così delicata (come invece avvenuto negli ultimi venti anni) e inserendo addirittura tale provvedimento.  In questi giorni il Senato e poi la Camera dei Deputati saranno chiamati a votare la consegna al Governo della possibilità di rilanciare la vendita di armi italiane nel mondo: per “snellire le procedure” si riducono fortemente anche i limiti e i controlli sulle esportazioni di armamenti. Per ottenere questa delega il Governo ha nascosto il disegno di legge dentro un’altra legge (la cosiddetta “Comunitaria 2010” di ratifica di disposizioni europee, sulla quale sembra intenzionato a porsi potrebbe anche porre il voto di fiducia).  Per questo Rete Italiana per il Disarmo e dalla Tavola della Pace hanno promosso un appello a tutti i Parlamentari a votare per lo stralcio di tale emendamento e per il non utilizzo dello strumento di legge delega per la modifica della normativa sull’export di armi. Le due organizzazioni racconteranno i dettagli di questa situazione in una conferenza stampa/presidio che si terrà davanti al Senato della Repubblica martedì 23 novembre alle ore 14.30 (Corso Rinascimento angolo Corsia Agonale).  Incontreremo Parlamentari e giornalisti per favorire una conoscenza maggiore da parte dell’opinione pubblica dei pericoli connessi a questo cambio legislativo per quanto riguarda la trasparenza su un mercato così problematico, per i diritti umani nel mondo che possono essere violati anche con le nostre armi e per la nostra stessa sicurezza.  [ http://www.disarmo.org ]www.disarmo.org  [ http://www.perlapace.it ]www.perlapace.it  Contatti:  Tavola della Pace - Ufficio Stampa: Floriana Lenti 338/4770151 [ mailto:stampa@perlapace.it ]stampa@perlapace.it  075/5734830 - Fax 075/5739337  Rete Disarmo - Segreteria: Francesco Vignarca - 328/3399267 - [ mailto:segreteria@disarmo.org ]segreteria@disarmo.org
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22/11/2010 Bilancio 2011 degli enti locali: "in primo piano i servizi alla persona e il sostegno al lavoro"
Mercoledì 10 novembre, nella sede Cisl di Pesaro (via Porta Rimini, 11), si è svolta una conferenza stampa di Cgil, Cil e Uil per presentare il documento unitario sul bilancio degli Enti locali relativo al 2011. Sauro Rossi, segretario provinciale Cisl e i segretari di Cgil e Uil hanno illustrato gli aspetti più importanti del documento.   "La predisposizione dei bilanci preventivi degli Enti Locali per il 2011 è fortemente condizionata dalla particolare situazione economica del Paese e dalla recente introduzione di provvedimenti normativi e finanziari che influenzeranno pesantemente le scelte delle Amministrazioni. Anche i nostri territori sono ancora coinvolti dalla profonda crisi economica che ha determinato una caduta della produzione, la chiusura di diverse imprese, un aumento della disoccupazione e della cassa integrazione; i recenti timidi segnali di ripresa nella produzione non consentono di recuperare le posizioni perdute e tanto meno di generare tangibili effetti positivi sull’occupazione. La crisi ha generato nuove situazioni di disagio sociale, in particolare per chi ha perso il lavoro, e ne ha acuite altre, come la disoccupazione giovanile e femminile, la condizione delle famiglie immigrate, e la riduzione del potere d’acquisto dei redditi dei lavoratori e dei pensionati. Il tessuto economico locale, oltre la crisi, risente anche dei processi d’internazionalizzazione dell’economia, con le nuove opportunità che si creano ma soprattutto con le nuove sfide competitive a cui far fronte. La recente manovra finanziaria del Governo, attuata con il Decreto Legge 78/10 (convertito con la Legge 122/10), ha introdotto tagli e vincoli particolarmente pesanti nei confronti del sistema delle Autonomie Locali, che incideranno profondamente sulle scelte delle Amministrazioni, a partire dai bilanci preventivi 2011. Crisi economica, globalizzazione e manovra finanziaria stanno mettendo a dura prova il sistema economico e sociale, che ha trovato negli ultimi decenni nel lavoro diffuso e nella coesione sociale i suoi punti di forza, che hanno permesso a questa provincia di essere fra le prime in Italia in termini di benessere. Il nostro territorio è chiamato a rispondere a queste nuove sfide, consapevoli che è impossibile governare territorialmente le dinamiche più generali, ma che molto dipende da come le forze locali (istituzionali, civili e sociali) sono in grado di reagire, valorizzando le proprie potenzialità e i propri punti di forza. Sul piano delle scelte strategiche, come organizzazioni sindacali abbiamo colto la sollecitazione dell’Amministrazione Provinciale di misurarci su un progetto a medio-lungo termine (“Provincia 2020”) e stiamo contribuendo alla discussione che si è avviata, avendo predisposto al riguardo un documento specifico contenente alcune elaborazioni tematiche. Questo livello di confronto e gli obiettivi che assieme, anche come parti sociali, ci si augura di condividere (incentrato sui temi della coesione sociale, del nuovo modello di sviluppo, della sostenibilità sociale ed ambientale delle politiche locali, dell’assetto delle infrastrutture materiali e immateriali), può rappresentare la cornice entro cui collocare le scelte, Amministrative e non solo, più immediate, ad iniziare dalla programmazione di bilancio per i prossimi anni. Priorità delle scelte Il contesto di riferimento costringerà le Amministrazioni ad assumere scelte difficili in rapporto alle necessità di rispondere alle esigenze di governo di una comunità, ma queste scelte dovranno essere ispirate da un preciso ordine di priorità. Le priorità da assumere, considerando le specifiche funzioni e titolarità delle Amministrazioni locali, a nostro avviso dovranno essere i servizi alla persona ed il sostegno al lavoro, come elementi decisivi per garantire, anche in futuro, la coesione del territorio. La stessa Regione Marche individua queste due priorità nei suoi deliberati. Altrettanta attenzione va posta nell’assumere il vincolo dell’equità, per garantire che le ricadute delle scelte siano socialmente sostenibili e ripartite in ragione delle diverse possibilità economiche dei cittadini.    Misure anticrisi Rimanendo alto il numero di lavoratori colpiti dalla crisi ed essendosi ulteriormente aggravate le condizioni economiche di molte famiglie, è importante dare continuità ed estendere le misure anticrisi attivate nell’anno in corso (orientate a sostenere le famiglie in difficoltà nel pagamento delle utenze, degli affitti, delle rette) previa verifica della loro efficacia e congruità. Politiche sociali Il livello di coesione sociale e di benessere che caratterizza la nostra provincia è determinata prima di tutto dalla diffusione di una rete di servizi sociali che ha sostenuto le famiglie, ma anche il sistema economico locale. L’obiettivo è di salvaguardare l’attuale livello dei servizi erogati, garantendo le necessarie risorse umane e finanziarie, non rinunciando ad adeguare l’offerta a quelle che sono le diverse dinamiche della domanda e del bisogno e non trascurando gli interventi volti a promuovere e riconoscere gli sforzi sostenuti dalle famiglie. A questo obiettivo vanno orientate anche le politiche del personale, all’interno dei draconiani vincoli posti dalla manovra finanziaria. Il confronto con le Amministrazioni deve rappresentare anche l’occasione per una verifica sugli interventi avviati a favore delle persone non autosufficienti e sul modo in cui le recenti deliberazioni regionali (assegni di cura, sad, residenzialità) abbiano trovato riscontro nelle singole realtà comunali e di Ambito sociale. Riorganizzazione dei servizi ed esternalizzazioni La gestione dei servizi può comportare anche un confronto sui modelli organizzativi e sulle forme di gestione, in particolare nelle situazioni in cui esistono o possono introdursi forme d’esternalizzazione: la posizione del sindacato è che questi processi devono vedere affidati al pubblico il ruolo di programmazione, determinazione delle condizioni qualitative del servizio e delle modalità d’accesso, nonché nel quadro di un rapporto con il privato (in particolare il privato sociale) teso essenzialmente ad integrare l’offerta attuale, un ruolo diretto nella gestione.  Il raccordo tra pubblico e privato deve prendere forma sulla base di condizioni precise, che prevedano fra l’altro il vincolo del rispetto delle norme di legge e contrattuali sul lavoro e sulla sicurezza. Il protocollo sugli appalti dei servizi, sottoscritto tra le oo.ss., le associazioni cooperative e delle imprese, con i Comuni dell’Ambito sociale n.1, e successivamente portato all’attenzione della Conferenza provinciale delle Autonomie, rappresenta un riferimento da estendere nella sua applicazione. Politiche tariffarie Si accentua ulteriormente l’esigenza di adottare politiche tariffarie adeguate a sostenere i redditi delle famiglie, in particolare quelle meno abbienti e quelle colpite dalla crisi.  In particolare si richiede che la dinamica tariffaria non sia superiore a quella inflattiva e che vada estesa ulteriormente l’applicazione dell’Isee alle tariffe dei servizi a domanda individuale. Una oculata gestione dell’Isee può anche garantire un gettito aggiuntivo necessario a permettere su basi di equità una gestione economicamente più equilibrata dei servizi. Politiche del personale Considerando i vincoli posti dalla manovra finanziaria sul personale, per quanto concerne i tetti di spesa, il tour over e i contratti flessibili (diversi per le Amministrazioni rientranti nel patto di stabilità e le altre), vincoli che mettono seriamente in discussione la possibilità di garantire una adeguata erogazione dei servizi e la funzionalità dell’Amministrazione, è necessario che la negoziazione con le Rsu e con le categorie sindacali sulle politiche del personale non sia penalizzante per i lavoratori e che tutte le opportunità consentite vengano utilizzate per consentire il funzionamento dei servizi, la stabilizzazione dei lavoratori precari, salvaguardia dei percorsi professionali e la gestione della produttività. Politiche tributarie Le attuali norme nazionali, tutt’altro che “federaliste”, pongono seri vincoli all’autonomia amministrativa in materia tributaria, a iniziare da quelli posti alle addizionali ed alle aliquote Irpef e Ici. La principale azione in grado di produrre immediatamente introiti aggiuntivi è il recupero dell’evasione e dell’elusione fiscale relativi ai tributi comunali, ad iniziare dall’Ici (anche attraverso la riclassificazione degli immobili in base all’art……), la Tarsu, …. Nell’attività sino ad ora condotta esiste uno scarto notevole, in termini di recupero dell’evasione, tra le amministrazioni che hanno attivato adeguate misure e le altre. E altrettanto necessario che le Amministrazioni si organizzino, singolarmente o in forma associata, per adempiere gli atti previsti dall’art.16 del d.l.78/10, ad iniziare dalla costituzione del Consiglio tributario, in attesa che i prevista atti dell’Agenzia delle entrate possano permettere l’avvio dell’attività di contrasto all’evasione. Le incongruenze della norma sono evidenti, a iniziare dal non considerare la mancanza di personale e di strumenti a disposizione dei Comuni per farsi carico dei nuovi adempimenti; per questa ragione a nostro avviso è necessario organizzare questa nuova attività a livello sovra comunale. Esercizio associato delle funzioni e gestione associata dei servizi. Da tempo le oo.ss. sollecitano un processo associativo fra le Amministrazioni finalizzato alla gestione associata dei servizi e delle funzioni. In questi anni abbiamo assistito nella provincia ad esperienze condotte con esiti diversi, con situazioni positive che si sono consolidate e sviluppati e casi di segno opposto. Le nuove condizioni finanziarie delle Amministrazioni, che impongono scelte anche radicali, e le disposizioni previste nell’art. 14 del d.l. 78/10, richiedono a tutte le Amministrazioni, anche quelle con popolazione superiore ai 5000 abitanti, una rinnovata capacità di lavorare su progetti aggregativi, nelle forme e con gli strumenti previste dalla normativa (Unioni dei Comuni, Uffici comuni e convenzioni, Comunità Montane, Ambiti sociali). Le oo.ss. propongono l’avvio immediato di una fase progettuale, coordinata dalla Conferenza provinciale delle Autonomie, in raccordo con la Regione Marche (anche in relazione alle prerogative che la norma gli riconosce, in particolare in materia di determinazione della dimensione territoriale ottimale) finalizzata ad individuare gli ambiti territoriali, le forme associative, le funzioni, i servizi, le risorse per avviare concretamente questo percorso. Sulla base di questa impostazione, Cgil-Cisl-Uil territoriali, di concerto con le rispettive federazioni dei pensionati, richiedono a tutte le Amministrazioni comunali della provincia, alle Comunità Montane, alle Unioni dei Comuni, ed alla stessa Amministrazione provinciale, l’avvio di una fase di confronto preventivo, finalizzato a conoscere gli orientamenti delle Amministrazioni su questi argomenti e ad individuare auspicabili punti di condivisione sulle scelte che si dovranno assumere".
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22/11/2010 Il sindacato “nuovo” nella Provincia “bella”
Storia, volti e voci di un sindacato, ma anche testimonianze e vicende di un territorio e di una Provincia “bella” che da sempre valorizza il lavoro e il lavoratore, nella sua qualità di persona. La Cisl di Pesaro ha colto l’appuntamento con il proprio 60° anniversario per ripercorrere le vicende più importanti del proprio passato, raccontare fatti e testimonianze e rendere omaggio a quei volti che l’hanno contraddistinta: un’occasione per ricostruire e interpretare il passato in un presente sempre più convulso e prepararsi ad un futuro sempre più impegnativo. L’anniversario verrà celebrato al teatro Sperimentale di Pesaro, venerdì 26 novembre alle ore 15, con la presentazione del volume Il sindacato “nuovo” nella Provincia “bella”, che ripercorre i sessant’anni del sindacato fondato, nel 1950, con la scissione della componente cattolica dalla Cgil unitaria. Dopo l’apertura dei lavori affidata al segretario generale di Pesaro Sauro Rossi, sono previsti gli interventi dei curatori del volume: Desi Goffi, che ha raccolto le voci curando le interviste ai segretari generali che hanno guidato la Cisl, Giuseppe Gelmo, che ha utilizzato la documentazione d’archivio creando il contesto in cui inserire le testimonianze e il prof. Antonio Quagliani, dell’Università “Carlo Bo”, che ha seguito la stesura del testo e ha scritto la prefazione. I tre relatori presenteranno il volume ricco di testimonianze e ricordi delle guide storiche della Cisl di Pesaro, che hanno accompagnato il sindacato nelle sue sfide più importanti. Il sindacato “nuovo” nella Provincia “bella” racconta una grande e appassionante storia “corale”, dove i protagonisti sono uomini e donne che hanno saputo interpretare e guidare i cambiamenti più significativi che hanno caratterizzato l’ultima metà del secolo scorso: un impegno continuo e costante che ha consentito al movimento dei lavoratori pesaresi di conquistare solidità e forza contrattuale. L’iniziativa sarà anche l’occasione per assistere alla suggestiva pièce teatrale di Andrea Marzi e Giovanni Gotti dal titolo “Lavoro: ieri una fatica,  oggi un lusso” (testi a cura di Claudio Bruscoli e Gianluigi Storti con Cristina Monti – voce, Riccardo Bertozzini – chitarra, Massimiliano Tonelli – contrabbasso e Andrea Marzi – voce). Al termine del pomeriggio le conclusioni saranno infine affidate al segretario confederale Giorgio Santini.  Storia, volti e voci di un sindacato, ma anche testimonianze e vicende di un territorio e di una Provincia “bella” che da sempre valorizza il lavoro e il lavoratore, nella sua qualità di persona. La Cisl di Pesaro ha colto l’appuntamento con il proprio 60° anniversario per ripercorrere le vicende più importanti del proprio passato, raccontare fatti e testimonianze e rendere omaggio a quei volti che l’hanno contraddistinta: un’occasione per ricostruire e interpretare il passato in un presente sempre più convulso e prepararsi ad un futuro sempre più impegnativo. L’anniversario verrà celebrato al teatro Sperimentale di Pesaro, venerdì 26 novembre alle ore 15, con la presentazione del volume Il sindacato “nuovo” nella Provincia “bella”, che ripercorre i sessant’anni del sindacato fondato, nel 1950, con la scissione della componente cattolica dalla Cgil unitaria. Dopo l’apertura dei lavori affidata al segretario generale di Pesaro Sauro Rossi, sono previsti gli interventi dei curatori del volume: Desi Goffi, che ha raccolto le voci curando le interviste ai segretari generali che hanno guidato la Cisl, Giuseppe Gelmo, che ha utilizzato la documentazione d’archivio creando il contesto in cui inserire le testimonianze e il prof. Antonio Quagliani, dell’Università “Carlo Bo”, che ha seguito la stesura del testo e ha scritto la prefazione. I tre relatori presenteranno il volume ricco di testimonianze e ricordi delle guide storiche della Cisl di Pesaro, che hanno accompagnato il sindacato nelle sue sfide più importanti. Il sindacato “nuovo” nella Provincia “bella” racconta una grande e appassionante storia “corale”, dove i protagonisti sono uomini e donne che hanno saputo interpretare e guidare i cambiamenti più significativi che hanno caratterizzato l’ultima metà del secolo scorso: un impegno continuo e costante che ha consentito al movimento dei lavoratori pesaresi di conquistare solidità e forza contrattuale. L’iniziativa sarà anche l’occasione per assistere alla suggestiva pièce teatrale di Andrea Marzi e Giovanni Gotti dal titolo “Lavoro: ieri una fatica,  oggi un lusso” (testi a cura di Claudio Bruscoli e Gianluigi Storti con Cristina Monti – voce, Riccardo Bertozzini – chitarra, Massimiliano Tonelli – contrabbasso e Andrea Marzi – voce). Al termine del pomeriggio le conclusioni saranno infine affidate al segretario confederale Giorgio Santini.
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19/11/2010 Hotel House, tutti i popoli del mondo a Porto Recanati
Leggi l'articolo pubblicato sul Corriere della Sera on line a firma di Ruben H. Oliva H.http://www.corriere.it/cronache/10_novembre_18/OLIVA_civitanova_motelhouse_5c47f188-f303-11df-8691-00144f02aabc.shtml
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19/11/2010 Settimana dell' Orientamento 2010
Anche quest' anno la Cisl di Ancona partecipa alla Settimana dell' Orientamento. Venite a trovarci ...siamo allo stand n. 33 dal: 23-11-2010 al: 26-11-2010 sede: Ancona - Quartiere Fieristico La Settimana dell'Orientamento, promossa dalla Provincia di Ancona - Assessorato all'Istruzione Formazione e Lavoro, finanziata con i fondi POR FSE 2007/2013, torna ad animare i padiglioni del quartiere fieristico di Ancona. Il salone rappresenta un'occasione imperdibile per riflettere ed informarsi in previsione di scelte importanti sia in ambito scolastico che lavorativo. Oltre al ricco programma di incontri, la manifestazione vede la partecipazione di numerosi espositori in rappresentanza del mondo della formazione post-diploma e del lavoro.Tra le attività in programma: Guida e realizzazione del proprio videocurriculum Tutti i giorni un apposito spazio sarà dedicato alla registrazione del videocurriculum: qui si effettueranno le riprese video per realizzare un'efficace e moderna presentazione di competenze e capacità personali. Si consiglia, a chi vorrà realizzare il proprio curriculum in versione video, di portare con sé anche il proprio curriculum vitae tradizionale (salvato su un qualsiasi supporto digitale: chiavetta usb, cd-rom, ecc). In questo modo provvederemo ad applicare su di esso il Codice- QR del video registrato, così da rendere subito visibile il proprio videocurriculum anche attraverso il telefono cellulare.  Incontro con Alessandro Rosina Martedì 23 alle ore 9,30 Alessandro Rosina intervistato da Federica Gentile conduttrice della trasmissione "RAI OKKUPATI" presenterà il libro "Non è un paese per giovani. L'anomalia italiana: una generazione senza voce". Incontro con ALMALAUREA Sempre martedì 23 alle ore 11,15 esperti di Almalaurea presenteranno i risultati dell'indagine su quali corsi di laurea offrano maggiori possibilità di occupazione e illustreranno "Almaorientati", il percorso di auto orientamento messo a punto da Almalaurea per scegliere il corso di laurea giusto. Test di orientamento (mercoledì 24, giovedì 25 e venerdì 26 novembre) Possibilità di svolgere test di orientamento alla scelta universitaria in collaborazione con Alpha Test. Svolgendo il questionario i ragazzi riceveranno un profilo personale che li informerà su quali siano i percorsi di studio più vicini ai loro reali interessi. Il Gioco dell'Oca di Fabrica Ethica (mercoledì 24 e giovedì 25 novembre) Il gioco di Fabrica Ethica è una modalità ludico-educativa che permette, divertendosi, di ragionare e discutere su temi quali la responsabilità sociale d'impresa, il lavoro minorile, le energie rinnovabili, la salvaguardia dell'ambiente. Il Gioco dell'Oca è animato dagli operatori dell'Associazione "Dentro l'Orizzonte Giovanile" di Arezzo. Seminario di studio sugli Istituti Tecnici (sala B al primo piano) Nel pomeriggio del 23 novembre alle ore 15.30 si svolgerà un seminario sugli Istituti Tecnici Superiori delle Marche rivolto a tutti gli operatori del settore.  Scarica il programma completoScarica l' elenco degli espositori
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19/11/2010 Settimana dell' Orientamento 2010
Anche quest' anno la Cisl di Ancona partecipa alla Settimana dell' Orientamento. Venite a trovarci ...siamo allo stand n. 33 dal: 23-11-2010 al: 26-11-2010 sede: Ancona - Quartiere Fieristico La Settimana dell'Orientamento, promossa dalla Provincia di Ancona - Assessorato all'Istruzione Formazione e Lavoro, finanziata con i fondi POR FSE 2007/2013, torna ad animare i padiglioni del quartiere fieristico di Ancona. Il salone rappresenta un'occasione imperdibile per riflettere ed informarsi in previsione di scelte importanti sia in ambito scolastico che lavorativo. Oltre al ricco programma di incontri, la manifestazione vede la partecipazione di numerosi espositori in rappresentanza del mondo della formazione post-diploma e del lavoro.Tra le attività in programma: Guida e realizzazione del proprio videocurriculum Tutti i giorni un apposito spazio sarà dedicato alla registrazione del videocurriculum: qui si effettueranno le riprese video per realizzare un'efficace e moderna presentazione di competenze e capacità personali. Si consiglia, a chi vorrà realizzare il proprio curriculum in versione video, di portare con sé anche il proprio curriculum vitae tradizionale (salvato su un qualsiasi supporto digitale: chiavetta usb, cd-rom, ecc). In questo modo provvederemo ad applicare su di esso il Codice- QR del video registrato, così da rendere subito visibile il proprio videocurriculum anche attraverso il telefono cellulare.  Incontro con Alessandro Rosina Martedì 23 alle ore 9,30 Alessandro Rosina intervistato da Federica Gentile conduttrice della trasmissione "RAI OKKUPATI" presenterà il libro "Non è un paese per giovani. L'anomalia italiana: una generazione senza voce". Incontro con ALMALAUREA Sempre martedì 23 alle ore 11,15 esperti di Almalaurea presenteranno i risultati dell'indagine su quali corsi di laurea offrano maggiori possibilità di occupazione e illustreranno "Almaorientati", il percorso di auto orientamento messo a punto da Almalaurea per scegliere il corso di laurea giusto. Test di orientamento (mercoledì 24, giovedì 25 e venerdì 26 novembre) Possibilità di svolgere test di orientamento alla scelta universitaria in collaborazione con Alpha Test. Svolgendo il questionario i ragazzi riceveranno un profilo personale che li informerà su quali siano i percorsi di studio più vicini ai loro reali interessi. Il Gioco dell'Oca di Fabrica Ethica (mercoledì 24 e giovedì 25 novembre) Il gioco di Fabrica Ethica è una modalità ludico-educativa che permette, divertendosi, di ragionare e discutere su temi quali la responsabilità sociale d'impresa, il lavoro minorile, le energie rinnovabili, la salvaguardia dell'ambiente. Il Gioco dell'Oca è animato dagli operatori dell'Associazione "Dentro l'Orizzonte Giovanile" di Arezzo. Seminario di studio sugli Istituti Tecnici (sala B al primo piano) Nel pomeriggio del 23 novembre alle ore 15.30 si svolgerà un seminario sugli Istituti Tecnici Superiori delle Marche rivolto a tutti gli operatori del settore.  Scarica il programma completoScarica l' elenco degli espositori
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18/11/2010 Per una giustizia del lavoro efficiente e celere
Le nuove norme sono previste dalla Legge 183/2010, cosiddetto Collegato lavoro. Leggi il volantino su Conciliazione ed Arbitrato.
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17/11/2010 CONVEGNO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Il 25 Novembre 2010 ricorre la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La CISL in questi ultimi anni ha manifestato particolare sensibilità al tema riconoscendo le conseguenze sociali ed economiche, ripartite fra servizi medici, sanitari e perdita della produttività, ritenendolo una delle maggiori cause di morte e disabilità: impoverisce gli individui, le famiglie e le comunità, riducendo lo sviluppo economico di ogni nazione. I fatti di cronaca riportano l'attenzione su una violenza che spesso sfocia in pratiche omicide e che ha a che fare con le nuove dinamiche degli equilibri del potere nella società, nel mondo del lavoro, nella famiglia, nelle relazioni parentali. La CISL ha preparato una piattaforma che mira ad elaborare proposte concrete al fine di prevenire e perseguire le violenze esercitate in tutti i contesti di vita delle donne. Anche la CISL di Ascoli Piceno e Fermo, attraverso i coordinamenti donne UST, ANOLF ed FNP, vuole dare un contributo e questi temi saranno affrontati con i soggetti istituzionali il giorno 25 novembre 2010 ale ore 17.00 presso la Sala Convegni del Seminario Arcivescovile, Via S. Alessandro, 3 Fermo. All'evento sarò presente Ilaria Fontanin del Dipartimento delle Politiche migratorie, donne e giovani che ci illustrerà la Piattaforma CISL sulla prevenzione della violenza contro le donne.
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17/11/2010 Cingoli, parte campagna per la riduzione dei rifiuti
Parte da Cingoli la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. Ad aprire i lavori della campagna di sensibilizzazione, che si svolgerà dal 20 al 28 novembre in contemporanea con altri paesi europei, è il convegno “Solidambiente, Meno Rifiuti per tutti!”. L'evento organizzato dai pensionati Cisl di Cingoli in collaborazione con Regione Marche e Legambiente Marche, si terrà il prossimo sabato, 20 novembre, dalle ore 15.30 nella Sala Comunale “G.. Verdi” in Piazza Vittorio Emanuele II di Cingoli. “L’iniziativa – spiega Dino Ottaviani, Segretario Generale dei pensionati Cisl di Macerata - si colloca all’interno di Solidambiente, il percorso che la Federazione dei pensionati, insieme a tutta la Cisl di Macerata, ha intrapreso per sollecitare una maggiore attenzione ai temi della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Il nostro obiettivo è quello di costruire, in sinergia con i principali protagonisti del territorio - istituzioni locali, soggetti gestori dello smaltimento dei rifiuti e associazioni private - una vera e propria alleanza per tutelare l’ambiente, sostenere il lavoro e promuovere la solidarietà”. “Ridurre e prevenire la produzione dei rifiuti è la scelta più utile e lungimirante – commentano Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche e Franca Poli, responsabile scientifico di Legambiente Marche-. Abbiamo aderito anche quest'anno alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti perché crediamo che possa rappresentare una grande opportunità per sensibilizzare cittadini e istituzioni nella prevenzione. Infatti sono già molte le amministrazioni che hanno puntato sulla riduzione della produzione dei rifiuti e moltissime sono le esperienze che possiamo riproporre sul territorio come la riduzione dei contenitori di plastica attraverso l'introduzione dei prodotti alla spina per la distribuzione del latte e dei detersivi come già avviene in molti ipermercati”. All'incontro, organizzato dai pensionati Cisl di Cingoli con la collaborazione della Regione Marche e Legambiente Marche, interverranno: Anna Maria Venturi, dei pensionati Cisl di Cingoli; Piergiorgio Carrescia, dirigente ciclo rifiuti Regione Marche; Isarema Cioni, esperta di riduzione dei rifiuti; Livio Scattolini, Sindaco di Corinaldo; Pieramelio Baldelli, assessore all'ambiente di Serra de' Conti; Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, Giuseppe Giampaoli, direttore Cosmari; Francesco Ippoliti, Legambiente Cingoli; Dino Ottaviani, segretario generale Cisl Fnp Macerata e Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche.
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17/11/2010 Cingoli, parte la campagna europea per la riduzione dei rifiuti
Parte da Cingoli la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. Ad aprire i lavori della campagna di sensibilizzazione, che si svolgerà dal 20 al 28 novembre in contemporanea con altri paesi europei, è il Convegno "Solidambiente, meno rifiuti per tutti. " L'evento organizzato dai pensionati Cisl di Cingoli in collaborazione con Regione Marche e Legambiente Marche, si terrà il prossimo sabato, 20 novembre, dalle ore 15.30 nella Sala Comunale “G.. Verdi” in Piazza Vittorio Emanuele II di Cingoli. «La Regione Marche – dichiara l’Assessore regionale all’ambiente Sandro Donati - da diversi anni ha avviato molteplici filoni di intervento per approcciare il settore dei rifiuti da semplice gestione di un “problema” a fonte di opportunità e di crescita. Ne sono un valido esempio le cinque Ludoteche Regionali del Riuso, l’esperienza più significativa per rispondere, attraverso una pratica ed un’azione quotidiana, a quelle necessità di diffondere, con attività di promozione ed educazione dell’individuo, la cultura della prevenzione dei rifiuti e del riutilizzo degli oggetti. Sotto il profilo di una pianificazione politica per l’individuazione di interventi mirati va ricordato il recente progetto europeo Pre Waste, in cui la Regione Marche ha assunto il ruolo di capofila di un vasto partenariato (8 Paesi Comunitari coinvolti), che mira a migliorare l’efficienza ed efficacia delle politiche regionali di prevenzione dei rifiuti al fine di ridurne significativamente la produzione, attraverso una stretta collaborazione tra le autorità regionali e locali, enti pubblici ed altri attori chiave che operano nel settore. Non ultimo la Regione Marche ha confermato, nell’ottica di piena applicazione di una strategia europea sulla prevenzione dei rifiuti, l’obiettivo di individuare e realizzare, insieme agli Enti Locali, i Centri Locali del Riuso, intesi come luoghi di scambio, conferimento e prelievo di beni ancora utilizzabili non rientranti nel circuito della raccolta dei rifiuti urbani» “L’iniziativa – spiega Dino Ottaviani, Segretario Generale dei pensionati Cisl di Macerata - si colloca all’interno di Solidambiente, il percorso che la Federazione dei pensionati, insieme a tutta la Cisl di Macerata, ha intrapreso per sollecitare una maggiore attenzione ai temi della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Il nostro obiettivo è quello di costruire, in sinergia con i principali protagonisti del territorio - istituzioni locali, soggetti gestori dello smaltimento dei rifiuti e associazioni private - una vera e propria alleanza per tutelare l’ambiente, sostenere il lavoro e promuovere la solidarietà”.  “Ridurre e prevenire la produzione dei rifiuti è la scelta più utile e lungimirante – commentano Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche e Franca Poli, responsabile scientifico di Legambiente Marche-. Abbiamo aderito anche quest'anno alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti perché crediamo che possa rappresentare una grande opportunità per sensibilizzare cittadini e istituzioni nella prevenzione. Infatti sono già molte le amministrazioni che hanno puntato sulla riduzione della produzione dei rifiuti e moltissime sono le esperienze che possiamo riproporre sul territorio come la riduzione dei contenitori di plastica attraverso l'introduzione dei prodotti alla spina per la distribuzione del latte e dei detersivi come già avviene in molti ipermercati”.  All'incontro, organizzato dai pensionati Cisl di Cingoli con la collaborazione della Regione Marche e Legambiente Marche, interverranno: Anna Maria Venturi, dei pensionati Cisl di Cingoli; Piergiorgio Carrescia, dirigente ciclo rifiuti Regione Marche; Isarema Cioni, esperta di riduzione dei rifiuti; Livio Scattolini, Sindaco di Corinaldo; Pieramelio Baldelli, assessore all'ambiente di Serra de' Conti; Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, Giuseppe Giampaoli, direttore Cosmari; Francesco Ippoliti, Legambiente Cingoli; Dino Ottaviani, segretario generale Cisl Fnp Macerata e Luigino Quarchioni, presidente di Legambiente Marche.
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05/11/2010 TAVOLA ROTONDA: SERVIZI SOCIO-SANITARI
Quale ruolo hanno le istituzioni locali sul territorio? Quali servizi sociali, sanitari e socio-sanitari possono essere garantiti alla luce dei tagli delle risorse economiche da parte del Governo? Queste sono alcune domande alle quali i relatori della tavola rotonda dal titolo SERVIZI SOCIO-SANITARI SUL TERRITORIO E RUOLO DELLE ISTITUZIONI LOCALI” cercheranno di dare una risposta agli incontri che si terranno ad OSTRA  e CORINALDO, in provincia di Ancona. Come è noto le famiglie sempre più spesso sostengono il peso delle difficoltà economiche, derivanti da pensioni e retribuzioni non adeguate al potere di acquisto; aumentano i casi di persone sole e non autosufficienti con  conseguenze in termini sociali, psicologici, economici elevatissimi.  Affrontare e saper dare soluzioni a tali problemi è importante, al fine di  dare risposte sanitarie, assistenziali, tutelari e di socializzazione rispetto al grado e all’intensità dei bisogni. A tal proposito, la FNP Provinciale di Ancona e la Lega FNP CISL di Senigallia (AN), da sempre attente alle problematiche degli anziani e delle loro famiglie, organizzano questi incontri che si propongono come occasione di approfondimento, in particolare, riguardo la situazione dei servizi rivolti ad anziani sul territorio. Alleghiamo le locandine delle iniziative: OSTRA CORINALDO
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03/11/2010 Pensionati Cisl a convegno sulla prevenzione
Martedì 2 novembre, presso il Centro fiere maceratesi a Villa Potenza (Macerata) si è svolto il convegno “Restiamo in forma, buone regole di prevenzione”. L’iniziativa, organizzata dalla Federazione dei pensionati Cisl di Macerata, è stata ospitata all’interno di Cibaria, la fiera marchigiana di enogastronomia e ristorazione. Osteoporosi malattia insidiosa - Circa 150 persone hanno assistito al convegno nel quale si sono succeduti gli interventi di professionisti delle tre Zone territoriali dell’ASUR Marche. Maria Giulia Cartechini, diabetologa della Zona 10 di Camerino ha affrontato il tema dell’osteoporosi, malattia insidiosa - specie per le donne - che può essere prevenuta attraverso una corretta alimentazione.  La prevenzione del diabete - Il Dott. Gabriele Maolo e il Dott. Gianraimondo Morico, professionisti della Zona 9 di Macerata e della Zona 8 di Civitanova Marche hanno parlato del diabete, delle sue conseguenze drammatiche sulla salute di strati sempre più larghi della popolazione e dell’importanza di prevenirlo attraverso corretti stili di vita. Alimentazione e movimento - Silvana Sciamanna, dietista della Zona 9 ha illustrato ai partecipanti le regole principali per una corretta alimentazione, mentre Giada Paoletti, fisioterapista della Zona 10 ha sottolineato l’importanza di mantenere attivo il corpo attraverso semplici esercizi quotidiani alla portata di tutti, in particolare delle persone anziane.  Il camper della salute - Più di 300 persone hanno fatto visita al Camper della salute, allestito dall’Associazione tutela diabetici di Camerino e dalla Federazione dei pensionati Cisl, e appostato all’interno della Fiera dal 31 ottobre al 2 novembre. Per tre giorni i visitatori hanno potuto sottoporsi gratuitamente ad un esame dei parametri morfologici (peso, giro vita, pressione arteriosa e glicemia), effettuato da infermieri volontari in pensione che hanno rilasciato ad ogni paziente un apposito foglietto con gli esiti degli esami.  Importante una corretta alimentazione «Un denominatore comune a tutti gli interventi dei relatori – spiega Dino Ottaviani, Segretario generale dei pensionati Cisl di Macerata - è la necessità di rispettare alcune semplici ed importanti regole in tema di alimentazione. Per questo la scelta di organizzare questo convegno all’interno di Cibaria, lungi dal rappresentare una provocazione, è finalizzata a sensibilizzare la popolazione sull’adozione di corretti stili di vita in generale, e alimentari in particolare. Mangiare prodotti di qualità, possibilmente di stagione, è una delle più importanti regole dalle quali ripartire per preservare a lungo la nostra salute».  Costruiamo una "rete della salute" - Concetto ribadito anche dal Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, che concludendo i lavori ha sottolineato l’importanza di costruire una “rete della salute” partecipata da istituzioni, enti e associazioni private e rappresentative dei lavoratori e dei cittadini. Un sindacato moderno come la Cisl – ha spiegato Ferracuti – non si limita a rivendicare azioni altrui, ma mette in moto processi virtuosi e costruisce alleanze sul territorio con le quali tentare di far fronte insieme ad un momento difficile. Certo, i sacrifici che verranno imposti ai cittadini in termini di tagli ai bilanci delle aziende sanitarie marchigiane dovranno essere compensati da una riorganizzazione interna al sistema, che riduca le spese amministrative liberando risorse da reinvestire nei servizi sul territorio.
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03/11/2010 Una raccolta di firme per i precari della scuola
Una raccolta di firme per i precari della scuola. E' l'iniziativa messa in campo dalla segreteria di Pesaro e Urbino della Cisl Scuola che, entro la prima metà di dicembre, raccoglierà presso le proprie sedi le sottoscrizioni che verranno poi presentate al ministro della Pubblica Istruzione, al presidente della VII commissione della Camera e del Senato e ai capigruppo dei partiti politici. "Siamo preoccupati - ha sottolineato la segretaria provinciale della Cisl Scuola Anna Bartolini nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina -, per le conseguenze del D.L. 134/09 convertito nella L. 167/2009, nella quale si stabilisce la riapertura della graduatoria con l'inserimento a pettine per i precari, a decorrere dal biennio 2011/2012. Si tratta di una situazione che finirà per disattendere le legittime aspettative dei docenti precari che erano nelle graduatorie al momento della loro trasformazione da permanenti a graduatorie ad esaurimento". I rappresentanti sindacali si rammaricano che per favorire alcuni docenti ricorrenti contro il trasferimento in coda, si ledono i diritti di una massa ben consistente di docenti precari già iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. Con la raccolta di firme la Cisl Scuola vuole quindi dimostrare il proprio totale disaccordo per l'inserimento a pettine previsto per il 2011, che non farebbe altro che togliere il posto ad alcuni precari per attribuirlo ingiustamente ad altri. "Tanti docenti già precari, che da tempo si trovano in posizione utile - si legge nel documento che verrà inviato ai rappresentanti di governo - verrebbero a perdere, di fatto, la prospettiva di un contratto di lavoro e qualsiasi possibilità di costruirsi un futuro nella scuola". La richiesta è pertanto quella di modificare la legge 167/2009 garantendo la condizione di esaurimento delle graduatorie attraverso modalità di aggiornamento che escludano il trafserimento di provincia. Clicca sul link sottostante per i dati relativi alla situazione dei docenti e del personale Ata a livello nazionale e in provincia di Pesaro e Urbino: http://www.scribd.com/doc/40877513/Tabella-Dati-Per-Conferenza-Stampa
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02/11/2010 Patto sociale per crescita ed occupazione
I temi dell'intesa: Emergenze sociali  - Ricerca e Innovazione -  Mezzogiorno - Semplificazione  
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28/10/2010 Chi beneficia della sospensione del mutuo per la prima casa?
Scarica il modello per la richiesta di sospensione. Clicca qui http://www.scribd.com/full/40323938?access_key=key-1j6xr0txob1egq8xfo54
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20/10/2010 Petizione per il rilancio del servizio civile
Petizione CNESC e Forum del Terzo Settore per il rilancio del servizio civile La CNESC (Conferenza nazionale Enti per il Servizio Civile), di cui è socio il CENASCA, ed il Forum del Terzo Settore hanno lanciato in questi giorni una raccolta firme di adesione alla Petizione "Basta schiaffi ai giovani, diamo un futuro al servizio civile nazionale", in cui si chiede ai vari livelli istituzionali di non lasciar morire questa importante esperienza di cittadinanza per i giovani.Il testo della petizione http://www.scribd.com/full/39739586?access_key=key-prpkf7vgze183y5zw6gPer firmare la petizione on-line clicca sul seguente link: http://www.cnesc.it/index.php/firma-la-petizione.html
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19/10/2010 ALZHEIMER: per non dimenticare chi dimentica.
La FNP CISl di Ascoli Piceno/Fermo ed il Coordinamento Donne Provinciale, hanno organizzato un Convegno sul tema "Alzheimer" per il giorno martedi' 26 ottobre 2010 alle ore 9.30 presso la Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno in collborazione con l'Associazione Alzheimer. L'evento è finalizzato ad evidenziare l'importanza di questa patologia che, come noto, è altamente invalidante ed in continuo aumento, soprattutto fra la popolazione anziana, e rappresenta insieme all'infarto, alle malattie cardiache e oncologiche, una delle più significative "emergenze" che i sistemi socio-sanitari si trovano ad affrontare da alcuni anni. Il Convegno si avvarrà della preziosa partecipazione del Prof. Dr. Bellini Francesco, Scienziato Ricercatore Italo-Canadese specializzato in cure per l'Alzheimer e Presidente della Klox Technologies. Inoltre, poichè l'iniziativa è realizzata con il patrocinio della Provincia e del Comune di Ascoli Piceno, parteciperanno al Convegno il Presidente, Piero Celani ed il Sindaco Guido Castelli.
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18/10/2010 Anolf Giovani seconda generazione: nasce l'associazione per dare voce agli italiani senza cittadinanza
L’intuizione dell’Anolf Cisl nazionale prende corpo. Il 13 ottobre 2010, a Roma presso la Cisl Nazionale, si sono riuniti 21 giovani di seconda generazione provenienti da tutta Italia e che hanno la responsabilità dell'Anolf Giovani Provinciali per costituire, con la dotazione di uno statuto, l'Anolf Giovani di seconda generazione nazionale. “Da Coordinamento diventiamo associazione di fatto – ha detto il responsabile nazionale, Maruan Oussaifi – E’ un riconoscimento importante che ci dà autonomia progettuale e di iniziativa per rivendicare i diritti di circa un milione di giovani nati e cresciuti in Italia a cui lo Stato nega ancora una piena cittadinanza”. All’incontro costituente erano presenti, tra gli altri, anche il segretario confederale della Cisl, Paolo Mezzio, il presidente dell’Anolf Cisl, Oberdan Ciucci, insieme a Vincenzo Coppola, Mohammed Saady e Maria Ilena Rocha, responsabile nazionale del Coordinamento Donne Anolf.Paolo Mezzio ha sottolineato come la Cisl sostenga le richieste dei giovani di seconda generazione che “sono giovani italiani ma con delle precise peculiarità che riguardano in particolare la riforma della legge sulla cittadinanza e l’equiparazione dei titoli di studio” mentre Oberdan Ciucci ha ribadito “l’importanza, per tutti coloro che sono impegnati nella sfera sociale delle tutele, di questa trasformazione del Coordinamento dei giovani di seconda generazione in Associazione. Un’altra intuizione felice della Cisl che inizia a camminare con le proprie gambe e a interpretare concretamente le richieste di una parte significativa della società italiana”.  Roma, 14 ottobre 2010FOTO EVENTO:  http://www.flickr.com/photos/anolfgiovani/sets/72157625031337477/
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15/10/2010 CONTRIBUTO ECONOMICO "VOUCHER" A FAVORE DI DONNE LAVORATRICI E DISOCCUPATE
L'Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno ha disposto l'erogazione dei "voucher di conciliazione" a favore delle donne con particolari requisiti (inoccupate, disoccupate in formazione, occupate con contratti a tempo determinato, co.co.co. od occupate a tempo indeterminato) e residenti in alcuni comuni del Piceno .Bando_voucher_di_conciliazione
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11/10/2010 "BI-SOGNO D'IMPRESA" - Prestito d'Onore Regionale
APPROVAZIONE AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE DA FINANZIARE CON IL PRESTITO D’ONORE REGIONALEIl Programma Operativo Regionale OB. Competitività regionale e occupazione della Regione Marche per gli anni 2007-2013, cofinanziato dal FSE (Fondo Sociale Europeo) prevede l’Asse II Occupabilità, che ha come obiettivo specifico quello di sostenere la creazione d’impresa al fine di migliorare l’integrazione e sviluppare l’occupabilità secondo quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006. Con DGR n. 406 del 26/03/2008, la Regione Marche ha approvato il “Programma annuale per l’occupazione e la qualità del lavoro anno 2008: art. 4 LR 2/2005” con il quale ha programmato una serie di interventi attinenti le politiche dell’istruzione, della formazione e del lavoro, che si pongono come elemento di continuità rispetto alla programmazione regionale, in grado di recepire i recenti approcci comunitari e di incidere positivamente sul mercato del lavoro locale. A tal proposito, la stessa delibera, al punto 2.7.c dell’Allegato “A”, ha individuato quale strumento di politica attiva del lavoro, l’iniziativa denominata: “Prestito d’Onore regionale”, con il fine di favorire l’avvio di nuove imprese. Nello specifico, la Regione Marche intende riproporre, con le necessarie modifiche, il Progetto del “Prestito d’Onore regionale”, che ha consentito di realizzare, nel biennio 2006-2007, l’avvio di circa 500 nuove imprese, con la prospettiva di renderlo strutturale. L’obiettivo è quello di realizzare, nel periodo 2010-2012, l’avvio di almeno 400 nuove iniziative di microimprese (microimprese intese come Ditte Individuali, Società Semplici, Società in Nome Collettivo, Società in Accomandita Semplice e piccole Cooperative, quest’ultime fino ad un massimo di 8 soci) attraverso la concessione di “microcredito” a medio termine, che escluda il ricorso a garanzie di qualunque tipo e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica gratuiti a soggetti disoccupati o in cassa integrazione, residenti nella Regione Marche, al fine di sostenere lo sviluppo socio-economico della Regione ed evitare la dipendenza dai programmi di assistenza pubblica. Il perseguimento di tale obiettivo sarà reso possibile da: - una gestione trasparente delle fasi di valutazione delle domande; - una procedura rapida di erogazione dei prestiti e dei servizi; - un’attività di assistenza e di controllo dei singoli beneficiari; - un’attività di monitoraggio dell’intera iniziativa.I destinatari del “Prestito d’Onore regionale” sono donne e uomini che, alla data di presentazione della domanda di ammissione, abbiano un’età compresa fra i 18 ed i 60 anni, siano residenti da almeno 6 mesi nella Regione Marche ed appartengano ad una delle seguenti categorie: 1. disoccupate/i o inoccupate/i ai sensi del D.Lgs. n. 297/2002; 2. lavoratrici e lavoratori sospese/i per cassa integrazione ordinaria (CIGO), straordinaria (CIGS) o in deroga; 3. donne occupate “over 35”. In ogni caso e fermo restando quanto previsto dal presente Avviso Pubblico, i destinatari appartenenti alle categorie di cui ai precedenti punti 2 e 3, in caso di approvazione della domanda di ammissione al “Prestito d’Onore regionale”, dovranno risultare disoccupati ai sensi del D.Lgs. n. 297/2002 prima della sottoscrizione del contratto di finanziamento. La Regione Marche si riserva la possibilità di valutare, nel corso della realizzazione dell’iniziativa del “Prestito d’Onore regionale”, l’individuazione di ulteriori tipologie di destinatari attraverso un’ ulteriore Avviso Pubblico.Scadenza del bando: 31/12/2011Scarica il bandoLa modulistica e le informazioni su www.prestitodonore.marche.it
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09/10/2010 Dalla piazza un solo grido. Più lavoro meno tasse.
Audio mp3: voci dalla piazza Marco - Sofia - Carmen - Andrea  Il testo del comizio di Raffaele Bonanni 
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08/10/2010 Voucher per la partecipazione a master universitari
ASSEGNAZIONE DI VOUCHER PER LA PARTECIPAZIONE A MASTER UNIVERSITARI IN MATERIE TECNICO-SCIENTIFICHE La Regione Marche sulla base delle indicazioni del Programma annuale per l’occupazione e la qualità del lavoro (DGR n. 406 del 26/03/2008) intende sostenere la formazione post-laurea al fine di potenziare le competenze e le abilità dei giovani laureati residenti nel territorio marchigiano al fine di agevolarne l’inserimento qualificato nel mondo del lavoro. Si intende, pertanto, proporre incentivi al fine di consentire la partecipazione a master universitari in materie tecnico-scientifiche organizzati nella regione, nelle altre regioni italiane e all’estero, con l’assegnazione di voucher a studentesse e studenti, migliorando anche il divario di genere, affinché la persona sia posta al centro della costruzione del proprio processo formativo e professionale. Il Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro, ha avviato un percorso in rete, sviluppando la massima concertazione con le Istituzioni territoriali e le Parti Sociali, procedendo quindi ad una puntuale programmazione degli interventi e individuando a seguito di un’attenta analisi dei fabbisogni formativi ed occupazionali. Sono emerse una serie di indicazioni sia sui filoni tipici, quelli che caratterizzano e/o hanno caratterizzato storicamente il territorio, per i quali si immagina la necessità di una rivitalizzazione o trasformazione sia sui settori emergenti, sia quelli che, alla luce delle tendenze che investono l’economia globale, acquistano rilevanza nell’ottica di una trasformazione dell’assetto produttivo del territorio. Le indicazioni pervenute in termini di fabbisogni di figure tecniche di formazione superiore, emerse dall’indagine e ulteriormente integrate da parte di Associazioni di categoria, e dai Servizi regionali sono: - Tecnologie innovative dell’informazione e della comunicazione; - Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, di alta formazione artistica e musicale; - Nuove tecnologie della vita; - Nuove tecnologie per il Made in Italy; - Tecnologie innovative per l’efficienza energetica; - Tecnologie innovative dei sistemi applicati; - Tecnologie innovative per immigrazione e politiche per migranti; - Tecnologie innovative dei sistemi e dei processi; - Tecnologie innovative per l’innovazione del prodotto e dei mercati; - Tecnologie innovative sull’internazionalizzazione; - Tecnologie innovative per la gestione aziendale; - Tecnologie innovative sull’economia politica e gestione dei cambiamenti climatici; - Tecnologie innovative in marketing delle produzioni tipiche e per lo sviluppo dei Mercati. Per l’individuazione di ulteriori Master a carattere tecnico-scientifico, si rinvia alla codifica ISTAT. Presso il sito istituzionale http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it è riportata l’offerta formativa per i master approvati dalle Università ed Accademie di Belle Arti Marchigiane per l’anno accademico 2010/2011 il cui catalogo regionale è stato formalizzato con DDS n. 163/S06 del 06/09/2010.Scadenza del bando: 06/12/2010 Per ulteriori informazioni e per scaricare il bando clicca qui
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08/10/2010 Il sindacato scende in piazza per le riforme
Il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo spiega perchè il sindacato scende in piazza sabato 9 ottobre.http://www.youtube.com/watch?v=lyJVBob172wVisualizza anche l'intervista a Buongiorno Marche:
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07/10/2010 TVCM: Intervista a Stefano Mastrovincenzo
Ecco l'intervista a Stefano Mastrovincenzo di oggi andata in onda su TV Centro Marche
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07/10/2010 Dalle Marche più di mille lavoratori e pensionati alla manifestazione nazionale a Roma
Più di mille  iscritti alla Cisl Marche, tra lavoratori e pensionati,  partiranno sabato 9 ottobre per partecipare a Roma alla manifestazione organizzata da Cisl e Uil sul tema “Meno fisco per il lavoro, più lavoro per l’Italia”. L’appuntamento,  a partire dalle ore 10.30,  è a Roma,  in Piazza del Popolo, dove verranno posti al centro del dibattito pubblico i temi dello sviluppo economico, del lavoro, soprattutto giovanile, della riforma del fisco, del sostegno ai pensionati non autosufficienti e alle famiglie. “La proposte di Cisl e Uil sono articolate in 18 punti – afferma il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo -  chiediamo al Governo nazionale di avviare subito il confronto con le parti sociali, per individuare misure a sostegno della ripresa economica e dello sviluppo del paese, a partire da una politica fiscale che riduca le tasse per lavoratori dipendenti e pensionati,  e per le imprese che investono e creano nuove occasioni di lavoro. Sosteniamo inoltre con forza che il miglioramento e la semplificazione dell’attuale sistema delle detrazioni e degli assegni al nucleo familiare costituiscano i giusti e necessari strumenti di sostegno alla famiglia. Non meno importante è rafforzare le misure contro l’evasione fiscale  introdotte dalla recente manovra finanziaria, innalzare la tassazione delle rendite finanziarie al 20% e farla scendere sugli interessi sui depositi bancari”. La manifestazione di sabato vuole riportare i problemi reali del paese all’attenzione del dibattito politico, incentrato purtroppo in questo periodo su temi di bassa qualità; si rischia così di acuire ancor di più il distacco dei cittadini dalla “politica” e di lasciare senza prospettive di speranza le persone e le famiglie più duramente provate dalla crisi. La Cisl e la Uil hanno proposte per invertire questa tendenza e chiedono che tutti i soggetti istituzionali sociali  ed economici attivino le migliori energie morali e materiali per il bene del Paese”
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06/10/2010 Laura Zanfrini: cittadini senza territorio
Pubblichiamo la quarta intervista di Matteo Finco e Alessandro Andrenacci sul tema della mobilità umana e giustizia globale.Ripensare il concetto di cittadinanza, in funzione di un mondo che cambia, anzi, è già cambiato. É la proposta di Laura Zanfrini, professoressa all’Università Cattolica di Milano, utile per guardare ai fenomeni migratori con occhi diversi e per affrontare i problemi della convivenza fra culture ispirandosi a principi di giustizia e solidarietà. La professoressa – che insegna Sociologia economica e del lavoro e Sociologia della convivenza interetnica – è il direttore scientifico della summer school, organizzata a Loreto, Confini. Mobilità umana e giustizia globale. “In una società globale e globalizzata le biografie individuali e le opportunità di carriera si realizzano anche attraverso la mobilità geografica” dice Laura Zanfrini. “Questo è vero per i nostri giovani e a maggior ragione per gli abitanti della cosiddetta periferia del mondo, che spesso vedono nella possibilità di spostarsi l’unica chance concreta per creare prospettive migliori per i propri figli. Al tempo stesso constatiamo che non solo il diritto a migrare, ma proprio il diritto a muoversi è distribuito in maniera asimmetrica, per cui i cittadini del primo mondo hanno la massima libertà di spostarsi, mentre questo diritto è molto vincolato quando si tratta di persone che provengono da Paese a forte pressione migratoria. Una delle ragioni è che spesso la politica dei visti è usata come strumento di contrasto all’immigrazione. Così si crea una grande sperequazione a livello globale”. Allora è l’idea che abbiamo della cittadinanza a dover essere ripensata nella società globalizzata: oggi è legata indissolubilmente al territorio, in un mondo dove i confini fra le nazioni tendono spesso ad avere sempre meno importanza. “Molti intellettuali – continua – stanno portando avanti questa idea: che la cittadinanza dovrebbe essere progressivamente deterritorializzata. É una bella prospettiva dal punto di vista teorico, che incontra forti ostacoli nella traduzione pratica, ma alcuni segnali ci sono. Pensiamo ai Paesi democratici, che riconosco alcuni diritti ai non-cittadini: per esempio i bambini, che sono tutelati, hanno il diritto di andare a scuola, di essere assistiti e curati. Ci sono alcune brecce di questo tipo che vanno smantellando quell’idea forte di cittadinanza ancorata all’appartenenza ad una nazione”. Ma se le classiche appartenenze forti in molti casi perdono consistenza, oggi il bisogno di identità emerge in altre forme. E i migranti spesso vengono scelti come capri espiatori sui quali concentrare il peso e le responsabilità di ciò che non funziona. In realtà, continua la professoressa, “i partiti e i movimenti di opinione xenofobi raramente raggiungono consensi elevati e le argomentazioni a cui fanno riferimento riguardano la concorrenza che gli immigrati esercitano sul mercato del lavoro e nell’accesso ai servizi. Da questo punto di vista si contrastano governando meglio il mercato del lavoro, perché l’immigrato diventa un concorrente sleale quando è discriminato, non quando è trattato alla pari di un lavoratore locale, ed anche investendo di più nelle politiche sociali per le fasce deboli”. Più insidiose dei movimenti xenofobi sono quelle forme che gli studiosi definiscono “di discriminazione istituzionale, iscritte nel funzionamento normale di una società, spesso inconsapevoli, ma che in realtà producono molte più disuguaglianze e discriminazioni effettive. Ad esempio la scuola, che formalmente dovrebbe sostenere maggiormente i bambini e i ragazzi che provengono da famiglie più fragili culturalmente. In realtà sappiamo che un po’ in tutti i Paesi il sistema scolastico tende a riprodurre le disuguaglianze sociali, per cui è molto più probabile che riesca a raggiungere la laurea il figlio di un laureato che quello di un immigrato. I genitori sono socialmente e culturalmente fragili e non riescono a sostenerli come fanno i genitori di altre componenti della popolazione. Sono questi i fenomeni più diffusi e più da tenere sotto controllo”.
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05/10/2010 Patto sociale, partito il tavolo delle riforme
Un "patto sociale" tra imprese, banche e sindacati, per condividere una agenda di riforme, assumere impegni diretti e definire proposte "per spronare la politica". Con questo obiettivo, lanciato dalla leader degli industriali Emma Marcegaglia, si è aperto ieri pomeriggio a Roma, nella sede dell'Abi, il confronto tra associazioni delle imprese e sigle sindacali, chiamati "tutti" allo stesso tavolo dalla presidente di Confindustria. Un confronto da cui per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, potrebbe scaturire da subito la proposta "a Governo, Regioni o Comuni, di predisporre un kit di vantaggi per chi investe". Quanto poi al fronte delle relazioni sindacali, il numero uno di via Po auspica che venga adottato "il sistema Pomigliano",  sul modello dell'accordo raggiunto per lo stabilimento Fiat. Ed è chiaro che, in questo senso, il tavolo che si è aperto ieri può rappresentare un test importante anche sul fronte dei rapporti tra le tre confederazioni. Per Bonanni, infatti, dal tavolo può emergere "una grande alleanza che può creare una forza di cui il governo deve tener conto". Ma per farlo - ha sottolineato il leader della Cisl - è necessario "un patto nuovo che generi comportamenti nuovi: tutti, nessuno escluso, devono avere comportamenti nuovi". C'è accordo anche a lavorare su "una riforma fiscale che, a invarianza della pressione, porti ad una ricomposizione a favore di lavoratori e imprese". Questo, insieme a innovazione e ricerca, fondi "da spendere bene" per il Mezzogiorno, detassazione dei salari di produttività da portare avanti, e tagli alla politica "che costa troppo",  sono tra i punti indicati dalla Marcegaglia. Mentre sul piano degli impegni che possono essere presi direttamente da imprese e sindacati, l'intesa è quella di lavorare su produttività e salari, e sulle condizioni per favorire gli investimenti a partire dal Sud. Dal tavolo è inoltre emersa la richiesta di far partecipare imprese e sindacati al lavoro del governo per i tagli alla spesa pubblica improduttiva. Si lavora per "impegni comuni per la crescita. Serve una grande assunzione di responsabilità per il Paese. Non è un tavolo per criticare la politica, non è questo che ci interessa. Non è un tavolo che si fa dettare l'agenda dalla politica ma non è neanche contro la politica". D'accordo anche il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, padrone di casa del primo incontro: "Alla fine del percorso ognuno deve mollare qualcosina, sacrificarlo per l'interesse generale". Centralità delle Pmi e dell'impresa diffusa chiedono, dal canto loro, Rete Imprese Italia e Confapi. "Le parti sociali - ha detto Carlo Sangalli, presidente di Rete Imprese - hanno dimostrato grande responsabilità nella direzione della crescita, occupazione e sviluppo. La stessa responsabilità la chiediamo anche alla politica". Al tavolo stamattina sono arrivati anche gli auguri del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. "Mi auguro che esso possa toccare, riguardo alle parti sociali, quello che anche noi abbiamo indicato. Vorrei - ha detto il ministro a margine di un convegno della Cna - presentare entro dicembre lo statuto dei lavori e vorrei avere un avviso comune, se ci riescono - ha aggiunto riferendosi ai protagonisti del tavolo - per quanto riguarda la semplificazione e i cambiamenti sulla regolazione del lavoro e relativamente a quella parte di norme non attinenti ai diritti fondamentali, che possano essere derogate dai contratti aziendali e territoriali". da Conquiste del Lavoro Roma, 05/10/2010
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04/10/2010 DOMANDA DI CONTRIBUTO PER IL SOSTEGNO AL PAGAMENTO DEGLI AFFITTI
La Vigente Legge sugli affitti per uso abitativo, prevede che gli inquilini con redditi familiari più bassi possano chiedere un contributo del Fondo per gli affitti presentando appoista domanda al Comune di residenza. domanda contributo
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01/10/2010 MANIFESTAZIONE NAZIONALE ROMA PIAZZA DEL POPOLO SABATO 9 OTTORE 2010
Orari dei pulman manifestazione 9 ottobre Cisl e Uil vogliono porre al centro dell'opinione pubblica i temi dello sviluppo economico, del lavoro, soprattutto giovanile, della riforma del fisco, del sostegno ai pensionati non autosifficienti e alle famiglie nel quadro di un più ampio progetto politico europeo. Intervengono: Raffele Bonanni e Luigi Angeletti
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30/09/2010 Il Segretario della Cisl Regionale a Buongiorno Marche parliamone
Martedì 5 Ottobre,  partecipazione del Segretario Generale Regionale Stefano Mastrovincenzo a  BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE  dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in contemporanea in  diretta streaming su [ http://www.etvmarche.it/news.php ]http://www.etvmarche.it/news.php  e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM.Si parlerà di crisi nelle Marche, i settori più colpiti, le misure anticrisi attivate con il  protocollo tra sindacati e Regione Marche oltre alle motivazioni della MANIFESTAZIONE NAZIONALE CISL UIL "-FISCO per il LAVORO + LAVORO per L'ITALIA" prevista per sabato 9 ottobre in Piazza del Popolo a Roma.    Siete invitati ad intervenire via sms al 3493918169 inviando richieste di chiarimento ed  opinioni .
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30/09/2010 CORSI IAL CISL MARCHE IN TEMA DI IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO
BANDO RSPP ASPP MOD A n. 90 riapertura BANDO RLS n. 89 riapertura BANDO RSPP MOD C n. 91 riapertura Domandi di Iscrizione All'intervento CORSI SICUREZZA
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30/09/2010 CORSI IAL CISL MARCHE PER IL PERSONALE DOCENTE E ATA
Domanda Iscrizione corsi docenti e ATA precari Bando personale docente e ATA precario 127173
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29/09/2010 Fabio Baggio: le migrazioni nel sud est asiatico
Pubblichiamo la terza di quattro interviste di Matteo Finco e Alessandro Andrenacci sul tema della mobilità umana e giustizia globale.Intervista a Fabio Baggio: sacerdote della Congregazione dei Missionari di San Carlo, direttore dello Sclabrini Migration Center, Manila, Filippine. Professore alla “Pontificia Universitas Urbaniana”Roma, Italia e Professore alla Mayhill School of Thology, Manila, Filippine Cercando di focalizzare l’attenzione sul sud-est asiatico, come vengono gestiti i flussi migratori?Il sistema che vige nei paesi del sud-est asiatico prevede politiche che mirano a programmi temporanei di lavoro. I migranti sono lavoratori che rimangono nei paesi tre, quattro, al massimo 5 anni: la loro permanenza è legata ad un contratto, al termine del quale devono ritornare nel proprio paese. Ma quando si parla di figure altamente professionali, che possono contribuire al panorama culturale, e allo sviluppo del paese allora il trattamento è diverso: si aprono corridoi preferenziali. Al contrario, per quelli che occupano posti non qualificati e svolgono lavori poco apprezzati,  viene attivata una mobilità-fluidità migratoria che deve durare qualche anno. A loro non sono riservate possibilità di inserimento, di integrazione, non c’è ricongiungimento familiare, non c’è riconoscimento di tutti i diritti. Oltre ciò parlando di discriminazione è importante tenere da conto la struttura delle società delle nazioni del sud-est asiatico: le classi sociali sono molto contraddistinte, quindi il fatto di appartenere ad un élite è già di per sé un privilegio. Io riguardo a queste politiche avrei delle forti riserve perché trovo che sia una grave violazione dei diritti umani trattare le persone in modo diverso tenendo conto solo delle loro capacità professionali.Confrontando i paesi industrializzati del sud-est asiatico con quelli europei, in merito alla violazione dei diritti umani si possono riscontrare delle similitudini?Devo dire che quando ero a Manila ho ricevuto parecchie visite di rappresentanti sindacali e di associazioni di imprenditori europei i quali erano interessati a copiare il modello di gestione dei flussi migratori del sud-est asiatico. Considerando l'importanza del rispetto dei diritti umani che caratterizza il pensiero “europeo”, mi ha al quanto sorpreso che si venisse a copiare un modello che dal mio punto di vista è al quanto falsato. Quando ho sentito e ho letto i proclami fatti sulla  blu card (che prevede per i lavoratori extraeuropei altamente qualificati delle agevolazioni) ho pensato che si volesse riproporre il modello vigente negli ultimi 10 anni nel sud-est asiatico cercando di giustificare questa palese violazione di tutti i diritti. Tutto ciò rischia di far passare il messaggio di considerare più pericolosi i migranti che svolgono i lavori di “manovalanza”; di conseguenza si tende a dare più libertà di movimento e un riconoscimento più ampio possibile di diritti ai lavoratori altamente qualificati.Ci spiega brevemente il progetto MAPID?[MAPID: Migrant’s Associations and Philipine Institutions for Development, realizzato dallo Scalabrini Migration Center di Manila, la Commission on Filipinos Overseas, l’università di Valencia e la Fondazione ISMU di Milano, nell’ambito del programma comunitario Aeneas.]Le Filippine sono il paese del sud-est asiatico di maggiore esportazione di manodopera verso tutto il mondo perciò tutti vengono a copiare questo modello. Ci siamo accorti che negli ultimi 40 anni i cambiamenti economici e sociali interni alle Filippine riguardano solo una determinata classe sociale, mentre la maggior parte della popolazione sembra ferma se non peggiorata. La nostra proposta, come centro studi, è stata quella di capire quali erano i problemi e quali le possibile strade da percorrere. Il progetto MAPID si propone come una ricerca volta alla semplificazione delle dinamiche che non stanno funzionando nei processi migratori: abbiamo scelto Italia e Spagna come aree di ricerca, perché i nostri partners sono qui e perché i fondi sono europei. Nel primo anno ci siamo concentrati sulla ricerca cercando di capire quali sono le lacune, quali falle ha questo sistema dotato di una grande potenzialità: 17 miliardi di dollari di rimesse, una quantità incalcolabile di skills, di nuove competenze che vengono acquisite all'estero e mai riversate nelle Filippine. Si parla di grandi capitali investiti dai migranti che comunque non sembrano cambiare una realtà filippina che, nonostante i problemi di popolamento, dovrebbe comunque svilupparsi. Noi abbiamo pensato di concentrare i nostri sforzi sullo studio dell’apporto filantropico e sugli investimenti provenienti dall’estero fatti da emigrati filippini in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio, nel nostro caso in Italia e in Spagna, che vogliono impegnarsi in progetti di sviluppo nelle Filippine. Abbiamo fatto una mappatura delle associazioni, le abbiamo preparate e stiamo capacitando i quadri in modo che loro siano agenti di sviluppo nel proprio paese attingendo ai fondi non propri ma messi a disposizione dai paesi ricettori. E’ importante capire perché i flussi migratori non vanno di pari passo con uno sviluppo interno. Questo fa in modo che i nuovi progetti si possano esprimere nella loro completezza e i beneficiari possano essere tutta la popolazione in modo omogeneo. Ad una analisi più attenta si è potuto constatare che le ingenti somme di denaro che rientrano in termini di rimesse, vengono reinvestite nell’istruzione privata, a maneggio di pochi o a favore di gente che risponde ad una determinata fede; gli investimenti privati vengono fatti in strutture (come centri commerciali) di proprietà delle solite famiglie. Nell'ultimo anno è stato appurato che il gap e la disuguaglianza sociale sono aumentate: i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
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26/09/2010 C.U.P. - Centro Unico di Prenotazioni: incontro Regione Marche e Sindacati
Su pressante richiesta di Cgil-Cisl-Uil Marche, martedì 21 settembre si è svolto un incontro sulle problematiche che hanno riguardato l’avvio del nuovo Centro Unico di Prenotazione. Per la Regione erano presenti l’Assessore Almerino Mezzolani, il Dirigente del Servizio Salute Dott. Carmine Ruta, per il Sindacato Venturi e Pertoldi (Cgil), Canale, Talevi, Donati (Cisl), Fioretti (Uil), Pietrella (sindacato autonomo).Il dott. Ruta in primo luogo, comunicando di aver ricevuto dalla giunta regionale l’incarico di risolvere i problemi avuti con l’avvio del Cup,  ha assicurato che il sistema informatico, dopo il rafforzamento tecnologico realizzato nel fine settimana, tiene (anche se un poco lento) e che non ci saranno altri blocchi del servizio. Lunedì 20 le operazioni concluse sono state circa 6.500 (1.400 attraverso il call center e 4.100 agli sportelli), martedì 21 le prenotazioni concluse sono state 8.400 (1.600 attraverso call center e 6.800 agli sportelli), l’obiettivo è di andare gradualmente a regime ( 10.000 prenotazioni al  giorno: di cui 2.000 attraverso il call center e 8.000 agli sportelli). Il servizio è monitorato quotidianamente sia per le prenotazioni agli sportelli, sia per quelle attraverso il call center, sia per quanto concerne i pagamenti sportello-cassa.Le disfunzioni registrate nei pagamenti delle prestazioni (sportello-cassa) sono state eliminate quasi totalmente, ci sono ancora alcune problematiche relative ad alcune prestazioni (vedi radiologia Macerata) che dovrebbero essere superate nel giro di qualche giorno. Le problematiche più rilevanti sono state riscontrate nelle Aziende Ospedaliere “Torrette” (1.500 prenotazioni in meno al giorno), San Benedetto del Tronto, Fermo e Macerata.  E’ stata istituita una Task force, per risolvere tali problematiche,  e inviati 6 operatori specializzati a “Torrette” e altri 13 presso le Aziende sanitarie territoriali (uno per azienda) per dare supporto al personale addetto agli sportelli.COME FUNZIONA ATTUALMENTE IL SISTEMA PRENOTAZIONIIn tutta la Regione ci sono 827 sportelli di accesso e 58 operatori al Call Center (attivato con soli 36 operatori). Il Call Center a regime dovrà  garantire 2.000 prenotazioni al giorno e 60.000 al mese (una ogni tre minuti e mezzo, attualmente una ogni 4 minuti), le rimanenti sono garantite dagli sportelli che saranno ampliati non appena firmato(la prossima settimana) l’accordo con le Farmacie (altri 530 punti di prenotazioni). E’ stata avviata inoltre la trattativa anche con i medici di base.LA POSIZIONE DELLA CISLE' stata critica sull’operato della Giunta, per aver lanciato in pompa magna l’avvio di un progetto unilaterale, la cui strutturazione era sconosciuta alle Organizzazioni Sindacali e per non avere convocato il sindacato quando sono emersi i problemi che hanno fatto fallire l’avvio del CUP; critica anche nei confronti dei Dirigenti che hanno predisposto un bando non sufficientemente adeguato per gli obiettivi da raggiungere; Critica per il mancato coinvolgimento, in un progetto così importante come quello del CUP regionale, dei Direttori delle Aziende Territoriali, dei Dirigenti dei servizi interessati e degli Operatori addetti agli sportelli; a giudizio della Cisl tale coinvolgimento  avrebbe consentito di decifrare la complessità dei codici delle prestazioni che variano da azienda ad azienda e talvolta all’interno della stessa azienda evitando molte delle criticità che poi sono state registrate. Ha, inoltre, posto l’accento sul fatto che la Giunta, alla certezza delle verifiche, del coinvolgimento e della sperimentazione, ha preferito lo spot ad effetto che si è trasformato in una disfatta le cui conseguenze sono ricadute sugli ignari operatori. Ha chiesto infine  se rispondesse a verità la notizia della perdita di tutte le agende esistenti, molte delle quali difficilmente recuperabili e di essere riconvocati tra una settimana per fare il punto della situazione.La delegazione Cisl ha rappresentato tutti i disagi a cui sono stati sottoposti gli Operatori addetti agli sportelli, in particolare quello concernente la flessibilità e prolungamento dell’orario di lavoro anche oltre le 10 ore continuative; ha inoltre chiesto di approntare le risorse necessarie per erogare premi di produttività per gli operatori interessati e su questo aprire un tavolo negoziale. Inoltre ha rappresentato tutte le criticità tecniche operative che il sistema presenta.   Il dott. Ruta, rispondendo a tutte le osservazioni tecniche, non ha negato  la perdita delle agende esistenti, ma garantito che è già stata avviata l’operazione di recupero delle stesse e che saranno tutte reinserite nell’agenda generale.      L’Assessore Mezzolani nella risposta si è assunto tutte le responsabilità di quanto accaduto, ha riconosciuto che è stata forse sottovalutata la portata e l’impatto del servizio e che qualche superficialità c’è stata. Si è assunto, inoltre, l’impegno di riconvocare una riunione con le Organizzazioni Sindacali a brevissimo per fare il punto della situazione.
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22/09/2010 Del Grande: mobilità umana e giustizia sociale
Pubblichiamo la seconda di quattro interviste realizzate da Matteo Finco e Alessandro Andrenacci, durante la Summer school dell'Università Cattolica "Confini. Mobilità umana e giustizia sociale".Gabriele Del Grande ha 28 anni e una significativa esperienza in materia di immigrazione verso l’Europa. É un giornalista indipendente che negli ultimi anni ha girato in lungo e in largo il Mediterraneo, per raccontare le storie di chi tenta di raggiungere il nostro continente nella speranza di un avvenire migliore. Ha già scritto tre libri, l’ultimo dei quali, Il mare di mezzo. Al tempo dei respingimenti (edizioni Infinito), sta presentando in questo periodo in giro per l’Italia. Il suo sito internet (http://fortresseurope.blogspot.com) è un importante punto di riferimento per chi voglia rendersi conto di cosa realmente accade nelle acque del Mediterraneo: i servizi dei telegiornali dedicano spazi ristretti alle storie dell’immigrazione, spesso limitandosi a dei ‘bollettini’ infarciti di cifre e con scarsa attenzione all’uso dei termini appropriati.“Dell’immigrazione si parla, ma non nel modo giusto”, dice Gabriele, arrivato a Loreto per raccontare la sua esperienza ai partecipanti della summer school dell’Università Cattolica Confini. Mobilità umana e giustizia globale. “Le persone nei servizi sono spersonalizzate, disumanizzate. Vengono usate immagini d’archivio. I racconti sono fatti attraverso cifre, statistiche, parole neutre, come ‘clandestini’, ‘profughi’, ‘rifugiati’, contenitori che non hanno niente d’umano, perché le persone non hanno voce. Anche le immagini non sono neutre: per anni ci hanno mostrato corpo stanchi, sfiniti, disidratati, al loro arrivo. Non vengono mai raccontati però il giorno prima di partire o la settimana successiva. Questo accade non perché ci sia un grande censore, ma a causa dell’organizzazione del lavoro nelle redazioni: i servizi si fanno da Roma, non da Lampedusa. Vengo usate immagini d’archivio e le agenzie di stampa. Le persone non sono mai soggetto, ma oggetto di un discorso. Il problema grosso è l’autocensura, il modo di lavorare e di organizzarsi dei giornalisti: ci sono ottimi professionisti, ma se viene loro richiesto di mantenere standard elevati, di produrre molto in poco tempo, non si ha il tempo di approfondire, di indagare”.Chiaccherando con lui non si può fare a meno di pensare che non ha ancora 30 anni. Viene da chiedersi se l’età sarà stata un freno o un incentivo a spingerlo verso un’attività così particolare.“É un lavoro che faccio proprio a causa della mia giovane età – risponde ­– perché sei giovane, sei entusiasta e vuoi lavorare. L’età è uno svantaggio nella misura in cui spesso se non hai 50 anni nessuno investe su di te. Il mio sito è riconosciuto, citato, ma nessuno decide di investire su questo tipo di lavoro. Io ho cominciato nel 2005 per l’agenzia stampa Redattore Sociale di Capodarco (Fm). Proposi un approfondimento sui naufragi nel canale di Sicilia. Quel pezzo è diventato una ricerca, con molti documenti. Non sapevo che farne ed è diventato un blog. Alla fine del 2006 sono partito per un viaggio, e non mi sono più fermato”.Di storie da raccontare ne avrebbe moltissime. Risaltano alcuni particolari, le sensazioni e i ricordi, ma anche le difficoltà che incontra lavorando in  alcuni Paesi spesso poco trasparenti.“A causa di alcuni pezzi che ho scritto non sono il benvenuto. In Libia, in Tunisia, dove l’ultima volta che ci sono stato mi hanno espulso. In Libia sono riuscito a visitare le carceri, autorizzato dal governo. La Libia in questo momento è in fase di apertura, vuole mostrarsi come un Paese aperto, democratico, dove c’è libertà di stampa, anche se poi non è così. Ovviamente ci hanno fatto vedere solo i centri più nuovi, quelli finanziati dall’Europa. Li hanno un po’ ripuliti e svuotati, sperando che ci bevessimo la loro storiella, come hanno fatto altri colleghi. Noi però siamo rimasti 20 giorni, a Tripoli siamo riusciti a lavorare in maniera indipendente, incontrando altri testimoni, facendoci raccontare cosa accadeva in realtà, al di là delle apparenze”.
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20/09/2010 1950: Cisl “Sindacato nuovo”! 2020: Cisl ancora “Sindacato nuovo”…
Per la fase che stiamo attraversando come Paese e come Regione, per lo sviluppo di alcune riflessioni interne all’organizzazione relative al dibattito su contrattazione, concertazione e su sistema di servizi che sappia rispondere ai bisogni nuovi di lavoratori e pensionati, la Cisl delle Marche riunisce il suo gruppo dirigente nel tentativo di costruire una declinazione attuale e praticabile del suo essere ancora oggi “sindacato nuovo” a 60 anni dalla sua nascita e progettare in quella direzione anche il proprio futuro. La situazione inedita che ci si presenta oggi a seguito della crisi economica e sociale di livello internazionale, interroga il sindacato nel suo modo di concepirsi, di riflettere, di agire, di organizzarsi. Al di là degli scenari di tipo tecnicistico sulle sorti del nostro sistema di welfare e sulla praticabilità di quei diritti che apparivano sino a ieri acquisiti, giunge ora  il momento di comprendere cosa realmente accade nella vita delle persone che il sindacato incontra ogni giorno e nelle modalità in cui il sindacato stesso pensa di prendersi in carico le fragilità che queste consegnano. La necessità di riprogettare l’incontro con le persone alla luce di scenari  nuovi e sempre  mutevoli, tocca anche le scelte delle istituzioni e di chi ai vari livelli governa la vita pubblica delle nostre comunità. La vicenda della manovra finanziaria promossa dal Governo nazionale lo scorso giugno ne è stato un esempio concreto e che oggi restituisce alla periferia un quadro fatto di scelte non semplici da valutare e verso le quali la Cisl si mette in ascolto con la libertà e l’autonomia di sempre. Attraverso queste chiavi di lettura, la Cisl Marche tenterà quindi di individuare alcune coordinate lungo le quali poter rileggere e progettare in maniera adeguata la sua quotidianità e il suo futuro più prossimo. Ad accompagnare questo percorso, coordinato dal Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, saranno Ivo Lizzola (Preside della Facoltà di Scienze della Formazione della Università degli Studi di Bergamo), Gino Mazzoli (psicosociologo ed esperto di organizzazioni sociali, Studio Praxis di Reggio Emilia), Pietro Marcolini (Assessore al bilancio della Regione Marche), Guido Castelli (Sindaco di Ascoli Piceno e membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Anci).
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20/09/2010 1950: Cisl “Sindacato nuovo”! 2020: Cisl ancora “Sindacato nuovo”…
Per la fase che stiamo attraversando come Paese e come Regione, per lo sviluppo di alcune riflessioni interne all’organizzazione relative al dibattito su contrattazione, concertazione e su sistema di servizi che sappia rispondere ai bisogni nuovi di lavoratori e pensionati, la Cisl delle Marche riunisce il suo gruppo dirigente nel tentativo di costruire una declinazione attuale e praticabile del suo essere ancora oggi “sindacato nuovo” a 60 anni dalla sua nascita e progettare in quella direzione anche il proprio futuro. La situazione inedita che ci si presenta oggi a seguito della crisi economica e sociale di livello internazionale, interroga il sindacato nel suo modo di concepirsi, di riflettere, di agire, di organizzarsi. Al di là degli scenari di tipo tecnicistico sulle sorti del nostro sistema di welfare e sulla praticabilità di quei diritti che apparivano sino a ieri acquisiti, giunge ora  il momento di comprendere cosa realmente accade nella vita delle persone che il sindacato incontra ogni giorno e nelle modalità in cui il sindacato stesso pensa di prendersi in carico le fragilità che queste consegnano. La necessità di riprogettare l’incontro con le persone alla luce di scenari  nuovi e sempre  mutevoli, tocca anche le scelte delle istituzioni e di chi ai vari livelli governa la vita pubblica delle nostre comunità. La vicenda della manovra finanziaria promossa dal Governo nazionale lo scorso giugno ne è stato un esempio concreto e che oggi restituisce alla periferia un quadro fatto di scelte non semplici da valutare e verso le quali la Cisl si mette in ascolto con la libertà e l’autonomia di sempre. Attraverso queste chiavi di lettura, la Cisl Marche tenterà quindi di individuare alcune coordinate lungo le quali poter rileggere e progettare in maniera adeguata la sua quotidianità e il suo futuro più prossimo. Ad accompagnare questo percorso, coordinato dal Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo, saranno Ivo Lizzola (Preside della Facoltà di Scienze della Formazione della Università degli Studi di Bergamo), Gino Mazzoli (psicosociologo ed esperto di organizzazioni sociali, Studio Praxis di Reggio Emilia), Pietro Marcolini (Assessore al bilancio della Regione Marche), Guido Castelli (Sindaco di Ascoli Piceno e membro dell’Ufficio di Presidenza dell’Anci).
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20/09/2010 Per il cantiere navale di Pesaro: quale futuro?
La dichiarazione del Segretario Generale della FIM CISL MARCHE Bartolucci Leonardo al TG Regionalehttp://www.youtube.com/watch?v=4zU1CORCMgU
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17/09/2010 Il nuovo anno scolastico marchigiano
Intervista al Segretario Generale Cisl Scuola Marche Francesca Conti all'apertura dell'anno scolasticohttp://www.youtube.com/watch?v=SutumC768iw
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16/09/2010 Luci e ombre sulla crisi. I dati della Cassa Integrazione.
Intervista al TG3 del 13_09_2010http://www.youtube.com/watch?v=LfyKTaXdtHo
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15/09/2010 Mobilità umana e giustizia globale: confini
Pubblichiamo la prima di quattro interviste di Matteo Finco e Alessandro Andrenacci sul tema della mobilità umana e giustizia globale.La Summer School “Mobilità Umana e Giustizia Globale: Confini”, organizzata dall'Università Cattolica di Milano a Loreto dal 24 al 31 luglio presso la Casa di Accoglienza dei Missionari Scalabriniani, ha voluto approfondire il fenomeno delle migrazioni internazionali all'interno di una riflessione più ampia, che rinvia alla questione della giustizia globale. In questa sua prima edizione dedicata ai CONFINI, attraverso l'intervento di un nutrito gruppo di studiosi ed esperti, si sono proposte molteplici riflessioni che scaturiscono dai diversi sguardi disciplinari e prendono le distanze dalle consuete letture strumentalizzate. E' intervenuto al riguardo il Segretario CISL Marche Stefano Mastrovincenzo, che ha presentato il progetto, promosso dall'ISCOS Marche, sul rafforzamento dei sindacati albanesi e della loro azione.Alla luce del progetto presentato per l'Albania, perchè un sindacato dei lavoratori sceglie di impegnarsi nella cooperazione e nello sviluppo? La questione della “civiltà internazionale” è fondante nello Statuto della CISL, anche se non tutte le strutture sindacali si occupano di cooperazione e sviluppo. L'ISCOS nazionale è attiva su questo versante, ma non è presente in tutte le regioni. In un incontro passato Lula ci ha ringraziato perché negli anni '70/'80 per lui e altri sindacalisti brasiliani è stata importante la formazione nel nostro centro studi di Firenze attraverso uno dei nostri vecchi progetti. Da sempre portiamo avanti delle battaglie, ad esempio la Campagna in Birmania sulla giustizia sociale dove è molto difficile la cooperazione con il sindacato locale.Il tema della Summe School è “I Confini”. Quali sono secondo te i confini da dover abbattere e in che modo nei paesi in via di sviluppo come nel caso dell'Albania? Il confine nel caso dell' Albania è la storia, come emerso anche dal racconto dei colleghi che hanno vissuto la realtà quotidiana albanese. Loro hanno subito una  dittatura devastante di cui ancora oggi pagano le conseguenze: in passato il sindacato di stato gestiva degli alberghi di proprietà del regime per dare la possibilità di fare vacanze a basso costo; con la caduta della dittatura i palazzi sono rimasti in mano ai sindacati. Ora però il governo glieli espropria, alcuni sono favorevoli ed altri  meno a questa maggiore libertà del sindacato. Quindi è chiaro che ancora bisogna superare un blocco culturale generato da 20 anni di dittatura. Inoltre bisognerebbe favorire i flussi migratori in entrata e non solo gli imprenditori che delocalizzano cercando il lavoro manuale a basso costo. Molto attive nel territorio sono anche delle attività missionarie e altre associazioni presenti.Cosa ritenete di dover trasferire riguardo alle pratiche sindacali? Il radicamento nel territorio, la cultura di andare a cercare i lavoratori,  in questo modo piano piano il progetto ha portato all'apertura di qualche sede e nucleo sindacale con la conseguente formazione di personale. Sono molto importanti in tal senso questi progetti: da un'iniziale fase di ricerca riguardo all'organizzazione migliore da scegliere, uno dei sindacati è riuscito ad arrivare alla scrittura di un nuovo statuto e di un'organizzazione interna, ma tutto avviene con difficoltà.E' chiaro che a livello di diritti sociali l'immigrato è uno degli attori meno tutelati anche se in qualche modo rappresentati. Un'altra categoria debole è quella dei giovani, cosa fa la CISL Marche per cercare di tutelarli? I tentativi che si sono fatti con tutte le complessità del caso sono: 1- tentare di inserire all'interno della contrattazione con le istituzioni misure mirate ai giovani. Ad esempio quest'anno, come l'anno scorso, sono stati stanziati 20 milioni di euro in misure aggiuntive a sostegno degli ammortizzatori sociali; quelle destinate ai giovani riguardano la stabilizzazione dei contratti a termine e l'assegnazione di 100 borse di studio per giovani laureati in particolare su settori innovativi. Sono arrivate 560 domande e speriamo di aumentare le risorse per poter far fronte al maggior numero possibile di richieste; è chiaro che questo è solo un piccolo aiuto che diamo ai giovani. A dir la verità  potevamo concentrare questi aiuti sui bisogni dei nostri iscritti invece, coscienti delle grandi difficoltà dei giovani, abbiamo pensato a queste misure che, se pur non risolutive, indicano una certa sensibilità da parte della CISL. Il vero nostro problema è che non c'è nessun contatto con loro in grado di metterli a conoscenza su ciò che fa il sindacato. Non ce l'ho con i giovani, si dovrebbe cercare il modo di informarli sulle nostre proposte. 2- il tentativo di strutturare meglio alcuni servizi già presenti ma di cui pochi sono a conoscenza: lo IAL, ente di formazione professionale, propone corsi ed è presente in tutto il territorio, inoltre c'è una serie di sportelli con personale altamente qualificato, anche troppo forse, che non riusciamo ad inserire in una logica di rete; ad Ancona incontriamo nelle scuole circa 800-1000 ragazzi. Il problema vero riguardo a chi partecipa ad un nostro corso professionale, o a chi incontriamo agli sportelli è che non sanno che dietro a tutto ciò c'è la CISL quindi di conseguenza con sentono la nostra vicinanza;  con le scuole non riusciamo a mantenere un rapporto duraturo con i ragazzi che incontriamo; sicuramente, da parte nostra si potrebbe investire di più e avere maggiori attenzioni.
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15/09/2010 IMMIGRAZIONE: CORSO DI FORMAZIONE
L'ANOLF di Ascoli Piceno e Fermo allo scopo di meglio tutelare i diritti dei lavoratori immigrati e delle loro famiglie, nonchè avviare al volontariato giovani immigrati di seconda generazione, nei mesi di ottobre e novembre organizzerà un corso di formazione specifico. Il corso è destinato agli operatori dell'ANOLF che già svolgono attività di sportello ed ai giovani che possano svolgere un'azione di peer education nei confronti di coetanei che vivono la doppia identità tra cultura Italiana e cultura di provenienza, con possibili conflitti intergenerazionali in ambito familiare.
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15/09/2010 Manifestazione nazionale Cisl e Uil - Roma 9 ottobre 2010
La piattaforma articolata in 18 puntiLEGGI IL VOLANTONE Clicca sui seguenti link per visualizzare le partenze dei pullmans http://www.scribd.com/doc/38810721/Volantino-Cisl-Pesaro-Urbino-Cor#fullscreen:on http://www.scribd.com/doc/38810710/Volantino-Cisl-Macerata-cor#fullscreen:on http://www.scribd.com/doc/38810691/Volantino-Cisl-Ascoli-Piceno-cor#fullscreen:on</http://www.scribd.com/doc/38810681/Volantino-Cisl-Ancona-cor#fullscreen:on
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15/09/2010 Meno fisco per il lavoro, più lavoro per l'Italia
Cisl e Uil hanno indetto una Manifestazione Nazionale per sabato 9 ottobre alle ore 10.30 in P.zza del Popolo (Roma). Al centro dell'attenzione i temi dello sviluppo economico, del lavoro soprattutto giovanile, della riforma del fisco, del sostegno ai pensionati non autosufficienti e alle famiglie. Interverranno alla manifestazione i Segretario generali Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti Per conoscere le richieste di Cisl e Uil: LEGGI IL VOLANTONE
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12/09/2010 Un nuovo Patto per ridare speranza al paese
La grande Crisi ha materializzato i guasti di una finanza speculativa che ha reso suddita la politica e di un modello socio-culturale del successo ad ogni costo e del vivere sopra le possibilità, mortificando qualità e produttività ottenute con lavoro, impegno, talento. Se da noi risparmio familiare, articolazione del sistema bancario, e alcune misure sugli ammortizzatori hanno attutito l’impatto crisi, per guardare avanti è necessario assumere la nostra mutata collocazione nell’economia mondiale, stimolare innovazione in tutti i campi, non accapigliarsi in dispute in cui tutti esprimono il peggio di vecchi approcci ideologici, ma valorizzare le buone prassi.   Ad esempio in questi mesi sono stati rinnovati tanti contratti nazionali per milioni di lavoratori, senza ritardi nè ore di sciopero, secondo il sistema contrattuale concordato da tutte le organizzazioni sociali tranne la Cgil, con la firma, tranne che per i metalmeccanici, di tutti i sindacati. Si stanno facendo accordi aziendali innovativi, si collabora tra sindacati e imprese sulla realizzazione di attività formative per i lavoratori, esistono servizi offerti a lavoratori e imprenditori da enti bilaterali costruiti dalle parti sociali.                                                                                                              Queste innovazioni contrattuali e sociali non escludono che si faccia sciopero quando necessario per tutelare il lavoro, né che ci siano vertenze tra sindacato e imprese davanti ad un giudice. Il conflitto sociale resta uno strumento utile, ma va sottratto a logiche di schieramento ideologico, incompatibili con la tutela del lavoro. In questo periodo ci sono state importanti intese tra istituzioni locali e sindacati per sostenere le persone più colpite dalla crisi, come con la Regione Marche e molti comuni. Si sono realizzati migliaia di accordi tra imprese e sindacati per tutelare dove possibile il lavoro, con sacrifici, ma anche con soluzioni innovative.  Se vogliamo guardare avanti servono accordi in cui alle imprese che investono in tecnologia, marketing,  occupazione e formazione, siano garantite le necessarie flessibilità nell’uso degli impianti e negli orari, e ai lavoratori la possibilità di poter partecipare al raggiungimento di obiettivi concordati ottenendone salario aggiuntivo, unitamente a regole che limitino i comportamenti  negligenti o strumentali di ambo le parti. Ma servono anche un Governo e in generale un sistema politico più attenti alle questioni socio-economiche e meno a beghe di partiti e coalizioni, che sappiano fare scelte per la ricerca e l’innovazione tecnologica, la crescita dimensionale delle imprese, gli investimenti in capitale umano, specie sui giovani. Serve una discussione urgente tra maggioranza, opposizione e parti sociali su una riforma del fisco che dia fiato alle famiglie, sostenga le imprese che investono, colpisca senza sconti gli evasori, aumenti il prelievo sulle rendite finanziarie. Serve discutere di come allocare al meglio le risorse pubbliche calanti, aggredire sprechi ed inefficienze,combattere corruzione e malcostume, razionalizzare i nostri livelli amministrativi istituzionali, aumentare la partecipazione sociale,dare supporto a cittadini e  famiglie che devono affrontare situazioni crescenti di disagio e fragilità.…In una frase, serve uscire dal clima di decadenza e sfilacciamento che si respira nel nostro paese, capace invece in passato di mobilitare grandi energie collettive per obiettivi condivisi. Il caso della Germania che, un po’ egoista in sede europea, ha affrontato meglio di altri la crisi, è legato certo a una migliore finanza pubblica, ma anche ad un ceto politico che negli ultimi anni, con governi di colore diverso, ha chiesto sacrifici e modifiche sul welfare ma ha speso soldi pubblici in ricerca e formazione e favorito investimenti privati; di una classe imprenditoriale che in gran parte non ha rinunciato ad investire e ha dialogato con il sindacato; di un sindacato che ha accettato moderazione salariale e inasprimenti sulle pensioni, perché aumentasse l’occupazione e si rafforzasse il sistema produttivo. Un nuovo Patto è ineludibile nel nostro paese, e va realizzato a breve col concorso di tutti coloro che, con responsabilità e passione, vogliono dare un contributo alla prospettiva indicata dal Presidente Napolitano nel discorso di inizio anno “dalla crisi, se affrontata come prova e occasione per aprire al paese nuove prospettive di sviluppo, facendo i conti con insufficienze e problemi che ci portiamo dietro, possiamo uscirne con un’Italia più giusta… è l’impegno che dobbiamo assumere insieme noi italiani.”
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10/09/2010 "- fisco per il lavoro, + lavoro per l'Italia" Manifestazione Nazionale Cisl e Uil
La piattaforma, articolata in 18 punti, relativa alla manifestazione nazionale del 9 ottobre a Roma di Cisl e Uil per una riforma del fisco e politiche di sviluppo piu' incisive - leggi il documento   Clicca qui  per vedere gli orari dei pullman organizzati dalla CISL di Ancona                 
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09/09/2010 Solidarietà al Segretario Generale Raffaele Bonanni
Clicca qui per ascoltare la dichiarazione http://www.youtube.com/watch?v=0iIg-ce_73k
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09/09/2010 Alluvione in Pakistan
Lo Tsunami al rallentatore continua la sua opera di distruzione. 21 milioni di persone hanno perso la propria casa: 1,8 milioni case sono state distrutte o danneggiate; più di 1.700 le morti accertate.Le acque monsoniche, che lentamente stanno defluendo dalle regioni settentrionali, stanno devastando le regioni del sud. In Sindh gli sfollati sono quasi 7 milioni.In tutto il paese sono andate distrutte le infrastrutture: case, ospedali, strade, centrali elettriche. L'emergenza umanitaria assume sempre maggiori proporzioni, le acque continuano a diffondere gravi malattie. Si moltiplicano i casi di diarrea acuta, gravi infezioni delle vie respiratorie, esplodono focolai di malaria; manca l'acqua potabile. Tavolette purificanti per l'acqua, medicinali antidiarroici, antimalaria, antitifo, anticolera, antiveleni per serpenti sono necessari su base prioritaria.Nel nord diventa urgente un rapido intervento di ricostruzione. Le acque derivanti dall’alluvione si stanno ritirando in molte aree, lasciandosi alle spalle una devastazione senza precedenti. La ricostruzione delle abitazioni, la bonifica dei campi coltivati, il ripristino dell'energia elettrica e delle vie di comunicazione è indispensabile per rendere possibile il ritorno ai propri luoghi di origine degli sfollati, che attualmente si troverebbero senza mezzi di sostentamento, esposti alle intemperie e al rischio di contrarre gravi malattie.Iscos Cisl sta organizzando gli aiuti con il sindacato Pakistano PWF, tramite il proprio ufficio di Islamabad, e con l'Ambasciata del Pakistan in Italia, che provvederà al trasporto in loco gratuito dei medicinali raccolti. È in corso una missione di valutazione nelle zone colpite.Sollecitiamo le strutture sindacali della Cisl a rispondere generosamente e con urgenza all'emergenza umanitaria. Prioritarie sono la raccolta di ingenti quantità di medicinali e di fondi per la ricostruzione. Donate generosamente, il Pakistan ha bisogno del nostro aiuto. con carta di credito online su www.iscos.cisl.itcon versamento su c/c postale n. 68901008 intestato a Iscos Cisl, L.go A. Vessella 31, 00199 Roma - causale: Donazione Emergenza Pakistancon bonifico bancario, Banca Popolare Etica, iban IT48 J050 1803 2000 0000 0101 547 intestato a Iscos Cisl - causale: Donazione Emergenza Pakistan
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07/09/2010 La Filca Cisl di Pesaro lancia l'allarme: "quei cantieri pubblici irregolari..."
L’irregolarità nei cantieri pubblici si nasconde talvolta in semplici meccanismi elusivi delle norme contrattuali e legislative. E’ il caso del cantiere “Completamento della R.S.A per disabili di Muraglia” committente ASUR ZT 1 Pesaro importo lavori 1.800.000. che iniziato nel 2005 è stato completato dalla ditta ITEC di Padova con un solo lavoratore denunciato alla cassa edile. Sicuramente il lavoratore è un campione che ogni impresa vorrebbe avere ma superata la facile ironia, la situazione è ancora più grave e sintomatica di un grave fenomeno che sita diffondendo nella nostra provincia. Appalti consistenti che vengono aggiudicati da un impresa di solito con il massimo ribasso rispetto al prezzo d’asta e poi in cantiere viene denunciato un solo operaio e il resto dell’opera viene eseguita senza il rispetto delle normative e delle disposizione contrattuali. Infatti nel contratto dell’edilizia c’è un articolo il nr. 14 che l’obbliga l’impresa appaltatrice a comunicare alla cassa edile competente per il cantiere cui si riferiscono le lavorazioni appaltate o sub appaltate la denominazione dell’impresa appaltatrice o sub appaltatrice … Analoga comunicazione deve essere fatto agli istituti competenti per le assicurazioni obbligatorie e alle associazioni datoriali e sindacali. Alla Filca Cisl non risulta che tale comunicazione sia stata fatta quindi in questo cantiere non ci sono sub appalti La situazione è gravissima rispetto al cantiere di Ristrutturazione generale area di servizio Foglia est permesso di costruire nr. 1082009 per un importo totale dei lavori superiore ai tre milioni euro. Nonostante le nostre continue segnalazioni agli enti preposti ( Lunedì’ 14 Giugno 2010 6 agosto 2010 ) ad oggi l’opera è stata completata da imprese che eludendo la normativa in termini di rilascio del Documento di regolarità contributiva non hanno iscritto la loro impresa e quindi i lavoratori nella cassa edile territorialmente competente. Talvolta il lavoro il lavoro nero si nasconde nella formale osservanza delle leggi. La Filca Cisl chiede a tutti gli enti preposti al controllo di verificare mnonsolo le apparenze ma di guardare bene dentro i cantieri, nei sub applati, nella verifica dei versamenti previdenziali assicurativi, e di chiedersi come è possibile realizzare lavori per vari milioni di € con un solo operaio iscritto alla cassa edile. Possibile che solo la Filca Cisl si accorga di quante zone di ombra sono presenti nei cantieri pubblici?
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07/09/2010 L'Asur di Fano al collasso: "manca il personale e i turni sono insostenibili"
La carenza di infermieri e di Operatori socio sanitari all’Asur di Fano ha assunto dimensioni preoccupanti e costringe chi è in servizio a sacrifici sempre più pesanti”. E’ quanto ha segnalato Paolo Braconi, segretario provinciale Fp Cisl, in una lettera indirizzata al direttore di Zona dell’Asur 3 di Fano, per denunciare “la grave carenza di personale e i conseguenti disagi che si protraggono ormai da troppo tempo e che – continua il segretario - sono certamente imputabili alle precedenti direzioni”. “Ci sono situazioni impressionati come quella del Blocco Operatorio (in cui, ad esempio, le strumentiste della sala operatoria ostetrico.ginecologica sono costrette ad un numero di turni di reperibilità insopportabile) che si protraggono ormai da troppo tempo e la cui mancata soluzione richiede, a questo punto, l’accertamento delle responsabilità dirigenziali – sostiene il segretario -. Oltre al personale di assistenza la carenza si è estesa anche ad altre figure tanto che il servizio di portineria e centralino rischia di collassate se non si prendono urgenti misure”. Ma queste non sono le uniche note dolenti dell’Asur di Fano: secondo la Fp Cisl nella stessa situazione si trovano anche le cucine ospedaliere. “Le direttive dell’Asur giunte recentemente circa la riduzione delle assunzioni e del rinnovo degli incarichi a tempo determinato hanno il sapore dell’assurdo – continua Braconi -. In questa situazione si richiedono, a nostro avviso, delle decisioni sicuramente dolorose ma necessarie: qualora non si possa procedere alle assunzioni e al rinnovo degli incarichi a tempo determinato stante le disposizioni regionali, occorrerà procedere ad una riduzione delle attività perché non è più possibile chiedere sacrifici al personale.
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06/09/2010 Gli spunti offerti da Provincia 2020: progetti per una comunità più felice
Provincia 2020: progetti per una comunità più felice. Dal documento reso pubblico dal Presidente della Provincia con il titolo “Provincia 2020: progetti per una comunità più felice” è certamente condivisibile il respiro  strategico, attraverso il quale si prefigurano alcune traiettorie di sviluppo del nostro territorio, nel prossimo decennio. Sollevare lo sguardo è un esercizio utile e meritorio, soprattutto in un momento come quello attuale in cui tutte le energie rischiano di essere assorbite e risucchiate nelle spire della crisi economica, produttiva, occupazionale, che tocca pesantemente anche la nostra provincia. Nell’attuale versione del documento programmatico risultano convincenti: 1. lo sviluppo del concetto qualitativo di benessere, misurato prendendo a riferimento indicatori non esclusivamente economici, che nella letteratura vanno a ridefinire il BIL (Benessere interno lordo), indice composito, più completo del PIL; 2. il riferimento alla concezione “europea” di felicità che trae origine da riflessioni, sviluppate a suo tempo da economisti come Genovesi, oggi riprese da studiosi come Zamagni, Bruni, Becchetti, in cui si esalta la sua dimensione collettiva e pubblica; 3. il richiamo al concetto di “comunità aperta” che fa dell’inclusione e della partecipazione i suoi assi portanti. Di un certo interesse risultano gli accenni alle linee di sviluppo infrastrutturale viario, con le varie ipotesi concernenti “lo sfondamento dell’Appennino”; la ridefinizione dei tratti della Pedemontana; la progettazione della tratta ferroviaria Fossombrone-Pergola per agganciare il nostro entroterra a Roma e la “configurazione urbanistica” delle piste ciclabili intese come infrastrutture a tutti gli effetti. Non meno stimolante è anche il richiamo ad una nuova filosofia edificativa che aggredisca meno il territorio e tenda a “costruire nel costruito”, allargando i confini della pianificazione urbanistica, superando le municipalità a favore della intercomunalità. Nel documento in questione sono però molti i temi da approfondire e diversi quelli da recuperare, nella logica di pensare allo sviluppo non solo considerando le aree di diretta pertinenza amministrativa della Provincia ma ragionando  in forma integrata a tutto campo. Tra quelli da approfondire vi sono: a) il concetto di distretti del benessere, in relazione alle pressanti esigenze di, salvaguardare e qualificare il nostro welfare territoriale, soprattutto alla luce delle misure governative che stanno decretando una considerevole contrazione delle risorse disponibili. b) l’idea di “reti di servizi alla persona”, con la necessità di rendere più circostanziata la riflessione sull’integrazione tra pubblico e privato e sull’avvio di forme di sussidiarietà più evolute, in cui indirizzo e controllo pubblico possono meglio combinarsi con la responsabilizzazione gestionale dei privati, facendo tesoro soprattutto di quanto sviluppato nel tempo, nella nostra Provincia dal privato sociale; c) il nuovo ruolo degli Enti locali, nel quadro di un federalismo ancora tutto da interpretare, che comunque sottintende l’esigenze di aggregazioni e di gestioni associate di servizi, oggi troppo spesso sdegnosamente rifiutate. Uno specifico recupero meritano i temi del lavoro e della formazione. Sarà fondamentale cercare di capire a breve come assecondare un processo di terziarizzazione nella nostra provincia, senza smantellare un manifatturiero che ha bisogno in tutti i principali settori (meccanica e legno in primis) di essere riqualificato, per poter reggere le sfide della competizione internazionale. Turismo e green economy sono opzioni importanti che da sole non possono trainare l’economia territoriale. Quello ipotizzato per il prossimo decennio sarà uno sviluppo attraverso il quale trovare  soluzioni inedite a problemi datati per la nostra realtà provinciale come quelli della (dis)occupazione giovanile (emergenza acuita dall’attuale crisi) e di quella femminile. Le imprese saranno chiamate ad affrontare e risolvere gli annosi problemi di sottocapitalizzazione e di microdimensione e a fare della formazione una leva fondamentale per la loro tenuta e crescita. Un approfondimento da inserire nella riflessione inerente i processi  di cooperazione territoriale la merita la necessità di allineare processi di sviluppo e sedi decisionali. Nel nostro territorio   si sono configurati sistemi locali che per un processo di coalescenza, hanno unito aree, amministrativamente eterodirette che, per l’incomunicabilità che spesso scatta tra soggetti che vogliono far valere, in spazi contigui, specifiche titolarità, sono sostanzialmente acefali e come tali cresciuti disordinatamente, con evidenti dispersioni di energie e potenzialità. Pensare allo sviluppo dei prossimi dieci anni, puntando a superare questa asimmetria, vincendo anacronistiche chiusure municipalistiche, rappresenta un’altra sfida che il documento Provincia 2020, farebbe bene ad assumere.
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03/09/2010 Sgravi fiscali: nuove istruzioni per l'uso
La legge n. 126 del 2008 ha introdotto, anche grazie alla specifica richiesta della CISL, un’imposta agevolata del 10% per le somme erogate ai lavoratori dipendenti del  settore privato,  in relazione ad incrementi di produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e ad altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa. Il regime di tassazione agevolata è stato prorogato per gli anni 2009 e 2010 limitatamente agli elementi retributivi premiali (premi di produttività). Secondo le indicazioni fornite dalle successive circolari dell’agenzia delle entrate e del Ministero del  lavoro, rientrano nel regime di tassazione agevolata anche le indennità o maggiorazioni di turno o comunque le maggiorazioni retributive corrisposte per lavoro normalmente prestato in base ad un orario su turni, stante il fatto che “l’organizzazione del lavoro a turni costituisce di per sé una forma di efficienza organizzativa”. La recente risoluzione dell’Agenzia delle Entrate (N. 83/E del 17 agosto 2010) ha chiarito che anche le somme erogate a titolo di lavoro notturno ordinario, comunque collegate ad incrementi di produttività, di competitività dell’impresa e ad altri elementi connessi all’andamento economico dell’impresa, rientrano nell’ambito applicativo della normativa. In tal caso sono oggetto dello speciale regime di tassazione agevolata non soltanto le indennità e le maggiorazioni erogate per prestazioni di lavoro notturno, ma anche il compenso ordinario corrisposto per quella stessa prestazione lavorativa. Conseguentemente, il lavoratore turnista può usufruire della tassazione agevolata in relazione alle sole indennità o maggiorazioni di turno, qualora il turno di lavoro ricada durante l’orario diurno. Viceversa, lo stesso lavoratore usufruirà dello speciale regime di tassazione in relazione all’intero compenso percepito (ossia compenso ordinario più maggiorazione) qualora presti lavoro notturno. Lo  stesso speciale regime di tassazione (riferito cioè sia al compenso ordinario che alla maggiorazione) si deve applicare anche a quei lavoratori non turnisti che prestano il loro lavoro giornaliero normale nel periodo notturno e a coloro che, occasionalmente, si trovino a rendere prestazioni che rientrano nella nozione di lavoro notturno, così come definito dalla contrattazione  collettiva. Infine, il regime agevolato deve ritenersi applicabile anche con riferimento alle erogazioni relative alle prestazioni di lavoro straordinario a condizione che le stesse siano riconducibili ad incrementi di  produttività, innovazione ed efficienza organizzativa e altri elementi di competitività e redditività legati all’andamento  economico dell’impresa. L’agevolazione si applica per un importo massimo di 3.000 € per l’anno 2008 e di 6.000 € per gli anni 2009 e 2010, in favore di titolari di un reddito di lavoro dipendente che non abbia superato, al netto degli oneri previdenziali, nell’anno precedente un determinato importo (non superiore ad € 30.000 lordi per il 2007, € 35.000 lordi nell’anno 2008, € 35.000 lordi per il 2009). Per le retribuzioni sottoposte per gli anni passati alla tassazione ordinaria, anziché all’imposta sostitutiva del 10%, i lavoratori dipendenti potranno far valere la tassazione più favorevole in sede di dichiarazione dei redditi, presentando una dichiarazione integrativa per gli anni passati presso il CAF entro il 30 settembre 2010 (termine prorogabile fino al 29 dicembre 2010 pagando una sanzione per  tardiva dichiarazione) o avvalendosi dell’istanza di rimborso ai sensi dell’articolo 38 del DPR n. 602 del 1973 (presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate). A tal fine il datore di lavoro deve certificare l’importo delle somme erogate a titolo di incremento della produttività del lavoro sulle quali non ha applicato la tassazione sostitutiva. Per maggiori informazioni rivolgiti alla sede CAF-CISL  più vicina. 3 settembre 2010
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31/08/2010 "Il popolo delle aquile"
Una mostra sulla “Storia e identità del popolo albanese” al IV° Festival “Adriatico Mediterraneo” di Ancona, quale contributo alle celebrazioni del centenario della nascita di Madre Teresa di Calcutta, sempre molto fiera ed orgogliosa della sua ‘albanesità’, anche se nata a Skopje (nella attuale Macedonia) il 26.08.1910 e da genitori provenienti da Pristina (attuale Kosovo),  proprio negli anni più decisivi per la conquista dell’indipendenza nazionale dell’attuale Albania - dopo oltre quattro secoli di dominio turco - e proclamata appena due anni dopo, il 28.11.1912. La mostra nasce come esito dei numerosi incontri favoriti dalla ventennale attività dell’ANOLF Marche, associazione multietnica per l’integrazione degli immigrati promossa dalla CISL. Nasce dalla curiosità per un approfondimento della storia della più consistente realtà di immigrati presenti nel territorio regionale e dal proposito di favorire l’interesse per l’identità dell’altro, quale principale condizione per l’integrazione e la proficua convivenza. Si tratta infatti della prima esposizione di una mostra storica e didattica, che si propone di diventare itinerante, rivolgendosi in primo luogo alle scuole, agli altri centri della regione, a tutti quei soggetti e numerose associazioni di volontariato che lavorano con gli immigrati, allo scopo di rimuovere i diffusi pregiudizi e luoghi comuni, che condizionano non poco i reciproci rapporti; per promuovere una conoscenza più veritiera, più vicina alla realtà, più interessante e più costruttiva per tutti.L’incontro di presentazione di martedì 31.08.2010 alle ore 16,00, presso la Sala Didattica della Mole di Ancona, vedrà la partecipazione dell’autore della mostra Claudio Omiccioli, del Professor Robert Prendushi consulente storico, dell’Assessore all’Immigrazione ed alla Cooperazione della Regione Marche Luca Marconi, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ancona Andrea Nobili, del Responsabile del Progetto ISCOS in Albania Carlo Colli, dell’Ambasciatore albanese in Italia Llesh Kola e del Presidente Nazionale dell’ISCOS CISL Renzo Bellini. Seguiranno visite guidate alla mostra.31 agosto 2010 ANOLF MarcheClicca per visualizzare il servizio trasmesso dal Tg3 Marche http://www.youtube.com/watch?v=-_O_DF9j9DU Galleria fotografica                                  
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04/08/2010 Storia e identità del popolo albanese
La mostra sulla ‘Storia e identità del popolo albanese’ è frutto del lungo impegno della Associazione in favore degli immigrati, della loro integrazione nel territorio e dell’interesse per la loro storia.Si tratta di un notevole lavoro di ricerca condotta da alcuni anni, che ha consentito di raccogliere importanti e significative documentazioni scritte e fotografiche, provenienti da numerose fonti bibliografiche e siti internet e che ha portato anche alla scoperta di tanti collegamenti tra la storia del popolo albanese e quella della nostra regione.E’ quindi emerso l’interesse per un progetto comune con l’Ambito Territoriale n. 10 di Fabriano per la promozione e sua diffusione - con altre iniziative collegate - di una mostra didattica itinerante, rivolta soprattutto all’ambiente scolastico, agli albanesi presenti nel territorio ed agli italiani che si trovano a convivere con gli stessi, quale strumento utile a favorire una reciproca conoscenza meno approssimativa e non di rado fuorviante, così come si trasmette filtrata dai più diffusi luoghi comuni.L’autore della mostra ha poi avuto la fortunata occasione di incontrare il Prof. Robert Prendushi, che ha insegnato nel corso della sua vita, Storia e Letteratura a Scutari, che ora vive da pensionato ad Ancona e che ha dato la sua disponibilità a fornire il suo entusiastico contributo di competenza, per mettere ordine al notevole materiale raccolto e per le necessarie verifiche sulla attendibilità delle fonti.La mostra così realizzata - pronta e disponibile per essere utilizzata, facilmente trasportabile ed allestibile ovunque -, è composta di 37 pannelli in resina leggera del formato di 70 cm. di altezza x 100  cm. di larghezza.Il percorso storico è molto ampio, perché parte dalle antiche origini dei popoli illirici, attraverso le fasi più importanti per la formazione della “identità albanese” ed i quasi cinque secoli di occupazione turca. E’ questa l’epoca di formazione del popolo albanese, durante la quale si consolida il comune principale riferimento attorno alla mitica figura dell’eroe nazionale Gjergj  Kastrioti Skandemberg. Fino ad arrivare alla proclamazione dell’Indipendenza nazionale del 28 novembre 1912 (della quale tra due anni ricorrerà il centenario). Si è cercato quindi di capire come, dalla ancor fragile indipendenza questo giovane stato sia potuto approdare nella tragica utopia del nazional-comunismo, che ha fatto precipitare questo popolo, per un altro mezzo secolo nella povertà assoluta, sotto il dominio della dittatura e la subordinazione verso altri paesi; fino alla caduta del muro, che ha provocato forse l’esodo più massiccio della sua storia, verso la libertà e la democrazia di altri paesi.La sorpresa più interessante è stata proprio quella costituita dalle numerose e grandi testimonianze umane, che un popolo così martoriato ed oppresso per tanti secoli, ha saputo comunque dare all’Europa e al mondo intero, come nel caso di Madre Teresa di Calcutta (della quale proprio il 26 agosto 2010 ricorre il centenario della nascita).a cura di Claudio Omiccioli con la consulenza  storica del prof. Roberto Prendushi
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03/08/2010 Sanità: stanno per scadere 16 milioni di Tessere Sanitarie
Entro il 2010 scadranno 16 milioni di Tessere Sanitarie, ma i loro titolari riceveranno le nuove card per posta ordinaria, direttamente dall’Agenzia delle Entrate. La Tessera Sanitaria è la tessera personale che, dal 2003, ha sostituito il tesserino plastificato del codice fiscale per tutti i cittadini aventi diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale. La Tessera contiene, oltre ai dati anagrafici e assistenziali, anche il codice fiscale, sia su banda magnetica che in formato codice a barre.La card è valida sull’intero territorio nazionale e permette di ottenere servizi sanitari anche nei paesi dell’Unione Europea, in sostituzione del modello cartaceo E111. La sua validità è di 5 anni. Dal 1° gennaio 2008 la tessera sanitaria serve anche al momento dell’acquisto dei farmaci. Da quella data, infatti,  è entrata in vigore la normativa che impone l’obbligo di emessione dello “scontrino  fiscale parlante” per la certificazione  dell’acquisto dei farmaci da utilizzare ai fini della detrazione Irpef. Sullo scontrino è riportata la quantità e tipologia di farmaci acquistati, oltre al codice fiscale del cliente. Al momento dell’acquisto, è necessario fornire al farmacista il proprio codice fiscale e il modo più semplice per farlo è di esibire la Tessera Sanitaria, da cui il farmacista può ricavare il codice, tramite la lettura del codice a barre.La data di scadenza è riportata sulla Tessera, proprio accanto al codice fiscale. L’invio della tessera avviene di norma prima di quella data, pertanto non è necessario farne richiesta. Nel caso in cui il cittadino non riceva  per tempo la nuova Tessera Sanitaria e ne abbia urgente necessità, può rivolgersi alla propria ASL, che potrà rilasciare a vista un certificato provvisorio sostitutivo.Link consigliato www.agenziaentrate.it 3 agosto 2010
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28/07/2010 Bonanni: «Il contratto nazionale non si tocca»
 Clicca qui per l'intervista http://www.cisl.it/sito.nsf/Documenti/HOME%5EAPropositoDi
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28/07/2010 Fiat, i sì e i no di Bonanni
«Quello che faremo al tavolo con la Fiat è molto semplice: noi chiederemo di sapere se ha ancora intenzione di produrre 1,4 milioni di auto in Italia, e di investire 20 miliardi in 6 anni, come Sergio Marchionne ha scritto nero su bianco nel suo progetto Fabbrica Italia. Perché, se in caso contrario si va a una riduzione di quelle cifre, noi non siamo per nulla d'accordo: e in quell'evenienza saremo conseguenti, il nostro dissenso sarà forte». Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, parla con il manifesto alla vigilia dell'incontro di domani, a Torino: «Un faccia a faccia che dovrà essere di chiarimento», sottolinea, a segnalare l'importanza del vertice convocato dal governo «in giorni di una confusione che non finisce più, in cui tutti hanno alzato i toni, e le preoccupazioni vanno a mille».Ma voi come vedete l'annuncio di Marchionne che la nuova monovolume Fiat andrà in Serbia? Mette a rischio Mirafiori? Io dò una risposta che potrà sembrare strana: può addirittura essere una cosa positiva, e non mettere a repentaglio il futuro di Mirafiori. Ma solo a particolari condizioni: quella monovolume, pur essendo importante e interessante come prodotto, non è però a nostro parere così remunerativa come potrebbero essere altri modelli, magari più prestigiosi. E allora io dico: Fiat è una multinazionale, ha fabbriche a Detroit, Belo Horizonte, in Polonia, in Serbia, in Turchia, e può decidere dove posizionare meglio le sue auto. Però, dall'altro lato, ha diversi stabilimenti in Italia, e allora voglio augurarmi che spostare la monovolume a Kraguievac possa voler dire che porta modelli più prestigiosi e remunerativi a Torino, come merita per storia e professionalità quella fabbrica. In caso contrario non capirei di che cosa stiamo parlando.Come mai anche voi della Cisl, che avete un dialogo più continuo con la Fiat, soprattutto dopo Pomigliano, dovete arrivare a un tavolo convocato in extremis dal governo per avere informazioni così importanti? Della monovolume in Serbia abbiamo saputo come un fulmine a ciel sereno, da un'intervista: e certamente questa cosa non ci ha fatto piacere. Il fatto è che nell'ultimo mese e mezzo, per i fatti che tutti conosciamo, la confusione è arrivata a mille, e così tutti ci si sono buttati sopra. E allora certo, sinceramente questo non era proprio il momento di farci arrivare via stampa informazioni così delicate. Ma questo caos purtroppo nasce dalla strenua opposizione fatta da una parte minoritaria del sindacato, che crede di avere sempre la posizione giusta, e ritiene quelle degli altri addirittura superflue.Stiamo parlando della Fiom? Se c'è un obiettivo che la Fiom ha ottenuto, è l'esasperazione della Fiat: azienda che poi, quando perde la pazienza, diventa l'esatto speculare della Fiom. Ma io credo al contrario che il sindacato, in questa fase di crisi, dovrebbe avere tutt'altro obiettivo. Stiamo perdendo migliaia di posti di lavoro, e allora il mio dovere in questo momento è mantenere il lavoro dove c'è e favorire gli investimenti: con realismo.Ma a Pomigliano vi accusano di aver rinunciato ad alcuni diritti per salvare la fabbrica. Ad esempio il diritto di sciopero. Io sono nato nella Val di Sangro, e lì quando avevo vent'anni non c'erano nè fabbriche, nè diritti sociali e del lavoro. I diritti sono arrivati con le industrie. Se io favorisco oggi il consolidamento della Fiat in Italia, dicendo sì all'investimento di Pomigliano, darò oltretutto un segnale alle altre multinazionali: nel nostro Paese si può investire. Al contrario, se la Fiat va via, cosa rimarrebbe a Napoli? La camorra e la disoccupazione, che certo non portano con sè i diritti sociali e la democrazia sindacale. E sullo sciopero consiglio agli amici della Fiom di leggere bene l'accordo: riguarda solo il diciottesimo turno del sabato, non tutta la settimana.Però a Pomigliano obiettivamente l'accordo resta difficile da gestire: ha votato no quasi il 40% dei dipendenti, quando gli iscritti Fiom sono il 17% Chi sono gli altri? Lì c'è stata soprattutto cattiva informazione, perché molti in quei giorni non andavano in fabbrica. Io dico, e vi prego di scriverlo, che la nostra vittoria a Pomigliano è stata «cla-mo-rosa». Sì: è la prima volta in assoluto che vinciamo di gran misura in un referendum che riguarda delicate questioni normative. E invece cosa mi devo sentir dire l'indomani? Che ha vinto chi ha avuto il 40%, e che rivuole indietro i giocattoli per ricominciare il gioco. La Cisl, quando ha perso, ha sempre accettato il risultato.Allora la soluzione può essere la «newco», magari assumendo solo chi è d'accordo con voi? O l'uscita dal contratto dei metalmeccanici, per uno nuovo dell'auto? Qui ci sono i miei grossi no: nel senso che non sono affatto contrario a una newco, ma si dovranno assumere tutti gli operai, e alle stesse condizioni precedenti. Nè si possono imporre firme individuali: la tua libertà di oggi, è la mia di domani. Un altro no - ed è ancora più notevole se si considera che io di solito non uso mai negazioni definitive - è all'uscita dal contratto dei metalmeccanici. Non è possibile che uno solo dei contraenti decida: la Cisl è contraria.Nell'incontro di Torino dite di sperare che Epifani «porti a giudizio» la Fiom. Vi siete sentiti in questi giorni con lui? Siete ottimisti? Io avevo formulato quell'auspicio dopo aver letto un'intervista di un mese fa al Corriere della Sera, in cui Epifani di fatto sconfessava la Fiom. Ma ieri è tornato a dichiarare che con Fiat bisogna azzerare tutto e ritrattare da capo, e questa frase perciò non mi fa sperare che si stia andando nella direzione da me auspicata.Dal Manifesto - 27 luglio 2010
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25/07/2010 «Marchionne non può giocare allo sfascio»
Clicca qui per l'intervista  http://www.cisl.it/sito.nsf/8e22d5cfb1ea61c3c125736a004abf54/8afb9d7ab374ad34c125776c002c0624?OpenDocument
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23/07/2010 La Cisl delle Marche a confronto sulla manovra economica
I dirigenti della Cisl marchigiana, dopo un ampio ed articolato dibattito, ribadiscono l’importanza dell’individuazione di regole condivise, a livello internazionale, per contenere le derive speculative, e sostengono le proposte e le iniziative messe in campo dal sindacato europeo e dalla Cisl a tale proposito, a partire dalla raccolta di firme per l’adozione di una tassa dello 0,05%  sulle transazioni finanziarie. Esprimono forte preoccupazione per il protrarsi della crisi economica e in particolare dei suoi effetti sull’occupazione, che rischiano di essere ulteriormente amplificati in particolare a danno dei giovani se, oltre alle necessarie politiche di controllo e contenimento dei conti pubblici, non verranno messe in campo anche misure a sostegno dello sviluppo e del lavoro a livello nazionale ed europeo; Evidenziano la difficile situazione di tante famiglie italiane che vivono in uno stato di crescente incertezza e ansia per il futuro e di milioni di persone non autosufficienti alle quali non è fornita  adeguata assistenza in termini di servizi e di sostegno economico.   In riferimento alla manovra finanziaria del Governo, il Consiglio generale apprezza lo sforzo della Segreteria confederale che, tramite la tenacia del confronto sostenuto da iniziative quali l’Assemblea nazionale dei quadri del 5 giugno, la manifestazione della scuola del 15 giugno, le assemblee, i volantinaggi, i presìdi sotto le Prefetture delle categorie del pubblico impiego e dei pensionati, ha prodotto alcuni risultati significativi,  e la modifica migliorativa di alcune misure inizialmente previste. Il Consiglio della Cisl Marche valuta positivamente: • la ripresa della lotta all’evasione fiscale con il ripristino della tracciabilità dei pagamenti, l’inserimento della fatturazione elettronica, il rafforzamento del redditometro, l’attribuzione ai Comuni del 33% delle somme recuperate dall’evasione; • la previsione di assunzione di un certo numero di precari nella scuola nei prossimi due anni; • il recupero delle progressioni di carriera nella scuola, la cui messa in discussione rappresentava una misura particolarmente iniqua; • la conferma di decontribuzione e defiscalizzazione degli aumenti relativi alla contrattazione decentrata e l’elevazione a 40.000 euro del limite del reddito utile per usufruirne, escludendo da tale misura il salario unilateralmente erogato da parte delle aziende • la cancellazione dal testo della manovra (ottenuta in collaborazione con l’associazionismo dei disabili) delle misure restrittive degli assegni di invalidità • l’avvio di una riduzione di alcuni costi della politica e degli stipendi dell’alta dirigenza dello stato • la razionalizzazione delle funzioni dei comuni più piccoli, in particolare per ciò che attiene la gestione dei servizi pubblici locali Il Consiglio generale della Cisl delle Marche ritiene necessario: • perseguire la realizzazione della riforma fiscale, sulla base delle articolate proposte Cisl, sulle quali è legittimo attendersi a breve risultati tangibili  per la nostra base sociale, realizzando se necessario anche ulteriori iniziative di mobilitazione; • sostenere la necessità di un aumento della tassazione sulle rendite finanziarie (con esclusione dei titoli di Stato); • ribadire la contrarietà al blocco dei contratti del pubblico impiego e la necessità di salvaguardare almeno la contrattazione decentrata su obiettivi di produttività, efficienza e riduzione degli sprechi, per evitare la sterilizzazione della funzione e del ruolo del sindacato, e il rischio di rafforzamento del sindacalismo autonomo e conflittuale • proporre l’ampliamento del numero di lavoratori (fissato dalla manovra nel numero di diecimila) in mobilità con accompagnamento alla pensione, a cui non applicare la finestra a scorrimento, ritenendo tale limite inadeguato rispetto alla situazione di crisi in atto • attuare una iniziativa costante a tutti i livelli per ridurre i costi della politica, a partire da privilegi incomprensibili di parlamentari, consiglieri regionali, ecc, dall’accorpamento dei numerosissimi enti e società a controllo pubblico, •  sostenere una più funzionale articolazione amministrativa, favorendo gestioni associate dei servizi, consorzi o accorpamenti di enti locali e la rivisitazione complessiva di ruoli e compiti del sistema delle autonomie locali • operare perché non si interrompa il confronto istituzionale tra Governo, Regioni ed Enti locali; vanno individuati infatti, prima dell’inizio del 2011, da un lato aggiustamenti o compensazioni sui tagli della manovra alla finanza regionale e locale, eccessivi soprattutto per le amministrazioni “virtuose”, dall’altro interventi di riduzione e razionalizzazione della spesa da parte di Regioni, Province e Comuni per evitare l’inaccettabile automatismo di riduzione dei servizi per i cittadini e aumento delle imposte. Il Consiglio Generale ritiene fondamentale affrontare le priorità di azione appena proposte, sfuggendo a semplificazioni e slogan mediatici, basandoci sulla concretezza dei dati reali, sulle competenze specialistiche da mettere in campo, sull’esercizio rigoroso della nostra autonomia. Il Consiglio generale, consapevole della complessità e delle difficoltà, causate dalla litigiosità e dalla carenza di progettualità di gran parte del ceto politico, da un bipolarismo che ha modificato gli spazi di possibile concertazione con le parti sociali, da un Governo culturalmente poco incline al confronto con gli interlocutori sindacali, ribadisce la condivisione della linea di negoziazione responsabile adottata dalla Cisl ed al contempo sottolinea la necessità di coinvolgere maggiormente tutto il corpo dell’organizzazione nell’elaborazione e condivisione delle proposte ai vari livelli, per far comprendere con maggiore efficacia le nostre scelte, il tasso di innovazione sociale che contengono e l’orizzonte etico e strategico che le accompagna. Il Consiglio fa proprie le linee di indirizzo espresse dalla Conferenza nazionale sulla contrattazione del 15-16 luglio, assunte dal Consiglio generale confederale. In tal senso, rispetto alla concertazione locale e alla contrattazione decentrata, prende in carico la necessità già rilevata dai territori, di costruire strategie articolate e sollecita una riflessione sull’assetto organizzativo, sulle risorse e sulle iniziative formative che possano sostenere questa scelta strategica. Sulla concertazione territoriale, al fine di affrontarla con coerenza rispetto alle novità delle situazione attuale, è necessario ridefinirne i contenuti in relazione alle prospettive del federalismo, alla sussidiarietà tra pubblico e privato nella gestione dei pubblici servizi, ai meccanismi di responsabilizzazione nelle politiche fiscali e tariffarie. Il Consiglio della Cisl Marche ritiene anche fondamentale che le strutture Cisl ad ogni livello adottino modalità e strumenti efficaci per una tempestiva informazione a delegati e attivisti sulle posizioni, le proposte, le iniziative della Cisl, per sostenerli nel loro delicato compito di rappresentanza, reso ancora più difficile dalle dinamiche sociali ed economiche in atto, non ultima l’evoluzione del sistema comunicativo, in termini di velocità delle notizie, di pervasività delle informazioni, di frequente generalizzazione dei contenuti. Il Consiglio generale esprime sostegno alle iniziative della CISL Marche, messe in campo in questa fase complicata e difficile, attraverso l’impegno sul fronte degli ammortizzatori e gli accordi anticrisi siglati con la Regione Marche;  sottolinea con favore lo stanziamento di 60 milioni di euro per gli ammortizzatori in deroga per l’anno in corso, e la necessità di provvedere ad analoghe risorse anche per il 2011, con l’obiettivo di individuare forme di tutela anche per coloro che attualmente non ne usufruiscono Al contempo il Consiglio impegna la segreteria regionale Cisl:  a contribuire alla realizzazione di adeguate politiche attive del lavoro, ad applicare in sede decentrata l’Accordo quadro sulla formazione sottoscritto unitariamente a livello nazionale nel febbraio scorso, a seguire l’iter della legge regionale sull’istruzione  a seguire con attenzione il percorso legislativo delle modifiche alla Legge 13 sul sistema sanitario marchigiano (sulle quali la Cisl e le categorie della Fp e della Fnp hanno già svolto una costruttiva azione emendativa), il percorso di consultazione sul nuovo Piano socio-sanitario, la trattativa sulle rette e l’assistenza delle residenze sanitarie per anziani  a riprendere un confronto a tutto campo con la Giunta regionale sulle politiche per lo sviluppo, con priorità alla qualificazione del nostro apparato manifatturiero ed al sistema dei servizi alle persone e alle imprese   ad attivarsi, in sintonia con le categorie del pubblico impiego, per favorire ogni opportunità di realizzare contrattazione decentrata negli enti pubblici. Il consiglio generale Cisl Marche infine, valuta positivamente i rapidi ed efficaci accordi di rinnovo dei Contratti nazionali di molti settori privati, siglati negli ultimi mesi in base al nuovo modello contrattuale e auspica una rapida conclusione dei negoziati ancora in corso; assume al contempo l’esigenza di rafforzare la strumentazione e potenziare le risorse umane ed economiche per affrontare, nelle aziende e nei territori dove ci saranno le condizioni per farlo, una fase di contrattazione decentrata, improntata a relazioni sindacali più partecipative, alla condivisione di obiettivi e risultati, nell’ottica di favorire lo sviluppo, di integrare le tutele del welfare pubblico, di consolidare le nostre imprese sul piano della qualità e dell’innovazione.LE INTERVISTE http://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/5/h8IPTwEsLvEhttp://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/4/kvEb0mscM9Yhttp://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/3/Iwlq3TM_-2khttp://www.youtube.com/cislmarche?gl=IT&hl=it#p/u/2/4VWkGIelT6Q
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22/07/2010 Il sindacato bacchetta l’ospedale San Salvatore: “i soldi per il corso ci sono…. ma il corso dov’è?”
Il giallo del corso che non c’è. E’ quanto solleva Paolo Braconi, segretario provinciale della Fp Cisl, a proposito di un corso per la riqualificazione in Operatori Socio Sanitari del Personale Ausiliario del Servizio Sanitario Regionale per il quale, a seguito di un accordo con le organizzazioni sindacali, la Regione Marche ha stanziato i necessari fondi. “La ASUR ha già emanato il Bando per il corso – osserva Braconi -, ma l’azienda Ospedaliera “SAN SALVATORE” non ha fatto nulla e non è dato sapere che intenzioni abbia. Inoltre, confrontando la Dotazione Organica del SAN SALVATORE con le altre Aziende Sanitarie, emerge una insufficiente presenza di questa figura professionale rispetto ad altre figure assistenziali. E’ ingiusto che il Personale del Servizio Sanitario Regionale sia trattato in due modi diversi e, a questo proposito, chiediamo un incontro all’Assessore alla Sanità per sapere il motivo per cui l’Azienda Ospedaliera SAN SALVATORE non sta rispettando l’Accordo Regionale e perché non gli viene imposto di farlo”.
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20/07/2010 Cassa integrazione in deroga, alle Marche 60 milioni.
In arrivo sessanta milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga. L’assessore alle Politiche del lavoro Marco Luchetti infatti ha sottoscritto venerdì  con il sottosegretario del ministero del Lavoro Pasquale Viespoli l’Accordo con il governo che destina alle Marche la consistente somma per la cassa integrazione in deroga dei lavoratori delle piccole imprese, quelle per intenderci al di sotto dei 15 dipendenti. “Queste risorse - spiega in una nota il presidente della Regione Gian Mario Spacca - serviranno per rafforzare ed implementare gli interventi di sostegno al reddito e favorire i percorsi di formazione e ricollocazione di tutti quei soggetti che si trovano in difficoltà perché colpiti dalla crisi congiunturale in atto, tutelando così la coesione sociale. Vogliamo dare una solidarietà concreta a chi vive condizioni di difficoltà ma la manovra economica nazionale avrà degli effetti devastanti. Nonostante la battaglia di resistenza che stiamo conducendo con le altre Regioni - aggiunge il Governatore - subiremo una riduzione dei trasferimenti di circa il 67% e di conseguenza non ci sarà più sostegno per le piccole e medie imprese e verranno penalizzati i servizi ai cittadini”. “In un momento di tagli selvaggi ai trasferimenti da parte dello Stato - aggiunge l’assessore alle Politiche del lavoro Marco Luchetti - il rinnovo dell’Accordo per le risorse 2010 è certamente una buona notizia. Avevamo richiesto questi fondi sin da dicembre 2009 e solo oggi ci sono stati assegnati. Resta poi una enorme preoccupazione per il 2011, anno su cui si riverseranno tutti i danni della manovra economica nazionale in atto. Il futuro - conclude Luchetti - dei nostri lavoratori è a rischio e per questo continueremo a batterci”. La Regione ha fatto da apripista su scala nazionale nell'utilizzo di questo strumento di difesa del reddito. Accordi di questa natura nelle Marche sono stati resi operativi fin dal 2004, per tutelare i lavoratori di specifici settori in difficoltà o di territori caratterizzati da profonde crisi produttive e occupazionali. Il Segretario Generale Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo sottolinea l'importanza dell'accordo che mette a disposizione ingenti risorse da parte dello Stato e della Regione. Auspica inoltre una consistente dotazione anche per il 2011,  una maggiore qualificazione delle politiche attive del lavoro  al fine di incentivare il più possibile la nuova occupazione, sollecitando le imprese che stanno superando la crisi a non essere timide dal punto di vista occupazionale.
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20/07/2010 Anche a Pesaro ha fatto tappa Easy Tour di Adiconsum e Save the Children
Ha fatto tappa il 22 luglio anche a Pesaro la campagna di sensibilizzazione ad un utilizzo sicuro e consapevole di Internet e delle comunicazione tramite i media elettronici, promossa da Adiconsum e Save the children in collaborazione con la Commissione europea. Le nuove tecnologie sono ormai per i giovani un insostituibile spazio di confronto, scoperta, socializzazione, crescita, studio e divertimento: un territorio affascinante, sconfinato e facilmente accessibile dove purtroppo trovano spazio anche contenuti e comportamenti potenzialmente pericolosi. Quello proposto anche a Pesaro è stato quindi un percorso di sensibilizzazione che ha coinvolto i ragazzi in un’attività di simulazione permettendo loro di riflettere sulle emozioni e soprattutto sui comportamenti assunti nell'utilizzo dei videogiochi (l’attività ha ottenuto il premio alta qualità ”Il Grillo”) E' stato inoltre distribuito del materiale cartaceo e mini guide utile non solo ai ragazzi ma anche ai genitori per un approccio sicuro dei propri figli all’utilizzo delle nuove tecnologie.
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20/07/2010 Vigili del fuoco protestano davanti alla Prefettura
Anche i Vigili del fuoco di Pesaro hanno protestato contro i tagli previsti dal Governo che avranno pesanti ricadute anche nel territorio provinciale. I lavoratori delle tre sigle di Cgil, Cisl e Uil, infatti, si sono dati appuntamento questa mattina davanti alla Prefettura di Pesaro, per far sentire la loro voce nell’ambito di una grande manifestazione nazionale. Si è tratto di uno sciopero di 4 ore (durante il quale il soccorso è stato comunque garantito) e alle 11, in tutte le sedi di servizio, per un minuto hanno suonato le sirene degli automezzi. Secondo i rappresentanti sindacali, i tagli alle assunzioni e al bilancio provocheranno delle pesanti ripercussioni. “La carenza cronica di personale si aggraverà ulteriormente – sostengono i rappresentanti delle tre sigle - e causerà, come ci è stato detto esplicitamente nell’incontro che si è svolto qualche giorno fa al Viminale con i vertici del Ministero dell’Interno, la mancata apertura del distaccamento di Macerata Feltria in maniera permanente, nonostante il passaggio del distaccamento di Novafeltria al Comando di Rimini. Le zone del Montefeltro rimarranno quindi “scoperte” e i tempi di intervento che si dilateranno per arrivare sino ai 40/50 minuti, senza contare che tutte le sedi subiranno questa ricaduta con ripercussioni su tutto i dispositivi di sicurezza della provincia. Si registreranno problemi anche relativamente agli automezzi e alle attrezzature che vedranno drasticamente diminuite le già esigue risorse per la loro manutenzione e per il loro ricambio: buona parte dei mezzi già vecchi ed obsoleti rischieranno di restare in autorimessa ad ogni piccolo guasto (considerando anche che diversi automezzi sono stati e sono tuttora impegnati nell’emergenza Abruzzo ed hanno subito un notevole grado di usura) e ci potranno addirittura essere problemi per il rifornimento di carburante. A tutto ciò va aggiunto che abbiamo il contratto scaduto da 30 mesi e bloccato per i prossimi 3 anni e che partiamo già con un notevole “svantaggio” rispetto alla media degli stipendi dei vigili del fuoco europei”.
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20/07/2010 DONNA, GIOVANE, IMMIGRATA: IL PROFILO DEL LAVORATORE DOMESTICO
  Donna, giovane, immigrata: è questo il profilo del lavoratore domestico che emerge dall’indagine Censis condotta presso un campione di 997 lavoratori. Il 71,6% dei collaboratori sono infatti stranieri, provenienti in prevalenza dell’Europa dell’Est, Romania (19,4%) Ucraina (10,4%) Polonia (7,7%) e Moldavia (6,2%), ma sono numerosi anche i Filippini (9%).   Più di 8 collaboratori su 10 sono donne, presenza che si mantiene costante sia tra gli italiani che tra gli stranieri, mentre con riferimento all’età, emerge un profilo piuttosto giovane, soprattutto la componente straniera: il 15,8% ha meno di 30 anni, il 51,4% meno di 40 (tra gli stranieri la percentuale sale al 57,3% contro il 36,5% degli italiani) e soltanto il 17,5% è al di sopra dei 50. Questi alcuni dei dati emersi oggi durante la presentazione della ricerca realizzata dal Censis  con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che è stata presentata il 15 luglio a Roma.
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16/07/2010 Telecom ritira le procedure: un successo per la Fistel Cisl
TELECOM – BONANNI “Il Governo obblighi l’azienda ad investire” 15/07/2010  “Il governo usi tutti gli strumenti necessari, previsti per le societa’ in concessione, per obbligare l’azienda, che usa un bene pubblico, a fare investimenti”. E’ quanto ha dichiarato oggi, durante la conferenza stampa nel corso della Conferenza nazionale sulla contrattazione organizzata dalla Cisl, il lsegretario generale, Raffaele Bonanni. Bonanni ha spiegato che va bene avere ottenuto il “congelamento” dei licenziamenti dopo l’accordo di ieri che ha portato all’avvio di una trattativa che dovra’ chiudersi entro il 30 luglio, nello stesso tempo sollecita l’esecutivo a valutare “tutti gli strumenti che esistono per le società che sono in concessione”. “La cesura tra domani e quanto avvenuto ieri -conclude- sta proprio nell’investimento o meno. Se si investe anche gli esuberi molto facilmente non ci saranno”, TELECOM RITIRA LE PROCEDURE: UN SUCCESSO PER LA FISTEL CISLLa Fistel-Cisl ritiene positivo il confronto con il Governo e con i vertici Telecom Italia tenutosi ieri sulla gestione del piano industriale e sugli esuberi.Il ritiro delle procedure, come fortemente preteso dalla CISL nei giorni scorsi , e l’apertura di un tavolo permanente sulle politiche delle telecomunicazioni è un successo sindacale, dei lavoratori e del Paese.La Fistel-Cisl insieme alla propria Confederazione parteciperà al confronto con Telecom ed il governo, con l’obiettivo di raggiungere un accordo che possa rilanciare il gruppo attraverso investimenti infrastrutturali, l’unitarietà del perimetro (rete, it, customer care, ricerca), la salvaguardia delle professionalità e dei livelli occupazionali.Eventuali esuberi devono essere gestiti con strumenti di accompagnamento alla pensione.La Fistel-Cisl non consentirà a Telecom, o a chi strumentalmente punta ad imbrigliare la trattativa allungando i tempi fissati per il 30 luglio p.v. concordati in sede ministeriale, correndo il rischio di dare mano libera all’Azienda  per riaprire la procedure e licenziare i lavoratori senza i requisiti del diritto alla pensione.La nostra disponibilità al confronto è immediata e senza soluzione di continuità , perchè questo è il momento della responsabilità e non della demagogia, e noi nel merito delle questioni ribadiamo le nostre rivendicazioni:1)      Rilancio degli investimenti2)      Abbandono della politica delle societarizzazione delle cessioni di ramo3)      Rilancio dell’IT e ricerca  attraverso l’unificazione della vertenza SSC con Telecom Italia4)      Ricollocazione dei lavoratori  della Directory Assistance (1254, centralini)  alla scadenza  dei CDS5)      La ricollocazione dei lavoratori di Tils.Per la Fistel-Cisl eventuali esuberi dovranno essere giustificati da un piano industriale che per i prossimi anni dia certezza e serenità a tutti i lavoratori  che continueranno a lavorare in azienda.La Fistel-cisl continuerà a dialogare con i lavoratori nella piena trasparenza, informandoli dettagliatamente durante tutta la trattativa e nell’impossibilità di ritirare le procedure di sciopero nelle regioni interessate, a causa della regolamentazione provvisoria, si invitano le strutture territoriali ad informare dettagliatamente i lavoratori sugli sviluppi dell’incontro svoltosi in sede ministeriale e di quelli che seguiranno, in attesa di valutare il risultato complessivo. Roma  15 luglio 2010                                          Segreteria Nazionale FISTEL
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14/07/2010 Giovani seconda generazione
 Ecco a voi il BLOG della Campagna giovani II generazione  "LE  SECONDE GENERAZIONI: una sfida per tutti" promossa dall'Anolf Giovani con il sostegno della CISL.    All'interno del Blog partecipate e fate partecipare al sondaggio "E' giusto concedere la cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia?"          
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12/07/2010 Nuova automobile per i volontari Anteas
Venerdi 9 luglio l'Anteas - Associazione di volontariato dei pensionati Cisl, sezione di Potenza Picena  - ha ricevuto in donazione dalla Banca dell'Adriatico una Fiat punto nuova di zecca. L'automobile sarà utilizzata dai volontari dell'associazione per svolgere le attività del Servizio InformAnziani, attivo da alcuni anni e rivolto al sostegno degli anziani soli, ai quali vengono erogate prestazioni che rientrano nel cosidetto "volontariato di prossimità" (consegna spesa, ritiro farmaci, compagnia, ascolto telefonico, commissioni varie). La cerimonia si è svolta alla presenza del Vice sindaco e di altri componenti della Giunta comunale di Potenza Picena, nonchè della Segreteria dei pensionati Cisl di Macerata e del Presidente provinciale dell'Associazione Anteas. Per informazioni sull'attività dell'Anteas e del Servizio InformAnziani contattare il numero: 0733-263026
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09/07/2010 Poste: sottoscritto l'accordo regionale sul premio di risultato 2010
Sottoscritto da SLP-Cisl e Failp l'accordo regionale sul premio di risultato 2010. Il premio di risultato composto dal 65% da una quota nazionale e dal rimanente 35% dalla quota regionale, porterà in caso di raggiungimento degli obiettivi individuati una significativa quota si salario nelle tasche dei lavoratori delle Poste marchigiane.Dario Dominici Segretario Regionale SLP-Cisl Marche6 luglio 2010
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09/07/2010 Poste: verso il rinnovo contrattuale
Il giorno 7 luglio sono stati convocati gli attivi unitari  per la presentazione e discussione della piattaforma per il rinnovo del Ccnl di Poste Italiane Spa 2010-2012. La piattaforma  rappresenta il frutto del lavoro  svolto unitariamente da tutte le  OO.SS. di categoria. Il rinnovo del CCNL in Poste  giunge in un fase   particolarmente delicata, prossima alla liberalizzazione del mercato postale che aprirà sicuramente nuovi scenari e problematiche.  Anche per questo motivo si è deciso di presentare una piattaforma agile ma puntuale nel sostenere tutti i temi più rilevanti della  parte normativa,  che ci consenta di affrontare, appena chiusa la partita negoziale sul rinnovo in Poste, il confronto sul contratto di settore.            Afferma in maniera forte la centralità della contrattazione, l’importanza del sistema delle relazioni industriali ed è orientata  al rilancio della crescita economica e allo sviluppo occupazionale.  Per quanto attiene la parte economica, la piattaforma avanza una richiesta complessiva di 140 euro che, nel triennio 2010-2012,  dovrà servire prevalentemente ad incrementare i minimi tabellari per una reale tutela dei salari.  Sul territorio regionale sono state indette 20 assemblee secondo il calendario che riportiamo  per discutere con i lavoratori e approvare la piattaforma predisposta dalle segreterie nazionali.Dario Dominici Segretario Regionale Slp-CislGIOVEDI 08 LUGLIO 2010:                ORE 08.00-10.00     MACERATA FELTRIA                             ORE 12.00 -14.00    NOVAFELTRIA  VENERDI’ 09 LUGLIO 2010:              ORE 08.00 10.00      URBINO                                                      ORE 12.00 - 14.00   FOSSOMBRONE LUNEDI’ 12 LUGLIO 2010:                 ORE 08.00-10.00      FANO                                                          ORE 12.00-14.00     PESARO MARTEDI’ 13 LUGLIO 2010:             ORE 08.00-10.00     FABRIANO                                                  ORE 12.00-14.00   IESI MERCOLEDI’ 14 LUGLIO 2010:        ORE 08.00-10.00     FALCONARA                                              ORE 12.00-14.00   SENIGALLIA   GIOVEDI’ 15 LUGLIO 2010:               ORE 8.00 10.00       ANCONA                                                      ORE 12.00 14.00    ANCONA CMP e CUAS VENERDI’ 16 LUGLIO 2010:              ORE 08.00-10.00     FERMO                                                        ORE 12:00-14:00    SERVIGLIANO LUNEDI’ 19 LUGLIO 2010:                ORE 08.00-10.00     SAN BENEDETTO DEL T.                        ORE 12.00-1400     ASCOLI PICENO MARTEDI’ 20 LUGLIO 2010:            ORE 08.00-10.00      MACERATA                                               ORE 12.00-14.00     SAN SEVERINO MARCHE MERCOLEDI’ 21 LUGLIO 2010:       ORE 8.00-10.00      OSIMO                                                           ORE 12.00 14.00  CIVITANOVA MARCHE
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09/07/2010 Stop al Piano Industriale Telecom
Quattro ore di sciopero oggi, venerdì 9 luglio, e altre quattro che verranno definite a livello territoriale. Questa la decisione dei sindacati di categoria del Gruppo Telecom, CGIL SLC, FISTEL CISL E UIL COMUNICAZIONE, che nelle Marche come a livello nazionale,  hanno deciso di dare una prima risposta al Piano Industriale 2010/20122 presentato dalla compagnia telefonica durante i recenti incontri nazionali. Un Piano che le organizzazioni sindacali criticano apertamente perché avrà forti ripercussioni sui lavoratori del Gruppo, ma anche sul Paese e la nostra regione. Infatti è incentrato su tagli, dismissioni e ridimensionamenti. Sono previsti riduzione degli investimenti per 1,8 miliardi di euro; diminuzione dell’organico che significa meno 6822 posti di lavoro, che uniti ai precedenti del 2009/2011 fanno un totale di 13.000 unità, di cui ben duecento nelle Marche. Inoltre si vuole tagliare sulla manutenzione della rete in rame con un peggioramento della qualità per gli utenti, non è previsto il dovuto  sviluppo della cosiddetta rete di nuova generazione, si annuncia  un livello medio di appalti del 40%, si minaccia l’esternalizzazione e il ridimensionamento delle strutture operative con gravi conseguenze sulle sedi di lavoro e sulla qualità del servizio. “Quello che amplifica il senso di iniquità – sostengono i tre sindacati – è che tutto ha come obiettivo prioritario, è già annunciato alla comunità finanziaria, l’aumento  del dividendo nei prossimi anni agli azionisti e probabilmente i premi al top manager”. Di fronte a queste scelte  la risposta dei lavoratori è incentrata su una serie di proposte che hanno presentato nel corso di una conferenza stampa alla presenza dei segretari di categoria, Guido Pucci (CGIL SLC) Umberto Socci (FISTEL CISL)  e Fabrizio Brecciaroli (UIL COMUNICAZIONE) e dei segretari generali regionali Gianni Venturi e Stefano Mastrovincenzo. Innanzitutto si invita il Gruppo Telecom ad “un cambio di strategia che ribalti la logica dei tagli”. Inoltre si sottolinea l’importanza di investire su “qualità,  organizzazione e competenze per valorizzare il ruolo di Telecom, nonché sulla rete in rame e la larga banda di nuova generazione”. Altro punto qualificante  “la ricollocazione dei lavoratori in contratto di solidarietà”. Infine si richiede “il mantenimento del perimetro aziendale”.Le Segreterie Regionali SLC/CGIL, FISTEL/CISL,UILCOM/UIL
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06/07/2010 La Cisl aderisce alla manifestazione del 7 luglio
La cancellazione dal testo della manovra economica delle misure restrittive degli assegni di invalidità e delle indennità di accompagnamento rappresenta un successo della ragionevolezza e del buonsenso. Grazie alla capacità di tessere relazioni, di aggregare, di mobilitare numerose realtà sociali, è stato possibile raggiungere un risultato positivo, ma non scontato, dimostrando che  non è certo questo il modo per affrontare il tema dei falsi invalidi. Oggi, siamo d’accordo con Fish e Fand, si apre un nuovo fronte sul quale far valere i diritti delle persone con disabilità e non autosufficienti e delle loro famiglie, quello del sistema dei servizi e degli interventi territoriali che debbono essere potenziati e qualificati. La definizione dei livelli essenziali, la stabilizzazione del Fondo per la non autosufficienza   e l’approvazione della specifica legge, la programmazione degli interventi regionali  e la qualità della spesa del sistema delle autonomie locali debbono essere iniziative per  tutelare di più e meglio le persone disabili, ma al contempo l’impegno deve andare nella direzione di denunciare gli abusi e gli sprechi, che hanno fatto  degenerare la spesa sul piano regionale sottraendo risorse a chi ne ha realmente bisogno. Per la Cisl il tema della moralizzazione e dell’equità in tutte le regioni ed i territori è un tema  di giustizia e di diritti. La Cisl è soddisfatta del risultato, che ritiene opera di una azione corale ed a cui ha dato  un contributo senza per questo doversene assumere l’unico merito e riconferma  l’impegno anche futuro ad azioni congiunte sia sul piano nazionale che nei territori, con le associazioni dei disabili con l’intento di attivare tutti i canali di interlocuzione e confronto possibile per garantire loro il diritto all’autonomia ed all’integrazione sociale.Roma, 8 luglio 2010
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25/06/2010 “Efficienza, solidarietà, benessere nell’economia post crisi”
Venerdì 25 giugno, nell'ambito delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della Cisl, si è svolto a Fano, nella sala lettura di Palazzo San Michele,  un seminario dal titolo “Efficienza, solidarietà, benessere nell’economia post crisi”. Hanno partecipato all’incontro, coordinato da Gianluigi Storti, dell’Ufficio studi della Cisl di Pesaro, il segretario confederale della Cisl Maurizio Petriccioli, il presidente della provincia di Pesaro e Urbino Matteo Ricci, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Fano Davide del Vecchio, il docente di economia e filosofia all’Università Milano Bicocca Luigino Bruni, il docente di Etica Cristiana dell’Università di Torino Giannino Piana e il segretario generale della Cisl di Pesaro e Urbino Sauro Rossi. “Siamo usciti dal congresso provinciale della Cisl di Pesaro e Urbino, lo scorso anno, con l’idea di non farci rapire dalle spire della crisi – ha illustrato il segretario Sauro Rossi -, e con l’intenzione di dare uno sguardo che traguardasse questo periodo difficile. Se noi, come soggetto sociale, non facciamo nostra l’idea di dare sbocchi di speranza alle persone, veniamo meno alle nostre prerogative. E’ necessario che concetti come benessere e felicità riacquistino un valore nella concezione pubblica e collettiva”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Provincia Matteo Ricci che ha sottolineato come, malgrado l’anno terribile già trascorso in cui l’impatto della crisi è stato tremendo anche nel nostro territorio, l’obiettivo non sia tanto quello di diventare la provincia più ricca d’Italia, ma sia quello di “diventare la provincia leader per il cosiddetto “benessere interno lordo”. E il sindacato, in tutto questo, gioca un ruolo essenziale di mediazione tra le varie esigenze e bisogni espressi da chi, quotidianamente, si trova a far fronte con le mille difficoltà del quotidiano. “Non smettiamo di stare nei luoghi di lavoro, vicino alle persone che rappresentiamo – ha sottolineato il segretario confederale Maurizio Petriccioli -. Dobbiamo ragionare sull’apertura di vie nuove per l’uscita dalla crisi. L’obiettivo dev’essere quello di cambiare modello “da dentro”, valorizzando la partecipazione dei lavoratori e lavorando per una democratizzazione delle imprese”. E’ stata l’occasione, attraverso le relazioni di Luigino Bruni e Giannino Piana, per costruire dei quadri concettuali rispetto al contatto che ci dev’essere tra etica ed economia e intorno ai quali riflettere su interessanti questioni che guardano da vicino anche le dinamiche del territorio provinciale. E’ infatti nel territorio che possono trovare attuazione strategie di sviluppo condiviso, che guardino al cittadino e alle forme di organizzazione sociale non come destinatari passivi di politiche, ma come alleati e attori, insieme alle amministrazioni locali, di un governo delle città e del territorio volto a promuovere il benessere della comunità. I relatori si sono interrogati, in particolare, sulla possibilità, in economia, di azzardare pensieri nuovi, seppur a volte “scomodi” e sulla possibilità di attuare una strategia di sviluppo che riequilibri in senso solidaristico il sistema, rivedendo i modelli di crescita che, mentre producono ricchezza e benessere per pochi, ripagano con sottosviluppo, sfruttamento di risorse e di lavoro intere aree. Le competenze particolari degli ospiti hanno consentito  degli interessanti approfondimenti su vari piani. In primo luogo  stato analizzato il profilo economico, ossia su come porre l’idea pervasiva e totalizzante di profitto in relazione dialettica con le categorie della reciprocità, della sostenibilità e del dono. Di particolare importanza è stato anche il piano dell’etica e della morale questo ha offerto lo spunto per interrogarsi su quali spazi s’intravedono per una economia sociale, solidaristica, a forte impronta distributiva. Essenziale è stata anche la riflessione condotta sul profilo sociale e in particolare su quale ruolo il lavoro, e in particolare la partecipazione dei lavoratori, possono assumere in un sistema innovato, come premessa di una nuova fase di prosperità.
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24/06/2010 Quadri e delegati di Ancona e Pesaro in assemblea
Grande partecipazione dei quadri e delegati all’assemblea organizzata il 21 giugno dalle Unioni sindacali territoriali di Ancona e Pesaro sulla manovra finanziaria varata dal Governo. Nella sala del Conero Break si sono susseguite le relazioni dei segretari delle Unioni tra cui Sauro Rossi, segretario provinciale Cisl Pesaro. Ha partecipato all’incontro anche il segretario confederale Giorgio Santini che ha ribadito la necessità di rinforzare la lotta all’evasione esprimendo d’altro canto, giudizi negativi sui tagli enti locali e a quello sui lavoratori pubblici e della scuola. A proposito della manovra Santini ha sostenuto che non si può dare un giudizio univoco ma “è necessario articolare la spiegazione”, dice: “Da una lato la manovra contiene aspetti interessanti come la lotta all’evasione un vero cavallo di battaglia della Cisl. Ci sono misure che vanno in questo senso ma che noi chiediamo comunque di rafforzare”.
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24/06/2010 La Cisl di Pesaro e la manovra economica
  La CISL (e con essa la UIL), come si sa, non condivide la scelta della CGIL di scioperare contro la recente manovra economica del Governo. Tutta l’organizzazione è impegnata in questi giorni a spiegare le ragioni di tale atteggiamento, nei luoghi di lavoro come nelle sedi pubbliche (siano esse le aule per le Audizioni parlamentari che quelle delle Assemblee territoriali). Alla base di tutto vi è un diverso giudizio sulla manovra stessa. E’ bene ricordare che tutti i governi europei stanno adottando decisi tagli alla spesa pubblica, per contenere i deficit statali e arginare i pericoli di attacchi speculativi all’Euro. Il rigore dei conti è una condizione tanto più necessaria per un Paese come l’Italia gravato da uno storico pesante debito. L’aggravamento della crisi sarebbe deleterio in particolare per i giovani, i lavoratori dipendenti e i pensionati. La manovra adottata è perciò, nel quadro degli accordi europei, necessaria. Essa, a differenza di quanto sostiene la CGIL che la vede infarcita solo di scelte nefaste, contiene interventi opportuni e misure discutibili. La tracciabilità dei pagamenti oltre i 5 mila euro, l’inserimento della fatturazione elettronica, il rafforzamento del redditometro, rappresentano strumenti importanti per avviare una seria e decisa lotta all’evasione fiscale, da sempre obiettivo prioritario dei sindacati. Condivisibili sono anche la (pur modesta) riduzione dei costi della politica e il taglio degli stipendi dell’alta dirigenza statale. Importante per ridare impulso, in un momento difficile come quello attuale, alla contrattazione di II° livello, il rafforzamento della decontribuzione e della defiscalizzazione del salario. Ma tra i provvedimenti del Governo ve ne sono alcuni, anche dal nostro punto di vista, da modificare. Andrebbero rivisti l’innalzamento della percentuale d’invalidità (dal 74% al 85%) per accedere ai benefici economici e lo slittamento dei termini di pensionamento anche per chi ha 40 anni di contribuzione. E’ da superare il blocco dei contratti per tre anni nel pubblico impiego e da ritirare la sterilizzazione degli aumenti di anzianità per il personale della scuola. Tali misure potrebbero essere sostituite da un innalzamento della tassazione delle rendite finanziarie, esclusi i titoli di Stato. Non è condiviso dalla CISL anche il taglio delle risorse a Regioni e agli Enti locali, non solo per la misura ma anche perché opera in modo indifferenziato, non tenendo conto della maggiore o minore virtuosità delle Amministrazioni. Al riguardo la CISL è impegnata all’affermazione di un federalismo, autenticamente solidale che permetta un vero decentramento  di risorse, autonomia e responsabilità. Per questo si attiverà anche in ambito locale e regionale, come ha fatto con presidi e assemblee pubbliche, per sostenere processi virtuosi di lotta agli sprechi e di recupero di risorse dall’evasioni e dalla gestione associata dei servizi tra i Comuni. Anche da risparmi di questo tipo si deve passare per salvaguardare il nostro sistema di welfare. Su tutti questi aspetti la CISL si sente mobilitata a Roma come nei territori per indurre ad apportare, nella fase di conversione parlamentare, modifiche che rendano più equa la manovra. Non crede, in un momento come questo, con migliaia di aziende in cassa integrazione e altri che tentano faticosamente di rilanciarsi che lo sciopero sia la forma migliore di protesta. Astenersi dallo sciopero non significa rinunciare a lottare per difendere gli interessi dei lavoratori e dei pensionati. E’ sulla base di queste convinzioni che possiamo supporre che se nella loro, indiscutibile, libertà alcuni iscritti a CISL e UIL aderiranno venerdì all’iniziativa della CGIL, come è negli auspici del collega Ghiselli, un numero di forse maggiore di lavoratori CGIL, altrettanto liberamente, rinunceranno ad incrociare le braccia, implicitamente riconoscendo la validità delle forme alternative di mobilitazione messe in atto dalla CISL.
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21/06/2010 Oltre la crisi, liberi di lavorare
Più di 250 persone hanno partecipato alla tavola rotonda “Oltre la crisi, idee a confronto” che ha avuto luogo sabato 19 giugno al Cineteatro Don Bosco di Macerata. Liberi di lavorare L’iniziativa si colloca all’interno di “Liberi di lavorare”, la festa organizzata dalla Cisl di Macerata in collaborazione con la Felsa Cisl cultura Marche, in occasione della celebrazione del 60° anniversario della nascita della Cisl. Un laboratorio di idee Liberi non solo di lavorare, ma anche di pensare e di parlare, in quello che è stato un laboratorio di idee per contribuire a superare la crisi. Un’occasione importante per riflettere e confrontarsi sui temi più urgenti ed attuali dell’economia e del lavoro. Presenti alcuni tra i più autorevoli esponenti delle forze istituzionali e sociali maceratesi e marchigiane (Romano Carancini, Sara Giannini, Giuliano Bianchi, Nando Ottavi, Franco Capponi). Ripartire dai numeri Marco Ferracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata, dopo aver descritto la situazione attuale della Provincia di macerata fornendo “i numeri” della crisi, ha tracciato le linee del dibattito, coordinato dal coordinato dal Caporedattore de “Il resto del Carlino” di Macerata Giorgio Guidelli. I giovani, il confronto e i modelli di sviluppo Gli interventi hanno fatto emergere elementi di particolare interesse. La necessità di sostenere l’occupazione giovanile, non solo nel mondo del lavoro ma anche sul versante dell’imprenditoria. Il rilancio del confronto e del dialogo come metodo per affrontare, ognuno al livello di sua competenza, le tante sfide che la crisi pone. Da qui l’ impegno di tutti i partecipanti a far partire, da subito, il tavolo provinciale di concertazione. Lo sviluppo di nuovi settori produttivi (turismo e cultura su tutti) da affiancare al manifatturiero per contribuire alla ripresa dell’economia locale. Rispetto a quest’ultimo, la possibilità di introdurre importanti innovazioni di processo e di prodotto (marketing, packaging) così da rendere più competitive le imprese maceratesi rispetto alla concorrenza internazionale. La provocazione Considerazioni interessanti anche sull’idea provocatoria lanciata da Ferracuti. Ridurre la spesa pubblica per i troppi consorzi e aziende muncipalizzate, spesso utili solo a “riciclare” politici insoddisfatti e mettere in rete i Comuni più piccoli. In altre parole pensare insieme ad un nuovo modello istituzionale più semplice e moderno, in cui i servizi pubblici possano essere gestiti in forma associata realizzando economie di scala e risparmi consistenti. Lavoro, fattore di libertà «Servono responsabilità, lungimiranza e coraggio» sostiene il Segretario generale della Cisl di Macerata. Sullo sfondo la questione etica del rispetto delle regole di convivenza civile, che in tema di lavoro significano regolarità, sicurezza e salute dei lavoratori. Per non dimenticare che il lavoro è, da sempre, uno dei più importanti fattori di libertà e di dignità della persona.
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21/06/2010 Investire nel fotovoltaico
Il 17 giugno a Pesaro si è tenuta una Tavola Rotonda dal titolo Investire nel Fotovoltaico nella Regione Marche. L'iniziativa, realizzata da Business International in partnership con il Comune di Pesaro, è stata l'occasione per approfondire le opportunità del territorio in tema di Fotovoltaico. Da un lato l'obiettivo è stato quello di illustrare a grandi aziende, PMI ed enti locali la convenienza di investire nel fotovoltaico e le modalità di realizzazione di un impianto, dall'altro è stato anche quello di approfondire le opportunità che il territorio offre agli operatori  della filiera delle FER e ai costruttori. E' stata un' occasione di incontro con  i rappresentanti delle istituzioni locali, con gli attori del mondo dell'energia del territorio, con aziende, liberi professionisti e associazioni di categoria interessati allo sviluppo del fotovoltaico  nella Regione Marche.
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15/06/2010 Liberi di lavorare, festa Cisl a Macerata
60 anni fa nasceva la Cisl. Per celebrare questo importante anniversario la Cisl di Macerata ha organizzato una giornata di festa che lega un momento di riflessione e di approfondimento con l' arte, il divertimento e la buona cucina. "Liberi di lavorare" è il titolo dell'iniziativa che sarà aperta dalla tavola rotonda: "Oltre la crisi, idee a confronto", in programma sabato 19 giugno alle ore 9.30 al "Cineteatro Don Bosco" di Macerata. Il sindaco di Macerata Romano Carancini e Marco Ferracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata, faranno gli onori di casa. Interverranno Francesco Adornato, Preside della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Macerata, Giuliano Bianchi, Presidente della Camera di Commercio di Macerata, Franco Capponi, Presidente della Provincia di Macerata, Sara Giannini, Assessore regionale alle attività produttive, Nando Ottavi, Presidente di Confidustria Macerata e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche. Giorgio Guidelli, Caporedattore de "Il Resto del Carlino" di Macerata modererà il dibattito. Verrà poi inaugurata la mostra fotografica "La faccia della crisi" di Daniele Cinciripini. I festeggiamenti proseguiranno al Parco di Villa Cozza dove verrà inaugurata una mostra multi sensoriale degli artisti Sara Cancellieri e Mario Agostinelli e dove (ore 14.00) verrà offerto un pranzo sociale a base di prodotti tipici e biologici. Seguirà un pomeriggio di animazione musicale, artistica e ludica. L'inziativa è stata organizzata con la collaborazione di Antonella Ventura, Segretaria generale della FELSA Cisl Marche. CLICCA QUI per visualizzare il programma completo della festa Per ulteriori informazioni Segreteria Cisl Macerata (Lorella Marcelli): 0733-4075246 Felsa Cisl Marche (Antonella Venutura): 3460841246
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15/06/2010 Liberi di lavorare, festa Cisl a Macerata
60 anni fa nasceva la Cisl. Per celebrare questo importante anniversario la Cisl di Macerata ha organizzato una giornata di festa che lega un momento di riflessione di approfondimento con l' arte, il divertimento e la buona cucina."Liberi di lavorare" è il titolo dell'iniziativa che sarà aperta dalla tavola rotonda: "Oltre la crisi, idee a confronto", in programma sabato 19 giugno alle ore 9.30 al "Cineteatro Don Bosco" di Macerata. Il sindaco di Macerata Romano Carancini e Marco Ferracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata, faranno gli onori di casa. Interverranno Francesco Adornato, Preside della Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Macerata, Giuliano Bianchi, Presidente della Camera di Commercio di Macerata, Franco Capponi, Presidente della Provincia di Macerata, Sara Giannini, Assessore regionale alle attività produttive, Nando Ottavi, Presidente di Confidustria Macerata e Stefano Mastrovincenzo, Segretario generale della Cisl Marche. Giorgio Guidelli, Caporedattore de "Il Resto del Carlino" di Macerata modererà il dibattito.Verrà inaugurata la mostra fotografica "La faccia della crisi" di Daniele Cinciripini.I festeggiamenti proseguiranno al Parco di Villa Cozza dove verrà inaugurata una mostra multi sensoriale degli artisti Sara Cancellieri e Mario Agostinelli e dove (ore 14.00) verrà offerto un pranzo sociale a base di prodotti tipici e biologici. Seguirà un pomeriggio di animazione musicale, artistica e ludica.L'inziativa è stata organizzata con la collaborazione di Antonella Ventura, Segretaria generale della FELSA Cisl Marche CLICCA QUI per visualizzare il programma completo della festaPer ulteriori informazioni Segreteria Cisl Macerata (Lorella Marcelli): 0733-4075246 Felsa Cisl Marche (Antonella Venutura): 3460841246
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11/06/2010 Regione Marche - parti sociali: verifica accordo anticrisi
Clicca qui per visualizzare il video http://www.youtube.com/watch?v=G3ojq-kEud0
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03/06/2010 SEMINARIO FORMATIVO:Disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno alla maternità e paternità
La CISL UST e il Coordinamento Donne di Ancona l’8 giugno prossimo organizza presso la Sala Armatura di Ancona un seminario formativo sul T. U. 151 e sulle politiche di conciliazione per delegati e operatori; il momento politico-sindacale è delicato ma ora più che mai non bisogna distogliere l’attenzione dalla contrattazione e dai temi che riguardano la quotidianità del nostro agire sindacale, nè abbassare la soglia dei diritti; anche i dati Istat evidenziano più che mai la drammatica questione “donne e giovani” in relazione al mondo del lavoro; il tema della conciliazione è il cuore del rapporto problematico tra donne e lavoro, ma (per fortuna) non è più un tema esclusivamente di genere: incomincia a farsi faticosamente strada nel nostro territorio e tra i nostri lavoratori un’idea più inclusiva e la legislazione vigente offre alcune possibilità di azione che è bene conoscere e diffondere. Ecco perchè, raccogliendo l’istanza dei nostri delegati, ci è sembrato utile proporre un seminario specifico sul tema, avvalendoci della consulenza tecnica dell’esperta INAS Paola Franzin, perchè oggi più che mai è importante “fare rete”, comunicare le esperienze e i vissuti, formare e attivare competenze tecniche e capacità di ascolto dei bisogni. Cristiana Ilari (Segretario Provinciale CISL Ancona) Ancona, 03 giugno 2010 ZD Scribd iPaper var zdscribdvar_707_1 = scribd.Document.getDoc(32458614, 'key-1oe2jp25yg3s08m4jtx1') zdscribdvar_707_1.addParam('jsapi_version', 1); zdscribdvar_707_1.addParam('height', 600); zdscribdvar_707_1.addParam('width', 590); zdscribdvar_707_1.addParam('disable_related_docs', true); zdscribdvar_707_1.addParam('mode', 'list'); zdscribdvar_707_1.addParam('auto_size', true); zdscribdvar_707_1.addParam('page', 1); zdscribdvar_707_1.write('zdscribdid_707_1');
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03/06/2010 SEMINARIO FORMATIVO:Disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno alla maternità e paternità
La CISL UST e il Coordinamento Donne di Ancona l'8 giugno prossimo organizza presso la Sala Armatura di Ancona un seminario formativo sul T. U. 151 e sulle politiche di conciliazione per delegati e operatori; il momento politico-sindacale è delicato ma ora più che mai non bisogna distogliere l'attenzione dalla contrattazione e dai temi che riguardano la quotidianità del nostro agire sindacale, nè abbassare la soglia dei diritti; anche i dati Istat evidenziano più che mai la drammatica questione "donne e giovani" in relazione al mondo del lavoro; il tema della conciliazione è il cuore del rapporto problematico tra donne e lavoro, ma (per fortuna) non è più un tema esclusivamente di genere: incomincia a farsi faticosamente strada nel nostro territorio e tra i nostri lavoratori un'idea più inclusiva e la legislazione vigente offre alcune possibilità di azione che è bene conoscere e diffondere. Ecco perchè, raccogliendo l'istanza dei nostri delegati, ci è sembrato utile proporre un seminario specifico sul tema, avvalendoci della consulenza tecnica dell'esperta INAS Paola Franzin, perchè oggi più che mai è importante "fare rete", comunicare le esperienze e i vissuti, formare e attivare competenze tecniche e capacità di ascolto dei bisogni. Cristiana Ilari (Segretario Provinciale CISL Ancona) Ancona, 03 giugno 2010
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01/06/2010 2° Bando per figli universitari dei lavoratori colpiti dalla crisi
La Regione Marche, in linea con il protocollo d’intesa siglato dal Presidente della Regione con CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche in data 16/11/2009, per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo, intende sostenere i figli di lavoratori che si trovano da almeno tre mesi in disoccupazione, in mobilità, in cassa integrazione straordinaria, in cassa integrazione in deroga iscritti all’università. È stato adottato il 2° bando con decreto del dirigente Istruzione Diritto allo Studio e Rendicontazioni n. 136 del 31/5/2010. La domanda di contributo deve essere presentata utilizzando sia la procedura di invio telematico che la trasmissione cartacea per raccomandata AR. Possono presentare domanda gli studenti universitari figli di lavoratori residenti nelle Marche, fiscalmente a carico dei genitori ed iscritti nell’A.A. 2009/2010 a: corsi di laurea di primo livello, corsi di laurea di secondo livello, corsi di laurea a ciclo unico/magistrale (sono inclusi i corsi di laurea del vecchio ordinamento attivati prima del DM 509/99) presso Università e AFAM delle Marche o presso Università e AFAM di altre Regioni (vedi art. 4 del Piano sul diritto agli studi universitari - Delibera Amministrativa del Consiglio Regionale n. 121 del 19/5/2009). Sono esclusi i corsi di terzo livello. Le domande saranno finanziate sulla base della graduatoria (ISEE decurtata). Scadenza domande 30/06/2010 – fa fede il timbro postale Vedi: [ http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/Notizie/singolaBando.asp?IdNotizia=786&idArea=0 ]Ancona, 31 maggio 2010
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28/05/2010 Seminario su istruzione formazione e lavoro
Giovedi 3 giugno alle 15.30, presso la Camera di Commercio di Macerata, si svolgerà il Seminario di studio su istruzione, formazione e lavoro organizzato dal Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro . CLICCA QUI per visualizzare l'invito Il seminario propone una riflessione sui nuovi ordinamenti della scuola secondaria di II grado, la cui sicura influenza sul mondo del lavoro rende necessario, per le le Associazioni di Rappresentanza conoscerne principi, applicazioni e conseguenze. Interverranno il Segretario Generale della Cisl di Macerata, Marco Ferracuti, i Prof. Franco de Anna, Giancarlo Marcelli e Antonio Calafati. Coordinerà il dibattito la Prof.ssa Anna Maria Foresi. Le conclusioni saranno riservate a Giuliano Bianchi, Segretario della Confartigianato
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26/05/2010 Rapporto Istat 2009
OCCUPAZIONE Rapporto Istat. Santini: "Urgente un piano per il lavoro"26/05/2010"I dati più indicativi del Rapporto Istat 2009 confermano le criticità del momento: il calo complessivo di occupati del -1,6%, con una riduzione maggiore per gli uomini perchè concentrati nell'industria, ma con le donne che lavorano nell'industria in senso stretto che calano in proporzione piu' del doppio degli uomini; il calo dell'occupazione nel Mezzogiorno (-3%); il lavoro atipico che assorbe il 63% della flessione complessiva e, di conseguenza, il tasso di disoccupazione giovanile che raggiunge un valore piu' che triplo di quello totale e piu' elevato di quello europeo". Lo dichiara in una nota Giorgio Santini, segretario confederale della Cisl. "Tali dati, uniti ai livelli ancora elevati di ci- sottolinea Santini- rendono urgente un Piano per il lavoro che guardi oltre l'emergenza e che, oltre a dare piena attuazione all'accordo formazione 2010 tra Governo, Regioni, parti Sociali, orientando tutte la azioni al reimpiego dei lavoratori, anche estendendo ed incentivando i contratti di solidarietà ed il part-time, preveda un accordo quadro per rilanciare ed incentivare l'apprendistato come "contratto di primo lavoro" per i giovani; credito di imposta per l'occupazione nel mezzogiorno, rimodulando la spesa sia per i fondi nazionali che per quelli europei; piano straordinario di contrasto al lavoro sommerso, che potenzi le ispezioni e definisca l'utilizzo, anche attraverso la bilateralità delle parti sociali, dei contratti di emersione ed in agricoltura e nei servizi di cura, dei voucher per il lavoro accessorio, da ridefinire con maggiori garanzie per i lavoratori e da incentivare per le famiglie innalzando della attuale detrazione fiscale"RAPPORTO ISTAT Occupazione. Ocmin: "Investire su giovani, donne, immigrati"26/05/2010"Per invertire la rotta rispetto allo scenario delineato dall'Istat nel rapporto annuale, occorre investire sul futuro ovvero su giovani, donne ed immigrati". Lo dichiara Liliana Ocmin, Segretario confederale della Cisl. "Purtroppo-sottolinea Ocmin- la crisi non poteva e di fatto non agevola queste fasce di lavoratori e di lavoratrici. La flessione occupazionale, i cui effetti sono maggiormente evidenti nel sud dove si sommano a problemi strutturali cronici, conferma la lungimiranza della Cisl che da tempo sostiene la necessità di adottare misure concrete per il Mezzogiorno e di defiscalizzazione per rilanciare l'occupazione. Bisogna energicamente rispondere alla sfide di oggi legate anche alle aspettative di una intera generazione di giovani. Dobbiamo evitare che siano loro a pagare il prezzo più alto. Occorre pensare ai giovani ed al sud a partire dalla manovra odierna che auspichiamo metta a punto risorse ed interventi specifici proprio per il Mezzogiorno".Per approfondire:    http://www.istat.it/dati/catalogo/20100526_00/
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19/05/2010 L'assegno al nucleo familiare per i lavoratori stranieri
L'assegno al nucleo familiare è un trattamento economico previsto inizialmente dal Dpr 797/55 e, in seguito, riformato dalla legge numero 153 del 1988. Con riferimento ai lavoratori stranieri la stessa norma ha precisato che "Non fanno parte del nucleo familiare... il coniuge ed i figli ed equiparati di cittadino straniero che non abbiano la residenza nel territorio della Repubblica, salvo che dallo Stato di cui lo straniero è cittadino sia riservato un trattamento di reciprocità nei confronti dei cittadini italiani ovvero sia stata stipulata convenzione internazionale in materia di trattamenti di famiglia. L'accertamento degli Stati nei quali vige il principio di reciprocità è effettuato dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sentito il Ministro degli affari esteri". E' bene ricordare sinteticamente quali sono i componenti del nucleo familiare ai fini dell'assegno al nucleo familiare: - il richiedente l'assegno; - il coniuge, non legalmente ed effettivamente separato; - i figli ed equiparati di età inferiore ai 18 anni (a particolari condizioni anche i figli fino a 21 anni) o maggiorenni inabili; - i fratelli, le sorelle e i nipoti collaterali orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto alla pensione, ai superstiti, se di età inferiore ai 18 anni o maggiorenni inabili; - i nipoti diretti, se di età inferiore ai 18 anni, anche se non formalmente affidati all'ascendente e non orfani. I componenti dei nucleo familiare fanno parte dello stesso anche se: - non sono conviventi e residenti con il richiedente; - non sono residenti in Italia. In quest'ultimo caso, per i cittadini stranieri, va specificato che, se risiedono in Italia, le condizioni sono le stesse relative ai cittadini italiani; diversamente, se risiedono all'estero, si deve verificare di che Paese si tratta. E' da tenere infatti presente che sono considerati componenti del nucleo familiare ai fini della corresponsione dell'assegno al nucleo familiare soltanto se il lavoratore/pensionato è cittadino di un Paese ben preciso: a) che sia cioè dell'Unione Europea; b) che ha stipulato una convenzione di sicurezza sociale con l'ltalia che comprende i trattamenti di famiglia; c)  nel quale sussista la condizione di reciprocità con l'Italia (i Regolamenti Europei di Sicurezza sociale sono applicati anche da: Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Tur-chia). Diversamente, se il Paese di residenza dei familiari non rientra in nessuna delle fattispecie elencate, gli stessi non possono essere considerati componenti del nucleo familiare ai fini Anf. Fanno eccezione ovviamente i cittadini stranieri ai quali sia stato riconosciuto lo status di rifugiato politico, nel qual caso sono equiparati ai cittadini italiani in materia di assistenza pubblica, assicurazione sociale e normativa sul lavoro. Su situazioni particolari e sulle diverse convenzioni con particolari limitazioni possono essere richieste informazioni presso gli Uffici del Patronato.18 maggio 2010Delio Mattiacci Direttore Regionaie lnas-Cisl Marche
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19/05/2010 Sanità: Cisl Marche sollecita il Governo regionale al confronto
Prendiamo atto positivamente dell’attuazione del secondo stralcio  dell’intesa  tra la  Regione e il Ministero della salute che finanzia con 211 milioni di euro  una serie di investimenti strategici per il sistema sanitario marchigiano, dalla  riqualificazione di strutture sanitarie alla realizzazione di nuovi ospedali, all’avvio di un sistema informativo sanitario regionale. E’ condivisibile la soddisfazione del Presidente Spacca sulle potenzialità di questo accordo per la comunità marchigiana, sia sotto il profilo della modernizzazione del sistema sanitario, che per lo sviluppo dell’economia locale con  nuove opportunità di lavoro. Chiediamo al Governo regionale che questo inizio di legislatura si caratterizzi per un confronto serrato e costruttivo con le forze sindacali, finalizzato a migliorare il clima organizzativo tra gli operatori della sanità e a qualificare l’offerta sanitaria, mantenendo i positivi equilibri di bilancio tramite la lotta agli sprechi. L’attenzione a dare risposte integrate ai bisogni di benessere delle persone e delle famiglie marchigiane, va infatti di pari passo con la valorizzazione delle professionalità del sistema sanitario e socio sanitario (a partire dalla sottoscrizione dell’accordo sullo 0,8% di risorse aggiuntive previste dal Contratto nazionale) e con la verifica già avviata dalla Giunta sulla “mission” delle varie articolazioni della sanità marchigiana.  La Cisl, come certamente tutto il sindacato confederale, è pronta a fare la propria parte; siamo certi che gli amministratori regionali non tarderanno a dare il via ad una nuova e concreta fase di concertazione.Ancona 18 maggio 2008        Mario Canale                                                              Luca Talevi Segreteria Cisl Marche                                        Segreteria Fp Cisl Marche
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18/05/2010 La Marcia Perugia-Assisi
Marcia Perugia - Assisi  una scelta di impegno e testimonianza perché certi  valori non siano considerati desueti o elitari. Il  tema della pace a lungo negli anni 70-80 è stato centrale nel dibattito sociale e politico nei paesi occidentali (dal Vietnam alla Guerra fredda), è stato evocato negli anni ‘90 quando dai Balcani in fiamme a pochi chilometri da noi giungevano echi di sangue e distruzioni, ha avuto una fiammata di partecipazione nel 2003 quando Bush avviò l’operazione militare in Iraq. Ora la Pace sembra uscita dalle preoccupazioni delle opinioni pubbliche e quindi dei Governi,  sembra diventata un tema per sognatori, non è più vista come un obiettivo sociale e politico significativo, o magari è considerata una cosa scontata. L’approccio proposto dalla Tavola della Pace parla di Pace con particolare attenzione alla dimensione educativa e alla necessità di un cambiamento di tipo culturale. Infatti tante erano le scuole, tanti gli scouts e altri giovani dei movimenti, un unico fiume umano di diverse provenienze e di esperienze, di vari stili, proposte, colori. Associazioni ambientaliste o nonviolente, organizzazioni non governative, di ispirazione cristiana e non, impegnate per la legalità, la presenza sempre significativa dei sindacati, qua e là bandiere di partito. Il Documento base denuncia che “….c’è troppa violenza in giro e troppa indifferenza. In nome della nostra “pace”, troppo spesso siamo pronti a condonare la violenza sugli altri. Una società chiusa e insensibile non ha futuro” e afferma ”…Dobbiamo ri-mettere al centro della nostra vita i valori condivisi, scolpiti nella nostra bella Costituzione e nel Diritto internazionale dei diritti umani, che possono aiutarci a superare positivamente questa profonda crisi e accrescere la qualità civile della nostra società. Abbiamo bisogno di un’altra cultura. Dobbiamo sostituire l’io con il noi, la disoccupazione con il lavoro, l'esclusione con l'accoglienza, lo sfruttamento con la giustizia sociale, l’egoismo con la responsabilità, l'individualismo con l’apertura agli altri, l’intolleranza con il dialogo, il razzismo con il rispetto dei diritti umani, il cinismo con la solidarietà, la competizione selvaggia con la cooperazione, il consumismo con nuovi stili di vita, la distruzione della natura con la sua protezione, l’illegalità con il rispetto delle regole democratiche, la violenza con la nonviolenza, i pregiudizi con la ricerca della verità, l’orrore con la bellezza, gli interessi personali con il bene comune, la paura con la speranza. Dobbiamo riscoprire il significato autentico di questi valori, approfondirne la conoscenza, rigenerarli in un grande progetto educativo, permettergli di sprigionare tutta l’energia positiva che contengono. Dobbiamo esigere che ad ogni valore, oggi ribadito anche nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, corrispondano atti politici concreti e coerenti a partire dalle nostre città fino all’Europa e all’Onu. Per quanto possa apparire difficile, cambiare è possibile! E, in ogni caso, è indispensabile”.
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14/05/2010 I 40 anni dello Statuto dei Lavoratori
Va bene cambiare lo Statuto dei lavoratori, ma le regole devono scriverle le parti sociali. Così Raffaele Bonanni, attraverso un'intervista rilasciata al quotidiano Libero, pone la sua condizione per rimettere mano alla legge 300/70.Anche di questo si parlerà il prossimo 20 maggio a Roma, in occasione del convegno organizzato dalla Cisl dedicato alla figura di Carlo Donat Cattin. A 40 anni dal suo varo, infatti, la confederazione di via Po intende avviare una riflessione sulle prospettive e sull'attualità dello Statuto dei lavoratori.L'iniziativa si terrà presso l'Auditorium di via Rieti, a partire dalle ore 10.00. Parteciperanno all'evento Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi; Fausto Bertinotti, presidente Fondazione Camera dei Deputati; Claudio Donat-Cattin, presidente Fondazione Carlo Donat-Cattin; Franco Marini, già presidente del Senato nella XV Legislatura.Bonanni interverrà anche al convegno organizzato dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin che si terrà il prossimo 21 maggio a Torino. Lo annuncia una nota che segnala la partecipazione anche del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, del professor Pietro Ichino, senatore del Pd, e dell'ex ministro del Lavoro Mario Toros, che fu sottosegretario con i ministri Brodolini e Donat-Cattin. Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino e il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota apriranno i lavori alle 15.30 del 21 maggio presso il Centro Congressi di Torino-Incontra.      (tratto da www.conquistedellavoro.it)"I 40 anni dello Statuto dei Lavoratori" -  Convegno Celebrativo - Auditorium Via Rieti - Roma - 20 maggio 2010
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12/05/2010 Dote di un milione al posto fisso
Dal Sole 24 Ore pubblichiamo l'articolo che contiene la dichiarazione del Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo sulla situazione occupazionale nella nostra regione.Più di un milione di euro investito per dare un contratto a tempo indeterminato a 133 persone. Sono questi i risultati della campagna di incentivi per il posto fisso alle categorie disagiate della regione Marche nel 2009. In realtà però, nell'anno della crisi, nella casse della regione sono rimasti 9oomila euro già stanziati che saranno usati per un progetto analogo nel 2010. Nelle casse della regione è dunque rimasta circa la metà del fondo stanziato. Le ragioni sono facilmente identificabili con la congiuntura critica che ha colpito l'economia e a poco è valso l'innalzamento del contributo alle aziende da 5 a 8mila euro. Con i 5mila euro ad assunzione nel 2008 la regione aveva erogato 685mila euro per 137 contratti a tempo indeterminato: quattro in più. Nel 2009 la provincia che ha ricevuto piu fondi è stata quella di Ascoli Piceno con 68 interventi; il Piceno era stata la zona piu premiata anche nel 2008 con 49 contratti seguita da Ancona e PesaroeUrbino, rispettivamente con 37 e 35. II meccanismo di incentivo è stato modificato rispetto ai primi esperimenti del 2005 per essere più incisivo:«Avevamo cominciato con semplici incentivi - spiega Antonio Secchi, funzionario del servizio politiche del lavoro della Regione - ma c'era il rischio di finanziare assunzioni gia avvenute, facendone un premio. Dal 2006 al 2009 ci siamo invece concentrati su sperimentazioni mirate per i soggetti svantaggiati del mercato del lavoro marchigiano: ora c'e un patto di servizio che impegna il lavoratore a fare un periodo di inserimento di tre mesi pagato dalla regione 500 euro, al termine del quale viene poi erogato il contributo all'azienda per l'assunzione». La regione ha messo anche a disposizione fondi piu ridotti per quelle a tempo determinato. «La priorità - continua Secchi - e quella di immettere nel mercato del lavoro categorie svantaggiate, come gli over 50, chi ha titoli di studio inferiori o i disoccupati di lungo corso; è per quello che insistiamo sui tre mesi di inserimento che rappresentano anche un'occasione formativa». Per il 2010 la regione punta a stabilizzare almeno 200 persone, facendo ricorso anche ai fondi del ministero del Lavoro: «Pensiamo di centrare l'obiettivo - spiega ancora Secchi - perchè le aziende avranno bisogno di riassumere e gli incentivi sono cumulabili con quelli nazionali». «Apprezziamo molto l'iniziativa - spiega Marco Pantaleoni, responsabile lavoro della Confartigianato Marche - anche se il problema sono spesso alcuni paletti inseriti nei bandi che ne impediscono la partecipazione ad alcune imprese, oltre i problemi di natura burocratica». Pantaleoni sottolinea anche che, in un momento di congiuntura così negative, «la cosa più importante è dare la priorità al rilancio delle imprese con investimenti in innovazione e sviluppo perchè quando le aziende ripartono è poi più facile che assumano. Un incentivo come quello di 8mila euro non basta se l'azienda si trova in questo momento nelle condizioni di far fatica a mantenere i suoi occupati». Disco verde con la richiesta di impegni aggiuntivi anche da Stefano Mastrovincenzo, segretario generale della Cisl Marche: «Gli incentivi sono uno strumento buono, ma da soli non sono efficaci, devono essere affiancati da strumenti che facilitino l'incontro tra domanda e offerta, se no si rischia, come quest'anno, che il risultato non sia brillante». II sindacalista il discorso nel quadro di una collaborazione più ampia con la nuova giunta: «La collaborazione fino a questo momento è stata buona per tamponare l'emergenza, ma sarà importante definire una strategia di piu ampio respiro che abbia al centro politiche di lavoro attive, un potenziamento dei centri per l'impiego, lo sviluppo delle imprese e le sinergie tra pubblico e privato».
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12/05/2010 Sindacati in prima linea contro la 'Ndrangheta
L’autore del gran rifiuto si chiama Enzo Micheletti, ha l’aspetto di un ragazzo cresciuto, i capelli fulvi, una militanza aclista e una piccola croce di legno al collo. Difende i diritti dei lavoratori e i principi di legalità in nome della Filca, il sindacato edili della Cisl. Micheletti era tra i presenti alla riunione promossa qualche giorno fa dalla Filca in un albergo di Cerro Maggiore, alle porte di Milano. Una riunione straordinaria. Forse per la prima volta le strutture dirigenti sindacali della Lombardia occidentale si sono incontrate per decidere la strategia più efficace per combattere la ‘Ndrangheta nella propria regione e nel proprio settore. I direttivi di Milano, Varese, Magenta-Legnano, Lodi. Mancava Monza-Brianza, che ha pensato di declinare l’invito. Per capire il senso di quello che è accaduto bisogna tenere bene in mente due cose. La prima. Secondo la procura nazionale antimafia la ‘ndrangheta ha conquistato, in provincia di Milano, “il monopolio del ciclo del cemento”. Che vuol dire aree fabbricabili, cave, piani regolatori, case private e lavori pubblici, ad esempio l’alta velocità e le opere autostradali, dove infatti sono spuntate imprese legate ai clan. La seconda. Le autorità politico-istituzionali continuano a negare la presenza mafiosa in Lombardia. E’ in questo contesto dunque che una settantina di sindacalisti e di delegati sindacali ha deciso di darsi appuntamento. Alcuni che li diresti tali già alla vista, altri, specie le donne e i più giovani, che non li diresti affatto. Molti di origine meridionale, compreso uno che faceva il rosticciere a Palermo e ne fuggì in una notte per non cadere nella rete del “pizzo”. Tanti jeans, camicie a scacchi e golf arancioni o ciclamino, donne giovanilmente eleganti, un delegato di colore, un paio di delegati in giacca e cravatta. Tutti intenzionati ad andare a scassare pigrizie e silenzi nella tana del lupo. E ascoltarli significa rendersi subito conto delle difficoltà infinite a cui li metterà davanti questa scelta. L’occupazione, prima di tutto. Il sindacato infatti è reduce a Milano da una scelta sofferta: fare restituire il certificato antimafia a un’impresa di trasporti impegnata su grandi lavori. E in odore di mafia. Gliel’aveva revocato la tanto contestata prefettura. Effetto immediato: centoventi lavoratori regolari praticamente a spasso che maledicono le “fisime” del prefetto. Il quale ha spiegato e difeso le sue buone ragioni. Alla fine i sindacati l’hanno spuntata. Ma sanno che la cosa non si può ripetere. Che non si può contrapporre l’occupazione alla legalità. Che il sindacato non può trovarsi in rotta di collisione con i movimenti civili. Ne nasce un racconto corale, fitto di episodi e riflessioni. Il caporalato, che nella metropoli esiste eccome, se ne conoscono i tempi e i luoghi. La logica imperante del massimo ribasso, vera manna per le imprese più spregiudicate. L’azienda dei trasporti milanesi che appalta lavori al 50 per cento del ribasso, il vecchio casinò municipale abbattuto con il 65 per cento del ribasso... E poi la scomparsa della filiera dei subappalti dalle “notifiche preliminari”, con tanti saluti alla trasparenza. Le ruspe che saltavano negli anni novanta in quello che viene definito “il triangolo delle Bermuda” (Corsico-Trezzano-Buccinasco) e gli imprenditori che raccomandavano di “non fare troppo casino” con i Comuni. Il sospetto di smaltimento dei rifiuti tossici nelle cementerie. O le aziende che spuntano da Reggio Calabria in una situazione di crisi marcia, dopo buchi di cassa e licenziamenti, e gli operai che chiedono di non indagare, “almeno abbiamo la busta paga”. Si mettono insieme pezzi di strategie. Collegare i cantieri con la società, insieme a Cgil e Uil. Scegliere l’Expo come banco di prova. Massima sicurezza e trasparenza con le leggi vigenti. Una norma per commissariare le imprese sospette senza mandarne a casa i dipendenti. Francesco Bianchi, il segretario provinciale di Milano, dà l’allarme sulle possibili presenze criminali fra i “terzisti”. Renzo Zavattari, il segretario regionale, evoca i Pink Floyd (“ognuno metta il suo mattone al muro contro le infiltrazioni mafiose”). Un sindacalista massiccio chiede a tutti perché palazzoni e alberghi vengano lasciati andare in malora, e che convenienza ne possa mai avere il re dei costruttori Salvatore Ligresti. Un altro chiede perché il San Raffaele abbia affidato suoi appalti a una ditta indagata e continui ad affidarli alla sua erede. E c’è chi, come lo stesso Micheletti, mette l’accento sulla assoluta eccezionalità dei contesti in cui si va a chiedere il rispetto delle leggi. “Un giorno venni quasi alle mani con un tipo prepotente. Il giorno dopo lessi sui giornali che lo avevano preso i carabinieri e che era accusato di dodici omicidi. Mi vennero i brividi”.Forse è anche per questo che la straordinaria riunione sindacale evoca, sessant’anni dopo, un passo di “Placido Rizzotto” di Pasquale Scimeca: la scena della Camera del lavoro in cui i contadini decidono di occupare il feudo. Di andare nella tana del lupo. Le riunioni sindacali non suggeriscono più quelle atmosfere. Ma se metti insieme la Lombardia di oggi, il ciclo del cemento e un po’ di sindacalisti dalla schiena diritta può succedere.tratto da il Fatto Quotidiano del 9 maggio 2010
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12/05/2010 Emergenza sfratti - La crisi economica colpisce le famiglie in affitto
Nelle Marche durante l’anno  2009 sono stati emessi 1.350 provvedimenti di sfratto - di cui 1.203 per morosità -, con un aumento rispetto all’anno precedente del 38,89%. Un dato che determina una crescita  molto consistente anche rispetto all’incremento del dato nazionale del  17,58%. In particolare nella Provincia di Ancona l’incremento percentuale del 112% è stato tra i più alti d’Italia (superato soltanto dalle province di Bergamo, Cosenza e Oristano) e le previsioni per il 2010 sono di un ulteriore incremento rispetto al 2009. I dati parlano chiaro, la crisi sta colpendo in maniera diversa le famiglie marchigiane. L’impatto è differente per coloro che sono proprietarie  della abitazione o assegnatarie di alloggio pubblico da quelle che devono invece destinare circa il 50% del proprio reddito al pagamento di  un affitto o di un  mutuo. E’ evidente, infatti, che se si riduce il reddito (lavoratore in n cassa integrazione) o si perde il posto di lavoro (lavoratore in mobilità o disoccupati) la situazione economica familiare diventa drammatica. In questi casi infatti – numericamente tutt’altro che marginali - la famiglia finisce per trovarsi in un vortice senza via di uscita: senza lavoro rischia di perdere anche la casa dopo pochi mesi, senza possibilità alternative, semplicemente perché sul mercato è difficile trovare un proprietario disposto a correre il rischio di affittare ad un disoccupato o ad un cassa integrato. La CISL Marche e il SICET, Sindacato degli Inquilini, ritengono urgente e prioritario frenare l’onda degli sfratti per morosità, intervenendo innanzitutto con un calmieramento dei canoni di locazione. E’ necessaria quindi una riforma della legge sulle locazioni (L. n. 431/98), ma al contempo una revisione degli accordi comunali che abbassi i canoni concertati che danno diritto alle agevolazioni fiscali (attualmente anche più alti di quelli di mercato). Questa misura è già stata realizzata in alcuni comuni delle Marche, perché anche l’emergenza abitativa, come la crisi economica, può essere vissuta meno drammaticamente, se affrontata come una opportunità per ricominciare a parlare di una vera politica per la casa per tutte le famiglie, soprattutto per quelle in difficoltà. E’ necessario che la  Regione Marche apra un confronto con Cgil,Cisl,Uil e i loro sindacati inquilini, per discutere gli interventi per affrontare l’emergenza abitativa.Ancona, 12 maggio 2010
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12/05/2010 I 40 anni dello Statuto dei Lavoratori
Va bene cambiare lo Statuto dei lavoratori, ma le regole devono scriverle le parti sociali. Così Raffaele Bonanni, attraverso un'intervista rilasciata al quotidiano Libero, pone la sua condizione per rimettere mano alla legge 300/70. Anche di questo si parlerà il prossimo 20 maggio a Roma, in occasione del convegno organizzato dalla Cisl dedicato alla figura di Carlo Donat Cattin. A 40 anni dal suo varo, infatti, la confederazione di via Po intende avviare una riflessione sulle prospettive e sull'attualità dello Statuto dei lavoratori. L'iniziativa si terrà presso l'Auditorium di via Rieti, a partire dalle ore 10.00. Parteciperanno all'evento Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi; Fausto Bertinotti, presidente Fondazione Camera dei Deputati; Claudio Donat-Cattin, presidente Fondazione Carlo Donat-Cattin; Franco Marini, già presidente del Senato nella XV Legislatura. Bonanni interverrà anche al convegno organizzato dalla Fondazione Carlo Donat-Cattin che si terrà il prossimo 21 maggio a Torino. Lo annuncia una nota che segnala la partecipazione anche del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, del professor Pietro Ichino, senatore del Pd, e dell'ex ministro del Lavoro Mario Toros, che fu sottosegretario con i ministri Brodolini e Donat-Cattin. Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino e il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota apriranno i lavori alle 15.30 del 21 maggio presso il Centro Congressi di Torino-Incontra.      (tratto da www.conquistedellavoro.it) "I 40 anni dello Statuto dei Lavoratori" -  Convegno Celebrativo - Auditorium Via Rieti - Roma - 20 maggio 2010
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07/05/2010 Gabriele Del Grande: "Il mare di mezzo"
Il 5 maggio scorso all'ITAS Matteo Ricci di Macerata Gabriele Del Grande ha presentato il suo ultimo volume “Il mare di mezzo”, in occasione di un evento organizzato da ISCOS Marche Onlus, Anolf e Cisl Macerata.Gabriele Del Grande, viaggiatore e scrittore, è nato a Lucca nel 1982, si è laureato a Bologna in Studi Orientali. Scrive su L’Unità, Redattore Sociale e Peace Reporter e collabora con lettera27. Nel 2006 ha fondato l’osservatorio sulle vittime dell’emigrazione Fortress Europe. Per Infinito edizioni ha pubblicato Il mare di mezzo (2010), Mamadou va a morire (2007) e ha collaborato a Come un uomo sulla terra (2009). Per le Edizioni del Gruppo Abele (EGA), ha collaborato al quarto taccuino del premio Ilaria Alpi Africa e Media.Il suo blog Fortress Europe (http://fortresseurope.blogspot.com) è dedicato alla memoria delle vittime dell'emigrazione e alla denuncia dei crimini commessi alla frontiera contro migranti e rifugiati. Nato nel gennaio 2006, non riceve nessun finanziamento e si regge su una rete volontaria di giornalisti, traduttori e associazioni.Riportiamo alcuni dei numerosi temi trattati. Rimandiamo al blog e ai libri per approfondimenti. Dalle parole alle categorie: la premessa dell’intervento è stata l’importanza delle parole utilizzate per descrivere il fenomeno delle migrazione, e come si passi dalle parole alle categorie, che individuano gruppi di persone. Stiamo assistendo, e partecipando, a un processo di disumanizzazione. Si parla ad esempio di clandestini, categoria che esclude dai diritti umani. Neanche le morti fanno più notizia, tanto le persone coinvolte sono ormai considerate meno che esseri umani. Il senso del libro presentato, il volume “Il mare di mezzo”, è quello di raccontare storie personali, che insieme scrivono la Storia, quella che fra qualche anno i nostri figli e nipoti studieranno a scuola: la Storia delle migliaia di morti nel Mediterraneo, dei milioni di persone che vivono in Europa senza il diritto di voto, dei mancati riconoscimenti del diritto di asilo politico, la storia delle carceri libiche. In questi mesi, per motivi di propaganda politica, si è molto insistito sugli sbarchi via mare e sugli accordi per bloccare questi sbarchi. Se si controllano le statistiche degli ultimi cinque anni, per ogni persona sbarcata ci sono dodici lavoratori richiesti dallo stato italiano attraverso i decreti sui flussi migratori: il mito dell’invasione è quantomeno ridimensionato da queste cifre. Nonostante le dimensioni numeriche contenute del fenomeno, sono stati firmati diversi accordi tra i governi italiano e libico per far cessare gli sbarchi, e in effetti questo risultato è stato ottenuto. Il prezzo da pagare è la sospensione dei diritti umani. Due esempi. Il primo quello dei salvataggi in mare: oggi, se un equipaggio di pescatori salva da un naufragio una persona, rischia la denuncia e la confisca della barca. Il secondo esempio è quello della marina militare. Mentre in passato si distingueva per il coraggio nei salvataggi anche in zone di non competenza, oggi vige l’obbligo di respingimento. Con l’aggravante che le imbarcazioni militari sono territorio italiano e sottoposte alla legge italiana. Legge che prevede il diritto di richiedere asilo politico, che può poi essere concesso o meno dopo un procedimento di valutazione. Sulle imbarcazioni della marina militare attualmente questo diritto non è riconosciuto: il respingimento è immediato. La situazione poi delle carceri libiche è semplicemente disumana. Numerosi i rapporti sulle condizioni di detenzione, anche da parte del SISDE, sulle violenze, la corruzione, la vendita di persone come schiavi. Segnaliamo su questo aspetto il documentario “Come un uomo sulla terra”. Il problema dei respingimenti ha una dimensione europea. In Spagna la polizia di frontiera spara sulla gente (12 morti finora). In Grecia migliaia di persone cercano di infilarsi sotto i camion per poter partire via nave da Patrasso o Igoumenitsa. Malta riceve tantissime richieste di asilo. Ed è un dato di fatto che altri paesi dell’Europa, come Francia, Germania, Inghilterra di fatto scaricano le proprie responsabilità sui paesi di frontiera. Emblematico, da un punto di vista sindacale, il caso dei sindacalisti tunisini. Dopo una serie di proteste sono stati arrestati e processati per associazione a delinquere. Alcuni di loro sono riusciti ad arrivare in Italia e chiedere asilo politico. Dai verbali della commissione risulta che le descrizione delle violenze subite era “troppo dettagliata e concorde tra i vari richiedenti” per essere verosimile, e quindi l’asilo politico è stato negato.Per saperne di più: Fortress Europe
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07/05/2010 Rapporto Confindustria 2009
I dati del rapporto Confindustria 2009 confermano la preoccupazione più volte evidenziata rispetto alla tutela del lavoro e alla esigenza di mantenere e sviluppare una significativa base produttiva. Dal rapporto emerge che le aziende stanno adottando diverse strategie per fronteggiare la crisi. Credo che associazioni di imprese e organizzazioni sindacali possano insieme proficuamente essere interlocutori della politica e delle istituzioni, per sollecitarle a leggere le dinamiche dei  cambiamenti e delle innovazioni sul piano economico e sociale, per accompagnarli e sostenerli.   Le parti sociali possono chiedere da un lato una riforma fiscale che porti benefici alle famiglie con redditi medi e bassi, e alle imprese spostando il peso del prelievo dal lavoro alla rendita, dall’altro misure per uno sviluppo industriale basato su qualità, eco compatibilità e sostenibilità sociale, e azioni di incentivazione per un terziario di servizi qualificati. Un rafforzato contrasto all’evasione fiscale e al lavoro nero e irregolare, una convinta lotta alle produzioni contraffatte, una rivisitazione della articolazione, del numero degli enti territoriali, per superare sprechi e sovrapposizioni, sono alcune delle strade da percorrere per recuperare risorse da investire a sostegno e promozione del lavoro e dello sviluppo. In questi ultimi mesi va segnalato positivamente il rinnovo di molti contratti nazionali, alla naturale scadenza, senza conflittualità; è utile ridare impulso anche alla contrattazione aziendale: il sindacato è interessato al confronto con quegli imprenditori che cercano di superare la crisi non puntando solo sui fattori di costo o sullo smantellamento dei siti locali, ma sulla ricerca di aumento della produttività, su ridefinizioni organizzative, su investimenti su nuovi prodotti, sulla esplorazione di nuovi mercati. Si può fare molto anche migliorando ulteriormente l’utilizzo, in quantità e qualità, delle risorse per la formazione, da quelle pubbliche a quelle dei fondi interprofessionali, e in generale per le politiche attive del lavoro.3 maggio 2010                                                                       Stefano Mastrovincenzo                                                                 Segretario Generale Cisl Marche Per visualizzare la sintesi del rapporto di Confindustria Marche clicca sul link: http://www.scribd.com/full/30746082?access_key=key-1h7kgbfdvkkirb76xuus
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06/05/2010 Clima pesante alla Accenture
La lotta si fa dura per i 47 lavoratori della Accenture di Osimo minacciati di licenziamento. L'incontro fra sindacati e azienda di martedi a Milano si è concluso con una rottura che non offre speranze di un accordo anche se c'è tempo sino al 27 maggio per arrivare a una mediazione. «L'azienda si è presentata al tavolo senza fornirci alcun dato per approfondire le motivazioni dei licenziamenti - spiega Selena Soleggiati della Fisascat Cisl - Non abbiamo ricevuto alcun documento dal quale verificare la reale esigenza di abbattere i costi a fronte di una asserita più bassa remunerazione dei servizi svolti per conto di Sma e Auchan. Non c'è la trasparenza e la collaborazione che la legge prevede, per cui abbiamo dichiarato questa procedura irricevibile». Le fa eco Claudio Di Pietro di Filcams Cgil: «Non ci spieghiamo la decisione dell'azienda di mandare a casa i lavoratori considerato il fatturato di circa un milione di utili con cui il gruppo ha chiuso l'ultimo anno».Osimo, 6 maggio 2010
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06/05/2010 Ammortizzatori sociali anche per gli apprendisti
Recentemente l'lnps ha fornito indicazioni in merito agli ammortizzatori sociali a cui hanno diritto gli apprendisti, in particolare nei casi di licenziamento, distinguendo a seconda che sussista o meno l'intervento integrativo da parte degli Enti Bilaterali. La legge prevede che gli apprendisti, sospesi o licenziati, hanno diritto, in via sperimentale per il periodo 2009-2011, all'indennità di disoccupazione non agricola per un periodo massimo di 90 giornate o all'intero periodo di vigenza, a prescindere dal possesso degli ordinari requisiti assicurativi e contributivi richiesti per la generalita dei lavoratori. I requisiti richiesti e stabiliti dalla norma sono: - possesso della qualifica di apprendisti alla data del 29 novembre 2008; - anzianità di almeno tre mesi presso l'azienda interessata; - intervento integrativo da parte degli Enti Bilaterali pari al 20%. La stessa norma prevede, inoltre, che: in assenza dell'intervento degli End Bilaterali, i periodi di disoccupazione si intendono esauriti ed i lavoratori possono accedere direttamente agli ammortizzatori in deroga; per il periodo 2009-2010 tutti gli ammortizzatori in deroga vengono erogati nella misura dell'80% della retribuzione di riferimento; le risorse destinate al fmanziamento degli ammortizzatori in deroga possono essere utilizzate a favore di tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti ed i somministrati.  Ricapitolando.  Se l'Ente Bilaterale interviene integrando il pagamento del trattamento di disoccupazione, l'apprendista licenziato, in possesso dei requisiti sopra descritti, può richiedere l'indennità di disoccupazione per la durata massima di 90 giornate. Successivamente, può richiedere anche il trattamento di mobilità in deroga per la durata prevista dal decreto di concessione, facendo valere, in questo caso, un'anzianità presso l'azienda interessata di almeno 12 mesi, di cui almeno 6 di lavoro effettivamente prestato. Se, al contrario, non sussiste l'intervento integrativo dell'Ente Bilaterale, l'apprendista licenziato può accedere direttamente al trattamento di mobilità in deroga. Anche in questo caso devono essere fatti valere i requisiti di anzianità aziendale richiamati. Va infine ricordato che per beneficiare del trattamento di disoccupazione o di mobilità in deroga, i lavoratori apprendisti devono presentare apposita domanda entro il termine di decadenza di 68 giomi dal licenziamento. Devono inoltre rendere all'Inps apposita dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o ad un percorso di formazione professionale.  Ovviamente, per quanto sopra, gli uffici di Patronato sono a disposizione gratuitamente per le opportune verifiche oltre alle ulteriori ed eventuali richieste.Ancona 5 maggio 2010                                                                                                                          Delio Mattiacci                                                                                                          Direttore regionale Inas-Cisl Marche
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06/05/2010 Femca Cisl Ancona - Elezione delegati dei lavoratori per il rinnovo Fondenergia
Cari amici,nei giorni 10-11-12-13-14 maggio si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche dell’assemblea di fondenergia. Per la prima volta le organizzazioni sindacali hanno deciso di partecipare alla competizione elettorale in modo autonomo attraverso liste separate . Invitiamo tutti i lavoratori iscritti al fondo a votare la lista elettorale FEMCA CISL nella quale è presente il nostro COLLEGA PELLEGRINI FRANCESCO VOTA E RAFFORZA LA LISTA SINDACALE FEMCA CISL LA FEMCA CISL DIFENDE I TUOI DIRITTI, ANCHE SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE INTEGRATIVALAVORATORI, ISCRIVETEVI A FONDENERGIA , IL VOSTRO FONDO CONTRATTUALE PER LA DIFESA DELLA VOSTRA PENSIONE FUTURA
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06/05/2010 Primo maggio a Pioraco
Amici e compagni, come da buona tradizione, anche oggi 1° Maggio, siamo qui in questa piazza per celebrare la festa del lavoro. Ogni anno, CGIL, CISL e UIL, scelgono un tema ed un luogo simbolo per dare visibilità con una grande manifestazione alla festa dei lavoratori. Quest’anno, le organizzazioni sindacali nazionali hanno scelto la città di ROSARNO; come tutti ricorderete, lo scorso Gennaio, la località Calabrese fu teatro di drammatici fatti che hanno posto alla ribalta nuovamente il fenomeno dell’immigrazione; la scelta del luogo è dettata dalla necessità di rilanciare l’immagine di una Regione che vuole smarcarsi dalla morsa di criminalità e illegalità. Il tema scelto per la manifestazione nazionale che si concluderà con i comizi dei segretari generali EPIFANI, BONANNI e ANGELETTI è LAVORO, LEGALITA’ E SOLIDARIETA’. LEGALITA E SOLIDARIETA’ due condizioni che, legate a quel “ LAVORO” che è il cuore dei festeggiamenti di oggi, formano il centro della strategia che da sempre il sindacato ha posto alla base delle proprie rivendicazioni per il mezzogiorno…e non solo. Il mezzogiorno, che sembra, ogni volta che cambia la compagine governativa, essere destinatario di forti politiche per sconfiggere i problemi di sempre e per dare un contributo a risollevare le sorti di se stesso e dell’intero paese. Ma al di la degli annunci e di alcune azioni messe in campo, staremo a vedere nei fatti cosa il governo intende fare concretamente per contrastare fenomeni come il lavoro sommerso, il caporalato, lo sfruttamento dei lavoratori ed un nuovo schiavismo; quali misure attuerà per contrastare la criminalità organizzata, favorire interventi e politiche di sviluppo per il sud nella legalità. Non mancherà anche quest’anno il tradizionale concerto in piazza San Giovanni a Roma; il titolo del concerto è: “ il colore delle parole “ dal nome della celebre poesia di Edoardo De Filippo. Di fronte alla classe dirigente che litiga tutti i giorni pronunciando parole che non hanno colore e sono distanti dalla realtà, il Primo Maggio dia sostegno a coloro che vogliono invece dare più forza al colore delle parole che pronunciano. L’Italia, che dalla seconda metà degli anni novanta, stava attraversando un periodo di economia a bassa crescita, ora si trova da circa un anno e mezzo a vivere una profonda crisi. Le vicende finanziarie avvenute negli Stati Uniti , hanno provocato in molte parti del mondo una forte recessione che ha coinvolto tutta l’Europa ed in maniera pesante anche il nostro paese. La perdita di prodotto interno lordo dell’Italia è stata nel biennio 2008 e 2009 sul 2007 del 6,1 %. I riflessi sulla disponibilità di reddito dei lavoratori e delle famiglie sono stati pesanti provocando un crescente impoverimento delle famiglie con un conseguente ulteriore indebitamento e contrazione dei consumi. In questo momento, alcuni istituti nazionali e internazionali rilevano dei segnali di inversione, che sono tuttavia deboli e discontinui. Dal punto di vista occupazionale, la perdita di posti di lavoro è stata rilevante ed all’esaurirsi degli ammortizzatori sociali ed all’acuirsi delle difficoltà finanziarie delle aziende, proseguirà drammaticamente. Il Fondo Monetario internazionale, prevede che nel 2010 il PIL mondiale crescerà mediamente del 4,1%. La ripresa sarà trainata da: Stati Uniti, Cina, India e America Latina. Alcuni economisti ci dicono che la crescita dell’economia ci sarà anche nel continente Europeo, ma essa si sposterà verso est. La crescita del PIL Italiano per l’anno in corso, stimato a più 0,8 % sul 2009, non produrrà effetti significativi, anzi per tornare ai livelli prima della crisi ci vorranno anni. Ora diventano indispensabili riforme e politiche industriali lungimiranti, che sappiano guadare al futuro, capaci di farci agganciare la ripresa senza dover per forza sperare di essere trascinati dagli altri. E’ necessario favorire politiche basate sulla redistribuzione della ricchezza a favore delle classi sociali basse e medie, insieme a misure di controllo dei mercati finanziari. La struttura del reddito della nostra società sta subendo cambiamenti importanti; in particolare, la scomparsa della “classe media” che sprofonda verso il basso sta determinando l’aumento della povertà. La crisi economica preoccupa tanto più in quanto si colloca all’interno di una crisi più generale che investe il nostro paese dal punto di vista etico, dei valori e dei comportamenti. Serietà, correttezza, responsabilità, confronto leale, lungimiranza e solidarietà vengono soppiantati da superficialità, spregiudicatezza, e arroganza. Il governo, trincerandosi dietro la necessità di tenere in ordine i conti, taglia la spesa pubblica; il taglio della spesa per la protezione sociale aumenta le difficoltà dei lavoratori e dei pensionati per poi provocare ulteriori crolli dei consumi che invece andrebbero rilanciati con una profonda riforma fiscale per una migliore distribuzione della ricchezza, che altrimenti si concentrerà sempre più in mani di pochi. La tanto sbandierata riforma della scuola, non affrontata veramente i problemi della produttività e della riduzione degli sprechi, ma semplicemente taglia le risorse al sistema scolastico, minandone profondamente la qualità con aumento degli alunni per classe , riduzione del tempo pieno e degli insegnanti di sostegno. Un paese che non investe, che non fa ricerca e che taglia sull’istruzione delle giovani generazioni non ha futuro. Come sindacato, pur in una fase estremamente difficile stiamo rinnovando i contratti nazionali di lavoro nei tempi stabiliti e senza conflittualità che in questa fase sarebbe stata insostenibile. Ci troviamo a fare i conti ancora una volta con la globalizzazione, che se lasciata nelle mani di pochi, rischia con il suo effetto moltiplicatore, di determinare divari sempre maggiori tra i pochi nord e i tanti sud del mondo. La globalizzazione va governata e bisogna fare in modo che oltre al mercato si globalizzino anche le tutele e i diritti dei lavoratori. Non solo è possibile, ma è una condizione necessaria per sapere che siamo esseri umani; donne e uomini che vivono coscientemente il proprio tempo. Con questo animo, il sindacato nel mondo del lavoro è portatore di forti valori, sostenendo l’uguaglianza, la libertà e la solidarietà come modello di vita. Nella nostra idea non c’è un mondo appiattito, senza opportunità per i singoli, ma abbiamo in mente un mondo vitale dove i diritti individuali trovino un forte equilibrio e una vera valorizzazione nel pieno esercizio dei diritti collettivi. Sono i diritti collettivi, che assumono e rendono possibile l’applicazione nella quotidianità dei principi sanciti dalla nostra Costituzione e dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Riguardo ai diritti sindacali, ci riferiamo alla libertà di associazione, al diritto di riunirsi, di eleggere i propri rappresentanti, di accedere alle informazioni, di non essere discriminati e di poter partecipare alla vita aziendale e allo sviluppo economico e sociale della nostra comunità. Un diritto inalienabile e del quale come sindacato siamo fortemente impegnati è quello della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Come persone tutti !!!, ma soprattutto come sindacalisti, che abbiamo scelto di farci carico delle esigenze dei lavoratori, siamo chiamati ogni giorno ad affrontare il difficile e complesso tema del lavoro. Ma nessuno può, di fronte ai dati drammatici che ancora oggi nel mondo fanno registrare migliaia di vittime sul lavoro, non sentirsi investito del dovere di compiere, con modalità e mezzi diversi, interventi che vadano verso la sempre più radicata affermazione di una costante azione di prevenzione, di tutela, di valorizzazione ed affermazione della centralità della persona all’interno dell’ambiente di lavoro. Ognuno nel proprio settore di riferimento, ognuno nel proprio ambito di intervento e competenza, ognuno quale tessera essenziale di un mosaico deve prendere parte ad una azione coesa e sinergica verso la promozione della salute e sicurezza in tutti gli ambienti di lavoro, a partire dalla prevenzione e dall’istruzione. La responsabilità di evitare una morte, un infortunio, una malattia professionale, non può essere oggetto di facile delega o di alleggerimento di responsabilità. Nel corso del 2009, in Italia si è registrata una diminuzione degli infortuni e dei morti per il lavoro; non ci illudiamo, al risultato ha sicuramente contribuito la riduzione delle ore lavorate; pertanto dobbiamo sempre più far permeare nella società la cultura della prevenzione. Tornando al tema del lavoro e dell’economia, la nostra Provincia basata su una imprenditorialità diffusa, centrata sui distretti, da tempo mostrava segni di cedimento; l’attuale crisi stà amplificando le difficoltà del sistema produttivo che lentamente scivola verso il declino industriale. Basti pensare alle decine di aziende che hanno chiuso i battenti o fortemente ridotto il loro organico; le ragioni delle difficoltà sono ascrivibili al tipo di sistema produttivo locale; il piccolo e bello, che ci sembrava essere la nostra forza, oggi si è trasformato nella nostra maggiore difficoltà per reggere la competizione globale derivante, da un lato dalle multinazionali e dall’altro da chi produce i nostri stessi beni a costi estremamente più bassi; inoltre le nostre aziende sono prevalentemente terziste, sottocapitalizzate e a conduzione familiare. Il tavolo di concertazione Provinciale istituito a Dicembre, di recente è stato riconvocato , mentre prosegue il confronto con le forze sociali. Dobbiamo lavorare ad un progetto che mobiliti risorse e partecipazione per ridisegnare il nostro territorio come sistema in grado di innovare. Si tratta di promuovere le attività industriali innovative e con alto valore aggiunto, senza trascurare le attività tradizionali esistenti. Gli enti locali e la Provincia dovrebbero riassumere il ruolo di soggetti attivi nella programmazione di politiche sociali capaci di sostenere lo sforzo comune che la situazione ci impone. Il governo delle risorse del territorio, deve diventare elemento qualificante e volano per riprogrammare lo sviluppo, attraverso il confronto ed il coinvolgimento di tutti i soggetti di rappresentanza reale. La Provincia deve svolgere inoltre un ruolo attivo nelle politiche dei prezzi e delle tariffe, coinvolgendo nel controllo delle loro dinamiche le istituzioni, le associazioni dei consumatori e dei produttori. Inoltre va concertata con tutti gli enti locali della provincia una politica tariffaria antinflazionistica per tutti i servizi erogati, prevedendo tariffe sociali agevolate. La qualità della vita, il benessere raggiunto nel nostro territorio, non sono solo il risultato di un particolare momento, al contrario sono la base sociale e culturale dello sviluppo del recente passato e patrimonio collettivo accumulato che ci permetterà di affrontare con fiducia il nostro futuro. Non posso a questo punto non citare le deroghe firmate da alcuni comuni per l’apertura degli esercizi commerciali il 1° Maggio; il 1° Maggio va rispettata la chiusura dei negozi proprio per il significato della festa e per il martirio e la morte delle lavoratrici che per decenni furono vittime dell’avidità umana. VIVA LE LAVORATRICI, VIVA I LAVORATORI VIVA IL PRIMO MAGGIO!!!
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05/05/2010 Sanità, è aperto il confronto con il Governo
Roma - «C’è bisogno del sindacato per riqualificare la sanità italiana». Lo afferma il Ministro della salute Ferruccio Fazio, intervenuto ieri, martedì 4 maggio, all’iniziativa che la Cisl ha organizzato all’Auditorium di Via Rieti, a Roma. Oltre ai vertici della sanità della Cisl nazionale - il Segretario confederale Pietro Cerrito e i Segretari generali della Funzione pubblica e della Cisl Medici Giovanni Faverin e Giuseppe Garaffo - erano presenti anche il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni e quello dei Pensionati Ermenegildo Bonfanti. Ospite, insieme a Fazio, anche il Prof. Giuseppe Spandonaro dell’Università di Tor Vergata.Potenziare il territorio Molti i temi oggetto di discussione. Dalla necessità di ridefinire il rapporto tra medicina ospedaliera e distrettuale, che nonostante le riforme degli anni 90 è ancora oggi squilibrato verso la prima, alla riforma del sistema delle cure primarie, da realizzare coinvolgendo le professioni sanitarie e in particolare i Medici di medicina generale.L'impatto del federalismo Approfonditi anche i rapporti tra sanità pubblica e privata accreditata, insieme alle conseguenze del federalismo su un sistema, quello italiano, a competenza concorrente tra Stato e Regioni. Tema che impatta quello dei piani di rientro dei bilanci regionali in deficit, e più in generale quello della riduzione degli sprechi.Risposte alla non autosufficienza Riferimenti importanti anche alle liste d’attesa e al governo sull’appropriatezza della domanda di interventi e servizi sanitari. Una proposta interessante sulla non autosufficienza viene dal Segretario generale dei Pensionati Bonfanti, che ha chiesto al Governo di riprendere in mano il disegno di legge delega sulla non autosufficienza «al limite anche a risorse “zero” ».Presto i tavoli di confronto «Presto attiveremo due tavoli politici e due tavoli tecnici – ha promesso il Ministro della Salute Ferruccio Fazio – sulla verifica degli indirizzi programmatici del Ministero, sull’ integrazione socio sanitaria e la non autosufficienza, sulle problematiche del personale sanitario e sui danni derivanti dall’amianto. I tavoli – ha chiarito Fazio – non sono una gentile concessione del Governo, ma una disponibilità importante che voi della Cisl, e speriamo presto tutte le Confederazioni, state dando a noi».Necessario un nuovo modello «La sfida che la crisi ci impone è quella di mantenere il welfare – ha affermato il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni – attraverso un’azione forte per definire un modello nuovo, che sia il risultato di un rinnovato patto di responsabilità. In un’Europa che va verso una stagione di austerity, o saremo in grado di raccogliere questa sfida spazzando via inefficienze e ruberie, oppure andremo incontro ad una drammatica riduzione dei servizi pubblici essenziali come la sanità e la scuola»Riforma del fisco e partecipazione «Ancora oggi il welfare è per gran parte pagato da lavoratori dipendenti e pensionati – ha proseguito il leader della Cisl – e per questo la ristrutturazione della spesa sanitaria va di pari passo con la riforma del sistema fiscale». Sullo sfondo rimane il tema della partecipazione. «Nel nuovo modello che la Cisl ha in mente – conclude Bonanni – bisogna separare la politica, che ha compiti di indirizzo e di controllo, dalla gestione, nella quale devono entrare invece gli interessi dei cittadini e dei lavoratori. Ma per questo servono anche luoghi ulteriori di confronto nei quali costruire una democrazia più responsabile».
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05/05/2010 Sanità, è aperto il confronto con il Governo
Roma - «C’è bisogno del sindacato per riqualificare la sanità italiana». Lo afferma il Ministro della salute Ferruccio Fazio, intervenuto ieri – martedì 4 maggio - all’iniziativa che la Cisl ha organizzato all’Auditorium di Via Rieti, a Roma. Oltre ai vertici della sanità della Cisl nazionale - il Segretario confederale Pietro Cerrito e i Segretari generali della Funzione pubblica e della Cisl Medici Giovanni Faverin e Giuseppe Garaffo - erano presenti anche il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni e quello dei Pensionati Ermenegildo Bonfanti. Ospite, insieme a Fazio, anche il Prof. Giuseppe Spandonaro dell’Università di Tor Vergata. Potenziare il territorio Molti i temi oggetto di discussione. Dalla necessità di ridefinire il rapporto tra medicina ospedaliera e distrettuale, che nonostante le riforme degli anni 90 è ancora oggi squilibrato verso la prima, alla riforma del sistema delle cure primarie, da realizzare coinvolgendo le professioni sanitarie e in particolare i Medici di medicina generale. Federalismo e rientro dai deficit regionali Approfonditi anche i rapporti tra sanità pubblica e privata accreditata, insieme alle conseguenze del federalismo su un sistema, quello italiano, a competenza concorrente tra Stato e Regioni. Tema che impatta quello dei piani di rientro dei bilanci regionali in deficit, e più in generale quello della riduzione degli sprechi. Risposte alla non autosufficienza Riferimenti importanti anche alle liste d’attesa e al governo sull’appropriatezza della domanda di interventi e servizi sanitari. Una proposta interessante sulla non autosufficienza viene dal Segretario generale dei Pensionati Bonfanti, che ha chiesto al Gverno di riprendere in mano il disegno di legge delega sulla non autosufficienza presentato nel 2005 «al limite anche a risorse “0” » Presto i tavoli di confronto «Presto attiveremo due tavoli politici e due tecnici - ha promesso il Ministro della Salute Ferruccio Fazio - sulla verifica degli indirizzi programmatici del Ministero, sull’ integrazione socio sanitaria e la non autosufficienza, sulle problematiche del personale sanitario e sui danni derivanti dall’amianto. I tavoli – ha chiarito Fazio – non sono una gentile concessione del Governo, ma una disponibilità importante che voi della Cisl, e speriamo presto tutte le Confederazioni, state dando a noi». Necessario un nuovo modello «La sfida che la crisi ci impone è quella di mantenere il welfare – ha affermato il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni – attraverso un’azione forte per definire un modello nuovo, che sia il risultato di un rinnovato patto di responsabilità. In un’Europa che va verso una stagione di austerity, o saremo in grado di raccogliere questa sfida spazzando via inefficienze e ruberie, oppure andremo incontro ad una drammatica riduzione dei servizi pubblici essenziali come la sanità e la scuola» Riforma del fisco e partecipazione «Ancora oggi il welfare è per gran parte pagato da lavoratori dipendenti e pensionati – ha proseguito il leader della Cisl – e per questo la ristrutturazione della spesa sanitaria va di pari passo con la riforma del sistema fiscale». Sullo sfondo rimane il tema della partecipazione. «Nel nuovo modello che la Cisl ha in mente – conclude Bonanni – bisogna separare la politica, che ha compiti di indirizzo e di controllo, dalla gestione, nella quale devono entrare invece gli interessi dei cittadini e dei lavoratori. Ma per questo servono anche luoghi ulteriori di confronto nei quali costruire una democrazia più responsabile».
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04/05/2010 I sindacati fotografano un distretto industriale ancora in crisi
SEGNALI DI RIPRESA non se ne vedono. Le offerte di lavoro sono ferme nelle ultime settimane come nei mesi scorsi. Le procedure per l'ottenimento della cassa integrazione continuano ad essere aperte dalle aziende, nonostante queste abbiano già mandato a casa tanti lavoratori. Un leggero spiraglio sembra aprirsi per l'edilizia, ma è ancora presto per parlare di ripresa. Sono questi i tratti principali della fotografia che tracciano i sindacati, ogni giorno in prima linea per difendere il diritto al lavoro nelle aziende. «Non vedo un'inversione di tendenza alla crisi che attanaglia il territorio — spiega Leonardo Lenci, responsabile Cisl — intravedo qualche movimento positivo nell'edilizia, ma non è facile dire se sia dovuto alla bella stagione o se sia un segnale positivo per l'economia e l'occupazione. Le procedure per la cassa inte-grazione intanto continuano ad essere aperte». A vedere nero il futuro occupazionale e produttivo del territorio anche Domenico Sarti, segretario della Camera del Lavoro di Jesi: «Le ore di cassa integrazione nelle scorse settimane erano stabili e la domanda di lavoro continua ad essere praticamente inesistente». AD AVERE LA PEGGIO le piccole imprese. «In questi giorni — racconta Lenci — una piccola azienda metalmeccanica jesina la «Osl» che ha sede in zona Gallodoro, ha avviato le procedure per la liquidazione. Sono altri 20 dipendenti circa che si trovano senza un lavoro e vanno ad aggiungersi a quelli piu tristemente noti in queste ultime settimane di Caimi2». Nelle grandi aziende invece chi si e trovato senza un posto di lavoro ne tutele sono i precari, spesso giovani: «Il ricorso alla mobilità — spiega Vincenzo Gentilucci, responsabile metalmeccanico Uil — è stato minore nelle grandi realtà dove non ci sono piu contratti a termine». Ad incassare  il colpo più violento proprio la metalmeccanica,    come    spiega Gentilucci: «Non vediamo segnali di ripresa, anzi praticamente tutte le aziende continuano a ricorrere alla cassa integrazione, nonostante le operazioni di mobilità che continuano a mettere in campo. C'è forse più fiducia da parte delle aziende alcune delle quali hanno iniziato le ristrutturazioni ma la stessa fiducia non può esserci nei lavoratori e in noi rappresentanti sindacali».  «L'indotto è stato il piu penalizzato — spiega Gentilucci — e l'automobilistico avrà probabilmente un periodo sfavorevole nei secondo semestre. L'impressione è che non avremo più quel trend positivo costante che avevamo prima della crisi, bensì dei picchi positivi seguiti da altrettanti cali produttivi». «Nelle ultime tre settimane — sottolinea Lenci — l'offerta di lavoro e ferma se si eccettua qualche richiesta per gli operai specializzati. Anche il collocamento pubblico è fermo da oltre venti giorni». «Le offerte di lavoro al centro per l'impiego — gli fa eco Sarti — sono assenti oramai da mesi, se si eccettuano le richieste di agenti di commercio».
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03/05/2010 Immagini dall'Albania
                                                                                                                                                                                                                                                                                                Rafforzare i sindacati all’interno del tessuto albanese perché attraverso questo consolidamento possa crescere anche il processo democratico del Paese, contrastando la vulnerabilità sociale. E’ con questo spirito che le Cisl di Marche e Puglia, insieme alle rispettive Iscos hanno partecipato nei giorni scorsi ad un viaggio a Tirana per incontrare le due confederazioni sindacali albanesi, Kssh e Bsphs. Per la delegazione pugliese si tratta del primo ingresso nel progetto più articolato che la Cisl Marche segue già da alcuni anni grazie all’impegno del coordinatore dei progetti Iscos, Carlo Colli. La storia dei Sindacati albanesi è segnata da gravi difficoltà strutturali e organizzative tanto che la legislazione albanese non prevede, al di là di generiche affermazioni, una norma specifica di sostegno all’azione sindacale, mentre contempla, al contrario, contratti individuali di lavoro che di fatto esautorano il sindacato nella definizione del rapporto imprenditore-lavoratore. “In Albania il sindacato è scarsamente percepito – osserva il Segretario generale della Cisl di Puglia, Giulio Colecchia, – dobbiamo, per questo, accompagnarne il processo di radicamento affinché le parti sociali assumano caratteristiche di forza sociale autonoma, rappresentativa e autorevole”. Della stessa convinzione anche il leader della Cisl marchigiana, Stefano Mastrovincenzo, il quale sottolinea che “lo sviluppo di organizzazioni sindacali libere ed autonome è un contributo fondamentale alla qualità di ogni sistema democratico e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di tanti uomini e donne. In questi anni l’esperienza di Cisl e Iscos Marche a fianco dei sindacati albanesi, grazie soprattutto alla qualificata operosità del responsabile del progetto, Carlo Colli, è stata senz’altro intensa e significativa, pur dovendo affrontare problemi e difficoltà. Sono certo – aggiunge – che anche l’ulteriore progettualità che potrà essere avviata tramite l’impegno degli amici della Cisl pugliese, porterà frutti fecondi a favore del mondo del lavoro  e della società albanese.” La Cisl Marche e di Puglia e l’Iscos intendono portare l’esperienza del sindacato italiano, che ha saputo negli anni acquisire un ruolo centrale, nelle dinamiche di democrazia nel Paese delle aquile, aiutandolo in questa fase “a non restare vittima del bipolarismo che vede da un lato ancora i nostalgici del vecchio comunismo e dall’altro i fautori di un liberismo esasperato” sottolinea Colecchia. Importante sarà anche il collegamento che si riuscirà a creare tra il sindacato e le aziende, e la reciproca riconoscibilità e riconoscimento, percorso lungo da innestare direttamente in territorio albanese “se non ci fosse un ruolo che si può già giocare come sindacati italiani e associazioni datoriali italiane – aggiungono i due Segretari generali – forti  della presenza italiana in Albania a cui puntiamo per stabilire un rapporto con le associazioni datoriali di rappresentanza delle imprese italiane nel paese balcanico ed esportare insieme il dialogo e le relazioni corrette tra datori di lavoro e sindacati”. Il lavoro della Cisl nel Paese delle Aquile ha ancora passi importanti da compiere. L’Albania è una realtà difficile ma la sfida si compie proprio in questa prospettiva. Sicuramente l’apertura di sedi sindacali da parte delle due Confederazioni a Tirana e la formazione di operatori e avvocati renderebbero meno gravoso l’impegno nei confronti di un popolo con un basso tasso di sindacalizzazione specie tra i giovani e le donne. Il valore aggiunto che la Cisl di Marche e Puglia intendono portare va proprio nella direzione di incentivare lo sviluppo di strategie innovative delle due confederazioni sindacali albanesi rendendole capaci di ritagliarsi spazi di dialogo con il già difficile mondo del lavoro della regione balcanica.
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03/05/2010 Il Segretario Generale della Cisl Marche in Albania
Dal 27 al 29 aprile Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale della CISL Marche, parteciperà ad una missione in Albania per incontrare Kol Nikollaj, (KSSH) e Gezim Kalaia, (BSPSH), segretari dei due principali sindacati albanesi. Alla missione parteciperanno Giulio Colecchia (Segr. USR Puglia), Maddalena Gissi (Segr. Amministr. USR Puglia), Giovanni D'Elia (Uff. Internaz. USR Puglia) e Valeria Patruno (Iscos Nazionale), per discutere dei futuri progetti di cooperazione sindacale. La Cisl Marche ha collaborato - fin dalla loro fondazione - con le due Confederazioni sindacali: BSPSH e KSSH. ISCOS Marche e’ l’organizzazione di cooperazione internazionale attraverso cui la Cisl delle Marche agisce per sostenere i sindacati dei lavoratori e le organizzazioni della società civile nella loro azione di affermazione della giustizia sociale e di uno sviluppo equo e socialmente sostenibile. Attivo in Albania sin dal 2002, ISCOS Marche ha implementato vari progetti finalizzati alla modernizzazione del sistema d’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. In particolare ha consentito la realizzazione di un programma informatico di “job matching” per gli Uffici del Lavoro (Servizio Nazionale dell’Impiego) della Prefettura di Durazzo.Nell’ambito della sua Azione, ISCOS Marche ha, tra l’altro, organizzato due visite studio - sulle politiche attive del Lavoro - nella Regione Marche per dirigenti del Ministero del lavoro e dei Sindacati albanesi. Mentre in Albania, sempre in collaborazione con il Ministero del Lavoro - ha organizzato due seminari sulle politiche attive del lavoro e la formazione professionale per i dirigenti dei Servizi del Lavoro della Regione Marche, in una visione di scambio di buone pratiche.Attualmente ISCOS Marche sta realizzando un progetto finalizzato al rafforzamento dei Sindacati albanesi attraverso un finanziamento dell’Unione Europea (Programma Cards 2005) e della Regione Marche. L’obiettivo generale di questo progetto è di consentire il rafforzamento e la qualificazione della presenza delle due Organizzazioni sindacali albanesi nel sistema produttivo e nella società albanese al fine di consolidare il dialogo sociale sia con i datori di lavoro per aumentare il numero i Contratti Collettivi cosi’ come con con le istituzioni governative a tutti i livelli per realizzare programmi necessari per contrastare la disoccupazione e il disagio sociale. Questo processo di rafforzamento dell’azione dei due Sindacati albanesi sta avvenendo attraverso un programma di formazione che coinvolge un considerevole numero di dirigenti di BSPSH e KSSH a tutti i livelli. Una attività di formazione specifica è rivolta a giovani lavoratori con l’obiettivo di potenziare l’azione contrattuale nelle imprese dove essi lavorano. All’interno di questi corsi viene favorita la partecipazione di donne. Un altro importante obiettivo del progetto e’ costituito dalla modernizzazione tecnologica di TULSA, il Centro di formazione permanente dei sindacati albanesi che è collocato nel palazzo della cultura del Kombinat di Tirana. Questo Centro costituisce una istituzione unica nei Balcani. Infatti al suo interno, oltre ai corsi di formazione per i sindacati albanesi, vi si svolgono numerose attivita’ internazionali promosse e realizzate da organizzazioni come ILO, le federazioni Sindacali Internazionali, la Fondazione Frederic Ebert. ISCOS Marche onlus, realizzerà nei prossimi mesi tre Campagne d’informazione e di sensibilizzazione con l’obiettivo di far comprendere ai cittadini e ai lavoratori l’importanza del ruolo del sindacato nello sviluppo del paese e di far conoscere le strategie che BSPSH e KSSH hanno per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e dei pensionati. La prima Campagna svilupperà il tema del Lavoro dignitoso. Questa campagna sara’ incentrata sul diritto ad avere alcune sicurezze nel lavoro a cominciare da quella della sua stabilità, dell’igiene e della sicurezza nei luoghi di lavoro, fino al diritto a maturare una pensione dignitosa per la vecchiaia. La seconda Campagna sarà incentrata sul reclutamento di nuovi lavoratori al sindacato, soprattutto donne, nei settori calzaturiero, tessile ed abbigliamento delle aree industriali di Durazzo e Tirana. Si tratta di un settore strategico nel sistema industriale albanese, dove la maggioranza della forza lavoro e’ rapprentata da donne e dove il rispetto delle norme contrattuali e’ relativamente basso, con un alto tasso di lavoro nero. Inoltre, in questo settore e’ utilizzato in maniera strutturale il decentramento produttivo: sono molte, infatti, le donne che lavorano a casa producendo scarpe o capi di vestiario. La terza Campagna, infine, affronterà un tema assai rilevante in Albania, ovvero la sicurezza nei cantieri edili. Ogni Campagna sara’ effettuata utilizzando vari mezzi di comunicazione, soprattutto volantini, manifesti, striscioni, ma anche organizzazione di punti d’incontro con i sindacalisti nelle strade. E’ prevista anche l’organizzazione di specifici seminari sui diversi temi che toccati dalle campagne.Per saperne di più: http://iscosmarche-albania.org
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01/05/2010 Porto Recanati, Primo Maggio 2010
Un editoriale uscito proprio stamane su un importante giornale segnalava come questa sia una stagione senza “feste civili”, dove i riti della memoria comune vengono considerati desueti, guardati con indifferenza o addirittura con insofferenza. Per questo è importante mantenere manifestazioni come quella di oggi qui a Porto Recanati, e per questo ringrazio il Sindaco e l’amministrazione, perché occasioni come queste rappresentano una tradizione significativa per la comunità, ma anche un segnale culturale in controtendenza. Sì perché in un giorno come quello odierno, la Festa del Lavoro, ci sono invece amministrazioni di vario orientamento che hanno deciso che la cosa veramente fondamentale fosse autorizzare i negozianti a tenere aperti i loro esercizi; al lavoro quindi non solo i lavoratori dei servizi di pubblica utilità, operatori sanitari, forze dell’ordine e tanti altri, oppure gli addetti alle attività turistiche e di accoglienza, ma i dipendenti di tutte le attività commerciali, nella malintesa idea che i soldi spendibili dalle famiglie si moltiplichino se c’è un giorno di festa in più in cui fare shopping, e diano uno slancio per superare la crisi; respingiamo questa solerzia, questa esagerata disponibilità alle presunte esigenze del mercato, e soprattutto richiamiamo al rispetto delle leggi; la nostra legge regionale sul commercio è parla chiaro a questo proposito.In questo momento, in contemporanea in tutta Italia si svolgono centinaia di iniziative di festa e memoria come questa, qui a Porto Recanati. In questo momento si svolge anche la manifestazione nazionale “Lavoro, Legalità, Solidarietà”, che Cgil,Cisl,Uil hanno voluto oggi realizzare a Rosarno,  teatro di una delle pagine più brutte e tristi della nostra recente storia sociale.Il sindacato italiano non dimentica non dimentica gli immigrati costretti a vivere in baracche, in vecchi stabili in rovina, accatastati come in stalle,… persone venute in Italia per cercare fortuna come milioni di nostri connazionali hanno fatto per decenni, partendo su treni e navi verso tanti paesi.Facciamo memoria delle umiliazioni, delle discriminazioni che tanti italiani migranti nel mondo hanno subito, analoghe alle tante situazioni nelle quali sono confinati tanti lavoratori, soprattutto immigrati, non solo in Calabria; situazioni di illegalità, di evasione fiscale e contributiva, di contratti non rispettati, di norme sulla sicurezza ignorate.Ne abbiamo avuto la conferma in questi giorni con l’operazione condotta a Rosarno da magistratura e forze dell’ordine, che ha portato all’arresto di decine di persone coinvolte nella rete organizzata dello sfruttamento, che è appropriato definire criminale, e che si alimenta nelle situazioni di degrado sociale, che a sua volta contribuisce a rafforzare, in un perverso e detestabile intreccio.Primo Maggio a Rosarno dunque perché la Festa del Lavoro è anche la giornata della solidarietà internazionale dei lavoratori e ormai internazionali e multietnici sono nei fatti la nostra realtà sociale e il nostro mondo del lavoro. In Italia, uno dei paesi più sviluppati al mondo, da anni arrivano persone  utili per le nostre attività economiche e necessarie per l’assistenza di tanti nostri anziani; mancano però politiche sociali, educative e abitative all’altezza di una sfida così complessa.So bene che questo è un tema complicato, dove le sensibilità possono essere diverse anche tra di noi, anche tra i lavoratori,  ma credo sia doveroso assumersi il problema di contrastare una deriva culturale che spinge a chiudersi nella difesa dei propri confini e delle proprie certezze, che alimenta la paura del futuro e il timore della diversità, ignorando la storia del nostro popolo e delle sue sofferte e molteplici migrazioni; credo sia necessario ribadire l'impegno per regolarizzare il lavoro, per favorire l'integrazione sulla base dei diritti che devono essere garantiti a tutti e contemporaneamente dei doveri civili che il lavoratore immigrato deve sentirsi impegnato a rispettare.Ma il Primo Maggio è in primo luogo festa del lavoro, serve a manifestare il lavoro e per il lavoro, serve a ricordare a tutti, alla politica, alle istituzioni, ai signori dell'economia, ai guru della finanza, ai mezzi d'informazione, ad ognuno di noi, che, come dice l’Inno dei lavoratori, di fine ‘800: “Noi vivremo del lavoro!…il riscatto del lavoro dei suoi figli opra sarà…”: parole che, dopo tanti anni non hanno perso la loro forza e intensità, parole che continuano a trasmetterci emozioni e ideali.“Noi vivremo del lavoro!”: parole che ci spingono a fare memoria del lavoro di un tempo nelle nostre terre, nelle nostre contrade, nelle nostre botteghe, nelle nostre filande, nelle nostre miniere.  Lavoro duro e spesso sfruttato, lavoro minorile, lavoro insalubre, lavoro di donne “in attesa”, lavoro “licenziato” ad nutum, lavoro dall’alba al tramonto, lavoro senza contratto…“Noi vivremo del lavoro”: parole che ci spingono a fare memoria dell’azione coraggiosa e feconda degli uomini e delle donne che hanno immaginato, progettato, dato vita, in varie forme e  tempi, alle associazioni sindacali; di coloro che ci hanno creduto, hanno fatto crescere il sindacato nel nostro Paese, nelle fabbriche, nei campi, negli uffici pubblici, hanno contribuito a creare un avanzato sistema di tutele e diritti, costruito nei decenni scorsi.Sono parole che fanno pensare ai soprusi e alle ingiustizie che ancora sono perpetrati in tanti paesi del mondo, dove i diritti civili e politici sono negati, ai tanti sindacalisti uccisi o fatti sparire ogni anno (76 nel 2008), alle migliaia di lavoratori incarcerati o licenziati in tanti paesi per il loro impegno come rappresentanti sindacali nei luoghi di lavoro.Per chi, come noi oggi qui presenti, è convinto che il lavoro rappresenti un valore inestimabile per la persona e per la comunità; per chi, come noi, ha sempre rivendicato per il lavoro un posto centrale nella società e nelle attenzioni della politica; per chi, come noi, crede che la nostra Costituzione conservi ancora la sua forza e la sua attualità proprio perché mette al centro il lavoro e il rispetto della dignità della persona che lavora, affermare che noi vivremo del lavoro significa sostenere anche per il futuro l’impegno a promuovere, difendere e rappresentare il lavoro umano.Con le parole  “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”, i Costituenti stabilirono infatti che la nazione non doveva essere fondata sul censo, sulla nobiltà ereditaria, sul privilegio, sullo sfruttamento, ma sul dovere-diritto di ogni persona, attraverso il lavoro, di partecipare attivamente e concretamente al bene comune.A distanza di sei decenni, il lavoro resta ancora un elemento essenziale di identità personale, familiare, sociale,“si è” ancora molto in relazione a quello che “si fa”; il lavoro è fonte e strumento di autonomia, di indipendenza personale, di potenziale crescita professionale, di gratificazione, di relazionalità, di partecipazione alla vita ed allo sviluppo di una nazione; per i credenti il lavoro è un contributo alla trasformazione del Creato.Ma sappiamo che i profondi cambiamenti che hanno trasformato la società moderna hanno inciso in misura forte anche sul lavoro, a livello culturale, organizzativo ed  economico. Sappiamo che per anni si è teorizzato qualcosa di diverso, si è persino scritto e dissertato sulla “fine del lavoro”, sappiamo che ha avuto sempre più presa la cultura del successo facile e della rendita, cioè l'idea che si possa vivere bene sfruttando i vantaggi di una posizione acquisita o ereditata, si tratti di rendita finanziaria o immobiliare, rendita professionale o legata alla politica, rendita speculativa o persino derivata da attività illegali; oppure l’idea che per raggiungere una determinata posizione si debba fare in fretta e si possano utilizzare mezzi di vario genere, ignorando le esigenze altrui e se occorre, anche le regole.Il lavoro rischia oggi di fare notizia solo in negativo, quando c’è un drammatico infortunio mortale oppure quando qualche azienda importante chiude e centinaia di persone rimangono senza lavoro. O ancora perché quanto si guadagna col lavoro non basta ad arrivare a fine mese.E’ certo che il lavoro oggi è una delle maggiori ragioni di inquietudine e persino di angoscia, sia per chi lo ha perso o teme di perderlo, sia per chi fa fatica a trovarlo o ne vive una condizione di semi-permanente precarietà, come i tanti giovani che pagano la scarsa mobilità sociale e i carenti investimenti sul futuro fatti nel nostro paese.La grande crisi sta ancora dispiegando i suoi effetti perversi sull’economia reale e sul lavoro.Sappiamo che siamo stati sottoposti ad una sorta di “tsunami socio-culturale” che ha allentato i vincoli comunitari, ha sfilacciato le reti di sostegno familiare, ha reso più incerte le possibilità educative, ha modificato stili di vita e di consumo…La grande crisi viene da lontano ed è intrinsecamente legata alla mancanza di giustizia, ad uno squilibrio enorme e ingiustificabile nella distribuzione della ricchezza nel pianeta. L’affermarsi  negli ultimi trent’anni dell’ideologia del profitto da realizzare a tutti i costi, ha trovato risposte comprimendo il costo del lavoro, riducendo o precarizzando l’occupazione, incentivando investimenti finanziari anche da parte di cittadini più fragili ed esposti, indotti ad indebitarsi e ad elevare il livello di consumi oltre le loro reali possibilità, ignari dell’alto livello di rischio.La crisi mondiale ha certificato un contestuale fallimento del mercato, degli enti di regolazione e di vigilanza, della politica.E mentre tutti hanno affermato che riformare il capitalismo attraverso una democratizzazione della finanza era ormai necessario e mentre fiumi di denaro pubblico sono stati impegnati per tamponare gli effetti della crisi, oggi assistiamo ad un riemergere della speculazione, ad un riaffacciarsi degli squali della finanza. C’è la necessità di provvedimenti forti e condivisi tra governi, sia per definire nuove regole per la finanza mondiale, sia per sostenere l’economia reale colpita dalla recessione. Speriamo che l’Unione europea sia politicamente più unita e propositiva rispetto al recente passato, e che il sindacato internazionale ed europeo diventino sempre più interlocutori autorevoli delle istituzioni e dei poteri economici. Reti di organizzazioni non governative, di associazioni, di sindacati in tutto il mondo sostengono l’esigenza di un nuovo ordine mondiale, che cambi le priorità su cui investire per il futuro. E’ un bel segnale che trova alcune importanti corrispondenze in alcuni leader mondiali.  Primo maggio dunque per rimettere al centro il lavoro, le tutele sociali e sindacali, le attività economiche basate sul lavoro della gente, primo maggio per rafforzare la lotta alle speculazioni finanziarie e al mito del profitto a breve e a tutti i costi.Primo maggio per rimettere al centro questi temi anche in Italia; per far ripartire quel meccanismo che oggi sembra essersi inceppato in questo nostro paese; il meccanismo democratico che consentiva di parlare di solidarietà, di coesione, di responsabilità; di chiedere alla politica, alle istituzioni una prospettiva di bene comune. Le parole del Presidente Napolitano che, periodicamente e in  modo sempre più severo e accorato, richiama al dialogo, al confronto dialettico sui problemi dei cittadini, per superare il clima da trincea che si vive ormai permanentemente tra le istituzioni e le forze politiche, dovrebbero essere scontate e diventano invece come una luce accesa nella penombra.Diciamo allora con forza che vogliamo che questi appelli siano ascoltati, che si parli delle priorità di questo paese, che si mettano insieme tutte le enormi energie di cui dispone l’Italia per custodire e rinnovare ciò che resta della nostra tradizione, della nostra operosità, del nostro dinamismo, delle nostre reti di solidarietà, ed al contempo per avviare progetti nuovi, scoprire nuovi percorsi di sviluppo economico, coltivare nuovi terreni di socialità.Diciamo al Governo che gli ammortizzatori sociali che abbiamo chiesto e contribuito a mettere in campo, con risorse statali e delle regioni anche per i lavoratori delle piccole imprese, sono stati importanti per tamponare gli effetti della crisi sul lavoro ma non bastano per guardare al futuro; che le risorse stanziate finora per incentivare un nuovo sviluppo basato sul sostegno ai nostri settori cardine, sono utili ma non sono sufficienti né per dare una scossa ai consumi, né per stimolare l’innovazione e l’evoluzione di qualità, né per favorire la creazione di nuova occupazione; che i tagli alla scuola e all’università, che sarebbero stati comprensibili nell’ottica di ridurre gli sprechi e favorire collaborazioni e sinergie, sono invece così pesanti da prefigurare un peggioramento delle capacità del nostro sistema formativo; che gli interventi a favore delle fasce più disagiate della popolazione sono stati poco più che un pannicello caldo.Siamo tra quelli che sin dall’inizio della crisi hanno scelto con convinzione di agire su un doppio binario : quello di chiedere provvedimenti di contrasto alla recessione e di sostegno ai lavoratori più colpiti, e quello di impegnarci per dei percorsi di riforma utili al mondo del lavoro, al paese e alla sua coesione, nonostante tutte le difficoltà.Diciamo quindi che è tempo di intervenire sul fisco. L’imposta sulle persone fisiche, che con l’Iva rappresenta la principale entrata per lo Stato, viene versata quasi al 90% da operai ed impiegati, al lavoro o in pensione. Ogni anno l’evasione fiscale sottrae circa 100 miliardi al bilancio statale. E’ evidente l’urgenza di misure che tengano insieme l’esigenza di tenuta dei conti pubblici con quella di dare respiro a salari e pensioni. La forte pressione del sindacato sul tema del fisco, pur con modalità diverse, nasce da questa urgenza: le risorse possono e devono venire dalla lotta all’evasione, ripristinando i provvedimenti sulla tracciabilità, eliminati da questo governo; le risorse possono venire da una più incisiva lotta al lavoro nero e irregolare, da nuovi meccanismi che creino un interesse del cittadino ad esigere scontrini, ricevute, e qualsiasi altro titolo possa essere portato in deduzione. La necessità prioritaria è il sostegno delle famiglie con redditi medi e bassi con forte propensione al consumo,  spostando il peso del prelievo dal lavoro alla rendita e ai consumi di lusso. Al contempo è forte la sollecitazione di politiche di sostegno alle imprese che fanno occupazione e innovazione, che investono per uno sviluppo basato su qualità, eco compatibilità e sostenibilità sociale. Il sindacato è interessato a dialogare con gli imprenditori su questi temi, per tutelare il lavoro e mantenere il radicamento nel territorio di quelle imprese che cercano di superare la crisi non puntando solo sui fattori di costo o sullo smantellamento dei siti locali, ma sulla ricerca di aumento della produttività, su ridefinizioni organizzative, su investimenti su nuovi prodotti, sulla ricerca di nuovi mercati. Chiediamo alle istituzioni, in primis come dicevo al governo, di fare la propria parte,.Le parti sociali non sono state ferme: va sottolineato che in questi mesi, pur in un periodo di grave crisi, sono stati rinnovati molti contratti nazionali, alla naturale scadenza, senza conflittualità. Ora dobbiamo finalizzare al meglio l’utilizzo, in quantità e  qualità, delle risorse per la formazione, chiedere con forza un rafforzamento delle misure a favore di nuova occupazione e misure che incentivino la divisione del lavoro, come in parte già realizzato con i contratti di solidarietà.Alla regione, con cui abbiamo siglato nei mesi scorsi importanti accordi a tutela del lavoro,  chiediamo di confermare questa disponibilità anche ad inizio della nuova legislatura. A sostegno del lavoro e della nostra coesione sociale dobbiamo infatti mobilitare tutte le risorse  anche dei nostri territori, come in parte già fatto con le tante delibere di comuni e province, con i tanti accordi anticrisi tra amministrazioni locali e sindacati. Dobbiamo però fare un salto di qualità, con la determinazione comune a scommettere su una più avanzata concertazione, per creare massa critica, non solo dimensionale ma anche culturale, per superare le litigiosità e i campanilismi che spesso riducono le nostre potenzialità, per definire gli assi su cui orientare il nuovo sviluppo, incentivare in vario modo tutte le forme di coalizione strutturata (tra istituzioni, tra esse e forze socio-economiche, tra realtà associative ed accademiche, tra imprese) finalizzate a realizzare progetti di qualità amministrativa, progetti di qualità in ricerca nel sistema produttivo, nella crescita del capitale umano, nella tutela del territorio, soprattutto finalizzate alla creazione di nuovo lavoro.Sì, per il lavoro; per rimetterlo al centro, per tutelarlo e promuoverlo, per renderlo più sicuro e dignitoso, serve una nuova stagione comune di apertura innovazione, cooperazione, responsabilità collettiva.Per dare una speranza ai tanti volti di uomini e donne che, sul lavoro e per il lavoro, vivono la frustrazione della ricerca infruttuosa, l’umiliazione del diritto negato, l’incertezza e talvolta la paura del futuro, serve un impegno straordinario che faccia diventare quotidiano, ordinario, consueto, il Primo maggio.E servono tante energie e tante volontà per portare avanti questo impegno, che ne sono certo, ognuno di noi oggi qui, vuole confermare e rafforzare.
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01/05/2010 Concorso fotografico
CISL Marche indice un "concorso fotografico" sul tema del lavoro nella cornice della festa del Primo Maggio. È un giorno di festa per tutti. Di festa e di memoria, di partecipazione e di mobilitazione. In questa occasione CISL Marche invita tutti (militanti, iscritti, simpatizzanti...) a partecipare al rinnovamento del nostro sito web con un contributo diretto.Che cosa chiediamo? Una foto. Una bella foto. Una bellissima foto del vostro Primo Maggio. Partecipate a una manifestazione? Bene. Sfilate in corteo? Bene. Andate a fare una gita? Bene. Dovunque andiate, riportate a casa una foto e speditela all'indirizzo redazionemarche@cisl.it  CISL Marche ha bisogno del vostro scatto. Le cinque foto migliori - quelle che ci piaceranno di più - saranno pubblicate nel nostro sito internet, con tanto di... citazione d'autore.Buon Primo Maggio a tutti!29 aprile 2010
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01/05/2010 Primo maggio a Pioraco
Amici e compagni, come da buona tradizione, anche oggi 1° Maggio, siamo qui in questa piazza per celebrare la festa del lavoro.Ogni anno, CGIL, CISL e UIL, scelgono un tema ed un luogo simbolo per dare visibilità con una grande manifestazione alla festa dei lavoratori.Quest’anno, le organizzazioni sindacali nazionali hanno scelto la città di ROSARNO; come tutti ricorderete, lo scorso Gennaio, la località Calabrese fu teatro di drammatici fatti che hanno posto alla ribalta nuovamente il fenomeno dell’immigrazione; la scelta del luogo è dettata dalla necessità di rilanciare l’immagine di una Regione che vuole smarcarsi dalla morsa di criminalità e illegalità.Il tema scelto per la manifestazione nazionale che si concluderà con i comizi dei segretari generali EPIFANI, BONANNI e ANGELETTI è LAVORO, LEGALITA’ E SOLIDARIETA’.LEGALITA E SOLIDARIETA’ due condizioni che, legate a quel “ LAVORO” che è il cuore dei festeggiamenti di oggi, formano il centro della strategia che da sempre il sindacato ha posto alla base delle proprie rivendicazioni per il mezzogiorno…e non solo. Il mezzogiorno, che sembra, ogni volta che cambia la compagine governativa, essere destinatario di forti politiche per sconfiggere i problemi di sempre e per dare un contributo a risollevare le sorti di se stesso e dell’intero paese. Ma al di la degli annunci e di alcune azioni messe in campo, staremo a vedere nei fatti cosa il governo intende fare concretamente per contrastare fenomeni come il lavoro sommerso, il caporalato, lo sfruttamento dei lavoratori ed un nuovo schiavismo; quali misure attuerà per contrastare la criminalità organizzata, favorire interventi e politiche di sviluppo per il sud nella legalità.Non mancherà anche quest’anno il tradizionale concerto in piazza San Giovanni a Roma; il titolo del concerto è: “ il colore delle parole “ dal nome della celebre poesia di Edoardo De Filippo. Di fronte alla classe dirigente che litiga tutti i giorni pronunciando parole che non hanno colore e sono distanti dalla realtà, il Primo Maggio dia sostegno a coloro che vogliono invece dare più forza al colore delle parole che pronunciano.L’Italia, che dalla seconda metà degli anni novanta, stava attraversando un periodo di economia a bassa crescita, ora si trova da circa un anno e mezzo a vivere una profonda crisi. Le vicende finanziarie avvenute negli Stati Uniti , hanno provocato in molte parti del mondo una forte recessione che ha coinvolto tutta l’Europa ed in maniera pesante anche il nostro paese. La perdita di prodotto interno lordo dell’Italia è stata nel biennio 2008 e 2009 sul 2007 del 6,1 %. I riflessi sulla disponibilità di reddito dei lavoratori e delle famiglie sono stati pesanti provocando un crescente impoverimento delle famiglie con un conseguente ulteriore indebitamento e contrazione dei consumi. In questo momento, alcuni istituti nazionali e internazionali rilevano dei segnali di inversione, che sono tuttavia deboli e discontinui. Dal punto di vista occupazionale, la perdita di posti di lavoro è stata rilevante ed all’esaurirsi degli ammortizzatori sociali ed all’acuirsi delle difficoltà finanziarie delle aziende, proseguirà drammaticamente. Il Fondo Monetario internazionale, prevede che nel 2010 il PIL mondiale crescerà mediamente del 4,1%. La ripresa sarà trainata da: Stati Uniti, Cina, India e America Latina. Alcuni economisti ci dicono che la crescita dell’economia ci sarà anche nel continente Europeo, ma essa si sposterà verso est. La crescita del PIL Italiano per l’anno in corso, stimato a più 0,8 % sul 2009, non produrrà effetti significativi, anzi per tornare ai livelli prima della crisi ci vorranno anni. Ora diventano indispensabili riforme e politiche industriali lungimiranti, che sappiano guadare al futuro, capaci di farci agganciare la ripresa senza dover per forza sperare di essere trascinati dagli altri. E’ necessario favorire politiche basate sulla redistribuzione della ricchezza a favore delle classi sociali basse e medie, insieme a misure di controllo dei mercati finanziari. La struttura del reddito della nostra società sta subendo cambiamenti importanti; in particolare, la scomparsa della “classe media” che sprofonda verso il basso sta determinando l’aumento della povertà. La crisi economica preoccupa tanto più in quanto si colloca all’interno di una crisi più generale che investe il nostro paese dal punto di vista etico, dei valori e dei comportamenti. Serietà, correttezza, responsabilità, confronto leale, lungimiranza e solidarietà vengono soppiantati da superficialità, spregiudicatezza, e arroganza. Il governo, trincerandosi dietro la necessità di tenere in ordine i conti, taglia la spesa pubblica; il taglio della spesa per la protezione sociale aumenta le difficoltà dei lavoratori e dei pensionati per poi provocare ulteriori crolli dei consumi che invece andrebbero rilanciati con una profonda riforma fiscale per una migliore distribuzione della ricchezza, che altrimenti si concentrerà sempre più in mani di pochi. La tanto sbandierata riforma della scuola, non affrontata veramente i problemi della produttività e della riduzione degli sprechi, ma semplicemente taglia le risorse al sistema scolastico, minandone profondamente la qualità con aumento degli alunni per classe , riduzione del tempo pieno e degli insegnanti di sostegno. Un paese che non investe, che non fa ricerca e che taglia sull’istruzione delle giovani generazioni non ha futuro. Come sindacato, pur in una fase estremamente difficile stiamo rinnovando i contratti nazionali di lavoro nei tempi stabiliti e senza conflittualità che in questa fase sarebbe stata insostenibile. Ci troviamo a fare i conti ancora una volta con la globalizzazione, che se lasciata nelle mani di pochi, rischia con il suo effetto moltiplicatore, di determinare divari sempre maggiori tra i pochi nord e i tanti sud del mondo. La globalizzazione va governata e bisogna fare in modo che oltre al mercato si globalizzino anche le tutele e i diritti dei lavoratori. Non solo è possibile, ma è una condizione necessaria per sapere che siamo esseri umani; donne e uomini che vivono coscientemente il proprio tempo. Con questo animo, il sindacato nel mondo del lavoro è portatore di forti valori, sostenendo l’uguaglianza, la libertà e la solidarietà come modello di vita. Nella nostra idea non c’è un mondo appiattito, senza opportunità per i singoli, ma abbiamo in mente un mondo vitale dove i diritti individuali trovino un forte equilibrio e una vera valorizzazione nel pieno esercizio dei diritti collettivi. Sono i diritti collettivi, che assumono e rendono possibile l’applicazione nella quotidianità dei principi sanciti dalla nostra Costituzione e dalla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.Riguardo ai diritti sindacali, ci riferiamo alla libertà di associazione, al diritto di riunirsi, di eleggere i propri rappresentanti, di accedere alle informazioni, di non essere discriminati e di poter partecipare alla vita aziendale e allo sviluppo economico e sociale della nostra comunità.Un diritto inalienabile e del quale come sindacato siamo fortemente impegnati è quello della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.Come persone tutti !!!, ma soprattutto come sindacalisti, che abbiamo scelto di farci carico delle esigenze dei lavoratori, siamo chiamati ogni giorno ad affrontare il difficile e complesso tema del lavoro.Ma nessuno può, di fronte ai dati drammatici che ancora oggi nel mondo fanno registrare migliaia di vittime sul lavoro, non sentirsi investito del dovere di compiere, con modalità e mezzi diversi, interventi che vadano verso la sempre più radicata affermazione di una costante azione di prevenzione, di tutela, di valorizzazione ed affermazione della centralità della persona all’interno dell’ambiente di lavoro.Ognuno nel proprio settore di riferimento, ognuno nel proprio ambito di intervento e competenza, ognuno quale tessera essenziale di un mosaico deve prendere parte ad una azione coesa e sinergica verso la promozione della salute e sicurezza in tutti gli ambienti di lavoro, a partire dalla prevenzione e dall’istruzione.La responsabilità di evitare una morte, un infortunio, una malattia professionale, non può essere oggetto di facile delega o di alleggerimento di responsabilità. Nel corso del 2009, in Italia si è registrata una diminuzione degli infortuni e dei morti per il lavoro; non ci illudiamo, al risultato ha sicuramente contribuito la riduzione delle ore lavorate; pertanto dobbiamo sempre più far permeare nella società la cultura della prevenzione.Tornando al tema del lavoro e dell’economia, la nostra Provincia basata su una imprenditorialità diffusa, centrata sui distretti, da tempo mostrava segni di cedimento; l’attuale crisi stà amplificando le difficoltà del sistema produttivo che lentamente scivola verso il declino industriale. Basti pensare alle decine di aziende che hanno chiuso i battenti o fortemente ridotto il loro organico; le ragioni delle difficoltà sono ascrivibili al tipo di sistema produttivo locale; il piccolo e bello, che ci sembrava essere la nostra forza, oggi si è trasformato nella nostra maggiore difficoltà per reggere la competizione globale derivante, da un lato dalle multinazionali e dall’altro da chi produce i nostri stessi beni a costi estremamente più bassi; inoltre le nostre aziende sono prevalentemente terziste, sottocapitalizzate e a conduzione familiare.Il tavolo di concertazione Provinciale istituito a Dicembre, di recente è stato riconvocato , mentre prosegue il confronto con le forze sociali. Dobbiamo lavorare ad un progetto che mobiliti risorse e partecipazione per ridisegnare il nostro territorio come sistema in grado di innovare. Si tratta di promuovere le attività industriali innovative e con alto valore aggiunto, senza trascurare le attività tradizionali esistenti.Gli enti locali e la Provincia dovrebbero riassumere il ruolo di soggetti attivi nella programmazione di politiche sociali capaci di sostenere lo sforzo comune che la situazione ci impone. Il governo delle risorse del territorio, deve diventare elemento qualificante e volano per riprogrammare lo sviluppo, attraverso il confronto ed il coinvolgimento di tutti i soggetti di rappresentanza reale.La Provincia deve svolgere inoltre un ruolo attivo nelle politiche dei prezzi e delle tariffe, coinvolgendo nel controllo delle loro dinamiche le istituzioni, le associazioni dei consumatori e dei produttori. Inoltre va concertata con tutti gli enti locali della provincia una politica tariffaria antinflazionistica per tutti i servizi erogati, prevedendo tariffe sociali agevolate. La qualità della vita, il benessere raggiunto nel nostro territorio, non sono solo il risultato di un particolare momento, al contrario sono la base sociale e culturale dello sviluppo del recente passato e patrimonio collettivo accumulato che ci permetterà di affrontare con fiducia il nostro futuro. Non posso a questo punto non citare le deroghe firmate da alcuni comuni per l’apertura degli esercizi commerciali il 1° Maggio; il 1° Maggio va rispettata la chiusura dei negozi proprio per il significato della festa e per il martirio e la morte delle lavoratrici che per decenni furono vittime dell’avidità umana.VIVA LE LAVORATRICI, VIVA I LAVORATORI VIVA IL PRIMO MAGGIO!!! -
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01/05/2010 1° Maggio nelle Marche tra incontri pubblici e concerti
Nelle Marche il 1° maggio la Cisl lo festeggia con  diverse iniziative che spaziano dalle assemblee pubbliche a momenti di musica in piazza. ANCONA Cgil - Cisl - Uil promuovono, con il Comune di Ancona, il primo Festival del 1 Maggio di Ancona. Un grande concerto in Piazza della Repubblica dalle 17,00 alle 24,00.Clicca qui per vedere la locandina e il programma http://www.scribd.com/full/30501669?access_key=key-shwww3psecjvyvyuul5 Per informazioni rivolgersi alla Cisl di Ancona 071 28221 PESARO Due incontri pubblici: a Macerata Feltria il mattino e a Sassocorvaro il pomeriggio. In serata la giornata si conclude con un appuntamento di musica rock alle Cesane di Urbino presso la Baita. Per informazioni rivolgersi alla Cisl di Pesaro 0721 380511. MACERATA Portorecanati alle ore 1o,00 il Comune organizza un momento celebrativo che inizia con la deposizione delle corone  davanti al Castello Svevo e in mare in memoria dei caduti sul lavoro. Prosegue con un corteo per le vie della città e si conclude alle ore 11,00 in piazza Brancondi  con il saluto del sindaco e l'intervento del Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo. Sempre nella provincia di Macerata a Pioraco un comizio in piazza con la presenza del responsabile dell'artigianato David Ballini.La Cisl di Macerata e la Cgil, come ormai da diversi anni, organizzano un pullman per il Concerto del 1° Maggio a Roma. Clicca qui per le note logistiche http://www.scribd.com/full/30396596?access_key=key-bpfbnoioiwyqerzlsj9  Per maggiori informazioni puoi  chiamare la Cisl di Macerata 0733 4075246              ASCOLI PICENO - FERMO Venerdì 30 aprile alle ore 12,00 conferenza stampa di Cgil, Cisl e Uil sul tema del lavoro. Nella suggestiva piazza di Castel di Lama sabato 1° maggio incontro pubblico e dibattito alle ore 16,30 con gli interventi dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.Per quanto riguarda la   manifestazione nazionale  del primo maggio Cgil, Cisl e Uil quest'anno hanno scelto la città di Rosarno per ospitare il consueto corteo del 1° Maggio di Cgil - Cisl e Uil . La decisione di svolgere a Rosarno la manifestazione per il primo maggio  e' motivata dall'attenzione del sindacato, oltre che ai temi tradizionali del lavoro e dell'occupazione, a quelli dell'integrazione e dell'accoglienza degli immigrati.
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01/05/2010 Porto Recanati, Primo Maggio 1978
 di Gianfranco DalmaziPer la ricorrenza del 1° maggio di quest’anno, all’interno della ripartizione di Cgil – Cisl – Uil, apprendo che la presenza del nostro Segretario Generale Regionale Stefano Mastrovincenzo è prevista al Comune di Portorecanati.Questa notizia mi ha fatto ricordare il 1° maggio del 1978: esattamente 32 anni fa! In quel periodo mi stavo trasferendo da Milano, dopo aver trascorso quasi dieci anni impegnato in attività sindacali all’interno della fabbrica e sul territorio con la FIM – CISL di Milano, perché mi era stato offerto l’incarico di segretario della Fim Cisl di Macerata.Proprio in occasione di quel 1° maggio mi venne proposto da Cgil – Cisl – Uil di tenere il Comizio al Comune di Portorecanati.E’ difficile descrivere il clima di estrema tensione di quei giorni. I terroristi delle Brigate Rosse avevano compiuto un salto di qualità nella loro folle strategia. Avevano portato “un attacco diretto al cuore dello Stato”, sostenevano loro. Erano i giorni di prigionia di Aldo Moro rapito, come è noto, mediante l’assassinio della propria scorta: azione che verrà ricordata come “La strage di Via Fani”.La condanna per quel fatto orrendo era stata ovviamente espressa senza esitazioni dal sindacato e da tutte le forze politiche. Purtroppo queste ultime si erano divise sul comportamento da tenere nella gestione della vicenda. La DC e il PCI da una parte avevano optato per la cosiddetta linea intransigente: “Nessuna trattativa con i terroristi”; il Partito Socialista Italiano dall’altra parte sosteneva la necessità di compiere ogni sforzo per la liberazione di Aldo Moro: la cosiddetta “linea della trattativa”.In questo scenario sommariamente tracciato dell’Italia di quegli anni può apparire insignificante soffermarsi sulla commemorazione del 1° maggio del Comune di Portorecanati; se non fosse per il fatto che l’amministrazione comunale dell’epoca era guidata da un sindaco socialista e per di più nel Comune stesso c’era una tradizionale e consistente presenza del Partito Comunista Italiano. Il tutto offriva un condensato, seppure in miniatura, della situazione socio politica nazionale.La giornata del 1° maggio, per il sindacato, più che la festa del lavoro è da sempre l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività svolta ed un richiamo ai lavoratori ed ai cittadini circa la priorità dei problemi da affrontare.In quella giornata del 1° maggio 1978 mi sono presentato con uno stato d’animo preoccupato per la situazione già descritta, ma allo stesso tempo fiducioso di poter rappresentare le istanze di buona parte del mondo del lavoro.Il sindacato, in particolare la Fim-Cisl con la guida di Pierre Carniti, aveva saputo con grande acutezza acquisire fiducia attraverso una chiara scelta di autonomia sindacale non solo dichiarata, ma praticata sul campo.Per tornare al tema della manifestazione ricordo perfettamente che si è svolta nel migliore dei modi.A distanza di tanti anni abbiamo assistito ad una mutazione della situazione economica, sociale, culturale e direi anche antropologica che renderebbe difficile forse inutile qualsiasi raffronto tra la realtà odierna e quella di allora. Ci sono tuttavia alcuni problemi di ieri divenuti letteralmente cronici, perché non sono stati affrontati e risolti al loro insorgere.Vorrei limitarmi a ricordarne uno: il segretario generale della Cisl di Milano Sandro Antoniazzi, persona di grande preparazione e attento osservatore delle dinamiche sociali, verso la metà degli anno ’70, non perdeva occasione per richiamarci alla necessità di affrontare il problema della crisi della natalità, problema che iniziava a delinearsi in tutte le sue potenziali dimensioni.Questo fenomeno, sosteneva Antoniazzi, produrrà nei prossimi anni un invecchiamento della nostra popolazione, questione dai risvolti insostenibili sia sul piano economico che su quello assistenziale. Le difficoltà di condivisione su questo tema e le divergenze si trovavano soprattutto sul versante dei partiti. Il PCI, ancora condizionato dal filtro dell’ideologia, sosteneva che le politiche atte a favorire l’incremento delle nascite erano tipiche del regime fascista, con il fine di incrementare il numero dei soldati.La DC, sempre attenta a proclamare il valore e la difesa della famiglia, era troppo impegnata ad occuparsi della conservazione e della gestione del potere che aveva esercitato per lungo tempo e che gli eventi avevano iniziato a logorare vistosamente.Il risultato di queste mancate scelte è oggi sotto gli occhi di tutti. Il fenomeno delle “Badanti” è la dimostrazione più eclatante del fallimento della politica del tempo passato.Oggi possiamo dire che sono cambiati i suonatori, ovvero i soggetti politici che siedono al Governo e al Parlamento, ma ho la netta sensazione che l’oggetto del contendere delle risse quotidiane a cui assistiamo, non riguardi tanto i veri problemi vecchi e nuovi.Sui problemi attuali interviene con grande competenza il nostro segretario generale regionale Stefano Mastrovincenzo.Ma credo che la memoria, di cui porto un umile testimonianza, ci può aiutare a capire l’urgente necessità di bloccare quest’animata discussione sulle riforme alla quale tutti sembrano aderire.La voce del Sindacato sembra però assente o troppo flebile per essere udita. Penso che dobbiamo compiere ogni sforzo per alzare il tono della nostra voce: si parla della riforma della giustizia? Bene! Diciamo a gran voce che la riforma della giustizia è anche la nostra priorità!Ma aggiungiamo subito che la nostra si chiama più esattamente “Riforma della giustizia sociale”.Sappiamo che il problema delle disuguaglianze è di vecchia data ed è un fenomeno in crescita di intensità e di ampiezza nel numero dei soggetti coinvolti: in definitva c’è un aumento della distanza tra ricchi e poveri! Il fenomeno suddetto rappresenta peraltro una delle maggiori cause dell’attuale crisi.Siamo consapevoli del fatto che gridare le nostre ragioni non sarà sufficiente a risolvere i grandi e complessi problemi di cui abbiamo accennato.Dobbiamo tuttavia farlo per evitare di rassegnarci e di dire con Ennio Flaiano “Il meglio è passato”.
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30/04/2010 PARADA - un naso rosso contro l' indifferenza
Rinviata causa maltempo a  sabato 8 maggio alle ore 17  presso la  Mole Vanvitelliana di Ancona, la data anconetana originariamente prevista il  5 maggio.   Dalla lotta per la sopravvivenza allo spettacolo circense: arriva nelle Marche dal 4 all’8 maggio Parada. Un naso rosso contro l’indifferenza, affascinante progetto di arte e reintegrazione del clown franco-algerino Miloud Oukili per i ragazzi di Bucarest. L’evento, di fama mondiale, fa tappa – su iniziativa dell’AMAT, della Regione Marche e dei Teatri di Civitanova in collaborazione con i Comuni di Ancona, Civitanova Marche, Fermo, Sant’Elpidio a Mare, San Benedetto Del Tronto, Serra San Quirico, Urbino e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Macerata – a Fermo, Casette d’Ete, Serra San Quirico, Ancona, Urbino, San Benedetto del Tronto e Civitanova Marche. Il calendario degli spettacoli è il seguente: 4 maggio a Fermo (ore 10, piazza del Popolo) e a Casette d’Ete (ore 15.30, Scuola Primaria Collodi), il 5 maggio a Serra San Quirico (ore 11) nell’ambito della XXVIII edizione della Rassegna Teatro della Scuola e ad Ancona (Parco della Cittadella, ore 16.30, nell’ambito dell’iniziativa Adriatico Ionica), il 6 maggio (ore 17) ad Urbino al Cortile del Collegio Raffaello, il 7 maggio (ore 11) a San Benedetto del Tronto (Liceo Classico “G. Leopardi”) e l’8 maggio a Civitanova Marche (corso Umberto I). Protagonisti delle esibizioni sono sei ragazzi di Bucarest, accompagnati da tre organizzatori della Fondazione Parada, che durante la permanenza nelle Marche saranno ospiti della Foresteria Comunale Imperatrice Eugenia di Civitanova Marche gestita dall’Azienda Speciale Teatri di Civitanova. L’inizio della storia di Parada risale ai primi anni novanta quando in seguito alla grave crisi economica e sociale attraversata dalla Romania e alla caduta del regime di Ceausescu, migliaia di bambini e di ragazzi sono scappati dalle loro famiglie e dagli orfanotrofi finendo sulle strade di Bucarest e del resto del Paese, esposti alla solitudine, alla violenza e alla povertà assoluta. Nel 1992 il clown francese, Miloud Oukili, li ha incontrati nei canali sotterranei della capitale dove si rifugiavano la notte per sfuggire al freddo e alla solitudine. Da allora Miloud non li ha più lasciati: li ha conquistati con le arti del circo e attraverso la creazione della Fondazione Parada ha offerto loro incontri sulla strada, ascolto in un centro diurno, accoglienza in luoghi protetti e proposte progettuali finalizzate a costruire un futuro migliore. Ora, al loro fianco c’è Parada Italia, in consorzio con il G.R.T. Gruppo per le Relazioni Transculturali, che attraverso la campagna Un naso rosso contro l’indifferenza, offre a Bucarest supporto organizzativo, progettuale, economico e formativo. Alla campagna hanno già aderito molti gruppi di volontari, sorti spontaneamente in tutta Italia, e numerosi enti locali, associazioni e singoli. Grazie al loro sostegno, molti ragazzi rumeni hanno lasciato la strada, frequentano la scuola o lavorano e oggi possono finalmente guardare al futuro con speranza. Alla storia di Miloud è dedicato anche il lungometraggio di Marco Pontecorvo Pa-ra-da (2008), che grande apprezzamento ha riscosso da parte di critica e pubblico italiano. Parada è una Fondazione rumena non governativa riconosciuta di utilità pubblica dalle Istituzioni, creata nel 1996 dall’allora giovane clown francese, Miloud Oukili. La Fondazione si occupa principalmente delle persone emarginate nella città di Bucarest, in particolare dei giovani in situazione a rischio di emarginazione sociale e dell’infanzia emarginata, soprattutto dell’infanzia di strada sradicata dalla famiglia e allontanata dalle istituzioni socio-educative, in particolare dalla scuola. L’obiettivo di Parada è di inserirsi in maniera articolata e coerente nel processo di transizione del Paese sviluppando azioni di prevenzione, assistenza, recupero e reintegrazione sociale dei beneficiari delle attività, insieme a una costante produzione di interventi di sensibilizzazione e lobbyng sulla società civile e le istituzioni. Miloud Oukili nasce ad Algeri (Algeria) il 3 gennaio 1972. Ancora piccolissimo si trasferisce con la famiglia in Francia dove frequenta la scuola di circo di Annie Fratellini. Ha incontrato i ragazzi di strada in Romania nel 1992 mentre prestava servizio civile. Miloud è un clown e interviene con tutto l’impeto della sua sensibilità umana e artistica. In grado di cogliere la forza della diversità non come contraddizione ma come ricchezza, egli ha vissuto e risolto sulla sua pelle lo “scontro culturale” tra una madre francese e un padre algerino. Coglie il senso vero della strada, come modalità di vita, forza, positività, libertà. La sua sensibilità, lo porta a vedere gli aspetti divertenti, sdrammatizzati, semplici. Il denominatore comune del suo agire è la leggerezza, così come la intende Calvino nelle “Lezioni Americane”, un valore dell’Occidente da mantenere per il terzo millennio. Gioca con i ragazzini, si divertono insieme, insieme affrontano il mondo attraverso gli spettacoli. Prendono forza, sicurezza di sé, ampliano la loro conoscenza e le loro relazioni, escono dall’isolamento del loro ghetto senza necessariamente entrare in altre dimensioni, forse ancora premature. Vivono una favola energetica che li porta di tournée in tournée, da Sighisoara fino a Piazza S. Marco a Venezia per il carnevale. Ingresso Gratuito   Info: tel 071 2072439
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30/04/2010 Cisl Scuola: un grido di allarme per la scuola marchigiana
E’ possibile continuare su questa strada? No di certo! Abbiamo una scuola Pubblica Statale ridotta all’osso, con risorse minime, incertezze  finanziarie ed ordinamentali.Fin quando la politica scolastica la  determinerà il ministero dell’economie e delle finanze non potremmo, sicuramente, sperare in un cambiamento di rotta.Ci preoccupano le dichiarazioni del Ministro dell’’Istruzione  che parla di migliorare la qualità dell’offerta formativa abbattendo i costi del sistema d’Istruzione. Ci sembra contraddittorio quello che c’è scritto nella circolare sugli organici che prevede, attraverso la riduzione di posti, una scuola in grado di garantire un effettivo diritto allo studio.Ci preoccupa il futuro di questa scuola, in cui abbiamo creduto, in cui i nostri lavoratori profondono impegno e  passione e che la difficile sostenibilità economico-finanziaria sta minando. Nelle Marche stiamo assistendo ad un consistente taglio degli insegnanti e del personale ausiliario e amministrativo oltre all’impossibilità di nominare personale supplente con il rischio reale di non garantire le ore di lezione e la sicurezza degli ambienti scolastici. Nella scuola primaria per il prossimo anno scolastico, in tutta la regione, verranno tagliati circa 173 posti dei quali  81 nella provincia di Ascoli Piceno, 43 in  quella di Macerata, 31 in quella di Ancona e 18 in quella di  Pesaro,  oltre ad una diminuzione complessiva di 41 classi.  I tagli   di posti sono pesanti sia per i lavoratori che non riavranno un posto di lavoro sia per la gestione della didattica dei programmi di insegnamento: mancheranno tempi distesi per la docenza  e ai ragazzi un apprendimento proficuo; non ci sarà abbastanza  tempo  per seguire  i ragazzi  stranieri  e per  un reale inserimento dei bambini diversamente abili, i quali sono inseriti spesso in classi numerose, oltre i 20 alunni, e non sempre gli insegnati di sostegno a loro dedicati hanno orari completi. Tutti sanno che l’istruzione e la sanità sono gli indicatori per valutare le politiche di uno Stato democratico che investe sullo sviluppo del proprio paese e dei propri cittadini. I dati parlano chiaro, l’Italia è agli ultimi posti, tra i paesi dell’Unione Europea, nella graduatoria della spesa pubblica totale destinata all'istruzione, tant’è vero che il sistema scolastico italiano sta chiedendo alle famiglie  di compartecipare alle  spese per garantire il diritto allo studio dei propri figli. Condivisibile è il documento del Coordinamento Dirigenti Scolastici della Cisl Scuola Marche che nel denunciare le difficoltà in cui versano gli Istituti scolastici della nostra regione,  evidenziano le criticità  su cui è necessario fare chiarezza. Chiedono di affrontare quanto prima le questioni economico finanziare per evitare di lasciare irrisolti i problemi di bilancio della maggior parte delle istituzioni scolastiche. Rivolgiamo un appello alle Istituzioni locali affinché tutti, dalla Regione agli Enti Locali, dalle Istituzioni Scolastiche all’Ufficio scolastico Regionale, pongano al centro dei loro programmi e del loro lavoro la Scuola, un bene per tutti i  cittadini di questo Paese, un bene che rischia di essere smantellato  da scelte miopi del nostro Governo. Ancona 30 aprile 2010                                         Il Segretario generale Cisl Scuola Marche                                                                                                        Francesca Conti
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30/04/2010 FEMCA CISL ANCONA- ELEZIONE DELEGATI DEI LAVORATORI PER IL RINNOVO FONDENERGIA
Cari amici,  nei giorni 10-11-12-13-14 maggio  si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche dell’assemblea di fondenergia. Per la prima volta le organizzazioni sindacali hanno deciso di partecipare alla competizione elettorale in modo autonomo attraverso liste separate . Invitiamo tutti i lavoratori iscritti al fondo a votare la lista elettorale FEMCA CISL nella quale è presente il nostro COLLEGA   PELLEGRINI FRANCESCO VOTA E RAFFORZA LA LISTA SINDACALE FEMCA CISL LA FEMCA CISL DIFENDE I TUOI DIRITTI, ANCHE SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE INTEGRATIVA LAVORATORI, ISCRIVETEVI A FONDENERGIA , IL VOSTRO FONDO CONTRATTUALE PER LA DIFESA DELLA VOSTRA PENSIONE FUTURA ZD Scribd iPaper var zdscribdvar_429_1 = scribd.Document.getDoc(30736599, 'key-2f6j0gk6oc7bjvgi7hxr') zdscribdvar_429_1.addParam('jsapi_version', 1); zdscribdvar_429_1.addParam('height', 600); zdscribdvar_429_1.addParam('width', 590); zdscribdvar_429_1.addParam('disable_related_docs', true); zdscribdvar_429_1.addParam('mode', 'list'); zdscribdvar_429_1.addParam('auto_size', true); zdscribdvar_429_1.addParam('page', 1); zdscribdvar_429_1.write('zdscribdid_429_1');
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28/04/2010 La Cisl aderisce all'appello per la Birmania
Liberazione immediata e senza condizione di Aung San Suu Kyi e degli altri detenuti politici, garanzia per tutti di poter partecipare e candidarsi alle elezioni, cessazione degli attacchi contro le comunità etniche e gli attivisti democratici: queste le richieste dell’appello che la Cisl fa al governo italiano e alla UE affinché facciano proprie le richieste del sindacato e delle organizzazioni democratiche birmane. La giunta militare deve aprire immediatamente un dialogo genuino ed inclusivo con le organizzazioni democratiche e le nazionalità etniche, un dialogo che comprenda la revisione della Costituzione. L’appello, che la CISL invita a sottoscrivere, chiede anche che il governo italiano si impegni affinché la UE operi un rafforzamento delle sanzioni economiche mirate e si adoperi attivamente perché il Consiglio di Sicurezza ONU approvi un embargo globale sugli armamenti verso la Birmania. Per sottoscrivere l’appello clicca suPer firmare l’appello vai su http://www.birmaniademocratica.org
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28/04/2010 Protesta Se.Ba., i dipendenti in agitazione
Continua l’agitazione dei dipendenti della Se.Ba. Spa di Jesi, azienda dei servizi bancari di proprietà di alcuni istituti di credito delle Marche. La Fiba-Cisl ha indetto per oggi una nuova giornata di sciopero per protesta contro la proprietà, che vorrebbe cedere il pacchetto di maggioranza a un socio privato. «A tutt’oggi non esistono né garanzie né certezze circa il futuro occupazionale dei 35 dipendenti». La Fiba-Cisl accusa la proprietà di sottrarsi al confronto con i sindacati.28 aprile 2010
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28/04/2010 Gabriele Del Grande (Fortress Europe) a Macerata
Mercoledì 5 maggio prossimo alle 16:30, presso l'ITAS Matteo Ricci di Macerata, via G.Di Pietro, Gabriele Del Grande, fondatore di Fortress Europe (http://fortresseurope.blogspot.com) presenterà il volume "Il Mare di Mezzo". Il blog Fortress Europe è dedicato alla memoria delle vittime dell'emigrazione e alla denuncia dei crimini commessi alla frontiera contro migranti e rifugiati. Nato nel gennaio 2006, non riceve nessun finanziamento e si regge su una rete volontaria di giornalisti, traduttori e associazioni. Il libro racchiude tre anni di inchieste in un unico avvincente racconto. Un viaggio tra memoria e attualità attraverso le storie che fanno la storia. La nostra storia. L'incontro, aperto al pubblico, è organizzato all'interno dell'Assemblea dei Soci dell'ISCOS Marche Onlus, insieme alla CISL di Macerata e all'ANOLF (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere). Per informazioni: iscosmar@tin.it - 071505228
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28/04/2010 Gabriele Del Grande (Fortress Europe) a Macerata
Mercoledì 5 maggio prossimo alle 16:30, presso l'ITAS Matteo Ricci di Macerata, via G.Di Pietro, Gabriele Del Grande, fondatore di Fortress Europe (http://fortresseurope.blogspot.com) presenterà il volume "Il Mare di Mezzo".Il blog Fortress Europe è dedicato alla memoria delle vittime dell'emigrazione e alla denuncia dei crimini commessi alla frontiera contro migranti e rifugiati. Nato nel gennaio 2006, non riceve nessun finanziamento e si regge su una rete volontaria di giornalisti, traduttori e associazioni.Il libro racchiude tre anni di inchieste in un unico avvincente racconto. Un viaggio tra memoria e attualità attraverso le storie che fanno la storia. La nostra storia.L'incontro, aperto al pubblico, è organizzato all'interno dell'Assemblea dei Soci dell'ISCOS Marche Onlus, insieme alla CISL di Macerata e all'ANOLF (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere).Per informazioni: iscosmar@tin.it - 071505228Qui il volantino dell'iniziativa.
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27/04/2010 DIVERSAMENTE ITALIANI
L'ANOLF di Ascoli Piceno in collaborazione con il CSV Marche sede di Fermo ha dato vita al progetto "DIVERSAMENTE ITALIANI", organizzando diverse iniziative rivolte in particolar modo alle giovani generazioni. Infatti i soggetti protagonisti degli eventi sono in primo luogo i giovani immigrati di seconda generazione, che vogliono coinvolgere in questi percorsi altri giovani italiani e le istituzioni scolastiche. Il progetto si articola in tre momenti precifici: 1) un focus group tra giovani di diverse etnie e giovani italiani in particolare studenti, attivisti di organizzazioni di volontariato, CAG, ecc... con lo scopo prevalente di affrontare il discorso dell'integrazione culturale, attraverso lo scambio di conoscenze, di esperienze, per torvare punti di convergenza nel rispetto delle diversità. 2) l'organizzazione di un seminario dal titolo "La Scuola e l'intercultura" con il Prof. Gilberto Bettinelli dell'Università la Bicocca di Milano, nel quale si cercherà di confrontarsi sull'adeguatezza dell'Istituzione Scuola rispetto alla presenza costantemente in crescita di giovani studenti provenienti da altre parti del mondo. 3) l'immigrazione e i Media, una buona comunicazione può favorire una buona integrazione, incontro con un giornalista professionista, proiezione di un film sul tema, anche questo evento rovolto prevalentemente ai giovani.
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26/04/2010 FESTIVAL DEL 1° MAGGIO
  CONCERTO PROMOSSO DAI SINDACATI CGIL, CISL E UIL E DAL COMUNE DI ANCONA Apriranno il Festival i Radio Souvenir, una band anconetana, under 18, che si esibirà con un tributo a Ligabue. Sarà poi la volta degli Eyestone Brain di Osimo, gruppo rock-grunge. L'ultima band locale a calcare il palco sarà El cijo, gruppo anconetano che allieterà il pubblico con melodie folk-rock-indie. Al tramonto si esibiranno i The Hacienda, gruppo fiorentino giovanissimo, già ospite ad Ancona presso Lascensore quest'inverno, dove hanno già presentato Cnversation Less la loro prima uscita ufficiale. I The Hacienda sono noti agli appassionati del genere indie-britpop per essere stati gruppo spalla degli Oasis durante la loro tappa milanese la scorsa estate. Si esibiranno poi i The Strikeballs, quartetto riminese che divertirà e farà ballare il pubblico con un cocktail di melodie swing, rock, surf, country e rockabilly. Toccherà poi ai The Sunny Boys, la tribute band italiana dei Beach Boys. La band torinese che ha ricevuto gli elogi di Bruce Johnston, membro degli stessi Beach Boys. Chiuderanno il Festival i The One Droppers, band milanese che spazia dal primo ska, al rocksteady, fino al reggae.
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26/04/2010 Premio Cavalierato Giovanile
Premio per i migliori talenti giovanili della Provincia di Ancona   Arriva anche nel territorio della Provincia di Ancona il Premio Cavalierato Giovanile.  La manifestazione si pone un duplice obiettivo: individuare e valorizzare i migliori talenti giovanili e realizzare una rete di risorse umane in grado di interagire al servizio delle comunità locali dove operano.Fino al 31 maggio, chiunque potrà fare la propria nomination accedendo al sito www.cavalieratogiovanile.it  e segnalando nell'apposita sezione del premio dedicata alla Provincia di Ancona un uomo o una donna under 35.I candidati possono essere sia italiani che stranieri, in possesso di regolare permesso di soggiorno, distintisi nei settori dell'arte, della comunicazione, della cultura, dell'imprenditoria, dell'innovazione, della musica, della ricerca, del sociale, dello spettacolo o dello sport.Per gli italiani, il requisito è essere originari della provincia di Ancona (possono dunque essere nominati anche coloro che risiedono all'estero); per gli stranieri, invece, l'obbligo è rappresentato dalla residenza in uno dei 49 comuni del territorio.Un' apposita giuria effettuerà la selezione tra coloro che hanno ricevuto la nomination. I vincitori saranno resi noti il 28 giugno, giornata conclusiva del progetto, durante la cerimonia di premiazione. A loro sarà conferita la pergamena e la spilletta ufficiale del Premio Cavalierato Giovanile.Per maggiori informazion: www.cavalieratogiovanile.it
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25/04/2010 25 Aprile 2010: fare memoria a difesa della libertà e della democrazia.
Numerose le celebrazioni nelle Marche per commemorare il 65° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal fascismo e dal nazismo. Il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo ha partecipato, ad Ancona, alla cerimonia della deposizione delle corone d’alloro al Monumento dei Caduti e al corteo che questa mattina si sono svolti nel capoluogo. Per l’occasione ha dichiarato:<< Il 25 Aprile rappresenta memoria per tutta l’Italia della fine di una guerra orribile e disumana; è memoria, come ha detto ieri il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,della riunificazione del Paese; è memoria di liberazione e dell’avvio inarrestabile del processo democratico. Per noi della Cisl coltivare questa memoria è fondamentale per custodire con impegno il patrimonio di libertà e democrazia che abbiamo nel nostro Paese e che purtroppo, viene spesso sottovalutato e dato per scontato. Fare memoria è importante e decisivo anche per affrontare il vivere quotidiano con le sue fatiche e i suoi problemi, a partire dal lavoro, che oggi cittadini e famiglie vivono, il non dimenticare deve aiutare ad avere la consapevolezza che la libertà e la democrazia non sono un concetto astratto ma ideali su cui impegnarsi ogni giorno per guardare al futuro non solo con incertezza e timore ma anche con la necessaria dose di consapevole speranza>>.
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23/04/2010 Concerto 1° maggio 2010
La Cisl di Macerata organizza un pullman per assistere al concerto del primo maggio a Roma. Per informazioni sull'iniziativa telefonaci allo 0733-4075246 o clicca qui http://www.scribd.com/full/30396596?access_key=key-bpfbnoioiwyqerzlsj9
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21/04/2010 Edili: firmato il Contratto nazionale Edilizia Industria
È stato firmato nella notte da Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, l'accordo per il rinnovo del contratto dell'Edilizia-Industria, che interessa oltre 1milione 200mila addetti. Il testo, che ha efficacia dal 1° gennaio scorso fino al 31 dicembre 2012, prevede un aumento pari a 91 euro al parametro 100 (1° livello) e si inserisce perfettamente nel solco tracciato dall'accordo interconfederale del 15 aprile del 2009. "Si tratta di un buon contratto con numerosi parti innovative, nonostante il momento di profonda crisi del settore", ha dichiarato Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl. "L'accordo - prosegue - recepisce quasi totalmente le richieste della nostra piattaforma, perché rafforza le tutele e le sicurezze dei lavoratori e mira anche al rilancio del settore, che rappresenta oltre il 10% del Pil nazionale. L'aumento salariale - precisa Pesenti - si basa sugli indici Ipca introdotti dal protocollo dell'aprile del 2009 e rappresenta il recupero del potere d'acquisto dei salari per i prossimi tre anni, garantito dall'accordo. Ma è tutto l'impianto che poggia sul nuovo modello contrattuale, perché sono stati valorizzati la sicurezza, la bilateralità, il welfare, la legalità, il mercato del lavoro attraverso la Borsa continua nazionale e si dà un forte impulso al secondo livello di contrattazione, responsabilizzando così i gruppi dirigenti territoriali".Questi in sintesi i punti del contratto: Salario - Aumento di 91 euro al parametro 100 (1° livello) diviso in tre tranches: 30 euro dal 1° aprile 2010, 30 euro dal 1° gennaio 2011 e 31 euro dal 1° gennaio 2012. Contrattazione di II livello - Riconfermata la contrattazione di secondo livello di tipo territoriale, con l'individuazione del tetto del 6% e l'inserimento di un meccanismo variabile. Per il calcolo saranno utilizzati 4 indicatori a livello nazionale, uno invece sarà concordato in sede territoriale. Part-time - Si è deciso che i contratti a tempo parziale che superino le percentuali stabilite dal Ccnl, pari al 3%, impediscono il rilascio del Durc all'impresa richiedente. Borsa lavoro - Entrerà a regime nel 2011 e permetterà al sistema delle Scuole edili di gestire l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro. Rlst - Costituzione degli Rlst (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale) in ogni provincia. Previdenza - Rafforzamento e rilancio del Fondo Prevedi,con adesione dei lavoratori tramite le Casse edili. Ferie - Il lavoratore potrà utilizzare 2 settimane di ferie all'anno nei 24 mesi successivi. La norma porterà grandi vantaggi soprattutto per gli stranieri che tornano periodicamente nella nazione di origine. Bilateralità - Verrà rafforzata e razionalizzata la logica del sistema e reso sempre più omogeneo l'operato degli Enti paritetici: Casse edili, Scuole edili e Cpt. Avviso comune su contribuzione e ammortizzatori sociali -  Ance e sindacati chiederanno al Governo di  'spezzare'  in due la contribuzione, pari al 5% circa. Il 3% continuerà a finanziare gli ammortizzatori sociali, la quota restante invece servirà a creare un fondo utilizzato per favorire l'assunzione dei lavoratori disoccupati o in Cassa integrazione, e per integrare i redditi dei lavoratori in Cig o in disoccupazione, ma a condizione che frequentino corsi di formazione professionale o percorsi di riqualificazione. Banca dati - La Cnce avrà il compito di progettare un sistema informatico nazionale omogeneo territorialmente, per la creazione di  una Banca Dati territoriale di settore. Oltre ai dati più comuni la Banca Dati dovrà anche indicare informazioni precise circa i singoli cantieri dell'impresa e l'intera filiera degli eventuali subappalti assegnati.20 aprile 2010
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20/04/2010 Fincantieri: richiesto l'allungamento della Cassa Integrazione
Si è svolto ieri, lunedì 19 aprile presso la sede dell’associazione industriali, l’incontro tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali per concordare l’allungamento della cigo di altre tredici settimane. Questo allungamento andrebbe così a coprire il periodo di cigo sino al 22 luglio 2010. Per questo ulteriore periodo restano confermati i precedenti accordi comunque in parte stabiliti dall’ultimo contratto integrativo in merito alla cassa integrazione.In quella sede, l’azienda, ha comunicato alle Organizzazioni sindacali un ulteriore carico di lavoro pari a 22.000 mila ore riguardante la sezione FB e quindi lavorazioni dei sottassiemi, otre alle 100.000 già assegnateci dal cantiere di Monfalcone.Allo stato attuale, non è ancora noto il piano dettagliato delle varie officine del personale che sarà posto in cigo o del personale che invece rientra, perché l’ulteriore lavoro assegnatoci è stato comunicato la mattina dell’incontro. Tutto questo però ci porta a considerare un rientro di tutto il personale del centro uno nel periodo che va dal 9 giugno a tutto ottobre 2010.Oltre a questi affidi, l’azienda, sta programmando ulteriori lavori di manutenzione nelle varie aree del cantiere, oltre a quelli già in corso.Tra le varie richieste fatte, la Rappresentanza Sindacale Unitaria, ha ribadito il fatto che per noi la cigo non deve andare oltre le 52 settimane e quindi, l’azienda, in questo frangente deve far rispettare al massimo le rotazioni nei vari centri, riduzioni di orario di lavoro nel periodo estivo, sistemi di sostegno al reddito per i lavoratori in cassa da mesi e laddove non fosse possibile cercando di collocare i lavoratori anche attraverso le trasferte nei cantieri con carichi di lavoro garantiti.La situazione resta comunque per noi preoccupante perché ad oggi non ci sono ancora commesse, a parte gli affidi, per il nostro stabilimento.Le Organizzazioni sindacali tengono comunque a precisare che resta aperto il tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico e, vista la difficile situazione di crisi che non accenna a trovare una soluzione, hanno chiesto un incontro alla Presidenza del Consiglio per cercare una via di uscita da questa difficile situazione.A livello locale, invece, la Rappresentanza Sindacale Unitaria sta cercando di organizzare incontri con le istituzioni locali, affinchè arrivi un segnale più forte al governo della difficile situazione che si è venuta a creare nel nostro territorio e in particolare nel nostro sito produttivo. Ancona 20 aprile 2010                                                                                                                                                                           RSU fincantieri
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19/04/2010 Caos aerei: i suggerimenti dell'Adiconsum
La nuvola di cenere provocata dal vulcano islandese sta comportando disagi e gravi complicazioni nei trasporti, per cui vogliamo ricordare i diritti dei viaggiatori, che sono stati costretti, a causa di circostanze eccezionali, alla mancanza di assistenza e informazioni, e in questo senso sono anche intervenute le precisazione sia da parte del Commissario Europeo ai trasporti che da parte dell’Enac. VOLI AEREI E’ necessario rivolgersi tramite raccomandata con ricevuta di ritorno alla compagnia aerea. Il passeggero ha diritto a:1. Rimborso del prezzo del biglietto non usufruito in caso di rinuncia oppure, riprotezione su un volo alternativo. La compagnia può anche offrire un buono da utilizzare in futuro, il consumatore  può decidere se accettarlo o meno.   2. Assistenza: - pasti e bevande in relazione alla durata dell'attesa; - adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o piu' pernottamenti; - trasporto aeroporto – albergo - aeroporto - due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail; - la priorità va data alle persone con mobilità ridotta, nonche' ai bambini non accompagnatiPACCHETTI TURISTICI Rivolgersi sempre tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al tour operator e all'agenzia di viaggi. Mancata partenza: - usufruire di un altro pacchetto di qualita' equivalente o superiore senza supplementi di prezzo; - usufruire di un altro pacchetto di qualita' inferiore previo rimborso della differenza di prezzo; - essere rimborsato dell'intera somma gia' pagata entro 7 giorni lavorativi dal momento del recesso o della cancellazione; Mancato rientro a causa della cancellazione del volo, l'organizzatore (tour operator o agenzia viaggi) provvede a proprie spese ogni rimedio utile al soccorso del consumatore al fine di consentirgli la prosecuzione del viaggio. Se però il tour operator e/o l'agenzia viaggi non garantiscono i diritti di cui sopra, e il consumatore è costretto a provvedere in proprio (albergo, pasti, voli, etc.), potrà chiedere il rimborso di quanto speso ed un risarcimento del danno causato dall'inadempimento di obblighi di legge(entro 10 giorni dal rientro). Si ricorda che trattandosi di un evento eccezionale non  si ha diritto alle compensazioni pecuniarie che variano da 250 a 600 euro a seconda della distanza coperta del volo, nè al risarcimento del danno. Nel caso in cui , invece,  non siano stati garantiti i diritti di cui sopra il consumatore potrà chiedere un rimborso di quanto speso ed un risarcimento del danno causato dall'inadempimento degli obblighi previsti. Per maggiori informazioni rivolgersi agli sportelli dell’Adiconsum o al numero verde 800663822 (ore 10-13 dal lunedì al venerdì).
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15/04/2010 Accenture: al via 124 licenziamenti
Dopo 2 mesi dal primo incontro in cui Accenture annunciava  la volontà di procedere alla chiusura di due poli periferici di Ancona e Catania e di ridurre in parte l’occupazione della sede di  Milano, a seguito di una rinegoziazione dell’accordo commerciale per la gestione dei servizi amministrativi   con aziende della grande distribuzione, oggi  l’azienda ha concretizzato 124 licenziamenti attivando la procedura di legge (mobilità). Le motivazioni addotte cambiano completamente lo scenario: Accenture scagiona Sma –Auchan e Upim da ogni responsabilità e riconduce la sua scelta alla volontà di ridurre i costi per essere più competitiva sul mercato nazionale. E’ una mossa che se da un lato rivela la vera intenzione che è quella di avere maggiori profitti, dall’altro forse tenta di evitare che i proprio clienti siano coinvolti nella ricollocazione degli esuberi così come previsto nell’accordo del 2003, quando le società della grande distribuzione cedendo il ramo di attività si erano impegnate  con un accordo sottoscritto con il sindacato a tutelare l’occupazione anche in caso di riduzione delle commesse oggetto dell’accordo commerciale. I segretari generali delle federazioni regionali di settore, Selena Soleggiati, Fisascat Cisl e Claudio Di Pietro, Filcams Cgil, ritengono inaccettabile la scelta aziendale di voler far pagare il prezzo di possibili maggiori guadagni ai lavoratori soprattutto in un momento di forte crisi economica dove gli sforzi di tutti dovrebbero essere orientati al mantenimento dell’occupazione anche attraverso l’utilizzo di misure non espulsive. Le organizzazioni sindacali si mobiliteranno nei prossimi giorni per contrastare la chiusura delle sedi periferiche ed attiveranno gli incontri previsti dalle normative di legge in materia di licenziamenti collettivi.15 aprile 2010
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15/04/2010 Cigs in deroga, i Sindacati incontrano la Regione
Macerata - Ancora ritardi nell’erogazione della Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) in deroga. Da settembre 2009 ad aprile 2010, per la Provincia di Macerata, sono state presentate 810 domande – di cui 267 nei primi tre mesi del nuovo anno – delle quali ne sono state esaminate ed accolte solo 388. In pratica, la Regione Marche sta ancora lavorando sulle domande dell’anno passato, rispetto alle quali, su 2.382 lavoratori interessati dalle richieste di Cigs in deroga, 650 di essi non hanno ancora ricevuto nulla. Gli impegni della Regione Marche «La situazione è grave – affermano Marco Ferracuti e David Ballini, rispettivamente Segretario Generale e Responsabile dell’Artigianato della Cisl di Macerata – e nell’agenda della Cisl, la questione è presente da mesi come una priorità assoluta». Ma qualcosa si sta muovendo. Il pressing continuo sulla Regione Marche e su l’INPS Regionale è sfociato nell’incontro dell’8 aprile scorso, in cui la Regione si è impegnata a portare a termine l’istruttoria delle pratiche del 2009 entro il mese di aprile, a questo punto l’INPS si deve impegnare ad erogare tutti i relativi trattamenti entro il mese successivo. Pratiche più rapide nel 2010 Per quanto riguarda invece le pratiche dell’anno in corso, la semplificazione delle procedure e l’aumento di personale che gli enti hanno destinato al servizio lasciano ben sperare. L’obiettivo è quello di accelerare le procedure di istruttoria delle domande, per evitare che si ripeta quanto accaduto nel 2009. L’importanza della formazione Contestualmente, Cgil e Cisl si sono incontrate con la Provincia di Macerata ed hanno condiviso criteri e modalità per lo sviluppo di politiche attive, in particolare riguardo la formazione dei lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori in deroga. «Rimaniamo comunque impegnati a tutti i livelli – concludono Ferracuti e Ballini – per il rifinanziamento e l’ampliamento degli ammortizzatori sociali e per la creazione delle condizioni per il rilancio occupazionale nel nostro territorio.» Matteo Moretti
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15/04/2010 Telecom, a rischio le lavoratrici del 187
Macerata – In concomitanza con l’imminente uscita del piano industriale di Telecom Italia, riemerge il problema delle chiusura del Centro 187 di Macerata. Lavoratrici a rischio trasferimento L’accordo ministeriale del 21 luglio scorso prevedeva l’impegno dell’azienda a salvaguardare l’occupazione territoriale. «Purtroppo ad oggi – spiegano i Responsabili di Slc, Fistel e Uilcom, le Federazioni dei postali di Cgil Cisl e Uil – solo alcuni lavoratori sono stati trasferiti in altri reparti mentre a tutto il restante personale è stato prospettato solo il trasferimento ad Ancona. Stiamo parlando di 15 lavoratrici, alcune residenti nell’entroterra, alcune part-time, altre in possesso della legge 104/92. Molte sono mamme con figli minori, che dovrebbero essere trasferite presso la sede di Ancona, con tutti i disagi inerenti la difficile pendolarità. L’alternativa al trasferimento è il licenziamento incentivato, conseguenza della chiusura dell’attività a Macerata prevista per il 30 luglio 2010». Fronte comune con la Provincia di Macerata Slc, Fistel e Uilcom invitano l’azienda a non depauperare il patrimonio territoriale e professionale creatosi sul territorio, e a trovare soluzioni alternative quali la remotizzazione di attività e il telelavoro. Chiarezza sulle responsabilità «E’ in corso un tentativo di costruire, insieme alla Provincia di Macerata, un fronte comune per contrastare queste scellerate scelte aziendali – afferma Luigi Cordari, Segretario della Fistel Cisl -ma è ora che si faccia chiarezza sulle reali responsabilità di chi ha portato Telecom Italia in questa drammatica situazione. E’ assurdo che siano sempre i lavoratori a dover pagare le pessime gestioni manageriali e finanziarie susseguitesi nel tempo». Matteo Moretti
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15/04/2010 Bolletta luce: dal 1 luglio tariffa bioraria
La tariffa bioraria dal 1° luglio verrà applicata in modo automatico e progressivamente  a tutti coloro che hanno le condizioni di fornitura stabilite dall’Autority e dotati di un contatore elettronico in grado di misurare i consumi nelle diverse fasce F1-F2-F3: cioè  coloro che sono nel mercato di maggior tutela e non hanno cambiato fornitore (es. Enel servizio elettrico).• Il nuovo sistema permetterà una maggiore equità in quanto ognuno pagherà  secondo la modalità di consumo (allo stato attuale con un unico prezzo indifferenziato chi usa l’elettricità nelle ore convenienti paga anche una parte dei costi di chi consuma nelle ore più costose). • I prezzi biorari tengono conto del diverso prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica: la sera, la mattina presto, la notte e i  festivi  il prezzo è più basso, mentre è più alto nelle ore centrali. •  Questo significa per molti cittadini cambiare radicalmente lo stile dell’utilizzo dell’energia elettrica a partire  dagli elettrodomestici. • Fasce orarie F2-F3: costerà di meno dalle 19 alle 8 dei giorni feriali, tutti i sabati, le domeniche e giorni festivi: • Fascia oraria F1:  costerà di più dalle ore 8 alle ore 19 dei giorni feriali. • L’Autority ha deciso che fino a gennaio 2012 le differenze di prezzo fra le diverse fasce orarie sarà di circa il 10% per far sì che ci si abitui al nuovo sistema. Cosa fare Nelle fatture che ci stanno arrivando viene riportata la modalità del nostro consumo nelle tre fasce, quindi dobbiamo: - controllare attentamente le bollette per verificare la modalità attuale di consumo; - adoperarsi, per spendere meno, di abituarsi da subito allo spostamento dei consumi sapendo che dobbiamo concentrare almeno il 66% dei nostri consumi nelle fasce orarie a minor costo; - Chi non vuole l’applicazione dei prezzi biorari potrà passare ad altro gestore sul mercato libero, verificando le diverse condizioni contrattuali. Nel sito www.autorita.energia.it alla voce trova offerte è possibile anche verificare l’offerta per noi più conveniente.ADICONSUM MARCHE 800663822 - dal lunedì  al venerdì: dalle 10 alle 13Per visualizzare la brochure dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas sulle tariffe clicca sul seguente link: http://www.scribd.com/full/29959711?access_key=key-13rvygfurfpt5oeyuqki
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14/04/2010 Evoluzione della vertenza A. Merloni
Nell’incontro svoltosi il 13 aprile a Fabriano tra le Organizzazioni sindacali e i Commissari straordinari del Gruppo A. Merloni, sono emersi alcuni dati di evoluzione della vertenza. In particolare sono stati valutati i vantaggi provenienti dalla firma dell’Accordo di programma, che, grazie alle misure incentivanti, è in grado di rendere più appetibili le attività industriali del Gruppo, e, dando continuità all’Amministrazione straordinaria, permette la proroga di un anno della Cassa integrazione.Nelle prossime settimane, inoltre, dovrebbero chiudersi le trattative per la cessione di Tecnogas e Cylinders & Tanks, sulla base di proposte considerate valide, in quanto sono in grado di offrire risposte sul piano occupazionale, finanziario e industriale.Per la Fim Cisl è prioritario che emergano nuovi investitori, e ciò è possibile attraverso una forte iniziativa del governo e delle istituzioni locali, affinchè si possano cogliere nuove opportunità, o in continuità con le attività del Gruppo o con progetti di riconversione industriale.Il 27 aprile prossimo si terranno le assemblee dei lavoratori negli stabilimenti di Nocera Umbra, Fabriano e Matelica.14 aprile 2010
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13/04/2010 Quadrilatero, occhio alla sicurezza
Macerata – Mercoledì 7 aprile alle 17.30, il teatro Marenco di Muccia ha ospitato la tavola rotonda organizzata dalla Cisl di Macerata sui temi dello sviluppo, della sicurezza e della legalità nei cantieri della Quadrilatero. I numeri della Quadrilatero Circa mille lavoratori verranno impiegati in quella che è una delle più grandi opere pubbliche in corso di svolgimento su tutto il territorio nazionale. Saranno costruite circa 160 km di strade, per un costo complessivo di € 2.157 milioni. Coinvolte circa 400 aziende. Sono numeri che dimostrano che il Comune di Muccia, nei prossimi anni, sarà snodo cruciale di problematiche e di opportunità per far fronte e raccogliere le quali, proprio a Muccia, la Cisl ha appena aperto una nuova sede, inaugurata per l’occasione. A rischio la sicurezza dei cittadini Alla presenza del Presidente della Provincia di Macerata Franco Capponi, del Segretario della Cisl nazionale Giorgio Santini e di più di 100 partecipanti, sono stati affrontati problemi importanti, come quello della sicurezza dei cittadini. Chiede aiuto il primo cittadino di Muccia, Mario Baroni che sottolinea come “l’ aumento della popolazione dovuto all’afflusso di lavoratori da tutta Italia renderà necessario potenziare l’organico di poliziotti municipali e di carabinieri, attualmente del tutto insufficiente a garantire il controllo del territorio”. Irregolarità nella prevenzione A rischio, stando ai dati forniti dal Direttore provinciale del lavoro Pierluigi Rausei, è però soprattutto la sicurezza dei lavoratori. “Nel primo trimestre del 2010, nel settore dell’edilizia – spiega Rausei – almeno il 93% delle aziende ispezionate risultano irregolari, con il 54% dei propri dipendenti completamente in nero. Le principali infrazioni riguardano la prevenzione, quindi la formazione e l’informazione dei lavoratori, la sorveglianza sanitaria e l’addestramento”. Necessario reinventare prassi e procedure Un invito a tenere alta la guardia viene anche dal Responsabile del Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’ASUR Zona 10, Antoni Barboni, che fa presente come “questa grande opera infrastrutturale, anche per le problematiche connesse alla viabilità difficoltosa del territorio montano, comporterà la necessità di reinventare procedure e prassi di sicurezza, richiedendo grande esperienza e competenza”. I lavoratori non paghino lo sviluppo Fiducioso il Segretario Generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, per il quale “la Quadrilatero è un’opportunità per lo sviluppo di tutto il territorio provinciale. Certo, non possiamo sottovalutare rischi insidiosi, come quello di infiltrazioni malavitose. In ogni caso la priorità è garantire che il prezzo dello sviluppo non venga pagato dai lavoratori, in termini di minor sicurezza e di minori tutele economiche e normative. La Cisl è disponibile a lavorare insieme per obiettivi condivisi, nella certezza di poter essere utile a raccogliere e vincere questa sfida importante”.
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13/04/2010 Indennità di sospensione: cessazione prelievo del 5,84%
L’ Inps con  Messaggio n. 8668 dello scorso 29 marzo, comunica che, dal 1 gennaio 2010, cessano di avere efficacia le disposizioni fornite con precedente Messaggio 4929 del 17 febbraio 2010.  Con tale inversione di rotta, seguita ad un rovesciamento di posizioni da parte del Ministero del lavoro, dal 1 gennaio 2010 ai lavoratori percettori dell’indennità di sospensione con integrazione a carico degli enti bilaterali, ai sensi dell’art.19, co. 1 della legge 2/2009,  http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09002l.htm non  verrà più detratto il 5,84% a titolo di contribuzione. Come sapete, la Cisl si è spesa molto per ottenere tale risultato, anche con una presa di posizione congiunta tra confederazioni sindacali e associazioni datoriali artigiane. La precedente posizione, infatti, oltre ad essere illegittima, era anche in netto contrasto con l'importanza che la legislazione affida alla bilateralità in materia di ammortizzatori sociali nonché con  l'impostazione esplicitamente favorevole alla bilateralità del Ministero del Lavoro.12 aprile 2010
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13/04/2010 Polizze dormienti
La l. 166/2008 prevedeva, con effetto retroattivo al 2006, che le polizze di cui non era stata richiesta la liquidazione entro i termini di prescrizione, venissero versate dalle Compagnie al fondo conti dormienti. La prescrizione parte o dalla morte del titolare o dalla scadenza della polizza ed è di 1 anno fino al 27/10/2007, di 2 anni a partire dal 28/10/2007. La materia ha riguardato soprattutto polizze emesse da Poste Vita, i cui contratti contenevano l’impegno a non avvalersi della prescrizione ordinaria, ma a prolungare il termine  per richiedere la liquidazione a 10 anni.  Molti risparmiatori, spesso su esplicito consiglio degli stessi Uffici Postali, si erano avvalsi di tale prolungamento, ma avevano visto svanire il proprio denaro quando, all’entrata in vigore della l. 166/2008, Poste Vita ha ritenuto di essere obbligata a devolvere gli importi delle polizze per le quali era decorso il termine di prescrizione ordinaria  al Fondo conti dormienti. Dopo mesi di iniziative da parte dell’ Adiconsum  e delle altre Associazioni di Consumatori, presentazioni emendamenti e pressioni nei confronti di Poste Vita e del governo, il Consiglio dei Ministri ha approvato la norma “SALVA POLIZZE DORMIENTI”, contenuta nel c.d. decreto incentivi (d.l. 40/2010). La norma elimina la retroattività prevista dalla Legge n.166/08, per cui la disciplina sulle polizze dormienti sarà applicabile esclusivamente ai contratti per i quali  la  prescrizione matura a partire dal 28/10/2008, fatti salvi gli importi già versati dalle Compagnie al Fondo.Poste Vita ha assicurato di NON AVER VERSATO NULLA al “fondo dormienti”, e che i beneficiari che ne hanno diritto e che avevano richiesto la liquidazione della polizza ricevendo risposta negativa, saranno tutti pagati. Sarebbero pronte circa diecimila lettere da inviare a tutti i clienti interessati e quindi i clienti di Poste Vita che avevano visto negato il diritto a rientrare in possesso dei propri risparmi, potranno ora essere risarciti. L’Adiconsum Marche esprime la propria soddisfazione per una soluzione che considera una vittoria a favore delle decine di risparmiatori assistiti, anche se il decreto lascia aperte questioni importanti, per le quali si sono già richieste modifiche in  sede di conversione in legge del decreto.Adiconsum MarcheTel.   071/505234  (pomeriggio)           800663822   (mattina 10,00 – 13,00)
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12/04/2010 I rischi dei bonus incentivi
Il meccanismo del “rubinetto” previsto per la concessione del bonus creerà molti problemi. È prevedibile, infatti, che nei primi giorni si concentreranno migliaia di domande di bonus per avere la certezza di rientrare nei fondi previsti. Quali rischi per il consumatore? 1. Il rischio è che il consumatore acquisti il bene con la promessa del bonus, per poi scoprire, ad acquisto effettuato, che non è rientrato nei benefici per esaurimento delle risorse stanziate e di conseguenza dovrà pagare il costo per intero. Adiconsum, quindi,  raccomanda prudenza e consiglia di prenotare il bene che si intende acquistare, confermando l’acquisto solo dopo aver accertato l’accoglimento della domanda di bonus da parte di Poste Italiane, incaricate di gestire i fondi.  (Il rivenditore dovrà verificare la disponibilità per via telematica e successivamente comunicarne l’esito al consumatore.) 2. Inoltre il bonus previsto dalla legge vale solo per i prodotti acquistati in sostituzione di analogo prodotto rottamato. Da una nostra verifica risulta che i negozianti richiedono il certificato della rottamazione della vecchia cucina o della vecchia lavastoviglie. Ma questo certificato è praticamente impossibile da ottenere poiché pochi sono i Centri di raccolta che rilasciano questo documento. (Adiconsum propone quindi, come già avvenuto a suo tempo per i frigoriferi, che sia ritenuta valida un’autocertificazione da parte del consumatore. In caso contrario questo  vincolo rischia di rende inefficace lo stesso bonus). 3. Il bonus vale esclusivamente per gli acquisti che hanno le caratteristiche previste da decreto (come da tabella) 4. Adiconsum invita, inoltre,  è preoccupata per il rischio che  alcuni commercianti possano attuare anche in questo caso il malcostume del riprezzamento. Il consumatore così ha l’illusione dello sconto, ma in effetti paga il prezzo precedente. Adiconsum invita quindi i consumatori a verificare il prezzo dei prodotti che intendono acquistare per essere sicuri che lo sconto derivante dagli incentivi sia reale e non fittizio. Riportiamo le caratteristiche dei  bonus che interessano maggiormente le famiglie: •        cucine componibili complete di elettrodomestici: bonus 10% -contributo max di 1000 euro sostituzione di una vecchia cucina con: mobili con scheda identificativa del prodotto in legno, almeno due elettrodomestici ad alta efficienza, valvola per la sicurezza per i piani cottura, rispetto delle norme sull’emissione di aldeide formica, predisposizione per la raccolta differenziata. •       elettrodomestici: 20% del costo: sostituzione vecchi apparecchi con: - lavastoviglie non inferiori alla classe AAA (max 130 euro) - forni elettrici non inferiori alla classe A (max 80 euro) - piani cottura con dispositivo FSD (max 80 euro) - cucine libere con dispositivo FSD e forno elettrico non inferiore alla classe A (max 100 euro) - cappe climatizzate  (max 500 euro) - pompe di calore con COPO>/=2.5 (max 400 euro) •       motocicli: bonus 10% del costo  (20% per motocicli elettrici e ibridi) -fino 400cc o fino a 70Kw di potenza per euro3 con rottamazione euro 0 o euro1 (max 750 euro) - Max 1500 euro per elettrici o ibridi per i quali non è prevista rottamazione ° banda larga: 50 euro per attivazione banda larga per giovani tra i 18 e 30 anni. ° immobili ad alta efficienza energetica: - 83 euro per mq di superfice utile /fabbisogno energetico migliorato del 30% classe B max 5000 euro - 116 euro a mq di superfice utile/ fabbisogno energetico migliorato del 50% (classe A max 7000 euro. Adiconsum invita inoltre i consumatori a segnalare immediatamente eventuali raggiri/truffe alla Polizia Municipale e alla Guardia di Finanza e per conoscenza ad Adiconsum -800663822Silvana Santinelli - Segretaria Regionale AdiconsumAncona, 12 aprile 2010
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09/04/2010 Cisl all'attacco sulla chiusura dei centri 187
 "In questi giorni, in concomitanza con una imminente uscita del piano industriale di Telecom Italia, sta riemergendo in tutta la sua gravità il problema riguardante le chiusure dei centri 187 della sede di Macerata". E' quanto affermano Luigi Cordari, segretario Fistel Cisl e Marco Ferracuti, segretario generale Cisl di Macerata. "Ricordiamo che lo scorso 21 luglio, in sede ministeriale, fu siglato un accordo con il quale l'azienda si impegnava ad attivare ogni possibile sinergia al fine di salvaguardare l'occupazione territoriale. Purtroppo ad oggi solo alcuni lavoratori sono sfati trasferiti in altri reparti mentre a tutta il restante personale di cui 15 lavoratrici, alcune residenti nell'entroterra, alcune part-time, alcune in possesso della legge 304/92, molte mamme con bambini minorenni, non è stata prospettata alcuna rioccupazione in ambito territoriale se non il trasferimento ad Ancona o il licenziamento incentivato, paventando la chiusura dell'attività a Macerata il 30 luglio 2010. Reputiamo la situazione estremamente grave e preoccupante in quanto i lavoratori si vedrebbero costretti ad essere trasferiti presso la sede di Ancona con tutti i disagi inerenti la difficile pendolarità, centinaia di chilometri percorsi nella stessa giornata, in concomitanza con orari di lavoro distribuiti in tutta la settimana dalle ore 6.50 alle 21".9 aprile 2010
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09/04/2010 Famiglie più povere, giù redditi e risparmio
Il bonus incentivi è una goccia nel mare. Maggiori controlli sugli aumenti ingiustificati di carburanti, assicurazioni, acqua e rifiuti. I dati Istat sui redditi e sui risparmi delle famiglie del 2009 sono molti gravi. Evidenziano una caduta del risparmio di circa il 3%, un minor reddito di circa il 2% e una riduzione del potere d’acquisto di circa il 2,5%. Tutto ciò è avvenuto in un anno in cui sono intervenuti in modo rilevante gli ammortizzatori sociali della Cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Il 2010 rischia di essere per le famiglie italiane ancora più pesante, poiché molte Casse integrazioni si stanno traducendo in minor occupazione sia precaria che regolare. Per contro non vediamo interventi significativi da parte del Governo per cambiare tale situazione. Il bonus incentivi potrà incidere più o meno su 500.000 acquisti di beni di consumo: è una goccia nel mare. Non solo. In assenza di controlli seri, il bonus rischia di andare a favore dei commercianti e non dei consumatori. Adiconsum ritiene fondamentale che il Governo proceda sia con un alleggerimento delle tasse sui redditi da lavoro dipendenti e sui pensionati, le cui minori entrate per lo Stato vanno compensate con una più decisa lotta all’evasione fiscale, sia con più controlli sugli aumenti ingiustificati a partire da quelli dei carburanti, delle assicurazioni, dell’acqua e dei rifiuti. 8 aprile 2010
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08/04/2010 E' tempo di reagire! Appello della Marcia Perugia-Assisi
Appello C’è troppa violenza in giro! Nel mondo, in TV, contro gli immigrati, gli “altri”, i diversi, contro le donne e contro i bambini, nelle nostre città, nei rapporti tra le persone, nel mondo del lavoro, nella politica, nell’informazione, nel rapporto che abbiamo con la natura, gli animali, l’ambiente che ci circonda: la violenza sembra non conoscere limiti e confini. C’è troppa violenza e c’è troppa indifferenza. Che è la forma più alta di violenza. In nome della nostra “pace”, troppo spesso siamo pronti a condonnare la violenza sugli altri. E davanti al loro dolore chiudiamo cuore, occhi e orecchi. Il prezzo di tanto cinismo è altissimo. E lo paghiamo tutti, indistintamente. Una società chiusa e insensibile non ha futuro.E’ tempo di reagire! Non possiamo permettere che violenze, egoismo, razzismo, mafie, censure, paure e guerre di ogni genere abbiano il sopravvento! Ci può essere una vita e un’Italia migliore! Ci può essere un mondo migliore! Domenica 16 maggio, partecipa anche tu alla Marcia per la pace Perugia-Assisi.“Qualsiasi propaganda a favore della guerra deve esser vietata dalla legge. Qualsiasi appello all'odio nazionale, razziale o religioso che costituisca incitamento alla discriminazione, all'ostilità o alla violenza deve esser vietato dalla legge.” Articolo 20 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici (ratificato dall’Italia nel 1977)Dobbiamo ri-mettere al centro della nostra vita quei valori condivisi, scolpiti nella nostra bella Costituzione e nel Diritto internazionale dei diritti umani, che soli possono aiutarci a superare positivamente questa profonda crisi e accrescere la qualità civile della nostra società. Abbiamo bisogno di un’altra cultura. Dobbiamo sostituire l’io con il noi, la disoccupazione con il lavoro, l'esclusione con l'accoglienza, lo sfruttamento con la giustizia sociale, l’egoismo con la responsabilità, l'individualismo con l’apertura agli altri, l’intolleranza con il dialogo, il razzismo con il rispetto dei diritti umani, il cinismo con la solidarietà, la competizione selvaggia con la cooperazione, il consumismo con nuovi stili di vita, la distruzione della natura con la sua protezione, l’illegalità con il rispetto delle regole democratiche, la violenza con la nonviolenza, i pregiudizi con la ricerca della verità, l’orrore con la bellezza, i “miei interessi” con il bene comune, la paura con la speranza. Dobbiamo riscoprire il significato autentico di questi valori, approfondirne la conoscenza, rigenerarli in un grande progetto educativo, permettergli di sprigionare tutta l’energia positiva che contengono. Dobbiamo esigere che ad ogni valore, oggi ribadito anche nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, corrispondano atti politici concreti e coerenti a partire dalle nostre città fino all’Europa e all’Onu. Per quanto possa apparire difficile, cambiare è possibile! E, in ogni caso, è indispensabile.Non possiamo disinteressarci del mondo che ci circonda. Più ce ne disinteressiamo, più ci isoliamo, più saremo colpiti dai suoi drammi e meno riusciremo a cogliere le opportunità che ci offre. Ci sono grandi problemi che non rispettano i confini nazionali e che si aggravano di giorno in giorno. Se continueremo ad essere miopi ed egoisti ci distruggeranno. Siamo ormai parte di una comunità globale. Lottare contro la povertà nel mondo, farla finita con le tante guerre, fermare il cambiamento climatico e proteggere l’ambiente, promuovere tutti i diritti umani per tutti, ridurre le disuguaglianze, garantire pari opportunità, costruire un’economia sociale di giustizia, costruire l’Europa dei cittadini, rafforzare e democratizzare l’Onu ci conviene! Più di quanto riusciamo ad immaginare. Per questo è urgente che chi gestisce le nostre istituzioni e i nostri soldi, dai Comuni all’Unione Europea, ponga questi programmi al centro del proprio impegno quotidiano. Per questo dobbiamo darci una politica nuova e una nuova agenda politica fondata sui diritti umani.Stiamo vivendo cambiamenti difficili e profondi, destinati a durare nel tempo. Dobbiamo decidere in quale società vogliamo vivere. Non ci sono abbastanza soldati, né muri abbastanza alti per difenderci dalla sciagurata illusione di poterci salvare da soli. Se davvero desideriamo la pace, per noi e per i nostri figli, non possiamo negarla agli altri. Se davvero vogliamo la pace dobbiamo imparare a riconoscere e gustare la pluralità umana nella dimensione dell’uguaglianza e della giustizia, della legalità e del rispetto dei diritti umani e della terra madre. Ciascuno faccia i conti con le proprie responsabilità.Il 16 maggio, vieni anche tu! Rinnoviamo il nostro impegno civile lungo la strada della pace e della nonviolenza. Una società migliore costruirà un mondo migliore.Tavola della pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti UmaniPerugia, 20 gennaio 2010Per adesioni, comunicazioni e informazioni: Tavola della Pace, via della viola 1 (06122) Perugia - Tel. 075/5736890 - fax 075/5739337 - email segreteria@perlapace.it - www.perlapace.it
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07/04/2010 «Molte saranno le domande, ma pochi i beneficiari»
  Bonus previsti Cucine componibili complete di elettrodomestici: bonus 10% -contributo max di 1000 euro sostituzione di una vecchia cucina con mobili con scheda identificativa del prodotto in legno, almeno due elettrodomestici ad alta efficienza, valvola per la sicurezza per i piani cottura, rispetto delle norme sull’emissione di aldeide formica Elettrodomestici: 20% del costo: sostituzione vecchi apparecchi con: -         lavastoviglie non inferiori alla classe AAA (max 130 euro)-        forni elettrici non inferiori alla classe A (max 80 euro)-        piani cottura con dispositivo FSD (max 80 euro)-        cucine libere con dispositivo FSD e forno elettrico non inferiore alla classe A (max 100 euro)-        cappe climatizzate  (max 500 euro)-        pompe di calore con COPO>/=2.5  Motocicli: bonus 10% (20% per motocicli elettrici e ibridi) – max 750 euro-fino 400cc o fino a 70Kw di potenza per euro3 con rottamazione euro 0 o euro1Max 1500 euro per elettrici o ibridi per i quali non è prevista rottamazioneNautica da diporto: bonus 20% - contributo max di 1000 euroBanda larga: 50 euro per attivazione banda larga per giovani tra i 18 e 30 anni.Immobili ad alta efficienza energetica:-        83euro per mq di superfice utile /fabbisogno energetico migliorato del 30% classe B max 5000 euro-        116 euro a mq di superfice utile/ fabbisogno energetico migliorato del 50% (classe A max 7000 euro. Rischi per i consumatori Il rischio è che il consumatore acquisti il bene con la promessa del bonus, per poi scoprire, ad acquisto effettuato, che non è rientrato nei benefici per esaurimento delle risorse stanziate.Per questo Adiconsum raccomanda prudenza e consiglia di prenotare il bene che si intende acquistare, confermando l’acquisto solo dopo aver accertato l’accoglimento della domanda di bonus da parte di Poste Italiane, incaricate di gestire i fondi. ( Il rivenditore dovrà verificare la disponibilità per via telematica e successivamente comunicarne l’esito al consumatore.)Adiconsum  è preoccupata, inoltre, per il rischio che commercianti possano attuare anche in questo caso il malcostume del riprezzamento,.. Il consumatore così ha l’illusione dello sconto, ma in effetti paga il prezzo precedente. Si invitano quindi i consumatori a verificare il prezzo dei prodotti che intendono acquistare per essere sicuri che lo sconto derivante dagli incentivi sia reale e non fittizioAdiconsum invita inoltre i consumatori a segnalare immediatamente eventuali raggiri/truffe alla Polizia Municipale e alla Guardia di Finanza e per conoscenza ad Adiconsum (800663822)
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02/04/2010 Quadrilatero, sviluppo e legalità
Macerata, 2 aprile 2010 - Mercoledì 7 aprile alle ore 17.30, al Teatro Marenco di Muccia, la Cisl di Macerata ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “Sviluppo in sicurezza nella legalità”. L’occasione è offerta dall’inaugurazione della nuova sede Cisl di Muccia, aperta per assicurare sostegno e assistenza ai più di mille lavoratori che saranno impiegati nei cantieri del Progetto Quadrilatero. Provincia, Direzione provinciale del lavoro e Asur Ospiti dell’iniziativa saranno il Presidente della Provincia di Macerata Franco Capponi, il Direttore dell’Ufficio Provinciale del lavoro Pierluigi Rausei, il Responsabile del Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asur Zona 9 Antonio Barboni e il Sindaco di Muccia Mario Baroni. I lavori saranno introdotti dal Segretario Generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti, mentre le conclusioni saranno riservate al Segretario Confederale della Cisl Nazionale, Giorgio Santini. Più vicini ai lavoratori «I cantieri della Quadrilatero – afferma Marco Ferracuti – rappresentano un’opportunità per lo sviluppo del territorio, ed avranno un impatto importante sulle comunità locali. Con la nuova sede vogliamo stare più vicini ai lavoratori e alle loro famiglie. Due sono le priorità: garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e vigilare sulla regolarità degli appalti scongiurando il rischio di infiltrazioni malavitose».Siamo tutti in gioco «Per realizzare questi obiettivi – conclude il Segretario Generale della Cisl di Macerata – è necessario il concorso di tutti. Per questo la tavola rotonda sarà un momento importante per riflettere insieme sui ruoli e sulle responsabilità. Tutti siamo in gioco: dal Sindacato all’Asur, dalla Direzione del lavoro alla Provincia, chiamata a coordinare gli interventi ed a monitorarne l’efficacia».
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31/03/2010 Seminario su «Collegato lavoro»
L'incontro si terrà alle ore 9.15, presso la Sala riunioni della Provincia di Macerata a Piediripa. Parteciperanno l'Avv. Alessandro Lucchetti, il Dott. Giampiero Guiducci della DPL di Ancona ed il Segretario confederale Giorgio Santini. Il seminario è aperto a dirigenti e operatori sindacali e agli operatori degli uffici vertenze.
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25/03/2010 Tavola rotonda a Muccia
Mercoledì 7 aprile alle ore 17.30, al Teatro Marenco di Muccia, la Cisl di Macerata ha organizzato una tavola rotonda dal titolo “Sviluppo in sicurezza nella legalità”.L’occasione è offerta dall’inaugurazione della nuova sede Cisl di Muccia, aperta per assicurare sostegno e assistenza ai più di mille lavoratori che saranno impiegati nei cantieri del Progetto Quadrilatero.
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22/03/2010 Macerata, tra ambiente e solidarietà
Sabato 20 marzo 2010 le donne pensionate della Cisl di Macerata hanno celebrato la festa della donna. Con l’originalità che rappresenta da anni il marchio di fabbrica delle loro iniziative, hanno legato un Convegno sull’ ambiente ad un progetto di solidarietà a favore delle donne meno fortunate. Da qui SolidAmbiente, il titolo della manifestazione organizzata nella suggestiva cornice del teatro comunale di Caldarola. Una rete per l'ambiente Confermando un’innata capacità di “fare rete” coinvolgendo le realtà istituzionali e sociali attive sul territorio, le pensionate Cisl hanno fatto sedere attorno al tavolo alcune tra le più autorevoli competenze sul tema. Legambiente Marche, con il Presidente Luigi Quarchioni e con la responsabile dell’Ufficio scientifico Franca Poli. La Regione Marche, con Isarema Cioni e Paola Cirilli, rispettivamente Dirigente e Funzionaria del Servizio rifiuti.La campagna "Porta la Sporta"Marco Giulietti, assessore di Sassoferrato, rappresentava l’Associazione Comuni Virtuosi, a sua volta riferimento, insieme al WWF, di “Porta la Sporta”, una campagna nazionale che ha come obiettivo la lotta senza quartiere alle borse di plastica. Si sono confrontati con loro Giuseppe Giampaoli del Cosmari di Macerata, Pieramelio Baldelli, che ha raccontato l’esperienza del “Centro ambientale e del riuso” di Serra de’Conti, comune di cui è Vice Sindaco. SUn patto sul territorio Sono intervenuti Nazareno Agostini, Assessore alla Provincia di Macerata ed ex Sindaco di Montelupone, Comune pioniere della raccolta differenziata in tutta la Regione Marche. La buona abitudine ad utilizzare prodotti “alla spina” – acqua, detersivi ecc. – è stata raccomandata da Silvano Fazi del Commercio equo solidale mentre Silvana Santinelli, dell’Adiconsum Marche, ha portato il punto di vista dei consumatori. Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl di Macerata, ha messo la ciliegina sulla torta proponendo un “patto territoriale” da portare all’attenzione del Governatore che uscirà vincente dalla tornata elettorale del prossimo week-endSolidarietà per la TanzaniaE la solidarietà, dicevamo. Le “ragazze” della Cisl di Macerata hanno pensato bene di acquistare duemila borse per la spesa in tessuto grezzo. A confezionarle sono state le donne del “Consolata women group” di Iringa, Tanzania, coordinate dalle Sorelle dell’omonimo Istituto Missionario femminile fondato cent’anni orsono dal Beato Giuseppe Allamano. Il ricavato delle borse, distribuite dietro offerta libera, sarà devoluto alle Missioni dell’Istituto in Tanzania, a sostegno dei tanti progetti che le Consolata Sisters portano avanti per promuovere la dignità, la salute e il lavoro della popolazione della Tanzania. Allo stesso tempo, distribuendo un manufatto pregevole ed originale, il Coordinamento donne pensionate Cisl vuole contribuire a diffondere la buona abitudine di fare la spesa facendo a meno di un supporto, la sporta in plastica, che usato per pochi minuti inquinerà l’ambiente per migliaia di anni. Il ruolo delle donneCome a dire che le donne, che da sempre svolgono un ruolo centrale nelle economie familiari, scelgono la strada dell’impegno personale, nella convinzione che i comportamenti individuali hanno una capacità diretta di cambiamento. Le azioni diventano cultura e le proposte diventano idee forti capaci di orientare l’agire politico.22 marzo 2010Matteo Moretti  - Cisl Macerata  
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19/03/2010 Essere iscritti alla Cisl conviene
LE NOSTRE SEDI  SFOGLIA TUTTE LE CONVENZIONI
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18/03/2010 Protocollo d'intesa tra l'Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino e le organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PESARO E URBINO E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CGIL – CISL – UIL L’Amministrazione provinciale di Pesaro ed Urbino e Cgil-Cisl-Uil territoriali confermano la loro preoccupazione per il perdurare della difficile situazione economica ed occupazionale che sta interessando anche il nostro territorio. I più recenti dati sull’andamento produttivo e sull’occupazione mettono in evidenza che rimane alto il numero di lavoratori collocati in mobilità ed in cassa integrazione, come crescono le persone iscritte ai CIOF. Anche il calo medio della produzione ed il saldo negativo delle imprese iscritte alla Camera di commercio sono la dimostrazione che la crisi è ancora forte e che sta colpendo soprattutto le attività manifatturiere, molto presenti nel nostro territorio provinciale. Diversi elementi fanno inoltre prevedere che le ricadute sull’occupazione possano essere ancora più pesanti per tutto l’anno in corso. Le parti ritengono necessario che in questa fase straordinaria, a tutti i livelli, debba essere data continuità  e rafforzate le misure anticrisi messe in campo dalle Amministrazioni locali e dalla Regione. Le parti ritengono necessario che a livello provinciale si rafforzi collaborazione fra le Istituzioni e tutti i soggetti di rappresentanza del territorio. A tal fine l’Amministrazione provinciale è impegnata a esercitare il suo ruolo di coordinamento delle istituzioni locali, nel rapporto con le parti sociali, ad iniziare dall’operatività del Tavolo provinciale di Concertazione. Sulla base di quanto sopraesposto, e della valutazione effettuata sulle misure adottate lo scorso anno, le parti concordano quanto segue: 1. L’Amministrazione provinciale rifinanzia anche per il 2010 il fondo anti-crisi mettendo a disposizione risorse proprie per un ammontare di 230.000 euro alle quali si aggiungono 100.000 euro della Fondazione Cassa di Risparmio Pesaro. Pertanto, considerando i € 100.000 impegnati da Marche Multiservizi, per l’anno 2010 sono al momento a disposizione complessivamente € 430.000. 2. Verranno utilizzati € 280.000, per confermare le agevolazioni tariffarie (acqua e rifiuti) alle famiglie colpite dalla crisi, secondo la regolamentazione definita lo scorso anno, salvo la cancellazione dell’art. 6 relativo alla “Perdita del requisito essenziale”. 3. Verranno destinati € 100.000 per il rifinanziamento del microcredito per i lavoratori. Relativamente a questo intervento, il cui protocollo attuativo scade il 30.6.10, le parti proseguiranno il confronto per valutare eventuali modifiche al protocollo stesso, in tempi utili per garantire il suo rinnovo. In tal senso, per utilizzare al meglio le risorse, i restanti 50.000 euro verranno destinati dopo la verifica sull’andamento del fondo anticrisi da attuarsi nel mese di giugno. 4. Si ritiene opportuno e utile realizzare un maggiore coordinamento, per lo meno a livello provinciale, fra i diversi soggetti che sono impegnati a gestire le misure anticrisi a favore dei lavoratori: Amministrazioni locali, Ambiti sociali territoriali, Fondazioni, Aziende dei servizi, CCIAA. L’Amministrazione si farà promotrice di un’azione in tal senso. 5. Al fine di garantire l’attuazione del protocollo sottoscritto tra le Parti sociali e l’Amministrazione provinciale lo scorso mese di luglio, si ritiene utile individuare e promuovere tavoli progettuali che possano rendere operative alcune azioni considerate prioritarie, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. 6. La Provincia conferma il suo impegno a realizzare, entro un triennio, la stabilizzazione di tutti i lavoratori che attualmente sono impiegati, direttamente o indirettamente, nella gestione dei servizi dell’Amministrazione. 7. L’Amministrazione riattiverà il confronto per l’istituzione dell’Osservatorio provinciale sugli appalti dei servizi e per la definizione di un capitolato-tipo condiviso da tutte le parti sociali e con i diversi Enti pubblici appaltanti della provincia, come previsto dallo specifico protocollo.        Il Presidente dell’Amministrazione provinciale        I Segr. Gen. di Cgil-Cisl-Uil Territoriali   Pesaro, 13.3.10
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16/03/2010 SolidAmbiente, la festa della donna a Macerata
L'isola di plastica - foto da libertàdipensiero.info Sabato 20 marzo alle ore 15.30, in occasione della Festa della donna, il Coordinamento femminile della Cisl Pensionate di Macerata, con la collaborazione delle Segreterie della Cisl Confederale e dei Pensionati e con il Centro italiano femminile di Caldarola, ha organizzato un’iniziativa intitolata “SolidAmbiente” che si terrà al teatro comunale di Caldarola ( visualizza il manifesto dell'iniziativa cliccando qui: http://www.scribd.com/full/28554228?access_key=key-1xo1fghqtzgpp3mce98xVerso nuovi stili di vitaCom’è facilmente intuibile sin dal titolo, l’attenzione delle donne pensionate della Cisl di Macerata si sofferma quest’anno sulla tematica della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. L’iniziativa è articolata in un Convegno – Tavola rotonda che partendo dall’analisi dei danni ambientali prodotti dall’utilizzo massivo delle borse di plastica tipico della società dei consumi occidentale, vuole proporre una riflessione ambientale ed economico - sociale sulla possibilità di adottare stili di vita e di consumo diversi nei vari contesti della vita quotidiana (riuso di beni strumentali, spinaggio di acqua e detersivi, raccolta differenziata dei rifiuti ecc.).Coinvolta una "rete" di soggetti Imprescindibile il coinvolgimento delle realtà più attive sul territorio marchigiano, tra le quali Legambiente, l’Associazione Comuni virtuosi, la Regione Marche, l’Adiconsum Marche, il Cosmari di Macerata, il Commercio equo e solidale.Un impegno di solidarietàLe donne pensionate della Cisl di Macerata coniugano la tematica ambientale con un forte impegno di solidarietà, concretizzato nell’acquisto di n. 2.000 borse per la spesa  in tessuto, sostitutive di quelle in plastica,  prodotte dal gruppo “Consolata women group Tanzania” che saranno distribuite al convegno. Un gesto concreto in favore dell’Istituto delle Suore della Consolata in Tanzania, particolarmente attivo per la promozione della salute e della dignità delle donne in condizione di difficoltà e bisogno.Il ruolo delle donneLe donne, che da sempre svolgono un ruolo centrale nelle economie familiari, scelgono la strada del “fare e del diffondere buone regole di vita”, impegnandosi in prima persona nella certezza che i comportamenti individuali e l’impegno personale di ciascuno hanno una capacità diretta di cambiamento: le azioni diventano cultura, capacità di proposta, buone prassi e idee forti che contribuiscono al mutare dell’agire politico.18 marzo 2010 - Matteo Moretti - Cisl Macerata
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15/03/2010 Senza servizi le donne sono escluse dal lavoro
La partecipazione femminile al mercato del lavoro cresce di più nelle regioni dove è aumentata l'offerta dei servizi, come hanno recentemente mostrato alcuni lavori di Del Boca e Rosina. Tra i servizi che maggiormente favoriscono l'accesso al lavoro femminile, un ruolo cruciale è quello delle politiche di conciliazione e in particolare dei servizi per la prima infanzia.Nel 2009 il timido trend di crescita dell'occupazione femminile in Italia si è fermato: oggi il tasso è pari al 46,1 % contro la media UE che supera il 58,7%.E' aumentata quindi la distanza che ci separa dagli altri Paesi dell'Unione, una situazione che rischia di riattivare le tradizionali dinamiche di scoraggiamento delle donne in cerca di lavoro. A dispetto di bisogni e aspirazioni in costante evoluzione ci si rassegna all'inattività tornando all'esclusivo svolgimento di mansioni domestiche.Qui la pagina di Daniela Del Boca con i collegamenti ai suoi articoli (Lavoce.info)Cisl/Donne: la sezione dedicata alle politiche al femminile.
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08/03/2010 IMMIGRATI, UNA RISORSA DA INTEGRARE
Ad Amandola, Istituzioni, sindacato e giovani affrontano il tema dell'immigrazione. Nell'ambito del progetto "INTERAZIONE" organizzato dall'Ambito Sociale XXIV e l'ANOLF di Ascoli Piceno e Fermo, venerdì pomeriggio presso la Sala Consiliare del Comune di Amandola si è dato vita ad un primo e produttivo incontro per parlare di immigrazione, di come essa sia evoluta nella zona montana e di come risolverne le problematiche connesse attraverso un'integrazione possibile e sostenuta dalla popolazione. Aggiunge Pasquale Antonelli, presidente dell'Anolf: "il fenomeno migratorio non va trattato come qualcosa di misterioso e ancor peggio pericoloso, distanziandosi da esso. E' una grande risosrsa per il territorio, non solo economica ma soprattutto culturale. Bisogna avvicinarsi alle culture che convivono con la nostra con la curiosità del bambino che senza pregiudizi si avventura alla scoperta di qualcosa di nuovo". Dello stesso avviso è Cesare Milani, Commissario della Comunità Montana dei Sibillini: "bisogna combattere i pregiudizi ed aprirsi alla positiva diversità portata in dote dalle altre culture. Immigrazione ed integrazione non rappresentano più una novità quanto piuttosto, una realtà verso la quale non possimo più trovarci impreparati. Soprattutto i giovani! In quanto ideale di comunicazione e futura classe dirigente". Un processo quindi che non può prescindere dalla partecipazione attiva delle nuove generazioni. Nuove generazioni protagoniste dell'incontro ed intervenute con un folta rappresentanza del CACUM (Centro di Aggregazione Culturale Amandola). "la nostra associazione è nata nel 2009 dall'esigenza di costruire qualcosa per tutti i giovani di questo territorio. Senza distinzioni. Un primo traguardo l'abbiamo raggiunto creando un centro di aggregazione giovanile in cui i nostri coetani possono riunirsi e vivere la socialità in gruppo. Ma non vogliamo fermarci qui. Lo stimolante obiettivo che ci poniamo ora è quello di renderlo non solo un centro di aggregazione ma un vero e proprio luogo in cui incontrarsi, crescere e condividere esperienze. "Dice Alessio Lupi, presidente del CACUM e aggiunge inoltre "in quest'ottica il coinvolgimento nelle nostre attività dei giovani immigrati residenti è un passo importantissimo e necessario".
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08/03/2010 Concerto Donna
    Da X FACTOR 2 ...SERENA ABRAMI per CONCERTO DONNA 17 MARZO ore 21AULA MAGNA INGEGNERIA -ANCONA La CISL di Ancona anche quest’anno per celebrare la Festa della donna organizza un concerto gratuito il 17 Marzo alle ore 21 presso l’aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. L’iniziativa, che si colloca nell’ambito delle celebrazioni relative al Sessantesimo anniversario dell’Organizzazione Sindacale, intende promuovere e valorizzare il talento femminile locale di   Serena Abrami,  giovane cantante di Civitanova Marche, vincitrice di numerosi premi canori che  ha partecipato alla scorsa edizione della talent show televisivo X Factor 2 ed ha inciso recentemente un brano inedito scritto  da Ivano Fossati, “Tutto da rifare”, che verrà presentato  durante la serata. La cantante con la sua band si esibirà interpretando la donna nella canzone italiana e internazionale; la sua versatilità le consente di spaziare in un repertorio eterogeneo selezionando  generi musicali che vanno dal  rock al pop, fino ad arrivare alla canzone d’autore oltre che alla world music e al jazz. La serata si aprirà e si concluderà con un omaggio alla poetessa Alda Merini, recentemente scomparsa. Locandina Concerto Donna : http://www.scribd.com/full/27713527?access_key=key-13h8ytka0k41eo1wv22l Video della Serata: http://www.youtube.com/watch?v=-9gk9kWK14Y
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08/03/2010 CORSO GRATUITO DI SPECIALIZZAZIONE ALLO IAL CISL MARCHE
Lo IAL-CISL Marche ha riaperto il bando relativo a "Tecnico per l'innovazione e la certificazione dei sistemi aziendali".Cliccare sul seguente link per visualizzare il bando: http://www.scribd.com/full/27761316?access_key=key-258ld6kkyaj3n7uopeo0 Cliccare sul seguente link per visualizzare la domanda: http://www.scribd.com/full/27761500?access_key=key-14rz1phjt5gtz879g40zAncona, 3 marzo 2010
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02/03/2010 CISL ANCONA - CONCERTO DONNA 2010
La CISL di Ancona anche quest’anno per celebrare la Festa della Donna organizza un concerto gratuito il 17 Marzo alle ore 21 presso l’aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Quest’ anno l’iniziativa, che si colloca anche nell’ambito delle celebrazioni relative al Sessantesimo anniversario dell’Organizzazione Sindacale, intende promuovere e valorizzare un talento femminile locale; pertanto la scelta musicale è ricaduta su Serena Abrami; la giovane cantante marchigiana, vincitrice di numerosi premi canori, ha partecipato all’edizione della talent show televisivo X Factor 2 ed ha inciso recentemente un brano inedito scritto per lei da Ivano Fossati, “Tutto da rifare”, che presenterà durante la serata. La cantante con la sua band si esibirà interpretando la donna nella canzone italiana e internazionale; la sua versatilità le consente di spaziare in un repertorio eterogeneo selezionando generi musicali, dal rock, al pop, alla canzone d’autore, alla world music, al jazz. La serata si aprirà e si concluderà con un omaggio alla poetessa Alda Merini, recentemente scomparsa.Scarica la locandina dell' evento: http://www.scribd.com/full/27713527?access_key=key-13h8ytka0k41eo1wv22l
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26/02/2010 "Il velo nasconde". Un convegno promosso dalla Fnp Cisl
Si è svolto venerdì 5 marzo un interessante convegno dal titolo “Il velo nasconde”, promosso dalla FNP Cisl, dal Coordinamento donne Cisl e dall’Anteas. All'incontro, che si è svolto presso la sala del consiglio provinciale di Pesaro, hanno partecipato il prof. Francesco Zannini, docente di lingua araba e islamologia, Maria Pia Cerquetella, membro della segreteria regionale della Fnp Cisl, Mirella Giambartolomei, responsabile regionale del coordinamento donne della Fnp Cisl, Fiorella Astolfi, membro della segreteria provinciale della Fnp Cisl, Antonella Marchionni, operatrice dello sportello Immigrazione Anolf Cisl e Rita Luccardini, responsabile del coordinamento donne territoriale che ha moderato l'incontro. E' stata un’importante occasione per conoscere un mondo e una cultura, quella islamica, estremamente affascinante e per accrescere il dialogo con le varie comunità presenti nel nostro territorio. L'incontro ha visto un'ampia partecipazione anche da parte di giovani e studenti che hanno dimostrato molto interesse per i temi di attualità trattati e per la ricostruzione storica fatta dal prof. Zannini.  
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25/02/2010 MANULI: INCONTRO AL MINISTERO
Ieri 24 Febbraio 2010, si è tenuto un incontro presso il Ministero delle Attività Produttive tra la società Manuli Rubber, le Segreterie Nazionali, Territoriali e le RSU di CGIL CISL UIL, con la presenza delle Istituzioni locali a tutti i livelli, per la costituzione del "Gruppo di Lavoro", come previsto nell'Accordo siglato dalle parti il 24/11/09, che ha lo scopo di promuovere la piena occupazione delle eccedenze attraverso azioni che portino ricollocazione effettiva di tutti i lavoratori. Nel pomeriggio dello stesso giorno, presso il Ministero del Lavoro, si è tenuto un incontro tra l'Azienda Manuli e le OO.SS. Nazionali e Territoriali e le RSU di CGIL CISL e UIL, dove l'Azienda dichiarava che nel piano del riassetto dei reparti attualmente in crisi, ha individuato la necessità di introdurre nuove figure professionali, sulla base di percorsi formativi di lavoratori dotati di specifiche conoscenze e capacità professionali. A fronte di tale esigenza e nell'ottica di recuperare occupazione all'interno dell'Azienda, si sono individuate sei unità lavorative attualmente in cigs per cessazione di attività da reintrodurre in Azienda, oltre alla necessità di impiegare ulteriori 18 unità al reparto oil-marine per un periodo di sei mesi, per soddisfare una imprevista commessa di lavoro. Le OO.SS. considerano questo un fatto positivo e auspicano in un ottica di recupero più ampio possibile di posti di lavoro che continui questo trend positivo.
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25/02/2010 Costituito "Gruppo di lavoro" per la Manuli
Ieri 24 febbraio 2010, si è tenuto un incontro presso il l Ministero delle Attività Produttive tra la società Manuli Rubber, le Segreterie Nazionali, Territoriali e le RSU di CGll, CISL, UIL, con la presenza delle Istituzioni locali a tutti i livelli, per  la costituzione del "Gruppo di lavoro,"  come previsto nell'accordo siglato dalle parti il 24.11.09, che ha lo scopo di promuovere la piena occupazione delle eccedenze attraverso azioni che portino ricollocazione effettiva di tutti  i lavoratori. Nel pomeriggio dello stesso giorno, presso il Ministero del Lavoro, si è tenuto un incontro tra l'azienda Manuli e le OO.SS Nazionali e Territoriali e le  RSU di CGIL,CISL E UIL, dove l'azienda dichiarava che nel piano del riassetto dei reparti attualmene in crisi, ha individuato la necessità di introdurre nuove figure professionali sulla base di percorsi formativi di lavoratori dotati di specifiche conoscenze e capacità professonali. A fronte di tale esigenza  e nell'ottica di recuperare  occupazione all'interno dell'azienda, si sono individuate sei unità lavorative attualmente in cigs per cessazione di attività da reintrodurre in azienda, oltre alla necessità di impiegare ulteriori 18 unità al reparto oil-marine per un periodo di sei mesi, per soddisfare una imprevista commessa di lavoro. Le OO.SS. considerano questo un fatto positivo e auspicano in un ottica di recupero più ampio possibile di posti lavoro che continui questo trend positivo.Ancona, 25 febbraio 2010                                                                                                   Le Segreterie Territoriali                                                                                            Filcea-Cgil  Femca-Cisl  Uilcem-Uil
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24/02/2010 Trenitalia: per Cgil Cisl Uil Marche nessuna tregua
Ancona - 23 febbraio 2010 - Prendiamo atto positivamente della decisione di Trenitalia di ripristinare alcune corse e fermate nelle stazioni marchigiane – esordiscono così Maurizio Di Cosmo, Mario Canale e Graziano Fioretti Segretari Cgil-Cisl-Uil Marche – e    riconosciamo all’assessore Marcolini l’impegno profuso nella “vertenza” con FF.SS.. Tuttavia – prosegue Di Cosmo - la realtà resta quella di una immeritata ed ingiustificata penalizzazione complessiva dell’utenza marchigiana e di una non appropriata qualità e quantità del servizio ferroviario offerto nelle Marche. Rimangono immutate -  continua Canale - le nostre critiche alle scelte dell’azienda che continua a non dare risposte alla nostra denuncia di una continua spoliazione di risorse umane, tecnologiche e logistiche che sta determinando la sostanziale emarginazione e discriminazione delle Marche. Mentre la domanda di trasporto – incalza Fioretti - è in continuo aumento le scelte dell’azienda  si riducono a tagli e soppressioni di servizi, biglietterie, treni e fermate, chiusura di centri di gestione, come la Direzione Compartimentale Movimento, Cargo, Divisione Passeggeri, abbandono delle stazioni che versano in condizioni pietose. Le Marche, come altre regioni del medio Adriatico, sono fuori dalla allocazione degli investimenti del Gruppo; la prospettiva è quella di divenire un territorio di passaggio senza alcun servizio; la peggiore delle ipotesi, è che la stessa direttrice adriatica possa essere definitivamente abbandonata con l’avvio dell’AV Bari – Napoli. Per questi motivi,  CGIL, CISL, UIL, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti delle Marche  ritengono utile sostenere ancora la petizione per richiedere il ripristino dei treni e delle fermate antecedenti il nuovo orario del 13 dicembre 2009. Chiedono anche l’apertura immediata di un confronto con FF.SS. e Governo sulle strategie complessive del gruppo in coerenza con le esigenze di servizio dei cittadini e di sviluppo della nostra regione.
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22/02/2010 Emergenza lavoro: la crisi dell'Antonio Merloni
Fabriano, 19 febbraio 2010 - Gli operai dell'Antonio Merloni hanno bloccato il traffico in entrata e uscita da Fabriano per protestare contro il ritardo nella firma dell'Accordo di programma che dovrebbe avviare il salvataggio dell'azienda di elettrodomestici. Gli operai, circa 500, hanno distribuito volantini agli automobilisti e ai camionisti in coda. È stata bloccata la superstrada Roma-Ancona in entrambi i sensi di marcia. Non abbiamo ancora la convocazione al ministero dello Sviluppo economico, che ci era stata indicata per il 28 febbraio, data in cui ci sarebbe dovuta essere la firma dell'accordo di programma - spiegano i sindacati. La politica deve prestare fede agli impegni assunti. È fondamentale andare avanti con la Legge Marzano e quindi con l'amministrazione straordinaria garantendo la cassa integrazione straordinaria ai lavoratori per 4 anni. Ma la speranza non abbandona i lavoratori dell'Antonio Merloni, il gruppo dell'elettrodomestico (lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi) in crisi e in amministrazione straordinaria da oltre una anno. Entro il prossimo 28 febbraio dovrebbe essere sottoscritto un accordo di programma per ridare ossigeno ai diversi stabilimenti del gruppo distribuiti lungo l'Appennino centrale: dalle Marche, all'Umbria fino all'Emilia Romagna. In sospeso ci sono le sorti di circa diecimila persone, con le rispettive famiglie, tra diretti ed indotto. A preoccupare i lavoratori è l'avvicinarsi del termine della legge Marzano (il prossimo maggio) e il timore è quello di ritrovarsi anche senza cassa integrazione. Un pressing serrato quello sindacale sulla realizzazione dell'accordo di programma perché rappresenta la miglior strada percorribile, va ricordato, inoltre, che a maggio scadranno i termini del commissariamento. Trovare soluzioni rapide e concrete diventa, dunque, urgente come il sindacato ha più volte ribadito, ricordiamo, tra l'altro, la straordinaria manifestazione nazionale svolta in una innevata Fabriano (An) lo scorso 17 dicembre. A sollecitare il Governo ad agire presto e bene anche Raffaele Bonanni il quale ricorda che "Merloni è una crisi industriale tra le più forti nel Paese occultata inspiegabilmente, forse perchè è una battaglia responsabile e composta. Ma ora speriamo che si possa uscire da questo sconcertante silenzio su questa vertenza che riguarda 10 mila lavoratori e che merita la necessaria attenzione delle istituzioni". Per il segretario generale della Cisl "serve uno sforzo responsabile di tutti. Governo, Regioni, enti locali, per salvare le attività industriali e dare un futuro di certezze ai lavoratori". "L'obiettivo dell'accordo di programma - ha detto il ministro Claudio Scajola - è quello di favorire il riutilizzo industriale degli immobili e degli impianti del gruppo presenti in Italia; di promuovere nuovi insediamenti produttivi nei territori interessati dalle attività dello stesso gruppo". Una vigilanza continua quella del sindacato che non intende lasciare spazio ad ulteriori rinvii. "Governo, Regioni e sindacato si sono impegnati a completare, entro il 28 febbraio, la fase di istruttoria e a sottoscrivere l'accordo di programma per le aziende del gruppo Merloni - dichiara Luigi Sbarra, segretario confederale Cisl". Di passi in avanti parla anche il sindacato dei metalmeccanici cislini che pone l'accento sull'importanza di avere certezze anche rispetto alle risorse da stanziare per realizzare questo accordo.  "L'accordo di programma è strumento indispensabile per dare delle opportunità al territorio e ai lavoratori attraverso nuove iniziative industriali - sottolinea Anna Trovò, segretario nazionale Fim. Non è peraltro ancora chiaro l'insieme della dotazione finanziaria che Governo e Regioni metteranno a disposizione. Eventuali manifestazioni di interesse verso il perimetro produttivo della Antonio Merloni sono importanti, quantunque ad oggi non vi siano offerte concrete; ciò tuttavia non rende meno importante il sostegno che l'accordo di programma può dare al rilancio economico del territorio". Siamo di fronte ad un avanzamento, ma c'è ancora strada da percorrere. Questo il giudizio di Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche. "Avremmo preferito di aver già siglato il documento, ma è stata, comunque, stabilita una data limite per la firma dell'accordo di programma, il 28 febbraio; non sarà possibile, quindi, un ulteriore rinvio. E' stato ribadito anche l'impegno delle parti istituzionali ad evitare soluzioni traumatiche per i lavoratori e per il territorio, e quindi, a dare seguito all'amministrazione straordinaria e alla copertura degli ammortizzatori sociali". Per Mastrovincenzo è poi importante "mantenere aperta la porta ad ulteriori manifestazioni di interesse che dovessero emergere per l'acquisizione di parti o dell'intero perimetro industriale dell'Antonio Merloni". Silvia Boschetti
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22/02/2010 Manifestazione regionale 27 febbraio 2010
Le proposte della Cisl delle Marche  corrispondono alla specificità della situazione regionale a fronte di una preoccupante crisi economica e sociale. Sui problemi del lavoro la strategia della Cisl dà particolare rilievo alla applicazione degli accordi sottoscritti con il governo regionale nel giugno 2008 e a fine anno 2009 riguardo gli ammortizzatori sociali, la difesa dell’occupazione, la contrattazione e misure di sostegno al sistema produttivo. Uno specifico ordine di problemi investe la integrazione degli immigrati,presenza necessaria  in alcune realtà produttive e nei servizi sociali. La  Cisl intende incentivare una cultura dell’accoglienza, della solidarietà, dei diritti e dei doveri. La Cisl è fortemente impegnata sul fronte della difesa dei redditi dei lavoratori e pensionati mediante interventi sul sistema fiscale, mediante l’aumento delle detrazioni, il ritocco delle aliquote, il controllo delle tariffe. Il recupero di risorse con la lotta all’evasione e la tassazione delle rendite finanziarie consente sgravi fiscali per investimenti produttivi e ricerca.Nella manifestazione regionale del 27 febbraio, in Ancona, la Cisl delle Marche presenta una organica strategia per la situazione locale sugli obiettivi della giornata nazionale di mobilitazione indetta dalla Confederazione. Anche nelle Marche la crisi morde con i suoi effetti sull’occupazione in quasi tutti i settori e in alcune aree in modo particolare. La difesa dei redditi dei lavoratori e pensionati è peraltro strategica per quel  rilancio dei consumi indispensabile  al sistema delle piccole aziende, spina dorsale del sistema produttivo marchigiano . Cresce l’area della povertà con l’aggiunta di molti immigrati, la prima frontiera della disoccupazione. La manifestazione della Cisl marchigiana si incentra su tre ordini di problemi: lavoro dignitoso, integrazione solidale, fisco equo. Lavoro dignitoso La Cisl pone al centro del proprio impegno la gestione degli accordi stipulati con il governo regionale, che segnano un passaggio importante nei rapporti Regione-sindacati. La Cisl ,che ha tenacemente perseguito tali intese, ritiene necessario vigilare onde evitare che gli obiettivi non subiscano interpretazioni al ribasso. Riguardano le politiche attive per il lavoro e i servizi per l’impiego, strumenti necessari per dare risposte alle persone in cerca di occupazione, a partire dai giovani. C’è poi tutto il capitolo della contrattazione per una efficace partecipazione dei lavoratori nei processi di ristrutturazione delle aziende. La lotta al lavoro nero e irregolare con meccanismi incentivanti o di repressione. La consapevolezza della complessità della crisi richiede anche a livello regionale, oltre a quello nazionale, misure di politica industriale con particolare attenzione alla ricerca e innovazione. Fisco equo La erosione del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni ha raggiunto limiti insopportabili per le condizioni di vita degli interessati oltre ad  un danno per il sistema economico del paese. Urge quindi una strategia di recupero mediante la riduzione delle tasse sui redditi medio- bassi da lavoro e pensione. La Cisl gli strumenti dell’aumento delle detrazioni e il ritocco delle aliquote. Resta ancora insoluta la vecchia rivendicazione dell’equiparazione della no-tax area per i pensionati a quella dei lavoratori dipendenti a 8000 euro. Sono altresì necessarie incentivazioni per prodotti e servizi più sostenibili come pure sgravi fiscali sugli investimenti produttivi e la ricerca. Integrazione solidale La Cisl,considerata la complessità del fenomeno dell’immigrazione, è fortemente impegnata per una politica di integrazione basata su una cultura dell’accoglienza e  della solidarietà che parta dal rispetto dei diritti e dalla consapevolezza dei doveri. Passaggi necessari riguardano una revisione delle misure sui respingimenti e sulle ronde , come va rafforzata la lotta alla criminalità; è pure necessario porre freni allo sfruttamento e al lavoro irregolare. In tale logica si colloca la modifica della normativa sulla cittadinanza con il riconoscimento dello “jus soli”. In sintesi, con la manifestazione regionale del 27 febbraio la Cisl delle Marche , oltre a sostenere la vertenza nazionale, indica alcuni obiettivi per l’azione del sindacato a livello locale.
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19/02/2010 Migliaia di lavoratori da mesi senza un euro
Macerata - La Cisl  denuncia gravi ritardi nell’erogazione della Cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga. Centinaia di lavoratori in tutta la Provincia stanno aspettando da mesi che vengano loro corrisposti i relativi trattamenti, dovuti in base ad un accordo siglato il 30 marzo 2009 tra Regione Marche, Organizzazioni sindacali e Associazioni rappresentative delle imprese. La Cigs in deroga «La Cigs in deroga – spiega il Segretario Generale della Cisl di Macerata, Marco Ferracuti – è un ammortizzatore sociale dal valore strategico, che consente ad un numero importante di lavoratori, altrimenti esclusi per legge dal beneficio, di ricevere un sostegno al reddito e di non essere licenziati». I ritardi della Regione Marche I destinatari della CIGS in deroga sono prevalentemente gli addetti delle aziende artigiane. «Dal primo settembre 2009 – sottolinea David Ballini, responsabile del settore Artigianato della Cisl di Macerata - la competenza ad autorizzare la concessione dei trattamenti è stata trasferita dalla Direzione Regionale del Lavoro - articolazione territoriale del Ministero del Lavoro - direttamente alla Regione Marche. Da allora l’istruttoria delle pratiche ha subito un notevole rallentamento. Basti pensare che su circa 3.500 domande presentate, oggi ne risultano analizzate meno di 1.000. Il problema ha origine a nostro avviso nel numero esiguo di personale messo a disposizione dalla Regione Marche per seguire il procedimento di autorizzazione delle domande». Da settembre senza un euro In ogni caso la conseguenza è che tantissimi lavoratori sono rimasti per mesi senza un euro. «Solo per fare un esempio – conclude Ballini - i dipendenti della “Grazia Pelletterie” di Tolentino a febbraio 2010 devono ancora ricevere i trattamenti di settembre 2009». A rischio la coesione sociale «La situazione è gravissima – rimarca Ferracuti – e lo dimostrano i tantissimi lavoratori che incontriamo ogni giorno nelle assemblee sui luoghi di lavoro e nelle nostre sedi. Gente che senza poter percepire i soldi dovuti è impossibilitata a far fronte ai più elementari bisogni personali e familiari. E’ una situazione che non solo lede la dignità dei lavoratori, ma che mette a rischio la tenuta sociale della nostra comunità locale». Le richieste della Cisl Per questo i due sindacalisti chiedono alla Regione Marche e all’INPS di farsi urgentemente carico di questa situazione, raccordandosi tra loro e trovando le più efficaci modalità per liquidare gli arretrati, anche per evitare che la burocrazia, di fatto, crei drammi ai lavoratori e alle loro famiglie. Matteo Moretti
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18/02/2010 «Accordo non rispettato»
«L'accordo prevedeva un impegno affinchè nel passaggio fossero mantenuti tutti i posti di lavoro - riferisce Selena Soleggiati della Fisascat Cisl-. Per questo chiederemo a tutti i gruppi che hanno ceduto i propri dipendenti alla Bpo di garantire la stabilità del lavoro mantenendo lo status quo, qualora ciò si rivelasse impossibile, aiutandoci a ricollocare il personale». Hanno un'età media tra i 45 e i 50 anni, con uno stato di servizio che sovente supera i 20 anni i 46 dipendenti della sede anconetana della Bpo Accenture che sono in procinto di perdere il lavoro. In un momento di crisi come questa sono difficilmente ricollocabili e la situazione è assolutamente insostenibile soprattutto per quelle famiglie monoreddito. Con la loro messa in mobilità si è contravvenuto al patto stabilito in occasione della firma del contratto di terziarizzazione nel 2003. L'altro tavolo su cui si gioca la vertenza è certamente quello della verifica in Regione di tutte le possibilità esplorabili, compreso l'appoggio istituzionale che può arrivare da via Tiziano. «D'altra parte - continua la Soleggiati - proprio l'assessore regionale al Lavoro Badiali tempo fa aveva convenuto che proprio nel terziario potessero riconvertirsi tutti quei lavoratori usciti dal settore manifatturiero a causa della crisi. E se si vuole ottenere questo è necessario imporre che tali attività rimangano e crescano nelle Marche».
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16/02/2010 Tagli alle ferrovie: sottoscrivi la petizione
Da anni le Marche subiscono scelte del Gruppo Ferrovie dello Stato caratterizzate da una continua spoliazione di risorse umane, tecnologiche e logistiche,  che  sta portando  ad una emarginazione e discriminazione del territorio, dei cittadini e degli utenti marchigiani.Mentre la domanda di trasporto è continuo aumento le scelte dell’azienda  si riducono a tagli e soppressioni di servizi, biglietterie, treni e fermate, chiusura di centri di gestione, come la Direzione Compartimentale Movimento, Cargo, Divisione Passeggeri, abbandono delle stazioni che versano in condizioni pietose.Le Marche, come altre regioni del medio Adriatico, sono fuori dalla allocazione degli investimenti del Gruppo; la prospettiva è quella di divenire un territorio di passaggio senza alcun servizio; la peggiore delle ipotesi, è che la stessa direttrice adriatica possa essere definitivamente emarginata con l’avvio dell’AV Bari – Napoli.Il trasporto locale-regionale è garantito da un contratto di servizio che la  regione Marche stipula con la Direzione Trasporto Regionale di Trenitalia Spa; il servizio, oneroso per i contribuenti marchigiani, dovrebbe contribuire a determinare un sistema di TPL efficiente e sostenibile, obiettivo, appunto, della nuovo Piano regionale.Il trasporto a media e lunga percorrenza è oggetto di contratto tra  Governo e Gruppo FS, a cui anche i cittadini marchigiani contribuiscono e, invece di annullarsi, dovrebbe  integrarsi con il TPL, perseguendo gli stessi obiettivi di efficienza. Con i tagli e le dismissioni le FF.SS  ledono il diritto alla mobilità dei cittadini, squalificano il servizio per i pendolari lavoratori-studenti, riducono l’occupazione e la qualità del lavoro, vanificano gli sforzi della comunità per migliorare l’attrattività della regione.Questo atteggiamento non è più tollerabile!Il Sindacato, le Associazioni e i cittadini delle Marche chiedono al Gruppo FF.SS. il ripristino delle fermate antecedenti al 13 dicembre u.s. e l’apertura immediata di un tavolo di trattativa tra Regione, FF.SS. e Governo per ridefinire la presenza e le strategie complessive del Gruppo in coerenza con le esigenze di sviluppo della nostra regione.Clicca sul link seguente per scaricare il modulo della petizione http://www.scribd.com/full/26928845?access_key=key-2k6vvr23s3gapxwl70q1
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11/02/2010 Case di riposo: «la Carima si confronti»
Macerata - La Fondazione Carima  ha recentemente espresso sulla stampa locale l’intenzione di finanziare la realizzazione di una struttura residenziale per anziani, disabili e soggetti fragili. Pur apprezzando il lodevole intento del Presidente della Fondazione Gazzani, accompagnato del resto dallo stanziamento di risorse importanti, le Segreterie della Cisl confederale e dei Pensionati di Macerata sollevano qualche dubbio sul metodo di questa operazione, e ritengono doveroso proporre alcune riflessioni. “Dal 2003 ad oggi – spiega Dino Ottaviani, Segretario generale dei pensionati Cisl di Macerata - sul sociale non si improvvisa più nulla. Gli interventi e i servizi vengono programmati attraverso i Piani triennali di Ambito territoriale sociale, la cui “terza edizione” sta andando in scena proprio in questi mesi. A loro volta i Piani sono preceduti da un’intensa fase di consultazione e concertazione, volta ad approfondire i bisogni e le priorità specifiche di ogni territorio. Questo processo, spesso faticoso, è però necessario per mettere in rete istituzioni, terzo settore e associazioni rappresentative, in modo da evitare interventi estemporanei, poco organici e quindi poco efficienti”. Concorda il Segretario Generale della Cisl di Macerata, Marco Ferracuti, secondo il quale “non possiamo non apprezzare con sincerità l’impegno della Fondazione a tutela dei soggetti più deboli della nostra società, che da anni tentiamo di rappresentare e tutelare ad ogni livello. Ma la candidatura del Presidente Gazzani a soggetto “fattore di coesione” è veramente impegnativa e richiede azioni immediate e conseguenti, specie sul fronte del confronto e del dialogo con tutti quei soggetti che da anni lavorano sul territorio. Siamo proprio certi di avere bisogno di una nuova, grande struttura residenziale? Sicuramente è necessario mettere in rete quelle che già esistono, spingendo i nostri Sindaci, spesso troppo attaccati ai loro campanili, a dar vita a forme di gestione unitaria ad esempio con appalti unici. Se vogliamo sostenere i soggetti più fragili e le loro famiglie riteniamo più utile oggi puntare con decisione sui servizi domiciliari, sui centri diurni e su interventi personalizzati di stimolo e di mantenimento delle capacità residue dell’anziano e del disabile”. L’appello che la Cisl e la Fnp di Macerata rivolgono alla Fondazione Carima è quello di manifestare da subito una disponibilità al confronto con tutti quei soggetti che proprio in questi giorni stanno lavorando alla stesura dei Piani di Ambito, a cominciare con i Coordinatori degli Ambiti sociali, che istituzionalmente svolgono il compito di riunire e coordinare risorse, sforzi ed energie. Matteo Moretti 9 febbraio 2010
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08/02/2010 Il riscatto dalla povertà nelle note di Edoardo Bennato
Si chiama "E’ lei", il singolo del ritorno di Edoardo Bennato che, da sei anni lontano dalle scene discografiche,  torna con un nuovo e toccante pezzo. Il tema che Bennato ha scelto per il suo nuovo singolo, trasmesso nelle radio a partire dal 22 gennaio, è il riscatto dalla povertà  e una sensibilità nuova verso i temi della solidarietà e della speranza nella pace.  “Lei che parte da zero, lei che passa di qua / in un mondo confuso dalla sua cività / tra chi invoca i diritti su una terra promessa / e chi giura vendetta contro chi gliel’ha tolta / c’è un vagito lontano, forse il peggio è passato / e un futuro diverso forse è già cominciato…”. Clicca sul link sottostante per ascoltare il brano: http://www.youtube.com/watch?v=6D7l69w-s5Y
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08/02/2010 Bonanni al fianco dei lavoratori dell'A. Merloni in corteo a Roma
Roma 8 febbraio - Un migliaio di lavoratori dell'Antonio Merloni, sta protestando questa mattina  a Roma, per chiedere una soluzione immediata alla crisi dell'azienda, in occasione dell'incontro in programma al Ministero dello Sviluppo economico di oggi. In testa al corteo, il leader della Cisl, Raffale Bonanni,  ha dichiarato che quella della A. Merloni  "è una crisi industriale tra le più forti del paese, occultata inspiegabilmente, forse perchè è una battaglia responsabile e composta. Ma ora speriamo che si possa uscire da questo sconcertante silenzio su questa vicenda che riguarda 10mila lavoratori che merita la necessaria attenzione delle istituzioni". Bonanni chiede a Scajola "la firma dell'accordo di programma, senza altre perdite di tempo, firma che può aiutare la reindustrializzazione nei territori umbri e marchigiani. Serve uno sforzo responsabile di tutti. Governo, Regioni, enti locali per salvare le attività  industriali e dare un futuro di certezze ai lavoratori". Ecco perchè "l'incontro di oggi deve produrre una forte accelerazione nella direzione della sottoscrizione dell'accordo di programma, strumento necessario per favorire opportunità  ed interessi concreti ad investitori locali ed esterni con l'obiettivo di salvare tutti i posti di lavoro". Si ricorda che  l' Antonio Merloni è in amministrazione straordinaria da oltre un anno e 3.200 lavoratori (5-6.000 quelli dell'indotto) temono che con la scadenza della legge 'Marzano', a maggio, venga meno anche la cassa integrazione.
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05/02/2010 Rivedere i servizi offerti ai cittadini o aumentare i costi?
Sono queste giornate e settimane febbrili per tutte le Amministrazioni comunali alle prese con il difficile compito di far quadrare i bilanci. A complicare le cose contribuiscono più fattori non ultimo il contradditorio modo con cui l’attuale Governo, paladino di un più spiccato federalismo fiscale, nei fatti ha associato alla riduzione dei trasferimenti agli enti locali, il blocco della loro autonomia impositiva e ritardato alcuni processi di qualificazione della spesa. Il dilemma spesso con cui ci si trova a fare i conti è: -       si rivedono i servizi offerti ai cittadini o si aumentano i costi a carico di questi? Il Comune di Sant’Angelo in Lizzola ha scelto, da quanto apparso sulla stampa locale in questi giorni, la seconda soluzione. In questi tempi di crisi la scelta ci sembra oltremodo discutibile non solo perché fatta senza alcun confronto con le parti sociali ma soprattutto puntando ad un aumento che pare concepito come uguale per tutti, senza tener in alcun conto la situazione economica in cui versano le famiglie. Da tempo le organizzazioni sindacali invitano anche il Comune in questione oltre che a salvaguardare la spesa sociale a ricorrere all’utilizzo dell’ISEE per determinare le quote di compartecipazione alla spesa degli utenti, in forma più equa, cioè collegandola alle reali disponibilità di reddito e di patrimonio delle famiglie. Incrementi dell’ordine annunciato sono sostenibili per alcuni nuclei e assolutamente intollerabili per altri. Anche questi sono aspetti collegati alla crisi che un Comune come quello di Sant’Angelo in Lizzola non può ignorare. Per questo ci aspettiamo la rivisitazione delle scelte annunciate e interventi più equilibrati soprattutto in materia di politiche sociali ed educative.  
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05/02/2010 Economia verde impatto economico e occupazionale
L'ultimo Dossier Adapt, (numero 2 del 1° febbraio 2010) è dedicato al tema della relazione fra la cosiddetta “economia verde” ed il sistema economico nel suo complesso, con una particolare attenzione all’impatto sul mercato del lavoro. Clicca sul link sottostante per visualizzare il Dossier in formato pdf. http://www.adapt.it/acm-on-line/Home/Pubblicazioni/docCatDossierAdapt.1458.1.15.2.1.html
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05/02/2010 Vigili del Fuoco in stato di agitazione: “distaccamento di Macerata Feltria a rischio”
Vigili del Fuoco sul piede di guerra a seguito del mancato accordo sulle risorse da destinare al nuovo Distaccamento di Macerata Feltria, anche, a seguito della secessione della Valmarecchia, rischia di non vedere assegnati uomini e mezzi. “Lasciare all’abbandono una zona così densa di popolazione e così lontana dai principali nuclei di gestione delle emergenza è una scelta a dir poco azzardata e che mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini -. E’ quanto sostengono le segreterie provinciali e regionali di Cgil, Cisl e Uil all’indomani del vertice con le Direzioni regionali di Marche ed Emilia Romagna -. Nella zona di Macerata Feltria e, dell’Alto Montefeltro in genere, servirebbero almeno 16 unità permanenti e 12 discontinue e invece, attualmente, sono state destinate zero unità. E’ una scelta vergognosa sotto il profilo tecnico-organizzativo  in quanto il distaccamento di Macerata Feltria sarebbe stato indispensabile a prescindere dalla circostanza della secessione. A maggior ragione, alla luce del recente provvedimento, l’emergenza si fa più acuta e trascurare un simile bisogno di sicurezza di quei territori rischia di creare, quanto prima, pesanti ricadute”. Per tali motivi le segreterie sindacali, dopo la fumata nera dell’ultimo incontro, hanno già chiesto l’apertura di un tavolo di conciliazione a livello nazionale. I vigili del fuoco, quindi, promettono battaglia, mantengono lo stato di agitazione, faranno sentire la propria voce direttamente al ministro. La situazione appare critica anche in Romagna: non sono state infatti accettate nessuna delle richieste in merito alle  esigenze di carattere tecnico amministrativo, che si amplificheranno notevolmente con il passaggio di Novafeltria dalle Marche all’Emilia Romagna. In particolare, per quanto riguarda il nuovo personale amministrativo e tecnico, servirebbero, rispettivamente, almeno 4 e 7 unità.
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03/02/2010 Comunanza, la Indesit investirà 20 milioni di euro in tre anni
La INDESIT COMPANY investirà 20 milioni di euro in tre anni, a partire dal 2011, nel suo stabilimento produttivo di Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno. Lo ha annunciato lo stesso gruppo in un incontro che si è svolto presso la sede locale di Confindustria. Grande soddisfazione per la decisione è stata espressa dal sindaco di Comunanza, Domenico Annibali, e dalla sua amministrazione, il progetto della Indesit prevede per Comunanza la realizzazione di una nuova piattaforma per la produzione di lavatrici di nuovo modello, che saranno avanzate dal punto di vista del risparmio energetico, dell'eco compatibilità e anche della funzionalità complessiva.
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03/02/2010 Crisi senza fine: disoccupazione raddoppiata
I recenti fatti di cronaca ci costringono a fare i conti con una realtà fino a pochi anni fa inimmaginabile nel nostro contesto sociale. Non è la prima volta che situazioni di grave disagio economico e sociale si traducono in gesti estremi e tragici. Del resto quando non si riesce più a sostenere la propria famiglia non è difficile entrare in una condizione di estrema fragilità psicologica. E’ preoccupato Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl di Macerata, secondo il quale “nel 2009 sono state registrate 9.600 domande di disoccupazione ordinaria, con un incremento dell’86% sul 2008 e del 213% sul 2007. Con l’eccezione di 1.050 lavoratori che hanno avuto accesso all’indennità di mobilità, le domande provengono da persone licenziate a causa della chiusura di piccole aziende per lo più artigiane, o da lavoratori con contratti atipici o a tempo determinato comunque non rinnovati. Persone che hanno lavorato almeno 52 settimane nei precedenti due anni - requisito necessario per accedere all’indennità di disoccupazione - e che sebbene precari potevano ragionevolmente confidare su un posto di lavoro “quasi” stabile. Senza contare le 3.425 richieste di indennità a requisiti ridotti. In altre parole siamo alle prese con un vero e proprio esercito di invisibili sui quali è caduta la mannaia della disoccupazione e che a breve, di regola 8 mesi, si troveranno senza alcun sostegno. Un numero impressionante che si somma ai quasi tremila posti di lavoro cancellati dalla crisi nel 2009 e ai circa ventimila lavoratori coinvolti nella cassa integrazione”. “Mi sembra chiaro – prosegue Ferracuti - che non stiamo uscendo dalla crisi: solo nel mese di gennaio del nuovo anno registriamo 356 licenziamenti - + 36% su gennaio 2009 -. E’ una situazione grave che richiede interventi rapidi e decisi. Bene ha fatto la Provincia di Macerata ad introdurre gli incentivi per le imprese che assumono a tempo indeterminato, ma è necessario un impegno anche per sostenere i lavoratori in difficoltà e le loro famiglie. Al Prefetto chiediamo di intensificare il controllo del territorio per garantire legalità e far emergere le tante realtà di lavoro sommerso. Dai nostri Sindaci ci aspettiamo infine uno sforzo per tenere il polso delle comunità locali, cercando di prevenire situazioni di disagio e di marginalità sociale per evitare che si ripetano tragedie come quella di Civitanova Marche. Senza interventi coordinati e tempestivi dubitiamo che Macerata possa conservare il quarto posto nella classifica delle Provincie con la migliore qualità della vita”. Le elezioni regionali possono rappresentare un’opportunità per riflettere sui problemi del nostro territorio. La Cisl di Macerata invita tutti i candidati maceratesi a non sprecarla rendendo la tornata elettorale una passerella inutile e fastidiosa. Al contrario – conclude il suo Segretario Generale - ci aspettiamo delle prese di posizione chiare e univoche sulle tante questioni rimaste aperte e sulle possibili soluzioni da adottare per uscire dalla crisi e tamponarne gli effetti. Matteo Moretti
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02/02/2010 La responsabilità sociale del consumatore
Si è svolta martedì 16 febbraio alle 9,00 nella sala del Consiglio provinciale di via Gramsci un'interessante  tavola rotonda, organizzata da UST CISL Pesaro-Urbino e da ADICONSUM Pesaro-Urbino sul tema "La responsabilità sociale del consumatore". Sono intervenuti Luigi Ceccarini, docente di sociologia politica all'Università di Urbino, l'assessore regionale Vittoriano Solazzi la responsabile regionale Adiconsum Silvana Santinelli e il segretario provinciale Cisl Sauro Rossi. Clicca sul link sottostante per scaricare il programma dell'iniziativa: http://www.scribd.com/full/26276369?access_key=key-ep09io2ctjx1whcpiu8
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31/01/2010 Lo sguardo oltre la crisi
“La nostra provincia sta ancora attraversando, sul piano produttivo e sociale, una fase molto delicata - è quanto segnala il segretario provinciale Cisl Sauro Rossi che interviene sui temi più attuali legati alla recente crisi economica -. Anche i dati più recenti sull’occupazione ribadiscono l’elevata criticità del momento che è solo lievemente temperata da alcuni deboli segnali di ripresa, registrabili in alcune aree del territorio. E’ proprio partendo da questa consapevolezza che la Cisl di Pesaro e Urbino ritiene però necessario avviare un serrato confronto tra le parti sociali (sindacati, associazioni datoriali, terzo settore) e istituzioni a livello provinciale e regionale per coniugare la conferma di misure per gestire l’emergenza in cui si trovano famiglie e imprese con iniziative che puntino a ridare slancio alla nostra economia. Il quadro è ovviamente condizionato dalla limitatezza delle risorse che il Governo nazionale ha messo a disposizione anche nella recente Finanziaria e dal farraginoso e contraddittorio modo in cui viene attualmente tradotto il federalismo fiscale. E’ indiscutibile che sarebbe di grande giovamento per il Paese una riforma fiscale che riduca le tasse per famiglie e imprese, redistribuendo il carico a favore del lavoro, con un maggiore prelievo su rendite e consumi ma è ovvio che servirà una forte mobilitazione per avviare un riordino di questo tipo a livello nazionale. Al di là di questi elementi di cornice serve però produrre uno sforzo a livello provinciale per traguardare lo sguardo oltre la crisi. Ci si deve interrogare su come riposizionare il nostro sistema produttivo, provare a individuare e condividere nuove linee di sviluppo che consentano di evitare lo smantellamento del nostro sistema manifatturiero e nel contempo accompagnino un processo di ampliamento del terziario, imperniato sulla qualificazione delle politiche turistiche. Si tratta anche di vigilare affinché nel nostro territorio si infiltri una economia “malsana” basata sull’affidamento di lavori con la logica del massimo ribasso. Questo perché va evitato l’insediamento di imprese troppo disinvolte che basano la loro concorrenzialità sullo sfruttamento della manodopera e la bassa qualità dei materiali utilizzati. Andrebbero invece privilegiati quei percorsi di innovazione capaci di valorizzare i centri di ricerca (in primis l’Università) orientati ad un proficuo scambio con il territorio. Va inoltre avviata una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema delle energie rinnovabili perché non è ragionevolmente accettabile che permanga a lungo la paradossale situazione che vede tutti pronunciarsi favorevolmente sul loro sviluppo… a patto che siano altri territori a ospitarle. Alle riflessioni sui futuri assetti dei nostri settori produttivi andrebbero ovviamente associate quelle sull’equità e sull’efficacia delle politiche creditizie e quelle sulla salvaguardia e la qualificazione del welfare territoriale. Potrebbe risultare utile ragionare su cosa andrebbe fatto per migliorare la sanità regionale che associa ad un indiscutibile miglioramento del piano dei conti, un netto deterioramento del clima organizzativo, come più volte denunciato da gruppi sempre più numerosi di addetti. E’ inoltre indifferibile la necessità di rispondere ad una domanda in costante aumento come quella dei servizi per l’infanzia e per la non autosufficienza, superando la logica campanilistica e perciò la dimensione municipalistica, dando diffusione al principio di gestione associata dei servizi tra comuni limitrofi. Serve inoltre una discussione aperta sugli assetti del sistema scolastico, per concorrere ad impostare su scala regionale delle scelte che riducano al minimo i rischi di abbassamento della qualità dell’istruzione, indotti dalle riforme in atto. Tutto ciò è tanto più necessario in un momento come quello attuale in cui il confronto con i Comuni mette in risalto situazioni in cui, quando non si tagliano servizi, si tende ad aumentare rette e tariffe. L’alleanza proficuamente sperimentata per fronteggiare la crisi ha bisogno di essere da subito rilanciata per affrontare il futuro e sgomberarlo dalle numerose insidie che lo minacciano”.      
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29/01/2010 Ascoli: sindacati pronti allo scontro in tribunale
RISPETTARE L'ACCORDO sottoscritto da sindacati e Provincia in merito alla divisione del personale, altrimenti verranno percorse tutte le strade per far si che questo venga applicato. Strade che porterebbero in tribunale, con sindacati ed ente gli uni di fronte all'altro. E' questa la sintesi dell'incontro di ieri pomeriggio nel quale Giorgio Cipollini (Cisl), Giuseppe Marucci (Ugl), Francesco Neroni (Cgil) e Giovanni Berardini (coordinatore Rsu dipendenti della Provincia) hanno esposto le loro ragioni e il disappunto per il comportamento dell'amministrazione provinciale in merito al rispetto dell'accordo.A suo tempo è stata un'intesa sofferta - ha detto Cipollini - anche perchè mancava la normativa sulla ripartizione del personale, quindi si sono dovuti mutuare dei principi di carattere generale. L'accordo è stato recepito con atti amministrativi - ha spegato il rappresentante della Cisl - e all'insediamento del nuovo ente abbiamo chiesto che venisse rispettato.
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28/01/2010 Antonio Merloni. Convocazione al Ministero dello Sviluppo Economico
Antonio Merloni. L’8 febbraio prossimo convocazione di sindacati e regioni interessate al Ministero dello Sviluppo economico. Nella stessa giornata manifestazione a Roma dei lavoratori del Gruppo. Anna TROVO’ (segretaria nazionale Fim Cisl): “E’ necessario uscire dalla situazione di stallo. Ci attendiamo un avanzamento nella definizione dell’accordo di programma e l’impegno convergente di tutte le istituzioni locali e nazionali interessate” Fim, Fiom e Uilm hanno ricevuto in data odierna notizia della convocazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico delle Organizzazioni Sindacali unitamente alle Regioni interessate alla vertenza della Antonio Merloni, per la mattina di lunedì 8 febbraio. In coincidenza con l’incontro si svolgerà a Roma la manifestazione dei lavoratori del Gruppo. “L’aspettativa dei lavoratori e del sindacato – dichiara Anna Trovò, segretaria nazionale Fim Cisl - è di ottenere in occasione dell’incontro programmato chiari elementi di avanzamento nella definizione dell’accordo di programma annunciato nel mese di novembre al quale Ministero dello Sviluppo ha lavorato in queste settimane, chiarezza nella sua strumentazione finanziaria e normativa, una tempistica certa e l’impegno convergente di tutte le istituzioni locali e nazionali interessate. La situazione di stallo e le incertezze rischiano di determinare ulteriori tensioni sociali in un territorio nel quale la rilevanza economica sociale e occupazionale della Merloni è stata finora di primissimo piano. Va ricordato che la vertenza Merloni è tra le più rilevanti a livello nazionale e coinvolge oltre tremila lavoratori della società in amministrazione straordinaria e un numero ancor più elevato di lavoratori dell’indotto, tutti collocati nel medesimo territorio”.  
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25/01/2010 I pensionati e l&#39;impegno per il nuovo anno
La crisi che attanaglia il nostro paese si fa sempre più pesante, l’Istat ha diramato i dati della disoccupazione, oltre 2 milioni pari all’8% della popolazione, e la presidenza della CONFINDUSTRIA afferma “La crisi è alle spalle, alla fine della fase della caduta, ma il processo per agganciare la ripresa è comunque, lentO e complicatO, lungO e difficile.” Ormai tutti gli studi di statistica prevedono che l’anno 2010 e forse non solo, darà segni di ripresa dell’economia, ma la perdita dei posti di lavoro non si arresterà anche se il Governo ancora si ostina a dichiarare che dalla crisi il nostro paese ormai è fuori, alimentando nei cittadini forti perplessità e preoccupazioni. Se si fanno raffronti, correttezza vuole, si facciano su tutto, sui salari, sui servizi, sul fisco, sull’evasione ecc. I cittadini, i pensionati sono stanchi degli spot, degli annunci, vogliono i fatti, il Governo si fa forte nell’affermare che la disoccupazione nel nostro paese è inferiore a quella delle economie più industrializzate, non interviene in modo adeguato dimenticando la piccola e media impresa, cardini del nostro sistema industriale. La scelta imboccata dal Governo di stare fermo e di aspettare che passi la tempesta senza una strategia, ha aperto la strada perlomeno a due errori: il primo è quello di elargire un po’ di piccoli aiuti qua e là, che non sono in grado di dare la spinta necessaria a far riprendere l’intero sistema Italia; l’altro è non avere capito che il nostro sistema si basa soprattutto sull’export. Serve un forte impulso alle aziende per l’innovazione. In questi ultimi tempi registriamo molte iniziative e mobilitazioni sia a livello nazionale che periferico, alcune unitarie e altre per singole sigle sindacali. Certamente la difficoltà nell’agire in modo non unitario ha posto ulteriori problemi sulla credibilità del sindacato italiano: si può però affermare che le turbolenze nazionali, non hanno inciso nei rapporti tra le confederazioni e le federazioni dei pensionati della nostra Regione. Le trattative, i confronti, i successivi accordi con la Regione hanno portato risultati significativi anche in presenza di una pesante crisi che ha interessato importanti distretti industriali, raggiungendo livelli di drammaticità. In sintesi sono stati realizzati interventi di oltre 21 milioni di euro per : - Incentivi per la stipula dei contratti di solidarietà - Incentivi alle imprese per assunzioni a tempo indeterminato di giovani laureati - Incentivi all’imprese per stabilizzazione di contratti a termine - Contributi una tantum per sostenere gli studi - Esenzione di ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale - Erogazioni e gratuità di farmaci in fascia c - Interventi sui canoni di locazione sugli alloggi Erap - Riduzione o azzeramento addizionale Irap regionale per le imprese che creano nuova occupazione con contratto a tempo indeterminato. Inoltre, vengono stanziati ulteriori 5 milioni di euro per il 2010 per aumentare i livelli assistenziali nelle residenze protette, prevedendo nel quadriennio 2010/13 risorse occorrenti per l’implementazione dell’assistenza fino al raggiungimento dei 100 minuti pro capite, previsti dal P.S.R. e che al progressivo aumento dell’assistenza sanitaria sarà diminuita la quota alberghiera attualmente a carico degli ospiti e delle famiglie. L’accordo prevede che nel tavolo per definire l’apposito piano di finanziamento quadriennale, sarà effettuata una valutazione complessiva anche sugli interventi di carattere domiciliare per la non autosufficienza. L’agire con senso di responsabilità, convinti che la confederalità debba persistere in tutte le categorie, pur in presenza di rivendicazioni corporative, è la linea della Fnp, che da sempre è impegnata insieme alla Cisl nelle trattative ai vari livelli territoriali per la risoluzione di problemi sociali riguardanti non soltanto i pensionati. I problemi della perdita del lavoro, della mancanza degli asili nido,il costo elevato delle rette, il dramma della demenza senile, dell’alzheimer, della non autosufficienza, sono ormai presenti, purtroppo, nella gran parte dei nuclei familiari. Se remassimo tutti nello stesso senso, con sacrificio e spirito solidale possiamo risolvere i problemi in tempi non lunghi, altrimenti le distanze aumenteranno, chi è ricco lo sarà sempre di più e il povero sarà sempre più povero. A livello marchigiano l’unità di intenti e l’azione con Spi e Uilp non sono venuti mai meno. Il lavoro svolto negli ambiti sociali riguardo la gestione, la verifica e il monitoraggio dell’accordo stipulato con la Regione sulla non autosufficienza e i tavoli aperti anche dopo gli accordi Confederali del 2009, ne sono dimostrazione e testimonianza. Le confederazioni regionali di Cgil Cisl Uil e le federazioni dei pensionati sono riuscite, con una trattativa lunga, anche dura, a far approvare dalla Regione il fondo per la non autosufficienza qualche momento prima che la crisi scoppiasse in modo veemente, che ha costretto la Regione, ad intervenire con successivi atti deliberativi. La legge nazionale sulla non autosufficienza non ancora approvata dal Parlamento ostacola gli interventi anche a carattere regionale; stabilire quanti e quali servizi assistenziali debbono essere a carico del fondo nazionale diventa pertanto la priorità, anche prima dell’implementazione del fondo nazionale. La Fnp marchiana, nell’ augurare BUON LAVORO alla nuova dirigenza nazionale, al neo segretario generale Ermenegildo Bonfanti, ne apprezza la linea di impegno: la confederalità della categoria dei pensionati, la tutela delle pensioni, la rivalutazione delle stesse, la ricerca di soluzioni per un paniere specifico, ponendo, inoltre, la richiesta di interventi urgenti in merito al vuoto legislativo sulla non autosufficienza e l’adeguamento finanziario del fondo nazionale. La Segreteria regionale augura un buon 2010 a tutte le strutture e agli iscritti alla Fnp delle Marche.
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20/01/2010 Pronto soccorso Civitanova, servono soluzioni condivise
Da giorni assistiamo sulle pagine del Corriere Adriatico ad un’aspra polemica sulle lunghe attese nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Civitanova Marche che vede come protagonisti il Sindaco di Civitanova Marche e il Direttore della Zona Sanitaria 8. Un botta e risposta serrato i cui protagonisti evitano accuratamente di affrontare le cause reali di una problematica dalle molteplici sfaccettature. E’ chiaro che un ospedale non è un supermercato, così com’ è ovvio che i cittadini che non riescono ad accedere in tempi utili alle visite e alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche vedono nel pronto soccorso la loro ultima possibilità. Altrettanto chiaro è che questa criticità non riguarda solo di Civitanova, accomunando di fatto anche gli altri presidi provinciali. Ma i Direttori di Zona continuano a nascondere la testa sotto la sabbia facendo finta che il problema non esiste, o che al massimo non è poi cosi grave. Purtroppo non è così, e lo dimostra la cronaca della nottata passata dal vostro inviato. Nello scorso aprile abbiamo incontrato i Direttori di Zona per discutere i progetti di integrazione sperimentale delle attività sanitarie delle tre Zone maceratesi, primo passo sulla strada che conduce all’Area Vasta provinciale. Tra questi progetti ce ne sono alcuni che hanno la potenzialità per incidere profondamente sull’organizzazione dei servizi sanitari, e quindi anche sulle liste d’attesa e sui pronti soccorso. Ne citiamo solo alcuni: percorsi assistenziali per la dimissione protetta, gestione integrata della residenzialità e delle cure domiciliari, attività dei consultori familiari, gestione della diagnostica strumentale nello studio del medico di medicina generale. Nulla di particolarmente innovativo in realtà. Sono anni che il sindacato sostiene la necessità di potenziare la medicina del territorio sviluppando le attività sanitarie dei Distretti e coinvolgendo i Medici di medicina generale, da incentivare nella costituzione di studi medici associati aperti lungo tutto l’arco della giornata nell’interesse dei loro pazienti. All’inizio del mese di settembre abbiamo chiesto un nuovo incontro per valutare lo stato di attuazione dei progetti. Come già accaduto in altre occasioni nel corso di quest’ultimo anno non abbiamo ricevuto risposta. La concertazione e il confronto con le organizzazioni rappresentative dei cittadini e dei lavoratori non è considerata una risorsa per risolvere le problematiche della sanità provinciale, ma solo un fastidioso impiccio da evitare quando possibile. Oltre a tradire lo spirito della legge 13 di riforma del servizio sanitario, questa scelta dissennata sta causando il corto circuito del sistema sanitario, ormai disorientato e di fatto incapace di risolvere le sue tante contraddizioni e difficoltà. Invitiamo i Direttori di Zona a riaprire quanto prima il confronto interrotto, sui progetti sperimentali di integrazione come sulla residenzialità extraospedaliera. L’organizzazione e il funzionamento dei servizi sanitari di certo ne usciranno migliorate. Il Segretario Generale FNP CISL Macerata DINO OTTAVIANI
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20/01/2010 Anticipo CIG, più collaborazione dalle Banche e dall'Inps
La Cisl torna sul tema dell’anticipo della Cassa integrazione. Lo fa attraverso il Segretario Generale Marco Ferracuti, che lancia l’allarme sulle difficoltà che tantissimi lavoratori incontrano nel ricevere in tempi accettabili i trattamenti relativi agli ammortizzatori sociali. “L’intesa raggiunta nell’aprile del 2009 con la Regione e con gli Istituti Bancari mirava a far ottenere ai lavoratori l’anticipo delle somme relative alla cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, senza attendere la conclusione delle lunghe procedure amministrative dell´Inps. Purtroppo la gestione dell’accordo si è dimostrata più difficile del previsto. Dapprima l’INPS ha reso difficile la vita alle imprese richiedendo, a corredo della domanda di anticipazione, una documentazione eccessivamente complessa. Ora invece sono gli istituti di credito a complicare l’accesso agli anticipi dimostrando una volontà troppo debole nel superare le prevedibili difficoltà organizzative e tecniche. In ogni caso il risultato è che circa 800 lavoratori nella provincia di Macerata sono rimasti per mesi senza alcun tipo di sostegno. Tra di essi anche i beneficiari degli ammortizzatori in deroga, per loro natura non anticipabili. Abbiamo ragionato molto sulla crisi, cercandone le cause e analizzando i suoi numeri, spesso impietosi. Non dobbiamo dimenticare che dietro alla parola “crisi” ci sono persone abbandonate al loro destino. Il rischio sociale è altissimo e non possiamo permetterci di correrlo. Tantissime famiglie a causa della crisi vivono al di sotto della soglia di povertà, privi di alcun mezzo di sostentamento o con redditi bassissimi, costretti a ricorrere all’aiuto dei familiari, in particolare dei genitori e delle loro pensioni. E’ a repentaglio la tenuta complessiva del nostro sistema sociale. Per questo rivolgiamo un appello a tutti i soggetti e alle istituzioni in gioco su questa vicenda. All’INPS chiediamo di accelerare al massimo le procedure per l’erogazione degli ammortizzatori sociali. Alle banche chiediamo maggiore collaborazione e la volontà concreta di superare i problemi e di anticipare i trattamenti ai lavoratori, sostenendoli così in un momento di grave difficoltà.”
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20/01/2010 Università e servizio idrico, la Cisl sfida la politica
La Provincia di Macerata sta attraversando un momento di forte difficoltà. I principali indicatori segnalano una crisi gravissima che investe l’economia e il mondo del lavoro. Nel 2009 sono fallite 73 imprese industriali - più 61,5% rispetto al 2007 - e sono aumentati del 178% i trattamenti di cassa integrazione ordinaria. Complessivamente abbiamo perso tremila posti di lavoro e le nuove assunzioni sono diminuite del 17,5%. Nessuno può sapere con certezza quando usciremo dal tunnel. Di sicuro il nostro sistema produttivo e sociale non sarà più lo stesso, perché la crisi è uno spartiacque che segna la necessità di cambiamenti sui quali lavorare insieme. Tre sono i temi d’attualità con i quali ci stiamo confrontando in questi giorni, tutti importanti per impostare un cambio di rotta. Il primo di essi è la fusione tra le Università di Macerata e Camerino, sulla quale finora il sindacato non è stato coinvolto in modo adeguato. Abbiamo in agenda un incontro con i due Rettori; l’obiettivo è vigilare perché siano conservate la storia, la vocazione e la presenza sul territorio delle due Facoltà. Per questo chiediamo un piano di riorganizzazione condiviso con le forze rappresentative dei lavoratori e dei cittadini. Un’altra importante fusione, al momento prorogata, è quella tra l’Assem di San Severino e l’Assm di Tolentino. E’ questa un’operazione importante, che può fungere da modello e da stimolo per tutto il territorio provinciale, alla quale dobbiamo arrivare superando i campanilismi locali e creando massa critica. L’obiettivo è mantenere sul territorio la gestione del servizio idrico, che fa gola alle grandi aziende municipalizzate del centro nord. L’operazione può produrre consistenti risparmi di gestione, purché si eviti di creare sovrastrutture inutili e costose come altri consigli di amministrazione.. Giudizio positivo infine sulla metropolitana di superficie, esempio virtuoso di sinergia e collaborazione per un’opera di forte impatto sulla qualità della vita di tanti cittadini maceratesi. Sullo specifico di queste tematiche rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche, che invitiamo ad uscire dall’ambiguità per manifestare chiaramente le rispettive posizioni. Il futuro del nostro territorio si gioca a partire da scelte di medio lungo periodo come queste. Scelte strategiche, che ci vincoleranno per anni, da condividere e da adottare con lungimiranza e responsabilità, evitando una litigiosità ottusa tra partiti e coinvolgendo con più convinzione le forze sociali. Le limitate dimensioni rendono la nostra Provincia un territorio ideale per fungere da laboratorio sul quale sperimentare modelli virtuosi di partecipazione sociale e democrazia economica. All’Ente Provincia il compito di regia e coordinamento delle tante risorse del territorio, da esercitare attivando quanto prima un tavolo di concertazione. La parola crisi fa ormai parte ormai del nostro vocabolario quotidiano. Dobbiamo accostarci ad essa con coraggio, accettando le sfide e cogliendo le opportunità che ci presenta per rafforzarci e crescere insieme. Il Segretario Generale Marco Ferracuti
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17/01/2010 “Bollette del gas ancora in ritardo”
“Sono arrivate nella posta degli utenti, soltanto martedì 12, le bollette del gas con scadenza 15/01/10”. Claudio Blasi, responsabile provinciale dell’Adiconsum, denuncia il ritardo strutturale all’Aspes Gas, per il recapito delle bollette. “E’ vergognoso che ancora oggi e per l'ennesima volta siamo alle prese con tali ritardi – commenta Blasi -: l’utenza è costretta a precipitarsi per onorare i consumi del quinto bimestre 2009, con tutti i disagi che le famiglie conoscono bene. Chiediamo ad Hera Comm, che dal 1 gennaio ha sostituito Aspes Gas, di spostare la scadenza al 25/01/2010, senza pretendere e addebitare alcunché per i ritardi di pagamento a cui l’utente è costretto. Chiediamo alla nuova azienda la soluzione definitiva del disservizio e, in caso contrario, non concederemo proroghe e invieremo la segnalazione all’autorità per l’Energia”.
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12/01/2010 FIACCOLATA PER LA DIFESA DEL LAVORO E DEI LAVORATORI NEL NOSTRO TERRITORIO Fabriano, 12 Gennaio 2010
PER DENUNCiARE una situazione eccezionalmente grave e sollecitare  grande attenzione e impegno istituzionale A SOSTEGNO dell’accordo di programma PER LA COSTRUZIONE di progetti capaci di dare sviluppo e lavoro PER SUPERARE la crisi economica del territorio
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07/01/2010
LETTERA APERTA DEL SINDACATO TRASPORTI FIT-CISL AL MINISTRO MATTEOLIIn occasione della visita nelle Marche del Ministro dei Trasporti On. Altero Matteoli, approfittiamo per sollecitare il medesimo ad una riflessione sullo stato delle ferrovie nel nostro territorio. Stiamo da tempo denunciando la noncuranza con cui l’Amministratore Delegato di FS tratta la nostra regione. Ultimo esempio la soppressione delle fermate Eurostar, ma, in maniera anticipata e meno appariscente la destrutturazione dell’intero servizio ferroviario. Si pensi per gli anni 2007/2008/2009 a fronte di esodi per pensionamento (nell’ex Compartimento di Ancona) di rispettivamente n. 254/296/282 (ovvero 832) persone, sono state realizzate n. 29/36/38 (ovvero 103) assunzioni. Va da se che la mancata sostituzione del personale ha portato ad un calo sostanziale dei servizi (biglietterie, assistenza, soppressione treni merci e viaggiatori, riduzione degli impegni manutentivi), oltre che dei posti di lavoro (- 729 posti nei soli ultimi tre anni) e ad un accorpamento in altre sedi come Roma, Bologna, Bari dei centri direzionali originariamente allocati nelle Marche. Auspichiamo quindi che il Responsabile di una istituzione importante come il Dicastero dei Trasporti possa incidere efficacemente sull’Amministratore Delegato di FS per fargli comprendere che le FS non rappresentino solo ed esclusivamente un trasporto di elite assegnato all’alta velocità, ma anche un servizio di trasporto pubblico per una mobilità collettiva come nella nostra Regione.Ancona, 7 gennaio 2010
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05/01/2010 Conferenza stampa delle segreterie regionali Vigili del Fuoco
Domani, 28 Luglio, alle ore 10.30, le segreterie regionali GCIL-CISL-UIL Vigili del Fuoco organizzano un’importante conferenza stampa per fare il punto e denunciare le reali ed attuali condizioni in cui versano i Vigili del Fuoco ed il servizio che gli stessi devono assicurare alla collettività.  Il rischio reale è che il corpo dei vigili del fuoco non possa più garantire la sicurezza e la tradizionale opera di serenità nei confronti dei cittadini, soprattutto in un periodo in cui l’emergenza incendi va fronteggiata anche nelle Marche, come dimostrano anche le recenti cronache. Alla Conferenza stampa oltre ai tre rappresentanti sindacali saranno presenti il Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca e l’Assessore al Lavoro Fabio Badiali. La conferenza stampa  si terrà nella sede di Palazzo Raffaello all’ottavo piano e seguirà l’incontro con i rappresentanti della Giunta regionale.   Ancona, 27 luglio 2009
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05/01/2010 Vertenza Carrefour: nuovi scioperi in arrivo
Conferenza stampa, Ancona 23 settembre 2009 Vertenza Carrefour: nuovi scioperi in arrivo Il giorno 16 Settembre si è tenuta la riunione del Coordinamento  Nazionale del gruppo Carrefour che ha visto una grande partecipazione della rappresentanza sindacale ed il dibattito sullo stato della vertenza aziendale, ha delineato nuove iniziative a sostegno del mantenimento dei livelli occupazionali, del rispetto del contratto integrativo aziendale vigente e del rinnovo dello stesso. Il Coordinamento Nazionale del Gruppo Carrefour ha deciso di riconfermare lo stato di agitazione nei punti vendita del Gruppo e condivide la scelta delle segreterie nazionali di proclamare lo sciopero per l’intera giornata di lavoro di sabato 3 Ottobre 2009. Per coloro che lavorano su cinque giorni lo sciopero è proclamato per la giornata di venerdì 2 Ottobre. Ulteriori 4 ore di sciopero sono proclamate e rimesse all’utilizzo del territori, che potranno deciderne la più opportuna modalità di effettuazione. Mercoledì 23 settembre alle ore 12 si terrà una conferenza stampa presso la sede regionale della Cisl, Via dell’Industria 17, per fare il punto sulla vertenza e informare sulle prossime iniziative. Interverranno: Selena Soleggiati – Segretario Regionale Fisascat Cisl Di Pietro Claudio – Segretario Regionale Filcams Cgil Bolognini Marco –   Segretario Regionale Uiltcus Uil
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05/01/2010 Cassa integrazione e mobilità in aumento
Cassa integrazione e mobilità in aumento Grave la situazione in tutte le Marche secondo i dati istat rielaborati dalla Cisl. “A settembre la situazione potrebbe aggravarsi. Decisivi gli strumenti a tutela del lavoro e del reddito”. Perdurano con accenti significativi e preoccupanti gli effetti della recessione. “Nel mese di Luglio 2009 – sostiene infatti Tonino Bori Dipartimento Mercato del Lavoro CISL Marche - le ore di cassa integrazione autorizzate hanno fatto registrare un ulteriore incremento. Tale incremento si registra sia rispetto al mese di Luglio 2008 con 1.082.704 ore di cassa integrazione autorizzata contro i 2.034.084  (+ 87 %) di Luglio 2009, sia  e soprattutto se il confronto viene sviluppato sull’intero periodo Gennaio – Luglio”. Secondo l’elaborazione effettuata dalla Cisl Marche sui dati forniti da Inps ed  Osservatorio Regionale MdL la provincia di Ancona continua ad essere interessata dalla fortissima crisi della meccanica ed in particolare della Antonio Merloni; infatti questo comparto vede autorizzate nei primi sette mesi del 2009 ben 1.545.318 ore di cassa integrazione ordinaria e  1.580.195 ore di straordinaria. I comparti più in difficoltà nelle province di Ascoli- Fermo risultano essere il chimico con 250.911 ore di cassa autorizzate, il calzaturiero con 1.018.375 ore, l’alimentare con 185.411 ore, la meccanica con 315.170 ore. Sempre pesante la situazione in provincia di Macerata, qui  tutti i comparti fanno registrare aumenti significativi  di ore autorizzate le calzature con 525.964 ore, la meccanica con 450.635 ore, la gomma plastica con 219.940 ore, il legno con 72.854 ore i settori in difficoltà. Infine Pesaro che vede incrementare in maniera fortissima la cassa ordinaria ed esplodere le ore di straordinaria (lo scorso anno non è stata praticamente utilizzata); il legno con 522.245 ore; la meccanica con 1.222.859 ore; l’industria di trasformazione di minerali non metalliferi (vetro, ceramica, laterizi ecc.) con 264.377 ore; l’abbigliamento che  vede autorizzate 170.956 ore i settori più colpiti. Nel complesso per quanto riguarda le Marche  i settori colpiti in maniera  particolarmente significativa  in questi primi sette mesi del 2009 dalla crisi: la meccanica e la metallurgia 5.163.403 ore di cassa integrazione autorizzate; il calzaturiero 1.592.545 ore;  l’abbigliamento 780.388 ore;  il legno 778.940 ore; la chimica e la gomma plastica 725.261 ore.  Non meno allarmanti i dati sui licenziamenti (mobilità), relativi al 30 giugno 2009.  Nel I° semestre 2009 sono stati 7.899  (+85,4%) i lavoratori collocati in mobilità, quando nel I° semestre 2008 erano  4.034 e nel I° semestre 2007 erano 3.207. Dei  7.899 lavoratori  iscritti alle liste di mobilità 4.524 sono uomini 3.375 sono donne; 6508 sono italiani, 1391 sono stranieri.  Per 5.150 la mobilità non è indennizzata mentre lo è per i restanti 2.749. Il ricorso alla mobilità raddoppia in tutte le province marchigiane. I settori dove registriamo il numero più alto di lavoratori collocati in mobilità sono la meccanica con 1.713 unità, il calzaturiero con 935,  il commercio con 840, le costruzioni con 735. “I dati sopra evidenziati sulla cig e sulla mobilità – spiega Tonino Bori - descrivono concretamente il perdurare delle  difficoltà pesanti nelle quali versa l’industria manifatturiera nelle Marche; come CISL siamo estremamente  preoccupati perché alla ripresa delle attività, dopo il periodo feriale, la situazione potrebbe risultare  ulteriormente aggravata. A tal fine crediamo importante rafforzare le iniziative ad ogni livello e con tutti i soggetti (imprenditori, istituzioni, università) che se da una parte traccino le basi per la difesa ed il rilancio del comparto produttivo della nostra regione,  dall’altra puntino ad utilizzare al meglio gli strumenti a tutela del lavoro e del reddito  dei lavoratori e delle famiglie (ammortizzatori in deroga e contratti di solidarietà su tutti)”.   Ancona 7 Agosto 2009
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05/01/2010 La Cisl Marche sulla adesione di amministratori pubblici alla manifestazione del 4 aprile
La Cisl Marche sulla adesione di amministratori pubblici alla manifestazione del 4 aprile Non è giusto utilizzare il tema della crisi (contro la quale tutti siamo impegnati a trovare antidoti e soluzioni) per giustificare l’adesione alla manifestazione nazionale del 4 aprile prossimo, organizzata dalla Cgil. L’obiettivo centrale della manifestazione infatti (come è evidente da manifesti e materiali promozionali) è la contestazione dell’accordo per la riforma del sistema contrattuale, sottoscritto lo scorso 22 gennaio da tutte le parti sindacali e imprenditoriali, esclusa la Cgil. Accordo che il governo ha sottoscritto principalmente in qualità di  datore di lavoro del pubblico impiego. Va sottolineato che l’accordo del 22 gennaio, un accordo che innova e modernizza le relazioni sindacali, ha preso corpo dalla piattaforma unitaria approvata nel maggio 2008 da Cgil, Cisl, Uil. Schierarsi a sostegno della manifestazione significa dunque schierarsi contro l’accordo e di fatto contro la Cisl e tutte le altre organizzazioni firmatarie. La manifestazione del 4 aprile riguarda un tema, quello del sistema della contrattazione, che è materia specificatamente sindacale e non può essere oggetto di invasioni di campo. Le adesioni a questa manifestazione di alcuni sindaci, presidenti di provincia e del Presidente della giunta regionale risultano essere quindi da un lato incomprensibili, in quanto i rappresentanti delle istituzioni dovrebbero astenersi dall’intervenire in materia di sistema contrattuale, dall’altro inaccettabili perché aderire ad una manifestazione indetta da un solo sindacato, per di più finalizzata a disconoscere l’azione degli altri, rappresenta una presa di posizione non consona a dei rappresentanti istituzionali. Le interferenze nella autonomia del sindacato e la accentuazione delle divisioni non sono mai utili e positive per il mondo del lavoro e per la democrazia, tanto meno in un momento di crisi come quello attuale. Agli amministratori pubblici chiediamo di valutare a fondo le implicazioni della loro adesione e per rispettare l’autonomia e il pluralismo del sindacato confederale, rivedere la loro posizione. Chiediamo, inoltre, un impegno convinto per garantire coesione sociale e dare risposte concrete alla crisi. Nelle Marche sono stati fatti molti accordi con la regione, con le province e molti comuni, per adottare misure contro la crisi e a sostegno delle famiglie più esposte. Questa è la strada che va ancora perseguita con determinazione e disponibilità, evitando azioni di parte che possono rallentare o compromettere il positivo lavoro fin qui fatto. 2 aprile 2009 Stefano Mastrovincenzo   Segretario gen.le Cisl Marche Sauro Rossi                         Segretario gen.le Cisl Pesaro Paolo Santini                       Segretario gen.le Cisl Ancona Marco Ferracuti                 Segretario gen.le Cisl Macerata Antonio Angelini                 Segretario gen.le Cisl Ascoli-Fermo
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05/01/2010 Cassa integrazione più 106%, la ripresa è lontana
Cassa integrazione più 106%, la ripresa è lontana La Cisl sostiene la necessità di ricorre ai contratti di solidarietà e ricorda l’accordo con la Provincia sulla formazione. “A settembre molte piccole imprese non riapriranno con contraccolpi gravi sul mercato del lavoro” spiega il segretario generale  provinciale di Ancona Paolo Santini  “Molti parlano di segnali di ripresa noi preferiamo leggere la realtà del lavoro anconetano attraverso dati e cifre precise, analitiche e quella che abbiamo sotto gli occhi e davanti nei prossimi mesi non ci sembra una lettura incoraggiante, tutt’altro”. Paolo Santini Segretario Generale Cisl Ancona non si schiera con i forzati dell’ottimismo e richiama tutti a ricalibrare le propensioni a facili ottimismi. “La crisi che ha segnato questo territorio è trasversale ma in particolare continua a colpire due settori, la meccanica ed il tessile, e in generale le piccole e medie imprese, molte delle quali a settembre non riapriranno con la conseguenza che il numero dei disoccupati nella provincia di Ancona potrà aumentare ancora”. Leggiamoli alcuni di questi dati allora… I primi cinque mesi del 2009 hanno fatto registrare un incremento della cassa integrazione guadagni del 106% (2.426.972 ore del 2009 contro le 1.108.805 del 2008). Le assunzioni delle imprese pubbliche e private sono diminuite nel primo trimestre 2009 del 19,4% a Senigallia, del 31,2% a Jesi, del 30,5% a Fabriano. Le esportazioni, sempre nel primo trimestre 2009, sono diminuite del 28,2%, i fallimenti d’impresa aumentati del 21,2%, “mentre i dati Istat su occupazione e  disoccupazione – dice Santini - confermano il peggioramento che si era delineato nei mesi scorsi e in misura più marcata per gli uomini. Le assunzioni diminuiscono ed il ricorso agli ammortizzatori sociali aumenta notevolmente ed è generalizzato a livello settoriale. Da tempo sottolineiamo la necessità di ricorrere ai contratti di solidarietà”. Grazie agli accordi nazionali relativi a questo strumento la copertura delle ore lavoro è passata, dal 1 luglio, dal 60 all’80 per cento cui si aggiunge l’intesa siglata a livello regionale che copre un altro 12,50%. “In sostanza - continua Santini – un lavoratore marchigiano copre 10 ore di lavoro mancate con il 92,50% del salario. Mi sembra una strada da continuare a perrcorrere”. Ma non sono solo i contratti di solidarietà l’unico strumento individuato dalla Cisl Ancona per affrontare i nodi più problematici della crisi. “Ricordo anch’io come ha fatto l’assessore Quercetti l’importanza del protocollo firmato tra parti sociali e Provincia relativo al bando destinato ai progetti formativi soprattutto per chi è in cassa integrazione a costo zero e in mobilità. Un percorso necessario per creare nuove possibilità di reinserimento nel mercato del lavoro per chi il lavoro appunto lo ha perso. In questo senso nell’intesa rientrano anche bonus e ticket per pasti a chi partecipa a tali corsi”. Infine Santini affronta di petto la questione creditizia: Ci aspettiamo che le banche assumano maggiori responsabilità di fronte alle conseguenze della recessione. Non abbiamo trovato grande disponibilità ad  esempio, nonostante il recente accordo firmato con Abi in questo senso, verso il blocco di pagamenti delle rate dei mutui per i lavoratori in difficoltà. L’apporto degli istituti di credito in questo senso è decisivo, non può venire a mancare”.
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22/12/2009 Ancora sulle deroghe domenicali: interviene la Fisascat Cisl
Il Direttivo Provinciale della Fisascat Cisl di Pesaro e Urbino si è riunito a metà dicembre per prendere in esame alcuni emendamenti approvati dal Consiglio Regionale delle Marche, di modifica al testo unico della legge regionale n. 27 del 10 novembre 2009. Il nuovo Testo, conteneva la limitazione a n. 26 deroghe di aperture domenicali nell’intero territorio regionale ed introduceva gli strumenti di riequilibrio della rete distributiva marchigiana in modo da rispondere alle reali esigenze della popolazione, superando di fatto, la diversificazione tra comuni costieri ed aree interne. L’articolo 16 bis al decreto 350 (legge finanziaria 2010), modifica in maniera fortemente significativa i contenuti innovativi del testo unico, introducendo elementi penalizzanti per la vita sociale marchigiana: Innanzi tutto si introduce di fatto, la liberalizzazione per il settore delle attività commerciali cosiddette OUTLET, consentendo, la possibilità di apertura in ogni momento dell’anno; Si concede inoltre, ai comuni considerati turistici, di poter derogare in aumento alle aperture previste dal testo unico n. 27. Queste deroghe, secondo la Fisascat, riportano indietro l’orologio del tempo ed evidenziano in modo marcato la deprimente contraddizione dei politici e dei partiti che li esprimono: che la regione Marche smentisce se stessa. Difatti, il Consiglio regionale che ha approvato queste modifiche, è lo stesso che circa un mese fa, ha introdotto la nuova legge sul commercio. "Il Direttivo della Fisascat Cisl della provincia di Pesaro e Urbino - si legge nel documento conclusivo -, ritiene di una gravità assoluta quanto deciso dall’assemblea legislativa marchigiana, respinge con fermezza i provvedimenti, considerato, che tali decisioni, rispondono più ai bisogni dei grandi gruppi economici e commerciali che a quelli di gran parte dei cittadini amministrati. Il Direttivo della Fisascat, condanna fortemente questa decisione ed esprime tutto il sostegno alle azioni che le segreterie regionali di FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS, hanno messo e metteranno in campo, per sensibilizzare, il Presidente della Giunta Regionale e L’Assessore regionale al Commercio, ad adottare ogni strumento od azione tesi a rimuovere la iniqua approvazione".
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21/12/2009 incontro a gubbio
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21/12/2009 prossimo incontro a gennaio
il gruppo della redazione si incontrerà a gennaio
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13/12/2009 Avviso ai redattori di CISLMarche.it
Con la speranza che ognuno abbia fatto il proprio dovere, cioè abbia svolto i "compiti a casa", ci troveremo tutti insieme ad Ancona, in Via dell'Industria per stabilire le tappe verso la pubblicazione del nuovo sito. Provo ad elencare qui di seguito alcuni temi che mi sembra necessario affrontare insieme immediatamente: 0. il tema scelto soddisfa tutte le nostre esigenze? 1. come si assegna un articolo/post a una categoria? 2. come si inseriscono le immagini nei singoli articoli/post (c'è o non c'è un plug-in apposito)? 3. possiamo cominciare subito a popolare il sito? 4. per Vincenzo: è il caso di cominciare a dare al sito una struttura definitiva? Per il momento mi fermo qui SL
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12/12/2009 “Dalla crisi si esce”. Un convegno della Fisascat Cisl ha proposto il rilancio del commercio e del turismo
“Dalla crisi si esce non solo rilanciando il settore industriale ma anche trovando nuovi spazi di opportunità nel commercio e nel turismo”. E’ quanto sostiene Leonardo Piccinno, segretario provinciale Fisascat Cisl che aggiunge: “non basta utilizzare lo strumento delle deroghe domenicali come unico toccasana nei confronti del bisogno di sviluppo della rete dei servizi alla cittadinanza. Occorre creare, invece, le condizioni per un intreccio organico tra le tante eccellenze del settore manifatturiero e alimentare e le bellezze del nostro territorio. Questo comporta una modifica culturale dell’utilizzo del tempo del lavoro e della qualità della vita”. A tal proposito, aggiunge il segretario sindacale, “bisogna individuare bene il ruolo della grande distribuzione e quello del commercio tradizionale nelle Marche e il nuovo Testo unico del commercio chiarisce proprio questa individuazione”. Questi saranno gli argomenti centrali, insieme ad un’analisi delle ricadute sul nostro territorio, che sono stati illustrati nell’ambito di un convegno organizzato dalla Fisascat Cisl che si è svolto venerdì 27 novembre alle 15 presso la sala consiliare della Provincia in via Gramsci dal titolo “Uscire dalla crisi si può! Commercio e turismo come opportunità”. Erano presenti Vittoriano Solazzi, assessore regionale al commercio, Renato Minardi, assessore provinciale alle attività produttive, Amerigo Varotti, direttore provinciale della Confcommercio di Pesaro, Roberto Borgiani, direttore provinciale della Confesercenti e Selena Soleggiati, segretaria regionale Fisascat Cisl. L’apertura del convegno è stata affidata a Leonardo Piccinno e la chiusura a Vincenzo dell’Orefice, segretario nazionale Fisacat Cisl. Ha coordinato i lavori Sauro Rossi, segretario generale Ust Cisl Pesaro e Urbino.
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12/12/2009 “Aiutare la famiglia. Meno tasse per lavoratori e pensionati&quot;
Venerdì 27 novembre nella sala del Consiglio Comunale di Pesaro si è svolta un'assemblea pubblica organizzata dalla Cisl di Pesaro e Urbino dal titolo “Aiutare la famiglia. Meno tasse per lavoratori e pensionati”. E' stato un momento di confronto pubblico sugli obiettivi di crescita dei salari e delle pensioni e sulla riforma fiscale, con il coinvolgimento, tra gli altri, delle forze politiche, delle rappresentanze delle parti datoriali e del mondo associativo.  L’intento promosso dalla Cisl, a Pesaro come nelle altre province, è quello di sostenere, in un momento economico delicato come quello attuale e in concomitanza con la discussione in Parlamento della legge di bilancio, la necessità di aiutare famiglie ed imprese, promuovendo un nuovo “patto fiscale” volto a ridurre la tassazione sul lavoro e sulle pensioni. Sauro Rossi, segretario generale Cisl Pesaro-Urbino, ha introdotto i lavori esponendo la linea della Cisl e sono intervenuti anche alcuni amministratori locali tra cui il presidente della Provincia Matteo Ricci, Giuseppina Catalano, vice sindaco di Pesaro, Maria Clara Muci, assessore del Comune di Urbino e i rappresentanti delle associazioni di categoria e Oriano Giovannelli, deputato del Pd ed ex sindaco di Pesaro.
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10/12/2009 La Cisl Fp di Pesaro si mobilita: "accantonare risorse per il prossimo rinnovo contrattuale"
La Segreteria Provinciale della CISL Funzione Pubblica di Pesaro e Urbino annuncia la propria adesione e partecipazione alla mobilitazione dei lavoratori dei comparti Autonomie Locali, Sanità pubblica e privata, Ministeri, Enti Pubblici non Economici, Agenzie Fiscali  che in tutta Italia si svolgerà con assemblee sit-in ed incontri con le istituzioni ed il Prefetto. Nelle Marche l'assemblea sit-in, alla quale parteciperà anche la Federazione pesarese, si terrà giovedì 10 dicembre alle ore 10.00 presso la Sala Pagoda del Consiglio Regionale in Piazza Cavour Ancona, per poi dividersi in due delegazioni: la prima incontrerà un rappresentante della Giunta Regionale, la seconda il Prefetto. Lo stato di agitazione e la straordinaria mobilitazione in tutte le Regioni ha l'obiettivo di sensibilizzare Governo e Regioni verso la necessità di individuare ed accantonare le risorse per il prossimo rinnovo contrattuale nazionale 2010/2012 nella Finanziaria e nei bilanci di Regioni e Comuni e l'avvio di un confronto vero e partecipato per la qualificazione dei servizi pubblici, l'individuazione di sprechi, inefficienze, costi inutili e inserire le risorse per avere fondi di produttività aziendali in grado di valorizzare la produttività dei lavoratori pubblici.
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28/11/2009 Famiglia e Fiscalità
Per il rilancio dell’economia meno tasse su lavoro e pensioni Ancona uno del luoghi scelti per la mobilitazione nazionale indetta della Cisl sul tema famiglie e fiscalità. “Meno tasse sui cittadini più esposti più alti i consumi” è l’equazione con cui Paolo Santini, segretario generale Cisl Ancona, ha aperto il confronto al quale hanno partecipato i parlamentari Magistrelli e Casoli e i consiglieri regionali Bugaro e Luchetti Sostenere la famiglia con il Nuovo assegno familiare, ridurre l’imposta sul reddito personale per incrementare il salario le pensioni e per rilanciare i consumi, attuare una lotta all’evasione fiscale più incisiva, alleviare il peso del fisco sulle imprese più meritevoli che investono e spostarlo sui patrimoni e sulle rendite finanziarie.  Sono queste in sintesi le indicazioni arrivate dalla Cisl al Governo in occasione della mobilitazione indetta a livello nazionale dal sindacato biancoverde sul tema della famiglia e della fiscalità e che ha vissuto ad Ancona, nella sede dell’Assistedil, un momento assai significativo con la presenza della senatrice Marina Magistrelli (Pd) e dei consiglieri regionali Giacomo Bugaro (Pdl) e Marco Luchetti (Pd). Alla fine ne è emerso un dibattito animato all’insegna di una serie di input introdotti da Paolo  Santini, segretario generale Cisl Ancona, con queste parole “Lo dicono le leggi più elementari dell’economia, per il rilancio del sistema paese occorre incrementare i consumi. Maggiore sarà il reddito per i dei cittadini più esposti come i lavoratori dipendenti e i pensionati, più alta sarà la possibilità di sviluppare i consumi. E per far questo a nostro avviso serve un novo patto fiscale ed una politica industriale vera strutturale, non a spot come è invece avvento sino ad ora”. Tra le indicazioni fornite dalla Cisl e ricordate da Santini emerge la necessità dell’unificazione degli assegni familiari, sino ad ora suddivisi in quello della spesa e in quello della tassazione, in unico più computo e semplice strumento (Naf). Così come “sarebbe importante portare l’aliquota fiscale sulle rendite finanziarie, oggi fissata al 12,5%, al 20%. Chiediamo inoltre che l’aumento della tassazione sulle rendite non riguardi i rendimenti dei titoli di Stato”. Altro punto discriminante la lotta all’evasione fiscale “che consentirebbe l’aumento delle entrate e al conseguente riduzione del debito pubblico”. Famiglia, pensioni, lavoro, insomma: la crisi economica non è ancora passata e, secondo la Cisl, difendere elementi portanti della società come questi significa riuscire a guardare al futuro non solo con la speranza ma anche con la convinzione che una ripresa effettiva sarà davvero possibile.
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25/11/2009 APPELLO DI ALEX ZANOTELLI
                                                                                                   Napoli, 19 Novembre 2009 Acqua privatizzata                                          “MALEDETTI  VOI….!” Non posso usare altra espressione per coloro che hanno votato per la privatizzazione dell’acqua , che quella usata da Gesù nel Vangelo di Luca, nei confronti dei ricchi :” Maledetti voi ricchi….!” Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell’acqua . Noi continueremo a gridare che l’acqua è vita, l’acqua è sacra, l’acqua è diritto fondamentale umano. E’ la più clamorosa sconfitta della politica. E’ la stravittoria dei potentati economico-finanziari, delle lobby internazionali. E’ la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business. A farne le spese è ‘sorella acqua’, oggi il bene più prezioso dell’umanità, che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per l’aumento demografico. Quella della privatizzazione dell’acqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese( bollette del 30-40% in più, come minimo),ma soprattutto dagli impoveriti del mondo. Se oggi 50 milioni  all’anno muoiono per fame e malattie connesse, domani 100 milioni  moriranno di sete. Chi dei tre miliardi che vivono oggi con meno di due dollari al giorno, potrà pagarsi l’acqua? “ Noi siamo per la vita, per l’acqua che è vita, fonte di vita. E siamo sicuri che la loro è solo una vittoria di Pirro. Per questo chiediamo a tutti di trasformare questa ‘sconfitta’ in un rinnovato impegno per l’acqua, per la vita , per la democrazia. Siamo sicuri che questo voto parlamentare sarà un “boomerang” per chi l’ha votato. Il nostro è un appello prima di tutto ai cittadini, a ogni uomo e donna di buona volontà .Dobbiamo ripartire dal basso, dalla gente comune, dai Comuni. Per questo chiediamo:    AI  CITTADINI  di -protestare contro il decreto Ronchi , inviando e -mail ai propri parlamentari; -creare  gruppi in difesa dell’acqua localmente come a livello regionale; -costituirsi in cooperative per la gestione della propria acqua. AI  COMUNI   di -indire consigli comunali monotematici in difesa dell’acqua; -dichiarare l’acqua bene comune,’ privo di rilevanza economica’;    -fare  la scelta dell’AZIENDA PUBBLICA SPECIALE.  LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELL’AZIENDA SPECIALE, DELLE  COSIDETTE  MUNICIPALIZZATE . AGLI  ATO  -ai 64 ATO( Ambiti territoriali ottimali), oggi affidati a Spa a totale capitale pubblico, di trasformarsi in Aziende Speciali, gestite con la partecipazione dei cittadini. ALLE REGIONI  di -impugnare la costituzionalità della nuova legge come ha fatto la Regione Puglia; -varare leggi regionali sulla gestione pubblica dell’acqua. AI   SINDACATI  di -pronunciarsi sulla privatizzazione dell’acqua; -mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dell’acqua. AI  VESCOVI  ITALIANI  di -proclamare l’acqua un diritto fondamentale umano sulla scia della recente enciclica di Benedetto XVI, dove si parla dell’”accesso all’acqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni o discriminazioni”(27); -protestare  come CEI (Conferenza Episcopale Italiana) contro il decreto Ronchi . ALLE COMUNITA’ CRISTIANE  di  -informare i propri fedeli sulla questione acqua;  - organizzarsi  in difesa dell’acqua. AI  Partiti di                                                                                                                - esprimere a chiare lettere la propria posizione sulla gestione dell’ acqua; -farsi promotori di una discussione parlamentare sulla Legge di  iniziativa popolare contro la privatizzazione dell’acqua, firmata da oltre 400.000 cittadini. L’acqua è l’oro blu del XXI secolo. Insieme all’aria , l’acqua è il bene più prezioso dell’umanità. Vogliamo gridare oggi più che mai quello che abbiamo urlato in tante piazze e teatri di questo paese : “L’aria e l’acqua sono in assoluto i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili- sono parole dell’arcivescovo emerito di Messina, G. Marra.  L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne  illecito profitto,e pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche , che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile.”                                                                                                                                                                                 Alex   Zanotelli
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25/11/2009 La Tavola della pace invita tutti a firmare l&#39;appello di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, per bloccare la vendita dei beni confiscati!
    La Tavola della pace invita tutti a firmare l'appello di Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, per bloccare la vendita dei beni confiscati!    Niente regali alle mafie:  i beni confiscati sono cosa nostra!   Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie.  Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con  la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente. Oggi quell'impegno rischia di essere tradito. Un emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti, prevede la vendita dei beni  confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi. E’ facile immaginare, grazie alle note capacità delle organizzazioni mafiose di mascherare la loro presenza, chi si farà avanti per comprare ville, case e terreni appartenuti ai boss e che rappresentavano altrettanti simboli del loro potere, costruito con la violenza, il sangue, i soprusi, fino all'intervento dello Stato.  La vendita di quei beni significherà una cosa soltanto: che lo Stato si arrende di fronte alle difficoltà del loro pieno ed effettivo riutilizzo sociale, come prevede la legge. E il ritorno di quei beni nelle disponibilità dei clan a cui erano stati sottratti, grazie al lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura, avrà un effetto dirompente sulla stessa credibilità delle istituzioni.  Per queste ragioni chiediamo al governo e al Parlamento di ripensarci e di ritirare l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati.  Si rafforzi, piuttosto, l'azione di chi indaga per individuare le ricchezze dei clan.  S'introducano norme che facilitano il riutilizzo sociale dei beni e venga data concreta attuazione alla norma che stabilisce la confisca di beni ai corrotti. E vengano destinate innanzitutto ai familiari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizia i soldi e le risorse finanziarie sottratte alle mafie.  Ma non vendiamo quei beni confiscati che rappresentano il  segno del riscatto di un'Italia civile, onesta e coraggiosa. Perché quei beni sono davvero tutti "cosa nostra".  Tra i primi firmatari:  Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico - Guglielmo Epifani, segretario CGIL -  Paolo Beni, presidente Arci - Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente,  Michele Curto, presidente di FLARE (Freedom, Legality and Rights in Europe) - Tito Russo, coordinatore nazionale UDS (Unione degli Studenti), Michele Mangano, presidente Auser -   Francesco Breviario - operatore Responsabile CISL Lombardia - Oliviero Alotto, presidente di Terra del Fuoco, Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace.   E inoltre: Nando Dalla Chiesa, Salvo Vitale, Rita Borsellino, Sandro Ruotolo...   ***  Lettera ai presidenti delle associazioni nazionali  Gent.le Presidente,  venerdì 13 Novembre il Senato ha approvato, all'interno della legge finanziaria per il 2010, un emendamento che modifica la legge La Torre-Rognoni sulla confisca dei beni ai mafiosi. Grazie a questo emendamento sarà possibile la vendita dei beni confiscati, una modifica sostanziale rispetto ai principi della legge 109/96 che permette oggi il riutilizzo sociale.  Più di dieci anni fa abbiamo raccolto un milione di firme che spinsero la legge 109/96 verso un approvazione all'unanimità, affermando il principio che le "mafie restituiscono il maltolto" e che il riutilizzo sociale divenisse il motore per il riscatto sia economico che sociale dei territori.  Con l'emendamento proposto si mette seriamente a rischio questa possibilità. Svendendo i beni confiscati non si fa altro che favorire i clan, che potrebbero riacquistare i beni tramite prestanomi e riciclando soldi sporchi.  E' importante una reazione di tutto il mondo dell'antimafia sociale. Il disegno di legge si appresta ad arrivare alla Camera per l'approvazione definitiva, urge mobilitarsi affinchè il parlamento ritiri  questo emendamento e dia applicazione alla norma che prevede la confisca dei beni anche per i reati di corruzione.  In questi giorni è nostra intenzione sensibilizzare la cittadinanza e i territori per sostenere l'appello che chiede il ritiro di questa norma. L'appello, appena raccolte le prime firme, verrà pubblicato on-line e si chiederà a chiunque di sottoscriverlo.  Inoltre è in preparazione una mobilitazione a sostegno dell'appello. Martedì 24 Novembre a Roma, presso la bottega della legalità "Pio La Torre" in via dei prefetti 23, organizzeremo "un'asta simbolica" dove  "svenderemo" alcuni beni confiscati.  Sabato 28, tutti i coordinamenti di Libera, le associazioni che fanno parte della rete, e tutte le soggettività della società responsabile intenti a difendere la legge 109/96, organizzeranno un presidio in ogni provincia dove ci sono beni confiscati che possono essere oggetto di vendita e si raccoglieranno le firme per il ritiro  dell'emendamento.  Vi chiediamo di aderire all'appello e rendere visibili nelle vostre reti tutte le iniziative tese alla difesa del riutilizzo sociale dei beni confiscati.  don Luigi Ciotti presidente di Libera e Gruppo Abele  Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie.  Per adesioni e/o info  0669770326          organizzazione@libera.it          3335497211
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23/11/2009
CORTEO DAVANTI ALLA RAI SALE LA RABBIA DEI LAVORATORI Quinto giorno di occupazione, blocco della produzione e delle ruspe in via della barchetta. Stasera assemblea per decidere le prossime azioni da intraprendere.
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17/11/2009 Duecento operatori ecologici, in tutta la provincia, incroceranno le braccia
Anche gli operatori ecologici della provincia di Pesaro di Cgil, Cisl Uil e Fiadel aderiranno, in massa, allo sciopero indetto per domani contro la riforma dei Servizi pubblici locali che colpisce duramente il comparto dell’igiene ambientale senza garanzie del rispetto dei diritti dei lavoratori. Secondo i sindacati il testo adottato dal Governo potrebbe avviare la peggiore delle privatizzazioni per il settore dell’igiene ambientale attraverso la frantumazione del ciclo e la conseguente “assegnazione” delle risorse ai poteri forti che stanno imponendo tale scelta. Nella nostra provincia tutto ciò si potrebbe tradurre nel mancato rispetto del contratto di settore visto che, chiunque vincerà le gare di assegnazione, potrà applicare il contratto collettivo che ritiene più vantaggioso, provocando una pericolosa corsa al ribasso che metterà in crisi i diritti acquisiti. “Questa strada – osservano i rappresentanti sindacali -, che priva il settore di parte delle risorse proprie del ciclo integrato attualmente gestito da Aziende pubbliche e private che fino ad oggi hanno adeguatamente assolto alle proprie funzioni, consegnerà il mercato alle peggiori imprese pirata che “sostengono” la concorrenza sul dumping contrattuale e sociale. Le conseguenze di tutto ciò sarebbero drammatiche, per le ricadute sulle politiche ambientali, sul controllo/presidio del territorio, sul principio universalistico del servizio pubblico e sulle necessarie tutele per i cittadini. Per i lavoratori e le lavoratrici del settore poi, dal momento che il decreto non fa nessun riferimento alle clausole sociali, le conseguenze sarebbero nefaste in quanto diverrebbero sempre più precari ad ogni cambio di gestione sotto il profilo della stabilità occupazionale e sotto il profilo della disciplina contrattuale che regola il rapporto di lavoro”.    
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13/11/2009 Protesta dei lavoratori della New relax
Una corposa delegazione dei lavoratori dell’azienda new Relax ha protestato, oggi pomeriggio, davanti alla sede della Provincia di Pesaro in via Gramsci dove era in corso un incontro tra le Organizzazioni sindacali, l’assessore provinciale al Lavoro e i rappresentanti dell’azienda. I motivi della protesta sono i temuti licenziamenti che l’azienda potrebbe mettere in atto a danno di 116 lavoratori. I dipendenti, fanno sapere i rappresentanti sindacali della Filca Cisl, lamentano anche di non aver ricevuto gli stipendi di settembre e ottobre e circa 80 di questi, che attualmente si trovano in cassa integrazione (CIGS), non hanno percepito nemmeno l’indennità in quanto l’azienda non ha inviato la relativa documentazione all’INPS nei tempi dovuti.
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10/11/2009 Diritto sindacale tra crisi economica e lavoro frammentato
Si è svolto l'11 novembre 2009 alle ore 15,30 Sala Castellani di Piazza della Repubblica a Urbino un incontro dal titolo: Diritto sindacale tra crisi economica e lavoro frammentato commenti a margine del libro di Marco Lai “Elementi di diritto del lavoro”. Oltre all'autore, responsabile dell'area giuslavoristica del Centro Studi Cisl di Firenze, erano presenti Sauro Rossi, segretario provinciale Cisl, Claudio Bruscoli, segretario territoriale, Paolo Pascucci, docente di diritto del lavoro presso l'Università di Urbino e Antonio Di Stasi, docente di diritto del Lavoro nell'Impresa all'Università di Ancona. Clicca qui per scaricare l'invito: http://www.scribd.com/doc/26170845/Invito
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09/11/2009 Gruppo lavoro comunicazione
Oggi si è riunito il gruppo
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08/11/2009 Ottimo lavoro, Vincenzo!
Caro Vincenzo, utilizzo questa forma inusuale di comunicazione - la scrittura di un post anziché una mail diretta - perché così tutti quelli che visiteranno il sito di prova potranno leggere questo messaggio. Procederò con ordine, in vista di domani: 1) La scelta del template mi sembra adeguata e proporzionata alle attuali esigenze del sistema. Certo: occorrerà lavorare un po' (ma non troppo) sulla grafica, sopratutto sulla testata. Però l'integrazione pagine/post mi sembra già ben avviata. Ti faccio i miei complimenti per questo. 2) il profilo che mi hai assegnato - senza privilegi di amministrazione - non mi permette di entrare nel merito della struttura dei singoli template-oggetto. Però un elemento va sottolineato, su tutti, come urgente: se l'integrazione della HP tra testo "fisso" e blog cronologico funziona, dovremmo riflettere su come far emergere proprio in HP le altre sezioni tematiche, anch'esse portatrici di argomenti interessanti (penso ai multimedia o alle sezioni locali) 3) Occorre caricare qualche plug-in per la pubblicazione e l'associazione di file multimediali  senza entrare nel codice HTML Per il resto: a domani SL
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26/10/2009 comunicato conferenza stampa welfare
  CGIL CISL UIL Ancona Linee Guida Sui bilanci comunali preventivi 2010, sui protocolli regionali socio-sanitari, sui piani di zona degli ambiti territoriali, sul bilancio Provinciale Premessa        Le Confederazioni CGIL CISL UIL di Ancona unitamente alle categorie dei Pensionati SPI-FNP-UILP ritengono irrinunciabile l’avvio dei confronti con la Provincia e con gli Enti Locali sui bilanci comunali di assestamento 2009 e di previsione per l’anno 2010, sull’attuazione nei territori dei protocolli stipulati tra  Sindacati e Regione Marche e sui Piani Zonali di Ambito triennali e annuali.        Le OO.SS. sollecitano la definizione d’incontri in tempi brevi in considerazione anche della continua riduzione dei trasferimenti nazionali delle risorse determinate dalle scelte del Governo. In particolare la riduzione di risorse sul fronte delle politiche sociali e sanitarie, quali: quelle del fondo sociale e di quelle della non autosufficienza, il ridimensionamento del finanziamento al servizio sanitario nazionale.        Oltre alla minore disponibilità complessiva del fondo nazionale per il Welfare, passato da 1.464.233.000 miliardi del 2008 ai 1.420.580.157 del 2009. Il sistema delle Autonomie locali lamenta, quindi, un taglio sul fondo per le politiche sociali che associandosi ad altre riduzioni nei trasferimenti nazionali del comparto sociale, provocano una generalizzata difficoltà a mantenere i livelli attuali dei servizi.        Si è in presenza di scelte che potrebbero portare in alcuni casi alla diminuzione o alla cancellazione di importanti servizi sociali, e a potenziali aumenti di tasse, d’imposte o di tariffe, o addirittura l’inserimento di tasse di scopo.        Si ritiene necessario intervenire anche per sollecitare le istituzioni a dare risposte  di carattere sociale  ai cittadini e lavoratori colpiti da una grave crisi economica ed  occupazionale, i cui effetti sono rilevanti nel  territorio provinciale.        In generale sui Bilanci comunali occorre: > sollecitare le amministrazioni locali ad approntare politiche di bilancio agendo sul versante dell’evasione territoriale, sottoscrivendo protocolli d’intesa con Direzione Regionale dell’Entrate per gli accertamenti di evasione/elusione sull’IRPEF che permetterebbero ai Comuni di ricevere il 30% degli accertamenti eseguiti, > adottare politiche fiscali che promuovano l’equità, > disincentivare gli sprechi ancora presenti, anche se in misura minore, in alcuni Enti Locali e nei Consigli di Amministrazioni delle aziende e/o società pubbliche partecipate. Imposte Le OO.SS. sono contrarie a qualsiasi ulteriore aumento delle imposte locali, quali la TIA (Tariffa di igiene ambientale), la TARSU (Tassa sui rifiuti) ed all’eventuale istituzione di tasse di scopo. Tariffe Occorre: > contenere l’eventuale aumento delle tariffe dei servizi pubblici locali entro il tasso di inflazione che per il 2009 e' pari a +0,7%, considerando la possibilità di agevolazioni tariffarie per gli ultrasessantacinquenni, per gli anziani non autosufficienti, per i disabili e per le famiglie più numerose e disagiate attraverso l’applicazione dell’ISEE; > introdurre tariffe sociali (luce, gas, acqua..), anche attraverso la sottoscrizione di accordi a livello provinciale con gli enti e/o le aziende interessate. Isee > riaffermare a tutti i livelli l’importanza dell’applicazione dell’ISEE di ambito quale strumento di equità per l’accesso alle prestazioni sociali e socio-sanitarie. Gestione dei servizi > favorire l’introduzione di forme associative e/o consortili per l’erogazione dei servizi anche tra ambiti limitrofi, al fine della razionalizzazione dei costi e del miglioramento della qualità dei servizi erogati ai cittadini; > discutere le problematiche relative ai trasporti locali (linee, fermate, sicurezza..). Politiche degli investimenti > attivare, da parte degli EE.LL., tutte le iniziative ed opere pubbliche subito cantierabili; > intervenire da subito sulla manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, sia per interventi di messa in sicurezza  sia per interventi di risparmio energetico. Politiche sociali e sanitarie famiglie/ minori > potenziare le politiche per l’infanzia ove carenti, > favorire la sperimentazione di servizi innovativi per potenziare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, anche attraverso l’utilizzo di risorse stanziate a livello Europeo e Nazionale, > monitorare il funzionamento dei servizi scolastici (mense, trasporti, servizi di sostegno..) e le relative rette anziani > monitorare l’assistenza domiciliare socio-assistenziale (SAD) e l’assistenza domiciliare sanitaria (ADI) attuando le intese scaturite a livello regionale; nel contempo prevedere verifiche sul potenziamento del SAD (formazione del personale e di ore aggiuntive di assistenza ai non autosufficienti) e sullo stato d’integrazione tra il SAD e l’assistenza domiciliare; > coinvolgere i Centri Sociali per dare risposte ai problemi legati al disagio elaborando, ove possibile, progetti di raccordo con il volontariato. Piani di ambito/piani di distretto > impegnarsi per far rispettare i tempi previsti per l’approvazione dei piani d’ambito annuali (28 Febbraio 2010) ed entro il 31 Dicembre 2009 i piani triennali; > dare concreta attuazione al significato di concertazione prevista dalla L.3280 con il Comitato dei Sindaci e il Coordinatore d’Ambito; > costituire un tavolo di monitoraggio unico tra il sociale ed il sanitario; > rendere concreta l’integrazione tra il piano annuale e quello distrettuale; > introdurre il Punto Unico Accesso al fine di favorire l’informazione e l’orientamento agli utenti sui servizi socio-sanitari; > sviluppare i diritti di cittadinanza politici e sociali dei migranti ed ampliare gli interventi d’integrazione a cominciare dalle istituzioni scolastiche sul territori. Politica abitativa e della casa > potenziare il contribuito affitti per le situazioni di disagio-sociale ed economico; > allargare lo stock di residenze ad affitto temporaneo o permanente con prezzi calmierati compatibili con il reddito medio dei lavoratori; > estendere la stipula dei contratti di locazione a canone concordato in tutta la provincia; Politica dei prezzi > promuovere accordi tra enti locali e associazioni di categoria per sperimentare la cosidetta “filiera corta” che favorisce la produzione locale di qualità ed il contenimento dei prezzi.  Provincia Le OO.SS. propongono le seguenti questioni da affrontare nella negoziazione con la Provincia di Ancona: > determinare le politiche del lavoro e della formazione professionale adeguate per rispondere alle difficoltà derivanti dalla crisi economica ed occupazionale; > definire con la Provincia, l’INPS e l’INAIL interventi di contrasto al lavoro nero, in particolare nei servizi di assistenza alle persone. > attivare tavoli di concertazione per questioni attinenti alla politica Idrica, Energetica, dei Rifiuti, coinvolgendo anche i rispettivi ATO (servizi, reti degli impianti, tariffe, tariffe agevolate etc.); > affrontare le problematiche della mobilità urbana ed extra urbana e lo sviluppo dei trasporti pubblici locali; > attivare sinergie tra Enti proposti per vigilare sull’applicazione delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Ancona, 26 ottobre 2009
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20/10/2009 Settimana dell' Orientamento della Provincia di Ancona
  Nell'ambito della Settimana di Orientamento (27 - 30 ottobre - Fiera della Pesca di Ancona) promossa dalla Provincia di Ancona e destinata agli studenti del quarto e quinto anno delle Scuole Superiori del territorio provinciale, vi segnaliamo il Laboratorio di orientamento ideato e realizzato da CGIL, CISL, UIL e Confindustria di Ancona dal titolo "Sulla mia strada".  Il laboratorio prevede attraverso modalità interattive, video, musica, interviste, quiz sul tema dell'orientamento alla formazione e al lavoro. In particolare nelle giornate del 27 e del 29 ottobre protagonista della intervista sarà il Segretario generale della CISL di Ancona Paolo Santini.  Per ulteriori informazioni sulla Settimana dell' Orientamento http://www.lavoro.provincia.ancona.it/viewdoc.asp?CO_ID=6897
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17/10/2009 Lettera al Corriere Adriatico
Il giorno 15 ottobre il vostro giornale ha pubblicato nella pagina regionale una lettera inviata da una dipendente dello stabilimento di Maragone dell’Antonio Merloni. In qualità di Rappresentanti Sindacali Unitari dello stesso stabilimento, riteniamo doveroso precisare alcuni aspetti segnalati nella lettera, in quanto ci sentiamo coinvolti in prima persona. Come rappresentanti eletti dai lavoratori conosciamo e comprendiamo infatti benissimo le difficoltà che anni di cassa integrazione scaricano sulla vita quotidiana delle persone, perché è anche la nostra personale situazione; anche noi abbiamo fatto e facciamo cassa integrazione. Durante il lungo periodo di Cig antecedente il commissariamento, avevamo costruito un meccanismo di rotazione che ha coinvolto più dell’85% dei lavoratori, con l’obiettivo di spalmare la riduzione dell’orario di lavoro per il massimo dei lavoratori possibili, contrastando in maniera decisa la posizione aziendale che ha sempre rivendicato la priorità delle esigenze tecnico-organizzative. Dal momento in cui l’azienda è entrata in Amministrazione straordinaria, la cosiddetta legge Marzano, l’attività lavorativa ha subito un crollo improvviso, con una sospensione lavorativa di alcuni mesi, per poi riprendere solamente  per una media di 4/5 giorni al mese, coinvolgendo un numero di lavoratori estremamente basso, 450-550 persone, sui 1250 dell’organico complessivo degli stabilimenti di Fabriano. In questo contesto, a causa della scarsità di produzione, non è stato più possibile applicare il meccanismo che avevamo precedentemente contrattato. In tutti gli incontri avvenuti con i Commissari è stato sempre richiesto da parte sindacale, di attuare il massimo della rotazione possibile tra i lavoratori, ma per vari mesi non e’ stato possibile trovare alcun accordo. Da luglio scorso si è iniziato a coinvolgere anche altri lavoratori che da mesi non erano rientrati al lavoro; ad oggi sono più di 800 le persone coinvolte nella scarsissima attività lavorativa. Siamo consapevoli che la nostra azione sindacale può avere dei limiti, ma vorremmo ricordare le enormi difficoltà che la drammatica situazione produttiva dell’azienda pone, impedendoci di fatto di dare risposte positive alle innumerevoli esigenze dei lavoratori; continueremo comunque con determinazione a coinvolgere il numero più ampio possibile di lavoratori. All’Antonio Merloni il 75-80% dei lavoratori è iscritto alle organizzazioni sindacali, la percentuale aumenta se si considerano solo gli operai, non includendo nel calcolo gli impiegati; affermare, come dice la lettera della lavoratrice, che gli iscritti al sindacato hanno una corsia preferenziale non corrisponde alla realtà, in quanto molti iscritti al sindacato si sono trovati in situazioni simili alla signora, proprio per i motivi oggettivi che abbiamo sopra spiegato. Cogliamo l’occasione per esprimere la speranza che, in un momento cosi difficile, drammatico per il nostro futuro di lavoratori dell’Antonio Merloni, dove ognuno di noi vive incertezze, tensioni, problemi, si mantenga una forte unità di intenti e che ognuno continui a ricercare il massimo della coesione tra i lavoratori. Come abbiamo fatto con la manifestazione di mercoledì 14 ottobre, facciamo appello a tutti coloro che hanno una responsabilità istituzionale ai vari livelli, perché stiano vicini ai lavoratori dell’Antonio Merloni e delle aziende dell’indotto, e spendano tutte le energie e le competenze per dare una prospettiva di lavoro e di vita dignitosa a tante famiglie in difficoltà, in un territorio che non vuole rassegnarsi ad una prospettiva di lento e inesorabile declino.  Fabriano 17 ottobre 2009                                                                                                                                                                                     I delegati RSU                                                                                     Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil                                                                                       Antonio Merloni Maragone
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02/03/2009 Congresso Cisl Ancona 3-4 marzo 2009
Io lo so che non sono solo E' il significativo  titolo del XVI congresso UST Cisl  Ancona, per ribadire la presenza e il sostegno del sindacato sul territorio, che si apre domani (3 marzo ndr) e si concluderà mercoledì con l'elezione della nuova segreteria. All'interno  una tavola rotonda dedicata al tema del capitale umano per lo sviluppo del territorio.  La Cisl Ancona a Congresso. Si apre domani 3 marzo 2009, il XVI congresso provinciale del sindacato anconetano. Un momento di democrazia formale e sostanziale, l’occasione per verificare e ridefinire le linee dell’organizzazione. Un'organizzazione che nel 2008 ha registrato 47.365 iscritti, confermandosi la provincia con più tesserati Cisl, con un incremento di circa 2590 unità nell'ultimo quadriennio. Dunque domani (3 marzo ndr) si apriranno i lavori per i 235 delegati in rappresentanza delle 18 categorie e delle 22 sedi presenti nel territorio provinciale. Alle 9.30 la relazione introduttiva del segretario provinciale Cisl Paolo Santini presenterà il tema del congresso: la centralità e il sostegno che il sindacato può e deve offrire ai lavoratori. Ospiti il segretario confederale nazionale Cisl Gianni Baratta e Agnese Moro, figlia del grande statista democristiano, a cui verrà consegnata la pubblicazione realizzata dalla Cisl Ancona in memoria del padre. Sarà invece dedicata alla tavola rotonda “Capitali dello sviluppo - Sviluppo dei capitali”, la mattina del 4, un confronto aperto allo sviluppo umano e alla necessità di un welfare “nuovo e attivo”, in cui il  territorio e la città rivestano un ruolo rilevante. Rosangela Lodigiani, docente di Politiche di Capitale umano dell'Università Cattolica di Milano, Patrizia Casagrande, presidente Provincia di Ancona e Angelo Stango, di Confindustria Ancona, saranno gli ospiti del dibattito, a cui seguirà nel pomeriggio l'elezione dei nuovi organismi e la proclamazione dei componenti della nuova segreteria. Ancona, 2 marzo 2009
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